Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti di Salerno
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FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI Rassegna Stampa del 18/05/2015 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE IN PRIMO PIANO Il capitolo non contiene articoli SANITÀ NAZIONALE 18/05/2015 Il Sole 24 Ore L'Irap per i medici convenzionati Asl 5 18/05/2015 La Stampa - Nazionale L'ira psichiatrica e le meraviglie dell'abbandono 6 18/05/2015 Il Giornale - Nazionale I pazzi pericolosi lasciati liberi e senza controlli 7 18/05/2015 Il Giornale - Nazionale «Non ci sono controlli: così possono scappare i pazienti pericolosi » 10 18/05/2015 Il Fatto Quotidiano Pediatri, riforma contro i bambini? 11 18/05/2015 Il Fatto Quotidiano Il pediatra che non teme le burrasche 12 18/05/2015 Il Fatto Quotidiano La " bella sorpresa " del Governo: il medico diventa una roulette 14 18/05/2015 Libero - Nazionale Ebola a Sassari, rischiata l'epidemia: «Analisi in laboratorio non sicuro» 15 18/05/2015 La Repubblica - Affari Finanza Biotech, i record paralleli a Londra e al Nasdaq la "firma" è sempre la stessa 16 18/05/2015 La Repubblica - Affari Finanza Pinocchio col tablet dai bimbi in ospedale 17 18/05/2015 Corriere Economia Dichiarazioni Modello Unico e 730: il risparmio va a braccetto con la salute 18 VITA IN FARMACIA 18/05/2015 QN - Il Resto del Carlino - Bologna Donna aggredita da due rapinatorie presa a sprangate in testa alla fermata del bus 21 18/05/2015 QN - Il Resto del Carlino - Rovigo Visite gratis in ospedale E' il giorno della pressione 22 18/05/2015 QN - Il Giorno - Milano Nuovi uffici, il Salvini si completa 23 PROFESSIONI 18/05/2015 Corriere della Sera - Nazionale Le eccellenze industriali dietro alle promozioni «a sorpresa» 25 18/05/2015 DailyMedia Premi Prodotto dell'Anno: aperte le iscrizioni per l'edizione 2016 26 PERSONAGGI 18/05/2015 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Nazionale «Una scelta chiara e coraggiosa» 28 SANITÀ NAZIONALE 11 articoli 18/05/2015 Pag. 30 diffusione:334076 tiratura:405061 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato GIURISPRUDENZA AI RAGGI X L'Irap per i medici convenzionati Asl L'applicabilità dell'Irap ai medici convenzionati con il Servizio sanitario nazionale è stata oggetto di ripetute attenzioni da parte della Corte di cassazione e da ultimo con la sentenza 11197/2013, con la quale ha riconosciuto la non applicabilità Irap a un medico generico convenzionato dotato una struttura organizzativa «aderente» ai requisiti imposti dal Regolamento di settore. Il regime di convenzione non è idoneo a configurare l'autonoma organizzazione del medico ai fini Irap pur prevedendo la dotazione «minima» di mezzi ai fini dell'esercizio della professione. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 18/05/2015 5 18/05/2015 Pag. 33 diffusione:309253 tiratura:418328 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Cartesio in Fiera L'ira psichiatrica e le meraviglie dell'abbandono Van Gogh Paolo Crepet si arrabbia di brutto, nell'Arena Bookstock, discutendo di anoressia e terapia con Alessandra Arachi (lei con Non più briciole , Longanesi, lui con Il caso della donna che smise di mangiare , Einaudi). Si parla di cure farmacologiche. Alessandra Tedesco, la moderatrice, ha il suo bel da fare, ma alla fine sbotta: «Se Van Gogh fosse capitato sotto le grinfie del professor Cassano avrebbe dipinto splendide tele bianche». Si tratterà dell'illustre collega Giovanni Battista o del focoso campione di Bari Vecchia? Sangue e arena. Petit tour C'è anche chi viaggia allo stretto. Carmen Pellegrino, autrice rivelazione con Cade la terra (Giunti), dialoga con il critico Massimo Onofri. Lei è una «abbandonologa», esploratrice di fantasmi, lui, con Passaggio in Sardegna (sempre Giunti), ha scoperto la «slow life». Nel senso, spiega, di «una grande resa dei conti con il proprio stilnovismo patologico». Dolce stil loro. La tentazione Lorenzo Marone, con La tentazione di essere felici , storia tenera e persino un po' stronza d'un Barney napoletano, gran botto di Longanesi, sbarca al cinema. Diverrà un film con la regia di Gianni Amelio, annuncia l'editore. La tentazione di essere a Cannes. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 18/05/2015 6 18/05/2015 Pag. 1 diffusione:192677 tiratura:292798 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato MANICOMI CHIUSI IL CONTRO CORENTE I pazzi pericolosi lasciati liberi e senza controlli Giuliana De Vivo alle pagine 16-17 I pazzi pericolosi lasciati liberi e senza controlli Sullo sfondo grigio del cielo biellese villa Sella è un edificio tetro. Quasi viene da credere alle voci che la vogliono abitata da fantasmi. Colpa dell'antica leggenda per cui, prima della sua edificazione nel 1879, in quel punto c'era un santuario con un affresco della Madonna, che un folle sfregiò a pietrate. Oggi la villa, quasi per nemesi, dovrebbe ospitare chi dalla follia dev'essere aiutato a guarire. La legge 81 del 2014 ha sancito, dopo anni di dibattiti e proroghe, la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. Almeno sulla carta. Di fatto, villa Sella adesso è vuota. Bisogna ristrutturarla, ma «i 12 milioni erogati dallo Stato alla precedente giunta, quando sono arrivato non li ho trovati», si giustifica l'assessore alla sanità Antonio Saitta. Intanto si pensa a strutture alternative temporanee - come il vecchio ospedale degli Infermi a Biella, oppure a Grugliasco (To) o Voltaggio, nell'alessandrino. Per ora tutte ipotesi, mentre fioccano le proteste dei cittadini. STRUTTURE FANTASMA Il Piemonte è paradigma di quel che sta accadendo nel Paese. Tutti d'accordo a chiudere le celle dei sei ospedali psichiatrici (Castiglione delle Stiviere, Montelupo Fiorentino, Reggio Emilia, Aversa, Napoli e Barcellona Pozzo di Gotto), rivelatisi talvolta luoghi da brivido: pazienti legati ai letti e bottiglie calate nei buchi dei gabinetti per sbarrare l'accesso ai topi di fogna, come rese pubblico una commissione parlamentare d'inchiesta nel 2010. Ma delle nuove strutture (le Rems, Residenze per l'esecuzione della misura di sicurezza) che dovevano entrare in funzione dal 1 aprile, non c'è traccia. Dovevano ospitare gli internati ritenuti da periti e giudici «non dimissibili» (cioè ancora bisognosi di cure e potenzialmente pericolosi) e assistiti da personale medico dei dipartimenti di salute mentale delle Asl, più che controllati da guardie penitenziarie. Luoghi con un massimo di 20 posti letto; una, due o più strutture in ogni Regione, a seconda della capienza richiesta per accogliere chi da quel territorio proviene. In tutto, poco più di 400 persone: non numeri da esodo biblico. Ma il passaggio «dalla contenzione alla cura», annunciato come una svolta epocale e finanziato con 172 milioni di euro, è di là da venire. Per i ritardi ma anche per le proteste dei cittadini che non vogliono «i matti» dietro casa, specie se non è pronto ciò che per legge doveva esserlo. Paola Di Nicola, magistrato del Tribunale di Roma che ha seguito e giudicato parecchi casi di reati commessi da malati psichiatrici, non ha dubbi: «Il principio della riforma è giusto e la magistratura lo ha fortemente voluto. Purtroppo, però, sono certa che siamo di fronte a una "Basaglia 2": c'è stata disattenzione da parte delle istituzioni, gli enti locali hanno cercato di prendere tempo, chiedendo l'ennesimo rinvio invece di trovare soluzioni adeguate». Nessuno pensava che dal 1 aprile gli ospedali psichiatrici avrebbero chiuso come per magia. E infatti molti sono ancora in funzione. «Sarà un passaggio graduale», hanno ribadito gli addetti ai lavori, a partire dal sottosegretario alla Salute Vito De Filippo. Ma nemmeno metà delle regioni è pronta . OGNUNO A MODO SUO Si scopre che «regionalizzazione» fa rima con confusione. Con l'eccezione della Lombardia, dove l'Opg di Castiglione delle Stiviere era già gestito da personale a prevalenza sanitaria. Qui saranno ospitati anche i detenutipazienti liguri: la giunta Burlando infatti anziché predisporre Rems, ha scelto di pagare 300 euro al giorno per ogni suo malato. Il Veneto è stata la prima Regione a rischio commissariamento, l'unica a essersi all'inizio persino rifiutata di elaborare un piano. Ora corre ai ripari con il progetto di una Rems a Nogara (Vr), accanto all'ospedale Francesco Stellini. Siccome i tempi sono lunghi, si pensa a «residenze intermedie». Nel Paese dove il provvisorio tende a durare all'infinito lo stesso concetto è applicato in quasi tutto il centrosud. Sono «di passaggio» due delle quattro strutture laziali. Bloccata da ricorsi anche la pre-Rems di Guardiagrele (Chieti), destinata agli ex internati abruzzesi e molisani. Le Asl si arrovellano su altre soluzioni, mentre sul terreno scelto per la struttura definitiva a Ripa Teatina c'è un ecomostro ancora da abbattere. In Toscana sono state individuate quattro sedi, dopo che la battaglia dei radicali ha scongiurato l'ipotesi di trasferire i pazienti non dimissibili assieme ai detenuti in semilibertà a Solliccianino, accanto al carcere Mario Gozzini. Nella lista c'è anche il complesso appendice dell'ospedale di SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 18/05/2015 7 18/05/2015 Pag. 1 diffusione:192677 tiratura:292798 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Volterra. E cosa c'era lì, prima? Un manicomio. Si cambia per tornare indietro, «intanto gli internati toscani sono ancora nell'Opg di Montelupo», fa notare il radicale Maurizio Buzzegoli, «perciò invochiamo la nomina di un commissario ad acta, come prevede la legge in caso di ritardi». Stessa richiesta arriva dalla Camera penale di Reggio Calabria, perché le Rems di S. Sofia d'Epiro (Cs) e Girifalco (Cz) non sono pronte. Rimandata a fine mese anche l'apertura delle strutture pugliesi e sarde - sempre provvisorie- a Spinazzola (Bt) e Capoterra (Ca). In Campania, in attesa che le Rems casertane e avellinesi vedano la luce, le Remsponte sono previste a Roccaromana e a Mondragone, il paese della rivolta degli immigrati del 2014. Va un po' meglio in Sicilia, dove le Rems nel catanese e nel messinese sono aperte, e già quasi piene: il rischio è «arrivare subito a saturazione, se non partono piani di recupero alternativi», avverte Nunziante Rosania, direttore dell'ospedale psichiatrico di Barcellona Pozzo di Gotto. STALKER E OMICIDI C'è un dato tecnico che preoccupa il giudice Di Nicola: «È una riforma fatta di commi sparsi inseriti nei decreti legge, senza modifiche nel codice e nella procedura penale, che continuano a prevedere la misura di sicurezza in Opg. Ma se questi sono superati e le Rems non ci sono ancora, dove si sconta questa misura?». Bisogna poi capire chi si prenderà cura sanitariamente di queste persone. «Se un soggetto è considerato pericoloso è perché purtroppo esiste il rischio che commetta nuovamente gli stessi reati. Che nel 60% dei casi sono contro la persona: stalking, aggressioni ripetute, tentativi reiterati di omicidio, spesso nei confronti di mogli e compagne. Inutile, poi, disperarsi dei tanti femminicidi se non si assicura un percorso di cura efficace, vero, a chi commette atti persecutori nei confronti delle donne». Twitter @giulianadevivo LIGURIA Ha stipulato un accordo con Regione Lombardia perché questa ospiti gli internati liguri Costo annuo Le peggiori 547.000 312.500 240.000 180.000 115.000 114.000 160 24 10 Le migliori 183.750 VENETO A rischio commissariamento: è prevista una struttura a Nogara (Vr) entro 3 anni. Si discute ancora sull'ubicazione delle "Rems intermedie" CALABRIA La Camera penale di Reggio Calabria ha chiesto la nomina di un commissario ad acta: le due Rems previste nelle province di Cosenza e Catanzaro non sono pronte ABRUZZO/MOLISE EMILIA ROMAGNA BASILICATA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO LOMBARDIA La Rems di Ripa Teatina (Ch) sarà pronta nel 2018: su quel terreno c'è un ecomostro ancora da demolire. Ferma anche la "Pre-Rems" di Guardiagrele, su cui pende un ricorso al Tar dei cittadini PIEMONTE La struttura di Bioglio (Biella) non è pronta, quella in provincia di Alessandria è bloccata dalle proteste dei cittadini. Si vaglia l'ipotesi di spostare i 43 internati nell'ex ospedale Degli Infermi di Biella Aperte le due Rems a Casale di Mezzani (Parma) e Bologna Inaugurata il 30 marzo la struttura di Pisticci (MT) Già dal luglio scorso è attiva la residenza S. Isidoro a Bolzano Castiglione delle Stiviere (Mantova) era l'unica struttura già gestita da personale sanitario Costo Costo Costo Costo Costo Costo posti letto per saperne di più Libri «Volti e maschere della pena. Opg e carcere duro, muri della pena e giustizia riparativa» di Franco Corleone e Andrea Pugiotto (Ediesse); «Opg. Socialmente pericolosi» di Antonio Recupero (Round Robin) Film «Lo stato della follia», di Francesco Cordio (2013): il racconto in prima persona di un attore, ex internato in uno degli ospedali psichiatrici; «Qualcuno volò sul nido del cuculo» di Milos Forman (1975) con Jack SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 18/05/2015 8 18/05/2015 Pag. 1 diffusione:192677 tiratura:292798 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Nicholson; «Ragazze interrotte» di James Mangold (1999) con Winona Ryder e Angelina Jolie Internet « w w w . s a l u t e . g o v . it», sito del ministero della Salute, sezione dedicata al «Superamento degli Opg» Gli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) chiusi dallo scorso 1° aprile: a Castiglione delle Stiviere, Montelupo Fiorentino, Reggio Emilia, Aversa, Napoli e Barcellona Pozzo di Gotto 172 milioni In euro, i fondi stanziati per passare «dalla contenzione alla cura» attraverso le Rems (Residenze per l'esecuzione della misura di sicurezza) 60% Percentuale dei reati contro la persona commessi dai detenuti negli Opg: stalking, aggressioni ripetute, tentativi di omicidio, spesso nei confronti di mogli e compagne SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 18/05/2015 9 18/05/2015 Pag. 17 diffusione:192677 tiratura:292798 «Non ci sono controlli: così possono scappare i pazienti pericolosi » Il perito psichiatrico del tribunale di Roma avverte: «La legge non prevede più obblighi di sorveglianza E molti centri non sono adatti a curare i malati mentali» GDeV Asorpresa sono gli psichiatri ad avere le maggiori perplessità sulla chiusura degli ospedali psichiatrici criminali.Il pericolo, dicono, è che le nuove residenze finiscano per essere dei piccoli manicomi sotto mentite spoglie. Il professor Piero Rocchini, perito psichiatrico presso il tribunale di Roma, alle novità tecniche introdotte dalle legge di recente ha dedicato una relazione. Professore, perché esiste questo rischio? «I malati mentali gravi hanno bisogno di un iter di riabilitazione fatto di tecniche psicoterapiche e dell'inserimento in un ambiente con attività strutturate: laboratori di teatro, pittura, sartoria, falegnameria. Non si tratta, banalmente, di "farli lavorare", ma di far recuperare loro, attraverso queste abilità, il contatto diretto con la realtà. È quello che si fa a Castiglione delle Stiviere, ma questo non sarà mai possibile nelle Rems, proprio perché sono piccole. Alcuni dei centri aperti nel Lazio sono dei mini pronto soccorso psichiatrici: adatti alle urgenze, non al percorso di lungo periodo». Quindi è un problema di spazi? «Non è solo questo. Nessuno ha sollevato questo problema finora ma c'è una percentuale di appartenenti alla criminalità organizzata che, sfruttando perizie false di medici conniventi, è riuscita ad ottenere l'infermità o seminfermità mentale. Un caso noto è quello di Michele Senese 'o pazzo (il camorrista napoletano oggi al carcere duro per i suoi legami con Massimo Carminati emersi nell'inchiesta su Mafia Capitale, ma che in passato ha più volte ottenuto proscioglimenti o domiciliari in clinica per asserite infermità mentali, ndr ), ed è ovvio che questo fenomeno tenderà ad aumentare perché i controlli nelle Rems saranno molto più blandi, e fuggire molto più facile». Un gruppo di 64 psichiatri del dipartimento di salute mentale di Bologna ha scritto una lettera al ministro Lorenzin proprio sul tema sicurezza... «Sì, appunto, perché il controllo non è prefissato per legge ma affidato ad accordi che le strutture stipulano con questura e polizia locali». La nuova legge però mette fine alla stortura del cosiddetto «ergastolo bianco», cioè la possibilità di prolungare di continuo la misura di sicurezza: l'effetto era che il malato restava internato per decenni, spesso a vita . «La norma prevede che il malato resti nella Rems per un tempo pari al massimo della pena prevista per il reato che ha commesso. Questa previsione però è un controsenso rispetto agli obiettivi di cura proclamati dalla legge stessa, perché vuole dire prefissare l'uscita del malato con un calcolo per legge, che prescinde totalmente dall'iter terapeutico e dalla sua valutazione. Faccio notare che, purtroppo, esiste una percentuale - seppur piccola, pari a circa l'8% - di malati cronici, che nonostante le cure più avanzate rispondono con un aggravamento costante. Infatti in questi anni ci sono stati pazienti usciti e poi rientrati in Opg, compreso quello di Castiglione delle Stiviere, proprio per il fallimento di misure alternative di sicurezza». In ogni caso, l'obiettivo culturale e politico del legislatore è il reinserimento sociale dei pazienti: farli uscire gradualmente dalle Rems con dei percorsi terapeutici personalizzati... «Anche su questo fronte i problemi aperti sono più complessi di quanto possa sembrare: tra i pazienti che saranno dimessi ve ne sono alcuni appartenenti a tipologie di malattie penso al tossicodipendente psicotico - che non sono trattate dai dipartimenti di salute mentale delle Asl, ma dai Sert. Quindi, in generale, si pone un problema di organico, considerando che i dipartimenti sono già sottostimati: a Roma il Tuscolano serve già un bacino di 400mila abitanti. Poi c'è un'altra questione, tecnica». Quale? «Le nuove maglie della legge restringono troppo il raggio d'azione dello psichiatra sui pazienti dimessi: si limita tutto al Tso (trattamento sanitario obbligatorio, ndr ), che peraltro va fatto nei centri di diagnosi ospedalieri. Vuol dire che lo psichiatra che opera sul territorio può intervenire solo in caso di "pericolo in atto", oppure se chiamato dal 118 per una "necessità terapeutica"». "I mafiosi ora usano falsi certificati per avere l'infermità mentale Le scorciatoie Il nostro potere d'intervento su chi esce è ridotto alle emergenze Rischio sociale L'iter di recupero è sempre complesso Non basta solo farli lavorare Sfida difficile SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 18/05/2015 10 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'ALLARME DELL'ESPERTO 18/05/2015 Pag. 1 tiratura:100000 Pediatri, riforma contro i bambini? Ferruccio Sansa In due settimane due proteste che riguardano entrambe i bambini. Prima la scuola, domani i pediatri. Forse si pensa poco al futuro. Forse è più facile fare le riforme sulla pelle di chi non ha voce e non vota. » pag 18 con articoli di Tosa pag. 12 Fanno un po ' paura e insieme rassicurano. I pediatri. Ognuno ricorda il proprio: la voce tonante che all ' arrivo ti faceva venire una voglia fisica di scappare. Poi quel maledetto cucchiaio in gola. L ' odore di alcol e magari la puntura. Le manone sulla tua schiena a sentire i polmoni e il timore che trovasse qualcosa, il male, anche se non ne sapevi esattamente il significato. Infine la mamma che ritrovava il sorriso, e il timore che si scioglieva in sollievo. La febbre che da brivido si trasformava in tepore. Il pediatra che per consolazione con lo stetoscopio ti faceva ascoltare quei battiti misteriosi: il tuo cuore. Tutti li ricordiamo. Riconosceremmo tra mille la loro calligrafia, quella con cui ci prescrivevano alla fine sciroppo o punture. I pediatri non sono soltanto i nostri primi medici. Ci aiutano a cercare un senso a parole che dovremo affrontare durante tutta l ' esistenza: malattia, speranza, guarigione. Perfino consolazione, ma diversa da quella del padre e della madre. E poi c ' è quell ' affidare il proprio corpo a un estraneo, la scoperta della fiducia. Domani i pediatri di famiglia scioperano. Sostengono che il rinnovo del contratto nazionale mette in discussione proprio quel rapporto fondamentale di fiducia tra il medico e il loro assistito. Ancora più delicato quando il paziente è un bambino. Sarà più difficile, dicono, scegliere il medico cui affidare i nostri figli. Curarli rischia di diventare una roulette. Non solo: dal 2020, per colpa delle crisi, rischiano di formarsi ogni anno soltanto duecento specialisti (ne servirebbero il doppio). Eppure quasi nessuno in Italia parla della protesta, come fosse il capriccio di una categoria che difende i propri privilegi. Chissà, magari perché i pediatri di famiglia sono soltanto 7.800 e portano pochi voti. Questo segnale dovrebbe preoccuparci quanto le conseguenze della riforma: non sappiamo più misurare la dignità e l ' importanza delle persone e del ruolo che hanno nella società. Per valutarle ci affidiamo al reddito, alla fama. Magari al potere. Ma poche professioni sono più delicate del pediatra. Pensate soltanto alla responsabilità di avere tra le mani una vita così piccola, all ' importanza di aggiornarsi, di saper ascoltare e scegliere le terapie giuste. Alla delicatezza di dare risposte ai genitori, al peso di comunicare le diagnosi dolorose. In due settimane due proteste che riguardano entrambe i bambini. Prima la scuola, domani i pediatri. Forse si pensa poco al futuro. Forse è più facile fare le riforme sulla pelle di chi non ha voce e non vota. Foto: il Fatto Quotidiano del lunedì a cura di Ferruccio Sansa con Alessandro Ferrucci, Emiliano Liuzzi, Paola Porciello Progetto grafico Paolo Residori Grafica Fabio Corsi SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 18/05/2015 11 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato EDITORIALE Domani sciopero per il nuovo contratto 18/05/2015 Pag. 12 tiratura:100000 Il pediatra che non teme le burrasche Lorenzo Tosa Quattro volte a settimana, s'imbarca a bordo dell'aliscafo e raggiunge gli unici tre ambulatori in servizio per le sette isole dell'Eolie. Prima fermata: Vulcano, 350 abitanti mal contati e un ricordo sbiadito di Anna Magnani, che nel 1950 girò qui l'omonimo film di William Dieterle per fare un dispetto a Roberto Rossellini, che l'aveva appena tradita - e non solo per finzione - con Ingrid Bergman. SONO PASSATI 65 ANNI , sembrano tre secoli. Il neo-realismo oggi lo trovi nel 14enne in shock anafilattico salvato dal pediatra a Lipari (l'unico, oltre a Rando) nel marzo scorso. Nella mamma di Stromboli che, a gennaio, ha inviato su Whats App a un'amica pediatra la registrazione del respiro del figlio piccolo affetto da bronchite. Tanto è bastato alla dottoressa Delia Russo per intuire il problema e indicare una cura. In breve la sua storia fa il giro d'Italia e il telefono comincia a squillare. "Quel giorno - racconta Delia - mi hanno chiamato tutte le testate nazionali, Le Iene , persino Barbara D'Urso. Tutti volevano sapere, conoscere i dettagli". E, insieme all'improvvisa notorietà, è arrivata anche qualche critica per quella diagnosi digitale poco ortodossa. "In qualunque altra situazione le avrei consigliato di correre in ospedale - ricorda Russo - Ma a Stromboli esiste solo una guardia medica e nessun pediatra. Per fortuna è andato tutto bene, altrimenti mi avrebbero massacrata". Lontano dai riflettori, sono decine le piccole, grandi, emergenze che il dottor Rando si ritrova a fronteggiare tutti i giorni. Qui anche curare un raffreddore può diventare un'impresa. "Per questo il rapporto di fiducia tra il medico e le famiglie è così forte. I genitori conoscono gli enormi sacrifici che deve fare il dottore per essere sempre Sarà suggestione. Eppure ti pare di sentirlo, il rumore delle onde, quando il dottor Rando risponde al telefono, a bordo dell'aliscafo diretto a Lipari. Ad attenderlo ci sono decine di bambini, mamme, a volte qualche papà, venuti dagli scogli più remoti delle isole Eolie. Stromboli, Alicudi, Filicudi, Panarea. Un grumo di roccia vulcanica e case bianche in cui il pediatra non esiste. Se tuo figlio ha un problema, l'unica soluzione è metterti in mare, molto presto, e chiedere di Francesco Rando, che da queste parti è semplicemente "il pediatra". L'unico che conoscono, insieme ad un collega con cui presta servizio a rotazione per tutto l'arcipelago. In 25 anni di servizio non c'è un bambino eoliano che, prima o dopo, non sia passato da lui, per una febbre, un vaccino, un controllo. O anche solo per sentire una voce amica. Questa mattina, davanti al suo ambulatorio, c'è il solito codazzo di famiglie in religiosa attesa. Alcuni sono lì da ore, ma nessuno si lamenta. Se scegli di vivere su un'isola, lo sai. Il concetto di tempo è diverso rispetto al continente. "Immagina di fare una visita medica in città, il traffico, le code, l'attesa, e moltiplica tutto per tre" traduce una mamma isolana, ed hai il sospetto che sia stata ottimista. Alle 10.20 arriva il pediatra. Ha giusto una decina di minuti per parlare, prima di cominciare il suo giro quotidiano di visite. "Qui siamo in prima linea. Cerchiamo di seguire e curare il maggior numero di bambini, ma non è facile. Per fare il pediatra, in queste condizioni, bisogna sapersi adattare a orari e disagi di ogni tipo, oltre ad avere una certa vocazione al sacrificio che è vitale per garantire la continuità assistenziale". Rando vive e ha lo studio a Messina. presente, perché lo vivono quotidianamente sulla loro pelle". Il viaggio del dottor Rando prosegue verso Lipari. Se abiti a Stromboli o a Panarea, è il posto più "vicino" dove far visitare tuo figlio. Un'odissea che per gli strombolani può durare anche una giornata. "Significa partire alle 7 del mattino racconta Carolina, una mamma - Solo per arrivare a Lipari ci vuole un'ora e mezza. Dopo una coda interminabile, se tutto va bene, alle 12 sei fuori. Ma il primo aliscafo ritorna indietro solo alle 14.30 e non sei a casa prima del pomeriggio tardi. S'immagini tutto questo in inverno, col mare mosso e un bambino malato". Rando questa storia l'ha sentita raccontare chissà quante volte, e ora si sta organizzando per raggiungere le isole più lontane almeno una volta al mese. Sembra la vita di un missionario, e invece è solo un "servizio che siamo tenuti a garantire, come in qualsiasi altro posto". Ci sarà anche domani, mentre i colleghi di tutta Italia sciopereranno per manifestare contro il rinnovo dell'accordo collettivo nazionale che rischia di cancellare la libertà dei pazienti di scegliersi il proprio pediatra di fiducia. "Condivido totalmente le ragioni dello sciopero - dice - ma la mia presenza in ambulatorio SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 18/05/2015 12 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Curare i bambini delle Eolie 18/05/2015 Pag. 12 tiratura:100000 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 18/05/2015 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato sarà garantita regolarmente. Qui è troppo importante esserci". Dieci chilometri di onde più in là e sei a Salina. Altro set, altro capolavoro: Il postino di Massimo Troisi. E certi fondali trasparenti di sassi e sabbia che d'estate accecano, se li osservi dalla barca. "QUANDO LA SPIEGHI , la poesia diventa banale" diceva, in una scena del film, Philippe Noiret alias Pablo Neruda. Il fatto è che anche al paradiso, prima o poi, ci fai il callo. "Dopo decenni trascorsi avanti e indietro per queste isole, finisce che non ci fai più caso. Ti dimentichi della bellezza che hai intorno. Sei lì solo per fare il tuo lavoro, e per farlo bene - confessa Rando - Quello a cui non ci si abitua mai è lo sguardo pieno di gratitudine della mamma a cui hai appena risolto un problema di salute importante". In sottofondo si sente il vociare di decine di bambini in coda. "Ora mi scusi, la devo proprio lasciare. Mi stanno reclamando...". La poesia, ancora questa volta, può aspettare. Aiuto via mare A Stromboli, Salina, Alicudi, Filicudi, Panarea e Vulcano il dottore per i bambini non esiste. Se tuo figlio ha un problema, l ' unica soluzione è chiamare Messina e chiedere di Francesco Rando: lui da 25 anni prende l ' aliscafo e fa il giro quattro volte la settimana Domanilosciopero Martedì i pediatri si fermeranno per la prima volta dopo anni per manifestare contro il rinnovo dell'accordo collettivo nazionale. Rando, però, non si fermerà: " Non posso permettermelo, qui è troppo importante esserci. Non posso saltare manco un giorno " Chi è STETOSCOPIO E ALISCAFO Il dottor Francesco Rando vive e ha lo studio di pediatra a Messina. Ma quattro volte la settimana s'imbarca a bordo dell'aliscafo e raggiunge gli unici tre ambulatori in servizio per le sette isole Eolie. Sarà costretto a lavorare anche domani per non lasciare soli i suoi pazienti. Intanto in tutta Italia i colleghi sciopereranno contro il nuovo contratto previsto dal gove r n o. Foto: L ' interno di un ospedale: domani scioperano i pediatri in tutta Italia 18/05/2015 Pag. 12 tiratura:100000 La " bella sorpresa " del Governo: il medico diventa una roulette Lo. To. Più che un medico, un amico. Un punto di riferimento quotidiano. Questo sono stati per 37 anni i pediatri di famiglia. Domani potrebbe non essere più così, se dovesse essere approvata la linea della Sisac e del Ministero della Sanità, pronti a rivoluzionare il ruolo clinico, giuridico e organizzativo dei "dottori dei bambini". Le lancette corrono veloci. L'accordo collettivo nazionale dei medici di base è fermo al 2011 e a breve dovrà essere rinnovato. Già, ma in che modo? In ballo c'è l'essenza stessa dell'assistenza pediatrica, la cosiddetta "libera scelta": il diritto delle famiglie - sancito dalla legge 883 del 1978 di decidere a quale medico affidare le cure dei propri figli fino ai 14 anni. È questa la novità che più salta agli occhi tra le decine contenute nella bozza del nuovo ACN, che punta su nuove forme di aggregazione strutturata. Tradotto: "Se suo figlio sta male, sarà curato dal medico di turno in quel momento. Chi trova, trova... spiega Giovanni Semprini, pediatra genovese - Salta del tutto il rapporto fiduciario e individuale tra dottore e paziente. Si spersonalizza una figura che oggi segue, passo dopo passo, la crescita fisica ed emotiva del bambino". Per questo domani buona parte dei 7.800 pediatri di famiglia italiani incroceranno le braccia dalle 8 alle 20, uniti con i medici di famiglia contro una manovra che Giampietro Chiamenti - presidente della Fimp (Federazione Italiani Medici Pediatri) ha definito "un cambiamento epocale". "Siamo di fronte a un maldestro e pericoloso tentativo di rivoluzione con cui si vuole uniformare il modello assistenziale della pediatria di famiglia a quello della medicina generale. In questo modo l'assistenza sarà erogata indifferentemente da pediatri diversi, non solo per l'emergenze ma anche nella routine di tutti i giorni". Ad essere messa in discussione è l'indipendenza stessa dei pediatri di famiglia, che rischiano di trasformarsi in semplici dipendenti delle aziende sanitarie ragionali. Le prossime settimane saranno caldissime e forse decisive, all'interno di una partita che si gioca su più tavoli e spesso - con regole diverse. "Il nuovo ACN, così come è stato pensato - fa sapere la Fimp - accentuerà la diversità assistenziale fornita dalle varie regioni, aumentando il divario tra quelle sane e quelle in difficoltà, a tutto discapito dei pazienti". Solo il capriccio di qualche legislatore? Non proprio. In realtà, il problema esiste e ha radici lontane. A partire dalla formazione. Le borse di studio per gli specializzandi in pochi anni si sono quasi dimezzate, sempre meno i pediatri prodotti dalle università. Con numeri da allarme rosso: in seguito agli ultimi tagli all'istruzione, si calcola che, a partire dal 2020, si formeranno ogni anno circa 200 pediatri, contro i 300-400 necessari. Secondo la Sisac, l'unica via d'uscita è aggregare, associare, fare rete, anche attraverso forme telematiche di trasmissione dei dati. "Ma non basta accedere alla cartella clinica in rete per avere un quadro completo della situazione - conclude Chiamenti - Qualunque medico può curare una tonsillite. Il pediatra deve conoscere in profondità la storia del bambino, i rapporti relazionali, gli eventuali disturbi dell'infanzia e qualunque elemento possa aiutare le famiglie nel difficile compito di essere genitori". Foto: Una pediatra cura un bambino Ansa SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 18/05/2015 14 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL PEDIATRA FONDATA SUL LAVORO 18/05/2015 Pag. 15 diffusione:125215 tiratura:224026 Ebola a Sassari, rischiata l'epidemia: «Analisi in laboratorio non sicuro» Il caso di Ebola manifestatosi a Sassari (un infermiere volontario rientrato dall'Africa col virus) poteva avere conseguenze catastrofiche. Mente il paziente migliora grazie alle cure, emergono dettagli inquietanti riguardo la gestione dell'emergenza da parte del sistema sanitario sardo. Mariangela Campus, segretario territoriale della Federazione sindacati autonomi, denuncia una serie di irregolarità: «Mancano i kit di trasporto chiuso dei campioni infetti previsti nelle linee guida del ministero; è stata contaminata la centrifuga del macchinario d'analisi; non erano presenti dispositivi di protezione individuali; il laboratorio di analisi si presume sia di livello 2, dal momento che non vengono processati neppure i campioni di virus Bk che rientrano nel livello 3, mentre Ebola è di livello TlsB4». SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 18/05/2015 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato DENUNCIA DEI SINDACATI 18/05/2015 Pag. 14 N.18 - 18 maggio 2015 diffusione:581000 Biotech, i record paralleli a Londra e al Nasdaq la "firma" è sempre la stessa L'ITALIANO GABRIELE CERRONE È IL FONDATORE SIA DI TIZIANA LIFE CHE DI TROVAGENE, PROTAGONISTE DI DUE FRA LE PIÙ CLAMOROSE IMPENNATE IN BORSA DELL'ANNO: MA LA RICERCA È FATTA A MILANO Eugenio Occorsio Due notizie da un lato all'altro dell'oceano hanno scosso la settimana scorsa il settore biotech sulle Borse di Londra a New York. La Tiziana Life Sciences, quotata al London Stock Exchange, ha comunicato che sta per avviare la fase 2 per un innovativo farmaco contro il tumore al seno, e il titolo è schizzato da 100 a 148 pence, dopo che già era salito vertiginosamente nelle settimane precedenti. Collocato nell'aprile 2014 a 12 pence, ancora nel febbraio 2015 ne valeva 44: ha registrato la miglior performance dell'intera borsa britannica per la prima parte dell'anno. Spostiamoci sul Nasdaq: qui la compagnia biotech si chiama Trovagene, ed è giunta ad una svolta nella sua ricerca per un kit di analisi in grado di diagnosticare il tumore dall'esame delle urine senza bisogno di biopsia. Entro pochi mesi il kit sarà in commercio e sembra addirittura che sarà più preciso dell'esame tradizionale perché l'analisi abbraccia l'intero organismo e non un singolo organo. Intanto il titolo è partito a razzo: dai 5 dollari dell'inizio di marzo (e dai 3 dell'agosto 2014) è già arrivato a 12, e anche qui si tratta di uno dei maggiori scatti di mercato dell'anno. La cosa interessante per noi italiani è che è italiano il creatore di entrambe queste società oltre che di diverse altre sempre nel biotech: Gabriele Cerrone, operativo da 23 anni tra New York e Londra, Mba alla Nyu, una solida gavetta dietro le spalle e un oggettivo senso degli affari nel settore. Cerrone appena possibile cerca di mettere il suo "tocco di Mida" al servizio della ricerca scientifica italiana. «Tiziana Life sta sviluppando un test diagnostico per il tumore al seno con l'equipe dell'Istituto europeo oncologico di Milano fondato da Umberto Veronesi. Ha poi firmato un accordo con il Nerviano medical center sempre di Milano per un farmaco contro lo stesso tumore che ora stiamo sviluppando. Tutte le mie aziende hanno tratto sempre enormi vantaggi dalla collaborazione con centri medici del nostro Paese». Quanto a Trovagene, è membro dello scientific board Alberto Bardelli, ricercatore all'Istituto dei tumori di Candiolo (Torino) celebre per aver scoperto il cosiddetto test di Kras nel sangue, che commenta: «La liquid biopsy è un campo promettente e rivoluzionario sia in sede di diagnosi che di scelta della terapia più appropriata. I tumori rilasciano del dna nel sangue e da esso si ricavano informazioni fondamentali». L'ultima avventura di Cerrone si chiama Rasna Therapeutics, azienda fondata stavolta proprio in Italia, che mette sotto un unico tetto di ricerca lo stesso Ieo e poi medici, chimici e biologi di prestigio come Brunangelo Falini e Roberto Pellicciari, lo scienziato dell'Intercept che produce farmaci epatici molto importanti. Si aggiungono ad altri due ricercatori di prestigio come Riccardo Della Favera, appena cooptato dalla National academy of science americani, e Napoleone Ferrara che già ne faceva parte. «Il focus di Rasna - spiega Cerrone - è la lotta alla leucemia nelle sue varie forme. Con lo Ieo abbiamo iniziato a lavorare per accelerare lo sviluppo di due serie di inibitori LSD1 per il trattamento di alcune leucemie finora senza cura specifica. La Rasna sponsorizzerà due anni di ricerca del team dello Ieo coordinato dal professor Pier Giuseppe Pelicci. I termini dell'accordo di licenza prevedono un finanziamento da parte di Rasna per 4 milioni di euro, soggetto al raggiungimento di una serie di pietre miliari, il tutto con l'obiettivo di raggiungere al più presto la fase dei test clinici per i nuovi farmaci anti-leucemia». S.DI MEO Foto: L'imprenditore italiano Gabriele Cerrone: sta finanziando importanti studi biotecnologici in Italia con le sue società a Londra e New York SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 18/05/2015 16 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato [ IL PERSONAGGIO ] 18/05/2015 Pag. 61 N.18 - 18 maggio 2015 diffusione:581000 Pinocchio col tablet dai bimbi in ospedale INTITOLATO AL PERSONAGGIO DI COLLODI UN PROGETTO SOSTENUTO DA DIASORIN. I DOCENTI UTILIZZERANNO LA TECNOLOGIA PER FARE LEZIONI DI PERSONA E A DISTANZA AGLI STUDENTI ASSENTI PERCHÉ RICOVERATI (st.a.) Milano Tablet e tecnologia per aiutare i bambini piemontesi a studiare durante un lungo ricovero in ospedale. É questo il cuore del progetto, sostenuto anche da DiaSorin, multinazionale italiana della diagnostica in vitro. Un'iniziativa che porta il nome del personaggio partorito dalla fantasia dello scrittore Carlo Collodi: Pinocchio. «La distanza dalla famiglia e dagli amici, la difficoltà della terapia in un nuovo ambiente, fanno sentire spesso i giovani pazienti soli e confusi - spiegano dall'azienda - Queste sensazioni diventano un grande ostacolo al proseguimento degli studi e di una vita normale». Proprio come Pinocchio, il bambino in ospedale si trova immerso in una nuova esperienza e in un mondo poco conosciuto. Così rischia di perdere motivazione e voglia di studiare. Adesso, attraverso i tablet, gli studenti ricoverati avranno la possibilità di restare più in contatto con la vita di sempre. Anche se molte lezioni saranno tenute da insegnanti scelti ad hoc per andare a trovare i pazienti in ospedale, questi potranno collegarsi anche con gli insegnanti della propria classe. Si parte già dal prossimo anno scolastico. I docenti utilizzeranno le nuove tecnologie fornite per poter fare in tempo reale le lezioni sia di persona, che a distanza. I corsi in ospedale saranno tenuti da quattro insegnanti, due dei quali provengono dalle scuole medie di Torino, mentre gli altri arrivano uno da Cuneo e l'altro da Asti, e sono abilitati all'insegnamento nelle scuole elementari fino alle scuole superiori. Grazie ai tablet, agli studenti ricoverati sarà anche consentito, al di fuori degli orari di visita, di collegarsi in videochiamata con le proprie famiglie. A ideare Progetto Pinocchio è stato il Comitato Rotariano Promotore del Salone Internazionale del Libro, in collaborazione con l'Istituto Peyron di Torino. DiaSorin sosterrà anche economicamente l'iniziativa: nei prossimi tre anni acquisterà e distribuirà i tablet che consentiranno uno studio interattivo. Foto: Nella foto qui sopra Carlo Rosa amm. delegato di Diasorin SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 18/05/2015 17 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato [ PIEMONTE ] 18/05/2015 Pag. 32 N.18 - 18 maggio 2015 Dichiarazioni Modello Unico e 730: il risparmio va a braccetto con la salute Gli ultimi chiarimenti del Fisco: sì ai biologi nutrizionisti, no agli osteopati DOMENICO LACQUANITI Sedici milioni di dichiarazioni dei redditi, sui 40 milioni di modelli che vengono presentati ogni anno, contengono tra gli oneri detraibili al 19% almeno una spesa sanitaria. Quasi un modello su due. Complessivamente il totale degli oneri detraibili ammonta a 27,2 miliardi e il 57% deriva da spese per la salute. E questo spiega perché, sollecitata da Caf e Ordini professionali a pronunciarsi su questioni interpretative, con la circolare n. 17/E del 24 aprile scorso l'Agenzia delle Entrate torna a dettare novità e preziosi chiarimenti in materia di spese sanitarie. Prima di vederli ricordiamo che in edicola potete trovare la guida «TuttoFisco 2015». Un manuale pratico, redatto dal pool di esperti di Corriere Economia, che contiene molti consigli utili per sfruttare al massimo le spese taglia tasse, quelle che consentono di ridurre il conto del Fisco. Terapie Acquisito il parere del ministero della Salute, l'Agenzia delle Entrate ha precisato che il diploma di massofisioterapista, conseguito entro il 17 marzo 1999 con formazione triennale, equivale al titolo universitario che abilita all'esercizio della professione di fisioterapista. Pertanto, sono detraibili le spese per le prestazioni effettuate dai massofisioterapisti in possesso del diploma, anche senza la specifica prescrizione del medico. Le stesse regole sono applicate da tempo ai fisioterapisti. Procreazione Anche in questo caso, e non potrebbe essere altrimenti, è il ministero della Salute a «tirare la volata» alle decisioni dell'Agenzia delle Entrate. Nel quadro della legge 40 del 2004, mirata a favorire la soluzione dei problemi riproduttivi indotti da sterilità o infertilità umana, il congelamento degli ovociti viene considerato finalizzato alla cura e alla prevenzione a tutela della salute della donna. Questo è previsto nei casi in cui è a rischio la fertilità, a causa di patologie tumorali, chemioterapia e radioterapia, patologie autoimmuni, urologiche e ginecologiche. Il trattamento di crioconservazione degli ovociti deve essere eseguito solo presso le strutture autorizzate, iscritte nell'apposito registro nazionale del l'Istituto superiore di sanità. Le spese sostenute per questa metodologia vengono ammesse tra quelle sanitarie per cui compete la detrazione del 19%. Trasporto disabili Richiesto il parere circa la detraibilità dei contributi versati volontariamente ad una Onlus per il trasporto dei disabili, che necessitano di cure mediche periodiche, l'Agenzia delle Entrate si è espressa favorevolmente, ribadendo però che la Onlus deve emettere la relativa fattura. Restando in tema di detrazioni in favore delle persone disabili, nella medesima circolare l'Agenzia ribadisce che il beneficio compete anche per le spese di riparazione dei veicoli acquistati per i portatori di handicap, fermo restando, però, che non può essere «sforato» l'importo massimo detraibile ogni quattro anni per l'acquisto del veicolo e per le riparazioni straordinarie, fissato a 18.076 euro. Altre cure Nemmeno un anno fa, peraltro, l'Agenzia delle Entrate aveva dettato altre importanti precisazioni in merito al trattamento fiscale di alcune spese sanitarie. Le ricordiamo: 1) non sono detraibili le spese sostenute per cure prestate da osteopati (la professione non è riconosciuta tra quelle sanitarie); 2) sconto del 19% ammesso per le spese sostenute per visite nutrizionali, con successivo rilascio di diete alimentari personalizzate, eseguite da biologi. Le regole di sempre SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 18/05/2015 18 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Guide Ancora in edicola «TuttoFisco 2015»: tanti consigli utili per ridurre il peso dell'Irpef 18/05/2015 Pag. 32 N.18 - 18 maggio 2015 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 18/05/2015 19 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Novità e interpretazioni a parte, restano valide le regole di sempre: deve trattarsi di spese sostenute nell'anno d'imposta per cui si presenta la dichiarazione (e quindi nel 2014), nell'interesse proprio e degli eventuali familiari a carico, e non vi sono tetti di spesa da rispettare. Resta inteso che il beneficio della detrazione compete per la parte di spesa eccedente la franchigia complessiva di 129 euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA VITA IN FARMACIA 3 articoli 18/05/2015 Pag. 5 Ed. Bologna diffusione:165207 tiratura:206221 Donna aggredita da due rapinatorie presa a sprangate in testa alla fermata del bus UNA DONNA ucraina di 61 anni è stata vittima l'altra sera di una brutale aggressione a una fermata del bus. L'agguato, verosimilmente a scopo di rapina, poteva avere conseguenze tragiche e la donna, ricoverata in ospedale, ha una prognosi di 30 giorni. A dare l'allarme al 113, sabato poco prima di mezzanotte, è stata un'amica dell'ucraina, una connazionale di 48 anni, che era insieme a lei. Le due amiche, entrambe residenti in città, stavano rientrando a casa dopo una serata trascorsa con amici, e si trovavano alla fermata della Tper Croce di Camaldoli', all'altezza del civico 38 di via Toscana. L'amica della ferita ha riferito di avere visto due giovani di corporatura media dall'altra parte della strada, che si apprestavano ad attraversare. Dopo di che si è distratta e, quando si è girata di nuovo, ha visto l'amica a terra a pochi passi da lei e i due che si allontanavano precipitosamente. Uno dei malviventi, nella fuga, è caduto perdendo una leva di metallo, usata in precedenza come oggetto contundente per colpire la sessantunenne alla testa. L'arnese è stato poi ritrovato dalla polizia. L'aggredita, cadendo a terra, si è anche fratturata tre costole e ha perso i sensi, ma la borsetta a cui miravano i rapinatori le è rimasta attaccata al braccio e gli aggressori sono scappati a mani vuote. L'amica ha chiamato i soccorsi e la ferita è stata portata d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Orsola. La testimone non è ruscita a fornire descrizioni precise dei malviventi, ma la telecamera di una vicina farmacia potrebbe avere ripreso almeno in parte la scena. Enrico Barbetti VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 18/05/2015 21 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato VIA TOSCANA FERITA UNA SESSANTUNENNE. I MALVIVENTI MIRAVANO ALLA BORSETTA 18/05/2015 Pag. 6 Ed. Rovigo diffusione:165207 tiratura:206221 OGGI È LA GIORNATA mondiale dell'ipertensione. Il centro accreditato dell'Ulss 18 aderisce alla manifestazione ed effettua visite gratuite. Oggi, dalle 10,30 alle 13, nella hall dell'ospedale, i medici dell'azienda assieme a volontari della Croce Rossa Italiana misureranno in modo gratuito la pressione arteriosa ai passanti. Ogni anno muoiono per malattie cardiovascolari dovute alla pressione alta 280.000 persone in Italia, ma il problema sembra essere vissuto con indifferenza dalla maggior parte della popolazione. Sarà possibile eseguire la misurazione dei valori pressori, senza necessità di impegnativa, anche negli ambulatori, i centri accreditati dalla Siia e nelle farmacie aderenti all'iniziativa. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 18/05/2015 22 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Visite gratis in ospedale E' il giorno della pressione 18/05/2015 Pag. 2 Ed. Milano diffusione:69063 tiratura:107480 Nuovi uffici, il Salvini si completa GARBAGNATE MILANESE IL NUOVO ospedale «Guido Salvini» è sempre più una realtà. Di settimana in settimana, rispettando le «tabelle di marcia» sono sempre di più i servizi trasferiti dal vecchio al nuovo nosocomio. Da oggi, anche la Direzione Medica di Presidio, l'Ufficio Cartelle Cliniche ed il Servizio Infermieristico, saranno operativi nella nuova e moderna struttura, sorta a fianco di quella storica, nell'immenso verde delle Groane. GLI UFFICI si trovano al primo piano ed il trasloco, iniziato il 14 maggio si concluderà ieri. I numeri telefonici della nuova sede rimarranno gli stessi. Da oggi, per mantenere un collegamento tra il vecchio ed il nuovo ospedale, verrà mantenuto aperto presso l'attuale Direzione Medica di Presidio - sito nel vecchio ospedale dalle 9 alle 12,30 dal lunedì al venerdì, una postazione dove saranno presenti un operatore della Direzione Medica, uno dell'Ufficio Cartelle Cliniche e uno del Servizio Infermieristico. Nel nuovo «Salvini», oltre a tutti gli uffici amministrativi, tecnico e le direzioni generale, amministrativa e sanitaria d'azienda, sono già aperti il centro unico di prenotazione, tutti gli ambulatori, il centro prelievo per le analisi e le palestre di fisioterapia. Saranno trasferiti la radiologia, il servizio di endoscopia, il pronto soccorso e per il 15 giugno anche i reparti di degenza. I posti letto sono circa 500 ed i parcheggi auto oltre mille. Nella nuova struttura, oltre al punto ristoro, già aperto, lungo la «man street» ci saranno anche quattro negozi ed una banca. Giulio Dotto VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 18/05/2015 23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato GARBAGNATE DA OGGI È PIÙ OPERATIVO IL NUOVO OSPEDALE PROFESSIONI 2 articoli 18/05/2015 Pag. 43 diffusione:619980 tiratura:779916 Le eccellenze industriali dietro alle promozioni «a sorpresa» Dario Di Vico Si può dire che dietro le promozioni a sorpresa in serie A di piccoli club come Carpi e Frosinone c'è (anche) un mutamento della mappa economica delle eccellenze industriali? Per la cittadina emiliana lo abbiamo già scritto: l'exploit della squadra di calcio è direttamente legato all'effervescenza di un'imprenditoria dell'abbigliamento che ha saputo replicare addirittura il modello Zara. Proprietario e presidente sono, infatti, due industriali del pronto moda, Stefano Bonacini e Claudio Cajumi. Per quanto riguarda il caso laziale il legame tra modelli economici territoriali e successi calcistici non è diretto ma c'è. Il presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe, è anche il numero uno della Confindustria regionale e controlla una multinazionale tascabile (con stabilimenti all'estero e circa 2.500 dipendenti) che opera nel settore della componentistica per l'auto e gli elettrodomestici. Il fenomeno relativamente nuovo, e ancora sottovalutato in loco, è legato però all'affermarsi di Frosinone come polo farmaceutico d'avanguardia. Ai primi di marzo commentando i dati Farmindustria sull'andamento delle esportazioni nel 2014 Il Sole 24 Ore titolava «Frosinone sorpassa Milano» con un riferimento al +26% di vendite all'estero di farmaci prodotti nella provincia laziale a fronte di un +3% di Milano. La performance frusinate fa parte di un più generale boom della farmaceutica italiana che ha scalato posizioni su posizioni e ha fatto dell'Italia il secondo produttore dell'Unione europea. La novità non è stata ancora metabolizzata dal territorio la cui narrazione produttiva resta pigramente ancorata ai fasti prima e alle disillusioni poi della Cassa del Mezzogiorno. Così si finisce più per sottolineare i dati - a volte allarmanti - delle ore di cassa integrazione che il sorpasso nell'export di farmaci. © RIPRODUZIONE RISERVATA PROFESSIONI - Rassegna Stampa 18/05/2015 25 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato I casi di Carpi e Frosinone 18/05/2015 Pag. 29 diffusione:15000 tiratura:15000 Le adesioni sono riservate ai prodotti nuovi lanciati nel mercato italiano tra gennaio 2014 e ottobre 2015, a esclusione dei vini e dei farmaci con obbligo di ricetta medica marketing e Innovazione Italia ha già riacceso i motori organizzativi per l'edizione 2016 di Eletto Prodotto dell'Anno. Sono infatti aperte le iscrizioni al prestigioso premio all'innovazione dedicato ai prodotti lanciati nel mercato italiano basato unicamente sul voto dei consumatori. Le adesioni sono riservate ai prodotti nuovi lanciati nel mercato italiano tra gennaio 2014 e ottobre 2015, a esclusione dei vini e dei farmaci con obbligo di ricetta medica, e i vincitori potranno avvalersi del Logo di Eletto Prodotto dell'Anno. Diventato icona di innovazione e successo, il logo può essere utilizzato in tutta la comunicazione: sui mezzi classici come pack, tv, stampa e affissioni, ma anche in internet, social media e radio, portando la fiducia del consumatore nel messaggio pubblicitario al 79% (rispetto al 34% di fiducia sulla pubblicità in generale). Il logo permette inoltre di riconoscere velocemente l'innovazione a scaffale e di scegliere un prodotto fidandosi della preferenza di oltre 12.000 consumatori che lo hanno eletto attraverso la più importante ricerca sull'Innovazione, in Italia svolta da IRI. Il 77% degli italiani dichiara infatti di fidarsi, nel momento dell'acquisto, delle opinioni di altri consumatori (fonte IRI settembre 2014). PROFESSIONI - Rassegna Stampa 18/05/2015 26 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Premi Prodotto dell'Anno: aperte le iscrizioni per l'edizione 2016 PERSONAGGI 1 articolo 18/05/2015 Pag. 6 diffusione:48275 tiratura:63756 I «colonnelli» pugliesi sono tutti con Raffaele: pronti a ricostruire il cen t ro d e st ra l BARI. Tutti con Raffaele Fitto. I colonnelli pugliesi dell'eurode putato di Maglie non hanno dubbi. Addio al Ppe, insomma e - ormai addio anche a Forza Italia. Apre le danze il senatore Luigi D'Ambrosio Lettieri: «La scelta di Raffaele Fitto di aderire al gruppo dei conservatori riformisti europei e di lasciare, dunque, il Ppe, è una coraggiosa e chiara scelta di campo, quella di stare con i cittadini per costruire la vera Europa dei popoli, restituendo dignità alle persone, nel rispetto delle identità delle nazioni e capovolgendo letteralmente le fallimentari politiche recessive imposte da Berlino e che non trovano decisa opposizione da parte di Renzi. Si tratta della naturale conseguenza di una scelta coerente che già con la lettera di sostegno a Cameron, a prima firma proprio di Fitto e inviata con altri miei colleghi parlamentari al Telegraph il 26 aprile scorso, trovava e trova la sua cifra nella volontà di ricostruire il centrodestra italiano a cominciare dal recupero dei valori in cui abbiamo sempre creduto». Gli fa eco il senatore Piero Liuzzi: «È un sussulto nella politica parolaia ed inconcludente. Fitto ha scompaginato schemi ripetitivi che nell'Europarlamento finora hanno prodotto soltanto retorica condannando gli Stati membri con ritardi di sviluppo a sottostare ai diktat tedeschi ed olandesi. Sono certo che l'ingresso di Fitto nel gruppo dei Conservatori e Riformisti contribuirà a fare chiarezza e solleciterà il centrodestra a riflettere sulla propria identità e sulla capacità di rappresentare davvero il ceto medio, il mondo delle professioni, i lavoratori autonomi». Il parlamentare Nuccio Altieri parla senza mezzi termini «di una sfida moderna e vincente come le politiche messe in campo da Cameron in Inghilterra. La costruzione di una alternativa forte e credibile al Pd di Renzi, deve essere fondata su un progetto politico internazionale e su un programma di governo chiaro, che preveda una reale taglio della spesa pubblica improduttiva per ridurre la tassazione. E' il momento in Italia di seguire i modelli migliori e non i peggiori». [rob. calp.] Foto: Luigi D'Ambrosio Lettieri Piero Liuzzi PERSONAGGI - Rassegna Stampa 18/05/2015 28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato «Una scelta chiara e coraggiosa»