Anche il caldo è infinito Ecco le oasi di frescura
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Anche il caldo è infinito Ecco le oasi di frescura
VITA DA MEETING 14 22 agosto Anche il caldo è infinito Ecco le oasi di frescura Il segreto di Bartali Il nostro inviato sulle tracce di “Lucifero”. Con una copia del “Quotidiano” per darsi refrigerio Una mappa di sopravvivenza tra “zone rosse” e (pochi) paradisi. In attesa di “Beatrice” “Lucifero” contro il Meeting. Sembra uno scherzo ma i meteorologi hanno chiamato quest’ultima ondata di calore africano con il nome del re degli inferi. Camminando tra i padiglioni è evidente che il “Lucifero” meteorologico si aggira davvero in Fiera. Tra ventagli agitati freneticamente (a volte qualcuno usa anche il nostro Quotidiano) e aloni sospetti sulle camicie, la domanda sorge spontanea: ma l’aria condizionata c’è? La scelta tecnica obbligata di alternare le aree condizionate è sicuramente rispettabile, ma porta con sé conseguenze. Abbiamo percorso la Fiera per scoprire quanto il diabolico visitatore vi sia penetrato e dove siano le sacche (fresche) di resistenza. Entriamo in Fiera dopo aver camminato sotto il sole. Il contraccol- ❄ ❄ po è notevole, ma il sollievo è di breve durata: anche qui fa un gran caldo. Infatti, dai bocchettoni dello Sport Village esce aria “non condizionata”: i temerari che stanno giocando a calcetto e a beach volley sudano vistosamente. Il nostro percorso quasi dantesco prosegue verso la Hall sud: qui si respira. Se volete però la vera oasi bisogna salire in Sala Neri: la temperatura è fissa sui 16-17 gradi (un clima del genere potete trovarlo fuori dall’in- gresso vip dell’auditorium). Dopo la Hall sud comincia la red zone, qui “Lucifero” impera. Siamo nell’area dei fast food: la differenza con l’esterno è impercettibile. Dopo esserci immedesimati con l’eroe che in quel momento sta friggendo le patatine, passiamo nella seconda zona critica. “Lucifero” ha aggredito la mostra sui giovani. L’imprevedibile istante dell’ingresso è da colpo di calore tra faretti, proiettori per i video, concentra- ❄ zione di persone. C’è chi, disperato, cerca refrigerio uscendo all’aperto e bagnando i piedi nelle piscine. Ma eccoci all’auditorium: qui l’aria condizionata funziona, ma è ora di uscire dalla Hall est e affrontare il sole luciferino. Non disperiamo. Da venerdì arriverà un po’ di tregua: per noi novelli Dante arriverà la pioggia. Manco a dirlo, quest’ondata di fresco l’hanno chiamata “Beatrice”… Marco Capizzi Esiste una rivalità più leggendaria nella storia dello sport italiano? Quella tra Bartali e Coppi è insuperabile. Addirittura dopo sessant’anni si discute ancora su una foto: chi dei due ha passato la bottiglia d’acqua all’altro durante quella tappa assolata del Tour? Nando Sanvito, giornalista sportivo di Mediaset, racconta al Meeting uno dei duelli più avvincenti di sempre attraverso foto e filmati: l’incontro è oggi pomeriggio alle 18 al Villaggio Ragazzi (padiglione C3). È la storia di due rivali e di un’amicizia umana autentica, affascinante nella sua drammaticità. Due campioni diventano il simbolo dello sport cavalleresco: schietto contadino Bartali, atleta tormentato Coppi. Così diversi ma alla fine insieme sulla bici, necessari l’uno all’altro per diventare se stessi. Dall’inizio del duello nel 1940 fino alle polemiche al campionato del mondo. Immagini d’epoca e fiction ci aiutano a rivivere la storia del loro rapporto. E su quel famoso passaggio della bottiglia rispunta un video… G. N.