percorsidistoria
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106 P E R C O R S I D I ST O R I A mente vista la grande quantità di materiale da sgomberare e la natura del terreno. La zona di esplosione era larga 20 metri; la configurazione della Forcella, dopo l’esplosione, aveva una larghezza di 15 metri sul punto più stretto, cioè all’altezza della grotta est. Della grotta ovest non vi era più traccia e il centro di esplosione si trovava sotto il centro di questa, di modo che la Forcella veniva ad avere, come parete laterale, lo sperone che scendeva KXi^XZfdd\dfiXk`mX[\ccX^l\iiX(0(,$(0(/# dall’Ago all’imboccatura \jgfjkXXcc\ekiXkX[\ccX>Xcc\i`X[\c:Xjk\cc\kkfKf]Xe\$;fcfd`k` della grotta est, leggermente intaccata dall’esplosione con alcune scre- aderiva alla parete di fondo di legno e il loro lato polature interne”. opposto creava, con la parete rocciosa della grotIl Maggiore Menotti Garibaldi, nel suo datti- ta, un corridoio di transito per la rapida uscita dal loscritto, cita il nome dei Caduti: Tenente Flavio rifugio. Rosso, tredici uomini di truppa (Delletto Antonio, La sistemazione dei nostri sulla Forcella a V era Donati Giacomo, Pecchia Salvatore, Trigiani in precarie condizioni di difendibilità poiché la Generoso, Artese Virgilio, Giorgioni Giuseppe, quota 3125 sulla spalla ovest della Forcella era Verecchia Silvestro, Magone Francesco, Graziano ancora in mano agli austriaci. Ferdinando, Sibilla Francesco, Elia Pietro, Merlini Il 24 ottobre avvenne lo sfondamento delle noAndrea, Negri Evaristo), due feriti (Caporale stre linee a Caporetto e gli austriaci che occupavaGarzone Giuseppe, Sergente Morello Domenico). no il ghiacciaio vi issarono grandi cartelli a vanto Per creare maggiori possibilità di difesa e per della loro vittoria. Questi cartelloni, abbattuti dai una più facile comunicazione con quota 3065, fu nostri, ebbero l’effetto di accelerare i preparativi subito completato lo scavo interrotto del tratto A per una progettata azione contro la quota 3125 e della galleria di attacco, fin sulla grotta inferiore. di sollecitare negli Alpini la volontà di compiere Vicino al pianerottolo dal quale fu iniziato lo un’azione nella Marmolada per confermare la loro scavo del tratto B, c’è tutt’oggi una grande grotta superiorità militare. dove ci sono due grossi travi di legno ben squaIl 28 ottobre un nucleo di otto coraggiosi Alpini drati che hanno ancora infissi due grossi bullo- di Agordo, comandati dal sergente Giacomo ni che bloccavano un grande compressore che Dall’Osbel e dal Caporalmaggiore Pietro permise di completare lo scavo del tratto A della Dall’Osbel, iniziò la scalata della quota 3125 che galleria. fu completata senza incidenti e, dopo una breve Durante i lavori di riabilitazione turistica della lotta, fu catturato il piccolo presidio nemico. vecchia galleria di attacco alla Forcella a V, poi Dopo questa coraggiosa e spettacolare azione denominata Galleria Rosso, ci accorgemmo che dei nostri Alpini, sulla Marmolada torna il silendietro usciva del ghiaccio e scoprimmo una gran- zio. de grotta piena di ghiaccio. Sul fronte dell’Isonzo gli ultimi avvenimenti di Un Alpino addetto ai lavori, riuscito a penetrare ottobre indussero il nostro schieramento a portartra i due tavolati, trovò una bomba a mano Sipe ap- si sul Piave, determinando per ragioni strategiche pesa con un filo di ferro a un montante in legno tra l’arretramento della IV Armata dalle linee fino ad i due tavolati. Evidentemente questa bomba veni- allora occupate sulle alte vette dolomitiche. va utilizzata per illuminare il rifugio, infatti vi era In questo grave e triste frangente, i soldati sepanche uno stoppino ancora odorante di petrolio. pero dimostrare al Paese e ai politici di allora Eliminato il ghiaccio trovammo due grandi ta- quale etica e comprensione sostenessero la loro volati di legno sovrapposti. Il loro lato maggiore fede nei destini della Patria. n. 126 marzo/aprile 2009