Rocce Rosse Blues Winter edition 2013

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Rocce Rosse Blues Winter edition 2013
LIVE MUSIC
IN SARDINIA
SINCE 1991
Rocce Rosse Blues Winter edition 2013
Padiglione D, Fiera di Cagliari, 20 - 23 dicembre
LIVE MUSIC
IN SARDINIA
SINCE 1991
Rocce Rosse Blues Winter edition 2013
Padiglione D, Fiera di Cagliari, 20 - 23 dicembre
Comunicato stampa
Quattro prime nazionali, sei concerti di alto livello e una parentesi dedicata al gospel con gli Happy Day Gospel
Singer, fino al grande veglione di fine anno con nomi di primo piano della musica elettronica internazionale tra
cui DaddyG dei Massive Attack. Rocce Rosse Blues festeggia così le 22 candeline con un cartellone di tutto
rispetto che andrà in scena dal 20 al 23 dicembre al Padiglione D (Sala Blu) della Fiera Cagliari grazie alla
nuova collaborazione tra RRB e l'Ente Fiera. I prezzi saranno decisamente popolari: 10 euro il costo del biglietto per ogni sera, 20 invece il prezzo del carnet per la tre giorni completa.
Imperdibili le star internazionali che approderanno in città: dal vincitore dei Blues Awards Uk 2013 Ian Siegal
fino al mito dei Dr Feelgood, la band simbolo del blues intriso di rock nato all'ombra dell'Union Jack, senza dimenticare il genio e l'eclettismo dell'americano Raul Midòn, adorato dai critici e considerato l'erede del grande
Stevie Wonder, passando per i virtuosismi del giovane Danny Bryant, ribattezzato dai media britannici come “il
tesoro nazionale del Blues”.
Ma Rocce Rosse Blues non dimentica i talenti “made in Italy”, puntando su artisti del calibro del trombettista jazz
Flavio Boltro, (a Cagliari con la sua ultima fatica: “The joyful”, viaggio insolito tra ritmi hard bop, beat improvvisato fino alle radici del Rithm and Blues) ed Edoardo Bennato. Sarà lui ad aprire venerdì 20 l'edizione 2013 di
Rocce Rosse Blues. Il “ragazzo terribile” del blues tricolore, arriverà direttamente da Bagnoli dove ha suonato il
1 dicembre, nel quartiere simbolo della rinascita delle zone industriali abbandonate e al centro di progetti di riqualificazione dopo la dismissione nel 2012 della più grande base Nato d'Italia. Sempre venerdì 20 Rocce Rosse
Blues ospiterà in prima nazionale Danny Bryant, giovane promessa del Blues britannico che ha già conquistato
i critici inglesi.
Sabato 21 invece sarà il turno di altri due “fuoriclasse” che nel 2013 approdano in Italia per la prima volta: l'inglese Ian Siegal, vincitore del “Blues Awards 2013” Uk e Raul Midòn, bluesman americano, cieco fin dalla prima
infanzia, acclamato dai critici come l'erede del mito di Stevie Wonder. E se Siegal guiderà il pubblico tra i ritmi
blues più autentici tipici del Delta del Mississipi, Midòn invece sorprenderà con il suo modo unico di suonare
caratteristico di “one man's band” di razza.
Domenica 22, invece, sul palco della Fiera arriveranno in prima nazionale i Dr Feelgood, band simbolo del blues
inglese. Sulla cresta dell'onda sin dagli anni '70, all'alba del “pub rock”, genere nato proprio nell'Essex, loro terra d'origine, sono gli autori di hits diventate storiche come Down at the Doctors, Roxette, She's a wind up, Back
in the night, Going back home, e See you later alligator. Dal 1999 possono contare sulla voce dell'ex Animals
Robert Kane. Prima ancora la scena sarà tutta per la tromba del grande Flavio Boltro e del suo quintetto che
schiera Rosario Giuliani al sassofono, Pietro Lussu al pianoforte, Vincenzo Florio al basso ed Marc Valeri
alla batteria.
Chiusura in grande stile dell'edizione 2013 di Rocce Rosse Blues: lunedì 23 sarà di scena il gospel di classe degli
Happy Day Gospel Singers.
L’ufficio stampa:
Francesca Ortalli 348.9039412
20 dicembre
ore 21.00
danny bryant
TREVOR BARR, batteria
ALEX HARRIS, basso
Danny Bryant, ad appena 32 anni, è considerato uno dei migliori talenti della Gran Bretagna. Virtuoso della
Fender, chitarra e voce sono ormai diventati inconfondibili al punto che i media specializzati inglesi l'hanno definito “Il tesoro nazionale del Blues”. Nonostante la giovane età ha all'attivo 7 album, il quarto “Days Like This”,
registrato insieme alla leggenda del blues americano, il chitarrista Walter Trout, ha vinto il premio come “CD
of the Year Award 2006” per la Radio Olandese Ridderkerk. La band di Bryant vede alla batteria Trevor Barr al
basso Alex Harris, per una sezione ritmica di tutto rispetto. La storia di Danny è particolare: inizia a suonare la
chitarra a 15 anni e sin dall'inizio viene definito come un giovane prodigio. Tre anni più tardi sceglie di dedicarsi
alla musica da professionista, scelta azzeccata visto che negli ultimi 15 anni ha tenuto circa 2500 concerti in
giro per il mondo. Nel corso della sua carriera ha suonato con Joe Cocker, Carlos Santana, Greg Allman, Walter
Trout, Buddy Guy, Peter Green (per citarne solo alcuni). Nel 2007 firma per la Rounder Records, l'etichetta dei
più grandi bluesman. Il primo album Live, arriva in cima alle classifiche europee, in Italia è l'album più venduto
della Rounder Records. Nel marzo 2008 esce "Black and White", un trionfo di pubblico e critica, con recensioni
sulle maggiori riviste specializzate (da The Independent, a Classic Rock e ancora Magazine e Mojo), oltre ad un
tour con oltre 100 date spalmate in 12 paesi diversi. Nel gennaio del 2012 Bryant passa alla Jazzhaus Record. Il
sodalizio viene battezzato con l'uscita nel maggio del 2013 di "Hurricane”, settima fatica di Danny, apprezzato
dal pubblico e dalla critica. Nell'estate del 2013, arriva anche la prima chitarra firmata da Danny: la Fret-King
Corona Dbr, realizzata da una delle industrie leader del settore con il designer di Trev Wilkinson.
20 dicembre
ore 22,45
edoardo bennato
Edoardo Bennato. Chitarrista, armonicista e cantante, comincia sin dagli esordi a proporsi come uomo orchestra, suonando contemporaneamente, oltre alla chitarra e all'armonica anche tamburelli, il kazoo ed altre
percussioni. Nella sua musica, insieme all'influenza dei grandi del rock, primo fra tutti Bob Dylan, convivono
le sonorità mediterranee e quelle partenopee. Gli esordi sono datati nel lontano 1958 quando Edoardo insieme
ai fratelli Eugenio e Giorgio fonda il Trio Bennato. Il primo disco Non farti cadere le braccia che contiene brani
come Campi Flegrei, non riscuote un grande successo che arriva invece l'anno dopo con I Buoni e I cattivi. Ma è
nel 1980 con Sono solo canzonette, legato alla favola di Peter Pan, che Edoardo Bennato trasforma si trasforma
in uno dei cantautori più amati.
La storia recente racconta di una carriera costellata di grandi successi. Nel 2010, a sette anni di distanza dall'ultimo album, esce Le vie del rock sono infinite ed il singolo È lei conquista il Premio Mogol. Nel 2011 per celebrare
il 150° dell'Unità d'Italia, pubblica il singolo Italiani. Il 6 ottobre 2012 ritorna a esibirsi nel suo quartiere natale,
all'arenile reload, con il concerto "Bagnoli la svendiamo al miglior offerente... o ce la teniamo per noi?".Nel 2013
per l'allestimento del nuovo musical "Pinocchio il paese dei balocchi" Bennato pubblica il singolo Al diavolo il
grillo parlante, che suscita polemiche nel web e nei social network per l'esplicito riferimento a Beppe Grillo,
leader dei 5 Stelle. L'ironia di Bennato, da sempre controcorrente, si scaglia verso il comico-politico personaggio
del momento, un grillo parlante a cui Pinocchio, come sempre, non vuole dare retta. Edoardo inoltre sta lavorando alla preparazione di un nuovo disco di cui, per ora, non si conoscono dettagli.
21 dicembre
ore 21.00
ian siegal
Dirk Ciggaar, guitar
Daniel van't Hoff, bass
Raphael Schwiddessen, drums
Ian Siegal è un un cantante e chitarrista britannico. Il suo blues è intriso di soft rock, con un sound che ricorda da
vicino artisti del calibro dei Fleetwood Mac o di Chris Rea. Non a caso l'ultimo Cd, Candy Store Kid ha vinto il Blues
Awards britannico del 2013, il singolo I'm the train è la canzone dell'anno. Ian è conosciuto pù che altro come blues
man, ma è solo una sfumatura di un'artista dalle mille anime che attraversa epoche e continenti. Gli ultimi anni Siegal li ha trascorsi sulla cresta dell'onda: il Blues Music Awards 2013 arriva dopo le due nomination consecutive al
“Contemporaney Album of the Year”, in pratica il Grammy del Blues. Siegal, classe 1971, abbandona la scuola d'arte
per andare a suonare in Germania. Dalle strade di Berlino arriva fino ai club di Nottingham e poi a quelli di tutta Europa. La sua carriera decolla intorno al 2003-2004 con due tour europei consecutivi, tra cui quello con i Rhythm Kings
dell'ex Rolling Stones Bill Wyman. Nel 2005 con l'album Meat &Potatoes conquista le classifiche europee guadagnandosi anche le quattro stelle del Penguin Book of Blues Recordings. Nel 2007 esce Swagger, nel 2008 arriva The
Dust, interamente acustico, al quale collabora il chitarrista Bj Cole. L'anno dopo esce Broadside, eletto miglior album
blues dell'anno. Nel 2011 il cd The Skinny, viene registrato nel nord del Mississipi con la collaborazione della band dei
fratelli Dickinson, Luther e Coddy, gli North Mississipi Allstars. Il sodalizio dà i suoi frutti e l'anno dopo Siegal torna al
Zebra Ranch Studio per collaborare con un team di tutto rispetto, ribatezzato The Mississippi Mudbloods, che schiera
oltre a Ian, Luther Dickinson e Alvin Youngblood Hart. Il risultato è Candy Store Kid, uscito nell'ottobre del 2012 che
diventa rapidamente l'album più scaricato su ITunes Uk fino a vincere il Blues Awards Uk.
21 dicembre
ore 22,45
raul midòn
Raul Midón è cantautore e chitarrista, musicista unico nel suo genere: con la sola voce, strumming e chitarra, tromba
be-pop virtuale realizzata con le sue labbra, riesce a creare performance strabilianti mescolando Jazz, Blues, R&B e
folk. Così come l'arte anche la sua storia è singolare. Nasce nel 1966 prematuro in un ospedale di campagna a Embudo, nel New Messico. Raul ed il gemello Marco (oggi ingegnere della Nasa) diventano ciechi ancora piccolissimi.
E sin da subito la musica è parte integrante della sua vita: a 4 anni inizia a suonare la batteria, poi impara a suonare
la chitarra prima alla scuola per non vedenti e in seguito all'accademia di Santa Fe. Nel 1990 si laurea all'università
di Miami. La sua carriera nasce come corista di diversi artisti latini: Shakira, Alejandro Sanz, Julio Iglesias e José
Feliciano quelli più noti. Il primo successo arriva nel 2005 con Cerca De Mi, registrata con DJ Little Louie Vega ed il
suo team chiamato Elements of Life ma già nel 2004 collabora con il regista Spike Lee, realizzando il brano Adam'n'
Eve n' Eve. Sempre nel 2005 Midòn firma con il noto produttore Arif Mardin e pubblica l'album State of Mind, subito
acclamato dalla critica. Nel 2006 partecipa al celebre David Letterman Show, il video di quell'esibizione straordinaria
ancora spopola su You Tube. Nello stesso anno la sua versione di I Just Called to Say I Love You (hit di Stevie Wonder)
fa parte di Possibilities, disco di Herbie Hancock. Nel 2007 pubblica il secondo disco A World Within World, mentre
nel 2008 costruisce uno studio di registrazione domestico con un sistema creato ad hoc per i non vedenti. Nel 2009
cambia casa discografica e produttore: con Larry Klein dell'Universal Decca battezza Synthesis, cd che vanta collaborazioni con il top dell'industria musicale: Vinnie Colaiuta, Dean Parks, Jamie Muhoberac, Larry Goldings, e Paulinho
Da Costa, con Larry Klein al basso. Il disco diventa un successo strepitoso. L'ultima sua fatica, datata 2012, è il live da
New York Invisible Chains, completamente autoprodotto.
22 dicembre
ore 21.00
FLavio boltro
quintet
FLAVIO BOLTRO, tromba
ROSARIO GIULIANI, sax
PIETRO LUSSU, piano e fender
VINCENZO FLORIO, basso
MARC VALERI, batteria
Flavio Boltro è un trombettista dal notevole bagaglio tecnico che si inserisce al meglio nella filone jazzistico
contemporaneo. Musicista di indiscusso talento, è stato definito dal grande Wynton Marsalis come uno dei più
dotati trombettisti del panorama attuale. “The joyful” il nuovo album che porterà a Cagliari con il suo quintetto,
è saldamente ancorato ad una tecnica sopraffina e strizza l'occhio ad un pubblico più vasto rispetto a quello
jazzistico. Così la quaterna di tutto rispetto allestita da Flavio naviga tra ritmi hard bop, beat improvvisato fino
ad arrivare alle radici del Rithm and Blues. Gli elementi classici si confrontano con soul, r&b con incursioni nel
anche nel pop in un continuo dialogo che affascina anche i più restii al jazz.
Flavio, figlio di un trombettista, inizia a prendere confidenza con la tromba a soli 9 anni. Nel 1984, appena diciottenne, viene eletto dalla rivista Music Jazz come miglior talento dell'anno. Nel 1991 entra nei Lingomania
band stellare che vede Roberto Gatto alla batteria, Furio De Castri al contrabbasso, Maurizio Gianmarco al sax
e Umberto Fiorentino alla chitarra. Nello stesso periodo comincia la collaborazione con Steve Grossman ed il
suo quintetto composto da talenti del calibro di Cedar Walton, Billy Higgins e David Williams. Altra band determinante per la formazione del giovane Boltro sarà l'originale trio con Manu Roche alla batteria e Furio Di Castri
al contrabbasso, diventato poi un quartetto con l'arrivo di Joe Lovano. Nel 1994 Laurent Cugny lo chiama alla
Orchestre National de Jazz che lascerà per entrare a far parte del sestetto tirato su dal geniale Michel Petrucciani. Dal 1997 forma il quintetto con Stefano Di Battista, Eric Legnini al piano, Benjamin Henocq alla batteria e
Rosario Bonaccorso al basso, ancora attivo.
22 dicembre
ore 22,45
dr feelgood
KEVIN MORRIN, batteria
STEVE WALWYN, chitarra
PHIL MITCHELL, basso
ROBERT KANE, voce (ex “The Animals”)
Dall'Essex, patria del pub rock, con la stessa grinta ed energia. Sono i Dr. Feelgood la popolare band inglese
che dagli anni '70 ha contagiato la scena mondiale del Rythm and Blues con il loro tipico stile crudo e senza
compromessi. All'attivo singoli di successo conosciuti in tutto il mondo: Milk & Alcohol, Down at the Doctors,
Roxette, She's a wind up, Back in the night, Going back home, e See you later alligator solo per citare le hits
più famose. E se il popolarissimo Stupidity è stato l'album della consacrazione, Down at the Doctors, registrato dal vivo nel 1994 nell'isola di Canvey, è il disco dell'addio a Lee Brillaux, il leader del gruppo che scompare
nell'aprile dello stesso anno divorato da un tumore. Ma i Dr Feelgood non si arrendono e vanno avanti, anche
per rispettare la volontà di Brillaux. E così nel '97, per celebrare i 25 anni trascorsi sui palchi di ogni angolo
del globo, vede la luce il doppio album 25 years of Dr Feelgood accompagnato dal libro di Tony Moon Down by
the Jetty che racconta la storia della band. L'anno dopo vengono ripubblicati Stupidity Live e Down by the Jetty
primo successo del gruppo datato 1975, insieme al cd live At the BBC 1974/1975 arricchito da alcuni inediti.
Dal 1999 i Dr FeelGood possono contare sulla voce dell'ex Animals Robert Kane. Nel 2000 arriva l'omaggio ai
fratelli Chess con Chess Masters, tributo alla casa discografica dei migliori bluesman planetari, mentre nel
2002 si riparte con un tour mondiale. Il resto è storia recente: Speeding Thru Europe, disco live dei concerti tra
il settembre 2002 e 2003, Wolfman Calling, omaggio a Lee Brillaux e Repeat Prescrition, raccolta dei brani più
noti. Nel 2010 il famoso regista Julian Temple racconta con il film Oil to Confidential l'esordio intenso nell'Essex di fine anni '70 dei Dr Feelgood. La pellicola proiettata a Londra nel 2009, ottiene un grande successo, più
recentemente è stata premiata anche nell'ultimo Torino Film Festival.
23 dicembre
ore 21.00
happy day
gospel singers
Gli Happy Day Gospel Singer sono considerati i fuoriclasse dei cori gospel, grazie anche alla loro poderosa
forza vocale. Il coro, infatti, formato da una selezione dei migliori organici religiosi di musica gospel provenienti
da ogni angolo del mondo è composto da otto eccezionali vocalisti, veri e propri talenti capaci di interpretazioni solistiche di alto livello. Il binomio Toll Ayros e Mike Moran, attuali produttori, è comunque una garanzia. Al
team si aggiunge la Lead Vocalist Ruth Stewart che completa un ensemble straordinario fondato sul no-profit ed
alimentato dalle radici afro-americane del genere musicale. Mike Moran ha la fama di essere uno dei musicisti
più importanti tuttora in circolazione: ha prodotto, arrangiato o diretto stars del livello di Sir Paul McCartney,
Freddie Mercury, Stevie Wonder, Paul Simon, George Harrison, George Michael, Robert Plant, Placido Domingo,
Jose Carreras, Rod Stewart, Dionne Warwick, Sir Ringo Starr. Il duo Ayros e Moran, nei primi dieci anni di attività
degli Happy Day Gospel Singer, ha scelto di rinunciare alla pubblicità. La loro fama è così nata dal tam-tam dei
loro fans, testimoni diretti delle performance notevoli del coro. Tra le innumerevoli partecipazioni a concerti ed
eventi si ricorda quello in diretta mondiale TV del 31 Dicembre 2005, il concerto per la Croce Rossa Internazionale (New York 2004), il McDonald International Charity (New York2004) e il Gospel Pride World Award (Chicago
2003). Adorati dalla critica, gli Happy Day Gospel Singers interpretano il Gospel di Harlem nella maniera più
pura, regalando una nuova vita al genere musicale della preghiera cantata.