Relazione Tecnica 2015/2016
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Relazione Tecnica 2015/2016
RELAZIONE TECNICA 2015/2016 SOMMARIO 4 6 16 22 INTRODUZIONE LA STRADA PER SAN SIRO LA FINALE L’ALLENATORE VINCENTE 24 26 34 38 RISULTATI ARGOMENTI TECNICI ANALISI DEI GOL: IL RISULTATO FINALE I MIGLIORI GOL DELLA STAGIONE 40 44 46 48 ARGOMENTI DI DISCUSSIONE LA SQUADRA DELL’ANNO STATISTICHE: OCCASIONI DA GOL STATISTICHE: REAGIRE 49 50 52 54 STATISTICHE: NATI PER CORRERE STATISTICHE: LA VIA DEL GOL STATISTICHE: POSSESSO STATISTICHE: CROSS 55 56 STATISTICHE: CORNER PROFILI DELLE SQUADRE 3 INTRODUZIONE OPINIONI, DISCUSSIONE E DIBATTITO Il gruppo di osservatori tecnici UEFA si è incontrato a Milano dopo la finale per riesaminare le tendenze e le tattiche principali di un’altra coinvolgente campagna della UEFA Champions League. In una calda serata estiva milanese il Real Madrid CF ha sollevato il suo undicesimo trofeo della UEFA Champions League dopo una vittoria duramente combattuta contro i rivali locali del Club Atlético de Madrid. Le squadre si sono confrontate per 120 minuti e alla fine Cristiano Ronaldo ha calciato il rigore vincente che ha superato Jan Oblak e consegnato la vittoria alla squadra di Zinédine Zidane. È stata una partita chiusa con entrambe le squadre attente a non fare errori. I gol, quando sono arrivati, hanno rispecchiato alcuni dei tanti argomenti tecnici e di discussione presentati in questa relazione. La rete d’apertura di Sergio Ramos è nata da una punizione dalla fascia che ha evidenziato, ancora una volta, l’importanza dei calci piazzati. Il gol del pareggio di Yannick Carrasco, nel secondo tempo, ha concluso un’ordinata combinazione tra Gabi e Juanfran. Il terzino spagnolo ha crossato al volo verso il centro, permettendo al compagno di squadra belga di infilarsi sul secondo palo e pareggiare. Nelle pagine che seguono vengono analizzati il ruolo del moderno terzino e il lieve aumento del numero di cross vincenti, oltre all’utilità dei tempi supplementari in una finale che sembrava quasi destinata a finire ai rigori. Inoltre, vengono discussi gli stili contrastanti delle due squadre madrilene e la flessibilità tattica mostrata da queste e da quasi tutti i migliori club. Questa relazione tecnica è stata preparata per fornire una risorsa tecnica e una panoramica sulla stagione 2015/2016 della UEFA Champions League. Gli osservatori tecnici hanno seguito ogni partita della fase a eliminazione diretta, prima d’incontrarsi a Milano il mattino seguente alla finale per condividere opinioni e osservazioni e decidere sui gol e sulla squadra del torneo. Quest’anno, com’è ormai abitudine, l’Ambasciatore degli allenatori UEFA, Sir Alex Ferguson, ha guidato un gruppo che stavolta includeva il vincitore 4 della Coppa UEFA Mircea Lucescu, un allenatore vincitore della Bundesliga, Thomas Schaaf, e un altro ex allenatore del Manchester United FC, David Moyes. Erano presenti anche l’exallenatore della Finlandia Mixu Paatelainen e il direttore sportivo della federazione calcistica della Serbia Savo Milošević, oltre ai membri del Panel Jira Peter Rudbaek (Danimarca) e Ginés Meléndez (Spagna), entrambi direttori tecnici nei loro rispettivi paesi, e Jean-Paul Brigger, Presidente del gruppo tecnico di studio della FIFA. Gli altri osservatori tecnici che hanno fornito il loro contributo a questa analisi preparando relazioni sulle varie partite durante la competizione non erano presenti a Milano. Questi sono Roy Hodgson e Gareth Southgate (Inghilterra), Ghenadie Scurtul (Moldavia) e Willi Ruttensteiner (Austria). Insieme abbiamo creato una relazione tecnica e tattica sulla competizione che siamo sicuri interesserà i i tifosi di calcio in generale e, in particolare, i più di 200.000 allenatori in tutto il continente. Vi auguriamo una buona lettura. Ioan Lupescu Responsabile Tecnico UEFA La squadra tecnica della UEFA a Milano (da sinistra a destra): Jean-Paul Brigger, Thomas Schaaf, Ginés Meléndez, Sir Alex Ferguson, Ioan Lupescu, Mircea Lucescu, David Moyes, Mixu Paatelainen e Peter Rudbæk RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 GRUPPO B GRUPPO A Paris Saint-Germain Real Madrid CF (RM) (PSG) FC Shakhtar Donetsk Malmö FF (MAL) (BEN) (PSV) “La UEFA Champions League è la vetta del calcio per club. Sono lieto di constatare che la competizione si rafforza sempre di più, che le partite della fase a eliminazione diretta sono sempre più competitive e che i migliori giocatori, allenatori e squadre continuano a spingersi al limite delle proprie capacità alla ricerca della vittoria. In qualità di Presidente della federazione calcistica spagnola, faccio i miei complimenti a entrambe le squadre finaliste per aver rappresentato il calcio spagnolo e le mie congratulazioni al Real Madrid CF per il suo undicesimo storico titolo”. Club Atlético de Madrid Galatasaray AŞ FC Astana (GAL) (AST) (BAR) (MU) (CSKA) Juventus (JUV) Manchester City FC Sevilla FC (SEV) (MC) GRUPPO E FC Barcelona PFC CSKA Moskva VfL Wolfsburg (WOL) GRUPPO D (ATL) ‘LA VETTA DEL CALCIO PER CLUB’ Manchester United FC (SHK) GRUPPO C SL Benfica PSV Eindhoven VfL Borussia Mönchengladbach (MGB) GRUPPO F Bayer 04 Leverkusen AS Roma FC BATE Borisov (ROM) (BATE) (LEV) FC Bayern München Arsenal FC (ARS) Olympiacos FC (OLY) (BAY) GRUPPO G GNK Dinamo Zagreb (DZG) GRUPPO H Ángel María Villar Llona Primo Vicepresidente UEFA Chelsea FC FC Porto FC Dynamo Kyiv (CHL) (POR) (DKV) Maccabi Tel-Aviv FC (MTA) FC Zenit Valencia CF (ZEN) (VAL) Olympique Lyonnais KAA Gent (GNT) (LYO) INTRODUZIONE 5 PANORAMICA DELLA COMPETIZIONE LA STRADA PER SAN SIRO È servito il ‘Grand Tour’ dell’Europa per determinare i finalisti, ma la strada verso la finale è iniziata per entrambi a Madrid. Gabi, l’instancabile capitano dell’Atlético de Madrid 6 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 PANORAMICA DELLA COMPETIZIONE 7 Qual è il valore dell’esperienza? I carichi di lavoro moderni potrebbero non lasciare molto tempo da dedicare a certe questioni esistenziali della categoria degli allenatori, ma il lungo percorso verso Milano è stato concluso da un’accattivante sfida tra Diego Simeone, il ‘veterano’ che da cinque anni siede sulla stessa panchina, e Zinédine Zidane, il debuttante la cui esperienza può essere misurata in settimane. Una conclusione in un certo senso appropriata per una stagione contrassegnata da grande diversità e che ci ha ricordato che non esiste un’unica ricetta per il successo. “REAL MADRID E BARCELONA SONO STATI GLI UNICI A NON SUBIRE SCONFITTE DURANTE UNA FASE A GIRONI CHE HA OFFERTO SUPPORTO STATISTICO A CHI VEDEVA UNA MAGGIORE COMPETITIVITÀ” LA FASE A GIRONI Dei 32 allenatori che occupavano le panchine all’inizio della fase a gironi a settembre 2015, la metà aveva già gareggiato nella precedente edizione della UEFA Champions League. Ma la voglia di continuità non ha resistito al turbinio dei cambiamenti e quando i due finalisti sono scesi in campo a Milano, si contavano almeno una dozzina di avvicendamenti, effettivi o annunciati, sulle panchine delle squadre in gara in questa edizione. Nonostante la vittoria nei loro gruppi, Real Madrid CF e Chelsea FC sono tra i club che hanno vissuto questa situazione, visto che Rafael Benítez e José Mourinho hanno lasciato a febbraio, prima dell’inizio della fase a eliminazione diretta. Il Real Madrid, insieme ai compatrioti del FC Barcelona, sono stati gli unici concorrenti a non subire sconfitte durante una fase a gironi che ha offerto supporto statistico a chi vedeva una maggiore competitività. Durante la stagione 2014/2015, la differenza dei punti tra i primi e i quarti è stata a doppia cifra in tutti gli otto gruppi tranne uno, nel 2015/2016 invece, solo in quattro. Il Maccabi Tel Aviv FC è stata l’unica squadra a non conquistare alcun punto, mentre nel gruppo di coda si deve dare merito ai debuttanti kazaki del FC Astana, che hanno perso solo due delle sei partite disputate contro tre ex campioni di competizioni UEFA per club. Questa relativa qualità si è rispecchiata anche, in linea di massima, nella scarsa differenza di punti tra i secondi e i terzi piazzamenti dei gruppi, con l’evidente eccezione del gruppo A, in cui il Paris Saint-Germain FC ha stacccato di 10 punti il FC Shakhtar Donetsk. Certe questioni sono rimaste irrisolte fino all’ultima partita. È il caso del gruppo H, ad esempio, dove il debutto di Gary Neville sulla panchina del Valencia CF è terminato con la sconfitta casalinga per 2-0 8 Il gol negli ultimi minuti di Davy Pröpper contro il CSKA nella sesta giornata ha assicurato al PSV l’accesso agli ottavi (sinistra); Bastian Schweinsteiger (in basso) non è riuscito a evitare l’eliminazione del Manchester United nella fase a gironi Paul Pogba, grande motivatore del centrocampo della Juventus RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 contro l’Olympique Lyonnais. Questo risultato ha permesso al KAA Gent di scrollarsi la stimma degli sfavoriti di dosso e infliggendo l’unica sconfitta della fase a gironi al FC Zenit ha accumulato un vantaggio di quattro punti sugli spagnoli e si è assicurato il passaggio di turno. Nei gruppi E ed F, la seconda e la terza sono terminate a pari punti ed è stato necessario dividerle tramite i risultati degli incontri diretti. L’AS Roma ha superato il Bayer 04 Leverkusen malgrado una sola vittoria su sei incontri (guarda caso contro il Leverkusen), mentre l’Arsenal FC, a serio rischio eliminazione dopo tre sconfitte in quattro partite, si è rifatto vincendo le ultime due e superando l’Olympiacos FC agli scontri diretti, grazie alla vittoria per 3-0 al Pireo. Fortunatamente per il Manchester City FC, nonostante siano stati battuti per due volte dalla Juventus, non sono stati necessari gli scontri diretti nel gruppo D. Tuttavia, i secondi arrivati dell’edizione 2015 hanno vinto solo una delle loro altre quattro partite, mentre gli inglesi le hanno vinte tutte ottenendo il primo posto. Il FC Porto ha vissuto un vero dramma. I dieci punti raccolti in quattro partite sembrava assicurassero alla squadra di Julen Lopetegui di continuare l’avventura dopo l’inverno, ma invece le due sconfitte per 2-0 contro FC Dynamo Kyiv e Chelsea hanno consentito agli ucraini di scavalcare i lusitani nello sprint finale. Tra le altre situazioni risolte in modo drammatico, c’è l’eliminazione all’ultima giornata del Manchester United FC. La campagna degli ex campioni ha raccolto un solo punto nei suoi viaggi. Malgrado fosse in testa, la squadra di Louis van Gaal è stata sconfitta da PSV Eindhoven e VfL Wolfsburg, che si sono accaparrati i primi due posti. Cristiano Ronaldo ha segnato 11 dei 19 gol che hanno portato il Real Madrid in testa alla classifica marcatori insieme al FC Bayern München di Josep Guardiola, dove Robert Lewandowski ha trovato la rete sette volte. Al termine della fase a gironi, sono stati segnati 280 gol, uno in più della scorsa stagione. Poco più del 60% (169) è stato segnato dalle squadre di casa e 111 dagli ospiti. I 96 incontri hanno prodotto 53 vittorie casalinghe (il 55% del totale) e 26 vittorie in trasferta. Sei incontri sono rimasti a reti inviolate. Le classifiche finali hanno annunciato che i turni a eliminazione diretta sarebbero stati combattuti da club provenienti da una schiera di 10 paesi: Belgio, Inghilterra, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Russia, Spagna e Ucraina. PANORAMICA DELLA COMPETIZIONE 9 Alexis Sánchez dell’Arsenal si scontra con il capitano del Bayern Philipp Lahm (in alto); Zlatan Ibrahimović segna il secondo gol del PSG allo Stamford Bridge (in basso) OTTAVI DI FINALE Il meritevole percorso del Gent è stato fermato dal Wolfsburg. In casa, la squadra belga ha giocato con un 1-3-4-3, utilizzando combinazioni di passaggi corti attraverso il centrocampo e spingendo i terzini avanti sulle fasce creando situazioni di 1v1. Tuttavia, la squadra di Hein Vanhaezebrouck è stata tradita dalla perdita di possesso nel terzo difensivo. Nonostante i due gol in zona Cesarini, dopo però averne subiti tre, e nonostante il passaggio al 1-4-4-2 nella gara di ritorno, la sua avventura si è conclusa con una sconfitta per 1-0 in Germania. La Roma, con in tasca una sola vittoria nella fase a gironi, non è riuscita a segnare contro il Real Madrid. Il risultato complessivo di 4-0 è stato comunque una magra consolazione per gli sforzi compiuti dalla squadra guidata, a partire da gennaio, da Luciano 10 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 Spalletti. Dopo quasi un’ora di dedicato lavoro difensivo, si sono sfaldati a seguito del gol segnato da Ronaldo per gli ospiti e ne hanno subito un secondo poco prima del fischio finale. A Madrid hanno sprecato diverse occasioni e, nel secondo tempo, con due reti in quattro minuti, il club spagnolo ha fatto calare il sipario sulla sfida. Con Guus Hiddink in panchina, a Parigi il Chelsea ha giocato un 1-4-2-3-1 difensivo e, dopo il vantaggio di Zlatan Ibrahimović per il Paris Saint-Germain, con una serie di insidiosi contropiedi si è procurato un prezioso gol in trasferta poco prima dell’intervallo. Subire il secondo non è stato troppo scoraggiante per i londinesi, ma a Londra, facendo di nuovo scarso possesso, sono stati costretti a concentrarsi nuovamente sul contropiede e il risultato è stato lo stesso di Parigi, registrando una vittoria complessiva per 4-2 del PSG. Anche l’altra squadra di Londra ha sofferto. Durante il turno in casa, l’Arsenal ha tirato il freno per contenere il Barcelona. Ma dopo l’intervallo gli ospiti hanno aumentato il ritmo, preso l’iniziativa e chiuso i giochi con due gol in trasferta. Con un 1-4-2-3-1 al Camp Nou, gli inglesi hanno cercato la superiorità numerica a centrocampo e hanno iniziato bene ciascun tempo; dopo aver ristabilito la parità sull’1-1 hanno spaventato i catalani, ma solo finché Luis Suárez e Lionel Messi non hanno aggiunto i loro nomi a quello di Neymar nel ruolino dei marcatori e suggellato la vittoria per 3-1. L’unico club a poter sventolare la bandiera inglese è stato il Manchester City. La squadra di Manuel Pellegrini, giocando un mix di 1-4-3-3 e 1-4-5-1, ha dominato il ritmo della prima partita contro il FC Dynamo e ha lasciato Kiev con un vantaggio per 3-1, consolidato poi da un disciplinato pareggio senza reti a Manchester. Lo Zenit, dopo essere avanzato senza difficoltà nella fase a gironi, a Lisbona forse ha sofferto della sindrome da inverno russo, ciò nonostante la saggezza tattica ha permesso ad André Villas-Boas e alla sua squadra di mantenere il punteggio fermo fino al minuto 90+1, quando una punizione convertita di testa da Jonas ha dato allo SL Benfica la vittoria per 1-0. A San Pietroburgo, un gol di Hulk sembrava “L’ARSENAL HA TIRATO IL FRENO PER CONTENERE IL BARCELONA, MA GLI OSPITI HANNO AUMENTATO IL RITMO, PRESO L’INIZIATIVA E CHIUSO I GIOCHI CON DUE GOL IN TRASFERTA” Jonas apre i giochi per il Benfica nella sfida contro lo Zenit promettere tempi supplementari, ma nei minuti finali due reti dei portoghesi hanno messo fine alla campagna del club russo. Gli altri due incontri sono stati ancora più spettacolari. La Juventus, con un modulo 1-4-4-2 ben abbottonato e pronto a colpire il Bayern con rapide transizioni dalla difesa all’attacco, sembrava essere fuori dalla competizione: sotto di 2-0 in casa e possesso palla scarso. Eppure, un finale spietatamente efficace gli ha garantito due reti all’andata e altre due nella prima mezzora a Monaco di Baviera. Dopo 91 minuti, le le cariche con il 1-4-2-4 hanno dato al Bayern il pareggio e altri due gol durante i tempi supplementari gli hanno assicurato un’insperata vittoria complessiva per 6-4. L’incontro tra PSV Eindhoven e Club Atlético de Madrid invece ha totalizzato 10 gol in meno: tre ore e mezzo di gioco senza che la rete si sia mai gonfiata. La difesa ben organizzata e il gioco di possesso del PSV Eindhoven sono stati insormontabili per gli ospiti e, anche quando un cartellino rosso ha dato all’Atlético un maggiore possesso nei 20 minuti finali, la squadra olandese ha annullato in modo efficace le occasioni da gol. Un approccio con il 1-5-3-2 è stato altrettanto efficace a Madrid, dove l’ottimo portiere Jeroen Zoet ha ben gestito i sei tiri in porta in due ore di gioco della squadra di casa, ma non ha potuto fermare gli otto rigori dell’Atlético. Luciano Narsingh non è riuscito a convertire il sedicesimo rigore e la squadra di Diego Simeone è riuscita a superare il turno per il rotto della cuffia, al termine del primo incontro della fase a eliminazione diretta nella storia del torneo a rimanere a reti involate. PANORAMICA DELLA COMPETIZIONE 16 Ci sono voluti sedici rigori per decidere il vincitore tra Atlético e PSV nel primo pareggio a reti inviolate nella storia della fase a eliminazione diretta 11 QUARTI DI FINALE 72% Il Barcelona ha fatto tantissimo possesso nel ritorno contro l’Atlético, ma non è riuscito a metterlo a frutto Ed ecco la ripetizione del quarto di finale del 2013/2014 contro il Barcelona e il risultato, sebbene raggiunto in modo diverso, è stato lo stesso. Nonostante Simeone abbia schierato un 1-4-4-2 difensivo e sia passato in vantaggio per 1-0 con un contropiede da manuale, questa volta, a differenza di due anni fa, l’Atlético ha lasciato il Camp Nou con una sconfitta per 2-1. A Madrid, un Barcelona sbiadito non è riuscito a tradurre in occasioni il 72% di possesso palla ed è stato sconfitto per 2-0 da due reti di Antoine Griezmann, confermando la maledizione dei campioni in carica della UEFA Champions League. L’altra compagine madrilena ha vissuto vicende simili. Il gioco veloce del Wolfsburg ha assicurato ai tedeschi una vittoria per 2-0 in casa contro un Real Madrid sotto tono. Ma, durante l’incontro giocato nella capitale spagnola, la squadra di Dieter Hecking è stata costretta a retrocedere, difendendo con un modulo arretrato 1-4-5-1, e, ciò nonostante, è stata eliminata dalla tripletta di Cristiano Ronaldo . Nel frattempo a Parigi, il PSG ha ottenuto il 64% del possesso palla contro il Manchester City e ha unito ai passaggi un pressing energico. I francesi sono stati pericolosi anche sui calci piazzati, ma gli ospiti hanno difeso con due linee compatte di quattro giocatori e, dopo il salvataggio di Joe Hart su rigore di Zlatan Ibrahimović, hanno contrattaccato in modo sufficiente ad assicurarsi un pareggio per 2-2. Nonostante Laurent Blanc sia passato a una difesa a tre, il PSG non è riuscito a piegare un Manchester City concentrato e disciplinato che ha concluso l’incontro di ritorno con una vittoria per 1-0 in casa. L’ultimo quarto di finale è entrato nel vivo già dal secondo minuto, quando Arturo Vidal ha portato il Bayern in vantaggio per 1-0 contro il Benfica. Tuttavia, una percentuale di possesso palla del 64% e un’evoluzione tattica verso un 1-3-3-4 offensivo non sono stati in grado di produrre altri gol contro i portoghesi, che sono cresciuti durante la partita e hanno obbligato Manuel Neuer a mettersi in mostra. A Lisbona, la squadra di Rui Vitória ha tenuto il possesso palla per poco più di 19 minuti ed è riuscita comunque a raddrizzare il risultato complessivo grazie a Raúl Jiménez, ma quando gli ospiti hanno replicato per due volte, i portoghesi si sono trovati nella spiacevole situazione di dover segnare altri tre gol. Ci sono riusciti una sola volta. Ronaldo si prepara al tiro contro il Wolfsburg “IL WOLFSBURG È STATO MESSO ALL’ANGOLO A MADRID E LA TRIPLETTA DI CRISTIANO RONALDO NE HA SANCITO L’ELIMINAZIONE” Antoine Griezmann ha segnato due volte nel quarto di finale contro il Barcelona Il centrocampista del Manchester City Kevin de Bruyne 12 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 PANORAMICA DELLA COMPETIZIONE 13 0 Nella gara di ritorno contro il Real Madrid, il Manchester City non è riuscito a fare nemmeno un tiro in porta Jan Oblak aiuta Robert Lewandowski IL BAYERN S’INCHINA ALL’ATLÉTICO 14 Nella seconda semifinale, il Real Madrid ha portato con sé a Manchester un gioco attento. La squadra di Zidane ha avuto un possesso palla stabile, ma i suoi centrocampisti hanno giocato la palla da dietro per tutta serata e nella loro elaborata costruzione l’hanno persa a causa dell’intenso pressing del City. Il club di casa ha difeso bene e organicamente ed è stato attento a non esporsi ai contropiedi. Le occasioni concesse sono venute dai calci d’angolo e da un colpo di testa su cross. Una partita ingabbiata e tattica che ha visto poche occasioni e nemmeno un gol. A Madrid, il Manchester City era preparato ad attaccare con un 1-4-3-3, ma si è trovato a difendere con un1-4-1-4-1 arretrato, per riuscire a uscire dal proprio guscio solo negli ultimi 20 minuti. Fino ad allora, erano stati costretti a inseguire, dopo che la deviazione di Fernando su un cross di Gareth Bale ha colpito il secondo palo ed è finita in rete. Il City ha terminato l’incontro senza riuscire indirizzare un tiro verso lo specchio della porta e il Real, anche senza la potenza degli infortunati Karim Benzema e Ronaldo, ha fatto abbastanza per raggiungere la finale di Milano e riproporre la finale del 2014 contro i concittadini dell’Atlético, per una nuova sfida tra stili diversi. “UN’ECCEZIONALE CORSA SOLITARIA DI SAÚL ÑÍGUEZ HA PORTATO SUBITO IN VANTAGGIO L’ATLÉTICO E L’OTTIMO JAN OBLAK È RISULTATO IMBATTIBILE” SEMIFINALI La semifinale ha obbligato la squadra di Guardiola a confrontarsi con l’Atlético. Dopo aver avuto la meglio contro il Barcelona, Simeone ha attuato una strategia simile contro i campioni tedeschi. Di nuovo, la quota di possesso palla dell’Atlético è stata di circa 10 minuti per tempo, ma si è dimostrata sufficiente per fare danni. Un’eccezionale corsa solitaria di Saúl Ñíguez li ha portati subito in vantaggio e, nonostante l’inserimento di Thomas Müller abbia dato al Bayern una maggiore profondità offensiva, l’ottimo Jan Oblak è risultato imbattibile. A Monaco di Baviera, alcuni minuti dopo la rete su punizione IL REAL MADRID SUPERA IL CITY di Xabi Alonso per il Bayern, Oblak ha parato un rigore di Müller e ha consentito a Griezmann di tornare in vantaggio finalizzando un rapido contropiede che ha battuto Neuer. La seconda rete di Lewandowski è stata il preludio di un eccitante finale che ha visto l’errore dal dischetto di Fernando Torres. Errore senza conseguenze però perché l’Atlético, malgrado abbia avuto il possesso della palla per soli 8 minuti nel primo tempo e 10 nel secondo, ha comunque raggiunto la finale per la regola dei gol in trasferta. RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 Gareth Bale decide la gara con un tiro deviato in rete da Fernando PANORAMICA DELLA COMPETIZIONE 15 LA FINALE Il rigore vincente si infila in rete e il Real Madrid è di nuovo campione UN DUELLO SPAGNOLO DAL SAPORE ITALIANO Tirata, tesa e, per l’Atlético de Madrid, ancora una volta traumatica, la sconfitta contro un Real Madrid che ha vinto per un soffio 16 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 LA FINALE 17 Il calcio italiano ha storicamente rappresentato un punto di riferimento per gli approcci di gioco razionali e pragmatici. Mentre 79.394 spettatori uscivano dallo Stadio Giuseppe Meazza, la stragrande maggioranza discutendo dell’incontro in spagnolo, uno degli osservatori tecnici della UEFA ha commentato: “La finale è stata tutta spagnola, ma il calcio giocato era italiano”. Come sempre dopo una finale di UEFA Champions League, alcuni tifosi cantavano, altri piangevano. Mentre l’orologio stava per segnare la mezzanotte di una mite serata milanese, a dividere gioia e disperazione è stato, per l’undicesima volta nella storia della coppa europea, un pizzico di sfortuna al dischetto. Sono passati quasi tre anni da quando Alicia Keys e Andrea Bocelli hanno regalato il loro estro canoro alla cerimonia iniziale. I madrileni, come già a Lisbona due anni prima, hanno accettato la sfida dei cantanti e i loro cori incessanti hanno fatto da colonna sonora a uno stadio dipinto di bianco e di rosso su cui spiccava il blu del logo della finale. C’erano 18 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 “CASEMIRO, CON UN’ECCELLENTE PROVA DAVANTI AI QUATTRO DELLA DIFESA, SI È DIMOSTRATO UN GIOCATORE FONDAMENTALE” Gareth Bale e Sergio Ramos festeggiano il gol che apre i giochi segnato dal capitano del Real Madrid (in alto); Yannick Carrasco porta l’Atlético in parità (in basso) enormi striscioni a proclamare la loro passione. “Insieme fino alla fine”, questa la libera traduzione dello slogan nel settore del Real Madrid; “Il vostro coraggio ci fa credere”, quello sulla curva dell’Atlético de Madrid. La partita ha reso giustizia a entrambi gli slogan. Ma la conclusione non è stata come la maggioranza dei tifosi probabilmente sperava. Gli allenatori, tuttavia, avevano fatto presagire qualcosa. “Il gioco sarà molto teso, molto equilibrato, specialmente all’inizio”, aveva predetto Diego Simeone. “Casemiro gli consente di raggrupparsi meglio se perdono la palla e li rende molto più pericolosi in contropiede. Chiunque vinca gli scontri iniziali a centrocampo otterrà un vantaggio”. Zinédine Zidane aveva ribadito: “Soprattutto, bisogna difendere bene. Specialmente quando non si ha la palla. Oltre a questo, abbiamo le nostre armi per lavorare bene in attacco. Quello che dobbiamo fare è correre, correre e correre...”. E queste indicazioni, che facevano intuire che l’eleganza non sarebbe stata la protagonista dell’incontro, sono state confermate dagli scambi di apertura. Con giocatori di 13 nazionalità in campo, i moduli di gioco non sono stati una sorpresa: il 1-4-3-3 del Real Madrid contro il 1-4-4-2 dell’Atlético de Madrid, ma il modo in cui sono stati attuati, sì. Gli uomini di Simeone erano nervosi, stranamente inibiti e si sono affidati a lanci lunghi verso Fernando Torres e Antoine Griezmann. I terzini, Juanfran e Filipe Luís, sono stati pronti a spingersi in avanti, ma non così tanto come al solito. La palla sembrava scottare tra i piedi dell’Atlético. I passaggi si interrompevano rapidamente; gli avvicendamenti sono stati frequenti. Gli osservatori neutrali erano sorpresi dalla mancanza di brio e d’intensità. Con Casemiro a intercettare e distribuire, Toni Kroos e, in particolare, Luka Modrić, hanno condotto le danze. Gli ‘scontri iniziali a centrocampo’ di cui parlava Simeone, sono stati vinti dagli avversari. Le incursioni del Real sono state minacciose, le occasioni su palla ferma ancora di più. Un primo colpo di avvertimento è arrivato al 6’, quando Gareth Bale ha battuto di sinistro una punizione sulla destra e Jan Oblak è stato costretto a risolvere la mischia in area di rigore: il portiere dell’Atlético ha effettuato un salvataggio miracoloso col piede a distanza ravvicinata. Un’altra punizione, stavolta dalla sinistra, è stata toccata di testa da Bale e Oblak questa volta non ha potuto fare niente per impedire a Sergio Ramos di vincere un’altra mischia disordinata e spingere la palla in rete. 1-0 dopo appena 15 minuti. Tuttavia, come ha notato l’osservatore tecnico Mircea Lucescu: “Casemiro, con un’eccellente prova davanti ai quattro della difesa, si è dimostrato un giocatore fondamentale e giocava per la squadra. Ma sospetto che molte persone non stessero vedendo il Real Madrid che si aspettavano”. Ad esempio, non si aspettavano di vedere Cristiano Ronaldo spazzare una palla da una zona vicino al suo angolo, oppure Karim Benzema lottare per la palla nella propria area di rigore, o Bale svariare sul fronte offensivo e scattare all’indietro per rientrare in un blocco difensivo di 11 uomini schiacciati nella propria metà campo. L’indicazione di difendere bene e di ‘correre, correre e correre’ veniva attuata in modo efficiente. Come ha commentato Sir Alex Ferguson: “Sull’1-0, ci sono stati momenti in cui il Real è sembrato soddisfatto dell’andamento della partita”. Simeone, mentre dirigeva le operazioni dalla linea laterale con il suo solito impeto, è stato abbastanza freddo da rendersi conto che, anche se la sua squadra era tornata in partita durante gli ultimi 15 minuti del primo tempo, qualcosa doveva cambiare. La sua risposta all’analgesica costruzione di gioco è stata la sostituzione nel primo tempo di Augusto Fernández con Yannick Carrasco, una mossa che, come ha detto Thomas Schaaf, “ha trasformato il modulo in qualcosa più simile a un 1-4-2-3-1 con maggiore flessibilità. La squadra è diventata più efficace sulle fasce e meglio attrezzata per giocare attraverso il centrocampo”. In pochi minuti, sono arrivati i frutti. Torres riceve in mezzo all’area un passaggio dalla media distanza di Griezmann e viene abbattuto mentre cerca di allontanarsi da Pepe: l’arbitro inglese Mark Clattenburg indica il dischetto. Keylor Navas si fa ammonire per perdita di tempo e bisogna aspettare quasi due minuti prima che Griezmann possa prepararsi al tiro. Il francese sceglie la potenza e la palla colpisce la traversa così forte da rimbalzare sino al limite dell’area. Il Real è sopravvissuto a un momento critico. Alcuni minuti più tardi, Dani Carvajal esce zoppicando e Danilo deve mettere alla prova le sue capacità difensive sulla destra contro Carrasco. La sostituzione di Toni Kroos con Isco dà alla squadra di Zidane un maggiore slancio in attacco, controbilanciato da una minore sicurezza nel possesso della palla. Con Lucas Vázquez che prende il posto di Benzema al 77’, dando al Real una struttura più simile a un 1-4-4-2, Zidane esaurisce le tre sostituzioni a sua disposizione. Non passano nemmeno due minuti e nonostante qualche istante prima Oblak si fosse opposto al tiro di Ronaldo e LA FINALE 19 Keylor Navas assiste al rigore vincente di Cristiano Ronaldo Stefan Savić, dopo il rimbalzo, avesse negato il gol a Bale sulla linea di porta, l’Atlético riesce a pareggiare: Juanfran, sentendosi ora libero di allungare la sua corsa in profondità in zona d’attacco, riceve un passaggio in diagonale calciando di collo esterno di prima verso lo specchio della porta e Carrasco, battendo Danilo sul palo più lontano, mette la palla in rete. A questo punto l’incontro prende una piega imprevista. L’Atlético ha accresciuto il suo possesso palla fino al 55% e ha superato gli avversari nel totale dei passaggi: un sintomo della preferenza di Navas per il rinvio lungo e il crescente affidarsi del Real al contrattacco diretto che, nonostante tutto, ha prodotto la metà delle sue occasioni da gol più chiare. Come ha commentato l’osservatore tecnico Peter Rudbæk: “Il Real Madrid ha messo in evidenza che, per quanto riguarda le transizioni, è una delle squadre migliori”. L’Atlético ha dominato a centrocampo, dove prima del fischio finale Gabi, Koke e Saúl Ñíguez avevano già percorso 14 o 15 km, gli stessi percorsi da Griezmann per il collegamento con Torres. I loro avversari, in posizione più arretrata, hanno registrato una distanza inferiore; solo Casemiro ha raggiunto i 13 km nel suo ruolo di contenimento. L’Atlético è arrivato nel terzo finale più frequentemente del Real. Ma, anche se Bale, Ronaldo e Modrić hanno avuto sempre più difficoltà ad avere un impatto, la squadra di Zidane ha avuto la meglio in termini di passaggi o fughe solitarie verso l’area di rigore. Con il ritorno alla parità, sono stati imposti di nuovo i principi di gestione del rischio e le fasi finali dei 90 minuti sono state punteggiate da momenti di rabbia che hanno portato Clattenburg a comminare il quinto e il sesto degli otto cartellini gialli dell’incontro. I due allenatori, in giacca nera, hanno approfittato dell’intervallo di cinque minuti per dare istruzioni e incoraggiamenti. Simeone, forse influenzato dagli eventi di Lisbona di due anni fa, si era voluto cautelare con due sostituzioni, e la finale, proprio come a Lisbona, si è protratta fino ai tempi supplementari. All’inizio della mezzora aggiuntiva, questa decisione è risultata come un elemento potenzialmente decisivo, perché le gambe dei giocatori si erano fatte pesanti sul terreno del San Siro e iniziavano i crampi. Nel Real, Bale, Ronaldo e Modrić apparivano visibilmente STATISTICHE REAL MADRID 1-1 ATLÉTICO DE MADRID Vittoria del Real Madrid 5-3 ai rigori Sabato 28 maggio 2016, San Siro, Milano I GOL 1-0 Ramos 15’, 1-1 Carrasco 79’ RIGORI Vázquez 1-0, Griezmann 1-1, Marcelo 2-1, Gabi 2-2, Bale 3-2, Ñíguez 3-3, Ramos 4-3, Juanfran (errore) 4-3, Ronaldo 5-3 “ QUANDO JUANFRAN HA TIRATO L’OTTAVO RIGORE SUL PALO ALLA DESTRA DI NAVAS, RONALDO SI È INCARICATO DI SFERRARE IL COLPO DI GRAZIA”. Navas; Carvajal (Danilo 52’), Ramos (C), Pepe, Marcelo; Casemiro; Kroos (Isco 72’), Modrić; Bale, Benzema (Vázquez 77’), Ronaldo Riserve non utilizzate Casilla, Jesé, James Rodríguez, Nacho Cartellini gialli Carvajal 11’, Navas 47’, Casemiro 79’, Ramos 90’+3’, Danilo 93’ TS, Pepe 112’ TS Allenatore Zinédine Zidane ATLÉTICO DE MADRID Oblak; Juanfran, Savić, Godín, Filipe Luís (Hernández 109’); Ñíguez, Gabi (C), Fernández (Carrasco 46’), Koke (Partey 116’); Torres, Griezmann Riserve non utilizzate Correa, Giménez, Moyà, Tiago affaticati. Simeone è stato obbligato a utilizzare una delle sue sostituzioni quando Filipe Luís si è infortunato e, quando il quarto uomo stava chiamando l’uscita di Saúl, è stato Koke a collassare sull’erba e a necessitare la sostituzione con il ghanese Thomas Partey. Il gioco si è fatto più duro che creativo, con la stanchezza che minava la precisione e sempre più ci si aspettava che la partita venisse decisa da un gol su calcio piazzato piuttosto che su azione, ma le punizioni si infrangevano sulle barriere e i calci d’angolo terminavano larghi. “Ero sorpreso che a Madrid l’Atlético non avesse utilizzato gambe fresche per correre”, ha commentato l’osservatore tecnico Mixu Paatelainen. “Ma si trattava di un incontro dove l’enfasi era posta sul mantenimento razionale di un equilibrio in attacco”. Inesorabilmente, l’ottava finale della UEFA Champions League a finire ai tempi supplementari ha richiesto per la settima volta anche il ricorso ai calci di rigore. La monetina ha decretato che i rigori fossero calciati sotto alla muraglia dei tifosi in maglia bianca e che il Real sarebbe stato il primo a salutarla. Vázquez si è incamminato rapidamente per iniziare, facendo roteare con disinvoltura la palla su un dito prima di piazzarla sul dischetto e battere Oblak alla sua sinistra, lo stesso lato verso cui hanno tirato gli altri rigori tutti i giocatori del Real. Al limite dell’area, Navas ha osservato i tiri dal dischetto del Real rimanendo inginocchiato, con le braccia Un demoralizzato Fernando Torres cerca di accettare la sconfitta 20 REAL MADRID RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 sollevate in alto come in preghiera. Sebbene le sue braccia, come quelle di Oblak, non abbiano toccato la palla, la sua preghiera è stata ascoltata quando Juanfran ha tirato l’ottavo rigore sul palo alla destra di Navas e Ronaldo si è incaricato di sferrare il colpo di grazia. Pur con il più piccolo dei margini, il Real Madrid è riuscito a indossare per l’undicesima volta la corona europea. “Come partita, ha avuto dei bei momenti”, ha riflettuto Sir Alex Ferguson. “Ma sarà ricordata per due squadre guidate dalla volontà, anziché dalle manovre tattiche”. Lucescu ha affermato: “Non mi aspettavo che l’elemento più evidente sarebbe stato la volontà di non arrendersi”. Paatelainen ha aggiunto: “È stata una finale giocata al gatto e al topo”. “Entrambe le squadre hanno difeso meglio di quanto abbiano attaccato”, ha detto Ginés Meléndez. La finale di Milano tra le due compagini di Madrid è stata caratterizzata da familiarità, rispetto reciproco ed esperienza nella gestione del rischio. Sul magnifico palco di San Siro, la finale tutta spagnola ha avuto un chiaro sapore italiano. Ammonizioni Torres 61’, Gabi 90’+3’ Allenatore Diego Simeone ARBITRO Mark Clattenburg (ENG) SPETTATORI 79.394 REAL MADRID ATLÉTICO DE MADRID 1 GOL 1 46 POSSESSO PALLA % 54 25 TIRI TOTALI 18 8 IN PORTA 4 6 FUORI 11 11 BLOCCATI 3 0 PALI E TRAVERSE 1 7 CORNER 6 6 AMMONIZIONI 2 557 PASSAGGI 627 497 RIUSCITI 543 LA FINALE 21 L’ALLENATORE VINCENTE UN INIZIO ESALTANTE “Spero che un giorno tu possa vivere questo come allenatore. Ti renderai conto che non ha nulla a che vedere con vincere la Champions League come giocatore”. Queste le parole rivolte, prima della finale del 2014 di Lisbona, da Carlo Ancelotti a Zinédine Zidane, l’assistente allenatore con cui ha condiviso la panchina del Real Madrid CF all’Estádio da Luz. Nessuno dei due avrebbe scommesso che questo augurio si sarebbe avverato due anni dopo e contro i medesimi avversari. “Continuo a pensare a Carlo”, ha confessato il francese alla vigilia della finale di Milano, e durante la partita ha persino emulato il suo mentore facendo entrare Isco nel secondo tempo in sostituzione di un centrocampista tedesco. Questa volta Toni Kroos invece che Sami Khedira. Quattordici anni dopo aver calciato il fantastico tiro al volo che consegnò al Real il titolo contro il Bayer 04 Leverkusen a Glasgow, la vittoria di Zidane, questa volta in panchina a San Siro, potrebbe rimanere nella storia per moltissimi motivi. Zizou è diventato il primo allenatore francese a vincere la UEFA Champions League, è stato l’ottavo a sollevare il trofeo nella sua stagione di debutto e ha aggiunto un settimo nome alla lista di coloro Zinédine Zidane continua a ripetere di star ancora imparando il mestiere, ma ha la stoffa per diventare un maestro anche nel suo nuovo ruolo. “IN FINALE SONO STATO PIÙ TESO DI QUANTO NON LO FOSSI STATO DA GIOCATORE, MA QUESTO FA PARTE DEL MESTIERE DI ALLENATORE. MI PIACE QUESTO GENERE DI PRESSIONE”. che hanno vinto il titolo sia come giocatore che come allenatore. Si tratta di un albo d’oro in cui il nome di Ancelotti è stato iscritto nel 2003, dopo aver condotto l’AC Milan alla vittoria, anche in quel caso ai rigori. Zidane è inoltre entrato a far parte di quel piccolo gruppo di allenatori vincenti che hanno iniziato il proprio lavoro a metà stagione; tuttavia, aver sostituito Rafael Benítez a gennaio ha fatto sì che il suo incarico sia stato più lungo delle undici settimane di Roberto di Matteo sulla panchina del Chelsea FC, quando nel 2012 il club londinese vinse, sempre ai rigori, a Monaco di Baviera. Zidane accetta tranquillamente il suo stato di tecnico inesperto. Come per Pep Guardiola, la sua esperienza da allenatore era limitata a poco più di un anno con la seconda squadra del club, nella terza categoria del campionato spagnolo. Eppure, come ha sottolineato Sergio Ramos: “Sembra che abbia allenato per 30 anni ed è evidente che in parte si è ispirato ad Ancelotti. Il suo passato di fuoriclasse gli dà un modo differente di vedere le cose. Quando è arrivato, è riuscito a ridarci il sorriso e siamo migliorati come squadra”. Il suo essere un allenatore ai debutti può essere notato nella maggior attenzione che dà all’aspetto umano piuttosto che alle questioni tattiche. Calmo e composto esternamente e con un timido sorriso sempre sulle labbra, la sua personalità invita a un ulteriore confronto con Ancelotti. “Ci conosceva tutti e conosceva il club”, aggiunge Ramos, che ha condiviso lo spogliatoio con Zidane durante i suoi giorni da giocatore. Questo gli ha reso più semplice stabilire un buon feeling e un’atmosfera di lavoro allegra. Ci ha dato immediatamente nuova fiducia”. Il percorso della squadra, però, si era quasi interrotto dopo la sconfitta 2-0 a Wolfsburg. Sconfitta questa che ha permesso a Zidane di ricordare ai suoi giocatori che tutti gli avversari sono in grado di metterti in difficoltà. “Abbiamo sofferto molto, ma raggiungere una finale senza soffrire è impossibile”, ha ammesso Zidane. “È una questione di unità, impegno, spirito di squadra e, quando arriva il momento di giocare, di qualità e di dare tutto sul campo. In finale sono stato più teso di quanto non lo fossi stato da giocatore, ma questo fa parte del mestiere di allenatore. Mi piace questo genere di pressione. Sono molto felice di aver vinto la Champions League da giocatore, da assistente e da allenatore e di aver ottenuto tutto questo successo con un grande club di cui ho fatto parte per tanto tempo. Ho ancora molto da imparare, ma desidero intensamente continuare ad apprendere e so che questo mi aiuterà a migliorare. Una cosa è certa: ho un lungo percorso davanti a me prima di potermi considerare una figura di rilievo tra gli allenatori professionisti”. Zinédine Zidane è diventato il settimo ad aver vinto il torneo come allenatore e come giocatore 22 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 L’ALLENATORE VINCENTE 23 RISULTATI PRELIMINARI – PERCORSO PIAZZATE (risultati complessivi di andata e ritorno; la squadra indicata per prima ha giocato in casa all’andata) Man. United 7 Sporting CP 3 Lazio 1 Rapid Wien 2 Valencia 4 BATE Club Brugge 1 CSKA Moskva 4 Leverkusen 3 Shakhtar 3 Monaco 3 FK Partizan FASE A GIRONI In casa 15/09 15/09 30/09 30/09 21/10 21/10 PSG Real Madrid Malmö Shakhtar Malmö PSG G 6 6 6 6 In casa 16/09 16/09 29/09 29/09 20/10 20/10 Leverkusen Roma Barcelona BATE Leverkusen BATE In trasferta Data In casa Malmö Shakhtar Real Madrid PSG Shakhtar Real Madrid 03/11 03/11 25/11 25/11 08/12 08/12 Real Madrid Shakhtar Malmö Shakhtar PSG Real Madrid G 6 6 6 6 In trasferta Data In casa BATE Barcelona Leverkusen Roma Roma Barcelona 04/11 04/11 24/11 24/11 09/12 09/12 Barcelona Roma BATE Barcelona Leverkusen Roma 3-1 Roma Andata 0-2 Dynamo Kyiv Andata 1-3 24 In trasferta Data In casa 1-0 4-0 0-5 3-4 2-0 8-0 PSG Malmö PSG Real Madrid Shakhtar Malmö 15/09 15/09 30/09 30/09 21/10 21/10 Wolfsburg PSV Man. United CSKA Moskva Wolfsburg PSG GF 15 11 13 5 GS P.ti 4 14 16 6 12 6 12 5 Risultato 1-0 2-1 2-1 3-2 2-0 0-0 In trasferta CSKA Moskva Man. United Wolfsburg PSV PSV Real Madrid GRUPPO F FC Bayern München Arsenal FC Olympiacos FC GNK Dinamo Zagreb Risultato In trasferta Data In casa 3-0 3-2 1-1 6-1 1-1 0-0 BATE Leverkusen Leverkusen Roma Barcelona BATE 16/09 16/09 29/09 29/09 20/10 20/10 Dinamo Zagreb Olympiacos Arsenal Bayern Arsenal Dinamo Zagreb Risultato 2-1 0-3 2-3 5-0 2-0 0-1 Arsenal Bayern Olympiacos Dinamo Zagreb Bayern Olympiacos N 0 1 2 1 Data In casa 03/11 03/11 25/11 25/11 08/12 08/12 Man. United PSV Man. United CSKA Moskva Wolfsburg Real Madrid G 6 6 6 6 In trasferta V 4 3 2 1 V 5 3 3 1 N 0 0 0 0 P 2 2 2 4 Risultato 1-0 2-0 0-0 0-2 3-2 8-0 P 1 3 3 5 Data In casa 04/11 04/11 24/11 24/11 09/12 09/12 Bayern Olympiacos Arsenal Bayern Dinamo Zagreb Olympiacos QUARTI DI FINALE GF GS P.ti 9 6 12 8 7 10 7 7 8 5 9 4 GF 19 12 6 3 GS P.ti 3 15 10 9 13 9 14 3 Risultato 5-1 2-1 3-0 4-0 0-2 0-3 In trasferta CSKA Moskva Wolfsburg PSV Wolfsburg Man. United Malmö In trasferta Arsenal Dinamo Zagreb Dinamo Zagreb Olympiacos Bayern Arsenal 5-13 aprile Astana 2 Celtic 3 Skënderbeu 2 Basel 2 APOEL 1 Malmö 4 Dinamo Zagreb 6 M. Tel-Aviv GRUPPO C Club Atlético de Madrid SL Benfica Galatasaray AŞ FC Astana G 6 6 6 6 Data In casa 15/09 15/09 30/09 30/09 21/10 21/10 Benfica Galatasaray Atlético Astana Atlético Galatasaray 3 (Vittoria per gol in trasferta) 3 3-2 Benfica 4-2 Chelsea Ritorno 2-2 (compl.) Ritorno 2-1 2-4 (compl.) 0-4 (compl.) Ritorno 0-1 Real Madrid Data In casa Astana Atlético Benfica Galatasaray Astana Benfica 03/11 03/11 25/11 25/11 08/12 08/12 Benfica Astana Atlético Astana Benfica Galatasaray Chelsea Dynamo Kyiv Porto M. Tel-Aviv Porto Dynamo Kyiv G 6 6 6 6 V 4 3 3 0 P 1 2 3 2 N 1 2 1 0 P 1 1 2 6 Risultato In trasferta Data In casa 4-0 2-2 2-1 0-2 2-0 0-0 M. Tel-Aviv Porto Chelsea Dynamo Kyiv M. Tel-Aviv Chelsea 04/11 04/11 24/11 24/11 09/12 09/12 Chelsea M. Tel-Aviv Porto M. Tel-Aviv Chelsea Dynamo Kyiv SEMIFINALI GF GS P.ti 11 3 13 10 8 10 6 10 5 5 11 4 GRUPPO D Manchester City FC Juventus Sevilla FC VfL Borussia Mönchengladbach Risultato In trasferta Data In casa 2-1 0-0 2-0 2-2 1-2 1-1 Galatasaray Atlético Galatasaray Benfica Atlético Astana 15/09 15/09 30/09 30/09 21/10 21/10 Man. City Sevilla Borussia Juventus Man. City Juventus GF GS P.ti 13 3 13 8 4 11 9 8 10 1 16 0 Risultato 1-2 3-0 1-2 2-0 2-1 0-0 In trasferta Data In casa Risultato 2-1 1-3 0-2 0-4 2-0 1-0 Dynamo Kyiv Porto Dynamo Kyiv Chelsea Porto M. Tel-Aviv 16/09 16/09 29/09 29/09 20/10 20/10 Valencia Gent Lyon Zenit Valencia Zenit 2-3 1-1 0-1 2-1 2-1 3-1 26 aprile-4 maggio In trasferta Juventus Borussia Man. City Sevilla Sevilla Borussia GRUPPO H FC Zenit KAA Gent Valencia CF Olympique Lyonnais Risultato Andata 0-0 Barcelona Andata 2-1 2-3 Atlético (compl.) Ritorno 0-2 0-1 (compl.) G 6 6 6 6 Zenit Lyon Valencia Gent Gent Lyon N 0 2 0 2 Data In casa 03/11 03/11 25/11 25/11 08/12 08/12 Borussia Sevilla Juventus Borussia Man. City Sevilla G 6 6 6 6 In trasferta V 4 3 2 1 V 5 3 2 1 N 0 1 0 1 P GF GS 2 12 8 1 6 3 4 8 11 3 8 12 Risultato 1-1 1-3 1-0 4-2 4-2 1-0 P 1 2 4 4 In trasferta Juventus Man. City Man. City Sevilla Borussia Juventus GF GS P.ti 13 6 15 8 7 10 5 9 6 5 9 4 Data In casa Risultato 04/11 04/11 24/11 24/11 09/12 09/12 Lyon Gent Zenit Lyon Valencia Gent 0-2 1-0 2-0 1-2 0-2 2-1 FINALE P.ti 12 11 6 5 In trasferta Zenit Valencia Valencia Gent Lyon Zenit 28 maggio Real Madrid Ritorno 0-1 Ritorno 0-2 Real Madrid Ritorno 1-3 (Compl. TS) Ritorno 2-4 0-0 Atlético (compl.; Atlético vince 8-7 ai rigori) Ritorno 0-0 Manchester City 1-1 Atlético (TS; Real Madrid vince 5-3 ai rigori) Barcelona Bayern (compl.) In trasferta 2-0 0-2 1-2 2-2 4-0 2-1 Manchester City Wolfsburg 4-6 1-3 In casa 16/09 16/09 29/09 29/09 20/10 20/10 N 1 1 2 4 Risultato GRUPPO G Chelsea FC FC Dynamo Kyiv FC Porto Maccabi Tel-Aviv FC Data V 4 3 1 0 Zenit (compl.) 1-5 Andata 0-0 Risultato G 6 6 6 6 Andata 1-0 (compl.) PSV GRUPPO B VfL Wolfsburg PSV Eindhoven Manchester United FC PFC CSKA Moskva Bayern Andata 0-2 Andata 2-2 P 0 2 2 3 GF GS P.ti 19 3 16 12 1 13 7 14 3 1 21 3 Ritorno 2-1 Arsenal Juventus P 0 1 5 5 16 febbraio-16 marzo (compl.) Andata 2-3 N 2 3 3 2 4-1 1-1 2-1 3-2 4-4 0-2 Andata 1-0 Gent V 4 1 1 1 Risultato Benfica Andata 2-1 N 1 1 0 0 2-0 4-0 0-2 0-3 1-0 0-0 OTTAVI DI FINALE PSG V 5 4 1 1 Risultato GRUPPO E FC Barcelona AS Roma Bayer 04 Leverkusen FC BATE Borisov Data 2 (vittoria per la regola dei gol in trasferta) FASE A GIRONI GRUPPO A Real Madrid CF Paris Saint-Germain FC Shakhtar Donetsk Malmö FF Data (risultati complessivi di andata e ritorno; la squadra indicata per prima ha giocato in casa all'andata) PRELIMINARI – PERCORSO CAMPIONI Wolfsburg Andata 2-0 PSG Andata 2-2 2-3 (compl.) 2-3 (compl.) Real Madrid Ritorno 0-3 Atlético 2-2 Bayern Andata 1-0 (compl.; Atlético vince per i gol in trasferta) Ritorno 1-2 Manchester City Ritorno 0-1 Ritorno 0-0 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 RISULTATI 25 ANALISI ARGOMENTI TECNICI La varietà degli stili di gioco, l’importanza della costruzione da dietro e le transizioni rapide sono stati gli argomenti al centro della discussione dopo la finale. “Se vogliamo individuare una tendenza, direi che questa stagione ha dimostrato che per vincere una partita di calcio è possibile giocare in molti modi diversi. Alcuni anni fa si tendeva a pensare che per essere una ‘vera’ squadra di calcio, fosse necessario giocare in un certo modo. Adesso è possibile osservare molti stili di gioco differenti e le fasi finali della competizione lo hanno mostrato piuttosto chiaramente”. Con dieci anni di esperienza da direttore tecnico della federazione calcistica danese, Peter Rudbæk è avvezzo a parlare in una prospettiva di lungo periodo. “In passato”, ha proseguito, “si parlava di struttura per quanto riguardava la difesa. Ora ho la netta sensazione che a essere diventati molto più strutturati siano l’attacco e le transizioni. Ad alti livelli, gli schemi di gioco possiedono maggiori variazioni tra squadre che sanno tutto l’una dell’altra”. 26 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 Zinédine Zidane impartisce le ultime istruzioni alla vigilia della finale ANALISI: ARGOMENTI TECNICI 27 CAMBIARE GLI SCHEMI I molti modi di fare calcio a questo livello. La varietà di schemi di gioco ha sbiadito molte delle etichette assegnate alle squadre. La stagione 2015/2016 ha evidenziato la difficoltà crescente di classificare gli stili di gioco. Il KAA Gent è stato l’unico club a adottare un modulo di gioco 1-3-4-3, con Renato Neto e Sven Kums in ruolo di contenimento di fronte ai tre della difesa e Thomas Foket che indietreggiava rapidamente per passare a una struttura difensiva 1-4-2-3-1 quando veniva perso il possesso della palla. Tuttavia, a Wolfsburg, Hein Van Heazebrouck è passato a un 1-4-4-2, dopo aver utilizzato un modulo 1-4-2-3-1 durante la fase a gironi. Lo stesso VfL Wolfsburg ha dato da pensare. “Ho scelto di descrivere il loro modulo come un 1-4-3-3”, ha commentato l’osservatore tecnico UEFA Gareth Southgate dopo aver visto la squadra di Dieter Hecking a Gent. “Ma il loro centrocampo si è disposto in modo diverso. Gustavo ha giocato in profondità, mentre Christian Traesch e Max Arnold hanno lavorato su differenti linee orizzontali e verticali di fronte a lui”. Nel successivo pareggio con il Real Madrid CF, il modulo di gioco del Wolfsburg è stato più facilmente secondo centrocampista di copertura in un 1-4-2-3-1. Il Bayern di Josep Guardiola ha effettuato variazioni multiple sul tema 1-4-3-3, sia tra una partita e l’altra sia durante gli incontri stessi. A casa del GNK Dinamo Zagreb, la disposizione è stata molto più simile a un 1-4-2-3-1; Thomas Müller contro l’Arsenal, quando i londinesi si sono recati a Monaco, ha giocato esterno sulla destra e dietro a Robert Lewandowski. A casa dell’Olympiacos FC, Kingsley Coman, Douglas Costa, Müller e Arjen Robben hanno giocato dietro la prima punta. L’osservatore che ha visto la loro partita in casa contro il Benfica ha espresso il seguente commento: “Nel corso dell’incontro il Bayern ha utilizzato vari schemi di attacco e di difesa: è uno dei suoi grandi punti di forza. I loro giocatori controllano la partita e producono dei movimenti molto interessanti”. Tra i club eliminati durante la fase a gironi, la Dinamo Zagreb, il FC Porto e l’Olympiacos hanno alternato il 1-4-3-3 al 1-4-2-3-1; il 1-4-2-3-1 del Maccabi Tel-Aviv si è evoluto in modo evidente in un 1-4-5-1 nelle partite in trasferta, mentre Bayer 04 Leverkusen, Manchester United FC e PFC CSKA Moskva hanno effettuato occasionali variazioni tra 1-4-2-3-1 e 1-4-4-2. Tali variazioni sono alla base dei commenti di Rudbæk sulla versatilità e hanno evidenziato la necessità per il giocatore moderno di saper passare incessantemente da un modulo all’altro. Il Wolfsburg di Dieter Hecking ha ottenuto un sorprendente accesso ai quarti classificabile come un 1-4-2-3-1 nella partita in casa, mentre è stato più chiaramente un 1-4-1-4-1 quando ha difeso il vantaggio 2-0 a Madrid. Inoltre, il Paris Saint-Germain è passato dall’abituale 1-4-3-3 a un 1-3-5-2 quando ha affrontato il Manchester City FC in Inghilterra; il PSV Eindhoven ha attuato con successo la stessa variazione quando si è recato in Spagna per affrontare il Club Atlético de Madrid. La squadra di Manuel Pellegrini ha adottato un modulo 1-4-1-4-1 invece del consueto 1-4-2-3-1 quando in semifinale ha giocato nella capitale spagnola contro il Real Madrid. Lo SL Benfica, dopo essersi affidato maggiormente a un modulo 1-4-4-2, è passato a un 1-4-2-3-1 quando la squadra di Rui Vitória si è scontrata col FC Zenit e il FC Bayern München nella fase a eliminazione diretta. L’AS Roma, dopo aver preferito un 1-4-3-3, quando ha fatto visita al Real Madrid ha inserito un 28 Considerato quanto detto sopra, si potrebbe affermare che la metà delle prime 16 squadre abbia usato il 1-4-3-3 come modulo di base, con quattro di esse che hanno favorito chiaramente il 1-4-2-3-1 e tre che hanno optato generalmente per il 1-4-4-2. Come detto, il Gent è stata l’unica squadra a preferire il 1-3-4-3. Tra i 32 club eliminati durante la fase a gironi, 13 hanno schierato un modulo 1-4-3-3; dieci hanno utilizzato il 1-4-2-3-1 come schieramento iniziale, sei hanno attuato un chiaro 1-4-4-2; due (FC Astana e Maccabi Tel-Aviv) erano più immediatamente identificabili come 1-4-5-1, con il Gent a completare la lista. Tutto ciò ha rappresentato una varietà di opzioni maggiore rispetto alla stagione precedente, quando quattordici squadre scelsero il 1-4-2-3-1, dieci il 1-4-4-2 e otto il 1-4-3-3. RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 Manuel Neuer, portiere palleggiatore del Bayern COSTRUIRE DALLE RETROVIE Come usare la difesa, portiere incluso, per lanciare gli attacchi. “Tutte le squadre che ho visto”, ha detto David Moynes il mattino seguente la finale, “hanno cercato di giocare partendo da dietro. Forse il Manchester City è quella che l’ha fatto di meno. Quando li ho osservati sono state molto rare le occasioni in cui hanno conquistato la palla grazie ai difensori centrali”. Anche le statistiche confermano questa opinione. I centrali della difesa del Manchester City hanno mantenuto disciplinatamente la loro posizione; dei 35 passaggi riusciti effettuati da Eliaquim Mangala, che ha sostituito Vincent Kompany al 7’ della partita di casa contro il FC Dynamo Kyiv, quattro sono stati al proprio portiere e 27 ai quattro compagni della difesa. Nella partita di andata Kompany aveva diretto 21 dei suoi 59 passaggi ai mediani o ai trequartisti. Quando lo stesso scenario si è ripetuto a Madrid nei minuti iniziali della partita di ritorno della semifinale, ben 23 dei 30 passaggi di Mangala sono stati diretti al portiere o ai difensori. La distribuzione in avanti è stata affidata a Nicolás Otamendi ma, in casa del Real Madrid, il 70% dei passaggi del difensore centrale è stato diretto verso i membri della linea difensiva. La costruzione degli attacchi è stata lasciata ai terzini, ai mediani e al portiere. Sebbene il 37% dei suoi passaggi lunghi non siano riusciti a trovare un compagno di squadra, a Madrid Joe Hart ha distribuito con successo la palla a tutti gli altri dieci giocatori. Alla stessa maniera, i due portieri tedeschi dei due club con il più alto possesso di palla, Marc-André ter Stegen e Manuel Neuer, hanno rappresentato un punto di riferimento nella partecipazione alla costruzione e nella precisione della loro distribuzione. Nella partita degli ottavi di finale contro l’Arsenal FC, ter Stegen del FC Barcelona non è riuscito a trovare un compagno di squadra solo in tre dei suoi 67 passaggi, tutti e tre più lunghi di 30 metri. Il quarto di finale tra Barça e Atlético de Madrid ha permesso ai due portieri di mettere in luce le differenze di schemi e filosofie di gioco. Al Camp Nou, ter Stegen non è stato impegnato più del dovuto e solo un passaggio lungo dei 18 effettuati non è riuscito a raggiungere il suo obiettivo. Al Vicente Calderón, i suoi interventi hanno totalizzato 37 passaggi (più di Neymar, Luis Suárez o Ivan Rakitić), di cui 13 sono stati lunghi e hanno tutti centrato il loro obiettivo. Dall’altra parte del campo, lo schema di gioco di Diego Simeone ha richiesto che Jan Oblak giocasse lungo per evitare il pressing intenso del Barça. Al Camp Nou, 30 dei suoi 31 passaggi sono stati lunghi e la metà di essi ha raggiunto un compagno di squadra. Nel ritorno, i suoi 18 passaggi sono stati tutti lunghi, con una percentuale di successo del 44% rispetto al 100% di ter Stegen. Nel corso dei due incontri, 12 dei 23 passaggi riusciti di Oblak sono stati ricevuti da Saúl Ñíguez e tre per partita sono stati distribuiti agli attaccanti: Antoine Griezmann e Fernando Torres. Anche il portiere del Wolfsburg Diego Benaglio ha preferito il gioco lungo durante il pareggio della sua squadra contro il Real Madrid, ma solo il 40% dei 57 lanci lunghi ha raggiunto un compagno. Le percentuali di successo di altri portieri sono state ugualmente basse: Thibaut Courtois è stato preciso in 7 lanci lunghi su 18 nella partita in trasferta del Chelsea FC a Parigi, Petr Čech dell’Arsenal lo è stato nove volte su 16 nella sfida in casa contro il Barcelona. E, sebbene l’osservatore tecnico Ioan Lupescu, quando l’ha visto a Eindhoven, abbia sottolineato la ‘tipica filosofia olandese’ del PSV, “con una costruzione paziente da dietro attraverso il centrocampo”, Jeroen Zoet, durante il secondo tempo contro l’Atlético a Madrid, ha effettuato 42 passaggi lunghi, con 12 dei 22 riusciti che hanno raggiunto Luuk de Jong, il principale terminale offensivo. Nella semifinale contro l’Atlético de Madrid, Neuer del Bayern è riuscito a distribuire la palla a nove compagni nella sfida di Madrid e a sette nel ritorno, anche se a Monaco la squadra avversaria ha impedito i rifornimenti a lunga distanza verso Franck Ribéry, Douglas Costa e Kingsley Coman. Un terzo portiere tedesco, Kevin Trapp del Paris Saint-Germain, è stato altrettanto eccellente nella precisione dei passaggi lunghi, in particolare per avviare contropiedi diretti individuando Zlatan Ibrahimović. “Una delle cose che mi ha sorpreso”, ha riflettuto Thomas Schaaf dopo la finale, “è stata che Keylor Navas abbia giocato lungo così spesso. Potrebbe essere stato un deliberato tentativo di evitare il forte pressing dell’Atlético, ma ha obbligato la sua squadra a fare parecchio lavoro per recuperare la palla”. Nei quattro incontri precedenti, contro il Wolfsburg e il Manchester City, il portiere costaricano aveva giocato lungo non più di 25 volte, in altre parole, circa sei volte a partita, con 15 dei suoi passaggi che hanno raggiunto un compagno. Al San Siro, 24 dei suoi 31 passaggi sono stati lunghi e solo metà di essi ha raggiunto un giocatore del Real Madrid. A Milano, la costruzione da dietro del Real si è basata per lo più sui passaggi dal centrale di difesa Sergio Ramos a Marcelo e Toni Kroos. Il terzino sinistro è stato il principale rifornitore di palle per Cristiano Ronaldo e Gareth Bale, mentre Kroos le ha consegnate a tutti i suoi compagni di gioco. Pepe, l’altro difensore centrale, ha preferito percorsi più conservativi per Navas, Ramos e il centrocampista arretrato Casemiro. La maggior parte delle palle per Luka Modrić sono venute dai ANALISI: ARGOMENTI TECNICI 29 terzini destri, Dani Carvajal e poi Danilo. Il lavoro di costruzione dell’Atlético è stato canalizzato principalmente attraverso i centrocampisti centrali Koke e Gabi, che insieme hanno totalizzato il 35% dei passaggi della loro squadra e hanno confermato la crescente importanza del ruolo dei mediani come moderni registi di centrocampo. Tuttavia, il blocco difensivo di Zinédine Zidane ha limitato i loro passaggi in avanti e, sebbene il duo abbia effettuato 27 passaggi verso Griezmann, sono riusciti a passarla quattro volte a Torres, che ha ricevuto solo 11 passaggi durante le due ore di gioco. Per quanto riguarda gli avversari, Schaaf ha visto nel centrocampo del Real la chiave del dominio del primo tempo. “Casemiro ha giocato in modo efficiente nel ruolo di mediano” ha commentato, “e penso che Kroos e Modrić lavorino molto bene insieme per quanto riguarda il possesso della palla e i passaggi in avanti ai veloci attaccanti”. IL LUNGO E IL CORTO Una tendenza in crescita: fare meno passaggi per cavarsi d’impaccio. Potrebbe essere rischioso suggerire che il pressing aggressivo abbia sempre più successo nello spingere gli avversari a giocare lungo e quindi aumentare le possibilità di perdere il possesso della palla. Si potrebbe anche ribattere che gli allenatori stiano diventando sempre più consapevoli di dover variare e, possibilmente, seminare il dubbio nelle linee difensive alte mostrando prontezza nel provare passaggi lunghi verso lo spazio dietro ai quattro difensori, specialmente sulle fasce. Il Barcelona, oggetto di analisi approfondita dopo i suoi successi sotto Guardiola, esemplifica la necessità per le squadre di riferimento di continuare a evolversi, se vogliono mantenere la loro superiorità a livello nazionale e internazionale. “Mentre prima facevano un girotondo di possesso di palla senza nessun attaccante centrale”, commenta Sir Alex Ferguson, “adesso hanno tre attaccanti eccellenti e la squadra gioca in modo molto più positivo in termini di penetrazione. Sono ancora alla ricerca di un modo diverso di giocare. Penso ci sia stato un grande cambiamento negli ultimi due anni”. Esistono prove statistiche che confermano come le squadre siano sempre più preparate ad ampliare i loro schemi di passaggio della palla. Nella stagione 2014/2015, i passaggi lunghi (di 30 m o più) hanno rappresentato solo il 9% dei passaggi effettuati da sei delle squadre in gara. Dall’altro lato, il Malmö FF guidava la classifica con il 17%. Nel 2015/2016 invece, il Paris Saint-Germain è stato l’unico club a finire in cifra unica. Ai vertici della graduatoria, il 16% dei passaggi di Malmö, Wolfsburg e Zenit è stato lungo; Olympiacos e PSV hanno raggiunto il 17% e la lista è stata capeggiata da Astana (18%) e FC BATE Borisov (19%). La media complessiva tra le 32 squadre ha evidenziato un aumento sostanziale nell’utilizzo dei passaggi lunghi dall’11% al 13,5%. Il tridente MSN del Barcelona (Messi, Suárez e Neymar) sembrava inarrestabile fino allo scontro con l’Atlético Un Juanfran volante tira in porta durante la finale LA VITA SECONDO PEP Anche i terzini sono fondamentali per creare le occasioni da gol. Nel calcio della UEFA Champions League il terzino che si sovrappone è diventato la norma invece che l’eccezione. Quando si costruiscono le azioni dalle retrovie, i due difensori centrali si allargano e i due terzini occupano posizioni avanzate per ricevere. La finale a Milano ha enfatizzato il valore offensivo di Dani Carvajal, Marcelo, Danilo, Juanfran e Filipe Luís. Nelle ultime stagioni, Dani Alves e Jordi Alba sono stati spesso elogiati per il loro contributo in attacco nel sistema del Barça. L’aumento nel numero di reti su cross e passaggi a rientrare dal fondo può essere correlato alla prontezza dei terzini nel prolungare le sortite offensive in zone pericolose, come dimostrato dal lancio di Juanfran dalla destra che ha permesso all’Atlético di pareggiare durante la finale. I terzini sono diventati importanti come giocatori creativi: Marcelo è emerso dalla finale come principale rifornitore di 30 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 Gareth Bale e Cristiano Ronaldo, mentre Juanfran lo è stato per Griezmann. Durante le due partite del Barcelona contro l’Atlético, Alves e Lionel Messi si sono scambiati passaggi per 52 volte. Philipp Lahm, che ha effettuato 201 passaggi durante la semifinale contro l’Atlético, è stato una componente chiave nell’allargare il gioco ad Arturo Vidal, Costa e Coman. Tuttavia, i principi adottati da Guardiola al Barça e al Bayern stanno iniziando ad apparire anche altrove. Nel manuale di allenatore di Guardiola, il campo può essere diviso in cinque corsie da un’area di rigore all’altra. Praticamente, il terzino e l’ala non dovrebbero trovarsi mai nella stessa corsia. Uno dei due taglia all’interno, ma non deve essere necessariamente l’ala a creare lo spazio per la sovrapposizione. Il terzino può trovarsi nel corridoio interno se l’ala si trova all’esterno. Il lavoro sul campo di allenamento comprende anche i dettagli sulle transizioni attacco-difesa e i metodi di pressing a seguito di perdita della palla. L’uso delle fasce continua a fornire buone opzioni per aggirare i blocchi difensivi, ma i metodi per sfruttarle si stanno evolvendo costantemente. ANALISI: ARGOMENTI TECNICI 31 ELIMINAZIONI E ALLENAMENTO Il bel gioco di inizio stagione lascia il posto alla concretezza. “Se vogliamo individuare delle tendenze, penso che potrebbe essere una buona idea considerare anche le questioni relative all’allenamento”, ha azzardato Rudbæk il giorno dopo la finale. “Nella fase a gironi accadono alcune cose, mentre quando si giocano due gare, una in casa e una in trasferta, se ne verificano altre. E anche la finale è una cosa diversa. Penso che un’esperienza specifica in Champions League sia una risorsa importante per un allenatore”. Le questioni sollevate sull’utilizzo dei passaggi lunghi da parte dei portieri è legato all’eventualità di un pressing alto sui centrali di difesa e di dispendio di energie per fare pressione sul portiere, allo scopo di incoraggiare l’avversario a giocare lungo e in questo modo interrompere i suoi schemi di costruzione da dietro. Tuttavia, mentre la competizione si avvicinava a Milano, i principi di gestione del rischio hanno preso il sopravvento sullo stile e sul senso dell’avventura. I pensieri degli osservatori tecnici su un incontro di andata della fase a eliminazione diretta sono stati i seguenti: “Hanno iniziato l’incontro pressando alto nei primi 30 minuti e costringendo l’avversario a perdere molte volte la palla nella propria metà campo, ma senza essere in grado di trasformare la riconquista del pallone in opportunità definite, in parte per la buona difesa degli avversari e in parte perché erano riluttanti a impegnare troppi uomini in avanti per attaccare. Si sono concentrati a mantenere un modulo e a difendere bene in modo organico e sono stati attenti a non lasciarsi scoperti ai contropiedi. Le possibilità che hanno concesso venivano dai calci d’angolo”. L’analisi di un’altra squadra in trasferta comprendeva la Edinson Cavani (a sinistra) e Blaise Matuidi (a destra) festeggiano Adrien Rabiot per il gol del PSG contro il Malmö 32 seguente osservazione: “Hanno avuto un possesso stabile, ma i loro centrocampisti hanno giocato dietro alla palla per l’intera serata. Visto che in pochi supportavano gli attacchi, sono stati molto solidi nelle transizioni da attacco a difesa e hanno impedito agli avversari di avere opportunità di contrattaccare”. Tuttavia, il pressing alto e la conquista anticipata della palla sono stati ancora armi fondamentali dell’arsenale dei migliori club: il Barcelona e il Bayern si sono affidati completamente a questa dottrina, come pure il Paris Saint-Germain di Laurent Blanc. “Quando non ha il possesso, il PSG ricorre al pressing rapido”, hanno notato gli osservatori tecnici presenti alle sue partite contro il Manchester City. “Hanno ricevuto una grande spinta da Metuidi e Rabiot a centrocampo, ma hanno avuto occasionali problemi di transizione e si sono dovuti affidare alle capacità di difesa nell’uno contro uno di Thiago Silva e David Luiz”. Anche il Wolfsburg ha ottenuto dei risultati durante gli ottavi di finale contro il Gent e la rete di Julian Draxler per il 2-0 in Belgio è stato un ottimo esempio di un successo innescato dal recupero alto di una palla. Anche il Benfica è stato efficace nel pressing aggressivo e collettivo a centrocampo, che ha permesso di avviare contropiedi innescati da intercettazioni e recuperi anticipati della palla. Lo Zenit e il Gent erano pronti a lanciare i giocatori in avanti, lasciandoli a volte vulnerabili rispetto a rapide transizioni originate da sovrapposizioni improvvise sulle fasce. In definitiva, la domanda è se i club vincenti sono quelli i cui schemi di gioco hanno come priorità l’eliminazione del rischio. Come Diego Simeone ha dichiarato dopo la finale: “Il Real Madrid è stato migliore perché ha vinto. La squadra che vince è sempre la migliore”. Mircea Lucescu, l’allenatore del FC Shakhtar Donetsk, si è mostrato prudente: “Dobbiamo stare attenti a quanto ci inoltriamo sulla strada del desiderio di vittoria senza curarci troppo della qualità del gioco”. Diego Simeone ha portato l’Atlético alla seconda finale di UEFA Champions League in tre anni RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 ANALISI: ARGOMENTI TECNICI 33 ANALISI IL RISULTATO FINALE Nonostante il numero di gol sia rimasto quasi invariato rispetto a quello delle stagioni precedenti, si sono viste interessanti novità nel modo in cui si è segnato. Il numero di gol segnati durante la UEFA Champions League 2015/2016 è leggermente diminuito: 347 rispetto ai 361 dell’anno precedente. Ma nonostante questa riduzione marginale (del 3,88%), la media della competizione di 2,68 gol a partita è rimasta inalterata. In questa edizione sono stati segnati 2,78 gol a partita, per una media di un gol ogni 33 minuti di gioco. Tuttavia, la distribuzione delle reti è leggermente cambiata. Nella fase a gironi sono stati segnati 280 gol, uno in più rispetto alla stagione precedente. La differenza negativa può essere attribuita alla riduzione del 18% dei gol segnati durante la fase a eliminazione diretta: le 29 partite hanno prodotto 67 gol, per una media di soli 2,31 gol a partita. Per il secondo anno consecutivo, il FC Bayern München è stato il maggior goleador della competizione, mentre il Club Atlético de Madrid, sconfitto in finale, non è stato tra le squadre più prolifiche, come nemmeno lo era stata la Juventus l’anno prima. La squadra di Diego Simeone ha segnato 17 volte, con una media di 1,3 gol a partita. Giusto per evidenziare la differenza tra le due finaliste, la media del Real Madrid CF è stata di 2,2. Come da tradizione, il maggior numero di gol, anche in proporzione rispetto al totale, è stato realizzato nel secondo tempo. Non considerando i due gol nei tempi supplementari del Bayern contro la Juventus a Monaco di Baviera, 197 gol sono stati segnati dopo l’intervallo, come la stagione precedente. Tuttavia, i 148 gol realizzati nel primo tempo sono stati 14 in meno rispetto al 2014/2015, il che significa che nel secondo tempo si è segnato il 33% in più rispetto al primo. Anche la percentuale di gol segnati dalle squadre di casa è continuata ad aumentare. Escludendo i due gol segnati nella finale giocata sul neutro di Milano, la ripartizione è stata 60-40 in favore delle squadre di casa, rispetto al 58,5% dell’anno precedente e al 56% della stagione 2013/2014. Tra l’altro, nel 2015/2016 la percentuale 60-40 è stata una costante, la fase a gironi e quella a eliminazione diretta hanno prodotto gli stessi risultati. I numeri delle squadre in trasferta però sono stati migliori nei gruppi G e H, dove in entrambi i casi le squadre di casa hanno segnato 16 gol e 34 CLASSIFICA MARCATORI 2015/2016 CLUB GIOCATORE Cristiano Ronaldo Robert Lewandowski Real Madrid Bayern 16 9 Thomas Müller Luis Suárez Antoine Griezmann Lionel Messi Artem Dzyuba Olivier Giroud Bayern Barcelona Atlético Barcelona Zenit Arsenal 8 8 7 6 6 5 Javier Hernández Zlatan Ibrahimović Willian Leverkusen PSG Chelsea 5 5 5 BAYERN30 REAL MADRID 28 BARCELONA 22 PSG18 MANCHESTER CITY ATLÉTICO DE MADRID 18 17 quelle in trasferta 15. Il numero di pareggi a reti bianche è passato da otto a dieci e l’Atlético de Madrid ne ha ottenuti tre. In quattro delle 29 partite della fase a eliminazione diretta non ci sono stati gol. La teoria che le formazioni senza un attaccante, adottate con successo dal FC Barcelona e dalla Spagna, siano state messe in secondo piano è stata supportata dal modo in cui i singoli giocatori hanno trovato la rete. A Cristiano Ronaldo è mancato un gol per eguagliare il record di 17 gol segnati nel 2013/2014, ma altri goleador abituali, come Lionel Messi, Admir Mehmedi (Bayer 04 Leverkusen), Hulk (FC Zenit) e Nicolás Gaitán (SL Benfica), lo hanno emulato, partendo da una posizione laterale e convergendo verso il centro della difesa avversaria per scrivere il proprio nome nel tabellino dei marcatori. Tra i massimi realizzatori, Thomas Müller del Bayern non viene impiegato facilmente nel ruolo di attaccante di riferimento, di solito ricoperto da Robert Lewandowski. Tuttavia, gli altri goleador (Luis Suárez, Antoine Griezmann, Artem Dzyuba, Olivier Giroud, Javier ‘Chicharito’ Hernández e Zlatan Ibrahimović) giocano tutti nella zona centrale d’attacco. Willian, centrocampista del Chelsea, rappresenta l’eccezione, segnando grazie a magistrali calci piazzati e realizzando quattro dei suoi cinque gol da fuori area. I gol di testa sono stati 63, pari al 18% del totale e a un aumento considerevole (8 in più) rispetto al 2014/2015. Di questi, 36 sono scaturiti su azione grazie a cross o passaggi dal fondo a rientrare. I corner hanno generato 15 gol di testa, mentre i calci di punizione solo 4. Ben 26 squadre hanno segnato di testa, in crescita rispetto alla stagione precedente, quando 10 delle 32 squadre non riuscirono a segnare in questo modo. Nel 2015/2016 sono state solo sei le squadre (VfL Borussia Mönchengladbach, Malmö FF, Maccabi Tel-Aviv FC, Olympiacos FC, AS Roma e Valencia CF) che non hanno segnato grazie a un colpo di testa. Il Bayern ancora una volta è stata la squadra che ha segnato di più di testa, con cinque gol, uno in più di Real Madrid, Arsenal FC, Paris Saint-Germain e FC Porto, nonostante i portoghesi siano stati eliminati nella fase a gironi. RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 Cristiano Ronaldo guida per la quinta volta la classifica dei marcatori ANALISI: I GOL 35 Le punizioni di Willian sono state una grande risorsa per il Chelsea GOL SU PALLA FERMA I gol su punizione indiretta sono diminuiti del 39% rispetto al 2014/2015. TIPO DI GOL GOL PER STAGIONE CATEGORIA AZIONE SU PALLA FERMA DESCRIZIONE Corner Punizione (1 tocco) Punizione (2 tocchi) Rigori Rimessa laterale Combinazione Cross Passaggio a rientrare dal fondo Diagonale SU AZIONE Corsa con la palla Tiro dalla distanza Passaggio in avanti Errore difensivo Autogol GOL GOL ELIMIN. TOTALE GIRONI DIRETTA Direttamente su corner o sugli sviluppi Direttamente su calcio di punizione Sugli sviluppi di una punizione Rigore (o proseguimento da rigore) Sugli sviluppi di una rimessa laterale 25 8 9 24 1 5 4 2 3 0 30 12 11 27 1 Triangolazione o schema Cross dalla fascia laterale 52 49 9 14 61 63 Passaggio all’indietro dalla linea di fondo 27 2 29 Passaggio diagonale nell’area di rigore Dribbling e tiro da vicino o dribbling e passaggio Tiro diretto o tiro e gol sulla respinta Passaggio filtrante o a scavalcare la difesa Retropassaggio sbagliato o errore del portiere Gol nella propria porta 12 17 21 28 4 3 2 7 4 7 7 1 14 24 25 35 11 4 280 67 347 TOTALE 2,78 33% 63 gol a partita, un record negativo dal 2011/2012. 36 I gol segnati nel secondo tempo sono stati il 33% in più rispetto a quelli segnati nel primo tempo. gol sono stati segnati di testa, un significativo aumento di 8 unità rispetto al 2014/2015. RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 STAGIONE GOL PARTITE MEDIA 1992/93 1993/94 1994/95 1995/96 1996/97 1997/98 1998/99 1999/00 2000/01 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 2012/13 2013/14 2014/15 2015/16 56 71 140 159 161 239 238 442 449 393 431 309 331 285 309 330 329 320 355 345 368 362 361 347 25 27 61 61 61 85 85 157 157 157 157 125 125 125 125 125 125 125 125 125 125 125 125 125 2,24 2,63 2,30 2,61 2,64 2,81 2,80 2,82 2,86 2,50 2,75 2,47 2,65 2,28 2,47 2,64 2,63 2,56 2,84 2,76 2,94 2,90 2,89 2,78 TOTALE 7130 2658 2,68 Il minor numero di gol segnati durante la stagione può essere direttamente collegato alla sostanziale riduzione dei gol su palla ferma e, in particolare, su calcio di punizione indiretto. Dopo due stagioni consecutive nelle quali si è segnato 18 volte su punizione indiretta, si è tornati indietro ai livelli del 2011/2012 e del 2012/2013, con un totale di 11. Il Benfica ne ha segnati tre: due nella fase a gironi contro il Galatasaray AŞ e il gol vincente all’ultimo minuto contro lo Zenit nell’andata degli ottavi di finale. Al PSV (contro il PFC CSKA Moskva) e al FC Dynamo Kyiv (contro il FC Porto) sono stati attribuiti dei gol su calcio di punizione, anche se i passaggi iniziali sono stati parzialmente rinviati, la palla è stata rispedita nell’area di rigore, dove i centrali di difesa avevano mantenuto la posizione dopo il calcio di punizione. In termini statistici, i gol su punizione indiretta sono diminuiti del 39%. I 12 gol su calcio di punizione diretto della stagione 2015/2016 hanno eguagliato in numero quelli della stagione precedente, in particolare grazie alle splendide reti di Willian del Chelsea. Oltre ai gol contro il Maccabi Tel-Aviv FC (due), contro il Porto e in casa contro la Dynamo Kyiv, ha quasi segnato altre due volte a Kiev durante la fase a gironi, colpendo la traversa in un’occasione. Willian si è messo in evidenza come uno specialista, alla pari di Juninho o Andrea Pirlo, in un’epoca in cui scarseggiano gli esperti dei calci piazzati. Certo, si potrebbe anche controbattere che i portieri sono più difficili da battere perché studiano e analizzano di più i maestri delle punizioni, come Cristiano Ronaldo. Una maniera interessante di segnare l’ha trovata il KAA Gent, oscurando la visuale del portiere dell’Olympique Lyonnais, Anthony Lopes, con una barriera di tre giocatori di fronte al tiratore Danijel Milicevic. Nonostante l’uso per la seconda stagione dello spray evanescente da parte degli arbitri abbia continuato a prevenire l’avanzamento delle barriere in occasione dei calci di punizione, la percentuale di gol è rimasta invariata. Il numero di gol su rigore è sceso da 31 a 27 e i gol su calcio da fermo sono stati il 23% del totale della stagione, in diminuzione rispetto al 26% del 2014/2015. Il numero di gol su corner (30) non ha raggiunto il record di 37 stabilito nel 2013/2014, ma si è confermato in media con le ultime dieci stagioni della UEFA Champions League. GOL SU AZIONE I gol da cross e passaggi a rientrare dal fondo sono aumentati molto rispetto al 2014/2015. Il numero di gol segnati su azione è rimasto quasi identico nelle ultime tre stagioni: 266 nel 2015/2016, rispetto ai 267 e 268 degli anni precedenti. Il numero di gol prodotti dal gioco di squadra è stato alto, 61 (rispetto ai 63 del 2014/2015), a dimostrazione di una tendenza in auge. Nella non lontana stagione 2009/2010 solamente 21 gol sono stati segnati grazie a questo modo di giocare, il che significa che la percentuale realizzativa in sei stagioni è quasi triplicata. Bayern e Barcelona hanno continuato a ispirare, adottando brevi e veloci combinazioni di prima per aprire difese che sembravano impenetrabili, iniziando spesso con un passaggio in avanti verso un giocatore marcato strettamente. Esempi classici per la squadra di Luis Enrique sono stati il gol della vittoria di Luis Suárez in casa contro il Leverkusen, o l’azione conclusa da Neymar per suggellare la vittoria per 3-0 contro il FC BATE Borisov. Ma questo approccio è stato adottato anche, citando alcuni esempi, dal FC Zenit nella vittoria per 2-1 contro il KAA Gent propiziata da un’ottima combinazione conclusa da Oleg Shatov, o dal Bayern, che è penetrato a centrocampo per permettere a Lewandowski di firmare il 5-0 contro la Dinamo Zagreb. Il numero di gol prodotti da azioni personali è aumentato da 17 della scorsa stagione a 24 di quest’anno. Questo incremento del 41% è derivato dal numero di gol nati da contropiedi che hanno liberato un giocatore verso la porta. Alcuni dei migliori esempi sono stati: il gol di Simone Zaza che ha assicurato la vittoria della Juventus per 2-0 contro il Sevilla FC; le fughe solitarie di Zlatan Ibrahimović terminate in gol per il PSG in trasferta a Malmö e in casa contro lo Shakhtar Donetsk; il contropiede che ha permesso ad Alexandre Lacazette di sigillare la vittoria per 2-0 dell’Olympique Lyonnais a Valencia; lo slalom di Arjen Robben che ha portato in vantaggio il Bayern per 2-0 a Torino; o l’incredibile progressione di Alvaro Morata che ha favorito il gol del 2-0 di Juan Cuadrado per la Juventus nella gara di ritorno. L’esempio perfetto di gol segnato grazie a un’ispirata corsa solitaria nata da una situazione innocua è quello di Saúl Ñíguez nella vittoria per 1-0 dell’Atlético contro il Bayern nell’andata della semifinale. Citando i dati negativi, quello più evidente è lo scarso numero di gol segnati dalla lunga distanza, solo 25 nel 2015/2016, il numero più basso mai registrato nella UEFA Champions League. Questo calo del 31% può essere attribuito all’abilità dei portieri e/o all’utilizzo di centrocampisti difensivi che in coppia, probabilmente, rendono più difficile trovare lo spazio per il tiro in porta da posizione centrale vicino all’area di rigore. L’incremento più evidente riguarda il numero dei gol nati da cross, in crescita del 24%. Complessivamente, si è tornati ai livelli del 2013/2014 (62, contro i 63 del 2015/2016). Le statistiche dimostrano che il 35% di gol segnati su azione ha avuto origine dalle fasce, visto che anche il numero di gol nati da passaggi a rientrare dal fondo è aumentato del 21%. Questo dato può essere giustamente accostato al numero di passaggi in avanti che, nelle ultime tre stagioni, si è attestato a un livello ben più basso (33, 37 e adesso 35) che nei primi anni della competizione. Il numero si è quasi dimezzato dal 2011/2012 ed è molto inferiore rispetto al record di 82 raggiunto nel 2010/2011. Statistiche recenti indicano come sia sempre più difficile penetrare le difese con la tradizionale ‘palla filtrante’. Come nel caso delle azioni individuali, un’alta percentuale di passaggi in avanti può essere associata al contropiede: esempi chiave durante le ultime fasi della competizione sono stati quelli del primo gol di Kevin De Bruyne per il Manchester City a Parigi, il gol di Fernando Torres per l’Atlético a Barcelona e il gol della qualificazione di Antoine Griezmann per l’Atlético a Monaco di Baviera. ANALISI: I GOL 37 ANALISI I MIGLIORI GOL DELLA STAGIONE Il tiro al volo dell’esterno di difesa della Juventus Stephan Lichtsteiner e la splendida punizione di Talisca del Benfica si aggiudicano il premio di miglior gol della stagione, rispettivamente su azione e su palla ferma. I MIGLIORI GOL SU AZIONE Il giorno dopo la finale di Milano, la squadra tecnica della UEFA ha avuto il compito di scegliere i migliori gol della stagione della UEFA Champions League. Partendo dai suggerimenti degli osservatori tecnici della UEFA sulle singole partite, c’è voluto un meticoloso lavoro di scrematura per selezionare i 50 finalisti nelle categorie ‘su azione’ e ‘su palla ferma’. C’è grande varietà tra i dieci gol finalisti nella categoria su azione. Il primo posto è stato assegnato al gol dell’esterno di difesa Stephan Lichtsteiner, uno splendido tiro al volo raccogliendo un passaggio in diagonale dentro l’area di rigore, grazie al quale la Juventus ha ottenuto un punto in trasferta contro il VfL Borussia Mönchengladbach nel gruppo D. Il FC Barcelona è salito sul podio grazie a Luis Suárez e Lionel Messi: il primo ha convertito acrobaticamente in rete un cross dalla destra di Dani Alves; il secondo ha finalizzato in grande stile una classica azione corale. Grazie ad azioni di squadra anche il FC Zenit e il VfL Wolfsburg hanno conquistato un posto tra i primi dieci della 38 stagione, per merito rispettivamente di Oleg Shatov e Vieirinha, che hanno concluso due manovre superbe. Al quarto posto si è piazzato Saúl Ñíguez del Club Atlético de Madrid, grazie alla coraggiosa e improvvisa progressione attraverso la retroguardia del FC Bayern München. Al quinto posto troviamo il micidiale contropiede che ha portato la Juventus in vantaggio per 2-0 contro il Bayern a Monaco. Juan Cuadrado è stato l’autore del gol dopo una fantastica fuga solitaria dell’attaccante spagnolo Álvaro Morata. Due tiri dalla lunga distanza si sono meritati un posto tra i migliori gol della stagione. Alessandro Florenzi, terzino destro dell’AS Roma, ha fatto esplodere lo stadio superando con un potente pallonetto dalla linea di metà campo il portiere del Barcelona Marc-André ter Stegen. Hulk, attaccante brasiliano dello Zenit, si è guadagnato più di una candidatura, entrando tra i primi dieci grazie a una potente staffilata, che ha portato in vantaggio la sua squadra per 2-1 in casa contro l’Olympique Lyonnais. Tre minuti prima del suo gol dalla lunga distanza, Alexandre Lacazette aveva pareggiato per i francesi in trasferta grazie a un beffardo colpo di tacco deviando nella porta dei russi un cross dalla destra. RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 I MIGLIORI GOL SU PALLA FERMA Escludendo i 27 rigori trasformati, sono stati segnati 54 gol su palla ferma. La drastica diminuzione nel numero di gol ha comportato una lista di candidati piuttosto ridotta, composta da sette calci di punizione e cinque corner. Le punizioni hanno occupato tutte e tre le posizioni del podio. Talisca si è piazzato al primo posto grazie al meraviglioso calcio di punizione che ha battuto Manuel Neuer consentendo allo SL Benfica di pareggiare 2-2 in casa contro I MIGLIORI DIECI GOL SU AZIONE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 MARCATORE G PARTITA Stephan Lichtsteiner Luis Suárez Lionel Messi Saúl Ñíguez Juan Cuadrado Alessandro Florenzi Alexandre Lacazette Oleg Shatov Vierinha Hulk 4 8 5 11 8 1 3 2 6 3 Mönchengladbach 1-1 Juventus Barcelona 3-1 Arsenal Barcelona 6-1 Roma Atlético de Madrid 1-0 Bayern Bayern 4-2 Juventus Roma 1-1 Barcelona Zenit 3-1 Lyon Zenit 2-1 Gent Wolfsburg 3-2 Manchester United Zenit 3-1 Lyon il FC Bayern. Al secondo posto si è classificato il gol del pareggio per 1-1 del KAA Genk a Lione. Chiaramente, si è trattato di uno schema ben preparato dalla squadra di Hein Vanhaezebrouck, che ha disposto tre giocatori di fronte a Danijel Milićević mentre si apprestava a calciare. Anche il corner corto che ha consentito al Club Atlético de Madrid di aprire le marcature contro il FC Astana è stato ben eseguito. Rigori a parte, si è trattato dell’unico gol su calcio piazzato per la squadra di Diego Simeone durante la stagione, probabilmente una conferma dell’applicazione tattica degli avversari contro una squadra celebre per l’abilità sui calci piazzati. I MIGLIORI CINQUE GOL SU PALLA FERMA M 44 65 18 11 28 31 49 67 29 56 1 2 3 4 5 MARCATORE TIPO G PARTITA M Talisca Danijel Milićević Miralem Pjanić Cristiano Ronaldo Saúl Ñíguez Free-kick 10 Benfica 2-2 Bayern 76 Free-kick 5 Lyon 1-2 Gent 32 Free-kick 3 Leverkusen 4-4 Roma 54 Corner 10 Real Madrid 3-0 Wolfsburg 17 Corner 3 Atlético de Madrid 4-0 Astana 23 G: giornata M: minuto Stephan Lichtsteiner (in alto a sinistra) e Talisca hanno alzato l’asticella con la qualità dei loro gol ANALISI: I MIGLIORI GOL 39 ANALISI Douglas Costa ha chiuso una formidabile prima stagione al Bayern ARGOMENTI DI DISCUSSIONE Il dibattito si è concentrato sull’utilità dei tempi supplementari (e, di fatto, sull’ipotesi di abolirli) e i motivi alla base del costante successo spagnolo nelle competizioni europee. TEMPI SUPPLEMENTARI SPRECATI? Spesso le squadre non riescono a segnare nei 30 minuti supplementari. “Nessuno vuole giocare i supplementari”. Questa opinione, espressa da uno degli osservatori tecnici il giorno dopo la finale di Milano, ha scatenato un’animata discussione sulla mezzora di gioco extra. Va perdonato a Diego Simeone l’aver avuto emozioni contrastanti quando l’arbitro a Milano ha fischiato la fine dei 90 minuti. Due anni prima a Lisbona aveva visto la propria squadra incassare il gol del pareggio al terzo minuto di recupero, per poi durante il secondo tempo supplementare subire altri tre gol da un Real Madrid CF spietato in attacco contro l’infortunato terzino destro Juanfran. In Portogallo, il tecnico del Club Atlético de Madrid, avendo esaurito le tre sostituzioni, non ha potuto far altro che rassegnarsi all’inevitabile. La finale del 2014 tuttavia è stata un’eccezione. Nella finale del 2016 si è tornati alla regola generale. Bisogna andare indietro fino al 1992 per trovare un altro gol segnato durante i tempi supplementari, un calcio di punizione di Ronald Koeman consegnava la vittoria per 1-0 al FC Barcelona contro l’UC Sampdoria a Wembley, in quella che era l’ultima finale prima che la competizione venisse ribattezzata UEFA Champions League. Da quel giorno sino alla goleada di Lisbona ci sono stati sei tempi supplementari senza gol. Ciò significa che mentre 2658 partite della UEFA Champions League hanno prodotto una media di 2,68 gol 40 ogni 90 minuti, nei 220 minuti supplementari non si è segnato neppure una volta. La domanda sorge spontanea: perché? La stanchezza è probabilmente la risposta più facile. A Milano le gambe erano pesanti e stanche e i crampi sempre più frequenti. I movimenti di giocatori chiave come Gareth Bale, Cristiano Ronaldo e Luka Modrić erano palesemente meno fluidi, con i primi due che, come ha detto Peter Rudbæk, “avendo un DNA esplosivo vanno in difficoltà se devono sforzarsi al massimo per 120 minuti”. L’altra faccia della medaglia è che la fatica viene considerata anche una delle principali giustificazioni per il maggior numero di gol in particolari momenti. Nel corso della UEFA Champions League 2015/2016, infatti, il 22,6% dei gol è stato realizzato nell’ultimo quarto d’ora e nei minuti di recupero, di gran lunga i periodi più prolifici della competizione. Alla luce di ciò, si può giustamente imputare alla fatica l’assenza di gol durante i tempi supplementari? O è più una questione di mentalità? Sebbene il Golden Gol (che poneva bruscamente fine a un incontro appena veniva segnato) sia stato archiviato, l’approccio durante i supplementari è comunque non subire gol? Come ha spiegato Mixu Paatelainen: “L’Atlético non ha sfruttato la propria energia per attaccare il Real Madrid, ma ha preferito continuare ad ‘attaccare con equilibrio’”. In parole povere, cosciente del potenziale offensivo della squadra di Zinédine Zidane, ha preferito non portare troppi giocatori in avanti. David Moyes ha aggiunto: “Credo che durante i tempi supplementari entrambe le squadre abbiano accettato che la partita finisse ai rigori. Ho pensato che la partita si fosse interrotta”. RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 ANALISI: ARGOMENTI DI DISCUSSIONE 41 Curiosamente, nella storia della UEFA Champions League raramente si sono disputati i tempi supplementari. In maniera altrettanto bizzarra, l’Atlético de Madrid è tra le poche squadre che hanno avuto bisogno dei supplementari: contro il PSV Eindhoven nel 2015/2016 e contro il Bayer 04 Leverkusen nella scorsa stagione. In entrambi i casi la squadra ha seguito il solito copione e non è riuscita a segnare. Come esempio opposto possono essere citati i palpitanti supplementari di Monaco tra FC Bayern München e Juventus, dove sono stati realizzati due gol. Si può semplicemente affermare che i supplementari siano una perdita di tempo e andrebbero aboliti? Ciò annullerebbe quel vantaggio di una mezzora in più sul campo di casa delle squadre durante i turni eliminatori prima della finale. Qual è il punto di vista dei tifosi? Non è forse vero che gli spettatori di Milano hanno goduto di mezzora di spettacolo in più a San Siro? O forse, considerato l’esasperato livello di tatticismo, è stato messo in mostra uno spettacolo poco appetibile per il pubblico globale e neutrale? In termini sportivi è meglio andare direttamente alla lotteria dei rigori o dare alle squadre l’opportunità di vincere grazie a un gol su azione? D’altro canto, come si potrebbero stimolare le squadre a essere più coraggiose nei tempi supplementari? Sarebbe possibile, ad esempio, tirare i rigori prima dell’inizio dei tempi supplementari? L’Atlético de Madrid avrebbe attaccato di più nei supplementari se li avesse giocati sapendo di aver perso già ai rigori? Oppure, al contrario, ciò avrebbe delineato chiaramente la tattica spingendo il Real Madrid a difendere il vantaggio acquisito? Esistono altre alternative che possano alterare la tradizione dei tempi supplementari senza gol? Il Real Madrid celebra l’ennesima coppa spagnola L’Atlético è stato perfetto dal dischetto contro il PSV agli ottavi PERCHÉ LA SPAGNA È ‘EL JEFE’? Il recente dominio iberico a livello di club e nelle competizioni internazionali non accenna a concludersi. Dall’inizio del secolo, sono stati spagnoli 8 dei club vincitori della UEFA Champions League, 4 dei secondi arrivati e 14 degli eliminati in semifinale. Nella UEFA Europa League la storia è simile: 8 vincitori, 3 secondi posti e 7 sconfitti in semifinale. Ci sono anche squadre spagnole di mezza classifica che hanno ottenuto buoni risultati nelle competizioni UEFA. Il Sevilla FC, che è terminato al settimo posto della Liga, ha vinto le ultime tre edizioni della UEFA Europa League. Nelle ultime tre stagioni la UEFA Champions League è stata vinta consecutivamente da squadre spagnole, incluse due finali tutte spagnole, e contemporaneamente due vittorie in UEFA Champions League e UEFA Europa League nello stesso anno. Nel frattempo la Spagna si è laureata campione del mondo e d’Europa e ha conquistato una serie di trofei giovanili della UEFA, a questo si aggiungono una serie di vittorie internazionali nel futsal. Come ha fatto notare Ioan Lupescu a Milano: “Sembra esserci continuità tra le competizioni giovanili, quelle della nazionale maggiore e quelle dei club”. Come fanno a far sì che tutto gli riesca così bene? Ginés Meléndez, direttore tecnico e allenatore nel settore formazione, membro della squadra di osservatori tecnici della UEFA e a lungo membro della federazione spagnola a capo delle squadre giovanili, cita ad esempio tre fattori fondamentali. La continuità per oltre due decenni nell’amministrazione a livello nazionale e nello sviluppo di progetti facenti capo alla federazione; i costanti investimenti nelle infrastrutture; gli elevati standard richiesti agli allenatori, compresa la necessità di 42 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 avere un patentino UEFA Pro anche nelle serie inferiori. Questa è stata materia di dibattito per il gruppo di allenatori esperti, tra i quali c’era anche Meléndez, che si è riunito a Milano. La teoria di Mircea Lucescu è che “la base è tecnica. È tutta una questione di abilità che viene usata come punto di partenza sul quale costruire il resto. Non c’entrano l’aspetto fisico o la voglia di lottare, questi vengono dopo, assieme alla formazione dal punto di vista tattico. È difficile batterli perché sono davvero forti tecnicamente; sono molto preparati e ogni settimana giocano lo stesso tipo di calcio; non si può dire lo stesso per molte altre nazioni. La preparazione è di livello elevato e inizia con la grande attenzione riservata ai giocatori tecnici. Su queste qualità si basano le altre che vengono poi migliorate”. Questa teoria può essere citata soprattutto discutendo dei successi della squadra nazionale. Ma è giusto applicarla anche ai successi delle squadre spagnole di club? Nell’attacco del Barcelona non giocano spagnoli e lo stesso vale per il Real Madrid. Fernando Torres è l’unico attaccante spagnolo che gioca titolare tra le prime tre squadre della Liga e nessuna di queste ha un portiere spagnolo. Durante la finale di Milano, nel Real Madrid la Spagna era rappresentata dal terzino destro, da un difensore centrale e da due centrocampisti entrati a partita in corso. L’Atlético è sceso in campo con un terzino destro, tre centrocampisti e un attaccante spagnoli, ma nessun giocatore iberico in panchina e Luis Enrique è l’unico allenatore spagnolo dei tre maggiori club. È innegabile che giocare per il Barcelona significa doversi integrare in una mentalità di gioco ben definita, o che indossare la maglia dell’Athletic Club al San Mamés di Bilbao rappresenti adottare una cultura. Ciò nonostante, in altri paesi esistono club paragonabili per la capacità di attrarre giocatori e per le proprie tifoserie. Allora come si spiega il continuo successo a livello internazionale dei club spagnoli? Chi ha una risposta si faccia avanti... ANALISI: ARGOMENTI DI DISCUSSIONE 43 ANALISI LA SQUADRA DELL’ANNO PORTIERI JAN OBLAK DIFENSORI CLUB ATLÉTICO DE MADRID MANUEL NEUER FC BAYERN MÜNCHEN CENTROCAMPISTI ATTACCANTI DIEGO GODÍN JUANFRAN GABI KOKE ANTOINE GRIEZMANN LUIS SUÁREZ THIAGO SILVA SERGIO RAMOS ANDRÉS INIESTA TONI KROOS LIONEL MESSI ROBERT LEWANDOWSKI CRISTIANO RONALDO GARETH BALE CLUB ATLÉTICO DE MADRID CLUB ATLÉTICO DE MADRID CLUB ATLÉTICO DE MADRID CLUB ATLÉTICO DE MADRID CLUB ATLÉTICO DE MADRID FC BARCELONA Due terzi dei giocatori selezionati appartengono alle squadre finaliste e l’Atlético ha un rappresentante in ogni ruolo. La selezione dei 18 nomi per la Squadra dell’anno 2015/2016 della UEFA Champions League è stato uno dei compiti del gruppo di allenatori, guidato da Sir Alex Ferguson, durante la riunione di Milano la mattina dopo la finale. La composizione della Squadra dell’anno di solito accende vivi dibattiti e anche stavolta non ha fatto eccezione. Ne è risultata una lista che rispecchia l’importanza di punte e trequartisti. Sono stati scelti sei attaccanti, eppure tra di loro solo Robert Lewandowski e Luis Suárez possono essere considerati veri centravanti. Gli altri sono stati in grado di contribuire significativamente, ma da posizioni iniziali più defilate. La selezione include una dozzina di giocatori appartenenti alle due finaliste, con il Club Atlético de Madrid, alla sua seconda finale in tre stagioni, rappresentato in ciascun settore del campo. I giocatori scelti provengono da 11 paesi diversi e un aspetto interessante è che, dei cinque giocatori non europei, tre sono difensori. Cinque dei giocatori del settore avanzato erano stati selezionati anche nella Squadra dell’anno della passata stagione: Andrés Iniesta, Toni Kroos, Cristiano Ronaldo, Luis Suárez e Lionel Messi. 44 PARIS SAINT-GERMAIN REAL MADRID CF FC BARCELONA 0,46 REAL MADRID CF RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 FC BARCELONA FC BAYERN MÜNCHEN 65 La coppia Sergio Ramos - Marcelo è stata fondamentale per la difesa più forte del torneo, che ha concesso appena sei gol in 13 partite, una media di 0,46 gol per gara. MARCELO REAL MADRID CF Cristiano Ronaldo ha segnato 16 volte in 65 tentativi, di cui 40 nello specchio. LUKA MODRIĆ REAL MADRID CF REAL MADRID CF REAL MADRID CF ANALISI: LA SQUADRA DELL’ANNO 45 OCCASIONI DA GOL Il numero di tiri in porta a partita è continuato ad aumentare, con un incremento di quasi il 7% rispetto al 2014/2015. STATISTICHE T 261 M 21,8 REAL MADRID G T 30 272 T/G 8,67 T 134 M 13,4 BAYERN MÜNCHEN M 20,9 LYON G T 28 109 T/G 9,71 BARCELONA G M 18,2 T 5 T/G 21,80 167 M 16,7 22 131 T/G 7,59 M 16,4 G T 18 160 T/G 7,44 G M 13,3 T 18 T/G 8,89 77 M 12,8 ARSENAL G T 5 102 T/G 15,40 SEVILLA T G 76 13 M 12,8 G M 12,7 T/G 7,85 8 T/G 9,50 F B PT IP F B PT IP F B PT IP F B PT IP F B PT 55 52 27 4 51 73 36 2 25 39 13 2 42 32 28 3 23 33 20 2 VALENCIA WOLFSBURG G T 10 126 T/G 13,10 ASTANA IP JUVENTUS G T MANCHESTER CITY PSG T G 15 M 12,6 T/G 8,40 DYNAMO KYIV G 73 M 12,2 T 5 T/G 14,6 OLYMPIACOS G 97 M 12,1 T 9 T/G 10,78 GENT T G 72 84 6 M 12,0 G M 10,5 T/G 12,00 10 T/G 8,40 IP F B PT IP F B PT IP F B PT IP F B PT IP F B PT IP F B PT IP F B PT IP F B PT IP F B PT IP F B PT 105 95 61 4 94 99 79 6 32 44 33 1 62 60 45 6 45 52 34 2 48 52 26 2 21 34 18 4 37 37 23 1 24 33 15 0 40 23 21 2 LEVERKUSEN G T 13 196 T 98 M 16,3 GALATASARAY ATLÉTICO DE MADRID T/G 7,54 G M 15,1 T 17 T/G 11,53 PORTO G 89 M 14,8 T 6 T/G 14,83 T G 89 M 14,8 9 T/G 9,89 T G 87 M 14,5 DINAMO ZAGREB ZENIT MÖNCHENGLADBACH G 84 8 T/G 10,88 M 10,5 T 14 T/G 6,00 CSKA G 56 T 3 M 9,3 PSV T/G 18,67 G 55 T 5 M 9,2 MACCABI TEL-AVIV T/G 11,00 T G 71 53 8 M 8,9 G 1 M 8,8 T/G 8,88 T/G 53,00 IP F B PT IP F B PT IP F B PT IP F B PT IP F B PT IP F B PT IP F B PT IP F B PT IP F B PT IP F B PT 42 28 28 0 76 73 47 5 29 37 23 2 29 32 28 4 31 31 25 1 37 30 17 0 16 22 18 4 18 18 19 1 28 26 17 0 12 28 13 0 MANCHESTER UNITED BENFICA ROMA CHELSEA BATE MALMÖ SHAKHTAR T G T G T G T G T G T G T G 112 15 110 11 135 15 81 7 81 7 43 1 40 5 M 14,0 T/G 7,47 M 13,8 T/G 10,00 M 13,5 T/G 9,00 M 13,5 T/G 11,57 M 13,5 T/G 11,57 M 7,2 T/G 43,00 M 6,7 T/G 8,00 IP F B PT IP F B PT IP F B PT IP F B PT IP F B PT IP F B PT IP F B PT 48 35 29 3 43 39 28 3 54 47 34 0 34 24 23 0 25 34 22 1 17 20 6 1 16 11 13 1 Nella stagione 2015/2016 i tifosi hanno assistito a più tiri in porta che in quella precedente. Già nel 2014/2015 si era registrato un incremento del 2,6% rispetto al 2013/2014, facendo presagire che la tendenza si sarebbe mantenuta costante. Quest’anno i 3421 tiri, pari a una media di 27,37 a partita, hanno significato un incremento del 6,6%. Tuttavia, un tiro su quattro è stato bloccato prima di raggiungere il portiere, mentre altri 67 hanno colpito pali o traverse. Ancora una volta, le statistiche relative all’efficacia sotto porta hanno messo in luce la 46 differenza tra le squadre che sono state eliminate durante la fase a gironi e quelle che si sono qualificate per la fase a eliminazione diretta. In generale, per segnare un gol ci sono voluti in media 10 tiri (9,86 per la precisione), ma questo dato presenta variazioni notevoli. Al FC Zenit di André Villas-Boas sono bastati solo sei tiri per andare in rete, mentre all’Olympique Lyonnais ne sono serviti quasi 22. È scontato dire che Maccabi Tel Aviv FC e Malmö FF, entrambi a segno solo una volta, hanno registrato la media peggiore. Curiosamente, tra le otto squadre che hanno giocato i quarti di RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 finale, la squadra di Diego Simeone, sconfitta in finale, è stata quella che ha tirato di più in porta prima di riuscire segnare, l’unica ad arrivare alla doppia cifra. 15 club su 32, inclusi i campioni del Real Madrid CF, sono andati a segno con meno della metà dei propri tiri. Soltanto il 41% dei tiri del Manchester City FC è finito in rete, mentre, citando i dati positivi, KAA Gent (63%), Chelsea FC e Manchester United FC (58% a testa) sono state le squadre con i migliori rapporti di azioni convertite/fallite. La precisione del Chelsea è stata dovuta in parte alla precisione su palla ferma di Willian, che ha centrato lo specchio l’83% delle volte. Cristiano Ronaldo, se si esclude l’elevato numero di tiri che sono stati bloccati (29), ha impegnato i portieri avversari con il 75% delle proprie conclusioni, una percentuale uguale a quella di Olivier Giroud (Arsenal FC) e Alexandre Lacazette (Olympique Lyonnais) e superata leggermente da Raheem Sterling (Manchester City) e Diego Costa (Chelsea). Questi ultimi, nonostante abbiano segnato meno gol di Ronaldo, hanno indirizzato verso lo specchio della porta il 79% dei propri tiri, mentre T = tiri; M = media per partita; G = gol; T/G = tiri per gol; IP = in porta; F = fuori; B = bloccati; PT = pali o traverse Nota: i tiri che hanno colpito il palo o la traversa sono inclusi nel totale dei tiri in porta se deviati dal portiere o da un difensore e nel totale dei tiri fuori se hanno colpito direttamente il palo o la traversa. Antoine Griezmann (Club Atlético de Madrid) si è piazzato dietro con il 77%. Per fare un paragone, i numeri del trio d’attacco del FC Barcelona sono stati di poco superiori alla media, la percentuale di tiri in porta di Luis Suárez è stata del 58% e quella di Neymar e Lionel Messi il 52%. Fernando Torres (Atlético) e Zlatan Ibrahimović (Paris Saint-Germain FC) hanno registrato un 47%, mentre tra i compagni d’attacco di Ronaldo , Karim Benzema e Gareth Bale hanno ottenuto rispettivamente il 58% e il 24%. 10 Nel 2015/2016 è stato segnato un gol ogni dieci tiri in porta. 6 Lo Zenit è stata la squadra più efficace di fronte alla porta, segnando un gol ogni sei occasioni create. 83% WILLIAN Willian, lo specialista dei calci piazzati del Chelsea, ha centrato lo specchio della porta con l’83% dei propri tiri. STATISTICHE 47 REAGIRE La rimonta è di nuovo in voga nella stagione 2015/2016: rispetto all’anno precedente le partite vinte dalla squadra inizialmente in svantaggio sono aumentate del 300%. STATISTICHE VITTORE SU RIMONTA 2015/2016 MINUTI DEL PRIMO GOL PSV Eindhoven 2-1 Manchester United FC Manchester United FC 2-1 VfL Wolfsburg VfL Wolfsburg 3-2 PSV Eindhoven 2-1 Galatasaray AS 2-1 Club Atlético de Madrid Manchester City FC 1-2 Manchester United FC Juventus VfL Borussia Mönchengladbach 1-2 Manchester City FC Manchester City FC FC Barcelona Olympiacos FC 1-2 2-1 2-1 2-1 76-90 5 8 Gol segnati 20 13 61-75 16-30 31-45 46-60 45+ KAA Gent Sevilla FC Bayer 04 Leverkusen GNK Dinamo Zagreb FC Barcelona 2-1 Club Atlético de Madrid FC Bayern München 4-2 Juventus FC Zenit 1-2 SL Benfica 74 % Le partite vinte dalla squadra che ha segnato per prima Squadra vincente in blu La stagione 2014/2015 ha sollevato dei dubbi sulla capacità delle squadre di riprendersi e arrivare a vincere le partite dopo aver subito il primo gol. Il dibattito è stato alimentato dal fatto che solo il 4,27% degli incontri che hanno prodotto gol è stato vinto dalla squadra che era andata sotto di 1-0. Numericamente ciò rappresentava un totale di appena cinque rimonte sulle 125 partite stagionali. L’edizione 2015/2016 ha visto un relativo ritorno alla normalità, con il numero di rimonte triplicato a 15. Con dieci partite terminate a reti inviolate, la percentuale di vittorie per le squadre passate in svantaggio per prime sul totale delle partite che hanno prodotto gol è stata del 13%. Di conseguenza questo implica che, con 15 squadre alla ricerca del pareggio, il 74% delle partite in cui si è segnato è stato vinto dalla squadra che è andata in rete per prima, 48 35 1 SL Benfica SL Benfica 1-15 33 PFC CSKA Moskva 1-2 Olympique Lyonnais 90+ riconfermando la percentuale registrata nel 2013/2014. Le 15 rimonte sono state compiute da 11 squadre e FC Barcelona, SL Benfica, Manchester City FC e PSV Eindhoven sono riuscite a realizzare l’impresa due volte a testa. Gli uomini di Luis Enrique sono andati in svantaggio in due occasioni al Camp Nou, ma hanno segnato poi due volte per partita, battendo Bayer 04 Leverkusen e Club Atlético de Madrid. Gli sconfitti della finale hanno a loro volta sprecato un vantaggio casalingo per 1-0 contro lo SL Benfica nella fase a gironi, il Manchester City ha gettato alle ortiche un vantaggio iniziale di 1-0, perdendo 2-1 contro la Juventus, ma ha rimontato e vinto in casa contro il Sevilla FC e a Mönchengladbach. La rimonta del FC Bayern München in casa contro la Juventus è avvenuta sul filo del rasoio: il pareggio nei minuti di recupero ha aperto la strada per un RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 trionfo 4-2 nei tempi supplementari. In quanto la stragrande maggioranza dei primi gol è stata segnata nel primo tempo, rimane valido il dubbio sulla relativa incapacità delle squadre di reagire. Durante la stagione 2015/2016 i gol nei minuti finali hanno sbloccato le partite in ancora meno occasioni della stagione precedente, implicando che in generale il tempo per ottenere una rimonta è stato maggiore. L’altra faccia della medaglia è che una volta arrivati alla fase a eliminazione diretta, il numero di gol nei minuti iniziali è andato riducendosi rapidamente. Il caso più estremo di questa tendenza è stato quello dell’unica partita a reti inviolate per 90 minuti, ma che ha comunque prodotto un risultato decisivo con un calcio piazzato durante i minuti di recupero che ha garantito al Benfica la vittoria contro il FC Zenit nella partita di andata degli ottavi di finale a Lisbona. NATI PER CORRERE Nel 2015/2016 i giocatori hanno percorso meno distanza e i dati confermano che correre tanto non è garanzia di successo. STATISTICHE DISTANZA MEDIA PERCORSA (METRI A PARTITA) MEDIA METRI PERCORSI (PER MINUTO GIOCATO) VfL Borussia Mönchengladbach 117.104 Sevilla FC 115.448 FC BATE Borisov 115.159 Club Atlético de Madrid 113.814 Juventus 113.743 PFC CSKA Moskva 112.146 VfL Wolfsburg 111.880 FC Bayern München 111.494 Manchester United FC 111.308 FC Dynamo Kyiv 110.930 KAA Gent 110.753 Bayer 04 Leverkusen 110.390 FC Zenit 110.187 Shakhtar Donetsk 109.863 GNK Dinamo Zagreb 109.761 FC Astana 109.038 PSV Eindhoven 108.662 Valencia CF 108.232 Manchester City FC 107.847 Olympique Lyonnais 107.785 Olympiacos FC 107.641 SL Benfica 107.506 Arsenal FC 107.486 AS Roma 107.483 Real Madrid CF 106.963 FC Barcelona 106.369 FC Porto 106.311 Malmö FF 104.517 Galatasaray AS 104.283 Paris Saint-Germain FC 103.868 Chelsea 102.674 Maccabi Tel Aviv 100.490 Claudio Marchisio Koke Christoph Kramer Saúl Ñíguez Miralem Pjanić Luiz Gustavo Paulo Dybala Danny Serhiy Sydorchuk Gabi Renato Neto Davy Pröpper Thomas Müller Arturo Vidal Kevin De Bruyne Cesc Fàbregas Antoine Griezmann Andrés Guardado Xabi Alonso Blaise Matuidi Jesús Navas Ivan Rakitić André Almeida Casemiro Julian Draxler Toni Kroos Fernando Max Kruse Paul Pogba Jordi Alba Andrés Iniesta Ángel Di María Luis Suárez Marcelo Sergio Agüero Zlatan Ibrahimović Lionel Messi La distanza media percorsa dalle 32 squadre della UEFA Champions League durante la stagione 2015/2016 si è ridotta di oltre il 4%. La media più alta è stata ottenuta dal VfL Borussia Mönchengladbach, mentre nella precedente stagione ben sei squadre avevano superato il risultato di 117.104 m a partita della compagine tedesca. Inoltre, la media di sette delle squadre in gara è risultata inferiore alla media più bassa registrata nel 2014/2015. Complessivamente la distanza media percorsa nelle 125 gare della competizione si è ridotta a 109.098 m a partita. Le statistiche, dal canto loro, non incoraggiano le squadre a correre di più. L’analisi delle partite in cui le squadre hanno fatto registrare le distanze maggiori mostra che questo dispendio di energie ha portato a nove vittorie, nove pareggi e ben quattordici sconfitte. In altre parole, non è possibile mettere in relazione la corsa con il successo o con una maggiore efficacia della squadra. Questo implica anche che, dal punto di vista delle distanze percorse, le squadre sono state più omogenee. La differenza tra la prima e l’ultima di questa graduatoria si è ridotta dal 22,85% del 2014/2015 al 16,53% di quest’anno. Geograficamente la distribuzione è persino più equa, sebbene le squadre tedesche abbiano confermato la loro spiccata capacità atletica con quattro club tra i primi dodici. I dati individuali per la stagione mostrano che il centrocampista Gabi, del Club Atlético de Madrid, ha percorso quasi 150 km. Bisogna Juventus Club Atlético de Madrid Bayer 04 Leverkusen Club Atlético de Madrid AS Roma VfL Wolfsburg Juventus FC Zenit Dynamo Kyiv Club Atlético de Madrid KAA Gent PSV Eindhoven FC Bayern München FC Bayern München Manchester City FC Chelsea FC Club Atlético de Madrid PSV Eindhoven FC Bayern München Paris Saint-Germain FC Manchester City FC FC Barcelona SL Benfica Real Madrid CF VfL Wolfsburg Real Madrid CF Manchester City FC VfL Wolfsburg Juventus FC Barcelona FC Barcelona Paris Saint-Germain FC FC Barcelona Real Madrid CF Manchester City FC Paris Saint-Germain FC FC Barcelona 136,45 136,01 134,76 132,72 130,29 130,20 129,96 128,41 128,24 127,74 127,72 127,04 126,88 126,41 126,34 126,19 125,87 125,77 125,61 124,79 124,09 124,05 123,50 123,49 123,18 122,86 122,67 122,51 120,99 120,81 117,02 110,44 107,83 106,19 106,02 96,01 86,57 ricordare però che la squadra di Diego Simeone, oltre ad aver giocato il maggior numero di partite, è stata anche l’unica ad aver accumulato un’ora di tempi supplementari prima contro il PSV Eindhoven, agli ottavi, e poi contro il Real Madrid CF, in finale. Questo spiega perché Gabi, Antoine Griezmann, Koke, Saúl Ñíguez e Juanfran occupano le prime cinque delle otto posizioni di testa. Per tale motivo, al fine di poter fare un confronto significativo, l’unico calcolo adeguato è quello della media del numero di metri percorsi per minuto giocato, che è ciò che è riportato nella tabella. Le prime posizioni sono in ordine numerico, mentre al di sotto è stata fatta una selezione di giocatori in base al ruolo ricoperto. STATISTICHE 49 LA VIA DEL GOL Cresce la tendenza verso l’affondo rapido a scapito della manovra elaborata. STATISTICHE LA MEDIA DEI SECONDI DI POSSESSO PALLA NECESSARI PER SEGNARE NEL 2015/2016 11,51 GOL REALIZZATI DA CONQUISTA DEL POSSESSO PER ZONA SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI CHE HANNO GENERATO GOL 60 IL REAL MADRID AUMENTA IL RITMO Rinvii avversari che hanno permesso di recuperare immediatamente il possesso 10,95% nel terzo difensivo 2014/2015 2015/2016 secondi 24 (meno 1,3% rispetto al 2014/2015) LA MEDIA DEI PASSAGGI NECESSARI PER ANDARE IN RETE 3,74 10,66% 138 a centrocampo 149 L’azione del secondo gol del Barcelona alla Roma in casa è stata la più lunga della stagione 79 secondi di possesso (meno 5% rispetto al 2014/2015) In media, nella UEFA Champions League 2015/2016 i gol sono stati segnati dopo 11,51 secondi di possesso palla e 3,74 passaggi. Analizzando come sono nate le azioni da gol (incluse quelle che hanno prodotto calci piazzati, come punizioni o rigori), si scopre che 149 sono scaturite dalla riconquista della palla in zona d’attacco, 138 grazie al possesso conquistato a centrocampo e 60 grazie a una manovra o un contropiede dopo il recupero del pallone in zona difensiva. Nel 2014/2015 la riconquista del pallone nel terzo offensivo aveva generato più marcature: 163 rispetto alle 135 nate dal centrocampo e le 63 dalla difesa. Nel 2015/2016 si è assistito a esecuzioni più rapide in termini di possesso palla e numero di passaggi. La media di 3,74 passaggi, se messa a confronto con quella di 3,94 nel 2014/2015, potrebbe non sembrare significativamente diversa, ma sancisce una riduzione del 5%, mentre il numero dei secondi intercorsi tra la riconquista della palla e il gol è diminuito soltanto dell’1,3%. 50 Durante le discussioni dopo la finale di Milano, Mixu Paatelainen ha suggerito che questa tendenza potrebbe facilmente accentuarsi in futuro. “L’organizzazione del lavoro difensivo è diventata così sofisticata che l’enfasi è tutta sul mantenimento dell’equilibrio per non lasciare avversari liberi. Questo comporta che le opportunità per passare in avanti sono praticamente inesistenti. I movimenti dei giocatori per creare spazi per i passaggi in avanti sono fondamentali nel calcio della UEFA Champions League e in quello di alto livello. Credo che in futuro assisteremo al ritorno dei passaggi diretti, avanti e indietro, per non consentire agli avversari di organizzare il proprio blocco difensivo”. Nella stagione 2015/2016 l’azione da gol più sfruttata (il 10,95% delle volte) è stata la riconquista della palla sul rinvio della difesa avversaria. Allo stesso modo, un controllo sbagliato o un passaggio fuori misura degli avversari ha dato vita a un ulteriore 10,66% delle reti. In ordine decrescente seguono la riconquista RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 13,83 media dei secondi di possesso per gol nel terzo offensivo passaggi Passaggi errati o controllo sbagliato della palla degli avversari 28 gol del pallone grazie a un calcio di punizione, una rimessa laterale o un corner. Numeri relativamente bassi invece, il 6,3% e il 5,5%, per quanto riguarda le palle intercettate (in qualsiasi zona del campo) o i contrasti vinti dai difensori. Tra le statistiche generali ci sono state alcune variazioni interessanti. I campioni del Real Madrid CF sono stati l’esempio lampante di come si possa ridurre drasticamente la durata di un’azione da gol. Nel 2014/2015 i loro 24 gol sono scaturiti grazie ad azioni con una media di 13,83 secondi di possesso palla e 5,13 passaggi. Nella corsa al titolo 2015/2016, questi dati sono scesi a 7,75 secondi e 2,43 passaggi. La loro azione da gol più lunga era andata in scena durante la partita contro l’AS Roma. Nella capitale italiana un rinvio della Roma veniva raccolto all’altezza del centrocampo innescando un’azione di 32 secondi, con 9 passaggi, finalizzata dal 2-0 di Ronaldo. Nella gara di ritorno una parata di Keylor Navas dava inizio a una manovra articolata che, dopo 30 secondi e 10 passaggi, è stata conclusa nello stesso identico modo. L’altro periodo di possesso palla più lungo che ha portato a un gol è stato di 13 secondi con 4 passaggi prima dell’autogol di Fernando del Manchester City FC. In relazione ad altre riflessioni presentante in questa relazione circa i preconcetti sullo stile di gioco delle due finaliste, le azioni da gol del Real sono state sensibilmente più rapide di quelle del Club Atlético de Madrid. I 17 gol segnati dalla squadra di Diego Simeone sono stati generati, in media, dopo 15,06 secondi di possesso palla e 5,81 passaggi, quasi il doppio dei loro ‘cugini’ di Madrid. Cosi come per il Real, però, i rinvii delle difese avversarie sono stati la maggiore fonte dei loro gol. Nove gol sono nati grazie a palle recuperate a centrocampo, cinque nel terzo offensivo e solo tre in posizione difensiva. Il FC Bayern München, ‘squadra di possesso’ per eccellenza, ha cambiato significativamente il modo in cui è andato in gol, aumentando la media di possesso palla prima di una rete dai 10,58 secondi del 2014/2015 ai 15,87 secondi di quest’anno. Anche il numero medio di passaggi è 29 passaggi 7,75 media dei secondi di possesso per gol 5,13 media dei passaggi necessari per segnare aumentato, passando da 3,79 a 4,77, mentre i gol scaturiti grazie alla riconquista del pallone nel terzo offensivo sono diminuiti da 18 nel 2014/2015 a 7 nel 2015/2016. La cattura del pallone nella zona centrale del campo ha avviato 14 marcature, mentre il possesso conquistato in zona difensiva ha portato a 9 gol, tre volte in più rispetto alla stagione precedente. Ciò nonostante, si è notata una differenza nel modo in cui la squadra di Pep Guardiola è andata a segno durante la fase a gironi e in quella a eliminazione diretta. La maggior parte dei gol nella fase a gironi sono scaturiti grazie a lunghe manovre. L’esempio migliore sono i 16 passaggi in 50 secondi che hanno portato al quarto gol in casa contro l’Olympiacos FC. Invece, durante la fase a eliminazione diretta, l’unica azione elaborata che ha portato al gol è stata quella in casa contro il Benfica, 9 passaggi in 34 secondi dopo che la palla era stata riconquistata sugli sviluppi di un cross avversario. L’altra ‘squadra di possesso’ della competizione, i campioni in carica del FC gol 2,43 media dei passaggi necessari per segnare Barcelona, ha seguito un percorso simile nel 2015/2016. Nel 2015, quando ha vinto il titolo, la squadra di Luis Enrique ha segnato 31 gol, con una media di possesso palla di 21,32 secondi e 7,19 passaggi. Sebbene questi dati siano diminuiti a 16,68 secondi e 5,64 passaggi, il marchio di fabbrica del club è stato ben in vista nel secondo gol di Lionel Messi durante la vittoria 6-1 contro la Roma in casa: 79 secondi di possesso palla, iniziati con il recupero di un pallone crossato nel terzo difensivo e un’azione con 29 passaggi. Questo gol del Barça contro la Roma è stato premiato come l’azione da gol più lunga della stagione, sebbene sia giusto menzionare anche l’azione di 62 secondi e 25 passaggi che ha portato al gol di Bilal Kisa per il Galatasaray AS contro il FC Astana e il secondo gol del Manchester City segnato da David Silva nella vittoria per 3-1 a Kiev (61 secondi e 20 passaggi, in seguito a un pallone intercettato a centrocampo). STATISTICHE 51 POSSESSO Bayern e Barcelona hanno fatto registrare ancora una volta il maggior possesso, ma la finale di Milano è stata una sorpresa. STATISTICHE POSSESSIO MEDIO PER SQUADRA POSSESSO PER SETTORI Squadra Difesa Centrocampo Attacco FC Bayern München 20 53 26 Olympique Lyonnais 22 52 26 Chelsea FC 24 52 25 Manchester City FC 19 56 25 FC Shakhtar Donetsk 26 49 25 Club Atlético de Madrid 26 50 24 Arsenal FC 25 52 23 FC Barcelona 25 53 23 Manchester United FC 23 55 22 Real Madrid CF 22 56 22 FC Bayern München 67% PSV Eindhoven 49% FC Barcelona 65% VfL Borussia Mönchengladbach 48% Paris Saint-Germain FC 60% Manchester City FC 48% Olympiacos FC 28 51 21 24 56 21 Manchester United FC 59% VfL Wolfsburg 48% FC Porto Olympique Lyonnais 46% 30 49 21 54% Club Atlético de Madrid Sevilla FC AS Roma 32 48 20 Real Madrid CF 54% Arsenal FC 45% Valencia CF 26 54 20 Juventus 31 50 19 Bayer 04 Leverkusen 31 50 19 FC Astana 29 53 18 SL Benfica 29 53 18 Galatasaray AS 30 51 18 KAA Gent 28 53 18 Malmö FF 32 50 18 Paris Saint-Germain FC 26 57 18 VfL Borussia Mönchengladbach 31 53 17 PSV Eindhoven 32 52 17 VfL Wolfsburg 30 53 17 FC Zenit 29 54 17 GNK Dinamo Zagreb 36 48 16 PFC CSKA Moskva 30 55 15 FC BATE Borisov 31 54 15 Maccabi Tel-Aviv FC 38 48 14 FC Dynamo Kyiv 32 55 14 Sevilla FC 54% AS Roma 44% Shakhtar Donetsk 54% FC Zenit 44% KAA Gent 53% FC Astana 43% Bayer 04 Leverkusen 53% Juventus 43% FC Porto 53% Maccabi Tel-Aviv FC 43% FC Dynamo Kyiv 52% Olympiacos FC 43% SL Benfica 51% GNK Dinamo Zagreb 42% Valencia CF 51% PFC CSKA Moskva 41% Chelsea FC 49% FC BATE Borisov 39% Galatasaray AS 49% Malmö FF 35% In blu: club qualificati alla fase a eliminazione diretta “Credo che nessun allenatore voglia perdere il pallone e limitarsi a fare lanci lunghi alla carlona. Tutti vogliono tenere palla, ma credo sia anche il caso di chiarire, quando si parla di possesso, che l’elemento chiave è passarla in avanti”. Questo è stato il pensiero espresso da Mixu Paatelainen durante la riunione degli osservatori tecnici UEFA che si è tenuta il giorno dopo la finale di Milano. Il suo punto di vista è stato parte di un ampio dibattito sul tema, divenuto ormai un immancabile argomento di discussione, e che ha acquisito una rilevanza ancora maggiore nel 2015/2016, dove la finale tutta madrilena è stata vista principalmente come una sfida tra una filosofia di gioco basata sul possesso e una più chiaramente offensiva. I fatti del San Siro, invece, hanno contraddetto le previsioni: Il Club Atlético de Madrid ha tenuto palla più del Real Madrid CF durante tutti e quattro i tempi della finale. Questo dato statistico non ha fatto altro che gettare benzina sulla discussione circa l’importanza del possesso. Le relazioni tecniche della UEFA Champions League sono state pensate per individuare le principali implicazioni del torneo, eppure a volte avere una visione d’insieme rischia di far perdere di vista i dettagli. Le statistiche sul 52 possesso rientrano proprio in questo caso. Le medie del possesso per l’intera stagione sono riportate in modo da poter essere utilizzate per il confronto. L’altra faccia della medaglia è che le medie appiattiscono la realtà e nascondono le vette e i precipizi. Per fare un esempio, se una squadra ha un possesso dell’80% nella partita di andata, mentre solo il 20% nella partita di ritorno, la media risulterà un anodino 50%, che non riflette in alcun modo quanto successo in campo. Uno sguardo ai dati inclusi nelle schede delle squadre di questa relazione rivela che 16 dei 32 contendenti hanno registrato variazioni del 20% o più tra il loro massimo e minimo livello di possesso. La differenza maggiore risulta quella dell’Atlético, con il 61% contro il FC Astana e solo il 28% contro il FC Barcelona, entrambe giocate in casa. L’Arsenal FC segue con un solo punto percentuale di distacco, avendo registrato un possesso del 63% contro l’Olympiacos FC e del 31% contro il Barça, anche qui entrambe giocate in casa. I campioni del Real Madrid sono stati invece tra le sette altre squadre a registrare differenze comprese tra il 25% e il 30%, oscillando tra il 69% ottenuto a Malmö e il 41%, in casa, contro il PSG, riuscendo in entrambi i casi a ottenere la vittoria. RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 Ci sono altri esempi simili. Il VfL Wolfsburg ha ottenuto il 42% di possesso, il più basso della sua stagione, in casa contro il Real Madrid, eppure ha vinto la partita 2-0: probabilmente il miglior successo della sua campagna. Lo stesso vale per il Valencia CF, che con un possesso ridotto all’osso (44%) ha dato a Nuno Espírito Santo la soddisfazione della vittoria per 1-0 a Lione. Ancora statistiche. Durante la fase a gironi, il dato sul possesso è stato 50-50 in ben otto occasioni. Delle altre 88 partite, 13 sono finite in parità. Tra le 75 gare che hanno prodotto dei vincitori, 40 sono state vinte dalla squadra con il maggior possesso e 35 dall’altra. In altre parole, non c’è stata una grande differenza. Questa stagione ha prodotto elementi contrastanti. L’Atlético ha tenuto palla per il 55% del tempo durante la partita della fase a gironi giocata a Madrid contro lo SL Benfica, ciò nonostante ha perso 2-1. Sempre giocando in casa il Manchester City FC ha ottenuto solo il 38% di possesso durante il primo tempo contro il VfL Borussia Mönchengladbach e all’intervallo gli inglesi erano sotto di 2-1. Dopo la pausa, gli uomini di Manuel Pellegrini hanno fatto loro la palla e hanno concluso la partita con un possesso 28% ATLÉTICO possesso nella vittoria in casa ai quarti di finale contro il Barcelona 53 vittorie per la squadra con maggiore possesso 43 vittorie per la squadra con il minore possesso In blu: club qualificati alla fase a eliminazione diretta I punti decimali sono arrotondati all’unità medio del 51% e una vittoria per 4-2. Durante la fase a eliminazione diretta nessuna partita si è conclusa con la parità di possesso. Otto partite sono finite con un pareggio e delle altre 21, 13 hanno visto la vittoria della squadra con maggiore possesso e 8 quella con il minore (9 se consideriamo il successo in finale del Real Madrid come una vittoria invece che un pareggio). Il bilancio della stagione è stato quindi di 53 vittorie per la squadra con il possesso più alto, e di 43 per quella con minor possesso. Un altro aspetto importante per qualsiasi discussione sul possesso della palla è la zona del campo in cui questo è stato ottenuto. Con il 26%, il Bayern guida questa particolare classifica per quanto riguarda il terzo offensivo, ma l’Olympique Lyonnais, eliminato nella fase a gironi, ha registrato la stessa percentuale. I semifinalisti del Manchester City hanno avuto un possesso del 25% nel terzo finale, controbilanciato dalla cifra più bassa tra i 32 in gara (solo il 19%) nel terzo difensivo. I ragazzi di Manuel Pellegrini hanno registrato lo stesso dato per il terzo centrale di FC Porto e Real Madrid, appena un punto percentuale dietro al PSG, che ha dominato questo settore. Il FC Shakhtar Donetsk raggiunge il Manchester City con il 25% nel terzo offensivo, eppure, come il Lione, è stato eliminato nella fase a gironi. Curiosamente, sia il Bayern che il Barça hanno rafforzato la loro presenza nel terzo di attacco rispetto all’anno precedente, mentre i due finalisti madrileni hanno entrambi fatto segnare una flessione del 2%. La seguente tabella riunisce i dati presenti sulle pagine individuali delle squadre per semplificarne il confronto. Le statistiche ci dicono che solo il Bayern, il Barcelona, il PSG e il Manchester United FC possono essere a ragione considerate ‘squadre di possesso’, in quanto la loro percentuale con la palla non è andata mai al di sotto del 50%. All’estremo opposto, i cinque club la cui quota di possesso non ha mai superato il 50% (Astana, FC BATE Borisov, PFC CSKA Moskva, Maccabi Tel Aviv FC e Malmö FF) sono stati tutti eliminati nella fase a gironi. A Milano, durante la discussione sul possesso, David Moyes ha offerto una riflessione sulla base della sua esperienza nella Liga alla Real Sociedad de Fútbol. “In Spagna” ha detto, “avere il possesso era una cosa naturale, ma senza imposizioni. I giocatori erano sufficientemente preparati tecnicamente per ricevere anche in situazioni difficili. Molte volte il possesso è stato un fattore che ha contribuito al risultato di una partita, ma non ho mai avuto l’impressione che cercassero di forzare un possesso fine a se stesso. Ai miei tempi non c’era un particolare interesse per le statistiche di questo tipo: 65% di possesso, 35% di possesso.... Non sembrava una cosa importante. E la mia impressione non è cambiata con la Champions League. Durante la stagione non ho avuto la sensazione che il possesso fosse così importante come lo è stato nelle ultime due campagne”. Negli ultimi anni, il Barcelona e il Bayern hanno indubbiamente stabilito nuovi punti di riferimento per la filosofia, originaria dei Paesi Bassi, del possesso. Ma il punto della discussione non cambia: quanto è importante il possesso della palla? STATISTICHE 53 CROSS Nel 2015/2016 il numero dei cross è diminuito, ma la precisione è aumentata. STATISTICHE Club Valencia CF Sevilla FC FC Bayern München Manchester United FC Olympique Lyonnais Real Madrid CF Club Atlético de Madrid Paris Saint-Germain FC Shakhtar Donetsk AS Roma Olympiacos FC FC Porto KAA Gent Manchester City FC Arsenal FC Juventus FC Dynamo Kyiv VfL Wolfsburg Chelsea FC SL Benfica Galatasaray AS FC Barcelona PSV Eindhoven FC Zenit FC Astana Bayer 04 Leverkusen GNK Dinamo Zagreb Maccabi Tel Aviv FC Malmö FF PFC CSKA Moskva VfL Borussia Mönchengladbach FC BATE Borisov Cross a partita 27,83 27,17 26,67 22,33 22,17 22,00 21,38 21,20 21,17 18,13 18,00 17,67 17,38 16,92 16,88 16,50 16,38 16,20 16,13 15,90 15,67 15,10 13,88 13,63 13,50 13,50 12,83 11,00 10,17 9,17 8,00 6,50 Nel 2015/2016 i cross dalle fasce sono diminuiti del 4,3% rispetto alla stagione precedente della UEFA Champions League. La maggior parte dei gol è venuta dai cross, sebbene la media per partita sia passata da 36,3 a 34,7, uno ogni 1,7 minuti. Dei 4342 cross effettuati, 1012 sono stati completati, raggiungendo un giocatore della squadra in attacco. La percentuale di cross riusciti è cresciuta di poco rispetto alla stagione precedente, 23,2% contro 22,7%. Nel 2014/2015 solo cinque squadre avevano ottenuto una percentuale di successo di un cross su quattro, nel 2015/2016 ben 14 su 32 squadre hanno fatto meglio, tra queste la debuttante FC Astana, che al termine della fase a gironi è stata l’unica squadra con una percentuale di successo del 30%. Quattro delle cinque squadre spagnole 54 Percentuale di successo (%) 23,35 19,02 25,31 24,63 18,05 25,17 23,38 27,83 25,98 16,55 16,67 26,42 27,34 25,62 29,63 26,52 12,98 26,54 19,38 18,87 24,47 25,17 18,92 23,85 30,86 29,63 16,88 28,79 16,39 21,82 16,67 15,38 STATISTICHE LA PERCENTUALE DI CROSS CHE HA RAGGIUNTO UN COMPAGNO DI SQUADRA. 1267 corner battuti 23 2015/2016 2014/2015 30 % 42 gol segnati corner per gol 38 IL FC ASTANA HA AVUTO LA PERCENTUALE DI CROSS RIUSCITI PIÙ ALTA DELLA COMPETIZIONE. 31% ASTANA 4,3% SQUADRE CHE HANNO SEGNATO SU CORNER. 21 Nel 2015/2016 il numero dei cross è diminuito del 4,3%. sono state tra le prime sette per numero di cross effettuati, sebbene le due squadre di Madrid abbiano perso la testa di questa classifica che avevano guidato nel 2014/2015. Il FC Barcelona, d’altro canto, ha evidenziato la propria preferenza per il gioco palla a terra, piazzandosi nelle posizioni basse della classifica (nonostante la propria percentuale di successo sia passata dal 20% al 25%). Tra le squadre che hanno raggiunto la fase a eliminazione diretta, soltanto PSV Eindhoven e FC Zenit hanno effettuato meno cross della squadra di Luis Enrique. Il FC Bayern München di Pep Guardiola ha crossato il 25% di volte in più, ma è stato superato dal FC Shakhtar Donetsk di Mircea Lucescu, la cui media di cross a partita è aumentata del 62%. Nonostante ciò, le otto squadre che hanno crossato di meno sono RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 CORNER Ancora una volta tanto entusiasmo, ma pochi gol. state tra quelle eliminate nella fase a gironi. Ancora una volta, non sono stati solo i giocatori di fascia a crossare al centro. Anche se Douglas Costa del Bayern e Angel Di María del Paris Saint-Germain sono stati i maggiori crossatori, grazie all’aiuto di Xabi Alonso e Philipp Lahm, per la squadra guidata da Pep Guardiola, e del terzino sinistro Maxwell, per quella di Blanc, è da notare che Koke e Gabi del Club Atlético de Madrid hanno fornito assieme più di cento cross durante la stagione, mentre Toni Kroos è stato il giocatore del Real Madrid che ha crossato di più, seguito da Marcelo. Sebbene Neymar del Barcelona non sia un’ala tradizionale, è riuscito a produrre 40 cross dalla sinistra, 20 in più del terzino sinistro Jordi Alba, mentre Dani Alves ha crossato 33 volte dalla destra. GOL DI TESTA SU CORNER. 15 MAGGIOR NUMERO DI GOL SU CORNER. 3 CHELSEA 3 MANCHESTER CITY 20% del totale su 30 Durante la stagione della UEFA Champions League l’incitamento dagli spalti è probabilmente cresciuto ogni volta che è stato calciato uno dei 1267 corner, ma ancora una volta le speranze di realizzare un gol dalla bandierina sono state spesso disattese. Il numero di corner è aumentato del 6%, per una media di 10,14 a partita, ma la percentuale di gol realizzati non è migliorata. In linea con la media storica, sono stati segnati in tutto 30 gol, uno in meno del 2014/2015. In termini percentuali è stato segnato un gol ogni 42,23 corner, la stagione precedente questo dato era 38,42. Tuttavia, lo scarso numero di gol su corner, 1 ogni 4 partite, non deve preoccupare, in quanto nel 2011/2012 la media è stata di 1 su 46. Più di un indizio lascia pensare che le difese abbiano studiato meticolosamente come difendere sui calci piazzati. All’inizio della stagione il Club Atlético de Madrid vantava un record eccellente sui corner, eppure l’unico successo ottenuto in 13 partite è stato un elaborato corner corto che ha consentito a Saúl Ñíguez di aprire le marcature in casa contro l’Astana: l’unico gol su 82 corner in 1230 minuti giocati. Si possono fare altri esempi oltre alla squadra di Diego Simeone: 14 delle 21 squadre che hanno segnato su corner lo hanno fatto solo una volta. Ben 11 squadre (comprese le finaliste del 2015, FC Barcelona e Juventus) non hanno mai segnato. Va detto che il Barça, non essendo una squadra forte fisicamente, ha optato spesso per il passaggio corto per ricominciare la manovra d’attacco. Due squadre inglesi, Chelsea FC e Manchester City FC, hanno segnato tre gol a testa, il 20% dei gol segnati su corner. La metà sono stati colpi di testa, così come per il resto dei gol segnati nella competizione: i colpi di testa hanno concluso in rete 15 dei 30 corner vincenti. L’origine dei corner vincenti è sbilanciata in favore di quelli dalla sinistra, che sono stati 19 contro gli 11 calciati da destra. Valencia CF (8,17), FC Bayern München (7,33) e FC Porto (7,17) hanno calciato più corner per partita, mentre le ultime in classifica sono state Malmö FF (3,17), Maccabi Tel-Aviv FC (3) e FC BATE Borisov (1). Ancora una volta il Barcelona, cosciente della mancanza di giocatori fisici nella sua rosa, ha cercato di concedere il minor numero possibile di calci piazzati in zone pericolose. Ha concesso solo 2,4 corner a partita, un numero al quale solo Bayer 04 Leverkusen (2,67) e Bayern (2,92) si sono avvicinate. Al contrario, i connazionali tedeschi del Vfl Borussia Mönchengladbach sono stati costretti a difendere una media di 8,5 corner per partita, più del doppio di quelli che hanno calciato. STATISTICHE 55 ARSENAL FC Il centrocampista del Manchester City Yaya Touré viene controllato strettamente dalla Dynamo Kyiv INGHILTERRA MODULO ALLENATORE Arsène Wenger 1 Nato il: 22/10/1949, Strasburgo (FRA) 6 4 24 18 34 Nazionalità: francese 19 Partite in UEFA Champions League: 170 11 14 17 12 Allenatore dal: 01/10/1996 ARSENAL FASE A GIRONI DZG P 2-1 OTTAVI DI FINALE OLY P 2-3 BAY BAY V 2-0 DZG P 5-1 OLY V 3-0 BAR V 0-3 QUARTI DI FINALE SEMIFINALI FINALE BAR P 0-2 P 3-1 Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta SQUADRA Pres. Min. G A PORTIERI 13 David Ospina 3 270 33 Petr Čech 5 450 GIOCATORI SCHIERATI PROFILI DELLE SQUADRE: LE SEDICI MIGLIORI Il Gent è stato la novità degli ottavi di finale qualificate oltre gli ottavi di finale (quattro delle quali vincendo l'andata fuori casa), dove si sono registrate sei vittorie in casa, quattro pareggi e sei vittorie fuori casa. Dopo che le teste di serie vincitrici dei gruppi sono state separate nel tabellone, non si sono registrate più vittorie fuori casa, un dato che ricalca quello della stagione precedente, quando il FC Barcelona ha ottenuto l'unica vittoria fuori casa dai quarti di finale in poi. Infatti, dai quarti in poi, il fattore campo ha pesato maggiormente: le squadre di casa hanno segnato 19 gol, contro i 6 di quelle in trasferta. Le dodici partite precedenti alla finale hanno prodotto nove vittorie per le squadre di casa e tre pareggi, due dei quali ottenuti dal Manchester City, che ha raggiunto le semifinali per la prima volta. Nelle pagine che seguono è fornita una sintesi delle statistiche di ogni squadra. Nei dati relativi ai passaggi, per 'passaggio corto' si intende un passaggio di massimo 10 metri, i passaggi di lunghezza tra i 10 e i 30 metri vengono definiti 'medi' e un 'passaggio lungo' è di oltre 30 metri. 3 188 3 Kieran Gibbs 5 212 4 Per Mertesacker 6 483 5 Gabriel 4 360 6 Laurent Koscielny 7 597 18 Nacho Monreal 6 540 21 Calum Chambers 3 12 24 Héctor Bellerín 6 529 8 Mikel Arteta 0 1-15 Minuti 1 1 64 8 720 2 15 Alex Oxlade-Chamberlain 5 239 16 Aaron Ramsey 5 294 1 19 Santi Cazorla 5 440 1 20 Mathieu Flamini 4 233 34 Francis Coquelin 6 393 35 Mohamed Elneny 1 90 12 Olivier Giroud 7 389 5 14 Theo Walcott 6 321 2 1 17 Alexis Sánchez 7 622 3 5 23 Danny Welbeck 2 17 1 2 0 45+ 2 4 2 46-60 61-75 76-90 1 90+ 0 0 1-15 16-30 1 0 5 31-45 Intervallo 46-60 9 7 2 61-75 76-90 90+ P R % 1 Mesut Özil 442 367 83 2 Santi Cazorla 339 297 88 3 Alexis Sánchez 286 210 73 1 Mesut Özil 161 2 Alexis Sánchez 101 2 Santi Cazorla 84 PALLE RECUPERATE 38 3 Per Mertesacker 34 2 78 51 (12% del totale) Medi 257 (58%) Corti 133 (30%) CARATTERISTICHE PRINCIPALI 2 Nacho Monreal 45 Alex Iwobi Lunghi Minuti PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 2 Max. 111.531 m v Dinamo Zagreb (c) Max. 94.234 m v Dinamo Zagreb (t) (incluse 3 doppie sostituzioni) 91 268 PRECISIONE DEI PASSAGGI 84% Max. 90% v Dinamo Zagreb (c) Min. 71% v Bayern München (c) PASSAGGI A PARTITA 39 5 ZONA POSSESSO 23% 52% 25% DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 107.486 m SOSTITUZIONI 24/24 PASSAGGI* 1 Max. 63% v Olympiacos (c) Min. 31% v Bayern München (c) Max. 640 v Olympiacos (c) Min. 289 v Bayern München (c) 2 16-30 31-45 POSSESSO 45% PASSAGGI TENTATI 441 1 Laurent Koscielny 28 Joel Campbell P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol CARTELLINI STATISTICHE GIOCATORI 1 11 Mesut Özil Riserve non usate: Jeff Reine-Adélaïde Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist 13 MINUTO DEI GOL ATTACCANTI ** RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 Mathieu Debuchy CENTROCAMPISTI * 56 2 GOL SEGNATI Espulsi: Olivier Giroud (a partita) DIFENSORI La fase a eliminazione diretta è stata più rappresentativa geograficamente, coinvolgendo club di dieci paesi europei, due in più rispetto alla stagione 2014/2015. Un anno fa, quattro delle migliori sedici sono state formazioni tedesche, mentre quest'anno Inghilterra e Spagna sono state le nazioni più rappresentate, con tre squadre a testa. Nove delle sedici squadre che si sono qualificate nella fase a gironi lo avevano fatto anche l'anno prima, mentre il KAA Gent ha passato il turno per la prima volta. Le somiglianze con la stagione precedente sono state molte. Nel 2014/2015 il Club Atlético de Madrid ha superato il Bayer 04 Leverkusen soltanto ai rigori e quest'anno ha fatto lo stesso contro il PSV Eindhoven. Paris Saint-Germain e Chelsea FC si sono incontrate di nuovo, anche se questa volta la squadra di Londra è scesa in campo come prima del girone. Dopo la sosta invernale, le due squadre dell'Europa dell'est (FC Zenit e FC Dynamo Kyiv) sono state eliminate. I russi e il Chelsea sono stati gli unici due vincitori di un gruppo sconfitti nel primo turno a eliminazione diretta. Le altre sei squadre vincitrici dei gruppi si sono 24 TENTATIVI DI GOL 102 (13) IN PORTA 42 (5) 49 Matt Macey MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA TIRI’’ TT IP G 1 Olivier Giroud 18 12 5 2 Theo Walcott 17 9 2 3 Alexis Sánchez 17 5 3 • 1-4-2-3-1 con buon equilibrio di recupero palla/creatività dei due mediani • ioco di possesso basato su una paziente G costruzione dalle retrovie, schemi • ontropiedi basati sul ritmo lungo C le fasce; transizioni rapide in entrambe le direzioni • arietà di soluzioni garantita da Giroud, obiettivo V dei passaggi lunghi di Čech • ressing intenso a centrocampo, con occasionali P momenti di pressing alto • uon posizionamento difensivo con B entrambi i terzini che partecipano all'attacco • Esplosioni di talento offensivo di Sánchez; manovre intricate in zona di attacco • Cazorla e Özil fantasisti di collegamento tra centrocampo e attacco • Pericolosi passaggi su corner e punizioni dalle fasce • Squadra dotata di ritmo, flessibilità, movimento e opzioni tattiche PROFILI DELLE SQUADRE 57 CLUB ATLÉTICO DE MADRID FC BARCELONA SPAGNA SPAGNA MODULO ALLENATORE MODULO ALLENATORE Diego Simeone Luis Enrique 13 24 Nato il: 28/04/1970, Buenos Aires (ARG) 20 17 Nazionalità: argentina Partite in UEFA Champions League: 35 2 14 7 Nato il: 08/05/1970, Gijón (ESP) 3 12 1 6 6 GAL V 0-2 Allenatore dal: 19/05/2014 OTTAVI DI FINALE BEN AST P 1-2 AST V 4-0 GAL N 0-0 BEN V 2-0 PSV V 1-2 Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta; grigio = finale SQUADRA Pres. Min. G A Miguel Ángel Moyà 13 1230 TENTATIVI DI GOL 196 (15) IN PORTA 76 (6) DIFENSORI 2 Diego Godín 12 1109 3 Filipe Luís 10 949 4 Guilherme Siqueira 3 270 15 Stefan Savić 7 482 18 Jesús Gámez 1 90 19 Lucas Hernández 4 222 20 Juanfran 12 1140 24 José María Giménez 8 661 1 1-15 Minuti 3 CENTROCAMPISTI 6 2 CARTELLINI 23 1 16-30 31-45 Tiago 5 390 6 Koke 11 1038 8 Matías Kranevitter 1 45 45+ 2 1 7 252 12 Augusto Fernández 6 363 14 Gabi 13 1168 3 17 Saúl Ñíguez 13 1044 3 1 21 Yannick Carrasco 9 573 2 22 Thomas Partey 5 47 7 Antoine Griezmann 13 9 Max. 61% v Astana (c) Min. 28% v Barcelona (c) 2 3 46-60 61-75 76-90 0 ROM N 1-1*** ***Sconfitta 5-3 ai rigori N 1-1 1-15 16-30 3 4 31-45 Intervallo 46-60 15 9 61-75 76-90 Fernando Torres 1 5 90+ 1 1 1135 7 1 1 STATISTICHE GIOCATORI PASSAGGI* P R % 1 Gabi 890 754 85 2 Koke 743 614 83 3 Filipe Luís 475 407 86 PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 1 Gabi 223 2 Koke 218 3 Filipe Luís 156 675 1 4 243 1 1 Diego Godín 90 16 Ángel Correa 5 127 1 2 Gabi 86 23 Luciano Vietto 5 227 1 3 José María Giménez 65 1 PALLE RECUPERATE TIRI’’ P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol ROM PRECISIONE DEI PASSAGGI 84% Max. 89% v Astana (c) Min. 72% v Barcelona (c) Lunghi 54 (12% del totale) Medi 258 (55%) Corti 155 (33%) LEV V 6-1 Pres. Min. G A ARS N 1-1 ARS V 0-2 ATL V 3-1 SEMIFINALI FINALE ATL V 2-1 P 2-0 Marc-André ter Stegen 10 900 MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI 13 Claudio Bravo 24 TENTATIVI DI GOL 167 (17) IN PORTA 62 (6) GOL SEGNATI 22 CARTELLINI 23 0 3 Gerard Piqué 7 596 1 6 Dani Alves 8 694 14 Javier Mascherano 8 655 15 Marc Bartra 4 236 18 Jordi Alba 9 734 21 Adriano 3 206 1 23 Thomas Vermaelen 3 270 24 Jérémy Mathieu 3 270 1 1-15 Minuti 1 5 1 16-30 31-45 0 45+ 4 5 6 46-60 61-75 76-90 0 Max. 110.232 m v Bayer Leverkusen (t) | Min. 100.520 m v Roma (t) 90+ PASSAGGI A PARTITA (inclusa 1 doppia sostituzione) 1-15 PRECISIONE DEI PASSAGGI 89% Max. 92% v Roma (t) Min. 83% v Bayer Leverkusen (t) DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 106.369 m SOSTITUZIONI 23/30 0 ZONA POSSESSO 23% 53% 25% I punti decimali sono arrotondati all'unità Max. 813 v BATE (c) Min. 544 v Bayer Leverkusen (c) MINUTO DEI GOL 3 POSSESSO 65% Max. 72% v Atlético (t) Min. 50% v Bayer Leverkusen (t) PASSAGGI TENTATI 716 (a partita) DIFENSORI 90+ 12 Riserve non usate: nessuna Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist V 3-0 PORTIERI Max. 119.748 m v Bayern München (t) | Min. 108.465 m v Astana (t) (incluse 3 doppie sostituzioni) 0 BATE V 0-2 SQUADRA ZONA POSSESSO 24% 50% 26% DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 113.814 m SOSTITUZIONI 36/39 0 BATE QUARTI DI FINALE Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta PASSAGGI A PARTITA 0 LEV V 2-1 25 Jordi Masip PASSAGGI TENTATI 468 11 Jackson Martínez 58 RM P 2-1** OTTAVI DI FINALE 2 16-30 0 1 2 31-45 Intervallo 46-60 14 4 0 61-75 76-90 90+ Lunghi 69 (10% del totale) Medi 449 (63%) Corti 198 (28%) Minuti CENTROCAMPISTI 10 Óliver Torres ** POSSESSO 46% Max. 711 v Galatasaray (c) Min. 170 v Barcelona (c) 0 BAY FASE A GIRONI Minuti 5 ATTACCANTI * (1 autogol) 17 MINUTO DEI GOL 2 V 1-0 MEDIE PARTITA Espulsi: Fernando Torres (a partita) BAY V 2-0 FINALE **Vittoria per la regola dei gol in trasferta GOL SEGNATI 23 BARCELONA SEMIFINALI BAR P 2-1 STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI 13 Jan Oblak BAR N 0-0* *Vittoria 8-7 ai rigori PORTIERI 1 QUARTI DI FINALE PSV N 0-0 11 9 ATELTICO FASE A GIRONI 18 8 10 Partite in UEFA Champions League: 23 Allenatore dal: 23/11/2011 3 5 4 Nazionalità: spagnola 9 14 TT IP G 1 Antoine Griezmann 37 24 7 2 Saúl Ñíguez 22 5 3 3 Fernando Torres 22 8 1 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 CARATTERISTICHE PRINCIPALI 4 Ivan Rakitić 10 699 2 • 1-4-4-2 con due centrocampisti arretrati; uso sporadico del 1-4-3-3 nella fase a gironi 5 Sergio Busquets 9 723 7 Arda Turan 3 46 • Blocco difensivo forte e compatto, veloce nell'arretrare e assistito da un bravo portiere 8 Andrés Iniesta 7 553 • Enfasi sulle verticalizzazioni offensive veloci; il possesso non è una priorità 12 Rafinha 2 31 20 Sergi Roberto 8 334 1 • Gioco molto intenso; pressione costante sul portatore di palla avversario 26 Sergi Samper 2 135 • Potenti contropiedi con penetrazione diretta attraverso l'asse centrale 27 Juan Cámara 1 16 28 Gerard Gumbau 3 60 34 Wilfrid Kaptoum 1 62 • Centrocampo forte e dinamico; potenti corse verso posizioni da tiro • Terzini preparati per profonde sovrapposizioni veloci, in particolare Juanfran sulla destra • • • 9 I calci piazzati sono un'arma importante; i difensori centrali assicurano potenza aerea Luis Suárez * R % 1 Sergio Busquets 699 656 94 2 Dani Alves 644 570 89 3 Javier Mascherano 631 577 91 1 Neymar 246 2 Andrés Iniesta 213 3 Lionel Messi 196 PALLE RECUPERATE 810 8 3 10 Lionel Messi 7 630 6 1 11 Neymar 9 810 3 5 17 Munir El Haddadi 4 257 2 19 Sandro Ramírez 3 173 P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol P CARATTERISTICHE PRINCIPALI PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 9 Riserve non usate: Douglas e Aleix Vidal Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist STATISTICHE GIOCATORI PASSAGGI* ATTACCANTI Passaggi precisi nella zona di attacco; cross e passaggi filtranti decisivi Spirito competitivo, determinazione, voglia di vincere e forza mentale 2 1 Sergio Busquets 60 2 Gerard Piqué 54 3 Jordi Alba 51 3 Javier Mascherano 51 TIRI’’ TT IP G 1 Lionel Messi 40 15 6 2 Neymar 37 15 3 3 Luis Suárez 30 14 8 • 1-4-3-3 con Busquets come mediano singolo elemento chiave per l'equilibrio • Gioco di possesso basato su passaggi corti e rapidi negli spazi stretti • Linea di difesa alta guidata da Piqué; pochissimi calci piazzati concessi nel terzo difensivo • Paziente costruzione dalle retrovie; il portiere gioca lungo raramente • Pressing alto intenso; recupero della palla in zona avanzata tra le armi migliori • Grande potenziale di 1v1 nella trequarti; Iniesta, Neymar, Messi… • Costante supporto di terzini con mentalità offensiva; buoni passaggi in area • Rapidi contropiedi come opzione offensiva; collegamenti diretti con Suárez • Eccezionali combinazioni corte nell'asse d'attacco centrale; ottima finalizzazione • Solisti di massima qualità con spirito di squadra, filosofia di gioco composta e chiara ** PROFILI DELLE SQUADRE 59 FC BAYERN MÜNCHEN SL BENFICA GERMANIA PORTOGALLO MODULO ALLENATORE MODULO ALLENATORE Josep Guardiola Rui Vitória 1 Nato il: 18/01/1971, Santpedor (ESP) 17 21 8 Nazionalità: spagnola 25 23 11 Partite in UEFA Champions League: 85 Nato il: 16/04/1970, Alverca do Ribatejo (POR) 27 14 12 14 14 34 34 21 21 OLY V 0-3 DZG ARS V 5-0 ARS P 2-0 V 5-1 OLY DZG V 4-0 JUV V 0-2 BENFICA Pres. Min. G A PORTIERI 1 Manuel Neuer 11 1020 22 Tom Starke 26 Sven Ulreich 1 TENTATIVI DI GOL 261 (22) IN PORTA 105 (9) 90 5 Medhi Benatia 6 175 13 Rafinha 4 225 17 Jérôme Boateng 7 537 1 18 Juan Bernat 8 542 1 21 Philipp Lahm 12 1110 27 David Alaba 10 930 1 28 Holger Badstuber 1 52 32 Joshua Kimmich 9 630 1 Thiago Alcántara 9 719 1 7 Franck Ribéry 7 448 8 4 1-15 Minuti 6 Max. 71% v Dinamo Zagreb (c) Min. 64% v Juventus (t) Espulsi: Holger Badstuber 0 45+ 5 PASSAGGI TENTATI 741 5 2 46-60 61-75 76-90 4 FASE A GIRONI ATL AST V 2-1** V 2-0 1 PRECISIONE DEI PASSAGGI 91% 0 1-15 16-30 1 4 6 31-45 Intervallo 46-60 12 7 61-75 76-90 2 90+ 72 (10% del totale) 485 (65%) Corti 184 (25%) Minuti 3 Javi Martínez 8 543 1 10 Arjen Robben 3 159 2 1 11 Douglas Costa 11 927 2 3 14 Xabi Alonso 8 657 1 19 Mario Götze 4 107 2 STATISTICHE GIOCATORI PASSAGGI* CARATTERISTICHE PRINCIPALI P R % 1 Philipp Lahm 954 885 93 2 David Alaba 859 805 94 3 Arturo Vidal 833 779 94 • 1-4-3-3 modulo fisso con costanti variazioni in base al contesto della partita • Rapido passaggio dal 1-4-1-4-1 in difesa al 1-3-3-4 in attacco • Gioco di possesso; dominio mediante abile circolazione della palla ad alta velocità PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 20 Sebastian Rode 1 90 1 23 Arturo Vidal 11 857 2 1 29 Kingsley Coman 8 426 2 5 1 Philipp Lahm 266 2 Douglas Costa 227 3 Thiago Alcántara 220 Costruzione da dietro; il portiere-libero Neuer inizia il gioco con buona distribuzione • Linea difensiva alta con difensori protetti da un unico mediano • PALLE RECUPERATE ATTACCANTI • Luisão 810 34 André Almeida 8 655 50 Nélson Semedo 3 270 Minuti STATISTICHE GIOCATORI 5 Ljubomir Fejsa 6 382 7 Andreas Samaris 7 494 10 Nicolás Gaitán 8 701 4 18 Eduardo Salvio 3 92 21 Pizzi 10 533 24 Bryan Cristante 2 11 39 Mehdi Carcela-González 4 140 85 Renato Sanches 6 540 9 Raúl Jiménez 35 21 8 1 1-15 Minuti 1 2 16-30 31-45 Max. 61% v Zenit (c) Min. 32% v Bayern München (c) PASSAGGI TENTATI 451 0 45+ 3 4 2 46-60 61-75 76-90 2 90+ 3 0 16-30 0 1 1 31-45 Intervallo 46-60 15 9 3 61-75 76-90 90+ 361 2 1 727 2 1 20 Gonçalo Guedes 7 PRECISIONE DEI PASSAGGI 83% Max. 86% v Zenit (c) Min. 75% v Bayern München (t) DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 107.506 m Max. 113.322 m v Bayern München (t) Min. 102.400 m v Galatasaray (c) Lunghi 58 (13% del totale) Medi 269 (60%) Corti 124 (28%) CARATTERISTICHE PRINCIPALI PASSAGGI* P R % 1 Jardel 466 433 93 2 Eliseu 421 339 81 3 Andreas Samaris 328 297 91 PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 9 ZONA POSSESSO 18% 53% 29% PASSAGGI A PARTITA 0 1-15 7 1 Eliseu 81 2 Nicolás Gaitán 77 3 Pizzi 75 PALLE RECUPERATE • 1-4-4-2 abitualmente; 1-4-2-3-1 contro il Bayern nel ritorno dei quarti • Difesa collettiva ben organizzata con esterni di centrocampo che arretrano rapidamente • Pressing aggressivo a centrocampo con buoni anticipi, riconquista della palla • Gioco di possesso basato su passaggi unito a contropiedi diretti • Forza a centrocampo, base di lancio per le azioni offensive • Quando sotto pressione, uso efficace di passaggi diretti in attacco e conquista del secondo tocco • Combinazioni fluide nell'asse offensivo centrale • I laterali si accentrano lasciando spazio ai terzini in sovrapposizione, in particolare a destra 1 Jardel 71 495 1 2 Eliseu 53 5 215 2 3 Andreas Samaris 39 • 31 Victor Andrade 1 15 Forti difensori centrali; buon 1v1, contrasti aerei, calci piazzati su entrambi i fronti 35 Luka Jović 1 2 • Eccellente spirito di squadra, fiducia, concentrazione e voglia di vincere Riserve non usate: Rúben Dias, Adel Taarabt e Nuno Santos Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist * 1 POSSESSO 51% (inclusa 1 doppia sostituzione) 17 Jonas Rapide transizioni attacco-difesa con grande lavoro delle ali 3 Thomas Müller BAY SOSTITUZIONI 29/30 11 Kostas Mitroglou • Squadra esperta e tatticamente matura con una chiara filosofia di gioco 2 3 30 Talisca • 1 10 544 3 Pressing imponente, alto e molto intenso; recupero palla in zona d'attacco 2 FINALE N 2-2 Max. 688 v Atlético Madrid (c) Min. 248 v Bayern München (c) 9 • 12 29 1 Espulsi: Nicolás Gaitán 33 Jardel 60 38 CARTELLINI 237 3 Philipp Lahm 2 Douglas Costa 15 MINUTO DEI GOL ATTACCANTI Grande varietà di opzioni offensive: Müller, Douglas Costa, Lewandowski… GOL SEGNATI 3 62 P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti ** TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol TENTATIVI DI GOL 135 (14) IN PORTA 54 (5) CENTROCAMPISTI Fasce sfruttate da ali rapide e abili e da terzini che si sovrappongono 25 10 874 1 * GIOCATORI SCHIERATI 28 Sílvio 37 Julian Green Riserve non usate: Serdar Tasci, Jan Kirchhoff, Gianluca Gaudino e Fabian Benko Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist SEMIFINALI MEDIE PARTITA 19 Eliseu 62 9 BAY P 1-0 STATISTICHE SQUADRA 360 2 David Alaba 24 A 360 1 3 46 ZEN 4 926 8 1 Robert Lewandowski QUARTI DI FINALE V 1-2 4 12 G ZEN V 1-0 14 Victor Lindelöf 25 Thomas Müller IP ATL P 1-2 (a partita) 4 64 TT 630 180 1 Arturo Vidal TIRI’’ 270 7 2 1 • 3 Lisandro López 942 9 Robert Lewandowski Pres. Min. G 2 12 9 AST N 2-2 DIFENSORI 90+ Medi GAL V 2-1 13 Paulo Lopes Max. 93% v Dinamo Zagreb (t) Min. 88% v Atlético (c) Lunghi Ederson 12 Júlio César PASSAGGI A PARTITA 0 GAL P 2-1 PORTIERI Max. 115.481 m v Atlético (c) | Min. 104.684 m v Dinamo Zagreb (c) (incluse 2 doppie sostituzioni) ATL V 1-2 SQUADRA ZONA POSSESSO 26% 53% 20% DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 111.494 m SOSTITUZIONI 32/36 OTTAVI DI FINALE Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta I punti decimali sono arrotondati all'unità Max. 925 v Juventus (c) Min. 648 v Olympiacos (t) 4 16-30 31-45 POSSESSO 67% 20 1 MINUTO DEI GOL CENTROCAMPISTI 6 30 CARTELLINI (a partita) DIFENSORI P 1-0 MEDIE PARTITA GOL SEGNATI 23 ATL N 2-2 FINALE **Sconfitta per la regola dei gol in trasferta STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI SEMIFINALI BEN V 1-0 *Tempi supplementari Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta SQUADRA BEN V 4-2* 17 17 Allenatore dal: 15/06/2015 QUARTI DI FINALE JUV N 2-2 10 10 Partite in UEFA Champions League: 10 9 19 19 85 85 9 BAYERN OTTAVI DI FINALE 7 Nazionalità: portoghese 6 Allenatore dal/al: 01/06/2013 – 31/05/2016 FASE A GIRONI 33 33 P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol TIRI’’ TT IP G 1 Jonas 23 12 2 2 Nicolás Gaitán 22 9 4 3 Raúl Jiménez 17 11 3 ** 60 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 PROFILI DELLE SQUADRE 61 CHELSEA FC FC DYNAMO KYIV INGHILTERRA UCRAINA MODULO ALLENATORE MODULO ALLENATORE Guus Hiddink Serhiy Rebrov 1 Nato il: 08/11/1946, Varsseveld (NED) 24 5 2 12 Nazionalità: olandese 22 Partite in UEFA Champions League: 46 Nato il: 03/06/1974, Horlivka (UKR) 28 4 2 10 25 11 Allenatore dal: 17/04/2014 José Mourinho è stato l'allenatore durante la fase a gironi CHELSEA FASE A GIRONI MTA V 4-0 OTTAVI DI FINALE POR P 2-1 DKV DKV N 0-0 V 2-1 MTA POR V 0-4 PSG V 2-0 QUARTI DI FINALE SEMIFINALI FINALE POR P 1-2 N 2-2 Pres. Min. G A PORTIERI 1 Asmir Begović 13 Thibaut Courtois 5 450 3 270 CARTELLINI 15 0 Branislav Ivanović 4 360 5 Kurt Zouma 6 468 1 6 Abdul Baba Rahman 4 360 24 Gary Cahill 7 541 1 26 John Terry 4 342 28 César Azpilicueta 8 720 Cesc Fàbregas 7 604 1 7 Ramires 5 368 8 Oscar 1 7 362 2 1 8 526 1 12 John Obi Mikel 4 246 1 14 Bertrand Traoré 2 43 16 Kenedy 2 107 21 Nemanja Matić 5 377 22 Willian 8 642 5 36 Ruben Loftus-Cheek 1 77 2 ATTACCANTI 17 Pedro Rodríguez 6 1-15 Minuti 2 1 16-30 31-45 3 45+ 2 294 18 Loïc Rémy 3 102 1 19 Diego Costa 8 663 2 1 3 46-60 61-75 76-90 CHL CHL N 0-0 P 2-1 POR MTA V 0-2 1 PRECISIONE DEI PASSAGGI 86% Max. 91% v M. Tel Aviv (t) Min. 79% v Dynamo Kyiv (t) 1 MC V 1-0 QUARTI DI FINALE DYNAMO KIEV SEMIFINALI FINALE MC P 1-3 N 0-0 0 1 1-15 16-30 0 0 1 31-45 Intervallo 46-60 8 8 61-75 76-90 1 90+ 266 (59%) Corti 130 (29%) PASSAGGI* CARATTERISTICHE PRINCIPALI P R % 1 Cesc Fàbregas 530 468 88 2 César Azpilicueta 332 277 83 3 Eden Hazard 288 244 85 PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 1 Cesc Fàbregas 153 2 Eden Hazard 124 3 César Azpilicueta 96 3 Willian 96 PALLE RECUPERATE 1 César Azpilicueta 61 2 Nemanja Matić 34 3 Kurt Zouma 34 TT IP G 1 Diego Costa 20 11 2 2 Willian 17 10 5 3 Eden Hazard 15 6 0 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 • 1-4-2-3-1 con blocco difensivo compatto e arretrato, portiere competente • Due mediani con compiti difensivi; sporadico aiuto in attacco • Scambi di passaggi, paziente costruzione da dietro, ma non gioco di possesso • Contropiedi estremamente veloci e mirati con il ritmo di Hazard e Pedro • Costa potente arma offensiva, disturba la linea arretrata avversaria • Buon uso delle fasce con i terzini non sempre votati all'attacco • Rifornimenti alle ali spesso da passaggi diagonali del centrocampo • Willian terminale offensivo; imponenti corse e capacità 1v1 • Molto pericolosi sui calci piazzati: potenza aerea, punizioni dirette di Willian • Feroce pressing dal centrocampo; difesa collettiva disciplinata e risoluta 630 1 90 2 Danilo Silva 6 516 5 Antunes 6 540 6 Aleksandar Dragović 8 720 1 24 Domagoj Vida 5 372 27 Yevhen Makarenko 1 24 34 Yevhen Khacheridi 8 720 PASSAGGI TENTATI 466 MINUTO DEI GOL 1 1-15 Minuti 2 1 16-30 31-45 45+ 2 1 2 46-60 61-75 76-90 0 90+ 1-15 Miguel Veloso 5 330 7 Olexandr Yakovenko 1 28 16 Serhiy Sydorchuk 6 425 17 Serhiy Rybalka 7 630 1 19 Denys Garmash 7 391 1 1 20 Oleh Gusev 3 201 1 25 Derlis González 8 631 1 29 Vitaliy Buyalskiy 7 403 2 90 Younes Belhanda 2 32 10 Andriy Yarmolenko 7 558 2 11 Júnior Moraes 7 437 1 22 Artem Kravets 4 147 91 Lukasz Teodorczyk 4 95 ZONA POSSESSO 15% 55% 30% PRECISIONE DEI PASSAGGI 85% Max. 87% v Manchester City (t) Min. 299 v Porto (c) DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 110.930 m Max. 116.585 m v Manchester City (t) | Min. 107.423 m v M. Tel-Aviv (c) PASSAGGI A PARTITA (nessuna doppia sostituzione) 0 Riserve non usate: Mykola Morozyuk, Nikita Korzun e Radosav Petrović Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist 0 SOSTITUZIONI 22/24 4 P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol 18 0 CARTELLINI Max. 563 v Manchester City (t) Min. 348 v Porto (t) 1 16-30 1 3 1 31-45 Intervallo 46-60 7 9 0 61-75 76-90 90+ Lunghi 64 (14% del totale) Medi 307 (66%) Corti 95 (20%) Minuti STATISTICHE GIOCATORI 2 PASSAGGI* P CARATTERISTICHE PRINCIPALI R % 1 Aleksandar Dragović 496 452 91 2 Yevhen Khacheridi 492 452 92 3 Serhiy Rybalka 420 366 87 PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 1 Andriy Yarmolenko 63 2 Antunes 50 3 Derlis González 49 PALLE RECUPERATE 1 Yevhen Khacheridi 81 2 Serhiy Rybalka 51 3 Aleksandar Dragović 37 TIRI’’ ** POSSESSO 52% Max. 58% v M. Tel Aviv (c) Min. 44% v Porto (t) (a partita) ATTACCANTI * 9 GOL SEGNATI 21 TENTATIVI DI GOL 97 (12) IN PORTA 37 (5) CENTROCAMPISTI Minuti STATISTICHE GIOCATORI 7 MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI DIFENSORI 90+ 52 (12% del totale) A 72 Artur Rudko Max. 104.357 m v Dynamo Kyiv (t) | Min. 100.458 m v M. Tel Aviv (t) Medi Olexandr Shovkovskiy 23 Olexandr Rybka DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 102.674 m Lunghi Pres. Min. G PORTIERI PASSAGGI A PARTITA TIRI’’ Riserve non usate: Matthew Miazga e Radamel Falcao Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist 1 (incluse 2 doppie sostituzioni) 10 Eden Hazard P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol MTA V 0-2 SQUADRA ZONA POSSESSO 25% 52% 24% I punti decimali sono arrotondati all'unità SOSTITUZIONI 19/24 CENTROCAMPISTI 4 2 Max. 60% v M. Tel Aviv (c) Min. 39% v PSG (t) Max. 607 v M. Tel Aviv (c) Min. 299 v Porto (c) MINUTO DEI GOL 1 POSSESSO 49% PASSAGGI TENTATI 448 (a partita) 2 62 (2 autogol) 15 GOL SEGNATI 21 TENTATIVI DI GOL 112 (14) IN PORTA 48 (6) DIFENSORI ** MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI 27 Jamal Blackman * OTTAVI DI FINALE Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta SQUADRA FASE A GIRONI PSG P 2-1 24 29 10 Partite in UEFA Champions League: 8 19 6 17 19 Nazionalità: ucraina 8 Allenatore dal/al: 19/12/2015 – 31/05/2016 1 34 TT IP G 1 Derlis González 17 7 1 2 Júnior Moraes 16 6 1 3 Serhiy Rybalka 11 3 0 • 1-4-3-3 con passaggio a 1-4-1-4-1 dopo la perdita di possesso o fuori casa • Blocco difensivo arretrato disciplinato, forte e ben organizzato • Costruzione paziente nella propria metà campo; poi uso frequente di passaggi lunghi all'attaccante • Enfasi su attacchi diretti piuttosto che combinazioni in zona di attacco • Terzini a sostegno delle azioni offensive, specialmente Danilo e Yarmolenko a destra • Rybalka disciplinato mediano unico garantisce stabilità • Veloso giocatore chiave; disponibile a ricevere e fare passaggi semplici e sicuri • Giocatori atletici e di presenza fisica; rapide transizioni attacco-difesa • Pericolosi contropiedi uniti a gioco di possesso nelle retrovie • Forte etica di lavoro, capacità di adattamento in situazioni di gioco avverse PROFILI DELLE SQUADRE 63 KAA GENT JUVENTUS BELGIO ITALIA MODULO ALLENATORE MODULO ALLENATORE Hein Vanhaezebrouck Massimiliano Allegri 1 13 23 Nato il: 16/02/1964, Courtrai (BEL) 21 14 10 32 77 Nazionalità: belga 27 LYO N 1-1 OTTAVI DI FINALE ZEN VAL VAL P 2-1 P 2-1 LYO V 1-0 ZEN V 1-2 WOL V 2-1 QUARTI DI FINALE GENT SEMIFINALI FINALE MC V 1-2 Pres. Min. G Matz Sels A 8 720 Rafinha 6 271 13 Stefan Mitrović 7 630 21 Nana Asare 8 720 23 Lasse Nielsen 8 720 55 Rami Gershon 1 90 1 1-15 Minuti 2 16-30 31-45 0 45+ 2 5 274 1 10 Renato Neto 8 720 1 14 Sven Kums 8 720 2 2 15 Kenneth Saief 7 355 1 19 Brecht Dejaegere 6 401 32 Thomas Foket 7 549 1 77 Danijel Milićević 8 665 3 Thomas Matton 7 Kalifa Coulibaly 6 34 9 Laurent Depoitre 7 620 1 4 80 26 Benito Raman 27 Moses Simon 5 293 28 Nicklas Pedersen 1 10 Riserve non usate: Uroš Vitas, Erik Johansson, Gustav Wikheim, Marko Poletanović, Hannes Van der Bruggen e Lucas Deaux Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist 64 Max. 596 v Zenit (t) Min. 359 v Lyon (c) 3 46-60 61-75 76-90 0 1-15 16-30 0 0 1 2 I punti decimali sono arrotondati all'unità DIFENSORI PRECISIONE DEI PASSAGGI 85% 1 MGB MGB N 0-0 MC N 1-1 SEV V 1-0 BAY P 1-0 3 Max. 88% v Wolfsburg (t) Min. 81% v Zenit (c) DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 110.753 m Max. 116.345 m v Wolfsburg (c) | Min. 101.369 m v Lyon (c) 5 13 2 61-75 76-90 90+ Lunghi 70 (14% del totale) Medi 302 (62%) Corti 112 (23%) STATISTICHE GIOCATORI 1 Sven Kums 2 Nana Asare 3 Lasse Nielsen P R % 592 458 455 523 415 397 88 91 87 1 Sven Kums 2 Danijel Milićević 3 Nana Asare 127 74 67 Variazioni di modulo: 1-3-4-3 in casa, 1-4-4-2 in trasferta in base alle situazioni di gioco • Con difesa a 3 rapidi passaggi al 1-4-3-2-1; il terzino destro diviene quarto difensore • Tentativo di giocarla da dietro, con il difensore Asare che sale a centrocampo • • • PALLE RECUPERATE Sven Kums Lasse Nielsen Renato Neto Stefan Mitrović 1 1 3 3 Laurent Depoitre Danijel Milićević Renato Neto Brecht Dejaegere RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 60 53 51 51 TT IP G 12 12 10 10 5 4 5 3 1 3 0 0 Neto e Kums mediani di ruolo con difesa a 3 Brevi combinazioni attraverso il centrocampo; esterni di difesa forti in situazioni di 1v1 Pressione immediata sul portatore, formazione del blocco difensivo quando viene perso il possesso • Rapide transizioni difesa-attacco; improvvisi cambi di ritmo e direzione • Gioco molto intenso; variazioni tattiche attuate efficacemente • Buona tecnica, flessibilità e movimento; eccellente spirito di squadra e forza mentale 8 A Giorgio Chiellini 750 MEDIE PARTITA 20 TENTATIVI DI GOL 131 (16) IN PORTA 45 (6) GOL SEGNATI 10 CARTELLINI 14 1 Espulsi: Hernanes 540 12 Alex Sandro 5 392 1 15 Andrea Barzagli 8 590 1 19 Leonardo Bonucci 8 750 24 Daniele Rugani 1 26 Stephan Lichtsteiner 6 557 1 33 Patrice Evra 6 492 1-15 Minuti 2 1 2 Max. 55% v Mönchengladbach (c) Min. 31% v Bayern München (t) Max. 572 v Sevilla (c) Min. 243 v Mönchengladbach (t) MINUTO DEI GOL 1 POSSESSO 43% PASSAGGI TENTATI 402 (a partita) 6 2 16-30 31-45 0 45+ 0 2 3 46-60 61-75 76-90 0 Max. 117.613 m v Sevilla (t) | Min. 105.277 m v Manchester City (t) PASSAGGI A PARTITA (nessuna doppia sostituzione) 1-15 6 Sami Khedira 4 303 8 Claudio Marchisio 5 405 10 Paul Pogba 8 750 1 11 Hernanes 5 398 16 Juan Cuadrado 8 467 1 18 Mario Lemina 1 27 Stefano Sturaro 6 430 1 37 Roberto Pereyra 2 61 PRECISIONE DEI PASSAGGI 87% Max. 92% v Sevilla (c) Min. 82% v Bayern München (t) DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 113.743 m SOSTITUZIONI 21/24 0 ZONA POSSESSO 19% 50% 31% 90+ 0 16-30 0 1 2 31-45 Intervallo 46-60 7 11 0 61-75 76-90 90+ Lunghi 57 (14% del totale) Medi 255 (64%) Corti 89 (22%) Minuti 2 STATISTICHE GIOCATORI PASSAGGI* 3 P CARATTERISTICHE PRINCIPALI R % 1 Leonardo Bonucci 391 356 91 2 Paul Pogba 346 284 82 3 Giorgio Chiellini 335 308 92 PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 7 Simone Zaza 2 30 9 Álvaro Morata 8 533 2 1 2 17 Mario Mandžukic 5 341 2 1 21 Paulo Dybala 7 419 1 1 Paul Pogba 80 2 Juan Cuadrado 67 3 Álvaro Morata 46 PALLE RECUPERATE 1 Leonardo Bonucci 56 2 Paul Pogba 36 3 Andrea Barzagli 35 TT IP G Riserve non usatte: Kwadwo Asamoah, Mattia Vitale, Stefano Pellini e Fabio Morselli Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist 1 Álvaro Morata 25 9 2 1 Paul Pogba 25 5 1 P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol 3 Paulo Dybala 18 5 1 ** FINALE P 4-2* STATISTICHE SQUADRA TIRI’’ * JUVENTUS SEMIFINALI BAY N 2-2 GIOCATORI SCHIERATI ATTACCANTI Con difesa a quattro, gli esterni di centrocampo si posizionano come 1-4-2-4 in attacco e 1-4-4-2 in difesa • Pres. Min. G CENTROCAMPISTI CARATTERISTICHE PRINCIPALI • Gianluigi Buffon QUARTI DI FINALE *Tempi supplementari 25 Neto 90+ PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 1 PORTIERI Minuti PASSAGGI* 1 2 31-45 Intervallo 46-60 TIRI’’ P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol SEV V 2-0 SQUADRA ZONA POSSESSO 18% 53% 28% PASSAGGI A PARTITA 0 1 2 3 3 ** PASSAGGI TENTATI 484 (nessuna doppia sostituzione) ATTACCANTI * 1 Max. 59% v Zenit (t) Min. 47% v Lyon (c) SOSTITUZIONI 22/24 CENTROCAMPISTI 8 Espulsi: Brecht Dejaegere, Thomas Foket MINUTO DEI GOL 0 POSSESSO 53% 18 2 CARTELLINI (a partita) DIFENSORI 10 GOL SEGNATI 18 TENTATIVI DI GOL 84 (11) IN PORTA 40 (5) 25 Brian Vandenbussche MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI 20 Yannick Thoelen 4 OTTAVI DI FINALE Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta PORTIERI 1 FASE A GIRONI P 1-0 Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta SQUADRA 9 Allenatore dal: 16/07/2014 WOL P 2-3 33 10 21 Partite in UEFA Champions League: 53 9 3 8 6 Nazionalità: italiana Allenatore dal: 10/05/2014 FASE A GIRONI 15 26 Nato il: 11/08/1967, Livorno (ITA) 19 Partite in UEFA Champions League: 8 1 19 • Variazioni sul 1-4-4-2 con passaggio a 1-3-5-2 o 1-5-4-1 (a Monaco) • Uno o due centrocampisti arretrati; Marchisio sempre di ruolo • Enfasi su difesa arretrata e ben organizzata assistita dall'eccellente Buffon • Uso di passaggi diretti all'attaccante come modalità offensiva in situazioni di difesa bassa • Preferenza per attacchi diretti rispetto a costruzioni basate sul possesso • Pressing aggressivo sul portatore; momenti di intenso pressing alto • Morata, Mandžukić, Dybala in azioni individuali o in coppia d'attacco • Pogba collegamento dinamico tra difesa e attacco; forza, qualità e gol dal corridoio interno sinistro • Gioco molto intenso che richiede condizione atletica e concentrazione massime • Forte spirito di squadra, sicurezza, maturità tattica e adattamento mentale PROFILI DELLE SQUADRE 65 MANCHESTER CITY FC PARIS SAINT-GERMAIN INGHILTERRA FRANCIA MODULO ALLENATORE MODULO ALLENATORE Manuel Pellegrini Laurent Blanc 1 Nato il: 16/09/1953, Santiago (CHI) 4 3 30 25 Nazionalità: cilena Nato il: 19/11/1965, Alès (FRA) 22 6 8 Partite in UEFA Champions League: 66 42 16 5 10 JUV P 1-2 OTTAVI DI FINALE MGB SEV V 1-2 SEV V 2-1 JUV V 1-3 MGB P 1-0 DKV V 4-2 Allenatore dal/al: 25/06/2013 – 27/06/2016 QUARTI DI FINALE DKV V 1-3 PSG N 0-0 PSG N 2-2 PARIS SEMIFINALI V 1-0 RM N 0-0 FINALE RM Pres. Min. Joe Hart G A 1 9 3 Bacary Sagna 11 909 (a partita) 4 Vincent Kompany 7 363 MINUTO DEI GOL 5 Pablo Zabaleta 3 151 11 Aleksandar Kolarov 6 391 20 Eliaquim Mangala 7 613 22 Gaël Clichy 8 711 26 Martín Demichelis 4 247 30 Nicolás Otamendi 12 939 3 1-15 Minuti Fernando 8 1 PASSAGGI TENTATI 480 0 45+ 1 2 6 46-60 61-75 76-90 1 779 2 Samir Nasri 1 84 10 736 17 Kevin De Bruyne 10 712 18 Fabian Delph 5 115 21 David Silva 8 629 2 1 25 Fernandinho 12 1050 2 3 42 Yaya Touré 10 2 742 1 3 1 ATTACCANTI 10 Sergio Agüero 10 578 3 9 705 2 14 Wilfried Bony 5 279 72 Kelechi Iheanacho 4 73 2 1 1-15 16-30 1 1 2 31-45 Intervallo 46-60 9 13 4 61-75 76-90 90+ 2 2 4 STATISTICHE GIOCATORI PRECISIONE DEI PASSAGGI 86% Max. 90% v Sevilla (t), Juventus (c) Min. 83% v PSG (t) Max. 113.177 m v Real Madrid (c) | Min. 100.010 m v Juventus (c) Lunghi 56 (12% del totale) Medi 297 (62%) Corti 128 (27%) PASSAGGI* P R % 1 Fernandinho 564 494 88 2 Yaya Touré 503 457 91 3 Bacary Sagna 494 442 89 1 David Silva 161 2 Fernandinho 155 148 PALLE RECUPERATE 1 Nicolás Otamendi 103 2 Fernando 74 3 Fernandinho 73 TT IP G 24 6 1 2 Sergio Agüero 23 6 2 P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol 3 Raheem Sterling 20 11 3 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 Variazioni sul 1-4-2-3-1 con, abitualmente, Agüero attaccante più avanzato • 1-4-4-2 arretrato con spazio tra le linee minimo • Capaci di dominare il possesso, ma il loro gioco non si basa su questo • PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 3 Jesús Navas • Uso diversificato delle ali; Silva si accentra Navas corre lungo-linea per crossare • De Bruyne giocatore chiave del contropiede; capacità individuali, passaggi ben calibrati A SHK CHL V 2-0 QUARTI DI FINALE CHL V 2-1 MC V 1-2 SEMIFINALI FINALE MC N 2-2 P 1-0 10 900 21 TENTATIVI DI GOL 134 (13) IN PORTA 55 (6) 2 Thiago Silva 9 810 (a partita) 5 Marquinhos 6 540 MINUTO DEI GOL 17 Maxwell 9 810 19 Serge Aurier 5 409 1 20 Layvin Kurzawa 1 90 23 Gregory van der Wiel 6 375 32 David Luiz 7 630 1 2 1-15 Benjamin Stambouli 2 111 6 Marco Verratti 5 358 1 7 Lucas 9 365 2 1 8 Thiago Motta 9 743 10 767 3 3 14 Blaise Matuidi 9 761 2 25 Adrien Rabiot 7 520 3 27 Javier Pastore 6 97 33 Christopher Nkunku 1 3 Edinson Cavani 10 642 2 1 10 Zlatan Ibrahimović 10 880 5 4 22 Ezequiel Lavezzi 4 85 Buona potenza aerea in attacco e in difesa sui calci piazzati 29 Jean-Kévin Augustin 1 5 • Hart portiere attento; buona distribuzione lunga; scarsa enfasi sulla costruzione da dietro • Squadra esperta con mix di energia e individualità 2 16-30 31-45 0 * P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol ** PASSAGGI TENTATI 722 45+ 3 3 4 46-60 61-75 76-90 0 90+ ZONA POSSESSO 18% 57% 26% I punti decimali sono arrotondati all'unità Max. 875 v Malmö (c) Min. 591 v Shakhtar Donetsk (t) PRECISIONE DEI PASSAGGI 91% Max. 92% v Chelsea (t) Min. 89% v Manchester City (c) DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 103.868 m Max. 112.441 m v Shakhtar Donetsk (c) | Min. 97.987 m v Manchester City (t) PASSAGGI A PARTITA 1 16-30 1 0 0 31-45 Intervallo 46-60 10 13 1 61-75 76-90 90+ STATISTICHE GIOCATORI PASSAGGI* Lunghi 64 (9% del totale) Medi 427 (59%) Corti 230 (32%) P CARATTERISTICHE PRINCIPALI R % 1 Thiago Motta 988 927 94 2 Maxwell 652 607 93 3 Thiago Silva 606 583 96 1 Ángel Di María 156 2 Zlatan Ibrahimović 147 3 Maxwell 112 PALLE RECUPERATE 1 Thiago Silva 72 2 Maxwell 56 3 David Luiz 47 TIRI’’ Riserve non usate: Presnel Kimpembe, Hervin Ongenda Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist 22 0 PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO ATTACCANTI • CARTELLINI POSSESSO 60% Max. 69% v Malmö (c) Min. 49% v Shakhtar Donetsk (t) Minuti 11 Ángel Di María Difensori centrali forti fisicamente; mediani di fatica (1 autogol) 18 SOSTITUZIONI 26/30 0 • 2 GOL SEGNATI (incluse 3 doppie sostituzioni) 4 9 4 1-15 Minuti 1 MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI CENTROCAMPISTI Sulla trequarti le corse dietro la difesa di Agüero sono una minaccia • Pres. Min. G DIFENSORI CARATTERISTICHE PRINCIPALI 1 Yaya Touré 66 MAL V 0-5 30 Salvatore Sirigu 90+ Riserve non usate: Pablo Maffeo, Tosin Adarabioyo, Bersant Celina, George Evans, George Glendon, Manuel García, Brandon Barker Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist ** RM P 1-0 16 Kevin Trapp PASSAGGI A PARTITA TIRI’’ * RM N 0-0 PORTIERI Minuti 10 Raheem Sterling SHK V 0-3 SQUADRA ZONA POSSESSO 25% 56% 19% DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 107.847 m (inclusa 1 doppia sostituzione) 15 Jesús Navas 7 15 0 Max. 61% v Mönchengladbach (t) Min. 36% v PSG (t) Max. 640 v Mönchengladbach (t) Min. 327 v PSG (t) 4 16-30 31-45 CARTELLINI POSSESSO 48% SOSTITUZIONI 33/36 CENTROCAMPISTI 6 1 (2 autogol) 18 GOL SEGNATI 22 TENTATIVI DI GOL 160 (13) IN PORTA 51 (4) DIFENSORI MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI 12 1071 13 Willy Caballero MAL V 2-0 OTTAVI DI FINALE Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta PORTIERI 1 FASE A GIRONI P 1-0 Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta SQUADRA 7 10 MAN CITY FASE A GIRONI 17 14 11 Partite in UEFA Champions League: 46 Allenatore dal/al: 14/06/2013 – 31/05/2016 32 8 25 Nazionalità: francese 17 2 TT IP G 1 Zlatan Ibrahimović 42 17 5 2 Ángel Di María 27 12 3 3 Edinson Cavani 15 5 2 • 1-4-3-3 con mediano unico; tre difensori centrali contro Manchester City (t) • Dominio mediante possesso palla, composti sotto pressione • Chiara vocazione offensiva; tecnica eccellente in tutti i ruoli • Costruzione elaborata avviata dai difensori e dal centrocampista arretrato Motta • Raddoppi a centrocampo con Cavani e Di María che si accentrano; Ibrahimović va in profondità • I terzini avanzano a crossare, in particolare Maxwell a sinistra • Ibrahimović guida l'attacco; creatività, visione, presenza, finalizzazione • Pressing energico di Matuidi e Rabiot a centrocampo dopo perdita possesso • Eccellenti qualità di 1v1 dei difensori Thiago e David Luiz • Commistione di buone manovre combinate e pericolosi contropiedi diretti PROFILI DELLE SQUADRE 67 PSV EINDHOVEN REAL MADRID CF PAESI BASSI SPAGNA MODULO ALLENATORE MODULO ALLENATORE Phillip Cocu Zinédine Zidane 1 Nato il: 29/10/1970, Eindhoven (NED) 5 4 3 6 Nazionalità: olandese 29 11 Partite in UEFA Champions League: 8 Nato il: 23/06/1972, Marsiglia (FRA) Nazionalità: francese Partite in UEFA Champions League: 7 Allenatore dal: 04/01/2016 20 18 19 9 Allenatore dal: 01/07/2013 FASE A GIRONI MU V 2-1 OTTAVI DI FINALE CSKA P 3-2 WOL WOL P 2-0 V 2-0 MU CSKA N 0-0 ATL V 2-1 SQUADRA Pres. Min. G A Jeroen Zoet 8 750 2 Nicolas Isimat-Mirin 5 280 (a partita) 3 Héctor Moreno 8 750 1 MINUTO DEI GOL 4 Santiago Arias 6 560 5 Jeffrey Bruma 8 750 14 Simon Poulsen 2 87 15 Jetro Willems 2 165 20 Joshua Brenet 7 572 30 Jordy De Wijs 1 16 0 1-15 Minuti 0 16-30 31-45 8 POSSESSO 49% Max. 61% v CSKA Moskva(t) Min. 38% v Manchester United (c) 22 2 Espulsi: Santiago Arias, Gastón Pereiro 45+ 3 PASSAGGI TENTATI 434 1 3 46-60 61-75 76-90 0 90+ 1 1-15 16-30 0 0 1 31-45 Intervallo 46-60 Davy Pröpper 8 750 1 8 Stijn Schaars 1 18 10 Adam Maher 3 253 8 9 PRECISIONE DEI PASSAGGI 84% Max. 88% v Wolfsburg (t) Min. 79% v Manchester United (c) 18 Andrés Guardado 7 627 23 Rai Vloet 1 1 28 Marco van Ginkel 2 210 29 Jorrit Hendrix 7 434 1 1 ATTACCANTI 7 Gastón Pereiro 6 254 9 Luuk de Jong 6 559 2 11 Luciano Narsingh 7 438 1 16 Maxime Lestienne 4 200 2 19 Jürgen Locadia 8 539 1 27 Steven Bergwijn 1 6 1 2 1 PASSAGGI* 61-75 76-90 90+ Lunghi 73 (17% del totale) Medi 261 (60%) Corti 100 (23%) Riserve non usate: Suently Alberto, Florian Jozefzoon Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol CARATTERISTICHE PRINCIPALI P R % 1 Héctor Moreno 429 380 89 2 Jeffrey Bruma 392 349 89 2 Andrés Guardado 378 320 85 1 Davy Pröpper 70 2 Andrés Guardado 68 3 Jürgen Locadia 56 MAL ROM V 8-0 11 QUARTI DI FINALE ROM V 0-2 WOL V 2-0 P 2-0 12 8 7 9 REAL MADRID SEMIFINALI WOL V 3-0 MC N 0-0 1 3 Luuk de Jong 9 5 2 9 758 Sergio Ramos 10 899 1 6 Nacho 5 • 6 3 1-15 Minuti Max. 838 v Malmö (t) Min. 484 v PSG (t) 2 16-30 31-45 0 45+ 7 6 46-60 61-75 76-90 MC ATL V 1-0 N 1-1* 682 1 1 17 Álvaro Arbeloa 2 180 23 Danilo 7 576 1 Minuti 12 995 1 STATISTICHE GIOCATORI 0 16-30 4 2 38 3 ATTACCANTI 7 Cristiano Ronaldo 12 1109 16 4 9 Karim Benzema 9 603 4 4 31-45 Intervallo 46-60 PASSAGGI* 340 1 PRECISIONE DEI PASSAGGI 90% Max. 93% v Malmö (c) Min. 85% v PSG (t) DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 106.963 m Max. 112.691 m v Man. City (t) | Min. 99.263 m v Atlético (finale) 90+ (incluse 3 doppie sostituzioni) 0 265 1 0 ZONA POSSESSO 22% 56% 22% PASSAGGI A PARTITA 8 Toni Kroos 4 SOSTITUZIONI 36/39 1-15 POSSESSO 54% Max. 69% v Malmö (t) Min. 41% v PSG (c) PASSAGGI TENTATI 623 15 Dani Carvajal 11 710 Buon uso della larghezza con gli esterni di centrocampo e buon supporto dei terzini 24 0 2 22 Isco • CARTELLINI MINUTO DEI GOL 358 1 3 Preferenza per la costruzione paziente da dietro attraverso il centrocampo (1 autogol) 28 11 910 8 Guardado regista fondamentale schierato mediano singolo GOL SEGNATI 12 Marcelo 12 904 1 13 12 1 61-75 76-90 90+ P Lunghi 64 (10% del totale) Medi 386 (62%) Corti 174 (28%) CARATTERISTICHE PRINCIPALI R % 1 Toni Kroos 1007 952 95 2 Luka Modrić 801 739 92 3 Casemiro 662 612 92 PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 1 Toni Kroos 228 2 Isco 209 3 Luka Modrić 171 • 1-4-3-3 con mediano singolo e chiara filosofia offensiva • Enfasi su combinazioni di gioco fluide per arrivare in avanti • Impressionante potenziale offensivo: Bale, Benzema, Ronaldo • Equilibrio tra qualità difensiva/creativa a centrocampo (Casemiro, Kroos, Modrić) • Terzini pronti a sostenere gli attacchi nel terzo finale fornendo cross • Difensori forti fisicamente; potenza aerea, distribuzione verso centrocampo Uso occasionale di difesa a 3 (ad es. v Atlético a Madrid) nel modulo 1-5-3-2 11 Gareth Bale 8 643 3 PALLE RECUPERATE Squadra potente e atletica con buon ritmo e capacità di sostenere gioco intenso 18 Lucas Vázquez 7 330 2 1 Sergio Ramos 93 20 Jesé 9 339 1 1 Casemiro 93 3 Pepe 77 • Pressing alto per recuperare possesso e consentire ai terzini di rientrare • Efficace miscela di manovre elaborate e passaggi diretti ai tre veloci attaccanti Forte etica di squadra, determinazione, concentrazione e adattamento mentale 1 Pepe 21 Denis Cheryshev • 4 4 19 Luka Modrić • TENTATIVI DI GOL 272 (21) IN PORTA 94 (7) CENTROCAMPISTI Buon lavoro di Zoet come efficace portiere-libero dietro la difesa Ben organizzati e tatticamente flessibili, tecnica, potenza aerea e schemi su calci piazzati 6 3 8 • 11 438 11 925 52 13 7 16 Mateo Kovačić 55 2 Jürgen Locadia Raphaël Varane 22 (a partita) 14 Casemiro 2 Santiago Arias 1 Davy Pröpper 2 FINALE MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI 180 Difesa compatta ed efficiente; i laterali di centrocampo arretrano a formare un 1-4-1-4-1 3 Héctor Moreno G 2 • • A 11 1020 5 67 IP Keylor Navas 10 James Rodríguez 1 Jeffrey Bruma TT Pres. Min. G 1-4-3-3 con occasionale passaggio a 1-4-4-2 • PALLE RECUPERATE RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 19 *Vittoria 5-3 ai rigori • • PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO TIRI’’ SHK V 3-4 DIFENSORI Max. 114.202 m v Atlético Madrid (t) | Min. 103.765 m v CSKA Moskva (c) 1 STATISTICHE GIOCATORI 2 PSG V 1-0 31 Rubén Yáñez Minuti 6 PSG N 0-0 13 Kiko Casilla DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 108.662 m (inclusa 1 doppia sostituzione) 1 MAL V 0-2 PORTIERI PASSAGGI A PARTITA 0 OTTAVI DI FINALE SQUADRA ZONA POSSESSO 17% 52% 32% I punti decimali sono arrotondati all'unità SOSTITUZIONI 20/24 CENTROCAMPISTI 68 MEDIE PARTITA CARTELLINI 1 4 14 Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta; grigio = finale Max. 625 v CSKA Moskva (t) Min. 269 v Manchester United (c) 0 FASE A GIRONI SHK GOL SEGNATI 22 TENTATIVI DI GOL 71 (9) IN PORTA 28 (4) DIFENSORI ** FINALE V 4-0 STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI 22 Remko Pasveer * PSV SEMIFINALI *Sconfitta 8-7 ai rigori PORTIERI 1 QUARTI DI FINALE N 0-0* Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta 15 Rafael Benitez è stato l'allenatore durante la fase a gironi ATL N 0-0 1 3 TIRI’’ Riserve non usate: Marcos Llorente, Borja Mayoral Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist * P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol ** TT IP G 1 Cristiano Ronaldo 94 40 16 2 Gareth Bale 28 5 0 3 Karim Benzema 27 14 4 • Modrić regista; comodo in possesso, buoni passaggi ad aprire il gioco • Squadra tecnicamente matura; forte in profondità; mentalità vincente PROFILI DELLE SQUADRE 69 AS ROMA VFL WOLFSBURG ITALIA GERMANIA MODULO ALLENATORE MODULO ALLENATORE Luciano Spalletti Dieter Hecking 25 Nato il: 07/03/1959, Certaldo (ITA) Nazionalità: italiana Partite in UEFA Champions League: 51 Allenatore dal: 13/01/2016 24 44 2 15 Nato il: 12/09/1964, Castrop-Rauxel (GER) 3 16 BAR N 1-1 OTTAVI DI FINALE BATE P 3-2 LEV LEV N 4-4 V 3-2 BAR BATE P 6-1 RM N 0-0 QUARTI DI FINALE ROMA SEMIFINALI FINALE Pres. Min. G 25 Wojciech Szczęsny 8 680 26 Morgan De Sanctis 1 40 A CSKA V 1-0 2 Antonio Rüdiger 6 540 3 Lucas Digne 8 720 13 Maicon 3 114 35 Vasilis Torosidis 4 154 1 44 Kostas Manolas 8 720 87 Ervin Zukanovic 1 90 Radja Nainggolan 7 585 7 570 2 16 Daniele De Rossi 6 463 2 20 Seydou Keita 3 266 21 William Vainqueur 4 193 24 Alessandro Florenzi 8 646 1 48 Salih Uçan 2 22 1 Max. 615 v BATE (t) Min. 228 v Barcelona (c) 1-15 Minuti 2 2 16-30 31-45 0 45+ 1 2 2 46-60 61-75 76-90 1 MU P 2-1 PSV PSV V 2-0 1 1 7 Juan Manuel Iturbe 6 181 8 Diego Perotti 2 180 9 Edin Džeko 7 481 2 10 Francesco Totti 2 19 P 2-0 CSKA MU V 0-2 11 Mohamed Salah 7 543 1 14 Iago Falqué 5 333 1 22 Stephan El Shaarawy 2 138 GNT V 3-2 10 11 QUARTI DI FINALE GNT V 2-3 RM V 1-0 WOLFSBURG SEMIFINALI FINALE RM V 2-0 P 3-0 27 Gervinho 3 243 1 92 Edoardo Soleri 1 1 0 0 1-15 16-30 1 3 31-45 Intervallo 46-60 5 9 61-75 76-90 1 90+ 233 (59%) Corti 103 (26%) CARATTERISTICHE PRINCIPALI P R % 1 Miralem Pjanić 353 310 88 2 Kostas Manolas 280 252 90 3 Radja Nainggolan 262 221 84 PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 1 58 (15% del totale) Medi 6 2 1 Edin Džeko 14 6 2 3 Radja Nainggolan 14 6 0 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 25 Naldo 8 720 2 31 Robin Knoche 2 180 34 Ricardo Rodríguez 9 736 1 1 Minuti STATISTICHE GIOCATORI 1 656 3 2 627 1 16 Bruno Henrique 2 153 1 22 Luiz Gustavo 7 630 23 Josuha Guilavogui 9 689 27 Maximilian Arnold 10 712 1 • • Il portiere Szczęsny è rapido a coprire l'area dietro la linea difensiva 4 90 11 Max Kruse 9 684 2 12 Bas Dost 6 370 1 17 André Schürrle 10 598 2 32 Leandro Putaro Forte spirito collettivo, atleticità, ritmo e adattamento mentale 1 1 16-30 31-45 0 45+ 4 2 2 46-60 61-75 76-90 0 1-15 1 1 1 16-30 1 1 0 31-45 Intervallo 46-60 8 16 2 61-75 76-90 90+ DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 111.880 m Max. 118.872 m v Gent (t) | Min. 105.667 m v PSV (c) Lunghi 76 (16% del totale) Medi 290 (62%) Corti 102 (22%) CARATTERISTICHE PRINCIPALI PASSAGGI* P R % 1 Dante 468 404 86 2 Luiz Gustavo 383 356 93 3 Ricardo Rodríguez 381 343 90 1 Max Kruse 83 2 Julian Draxler 79 3 Christian Träsch 70 PALLE RECUPERATE 1 Dante 77 2 Ricardo Rodríguez 51 3 Christian Träsch 48 TT IP G Riserve non usate: Carlos Ascues, Paul Seguin, Francisco Rodriguez, Ismail Azzaoui Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist 1 André Schürrle 20 7 2 2 Max Kruse 15 7 2 P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol 3 Julian Draxler 13 8 3 ** PRECISIONE DEI PASSAGGI 85% Max. 90% v CSKA Moskva (c) Min. 81% v Gent (t) PASSAGGI A PARTITA TIRI’’ * ZONA POSSESSO 17% 53% 30% 90+ PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO ATTACCANTI Nicklas Bendtner 2 SOSTITUZIONI 29/30 0 CENTROCAMPISTI 3 3 (incluse 2 doppie sostituzioni) 8 Terzini pronti a sostenere gli attacchi; ma politica di minimo rischio 14 157 9 • 1 Miralem Pjanić 810 4 15 Christian Träsch Attaccanti industriosi sono prima linea di difesa; pressing da metà campo G 9 24 Sebastian Jung 10 Julian Draxler • IP 18 Dante 2 1-15 Minuti Modulo con doppio mediano (1-4-2-3-1) a Barcellona e Madrid 65 TT 102 • 3 Radja Nainggolan 48 176 2 1 Rapide transizioni in un blocco difensivo compatto 3 Radja Nainggolan 5 2 Il centrocampo lavora duro e si spinge nel terzo finale, non esitando a tirare Max. 680 v CSKA Moskva (c) Min. 382 v Manchester United (c) Timm Klose 477 1 • 53 1 POSSESSO 48% Max. 58% v CSKA Moskva (c) Min. 42% v Real Madrid (c) PASSAGGI TENTATI 467 Marcel Schäfer 433 1 • 18 0 5 8 Rapide transizioni dopo recupero possesso; verticalizzazioni agli attaccanti CARTELLINI 4 8 • (1 autogol) 15 MINUTO DEI GOL Vieirinha Comodi senza palla; possesso non è priorità GOL SEGNATI (a partita) Daniel Caligiuri • 22 TENTATIVI DI GOL 126 (13) IN PORTA 48 (5) 8 70 2 Alessandro Florenzi 180 7 2 Mohamed Salah 65 2 1-4-3-3 con mediano singolo nel modulo di base 100 1 Kostas Manolas 720 • 1 Miralem Pjanić PALLE RECUPERATE 8 DIFENSORI Minuti TIRI’’ Riserve non usate: Leandro Castán Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist 4 Diego Benaglio MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI 35 Niklas Klinger Max. 114.506 m v BATE (t) | Min. 100.417 m v Barcelona (c) Lunghi A 20 Max Grün PASSAGGI A PARTITA PASSAGGI* 1 1 PRECISIONE DEI PASSAGGI 83% Max. 87% v Real Madrid (t) Min. 75% v Leverkusen (c) Pres. Min. G PORTIERI 90+ STATISTICHE GIOCATORI 1 SQUADRA ZONA POSSESSO 20% 48% 32% DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 107.483 m SOSTITUZIONI 23/24 ATTACCANTI P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol OTTAVI DI FINALE 28 Koen Casteels PASSAGGI TENTATI 393 MINUTO DEI GOL 1 Max. 57% v BATE (t) Min. 31% v Barcelona (c) 10 0 CARTELLINI (a partita) 2 POSSESSO 44% (nessuna doppia sostituzione) 15 Miralem Pjanić 70 11 GOL SEGNATI 24 TENTATIVI DI GOL 110 (14) IN PORTA 43 (5) CENTROCAMPISTI ** MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI DIFENSORI * 17 34 27 Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta PORTIERI 4 FASE A GIRONI P 2-0 Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta SQUADRA 23 Allenatore dal: 22/12/2012 RM P 0-2 18 22 Partite in UEFA Champions League: 10 22 9 Rudi García era l'allenatore durante la fase a gironi FASE A GIRONI 8 Nazionalità: tedesca 4 11 1 25 • Commistione tra 1-4-3-3 e 1-4-1-4-1 (ma centrocampo non in linea) • I centrocampisti laterali si accentrano per sostenere l'attaccante; i terzini avanzano • Abili a uscire dalla difesa; uso di contrattacchi diretti quando sotto pressione • Uso eccellente delle ali; creano superiorità e forniscono cross e passaggi dal fondo • Occasionalmente pressing alto, generalmente pressing intenso da metà campo • Difensori forti ; abilità aerea sui calci piazzati in attacco e difesa • Drexler catalizzatore; qualità individuali, importante in attacco e difesa • Schürrle guida dell'attacco, principale ricercato per rapidi contropiedi • Buon gioco sul secondo tocco dei centrocampisti che offrono rapida assistenza • Forte senso del lavoro; capacità di dettare il ritmo; convinzione nella filosofia di gioco PROFILI DELLE SQUADRE 71 FC ZENIT I giocatori del Mönchengladbach salutano i propri tifosi RUSSIA MODULO ALLENATORE André Villas-Boas 1 Nato il: 17/10/1977, Porto (POR) 24 2 6 21 Nazionalità: portoghese 7 22 Allenatore dal/al: 18/03/2014 – 24/05/2016 VAL V 2-3 OTTAVI DI FINALE GNT LYO V 2-1 LYO V 3-1 V 0-2 VAL GNT V 2-0 BEN P 2-1 17 10 Partite in UEFA Champions League: 21 FASE A GIRONI 4 28 QUARTI DI FINALE ZENIT SEMIFINALI FINALE BEN P 1-0 P 1-2 Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta SQUADRA Pres. Min. G A PORTIERI 1 Yuri Lodygin 6 540 41 Mikhail Kerzhakov 2 180 GIOCATORI SCHIERATI 24 TENTATIVI DI GOL 84 (11) IN PORTA 37 (5) DIFENSORI 2 Aleksandr Anyukov 7 575 (a partita) 4 Domenico Criscito 6 523 MINUTO DEI GOL 6 Nicolas Lombaerts 8 692 13 Luís Neto 7 403 19 Igor Smolnikov 5 273 24 Ezequiel Garay 6 540 3 1-15 Minuti 1 Aleksandr Ryazantsev 5 8 Maurício 77 2 85 10 Danny 8 716 1 14 Artur Yusupov 6 166 17 Oleg Shatov 7 486 2 20 Viktor Fayzulin 1 31 21 Javi García 6 520 28 Axel Witsel 7 630 1 79 Konstantin Troyanov 1 4 81 Yuri Zhirkov 2 99 94 Aleksei Evseev 1 4 27 2 Espulsi: Aleksandr Anyukov, Domenico Criscito Max. 53% v Benfica (c) Min. 38% v Lyon (t) PASSAGGI TENTATI 364 0 45+ 2 4 2 46-60 61-75 76-90 0 7 Hulk 7 9 Aleksandr Kokorin 630 4 2 74 22 Artem Dzyuba 8 633 6 70 Dmitri Bogaev 1 92 Pavel Dolgov 1 P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol PRECISIONE DEI PASSAGGI 83% Max. 86% v Valencia (c) Min. 78% v Lyon (t) DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 110.187 m Max. 113.176 m v Benfica (c) | Min. 105.469 m v Lyon (t) 90+ PASSAGGI A PARTITA 0 0 1-15 16-30 0 0 3 31-45 Intervallo 46-60 3 8 13 0 61-75 76-90 90+ 1 4 STATISTICHE GIOCATORI Lunghi 59 (16% del totale) Medi 208 (57%) Corti 97 (27%) CARATTERISTICHE PRINCIPALI PASSAGGI* P R % 1 Danny 417 332 80 2 Axel Witsel 322 295 92 3 Nicolas Lombaerts 244 221 91 PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 1 Danny 103 2 Hulk 72 3 Axel Witsel 55 PALLE RECUPERATE 2 1 Nicolas Lombaerts 63 8 2 Ezequiel Garay 51 29 3 Domenico Criscito 47 TIRI’’ Riserve non usate: Andrei Ivanov, Ilya Zuev Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist ZONA POSSESSO 17% 54% 29% Minuti 2 ATTACCANTI 72 CARTELLINI POSSESSO 44% (inclusa 1 doppia sostituzione) 5 ** 14 Max. 467 v Gent (t) Min. 262 v Benfica (t) 2 16-30 31-45 GOL SEGNATI SOSTITUZIONI 24/24 CENTROCAMPISTI * MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA TT IP G 1 Hulk 25 10 4 2 Artem Dzyuba 18 9 6 3 Axel Witsel 11 6 1 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 • 1-4-2-3-1 con Witsel il più avventuroso dei due mediani • Passaggio a difesa a 3 per rispecchiare il modulo avversario a Gent • Linea difensiva alta con due difensori centrali forti sulle palle alte e nell'1v1 • Danny elemento mobile creativo attivo dietro la punta • Hulk presenza influente in attacco; eccezionali calci piazzati, tiro dalla distanza • Supporto da vicino agli attaccanti per lasciare lo spazio ai terzini (specialmente a destra) • Costruzione da dietro, ma non gioco di possesso, piuttosto di rapidi contropiedi • Dzyuba forte attaccante; lavoratore e dominatore aereo • Frequenti cambi di posizione nella trequarti • Tatticamente ben organizzati; forte etica di squadra; veloci transizioni attacco-difesa PROFILI DELLE SQUADRE: INCLUSE NELLA FASE A GIRONI Lo scarso possesso si è rivelato un problema per la maggior parte delle squadre eliminate nella fase a gironi. Tra i sedici eliminati della fase a gironi ci sono due vincitori della UEFA Champions League e tre secondi arrivati. Mentre l'eliminazione del Manchester United FC è imputabile al misero raccolto di un solo punto in tre partite fuori casa, il FC Porto è entrato a far parte di quei club che non ce l'hanno fatta nonostante un punteggio finale a due cifre. La qualificazione del club portoghese sembrava al sicuro dopo tre vittorie e un pareggio nelle prime quattro gare, ma le due sconfitte consecutive per 0-2 contro il FC Dynamo Kyiv gli hanno negato il secondo posto, proprio dietro agli ucraini. Il Porto è stata la sola squadra a mancare la qualificazione nonostante i 10 punti conquistati, mentre per l'AS Roma è stata sufficiente una sola vittoria e sei punti per raggiungere il turno successivo. Tra i sedici club eliminati si contano squadre con stili di gioco basati sul possesso come il FC Shakhtar Donetsk, il Sevilla FC, il Valencia CF, l'Olympique Lyonnais e, in particolare, il Manchester United, che ha registrato un possesso del 67% nelle due partite contro il PFC CSKA Moskva. Così come i campioni di Russia anche altre squadre non hanno avuto molto la palla tra i piedi, ad esempio FC Astana, FC BATE Borisov, Maccabi Tel Aviv FC e Malmö FF, che, ironicamente, ha avuto un possesso palla superiore al 40% solo nella sconfitta per 8-0 contro il Real Madrid CF. Quest'ultima partita ha registrato il numero di passaggi in una singola gara di gran lunga più alto del torneo (478) rispetto a una media inferiore ai 300 nelle altre partite. Durante la gara in trasferta contro il FC Bayern München, il GNK Dinamo Zagreb ha mantenuto il possesso della palla per poco meno di 19 minuti. Lo scarso possesso si è spesso trasformato in scarsa capacità di conclusione. Nella stagione 2014/2015, l'incapacità di andare in rete è stata la semplice spiegazione per la stragrande maggioranza delle eliminazioni nella fase a gironi. Questa tendenza si è attenuata nel 2015/2016, quando Sevilla FC and VfL Borussia Mönchengladbach, per esempio, hanno segnato più gol della Juventus, che le ha precedute nel gruppo D; il FC Porto ha segnato più del FC Dynamo Kyiv nel gruppo G e, nel gruppo E, il Bayer 04 Leverkusen è andato a segno più dell'AS Roma. Le 96 partite della fase a gironi hanno prodotto, in media, 13,69 tentativi di gol per partita, 5,05 (37%) sono andati a segno. Tra le sedici squadre eliminate, cinque sono andate sopra la media: Olympique Lyonnais (18,17), Bayer 04 Leverkusen (16,33), Galatasaray AŞ e Porto (14,83 a testa) e Mönchengladbach (14,5). In quanto a precisione invece, solo Leverkusen (43%), Manchester United (42%), BATE (40%) e Malmö (39%) hanno superato la media, mentre Sevilla, Dinamo Zagreb, Valencia e Lyon hanno diretto verso lo specchio della porta il 30% o meno dei loro tiri e il fanalino di coda Maccabi Tel Aviv solo il 23%. PROFILI DELLE SQUADRE 73 FC ASTANA FC BATE BORISOV KAZAKISTAN BIELORUSSIA MODULO ALLENATORE MODULO ALLENATORE Stanimir Stoilov Aleksandr Yermakovich 1 Nato il: 13/02/1967, Haskovo (BUL) 33 44 5 6 Nazionalità: bulgara Nato il: 21/01/1975, Luninets (BLR) 88 22 Partite in UEFA Champions League: 12 77 23 8 33 BEN P 2-0 OTTAVI DI FINALE GAL N 2-2 ATL ATL P 4-0 N 0-0 BEN 13 QUARTI DI FINALE SEMIFINALI BATE FINALE Pres. Min. G A LEV N 1-1 P 4-1 Nenad Erić 6 540 (2 autogol) 2 Yeldos Akhmetov 1 90 5 Marin Aničić 5 450 1 12 Igor Pikalkin 1 26 15 Abzal Beysebekov 3 100 28 Birzhan Kulbekov 1 10 33 Branko Ilić 6 540 44 Evgeni Postnikov 6 540 77 Dmitri Shomko 5 450 6 Nemanja Maksimović 5 450 8 Georgi Zhukov 6 260 10 Foxi Kéthévoama 6 513 11 Serikzhan Muzhikov 5 347 20 Zhakyp Kozhamberdy 1 7 24 Denys Dedechko 3 92 88 Roger Cañas 5 450 0 1-15 Minuti 12 0 CARTELLINI PASSAGGI TENTATI 352 Aleksei Schetkin 5 142 17 Tanat Nuserbayev 2 28 22 Baurzhan Dzholchiyev 4 265 23 Patrick Twumasi 2 180 2 89 Junior Kabananga 6 463 Max. 506 v Galatasaray (c) Min. 284 v Atlético (c) 1 1 16-30 31-45 0 45+ 0 P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol 2 46-60 61-75 76-90 OTTAVI DI FINALE ROM V 3-2 BAR BAR P 0-2 0 P 3-0 LEV QUARTI DI FINALE SEMIFINALI FINALE ROM N 1-1 PRECISIONE DEI PASSAGGI 79% 16 Sergei Chernik N 0-0 Max. 111.946 m v Galatasaray (c) | Min. 106.831 m v Benfica (t) 0 0 1-15 16-30 0 0 0 31-45 Intervallo 46-60 4 13 1 61-75 76-90 90+ 61 (18% del totale) 203 (58%) Corti 88 (25%) Minuti 1 PASSAGGI* 3 Vitali Gaiduchik 2 180 (a partita) 4 Kaspars Dubra 3 214 MINUTO DEI GOL 15 Maksim Zhavnerchik 2 180 19 Nemanja Milunović 6 540 1 25 Filip Mladenović 6 540 2 33 Denis Polyakov 6 506 4 1-15 Minuti 5 Evgeni Yablonski 5 7 Aleksandr Karnitski 4 86 8 Aleksandr Volodko 5 299 9 Ilya Aleksievich 0 385 1 90 10 Nemanja Nikolić 5 265 17 Aleksei Rios 3 62 1-15 1 276 241 87 2 Evgeni Postnikov 222 196 88 22 Igor Stasevich 5 450 1 1 3 Marin Aničić 200 177 89 42 Maksim Volodko 6 312 1 55 Dmitri Baga 1 60 81 Aleksandr Hleb 5 241 13 Nikolai Signevich 3 259 18 Dmitri Mozolevski 4 221 62 Mikhail Gordeichuk 6 510 1 2 Dmitri Shomko 40 3 Roger Cañas 37 1 Evgeni Postnikov 53 2 Roger Cañas 40 3 Dmitri Shomko 37 TT IP G 1 Foxi Kéthévoama 17 7 0 2 Junior Kabananga 12 4 0 3 Patrick Twumasi 9 3 2 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 PASSAGGI TENTATI 302 Max. 357 v Roma (t) Min. 263 v Leverkusen (c) 0 16-30 31-45 0 45+ P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol * ** 0 0 46-60 61-75 76-90 0 DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 115.159 m Max. 121.900 m v Roma (c) | Min. 112.154 m v Leverkusen (t) 90+ PASSAGGI A PARTITA 1 16-30 0 1 3 31-45 Intervallo 46-60 6 7 0 61-75 76-90 90+ Lunghi 57 (19% del totale) Medi 155 (51%) Corti 90 (30%) STATISTICHE GIOCATORI PASSAGGI* P R % 1 Nemanja Milunović 190 151 79 2 Denis Polyakov 166 131 79 3 Filip Mladenović 161 127 79 1 1 Igor Stasevich 33 2 Filip Mladenović 24 3 Mikhail Gordeichuk 21 PALLE RECUPERATE 1 Nemanja Milunović 53 2 Denis Polyakov 52 3 Filip Mladenović 49 TIRI’’ Riserve non usate: Edgar Olekhnovich e Aleksandar Jevtić Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist 0 PRECISIONE DEI PASSAGGI 72% Max. 80% v Roma (t) Min. 65% v Barcelona (t) PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO ATTACCANTI Patrick Twumasi capocannoniere per l'Astana con due gol 18 0 CARTELLINI ZONA POSSESSO 14% 48% 38% Minuti 1 1 Roger Cañas 47 Max. 50% v Roma (t) Min. 31% v Barcelona (t) (nessuna doppia sostituzione) % 1 Foxi Kéthévoama POSSESSO 39% SOSTITUZIONI 18/18 R PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 1 5 GOL SEGNATI 20 TENTATIVI DI GOL 40 (7) IN PORTA 16 (3) P PALLE RECUPERATE 2 540 CENTROCAMPISTI STATISTICHE GIOCATORI 1 6 MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI DIFENSORI DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 109.038 m Medi A 34 Artem Soroko Max. 87% v Galatasaray (t) Min. 70% v Atlético (c) Lunghi Pres. Min. G PORTIERI 90+ (nessuna doppia sostituzione) 1 SQUADRA ZONA POSSESSO 18% 53% 29% PASSAGGI A PARTITA TIRI’’ Riserve non usate: nessuna Pres. = presenze; Min. = minuti giocati; G = gol; A = assist 1 SOSTITUZIONI 18/18 ATTACCANTI 74 Max. 50% v Galatasaray (c) Min. 39% v Atlético (t) MINUTO DEI GOL CENTROCAMPISTI ** POSSESSO 43% (a partita) DIFENSORI * 5 GOL SEGNATI 21 TENTATIVI DI GOL 77 (13) IN PORTA 25 (5) 85 Vladimir Loginovski MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI 40 Mikhail Golubnichi 9 FASE A GIRONI Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta PORTIERI 1 62 Allenatore dal: 01/10/2013 Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta SQUADRA 81 Partite in UEFA Champions League: 12 GAL N 2-2 25 10 22 ASTANA FASE A GIRONI 19 5 Nazionalità: bielorussa 89 Allenatore dal: 22/06/2014 16 15 TT IP G 1 Igor Stasevich 8 3 1 2 Mikhail Gordeichuk 6 5 1 3 Filip Mladenović 5 4 2 3 Nikolai Signevich 5 2 0 Il difensore del BATE Nemanja Milunović PROFILI DELLE SQUADRE 75 PFC CSKA MOSKVA GNK DINAMO ZAGREB RUSSIA CROAZIA MODULO ALLENATORE Leonid Slutski MODULO ALLENATORE Zoran Mamić 35 2 Nato il: 04/05/1971, Volgograd (RUS) 24 4 3 Nazionalità: russa 25 WOL P 1-0 OTTAVI DI FINALE PSV V 3-2 MU MU N 1-1 P 1-0 WOL 88 Pres. Min. G QUARTI DI FINALE CSKA SEMIFINALI FINALE FASE A GIRONI ARS P 2-1 V 2-1 A Sergei Chepchugov 6 540 2 Mário Fernandes 5 450 4 Sergei Ignashevich 6 495 1 5 Viktor Vasin 1 45 6 Aleksei Berezutski 5 409 14 Kirill Nababkin 2 165 24 Vasili Berezutski 2 131 42 Georgi Schennikov 4 360 1 3 Pontus Wernbloom 6 540 Zoran Tošić 6 491 10 Alan Dzagoev 6 532 19 Aleksandrs Cauna 2 93 23 Georgi Milanov 4 215 25 Roman Eremenko 3 197 60 Aleksandr Golovin 1 14 66 Bibras Natcho 5 292 ATTACCANTI Kirill Panchenko 4 13 18 Ahmed Musa 6 540 1 88 Seydou Doumbia 6 420 3 POSSESSO 41% Max. 46% v Wolfsburg (c) Min. 33% v Manchester United (t) 10 CARTELLINI PASSAGGI TENTATI 400 (a partita) Max. 500 v Wolfsburg (t) Min. 291 v Manchester United (c) 2 1-15 Minuti 1 1 16-30 31-45 0 45+ 0 0 1 46-60 61-75 76-90 Riserve non usate: nessuna Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol 76 OLY OLY P 0-1 P 2-1 ARS 30 2 11 20 QUARTI DI FINALE DINAMO ZAGREB SEMIFINALI FINALE BAY P 3-0 0 1 PRECISIONE DEI PASSAGGI 80% Max. 88% v Wolfsburg (t) Min. 69% v Manchester United (t) (inclusa 1 doppia sostituzione) P 0-2 0 1-15 16-30 1 1 1 31-45 Intervallo 46-60 4 6 61-75 76-90 6 Max. 118.181 m v Wolfsburg (t) | Min. 101.140 m v PSV (t) 1 90+ 57 (14% del totale) Medi 226 (57%) Corti 117 (29%) STATISTICHE GIOCATORI PASSAGGI* 1 6 Ivo Pinto 270 22 Leonardo Sigali 4 280 26 Filip Benković 2 47 77 Alexandru Matel 4 360 87 Jérémy Taravel 6 540 3 Mario Musa 1 2 8 Domagoj Antolić 6 510 10 Paulo Machado 6 431 13 Gonçalo Santos 5 405 16 Arijan Ademi 2 180 18 Domagoj Pavičić 1 9 R % 1 Alan Dzagoev 294 242 82 2 Sergei Ignashevich 269 222 83 19 Josip Pivarić 5 3 Pontus Wernbloom 247 187 76 24 Ante Ćorić 4 86 30 Marko Rog 6 385 1 Alan Dzagoev 2 Zoran Tošić 45 3 Mário Fernandes 37 439 1 ATTACCANTI 64 Max. 56% v Olympiacos (c) Min. 29% v Bayern München (t) Espulsi: Josip Pivarić PASSAGGI TENTATI 367 Max. 529 v Arsenal (t) Min. 229 v Bayern München (t) MINUTO DEI GOL 0 1-15 Minuti 2 0 16-30 31-45 0 45+ 1 0 0 46-60 61-75 76-90 0 2 El Arabi Hilal Soudani 5 393 9 Ángelo Henríquez 4 93 11 Junior Fernandes 6 456 1 15 Armin Hodžic 2 118 1 20 Marko Pjaca 6 385 1-15 0 16-30 0 1 2 31-45 Intervallo 46-60 6 9 0 61-75 76-90 90+ PASSAGGI* 1 P R 1 Domagoj Antolić 252 226 90 2 Jérémy Taravel 238 201 84 3 Paulo Machado 235 197 84 1 Paulo Machado 49 2 Domagoj Antolić 40 3 Marko Rog 39 55 2 Josip Pivarić 32 3 Pontus Wernbloom 37 3 Alexandru Măţel 30 12 4 3 10 5 0 3 Ahmed Musa 10 2 1 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 TIRI’’ Riserve non usatte: Damir Šovšic Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist Seydou Doumbia ha segnato tre volte in sei partite P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol * ** 201 (55%) Corti 109 (30%) PALLE RECUPERATE 1 Jérémy Taravel 2 Zoran Tošić 57 (15% del totale) Medi PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 43 1 Seydou Doumbia Lunghi % 2 Mário Fernandes G Max. 113.128 m v Bayern München (t) | Min. 105.686 m v Arsenal (c) STATISTICHE GIOCATORI 46 IP DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 109.761 m Minuti 1 1 Sergei Ignashevich TT PRECISIONE DEI PASSAGGI 82% Max. 88% v Arsenal (t) Min. 76% v Olympiacos (t) PASSAGGI A PARTITA SOSTITUZIONI 18/18 0 ZONA POSSESSO 16% 48% 36% 90+ (inclusa 1 doppia sostituzione) P PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO POSSESSO 42% 15 1 CARTELLINI (a partita) 3 3 GOL SEGNATI 20 TENTATIVI DI GOL 56 (9) IN PORTA 16 (3) 540 CENTROCAMPISTI Minuti 1 Antonijo Ježina MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI DIFENSORI DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 112.146 m Lunghi A 33 Marko Mikulić 90+ SOSTITUZIONI 14/18 0 Pres. Min. G PORTIERI PASSAGGI A PARTITA TIRI’’ ** BAY P 5-0 SQUADRA ZONA POSSESSO 15% 54% 31% PALLE RECUPERATE * OTTAVI DI FINALE 34 Eduardo MINUTO DEI GOL CENTROCAMPISTI 7 5 GOL SEGNATI 19 TENTATIVI DI GOL 55 (9) IN PORTA 18 (3) DIFENSORI MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI 35 Igor Akinfeev 8 10 19 Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta PORTIERI 1 87 Allenatore dal/al: 22/10/2013 – 20/06/2016 Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta SQUADRA 22 8 Partite in UEFA Champions League: 6 PSV P 0-2 77 Nazionalità: croata 18 Allenatore dal: 26/10/2009 FASE A GIRONI 34 Nato il: 30/09/1971, Bjelovar (CRO) 10 7 Partite in UEFA Champions League: 33 42 TT IP G 1 El Arabi Hilal Soudani 11 5 0 2 Domagoj Antolić 8 1 0 3 Junior Fernandes 6 3 1 Il difensore francese Jéremy Taravel PROFILI DELLE SQUADRE 77 GALATASARAY AŞ BAYER 04 LEVERKUSEN TURCHIA GERMANIA MODULO ALLENATORE Mustafa Denizli MODULO ALLENATORE Roger Schmidt 1 55 Nato il: 10/11/1949, Cesme (TUR) Nazionalità: turca Partite in UEFA Champions League: 17 Allenatore dal/al: 26/11/2015 – 01/03/2016 26 21 8 11 22 Nato il: 13/03/1967, Kierspe (GER) 5 10 ATL P 0-2 OTTAVI DI FINALE AST N 2-2 BEN BEN V 2-1 P 2-1 ATL 17 Pres. Min. G A QUARTI DI FINALE GALATASARAY SEMIFINALI FINALE Fernando Muslera 6 540 BATE V 4-1 21 Aurélien Chedjou 4 360 22 Hakan Balta 6 528 23 Lionel Carole 3 270 26 Semih Kaya 4 360 55 Sabri Sarıoğlu 6 406 64 Jason Denayer 4 279 1 MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA 6 GOL SEGNATI 19 (1 autogol) TENTATIVI DI GOL 89 (15) IN PORTA 29 (5) DIFENSORI Bilal Kısa 4 6 Jem Paul Karacan 1 90 7 Yasin Öztekin 6 393 8 303 1 Selçuk İnan 5 450 2 10 Wesley Sneijder 6 540 14 José Rodríguez 3 31 29 Olcan Adın 4 268 52 Emre Çolak 2 48 13 0 CARTELLINI 1-15 Minuti Max. 556 v Atlético Madrid (c) Min. 386 v Atlético Madrid (t) 1 2 16-30 31-45 0 45+ 1 1 1 46-60 61-75 76-90 0 BAR P 2-1 ROM ROM N 4-4 1 PRECISIONE DEI PASSAGGI 83% Min. 90% v Atlético Madrid (c) Min. 75% v Atlético Madrid (t) P 3-2 BATE 7 QUARTI DI FINALE LEVERKUSEN SEMIFINALI FINALE BAR N 1-1 1 0 1-15 16-30 1 1 1 31-45 Intervallo 46-60 5 7 61-75 76-90 2 90+ N 1-1 PASSAGGI* 11 Lukas Podolski 6 499 2 17 Burak Yılmaz 4 266 1 18 Sinan Gümüs 3 40 1 6 540 Max. 108.272 m v Astana (t) | Min. 100.109 m v Benfica (t) Lunghi 65 (14% del totale) Medi 267 (57%) Corti 139 (29%) 1 90 4 Jonathan Tah 6 540 5 Kyriakos Papadopoulos 5 361 1 13 Roberto Hilbert 3 194 18 Wendell 6 540 21 Ömer Toprak 3 248 26 Giulio Donati 4 346 2 1-15 Minuti 1 1-15 134 10 Hakan Çalhanoğlu 6 504 2 19 Julian Brandt 6 86 23 Christoph Kramer 6 399 3 % 1 Wesley Sneijder 356 294 83 2 Selçuk İnan 337 298 88 35 Vladlen Yurchenko 2 12 3 Hakan Balta 292 249 85 38 Karim Bellarabi 6 420 2 44 Kevin Kampl 6 540 1 2 6 487 5 11 Stefan Kiessling 4 118 14 Admir Mehmedi 5 371 4 2 Selçuk İnan 64 3 Lukas Podolski 43 PALLE RECUPERATE PASSAGGI TENTATI 476 0 16-30 31-45 0 45+ 4 1 3 46-60 61-75 76-90 0 0 16-30 1 0 4 31-45 Intervallo 46-60 8 5 0 61-75 76-90 90+ P R 1 Kevin Kampl 355 304 86 2 Jonathan Tah 284 252 89 3 Christoph Kramer 277 247 89 1 Kevin Kampl 107 2 Hakan Çalhanoğlu 103 3 Karim Bellarabi 78 1 Jonathan Tah 73 34 2 Wendell 55 3 Selçuk İnan 32 3 Kyriakos Papadopoulos 43 21 9 0 2 Lukas Podolski 13 4 2 3 Yasin Öztekin 11 2 0 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 TIRI’’ Riserve non usate: Tin Jedvaj, Sebastian Boensich, Marlon Frey, Seung-Woo Ryu Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist Wesley Sneijder, il playmaker olandese del Galatasaray P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol * ** Lunghi 47 (10% del totale) Medi 263 (55%) Corti 166 (35%) PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 2 Aurélien Chedjou 1 Wesley Sneijder Max. 116.302 m v Barcelona (c) | Min. 101.654 m v Roma (t) % PALLE RECUPERATE G DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 110.392 m STATISTICHE GIOCATORI . IP PRECISIONE DEI PASSAGGI 82% Max. 85% v BATE (t) Min. 68% v Barcelona (t) PASSAGGI A PARTITA 40 TT ZONA POSSESSO 19% 50% 31% 90+ 1 Hakan Balta TIRI’’ Max. 63% v BATE (t) Min. 35% v Barcelona (t) Max. 660 v BATE (c) Min. 266 v Barcelona (t) PASSAGGI* ATTACCANTI Javier Hernández 3 POSSESSO 53% Minuti 2 7 12 1 SOSTITUZIONI 18/18 0 R . CARTELLINI (inclusa 1 doppia sostituzione) CENTROCAMPISTI 105 13 MINUTO DEI GOL P 1 Wesley Sneijder GOL SEGNATI Espulsi: Ömer Toprak (a partita) André Ramalho Lars Bender 18 TENTATIVI DI GOL 98 (16) IN PORTA 42 (7) 2 8 PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 271 Bernd Leno MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI DIFENSORI STATISTICHE GIOCATORI 1 A 22 David Yelldell PASSAGGI A PARTITA 0 Pres. Min. G PORTIERI DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 104.283 m Minuti 6 Riserve non usate: Koray Günter, Tarik Çamdal Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist SQUADRA ZONA POSSESSO 18% 51% 30% 90+ SOSTITUZIONI 17/18 Umut Bulut P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol OTTAVI DI FINALE 25 Dario Krešić PASSAGGI TENTATI 471 (a partita) 0 ATTACCANTI 78 Max. 55% v Astana (c) Min. 41% v Atlético Madrid (t) (nessuna doppia sostituzione) 5 ** POSSESSO 49% MINUTO DEI GOL CENTROCAMPISTI * FASE A GIRONI N 1-1 GIOCATORI SCHIERATI 99 Cenk Gönen 9 14 10 Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta PORTIERI 1 38 18 44 Allenatore dal: 25/03/2014 Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta SQUADRA 21 23 Partite in UEFA Champions League: 14 AST P 2-0 26 Nazionalità: tedesca 7 Hamza Hamzaoğlu è stato l'allenatore dalla 1ª alla 5ª giornata FASE A GIRONI 1 4 TT IP G 1 Javier Hernández 24 12 5 2 Hakan Çalhanoğlu 18 6 2 3 Karim Bellarabi 16 6 0 È stata la stagione rivelazione di Jonathan Tah PROFILI DELLE SQUADRE 79 OLYMPIQUE LYONNAIS MACCABI TEL-AVIV FC FRANCIA ISRAELE MODULO ALLENATORE Hubert Fournier MODULO ALLENATORE Slavisa Jokanović 1 20 Nato il: 03/09/1967, Riom (FRA) 23 2 12 3 21 Nazionalità: francese Nato il: 16/08/1968, Novi Sad (SRB) 8 10 GNT N 1-1 OTTAVI DI FINALE VAL P 0-1 ZEN ZEN P 3-1 P 0-2 GNT QUARTI DI FINALE Pres. Min. G A FINALE Anthony Lopes 6 540 CHL P 4-0 Mapou Yanga-Mbiwa 5 450 (a partita) 3 Henri Bedimo 3 270 MINUTO DEI GOL 4 Bakary Koné 1 13 5 Milan Biševac 2 180 13 Christophe Jallet 4 286 1 15 Jérémy Morel 4 348 20 Rafael 5 337 23 Samuel Umtiti 4 360 1 1-15 Minuti 0 Clément Grenier 1 70 8 Corentin Tolisso 6 540 11 Rachid Ghezzal 4 125 12 Jordan Ferri 5 297 1 14 Sergi Darder 4 223 17 Steed Malbranque 2 73 19 Mathieu Valbuena 5 450 21 Maxime Gonalons 5 432 26 Aldo Kalulu 2 111 ATTACCANTI 15 1 CARTELLINI Espulsi: Maxime Gonalons PASSAGGI TENTATI 501 0 45+ 2 0 1 46-60 61-75 76-90 DKV P 0-2 POR POR P 2-0 P 1-3 0 PRECISIONE DEI PASSAGGI 87% 1 CHL 11 7 QUARTI DI FINALE SEMIFINALI FINALE DKV P 0-4 P 1-0 DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 107.785 m Max. 112.130 m v Zenit (t) | Min. 102.789 m v Zenit (c) 0 0 1-15 16-30 1 1 0 31-45 Intervallo 46-60 9 7 61-75 76-90 0 90+ Lunghi 70 (14% del totale) Medi 289 (58%) Corti 142 (28%) 1 PASSAGGI* 6 193 10 Alexandre Lacazette 6 501 2 27 Maxwel Cornet 4 123 1 2 Eli Dasa 3 270 3 Yuval Shpungin 1 71 18 Eytan Tibi 5 450 20 Omri Ben Harush 5 405 26 Tal Ben Haim 5 401 31 Carlos García 4 360 MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA 1 GOL SEGNATI 20 TENTATIVI DI GOL 53 (9) IN PORTA 12 (2) Max. 48% v Porto (c) Min. 40% v Chelsea (t) 14 1 CARTELLINI Espulsi: Tal Ben Haim (a partita) POSSESSO 43% PASSAGGI TENTATI 385 Max. 437 v Dynamo Kyiv (c) Min. 335 v Chelsea (c) MINUTO DEI GOL 0 1-15 Minuti 0 0 16-30 31-45 0 45+ 1 0 0 46-60 61-75 76-90 0 Gal Alberman 6 535 7 Eran Zahavi 6 539 1 15 Dor Miha 4 182 16 Shlomy Azulay 1 5 22 Avraham Rikan 6 458 24 Nikola Mitrović 4 252 0 1-15 0 16-30 0 3 1 31-45 Intervallo 46-60 7 7 0 61-75 76-90 90+ 1 Corentin Tolisso 342 298 87 2 Mathieu Valbuena 302 271 90 28 Gil Vermouth 4 159 3 Maxime Gonalons 278 258 93 40 Nosa Igiebor 4 260 42 Dor Peretz 6 389 1 Eran Zahavi 32 3 100 2 Gal Alberman 29 3 Avraham Rikan 27 ATTACCANTI 178 2 Jordan Ferri 87 9 85 10 Barak Itzhaki 4 43 11 Tal Ben Haim 6 446 99 Dejan Radonjić 1 26 PALLE RECUPERATE Eden Ben Basat PASSAGGI* P R 1 Gal Alberman 277 252 91 2 Eytan Tibi 225 202 90 3 Eran Zahavi 191 146 76 1 Eytan Tibi 32 40 2 Avraham Rikan 29 3 Samuel Umtiti 37 3 Tal Ben Haim / Gal Alberman 24 3 Corentin Tolisso 37 1 Alexandre Lacazette 23 12 2 2 Corentin Tolisso 17 3 0 3 Mathieu Valbuena 12 3 0 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 TIRI’’ Riserve non usate: nessuna Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist Mathieu Valbuena l’uomo creativo del Lyon P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol * ** 242 (63%) Corti 98 (25%) PALLE RECUPERATE 40 G 45 (12% del totale) Medi PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 1 Mapou Yanga-Mbiwa IP Lunghi % 1 Maxime Gonalons TT Max. 104.053 m v Dynamo Kyiv (t) | Min. 94.896 m v Chelsea (c) STATISTICHE GIOCATORI % 1 Mathieu Valbuena DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 100.490 m Minuti R PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO PRECISIONE DEI PASSAGGI 83% Max. 87% v Dynamo Kyiv (t) Min. 80% v Chelsea (c) PASSAGGI A PARTITA SOSTITUZIONI 18/18 (incluse 3 doppie sostituzioni) 6 ZONA POSSESSO 14% 55% 32% 90+ P TIRI’’ Riserve non usate: Lindsay Rose e Arnold Mvuemba Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist 540 CENTROCAMPISTI STATISTICHE GIOCATORI 1 6 DIFENSORI Max. 88% v Zenit (t) Min. 83% v Valencia (t) A GIOCATORI SCHIERATI Daniel Lifshitz 95 Predrag Rajković 90+ (inclusa 1 doppia sostituzione) Pres. Min. G PORTIERI PASSAGGI A PARTITA 3 Corentin Tolisso Claudio Beauvue P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol OTTAVI DI FINALE SQUADRA ZONA POSSESSO 26% 52% 22% Minuti 7 80 Max. 62% v Zenit (c) Min. 46% v Valencia (t) SOSTITUZIONI 18/18 CENTROCAMPISTI ** POSSESSO 54% Max. 590 v Zenit (t) Min. 46% v Valencia (t) 1 16-30 31-45 5 GOL SEGNATI 21 2 1 MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA TENTATIVI DI GOL 109 (18) IN PORTA 32 (5) DIFENSORI * FASE A GIRONI V 0-2 GIOCATORI SCHIERATI 30 Mathieu Gorgelin 9 6 20 Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta PORTIERI 1 22 MACCABI TEL-AVIV LYON SEMIFINALI Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta SQUADRA 18 40 Allenatore dal/al: 14/06/2015 – 23/12/2015 VAL P 1-2 31 15 Partite in UEFA Champions League: 6 9 Allenatore dal/al: 01/07/2014 – 23/12/2015 FASE A GIRONI 2 Nazionalità: serba 19 Partite in UEFA Champions League: 6 95 TT IP G 1 Eran Zahavi 22 8 1 2 Tal Ben Chaim 6 1 0 3 Dor Miha 3 1 0 3 Eli Dasa 3 1 0 Eran Zahavi ha segnato l’unico gol della sua squadra PROFILI DELLE SQUADRE 81 MALMÖ FF MANCHESTER UNITED FC SVEZIA INGHILTERRA MODULO ALLENATORE MODULO ALLENATORE Åge Hareide Louis van Gaal 1 Nato il: 23/09/1953, Hareid (NOR) 3 Nazionalità: norvegese 20 21 8 Partite in UEFA Champions League: 12 9 17 6 1 12 Nato il: 08/08/1951, Amsterdam (NED) 13 4 Nazionalità: olandese 23 Allenatore dal/al: 09/01/2014 – 10/12/2015 PSG P 2-0 OTTAVI DI FINALE RM P 0-2 SHK SHK V 1-0 P 4-0 PSG Allenatore dal/al: 19/05/2014 – 23/05/2016 QUARTI DI FINALE SEMIFINALI MAN UTD FINALE PSV P 8-0 P 2-1 Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta SQUADRA Pres. Min. G A Johan Wiland 6 540 2 Pa Konate 3 270 3 Anton Tinnerholm 6 540 13 Yoshimar Yotún 4 303 17 Rasmus Bengtsson 5 450 21 Kári Árnason 5 449 25 Felipe Carvalho 3 144 31 Franz Brorsson 1 90 CENTROCAMPISTI 5 Erdal Rakip 5 180 6 Oscar Lewicki 6 461 7 Simon Kroon 2 34 8 Enoch Kofi Adu 6 526 19 Magnus Wolff Eikrem 3 69 20 Vladimir Rodić 6 386 ATTACCANTI 5 450 1 11 Agon Mehmeti Markus Rosenberg 2 28 22 Tobias Sana 1 64 23 Jo Inge Berget 6 495 28 Nikola Djurdjić 6 448 1 1 GOL SEGNATI 19 TENTATIVI DI GOL 43 (7) IN PORTA 17 (3) DIFENSORI MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI 29 Fredrik Andersson 9 POSSESSO 35% Max. 42% v Real Madrid (t) Min. 31% v Real Madrid (c) 14 2 CARTELLINI Espulsi: Yoshimar Yotún, Kári Árnason (a partita) PASSAGGI TENTATI 327 Max. 478 v Real Madrid (t) Min. 249 v Real Madrid (t) MINUTO DEI GOL 0 1-15 Minuti 1 0 16-30 31-45 0 45+ 0 0 0 46-60 61-75 76-90 Riserve non usate: Andreas Vindheim e Guillermo Molins Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol 82 V 2-1 CSKA CSKA N 1-1 V 1-0 PSV QUARTI DI FINALE SEMIFINALI FINALE WOL N 0-0 0 90+ PRECISIONE DEI PASSAGGI 78% SOSTITUZIONI 15/18 (nessuna doppia sostituzione) 1 P 3-2 Max. 108,241 m v Shakhtar Donetsk (c) | Min. 100,531 m v Real Madrid (t) 1 0 1-15 16-30 0 3 1 31-45 Intervallo 46-60 4 6 61-75 76-90 0 90+ 53 (16% del totale) 186 (57%) Corti 89 (27%) 6 540 4 Phil Jones 2 108 (a partita) 5 Marcos Rojo 4 310 MINUTO DEI GOL 12 Chris Smalling 6 540 1 17 Daley Blind 6 476 23 Luke Shaw 1 24 30 Guillermo Varela 1 90 36 Matteo Darmian 4 308 43 Cameron Borthwick-Jackson 1 47 1 1-15 Minuti 8 STATISTICHE GIOCATORI 0 2 16-30 31-45 7 GOL SEGNATI 23 (1 autogol) TENTATIVI DI GOL 81 (14) IN PORTA 34 (6) POSSESSO 59% Max. 67% v CSKA Moskva (c) Min. 52% v Wolfsburg (t) 11 0 CARTELLINI PASSAGGI TENTATI 586 Max. 852 v CSKA Moskva (t) Min. 436 v Wolfsburg (c) 0 45+ 1 1 2 46-60 61-75 76-90 0 1-15 1 16-30 1 2 2 31-45 Intervallo 46-60 8 4 0 61-75 76-90 90+ 5 328 1 16 Michael Carrick 2 111 18 Ashley Young 4 252 21 Ander Herrera 3 166 2 % 1 Enoch Kofi Adu 259 225 87 2 Anton Tinnerholm 217 156 72 22 Nick Powell 1 21 3 Oscar Lewicki 202 166 82 25 Antonio Valencia 3 139 1 27 Marouane Fellaini 5 206 1 28 Morgan Schneiderlin 3 270 31 Bastian Schweinsteiger 6 423 35 Jesse Lingard 4 350 44 Andreas Pereira 1 28 6 327 1 1 Chris Smalling 59 6 516 2 2 Daley Blind 45 4 360 1 3 Marcos Rojo 33 43 2 Nikola Djurdjić 37 3 Oscar Lewicki 33 40 2 Enoch Kofi Adu 35 9 3 Rasmus Bengtsson 33 10 Wayne Rooney TT IP G 1 Markus Rosenberg 15 5 1 2 Nikola Djurdjić 7 5 0 3 Jo Inge Berget 5 4 0 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 7 Memphis Depay Anthony Martial PASSAGGI* 1 L’attaccante norvegese del Malmö, Jo Inge Berget P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol * ** P R 74 (13% del totale) Medi 380 (65%) Corti 131 (22%) % 1 Bastian Schweinsteiger 389 352 90 2 Chris Smalling 364 338 93 3 Daley Blind 351 313 89 PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 1 Bastian Schweinsteiger 84 2 Juan Mata 80 3 Memphis Depay 60 TIRI’’ Riserve non usate: Paddy McNair e James Wilson Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist Lunghi PALLE RECUPERATE ATTACCANTI 1 Anton Tinnerholm Max. 114.201 m v CSKA Moskva (c) | Min. 107.428 m v Wolfsburg (c) STATISTICHE GIOCATORI R 1 Anton Tinnerholm DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 111.308 m Minuti Juan Mata P PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO PRECISIONE DEI PASSAGGI 88% Max. 91% v PSV (t) Min. 86% v Wolfsburg (t) PASSAGGI A PARTITA (inclusa 1 doppia sostituzione) 0 ZONA POSSESSO 22% 55% 23% 90+ SOSTITUZIONI 18/18 CENTROCAMPISTI Minuti PASSAGGI* David de Gea MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI DIFENSORI DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 104.517 m Medi A 20 Sergio Romero Max. 88% v Real Madrid (t) Min. 67% v Shakhtar Donetsk (c) Lunghi Pres. Min. G PORTIERI PASSAGGI A PARTITA TIRI’’ ** WOL SQUADRA ZONA POSSESSO 18% 50% 32% PALLE RECUPERATE * OTTAVI DI FINALE Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta PORTIERI 1 FASE A GIRONI RM P 0-5 7 9 MALMO FF FASE A GIRONI 5 16 10 8 Partite in UEFA Champions League: 95 28 17 28 TT IP G 1 Memphis Depay 17 9 1 2 Jesse Lingard 11 3 0 3 Anthony Martial 10 7 2 Anthony Martial ha fatto subito innamorare l’Old Trafford PROFILI DELLE SQUADRE 83 VFL BORUSSIA MÖNCHENGLADBACH OLYMPIACOS FC GERMANIA GRECIA MODULO ALLENATORE André Schubert MODULO ALLENATORE Marco Silva 1 3 27 Nato il: 24/07/1971, Kassel (GER) Nazionalità: tedesca Partite in UEFA Champions League: 5 Allenatore dal: 21/09/2015 6 8 17 Nato il: 12/07/1977, Lisbona (POR) 34 16 SEV P 3-0 OTTAVI DI FINALE MC P 1-2 JUV JUV N 0-0 N 1-1 SEV QUARTI DI FINALE SEMIFINALI OLYMPIACOS FINALE BAY P 4-2 P 0-3 Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta SQUADRA Pres. Min. G A Yann Sommer 6 540 3 Andreas Christensen 5 4 450 Roel Brouwers 1 90 15 Álvaro Domínguez 3 270 17 Oscar Wendt 6 534 18 Marvin Schulz 2 35 19 Fabian Johnson 5 424 2 24 Tony Jantschke 1 90 27 Julian Korb 5 438 1 30 Nico Elvedi 2 93 Max. 66% v Juventus (c) Min. 39% v Manchester City (c) 11 0 CARTELLINI PASSAGGI TENTATI 489 Max. 651 v Juventus (c) Min. 371 v Manchester City (c) MINUTO DEI GOL 0 1-15 Minuti 2 2 6 Håvard Nordtveit 6 369 8 Mahmoud Dahoud 6 429 10 Thorgan Hazard 4 117 13 Lars Stindl 6 517 3 14 Nico Schulz 1 17 16 Ibrahima Traoré 5 287 28 André Hahn 3 99 34 Granit Xhaka 5 450 3 1 16-30 31-45 0 45+ 1 1 2 46-60 61-75 76-90 DZG DZG V 0-1 BAY V 2-1 QUARTI DI FINALE SEMIFINALI FINALE ARS P 4-0 0 PRECISIONE DEI PASSAGGI 85% 16 Roberto (nessuna doppia sostituzione) P 0-3 DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 117.104 m Max. 119.611 m v Manchester City (c) | Min. 115.303 m v Sevilla (t) 1 0 1-15 16-30 0 0 0 31-45 Intervallo 46-60 6 9 61-75 76-90 0 90+ 62 (13% del totale) Medi 297 (61%) Corti 131 (27%) 2 7 Patrick Herrmann 1 72 9 Josip Drmic 3 102 6 517 2 11 Raffael R % 1 Granit Xhaka 368 326 89 2 Oscar Wendt 300 274 91 3 Mahmoud Dahoud 272 241 89 1 76 2 Oscar Wendt 60 3 Granit Xhaka 60 Alberto Botía 3 231 (a partita) 6 Manuel da Costa 5 310 MINUTO DEI GOL 14 Omar Elabdellaoui 6 528 23 Dimitris Siovas 6 540 26 Arthur Masuaku 5 450 29 Praxitelis Vouros 1 3 30 Leandro Salino 4 199 5 Luka Milivojević 4 360 7 Kostas Fortounis 6 386 10 Alejandro Domínguez 3 97 11 Pajtim Kasami 6 489 91 Esteban Cambiasso 3 246 9 Alfred Finnbogason 0 1-15 Minuti 0 12 0 CARTELLINI PASSAGGI TENTATI 334 Max. 434 v Dinamo Zagreb (c) Min. 248 v Bayern München (c) 2 16-30 31-45 0 45+ 0 2 2 46-60 61-75 76-90 0 PRECISIONE DEI PASSAGGI 80% Max. 83% v Arsenal (c) Min. 75% v Arsenal (t) DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 107.641 m Max. 111.642 m v Arsenal (t) | Min. 105.476 m v Dinamo Zagreb (c) PASSAGGI A PARTITA (inclusa 1 doppia sostituzione) 1-15 ZONA POSSESSO 21% 51% 28% 90+ SOSTITUZIONI 18/18 0 16-30 0 1 1 31-45 Intervallo 46-60 8 8 0 61-75 76-90 90+ Lunghi 58 (17% del totale) Medi 186 (56%) Corti 90 (27%) Minuti 3 STATISTICHE GIOCATORI PASSAGGI* 3 59 77 Hernâni 5 146 90 Felipe Pardo 6 433 3 92 Sebá 6 429 99 Ideye Brown 6 495 1 43 2 Oscar Wendt 32 3 Håvard Nordveit 27 TT IP G 1 Raffael 17 8 2 2 Lars Stindl 14 6 3 3 Mahmoud Dahoud 12 1 0 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 (1 autogol) POSSESSO 43% Max. 56% v Dinamo Zagreb (c) Min. 35% v Bayern München (t) 1 1 1 P R % 1 Arthur Masuaku 199 162 81 2 Dimitris Siovas 192 161 84 3 Omar Elabdellaoui 187 157 84 PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 1 Kostas Fortounis 59 2 Omar Elabdellaoui 44 3 Arthur Masuaku 42 PALLE RECUPERATE 1 Andreas Christensen 1 1 0 PALLE RECUPERATE TIRI’’ Riserve non usate: Branimir Hrgota Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist 3 6 GOL SEGNATI 18 TENTATIVI DI GOL 72 (12) IN PORTA 24 (4) ATTACCANTI PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 1 Raffael 540 CENTROCAMPISTI Minuti P 6 MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI DIFENSORI Max. 91% v Juventus (c) Min. 79% v Manchester City (c) Lunghi A 37 Stefanos Kapino 90+ SOSTITUZIONI 16/18 Pres. Min. G PORTIERI PASSAGGI A PARTITA PASSAGGI* ATTACCANTI P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol ARS V 2-3 SQUADRA ZONA POSSESSO 17% 53% 31% STATISTICHE GIOCATORI CENTROCAMPISTI 84 POSSESSO 48% (a partita) DIFENSORI ** 8 GOL SEGNATI 21 TENTATIVI DI GOL 87 (15) IN PORTA 31 (5) 33 Christofer Heimeroth MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI 21 Tobias Sippel * OTTAVI DI FINALE Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta PORTIERI 1 FASE A GIRONI MC V 4-2 92 99 MÖNCHENGLADBACH FASE A GIRONI 26 11 Allenatore dal/al: 08/07/2015 – 23/06/2016 Lucien Favre è stato l'allenatore nella prima partita 23 7 90 Partite in UEFA Champions League: 12 13 3 5 Nazionalità: portoghese 19 11 16 14 1 Arthur Masuaku 41 2 Omar Elabdellaoui 35 3 Manuel da Costa 25 3 Dimitris Siovas 25 TIRI’’ Granit Xhaka ha avuto una presenza influente a centrocampo Riserve non usate: Giannis Maniatis, Qazim Laci e Alan Pulido Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol * ** TT IP G 1 Kostas Fortounis 11 4 0 2 Pajtim Kasami 10 3 0 3 Felipe Pardo 9 3 3 L’esperto centrocampista Esteban Cambiasso PROFILI DELLE SQUADRE 85 FC PORTO SEVILLA FC PORTOGALLO SPAGNA MODULO ALLENATORE MODULO ALLENATORE Julen Lopetegui Unai Emery 12 Nato il: 28/08/1966, Asteasu (ESP) 2 3 22 6 Nazionalità: spagnola Partite in UEFA Champions League: 18 5 Nato il: 03/11/1971, Hondarribia (ESP) 21 25 8 1 23 Allenatore dal/al: 06/05/2014 – 15/01/2016 DKV N 2-2 OTTAVI DI FINALE CHL V 2-1 MTA MTA V 2-0 V 1-3 DKV QUARTI DI FINALE SEMIFINALI FINALE MGB P 2-0 V 3-0 Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta SQUADRA Pres. Min. G A Helton 6 540 2 Maxi Pereira 6 462 3 Bruno Martins Indi 6 540 4 Maicon 3 270 1 5 Iván Marcano 5 450 21 Miguel Layún 6 460 1 1 9 GOL SEGNATI 18 TENTATIVI DI GOL 89 (15) IN PORTA 29 (5) DIFENSORI MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI 12 Iker Casillas POSSESSO 53% Max. 60% v Chelsea (t) Min. 43% v Chelsea (c) 13 0 CARTELLINI PASSAGGI TENTATI 495 (a partita) Max. 602 v M. Tel-Aviv (c) Min. 357 v Chelsea (c) MINUTO DEI GOL 0 2 CENTROCAMPISTI 1-15 Minuti 2 3 16-30 31-45 0 45+ 2 1 1 46-60 61-75 76-90 0 Rúben Neves 6 471 1 8 Yacine Brahimi 5 405 1 1 15 Evandro 2 74 16 Héctor Herrera 4 170 20 André André 5 394 2 22 Danilo 6 486 25 Giannelli Imbula 5 268 7 Silvestre Varela 1 14 9 Vincent Aboubakar 6 484 3 10 Pablo Osvaldo 3 28 11 Cristian Tello 5 246 1 17 Jesús Corona 4 179 PRECISIONE DEI PASSAGGI 86% 1 MGB 9 QUARTI DI FINALE SEVILLA SEMIFINALI FINALE JUV P 4-2 (incluse 2 doppie sostituzioni) Max. 92% v Chelsea (t) Min. 81% v Chelsea (c) DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 106.311 m Max. 111.415 m v Dynamo Kyiv (c) | Min. 102.349 m v M. Tel-Aviv (t) 0 0 1-15 16-30 0 0 5 31-45 Intervallo 46-60 5 7 61-75 76-90 1 90+ Lunghi 65 (13% del totale) Medi 305 (61%) Corti 126 (25%) 1 1 1 Riserve non usate: Aly Cissokho, André Silva e Alberto Bueno Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist A V 1-0 Sergio Rico 6 540 2 Benoît Trémoulinas 6 540 1 (a partita) 3 Adil Rami 4 360 MINUTO DEI GOL 5 Timothée Kolodziejczak 6 507 2 180 23 Coke 6 491 25 Mariano Ferreira 4 82 0 1 0 16-30 31-45 8 CARTELLINI 7 0 4 Grzegorz Krychowiak 6 540 7 Michael Krohn-Dehli 6 259 8 Vicente Iborra 3 159 10 José Antonio Reyes 2 162 15 Steven N'Zonzi 5 284 19 Éver Banega 5 412 2 1 1 Rúben Neves 349 303 87 2 Danilo 324 291 90 20 Vitolo 5 450 1 1 3 Bruno Martins Indi 284 273 96 22 Yevhen Konoplyanka 6 423 2 1 0 45+ 1 2 2 46-60 61-75 76-90 9 Kevin Gameiro 5 316 1 2 Rúben Neves 65 11 Ciro Immobile 3 68 53 24 Fernando Llorente 3 156 1 30 Juan Muñoz 1 11 0 16-30 0 1 2 31-45 Intervallo 46-60 1 90+ 7 8 0 61-75 76-90 90+ P R 1 Éver Banega 351 298 85 2 Grzegorz Krychowiak 336 320 95 3 Timothée Kolodziejczak 330 309 94 1 1 Éver Banega 109 2 Vitolo 69 3 Coke 55 1 Grzegorz Krychowiak 43 31 2 Timothée Kolodziejczak 30 3 Danilo / Bruno Martins Indi 30 3 Adil Rami 20 3 Coke 20 1 Vincent Aboubakar 18 6 3 2 Yacine Brahimi 12 5 1 3 Cristian Tello 8 5 1 3 Rúben Neves 8 1 0 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 TIRI’’ Riserve non usate: Sergio Escudero, Sebastián Cristóforo, Luismi Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist Il portiere del Porto Iker Casillas P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol * ** Max. 117.916 m v Mönchengladbach (t) Min. 113.177 m v Manchester City (t) Lunghi 71 (14% del totale) Medi 312 (63%) Corti 109 (22%) PALLE RECUPERATE 39 G DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 115.448 m PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 2 Rúben Neves IP PRECISIONE DEI PASSAGGI 86% % 1 Iván Marcano TT PASSAGGI TENTATI 491 Minuti PASSAGGI* ATTACCANTI 76 ZONA POSSESSO 21% 49% 30% STATISTICHE GIOCATORI % 1 Yacine Brahimi POSSESSO 54% PASSAGGI A PARTITA 0 1-15 Max. 58% v Mönchengladbach (c) Min. 47% v Juventus (t) Max. 549 v Mönchengladbach (t) Max. 89% v Juventus (c) Min. 399 v Juventus (t) Min. 79% v Mönchengladbach (t) (inclusa 1 doppia sostituzione) R 3 Miguel Layún 1-15 Minuti 2 GOL SEGNATI SOSTITUZIONI 18/18 P PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO 19 TENTATIVI DI GOL 76 (13) IN PORTA 23 (4) 17 Marco Andreolli MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI CENTROCAMPISTI STATISTICHE GIOCATORI PASSAGGI* Pres. Min. G DIFENSORI PASSAGGI A PARTITA TIRI’’ 86 MC P 1-3 31 David Soria PALLE RECUPERATE P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol MC P 2-1 PORTIERI Minuti ATTACCANTI ** JUV P 2-0 SQUADRA ZONA POSSESSO 21% 56% 24% 90+ SOSTITUZIONI 18/18 6 * OTTAVI DI FINALE 22 Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta PORTIERI 1 FASE A GIRONI CHL P 0-2 19 Allenatore dal/al: 14/01/2013 – 12/06/2016 PORTO FASE A GIRONI 2 15 20 Partite in UEFA Champions League: 24 20 5 4 Nazionalità: spagnola 9 3 TT IP G 1 Yevhen Konoplyanka 13 6 2 2 Kevin Gameiro 12 3 1 3 Éver Banega 11 5 2 Yevhen Konoplyanka si è rivelato un prezioso innesto per il Sevilla PROFILI DELLE SQUADRE 87 FC SHAKHTAR DONETSK VALENCIA CF UCRAINA SPAGNA MODULO ALLENATORE Mircea Lucescu 33 Nato il: 29/07/1945, Bucarest (ROU) 5 44 6 Nazionalità: rumena Nuno Espírito Santo 13 29 RM P 4-0 PSG P 0-3 MAL MAL P 1-0 RM V 4-0 SHAKHTAR SEMIFINALI FINALE PSG P 3-4 ZEN P 2-0 P 2-3 Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta SQUADRA Pres. Min. G 30 Andriy Pyatov 4 360 32 Anton Kanibolotskiy 2 180 A 450 13 Vyacheslav Shevchuk 1 90 18 Ivan Ordets 1 90 31 Ismaily 2 180 33 Darijo Srna 5 450 1 44 Yaroslav Rakitskiy 6 540 66 Márcio Azevedo 3 244 Taras Stepanenko 5 410 8 Fred 6 518 9 Dentinho 1 0 Espulsi: Taras Stepanenko Max. 617 v Malmö (t) Min. 461 v Real Madrid (c) 1-15 Minuti 0 16-30 31-45 0 45+ 2 1 43 6 303 11 Marlos 6 442 14 Vasyl Kobin 1 90 17 Maksym Malyshev 2 113 28 Taison 5 257 29 Alex Teixeira 6 540 3 74 Viktor Kovalenko 5 75 19 Facundo Ferreyra 1 21 Olexandr Gladkiy 5 367 1 22 Eduardo 3 142 1 3 46-60 61-75 76-90 GNT GNT V 2-1 P 1-0 ZEN 11 7 QUARTI DI FINALE VALENCIA SEMIFINALI FINALE LYO P 2-0 0 16 0 0 1-15 16-30 0 1 0 31-45 Intervallo 46-60 12 4 61-75 76-90 90+ 1 2 A P 0-2 24 Jaume Domenech 6 540 PRECISIONE DEI PASSAGGI 88% Max. 92% v Real Madrid (t) Min. 86% v PSG (t) DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 109.863 m Max. 117.268 m v PSG (t) | Min. 104.285 m v Real Madrid (t) Lunghi 68 (12% del totale) Medi 336 (61%) Corti 143 (26%) Minuti Espulsi: Rúben Vezo 6 3 Rúben Vezo 1 80 4 Santos 3 211 5 Shkodran Mustafi 5 450 6 Lucas Orbán 1 90 14 José Gayà 5 450 19 Antonio Barragán 1 90 23 Aymen Abdennour 4 329 Minuti STATISTICHE GIOCATORI 5 411 2 10 Daniel Parejo Sofiane Feghouli 6 518 12 Danilo 4 83 PASSAGGI* P R % 1 Fred 431 383 89 2 Darijo Srna 366 315 86 15 Enzo Pérez 5 361 3 Olexandr Kucher 356 321 90 18 Javi Fuego 5 354 21 André Gomes 4 252 1 Max. 62% v Zenit (c) Min. 44% v Lyon (t) PASSAGGI TENTATI 465 Max. 587 v Zenit (c) Min. 377 v Gent (c) João Cancelo 8 POSSESSO 51% 18 1 CARTELLINI 2 MINUTO DEI GOL 1 1-15 Minuti 1 0 1 16-30 31-45 0 45+ 1 2 0 46-60 61-75 76-90 0 1 16-30 0 3 3 31-45 Intervallo 46-60 PASSAGGI* 8 3 0 61-75 76-90 90+ P R 1 Daniel Parejo 401 348 87 2 Enzo Pérez 237 218 92 3 Shkodran Mustafi 223 198 89 2 Fred 99 7 Álvaro Negredo 3 199 3 Alex Teixeira 93 9 Paco Alcácer 5 397 1 11 Pablo Piatti 5 224 1 17 Rodrigo 3 60 2 86 1 Shkodran Mustafi 50 29 29 1 Daniel Parejo 97 2 Sofiane Feghouli 58 3 João Cancelo 56 36 2 Olexandr Kucher 35 20 Rodrigo De Paul 3 Taras Stepanenko 33 22 Santi Mina 4 230 2 Aymen Abdennour 37 Rafael Mir 1 56 3 Enzo Pérez G 1 Alex Teixeira 18 8 3 2 Olexandr Gladkiy 11 3 1 3 Darijo Srna 7 3 1 3 Yaroslav Rakitskiy 7 2 0 RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 TIRI’’ Alex Teixeira è stato al centro dell’attenzione nel centrocampo dello Shakhtar Riserve non usate: Tropi e Nacho Gil Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol * ** Lunghi 55 (12% del totale) Medi 288 (62%) Corti 121 (26%) PALLE RECUPERATE 1 Yaroslav Rakitskiy IP Max. 110.966 m v Gent (c) | Min. 105.265 m v Gent (t) PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO ATTACCANTI 101 TT DISTANZA PERCORSA DALLA SQUADRA 108.232 m % 1 Marlos PALLE RECUPERATE PRECISIONE DEI PASSAGGI 85% Max. 90% v Zenit (c) Min. 81% v Gent (t) PASSAGGI A PARTITA (inclusa 1 doppia sostituzione) 1-15 ZONA POSSESSO 20% 54% 26% 90+ SOSTITUZIONI 18/18 0 CENTROCAMPISTI PASSAGGI RIUSCITI NEL TERZO OFFENSIVO (1 autogol) (a partita) 459 1 5 GOL SEGNATI 22 TENTATIVI DI GOL 73 (12) IN PORTA 21 (4) DIFENSORI MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI 13 Yoel 90+ 0 Pres. Min. G PORTIERI PASSAGGI A PARTITA TIRI’’ 88 LYO V 0-1 SQUADRA ZONA POSSESSO 25% 49% 26% STATISTICHE GIOCATORI 1 ATTACCANTI P = passaggi tentati; R = passaggi riusciti TT = tiri totali; IP = in porta; G = gol 1 (inclusa 1 doppia sostituzione) 3 ** OTTAVI DI FINALE 25 Mathew Ryan PASSAGGI TENTATI 547 SOSTITUZIONI 17/18 10 Bernard Riserve non usate: Serhiy Kryvtsov e Wellington Nem Pres. = presenze; Min = minuti giocati; G = gol; A = assist Max. 68% v Malmö (t) Min. 44% v Real Madrid (c) MINUTO DEI GOL CENTROCAMPISTI 6 POSSESSO 54% 17 1 CARTELLINI (a partita) 5 7 GOL SEGNATI 22 TENTATIVI DI GOL 81 (14) IN PORTA 25 (4) Olexandr Kucher MEDIE PARTITA STATISTICHE SQUADRA GIOCATORI SCHIERATI DIFENSORI * 10 17 Partite: azzurro = in casa; bianco = in trasferta PORTIERI 5 FASE A GIRONI 14 12 Allenatore dal/al: 04/07/2014 – 29/11/2015 Gary Neville era in carica durante la sesta giornata QUARTI DI FINALE 3 18 Partite in UEFA Champions League: 5 21 5 19 Nazionalità: portoghese 28 Allenatore dal/al: 10/05/2004 – 21/05/2016 OTTAVI DI FINALE 25 Nato il: 25/01/1974, São Tome 8 11 Partite in UEFA Champions League: 103 FASE A GIRONI MODULO ALLENATORE 30 TT IP G 1 Paco Alcácer 12 5 0 2 Daniel Parejo 11 2 0 3 Pablo Piatti 9 2 0 Enzo Pérez del Valencia con la palla PROFILI DELLE SQUADRE 89 CREDITI ALBO D’ORO 2016 REAL MADRID CF 2015 FC BARCELONA 2014 REAL MADRID CF 2013 FC BAYERN MÜNCHEN 2012 CHELSEA FC 2011 FC BARCELONA 2010 FC INTERNAZIONALE MILANO 2009 FC BARCELONA 2008 MANCHESTER UNITED FC 2007 AC MILAN 2006 FC BARCELONA 2005 LIVERPOOL FC 2004 FC PORTO 2003 AC MILAN 2002 REAL MADRID CF 2001 FC BAYERN MÜNCHEN 2000 REAL MADRID CF 1999 MANCHESTER UNITED FC 1998 REAL MADRID CF 1997 BORUSSIA DORTMUND 1996 JUVENTUS 1995 AFC AJAX 1994 AC MILAN 1993 OLYMPIQUE DE MARSEILLE 1992 FC BARCELONA 1991 FK CRVENA ZVEZDA 1990 AC MILAN 1989 AC MILAN 1988 PSV EINDHOVEN 1987 FC PORTO 1986 FC STEAUA BUCUREŞTI 90 1985 JUVENTUS 1984 LIVERPOOL FC 1983 HAMBURGER SV 1982 ASTON VILLA FC 1981 LIVERPOOL FC 1980 NOTTINGHAM FOREST FC 1979 NOTTINGHAM FOREST FC 1978 LIVERPOOL FC 1977 LIVERPOOL FC 1976 FC BAYERN MÜNCHEN 1975 FC BAYERN MÜNCHEN 1974 FC BAYERN MÜNCHEN 1973 AFC AJAX 1972 AFC AJAX 1971 AFC AJAX 1970 FEYENOORD 1969 AC MILAN 1968 MANCHESTER UNITED FC 1967 CELTIC FC 1966 REAL MADRID CF 1965 FC INTERNAZIONALE MILANO 1964 FC INTERNAZIONALE MILANO 1963 AC MILAN 1962 SL BENFICA 1961 SL BENFICA 1960 REAL MADRID CF 1959 REAL MADRID CF 1958 REAL MADRID CF 1957 REAL MADRID CF 1956 REAL MADRID CF RELAZIONE TECNICA UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2015/2016 EDITORIALE Ioan Lupescu e Graham Turner CONSULENTE TECNICO Sir Alex Ferguson (Ambasciatore degli allenatori UEFA) OSSERVATORI TECNICI Jean-Paul Brigger, Roy Hodgson, Mircea Lucescu, Ginés Meléndez, Savo Milošević, David Moyes, Mixu Paatelainen, Peter Rudbæk, Willi Ruttensteiner, Thomas Schaaf, Ghenadie Scurtul e Gareth Southgate CAPOREDATTORE Michael Harrold DESIGN Oliver Meikle, Dan Nutter, Tom Radford e James Willsher AMMINISTRAZIONE/COORDINAZIONE Stéphanie Tétaz e David Gough VICEREDATTORI Conrad Leach e Nick Spencer DIRETTRICE DI PRODUZIONE Aleksandra Sersniova TRADUZIONE Irene Alonso, Gabriele Bevilacqua e Mario Della Rocca per Libero Language Lab FOTOGRAFIA Getty Images STAMPA Cavin Creato e prodotto da TwelfthMan per conto di UEFA ©UEFA 2016. 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