Relazione Tecnica 2015/2016

Transcript

Relazione Tecnica 2015/2016
RELAZIONE
TECNICA
2015/2016
SOMMARIO
4
6
16
22
INTRODUZIONE
LA STRADA PER
SAN SIRO
LA FINALE
L’ALLENATORE
VINCENTE
24
26
34
38
RISULTATI
ARGOMENTI
TECNICI
ANALISI DEI GOL:
IL RISULTATO
FINALE
I MIGLIORI GOL
DELLA STAGIONE
40
44
46
48
ARGOMENTI DI
DISCUSSIONE
LA SQUADRA
DELL’ANNO
STATISTICHE:
OCCASIONI
DA GOL
STATISTICHE:
REAGIRE
49
50
52
54
STATISTICHE:
NATI PER
CORRERE
STATISTICHE:
LA VIA DEL GOL
STATISTICHE:
POSSESSO
STATISTICHE:
CROSS
55
56
STATISTICHE:
CORNER
PROFILI DELLE
SQUADRE
3
INTRODUZIONE
OPINIONI, DISCUSSIONE
E DIBATTITO
Il gruppo di osservatori tecnici UEFA si è incontrato a Milano dopo
la finale per riesaminare le tendenze e le tattiche principali di
un’altra coinvolgente campagna della UEFA Champions League.
In una calda serata estiva milanese il Real
Madrid CF ha sollevato il suo undicesimo trofeo
della UEFA Champions League dopo una vittoria
duramente combattuta contro i rivali locali del
Club Atlético de Madrid. Le squadre si sono
confrontate per 120 minuti e alla fine Cristiano
Ronaldo ha calciato il rigore vincente che ha
superato Jan Oblak e consegnato la vittoria alla
squadra di Zinédine Zidane.
È stata una partita chiusa con entrambe le
squadre attente a non fare errori. I gol, quando
sono arrivati, hanno rispecchiato alcuni dei tanti
argomenti tecnici e di discussione presentati in
questa relazione. La rete d’apertura di Sergio
Ramos è nata da una punizione dalla fascia che
ha evidenziato, ancora una volta, l’importanza
dei calci piazzati. Il gol del pareggio di Yannick
Carrasco, nel secondo tempo, ha concluso
un’ordinata combinazione tra Gabi e Juanfran.
Il terzino spagnolo ha crossato al volo verso il
centro, permettendo al compagno di squadra
belga di infilarsi sul secondo palo e pareggiare.
Nelle pagine che seguono vengono analizzati
il ruolo del moderno terzino e il lieve aumento
del numero di cross vincenti, oltre all’utilità
dei tempi supplementari in una finale che
sembrava quasi destinata a finire ai rigori.
Inoltre, vengono discussi gli stili contrastanti
delle due squadre madrilene e la flessibilità
tattica mostrata da queste e da quasi tutti i
migliori club.
Questa relazione tecnica è stata preparata
per fornire una risorsa tecnica e una panoramica
sulla stagione 2015/2016 della UEFA
Champions League. Gli osservatori tecnici
hanno seguito ogni partita della fase a
eliminazione diretta, prima d’incontrarsi a
Milano il mattino seguente alla finale per
condividere opinioni e osservazioni e decidere
sui gol e sulla squadra del torneo. Quest’anno,
com’è ormai abitudine, l’Ambasciatore degli
allenatori UEFA, Sir Alex Ferguson, ha guidato
un gruppo che stavolta includeva il vincitore
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della Coppa UEFA Mircea Lucescu, un allenatore
vincitore della Bundesliga, Thomas Schaaf, e un
altro ex allenatore del Manchester United FC,
David Moyes. Erano presenti anche l’exallenatore della Finlandia Mixu Paatelainen e il
direttore sportivo della federazione calcistica
della Serbia Savo Milošević, oltre ai membri del
Panel Jira Peter Rudbaek (Danimarca) e Ginés
Meléndez (Spagna), entrambi direttori tecnici
nei loro rispettivi paesi, e Jean-Paul Brigger,
Presidente del gruppo tecnico di studio della
FIFA. Gli altri osservatori tecnici che hanno
fornito il loro contributo a questa analisi
preparando relazioni sulle varie partite durante
la competizione non erano presenti a Milano.
Questi sono Roy Hodgson e Gareth Southgate
(Inghilterra), Ghenadie Scurtul (Moldavia) e Willi
Ruttensteiner (Austria).
Insieme abbiamo creato una relazione
tecnica e tattica sulla competizione che siamo
sicuri interesserà i i tifosi di calcio in generale e,
in particolare, i più di 200.000 allenatori in tutto
il continente. Vi auguriamo una buona lettura.
Ioan Lupescu
Responsabile Tecnico UEFA
La squadra tecnica della UEFA a Milano (da sinistra a destra): Jean-Paul
Brigger, Thomas Schaaf, Ginés Meléndez, Sir Alex Ferguson, Ioan Lupescu,
Mircea Lucescu, David Moyes, Mixu Paatelainen e Peter Rudbæk
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
GRUPPO B
GRUPPO A
Paris
Saint-Germain
Real Madrid CF
(RM)
(PSG)
FC Shakhtar
Donetsk
Malmö FF
(MAL)
(BEN)
(PSV)
“La UEFA Champions League è la vetta del
calcio per club. Sono lieto di constatare che la
competizione si rafforza sempre di più, che le
partite della fase a eliminazione diretta sono
sempre più competitive e che i migliori
giocatori, allenatori e squadre continuano a
spingersi al limite delle proprie capacità alla
ricerca della vittoria. In qualità di Presidente
della federazione calcistica spagnola, faccio i
miei complimenti a entrambe le squadre
finaliste per aver rappresentato il calcio
spagnolo e le mie congratulazioni al Real
Madrid CF per il suo undicesimo storico titolo”.
Club Atlético
de Madrid
Galatasaray AŞ
FC Astana
(GAL)
(AST)
(BAR)
(MU)
(CSKA)
Juventus
(JUV)
Manchester
City FC
Sevilla FC
(SEV)
(MC)
GRUPPO E
FC Barcelona
PFC CSKA
Moskva
VfL Wolfsburg
(WOL)
GRUPPO D
(ATL)
‘LA VETTA DEL CALCIO PER CLUB’
Manchester
United FC
(SHK)
GRUPPO C
SL Benfica
PSV Eindhoven
VfL Borussia
Mönchengladbach
(MGB)
GRUPPO F
Bayer 04
Leverkusen
AS Roma
FC BATE Borisov
(ROM)
(BATE)
(LEV)
FC Bayern
München
Arsenal FC
(ARS)
Olympiacos FC
(OLY)
(BAY)
GRUPPO G
GNK Dinamo
Zagreb
(DZG)
GRUPPO H
Ángel María Villar Llona
Primo Vicepresidente UEFA
Chelsea FC
FC Porto
FC Dynamo Kyiv
(CHL)
(POR)
(DKV)
Maccabi
Tel-Aviv FC
(MTA)
FC Zenit
Valencia CF
(ZEN)
(VAL)
Olympique
Lyonnais
KAA Gent
(GNT)
(LYO)
INTRODUZIONE
5
PANORAMICA DELLA COMPETIZIONE
LA STRADA PER
SAN SIRO
È servito il ‘Grand Tour’ dell’Europa per
determinare i finalisti, ma la strada verso la
finale è iniziata per entrambi a Madrid.
Gabi, l’instancabile capitano
dell’Atlético de Madrid
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RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
PANORAMICA DELLA COMPETIZIONE
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Qual è il valore dell’esperienza? I carichi di lavoro moderni
potrebbero non lasciare molto tempo da dedicare a certe
questioni esistenziali della categoria degli allenatori, ma il lungo
percorso verso Milano è stato concluso da un’accattivante
sfida tra Diego Simeone, il ‘veterano’ che da cinque anni siede
sulla stessa panchina, e Zinédine Zidane, il debuttante la cui
esperienza può essere misurata in settimane. Una conclusione
in un certo senso appropriata per una stagione contrassegnata
da grande diversità e che ci ha ricordato che non esiste un’unica
ricetta per il successo.
“REAL MADRID E
BARCELONA SONO STATI
GLI UNICI A NON SUBIRE
SCONFITTE DURANTE
UNA FASE A GIRONI CHE
HA OFFERTO SUPPORTO
STATISTICO A CHI
VEDEVA UNA MAGGIORE
COMPETITIVITÀ”
LA FASE A GIRONI
Dei 32 allenatori che occupavano le panchine
all’inizio della fase a gironi a settembre 2015, la
metà aveva già gareggiato nella precedente
edizione della UEFA Champions League. Ma la
voglia di continuità non ha resistito al turbinio
dei cambiamenti e quando i due finalisti sono
scesi in campo a Milano, si contavano almeno
una dozzina di avvicendamenti, effettivi o
annunciati, sulle panchine delle squadre in gara
in questa edizione.
Nonostante la vittoria nei loro gruppi, Real
Madrid CF e Chelsea FC sono tra i club che
hanno vissuto questa situazione, visto che
Rafael Benítez e José Mourinho hanno lasciato
a febbraio, prima dell’inizio della fase a
eliminazione diretta. Il Real Madrid, insieme ai
compatrioti del FC Barcelona, sono stati gli unici
concorrenti a non subire sconfitte durante una
fase a gironi che ha offerto supporto statistico a
chi vedeva una maggiore competitività.
Durante la stagione 2014/2015, la differenza
dei punti tra i primi e i quarti è stata a doppia
cifra in tutti gli otto gruppi tranne uno, nel
2015/2016 invece, solo in quattro. Il Maccabi
Tel Aviv FC è stata l’unica squadra a non
conquistare alcun punto, mentre nel gruppo di
coda si deve dare merito ai debuttanti kazaki
del FC Astana, che hanno perso solo due delle
sei partite disputate contro tre ex campioni di
competizioni UEFA per club.
Questa relativa qualità si è rispecchiata
anche, in linea di massima, nella scarsa
differenza di punti tra i secondi e i terzi
piazzamenti dei gruppi, con l’evidente
eccezione del gruppo A, in cui il Paris
Saint-Germain FC ha stacccato di 10 punti il FC
Shakhtar Donetsk. Certe questioni sono rimaste
irrisolte fino all’ultima partita. È il caso del
gruppo H, ad esempio, dove il debutto di Gary
Neville sulla panchina del Valencia CF è
terminato con la sconfitta casalinga per 2-0
8
Il gol negli ultimi minuti di Davy
Pröpper contro il CSKA nella
sesta giornata ha assicurato
al PSV l’accesso agli ottavi
(sinistra); Bastian Schweinsteiger
(in basso) non è riuscito a evitare
l’eliminazione del Manchester
United nella fase a gironi
Paul Pogba, grande motivatore
del centrocampo della Juventus
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
contro l’Olympique Lyonnais. Questo risultato
ha permesso al KAA Gent di scrollarsi la stimma
degli sfavoriti di dosso e infliggendo l’unica
sconfitta della fase a gironi al FC Zenit ha
accumulato un vantaggio di quattro punti sugli
spagnoli e si è assicurato il passaggio di turno.
Nei gruppi E ed F, la seconda e la terza sono
terminate a pari punti ed è stato necessario
dividerle tramite i risultati degli incontri diretti.
L’AS Roma ha superato il Bayer 04 Leverkusen
malgrado una sola vittoria su sei incontri
(guarda caso contro il Leverkusen), mentre
l’Arsenal FC, a serio rischio eliminazione dopo
tre sconfitte in quattro partite, si è rifatto
vincendo le ultime due e superando
l’Olympiacos FC agli scontri diretti, grazie alla
vittoria per 3-0 al Pireo. Fortunatamente per il
Manchester City FC, nonostante siano stati
battuti per due volte dalla Juventus, non sono
stati necessari gli scontri diretti nel gruppo D.
Tuttavia, i secondi arrivati dell’edizione 2015
hanno vinto solo una delle loro altre quattro
partite, mentre gli inglesi le hanno vinte tutte
ottenendo il primo posto.
Il FC Porto ha vissuto un vero dramma. I
dieci punti raccolti in quattro partite sembrava
assicurassero alla squadra di Julen Lopetegui di
continuare l’avventura dopo l’inverno, ma
invece le due sconfitte per 2-0 contro FC
Dynamo Kyiv e Chelsea hanno consentito agli
ucraini di scavalcare i lusitani nello sprint finale.
Tra le altre situazioni risolte in modo
drammatico, c’è l’eliminazione all’ultima
giornata del Manchester United FC. La
campagna degli ex campioni ha raccolto un solo
punto nei suoi viaggi. Malgrado fosse in testa, la
squadra di Louis van Gaal è stata sconfitta da
PSV Eindhoven e VfL Wolfsburg, che si sono
accaparrati i primi due posti.
Cristiano Ronaldo ha segnato 11 dei 19 gol
che hanno portato il Real Madrid in testa alla
classifica marcatori insieme al FC Bayern
München di Josep Guardiola, dove Robert
Lewandowski ha trovato la rete sette volte. Al
termine della fase a gironi, sono stati segnati
280 gol, uno in più della scorsa stagione. Poco
più del 60% (169) è stato segnato dalle
squadre di casa e 111 dagli ospiti. I 96 incontri
hanno prodotto 53 vittorie casalinghe (il 55%
del totale) e 26 vittorie in trasferta. Sei incontri
sono rimasti a reti inviolate. Le classifiche finali
hanno annunciato che i turni a eliminazione
diretta sarebbero stati combattuti da club
provenienti da una schiera di 10 paesi: Belgio,
Inghilterra, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi,
Portogallo, Russia, Spagna e Ucraina.
PANORAMICA DELLA COMPETIZIONE
9
Alexis Sánchez dell’Arsenal
si scontra con il capitano
del Bayern Philipp
Lahm (in alto); Zlatan
Ibrahimović segna il
secondo gol del PSG allo
Stamford Bridge (in basso)
OTTAVI DI FINALE
Il meritevole percorso del Gent è stato fermato
dal Wolfsburg. In casa, la squadra belga ha
giocato con un 1-3-4-3, utilizzando combinazioni
di passaggi corti attraverso il centrocampo e
spingendo i terzini avanti sulle fasce creando
situazioni di 1v1. Tuttavia, la squadra di Hein
Vanhaezebrouck è stata tradita dalla perdita di
possesso nel terzo difensivo. Nonostante i due
gol in zona Cesarini, dopo però averne subiti tre,
e nonostante il passaggio al 1-4-4-2 nella gara di
ritorno, la sua avventura si è conclusa con una
sconfitta per 1-0 in Germania. La Roma, con in
tasca una sola vittoria nella fase a gironi, non è
riuscita a segnare contro il Real Madrid. Il risultato
complessivo di 4-0 è stato comunque una magra
consolazione per gli sforzi compiuti dalla squadra
guidata, a partire da gennaio, da Luciano
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RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
Spalletti. Dopo quasi un’ora di dedicato lavoro
difensivo, si sono sfaldati a seguito del gol
segnato da Ronaldo per gli ospiti e ne hanno
subito un secondo poco prima del fischio finale.
A Madrid hanno sprecato diverse occasioni e, nel
secondo tempo, con due reti in quattro minuti, il
club spagnolo ha fatto calare il sipario sulla sfida.
Con Guus Hiddink in panchina, a Parigi il
Chelsea ha giocato un 1-4-2-3-1 difensivo e,
dopo il vantaggio di Zlatan Ibrahimović per il Paris
Saint-Germain, con una serie di insidiosi
contropiedi si è procurato un prezioso gol in
trasferta poco prima dell’intervallo. Subire il
secondo non è stato troppo scoraggiante per i
londinesi, ma a Londra, facendo di nuovo scarso
possesso, sono stati costretti a concentrarsi
nuovamente sul contropiede e il risultato è stato
lo stesso di Parigi, registrando una vittoria
complessiva per 4-2 del PSG.
Anche l’altra squadra di Londra ha sofferto.
Durante il turno in casa, l’Arsenal ha tirato il freno
per contenere il Barcelona. Ma dopo l’intervallo
gli ospiti hanno aumentato il ritmo, preso
l’iniziativa e chiuso i giochi con due gol in
trasferta. Con un 1-4-2-3-1 al Camp Nou, gli
inglesi hanno cercato la superiorità numerica a
centrocampo e hanno iniziato bene ciascun
tempo; dopo aver ristabilito la parità sull’1-1
hanno spaventato i catalani, ma solo finché Luis
Suárez e Lionel Messi non hanno aggiunto i loro
nomi a quello di Neymar nel ruolino dei marcatori
e suggellato la vittoria per 3-1.
L’unico club a poter sventolare la bandiera
inglese è stato il Manchester City. La squadra di
Manuel Pellegrini, giocando un mix di 1-4-3-3 e
1-4-5-1, ha dominato il ritmo della prima partita
contro il FC Dynamo e ha lasciato Kiev con un
vantaggio per 3-1, consolidato poi da un
disciplinato pareggio senza reti a Manchester.
Lo Zenit, dopo essere avanzato senza
difficoltà nella fase a gironi, a Lisbona forse ha
sofferto della sindrome da inverno russo, ciò
nonostante la saggezza tattica ha permesso ad
André Villas-Boas e alla sua squadra di
mantenere il punteggio fermo fino al minuto
90+1, quando una punizione convertita di testa
da Jonas ha dato allo SL Benfica la vittoria per
1-0. A San Pietroburgo, un gol di Hulk sembrava
“L’ARSENAL HA TIRATO IL
FRENO PER CONTENERE
IL BARCELONA, MA
GLI OSPITI HANNO
AUMENTATO IL RITMO,
PRESO L’INIZIATIVA E
CHIUSO I GIOCHI CON
DUE GOL IN TRASFERTA”
Jonas apre i giochi per
il Benfica nella sfida
contro lo Zenit
promettere tempi supplementari, ma nei minuti
finali due reti dei portoghesi hanno messo fine
alla campagna del club russo.
Gli altri due incontri sono stati ancora più
spettacolari. La Juventus, con un modulo
1-4-4-2 ben abbottonato e pronto a colpire il
Bayern con rapide transizioni dalla difesa
all’attacco, sembrava essere fuori dalla
competizione: sotto di 2-0 in casa e possesso
palla scarso. Eppure, un finale spietatamente
efficace gli ha garantito due reti all’andata e altre
due nella prima mezzora a Monaco di Baviera.
Dopo 91 minuti, le le cariche con il 1-4-2-4
hanno dato al Bayern il pareggio e altri due gol
durante i tempi supplementari gli hanno
assicurato un’insperata vittoria complessiva per
6-4.
L’incontro tra PSV Eindhoven e Club Atlético
de Madrid invece ha totalizzato 10 gol in meno:
tre ore e mezzo di gioco senza che la rete si sia
mai gonfiata. La difesa ben organizzata e il gioco
di possesso del PSV Eindhoven sono stati
insormontabili per gli ospiti e, anche quando un
cartellino rosso ha dato all’Atlético un maggiore
possesso nei 20 minuti finali, la squadra olandese
ha annullato in modo efficace le occasioni da
gol. Un approccio con il 1-5-3-2 è stato
altrettanto efficace a Madrid, dove l’ottimo
portiere Jeroen Zoet ha ben gestito i sei tiri in
porta in due ore di gioco della squadra di casa,
ma non ha potuto fermare gli otto rigori
dell’Atlético. Luciano Narsingh non è riuscito a
convertire il sedicesimo rigore e la squadra di
Diego Simeone è riuscita a superare il turno per il
rotto della cuffia, al termine del primo incontro
della fase a eliminazione diretta nella storia del
torneo a rimanere a reti involate.
PANORAMICA DELLA COMPETIZIONE
16
Ci sono voluti sedici rigori
per decidere il vincitore tra
Atlético e PSV nel primo
pareggio a reti inviolate
nella storia della fase a
eliminazione diretta
11
QUARTI DI FINALE
72%
Il Barcelona ha fatto
tantissimo possesso nel
ritorno contro l’Atlético,
ma non è riuscito a
metterlo a frutto
Ed ecco la ripetizione del quarto di finale del
2013/2014 contro il Barcelona e il risultato,
sebbene raggiunto in modo diverso, è stato lo
stesso. Nonostante Simeone abbia schierato
un 1-4-4-2 difensivo e sia passato in vantaggio
per 1-0 con un contropiede da manuale, questa
volta, a differenza di due anni fa, l’Atlético ha
lasciato il Camp Nou con una sconfitta per 2-1.
A Madrid, un Barcelona sbiadito non è riuscito a
tradurre in occasioni il 72% di possesso palla
ed è stato sconfitto per 2-0 da due reti di
Antoine Griezmann, confermando la
maledizione dei campioni in carica della UEFA
Champions League.
L’altra compagine madrilena ha vissuto
vicende simili. Il gioco veloce del Wolfsburg ha
assicurato ai tedeschi una vittoria per 2-0 in casa
contro un Real Madrid sotto tono. Ma, durante
l’incontro giocato nella capitale spagnola, la
squadra di Dieter Hecking è stata costretta a
retrocedere, difendendo con un modulo
arretrato 1-4-5-1, e, ciò nonostante, è stata
eliminata dalla tripletta di Cristiano Ronaldo .
Nel frattempo a Parigi, il PSG ha ottenuto il
64% del possesso palla contro il Manchester City
e ha unito ai passaggi un pressing energico. I
francesi sono stati pericolosi anche sui calci
piazzati, ma gli ospiti hanno difeso con due linee
compatte di quattro giocatori e, dopo il
salvataggio di Joe Hart su rigore di Zlatan
Ibrahimović, hanno contrattaccato in modo
sufficiente ad assicurarsi un pareggio per 2-2.
Nonostante Laurent Blanc sia passato a una
difesa a tre, il PSG non è riuscito a piegare un
Manchester City concentrato e disciplinato che
ha concluso l’incontro di ritorno con una vittoria
per 1-0 in casa.
L’ultimo quarto di finale è entrato nel vivo
già dal secondo minuto, quando Arturo Vidal ha
portato il Bayern in vantaggio per 1-0 contro il
Benfica. Tuttavia, una percentuale di possesso
palla del 64% e un’evoluzione tattica verso un
1-3-3-4 offensivo non sono stati in grado di
produrre altri gol contro i portoghesi, che sono
cresciuti durante la partita e hanno obbligato
Manuel Neuer a mettersi in mostra. A Lisbona, la
squadra di Rui Vitória ha tenuto il possesso palla
per poco più di 19 minuti ed è riuscita comunque
a raddrizzare il risultato complessivo grazie a Raúl
Jiménez, ma quando gli ospiti hanno replicato
per due volte, i portoghesi si sono trovati nella
spiacevole situazione di dover segnare altri tre
gol. Ci sono riusciti una sola volta.
Ronaldo si prepara al
tiro contro il Wolfsburg
“IL WOLFSBURG È STATO MESSO
ALL’ANGOLO A MADRID E
LA TRIPLETTA DI CRISTIANO
RONALDO NE HA SANCITO
L’ELIMINAZIONE”
Antoine Griezmann
ha segnato due volte
nel quarto di finale
contro il Barcelona
Il centrocampista
del Manchester City
Kevin de Bruyne
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RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
PANORAMICA DELLA COMPETIZIONE
13
0
Nella gara di ritorno contro
il Real Madrid, il Manchester
City non è riuscito a fare
nemmeno un tiro in porta
Jan Oblak aiuta
Robert Lewandowski
IL BAYERN S’INCHINA
ALL’ATLÉTICO
14
Nella seconda semifinale, il Real Madrid ha
portato con sé a Manchester un gioco attento. La
squadra di Zidane ha avuto un possesso palla
stabile, ma i suoi centrocampisti hanno giocato la
palla da dietro per tutta serata e nella loro
elaborata costruzione l’hanno persa a causa
dell’intenso pressing del City. Il club di casa ha
difeso bene e organicamente ed è stato attento a
non esporsi ai contropiedi. Le occasioni concesse
sono venute dai calci d’angolo e da un colpo di
testa su cross. Una partita ingabbiata e tattica
che ha visto poche occasioni e nemmeno un gol.
A Madrid, il Manchester City era preparato ad
attaccare con un 1-4-3-3, ma si è trovato a
difendere con un1-4-1-4-1 arretrato, per riuscire
a uscire dal proprio guscio solo negli ultimi 20
minuti. Fino ad allora, erano stati costretti a
inseguire, dopo che la deviazione di Fernando su
un cross di Gareth Bale ha colpito il secondo palo
ed è finita in rete. Il City ha terminato l’incontro
senza riuscire indirizzare un tiro verso lo specchio
della porta e il Real, anche senza la potenza degli
infortunati Karim Benzema e Ronaldo, ha fatto
abbastanza per raggiungere la finale di Milano e
riproporre la finale del 2014 contro i concittadini
dell’Atlético, per una nuova sfida tra stili diversi.
“UN’ECCEZIONALE CORSA
SOLITARIA DI SAÚL
ÑÍGUEZ HA PORTATO
SUBITO IN VANTAGGIO
L’ATLÉTICO E L’OTTIMO
JAN OBLAK È RISULTATO
IMBATTIBILE”
SEMIFINALI
La semifinale ha obbligato la squadra di
Guardiola a confrontarsi con l’Atlético. Dopo
aver avuto la meglio contro il Barcelona,
Simeone ha attuato una strategia simile contro
i campioni tedeschi. Di nuovo, la quota di
possesso palla dell’Atlético è stata di circa 10
minuti per tempo, ma si è dimostrata
sufficiente per fare danni. Un’eccezionale corsa
solitaria di Saúl Ñíguez li ha portati subito in
vantaggio e, nonostante l’inserimento di
Thomas Müller abbia dato al Bayern una
maggiore profondità offensiva, l’ottimo Jan
Oblak è risultato imbattibile. A Monaco di
Baviera, alcuni minuti dopo la rete su punizione
IL REAL MADRID SUPERA IL CITY
di Xabi Alonso per il Bayern, Oblak ha parato un
rigore di Müller e ha consentito a Griezmann di
tornare in vantaggio finalizzando un rapido
contropiede che ha battuto Neuer. La seconda
rete di Lewandowski è stata il preludio di un
eccitante finale che ha visto l’errore dal
dischetto di Fernando Torres. Errore senza
conseguenze però perché l’Atlético, malgrado
abbia avuto il possesso della palla per soli 8
minuti nel primo tempo e 10 nel secondo, ha
comunque raggiunto la finale per la regola dei
gol in trasferta.
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
Gareth Bale decide la
gara con un tiro deviato
in rete da Fernando
PANORAMICA DELLA COMPETIZIONE
15
LA FINALE
Il rigore vincente si infila
in rete e il Real Madrid è
di nuovo campione
UN DUELLO
SPAGNOLO
DAL SAPORE
ITALIANO
Tirata, tesa e, per l’Atlético de
Madrid, ancora una volta traumatica,
la sconfitta contro un Real Madrid
che ha vinto per un soffio
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RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
LA FINALE
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Il calcio italiano ha storicamente rappresentato un
punto di riferimento per gli approcci di gioco
razionali e pragmatici. Mentre 79.394 spettatori
uscivano dallo Stadio Giuseppe Meazza, la
stragrande maggioranza discutendo dell’incontro
in spagnolo, uno degli osservatori tecnici della
UEFA ha commentato: “La finale è stata tutta
spagnola, ma il calcio giocato era italiano”.
Come sempre dopo una finale di UEFA
Champions League, alcuni tifosi cantavano, altri
piangevano. Mentre l’orologio stava per segnare
la mezzanotte di una mite serata milanese, a
dividere gioia e disperazione è stato, per
l’undicesima volta nella storia della coppa
europea, un pizzico di sfortuna al dischetto.
Sono passati quasi tre anni da quando
Alicia Keys e Andrea Bocelli hanno regalato il
loro estro canoro alla cerimonia iniziale. I
madrileni, come già a Lisbona due anni prima,
hanno accettato la sfida dei cantanti e i loro
cori incessanti hanno fatto da colonna sonora a
uno stadio dipinto di bianco e di rosso su cui
spiccava il blu del logo della finale. C’erano
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RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
“CASEMIRO, CON
UN’ECCELLENTE
PROVA DAVANTI
AI QUATTRO
DELLA DIFESA, SI
È DIMOSTRATO
UN GIOCATORE
FONDAMENTALE”
Gareth Bale e Sergio Ramos
festeggiano il gol che apre i
giochi segnato dal capitano
del Real Madrid (in alto);
Yannick Carrasco porta
l’Atlético in parità (in basso)
enormi striscioni a proclamare la loro passione.
“Insieme fino alla fine”, questa la libera
traduzione dello slogan nel settore del Real
Madrid; “Il vostro coraggio ci fa credere”, quello
sulla curva dell’Atlético de Madrid. La partita ha
reso giustizia a entrambi gli slogan. Ma la
conclusione non è stata come la maggioranza
dei tifosi probabilmente sperava.
Gli allenatori, tuttavia, avevano fatto
presagire qualcosa. “Il gioco sarà molto teso,
molto equilibrato, specialmente all’inizio”,
aveva predetto Diego Simeone. “Casemiro gli
consente di raggrupparsi meglio se perdono la
palla e li rende molto più pericolosi in
contropiede. Chiunque vinca gli scontri iniziali a
centrocampo otterrà un vantaggio”.
Zinédine Zidane aveva ribadito:
“Soprattutto, bisogna difendere bene.
Specialmente quando non si ha la palla. Oltre a
questo, abbiamo le nostre armi per lavorare
bene in attacco. Quello che dobbiamo fare è
correre, correre e correre...”.
E queste indicazioni, che facevano intuire
che l’eleganza non sarebbe stata la
protagonista dell’incontro, sono state
confermate dagli scambi di apertura. Con
giocatori di 13 nazionalità in campo, i moduli di
gioco non sono stati una sorpresa: il 1-4-3-3 del
Real Madrid contro il 1-4-4-2 dell’Atlético de
Madrid, ma il modo in cui sono stati attuati, sì.
Gli uomini di Simeone erano nervosi,
stranamente inibiti e si sono affidati a lanci
lunghi verso Fernando Torres e Antoine
Griezmann. I terzini, Juanfran e Filipe Luís, sono
stati pronti a spingersi in avanti, ma non così
tanto come al solito. La palla sembrava scottare
tra i piedi dell’Atlético. I passaggi si
interrompevano rapidamente; gli
avvicendamenti sono stati frequenti. Gli
osservatori neutrali erano sorpresi dalla
mancanza di brio e d’intensità. Con Casemiro a
intercettare e distribuire, Toni Kroos e, in
particolare, Luka Modrić, hanno condotto le
danze. Gli ‘scontri iniziali a centrocampo’ di cui
parlava Simeone, sono stati vinti dagli avversari.
Le incursioni del Real sono state
minacciose, le occasioni su palla ferma ancora
di più. Un primo colpo di avvertimento è
arrivato al 6’, quando Gareth Bale ha battuto di
sinistro una punizione sulla destra e Jan Oblak è
stato costretto a risolvere la mischia in area di
rigore: il portiere dell’Atlético ha effettuato un
salvataggio miracoloso col piede a distanza
ravvicinata.
Un’altra punizione, stavolta dalla sinistra, è
stata toccata di testa da Bale e Oblak questa
volta non ha potuto fare niente per impedire a
Sergio Ramos di vincere un’altra mischia
disordinata e spingere la palla in rete. 1-0 dopo
appena 15 minuti.
Tuttavia, come ha notato l’osservatore
tecnico Mircea Lucescu: “Casemiro, con
un’eccellente prova davanti ai quattro della
difesa, si è dimostrato un giocatore
fondamentale e giocava per la squadra. Ma
sospetto che molte persone non stessero
vedendo il Real Madrid che si aspettavano”. Ad
esempio, non si aspettavano di vedere Cristiano
Ronaldo spazzare una palla da una zona vicino
al suo angolo, oppure Karim Benzema lottare
per la palla nella propria area di rigore, o Bale
svariare sul fronte offensivo e scattare
all’indietro per rientrare in un blocco difensivo di
11 uomini schiacciati nella propria metà
campo. L’indicazione di difendere bene e di
‘correre, correre e correre’ veniva attuata in
modo efficiente. Come ha commentato Sir Alex
Ferguson: “Sull’1-0, ci sono stati momenti in cui
il Real è sembrato soddisfatto dell’andamento
della partita”.
Simeone, mentre dirigeva le operazioni
dalla linea laterale con il suo solito impeto, è
stato abbastanza freddo da rendersi conto che,
anche se la sua squadra era tornata in partita
durante gli ultimi 15 minuti del primo tempo,
qualcosa doveva cambiare. La sua risposta
all’analgesica costruzione di gioco è stata la
sostituzione nel primo tempo di Augusto
Fernández con Yannick Carrasco, una mossa
che, come ha detto Thomas Schaaf, “ha
trasformato il modulo in qualcosa più simile a
un 1-4-2-3-1 con maggiore flessibilità. La
squadra è diventata più efficace sulle fasce e
meglio attrezzata per giocare attraverso il
centrocampo”. In pochi minuti, sono arrivati i
frutti.
Torres riceve in mezzo all’area un passaggio
dalla media distanza di Griezmann e viene
abbattuto mentre cerca di allontanarsi da Pepe:
l’arbitro inglese Mark Clattenburg indica il
dischetto. Keylor Navas si fa ammonire per
perdita di tempo e bisogna aspettare quasi due
minuti prima che Griezmann possa prepararsi al
tiro. Il francese sceglie la potenza e la palla
colpisce la traversa così forte da rimbalzare sino
al limite dell’area. Il Real è sopravvissuto a un
momento critico.
Alcuni minuti più tardi, Dani Carvajal esce
zoppicando e Danilo deve mettere alla prova le
sue capacità difensive sulla destra contro
Carrasco. La sostituzione di Toni Kroos con Isco
dà alla squadra di Zidane un maggiore slancio in
attacco, controbilanciato da una minore
sicurezza nel possesso della palla. Con Lucas
Vázquez che prende il posto di Benzema al 77’,
dando al Real una struttura più simile a un
1-4-4-2, Zidane esaurisce le tre sostituzioni a
sua disposizione. Non passano nemmeno due
minuti e nonostante qualche istante prima
Oblak si fosse opposto al tiro di Ronaldo e
LA FINALE
19
Keylor Navas assiste
al rigore vincente di
Cristiano Ronaldo
Stefan Savić, dopo il rimbalzo, avesse negato
il gol a Bale sulla linea di porta, l’Atlético riesce
a pareggiare: Juanfran, sentendosi ora libero
di allungare la sua corsa in profondità in zona
d’attacco, riceve un passaggio in diagonale
calciando di collo esterno di prima verso lo
specchio della porta e Carrasco, battendo
Danilo sul palo più lontano, mette la palla
in rete.
A questo punto l’incontro prende una piega
imprevista. L’Atlético ha accresciuto il suo
possesso palla fino al 55% e ha superato gli
avversari nel totale dei passaggi: un sintomo
della preferenza di Navas per il rinvio lungo e il
crescente affidarsi del Real al contrattacco
diretto che, nonostante tutto, ha prodotto la
metà delle sue occasioni da gol più chiare. Come
ha commentato l’osservatore tecnico Peter
Rudbæk: “Il Real Madrid ha messo in evidenza
che, per quanto riguarda le transizioni, è una
delle squadre migliori”. L’Atlético ha dominato a
centrocampo, dove prima del fischio finale Gabi,
Koke e Saúl Ñíguez avevano già percorso 14 o 15
km, gli stessi percorsi da Griezmann per il
collegamento con Torres. I loro avversari, in
posizione più arretrata, hanno registrato una
distanza inferiore; solo Casemiro ha raggiunto i
13 km nel suo ruolo di contenimento. L’Atlético è
arrivato nel terzo finale più frequentemente del
Real. Ma, anche se Bale, Ronaldo e Modrić hanno
avuto sempre più difficoltà ad avere un impatto,
la squadra di Zidane ha avuto la meglio in termini
di passaggi o fughe solitarie verso l’area di rigore.
Con il ritorno alla parità, sono stati imposti
di nuovo i principi di gestione del rischio e le fasi
finali dei 90 minuti sono state punteggiate da
momenti di rabbia che hanno portato
Clattenburg a comminare il quinto e il sesto degli
otto cartellini gialli dell’incontro. I due allenatori,
in giacca nera, hanno approfittato dell’intervallo
di cinque minuti per dare istruzioni e
incoraggiamenti. Simeone, forse influenzato
dagli eventi di Lisbona di due anni fa, si era voluto
cautelare con due sostituzioni, e la finale,
proprio come a Lisbona, si è protratta fino ai
tempi supplementari.
All’inizio della mezzora aggiuntiva, questa
decisione è risultata come un elemento
potenzialmente decisivo, perché le gambe dei
giocatori si erano fatte pesanti sul terreno del
San Siro e iniziavano i crampi. Nel Real, Bale,
Ronaldo e Modrić apparivano visibilmente
STATISTICHE
REAL MADRID 1-1 ATLÉTICO DE MADRID
Vittoria del Real Madrid 5-3 ai rigori
Sabato 28 maggio 2016, San Siro, Milano
I GOL
1-0 Ramos 15’, 1-1 Carrasco 79’
RIGORI
Vázquez 1-0, Griezmann 1-1, Marcelo 2-1, Gabi 2-2,
Bale 3-2, Ñíguez 3-3, Ramos 4-3, Juanfran (errore) 4-3,
Ronaldo 5-3
“ QUANDO JUANFRAN
HA TIRATO L’OTTAVO
RIGORE SUL PALO
ALLA DESTRA DI
NAVAS, RONALDO
SI È INCARICATO DI
SFERRARE IL COLPO
DI GRAZIA”.
Navas; Carvajal (Danilo 52’), Ramos (C), Pepe, Marcelo;
Casemiro; Kroos (Isco 72’), Modrić; Bale, Benzema
(Vázquez 77’), Ronaldo
Riserve non utilizzate Casilla, Jesé, James Rodríguez,
Nacho
Cartellini gialli Carvajal 11’, Navas 47’, Casemiro 79’,
Ramos 90’+3’, Danilo 93’ TS, Pepe 112’ TS
Allenatore Zinédine Zidane
ATLÉTICO DE MADRID
Oblak; Juanfran, Savić, Godín, Filipe Luís (Hernández 109’);
Ñíguez, Gabi (C), Fernández (Carrasco 46’), Koke (Partey
116’); Torres, Griezmann
Riserve non utilizzate Correa, Giménez, Moyà, Tiago
affaticati. Simeone è stato obbligato a utilizzare
una
delle sue sostituzioni quando Filipe Luís si è
infortunato e, quando il quarto uomo stava
chiamando l’uscita di Saúl, è stato Koke a
collassare sull’erba e a necessitare la sostituzione
con il ghanese Thomas Partey. Il gioco si è fatto
più duro che creativo, con la stanchezza che
minava la precisione e sempre più ci si aspettava
che la partita venisse decisa da un gol su calcio
piazzato piuttosto che su azione, ma le punizioni
si infrangevano sulle barriere e i calci d’angolo
terminavano larghi. “Ero sorpreso che a Madrid
l’Atlético non avesse utilizzato gambe fresche
per correre”, ha commentato l’osservatore
tecnico Mixu Paatelainen. “Ma si trattava di un
incontro dove l’enfasi era posta sul
mantenimento razionale di un equilibrio in
attacco”. Inesorabilmente, l’ottava finale della
UEFA Champions League a finire ai tempi
supplementari ha richiesto per la settima volta
anche il ricorso ai calci di rigore.
La monetina ha decretato che i rigori
fossero calciati sotto alla muraglia dei tifosi in
maglia bianca e che il Real sarebbe stato il
primo a salutarla. Vázquez si è incamminato
rapidamente per iniziare, facendo roteare con
disinvoltura la palla su un dito prima di piazzarla
sul dischetto e battere Oblak alla sua sinistra, lo
stesso lato verso cui hanno tirato gli altri rigori
tutti i giocatori del Real. Al limite dell’area,
Navas ha osservato i tiri dal dischetto del Real
rimanendo inginocchiato, con le braccia
Un demoralizzato Fernando Torres
cerca di accettare la sconfitta
20
REAL MADRID
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
sollevate in alto come in preghiera. Sebbene
le sue braccia, come quelle di Oblak, non abbiano
toccato la palla, la sua preghiera è stata ascoltata
quando Juanfran ha tirato l’ottavo rigore sul palo
alla destra di Navas e Ronaldo si è incaricato di
sferrare il colpo di grazia.
Pur con il più piccolo dei margini, il Real
Madrid è riuscito a indossare per l’undicesima
volta la corona europea. “Come partita, ha avuto
dei bei momenti”, ha riflettuto Sir Alex Ferguson.
“Ma sarà ricordata per due squadre guidate dalla
volontà, anziché dalle manovre tattiche”.
Lucescu ha affermato: “Non mi aspettavo che
l’elemento più evidente sarebbe stato la volontà
di non arrendersi”. Paatelainen ha aggiunto: “È
stata una finale giocata al gatto e al topo”.
“Entrambe le squadre hanno difeso meglio di
quanto abbiano attaccato”, ha detto Ginés
Meléndez. La finale di Milano tra le due
compagini di Madrid è stata caratterizzata da
familiarità, rispetto reciproco ed esperienza nella
gestione del rischio. Sul magnifico palco di San
Siro, la finale tutta spagnola ha avuto un chiaro
sapore italiano.
Ammonizioni Torres 61’, Gabi 90’+3’
Allenatore Diego Simeone
ARBITRO
Mark Clattenburg (ENG)
SPETTATORI
79.394
REAL MADRID ATLÉTICO DE MADRID
1
GOL
1
46
POSSESSO PALLA %
54
25
TIRI TOTALI
18
8
IN PORTA
4
6
FUORI
11
11
BLOCCATI
3
0
PALI E TRAVERSE
1
7
CORNER
6
6
AMMONIZIONI
2
557
PASSAGGI
627
497
RIUSCITI
543
LA FINALE
21
L’ALLENATORE VINCENTE
UN INIZIO
ESALTANTE
“Spero che un giorno tu possa vivere questo
come allenatore. Ti renderai conto che non ha
nulla a che vedere con vincere la Champions
League come giocatore”. Queste le parole
rivolte, prima della finale del 2014 di Lisbona,
da Carlo Ancelotti a Zinédine Zidane,
l’assistente allenatore con cui ha condiviso la
panchina del Real Madrid CF all’Estádio da Luz.
Nessuno dei due avrebbe scommesso che
questo augurio si sarebbe avverato due anni
dopo e contro i medesimi avversari. “Continuo a
pensare a Carlo”, ha confessato il francese alla
vigilia della finale di Milano, e durante la partita
ha persino emulato il suo mentore facendo
entrare Isco nel secondo tempo in sostituzione
di un centrocampista tedesco. Questa volta
Toni Kroos invece che Sami Khedira.
Quattordici anni dopo aver calciato il
fantastico tiro al volo che consegnò al Real il
titolo contro il Bayer 04 Leverkusen a Glasgow,
la vittoria di Zidane, questa volta in panchina a
San Siro, potrebbe rimanere nella storia per
moltissimi motivi. Zizou è diventato il primo
allenatore francese a vincere la UEFA
Champions League, è stato l’ottavo a sollevare
il trofeo nella sua stagione di debutto e ha
aggiunto un settimo nome alla lista di coloro
Zinédine Zidane continua
a ripetere di star ancora
imparando il mestiere, ma
ha la stoffa per diventare
un maestro anche nel suo
nuovo ruolo.
“IN FINALE SONO STATO PIÙ TESO DI
QUANTO NON LO FOSSI STATO DA
GIOCATORE, MA QUESTO FA PARTE DEL
MESTIERE DI ALLENATORE. MI PIACE
QUESTO GENERE DI PRESSIONE”.
che hanno vinto il titolo sia come giocatore
che come allenatore. Si tratta di un albo d’oro
in cui il nome di Ancelotti è stato iscritto nel
2003, dopo aver condotto l’AC Milan alla
vittoria, anche in quel caso ai rigori. Zidane è
inoltre entrato a far parte di quel piccolo gruppo
di allenatori vincenti che hanno iniziato il
proprio lavoro a metà stagione; tuttavia, aver
sostituito Rafael Benítez a gennaio ha fatto sì
che il suo incarico sia stato più lungo delle
undici settimane di Roberto di Matteo sulla
panchina del Chelsea FC, quando nel 2012 il
club londinese vinse, sempre ai rigori, a Monaco
di Baviera.
Zidane accetta tranquillamente il suo stato
di tecnico inesperto. Come per Pep Guardiola, la
sua esperienza da allenatore era limitata a poco
più di un anno con la seconda squadra del club,
nella terza categoria del campionato spagnolo.
Eppure, come ha sottolineato Sergio Ramos:
“Sembra che abbia allenato per 30 anni ed è
evidente che in parte si è ispirato ad Ancelotti.
Il suo passato di fuoriclasse gli dà un modo
differente di vedere le cose. Quando è arrivato,
è riuscito a ridarci il sorriso e siamo migliorati
come squadra”.
Il suo essere un allenatore ai debutti può
essere notato nella maggior attenzione che dà
all’aspetto umano piuttosto che alle questioni
tattiche. Calmo e composto esternamente e
con un timido sorriso sempre sulle labbra, la sua
personalità invita a un ulteriore confronto con
Ancelotti. “Ci conosceva tutti e conosceva il
club”, aggiunge Ramos, che ha condiviso lo
spogliatoio con Zidane durante i suoi giorni da
giocatore. Questo gli ha reso più semplice
stabilire un buon feeling e un’atmosfera di
lavoro allegra. Ci ha dato immediatamente
nuova fiducia”.
Il percorso della squadra, però, si era quasi
interrotto dopo la sconfitta 2-0 a Wolfsburg.
Sconfitta questa che ha permesso a Zidane di
ricordare ai suoi giocatori che tutti gli avversari
sono in grado di metterti in difficoltà. “Abbiamo
sofferto molto, ma raggiungere una finale
senza soffrire è impossibile”, ha ammesso
Zidane. “È una questione di unità, impegno,
spirito di squadra e, quando arriva il momento
di giocare, di qualità e di dare tutto sul campo.
In finale sono stato più teso di quanto non lo
fossi stato da giocatore, ma questo fa parte del
mestiere di allenatore. Mi piace questo genere
di pressione. Sono molto felice di aver vinto la
Champions League da giocatore, da assistente
e da allenatore e di aver ottenuto tutto questo
successo con un grande club di cui ho fatto
parte per tanto tempo. Ho ancora molto da
imparare, ma desidero intensamente
continuare ad apprendere e so che questo
mi aiuterà a migliorare. Una cosa è certa: ho
un lungo percorso davanti a me prima di
potermi considerare una figura di rilievo tra gli
allenatori professionisti”.
Zinédine Zidane è diventato il
settimo ad aver vinto il torneo come
allenatore e come giocatore
22
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
L’ALLENATORE VINCENTE
23
RISULTATI
PRELIMINARI – PERCORSO PIAZZATE
(risultati complessivi di andata e ritorno; la squadra indicata per prima ha
giocato in casa all’andata)
Man. United
7
Sporting CP
3
Lazio
1
Rapid Wien
2
Valencia
4
BATE
Club Brugge
1
CSKA Moskva
4
Leverkusen
3
Shakhtar
3
Monaco
3
FK Partizan
FASE A GIRONI
In casa
15/09
15/09
30/09
30/09
21/10
21/10
PSG
Real Madrid
Malmö
Shakhtar
Malmö
PSG
G
6
6
6
6
In casa
16/09
16/09
29/09
29/09
20/10
20/10
Leverkusen
Roma
Barcelona
BATE
Leverkusen
BATE
In trasferta
Data
In casa
Malmö
Shakhtar
Real Madrid
PSG
Shakhtar
Real Madrid
03/11
03/11
25/11
25/11
08/12
08/12
Real Madrid
Shakhtar
Malmö
Shakhtar
PSG
Real Madrid
G
6
6
6
6
In trasferta
Data
In casa
BATE
Barcelona
Leverkusen
Roma
Roma
Barcelona
04/11
04/11
24/11
24/11
09/12
09/12
Barcelona
Roma
BATE
Barcelona
Leverkusen
Roma
3-1
Roma
Andata 0-2
Dynamo Kyiv
Andata 1-3
24
In trasferta
Data
In casa
1-0
4-0
0-5
3-4
2-0
8-0
PSG
Malmö
PSG
Real Madrid
Shakhtar
Malmö
15/09
15/09
30/09
30/09
21/10
21/10
Wolfsburg
PSV
Man. United
CSKA Moskva
Wolfsburg
PSG
GF
15
11
13
5
GS P.ti
4 14
16 6
12 6
12 5
Risultato
1-0
2-1
2-1
3-2
2-0
0-0
In trasferta
CSKA Moskva
Man. United
Wolfsburg
PSV
PSV
Real Madrid
GRUPPO F
FC Bayern München
Arsenal FC
Olympiacos FC
GNK Dinamo Zagreb
Risultato
In trasferta
Data
In casa
3-0
3-2
1-1
6-1
1-1
0-0
BATE
Leverkusen
Leverkusen
Roma
Barcelona
BATE
16/09
16/09
29/09
29/09
20/10
20/10
Dinamo Zagreb
Olympiacos
Arsenal
Bayern
Arsenal
Dinamo Zagreb
Risultato
2-1
0-3
2-3
5-0
2-0
0-1
Arsenal
Bayern
Olympiacos
Dinamo Zagreb
Bayern
Olympiacos
N
0
1
2
1
Data
In casa
03/11
03/11
25/11
25/11
08/12
08/12
Man. United
PSV
Man. United
CSKA Moskva
Wolfsburg
Real Madrid
G
6
6
6
6
In trasferta
V
4
3
2
1
V
5
3
3
1
N
0
0
0
0
P
2
2
2
4
Risultato
1-0
2-0
0-0
0-2
3-2
8-0
P
1
3
3
5
Data
In casa
04/11
04/11
24/11
24/11
09/12
09/12
Bayern
Olympiacos
Arsenal
Bayern
Dinamo Zagreb
Olympiacos
QUARTI DI FINALE
GF GS P.ti
9 6 12
8 7 10
7 7 8
5 9 4
GF
19
12
6
3
GS P.ti
3 15
10 9
13 9
14 3
Risultato
5-1
2-1
3-0
4-0
0-2
0-3
In trasferta
CSKA Moskva
Wolfsburg
PSV
Wolfsburg
Man. United
Malmö
In trasferta
Arsenal
Dinamo Zagreb
Dinamo Zagreb
Olympiacos
Bayern
Arsenal
5-13 aprile
Astana
2
Celtic
3
Skënderbeu
2
Basel
2
APOEL
1
Malmö
4
Dinamo Zagreb
6
M. Tel-Aviv
GRUPPO C
Club Atlético de Madrid
SL Benfica
Galatasaray AŞ
FC Astana
G
6
6
6
6
Data
In casa
15/09
15/09
30/09
30/09
21/10
21/10
Benfica
Galatasaray
Atlético
Astana
Atlético
Galatasaray
3
(Vittoria per gol
in trasferta)
3
3-2
Benfica
4-2
Chelsea
Ritorno 2-2
(compl.)
Ritorno 2-1
2-4
(compl.)
0-4
(compl.)
Ritorno 0-1
Real Madrid
Data
In casa
Astana
Atlético
Benfica
Galatasaray
Astana
Benfica
03/11
03/11
25/11
25/11
08/12
08/12
Benfica
Astana
Atlético
Astana
Benfica
Galatasaray
Chelsea
Dynamo Kyiv
Porto
M. Tel-Aviv
Porto
Dynamo Kyiv
G
6
6
6
6
V
4
3
3
0
P
1
2
3
2
N
1
2
1
0
P
1
1
2
6
Risultato
In trasferta
Data
In casa
4-0
2-2
2-1
0-2
2-0
0-0
M. Tel-Aviv
Porto
Chelsea
Dynamo Kyiv
M. Tel-Aviv
Chelsea
04/11
04/11
24/11
24/11
09/12
09/12
Chelsea
M. Tel-Aviv
Porto
M. Tel-Aviv
Chelsea
Dynamo Kyiv
SEMIFINALI
GF GS P.ti
11 3 13
10 8 10
6 10 5
5 11 4
GRUPPO D
Manchester City FC
Juventus
Sevilla FC
VfL Borussia Mönchengladbach
Risultato
In trasferta
Data
In casa
2-1
0-0
2-0
2-2
1-2
1-1
Galatasaray
Atlético
Galatasaray
Benfica
Atlético
Astana
15/09
15/09
30/09
30/09
21/10
21/10
Man. City
Sevilla
Borussia
Juventus
Man. City
Juventus
GF GS P.ti
13 3 13
8 4 11
9 8 10
1 16 0
Risultato
1-2
3-0
1-2
2-0
2-1
0-0
In trasferta
Data
In casa
Risultato
2-1
1-3
0-2
0-4
2-0
1-0
Dynamo Kyiv
Porto
Dynamo Kyiv
Chelsea
Porto
M. Tel-Aviv
16/09
16/09
29/09
29/09
20/10
20/10
Valencia
Gent
Lyon
Zenit
Valencia
Zenit
2-3
1-1
0-1
2-1
2-1
3-1
26 aprile-4 maggio
In trasferta
Juventus
Borussia
Man. City
Sevilla
Sevilla
Borussia
GRUPPO H
FC Zenit
KAA Gent
Valencia CF
Olympique Lyonnais
Risultato
Andata 0-0
Barcelona
Andata 2-1
2-3
Atlético
(compl.)
Ritorno 0-2
0-1
(compl.)
G
6
6
6
6
Zenit
Lyon
Valencia
Gent
Gent
Lyon
N
0
2
0
2
Data
In casa
03/11
03/11
25/11
25/11
08/12
08/12
Borussia
Sevilla
Juventus
Borussia
Man. City
Sevilla
G
6
6
6
6
In trasferta
V
4
3
2
1
V
5
3
2
1
N
0
1
0
1
P GF GS
2 12 8
1 6 3
4 8 11
3 8 12
Risultato
1-1
1-3
1-0
4-2
4-2
1-0
P
1
2
4
4
In trasferta
Juventus
Man. City
Man. City
Sevilla
Borussia
Juventus
GF GS P.ti
13 6 15
8 7 10
5 9 6
5 9 4
Data
In casa
Risultato
04/11
04/11
24/11
24/11
09/12
09/12
Lyon
Gent
Zenit
Lyon
Valencia
Gent
0-2
1-0
2-0
1-2
0-2
2-1
FINALE
P.ti
12
11
6
5
In trasferta
Zenit
Valencia
Valencia
Gent
Lyon
Zenit
28 maggio
Real Madrid
Ritorno 0-1
Ritorno 0-2
Real Madrid
Ritorno 1-3
(Compl. TS)
Ritorno 2-4
0-0
Atlético
(compl.; Atlético vince 8-7 ai rigori)
Ritorno 0-0
Manchester City
1-1
Atlético
(TS; Real Madrid vince 5-3 ai rigori)
Barcelona
Bayern
(compl.)
In trasferta
2-0
0-2
1-2
2-2
4-0
2-1
Manchester City
Wolfsburg
4-6
1-3
In casa
16/09
16/09
29/09
29/09
20/10
20/10
N
1
1
2
4
Risultato
GRUPPO G
Chelsea FC
FC Dynamo Kyiv
FC Porto
Maccabi Tel-Aviv FC
Data
V
4
3
1
0
Zenit
(compl.)
1-5
Andata 0-0
Risultato
G
6
6
6
6
Andata 1-0
(compl.)
PSV
GRUPPO B
VfL Wolfsburg
PSV Eindhoven
Manchester United FC
PFC CSKA Moskva
Bayern
Andata 0-2
Andata 2-2
P
0
2
2
3
GF GS P.ti
19 3 16
12 1 13
7 14 3
1 21 3
Ritorno 2-1
Arsenal
Juventus
P
0
1
5
5
16 febbraio-16 marzo
(compl.)
Andata 2-3
N
2
3
3
2
4-1
1-1
2-1
3-2
4-4
0-2
Andata 1-0
Gent
V
4
1
1
1
Risultato
Benfica
Andata 2-1
N
1
1
0
0
2-0
4-0
0-2
0-3
1-0
0-0
OTTAVI DI FINALE
PSG
V
5
4
1
1
Risultato
GRUPPO E
FC Barcelona
AS Roma
Bayer 04 Leverkusen
FC BATE Borisov
Data
2
(vittoria per la regola
dei gol in trasferta)
FASE A GIRONI
GRUPPO A
Real Madrid CF
Paris Saint-Germain
FC Shakhtar Donetsk
Malmö FF
Data
(risultati complessivi di andata e ritorno; la squadra indicata per prima ha
giocato in casa all'andata)
PRELIMINARI – PERCORSO CAMPIONI
Wolfsburg
Andata 2-0
PSG
Andata 2-2
2-3
(compl.)
2-3
(compl.)
Real Madrid
Ritorno 0-3
Atlético
2-2
Bayern
Andata 1-0
(compl.; Atlético vince per i
gol in trasferta)
Ritorno 1-2
Manchester City
Ritorno 0-1
Ritorno 0-0
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
RISULTATI
25
ANALISI
ARGOMENTI
TECNICI
La varietà degli stili di gioco, l’importanza
della costruzione da dietro e le transizioni
rapide sono stati gli argomenti al centro della
discussione dopo la finale.
“Se vogliamo individuare una tendenza, direi che questa
stagione ha dimostrato che per vincere una partita di calcio è
possibile giocare in molti modi diversi. Alcuni anni fa si tendeva
a pensare che per essere una ‘vera’ squadra di calcio, fosse
necessario giocare in un certo modo. Adesso è possibile
osservare molti stili di gioco differenti e le fasi finali della
competizione lo hanno mostrato piuttosto chiaramente”. Con
dieci anni di esperienza da direttore tecnico della federazione
calcistica danese, Peter Rudbæk è avvezzo a parlare in una
prospettiva di lungo periodo. “In passato”, ha proseguito, “si
parlava di struttura per quanto riguardava la difesa. Ora ho la
netta sensazione che a essere diventati molto più strutturati
siano l’attacco e le transizioni. Ad alti livelli, gli schemi di gioco
possiedono maggiori variazioni tra squadre che sanno tutto
l’una dell’altra”.
26
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
Zinédine Zidane impartisce
le ultime istruzioni alla
vigilia della finale
ANALISI: ARGOMENTI TECNICI
27
CAMBIARE GLI SCHEMI
I molti modi di fare calcio a questo livello.
La varietà di schemi di gioco ha sbiadito molte delle
etichette assegnate alle squadre. La stagione 2015/2016 ha
evidenziato la difficoltà crescente di classificare gli stili di
gioco. Il KAA Gent è stato l’unico club a adottare un modulo
di gioco 1-3-4-3, con Renato Neto e Sven Kums in ruolo di
contenimento di fronte ai tre della difesa e Thomas Foket
che indietreggiava rapidamente per passare a una struttura
difensiva 1-4-2-3-1 quando veniva perso il possesso della
palla. Tuttavia, a Wolfsburg, Hein Van Heazebrouck è passato
a un 1-4-4-2, dopo aver utilizzato un modulo 1-4-2-3-1
durante la fase a gironi.
Lo stesso VfL Wolfsburg ha dato da pensare. “Ho scelto
di descrivere il loro modulo come un 1-4-3-3”, ha
commentato l’osservatore tecnico UEFA Gareth Southgate
dopo aver visto la squadra di Dieter Hecking a Gent. “Ma il
loro centrocampo si è disposto in modo diverso. Gustavo ha
giocato in profondità, mentre Christian Traesch e Max Arnold
hanno lavorato su differenti linee orizzontali e verticali di
fronte a lui”. Nel successivo pareggio con il Real Madrid CF, il
modulo di gioco del Wolfsburg è stato più facilmente
secondo centrocampista di copertura in un 1-4-2-3-1.
Il Bayern di Josep Guardiola ha effettuato variazioni
multiple sul tema 1-4-3-3, sia tra una partita e l’altra sia
durante gli incontri stessi. A casa del GNK Dinamo Zagreb, la
disposizione è stata molto più simile a un 1-4-2-3-1; Thomas
Müller contro l’Arsenal, quando i londinesi si sono recati a
Monaco, ha giocato esterno sulla destra e dietro a Robert
Lewandowski. A casa dell’Olympiacos FC, Kingsley Coman,
Douglas Costa, Müller e Arjen Robben hanno giocato dietro
la prima punta. L’osservatore che ha visto la loro partita in
casa contro il Benfica ha espresso il seguente commento:
“Nel corso dell’incontro il Bayern ha utilizzato vari schemi di
attacco e di difesa: è uno dei suoi grandi punti di forza. I loro
giocatori controllano la partita e producono dei movimenti
molto interessanti”.
Tra i club eliminati durante la fase a gironi, la Dinamo
Zagreb, il FC Porto e l’Olympiacos hanno alternato il 1-4-3-3
al 1-4-2-3-1; il 1-4-2-3-1 del Maccabi Tel-Aviv si è evoluto in
modo evidente in un 1-4-5-1 nelle partite in trasferta,
mentre Bayer 04 Leverkusen, Manchester United FC e PFC
CSKA Moskva hanno effettuato occasionali variazioni tra
1-4-2-3-1 e 1-4-4-2. Tali variazioni sono alla base dei
commenti di Rudbæk sulla versatilità e hanno evidenziato la
necessità per il giocatore moderno di saper passare
incessantemente da un modulo all’altro.
Il Wolfsburg di Dieter Hecking
ha ottenuto un sorprendente
accesso ai quarti
classificabile come un 1-4-2-3-1 nella partita in casa, mentre
è stato più chiaramente un 1-4-1-4-1 quando ha difeso il
vantaggio 2-0 a Madrid.
Inoltre, il Paris Saint-Germain è passato dall’abituale
1-4-3-3 a un 1-3-5-2 quando ha affrontato il Manchester
City FC in Inghilterra; il PSV Eindhoven ha attuato con
successo la stessa variazione quando si è recato in Spagna
per affrontare il Club Atlético de Madrid. La squadra di
Manuel Pellegrini ha adottato un modulo 1-4-1-4-1 invece
del consueto 1-4-2-3-1 quando in semifinale ha giocato
nella capitale spagnola contro il Real Madrid. Lo SL Benfica,
dopo essersi affidato maggiormente a un modulo 1-4-4-2, è
passato a un 1-4-2-3-1 quando la squadra di Rui Vitória si è
scontrata col FC Zenit e il FC Bayern München nella fase a
eliminazione diretta. L’AS Roma, dopo aver preferito un
1-4-3-3, quando ha fatto visita al Real Madrid ha inserito un
28
Considerato quanto detto sopra, si potrebbe
affermare che la metà delle prime 16 squadre abbia usato il
1-4-3-3 come modulo di base, con quattro di esse che
hanno favorito chiaramente il 1-4-2-3-1 e tre che hanno
optato generalmente per il 1-4-4-2. Come detto, il Gent è
stata l’unica squadra a preferire il 1-3-4-3.
Tra i 32 club eliminati durante la fase a gironi, 13
hanno schierato un modulo 1-4-3-3; dieci hanno utilizzato
il 1-4-2-3-1 come schieramento iniziale, sei hanno attuato
un chiaro 1-4-4-2; due (FC Astana e Maccabi Tel-Aviv)
erano più immediatamente identificabili come 1-4-5-1,
con il Gent a completare la lista. Tutto ciò ha rappresentato
una varietà
di opzioni maggiore rispetto alla stagione precedente,
quando quattordici squadre scelsero il 1-4-2-3-1, dieci il
1-4-4-2 e otto il 1-4-3-3.
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
Manuel Neuer, portiere
palleggiatore del Bayern
COSTRUIRE DALLE RETROVIE
Come usare la difesa, portiere incluso, per
lanciare gli attacchi.
“Tutte le squadre che ho visto”, ha detto David Moynes il
mattino seguente la finale, “hanno cercato di giocare
partendo da dietro. Forse il Manchester City è quella che l’ha
fatto di meno. Quando li ho osservati sono state molto rare
le occasioni in cui hanno conquistato la palla grazie ai
difensori centrali”. Anche le statistiche confermano questa
opinione. I centrali della difesa del Manchester City hanno
mantenuto disciplinatamente la loro posizione; dei 35
passaggi riusciti effettuati da Eliaquim Mangala, che ha
sostituito Vincent Kompany al 7’ della partita di casa contro
il FC Dynamo Kyiv, quattro sono stati al proprio portiere e 27
ai quattro compagni della difesa. Nella partita di andata
Kompany aveva diretto 21 dei suoi 59 passaggi ai mediani o
ai trequartisti. Quando lo stesso scenario si è ripetuto a
Madrid nei minuti iniziali della partita di ritorno della
semifinale, ben 23 dei 30 passaggi di Mangala sono stati
diretti al portiere o ai difensori. La distribuzione in avanti è
stata affidata a Nicolás Otamendi ma, in casa del Real
Madrid, il 70% dei passaggi del difensore centrale è stato
diretto verso i membri della linea difensiva.
La costruzione degli attacchi è stata lasciata ai terzini, ai
mediani e al portiere. Sebbene il 37% dei suoi passaggi lunghi
non siano riusciti a trovare un compagno di squadra, a Madrid
Joe Hart ha distribuito con successo la palla a tutti gli altri dieci
giocatori. Alla stessa maniera, i due portieri tedeschi dei due
club con il più alto possesso di palla, Marc-André ter Stegen e
Manuel Neuer, hanno rappresentato un punto di riferimento
nella partecipazione alla costruzione e nella precisione della
loro distribuzione. Nella partita degli ottavi di finale contro
l’Arsenal FC, ter Stegen del FC Barcelona non è riuscito a
trovare un compagno di squadra solo in tre dei suoi 67
passaggi, tutti e tre più lunghi di 30 metri.
Il quarto di finale tra Barça e Atlético de Madrid ha
permesso ai due portieri di mettere in luce le differenze di
schemi e filosofie di gioco. Al Camp Nou, ter Stegen non è
stato impegnato più del dovuto e solo un passaggio lungo
dei 18 effettuati non è riuscito a raggiungere il suo obiettivo.
Al Vicente Calderón, i suoi interventi hanno totalizzato 37
passaggi (più di Neymar, Luis Suárez o Ivan Rakitić), di cui 13
sono stati lunghi e hanno tutti centrato il loro obiettivo.
Dall’altra parte del campo, lo schema di gioco di Diego
Simeone ha richiesto che Jan Oblak giocasse lungo per
evitare il pressing intenso del Barça. Al Camp Nou, 30 dei suoi
31 passaggi sono stati lunghi e la metà di essi ha raggiunto
un compagno di squadra. Nel ritorno, i suoi 18 passaggi sono
stati tutti lunghi, con una percentuale di successo del 44%
rispetto al 100% di ter Stegen. Nel corso dei due incontri, 12
dei 23 passaggi riusciti di Oblak sono stati ricevuti da Saúl
Ñíguez e tre per partita sono stati distribuiti agli attaccanti:
Antoine Griezmann e Fernando Torres. Anche il portiere del
Wolfsburg Diego Benaglio ha preferito il gioco lungo durante
il pareggio della sua squadra contro il Real Madrid, ma solo il
40% dei 57 lanci lunghi ha raggiunto un compagno. Le
percentuali di successo di altri portieri sono state
ugualmente basse: Thibaut Courtois è stato preciso in 7 lanci
lunghi su 18 nella partita in trasferta del Chelsea FC a Parigi,
Petr Čech dell’Arsenal lo è stato nove volte su 16 nella sfida
in casa contro il Barcelona. E, sebbene l’osservatore tecnico
Ioan Lupescu, quando l’ha visto a Eindhoven, abbia
sottolineato la ‘tipica filosofia olandese’ del PSV, “con una
costruzione paziente da dietro attraverso il centrocampo”,
Jeroen Zoet, durante il secondo tempo contro l’Atlético a
Madrid, ha effettuato 42 passaggi lunghi, con 12 dei 22
riusciti che hanno raggiunto Luuk de Jong, il principale
terminale offensivo.
Nella semifinale contro l’Atlético de Madrid, Neuer del
Bayern è riuscito a distribuire la palla a nove compagni nella
sfida di Madrid e a sette nel ritorno, anche se a Monaco la
squadra avversaria ha impedito i rifornimenti a lunga distanza
verso Franck Ribéry, Douglas Costa e Kingsley Coman. Un terzo
portiere tedesco, Kevin Trapp del Paris Saint-Germain, è stato
altrettanto eccellente nella precisione dei passaggi lunghi, in
particolare per avviare contropiedi diretti individuando Zlatan
Ibrahimović.
“Una delle cose che mi ha sorpreso”, ha riflettuto
Thomas Schaaf dopo la finale, “è stata che Keylor Navas abbia
giocato lungo così spesso. Potrebbe essere stato un deliberato
tentativo di evitare il forte pressing dell’Atlético, ma ha
obbligato la sua squadra a fare parecchio lavoro per recuperare
la palla”. Nei quattro incontri precedenti, contro il Wolfsburg e
il Manchester City, il portiere costaricano aveva giocato lungo
non più di 25 volte, in altre parole, circa sei volte a partita, con
15 dei suoi passaggi che hanno raggiunto un compagno. Al
San Siro, 24 dei suoi 31 passaggi sono stati lunghi e solo metà
di essi ha raggiunto un giocatore del Real Madrid.
A Milano, la costruzione da dietro del Real si è basata per
lo più sui passaggi dal centrale di difesa Sergio Ramos a
Marcelo e Toni Kroos. Il terzino sinistro è stato il principale
rifornitore di palle per Cristiano Ronaldo e Gareth Bale, mentre
Kroos le ha consegnate a tutti i suoi compagni di gioco. Pepe,
l’altro difensore centrale, ha preferito percorsi più conservativi
per Navas, Ramos e il centrocampista arretrato Casemiro. La
maggior parte delle palle per Luka Modrić sono venute dai
ANALISI: ARGOMENTI TECNICI
29
terzini destri, Dani Carvajal e poi Danilo. Il lavoro di costruzione
dell’Atlético è stato canalizzato principalmente attraverso i
centrocampisti centrali Koke e Gabi, che insieme hanno
totalizzato il 35% dei passaggi della loro squadra e hanno
confermato la crescente importanza del ruolo dei mediani
come moderni registi di centrocampo. Tuttavia, il blocco
difensivo di Zinédine Zidane ha limitato i loro passaggi in
avanti e, sebbene il duo abbia effettuato 27 passaggi verso
Griezmann, sono riusciti a passarla quattro volte a Torres, che
ha ricevuto solo 11 passaggi durante le due ore di gioco. Per
quanto riguarda gli avversari, Schaaf ha visto nel centrocampo
del Real la chiave del dominio del primo tempo. “Casemiro ha
giocato in modo efficiente nel ruolo di mediano” ha
commentato, “e penso che Kroos e Modrić lavorino molto
bene insieme per quanto riguarda il possesso della palla e i
passaggi in avanti ai veloci attaccanti”.
IL LUNGO E IL CORTO
Una tendenza in crescita: fare meno passaggi per
cavarsi d’impaccio.
Potrebbe essere rischioso suggerire che il pressing aggressivo
abbia sempre più successo nello spingere gli avversari a giocare
lungo e quindi aumentare le possibilità di perdere il possesso
della palla. Si potrebbe anche ribattere che gli allenatori stiano
diventando sempre più consapevoli di dover variare e,
possibilmente, seminare il dubbio nelle linee difensive alte
mostrando prontezza nel provare passaggi lunghi verso lo
spazio dietro ai quattro difensori, specialmente sulle fasce. Il
Barcelona, oggetto di analisi approfondita dopo i suoi successi
sotto Guardiola, esemplifica la necessità per le squadre di
riferimento di continuare a evolversi, se vogliono mantenere la
loro superiorità a livello nazionale e internazionale. “Mentre
prima facevano un girotondo di possesso di palla senza nessun
attaccante centrale”, commenta Sir Alex Ferguson, “adesso
hanno tre attaccanti eccellenti e la squadra gioca in modo
molto più positivo in termini di penetrazione. Sono ancora alla
ricerca di un modo diverso di giocare. Penso ci sia stato un
grande cambiamento negli ultimi due anni”.
Esistono prove statistiche che confermano come le
squadre siano sempre più preparate ad ampliare i loro schemi di
passaggio della palla. Nella stagione 2014/2015, i passaggi
lunghi (di 30 m o più) hanno rappresentato solo il 9% dei
passaggi effettuati da sei delle squadre in gara. Dall’altro lato, il
Malmö FF guidava la classifica con il 17%. Nel 2015/2016
invece, il Paris Saint-Germain è stato l’unico club a finire in cifra
unica. Ai vertici della graduatoria, il 16% dei passaggi di Malmö,
Wolfsburg e Zenit è stato lungo; Olympiacos e PSV hanno
raggiunto il 17% e la lista è stata capeggiata da Astana (18%) e
FC BATE Borisov (19%). La media complessiva tra le 32 squadre
ha evidenziato un aumento sostanziale nell’utilizzo dei
passaggi lunghi dall’11% al 13,5%.
Il tridente MSN del Barcelona (Messi,
Suárez e Neymar) sembrava inarrestabile
fino allo scontro con l’Atlético
Un Juanfran volante tira in
porta durante la finale
LA VITA SECONDO PEP
Anche i terzini sono fondamentali per creare le
occasioni da gol.
Nel calcio della UEFA Champions League il terzino che si
sovrappone è diventato la norma invece che l’eccezione.
Quando si costruiscono le azioni dalle retrovie, i due difensori
centrali si allargano e i due terzini occupano posizioni avanzate
per ricevere. La finale a Milano ha enfatizzato il valore
offensivo di Dani Carvajal, Marcelo, Danilo, Juanfran e Filipe
Luís. Nelle ultime stagioni, Dani Alves e Jordi Alba sono stati
spesso elogiati per il loro contributo in attacco nel sistema del
Barça. L’aumento nel numero di reti su cross e passaggi a
rientrare dal fondo può essere correlato alla prontezza dei
terzini nel prolungare le sortite offensive in zone pericolose,
come dimostrato dal lancio di Juanfran dalla destra che ha
permesso all’Atlético di pareggiare durante la finale.
I terzini sono diventati importanti come giocatori creativi:
Marcelo è emerso dalla finale come principale rifornitore di
30
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
Gareth Bale e Cristiano Ronaldo, mentre Juanfran lo è stato
per Griezmann. Durante le due partite del Barcelona contro
l’Atlético, Alves e Lionel Messi si sono scambiati passaggi per
52 volte. Philipp Lahm, che ha effettuato 201 passaggi
durante la semifinale contro l’Atlético, è stato una
componente chiave nell’allargare il gioco ad Arturo Vidal,
Costa e Coman. Tuttavia, i principi adottati da Guardiola al
Barça e al Bayern stanno iniziando ad apparire anche
altrove. Nel manuale di allenatore di Guardiola, il campo può
essere diviso in cinque corsie da un’area di rigore all’altra.
Praticamente, il terzino e l’ala non dovrebbero trovarsi mai
nella stessa corsia. Uno dei due taglia all’interno, ma non
deve essere necessariamente l’ala a creare lo spazio per la
sovrapposizione. Il terzino può trovarsi nel corridoio interno
se l’ala si trova all’esterno. Il lavoro sul campo di
allenamento comprende anche i dettagli sulle transizioni
attacco-difesa e i metodi di pressing a seguito di perdita
della palla. L’uso delle fasce continua a fornire buone opzioni
per aggirare i blocchi difensivi, ma i metodi per sfruttarle si
stanno evolvendo costantemente.
ANALISI: ARGOMENTI TECNICI
31
ELIMINAZIONI E
ALLENAMENTO
Il bel gioco di inizio stagione lascia il posto
alla concretezza.
“Se vogliamo individuare delle tendenze, penso che potrebbe
essere una buona idea considerare anche le questioni relative
all’allenamento”, ha azzardato Rudbæk il giorno dopo la
finale. “Nella fase a gironi accadono alcune cose, mentre
quando si giocano due gare, una in casa e una in trasferta, se
ne verificano altre. E anche la finale è una cosa diversa. Penso
che un’esperienza specifica in Champions League sia una
risorsa importante per un allenatore”.
Le questioni sollevate sull’utilizzo dei passaggi lunghi da
parte dei portieri è legato all’eventualità di un pressing alto sui
centrali di difesa e di dispendio di energie per fare pressione sul
portiere, allo scopo di incoraggiare l’avversario a giocare lungo
e in questo modo interrompere i suoi schemi di costruzione da
dietro. Tuttavia, mentre la competizione si avvicinava a
Milano, i principi di gestione del rischio hanno preso il
sopravvento sullo stile e sul senso dell’avventura. I pensieri
degli osservatori tecnici su un incontro di andata della fase a
eliminazione diretta sono stati i seguenti: “Hanno iniziato
l’incontro pressando alto nei primi 30 minuti e costringendo
l’avversario a perdere molte volte la palla nella propria metà
campo, ma senza essere in grado di trasformare la riconquista
del pallone in opportunità definite, in parte per la buona difesa
degli avversari e in parte perché erano riluttanti a impegnare
troppi uomini in avanti per attaccare. Si sono concentrati a
mantenere un modulo e a difendere bene in modo organico e
sono stati attenti a non lasciarsi scoperti ai contropiedi. Le
possibilità che hanno concesso venivano dai calci d’angolo”.
L’analisi di un’altra squadra in trasferta comprendeva la
Edinson Cavani (a
sinistra) e Blaise
Matuidi (a destra)
festeggiano Adrien
Rabiot per il gol del
PSG contro il Malmö
32
seguente osservazione: “Hanno avuto un possesso stabile,
ma i loro centrocampisti hanno giocato dietro alla palla per
l’intera serata. Visto che in pochi supportavano gli attacchi,
sono stati molto solidi nelle transizioni da attacco a difesa e
hanno impedito agli avversari di avere opportunità di
contrattaccare”.
Tuttavia, il pressing alto e la conquista anticipata della
palla sono stati ancora armi fondamentali dell’arsenale dei
migliori club: il Barcelona e il Bayern si sono affidati
completamente a questa dottrina, come pure il Paris
Saint-Germain di Laurent Blanc. “Quando non ha il possesso,
il PSG ricorre al pressing rapido”, hanno notato gli osservatori
tecnici presenti alle sue partite contro il Manchester City.
“Hanno ricevuto una grande spinta da Metuidi e Rabiot a
centrocampo, ma hanno avuto occasionali problemi di
transizione e si sono dovuti affidare alle capacità di difesa
nell’uno contro uno di Thiago Silva e David Luiz”.
Anche il Wolfsburg ha ottenuto dei risultati durante gli
ottavi di finale contro il Gent e la rete di Julian Draxler per il
2-0 in Belgio è stato un ottimo esempio di un successo
innescato dal recupero alto di una palla. Anche il Benfica è
stato efficace nel pressing aggressivo e collettivo a
centrocampo, che ha permesso di avviare contropiedi
innescati da intercettazioni e recuperi anticipati della palla.
Lo Zenit e il Gent erano pronti a lanciare i giocatori in avanti,
lasciandoli a volte vulnerabili rispetto a rapide transizioni
originate da sovrapposizioni improvvise sulle fasce.
In definitiva, la domanda è se i club vincenti sono quelli i
cui schemi di gioco hanno come priorità l’eliminazione del
rischio. Come Diego Simeone ha dichiarato dopo la finale: “Il
Real Madrid è stato migliore perché ha vinto. La squadra che
vince è sempre la migliore”. Mircea Lucescu, l’allenatore del FC
Shakhtar Donetsk, si è mostrato prudente: “Dobbiamo stare
attenti a quanto ci inoltriamo sulla strada del desiderio di
vittoria senza curarci troppo della qualità del gioco”.
Diego Simeone ha portato
l’Atlético alla seconda
finale di UEFA Champions
League in tre anni
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
ANALISI: ARGOMENTI TECNICI
33
ANALISI
IL RISULTATO
FINALE
Nonostante il numero di gol sia rimasto quasi invariato rispetto a quello delle
stagioni precedenti, si sono viste interessanti novità nel modo in cui si è segnato.
Il numero di gol segnati durante la UEFA Champions League
2015/2016 è leggermente diminuito: 347 rispetto ai 361
dell’anno precedente. Ma nonostante questa riduzione
marginale (del 3,88%), la media della competizione di 2,68
gol a partita è rimasta inalterata. In questa edizione sono
stati segnati 2,78 gol a partita, per una media di un gol ogni
33 minuti di gioco. Tuttavia, la distribuzione delle reti è
leggermente cambiata. Nella fase a gironi sono stati segnati
280 gol, uno in più rispetto alla stagione precedente. La
differenza negativa può essere attribuita alla riduzione del
18% dei gol segnati durante la fase a eliminazione diretta: le
29 partite hanno prodotto 67 gol, per una media di soli 2,31
gol a partita.
Per il secondo anno consecutivo, il FC Bayern München
è stato il maggior goleador della competizione, mentre il
Club Atlético de Madrid, sconfitto in finale, non è stato tra le
squadre più prolifiche, come nemmeno lo era stata la
Juventus l’anno prima. La squadra di Diego Simeone ha
segnato 17 volte, con una media di 1,3 gol a partita. Giusto
per evidenziare la differenza tra le due finaliste, la media del
Real Madrid CF è stata di 2,2.
Come da tradizione, il maggior numero di gol, anche in
proporzione rispetto al totale, è stato realizzato nel secondo
tempo. Non considerando i due gol nei tempi supplementari
del Bayern contro la Juventus a Monaco di Baviera, 197 gol
sono stati segnati dopo l’intervallo, come la stagione
precedente. Tuttavia, i 148 gol realizzati nel primo tempo sono
stati 14 in meno rispetto al 2014/2015, il che significa che nel
secondo tempo si è segnato il 33% in più rispetto al primo.
Anche la percentuale di gol segnati dalle squadre di casa
è continuata ad aumentare. Escludendo i due gol segnati
nella finale giocata sul neutro di Milano, la ripartizione è
stata 60-40 in favore delle squadre di casa, rispetto al 58,5%
dell’anno precedente e al 56% della stagione 2013/2014.
Tra l’altro, nel 2015/2016 la percentuale 60-40 è stata una
costante, la fase a gironi e quella a eliminazione diretta
hanno prodotto gli stessi risultati. I numeri delle squadre in
trasferta però sono stati migliori nei gruppi G e H, dove in
entrambi i casi le squadre di casa hanno segnato 16 gol e
34
CLASSIFICA MARCATORI 2015/2016
CLUB
GIOCATORE
Cristiano Ronaldo
Robert Lewandowski
Real Madrid
Bayern
16
9
Thomas Müller
Luis Suárez
Antoine Griezmann
Lionel Messi
Artem Dzyuba
Olivier Giroud
Bayern
Barcelona
Atlético
Barcelona
Zenit
Arsenal
8
8
7
6
6
5
Javier Hernández
Zlatan Ibrahimović
Willian
Leverkusen
PSG
Chelsea
5
5
5
BAYERN30
REAL MADRID
28
BARCELONA 22
PSG18
MANCHESTER CITY
ATLÉTICO DE MADRID
18
17
quelle in trasferta 15. Il numero di pareggi a reti bianche è
passato da otto a dieci e l’Atlético de Madrid ne ha ottenuti
tre. In quattro delle 29 partite della fase a eliminazione
diretta non ci sono stati gol.
La teoria che le formazioni senza un attaccante,
adottate con successo dal FC Barcelona e dalla Spagna,
siano state messe in secondo piano è stata supportata dal
modo in cui i singoli giocatori hanno trovato la rete. A
Cristiano Ronaldo è mancato un gol per eguagliare il record
di 17 gol segnati nel 2013/2014, ma altri goleador abituali,
come Lionel Messi, Admir Mehmedi (Bayer 04 Leverkusen),
Hulk (FC Zenit) e Nicolás Gaitán (SL Benfica), lo hanno
emulato, partendo da una posizione laterale e convergendo
verso il centro della difesa avversaria per scrivere il proprio
nome nel tabellino dei marcatori. Tra i massimi realizzatori,
Thomas Müller del Bayern non viene impiegato facilmente
nel ruolo di attaccante di riferimento, di solito ricoperto da
Robert Lewandowski. Tuttavia, gli altri goleador (Luis Suárez,
Antoine Griezmann, Artem Dzyuba, Olivier Giroud, Javier
‘Chicharito’ Hernández e Zlatan Ibrahimović) giocano tutti
nella zona centrale d’attacco. Willian, centrocampista del
Chelsea, rappresenta l’eccezione, segnando grazie a
magistrali calci piazzati e realizzando quattro dei suoi cinque
gol da fuori area.
I gol di testa sono stati 63, pari al 18% del totale e a un
aumento considerevole (8 in più) rispetto al 2014/2015. Di
questi, 36 sono scaturiti su azione grazie a cross o passaggi
dal fondo a rientrare. I corner hanno generato 15 gol di testa,
mentre i calci di punizione solo 4. Ben 26 squadre hanno
segnato di testa, in crescita rispetto alla stagione
precedente, quando 10 delle 32 squadre non riuscirono a
segnare in questo modo. Nel 2015/2016 sono state solo sei
le squadre (VfL Borussia Mönchengladbach, Malmö FF,
Maccabi Tel-Aviv FC, Olympiacos FC, AS Roma e Valencia CF)
che non hanno segnato grazie a un colpo di testa. Il Bayern
ancora una volta è stata la squadra che ha segnato di più di
testa, con cinque gol, uno in più di Real Madrid, Arsenal FC,
Paris Saint-Germain e FC Porto, nonostante i portoghesi
siano stati eliminati nella fase a gironi.
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
Cristiano Ronaldo guida
per la quinta volta la
classifica dei marcatori
ANALISI: I GOL
35
Le punizioni di Willian
sono state una grande
risorsa per il Chelsea
GOL SU PALLA FERMA
I gol su punizione indiretta sono diminuiti del
39% rispetto al 2014/2015.
TIPO DI GOL
GOL PER STAGIONE
CATEGORIA AZIONE
SU PALLA
FERMA
DESCRIZIONE
Corner
Punizione (1 tocco)
Punizione (2 tocchi)
Rigori
Rimessa laterale
Combinazione
Cross
Passaggio a rientrare
dal fondo
Diagonale
SU AZIONE Corsa con la palla
Tiro dalla distanza
Passaggio in avanti
Errore difensivo
Autogol
GOL GOL ELIMIN. TOTALE
GIRONI
DIRETTA
Direttamente su corner o sugli sviluppi
Direttamente su calcio di punizione
Sugli sviluppi di una punizione
Rigore (o proseguimento da rigore)
Sugli sviluppi di una rimessa laterale
25
8
9
24
1
5
4
2
3
0
30
12
11
27
1
Triangolazione o schema
Cross dalla fascia laterale
52
49
9
14
61
63
Passaggio all’indietro dalla linea di fondo
27
2
29
Passaggio diagonale nell’area di rigore
Dribbling e tiro da vicino o dribbling e passaggio
Tiro diretto o tiro e gol sulla respinta
Passaggio filtrante o a scavalcare la difesa
Retropassaggio sbagliato o errore del portiere
Gol nella propria porta
12
17
21
28
4
3
2
7
4
7
7
1
14
24
25
35
11
4
280
67
347
TOTALE
2,78 33% 63
gol a partita, un record negativo
dal 2011/2012.
36
I gol segnati nel secondo tempo
sono stati il 33% in più rispetto
a quelli segnati nel primo tempo.
gol sono stati segnati di testa,
un significativo aumento di 8
unità rispetto al 2014/2015.
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
STAGIONE
GOL PARTITE
MEDIA
1992/93
1993/94
1994/95
1995/96
1996/97
1997/98
1998/99
1999/00
2000/01
2001/02
2002/03
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
56
71
140
159
161
239
238
442
449
393
431
309
331
285
309
330
329
320
355
345
368
362
361
347
25
27
61
61
61
85
85
157
157
157
157
125
125
125
125
125
125
125
125
125
125
125
125
125
2,24
2,63
2,30
2,61
2,64
2,81
2,80
2,82
2,86
2,50
2,75
2,47
2,65
2,28
2,47
2,64
2,63
2,56
2,84
2,76
2,94
2,90
2,89
2,78
TOTALE
7130
2658
2,68
Il minor numero di gol segnati durante la stagione può
essere direttamente collegato alla sostanziale riduzione dei
gol su palla ferma e, in particolare, su calcio di punizione
indiretto. Dopo due stagioni consecutive nelle quali si è
segnato 18 volte su punizione indiretta, si è tornati indietro ai
livelli del 2011/2012 e del 2012/2013, con un totale di 11. Il
Benfica ne ha segnati tre: due nella fase a gironi contro il
Galatasaray AŞ e il gol vincente all’ultimo minuto contro lo
Zenit nell’andata degli ottavi di finale. Al PSV (contro il PFC
CSKA Moskva) e al FC Dynamo Kyiv (contro il FC Porto) sono
stati attribuiti dei gol su calcio di punizione, anche se i passaggi
iniziali sono stati parzialmente rinviati, la palla è stata rispedita
nell’area di rigore, dove i centrali di difesa avevano mantenuto
la posizione dopo il calcio di punizione. In termini statistici, i
gol su punizione indiretta sono diminuiti del 39%.
I 12 gol su calcio di punizione diretto della stagione
2015/2016 hanno eguagliato in numero quelli della stagione
precedente, in particolare grazie alle splendide reti di Willian
del Chelsea. Oltre ai gol contro il Maccabi Tel-Aviv FC (due),
contro il Porto e in casa contro la Dynamo Kyiv, ha quasi
segnato altre due volte a Kiev durante la fase a gironi,
colpendo la traversa in un’occasione. Willian si è messo in
evidenza come uno specialista, alla pari di Juninho o Andrea
Pirlo, in un’epoca in cui scarseggiano gli esperti dei calci
piazzati. Certo, si potrebbe anche controbattere che i portieri
sono più difficili da battere perché studiano e analizzano di più
i maestri delle punizioni, come Cristiano Ronaldo. Una
maniera interessante di segnare l’ha trovata il KAA Gent,
oscurando la visuale del portiere dell’Olympique Lyonnais,
Anthony Lopes, con una barriera di tre giocatori di fronte al
tiratore Danijel Milicevic.
Nonostante l’uso per la seconda stagione dello spray
evanescente da parte degli arbitri abbia continuato a
prevenire l’avanzamento delle barriere in occasione dei calci di
punizione, la percentuale di gol è rimasta invariata. Il numero
di gol su rigore è sceso da 31 a 27 e i gol su calcio da fermo
sono stati il 23% del totale della stagione, in diminuzione
rispetto al 26% del 2014/2015. Il numero di gol su corner (30)
non ha raggiunto il record di 37 stabilito nel 2013/2014, ma si
è confermato in media con le ultime dieci stagioni della UEFA
Champions League.
GOL SU AZIONE
I gol da cross e passaggi a rientrare dal fondo
sono aumentati molto rispetto al 2014/2015.
Il numero di gol segnati su azione è rimasto quasi identico
nelle ultime tre stagioni: 266 nel 2015/2016, rispetto ai 267 e
268 degli anni precedenti. Il numero di gol prodotti dal gioco
di squadra è stato alto, 61 (rispetto ai 63 del 2014/2015), a
dimostrazione di una tendenza in auge. Nella non lontana
stagione 2009/2010 solamente 21 gol sono stati segnati
grazie a questo modo di giocare, il che significa che la
percentuale realizzativa in sei stagioni è quasi triplicata.
Bayern e Barcelona hanno continuato a ispirare, adottando
brevi e veloci combinazioni di prima per aprire difese che
sembravano impenetrabili, iniziando spesso con un passaggio
in avanti verso un giocatore marcato strettamente. Esempi
classici per la squadra di Luis Enrique sono stati il gol della
vittoria di Luis Suárez in casa contro il Leverkusen, o l’azione
conclusa da Neymar per suggellare la vittoria per 3-0 contro il
FC BATE Borisov. Ma questo approccio è stato adottato anche,
citando alcuni esempi, dal FC Zenit nella vittoria per 2-1
contro il KAA Gent propiziata da un’ottima combinazione
conclusa da Oleg Shatov, o dal Bayern, che è penetrato a
centrocampo per permettere a Lewandowski di firmare il 5-0
contro la Dinamo Zagreb.
Il numero di gol prodotti da azioni personali è aumentato
da 17 della scorsa stagione a 24 di quest’anno. Questo
incremento del 41% è derivato dal numero di gol nati da
contropiedi che hanno liberato un giocatore verso la porta.
Alcuni dei migliori esempi sono stati: il gol di Simone Zaza che
ha assicurato la vittoria della Juventus per 2-0 contro il Sevilla
FC; le fughe solitarie di Zlatan Ibrahimović terminate in gol per
il PSG in trasferta a Malmö e in casa contro lo Shakhtar
Donetsk; il contropiede che ha permesso ad Alexandre
Lacazette di sigillare la vittoria per 2-0 dell’Olympique
Lyonnais a Valencia; lo slalom di Arjen Robben che ha portato
in vantaggio il Bayern per 2-0 a Torino; o l’incredibile
progressione di Alvaro Morata che ha favorito il gol del 2-0 di
Juan Cuadrado per la Juventus nella gara di ritorno. L’esempio
perfetto di gol segnato grazie a un’ispirata corsa solitaria nata
da una situazione innocua è quello di Saúl Ñíguez nella vittoria
per 1-0 dell’Atlético contro il Bayern nell’andata della
semifinale.
Citando i dati negativi, quello più evidente è lo scarso
numero di gol segnati dalla lunga distanza, solo 25 nel
2015/2016, il numero più basso mai registrato nella UEFA
Champions League. Questo calo del 31% può essere
attribuito all’abilità dei portieri e/o all’utilizzo di
centrocampisti difensivi che in coppia, probabilmente,
rendono più difficile trovare lo spazio per il tiro in porta da
posizione centrale vicino all’area di rigore.
L’incremento più evidente riguarda il numero dei gol nati
da cross, in crescita del 24%. Complessivamente, si è tornati
ai livelli del 2013/2014 (62, contro i 63 del 2015/2016). Le
statistiche dimostrano che il 35% di gol segnati su azione ha
avuto origine dalle fasce, visto che anche il numero di gol nati
da passaggi a rientrare dal fondo è aumentato del 21%.
Questo dato può essere giustamente accostato al numero di
passaggi in avanti che, nelle ultime tre stagioni, si è attestato a
un livello ben più basso (33, 37 e adesso 35) che nei primi anni
della competizione. Il numero si è quasi dimezzato dal
2011/2012 ed è molto inferiore rispetto al record di 82
raggiunto nel 2010/2011. Statistiche recenti indicano come
sia sempre più difficile penetrare le difese con la tradizionale
‘palla filtrante’. Come nel caso delle azioni individuali, un’alta
percentuale di passaggi in avanti può essere associata al
contropiede: esempi chiave durante le ultime fasi della
competizione sono stati quelli del primo gol di Kevin De
Bruyne per il Manchester City a Parigi, il gol di Fernando Torres
per l’Atlético a Barcelona e il gol della qualificazione di Antoine
Griezmann per l’Atlético a Monaco di Baviera.
ANALISI: I GOL
37
ANALISI
I MIGLIORI
GOL DELLA
STAGIONE
Il tiro al volo dell’esterno di difesa della Juventus
Stephan Lichtsteiner e la splendida punizione di Talisca
del Benfica si aggiudicano il premio di miglior gol della
stagione, rispettivamente su azione e su palla ferma.
I MIGLIORI GOL SU AZIONE
Il giorno dopo la finale di Milano, la squadra tecnica della
UEFA ha avuto il compito di scegliere i migliori gol della
stagione della UEFA Champions League. Partendo dai
suggerimenti degli osservatori tecnici della UEFA sulle
singole partite, c’è voluto un meticoloso lavoro di
scrematura per selezionare i 50 finalisti nelle categorie ‘su
azione’ e ‘su palla ferma’.
C’è grande varietà tra i dieci gol finalisti nella categoria
su azione. Il primo posto è stato assegnato al gol dell’esterno
di difesa Stephan Lichtsteiner, uno splendido tiro al volo
raccogliendo un passaggio in diagonale dentro l’area di
rigore, grazie al quale la Juventus ha ottenuto un punto in
trasferta contro il VfL Borussia Mönchengladbach nel gruppo
D. Il FC Barcelona è salito sul podio grazie a Luis Suárez e
Lionel Messi: il primo ha convertito acrobaticamente in rete
un cross dalla destra di Dani Alves; il secondo ha finalizzato in
grande stile una classica azione corale.
Grazie ad azioni di squadra anche il FC Zenit e il VfL
Wolfsburg hanno conquistato un posto tra i primi dieci della
38
stagione, per merito rispettivamente di Oleg Shatov e
Vieirinha, che hanno concluso due manovre superbe. Al
quarto posto si è piazzato Saúl Ñíguez del Club Atlético de
Madrid, grazie alla coraggiosa e improvvisa progressione
attraverso la retroguardia del FC Bayern München. Al quinto
posto troviamo il micidiale contropiede che ha portato la
Juventus in vantaggio per 2-0 contro il Bayern a Monaco.
Juan Cuadrado è stato l’autore del gol dopo una fantastica
fuga solitaria dell’attaccante spagnolo Álvaro Morata.
Due tiri dalla lunga distanza si sono meritati un posto
tra i migliori gol della stagione. Alessandro Florenzi, terzino
destro dell’AS Roma, ha fatto esplodere lo stadio superando
con un potente pallonetto dalla linea di metà campo il
portiere del Barcelona Marc-André ter Stegen. Hulk,
attaccante brasiliano dello Zenit, si è guadagnato più di una
candidatura, entrando tra i primi dieci grazie a una potente
staffilata, che ha portato in vantaggio la sua squadra per 2-1
in casa contro l’Olympique Lyonnais. Tre minuti prima del
suo gol dalla lunga distanza, Alexandre Lacazette aveva
pareggiato per i francesi in trasferta grazie a un beffardo
colpo di tacco deviando nella porta dei russi un cross
dalla destra.
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
I MIGLIORI GOL SU
PALLA FERMA
Escludendo i 27 rigori trasformati, sono stati segnati 54 gol
su palla ferma. La drastica diminuzione nel numero di gol ha
comportato una lista di candidati piuttosto ridotta,
composta da sette calci di punizione e cinque corner. Le
punizioni hanno occupato tutte e tre le posizioni del podio.
Talisca si è piazzato al primo posto grazie al meraviglioso
calcio di punizione che ha battuto Manuel Neuer
consentendo allo SL Benfica di pareggiare 2-2 in casa contro
I MIGLIORI DIECI GOL SU AZIONE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
MARCATORE
G PARTITA
Stephan Lichtsteiner
Luis Suárez
Lionel Messi
Saúl Ñíguez
Juan Cuadrado
Alessandro Florenzi
Alexandre Lacazette
Oleg Shatov
Vierinha
Hulk
4
8
5
11
8
1
3
2
6
3
Mönchengladbach 1-1 Juventus
Barcelona 3-1 Arsenal
Barcelona 6-1 Roma
Atlético de Madrid 1-0 Bayern
Bayern 4-2 Juventus
Roma 1-1 Barcelona
Zenit 3-1 Lyon
Zenit 2-1 Gent
Wolfsburg 3-2 Manchester United
Zenit 3-1 Lyon
il FC Bayern. Al secondo posto si è classificato il gol del
pareggio per 1-1 del KAA Genk a Lione. Chiaramente, si è
trattato di uno schema ben preparato dalla squadra di Hein
Vanhaezebrouck, che ha disposto tre giocatori di fronte a
Danijel Milićević mentre si apprestava a calciare. Anche il
corner corto che ha consentito al Club Atlético de Madrid
di aprire le marcature contro il FC Astana è stato ben
eseguito. Rigori a parte, si è trattato dell’unico gol su calcio
piazzato per la squadra di Diego Simeone durante la
stagione, probabilmente una conferma dell’applicazione
tattica degli avversari contro una squadra celebre per l’abilità
sui calci piazzati.
I MIGLIORI CINQUE GOL SU PALLA FERMA
M
44
65
18
11
28
31
49
67
29
56
1
2
3
4
5
MARCATORE
TIPO
G PARTITA
M
Talisca
Danijel Milićević
Miralem Pjanić
Cristiano Ronaldo
Saúl Ñíguez
Free-kick 10 Benfica 2-2 Bayern
76
Free-kick 5 Lyon 1-2 Gent
32
Free-kick 3 Leverkusen 4-4 Roma
54
Corner
10 Real Madrid 3-0 Wolfsburg
17
Corner
3 Atlético de Madrid 4-0 Astana 23
G: giornata
M: minuto
Stephan Lichtsteiner
(in alto a sinistra) e
Talisca hanno alzato
l’asticella con la
qualità dei loro gol
ANALISI: I MIGLIORI GOL
39
ANALISI
Douglas Costa ha chiuso
una formidabile prima
stagione al Bayern
ARGOMENTI DI
DISCUSSIONE
Il dibattito si è concentrato sull’utilità
dei tempi supplementari (e, di fatto,
sull’ipotesi di abolirli) e i motivi alla
base del costante successo spagnolo
nelle competizioni europee.
TEMPI SUPPLEMENTARI
SPRECATI?
Spesso le squadre non riescono a segnare nei
30 minuti supplementari.
“Nessuno vuole giocare i supplementari”. Questa opinione,
espressa da uno degli osservatori tecnici il giorno dopo la
finale di Milano, ha scatenato un’animata discussione sulla
mezzora di gioco extra. Va perdonato a Diego Simeone l’aver
avuto emozioni contrastanti quando l’arbitro a Milano ha
fischiato la fine dei 90 minuti. Due anni prima a Lisbona
aveva visto la propria squadra incassare il gol del pareggio al
terzo minuto di recupero, per poi durante il secondo tempo
supplementare subire altri tre gol da un Real Madrid CF
spietato in attacco contro l’infortunato terzino destro
Juanfran. In Portogallo, il tecnico del Club Atlético de Madrid,
avendo esaurito le tre sostituzioni, non ha potuto far altro
che rassegnarsi all’inevitabile.
La finale del 2014 tuttavia è stata un’eccezione. Nella
finale del 2016 si è tornati alla regola generale. Bisogna
andare indietro fino al 1992 per trovare un altro gol segnato
durante i tempi supplementari, un calcio di punizione di
Ronald Koeman consegnava la vittoria per 1-0 al FC
Barcelona contro l’UC Sampdoria a Wembley, in quella che
era l’ultima finale prima che la competizione venisse
ribattezzata UEFA Champions League. Da quel giorno sino
alla goleada di Lisbona ci sono stati sei tempi supplementari
senza gol. Ciò significa che mentre 2658 partite della UEFA
Champions League hanno prodotto una media di 2,68 gol
40
ogni 90 minuti, nei 220 minuti supplementari non si è
segnato neppure una volta. La domanda sorge
spontanea: perché?
La stanchezza è probabilmente la risposta più facile. A
Milano le gambe erano pesanti e stanche e i crampi sempre
più frequenti. I movimenti di giocatori chiave come Gareth
Bale, Cristiano Ronaldo e Luka Modrić erano palesemente
meno fluidi, con i primi due che, come ha detto Peter
Rudbæk, “avendo un DNA esplosivo vanno in difficoltà se
devono sforzarsi al massimo per 120 minuti”. L’altra faccia
della medaglia è che la fatica viene considerata anche una
delle principali giustificazioni per il maggior numero di gol in
particolari momenti. Nel corso della UEFA Champions
League 2015/2016, infatti, il 22,6% dei gol è stato
realizzato nell’ultimo quarto d’ora e nei minuti di recupero,
di gran lunga i periodi più prolifici della competizione. Alla
luce di ciò, si può giustamente imputare alla fatica l’assenza
di gol durante i tempi supplementari? O è più una questione
di mentalità?
Sebbene il Golden Gol (che poneva bruscamente fine a
un incontro appena veniva segnato) sia stato archiviato,
l’approccio durante i supplementari è comunque non subire
gol? Come ha spiegato Mixu Paatelainen: “L’Atlético non ha
sfruttato la propria energia per attaccare il Real Madrid, ma
ha preferito continuare ad ‘attaccare con equilibrio’”. In
parole povere, cosciente del potenziale offensivo della
squadra di Zinédine Zidane, ha preferito non portare troppi
giocatori in avanti. David Moyes ha aggiunto: “Credo che
durante i tempi supplementari entrambe le squadre abbiano
accettato che la partita finisse ai rigori. Ho pensato che la
partita si fosse interrotta”.
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
ANALISI: ARGOMENTI DI DISCUSSIONE
41
Curiosamente, nella storia della UEFA Champions
League raramente si sono disputati i tempi supplementari. In
maniera altrettanto bizzarra, l’Atlético de Madrid è tra le
poche squadre che hanno avuto bisogno dei supplementari:
contro il PSV Eindhoven nel 2015/2016 e contro il Bayer 04
Leverkusen nella scorsa stagione. In entrambi i casi la
squadra ha seguito il solito copione e non è riuscita a
segnare. Come esempio opposto possono essere citati i
palpitanti supplementari di Monaco tra FC Bayern München
e Juventus, dove sono stati realizzati due gol.
Si può semplicemente affermare che i supplementari
siano una perdita di tempo e andrebbero aboliti? Ciò
annullerebbe quel vantaggio di una mezzora in più sul campo
di casa delle squadre durante i turni eliminatori prima della
finale. Qual è il punto di vista dei tifosi? Non è forse vero che
gli spettatori di Milano hanno goduto di mezzora di
spettacolo in più a San Siro? O forse, considerato
l’esasperato livello di tatticismo, è stato messo in mostra
uno spettacolo poco appetibile per il pubblico globale e
neutrale? In termini sportivi è meglio andare direttamente
alla lotteria dei rigori o dare alle squadre l’opportunità di
vincere grazie a un gol su azione?
D’altro canto, come si potrebbero stimolare le squadre
a essere più coraggiose nei tempi supplementari? Sarebbe
possibile, ad esempio, tirare i rigori prima dell’inizio dei
tempi supplementari? L’Atlético de Madrid avrebbe
attaccato di più nei supplementari se li avesse giocati
sapendo di aver perso già ai rigori? Oppure, al contrario, ciò
avrebbe delineato chiaramente la tattica spingendo il Real
Madrid a difendere il vantaggio acquisito? Esistono altre
alternative che possano alterare la tradizione dei tempi
supplementari senza gol?
Il Real Madrid
celebra l’ennesima
coppa spagnola
L’Atlético è stato perfetto dal
dischetto contro il PSV agli ottavi
PERCHÉ LA SPAGNA
È ‘EL JEFE’?
Il recente dominio iberico a livello di club e
nelle competizioni internazionali non
accenna a concludersi.
Dall’inizio del secolo, sono stati spagnoli 8 dei club vincitori
della UEFA Champions League, 4 dei secondi arrivati e 14 degli
eliminati in semifinale. Nella UEFA Europa League la storia è
simile: 8 vincitori, 3 secondi posti e 7 sconfitti in semifinale. Ci
sono anche squadre spagnole di mezza classifica che hanno
ottenuto buoni risultati nelle competizioni UEFA. Il Sevilla FC,
che è terminato al settimo posto della Liga, ha vinto le ultime
tre edizioni della UEFA Europa League. Nelle ultime tre stagioni
la UEFA Champions League è stata vinta consecutivamente
da squadre spagnole, incluse due finali tutte spagnole, e
contemporaneamente due vittorie in UEFA Champions
League e UEFA Europa League nello stesso anno. Nel
frattempo la Spagna si è laureata campione del mondo e
d’Europa e ha conquistato una serie di trofei giovanili della
UEFA, a questo si aggiungono una serie di vittorie
internazionali nel futsal. Come ha fatto notare Ioan Lupescu a
Milano: “Sembra esserci continuità tra le competizioni
giovanili, quelle della nazionale maggiore e quelle dei club”.
Come fanno a far sì che tutto gli riesca così bene?
Ginés Meléndez, direttore tecnico e allenatore nel settore
formazione, membro della squadra di osservatori tecnici della
UEFA e a lungo membro della federazione spagnola a capo delle
squadre giovanili, cita ad esempio tre fattori fondamentali. La
continuità per oltre due decenni nell’amministrazione a livello
nazionale e nello sviluppo di progetti facenti capo alla
federazione; i costanti investimenti nelle infrastrutture; gli
elevati standard richiesti agli allenatori, compresa la necessità di
42
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
avere un patentino UEFA Pro anche nelle serie inferiori.
Questa è stata materia di dibattito per il gruppo di
allenatori esperti, tra i quali c’era anche Meléndez, che si è
riunito a Milano. La teoria di Mircea Lucescu è che “la base è
tecnica. È tutta una questione di abilità che viene usata come
punto di partenza sul quale costruire il resto. Non c’entrano
l’aspetto fisico o la voglia di lottare, questi vengono dopo,
assieme alla formazione dal punto di vista tattico. È difficile
batterli perché sono davvero forti tecnicamente; sono molto
preparati e ogni settimana giocano lo stesso tipo di calcio; non
si può dire lo stesso per molte altre nazioni. La preparazione è
di livello elevato e inizia con la grande attenzione riservata ai
giocatori tecnici. Su queste qualità si basano le altre che
vengono poi migliorate”.
Questa teoria può essere citata soprattutto discutendo
dei successi della squadra nazionale. Ma è giusto applicarla
anche ai successi delle squadre spagnole di club? Nell’attacco
del Barcelona non giocano spagnoli e lo stesso vale per il Real
Madrid. Fernando Torres è l’unico attaccante spagnolo che
gioca titolare tra le prime tre squadre della Liga e nessuna di
queste ha un portiere spagnolo. Durante la finale di Milano,
nel Real Madrid la Spagna era rappresentata dal terzino destro,
da un difensore centrale e da due centrocampisti entrati a
partita in corso. L’Atlético è sceso in campo con un terzino
destro, tre centrocampisti e un attaccante spagnoli, ma
nessun giocatore iberico in panchina e Luis Enrique è l’unico
allenatore spagnolo dei tre maggiori club.
È innegabile che giocare per il Barcelona significa doversi
integrare in una mentalità di gioco ben definita, o che
indossare la maglia dell’Athletic Club al San Mamés di Bilbao
rappresenti adottare una cultura. Ciò nonostante, in altri paesi
esistono club paragonabili per la capacità di attrarre giocatori
e per le proprie tifoserie. Allora come si spiega il continuo
successo a livello internazionale dei club spagnoli? Chi ha una
risposta si faccia avanti...
ANALISI: ARGOMENTI DI DISCUSSIONE
43
ANALISI
LA SQUADRA
DELL’ANNO
PORTIERI
JAN OBLAK
DIFENSORI
CLUB ATLÉTICO DE MADRID
MANUEL NEUER
FC BAYERN MÜNCHEN
CENTROCAMPISTI
ATTACCANTI
DIEGO GODÍN
JUANFRAN
GABI
KOKE
ANTOINE GRIEZMANN
LUIS SUÁREZ
THIAGO SILVA
SERGIO RAMOS
ANDRÉS INIESTA
TONI KROOS
LIONEL MESSI
ROBERT LEWANDOWSKI
CRISTIANO RONALDO
GARETH BALE
CLUB ATLÉTICO DE MADRID
CLUB ATLÉTICO DE MADRID
CLUB ATLÉTICO DE MADRID
CLUB ATLÉTICO DE MADRID
CLUB ATLÉTICO DE MADRID
FC BARCELONA
Due terzi dei giocatori selezionati
appartengono alle squadre finaliste
e l’Atlético ha un rappresentante in
ogni ruolo.
La selezione dei 18 nomi per la Squadra dell’anno 2015/2016
della UEFA Champions League è stato uno dei compiti del
gruppo di allenatori, guidato da Sir Alex Ferguson, durante la
riunione di Milano la mattina dopo la finale. La composizione
della Squadra dell’anno di solito accende vivi dibattiti e anche
stavolta non ha fatto eccezione. Ne è risultata una lista che
rispecchia l’importanza di punte e trequartisti. Sono stati scelti
sei attaccanti, eppure tra di loro solo Robert Lewandowski e
Luis Suárez possono essere considerati veri centravanti. Gli
altri sono stati in grado di contribuire significativamente, ma
da posizioni iniziali più defilate.
La selezione include una dozzina di giocatori
appartenenti alle due finaliste, con il Club Atlético de Madrid,
alla sua seconda finale in tre stagioni, rappresentato in ciascun
settore del campo. I giocatori scelti provengono da 11 paesi
diversi e un aspetto interessante è che, dei cinque giocatori
non europei, tre sono difensori. Cinque dei giocatori del
settore avanzato erano stati selezionati anche nella Squadra
dell’anno della passata stagione: Andrés Iniesta, Toni Kroos,
Cristiano Ronaldo, Luis Suárez e Lionel Messi.
44
PARIS SAINT-GERMAIN
REAL MADRID CF
FC BARCELONA
0,46
REAL MADRID CF
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
FC BARCELONA
FC BAYERN MÜNCHEN
65
La coppia Sergio Ramos - Marcelo è
stata fondamentale per la difesa più
forte del torneo, che ha concesso
appena sei gol in 13 partite, una
media di 0,46 gol per gara.
MARCELO
REAL MADRID CF
Cristiano Ronaldo ha segnato
16 volte in 65 tentativi, di cui
40 nello specchio.
LUKA MODRIĆ
REAL MADRID CF
REAL MADRID CF
REAL MADRID CF
ANALISI: LA SQUADRA DELL’ANNO
45
OCCASIONI DA GOL
Il numero di tiri in porta a partita
è continuato ad aumentare,
con un incremento di quasi il
7% rispetto al 2014/2015.
STATISTICHE
T
261
M 21,8
REAL MADRID
G
T
30
272
T/G 8,67
T
134
M 13,4
BAYERN MÜNCHEN
M 20,9
LYON
G
T
28
109
T/G 9,71
BARCELONA
G
M 18,2
T
5
T/G 21,80
167
M 16,7
22
131
T/G 7,59
M 16,4
G
T
18
160
T/G 7,44
G
M 13,3
T
18
T/G 8,89
77
M 12,8
ARSENAL
G
T
5
102
T/G 15,40
SEVILLA
T
G
76
13
M 12,8
G
M 12,7
T/G 7,85
8
T/G 9,50
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
55
52
27
4
51
73
36
2
25
39
13
2
42
32
28
3
23
33
20
2
VALENCIA
WOLFSBURG
G
T
10
126
T/G 13,10
ASTANA
IP
JUVENTUS
G
T
MANCHESTER CITY
PSG
T
G
15
M 12,6
T/G 8,40
DYNAMO KYIV
G
73
M 12,2
T
5
T/G 14,6
OLYMPIACOS
G
97
M 12,1
T
9
T/G 10,78
GENT
T
G
72
84
6
M 12,0
G
M 10,5
T/G 12,00
10
T/G 8,40
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
105
95
61
4
94
99
79
6
32
44
33
1
62
60
45
6
45
52
34
2
48
52
26
2
21
34
18
4
37
37
23
1
24
33
15
0
40
23
21
2
LEVERKUSEN
G
T
13
196
T
98
M 16,3
GALATASARAY
ATLÉTICO DE MADRID
T/G 7,54
G
M 15,1
T
17
T/G 11,53
PORTO
G
89
M 14,8
T
6
T/G 14,83
T
G
89
M 14,8
9
T/G 9,89
T
G
87
M 14,5
DINAMO ZAGREB
ZENIT
MÖNCHENGLADBACH
G
84
8
T/G 10,88
M 10,5
T
14
T/G 6,00
CSKA
G
56
T
3
M 9,3
PSV
T/G 18,67
G
55
T
5
M 9,2
MACCABI TEL-AVIV
T/G 11,00
T
G
71
53
8
M 8,9
G
1
M 8,8
T/G 8,88
T/G 53,00
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
42
28
28
0
76
73
47
5
29
37
23
2
29
32
28
4
31
31
25
1
37
30
17
0
16
22
18
4
18
18
19
1
28
26
17
0
12
28
13
0
MANCHESTER
UNITED
BENFICA
ROMA
CHELSEA
BATE
MALMÖ
SHAKHTAR
T
G
T
G
T
G
T
G
T
G
T
G
T
G
112
15
110
11
135
15
81
7
81
7
43
1
40
5
M 14,0
T/G 7,47
M 13,8
T/G 10,00
M 13,5
T/G 9,00
M 13,5
T/G 11,57
M 13,5
T/G 11,57
M 7,2
T/G 43,00
M 6,7
T/G 8,00
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
IP
F
B
PT
48
35
29
3
43
39
28
3
54
47
34
0
34
24
23
0
25
34
22
1
17
20
6
1
16
11
13
1
Nella stagione 2015/2016 i tifosi hanno
assistito a più tiri in porta che in quella
precedente. Già nel 2014/2015 si era registrato
un incremento del 2,6% rispetto al 2013/2014,
facendo presagire che la tendenza si sarebbe
mantenuta costante. Quest’anno i 3421 tiri,
pari a una media di 27,37 a partita, hanno
significato un incremento del 6,6%. Tuttavia,
un tiro su quattro è stato bloccato prima di
raggiungere il portiere, mentre altri 67 hanno
colpito pali o traverse.
Ancora una volta, le statistiche relative
all’efficacia sotto porta hanno messo in luce la
46
differenza tra le squadre che sono state
eliminate durante la fase a gironi e quelle che si
sono qualificate per la fase a eliminazione
diretta. In generale, per segnare un gol ci sono
voluti in media 10 tiri (9,86 per la precisione),
ma questo dato presenta variazioni notevoli. Al
FC Zenit di André Villas-Boas sono bastati solo
sei tiri per andare in rete, mentre all’Olympique
Lyonnais ne sono serviti quasi 22. È scontato
dire che Maccabi Tel Aviv FC e Malmö FF,
entrambi a segno solo una volta, hanno
registrato la media peggiore. Curiosamente, tra
le otto squadre che hanno giocato i quarti di
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
finale, la squadra di Diego Simeone, sconfitta in
finale, è stata quella che ha tirato di più in porta
prima di riuscire segnare, l’unica ad arrivare alla
doppia cifra.
15 club su 32, inclusi i campioni del Real
Madrid CF, sono andati a segno con meno della
metà dei propri tiri. Soltanto il 41% dei tiri del
Manchester City FC è finito in rete, mentre,
citando i dati positivi, KAA Gent (63%), Chelsea
FC e Manchester United FC (58% a testa) sono
state le squadre con i migliori rapporti di azioni
convertite/fallite. La precisione del Chelsea è
stata dovuta in parte alla precisione su palla
ferma di Willian, che ha centrato lo specchio
l’83% delle volte.
Cristiano Ronaldo, se si esclude l’elevato
numero di tiri che sono stati bloccati (29), ha
impegnato i portieri avversari con il 75% delle
proprie conclusioni, una percentuale uguale a
quella di Olivier Giroud (Arsenal FC) e Alexandre
Lacazette (Olympique Lyonnais) e superata
leggermente da Raheem Sterling (Manchester
City) e Diego Costa (Chelsea). Questi ultimi,
nonostante abbiano segnato meno gol di
Ronaldo, hanno indirizzato verso lo specchio
della porta il 79% dei propri tiri, mentre
T = tiri; M = media per partita;
G = gol; T/G = tiri per gol;
IP = in porta; F = fuori; B = bloccati;
PT = pali o traverse
Nota: i tiri che hanno colpito il palo o la
traversa sono inclusi nel totale dei tiri
in porta se deviati dal portiere o da un
difensore e nel totale dei tiri fuori se hanno
colpito direttamente il palo o la traversa.
Antoine Griezmann (Club Atlético de
Madrid) si è piazzato dietro con il 77%.
Per fare un paragone, i numeri del trio
d’attacco del FC Barcelona sono stati di
poco superiori alla media, la percentuale
di tiri in porta di Luis Suárez è stata del 58%
e quella di Neymar e Lionel Messi il 52%.
Fernando Torres (Atlético) e Zlatan
Ibrahimović (Paris Saint-Germain FC)
hanno registrato un 47%, mentre tra i
compagni d’attacco di Ronaldo , Karim
Benzema e Gareth Bale hanno ottenuto
rispettivamente il 58% e il 24%.
10
Nel 2015/2016 è stato segnato
un gol ogni dieci tiri in porta.
6
Lo Zenit è stata la squadra più
efficace di fronte alla porta,
segnando un gol ogni sei
occasioni create.
83%
WILLIAN
Willian, lo specialista dei calci
piazzati del Chelsea, ha centrato
lo specchio della porta con
l’83% dei propri tiri.
STATISTICHE
47
REAGIRE
La rimonta è di nuovo in voga nella
stagione 2015/2016: rispetto all’anno
precedente le partite vinte dalla
squadra inizialmente in svantaggio
sono aumentate del 300%.
STATISTICHE
VITTORE SU RIMONTA 2015/2016
MINUTI DEL PRIMO GOL
PSV Eindhoven
2-1
Manchester United FC
Manchester United FC
2-1
VfL Wolfsburg
VfL Wolfsburg
3-2
PSV Eindhoven
2-1
Galatasaray AS
2-1
Club Atlético de Madrid
Manchester City FC
1-2
Manchester United FC
Juventus
VfL Borussia Mönchengladbach 1-2
Manchester City FC
Manchester City FC
FC Barcelona
Olympiacos FC
1-2
2-1
2-1
2-1
76-90
5
8
Gol
segnati
20
13
61-75
16-30
31-45
46-60
45+
KAA Gent
Sevilla FC
Bayer 04 Leverkusen
GNK Dinamo Zagreb
FC Barcelona
2-1
Club Atlético de Madrid
FC Bayern München
4-2
Juventus
FC Zenit
1-2
SL Benfica
74
%
Le partite vinte dalla squadra
che ha segnato per prima
Squadra vincente in blu
La stagione 2014/2015 ha sollevato dei dubbi
sulla capacità delle squadre di riprendersi e
arrivare a vincere le partite dopo aver subito il
primo gol. Il dibattito è stato alimentato dal fatto
che solo il 4,27% degli incontri che hanno
prodotto gol è stato vinto dalla squadra che era
andata sotto di 1-0. Numericamente ciò
rappresentava un totale di appena cinque
rimonte sulle 125 partite stagionali.
L’edizione 2015/2016 ha visto un relativo
ritorno alla normalità, con il numero di rimonte
triplicato a 15. Con dieci partite terminate a reti
inviolate, la percentuale di vittorie per le squadre
passate in svantaggio per prime sul totale delle
partite che hanno prodotto gol è stata del 13%.
Di conseguenza questo implica che, con 15
squadre alla ricerca del pareggio, il 74% delle
partite in cui si è segnato è stato vinto dalla
squadra che è andata in rete per prima,
48
35
1
SL Benfica
SL Benfica
1-15
33
PFC CSKA Moskva
1-2
Olympique Lyonnais
90+
riconfermando la percentuale registrata
nel 2013/2014.
Le 15 rimonte sono state compiute da 11
squadre e FC Barcelona, SL Benfica, Manchester
City FC e PSV Eindhoven sono riuscite a realizzare
l’impresa due volte a testa. Gli uomini di Luis
Enrique sono andati in svantaggio in due
occasioni al Camp Nou, ma hanno segnato poi
due volte per partita, battendo Bayer 04
Leverkusen e Club Atlético de Madrid. Gli sconfitti
della finale hanno a loro volta sprecato un
vantaggio casalingo per 1-0 contro lo SL Benfica
nella fase a gironi, il Manchester City ha gettato
alle ortiche un vantaggio iniziale di 1-0, perdendo
2-1 contro la Juventus, ma ha rimontato e vinto in
casa contro il Sevilla FC e a Mönchengladbach. La
rimonta del FC Bayern München in casa contro la
Juventus è avvenuta sul filo del rasoio: il pareggio
nei minuti di recupero ha aperto la strada per un
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
trionfo 4-2 nei tempi supplementari.
In quanto la stragrande maggioranza dei
primi gol è stata segnata nel primo tempo, rimane
valido il dubbio sulla relativa incapacità delle
squadre di reagire. Durante la stagione
2015/2016 i gol nei minuti finali hanno sbloccato
le partite in ancora meno occasioni della stagione
precedente, implicando che in generale il tempo
per ottenere una rimonta è stato maggiore. L’altra
faccia della medaglia è che una volta arrivati alla
fase a eliminazione diretta, il numero di gol nei
minuti iniziali è andato riducendosi rapidamente.
Il caso più estremo di questa tendenza è stato
quello dell’unica partita a reti inviolate per 90
minuti, ma che ha comunque prodotto un
risultato decisivo con un calcio piazzato durante i
minuti di recupero che ha garantito al Benfica la
vittoria contro il FC Zenit nella partita di andata
degli ottavi di finale a Lisbona.
NATI PER CORRERE
Nel 2015/2016 i giocatori hanno
percorso meno distanza e i dati
confermano che correre tanto
non è garanzia di successo.
STATISTICHE
DISTANZA MEDIA PERCORSA (METRI A PARTITA)
MEDIA METRI PERCORSI (PER MINUTO GIOCATO)
VfL Borussia Mönchengladbach
117.104
Sevilla FC
115.448
FC BATE Borisov
115.159
Club Atlético de Madrid
113.814
Juventus
113.743
PFC CSKA Moskva
112.146
VfL Wolfsburg
111.880
FC Bayern München
111.494
Manchester United FC
111.308
FC Dynamo Kyiv
110.930
KAA Gent
110.753
Bayer 04 Leverkusen
110.390
FC Zenit
110.187
Shakhtar Donetsk
109.863
GNK Dinamo Zagreb
109.761
FC Astana
109.038
PSV Eindhoven
108.662
Valencia CF
108.232
Manchester City FC
107.847
Olympique Lyonnais
107.785
Olympiacos FC
107.641
SL Benfica
107.506
Arsenal FC
107.486
AS Roma
107.483
Real Madrid CF
106.963
FC Barcelona
106.369
FC Porto
106.311
Malmö FF
104.517
Galatasaray AS
104.283
Paris Saint-Germain FC
103.868
Chelsea
102.674
Maccabi Tel Aviv
100.490
Claudio Marchisio
Koke
Christoph Kramer
Saúl Ñíguez
Miralem Pjanić
Luiz Gustavo
Paulo Dybala
Danny
Serhiy Sydorchuk
Gabi
Renato Neto
Davy Pröpper
Thomas Müller
Arturo Vidal
Kevin De Bruyne
Cesc Fàbregas
Antoine Griezmann
Andrés Guardado
Xabi Alonso
Blaise Matuidi
Jesús Navas
Ivan Rakitić
André Almeida
Casemiro
Julian Draxler
Toni Kroos
Fernando
Max Kruse
Paul Pogba
Jordi Alba
Andrés Iniesta
Ángel Di María
Luis Suárez
Marcelo
Sergio Agüero
Zlatan Ibrahimović
Lionel Messi
La distanza media percorsa dalle 32 squadre
della UEFA Champions League durante la
stagione 2015/2016 si è ridotta di oltre il 4%.
La media più alta è stata ottenuta dal VfL
Borussia Mönchengladbach, mentre nella
precedente stagione ben sei squadre avevano
superato il risultato di 117.104 m a partita della
compagine tedesca. Inoltre, la media di sette
delle squadre in gara è risultata inferiore alla
media più bassa registrata nel 2014/2015.
Complessivamente la distanza media percorsa
nelle 125 gare della competizione si è ridotta a
109.098 m a partita.
Le statistiche, dal canto loro, non
incoraggiano le squadre a correre di più. L’analisi
delle partite in cui le squadre hanno fatto
registrare le distanze maggiori mostra che
questo dispendio di energie ha portato a nove
vittorie, nove pareggi e ben quattordici
sconfitte. In altre parole, non è possibile
mettere in relazione la corsa con il successo o
con una maggiore efficacia della squadra.
Questo implica anche che, dal punto di
vista delle distanze percorse, le squadre sono
state più omogenee. La differenza tra la prima e
l’ultima di questa graduatoria si è ridotta dal
22,85% del 2014/2015 al 16,53% di
quest’anno. Geograficamente la distribuzione è
persino più equa, sebbene le squadre tedesche
abbiano confermato la loro spiccata capacità
atletica con quattro club tra i primi dodici.
I dati individuali per la stagione mostrano
che il centrocampista Gabi, del Club Atlético de
Madrid, ha percorso quasi 150 km. Bisogna
Juventus
Club Atlético de Madrid
Bayer 04 Leverkusen
Club Atlético de Madrid
AS Roma
VfL Wolfsburg
Juventus
FC Zenit
Dynamo Kyiv
Club Atlético de Madrid
KAA Gent
PSV Eindhoven
FC Bayern München
FC Bayern München
Manchester City FC
Chelsea FC
Club Atlético de Madrid
PSV Eindhoven
FC Bayern München
Paris Saint-Germain FC
Manchester City FC
FC Barcelona
SL Benfica
Real Madrid CF
VfL Wolfsburg
Real Madrid CF
Manchester City FC
VfL Wolfsburg
Juventus
FC Barcelona
FC Barcelona
Paris Saint-Germain FC
FC Barcelona
Real Madrid CF
Manchester City FC
Paris Saint-Germain FC
FC Barcelona
136,45
136,01
134,76
132,72
130,29
130,20
129,96
128,41
128,24
127,74
127,72
127,04
126,88
126,41
126,34
126,19
125,87
125,77
125,61
124,79
124,09
124,05
123,50
123,49
123,18
122,86
122,67
122,51
120,99
120,81
117,02
110,44
107,83
106,19
106,02
96,01
86,57
ricordare però che la squadra di Diego Simeone,
oltre ad aver giocato il maggior numero di
partite, è stata anche l’unica ad aver
accumulato un’ora di tempi supplementari
prima contro il PSV Eindhoven, agli ottavi, e poi
contro il Real Madrid CF, in finale. Questo spiega
perché Gabi, Antoine Griezmann, Koke, Saúl
Ñíguez e Juanfran occupano le prime cinque
delle otto posizioni di testa.
Per tale motivo, al fine di poter fare un
confronto significativo, l’unico calcolo
adeguato è quello della media del numero di
metri percorsi per minuto giocato, che è ciò che
è riportato nella tabella. Le prime posizioni sono
in ordine numerico, mentre al di sotto è stata
fatta una selezione di giocatori in base al
ruolo ricoperto.
STATISTICHE
49
LA VIA DEL GOL
Cresce la tendenza verso
l’affondo rapido a scapito della
manovra elaborata.
STATISTICHE
LA MEDIA DEI SECONDI DI POSSESSO PALLA
NECESSARI PER SEGNARE NEL 2015/2016
11,51
GOL REALIZZATI DA CONQUISTA DEL POSSESSO PER ZONA
SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI CHE HANNO GENERATO GOL
60
IL REAL MADRID AUMENTA IL RITMO
Rinvii avversari che hanno permesso
di recuperare immediatamente il
possesso
10,95%
nel terzo difensivo
2014/2015
2015/2016
secondi
24
(meno 1,3% rispetto al 2014/2015)
LA MEDIA DEI PASSAGGI NECESSARI PER ANDARE
IN RETE
3,74
10,66%
138
a centrocampo
149
L’azione del secondo gol del Barcelona alla Roma
in casa è stata la più lunga della stagione
79
secondi di possesso
(meno 5% rispetto al 2014/2015)
In media, nella UEFA Champions League
2015/2016 i gol sono stati segnati dopo 11,51
secondi di possesso palla e 3,74 passaggi.
Analizzando come sono nate le azioni da
gol (incluse quelle che hanno prodotto calci
piazzati, come punizioni o rigori), si scopre che
149 sono scaturite dalla riconquista della palla
in zona d’attacco, 138 grazie al possesso
conquistato a centrocampo e 60 grazie a una
manovra o un contropiede dopo il recupero del
pallone in zona difensiva.
Nel 2014/2015 la riconquista del pallone
nel terzo offensivo aveva generato più
marcature: 163 rispetto alle 135 nate dal
centrocampo e le 63 dalla difesa. Nel 2015/2016
si è assistito a esecuzioni più rapide in termini di
possesso palla e numero di passaggi. La media di
3,74 passaggi, se messa a confronto con quella
di 3,94 nel 2014/2015, potrebbe non sembrare
significativamente diversa, ma sancisce una
riduzione del 5%, mentre il numero dei secondi
intercorsi tra la riconquista della palla e il gol è
diminuito soltanto dell’1,3%.
50
Durante le discussioni dopo la finale di
Milano, Mixu Paatelainen ha suggerito che
questa tendenza potrebbe facilmente
accentuarsi in futuro. “L’organizzazione del
lavoro difensivo è diventata così sofisticata che
l’enfasi è tutta sul mantenimento dell’equilibrio
per non lasciare avversari liberi. Questo comporta
che le opportunità per passare in avanti sono
praticamente inesistenti. I movimenti dei
giocatori per creare spazi per i passaggi in avanti
sono fondamentali nel calcio della UEFA
Champions League e in quello di alto livello.
Credo che in futuro assisteremo al ritorno dei
passaggi diretti, avanti e indietro, per non
consentire agli avversari di organizzare il proprio
blocco difensivo”.
Nella stagione 2015/2016 l’azione da gol
più sfruttata (il 10,95% delle volte) è stata la
riconquista della palla sul rinvio della difesa
avversaria. Allo stesso modo, un controllo
sbagliato o un passaggio fuori misura degli
avversari ha dato vita a un ulteriore 10,66% delle
reti. In ordine decrescente seguono la riconquista
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
13,83
media dei secondi di
possesso per gol
nel terzo offensivo
passaggi
Passaggi errati o controllo
sbagliato della palla degli avversari
28
gol
del pallone grazie a un calcio di punizione, una
rimessa laterale o un corner. Numeri
relativamente bassi invece, il 6,3% e il 5,5%, per
quanto riguarda le palle intercettate (in qualsiasi
zona del campo) o i contrasti vinti dai difensori.
Tra le statistiche generali ci sono state
alcune variazioni interessanti. I campioni del Real
Madrid CF sono stati l’esempio lampante di
come si possa ridurre drasticamente la durata di
un’azione da gol. Nel 2014/2015 i loro 24 gol
sono scaturiti grazie ad azioni con una media di
13,83 secondi di possesso palla e 5,13 passaggi.
Nella corsa al titolo 2015/2016, questi dati sono
scesi a 7,75 secondi e 2,43 passaggi. La loro
azione da gol più lunga era andata in scena
durante la partita contro l’AS Roma. Nella
capitale italiana un rinvio della Roma veniva
raccolto all’altezza del centrocampo innescando
un’azione di 32 secondi, con 9 passaggi,
finalizzata dal 2-0 di Ronaldo. Nella gara di
ritorno una parata di Keylor Navas dava inizio a
una manovra articolata che, dopo 30 secondi e
10 passaggi, è stata conclusa nello stesso
identico modo. L’altro periodo di possesso palla
più lungo che ha portato a un gol è stato di 13
secondi con 4 passaggi prima dell’autogol di
Fernando del Manchester City FC.
In relazione ad altre riflessioni presentante
in questa relazione circa i preconcetti sullo stile di
gioco delle due finaliste, le azioni da gol del Real
sono state sensibilmente più rapide di quelle del
Club Atlético de Madrid. I 17 gol segnati dalla
squadra di Diego Simeone sono stati generati, in
media, dopo 15,06 secondi di possesso palla e
5,81 passaggi, quasi il doppio dei loro ‘cugini’ di
Madrid. Cosi come per il Real, però, i rinvii delle
difese avversarie sono stati la maggiore fonte dei
loro gol. Nove gol sono nati grazie a palle
recuperate a centrocampo, cinque nel terzo
offensivo e solo tre in posizione difensiva.
Il FC Bayern München, ‘squadra di possesso’
per eccellenza, ha cambiato significativamente il
modo in cui è andato in gol, aumentando la
media di possesso palla prima di una rete dai
10,58 secondi del 2014/2015 ai 15,87 secondi di
quest’anno. Anche il numero medio di passaggi è
29
passaggi
7,75
media dei secondi di
possesso per gol
5,13
media dei passaggi
necessari per segnare
aumentato, passando da 3,79 a 4,77, mentre i
gol scaturiti grazie alla riconquista del pallone nel
terzo offensivo sono diminuiti da 18 nel
2014/2015 a 7 nel 2015/2016. La cattura del
pallone nella zona centrale del campo ha avviato
14 marcature, mentre il possesso conquistato in
zona difensiva ha portato a 9 gol, tre volte in più
rispetto alla stagione precedente. Ciò
nonostante, si è notata una differenza nel modo
in cui la squadra di Pep Guardiola è andata a
segno durante la fase a gironi e in quella a
eliminazione diretta. La maggior parte dei gol
nella fase a gironi sono scaturiti grazie a lunghe
manovre. L’esempio migliore sono i 16 passaggi
in 50 secondi che hanno portato al quarto gol in
casa contro l’Olympiacos FC. Invece, durante la
fase a eliminazione diretta, l’unica azione
elaborata che ha portato al gol è stata quella in
casa contro il Benfica, 9 passaggi in 34 secondi
dopo che la palla era stata riconquistata sugli
sviluppi di un cross avversario.
L’altra ‘squadra di possesso’ della
competizione, i campioni in carica del FC
gol
2,43
media dei passaggi necessari
per segnare
Barcelona, ha seguito un percorso simile nel
2015/2016. Nel 2015, quando ha vinto il titolo,
la squadra di Luis Enrique ha segnato 31 gol,
con una media di possesso palla di 21,32
secondi e 7,19 passaggi. Sebbene questi dati
siano diminuiti a 16,68 secondi e 5,64 passaggi,
il marchio di fabbrica del club è stato ben in
vista nel secondo gol di Lionel Messi durante la
vittoria 6-1 contro la Roma in casa: 79 secondi
di possesso palla, iniziati con il recupero di un
pallone crossato nel terzo difensivo e un’azione
con 29 passaggi. Questo gol del Barça contro la
Roma è stato premiato come l’azione da gol più
lunga della stagione, sebbene sia giusto
menzionare anche l’azione di 62 secondi e 25
passaggi che ha portato al gol di Bilal Kisa per il
Galatasaray AS contro il FC Astana e il secondo
gol del Manchester City segnato da David Silva
nella vittoria per 3-1 a Kiev (61 secondi e 20
passaggi, in seguito a un pallone intercettato a
centrocampo).
STATISTICHE
51
POSSESSO
Bayern e Barcelona hanno
fatto registrare ancora una
volta il maggior possesso,
ma la finale di Milano è stata
una sorpresa.
STATISTICHE
POSSESSIO MEDIO PER SQUADRA
POSSESSO PER SETTORI
Squadra
Difesa
Centrocampo
Attacco
FC Bayern München
20
53
26
Olympique Lyonnais
22
52
26
Chelsea FC
24
52
25
Manchester City FC
19
56
25
FC Shakhtar Donetsk
26
49
25
Club Atlético de Madrid
26
50
24
Arsenal FC
25
52
23
FC Barcelona
25
53
23
Manchester United FC
23
55
22
Real Madrid CF
22
56
22
FC Bayern München
67%
PSV Eindhoven
49%
FC Barcelona
65%
VfL Borussia Mönchengladbach
48%
Paris Saint-Germain FC
60%
Manchester City FC
48%
Olympiacos FC
28
51
21
24
56
21
Manchester United FC
59%
VfL Wolfsburg
48%
FC Porto
Olympique Lyonnais
46%
30
49
21
54%
Club Atlético de Madrid
Sevilla FC
AS Roma
32
48
20
Real Madrid CF
54%
Arsenal FC
45%
Valencia CF
26
54
20
Juventus
31
50
19
Bayer 04 Leverkusen
31
50
19
FC Astana
29
53
18
SL Benfica
29
53
18
Galatasaray AS
30
51
18
KAA Gent
28
53
18
Malmö FF
32
50
18
Paris Saint-Germain FC
26
57
18
VfL Borussia Mönchengladbach
31
53
17
PSV Eindhoven
32
52
17
VfL Wolfsburg
30
53
17
FC Zenit
29
54
17
GNK Dinamo Zagreb
36
48
16
PFC CSKA Moskva
30
55
15
FC BATE Borisov
31
54
15
Maccabi Tel-Aviv FC
38
48
14
FC Dynamo Kyiv
32
55
14
Sevilla FC
54%
AS Roma
44%
Shakhtar Donetsk
54%
FC Zenit
44%
KAA Gent
53%
FC Astana
43%
Bayer 04 Leverkusen
53%
Juventus
43%
FC Porto
53%
Maccabi Tel-Aviv FC
43%
FC Dynamo Kyiv
52%
Olympiacos FC
43%
SL Benfica
51%
GNK Dinamo Zagreb
42%
Valencia CF
51%
PFC CSKA Moskva
41%
Chelsea FC
49%
FC BATE Borisov
39%
Galatasaray AS
49%
Malmö FF
35%
In blu: club qualificati alla fase a eliminazione diretta
“Credo che nessun allenatore voglia perdere il
pallone e limitarsi a fare lanci lunghi alla carlona.
Tutti vogliono tenere palla, ma credo sia anche il
caso di chiarire, quando si parla di possesso, che
l’elemento chiave è passarla in avanti”. Questo è
stato il pensiero espresso da Mixu Paatelainen
durante la riunione degli osservatori tecnici UEFA
che si è tenuta il giorno dopo la finale di Milano. Il
suo punto di vista è stato parte di un ampio
dibattito sul tema, divenuto ormai un
immancabile argomento di discussione, e che ha
acquisito una rilevanza ancora maggiore nel
2015/2016, dove la finale tutta madrilena è stata
vista principalmente come una sfida tra una
filosofia di gioco basata sul possesso e una più
chiaramente offensiva. I fatti del San Siro, invece,
hanno contraddetto le previsioni: Il Club Atlético
de Madrid ha tenuto palla più del Real Madrid CF
durante tutti e quattro i tempi della finale.
Questo dato statistico non ha fatto altro che
gettare benzina sulla discussione circa l’importanza
del possesso. Le relazioni tecniche della UEFA
Champions League sono state pensate per
individuare le principali implicazioni del torneo,
eppure a volte avere una visione d’insieme rischia di
far perdere di vista i dettagli. Le statistiche sul
52
possesso rientrano proprio in questo caso. Le medie
del possesso per l’intera stagione sono riportate in
modo da poter essere utilizzate per il confronto.
L’altra faccia della medaglia è che le medie
appiattiscono la realtà e nascondono le vette e i
precipizi. Per fare un esempio, se una squadra ha
un possesso dell’80% nella partita di andata,
mentre solo il 20% nella partita di ritorno, la
media risulterà un anodino 50%, che non riflette
in alcun modo quanto successo in campo. Uno
sguardo ai dati inclusi nelle schede delle squadre di
questa relazione rivela che 16 dei 32 contendenti
hanno registrato variazioni del 20% o più tra il loro
massimo e minimo livello di possesso. La
differenza maggiore risulta quella dell’Atlético,
con il 61% contro il FC Astana e solo il 28% contro
il FC Barcelona, entrambe giocate in casa.
L’Arsenal FC segue con un solo punto percentuale
di distacco, avendo registrato un possesso del
63% contro l’Olympiacos FC e del 31% contro il
Barça, anche qui entrambe giocate in casa. I
campioni del Real Madrid sono stati invece tra le
sette altre squadre a registrare differenze
comprese tra il 25% e il 30%, oscillando tra il 69%
ottenuto a Malmö e il 41%, in casa, contro il PSG,
riuscendo in entrambi i casi a ottenere la vittoria.
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
Ci sono altri esempi simili. Il VfL Wolfsburg ha
ottenuto il 42% di possesso, il più basso della sua
stagione, in casa contro il Real Madrid, eppure ha
vinto la partita 2-0: probabilmente il miglior
successo della sua campagna. Lo stesso vale per il
Valencia CF, che con un possesso ridotto all’osso
(44%) ha dato a Nuno Espírito Santo la
soddisfazione della vittoria per 1-0 a Lione.
Ancora statistiche. Durante la fase a gironi, il
dato sul possesso è stato 50-50 in ben otto
occasioni. Delle altre 88 partite, 13 sono finite in
parità. Tra le 75 gare che hanno prodotto dei
vincitori, 40 sono state vinte dalla squadra con il
maggior possesso e 35 dall’altra. In altre parole,
non c’è stata una grande differenza.
Questa stagione ha prodotto elementi
contrastanti. L’Atlético ha tenuto palla per il 55%
del tempo durante la partita della fase a gironi
giocata a Madrid contro lo SL Benfica, ciò
nonostante ha perso 2-1. Sempre giocando in
casa il Manchester City FC ha ottenuto solo il 38%
di possesso durante il primo tempo contro il VfL
Borussia Mönchengladbach e all’intervallo gli
inglesi erano sotto di 2-1. Dopo la pausa, gli
uomini di Manuel Pellegrini hanno fatto loro la
palla e hanno concluso la partita con un possesso
28%
ATLÉTICO
possesso nella vittoria in casa ai
quarti di finale contro il Barcelona
53
vittorie per la squadra con
maggiore possesso
43
vittorie per la squadra con
il minore possesso
In blu: club qualificati alla fase a eliminazione diretta
I punti decimali sono arrotondati all’unità
medio del 51% e una vittoria per 4-2.
Durante la fase a eliminazione diretta
nessuna partita si è conclusa con la parità di
possesso. Otto partite sono finite con un pareggio
e delle altre 21, 13 hanno visto la vittoria della
squadra con maggiore possesso e 8 quella con il
minore (9 se consideriamo il successo in finale del
Real Madrid come una vittoria invece che un
pareggio). Il bilancio della stagione è stato quindi
di 53 vittorie per la squadra con il possesso più
alto, e di 43 per quella con minor possesso.
Un altro aspetto importante per qualsiasi
discussione sul possesso della palla è la zona del
campo in cui questo è stato ottenuto. Con il 26%,
il Bayern guida questa particolare classifica per
quanto riguarda il terzo offensivo, ma l’Olympique
Lyonnais, eliminato nella fase a gironi, ha
registrato la stessa percentuale. I semifinalisti del
Manchester City hanno avuto un possesso del
25% nel terzo finale, controbilanciato dalla cifra
più bassa tra i 32 in gara (solo il 19%) nel terzo
difensivo. I ragazzi di Manuel Pellegrini hanno
registrato lo stesso dato per il terzo centrale di FC
Porto e Real Madrid, appena un punto
percentuale dietro al PSG, che ha dominato
questo settore. Il FC Shakhtar Donetsk raggiunge il
Manchester City con il 25% nel terzo offensivo,
eppure, come il Lione, è stato eliminato nella fase
a gironi. Curiosamente, sia il Bayern che il Barça
hanno rafforzato la loro presenza nel terzo di
attacco rispetto all’anno precedente, mentre i
due finalisti madrileni hanno entrambi fatto
segnare una flessione del 2%. La seguente tabella
riunisce i dati presenti sulle pagine individuali delle
squadre per semplificarne il confronto.
Le statistiche ci dicono che solo il Bayern, il
Barcelona, il PSG e il Manchester United FC possono
essere a ragione considerate ‘squadre di possesso’,
in quanto la loro percentuale con la palla non è
andata mai al di sotto del 50%. All’estremo
opposto, i cinque club la cui quota di possesso non
ha mai superato il 50% (Astana, FC BATE Borisov,
PFC CSKA Moskva, Maccabi Tel Aviv FC e Malmö FF)
sono stati tutti eliminati nella fase a gironi.
A Milano, durante la discussione sul
possesso, David Moyes ha offerto una riflessione
sulla base della sua esperienza nella Liga alla Real
Sociedad de Fútbol. “In Spagna” ha detto, “avere
il possesso era una cosa naturale, ma senza
imposizioni. I giocatori erano sufficientemente
preparati tecnicamente per ricevere anche in
situazioni difficili. Molte volte il possesso è stato
un fattore che ha contribuito al risultato di una
partita, ma non ho mai avuto l’impressione che
cercassero di forzare un possesso fine a se stesso.
Ai miei tempi non c’era un particolare interesse
per le statistiche di questo tipo: 65% di
possesso, 35% di possesso.... Non sembrava una
cosa importante. E la mia impressione non è
cambiata con la Champions League. Durante la
stagione non ho avuto la sensazione che il
possesso fosse così importante come lo è stato
nelle ultime due campagne”.
Negli ultimi anni, il Barcelona e il Bayern
hanno indubbiamente stabilito nuovi punti di
riferimento per la filosofia, originaria dei Paesi
Bassi, del possesso. Ma il punto della discussione
non cambia: quanto è importante il possesso
della palla?
STATISTICHE
53
CROSS
Nel 2015/2016 il numero
dei cross è diminuito, ma la
precisione è aumentata.
STATISTICHE
Club
Valencia CF
Sevilla FC
FC Bayern München
Manchester United FC
Olympique Lyonnais
Real Madrid CF
Club Atlético de Madrid
Paris Saint-Germain FC
Shakhtar Donetsk
AS Roma
Olympiacos FC
FC Porto
KAA Gent
Manchester City FC
Arsenal FC
Juventus
FC Dynamo Kyiv
VfL Wolfsburg
Chelsea FC
SL Benfica
Galatasaray AS
FC Barcelona
PSV Eindhoven
FC Zenit
FC Astana
Bayer 04 Leverkusen
GNK Dinamo Zagreb
Maccabi Tel Aviv FC
Malmö FF
PFC CSKA Moskva
VfL Borussia Mönchengladbach
FC BATE Borisov
Cross a partita
27,83
27,17
26,67
22,33
22,17
22,00
21,38
21,20
21,17
18,13
18,00
17,67
17,38
16,92
16,88
16,50
16,38
16,20
16,13
15,90
15,67
15,10
13,88
13,63
13,50
13,50
12,83
11,00
10,17
9,17
8,00
6,50
Nel 2015/2016 i cross dalle fasce sono diminuiti
del 4,3% rispetto alla stagione precedente della
UEFA Champions League. La maggior parte dei
gol è venuta dai cross, sebbene la media per
partita sia passata da 36,3 a 34,7, uno ogni 1,7
minuti. Dei 4342 cross effettuati, 1012 sono
stati completati, raggiungendo un giocatore
della squadra in attacco. La percentuale di cross
riusciti è cresciuta di poco rispetto alla stagione
precedente, 23,2% contro 22,7%. Nel
2014/2015 solo cinque squadre avevano
ottenuto una percentuale di successo di un
cross su quattro, nel 2015/2016 ben 14 su 32
squadre hanno fatto meglio, tra queste la
debuttante FC Astana, che al termine della fase
a gironi è stata l’unica squadra con una
percentuale di successo del 30%.
Quattro delle cinque squadre spagnole
54
Percentuale di successo (%)
23,35
19,02
25,31
24,63
18,05
25,17
23,38
27,83
25,98
16,55
16,67
26,42
27,34
25,62
29,63
26,52
12,98
26,54
19,38
18,87
24,47
25,17
18,92
23,85
30,86
29,63
16,88
28,79
16,39
21,82
16,67
15,38
STATISTICHE
LA PERCENTUALE DI CROSS CHE HA RAGGIUNTO UN
COMPAGNO DI SQUADRA.
1267
corner battuti
23
2015/2016
2014/2015
30
%
42
gol segnati
corner per gol
38
IL FC ASTANA HA AVUTO LA PERCENTUALE DI CROSS RIUSCITI
PIÙ ALTA DELLA COMPETIZIONE.
31%
ASTANA
4,3%
SQUADRE CHE HANNO SEGNATO SU CORNER.
21
Nel 2015/2016 il numero dei cross è
diminuito del 4,3%.
sono state tra le prime sette per numero di
cross effettuati, sebbene le due squadre di
Madrid abbiano perso la testa di questa
classifica che avevano guidato nel 2014/2015.
Il FC Barcelona, d’altro canto, ha evidenziato la
propria preferenza per il gioco palla a terra,
piazzandosi nelle posizioni basse della classifica
(nonostante la propria percentuale di successo
sia passata dal 20% al 25%). Tra le squadre che
hanno raggiunto la fase a eliminazione diretta,
soltanto PSV Eindhoven e FC Zenit hanno
effettuato meno cross della squadra di Luis
Enrique. Il FC Bayern München di Pep Guardiola
ha crossato il 25% di volte in più, ma è stato
superato dal FC Shakhtar Donetsk di Mircea
Lucescu, la cui media di cross a partita è
aumentata del 62%. Nonostante ciò, le otto
squadre che hanno crossato di meno sono
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
CORNER
Ancora una volta tanto
entusiasmo, ma pochi gol.
state tra quelle eliminate nella fase a gironi.
Ancora una volta, non sono stati solo i
giocatori di fascia a crossare al centro. Anche se
Douglas Costa del Bayern e Angel Di María del
Paris Saint-Germain sono stati i maggiori
crossatori, grazie all’aiuto di Xabi Alonso e Philipp
Lahm, per la squadra guidata da Pep Guardiola, e
del terzino sinistro Maxwell, per quella di Blanc, è
da notare che Koke e Gabi del Club Atlético de
Madrid hanno fornito assieme più di cento cross
durante la stagione, mentre Toni Kroos è stato il
giocatore del Real Madrid che ha crossato di più,
seguito da Marcelo. Sebbene Neymar del
Barcelona non sia un’ala tradizionale, è riuscito a
produrre 40 cross dalla sinistra, 20 in più del
terzino sinistro Jordi Alba, mentre Dani Alves ha
crossato 33 volte dalla destra.
GOL DI TESTA SU CORNER.
15
MAGGIOR NUMERO DI GOL SU CORNER.
3
CHELSEA
3
MANCHESTER CITY
20% del totale
su 30
Durante la stagione della UEFA Champions League
l’incitamento dagli spalti è probabilmente cresciuto
ogni volta che è stato calciato uno dei 1267 corner,
ma ancora una volta le speranze di realizzare un gol
dalla bandierina sono state spesso disattese. Il
numero di corner è aumentato del 6%, per una
media di 10,14 a partita, ma la percentuale di gol
realizzati non è migliorata. In linea con la media
storica, sono stati segnati in tutto 30 gol, uno in
meno del 2014/2015. In termini percentuali è stato
segnato un gol ogni 42,23 corner, la stagione
precedente questo dato era 38,42. Tuttavia, lo
scarso numero di gol su corner, 1 ogni 4 partite, non
deve preoccupare, in quanto nel 2011/2012 la
media è stata di 1 su 46.
Più di un indizio lascia pensare che le difese
abbiano studiato meticolosamente come
difendere sui calci piazzati. All’inizio della stagione
il Club Atlético de Madrid vantava un record
eccellente sui corner, eppure l’unico successo
ottenuto in 13 partite è stato un elaborato corner
corto che ha consentito a Saúl Ñíguez di aprire le
marcature in casa contro l’Astana: l’unico gol su
82 corner in 1230 minuti giocati. Si possono fare
altri esempi oltre alla squadra di Diego Simeone:
14 delle 21 squadre che hanno segnato su corner
lo hanno fatto solo una volta. Ben 11 squadre
(comprese le finaliste del 2015, FC Barcelona e
Juventus) non hanno mai segnato. Va detto che il
Barça, non essendo una squadra forte
fisicamente, ha optato spesso per il passaggio
corto per ricominciare la manovra d’attacco.
Due squadre inglesi, Chelsea FC e Manchester
City FC, hanno segnato tre gol a testa, il 20% dei
gol segnati su corner. La metà sono stati colpi di
testa, così come per il resto dei gol segnati nella
competizione: i colpi di testa hanno concluso in
rete 15 dei 30 corner vincenti. L’origine dei corner
vincenti è sbilanciata in favore di quelli dalla
sinistra, che sono stati 19 contro gli 11 calciati da
destra. Valencia CF (8,17), FC Bayern München
(7,33) e FC Porto (7,17) hanno calciato più corner
per partita, mentre le ultime in classifica sono
state Malmö FF (3,17), Maccabi Tel-Aviv FC (3) e FC
BATE Borisov (1). Ancora una volta il Barcelona,
cosciente della mancanza di giocatori fisici nella
sua rosa, ha cercato di concedere il minor numero
possibile di calci piazzati in zone pericolose. Ha
concesso solo 2,4 corner a partita, un numero al
quale solo Bayer 04 Leverkusen (2,67) e Bayern
(2,92) si sono avvicinate. Al contrario, i
connazionali tedeschi del Vfl Borussia
Mönchengladbach sono stati costretti a difendere
una media di 8,5 corner per partita, più del doppio
di quelli che hanno calciato.
STATISTICHE
55
ARSENAL FC
Il centrocampista del Manchester
City Yaya Touré viene controllato
strettamente dalla Dynamo Kyiv
INGHILTERRA
MODULO
ALLENATORE
Arsène Wenger
1
Nato il: 22/10/1949,
Strasburgo (FRA)
6
4
24
18
34
Nazionalità: francese
19
Partite in UEFA
Champions League: 170
11
14
17
12
Allenatore dal:
01/10/1996
ARSENAL
FASE A GIRONI
DZG
P 2-1
OTTAVI DI FINALE
OLY
P 2-3
BAY
BAY
V 2-0
DZG
P 5-1
OLY
V 3-0
BAR
V 0-3
QUARTI DI FINALE
SEMIFINALI
FINALE
BAR
P 0-2
P 3-1
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
SQUADRA
Pres. Min. G
A
PORTIERI
13 David Ospina
3
270
33 Petr Čech
5
450
GIOCATORI
SCHIERATI
PROFILI
DELLE
SQUADRE:
LE SEDICI
MIGLIORI
Il Gent è stato la novità
degli ottavi di finale
qualificate oltre gli ottavi di finale (quattro delle
quali vincendo l'andata fuori casa), dove si sono
registrate sei vittorie in casa, quattro pareggi e
sei vittorie fuori casa.
Dopo che le teste di serie vincitrici dei
gruppi sono state separate nel tabellone, non si
sono registrate più vittorie fuori casa, un dato
che ricalca quello della stagione precedente,
quando il FC Barcelona ha ottenuto l'unica
vittoria fuori casa dai quarti di finale in poi.
Infatti, dai quarti in poi, il fattore campo ha
pesato maggiormente: le squadre di casa
hanno segnato 19 gol, contro i 6 di quelle in
trasferta. Le dodici partite precedenti alla finale
hanno prodotto nove vittorie per le squadre di
casa e tre pareggi, due dei quali ottenuti dal
Manchester City, che ha raggiunto le semifinali
per la prima volta.
Nelle pagine che seguono è fornita una
sintesi delle statistiche di ogni squadra. Nei dati
relativi ai passaggi, per 'passaggio corto' si
intende un passaggio di massimo 10 metri, i
passaggi di lunghezza tra i 10 e i 30 metri
vengono definiti 'medi' e un 'passaggio lungo' è di
oltre 30 metri.
3
188
3
Kieran Gibbs
5
212
4
Per Mertesacker
6
483
5
Gabriel
4
360
6
Laurent Koscielny
7
597
18 Nacho Monreal
6
540
21 Calum Chambers
3
12
24 Héctor Bellerín
6
529
8
Mikel Arteta
0
1-15
Minuti
1
1
64
8
720 2
15 Alex Oxlade-Chamberlain
5
239
16 Aaron Ramsey
5
294
1
19 Santi Cazorla
5
440
1
20 Mathieu Flamini
4
233
34 Francis Coquelin
6
393
35 Mohamed Elneny
1
90
12 Olivier Giroud
7
389 5
14 Theo Walcott
6
321 2
1
17 Alexis Sánchez
7
622 3
5
23 Danny Welbeck
2
17 1
2
0
45+
2
4
2
46-60 61-75 76-90
1
90+
0
0
1-15
16-30
1
0
5
31-45 Intervallo 46-60
9
7
2
61-75
76-90
90+
P
R
%
1 Mesut Özil
442
367
83
2 Santi Cazorla
339
297
88
3 Alexis Sánchez
286
210
73
1 Mesut Özil
161
2 Alexis Sánchez
101
2 Santi Cazorla
84
PALLE RECUPERATE
38
3 Per Mertesacker
34
2
78
51 (12% del totale)
Medi
257 (58%)
Corti
133 (30%)
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
2 Nacho Monreal
45 Alex Iwobi
Lunghi
Minuti
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
2
Max. 111.531 m v Dinamo Zagreb (c)
Max. 94.234 m v Dinamo Zagreb (t)
(incluse 3 doppie sostituzioni)
91
268
PRECISIONE DEI PASSAGGI 84%
Max. 90% v Dinamo Zagreb (c)
Min. 71% v Bayern München (c)
PASSAGGI A PARTITA
39
5
ZONA POSSESSO
23%
52%
25%
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 107.486 m
SOSTITUZIONI 24/24
PASSAGGI*
1
Max. 63% v Olympiacos (c)
Min. 31% v Bayern München (c)
Max. 640 v Olympiacos (c)
Min. 289 v Bayern München (c)
2
16-30 31-45
POSSESSO 45%
PASSAGGI TENTATI 441
1 Laurent Koscielny
28 Joel Campbell
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
CARTELLINI
STATISTICHE GIOCATORI
1
11 Mesut Özil
Riserve non usate: Jeff Reine-Adélaïde
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
13
MINUTO DEI GOL
ATTACCANTI
**
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
Mathieu Debuchy
CENTROCAMPISTI
*
56
2
GOL
SEGNATI
Espulsi:
Olivier Giroud
(a partita)
DIFENSORI
La fase a eliminazione diretta è stata più
rappresentativa geograficamente,
coinvolgendo club di dieci paesi europei, due in
più rispetto alla stagione 2014/2015. Un anno
fa, quattro delle migliori sedici sono state
formazioni tedesche, mentre quest'anno
Inghilterra e Spagna sono state le nazioni più
rappresentate, con tre squadre a testa. Nove
delle sedici squadre che si sono qualificate nella
fase a gironi lo avevano fatto anche l'anno
prima, mentre il KAA Gent ha passato il turno
per la prima volta.
Le somiglianze con la stagione precedente
sono state molte. Nel 2014/2015 il Club
Atlético de Madrid ha superato il Bayer 04
Leverkusen soltanto ai rigori e quest'anno ha
fatto lo stesso contro il PSV Eindhoven. Paris
Saint-Germain e Chelsea FC si sono incontrate
di nuovo, anche se questa volta la squadra di
Londra è scesa in campo come prima del girone.
Dopo la sosta invernale, le due squadre
dell'Europa dell'est (FC Zenit e FC Dynamo Kyiv)
sono state eliminate. I russi e il Chelsea sono
stati gli unici due vincitori di un gruppo sconfitti
nel primo turno a eliminazione diretta. Le altre
sei squadre vincitrici dei gruppi si sono
24
TENTATIVI DI GOL 102 (13)
IN PORTA 42 (5)
49 Matt Macey
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
TIRI’’
TT
IP
G
1 Olivier Giroud
18
12
5
2 Theo Walcott
17
9
2
3 Alexis Sánchez
17
5
3
•
1-4-2-3-1 con buon equilibrio di recupero
palla/creatività dei due mediani
•
ioco di possesso basato su una paziente
G
costruzione dalle retrovie, schemi
•
ontropiedi basati sul ritmo lungo
C
le fasce; transizioni rapide in entrambe le direzioni
•
arietà di soluzioni garantita da Giroud, obiettivo
V
dei passaggi lunghi di Čech
•
ressing intenso a centrocampo, con occasionali
P
momenti di pressing alto
•
uon posizionamento difensivo con
B
entrambi i terzini che partecipano all'attacco
•
Esplosioni di talento offensivo di Sánchez;
manovre intricate in zona di attacco
•
Cazorla e Özil fantasisti di
collegamento tra centrocampo e attacco
•
Pericolosi passaggi su corner
e punizioni dalle fasce
•
Squadra dotata di ritmo, flessibilità, movimento
e opzioni tattiche
PROFILI DELLE SQUADRE
57
CLUB ATLÉTICO DE MADRID
FC BARCELONA
SPAGNA
SPAGNA
MODULO
ALLENATORE
MODULO
ALLENATORE
Diego Simeone
Luis Enrique
13
24
Nato il: 28/04/1970,
Buenos Aires (ARG)
20
17
Nazionalità: argentina
Partite in UEFA
Champions League: 35
2
14
7
Nato il: 08/05/1970,
Gijón (ESP)
3
12
1
6
6
GAL
V 0-2
Allenatore dal:
19/05/2014
OTTAVI DI FINALE
BEN
AST
P 1-2
AST
V 4-0
GAL
N 0-0
BEN
V 2-0
PSV
V 1-2
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta; grigio = finale
SQUADRA
Pres. Min. G
A
Miguel Ángel Moyà
13
1230
TENTATIVI DI GOL 196 (15)
IN PORTA 76 (6)
DIFENSORI
2
Diego Godín
12
1109
3
Filipe Luís
10
949
4
Guilherme Siqueira
3
270
15 Stefan Savić
7
482
18 Jesús Gámez
1
90
19 Lucas Hernández
4
222
20 Juanfran
12
1140
24 José María Giménez
8
661
1
1-15
Minuti
3
CENTROCAMPISTI
6
2
CARTELLINI
23 1
16-30 31-45
Tiago
5
390
6
Koke
11
1038
8
Matías Kranevitter
1
45
45+
2
1
7
252
12 Augusto Fernández
6
363
14 Gabi
13
1168
3
17 Saúl Ñíguez
13
1044 3
1
21 Yannick Carrasco
9
573
2
22 Thomas Partey
5
47
7
Antoine Griezmann
13
9
Max. 61% v Astana (c)
Min. 28% v Barcelona (c)
2
3
46-60 61-75 76-90
0
ROM
N 1-1***
***Sconfitta 5-3
ai rigori
N 1-1
1-15
16-30
3
4
31-45 Intervallo 46-60
15
9
61-75
76-90
Fernando Torres
1
5
90+
1
1
1135 7
1
1
STATISTICHE GIOCATORI
PASSAGGI*
P
R
%
1 Gabi
890
754
85
2 Koke
743
614
83
3 Filipe Luís
475
407
86
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
1 Gabi
223
2 Koke
218
3 Filipe Luís
156
675
1
4
243
1
1 Diego Godín
90
16 Ángel Correa
5
127
1
2 Gabi
86
23 Luciano Vietto
5
227
1
3 José María Giménez
65
1
PALLE RECUPERATE
TIRI’’
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
ROM
PRECISIONE DEI PASSAGGI 84%
Max. 89% v Astana (c)
Min. 72% v Barcelona (c)
Lunghi
54 (12% del totale)
Medi
258 (55%)
Corti
155 (33%)
LEV
V 6-1
Pres. Min. G
A
ARS
N 1-1
ARS
V 0-2
ATL
V 3-1
SEMIFINALI
FINALE
ATL
V 2-1
P 2-0
Marc-André ter Stegen
10 900
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
13 Claudio Bravo
24
TENTATIVI DI GOL 167 (17)
IN PORTA 62 (6)
GOL
SEGNATI
22
CARTELLINI
23 0
3
Gerard Piqué
7
596 1
6
Dani Alves
8
694
14 Javier Mascherano
8
655
15 Marc Bartra
4
236
18 Jordi Alba
9
734
21 Adriano
3
206 1
23 Thomas Vermaelen
3
270
24 Jérémy Mathieu
3
270
1
1-15
Minuti
1
5
1
16-30 31-45
0
45+
4
5
6
46-60 61-75 76-90
0
Max. 110.232 m v Bayer Leverkusen (t) | Min. 100.520 m v Roma (t)
90+
PASSAGGI A PARTITA
(inclusa 1 doppia sostituzione)
1-15
PRECISIONE DEI PASSAGGI 89%
Max. 92% v Roma (t)
Min. 83% v Bayer Leverkusen (t)
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 106.369 m
SOSTITUZIONI 23/30
0
ZONA POSSESSO
23%
53%
25%
I punti decimali sono arrotondati all'unità
Max. 813 v BATE (c)
Min. 544 v Bayer Leverkusen (c)
MINUTO DEI GOL
3
POSSESSO 65%
Max. 72% v Atlético (t)
Min. 50% v Bayer Leverkusen (t)
PASSAGGI TENTATI 716
(a partita)
DIFENSORI
90+
12
Riserve non usate: nessuna
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
V 3-0
PORTIERI
Max. 119.748 m v Bayern München (t) | Min. 108.465 m v Astana (t)
(incluse 3 doppie sostituzioni)
0
BATE
V 0-2
SQUADRA
ZONA POSSESSO
24%
50%
26%
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 113.814 m
SOSTITUZIONI 36/39
0
BATE
QUARTI DI FINALE
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
PASSAGGI A PARTITA
0
LEV
V 2-1
25 Jordi Masip
PASSAGGI TENTATI 468
11 Jackson Martínez
58
RM
P 2-1**
OTTAVI DI FINALE
2
16-30
0
1
2
31-45 Intervallo 46-60
14
4
0
61-75
76-90
90+
Lunghi
69 (10% del totale)
Medi
449 (63%)
Corti
198 (28%)
Minuti
CENTROCAMPISTI
10 Óliver Torres
**
POSSESSO 46%
Max. 711 v Galatasaray (c)
Min. 170 v Barcelona (c)
0
BAY
FASE A GIRONI
Minuti
5
ATTACCANTI
*
(1 autogol)
17
MINUTO DEI GOL
2
V 1-0
MEDIE PARTITA
Espulsi:
Fernando Torres
(a partita)
BAY
V 2-0
FINALE
**Vittoria per la regola dei gol
in trasferta
GOL
SEGNATI
23
BARCELONA
SEMIFINALI
BAR
P 2-1
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
13 Jan Oblak
BAR
N 0-0*
*Vittoria 8-7 ai rigori
PORTIERI
1
QUARTI DI FINALE
PSV
N 0-0
11
9
ATELTICO
FASE A GIRONI
18
8
10
Partite in UEFA
Champions League: 23
Allenatore dal:
23/11/2011
3
5
4
Nazionalità: spagnola
9
14
TT
IP
G
1 Antoine Griezmann
37
24
7
2 Saúl Ñíguez
22
5
3
3 Fernando Torres
22
8
1
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
4
Ivan Rakitić
10 699 2
•
1-4-4-2 con due centrocampisti arretrati;
uso sporadico del 1-4-3-3 nella fase a gironi
5
Sergio Busquets
9
723
7
Arda Turan
3
46
•
Blocco difensivo forte e compatto, veloce
nell'arretrare e assistito da un bravo portiere
8
Andrés Iniesta
7
553
•
Enfasi sulle verticalizzazioni offensive veloci;
il possesso non è una priorità
12 Rafinha
2
31
20 Sergi Roberto
8
334 1
•
Gioco molto intenso; pressione costante
sul portatore di palla avversario
26 Sergi Samper
2
135
•
Potenti contropiedi con penetrazione
diretta attraverso l'asse centrale
27 Juan Cámara
1
16
28 Gerard Gumbau
3
60
34 Wilfrid Kaptoum
1
62
•
Centrocampo forte e dinamico; potenti
corse verso posizioni da tiro
•
Terzini preparati per profonde sovrapposizioni veloci, in particolare Juanfran sulla destra
•
•
•
9
I calci piazzati sono un'arma importante;
i difensori centrali assicurano potenza aerea
Luis Suárez
*
R
%
1 Sergio Busquets
699
656
94
2 Dani Alves
644
570
89
3 Javier Mascherano
631
577
91
1 Neymar
246
2 Andrés Iniesta
213
3 Lionel Messi
196
PALLE RECUPERATE
810 8
3
10 Lionel Messi
7
630 6
1
11 Neymar
9
810 3
5
17 Munir El Haddadi
4
257
2
19 Sandro Ramírez
3
173
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
P
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
9
Riserve non usate: Douglas e Aleix Vidal
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
STATISTICHE GIOCATORI
PASSAGGI*
ATTACCANTI
Passaggi precisi nella zona di attacco; cross
e passaggi filtranti decisivi
Spirito competitivo, determinazione,
voglia di vincere e forza mentale
2
1 Sergio Busquets
60
2 Gerard Piqué
54
3 Jordi Alba
51
3 Javier Mascherano
51
TIRI’’
TT
IP
G
1 Lionel Messi
40
15
6
2 Neymar
37
15
3
3 Luis Suárez
30
14
8
•
1-4-3-3 con Busquets come mediano singolo elemento chiave per l'equilibrio
•
Gioco di possesso basato su passaggi corti e rapidi
negli spazi stretti
•
Linea di difesa alta guidata da Piqué; pochissimi
calci piazzati concessi nel terzo difensivo
•
Paziente costruzione dalle retrovie; il portiere gioca
lungo raramente
•
Pressing alto intenso; recupero della palla
in zona avanzata tra le armi migliori
•
Grande potenziale di 1v1 nella trequarti; Iniesta,
Neymar, Messi…
•
Costante supporto di terzini con mentalità
offensiva; buoni passaggi in area
•
Rapidi contropiedi come opzione offensiva; collegamenti diretti con Suárez
•
Eccezionali combinazioni corte nell'asse
d'attacco centrale; ottima finalizzazione
•
Solisti di massima qualità con spirito di squadra,
filosofia di gioco composta e chiara
**
PROFILI DELLE SQUADRE
59
FC BAYERN MÜNCHEN
SL BENFICA
GERMANIA
PORTOGALLO
MODULO
ALLENATORE
MODULO
ALLENATORE
Josep Guardiola
Rui Vitória
1
Nato il: 18/01/1971,
Santpedor (ESP)
17
21
8
Nazionalità: spagnola
25
23
11
Partite in UEFA
Champions League: 85
Nato il: 16/04/1970,
Alverca do Ribatejo
(POR)
27
14
12
14
14
34
34
21
21
OLY
V 0-3
DZG
ARS
V 5-0
ARS
P 2-0
V 5-1
OLY
DZG
V 4-0
JUV
V 0-2
BENFICA
Pres. Min. G
A
PORTIERI
1
Manuel Neuer
11 1020
22 Tom Starke
26 Sven Ulreich
1
TENTATIVI DI GOL 261 (22)
IN PORTA 105 (9)
90
5
Medhi Benatia
6
175
13 Rafinha
4
225
17 Jérôme Boateng
7
537
1
18 Juan Bernat
8
542
1
21 Philipp Lahm
12 1110
27 David Alaba
10
930 1
28 Holger Badstuber
1
52
32 Joshua Kimmich
9
630
1
Thiago Alcántara
9
719 1
7
Franck Ribéry
7
448
8
4
1-15
Minuti
6
Max. 71% v Dinamo Zagreb (c)
Min. 64% v Juventus (t)
Espulsi:
Holger Badstuber
0
45+
5
PASSAGGI TENTATI 741
5
2
46-60 61-75 76-90
4
FASE A GIRONI
ATL
AST
V 2-1**
V 2-0
1
PRECISIONE DEI PASSAGGI 91%
0
1-15
16-30
1
4
6
31-45 Intervallo 46-60
12
7
61-75
76-90
2
90+
72 (10% del totale)
485 (65%)
Corti
184 (25%)
Minuti
3
Javi Martínez
8
543
1
10 Arjen Robben
3
159 2
1
11 Douglas Costa
11
927 2
3
14 Xabi Alonso
8
657 1
19 Mario Götze
4
107 2
STATISTICHE GIOCATORI
PASSAGGI*
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
P
R
%
1 Philipp Lahm
954
885
93
2 David Alaba
859
805
94
3 Arturo Vidal
833
779
94
•
1-4-3-3 modulo fisso con costanti variazioni in base
al contesto della partita
•
Rapido passaggio dal 1-4-1-4-1 in difesa al 1-3-3-4
in attacco
•
Gioco di possesso; dominio
mediante abile circolazione della palla ad alta
velocità
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
20 Sebastian Rode
1
90
1
23 Arturo Vidal
11
857 2
1
29 Kingsley Coman
8
426 2
5
1 Philipp Lahm
266
2 Douglas Costa
227
3 Thiago Alcántara
220
Costruzione da dietro; il portiere-libero
Neuer inizia il gioco con buona distribuzione
•
Linea difensiva alta con difensori
protetti da un unico mediano
•
PALLE RECUPERATE
ATTACCANTI
•
Luisão
810
34 André Almeida
8
655
50 Nélson Semedo
3
270
Minuti
STATISTICHE GIOCATORI
5
Ljubomir Fejsa
6
382
7
Andreas Samaris
7
494
10 Nicolás Gaitán
8
701 4
18 Eduardo Salvio
3
92
21 Pizzi
10 533
24 Bryan Cristante
2
11
39 Mehdi Carcela-González
4
140
85 Renato Sanches
6
540
9
Raúl Jiménez
35
21
8
1
1-15
Minuti
1
2
16-30 31-45
Max. 61% v Zenit (c)
Min. 32% v Bayern München (c)
PASSAGGI TENTATI 451
0
45+
3
4
2
46-60 61-75 76-90
2
90+
3
0
16-30
0
1
1
31-45 Intervallo 46-60
15
9
3
61-75
76-90
90+
361 2
1
727 2
1
20 Gonçalo Guedes
7
PRECISIONE DEI PASSAGGI 83%
Max. 86% v Zenit (c)
Min. 75% v Bayern München (t)
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 107.506 m
Max. 113.322 m v Bayern München (t)
Min. 102.400 m v Galatasaray (c)
Lunghi
58 (13% del totale)
Medi
269 (60%)
Corti
124 (28%)
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
PASSAGGI*
P
R
%
1 Jardel
466
433
93
2 Eliseu
421
339
81
3 Andreas Samaris
328
297
91
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
9
ZONA POSSESSO
18%
53%
29%
PASSAGGI A PARTITA
0
1-15
7
1 Eliseu
81
2 Nicolás Gaitán
77
3 Pizzi
75
PALLE RECUPERATE
•
1-4-4-2 abitualmente; 1-4-2-3-1 contro il Bayern
nel ritorno dei quarti
•
Difesa collettiva ben organizzata con esterni di
centrocampo che arretrano rapidamente
•
Pressing aggressivo a centrocampo con buoni anticipi, riconquista della palla
•
Gioco di possesso basato su passaggi unito a contropiedi diretti
•
Forza a centrocampo, base di lancio per le azioni
offensive
•
Quando sotto pressione, uso efficace di passaggi
diretti in attacco e conquista del secondo tocco
•
Combinazioni fluide nell'asse offensivo centrale
•
I laterali si accentrano lasciando spazio ai terzini in
sovrapposizione, in particolare a destra
1 Jardel
71
495 1
2 Eliseu
53
5
215 2
3 Andreas Samaris
39
•
31 Victor Andrade
1
15
Forti difensori centrali; buon 1v1, contrasti aerei,
calci piazzati su entrambi i fronti
35 Luka Jović
1
2
•
Eccellente spirito di squadra, fiducia,
concentrazione e voglia di vincere
Riserve non usate: Rúben Dias, Adel Taarabt e Nuno Santos
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
*
1
POSSESSO 51%
(inclusa 1 doppia sostituzione)
17 Jonas
Rapide transizioni attacco-difesa
con grande lavoro delle ali
3 Thomas Müller
BAY
SOSTITUZIONI 29/30
11 Kostas Mitroglou
•
Squadra esperta e tatticamente matura
con una chiara filosofia di gioco
2
3
30 Talisca
•
1
10 544 3
Pressing imponente, alto e molto intenso; recupero
palla in zona d'attacco
2
FINALE
N 2-2
Max. 688 v Atlético Madrid (c)
Min. 248 v Bayern München (c)
9
•
12
29 1
Espulsi:
Nicolás Gaitán
33 Jardel
60
38
CARTELLINI
237
3 Philipp Lahm
2 Douglas Costa
15
MINUTO DEI GOL
ATTACCANTI
Grande varietà di opzioni offensive:
Müller, Douglas Costa, Lewandowski…
GOL
SEGNATI
3
62
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
**
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
TENTATIVI DI GOL 135 (14)
IN PORTA 54 (5)
CENTROCAMPISTI
Fasce sfruttate da ali
rapide e abili e da terzini che si sovrappongono
25
10 874
1
*
GIOCATORI
SCHIERATI
28 Sílvio
37 Julian Green
Riserve non usate: Serdar Tasci, Jan Kirchhoff, Gianluca Gaudino e Fabian Benko
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
SEMIFINALI
MEDIE PARTITA
19 Eliseu
62
9
BAY
P 1-0
STATISTICHE SQUADRA
360
2 David Alaba
24
A
360 1
3
46
ZEN
4
926 8
1 Robert Lewandowski
QUARTI DI FINALE
V 1-2
4
12
G
ZEN
V 1-0
14 Victor Lindelöf
25 Thomas Müller
IP
ATL
P 1-2
(a partita)
4
64
TT
630
180
1 Arturo Vidal
TIRI’’
270
7
2
1
•
3
Lisandro López
942 9
Robert Lewandowski
Pres. Min. G
2
12
9
AST
N 2-2
DIFENSORI
90+
Medi
GAL
V 2-1
13 Paulo Lopes
Max. 93% v Dinamo Zagreb (t)
Min. 88% v Atlético (c)
Lunghi
Ederson
12 Júlio César
PASSAGGI A PARTITA
0
GAL
P 2-1
PORTIERI
Max. 115.481 m v Atlético (c) | Min. 104.684 m v Dinamo Zagreb (c)
(incluse 2 doppie sostituzioni)
ATL
V 1-2
SQUADRA
ZONA POSSESSO
26%
53%
20%
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 111.494 m
SOSTITUZIONI 32/36
OTTAVI DI FINALE
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
I punti decimali sono arrotondati all'unità
Max. 925 v Juventus (c)
Min. 648 v Olympiacos (t)
4
16-30 31-45
POSSESSO 67%
20 1
MINUTO DEI GOL
CENTROCAMPISTI
6
30
CARTELLINI
(a partita)
DIFENSORI
P 1-0
MEDIE PARTITA
GOL
SEGNATI
23
ATL
N 2-2
FINALE
**Sconfitta per la regola dei gol
in trasferta
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
SEMIFINALI
BEN
V 1-0
*Tempi
supplementari
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
SQUADRA
BEN
V 4-2*
17
17
Allenatore dal:
15/06/2015
QUARTI DI FINALE
JUV
N 2-2
10
10
Partite in UEFA
Champions League: 10
9
19
19
85
85
9
BAYERN
OTTAVI DI FINALE
7
Nazionalità: portoghese
6
Allenatore dal/al:
01/06/2013 –
31/05/2016
FASE A GIRONI
33
33
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
TIRI’’
TT
IP
G
1 Jonas
23
12
2
2 Nicolás Gaitán
22
9
4
3 Raúl Jiménez
17
11
3
**
60
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
PROFILI DELLE SQUADRE
61
CHELSEA FC
FC DYNAMO KYIV
INGHILTERRA
UCRAINA
MODULO
ALLENATORE
MODULO
ALLENATORE
Guus Hiddink
Serhiy Rebrov
1
Nato il: 08/11/1946, Varsseveld
(NED)
24
5
2
12
Nazionalità: olandese
22
Partite in UEFA
Champions League: 46
Nato il: 03/06/1974,
Horlivka (UKR)
28
4
2
10
25
11
Allenatore dal:
17/04/2014
José Mourinho è stato l'allenatore durante la fase a gironi
CHELSEA
FASE A GIRONI
MTA
V 4-0
OTTAVI DI FINALE
POR
P 2-1
DKV
DKV
N 0-0
V 2-1
MTA
POR
V 0-4
PSG
V 2-0
QUARTI DI FINALE
SEMIFINALI
FINALE
POR
P 1-2
N 2-2
Pres. Min. G
A
PORTIERI
1
Asmir Begović
13 Thibaut Courtois
5
450
3
270
CARTELLINI
15 0
Branislav Ivanović
4
360
5
Kurt Zouma
6
468 1
6
Abdul Baba Rahman
4
360
24 Gary Cahill
7
541 1
26 John Terry
4
342
28 César Azpilicueta
8
720
Cesc Fàbregas
7
604 1
7
Ramires
5
368
8
Oscar
1
7
362 2
1
8
526
1
12 John Obi Mikel
4
246 1
14 Bertrand Traoré
2
43
16 Kenedy
2
107
21 Nemanja Matić
5
377
22 Willian
8
642 5
36 Ruben Loftus-Cheek
1
77
2
ATTACCANTI
17 Pedro Rodríguez
6
1-15
Minuti
2
1
16-30 31-45
3
45+
2
294
18 Loïc Rémy
3
102
1
19 Diego Costa
8
663 2
1
3
46-60 61-75 76-90
CHL
CHL
N 0-0
P 2-1
POR
MTA
V 0-2
1
PRECISIONE DEI PASSAGGI 86%
Max. 91% v M. Tel Aviv (t)
Min. 79% v Dynamo Kyiv (t)
1
MC
V 1-0
QUARTI DI FINALE
DYNAMO KIEV
SEMIFINALI
FINALE
MC
P 1-3
N 0-0
0
1
1-15
16-30
0
0
1
31-45 Intervallo 46-60
8
8
61-75
76-90
1
90+
266 (59%)
Corti
130 (29%)
PASSAGGI*
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
P
R
%
1 Cesc Fàbregas
530
468
88
2 César Azpilicueta
332
277
83
3 Eden Hazard
288
244
85
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
1 Cesc Fàbregas
153
2 Eden Hazard
124
3 César Azpilicueta
96
3 Willian
96
PALLE RECUPERATE
1 César Azpilicueta
61
2 Nemanja Matić
34
3 Kurt Zouma
34
TT
IP
G
1 Diego Costa
20
11
2
2 Willian
17
10
5
3 Eden Hazard
15
6
0
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
•
1-4-2-3-1 con blocco difensivo compatto e arretrato, portiere competente
•
Due mediani con compiti difensivi; sporadico aiuto
in attacco
•
Scambi di passaggi, paziente costruzione da dietro,
ma non gioco di possesso
•
Contropiedi estremamente veloci e mirati con il
ritmo di Hazard e Pedro
•
Costa potente arma offensiva,
disturba la linea arretrata avversaria
•
Buon uso delle fasce con i terzini
non sempre votati all'attacco
•
Rifornimenti alle ali spesso da
passaggi diagonali del centrocampo
•
Willian terminale offensivo; imponenti corse e
capacità 1v1
•
Molto pericolosi sui calci piazzati: potenza aerea,
punizioni dirette di Willian
•
Feroce pressing dal centrocampo; difesa collettiva
disciplinata e risoluta
630
1
90
2
Danilo Silva
6
516
5
Antunes
6
540
6
Aleksandar Dragović
8
720 1
24 Domagoj Vida
5
372
27 Yevhen Makarenko
1
24
34 Yevhen Khacheridi
8
720
PASSAGGI TENTATI 466
MINUTO DEI GOL
1
1-15
Minuti
2
1
16-30 31-45
45+
2
1
2
46-60 61-75 76-90
0
90+
1-15
Miguel Veloso
5
330
7
Olexandr Yakovenko
1
28
16 Serhiy Sydorchuk
6
425
17 Serhiy Rybalka
7
630
1
19 Denys Garmash
7
391 1
1
20 Oleh Gusev
3
201 1
25 Derlis González
8
631 1
29 Vitaliy Buyalskiy
7
403 2
90 Younes Belhanda
2
32
10 Andriy Yarmolenko
7
558 2
11 Júnior Moraes
7
437 1
22 Artem Kravets
4
147
91 Lukasz Teodorczyk
4
95
ZONA POSSESSO
15%
55%
30%
PRECISIONE DEI PASSAGGI 85%
Max. 87% v Manchester City (t)
Min. 299 v Porto (c)
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 110.930 m
Max. 116.585 m v Manchester City (t) | Min. 107.423 m v M. Tel-Aviv
(c)
PASSAGGI A PARTITA
(nessuna doppia sostituzione)
0
Riserve non usate: Mykola Morozyuk, Nikita Korzun e Radosav Petrović
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
0
SOSTITUZIONI 22/24
4
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
18 0
CARTELLINI
Max. 563 v Manchester City (t)
Min. 348 v Porto (t)
1
16-30
1
3
1
31-45 Intervallo 46-60
7
9
0
61-75
76-90
90+
Lunghi
64 (14% del totale)
Medi
307 (66%)
Corti
95 (20%)
Minuti
STATISTICHE GIOCATORI
2
PASSAGGI*
P
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
R
%
1 Aleksandar Dragović
496
452
91
2 Yevhen Khacheridi
492
452
92
3 Serhiy Rybalka
420
366
87
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
1 Andriy Yarmolenko
63
2 Antunes
50
3 Derlis González
49
PALLE RECUPERATE
1 Yevhen Khacheridi
81
2 Serhiy Rybalka
51
3 Aleksandar Dragović
37
TIRI’’
**
POSSESSO 52%
Max. 58% v M. Tel Aviv (c)
Min. 44% v Porto (t)
(a partita)
ATTACCANTI
*
9
GOL
SEGNATI
21
TENTATIVI DI GOL 97 (12)
IN PORTA 37 (5)
CENTROCAMPISTI
Minuti
STATISTICHE GIOCATORI
7
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
DIFENSORI
90+
52 (12% del totale)
A
72 Artur Rudko
Max. 104.357 m v Dynamo Kyiv (t) | Min. 100.458 m v M. Tel Aviv (t)
Medi
Olexandr Shovkovskiy
23 Olexandr Rybka
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 102.674 m
Lunghi
Pres. Min. G
PORTIERI
PASSAGGI A PARTITA
TIRI’’
Riserve non usate: Matthew Miazga e Radamel Falcao
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
1
(incluse 2 doppie sostituzioni)
10 Eden Hazard
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
MTA
V 0-2
SQUADRA
ZONA POSSESSO
25%
52%
24%
I punti decimali sono arrotondati all'unità
SOSTITUZIONI 19/24
CENTROCAMPISTI
4
2
Max. 60% v M. Tel Aviv (c)
Min. 39% v PSG (t)
Max. 607 v M. Tel Aviv (c)
Min. 299 v Porto (c)
MINUTO DEI GOL
1
POSSESSO 49%
PASSAGGI TENTATI 448
(a partita)
2
62
(2 autogol)
15
GOL
SEGNATI
21
TENTATIVI DI GOL 112 (14)
IN PORTA 48 (6)
DIFENSORI
**
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
27 Jamal Blackman
*
OTTAVI DI FINALE
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
SQUADRA
FASE A GIRONI
PSG
P 2-1
24
29
10
Partite in UEFA
Champions League: 8
19
6
17
19
Nazionalità: ucraina
8
Allenatore dal/al:
19/12/2015 – 31/05/2016
1
34
TT
IP
G
1 Derlis González
17
7
1
2 Júnior Moraes
16
6
1
3 Serhiy Rybalka
11
3
0
•
1-4-3-3 con passaggio a 1-4-1-4-1
dopo la perdita di possesso o fuori casa
•
Blocco difensivo arretrato
disciplinato, forte e ben organizzato
•
Costruzione paziente nella propria metà campo;
poi uso frequente di passaggi lunghi all'attaccante
•
Enfasi su attacchi diretti piuttosto che
combinazioni in zona di attacco
•
Terzini a sostegno delle azioni offensive,
specialmente Danilo e Yarmolenko a destra
•
Rybalka disciplinato mediano unico
garantisce stabilità
•
Veloso giocatore chiave; disponibile
a ricevere e fare passaggi semplici e sicuri
•
Giocatori atletici e di presenza fisica;
rapide transizioni attacco-difesa
•
Pericolosi contropiedi uniti
a gioco di possesso nelle retrovie
•
Forte etica di lavoro, capacità di adattamento
in situazioni di gioco avverse
PROFILI DELLE SQUADRE
63
KAA GENT
JUVENTUS
BELGIO
ITALIA
MODULO
ALLENATORE
MODULO
ALLENATORE
Hein
Vanhaezebrouck
Massimiliano
Allegri
1
13
23
Nato il: 16/02/1964,
Courtrai (BEL)
21
14
10
32
77
Nazionalità: belga
27
LYO
N 1-1
OTTAVI DI FINALE
ZEN
VAL
VAL
P 2-1
P 2-1
LYO
V 1-0
ZEN
V 1-2
WOL
V 2-1
QUARTI DI FINALE
GENT
SEMIFINALI
FINALE
MC
V 1-2
Pres. Min. G
Matz Sels
A
8
720
Rafinha
6
271
13 Stefan Mitrović
7
630
21 Nana Asare
8
720
23 Lasse Nielsen
8
720
55 Rami Gershon
1
90
1
1-15
Minuti
2
16-30 31-45
0
45+
2
5
274 1
10 Renato Neto
8
720
1
14 Sven Kums
8
720 2
2
15 Kenneth Saief
7
355
1
19 Brecht Dejaegere
6
401
32 Thomas Foket
7
549 1
77 Danijel Milićević
8
665 3
Thomas Matton
7
Kalifa Coulibaly
6
34
9
Laurent Depoitre
7
620 1
4
80
26 Benito Raman
27 Moses Simon
5
293
28 Nicklas Pedersen
1
10
Riserve non usate: Uroš Vitas, Erik Johansson, Gustav Wikheim,
Marko Poletanović, Hannes Van der Bruggen e Lucas Deaux
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
64
Max. 596 v Zenit (t)
Min. 359 v Lyon (c)
3
46-60 61-75 76-90
0
1-15
16-30
0
0
1
2
I punti decimali sono arrotondati all'unità
DIFENSORI
PRECISIONE DEI PASSAGGI 85%
1
MGB
MGB
N 0-0
MC
N 1-1
SEV
V 1-0
BAY
P 1-0
3
Max. 88% v Wolfsburg (t)
Min. 81% v Zenit (c)
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 110.753 m
Max. 116.345 m v Wolfsburg (c) | Min. 101.369 m v Lyon (c)
5
13
2
61-75
76-90
90+
Lunghi
70 (14% del totale)
Medi
302 (62%)
Corti
112 (23%)
STATISTICHE GIOCATORI
1 Sven Kums
2 Nana Asare
3 Lasse Nielsen
P
R
%
592
458
455
523
415
397
88
91
87
1 Sven Kums
2 Danijel Milićević
3 Nana Asare
127
74
67
Variazioni di modulo: 1-3-4-3 in casa,
1-4-4-2 in trasferta in base alle situazioni di gioco
•
Con difesa a 3 rapidi passaggi al 1-4-3-2-1; il terzino
destro diviene quarto difensore
•
Tentativo di giocarla da dietro, con il difensore Asare
che sale a centrocampo
•
•
•
PALLE RECUPERATE
Sven Kums
Lasse Nielsen
Renato Neto
Stefan Mitrović
1
1
3
3
Laurent Depoitre
Danijel Milićević
Renato Neto
Brecht Dejaegere
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
60
53
51
51
TT
IP
G
12
12
10
10
5
4
5
3
1
3
0
0
Neto e Kums mediani di ruolo con difesa a 3
Brevi combinazioni attraverso il centrocampo;
esterni di difesa forti in situazioni di 1v1
Pressione immediata sul portatore, formazione del
blocco difensivo quando viene perso il possesso
•
Rapide transizioni difesa-attacco;
improvvisi cambi di ritmo e direzione
•
Gioco molto intenso; variazioni tattiche
attuate efficacemente
•
Buona tecnica, flessibilità e movimento;
eccellente spirito di squadra e forza mentale
8
A
Giorgio Chiellini
750
MEDIE PARTITA
20
TENTATIVI DI GOL 131 (16)
IN PORTA 45 (6)
GOL
SEGNATI
10
CARTELLINI
14 1
Espulsi: Hernanes
540
12 Alex Sandro
5
392
1
15 Andrea Barzagli
8
590
1
19 Leonardo Bonucci
8
750
24 Daniele Rugani
1
26 Stephan Lichtsteiner
6
557 1
33 Patrice Evra
6
492
1-15
Minuti
2
1
2
Max. 55% v Mönchengladbach (c)
Min. 31% v Bayern München (t)
Max. 572 v Sevilla (c)
Min. 243 v Mönchengladbach (t)
MINUTO DEI GOL
1
POSSESSO 43%
PASSAGGI TENTATI 402
(a partita)
6
2
16-30 31-45
0
45+
0
2
3
46-60 61-75 76-90
0
Max. 117.613 m v Sevilla (t) | Min. 105.277 m v Manchester City (t)
PASSAGGI A PARTITA
(nessuna doppia sostituzione)
1-15
6
Sami Khedira
4
303
8
Claudio Marchisio
5
405
10 Paul Pogba
8
750 1
11 Hernanes
5
398
16 Juan Cuadrado
8
467 1
18 Mario Lemina
1
27 Stefano Sturaro
6
430 1
37 Roberto Pereyra
2
61
PRECISIONE DEI PASSAGGI 87%
Max. 92% v Sevilla (c)
Min. 82% v Bayern München (t)
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 113.743 m
SOSTITUZIONI 21/24
0
ZONA POSSESSO
19%
50%
31%
90+
0
16-30
0
1
2
31-45 Intervallo 46-60
7
11
0
61-75
76-90
90+
Lunghi
57 (14% del totale)
Medi
255 (64%)
Corti
89 (22%)
Minuti
2
STATISTICHE GIOCATORI
PASSAGGI*
3
P
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
R
%
1 Leonardo Bonucci
391
356
91
2 Paul Pogba
346
284
82
3 Giorgio Chiellini
335
308
92
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
7
Simone Zaza
2
30
9
Álvaro Morata
8
533 2
1
2
17 Mario Mandžukic
5
341 2
1
21 Paulo Dybala
7
419 1
1 Paul Pogba
80
2 Juan Cuadrado
67
3 Álvaro Morata
46
PALLE RECUPERATE
1 Leonardo Bonucci
56
2 Paul Pogba
36
3 Andrea Barzagli
35
TT
IP
G
Riserve non usatte: Kwadwo Asamoah, Mattia Vitale, Stefano Pellini e
Fabio Morselli
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
1 Álvaro Morata
25
9
2
1 Paul Pogba
25
5
1
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
3 Paulo Dybala
18
5
1
**
FINALE
P 4-2*
STATISTICHE SQUADRA
TIRI’’
*
JUVENTUS
SEMIFINALI
BAY
N 2-2
GIOCATORI
SCHIERATI
ATTACCANTI
Con difesa a quattro, gli esterni di centrocampo
si posizionano come 1-4-2-4 in attacco e 1-4-4-2
in difesa
•
Pres. Min. G
CENTROCAMPISTI
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
•
Gianluigi Buffon
QUARTI DI FINALE
*Tempi supplementari
25 Neto
90+
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
1
PORTIERI
Minuti
PASSAGGI*
1
2
31-45 Intervallo 46-60
TIRI’’
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
SEV
V 2-0
SQUADRA
ZONA POSSESSO
18%
53%
28%
PASSAGGI A PARTITA
0
1
2
3
3
**
PASSAGGI TENTATI 484
(nessuna doppia sostituzione)
ATTACCANTI
*
1
Max. 59% v Zenit (t)
Min. 47% v Lyon (c)
SOSTITUZIONI 22/24
CENTROCAMPISTI
8
Espulsi:
Brecht Dejaegere,
Thomas Foket
MINUTO DEI GOL
0
POSSESSO 53%
18 2
CARTELLINI
(a partita)
DIFENSORI
10
GOL
SEGNATI
18
TENTATIVI DI GOL 84 (11)
IN PORTA 40 (5)
25 Brian Vandenbussche
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
20 Yannick Thoelen
4
OTTAVI DI FINALE
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
PORTIERI
1
FASE A GIRONI
P 1-0
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
SQUADRA
9
Allenatore dal:
16/07/2014
WOL
P 2-3
33
10
21
Partite in UEFA
Champions League: 53
9
3
8
6
Nazionalità: italiana
Allenatore dal:
10/05/2014
FASE A GIRONI
15
26
Nato il: 11/08/1967,
Livorno (ITA)
19
Partite in UEFA
Champions League: 8
1
19
•
Variazioni sul 1-4-4-2 con passaggio a
1-3-5-2 o 1-5-4-1 (a Monaco)
•
Uno o due centrocampisti arretrati; Marchisio
sempre di ruolo
•
Enfasi su difesa arretrata e ben organizzata assistita
dall'eccellente Buffon
•
Uso di passaggi diretti all'attaccante come
modalità offensiva in situazioni di difesa bassa
•
Preferenza per attacchi diretti rispetto a costruzioni
basate sul possesso
•
Pressing aggressivo sul portatore; momenti
di intenso pressing alto
•
Morata, Mandžukić, Dybala in azioni individuali o in
coppia d'attacco
•
Pogba collegamento dinamico tra difesa e attacco;
forza, qualità e gol dal corridoio interno sinistro
•
Gioco molto intenso che richiede condizione atletica e concentrazione massime
•
Forte spirito di squadra, sicurezza, maturità tattica e
adattamento mentale
PROFILI DELLE SQUADRE
65
MANCHESTER CITY FC
PARIS SAINT-GERMAIN
INGHILTERRA
FRANCIA
MODULO
ALLENATORE
MODULO
ALLENATORE
Manuel Pellegrini
Laurent Blanc
1
Nato il: 16/09/1953,
Santiago (CHI)
4
3
30
25
Nazionalità: cilena
Nato il: 19/11/1965,
Alès (FRA)
22
6
8
Partite in UEFA
Champions League: 66
42
16
5
10
JUV
P 1-2
OTTAVI DI FINALE
MGB
SEV
V 1-2
SEV
V 2-1
JUV
V 1-3
MGB
P 1-0
DKV
V 4-2
Allenatore dal/al:
25/06/2013
– 27/06/2016
QUARTI DI FINALE
DKV
V 1-3
PSG
N 0-0
PSG
N 2-2
PARIS
SEMIFINALI
V 1-0
RM
N 0-0
FINALE
RM
Pres. Min.
Joe Hart
G
A
1
9
3
Bacary Sagna
11
909
(a partita)
4
Vincent Kompany
7
363
MINUTO DEI GOL
5
Pablo Zabaleta
3
151
11 Aleksandar Kolarov
6
391
20 Eliaquim Mangala
7
613
22 Gaël Clichy
8
711
26 Martín Demichelis
4
247
30 Nicolás Otamendi
12
939
3
1-15
Minuti
Fernando
8
1
PASSAGGI TENTATI 480
0
45+
1
2
6
46-60 61-75 76-90
1
779
2
Samir Nasri
1
84
10
736
17 Kevin De Bruyne
10
712
18 Fabian Delph
5
115
21 David Silva
8
629
2
1
25 Fernandinho
12 1050 2
3
42 Yaya Touré
10
2
742
1
3
1
ATTACCANTI
10 Sergio Agüero
10
578
3
9
705
2
14 Wilfried Bony
5
279
72 Kelechi Iheanacho
4
73
2
1
1-15
16-30
1
1
2
31-45 Intervallo 46-60
9
13
4
61-75
76-90
90+
2
2
4
STATISTICHE GIOCATORI
PRECISIONE DEI PASSAGGI 86%
Max. 90% v Sevilla (t), Juventus (c)
Min. 83% v PSG (t)
Max. 113.177 m v Real Madrid (c) | Min. 100.010 m v Juventus (c)
Lunghi
56 (12% del totale)
Medi
297 (62%)
Corti
128 (27%)
PASSAGGI*
P
R
%
1 Fernandinho
564
494
88
2 Yaya Touré
503
457
91
3 Bacary Sagna
494
442
89
1 David Silva
161
2 Fernandinho
155
148
PALLE RECUPERATE
1 Nicolás Otamendi
103
2 Fernando
74
3 Fernandinho
73
TT
IP
G
24
6
1
2 Sergio Agüero
23
6
2
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
3 Raheem Sterling
20
11
3
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
Variazioni sul 1-4-2-3-1 con, abitualmente,
Agüero attaccante più avanzato
•
1-4-4-2 arretrato con spazio tra le linee minimo
•
Capaci di dominare il possesso, ma il loro gioco non
si basa su questo
•
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
3 Jesús Navas
•
Uso diversificato delle ali; Silva si accentra Navas
corre lungo-linea per crossare
•
De Bruyne giocatore chiave del contropiede;
capacità individuali, passaggi ben calibrati
A
SHK
CHL
V 2-0
QUARTI DI FINALE
CHL
V 2-1
MC
V 1-2
SEMIFINALI
FINALE
MC
N 2-2
P 1-0
10 900
21
TENTATIVI DI GOL 134 (13)
IN PORTA 55 (6)
2
Thiago Silva
9
810
(a partita)
5
Marquinhos
6
540
MINUTO DEI GOL
17 Maxwell
9
810
19 Serge Aurier
5
409 1
20 Layvin Kurzawa
1
90
23 Gregory van der Wiel
6
375
32 David Luiz
7
630 1
2
1-15
Benjamin Stambouli
2
111
6
Marco Verratti
5
358
1
7
Lucas
9
365 2
1
8
Thiago Motta
9
743
10 767 3
3
14 Blaise Matuidi
9
761
2
25 Adrien Rabiot
7
520 3
27 Javier Pastore
6
97
33 Christopher Nkunku
1
3
Edinson Cavani
10 642 2
1
10 Zlatan Ibrahimović
10 880 5
4
22 Ezequiel Lavezzi
4
85
Buona potenza aerea in attacco e in difesa sui calci
piazzati
29 Jean-Kévin Augustin
1
5
•
Hart portiere attento; buona distribuzione lunga;
scarsa enfasi sulla costruzione da dietro
•
Squadra esperta con mix di energia
e individualità
2
16-30 31-45
0
*
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
**
PASSAGGI TENTATI 722
45+
3
3
4
46-60 61-75 76-90
0
90+
ZONA POSSESSO
18%
57%
26%
I punti decimali sono arrotondati all'unità
Max. 875 v Malmö (c)
Min. 591 v Shakhtar Donetsk (t)
PRECISIONE DEI PASSAGGI 91%
Max. 92% v Chelsea (t)
Min. 89% v Manchester City (c)
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 103.868 m
Max. 112.441 m v Shakhtar Donetsk (c) |
Min. 97.987 m v Manchester City (t)
PASSAGGI A PARTITA
1
16-30
1
0
0
31-45 Intervallo 46-60
10
13
1
61-75
76-90
90+
STATISTICHE GIOCATORI
PASSAGGI*
Lunghi
64 (9% del totale)
Medi
427 (59%)
Corti
230 (32%)
P
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
R
%
1 Thiago Motta
988
927
94
2 Maxwell
652
607
93
3 Thiago Silva
606
583
96
1 Ángel Di María
156
2 Zlatan Ibrahimović
147
3 Maxwell
112
PALLE RECUPERATE
1 Thiago Silva
72
2 Maxwell
56
3 David Luiz
47
TIRI’’
Riserve non usate: Presnel Kimpembe, Hervin Ongenda
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
22 0
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
ATTACCANTI
•
CARTELLINI
POSSESSO 60%
Max. 69% v Malmö (c)
Min. 49% v Shakhtar Donetsk (t)
Minuti
11 Ángel Di María
Difensori centrali forti fisicamente; mediani di fatica
(1 autogol)
18
SOSTITUZIONI 26/30
0
•
2
GOL
SEGNATI
(incluse 3 doppie sostituzioni)
4
9
4
1-15
Minuti
1
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
CENTROCAMPISTI
Sulla trequarti le corse dietro la difesa di Agüero
sono una minaccia
•
Pres. Min. G
DIFENSORI
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
1 Yaya Touré
66
MAL
V 0-5
30 Salvatore Sirigu
90+
Riserve non usate: Pablo Maffeo, Tosin Adarabioyo, Bersant Celina,
George Evans, George Glendon, Manuel García, Brandon Barker
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
**
RM
P 1-0
16 Kevin Trapp
PASSAGGI A PARTITA
TIRI’’
*
RM
N 0-0
PORTIERI
Minuti
10
Raheem Sterling
SHK
V 0-3
SQUADRA
ZONA POSSESSO
25%
56%
19%
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 107.847 m
(inclusa 1 doppia sostituzione)
15 Jesús Navas
7
15 0
Max. 61% v Mönchengladbach (t)
Min. 36% v PSG (t)
Max. 640 v Mönchengladbach (t)
Min. 327 v PSG (t)
4
16-30 31-45
CARTELLINI
POSSESSO 48%
SOSTITUZIONI 33/36
CENTROCAMPISTI
6
1
(2 autogol)
18
GOL
SEGNATI
22
TENTATIVI DI GOL 160 (13)
IN PORTA 51 (4)
DIFENSORI
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
12 1071
13 Willy Caballero
MAL
V 2-0
OTTAVI DI FINALE
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
PORTIERI
1
FASE A GIRONI
P 1-0
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
SQUADRA
7
10
MAN CITY
FASE A GIRONI
17
14
11
Partite in UEFA
Champions League: 46
Allenatore dal/al:
14/06/2013
– 31/05/2016
32
8
25
Nazionalità: francese
17
2
TT
IP
G
1 Zlatan Ibrahimović
42
17
5
2 Ángel Di María
27
12
3
3 Edinson Cavani
15
5
2
•
1-4-3-3 con mediano unico; tre difensori centrali
contro Manchester City (t)
•
Dominio mediante possesso palla, composti sotto
pressione
•
Chiara vocazione offensiva; tecnica eccellente in
tutti i ruoli
•
Costruzione elaborata avviata dai difensori e dal
centrocampista arretrato Motta
•
Raddoppi a centrocampo con Cavani e Di María che
si accentrano; Ibrahimović va in profondità
•
I terzini avanzano a crossare, in particolare Maxwell
a sinistra
•
Ibrahimović guida l'attacco; creatività, visione,
presenza, finalizzazione
•
Pressing energico di Matuidi e Rabiot
a centrocampo dopo perdita possesso
•
Eccellenti qualità di 1v1
dei difensori Thiago e David Luiz
•
Commistione di buone manovre combinate e
pericolosi contropiedi diretti
PROFILI DELLE SQUADRE
67
PSV EINDHOVEN
REAL MADRID CF
PAESI BASSI
SPAGNA
MODULO
ALLENATORE
MODULO
ALLENATORE
Phillip Cocu
Zinédine Zidane
1
Nato il: 29/10/1970,
Eindhoven (NED)
5
4
3
6
Nazionalità: olandese
29
11
Partite in UEFA
Champions League: 8
Nato il: 23/06/1972, Marsiglia
(FRA)
Nazionalità: francese
Partite in UEFA
Champions League: 7
Allenatore dal:
04/01/2016
20
18
19
9
Allenatore dal:
01/07/2013
FASE A GIRONI
MU
V 2-1
OTTAVI DI FINALE
CSKA
P 3-2
WOL
WOL
P 2-0
V 2-0
MU
CSKA
N 0-0
ATL
V 2-1
SQUADRA
Pres. Min. G
A
Jeroen Zoet
8
750
2
Nicolas Isimat-Mirin
5
280
(a partita)
3
Héctor Moreno
8
750 1
MINUTO DEI GOL
4
Santiago Arias
6
560
5
Jeffrey Bruma
8
750
14 Simon Poulsen
2
87
15 Jetro Willems
2
165
20 Joshua Brenet
7
572
30 Jordy De Wijs
1
16
0
1-15
Minuti
0
16-30 31-45
8
POSSESSO 49%
Max. 61% v CSKA Moskva(t)
Min. 38% v Manchester United (c)
22 2
Espulsi:
Santiago Arias, Gastón Pereiro
45+
3
PASSAGGI TENTATI 434
1
3
46-60 61-75 76-90
0
90+
1
1-15
16-30
0
0
1
31-45 Intervallo 46-60
Davy Pröpper
8
750 1
8
Stijn Schaars
1
18
10 Adam Maher
3
253
8
9
PRECISIONE DEI PASSAGGI 84%
Max. 88% v Wolfsburg (t)
Min. 79% v Manchester United (c)
18 Andrés Guardado
7
627
23 Rai Vloet
1
1
28 Marco van Ginkel
2
210
29 Jorrit Hendrix
7
434
1
1
ATTACCANTI
7
Gastón Pereiro
6
254
9
Luuk de Jong
6
559 2
11 Luciano Narsingh
7
438 1
16 Maxime Lestienne
4
200 2
19 Jürgen Locadia
8
539 1
27 Steven Bergwijn
1
6
1
2
1
PASSAGGI*
61-75
76-90
90+
Lunghi
73 (17% del totale)
Medi
261 (60%)
Corti
100 (23%)
Riserve non usate: Suently Alberto, Florian Jozefzoon
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
P
R
%
1 Héctor Moreno
429
380
89
2 Jeffrey Bruma
392
349
89
2 Andrés Guardado
378
320
85
1 Davy Pröpper
70
2 Andrés Guardado
68
3 Jürgen Locadia
56
MAL
ROM
V 8-0
11
QUARTI DI FINALE
ROM
V 0-2
WOL
V 2-0
P 2-0
12
8
7
9
REAL MADRID
SEMIFINALI
WOL
V 3-0
MC
N 0-0
1
3 Luuk de Jong
9
5
2
9
758
Sergio Ramos
10 899 1
6
Nacho
5
•
6
3
1-15
Minuti
Max. 838 v Malmö (t)
Min. 484 v PSG (t)
2
16-30 31-45
0
45+
7
6
46-60 61-75 76-90
MC
ATL
V 1-0
N 1-1*
682 1
1
17 Álvaro Arbeloa
2
180
23 Danilo
7
576
1
Minuti
12 995
1
STATISTICHE GIOCATORI
0
16-30
4
2
38
3
ATTACCANTI
7
Cristiano Ronaldo
12 1109 16 4
9
Karim Benzema
9
603 4
4
31-45 Intervallo 46-60
PASSAGGI*
340 1
PRECISIONE DEI PASSAGGI 90%
Max. 93% v Malmö (c)
Min. 85% v PSG (t)
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 106.963 m
Max. 112.691 m v Man. City (t) | Min. 99.263 m v Atlético (finale)
90+
(incluse 3 doppie sostituzioni)
0
265 1
0
ZONA POSSESSO
22%
56%
22%
PASSAGGI A PARTITA
8
Toni Kroos
4
SOSTITUZIONI 36/39
1-15
POSSESSO 54%
Max. 69% v Malmö (t)
Min. 41% v PSG (c)
PASSAGGI TENTATI 623
15 Dani Carvajal
11 710
Buon uso della larghezza con gli esterni di
centrocampo e buon supporto dei terzini
24 0
2
22 Isco
•
CARTELLINI
MINUTO DEI GOL
358 1
3
Preferenza per la costruzione paziente da dietro
attraverso il centrocampo
(1 autogol)
28
11 910
8
Guardado regista fondamentale
schierato mediano singolo
GOL
SEGNATI
12 Marcelo
12 904 1
13
12
1
61-75
76-90
90+
P
Lunghi
64 (10% del totale)
Medi
386 (62%)
Corti
174 (28%)
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
R
%
1 Toni Kroos
1007 952
95
2 Luka Modrić
801
739
92
3 Casemiro
662
612
92
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
1 Toni Kroos
228
2 Isco
209
3 Luka Modrić
171
• 1-4-3-3 con mediano singolo
e chiara filosofia offensiva
• Enfasi su combinazioni di gioco fluide
per arrivare in avanti
• Impressionante potenziale offensivo: Bale,
Benzema, Ronaldo
• Equilibrio tra qualità difensiva/creativa
a centrocampo (Casemiro, Kroos, Modrić)
• Terzini pronti a sostenere gli attacchi nel
terzo finale fornendo cross
• Difensori forti fisicamente; potenza aerea,
distribuzione verso centrocampo
Uso occasionale di difesa a 3 (ad es.
v Atlético a Madrid) nel modulo 1-5-3-2
11 Gareth Bale
8
643
3
PALLE RECUPERATE
Squadra potente e atletica con buon ritmo
e capacità di sostenere gioco intenso
18 Lucas Vázquez
7
330
2
1 Sergio Ramos
93
20 Jesé
9
339 1
1 Casemiro
93
3 Pepe
77
• Pressing alto per recuperare possesso e
consentire ai terzini di rientrare
• Efficace miscela di manovre elaborate e
passaggi diretti ai tre veloci attaccanti
Forte etica di squadra, determinazione,
concentrazione e adattamento mentale
1
Pepe
21 Denis Cheryshev
•
4
4
19 Luka Modrić
•
TENTATIVI DI GOL 272 (21)
IN PORTA 94 (7)
CENTROCAMPISTI
Buon lavoro di Zoet come
efficace portiere-libero dietro la difesa
Ben organizzati e tatticamente flessibili, tecnica,
potenza aerea e schemi su calci piazzati
6
3
8
•
11
438
11 925
52
13
7
16 Mateo Kovačić
55
2 Jürgen Locadia
Raphaël Varane
22
(a partita)
14 Casemiro
2 Santiago Arias
1 Davy Pröpper
2
FINALE
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
180
Difesa compatta ed efficiente; i laterali di
centrocampo arretrano a formare un 1-4-1-4-1
3 Héctor Moreno
G
2
•
•
A
11 1020
5
67
IP
Keylor Navas
10 James Rodríguez
1 Jeffrey Bruma
TT
Pres. Min. G
1-4-3-3 con occasionale passaggio a 1-4-4-2
•
PALLE RECUPERATE
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
19
*Vittoria 5-3
ai rigori
•
•
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
TIRI’’
SHK
V 3-4
DIFENSORI
Max. 114.202 m v Atlético Madrid (t) | Min. 103.765 m v CSKA Moskva
(c)
1
STATISTICHE GIOCATORI
2
PSG
V 1-0
31 Rubén Yáñez
Minuti
6
PSG
N 0-0
13 Kiko Casilla
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 108.662 m
(inclusa 1 doppia sostituzione)
1
MAL
V 0-2
PORTIERI
PASSAGGI A PARTITA
0
OTTAVI DI FINALE
SQUADRA
ZONA POSSESSO
17%
52%
32%
I punti decimali sono arrotondati all'unità
SOSTITUZIONI 20/24
CENTROCAMPISTI
68
MEDIE PARTITA
CARTELLINI
1
4
14
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta; grigio = finale
Max. 625 v CSKA Moskva (t)
Min. 269 v Manchester United (c)
0
FASE A GIRONI
SHK
GOL
SEGNATI
22
TENTATIVI DI GOL 71 (9)
IN PORTA 28 (4)
DIFENSORI
**
FINALE
V 4-0
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
22 Remko Pasveer
*
PSV
SEMIFINALI
*Sconfitta 8-7
ai rigori
PORTIERI
1
QUARTI DI FINALE
N 0-0*
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
15
Rafael Benitez è stato l'allenatore
durante la fase a gironi
ATL
N 0-0
1
3
TIRI’’
Riserve non usate: Marcos Llorente, Borja Mayoral
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
*
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
**
TT
IP
G
1 Cristiano Ronaldo
94
40
16
2 Gareth Bale
28
5
0
3 Karim Benzema
27
14
4
• Modrić regista; comodo in possesso,
buoni passaggi ad aprire il gioco
• Squadra tecnicamente matura; forte in
profondità; mentalità vincente
PROFILI DELLE SQUADRE
69
AS ROMA
VFL WOLFSBURG
ITALIA
GERMANIA
MODULO
ALLENATORE
MODULO
ALLENATORE
Luciano Spalletti
Dieter Hecking
25
Nato il: 07/03/1959, Certaldo
(ITA)
Nazionalità: italiana
Partite in UEFA
Champions League: 51
Allenatore dal:
13/01/2016
24
44
2
15
Nato il: 12/09/1964,
Castrop-Rauxel (GER)
3
16
BAR
N 1-1
OTTAVI DI FINALE
BATE
P 3-2
LEV
LEV
N 4-4
V 3-2
BAR
BATE
P 6-1
RM
N 0-0
QUARTI DI FINALE
ROMA
SEMIFINALI
FINALE
Pres. Min. G
25 Wojciech Szczęsny
8
680
26 Morgan De Sanctis
1
40
A
CSKA
V 1-0
2
Antonio Rüdiger
6
540
3
Lucas Digne
8
720
13 Maicon
3
114
35 Vasilis Torosidis
4
154 1
44 Kostas Manolas
8
720
87 Ervin Zukanovic
1
90
Radja Nainggolan
7
585
7
570 2
16 Daniele De Rossi
6
463 2
20 Seydou Keita
3
266
21 William Vainqueur
4
193
24 Alessandro Florenzi
8
646 1
48 Salih Uçan
2
22
1
Max. 615 v BATE (t)
Min. 228 v Barcelona (c)
1-15
Minuti
2
2
16-30 31-45
0
45+
1
2
2
46-60 61-75 76-90
1
MU
P 2-1
PSV
PSV
V 2-0
1
1
7
Juan Manuel Iturbe
6
181
8
Diego Perotti
2
180
9
Edin Džeko
7
481 2
10 Francesco Totti
2
19
P 2-0
CSKA
MU
V 0-2
11 Mohamed Salah
7
543 1
14 Iago Falqué
5
333 1
22 Stephan El Shaarawy
2
138
GNT
V 3-2
10
11
QUARTI DI FINALE
GNT
V 2-3
RM
V 1-0
WOLFSBURG
SEMIFINALI
FINALE
RM
V 2-0
P 3-0
27 Gervinho
3
243 1
92 Edoardo Soleri
1
1
0
0
1-15
16-30
1
3
31-45 Intervallo 46-60
5
9
61-75
76-90
1
90+
233 (59%)
Corti
103 (26%)
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
P
R
%
1 Miralem Pjanić
353
310
88
2 Kostas Manolas
280
252
90
3 Radja Nainggolan
262
221
84
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
1
58 (15% del totale)
Medi
6
2
1 Edin Džeko
14
6
2
3 Radja Nainggolan
14
6
0
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
25 Naldo
8
720 2
31 Robin Knoche
2
180
34 Ricardo Rodríguez
9
736 1
1
Minuti
STATISTICHE GIOCATORI
1
656 3
2
627
1
16 Bruno Henrique
2
153
1
22 Luiz Gustavo
7
630
23 Josuha Guilavogui
9
689
27 Maximilian Arnold
10 712 1
•
•
Il portiere Szczęsny è rapido a coprire l'area dietro la
linea difensiva
4
90
11 Max Kruse
9
684 2
12 Bas Dost
6
370 1
17 André Schürrle
10 598 2
32 Leandro Putaro
Forte spirito collettivo, atleticità, ritmo
e adattamento mentale
1
1
16-30 31-45
0
45+
4
2
2
46-60 61-75 76-90
0
1-15
1
1
1
16-30
1
1
0
31-45 Intervallo 46-60
8
16
2
61-75
76-90
90+
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 111.880 m
Max. 118.872 m v Gent (t) | Min. 105.667 m v PSV (c)
Lunghi
76 (16% del totale)
Medi
290 (62%)
Corti
102 (22%)
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
PASSAGGI*
P
R
%
1 Dante
468
404
86
2 Luiz Gustavo
383
356
93
3 Ricardo Rodríguez
381
343
90
1 Max Kruse
83
2 Julian Draxler
79
3 Christian Träsch
70
PALLE RECUPERATE
1 Dante
77
2 Ricardo Rodríguez
51
3 Christian Träsch
48
TT
IP
G
Riserve non usate: Carlos Ascues, Paul Seguin, Francisco Rodriguez,
Ismail Azzaoui
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
1 André Schürrle
20
7
2
2 Max Kruse
15
7
2
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
3 Julian Draxler
13
8
3
**
PRECISIONE DEI PASSAGGI 85%
Max. 90% v CSKA Moskva (c)
Min. 81% v Gent (t)
PASSAGGI A PARTITA
TIRI’’
*
ZONA POSSESSO
17%
53%
30%
90+
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
ATTACCANTI
Nicklas Bendtner
2
SOSTITUZIONI 29/30
0
CENTROCAMPISTI
3
3
(incluse 2 doppie sostituzioni)
8
Terzini pronti a sostenere gli attacchi;
ma politica di minimo rischio
14
157
9
•
1 Miralem Pjanić
810
4
15 Christian Träsch
Attaccanti industriosi sono prima linea di difesa;
pressing da metà campo
G
9
24 Sebastian Jung
10 Julian Draxler
•
IP
18 Dante
2
1-15
Minuti
Modulo con doppio mediano (1-4-2-3-1) a
Barcellona e Madrid
65
TT
102
•
3 Radja Nainggolan
48
176
2
1
Rapide transizioni in un blocco difensivo compatto
3 Radja Nainggolan
5
2
Il centrocampo lavora duro e si spinge nel terzo
finale, non esitando a tirare
Max. 680 v CSKA Moskva (c)
Min. 382 v Manchester United (c)
Timm Klose
477 1
•
53
1
POSSESSO 48%
Max. 58% v CSKA Moskva (c)
Min. 42% v Real Madrid (c)
PASSAGGI TENTATI 467
Marcel Schäfer
433 1
•
18 0
5
8
Rapide transizioni dopo recupero possesso;
verticalizzazioni agli attaccanti
CARTELLINI
4
8
•
(1 autogol)
15
MINUTO DEI GOL
Vieirinha
Comodi senza palla; possesso non è priorità
GOL
SEGNATI
(a partita)
Daniel Caligiuri
•
22
TENTATIVI DI GOL 126 (13)
IN PORTA 48 (5)
8
70
2 Alessandro Florenzi
180
7
2 Mohamed Salah
65
2
1-4-3-3 con mediano singolo nel modulo di base
100
1 Kostas Manolas
720
•
1 Miralem Pjanić
PALLE RECUPERATE
8
DIFENSORI
Minuti
TIRI’’
Riserve non usate: Leandro Castán
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
4
Diego Benaglio
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
35 Niklas Klinger
Max. 114.506 m v BATE (t) | Min. 100.417 m v Barcelona (c)
Lunghi
A
20 Max Grün
PASSAGGI A PARTITA
PASSAGGI*
1
1
PRECISIONE DEI PASSAGGI 83%
Max. 87% v Real Madrid (t)
Min. 75% v Leverkusen (c)
Pres. Min. G
PORTIERI
90+
STATISTICHE GIOCATORI
1
SQUADRA
ZONA POSSESSO
20%
48%
32%
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 107.483 m
SOSTITUZIONI 23/24
ATTACCANTI
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
OTTAVI DI FINALE
28 Koen Casteels
PASSAGGI TENTATI 393
MINUTO DEI GOL
1
Max. 57% v BATE (t)
Min. 31% v Barcelona (c)
10 0
CARTELLINI
(a partita)
2
POSSESSO 44%
(nessuna doppia sostituzione)
15 Miralem Pjanić
70
11
GOL
SEGNATI
24
TENTATIVI DI GOL 110 (14)
IN PORTA 43 (5)
CENTROCAMPISTI
**
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
DIFENSORI
*
17
34
27
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
PORTIERI
4
FASE A GIRONI
P 2-0
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
SQUADRA
23
Allenatore dal:
22/12/2012
RM
P 0-2
18
22
Partite in UEFA
Champions League: 10
22
9
Rudi García era l'allenatore
durante la fase a gironi
FASE A GIRONI
8
Nazionalità: tedesca
4
11
1
25
•
Commistione tra 1-4-3-3 e 1-4-1-4-1 (ma
centrocampo non in linea)
•
I centrocampisti laterali si accentrano per sostenere
l'attaccante; i terzini avanzano
•
Abili a uscire dalla difesa; uso di contrattacchi diretti
quando sotto pressione
•
Uso eccellente delle ali; creano superiorità e
forniscono cross e passaggi dal fondo
•
Occasionalmente pressing alto, generalmente
pressing intenso da metà campo
•
Difensori forti ; abilità aerea sui calci piazzati in
attacco e difesa
•
Drexler catalizzatore; qualità individuali, importante
in attacco e difesa
•
Schürrle guida dell'attacco, principale ricercato
per rapidi contropiedi
•
Buon gioco sul secondo tocco dei centrocampisti
che offrono rapida assistenza
•
Forte senso del lavoro; capacità di dettare il
ritmo; convinzione nella filosofia di gioco
PROFILI DELLE SQUADRE
71
FC ZENIT
I giocatori del Mönchengladbach
salutano i propri tifosi
RUSSIA
MODULO
ALLENATORE
André Villas-Boas
1
Nato il: 17/10/1977,
Porto (POR)
24
2
6
21
Nazionalità: portoghese
7
22
Allenatore dal/al:
18/03/2014 – 24/05/2016
VAL
V 2-3
OTTAVI DI FINALE
GNT
LYO
V 2-1
LYO
V 3-1
V 0-2
VAL
GNT
V 2-0
BEN
P 2-1
17
10
Partite in UEFA
Champions League: 21
FASE A GIRONI
4
28
QUARTI DI FINALE
ZENIT
SEMIFINALI
FINALE
BEN
P 1-0
P 1-2
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
SQUADRA
Pres. Min. G
A
PORTIERI
1
Yuri Lodygin
6
540
41 Mikhail Kerzhakov
2
180
GIOCATORI
SCHIERATI
24
TENTATIVI DI GOL 84 (11)
IN PORTA 37 (5)
DIFENSORI
2
Aleksandr Anyukov
7
575
(a partita)
4
Domenico Criscito
6
523
MINUTO DEI GOL
6
Nicolas Lombaerts
8
692
13 Luís Neto
7
403
19 Igor Smolnikov
5
273
24 Ezequiel Garay
6
540
3
1-15
Minuti
1
Aleksandr Ryazantsev
5
8
Maurício
77
2
85
10 Danny
8
716 1
14 Artur Yusupov
6
166
17 Oleg Shatov
7
486 2
20 Viktor Fayzulin
1
31
21 Javi García
6
520
28 Axel Witsel
7
630 1
79 Konstantin Troyanov
1
4
81 Yuri Zhirkov
2
99
94 Aleksei Evseev
1
4
27 2
Espulsi: Aleksandr
Anyukov, Domenico Criscito
Max. 53% v Benfica (c)
Min. 38% v Lyon (t)
PASSAGGI TENTATI 364
0
45+
2
4
2
46-60 61-75 76-90
0
7
Hulk
7
9
Aleksandr Kokorin
630 4
2
74
22 Artem Dzyuba
8
633 6
70 Dmitri Bogaev
1
92 Pavel Dolgov
1
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
PRECISIONE DEI PASSAGGI 83%
Max. 86% v Valencia (c)
Min. 78% v Lyon (t)
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 110.187 m
Max. 113.176 m v Benfica (c) | Min. 105.469 m v Lyon (t)
90+
PASSAGGI A PARTITA
0
0
1-15
16-30
0
0
3
31-45 Intervallo 46-60
3
8
13
0
61-75
76-90
90+
1
4
STATISTICHE GIOCATORI
Lunghi
59 (16% del totale)
Medi
208 (57%)
Corti
97 (27%)
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
PASSAGGI*
P
R
%
1 Danny
417
332
80
2 Axel Witsel
322
295
92
3 Nicolas Lombaerts
244
221
91
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
1 Danny
103
2 Hulk
72
3 Axel Witsel
55
PALLE RECUPERATE
2
1 Nicolas Lombaerts
63
8
2 Ezequiel Garay
51
29
3 Domenico Criscito
47
TIRI’’
Riserve non usate: Andrei Ivanov, Ilya Zuev
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
ZONA POSSESSO
17%
54%
29%
Minuti
2
ATTACCANTI
72
CARTELLINI
POSSESSO 44%
(inclusa 1 doppia sostituzione)
5
**
14
Max. 467 v Gent (t)
Min. 262 v Benfica (t)
2
16-30 31-45
GOL
SEGNATI
SOSTITUZIONI 24/24
CENTROCAMPISTI
*
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
TT
IP
G
1 Hulk
25
10
4
2 Artem Dzyuba
18
9
6
3 Axel Witsel
11
6
1
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
•
1-4-2-3-1 con Witsel il più avventuroso dei due
mediani
•
Passaggio a difesa a 3 per rispecchiare il modulo
avversario a Gent
•
Linea difensiva alta con due difensori centrali forti
sulle palle alte e nell'1v1
•
Danny elemento mobile creativo attivo dietro la
punta
•
Hulk presenza influente in attacco;
eccezionali calci piazzati, tiro dalla distanza
•
Supporto da vicino agli attaccanti per lasciare
lo spazio ai terzini (specialmente a destra)
•
Costruzione da dietro, ma non gioco di
possesso, piuttosto di rapidi contropiedi
•
Dzyuba forte attaccante; lavoratore e dominatore
aereo
•
Frequenti cambi di posizione
nella trequarti
•
Tatticamente ben organizzati; forte etica
di squadra; veloci transizioni attacco-difesa
PROFILI
DELLE
SQUADRE:
INCLUSE
NELLA FASE
A GIRONI
Lo scarso possesso si è
rivelato un problema per
la maggior parte delle
squadre eliminate nella
fase a gironi.
Tra i sedici eliminati della fase a gironi ci sono
due vincitori della UEFA Champions League e
tre secondi arrivati. Mentre l'eliminazione del
Manchester United FC è imputabile al misero
raccolto di un solo punto in tre partite fuori
casa, il FC Porto è entrato a far parte di quei
club che non ce l'hanno fatta nonostante un
punteggio finale a due cifre. La qualificazione
del club portoghese sembrava al sicuro dopo
tre vittorie e un pareggio nelle prime quattro
gare, ma le due sconfitte consecutive per 0-2
contro il FC Dynamo Kyiv gli hanno negato il
secondo posto, proprio dietro agli ucraini. Il
Porto è stata la sola squadra a mancare la
qualificazione nonostante i 10 punti
conquistati, mentre per l'AS Roma è stata
sufficiente una sola vittoria e sei punti per
raggiungere il turno successivo.
Tra i sedici club eliminati si contano
squadre con stili di gioco basati sul possesso
come il FC Shakhtar Donetsk, il Sevilla FC, il
Valencia CF, l'Olympique Lyonnais e, in
particolare, il Manchester United, che ha
registrato un possesso del 67% nelle due
partite contro il PFC CSKA Moskva. Così come i
campioni di Russia anche altre squadre non
hanno avuto molto la palla tra i piedi, ad
esempio FC Astana, FC BATE Borisov, Maccabi
Tel Aviv FC e Malmö FF, che, ironicamente, ha
avuto un possesso palla superiore al 40% solo
nella sconfitta per 8-0 contro il Real Madrid CF.
Quest'ultima partita ha registrato il numero di
passaggi in una singola gara di gran lunga più
alto del torneo (478) rispetto a una media
inferiore ai 300 nelle altre partite. Durante la
gara in trasferta contro il FC Bayern München, il
GNK Dinamo Zagreb ha mantenuto il possesso
della palla per poco meno di 19 minuti.
Lo scarso possesso si è spesso
trasformato in scarsa capacità di conclusione.
Nella stagione 2014/2015, l'incapacità di
andare in rete è stata la semplice spiegazione
per la stragrande maggioranza delle
eliminazioni nella fase a gironi.
Questa tendenza si è attenuata nel
2015/2016, quando Sevilla FC and VfL
Borussia Mönchengladbach, per esempio,
hanno segnato più gol della Juventus, che le
ha precedute nel gruppo D; il FC Porto ha
segnato più del FC Dynamo Kyiv nel gruppo G
e, nel gruppo E, il Bayer 04 Leverkusen è
andato a segno più dell'AS Roma.
Le 96 partite della fase a gironi hanno
prodotto, in media, 13,69 tentativi di gol per
partita, 5,05 (37%) sono andati a segno.
Tra le sedici squadre eliminate, cinque sono
andate sopra la media: Olympique Lyonnais
(18,17), Bayer 04 Leverkusen (16,33),
Galatasaray AŞ e Porto (14,83 a testa) e
Mönchengladbach (14,5).
In quanto a precisione invece, solo Leverkusen
(43%), Manchester United (42%), BATE
(40%) e Malmö (39%) hanno superato la
media, mentre Sevilla, Dinamo Zagreb,
Valencia e Lyon hanno diretto verso lo
specchio della porta il 30% o meno dei loro
tiri e il fanalino di coda Maccabi Tel Aviv solo
il 23%.
PROFILI DELLE SQUADRE
73
FC ASTANA
FC BATE BORISOV
KAZAKISTAN
BIELORUSSIA
MODULO
ALLENATORE
MODULO
ALLENATORE
Stanimir Stoilov
Aleksandr
Yermakovich
1
Nato il: 13/02/1967,
Haskovo (BUL)
33
44
5
6
Nazionalità: bulgara
Nato il: 21/01/1975,
Luninets (BLR)
88
22
Partite in UEFA
Champions League: 12
77
23
8
33
BEN
P 2-0
OTTAVI DI FINALE
GAL
N 2-2
ATL
ATL
P 4-0
N 0-0
BEN
13
QUARTI DI FINALE
SEMIFINALI
BATE
FINALE
Pres. Min. G
A
LEV
N 1-1
P 4-1
Nenad Erić
6
540
(2 autogol)
2
Yeldos Akhmetov
1
90
5
Marin Aničić
5
450 1
12 Igor Pikalkin
1
26
15 Abzal Beysebekov
3
100
28 Birzhan Kulbekov
1
10
33 Branko Ilić
6
540
44 Evgeni Postnikov
6
540
77 Dmitri Shomko
5
450
6
Nemanja Maksimović
5
450
8
Georgi Zhukov
6
260
10 Foxi Kéthévoama
6
513
11 Serikzhan Muzhikov
5
347
20 Zhakyp Kozhamberdy
1
7
24 Denys Dedechko
3
92
88 Roger Cañas
5
450
0
1-15
Minuti
12 0
CARTELLINI
PASSAGGI TENTATI 352
Aleksei Schetkin
5
142
17 Tanat Nuserbayev
2
28
22 Baurzhan Dzholchiyev
4
265
23 Patrick Twumasi
2
180 2
89 Junior Kabananga
6
463
Max. 506 v Galatasaray (c)
Min. 284 v Atlético (c)
1
1
16-30 31-45
0
45+
0
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
2
46-60 61-75 76-90
OTTAVI DI FINALE
ROM
V 3-2
BAR
BAR
P 0-2
0
P 3-0
LEV
QUARTI DI FINALE
SEMIFINALI
FINALE
ROM
N 1-1
PRECISIONE DEI PASSAGGI 79%
16 Sergei Chernik
N 0-0
Max. 111.946 m v Galatasaray (c) | Min. 106.831 m v Benfica (t)
0
0
1-15
16-30
0
0
0
31-45 Intervallo 46-60
4
13
1
61-75
76-90
90+
61 (18% del totale)
203 (58%)
Corti
88 (25%)
Minuti
1
PASSAGGI*
3
Vitali Gaiduchik
2
180
(a partita)
4
Kaspars Dubra
3
214
MINUTO DEI GOL
15 Maksim Zhavnerchik
2
180
19 Nemanja Milunović
6
540 1
25 Filip Mladenović
6
540 2
33 Denis Polyakov
6
506
4
1-15
Minuti
5
Evgeni Yablonski
5
7
Aleksandr Karnitski
4
86
8
Aleksandr Volodko
5
299
9
Ilya Aleksievich
0
385
1
90
10 Nemanja Nikolić
5
265
17 Aleksei Rios
3
62
1-15
1
276
241
87
2 Evgeni Postnikov
222
196
88
22 Igor Stasevich
5
450 1
1
3 Marin Aničić
200
177
89
42 Maksim Volodko
6
312
1
55 Dmitri Baga
1
60
81 Aleksandr Hleb
5
241
13 Nikolai Signevich
3
259
18 Dmitri Mozolevski
4
221
62 Mikhail Gordeichuk
6
510 1
2 Dmitri Shomko
40
3 Roger Cañas
37
1 Evgeni Postnikov
53
2 Roger Cañas
40
3 Dmitri Shomko
37
TT
IP
G
1 Foxi Kéthévoama
17
7
0
2 Junior Kabananga
12
4
0
3 Patrick Twumasi
9
3
2
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
PASSAGGI TENTATI 302
Max. 357 v Roma (t)
Min. 263 v Leverkusen (c)
0
16-30 31-45
0
45+
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
*
**
0
0
46-60 61-75 76-90
0
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 115.159 m
Max. 121.900 m v Roma (c) | Min. 112.154 m v Leverkusen (t)
90+
PASSAGGI A PARTITA
1
16-30
0
1
3
31-45 Intervallo 46-60
6
7
0
61-75
76-90
90+
Lunghi
57 (19% del totale)
Medi
155 (51%)
Corti
90 (30%)
STATISTICHE GIOCATORI
PASSAGGI*
P
R
%
1 Nemanja Milunović
190
151
79
2 Denis Polyakov
166
131
79
3 Filip Mladenović
161
127
79
1
1 Igor Stasevich
33
2 Filip Mladenović
24
3 Mikhail Gordeichuk
21
PALLE RECUPERATE
1 Nemanja Milunović
53
2 Denis Polyakov
52
3 Filip Mladenović
49
TIRI’’
Riserve non usate: Edgar Olekhnovich e Aleksandar Jevtić
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
0
PRECISIONE DEI PASSAGGI 72%
Max. 80% v Roma (t)
Min. 65% v Barcelona (t)
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
ATTACCANTI
Patrick Twumasi capocannoniere per l'Astana con
due gol
18 0
CARTELLINI
ZONA POSSESSO
14%
48%
38%
Minuti
1
1 Roger Cañas
47
Max. 50% v Roma (t)
Min. 31% v Barcelona (t)
(nessuna doppia sostituzione)
%
1 Foxi Kéthévoama
POSSESSO 39%
SOSTITUZIONI 18/18
R
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
1
5
GOL
SEGNATI
20
TENTATIVI DI GOL 40 (7)
IN PORTA 16 (3)
P
PALLE RECUPERATE
2
540
CENTROCAMPISTI
STATISTICHE GIOCATORI
1
6
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
DIFENSORI
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 109.038 m
Medi
A
34 Artem Soroko
Max. 87% v Galatasaray (t)
Min. 70% v Atlético (c)
Lunghi
Pres. Min. G
PORTIERI
90+
(nessuna doppia sostituzione)
1
SQUADRA
ZONA POSSESSO
18%
53%
29%
PASSAGGI A PARTITA
TIRI’’
Riserve non usate: nessuna
Pres. = presenze; Min. = minuti giocati; G = gol; A = assist
1
SOSTITUZIONI 18/18
ATTACCANTI
74
Max. 50% v Galatasaray (c)
Min. 39% v Atlético (t)
MINUTO DEI GOL
CENTROCAMPISTI
**
POSSESSO 43%
(a partita)
DIFENSORI
*
5
GOL
SEGNATI
21
TENTATIVI DI GOL 77 (13)
IN PORTA 25 (5)
85 Vladimir Loginovski
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
40 Mikhail Golubnichi
9
FASE A GIRONI
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
PORTIERI
1
62
Allenatore dal:
01/10/2013
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
SQUADRA
81
Partite in UEFA
Champions League: 12
GAL
N 2-2
25
10
22
ASTANA
FASE A GIRONI
19
5
Nazionalità: bielorussa
89
Allenatore dal:
22/06/2014
16
15
TT
IP
G
1 Igor Stasevich
8
3
1
2 Mikhail Gordeichuk
6
5
1
3 Filip Mladenović
5
4
2
3 Nikolai Signevich
5
2
0
Il difensore del BATE Nemanja Milunović
PROFILI DELLE SQUADRE
75
PFC CSKA MOSKVA
GNK DINAMO ZAGREB
RUSSIA
CROAZIA
MODULO
ALLENATORE
Leonid Slutski
MODULO
ALLENATORE
Zoran Mamić
35
2
Nato il: 04/05/1971,
Volgograd (RUS)
24
4
3
Nazionalità: russa
25
WOL
P 1-0
OTTAVI DI FINALE
PSV
V 3-2
MU
MU
N 1-1
P 1-0
WOL
88
Pres. Min. G
QUARTI DI FINALE
CSKA
SEMIFINALI
FINALE
FASE A GIRONI
ARS
P 2-1
V 2-1
A
Sergei Chepchugov
6
540
2
Mário Fernandes
5
450
4
Sergei Ignashevich
6
495 1
5
Viktor Vasin
1
45
6
Aleksei Berezutski
5
409
14 Kirill Nababkin
2
165
24 Vasili Berezutski
2
131
42 Georgi Schennikov
4
360
1
3
Pontus Wernbloom
6
540
Zoran Tošić
6
491
10 Alan Dzagoev
6
532
19 Aleksandrs Cauna
2
93
23 Georgi Milanov
4
215
25 Roman Eremenko
3
197
60 Aleksandr Golovin
1
14
66 Bibras Natcho
5
292
ATTACCANTI
Kirill Panchenko
4
13
18 Ahmed Musa
6
540 1
88 Seydou Doumbia
6
420 3
POSSESSO 41%
Max. 46% v Wolfsburg (c)
Min. 33% v Manchester United (t)
10
CARTELLINI
PASSAGGI TENTATI 400
(a partita)
Max. 500 v Wolfsburg (t)
Min. 291 v Manchester United (c)
2
1-15
Minuti
1
1
16-30 31-45
0
45+
0
0
1
46-60 61-75 76-90
Riserve non usate: nessuna
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
76
OLY
OLY
P 0-1
P 2-1
ARS
30
2
11
20
QUARTI DI FINALE
DINAMO ZAGREB
SEMIFINALI
FINALE
BAY
P 3-0
0
1
PRECISIONE DEI PASSAGGI 80%
Max. 88% v Wolfsburg (t)
Min. 69% v Manchester United (t)
(inclusa 1 doppia sostituzione)
P 0-2
0
1-15
16-30
1
1
1
31-45 Intervallo 46-60
4
6
61-75
76-90
6
Max. 118.181 m v Wolfsburg (t) | Min. 101.140 m v PSV (t)
1
90+
57 (14% del totale)
Medi
226 (57%)
Corti
117 (29%)
STATISTICHE GIOCATORI
PASSAGGI*
1
6
Ivo Pinto
270
22 Leonardo Sigali
4
280
26 Filip Benković
2
47
77 Alexandru Matel
4
360
87 Jérémy Taravel
6
540
3
Mario Musa
1
2
8
Domagoj Antolić
6
510
10 Paulo Machado
6
431
13 Gonçalo Santos
5
405
16 Arijan Ademi
2
180
18 Domagoj Pavičić
1
9
R
%
1 Alan Dzagoev
294
242
82
2 Sergei Ignashevich
269
222
83
19 Josip Pivarić
5
3 Pontus Wernbloom
247
187
76
24 Ante Ćorić
4
86
30 Marko Rog
6
385
1 Alan Dzagoev
2 Zoran Tošić
45
3 Mário Fernandes
37
439 1
ATTACCANTI
64
Max. 56% v Olympiacos (c) Min.
29% v Bayern München (t)
Espulsi:
Josip Pivarić
PASSAGGI TENTATI 367
Max. 529 v Arsenal (t)
Min. 229 v Bayern München (t)
MINUTO DEI GOL
0
1-15
Minuti
2
0
16-30 31-45
0
45+
1
0
0
46-60 61-75 76-90
0
2
El Arabi Hilal Soudani
5
393
9
Ángelo Henríquez
4
93
11 Junior Fernandes
6
456 1
15 Armin Hodžic
2
118 1
20 Marko Pjaca
6
385
1-15
0
16-30
0
1
2
31-45 Intervallo 46-60
6
9
0
61-75
76-90
90+
PASSAGGI*
1
P
R
1 Domagoj Antolić
252
226
90
2 Jérémy Taravel
238
201
84
3 Paulo Machado
235
197
84
1 Paulo Machado
49
2 Domagoj Antolić
40
3 Marko Rog
39
55
2 Josip Pivarić
32
3 Pontus Wernbloom
37
3 Alexandru Măţel
30
12
4
3
10
5
0
3 Ahmed Musa
10
2
1
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
TIRI’’
Riserve non usatte: Damir Šovšic
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
Seydou Doumbia ha segnato tre volte in sei partite
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
*
**
201 (55%)
Corti
109 (30%)
PALLE RECUPERATE
1 Jérémy Taravel
2 Zoran Tošić
57 (15% del totale)
Medi
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
43
1 Seydou Doumbia
Lunghi
%
2 Mário Fernandes
G
Max. 113.128 m v Bayern München (t) | Min. 105.686 m v Arsenal (c)
STATISTICHE GIOCATORI
46
IP
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 109.761 m
Minuti
1
1 Sergei Ignashevich
TT
PRECISIONE DEI PASSAGGI 82%
Max. 88% v Arsenal (t)
Min. 76% v Olympiacos (t)
PASSAGGI A PARTITA
SOSTITUZIONI 18/18
0
ZONA POSSESSO
16%
48%
36%
90+
(inclusa 1 doppia sostituzione)
P
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
POSSESSO 42%
15 1
CARTELLINI
(a partita)
3
3
GOL
SEGNATI
20
TENTATIVI DI GOL 56 (9)
IN PORTA 16 (3)
540
CENTROCAMPISTI
Minuti
1
Antonijo Ježina
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
DIFENSORI
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 112.146 m
Lunghi
A
33 Marko Mikulić
90+
SOSTITUZIONI 14/18
0
Pres. Min. G
PORTIERI
PASSAGGI A PARTITA
TIRI’’
**
BAY
P 5-0
SQUADRA
ZONA POSSESSO
15%
54%
31%
PALLE RECUPERATE
*
OTTAVI DI FINALE
34 Eduardo
MINUTO DEI GOL
CENTROCAMPISTI
7
5
GOL
SEGNATI
19
TENTATIVI DI GOL 55 (9)
IN PORTA 18 (3)
DIFENSORI
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
35 Igor Akinfeev
8
10
19
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
PORTIERI
1
87
Allenatore dal/al:
22/10/2013
– 20/06/2016
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
SQUADRA
22
8
Partite in UEFA
Champions League: 6
PSV
P 0-2
77
Nazionalità: croata
18
Allenatore dal:
26/10/2009
FASE A GIRONI
34
Nato il: 30/09/1971,
Bjelovar (CRO)
10
7
Partite in UEFA
Champions League: 33
42
TT
IP
G
1 El Arabi Hilal Soudani
11
5
0
2 Domagoj Antolić
8
1
0
3 Junior Fernandes
6
3
1
Il difensore francese Jéremy Taravel
PROFILI DELLE SQUADRE
77
GALATASARAY AŞ
BAYER 04 LEVERKUSEN
TURCHIA
GERMANIA
MODULO
ALLENATORE
Mustafa Denizli
MODULO
ALLENATORE
Roger Schmidt
1
55
Nato il: 10/11/1949, Cesme
(TUR)
Nazionalità: turca
Partite in UEFA
Champions League: 17
Allenatore dal/al:
26/11/2015 – 01/03/2016
26
21
8
11
22
Nato il: 13/03/1967,
Kierspe (GER)
5
10
ATL
P 0-2
OTTAVI DI FINALE
AST
N 2-2
BEN
BEN
V 2-1
P 2-1
ATL
17
Pres. Min. G
A
QUARTI DI FINALE
GALATASARAY
SEMIFINALI
FINALE
Fernando Muslera
6
540
BATE
V 4-1
21 Aurélien Chedjou
4
360
22 Hakan Balta
6
528
23 Lionel Carole
3
270
26 Semih Kaya
4
360
55 Sabri Sarıoğlu
6
406
64 Jason Denayer
4
279
1
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
6
GOL
SEGNATI
19
(1 autogol)
TENTATIVI DI GOL 89 (15)
IN PORTA 29 (5)
DIFENSORI
Bilal Kısa
4
6
Jem Paul Karacan
1
90
7
Yasin Öztekin
6
393
8
303 1
Selçuk İnan
5
450 2
10 Wesley Sneijder
6
540
14 José Rodríguez
3
31
29 Olcan Adın
4
268
52 Emre Çolak
2
48
13 0
CARTELLINI
1-15
Minuti
Max. 556 v Atlético Madrid (c)
Min. 386 v Atlético Madrid (t)
1
2
16-30 31-45
0
45+
1
1
1
46-60 61-75 76-90
0
BAR
P 2-1
ROM
ROM
N 4-4
1
PRECISIONE DEI PASSAGGI 83%
Min. 90% v Atlético Madrid (c)
Min. 75% v Atlético Madrid (t)
P 3-2
BATE
7
QUARTI DI FINALE
LEVERKUSEN
SEMIFINALI
FINALE
BAR
N 1-1
1
0
1-15
16-30
1
1
1
31-45 Intervallo 46-60
5
7
61-75
76-90
2
90+
N 1-1
PASSAGGI*
11 Lukas Podolski
6
499 2
17 Burak Yılmaz
4
266
1
18 Sinan Gümüs
3
40
1
6
540
Max. 108.272 m v Astana (t) | Min. 100.109 m v Benfica (t)
Lunghi
65 (14% del totale)
Medi
267 (57%)
Corti
139 (29%)
1
90
4
Jonathan Tah
6
540
5
Kyriakos Papadopoulos
5
361 1
13 Roberto Hilbert
3
194
18 Wendell
6
540
21 Ömer Toprak
3
248
26 Giulio Donati
4
346
2
1-15
Minuti
1
1-15
134
10 Hakan Çalhanoğlu
6
504 2
19 Julian Brandt
6
86
23 Christoph Kramer
6
399
3
%
1 Wesley Sneijder
356
294
83
2 Selçuk İnan
337
298
88
35 Vladlen Yurchenko
2
12
3 Hakan Balta
292
249
85
38 Karim Bellarabi
6
420
2
44 Kevin Kampl
6
540 1
2
6
487 5
11 Stefan Kiessling
4
118
14 Admir Mehmedi
5
371 4
2 Selçuk İnan
64
3 Lukas Podolski
43
PALLE RECUPERATE
PASSAGGI TENTATI 476
0
16-30 31-45
0
45+
4
1
3
46-60 61-75 76-90
0
0
16-30
1
0
4
31-45 Intervallo 46-60
8
5
0
61-75
76-90
90+
P
R
1 Kevin Kampl
355
304
86
2 Jonathan Tah
284
252
89
3 Christoph Kramer
277
247
89
1 Kevin Kampl
107
2 Hakan Çalhanoğlu
103
3 Karim Bellarabi
78
1 Jonathan Tah
73
34
2 Wendell
55
3 Selçuk İnan
32
3 Kyriakos Papadopoulos
43
21
9
0
2 Lukas Podolski
13
4
2
3 Yasin Öztekin
11
2
0
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
TIRI’’
Riserve non usate: Tin Jedvaj, Sebastian Boensich, Marlon Frey, Seung-Woo Ryu
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
Wesley Sneijder, il playmaker olandese del Galatasaray
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
*
**
Lunghi
47 (10% del totale)
Medi
263 (55%)
Corti
166 (35%)
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
2 Aurélien Chedjou
1 Wesley Sneijder
Max. 116.302 m v Barcelona (c) | Min. 101.654 m v Roma (t)
%
PALLE RECUPERATE
G
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 110.392 m
STATISTICHE GIOCATORI
.
IP
PRECISIONE DEI PASSAGGI 82%
Max. 85% v BATE (t)
Min. 68% v Barcelona (t)
PASSAGGI A PARTITA
40
TT
ZONA POSSESSO
19%
50%
31%
90+
1 Hakan Balta
TIRI’’
Max. 63% v BATE (t)
Min. 35% v Barcelona (t)
Max. 660 v BATE (c)
Min. 266 v Barcelona (t)
PASSAGGI*
ATTACCANTI
Javier Hernández
3
POSSESSO 53%
Minuti
2
7
12 1
SOSTITUZIONI 18/18
0
R
.
CARTELLINI
(inclusa 1 doppia sostituzione)
CENTROCAMPISTI
105
13
MINUTO DEI GOL
P
1 Wesley Sneijder
GOL
SEGNATI
Espulsi:
Ömer Toprak
(a partita)
André Ramalho
Lars Bender
18
TENTATIVI DI GOL 98 (16)
IN PORTA 42 (7)
2
8
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
271
Bernd Leno
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
DIFENSORI
STATISTICHE GIOCATORI
1
A
22 David Yelldell
PASSAGGI A PARTITA
0
Pres. Min. G
PORTIERI
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 104.283 m
Minuti
6
Riserve non usate: Koray Günter, Tarik Çamdal
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
SQUADRA
ZONA POSSESSO
18%
51%
30%
90+
SOSTITUZIONI 17/18
Umut Bulut
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
OTTAVI DI FINALE
25 Dario Krešić
PASSAGGI TENTATI 471
(a partita)
0
ATTACCANTI
78
Max. 55% v Astana (c)
Min. 41% v Atlético Madrid (t)
(nessuna doppia sostituzione)
5
**
POSSESSO 49%
MINUTO DEI GOL
CENTROCAMPISTI
*
FASE A GIRONI
N 1-1
GIOCATORI
SCHIERATI
99 Cenk Gönen
9
14
10
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
PORTIERI
1
38
18
44
Allenatore dal:
25/03/2014
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
SQUADRA
21
23
Partite in UEFA
Champions League: 14
AST
P 2-0
26
Nazionalità: tedesca
7
Hamza Hamzaoğlu è stato
l'allenatore dalla 1ª alla 5ª giornata
FASE A GIRONI
1
4
TT
IP
G
1 Javier Hernández
24
12
5
2 Hakan Çalhanoğlu
18
6
2
3 Karim Bellarabi
16
6
0
È stata la stagione rivelazione di Jonathan Tah
PROFILI DELLE SQUADRE
79
OLYMPIQUE LYONNAIS
MACCABI TEL-AVIV FC
FRANCIA
ISRAELE
MODULO
ALLENATORE
Hubert Fournier
MODULO
ALLENATORE
Slavisa Jokanović
1
20
Nato il: 03/09/1967,
Riom (FRA)
23
2
12
3
21
Nazionalità: francese
Nato il: 16/08/1968,
Novi Sad (SRB)
8
10
GNT
N 1-1
OTTAVI DI FINALE
VAL
P 0-1
ZEN
ZEN
P 3-1
P 0-2
GNT
QUARTI DI FINALE
Pres. Min. G
A
FINALE
Anthony Lopes
6
540
CHL
P 4-0
Mapou Yanga-Mbiwa
5
450
(a partita)
3
Henri Bedimo
3
270
MINUTO DEI GOL
4
Bakary Koné
1
13
5
Milan Biševac
2
180
13 Christophe Jallet
4
286 1
15 Jérémy Morel
4
348
20 Rafael
5
337
23 Samuel Umtiti
4
360
1
1-15
Minuti
0
Clément Grenier
1
70
8
Corentin Tolisso
6
540
11 Rachid Ghezzal
4
125
12 Jordan Ferri
5
297 1
14 Sergi Darder
4
223
17 Steed Malbranque
2
73
19 Mathieu Valbuena
5
450
21 Maxime Gonalons
5
432
26 Aldo Kalulu
2
111
ATTACCANTI
15 1
CARTELLINI
Espulsi:
Maxime Gonalons
PASSAGGI TENTATI 501
0
45+
2
0
1
46-60 61-75 76-90
DKV
P 0-2
POR
POR
P 2-0
P 1-3
0
PRECISIONE DEI PASSAGGI 87%
1
CHL
11
7
QUARTI DI FINALE
SEMIFINALI
FINALE
DKV
P 0-4
P 1-0
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 107.785 m
Max. 112.130 m v Zenit (t) | Min. 102.789 m v Zenit (c)
0
0
1-15
16-30
1
1
0
31-45 Intervallo 46-60
9
7
61-75
76-90
0
90+
Lunghi
70 (14% del totale)
Medi
289 (58%)
Corti
142 (28%)
1
PASSAGGI*
6
193
10 Alexandre Lacazette
6
501 2
27 Maxwel Cornet
4
123 1
2
Eli Dasa
3
270
3
Yuval Shpungin
1
71
18 Eytan Tibi
5
450
20 Omri Ben Harush
5
405
26 Tal Ben Haim
5
401
31 Carlos García
4
360
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
1
GOL
SEGNATI
20
TENTATIVI DI GOL 53 (9)
IN PORTA 12 (2)
Max. 48% v Porto (c)
Min. 40% v Chelsea (t)
14 1
CARTELLINI
Espulsi:
Tal Ben Haim
(a partita)
POSSESSO 43%
PASSAGGI TENTATI 385
Max. 437 v Dynamo Kyiv (c)
Min. 335 v Chelsea (c)
MINUTO DEI GOL
0
1-15
Minuti
0
0
16-30 31-45
0
45+
1
0
0
46-60 61-75 76-90
0
Gal Alberman
6
535
7
Eran Zahavi
6
539 1
15 Dor Miha
4
182
16 Shlomy Azulay
1
5
22 Avraham Rikan
6
458
24 Nikola Mitrović
4
252
0
1-15
0
16-30
0
3
1
31-45 Intervallo 46-60
7
7
0
61-75
76-90
90+
1 Corentin Tolisso
342
298
87
2 Mathieu Valbuena
302
271
90
28 Gil Vermouth
4
159
3 Maxime Gonalons
278
258
93
40 Nosa Igiebor
4
260
42 Dor Peretz
6
389
1 Eran Zahavi
32
3
100
2 Gal Alberman
29
3 Avraham Rikan
27
ATTACCANTI
178
2 Jordan Ferri
87
9
85
10 Barak Itzhaki
4
43
11 Tal Ben Haim
6
446
99 Dejan Radonjić
1
26
PALLE RECUPERATE
Eden Ben Basat
PASSAGGI*
P
R
1 Gal Alberman
277
252
91
2 Eytan Tibi
225
202
90
3 Eran Zahavi
191
146
76
1 Eytan Tibi
32
40
2 Avraham Rikan
29
3 Samuel Umtiti
37
3 Tal Ben Haim / Gal Alberman
24
3 Corentin Tolisso
37
1 Alexandre Lacazette
23
12
2
2 Corentin Tolisso
17
3
0
3 Mathieu Valbuena
12
3
0
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
TIRI’’
Riserve non usate: nessuna
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
Mathieu Valbuena l’uomo creativo del Lyon
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
*
**
242 (63%)
Corti
98 (25%)
PALLE RECUPERATE
40
G
45 (12% del totale)
Medi
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
1 Mapou Yanga-Mbiwa
IP
Lunghi
%
1 Maxime Gonalons
TT
Max. 104.053 m v Dynamo Kyiv (t) | Min. 94.896 m v Chelsea (c)
STATISTICHE GIOCATORI
%
1 Mathieu Valbuena
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 100.490 m
Minuti
R
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
PRECISIONE DEI PASSAGGI 83%
Max. 87% v Dynamo Kyiv (t)
Min. 80% v Chelsea (c)
PASSAGGI A PARTITA
SOSTITUZIONI 18/18
(incluse 3 doppie sostituzioni)
6
ZONA POSSESSO
14%
55%
32%
90+
P
TIRI’’
Riserve non usate: Lindsay Rose e Arnold Mvuemba
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
540
CENTROCAMPISTI
STATISTICHE GIOCATORI
1
6
DIFENSORI
Max. 88% v Zenit (t)
Min. 83% v Valencia (t)
A
GIOCATORI
SCHIERATI
Daniel Lifshitz
95 Predrag Rajković
90+
(inclusa 1 doppia sostituzione)
Pres. Min. G
PORTIERI
PASSAGGI A PARTITA
3 Corentin Tolisso
Claudio Beauvue
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
OTTAVI DI FINALE
SQUADRA
ZONA POSSESSO
26%
52%
22%
Minuti
7
80
Max. 62% v Zenit (c)
Min. 46% v Valencia (t)
SOSTITUZIONI 18/18
CENTROCAMPISTI
**
POSSESSO 54%
Max. 590 v Zenit (t)
Min. 46% v Valencia (t)
1
16-30 31-45
5
GOL
SEGNATI
21
2
1
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
TENTATIVI DI GOL 109 (18)
IN PORTA 32 (5)
DIFENSORI
*
FASE A GIRONI
V 0-2
GIOCATORI
SCHIERATI
30 Mathieu Gorgelin
9
6
20
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
PORTIERI
1
22
MACCABI TEL-AVIV
LYON
SEMIFINALI
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
SQUADRA
18
40
Allenatore dal/al:
14/06/2015
– 23/12/2015
VAL
P 1-2
31
15
Partite in UEFA
Champions League: 6
9
Allenatore dal/al:
01/07/2014
– 23/12/2015
FASE A GIRONI
2
Nazionalità: serba
19
Partite in UEFA
Champions League: 6
95
TT
IP
G
1 Eran Zahavi
22
8
1
2 Tal Ben Chaim
6
1
0
3 Dor Miha
3
1
0
3 Eli Dasa
3
1
0
Eran Zahavi ha segnato l’unico gol della sua squadra
PROFILI DELLE SQUADRE
81
MALMÖ FF
MANCHESTER UNITED FC
SVEZIA
INGHILTERRA
MODULO
ALLENATORE
MODULO
ALLENATORE
Åge Hareide
Louis van Gaal
1
Nato il: 23/09/1953,
Hareid (NOR)
3
Nazionalità: norvegese
20
21
8
Partite in UEFA
Champions League: 12
9
17
6
1
12
Nato il: 08/08/1951,
Amsterdam (NED)
13
4
Nazionalità: olandese
23
Allenatore dal/al:
09/01/2014
– 10/12/2015
PSG
P 2-0
OTTAVI DI FINALE
RM
P 0-2
SHK
SHK
V 1-0
P 4-0
PSG
Allenatore dal/al:
19/05/2014
– 23/05/2016
QUARTI DI FINALE
SEMIFINALI
MAN UTD
FINALE
PSV
P 8-0
P 2-1
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
SQUADRA
Pres. Min. G
A
Johan Wiland
6
540
2
Pa Konate
3
270
3
Anton Tinnerholm
6
540
13 Yoshimar Yotún
4
303
17 Rasmus Bengtsson
5
450
21 Kári Árnason
5
449
25 Felipe Carvalho
3
144
31 Franz Brorsson
1
90
CENTROCAMPISTI
5
Erdal Rakip
5
180
6
Oscar Lewicki
6
461
7
Simon Kroon
2
34
8
Enoch Kofi Adu
6
526
19 Magnus Wolff Eikrem
3
69
20 Vladimir Rodić
6
386
ATTACCANTI
5
450 1
11 Agon Mehmeti
Markus Rosenberg
2
28
22 Tobias Sana
1
64
23 Jo Inge Berget
6
495
28 Nikola Djurdjić
6
448
1
1
GOL
SEGNATI
19
TENTATIVI DI GOL 43 (7)
IN PORTA 17 (3)
DIFENSORI
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
29 Fredrik Andersson
9
POSSESSO 35%
Max. 42% v Real Madrid (t)
Min. 31% v Real Madrid (c)
14 2
CARTELLINI
Espulsi:
Yoshimar Yotún, Kári Árnason
(a partita)
PASSAGGI TENTATI 327
Max. 478 v Real Madrid (t)
Min. 249 v Real Madrid (t)
MINUTO DEI GOL
0
1-15
Minuti
1
0
16-30 31-45
0
45+
0
0
0
46-60 61-75 76-90
Riserve non usate: Andreas Vindheim e Guillermo Molins
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
82
V 2-1
CSKA
CSKA
N 1-1
V 1-0
PSV
QUARTI DI FINALE
SEMIFINALI
FINALE
WOL
N 0-0
0
90+
PRECISIONE DEI PASSAGGI 78%
SOSTITUZIONI 15/18
(nessuna doppia sostituzione)
1
P 3-2
Max. 108,241 m v Shakhtar Donetsk (c) |
Min. 100,531 m v Real Madrid (t)
1
0
1-15
16-30
0
3
1
31-45 Intervallo 46-60
4
6
61-75
76-90
0
90+
53 (16% del totale)
186 (57%)
Corti
89 (27%)
6
540
4
Phil Jones
2
108
(a partita)
5
Marcos Rojo
4
310
MINUTO DEI GOL
12 Chris Smalling
6
540 1
17 Daley Blind
6
476
23 Luke Shaw
1
24
30 Guillermo Varela
1
90
36 Matteo Darmian
4
308
43 Cameron Borthwick-Jackson
1
47
1
1-15
Minuti
8
STATISTICHE GIOCATORI
0
2
16-30 31-45
7
GOL
SEGNATI
23
(1 autogol)
TENTATIVI DI GOL 81 (14)
IN PORTA 34 (6)
POSSESSO 59%
Max. 67% v CSKA Moskva (c)
Min. 52% v Wolfsburg (t)
11 0
CARTELLINI
PASSAGGI TENTATI 586
Max. 852 v CSKA Moskva (t)
Min. 436 v Wolfsburg (c)
0
45+
1
1
2
46-60 61-75 76-90
0
1-15
1
16-30
1
2
2
31-45 Intervallo 46-60
8
4
0
61-75
76-90
90+
5
328 1
16 Michael Carrick
2
111
18 Ashley Young
4
252
21 Ander Herrera
3
166
2
%
1 Enoch Kofi Adu
259
225
87
2 Anton Tinnerholm
217
156
72
22 Nick Powell
1
21
3 Oscar Lewicki
202
166
82
25 Antonio Valencia
3
139
1
27 Marouane Fellaini
5
206
1
28 Morgan Schneiderlin
3
270
31 Bastian Schweinsteiger
6
423
35 Jesse Lingard
4
350
44 Andreas Pereira
1
28
6
327 1
1 Chris Smalling
59
6
516 2
2 Daley Blind
45
4
360 1
3 Marcos Rojo
33
43
2 Nikola Djurdjić
37
3 Oscar Lewicki
33
40
2 Enoch Kofi Adu
35
9
3 Rasmus Bengtsson
33
10 Wayne Rooney
TT
IP
G
1 Markus Rosenberg
15
5
1
2 Nikola Djurdjić
7
5
0
3 Jo Inge Berget
5
4
0
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
7
Memphis Depay
Anthony Martial
PASSAGGI*
1
L’attaccante norvegese del Malmö, Jo Inge Berget
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
*
**
P
R
74 (13% del totale)
Medi
380 (65%)
Corti
131 (22%)
%
1 Bastian Schweinsteiger
389
352
90
2 Chris Smalling
364
338
93
3 Daley Blind
351
313
89
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
1 Bastian Schweinsteiger
84
2 Juan Mata
80
3 Memphis Depay
60
TIRI’’
Riserve non usate: Paddy McNair e James Wilson
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
Lunghi
PALLE RECUPERATE
ATTACCANTI
1 Anton Tinnerholm
Max. 114.201 m v CSKA Moskva (c) | Min. 107.428 m v Wolfsburg (c)
STATISTICHE GIOCATORI
R
1 Anton Tinnerholm
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 111.308 m
Minuti
Juan Mata
P
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
PRECISIONE DEI PASSAGGI 88%
Max. 91% v PSV (t)
Min. 86% v Wolfsburg (t)
PASSAGGI A PARTITA
(inclusa 1 doppia sostituzione)
0
ZONA POSSESSO
22%
55%
23%
90+
SOSTITUZIONI 18/18
CENTROCAMPISTI
Minuti
PASSAGGI*
David de Gea
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
DIFENSORI
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 104.517 m
Medi
A
20 Sergio Romero
Max. 88% v Real Madrid (t)
Min. 67% v Shakhtar Donetsk (c)
Lunghi
Pres. Min. G
PORTIERI
PASSAGGI A PARTITA
TIRI’’
**
WOL
SQUADRA
ZONA POSSESSO
18%
50%
32%
PALLE RECUPERATE
*
OTTAVI DI FINALE
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
PORTIERI
1
FASE A GIRONI
RM
P 0-5
7
9
MALMO FF
FASE A GIRONI
5
16
10
8
Partite in UEFA
Champions League: 95
28
17
28
TT
IP
G
1 Memphis Depay
17
9
1
2 Jesse Lingard
11
3
0
3 Anthony Martial
10
7
2
Anthony Martial ha fatto subito innamorare
l’Old Trafford
PROFILI DELLE SQUADRE
83
VFL BORUSSIA MÖNCHENGLADBACH
OLYMPIACOS FC
GERMANIA
GRECIA
MODULO
ALLENATORE
André Schubert
MODULO
ALLENATORE
Marco Silva
1
3
27
Nato il: 24/07/1971, Kassel
(GER)
Nazionalità: tedesca
Partite in UEFA
Champions League: 5
Allenatore dal:
21/09/2015
6
8
17
Nato il: 12/07/1977,
Lisbona (POR)
34
16
SEV
P 3-0
OTTAVI DI FINALE
MC
P 1-2
JUV
JUV
N 0-0
N 1-1
SEV
QUARTI DI FINALE
SEMIFINALI
OLYMPIACOS
FINALE
BAY
P 4-2
P 0-3
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
SQUADRA
Pres. Min. G
A
Yann Sommer
6
540
3
Andreas Christensen
5
4
450
Roel Brouwers
1
90
15 Álvaro Domínguez
3
270
17 Oscar Wendt
6
534
18 Marvin Schulz
2
35
19 Fabian Johnson
5
424 2
24 Tony Jantschke
1
90
27 Julian Korb
5
438 1
30 Nico Elvedi
2
93
Max. 66% v Juventus (c)
Min. 39% v Manchester City (c)
11 0
CARTELLINI
PASSAGGI TENTATI 489
Max. 651 v Juventus (c)
Min. 371 v Manchester City (c)
MINUTO DEI GOL
0
1-15
Minuti
2
2
6
Håvard Nordtveit
6
369
8
Mahmoud Dahoud
6
429
10 Thorgan Hazard
4
117
13 Lars Stindl
6
517 3
14 Nico Schulz
1
17
16 Ibrahima Traoré
5
287
28 André Hahn
3
99
34 Granit Xhaka
5
450
3
1
16-30 31-45
0
45+
1
1
2
46-60 61-75 76-90
DZG
DZG
V 0-1
BAY
V 2-1
QUARTI DI FINALE
SEMIFINALI
FINALE
ARS
P 4-0
0
PRECISIONE DEI PASSAGGI 85%
16 Roberto
(nessuna doppia sostituzione)
P 0-3
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 117.104 m
Max. 119.611 m v Manchester City (c) | Min. 115.303 m v Sevilla (t)
1
0
1-15
16-30
0
0
0
31-45 Intervallo 46-60
6
9
61-75
76-90
0
90+
62 (13% del totale)
Medi
297 (61%)
Corti
131 (27%)
2
7
Patrick Herrmann
1
72
9
Josip Drmic
3
102
6
517 2
11 Raffael
R
%
1 Granit Xhaka
368
326
89
2 Oscar Wendt
300
274
91
3 Mahmoud Dahoud
272
241
89
1
76
2 Oscar Wendt
60
3 Granit Xhaka
60
Alberto Botía
3
231
(a partita)
6
Manuel da Costa
5
310
MINUTO DEI GOL
14 Omar Elabdellaoui
6
528
23 Dimitris Siovas
6
540
26 Arthur Masuaku
5
450
29 Praxitelis Vouros
1
3
30 Leandro Salino
4
199
5
Luka Milivojević
4
360
7
Kostas Fortounis
6
386
10 Alejandro Domínguez
3
97
11 Pajtim Kasami
6
489
91 Esteban Cambiasso
3
246
9
Alfred Finnbogason
0
1-15
Minuti
0
12 0
CARTELLINI
PASSAGGI TENTATI 334
Max. 434 v Dinamo Zagreb (c)
Min. 248 v Bayern München (c)
2
16-30 31-45
0
45+
0
2
2
46-60 61-75 76-90
0
PRECISIONE DEI PASSAGGI 80%
Max. 83% v Arsenal (c)
Min. 75% v Arsenal (t)
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 107.641 m
Max. 111.642 m v Arsenal (t) | Min. 105.476 m v Dinamo Zagreb (c)
PASSAGGI A PARTITA
(inclusa 1 doppia sostituzione)
1-15
ZONA POSSESSO
21%
51%
28%
90+
SOSTITUZIONI 18/18
0
16-30
0
1
1
31-45 Intervallo 46-60
8
8
0
61-75
76-90
90+
Lunghi
58 (17% del totale)
Medi
186 (56%)
Corti
90 (27%)
Minuti
3
STATISTICHE GIOCATORI
PASSAGGI*
3
59
77 Hernâni
5
146
90 Felipe Pardo
6
433 3
92 Sebá
6
429
99 Ideye Brown
6
495 1
43
2 Oscar Wendt
32
3 Håvard Nordveit
27
TT
IP
G
1 Raffael
17
8
2
2 Lars Stindl
14
6
3
3 Mahmoud Dahoud
12
1
0
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
(1 autogol)
POSSESSO 43%
Max. 56% v Dinamo Zagreb (c)
Min. 35% v Bayern München (t)
1
1
1
P
R
%
1 Arthur Masuaku
199
162
81
2 Dimitris Siovas
192
161
84
3 Omar Elabdellaoui
187
157
84
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
1 Kostas Fortounis
59
2 Omar Elabdellaoui
44
3 Arthur Masuaku
42
PALLE RECUPERATE
1 Andreas Christensen
1
1
0
PALLE RECUPERATE
TIRI’’
Riserve non usate: Branimir Hrgota
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
3
6
GOL
SEGNATI
18
TENTATIVI DI GOL 72 (12)
IN PORTA 24 (4)
ATTACCANTI
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
1 Raffael
540
CENTROCAMPISTI
Minuti
P
6
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
DIFENSORI
Max. 91% v Juventus (c)
Min. 79% v Manchester City (c)
Lunghi
A
37 Stefanos Kapino
90+
SOSTITUZIONI 16/18
Pres. Min. G
PORTIERI
PASSAGGI A PARTITA
PASSAGGI*
ATTACCANTI
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
ARS
V 2-3
SQUADRA
ZONA POSSESSO
17%
53%
31%
STATISTICHE GIOCATORI
CENTROCAMPISTI
84
POSSESSO 48%
(a partita)
DIFENSORI
**
8
GOL
SEGNATI
21
TENTATIVI DI GOL 87 (15)
IN PORTA 31 (5)
33 Christofer Heimeroth
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
21 Tobias Sippel
*
OTTAVI DI FINALE
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
PORTIERI
1
FASE A GIRONI
MC
V 4-2
92
99
MÖNCHENGLADBACH
FASE A GIRONI
26
11
Allenatore dal/al:
08/07/2015
– 23/06/2016
Lucien Favre è stato
l'allenatore nella prima partita
23
7
90
Partite in UEFA
Champions League: 12
13
3
5
Nazionalità: portoghese
19
11
16
14
1 Arthur Masuaku
41
2 Omar Elabdellaoui
35
3 Manuel da Costa
25
3 Dimitris Siovas
25
TIRI’’
Granit Xhaka ha avuto una presenza influente a
centrocampo
Riserve non usate: Giannis Maniatis, Qazim Laci e Alan Pulido
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
*
**
TT
IP
G
1 Kostas Fortounis
11
4
0
2 Pajtim Kasami
10
3
0
3 Felipe Pardo
9
3
3
L’esperto centrocampista Esteban Cambiasso
PROFILI DELLE SQUADRE
85
FC PORTO
SEVILLA FC
PORTOGALLO
SPAGNA
MODULO
ALLENATORE
MODULO
ALLENATORE
Julen Lopetegui
Unai Emery
12
Nato il: 28/08/1966,
Asteasu (ESP)
2
3
22
6
Nazionalità: spagnola
Partite in UEFA
Champions League: 18
5
Nato il: 03/11/1971,
Hondarribia (ESP)
21
25
8
1
23
Allenatore dal/al:
06/05/2014
– 15/01/2016
DKV
N 2-2
OTTAVI DI FINALE
CHL
V 2-1
MTA
MTA
V 2-0
V 1-3
DKV
QUARTI DI FINALE
SEMIFINALI
FINALE
MGB
P 2-0
V 3-0
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
SQUADRA
Pres. Min. G
A
Helton
6
540
2
Maxi Pereira
6
462
3
Bruno Martins Indi
6
540
4
Maicon
3
270 1
5
Iván Marcano
5
450
21 Miguel Layún
6
460 1
1
9
GOL
SEGNATI
18
TENTATIVI DI GOL 89 (15)
IN PORTA 29 (5)
DIFENSORI
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
12 Iker Casillas
POSSESSO 53%
Max. 60% v Chelsea (t)
Min. 43% v Chelsea (c)
13 0
CARTELLINI
PASSAGGI TENTATI 495
(a partita)
Max. 602 v M. Tel-Aviv (c)
Min. 357 v Chelsea (c)
MINUTO DEI GOL
0
2
CENTROCAMPISTI
1-15
Minuti
2
3
16-30 31-45
0
45+
2
1
1
46-60 61-75 76-90
0
Rúben Neves
6
471
1
8
Yacine Brahimi
5
405 1
1
15 Evandro
2
74
16 Héctor Herrera
4
170
20 André André
5
394 2
22 Danilo
6
486
25 Giannelli Imbula
5
268
7
Silvestre Varela
1
14
9
Vincent Aboubakar
6
484 3
10 Pablo Osvaldo
3
28
11 Cristian Tello
5
246 1
17 Jesús Corona
4
179
PRECISIONE DEI PASSAGGI 86%
1
MGB
9
QUARTI DI FINALE
SEVILLA
SEMIFINALI
FINALE
JUV
P 4-2
(incluse 2 doppie sostituzioni)
Max. 92% v Chelsea (t)
Min. 81% v Chelsea (c)
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 106.311 m
Max. 111.415 m v Dynamo Kyiv (c) | Min. 102.349 m v M. Tel-Aviv (t)
0
0
1-15
16-30
0
0
5
31-45 Intervallo 46-60
5
7
61-75
76-90
1
90+
Lunghi
65 (13% del totale)
Medi
305 (61%)
Corti
126 (25%)
1
1
1
Riserve non usate: Aly Cissokho, André Silva e Alberto Bueno
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
A
V 1-0
Sergio Rico
6
540
2
Benoît Trémoulinas
6
540 1
(a partita)
3
Adil Rami
4
360
MINUTO DEI GOL
5
Timothée Kolodziejczak
6
507
2
180
23 Coke
6
491
25 Mariano Ferreira
4
82
0
1
0
16-30 31-45
8
CARTELLINI
7 0
4
Grzegorz Krychowiak
6
540
7
Michael Krohn-Dehli
6
259
8
Vicente Iborra
3
159
10 José Antonio Reyes
2
162
15 Steven N'Zonzi
5
284
19 Éver Banega
5
412 2
1
1 Rúben Neves
349
303
87
2 Danilo
324
291
90
20 Vitolo
5
450 1
1
3 Bruno Martins Indi
284
273
96
22 Yevhen Konoplyanka
6
423 2
1
0
45+
1
2
2
46-60 61-75 76-90
9
Kevin Gameiro
5
316 1
2 Rúben Neves
65
11 Ciro Immobile
3
68
53
24 Fernando Llorente
3
156 1
30 Juan Muñoz
1
11
0
16-30
0
1
2
31-45 Intervallo 46-60
1
90+
7
8
0
61-75
76-90
90+
P
R
1 Éver Banega
351
298
85
2 Grzegorz Krychowiak
336
320
95
3 Timothée Kolodziejczak
330
309
94
1
1 Éver Banega
109
2 Vitolo
69
3 Coke
55
1 Grzegorz Krychowiak
43
31
2 Timothée Kolodziejczak
30
3 Danilo / Bruno Martins Indi
30
3 Adil Rami
20
3 Coke
20
1 Vincent Aboubakar
18
6
3
2 Yacine Brahimi
12
5
1
3 Cristian Tello
8
5
1
3 Rúben Neves
8
1
0
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
TIRI’’
Riserve non usate: Sergio Escudero, Sebastián Cristóforo, Luismi
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
Il portiere del Porto Iker Casillas
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
*
**
Max. 117.916 m v Mönchengladbach (t)
Min. 113.177 m v Manchester City (t)
Lunghi
71 (14% del totale)
Medi
312 (63%)
Corti
109 (22%)
PALLE RECUPERATE
39
G
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 115.448 m
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
2 Rúben Neves
IP
PRECISIONE DEI PASSAGGI 86%
%
1 Iván Marcano
TT
PASSAGGI TENTATI 491
Minuti
PASSAGGI*
ATTACCANTI
76
ZONA POSSESSO
21%
49%
30%
STATISTICHE GIOCATORI
%
1 Yacine Brahimi
POSSESSO 54%
PASSAGGI A PARTITA
0
1-15
Max. 58% v Mönchengladbach (c)
Min. 47% v Juventus (t)
Max. 549 v Mönchengladbach (t) Max. 89% v Juventus (c)
Min. 399 v Juventus (t)
Min. 79% v Mönchengladbach (t)
(inclusa 1 doppia sostituzione)
R
3 Miguel Layún
1-15
Minuti
2
GOL
SEGNATI
SOSTITUZIONI 18/18
P
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
19
TENTATIVI DI GOL 76 (13)
IN PORTA 23 (4)
17 Marco Andreolli
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
CENTROCAMPISTI
STATISTICHE GIOCATORI
PASSAGGI*
Pres. Min. G
DIFENSORI
PASSAGGI A PARTITA
TIRI’’
86
MC
P 1-3
31 David Soria
PALLE RECUPERATE
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
MC
P 2-1
PORTIERI
Minuti
ATTACCANTI
**
JUV
P 2-0
SQUADRA
ZONA POSSESSO
21%
56%
24%
90+
SOSTITUZIONI 18/18
6
*
OTTAVI DI FINALE
22
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
PORTIERI
1
FASE A GIRONI
CHL
P 0-2
19
Allenatore dal/al:
14/01/2013
– 12/06/2016
PORTO
FASE A GIRONI
2
15
20
Partite in UEFA
Champions League: 24
20
5
4
Nazionalità: spagnola
9
3
TT
IP
G
1 Yevhen Konoplyanka
13
6
2
2 Kevin Gameiro
12
3
1
3 Éver Banega
11
5
2
Yevhen Konoplyanka si è rivelato un prezioso innesto
per il Sevilla
PROFILI DELLE SQUADRE
87
FC SHAKHTAR DONETSK
VALENCIA CF
UCRAINA
SPAGNA
MODULO
ALLENATORE
Mircea Lucescu
33
Nato il: 29/07/1945,
Bucarest (ROU)
5
44
6
Nazionalità: rumena
Nuno Espírito Santo
13
29
RM
P 4-0
PSG
P 0-3
MAL
MAL
P 1-0
RM
V 4-0
SHAKHTAR
SEMIFINALI
FINALE
PSG
P 3-4
ZEN
P 2-0
P 2-3
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
SQUADRA
Pres. Min. G
30 Andriy Pyatov
4
360
32 Anton Kanibolotskiy
2
180
A
450
13 Vyacheslav Shevchuk
1
90
18 Ivan Ordets
1
90
31 Ismaily
2
180
33 Darijo Srna
5
450 1
44 Yaroslav Rakitskiy
6
540
66 Márcio Azevedo
3
244
Taras Stepanenko
5
410
8
Fred
6
518
9
Dentinho
1
0
Espulsi:
Taras Stepanenko
Max. 617 v Malmö (t)
Min. 461 v Real Madrid (c)
1-15
Minuti
0
16-30 31-45
0
45+
2
1
43
6
303
11 Marlos
6
442
14 Vasyl Kobin
1
90
17 Maksym Malyshev
2
113
28 Taison
5
257
29 Alex Teixeira
6
540 3
74 Viktor Kovalenko
5
75
19 Facundo Ferreyra
1
21 Olexandr Gladkiy
5
367 1
22 Eduardo
3
142 1
3
46-60 61-75 76-90
GNT
GNT
V 2-1
P 1-0
ZEN
11
7
QUARTI DI FINALE
VALENCIA
SEMIFINALI
FINALE
LYO
P 2-0
0
16
0
0
1-15
16-30
0
1
0
31-45 Intervallo 46-60
12
4
61-75
76-90
90+
1
2
A
P 0-2
24 Jaume Domenech
6
540
PRECISIONE DEI PASSAGGI 88%
Max. 92% v Real Madrid (t)
Min. 86% v PSG (t)
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 109.863 m
Max. 117.268 m v PSG (t) | Min. 104.285 m v Real Madrid (t)
Lunghi
68 (12% del totale)
Medi
336 (61%)
Corti
143 (26%)
Minuti
Espulsi:
Rúben Vezo
6
3
Rúben Vezo
1
80
4
Santos
3
211
5
Shkodran Mustafi
5
450
6
Lucas Orbán
1
90
14 José Gayà
5
450
19 Antonio Barragán
1
90
23 Aymen Abdennour
4
329
Minuti
STATISTICHE GIOCATORI
5
411 2
10 Daniel Parejo
Sofiane Feghouli
6
518
12 Danilo
4
83
PASSAGGI*
P
R
%
1 Fred
431
383
89
2 Darijo Srna
366
315
86
15 Enzo Pérez
5
361
3 Olexandr Kucher
356
321
90
18 Javi Fuego
5
354
21 André Gomes
4
252 1
Max. 62% v Zenit (c)
Min. 44% v Lyon (t)
PASSAGGI TENTATI 465
Max. 587 v Zenit (c)
Min. 377 v Gent (c)
João Cancelo
8
POSSESSO 51%
18 1
CARTELLINI
2
MINUTO DEI GOL
1
1-15
Minuti
1
0
1
16-30 31-45
0
45+
1
2
0
46-60 61-75 76-90
0
1
16-30
0
3
3
31-45 Intervallo 46-60
PASSAGGI*
8
3
0
61-75
76-90
90+
P
R
1 Daniel Parejo
401
348
87
2 Enzo Pérez
237
218
92
3 Shkodran Mustafi
223
198
89
2 Fred
99
7
Álvaro Negredo
3
199
3 Alex Teixeira
93
9
Paco Alcácer
5
397
1
11 Pablo Piatti
5
224
1
17 Rodrigo
3
60
2
86
1 Shkodran Mustafi
50
29
29
1 Daniel Parejo
97
2 Sofiane Feghouli
58
3 João Cancelo
56
36
2 Olexandr Kucher
35
20 Rodrigo De Paul
3 Taras Stepanenko
33
22 Santi Mina
4
230
2 Aymen Abdennour
37 Rafael Mir
1
56
3 Enzo Pérez
G
1 Alex Teixeira
18
8
3
2 Olexandr Gladkiy
11
3
1
3 Darijo Srna
7
3
1
3 Yaroslav Rakitskiy
7
2
0
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
TIRI’’
Alex Teixeira è stato al centro dell’attenzione nel
centrocampo dello Shakhtar
Riserve non usate: Tropi e Nacho Gil
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
*
**
Lunghi
55 (12% del totale)
Medi
288 (62%)
Corti
121 (26%)
PALLE RECUPERATE
1 Yaroslav Rakitskiy
IP
Max. 110.966 m v Gent (c) | Min. 105.265 m v Gent (t)
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
ATTACCANTI
101
TT
DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 108.232 m
%
1 Marlos
PALLE RECUPERATE
PRECISIONE DEI PASSAGGI 85%
Max. 90% v Zenit (c)
Min. 81% v Gent (t)
PASSAGGI A PARTITA
(inclusa 1 doppia sostituzione)
1-15
ZONA POSSESSO
20%
54%
26%
90+
SOSTITUZIONI 18/18
0
CENTROCAMPISTI
PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO
(1 autogol)
(a partita)
459 1
5
GOL
SEGNATI
22
TENTATIVI DI GOL 73 (12)
IN PORTA 21 (4)
DIFENSORI
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
13 Yoel
90+
0
Pres. Min. G
PORTIERI
PASSAGGI A PARTITA
TIRI’’
88
LYO
V 0-1
SQUADRA
ZONA POSSESSO
25%
49%
26%
STATISTICHE GIOCATORI
1
ATTACCANTI
P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti
TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol
1
(inclusa 1 doppia sostituzione)
3
**
OTTAVI DI FINALE
25 Mathew Ryan
PASSAGGI TENTATI 547
SOSTITUZIONI 17/18
10 Bernard
Riserve non usate: Serhiy Kryvtsov e Wellington Nem
Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist
Max. 68% v Malmö (t)
Min. 44% v Real Madrid (c)
MINUTO DEI GOL
CENTROCAMPISTI
6
POSSESSO 54%
17 1
CARTELLINI
(a partita)
5
7
GOL
SEGNATI
22
TENTATIVI DI GOL 81 (14)
IN PORTA 25 (4)
Olexandr Kucher
MEDIE PARTITA
STATISTICHE SQUADRA
GIOCATORI
SCHIERATI
DIFENSORI
*
10
17
Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta
PORTIERI
5
FASE A GIRONI
14
12
Allenatore dal/al:
04/07/2014
– 29/11/2015
Gary Neville era in carica
durante la sesta giornata
QUARTI DI FINALE
3
18
Partite in UEFA
Champions League: 5
21
5
19
Nazionalità: portoghese
28
Allenatore dal/al:
10/05/2004
– 21/05/2016
OTTAVI DI FINALE
25
Nato il: 25/01/1974,
São Tome
8
11
Partite in UEFA
Champions League: 103
FASE A GIRONI
MODULO
ALLENATORE
30
TT
IP
G
1 Paco Alcácer
12
5
0
2 Daniel Parejo
11
2
0
3 Pablo Piatti
9
2
0
Enzo Pérez del Valencia con la palla
PROFILI DELLE SQUADRE
89
CREDITI
ALBO D’ORO
2016 REAL MADRID CF
2015 FC BARCELONA
2014 REAL MADRID CF
2013 FC BAYERN MÜNCHEN
2012 CHELSEA FC
2011 FC BARCELONA
2010 FC INTERNAZIONALE MILANO
2009 FC BARCELONA
2008 MANCHESTER UNITED FC
2007 AC MILAN
2006 FC BARCELONA
2005 LIVERPOOL FC
2004 FC PORTO
2003 AC MILAN
2002 REAL MADRID CF
2001 FC BAYERN MÜNCHEN
2000 REAL MADRID CF
1999 MANCHESTER UNITED FC
1998 REAL MADRID CF
1997 BORUSSIA DORTMUND
1996 JUVENTUS
1995 AFC AJAX
1994 AC MILAN
1993 OLYMPIQUE DE MARSEILLE
1992 FC BARCELONA
1991 FK CRVENA ZVEZDA
1990 AC MILAN
1989 AC MILAN
1988 PSV EINDHOVEN
1987 FC PORTO
1986 FC STEAUA BUCUREŞTI
90
1985 JUVENTUS
1984 LIVERPOOL FC
1983 HAMBURGER SV
1982 ASTON VILLA FC
1981 LIVERPOOL FC
1980 NOTTINGHAM FOREST FC
1979 NOTTINGHAM FOREST FC
1978 LIVERPOOL FC
1977 LIVERPOOL FC
1976 FC BAYERN MÜNCHEN
1975 FC BAYERN MÜNCHEN
1974 FC BAYERN MÜNCHEN
1973 AFC AJAX
1972 AFC AJAX
1971 AFC AJAX
1970 FEYENOORD
1969 AC MILAN
1968 MANCHESTER UNITED FC
1967 CELTIC FC
1966 REAL MADRID CF
1965 FC INTERNAZIONALE MILANO
1964 FC INTERNAZIONALE MILANO
1963 AC MILAN
1962 SL BENFICA
1961 SL BENFICA
1960 REAL MADRID CF
1959 REAL MADRID CF
1958 REAL MADRID CF
1957 REAL MADRID CF
1956 REAL MADRID CF
RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016
EDITORIALE
Ioan Lupescu e Graham Turner
CONSULENTE TECNICO
Sir Alex Ferguson (Ambasciatore degli allenatori UEFA)
OSSERVATORI TECNICI
Jean-Paul Brigger, Roy Hodgson, Mircea Lucescu, Ginés
Meléndez, Savo Milošević, David Moyes, Mixu Paatelainen,
Peter Rudbæk, Willi Ruttensteiner, Thomas Schaaf, Ghenadie
Scurtul e Gareth Southgate
CAPOREDATTORE
Michael Harrold
DESIGN
Oliver Meikle, Dan Nutter, Tom Radford e James Willsher
AMMINISTRAZIONE/COORDINAZIONE
Stéphanie Tétaz e David Gough
VICEREDATTORI
Conrad Leach e Nick Spencer
DIRETTRICE DI PRODUZIONE
Aleksandra Sersniova
TRADUZIONE
Irene Alonso, Gabriele Bevilacqua e Mario Della Rocca per
Libero Language Lab
FOTOGRAFIA
Getty Images
STAMPA
Cavin
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©UEFA 2016. Tutti i diritti riservati. La parola UEFA, il logo della UEFA
Europa League e il trofeo sono protetti da marchi commerciali e/o diritti
d’autore di proprietà della UEFA. Tali marchi non possono essere usati per
fini commerciali.
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