La svolta trainata dall`Industria 4.0

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La svolta trainata dall`Industria 4.0
DOSSIER SCUOLE. La nuova stagione all'insegna della gestione dei Big Data
La svolta trainata
dall'Industria 4.0
Le principali business school si concentrano su un'offerta di corsi e master
innovativi nella modalità e negli obiettivi: preparare nuovi profili professionali
richiesti dalle aziende, dai Big Data analyst ai data scientist
di Gaia Fiertler
ASFOR
A
utunno caldo su come leggere e usare i Big
Data in azienda. Le nuove tecnologie digitali impattano sui modelli di business e
sul management, imponendo nuove competenze e un nuovo modo di ragionare e
di prendere decisioni. Grazie o a causa della sempre
maggiore disponibilità di flussi informativi in grandi
quantità e da fonti diverse, strutturabili e analizzabili
in tempo reale (i cosiddetti Big Data), governarli correttamente in termini gestionali e analitici costituirà
sempre più un vantaggio competitivo per le imprese
che ne coglieranno l'opportunità, oltre che l'urgenza.
Le aziende più innovative, per esempio, lamentano
già la mancanza sul mercato di Data Sdentisi e Big
Data Analyst, le nuove figure emergenti in grado di
estrarre, incrociare e analizzare l'enorme mole di dati
disponibili in modo da fare previsioni in tempo reale
e programmazione su prodotti, produzione e mercati.
Le business school, votate al management, non possono non tenere conto delle nuove condizioni di connettività, velocità, varietà e quantità di informazioni a
disposizione delle aziende e, via via, stanno introducendo nella propria offerta formativa corsi e master
sui Big Data. Questi hanno un'architettura diversa
dai tradizionali dati processati dagli analisti aziendali:
provengono da fonti diverse, sono in grandi quantità
e spesso non sono strutturati, richiedendo capacità
di integrazione e analisi in tempo reale. Capire come
funzionano, le tecnologie sottostanti, gli strumenti
di analisi e di gestione disponibili e le diverse applicazioni al business e al management interessano
manager e direttori che devono prendere decisioni
sulla base dei trend e delle evidenze che emergono.
Gestione dei Big Data al centro
Così, a novembre, Luiss Business School lancia a
Roma la prima edizione di "Big Data Management
for Executive", corso modulare in formato weekend,
pensato per chi ha esperienza operativa di gestione di
processi di business da almeno due anni: responsabili
marketing, risorse umane, It, finance, project e program manager. L'obiettivo è quello di fornire i tool
necessari per sviluppare la capacità di interpretare,
sintetizzare, comunicare e rendere fruibili le informazioni ottenute dall'analisi dei dati, incrementando
l'efficienza aziendale e basando le scelte strategiche
su solide basi quantitative. Cinque i moduli previsti,
dalla tecnologia e metodologia dei Big Data all'impatto sul business.
Mentre ad aprile, sempre alla Luiss Business School,
parte il master in Big Data Management per giovani
laureti, con 6 mesi di aula e 6 mesi di field project
che, in inglese, fornisce le competenze di business
analytics e data scientist, in una combinazione di
tecnologie informatiche, matematiche, analitiche ma
ASFOR
anche competenze manageriali, con l'applicazione
pratica di strumenti e metodi per risolvere problemi
complessi. «L'economia 4.0 ci ha stimolato a ripensare non solo i contenuti dei progetti formativi, ma
anche e soprattutto il modello formativo sulla base
delle nuove esigenze del mondo del lavoro in cui ciò
che conta è il saper fare, la ca^^^^^^^^^^^
pacità di pensare rapidamente
e in maniera creativa, elaborare con efficacia le più efficienti
soluzioni, creando valore aggiunto per l'azienda», spiega
Paolo Boccardelli, direttore
di Luiss Business School.
E mentre sono aperte le iscriPaolo Boccardelli,
zioni per l'edizione 2017 del direttore Luiss
master annuale in Business Business School
Analytics and Big Data del
Mip Politecnico di Milano, la business school milanese propone per l'autunno corsi executive in digitai
innovation. Digitalizzazione dei processi di filiera:
l'Extended Enterprise (3-4 ottobre), Internet of
Things (18-19 ottobre), Mobile Enterprise: innovare
il business con le più avanzate soluzioni Mobile &
Wireless (8-9 novembre); Canali digitali e nuovi paradigmi di marketing (28-29 novembre).
Gli 11 master top al mondo
Italiani due tra i primi undici master al mondo in
management, nella classifica pubblicata a s e t t e m bre dal Financial Times ( h t t p : / / r a n k i n g s . f t . c o m / b u s i nessschoolrankings/masters-in-management-2016).
Il riferimento è a corsi di laurea biennale in inglese e
circa 250 punti separano il programma della svizzera
University of St. Gallen, al primo posto, dalla scuola
cinese classificatasi ultima in 90a posizione. La valutazione è basata su una serie di c r i t e r i , tra cui il
progresso dei laureati in t e r m i n i di salario e carriera
e l'esperienza internazionale. All'undicesimo posto si
piazza l'Università Bocconi con il suo Master in International Management, che si è distinta soprattutto per
la progressione di carriera dei laureati (5a al mondo)
e per la valutazione del servizio di placement da parte
degli alumni (6a al mondo). Al quarto posto spicca
invece Escp Europe, con il Master in Management Mim, che si svolge in cinque campus europei, tra cui
quello di Torino, unica sede italiana. Il Mim sale di tre
posizioni rispetto al 2015 e si distingue soprattutto per
l'esperienza formativa internazionale (9a al mondo),
per mobilità internazionale, per gli obiettivi raggiunti (89%) e per l'impiego a 3 mesi (96%). In seconda
posizione HEC Paris, in terza Essec Business School
sempre francese, al quinto posto Rotterdam School
of Management e al sesto la London Business School.
FORMAZIONE
L'impatto nel settore
assicurativo
L l l novembre a Milano, invece,
il M i b school of M a n a g e m e n t
di Trieste organizza una giornata aperta al pubblico e gratuita
sull'utilizzo dei Data Analytics
e Big D a t a in ambito assicurativo, in partnership con Price
W a t e r House Cooper, Allianz,
Ernst&Young e Generali. Nel
corso dell'incontro "Social &.
Next Generation D a t a Analytics:
come cambia la gestione del ciclo
di vita della polizza", si discuterà di come l'utilizzo dei data
analytics e Big D a t a rivoluzioni
il processo di assicurazione tradizionale, cambiando il rapporto
con il cliente, la valutazione del
rischio e il processo di gestione
dei sinistri. Le fonti di dati tradizionali non forniscono più agli
assicuratori tutte le informazioni
necessarie, in particolare per i
Millennials e gli individui che di
solito rientrano nella categoria
unscorable. La nuova generazione
di dati colma il gap informativo,
cambiando il modo in cui gli
assicuratori gestiscono il business
e ponendo una delle più grandi
sfide al settore.
Il management incontra
il data science
A gennaio, invece, parte la prima edizione del master in D a t a
Science for M a n a g e m e n t alla facoltà di Economia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
di Milano (iscrizioni entro fine
dicembre). In lingua inglese, il
master intende rispondere alla
crescente domanda di figure professionali che sappiano coniugare
competenze di management e di
data science e siano capaci di utilizzare in modo integrato grandi flussi informativi in un'ottica
di crescita aziendale. A maggio
sarà la volta (22-25), del corso
executive di Sda Bocconi BigData Analytics - Creare valore
integrando dati digitai e n o n - ,
Tutte le novità di Ifaf
novembre
delle merci e condizioni
ripartono
i
geopolitiche
e socio-eco/
percorsi di
nomiche dei vari paesi.
Ifaf, la scuola di
Sono previste anche leformazione specializzata
zioni sul vocabolario spein Finanza e A m m i n i cifico per il commercio
strazione e Controllo. D a
e il business in lingua
oltre 30 anni sul mercaDora Fontana,
inglese.
to, la Scuola offre master responsabile
specialistici e corsi nelle Formazione Ifaf
Parte a novembre, rivisisedi di Milano, Roma,
tato, anche il Master in
Padova, Bologna e, per la prima
Risk M a n a g e m e n t che, realizzavolta quest'anno, anche online
to in collaborazione con Anra,
con u n corso innovativo sul Fil'Associazione dei Risk Manager
nancial Modeling. Il corso insee responsabili delle assicurazioni
gna a costruire modelli finanziaaziendali, fornisce le tecniche n e ri avanzati, sfruttando appieno i
cessarie a prevenire, individuare,
principali strumenti di simulavalutare e gestire i rischi aziendali
zione offerti da Excel per l'inai professionisti delle assicurazioterpretazione delle performance
ni e delle imprese non bancarie.
aziendali storiche e prospettiche
I n particolare, nella nuova edizioed è il primo passo di Ifaf verso
n e si dedicherà più spazio ai rischi
strumenti e metodologie didattidi non conformità, all'Enterprise
che digitali.
Risk M a n a g e m e n t (modello di
analisi dei rischi trasversale) e alle
L'altra grande novità dell'autunno
coperture assicurative. Riprendoè la partnership appena siglano
in autunno anche il Master in
ta con il network di consulenza
Finanza
Aziendale e Controllo di
KWForester che, con sede nel
gestione
(in collaborazione con
N e w Jersey e presente in 12 paesi,
Assocontroller)
e il Master in
affianca aziende ed enti pubblici
Contabilità e Fiscalità d'Impresa.
e privati nei loro processi di inEntrambi sono costituiti da due
ternazionalizzazione. D a questa
moduli, uno in partenza a novemcollaborazione nasce l'edizione di
bre e l'altro a marzo, frequentabili
novembre del Master in Internaanche singolarmente come m a tional Business Management, che
ster specialistici di dieci giornate
sposta il focus dalla delocalizl'uno. In particolare, la partecizazione produttiva allo sviluppo
pazione ai Master in Contabilità
commerciale in nuovi mercati. Il
e Fiscalità d'Impresa permette
master si rivolge principalmente a
di
acquisire 80 crediti formativi
export manager, country manager
per
la formazione obbligatoria e
e imprenditori, con 10 giornate
continua
dei dottori Commerciad'aula il sabato a Milano, R o listi
e
degli
esperti contabili. Cfo,
ma, Padova e Bologna. «Il nostro
controller,
responsabili
amminiobiettivo è fornire strumenti strastrativi,
commercialisti,
imprentegici per decidere con cognizione
ditori
e
tutti
coloro
che
lavorano
di causa quando, dove e pernell'area Finance della piccola e
ché allargare il proprio business
media impresa sono il target di
all'estero», spiega Dora Fontana,
questi percorsi. «Forniamo struresponsabile Formazione Ifaf. Il
menti operativi, sempre aggiormaster fornisce approfondimenti
nati e spendibili immediatamente
sulla contrattualistica internazionell'attività di tutti i giorni, così
nale, dogane, movimentazione
ASFOR
da completare e arricchire la professionalità di coloro che operano nell'area
Finance. Il taglio pratico degli interventi
formativi è la prima richiesta delle aziende e noi cerchiamo di soddisfarla con
programmi didattici coerenti con le problematiche e le sfide aziendali», conclude
Dora Fontana. Ifaf punta molto anche
sulla C o m m u n i t y dei propri Alumni, che
mantiene viva con un calendario di workshop ed eventi di approfondimento gratuiti, dando continuità all'acquisizione di
tecniche e strumenti di lavoro e fornendo,
al contempo, una preziosa occasione di
confronto e networking. Tra le novità
dell'autunno è prevista anche una giornata di formazione sulle potenzialità di
L i n k e d l n per il social selling, per accrescere il brand delle imprese e svilupparne
l'influenza commerciale, prima scuola di
Finanza a occuparsi di questo tema.
che si rivolge ai manager che si trovano a
dover gestire e analizzare in tempo reale
e valorizzare al meglio grandi volumi di
dati anche non strutturati, che arrivano
da diversi canali (sensori, digitai touch
point, flussi logistici). Il corso serve anche a completare la figura professionale
del data scientist, in modo da unire a
competenze tecniche informatiche e statistiche quella di visualizzare e presentare
dati e analisi, comunicando i risultati in
m o d o efficace per supportare il processo
decisionale. Il corso si inserisce nel più
ampio percorso di Business data analyst
che comprende quattro moduli sui m e todi quantitativi, modelli e statistiche
applicati ai dati aziendali, frequentabili
separatamente e spalmabili in 36 mesi.
derivanti dal digitai e social marketing
e le applicazioni multimediali, aiutare
le imprese a prendere decisioni migliori
di marketing, migliorare la governance
aziendale e aumentare il valore per gli
azionisti. Quindi come possano aiutare
le società a diventare più socialmente
responsabili, sostenibili e sicure e le sfide
etiche specifiche associate alla raccolta e
all'analisi dei Big Data, al di là di eventuali obblighi di legge che le imprese
potrebbero affrontare. Il lavoro di ricerca
sfocerà in corsi e formazione e, a tendere,
sarà costruito un programma apposito.
Sviluppare una conoscenza
integrata
Le business school affrontano dunque
temi di grande attualità e rilevanza per
le imprese, con il rigore della ricerca m a
anche la spendibilità pratica e la costante
attenzione a sviluppare la capacità di
affrontare i cambi di paradigma imposti
da innovazione e digitalizzazione, complessità e volatilità, le cosiddette "soft
skill". «La conoscenza oggi è sempre più
integrata e collaborativa: si apprende nei
contesti, nelle relazioni, nella gestione
dei problemi. E dunque necessario che la
formazione assecondi queste dinamiche,
L'impatto sulle aziende e sulla
società
Infine, Escp Europe ha appena inaugurato u n Big D a t a Research Center, con
sede a Parigi, che prevede il contributo
dei 6 campus europei, compreso quello
di Torino. Tratterà i Big D a t a in modo
interdisciplinare, dal branding, al cross
cultural management, ai social media. Lo
scopo è di far luce sulle sfide che portano
alle aziende, ai clienti, ai governi e alla società in generale. Si cercherà di comprendere come possano, in particolare quelli
Roberto B r a m b i l l a , direttore
laurea e research partnership
Cattolica
ASFOR
formazione post
dell'Università
Come allenare il pensiero laterale
Apprendere per analogie, o anche pervia espenenzialeanalogica. In entrambi casi si cercano connessioni e somiglianze tra ambiti diversi in modo da traslare metodi
e significati nel proprio campo. Istud Business school
ha raccolto in un libro la sua esperienza ventennale di
didattica con i manager aziendali utilizzando le analogie, nell'ambito delle "Humanities for management"
(Istud, Analogie, lezioni per manager, a cura di Tommaso
Limonta, Lupetti 2016). Allenarsi ad attivare ragionamenti inusuali e non
ripetitivi, attraverso spunti "laterali", esterni al diretto campo d'azione, può
essere infatti un modo efficace per trovare soluzioni creative a problemi
nuovi e improvvisi, frutto della perdita dei paradigmi classici e del cambiamento continuo. Il Libro è ricco di stimoli e narrazioni da cui trarre spunti
analogici, che sono il focus conclusivo di ogni capitolo. Dal parallelo dei
nostri giorni con "analoghi" periodi storici, alle affinità che la leadership
che serve oggi scopre di avere con l'improvvisazione jazz, fatta di dialogo
e negoziazione durante l'esecuzione, di assunzione di
rischi e di cambi in corsa in base alla direzione improvvisa presa dai solisti e da qualche errore, vissuto
come apertura a nuove possibilità, «...la convivenza
con la "crisi" è strutturale nel jazz. Pertanto, sebbene
l'elemento fondante sia l'improvvisazione, il contesto
organizzativo jazzistico si caratterizza per il cornmitment, il rigore, la conoscenza, la preparazione, la
Marco Mariani,
flessibilità e il controllo dei singoli individui...», spiega
professore di
nel testo Marco Mariani, professore di Litigation e
Litigation e
Negotiation alla
Negotiation alla Bocconi e docente in Istud, nonché
Bocconi e docente trombettista e cofondatore della jazz band Bocconi
in Istud
Jazz Business Unit.
trasmettendo competenze tecniche, ma
anche sviluppando capacità e abilità personali. Spirito critico, problem solving,
propensione comunicativa, creatività e
imprenditorialità. La trasformazione del
lavoro implica nuove competenze e nuovi
approcci. Il nostro obiettivo primario non
è insegnare l'applicazione di tecniche,
quanto rafforzare la persona, chiamata
con la propria responsabilità a risolvere i
problemi e a guidare le organizzazioni»,
commenta Roberto Brambilla, direttore
formazione post laurea e research partnership dell'Università Cattolica.
Dedicata proprio alle soft skill, la sesta
edizione del Learning Lab Asfor (Associazione per la Formazione Manageriale)
si tiene il 13-14 ottobre al Mib di Trieste e verterà su sostenibilità e cambiamento. «I fabbisogni formativi aziendali
maggiormente rilevati negli ultimi mesi
confermano un trend che punta sulle soft
skill: rendere le risorse dinamiche e reattive di fronte alla complessità del cani92
LIMPRESAN°10/20U
ASFOR
biamento, per essere in grado di creare
valore che sia percepito e sia declinabile
in diverse realtà, paesi e contesti di business. Capacità che massimizzino dunque
leadership e pro-attività delle persone,
sia da un punto di vista individuale che
di team», conferma Vladimir Nanut,
direttore scientifico del Mib School of
Management e presidente Asfor. Saranno a contatto con i modelli più avanzati
di management e di leadership, anche
attraverso workshop e incontri con "guru" internazionali, opinion leader e capi
azienda, i giovani che inizieranno a novembre il nuovo master di secondo livello
in Direzione e Gestione d'Impresa della
Line (iscrizioni entro fine ottobre), in
partnership con Angelini, Bosch, Epson,
Everis, Festo, FieraMilano, Italmark,
Kone, Loccioni, Tenaris.
Perché imparare la tecnica di
autodifesa israeliana
Mentre a dicembre, per due giorni (1516) presso la Fondazione Istud ci si potrà
sfidare sulle proprie capacità di resistere
allo stress e di rispondere velocemente a
situazioni complesse, mettendo in pratica
le regole base del Krav Maga, la tecnica
di autodifesa israeliana, che sarà "applicata" ai comportamenti individuali e, per
estensione, al comportamento in azienda.
Si tratta di un sistema di regole snello e
improntato alla massima efficacia, dove
non vi è nulla di coreografico o estetico,
ma solo reattività e velocità di esecuzione
delle combinazioni. Tutto è basato sull'analisi del pericolo, la misura degli spazi, la
scelta dei punti di impatto, la rapidità di
movimenti. L'allenamento in aula è volto
alla lucidità, alla precisione e all'intenzionalità: si misura la propria abilità nel
mantenere il sangue freddo in situazioni
complesse; si prende consapevolezza delle
proprie risorse cognitive al servizio della
gestione dell'incertezza; si acquisiscono le
tecniche fisiche e mentali per ditendersi e
agire sotto stress; si prende consapevolezza delle leve personali (fisiche e mentali),
si affrontano decisioni coraggiose e si
proietta nel quotidiano l'esperienza del
qui e ora. La Fondazione Istud è nota per
lavorare sulle analogie dei diversi campi
con il business (v. box), ma questa volta le
mette in azione.