legainf-37-2016

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legainf-37-2016
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Anno II - n. 37 del 14 ottobre 2016
Primo piano
Biennale, la cooperazione torna al centro
Voci dalla tre giorni bolognese, “un grande successo e una grande soddisfazione” per il presidente Lusetti
a pagina 2-5
Legacoop
Coopfond
Con il fondo
Occupazione, nella
cooperazionepiù1,3% 4 nuove sedi
annuodurantelacrisi per Gnosis
La cooperazione, una roccaforte per il lavoro. “In questi
anni di crisi nelle nostre imprese l’occupazione è cresciuta in media dell’1,3%
all’anno”. Lo ha raccontato
il copresidente dell’Alleanza
delle Cooperative Italiane
Mauro Lusetti intervenendo
al convegno “Il futuro del lavoro. Il contributo dell’Italia
alla riflessione dell’Organizzazione Internazionale del
Lavoro” organizzato dal Ministero del Lavoro e delle
Politiche sociali...
Nota della redazione
Questo numero è stato chiuso
il 613 ottobre 2016 alle ore 14.30
Territori
Foggia
Nasce il progetto
cooperativo
“Mediterre.bio”
È nata nel 2008 ed è specializzata in opere di recupero, restauro...
Si chiama “Mediterre.bio” il
giovane progetto cooperativo nato in collaborazione
con Alce Nero e costituito da
singoli e associati di Puglia,
Basilicata, Calabria ed Emilia. Sono ben 54.110 ettari
totali,che producono per la
Ancpl
maggior parte grano duro e
Successodelsemina- tenero, e di olio extravergine
di oliva, tutti biologici.
rio OICE/Ancpl sulle
Sono i dati di Mediterre.Bio,
linee guida 1/2016
progetto dal respiro extraregionale
presentato, il 10 otSi è svolto il 6 ottobre, a
tobre,
alla
Masseria Antonia
Roma, alla presenza di nuDe
Vargas
di Foggia...
merosi partecipanti...
Settori
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
Tel. 06-844.39.372
Fax 06-844.39.402
Organo ufficiale
della Lega Nazionale
delle Cooperative e Mutue
Imprese
Sondaggio
Come ogni anno l’Area Ricerca di AICCON ha condotto un’indagine volta a
rilevare le principali tendenze di pensiero rispetto ai
temi dell’imminente edizione delle Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile
(14-15 ottobre) e in particolare la Legge delega di riforma del Terzo settore,
dell’impresa sociale e per la
disciplina del servizio civile
universale (l. n. 106/2016).
L’indagine ha confermato un
sentiment ...
L’Italia vuole ripartire. La
società attuale è ritenuta
bloccata, appesantita dall’incedere di corporazioni e
lobby tutte intente a tutelare
i propri interessi e profitti.
Per la maggioranza relativa
dell’opinione
pubblica
(40%), l’economia del futuro dovrebbe essere comunitaria, cooperativa,
collaborativa. Al centro di
questo nuovo paradigma
non ci sono solo sharing e
green economy: c’è, soprattutto, il bisogno...
AICCON
Gli esiti
dell’indagine
conoscitiva
Settimanale di notizie a cura
dell’Ufficio Stampa di Legacoop
Direttore Responsabile:
Dora Iacobelli
leggi
Osservatorio SWG
Crescono fiducia
eattesenelleimprese
cooperative
Registrazione del Tribunale di Roma
n. 109 del 22 giugno 2015
Primo piano
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Biennale, la cooperazione torna al centro
Voci dalla tre giorni bolognese,
“un grande successo e una grande soddisfazione” per il presidente Lusetti
“Un grande successo e una grande soddisfazione”, con queste parole il presidente
nazionale di Legacoop, Mauro Lusetti,
ha chiuso la prima Biennale dell’Economia Cooperativa, che ha festeggiato a
Bologna i suoi 130 anni di storia.
La cooperazione è una struttura necessaria per gestire i problemi che la modernizzazione ci presenterà” e questo è “un
ulteriore motivo per procedere nel percorso di costituzione dell’Alleanza
delle Cooperative Italiane”. Non ha
dubbi Lusetti, che nella mattinata di domenica 9 ottobre si era confrontato sul futuro
dell’Alleanza con il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini, quest’ultimo
deciso a sua volta a promuovere “un forte
rilancio” verso l’unificazione.
Se 130 anni esisteva un’organizzazione
unica (e per la sua longevità verrà premiata
nel prossimo summit internazionale delle
cooperative in Canada), ora è il momento di
tornare uniti, perché “i bisogni e i principi
non sono diversi”. Se il passaggio di con-
segne fra generazioni può essere un problema, “noi siamo nati per durare” è certo
Lusetti, mentre Gardini parlando dei casi di
malaffare, si è detto convinto: “la cooperazione ha gli anticorpi ma dobbiamo restare
vigili”.
Sicurezza intesa come bene comune al
centro del dibattito con il viceministro
delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, in cui si è toccato il tema
della rigenerazione degli edifici e delle
nuove ipotesi abitative, inscindibili da una
pianificazione logistica. Parlando di integrazione, invece, il viceministro agli Affari
Esteri, Mario Giro, si è detto convinto che
muri e chiusure siano “battaglie di retroguardia destinate a essere fallimentari” perché “l’integrazione è una necessità”.
Proprio per favorire integrazione e dialogo
si sono confrontati sul palco anche-
L’APERTURA
La Biennale parte con Papa Francesco e Napolitano
Grande affluenza di pubblico per la giornata
di apertura della prima Biennale dell’Economia Cooperativa, venerdì 7 ottobre. Pubblico
delle grandi occasioni e sala gremita a Palazzo Re Enzo fin dalle prime ore del pomeriggio quando all’inaugurazione, alla
presenza delle autorità locali, è stato letto
anche un messaggio di auguri inviato da
Papa Francesco. Il Pontefice ha auspicato
che “l’economia del cooperare concorra alla
promozione di società inclusive creative e rispettose della dignità di tutti”.
L’ospite d’onore, il Presidente Emerito della
Primo piano
ACI
Repubblica, Giorgio Napolitano, ha sottolineato l’importanza della “trasparenza e moralità dei comportamenti”, ha evidenziato il
contributo del mondo cooperativo al superamento della crisi economica e ha auspicato
“un movimento cooperativo unito” augurandosi “un impulso forte e determinante al consolidamento dell’alleanza delle cooperative
italiane”.
Qualità ed eccellenza della produzione
agroalimentare italiana al centro del dibattito
pomeridiano, che ha visto il Ministro delle
Politiche Agricole, Maurizio Martina, con-
Legacoop
Settori
frontarsi con diversi esponenti della cooperazione. L’incontro dal titolo “Cooperare per
promuovere la qualità del nostro paese” è
stato invece l’occasione per presentare la
“Settimana della Cucina Italiana nel Mondo”
(22-27 novembre) alla presenza di Vincenzo De Luca, Direttore Generale per la
Promozione del Sistema Paese della Farnesina. La serata si è chiusa con il suggestivo
spettacolo “Molecole di cooperazione” in
piazza Maggiore, con le proiezioni di Apparati Effimeri e le acrobazie e danze di Molecole Show.
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Mons. Franco Perazzolo, l’imam della
Comunità religiosa Islamica italiana,
Yahya Pallavicini, con Sira Fatucci
della Comunità Ebraica Italiana e con il
pastore valdese Michel Charbonnier,
membro del Comitato Centrale del Consiglio Mondiale delle Chiese.
I due dibattiti pomeridiani dedicati alla cultura (Quale comunicazione efficace per invitare alla lettura? – si sono interrogati gli
ospiti) e alla conciliazione (“la cooperazione
è un ottima pratica per fare impresa senza
discriminazioni” ha riconosciuto la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli)
hanno traghettato la Biennale verso i saluti
finali e il passaggio di testimone alle città
che celebreranno nei prossimi mesi i 130
anni di Legacoop. Un passaggio avvenuto
non a caso di fronte alla mostra “Misure del
Cooperare”, che proprio da Bologna partirà
ora verso le prossime tape di “Intineraria,
viaggio nell’Italia cooperativa”.
Un percorso irreversibile. Una svolta necessaria per dare risposta alla sfida che la modernità ci consegna: essere lo strumento per
superare i guasti della disuguaglianza e della
frammentazione nata da un eccesso di competizione. È l’Alleanza delle Cooperative Italiane, così come l’hanno delineata nella
mattina di domenica i presidenti di Legacoop
Mauro Lusetti e di Confcooperative Maurizio Gardini, entrambi co-presidenti dell’Alleanza, intervenendo alla Biennale di Bologna.
“Il dibattito di questi giorni – ha spiegato Lusetti – ci ha consegnato una consapevolezza
forte: la cooperazione può e deve farsi carico
di una parte dei problemi che potremo avere
con lo sviluppo futuro e le tendenze dei mercati”. “Mentre aumenta la distanza tra chi sta
bene e chi sta male – ha aggiunto Gardini –
e avanza un’economia della disuguaglianza,
spetta a noi tenere aperta la porta di un’alternativa credibile”. Una strada lungo la quale
la costituzione dell’Alleanza costituisce un
passaggio fondamentale.
“Rivendico con orgoglio – ha detto Gardini –
il percorso realizzato negli ultimi anni, il nostro essere stati capaci di presentarci alle istituzioni insieme, portando a casa risultati che
da soli non avremmo raggiunto. Nei prossimi
mesi avremo bisogno di un grande rilancio:
abbiamo davanti un percorso di innovazione
legislativa cooperativa e la traduzione dell’articolo 45 della costituzione da portare a
casa”.
“Centotrenta anni fa – ha ripreso Lusetti – il
perimetro della cooperazione era unico. Noi
stiamo lavorando su un progetto che vuole ricomporre quel perimetro. I nostri mondi
hanno consolidato modalità organizzative diverse, ma gli interessi che rappresentiamo
sono identici e così i valori e i riferimenti costituzionali. Ora dobbiamo lavorare sugli
aspetti organizzativi per rendere concreta e
“Alleanza, una sfida storica, un percorso irreversibile”
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
stabile nel tempo questa convergenza.
Stiamo battendo una strada mai battuta da
nessuno, non abbiamo riferimenti se non
quello che siamo capaci noi di costruire”.
“Non è un ritardo di qualche mese – ha concluso Lusetti – che ci spaventa”. “Non esistono ripensamenti – ha proseguito Gardini
– è comune il pensiero che il percorso è irreversibile. Lungo questo percorso chiediamo
di avere tutti i cooperatori a fianco nel costruire qualcosa che non è finalizzato a noi
ma a milioni di cooperatori che ci sono stati e
ci saranno. Impiegare oggi qualche tempo in
più va bene se vuol dire evitare domani un
problema che ritarderebbe ben più gravemente il percorso”.
“Negli ultimi due anni e mezzo – ha continuato Gardini – sono nate 20mila: solo 5mila
hanno aderito alle centrali dell’Alleanza. Dobbiamo conquistare la fiducia di chi non ci ha
scelto ma soprattutto contrastare tutte quelle
che utilizzano in modo strumentale il nostro
modello giuridico per fare cose contrarie ai
nostri valori. Non è sufficiente aver raccolto
100mila firme, dobbiamo mantenere alta la
guardia e restare vigili”.
“Per il futuro – ha concluso Lusetti – vogliamo realizzare un forte lavoro sul modello
di governance, recuperando in pieno la democrazia partecipata che dentro alla cooperativa deve garantire il primo controllo.
Dobbiamo mettere il socio al centro e ricordare che non possiamo assumere comportamenti che violano i nostri valori: mettere a
rischio, ad esempio, l’intergenerazionalità non
viola le leggi, ma va contro uno dei nostri principi fondamentali”.
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Una giornata contro le disuguaglianze
Sono state le diseguaglianze ad essere al
centro del dibattito della seconda giornata
della Biennale dell’Economia Cooperativa. In mattinata il segretario CGIL Susanna
Camusso aveva parlato di “lavoro giusto”,
contrapponendolo a quello “inquinato”, invitando le cooperative a evitare “la logica degli
appalti al massimo ribasso”.
Dopo un breve intervento video di Federica
Mogherini, Alto Rappresentante dell’Unione
per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza,
che aveva indicato la strada della cooperazione come soluzione per le problematicità,
sala piena per l’economista Fitoussi e la sua
critica alla globalizzazione e all’Europa che,
così com’è oggi, ha aumentato le diseguaglianze.
Moltissimi i giovani all’incontro con Don
Ciotti, che rivolgendosi ai tanti ragazzi del
progetto scuole Bellacoopia, ha insistito sul
tema della giustizia sociale e della “responsabilità di contribuire al bene comune”, sottolineando l’importanza del “mettersi
assieme” per affrontare i problemi.Ancora lavoro al centro del dibattito pomeridiano con il
ministro Giuliano Poletti, che ha parlato di
imprese come infrastruttura sociale e si è soffermato sul tema del merito.
L’ex ministro Enrico Giovannini, Portavoce
dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, ha spiegato che rispettare l’ambiente è
Primo piano
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anche economicamente conveniente, mentre l’ex ministro Giulio Tremonti ha espresso
il suo giudizio critico sull’Europa “normalizzante”. Folla delle grandi occasioni per il dialogo sulla lotta alle diseguaglianze che ha
visto confrontarsi il premio Nobel Joseph
Stiglitz, l’economista Jean Paul Fitoussi e l’ex presidente della Commissione
Europea Romano Prodi, tutti concordi sul
fatto che un’economia funziona meglio se si
basa su solidarietà e giustizia sociale. Le diseguaglianze sono frutto di scelte politiche ed
esistono alternative.
La serata si è conclusa nella Sala Re Enzo
con il “Sillabario della Cooperazione: le
parole chiave”, un reading in compagnia di
11 grandi nomi della cultura e dello spetta-
Legacoop
LA VOCE
colo: il regista Giorgio Diritti, la cantautrice
Teresa De Sio, il fondatore della PFM Franz
Di Cioccio, il meteorologo Luca Mercalli,
gli scrittori Francesco Piccolo, Silvia Avallone e Stefano Bartezzaghi, le attrici
Maria Amelia Monti e Stefania Casini, il
conduttore radiofonico Massimo Cirri.
Per don Ciotti “il cambiamento
ha bisogno di ognuno di noi”
“Il cambiamento ha bisogno di ognuno di
noi. Nessuno è necessario ma nessuno
può fare la nostra parte, cedere la nostra
responsabilità vuol dire rinunciare alla nostra libertà. Auguro a me sempre e a voi
giovani tanto coraggio, perché senza coraggio la vita è meno vera, meno viva. La
nostra speranza è dare speranza a chi l’ha
perduta. La vita ci chiede oggi di osare, di
avere più coraggio”.
Lo ha raccontato don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, intervenendo alla Biennale
in corso a Bologna. “Io credo che cooperare è unire le forze per fare insieme quel
che da soli non è possibile fare. L’esistenza
trova senso nella condivisione e nella corresponsabilità. Ogni persona sente il desiderio di contribuire a un bene comune che
è premessa di quello individuale, facendo
il bene degli altri mi occupo del mio bene”.
“In una società frammentata dalla competizione – ha concluso – mettersi insieme è la prima cosa da fare se vogliamo
ridare speranza. Se siamo riusciti a far
Settori
Territori
partire le prime imprese che gestiscono
beni confiscati alle mafie, lo dobbiamo
alle cooperative che ci hanno dato una
mano. Nel nostro cammino ci possono
essere anche delle fragilità, ovunque, ma
non dobbiamo dimenticare questa dimensione. Dobbiamo mettere il noi prima
dell’io”.
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Primo piano
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IL LIBRO
La cooperazione in prima fila
contro le disuguaglianze di genere
Nei tre giorni della Biennale, nei vari
incontri, si è condiviso che la cooperazione ha un ruolo importante
per il rilancio del Paese e per il contrasto a tutte le disuguaglianze.
Tra le disuguaglianze va considerata anche quella di genere, quindi
ci si aspetta dal mondo cooperativo
un contributo forte al riequilibrio di
genere.
“Il quadro della presenza femminile
nel mondo cooperativo – spiega la
presidente della Commissione Pari
opportunità e vicepresidente di Legacoop nazionale Dora Iacobelli
– è, infatti, particolarmente forte: rilevante la presenza tra soci ed occupati, esperienze positive di
conciliazione; migliore la presenza
nella gestione e nella governance
delle cooperative rispetto alle altre
imprese, anche se c’è ancora da
lavorare sulla cultura, soprattutto
organizzativa in termini di genere,
per la valorizzazione del capitale
umano femminile; attrattività per le
donne che vogliono fare impresa”.
Tre le priorità del lavoro della Commissione Pari opportunità, così
come sono state illustrate nell’ultimo panel di domenica: adoperarsi
Primo piano
ACI
per la conoscenza e la diffusione
delle buone pratiche cooperative in
tema di conciliazione, anche in applicazione di contratti di secondo livello; promuovere progetti per
sviluppare una diversa cultura organizzativa, orientata al genere; favorire l’inclusione lavorativa ed il
supporto alle donne vittime di violenza e alle donne immigrate.
Tutti temi che ritornano nel volume
“Welfare aziendale e conciliazione”,
edito da Il Mulino e presentato in
occasione della Biennale. “Vogliamo giocare un ruolo importante
per il riequilibrio di genere nel
Paese – conclude Dora Iacobelli –
partendo dalla nostra specificità di
imprese attente alla persona e lo
vogliamo fare insieme agli uomini,
perché solo con la maturazione di
una cultura trasversale attenta al
contributo e alle differenze di genere è possibile incidere sugli attuali squilibri”.
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
6
>> Alleanza Cooperative Italiane
ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE
>> Alleanza Cooperative Lombardia
Occupazione, nella cooperazione
più 1,3% annuo durante la crisi
>> Alleanza Cooperativa Toscana
La cooperazione, una roccaforte per il lavoro.
“In questi anni di crisi nelle nostre imprese
l’occupazione è cresciuta in media dell’1,3%
all’anno”. Lo ha raccontato il copresidente
dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Mauro
Lusetti intervenendo al convegno “Il futuro del
lavoro. Il contributo dell’Italia alla riflessione
dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro”
organizzato dal Ministero del Lavoro e delle
Politiche sociali che si è tenuto il 12 ottobre a
Roma, presso la Camera dei Deputati in occasione del centenario dell’ILO.
“Il contributo della cooperazione – ha spiegato Lusetti – si è in questi anni estrinsecato
soprattutto in difesa del lavoro. Lavoro buono,
che è cresciuto del 1,3% media annua e con
la lotta contro le cosiddette “False cooperative” vero cancro dell’economia tra forme societarie di cooperative vere spesso usate per
coprire fenomeni di dumping contrattuale, lavoro nero ed evasione fiscale. Come Alleanza
delle cooperative Italiane abbiamo raccolto
100.000 firme e presentato in Parlamento
una Proposta di Legge che aumenta il contrasto alle False cooperative”.
“In questi anni di crisi particolare significato
ha avuto il sostegno dato dall’Alleanza delle
Cooperative Italiane alla promozione e alla nascita dei workers buyout, le imprese recuperate e salvate dagli stessi lavoratori”.
L’iniziativa è un percorso che punta alla redazione di un documento sul futuro del lavoro
che sarà presentato nel 2019 alla 108° Sessione della Conferenza, al fine di guidare
l’azione futura dell’OIL nel suo secondo secolo di vita.
>> Alleanza Cooperative Liguria
>> Alleanza Cooperativa Toscana
>> Alleanza Cooperative Pesca
>> Alleanza Cooperative Pesca
>> Alleanza Cooperative Pesca
IX Nota Congiunturale, le cooperative continuano a creare lavoro
La discesa si è arrestata, ma anche nel secondo quadrimestre 2016 prevale la stazionarietà per le cooperative aderenti alle tre
centrali dell’Alleanza delle Cooperative (rappresentano l’83% dell’occupazione cooperativa e il 93% del fatturato).A frenare la risalita
una domanda interna che non decolla, la battuta di arresto dell’export, ma anche i ritardi
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
della Pa che continuano a minare i bilanci
delle cooperative che garantiscono servizi per
conto dello Stato e la debole competitività del
sistema, con la sola eccezione dell’agroalimentare. Tuttavia le cooperative continuano
a sperare in una svolta e non vengono meno
alla loro funzione continuando ad assumere,
come hanno sempre fatto, anche in piena
crisi. Questo il quadro che emerge dalla 9°
indagine congiunturale quadrimestrale realizzata dall’Ufficio Studi Agci, dell’Area Studi
Confcooperative e del Centro Studi Legacoop.
Domanda: Nel secondo quadrimestre non si
sono registrati tangibili segnali di ripresa dell’economia cooperativa: per 3 imprese su 4 la
domanda interna è stata stazionaria, con
qualche timido incremento, +2% (da 5 a7%)
per lo più concentrato, a livello settoriale, nell’agroalimentare e, sul piano territoriale, nel
Nord del Paese. Perde invece slancio la dinamica congiunturale della domanda estera rimasta stabile per il 56% delle cooperative,
mentre i giudizi negativi sfiorano un’impresa
su 3.
Competitività e fatturato: Sebbene per
l’80% la percezione del posizionamento competitivo rimanga stabile rispetto al quadrimestre precedente, per le altre prevalgono i
giudizi negativi rispetto a quelli positivi. Sale,
infatti, dal 9,2% del precedente quadrimestre
al 12,6% la quota di chi ha definito peggiorata la posizione concorrenziale, mentre
scende dal 10,3% all’8,9%, la quota di chi
l’ha giudicata migliore.A livello settoriale solo
nella cooperazione agroalimentare si segnala
un saldo positivo nei giudizi. In tutti gli altri
prevalgono indicazioni di peggioramento. Su
base dimensionale sia tra le grandi cooperative sia, in misura maggiore, tra le PMI prevalgono le indicazioni di deterioramento del
contesto concorrenziale. La percezione di un
peggioramento riguarda, indistintamente,
tutte le aree territoriali. Nel secondo quadrimestre il fatturato è rimasto stabile per 1 cooperativa su 2, il 26% ha registrato una
crescita, il 23% un calo del giro di affari
Occupazione: Prosegue il miglioramento
della dinamica occupazionale che interessa
in misura maggiore la cooperazione di servizi, il sociale e l’agroalimentare, mentre a livello territoriale non si risolvono le criticità nel
Mezzogiorno. Nel complesso, sebbene il 70%
delle cooperative sia riuscito a mantenere
stabili i livelli occupazionali anche nel secondo
Territori
Imprese
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7
quadrimestre dell’anno, si conferma più alta
la quota di cooperative, il 19%, che hanno assunto rispetto a quelle, l’11%, che hanno diminuito la forza lavoro. Su base dimensionale,
si rilevano giudizi positivi sia tra le grandi cooperative sia tra le PMI. Tra le prime le indicazioni sono comunque migliori rispetto alle
seconde. Sotto il profilo settoriale prevalgono
le indicazioni positive nella cooperazione di
servizi e, con differenziazioni territoriali, anche
in quella sociale. La dinamica congiunturale
della forza lavoro occupata fa segnare un brillante recupero nella cooperazione agroalimentare, in virtù del positivo contributo della
componente stagionale.
Ritardi Pa: Nove cooperative su 10 non
hanno registrato segnali di miglioramento nei
tempi di pagamento da parte della Pa, in particolare il 12% ha riportato un aumento dei
tempi mentre il 79% alcuna variazione. Quota
analoga, 91%, per i pagamenti da privati, in
questo caso il 16% ha visto allungarsi i tempi
di riscossione.
Ostacoli: Per 6 cooperative su 10 la domanda interna e la concorrenza sleale sono i
principali ostacoli sulla strada della ripresa. In
particolare, la fragilità della domanda è per
quasi la metà delle cooperative, 44,4%, il
principale impedimento. Segue a distanza,
con il 17% la concorrenza sleale insieme alle
offerte al massimo ribasso e la cooperazione
spuria. Il 7% ha indicato la scarsa liquidità e
il ritardo dei pagamenti amplificati dalle difficoltà di accesso al credito. Da segnalare un
4% di cooperative che ha trovato difficoltà a
reperire manodopera qualificata.
Digitalizzazione e social media: Sei cooperative su 10 hanno avviato processi di digitalizzazione, 1 su 10 fa ricorso
all’ecommerce nelle sue diverse configurazioni, percentuale doppia rispetto alla media
delle Pmi che non va oltre il 5%. Cresce la
presenza sui social media: una su due è su
Facebook, 2 su 10 su Twitter e su Youtube, 1
su 10 è su Instagram Facebook è il social
preferito dalle cooperative.
Previsioni: Per i cooperatori il 2016 si chiuderà così come è iniziato: all’insegna della
stazionarietà. Le cooperative, infatti, prevedono, per i prossimi mesi, un andamento prevalentemente stazionario dell’economia del
Paese e, anzi, la fiducia in una ripresa del Sistema Italia perde terreno sia tra le grandi imPrimo piano
ACI
prese sia tra le PMI, in tutti i settori di attività
e in ogni area territoriale. Sul fronte della domanda, emerge uno scenario incerto nel
quale la maggioranza assoluta dei cooperatori ne prospetta una sostanziale stabilità,
seppur con sostanziali differenze a livello settoriale e, comunque, la percentuale di quanti
ne intuiscono un recupero supera di gran
lunga quella di coloro che ne intravedono una
diminuzione. Con riferimento ai livelli occupazionali, in un quadro di prevalente stazionarietà, le indicazioni di crescita della forza
lavoro impiegata nei prossimi mesi sono
maggiori rispetto a quelle di deterioramento,
in particolare in alcuni ambiti della cooperazione sociale. Si mantengono positive, anche
se in misura più contenuta rispetto alla rilevazione del precedente quadrimestre, le prospettive di investimento delle cooperative, che
continuano a essere maggiormente favorevoli nelle grandi imprese rispetto alle PMI.
LOMBARDIA
Conclusa la prima edizione de
“L’Ora della Cooperazione 2016”
Le attività delle imprese cooperative in Italia e
in Lombardia sono molto diffuse e caratterizzano svariati settori dell’economia e della società. La loro molteplicità è talmente vasta
che risulterebbe difficile conoscerla in tutti i
suoi aspetti. Se dovessimo chiedere a dieci
cooperatori o cooperatrici di definire a modo
loro che cosa è una cooperativa ne risulterebbero, probabilmente, dieci risposte differenti. Ancora più difficile sarebbe porre la
domanda ai cittadini che conoscono la cooperazione solo attraverso schematiche e per
questo spesso errate, categorizzazioni. Tra
questi, gli unici a cui potremmo porre la domanda e ricevere una risposta univoca, sarebbero coloro che hanno conosciuto le
cooperative, avendole subite, come strumento di sfruttamento del loro bisogno di lavoro. E’ questo un argomento
maledettamente serio che ci vede protagonisti di una battaglia appena iniziata contro le
false cooperative. Entrando nel merito invece
delle attività, economiche, sociali e culturali,
che svolgono le cooperative dell’Alleanza
delle Cooperative Italiane, non c’è dubbio che
Legacoop
Settori
esista una certa distanza tra l’unicità di ciò
che facciamo e ciò che i nostri concittadini
percepiscono di noi. Non si tratta banalmente,
un problema di “comunicazione”, come se il
problema fosse solo propagandare ciò che si
fa. Il tema vero è raccontare coerentemente
ciò che facciamo e attraverso questo racconto far conoscere queste attività alle persone, catturare la loro curiosità e al tempo
stesso riuscire a dar risposte ai bisogni dei
cittadini e delle comunità. Le organizzazioni
cooperative hanno sottolineato anche pubblicamente, soprattutto nel corso degli ultimi
anni, i numeri importanti che rappresentano:
fatturati, occupati, numero di soci, patrimoni
accumulati. Tutti numeri corrispondenti alla
realtà e che dicono davvero molto: 1,6 milioni
di soci, oltre 7 mld di euro di fatturato, 100
mila le persone occupate. I numeri dicono
molto ma non dicono tutto. Il tutto che manca
è quella parte del lavoro e dell’ingegno dei
cooperatori e delle cooperatrici che ogni
giorno mettono in più nell’attività che fanno.
Il tutto che manca è il tratto distintivo e unico
che ci rende imprese democratiche. Il tutto
che manca è la testarda voglia di crearsi
un’impresa e un lavoro da sé senza essere
costretti a dipendere per forza da qualcun
altro. Il tutto che manca è appassionarsi per
una società inclusiva, aperta e solidale. Il tutto
che manca è farsi carico di promuovere qualità e stili di vita consapevoli da ciò che si
mangia, a ciò che si consuma e produce. Il
tutto che manca, in definitiva, è un’idea di società dove l’opinione stessa delle persone sul
futuro della loro vita e di quella di tutti, ha un
valore intrinseco nel concetto stesso di società, che esclude a priori l’idea che si possa
affermare qualcuno solo perché più ricco.
Oltre al doveroso racconto dei numeri, l’Ora
della Cooperazione vuole essere, e lo diventerà, soprattutto questo: un racconto moderno di tante storie di imprese e di persone,
delle loro esemplari realizzazioni, della loro
utilità per il benessere materiale e immateriale delle persone. Nella dimensione sociale
che viviamo e che conosciamo tutti i giorni,
spesso prigioniera di egoismi e apparenze, la
cooperazione, per i principi a cui si ispira, democrazia, pluralismo, solidarietà, partecipazione, ha davanti a sé un spazio di
protagonismo importante. Il successo dell’iniziativa “Se fossi un libro” d’altra parte,
Territori
Imprese
Sondaggio
8
nella sua semplicità, ci dice questo. Sta a noi
attribuire il giusto peso e il giusto valore a quel
tutto che manca, con coerenza e contemporaneità, facendo al meglio il nostro mestiere
di cooperatori e di cooperatrici.
LIGURIA
Il Codice degli Appalti valorizza il
ruolo della cooperazione sociale
Sala gremita il 6 ottobre in Camera di Commercio a Genova per la nuova tappa del Percorso della Legalità avviato dall’Alleanza delle
Cooperative in Liguria. Dopo il successo delle
iniziative in Liguria durante l’estate, a Genova
incontro per analizzare “Gli affidamenti alle
Cooperative Sociali e il nuovo Codice degli
Appalti”.
L’Avvocato Luciano Gallo è stato chiaro ” Non
ci sono più scuse. Il nuovo Codice degli Appalti favorisce la cooperazione sociale”.
I passi avanti ci sono stati anche se Alessandro Frega dell’Alleanza delle Cooperative ricorda che “ci sono alcuni aspetti che
preoccupano come quello del principio di rotazione”.
Intanto il Percorso della Legalità prosegue.
“Guardando soprattutto ai giovani – ricorda
Stefano Marastoni dell’Alleanza delle Cooperative -. Giovani che imparano la legalità lavorando dentro le nostre cooperative”.
bambini. E’ la Festa della Cooperazione 2016,
l’appuntamento annuale organizzato dal
mondo cooperativo toscano, rappresentato
dall’Alleanza delle Cooperative Toscana, in
programma sabato 15 ottobre 2016.
Dopo le tappe di Firenze nel 2013 e 2014 e
Livorno nel 2015, la Festa arriva a Lucca con
un programma di eventi per tutti i gusti. Il
gusto sarà proprio il senso al centro della
giornata, che avrà il suo fulcro sotto il Loggiato di Palazzo Pretorio in piazza San Michele. Molti gli stand delle cooperative
agroalimentari del territorio che faranno assaggiare le proprie eccellenze, soprattutto olii
e vini locali, e ci sarà anche la possibilità di
“mettere alla prova” la qualità di alcuni prodotti.
Spazio anche all’intrattenimento per i più piccoli, con laboratori, letture, baby parking e bibliobus a cura delle cooperative sociali, e alla
cultura, con le visite guidate “Lucca tra Roma
e i Longobardi: musica, pittura e sante”.
L’esperienza di compiere un itinerario insolito
nel cuore di Lucca, che dagli antichi resti romani e barbarici dell’anfiteatro arriverà fino
alla piccola chiesa di San Pietro in Somaldi,
scrigno segreto sconosciuto al grande pubblico ma ricco di leggenda, arte, storia e spiritualità, sarà prenotabile direttamente sotto
il Loggiato, a partire dalle 15.
La giornata si apre alle 10 presso la Camera
di Commercio di Lucca con l’assemblea dei
delegati dell’Alleanza delle Cooperative Toscana, la presentazione dei dati sulla presenza cooperativa toscana e una tavola
rotonda dedicata ad alcune esperienze di sociability sul territorio.
“Quasi sedicimila bambini da 0 a 6 anni,
10.000 anziani, 3.150 migranti e oltre 2mila
soggetti svantaggiati occupati nelle cooperative di tipo B: sono i soggetti di cui si prende
cura l’Alleanza delle Cooperative Toscane,
che impiega oltre 80mila persone – afferma
Roberto Negrini, presidente Alleanza Coo-
TOSCANA
Presentata la festa della Cooperazione 2016
Dalle 11 alle 18 degustazione dei prodotti
della cooperazione toscana, visite guidate
dalle mura al cuore di Lucca, laboratori per
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
perative Toscana – Questi numeri, insieme
alle iniziative e ai progetti speciali che vedono
le cooperative costantemente impegnate
nella tutela del patrimonio storico e artistico,
nelle scuole, nel campo della formazione e
dell’educazione al consumo, illustrano chiaramente il ruolo della cooperazione nella vita
sociale dei cittadini. Un ruolo di cui siamo orgogliosi e che vogliamo continuare a svolgere
con il massimo della qualità e della passione”.
“Abbiamo deciso di rendere itinerante la
Festa della Cooperazione Toscana – aggiunge Alessandro Giaconi, presidente
AGCI Toscana e copresidente Alleanza Cooperative Toscana - nell’ottica di valorizzare le
esperienze locali e far emergere la ‘sociability’, ovvero la capacità di creare valore aggiunto in termini di relazioni sociali sul
territorio da parte del mondo cooperativo”.
“L’impegno sui temi della qualità cooperativa
e dell’impatto sociale di questa forma di economia è stato assunto dall’Alleanza delle cooperative italiane della Toscana già in
occasione della festa organizzata lo scorso
anno – spiega Claudia Fiaschi, presidente
Confcooperative Toscana e copresidente Alleanza Cooperative Toscana - Un modo per
sottolineare il valore espresso dalle nostre
cooperative sul territorio toscano attraverso
un modello economico che, quando ben interpretato, non solo produce qualità di beni e
servizi, buona occupazione, legalità, ma promuove le persone, fa crescere il territorio e
migliora le relazioni nella comunità. A Lucca
il prossimo sabato parleremo di qualità e impatto sociale delle cooperative, ma anche del
nostro sistema associativo chiamato oggi a
svolgere responsabilmente il proprio ruolo rispetto ai grandi temi della nostra regione: giovani, scuola e mondo del lavoro, promozione
di impresa collettiva come strategia di sviluppo in grado di generare valore e ridurre le
diseguaglianze, sostenibilità del sistema di
welfare con la messa a sistema dei diversi
strumenti di welfare aziendale, modelli di sviluppo sostenibili e inclusivi nelle aree più interne del nostro territorio, recupero di
competitività e innovazione in settori chiave
della nostra tradizione - manifatturiero, artigianato artistico. Tutti temi centrali nel rapporto tra cooperazione e il suo territorio.
Puntiamo ad aumentare la ‘sociability’ delle
imprese, ma anche delle nostre associazioni.
Territori
Imprese
Sondaggio
9
Una nuova e moderna rappresentanza si
gioca molto nella capacità di darsi nuovi
obiettivi”.
TOSCANA
Nellaregionelacooperazionedàlavoro all’11% degli occupati
Sono 2.416 le cooperative toscane aderenti
a Confcooperative, Legacoop e A.G.C.I. che
fanno parte dell’Alleanza delle Cooperative
Toscana, nata a ottobre 2013.
Di queste 734 operano nel settore servizi e
produzione, 706 sono cooperative sociali e
sanitarie, 268 operano nell’agroalimentari e
nella pesca, 210 sono cooperative di abitanti,
83 sono cooperative di consumo e dettaglianti e 93 sono attive nel turismo, nella cultura e nello sport. Altre 322 sono circoli,
assicurazioni e centri amministrativi.
Il valore complessivo della produzione è pari
a 10,5 miliardi di euro. Il contributo della cooperazione al PIL della regione ammonta al
5,9%. Se si considera l’effetto indiretto (domande di beni intermedi alle imprese non
cooperative) e l’indotto (redditi distribuiti dalle
cooperative a soci e dipendenti) la percentuale raddoppia e sale a sfiorare il 12%.
In totale in Toscana il movimento cooperativo
dà lavoro ad oltre 80mila persone, pari
all’11% del totale delle persone che nella nostra regione hanno un lavoro.
Particolarmente significativo per il territorio è
il ruolo delle 23 banche di credito cooperativo,
che con 419 sportelli, 3.055 addetti,
128.366 soci, 15,6 miliardi di raccolta diretta
e 13,6 miliardi di impieghi rappresentano la
terza realtà del sistema bancario toscano.
ALLEANZA COOPERATIVE PESCA
Servitù militari in Sardegna necessaria soluzione in tempi brevi
“Siamo al fianco dei seicento pescatori dell’oristanese che hanno proclamato lo stato di
massima agitazione a seguito delle limitazioni
imposte dalla presenza del poligono di tiro di
Capo Frasca. Nonostante le promesse di misure di mitigazione dell’impatto dei vincoli imposti sull’attività delle imprese di pesca e
Primo piano
ACI
numerosi incontri tra le parti imprenditoriali e
le Istituzioni, ancora non registriamo alcun riscontro nei fatti” -commenta il Coordinamento Pesca dell’Alleanza delle Cooperative
Italiane. Le legittime richieste dei pescatori riguardano sostanzialmente la concertazione
dei periodi di esercitazioni, la riperimetrazione
delle aree, la previsione di indennizzi per la
forzata sospensione dell’attività imprenditoriale, non da ultimo, la previsione di opere di
bonifica per la messa in sicurezza della navigazione che prevedano la rimozione di mine,
siluri, proiettili ed ordini pericolosi.“Si tratta di
richieste dettate dal buon senso e dal rispetto
delle necessità delle parti. Confidiamo vivamente in un celere riscontro delle Istituzioni a
tutti i livelli, altrimenti non potremo che continuare a sostenere le determinate e dignitose azioni di protesta già in atto per mare e
per terra” conclude l’Alleanza.
Appelli a Welfare per cassa integrazione caduti nel vuoto
“I nostri appelli al Welfare per trovare una soluzione che consenta di recuperare i tanti lavoratori della pesca ingiustamente esclusi
dalla cassa integrazione sono caduti nel
vuoto.Auspichiamo che il Ministero del lavoro
e delle politiche sociali non continui ad ignorare le istanze di tante figure di imbarcati che
troppo frettolosamente sono stati considerati
“datori di lavoro” e quindi privi della qualifica
richiesta per l’accesso alla CIGS. Questo l’allarme lanciato dall’Alleanza cooperative settore pesca in merito alle modalità di accesso
alla cassa integrazione per il settore.
“A preoccupare inoltre – prosegue l’Alleanza
- è che questa interpretazione sia retroattiva,
di fatto limitando l’accesso agli armonizzatori
sociali non solo per il 2016 ma anche per il
2015. La spending review non sì può fare
sulle spalle di una categoria già in forte difficoltà e che dal prossimo anno rischia di veder
sparire ogni forma di tutela sociale del lavoro.
Chiediamo che il Ministero del lavoro corregga subito la rotta, ripristinando una corretta applicazione delle norme. Siamo stanchi
di ripetere che il possesso di qualche carato
(nel regime marinaro la proprietà di un’imbarcazione si calcola in base al numero dei
carati posseduti: 24 carati corrispondono alla
piena proprietà) non può determinare, come
Legacoop
Settori
di fatto sta determinando, l’esclusione dalla
cassa. Peraltro con efficacia retroattiva. Infine
- conclude l’Alleanza - chiediamo ancora una
volta al Welfare e all’Inps di sorvegliare affinché l’uso della CIGS non nasconda in alcuni
casi veri e propri abusi che invece vanno
combattuti”.
Incontro a Bruxelles con eurodeputati
“Per rilanciare il settore ittico italiano ed europeo, occorre che la politica comunitaria riesca a tenere meglio in equilibrio la difesa degli
stock e quella dei livelli occupazionali, coinvolgendo maggiormente gli operatori del settore nelle scelte di gestione. E’ importante che
venga dato il giusto peso alle istanze dei pescatori che operano nel nord e nel sud dell’Europa. Troppo spesso infatti ancora
registriamo scelte legislative non sempre in
linea con la realtà italiana e mediterranea. Occorre più concertazione. La battaglia sulla riduzione della taglia minima commerciale
delle vongole, vinta dai pescatori italiani con
il supporto della politica nazionale, è l’esempio evidente che quando il confronto c’è, le
cose funzionano”. Così l’Alleanza delle cooperative settore pesca che ha partecipato a
Bruxelles ad un incontro con gli eurodeputati
Renata Briano e Paolo De Castro.
“E’ stato un incontro costruttivo che ci ha
consentito di fare il punto su importanti dossier all’esame delle istituzioni comunitarie
come la nuova proposta di regolamento sulle
misure tecniche, il definitivo via libera per la riduzione della taglia minima per le vongole, la
revisione del regolamento sui controlli. Una
attenzione particolare è stata rivolta alla prossima assemblea dell’Iccat in programma a
novembre in Portogallo, dalla quale potrebbero arrivare quest’anno misure più stringenti
sul pesce spada, con il rischio dell’introduzione di un sistema di quote come per il
tonno. Una ipotesi che dobbiamo assolutamente scongiurare perché mette a rischio imprese e lavoro senza peraltro garantire una
migliore tutela della risorsa rispetto alle regole stringenti che esistono già. Dobbiamo
salvaguardare un comparto che vede l’Italia
come principale produttore europeo con oltre
il 40% delle catture di pesce spada”.
Territori
Imprese
Sondaggio
Legacoop
>> Coopfond
>> Cooperative di Comunità
10
COOPERATIVE DI COMUNITÀ
COOPFOND
Con il fondo 4 nuove sedi
per Gnosis
A Noci istruzioni per l’uso
È nata nel 2008 ed è specializzata in opere
di recupero, restauro ed allestimento siti archeologici, ma non solo. È, soprattutto, la
principale cooperativa tra professionisti del
mezzogiorno in termini dimensionali, nonché uno dei primi 60 studi d’Italia. E oggi
Coopfond ha scelto di sostenere il suo
sforzo per crescere ancora e aprire ben 4
nuove sedi, di cui una in Algeria.
È una storia di buona cooperazione quella
di Gnosis, cooperativa di progettazione passata dai 3 soci iniziali agli attuali 27. La
committenza è al 50% pubblica e tra i privati comprende hotel, centri commerciali,
banche, prevalentemente concentrati in
Campania. Collabora intensamente con Politecnica di Modena, con cui ha in corso attualmente circa 10 progetti.
Ha lavorato per la città antica di Pozzuoli, i
musei Campani, gli scavi della Città Antica
di Pompei, il Parco Archeologico di Lettere,
gli uffici della Cittadella Giudiziaria di Salerno, scuole di Napoli ed Aversa, la nuova
sede Rinascente a Napoli, l’aeroporto di Napoli e l’Auditorium Oscar Niemeyer (Ravello).
Nel 2015 ha acquisito una commessa per
la progettazione di un albergo ad Algeri e
partecipato alla gara per la realizzazione del
museo d’Africa ad Algeri.
Per crescere ancora punta ora ad acquisire
una nuova sede a Napoli, visto che l’attuale
non basta più, ed aprirne altre quattro, di
cui tre in Italia – a Milano, Bari e Potenza –
e una ad Algeri. Investimenti importanti, per
poter continuare il percorso di sviluppo avviato, che Coopfond ha deciso di sostenere,
insieme ai soci che parteciperanno ad un
consistente aumento di capitali.
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Cooperative di comunità - un percorso a
Noci. E’ stata intitolata in questo modo la
due giorni organizzata nel chiostro delle clarisse dal Comune di Noci per offrire ai cittadini la possibilità di conoscere meglio lo
strumento presentato durante l’incontro formativo di luglio scorso durante il percorso
di Noci Creativa. In collaborazione con Legacoop, gli scorsi 11 e 12 ottobre, si è cercato di capire se vi sono possibilità di
avviare un progetto concreto di cooperativa
a Noci.
In una comunità in cui nuovi bisogni si affiancano a quelli tradizionali e le aspettative
non possono essere soddisfatte dalle istituzioni, sia pubbliche che private, i cui modelli
di risposta, pertanto, si rilevano per forza di
cose insufficienti., la cooperativa di comunità può essere un nuovo strumento a disposizione dei cittadini, che possono
auto-organizzarsi in forma cooperativa e
provare a costruire e co-progettare delle risposte alle esigenze locali, fornendo servizi
di interesse generale. Lo strumento cooperativa di comunità, quindi aperta a tutti i cittadini, favorisce la partecipazione attiva dei
soci e si propone di coinvolgere un numero
di cittadini tale da poter rappresentare
quella comunità. Che è un po’ quello che si
è cercato di trasmettere durante i due workshop che si sono tenuti l’11 ed il 12 ottobre: il primo workshop dedicato al tema
“Cooperazione, persone e comunità” è servito per capire cos’è una cooperativa, come
funziona, cosa significa essere socio, e ha
fornito risposte alle domande più frequenti
sull’impresa cooperativa. L’occasione è
stata propizia per capire quali sono le reali
competenze di una cooperativa (che può
abbracciare un ampio ventaglio di settori:
turismo, cultura, agricoltura, sanità, etc) e
quali le regole fondamentali per costituirne
una (il numero dei soci per i quali poter essere riconosciuti nell’albo regionale); e qui,
guidati da Katia De Luca (Legacoop Puglia), i cittadini presenti hanno cominciato a
farsi un’idea della realtà.
Nel secondo workshop di mercoledì 12 ottobre invece si è ragionato, con il coinvolgimento attivo dei partecipanti, sulla
Territori
Imprese
Sondaggio
Legacoop
11
possibilità di rilevare i bisogni della comunità e le sue risorse e farne il punto di partenza per un progetto cooperativo
condiviso. Si sono quindi avviati dei gruppi
di lavoro, che hanno formulato alcune ipotesi di lavoro per la comunità di Noci, dall’assistenza sociale, alla mobilità, dal
turismo alla valorizzazione di luoghi di aggregazione e utilizzo degli spazi.
“La forma cooperativa, proprio perché democratica e aperta alla partecipazione di
tutti, si presta particolarmente bene a pro-
Primo piano
ACI
getti locali in cui i cittadini sono protagonisti attivi della comunità e si aggregano per
rispondere a bisogni condivisi –ha spiegato
Katia De Luca– Il nostro impegno è volto a
informare sulle opportunità di questo strumento, condividere le esperienze che
hanno funzionato, e supportare i gruppi di
cittadini che vorranno portare avanti questa
iniziativa, impegnandosi nella loro comunità
e promuovendo forme di aggregazione”.
L’augurio infatti, sulla base di quello che è
stato il lavoro portato avanti in questa due
Legacoop
Settori
giorni, è che nei prossimi mesi si possa cominciare a lavorare sulla cooperativa di comunità già ampiamente navigata in altri
paesi d’Italia. I cittadini presenti all’iniziativa
si sono auspicati di poter dialogare presto
con le istituzioni per capire in quali contenitori poter andare ad operare. Aggiornamento quindi a dicembre 2016.
Fonte
http://www.noci24.it/economia/mondo-dellavoro/14313-cooperative-di-comunita-anoci-istruzioni-per-l-uso
Territori
Imprese
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Settori
>> Ancpl
12
ANCPL
SuccessodelseminarioOICE/Ancpl
sulle linee guida 1/2016 sui S.I.A. e
decreti per la progettazione
Si è svolto il 6 ottobre, a Roma, alla presenza di numerosi partecipanti, il Seminario
OICE/Ancpl-Legacoop
dedicato
all’approfondimento dei contenuti delle
linee guida 1/2016 e dei provvedimenti ministeriali in materia di progettazione.
Dopo l’apertura e i saluti del Presidente
OICE, Gabriele Scicolone, e del Responsabile del settore progettazione e ingegneria Ancpl-Legacoop, Marco Mingrone, ha
preso la parola il Capo Ufficio legislativo del
Ministero delle infrastrutture, cons. Elisa
Grande, che ha illustrato ai presenti le finalità principali della riforma attuata con il
decreto 50/2016 e dello stato di attuazione
del nuovo codice, evidenziando la natura regolamentare dei provvedimenti ministeriali
e facendo cenno al ruolo e alle funzioni
della Cabina di regia istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che seguirà lo stato di attuazione del codice
rispetto al quale anche le associazioni potranno fornire preziosi elementi. L’obiettivo
della riforma, ha detto il consigliere Grande,
“non è solo quello di pubblicare bandi ma di
realizzare le opere” e il dialogo con OICE e
Ancpl “rimarrà costante”.
Successivamente il consigliere ANAC, Michele Corradino si è soffermato sul ruolo
che l’Autorità ha assunto e sta portando
avanti nell’attuazione della riforma anche
alla luce del parere del Consiglio di Stato
che ha messo in luce il valore positivo della
consultazione con il mercato e della condivisione con essa dei contenuti. “Flessibilità
e stabilità sono elementi centrali delle linee
guida - ha detto Corradino - in particolare
per un adeguamento rapido delle regole al
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
mutare del mercato, un mercato che per la
progettazione sta risalendo e in questo
senso i dati OICE sono in linea con quelli
che abbiamo noi”.
A seguire il dott. Adolfo Candia (ANAC) ha
illustrato nel dettaglio i contenuti delle linee
guida 1/2016 e la dott.ssa Antonella Nicotra (Ufficio legislativo MIT e componente
della “Commissione Baratono” per il d.m.
sul BIM) ha svolto una relazione sui provvedimenti in itinere riguardanti il settore della
progettazione (livelli, requisiti, BIM). (A.M.)
Le cooperative di costruzioni e
impianti a scuola di innovazione
Le cooperative di produzione e lavoro del
settore costruzioni e impianti a “scuola” per
continuare a innovare. Il primo appuntamento della Scuola Nazionale costruzioni e
impianti, voluta e pensata da Associazione
Nazione di Cooperative di Produzione e Lavoro (ANCPL) di Legacoop, organizzata da
Quadir (ente di alta formazione della cooperazione) e finanziata da Foncoop, si è tenuto negli scorsi giorni a Bologna e a
Firenze. Il progetto è nato come opportunità
per valorizzare le competenze manageriali,
tecniche e la specificità cooperativa nel settore delle costruzioni, caratterizzato da forti
cambiamenti, necessità d’innovazione, sviluppo, esigenze di riposizionamento, contenimento dei costi, miglioramento di
efficacia ed efficienza, potenziamento delle
competenze trasversali a tutti i livelli. Il target di riferimento sono dunque i membri del
Cda, dirigenti, apicali, quadri e figure intermedie di carattere tecnico.
Al percorso ha aderito una ventina di cooperative in 5 regioni: Arcella, Archeologia,
C.E.L.S.A. Soc. Coop.,CEM 81, CIAB –Società Cooperativa Idrici ed Affini, C.L.C.
Cooperativa Lavoratori delle Costruzioni,
C.M.B. coop. Muratori braccianti Carpi,
C.M.S.A. Società Cooperativa Muratori
Sterratori ed Affini, CONSITAL Soc. Coop.,
Coop. Muratori di San Felice sul Panaro, ICI
Coop., IDROTEL, IDROTERMICA COOP, La
CastelnuoveseSoc. Coop., L’avvenire 1921
s. c., Soc. coop. Muratori SOLIDARIETA’
C.M.G., SICREA, Siteco, Sirem, Tecton,
UniecoSoc. Coop.
Da ottobre 2016 ad aprile 2017, con 62 in-
Territori
Imprese
Sondaggio
Settori
13
contri organizzati in 18 moduli, i 200 partecipanti avranno la possibilità di approfondire con docenti di alto livello un
programma che spazia dal “controllo di gestione del cantiere” alla “metodologia BIM
per l’innovazione sostenibile in edilizia”,
dalla “Governance cooperativa, il welfare
partecipativo e geni cooperativi” alla “valutazione degli investimenti e della solidità finanziaria”, dal “Nuovo Codice degli Appalti”
alle “Norme Fidic e gli appalti internazionali”.
Un percorso formativo qualificato e specializzato e un’occasione di confronto importante per i gruppi dirigenti e i tecnici delle
cooperative di Legacoop per conoscersi,
condividere problemi e soluzioni, e dare
spazio e idee all’innovazione necessaria.
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
>> Veneto
VENETO
Pesca, nuovo progetto per offrire
servizi alle imprese del Rodigino e
Veneziano
>> Estense
>> Ravenna
>> Foggia
Primo piano
14
Ha preso il via un nuovo progetto di Legacoop
Veneto destinato alle cooperative di pesca, a
pescatori non ancora organizzati in forma
cooperativa e alle associazioni di categoria del settore delle province di Venezia e
Rovigo.
Il progetto, che vede il contributo della Camera di Commercio di Venezia Rovigo e
Delta lagunare, si pone l’obiettivo di far
conoscere alle imprese cooperative e agli
operatori del settore le opportunità derivanti dalla programmazione europea del
fondo pluriennale a favore della pesca
(Feamp 2014-2020). Da essa infatti,
come anche dagli interventi di diversi soggetti istituzionali del settore, possono derivare vantaggi economici utili a consentire
investimenti in attività di promozione e sviluppo dei mercati, in innovazione, nell’acquisto di nuove imbarcazioni, nella
sicurezza nel lavoro.
Per far sì che le imprese colgano al meglio
le importanti opportunità offerte dalla programmazione europea, ma pure per rafforzare il sistema integrato di servizi alle
imprese dell’intera filiera, il progetto mira
anche a creare un ponte tra la rete d’imprese “Ittica Service Alto Adriatico”(nata
nel 2013 sotto l’egida di Legacoop), e il
Distretto di Pesca del Nord Adriatico (istituito con decreti ministeriali 23/2/2010 e
27/2/2012).
Oltre alla realizzazione e diffusione di materiali informativi, il progetto vede in programma alcuni incontri di presentazione
presso le marinerie o le cooperative che illustreranno alle cooperative, ai pescatori e
alle associazioni di categoria le opportunità offerte dalla citata rete di imprese e
dalla nuova programmazione del fondo
europeo per il comparto.
Un convegno, in calendario per fine gennaio 2017, concluderà il percorso e ne
consegnerà in sintesi i risultati.
ACI
Legacoop
Settori
ESTENSE
La Direzione Legacoop approva il
Regolamento aggiuntivo
Si è tenuta domenica 9 ottobre, nell’ambito
della Biennale dell’Economia Cooperativa, la
Direzione straordinaria di Legacoop Estense.
All’ordine del giorno l’approvazione del Regolamento aggiuntivo per i dipendenti e i
collaboratori di Legacoop Estense su incompatibilità, ineleggibilità, assunzione incarichi
esterni, compensi derivanti da incarichi
esterni, dipendenti titolari di pensioni, differenziali retributivi, e compensi per il personale
in stato di pensionamento.
Il regolamento costituisce una forma di autoregolamentazione che l’Associazione adotta
in coerenza con le linee condivise a livello nazionale e regionale in materia di autonomia
dalla politica, ricambio generazionale e sobrietà dei trattamenti economici dei dirigenti
cooperativi.
L’auspicio è che tali istanze siano prese in
considerazione dai CDA delle cooperative
associate; Legacoop è a disposizione per illustrarlo e vi chiediamo di volerlo calendarizzare.
Oltre all’approvazione del Regolamento, in
occasione della Direzione è stata istituita la
Commissione Pari Opportunità di Legacoop
Estense– con portavoce Mara Masini– ed
è stata approvata l’adesione di 6 nuove cooperative: Aidel (produzione audiovisiva), Alpaca (comunicazione e progettazione grafica
a scopi di divulgazione scientifica e sociale,
accessibilità e produzione del patrimonio artistico, culturale e ambientale per la pubblica
utilità), Consorzio tutela vini doc bosco eliceo
(tutela e valorizzazione dei vini a denominazione “doc bosco eliceo” e degli igt), Green
Apple (gestione micronido), 626 PRO Società
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
15
d’ingegneria società cooperativa (servizi di
progettazione di ingegneria integrata) e Sol
Levante (allevamento e vendita molluschi,
mitili/vendita pesce).
RAVENNA
Guglielmo Russo nuovo presidente
di Federcoop Nullo Baldini
Nuovo presidente per Federcoop Nullo Baldini di Ravenna, una delle più importanti società italiane di consulenza per le imprese, del
mondo cooperativo e non solo.
Il presidente di Legacoop Romagna, Guglielmo Russo, ha acquisito la guida della
società, all’interno di un mandato che prevede la riorganizzazione di tutto il sistema di
servizi alle imprese romagnolo. Il percorso avviato prevede di portare Federcoop alla fusione in un’unica struttura con la Coopservizi
di Forlì e la Contabilcoop di Rimini entro metà
2017, creando una realtà con 4 sedi, più di
80 addetti, valore della produzione superiore
ai 5 milioni di euro e un migliaio di clienti
sparsi in tutta Italia.Al momento attuale le tre
società sono organizzate in forma di rete di
impresa (Rete Servizi Romagna).
«È partito ufficialmente il percorso per creare
un polo romagnolo della consulenza alle imprese, capace di competere a livello nazionale», dice Russo. «Legacoop Romagna –
aggiunge – è fortemente impegnata nella costruzione di un piano industriale che risponda
alle esigenze delle imprese e che ha l’obiettivo di accrescere la capacità innovativa e
competitiva sul mercato, l’individuazione di
nuove opportunità su tutto il territorio nazionale. L’unificazione della presidenza di LegaPrimo piano
ACI
coop Romagna e di Federcoop Nullo Baldini
ha quindi un significato specifico: consolidare
il vincolo associativo per la fornitura di servizi
in un momento strategico, unificare la mission di rappresentanza politica e di assistenza
tecnica, garantendo la presenza sui territori e
gli standard qualitativi a cui le cooperative
sono da sempre abituate».
«L’unificazione delle tre strutture di servizio
romagnolo – aggiunge Russo – rappresenta
inoltre un contributo fattivo al processo più
generale di riorganizzazione a livello regionale
di tutta le strutture di servizi di Legacoop in
previsione della nascita dell’Alleanza delle
Cooperative»
Il consiglio di amministrazione di Federcoop
ha salutato il presidente uscente, Valeriano
Solaroli, che ha concluso l’incarico dopo
aver raggiunto l’età per la pensione. Il suo
posto in consiglio di amministrazione è stato
preso da Gilberto Vittori, vicepresidente
della cooperativa “134” di Rimini. Vicepresidente e consigliere delegato allo sviluppo è
Rudy Gatta.
Nella foto da sinistra: Rudy Gatta (Vicepresidente e consigliere delegato allo sviluppo),
Valeriano Solaroli (presidente uscente), Guglielmo Russo (presidente).
FOGGIA
Nasce “Mediterre.bio”
Si chiama “Mediterre.bio” il giovane progetto
cooperativo nato in collaborazione con Alce
Legacoop
Settori
Nero e costituito da singoli e associati di Puglia, Basilicata, Calabria ed Emilia. Sono ben
54.110 ettari totali,che producono per la
maggior parte grano duro e tenero, e di olio
extravergine di oliva, tutti biologici.
Sono i dati di Mediterre.Bio, progetto dal respiro extraregionale presentato, il 10 ottobre,
alla Masseria Antonia De Vargas di Foggia,
eletta sede legale di questa unione che mette
insieme produttori, molini e distributori. Una
location non casuale quella scelta, così come
ha sottolineato nel suo intervento Andrea
Olivero, viceministro delle Politiche agricole
e forestali. “L’agricoltura - ha detto - deve
avere anche una forte responsabilità sociale,
valorizzando l’elemento del welfare agricolo,
ed è importante che questo progetto nasca
proprio qui”.
“Come Governo - ha sottolineato il viceministro - noi abbiamo l’obbligo di rimuovere tutti
gli ostacoli con il fine di sostenere concretamente chi si mette insieme, comunicando ai
cittadini che c’è un Paese in grado di trovare
la giusta sintesi in un settore sano, in grado di
unire ricerca, sviluppo e innovazione”.
Gli obiettivi di Mediterre - Consolidare le filiere esistenti e svilupparne di nuove in ambito
biologico, programmare il lavoro facendo leva
sulla forza del volano Alce Nero, pianificare
semine ed impianti, sviluppare sistemi di qualità aziendali anche dal punto di vista dei controlli e della sicurezza e, infine, dare fondo al
“vero biologico” per produzioni giuste, sane e
buone. Questi gli obiettivi di Mediterre.Bio,
così come sottolineato da Benedetto Fracchiolla, presidente del neonato patto d’alle-
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
16
anza che, per la prima volta, fa sedere ad uno
stesso tavolo produttori, molini e distributori:
“Al momento lavoriamo su olio e grano – ha
detto – ma sono in cantiere altre realtà produttive, vere e proprie miniere che non vedono l’ora di iniziare”. Una piccola, grande
rivoluzione dal forte respiro nazionale, con
Foggia e il suo territorio al centro di un progetto che si pone in difesa della qualità, come
nelle parole di Lucio Cavazzoni, al vertice
del Gruppo Alce Nero: “La Capitanata è presente in questo progetto con 1300 ettari che
Primo piano
ACI
stanno diventando un punto di riferimento in
Italia, ed è per questo che siamo qui, per dare
vita a distretti biologici, contaminando tutto il
territorio”.
Nata nel 2016 conta, tra i principali soci si
contano, Finoliva, la Fondazione Siniscalco
Ceci Emmaus, i Molini Progeo e De Vita, Oliveti Terra di Bari Az. Berardi- Carrino – DeNora – DeSiante – Pace e Alce Nero.
Sono stati i produttori a presentare la cooperativa. A seguire gli interventi del presidente
Alleanza Cooperative Italiane settore Agroali-
Legacoop
Settori
mentare, Giorgio Mercuri, e del presidente
nazionale Legacoop, Mauro Lusetti. Presenti, inoltre, l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di
Gioia, il presidente Commissione Agricoltura
UE, Paolo De Castro, la parlamentare europea, Elena Gentile. Ha concluso i lavori il viceministro delle Politiche agricole e forestali,
Andrea Olivero.
L’evento è stato moderato dal vicepresidente
Mediterre.BIO, Rita de Padova.
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
>> AICCON
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AICCON
>> Coop Alleanza 3.0
Gli esiti dell’indagine
conoscitiva
>> Itaca
Come ogni anno l’Area Ricerca di AICCON
ha condotto un’indagine volta a rilevare le
principali tendenze di pensiero rispetto ai
temi dell’imminente edizione delle Giornate
di Bertinoro per l’Economia Civile (14-15 ottobre) e in particolare la Legge delega di riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale
e per la disciplina del servizio civile universale
(l. n. 106/2016).
L’indagine ha confermato un sentiment complessivamente positivo sulla Legge delega:
molto dipenderà dai contenuti dei decreti attuativi che dovranno essere emanati entro un
anno dalla pubblicazione della Legge, infatti
il 68% dei 300 rispondenti è in attesa di conoscerne l’esito.
I punti della Legge valutati positivamente
sono la remunerazione del capitale e la distribuzione degli utili (57%), mentre quelli sui
cui i partecipanti all’indagine nutrono più
dubbi sono legati all’apertura della governance ad altri soggetti.
Anche su queste tematiche verterà la XVI
edizione de Le Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile l’appuntamento promosso da
AICCON che da 16 anni riunisce sul colle romagnolo i protagonisti del mondo accademico, dell’economia sociale e delle istituzioni
insieme ad una community di studenti e giovani imprenditori sociali, per riflettere e conversare sui temi dell’economia civile. “Da
Spazi a Luoghi. Proposte per una nuova ecologia dello sviluppo” è il titolo di questa edizione che si terrà il 14 e 15 ottobre 2016
nella suggestiva Rocca di Bertinoro (FC).
Il Programma
Venerdì 14 ottobre apriranno i lavori della XVI
edizione Rosario Altieri, Presidente dell’Alleanza Cooperative Italiane e Presidente Nazionale dell’AGCI e Franco Marzocchi,
Presidente di AICCON. Si entrerà nel vivo del
dibattito con la Sessione di Apertura dal titolo
“Da Spazi a Luoghi. Nuove governance dello
spazio pubblico” – coordinata da Paolo
Venturi, Direttore di AICCON – a cui parteciperanno Stefano Zamagni, Università di
Bologna, Enrico Giovannini, Università di
Roma Tor Vergata e Portavoce ASviS, Aldo
Bonomi, Direttore Aaster e Matteo Ricci,
>> CONAD
>> Itaca
>> Itaca
>> ABI-Coop
>> Gruppo Ormeggiatori Savona
>> Cooperativa Produttori
Olivicoli di Bitonto
>> Coop Scacco Matto
>> Consorzio Gesco
>> Coop Pescatori dello Jonio
>> Consorzio KarabaK/Coop. Dolce
>> Gruppo Italiano Vini
>> Coop Chico Mendes
>> Coop Radio Taxi
>> Cooperativa Tam Teatromusica
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
18
Vice-Presidente ANCI e Sindaco di Pesaro.
I lavori proseguiranno nel pomeriggio con la
Sessione “Quale welfare per la terza Società?” –
coordinata da Mattia Granata, Università
degli Studi di Milano – che vedrà la partecipazione di Ivana Pais, Università Cattolica
del Sacro Cuore, Milano; Emmanuele
Massagli, Presidente ADAPT; Ketty Vaccaro, Responsabile Area Welfare e Salute,
Fondazione Censis e Stefano Granata, Presidente Gruppo Cooperativo CGM - Confcooperative.
Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento
con il GdB LAB “La comunitrà che include. I
luoghi del co-operare” la sessione più sperimentale delle GdB che sarà coordinata da
Flaviano Zandonai, Segretario Generale
Iris Network e che si aprirà con un talk introduttivo di Ezio Manzini, Politecnico di Milano e Desis Network.A seguire la narrazione
di alcune esperienze in cui le dimensioni collaborativa e comunitaria hanno generato
luoghi di inclusione, accoglienza e sviluppo insieme a Iolanda Pensa, Coordinatrice Festival Wikimania (Esino Lario),
Vincenzo Linarello, Presidente Gruppo
Cooperativo GOEL e Enzo Madonia, Casa
del volontariato di Gela (CL).
Il destino delle imprese e la loro capacità di
produrre valore sono legati a quelli del territorio di appartenenza: su questo tema si confronteranno i relatori della Sessione di
Chiusura “Valore condiviso e riforma del terzo
settore. Proposte per una nuova Ecologia dello
Sviluppo” “che vedrà la partecipazione di
Leonardo Becchetti, Università di Roma
Tor Vergata; Luigi Bobba, Sottosegretario al
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;
Alessandro Rosina, Università Cattolica del
Sacro Cuore, Milano; Giovanni Monti, Presidente Legacoop Emilia-Romagna e Marco
Frey, Presidente Comitato Scientifico Fondazione Symbola e Presidente Cittadinanzattiva.
In chiusura della XVI edizione è stato invitato
il Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e
delle Politiche Sociali.
Anche quest’anno non mancheranno le anteprime dei dati: previsto un focus a cura di
Istat e un intervento a cura di Fondazione
Censis.
Una della principali novità di questa edizione
sarà il laboratorio sui temi della rigenerazione
Primo piano
ACI
e dello sviluppo locale a cura di Coop Design
ed ExFadda e realizzato insieme agli studenti
e ai giovani ricercatori che parteciperanno al
GdB OFF.
Tutti i protagonisti, le informazioni utili e il
programma de Le Giornate di Bertinoro
per l’Economia Civile sono disponibili sul
sito www.legiornatedibertinoro.it
COOP ALLEANZA 3.0
I quaderni con 4 storie a fumetti
per sostenere “Libera”
Sostenere la legalità e le attività di Libera
anche con un gesto semplice come l’acquisto di un quaderno. Lo si può fare alla Coop
di Piacenza e in 221 negozi di Coop Alleanza
3.0 – la più grande cooperativa di consumatori in Italia, che conta oltre 2 milioni di soci,
presente in 12 regioni italiane – grazie all’iniziativa “Disegni di legalità”, che mette in vendita 4 quadernoni con brevi storie a fumetti
dedicate alla lotta alle mafie, all’esperienza e
ai prodotti delle cooperative di Libera Terra,
che coltivano i campi confiscati alla criminalità organizzata. I disegni sono opera di 4 artisti: Fabio Bonetti, Marina Girardi, Gabriele
Peddes e Silvia Rocchi. Un modo per parlare
di legalità anche ai più giovani, attraverso il
linguaggio dei fumetti, e usando uno strumento quotidiano, come un quaderno, da
portare magari sui banchi di scuola.
I quadernoni, sia a righe sia a quadretti, sono
in vendita a 1 euro l’uno, a 4 euro nella confezione da 4 quaderni. Tutto il ricavato andrà
a sostenere le attività di Libera in favore della
memoria.L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’associazione culturale Hamelin,
coinvolge anche alcuni punti vendita di Distribuzione Centro Sud e Coop Sicilia, con-
Legacoop
Settori
trollate di Coop Alleanza 3.0, per un totale di
238 negozi interessati, dal Friuli alla Sicilia.
L’impegno di Coop Alleanza 3.0 per la legalità con LiberaCoop Alleanza 3.0 è da sempre
al fianco di Libera per sostenere la cultura
della legalità e un’economia giusta e pulita.
Questo sostegno si realizza innanzitutto attraverso la vendita e la promozione nei negozi dei prodotti di Libera Terra: solo nel 2015,
le vendite realizzate in Coop Adriatica, Coop
Consumatori Nordest e Coop Estense – le tre
cooperative che si sono fuse dal 1° gennaio
2016 in Coop Alleanza 3.0 – hanno superato
i 3,3 milioni di euro.Vengono inoltre organizzate decine di iniziative nel territorio, per sensibilizzare soci e clienti, e promossi progetti
che danno un contributo diretto alle attività di
Libera. Durante l’estate, infine, gruppi di giovani soci hanno la possibilità di trascorrere
una settimana sui campi delle cooperative di
Libera Terra; mentre ogni anno, il 21 marzo,
una delegazione di soci e lavoratori Coop partecipa alla Giornata la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime
innocenti delle mafie, promossa da Libera.
CONAD
Arrivano i SuperCoccolosi a sostegno di Apro Onlus
E’ stata presentata al Conad Le Vele l’iniziativa promossa da Conad “I SuperCoccolosi”, attiva dal 3 ottobre in tutti i punti
vendita in cui opera Conad Centro Nord:
Lombardia e Emilia Romagna (per le province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia).
Fino al 13 novembre, con una spesa minima di 25 euro più un contributo di 4,50
euro si potrà avere uno dei dodici animaletti protagonisti dell’autunno in Conad.
Quest’anno l’iniziativa sarà suddivisa su 3
singoli periodi della durata di 2 settimane
l’uno divisi per habitat di appartenenza: nel
primo periodo verranno proposti 4 peluche
abitanti del “bosco” (riccio, gufo, orsetto lavatore, koala) , nel secondo 4 soggetti che
vivono nel “mare” (polipo, pinguino, granchio, tartaruga) e nel terzo 4 che stanno
nella “fattoria” (gatto, cane, coniglio, gallina). Per ogni peluche saranno destinati in
beneficenza 0,50 centesimi a favore di enti
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
19
e associazioni territoriali a sostegno di sei
progetti solidali destinati per lo più ai bambini.
Per la provincia di Reggio Emilia la donazione sarà a favore dell’Associazione Apro
Onlus, di cui Conad è partner solidale già
da diversi anni, a sostegno della campagna
“IIo mi impegno!” per il progetto di realizzazione del nuovo reparto di Gastroenterologia
e Endoscopia Digestiva che troverà entro
fine anno una nuova sede all’interno del
CO-RE, il Centro onco – ematologico di
Reggio Emilia.
Da quest’anno la solidarietà diventa anche
social: sarà infatti attivo anche il minisito supercoccolosi.it (raggiungibile da computer,
smarthpone o tablet), all’interno del quale
gli utenti potranno scattarsi un selfie (o caricare una foto già fatta) per inserire il proprio volto all’interno di una delle maschere
grafiche presenti e diventare così uno dei
SuperCoccolosi. Una volta scelta la propria
immagine preferita, la foto verrà pubblicata
all’interno di una simpatica galleria a scorrimento, dove potrà essere votata dagli altri
utenti della piattaforma ed essere condivisa
sui propri profili social.
“Apro Onlus desidera ringraziare anticipatamente tutti coloro che vorranno contribuire e quindi rispondere all’iniziativa di
Conad. Acquistare i “super Coccolosi” significa aderire ad un progetto importante,
quello per la realizzazione del nuovo reparto
di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, un progetto in dirittura d’arrivo che ha
ancora bisogno di solidarietà ma che vedrà
la sua conclusione entro pochi mesi.” Così
spiega Maria Paola Ruggieri responsabile delle Relazioni Esterne di Apro Onlus
“Ringraziare Conad è doveroso perché è
encomiabile l’impegno e l’attenzione che
questa Azienda rivolge ai progetti che riguardano il miglioramento della sanità locale, e soprattutto perché ripone in Apro
Primo piano
ACI
Onlus una grande fiducia ed un grande affetto, quello che sempre rivolge alle persone per cui lavora. Puntualmente Conad
scende in campo con iniziative solidali per
il sociale , anche questa dell’autunno 2016
è una idea brillante, pensata bene che sicuramente centrerà l’obiettivo, quello di
esortare le persone a contribuire alla realizzazione di progetti importanti, per la nostra città e non solo. Anche quest’anno
siamo sicuri che sarà un successo.” Così
conclude M.P Ruggieri.
Romano Sassatelli, Direttore Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva ASMN aggiunge:”I fondi raccolti tramite APRO
renderanno più accoglienti gli ambienti e ha
permesso l’acquisizione di strumentazioni
tecnologicamente molto avanzate come
l’angiografo digitale e che rappresenterà il
cuore più tecnologico di questa struttura,
quest’ultima avrà l’obiettivo prioritario di accompagnare la tecnologia all’umanizzazione dell’oggetto. Ringrazio Conad per la
sua sensibilità sociale che si esplica non
solo nell’offerta della qualità e che quindi si
traduce in salute, ma anche in iniziative
come queste che la vedono presente ogni
anno”.
La terza campagna solidale si propone di
replicare il successo delle prime due edizioni di “Cuccioli del Cuore” che hanno permesso di donare al progetto “Io mi
impegno” ben 54 mila euro e di unire la
parte ludica ed educativa dell’iniziativa a
quella di sensibilizzazione a tematiche più
delicate che riguardano tutti.
“Dopo il successo delle prime due edizioni
abbiamo deciso di replicare questa iniziativa solidale con l’obiettivo di coinvolgere
sempre più famiglie e bambini in progetti di
forte rilevanza sociale per la città” afferma
Paola Rondanini, Direttrice del Conad Le
Vele e continua: “In un periodo ormai prolungato in cui lo stato di necessità è costante crediamo che le aziende e i cittadini
debbano agire in prima persona all’interno
della società: la differenza la fanno le persone, da qui il nostro “persone oltre alle
cose”. Penso che tutti i soci Conad della
città e i nostri clienti siano fieri di aver contribuito a rendere il nostro Ospedale sempre
più all’avanguardia.”
Legacoop
Settori
ITACA
Con Provincia di Pordenone presentato progetto per contrastare
l’emergenza Neet
Un progetto per offrire nuove opportunità alla
generazione Neet, i giovani tra i 15 e i 29
anni che non studiano, non lavorano e non
partecipano a percorsi formativi, e che in Italia sono il 27%. Promosso dalla Provincia di
Pordenone e gestito dalla Cooperativa sociale Itaca, sarà presentato a Pordenone lunedì 10 ottobre a partire dalle 9
nell’Auditorium della Regione. Si chiama
“NEET. Progetto Tutoring & Work Experience”
ed è volto a sostenere i percorsi partecipativi
e la rete dei servizi dedicati ai giovani, anche
con una funzione di orientamento rispetto all’ingresso nel mercato del lavoro.
I dati relativi ai cosiddetti “Neet” - Not in Education, Employment or Training sono preoccupanti. Come rivelato dall’Ocse nel suo
rapporto “Uno sguardo sulla società 2016.
Riflettore sui giovani”, la percentuale in Italia
è in aumento, già prima del 2007 era del
20% ovvero 4 punti sopra la media europea.
“NEET. Progetto Tutoring & Work Experience”
è un intervento che rientra nel piano triennale provinciale per le politiche giovanili volto
a realizzare attività di sperimentazione a favore dei giovani con fragilità, favorirne il processo di orientamento e di ingresso nel
mondo del lavoro. Destinatari non solo i Neet
tra i 15 e 29 anni, ma anche docenti e operatori delle politiche giovanili che operano nel
Pordenonese presso servizi pubblici e del
privato sociale.
Gli obiettivi principali del progetto NEET riguardano lo sviluppo e il potenziamento della
rete degli operatori territoriali impegnati nell’ambito delle politiche giovanili che, nello
specifico, si occupano di intercettare e orientare i giovani a rischio di dispersione scola-
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
20
stica, facilitando l’attivazione di percorsi di
motivazione e rimotivazione, ma anche sperimentando modalità di lavoro interservizi per
creare contesti capacitanti. L’idea è quella di
sostenere progetti, iniziative ed esperienze
che consentano ai giovani del Pordenonese
tra i 15 e i 29 anni di sviluppare competenze
di autonomia, relazione, senso di appartenenza, ma anche di auto-organizzazione.
L’appuntamento del 10 ottobre nella Città sul
Noncello è stato dedicato agli amministratori
pubblici, ai referenti dell’Azienda sanitaria,
agli operatori delle politiche giovanili, della
scuola, dei servizi pubblici e del privato sociale che si occupano e che lavorano con i
giovani. Lo scorso 16 settembre, nella sede
della Provincia di Pordenone, si era svolto un
seminario per “addetti ai lavori” che aveva
fotografato e analizzato il “fenomeno Neet”.
Tra i mesi di giugno e settembre 2016, il progetto gestito da Itaca ha messo in campo diverse azioni, tra cui un Comitato scientifico
composto da rappresentanti del Centro per
l’impiego, del Centro di orientamento regionale, dei 5 Ambiti Distrettuali della Provincia
di Pordenone, degli Informagiovani e dei
Centri di aggregazione giovanile, oltre che
delle Cooperative che gestiscono i Cag stessi
(Itaca, Osf, Le macchine celibi), che hanno
lavorato insieme per programmare l’intero
percorso coinvolgendo le realtà locali che si
occupano di politiche giovanili come le
scuole provinciali e i progetti speciali tra cui
Top, Pn School, Genius Loci, e ancora le associazioni sportive. In parallelo, dal mese di
settembre, si è dato avvio ad un percorso laboratoriale dedicato a una quindicina di giovani dai 18 ai 25 anni, attualmente
disoccupati e fuori dal sistema scolastico, intercettati grazie alle segnalazioni dei servizi in
campo, con l’obiettivo di lavorare in concreto
su alcune delle tematiche chiave del progetto. Il percorso prevede 4 moduli formativi
in aula e un workshop residenziale di 3 giorni
che si svolgerà a metà ottobre presso una
casa messa a disposizione dalla Parrocchia
di Roveredo in Piano, in località Tramonti di
Sotto, con la partecipazione di vari formatori
ed educatori professionali della Cooperativa
sociale Itaca.
Sebbene nel 2015, rivela sempre Ocse, la
percentuale di Neet in Italia si sia sensibilmente ridotta, l’ordine dei numeri parla di
circa 2,5 milioni di Neet che non studiano,
Primo piano
ACI
non lavorano e non si formano, con conseguenze negative anche in termini di Pil, che
perde circa l’1,4%. Peggio dell’Italia fanno
solamente la Grecia (2%) e la Turchia (3,4%).
Peraltro, anche a livello Ocse i Neet rappresentano un costo economico non indifferente
e compreso tra i 360 e i 605 miliardi di dollari, tra lo 0,9%-1,5% della ricchezza globale.
ITACA
Gherardo Colombo incontra gli
studenti di Pordenone
La democrazia, il concetto di regola, il tema
della corruzione e della giustizia riparativa,
sono gli assi principali dello straordinario incontro con Gherardo Colombo previsto il
prossimo 18 ottobre a Pordenone, cui parteciperanno 410 tra studenti e docenti delle
scuole superiori pordenonesi. “Sulle regole.
Gherardo Colombo incontra gli studenti
degli Istituti superiori pordenonesi” è un
evento organizzato dalla Cooperativa sociale Itaca in collaborazione con associazione Sulleregole e associazione I Ragazzi
della Panchina. Riservato agli studenti e
non aperto al pubblico, si terrà all’Auditorium Concordia di via Interna alle 14.30 di
martedì 18 ottobre.
Ex magistrato, Gherardo Colombo è stato
pubblico ministero alla Procura della Repubblica di Milano dove ha dato il suo prezioso contributo alle indagini e ai processi
nell’ambito dell’operazione “Mani pulite”.
Dimessosi dalla magistratura nel 2007, da
allora Colombo si impegna attivamente nell’educazione alla legalità nelle scuole attraverso incontri con studenti di tutta Italia, e
proprio per tale attività ha ricevuto nel 2008
il Premio Nazionale Cultura della Pace.
Riservato agli studenti degli istituti superiori
pordenonesi, l’appuntamento con Gherardo
Colombo vedrà coinvolti 389 ragazzi provenienti da Liceo Scientifico Grigoletti, Ial Fvg
Pordenone, Isis Zanussi e Itsse Mattiussi,
per un numero complessivo di 410 invitati,
compreso il corpo docente. L’incontro
segna una tappa fondamentale all’interno
di un percorso che da anni si sta sviluppando nella città sul Noncello, nel tentativo
di collegare territorio e Istituzioni scolasti-
Legacoop
Settori
che.
Elevatissima l’adesione alla proposta di
Itaca ed all’incontro con Colombo da parte
delle scuole superiori di Pordenone, i 389
studenti coinvolti in poco più di un mese (le
scuole sono iniziate lo scorso 12 settembre) si sono prodigati a leggere il libro dell’ex magistrato ed a metterlo in relazione
con quanto appreso e discusso in classe
durante le lezioni. Una adesione che è frutto
di un lavoro di presenza costante, di disponibilità, di professionalità, di coerenza, di
proposte di senso, che non nascono nelle
scuole per restarvi confinate, ma che partono dalle scuole per divenire bene comune, crescita del territorio, per far
maturare cittadini attivi.
La Cooperativa sociale Itaca, assieme al
Progetto TOP (educativa di strada finanziata
dall’Ambito Territoriale 6.5) a gestione dell’associazione I Ragazzi della Panchina, sta
infatti sviluppando, attraverso vari finanziamenti anche regionali, una serie di azioni
all’interno della quasi totalità degli Istituti
superiori di Pordenone ed in alcuni Istituti
comprensivi.
Le azioni riguardano i singoli alunni, le
classi, gli insegnanti, i dirigenti, i genitori e
mirano a costruire percorsi calibrati e condivisi con gli Istituti stessi, coordinati peraltro attraverso la creazione di progettualità
in rete con i Servizi territoriali. Le scuole, in
questo modo, si avvicinano e si legano al
territorio nella misura in cui il territorio risponde in maniera coesa e univoca alle esigenze ed alle difficoltà che di volta in volta
emergono, vengono esplicitate e individuate.
All’interno di questa cornice si colloca l’incontro con Gherardo Colombo, per parlare
di legalità, regole, Stato, giustizia, Costituzione, temi che all’interno degli Istituti coinvolti sono già materie di studio ed
approfondimento inserite all’interno del
Piano dell’offerta formativa, elementi di crescita dei ragazzi per diventare cittadini consapevoli.
“Sulle regole” è il titolo del libro di Gherardo
Colombo che Itaca ha donato ad ogni singolo Istituto coinvolto, avvalendosi del quale
gli educatori del Progetto TOP hanno seguito il percorso delle classi, in una sorta di
avvicinamento all’incontro con l’ex magistrato del 18 ottobre.
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
21
ITACA
Dreams On The Wall mappa
il territorio
Cittadinanza attiva, legalità e riqualificazione
urbana passano attraverso la mappatura partecipata del territorio, che a breve sfocerà
nella realizzazione di graffiti da parte dei maggiori writers del Friuli Venezia Giulia. E’ stata
un’estate intensa per il progetto “Dreams on
the Wall”, i ragazzi che frequentano i Centri
di aggregazione giovanile gestiti dalla Cooperativa sociale Itaca sono stati coinvolti in prima
persona nello scegliere gli spazi da riqualificare con la street art. Il progetto, grazie ad un
finanziamento della Regione Fvg, vede in
prima linea oltre a Itaca i Comuni di Torviscosa (capofila), Carlino, Marano Lagunare,
Muzzana del Turgnano e Porpetto, oltre ad un
ampio partenariato con Teatrino del Rifo, UponAdream di Gemona del Friuli e Kantiere
Misto di Oderzo.
E proprio a Torviscosa, Carlino, Marano Lagunare, Muzzana del Turgnano e Porpetto si
sono mossi i ragazzi durante la pausa estiva,
producendo una serie di mappe concettuali e
virtuali sulle quali ora i writers stanno già lavorando per produrre i primi bozzetti. Con il
supporto dello staff di educatori di Itaca impegnati nei cinque Centri di aggregazione
giovanile, i ragazzi hanno scelto gli spazi da riqualificare attraverso strumenti diversi come
world-cafè, passeggiate urbane e social network per incontrare e coinvolgere tutte le comunità dei cinque comuni della Bassa
friulana.
La fase della mappatura ha registrato nel
complesso ben 553 accessi virtuali per 22
Primo piano
ACI
luoghi, i gruppi di lavoro sono ora passati alla
fase creativa, ovvero dalle idee messe sulla
carta a immagini da mettere su un muro. I ragazzi coinvolti hanno contribuito con le parole
e con una mappa concettuale dei loro paesi,
ora i writers si stanno scatenando per metterci il loro colore e la loro arte in vista del bozzetto definitivo.
Attraverso degli incontri operativi verrà scelto
il tema di ogni graffito e poi costruito un bozzetto con il supporto di street artists qualificati.
Numerose saranno le collaborazioni con i
maggiori writer regionali, che lavoreranno in
sinergia con i ragazzi per realizzare le opere
di riqualificazione in ogni comune interessato,
e che saranno concluse tra la fine del 2016
e l’inizio dal 2017.
Le inaugurazioni dei graffiti, previste per l’inizio del 2017, si trasformeranno in meeting
itineranti che coinvolgeranno diverse associazioni locali tra cui la Tormenti di Torviscosa,
i Cani Sciolti di Marano Lagunare, UMF Sonica, Modons e i Corretti di Porpetto, Cà vie di
Carlino, La Stanzute di Muzzana del Turgnano. Ci saranno, inoltre, dei veri e propri
momenti di comunità all’interno dei quali verranno illustrati i cambiamenti dei luoghi attraverso l’impegno e la creatività dei ragazzi.
ABI-COOP
Lancia iniziativa “Il tuo futuro,
la tua casa”
Abi-coop Reggio Emilia è una cooperativa
d’abitazione a proprietà indivisa nata nel
1969 con lo scopo di rispondere ai bisogni
abitativi anche delle fasce più deboli garantendo abitazioni confortevoli a costi contenuti
e senza rischi di sfratto. E’ questa la finalità
che sta alla base della casa a proprietà indivisa: la cooperativa è proprietaria e assegna
l’alloggio in godimento al socio che ha diritto
di abitarlo a tempo illimitato ed eventualmente trasmettere il diritto agli eredi. In oltre
40 anni di vita Abicoop Reggio ha costruito
10 interventi per un totale di 286 alloggi nei
Comuni di Reggio Emilia, Sant’Ilario d’Enza,
Bagnolo in Piano e Scandiano. I soci sono
1.500.
In questi giorni Abi-coop ha lanciato l’iniziativa
“Il tuo futuro, la tua casa”, che si rivolge a chi
Legacoop
Settori
non dispone della proprietà di un immobile
ma vuole garantire un futuro sereno a se
stesso e ai figli. Diventando soci della cooperativa, si potrà accedere, nel tempo, all’uso di
uno dei 300 alloggi realizzati da Abi-coop a
Reggio Emilia, Bagnolo in Piano, Scandiano,
Sant’Ilario d’Enza e ad altri che potranno essere realizzati. Il canone d’uso è molto conveniente e il contratto ha durata illimitata.
L’immobile inoltre potrà essere usato successivamente anche dai conviventi del socio.
Abi-coop assicura inoltre la migliore assistenza tecnica ed amministrativa nella gestione dell’immobile. Informazioni: Abi-coop,
via Fenulli 35, Reggio Emilia, 0522 285382,
abi.coop@[email protected].
GRUPPO ORMEGGIATORI SAVONA
Battesimo del mare
della motobarca Uniun II
Il 7 ottobre a Savona si è tenuto il battesimo
del mare del nuovo mezzo nautico in dotazione alla Cooperativa Gruppo Ormeggiatori.
UNIUN II, è il nome della motobarca che è
lunga 10,45 metri, larga 3,59 con una
stazza lorda di quasi 13 tonnellate e può
raggiungere una velocità con due motori di
20 kts. UNIUN, “unione” in ligure, a ricordare la fusione degli Ormeggiatori di Savona e Vado Ligure; Seconda, perché va a
sostituire l’omonima imbarcazione così battezzata cinquant’anni fa proprio per celebrare l’unione dei due Gruppi.
Idonea all’assistenza di navi di massima dimensione, voluta e progettata per lavorare
nella rada di Vado Ligure, nel campo boe
SARPOM e in previsione dell’utilizzo nella
piattaforma Maersk in via di realizzazione.
Il Gruppo Ormeggiatori del Porto di Savona
e Vado Ligure nasce come Gruppo unico
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
22
autogestito e autoregolamentato, ma sempre disciplinato dall’Autorità Marittima, nel
1967, dalla fusione dei Gruppi dei due porti,
che a loro volta si erano costituiti nel 1951
come derivazione della Cooperativa Sabazia
di Vado Ligure e della Cooperativa Leon
Pancaldo di Savona.
Dal 1992 il gruppo presta servizio anche
nel porto di Imperia.
“Al di là della tradizione del varo, con l’inaugurazione si intende celebrare lo sforzo di
rinnovamento e la volontà di dare adeguata
risposta all’evoluzione del comparto marittimo/portuale da parte del Gruppo Ormeggiatori – spiega Marco Balestrino,
presidente della Cooperativa del Gruppo Ormeggiatori -. L’investimento di 280.000
Euro, nonostante la crisi perdurante, è un
atto di fiducia nel futuro, un contributo al
funzionamento del sistema portuale. Perché se non ci si rinnova, non ci si adegua,
non si investe in attrezzature e in professionalità, non ci sarà futuro per il nostro lavoro”.
Attualmente il Gruppo si compone di 20
soci organizzati in Cooperativa, marinai con
titoli professionali e adeguate competenze,
che fanno attraccare correttamente le navi
alle banchine, ai pontili, alle piattaforme offshore e alle boe, lavorando sempre con
continuità, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno,
con qualsiasi condizione meteorologica.
Il Gruppo è dotato di 10 motobarche equipaggiate secondo le diverse specificità dei
terminals dei porti di Savona, Vado Ligure
e Imperia e di 2 mezzi terrestri.
sponsabili in tutto il mondo.
La cooperativa bitontina, una delle realtà più
importanti del settore olivicolo italiano, in
dieci anni è passata da una situazione di
grave crisi ad una forte espansione che la
pone ai vertici nazionali. La Cooperativa
Produttori Olivicoli, oltre ad essere cuore
pulsante dell’organizzazione di produttori
Oliveti Terra di Bari insieme alle cooperative
di Terlizzi, Ruvo di Puglia e Minervino, rappresenta un elemento essenziale della
struttura del Consorzio Nazionale Olivicoltori ed è inserita in una fitta rete commerciale con altre importanti realtà come
Finoliva Global Service, Montalbano spa e
Alce Nero che portano l’olio extravergine
d’oliva bitontino sulle tavole di tutto il
mondo.
Alla cerimonia di sabato hanno partecipato
il sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio,
il presidente del Consorzio Nazionale Olivicoltori Gennaro Sicolo, il presidente della
Cooperativa Produttori Olivicoli Bitonto Giuseppe Siragusa e tutto il consiglio di amministrazione che in questi anni ha dato
dimostrazione di un saper lavorare insieme
per il bene del territorio.
«Siamo orgogliosi di questi straordinari risultati e vogliamo crescere ancora. Questo
nuovo impianto ci consentirà di mantenere
elevatissimi gli standard qualitativi e di entrare su nuovi mercati internazionali» ha
sottolineato il presidente Siragusa.
La cooperativa produce il 60% del proprio olio
extra vergine d’oliva in biologico, il restante
40% è rappresentato dalla Dop Bitonto.
«Questa cooperativa rappresenta un grande
orgoglio per la nostra comunità perché è
capace di tutelare e valorizzare le radici e
le tradizioni custodite nel nostro oro: l’olio
extravergine d’oliva» ha rimarcato il sindaco
Abbaticchio.
Per continuare a crescere, i responsabili
della Cooperativa hanno invitato tutti i produttori ad avvicinarsi a questa realtà
aprendo all’adesione di nuovi soci «per fare
sempre più sistema, per dare al territorio
l’identità del prodotto e per valorizzare i sacrifici degli agricoltori».
Nella serata inaugurale del nuovo impianto
sono stati conferiti due riconoscimenti – all’onorevole Giuseppe Rossiello e all’avvocato Enzo Augusto – per l’impegno
profuso nelle battaglie portate avanti dalla
Cooperativa in questi anni.
Un’occasione per fare anche previsioni sulla
campagna olearia al via in questi giorni. «La
produzione quest’anno sarà di altissima
qualità, anche se ci sarà un lieve calo. Nonostante ciò avremo dei prezzi ottimi, che
finalmente saranno in grado di ripagare la
passione dei nostri agricoltori» ha assicurato il presidente del Cno Sicolo.
«Voglio ringraziare il presidente Siragusa, il
vicepresidente Antonino, il consiglio e tutti i
soci della cooperativa che attraverso la loro
coesione hanno dato vita ad gioiello economico e sociale del nostro territorio» ha concluso Sicolo.
Fonte http://www.bitontolive.it/news/Attualita/447149/news.aspx
COOPERATIVA PRODUTTORI
OLIVICOLI DI BITONTO
Inaugurato nuovo impianto
oleario
Centoventimila quintali di olive molite, nove
milioni di euro fatturati, oltre quattrocentocinquanta soci: sono i numeri straordinari
della Cooperativa Produttori Olivicoli di Bitonto che sabato 8 ottobre, ha inaugurato il
nuovo impianto di trasformazione ad alta
tecnologia che servirà a produrre olio extra
vergine d’oliva di alta qualità e a soddisfare
le esigenze dei consumatori più attenti e rePrimo piano
ACI
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
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COOP SCACCO MATTO
Partecipa al progetto “Cambia il
finale” per il riuso dei beni
Dove mettiamo il vecchio armadio? Oppure
la credenza della nonna? O il frigo ancora
funzionante? E’ stato presentato il 10 ottobre “Cambia il finale”, il progetto della multiutility ora esteso anche al comune di
Ferrara, grazie alla collaborazione con Last
Minute Market e Scacco Matto Cooperativa
Sociale. Obiettivo: dare nuova vita agli oggetti ancora utilizzabili e favorire un virtuoso
e solidale circuito del riuso, con l’impiego
anche di persone svantaggiate.
Oltre 371 tonnellate di rifiuti ingombranti
raccolti e avviati al riuso nel primo semestre 2016, a cui si aggiungono 714 tonnellate nel 2015, 452 tonnellate da marzo a
dicembre 2014, per un totale di quasi
1.540 tonnellate: sono questi i principali risultati raggiunti finora da Hera con “Cambia
il finale”. L’iniziativa è infatti già attiva in 82
comuni, grazie alla collaborazione con Last
Minute Market e 20 enti no profit del territorio su cui opera la multiutility.
Il progetto è nato allo scopo di dare nuova
vita agli oggetti ancora utilizzabili, come
mobili ed elettrodomestici, favorendo un circuito virtuoso e solidale del riuso.
Al valore sociale si aggiunge quello ambientale, contribuendo a prevenire la produzione di rifiuti e contrastare il fenomeno
del loro abbandono sul suolo pubblico. Inoltre si contiene l’impatto ambientale legato
alla loro raccolta: 1.540 tonnellate corrispondono infatti a oltre 370 mezzi adibiti al
servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti
circolanti a pieno carico.
Come funziona ‘Cambia il finale’ - Telefo-
Primo piano
ACI
nando al Servizio Clienti Hera 800.999.500
(numero gratuito da rete fissa e mobile, attivo
dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18) per prendere l’appuntamento per il ritiro gratuito a domicilio degli
ingombranti, il cliente viene sensibilizzato sulla
possibilità di donarli, nel caso siano ancora in
buone condizioni. In tal caso, riceve i riferimenti per contattare gli enti no profit del territorio disponibili al loro riutilizzo. Gli enti
partner si sono impegnati a recuperare i materiali secondo modalità definite da ciascuno
e dettagliate nel sito dedicato all’iniziativa www.gruppohera.it/cambiailfinale
I cittadini ferraresi interessati possono contattare direttamente Scacco Matto concordando il ritiro o la consegna dei beni
ingombranti, invece, nel caso questi non
siano riutilizzabili possono essere portati ad
una delle tre stazioni ecologiche di Hera: in
via Caretti, via Ferraresi o via Diana o prendere appuntamento con Hera per il ritiro
gratuito a domicilio.
È inoltre possibile donare agli enti anche
oggetti come soprammobili, libri, giochi per
bambini, non più utilizzati e che purtroppo a
volte vengono gettati nei cassonetti dell’indifferenziato.
A Ferrara l’associazione coinvolta nel progetto “Cambia il finale” è Scacco Matto
Cooperativa Sociale onlus, una cooperativa
sociale nata a Portomaggiore (Fe) nel 2010
e attiva sul territorio ferrarese. La cooperativa gestisce servizi socio-sanitari ed educativi e svolge diverse attività finalizzate
all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, soggetti in trattamento psichiatrico, invalidi psichici ed ex degenti di istituti
psichiatrici. La cooperativa si colloca tra la
fine di un trattamento protetto e l’inserimento lavorativo attraverso progetti mirati
che possano permettere ai soggetti presi in
carico un normale reinserimento nel loro
nucleo familiare e l’avvio nel mondo del lavoro, con l’ausilio di piani di trattamento individualizzati. Scacco Matto assiste
complessivamente 110 utenti, grazie all’impegno di 30 soci lavoratori, di cui 15
sono persone svantaggiate.
I primi tre mesi in cui il progetto è stato avviato in via sperimentale a Ferrara sono stati
un grande successo. Infatti, sono stati avviati al riuso 4370 kg di ingombranti, mobili,
Legacoop
Settori
elettrodomestici e oggetti vari, raccolti grazie a 54 ritiri, per un totale di 140 pezzi ritirati. Complessivamente con questo
progetto la Cooperativa Scacco Matto ha ricevuto 74 telefonate per il ritiro di ingombranti in buono stato, con una media di
circa 24 telefonate al mese. Il materiale raccolto e destinato al canale del riuso è stato
fino ad oggi stoccato presso 2 magazzini
gestiti dalla onlus.
La grande varietà e quantità di materiale recuperato ha consentito di aprire un Centro
del Riuso che proprio il 10 ottobre ha aperto
i battenti in via Bologna 300/C a Ferrara. Un
vero e proprio negozio dell’usato di circa
1100 mq, con mobili, elettrodomestici, biciclette, indumenti, libri e tanto altro che
sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8.30
alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30.
Fonte
http://www.ecodallecitta.it/notizie/386327/
riuso-arriva-anche-a-ferrara-il-progettocambia-il-finale
CONSORZIO GESCO
A Napoli partito il servizio
‘AMICAR Sharing’
Il nuovo servizio di trasporto per la città di
Napoli, smart ed ecosostenibile promosso da
Gesco.Amicar è il sistema di mobilità GESCO
che identifica servizi per un trasporto innovativo, intelligente e versatile nella città di Napoli. Si tratta di soluzioni che affiancate al
sistema di TPL possono contribuire a migliorare le condizioni di vivibilità nel contesto urbano ed aumentare l’offerta a supporto di
particolari esigenze dei cittadini. AMICAR
sharing, nasce dalla collaborazione tra
GESCO, Napoli Città Intelligente ed il Comune
Territori
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Imprese
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di Napoli. E’ una iniziativa attuata in regime
di sperimentazione tariffaria che si basa sulla
passata esperienza del progetto Ci.Ro. City
Roaming finanziato dal MIUR nell’ambito dei
progetti PON di Social Innovation di cui Napoli Città Intelligente è stato soggetto attuatore. Della flotta di Amicar fanno parte anche
automezzi predisposti al trasporto di persone
con disabilità e/o con limitata autonomia, che
offrono a costi contenuti un servizio innovativo per ogni tipo di spostamento.
Per saperne di più visita il sito www.amicarnapoli.it
COOP PESCATORI DELLO IONIO
Solidarietà ai terremotati
di Amatrice
“Un piccolo ma significativo gesto che ci
rende orgogliosi, come Movimento cooperativo e come persone.Al Presidente Fanizza
e a tutti i soci della Cooperativa Pescatori
dello Jonio di Porto Cesareo il nostro grazie”. Così il presidente Legacoop Puglia,
Carmelo Rollo, e il coordinatore il Dipartimento Pesca di Legacoop Agroalimentare,
Angelo Petruzzella, commentando il gesto
della cooperativa di pescatori di Porto Cesareo. Il presidente Giuseppe Fanizza
coinvolgendo tutti i soci della cooperativa,
ha raccolto la somma di 4 mila euro e l’ha
consegnata, domenica 9 ottobre, personalmente al Sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, per sostenere la ricostruzione, dopo il
devastante terremoto dello scorso 24 agosto.
“Un gesto prezioso di solidarietà, che ha un
fortissimo valore simbolico, soprattutto per
Primo piano
ACI
una piccola ma importante realtà della
pesca, che, pur vivendo momenti di difficoltà
economica, ha saputo mettere in pratica il
vero spirito cooperativistico. Il presidente Fanizza, coraggioso e storico cooperatore, dimostra ancora una volta quanto conti il
senso di responsabilità e la solidarietà dei
cooperatori in favore di una comunità, come
quella di Amatrice, che ha bisogno del sostegno di tutti”.
CONSORZIO KARABAK/COOP DOLCE
“Asilo Filonido” bellissimo
esempio di welfare aziendale
Può accogliere fino a 81 bambini dalle 7,30
alle 16,30 e, su richiesta, fino alle 18. E’ il
nido d’infanzia interaziendale “Filonido”,
inaugurato nel 2011 e situato nel quartiere
San Donato a Bologna, dove hanno sede le
aziende Unipol gruppo finanziario, Legacoop,
Gruppo Hera, che ne hanno curato la realizzazione per garantire un servizio non solo ai
propri dipendenti ma, grazie ad una convenzione con il Comune di Bologna, anche ai
bambini del quartiere. Tra i soggetti che
hanno realizzato la struttura c’è anche la Regione Emilia-Romagna e il 10 ottobre la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna
e assessore al welfare, Elisabetta Gualmini,
ha visitato la struttura.
È la prima struttura educativa per la fascia di
età zero-tre anni a essere stata realizzata con
il contributo di un così alto numero di partner, mediante una stretta collaborazione tra
istituzioni bolognesi e privati. Dall’inizio di settembre alla fine di luglio, (anche se il servizio
è aperto tutto l’anno, poiché accoglie le richieste delle famiglie per l’apertura in agosto,
periodo natalizio e Pasqua), i bambini dei dipendenti delle quattro aziende (che hanno un
numero di posti riservato) vengono accolti in
uno spazio architettonico innovativo, costruito
con materiali naturali e circondato dalla vegetazione. Il nido, convenzionato con il Comune di Bologna, che ha messo a
disposizione l’area e ha investito nell’operatività piena del servizio, è aperto anche ai
bambini del quartiere, attraverso le graduatorie comunali. La Regione Emilia-Romagna
ha partecipato alla realizzazione della strut-
Legacoop
Settori
tura, la cui impostazione pedagogica e organizzativa è affidata alla cooperativa sociale
“Consorzio KarabaK/coop. Dolce”, con un finanziamento di 2 milioni di euro.
“Il nido interaziendale Filonido- sottolinea la
vicepresidente Elisabetta Gualmini- è un
esempio bellissimo del nostro sistema integrato di servizi per la prima infanzia, costruito
ad hoc per i dipendenti della Regione, di
Hera, Unipol e Legacoop, ma che ospita
anche i bimbi del quartiere, in un’ ottica di
welfare aziendale aperto alla comunità. Una
struttura moderna, accogliente, addirittura
modulabile e trasformabile, che offre quella
flessibilità positiva, anche negli orari di ingresso, molto liberi per le famiglie, a cui ho
sempre pensato. Se una mamma- presegue
la vicepresidente- desidera stare qualche ora
in più a casa con il proprio figlio può finalmente starci e portare il bimbo al nido in un
orario che più conviene. La flessibilità dunque va incontro al fatto che le famiglie possano stare di più con i propri figli”.
Fonte
http://www.regione.emiliaromagna.it/notizie/attualita/filonido-inregione-un-bellissimo-esempio-di-welfare-a
ziendale
GRUPPO ITALIANO VINI
Punta alla Cina e sbarca
su Alibaba
Il vino italiano guadagna spazio su Alibaba, il
colosso mondiale cinese dell’e-commerce,
con l’apertura di un “flagship store” virtuale
attivo già da fine agosto: il Gruppo Italiano
Vini, leader nazionale del settore, ha siglato
un accordo ad hoc con TMall per distribuire
i prodotti delle sue 15 cantine storiche attraverso la piattaforma b-to-c della conglomerata fondata da Jack Ma.
E’ l’approdo di un percorso preparatorio iniziato circa due anni fa, che mette a disposizione dell’azienda vinicola emiliana, operativa
da tempo in Cina (“vendiamo un totale di un
milione di bottiglie annue”, ha ricordato il
presidente Corrado Casoli), la chance di irrobustire un canale distributivo che s’affaccia sul mercato potenziale di 710 milioni di
‘netizen’, cioè di operatori internet. Gruppo
Territori
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Italiani Vini, ha ricordato Casoli nella cerimonia presso l’ambasciata d’Italia a Pechino,
vanta oltre 500 milioni di fatturato e più di
220 milioni di bottiglie vendute nel 2015.
Uno sforzo organizzativo e d’investimenti notevole in Cina, ha ricordato Marco Pizzoli,
general manager di Giv Shanghai: su tutti il
deposito merci a Hangzhou, città dove ha
sede Alibaba, e il rispetto di tempi di consegna di “uno o al massimo due giorni”.
Il target di vendita per la generazione di utili
è stimato in centomila bottiglie annue su
TMall, raggiungibile già “entro la fine del
2017”. La piena operatività del canale aiuterà inoltre l’avvicinamento del consumatore
cinese “al nostro vino, nella sua accezione
più ampia di Italian Lifestyle”.Valutazioni che
hanno trovato d’accordo Alibaba, secondo
cui l’accordo ha diversi aspetti positivi, oltre
alla mera “locazione dello store online”.
Innanzitutto,“è importante che il vino italiano
arrivi sui nostri store. L’Italia ha molti marchi
del lusso e con il vino passa anche il messaggio di un desiderio per gli altri marchi italiani e per quello che rappresenta lo stile
italiano”, ha rilevato Fang Wai, general manager del colosso dell’e-commerce nell’area
Fast Moving Consumer Goods.TMall è il canale b-to-c leader in Cina grazie al suo pacchetto di 400 milioni di utenti attivi e
registrati, in prevalenza di giovani.
L’accordo, maturato a poco più di un mese
dall’incontro tra il premier Matteo Renzi e
Jack Ma alla sede di Alibaba, è un “fatto importante”, ha osservato l’ambasciatore Ettore Sequi, dato che il vino rappresenta un
“settore strategico” della filiera enogastronomica italiana, oltre a essere un efficace strumento di conoscenza dell’Italia.
Fonte: Ansa
COOP CHICO MENDES
Inaugura a Milano
“La Buona Bottega”
tega”, ed è l’undicesimo della cooperativa
Chico Mendes Altromercato.
Nasce da un progetto innovativo e ambizioso: un grande negozio -120 metri quadri- di prodotti alimentari dal gusto equo,
locale e bio, che per la prima volta nella
storia della cooperativa Chico Mendes os
pita anche una panetteria e una caffetteria con piccolo ristoro. La Buona Bottega
propone pane fresco tutti i giorni, vino e
birra artigianale, frutta e verdura di stagione, olio e conserve, prodotti di filiera
corta, etica e trasparente dall’Italia e dal
mondo.
Cibo 100% controllato e garantito dal
campo alla tavola, nella qualità, nel rispetto di chi lo produce e del territorio, che
sia vicino o lontano.
In questo nuovo negozio sarà possibile
fare colazione con caffè, tè e dolci del
commercio equo e solidale, provare i sandwich e taglieri con salumi e formaggi bio
della Cascina Gaggioli (Parco agricolo
Sud), acquistare pane fresco della Cascina
Sant’Alberto (situata in un’oasi di ripopolamento faunistico alle porte di Milano)
prodotto con cereali coltivati naturalmente
e macinati a pietra e lavorato con pasta
madre.
I locali propongono un’ampia esposizione
di prodotti freschi, locali e biologici, tra cui
salumi, formaggi, frutta e verdura del nostro territorio; tè, caffè, tisane, cioccolati,
riso, biscotti e tutti i classici del commercio equo e solidale; salse, conserve, pasta,
legumi e sott’oli provenienti da cooperative sociali e da terreni liberi dalle mafie;
un’intera stanza dedicata ai vini e alle <
span style=”background: transparent”>birre dei piccoli produttori artigianali
di tutta Italia.
Saranno presenti anche i prodotti di “Calabria Solidale“, la rete di produttori calabresi che promuovono i principi di legalità,
trasparenza, solidarietà, rispetto del lavoro,
tutela dell’ambiente e del territorio.
Il 22 ottobre in Piazzale Baracca 6 a Milano la cooperativa Chico Mendes Altromercato inaugura il suo nuovo negozio,
con aperitivo equo e solidale offerto a partire dalle 17.
Il punto vendita si chiama “La Buona BotPrimo piano
ACI
Legacoop
Settori
COOP RADIO TAXI
Presentato alla Commissione Europea il progetto MvMant Venezia
È appena rientrato da Bruxelles Gabriele
Stevanato, presidente della cooperativa
Radio Taxi di Venezia Mestre, dove ha presentato l’11 ottobre, in Commissione Europea, nell’ambito del programma di
accelerazione per lo sviluppo delle smartcities FrontierCities il progetto “MvMant Venezia” un’applicazione per la mobilità
sostenibile che a dicembre entrerà nel vivo,
e nel mercato, in anteprima mondiale a Mestre, dopo il superamento del test gratuito a
Ragusa. La app, altamente innovativa, è
stata selezionata da Expo 2020 di Dubai su
oltre 2000 proposte pervenute.
Sviluppata dai ragazzi di “Blochin Cuius”
della società siciliana Edisonweb, MvMant è
anche tra le 28 vincitrici del Bando della
Commissione Europea per finanziare acceleratori di startup a favore della smart mobility.
La cooperativa ha creduto nel progetto e ha
investito- mettendo anche in campo le proprie strutture - per la sua realizzazione a
Mestre, dove sarà possibile dunque prenotare tramite smartphone un taxi condiviso,
dividendo così i costi con gli altri passeggeri registrati sulla piattaforma.
«È un onore per noi essere stati presenti a
un evento di così grande rilievo – commenta soddisfatto il presidente della Radio
Taxi di Venezia Gabriele Stevanato - così
come prendere parte a un progetto innovativo, al servizio del cittadino, di cui sentivamo l’esigenza già da un po’ di anni.
Percepivamo infatti che con la crisi le persone fossero molto più attente alle spese,
anche a quelle relative alla mobilità e dei
trasporti, e che dunque il risparmio sul
costo annuale dell’auto (stimato di circa
6mila euro) potesse essere una necessità.
Inoltre con il taxi condiviso notevoli sono
anche i benefici in un’ottica di sostenibilità
ambientale, oltre che economica: meno
auto circolanti quindi meno congestione del
traffico, meno inquinamento acustico ma
anche dell’aria grazie alla riduzione delle
emissioni di Co2. Infine, confidiamo in questo progetto anche per l’aspetto della so-
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
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cializzazione e della comunicazione tra persone in cui crediamo fortemente tanto da
scegliere di non dotare i nostri taxi di wifi.
Taxi che sono comunque forniti di tecnologie avanzate: si pensi che dal 1996 utilizziamo la tracciabilità gps per individuare il
taxi più vicino al cliente con l’obiettivo di ridurre i costi della corsa, i consumi e il traffico, e dal 2012 abbiamo creato una app
per richiedere il taxi direttamente dallo
smartphone».
Primo piano
ACI
COOPERATIVA TAM TEATROMUSICA
Al via la stagione di Teatro Ragazzi, a Padova fino a marzo 2017
Ha preso il via l’11 ottobre al teatro Verdi di
Padova la nuova stagione di “Teatro Ragazzi” promossa e sostenuta dal Comune
di Padova, e organizzata dalla cooperativa
nostra associata Tam Teatromusica con la
direzione artistica di Antonio Panzuto.
Ben 25 le compagnie teatrali professionali
del panorama nazionale che metteranno in
scena più di 42 spettacoli, in calendario da
ottobre a marzo; 8 luoghi diversi della città
dove circa 9mila ragazzi sperimenteranno
- in orario scolastico a integrazione dei nor-
Legacoop
Settori
mali programmi didattici - l’esperienza del
teatro, dalle scuole dell’infanzia alle superiori di Padova e Provincia.
Non solo spettacoli, ma anche un progetto
formativo per insegnati che, visto il successo e l’apprezzamento dello scorso anno
(in fase sperimentale), torna in questa edizione coinvolgendo un numero maggiore di
insegnanti e di classi, grazie al sostegno di
Fondazione Antonveneta e della la collaborazione con ViviPadova Settore Servizi scolastici del Comune.
A condurre “I linguaggi del teatro” - 13 ore
di formazione gratuita dedicata agli insegnanti -, Mafra Gagliardi, studiosa ed
esperta di teatro e Flavia Bussolotto, codirettrice artistica di Tam Teatromusica.
Territori
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OSSERVATORIO SWG
Crescono fiducia e attese nelle
imprese cooperative
L’Italia vuole ripartire. La società attuale è ritenuta bloccata, appesantita dall’incedere di
corporazioni e lobby tutte intente a tutelare
i propri interessi e profitti. Per la maggioranza relativa dell’opinione pubblica (40%),
l’economia del futuro dovrebbe essere comunitaria, cooperativa, collaborativa.Al centro di questo nuovo paradigma non ci sono
solo sharing e green economy: c’è, soprattutto, il bisogno di un modello di fare impresa capace di mettere insieme
innovazione, talento e giustizia sociale. Un
modello cooperativo. Gli scandali, le vicende
corruttive, i fallimenti che hanno coinvolto
alcune cooperative, non sono passati indenni. La fiducia nelle cooperative, nel corso
del 2015, era scesa velocemente. La capacità di reazione della cooperazione, sia sul
fronte corruttivo sia su quello economico, ha
invertito la dinamica discendente. In un
Paese in cui recuperare fiducia è un’impresa
titanica (si pensi all’esempio delle banche),
le cooperative hanno dimostrato di avere la
forza, l’energia e il dinamismo per invertire
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
la rotta. Nel corso dell’ultimo anno l’indice
di fiducia è passato dal 43% al 50%, mentre il livello di affidabilità riconosciuto alle imprese di capitale è apparso in flessione.
Le cooperative, inoltre, sono ritenute utili per
lo sviluppo del Paese dal 69% degli italiani
e, per il 63%, rappresentano un modello di
economia giusta e un modello di fare impresa che ha contribuito, in questi anni bui,
a mitigare il disagio sociale e il declino economico dell’Italia. La ripresa di dinamismo
apre, per il movimento cooperativo, un
nuovo scenario in termini sia di funzione
economica sia di ruolo: dal riposizionamento
all’interno del quadro attuale fino a diventare attori di un nuovo paradigma economico, che convoglia la spinta alla
condivisione di beni e servizi verso un modello di economia comunitaria, cooperativa,
trasparente. Un’economia che non lascia
potere e risultati in mano alle nuove multinazionali della rete, ma concentra il potere di
scelta e i benefici sulle persone protagoniste
delle diverse iniziative economiche.
NOTA INFORMATIVA: Sondaggio cawi
compiuto su un campione di 1.000 italiani
maggiorenni, realizzato tra il 25 e il 30
settembre 2016.
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