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COMUNE DI BAGNACAVALLO
(Provincia di Ravenna)
1.8.2002
Il Festival del Folklore fa tappa a Bagnacavallo
Martedì 6 agosto, alle 21, nell’ambito della XV edizione del Festival del Folklore Città di Russi*, il
palcoscenico di piazza della Libertà ospiterà "Canti e danze popolari di Corea, Costarica e Russia".
Lo spettacolo, che è inserito nel cartellone delle iniziative "Bagnacavallo al chiaro di luna", sarà
presentato da Lucia Sassi e Stefano Padovani.
Ingresso gratuito.
Questi i gruppi che si esibiranno:
Oh Yul Ja (Corea del Sud)
Il gruppo, che ha sede nella capitale Seul, include una trentina di ragazzi e insegnanti
dell’Università di Han-Yang. Le loro esibizioni si ispirano a tradizioni folkloristiche coreane espresse
attraverso il fascino, la suggestione, l’eleganza dei movimenti e meravigliosi costumi colorati. Le
danze sono un inno alla gioia, alla ricchezza della terra, alla nobiltà dell’uomo e all’importanza di
antiche tradizioni e leggende. I musicisti di Oh Yul Ja faranno apprezzare anche le coinvolgenti
note create dai loro tipici strumenti.
Tierra Y Cosecha (Costarica)
La compagnia Tierra Y Cosecha, iscritta alla "Unidad de Cultura del Istituto Tecnologico de
Costarica", fu fondata nel 1974 come parte della politica istituzionale di estensione del folklore
all’interno della comunità. Nei suoi 28 anni di percorso artistico, ha inteso far conoscere in tutto il
mondo le tradizioni e i costumi della Costarica attraverso la danza, la musica e la ricerca della
tradizione orale. Tierra Y Cosecha ha ricevuto numerosi riconoscimenti sia a livello nazionale che
internazionale, ed inviti a partecipare a importanti eventi e festival in tutto il mondo.
Balkaria - città di Naltchik (Russia)
Il gruppo è stato fondato nel 1988 per valorizzare e divulgare la fierezza del popolo di Balcaria.
Del suo repertorio fanno parte danze cerimoniali che illustrano i caratteri peculiari di quel popolo di
montagna: la Tuz-Pepseov, antichissima ed eseguita in occasione di ogni evento festoso popolare,
la Sandykar (termine che significa "follia" o "estasi"), che viene eseguita affidandosi molto
all’improvvisazione e spesso i ballerini indossano maschere, la Gollou, dedicata alla giovinezza,
l’Abzekh, dedicata alle giovani coppie, e la Khardar, in onore del raccolto.
Il gruppo folk Balkaria è ormai riconosciuto come testimone vivente del folklore dal popolo
balcarico.
*Il Festival Internazionale del Folklore Città di Russi coinvolge otto diverse città con una carrellata
di gruppi provenienti da tre continenti, per un’invasione gioiosa e pacifica di musiche e tradizioni
del mondo.
3.8.2002
Teatro Vivo in Piazza Nuova: il programma
Prenderà il via, martedì 13 agosto, la seconda edizione di "Teatro Vivo in Piazza Nuova", rassegna
teatrale all’aperto organizzata dalla compagnia Teatro Vivo e dall’Osteria di Piazza Nuova con la
collaborazione del Comune di Bagnacavallo ed il patrocinio della Provincia. I quattro spettacoli
prescelti, apparentemente diversi l’uno dall’altro, hanno un filo comune che li lega: quello della
risata e del coinvolgimento del pubblico. A partire dai lazzi tipici della Commedia dell’arte, di cui è
maestro Eugenio Allegri (il suo spettacolo, "Conversazione su Cirano", è in programma martedì 13
agosto, alle 21.15), per continuare con il frizzante e istrionico Mario Pirovano, considerato da molti
il futuro erede di Dario Fo ("Johan Padan", martedì 20 agosto, ore 21.15), proseguendo con
l’esilarante comicità degli Gnorri ("Gnorri", martedì 27 agosto, ore 21.15), per arrivare all’ultima
produzione di Ivano Marescotti dedicata alla sua città ("Bagnacaval", martedì 3 settembre, ore
21.15).
Per ciascuna delle quattro serate è prevista una "cena teatrale", al termine della quale sarà
possibile assistere allo spettacolo direttamente dal proprio tavolo dell’Osteria di Piazza Nuova.
Prezzi: ingresso unico per spettacolo € 10,00; abbonamento ai quattro spettacoli € 30,00. La cena
teatrale nell’Osteria di Piazza Nuova (€ 20,00 bevande escluse) comincerà alle 19.30: è gradita la
prenotazione. Per informazioni e prenotazioni biglietti: 0545 43047; per la cena 0545 63647.
Martedì 13 agosto, ore 21.15
Conversazione su Cirano, con Eugenio Allegri - regia di Gabriele Vacis
Una storia che in molti conosciamo: l’abbiamo ascoltata, vista, ci siamo imbattuti in lei. È quella di
Cirano de Bergerac di Edmond Rostand. Il volto di Cirano è quello di Eugenio Allegri, un Cirano che
è moderno, un futurista ante litteram, un poeta spadaccino, un amante disperato e fedele ed un
generoso amico di un compagno d’armi rivale in amore. Tutto questo lo rende, quindi,
estremamente calato nel presente e vicino a tutti noi per quel suo amore impossibile che non
conosce età. Ma Cirano ognuno lo immagina come la propria fantasia gli suggerisce, vecchio o
giovane, brutto o solo sfortunato, ingenuo o disincantato; in sostanza è una figura che appartiene
alla migliore letteratura dei nostri tempi. Sulla sua figura, sul testo teatrale a lui intitolato da
Edmond Rostand e sullo spettacolo realizzato con la regia di Gabriele Vacis, Eugenio Allegri dedica
una conversazione che sa di racconto e di spettacolo. Partendo dai materiali di lavoro che sono
serviti a preparare "La storia di Cirano" e ancor prima i brani del "Cirano di Bergerac" di Rostand
presentati a "Totem", Allegri svela, non senza lati comici, i retroscena e le ragioni per tracciare un
ritratto del grande cadetto e per una scorribanda un po’ guascona sul proprio lavoro e sulla
propria quotidianità. Un affresco, insomma, di destini, che avvicina di tempo le piccole e le grandi
esistenze.
Martedì 20 agosto, ore 21.15
Johan Padan a la descoverta de le Americhe, con Mario Pirovano scritto e diretto da
Dario Fo
Mario Pirovano, grande istrione ed affabulatore, protagonista unico dello spettacolo, ci trascina
nelle gesta di Johan Padan, un avventuriero, pendaglio da forca vissuto nel 1500, che suo
malgrado si è trovato dentro la scoperta delle Americhe. Forse il suo nome non è proprio Johan
Padan, ma le sue gesta sono autentiche, tratte da decine di storie vere raccontate in prima
persona dai comprimari di bassa forza provenienti da tutti i Paesi d’Europa. Più numerosi di quanto
non si immagini furono i marinai di ciurma, le mezze tacche di truppa che si trovarono a passare
dalla parte dei conquistati. Ma questa non è la storia dei soliti perdenti. È anzi l’epopea di un
popolo di indios vincenti. Pirovano, con un’ironia giullaresca, sferzante e realistica, in una
strabiliante performance di oltre due ore ci rende complici della storia, con il racconto dei
coprotagonisti che non contano, i "nullagonisti", gli zozzoni di truppa. Coraggioso e fuori dagli
schemi.
Martedì 27 agosto, ore 21.15
Gnorri, con Gli Gnorri - scritto e diretto da Natalino Balasso
Gli Gnorri (Bruno Nataloni, Rita Pelusio, Corrado Nuzzo e Domenico Lannutti) che lavorano sui
testi e con la regia dell’ormai celebre Anatoli Balasz ("Zelig", "Facciamo cabaret"), sono in assoluto
una delle più belle e convincenti realtà del teatro comico italiano, un gruppo di cui si sentirà molto
parlare in futuro. Il loro atteggiarsi sul palcoscenico come personaggi ingenui, salvo poi sfoggiare
tempi e ritmi degni del più alto livello professionale, con una pirotecnica ridda di gag pulite,
intelligenti ed esilaranti, mozza il fiato agli spettatori sia per le risate sia per la sorpresa.
Esaminare le singole caratteristiche dei protagonisti sarebbe abbastanza vano, in quanto la loro
forza consiste soprattutto nella coesione e nell’affiatamento, anche nelle scene recitate in coppia e
non in quartetto. Basterà appena ricordare l’esperta affidabilità di Bruno Nataloni, l’irresistibile
estro di Rita Pelusio, il disarmante camaleontismo di Corrado Nuzzo e la saggia follia di Domenico
Lannutti. Il loro spettacolo, dal titolo "Gnorri" non poteva chiamarsi diversamente ed è una delle
pensate più geniali in campo teatrale degli ultimi anni. Si tratta di un lavoro in progress, di un
allestimento della durata di novanta minuti replicabile con infinite variazioni, riproducibile per
sempre.
Martedì 3 settembre, ore 21.15
Bagnacaval, con Ivano Marescotti - regia di Elena Bucci
Marescotti, intendendo proseguire la sua ricerca di sconfinamenti tra lingua e dialetto, di generale
e particolare, di alta cultura trascinata in basso (Dante) e di bassezze linguistiche sollevate in alto
(poesia di Raffaello Baldini), riparte da Bagnacavallo, città in cui nacque oltre mezzo secolo fa,
quando il dialetto era lingua madre, dove ha scoperto l’opera di Tomaso Garzoni, il suo
concittadino del XVI secolo più famoso nel mondo, autore de "La Piazza Universale di tutti i
Mestieri del Mondo". Ha così trovato un luogo e una parola evocativa, dove non c’è più
contaminazione, contrapposizione fra alto e basso poiché, per uno strano destino letterario,
artistico e anagrafico, "Bagnacaval" è in basso dialetto romagnolo e nel contempo in italiano alto
di Dante (benfà Bagnacaval che non rifiglia… Purgatorio XIV), qui alto e basso sono sovrapposti,
identici: uno scandalo! Lo spettacolo è una "conferenza" sul capolavoro di Garzoni, ma il
conferenziere poco a poco deraglia, si fra prendere la mano dalle sue stesse citazioni e dagli
eventi: un patibolo-palcoscenico con il boia in azione, una diffidente massaia di Villanova che cerca
il mercato del sabato… Marescotti, come già in "Dante, un patàca", avrà con sé in scena l’attrice
"dora", Rosanna d’Galòt da Villanova di Bagnacavallo.
5.8.2002
Sagra delle erbe palustri a Villanova
A Villanova di Bagnacavallo è in preparazione la 18a Sagra della Civiltà delle Erbe Palustri, che si
svolgerà da venerdì 6 settembre a lunedì 9 settembre 2002.
Le quattro giornate di celebrazioni, finalizzate a recuperare un’immagine della Bassa Romagna
autentica, antica e perduta, sono l’evento culminante dell’attività del Centro Etnografico della
Civiltà Palustre, impegnato tutto l’anno in percorsi didattici di educazione territoriale, curati dalla
direttrice Maria Rosa Bagnari.
Le iniziative del Centro Etnografico fanno parte della programmazione delle attività culturali del
Comune di Bagnacavallo, del Sistema Museale della provincia di Ravenna e dei Progetti Infea
(educazione territoriale ed ambientale in Emilia-Romagna).
La manifestazione, da considerarsi unica al mondo per la singolarità della proposta, presenta
l’unico laboratorio ancora in grado di eseguire le tecniche ottocentesche dell’utilizzo dell’erba di
valle. Trame, tessiture, intrecci, torsioni e filature escono dalle mani capaci e svelte degli ultimi
mestieranti che costituiscono il "Cantiere Aperto" del Museo della Civiltà Palustre, che utilizzando
rudimentali attrezzi, intrecciano le vegetazioni spontanee delle acque interne della Bassa
Romagna, purtroppo oramai estinte.
Il recupero della tradizione continua nella vasta gamma di mostre denominate "della memoria"
dedicate a ciò che si perde della cultura locale. Le sale espositive ospiteranno:
La vecchia osteria della Bassa Romagna
Le barche d’acqua dolce
La Nave di Magan
Il giocattolario romagnolo
Il tabarro della Romagna
Il sacro nella cultura popolare
Le figure Fantastiche della Bassa Romagna
La Valletta ritorna valle
Piccole cattedrali di un mondo antico
Culture a confronto (utilizzi tribali delle foglie e del legno).
Le Vecchie Botteghe Artigiane, i Mestieri dell’arte e della natura e i mercatini dell’antiquariato e del
naturale saranno aperti da sabato pomeriggio.
Le animazioni di strada proporranno i burattini tradizionali emiliano-romagnoli, sfilate in costume;
canti e danze popolari completeranno il pomeriggio di domenica, la giornata di maggior interesse
turistico.
Gli spettacoli serali saranno dedicati in particolar modo al dialetto romagnolo e all’operetta.
La gastronomia proporrà i piatti tipici dell’ambiente rurale vallivo e una vasta gamma di particolari
vini di culture e cantine locali.
La Sagra della Civiltà delle Erbe Palustri sarà inoltre l’occasione per visitare un’importante mostra
che presenterà il lavoro di collaborazione fra il Centro Etnografico e l’Università degli Studi di
Bologna - Dipartimento di Archeologia (sede di Ravenna), impegnati sin dall’inizio dell’anno nella
realizzazione della "Nave di Magan". Si tratta di un cantiere sperimentale che prevede la
ricostruzione di una nave, scoperta archeologica di una missione di ricerca italo-francese nel
sultanato di Oman. Il ritrovamento di circa 300 frammenti di bitume ha riportato alla luce la
calafatatura di un’imbarcazione che si può far risalire al 2.500 a.C., lunga 15 metri, il cui fasciame
è formato da mannelli di canna palustre, tenuti assieme da chilometri di fune di erba.
La presenza sul territorio ravennate del Centro Etnografico della Civiltà Palustre ha assicurato a
questa prima sperimentazione le necessarie competenze per il reperimento di tutta la materia
prima, 7 tonnellate di canna palustre, più di 12 chilometri di fune fatta a mano e l’assistenza agli
studenti per l’apprendimento di alcune utili tecniche.
La serata di apertura della Sagra , venerdì 6 settembre, dopo l’inaugurazione delle mostre
prevede la proiezione del filmato denominato "La Nave di Magan. Ritorno al futuro", realizzato
dall’Istituto Tecnico Industriale Statale "Nullo Baldini" di Ravenna nell’ambito del Progetto "Tv on
Line" (con la collaborazione del Distretto Scolastico), dedicato alle attività del Centro Etnografico
della Civiltà Palustre di Villanova di Bagnacavallo e al progetto "La Nave di Magan".
Il Centro Etnografico della Civiltà Palustre, specializzato in visite guidate per la scuola, è visitabile
tutto l’anno previo appuntamento, oppure la prima domenica di ogni mese dalle 15.30 alle ore
18.30, il martedì e il giovedì dalle 9 alle 12.
Per informazioni: Maria Rosa Bagnari 0545/47122 (telefono e fax)
e-mail [email protected] sito web: http://www.racine.ra.it/erbepalustri
7.8.2002
Ritorna "Carte in Fiera"
Dopo il successo dello scorso anno, ritorna a Bagnacavallo la manifestazione "Carte in Fiera":
trenta artisti incisori proporranno e metteranno in vendita le loro opere dalle 19 di venerdì 27 alle
intere giornate di sabato 28 e domenica 29 settembre lungo il Chiostro dell’Antico Convento di San
Francesco, in via Cadorna.
Nei giorni 28 e 29 settembre dello scorso anno, in concomitanza con la festa patronale di San
Michele si è svolta, per la prima volta a Bagnacavallo, la manifestazione "Carte in Fiera" nella
quale 30 artisti incisori provenienti da tutta Italia hanno presentato le loro opere ad un pubblico
eterogeneo, composto di persone che, in massima parte, non conoscevano affatto il mondo legato
all’arte incisoria.
Il successo di questo primo esperimento è stato notevole sia come afflusso di pubblico che come
interesse verso questo linguaggio artistico del tutto particolare e affascinante di cui il Comune di
Bagnacavallo, con il suo Gabinetto Stampe, si fa portavoce a livello nazionale ed europeo.
L’entusiasmo dimostrato dagli artisti partecipanti e dai visitatori ha spinto l’Amministrazione
Comunale a riproporre con piacere l’avvenimento, nella speranza che esso diventi un
appuntamento annuale fisso nei giorni della festa di San Michele.
Quest’anno, oltre alla partecipazione degli artisti incisori, sono previsti: l’allestimento di un
laboratorio calcografico dimostrativo di tecniche incisorie (sabato e domenica 10-12, 16-18), la
partecipazione della Scuola di Arti Grafiche del Comune di Bagnacavallo e la presenza di
rappresentanti dell’artigianato legato al mondo dell’arte incisoria.
Per informazioni: Centro Culturale "Le Cappuccine", via Vittorio Veneto 1 - 48012 Bagnacavallo
(Ra) tel. 0545 280913; e-mail: [email protected]
Elenco degli incisori presenti: Romola Bellandi (Firenze), Alberto Benvenuti (Mestre - Ve), Angelo Boni (Carpenedolo - Bs), Stella
Calvani (Civitanova Marche - Mc), Ezio Camorani (Solarolo - Ra), Manuela Candini (Bologna), Giuliana Consilvio (Milano), Susanna
Egresi (Pioltello - Mi), Maurizio Fantoni (Verona), Vittorio Fava (Poggio Nativo - Ri), Gianni Favaro (Mogliano Veneto - Tv), Agnese
Fontanarosa (Villanova di Castenaso - Bo), Elena Frontero (Negrar - Vr), Paolo Graziani (Settimello-Calenzano - Fi), Maura Israel
(Trieste), Roberto Locatelli (Prato Sesia - No), Raffaello Margheri (Bologna), Giulio Massimi (Lido di Ostia - Rm), Linda Mazzanti
(Castelmaggiore - Bo), Ivo Mosele (Thiene - Vi), Paolo Petrò (Camignone - Bs), Sara Rossini (Cotignola - Ra), Barbara Scacchetti
(Bologna), M. Luisa Sguazzi (Gorizia), Maurizio Sicchiero (Chieri - To), Laura Stor (Roma), Grazia Taliani (Ponsacco - Pi), Roberto
Tonelli (Piacenza), Vito Tumiati (Ferrara), Agostino Zaliani (Milano).
9.8.2002
Positivo bilancio delle iniziative d'estate
È terminata la prima fase delle iniziative di "Sere d’estate - Bagnacavallo al chiaro di luna",
promosse dal Comune. Si sono infatti conclusi i sei appuntamenti con le manifestazioni
"DiMartedìSera" e la stagione teatrale estiva di piazza della Liberta, curata da Accademia
Perduta/Romagna Teatri, in collaborazione con l’amministrazione comunale.
"I sei martedì - ricorda l’assessore alle politiche culturali e turistiche, Lucia Betti - hanno visto
animarsi tutto il centro storico di Bagnacavallo con concerti, spettacoli per bambini, mostre, il
Bibliocaffè, il laboratorio delle incisioni, i negozi aperti e gli appuntamenti organizzati dagli
esercenti del centro, oltre a quelli realizzati da diverse associazioni di volontariato e culturali".
Tutti gli appuntamenti con le iniziative "DiMartedìSera" hanno riscosso un notevole successo di
pubblico, così come la rassegna teatrale di Accademia Perduta/Romagna Teatri, che - proponendo
quattro spettacoli, dalla prosa al balletto al comico - ha richiamato oltre tremila persone, e la
serata con il Festival Internazionale del Folklore città di Russi, che ha fatto tappa anche a
Bagnacavallo in piazza della Libertà.
"Si è trattato - riprende l’assessore - di un’estate molto ricca di appuntamenti, che ancora una
volta ha messo in evidenza la vivacità e l’estro delle persone e delle associazioni presenti nel
territorio comunale. Certo è che non si devono mai perdere di vista gli obiettivi dell’originalità e
della qualità delle proposte, insieme all’ulteriore consolidamento della collaborazione con le
associazioni di categoria e quelle di volontariato e culturali. Continueremo perciò a valorizzare il
territorio nelle sue diverse componenti culturali, turistiche, economiche e commerciali.
Accentuando ulteriormente, se possibile, la caratteristica bagnacavallese di realizzare eventi che
abbiano molteplici finalità, non ultima quella di attirare l’attenzione su luoghi o edifici di notevole
valore architettonico e storico per farli "rinascere". Valga per tutti l’esempio dell’ex convento di
San Francesco, che ha ospitato manifestazioni anche quando non era stato ancora ristrutturato."
Ma la lunga estate delle attività culturali andrà avanti ancora per molto, e senza pause: il cinema
all’aperto, nell’Arena delle Cappuccine, prevede proiezioni ogni sera fino all’1 settembre, il 13
agosto partirà la rassegna di Teatro Vivo in Piazza Nuova, il 29 agosto la Pieve di San Pietro in
Sylvis ospiterà l’immancabile appuntamento con "I luoghi dello spirito e del tempo", organizzato
dall’associazione Collegium Musicum Classense di Ravenna. Terminerà - inoltre - il 22 agosto la
biennale della scuola comunale d’arte "B. Ramenghi" allestita a Palazzo Vecchio e al Centro
Culturale Le Cappuccine.
Gli appuntamenti proseguiranno poi fino ad oltre metà settembre con la Sagra delle Erbe Palustri a
Villanova, altre performance e concerti in piazza della Libertà, come quello del Coordinamento
permanente per la pace in programma il 13 settembre.
"Quando si parla di "assenza di soluzione di continuità" relativamente all’attività bagnacavallese conclude l’assessore - si fa riferimento alla realtà delle cose: i calendari delle attività durano il
tempo delle stagioni, ne seguono il ritmo e ognuno di essi ha una sua caratteristica particolare.
Terminato il calendario dell’estate comincerà subito quello autunnale, con la Festa di San Michele,
in programma dal 25 al 29 settembre."
12.8.2002
Il Cirano di Vacis in Piazza Nuova
Primo appuntamento con la seconda edizione di "Teatro Vivo in Piazza Nuova", rassegna teatrale
all’aperto organizzata dalla compagnia Teatro Vivo e dall’Osteria di Piazza Nuova con la
collaborazione del Comune di Bagnacavallo ed il patrocinio della Provincia.
Martedì 13 agosto, alle 21.15, è in programma Conversazione su Cirano, con Eugenio Allegri, regia
di Gabriele Vacis.
Si tratta di una storia che in molti conosciamo: l’abbiamo ascoltata, vista, ci siamo imbattuti in lei.
È quella di Cirano de Bergerac di Edmond Rostand. Il volto di Cirano è quello di Eugenio Allegri, un
Cirano che è moderno, un futurista ante litteram, un poeta spadaccino, un amante disperato e
fedele ed un generoso amico di un compagno d’armi rivale in amore. Tutto questo lo rende,
quindi, estremamente calato nel presente e vicino a tutti noi per quel suo amore impossibile che
non conosce età. Ma Cirano ognuno lo immagina come la propria fantasia gli suggerisce, vecchio o
giovane, brutto o solo sfortunato, ingenuo o disincantato; in sostanza è una figura che appartiene
alla migliore letteratura dei nostri tempi. Sulla sua figura, sul testo teatrale a lui intitolato da
Edmond Rostand e sullo spettacolo realizzato con la regia di Gabriele Vacis, Eugenio Allegri dedica
una conversazione che sa di racconto e di spettacolo. Partendo dai materiali di lavoro che sono
serviti a preparare "La storia di Cirano" e ancor prima i brani del "Cirano di Bergerac" di Rostand
presentati a "Totem", Allegri svela, non senza lati comici, i retroscena e le ragioni per tracciare un
ritratto del grande cadetto e per una scorribanda un po’ guascona sul proprio lavoro e sulla
propria quotidianità. Un affresco, insomma, di destini, che avvicina di tempo le piccole e le grandi
esistenze.
Gli appuntamenti successivi con "Teatro Vivo in Piazza Nuova": martedì 20 agosto, alle 21.15,
Johan Padan a la descoverta de le Americhe, con Mario Pirovano, scritto e diretto da Dario Fo;
martedì 27 agosto, alle 21.15, Gnorri, con Gli Gnorri, scritto e diretto da Natalino Balasso; martedì
3 settembre, alle 21.15, Bagnacaval, con Ivano Marescotti, regia di Elena Bucci.
Per ciascuna delle quattro serate è prevista una "cena teatrale", al termine della quale sarà
possibile assistere allo spettacolo direttamente dal proprio tavolo dell’Osteria di Piazza Nuova.
Prezzi: ingresso unico per spettacolo € 10,00; abbonamento ai quattro spettacoli € 30,00. La cena
teatrale nell’Osteria di Piazza Nuova (€ 20,00 - bevande escluse) comincerà alle 19.30: è gradita
la prenotazione.
Per informazioni e prenotazioni biglietti: 0545 43047; per la cena 0545 63647.
17.8.2002
Festa del Tric-Troc
Venerdì 30 agosto, a partire dalle 21, Piazza Nuova ospiterà la festa del Centro estivo per ragazzi
Tric-Troc, organizzata dagli operatori del Centro e dal Comune.
Gli ospiti del Tric-Troc, tutti fra i 10 e i 15 anni, proporranno balli, sketch, animazioni e
presenteranno un video prodotto da loro stessi. I ragazzi che hanno partecipato al laboratorio
"Corde tese" con la cantante Serena Bandoli, dedicato alla voce e all’ascolto, si esibiranno assieme alla loro docente - in uno spettacolo canoro.
Sotto il loggiato di Piazza Nuova sarà inoltre allestita una piccola esposizione con i lavori artistici
(di grafica, pittura e ceramica) realizzati dai ragazzi durante l’estate.
Il Centro estivo per ragazzi Tric-Troc è un servizio del Comune rivolto ai giovani di età compresa
fra 10 e 15 anni, con sede presso la scuola media di Bagnacavallo. La partecipazione è libera e
gratuita e il periodo di svolgimento va dall’1 luglio al 30 agosto, dalle 15 alle 18.30. Quest’anno la
frequenza media giornaliera è stata di ben 180 ragazzi. Al Tric-Troc si possono svolgere attività
sportive, artistiche, di animazione, teatro e danza. Una volta la settimana si effettuano escursioni.
17.8.2002
"I luoghi dello spirito" alla Pieve
Giovedì 29 agosto approda a Bagnacavallo la rassegna "I luoghi dello spirito e del tempo Architetture e Suggestioni Sonore", a cura dell’Associazione Collegium Musicum Classense, in
collaborazione con la Regione, la Provincia di Ravenna, i Comuni di Ravenna, Russi, Brisighella,
Cervia, Cotignola, Bagnara e Bagnacavallo.
Nella Pieve di San Pietro in Sylvis, alle 21, gli Ensemble Les Nations e Speculum Musicae
proporranno musiche di Costanzo Porta.
La serata del 29 agosto riveste un’importanza particolare nella settima edizione dei "Luoghi dello
spirito e del tempo 2002". In questo concerto verranno infatti eseguite e presentate le musiche
del nuovo cd dedicato a un compositore ravennate prodotto per la rassegna. Ricordiamo che ormai
quasi dal suo nascere "I luoghi dello spirito" si è data come obiettivo collaterale non solo quello di
aumentare la conoscenza di edifici e angoli della provincia ignoti al pubblico, ma anche quello di
riscoprire le radici musicali del ravennate attraverso lo studio e la realizzazione di incisioni
discografiche dedicate ad autori e generi fioriti in questi luoghi. In questo progetto, denominato
"progetto memoria", sono stati finora realizzati tre cd, quattro con quello che verrà presentato il
29, che spaziano dal canto gregoriano alle composizioni settecentesche. Il nuovo cd presenta
composizioni sacre di Costanzo Porta, maestro di cappella al duomo di Ravenna fra la fine del ’500
e i primissimi anni del ’600, polifonista e compositore insigne, ammiratissimo dai contemporanei.
Nel cd si trova una selezione di opere diverse, sacre e profane, da 4 voci fino ai due cori, in un
panorama generale delle composizioni di Porta e degli stili dell’epoca. Esecutori, nel concerto come
nel disco, gli ensembles Les Nations e Speculum Musicae. La bellissima chiesa di San Pietro in
Sylvis, luogo ormai classico per questa rassegna, sarà lo scenario del concerto.
Per ulteriori informazioni sui luoghi e i programmi de "I luoghi dello spirito" si può contattare lo Iat
del Comune di Ravenna, tel. 0544 35404. Per i singoli eventi è possibile rivolgersi anche agli Iat
delle diverse località: Bagnara 0545 76733, Bagnacavallo 0545 280898, Cervia 0544 974400993435, Brisighella 0546 81166, Russi 0544 587641.
Il programma dettagliato della rassegna con una presentazione dei singoli concerti è presente al
sito Internet http://www.racine.ra.it/collegiummc.
19.8.2002
Pirovano porta in scena il Johan Padan di Dario Fo
Nuovo appuntamento con la seconda edizione di "Teatro Vivo in Piazza Nuova", rassegna teatrale
all’aperto organizzata dalla compagnia Teatro Vivo e dall’Osteria di Piazza Nuova con la
collaborazione del Comune di Bagnacavallo ed il patrocinio della Provincia.
Martedì 20 agosto, alle 21.15, è in programma Johan Padan a la descoverta de le Americhe, con
Mario Pirovano, scritto e diretto da Dario Fo.
Mario Pirovano, grande istrione ed affabulatore, protagonista unico dello spettacolo, ci trascina
nelle gesta di Johan Padan, un avventuriero, pendaglio da forca vissuto nel 1500, che suo
malgrado si è trovato dentro la scoperta delle Americhe. Forse il suo nome non è proprio Johan
Padan, ma le sue gesta sono autentiche, tratte da decine di storie vere raccontate in prima
persona dai comprimari di bassa forza provenienti da tutti i Paesi d’Europa. Più numerosi di quanto
non si immagini furono i marinai di ciurma, le mezze tacche di truppa che si trovarono a passare
dalla parte dei conquistati. Ma questa non è la storia dei soliti perdenti. È anzi l’epopea di un
popolo di indios vincenti. Pirovano, con un’ironia giullaresca, sferzante e realistica, in una
strabiliante performance di oltre due ore ci rende complici della storia, con il racconto dei
coprotagonisti che non contano, i "nullagonisti", gli zozzoni di truppa. Coraggioso e fuori dagli
schemi.
Pirovano, considerato da molti l’erede di Dario Fo, ha portato recentemente il suo Johan Padan a
Londra in versione inglese, ottenendo un ottimo successo.
Lo spettacolo è di sicuro effetto, soprattutto in una straordinaria cornice come la bagnacavallese
Piazza Nuova.
Gli appuntamenti successivi con "Teatro Vivo in Piazza Nuova": martedì 27 agosto, alle 21.15,
Gnorri, con Gli Gnorri, scritto e diretto da Natalino Balasso; martedì 3 settembre, alle 21.15,
Bagnacaval, con Ivano Marescotti, regia di Elena Bucci.
Per ciascuna delle serate è prevista una "cena teatrale", al termine della quale sarà possibile
assistere allo spettacolo direttamente dal proprio tavolo dell’Osteria di Piazza Nuova.
Prezzi: ingresso allo spettacolo € 10,00; la cena teatrale nell’Osteria di Piazza Nuova (€ 20,00 bevande escluse) comincerà alle 19.30: è gradita la prenotazione.
Per informazioni e prenotazioni biglietti: 0545 43047; per la cena 0545 63647.
26.8.2002
Gli Gnorri in Piazza Nuova
Terzo appuntamento con la seconda edizione di "Teatro Vivo in Piazza Nuova", rassegna teatrale
all’aperto organizzata dalla compagnia Teatro Vivo e dall’Osteria di Piazza Nuova con la
collaborazione del Comune di Bagnacavallo ed il patrocinio della Provincia.
Martedì 27 agosto, alle 21.15, è in programma Gnorri, con Gli Gnorri, scritto e diretto da Natalino
Balasso.
Gli Gnorri (Bruno Nataloni, Rita Pelusio, Corrado Nuzzo e Domenico Lannutti) che lavorano sui
testi e con la regia dell’ormai celebre Anatoli Balasz ("Zelig", "Facciamo cabaret"), sono in assoluto
una delle più belle e convincenti realtà del teatro comico italiano, un gruppo di cui si sentirà molto
parlare in futuro. Il loro atteggiarsi sul palcoscenico come personaggi ingenui, salvo poi sfoggiare
tempi e ritmi degni del più alto livello professionale, con una pirotecnica ridda di gag pulite,
intelligenti ed esilaranti, mozza il fiato agli spettatori sia per le risate sia per la sorpresa.
Esaminare le singole caratteristiche dei protagonisti sarebbe abbastanza vano, in quanto la loro
forza consiste soprattutto nella coesione e nell’affiatamento, anche nelle scene recitate in coppia e
non in quartetto. Basterà appena ricordare l’esperta affidabilità di Bruno Nataloni, l’irresistibile
estro di Rita Pelusio, il disarmante camaleontismo di Corrado Nuzzo e la saggia follia di Domenico
Lannutti. Il loro spettacolo, dal titolo "Gnorri" non poteva chiamarsi diversamente ed è una delle
pensate più geniali in campo teatrale degli ultimi anni. Si tratta di un lavoro in progress, di un
allestimento della durata di novanta minuti replicabile con infinite variazioni, riproducibile per
sempre.
Il quarto ed ultimo appuntamento con "Teatro Vivo in Piazza Nuova" è previsto per martedì 3
settembre, alle 21.15: Ivano Marescotti porterà in scena Bagnacaval, per la regia di Elena Bucci.
Per ciascuna delle serate è prevista una "cena teatrale", al termine della quale sarà possibile
assistere allo spettacolo direttamente dal proprio tavolo dell’Osteria di Piazza Nuova.
Prezzi: ingresso allo spettacolo € 10,00; la cena teatrale nell’Osteria di Piazza Nuova (€ 20,00 bevande escluse) comincerà alle 19.30: è gradita la prenotazione.
Per informazioni e prenotazioni biglietti: 0545 43047; per la cena 0545 63647.
28.8.2002
Assegnazione di posti auto ai residenti
Prenderà il via il primo di novembre la messa a disposizione di posti auto a pagamento nelle vie
Garzoni (dall’incrocio con via Taglioni a via Farini), Ercolani e Nazario Sauro. I posti auto verranno
assegnati ai residenti nelle rispettive vie e nelle vie Farini, Matteotti e Verdi, che non abbiano la
disponibilità di garage o posti auto per il ricovero privato dei loro mezzi. Sono pertanto escluse
assegnazioni a soggetti residenti altrove e a titolari di attività professionali o produttive site lungo
le vie in questione.
Saranno assegnati diciotto posti auto in via Garzoni, nove in via Ercolani e otto in via Nazario
Sauro.
Gli spazi sosta saranno definiti sul lato destro (in base al senso di marcia) ed avranno dimensioni
di 5 metri per 2. Saranno segnalati e contrassegnati numericamente.
Ad ogni nucleo familiare potrà essere assegnato un solo posto auto, che potrà essere utilizzato
alternativamente da più veicoli della stessa famiglia. I veicoli in sosta dovranno essere muniti
dell’apposito contrassegno rilasciato dalla Polizia Municipale.
Il canone annuo da corrispondere per un posto auto è fissato dal regolamento comunale delle
occupazioni di suolo pubblico e corrisponde a € 149,30.
I moduli per la richiesta saranno in distribuzione, dal 2 settembre, dalle 8 alle 18, dal lunedì al
venerdì, presso il Comando della Polizia Municipale (Largo De Gasperi, 2 - 0545 62700), dove
andranno riconsegnati, compilati, entro il 30 settembre.
Il Comando di Polizia Municipale provvederà alla formazione della graduatoria e l’assegnazione dei
posti, a parità di requisiti, verrà effettuata seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle
domande fino all’esaurimento dei posti disponibili.
"L’assegnazione di posti auto ai residenti, iniziata a gennaio 2002 nelle vie Montanari e Oberdan sottolinea l’assessore alla Polizia Municipale, Mario Pasquali - ha dato risultati soddisfacenti e
questo ci ha indotto ad estendere il progetto anche ad altre strade del centro storico. Le vie
Garzoni, Ercolani e Nazario Sauro sono utilizzate quasi esclusivamente da traffico residenziale: le
assegnazioni dei nuovi posti non andranno perciò a penalizzare in alcun modo la sosta delle auto
di chi si deve recare negli esercizi commerciali, in quelli pubblici, nelle banche, etc.
Il progetto verrà successivamente esteso ad altre vie del centro con analoghe caratteristiche, in
contemporanea con la realizzazione di nuove aree di parcheggio nella cintura bagnacavallese."
29.8.2002
Riorganizzazione del traffico e della sosta
Da lunedì 2 settembre prenderà il via la terza fase della riorganizzazione del traffico e della sosta
nel centro storico di Bagnacavallo.
Via Manzoni, attualmente a doppio senso di circolazione, diverrà a senso unico dall’incrocio via
Farini-via Berti verso via Matteotti. "Tale scelta - spiega l’assessore alla Polizia Municipale, Mario
Pasquali - è determinata dalla necessità di agevolare l’accesso dei pazienti alla nuova sede della
Medicina di gruppo di Bagnacavallo, che sarà collocata nei prossimi giorni al pianterreno di Palazzo
Graziani, appena ristrutturato, il cui ingresso è sulla stessa via Manzoni. Quella della Medicina di
gruppo è un’esperienza innovativa nel campo dell’assistenza primaria; si tratta di un servizio
fornito da 4 medici di base, dalle 8.30 alle 19, dal lunedì al venerdì, a circa 4.500 pazienti. È
evidente quindi l’importanza di facilitarne la fruizione, con un idoneo sistema di viabilità e di
parcheggi, il cui numero verrà sensibilmente aumentato."
Verranno poi invertiti i sensi unici delle vie Garibaldi, Farini e Trento-Trieste, e in piazza della
Libertà sarà consentita la sosta di 15 minuti davanti a Palazzo Vecchio.
"Le modifiche alla viabilità - riprende l’assessore Pasquali - concertate con la Consulta per il centro
storico, consentiranno un miglior accesso ai servizi commerciali ed un più agevole deflusso del
traffico."
29.8.2002
Sagra delle Erbe Palustri: le mostre
Nell’ambito della "18a Sagra Civiltà delle Erbe Palustri" che si svolgerà a Villanova di Bagnacavallo
da venerdì 6 a lunedì 9 settembre 2002, sono in programma Le mostre della memoria curate dal
Centro Etnografico della Civiltà Palustre, che esprimono il tema comune "Ciò che si perde".
BARCHE D’ACQUA DOLCE
Modelli originali di barche tipiche del ravennate, qualche tipologia del ferrarese e la bottega del
maestro d’ascia, vengono esposti per testimoniare questo angolo di mondo dimenticato legato alla
valle. Di particolare interesse sono le imbarcazioni costruite dall’ultimo maestro d’ascia che ha
operato in provincia di Ravenna.
LA NAVE DI MAGAN
Questa mostra sottolinea l’impegno che il Centro dedica a progetti che propongono percorsi
didattici rivolti alle politiche di educazione territoriale. Attraverso documenti fotografici, reperti,
calchi e modelli, viene presentato il cantiere sperimentale attivato in collaborazione fra il Centro
Etnografico della Civiltà Palustre e l’Università degli Studi di Bologna - Dipartimento di Archeologia
(Sede di Ravenna) che prevede la ricostruzione di una nave, scoperta archeologica di una
missione di ricerca italo-francese nel Sultanato di Oman.
IL GIOCATTOLARIO ROMAGNOLO
La mostra nasce dal desiderio e dall’esigenza di far conoscere in che modo e con quali oggetti
ludici giocavano e giocano i bambini e le bambine nelle strade, nelle piazze, nei cortili, in spiaggia,
a scuola, in casa e in società, in Romagna nel ventesimo secolo.
LA CAPARËLA - IL TABARRO DELLA ROMAGNA
La mostra documenta, per la prima volta, questo particolare capo d’abbigliamento conosciuto a
livello nazionale. Vengono esposti tabarri originali, modelli tipici della Bassa Romagna molto
indossati alla fine dell’Ottocento e agli inizi del Novecento, e viene riprodotto un angolo della
vecchia sartoria.
IL SACRO NELLA CULTURA POPOLARE
La mostra espone oggettistica appartenente a collezionisti romagnoli: statue, rosari,
acquasantiere, messali, santini, paramenti e utensili sacri. A fare da sfondo, documenti fotografici
e ricerche relative al territorio di Bagnacavallo e Ravenna. Inoltre sono rappresentate edicole
votive, iscrizioni devozionali, nicchie e cellette.
PICCOLE CATTEDRALI DI UN MONDO ANTICO
Mostra fotografica che illustra le stalle e le case coloniche di Villanova e dintorni.
LE FIGURE FANTASTICHE DELLA BASSA ROMAGNA
Mostra che documenta le figure fantastiche, o meglio grottesche, predominanti nell’ambiente della
Bassa Romagna quali la Borda, e Mazapegual, e Papon. Si tratta di personaggi immaginari,
protagonisti dei racconti dei nostri nonni, frutto di lunghi anni di tradizione orale.
TORNANDO AL FUTURO - LA VALETA LA TÒRNA VAL
Presenta un’area di riequilibrio ambientale in zona Valletta - Viazza Nuova Villanova, una sorta di
prato allagato con monticelli barenicoli e protezione boschiva, punto di interesse che sarà inserito,
unitamente al Centro Etnografico della Civiltà Palustre, nell’itinerario del progetto Leader Plus del
Comune di Bagnacavallo.
PENNELLI E PENSIERI
Mostra di pittura. Espongono F. Pilotti, R. Viroli, L. Medri.
CULTURE A CONFRONTO
Villanova di Bagnacavallo, capitale dell’intreccio dell’erba di valle, si mette a confronto e ospita
intrecci provenienti da altre zone d’Italia come Acquarica del Capo (Lecce) e da altri continenti:
Asia, Africa, America Latina.
Per informazioni: 0545 47122 (telefono e fax).
29.8.2002
Sagra delle Erbe Palustri: mostre in particolare
Nell’ambito della "18a Sagra Civiltà delle Erbe Palustri" che si svolgerà a Villanova di Bagnacavallo
da venerdì 6 a lunedì 9 settembre 2002, sono in programma Le mostre della memoria - Ciò che si
perde curate dal Centro Etnografico della Civiltà Palustre.
La mostra Il sacro nella cultura popolare è stata pensata ed ideata dalla direttrice del Museo della
Civiltà Palustre, Maria Rosa Bagnari, con l’intento di attestare, attraverso oggetti devozionali e
documentazioni fotografiche, che la cultura del nostro tempo è sempre stata impregnata di
credenza e religione. Per molti anziani il culto del sacro rappresentava l’appuntamento quotidiano
a cui non si poteva mancare, e che doveva coinvolgere l’intera famiglia.
La realizzazione della mostra si è resa possibile grazie alla donazione e al prestito di numerosi
oggetti devozionali frutto della paziente raccolta di alcuni collezionisti romagnoli.
Sono esposte statue, acquasantiere, paramenti ed utensili sacri e tutti gli oggetti del culto usati
dalle nostre nonne: rosari, messali, santini, veli per il capo. Viene inoltre proposta la riproduzione
dell’angolo della sagrestia.
L’allestimento è ulteriormente impreziosito da documenti fotografici e ricerche relative al territorio
di Bagnacavallo e di Ravenna che illustrano angoli tipici del nostro territorio. A fare da sfondo vi
sono edicole votive, iscrizioni devozionali, nicchie e cellette.
Culture a confronto tratta un tema molto interessante: L’utilizzo tribale delle foglie e del legno.
Con questa mostra, Villanova di Bagnacavallo, capitale dell’utilizzo della erba di valle, vuole
mettersi a confronto con altre realtà d’Italia e del mondo che intrecciano vegetazioni spontanee ed
impiegano il legno.
All’interno della sala del Senato di Villanova di Bagnacavallo assieme ai manufatti villanovesi
relativi ai cicli produttivi delle cinque erbe e del legno nostrano, verranno ospitati i manufatti ad
intreccio fine realizzati con il giunco delle paludi salmastre di Acquarica del Capo, paese della
provincia di Lecce, cestini, coperchi e cappelli fabbricati con erbe e scorze colorate provenienti
dalle zone rurali del Burkina Faso, coloratissime stuoie, sporte e cesti prodotti con palma selvatica,
papiro e fibre di foglia di banano giunti dall’Uganda. Saranno presenti inoltre manufatti provenienti
dal Mozambico, strumenti musicali arrivati da Asia, Africa e America Latina.
Nella mostra La caparëla - Il tabarro della Romagna dove verranno esposti tabarri originali,
modelli tipici della bassa Romagna molto indossati alla fine dell’Ottocento e agli inizi del
Novecento. Il tabarro è conosciuto a livello nazionale con varie denominazioni, le più note sono:
ferariol (Veneto) e caparëla (Emilia-Romagna). Si tratta, quindi, secondo la direttrice del Centro,
Maria Rosa Bagnari, di una mostra significativa perché recupera un aspetto della cultura materiale
del nostro territorio ormai perduto. Dopo secoli di storia e di evoluzione, il tabarro romagnolo,
indossato da tutti gli uomini di qualunque estrazione sociale, è rimasto largamente diffuso, fino
agli anni ’50, nelle campagne e nei paesi della Pianura Padana, poi è scomparso perché
soppiantato dal pastrano. Si indossava prevalentemente nella stagione invernale, era confezionato
dai sarti più rinomati della zona e consisteva in una ruota intera realizzata con un tessuto
chiamato con il termine sartoriale "diagonalino di pettinato di lana". I più eleganti erano di lana
nera con "i bévar", colli guarniti di pelliccia che presentavano sovente bruciature di sigaro.
I capi originali esposti presentano le usure comuni e i conseguenti rammendi. Generalmente si
usurava il collo che veniva, quindi, ricoperto con vari tessuti di recupero (velluto, panno, tela
cerata, pelliccia), mentre all’interno si applicavano pezze di rinforzo per le spalle e gli strappi. Ma
l’usura che rende meglio la vita vissuta di questo capo è quella relativa alla parte terminale rifinita
con l’orlo, che era provocata dallo sfregamento nei raggi delle ruote della bicicletta, in quanto gli
uomini recandosi all’osteria nelle ore notturne si coprivano completamente (comprese le mani e il
manubrio della bicicletta) con il tabarro. L’immagine che appariva era quindi "una caparëla con le
ruote" che passava per la strada.
31.8.2002
Dichiarazione del Sindaco sulla sicurezza
In riferimento ad episodi di violenza verificatisi nei giorni scorsi a Bagnacavallo (riportati anche
dalla stampa locale), che hanno visto protagonisti cittadini provenienti dal nord Africa, il sindaco
Mario Mazzotti, dopo aver riunito i capigruppo consiliari, ha rilasciato la seguente dichiarazione.
"Non è mio costume suscitare allarmismi impropri, tantomeno enfatizzare una situazione sulla
quale la stampa si è soffermata spesso impropriamente, determinando un’eccessiva
sovraesposizione giornalistica della questione. Esiste però un problema. Si sta insinuando infatti
un cuneo pericoloso nel clima di grande convivenza sociale e civile che caratterizza da sempre la
nostra comunità. Cresce la diffidenza tra i cittadini nei confronti dei folti gruppi di maghrebini
presenti in città; una diffidenza ed un clima di insofferenza sociale giustificato dal fatto che spesso
questi gruppi di persone, in gran parte giovani, stazionano quotidianamente in città, in ogni ora
del giorno e della notte, e non è dato sapere quale sia la loro occupazione e la ragione della loro
presenza. Una diffidenza ed un senso di preoccupazione ulteriormente giustificati dal fatto che gli
episodi di rissa, pestaggi, violazione delle regole di normale convivenza vedono, ed hanno visto,
protagonisti quasi sempre questi gruppi di individui. Non è tollerabile che questa situazione si
protragga ulteriormente. Noi non siamo tra coloro che credono che immigrazione e criminalità
siano facce della stessa medaglia. Ma, per sviluppare appieno una reale e credibile politica di
integrazione sociale, per la quale ci stiamo impegnando, è necessario che le stesse comunità di
immigrati si impegnino in questa direzione, in primo luogo isolando, denunciando e rompendo ogni
legame con coloro che sono dediti ad attività illecite o che vivono nella clandestinità.
Su questo tema, nei prossimi giorni, saranno sviluppate con ulteriore intensità le iniziative di
contatto con gli stessi immigrati, con un’attenzione particolare rivolta ai minori e alle famiglie. Al
tempo stesso, l’amministrazione sta esaminando tutti i dati in proprio possesso relativi alla
situazione abitativa, verificando le tipologie e le regolarità dei contratti di affitto stipulati o non
stipulati dai proprietari di immobili nei quali risiedono i cittadini immigrati. Non è scomparso infatti
il fenomeno di intollerabili e lucrose speculazioni poste in essere da proprietari di immobili, spesso
fatiscenti - e non solo nelle campagne - che affittano posti letto in maniera spesso abusiva. Su
questo fronte, in base alle nostre competenze, verificheremo la posizione tributaria dei proprietari
in relazione alle tasse sulla casa al fine di verificare quanto e quale sommerso esista in questo
settore e per colpire gli eventuali speculatori. Partendo dalla banca dati comunale lavoreremo
inoltre per intrecciare meglio i dati relativi alla presenza degli immigrati e alla loro posizione
lavorativa.
È evidente però che queste azioni di monitoraggio e controllo, oltre che le azioni positive tese
all'inserimento sociale di chi è venuto nel nostro paese per lavorare e vivere onestamente, vanno
affiancate ad una azione incisiva di controllo del territorio e di contrasto delle azioni criminose.
Bagnacavallo non è tra i comuni a più alta concentrazione di immigrati, anzi. Rispetto al territorio
provinciale si colloca a livelli bassi. Anche questo dato ci deve far riflettere poiché i problemi di
difficoltà di integrazione e di convivenza si manifestano solitamente laddove il numero di immigrati
è elevato. A Bagnacavallo non è così. Questo ci fa pensare che la nostra città sia diventata un
luogo di ritrovo particolare per cittadini maghrebini. Gli episodi di violenza, che vedono spesso
coinvolti in scontri tra gruppi organizzati gli stessi cittadini maghrebini, destano il sospetto che ci
si trovi in presenza di regolamenti di conti interni alla stessa comunità, legati, ovviamente, alla
gestione di attività illecite. Ora, in questi mesi, le azioni di contrasto effettuate dalla Polizia
Municipale e dall'arma dei Carabinieri sono state innumerevoli e la loro presenza e tempestività di
intervento hanno contribuito non poco ad evitare episodi ben più gravi e degenerazioni ulteriori nel
tessuto sociale. Esprimiamo, quindi, agli operatori di polizia locale e ai carabinieri il nostro più
sentito ringraziamento ed il nostro sostegno incondizionato. Emerge però, anche in questo caso, la
necessità di una collaborazione e di un coordinamento ancora più forti tra le forze dell'ordine e
l'esigenza di un’azione ancora più incisiva tesa all'allontanamento immediato ed all'espulsione di
coloro che, oltre ad essere illegalmente presenti nel nostro paese, si sono resi colpevoli di attività
criminose. Su questo punto tutti comprendiamo le difficoltà presenti. Ma il caso di Bagnacavallo
assume una connotazione particolare e, credo, vada assunto come occasione per dimostrare
l'efficienza e l'efficacia delle azioni di repressione e contrasto.
La proposta in questa direzione che sottopongo è proprio quella di organizzare e programmare
una serie di interventi e di azioni mirate allo scopo, nei modi, nei tempi e nelle forme che riterrete
più appropriate. Per parte nostra, anche attraverso la prossima discussione e approvazione dello
studio sulla sicurezza e la convivenza realizzato nell’ambito dell'Associazione Intercomunale della
Bassa Romagna, del quale abbiamo informato il sottocomitato per l'ordine e la sicurezza pubblica
di Lugo, svilupperemo azioni a vasto raggio sui terreni di nostra competenza, legati al versante
sociale, formativo, scolastico, abitativo e alla diffusione della cultura della sicurezza, della legalità
e dell'integrazione."