legainf-37-2016
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Visita il sito www.legacoop.coop Anno II - n. 37 del 14 ottobre 2016 Primo piano Biennale, la cooperazione torna al centro Voci dalla tre giorni bolognese, “un grande successo e una grande soddisfazione” per il presidente Lusetti a pagina 2-5 Legacoop Coopfond Con il fondo Occupazione, nella cooperazionepiù1,3% 4 nuove sedi annuodurantelacrisi per Gnosis La cooperazione, una roccaforte per il lavoro. “In questi anni di crisi nelle nostre imprese l’occupazione è cresciuta in media dell’1,3% all’anno”. Lo ha raccontato il copresidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Mauro Lusetti intervenendo al convegno “Il futuro del lavoro. Il contributo dell’Italia alla riflessione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro” organizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 613 ottobre 2016 alle ore 14.30 Territori Foggia Nasce il progetto cooperativo “Mediterre.bio” È nata nel 2008 ed è specializzata in opere di recupero, restauro... Si chiama “Mediterre.bio” il giovane progetto cooperativo nato in collaborazione con Alce Nero e costituito da singoli e associati di Puglia, Basilicata, Calabria ed Emilia. Sono ben 54.110 ettari totali,che producono per la Ancpl maggior parte grano duro e Successodelsemina- tenero, e di olio extravergine di oliva, tutti biologici. rio OICE/Ancpl sulle Sono i dati di Mediterre.Bio, linee guida 1/2016 progetto dal respiro extraregionale presentato, il 10 otSi è svolto il 6 ottobre, a tobre, alla Masseria Antonia Roma, alla presenza di nuDe Vargas di Foggia... merosi partecipanti... Settori Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Imprese Sondaggio Come ogni anno l’Area Ricerca di AICCON ha condotto un’indagine volta a rilevare le principali tendenze di pensiero rispetto ai temi dell’imminente edizione delle Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile (14-15 ottobre) e in particolare la Legge delega di riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale (l. n. 106/2016). L’indagine ha confermato un sentiment ... L’Italia vuole ripartire. La società attuale è ritenuta bloccata, appesantita dall’incedere di corporazioni e lobby tutte intente a tutelare i propri interessi e profitti. Per la maggioranza relativa dell’opinione pubblica (40%), l’economia del futuro dovrebbe essere comunitaria, cooperativa, collaborativa. Al centro di questo nuovo paradigma non ci sono solo sharing e green economy: c’è, soprattutto, il bisogno... AICCON Gli esiti dell’indagine conoscitiva Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli leggi Osservatorio SWG Crescono fiducia eattesenelleimprese cooperative Registrazione del Tribunale di Roma n. 109 del 22 giugno 2015 Primo piano 2 Biennale, la cooperazione torna al centro Voci dalla tre giorni bolognese, “un grande successo e una grande soddisfazione” per il presidente Lusetti “Un grande successo e una grande soddisfazione”, con queste parole il presidente nazionale di Legacoop, Mauro Lusetti, ha chiuso la prima Biennale dell’Economia Cooperativa, che ha festeggiato a Bologna i suoi 130 anni di storia. La cooperazione è una struttura necessaria per gestire i problemi che la modernizzazione ci presenterà” e questo è “un ulteriore motivo per procedere nel percorso di costituzione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane”. Non ha dubbi Lusetti, che nella mattinata di domenica 9 ottobre si era confrontato sul futuro dell’Alleanza con il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini, quest’ultimo deciso a sua volta a promuovere “un forte rilancio” verso l’unificazione. Se 130 anni esisteva un’organizzazione unica (e per la sua longevità verrà premiata nel prossimo summit internazionale delle cooperative in Canada), ora è il momento di tornare uniti, perché “i bisogni e i principi non sono diversi”. Se il passaggio di con- segne fra generazioni può essere un problema, “noi siamo nati per durare” è certo Lusetti, mentre Gardini parlando dei casi di malaffare, si è detto convinto: “la cooperazione ha gli anticorpi ma dobbiamo restare vigili”. Sicurezza intesa come bene comune al centro del dibattito con il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, in cui si è toccato il tema della rigenerazione degli edifici e delle nuove ipotesi abitative, inscindibili da una pianificazione logistica. Parlando di integrazione, invece, il viceministro agli Affari Esteri, Mario Giro, si è detto convinto che muri e chiusure siano “battaglie di retroguardia destinate a essere fallimentari” perché “l’integrazione è una necessità”. Proprio per favorire integrazione e dialogo si sono confrontati sul palco anche- L’APERTURA La Biennale parte con Papa Francesco e Napolitano Grande affluenza di pubblico per la giornata di apertura della prima Biennale dell’Economia Cooperativa, venerdì 7 ottobre. Pubblico delle grandi occasioni e sala gremita a Palazzo Re Enzo fin dalle prime ore del pomeriggio quando all’inaugurazione, alla presenza delle autorità locali, è stato letto anche un messaggio di auguri inviato da Papa Francesco. Il Pontefice ha auspicato che “l’economia del cooperare concorra alla promozione di società inclusive creative e rispettose della dignità di tutti”. L’ospite d’onore, il Presidente Emerito della Primo piano ACI Repubblica, Giorgio Napolitano, ha sottolineato l’importanza della “trasparenza e moralità dei comportamenti”, ha evidenziato il contributo del mondo cooperativo al superamento della crisi economica e ha auspicato “un movimento cooperativo unito” augurandosi “un impulso forte e determinante al consolidamento dell’alleanza delle cooperative italiane”. Qualità ed eccellenza della produzione agroalimentare italiana al centro del dibattito pomeridiano, che ha visto il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, con- Legacoop Settori frontarsi con diversi esponenti della cooperazione. L’incontro dal titolo “Cooperare per promuovere la qualità del nostro paese” è stato invece l’occasione per presentare la “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo” (22-27 novembre) alla presenza di Vincenzo De Luca, Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese della Farnesina. La serata si è chiusa con il suggestivo spettacolo “Molecole di cooperazione” in piazza Maggiore, con le proiezioni di Apparati Effimeri e le acrobazie e danze di Molecole Show. Territori Imprese Sondaggio Primo piano 3 Mons. Franco Perazzolo, l’imam della Comunità religiosa Islamica italiana, Yahya Pallavicini, con Sira Fatucci della Comunità Ebraica Italiana e con il pastore valdese Michel Charbonnier, membro del Comitato Centrale del Consiglio Mondiale delle Chiese. I due dibattiti pomeridiani dedicati alla cultura (Quale comunicazione efficace per invitare alla lettura? – si sono interrogati gli ospiti) e alla conciliazione (“la cooperazione è un ottima pratica per fare impresa senza discriminazioni” ha riconosciuto la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli) hanno traghettato la Biennale verso i saluti finali e il passaggio di testimone alle città che celebreranno nei prossimi mesi i 130 anni di Legacoop. Un passaggio avvenuto non a caso di fronte alla mostra “Misure del Cooperare”, che proprio da Bologna partirà ora verso le prossime tape di “Intineraria, viaggio nell’Italia cooperativa”. Un percorso irreversibile. Una svolta necessaria per dare risposta alla sfida che la modernità ci consegna: essere lo strumento per superare i guasti della disuguaglianza e della frammentazione nata da un eccesso di competizione. È l’Alleanza delle Cooperative Italiane, così come l’hanno delineata nella mattina di domenica i presidenti di Legacoop Mauro Lusetti e di Confcooperative Maurizio Gardini, entrambi co-presidenti dell’Alleanza, intervenendo alla Biennale di Bologna. “Il dibattito di questi giorni – ha spiegato Lusetti – ci ha consegnato una consapevolezza forte: la cooperazione può e deve farsi carico di una parte dei problemi che potremo avere con lo sviluppo futuro e le tendenze dei mercati”. “Mentre aumenta la distanza tra chi sta bene e chi sta male – ha aggiunto Gardini – e avanza un’economia della disuguaglianza, spetta a noi tenere aperta la porta di un’alternativa credibile”. Una strada lungo la quale la costituzione dell’Alleanza costituisce un passaggio fondamentale. “Rivendico con orgoglio – ha detto Gardini – il percorso realizzato negli ultimi anni, il nostro essere stati capaci di presentarci alle istituzioni insieme, portando a casa risultati che da soli non avremmo raggiunto. Nei prossimi mesi avremo bisogno di un grande rilancio: abbiamo davanti un percorso di innovazione legislativa cooperativa e la traduzione dell’articolo 45 della costituzione da portare a casa”. “Centotrenta anni fa – ha ripreso Lusetti – il perimetro della cooperazione era unico. Noi stiamo lavorando su un progetto che vuole ricomporre quel perimetro. I nostri mondi hanno consolidato modalità organizzative diverse, ma gli interessi che rappresentiamo sono identici e così i valori e i riferimenti costituzionali. Ora dobbiamo lavorare sugli aspetti organizzativi per rendere concreta e “Alleanza, una sfida storica, un percorso irreversibile” Primo piano ACI Legacoop Settori stabile nel tempo questa convergenza. Stiamo battendo una strada mai battuta da nessuno, non abbiamo riferimenti se non quello che siamo capaci noi di costruire”. “Non è un ritardo di qualche mese – ha concluso Lusetti – che ci spaventa”. “Non esistono ripensamenti – ha proseguito Gardini – è comune il pensiero che il percorso è irreversibile. Lungo questo percorso chiediamo di avere tutti i cooperatori a fianco nel costruire qualcosa che non è finalizzato a noi ma a milioni di cooperatori che ci sono stati e ci saranno. Impiegare oggi qualche tempo in più va bene se vuol dire evitare domani un problema che ritarderebbe ben più gravemente il percorso”. “Negli ultimi due anni e mezzo – ha continuato Gardini – sono nate 20mila: solo 5mila hanno aderito alle centrali dell’Alleanza. Dobbiamo conquistare la fiducia di chi non ci ha scelto ma soprattutto contrastare tutte quelle che utilizzano in modo strumentale il nostro modello giuridico per fare cose contrarie ai nostri valori. Non è sufficiente aver raccolto 100mila firme, dobbiamo mantenere alta la guardia e restare vigili”. “Per il futuro – ha concluso Lusetti – vogliamo realizzare un forte lavoro sul modello di governance, recuperando in pieno la democrazia partecipata che dentro alla cooperativa deve garantire il primo controllo. Dobbiamo mettere il socio al centro e ricordare che non possiamo assumere comportamenti che violano i nostri valori: mettere a rischio, ad esempio, l’intergenerazionalità non viola le leggi, ma va contro uno dei nostri principi fondamentali”. Territori Imprese Sondaggio Primo piano 4 Una giornata contro le disuguaglianze Sono state le diseguaglianze ad essere al centro del dibattito della seconda giornata della Biennale dell’Economia Cooperativa. In mattinata il segretario CGIL Susanna Camusso aveva parlato di “lavoro giusto”, contrapponendolo a quello “inquinato”, invitando le cooperative a evitare “la logica degli appalti al massimo ribasso”. Dopo un breve intervento video di Federica Mogherini, Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, che aveva indicato la strada della cooperazione come soluzione per le problematicità, sala piena per l’economista Fitoussi e la sua critica alla globalizzazione e all’Europa che, così com’è oggi, ha aumentato le diseguaglianze. Moltissimi i giovani all’incontro con Don Ciotti, che rivolgendosi ai tanti ragazzi del progetto scuole Bellacoopia, ha insistito sul tema della giustizia sociale e della “responsabilità di contribuire al bene comune”, sottolineando l’importanza del “mettersi assieme” per affrontare i problemi.Ancora lavoro al centro del dibattito pomeridiano con il ministro Giuliano Poletti, che ha parlato di imprese come infrastruttura sociale e si è soffermato sul tema del merito. L’ex ministro Enrico Giovannini, Portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, ha spiegato che rispettare l’ambiente è Primo piano ACI anche economicamente conveniente, mentre l’ex ministro Giulio Tremonti ha espresso il suo giudizio critico sull’Europa “normalizzante”. Folla delle grandi occasioni per il dialogo sulla lotta alle diseguaglianze che ha visto confrontarsi il premio Nobel Joseph Stiglitz, l’economista Jean Paul Fitoussi e l’ex presidente della Commissione Europea Romano Prodi, tutti concordi sul fatto che un’economia funziona meglio se si basa su solidarietà e giustizia sociale. Le diseguaglianze sono frutto di scelte politiche ed esistono alternative. La serata si è conclusa nella Sala Re Enzo con il “Sillabario della Cooperazione: le parole chiave”, un reading in compagnia di 11 grandi nomi della cultura e dello spetta- Legacoop LA VOCE colo: il regista Giorgio Diritti, la cantautrice Teresa De Sio, il fondatore della PFM Franz Di Cioccio, il meteorologo Luca Mercalli, gli scrittori Francesco Piccolo, Silvia Avallone e Stefano Bartezzaghi, le attrici Maria Amelia Monti e Stefania Casini, il conduttore radiofonico Massimo Cirri. Per don Ciotti “il cambiamento ha bisogno di ognuno di noi” “Il cambiamento ha bisogno di ognuno di noi. Nessuno è necessario ma nessuno può fare la nostra parte, cedere la nostra responsabilità vuol dire rinunciare alla nostra libertà. Auguro a me sempre e a voi giovani tanto coraggio, perché senza coraggio la vita è meno vera, meno viva. La nostra speranza è dare speranza a chi l’ha perduta. La vita ci chiede oggi di osare, di avere più coraggio”. Lo ha raccontato don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, intervenendo alla Biennale in corso a Bologna. “Io credo che cooperare è unire le forze per fare insieme quel che da soli non è possibile fare. L’esistenza trova senso nella condivisione e nella corresponsabilità. Ogni persona sente il desiderio di contribuire a un bene comune che è premessa di quello individuale, facendo il bene degli altri mi occupo del mio bene”. “In una società frammentata dalla competizione – ha concluso – mettersi insieme è la prima cosa da fare se vogliamo ridare speranza. Se siamo riusciti a far Settori Territori partire le prime imprese che gestiscono beni confiscati alle mafie, lo dobbiamo alle cooperative che ci hanno dato una mano. Nel nostro cammino ci possono essere anche delle fragilità, ovunque, ma non dobbiamo dimenticare questa dimensione. Dobbiamo mettere il noi prima dell’io”. Imprese Sondaggio Primo piano 5 IL LIBRO La cooperazione in prima fila contro le disuguaglianze di genere Nei tre giorni della Biennale, nei vari incontri, si è condiviso che la cooperazione ha un ruolo importante per il rilancio del Paese e per il contrasto a tutte le disuguaglianze. Tra le disuguaglianze va considerata anche quella di genere, quindi ci si aspetta dal mondo cooperativo un contributo forte al riequilibrio di genere. “Il quadro della presenza femminile nel mondo cooperativo – spiega la presidente della Commissione Pari opportunità e vicepresidente di Legacoop nazionale Dora Iacobelli – è, infatti, particolarmente forte: rilevante la presenza tra soci ed occupati, esperienze positive di conciliazione; migliore la presenza nella gestione e nella governance delle cooperative rispetto alle altre imprese, anche se c’è ancora da lavorare sulla cultura, soprattutto organizzativa in termini di genere, per la valorizzazione del capitale umano femminile; attrattività per le donne che vogliono fare impresa”. Tre le priorità del lavoro della Commissione Pari opportunità, così come sono state illustrate nell’ultimo panel di domenica: adoperarsi Primo piano ACI per la conoscenza e la diffusione delle buone pratiche cooperative in tema di conciliazione, anche in applicazione di contratti di secondo livello; promuovere progetti per sviluppare una diversa cultura organizzativa, orientata al genere; favorire l’inclusione lavorativa ed il supporto alle donne vittime di violenza e alle donne immigrate. Tutti temi che ritornano nel volume “Welfare aziendale e conciliazione”, edito da Il Mulino e presentato in occasione della Biennale. “Vogliamo giocare un ruolo importante per il riequilibrio di genere nel Paese – conclude Dora Iacobelli – partendo dalla nostra specificità di imprese attente alla persona e lo vogliamo fare insieme agli uomini, perché solo con la maturazione di una cultura trasversale attenta al contributo e alle differenze di genere è possibile incidere sugli attuali squilibri”. Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio 6 >> Alleanza Cooperative Italiane ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE >> Alleanza Cooperative Lombardia Occupazione, nella cooperazione più 1,3% annuo durante la crisi >> Alleanza Cooperativa Toscana La cooperazione, una roccaforte per il lavoro. “In questi anni di crisi nelle nostre imprese l’occupazione è cresciuta in media dell’1,3% all’anno”. Lo ha raccontato il copresidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Mauro Lusetti intervenendo al convegno “Il futuro del lavoro. Il contributo dell’Italia alla riflessione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro” organizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che si è tenuto il 12 ottobre a Roma, presso la Camera dei Deputati in occasione del centenario dell’ILO. “Il contributo della cooperazione – ha spiegato Lusetti – si è in questi anni estrinsecato soprattutto in difesa del lavoro. Lavoro buono, che è cresciuto del 1,3% media annua e con la lotta contro le cosiddette “False cooperative” vero cancro dell’economia tra forme societarie di cooperative vere spesso usate per coprire fenomeni di dumping contrattuale, lavoro nero ed evasione fiscale. Come Alleanza delle cooperative Italiane abbiamo raccolto 100.000 firme e presentato in Parlamento una Proposta di Legge che aumenta il contrasto alle False cooperative”. “In questi anni di crisi particolare significato ha avuto il sostegno dato dall’Alleanza delle Cooperative Italiane alla promozione e alla nascita dei workers buyout, le imprese recuperate e salvate dagli stessi lavoratori”. L’iniziativa è un percorso che punta alla redazione di un documento sul futuro del lavoro che sarà presentato nel 2019 alla 108° Sessione della Conferenza, al fine di guidare l’azione futura dell’OIL nel suo secondo secolo di vita. >> Alleanza Cooperative Liguria >> Alleanza Cooperativa Toscana >> Alleanza Cooperative Pesca >> Alleanza Cooperative Pesca >> Alleanza Cooperative Pesca IX Nota Congiunturale, le cooperative continuano a creare lavoro La discesa si è arrestata, ma anche nel secondo quadrimestre 2016 prevale la stazionarietà per le cooperative aderenti alle tre centrali dell’Alleanza delle Cooperative (rappresentano l’83% dell’occupazione cooperativa e il 93% del fatturato).A frenare la risalita una domanda interna che non decolla, la battuta di arresto dell’export, ma anche i ritardi Primo piano ACI Legacoop Settori della Pa che continuano a minare i bilanci delle cooperative che garantiscono servizi per conto dello Stato e la debole competitività del sistema, con la sola eccezione dell’agroalimentare. Tuttavia le cooperative continuano a sperare in una svolta e non vengono meno alla loro funzione continuando ad assumere, come hanno sempre fatto, anche in piena crisi. Questo il quadro che emerge dalla 9° indagine congiunturale quadrimestrale realizzata dall’Ufficio Studi Agci, dell’Area Studi Confcooperative e del Centro Studi Legacoop. Domanda: Nel secondo quadrimestre non si sono registrati tangibili segnali di ripresa dell’economia cooperativa: per 3 imprese su 4 la domanda interna è stata stazionaria, con qualche timido incremento, +2% (da 5 a7%) per lo più concentrato, a livello settoriale, nell’agroalimentare e, sul piano territoriale, nel Nord del Paese. Perde invece slancio la dinamica congiunturale della domanda estera rimasta stabile per il 56% delle cooperative, mentre i giudizi negativi sfiorano un’impresa su 3. Competitività e fatturato: Sebbene per l’80% la percezione del posizionamento competitivo rimanga stabile rispetto al quadrimestre precedente, per le altre prevalgono i giudizi negativi rispetto a quelli positivi. Sale, infatti, dal 9,2% del precedente quadrimestre al 12,6% la quota di chi ha definito peggiorata la posizione concorrenziale, mentre scende dal 10,3% all’8,9%, la quota di chi l’ha giudicata migliore.A livello settoriale solo nella cooperazione agroalimentare si segnala un saldo positivo nei giudizi. In tutti gli altri prevalgono indicazioni di peggioramento. Su base dimensionale sia tra le grandi cooperative sia, in misura maggiore, tra le PMI prevalgono le indicazioni di deterioramento del contesto concorrenziale. La percezione di un peggioramento riguarda, indistintamente, tutte le aree territoriali. Nel secondo quadrimestre il fatturato è rimasto stabile per 1 cooperativa su 2, il 26% ha registrato una crescita, il 23% un calo del giro di affari Occupazione: Prosegue il miglioramento della dinamica occupazionale che interessa in misura maggiore la cooperazione di servizi, il sociale e l’agroalimentare, mentre a livello territoriale non si risolvono le criticità nel Mezzogiorno. Nel complesso, sebbene il 70% delle cooperative sia riuscito a mantenere stabili i livelli occupazionali anche nel secondo Territori Imprese Sondaggio 7 quadrimestre dell’anno, si conferma più alta la quota di cooperative, il 19%, che hanno assunto rispetto a quelle, l’11%, che hanno diminuito la forza lavoro. Su base dimensionale, si rilevano giudizi positivi sia tra le grandi cooperative sia tra le PMI. Tra le prime le indicazioni sono comunque migliori rispetto alle seconde. Sotto il profilo settoriale prevalgono le indicazioni positive nella cooperazione di servizi e, con differenziazioni territoriali, anche in quella sociale. La dinamica congiunturale della forza lavoro occupata fa segnare un brillante recupero nella cooperazione agroalimentare, in virtù del positivo contributo della componente stagionale. Ritardi Pa: Nove cooperative su 10 non hanno registrato segnali di miglioramento nei tempi di pagamento da parte della Pa, in particolare il 12% ha riportato un aumento dei tempi mentre il 79% alcuna variazione. Quota analoga, 91%, per i pagamenti da privati, in questo caso il 16% ha visto allungarsi i tempi di riscossione. Ostacoli: Per 6 cooperative su 10 la domanda interna e la concorrenza sleale sono i principali ostacoli sulla strada della ripresa. In particolare, la fragilità della domanda è per quasi la metà delle cooperative, 44,4%, il principale impedimento. Segue a distanza, con il 17% la concorrenza sleale insieme alle offerte al massimo ribasso e la cooperazione spuria. Il 7% ha indicato la scarsa liquidità e il ritardo dei pagamenti amplificati dalle difficoltà di accesso al credito. Da segnalare un 4% di cooperative che ha trovato difficoltà a reperire manodopera qualificata. Digitalizzazione e social media: Sei cooperative su 10 hanno avviato processi di digitalizzazione, 1 su 10 fa ricorso all’ecommerce nelle sue diverse configurazioni, percentuale doppia rispetto alla media delle Pmi che non va oltre il 5%. Cresce la presenza sui social media: una su due è su Facebook, 2 su 10 su Twitter e su Youtube, 1 su 10 è su Instagram Facebook è il social preferito dalle cooperative. Previsioni: Per i cooperatori il 2016 si chiuderà così come è iniziato: all’insegna della stazionarietà. Le cooperative, infatti, prevedono, per i prossimi mesi, un andamento prevalentemente stazionario dell’economia del Paese e, anzi, la fiducia in una ripresa del Sistema Italia perde terreno sia tra le grandi imPrimo piano ACI prese sia tra le PMI, in tutti i settori di attività e in ogni area territoriale. Sul fronte della domanda, emerge uno scenario incerto nel quale la maggioranza assoluta dei cooperatori ne prospetta una sostanziale stabilità, seppur con sostanziali differenze a livello settoriale e, comunque, la percentuale di quanti ne intuiscono un recupero supera di gran lunga quella di coloro che ne intravedono una diminuzione. Con riferimento ai livelli occupazionali, in un quadro di prevalente stazionarietà, le indicazioni di crescita della forza lavoro impiegata nei prossimi mesi sono maggiori rispetto a quelle di deterioramento, in particolare in alcuni ambiti della cooperazione sociale. Si mantengono positive, anche se in misura più contenuta rispetto alla rilevazione del precedente quadrimestre, le prospettive di investimento delle cooperative, che continuano a essere maggiormente favorevoli nelle grandi imprese rispetto alle PMI. LOMBARDIA Conclusa la prima edizione de “L’Ora della Cooperazione 2016” Le attività delle imprese cooperative in Italia e in Lombardia sono molto diffuse e caratterizzano svariati settori dell’economia e della società. La loro molteplicità è talmente vasta che risulterebbe difficile conoscerla in tutti i suoi aspetti. Se dovessimo chiedere a dieci cooperatori o cooperatrici di definire a modo loro che cosa è una cooperativa ne risulterebbero, probabilmente, dieci risposte differenti. Ancora più difficile sarebbe porre la domanda ai cittadini che conoscono la cooperazione solo attraverso schematiche e per questo spesso errate, categorizzazioni. Tra questi, gli unici a cui potremmo porre la domanda e ricevere una risposta univoca, sarebbero coloro che hanno conosciuto le cooperative, avendole subite, come strumento di sfruttamento del loro bisogno di lavoro. E’ questo un argomento maledettamente serio che ci vede protagonisti di una battaglia appena iniziata contro le false cooperative. Entrando nel merito invece delle attività, economiche, sociali e culturali, che svolgono le cooperative dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, non c’è dubbio che Legacoop Settori esista una certa distanza tra l’unicità di ciò che facciamo e ciò che i nostri concittadini percepiscono di noi. Non si tratta banalmente, un problema di “comunicazione”, come se il problema fosse solo propagandare ciò che si fa. Il tema vero è raccontare coerentemente ciò che facciamo e attraverso questo racconto far conoscere queste attività alle persone, catturare la loro curiosità e al tempo stesso riuscire a dar risposte ai bisogni dei cittadini e delle comunità. Le organizzazioni cooperative hanno sottolineato anche pubblicamente, soprattutto nel corso degli ultimi anni, i numeri importanti che rappresentano: fatturati, occupati, numero di soci, patrimoni accumulati. Tutti numeri corrispondenti alla realtà e che dicono davvero molto: 1,6 milioni di soci, oltre 7 mld di euro di fatturato, 100 mila le persone occupate. I numeri dicono molto ma non dicono tutto. Il tutto che manca è quella parte del lavoro e dell’ingegno dei cooperatori e delle cooperatrici che ogni giorno mettono in più nell’attività che fanno. Il tutto che manca è il tratto distintivo e unico che ci rende imprese democratiche. Il tutto che manca è la testarda voglia di crearsi un’impresa e un lavoro da sé senza essere costretti a dipendere per forza da qualcun altro. Il tutto che manca è appassionarsi per una società inclusiva, aperta e solidale. Il tutto che manca è farsi carico di promuovere qualità e stili di vita consapevoli da ciò che si mangia, a ciò che si consuma e produce. Il tutto che manca, in definitiva, è un’idea di società dove l’opinione stessa delle persone sul futuro della loro vita e di quella di tutti, ha un valore intrinseco nel concetto stesso di società, che esclude a priori l’idea che si possa affermare qualcuno solo perché più ricco. Oltre al doveroso racconto dei numeri, l’Ora della Cooperazione vuole essere, e lo diventerà, soprattutto questo: un racconto moderno di tante storie di imprese e di persone, delle loro esemplari realizzazioni, della loro utilità per il benessere materiale e immateriale delle persone. Nella dimensione sociale che viviamo e che conosciamo tutti i giorni, spesso prigioniera di egoismi e apparenze, la cooperazione, per i principi a cui si ispira, democrazia, pluralismo, solidarietà, partecipazione, ha davanti a sé un spazio di protagonismo importante. Il successo dell’iniziativa “Se fossi un libro” d’altra parte, Territori Imprese Sondaggio 8 nella sua semplicità, ci dice questo. Sta a noi attribuire il giusto peso e il giusto valore a quel tutto che manca, con coerenza e contemporaneità, facendo al meglio il nostro mestiere di cooperatori e di cooperatrici. LIGURIA Il Codice degli Appalti valorizza il ruolo della cooperazione sociale Sala gremita il 6 ottobre in Camera di Commercio a Genova per la nuova tappa del Percorso della Legalità avviato dall’Alleanza delle Cooperative in Liguria. Dopo il successo delle iniziative in Liguria durante l’estate, a Genova incontro per analizzare “Gli affidamenti alle Cooperative Sociali e il nuovo Codice degli Appalti”. L’Avvocato Luciano Gallo è stato chiaro ” Non ci sono più scuse. Il nuovo Codice degli Appalti favorisce la cooperazione sociale”. I passi avanti ci sono stati anche se Alessandro Frega dell’Alleanza delle Cooperative ricorda che “ci sono alcuni aspetti che preoccupano come quello del principio di rotazione”. Intanto il Percorso della Legalità prosegue. “Guardando soprattutto ai giovani – ricorda Stefano Marastoni dell’Alleanza delle Cooperative -. Giovani che imparano la legalità lavorando dentro le nostre cooperative”. bambini. E’ la Festa della Cooperazione 2016, l’appuntamento annuale organizzato dal mondo cooperativo toscano, rappresentato dall’Alleanza delle Cooperative Toscana, in programma sabato 15 ottobre 2016. Dopo le tappe di Firenze nel 2013 e 2014 e Livorno nel 2015, la Festa arriva a Lucca con un programma di eventi per tutti i gusti. Il gusto sarà proprio il senso al centro della giornata, che avrà il suo fulcro sotto il Loggiato di Palazzo Pretorio in piazza San Michele. Molti gli stand delle cooperative agroalimentari del territorio che faranno assaggiare le proprie eccellenze, soprattutto olii e vini locali, e ci sarà anche la possibilità di “mettere alla prova” la qualità di alcuni prodotti. Spazio anche all’intrattenimento per i più piccoli, con laboratori, letture, baby parking e bibliobus a cura delle cooperative sociali, e alla cultura, con le visite guidate “Lucca tra Roma e i Longobardi: musica, pittura e sante”. L’esperienza di compiere un itinerario insolito nel cuore di Lucca, che dagli antichi resti romani e barbarici dell’anfiteatro arriverà fino alla piccola chiesa di San Pietro in Somaldi, scrigno segreto sconosciuto al grande pubblico ma ricco di leggenda, arte, storia e spiritualità, sarà prenotabile direttamente sotto il Loggiato, a partire dalle 15. La giornata si apre alle 10 presso la Camera di Commercio di Lucca con l’assemblea dei delegati dell’Alleanza delle Cooperative Toscana, la presentazione dei dati sulla presenza cooperativa toscana e una tavola rotonda dedicata ad alcune esperienze di sociability sul territorio. “Quasi sedicimila bambini da 0 a 6 anni, 10.000 anziani, 3.150 migranti e oltre 2mila soggetti svantaggiati occupati nelle cooperative di tipo B: sono i soggetti di cui si prende cura l’Alleanza delle Cooperative Toscane, che impiega oltre 80mila persone – afferma Roberto Negrini, presidente Alleanza Coo- TOSCANA Presentata la festa della Cooperazione 2016 Dalle 11 alle 18 degustazione dei prodotti della cooperazione toscana, visite guidate dalle mura al cuore di Lucca, laboratori per Primo piano ACI Legacoop Settori perative Toscana – Questi numeri, insieme alle iniziative e ai progetti speciali che vedono le cooperative costantemente impegnate nella tutela del patrimonio storico e artistico, nelle scuole, nel campo della formazione e dell’educazione al consumo, illustrano chiaramente il ruolo della cooperazione nella vita sociale dei cittadini. Un ruolo di cui siamo orgogliosi e che vogliamo continuare a svolgere con il massimo della qualità e della passione”. “Abbiamo deciso di rendere itinerante la Festa della Cooperazione Toscana – aggiunge Alessandro Giaconi, presidente AGCI Toscana e copresidente Alleanza Cooperative Toscana - nell’ottica di valorizzare le esperienze locali e far emergere la ‘sociability’, ovvero la capacità di creare valore aggiunto in termini di relazioni sociali sul territorio da parte del mondo cooperativo”. “L’impegno sui temi della qualità cooperativa e dell’impatto sociale di questa forma di economia è stato assunto dall’Alleanza delle cooperative italiane della Toscana già in occasione della festa organizzata lo scorso anno – spiega Claudia Fiaschi, presidente Confcooperative Toscana e copresidente Alleanza Cooperative Toscana - Un modo per sottolineare il valore espresso dalle nostre cooperative sul territorio toscano attraverso un modello economico che, quando ben interpretato, non solo produce qualità di beni e servizi, buona occupazione, legalità, ma promuove le persone, fa crescere il territorio e migliora le relazioni nella comunità. A Lucca il prossimo sabato parleremo di qualità e impatto sociale delle cooperative, ma anche del nostro sistema associativo chiamato oggi a svolgere responsabilmente il proprio ruolo rispetto ai grandi temi della nostra regione: giovani, scuola e mondo del lavoro, promozione di impresa collettiva come strategia di sviluppo in grado di generare valore e ridurre le diseguaglianze, sostenibilità del sistema di welfare con la messa a sistema dei diversi strumenti di welfare aziendale, modelli di sviluppo sostenibili e inclusivi nelle aree più interne del nostro territorio, recupero di competitività e innovazione in settori chiave della nostra tradizione - manifatturiero, artigianato artistico. Tutti temi centrali nel rapporto tra cooperazione e il suo territorio. Puntiamo ad aumentare la ‘sociability’ delle imprese, ma anche delle nostre associazioni. Territori Imprese Sondaggio 9 Una nuova e moderna rappresentanza si gioca molto nella capacità di darsi nuovi obiettivi”. TOSCANA Nellaregionelacooperazionedàlavoro all’11% degli occupati Sono 2.416 le cooperative toscane aderenti a Confcooperative, Legacoop e A.G.C.I. che fanno parte dell’Alleanza delle Cooperative Toscana, nata a ottobre 2013. Di queste 734 operano nel settore servizi e produzione, 706 sono cooperative sociali e sanitarie, 268 operano nell’agroalimentari e nella pesca, 210 sono cooperative di abitanti, 83 sono cooperative di consumo e dettaglianti e 93 sono attive nel turismo, nella cultura e nello sport. Altre 322 sono circoli, assicurazioni e centri amministrativi. Il valore complessivo della produzione è pari a 10,5 miliardi di euro. Il contributo della cooperazione al PIL della regione ammonta al 5,9%. Se si considera l’effetto indiretto (domande di beni intermedi alle imprese non cooperative) e l’indotto (redditi distribuiti dalle cooperative a soci e dipendenti) la percentuale raddoppia e sale a sfiorare il 12%. In totale in Toscana il movimento cooperativo dà lavoro ad oltre 80mila persone, pari all’11% del totale delle persone che nella nostra regione hanno un lavoro. Particolarmente significativo per il territorio è il ruolo delle 23 banche di credito cooperativo, che con 419 sportelli, 3.055 addetti, 128.366 soci, 15,6 miliardi di raccolta diretta e 13,6 miliardi di impieghi rappresentano la terza realtà del sistema bancario toscano. ALLEANZA COOPERATIVE PESCA Servitù militari in Sardegna necessaria soluzione in tempi brevi “Siamo al fianco dei seicento pescatori dell’oristanese che hanno proclamato lo stato di massima agitazione a seguito delle limitazioni imposte dalla presenza del poligono di tiro di Capo Frasca. Nonostante le promesse di misure di mitigazione dell’impatto dei vincoli imposti sull’attività delle imprese di pesca e Primo piano ACI numerosi incontri tra le parti imprenditoriali e le Istituzioni, ancora non registriamo alcun riscontro nei fatti” -commenta il Coordinamento Pesca dell’Alleanza delle Cooperative Italiane. Le legittime richieste dei pescatori riguardano sostanzialmente la concertazione dei periodi di esercitazioni, la riperimetrazione delle aree, la previsione di indennizzi per la forzata sospensione dell’attività imprenditoriale, non da ultimo, la previsione di opere di bonifica per la messa in sicurezza della navigazione che prevedano la rimozione di mine, siluri, proiettili ed ordini pericolosi.“Si tratta di richieste dettate dal buon senso e dal rispetto delle necessità delle parti. Confidiamo vivamente in un celere riscontro delle Istituzioni a tutti i livelli, altrimenti non potremo che continuare a sostenere le determinate e dignitose azioni di protesta già in atto per mare e per terra” conclude l’Alleanza. Appelli a Welfare per cassa integrazione caduti nel vuoto “I nostri appelli al Welfare per trovare una soluzione che consenta di recuperare i tanti lavoratori della pesca ingiustamente esclusi dalla cassa integrazione sono caduti nel vuoto.Auspichiamo che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali non continui ad ignorare le istanze di tante figure di imbarcati che troppo frettolosamente sono stati considerati “datori di lavoro” e quindi privi della qualifica richiesta per l’accesso alla CIGS. Questo l’allarme lanciato dall’Alleanza cooperative settore pesca in merito alle modalità di accesso alla cassa integrazione per il settore. “A preoccupare inoltre – prosegue l’Alleanza - è che questa interpretazione sia retroattiva, di fatto limitando l’accesso agli armonizzatori sociali non solo per il 2016 ma anche per il 2015. La spending review non sì può fare sulle spalle di una categoria già in forte difficoltà e che dal prossimo anno rischia di veder sparire ogni forma di tutela sociale del lavoro. Chiediamo che il Ministero del lavoro corregga subito la rotta, ripristinando una corretta applicazione delle norme. Siamo stanchi di ripetere che il possesso di qualche carato (nel regime marinaro la proprietà di un’imbarcazione si calcola in base al numero dei carati posseduti: 24 carati corrispondono alla piena proprietà) non può determinare, come Legacoop Settori di fatto sta determinando, l’esclusione dalla cassa. Peraltro con efficacia retroattiva. Infine - conclude l’Alleanza - chiediamo ancora una volta al Welfare e all’Inps di sorvegliare affinché l’uso della CIGS non nasconda in alcuni casi veri e propri abusi che invece vanno combattuti”. Incontro a Bruxelles con eurodeputati “Per rilanciare il settore ittico italiano ed europeo, occorre che la politica comunitaria riesca a tenere meglio in equilibrio la difesa degli stock e quella dei livelli occupazionali, coinvolgendo maggiormente gli operatori del settore nelle scelte di gestione. E’ importante che venga dato il giusto peso alle istanze dei pescatori che operano nel nord e nel sud dell’Europa. Troppo spesso infatti ancora registriamo scelte legislative non sempre in linea con la realtà italiana e mediterranea. Occorre più concertazione. La battaglia sulla riduzione della taglia minima commerciale delle vongole, vinta dai pescatori italiani con il supporto della politica nazionale, è l’esempio evidente che quando il confronto c’è, le cose funzionano”. Così l’Alleanza delle cooperative settore pesca che ha partecipato a Bruxelles ad un incontro con gli eurodeputati Renata Briano e Paolo De Castro. “E’ stato un incontro costruttivo che ci ha consentito di fare il punto su importanti dossier all’esame delle istituzioni comunitarie come la nuova proposta di regolamento sulle misure tecniche, il definitivo via libera per la riduzione della taglia minima per le vongole, la revisione del regolamento sui controlli. Una attenzione particolare è stata rivolta alla prossima assemblea dell’Iccat in programma a novembre in Portogallo, dalla quale potrebbero arrivare quest’anno misure più stringenti sul pesce spada, con il rischio dell’introduzione di un sistema di quote come per il tonno. Una ipotesi che dobbiamo assolutamente scongiurare perché mette a rischio imprese e lavoro senza peraltro garantire una migliore tutela della risorsa rispetto alle regole stringenti che esistono già. Dobbiamo salvaguardare un comparto che vede l’Italia come principale produttore europeo con oltre il 40% delle catture di pesce spada”. Territori Imprese Sondaggio Legacoop >> Coopfond >> Cooperative di Comunità 10 COOPERATIVE DI COMUNITÀ COOPFOND Con il fondo 4 nuove sedi per Gnosis A Noci istruzioni per l’uso È nata nel 2008 ed è specializzata in opere di recupero, restauro ed allestimento siti archeologici, ma non solo. È, soprattutto, la principale cooperativa tra professionisti del mezzogiorno in termini dimensionali, nonché uno dei primi 60 studi d’Italia. E oggi Coopfond ha scelto di sostenere il suo sforzo per crescere ancora e aprire ben 4 nuove sedi, di cui una in Algeria. È una storia di buona cooperazione quella di Gnosis, cooperativa di progettazione passata dai 3 soci iniziali agli attuali 27. La committenza è al 50% pubblica e tra i privati comprende hotel, centri commerciali, banche, prevalentemente concentrati in Campania. Collabora intensamente con Politecnica di Modena, con cui ha in corso attualmente circa 10 progetti. Ha lavorato per la città antica di Pozzuoli, i musei Campani, gli scavi della Città Antica di Pompei, il Parco Archeologico di Lettere, gli uffici della Cittadella Giudiziaria di Salerno, scuole di Napoli ed Aversa, la nuova sede Rinascente a Napoli, l’aeroporto di Napoli e l’Auditorium Oscar Niemeyer (Ravello). Nel 2015 ha acquisito una commessa per la progettazione di un albergo ad Algeri e partecipato alla gara per la realizzazione del museo d’Africa ad Algeri. Per crescere ancora punta ora ad acquisire una nuova sede a Napoli, visto che l’attuale non basta più, ed aprirne altre quattro, di cui tre in Italia – a Milano, Bari e Potenza – e una ad Algeri. Investimenti importanti, per poter continuare il percorso di sviluppo avviato, che Coopfond ha deciso di sostenere, insieme ai soci che parteciperanno ad un consistente aumento di capitali. Primo piano ACI Legacoop Settori Cooperative di comunità - un percorso a Noci. E’ stata intitolata in questo modo la due giorni organizzata nel chiostro delle clarisse dal Comune di Noci per offrire ai cittadini la possibilità di conoscere meglio lo strumento presentato durante l’incontro formativo di luglio scorso durante il percorso di Noci Creativa. In collaborazione con Legacoop, gli scorsi 11 e 12 ottobre, si è cercato di capire se vi sono possibilità di avviare un progetto concreto di cooperativa a Noci. In una comunità in cui nuovi bisogni si affiancano a quelli tradizionali e le aspettative non possono essere soddisfatte dalle istituzioni, sia pubbliche che private, i cui modelli di risposta, pertanto, si rilevano per forza di cose insufficienti., la cooperativa di comunità può essere un nuovo strumento a disposizione dei cittadini, che possono auto-organizzarsi in forma cooperativa e provare a costruire e co-progettare delle risposte alle esigenze locali, fornendo servizi di interesse generale. Lo strumento cooperativa di comunità, quindi aperta a tutti i cittadini, favorisce la partecipazione attiva dei soci e si propone di coinvolgere un numero di cittadini tale da poter rappresentare quella comunità. Che è un po’ quello che si è cercato di trasmettere durante i due workshop che si sono tenuti l’11 ed il 12 ottobre: il primo workshop dedicato al tema “Cooperazione, persone e comunità” è servito per capire cos’è una cooperativa, come funziona, cosa significa essere socio, e ha fornito risposte alle domande più frequenti sull’impresa cooperativa. L’occasione è stata propizia per capire quali sono le reali competenze di una cooperativa (che può abbracciare un ampio ventaglio di settori: turismo, cultura, agricoltura, sanità, etc) e quali le regole fondamentali per costituirne una (il numero dei soci per i quali poter essere riconosciuti nell’albo regionale); e qui, guidati da Katia De Luca (Legacoop Puglia), i cittadini presenti hanno cominciato a farsi un’idea della realtà. Nel secondo workshop di mercoledì 12 ottobre invece si è ragionato, con il coinvolgimento attivo dei partecipanti, sulla Territori Imprese Sondaggio Legacoop 11 possibilità di rilevare i bisogni della comunità e le sue risorse e farne il punto di partenza per un progetto cooperativo condiviso. Si sono quindi avviati dei gruppi di lavoro, che hanno formulato alcune ipotesi di lavoro per la comunità di Noci, dall’assistenza sociale, alla mobilità, dal turismo alla valorizzazione di luoghi di aggregazione e utilizzo degli spazi. “La forma cooperativa, proprio perché democratica e aperta alla partecipazione di tutti, si presta particolarmente bene a pro- Primo piano ACI getti locali in cui i cittadini sono protagonisti attivi della comunità e si aggregano per rispondere a bisogni condivisi –ha spiegato Katia De Luca– Il nostro impegno è volto a informare sulle opportunità di questo strumento, condividere le esperienze che hanno funzionato, e supportare i gruppi di cittadini che vorranno portare avanti questa iniziativa, impegnandosi nella loro comunità e promuovendo forme di aggregazione”. L’augurio infatti, sulla base di quello che è stato il lavoro portato avanti in questa due Legacoop Settori giorni, è che nei prossimi mesi si possa cominciare a lavorare sulla cooperativa di comunità già ampiamente navigata in altri paesi d’Italia. I cittadini presenti all’iniziativa si sono auspicati di poter dialogare presto con le istituzioni per capire in quali contenitori poter andare ad operare. Aggiornamento quindi a dicembre 2016. Fonte http://www.noci24.it/economia/mondo-dellavoro/14313-cooperative-di-comunita-anoci-istruzioni-per-l-uso Territori Imprese Sondaggio Settori >> Ancpl 12 ANCPL SuccessodelseminarioOICE/Ancpl sulle linee guida 1/2016 sui S.I.A. e decreti per la progettazione Si è svolto il 6 ottobre, a Roma, alla presenza di numerosi partecipanti, il Seminario OICE/Ancpl-Legacoop dedicato all’approfondimento dei contenuti delle linee guida 1/2016 e dei provvedimenti ministeriali in materia di progettazione. Dopo l’apertura e i saluti del Presidente OICE, Gabriele Scicolone, e del Responsabile del settore progettazione e ingegneria Ancpl-Legacoop, Marco Mingrone, ha preso la parola il Capo Ufficio legislativo del Ministero delle infrastrutture, cons. Elisa Grande, che ha illustrato ai presenti le finalità principali della riforma attuata con il decreto 50/2016 e dello stato di attuazione del nuovo codice, evidenziando la natura regolamentare dei provvedimenti ministeriali e facendo cenno al ruolo e alle funzioni della Cabina di regia istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che seguirà lo stato di attuazione del codice rispetto al quale anche le associazioni potranno fornire preziosi elementi. L’obiettivo della riforma, ha detto il consigliere Grande, “non è solo quello di pubblicare bandi ma di realizzare le opere” e il dialogo con OICE e Ancpl “rimarrà costante”. Successivamente il consigliere ANAC, Michele Corradino si è soffermato sul ruolo che l’Autorità ha assunto e sta portando avanti nell’attuazione della riforma anche alla luce del parere del Consiglio di Stato che ha messo in luce il valore positivo della consultazione con il mercato e della condivisione con essa dei contenuti. “Flessibilità e stabilità sono elementi centrali delle linee guida - ha detto Corradino - in particolare per un adeguamento rapido delle regole al Primo piano ACI Legacoop Settori mutare del mercato, un mercato che per la progettazione sta risalendo e in questo senso i dati OICE sono in linea con quelli che abbiamo noi”. A seguire il dott. Adolfo Candia (ANAC) ha illustrato nel dettaglio i contenuti delle linee guida 1/2016 e la dott.ssa Antonella Nicotra (Ufficio legislativo MIT e componente della “Commissione Baratono” per il d.m. sul BIM) ha svolto una relazione sui provvedimenti in itinere riguardanti il settore della progettazione (livelli, requisiti, BIM). (A.M.) Le cooperative di costruzioni e impianti a scuola di innovazione Le cooperative di produzione e lavoro del settore costruzioni e impianti a “scuola” per continuare a innovare. Il primo appuntamento della Scuola Nazionale costruzioni e impianti, voluta e pensata da Associazione Nazione di Cooperative di Produzione e Lavoro (ANCPL) di Legacoop, organizzata da Quadir (ente di alta formazione della cooperazione) e finanziata da Foncoop, si è tenuto negli scorsi giorni a Bologna e a Firenze. Il progetto è nato come opportunità per valorizzare le competenze manageriali, tecniche e la specificità cooperativa nel settore delle costruzioni, caratterizzato da forti cambiamenti, necessità d’innovazione, sviluppo, esigenze di riposizionamento, contenimento dei costi, miglioramento di efficacia ed efficienza, potenziamento delle competenze trasversali a tutti i livelli. Il target di riferimento sono dunque i membri del Cda, dirigenti, apicali, quadri e figure intermedie di carattere tecnico. Al percorso ha aderito una ventina di cooperative in 5 regioni: Arcella, Archeologia, C.E.L.S.A. Soc. Coop.,CEM 81, CIAB –Società Cooperativa Idrici ed Affini, C.L.C. Cooperativa Lavoratori delle Costruzioni, C.M.B. coop. Muratori braccianti Carpi, C.M.S.A. Società Cooperativa Muratori Sterratori ed Affini, CONSITAL Soc. Coop., Coop. Muratori di San Felice sul Panaro, ICI Coop., IDROTEL, IDROTERMICA COOP, La CastelnuoveseSoc. Coop., L’avvenire 1921 s. c., Soc. coop. Muratori SOLIDARIETA’ C.M.G., SICREA, Siteco, Sirem, Tecton, UniecoSoc. Coop. Da ottobre 2016 ad aprile 2017, con 62 in- Territori Imprese Sondaggio Settori 13 contri organizzati in 18 moduli, i 200 partecipanti avranno la possibilità di approfondire con docenti di alto livello un programma che spazia dal “controllo di gestione del cantiere” alla “metodologia BIM per l’innovazione sostenibile in edilizia”, dalla “Governance cooperativa, il welfare partecipativo e geni cooperativi” alla “valutazione degli investimenti e della solidità finanziaria”, dal “Nuovo Codice degli Appalti” alle “Norme Fidic e gli appalti internazionali”. Un percorso formativo qualificato e specializzato e un’occasione di confronto importante per i gruppi dirigenti e i tecnici delle cooperative di Legacoop per conoscersi, condividere problemi e soluzioni, e dare spazio e idee all’innovazione necessaria. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Territori >> Veneto VENETO Pesca, nuovo progetto per offrire servizi alle imprese del Rodigino e Veneziano >> Estense >> Ravenna >> Foggia Primo piano 14 Ha preso il via un nuovo progetto di Legacoop Veneto destinato alle cooperative di pesca, a pescatori non ancora organizzati in forma cooperativa e alle associazioni di categoria del settore delle province di Venezia e Rovigo. Il progetto, che vede il contributo della Camera di Commercio di Venezia Rovigo e Delta lagunare, si pone l’obiettivo di far conoscere alle imprese cooperative e agli operatori del settore le opportunità derivanti dalla programmazione europea del fondo pluriennale a favore della pesca (Feamp 2014-2020). Da essa infatti, come anche dagli interventi di diversi soggetti istituzionali del settore, possono derivare vantaggi economici utili a consentire investimenti in attività di promozione e sviluppo dei mercati, in innovazione, nell’acquisto di nuove imbarcazioni, nella sicurezza nel lavoro. Per far sì che le imprese colgano al meglio le importanti opportunità offerte dalla programmazione europea, ma pure per rafforzare il sistema integrato di servizi alle imprese dell’intera filiera, il progetto mira anche a creare un ponte tra la rete d’imprese “Ittica Service Alto Adriatico”(nata nel 2013 sotto l’egida di Legacoop), e il Distretto di Pesca del Nord Adriatico (istituito con decreti ministeriali 23/2/2010 e 27/2/2012). Oltre alla realizzazione e diffusione di materiali informativi, il progetto vede in programma alcuni incontri di presentazione presso le marinerie o le cooperative che illustreranno alle cooperative, ai pescatori e alle associazioni di categoria le opportunità offerte dalla citata rete di imprese e dalla nuova programmazione del fondo europeo per il comparto. Un convegno, in calendario per fine gennaio 2017, concluderà il percorso e ne consegnerà in sintesi i risultati. ACI Legacoop Settori ESTENSE La Direzione Legacoop approva il Regolamento aggiuntivo Si è tenuta domenica 9 ottobre, nell’ambito della Biennale dell’Economia Cooperativa, la Direzione straordinaria di Legacoop Estense. All’ordine del giorno l’approvazione del Regolamento aggiuntivo per i dipendenti e i collaboratori di Legacoop Estense su incompatibilità, ineleggibilità, assunzione incarichi esterni, compensi derivanti da incarichi esterni, dipendenti titolari di pensioni, differenziali retributivi, e compensi per il personale in stato di pensionamento. Il regolamento costituisce una forma di autoregolamentazione che l’Associazione adotta in coerenza con le linee condivise a livello nazionale e regionale in materia di autonomia dalla politica, ricambio generazionale e sobrietà dei trattamenti economici dei dirigenti cooperativi. L’auspicio è che tali istanze siano prese in considerazione dai CDA delle cooperative associate; Legacoop è a disposizione per illustrarlo e vi chiediamo di volerlo calendarizzare. Oltre all’approvazione del Regolamento, in occasione della Direzione è stata istituita la Commissione Pari Opportunità di Legacoop Estense– con portavoce Mara Masini– ed è stata approvata l’adesione di 6 nuove cooperative: Aidel (produzione audiovisiva), Alpaca (comunicazione e progettazione grafica a scopi di divulgazione scientifica e sociale, accessibilità e produzione del patrimonio artistico, culturale e ambientale per la pubblica utilità), Consorzio tutela vini doc bosco eliceo (tutela e valorizzazione dei vini a denominazione “doc bosco eliceo” e degli igt), Green Apple (gestione micronido), 626 PRO Società Territori Imprese Sondaggio Territori 15 d’ingegneria società cooperativa (servizi di progettazione di ingegneria integrata) e Sol Levante (allevamento e vendita molluschi, mitili/vendita pesce). RAVENNA Guglielmo Russo nuovo presidente di Federcoop Nullo Baldini Nuovo presidente per Federcoop Nullo Baldini di Ravenna, una delle più importanti società italiane di consulenza per le imprese, del mondo cooperativo e non solo. Il presidente di Legacoop Romagna, Guglielmo Russo, ha acquisito la guida della società, all’interno di un mandato che prevede la riorganizzazione di tutto il sistema di servizi alle imprese romagnolo. Il percorso avviato prevede di portare Federcoop alla fusione in un’unica struttura con la Coopservizi di Forlì e la Contabilcoop di Rimini entro metà 2017, creando una realtà con 4 sedi, più di 80 addetti, valore della produzione superiore ai 5 milioni di euro e un migliaio di clienti sparsi in tutta Italia.Al momento attuale le tre società sono organizzate in forma di rete di impresa (Rete Servizi Romagna). «È partito ufficialmente il percorso per creare un polo romagnolo della consulenza alle imprese, capace di competere a livello nazionale», dice Russo. «Legacoop Romagna – aggiunge – è fortemente impegnata nella costruzione di un piano industriale che risponda alle esigenze delle imprese e che ha l’obiettivo di accrescere la capacità innovativa e competitiva sul mercato, l’individuazione di nuove opportunità su tutto il territorio nazionale. L’unificazione della presidenza di LegaPrimo piano ACI coop Romagna e di Federcoop Nullo Baldini ha quindi un significato specifico: consolidare il vincolo associativo per la fornitura di servizi in un momento strategico, unificare la mission di rappresentanza politica e di assistenza tecnica, garantendo la presenza sui territori e gli standard qualitativi a cui le cooperative sono da sempre abituate». «L’unificazione delle tre strutture di servizio romagnolo – aggiunge Russo – rappresenta inoltre un contributo fattivo al processo più generale di riorganizzazione a livello regionale di tutta le strutture di servizi di Legacoop in previsione della nascita dell’Alleanza delle Cooperative» Il consiglio di amministrazione di Federcoop ha salutato il presidente uscente, Valeriano Solaroli, che ha concluso l’incarico dopo aver raggiunto l’età per la pensione. Il suo posto in consiglio di amministrazione è stato preso da Gilberto Vittori, vicepresidente della cooperativa “134” di Rimini. Vicepresidente e consigliere delegato allo sviluppo è Rudy Gatta. Nella foto da sinistra: Rudy Gatta (Vicepresidente e consigliere delegato allo sviluppo), Valeriano Solaroli (presidente uscente), Guglielmo Russo (presidente). FOGGIA Nasce “Mediterre.bio” Si chiama “Mediterre.bio” il giovane progetto cooperativo nato in collaborazione con Alce Legacoop Settori Nero e costituito da singoli e associati di Puglia, Basilicata, Calabria ed Emilia. Sono ben 54.110 ettari totali,che producono per la maggior parte grano duro e tenero, e di olio extravergine di oliva, tutti biologici. Sono i dati di Mediterre.Bio, progetto dal respiro extraregionale presentato, il 10 ottobre, alla Masseria Antonia De Vargas di Foggia, eletta sede legale di questa unione che mette insieme produttori, molini e distributori. Una location non casuale quella scelta, così come ha sottolineato nel suo intervento Andrea Olivero, viceministro delle Politiche agricole e forestali. “L’agricoltura - ha detto - deve avere anche una forte responsabilità sociale, valorizzando l’elemento del welfare agricolo, ed è importante che questo progetto nasca proprio qui”. “Come Governo - ha sottolineato il viceministro - noi abbiamo l’obbligo di rimuovere tutti gli ostacoli con il fine di sostenere concretamente chi si mette insieme, comunicando ai cittadini che c’è un Paese in grado di trovare la giusta sintesi in un settore sano, in grado di unire ricerca, sviluppo e innovazione”. Gli obiettivi di Mediterre - Consolidare le filiere esistenti e svilupparne di nuove in ambito biologico, programmare il lavoro facendo leva sulla forza del volano Alce Nero, pianificare semine ed impianti, sviluppare sistemi di qualità aziendali anche dal punto di vista dei controlli e della sicurezza e, infine, dare fondo al “vero biologico” per produzioni giuste, sane e buone. Questi gli obiettivi di Mediterre.Bio, così come sottolineato da Benedetto Fracchiolla, presidente del neonato patto d’alle- Territori Imprese Sondaggio Territori 16 anza che, per la prima volta, fa sedere ad uno stesso tavolo produttori, molini e distributori: “Al momento lavoriamo su olio e grano – ha detto – ma sono in cantiere altre realtà produttive, vere e proprie miniere che non vedono l’ora di iniziare”. Una piccola, grande rivoluzione dal forte respiro nazionale, con Foggia e il suo territorio al centro di un progetto che si pone in difesa della qualità, come nelle parole di Lucio Cavazzoni, al vertice del Gruppo Alce Nero: “La Capitanata è presente in questo progetto con 1300 ettari che Primo piano ACI stanno diventando un punto di riferimento in Italia, ed è per questo che siamo qui, per dare vita a distretti biologici, contaminando tutto il territorio”. Nata nel 2016 conta, tra i principali soci si contano, Finoliva, la Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus, i Molini Progeo e De Vita, Oliveti Terra di Bari Az. Berardi- Carrino – DeNora – DeSiante – Pace e Alce Nero. Sono stati i produttori a presentare la cooperativa. A seguire gli interventi del presidente Alleanza Cooperative Italiane settore Agroali- Legacoop Settori mentare, Giorgio Mercuri, e del presidente nazionale Legacoop, Mauro Lusetti. Presenti, inoltre, l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia, il presidente Commissione Agricoltura UE, Paolo De Castro, la parlamentare europea, Elena Gentile. Ha concluso i lavori il viceministro delle Politiche agricole e forestali, Andrea Olivero. L’evento è stato moderato dal vicepresidente Mediterre.BIO, Rita de Padova. Territori Imprese Sondaggio Imprese >> AICCON 17 AICCON >> Coop Alleanza 3.0 Gli esiti dell’indagine conoscitiva >> Itaca Come ogni anno l’Area Ricerca di AICCON ha condotto un’indagine volta a rilevare le principali tendenze di pensiero rispetto ai temi dell’imminente edizione delle Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile (14-15 ottobre) e in particolare la Legge delega di riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale (l. n. 106/2016). L’indagine ha confermato un sentiment complessivamente positivo sulla Legge delega: molto dipenderà dai contenuti dei decreti attuativi che dovranno essere emanati entro un anno dalla pubblicazione della Legge, infatti il 68% dei 300 rispondenti è in attesa di conoscerne l’esito. I punti della Legge valutati positivamente sono la remunerazione del capitale e la distribuzione degli utili (57%), mentre quelli sui cui i partecipanti all’indagine nutrono più dubbi sono legati all’apertura della governance ad altri soggetti. Anche su queste tematiche verterà la XVI edizione de Le Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile l’appuntamento promosso da AICCON che da 16 anni riunisce sul colle romagnolo i protagonisti del mondo accademico, dell’economia sociale e delle istituzioni insieme ad una community di studenti e giovani imprenditori sociali, per riflettere e conversare sui temi dell’economia civile. “Da Spazi a Luoghi. Proposte per una nuova ecologia dello sviluppo” è il titolo di questa edizione che si terrà il 14 e 15 ottobre 2016 nella suggestiva Rocca di Bertinoro (FC). Il Programma Venerdì 14 ottobre apriranno i lavori della XVI edizione Rosario Altieri, Presidente dell’Alleanza Cooperative Italiane e Presidente Nazionale dell’AGCI e Franco Marzocchi, Presidente di AICCON. Si entrerà nel vivo del dibattito con la Sessione di Apertura dal titolo “Da Spazi a Luoghi. Nuove governance dello spazio pubblico” – coordinata da Paolo Venturi, Direttore di AICCON – a cui parteciperanno Stefano Zamagni, Università di Bologna, Enrico Giovannini, Università di Roma Tor Vergata e Portavoce ASviS, Aldo Bonomi, Direttore Aaster e Matteo Ricci, >> CONAD >> Itaca >> Itaca >> ABI-Coop >> Gruppo Ormeggiatori Savona >> Cooperativa Produttori Olivicoli di Bitonto >> Coop Scacco Matto >> Consorzio Gesco >> Coop Pescatori dello Jonio >> Consorzio KarabaK/Coop. Dolce >> Gruppo Italiano Vini >> Coop Chico Mendes >> Coop Radio Taxi >> Cooperativa Tam Teatromusica Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese 18 Vice-Presidente ANCI e Sindaco di Pesaro. I lavori proseguiranno nel pomeriggio con la Sessione “Quale welfare per la terza Società?” – coordinata da Mattia Granata, Università degli Studi di Milano – che vedrà la partecipazione di Ivana Pais, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano; Emmanuele Massagli, Presidente ADAPT; Ketty Vaccaro, Responsabile Area Welfare e Salute, Fondazione Censis e Stefano Granata, Presidente Gruppo Cooperativo CGM - Confcooperative. Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con il GdB LAB “La comunitrà che include. I luoghi del co-operare” la sessione più sperimentale delle GdB che sarà coordinata da Flaviano Zandonai, Segretario Generale Iris Network e che si aprirà con un talk introduttivo di Ezio Manzini, Politecnico di Milano e Desis Network.A seguire la narrazione di alcune esperienze in cui le dimensioni collaborativa e comunitaria hanno generato luoghi di inclusione, accoglienza e sviluppo insieme a Iolanda Pensa, Coordinatrice Festival Wikimania (Esino Lario), Vincenzo Linarello, Presidente Gruppo Cooperativo GOEL e Enzo Madonia, Casa del volontariato di Gela (CL). Il destino delle imprese e la loro capacità di produrre valore sono legati a quelli del territorio di appartenenza: su questo tema si confronteranno i relatori della Sessione di Chiusura “Valore condiviso e riforma del terzo settore. Proposte per una nuova Ecologia dello Sviluppo” “che vedrà la partecipazione di Leonardo Becchetti, Università di Roma Tor Vergata; Luigi Bobba, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Alessandro Rosina, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano; Giovanni Monti, Presidente Legacoop Emilia-Romagna e Marco Frey, Presidente Comitato Scientifico Fondazione Symbola e Presidente Cittadinanzattiva. In chiusura della XVI edizione è stato invitato il Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Anche quest’anno non mancheranno le anteprime dei dati: previsto un focus a cura di Istat e un intervento a cura di Fondazione Censis. Una della principali novità di questa edizione sarà il laboratorio sui temi della rigenerazione Primo piano ACI e dello sviluppo locale a cura di Coop Design ed ExFadda e realizzato insieme agli studenti e ai giovani ricercatori che parteciperanno al GdB OFF. Tutti i protagonisti, le informazioni utili e il programma de Le Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile sono disponibili sul sito www.legiornatedibertinoro.it COOP ALLEANZA 3.0 I quaderni con 4 storie a fumetti per sostenere “Libera” Sostenere la legalità e le attività di Libera anche con un gesto semplice come l’acquisto di un quaderno. Lo si può fare alla Coop di Piacenza e in 221 negozi di Coop Alleanza 3.0 – la più grande cooperativa di consumatori in Italia, che conta oltre 2 milioni di soci, presente in 12 regioni italiane – grazie all’iniziativa “Disegni di legalità”, che mette in vendita 4 quadernoni con brevi storie a fumetti dedicate alla lotta alle mafie, all’esperienza e ai prodotti delle cooperative di Libera Terra, che coltivano i campi confiscati alla criminalità organizzata. I disegni sono opera di 4 artisti: Fabio Bonetti, Marina Girardi, Gabriele Peddes e Silvia Rocchi. Un modo per parlare di legalità anche ai più giovani, attraverso il linguaggio dei fumetti, e usando uno strumento quotidiano, come un quaderno, da portare magari sui banchi di scuola. I quadernoni, sia a righe sia a quadretti, sono in vendita a 1 euro l’uno, a 4 euro nella confezione da 4 quaderni. Tutto il ricavato andrà a sostenere le attività di Libera in favore della memoria.L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’associazione culturale Hamelin, coinvolge anche alcuni punti vendita di Distribuzione Centro Sud e Coop Sicilia, con- Legacoop Settori trollate di Coop Alleanza 3.0, per un totale di 238 negozi interessati, dal Friuli alla Sicilia. L’impegno di Coop Alleanza 3.0 per la legalità con LiberaCoop Alleanza 3.0 è da sempre al fianco di Libera per sostenere la cultura della legalità e un’economia giusta e pulita. Questo sostegno si realizza innanzitutto attraverso la vendita e la promozione nei negozi dei prodotti di Libera Terra: solo nel 2015, le vendite realizzate in Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense – le tre cooperative che si sono fuse dal 1° gennaio 2016 in Coop Alleanza 3.0 – hanno superato i 3,3 milioni di euro.Vengono inoltre organizzate decine di iniziative nel territorio, per sensibilizzare soci e clienti, e promossi progetti che danno un contributo diretto alle attività di Libera. Durante l’estate, infine, gruppi di giovani soci hanno la possibilità di trascorrere una settimana sui campi delle cooperative di Libera Terra; mentre ogni anno, il 21 marzo, una delegazione di soci e lavoratori Coop partecipa alla Giornata la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera. CONAD Arrivano i SuperCoccolosi a sostegno di Apro Onlus E’ stata presentata al Conad Le Vele l’iniziativa promossa da Conad “I SuperCoccolosi”, attiva dal 3 ottobre in tutti i punti vendita in cui opera Conad Centro Nord: Lombardia e Emilia Romagna (per le province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia). Fino al 13 novembre, con una spesa minima di 25 euro più un contributo di 4,50 euro si potrà avere uno dei dodici animaletti protagonisti dell’autunno in Conad. Quest’anno l’iniziativa sarà suddivisa su 3 singoli periodi della durata di 2 settimane l’uno divisi per habitat di appartenenza: nel primo periodo verranno proposti 4 peluche abitanti del “bosco” (riccio, gufo, orsetto lavatore, koala) , nel secondo 4 soggetti che vivono nel “mare” (polipo, pinguino, granchio, tartaruga) e nel terzo 4 che stanno nella “fattoria” (gatto, cane, coniglio, gallina). Per ogni peluche saranno destinati in beneficenza 0,50 centesimi a favore di enti Territori Imprese Sondaggio Imprese 19 e associazioni territoriali a sostegno di sei progetti solidali destinati per lo più ai bambini. Per la provincia di Reggio Emilia la donazione sarà a favore dell’Associazione Apro Onlus, di cui Conad è partner solidale già da diversi anni, a sostegno della campagna “IIo mi impegno!” per il progetto di realizzazione del nuovo reparto di Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva che troverà entro fine anno una nuova sede all’interno del CO-RE, il Centro onco – ematologico di Reggio Emilia. Da quest’anno la solidarietà diventa anche social: sarà infatti attivo anche il minisito supercoccolosi.it (raggiungibile da computer, smarthpone o tablet), all’interno del quale gli utenti potranno scattarsi un selfie (o caricare una foto già fatta) per inserire il proprio volto all’interno di una delle maschere grafiche presenti e diventare così uno dei SuperCoccolosi. Una volta scelta la propria immagine preferita, la foto verrà pubblicata all’interno di una simpatica galleria a scorrimento, dove potrà essere votata dagli altri utenti della piattaforma ed essere condivisa sui propri profili social. “Apro Onlus desidera ringraziare anticipatamente tutti coloro che vorranno contribuire e quindi rispondere all’iniziativa di Conad. Acquistare i “super Coccolosi” significa aderire ad un progetto importante, quello per la realizzazione del nuovo reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, un progetto in dirittura d’arrivo che ha ancora bisogno di solidarietà ma che vedrà la sua conclusione entro pochi mesi.” Così spiega Maria Paola Ruggieri responsabile delle Relazioni Esterne di Apro Onlus “Ringraziare Conad è doveroso perché è encomiabile l’impegno e l’attenzione che questa Azienda rivolge ai progetti che riguardano il miglioramento della sanità locale, e soprattutto perché ripone in Apro Primo piano ACI Onlus una grande fiducia ed un grande affetto, quello che sempre rivolge alle persone per cui lavora. Puntualmente Conad scende in campo con iniziative solidali per il sociale , anche questa dell’autunno 2016 è una idea brillante, pensata bene che sicuramente centrerà l’obiettivo, quello di esortare le persone a contribuire alla realizzazione di progetti importanti, per la nostra città e non solo. Anche quest’anno siamo sicuri che sarà un successo.” Così conclude M.P Ruggieri. Romano Sassatelli, Direttore Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva ASMN aggiunge:”I fondi raccolti tramite APRO renderanno più accoglienti gli ambienti e ha permesso l’acquisizione di strumentazioni tecnologicamente molto avanzate come l’angiografo digitale e che rappresenterà il cuore più tecnologico di questa struttura, quest’ultima avrà l’obiettivo prioritario di accompagnare la tecnologia all’umanizzazione dell’oggetto. Ringrazio Conad per la sua sensibilità sociale che si esplica non solo nell’offerta della qualità e che quindi si traduce in salute, ma anche in iniziative come queste che la vedono presente ogni anno”. La terza campagna solidale si propone di replicare il successo delle prime due edizioni di “Cuccioli del Cuore” che hanno permesso di donare al progetto “Io mi impegno” ben 54 mila euro e di unire la parte ludica ed educativa dell’iniziativa a quella di sensibilizzazione a tematiche più delicate che riguardano tutti. “Dopo il successo delle prime due edizioni abbiamo deciso di replicare questa iniziativa solidale con l’obiettivo di coinvolgere sempre più famiglie e bambini in progetti di forte rilevanza sociale per la città” afferma Paola Rondanini, Direttrice del Conad Le Vele e continua: “In un periodo ormai prolungato in cui lo stato di necessità è costante crediamo che le aziende e i cittadini debbano agire in prima persona all’interno della società: la differenza la fanno le persone, da qui il nostro “persone oltre alle cose”. Penso che tutti i soci Conad della città e i nostri clienti siano fieri di aver contribuito a rendere il nostro Ospedale sempre più all’avanguardia.” Legacoop Settori ITACA Con Provincia di Pordenone presentato progetto per contrastare l’emergenza Neet Un progetto per offrire nuove opportunità alla generazione Neet, i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non partecipano a percorsi formativi, e che in Italia sono il 27%. Promosso dalla Provincia di Pordenone e gestito dalla Cooperativa sociale Itaca, sarà presentato a Pordenone lunedì 10 ottobre a partire dalle 9 nell’Auditorium della Regione. Si chiama “NEET. Progetto Tutoring & Work Experience” ed è volto a sostenere i percorsi partecipativi e la rete dei servizi dedicati ai giovani, anche con una funzione di orientamento rispetto all’ingresso nel mercato del lavoro. I dati relativi ai cosiddetti “Neet” - Not in Education, Employment or Training sono preoccupanti. Come rivelato dall’Ocse nel suo rapporto “Uno sguardo sulla società 2016. Riflettore sui giovani”, la percentuale in Italia è in aumento, già prima del 2007 era del 20% ovvero 4 punti sopra la media europea. “NEET. Progetto Tutoring & Work Experience” è un intervento che rientra nel piano triennale provinciale per le politiche giovanili volto a realizzare attività di sperimentazione a favore dei giovani con fragilità, favorirne il processo di orientamento e di ingresso nel mondo del lavoro. Destinatari non solo i Neet tra i 15 e 29 anni, ma anche docenti e operatori delle politiche giovanili che operano nel Pordenonese presso servizi pubblici e del privato sociale. Gli obiettivi principali del progetto NEET riguardano lo sviluppo e il potenziamento della rete degli operatori territoriali impegnati nell’ambito delle politiche giovanili che, nello specifico, si occupano di intercettare e orientare i giovani a rischio di dispersione scola- Territori Imprese Sondaggio Imprese 20 stica, facilitando l’attivazione di percorsi di motivazione e rimotivazione, ma anche sperimentando modalità di lavoro interservizi per creare contesti capacitanti. L’idea è quella di sostenere progetti, iniziative ed esperienze che consentano ai giovani del Pordenonese tra i 15 e i 29 anni di sviluppare competenze di autonomia, relazione, senso di appartenenza, ma anche di auto-organizzazione. L’appuntamento del 10 ottobre nella Città sul Noncello è stato dedicato agli amministratori pubblici, ai referenti dell’Azienda sanitaria, agli operatori delle politiche giovanili, della scuola, dei servizi pubblici e del privato sociale che si occupano e che lavorano con i giovani. Lo scorso 16 settembre, nella sede della Provincia di Pordenone, si era svolto un seminario per “addetti ai lavori” che aveva fotografato e analizzato il “fenomeno Neet”. Tra i mesi di giugno e settembre 2016, il progetto gestito da Itaca ha messo in campo diverse azioni, tra cui un Comitato scientifico composto da rappresentanti del Centro per l’impiego, del Centro di orientamento regionale, dei 5 Ambiti Distrettuali della Provincia di Pordenone, degli Informagiovani e dei Centri di aggregazione giovanile, oltre che delle Cooperative che gestiscono i Cag stessi (Itaca, Osf, Le macchine celibi), che hanno lavorato insieme per programmare l’intero percorso coinvolgendo le realtà locali che si occupano di politiche giovanili come le scuole provinciali e i progetti speciali tra cui Top, Pn School, Genius Loci, e ancora le associazioni sportive. In parallelo, dal mese di settembre, si è dato avvio ad un percorso laboratoriale dedicato a una quindicina di giovani dai 18 ai 25 anni, attualmente disoccupati e fuori dal sistema scolastico, intercettati grazie alle segnalazioni dei servizi in campo, con l’obiettivo di lavorare in concreto su alcune delle tematiche chiave del progetto. Il percorso prevede 4 moduli formativi in aula e un workshop residenziale di 3 giorni che si svolgerà a metà ottobre presso una casa messa a disposizione dalla Parrocchia di Roveredo in Piano, in località Tramonti di Sotto, con la partecipazione di vari formatori ed educatori professionali della Cooperativa sociale Itaca. Sebbene nel 2015, rivela sempre Ocse, la percentuale di Neet in Italia si sia sensibilmente ridotta, l’ordine dei numeri parla di circa 2,5 milioni di Neet che non studiano, Primo piano ACI non lavorano e non si formano, con conseguenze negative anche in termini di Pil, che perde circa l’1,4%. Peggio dell’Italia fanno solamente la Grecia (2%) e la Turchia (3,4%). Peraltro, anche a livello Ocse i Neet rappresentano un costo economico non indifferente e compreso tra i 360 e i 605 miliardi di dollari, tra lo 0,9%-1,5% della ricchezza globale. ITACA Gherardo Colombo incontra gli studenti di Pordenone La democrazia, il concetto di regola, il tema della corruzione e della giustizia riparativa, sono gli assi principali dello straordinario incontro con Gherardo Colombo previsto il prossimo 18 ottobre a Pordenone, cui parteciperanno 410 tra studenti e docenti delle scuole superiori pordenonesi. “Sulle regole. Gherardo Colombo incontra gli studenti degli Istituti superiori pordenonesi” è un evento organizzato dalla Cooperativa sociale Itaca in collaborazione con associazione Sulleregole e associazione I Ragazzi della Panchina. Riservato agli studenti e non aperto al pubblico, si terrà all’Auditorium Concordia di via Interna alle 14.30 di martedì 18 ottobre. Ex magistrato, Gherardo Colombo è stato pubblico ministero alla Procura della Repubblica di Milano dove ha dato il suo prezioso contributo alle indagini e ai processi nell’ambito dell’operazione “Mani pulite”. Dimessosi dalla magistratura nel 2007, da allora Colombo si impegna attivamente nell’educazione alla legalità nelle scuole attraverso incontri con studenti di tutta Italia, e proprio per tale attività ha ricevuto nel 2008 il Premio Nazionale Cultura della Pace. Riservato agli studenti degli istituti superiori pordenonesi, l’appuntamento con Gherardo Colombo vedrà coinvolti 389 ragazzi provenienti da Liceo Scientifico Grigoletti, Ial Fvg Pordenone, Isis Zanussi e Itsse Mattiussi, per un numero complessivo di 410 invitati, compreso il corpo docente. L’incontro segna una tappa fondamentale all’interno di un percorso che da anni si sta sviluppando nella città sul Noncello, nel tentativo di collegare territorio e Istituzioni scolasti- Legacoop Settori che. Elevatissima l’adesione alla proposta di Itaca ed all’incontro con Colombo da parte delle scuole superiori di Pordenone, i 389 studenti coinvolti in poco più di un mese (le scuole sono iniziate lo scorso 12 settembre) si sono prodigati a leggere il libro dell’ex magistrato ed a metterlo in relazione con quanto appreso e discusso in classe durante le lezioni. Una adesione che è frutto di un lavoro di presenza costante, di disponibilità, di professionalità, di coerenza, di proposte di senso, che non nascono nelle scuole per restarvi confinate, ma che partono dalle scuole per divenire bene comune, crescita del territorio, per far maturare cittadini attivi. La Cooperativa sociale Itaca, assieme al Progetto TOP (educativa di strada finanziata dall’Ambito Territoriale 6.5) a gestione dell’associazione I Ragazzi della Panchina, sta infatti sviluppando, attraverso vari finanziamenti anche regionali, una serie di azioni all’interno della quasi totalità degli Istituti superiori di Pordenone ed in alcuni Istituti comprensivi. Le azioni riguardano i singoli alunni, le classi, gli insegnanti, i dirigenti, i genitori e mirano a costruire percorsi calibrati e condivisi con gli Istituti stessi, coordinati peraltro attraverso la creazione di progettualità in rete con i Servizi territoriali. Le scuole, in questo modo, si avvicinano e si legano al territorio nella misura in cui il territorio risponde in maniera coesa e univoca alle esigenze ed alle difficoltà che di volta in volta emergono, vengono esplicitate e individuate. All’interno di questa cornice si colloca l’incontro con Gherardo Colombo, per parlare di legalità, regole, Stato, giustizia, Costituzione, temi che all’interno degli Istituti coinvolti sono già materie di studio ed approfondimento inserite all’interno del Piano dell’offerta formativa, elementi di crescita dei ragazzi per diventare cittadini consapevoli. “Sulle regole” è il titolo del libro di Gherardo Colombo che Itaca ha donato ad ogni singolo Istituto coinvolto, avvalendosi del quale gli educatori del Progetto TOP hanno seguito il percorso delle classi, in una sorta di avvicinamento all’incontro con l’ex magistrato del 18 ottobre. Territori Imprese Sondaggio Imprese 21 ITACA Dreams On The Wall mappa il territorio Cittadinanza attiva, legalità e riqualificazione urbana passano attraverso la mappatura partecipata del territorio, che a breve sfocerà nella realizzazione di graffiti da parte dei maggiori writers del Friuli Venezia Giulia. E’ stata un’estate intensa per il progetto “Dreams on the Wall”, i ragazzi che frequentano i Centri di aggregazione giovanile gestiti dalla Cooperativa sociale Itaca sono stati coinvolti in prima persona nello scegliere gli spazi da riqualificare con la street art. Il progetto, grazie ad un finanziamento della Regione Fvg, vede in prima linea oltre a Itaca i Comuni di Torviscosa (capofila), Carlino, Marano Lagunare, Muzzana del Turgnano e Porpetto, oltre ad un ampio partenariato con Teatrino del Rifo, UponAdream di Gemona del Friuli e Kantiere Misto di Oderzo. E proprio a Torviscosa, Carlino, Marano Lagunare, Muzzana del Turgnano e Porpetto si sono mossi i ragazzi durante la pausa estiva, producendo una serie di mappe concettuali e virtuali sulle quali ora i writers stanno già lavorando per produrre i primi bozzetti. Con il supporto dello staff di educatori di Itaca impegnati nei cinque Centri di aggregazione giovanile, i ragazzi hanno scelto gli spazi da riqualificare attraverso strumenti diversi come world-cafè, passeggiate urbane e social network per incontrare e coinvolgere tutte le comunità dei cinque comuni della Bassa friulana. La fase della mappatura ha registrato nel complesso ben 553 accessi virtuali per 22 Primo piano ACI luoghi, i gruppi di lavoro sono ora passati alla fase creativa, ovvero dalle idee messe sulla carta a immagini da mettere su un muro. I ragazzi coinvolti hanno contribuito con le parole e con una mappa concettuale dei loro paesi, ora i writers si stanno scatenando per metterci il loro colore e la loro arte in vista del bozzetto definitivo. Attraverso degli incontri operativi verrà scelto il tema di ogni graffito e poi costruito un bozzetto con il supporto di street artists qualificati. Numerose saranno le collaborazioni con i maggiori writer regionali, che lavoreranno in sinergia con i ragazzi per realizzare le opere di riqualificazione in ogni comune interessato, e che saranno concluse tra la fine del 2016 e l’inizio dal 2017. Le inaugurazioni dei graffiti, previste per l’inizio del 2017, si trasformeranno in meeting itineranti che coinvolgeranno diverse associazioni locali tra cui la Tormenti di Torviscosa, i Cani Sciolti di Marano Lagunare, UMF Sonica, Modons e i Corretti di Porpetto, Cà vie di Carlino, La Stanzute di Muzzana del Turgnano. Ci saranno, inoltre, dei veri e propri momenti di comunità all’interno dei quali verranno illustrati i cambiamenti dei luoghi attraverso l’impegno e la creatività dei ragazzi. ABI-COOP Lancia iniziativa “Il tuo futuro, la tua casa” Abi-coop Reggio Emilia è una cooperativa d’abitazione a proprietà indivisa nata nel 1969 con lo scopo di rispondere ai bisogni abitativi anche delle fasce più deboli garantendo abitazioni confortevoli a costi contenuti e senza rischi di sfratto. E’ questa la finalità che sta alla base della casa a proprietà indivisa: la cooperativa è proprietaria e assegna l’alloggio in godimento al socio che ha diritto di abitarlo a tempo illimitato ed eventualmente trasmettere il diritto agli eredi. In oltre 40 anni di vita Abicoop Reggio ha costruito 10 interventi per un totale di 286 alloggi nei Comuni di Reggio Emilia, Sant’Ilario d’Enza, Bagnolo in Piano e Scandiano. I soci sono 1.500. In questi giorni Abi-coop ha lanciato l’iniziativa “Il tuo futuro, la tua casa”, che si rivolge a chi Legacoop Settori non dispone della proprietà di un immobile ma vuole garantire un futuro sereno a se stesso e ai figli. Diventando soci della cooperativa, si potrà accedere, nel tempo, all’uso di uno dei 300 alloggi realizzati da Abi-coop a Reggio Emilia, Bagnolo in Piano, Scandiano, Sant’Ilario d’Enza e ad altri che potranno essere realizzati. Il canone d’uso è molto conveniente e il contratto ha durata illimitata. L’immobile inoltre potrà essere usato successivamente anche dai conviventi del socio. Abi-coop assicura inoltre la migliore assistenza tecnica ed amministrativa nella gestione dell’immobile. Informazioni: Abi-coop, via Fenulli 35, Reggio Emilia, 0522 285382, abi.coop@[email protected]. GRUPPO ORMEGGIATORI SAVONA Battesimo del mare della motobarca Uniun II Il 7 ottobre a Savona si è tenuto il battesimo del mare del nuovo mezzo nautico in dotazione alla Cooperativa Gruppo Ormeggiatori. UNIUN II, è il nome della motobarca che è lunga 10,45 metri, larga 3,59 con una stazza lorda di quasi 13 tonnellate e può raggiungere una velocità con due motori di 20 kts. UNIUN, “unione” in ligure, a ricordare la fusione degli Ormeggiatori di Savona e Vado Ligure; Seconda, perché va a sostituire l’omonima imbarcazione così battezzata cinquant’anni fa proprio per celebrare l’unione dei due Gruppi. Idonea all’assistenza di navi di massima dimensione, voluta e progettata per lavorare nella rada di Vado Ligure, nel campo boe SARPOM e in previsione dell’utilizzo nella piattaforma Maersk in via di realizzazione. Il Gruppo Ormeggiatori del Porto di Savona e Vado Ligure nasce come Gruppo unico Territori Imprese Sondaggio Imprese 22 autogestito e autoregolamentato, ma sempre disciplinato dall’Autorità Marittima, nel 1967, dalla fusione dei Gruppi dei due porti, che a loro volta si erano costituiti nel 1951 come derivazione della Cooperativa Sabazia di Vado Ligure e della Cooperativa Leon Pancaldo di Savona. Dal 1992 il gruppo presta servizio anche nel porto di Imperia. “Al di là della tradizione del varo, con l’inaugurazione si intende celebrare lo sforzo di rinnovamento e la volontà di dare adeguata risposta all’evoluzione del comparto marittimo/portuale da parte del Gruppo Ormeggiatori – spiega Marco Balestrino, presidente della Cooperativa del Gruppo Ormeggiatori -. L’investimento di 280.000 Euro, nonostante la crisi perdurante, è un atto di fiducia nel futuro, un contributo al funzionamento del sistema portuale. Perché se non ci si rinnova, non ci si adegua, non si investe in attrezzature e in professionalità, non ci sarà futuro per il nostro lavoro”. Attualmente il Gruppo si compone di 20 soci organizzati in Cooperativa, marinai con titoli professionali e adeguate competenze, che fanno attraccare correttamente le navi alle banchine, ai pontili, alle piattaforme offshore e alle boe, lavorando sempre con continuità, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, con qualsiasi condizione meteorologica. Il Gruppo è dotato di 10 motobarche equipaggiate secondo le diverse specificità dei terminals dei porti di Savona, Vado Ligure e Imperia e di 2 mezzi terrestri. sponsabili in tutto il mondo. La cooperativa bitontina, una delle realtà più importanti del settore olivicolo italiano, in dieci anni è passata da una situazione di grave crisi ad una forte espansione che la pone ai vertici nazionali. La Cooperativa Produttori Olivicoli, oltre ad essere cuore pulsante dell’organizzazione di produttori Oliveti Terra di Bari insieme alle cooperative di Terlizzi, Ruvo di Puglia e Minervino, rappresenta un elemento essenziale della struttura del Consorzio Nazionale Olivicoltori ed è inserita in una fitta rete commerciale con altre importanti realtà come Finoliva Global Service, Montalbano spa e Alce Nero che portano l’olio extravergine d’oliva bitontino sulle tavole di tutto il mondo. Alla cerimonia di sabato hanno partecipato il sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio, il presidente del Consorzio Nazionale Olivicoltori Gennaro Sicolo, il presidente della Cooperativa Produttori Olivicoli Bitonto Giuseppe Siragusa e tutto il consiglio di amministrazione che in questi anni ha dato dimostrazione di un saper lavorare insieme per il bene del territorio. «Siamo orgogliosi di questi straordinari risultati e vogliamo crescere ancora. Questo nuovo impianto ci consentirà di mantenere elevatissimi gli standard qualitativi e di entrare su nuovi mercati internazionali» ha sottolineato il presidente Siragusa. La cooperativa produce il 60% del proprio olio extra vergine d’oliva in biologico, il restante 40% è rappresentato dalla Dop Bitonto. «Questa cooperativa rappresenta un grande orgoglio per la nostra comunità perché è capace di tutelare e valorizzare le radici e le tradizioni custodite nel nostro oro: l’olio extravergine d’oliva» ha rimarcato il sindaco Abbaticchio. Per continuare a crescere, i responsabili della Cooperativa hanno invitato tutti i produttori ad avvicinarsi a questa realtà aprendo all’adesione di nuovi soci «per fare sempre più sistema, per dare al territorio l’identità del prodotto e per valorizzare i sacrifici degli agricoltori». Nella serata inaugurale del nuovo impianto sono stati conferiti due riconoscimenti – all’onorevole Giuseppe Rossiello e all’avvocato Enzo Augusto – per l’impegno profuso nelle battaglie portate avanti dalla Cooperativa in questi anni. Un’occasione per fare anche previsioni sulla campagna olearia al via in questi giorni. «La produzione quest’anno sarà di altissima qualità, anche se ci sarà un lieve calo. Nonostante ciò avremo dei prezzi ottimi, che finalmente saranno in grado di ripagare la passione dei nostri agricoltori» ha assicurato il presidente del Cno Sicolo. «Voglio ringraziare il presidente Siragusa, il vicepresidente Antonino, il consiglio e tutti i soci della cooperativa che attraverso la loro coesione hanno dato vita ad gioiello economico e sociale del nostro territorio» ha concluso Sicolo. Fonte http://www.bitontolive.it/news/Attualita/447149/news.aspx COOPERATIVA PRODUTTORI OLIVICOLI DI BITONTO Inaugurato nuovo impianto oleario Centoventimila quintali di olive molite, nove milioni di euro fatturati, oltre quattrocentocinquanta soci: sono i numeri straordinari della Cooperativa Produttori Olivicoli di Bitonto che sabato 8 ottobre, ha inaugurato il nuovo impianto di trasformazione ad alta tecnologia che servirà a produrre olio extra vergine d’oliva di alta qualità e a soddisfare le esigenze dei consumatori più attenti e rePrimo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese 23 COOP SCACCO MATTO Partecipa al progetto “Cambia il finale” per il riuso dei beni Dove mettiamo il vecchio armadio? Oppure la credenza della nonna? O il frigo ancora funzionante? E’ stato presentato il 10 ottobre “Cambia il finale”, il progetto della multiutility ora esteso anche al comune di Ferrara, grazie alla collaborazione con Last Minute Market e Scacco Matto Cooperativa Sociale. Obiettivo: dare nuova vita agli oggetti ancora utilizzabili e favorire un virtuoso e solidale circuito del riuso, con l’impiego anche di persone svantaggiate. Oltre 371 tonnellate di rifiuti ingombranti raccolti e avviati al riuso nel primo semestre 2016, a cui si aggiungono 714 tonnellate nel 2015, 452 tonnellate da marzo a dicembre 2014, per un totale di quasi 1.540 tonnellate: sono questi i principali risultati raggiunti finora da Hera con “Cambia il finale”. L’iniziativa è infatti già attiva in 82 comuni, grazie alla collaborazione con Last Minute Market e 20 enti no profit del territorio su cui opera la multiutility. Il progetto è nato allo scopo di dare nuova vita agli oggetti ancora utilizzabili, come mobili ed elettrodomestici, favorendo un circuito virtuoso e solidale del riuso. Al valore sociale si aggiunge quello ambientale, contribuendo a prevenire la produzione di rifiuti e contrastare il fenomeno del loro abbandono sul suolo pubblico. Inoltre si contiene l’impatto ambientale legato alla loro raccolta: 1.540 tonnellate corrispondono infatti a oltre 370 mezzi adibiti al servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti circolanti a pieno carico. Come funziona ‘Cambia il finale’ - Telefo- Primo piano ACI nando al Servizio Clienti Hera 800.999.500 (numero gratuito da rete fissa e mobile, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18) per prendere l’appuntamento per il ritiro gratuito a domicilio degli ingombranti, il cliente viene sensibilizzato sulla possibilità di donarli, nel caso siano ancora in buone condizioni. In tal caso, riceve i riferimenti per contattare gli enti no profit del territorio disponibili al loro riutilizzo. Gli enti partner si sono impegnati a recuperare i materiali secondo modalità definite da ciascuno e dettagliate nel sito dedicato all’iniziativa www.gruppohera.it/cambiailfinale I cittadini ferraresi interessati possono contattare direttamente Scacco Matto concordando il ritiro o la consegna dei beni ingombranti, invece, nel caso questi non siano riutilizzabili possono essere portati ad una delle tre stazioni ecologiche di Hera: in via Caretti, via Ferraresi o via Diana o prendere appuntamento con Hera per il ritiro gratuito a domicilio. È inoltre possibile donare agli enti anche oggetti come soprammobili, libri, giochi per bambini, non più utilizzati e che purtroppo a volte vengono gettati nei cassonetti dell’indifferenziato. A Ferrara l’associazione coinvolta nel progetto “Cambia il finale” è Scacco Matto Cooperativa Sociale onlus, una cooperativa sociale nata a Portomaggiore (Fe) nel 2010 e attiva sul territorio ferrarese. La cooperativa gestisce servizi socio-sanitari ed educativi e svolge diverse attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, soggetti in trattamento psichiatrico, invalidi psichici ed ex degenti di istituti psichiatrici. La cooperativa si colloca tra la fine di un trattamento protetto e l’inserimento lavorativo attraverso progetti mirati che possano permettere ai soggetti presi in carico un normale reinserimento nel loro nucleo familiare e l’avvio nel mondo del lavoro, con l’ausilio di piani di trattamento individualizzati. Scacco Matto assiste complessivamente 110 utenti, grazie all’impegno di 30 soci lavoratori, di cui 15 sono persone svantaggiate. I primi tre mesi in cui il progetto è stato avviato in via sperimentale a Ferrara sono stati un grande successo. Infatti, sono stati avviati al riuso 4370 kg di ingombranti, mobili, Legacoop Settori elettrodomestici e oggetti vari, raccolti grazie a 54 ritiri, per un totale di 140 pezzi ritirati. Complessivamente con questo progetto la Cooperativa Scacco Matto ha ricevuto 74 telefonate per il ritiro di ingombranti in buono stato, con una media di circa 24 telefonate al mese. Il materiale raccolto e destinato al canale del riuso è stato fino ad oggi stoccato presso 2 magazzini gestiti dalla onlus. La grande varietà e quantità di materiale recuperato ha consentito di aprire un Centro del Riuso che proprio il 10 ottobre ha aperto i battenti in via Bologna 300/C a Ferrara. Un vero e proprio negozio dell’usato di circa 1100 mq, con mobili, elettrodomestici, biciclette, indumenti, libri e tanto altro che sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30. Fonte http://www.ecodallecitta.it/notizie/386327/ riuso-arriva-anche-a-ferrara-il-progettocambia-il-finale CONSORZIO GESCO A Napoli partito il servizio ‘AMICAR Sharing’ Il nuovo servizio di trasporto per la città di Napoli, smart ed ecosostenibile promosso da Gesco.Amicar è il sistema di mobilità GESCO che identifica servizi per un trasporto innovativo, intelligente e versatile nella città di Napoli. Si tratta di soluzioni che affiancate al sistema di TPL possono contribuire a migliorare le condizioni di vivibilità nel contesto urbano ed aumentare l’offerta a supporto di particolari esigenze dei cittadini. AMICAR sharing, nasce dalla collaborazione tra GESCO, Napoli Città Intelligente ed il Comune Territori Imprese Sondaggio Imprese 24 di Napoli. E’ una iniziativa attuata in regime di sperimentazione tariffaria che si basa sulla passata esperienza del progetto Ci.Ro. City Roaming finanziato dal MIUR nell’ambito dei progetti PON di Social Innovation di cui Napoli Città Intelligente è stato soggetto attuatore. Della flotta di Amicar fanno parte anche automezzi predisposti al trasporto di persone con disabilità e/o con limitata autonomia, che offrono a costi contenuti un servizio innovativo per ogni tipo di spostamento. Per saperne di più visita il sito www.amicarnapoli.it COOP PESCATORI DELLO IONIO Solidarietà ai terremotati di Amatrice “Un piccolo ma significativo gesto che ci rende orgogliosi, come Movimento cooperativo e come persone.Al Presidente Fanizza e a tutti i soci della Cooperativa Pescatori dello Jonio di Porto Cesareo il nostro grazie”. Così il presidente Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, e il coordinatore il Dipartimento Pesca di Legacoop Agroalimentare, Angelo Petruzzella, commentando il gesto della cooperativa di pescatori di Porto Cesareo. Il presidente Giuseppe Fanizza coinvolgendo tutti i soci della cooperativa, ha raccolto la somma di 4 mila euro e l’ha consegnata, domenica 9 ottobre, personalmente al Sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, per sostenere la ricostruzione, dopo il devastante terremoto dello scorso 24 agosto. “Un gesto prezioso di solidarietà, che ha un fortissimo valore simbolico, soprattutto per Primo piano ACI una piccola ma importante realtà della pesca, che, pur vivendo momenti di difficoltà economica, ha saputo mettere in pratica il vero spirito cooperativistico. Il presidente Fanizza, coraggioso e storico cooperatore, dimostra ancora una volta quanto conti il senso di responsabilità e la solidarietà dei cooperatori in favore di una comunità, come quella di Amatrice, che ha bisogno del sostegno di tutti”. CONSORZIO KARABAK/COOP DOLCE “Asilo Filonido” bellissimo esempio di welfare aziendale Può accogliere fino a 81 bambini dalle 7,30 alle 16,30 e, su richiesta, fino alle 18. E’ il nido d’infanzia interaziendale “Filonido”, inaugurato nel 2011 e situato nel quartiere San Donato a Bologna, dove hanno sede le aziende Unipol gruppo finanziario, Legacoop, Gruppo Hera, che ne hanno curato la realizzazione per garantire un servizio non solo ai propri dipendenti ma, grazie ad una convenzione con il Comune di Bologna, anche ai bambini del quartiere. Tra i soggetti che hanno realizzato la struttura c’è anche la Regione Emilia-Romagna e il 10 ottobre la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessore al welfare, Elisabetta Gualmini, ha visitato la struttura. È la prima struttura educativa per la fascia di età zero-tre anni a essere stata realizzata con il contributo di un così alto numero di partner, mediante una stretta collaborazione tra istituzioni bolognesi e privati. Dall’inizio di settembre alla fine di luglio, (anche se il servizio è aperto tutto l’anno, poiché accoglie le richieste delle famiglie per l’apertura in agosto, periodo natalizio e Pasqua), i bambini dei dipendenti delle quattro aziende (che hanno un numero di posti riservato) vengono accolti in uno spazio architettonico innovativo, costruito con materiali naturali e circondato dalla vegetazione. Il nido, convenzionato con il Comune di Bologna, che ha messo a disposizione l’area e ha investito nell’operatività piena del servizio, è aperto anche ai bambini del quartiere, attraverso le graduatorie comunali. La Regione Emilia-Romagna ha partecipato alla realizzazione della strut- Legacoop Settori tura, la cui impostazione pedagogica e organizzativa è affidata alla cooperativa sociale “Consorzio KarabaK/coop. Dolce”, con un finanziamento di 2 milioni di euro. “Il nido interaziendale Filonido- sottolinea la vicepresidente Elisabetta Gualmini- è un esempio bellissimo del nostro sistema integrato di servizi per la prima infanzia, costruito ad hoc per i dipendenti della Regione, di Hera, Unipol e Legacoop, ma che ospita anche i bimbi del quartiere, in un’ ottica di welfare aziendale aperto alla comunità. Una struttura moderna, accogliente, addirittura modulabile e trasformabile, che offre quella flessibilità positiva, anche negli orari di ingresso, molto liberi per le famiglie, a cui ho sempre pensato. Se una mamma- presegue la vicepresidente- desidera stare qualche ora in più a casa con il proprio figlio può finalmente starci e portare il bimbo al nido in un orario che più conviene. La flessibilità dunque va incontro al fatto che le famiglie possano stare di più con i propri figli”. Fonte http://www.regione.emiliaromagna.it/notizie/attualita/filonido-inregione-un-bellissimo-esempio-di-welfare-a ziendale GRUPPO ITALIANO VINI Punta alla Cina e sbarca su Alibaba Il vino italiano guadagna spazio su Alibaba, il colosso mondiale cinese dell’e-commerce, con l’apertura di un “flagship store” virtuale attivo già da fine agosto: il Gruppo Italiano Vini, leader nazionale del settore, ha siglato un accordo ad hoc con TMall per distribuire i prodotti delle sue 15 cantine storiche attraverso la piattaforma b-to-c della conglomerata fondata da Jack Ma. E’ l’approdo di un percorso preparatorio iniziato circa due anni fa, che mette a disposizione dell’azienda vinicola emiliana, operativa da tempo in Cina (“vendiamo un totale di un milione di bottiglie annue”, ha ricordato il presidente Corrado Casoli), la chance di irrobustire un canale distributivo che s’affaccia sul mercato potenziale di 710 milioni di ‘netizen’, cioè di operatori internet. Gruppo Territori Imprese Sondaggio Imprese 25 Italiani Vini, ha ricordato Casoli nella cerimonia presso l’ambasciata d’Italia a Pechino, vanta oltre 500 milioni di fatturato e più di 220 milioni di bottiglie vendute nel 2015. Uno sforzo organizzativo e d’investimenti notevole in Cina, ha ricordato Marco Pizzoli, general manager di Giv Shanghai: su tutti il deposito merci a Hangzhou, città dove ha sede Alibaba, e il rispetto di tempi di consegna di “uno o al massimo due giorni”. Il target di vendita per la generazione di utili è stimato in centomila bottiglie annue su TMall, raggiungibile già “entro la fine del 2017”. La piena operatività del canale aiuterà inoltre l’avvicinamento del consumatore cinese “al nostro vino, nella sua accezione più ampia di Italian Lifestyle”.Valutazioni che hanno trovato d’accordo Alibaba, secondo cui l’accordo ha diversi aspetti positivi, oltre alla mera “locazione dello store online”. Innanzitutto,“è importante che il vino italiano arrivi sui nostri store. L’Italia ha molti marchi del lusso e con il vino passa anche il messaggio di un desiderio per gli altri marchi italiani e per quello che rappresenta lo stile italiano”, ha rilevato Fang Wai, general manager del colosso dell’e-commerce nell’area Fast Moving Consumer Goods.TMall è il canale b-to-c leader in Cina grazie al suo pacchetto di 400 milioni di utenti attivi e registrati, in prevalenza di giovani. L’accordo, maturato a poco più di un mese dall’incontro tra il premier Matteo Renzi e Jack Ma alla sede di Alibaba, è un “fatto importante”, ha osservato l’ambasciatore Ettore Sequi, dato che il vino rappresenta un “settore strategico” della filiera enogastronomica italiana, oltre a essere un efficace strumento di conoscenza dell’Italia. Fonte: Ansa COOP CHICO MENDES Inaugura a Milano “La Buona Bottega” tega”, ed è l’undicesimo della cooperativa Chico Mendes Altromercato. Nasce da un progetto innovativo e ambizioso: un grande negozio -120 metri quadri- di prodotti alimentari dal gusto equo, locale e bio, che per la prima volta nella storia della cooperativa Chico Mendes os pita anche una panetteria e una caffetteria con piccolo ristoro. La Buona Bottega propone pane fresco tutti i giorni, vino e birra artigianale, frutta e verdura di stagione, olio e conserve, prodotti di filiera corta, etica e trasparente dall’Italia e dal mondo. Cibo 100% controllato e garantito dal campo alla tavola, nella qualità, nel rispetto di chi lo produce e del territorio, che sia vicino o lontano. In questo nuovo negozio sarà possibile fare colazione con caffè, tè e dolci del commercio equo e solidale, provare i sandwich e taglieri con salumi e formaggi bio della Cascina Gaggioli (Parco agricolo Sud), acquistare pane fresco della Cascina Sant’Alberto (situata in un’oasi di ripopolamento faunistico alle porte di Milano) prodotto con cereali coltivati naturalmente e macinati a pietra e lavorato con pasta madre. I locali propongono un’ampia esposizione di prodotti freschi, locali e biologici, tra cui salumi, formaggi, frutta e verdura del nostro territorio; tè, caffè, tisane, cioccolati, riso, biscotti e tutti i classici del commercio equo e solidale; salse, conserve, pasta, legumi e sott’oli provenienti da cooperative sociali e da terreni liberi dalle mafie; un’intera stanza dedicata ai vini e alle < span style=”background: transparent”>birre dei piccoli produttori artigianali di tutta Italia. Saranno presenti anche i prodotti di “Calabria Solidale“, la rete di produttori calabresi che promuovono i principi di legalità, trasparenza, solidarietà, rispetto del lavoro, tutela dell’ambiente e del territorio. Il 22 ottobre in Piazzale Baracca 6 a Milano la cooperativa Chico Mendes Altromercato inaugura il suo nuovo negozio, con aperitivo equo e solidale offerto a partire dalle 17. Il punto vendita si chiama “La Buona BotPrimo piano ACI Legacoop Settori COOP RADIO TAXI Presentato alla Commissione Europea il progetto MvMant Venezia È appena rientrato da Bruxelles Gabriele Stevanato, presidente della cooperativa Radio Taxi di Venezia Mestre, dove ha presentato l’11 ottobre, in Commissione Europea, nell’ambito del programma di accelerazione per lo sviluppo delle smartcities FrontierCities il progetto “MvMant Venezia” un’applicazione per la mobilità sostenibile che a dicembre entrerà nel vivo, e nel mercato, in anteprima mondiale a Mestre, dopo il superamento del test gratuito a Ragusa. La app, altamente innovativa, è stata selezionata da Expo 2020 di Dubai su oltre 2000 proposte pervenute. Sviluppata dai ragazzi di “Blochin Cuius” della società siciliana Edisonweb, MvMant è anche tra le 28 vincitrici del Bando della Commissione Europea per finanziare acceleratori di startup a favore della smart mobility. La cooperativa ha creduto nel progetto e ha investito- mettendo anche in campo le proprie strutture - per la sua realizzazione a Mestre, dove sarà possibile dunque prenotare tramite smartphone un taxi condiviso, dividendo così i costi con gli altri passeggeri registrati sulla piattaforma. «È un onore per noi essere stati presenti a un evento di così grande rilievo – commenta soddisfatto il presidente della Radio Taxi di Venezia Gabriele Stevanato - così come prendere parte a un progetto innovativo, al servizio del cittadino, di cui sentivamo l’esigenza già da un po’ di anni. Percepivamo infatti che con la crisi le persone fossero molto più attente alle spese, anche a quelle relative alla mobilità e dei trasporti, e che dunque il risparmio sul costo annuale dell’auto (stimato di circa 6mila euro) potesse essere una necessità. Inoltre con il taxi condiviso notevoli sono anche i benefici in un’ottica di sostenibilità ambientale, oltre che economica: meno auto circolanti quindi meno congestione del traffico, meno inquinamento acustico ma anche dell’aria grazie alla riduzione delle emissioni di Co2. Infine, confidiamo in questo progetto anche per l’aspetto della so- Territori Imprese Sondaggio Imprese 26 cializzazione e della comunicazione tra persone in cui crediamo fortemente tanto da scegliere di non dotare i nostri taxi di wifi. Taxi che sono comunque forniti di tecnologie avanzate: si pensi che dal 1996 utilizziamo la tracciabilità gps per individuare il taxi più vicino al cliente con l’obiettivo di ridurre i costi della corsa, i consumi e il traffico, e dal 2012 abbiamo creato una app per richiedere il taxi direttamente dallo smartphone». Primo piano ACI COOPERATIVA TAM TEATROMUSICA Al via la stagione di Teatro Ragazzi, a Padova fino a marzo 2017 Ha preso il via l’11 ottobre al teatro Verdi di Padova la nuova stagione di “Teatro Ragazzi” promossa e sostenuta dal Comune di Padova, e organizzata dalla cooperativa nostra associata Tam Teatromusica con la direzione artistica di Antonio Panzuto. Ben 25 le compagnie teatrali professionali del panorama nazionale che metteranno in scena più di 42 spettacoli, in calendario da ottobre a marzo; 8 luoghi diversi della città dove circa 9mila ragazzi sperimenteranno - in orario scolastico a integrazione dei nor- Legacoop Settori mali programmi didattici - l’esperienza del teatro, dalle scuole dell’infanzia alle superiori di Padova e Provincia. Non solo spettacoli, ma anche un progetto formativo per insegnati che, visto il successo e l’apprezzamento dello scorso anno (in fase sperimentale), torna in questa edizione coinvolgendo un numero maggiore di insegnanti e di classi, grazie al sostegno di Fondazione Antonveneta e della la collaborazione con ViviPadova Settore Servizi scolastici del Comune. A condurre “I linguaggi del teatro” - 13 ore di formazione gratuita dedicata agli insegnanti -, Mafra Gagliardi, studiosa ed esperta di teatro e Flavia Bussolotto, codirettrice artistica di Tam Teatromusica. Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 27 OSSERVATORIO SWG Crescono fiducia e attese nelle imprese cooperative L’Italia vuole ripartire. La società attuale è ritenuta bloccata, appesantita dall’incedere di corporazioni e lobby tutte intente a tutelare i propri interessi e profitti. Per la maggioranza relativa dell’opinione pubblica (40%), l’economia del futuro dovrebbe essere comunitaria, cooperativa, collaborativa.Al centro di questo nuovo paradigma non ci sono solo sharing e green economy: c’è, soprattutto, il bisogno di un modello di fare impresa capace di mettere insieme innovazione, talento e giustizia sociale. Un modello cooperativo. Gli scandali, le vicende corruttive, i fallimenti che hanno coinvolto alcune cooperative, non sono passati indenni. La fiducia nelle cooperative, nel corso del 2015, era scesa velocemente. La capacità di reazione della cooperazione, sia sul fronte corruttivo sia su quello economico, ha invertito la dinamica discendente. In un Paese in cui recuperare fiducia è un’impresa titanica (si pensi all’esempio delle banche), le cooperative hanno dimostrato di avere la forza, l’energia e il dinamismo per invertire Primo piano ACI Legacoop Settori la rotta. Nel corso dell’ultimo anno l’indice di fiducia è passato dal 43% al 50%, mentre il livello di affidabilità riconosciuto alle imprese di capitale è apparso in flessione. Le cooperative, inoltre, sono ritenute utili per lo sviluppo del Paese dal 69% degli italiani e, per il 63%, rappresentano un modello di economia giusta e un modello di fare impresa che ha contribuito, in questi anni bui, a mitigare il disagio sociale e il declino economico dell’Italia. La ripresa di dinamismo apre, per il movimento cooperativo, un nuovo scenario in termini sia di funzione economica sia di ruolo: dal riposizionamento all’interno del quadro attuale fino a diventare attori di un nuovo paradigma economico, che convoglia la spinta alla condivisione di beni e servizi verso un modello di economia comunitaria, cooperativa, trasparente. Un’economia che non lascia potere e risultati in mano alle nuove multinazionali della rete, ma concentra il potere di scelta e i benefici sulle persone protagoniste delle diverse iniziative economiche. NOTA INFORMATIVA: Sondaggio cawi compiuto su un campione di 1.000 italiani maggiorenni, realizzato tra il 25 e il 30 settembre 2016. Territori Imprese Sondaggio