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Tecnica marzo 2013 la termotecnica Sistemi Energetici di Giorgio Cau, Daniele Cocco, Fabio Serra, Vittorio Tola 55 Impianti igcc con accumulo di syngas per servizio di carico intermedio e di punta Il lavoro presenta un’analisi energetica ed economica di impianti IGCC integrati con una sezione di accumulo del syngas e con una turbina a gas per la copertura dei carichi intermedi e di punta. In questi impianti, una parte del syngas prodotto viene accumulata nei periodi di bassa richiesta elettrica e successivamente utilizzata per la produzione di energia nei periodi di punta (o comunque quando richiesto dal gestore della rete), pur mantenendo la sezione di gassificazione a carico costante. IGCC POWER PLANTS WITH SYNGAS STORAGE FOR LOAD FOLLOWING SERVICE This study evaluates the energy and economic performance of IGCC power plants integrated with a syngas storage section and a gas turbine for intermediate and peaking load service. These integrated IGCC systems can perform a load-following service since a portion of the produced syngas is stored during periods of low energy demand and is subsequently used by the gas turbine during periods of peaking demand. Introduzione Recentemente, in Italia e negli altri Paesi dell’UE si è avuto un notevole aumento delle installazioni d’impianti fotovoltaici ed eolici (nel 2011 sono stati installati in Italia circa 9.400 MW di nuovi impianti fotovoltaici e 950 MW di nuovi impianti eolici). Tuttavia, l’ulteriore sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili richiederà la disponibilità di adeguati sistemi di accumulo dell’energia, in grado di offrire servizi di copertura dei carichi di punta o di immissione dell’energia secondo profili programmati, garantendo così condizioni di funzionamento stabili per la rete [1]. Le tecnologie per l’accumulo dell’energia maggiormente studiate includono attualmente gli accumulatori elettrochimici, gli impianti di pompaggio, i sistemi ad aria compressa, l’accumulo termico negli impianti solari a concentrazione, nonché sistemi basati sulla produzione e sullo stoccaggio d’idrogeno. Sebbene molto meno trattati in letteratura, di notevole interesse possono anche risultare i sistemi con accumulo di combustibili gassosi prodotti da processi di gassificazione del carbone [2-3]. In relazione agli elevati costi iniziali e alle loro caratteristiche operative e funzionali, gli impianti di gassificazione integrati con cicli combinati (IGCC) trovano le migliori condizioni di impiego soprattutto nel caso di sistemi di grande taglia (400-500 MWe) destinati alla copertura dei carichi di base. Tuttavia, l’integrazione con sistemi di accumulo del syngas rappresenta un’interessante opzione per utilizzare gli impianti IGCC anche per la copertura dei carichi intermedi e di punta. In tal caso, infatti, una parte del syngas può essere accumulata nei periodi di bassa richiesta elettrica e utilizzata per la produzione di energia nei periodi di punta (o comunque quando richiesto dal gestore della rete), pur mantenendo la sezione di gassificazione a carico costante. Ovviamente, tale soluzione comporta un aumento dei costi d’investimento e una tendenziale diminuzione del rendimento, con maggiori costi di produzione dell’energia. In tal senso, nel presente lavoro, vengono analizzate le problematiche legate ai criteri di dimensionamento e alle prestazioni energetiche ed economiche di impianti IGCC integrati con una sezione di accumulo del syngas e una turbina a gas di punta. CONFIGURAZIONE IMPIANTISTICA STUDIATA Un impianto IGCC integrato con un sistema di accumulo del syngas e una turbina a gas per servizio di punta (IGCC-TG) è composto fondamentalmente da 4 sezioni: la sezione di gassificazione del carbone (GC), l’impianto a ciclo combinato (CC), la sezione di accumulo del syngas (AS) e l’impianto di turbina a gas (TG). La Figura 1 riporta lo schema semplificato dell’impianto IGCC-TG con le più significative interazioni tra le sezioni in termini di flussi di massa e di energia. Figura 1 - Schema semplificato dell’impianto IGCC-TG La sezione di gassificazione include il gassificatore, l’unità di frazionamento dell’aria per la produzione dell’ossigeno (ASU, Air Separation Unit), i syngas coolers per il raffreddamento del syngas e il sistema di depurazione del syngas. Il gassificatore considerato, di tecnologia Texaco, opera a una temperatura di 1.400 °C e a una pressione di 30 bar e viene alimentato con una miscela acqua/carbone (65% in massa di carbone e 35% di acqua) e con ossigeno puro al 95%. Il raffreddamento del syngas grezzo prodotto dal gassificatore viene effettuato mediante scambiatori di calore a recupero con produzione di vapore (syngas coolers). In particolare, tali scambiatori sono integrati con il generatore di vapore a recupero (GVR) del ciclo combinato e producono vapore saturo ad alta pressione a partire dall’acqua preriscaldata proveniente dallo stesso GVR. La sezione di raffreddamento include un syngas cooler radiante e uno convettivo e raffredda il syngas fino alla temperatura di 400 °C. Il syngas attraversa quindi la sezione di depurazione del syngas, dove avviene la rimozione del particolato e dei composti dello zolfo. La sezione di gassificazione Giorgio Cau, Daniele Cocco, Fabio Serra, Vittorio Tola, Università di Cagliari, Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali Tecnica 56 Sistemi Energetici opera in condizioni stazionarie ed è dimensionata in maniera tale da produrre un quantitativo di syngas superiore a quello richiesto dal ciclo combinato. Una frazione λ del syngas depurato viene infatti inviata allo stoccaggio in fase gassosa, mentre la restante frazione (1-λ) alimenta direttamente l’impianto a ciclo combinato. Il ciclo combinato è basato su una turbina a gas heavy-duty (rapporto di compressione pari a 16 e temperatura massima di 1.314 °C) e su un impianto a vapore con GVR a tre livelli di pressione (rispettivamente 120 bar, 26,8 bar e 3 bar, con temperatura massima di 540 °C) e con risurriscaldamento. Le diverse sezioni del GVR sono fortemente integrate con i syngas coolers della sezione di gassificazione. Per questo motivo, il quantitativo di vapore saturo prodotto nei syngas coolers non può superare un prefissato limite, strettamente dipendente dalla configurazione e dall’energia termica disponibile nelle diverse sezioni del GVR. Nell’impianto IGCC-TG in esame l’accumulo viene realizzato mediante la compressione e lo stoccaggio del syngas in serbatoi in pressione e a temperatura ambiente. In alternativa, laddove disponibili, lo stoccaggio può anche essere realizzato in cavità sotterranee, naturali o artificiali. Lo stoccaggio in fase gassosa è un’operazione non particolarmente complessa dal punto di vista tecnico, ma che richiede elevati volumi di accumulo, specie nel caso di serbatoi a bassa pressione. Nello studio è stata considerata una pressione di stoccaggio di 60 bar, che richiede pertanto la presenza di un compressore, dal momento che la pressione del syngas depurato è di circa 23 bar. Un secondo compressore è poi necessario per alimentare il syngas alla turbina a gas di punta, quando la pressione nei serbatoi scende al di sotto del minimo richiesto dal combustore (circa 22 bar). In questa prima fase dello studio sugli impianti IGCC con accumulo di syngas non è stato affrontato il problema della scelta ottimale della sezione di generazione elettrica di punta, ma è stata analizzata solo una soluzione basata sull’impiego di una turbina a gas dedicata. Per semplicità, la turbina a gas di punta presenta le stesse caratteristiche della turbina a gas inclusa nel ciclo combinato. DIAGRAMMA DI CARICO ADIMENSIONALE Le potenzialità di modulazione della potenza di un impianto IGCC-TG dipendono essenzialmente dal fattore di ripartizione del syngas λ, che rappresenta la frazione del syngas inviato alla sezione di accumulo rispetto al totale prodotto dalla sezione di gassificazione. All’aumentare di tale parametro aumenta il rapporto fra l’energia prodotta durante i periodi di punta e quella prodotta durante i periodi di base. Ovviamente, l’energia del syngas accumulato può essere utilizzata per far fronte a diagrammi di carico con durate e potenze di punta anche molto diversi fra loro. Le potenzialità di modulazione del carico degli impianti IGCC-TG sono state valutate, in via preliminare, con riferimento al diagramma di carico convenzionale illustrato in Figura 2. Esso è completamente definito attraverso due parametri adimensionali, il rapporto di potenza π e il rapporto di durata τ. Il primo parametro è il rapporto tra il carico di base PB e quello di punta PP, assunti entrambi costanti, il secondo è il rapporto tra la durata della richiesta di punta tP e quella totale tD del diagramma di carico (tipicamente un giorno oppure anche una settimana). La coppia (τ,π) definisce completamente la forma di un diagramma di carico caratterizzato, in termini relativi, da un picco costante di durata τ e da un carico di base π, anch’esso costante, di durata (1-τ). Per una prefissata marzo 2013 la termotecnica Figura 2 - Diagramma di carico adimensionale forma, la definizione in termini assoluti del diagramma di carico richiede di specificare un dato di potenza (la potenza di base PB o quella di punta PP) e di durata (la durata totale tD). La produzione di energia conseguente a un tale diagramma di carico evidenzia due diversi contributi: a. una quota di energia di base EB, prodotta dalla potenza di base PB per l’intera durata tD; b. una quota di energia di punta EP, prodotta durante il periodo tP dalla potenza aggiuntiva rispetto a quella di base (PP-PB). Il rapporto γ fra l’energia prodotta nel periodo di punta e quella prodotta nel periodo di base dipende esclusivamente dalla forma del diagramma di carico, in accordo alla seguente relazione: γ= ⎛ 1− π ⎞ EP ( PP − PB ) ⋅ tP = = τ ⋅ ⎜ ⎟ ⎝ π ⎠ EB PB ⋅ t D La capacità di operare una modulazione della potenza prodotta richiede l’installazione di una sezione di generazione elettrica dimensionata per la potenza di punta e comporta una conseguente diminuzione del fattore di utilizzazione che, alla pari del rapporto γ, dipende solo dalla forma del diagramma di carico, in accordo alla seguente relazione: U= ( PP − PB ) ⋅ tP + PB ⋅ tD = τ ⋅ (1− π ) + π PP ⋅ t D PRESTAZIONI DELL’IMPIANTO IGCC-TG Le prestazioni degli impianti IGCC-TG considerati sono state valutate utilizzando il software ASPEN PLUS ver. 7.3 [4] per la sezione di gassificazione e il software Gate Cycle ver. 5.40 [5] per il ciclo combinato e la turbina a gas. L’analisi è stata effettuata con riferimento a un carbone bituminoso avente potere calorifico pari a 25,3 MJ/kg. L’impianto IGCC di riferimento, ovvero privo della sezione di accumulo del syngas e della turbina a gas di punta, presenta un rendimento globale del 43% circa, con un rapporto fra la potenza dell’impianto a vapore e quella della turbina a gas circa pari all’83%. Inoltre, quasi il 40% della potenza dell’impianto Tecnica marzo 2013 la termotecnica a vapore deriva dal recupero termico operato nei syngas coolers della sezione di gassificazione del carbone. Il principale parametro che influenza le capacità di modulazione del carico di un impianto IGCC-TG è il fattore di ripartizione del syngas λ. All’aumentare di tale fattore cresce, infatti, la quantità di syngas inviato alla sezione di accumulo e quindi anche la quota di energia prodotta durante i periodi di punta (somma della produzione del ciclo combinato e della turbina a gas di punta) rispetto a quella prodotta durante i periodi di base (la sola produzione del ciclo combinato). La parte inferiore della Figura 3 riporta i valori della coppia π-τ per diversi valori del rapporto di ripartizione del syngas λ ed evidenzia come, in generale, con un opportuno valore di λ sia possibile soddisfare un qualsivoglia diagramma di carico. Peraltro, il confronto fra le Figure 2 e 3 mostra come le curve a uguale rapporto λ siano molto simili alle curve a uguale rapporto γ, dal momento che la produzione di energia è sostanzialmente proporzionale alla portata massica di syngas. Sistemi Energetici 37 57 caso della configurazione impiantistica considerata, il limite relativo allo sfruttamento completo dell’energia termica recuperata nei syngas coolers si raggiunge per un valore di λ pari a circa 0,13. All’aumentare del rapporto di ripartizione del syngas diminuisce la quota di energia termica recuperabile nei syngas coolers e in corrispondenza del più elevato valore di λ considerato (0,25) è possibile recuperare circa l’86% di tale energia. Come evidenziato dalla Figura 4, il rendimento globale dell’impianto IGCC-TG diminuisce all’aumentare della quantità di syngas inviata alla sezione di accumulo in relazione all’aumento della frazione di energia prodotta dalla turbina a gas di punta, caratterizzata da un rendimento inferiore a quello del ciclo combinato. Peraltro, il rendimento del ciclo combinato diminuisce leggermente al crescere di λ a causa dell’aumento del rapporto fra la potenza della sezione a vapore rispetto alla potenza della turbina a gas. Nel complesso, in corrispondenza di un valore di λ pari a 0,25, l’impianto IGCC-TG presenta un rendimento inferiore di quasi 5 punti rispetto a quello dell’impianto IGCC di riferimento. Figura 4 - Rendimento dell’impianto IGCC-TG in funzione del fattore di ripartizione del syngas Figura 3 - Capacità di modulazione del carico e fattore di accumulo degli impianti IGCC-TG in funzione del fattore di ripartizione del syngas Ovviamente, elevate durate del periodo di punta τ unite a bassi rapporti π (ovvero elevati valori della frazione di energia prodotta nei periodi di punta) richiedono l’accumulo di frazioni di syngas progressivamente crescenti. In tal senso, la parte superiore della Figura 3 riporta il fattore di accumulo ν, dato dal rapporto fra il volume di accumulo VAC richiesto per soddisfare un prefissato diagramma di carico e la potenza fornita all’impianto attraverso il combustibile. Da tale figura si osserva come il fattore di accumulo ν aumenti al crescere di λ e al diminuire di τ. L’incremento della frazione di syngas inviato alla sezione di accumulo comporta una penalizzazione del rendimento globale di conversione dell’energia dell’impianto IGCC-TG. In corrispondenza di bassi valori di λ, tale penalizzazione è dovuta esclusivamente all’assorbimento energetico per la compressione del syngas e al minore rendimento della turbina a gas rispetto a quello del ciclo combinato. Oltre un prefissato valore di λ il rendimento globale dell’impianto IGCC-TG viene poi ulteriormente penalizzato anche dal fatto che il ciclo combinato non riesce ad accettare tutta la produzione di vapore della sezione di gassificazione. Nel Nei limiti delle assunzioni effettuate sulla sezione di gassificazione, sul ciclo combinato e sulla turbina a gas di punta, i diagrammi delle Figure 3 e 4 sono indipendenti dalla taglia dell’impianto IGCC-TG e forniscono le informazioni necessarie al suo dimensionamento preliminare. Infatti, le Figure 3 e 4 consentono di individuare il fattore di ripartizione λ e il fattore di accumulo del syngas ν richiesti per soddisfare un prefissato diagramma di carico adimensionale. Successivamente la taglia dell’impianto IGCCTG si individua a partire da un qualunque parametro di scala, quale per esempio la potenza di punta PP, quella di base PB oppure quella in ingresso alla sezione di gassificazione PC. COSTO DI PRODUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA La Tabella 1 confronta i principali parametri energetici ed economici di impianti IGCC e IGCC-TG valutati in corrispondenza di differenti diagrammi di carico. In particolare, la Tabella 1 è relativa a una potenza termica in ingresso di 1.000 MW, un rapporto di potenza π di 0,65 e 3 diversi valori del fattore di ripartizione del syngas (0,10 - 0,15 e 0,20). Rispetto all’impianto IGCC di base, la presenza dell’accumulo del syngas comporta un incremento significativo della potenza installata (da circa 430 MW a quasi 600 MW per λ = 0,10 e 525 MW per λ = 0,20). Tale incremento di potenza viene realizzato introducendo una turbina a gas con Tecnica 58 Sistemi Energetici marzo 2013 la termotecnica assunzioni poste alla base dell’analisi economica. I risultati di un’analisi di sensitività hanno evidenziato come un aumento del 25% del prezzo del carbone comporti un incremento del CoE di circa il 10%, mentre un analogo incremento dei costi d’investimento conduca a un aumento del CoE del 12% circa. Tabella 1 - Principali prestazioni energetiche ed economiche dell’impianto potenza di circa 185 - 210 MW, molto simile alla potenza della turbina a gas del ciclo combinato (la cui potenza complessiva varia da 395 a 442 MW). In relazione ai quantitativi di syngas da accumulare giornalmente, la capacità della sezione di accumulo è dell’ordine di 10.000 m3 per λ = 0,10 e di 18.000 m3 per λ = 0,20. Una capacità di accumulo di 10.000 m3 richiede, a titolo esemplificativo, 20 serbatoi (operanti a 60 bar) con diametro di circa 5 m e lunghezza di 25 m. Rispetto agli impianti IGCC dedicati a un solo servizio di copertura dei carichi di base, l’inclusione di una sezione di accumulo del syngas determina un aumento del costo iniziale e una diminuzione del rendimento medio di conversione dell’energia e, conseguentemente, maggiori costi di produzione dell’energia elettrica. Per questa ragione, la Tabella 1 riporta il costo livellato medio annuo di produzione dell’energia elettrica, nonché il costo marginale livellato di produzione della sola energia elettrica di punta. Il costo livellato di produzione dell’energia (CoE) è stato calcolato attraverso il rapporto fra i costi totali annui (per ammortamento, acquisto combustibile e per gestione e manutenzione) e la corrispondente produzione annua di energia, somma della produzione di base e di quella di punta. Il costo marginale è invece rappresentato dal rapporto fra i maggiori costi totali annui dell’impianto IGCC-TG rispetto a un impianto IGCC di pari potenza di base (e quindi con la medesima produzione elettrica di base) e l’energia elettrica prodotta nei periodi di punta. I costi delle diverse sezioni dell’impianto sono stati valutati sulla base di informazioni di letteratura e sono espressi in funzione di un parametro di taglia [6-8]. I costi livellati degli impianti IGCC-TG risultano dell’ordine di 60 - 62 €/ MWh, mentre quelli marginali sono di circa 110 - 135 €/MWh, ovvero più che doppi rispetto ai costi di produzione della sola energia di base. A titolo di confronto, è opportuno osservare che nel 2011 il valore medio annuo del Prezzo Unico Nazionale (PUN) è risultato pari a circa 72,2 €/ MWh, con una tendenza al rialzo nel corso dell’anno (da circa 65 a oltre 80 €/MWh), mentre esso è risultato superiore a 90 €/MWh per circa 1.000 ore/anno e superiore a 100 €/MWh per oltre 400 ore/anno. Ovviamente, i costi di produzione dell’energia dipendono fortemente dalle Conclusioni I risultati dello studio dimostrano che gli impianti di gassificazione con accumulo di una frazione del syngas prodotto possono risultare un’interessante opzione nell’ambito degli impianti destinati a un servizio di carico intermedio e di punta. Con un’opportuna ripartizione del syngas fra l’impianto di base e la sezione di accumulo, gli impianti IGCC-TG studiati in questo lavoro possono far fronte a diagrammi di carico anche molto diversi fra loro. Nel campo dei diagrammi di carico caratterizzati da durate della produzione di punta di 3 - 6 ore/giorno e rapporti fra la potenza di punta e la potenza di base pari a circa 1,5 - 2,0 è necessario inviare a stoccaggio circa il 12 - 18% del syngas prodotto dalla sezione di gassificazione. A parità di capacità della sezione di gassificazione, gli impianti IGCC-TG necessitano di una maggiore potenza installata (pari alla potenza del ciclo combinato di base più quella della turbina a gas di punta) con un aumento dei costi iniziali e una diminuzione del fattore di utilizzazione U e del rendimento medio di conversione dell’energia. In corrispondenza di una frazione di syngas inviato alla sezione di accumulo del 10 - 20%, il rendimento medio annuo di conversione dell’energia diminuisce di circa 2 - 4 punti. I costi medi annui di produzione dell’energia di un impianto IGCC-TG sono superiori a quelli di un analogo impianto IGCC di pari capacità. Nel campo dei diagrammi di carico caratterizzati da durate della produzione di punta di 3 - 6 ore/giorno (τ pari a circa 0,125 - 0,25) e rapporti fra la potenza di punta e la potenza di base pari a circa 1,5 - 2,0 (π pari a circa 0,50 - 67) il costo medio annuo di produzione dell’energia aumenta del 10 - 20% rispetto a quello di un impianto IGCC operante esclusivamente a carico costante (che evidenzia un CoE di poco superiore a circa 55 €/MWh). Bibliografia 1. S. Jalal Kazempour, M. Parsa Moghaddam, M.R. Haghifam, G.R. Yousefi, Electric energy storage systems in a market-based economy: comparison of emerging and traditional technologies, Ren. Energy 34, 2630-39, 2009. 2. A. Newcomer, J. Apt, Storing Syngas Lowers the Carbon Price for Profitable Coal Gasification, Environmental Science and Technology 41, 7974-7979, 2007. 3. S.M. Douglas, L.M. Dunn, Improving the economic viability of IGCC power plants using syngas storage and fuel-switching, 28° USAEE/ IAEE North American Conference, New Orleans, 3-5 December 2008. 4. Aspen Technology Inc, AspenPlus.14.1, Cambridge, 2006. 5. General Electric, Gate Cycle Software, ver 5.70, 2010. 6. DOE, Clean Coal Technology, Tampa Electric Integrated Gasification Combined-Cycle Project, A DOE Assessment, DOE Report, http:// www.netl.doe.net, 2004. 7. Gas Turbine Handbook, Pequot Publishing, 2010. 8. W.A. Amos, Costs of storing and transporting hydrogen. National Renewable Energy Laboratory, NREL/TP-570-25106, 1998.