COMUNE DI SOSPIRO Provincia di Cremona PROGETTO
Transcript
COMUNE DI SOSPIRO Provincia di Cremona PROGETTO
COMUNE DI SOSPIRO Provincia di Cremona PROGETTO PALESTRA POLIVALENTE ANNESSA AL PLESSO SCOLASTICO DI VIA IV NOVEMBRE PROGETTO ESECUTIVO 10.07.2013 CAPITOLATO TECNICO D'APPALTO Progettazione Franco CRISTOFOLETTI architetto, Fausto GHISOLFI architetto Michele GHISOLFI ingegnere via Tibaldi, 2 - Cremona 0372.37844 Italprogetti s.r.l. S.R.L. PROJECT MANAGER DESIGNER Tel. +39-0372.62.15.45 Fax +39-0372.62.35.86 web: www.italprogetti.biz e-mail: [email protected] CUSTOMER BUILDER CONSTRUCTION MANAGER REV. 00 DATE DESCRIPTION PREPARED 10 LUGLIO 2013 EMESSO PER APPROVAZIONE D.UBERTI CHECKED F.SPINONI APPROVED F.SPINONI DRAWING DETAILS GENERAL SCALE DETAIL SCALE S.I. METRIC 210x297 CODING JOB NO. TIPOLOGY PROJECT LEVEL CATEGORY PROGRESSIVE REVISION Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET REVISION OF 1 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 1 INQUADRAMENTO GENERALE .................................................................................................... 3 2 NOTE GENERALI ............................................................................................................................... 3 2.1 2.2 2.3 2.4 DESCRIZIONE SOMMARIA DELL’EDIFICIO LIMITI DI FORNITURA ED ESCLUSIONI ESCLUSIONI E LIMITI DI FORNITURA RELATIVI A TUTTI GLI IMPIANTI IMPIANTI 2.5 2.6 2.7 COLLAUDI E START-UP DEI CIRCUITI IDRONICI TIRI IN QUOTA E TRASPORTI SICUREZZA 3 DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI ................................................................................................... 7 3.1 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO 3.2 IMPIANTI IDRICI 3.3 3.4 IMPIANTI IGIENICO SANITARI IMPIANTO ANTINCENDIO 3.5 ESTINTORI E CARTELLONISTICA DI SICUREZZA 4 NORME DI COSTRUZIONE.............................................................................................................13 4.1 SPECIFICHE TECNICHE 4.2 SPECIFICHE DI ESECUZIONE 2.4.1 2.4.2 2.4.3 2.4.4 3.1.1 3.1.2 3.2.1 3.2.2 3.2.3 3.4.1 3.4.2 3.4.3 3.4.4 3.5.1 3.5.2 3.5.3 4.1.1 4.1.2 4.1.3 4.1.4 4.1.5 4.1.6 4.1.7 4.1.8 4.1.9 4.1.10 4.1.11 4.1.12 4.1.13 4.1.14 4.1.15 4.1.16 4.1.17 4.2.1 4.2.2 4.2.3 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO IMPIANTI IDRICI ED IGIENICO SANITARI IMPIANTI IDRICI ANTINCENDIO A IDRANTI ESTINTORI E CARTELLONISTICA DI SICUREZZA CRITERI DI PROGETTAZIONE IMPIANTI PREVISTI CRITERI DI PROGETTAZIONE NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO IMPIANTI PREVISTI CRITERI DI PROGETTAZIONE NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO IMPIANTI PREVISTI CRITERI DI CALCOLO CRITERI DI PROGETTAZIONE NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO IMPIANTI PREVISTI NOTE GENERALI TUBAZIONI VALVOLAME ED AFFINI ISOLAMENTI TERMICI APPARECCHIATURE VARIE ELETTROPOMPE COLLETTORI ACCESSORI COLLETTORI PANNELLI RADIANTI A PAVIMENTO RADIATORI ACCESSORI RADIATORI APPARECCHIATURE ANTINCENDIO APPARECCHI SANITARI, RUBINETTERIE E ACCESSORI PREDISPOSIZIONI VERNICIATURE E IDENTIFICAZIONI POMPA DI CALORE PER PRODUZIONE ACQUA CALDA SANITARIA SISTEMI DI REGOLAZIONE DEGLI IMPIANTI MECCANICI DISEGNI COSTRUTTIVI DI CANTIERE E DOCUMENTAZIONE INIZIALE PRATICHE PRESSO ENTI CAMPIONATURE 3 3 4 5 5 5 5 5 5 5 6 7 7 8 9 9 9 10 10 10 10 11 11 11 12 12 12 13 13 13 14 19 21 23 24 25 26 26 27 27 27 28 29 30 31 32 33 33 34 34 Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: 4.2.4 4.2.5 4.2.6 4.2.7 4.2.8 4.2.9 4.2.10 JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO CONSEGNA DEI MATERIALI DOCUMENTAZIONE FINALE SICUREZZA IN CANTIERE VERIFICHE E PROVE PRELIMINARI START UP, PROVE DI FUNZIONAMENTO E COLLAUDI RIPRISTINO CAMPARTIMENTAZIONI REI GARANZIA DEGLI IMPIANTI SHEET REVISION OF 2 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 34 34 35 36 36 37 37 Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: 1 JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET REVISION OF 3 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 INQUADRAMENTO GENERALE Il presente elaborato descrive gli impianti da mettere a servizio della sala polivalente annessa al plesso scolastico di via IV novembre a Sospiro (CR). Di seguito vengono esposti i dati progettuali di riferimento e le caratteristiche prestazionali delle varie tipologie di impianti. Gli impianti meccanici descritti in tale relazione comprendono: Impianto di riscaldamento impianti idrici impianti igienico sanitari impianto antincendio Il progetto che si va ad illustrare è stato redatto secondo le indicazioni e le richieste della Committenza. 2 2.1 NOTE GENERALI DESCRIZIONE SOMMARIA DELL’EDIFICIO Il presente capitolato si riferisce a un edificio costituito da un piano terra e da due locali accessori al primo piano con funzione di sala polifunzionale. 2.2 LIMITI DI FORNITURA ED ESCLUSIONI Tutti gli impianti descritti nel presente Capitolato sono da fornire ed installare in opera secondo la regola dell’arte nel pieno rispetto della legislazione e delle normative vigenti, completi di ogni accessorio necessario per il loro funzionamento corretto, sicuro nonché derivante da esigenze del fabbricatore delle diverse apparecchiature nei limiti di seguito indicati. Le misure indicate nel proseguo di tale capitolato sono quelle rilevabili dagli elaborati grafici esecutivi, tali misure potranno subire durante le lavorazioni delle modifiche derivanti da necessità costruttive. Tali modifiche sono completamente comprese nella fornitura ed il prezzo a corpo è invariabile. Nelle specifiche tecniche e sui disegni sono descritte dettagliatamente le opere da eseguirsi, per ogni tipologia sono stati riportati gli elenchi materiali con le quantità presunte. Tali elenchi indicativi dovranno essere accuratamente controllati dall’impresa che, con la presentazione dell’offerta, se ne responsabilizza e li fa propri, al fine di determinare il valore dell’opera completa a corpo. Il prezzo richiesto sarà comprensivo di tutto ciò che, pur non essendo specificato, risultasse necessario per dare l’opera finita e completata a perfetta regola d’arte. L'Appaltatore dichiara di aver effettuato i necessari sopralluoghi e di essere quindi a perfetta conoscenza della località e delle condizioni in cui devono essere eseguiti i lavori appaltati e di essere edotto di tutte le circostanze di fatto e/o di luogo che possono dare origine a difficoltà nel corso dei lavori (distanza delle discariche, consistenza e natura del terreno od altro), per cui non potrà sollevare eccezione alcuna per qualsivoglia difficoltà che dovesse insorgere nel corso dei lavori e tantomeno chiedere indennizzi o Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET OF 4 REVISION 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 maggiorazione del corrispettivo convenuto. In particolare dichiara di aver tenuto conto di tutti gli oneri derivanti dalle condizioni ambientali e dallo stato delle opere esistenti. L'Appaltatore dichiara inoltre di disporre dei mezzi tecnici e finanziari per assolvere gli obblighi che gli derivano dall'esecuzione del contratto. L’Appaltatore dichiara di assumersi l’obbligo e l’onere di coordinare i lavori e subordinarne l’esecuzione in funzione delle soggezioni insorgenti per qualsiasi causa, ivi comprese quelle derivanti dalla contemporanea esecuzione di opere affidate ad altre Ditte. 2.3 ESCLUSIONI E LIMITI DI FORNITURA RELATIVI A TUTTI GLI IMPIANTI E’ compresa l’esecuzione presso gli Istituti incaricati di tutte le prove e le analisi dei materiali impiegati o da impiegarsi nell’esecuzione delle opere ordinate in qualsiasi tempo dalla Direzione Lavori in relazione a quanto prescritto per l’accettazione dei materiali stessi. Potrà essere ordinato il deposito presso l’ufficio della Direzione Lavori di campioni dei materiali e delle forniture muniti di suggelli a firma del Direttore Lavori e dell’Appaltatore e conservati nei modi più atti a garantirne l’autenticità. Sono altresì comprese tutte le misurazioni di portata, pressione, livello di pressione sonora, rilievi in campo che dovessero essere necessarie per la verifica dei componenti installati o da installare. Sono compresi il dimensionamento ed il posizionamento, in accordo con la Direzione Lavori e l’Impresa Appaltatrice delle opere edili, di tutte le aperture nelle opere murarie, passaggi, scavi, drenaggi, cunicoli, basamenti occorrenti per gli impianti con la cura di utilizzare il più possibile i passaggi e le predisposizioni disponibili. Sono comprese le opere provvisorie di cantiere. E’ compresa la trasmissione di tutte le informazioni, istruzioni, disegni, schemi e quant’altro necessario per l’esecuzione dei lavori attinenti ai propri impianti alle altre imprese o ditte installatrici sia per i limiti di fornitura, sia per il coordinamento degli ingombri. Sono comprese le protezioni di tutte le apparecchiature che possano essere danneggiate da polvere, calcinacci, vento, intemperie, gelo o altro e di tutte le tubazioni che possano essere ostruite. Lo sgombero completo del cantiere dai materiali, mezzi d’opera e impianti dimessi (meccanici ed elettrici) al termine dei lavori. E’ da intendersi escluso quant’altro esplicitamente indicato nel proseguo del presente Capitolato, quando non esplicitamente espresso la fornitura o l’opera è da intendersi compresa ed il prezzo a corpo invariabile. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO 2.4 IMPIANTI 2.4.1 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO SHEET REVISION OF 5 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 Gli impianti di riscaldamento sono previsti completi sino al locale tecnico al piano primo della sala polivalente, questo compreso. I limiti di batteria sono da considerarsi le valvole di intercettazione dello spillamento dedicato alla sala polifunzionale ubicate nella centrale termica esistente già a servizio del complesso scolastico. 2.4.2 IMPIANTI IDRICI ED IGIENICO SANITARI Gli impianti idrico ed igienico sanitari sono previsti completi sino al locale tecnico al piano primo della sala polivalente, questo compreso. I limiti di batteria sono da considerarsi la valvole di intercettazione lato contatore. 2.4.3 IMPIANTI IDRICI ANTINCENDIO A IDRANTI Gli impianti idrici antincendio a naspi sono previsti completi. L’impianto è collegato alla rete idrica comunale, la distribuzione avviene all’esterno dell’edificio mediante tubazioni interrate in polietilene per poi proseguire nelle murature mediante tubazioni in acciaio zincato fino ai naspi stessi. 2.4.4 ESTINTORI E CARTELLONISTICA DI SICUREZZA La fornitura di estintori e cartellonistica a norma di legge è prevista completa. Sono da considerarsi compresi nella presente fornitura anche quegli estintori e quella cartellonistica che, in occasione del sopralluogo dei VV.F., dovessero essere richiesti ad integrazione di quelli già previsti nel progetto. 2.5 COLLAUDI E START-UP DEI CIRCUITI IDRONICI I collaudi e gli start-up dei circuiti idronici sono previsti completi. Particolare importanza avrà la fase di commissioning che dovrà comprendere la verifica delle funzionalità della fornitura, la verifica della qualità dei prodotti, la verifica del raggiungimento degli obiettivi definiti a progetto e le prescrizioni manutentive da consegnare al manutentore. 2.6 TIRI IN QUOTA E TRASPORTI Sono completamente compresi in particolare: E’ compreso il trasporto di tutti i materiali, corredati dagli imballaggi occorrenti, da qualsiasi provenienza fino al cantiere e al posto di lavoro. E’ compresa l’assistenza tecnica durante il trasporto e lo scarico all’interno del cantiere comprese eventuali imbracature o opere necessarie ad evitare danni alle apparecchiature durante tali operazioni. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: 2.7 JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET REVISION OF 6 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 SICUREZZA Ogni onere derivante da provvedimenti atti al rispetto delle norme sulla sicurezza di esecuzione degli impianti nonché di gestione del cantiere è compreso. E’ inoltre compresa la predisposizione del Piano Operativo della Sicurezza così come previsto dal Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n.81 e s.m.i. in accordo con il Piano di sicurezza predisposto dal Coordinatore della sicurezza. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: ARCH. GHISOLFI 122/2012 JOB # SHEET IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO 3 DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 3.1 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO 3.1.1 CRITERI DI PROGETTAZIONE REVISION OF 7 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE LOCALITA’: SOSPIRO (CR) IMPIANTI DI RISCALDAMENTO Fluido intermedio: Acqua Temperatura esterna: -5°C Temperatura interna: +21°C ±1°C Umidità relativa esterna: 80% U.R. Umidità relativa interna invernale: Non controllata Temperatura fluido di mandata: +50 °C Temperatura fluido di ritorno: +40 °C Velocità del fluido nelle tubazioni: <2.0 m/s Velocità del fluido nei collettori orizzontali: <0.5 m/s Velocità del fluido nei collettori verticali: <0.2 m/s 3.1.1.1 NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO 3.1.1.2 PRINCIPALI RIFERIMENTI LEGISLATIVI Decreto n°37 del 22 Gennaio 2008 REGOLAMENTO RECANTE RIORDINO DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ATTIVITA’ DI INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI ALL’INTERNO DEGLI EDIFICI Decreto 24 Maggio 1988 n°236 ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA CEE N°80/778 CONCERNENTE LA QUALITA’ DELLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO AI SENSI DELLA LEGGE 16 APRILE 1987 N°183 Legge 9 Gennaio 1991 n°10 NORME PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO ENERGETICO NAZIONALE IN MATERIA DI USO RAZIONALE DELL’ENERGIA E DI SVILUPPO DELLE FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA D.P.C.M. 1° Marzo 1991 LIMITI MASSIMI DI ESPOSIZIONE AL RUMORE NEGLI AMBIENTI ABITATIVI E NELL’AMBIENTE ESTERNO D.M. 12 Aprile 1996 APPROVAZIONE DELLA REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI PER LA PROGETTAZIONE, LA COSTRUZIONE E L’ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI TERMICI ALIMENTATI DA COMBUSTIBILI GASSOSI Direttiva 2002/91/CE DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO 16.12.02 SUL RENDIMENTO ENERGETICO IN EDILIZIA D.Lgs. 19 Agosto 2005 n°192 ATTENUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2002/91/CE RELATIVA AL RENDIMENTO ENERGETICO NELL’EDILIZIA D.Lgs. 29 Dicembre 2006 n°311 DISPOSIZIONI CORRETTIVE ED INTEGRATIVE AL DECRETO LEGISLATIVO 19 AGOSTO 2005 N.192, RECANTE “ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2002/91/CE RELATIVA AL RENDIMENTO ENERGETICO D.M. 9 Aprile 2008 n°81 TESTO UNICO SULLA SICUREZZA D.Lgs 30 Maggio 2008 n°115 ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2006/32/CE RELATIVA ALL’EFFICIENZA DEGLI USI FINALI DELL’ENERGIA E I SERVIZI ENERGETICI E ABROGAZIONE DELLA DIRETTIVA 93/76/CEE D.G.R. Regione Lombardia 22 Dicembre 2008 n°VIII/8745 DETERMINAZIONI IN MERITO ALLE DISPOSIZIONI PER L’EFFICIENZA ENERGETICA IN EDILIZIA E PER LA D.Lgs. 3 Marzo 2011 n°28 ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2009/28/CE SULLA PROMOZIONE DELL’ USO DELL’ ENERGIA DA FONTI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI RINNOVABILI, RECANTE MODIFICA E SUCCESSIVA ABROGAZIONE DELLE DIRETTIVE 2001/77 CE E 2003/30/CE. 38 10/07/2013 Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: 3.1.1.3 JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET OF 8 REVISION 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI UNI 5364:1976 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO AD ACQUA CALDA – REGOLA PER LA PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA E PER IL COLLAUDO UNI 10349:1994 RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO DEGLI EDIFICI – DATI CLIMATICI UNI 10351:1994 MATERIALI DA COSTRUZIONE – CONDUTTIVITA’ TERMICA E PERMEABILITA’ AL VAPORE UNI 10355:1994 MURATURE E SOLAI – VALORI DELLA RESISTENZA TERMICA E METODO DI CALCOLO UNI 9182:2010 IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE E DISTRIBUZIONE D’ACQUA FREDDA E CALDA – CRITERI DI UNI EN ISO 13788:2003 PRESTAZIONE IGROTERMICA DEI COMPONENTI E DEGLI ELEMENTI IN EDILIZIA UNI EN 13465:2004 VENTILAZIONE DEGLI EDIFICI – METODI DI CALCOLO PER LA DETERMINAZIONE DELLE PORTATE D’ARIA UNI EN 10412-1:2006 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO AD ACQUA CALDA – REQUISITI DI SICUREZZA UNI EN 13779:2008 VENTILAZIONE DEGLI EDIFICI NON RESIDENZIALI – REQUISITI DI PRESTAZIONE PER I SISTEMI DI PROGETTAZIONE, COLLAUDO E GESTIONE NEGLI EDIFICI RESIDENZIALI VENTILAZIONE E CONDIZIONAMENTO UNI EN ISO 13790:2008 PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI – CALCOLO DEL FABBISOGNO DI ENERGIA PER IL RISCALDAMENTO E IL RAFFRESCAMENTO UNI TS 11300-1:2008 PRESTAZIONI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI – PARTE 1: DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO DI ENERGIA TERMICA DELL’EDIFICIO PER LA CLIMATIZZAZIONE ESTIVA ED INVERNALE UNI TS 11300-2:2008 PRESTAZIONI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI – PARTE 2: DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO DI ENERGIA PRIMARIA E DEI RENDIMENTI PER LA CLIMATIZZAZIONE INVERNALE E PER LA PRODUZIONE DI ACQUA UNI TS 11300-4:2012 PRESTAZIONI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI – PARTE 4: UTILIZZO DI ENERGIE RINNOVABILI E DI ALTRI METODI DI GENERAZIONE PER LA CLIMATIZZAZIONE INVERNALE E PER LA PROD. DI ACQUA CALDA UNI EN 15242:2008 VENTILAZIONE DEGLI EDIFICI – METODI DI CALCOLO PER LA DETERMINAZIONE DELLE PORTATE D’ARIA UNI EN 806:2008 SPECIFICHE RELATIVE AGLI IMPIANTI ALL’INTERNO DI EDIFICI PER IL CONVOGLIAMENTO DI ACQUE NEGLI EDIFICI, COMPRESE LE INFILTRAZIONI DESTINATE AL CONSUMO UMANO 3.1.2 IMPIANTI PREVISTI 3.1.2.1 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO La produzione dell’acqua calda per il riscaldamento di tutto il plesso scolastico è affidata ad una caldaia ubicata in apposita centrale termica a lato della cucina. All’interno della centrale termica è presente un collettore di distribuzione con uno stacco predisposto per la distribuzione dell’acqua di riscaldamento alla sala polivalente. Al fine di dividere l’impianto esistente dal nuovo ampliamento, è stata prevista l’installazione di uno scambiatore di calore. Al primo piano della sala polivalente sono previsti due locali accessori, uno dei quali destinato agli impianti di spillamento dei circuiti distributivi di riscaldamento e di produzione dell’acqua calda sanitaria. La distribuzione dalla centrale termica alla sala polivalente avviene mediante tubazioni interrate in polietilene preisolato, per poi proseguire in apposito cavedio fino al locale tecnico mediante tubazioni in acciaio nero opportunamente isolate. All’interno del locale tecnico sono presenti un collettore di equilibramento verticale ed un collettore combinato orizzontale di distribuzione. Sono previsti due spillamenti miscelati, uno per il circuito radiatori ed uno per il circuito dei pannelli radianti a pavimento. E’ inoltre predisposto un ulteriore stacco per l’eventuale integrazione della produzione dell’acqua calda sanitaria. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 SHEET IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO REVISION OF 9 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 Dal collettore di distribuzione le tubazioni a bassa temperatura in acciaio nero si portano al piano terra passando per l’apposito cavedio. La distribuzione prosegue poi a pavimento mediante tubazioni in multistrato PE-Xb opportunamente isolate fino a raggiungere i rispettivi collettori di distribuzione. Le tubazioni ad alta temperatura si attestano direttamente sul collettore di distribuzione. Per il riscaldamento degli ambienti sono previsti pannelli radianti a pavimento. Il controllo della temperatura ambiente è affidato al sistema domotico. La regolazione della temperatura nella sala polivalente avviene per mezzo di una sonda di temperatura che agisce sulla valvola di zona dei collettori. Nei bagni e negli antibagni sono previsti pannelli radianti a pavimento integrati con radiatori a colonne in acciaio. La regolazione di questi ambienti avviene mediante sonde di temperatura che agiscono in parallelo sia sulle teste termostatiche dei pannelli radianti sia su quelle dei radiatori. 3.2 IMPIANTI IDRICI 3.2.1 CRITERI DI PROGETTAZIONE 3.2.1.1 CONSUMI MASSIMI STIMATI DI ACQUA SANITARIA FREDDA E CALDA Apparecchio Portata acqua fredda Portata acqua calda (l/s) (l/s) Lavabo 0.10 0.10 Bidet 0.10 0.10 Vaso con cassetta 0.10 ----- Vasca 0.20 0.20 Doccia 0.15 0.15 3.2.2 NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO 3.2.2.1 PRINCIPALI RIFERIMENTI LEGISLATIVI Decreto n°37 del 22 Gennaio 2009 REGOLAMENTO RECANTE RIORDINO DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ATTIVITA’ DI INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI ALL’INTERNO DEGLI EDIFICI Decreto 24 Maggio 1988 n°236 ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA CEE N°80/778 CONCERNENTE LA QUALITA’ DELLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO AI SENSI DELLA LEGGE 16 APRILE 1987 N°183 Legge 9 Gennaio 1991 n°10 NORME PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO ENERGETICO NAZIONALE IN MATERIA DI USO RAZIONALE DELL’ENERGIA E DI SVILUPPO DELLE FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA D.P.C.M. 1° Marzo 1991 LIMITI MASSIMI DI ESPOSIZIONE AL RUMORE NEGLI AMBIENTI ABITATIVI E NELL’AMBIENTE ESTERNO Direttiva 2002/91/CE DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO 16.12.02 SUL RENDIMENTO ENERGETICO IN EDILIZIA D.Lgs. 19 Agosto 2005 n°192 ATTENUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2002/91/CE RELATIVA AL RENDIMENTO ENERGETICO NELL’EDILIZIA D.Lgs. 29 Dicembre 2006 n°311 DISPOSIZIONI CORRETTIVE ED INTEGRATIVE AL DECRETO LEGISLATIVO 19 AGOSTO 2005 N.192, RECANTE “ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2002/91/CE RELATIVA AL RENDIMENTO ENERGETICO D.M. 9 Aprile 2008 n°81 TESTO UNICO SULLA SICUREZZA Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: 3.2.2.2 JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET OF 10 REVISION 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI UNI 10351:1994 MATERIALI DA COSTRUZIONE – CONDUTTIVITA’ TERMICA E PERMEABILITA’ AL VAPORE UNI 10355:1994 MURATURE E SOLAI – VALORI DELLA RESISTENZA TERMICA E METODO DI CALCOLO UNI 9182:2010 IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE E DISTRIBUZIONE D’ACQUA FREDDA E CALDA – CRITERI DI UNI EN 806:2008 SPECIFICHE RELATIVE AGLI IMPIANTI ALL’INTERNO DI EDIFICI PER IL CONVOGLIAMENTO DI ACQUE PROGETTAZIONE, COLLAUDO E GESTIONE DESTINATE AL CONSUMO UMANO 3.2.3 IMPIANTI PREVISTI L’acqua calda a servizio della sala polivalente è prodotta dalla pompa di calore aria-acqua ubicata al primo piano in apposito locale tecnico. Tale apparecchiatura utilizza come sorgente termica l’aria ambiente del locale tecnico in cui viene installata. Per consentire un adeguamento ad esigenze di maggior produzione di acqua calda sanitaria che si possano presentare in futuro è prevista la predisposizione di un bollitore a doppia serpentina per il preriscaldo dell’acqua calda sanitaria mediante collettore solare sottovuoto o mediante il circuito di riscaldamento. Qualora l’apporto solare non sia sufficiente il preriscaldo potrebbe avvenire tramite la serpentina superiore del bollitore riscaldata dall’acqua calda proveniente dal collettore di distribuzione orizzontale. La distribuzione dal locale tecnico ai collettori di distribuzione avviene in parte in cavedio mediante tubazioni in acciaio zincato, in parte a pavimento al piano terra mediante tubazioni in multistrato PEX opportunamente isolate. Per la distribuzione ai vari apparecchi sanitari sono previsti collettori di distribuzione idrosanitari dotati di intercettazione per ciascun circuito distributivo. Da questi ultimi le tubazioni raggiungono gli apparecchi utilizzatori sempre a pavimento e a muro. 3.3 IMPIANTI IGIENICO SANITARI L’impianto igienico sanitario è essenzialmente costituito da tutti gli apparecchi previsti nel progetto architettonico dotati di tutti gli accessori necessari al loro funzionamento. Tutti gli apparecchi sono in vitreouschina. Le rubinetterie sono del tipo cromate e sui lavabi sono previsti del tipo ad attivazione mediante fotocellula alimentata elettricamente da rete. 3.4 IMPIANTO ANTINCENDIO 3.4.1 CRITERI DI PROGETTAZIONE Per il calcolo degli impianti idrici antincendio a naspi si è fatto completo riferimento al DM 18 Marzo 1996 integrato dal DM 06 Giugno 2005. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: ARCH. GHISOLFI 122/2012 JOB # IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO 3.4.2 NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO 3.4.2.1 LEGGI E DECRETI Decreto n°37 del 22 Gennaio 2009 SHEET OF 11 REVISION 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE REGOLAMENTO RECANTE RIORDINO DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ATTIVITA’ DI INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI ALL’INTERNO DEGLI EDIFICI Legge 9 Gennaio 1991 n°10 NORME PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO ENERGETICO NAZIONALE IN MATERIA DI USO RAZIONALE DELL’ENERGIA E DI SVILUPPO DELLE FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA D.P.C.M. 1° Marzo 1991 LIMITI MASSIMI DI ESPOSIZIONE AL RUMORE NEGLI AMBIENTI ABITATIVI E NELL’AMBIENTE ESTERNO 3.4.2.2 D.M. 18 Marzo 1996 NORME DI SICUREZZA PER LA COSTRUZIONE E L’ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI D.M. 9 Aprile 2008 n°81 TESTO UNICO SULLA SICUREZZA NORMATIVE UNI10779:2007 IMPIANTI DI ESTINZIONE INCENDI – RETI DI IDRANTI - PROGETTAZIONE, INSTALLAZIONE ED ESERCIZIO 3.4.3 UNI 10351:1994 MATERIALI DA COSTRUZIONE – CONDUTTIVITÀ TERMICA E PERMEABILITÀ AL VAPORE UNI 10355:1994 MURATURE E SOLAI – VALORI DELLA RESISTENZA TERMICA E METODO DI CALCOLO UNI 11292:2008 LOCALI DESTINATI AD OSPITARE GRUPPI DI POMPAGGIO PER IMPIANTI ANTINCENDIO IMPIANTI PREVISTI La sala polifunzionale è protetta da impianto idrico antincendio a naspi con bocche a parete DN20. Ogni naspo è corredato da una tubazione semirigida. L’impianto è collegato alla rete idrica comunale, la distribuzione avviene all’esterno dell’edificio mediante tubazioni interrate in polietilene per poi proseguire nelle murature mediante tubazioni in acciaio zincato fino ai naspi stessi. L’impianto sarà dimensionato per garantire in ogni momento, contemporaneamente, oltre all'utenza normale, i due naspi ubicati in posizione idraulicamente più sfavorevole, assicurando a ciascuno di essi una portata non inferiore a 35 l/min ed una pressione non inferiore a 1,5 bar, quando sono entrambi in fase di scarica. L’alimentazione assicura un’autonomia non inferiore a 30 minuti. 3.4.4 CRITERI DI CALCOLO p 6.05 Q 1.85 1010 C 1.85 d 4.87 Il calcolo idraulico è stato realizzato utilizzando la formula di Hazen Williams: dove: p Q C è la perdita di carico unitaria in Pa/m; è la portata in l/min; è la costante dipendente dalla natura del tubo che deve essere assunta uguale a: 100 per i tubi in ghisa; 120 per i tubi di acciaio; 38 10/07/2013 Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: d ARCH. GHISOLFI 122/2012 JOB # SHEET IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO REVISION 140 per i tubi di acciaio inossidabile, in rame e ghisa rivestita; 150 per i tubi in plastica, fibra di vetro e materiali analoghi; OF 12 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 è il diametro interno della tubazione. Le perdite di carico localizzate dovute ai raccordi, curve, pezzi a T e raccordi a croce, valvole di intercettazione e di non ritorno sono state trasformate in “lunghezza di tubazione equivalente” come specificato nel seguente prospetto. Tipo di accessorio (DN) 25 32 40 50 65 80 100 125 150 200 250 300 Lunghezza della tubazione equivalente (m) Curva a 45° 0.3 0.3 0.6 0.6 0.9 0.9 1.2 1.5 2.1 2.7 3.3 3.9 Curva a 90° 0.6 0.9 1.2 1.5 1.8 2.1 3.0 3.6 4.2 5.4 6.6 8.1 Curva a 90° a largo raggio 0.6 0.6 0.6 0.9 1.2 1.5 1.8 2.4 2.7 3.9 4.8 5.4 Pezzo a T o raccordo a croce 1.5 1.8 2.4 3.0 3.6 4.5 6.0 7.5 9.0 10.5 15.0 18.0 - - - 0.3 0.3 0.3 0.6 0.6 0.9 1.2 1.5 1.8 1.5 2.1 2.7 3.3 4.2 4.8 6.6 8.3 10.4 13.5 16.5 19.5 Saracinesca Valvola di non ritorno Il prospetto è valido per coefficiente di Hazen Williams C=120 (accessori di acciaio); per accessori di ghisa (C=100) i valori ivi specificati devono essere moltiplicati per 0.713; per accessori di acciaio inossidabile, di rame e di ghisa rivestita (C=140) per 1.32; per accessori di plastica e analoghi (C=150) per 1.51. Il flusso nelle tubazioni non raggiunge mai velocità superiori a 10m/s e nel dimensionamento si è trascurata la pressione cinetica. 3.5 ESTINTORI E CARTELLONISTICA DI SICUREZZA 3.5.1 CRITERI DI PROGETTAZIONE Per il posizionamento degli estintori e della cartellonistica di sicurezza si è fatto completo riferimento al DM 18 Marzo 1996 integrato dal DM 06 Giugno 2005. 3.5.2 NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO 3.5.2.1 LEGGI E DECRETI Decreto n°37 del 22 Gennaio 2009 REGOLAMENTO RECANTE RIORDINO DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ATTIVITA’ DI INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI ALL’INTERNO DEGLI EDIFICI D.M. 9 Aprile 2008 n°81 TESTO UNICO SULLA SICUREZZA D.M. 18 Marzo 1996 NORME DI SICUREZZA PER LA COSTRUZIONE E L’ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: 3.5.3 JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET REVISION OF 13 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 IMPIANTI PREVISTI Il piano terra è protetto, oltre che da un impianto idrico antincendio, anche da estintori portatili a polvere da 6kg di tipo omologato dal Ministero dell'Interno a norma del D.M. 20 Dicembre 1982 con capacità estinguente 55A233BC e da un estintore a CO2 da 5 kg con capacità estinguente 89BC. Inoltre saranno posizionati dei cartelli segnalatori con distanza di lettura 10m, conformi a quanto previsto dal D.Lgs. 9 Aprile 2008 n°81. 4 NORME DI COSTRUZIONE Il presente capitolo contiene le informazioni e le prescrizioni tecniche riferite alla qualità delle apparecchiature, dei materiali, alle norme di esecuzione e installazione, alle norme di misura e alle norme di verifica e garanzia nonché alla documentazione finale. Tutte le informazioni contenute in questo capitolo completano quanto già esposto nel capitolo precedente “Descrizione degli impianti” nonché le indicazioni rilevabili dagli elaborati grafici di progetto e nel computo metrico. In ogni caso, indipendentemente da quanto indicato in tale parte tecnica, l’Appaltatore deve seguire la migliore regola dell’arte conosciuta, rispettando tutte le normative e le leggi vigenti utilizzando materiali di qualità riconosciuta e approvata dalla D.L. e operando con alacrità e regolarità. 4.1 SPECIFICHE TECNICHE 4.1.1 NOTE GENERALI In tale capitolo vengono esposte le caratteristiche minime che devono possedere le apparecchiature e i materiali da utilizzare per la realizzazione degli impianti di cui ai capitoli precedenti. Ogni materiale è corredato da un marchio di ditta produttrice da considerare vincolante solo nel caso in cui in fase di offerta le ditte concorrenti non specifichino marchi diversi di pari qualità e caratteristiche e comunque da concordare di volta in volta con la Direzione Lavori. Se non specificato in fase di offerta le marche saranno quelle indicate nella presente parte tecnica e nel computo metrico. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: JOB # 4.1.2 TUBAZIONI 4.1.2.1 TUBAZIONI IN ACCIAIO ARCH. GHISOLFI 122/2012 SHEET IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO REVISION OF 14 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 4.1.2.1.1 Tubazioni in acciaio nero Devono essere dei seguenti tipi: DN10÷DN100 UNI EN 10255 L1, M, H DN125÷DN600 UNI EN 10224 I tubi possono essere del tipo elettrosaldato longitudinalmente FM oppure trafilati SS. In ogni caso devono essere sottoposti in fabbrica alla prova idraulica di pressione stabilita nelle specifiche norme UNI. La velocità dell’acqua all’interno delle tubazioni deve rientrare nei seguenti valori: premente pompe: 2.5÷3.5 m/s aspirazione pompe: 1.5÷2.5 m/s montanti e collegamenti vari: 1.0÷3.0 m/s collettori di distribuzione: <0.5 m/s 4.1.2.1.1.1 Disposizioni di posa Tutte le tubazioni in acciaio nero devono essere verniciate con due mani di antiruggine ed ogni mano deve essere di colore diverso dall’altra. Prima del riempimento con acqua le tubazioni devono essere soffiate con aria compressa e lavate. Per quanto riguarda le dilatazioni termiche queste saranno permesse sia dal tracciato delle tubazioni sia da appropriati dispositivi (compensatori); i punti fissi sono da prevedere ai raccordi, agli apparecchi ed in tutti i punti dove sia necessario. Sono disposti in modo da resistere agli sforzi senza permettere scivolamenti alle tubazioni. Tali dispositivi di dilatazione sono montati con o senza pretensione e sono in grado di assorbire spostamenti così come reso evidente negli elaborati grafici allegati. In ogni caso le dilatazioni devono prodursi senza sforzi che danneggino parti del sistema e senza provocare deformazioni permanenti. I supporti che permettono uno slittamento saranno disposti in modo da consentire un assorbimento degli sforzi laterali per mantenere l’allineamento senza danneggiare le tubazioni o l’isolamento. Le tubazioni in acciaio nero devono essere posate in uno spazio che permetterà il loro montaggio e la posa dell’isolamento termico, le tubazioni orizzontali hanno una pendenza che permette lo sfogo dell’aria e lo scarico dell’acqua per vuotare il circuito. Le frecce e le contropendenze non sono ammesse e le tubazioni verticali devono essere montate in modo che l’aria tra due punti fissi sia perfettamente verticale. Tutti i punti alti delle reti di distribuzione devono essere dotati di barilotti di sfogo dell’aria realizzati con tubo d’acciaio, tutti i punti bassi devono invece essere dotati di dispositivi di scarico e spurgo. Tutte le tubazioni di spurgo e sfogo devono essere a scarico visibile per poi essere convogliate allo scarico più vicino. Sotto ogni valvola o accessorio che possa dare origine a gocciolamenti dannosi alle strutture deve essere installata apposita bacinella con scarico convogliato. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 SHEET IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO REVISION OF 15 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 4.1.2.1.1.2 Giunzioni Le giunzioni fra tubazioni di acciaio nero devono essere eseguite a mezzo di saldatura ossiacetilenica o ad arco elettrico con materiale di apporto e con o senza atmosfera controllata. Le superfici da saldare devono essere accuratamente pulite e equamente distanziate lungo la circonferenza dei tubi prima della saldatura. Le saldature devono avere una larghezza almeno pari a due volte e mezzo lo spessore dei tubi da saldarsi. Le saldature devono risultare pulite da ossidi e gocce di metallo Nel caso di giunzioni fra tubi e apparecchiature (dunque giunzioni smontabili), se non diversamente specificato, queste devono essere a mezzo di filettatura ISO-G7/1 fino al diametro di DN50 compreso e mediante flange per diametri superiori. 4.1.2.1.1.3 Raccordi I raccordi per tubi saldati o non saldati saranno in acciaio e conformi alle UNI-ISO 50-85 e UNI-ISO 4145-84 del tipo per giunzione a mezzo di saldatura. 4.1.2.1.1.4 Staffaggi Le tubazioni non correnti sottotraccia devono essere sostenute da apposito staffaggio adatto a sopportarne il peso proprio, del fluido trasportato e dell’isolamento termico, a consentirne il bloccaggio e permetterne la libera dilatazione. Lo staffaggio può essere eseguito sia mediante struttura continua per il sostegno di più tubazioni oppure tramite collari o pendinature per tubazioni singole. Tutti gli staffaggi devono essere del tipo con finitura mediante zincatura a bagno caldo. Nel caso le tubazioni siano sottoposte a dilatazioni lo staffaggio deve essere pensato in modo da consentirne il libero scorrimento mediante rulli, slitte in teflon o quant’altro necessario ad evitare deformazioni permanenti nelle tubazioni. Nel caso di tubazioni isolate non è consentita l’interruzione dell’isolamento in corrispondenza dell’isolamento termico, inoltre l’isolamento termico non deve essere danneggiato da eventuali movimenti di dilatazione. Gli interassi massimi fra i supporti devono rispettare quanto indicato nella prospetto che segue. DIAMETRO NOMINALE DISTANZA ORIZZONTALE DISTANZA VERTICALE (mm) (mm) (mm) fino a DN32 2000 2500 fino a DN50 2500 3000 fino a DN100 3500 4500 fino a DN150 4000 5000 oltre DN150 5500 6500 Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET REVISION OF 16 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 In presenza di curve il supporto deve essere posizionato a non più di 600mm dal cambiamento di direzione possibilmente nella tratta più lunga. Nei supporti deve essere prevista l’installazione di particolari protezioni a base di gomma o feltro per evitare vibraziani , trasmissioni di rumore e ponti termici. L’Appaltatore deve sottoporre tutti i disegni costruttivi dettagliati indicanti la tipologia e la posizione degli staffaggi che intende installare. 4.1.2.1.2 Tubazioni in acciaio zincato a fuoco I tubi in acciaio zincato devono avere caratteristiche dimensionali e qualitative non minori di quelle prescritte dalla UNI EN 10255 L1, M, H secondo l’utilizzo. La zincatura deve essere del tipo a bagno caldo sia interna che esterna. I tubi possono essere del tipo elettrosaldato longitudinalmente FM oppure trafilati SS. In ogni caso devono essere sottoposti in fabbrica alla prova idraulica di pressione stabilita nelle specifiche norme UNI. La velocità dell’acqua all’interno delle tubazioni deve rientrare nei seguenti valori: 1÷3 m/s. 4.1.2.1.2.1 Disposizioni di posa Le tubazioni in acciaio zincato non devono in alcun caso essere piegate o curvate. Prima del riempimento finale dell’impianto le tubazioni devono essere flussate scollegando temporaneamente tutte le apparecchiature. Il flussaggio è effettuato facendo scorrere acqua nei singoli rami di rete aprendo in successione i vari organi di intercettazione. Il flussaggio deve essere interrotto solo quando l’acqua in uscita non si presenta limpida ed esente da particelle solide. 4.1.2.1.2.2 Giunzioni Le giunzioni fra le tubazioni in acciaio zincato devono essere eseguite a mezzo di filettature gas ISO-G 7/1 con tenuta realizzata con canapa e pasta, oppure con teflon oppure con nastro multifilo a seconda degli utilizzi. 4.1.2.1.2.3 Raccordi I raccordi per i tubi di acciaio zincati saranno di ghisa malleabile a cuore bianco UNI 5192- 86 filettati secondo UNI-ISO 7/1. 4.1.2.1.2.4 Staffaggi Le tubazioni non correnti sottotraccia devono essere sostenute da apposito staffaggio adatto a sopportarne il peso proprio, del fluido trasportato e dell’isolamento termico, a consentirne il bloccaggio e permetterne la libera dilatazione. Lo staffaggio può essere eseguito sia mediante struttura continua per il sostegno di più tubazioni oppure tramite collari o pendinature per tubazioni singole. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 SHEET IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO REVISION OF 17 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 Tutti gli staffaggi devono essere del tipo con finitura mediante zincatura a bagno caldo. Nel caso le tubazioni siano sottoposte a dilatazioni lo staffaggio deve essere pensato in modo da consentirne il libero scorrimento mediante rulli, slitte in teflon o quant’altro necessario ad evitare deformazioni permanenti nelle tubazioni. Nel caso di tubazioni isolate non è consentita l’interruzione dell’isolamento in corrispondenza dell’isolamento termico, inoltre l’isolamento termico non deve essere danneggiato da eventuali movimenti di dilatazione. Gli interassi massimi fra i supporti devono rispettare quanto indicato nella prospetto che segue. DIAMETRO NOMINALE DISTANZA ORIZZONTALE DISTANZA VERTICALE (mm) (mm) (mm) fino a DN32 2000 2500 fino a DN50 2500 3000 fino a DN100 3500 4500 fino a DN150 4000 5000 In presenza di curve il supporto deve essere posizionato a non più di 600mm dal cambiamento di direzione possibilmente nella tratta più lunga. Nei supporti deve essere prevista l’installazione di particolari protezioni a base di gomma o feltro per evitare vibrazioni , trasmissioni di rumore e ponti termici. L’Appaltatore deve sottoporre tutti i disegni costruttivi dettagliati indicanti la tipologia e la posizione degli staffaggi che intende installare. 4.1.2.2 TUBAZIONI IN PEAD Sono del tipo ad alta densità e aventi caratteristiche qualitative e dimensionali in base alle seguenti normative: UNI EN12201:2004 UNI EN12201+UNI10953/EN ISO15494 per condotte di acqua di consumo in pressione per condotte di acqua antincendio in pressione Le tubazioni in PEAD per il convogliamento di acqua potabile devono rispondere alle prescrizioni igienico sanitarie della Circolare Ministeriale n°102/3990 del 2 Dicembre 1978 del Ministero della Sanità. 4.1.2.2.1 Disposizioni di posa Le tubazioni in PEAD qualunque fluido convoglino devono essere utilizzate esclusivamente per tratti interrati. Le tubazioni devono essere posate su un letto di sabbia lavata di spessore minimo 100mm e ricoperte per altri 100mm di sabbia dello stesso tipo. A circa 300mm sopra la tubazione devono essere sistemati nastri di segnalazione. L’interramento della tubazione misurato fra la generatrice superiore del tubo ed il livello del terreno deve essere almeno pari a 600mm. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET REVISION OF 18 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 4.1.2.2.2 Giunzioni Per ogni tipologia di tubazione e per ogni diametro le giunzioni devono essere effettuate per elettrofusione di testa o a mezzo di manicotti elettrici. 4.1.2.3 TUBAZIONI IN POLIETILENE MULTISTRATO Per la realizzazione dei circuiti interni per riscaldamento in vista e/o sottotraccia devono essere utilizzati tubi in PE-xb reticolato multistrato mentre per i circuiti dell’acqua sanitaria devono essere utilizzati tubi in PE-xa reticolato multistrato ad alta pressione. In entrambi i casi utilizzare raccordi in ottone con giunzioni da pressare a freddo radialmente. 4.1.2.3.1 Staffaggi Le tubazioni non correnti sottotraccia devono essere sostenute da apposito staffaggio adatto a sopportarne il peso proprio, del fluido trasportato e dell’isolamento termico, a consentirne il bloccaggio e permetterne la libera dilatazione. Lo staffaggio può essere eseguito sia mediante struttura continua per il sostegno di più tubazioni oppure tramite collari o pendinature per tubazioni singole. Tutti gli staffaggi devono essere del tipo con finitura mediante zincatura a bagno caldo. Nel caso le tubazioni siano sottoposte a dilatazioni lo staffaggio deve essere pensato in modo da consentirne il libero scorrimento mediante rulli, slitte in teflon o quant’altro necessario ad evitare deformazioni permanenti nelle tubazioni. Nel caso di tubazioni isolate non è consentita l’interruzione dell’isolamento in corrispondenza dell’isolamento termico, inoltre l’isolamento termico non deve essere danneggiato da eventuali movimenti di dilatazione. I supporti devono essere in numero sufficiente e conforme alle normative vigenti e devono essere disposti in modo da non permettere la diffusione di rumori e vibrazioni alla struttura di ancoraggio. Nei supporti è prevista una protezione a base di gomma e feltro fra il tubo e il supporto. 4.1.2.4 TUBAZIONI IN POLIETILENE RETICOLATO PREISOLATE Per la realizzazione dei circuiti di riscaldamento esterni all’edificio esterne all’edificio devono essere utilizzate tubazione preisolate flessibili con tubo di servizio in polietilene reticolato, rivestito con barriera organica (EVOH) contro la diffuzione dell' ossigeno, isolamento realizzato con strato flessibile di poliuretano espanso schiumato. Campi di applicazione: temperatura massima 95°C, pressione massima: 6 bar. Mandata e ritorno in un'unica tubazione. 4.1.2.4.1 Disposizioni di posa Le tubazioni in polietilene reticolato preisolate qualunque fluido convoglino devono essere utilizzate esclusivamente per tratti interrati. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET REVISION OF 19 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 Le tubazioni devono essere posate su un letto di sabbia lavata di spessore minimo 100mm e ricoperte per altri 100mm di sabbia dello stesso tipo. A circa 300mm sopra la tubazione devono essere sistemati nastri di segnalazione. L’interramento della tubazione misurato fra la generatrice superiore del tubo ed il livello del terreno deve essere almeno pari a 600mm. 4.1.3 VALVOLAME ED AFFINI 4.1.3.1 DISPOSIZIONI GENERALI Tutte le valvole, saracinesche, rubinetti e componenti vari devono essere adatti alle pressioni e temperature di esercizio nonché alla natura del fluido convogliato. Qualora il diametro nominale del valvolame sia espresso in millimetri, gli attacchi si intendono flangiati; con diametro nominale espresso in pollici, gli attacchi si intendono filettati. Tutto il materiale flangiato si intende completo di controflange, bulloni e guarnizioni. 4.1.3.2 VALVOLE A SFERA IN OTTONE FILETTATE Sono del tipo a passaggio totale costituite da corpo in ottone OT58 sbiancato, sfera in ottone OT58 cromato, leva in alluminio verniciato, ghiera e dadi in ottone, guarnizioni in teflon puro e attacchi filettati ISO-G 7/1. Nel caso di impiego per reti gas, sull’asta va prevista la tenuta con anelli O-Ring in VITON. 4.1.3.3 VALVOLE A SFERA IN OTTONE FILETTATE CON RITEGNO INCORPORATA Sono costituite da corpo e sfera in ottone UNI EN 12165 CW617N, tenuta sul ritegno in gomma nitrilica, molla di ritegno in acciaio inossidabile e leva in alluminio verniciato, attacchi filettati ISO-G 7/1. 4.1.3.4 VALVOLE A SARACINESCA Sono del tipo esenti da manutenzione con corpo e coperchio in ghisa sferoidale, asta in acciaio inox, cuneo gommato in EPDM, verniciatura interna ed esterna con resine epossidiche, attacchi flangiati PN16. 4.1.3.5 VALVOLE DI RITEGNO Sono del tipo con corpo in ottone, piattello e molla in acciaio inox. 4.1.3.6 SERVOCOMANDI PER VALVOLE CON CORSA DA 20MM Sono dei servomotori elettroidraulici modulanti con manopola per il comando manuale per valvole con corsa da 20 mm alimentato a 230/1/50, segnale di comando 3 punti, tempo di corsa 120s, grado di protezione IP54, forza nominale 1000 N, temperatura del fluido -25÷+140°C, temperatura ambiente -15÷+50°C, ritorno a molla 8s. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: 4.1.3.7 ARCH. GHISOLFI 122/2012 JOB # IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET REVISION OF 20 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 SERVOCOMANDI PER VALVOLE CON CORSA DA 5.5MM Sono dei servomotori elettroidraulici modulanti con manopola per il comando manuale per valvole con corsa da 5,5 mm alimentato a 230/1/50, segnale di comando 3 punti, tempo di corsa 150s, grado di protezione IP54, forza nominale 400 N, temperatura del fluido 1÷+130°C, temperatura ambiente -5÷+50°C, ritorno a molla 8s. 4.1.3.8 VALVOLE MISCELATRICI CON ATTACCHI FILETTATI CORSA 20 MM Sono del tipo a tre vie con corpo in ghisa grigia GG20 a sede e otturatore con corsa da 20mm con attacchi flangiati DN25 PN10 avente un kvs=10.0 m³/h, trafilamento della via aperta 0÷0.02% del kvs, trafilamento del by-pass 0.5÷2.0% del kvs, temperatura del fluido -25÷+120°C, caratteristica sulla via diretta equipercentuale e sul by-pass lineare, pressione massima di esercizio 1000 kPa, stelo e otturatore in acciaio CrNi. 4.1.3.9 VALVOLE MISCELATRICI CON ATTACCHI FILETTATI CORSA 5.5 MM Sono del tipo a tre vie con corpo in bronzo a sede e otturatore con corsa da 5,5 mm con attacchi filettati avente un kvs=1.0 m³/h, trafilamento della via aperta 0÷0.02% del kvs, trafilamento del by-pass 0÷0,02% del kvs, temperatura del fluido -1÷+120°C, caratteristica sulla via diretta equipercentuale e sul by-pass lineare, pressione massima di esercizio 1600 kPa, stelo e otturatore in acciaio CrNi. 4.1.3.10 VALVOLE MISCELATRICI CON ATTACCHI FILETTATI CORSA 5.5 MM Sono del tipo a rubinetto con portagomma e tappo. Pressione massima di esercizio: 10 bar, temperatura massima di esercizio: 110 °C. 4.1.3.11 VALVOLE DI SICUREZZA Sono valvole di sicurezza con corpo e coperchio in ottone P-Cu Zn40Pb2, manopole in nylon con fibre di vetro, membrana e guarnizione in etilene propilene. Ogni valvola è corredata di curva orientabile, imbuto e relativa tubazione di scarico. 4.1.3.12 VALVOLE A DUE VIE Sono del tipo motorizzate, pressione massima d'esercizio: 10 bar, campo di temperatura: -5÷110°C, completa di motore con comando a 3 contatti, con microinterruttore ausiliario, alimentazione: 230 V (ac), assorbimento: 8 VA, portata contatti micro ausiliario: 0,8 A (230 V), campo temperatura ambiente: 0÷55°C, grado di protezione: IP 44 (asta di comando in verticale), IP 40 (asta di comando in orizzontale): Tempo di manovra: 10 s (rotazione 90°), lunghezza cavo di alimentazione: 100 cm. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: 4.1.3.13 JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 SHEET IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO REVISION OF 21 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 MISCELATORE PER ACQUA CALDA SANITARIA Sono del tipo elettronico per acqua calda sanitaria con dispositivo antilegionella, composto da: valvola a tre vie a sfera, servomotore elettrico reversibile completo di regolatore elettronico e sonda di temperatura con sensore NTC 10 kΩ incorporata nella valvola. Alimentazione: 230/1/50, grado di protezione: IP55, banda proporzionale: ±5...±20°C, campo di taratura: 30÷70 °C. 4.1.4 ISOLAMENTI TERMICI 4.1.4.1 TUBAZIONI E IMPIANTI AFFINI 4.1.4.1.1 Disposizioni generali Devono essere coibentate tutte le tubazioni percorse da acqua calda, fredda e refrigerata, le valvole e i corpi pompa convoglianti acqua fredda, i serbatoi, i collettori. Salvo diversa prescrizione da concordarsi in accordo con la Direzione Lavori, tutti i materiali utilizzati per l’isolamento termico sono del tipo di classe 1 di reazione al fuoco e devono essere in accordo con le normative vigenti in particolare alla legge 9 Gennaio 1991 ed al relativo D.P.R. 26 Agosto 1993 n°412 ed in accordo con le prescrizioni eventualmente previste dai VV.F. L’Appaltatore deve fornire alla Direzione Lavori i certificati di prove di laboratorio attestanti la rispondenza alle condizioni suddette. L’isolamento delle tubazioni, dei serbatoi, dei collettori deve essere eseguito dopo il buon esito delle prove di tenuta, dopo la verniciatura prescritta e su autorizzazione della Direzione Lavori. 4.1.4.1.2 Proprietà degli isolamenti 4.1.4.1.2.1 Temperatura d’impiego: -40÷+105°C Conduttività termica: 0.040 W/(m*K) Reazione al fuoco: classe 1 prove secondo UNI8457, UNI9174 Resistente alla diffusione del vapore: >3000 (DIN52615) Odore: neutro Colore: nero Temperatura d’impiego: -100÷+105°C Conduttività termica: 0.034 W/(m*K) Reazione al fuoco: classe 1 prove secondo UNI8457, UNI9174 Resistente alla diffusione del vapore: >5000 (DIN52615) Odore: neutro Colore: nero 4.1.4.1.2.2 Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 SHEET IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO REVISION OF 22 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 4.1.4.1.3 Spessori di isolamento delle tubazioni convoglianti fluidi caldi Gli spessori minimi dell'isolamento, per le tubazioni convoglianti fluidi caldi, devono essere quelli previsti nel D.P.R. 26 Agosto 1993 n°412. Qualora, negli altri elaborati di progetto, siano previsti spessori superiori rispetto a quelli minimi di legge, dovranno essere adottati gli spessori maggiorati. In ogni caso gli spessori sono relativi al solo materiale isolante. 4.1.4.1.4 Spessori di isolamento delle tubazioni convoglianti fluidi freddi Salvo diversa prescrizione riportata negli elaborati di progetto o da concordarsi in accordo con la Direzione Lavori gli spessori convoglianti acqua fredda sono quelli riportati di seguito: INSTALLAZIONE SPESSORE (mm) ACQUA FREDDA SANITARIA ANTINCENDIO ESTERNA 32 INTERNA 9 ESTERNA 19 INTERNA 19 Gli spessori su indicati sono relativi al solo strato isolante esclusa la protezione superficiale dello stesso. 4.1.4.1.5 Disposizioni di posa Il materiale isolante deve essere messo in opera, dove possibile, per infilaggio sui tubi, nel caso in cui questo non sia possibile la posa in opera deve essere effettuata tagliando longitudinalmente le guaina, applicandole sulle tubazioni e saldando infine i bordi. Per assicurare la continuità della coibentazione, nonché della barriera al vapore intrinseca nell’isolamento, in corrispondenza delle giunzioni deve essere utilizzato apposito collante da acquistarsi dallo stesso fornitore dell’isolante stesso. Le modalità di esecuzione devono rispettare le indicazioni fornite dal fabbricante. Salvo diversa prescrizione riportata negli elaborati di progetto o da concordarsi in accordo con la Direzione Lavori le valvole e le elettropompe delle reti di acqua refrigerata devono essere isolate con spessore dell’isolamento pari a quello dei tubi che sono ad esse collegate. Il rivestimento isolante in ogni caso deve essere effettuato curandone nel contempo l’aspetto estetico oltre la buona norma di installazione. In corrispondenza degli staffaggi l’isolamento termico non deve subire interruzioni di alcun tipo. Le porzioni di staffaggio a contatto delle tubazioni devono essere dotate di opportuni materiali (guaine polietileniche, sughero, poliuretano) isolanti atti ad evitare eventuali ponti termici o condensazioni superficiali. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET REVISION OF 23 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 4.1.4.1.6 Finiture superficiali Le tubazioni correnti a vista all’esterno e nel “locale scambiatore” devono essere rivestite con finitura superficiale in PVC, così come le apparecchiature risultanti isolate nelle stesse condizioni. La lamina in PVC deve essere sagomata in maniera adeguata alle superfici da proteggere. Per le apparecchiature soggette ad ispezione come valvole, elettropompe, filtri ecc. si deve ricorrere per la protezione superficiale dell’isolamento termico a scatole facilmente smontabili. 4.1.5 APPARECCHIATURE VARIE 4.1.5.1 VASI DI ESPANSIONE CHIUSI PRECARICATI Devono essere del tipo in lamiera di acciaio saldata e verniciata con membrana in gomma fissa o intercambiabile con spessore e tecnologia costruttiva adeguati alla pressione massima finale dell’impianto. La membrana deve essere a perfetta tenuta di gas e resistere alle temperature di esercizio con garanzia di funzionamento nell’intervallo -10°C÷+100°C. La precarica deve essere effettuata con azoto. I vasi di espansione devono essere preferibilmente installati a monte delle pompe di circolazione. Per capacità inferiori a 25 litri devono essere corredati da certificato di collaudo di officina, per capacità superiori devono essere conformi al D.L. 25 Febbraio 2000 n°93 e riportare chiaramente impresso il marchio CE. Nel caso di vasi di espansione utilizzati per acqua calda sanitaria la membrana in gomma deve essere del tipo atossico per alimenti. 4.1.5.2 TERMOMETRI Sono del tipo a quadrante circolare con scatola cromata del diametro minimo di 80mm a dilatazione di metallo con guaina in acciaio inox con scala graduata con precisione di 1°C scala 0÷80°C e 0÷120°C, attacco radiale. 4.1.5.3 MANOMETRI Sono del tipo a quadrante circolare con scatola cromata del diametro minimo di 80mm a tubo di Bourdon con scala graduata 0÷6 bar, attacco radiale. Tutti i manometri devono essere del tipo con riempimento della cassa in glicerina al 99%. 4.1.5.4 SONDE DI TEMPERATURA PER TUBAZIONI Devono essere del tipo ad immersione con elemento sensibile LS-Ni1000 con campo di impiego -30÷+130°C, asta lunga 100mm, attacco filettato G1/2”. 4.1.5.5 SONDE ESTERNA Devono essere del tipo passive con elemento sensibile LG-Ni 1000, campo di misura -50÷70°C, k di tempo 14 min, grado di protezione: IP54. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: 4.1.5.6 JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 SHEET IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO REVISION OF 24 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 DISAREATORI AUTOMATICI Devono essere del tipo a galleggiante da 1/2" con corpo e coperchio in ottone, galleggiante e leverismi in materiale sinetico montato su ago in acciaio inossidabile, otturatore in VITON e O-Ring di tenuta in EPDM. Ogni valvola deve essere corredata di rubinetto di intercettazione automatico con filetto di tenuta in PTFE. 4.1.5.7 DISCONNETTORI Devono essere del tipo a zone di pressione ridotta controllabile, tipo BA, corpo in bronzo, PN10, attacchi maschio a bocchettone, temperatura massima di esercizio: 65°C, pressione differenziale di intervento: 14 kPa. 4.1.5.8 BULLONERIE La classe di resistenza delle viti dovrà essere 8.8 secondo UNI 3740, mentre i dadi 6S, le rosette dovranno essere quelle indicate nelle UNI 6592. Tutti questi elementi dovranno essere del tipo zincati per quelli non soggetti agli agenti atmosferici e in acciaio inox per quelli installati in ambiente esterno. 4.1.6 ELETTROPOMPE 4.1.6.1 TIPO A ROTORE BAGNATO Specifiche caratteristiche: Corpo Ghisa grigia EN-JL1020 Albero Acciaio inox Girante Acciaio inox Cuscinetto esterno Ceramica – Al2O3 Cuscinetto interno Ceramica – Al2O3 Anello di fermo Acciaio inox Anello di tenuta Acciaio inox Canotto separatore Acciaio inox Cuscinetto reggispinta Carbonio MY 108 O-Ring Gomma EPDM Morsettiera Materiale composito PA66 Cassa statore Alluminio AlSi10Cu2 Avvolgimenti statore Rame Scudo isolante Materiale composito PETP Pressione nominale PN10 Campi di temperatura Indicati nel computo metrico Classe di isolamento H Classe di protezione IP44 Velocità Variabile Tenuta Meccanica Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: 4.1.6.2 JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 SHEET IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO REVISION OF 25 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 TIPO A MOTORE VENTILATO Specifiche caratteristiche: Corpo Ghisa grigia GG25 Albero Acciaio inox Girante Acciaio inox o ghisa GG25 O-Ring Gomma EPDM Morsettiera Materiale composito PA66 Cassa statore Alluminio AlSi10Cu2 Avvolgimenti statore Rame Scudo isolante Materiale composito PETP Giunto Ghisa sferoidale GGG40 o met. sinterizzato Pressione nominale PN16 Campi di temperatura Indicati nel computo metrico Classe di isolamento F Classe di protezione IP55 Velocità Variabile Tenuta Meccanica Esecuzione Indicata nel computo metrico 4.1.7 COLLETTORI 4.1.7.1 COLLETTORE ORIZZONTALE DI DISTRIBUZIONE Sono del tipo combinati con realizzazione in acciaio grezzo P235TR1 UNI EN10216-1 trafilato senza saldatura SS con giunzioni saldate con fiamma ossiacetilenica e materiale d'apporto o con arco elettrico e materiale d'apporto nella sezioni DN100 compresi attacchi flangiati e/o filettati, fondelli di chiusura e staffe di sostegno. Realizzazione a disegno. 4.1.7.2 COLLETTORE VERTICALE DI EQUILIBRAMENTO Sono del tipo in acciaio grezzo P235TR1 UNI EN 10216-1 trafilato senza saldatura SS con giunzioni saldate con fiamma ossi-acetilenica e materiale d'apporto o con arco elettrico e materiale d'apporto nella sezione DN100 realizzati a disegno come da elaborati grafici allegati, compresi attacchi flangiati e/o filettati, fondelli di chiusura e staffa di sostegno. 4.1.7.3 COLLETTORE PER PANNELLI RADIANTI A PAVIMENTO Sono del tipo premontato, con pressione massima d’esercizio: 10 bar, campo di temperatura: 5÷80°C, interasse derivazioni: 50 mm. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET REVISION OF 26 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 Composti da: collettore di mandata con flussometri e valvole di regolazione portata incorporate; collettore di ritorno con valvole di intercettazione incorporate, predisposte per comando elettrotermico; gruppi di testa completi di valvole a sfera multiposizione, valvola automatica di sfogo aria, portagomma di carico/scarico; kit di by-pass differenziale completo di tubazione di collegamento; valvole di intercettazione a sfera; zanche per staffaggio in cassetta o a muro. 4.1.7.4 COLLETTORE PER RADIATORI Sono del tipo premontato composti da 1 collettore di ritorno completo di valvole di intercettazione predisposte per comando elettrotermico; composti da 1 collettore di mandata completo di detentori di preregolazione portata; 2 zanche; 2 riduzioni 1 1/4” M x 1” F; 2 gruppi di testa composti da raccordi a doppio attacco radiale e tappi. 4.1.8 ACCESSORI COLLETTORI 4.1.8.1 ATTUATORE ELETTROTERMICO Sono del tipo con manopola di apertura manuale ed indicazione della posizione, normalmente chiuso, con microinterruttore ausiliario, alimentazione: 230 V, portata contattti micro ausiliario: 0.8 A, potenza assorbita a regime: 3 W, corrente di spunto: ≤ 1A, campo di temperatura ambiente: 0÷50°C, grado di protezione: IP 40, cavo alimentazione: 80 cm. 4.1.8.2 BIATTACCO Sono del tipo in rame per il collegamento di due circuiti della stessa lunghezza nella stessa stanza, sede Eurocono, completi di adattatori PEX 9.9x1.1 mm. 4.1.8.3 CASSETTA PER COLLETTORI Sono del tipo in lamiera verniciato, installazione a muro o a pavimento, chiusura con blocchetto ad aggancio rapido, profondità regolabile da 110 a 140mm. 4.1.9 PANNELLI RADIANTI A PAVIMENTO Sono del tipo per funzionamento ad acqua calda a bassa temperatura e realizzato con circuiti senza giunzioni sotto pavimento, composto dai seguenti componenti: doppio pannello isolante in polistirene espanso estruso da 60mm di spessore cad. con le seguenti caratteristiche: densità 35 kg/m³, conducibilità: 0.040 W/mK, foglio di polietilene con funzione anticondensa, pannello preformato in polistirolo compresso, spessore 12 mm, con fori di adeguata dimensione per l’annegamento del massetto autolivellante; la superficie inferiore è autoadesiva; tubazione diametro 9,9x1,1 mm Pex-a polietilene reticolato secondo il metodo Engel, rispondente alle norme UNI 16892/93 dotato di barriera antidiffusione dell’ossigeno come da normativa DIN 4726, suddiviso in circuiti di adeguata lunghezza; bordo perimetrale in polietilene espanso a cellule chiuse con Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET REVISION OF 27 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 aletta in polietilene. Sono escluse la formazione del massetto e del pavimento. Non sono ammessi tubi in polietilene reticolati con procedimento diverso dal brevetto Engel. Nel caso in cui il massetto fosse realizzato in modo tradizionale con sabbia e cemento l’Appaltatore dovrà comprendere nella propria fornitura apposito prodotto addittivante fluidificante. 4.1.10 RADIATORI Sono del tipo in acciaio a colonnine verticali verniciato con polveri epossidiche di colore bianco RAL9010 completo di tappi e riduzioni verniciate di colore bianco RAL9010, guarnizioni siliconiche di tenuta di colore bianco, deviatore di flusso, mensole di sostegno in acciaio verniciate di colore bianco RAL9010 e rosette di colore bianco. Fornito in batteria preassemblata compresi i nipples di montaggio. 4.1.11 ACCESSORI RADIATORI 4.1.11.1 VALVOLA TERMOSTATIZZABILE Sono del tipo con corpo in ottone stampato cromato, otturatore con doppia tenuta sull'asta di comando con ORing in EPDM, volantino per comando manuale in ABS di colore bianco RAL9010, asta di comando in acciaio inox ad angolo attacco multistrato da 1/2" completa di raccordo adattatore del tipo monoblocco cromato con tenuta mediante O-Ring. 4.1.11.2 DETENTORE DI REGOLAZIONE Sono del tipo diritto o ad angolo attacco ferro o rame con struttura in ottone P-OT58 UNI5705-65 stampato a caldo, guarnizioni O.R. ed otturatore in elastomero etilene-propilene ‘Joinfranite’ EP851 e tappo di copertura in ABS antiurto tipo. 4.1.11.3 VALVOLA DI SFIATO Sono del tipo con corpo in ottone nichelato, volantino atermico bianco in POM, temperatura massima di esercizio 90°C, pressione massima di esercizio 10 bar, attacco filettato M, tenuta morbida in EPDM, filetto con tenuta in EPDM. 4.1.12 APPARECCHIATURE ANTINCENDIO 4.1.12.1 NASPI A PARETE CON ATTACCO DN25 Devono essere da incasso manualmente orientabile, completo di manichetta semirigida bianca DN25 EN694; lancia a leva multieffetto; valvola intercettazione a sfera da 1”; bobina pivotante; cassa metallica in acciaio verniciato in poliestere rosso RAL3000, lastra FIRE GLASS. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: 4.1.12.2 JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET OF 28 REVISION 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 SEGNALETICA DI SICUREZZA ANTINCENDIO Deve essere conforme al Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n°81 concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza. 4.1.12.3 ESTINTORI Devono essere a polvere con capacità estinguente 55°233BC da 6 kg completi di supporto. 4.1.13 APPARECCHI SANITARI, RUBINETTERIE E ACCESSORI 4.1.13.1 DISPOSIZIONI COMUNI Tutti gli apparecchi sanitari devono essere in vitreous-china di colore bianco esclusivamente di prima scelta, privi di difetti di cottura, cavillature, asimmetrie od altro. 4.1.13.2 LAVABI Devono essere lavabi in vitreous-china di colore bianco a smaltatura totale completi di colonna, miscelatore elettronico con comando ad infrarossi cromato, piletta di scarico automatica cromata con tappo saltarello, sifone di scarico ad S cromato da 1.1/4", canotto da 1.1/4" e rosone cromati, curvette di connessione cromate, tasselli di fissaggio ad espansione e siliconatura finale con silicone antimuffa. 4.1.13.3 VASI Devono essere vasi del tipo a cacciata con scarico a parete in vitreous-china di colore bianco completi di cassetta di scarico ad incasso da 9 litri con tubo di risciacquamento in PE, coppelle in polistirolo espanso, rubinetto di arresto, rete porta intonaco e dispositivo di risciacquamento a due quantità (6/9 litri) con placca di copertura con doppio tasto di comando, sedile con coperchio del tipo in termoindurente di colore bianco con cerniere cromate e stuccatura finale di colore bianco. 4.1.13.4 DOCCE Devono essere docce del tipo complete di piatto in extra clay di colore bianco da 80x80cm, piletta sifoide di scarico in PE con parte esterna cromata, miscelatore manuale monocomando con parte esterna cromata completo di corpo incasso, soffione fisso in ottone cromato, antivandalo, anticalcare, anti-impiccagione con griglia orientabile su due posizioni 17° o 25°, installazione dietro parete per pareti da 20 a 30 cm 4.1.13.5 LAVABO DIVERSAMENTE ABILI Devono essere in vitreous-china di colore bianco per handicap con appoggiagomiti completi di tasselli di fissaggio ad espansione, miscelatore cromato elettronico a batteria a 6V, comando ad infrarossi, leva di miscelazione, limitatore di portata a 6 l/min, flessibili con filtro e valvola di non ritorno, piletta di scarico cromata senza tappo saltarello con tappo in gomma, sifone flessibile. Compresa siliconatura finale con silicone trasparente antimuffa. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: 4.1.13.6 JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET REVISION OF 29 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 WC DIVERSAMENTE ABILI Devono essere del tipo combinato per handicap in esecuzione monoblocco per installazione a pavimento in vitreous-china di colore bianco con catino allungato e apertura frontale completi di comando pneumatico da incasso, mix termostatico con gancio, doccetta e flessibile e sedile. 4.1.13.7 CORRIMANO Devono essere in acciaio inox laccato AISI 304 Øe30mm. Compresi tasselli di fissaggio ad espansione. 4.1.13.8 BARRA DI SOSTEGNO Devono essere del tipo ribaltabile costruita in acciaio inox laccato AISI 304 Øe30mm e porta carta igienica . Compresi tasselli di fissaggio ad espansione. 4.1.13.9 SPECCHIO BASCULANTE Devono essere del tipo con superficie riflettente antinfortunistica formato 60x60cm. 4.1.14 PREDISPOSIZIONI 4.1.14.1 BOLLITORE Deve essere del tipo a doppia serpentina per la produzione di acqua calda sanitaria in abbinamento a impianto solare. Costruzione in acciaio resistente alla corrosione con smaltatura e anodo di magnesio protettivo. Deve essere dotato di flangia anteriore DN110 e di attacco da 1.1/2” per un’ eventuale resistenza elettrica. Completo di isolamento termico avvolgente in schiuma rigida, rivestimento esterno in lamiera di acciaio argento. Caratteristiche: 4.1.14.2 - Temperatura di mandata lato riscaldamento: 160 °C - Temperatura di riscaldamento lato circuito solare: 160°C - Pressione massima di esercizio lato riscaldamento: 10 bar - Pressione massima di esercizio lato circuito solare: 10 bar - Pressione massima di esercizio lato solare: 10 bar - Capacità: 300 l COLLETTORE SOLARE Deve essere del tipo a tubi sottovuoto con superfici di assorbimento insensibili alla sporcizia, con rivestimento in Sol- Titan, integrate nei tubi sottovuoto, condensatori completamente avvolti, tubi ruotabili, collegamento a secco, isolamento termico del rivestimento esterno del collettore, raccordo integrato per la costruzione modulare di batterie di collettori fino a 6 m2, colore marrone. Dati tecnici Superficie lorda: 2,88 m² Superficie di assorbimento: 2,00 m² Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET OF 30 REVISION 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 Contenuto di liquido: 1,13 l Grado di rendimento ottico: 76,6 % Coeff. disp. term.k1(W/mqK): 1,42 Coeff. disp. term.k2(W/m²K²): 0,005 Pressione max. d'esercizio: 6 bar Temp. max. di inattività: 270 °C 4.1.14.3 GRUPPO POMPA SOLARE Deve essere del tipo compatta con elettropompa per circuiti solari completa di n°2 termometri, n°2 rubinetti a sfera con valvole di ritegno, manometro, valvola di sicurezza (6 bar), e isolamento termico. 4.1.14.4 REGOLATORE PER IMPIANTI SOLARI Deve essere del tipo a temperatura differenziale fino a quattro utenze. Per impianti con produzione bivalente di acqua calda sanitaria. Con indicatore digitale della temperatura, bilanciamento dellapotenza, e sistema diagnosi. Per montaggio a parete. Sensore temperatura bollitore e sensore temperatura collettore compresi nella fornitura. 4.1.15 VERNICIATURE E IDENTIFICAZIONI Tutti i supporti, i profilati e le tubazioni in acciaio nero devono essere protetti, dopo spazzolatura, con due mani di vernice. Nel caso di installazione in aree protette agli agenti atmosferici la vernice deve essere del tipo antiruggine a base di minio di olio fenolico. Le due mani di vernice devono essere di colore diverso. Nel caso di installazione in aree esposte agli agenti atmosferici e dove non sia previsto qualsiasi tipo di protezione superficiale, la prima mano di vernice deve essere di tipo antiruggine su base di minio di olio fenolico; la seconda mano deve essere di tipo epossibituminoso. Le canalizzazioni e le tubazioni in acciaio zincato nei tratti in vista e dove non ne sia previsto l'isolamento devono essere protette con verniciatura a smalto previo idoneo trattamento aggrappante. Le tubazioni in acciaio nero nei tratti in vista e dove non sia previsto l'isolamento, oltre alla protezione di cui ai punti precedenti devono essere finite con verniciatura a smalto. Qualora le verniciature e le protezioni di cui sopra siano state intaccate prima della consegna degli impianti dovranno essere ritoccate o rifatte. Ogni tubazione isolata o non deve riportare colori e/o etichette atti ad identificarne immediatamente il fluido trasportato e il senso del flusso. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: 4.1.15.1 JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 SHEET IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO REVISION OF 31 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 TUBAZIONI CONVOGLIANTI ACQUA Le tubazioni convoglianti acqua devono avere come colore base il verde foglia RAL6002, sono poi da prevedere fasce di identificazione a seconda delle caratteristiche fisico-chimiche secondo il seguente prospetto. 4.1.15.2 FLUIDO TRASPORTATO N°FASCE/COLORE RAL RISCALDAMENTO 1/MARRONE 8007 ANTINCENDIO 3/ROSSO 3000 CALDA E FREDDA SANITARI 1/BLU 5015 TUBAZIONI IMPIANTI ANTINCENDIO Le tubazioni convoglianti liquidi per antincendio devono avere come colore base il rosso RAL3000. Le tubazioni convoglianti gas CO2 e Halon per antincendio devono avere come colore base il grigio chiaro RAL7035. 4.1.15.3 TARGHETTE INDICATRICI Tutte le apparecchiature, i circuiti e i relativi componenti singoli devono essere identificati con opportune targhette in alluminio con scritte incise mediante pantografo nelle dimensioni di 80x35mm. Il fissaggio deve avvenire mediante viti in acciaio inox su piastrina in acciaio di uguali dimensioni. Non sono ammesse targhette adesive di qualsiasi genere. 4.1.16 POMPA DI CALORE PER PRODUZIONE ACQUA CALDA SANITARIA Deve essere del tipo ad aria per produzione di sola acqua calda sanitaria con bollitore integrato con smaltatura speciale di capacità 285 litri completo di anodo al magnesio. Versione per funzionamento ad aria ricircolata. Resistenza elettrica incorporata con potenza da 1,5 kW. Portata aria fino a 250 m³/h. L'unità deve garantire il riscaldamento dell'acqua sanitaria fino a 55°C con funzionamento in pompa di calore e fino a 65°C tramite resistenza elettrica. Il termostato di sicurezza a riarmo manuale deve intervenire quando la temperatura supera i 90°C . Flangia d'ispezione con guaina per la sonda bollitore inferiore. Il condensatore del circuito pompa di calore deve essere posto ad immersione all'interno del bollitore. Il bollitore deve essere in seguito isolato con schiuma poliuretanica. Deve essere dotato di attacco per eventuale pompa di ricircolo. Limiti operativi aria ingresso evaporatore: da +2°C fino a 35°C. volume minimo del locale d'installazione > 20 m3. Alimentazione : 1/N/PE 230 V/50 Hz Potenza termica in pompa di calore 1,52 kW (A15°C/W45°C). COP di 3,54 (A15°C/W45°C) Grado di protezione : IP 32 Assorbimento elettrico (A15/W45): 0.43kW Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET REVISION OF 32 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 Assorbimento elettrico max. 0.63 kW Assorbimento resistenza elettrica: 1,5 kW Protezione a monte: 10 A Refrigerante R134A, Carica 1 kg Max. pressione condensazione: 19 bar 4.1.17 SISTEMI DI REGOLAZIONE DEGLI IMPIANTI MECCANICI 4.1.17.1 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO Nella centrale termica esistente a servizio delle scuole, vengono installate due nuove pompe di spillamento dedicata per la nuova sala polivalente funzionanti in parallelo con un unico comando (P1 P2). La gestione di queste pompe è demandata al regolatore REG1, l’alimentazione invece deve essere derivata dal quadro esistente nella centrale termica. Il regolatore REG1 oltre a queste pompe gestisce tutto il sistema di riscaldamento da installare nel locale tecnico al piano primo della sala polivalente. Il REG1 deve essere installato nel quadro elettrico dedicato per questo locale, ma è comandabile a distanza mediante terminale remoto da installare nel quadro già previsto al piano terra per evitare di dover andare nel locale tecnico per regolare gli impianti. Il REG1 gestisce anche i due circuiti miscelati del riscaldamento (pannelli radianti e radiatori) sia le pompe che le valvole miscelatrici. La temperatura di mandata di entrambi i circuiti viene regolata in funzione della temperatura esterna secondo due curve di regolazione. Le sonde sui ritorni servono a compensare la temperatura di mandata in funzione del differenziale esistente tra mandata e ritorno (messa a regime). Oltre agli impianti di riscaldamento il regolatore comanda anche la pompa di ricircolo dell’acqua calda sanitaria. Il regolatore REG1 ha una serie di ingressi liberi per ricevere comandi dal sistema domotico (accensioni e spegnimenti delle varie zone e della pompa di ricircolo dell’ acqua calda sanitaria che però devono sempre passare dal regolatore REG1). I programmi di accensione e spegnimento sono definiti dal sistema domotico, mentre la logica di definizione dei parametri di funzionamento è demandato alla regolazione dedicata. Il sistema domotico deve essere dotato di webserver per la gestione a distanza dell’impianto. Deve quindi essere disponibile una linea ADSL con IP fisso. Il controllo della temperatura ambiente è invece affidato esclusivamente al sistema domotico. All’interno della sala polivalente è presente una sonda di temperatura che comanda contemporaneamente le valvole di zona ON-OFF dei due collettori presenti. All’interno dell’atrio e dei bagni sono presenti sonde di temperatura che comandano le teste elettrotermiche dei circuiti di competenza presenti sul collettore di distribuzione. Anche i radiatori sono dotati di valvola elettrotermica sul collettore e vanno comandati in parallelo al pannello radiante di competenza. Quando tutte le zone di un determinato spillamento sono chiuse, si deve spegnere la relativa pompa di circolazione. Essendo tutte le pompe a controllo elettronico di velocità l’alimentazione deve avvenire mediante interruttore magnetotermico differenziale esclusivamente ELCB tipo B. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO 4.2 SPECIFICHE DI ESECUZIONE 4.2.1 DISEGNI COSTRUTTIVI DI CANTIERE E DOCUMENTAZIONE INIZIALE SHEET REVISION OF 33 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 La documentazione tecnica del progetto esecutivo illustra le caratteristiche degli impianti, le modalità esecutive e i dati dimensionali e prestazionali dei vari componenti e delle varie attrezzature, non contiene disegni di cantiere, costruttivi e di montaggio. Tale documentazione deve essere prodotta dalla ditta Appaltante almeno 20 gg. prima dell’inizio dei lavori ed essere sottoposta alla Direzione Lavori per approvazione. Si precisa che non potranno essere iniziati i lavori sino a quando non saranno prodotti i disegni costruttivi di cui sopra. I disegni costruttivi dovranno riguardare tutti gli impianti da realizzare e non saranno accettati come costruttivi i disegni del progetto esecutivo semplicemente modificati nel cartiglio. I disegni costruttivi dovranno tenere in considerazione tutte le necessità del cantiere non definibili nel progetto esecutivo. L’Appaltatore con l’accettazione del presente Capitolato dichiara di essere in grado di elaborare i disegni di cantiere in tutte le sue parti, senza bisogno di ulteriori indicazione e in conformità a quanto stabilito nel progetto. In ogni caso l’ubicazione delle apparecchiature, il passaggio di tubazioni e canalizzazioni e ogni altra scelta di cantiere deve essere effettuata con l’approvazione della Direzione Lavori. I disegni di cantiere devono illustrare perfettamente quanto si va a realizzare e devono essere integrati da dettagli, cataloghi, specifiche tecniche e ogni altra documentazione atta a consentire alla Direzione Lavori l’approvazione degli stessi. L’approvazione da parte della Direzione Lavori dei disegni tecnici di costruzione e della documentazione delle apparecchiature e dei materiali non esonera l’Appaltatore dalle proprie responsabilità riguardo possibili errori o il non rispetto di normative e leggi vigenti. L’Appaltatore risulta esonerato da tali responsabilità solo e quando ne dà comunicazione scritta alla Direzione Lavori. Oltre ai disegni costruttivi di cantiere l’Appaltatore deve fornire tutti i disegni quotati per la realizzazione di opere murarie relative ai propri impianti quali basamenti, cunicoli, scavi, forometrie, carichi statici e/o dinamici nonché dati elettrici di funzionamento, modalità di montaggio e ancoraggio che siano necessari alle altre imprese del cantiere. L’Appaltatore deve riportare i disegni costruttivi e di dettaglio senza che sia a lui riconosciuta altro compenso oltre a quello concordato in fase di appalto. L’Appaltatore deve inoltre consegnare alla Direzione Lavori, prima dell’inizio dei lavori, una tabella definitiva dei tempi previsti per la realizzazione dei lavori con l’indicazione delle fasi di costruzione degli impianti (cronogramma di realizzazione) nonché il piano operativo della sicurezza ed il nominativo del proprio Direttore di cantiere e del Responsabile di Cantiere che dovrà presenziare a tutte le fasi di realizzazione. Si ribadisce che la ditta Appaltatrice rimane in qualsiasi caso responsabile sotto tutti gli aspetti civili e penali per eventuali incidenti e contestazioni nel caso che il progetto e l’impianto non siano eseguiti a regola d’arte e secondo le leggi e le normative vigenti. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: 4.2.2 ARCH. GHISOLFI 122/2012 JOB # IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET OF 34 REVISION 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 PRATICHE PRESSO ENTI Sono a carico dell’Appaltatore: 4.2.3 La fornitura della documentazione su specificata alla Direzione Lavori nel numero di n°3 copie. CAMPIONATURE La Direzione Lavori può chiedere la campionatura della totalità dei materiali previsti per l’esecuzione degli impianti. In generale devono essere rispettate le indicazioni di marchio date nelle specifiche tecniche e nel computo metrico, in caso di alternativa, la ditta Appaltatrice deve farne comunicazione scritta ed avere approvazione da parte della Direzione Lavori che ha il diritto insindacabile di giudicare l’esatta corrispondenza alle caratteristiche progettuali e tecniche di specifica. In ogni caso tutti i materiali costituenti gli impianti devono essere: fabbricati da ditte di riconosciuta reputazione per prodotti di qualità superiore, di notevole durata con minima manutenzione. produzione e consegna sollecita. Qualora la Direzione Lavori rifiuti dei materiali, ancorché messi in opera, perché essa, a suo insindacabile e motivato giudizio, li ritenga di qualità, lavorazione o funzionamento, non adatti alla perfetta riuscita dell’impianto e, quindi, non accettabili, la Ditta esecutrice, a sua cura e spese, deve sostituirli con altri che soddisfino le condizioni suddette. 4.2.4 CONSEGNA DEI MATERIALI I materiali necessari all’esecuzione degli impianti devono essere consegnati in cantiere negli imballi originali con l’indicazione del marchio e del prodotto e secondo i tempi e le modalità concordate con la Direzione Lavori. 4.2.5 DOCUMENTAZIONE FINALE Al termine dei lavori di costruzione, durante la consegna provvisoria degli impianti e comunque prima del rilascio del certificato di ultimazione dei lavori l’Appaltatore deve consegnare alla Direzione Lavori la documentazione che segue. 4.2.5.1 INDICE GENERALE L’indice della documentazione deve essere strutturato in modo da consentire un facile accesso alle informazioni contenute nella documentazione stessa. Le informazioni devono essere in modo logico ed organico. Inoltre deve essere realizzato in modo da consentire un agevole aggiornamento. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET REVISION OF 35 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 Quantità: 4.2.5.2 n°5 copie su carta. n°1 copia su supporto ottico formato PDF. DISEGNI ‘AS BUILT’ Devono essere redatti i disegni definitivi finali degli impianti così come sono stati realmente eseguiti completi di piante, sezioni, P&ID, tutti corredati di tutte le sigle di identificazione delle apparecchiature con le quote necessarie a poter individuare in qualsiasi momento le reti degli impianti stessi. Quantità: 4.2.5.3 n°5 copie su carta. n°1 copia su supporto ottico formato Autodesk AUTOCAD R.2012®. MANUALI DI USO E MANUTENZIONE Devono essere forniti: Copie dei bollettini, cataloghi e istruzioni dei fabbricanti di ogni componente ed apparecchiatura constituente gli impianti. Ciascun bollettino deve essere preceduto da una scheda indicante il tipo di apparecchiatura e la sigla di riferimento, il riferimento alla relativa specifica di capitolato, eventuali approvazioni, elenco delle caratteristiche tecniche di funzionamento. Programma delle operazioni di manutenzione per ogni apparecchiatura. Elenco delle parti di ricambio essenziali. Elenco dei materiali di consumo occorrenti. Elenco degli indirizzi dei vari centri assistenza di zona di tutte le varie apparecchiature. Quantità: 4.2.5.4 n°5 copie su carta di cui una originale. SCHEMISTICA In ogni centrale e sottocentrale devono essere forniti ed installati appositi pannelli con gli schemi delle apparecchiature e degli impianti. 4.2.6 SICUREZZA IN CANTIERE Tutti coloro che a qualsiasi titolo o livello operano nel cantiere, sono tenuti ad osservare scrupolosamente le leggi vigenti in materia antinfortunistica. L'Appaltatore, che è direttamente responsabile della sicurezza in cantiere, deve prevedere tutte le misure di sicurezza, disporre ed esigere che i singoli lavoratori osservino le norme di sicurezza, usino i mezzi di protezione messi a loro disposizione nonché le opere provvisionali ai fini della sicurezza realizzate per l'esecuzione del lavoro. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET REVISION OF 36 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 L'Appaltatore ha inoltre l'obbligo dell'osservanza di tutte le leggi vigenti in Italia e di quelle che venissero emanate in materia di sicurezza del lavoro, antinfortunistica, nonché delle particolari Norme di Sicurezza qui contenute ed altre eventuali che venissero emanate dalla Direzione Lavori nel corso dei lavori. L'Appaltatore deve far conoscere ai lavoratori i rischi specifici cui sono esposti e portare a loro conoscenza le norme essenziali di prevenzione mediante affissione negli ambienti di lavoro di estratti delle norme di Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro. Le norme alle quali l'Appaltatore deve attenersi sono contenute nella documentazione, redatta sulla base del Decreto legislativo 9 aprile 2008 n.81 e s.m.i., che verrà consegnata in sede di Contratto. 4.2.7 VERIFICHE E PROVE PRELIMINARI Su richiesta insindacabile della Direzione Lavori o della Committente, possono essere richiesti particolari collaudi sia di macchinari che di materiali da effettuarsi presso le officine del Costruttore o del Fornitore. Le verifiche e le prove devono essere certificate sempre da appositi verbali, redatti e firmati dal responsabile tecnico o da professionista esperto. L’Appaltatore non può rifiutarsi di effettuare le prove, né rivendicare particolari compensi aggiuntivi. In ogni caso la Direzione Lavori ha il diritto di ripetere, a sua discrezione, le prove senza eccezioni da parte dell’Appaltatore. La Direzione Lavori ha il diritto di esigere il rifacimento o la correzione dei lavori non eseguiti a regola d’arte o non conformi alle prescrizioni, e ciò a spese della ditta Appaltatrice. Se ciò non viene eseguito entro il termine pattuito, la Committente vi provvederà direttamente, addebitando le spese alla ditta Appaltatrice. 4.2.8 START UP, PROVE DI FUNZIONAMENTO E COLLAUDI 4.2.8.1 DISPOSIZIONI GENERALI Prima dei collaudi finali la ditta Appaltatrice deve provvedere a tutte le operazione di taratura, messa a punto degli impianti e prove di funzionamento. Una volta terminate tali prove la Direzione Lavori in contraddittorio con la Direzione Lavori procede all’esecuzione delle verifiche e delle prove finali atte ad accertare la corrispondenza delle opere eseguite a tutte le condizioni di progetto e di contratto. Solo in caso di completa corrispondenza la Direzione Lavori provvede a rialsciare il certificato di ultimazione lavori. Il collaudo definitivo degli impianti avverrà dopo la data di ultimazione dei lavori, in particolare: per l’impianto di riscaldamento entro la prima stagione invernale seguente in un periodo da fissarsi fra il 15 Dicembre ed il 31 Gennaio. per l’impianto di raffrescamento entro la prima stagione estiva seguente in un periodo da fissarsi fra il 1° Luglio ed il 15 Agosto. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET REVISION OF 37 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 per gli impianti idrico sanitari, antincendio e di scarico entro quattro mesi dalla data di ultimazione dei lavori. A conferma delle prove di pre-collaudo effettuate l’Appaltatore dovrà consegnare alla Direzione Lavori ed al Collaudatore verbali firmati relativi a tutte le operazioni eseguite. Per quanto riguarda le prove a pressione dei vari circuiti idraulici queste dovranno essere eseguite con manometri registratori i cui dischi con l’andamento delle pressioni dovranno essere consegnati al collaudo. In linea generale le prove devono essere eseguite a 1.5volte la pressione nominale di utilizzo per un tempo non inferiore alle 8 ore. Gli impianti di adduzione del gas metano devono invece essere collaudati secondo quanto previsto nelle UNI-CIG7129:2008. 4.2.8.2 IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE Riguardano: temperature portata d’aria (di immissione, estrazione, aria esterna) livelli sonori regolazioni automatiche funzionamento e caratteristiche elettropompe diametri delle tubazioni e relativi staffaggi prova delle apparecchiature ausiliarie prova idrostatica di tutte le tubazioni ad una pressione di 1.5 volte maggiore di quella prevista di funzionamento ed in ogni caso mai inferiore a 500 kPa per una durata di 24 ore. Per la verifica ed il collaudo degli impianti i riscaldamento si deve fare riferimento alle UNI 5364 “Impianti di riscaldamento ad acqua calda. Regola per la presentazione dell’offerta ed il collaudo”. 4.2.9 RIPRISTINO CAMPARTIMENTAZIONI REI Tutte le interruzioni delle compartimentazioni antincendio REI devono essere ripristinate mediante prodotti certificati e omologati. 4.2.10 GARANZIA DEGLI IMPIANTI La ditta Appaltatrice ha l’obbligo di garantire tutti gli impianti, sia per il montaggio, che per il regolare funzionamento, per la durata di anni 2 (due) dalla data del verbale di ultimazione lavori. Qualora i collaudi non siano stati ancora ultimati, la garanzia dovrà essere mantenuta fino alla data dell’ultimo collaudo positivo. Pertanto, fino al termine di tale periodo, la ditta Appaltatrice dovrà riparare tempestivamente, a sue spese, tutti i guasti e le imperfezioni che si verificassero per difetto di montaggio o di funzionamento, escluse soltanto le riparazioni dei danni causati da imperizia o negligenza del personale che ne faccia uso, o da normale usura. Italprogetti s.r.l. CUSTOMER VIA LONATI N°30 I-26048 SOSPIRO -CREMONA – ITALY TEL +39 0372 621545 FAX +39 0372 623586 WEB: www.italprogetti.biz E-MAIL: [email protected] DOCUMENT: JOB # ARCH. GHISOLFI 122/2012 IMPIANTI MECCANICI CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO SHEET REVISION OF 38 00 PREPARED D.U. CHECKED F.S. APPROVED F.S. DATE 38 10/07/2013 Qualora, dopo la scadenza del periodo i garanzia e fino a 10 anni dall’ultimazione dei lavori, si manifestassero guasti o anomalie di funzionamento dovuti a vizi occulti dell’opera l’Appaltatore deve provvedere a riparare gli stessi in maniera tempestiva e a proprie cure e spese. Con la firma del contratto l’Appaltatore riconosce a proprio carico anche le spese derivanti da danni diretti ed indiretti dovuti a guasti o anomalie funzionali fino alla fine del periodo di garanzia di 1 anno e di 10 anni per i vizi occulti. Per quanto non esplicitamente indicato in tale Capitolato si deve fare riferimento alle disposizioni del Codice Civile.