Come si misura la neve ?

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Come si misura la neve ?
 Come si misura la neve ?
Luino 24 giugno 2016
Nivometro ottico
Guida pratica alla misurazione del manto nevoso
Il p rogetto di monitoraggio si pone come obiettivo quello di monitorare il territorio dell’alto Verbano in relazione agli episodi n evosi sulla fascia p realpina. Se da un lato le perturbazioni nevose sono in genere estese ad un territorio ben p iù vasto del centro città e spesso interessano ampie zone della nostra regione, si sono notate spesso differenze di copertura nevosa fra le zone del centro e quelle di periferia / collinari. Il p rocedimento corretto per monitorare e registrare queste differenze è dunque quello di costruire una rete di rilevamento che adotti le stesse regole per le misurazioni. 1) M ateriale necessario a) scheda di rilevamento (scaricabile in formato doc nella sezione Nivometria) b) cartellina d ove poter contenere e catalogare le schede d i rilevamento c) righello di almeno 40 cm con lo 0 a base riga, oppure un metro da muratore d) torcia per le misurazioni serali e) 1 tavoletta di legno di circa 100 x 100 cm (2 tavolette volendo rilevare anche l’altezza totale presente al suolo su più nevicate) f) bandierina di segnalazione (opzionale) Il nivometro ottico nasce dall’idea di risparmiare e trovare un mezzo che potesse registrare le precipitazioni nevose. Si tratta di una webcam installata su una struttura, che “osserva” e registra una asta graduata, in modo da poter riscostruire l’andamento delle nevicate. Le immagini vengono salvate ed inviate sul web, in m odo che anche gli utenti possano monitorare gli accumuli. ASSOCIAZIONE LUINO METEO 13 GIUGNO 2016 Se la tavoletta non è disponibile, si possono sfruttare strutture come : a) tavoli di una certa superficie b) terreni brulli in piano o con erba ben rasata Si devono evitare : a) muretti o superfici arrotondate b) tetti – terrazze -­‐ pensiline – auto (tetto o cofano) 2) Procedura di misura dell’altezza neve E’ fondamentale che l’osservatore comprenda l’importanza di seguire alcuni standard ed evitare gli errori più comuni nel misurare la neve, dato che un rilevamento errato genera un valutazione distorta dell’evento, soprattutto se ci troviamo a quote d iverse. Verifica degli strumenti e posizionamento degli stessi Sarà necessario preparare le attrezzature con buon anticipo rispetto alla prevista nevicata. Collocare la tavoletta di misura in posizione, in area aperta ma di comoda accessibilità. La tavoletta dovrà essere collocata a dovuta distanza da alberi, ostacoli, tettoie, edifici. Definizione di neve fresca – Procedure di misura Con altezza delle neve fresca si intende l’altezza della neve in 24 ore, ma la rapida evoluzione del manto nevoso una volta al suolo richiede alcune avvertenze. E’ dunque “rischioso” effettuare u na sola misurazione nell’arco delle 24 ore. Nella situazione più semplice, di nevicate senza apprezzabile riduzione del manto al suolo durante l’evento, gli osservatori dovranno pertanto misurare l’altezza della neve fresca a termine episodio. Se la nevicata avviene a cavallo di 2 o più giorni, effettuare la misura alle ore 24, quindi ripulire la tavoletta ed effettuare una nuova misura a termine nevicata (o se dovesse proseguire ancora, alle ore 24 nuovamente). Eseguire p iù misura (3-­‐5) in d iversi punti della tavoletta. La misura deve corrispondere all’altezza massima raggiunta nella giornata. Utilizzare un righello o un metro da muratore, infilando lo strumento di misura perpendicolarmente n ella neve leggendo l’altezza in centimetri. 2 ASSOCIAZIONE LUINO METEO 13 GIUGNO 2016 3) Casi particolari • La neve cade e si accumula, ma quindi fonde: in questo caso, cercare di rilevare l’altezza massima raggiunta prima che inizi a fondere. Se più volte nel giorno cade e rifonde la neve, andrebbe rilevata l’altezza di ogni singolo episodio e quindi sommata. • La neve cade ma fonde continuamente appena si posa al suolo: se non viene mai raggiunto 1 cm, annotare “neve in tracce” • Neve ventata o con tormenta, accumuli irregolare: in questo caso prendere e annotare più misure possibile (possibilmente 5-­‐10 misure) sopra la tavola e nella zona di rilievo, evitando le zone di accumulo ventato e quelle dove il vento ha asportato la neve, quindi annotarle e farne la media • Nevischio/pioggia neve: se la neve si deposita, procedere come sopra d escritto • Graupel (neve granulosa): se deposita si misura come sopra descritto • Gelicidio/vetro ghiaccio/pioggia ghiacciata: se non vi è neve, non va misurato • In caso di m ancanza della tavoletta, o eseguire comunque la misura con almeno 4-­‐5 rilievi; o si possono sfruttare eventuali superfici quali tavoli; o se si misura su erba, cercare di valutare se l’erba è ben schiacciata o forma un’intercapedine; evitare muretti o superfici arrotondate. o Il tetto dell’auto può generare errori di sottovalutazione (auto calda) o sopravalutazione (auto fredda). Mai misurare sul cofano! o All’interno di un giardino o fra gli alberi la misura è affetta da ampi errori o Anche tetti, terrazze e pensiline sono luoghi di misura poco affidabili 3 ASSOCIAZIONE LUINO METEO 13 GIUGNO 2016 4) Tipologie di precipitazioni nevose • A larghe falde: è la più comune e consiste in fiocchi di neve di medie e grandi dimensioni e si verifica con temperature dagli 0 °C in su e con livelli medio-­‐alti di umidità. La velocità di caduta, in assenza di moti convettivi verticali, risente delle dimensioni dei fiocchi. • A piccole falde: è una forma di precipitazione nevosa sotto forma di piccoli fiocchi che avviene con basse temperature (qualche grado sotto zero) e bassi livelli di umidità. La velocità di caduta è maggiore rispetto alla neve a larghe falde e dà spesso luogo a fitte nevicate. Spesso dà luogo al suolo ad accumuli di neve secca e farinosa. • Neve a pioggia: espressione tipica del Mezzogiorno per indicare una neve con grandi fiocchi e molto fitta che di solito si ha a temperature moderatamente alte (1 grado o 2). La velocità di caduta è maggiore rispetto alla grandine. • Neve tonda: fiocchi di neve che, attraversando u no strato dell'atmosfera a temperatura lievemente positiva, vanno ad ampliarsi infinitamente su se stessi o i cristalli a perdere le punte arrotondando i loro bordi e prendendo così una forma più sferica. • Gragnola: neve finissima e leggera, che è formata d a cristalli di neve circondati, individualmente, da uno strato trasparente di ghiaccio simile per molti versi alla grandine; cade generalmente a temperature d i q ualche grado sopra lo zero e con forte instabilità atmosferica cioè con aria fredda in quota e marcate correnti convettive. • Acquaneve: caduta di fiocchi parzialmente fusi in pioggia. • Tormenta o bufera: tempesta di neve intensa spesso accompagnata da vento come ad esempio il blizzard. • Nevischio: debole caduta di fiocchi di piccole dimensioni. Fonti • Luca Lombroso – Studio di M eteorologia professionale • Wikipedia • Luino Meteo 4