Copia Tipografia Inventario d`Amato Cantorio

Transcript

Copia Tipografia Inventario d`Amato Cantorio
SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA BASILICATA
Inventario dell’Archivio privato
d’Amato Cantorio
a cura di Annunziata Bozza
con la collaborazione di Sergio Palagiano
1
INVENTARIO DELL’ARCHIVIO PRIVATO
d’AMATO CANTORIO
a cura di Annunziata Bozza
con la collaborazione di Sergio Palagiano
Direttore Scientifico Dott. Michele Durante
2005
2
3
INDICE
Premessa
L’albero genealogico della famiglia d’Amato Cantorio
La famiglia d’Amato Cantorio tra Ferrandina e Montepeloso (oggi Irsina)
L’Archivio d’Amato Cantorio: procedure adottate per l’intervento
di riordinamento e d’inventariazione
Abbreviazioni
Indice dell’inventario
Documenti personali dei componenti della famiglia
pag.
Inventari di beni ed animali
pag.
Documenti relativi all’attività agricola
pag.
Documenti relativi all’attività zootecnica
pag.
Personale dipendente
pag.
Contabilità
pag.
Amministrazione generale ed atti diversi
pag.
Piante e progetti
pag.
Istrumenti notarili e contratti
pag.
22
4
Produzioni civili, ricorsi e atti giudiziari
pag.
Corrispondenza
pag.
Stampe e cartoline
pag.
Appendice
pag.
Bibliografia
pag.
5
Premessa
6
Albero genealogico
Tav. 1
Tav. 2
7
La famiglia d’Amato Cantorio tra Ferrandina e Montepeloso (oggi Irsina)
Le notizie riguardanti le origini della famiglia d’Amato o d’Amati sono piuttosto esigue e per certi
aspetti anche controverse. La casata sarebbe attestata sul territorio irsinese tra XVII e XVIII secolo,
articolata in diverse ramificazioni, ed in merito alla sua originaria provenienza sono state avanzate solo
alcune ipotesi. L’Ufficio Ricerche Araldiche Storiche e Genealogiche in una lettera del 2 marzo 1943,
rinvenuta nell’archivio privato degli Amato Cantorio, riferisce che “… i d’Amato, uomini illustri
d’arme e di toga sarebbero di origine napoletana, già presenti sin dal IV secolo, nobilitati e con stemma
gentilizio depositato nell’Archivio Storico Napoletano” 1.
Secondo l’illustre storico Michele Ianora, autore di una monografia sulla cittadina di Montepeloso, oggi
Irsina, la famiglia sembrerebbe, invece, provenire dall’ Amantea2 e avrebbe avuto tra i suoi insigni
discendenti un Domenico, Vescovo di Castro, ed un Mauro, abate di Montecassino….3 Tra la
corrispondenza dello stesso Ianora sono state rinvenute un paio di lettere datate 1906 e 1908, provenienti
da Montecassino, nelle quali si risponde a richieste di informazioni relative all’abate Mauro de Amato
(1660 – 1746) avanzate dallo storico irsinese. Da esse si evince che il de Amato non fu mai né Abate di
Montecassino,
né
Presidente
della
Congregazione
Cassinese4 e che lo stesso ricoprì la carica di Abate titolare
del Monastero di San Michele Arcangelo di Montescaglioso
e ancor prima di Priore ed Amministratore dei monasteri di
Castrovillari e Ragusa5. Tuttavia, un riferimento a Mauro
de Amato Cassinensis Congregationis Abbati, risulta in
un’iscrizione lapidea, collocata all’interno della Cattedrale
di Irsina, che raffigura uno stemma gentilizio riproducente,
nella parte superiore, tre stelle separate, con una fascia, da
1
Archivio privato d’Amato Cantorio, serie Corrispondenza, b. 13 fasc. 373.
Notizie tratte da: Ianora Michele, Memorie storiche, critiche e diplomatiche della città di Montepeloso (oggi Irsina), Matera 1987, (ristampa anastatica),
pag. 578 .
3
Idem, pagg. 587 – 588.
4
Archivio privato Ianora, serie Corrispondenza, lettera inviata il 9 maggio 1906 dall’archivista capitolare Ambrogio M. Amelli, dell’archivio dell’Abbazia
di Montecassino, al prof. Michele Janora.
5
Archivio privato Ianora, serie Corrispondenza, copia di una lettera datata Montecassino, 30 settembre 1908.
2
8
un cuore rappresentato nella parte inferiore, il tutto sormontato da una croce pastorale e dal cappello
vescovile.
Iscrizione lapidea sita nella Cattedrale d’Irsina
Analogo stemma è rilevabile in Irsina sia all’interno del palazzo d’Amato Cantorio (foto 1), sito in via
Roma, che sul portale principale della masseria denominata Torre Finizia sita alla contrada Basentello
(foto 2), attestata già dagli inizi del XIX secolo di proprietà della stessa famiglia.
Fig. 1 Stemma sito all’interno di Palazzo d’Amato Cantorio - Irsina
Fig. 2 Stemma sito sul portale di Torre Finizia
Tale circostanza, però, potrebbe avvalorare l’ipotesi che l’ecclesiastico abbia fatto parte dello stesso
ramo d’Amato presente in Irsina.
Il documento più antico riferibile al fondo d’Amato Cantorio “Acta Preamboli p. D. Iosepho Amato”,
databile 1740 – 1749, di cui si fornisce la trascrizione integrale in appendice all’inventario, è preceduto
da un albero genealogico della famiglia, in cui è indicata la discendenza di un tale Giuseppe Amato per
otto generazioni fino al capostipite Ambrosio Amato, discendente dei nobili di Catanzaro. Dallo studio
dell’ albero genealogico si evince non solo che, fratello di Giuseppe
sarebbe stato quel Domenico (1696 – 1770), prima vicario generale di
Velletri e poi Vescovo di Castro citato dallo Ianora, ma anche che un
figlio del medesimo Giuseppe, Domenico Antonio, avrebbe contratto
matrimonio con una tale Felicia Cantorio Putignano, da cui sarebbe
derivato il cognome unito d’Amato Cantorio.
I documenti conservati nell’archivio privato consentono, però, di
ricostruire in maniera sistematica la storia della famiglia solo a partire
9
dagl’inizi del XIX secolo, quando Nicola d’Amato Cantorio (1820-1895) raccoglie l’eredità del padre
Domenicantonio che, deceduto in
Nicola d’Amato Cantorio
giovane età, aveva affidato il figlio ancora minorenne alle cure della madre e l’amministrazione delle sue
proprietà ad un procuratore la cui gestione, poco oculata e incline a facili donazioni nei confronti del
clero, aveva determinato il depauperamento delle sostanze. Raggiunta la maggiore età, Nicola non solo
si riappropria della sua eredità ma ne determina l’accrescimento. Affiancato, infatti, da Francesco
D’Urso, fidato amministratore dei possedimenti siti in Irsina, stipula vantaggiosi contratti di locazione e
numerosi istrumenti d’acquisto di terreni. E’ del 28 maggio 1858, ad esempio, un istrumento1 con il
quale don Gregorio Ridola di Matera vende a don Nicola una proprietà con vigna, casina, cappella e
pozzo sita alla contrada Madonna del Pozzo in agro di Ferrandina. Nel frattempo don Coletto ha sposato
Angela Lisanti dalla quale ha avuto due figli: Giuseppe, nato a Ferrandina il 5 aprile 1855, ed Eugenio.
Giuseppe d’Amato Cantorio
Eugenio d’Amato Cantorio
E’ a loro che Nicola affida il proprio patrimonio al momento del suo decesso avvenuto il 25 settembre
1895. Con testamento olografo del 12 aprile 18942 dispone di assegnare al primogenito Giuseppe tutte le
proprietà site in Montepeloso, tanto rustiche che urbane ed in più gli
concede in eredità alcuni beni siti in Ferrandina come il palazzo un tempo
appartenuto a Giacomo De Leonardis sito in Via dei Mille, con le case ad
esso limitrofe, le cantine, il fondo denominato Madonna del Pozzo ed altri
due terreni. Istituisce, invece, Eugenio erede di tutte le altre proprietà site in
Ferrandina escluse quelle assegnate al fratello Giuseppe. L’eredità così
divisa viene considerata da Eugenio lesiva dei suoi diritti e, pertanto, cita3 il
1
Archivio privato d’Amato Cantorio, serie Istrumenti e contratti, b. 1 fasc. 10.
Idem, serie Istrumenti notarili e contratti, b. 1 fasc. 28.
3 Idem, serie Produzioni civili, ricorsi ed atti giudiziari, b. 1 fasc. 6.
2
10
fratello Giuseppe dinanzi al Tribunale Civile di Matera al fine di vedere reintegrate le quote legittime
d’eredità.
Palazzo d’Amato Cantorio in Ferrandina
Tuttavia, nel tentativo di evitare noie e ingenti spese di giudizio, i due fratelli stipulano di comune
accordo un atto di transazione1 - del quale nell’archivio si conserva una minuta - che determina la
cessione da parte di Giuseppe ad Eugenio di un fondo in contrada Serra Grande di San Pietro di circa
120 ettari.
L’attività agricola e zootecnica, a cui la famiglia si dedica ancora oggi, si sviluppa proprio con Giuseppe
e, dalla prima metà del XX secolo, con il figlio di questi, Eugenio, medico chirurgo.
Il 20 dicembre 1888 Giuseppe d’Amato Cantorio sposa Vincenza
Rago e dal loro matrimonio nascono tredici figli, alcuni dei quali
muoiono in tenera età. Don Peppino, come è chiamato dai suoi
massari, riscuote grande stima e ossequioso rispetto. Gli si riconosce
grande autorità, affidabilità ed equità nelle trattative contrattuali.
Conclude affari vantaggiosi con compratori e mediatori, tratta con
grossi possidenti quali la marchesa Giuseppina Pignatelli della
Leonessa, proprietaria della difesa denominata Matine Soprana, e con
Giambattista Turrini padrone della masseria detta Le Piane sita in agro
di Ferrandina. Rinomate sono le battute di caccia da lui organizzate
con l’impiego di segugi di razza poiché grande è la
Vincenza Rago, moglie di Giuseppe
sua passione per l’arte venatoria che condivide con fraterni amici come Domenico Ridola, medico ed
archeologo, Augusto Murri, illustre scienziato, e Antonio Cardarelli, esimio professore e senatore.
3
Idem, serie Istrumenti notarili e contratti, b. 1 fasc. 28.
11
Battuta di caccia con segugi
Proprio quest’ultimo nelle lettere1 che gli invia da Napoli lo chiama “mio caro ed antico amico”, lo
ringrazia vivamente per i doni che gli giungono dalla terra di Basilicata e gli confessa che la caccia con
lui rappresenta l’unico momento di vero svago durante tutta la villeggiatura. In Giuseppe si ravvisa
altrettanto deciso e convinto l’impegno politico: dal 1899 al 1902 è sindaco di Ferrandina e fittissimi
sono i rapporti epistolari con noti personaggi politici del tempo come i Materi, Tommaso Senise e
Pasquale Grippo.
Come padre garantisce a tutti i figli un’ottima educazione scolastica.
Nicola, primogenito di Giuseppe e Vincenza, nasce a Ferrandina nel 1882. Frequenta l’Istituto Convitto
Argento di Lecce e l’Istituto Collegio Bianchi Montesanto di Napoli dei padri Barnabiti. Muore, a soli
23 anni, il 22 febbraio 1905.
Angelo, secondogenito, nasce a Ferrandina il 16 luglio 1883. Studia, come i fratelli Nicola ed Eugenio, a
Lecce presso il Collegio Convitto Argento. Si occupa per diversi anni di collaborare con il fratello
Eugenio nella gestione e conduzione delle proprietà di Ferrandina. Muore nell’aprile del 1976.
Eugenio, nasce a Ferrandina il 5 novembre 1886. Comincia gli studi a Lecce presso il Collegio Argento,
frequenta il regio liceo ginnasio del Convitto Nazionale Amedeo di Savoia Duca d’Aosta di Tivoli e si
laurea in medicina a Roma il 3 aprile del 1916 con una tesi dal titolo
“Importanza diagnostica e terapeutica del prisma in oculistica”2. Partecipa
alla Prima Guerra Mondiale come ufficiale medico sul treno attrezzato n.
35. Conclusa l’esperienza militare inizia ad occuparsi della gestione
dell’azienda agricola in Irsina e per tale motivo abbandona la sua
professione. Dal 1931 al 1938 è Commissario di Sconto presso la filiale
del Banco di Napoli in Irsina. Nel 1945 con decreto emanato dal Prefetto
di Matera riceve la nomina di commissario governativo per gli alloggi del
Comune di Irsina. Muore nel 1981 all’età di 95 anni.
Eugenio d’Amato Cantorio, medico
Prima delle sorelle d’Amato Cantorio, Angela Maria o Angelina come viene affettuosamente chiamata
in famiglia e come lei stessa si firma nelle lettere, nasce a Ferrandina nel 1884. Studia a Lecce presso il
Collegio delle Marcelline Vittorio Emanuele dove si distingue per bontà e diligenza. Nel 1918, colpita
dall’epidemia di spagnola, muore alla giovane età di 35 anni.
Maria o meglio Marietta nasce a Ferrandina il 7 marzo 1890 e vi muore nel 1978.
1
2
Archivio privato d’Amato Cantorio, serie Corrispondenza, b. 6 fasc. 52.
Archivio privato d’Amato Cantorio, serie Documenti personali e riservati dei componenti della famiglia, b. 1 fasc. 10.
12
Giovanna Emilia, terza delle sorelle d’Amato Cantorio viene al mondo a Ferrandina nel 1892 e, colpita
dalla stessa epidemia di spagnola di sua sorella maggiore, si spegne nel 1918 a soli 26 anni.
Penultima delle sorelle d’Amato Cantorio, Clelia nasce a
Ferrandina nel 1896 e muore il 15 agosto 1965. Sposa, il 16
gennaio 1929, Michele Potenza, avvocato, dal quale avrà
quattro figli: Anna, Vincenzina, Maria e per ultimo, nel 1939,
Francesco.
Segue Elvira Ester che nasce, sempre a Ferrandina,
nel
1900. Dei figli di Giuseppe sarà, nel 1996, l’ultima a
decedere.
Clelia d’Amato Cantorio
Vi è, poi, Lorenzo che nasce il 27 luglio 1901. Intraprende i suoi studi a Bari al Convitto Nazionale,
prosegue presso l’Istituto Convitto P. Colonna di Galatina e presso il Collegio Convitto Cagnazzi di
Altamura. Per diversi anni gestisce l’esattoria di Ferrandina. Nel 1945 sposa Margherita Fasella dalla
quale ha, nel 1950 un’unica figlia, Vincenza. Muore nell’agosto del 1969 all’età di 68 anni.
Renato viene al mondo il 17 maggio 1903. Frequenta il Regio liceo ginnasio nell’Istituto Convitto P.
Colonna di Galatina e si iscrive poi ad Avellino alla Regia Scuola di Agricoltura, di Viticoltura e di
Enologia. Appassionato di caccia muore nell’agosto del 1984.
Infine, ultimo dei figli di Giuseppe è Casto. Nasce a Ferrandina il 1° gennaio 1905, compie i suoi studi a
Bari, a Galatina presso l’Istituto Convitto P. Colonna e ad Altamura nel Collegio Convitto Cagnazzi.
Muore nel 1986.
Anno Scolastico 1920 – 1921 Istituto Convitto P. Colonna di Galatina (Le)
13
Tutti i fratelli d’Amato Cantorio contribuiscono alla gestione e conduzione delle attività agricole e
zootecniche. Ad ognuno è assegnato un compito preciso: le donne si occupano della casa, vendono i
prodotti della terra, le uova ed i formaggi e in assenza degli uomini registrano accuratamente sui libri
contabili le entrate e le uscite. Dei fratelli c’è chi ha l’incarico della cantina cioè di provvedere alla
tenuta del bottame e alla vendita del vino, chi, invece, del frantoio.
Tra tutti, però, è Eugenio che si dedica alla conduzione delle proprietà familiari: già nel giugno del 1919
il padre Giuseppe lo aveva nominato procuratore generale. Ma nell’ottobre del 1933, anche a seguito
della morte del genitore, avvenuta il 1° agosto dello stesso anno, riceve dai suoi fratelli la procura
generale1 con poteri di amministrare tutti i loro beni e cioè la tenuta Cacciatizzi di Brindisi di Montagna,
la masserie denominate Bradano, Trimititi, Magliano, Le Piane, Madonna del Pozzo, Madonna del Piede
e soprattutto l’antica azienda agricola di Irsina sita in contrada Basentello denominata Torre Finizia.
Masseria Torre Finizia in agro di Irsina (Mt)
L’esistenza di tale masseria è attestata in una platea del 1818, conservata nell’Archivio comunale, che
descrive i beni della Cappella di S. Antonio da Padova. Nel volume si legge che la Torre, in quell’anno,
risulta essere di proprietà di tale donna Finizia Lombardi da cui, probabilmente, la tenuta ha preso il
nome.
1
Archivio privato d’Amato Cantorio, serie Istrumenti notarili e contratti, b. 2 fasc. 77.
14
L’attività di gestione e conduzione dell’industria armentizia ed agricola dei d’Amato Cantorio è
documentata da libri, registri, fogli riepilogativi, lettere, appunti e piccole agendine da tasca.
Attraverso i numerosi documenti che coprono un arco temporale compreso tra la fine del XIX secolo e
la prima metà del XX è possibile rilevare informazioni e dati sugli allevamenti praticati, sulle
produzioni agricole, sugli acquisti, sui movimenti di carico e scarico di magazzino, sui prezzi di
mercato dei cereali, dei legumi, della carne, della lana, dei latticini, del vino rosso e bianco e di ogni
altro genere di prodotto.
I numerosi fogli del Registro paga settimanale - relativi al primo cinquantennio del XX secolo e sui
quali risultano puntualmente annotati, per ciascun salariato, le giornate di lavoro effettuate, il pane
distribuito, l’entità della mercede giornaliera corrisposta, la tipologia di lavoro svolto dai diversi operai
- attestano una notevole, continua e diversificata presenza di manodopera, prova evidente della
floridezza e dell’importanza sul territorio dell’azienda d’Amato Cantorio.
I modelli con l’indicazione dei foraggi occorsi per alimentare il bestiame consentono di conoscere, per
ciascun giorno della settimana i consumi di biada, orzo e fave per i diversi animali presenti nella
Masseria. Vari fogli sciolti documentano come quotidianamente veniva speso il denaro affidato “dal
padrone” agli amministratori o a persone di fiducia. Tutta la documentazione conservata nell’archivio
offre una tale quantità di informazioni di tipo economico agricolo da stimolare indagini ed analisi volte
a mettere in luce tutte quelle componenti e dinamiche decisionali, organizzative e gestionali che hanno
determinato, attraverso il razionale e ottimale impiego delle risorse umane e naturali, il successo
dell’azienda agricola d’Amato Cantorio.
La masseria Torre Finizia, infatti, è ancora oggi viva ed attiva, affidata alla gestione di chi, con grande
laboriosità, dedizione ed amore ne cura la sopravvivenza; di chi ha fatto tesoro della saggezza dei suoi
predecessori e che ne è, anche, l’illuminato custode della memoria storica.
15
ARCHIVIO PRIVATO D’AMATO CANTORIO
Le carte d’Amato Cantorio: procedure adottate per l’intervento di riordinamento e
d’inventariazione
Nell’estate dell’anno 2003 la Soprintendenza Archivistica per la Basilicata, nell’ambito della sua attività
di vigilanza, rilevava in Irsina la presenza di una parte dell’archivio familiare d’Amato Cantorio che, sia
per la tipologia delle carte in esso conservate sia per l’arco di tempo in cui erano state prodotte,
evidenziava un indubbio interesse storico. Il materiale documentale in questione era custodito nell’antico
palazzo d’Amato Cantorio sito in via Roma ad Irsina di proprietà dei signori Franco e Lena Potenza.
Numerosi altri documenti della stessa tipologia, appartenenti allo stesso nucleo familiare, si rinvenivano
nella suggestiva residenza di Ferrandina in Via dei Mille di proprietà della signora Anna Potenza Lo
Franco e Vincenza d’Amato Cantorio Berliri. L’intero archivio, peraltro abbastanza cospicuo e in ottime
condizioni di conservazione, risultava costituito da scritture e testimonianze diverse che consentivano,
non soltanto di ricostruire momenti di vita di un’importante famiglia lucana che aveva sviluppato nei
propri possedimenti una fiorente attività agricola e zootecnica ultracentennale, ma anche di contribuire
allo studio e alla conoscenza delle modalità con cui nei secoli passati
si coltivavano le terre, si
producevano e vendevano i raccolti, si gestivano e si conducevano le masserie, si stabilivano rapporti di
lavoro con contadini ed operai. Per
tali
fonti documentarie, rinvenute in stato di disordine,
la
Soprintendenza archivistica per la Basilicata emetteva due dichiarazioni distinte di notevole interesse
storico, una per Ferrandina e una per Irsina, a garanzia di tutela e salvaguardia di queste preziose fonti
documentali. Nel contempo programmava ed avviava nell’anno 2005 le
operazioni di schedatura, riordino e inventariazione che affidava a due
archivisti libero professionisti. I documenti rinvenuti a Ferrandina erano
collocati tutti nell’antico studio e conservati nei cassetti della scrivania, in
un cassettone posto al di sotto di una grossa libreria, in un particolare
armadio ligneo a scomparti, alcuni dei quali recavano un etichetta adesiva
16
con l’indicazione dei mesi dell’anno - il che lasciava intuire che in quei settori veniva depositato il
carteggio pervenuto mensilmente - e in una sorta di griglia lignea appesa alla parete.
Armadio ligneo a scomparti
Ferrandina – Scomparti con etichette adesive
17
Ferrandina – Griglia lignea
Per Irsina, i documenti si trovavano nel salottino studio conservati nei cassetti della scrivania, sui
ripiani di una libreria e nei cassetti sottostanti, in un
capiente cassettone ligneo e in una cesta di vimini.
Irsina – Antico studio
Irsina – Cassettone ligneo
Tutta la documentazione sciolta rinvenuta sia a Ferrandina che a Irsina risultava condizionata con la
stessa modalità: in un gran numero di buste commerciali, in pacchetti fermati da sottili spaghi o
trattenuti da fascette di carta rinforzate da fettucce. In molti casi sulle buste e sulle fascette vi erano delle
annotazioni a penna o a matita relative alla tipologia e all’oggetto delle carte raccolte, rivelatesi in
seguito parziali e, in alcuni casi, fuorvianti.
Pacchetti fermati da sottili spaghi
Si è, quindi, provveduto ad estrarre i documenti dalle
buste,
a
stenderli
e
a
fascicolarli.
Contemporaneamente si è avviata una schedatura
analitica finalizzata all’individuazione di tutte quelle
informazioni utili a connotare ed identificare ogni
singolo documento. Si è posta molta cura, inoltre,
nell’apporre su ogni fascicolo l’indicazione della
provenienza del documento: se apparteneva al
troncone di Ferrandina si identificava con F, se a
quello d’ Irsina con I. Tale procedura si è resa necessaria perché i possessori delle due parti d’archivio
potessero in ogni momento individuare i propri documenti. Tuttavia, a mano a mano che gli atti
18
venivano fascicolati e schedati, si comprendeva che le serie, per avere una logica sequenzialità ed una
connotazione di aggregazione sistematica omogenea e completa, necessitavano della fusione dei due
segmenti di archivio. In effetti le due porzioni d’archivio, tranne per i registri di contabilità, sono
complementari poichè descrivono la storia di un’unica famiglia la cui vita e attività si è svolta sia ad
Irsina che a Ferrandina.
Al termine di queste operazioni il complesso documentario è stato organizzato in serie all’interno delle
quali i documenti si trovano ordinati secondo un criterio cronologico.
Il fondo risulta, dunque, suddiviso in: Documenti personali e riservati dei componenti della famiglia
(1893 – 1966), comprendenti una cospicua quantità di fotografie.
Fotografie
Più strettamente legata alla conduzione dell’azienda agricola e zootecnica è la documentazione articolata
nelle seguenti serie: Inventari di beni ed animali (1869 – 1969); Atti relativi all’attività agricola (1867 –
1962); Atti relativi all’attività zootecnica (1899 – 1962); Personale dipendente (1865 – 1968); Piante e
progetti (1917 – 1966); Contabilità generale (1819 – 1982);
Amministrazione generale ed atti diversi (1870 – 1968);
Piante e progetti (1917 – 1966); Istrumenti notarili e
contratti (1844 – 1961); Produzioni civili, ricorsi ed atti
giudiziari (1847 – 1958); Corrispondenza (1848 – 1961);
Stampe e cartoline da collezione (1901 – 1956).
19
Atti giudiziari
Corrispondenza
La fase del riordinamento è consistita nel condizionare i fascicoli prodotti in cartelle provviste di lacci,
sul dorso delle quali è stata applicata un etichetta adesiva che descrive il contenuto di ogni singola busta.
La numerazione di corda di ciascuna busta riparte da uno per ogni serie, così come riprende da uno
anche la numerazione dei fascicoli all’interno di ogni serie.
Nella redazione dell’inventario, per alcune unità archivistiche, si è convenuto di riportare, tra virgolette,
il titolo originario rinvenuto sul documento, provvedendo ad integrare il testo con informazioni più
dettagliate quando si è valutato che l’intestazione non fosse sufficientemente esplicativa del contenuto.
In corpo minore sono state inserite le note aggiuntive, le informazioni riguardanti la presenza di
eventuali allegati ai documenti e le notizie in merito alla consistenza e cartulazione delle carte o
numerazione delle pagine. Si è omesso di dare, per ogni documento, notizie relative allo stato dei
supporti e degli inchiostri poiché l’intero fondo archivistico risulta in ottimo stato di conservazione.
In appendice all’inventario si è ritenuto utile trascrivere integralmente il più antico documento riferibile
al complesso archivistico d’Amato Cantorio: un fascicolo denominato“Acta preambuli” (1740 – 1749),
relativo ad una causa di legittima discendenza e successione. Per tale documento è stata realizzata una
copia in formato digitale in quanto l’originale è conservato da una discendente della famiglia residente a
Roma.
La schedatura delle fonti documentarie conservate in Ferrandina e le immagini fotografiche a corredo
dell’inventario sono state realizzate dal dott. Sergio Palagiano, archivista libero professionista.
ANNUNZIATA BOZZA
20
ABBREVIAZIONI
ago.
a., aa.
apr.
b., bb.
c., cc.
cart.
cit.
c. s.
dic.
doc., docc.
fasc., fascc.
feb.
gen.
giu.
id.
lug.
mag.
mar.
n., nn.
nov.
ott.
p., pp.
reg., regg.
ril. cart.
ril. perg.
s. d.
set.
v.
vol.
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
agosto
anno, i
aprile
busta, e
carta, e
cartolato
citato
come sopra
dicembre
documento, i
fascicolo, fascicoli
feb.
gennaio
giugno
idem
luglio
maggio
marzo
numero, i
novembre
ottobre
pagina, e
registro, i
rilegatura di cartone
rilegatura in pergamena
senza data
settembre
vedi
volume
21
ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO
DOCUMENTI PERSONALI DEI COMPONENTI DELLA FAMIGLIA
(1893 – 1966)
La serie raccoglie i documenti personali di ogni membro della famiglia, come ad esempio le tessere di
riconoscimento o le carte relative alla carriera scolastica dei giovani d’Amato Cantorio. Tali fonti si sono
rivelate particolarmente utili per ricostruire il profilo biografico di ciascun rappresentante della famiglia
fornendo interessanti informazioni sulla loro formazione culturale, sugli interessi coltivati nonché
sull’attività civile e politica svolta. In questa serie sono confluite anche le numerose fotografie risalenti
ai primi del ‘900, rinvenute nell’archivio privato d’Amato Cantorio. In massima parte sono costituite dai
ritratti dei componenti della famiglia e dai immagini che raffigurano scene di vita quotidiana in
campagna, momenti di svago e circostanze importanti.
BUSTA 1
fasc. 1 [ F ]
Documenti personali di Giuseppe d’Amato Cantorio:
4 mar. 1927, Ferrandina
1. Carta d’identità rilasciata dal Comune di Ferrandina.
24 ott. 1907 – 23 ott. 1912
2. Tessera per l’uso dei biglietti di abbonamento rilasciata dalle Ferrovie dello Stato.
18 dic. 1912 – 17 dic. 1917
3. Idem.
22
26 feb. 1932
4. Libretto personale per licenze di porto d’armi.
s.d.
5. Tessera della Confederazione Nazionale Fascista degli Agricoltori.
s.d.
6. N. 3 tessere della Confederazione delle Corporazioni fasciste.
7. Biglietti da visita e carta intestata.
fasc. 2 [ F ]
8 ago. 1912 – 7 giu. 1933
Ricette mediche di diagnosi, prescrizioni e preparazioni galeniche.
1 mar. 1917 – 5 ott. 1926
Risultati di analisi cliniche.
Materiale pubblicitario di rimedi farmaceutici.
fasc. 3 [ F ]
18 giu. 1899
Atti relativi alle elezioni amministrative del 18 giugno 1899.
Nota
Trattasi di elenchi manoscritti degli elettori finalizzati al conteggio preventivo dei possibili consensi.
fasc. 4 [ F ]
1909
Atti relativi alle elezioni del 1909.
Nota
Trattasi di telegrammi, appunti, carteggio, minute di discorsi, elenchi degli elettori e conteggi dei voti relativi al confronto
elettorale tra i candidati Materi e Lichinchi.
fasc. 5 [ F ]
s.d.
Minute dei discorsi pronunciati da Giuseppe d’Amato Cantorio nel corso dei consigli comunali di
Ferrandina.
s.d.
Minute varie.
23
fasc. 6 [ F ]
Atti relativi alla carriera scolastica di Nicola d’Amato Cantorio, primogenito di Giuseppe:
21 feb. 1893 – 8 ago. 1894, Napoli
1. Carteggio intercorso tra Giuseppe d’Amato Cantorio e il Rettore dell’Istituto Collegio Bianchi di
Napoli presso il quale Nicola, primogenito di Giuseppe, effettua gli studi.
8 nov. 1894, Lecce
2. Lettera del direttore del Collegio Argento di Lecce.
8 dic. 1894
31 lug. 1896
3. N. 2 quietanze rilasciate dall’economo del Collegio Argento di Lecce in merito al pagamento
delle rette scolastiche.
Novembre 1894
Marzo 1896
4. Medie dei voti ottenuti da Nicola d’Amato Cantorio nel corso degli studi ginnasiali condotti
presso l’Istituto Convitto Argento di Lecce.
fasc. 7 [ F ]
Atti relativi alla carriera scolastica e documenti personali di Angelo d’Amato Cantorio:
1895 – 1896
1. Medie dei voti e risultati finali degli esami ottenuti da Angelo d’Amato Cantorio nel corso degli
studi ginnasiali condotti presso l’Istituto Convitto Argento di Lecce.
16 ott. 1937, Ferrandina
2. Libretto di risparmio emesso dalla Banca Ferrandinese a nome di Angelo d’Amato Cantorio.
fasc. 8 [ I ]
Documenti personali di Eugenio d’Amato Cantorio:
4 mar. 1927, Ferrandina
1. Carta d’identità rilasciata dal Comune di Ferrandina.
1 sett. 1936, Matera
2. Tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione Nazionale Ufficiali in congedo d’Italia Sezione
di Matera.
1927 – 1935
3. N. 8 tessere di iscrizione al Partito Nazionale Fascista – Fascio di combattimento di Ferrandina.
1934, Irsina
24
4. Tessera di riconoscimento rilasciata dall’Opera nazionale Dopolavoro - Sezione di Irsina.
1932 – 1959
5. N. 7 tessere di iscrizione alla Confederazione Nazionale Fascista degli Agricoltori poi
Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana.
1936
6. Tessera di libera circolazione rilasciata dalla Società Autotrasporti dell’Italia Meridionale.
1936 – 1942
7. Tessera del Touring Club Italiano.
29 nov. 1966, Matera
8. Libretto personale per licenza di porto di fucile rilasciata dalla questura di Matera.
9. Biglietti da visita e carta intestata
Nota
Trattasi di documenti rinvenuti in una busta sulla quale è stata rilevata la seguente annotazione: “Tessere, ricevute e carte
varie tolte dal portafogli”.
fasc. 9 [ F ]
1922 – 1957
Ricette mediche di diagnosi, prescrizioni e preparazioni galeniche.
fasc. 10 [ F - I ]
Atti relativi alla carriera scolastica di Eugenio d’Amato Cantorio:
1895 – 1896
1. Medie dei voti e risultati finali degli esami ottenuti da Eugenio d’Amato Cantorio durante la
frequenza della terza classe elementare dell’Istituto Convitto Argento di Lecce.
22 dic. 1897, Lecce
Diploma di profitto conseguito nello studio della religione.
4 nov. 1898
Corrispondenza.
22 dic. 1898
Attestato del premio di primo grado per profitto negli studi del Collegio Argento di Lecce
assegnato ad Eugenio d’Amato Cantorio.
16 ott. 1898
2. Attestato scolastico del Regio Liceo Ginnasio Amedeo di Savoja Duca d’Aosta di Tivoli.
25
30 giu. 1899 – 13 sett. 1913
Conti e ricevute di pagamento delle rette del Regio Convitto Nazionale di Tivoli.
1898 - 1903
Medie dei voti conseguiti da Eugenio d’Amato Cantorio nel corso degli studi ginnasiali condotti
presso il Regio Liceo Ginnasio Amedeo di Savoja Duca d’Aosta di Tivoli.
Aprile 1916, Roma [ I ]
3. Copia dattiloscritta della tesi di laurea in medicina e chirurgia redatta da Eugenio d’Amato
Cantorio dal titolo “Importanza diagnostica e terapeutica del prisma in oculistica”.
fasc. 11 [ F ]
27 ago. 1906 – 5 lug. 1956
Atti relativi alla carriera militare di Eugenio d’Amato Cantorio.
fasc. 12 [ F ]
31 dic. 1931 – 7 mar. 1938, Napoli
Comunicazioni relative al provvedimento emanato dal Consiglio d’Amministrazione del Banco di
Napoli in merito alla nomina di Eugenio d’Amato Cantorio a Commissario di sconto presso la filiale di
Irsina.
fasc. 13 [ I ]
30 apr. 1939 – 9 ago. 1941
Atti relativi all’istanza inoltrata alla Regia Prefettura di Matera da Eugenio d’Amato Cantorio in merito
all’esonero dal richiamo alle armi e relative comunicazioni di accoglimento della richiesta suddetta
inviate dal Comando della Difesa Territoriale di Bari.
Allegati:
- Istanza di esonero dal richiamo alle armi inoltrata dall’Azienda agricola Torre Finizia di Eugenio d’Amato Cantorio
per conto di Domenico Crichigno, Giuseppe Nicola Nigro e Domenico Robertaccio, dipendenti.
fasc. 14 [ I ]
19 dic. 1945, Matera
Decreto emanato dal Prefetto di Matera relativo alla nomina di Eugenio d’Amato Cantorio a
Commissario Governativo per gli alloggi del Comune di Irsina.
Allegati:
- Carteggio ed atti diversi prodotti tra il 21 gennaio 1946 ed il 3 aprile 1946 relativi all’attività di Commissario
governativo per gli alloggi esercitata da Eugenio d’Amato Cantorio.
Trattasi di pratiche trattenute da Eugenio d’Amato Cantorio oltre il termine dell’incarico avvenuto a seguito dell’abolizione
del Commissariato degli alloggi sancito con decreto prefettizio del 1° aprile 1946.
26
- Minuta di una lettera di dimissioni dalla carica di Commissario governativo per gli alloggi redatta da Eugenio d’Amato
Cantorio nel gennaio del 1946.
fasc. 15 [ F ]
Atti relativi alla carriera scolastica di Angelina d’Amato Cantorio:
20 ott. 1896 – 16 ott. 1898
Note di spese e ricevute di pagamento della rette scolastiche dell’Educatorio Vittorio Emanuele di Lecce
diretto dalla Società di educazione e di istruzione delle Marcelline.
15 mar. 1898
10 lug. 1898
Pagelle scolastiche di Angelina d’Amato Cantorio.
1 feb. 1900 – 18 lug. 1898
Corrispondenza intercorsa tra Suor Ermenegilda Magnani, direttrice del Collegio delle Marcelline di
Lecce, e Giuseppe d’Amato Cantorio, padre di Angelina.
fasc. 16 [ F ]
Atti relativi alla carriera scolastica di Lorenzo, Renato e Casto d’Amato Cantorio:
6 giu. 1921 – 28 dic. 1927
Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dal rettore del Convitto Paolo Colonna di
Galatina in merito alla condotta scolastica dei figli Lorenzo, Renato e Casto.
fasc. 17 [ F ]
21 apr. 1921, Voghera
s.d.
N. 2 Comunicazioni pervenute a Renato d’Amato Cantorio dalla Regia Scuola pratica di agricoltura
“Gallini” di Voghera e dalla Regia Scuola di Viticoltura e di Enologia di Avellino in merito alle
modalità d’iscrizione ai corsi ed ai programmi di studio.
fasc. 18 [ F ]
23 feb. 1905, Ferrandina
Elogio funebre composto da G. Giuliani, professore, in occasione dei funerali di Nicola d’Amato
Cantorio, figlio di Giuseppe, scomparso prematuramente a soli 23 anni il 22 febbraio 1905.
BUSTA 2
27
FOTOGRAFIE
Il materiale fotografico rinvenuto sciolto, privo di indicazioni relative ai soggetti rappresentati e di
riferimenti cronologici, risale alla fine dell’800 ed ai primi del ‘900 poiché risulta costituito, in massima
parte, dai ritratti dei componenti della famiglia, nonché da immagini di amici e parenti della stessa per i
quali è risultata alquanto difficile l’identificazione. Alcuni esemplari fotografici ritraggono i luoghi in
cui i d’Amato Cantorio hanno dimorato per brevi periodi - cioè quelle masserie o tenute dove erano soliti
trasferirsi per il periodo estivo - i momenti della vita in campagna connessi all’attività lavorativa ma
anche quelli legati alla distensione ed alle distrazioni, i particolari eventi vissuti dalla famiglia.
fasc. 1 [ F – I ]
-
Ritratti di Giuseppe d’Amato Cantorio in età giovanile e matura;
foto cartoline inviate da Giuseppe d’Amato Cantorio dalla località termale di Fiuggi dove era
solito passare le acque;
foto delle battute di caccia organizzate da Giuseppe;
foto di Giuseppe con amici durante la colazione sui prati;
foto dei segugi utilizzati per la caccia;
foto del funerale di Giuseppe avvenuto a Ferrandina il 1 agosto 1933 con in allegato l’annuncio
funebre della sua morte;
ritratti di Eugenio d’Amato Cantorio da giovane e in età matura;
foto di Eugenio durante la guerra con i compagni del treno attrezzato n. 35;
foto delle masserie denominate Trimititi e Torre Finizia e degli armenti al pascolo;
foto della cappella cimiteriale di famiglia.
28
ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO
INVENTARI DI BENI ED ANIMALI
(1869 – 1969)
Gli inventari venivano redatti quando l’amministrazione e la gestione dell’attività di campagna, sia
agricola che zootecnica, era affidata, con atto ufficiale di procura, a diversi fattori che,
nell’avvicendamento e quindi nel consueto passaggio delle consegne, erano tenuti a rendere conto ai
proprietari di ogni cosa fosse stata loro affidata. Tra i diversi fattori succedutisi, autori degli inventari, si
annoverano: Nicola Rizzi, Matteo Grassani di Salandra (Mt), Arcangelo D’Alessandro, Francesco Paolo
Cassone, Francesco Rizzi, Raffaele Mazzarella, Giuseppe Nicola Nigro, Rocco Maddaluno e Vincenzo
Piancazzi.
BUSTA 1
fasc. 1 [ F ]
4 ago. 1869, Montepeloso
“Vantaria (sic) delle vacche del Sig.r D: Nicola Damato fatta in Agosto a Montepeloso 1869”.
cc. 4
Nota
Si rileva che l’inventario è stato da realizzato da Nicola Rizzi.
fasc. 2 [ F ]
ago. 1873
“Inventaria (sic) di Vacche del Sig.r D. Nicola d’Amato fatta in Agosto 1873”.
cc. 2
fasc. 3 [ I ]
4 lug. 1896, Irsina
“Oggetti di cantina ricevute (sic) in consegna dal Signor Nicola Rizzo”.
cc. 2
29
4 lug. 1896, Irsina
“Notamento dei piccoli oggetti, stoviglie ed altro che sono nelle due camere riservato al padrone”.
cc. 2
Nota
Gli inventari sono redatti da Matteo Grassani, amministratore, incaricato da don Giuseppe d’Amato Cantorio con procura
speciale del 18 ottobre 1896. Nato a Salandra e domiciliato in Ferrandina, presso la casa di don Giuseppe d’Amato Cantorio,
risulta ricoprire tale incarico sino al 1901.
fasc. 4 [ I ]
9 feb. 1897, Irsina
“Notamento di tutti i pezzi dei legnami ricavati dalla noce (sic) e depositati nel lamione del casino”.
c. 1
Nota
Inventario redatto da Matteo Grassani.
fasc. 5 [ I ]
3 giu. 1901- 31 ago. 1902
“Libbretta giornaliera di tutti i lavori dal 1 settembre 1901 e dell’inventario della masseria, animali ed
attrezzi che ci sono alla masseria Torre Finizia”.
pagg. 44
Nota
Trattasi di un registro nel quale si trovano annotati, oltre agli inventari, anche spese diverse e conti relativi alla semina e alle
giornate lavorative degli operai impiegati nelle attività della masseria denominata Torre Finizia. Si segnalano: “Introito Biada
dal 10 giugno 1901”, “Esito Biada Giumenta dal 9 Giugno 1901 al 1902”, “Consumo Biada muletti dal 21 Giugno 1901 al 26
aprile 1902” , “Giornatieri comuni dal 1 settembre 1901 al 31 Agosto 1902”, “Semina in orzo 1901”.
fasc. 6 [ I ]
s. d.
“Nota degli oggetti esistenti nel palazzo, nella cantina e nel magazzino consegnati dal Sig.r Arcangelo
D’Alessandro ed a lui consegnati in parte dal Sig.r Matteo Grassani in parte acquistati dopo”.
cc. 2
Nota
Arcangelo d’Alessandro subentra nel 1902 a Matteo Grassani nella gestione della masseria Torre Finizia.
1 giu. 1901
“Notamento di tutti gli oggetti esistenti nel palazzo, nel magazzino e nella cantina ricevuto (sic) in
consegna dal Signor Matteo Grassani”.
cc. 2
s. d.
“Notamento di tutti gli oggetti esistenti nel palazzo, nel magazzino e nella cantina ricevuti in consegna
da Matteo Grassani”.
cc. 2
Nota
I tre inventari si riferiscono alle suppellettili conservate nel palazzo sito in Irsina.
30
fasc. 7 [ F ]
1904
Prospetto inventario dei vini prodotti dalla vendemmia del 1904.
cc. 6
Nota
Il prospetto è articolato in finche che riportano il numero assegnato a ciascuna botte, la capacità in barili, la qualità del vino,
la località in cui è sito il vigneto e varie annotazioni relative, in gran parte, alle condizioni meteorologiche verificatesi
durante il periodo di produzione delle uve.
fasc. 8 [ I ]
5 sett. 1914, Irsina
“Inventario degli attrezzi e macchinari della masseria Torre Finizia”.
cc. 6
3 sett. 1914, Irsina
“Biancheria esistente ad Irsina in casa”.
cc. 2
fasc. 9 [ I ]
22 ago. 1916, Irsina - 1 nov. 1918, Irsina
“Consegna cereali, macchinari, attrezzi rurali e quant’altro mi consegnato (sic) dal Signor D. Angelo
Cantorio il 22 agosto 1916”.
pagg. 90
Nota
Trattasi di un libretto di conti e di spese diverse nel quale sono annotati gli inventari degli oggetti, animali e macchinari
presenti alla masseria Torre Finizia al momento della nomina del nuovo amministratore, incaricato della gestione delle
attività della masseria stessa: compaiono, nell’ordine, Francesco Paolo Cassone, Francesco Rizzi e Raffaele Mazzarella. Si
segnalano gli inventari di macchinari e attrezzi, delle giumente al pascolo, degli animali da stalla, degli equini da lavoro e da
sella, dei bovi e degli oggetti esistenti nel palazzo di Irsina
fasc. 10 [ I ]
8 giu. 1919, Irsina
“Inventario delle vacche - 8 giugno 1919”.
cc. 2
Nota
Nell’unità documentaria, firmata personalmente da Eugenio d’Amato Cantorio, si rileva una bozza del medesimo inventario.
7 sett. 1919, Irsina
“Inventario degli attrezzi consegnati il 7/9 1919 a Giuseppe Coniglio massaro della masseria Morena”.
cc. 2
Nota
Si rileva la presenza dell’inventario del bestiame.
31
fasc. 11 [ I ]
12 dic. 1919, Irsina
“Oggetti esistenti nella cucina - 12/12 1919”.
cc. 2
Nota
Si segnala la presenza sullo stesso foglio di un inventario della “Porcellana Ginori esistente nella cristalliera della casa in
Irsina”, datato 16 gennaio 1921.
16 gen.1921, Irsina
“Inventario biancheria esistente in Irsina (casa) - 16/1 1921
cc. 1
16 gen. 1921, Irsina
“Mobili della sala d’ingresso” - 16/1 1921
cc. 2
fasc. 12 [ I ]
4 mar. 1920, Irsina
“Torre Finizia. Inventario piatti - 4 - 3 - 1920”
cc. 1
21 mag. 1920, Irsina
“Inventario delle vacche. 21 Maggio 1920”
cc. 2
Nota
Nell’inventario è riportata la distinzione delle vacche in “annicchiariche”, “figliate con vitelle” e “figliate con vitelli”,
“gravide”, “svitellate”, “sterpe”, “giovenche”, “tori”, “annecchie” e “annecchi”.
Si rileva, all’interno dell’unità documentaria, la presenza della bozza del medesimo inventario.
fasc. 13 [ I ]
11 mag. 1921, Irsina
“Torre Finizia - Inventario delle pecore 11 Maggio 1921”
cc. 1
Nota
Nell’inventario, redatto da Giuseppe Nicola Nigro, si rileva la presenza del conto della tosatura delle pecore del maggio 1921,
con annotazioni relative al numero di capi presenti in ogni gregge, al numero assegnato a ciascuna balla di lana raccolta, al
peso, al tipo di lana e al numero di capi morti o venduti.
29 mag. 1921, Irsina
“Inventario delle vacche - 29 Maggio 1921”
cc. 2
Nota
E’ presente all’interno dell’unità documentaria una bozza del medesimo inventario.
8 sett. 1921, Irsina
“Attrezzi della masseria Bradano consegnati a Nicola di Nardo 8 - 9 - 1921”
32
cc. 2
fasc. 14 [ I ]
10 mag. 1922, Irsina
“Inventario ovini 10 Maggio 1922”.
cc. 2
Allegati:
- Conto della tosatura relativo al periodo 6 maggio - 10 maggio 1922.
10 mag. 1922, Irsina
“Torre Finizia - Inventario delle pecore 10/5 1922”
c. 1
Nota
Nell’unità documentaria si rilevano annotazioni relative agli animali venduti o morti.
27 mag. 1922, Irsina
“Inventario delle vacche - 27 Maggio 1922”
cc. 2
Allegati:
- Bozza dell’inventario.
fasc. 15 [ I ]
6 mag. 1923, Irsina
“Inventario delle pecore. 6 Maggio 1923”
cc. 2
Allegati:
- Conto della tosatura delle pecore relativo al periodo 30 aprile - 5 maggio 1923.
31 mag. 1923, Irsina
“Inventario vacche - 31 Maggio - 1923.”
cc. 2
Allegati:
- Bozza dell’inventario.
fasc. 16 [ I ]
5 mag. 1924, Irsina
“Inventario degli animali ovini. Torre Finizia, 5 Maggio 1924”
Allegati:
- Conto della tosatura svoltasi dal 28 aprile al 5 maggio 1924.
22 mag. 1924, Irsina
“Inventario vacche - 22 Maggio 1924”
cc. 2
fasc. 17 [ I ]
33
22 mag. 1924, Irsina - 1 giu. 1941, Irsina
Registro degli inventari di vacche, pecore, giumente, bovi, animali da lavoro e da sella dal 24 maggio
1924 al 1 giugno 1941.
pagg. 78
Nota
Il registro, costituito da 78 pagine numerate precedute da un indice, riporta trascritti tutti gli inventari relativi agli anni 1924 1941 redatti precedentemente su carte sciolte.
fasc. 18 [ I ]
28 mag. 1925, Irsina
“Inventario degli animali ovini e caprini. Torre Finizia, 6 maggio 1925”
c.1
Allegati:
- Conto della tosatura svoltasi dal 1 maggio al 6 maggio 1925.
30 mag. 1925, Irsina
“Inventario delle vacche. 30 Maggio 1925”.
cc. 2
fasc. 19 [ I ]
4 mag. 1926, Irsina
“Inventario degli animali ovini e caprini. Torre Finizia, 4 maggio 1926”
c.1
Allegati:
- Conto della tosatura svoltasi dal 26 aprile al 3 maggio 1926.
28 mag. 1926, Irsina
“Inventario delle vacche. 28 Maggio 1926”.
cc. 2
fasc. 20 [ I ]
26 mag. 1927, Irsina
“Inventario Ovini - Torre Finizia 4/5 - 1927”
cc. 2
Allegati:
- Conto della tosatura svoltasi dal 29 aprile al 6 maggio.
fasc. 21 [ I ]
24 mag. 1927, Irsina
“Inventario vacche - 24 maggio 1927”
cc. 2
34
fasc. 22 [ I ]
23 mag. 1928, Irsina
“Inventario delle vacche 23 maggio 1928”
cc. 2
31 mag. 1928, Irsina
“Inventario ovini - Torre Finizia 4/5 1928”
cc. 2
Allegati:
- Conto della tosatura svoltasi tra il 27 aprile e il 4 maggio 1928.
fasc. 23 [ I ]
28 mag. 1929, Irsina
“Inventario vacche 28 Maggio 1929”
cc. 2
30 mag. 1929, Irsina
“Inventario Torre Finizia, 2/5 1929”
“Inventario ovini - M. del Piede 6/5 1929”
cc. 2
fasc. 24 [ I ]
31 mag. 1930, Irsina
“Inventario ovini Torre Finizia. 2/5 1930”
cc. 2
Nota
Nell’inventario, redatto da Giuseppe Nicola Nigro, si rileva la presenza del conto della tosatura delle
pecore svoltasi tra il 27 aprile e il 30 aprile 1930.
24 mag. 1930, Irsina
“Inventario vacche 24 Maggio 1930”
cc. 2
fasc. 25 [ I ]
2 mag. 1930, Irsina
“Inventario vacche - Corrado di Piedi 7/6 1931”
cc. 2
28 ago. 1931, Irsina
“Vacche M. del Piede 28/8 1931”
cc.2
fasc. 26 [ I ]
1 giu. 1931, Irsina - 2 giu. 1931, Irsina
35
“Inventario ovini - Torre Finizia 1/5 1931”
“Inventario Ovini - M. del Piede 1931-5/5”.
cc. 2
Nota
Gli inventari risultano redatti rispettivamente dai due massari Giuseppe Nicola Nigro e Rocco
Maddaluno.
1 giu. 1932, Irsina - 6 giu. 1932, Irsina
“Inventario Torre 9/5 1932”
“Inventario R.cco Maddaluno 9/5 1932”
“Inventario caprini che vanno alla montagna - 6 giugno 1932”
Nota
Gli inventari risultano redatti rispettivamente da Giuseppe Nicola Nigro e Rocco Maddaluno.
cc. 3
1 giu. 1933, Irsina
“Inventario 6 Maggio 1933. Torre Finizia”
cc. 2
Nota
Trattasi dell’inventario di animali ovini e caprini redatto da Giuseppe Nicola Nigro.
31 mag. 1934, Irsina
“Inventario Ovini e Caprini. 7 Maggio 1934”
cc. 2
Nota
L’inventario risulta redatto da Giuseppe Nicola Nigro.
1 giu. 1935, Irsina
“Inventario ovini e caprini - 30 Aprile 1935”
cc. 2
Nota
Idem
1 giu. 1936, Irsina
“Inventario Ovini 30 Aprile 1936”
cc. 2
Nota
Idem
1 giu. 1937, Irsina
36
“Inventario Ovini - 9 Maggio 1937”
cc. 2
Nota
Idem
2 giu. 1938, Irsina
“Inventario ovini e caprini - 7 Maggio 1938”
cc. 2
Nota
Idem
s. d
“Inventario 1939 - 9 Maggio”
cc. 2
Nota
Trattasi dell’inventario degli ovini e dei caprini redatto da Giuseppe Nicola Nigro.
7 giu. 1940, Irsina
“Inventario 1940 - 3 Giugno”
cc. 2
Nota
Idem
2 giu. 1941, Irsina
“Inventario 1941”
cc. 2
Nota
L’inventario degli ovini e dei caprini è redatto da Giuseppe Nicola Nigro e firmato da don Eugenio
d’Amato Cantorio.
1 giu. 1942, Irsina
“Inventario 1942”
cc. 2
2 giu. 1943, Irsina
“Inventario 1943”
cc. 2
Nota
L’inventario degli ovini e dei caprini è redatto da Giuseppe Nicola Nigro e firmato da don Eugenio
d’Amato Cantorio.
1 giu. 1944, Irsina
“Inventario ovini 1944”
37
c. 1
Nota
L’inventario degli ovini e dei caprini è redatto da Giuseppe Nicola Nigro.
30 mag. 1945, Irsina
“Inventario 1945 - 9 Maggio”
c. 1
Nota
Idem
29 mag. 1946, Irsina
“Inventario ovini - 8 Maggio 1946”
c. 1
Nota
L’inventario degli ovini e dei caprini è redatto da Rocco Nigro.
4 giu. 1947, Irsina
“Inventario Ovini 1947 (9 Maggio)
c. 1
Nota
L’inventario degli ovini e dei caprini è redatto da Giuseppe Nicola Nigro.
1 giu. 1948, Irsina
“Inventario ovini 1948 - (9 Maggio)”
c. 1
Nota
L’inventario degli ovini e dei caprini è redatto da Giuseppe Nicola Nigro.
31 mag. 1949, Irsina
“Inventario ovini e caprini 7/ 1949”
cc.2
Nota
L’inventario degli ovini e dei caprini è redatto da Giuseppe Nicola Nigro ed in allegato si rileva il conto
della tosatura svoltasi dal 4 al 7 maggio 1949.
1 giu. 1950, Irsina
“Inventario ovini 8/5 1950”
c. 1
38
Nota
L’inventario degli ovini e dei caprini risulta redatto da Giuseppe Nicola Nigro.
31 mag. 1951, Irsina
“Inventario ovini e caprini - 8/5 1951”
c. 1
Nota
Idem
7 mag. 1952, Irsina
“Inventario 1952 - 7/5”
c. 1
Nota
Idem
1 giu. 1953, Irsina
“Inventario 1953 - 7 Maggio”
c. 1
Nota
Trattasi dell’inventario degli ovini e dei caprini redatto da Giuseppe Nicola Nigro.
6 giu. 1954, Irsina
“Inventario ovini e caprini 1954 (10 Maggio)”
c. 1
Nota
Idem
4 giu. 1955, Irsina
“Inventario ovini e caprini 1955 (14 Maggio)”
c. 1
Nota
Idem
2 giu. 1956, Irsina
“Inventario 1956 - 14 Maggio”
c. 1
Nota
Idem
5 giu. 1957, Irsina
“Inventario 1957 15/6”
c. 1
Nota
39
Idem
fasc. 27 [ I ]
31 mag. 1932, Irsina
“Inventario vacche 31/5 1932”
c. 1
15 sett. 1932, Irsina
“Inventario giumente 15/9 1932”
c.1
fasc. 28 [ I ]
29 mag. 1933, Irsina
“Inventario vacche 29 Maggio 1933 Corrado da Piedi”
cc. 2
15 sett. 1933, Irsina
“Inventario giumente 15/9 1933”
c. 1
fasc. 29 [ I ]
31 mag. 1934, Irsina
“Inventario vacche 31 Maggio 1934”
cc. 2
18 sett. 1934, Irsina
“Inventario giumente 18/9 1934”
c. 1
fasc. 30 [ I ]
30 mag. 1935, Irsina
“Inventario vacche 30 Maggio 1935”
cc. 2
10 nov. 1935, Irsina
“Inventario giumente 15 Novembre 1935”
c. 1
fasc. 31 [ I ]
2 giu. 1936, Irsina
“Inventario vacche 2 Giugno 1936”
cc. 2
7 ott. 1936, Irsina
“Inventario giumente - 7 Ottobre 1936”
c. 1
40
fasc. 32 [ I ]
20 mag. 1937, Irsina
“Inventario vacche 20 Maggio 1937”
cc. 2
fasc. 33 [ I ]
28 mag. 1938, Irsina
“Inventario vacche - Corrado di Piedi 28/5 1938”
cc. 2
fasc. 34 [ I ]
28 mag. 1939, Irsina
“Inventario giumente 28 Maggio 1939”
c. 1
6 giu. 1939, Irsina
“Inventario vacche 1939 - 6 Giugno”
cc. 2
fasc. 35 [ I ]
29 mag. 1940, Irsina
“Inventario vacche 1940 - 29 Maggio”
cc. 2
13 sett. 1940, Irsina
“Inventario giumente 15/9/1940”
c. 1
fasc. 36 [ I ]
1 giu. 1941, Irsina
“Inventario vacche 1941 - 1 Giugno”
cc. 2
31 ott. 1941, Irsina
“Inventario giumente 31/10 1941”
c. 1
fasc. 37 [ I ]
30 mag. 1942, Irsina
“Inventario vacche 1942 - 30 Maggio”
cc. 2
20 dic. 1942, Irsina
“Inventario giumente 20/12 1942”
c. 1
41
fasc. 38 [ I ]
30 mag. 1942 – 1969, Irsina
Registro degli inventari del bestiame. All’interno sono contenuti gli inventari delle vacche, delle pecore,
delle giumente, dei bovi, degli asini e degli animali da lavoro.
pagg. 118
Nota
Il registro è costituito da 118 pagine numerate precedute da un indice.
fasc. 39 [ I ]
27 mag. 1943, Irsina
“Inventario vacche 1943 - 27 Maggio.”.
cc. 2
15 ott. 1943, Irsina
“Inventario giumente 1943 15/10”.
c. 1
fasc. 40 [ I ]
28 mag. 1944, Irsina
“Inventario vacche 1944 - 28 Maggio.”.
cc. 2
25 ott. 1944, Irsina
“Inventario giumente 25/10 1944”.
c. 1
fasc. 41 [ I ]
24 mag. 1945, Irsina
“Inventario vacche 1945 - 24 Maggio.”.
cc. 2
5 nov. 1945, Irsina
“Inventario giumente 5 Novembre 1945”.
c. 1
fasc. 42 [ I ]
28 mag. 1946, Irsina
“Inventario vacche 1946 - 28 Maggio.”.
cc. 2
fasc. 43 [ F ]
42
2 mag. 1947, Irsina
“Inventario degli attrezzi da lavoro”
c. 1
Nota
L’inventario risulta compilato da Vincenzo Piancazzi.
fasc. 44 [ I ]
27 mag. 1947, Irsina
“Inventario vacche 27 Maggio 1947”
cc. 2
14 giu. 1947, Irsina
“Inventario giumente 14/6 1947”
c. 1
fasc. 45 [ I ]
30 mag. 1948, Irsina
“Inventario vacche -1948 (30 Maggio)”
cc. 2
3 ott. 1948, Irsina
“Inventario giumente 3/10 1948”
c. 1
fasc. 46 [ I ]
23 mag. 1949, Irsina
“Inventario vacche 23/5 1949”
cc. 2
16 nov. 1949, Irsina
“Inventario giumente 16/11 1949”
c. 1
fasc. 47 [ I ]
30 mag. 1950, Irsina
“Inventario vacche 30/5 1950”
cc. 2
15 dic. 1950, Irsina
“Inventario giumente 15/12 1950”
c. 1
fasc. 48 [ I ]
29 mag. 1951, Irsina
“Inventario vacche 29-5-1951”
43
cc. 2
fasc. 49 [ I ]
13 mag. 1952, Irsina
“Inventario vacche - 13 Maggio 1952”
cc. 2
3 nov. 1952, Irsina
“Inventario giumente 3/11/1952”
c. 1
25 mag. 1953, Irsina
“Inventario vacche - 25 Maggio 1953”
cc. 2
25 nov. 1953, Irsina
“Inventario giumente 25/11 1952”
c. 1
28 mag. 1954, Irsina
“Inventario vacche - 28 Maggio 1954”
cc. 2
1 nov. 1954, Irsina
“Inventario giumente 1954 1/11”
c. 1
13 mag. 1955, Irsina
“Inventario vacche - 2 Giugno 1955”
cc. 2
4 giu. 1956, Irsina
“Inventario vacche - 4 Giugno 1956”
cc. 2
28 mag. 1956, Irsina
“Inventario giumente 28 Maggio 1956”
c. 1
5 giu. 1957, Irsina
“Inventario vacche - 5 Giugno 1957”
cc. 2
27 giu. 1957, Irsina
44
“Inventario delle vacche in ordine alfabetico 27/6 1957”
c. 1
15 ott. 1957, Irsina
“Inventario giumente 1957 (15 Ottobre)”
c. 1
5 giu. 1958, Irsina
“Inventario vacche - 5 Giugno 1958”
cc. 2
13 sett. 1958, Irsina
“Inventario giumente 13 settembre 1958”
c. 1
8 giu. 1959, Irsina
“Inventario vacche - 8 Giugno 1959”
cc. 2
“Inventario vacche - 1 Giugno 1960”
cc. 2
45
ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO
ATTI RELATIVI ALL’ATTIVITA’ AGRICOLA
(1867 – 1962)
BUSTA 1
fasc. 1 [ F ]
16 mar. 1867
“Misura dè terreni delle tenute Trimititi e Piana d’Oro di Proprietà del Sig. D. Nicoletto Amati Cantorio
del 1867”.
cc. 2
fasc. 2 [ F ]
1869 - 1871
Atti relativi agli introiti percepiti dalla locazione delle terre di Piana di Buono.
cc. 10
fasc. 3 [ F ]
25 mar. 1870
“Elenco delle terre fittate ai coloni sottoscritti della parte a semina nella tenuta della Torre di proprietà
del Sig. D. Coletto Amato Cantorio di Ferrandina pel corrente anno 1800 settanta 1870”.
cc. 2
Nota
Trattasi di un elenco dei coloni ai quali si fittano i terreni seminativi facenti parte della masseria denominata Torre Finizia.
L’unità documentaria risulta redatta da Giovanni Savino, agrimensore.
fasc. 4 [ F ]
31 mar. 1871 – 8 apr. 1872
“Elenco delle Terre fittate della parte a semina nella tenuta della Torre di proprietà del Sig. D. Coletto
Amato Cantorio di Ferrandina à sottoscritti Coloni pel corrente Anno 1800 settantuno 1871”
cc. 2
46
Allegati:
- N° 2 certificati relativi alla misurazione “…dello strato superficiale ad erba nella tenuta della Torre Fenizia…”.
Nota
Elenco dei fittuari e certificati di misurazione redatti da Giovanni Savino, agrimensore.
fasc. 5 [ I ]
10 apr. 1892
“Elenco delle terre fittate a semina nella Tenuta Torre Fenizia di proprietà del Signor D. Coletto Amato
Cantorio di Ferrandina, posta nell’Agro di Montepeloso, locato ai sottoscritti Coloni pel corrente anno
1892”.
cc. 2
Allegati:
- Certificato relativo alla misurazione “…dello strato superficiale dell’erba chiusa ed aperta nella sua tenuta di
proprietà denominata Torre Fenizia…”.
Nota
Elenco dei fittuari e certificati di misurazione redatti da Giovanni Savino, agrimensore.
fasc. 6 [ I ]
1896
“Stato di terraggiera del Sig. D. Peppino D’Amato Cantorio di tutte le terre seminate dai sotto indicati
coloni nella tenuta Torre Fenizia, agro di Montepeloso, ora Irsina, per l’anno 1896”.
cc. 8
Nota
L’unità documentaria risulta redatta da Nicola Romaniello, geometra.
“Stato di terraggiera del Sig. D. Peppino D’Amato Cantorio di tutte le terre seminate dai sotto indicati
coloni nella tenuta Torre Fenizia, agro di Montepeloso, ora Irsina, per l’anno 1896”.
cc. 6
Nota
Idem
“Esazione della tenuta Torre Fenizia di proprietà del Signor D. Peppino d’Amato Cantorio fatta in
Agosto 1896".
cc. 2
fasc. 7 [ I ]
1897
“Stato di Terraggiera della Tenuta Torre Finizia per l’anno 1897”.
cc. 8
Nota
L’unità documentaria è redatta da Andrea Janora, agrimensore.
fasc. 8 [ I ]
1898
47
“Stato di Terraggiera della Tenuta Torre Finizia per l’anno 1898”.
cc. 6
“Partite rimisurate”.
cc. 8
Nota
Idem
fasc. 9 [ I ]
1899
“Stato di Terraggiera della Tenuta Torre Finizia per l’anno 1899”.
cc. 6
“Risultato delle misure delle due vigne a S. Marco, del Sig. D. Peppino D’Amato Cantorio, eseguite il
27 marzo 1899”.
cc. 2
Nota
Le misurazioni risultano eseguite da Andrea Janora, agrimensore.
fasc. 10 [ I ]
1900
N° 2 Stati di terraggiera della tenuta Torre Finizia per l’anno 1900.
cc. 12
Nota
Idem
fasc. 11 [ I ]
1911 - 1912
Elenco nominativo, con relativo importo in lire, degli appezzamenti di terreno fittati a diversi coloni
relativo agli anni 1911 – 1912.
cc. 2
Allegati:
- Elenco delle partite di terreno da rimisurare.
fasc. 12 [ I ]
7 apr. 1914 – 12 apr. 1920
Misurazioni dell’erbaggio della masseria Torre Finizia e di Iscatonna effettuate da vari agrimensori su
domanda di don Giuseppe d’Amato Cantorio relative agli anni 1914 – 1920.
cc. 20
fasc. 13 [ I ]
1922 - 1959
Stati di terraggiera relativi agli anni 1922 – 1959.
Nota
Trattasi di carte sciolte
Allegato
- Certificati di misurazione dei terreni.
- Elenchi dei terreni fittati ai coloni.
48
-
Certificati di esigenza.
fasc. 14 [ I ]
22 nov. 1946 – 31 mag. 1947
Atti relativi al fitto della Difesa comunale Corrado da Capo in agro di Irsina.
Nota
Trattasi di corrispondenza e cartelle di pagamento del canone locativo.
fasc. 15 [ F ]
10 dic. 1954
Misurazione del terratico degli appezzamenti in colonia della masseria denominata “Cervallo” eseguita
da Rocco Oliva, geometra, su incarico di don Casto d’Amato Cantorio.
Allegati:
- Prospetti d’esazione di terraggiera per gli anni 1955 – 1958 relativi alla masseria denominata Cervallo.
fasc. 16 [ I ]
1897 - 1932
N° 2 estratti del Catasto Rustico di Irsina rilasciati dalla Agenzia delle Imposte Dirette di Tricarico.
Estratti partitari rilasciati dai comuni di Irsina e Ferrandina relativi ai terreni ed ai fabbricati appartenenti
alla ditta d’Amato Cantorio.
Tariffe d’estimo stabilite dalla Commissione Censuaria Centrale per i comuni della Provincia di Potenza.
fasc. 17 [ I ]
10 lug. 1908 – 14 ago. 1956
Atti relativi alla manutenzione, controllo e disattivazione della caldaia a vapore della trebbiatrice
Clayton.
N° 2 libretti delle visite e prove eseguite al generatore di vapore.
Rapporto annuale a stampa dell’Associazione fra gli Utenti di Caldaie a Vapore nelle Province
Napoletane.
Corrispondenza intercorsa tra don Eugenio d’Amato Cantorio e l’Associazione Nazionale per il
controllo della combustione – servizio di sorveglianza degli apparecchi a pressione – in merito alla
manutenzione della caldaia a vapore: visite periodiche e prove di funzionalità.
Elenchi degli oggetti consegnati al meccanico.
fasc. 18 [ I ]
49
1916 - 1960
Note di sfarinato.
fasc. 19 [ I ]
1918 - 1945
Atti relativi alla trebbiatura:
- Denuncia delle superfici seminate a grano, segale, orzo, avena, granturco e riso rilasciate al
Commissariato generale per gli approvvigionamenti e i consumi della provincia di Potenza.
- Bollettario della Commissione Provinciale Requisizione Cereali per il controllo giornaliero dei cereali
trebbiati a macchina.
- N° 11 bollettari dell’Istituto Centrale di Statistica per la denuncia obbligatoria del grano trebbiato a
macchina, dell’orzo, dell’avena, della segale, del granturco, del riso.
- Licenza d’esercizio per la trebbiatura a macchina rilasciata a don Giuseppe d’Amato Cantorio dalla
Cattedra Ambulante di Agricoltura per la Provincia di Matera.
- N° 7 istanze inoltrate all’Ufficio Comunale per gli Accertamenti Agricoli di Irsina da vari salariati fissi
alle dipendenze dell’azienda agricola d’Amato Cantorio in merito al rilascio della bolletta di
macinazione definitiva.
- Bolletta di macinazione definitiva rilasciata a don Eugenio d’Amato Cantorio dalla Sezione Provinciale
dell’Alimentazione di Matera – Comune di Irsina.
- Denuncia rilasciata da don Eugenio d’Amato Cantorio all’Ufficio Nazionale Statistico Economico
dell’Agricoltura del Comune di Irsina relativa alle colture praticata sui terreni della masseria Torre
Finizia nel corso dell’annata agraria 1944 – 1945.
Allegati:
- Minute di conti relativi alla quantità di cereali prodotti per ogni partita di terreno.
fasc. 20 [ I ]
12 sett. 1919 – 15 sett. 1924
“Specchi riepilogativi del consumo ed esito dell’avena, dell’orzo, delle fave e delle cicerchie” relativi
alle annate agrarie 1919 – 1924.
fasc. 21 [ I ]
1941 - 1942
N° 2 copie delle denunce di produzione di grano inoltrate da don Eugenio d’Amato Cantorio e don Casto
d’Amato Cantorio all’Ente Economico della Cerealicoltura.
Allegati:
- Note relative alla quantità di cereali portati all’ammasso di Irsina nel 1941.
- Appunti relativi alle denunce di bestiame e di semina di cereali per l’annata agraria 1941 – 1942 ai fini della
riscossione del premio di produzione.
50
fasc. 22 [ I ]
1941 - 1947
Licenze per l’esercizio della trebbiatura e della sgranatura a macchina rilasciate dal Regio Ispettorato
Provinciale dell’Agricoltura di Matera.
fasc. 23 [ I ]
1913 - 1950
Ricevute relative alla consegna di grano, avena, orzo, legumi e lino ai centri di ammasso del Consorzio
Agrario Cooperativo – Matera.
Ricevute di consegna del grano ai magazzini di Gravina.
fasc. 24 [ I ]
1867 – 1962
Dichiarazioni di diverso genere relative all’attività agricola.
Nota
Si rileva la presenza di una dichiarazione con la quale i germani d’Amato Cantorio delegano il fratello Eugenio a
rappresentarli, con facoltà di prendere parte alle votazioni, alle assemblee generali del Consorzio di Trasformazione fondiaria
del Bradano. L’unità documentaria è corredata da una copia del mandato, datato 14 giugno 1919, con la quale don Giuseppe
d’Amato Cantorio nomina il figlio Eugenio procuratore generale.
51
ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO
ATTI RELATIVI ALL’ATTIVITA’ ZOOTECNICA
(1899 – 1962)
BUSTA 1
fasc. 1 [ F – I ]
1899 - 1943
Certificati di monta equina rilasciati dal Direttore del Regio Deposito Cavalli Stalloni di Santa Maria
Capua Vetere - Stazioni di monta di Ferrandina e Irsina.
fasc. 2 [ I ]
1916 - 1957
Conti relativi alla tosatura degli ovini delle masserie Torre Finizia e Madonna del Piede relativi agli anni
1916, 1927 – 1929, 1931 – 1948 e 1950 – 1957.
fasc. 3 [ I ]
1919 - 1931
Prospetti relativi ai foraggi occorsi per alimentare il bestiame.
Nota
Trattasi di prospetti, articolati in finche, con annotazioni relative al consumo giornaliero di biada, avena,
orzo, fave e cicerchie.
fasc. 4 [ I ]
1920 - 1941
Certificati sanitari e di origine degli animali bovini rilasciati a don Eugenio d’Amato Cantorio dal
Servizio Veterinario dei comuni di Irsina e Ferrandina.
fasc. 5 [ I ]
10 e 29 ago. 1920, Altamura
52
12 sett. 1920, Irsina
N° 2 note relative alla vendita di porcelli lattonzoli.
fasc. 6 [ I ]
1921 – 1961
Bollettari di consegna del formaggio e della ricotta prodotti nell’Azienda d’Amato Cantorio.
Nota
I bollettari si riferiscono alla produzione effettuata negli anni: 1921; 1926; 1927; 1929; 1931; 1932; 1935; 1937; 1938; 1939;
1940; 1941; 1944; 1947; 1950; 1951; 1952; 1953; 1954; 1955; 1957; 1958; 1959; 1960; 1961.
fasc. 7 [ I ]
1926 - 1961
Ricevute relative alla consegna di formaggi e ricotta rilasciate da:
-
Corrado Di Battista dal 20 gennaio 1926 al 27 maggio 1926
Grazia Morelli dal 17 gennaio 1927 al 31 maggio 1939
Francesco Di Battista dal 4 febbraio 1939 al 5 giugno 1940
Pasquale Bitetto dal 30 novembre 1940 al 1 giugno 1942
Francesco Di Battista dal 18 giugno 1943 al 13 giugno 1957
F.lli Amendolara dal 23 gennaio 1958 al 7 giugno 1958
Michele Bitetto dal 21 gennaio 1961 al 1 giugno 1961
Allegati:
- Corrispondenza intercorsa tra don Eugenio d’Amato Cantorio e i compratori.
fasc. 8 [ I ]
1933 – 1945
N. 2 Bollettari di consegna della produzione di uova.
Nota
I bollettari di consegna delle uova si riferiscono alla produzione del 1933 – 1935 e del 1935 – 1945.
fasc. 9 [ I ]
1938 - 1945
Bollette di consegna della lana al centro di ammasso provinciale di Matera.
Nota
Manca il bollettario relativo l’anno 1942.
fasc. 10 [ I ]
1939 - 1962
N. 5 Bollettari di monta privata rilasciati dal Consiglio provinciale delle Corporazioni di Matera Commissione Provinciale per l’Approvazione dei Tori.
Nota
Risultano compilati solamente due bollettari individuati con i nn. 11459 e il 11461.
53
Note manoscritte relative alla monta delle giumente.
Note manoscritte e certificati relativi alla monta asinina.
fasc. 11 [ I ]
1940 - 1943
Cartoline - precetto relative al conferimento obbligatorio di bestiame ovino e caprino da macello e
bollettini di consegna di bestiame bovino ai raduni di Irsina rilasciati a don Eugenio d’Amato Cantorio
dal Consorzio tra i Produttori dell’Agricoltura di Matera - Settore Zootecnia.
fasc. 12 [ I ]
1940 - 1942
Moduli relativi alla denuncia di bestiame compilati da don Eugenio d’Amato Cantorio da inviare al
Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste - Ufficio Centrale di Statistica per l’Alimentazione ai fini del
censimento nazionale.
fasc. 13 [ I ]
2 e 5 apr. 1941, Foggia
Certificati di partecipazione al 3° concorso mercato ovino di Foggia.
fasc. 14 [ I ]
s. d.
“Giumente venduto (sic) a Montepeloso”.
fasc. 15 [ F ]
s. d.
“Nota degli animali morti nella Difesa di Monte Piano della partita del Sig. Laudati”.
54
ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO
PERSONALE DIPENDENTE
(1865 - 1968)
BUSTA 1
reg. 1 [ F ]
1865 - 1893
“Libro dei salariati dal 1 settembre 1865 in poi”. cc. 178 Ril. perg.
Nota
Appartiene ad una serie di registri, rinvenuti sia ad Irsina che a Ferrandina, aventi una struttura omogenea: nella parte iniziale
si rilevano gli indici onomastici dei salariati con l’indicazione, affianco a ciascun nome, del numero della pagina
corrispondente. Per ogni dipendente risultano annotati, nella pagina di dettaglio, la qualifica, il periodo di tempo in cui ha
prestato servizio, la paga pattuita, la quantità di generi spettanti e ricevuti, il dare e l’avere.
Tra le pagine dei registri si conservano, inoltre, numerose carte sciolte con note, lettere, conti, tabelle e appunti di ogni
genere.
reg. 2 [ F ]
1894 - 1896
Libro dei salariati. cc. 72 Ril. cart.
Nota
Tra le pagine del registro si rileva la presenza di numerosi fogli sciolti con note, conti, tabelle e appunti di ogni genere.
reg. 3 [ F ]
1914 - 1915
Libro dei salariati. cc. 59 Ril. cart.
Nota
Trattasi di una rubrica onomastica con l’annotazione di ciascun salariato, dell’attività da lui svolta, del luogo ove tale attività
viene svolta (alle masserie Le Piane, Magliano, Turrini, Madonna del Pozzo), dei periodi di tempo in cui il servizio è stato
55
prestato, delle quantità di generi spettanti, delle somme percepite e della motivazioni per le quali le dette somme sono state
erogate.
reg. 4 [ F ]
1933 - 1942
“Salariati del 1933-34 in poi”. cc. 103 Ril cart.
Nota
Registro alla cui prima pagina di ogni gruppo di fogli, riguardante uno o più anni, risultano riportati gli indici onomastici dei
salariati con l’indicazione del numero della pagina corrispondente a ciascuno di essi. Per ogni dipendente risultano annotati la
qualifica, il periodo di tempo in cui ha prestato servizio, le date in cui le somme sono state percepite, le quantità di generi
spettanti e ricevute, il dare e l’avere. Nelle ultime pagine risultano annotate le somme ricavate dalla vendita di formaggio
(anni 1935-1941) e ricotta (anno 1936).
reg. 5 [ F ]
1941 - 1955
“Salariati dal 1 Settembre 1941-1942 in poi”. cc. 85 Ril. cart.
Nota
Tra le pagine del registro si rileva la presenza di numerosi fogli sciolti con note, conti, tabelle e appunti di ogni genere.
reg. 6 [ F ]
1955 - 1959
Libro dei salariati. cc. 20 Ril. cart.
Nota
Tra le pagine del registro si rileva la presenza di numerosi fogli sciolti con note, conti, tabelle e appunti di ogni genere.
reg. 7 [ F ]
1959 - 1991
Libro dei salariati. cc. 105 Ril. cart.
Nota
Tra le pagine del registro si rileva la presenza di numerosi fogli sciolti con note, conti, tabelle e appunti di ogni genere.
reg. 8 [ F ]
s.d.
Libro dei salariati. cc. 49 Ril. cart.
Nota
Tra le pagine del registro si rileva la presenza di numerosi fogli sciolti con note, conti, tabelle e appunti di ogni genere.
BUSTA 2
reg. 1 [ I ]
1913 - 1914
“Libbro dei foresi dal 9/9 1913 al 8/9 1914”. cc. 101 Ril. cart.
56
Nota
Tra le pagine del registro si rileva la presenza di numerosi fogli sciolti con note, conti, tabelle e appunti di ogni genere.
reg. 2 [ I ]
1914 - 1915
Libro dei salariati. cc. 98 Ril. cart.
Nota
Sulla prima carta si rileva l’annotazione di un elenco onomastico di 20 salariati con le relative qualifiche e con una tabella
delle quantità di grano, orzo e fave costituente il “seminato del personale della masseria”. Sulle carte successive, articolate in
rubrica, per ogni lettera dell’alfabeto a cui corrisponde il cognome di ciascun dipendente sono annotati il dare e l’avere di
ogni salariato, la qualifica e il periodo nel quale ha prestato servizio. All’interno del registro si rileva la presenza di numerosi
fogli sciolti con note e conti di diverso genere.
reg. 3 [ I ]
1919 - 1920
“Salariati 1919-1920”. cc. 42 Ril. cart.
Nota
Sulla prima carta si rileva l’annotazione di un elenco onomastico di 18 salariati, 15 impiegati alla masseria Torre Finizia e i
restanti 3 alla masseria Bradano, con le relative qualifiche e con una tabella delle quantità di grano, orzo e fave costituente il
“seminato del personale della masseria”. Sulle carte successive, articolate in rubrica, per ogni lettera dell’alfabeto a cui
corrisponde il cognome di ciascun dipendente sono annotati il dare e l’avere di ogni salariato, la qualifica e il periodo nel
quale ha prestato servizio. All’interno del registro si rileva la presenza di numerosi fogli sciolti con note e conti di diverso
genere.
reg. 4 [ I ]
1920 - 1923
Libro dei salariati. cc. 60 Ril. cart.
Nota
Sulla prima pagina è riportato un indice con i nomi dei salariati e l’indicazione del numero delle pagine corrispondenti, su cui
risultano annotati il dare e l’avere, la qualifica del dipendente, il periodo di tempo trascorso alle dipendenze dell’azienda e la
paga pattuita. Si rileva, inoltre, la presenza in prima pagina di un prospetto relativo alle tariffe dei salariati, distinti, a seconda
delle qualifiche, in: “Massaro, Sotto-massaro, Caporale, Capo gualano, Mulattiere e bovaro, Soprascapoli”.
reg. 5 [ I ]
1923 - 1925
Libro dei salariati. cc. 40 Ril. cart.
Nota
Tra le pagine del registro si rileva la presenza di numerosi fogli sciolti con note, conti, tabelle e appunti di ogni genere.
reg. 6 [ I ]
1925 - 1929
Libro dei salariati. cc. 99 Ril. cart.
reg. 7 [ I ]
1929 - 1934
Libro dei salariati. cc. 96 Ril. cart.
57
BUSTA 3
reg. 8 [ I ]
1934-1935
Libro dei salariati. cc. 48 Ril. cart.
Nota
Il registro è articolato in rubrica onomastica sulla quale per ciascun dipendente risultano annotati la qualifica, il periodo di
svolgimento dell’attività lavorativa, il dare e l’avere, la paga pattuita, la quantità di generi alimentari spettanti e ricevuti. Tra
le pagine del registro si rileva la presenza di numerosi fogli sciolti con note, conti, tabelle, e appunti di ogni genere relativi
alla gestione contabile dei salariati.
reg. 9 [ I ]
1935-1936
Libro dei salariati. cc. 48 Ril. cart.
Nota
Il registro è articolato in rubrica onomastica sulla quale per ciascun dipendente risultano annotati la qualifica, il periodo di
svolgimento dell’attività lavorativa, il dare e l’avere, la paga pattuita, la quantità di generi alimentari spettanti e ricevuti. Tra
le pagine del registro si rileva la presenza di numerosi fogli sciolti con note, conti, tabelle, e appunti di ogni genere relativi
alla gestione contabile dei salariati.
reg. 10 [ I ]
1936-1938
Libro dei salariati. cc. 40 Ril. cart.
reg. 11 [ I ]
1938-1943
Libro dei salariati. cc. 99 Ril. cart.
reg. 12 [ I ]
1943-1953
Libri dei salariati. cc. 101 Ril. cart.
reg. 13 [ I ]
1953-1981
Libri dei salariati. cc. 130 Ril. cart.
BUSTA 4
reg. 1 [ I ]
1916 - 1917
Libro dei pastori di Irsina. cc. 60 Ril. cart.
58
Nota
Tra le pagine del registro si rileva la presenza di corrispondenza e di numerosi fogli sciolti con note, conti, tabelle e appunti di
ogni genere.
reg. 2 [ I ]
1920 - 1924
Libro dei pastori. cc. 60 Ril. cart.
Nota
Trattasi di un registro su cui risultano annotati per ciascun pastore, massaro o casaro il salario percepito e i generi alimentari
spettanti (grano, olio, sale, formaggio duro, minestra). Si rilevano, inoltre, altri movimenti di contabilità quali gli introiti
dell’industria ovina derivanti dalla vendita del bestiame e dei prodotti caseari, le spese per il pane, il grano, gli spostamenti di
mezzi e uomini. Tra le pagine del registro si conservano numerosi fogli sciolti con note e conti di vario tipo.
reg. 3 [ I ]
1925 - 1927
Libro dei pastori e dei vaccari. cc. 38 Ril. cart.
Nota
Tra le pagine del registro si conservano numerosi fogli sciolti con note e conti di vario tipo.
reg. 4 [ I ]
1927 - 1932
Libro dei pastori e dei vaccari. cc. 38 Ril. cart.
Nota
Tra le pagine del registro si conservano numerosi fogli sciolti con note, conti e fatture di vario tipo.
fasc. 5 [ I ]
1932 - 1968
Libro dei pastori e dei vaccari. cc. 148 Ril. cart.
Nota
All’interno del registro si rileva la presenza di numerose carte sciolte con annotazioni, conti e appunti diversi.
BUSTA 5
reg. 1 [ F ]
1881
Quaderno sul quale sono riportati i nomi degli operai, la data di assunzione, il periodo durante il quale è
stato prestato il servizio e il salario in denaro corrisposto. cc. 34 Ril. cart.
Nota
Si rileva la presenza all’interno del registro di numerose carte sciolte con annotazioni di diverso tipo.
reg. 2 [ F ]
1892
59
Quaderno di annotazioni, per ogni singolo operaio, della data di assunzione, del periodo di servizio
prestato e del salario in denaro corrisposto. cc. 23 Ril. cart.
reg. 3 [ F ]
1914 - 1919
Quaderno dei “meseruoli”. cc. 34 Ril.
Nota
Si rileva la presenza di annotazioni relative ai nomi degli operai occasionali, impiegati per un mese, alla data di assunzione,
alle assenze effettuate e alla mercede spettante. Il libretto fa riferimento esclusivamente agli anni 1914 e 1919.
reg. 4 [ F ]
1915 - 1916
“Registro delle mancanze di tutti gli animali e misaruoli”. cc. 34 Ril.
Nota
Trattasi di un piccolo registro nel quale sono annotate, per ogni lavoratore avventizio, le assenze dal servizio e la mercede da
corrispondergli.
reg. 5 [ F ]
1916
“Libretto di quanto prentono (sic) serviziio i meseruoli”. cc. 34 Ril.
Nota
Trattasi di un quadernetto nel quale sono annotati i nomi degli operai impiegati per un mese, la data di assunzione e le
giornate di assenza effettuate
reg. 6 [ I ]
1921 - 1966
Quaderni di spese giornaliere.
Nota
Trattasi di quaderni sui quali sono annotate le spese giornaliere sostenute da Eugenio d’Amato Cantorio e saldate a fine anno
(per lo più trattasi riguardano spese fatte al negozio di Raffaele Gurrado)
reg. 7 [ F ]
1935
Registro quindicinale nel quale sono annotate, per ogni operaio, le giornate lavorative effettivamente
compiute e le relative assenze. cc. 42 Ril. cart.
reg. 8 [ I ]
1949 - 1950
“Quaderno di sovvenzioni date ai mezzadri 1949 - 1950”.
Nota
60
Trattasi di acconti in denaro e grano anticipati ai mezzadri
reg. 9 [ F ]
1957
Registro quindicinale nel quale sono annotate, per ogni operaio, le giornate lavorative effettivamente
compiute e le relative assenze. cc. 57 Ril. cart.
reg. 10 [ F ]
1913 - 1914
Rubrica onomastica degli operai per l’annotazione degli acconti percepiti in denaro sul salario. cc. 40
Ril. cart.
Nota
La rubrica viene utilizzata anche per registrare somme di denaro affidate al massaro Gerardo Rizzi per
pagare spese occorse alla conduzione della masseria.
reg. 11 [ I ]
1915 - 1916
Rubrica onomastica degli operai per l’annotazione degli acconti percepiti in denaro e in generi sul
salario. cc. 38 Ril. cart.
reg. 12 [ I ]
1924 - 1949
“Quindicinale di presenza e Paga operai”. cc. 42 Ril. cart.
Nota
Il registro è articolato in finche nelle quali è rilevabile il numero d’ordine progressivo assegnato a ciascun operaio, il nome e
cognome, gli acconti percepiti e le giornate lavorative effettuate. Si segnala che non vi è continuità cronologica e riporta i dati
relativi al periodo 1 giugno - 15 giugno 1915 e 6 agosto - 7 settembre 1949. All’interno vi si trovano numerosi carte sciolte.
reg. 13 [ I ]
1922 - 1924
“Quindicinale di presenza e Paga operai”. cc. 42 Ril. cart.
Nota
Il registro è articolato in finche nelle quali è rilevabile il numero d’ordine progressivo assegnato a ciascun operaio, il nome e
cognome, gli acconti percepiti, le giornate lavorative e le assenze effettuate nell’arco dei quindici giorni di riferimento. Si
segnala che non vi è continuità cronologica e riporta i dati relativi al periodo 30 aprile 1922 - 30 luglio 1922 e 12 luglio - 3
dicembre 1924. All’interno vi si trovano numerosi carte sciolte.
reg. 14 [ I ]
1924 - 1935
N. 7 quaderni nei quali trovansi annotati, per ciascun operaio, gli acconti in denaro percepiti sul salario.
reg. 15 [ F ]
61
1959 - 1963
Registro mensile di annotazione delle giornate lavorative e delle assenze effettuate da ciascun operaio.
cc. 80 Ril. cart.
Nota
All’interno si rileva la presenza di numerose carte sciolte con appunti di diverso genere.
reg. 16 [ I ]
1950 - 1952
Registro di conti con i mezzadri. cc. 32 Ril.
Nota
Trattasi di un quaderno nel quale, preceduto da un elenco onomastico dei mezzadri di Irsina, sono indicate, per ogni
mezzadro, le somme pagate ed esatte sia in denaro che in generi alimentari. All’interno si rileva la presenza di numerose carte
sciolte con appunti di diverso genere.
reg. 17 [ I ]
1953 - 1959
Registro di conti con i mezzadri. cc. 83 Ril. cart.
Nota
Trattasi di un quaderno nel quale, preceduto da un elenco onomastico dei mezzadri di Irsina, sono indicate, per ogni
mezzadro, le somme pagate ed esatte sia in denaro che in generi alimentari. All’interno si rileva la presenza di numerose carte
sciolte con corrispondenza e appunti di diverso genere.
reg. 18 [ I ]
s. d.
“Compagnia d’Irsina a sarchiare i seminati”. cc. 34 Ril.
Nota
Trattasi di un quaderno nel quale sono annotati i nomi degli operai impiegati nella sarchiatura dei seminati, ovvero
nell’attività di estirpazione delle erbacce nei campi seminati, e gli acconti in denaro pagati.
BUSTA 6
fasc. 1 [ I ]
14 giu. 1918- 6 sett. 1931
Prospetti relativi alla paga settimanale degli operai impiegati nelle masserie Torre Finizia e Bradano.
Allegato
- Ricevute di pagamento e fatture.
Nota
Trattasi di fogli sciolti numerati, articolati in finche, con annotazioni relative al nome e cognome dell’operaio, al pane
consegnato quotidianamente, al conto delle giornate lavorative svolte e all’ammontare in denaro di ogni giornata lavorativa.
62
BUSTA 7
fasc. 2 [ I ]
5 sett. 1931 - 20 giu. 1951
Prospetti relativi alla paga settimanale degli operai.
Nota
Mancano i prospetti relativi all’annata agraria 1946-1947. Trattasi di fogli sciolti numerati, articolati in finche, con
annotazioni relative al nome e cognome dell’operaio, al pane consegnato quotidianamente, al conto delle giornate lavorative
svolte e all’ammontare in denaro di ogni giornata lavorativa.
BUSTA 8
fasc. 1 [ I ]
1933 - 1959
Elenchi dei salariati fissi ed avventizi.
Nota
Si rileva la presenza di un libro di matricola intonso relativo al personale dipendente.
fasc. 2 [ I ]
1939 - 1949
Nulla osta per l’avviamento al lavoro rilasciati dall’Ufficio di collocamento della Confederazione
Fascista degli agricoltori, poi Ufficio Provinciale del Lavoro, di Matera.
fasc. 3 [ I ]
1936 - 1957
Fogli di avviamento al lavoro rilasciati dall’Ufficio di collocamento di Irsina.
fasc. 4 [ I ]
1921 - 1957
Atti di natura amministrativa relativi alla gestione del personale e dell’azienda “d’Amato Cantorio” con
l’Ufficio Provinciale del Lavoro e della massima occupazione e con la Commissione Comunale per la
massima occupazione in agricoltura (MOA).
fasc. 5 [ I ]
1933 - 1943
Carteggio intercorso tra l’Istituto Nazionale fascista della Previdenza Sociale ed Eugenio d’Amato
Cantorio in merito al versamento dei contributi previdenziali per gli operai impiegati nell’azienda
agricola Torre Finizia .
Allegati:
63
- Richieste di assunzione di manodopera agricola forestiera inoltrate da Eugenio d’Amato Cantorio
all’Ufficio di collocamento della Provincia di Matera.
fasc. 6 [ I ]
1937 - 1956
Certificati di matrimonio e stati di famiglia rilasciati da vari comuni per uso assegni familiari.
fasc. 7 [ I ]
1938 - 1944
Atti relativi alla corresponsione degli assegni familiari agli operai in agricoltura.
fasc. 8 [ I ]
12 lug. 1918, Bari
Quietanze rilasciate dal Sindacato Pugliese contro gli infortuni sul lavoro relative al pagamento di
contributi assicurativi.
fasc. 9 [ I ]
1 nov. 1917, Bari
Elenco dei militari di milizia territoriale impiegati presso l’Azienda agricola d’Amato Cantorio per i
quali si richiede la dichiarazione di esonero temporaneo dal servizio effettivo sotto le armi in tempo di
guerra.
fasc. 10 [ I ]
20 mag. 1943, Irsina
Ordinanza podestarile con la quale si chiede ad Eugenio d’Amato Cantorio di rendere disponibili alcuni
operai impiegati nell’azienda di Torre Finizia per la costituzione di squadre di pronto intervento per
l’estinzione di eventuali incendi agricoli.
fasc. 11 [ I ]
s. d.
Libretti di lavoro.
BUSTA 9
fasc. 1 [ I ]
1932 - 1948
Tabelle delle tariffe giornaliere per i lavoratori avventizi.
Elenco dei salari spettanti alle diverse categorie di operai in agricoltura.
fasc. 2 [ I ]
64
1913 - 1956
Note e conti delle giornate lavorative effettuate, della paga spettante, dei generi alimentari e degli
acconti erogati ai salariati, ai foresi e ai giornatieri impiegati in varie attività nell’azienda agricola Torre
Finizia.
fasc. 3 [ I ]
1947-1966
Elenchi e prospetti relativi ai conti dei salari spettanti agli operai avventizi.
fasc. 4 [ F ]
1954 - 1964
Note di pagamento degli operai di Ferrandina.
fasc. 5 [ I ]
1916 - 1942
Conti dei mietitori.
Allegato:
- Dichiarazioni e ricevute di pagamento
fasc. 6 [ I ]
1948 - 1957
Mesate di grano assegnate ai foresi.
fasc. 7 [ I ]
1927 - 1945
Elenchi delle vettovaglie assegnate ai pastori.
65
ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO
CONTABILITA’
(1819 – 1982)
La documentazione contabile, costituita in massima parte da registri ma anche da numerose carte sciolte,
si articola in: Registri d’introito ed esito di Ferrandina (1819 – 1957) e di Irsina (1881 – 1963); Registri
di fitto di case e terreni (1880 – 1982); Registri diversi (1910 – 1966); Agendine da tasca (1912 – 1966);
Atti di contabilità (1884 – 1961) ed Imposte e tasse (1884 – 1961). Da quanto si è potuto rilevare dai
documenti presenti in archivio, la contabilità, era, in prima battuta, annotata, sia dai proprietari che dagli
amministratori opportunamente delegati, su piccoli quaderni o registrini o anche su singoli fogli e,
successivamente, riportata sul registro ufficiale o generale. Anche le carte sciolte, spesso conservate
all’interno dei registri, consistono in note di spesa, fatture, ricevute e conti che documentano le entrate e
le uscite successivamente registrate nei libri contabili. Le numerose agendine da tasca rinvenute, una per
ogni anno, venivano utilizzate per appuntare giornalmente le spese sostenute (personali e dell’azienda),
gli spostamenti, gli incontri, gli impegni di lavoro e quant’altro riguardasse la conduzione delle proprietà
della famiglia. La contabilità risulta curata direttamente da persone di famiglia. Grafie diverse si
alternano nell’annotazione delle entrate e delle spese. Oltre a Giuseppe d’Amato Cantorio, anche sua
moglie e alcuni dei suoi figli più grandi vergano di proprio pugno la registrazione dei movimenti di
danaro. In alcuni casi è stata rilevata la presenza di una contabilità separata relativa alla gestione di una o
due proprietà terriere in particolare, come nel caso delle masserie di Trimititi e Magliano che la famiglia
d’Amato Cantorio conduceva in fitto.
66
REGISTRI DI INTROITO ED ESITO – FERRANDINA (1819 – 1957)
BUSTA 1
reg. 1 [ F ]
4 marzo 1819 – 1° settembre1849
«Libbro di Cassa D’Introito ed Esito in Moneta per conto di D. Domenico Antonio D’Amato Cantorio
dal primo marzo 1819». cc. 167. Ril. in pelle.
Nota
Il voluminoso registro presenta le prime carte numerate a coppia da 1 a 59. Sulla carta di sinistra sono annotati tutti gli
introiti, su quelle di destra sono annotati gli esiti. La contabilità, che risulta curata da Andrea Vallesi, si apre il 1° marzo 1819
e si chiude il 7 settembre 1820. Riprende, però, sulle carte successive con altra grafia a partire dal mese di aprile dell’anno
1842 e si conclude il 7 settembre 1849.
All’interno del registro si conservano fogli sciolti con appunti di diversa natura:
- Inventari di animali;
- «Notamento di fatiche fatte da Mastro Giovanni Battista e compagni falegnami… dall’8 settembre 1819 al 7
settembre 1820 »;
- «Compra della masseria di pecore e capre di don Gasparino Laudati fatta da don Nicoletto Amati il 31 maggio
1846»;
- «Conto della lana di Domenico Padula»;
- Analisi comparativa sui costi di costruzione di “una canna di fabbrica” in pietra e in tufo. (I calcoli sono elaborati il
21 giugno 1831 dal perito architetto Giovanni Antonio Mascolo.
- Ricevute varie;
- Copia di un atto notificato il 20 agosto 1853 con cui il servente comunale comunica a don Nicola d’Amato Cantorio
che non avendo pagato la quantità di 53 tomoli di grano all’amministrazione del Monte frumentario subirà la
“pignorazione e la vendita dei mobili”.
reg. 2 [ F ]
1° maggio 1870 – 31 agosto 1870
«Libro dei Conti dalla 1° Maggio 1870 e termina a tutto Agosto del detto anno 1870». cc. 4
Trattasi di appena due fogli cuciti insieme.
reg. 3 [ F ]
3 giugno 1903 – 31 luglio 1906
Registro di introiti ed esiti. cc. 92. Ril. cart.
reg. 4 [ F ]
11 novembre 1913 – 11 luglio 1915
«Introiti ed esiti 1913 - 14». cc. 92. Ril. cart.
Nota
Trattasi della gestione delle attività in Ferrandina.
All’interno del registro si conservano fogli sciolti con appunti di diversa natura:
- Note di spese per lavori effettuati;
- Preventivo della semina del 1916 nelle masserie denominate Piane, Turrini e Magliano.
67
reg. 5 [ F ]
5 gennaio 1923 – 25 febbraio 1926
«Cassa 1923». cc. 80. Ril. cart.
reg. 6 [ F ]
1° marzo 1939 – 31 dicembre 1957
«Introiti ed esiti dal 1° Marzo 1939». cc. 97. Ril. cart.
REGISTRI DI INTROITO ED ESITO – IRSINA (1881 – 1963)
BUSTA 2
fasc. 1 [ I ]
1881 – 1922
Libri giornale di introito ed esito redatti da diversi amministratori dell’Azienda agricola d’Amato
Cantorio:
-
«Libro di conti principia (sic) da primo settembre 1881 e termina li 1° maggio 1882» redatto da
Gerardo Rizzi, amministratore. cc. 8
-
«Libro
di conti dal 28 ottobre 1894 sino al 31 Maggio 1895». cc. 5
-
«Conti
dal 1 luglio 1896 al 7 giugno 1897». cc. 10
All’interno si rileva “Inventario delle rendite maturato al 1896 a tutto maggio 1897” compilato da Matteo Grassani,
amministratore
-
«Libro
cc. 10
dei conti dal 7 giugno al 4 giugno 1898» compilato da Matteo Grassani, amministratore.
-
«Libro
dei conti dal 4 giugno 1898 al 10 giugno 1899». cc. 15
-
«Conto
dal 10 giugno 1899 al 31 maggio 1900». cc. 8
All’interno si rileva “Inventario delle rendite maturate e rimaste dopo i conti 10 giugno 1899” compilato da Matteo Grassani,
amministratore.
-
Entrate ed uscite dal 31 maggio 1900 al 31 maggio 1901. cc. 8
-
«Introito ed Esito del sig. Cantorio dal 23 aprile ». cc. 21
-
Conti dal 15 novembre al 31 dicembre 1917 redatti da Raffaele Mazzarella, amministratore. cc. 6
68
-
Conti dal 3 marzo al 31 dicembre 1918 redatti da Raffaele Mazzarella. cc. 21
-
Nota della Masseria Torre Finizia dal 29 settembre al 29 novembre 1919. cc. 9
-
Introiti ed Esiti dal 1 dicembre 1919 all’11 marzo 1920 redatti da Francesco Rizzi,
amministratore. cc. 8
-
Registro dei conti dall’11 marzo al 26 agosto 1920. cc. 16
-
Registro dei conti dall’8 settembre 1920 al 25 settembre 1921. cc. 18
-
Registro dei conti dal 26 settembre 1921 al 30 settembre 1922. cc. 16
reg. 1 [ I ]
15 ottobre 1896 – 31 ottobre 1900
«Bilancio Annuale». cc. 31. Ril. cart.
Nota
Trattasi del registro generale di introito ed esito che abbraccia diversi anni contabili. In esso sono raggruppate tutte le entrate
ed uscite annotate per ciascun anno sui libri giornale. Il registro si apre con “l’Inventario delle rendite maturate al 1886 a tutto
maggio 1897”.
reg. 2 [ I ]
1° giugno 1901 – 31 luglio 1903
«Giornale di entrata e spesa». cc. 63. Ril. cart.
reg. 3 [ I ]
5 luglio 1907 – ottobre 1907
1 luglio 1908 – dicembre 1908
Giornale di entrata ed uscita. cc. 49. Ril. cart.
Nota
In coda al registro si rilevano delle annotazioni relative a:
- “Grano mandato ad Irsina 1908”.
- “Grano mandato a Gravina 1908”.
- “Grano chiuso nel magazzino di Gravina”.
- “Appunti diversi”.
- “Note diverse 1907”.
reg. 4 [ I ]
8 settembre 1913 – 8 settembre 1914
«Reggistro endrata (sic) esito dal settembre 1913 all’8 settembre 1914». cc. 93
69
Trattasi della gestione contabile delle attività in Irsina curata da Arcangelo D’Alessandro, amministratore. All’interno del
registro , tra le pagine, si conservano numerose carte sciolte con:
-
Note di spesa per lavori effettuati nelle masserie o nella “casa palazziata”;
Ricevute di spedizioni di merci con le Ferrovie dello Stato;
Fatture e note di beni acquistati;
Conti dei consumi del pane;
Introiti ed esiti di orzo, grano, fave, biada;
Ricevute di merci lavorate al molino a gas dei fratelli Favale.
reg. 5 [ I ]
21 agosto 1915 – 22 aprile 1916
Registro di introito ed esito. cc. 28. Ril. cart.
Trattasi della gestione contabile curata da uno degli amministratori.
reg. 6 [ I ]
8 settembre 1916 – 8 settembre 1917
Registro di introito ed esito. cc. 77. Ril. cart.
Trattasi della gestione contabile delle attività in Irsina curata da Arcangelo D’Alessandro, amministratore. all’interno del
registro, tra le pagine, si conservano:
-
N. 7 “Note delle giornate dei Gravinesi…”;
N. 2 note di lavori eseguiti alla masseria Torre Finizia.
reg. 7 [ I ]
4 luglio 1917 – 31 ottobre 1918
«Mastro 8 settembre 1917 – 7 settembre 1918». cc. 38. Ril. cart.
La gestione contabile è curata sino al 5 novembre da Francesco Rizzi, amministratore, che abbandona l’incarico a seguito
della chiamata alle armi. Il registro viene affidato, dunque, dal 13 novembre 1917, così come si rileva da una nota scritta, a
Raffaele Mazzarella, nuovo amministratore.
BUSTA 3
reg. 8 [ I ]
1° ottobre 1918 – 25 settembre 1919
Registro di introito ed esito. cc. 55. Ril. cart.
Le spese annotate nella precedente unità, relative al periodo dal 1° al 31 ottobre, risultano non coincidere con quelle annotate
in questo registro riferite allo stesso periodo. Le pagine del registro risultano numerate da 1 sino a 113.
reg. 9 [ I ]
70
18 ottobre 1913 – 4 ottobre 1923
«Cassa». cc. 144. Ril. cart.
Trattasi del registro generale di introito ed esito curato personalmente da Eugenio d’Amato Cantorio che racchiude la
contabilità annotata nei registri precedenti.
reg. 10 [ I ]
8 settembre 1923 – 27 ottobre 1928
«Cassa». cc. 97. Ril. cart.
Il registro abbraccia più anni: a pagina 29 comincia la gestione relativa all’anno 1924 – 1925; a pagina 105 inizia quella
dell’anno 1926 – 1927 e a pagina 145 quella del 1927 – 1928. All’interno si conservano numerosi fogli sciolti relativi a:
- Note pagate per acquisti di generi diversi e animali;
- Ricevute;
- Prospetti dei conti delle giornate di lavoro effettuate dagli operai.
reg. 11 [ I ]
8 settembre 1928 – 22 settembre 1938
«Libro Cassa». cc. 245. Ril. cart.
Il registro abbraccia più anni: a pagina 28 comincia la registrazione delle entrate e delle uscite per l’anno 1929 – 1930; a
pagina 77 quella del 1931 – 1932; a pagina 104 quella del 1932 – 1933; a pagina 155 quella del 1934 - 1935; a pagina 180 si
rileva la contabilità dell’anno 1935 – 1936; a pagina 201 quella dell’anno 1936 – 1937 ed, infine, a pagina 225 quella
dell’anno 1937 – 1938.
Le spese annotate nella precedente unità, relative al periodo compreso tra l’8 settembre 1928 e il 27 ottobre 1928, risultano
non coincidere con quelle annotate in questo registro riferite allo stesso periodo.
BUSTA 4
reg. 12 [ I ]
9 settembre 1938 – 6 novembre 1947
«Libro Cassa». cc. 138 Ril. cart.
Il registro abbraccia più anni: a pagina 22 comincia la registrazione delle entrate e delle uscite per l’anno 1939 – 1940; a
pagina 43 quella del 1940 – 1941; a pagina 64 quella del 1941 – 1942; a pagina 81 quella del 1942 - 1943; a pagina 95 si
rileva la contabilità dell’anno 1943 – 1944; a pagina 105 quella dell’anno 1944 – 1945.
Le spese annotate nella precedente unità, relative al periodo compreso tra l’8 settembre 1938 e il 22 settembre 1928, risultano
non coincidere con quelle annotate in questo registro riferite allo stesso periodo.
reg. 13 [ I ]
8 ottobre 1947 – 18 settembre 1963
«Libro Cassa». cc. 190. Ril. cart.
Il registro contiene la registrazione delle entrate e delle uscite di più anni: a pag. 15 l’anno 1948 -1949; a pag. 31 l’anno 1949
– 1950; a pag. 45 l’anno 1950 – 1951; a pag. 59 l’anno 1951 – 1952; a pag. 71 l’anno 1952 – 1953; a pag. 84 l’anno 1953 –
1954; a pag. 95 l’anno 1954 – 1955; a pag. 108 l’anno 1955 – 1956; a pag. 120 l’anno 1956 – 1957; a pag. 131 l’anno 1957 –
1958; a pag. 141 l’anno 1958 – 1959; a pag. 151 l’anno 1959 – 1960; a pag. 162 l’anno 1960 – 1961; a pag. 171 l’anno 1961
– 1962; a pag. 170 l’anno 1962 – 1963.
71
Le spese annotate nella precedente unità, relative al periodo compreso tra l’8 ottobre 1947 e il 6 novembre 1947, risultano
non coincidere con quelle annotate in questo registro riferite allo stesso periodo.
reg. 14 [ I ]
1920 – 1944
Introiti ed esiti. cc. 48
Trattasi di un registro acefalo che contiene l’annotazione di diverse voci. L’ampio lasso di tempo a cui si riferisce fa pensare
ad una unità archivistica utilizzata per registrarvi provvisoriamente dei dati da riportare, in un secondo momento, su un
registro idoneo.
reg. 15 [ F ]
1 settembre 1933 – 11 settembre 1938
«Gestione masserie Trimititi e Magliano». cc. 17. Ril. cart.
Si tratta di un registro nel quale sono annotate le entrate e le uscite relative a due masserie che la famiglia d’Amato Cantorio
aveva in fitto. Il registro si apre con i dati contabili relativi al 1933; a pagina 10 si rileva la gestione 1934 – 1935; a pagina 13
quella del 1935 – 1936; a pagina 15 quella del 1936 – 1937 limitatamente alla masseria denominata Magliano; a pagina 17
quella del 1937 – 1938 sempre della masseria Magliano.
REGISTRI DI FITTO DI CASE E TERRENI (1880 – 1982)
BUSTA 5
reg. 1 [ F ]
1880 – 1 maggio 1916
«Libro di memorie». cc. 61. Ril. cart.
Trattasi di un volume, in discrete condizioni di conservazione, sul quale sono annotati i nominativi dei soggetti a cui sono
state affittate le case in Ferrandina. L’unità documentaria contiene notizie in merito all’importo del canone locativo applicato,
alla data di decorrenza del contratto, ai depositi cauzionali e agli acconti versati.
reg. 2 [ F ]
1916 – 5 giugno 1979
Libro di fitti di case. cc. 86. Ril. cart. 85
reg. 3 [ F ]
1888 - 1896
«Registro dei fitti dei terreni e delle esazioni fatte in contanti dal 1887 in poi». cc. 25. Ril. cart.
All’interno si conservano:
- Misurazioni dei terreni eseguite negli anni 1894, 1895 e 1896.
- Notamenti delle esazioni in grano relative agli anni 1895 e 1896.
72
reg. 4 [ I ]
8 luglio 1919 – 10 gennaio 1982
«Fitti di case dal 1919 – 20 e fitti di terreni». cc. 10. Ril. cart.
Trattasi di un registro relativo alla locazione di immobili siti in Irsina. Lo si deduce dal nome delle strade in cui sono situate
le case date in fitto.
BUSTA 6
REGISTRI DIVERSI (1910 – 1966)
fasc. 1 [ I ]
1910 – 1914
1915 – 1916
1924 - 1966
N. 3 Registri dei cereali.
Trattasi di registri sui quali veniva annotata la quantità di cereali seminati e il raccolto effettuato.
fasc. 2 [ I ]
1918 – 1932
Registro dei cereali raccolti nelle diverse masserie.
Trattasi di un piccolo quaderno sul quale è annotata la produzione di cereali effettuata nelle masserie Piane, Magliano,
Turrini, Marsilio, Trimititi condotte in fitto dalla famiglia d’Amato Cantorio.
fasc. 3 [ F - I ]
1922 – 1932
N. 7 Libretti di memorie diverse.
Si tratta di piccoli taccuini e quaderni sui quali vi sono annotati appunti di diverso genere.
fasc. 4 [ F ]
73
1911 – 1912
1924
N. 2 Libretti di annotazione del raccolto delle olive.
fasc. 5 [ I ]
1926 – 1935
Libretto di annotazione della produzione del formaggio e dei latticini.
fasc. 6 [ I ]
1936 – 1959
«Magazzino Irsina».
Si tratta di un libretto nel quale sono registrati gli introiti ed esiti dei cereali del magazzino.
fasc. 7 [ I ]
9 settembre 1914 – 8 settembre 1915
9 settembre 1915 – 8 settembre 1916
N. 2 Registri di consegna del pane dalla panettiera.
fasc. 8 [ F - I ]
gennaio 1914 – novembre 1919
1923 – 1936
N. 2 Scadenziari.
Trattasi di n. 2 registri nei quali sono annotate le scadenze relative ad impegni con le banche. All’interno tra le pagine si
rileva, appunto, la presenza di corrispondenza pervenuta dalla Banca Commerciale italiana e dal Credito italiano.
AGENDINE DA TASCA (1912 – 1966)
Nell’archivio d’Amato Cantorio sono state ritrovate numerose agendine da tasca che, soprattutto Eugenio utilizzava per
annotare ogni anno, giorno per giorno, le spese sostenute (personali e dell’azienda), gli spostamenti, gli incontri, gli impegni
di lavoro e quant’altro riguardava la sua attività di amministrazione delle proprietà di famiglia.
BUSTA 7
fasc. 1 [ I ]
1912 – 1966
74
N. 48 Agendine da tasca.
Nota
Mancano le agendine relative agli anni 1913; 1915; 1918; dal 1925 al 1929; 1931; 1961. Vi sono, invece, due agendine per gli anni 1934;
1940; 1942.
ATTI DI CONTABILITA’ (1884 – 1961)
BUSTA 1
fasc. 1 [ I ]
1895 – 1936
Note, conti, fatture e ricevute di pagamento.
BUSTA 2
fasc. 2 [ I ]
1937 – 1960
Note, conti, fatture e ricevute di pagamento.
IMPOSTE E TASSE (1884 – 1961)
BUSTA 1
fasc. 1 [ F – I ]
1 febbraio 1884 – 11 dicembre 1948
Imposte e tasse.
Nota
Trattasi di cartelle di pagamento e ricevute relative alla tassa fondiaria, all’imposta comunale su terreni e fabbricati, al
versamento dei contributi agricoli unificati, alla tassa patente, alla tassa d’esercizio, all’imposta sul patrimonio, all’imposta
sui redditi da ricchezza mobile ed altre tassazioni particolari.
fasc. 2 [ F – I ]
12 aprile 1949 – 16 ottobre 1960
Imposte e tasse.
Nota
Idem
BUSTA 2
75
fasc. 3 [ I ]
luglio 1913 – 19 ottobre 1961
Imposte e tasse.
Nota
Trattasi di cartelle di pagamento e ricevute relative alla fida pascolo e alla tassa bestiame.
fasc. 4 [ I ]
7 dicembre 1926 – 8 aprile 1927, Irsina
Avviso e ricevute di pagamento emesse dall’Ufficio del Registro di Irsina in merito alla tassa suppletiva
sull’atto di affrancazione di censo del 10 luglio 1922 tra Eugenio d’Amato Cantorio ed il Capitolo e
Clero di Irsina.
fasc. 5 [ I ]
22 novembre 1923 – 28 novembre 1929
Imposta sul vino.
Nota
Trattasi di avvisi di pagamento.
fasc. 6 [ I ]
1 maggio 1923 – 18 febbraio 1938
Tassa sui cani.
Nota
Trattasi di notifiche e ricevute di pagamento.
76
ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO
AMMINISTRAZIONE GENERALE
ATTI AMMINISTRATIVI (1879 - 1968)
BUSTA 1
fasc. 1 [ F ]
1879 - 1922
Atti relativi alla concessione del mutuo n° 5502 D. G..
Trattasi di:
- N° 7 certificati catastali storici e relativi due allegati;
- Certificato di denunziata successione;
- N° 3 certificati del Comune di Irsina;
- Atto di notorietà;
- Atto di consenso alla cancellazione dell’ipoteca rilasciato dal Banco di Napoli;
- Atto n° 1538 di matrice rilasciato dall’Amministrazione del Demanio - Ufficio di Napoli;
- Atto di rinunzia al ricorso in Cassazione;
- Copia della sentenza del Tribunale di Potenza del 15 marzo 1898;
- Atto di deposito di testamento del 30 ottobre 1895;
- Atto di deposito di scrittura del 18 ottobre 1897;
- Atto di divisione rogato dal notaio Trabace l’11 ottobre 1884;
- Atto di compravendita rogato dal notaio Santomauro il 28 agosto 1879;
- Atto di affitto a mezzadria rogato dal notaio Piccinni il 12 maggio 1903;
- Atto di vendita rogato dal notaio Beneventi il 23 ottobre 1912;
77
- Atto di rinnovazione rogato dal notaio Beneventi il 4 settembre 1903;
- Atto di affrancazione di diritto di pascolo rogato dal notaio Beneventi il 4 settembre 1903;
- N° 5 certificati ipotecari e note di trascrizione;
- N° 2 planimetrie;
- Atto di affrancazione;
- Borderò di trascrizione dell’acquisto dei terreni del Reverendo Capitolo di Irsina;
- Atto di affrancazione del censo spettante al Reverendo Capitolo di Irsina;
- Atto di trascrizione della vendita dell’appezzamento Cirillo a Luigi Garzone.
fasc. 2 [ F ]
29 ago. 1902 - 28 dic. 1938
Visure ipotecarie relative alle iscrizioni contro Casto Rago, Giovanbattista Trifogli, Irene Lisanti,
Clorinda Trifogli, Emilio Bozza ed altri.
fasc. 3 [ I ]
1915 - 1968
Certificati di polizze stipulate da don Eugenio d’Amato Cantorio con le sotto elencate compagnie di
assicurazione contro gli incendi di granaglie e gli infortuni sul lavoro dei dipendenti:
- Assicurazioni Generali (1947 – 1949)
- Cassa Depositi e Prestiti dell’Intendenza di Finanza di Matera (1940)
- L’Abeille (1946 – 1968)
- La Fondiaria (1917 – 1938)
- La Previdente (1918)
- L’Assicuratrice Italiana (1923 – 1929)
- La Reale (1919 – 1921)
- Riunione Adriatica di Sicurtà (1922 – 1948)
- Sindacato Assicurazioni Sociali (1927)
- Sindacato Pugliese di Mutua Assicurazione contro gli infortuni degli operai sul lavoro (1915 –
1928).
Allegati:
- Le polizze sono corredate da relazioni di perizia e da corrispondenza intercorsa tra don Eugenio
d’Amato Cantorio e le agenzie delle medesime compagnie assicurative.
fasc. 4 [ I ]
1916 - 1956
Effetti cambiari.
fasc. 5 [ I ]
3 giu. 1919
Certificato di azioni definitive del valore di L. 25 emesse dal Consorzio Agrario Cooperativo di Irsina a
nome di don Giuseppe d’Amato Cantorio.
fasc. 6 [ I ]
25 mar. 1929 - 10 ago. 1937
Certificati relativi alla verifica e taratura periodica delle stadere.
78
fasc. 7 [ I ]
1936 - 1968
Atti relativi alla cancellazione dell’ipoteca contro Lorenzo d’Amato Cantorio e i germani d’Amato
Cantorio a favore di Enti per cauzione dell’Esattoria di Ferrandina.
fasc. 8 [ F ]
14 mag. 1936 - 29 gen. 1937
N° 2 copie di verbali di accordi definitivi tra la Società Italiana per le strade ferrate nel Mediterraneo e la
ditta d’Amato Cantorio in merito all’indennità di espropriazione dei terreni siti in agro di Irsina per la
costruzione della Ferrovia di Basilicata e Calabria. Linea Avigliano Gravina - Tronco Acerenza – Irsina.
fasc. 9 [ I ]
18 apr. 1945, Tricarico – 9 mar. 1946, Matera
Atti relativi alla Cooperativa Agricola di Irsina.
- Copia della richiesta di omologazione dell’atto costitutivo della Cooperativa Agricola di Irsina inoltrata
da Alessandro Bruni, avvocato, al Presidente e ai Giudici del Tribunale Civile di Matera, in merito
all’iscrizione nel registro delle imprese di Matera.
Allegati:
- Copia dell’atto costitutivo della Cooperativa Agricola di Irsina rogato a Tricarico il 18 aprile 1945 dal
notaio Raffaele Barile. Il documento riporta l’elenco dei soci, con l’indicazione per ciascuno di essi della
quantità di azioni sottoscritte, e la composizione del Consiglio d’Amministrazione presieduto da don
Eugenio d’Amato Cantorio.
- Elenco manoscritto dei soci della Cooperativa Agricola di Irsina.
- Verbale dell’assemblea generale dei soci del 26 agosto 1946.
- Copia e minuta dell’istanza di omologazione della delibera di scioglimento della Cooperativa Agricola
di Irsina, datata 26 agosto 1945, inoltrata al Presidente del Tribunale Civile di Matera da don Eugenio
d’Amato Cantorio, in qualità di presidente della cooperativa.
fasc. 10 [ F ]
7 ago. 1945
Certificato nominativo di n° 10 azioni definitive emesse dalla Cooperativa Provinciale degli Agricoltori
di Matera a favore di don Eugenio d’Amato Cantorio.
fasc. 11 [ I ]
6 ott. 1945, Potenza – 5 nov. 1945, Irsina
Atti relativi al risarcimento di danni di guerra subiti da diversi appezzamenti di terreno.
Allegati:
- Elenco delle particelle su cui si sono verificati i danni.
79
fasc. 12 [ F ]
1950 - 1968
Atti relativi all’espropriazione di terreni siti in località Siggiano in agro di Irsina di proprietà di Casto
d’Amato Cantorio in applicazione delle leggi di Riforma Fondiaria.
fasc. 13 [ I ]
1952 - 1955
Conto consuntivo relativo all’anno 1952 e bilancio di previsione dell’anno 1954 del Consorzio di
bonifica della Media Valle del Bradano.
Stralcio del “Piano Generale di Bonifica” relativo alle direttive per la trasformazione fondiaria.
ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO
ATTI DIVERSI (1870 - 1942)
BUSTA 1
fasc. 1 [ F ]
13 ago. 1870
Verbale del guardiaboschi del distretto silvano di Tricarico - Ripartimento Forestale di Potenza - in
merito all’assegnazione di legname da destinare alla costruzione di siepi di divisione.
fasc. 2 [ F ]
25 sett. 1897
Elenco dei sacerdoti secolari e regolari invitati a concelebrare una messa in suffragio di don Nicola
d’Amato Cantorio.
fasc. 3 [ I ]
9 nov. 1915
Precetto per la requisizione dei quadrupedi occorrenti per l’Esercito mobilitato notificato a don Giuseppe
d’Amato Cantorio dal Ministero della Guerra.
fasc. 4 [ F ]
12 mar. 1925
80
Autorizzazione concessa da S. E. Anselmo Pecci, Arcivescovo di Acerenza e Matera, alla celebrazione
della Santa Messa nella cappella privata sita nell’abitazione di Ferrandina.
fasc. 5 [ I ]
10 feb. 1942
Autorizzazione per la caccia alla volpe ed al lupo “…con cani da seguito…” concessa a don Eugenio
d’Amato Cantorio dal Prefetto della Provincia di Matera.
fasc. 6 [ F ]
s. d.
Relazione redatta da don Giuseppe d’Amato Cantorio, nell’esercizio delle funzioni di sindaco di
Ferrandina, relativa alle operazioni demaniali di vigilanza nel comune.
fasc. 7 [ F ]
s. d.
Minuta dello Statuto e del Regolamento del Gabinetto di lettura di Ferrandina.
fasc. 8 [ F ]
s. d.
Copia manoscritta dell’albero genealogico della famiglia Ridola di Matera.
fasc. 9 [ F – I ]
s. d.
Atti diversi.
81
ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO
PIANTE E PROGETTI
( 1917 - 1966 )
BUSTA 1
fasc. 1 [ I ]
22 settembre 1917, Irsina
Pianta “dell’appezzamento Cirillo di Luigi Garzone fu Raffaele venduto al Sig. Giuseppe d’Amato
Cantorio per affrancamento del dritto d’erba esistente su tutto l’appezzamento Cirillo dell’estensione di
tom. 80 – Estensione venduta tom. 12.”.
Nota
Trattasi di un rilievo planimetrico su lucido relativo all’appezzamento denominato Cirillo sito in agro di Irsina eseguito da
Nicola d’Amato, incaricato di occuparsi del frazionamento del suddetto terreno.
fasc. 2 [ I ]
19 agosto 1957 – 28 agosto 1957, Pisa
Atti relativi a sondaggi e rilevazioni geoelettriche per il reperimento di falde acquifere eseguite nella
masseria Torre Finizia dalla società NEMBIFER di Pisa per conto di don Eugenio d’Amato Cantorio.
Allegati:
- N. 3 saggi geoelettrici.
82
fasc. 3 [ F – I ]
1902 - 1966
Progetto per la costruzione di un bovile eseguito da Andrea Janora, geometra.
Progetti e disegni, computi metrici e stime relativi alla costruzione di ovili, fabbricati rustici e colonici e
strade poderali nelle proprietà della famiglia d’Amato Cantorio ad Irsina e a Brindisi di Montagna,
nell’ambito delle opere di miglioramento fondiario ai sensi dell’articolo 18 della Legge 910/66.
fasc. 4 [ I ]
s. d.
Schizzo a matita del prospetto della cappella cimiteriale della famiglia d’Amato Cantorio in Ferrandina.
fasc. 5 [ I ]
s. d.
Pianta del palazzo di proprietà della famiglia d’Amato Cantorio sito in Montepeloso.
Nota
La pianta non risulta datata. Tuttavia il fatto che si citi quale luogo di ubicazione del palazzo la città di Montepeloso, colloca
la realizzazione della piantina ad una data precedente al 1895, anno in cui il toponimo è stato cambiato in Irsina.
83
ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO
ISTRUMENTI NOTARILI E CONTRATTI
(1844 - 1961)
La serie comprende documenti rinvenuti raccolti in pacchetti fermati da sottili fettucce relativi ad un
arco cronologico compreso tra il 1844 ed il 1961. Si tratta, in massima parte, di istrumenti di
compravendita di masserie o singoli appezzamenti di terreno, di transazioni e, soprattutto, di contratti di
locazione di case e terreni da destinare alla semina e al pascolo per il bestiame. Si segnala la presenza di
una trascrizione integrale del testamento olografo di don Nicola d’Amato Cantorio, peraltro non
rinvenuto in archivio in originale, inserito in un certificato di denunziata successione dei beni immobili
lasciati in eredità ai figli, da cui è possibile ricavare informazioni in merito alle quote d’eredità spettanti
a Giuseppe ed Eugenio.
cc. 4
Nota
Si è convenuto di inserire il certificato di successione nella serie: Istrumenti notarili e Contratti poiché non esiste in archivio
l’originale del testamento e questo atto rappresenta l’unico documento utile per conoscerne le disposizioni.
Allegati:
- Descrizione delle quote dell’eredità spettanti a Giuseppe ed Eugenio; inventario dei mobili esistenti nella masseria
denominata Madonna del Pozzo ed elenchi di suppellettili, mobili e biancheria oggetto di divisione tra i fratelli
d’Amato Cantorio (s.d.).
Bozza dell’istrumento di transazione concordato tra i germani Giuseppe ed Eugenio d’Amato
84
BUSTA 1
fasc. 1 [ F ]
1844 apr. 18, Gravina
Contratto con il quale don Domenico Tamburino e don Francesco de Mattia di Vaglio fittuari «…di tutti
i terreni siti nella tenuta della masseria del sig. Amati Cantorio al di qua del Basento…» cedono in
sublocazione i medesimi al sig. Vincenzo Pellicciari di Gravina.
cc. 2
fasc. 2 [ F ]
1847 set. 20, Montepeloso
Contratto di fitto stipulato tra don Nicola d’Amato Cantorio di Ferrandina e Luigi Garzone relativo a
cinque carra di erbaggio da tagliarsi nella difesa denominata Torre sita alla contrada Destre in agro di
Montepeloso.
cc. 2
fasc. 3 [ F ]
1848 ott. 25, Montepeloso
1848 dic. 3, Montepeloso
N. 2 Contratti di fitto stipulati tra Francesco d’Urso di Laurenzana, procuratore di don Nicola d’Amato
Cantorio, e Michele Menzano relativi a due terreni siti nella difesa denominata Torre Finizia in agro di
Montepeloso.
cc. 4
fasc. 4 [ F ]
1848 dic. 3, Montepeloso
Contratto di fitto stipulato tra Francesco d’Urso di Laurenzana, procuratore di don Nicola d’Amato
Cantorio, e Francesco Mavillonio relativo a terreni siti nella difesa denominata la Torre in agro di
Montepeloso.
cc. 2
fasc. 5 [ F ]
1849 mar. 2, Montepeloso
Contratto di locazione stipulato tra Francesco d’Urso di Laurenzana, procuratore di don Nicola d’Amato
Cantorio, e don Nicola Guida di Gravina relativo a due stanze del palazzo padronale in Montepeloso.
cc. 2
fasc. 6 [ F ]
1849 ott. 25, Gravina
Contratto di locazione stipulato tra Francesco d’Urso di Laurenzana, procuratore di don Nicola d’Amato
Cantorio, e donna Maria Giuseppa Livulpi, vedova di don Giuseppe Pellicciari, relativo a terreni siti
nella masseria denominata Torre Finizia in agro di Montepeloso.
85
cc. 2
fasc. 7 [ F ]
1850 gen. 20, Montepeloso
Contratto di locazione stipulato tra Francesco d’Urso di Laurenzana, procuratore di don Nicola d’Amato
Cantorio, e Antonio Greco relativo ad una parte della casa palazziata padronale sita in Montepeloso.
cc. 2
fasc. 8 [ F ]
1851 lug. 16, Montepeloso
Contratto di fitto stipulato tra Francesco d’Urso di Laurenzana, procuratore di don Nicola d’Amato
Cantorio, e Michele Mensano relativo ad un terreno sito nella difesa denominata Torre Finizia in agro di
Montepeloso.
cc. 2
fasc. 9 [ F ]
1853 ott. 4, Ferrandina
Contratto con il quale don Francesco Montemurro di Montepeloso cede a don Nicola d’Amato Cantorio
il diritto di fidare nel pascolo denominato Pantano e Coste dell’Abate.
cc. 2
fasc. 10 [ F ]
1858 mag. 28, Ferrandina
Copia di un istrumento con il quale don Gregorio Ridola di Matera vende a don Nicola d’Amato
Cantorio una vigna con casina, cappella e pozzi sita alla contrada denominata Madonna del Pozzo e un
terreno sito alla contrada denominata Padula in agro di Ferrandina.
cc. 4
fasc. 11 [ F ]
1871 apr. 30, Ferrandina
Copia di un istrumento con il quale Angelo, Arcangela e Maddalena Recchia, quest’ultima con
l’autorizzazione del marito Angelo La Raja, vendono a don Battista Trifogli un terreno seminatorio sito
alla contrada denominata Pescemarino e una vigna, di proprietà del La Raja, sita in contrada Muscio in
agro di Ferrandina.
cc. 2
fasc. 12 [ F ]
1871 ago. 17, Ferrandina
Contratto di fida del pascolo denominato Coste dell’Abate sito in agro di Ferrandina stipulato tra don
Nicola d’Amato Cantorio di Ferrandina e Vincenzo Albano di Moliterno.
cc. 2
fasc. 13 [ F ]
86
1879 ago. 28, Montepeloso
Copia di un istrumento con il quale Giuseppe Materi, in qualità di presidente della Congregazione di
Carità di Montepeloso e Michele Barbarini, tesoriere, vendono a Gerardo Rizzi, procuratore speciale di
don Nicola d’Amato Cantorio, un fondo rustico denominato Sant’Antonio sito alla contrada Basento o
Torre Finizia in agro di Montepeloso.
cc. 4
fasc. 14 [ F ]
1881 gen. 1, Ferrandina
Dichiarazione resa da don Nicola d’Amato Cantorio con la quale determina di assegnare in favore dei
suoi due figli, Giuseppe ed Eugenio, una rendita annua in denaro.
cc. 2
fasc. 15 [ F ]
1886 apr. 12, Ferrandina
Contratto con il quale don Eugenio d’Amato Cantorio cede in fitto a suo fratello Giuseppe la metà delle
proprietà terriere denominate Trimititi, Piana d’Oro, Ferrandiello, Don Berardino e Serre di Don Pietro
in agro di Ferrandina assegnate loro in parti uguali dal padre don Nicola d’Amato Cantorio.
cc. 2
fasc. 16 [ F ]
1888 gen. 6, Montepeloso
Contratto di fitto stipulato tra don Nicola d’Amato Cantorio e Giuseppe Schingo di Montepeloso relativo
a terreni sativi siti nella masseria denominata Torre Finizia.
cc. 2
fasc. 17 [ F ]
1889 nov. 11, Ferrandina
Copia di un istrumento di transazione con il quale Vincenzo De Romita di Bari, in qualità di speciale
procuratore di Antonietta Amarelli, vedova Lisanti, da una parte, le germane Maria, Giovannina e Luigia
Lisanti, proprietarie di Ferrandina, don Nicola d’Amato Cantorio, don Giuseppe e don Eugenio d’Amato
Cantorio, dall’altra, in qualità di eredi di Angelina Lisanti, rispettivamente consorte e madre, si obbliga
al pagamento in solido delle quote dell’eredità del defunto Lorenzo Lisanti.
cc. 9
fasc. 18 [ F ]
1893 ago. 8, Ferrandina
Contratto di fitto con il quale Domenico Caputi cede in fitto a don Giuseppe d’Amato Cantorio per uso
di pascolo una tenuta di terreni in contrada Le Piane in agro di Ferrandina.
cc. 2
fasc. 19 [ F ]
87
1893 set. 2, Ferrandina
Dichiarazione rilasciata da don Eugenio d’Amato Cantorio attestante la locazione a suo fratello
Giuseppe della tenuta denominata Trimititi in agro di Ferrandina.
cc. 2
fasc. 20 [ F ]
1894 mar. 27, Ferrandina
Copia di un istrumento con il quale i germani Giuseppe ed Eugenio d’Amato Cantorio vendono a
Raffaele Pecora e Benedetta Volpe, coniugi, una vigna sita alla contrada denominata San Biagio in agro
di Ferrandina.
cc. 2
fasc. 21 [ F ]
1894 ott. 22, Montepeloso
Copia di un contratto con il quale Nicola Rizzi, procuratore di don Nicola d’Amato Cantorio, cede in
fitto a Marcantonio Tommaso, procuratore di Capece Saverio, Marino Felice e Tomasiello Domenico,
l’erbaggio della masseria denominata Torre Finizia sita alla contrada Basentello in agro di Montepeloso.
cc. 2
fasc. 22 [ F ]
1895 mar. 11, Montepeloso
Contratto con il quale don Nicola d’Amato Cantorio cede in fitto a Giuseppe Dipasquale alcuni terreni
sativi siti nella masseria denominata Torre Finizia in agro di Montepeloso.
cc. 4
fasc. 23 [ F ]
1895 mag. 27, Ferrandina
Contratto con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio si costituisce in società con Leonardo Di Biase
per seminare, secondo l’uso della rotazione agraria triennale, i terreni della tenuta denominata Appetto
del Principe in agro di Ferrandina.
cc. 2
fasc. 24 [ F ]
1895 nov. 6, Irsina
Denunzia di contratto verbale di fitto stipulato tra don Giuseppe d’Amato Cantorio e Agostino
Pennacchio relativo ad un pezzo di terreno sito nella masseria denominata Torre Finizia in agro di Irsina.
c. 1
fasc. 25 [ F ]
1895 dic. 15, Potenza
88
Nota per trascrizione di compravendita in favore di don Giuseppe d’Amato Cantorio a carico di Teresa
Salerno e Isabella Lo Izzo relativa all’acquisto di un fondo sito alla contrada denominata Coste
dell’Abate in agro di Irsina.
cc. 2
fasc. 26 [ I ]
1896 gen. 2, Irsina – 1953, Irsina
N. 58 Contratti con i quali Matteo Grassani, in qualità di amministratore di don Giuseppe d’Amato
Cantorio, prima, e don Eugenio d’Amato Cantorio, poi, cedono in fitto a diversi locatari numerosi
appezzamenti di terreno siti nelle contrade denominate Torre Finizia, Destre, Forgione, Iscatonna, Cirillo
e San Marco in agro di Irsina.
cc. 161
Nota
Nella gran parte dei contratti si richiamano i locatari all’obbligo di lasciare i terreni seminati con le stoppie come concime, di
far pascolare in essi il bestiame di proprietà del locatore non appena terminato il raccolto e fino alla successiva semina.
fasc. 27 [ F ]
1896 gen. 17, Irsina
Contratto con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio cede in fitto a Giuseppe e Antonio Marino un
pezzo di terreno sativo sito nella masseria denominata Torre Finizia in agro di Irsina.
cc. 2
fasc. 28 [ F ]
1896 gen. 21, Ferrandina
Trascrizione integrale del testamento olografo di don Nicola d’Amato Cantorio, redatto il 12 aprile 1894,
inserito in un certificato, rilasciato dall’Ufficio del Registro di Ferrandina, di denunziata successione dei
beni immobili lasciati in eredità ai figli Giuseppe ed Eugenio.
cc. 4
Nota
Si è convenuto di inserire il certificato di successione nella serie: Istrumenti notarili e Contratti poiché non esiste in archivio
l’originale del testamento e questo atto rappresenta l’unico documento utile per conoscerne le disposizioni.
Allegati:
- Descrizione delle quote dell’eredità spettanti a Giuseppe ed Eugenio; inventario dei mobili esistenti nella masseria
denominata Madonna del Pozzo ed elenchi di suppellettili, mobili e biancheria oggetto di divisione tra i fratelli
d’Amato Cantorio (s.d.).
- Bozza dell’istrumento di transazione concordato tra i germani Giuseppe ed Eugenio d’Amato Cantorio in merito alla
divisione dell’eredità paterna (s.d.).
- Minuta dell’istrumento di transazione, da redigersi tra i germani d’Amato Cantorio, Vincenza Rago moglie di don
Giuseppe d’Amato Cantorio e i coniugi Marietta Lisanti e Casto Rago, zii dei suddetti germani, relativo alla
divisione dei beni ereditari del defunto don Nicola d’Amato Cantorio (s.d.).
fasc. 29 [ F ]
1896 feb. 8, Potenza
Nota per trascrizione di compravendita in favore di don Giuseppe d’Amato Cantorio a carico di Loreta
Mazzone, Giovanna, Rosa ed Arcangela Serafino relativa all’acquisto di un fondo sito alla contrada
denominata Coste dell’Abate in agro di Ferrandina.
cc. 2
89
fasc. 30 [ F ]
1896 lug. 28, Ferrandina
Contratto con il quale Francesco e Vincenzo Tilena, fratelli, concedono in fitto a don Giuseppe d’Amato
Cantorio la loro tenuta sita alla contrade denominate Spineto e Cugno di Miglionico in agro di
Ferrandina.
cc. 2
Allegati:
- Ricevute di pagamento del canone locativo.
- N. 2 misurazioni dell’estensione della masseria Tilena effettuate in data 14 agosto 1897 e 28 agosto 1897.
- Contratto datato Ferrandina 25 agosto 1897 con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio cede in subaffitto a Casto
Rago la masseria Tilena sita in agro di Ferrandina
fasc. 31 [ F ]
1900 mag. 29, Ferrandina
Convenzione stipulata tra Vincenzo Cattaneo, Pasquale Montemurro e don Giuseppe d’Amato Cantorio
relativa all’acquisto, a seguito di asta pubblica indetta dal Tribunale di Matera, delle cantine di proprietà
del defunto Giacomo De Leonardis.
cc. 2
Allegati:
- Quietanza dell’8 nov. 1915 rilasciata da Salvatore Ferrazzani, avvocato, a don Giuseppe d’Amato Cantorio per nota
di collocazione del Cancelliere del Tribunale di Matera per l’espropriazione in danno di Vincenzo Melodia e Maria
De Laurentis.
- N. 2 avvisi di pagamento del 20 luglio 1917 e relative ricevute rilasciate dall’Ufficio del Registro di Ferrandina in
data 29 luglio 1917 per tasse dovute da don Giuseppe d’Amato Cantorio sul prezzo d’aggiudicazione dei beni
immobili acquistati nell’espropriazione in danno di Melodia, De Laurentis e De Leonardis.
fasc. 32 [ F ]
1902 lug. 14 – 1916 ott. 9
Atti contrattuali relativi alla locazione del pascolo della difesa denominata Matine Soprana di proprietà
della marchesa Giuseppina Pignatelli della Leonessa sita in agro di Grottole:
1902 lug. 14, Laurenzana
1. Contratto di società, in doppio originale, stipulato tra Rocco e Giuseppe Robertaccio, Angela
Perretta, vedova di Francesco Robertaccio, da una parte, e don Giuseppe d’Amato Cantorio,
dall’altra, relativo al pascolo di animali vaccini nella difesa denominata Matine Soprana in agro
di Grottole.
cc. 4
1908 dic. 12, Napoli
2. Copia del contratto di locazione con il quale il marchese Gioacchino Torre di Civitaretenga,
amministratore delle proprietà della consorte marchesa Giuseppina Pignatelli della Leonessa,
figlia del defunto principe Monteroduni, concede in fitto a Giuseppe, Rocco, Egidio Robertaccio
e Perretta Angela, vedova di Francesco Robertaccio, la difesa denominata Matine Soprana sita
alla contrada Matine in agro di Grottole.
cc. 16
1910 ott. 5, Ferrandina
90
3. Contratto con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio e Lorenzo Rago si costituiscono in
società con Giuseppe, Rocco, Egidio Robertaccio e Angela Perretta per la conduzione della
difesa Matine Soprana sita in agro di Grottole.
cc. 2
1915 gen. 27, Napoli
4. Contratto con il quale il marchese Giocchino Torre di Civitaretenga concede in fitto per sei anni
a Lorenzo Rago di Ferrandina, a don Giuseppe d’Amato Cantorio, a Giuseppe, Egidio e Giovanni
Robertaccio la difesa denominata Matine Soprana sita alla contrada Matine in agro di Grottole.
cc. 2
1916 apr. 19, Gravina
5. Contratto di società di locazione stipulato tra don Giuseppe d’Amato Cantorio, Lorenzo Rago e
Giuseppe Robertaccio relativo all’uso dei pascoli della difesa denominata Matine Soprana, di
proprietà della marchesa Giuseppina Torre Pignatelli, in agro di Grottole.
cc. 2
1922 apr. 18, Gravina
6. Contratto con il quale don Eugenio d’Amato Cantorio e Lorenzo Rago ammettono come soci
Giuseppe, Giovanni ed Egidio Robertaccio per la terza parte del fitto della difesa denominata
Matine Soprana in agro di Grottole. [ I ]
cc. 2
1898 apr. 15 – 1916 ott. 9
7. Ricevute rilasciate dalla casa Torre Pignatelli Monteroduni a Francesco, Giuseppe, Rocco e
Angela Perretta relative al pagamento del canone locativo della difesa denominata Matine
Soprana in agro di Grottole.
cc. 63
Allegati:
- Corrispondenza.
fasc. 33 [ F ]
1903 mag. 14 – 1914 apr. 6
Atti riguardanti l’acquisto del fondo denominato Iscatonna da parte di don Giuseppe d’Amato Cantorio:
1903 mag. 14 – 1914 apr. 6
1. Carteggio relativo alla richiesta di mutuo avanzata da don Giuseppe d’Amato Cantorio
all’Istituto Italiano di Credito Fondiario per l’acquisto del fondo denominato Iscatonna in agro di
Irsina e corrispondenza con il Banco di Napoli in merito alla vendita suddetta.
cc. 11
Nota
Si segnala la presenza di una lettera inviata da Eduardo Sassone, avvocato, a don Giuseppe d’Amato Cantorio relativa ad
alcune indagini, effettuate su incarico dello stesso don Giuseppe presso l’Archivio di Stato provinciale e la
Conservatoria della Ipoteche di Potenza, relative a possedimenti e mutui accesi da suo nonno Domenicantonio d’Amato
Cantorio.
1909 sett. 26, Irsina
2. Verbale di consegna, in doppio originale, del fondo rustico denominato Iscatonna sito in agro di
Irsina acquistato da don Giuseppe d’Amato Cantorio dall’Istituto di Credito Fondiario del Banco
di Napoli, proprietario del fondo suddetto per effetto dell’esproprio eseguito ai danni di Rosina
Orlandi, moglie di Francesco Ingallati.
cc. 2
91
Allegati:
- N. 2 Copie dell’atto di divisione, datato Montepeloso 11 ottobre 1884, dei beni urbani e rustici fra i fratelli Ingallati.
- Copia esecutiva, datata Matera 10 settembre 1892, dell’ordinanza presidenziale di sequestro giudiziario contro
Rosina Orlandi Ingallati.
- Nota per trascrizione ipotecaria del 12 gennaio 1898 a favore dell’Istituto del credito Fondiario del Banco di Napoli
contro Rosina Orlandi Ingallati.
- Contratto di locazione stipulato il 15 luglio 1907 tra il Credito fondiario del Banco di Napoli e Antonietta Verrascina
relativo a terreni in precedenza appartenuti a Rosina orlandi Ingallati.
fasc. 34 [ I ]
1904 dic. 27, Irsina
1916 gen. 23, Gravina
1917 apr. 17, Irsina
1918 mar. 13, Modugno
1920 apr. 7, Gravina
1921 mar. 10, Irsina
N. 6 contratti stipulati tra Mario Romano e Giovanni Losito e tra Vito e Michele Tricarico di Modugno,
fratelli, e don Eugenio d’Amato Cantorio relativi al reclutamento dei mietitori necessari per la mietitura
dei campi della masseria denominata Torre Finizia in agro di Irsina.
cc. 11
fasc. 35 [ F ]
1909 sett. 25, Ferrandina
Contratto di locazione con il quale Alfredo Caputi concede in fitto a don Giuseppe d’Amato Cantorio
l’intera tenuta di terreni siti in contrada Serra Trimestre e Pizzo in agro di Ferrandina.
cc. 2
fasc. 36 [ F ]
1910 lug. 7, Ferrandina
Contratto con il quale Domenico Lisanti concede in fitto a don Giuseppe d’Amato Cantorio l’erbaggio
ad uso di pascolo ovino e caprino degli appezzamenti denominati Morrone, Pantanello, Salicara, Pantone
della Croce e Piane della Varisana in agro di Ferrandina.
cc. 2
fasc. 37 [ I ]
1911 mag. 8, Irsina – 1918 ago. 20, Irsina
N. 6 contratti relativi al fitto dell’erbaggio vernotico della masseria denominata Torre Finizia stipulati da
Giuseppe e Eugenio d’Amato Cantorio, proprietari, Arcangelo D’Alessandro e Raffaele Mazzarella,
procuratori generali dei suddetti d’Amato Cantorio, con vari locatari.
cc. 14
fasc. 38 [ F ]
1911 sett. 17, Potenza
92
Nota per trascrizione di compravendita in favore di don Giuseppe d’Amato Cantorio a carico di Antonio
Lategana relativa all’acquisto di un terreno sito alle contrade denominate Padula e Santa Maria del
Pozzo in agro di Ferrandina.
cc. 2
fasc. 39 [ F ]
1912 apr. 24, Ferrandina
Contratto con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio si impegna a vendere a Giuseppe Campobasso di
Stigliano la lana prodotta dalle pecore nel mese di maggio.
cc. 2
Allegati:
- Conto della lana consegnata a Giuseppe Campobasso il 18 maggio 1912.
- Lettera datata Stigliano 28 marzo 1913 inviata da Giuseppe Campobasso a don Giuseppe d’Amato Cantorio relativa
al pagamento della partita di lana consegnata.
fasc. 40 [ F ]
1913 apr. 1, Ferrandina – 1913 ott. 24, s. l.
N. 2 Contratti stipulati tra don Giuseppe d’Amato Cantorio e il cav. Francesco De Blasio, titolare dello
Stabilimento Meccanico e Fonderie di Bari, relativi alla fornitura e messa in opera di macchinari per il
trappeto di Ferrandina.
cc. 4
Allegati:
- N. 4 Effetti cambiari.
- Ricevute di pagamento del 16 agosto 1913 e del 22 ottobre 1913 per rate di pagamento dei macchinari acquistati.
- Lettera datata Bari, 24 ottobre 1913 inviata a don Giuseppe d’Amato Cantorio dal De Blasio relativa ad istruzioni in
merito alle rate di pagamento dei macchinari acquistati.
- Materiale pubblicitario su lucido delle pressette , del torchio e delle macine da frantoio.
fasc. 41 [ F ]
1913 apr. 22, Ruoti
Contratto con il quale Francesco Salinardi di Ruoti, avvocato ed amministratore del principe di
Sant’Antimo Gioacchino Ruffo di Fabrizio, concede in fitto a don Giuseppe d’Amato Cantorio e a
Lorenzo Rago, dottore di Ferrandina, la fida statonica per cento vacche lattanti e novanta sterpe nella
difesa denominata Foij e Boscogrande in tenimento di Ruoti.
cc. 2
Allegati:
-
1913 apr. 11 – 1917 ago. 17
Carteggio relativo ad accordi per la fida del pascolo intercorsi tra Francesco Salinardi, amministratore del principe di
Sant’Antimo, don Giuseppe d’Amato Cantorio e Lorenzo Rago di Ferrandina.
fasc. 42 [ F ]
1913 nov. 30, Potenza
Nota per trascrizione di compravendita in favore di don Giuseppe d’Amato Cantorio a carico di Gaetano
De Lizza relativa all’acquisto di una vigna sita alla contrada denominata Marciano in agro di Ferrandina.
cc. 2
fasc. 43 [ F ]
93
1914 sett. 10, Grottaglie
Contratto con il quale Giambattista Turrini, proprietario, concede in fitto a don Giuseppe d’Amato
Cantorio la masseria denominata Le Piane sita in agro di Ferrandina.
cc. 4
Allegati:
- N. 4 inventari degli attrezzi, dei macchinari di campagna, delle maggesi, degli animali bovini, degli animali pecorini
e caprini della masseria Le Piane che Francesco Carducci Artenisio, genero di Giambattista Turrini, consegna a don
Giuseppe d’Amato Cantorio.
- Carteggio intercorso tra il 1915 ed il 1920 tra don Giuseppe d’Amato Cantorio e Giambattista Turrini in merito al
pagamento delle rate di canone locativo e alla conduzione della masseria.
- Verbale di riconsegna degli attrezzi e degli animali della masseria Turrini datato Ferrandina 23 novembre 1920 da
parte di don Eugenio d’Amato Cantorio.
fasc. 44 [ I ]
1915 mag. 12, Cerignola
Contratto con il quale la ditta Natale e Pasquale Bellifemine, officina meccanica a vapore e magazzino di
macchine agricole ed accessori, vende a don Giuseppe d’Amato Cantorio un grancrivello.
cc. 2
fasc. 45 [ F ]
1915 ago. 16, Ferrandina
Copia dell’istanza di registrazione del testamento di Irene Lisanti avanzata da Giuseppe La Capra,
ingegnere, in qualità di incaricato da don Giuseppe e don Eugenio d’Amato Cantorio, Vincenzo
Scorpione e Maria Lisanti, eredi beneficiati della suddetta Lisanti, tutti proprietari domiciliati in
Ferrandina.
cc. 4
Allegati:
- Estratto del testamento pubblico di Irene Lisanti, deceduta il 30 giugno 1915, stilato in data 22 ottobre 1906.
- Minuta di un ricorso avanzato da don Giuseppe d’Amato Cantorio in merito al pagamento delle tasse di successione
per l’eredità Lisanti.
fasc. 46 [ F ]
1916 ott. 3, Ferrandina
Contratto con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio cede in sublocazione a Giuseppe Console
l’erbaggio di una parte della tenuta denominata Appetto del Principe sita in agro di Ferrandina.
cc. 2
fasc. 47 [ I ]
[1916 – 1919], Irsina
Minuta di un contratto con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio concede in fitto ad Arcangelo
d’Alessandro di Pisticci e a Rocco Albano da Tolve, che nel contempo si costituiscono in società,
l’erbaggio vernotico della tenuta denominata Torre Finizia.
cc. 4
94
fasc. 48 [ F ]
1917 lug. 20, Ferrandina
Contratto, in doppio originale, con il quale Fedele Bitonti concede in locazione ad Oronzio Bonora la
propria attività di tesoriere della Congregazione di Carità del comune di Ferrandina e si obbliga a
corrispondergli un compenso mensile.
cc. 4
fasc. 49 [ I ]
1917 dic. 22, Irsina
Copia autentica del mandato con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio nomina Raffaele Mazzarella
di Irsina suo procuratore generale con facoltà di compiere gli atti relativi all’amministrazione di tutti i
suoi beni immobili.
cc. 2
fasc. 50 [ I ]
1918 gen. 1, Irsina
Contratto con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio concede in fitto a mezzadria a Vito Santo
Coniglio e ad Antonio e Giuseppe Manarelli due vigne site nelle contrade denominate San Marco e
Carpinelli in agro di Irsina.
cc. 2
fasc. 51 [ I ]
1918 sett. 16 – 1918 nov. 1, Irsina
Contratto con il quale Giovannina Garzone in Morena concede in fitto a Raffaele Mazzarella,
amministratore generale dei beni di Irsina di don Giuseppe d’Amato Cantorio, l’erbaggio della masseria
di sua proprietà denominata Bradano – Bosco Verrutoli in agro di Irsina.
cc. 4
Allegati:
- Ricevute di pagamento del canone locativo dal 20 dicembre 1919 al 10 set. 1922.
fasc. 52 [ I ]
1919 giu. 14, Ferrandina
Copia del mandato con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio nomina il figlio don Eugenio d’Amato
Cantorio suo procuratore generale con facoltà di compiere tutti gli atti “…che riguardano l’interesse del
mandante medesimo, tanto d’amministrazione, quanto di disposizione relativi all’amministrazione di
tutti i suoi beni immobili…”.
cc. 2
BUSTA 2
fasc. 53 [ F – I ]
95
1919 lug. 5, Ferrandina
1922 feb. 15, Ferrandina
1924 ott. 1, Ferrandina
1925 ago. 1, Ferrandina
N. 6 minute del testamento di don Giuseppe d’Amato Cantorio.
cc. 16
Nota
Trattasi delle diverse stesure delle disposizioni testamentarie elaborate dallo stesso don Giuseppe d’Amato Cantorio nel corso
degli anni; per due minute mancano i riferimenti cronologici.
fasc. 54 [ F ]
1919 lug. 8, Potenza
Copia di un’annotazione di cancellazione d’ipoteca rilasciata dalla Conservatoria delle ipoteche di
Potenza a favore di Gaspare Trifogli contro don Giuseppe d’Amato Cantorio.
cc. 2
fasc. 55 [ I ]
1919 set. 4, Irsina
Verbale di acquisto emesso dalla Commissione Provinciale Requisizione Cereali – Ministero per gli
approvvigionamenti e per i consumi alimentari relativo ad una partita di grano duro offerta da don
Eugenio d’Amato Cantorio.
c. 1
fasc. 56 [ I ]
1922 feb. 23, Gravina
Contratto con il quale don Eugenio d’Amato Cantorio vende a Domenico Desiante tutta la produzione di
formaggio e ricotta degli ovini della masseria denominata Torre Finizia in agro di Irsina.
cc. 2
fasc. 57 [ F ]
1922 apr. 7, Potenza
Nota per trascrizione di compravendita in favore di don Giuseppe d’Amato Cantorio a carico di
Vincenzo Filazzola ed altri relativa all’acquisto di un terreno sito alla contrada denominata Santa Maria
del Pozzo in agro di Ferrandina.
cc. 2
fasc. 58 [ I ]
1923 lug. 6, Grassano
Copia autentica del contratto di divisione bonaria stipulato tra don Giuseppe d’Amato Cantorio e Luigi
Garzone relativo all’appezzamento di terreno denominato Cirillo sito alla contrada Destre in agro di
Irsina
cc. 2
Nota
Il contratto originale datato 4 dicembre 1917 stabilisce che a don Giuseppe d’Amato Cantorio è riservata una parte del terreno
per esercitare il diritto di pascolo ed al Garzone un’altra ad uso di coltivazione. All’uopo le parti affidano a Nicola D’Amato,
perito geometra, il compito di procedere alla divisione del terreno denominato Cirillo realizzandone la pianta che si conserva
in archivio.
96
Allegati:
- Minute del contratto di divisione stipulato tra don Giuseppe d’Amato Cantorio e Luigi Garzone relativo al terreno
denominato Cirillo. [F]
- Conto triennale delle rendite derivanti dal fondo denominato Cirillo. [F]
- Copia conforme, datata Montepeloso 30 aprile 1875, dell’atto di commutazione delle prestazioni a danaro della
terraggiera della Commenda di San Giovanni stipulato tra il Demanio dello Stato, da una parte, e don Nicola
d’Amato Cantorio, i germani Garzone ed altri. [F]
- Copia del dispositivo della sentenza emessa il 4 giugno 1884 dal Tribunale Civile di Matera per la causa tra Raffaele
Garzone e don Nicola d’Amato Cantorio relativa all’esercizio del pascolo sull’appezzamento denominato Cirillo. [F]
- N. 2 lettere datate 3 giugno 1923 e 10 aprile 1924 inviate dall’Agenzia delle Imposte di Tricarico a don Giuseppe
d’Amato Cantorio relative alla registrazione della variazione di possesso scaturita dal contratto di divisione bonaria.
fasc. 59 [ F ]
1923 nov. 1, Potenza
Nota per trascrizione di compravendita in favore di don Giuseppe d’Amato Cantorio a carico di Marco
La Tegana relativa all’acquisto di un terreno boscoso sito alle contrade denominate Padula e Santa
Maria del Pozzo in agro di Ferrandina.
cc. 2
fasc. 60 [ I ]
1924 mar. 17, Laurenzana
Contratto con il quale don Eugenio d’Amato Cantorio, in qualità di aggiudicatario dell’appalto del bosco
denominato Abetina in agro di Laurenzana, concede in fitto a Giuseppe De Blasiis di Viggiano il
ghiandaggio e la fida del pascolo del suddetto bosco.
cc. 2
Allegati:
- Corrispondenza intercorsa tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Giuseppe De Blasiis in merito a controversie sorte
per il pascolo dell’Abetina.
fasc. 61 [ I ]
1924 apr. 17, Gravina
Contratto con il quale Vito Tricarico di Gravina si impegna a fornire a don Eugenio d’Amato Cantorio
dodici paranze di mietitori per i seminati della masseria denominata Torre Finizia in agro di Irsina.
c. 1
fasc. 62 [ I ]
1923 mag. 22, Gravina
1925 gen. 18, Gravina
1926 gen. 18, Gravina
1926 feb. 5, Ferrandina
N. 4 contratti stipulati tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Corrado e Francesco Di Battista relativi alla
vendita del formaggio e della ricotta prodotti nella masseria denominata Torre Finizia in agro di Irsina.
cc. 8
97
fasc. 63 [ I ]
1925 mar. 30, Irsina
Contratto stipulato tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Domenico Altieri relativo alla costruzione di un
ovile con ricovero per gli animali, casa per i pastori, stalla e locale per la confezione del formaggio in
località Iscatonna in agro di Irsina.
cc. 2
Allegati:
- Prospetti delle misure.
- Note di pagamento degli operai impiegati nello scavo delle fondamenta.
fasc. 64 [ I ]
1925 apr. 25, Irsina
Contratto di prestazione di manodopera stipulato tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Domenico
Crichigno di Irsina relativo alla riparazione delle attrezzature agricole e alla conduzione e manutenzione
dei macchinari per la trebbiatura.
c. 1
fasc. 65 [ I ]
1928 mag. 16, Potenza
Contratto di fitto stipulato tra don Eugenio d’Amato Cantorio, locatario, e Vito Marsico di Pignola,
locatore, relativo al pascolo della difesa denominata Arioso.
cc. 2
Allegati:
- Ricevuta di pagamento del fitto del pascolo della difesa Arioso datata Potenza 23 ottobre 1928.
- Lettera di Nicola Marsico, locatore.
fasc. 66 [ I ]
1926 giu. 10, Gravina
Contratto con il quale Angelo Nolasco e Michele Picciallo entrambi di Gravina, procuratori di Andrea
Vitale, Gaetano Sardone, Filippo Fiore, Angelo Colavito ed altri, concedono in fitto a don Eugenio
d’Amato Cantorio la parte erbosa della tenuta denominata Madonna del Piede sita in agro di Gravina e
Genzano.
cc. 4
Allegati:
- N. 17 ricevute di pagamento di rate di fitto dal 31 agosto 1926 al 18 settembre del 1932.
- Corrispondenza.
fasc. 67 [ I ]
1926 ott. 21, Irsina
98
Contratto di società stipulato tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Giuseppe Lerose, Francesco
Buonamassa, Domenico Straziuso, Arcangelo Moles ed altri relativo al fitto del pascolo delle difese
messe all’asta dal Comune di Irsina denominate Corrado di capo, Corrado di piede e Matinelle..
cc. 2
fasc. 68 [ I ]
1926 ott. 26, Irsina
Contratto con il quale don Eugenio d’Amato Cantorio, in qualità di aggiudicatario della difesa
denominata Corrado di Piede sita in agro di Irsina, concede in locazione a Lerose Giuseppe, Matteo
Tamburrino, Domenico Stigliano, Rocco Moles ed altri la suddetta difesa.
cc. 2
Allegati:
- Ricevute e conti relativi al pagamento delle rate di locazione della difesa denominata Corrado di Piede dal 26 ottobre
1926 al 7 feb. 1930.
fasc. 69 [ I ]
1920 apr. 27, Irsina
1921 mag. 20, Irsina
N. 2 Contratti con i quali don Eugenio d’Amato Cantorio concede in subaffitto a Nicola Centola la parte
a levante del Bosco Verrutoli, di proprietà del Comune di Irsina, ad uso di pascolo.
cc. 4
fasc. 70 [ F ]
1927 ott. 15, Ferrandina
Copia di un istrumento con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio cede a titolo di permuta una casa a
Domenica Montano di Ferrandina in cambio di un’altra di proprietà della suddetta Montano.
cc. 2
fasc. 71 [ I ]
1927 ott. 15, Irsina – 1941 sett. 5, Irsina
N. 4 denunzie di contratti verbali di affitto stipulati tra don Eugenio d’Amato Cantorio, in qualità di
locatore, e diversi locatari relativi ad appezzamenti di terreno siti nelle contrade denominate San Marco
e Forgione in agro di Irsina.
cc. 8
N. 1 denunzia di contratto verbale di affitto stipulato tra don Eugenio d’Amato Cantorio, locatore, e
Gerardo Pedota, locatario, relativo ad un quarto di fabbricato sito in Irsina.
cc. 2
fasc. 72 [ I ]
1927 nov. 16, Irsina – 1937 ago. 12, Tricarico
N. 2 contratti per l’affitto dei tratturi del Tavoliere di Puglia ad uso di pascolo stipulati tra don Giuseppe
e don Eugenio d’Amato Cantorio e l’Amministrazione del demanio – Azienda dei Tratturi.
99
cc. 4
Allegati:
- Corrispondenza intercorsa tra don Eugenio d’Amato Cantorio e l’Intendenza di Finanza di Matera in merito al
perfezionamento dei contratti d’affitto dei pascoli.
- Ricevute di pagamento del fitto dei tratturi dal 1927 al 1946.
fasc. 73 [ F ]
1929 gen. 16, Ferrandina
Copia autentica del contratto di matrimonio stipulato tra Michele Potenza figlio di Francesco, avvocato,
e Anna Ferrara, gentildonna proprietaria, e Clelia d’Amato Cantorio, figlia di don Giuseppe fu Nicola e
Vincenza Rago fu Casto.
cc. 8
fasc. 74 [ I ]
1932 mag. 7, Gravina
Minuta del contratto con il quale Antonio Ventura di Altamura cede in fitto a don Eugenio d’Amato
Cantorio la parte erbosa della masseria denominata Inchiancata, di proprietà di Maria Sottile Mininni,
sita in agro di Gravina.
cc. 2
Allegati:
- Misurazione dell’estensione dell’erboso della masseria denominata Inchiancata del 27 maggio 1931.
- Ricevute di pagamento del fitto dal 1932 al 1941.
- Descrizione al 7 febbraio 1933 dello stato di conservazione della masseria all’atto della consegna al locatario.
fasc. 75 [ I]
1932 mag. 20, Laurenzana
Minuta del contratto stipulato tra Clemente D’Urso e Giuseppe Nicola Nigro, massaro di pecore di don
Giuseppe d’Amato Cantorio, relativo al fitto del pascolo dell’erbaggio, del ghiandaggio e di altri alberi
fruttiferi della tenuta Lata località Ierarsa in agro di Laurenzana.
cc. 2
fasc. 76 [ I ]
1932 dic. 4, Gravina
Contratto con il quale don Eugenio d’Amato Cantorio vende alla ditta Amendolara di Gravina l’intera
produzione di formaggio e ricotta prodotta dal 6 dicembre del 1932 al 31 maggio 1933.
c. 1
fasc. 77 [ I ]
1933 ott. 20, Ferrandina
N. 4 Copie legali dell’atto, rogato dal notaio Francesco Piccinni, con il quale i germani Angelo, Lorenzo,
Renato, Casto, Maria ed Elvira d’Amato Cantorio costituiscono e nominano il fratello Eugenio, medico
chirurgo, loro procuratore generale con il potere di “...amministrare i beni, tenerli in economia, trarne la
fruttificazione, provvedere per la conservazione e il miglioramento degli stessi...acquistare, vendere,
permutare, donare...contrarre mutui, costituire rendite perpetue o vitalizie...senza escludere qualsiasi
facoltà non specificata nell’atto stesso...”.
cc. 19
fasc. 78 [ F ]
1934 gen. 1, Ferrandina
100
Dichiarazione rilasciata dai germani Angelo, Eugenio, Lorenzo, Casto, Maria ed Elvira d’Amato
Cantorio con la quale, in esecuzione del testamento olografo del loro defunto genitore don Giuseppe
datato 20 novembre 1930, si obbligano a corrispondere in parti uguali a fine agosto di ogni anno a
Vincenza Rago, loro madre, una somma di denaro.
cc. 4
1934 gen. 1, Ferrandina
Dichiarazione rilasciata dai germani Angelo, Eugenio, Lorenzo e Casto d’Amato Cantorio con la quale,
assecondando il desiderio di Vincenza Rago, loro madre, circa la divisione del capitale corrispondente
alla rendita attribuitale, stabiliscono di assegnare in proporzione un sesto della somma per ognuna delle
sorelle ed i rimanenti quattro sesti in parti uguali ai fratelli.
cc. 2
fasc. 79 [ F ]
1934 gen. 23, Ferrandina
Istanza di cancellazione d’ipoteca dotale accesa in favore di Vincenza Rago, vedova di don Giuseppe
d’Amato Cantorio, inoltrata da Francesco Piccinni, notaio.
cc. 2
fasc. 80 [ F ]
1934 mar. 2, Potenza
Nota per trascrizione, inoltrata alla Regia Conservatoria delle Ipoteche per la Lucania, del certificato di
denunziata successione dei beni immobili siti in agro di Ferrandina ed Irsina a favore dei germani
d’Amato Cantorio, eredi del defunto don Giuseppe.
cc. 3
fasc. 81 [ I ]
1935 set. 16, Irsina
Contratto con il quale don Eugenio d’Amato Cantorio permuta a Francesco Portagnuolo una carrozza
con mantice di pelle a quattro posti in cambio di una “ ...charette costruita con le ruote, l’asse,... le
molle della parte posteriore...i fanali, il mantice ed il cuscino ... della carrozza...”.
c. 1
fasc. 82 [ I ]
1936 gen. 20, Irsina – 1936 sett. 28, Irsina
N. 4 denunzie di contratti verbali affitto stipulati tra don Eugenio d’Amato Cantorio, locatore, e diversi
locatari relativi a fabbricati in agro di Irsina.
cc. 4
fasc. 83 [ I ]
1936 dic. 8, Irsina
Contratto di prestazione di manodopera stipulato tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Vincenzo
Piancazzi relativo alla riparazione di attrezzi e macchinari agricoli, alla conduzione ed assistenza della
caldaia durante la trebbiatura.
cc. 2
fasc. 84 [ I ]
1938 apr. 10, Laurenzana
101
Bozza del contratto con il quale Francesco Rizzo di Laurenzana vende a Giuseppe Nicola Nigro,
massaro di don Eugenio d’Amato Cantorio, l’erbaggio della sua masseria sita alla contrada denominata
Abetina.
c. 1
Allegati:
- Corrispondenza intercorsa tra don Eugenio d’Amato Cantorio, il Podestà del Comune di Laurenzana e Giuseppe
Nicola Nigro, massaro, in merito alla fida del pascolo del bosco comunale dell’Abetina in agro di Laurenzana.
fasc. 85 [ F ]
1941 feb. 4, Ferrandina
Copia di un atto di compravendita con il quale Francesco Montemurro cede a don Casto d’Amato
Cantorio un fondo rustico sito alla contrada denominata Fascinella in agro di Ferrandina.
cc. 2
Allegati:
- Ricevuta di pagamento datata 4 febbraio 1941 rilasciata da Francesco Montemurro a don Casto d’Amato Cantorio.
- Nota per trascrizione di ipoteca datata 11 febbraio 1941 relativa all’atto di compravendita stipulato tra don Casto
d’Amato Cantorio e Francesco Montemurro.
fasc. 86 [ F ]
1941 mar. 14, Ferrandina
Copia di un atto di compravendita con il quale Tommaso De Leonardis cede a don Casto d’Amato
Cantorio un fondo rustico olivetato sito alla contrada denominata Marciano in agro di Ferrandina.
cc. 2
Allegati:
- Ricevuta di pagamento datata 14 febbraio 1941 rilasciata da Tommaso De Leonardis a don Casto d’Amato Cantorio.
- Dichiarazione rilasciata in data 14 marzo 1941 da don Casto d’Amato Cantorio in merito ad un obbligazione di
pagamento in favore del De Leonardis.
- Nota per trascrizione di ipoteca datata 27 marzo 1941 relativa all’atto di compravendita stipulato tra don Casto
d’Amato Cantorio e Tommaso De Leonardis.
- Domanda di cancellazione d’ipoteca del 26 luglio 1941 iscritta a favore di Michele La Capra e Concetta La Sala,
coniugi, contro Tommaso De Leonardis.
fasc. 87 [ F ]
1941 ott. 1, Ferrandina
Copia di un atto di compravendita con il quale Antonio Grieco cede a don Casto d’Amato Cantorio un
terreno sito alla contrada denominata Madonna del Pozzo in agro di Ferrandina.
cc. 2
Allegati:
-
Nota per trascrizione di ipoteca datata 10 ottobre 1941 relativa all’atto di compravendita stipulato tra don Casto
d’Amato Cantorio e Antonio Grieco.
fasc. 88 [ I ]
1942 nov. 30, Roma – 1955 lug. 25, Losanna
102
Atti contrattuali e corrispondenza relativa al fitto del pascolo denominato Cugno del Salice sito in agro
di Calvello di proprietà di donna Carolina Corio fu Giuseppe, principessa di Castelcicala, duchessa di
Calvello:
1. Minuta della convenzione stipulata tra donna Carolina Corio, principessa di Castelcicala e
duchessa di Calvello, e don Eugenio d’Amato Cantorio relativa al fitto del pascolo denominato
Cugno del Salice in agro di Calvello per gli anni 1943 – 1944.
cc. 2
Nota
Il documento, privo di data, si trova allegato ad una lettera datata Roma 30 novembre 1942 inviata a don Eugenio d’Amato
Cantorio da Paolo de La Tour Corio, figlio e procuratore della duchessa di Calvello. Da essa si rileva che la tenuta
denominata Cugno del Salice sita in agro di Calvello era costituita da 206 ettari di bosco ad alto fusto e 310 ettari circa di
pascolo nudo o cespugliato.
1943 gen. 31, Roma
1944 nov. 12, Roma
1945 dic. 26, Roma
2. N. 3 contratti stipulati tra donna Carolina Corio, duchessa di Calvello, e don Eugenio d’Amato
Cantorio relativi al fitto del pascolo denominato Cugno del Salice in agro di Calvello per gli anni
1943 – 1946.
cc. 6
Allegati:
- Ricevute di pagamento del canone locativo e corrispondenza.
1942 nov. 19, Roma – 1955 lug. 25, Losanna
3. Ricevute e corrispondenza intercorsa tra donna Carolina Corio, duchessa di Calvello, Paolo de
La Tour Corio, figlio ed amministratore dei beni della suddetta , Eugenio d’Amato Cantorio ed
altri in merito alla conduzione del pascolo denominato Cugno del Salice in agro di Calvello.
fasc. 89 [ I ]
1944 feb. 10, Castrovillari
Contratto con il quale Clemente D’Urso concede in fitto a don Eugenio d’Amato Cantorio il pascolo
estivo della zona denominata Ierarsa appartenente alla tenuta Lata in agro di Laurenzana.
cc. 2
1945 mag. 20, Laurenzana
Contratto con il quale Michele Pellettieri, avvocato e sequestratario dei beni dei germani D’Urso,
concede in fitto a don Eugenio d’Amato Cantorio il pascolo estivo della zona denominata Ierarsa
appartenente alla tenuta Lata in agro di Laurenzana.
cc. 2
Allegati:
- Corrispondenza intercorsa dal 1943 al 1945 tra don Eugenio d’Amato Cantorio, i fratelli D’Urso e Michele
Pellettieri.
- Ricevute di pagamento del canone locativo.
103
fasc. 90 [ I ]
1945 feb. 27, Gravina
Contratto con il quale don Eugenio d’Amato Cantorio vende a Francesco Di Battista l’intera produzione
di formaggio e ricotta per l’anno 1945.
cc. 2
fasc. 91 [ I ]
1945 mag. 29, Anzi – 1954 set. 22, Irsina
Atti relativi all’acquisto e alla conduzione da parte di don Eugenio, don Renato e don Casto d’Amato
Cantorio della tenuta denominata Cacciatizzi in agro di Brindisi di Montagna di proprietà di Giacomo
Lacava, colonnello.
cc. 92
Nota
Trattasi di corrispondenza intercorsa tra Giacomo Lacava, colonnello, e don Eugenio d’Amato Cantorio relativa alla
proposta, prima, e alla definizione, poi, dell’acquisto della tenuta di Cacciatizzi in agro di Brindisi di Montagna. La tenuta di
Cacciatizzi, dell’estensione di 156 ettari circa, comprendente una parte di terreni seminativi ed un’altra più cospicua di
pascoli, venne venduta dal Lacava a don Eugenio, don Renato e don Casto il 29 agosto 1946. Vi era, inoltre, un fabbricato
rurale con stalla, magazzino, stanze destinate ad abitazione ed un abbeveratoio in mattoni e cemento collegata ad una sorgente
perenne. Tra gli atti non è stata rilevata la presenza dell’istrumento di acquisto ma è stato possibile ricavare i dati relativi alla
compravendita da una dichiarazione di cautela rilasciata dal Lacava in merito al reale prezzo pagato da don Eugenio. Tra gli
altri documenti si conservano n. 4 contratti con i quali il Lacava, prima della vendita, concede in fitto alcuni appezzamenti di
terreno di Cacciatizzi a vari fittavoli con in allegato estratti partitari e ricevute diverse. Vi sono, inoltre, contratti di fida
pascolo stipulati tra don Eugenio d’Amato Cantorio, ormai proprietario della tenuta denominata Cacciatizzi, e Arcangelo
Moles e Vito Tamburrino. Dagli atti rivenuti nel fascicolo si evince che i terreni di Cacciatizzi, negli anni tra il 1948 ed il
1949, furono oggetto di un istanza di esproprio avanzata dalla Cooperativa Agricola di Produzione e Lavoro “Patria e
Famiglia” di Potenza alla Commissione per la concessione delle terre incolte con la quale si chiedeva di assegnare diversi
ettari della tenuta ai contadini di Brindisi di Montagna per avviarne la coltivazione. E’ da rilevare, all’interno del fascicolo,
un carteggio intercorso negli anni 1953-1954 tra don Eugenio d’Amato Cantorio, del quale si conservano le minute, e Maria
Zampaglione, proprietaria dei terreni confinanti con la tenuta di Cacciatizzi, in merito al pagamento di tasse e a proposte di
vendita di terreni limitrofi.
Allegati:
- Foglio di mappa catastale.
- Pianta della tenuta di Cacciatizzi.
- Cartelle e ricevute di pagamento del 1937 relative a quote di sottoscrizione di un prestito redimibile acceso da
Giulia Fittipaldi, vedova Lacava.
fasc. 92[ I ]
1946 lug. 19, Potenza
Compromesso con il quale Francesco Macchi di Cellere di Roma, conte, in qualità di mandatario
generale della madre Luisa Quarto di Belgioioso, vedova del conte Macchi di Cellere, promette di
vendere a Vincenzo Marchese e a don Eugenio d’Amato Cantorio la tenuta denominata Lata in agro di
Laurenzana e una parte del Castello sito nell’abitato del suddetto comune.
cc. 4
Allegati:
- Copia del contratto datato Laurenzana 10 agosto 1945 con il quale Francesco Macchi di Cellere di Roma, conte, in
qualità di mandatario generale della madre Luisa Quarto di Belgioioso, vedova del conte Macchi di Cellere, concede
in fitto a Giulio De Caroli, presidente e legale rappresentante della Cooperativa fra gli agricoltori di Laurenzana, a
don Eugenio d’Amato Cantorio ed altri l’intera tenuta denominata Lata in agro di Laurenzana.
104
-
Corrispondenza intercorsa dal 1945 al 1949 tra Francesco Macchi di Cellere, conte, Giulio De Caroli presidente
della “Alleanza Cooperativa Laurenzanese”, don Eugenio d’Amato Cantorio ed altri in merito alla conduzione della
tenuta denominata Lata.
Nota
La tenuta denominata Lata in agro di Laurenzana era costituita da una parte boschiva ed una di pascolo dell’estensione di
1360 ettari circa. Comprendeva un casone denominato San Leonardo ed uno “...scariazzo denominato Cesine di sopra
adibito a pascolo vernotico e statonico ...ed una parte adibita a conduzione agraria in masserie denominate Baruncolo
Grande, Baruncolo Piccolo e di sotto, Cesine ,Nuova Fazzatore, Fantasia e Piano Le Case...”.
fasc. 93 [ I ]
1948 giu. 18, Irsina
Contratto di fida pascolo stipulato tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Giuseppe Ninivaggi relativo a
terreni siti nella tenuta denominata Torre Finizia in agro di Irsina.
c. 1
fasc. 94 [ I ]
1949 sett. 8, Gravina – 1955 sett. 3, Gravina
N. 16 contratti di mezzadria stipulati tra don Eugenio d’Amato Cantorio e diversi coloni relativi a terreni
seminativi siti nella masseria denominata Torre Finizia in agro di Irsina.
cc. 80
Allegati:
- Dichiarazioni rilasciate dai coloni con cui si accettano le condizioni e i patti stabiliti nei contratti di mezzadria.
fasc. 95 [ I ]
1949 nov. 14, Irsina
Convenzione stipulata tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Gerardo Pedata in merito all’allacciamento
di una derivazione della conduttura dell’acqua all’impianto idrico di un fabbricato di proprietà di don
Renato d’Amato Cantorio.
c. 1
BUSTA 3
fasc. 96 [ I ]
1951 apr. 18, Gravina
Contratto di acquisto di una lanciapaglia stipulato tra don Eugenio d’Amato Cantorio e la ditta Officine
Meccaniche Losacco di Gravina.
cc. 2
fasc. 97 [ F ]
1951 ago. 29, Ferrandina
Copia autentica del contratto con il quale Giovanni Serafino, in qualità di mandatario di Lategana
Raffaele, vende a don Casto d’Amato Cantorio un appezzamento di terreno sito alla contrada
denominata Madonna del Pozzo in agro di Ferrandina.
cc. 2
105
Allegati:
- Nota per trascrizione dell’atto di compravendita stipulato tra Raffaele Lategana e don Casto d’Amato Cantorio
datata Potenza 29 settembre 1951.
- Ricevuta del 19 settembre 1953 rilasciata dall’Ufficio del Registro di Pisticci.
fasc. 98 [ F ]
1952 gen. 15, Irsina
Minuta di un contratto di compravendita di una casa stipulato tra Antonio Trabace, da una parte, e
Gerardo Antonicelli e Maria Di Pasquale, coniugi, e Vito Altieri, dall’altra.
c. 1
fasc. 99 [ F ]
1952 ott. 7, Potenza
Nota di trascrizione, all’Ufficio dei Registri Immobiliari di Potenza, dell’atto di compravendita stipulato
tra don Casto d’Amato Cantorio e Pasquale D’Onofrio relativo alla metà di un fondo sito alla contrada
denominata Marciano in agro di Ferrandina.
cc. 2
Allegati:
- N. 2 copie di scritture private di rinunzia ad un patto di riscatto quinquennale stabilito sul fondo denominato
Marciano datate 10 giugno 1953.
fasc. 100 [ F]
1952 dic. 13, Ferrandina
Nota di trascrizione, all’Ufficio dei Registri Immobiliari di Potenza, dell’atto di compravendita stipulato
tra Pasquale D’Onofrio e don Casto d’Amato Cantorio relativo alla metà di un fondo olivetato sito alla
contrada denominata Vasilesca in agro di Ferrandina.
cc. 2
Allegati:
- Dichiarazione datata 10 novembre 1952 rilasciata da Pasquale D’Onofrio in merito al prezzo di vendita del terreno.
- Ricevuta dell’Ufficio del Registro di Matera dell’1° ottobre 1953.
fasc. 101 [ F ]
1953 mag. 1, Ferrandina
Contratto con il quale don Lorenzo d’Amato Cantorio cede in fitto a Mario Pugliese una casa per uso
d’abitazione.
cc. 2
fasc. 102 [ F ]
1953 mag. 2, Potenza
Nota per trascrizione, all’Ufficio dei Registri Immobiliari di Potenza, dell’istrumento di permuta
stipulato tra don Casto d’Amato Cantorio e Domenica Cerabona relativo ad un fondo sito alla contrada
Madonna del Pozzo in agro di Ferrandina.
cc. 2
Allegati:
- Ricevuta di pagamento dell’imposta di registro rilasciata in data 11 gennaio 1954 dall’Ufficio del Registro di
Matera.
- Certificato catastale del 14 agosto 1954.
106
fasc. 103 [ F ]
1953 mag. 28, Potenza
Nota per trascrizione, all’Ufficio dei Registri Immobiliari di Potenza, del contratto di compravendita
stipulato tra don Casto d’Amato Cantorio e Luigi Filazzola relativo ad un fondo sito alla contrada
denominata San Giovanni ed una casa di cinque vani in Ferrandina.
cc. 2
Allegati:
- Dichiarazione rilasciata in data 30 aprile 1953 da Antonio Filazzola in merito al prezzo di vendita degli immobili.
- Ricevuta del 25 gennaio 1951 rilasciata dall’Ufficio del Registro di Matera relativa al pagamento dell’imposta di
registro.
- Lettera datata Taranto 21 giugno 1953 di Luigi Filazzola indirizzata a don Casto d’Amato Cantorio.
fasc. 104 [ F ]
1953 giu. 20, Ferrandina
Contratto con il quale don Lorenzo d’Amato cantorio concede in fitto ad Angelo Centonze una casa per
uso d’abitazione in Ferrandina.
c. 1
fasc. 105 [ I ]
1953 ott. 12, Gravina
1955 apr. 19, Gravina
N. 2 Contratti con i quali Carolina Pomarici Santomasi vedova Federici, contessa, concede in fitto a don
Eugenio d’Amato Cantorio la masseria denominata Caprarizza sita alla contrada Alto Palese in agro di
Gravina.
cc. 4
Allegati:
- Corrispondenza intercorsa tra il 1948 ed il 1950 tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Domenico Capone Spalluti in
merito al fitto della masseria denominata Caprarizza.
- Ricevute di pagamento del canone locativo.
fasc. 106 [ I ]
1954 apr. 30, Calvello
Contratto con il quale Francesco Esselta, sindaco di Calvello, a seguito di licitazione privata esperita per
l’appalto dei pascoli della tenuta denominata Tangia e delle ristoppie dei terreni coltivati in località
Tampalaposta nuova e Tempalaposta vecchia, concede a don Eugenio d’Amato Cantorio, aggiudicatario,
i suddetti beni.
cc. 8
Allegati:
- Corrispondenza e ricevute di pagamento delle rate di fitto del pascolo denominato Tangia – Tempalaposta del 1965.
fasc. 107 [ F ]
1955 mar. 24, Potenza
Nota di trascrizione, all’Ufficio dei Registri immobiliari di Potenza, del contratto di compravendita
stipulato tra don Casto d’Amato Cantorio e Marco Lategana relativo ad un fondo sito alla contrada
denominata Madonna del Pozzo in agro di Ferrandina.
cc. 2
107
Allegati:
- Dichiarazione datata 30 novembre 1959 rilasciata da Pasqua Lategana in merito al prezzo di vendita del terreno.
fasc. 108 [ I ]
1955 apr. 24, Candela
1956 mag. 11, Candela
N. 2 contratti stipulati tra don Eugenio d’Amato Cantorio e l’Officina Meccanica dei fratelli Pennella di
Candela relativi all’acquisto di un grancrivello completo di cinghie ed accessori e di un elevalimentatore.
cc. 4
Allegati:
- Fatture e corrispondenza.
fasc. 109 [ F ]
1955 apr. 29, Ferrandina
Contratto con il quale Giovannina Laudati vende a don Casto d’Amato Cantorio un fondo olivetato sito
alla contrada denominata Marciano in agro di Ferrandina.
cc. 2
Allegati:
- Nota di trascrizione, all’Ufficio dei Registri Immobiliari di Potenza, datata 23 maggio 1956 dell’atto di
compravendita.
fasc. 110 [ I ]
1955 ott. 9 Irsina – 1958 gen. 22, Gravina
N. 6 copie di promesse di vendita stipulate tra don Eugenio d’Amato Cantorio e diversi acquirenti
relative ad appezzamenti di terreno siti alla contrada denominata Torre Finizia, sponda sinistra del
Basentello, in agro di Irsina.
cc. 21
1958 gen. 22, Gravina
N. 4 contratti di compravendita stipulati tra Eugenio d’Amato Cantorio e diversi acquirenti relativi ad
appezzamenti di terreno siti alla contrada Serra Fredda e Basentello in agro di Irsina.
cc. 69
1958 gen. 22, Gravina
Scrittura privata con il quale don Eugenio d’Amato Cantorio concede ad Antonio Pepe una proroga al
pagamento di un debito commutato in natura.
cc. 2
1958 gen. 22, Gravina
N. 3 copie autentiche dell’atto con il quale don Eugenio d’Amato Cantorio e Nicola Tarricone ed altri
costituiscono una servitù di passaggio da esercitarsi su una strada sita alla contrada denominata Serra
Fredda e Basentello in agro di Irsina.
cc. 12
Allegati:
- Preventivo datato 8 settembre 1955 della ditta Semer di Altamura relativo alla proposta di vendita di sementi.
- Certificati ed estratti catastali rilasciati dall’Ufficio Tecnico Erariale.
108
-
Corrispondenza.
Scritture private stipulate tra don Eugenio d’Amato Cantorio e vari acquirenti in merito ad obbligazioni di
pagamento relative all’acquisto dei terreni siti alla contrada Basentello.
Conti e dichiarazioni rilasciate da diversi acquirenti in merito al pagamento delle rate d’acquisto dei terreni.
Volture catastali e contributi di bonifica del 1960.
fasc. 111 [ F ]
1955 dic. 5, Ferrandina
Copia di una promessa di vendita stipulata tra don Casto d’Amato Cantorio e Vincenzo Montemurro
relativa ad un fondo sito alla contrada denominata Vallone Cupo in agro di Ferrandina.
cc. 2
Allegati:
- Nota di trascrizione, all’Ufficio dei Registri Immobiliari di Potenza, datata 9 dicembre 1955 dell’atto di compravendita.
fasc. 112 [ F ]
1955 dic. 12, Potenza
Nota di trascrizione dell’atto di compravendita stipulato tra don Casto d’Amato Cantorio e Gioacchino
Ciaurri relativo ad un terreno sito alla contrada denominata Serra delle Fergole in agro di Ferrandina.
cc. 2
Allegati:
- Dichiarazione rilasciata in data 27 ottobre 1955 da Gioacchino Ciaurri in merito al prezzo di vendita del terreno.
- Ricevuta rilasciata a don Casto d’Amato Cantorio dall’Ufficio del Registro di Matera in data 13 aprile 1956 relativa
al pagamento dell’imposta di registro.
fasc. 113 [ I ]
1956 feb. 20, Ferrandina
Copia autentica della permuta stipulata tra i germani don Eugenio d’Amato Cantorio e Maria ed Elvira
d’Amato Cantorio, sorelle, relativa a terreni siti nella tenuta denominata Torre Finizia corredata dalle
note di trascrizione all’Ufficio dei Registri immobiliari di Potenza.
cc. 10
Allegati:
- Certificato catastale.
- Ricevute di pagamento dell’anno 1959 relative all’imposta complementare di registro dovute sull’atto. [F]
fasc. 114 [ I ]
1956 mar. 15, Gravina
Denunzia di contratto verbale per l’affitto di una casa per abitazione stipulato tra Michele Calderoni e
Michele Raganello.
c. 1
fasc. 115 [ F ]
1956 mar. 20, Ferrandina
109
Contratto con il quale Michele Di Noia, direttore del Centro di colonizzazione di Ferrandina, in nome e
per conto della Sezione Speciale per la Riforma Fondiaria di Bari, vende ai fratelli d’Amato Cantorio
l’erba dei pascoli facenti parte di appezzamenti di terreno siti in località Monte Morrone in agro di
Ferrandina.
cc. 2
fasc. 116 [ I ]
1956 mag. 30, Calvello
Contratto di appalto dei pascoli della tenuta denominata Tangia, di proprietà del comune di Calvello,
stipulato tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Francesco Mazzei Labanca, sindaco del suddetto comune.
cc. 10
Allegati:
- Estratto della delibera del consiglio comunale n. 13 del 12 febbraio 1956 relativa all’appalto dei pascoli comunali.
- Verbale di aggiudicazione dei pascoli della tenuta Tangia di proprietà del comune di Calvello.
1957 mag. 12, Calvello
Contratto di appalto dei pascoli della tenuta denominata Tangia, di proprietà del comune di Calvello,
stipulato tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Salvatore Pietrantuono, assessore delegato del suddetto
comune.
cc. 10
Allegati:
- Estratto della delibera del consiglio comunale n. 5 del 10 febbraio 1957 relativa all’appalto dei pascoli comunali.
- Verbale di aggiudicazione dei pascoli della tenuta Tangia di proprietà del comune di Calvello.
fasc. 117 [ F ]
1957 feb. 6, Potenza
Nota di trascrizione presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari di Potenza dell’atto di
compravendita stipulato tra don Casto d’Amato Cantorio e Domenico Centola relativo ad un fondo
rustico sito alla contrada denominata Vallone Cupo in agro di Ferrandina.
cc. 2
Allegati:
- Ricevuta di pagamento.
- Copia di una scrittura privata di vendita stipulata tra don Casto d’Amato Cantorio e Domenico Centola del 16
gennaio 1967.
fasc. 118 [ I ]
1957 mag. 12, Calvello
Copia del contratto d’appalto per l’utilizzazione, come pascolo per gli ovini, delle ristoppie dei terreni
coltivati siti alla contrada denominata Tempolaposta Vecchia in agro di Calvello stipulato tra don
Eugenio d’Amato Cantorio e Nicola La Rocca, sindaco del suddetto comune.
cc. 4
Allegati:
110
-
Estratto della delibera del consiglio comunale n. 40 del 26 agosto 1956 relativa all’appalto dei pascoli comunali.
fasc. 119 [ F ]
1957 dic. 19, Potenza
Nota di trascrizione presso l’Ufficio dei Registri Immobiliari di Potenza dell’atto di compravendita
stipulato tra don Casto d’Amato Cantorio e Michele Pierfelice, medico chirurgo, relativo ad un fondo
rustico sito alla contrada denominata Marciano in agro di Ferrandina.
cc. 2
fasc. 120 [ F ]
1959 gen. 29, Potenza
Nota di trascrizione dell’atto di compravendita stipulato tra don Casto d’Amato Cantorio e Rocco
D’Onofrio relativo ad un terreno sito alla contrada denominata Marciano in agro di Ferrandina.
cc. 2
Allegati:
- Dichiarazione rilasciata in data 18 gennaio 1959 da Rocco D’Onofrio in merito al prezzo di vendita del terreno.
fasc. 121 [ F ]
1959 dic. 29, Potenza
Nota di trascrizione dell’atto di compravendita stipulato tra don Casto d’Amato Cantorio e Pasqua
Lategana relativo ad appezzamenti di terreno siti alle contrade denominata Farneto e Madonna del Pozzo
in agro di Ferrandina.
cc. 2
fasc. 122 [ I ]
1961 ott. 30, Bari
N. 5 Convenzioni stipulate tra le Ferrovie Calabro Lucane – Direzione dell’ Esercizio di Roma e i
germani d’Amato Cantorio relative all’uso di passaggi a livello privati situati in diversi punti della linea
ferroviaria Altamura Avigliano.
cc. 45
fasc. 123 [ F ]
s.d.
Minuta di un compromesso di vendita stipulato tra Gaspare Trifogli e Stefano Pirretti.
c. 1
s.d.
Minuta di un contratto di cessione a mutuo di denaro stipulato tra don Nicola Candela e Stefano e
Margherita Pirretti.
c. 1
Allegati:
- Corrispondenza.
111
fasc. 124 [ I ]
s.d.
N. 2 Minute di contratti stipulati tra don Giuseppe d’Amato Cantorio e Domenico Altieri relativo alla
costruzione di un bovile.
cc. 2
fasc. 125 [ F – I ]
s.d.
Minute di contratti diversi.
cc. 9
fasc. 126 [ I ]
Moduli in bianco per la compilazione e presentazione di istanze di mutuo.
Moduli in bianco di contratti di mezzadria.
ARCHIVO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO
PRODUZIONI CIVILI, RICORSI E ATTI GIUDIZIARI
(1847 - 1958)
La documentazione confluita in questa serie riguarda, esclusivamente, procedimenti di natura civile.
Tale documentazione si è presentata, in origine, piuttosto rimaneggiata e corredata da numerosi allegati
che risultavano in estremo disordine. L’attenta analisi degli elementi intrinseci ed estrinseci degli atti ha
consentito di recuperare il vincolo tra essi e di ricostruire i fascicoli originari. Nella stessa serie si è
ritenuto opportuno inserire un cospicuo nucleo di materiale archivistico relativo a ricorsi e reclami di
natura fiscale.
BUSTA 1
fasc. 1 [ F ]
13 dic. 1847, Montepeloso
Atti relativi alla causa intentata da don Nicola d’Amato Cantorio e Francesco Scafarelli innanzi al
Giudice del Circondario di Montepeloso ai danni di Fedele, Girolamo, Beniamino, Michele e Rachele
Gramegna, in merito all’arbitraria immissione del bestiame, di proprietà dei Gramegna, nel pascolo della
tenuta denominata Torre Finizia.
cc. 8
Allegato:
- Lettera, datata 18 maggio 1853, inviata a don Nicola d’Amato Cantorio da Pasquale Amati.
112
fasc. 2 [ F ]
[...] feb. 1889, Ferrandina
Minuta di un atto di citazione dinanzi al Tribunale Circondariale di Matera notificato al sindaco del
comune di Ferrandina su istanza di don Nicola d’Amato Cantorio relativo all’acquisto del palazzo di
Ferrandina.
cc. 2
Nota
Nella minuta viene riportato l’istrumento, rogato dal notaio Schiavone il 15 maggio 1886, con il quale don Nicola d’Amato
Cantorio acquista da Giacomo de Leonardis “...una casa palazziata in tre piani...con tutte le sue pertinenze ed annessioni
interne ed esterne...sita alla contrada S. Chiara (ora via dei Mille)...confinata dal lato di mezzo dì col monastero di S.
Chiara...”.
fasc. 3 [ F ]
[...] mar. 1889, Ferrandina
Compendio a stampa dell’arringa difensiva pronunciata, in sede di appello, da Enrico Schiavone,
avvocato, a favore del suo assistito Beniamino Schiavone nella causa contro Letizia Berardi e Vincenzo
Calderazzi.
pagg. 27
fasc. 4 [ F ]
[...] ott. 1895, Ferrandina - 8 gen. 1896, Ferrandina
Relazione a stampa del reclamo, presentato alla Giunta Provinciale Amministrativa di Potenza da
Domenico cav. Spirito, avverso la deliberazione del Consiglio Comunale di Ferrandina con la quale, a
seguito del ricorso presentato da Battista Trifogli, viene dichiarato ineleggibile alla carica di Consigliere
Comunale.
pagg. 61
fasc. 5 [ F ]
1 mar. 1898
Memorie difensive a stampa redatte da Gennaro Carissimi, Michelangelo Soria Pisanelli, Nicola
Marciano e Antonio Orilia, avvocati, in favore del Consorzio delle Province di Salerno, Campobasso,
Cosenza, Bari e Foggia contro Maria Nicotera, vedova Ricco, relative al ricorso innanzi alla III Sezione
della Corte d’Appello di Napoli in merito alla gestione del Manicomio Interprovinciale “Vittorio
Emanuele” di Nocera Inferiore.
pagg. 164
fasc. 6 [ F ]
[28] feb. 1897, Potenza - [...] ago. 1898, Ferrandina
N. 3 minute dell’atto di citazione ad istanza di don Giuseppe d’Amato Cantorio da inoltrarsi contro il
fratello don Eugenio d’Amato Cantorio.
cc. 11
Nota
Trattasi di tre stesure dello stesso atto che presentano lievi variazioni dispositive.
113
Memoria difensiva a stampa redatta da Emanuele Giocoli ed Ernesto Ciccotti, avvocati, in favore di don
Eugenio d’Amato Cantorio contro don Giuseppe d’Amato Cantorio relativa al ricorso prodotto dal primo
alla Sezione di Corte d’Appello di Potenza in merito alla divisione dell’eredità paterna e materna.
pagg. 61
Nota
Il libello riporta il dispositivo del testamento di don Nicola d’Amato Cantorio, la scrittura privata tra don Giuseppe d’Amato
Cantorio ed il fratello don Eugenio relativa alla transazione di beni, l’atto di citazione ad istanza di don Giuseppe d’Amato
Cantorio ai danni del fratello, diretta a far tradurre in atto pubblico il precedente atto di transazione.
Lettera inviata da Umberto Marchesiello a don Giuseppe d’Amato Cantorio.
cc. 2
Allegato:
- Dispositivo della sentenza 22-29 marzo 1898 con la quale la Corte di Appello di Potenza rigetta l’appello di don Eugenio
d’Amato Cantorio e lo condanna alle spese di giudizio.
Precetto di pagamento delle spese processuali redatto da Prospero Pizzolla, Usciere presso la Pretura
Mandamentale di Ferrandina, su istanza di don Giuseppe d’Amato Cantorio ai danni del fratello don
Eugenio d’Amato Cantorio.
cc. 2
fasc. 7 [ F ]
[...] sett. 1899, Potenza
Memoria difensiva a stampa redatta da Mario Schiavone, avvocato, a favore della Congregazione di
Carità di Tricarico contro l’Intendente di Finanza di Potenza relativa al ricorso presentato alla Giunta
Provinciale della Basilicata contro la richiesta di rimborso avanzata dall’Intendenza ai danni della
Congregazione per le spese sostenute per l’assistenza di un degente.
pagg. 15
fasc. 8 [ F ]
[...] feb. 1900, Potenza
Memoria difensiva a stampa redatta da Francesco Perrone, avvocato, a favore di Cesare Amodio,
avvocato, Antonio Amodio e Francesco Onorato ai danni di Giovanni Labbate e il Consiglio Provinciale
della Basilicata in merito al ricorso presentato alla Corte d’Appello di Potenza contro l’elezione di
quest’ultimo a Consigliere Provinciale.
pagg. 28
fasc. 9 [ F ]
26 mar. 1900, Matera - 23 gen. 1904, Napoli
Estratto del bando per vendita giudiziale forzata ordinata dalla Corte di Appello di Napoli - Sezione di
Potenza - in danno di Vincenzo Melodia e della madre Maria de Laurentiis, debitori espropriati da
Angela Mestria, amministratrice dell’eredità del marito Vincenzo Trifogli.
cc. 4
Relazione a stampa redatta da S. De Pilato, G. Cannada - Bartoli e V. Janfolla relativa al ricorso alla
Corte di Appello di Napoli - Sezione di Potenza - in favore di Angela Mestria contro Maria e Agostino
de Laurentiis, Francesco Arcieri e Gaspare Trifogli.
fasc. 10 [ F ]
4 dic. 1900, Napoli
114
Relazione a stampa del ricorso in Cassazione prodotto dal comune di Irsina, rappresentato dal sindaco
Andrea d’Amato, per mezzo di Eugenio Ballerini, avvocato, contro la sentenza emessa dalla Corte
d’Appello di Potenza relativa alla causa tra l’Amministrazione comunale di Irsina e Francesco Scafarelli
in merito alla validità di un contratto di compravendita di grano.
pagg. 28
fasc. 11 [ F ]
8 nov. 1901, Matera
“Memoria per il comune di Ferrandina contro Vincenzo Ferrante” relativa alla causa intentata dal
Ferrante in seguito al suo licenziamento dall’incarico di maestro del Corpo musicale del detto comune.
pagg. 28
fasc. 12 [ F ]
12 giu. 1902, Potenza - 3 lug. 1902, Potenza
Atti relativi ad un ricorso elettorale presentato da Mario Schiavone, avvocato, alla Corte d’Appello di
Napoli Sezione di Potenza avverso l’iscrizione nelle liste elettorali politiche e amministrative del
comune di Ferrandina, approvata dalla Commissione elettorale Provinciale di Potenza, di Lucantonio
Canosa, Luigi Panarella, Felice De Gemmis, tutti di Ferrandina.
cc. 18
Nota
Cartulato da c. 1 a c. 6; c. 13; da c. 18 a c. 21. Mancano le cc. dalla 7 alla 12 e la c. 14.
Allegati:
- Certificato datato 12 febbraio 1902, rilasciato da don Giuseppe d’Amato Cantorio, sindaco di Ferrandina, attestante
l’iscrizione di Mario Schiavone, avvocato, nelle liste elettorali politiche ed amministrative del suddetto comune.
- N. 2 certificati datati 12 febbraio 1902, rilasciati dalla Direzione delle Scuole Elementari del Comune di Ferrandina,
attestanti la promozione dalla seconda alla terza classe elementare di Lucantonio Canosa e Luigi Panarella.
- N.2 certificati datati 12 giugno 1902, rilasciati dal Cancelliere della Pretura di Ferrandina, attestanti, a seguito d’esame,
l’idoneità al conseguimento del diritto di voto politico di Lucantonio Canosa e Luigi Panarella.
- Certificato datato 7 giugno 1902, rilasciato da don Giuseppe d’Amato Cantorio, sindaco di Ferrandina, attestante
l’iscrizione, per la durata di 19 anni, di Felice De Gemmis negli elenchi riservati ai dipendenti comunali delle liste elettorali
del medesimo comune.
- Nota per trascrizione d’ipoteca datata 16 ottobre 1900, presso la Conservatoria delle Ipoteche di Potenza, a favore di
Giuseppe Carone contro Rosaria Montefinese, di Ferrandina, in merito alla vendita di una casa sita in via dei Mille n. 14 in
Ferrandina.
- Nota per trascrizione d’ipoteca datata 4 giugno 1901, presso la Conservatoria delle Ipoteche di Potenza, a favore di
Giuseppe Carone contro Eleonora Cristiano, di Ferrandina, in merito alla vendita di una casa sita in via dei Mille n. 19 in
Ferrandina e ricevute rilasciate dall’Ufficio del Registro di Ferrandina e dall’Agenzia delle Imposte di Pisticci relative alle
domande di voltura catastale presentate da Giuseppe Carone.
Atti relativi al ricorso presentato da Mario Schiavone, avvocato, alla Corte d’Appello di Napoli Sezione
di Potenza contro l’iscrizione nelle liste elettorali politiche ed amministrative del comune di Ferrandina,
approvata dalla Commissione elettorale Provinciale di Potenza, di Pasquale Provinzano, di Ferrandina.
cc. 11
Note
Cartulato da c. 1 a c. 9
Allegati:
- Certificato di esame elettorale datato 12 giugno 1902, rilasciato dal Cancelliere della Pretura di Ferrandina, attestante
l’idoneità al conseguimento del diritto dell’elettorato politico di Pasquale Provinzano.
115
- Copia della deliberazione della Commissione Elettorale di Ferrandina datata 27 maggio 1902 relativa all’approvazione
definitiva delle liste elettorali politiche ed amministrative del comune di Ferrandina.
Duplice copia del ricorso presentato da Giuseppe De Grandis al Presidente della Corte d’Appello di
Potenza avverso l’iscrizione nelle liste elettorali politica ed amministrativa del comune di Ferrandina di
Pasquale Bottega, Vincenzo Gesualdi e Leonardo Asmundo.
cc. 4
Allegati:
- Copia della dichiarazione con la quale l’Usciere Giudiziario della Pretura di Ferrandina invita don Giuseppe d’Amato
Cantorio, nella qualità di sindaco di Ferrandina, a trasmettere alla Procura Generale di Potenza o alla Cancelleria della Corte
di Potenza le certificazioni relative all’iscrizione di Pasquale Bottega, Vincenzo Gesualdi e Leonardo Asmundo nelle liste
elettorali permanenti di Ferrandina.
Mandato con il quale Filippo Pirretti nomina a suoi procuratori speciali Carlo cav. Salvia e Mario
Schiavone, avvocati, nel ricorso presentato da Alessandro De Grandis innanzi alla Corte d’Appello di
Napoli - Sezione di Potenza il 28 giugno 1902.
cc.2
Copia della dichiarazione con la quale l’Usciere Giudiziario della Pretura di Ferrandina invita don
Giuseppe d’Amato Cantorio, sindaco di Ferrandina, a trasmettere alla Procura Generale di Potenza o alla
Cancelleria della Corte di Potenza le certificazioni relative all’iscrizione di Antonio, Pietro e Michele
Galgano, di Nicola Pirretti e di Angelo De Grottole nelle liste elettorali permanenti di Ferrandina.
cc. 2
Allegati:
- N. 2 certificati datati 29 giugno 1902 rilasciati da don Giuseppe d’Amato Cantorio, sindaco di Ferrandina, relativi
all’iscrizione d’ufficio di Angelo e Michele De Grottole, Nicola e Filippo Pirretti nelle liste elettorali politiche ed
amministrative del comune di Ferrandina.
Ricorso presentato da Francesco Santoro di Ferrandina avverso l’iscrizione nelle liste elettorali
permanenti politiche ed amministrative del Comune di Ferrandina di Giambattista Galtieri, Domenico
Carabona, Raffaele Taranto ed altri.
cc.2
fasc. 13 [ F ]
6 sett. 1902, Potenza
Protesto cambiario, con relativa trascrizione dell’effetto, redatto da Gerardo Ricciuti, notaio, su richiesta
della Banca d’Italia - succursale di Potenza - ai danni di don Eugenio d’Amato Cantorio per il mancato
pagamento di una cambiale alla scadenza prevista.
cc. 2
fasc. 14 [ F ]
29 dic. 1902, Ferrandina
116
Atto di citazione in duplice copia emesso dall’Usciere addetto alla Pretura Mandamentale di Ferrandina
su istanza della Banca d’Italia - succursale di Potenza - ai danni di don Giuseppe d’Amato Cantorio, don
Eugenio d’Amato Cantorio e di Giuseppe Lacapra relativa al mancato pagamento di una cambiale alla
scadenza prevista.
cc. 4
fasc. 15 [ F ]
6 mag. 1903, Napoli
Sentenza a stampa relativa al ricorso presentato da Domenicantonio Galante, Brigida d’Ambrosio,
Concetta, Amelia ed Adelaide Correale alla Corte di Cassazione di Napoli contro le due sentenze
pronunciate dalla Sezione di Corte di Appello di Potenza nella causa “Correale e Galante contro Leone”.
pagg. 54
fasc. 16 [ F ]
22 mag. 1904, Matera
Memoria difensiva a stampa redatta da Francesco Sinisgalli e Raffaele Paladino, avvocati, a favore di
Gaspare Trifogli relativa ad un ricorso presentato da Nicola Gioscia, ingegnere, alla Corte di Appello di
Potenza.
pagg. 16
fasc. 17 [ F ]
1 lug. 1904, Ferrandina - 1 ago. 1909, Ferrandina
Tre precetti di pagamento, con relativa trascrizione dell’effetto, notificati da Giuseppe Maglione,
Ufficiale Giudiziario della Regia Pretura Mandamentale di Ferrandina, su istanza della Banca Popolare
Cooperativa Ferrandinese ai danni di don Giuseppe d’Amato Cantorio, nella qualità di avallante, relativi
al mancato pagamento di una cambiale alla scadenza prevista.
cc. 6
fasc. 18 [ F ]
19 mag. 1905, Potenza
Ingiunzione intimata dalla Conservatoria delle Ipoteche di Potenza a don Giuseppe d’Amato Cantorio
relativa al pagamento della tassa ipotecaria.
cc. 2
fasc. 19 [ F ]
17 gen. 1906, Ferrandina
Copia della sentenza emanata dall’Ufficio di Conciliazione di Ferrandina relativa alla causa tra Vincenzo
Cattaneo, direttore della Banca Popolare Cooperativa Ferrandinese, contro Leonardo Labriola, Grillo
Francesco e don Giuseppe d’Amato Cantorio.
cc. 2
fasc. 20 [ F ]
27 gen. 1906, Ferrandina - 20 nov. 1914, Ferrandina
Copia dell’atto di pignoramento, con inclusa istanza di comparizione, notificato da Giuseppe Maglione,
Ufficiale Giudiziario della Regia Pretura di Ferrandina, a Gaspare Trifogli, don Giuseppe d’Amato
Cantorio, Vincenzo Cattaneo, Pasquale Tremamundo e Pasquale Montemurro, debitori terzi, su istanza
dei germani CarloVittorio e Gaetano Ciccarelli, attori, in merito alla causa intentata contro Vincenzo
Melodia, barone, e Maria De Laurentiis, convenuti.
117
cc.. 2
Copia della sentenza, e relativa notifica, emessa dal Pretore del Mandamento di Ferrandina nella
medesima causa civile, con la quale viene dichiarata l’incompetenza a giudicare.
cc.4
Copia della sentenza emessa dal Tribunale Civile di Matera nella medesima causa civile con la quale
viene dichiarata la validità dell’atto di pignoramento del 27 gentile. 1906.
cc. 6
Copie di due atti di comparizione dinanzi al giudice graduatore del Tribunale di Matera emesso
dall’Ufficiale Giudiziario della Pretura di Ferrandina, su istanza di Emilio, Angelo, Grazia, Elisa,
Eugenio Bozza, nonchè di Emilia Cittadini, vedova di Giovannantonio Bozza, notificato a Concetta
D’Artizio, Francesco Lerose Trifogli, Giuseppe La Capra, don Giuseppe d’Amato Cantorio, Pasquale
Tremamundo, Vincenzo Cattaneo e Pasquale Montemurro.
cc. 4
Nota
I due atti si riferiscono alle composizione delle graduatorie definitive dei creditori a carico dei debitori Barone Melodia e
Maria De Laurentiis e alla nomina e giuramento del perito liquidatore.
fasc. 21 [ F ]
25 apr. 1906, Potenza
Protesto cambiario, con relativa trascrizione dell’effetto, redatto da Enrico Pietri, notaio, su richiesta
della Banca d’Italia - succursale di Potenza - ai danni don Giuseppe d’Amato Cantorio per il mancato
pagamento di una cambiale alla scadenza prevista.
cc.2
fasc. 22 [ F ]
15 lug. 1908, Matera - 12 ago. 1908, Matera
Due comparse conclusionali a stampa redatte da Francesco Sinisgalli, avvocato e procuratore, relative
alla causa civile intentata da don Giuseppe d’Amato Cantorio contro Francesco Ferrara, in merito al
mancato pagamento degli estagli dovuti per la conduzione di alcuni appezzamenti di terreno della
masseria Torre Finizia.
pagg. 29
fasc. 23 [ F ]
30 nov. 1908, Roma
Memoria difensiva a stampa redatta da Pasquale Materi, a favore di Cipriano Calamiello relativa al
ricorso presentato alla 2° Sezione della Corte di Cassazione di Roma in difesa di Cipriano Calamiello.
pagg. 8
fasc. 24 [F ]
[...] apr. 1909, Potenza
Comparsa conclusionale a stampa redatta da Rocco Rivelli, avvocato, a favore di Raffaella Lavigna
relativa al ricorso presentato alla Regia Corte d’Appello di Potenza nella causa contro Donato Lavigna.
pagg. 21
118
fasc. 25 [ F ]
[...] ago. 1909, Potenza
Relazione a stampa redatta da Enrico Frascolla, avvocato, a favore del barone Onofrio Ferrara relativa al
ricorso presentato alla Corte d’Appello di Potenza nella causa contro l’Amministrazione delle Ferrovie
dello Stato.
pagg. 37
fasc. 26 [ F ]
20 nov. 1909, Taranto
Relazione a stampa redatta da Enrico Frascolla, avvocato, a difesa dei germani Franco nella causa civile
innanzi al Tribunale di Taranto contro Luigi Perrone, avvocato, relativa al pagamento dell’estaglio delle
masserie Lupoli e Coppola.
pagg. 67
fasc. 27 [ F ]
[...] ago. 1910, Napoli
Memoria difensiva a stampa redatta da Vincenzo Janfolla, avvocato, a difesa di Giuseppe Motta,
Grassani Goffredo, Dinella Pasquale ed altri nel ricorso presentato da Pasquale d’Alessandro alla Corte
di Cassazione di Napoli.
pagg. 26
fasc. 28 [ F ]
2 feb. 1915, Matera - [...] apr. 1915, Matera
”Allegazione aggiunta pel Sig. Laudati contro Amarelli Lisanti”.
pagg. 22
Nota
In funzione della causa in corso, viene riportata la contabilità per gli anni 1894-1903, durante i quali Vincenzo Laudati
amministrò i beni e le proprietà della Baronessa Antonietta Amarelli, vedova di Francesco Lisanti in prime nozze e di
Gaspare Laudati in seconde, in nome e per conto anche dei figli minori Anna, Maria e Domenico Lisanti.
“Memoria per la baronessa Antonietta Amarelli ed i figli Sigg. Lisanti Anna, Maria e Domenico contro
Vincenzo Laudati”.
pagg. 319
Nota
Il volume, che copre gli anni dell’amministrazione Laudati, è diviso in parti, tra le quali si segnalano quelle relative alla
contabilità di cassa, del grano, dell’avena, della biada, del vino e dei mattoni con i relativi conti e le conclusioni di Felice
Ventura, avvocato e procuratore del Tribunale Civile di Matera.
BUSTA 2
119
fasc. 29 [ F ]
21 sett. 1918, Matera - 27 nov. 1931, Matera
Produzione civile relativa alla causa intentata da Maria Sottile Mininni, attore, ai danni di don Giuseppe
d’Amato Cantorio, convenuto, relativa alla risarcimento dei danni provocati dall’incendio appiccato da
Giuseppe Coniglio, dipendente del convenuto.
Nota
L’incendio, appiccato per bruciare le stoppie su un terreno della masseria Torre Finizia, si propagò “...per negligenza,
imperizia e inosservanza del regolamento...” ai terreni circostanti, provocando, fra gli altri, ingenti danni ai terreni e alle
colture della Masseria Pescarella, di proprietà dell’attore.
BUSTA 3
fasc. 30 [ F ]
28 nov. 1918, Roma
Relazione a stampa redatta da Pasquale Materi, avvocato, in favore di Michele Mazzarella relativa al
ricorso alla Corte di Cassazione di Roma nella causa contro l’Amministrazione Comunale di Irsina.
pagg. 16
fasc. 31 [ F ]
30 nov. 1918, Matera
Relazione a stampa redatta in nome e per conto di Giacinto Padula, titolare della ditta Padula fu
Giovanni e figli, relativa al reclamo presentato alla Commissione Provinciale delle Imposte Dirette per i
Profitti di Guerra.
pagg. 33
fasc. 32 [ F ]
3 lug. 1919, Napoli
Memoria difensiva a stampa redatta da Pasquale Materi, avvocato, in favore di Rocco Tomacci contro
Mancino Donato ed il comune di San Chirico Nuovo relativa al ricorso alla Corte di Cassazione di
Napoli.
pagg. 14
fasc. 33 [ F ]
22 ago. 1920, Ferrandina
Convocazione redatta da Giuseppe Maglione, Ufficiale Giudiziario della Regia Pretura di Ferrandina, su
istanza di don Giuseppe d’Amato Cantorio, diretta a Michele Ventura.
cc. 2
fasc. 34 [ F ]
17 feb. 1922, Ferrandina
Copia dell’atto di comparizione redatto da Giuseppe Maglione, Ufficiale Giudiziario della Pretura
Mandamentale di Ferrandina, su istanza dei coniugi Giuseppina Pignatelli della Leonessa fu Principe
Luigi e Gioacchino Torre, Marchese di Civitaretenga, ai danni di don Giuseppe d’Amato Cantorio e
Lorenzo Rago.
cc. 2
fasc. 35 [ I ]
27 feb. 1922, Grottole - 15 dic. 1960, Potenza
120
Notifiche di contravvenzione emesse dal comune di Grottole, dal Real Corpo delle Foreste, dalla Milizia
Nazionale Forestale e dal Corpo Forestale dello Stato relative ad infrazioni alle leggi forestali, alle
Prescrizioni Forestali di massima e al Regolamento di Polizia Forestale commesse da don Giuseppe
d’Amato Cantorio, don Eugenio d’Amato Cantorio e dai loro dipendenti.
cc. 25
fasc. 36 [ F ]
3 apr. 1924, Ferrandina
Copia del precetto di pagamento di cambiale, con relativa trascrizione dell’effetto, notificato da
Giuseppe Maglione, Ufficiale Giudiziario della Regia Pretura Mandamentale di Ferrandina, su istanza di
Michele Venezia, in qualità di Direttore della Banca Cooperativa Ferrandinese, ai danni di don Angelo
d’Amato Cantorio, avallante dell’effetto.
cc. 2
fasc. 37 [ F ]
6 dic. 1924, Firenze - 16 ott. 1928, Potenza
Atti relativi alla causa intentata da Pasquale Materi, onorevole e avvocato, ai danni del fratello Vittorio
in merito alla nullità, in quanto simulato, dell’atto di compravendita con il quale il primo alienava al
fratello la sua quota dei beni facenti parte dell’eredità paterna.
- Parere “pro veritate” chiesto al prof. Francesco Ferrara, avvocato, in tema di nullità di vendita per
simulazione assoluta.
- Memoria difensiva in tema di convalida di sequestro conservativo inoltrato al Tribunale di Matera da
Vincenzo Santoro e da Tomaso Mosca, avvocati.
- Verbale d’interrogatorio di Vittorio Materi nell’udienza del 24 novembre 1925 innanzi alla Corte
d’Appello di Potenza.
- Estratto della sentenza della Corte di Cassazione del Regno n. 935 del 1-30 marzo 1926.
- Comparsa conclusionale a stampa per Pasquale Materi contro il fratello Vittorio innanzi alla Corte
d’Appello di Potenza redatta da Erberto Stolfi, Leonardo Morlino e Tomaso Mosca, legali di Pasquale
Materi.
- Verbale di prova testimoniale nell’udienza del 24 settembre 1926 innanzi alla Camera di Consiglio del
Tribunale di Matera, nel quale viene riportata la testimonianza di don Giuseppe d’Amato Cantorio.
- Controricorso presentato dai legali di Pasquale Materi, Ferdinando Schifini e Luigi Capaldo, avvocati,
alla Corte di Cassazione del Regno a seguito del ricorso presentato da Vittorio Materi contro la sentenza
della Corte d’Appello di Potenza in data 6-20 luglio 1926.
- Comparsa conclusionale a stampa presentata in appello dai legali di Pasquale Materi contro il fratello
Vittorio e contro Michele Vignola.
- Due comparse conclusionali a stampa presentate dai legali di Pasquale Materi contro Vittorio Materi
innanzi al Tribunale di Matera relative all’impugnativa di vendita per simulazione assoluta e di
comparsa in incidente.
- Comparsa conclusionale a stampa presentata dai legali di Pasquale Materi, Erberto Stolfi e Luigi
Capaldo, avvocati, innanzi alla Regia Corte d’Appello di Potenza.
- Comparsa conclusionale a stampa presentata dai legali di Pasquale Materi contro Vittorio Materi
innanzi al Tribunale di Matera.
cc. 160
fasc. 38 [ F ]
[...] mag. 1925, Potenza
121
Comparsa conclusionale a stampa redatta da Michele Padula, avvocato, in favore dei germani Lorenzo,
Vincenzina, Maddalena, Rosa e Giovanna Rago contro le germane Clorinda, Maria, Emilia e Rosa
Trifogli relativa al ricorso alla Corte d’Appello di Potenza.
pagg. 25
fasc. 39 [ F ]
30 mar. 1928, Ferrandina - 2 apr. 1928, Ferrandina
Verbale di giuramento e perizia, con relativo rilievo, redatta da Antonio Milano, perito geometra, su
istanza di don Giuseppe d’Amato Cantorio in merito all’apposizione dei termini di confine tra il
Demanio Farnetto ed il fondo di proprietà di don Giuseppe d’Amato Cantorio in agro di Ferrandina.
cc. 4
fasc. 40 [ I ]
17 giu. 1929, Irsina
Precetto mobiliare, con relativa trascrizione della cambiale, redatto dall’Ufficiale Giudiziario della
Pretura di Irsina su istanza di don Eugenio d’Amato Cantorio ai danni di Principio Bergamasco.
cc. 2
Nota
Acclusa una lettera inviata da Antonio Nisco con ricevuta.
fasc. 41 [ I ]
7 gen. 1930, Potenza
Comparsa conclusionale in favore di Maria Quarto di Belgioioso, marchesa, contro Nicola Gioscia,
tutore dei minorenni Leonardo, Egidio ed Emma Di Mase del fu Lorenzo, e procuratore generale delle
germane Maria e Teresa Di Mase, nel ricorso alla Corte d’Appello di Potenza relativo al fitto di alcuni
fondi di proprietà della marchesa in agro di Laurenzana e Castelmezzano.
pagg. 58
fasc. 42 [ I ]
26 giu. 1926, Irsina - 17 nov. 1934, Bari
Atti relativi all’accertamento da parte del Regio Commissariato per la Liquidazione degli Usi Civici e
alla restituzione al comune di Irsina del demanio Terzi di Carpiniello, occupato dalla ditta d’Amato
Cantorio.
pagg. 15
Allegati:
- Corrispondenza.
fasc. 43 [ I ]
11 dic. 1929, Ferrandina - 9 nov. 1943, Potenza
Corrispondenza, copia dell’atto di citazione, comparse conclusionali e sentenza relativi alla causa
intentata dall’Ente Comunale di Assistenza di Ferrandina dinanzi al Tribunale Civile di Matera ai danni
di Vincenza Scorpione, in qualità di erede di Giovannina Lisanti, germani Lorenzo, Angelo, Eugenio,
Renato, Casto, Clelia, Elvira e Maria d’Amato Cantorio, Lorenzo Rago, in qualità di erede della madre
Maria Lisanti, in merito all’eredità di Irene Lisanti.
fasc. 44 [ I ]
122
[...] nov. 1930, Potenza
Comparsa conclusionale a stampa, in duplice copia, in favore di Giuseppe Masarone nella causa contro il
Banco di Napoli - Sede di Potenza - innanzi al Tribunale Civile di Potenza.
pagg. 12
fasc. 45 [ I ]
21 gen. 1931, Potenza
“Note aggiunte Trezza contro Mugno” redatte da Alfredo Rossi, avvocato.
pagg. 7
fasc. 46 [ I ]
3 apr. 1931, Gravina in Puglia
Copia dell’ingiunzione di pagamento notificata dall’Ufficiale Esattoriale del comune di Gravina su
istanza delle Banca Cooperativa Agraria di Gravina ai danni di don Eugenio d’Amato Cantorio.
c. 1
fasc. 47 [ I ]
12 apr. 1931, Potenza
Memorie difensive a stampa redatte da Alfredo Rossi, avvocato e procuratore, dirette a Domenico Nucci,
giudice delegato al fallimento Bergamasco.
pagg. 26
fasc. 48 [ I ]
14 lug. 1935, Irsina
Atto di nomina dei periti e verbale di sopralluogo relativo all’incendio di messi assicurate dalla Società
di Assicurazioni “Il Duomo” a favore di Piero Amato.
cc. 3
fasc. 49 [ I ]
2 giu. 1937, Matera
Copia del decreto ingiuntivo emesso dal Giudice Conciliatore di Matera su istanza di Michele
Lacalamita, titolare dell’omonimo istituto di vigilanza privata, ai danni di don Eugenio d’Amato
Cantorio relativo al mancato pagamento di alcune rate di abbonamento.
cc. 2
fasc. 50 [ I ]
7 apr. 1941, Laurenzana
Copia della diffida emessa della Regia Pretura di Laurenzana su istanza del Podestà del medesimo
comune ai danni di don Eugenio d’Amato Cantorio in merito al divieto di pascolo nel demanio
“Abetina”.
cc. 2
Allegato:
- Comunicato dattiloscritto della Confederazione Fascista dell’Agricoltura.
fasc. 51 [ I ]
2 mar. 1946, Irsina - 31 mar. 1947, Matera
123
Atti relativi alla causa intentata, innanzi al Tribunale Civile di Matera, da don Eugenio d’Amato
Cantorio ed altri ai danni dell’Amministrazione Comunale di Irsina, relativa all’opposizione ad un
ingiunzione per pagamento della fida pascolo emessa dal medesimo comune.
fasc. 52 [ I ]
29 ott. 1948, Irsina - 4 giu. 1949, Irsina
N. 2 decreti di condanna penale, con relative citazioni, emessi dalla Pretura di Irsina ai danni di don
Eugenio d’Amato Cantorio ed altri.
cc. 4
fasc. 53 [ I ]
28 feb. 1950, Irsina - 12 ago. 1950, Irsina
Velina della denuncia ai Carabinieri di Irsina e domanda di reintegra in possesso presentata da don
Eugenio d’Amato Cantorio alla Pretura di Irsina relativi all’occupazione abusiva di alcuni terreni della
masseria Torre Finizia.
cc. 13
Allegati:
- Elenchi degli occupanti abusivi dei terreni.
fasc. 54 [ I ]
30 giu. 1952, Irsina
Decreto di condanna penale emesso dal Pretore di Irsina ai danni di Santorso Vito, Lavagna Ferdinando,
Iannuzzi Rocco ed altri.
c. 1
fasc. 55 [ I ]
3 apr. 1953, Roma - 7 ago. 1955, Roma
Atti relativi alla causa intentata da don Eugenio d’Amato Cantorio innanzi al Tribunale di Matera ai
danni del Servizio Centrale per gli Elenchi Nominativi dei Lavoratori Agricoli e per i Contributi Agricoli
Unificati (S.E.N.L.C.U.A.).
fasc. 56 [ I ]
28 nov. 1953, Matera
Copia dell’atto di citazione a testimoniare emesso dal Tribunale Civile di Matera su istanza di Alberto
Rigirone, in qualità di presidente pro tempore dell’Unione Provinciale degli Agricoltori di Matera, nei
confronti di don Eugenio d’Amato Cantorio, in merito alla causa Lolaico - Unione Provinciale degli
Agricoltori di Matera.
c. 1
fasc. 57 [ I ]
31 giu. 1955, Potenza
Atto di comparizione emesso dal Tribunale di Potenza nei confronti di don Eugenio d’Amato Cantorio,
in qualità di testimone a favore di Vincenzo Marchese.
c.1
fasc. 58 [ I ]
s.d.
124
Relazione a stampa del ricorso inoltrato dal comune di Ferrandina al Consiglio di Stato - IV Sezione contro il decreto del Prefetto di Potenza del 9 ottobre 1902 per iscrizione alla Cassa Pensioni dei medici
condotti.
pagg. 14
RECLAMI E RICORSI
fasc. 59 [ F ]
11 ago. 1911, Ferrandina
Minuta di un ricorso dattiloscritto, con note manoscritte, inoltrato alla Commissione Provinciale delle
Imposte di Potenza in merito ad un accertamento sui profitti di guerra derivanti da industria armentizia e
affitto di fondi rustici.
fasc. 60 [I]
7 dic. 1926, Pisticci - 28 mar. 1928, Ferrandina
Atti relativi al ricorso inoltrato da don Giuseppe d’Amato Cantorio alla Commissione Provinciale di
ricchezza mobile di Matera in merito ai redditi da ricchezza mobile del 1927.
Allegati:
- Rendiconti, certificati, materiale a stampa.
fasc. 61 [ I ]
4 gen. 1927, Pisticci - 11 giu. 1930, Ferrandina
Notifiche di decisione inviate dall’Agenzia delle Imposte di Pisticci a don Giuseppe d’Amato Cantorio
relative ai reclami sui redditi da ricchezza mobile.
Allegati:
- Lettera inviata all’Intendenza di Finanza di Matera.
- Estratto partitario della ditta Marsico Raffaele.
fasc. 62 [ I ]
8 ago. 1928, Pisticci
Avviso di rimborso inviato dall’Ufficio Distrettuale delle imposte di Pisticci a don Giuseppe d’Amato
Cantorio relativo all’imposta sui profitti di guerra del 1918.
fasc. 63 [ I ]
8 dic. 1928, Irsina - 6 feb. 1929, Irsina
Notifica del comune di Irsina consegnata a don Giuseppe d’Amato Cantorio in merito all’iscrizione nella
matricola dei contribuenti la tassa di esercizio e rivendita per l’anno 1928.
Ricevuta attestante la presentazione da parte di don Giuseppe d’Amato Cantorio del reclamo avverso la
tassa di esercizio e rivendita per l’anno 1928.
fasc. 64 [ I ]
125
27 dic. 1928, Laurenzana - 19 sett. 1929, Laurenzana
Atti relativi al ricorso inoltrato da don Eugenio d’Amato Cantorio all’Intendente di Finanza di Potenza
avverso l’accertamento sui redditi da ricchezza mobile effettuato dall’Agenzia delle Imposte di
Laurenzana in merito alla fida dell’erbaggio e del ghiandaggio nel bosco Abetina.
fasc. 65 [ I ]
4 mar. 1933, Pisticci
Atti relativi al ricorso inoltrato da Eugenio d’Amato Cantorio alla Commissione Centrale per le imposte
sui fabbricati in merito all’imposta per il reddito da fabbricati per l’anno 1932.
fasc. 66 [ I ]
20 dic. 1933, Pisticci - 16 giu. 1934, Ferrandina
Atti relativi al reclamo presentato da don Lorenzo d’Amato Cantorio, in nome e per conto suo e dei
fratelli, all’Intendente di Finanza di Matera contro l’accertamento di valore dei beni ceduti in
successione da don Giuseppe d’Amato Cantorio.
fasc. 67 [ I ]
10 mag. 1935, Pisticci
Notificazione di decisione inviata dall’Ufficio Distrettuale delle imposte di Pisticci a don Lorenzo
d’Amato Cantorio in merito all’imposta progressiva sul reddito per l’anno 1934.
fasc. 68 [ F ]
30 mar. 1935, Ferrandina - 16 mag. 1935, Ferrandina
Avviso di accertamento e reclamo inoltrato da donna Vincenzina Rago alla Commissione di I Istanza per
le Imposte di Ferrandina relativo al reddito di ricchezza mobile per l’anno 1935.
fasc. 69 [ F ]
23 dic. 1937, Ferrandina
Minuta del reclamo presentato da don Eugenio d’Amato Cantorio alla Commissione di I Istanza per
l’Imposta di ricchezza mobile di Pisticci.
fasc. 70 [ I ]
6 feb. 1945, Matera - 7 nov. 1945, Matera
Carteggio, minute di corrispondenza e atti relativi ai ricorsi presentati da don Eugenio d’Amato Cantorio
all’Ufficio Comunale del Lavoro di Irsina, al Prefetto di Matera e al Ministero del Lavoro e della
Previdenza Sociale in merito al pagamento dei contributi agricoli unificati per l’anno 1945.
fasc. 71 [ I ]
19 mar. 1945, Irsina - 7 apr. 1954, Irsina
Carteggio, minute di corrispondenza, cartelle e avvisi di pagamento, e atti relativi ai reclami inoltrati da
don Eugenio d’Amato Cantorio alle Commissioni comunali per le tasse di Laurenzana, Irsina, Brindisi di
Montagna e Viggiano e al sindaco di Gravina in Puglia avverso la tassa sul bestiame.
fasc. 72 [ I ]
24 ago. 1945, Irsina - [...] ott. 1948, Irsina
126
Minute di ricorsi, atti giudiziari, corrispondenza, conti e cartelle di pagamento relativi ai reclami inoltrati
da don Eugenio d’Amato Cantorio al Commissario comunale e al sindaco di Irsina, e al Prefetto di
Matera i merito al godimento del diritto all’esercizio degli usi civici nelle difese comunali “Matinelle”,
“Currado da Capo”, “Currado da Piedi” e “Irsi” in agro di Irsina.
fasc. 73 [ I ]
27 gen. 1947, Irsina - 25 mar 1947, Irsina
Corrispondenza e minuta del ricorso inoltrato da don Eugenio d’Amato Cantorio al sindaco di Irsina e al
Prefetto di Matera relativi all’assunzione di manodopera agricola disoccupata.
fasc. 74 [ I ]
21 mag. 1947, Irsina - 7 mag. 1948, Irsina
Atti relativi al ricorso inoltrato da don Eugenio d’Amato Cantorio alla Giunta Amministrativa
Provinciale di Matera in merito all’importo della tassa di famiglia.
fasc. 75 [ I ]
3 mag. 1948, Irsina - 11 mag. 1948, Irsina
Atti relativi al ricorso inoltrato da don Eugenio d’Amato Cantorio al Prefetto di Matera in merito alla
tassa sui cani.
fasc. 76 [ I ]
30 ago. 1948, Irsina - 9 dic. 1949, Irsina
Atti relativi al ricorso inoltrato da don Eugenio d’Amato Cantorio alla Commissione di I Istanza per i
tributi comunale di Irsina in merito alla imposta di famiglia per l’anno 1949.
fasc. 77 [ I ]
6 ott. 1948, Matera
Notifica di decisione inviata dal Prefetto di Matera a don Eugenio d’Amato Cantorio relativo al
versamento dei contributi agricoli unificati a Egidio Garramone.
fasc. 78 [ I ]
14 mar. 1949, Matera
Avviso di accertamento inviato dall’Ufficio Distrettuale delle Imposte di Matera a don Eugenio d’Amato
Cantorio relativo all’imposta complementare progressiva sul reddito per l’anno 1949.
fasc. 79 [ I ]
2 nov. 1949, Matera - 29 nov. 1949, Irsina
Atti relativi al ricorso inoltrato da don Eugenio d’Amato Cantorio alla Commissione di I Istanza per i
profitti di contingenza di Matera avverso l’accertamento dei profitti di contingenza per gli anni 19431945.
127
fasc. 80 [ I ]
6 sett. 1951, Irsina - 2 sett.. 1958, Irsina
Atti relativi ai ricorsi inoltrati da don Eugenio d’Amato Cantorio alla Commissione per la massima
occupazione in agricoltura di Irsina (MOA) e di Gravina avverso il calcolo dell’imponibile di
manodopera agricola impiegata su vari fondi.
fasc. 81 [ I ]
12 mag. 1952, Roma
“Memoria illustrativa dei Sig.ri d’Amato Cantorio Eugenio e fratelli” presentata alla Commissione
Centrale per i Contributi Agricoli Unificati in Agricoltura del Ministero del Lavoro e della Previdenza
Sociale relativa ai carichi contributivi assegnati alla ditta con il provvedimento dell’Ufficio Centrale per
i contributi unificati in agricoltura.
fasc. 82 [ I ]
5 dic. 1952, Irsina - 9 gen. 1953, Irsina
Atti relativi al ricorso inoltrato da don Eugenio d’Amato Cantorio alla Commissione comunale per le
tasse di Irsina contro l’ammontare della tassa di famiglia per l’anno 1952.
fasc. 83 [ I ]
1 feb. 1956, Matera - 1 gen. 1957, Matera
Atti relativi al ricorso inoltrato da don Eugenio d’Amato Cantorio alla Commissione Distrettuale di
Matera avverso l’accertamento di valore sui beni oggetto dell’atto di permuta con la sorella donna Elvira
d’Amato Cantorio del 19 gennaio 1956.
fasc. 84 [ I ]
30 gen. 1958, Matera - 26 mar. 1958, Matera
Atti relativi al ricorso inoltrato da don Eugenio d’Amato Cantorio alla Commissione Provinciale delle
Imposte Dirette di Matera avverso la decisione della Commissione di I Istanza in merito a trasferimento
di ricchezza.
128
ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO
CORRISPONDENZA
(1848 – 1961)
La serie più cospicua è rappresentata dalla corrispondenza: numerosissime sono, infatti, le lettere
indirizzate a Giuseppe ed Eugenio, figlio di quest’ultimo, dal 1848 al 1961. Per esse si sono individuati i
diversi mittenti optando per un ordinamento alfabetico dei cognomi. La corrispondenza di ogni
esponente della famiglia si apre con le lettere di tenore privato provenienti dai familiari ed a seguire
quelle dei diversi corrispondenti. La considerevole quantità di missive documenta un’intensa varietà di
relazioni e rapporti instaurati dai d’Amato Cantorio tra cui emergono quelli con autorevoli esponenti del
panorama politico e culturale tra ‘800 e ‘900 sia a livello regionale che nazionale.
La serie si apre con la corrispondenza pervenuta a Nicola d’Amato Cantorio (*1820 – †1895), cui segue
quella arrivata a Giuseppe (*1855 – †1933), alla moglie ed ai figli, in particolare ad Eugenio d’Amato
Cantorio (*1886 – †1981).
BUSTA 1
fasc. 1 [ F ]
12 febbraio 1866 – 3 aprile 1895
Corrispondenza pervenuta a Nicola d’Amato Cantorio (1820 – 1895) da:
129
Ruggiero Lisanti
Gerardo Rizzi, fattore.
Agostino Morani
Battista Trifogli fu Gaspare
Luigi Materi
Gaspare De Romita
Domenico Ridola
Lorenzo Rago
Giuseppe Ippoliti
Nicola Rizzi
Giulio Santomauro
fasc. 2 [ F ]
4 luglio 1848 – 29 agosto 1849, Ferrandina
Corrispondenza inviata da Nicola d’Amato Cantorio a Francesco D’Urso, procuratore e amministratore
delle proprietà site in Montepeloso.
fasc. 3 [ F ]
21 marzo 1893, Casina di Madonna del Pozzo
Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dal padre Nicola.
Giuseppe d’Amato Cantorio nasce a Ferrandina il 5 aprile 1855 e ivi muore il 1° agosto 1933.
fasc. 4 [ F ]
13 agosto 1895 – 25 settembre 1928, Ferrandina
Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dalla moglie Vincenza Rago (1861-1948).
Giuseppe d’Amato Cantorio sposa Vincenza Rago il 20 dicembre 1888 e dal loro matrimonio nascono tredici figli: Nicola,
Angelo, Casto (deceduto all’età di 2 anni), Eugenio, Angela Maria, Marietta, Casto (deceduto alla nascita), Giovanna Emilia,
Clelia, Elvira Ester, Lorenzo, Renato e Casto Angelo.
fasc. 5 [ F ]
26 aprile 1910 – 11 novembre 1922
Corrispondenza inviata da Giuseppe d’Amato Cantorio alla moglie Vincenza Rago.
fasc. 6 [ F – I ]
17 luglio 1909 – 5 marzo 1942
Corrispondenza pervenuta a Vincenza Rago dai figli Lorenzo, Renato, Casto e Maria; dalla sorella
Giovannina, dal cognato Eugenio, da amiche e parenti.
130
fasc. 7 [ F – I ]
3 luglio 1886 – 12 marzo1929
Minute di lettere redatte da Giuseppe d’Amato Cantorio.
fasc. 8 [ F – I ]
20 giugno 1900 – 2 gennaio 1921
Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dal fratello Eugenio.
fasc. 9 [ F ]
3 aprile 1881 – 31 maggio 1911
Corrispondenza inviata da Giuseppe al fratello Eugenio d’Amato Cantorio.
fasc. 10 [ F ]
14 novembre 1894 – 24 dicembre 1895
Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dal figlio Nicola.
Nicola d’Amato Cantorio, primogenito di Giuseppe e Vincenza, nasce a Ferrandina nel 1882. Frequenta i suoi primi studi
presso l’Istituto Collegio Bianchi Montesanto di Napoli dei padri barnabiti e li prosegue, per le classi ginnasiali, presso
l’Istituto Convitto Argento. Di cagionevole salute muore, a soli 23 anni, il 22 febbraio 1905.
fasc. 11 [ F – I ]
12 aprile 1896 – 9 dicembre 1913
Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dal figlio Angelo.
Angelo d’Amato Cantorio nasce a Ferrandina il 16 luglio 1883. Studia, come i fratelli Nicola ed Eugenio, a Lecce presso il
Collegio - Convitto “Argento”. Si occupa per diversi anni di collaborare con il fratello Eugenio nella gestione e conduzione
delle proprietà di Ferrandina. Muore nell’aprile del 1976.
fasc. 12 [ F - I ]
13 luglio 1908 – 30 agosto 1920
Corrispondenza inviata da Giuseppe al figlio Angelo d’Amato Cantorio.
fasc. 13 [ F - I ]
24 giugno 1904 – 13 luglio 1960
Corrispondenza pervenuta ad Angelo d’Amato Cantorio dai fratelli e dalle sorelle; da Arcangelo
D’Alessandro, amministratore dei terreni siti in agro di Irsina.
fasc. 14 [ F – I ]
8 novembre 1896 – 4 febbraio 1929
Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dal figlio Eugenio.
131
Nato a Ferrandina il 5 novembre 1886, comincia gli studi a Lecce presso il collegio “Argento”. Frequenta il regio liceo
ginnasio presso il Convitto Nazionale Amedeo di Savoja Duca d’Aosta di Tivoli. Si laurea in medicina a Roma nel 1916 e
partecipa alla Prima Guerra Mondiale come ufficiale medico. Conclusa l’esperienza militare inizia ad occuparsi della gestione
dell’azienda agricola in Irsina e per tale motivo abbandona la sua professione. Nell’ottobre del 1933 Eugenio riceve dai suoi
fratelli la procura generale con poteri di amministrare tutti i loro beni sia di Ferrandina che di Irsina. Muore nel 1981 all’età di
95 anni.
fasc. 15 [ F – I ]
9 luglio 1908 – 19 settembre 1924
Corrispondenza inviata da Giuseppe al figlio Eugenio d’Amato Cantorio.
La corrispondenza intercorsa tra Giuseppe e il figlio Eugenio è stata fittissima. Numerose, infatti, sono lettere rinvenute,
soprattutto ad Irsina, che quasi giornalmente giungevano ad Eugenio da Ferrandina. In alcuni casi nella stessa giornata il
padre Giuseppe ne elaborava più d’una annotando vicino alla data l’ora esatta della redazione. Il tenore di esse è sempre
improntato nel dare informazioni sullo stato di salute di ogni membro della famiglia e nel richiedere di contro quelle
riguardanti il figlio. Importante per l’attività agricola e zootecnica che la famiglia d’Amato Cantorio svolgeva erano le notizie
metereologiche che Giuseppe non dimenticava mai di rilevare. Seguivano, poi, le indicazioni sullo stato delle campagne,
degli animali e le istruzioni su specifiche situazioni legate alla conduzione e gestione degli affari di famiglia.
BUSTA 2
fasc. 16 [ I ]
16 gennaio 1925 – 15 giugno 1933
Idem
Una parte della corrispondenza relativa agli anni 1932 – 1933 è stata rinvenuta avvolta in una fascetta di carta sulla quale
Eugenio vi ha annotato “Ultime lettere di papà”. Sono, infatti, le ultime volontà espresse da Giuseppe al figlio. Proprio nella
missiva datata 15 giugno 1933 si legge: “ Carissimo figlio, quest’ultima ricaduta mi ha buttato giù…la pelle si è colorita di
giallo più intensamente, l’appetito è scomparso completamente, la debolezza aumentata molto. La temperatura si è ridotta
intorno ai 37 (senza chinino), ma l’anoressia persiste e le condizioni generali sono tali che non solo non mi permettono di
muovermi ma neppure di pensare ad affrontare un viaggio qualsiasi, anche breve che fosse. Oh! Quanto desidero una tua
visita, anche brevissima, che potrebbe rianimarmi un tantino e poi intenderci su alcune cose urgenti e necessarie, fra le quali
il fatto della trebbiatura…Qui la campagna prosegue meravigliosamente, in quanto a piena, (siamo a 15 giugno) e non si
miete. Con Casto, abbiti abbracci da tutti e da tuo padre”.
fasc. 17 [ F - I ]
19 gennaio 1911 – 15 marzo 1917
Corrispondenza pervenuta ad Eugenio d’Amato Cantorio dalla madre Vincenza Rago.
fasc. 18 [ F - I ]
17 marzo 1911 – 12 luglio 1921
Corrispondenza inviata da Eugenio alla madre Vincenza Rago.
132
fasc. 19 [ F - I ]
3 agosto 1915 – 2 giugno 1922
Corrispondenza pervenuta ad Eugenio d’Amato Cantorio dallo zio Eugenio.
fasc. 20 [ F - I ]
7 maggio 1911 – 3 maggio 1954
Corrispondenza pervenuta ad Eugenio dal fratello Angelo.
fasc. 21 [ F - I ]
3 aprile 1911 – 18 novembre 1916
Corrispondenza pervenuta ad Eugenio dalla sorella Angela Maria.
Prima delle sorelle d’Amato Cantorio, Angela Maria o Angelina come viene affettuosamente chiamata in famiglia e come lei
stessa si firma nelle lettere, nasce a Ferrandina. Studia a Lecce presso il Collegio delle Marcelline Vittorio Emanuele dove si
distingue per bontà e diligenza. Nel 1918, colpita dall’epidemia di spagnola, muore alla giovane età di 35 anni.
fasc. 22 [ I ]
7 novembre 1921
Corrispondenza pervenuta ad Eugenio dalla sorella Maria.
Maria o meglio Marietta nasce a Ferrandina il 7 marzo 1890 e vi muore nel 1978.
fasc. 23 [ I ]
19 febbraio 1911
Corrispondenza pervenuta ad Eugenio dalla sorella Giovanna Emilia.
Terza delle sorelle d’Amato Cantorio, Giovannina nasce a Ferrandina nel 1892. Colpita dalla stessa epidemia di spagnola di
sua sorella maggiore, Angelina, muore nel 1918 a soli 26 anni.
fasc. 24 [ F-I ]
21 settembre 1916 – 14 marzo 1938
Corrispondenza pervenuta ad Eugenio dalla sorella Clelia.
Penultima delle sorelle d’Amato Cantorio, Clelia nasce a Ferrandina nel 1896 e muore il 15 agosto 1965. Sposa, il 16 gennaio
1929, Michele Potenza, avvocato, dal quale avrà quattro figli: Anna, Vincenzina, Franca Maria e per ultimo, nel 1939,
Francesco.
fasc. 25 [ F- I ]
9 agosto 1913 – 10 maggio 1961
133
Corrispondenza pervenuta ad Eugenio dal fratello Lorenzo.
Lorenzo d’Amato Cantorio nasce a Ferrandina il 27 luglio 1901. Intraprende i suoi studi a Bari al Convitto Nazionale, poi
presso il Convitto P. Colonna di Galatina e presso il Collegio Convitto Cagnazzi di Altamura. Per diversi anni gestisce
l’esattoria di Ferrandina. Nel 1945 sposa Margherita Fasella dalla quale avrà, nel 1950, un’unica figlia, Vincenza. Muore
nell’agosto del 1969 all’età di 68 anni.
BUSTA 3
fasc. 26 [ I ]
21 maggio 1919 – 9 settembre 1953
Corrispondenza pervenuta ad Eugenio dal fratello Renato.
Nasce a Ferrandina il 17 maggio 1903. Frequenta l’Istituto Convitto P. Colonna, annesso al regio liceo ginnasio, di Galatina e
si iscrive poi ad Avellino alla Regia Scuola di Agricoltura, di Viticoltura e di Enologia. Appassionato di caccia muore
nell’agosto del 1984.
fasc. 27 [ I ]
20 novembre 1920 – 16 gennaio 1959
Corrispondenza pervenuta ad Eugenio dal fratello Casto.
Ultimo dei figli di Giuseppe, Casto nasce a Ferrandina il 1° gennaio 1905. Compie i suoi studi a Bari, presso l’Istituto
Convitto P. Colonna di Galatina e nel Collegio Convitto Cagnazzi di Altamura. Muore nel 1986.
BUSTA 5
fasc. 28 [ I ]
22 aprile 1916 – 24 aprile 1961
Minute di lettere di Eugenio d’Amato Cantorio inviate a persone di famiglia, collaboratori, privati ed
enti.
Gran parte di queste lettere attestano la varietà e molteplicità dei rapporti intrattenuti da Eugenio, documentano l’operosa
conduzione dell’attività agricola e zootecnica degli Amato Cantorio e le modalità con le quali si era soliti trattare gli affari.
Significativa è una lettera inviata da Eugenio a Giovanni Padula di Trivigno, Venanzio Guida di Lagonegro, Lorenzo Gaeta di
Bella, Enrico Luciani di Roma, Vincenzo Granieri di Potenza, Francesco Visciola di Foggia ed Eduardo Ventola di
Spinazzola, tutti compratori di lana o titolari di lanifici, ai quali si rivolge proponendo la vendita, alle sue condizioni, di una
partita del prezioso filato. Si legge, infatti, “…Premesso che ho avuto moltissime richieste e tutte da persone alle quali mi
dispiacerebbe far torto o metterle in gara fra loro, giusta mia promessa, vi informo che ora sarei disposto a cedere la mia
partita di lana, senza impegno, alle seguenti condizioni: lana maggiorina L.2200 per quintale, lana agnellina saltata L. 1650,
lana sudicia di agnelloni L. 1470. Consegna e pesatura della lana alla mia masseria…””…Vogliate, se vi interessa, farmi a
stretto giro di posta, la vostra migliore offerta, che, se di mio gradimento sarà accettata, ma non comunicata a nessuno per
evitare che altro acquirente aumentando la vostra offerta possa acquistare la lana…”.
Nota
Per lana saltata si intendeva quella del vello di una pecora che era stata spinta a saltare nel fiume e a percorrerlo per alcuni
metri allo scopo di eliminarne la sporcizia.
134
fasc. 29 [ F - I ]
27 marzo 1909 – 12 maggio 1961
Corrispondenza pervenuta ad Eugenio da familiari:
27 marzo 1909 – 29 novembre 1935
Girolamo Macchiarelli, zio e sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione del Regno;
17 settembre 1930 – 8 giugno 1948
Rocco e Giuseppe d’Amato Cantorio, cugini;
31 marzo 1943 – 25 agosto 1948
Casto, Franco e Tommaso Rago, cugini;
12 novembre 1939 – 20 dicembre 1960
Michele Potenza, marito della sorella Clelia ed avvocato;
11 febbraio 1954 – 12 maggio 1961
Franco Potenza, nipote.
fasc. 30 [ F ]
15 gennaio 1896 – 16 giugno 1911
Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio e alla madre Vincenza dalla figlia Angelina.
fasc. 31 [ F ]
25 settembre 1907 – 8 giugno 1917
Corrispondenza pervenuta ad Angelina d’Amato Cantorio dal fratello Eugenio, dalla zia Giovanna, da
parenti e amiche.
fasc. 32 [ F]
25 gennaio 1911
Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dalla figlia Maria.
fasc. 33 [ F ]
1 settembre 1908 – 23 settembre 1942
Corrispondenza pervenuta a Maria d’Amato Cantorio dalle sorelle, dai fratelli, da parenti e amiche.
fasc. 34 [ F ]
6 febbraio 1907 – 30 dicembre 1910
Corrispondenza pervenuta a Giovanna Emilia d’Amato Cantorio dalla madre, dal fratello Eugenio, da
parenti ed amiche.
fasc. 35 [ F ]
9 gennaio 1907 – 11 novembre 1939
135
Corrispondenza pervenuta a Clelia d’Amato Cantorio dalla madre Vincenza Rago, dalle sorelle Elvira e
Maria, dal fratello Eugenio e Lorenzo, dalla cugina Giuseppina e da parenti.
fasc. 36 [ F ]
3 dicembre 1929 – 2 dicembre 1954
Corrispondenza pervenuta a Clelia d’Amato Cantorio e Michele Potenza, coniugi.
Trattasi in massima parte di telegrammi di felicitazione per la nascita dei loro figli. All’interno si conservano anche due
cartoline indirizzate alla loro primogenita Anna e due lettere indirizzate al loro unico figlio maschio Franco Potenza.
fasc. 37 [ F ]
30 marzo 1907 – 27 novembre 1941
Corrispondenza pervenuta ad Elvira Ester d’Amato Cantorio dalla nipote Anna, dai fratelli Lorenzo e
Casto e dalla cugina Giuseppina.
fasc. 38 [ I - F ]
9 novembre 1910 – 8 ottobre 1916
Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dal figlio Lorenzo.
fasc. 39 [ I - F ]
9 settembre 1917 – 22 agosto 1948
Corrispondenza pervenuta a Lorenzo d’Amato Cantorio dai fratelli, da Domenico Lisanti , da Casto
Rago, da parenti e da Girolamo Scandiffio, avvocato e curatore di alcuni suoi affari.
fasc. 40 [ I ]
25 giugno 1924
Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dal figlio Renato.
fasc. 41 [ I ]
2 aprile 1933
Corrispondenza inviata da Giuseppe al figlio Renato d’Amato Cantorio.
fasc. 42 [ I - F ]
9 settembre 1929 – 14 dicembre 1951
Corrispondenza pervenuta a Renato d’Amato Cantorio dai fratelli Eugenio e Casto, dalla nipote Zina
(Vincenzina), da parenti e da Luigi Filazzola, emigrato all’estero.
fasc. 43 [ I – F ]
136
13 gennaio 1929 – 17 novembre 1930
Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dal figlio Casto.
fasc. 44 [ I - F ]
5 marzo 1931 – 14 aprile 1932
Corrispondenza inviata da Giuseppe al figlio Casto d’Amato Cantorio.
fasc. 45 [ I - F ]
24 novembre 1918 – 29 dicembre 1960
Corrispondenza pervenuta a Casto:
4 luglio 1932 – 7 maggio 1940
dal fratello Angelo [ I – F ];
11 giugno 1931 – 14 marzo 1941
dal fratello Eugenio [ I ];
16 novembre 1934 – 16 luglio 1959
dal fratello Lorenzo [ I ];
11 marzo 1937 – 24 giugno 1947
dal fratello Renato [ I ];
24 novembre 1918 – 30 luglio 1960
da privati ed enti [ I – F ].
fasc. 46 [ I ]
13 agosto 1947
Lettere inviate da Casto.
fasc. 47 [ F - I ]
13 settembre 1888 – 7 gennaio 1948
Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio da diversi familiari:
14 febbraio 1923 – 7 dicembre 1928
dal nipote Giuseppe, figlio del fratello Eugenio [ F ];
3 aprile 1920 – 7 gennaio 1948
dal nipote Rocco, figlio del fratello Eugenio [ F ];
20 febbraio 1905 – 13 marzo 1930
da Girolamo Macchiarelli, cognato [ F ];
26 febbraio 1886 - 9 marzo 1917
137
da Andrea Rigirone, cognato;
20 gennaio 1893 – 25 agosto 1916
da Lorenzo Rago, cognato [ F ];
5 giugno 1895
da Tommaso Rago, cognato [ F ];
3 ottobre 1920 – 3 gennaio 1930
da Alberto Rigirone, nipote [ F ];
18 marzo 1928 – 23 gennaio 1932
da Casto, Franco, Tommaso Rago, nipoti [ F ];
28 marzo 1867 – 29 gennaio 1911
da Gaspare Trifogli, zio [ F ];
28 febbraio 1896 – 8 luglio 1900
da Battista Trifogli, zio [ F ];
10 settembre 1902
da Giovanna Lisanti, zia [ F ];
30 maggio 1887 – 15 novembre 1892
da Antonio Scorpione, zio [ F ];
31 agosto 1928 – 31 gennaio 1929
da Michele Potenza, genero [F – I ];
26 gennaio 1928 – 19 marzo 1928
da Francesco Potenza, consuocero [ F ];
12 aprile 1904 6 agosto 1916
da Rocco e Vito Magnante [ F ].
BUSTA 6
fasc. 49 [ I ]
28 febbraio 1911 – 2 giugno 1915
Corrispondenza inviata a Giuseppe d’Amato Cantorio da Donato Abate, massaro di vacche.
fasc. 50 [ F ]
17 gennaio 1904 – 20 ottobre 1918
Idem da Antonio Arcieri.
138
fasc. 51 [ I ]
12 maggio 1916
Idem dal Banco di Napoli.
fasc. 52 [ F ]
26 dicembre 1896 – 17 febbraio 1926
Idem da Antonio Cardarelli, senatore e medico.
Nasce a Civitanova del Sannio il 29 marzo 1831 e compie i primi studi nel seminario di Trivento, poi si trasferisce a Napoli,
dove si laurea in medicina e chirurgia ad appena ventidue anni. Le sue doti non comuni gli consentono una carriera rapida e
brillante. Nel 1890 vince la cattedra di patologia speciale medica alla Regia Università di Napoli, passando poi in quella di
clinica medica: il suo prestigio è tale da rendere il concorso una pura formalità. Il suo insegnamento universitario,
caratterizzato da eccezionali doti didattiche e umane che lo fanno venerare dai suoi allievi, dura, ininterrotto, fino al 1923,
oltre i limiti d’età, grazie ad un’apposita legge, per i suoi meriti straordinari. Il suo metodo diagnostico, in netto contrasto con
la pratica medica allora imperante, si basava su un’adeguata valutazione dell’approccio con il soggetto bisognoso di cure e
una minuziosa osservazione della sua sintomatologia. Sintetizzava il suo metodo con questo motto latino “observatio atque
ratio”.
Molte delle sue lezioni, mirabili per acutezza e chiarezza, sono state raccolte e riordinate dal prof. Tommaso Senise in cinque
volumi, un immane lavoro iniziato nel 1907 e terminato nel 1928. Ebbe pazienti illustri come Giuseppe Verdi, Benedetto
Croce, il Re Vittorio Emanuele II ed anche Giuseppe Garibaldi.
Come politico, ha vissuto intensamente l’Unità d’Italia. Liberale convinto, nel 1880 è stato eletto deputato nel collegio
d’Isernia per cinque legislature, fino al 1° maggio 1895, interessandosi fondamentalmente di problemi di legislazione
sanitaria, di questioni legate all’insegnamento universitario ed in particolare dell’Università di Napoli. Nel 1896 il ministro
Rudinì gli concede il laticlavio: senatore a vita. Muore a Napoli l’8 gennaio 1927 all’età di 95 anni. A lui è intitolato il più
grande Ospedale di Napoli e di tutto il Mezzogiorno, nel quale egli, peraltro, non ebbe la possibilità di lavorare. Il progetto
per la costruzione nel nuovo ospedale, infatti, è del 1927, anno appunto della sua morte.
Antonio Cardarelli chiama Giuseppe d’Amato Cantorio nelle sue lettere “mio caro ed antico amico” testimonianza di
familiarità e di stima affettuosa. Lo ringrazia vivamente per i doni che gli giungono dalla terra di Basilicata. Dice, infatti,
“…mi proponevo ringraziarti degli eccellenti ed inimitabili ulivi secchi di Ferrandina”…quando mi è arrivato anche l’olio,
che è per la mia famiglia un vero balsamo di salute in questi tempi di mistificazioni…”. Con Giuseppe d’Amato Cantorio
condivide la passione per l’arte venatoria considerata dall’esimio professore l’unico momento di vero svago durante tutta la
villeggiatura. Spesso sono i cani utilizzati per le battute di caccia ad essere argomento delle lettere per i quali il Cardarelli
dispone il trasferimento da Napoli a Ferrandina e viceversa.
fasc. 53 [ F ]
19 marzo 1910
Idem da Nicola Candela, medico.
fasc. 54 [ F ]
14 febbraio 1897 – 15 marzo 1909
Idem da Giovanni e Michele Caputi.
fasc. 55 [ I ]
18 agosto 1913 – 6 settembre 1913
139
Idem dalla Cassa Agraria e Consorzio Agrario Cooperativo di Grassano.
fasc. 56 [ I ]
14 luglio 1915 – 2 aprile 1930
Idem dal Comune di Irsina.
fasc. 57 [ F ]
1 settembre 1928 – 2 settembre 1929
Idem dal Credito italiano.
fasc. 58 [ F ]
28 febbraio 1910 – 6 luglio 1910
Idem da Enrico Coucourde.
fasc. 59 [ F ]
24 marzo 1932 – 15 aprile 1933
Idem dal Consorzio della Bonifica di Metaponto.
fasc. 60 [ F – I ]
6 novembre 1899 – 19 aprile 1916
Idem da Arcangelo D’Alessandro, fattore.
fasc. 61 [ F ]
16 maggio 1926 – 14 agosto 1926
Idem da Nicola d’Alessio, avvocato e deputato al Parlamento.
fasc. 62 [ F ]
18 aprile 1895 – 15 agosto 1922
Idem da Vincenzo e Corrado De Romita, segretario generale dell’amministrazione della Provincia di
terra di Bari.
fasc. 63 [ F ]
140
15 aprile 1917 – 17 novembre 1926
Idem da Biagio Demestria, farmacista di Irsina.
fasc. 64 [ F ]
15 gennaio 1896 – 1 marzo 1896
Idem da Giuseppe De Nigris, pittore.
fasc. 65 [ F ]
22 ottobre 1894 – 28 gennaio 1922
Idem da Enrico Frascolla, avvocato.
fasc. 66 [ F ]
30 giugno 1898 – 23 marzo 1902
Idem da Pasquale Grippo, avvocato e professore.
L’avvocato Grippo di Napoli viene incaricato di esprimere un parere in merito alla controversia sorta tra Giuseppe e suo
fratello Eugenio relativa alla divisione dell’eredità paterna.
fasc. 67 [ F ]
5 aprile 1904 – 4 marzo 1918
Idem dall’Istituto Italiano di Credito Fondiario.
fasc. 68 [ I – F ]
28 giugno 1902 – 29 dicembre 1923
Idem da Francesco Jula, medico chirurgo.
fasc. 69 [ F ]
29 ottobre 1906 – 22 febbraio 1920
Idem da Giuseppe La Capra.
fasc. 70 [ F ]
30 giugno 1881 – 19 agosto 1897
Idem da Giuseppe Lacovara, avvocato.
fasc. 71 [ F ]
23 settembre 1892 – 19 aprile 1917
Idem da Nicola Lanzillotti Buonsanti, veterinario.
141
Nasce a Ferrandina il 16 ottobre 1846 da modestissima famiglia restando ben presto orfano di padre. Nel 1865 vince per
concorso un posto gratuito alla Scuola Veterinaria di Napoli dove si distingue per profondità di cultura e acutezza di giudizio.
Si laurea nel 1869 con il massimo dei voti. Nel 1871 lascia Napoli e si reca a Milano dove è nominato assistente alla Clinica
Chirurgica della Scuola Veterinaria. Dopo appena un anno vive a Milano in Corso Buenos Aires e ricopre la carica di
direttore della Clinica Chirurgica della Regia Scuola Superiore di Medicina Veterinaria. Con lui la Scuola di veterinaria di
Milano diventa la prima in Italia sia per indirizzo scientifico che per organizzazione amministrativa. Muore a Bergamo il 29
aprile 1924
fasc. 72 [ F ]
23 marzo 1894 – 24 febbraio 1928
Idem da Vincenzo Laudati.
fasc. 73 [ F ]
5 ottobre 1897 – 30 maggio 1929
Idem da Filippo Laviani e Pietro Laviani.
fasc. 74 [ F ]
4 giugno 1902 – 6 agosto 1908
Idem da Vincenzo Lichinchi, presidente della Deputazione provinciale di Basilicata.
fasc. 75 [ F – I ]
17 novembre 1910 – 9 novembre 1922
Idem da Domenico Lisanti.
fasc. 76 [ F ]
3 ottobre 1895 – 11 settembre 1906
Idem da Francesco ed Egidio Marone, notaio in Ferrandina.
fasc. 77 [ F ]
5 giugno 1896 – 20 novembre 1900
Idem da Ferdinando Materi.
Originario di Grassano, Ferdinando Materi è il padre di Pasquale Materi, deputato al Parlamento.
fasc. 78 [ F – I ]
16 aprile 1894 – 18 marzo 1931
Idem da Pasquale Materi, deputato al Parlamento.
Fittissima è la corrispondenza tra Giuseppe d’Amato Cantorio e Pasquale Materi, noto uomo politico lucano originario di
Grassano.
fasc. 79 [ F ]
8 maggio 1909
Idem da Vittorio Materi.
142
Trattasi del fratello di Pasquale Materi.
fasc. 80 [ F ]
19 luglio 1894 – 13 maggio 1909
Idem da Francesco Paolo Materi, presidente della Deputazione provinciale di Basilicata e deputato al
Parlamento.
Francesco Paolo Materi nasce a Grassano il 30 novembre 1842. Nel 1886 decide di presentarsi alle elezioni e viene eletto a
scrutinio di lista e a suffragio allargato. E’ deputato dalla XVI alla XXII legislatura dal 10 giugno 1886 all’8 febbraio 1909.
Espleta i sette mandati parlamentari con “la coscienza di compiere un dovere”. Fa parte della Commissione per l’emigrazione
e di altre Commissioni per l’agricoltura. Il 10 luglio 1902 è nominato cavaliere del lavoro. Muore a Roma il 10 febbraio 1910.
fasc. 81 [ F ]
5 aprile 1901
Idem da Luigi Materi, padre di Francesco Paolo.
fasc. 82 [ F ]
6 maggio 1893 – 7 gennaio 1898
Idem da Teresa Materi.
fasc. 83 [ F ]
24 febbraio 1914 – 27 aprile 1914
Idem da Giambattista Mendaia, deputato al Parlamento.
fasc. 84 [ F ]
21 novembre 1920 – 22 maggio 1928
Idem da Luigi Morelli.
fasc. 85 [ F ]
19 giugno 1897 – 23 giugno 1897
Idem da Augusto Murri, medico.
Considerato uno tra i più insigni medici Augusto Murri nasce a Fermo l’8 settembre 1841. Studia medicina a Firenze ed a
Camerino dove si laurea. Segue corsi di specializzazione a Parigi e Berlino. Ottenuta la condotta medica a San Severino,
esercita successivamente l’attività di medico condotto anche a Civitavecchia e Fabriano fino a quando nel 1870 è nominato
aiuto alla cattedra di clinica medica dell’Università di Bologna retta dal celebre prof. Guido Baccelli del quale cinque anni
dopo prende il posto. Per la sua comunicativa e per il suo innovativo metodo didattico si guadagna il titolo di “sommo dei
clinici medici”. Murri pubblica decine di saggi e di studi che, tradotti in varie lingue, rappresentano, tuttora fondamenti di
medicina e patologia. Fu in stretto rapporto con il mondo culturale del tempo, in particolare con Giovanni Pascoli e con
Giosuè Carducci. Cittadino onorario di Bologna, Rettore all’Università, nel 1891 è eletto deputato in Parlamento e nominato
Consigliere Superiore della Pubblica Istruzione.
All’inizio del secolo è segnato, insieme, alla sua famiglia, da una grave sciagura: l’omicidio a sfondo passionale del genero
Bommartini da parte del figlio Tullio, istigato dalla sorella Linda. E’ lui stesso a denunciare il figlio. Il “caso Murri” divide
l’Italia fra colpevolisti ed innocentisti, ed è il primo processo “spettacolo” sfruttato anche a fini politici. Augusto Murri è
143
terribilmente segnato dal fatto e dalla condanna dei due figli, nonostante il grande movimento di stima ed affetto nei suoi
confronti da parte dei personaggi più in vista del tempo.
Augusto Murri muore, all’età di 91 anni, l’11 novembre 1932.
fasc. 86 [ F ]
26 gennaio 1922 – 22 marzo 1922
Idem da Giuseppe Nicola Nigro, massaro di vacche.
fasc. 87 [ F ]
25 febbraio 1911 – 8 marzo 1911
Idem da Egidio Perretti.
fasc. 88 [ F ]
20 maggio 1891 – 24 luglio 1928
Idem da Francesco Piccinni, avvocato.
fasc. 89 [ F ]
10 aprile 1907
Idem da Paolo Pinna, avvocato.
fasc. 90 [ F ]
15 aprile 1906 – 4 marzo 1916
Idem da Rocco Pirretti.
fasc. 91 [ F ]
11 gennaio 1922
Idem da Stefano Pirretti, prefetto di Matera.
fasc. 92 [ I – F ]
12 luglio 1885 – 30 ottobre 1930
Idem da Domenico Ridola, medico e archeologo.
Domenico Ridola nasce a Ferrandina il 13 ottobre del 1841 da Gregorio e da Camilla De Gemmis. Frequenta con profitto il
seminario Lanfranchi prima di iscriversi all’Università di Napoli alla facoltà di Medicina e Chirurgia. Si laurea brillantemente
nel 1865 e continua a frequentare i luoghi di cura partenopei impegnandosi nella traduzione di riviste scientifiche in francese,
inglese e tedesco.
Si reca a Bologna, Milano, Monaco e Vienna dove viene in contatto con eminenti scienziati dell’epoca. Rientra a Matera a
seguito dell’infermità del padre e avvia il suo studio medico in Via Duomo. Nel 1878 è eletto all’unanimità consigliere
comunale e più volte riconfermato. Nel 1878 è sindaco di Matera ed in seguito anche consigliere provinciale, carica che
detiene per ben 36 anni. Per due volte è eletto deputato al Parlamento e nel 1913 viene nominato senatore. Autorevole e
prestigiosa è la sua competenza in campo archeologico. E’ unanime, infatti, per lui il riconoscimento di doti non comuni di
rettitudine e disponibilità sul piano politico e di grande scienziato su quello professionale e culturale. Muore, compianto da
tutti, la sera del 13 giugno del 1932.
144
fasc. 93 [ I ]
7 marzo 1922 – 24 settembre 1928
Idem da Francesco Rizzi, fattore.
fasc. 94 [ I ]
2 ottobre 1914 – 1 aprile 1915
Idem da Gerardo Rizzi, amministratore.
fasc. 95 [ F ]
13 aprile 1893
Idem da Nicola Rizzi, fattore.
BUSTA 7
fasc. 96 [ I – F ]
27 febbraio 1911 – 12 ottobre 1915
Idem da Giuseppe Robertaccio, massaro.
fasc. 97 [ F ]
3 marzo 1909 – 9 maggio 1930
Idem da Luigi Romano, avvocato.
fasc. 98 [ F ]
24 settembre 1906 – 27 novembre 1906
Idem da Nicola Rossi.
fasc. 99 [ F ]
23 marzo 1902 – 5 aprile 1915
Idem da Giuseppe San Mauro.
fasc. 100 [ F ]
3 febbraio 1897 – 18 giugno 1897
Idem da Giuseppe Santomauro.
fasc. 101 [ F ]
22 aprile 1896 – 16 febbraio 1920
Idem da Tommaso Senise, medico e senatore.
145
Nato a Corleto Perticara, Tommaso Senise rappresenta una delle figure più rilevanti del mondo politico lucano. Laureatosi in
Medicina e Chirurgia si avvia ben presto ad una carriera professionale e politica brillante ricoprendo numerosi incarichi di
prestigio. E’, infatti, Consigliere Superiore dell’Istruzione, Deputato al Parlamento, Direttore del 2° Istituto di Patologia
Medica Dimostrativa della Regia Università di Napoli, Presidente del Consiglio provinciale di Napoli ed, infine, Senatore.
Cospicuo è il carteggio con Giuseppe d’Amato Cantorio, testimonianza di profonda e antica amicizia. Spesso lo chiama
“…mio amatissimo e dilettissimo Peppino”…e aggiunge nel rispondergli: “… non sono gli onori quelli che mi confortano
nella mia onesta vita di lavoro, ma il sapermi sempre amato e ricordato dai miei vecchi e cari amici…”.
All’interno del fascicolo si conservano, anche, n. 2 lettere destinate a Senise ed una scritta da quest’ultimo all’onorevole
Pasquale Grippo.
fasc. 102 [ F ]
2 ottobre 1895 – 20 gennaio 1897
Idem da Francesco Sinisgalli, avvocato.
fasc. 103 [ F ]
9 gennaio 1893 – 14 marzo 1894
Idem da Agostino Tarantini, professore.
fasc. 104 [ F ]
7 novembre 1929 – 28 luglio 1932
Idem da Felice Ventura, avvocato.
fasc. 105 [ F ]
15 gennaio 1920 – 30 luglio 1920
Idem da Cesare Vivante, avvocato.
s.d.
fasc. 106 [ F ]
Idem da Giuseppe Zanardelli, ministro.
Trattasi di un telegramma inviato dal ministro Zanardelli che annuncia l’elargizione di lire mille per porgere i primi soccorsi
ai sinistrati colpiti dalla frana di Ferrandina.
fasc. 107 [ F - I ]
17 marzo 1869 – 25 agosto 1931
Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio da privati ed enti diversi.
CORRISPONDENZA DI EUGENIO d’AMATO CANTORIO
146
BUSTA 8
fasc. 108 [ I ]
9 giugno 1914 - 7 ottobre 1944
Corrispondenza inviata ad Eugenio d’Amato Cantorio da Donato Abate e dal figlio Nunzio, massari di
vacche.
fasc. 109 [ I ]
21 ottobre 1920 - 16 novembre 1942
Idem da Donato Abriola, pastore.
fasc. 110 [ I ]
18 luglio 1922
Idem dall’Alleanza fra le Cooperative di consumo e di produzione.
fasc. 111 [ I ]
27 giugno 1928
Idem da Peppino Amato.
fasc. 112 [ I ]
27 luglio 1944 - 15 dicembre 1944
Idem da Domenico Amendolara.
fasc. 113 [ I ]
21 giugno 1946 - 20 settembre 1955
Idem dall’Amministrazione delle Poste e dei Telegrafi.
fasc. 114 [ I ]
10 novembre 1932 - 18 novembre 1932
Idem da Rocco Andretta, avvocato.
fasc. 115 [ I ]
24 febbraio 1915 - 3 marzo 1915
Idem da Francesco Angrisani.
fasc. 116 [ I ]
4 febbraio 1935 - 3 maggio 1937
Idem da Michele e Francesco Aquila, commerciali in cereali.
fasc. 117 [ I ]
147
28 aprile 1922 - 7 luglio 1935
Idem da C. Arcieri.
fasc. 118 [ I ]
30 novembre 1927
Idem da Giuseppe Arpaia, professore di lettere latine e greche nel Seminario Regionale di Molfetta.
fasc. 119 [ I ]
26 agosto 1943 - 13 luglio 1945
Idem dall’Associazione Nazionale fra gli Enti Economici dell’Agricoltura.
fasc. 120 [ I ]
26 marzo 1945 - 21 dicembre 1946
Idem dall’Associazione Provinciale degli Agricoltori di Matera.
fasc. 121 [ I ]
5 marzo 1959
Idem dall’Associazione Provinciale degli Allevatori di Matera.
fasc. 122 [ I ]
27 luglio 1933
Idem dalla Banca Commerciale Italiana.
fasc. 123 [ I ]
16 luglio 1936 - 22 marzo 1960
Idem dalla Banca Cooperativa Agraria di Gravina.
fasc. 124 [ I ]
4 maggio 1946 - 26 novembre 1956
Idem dalla Banca d’Italia.
fasc. 125 [ I ]
4 febbraio 1935 - 30 ottobre 1938
Idem dal Banco di Napoli.
fasc. 126 [ I ]
10 novembre 1937
Idem dal Banco di Roma.
fasc. 127 [ I ]
148
31 marzo 1937 - 26 aprile 1938
Idem da Carlo Banfi, commerciante.
fasc. 128 [ I ]
8 luglio 1932 - 16 luglio 1953
Idem da Vito Rocco Barile.
Nota
Acclusa alla corrispondenza vi sono delle ricevute relative al fitto dei magazzini di Gravina, utilizzati come deposito di
cereali, e alcune lettere di Giacomo e Maria Lacalamita, anch’esse relative al fitto dei medesimi magazzini, rinvenuti insieme
in un unica busta.
fasc. 129 [ I ]
26 ottobre 1942
Idem da Raffaele Basile.
fasc. 130 [ I ]
8 giugno 1931 - 10 luglio 1937
Idem da Principio Bergamasco.
fasc. 131 [ I ]
22 maggio 1936 - 29 aprile 1947
Idem da Michele Bitetto, mediatore di manodopera agricola.
fasc. 132 [ I ]
4 novembre 1927 - 11 marzo 1936
Idem da Angela Boccia, massara.
fasc. 133 [ I ]
9 marzo 1938 - 6 marzo 1952
Idem da Arcangelo e Domenico Bronzino.
fasc. 134 [ I ]
2 marzo 1946 - 29 giugno 1948
Idem da Nicola Buonfiglio, commerciante di lane.
fasc. 135 [ I ]
7 novembre 1946 - 25 dicembre 1954
Idem da Giovanni Cafarelli.
149
fasc. 136 [ I ]
20 agosto 1948 - 16 marzo 1953
Idem dalla Camera di Commercio Industria e Agricoltura di Matera - Commissione Provinciale
Approvazione Tori.
fasc. 137 [ I ]
4 dicembre 1944 - 7 dicembre 1944
Idem dalla Camera del Lavoro di Irsina.
fasc. 138 [ I ]
25 agosto 1945
Idem da Biagio Calculli, medico e commissario prefettizio di Matera.
fasc. 139 [ I ]
4 settembre 1931 - 5 dicembre 1957
Idem da Domenico Capone – Spalluti.
fasc. 140 [ I ]
17 aprile 1946
Idem da Francesco Carabona.
Nota
Deputato al Parlamento, scrive ad Eugenio per chiedere il suo “...autorevole appoggio nelle prossime elezioni per la
Costituente….”
fasc. 141 [ I ]
15 ottobre 1945
Idem da Antonio Carbone.
fasc. 142 [ I ]
4 agosto 1945 - 15 settembre 1945
Idem da Egidio Carbone.
fasc. 143 [ I ]
22 maggio 1935 - 1 dicembre 1935
Idem da Giovanni Casamassima.
fasc. 144 [ I ]
11 febbraio 1943 - 19 novembre 1943
Idem dalla Cassa Mutua Pugliese per gli Infortuni sul Lavoro in Agricoltura.
150
fasc. 145 [ I ]
6 aprile 1929 - 24 novembre 1931
Idem dalla Cassa Nazionale per le Assicurazioni Sociali.
fasc. 146 [ I ]
30 novembre 1918 - 28 dicembre 1918
Idem dalla Cassa Provinciale di Credito Agrario per la Basilicata.
fasc. 147 [ I ]
1 maggio 1923 - 12 febbraio 1946
Idem da Carlo e Nicola Castoro.
fasc. 148 [ I ]
24 ottobre 1940 - 15 giugno 1947
Idem da Nicola Catalani.
fasc. 149 [ I ]
22 luglio 1913 - 3 maggio 1940
Idem da Vincenzo Catapano.
fasc. 150 [ I ]
17 febbraio 1931
Idem dalla Cattedra Ambulane di Agricoltura per la Provincia di Matera.
fasc. 151 [ I ]
5 settembre 1922 - 20 luglio 1946
Idem da Pietro Cianci, commerciante di lane.
fasc. 152 [ I ]
26 febbraio 1930 - 11 maggio 1944
Idem da Vincenzo Ciasca.
fasc. 153 [ I ]
19 giugno 1922 - 8 settembre 1922
Idem da F. Ciminale, ingegnere.
fasc. 154 [ I ]
8 dicembre 1920 - 3 giugno 1921
Idem da Giuseppe Clemente, commerciante.
151
fasc. 155 [ I ]
27 gennaio 1928 - 13 gennaio 1947
Idem da Cesare Colasuonno, pittore.
fasc. 156 [ I ]
8 agosto 1913 - 24 luglio 1915
Idem da A. Colorni, ingegnere, rivenditore di macchine agricole e industriali.
fasc. 157 [ I ]
29 febbraio 1920
Idem dal Comando del Presidio Militare di Potenza - Commissione Bovini e Foraggi per la Provincia di
Potenza.
fasc. 158 [ I ]
7 maggio 1959
Idem dal Comitato Nazionale Assistenziale dell’Ordine Militare e Ospitaliero di S. Maria di Betlemme.
fasc. 159 [ I ]
28 aprile 1928 - 5 settembre 1944
Idem dalla Commissione Provinciale di Appello per le Imposte Dirette.
fasc. 160 [ I ]
25 marzo 1946 - 23 maggio 1946
Idem da Egidio Comodo.
BUSTA 9
fasc. 161 [ I ]
16 marzo 1941
Idem dal Comune di Abriola.
fasc. 162 [ I ]
5 maggio 1951 - 14 giugno 1954
Idem dal Comune di Anzi.
fasc. 163 [ I ]
17 ottobre 1953
Idem dal Comune di Brindisi di Montagna.
152
fasc. 164 [ I ]
6 marzo 1941 - 26 luglio 1960
Idem dal Comune di Calvello.
fasc. 165 [ I ]
28 aprile 1929 - 3 agosto 1936
Idem dal Comune di Corleto Perticara.
fasc. 166 [ I ]
5 gennaio 1930
Idem dal Comune di Ferrandina.
fasc. 167 [ I ]
16 maggio 1923 - 13 settembre 1960
Idem dal Comune di Gravina in Puglia.
fasc. 168 [ I ]
21 luglio 1923 - 19 agosto 1950
Idem dal Comune di Irsina.
fasc. 169 [ I ]
1 marzo 1924 - 9 maggio 1954
Idem dal Comune di Laurenzana.
fasc. 170 [ I ]
4 settembre 1940 - 10 marzo 1946
Idem dal Comune di Marsiconuovo.
fasc. 171 [ I ]
24 maggio 1929 - 28 maggio 1947
Idem dal Comune di Montemurro.
fasc. 172 [ I ]
21 marzo 1923 - 31 maggio 1951
Idem dal Comune di Pignola.
fasc. 173 [ I ]
12 marzo 1937
Idem dal Comune di Potenza.
fasc. 174 [ I ]
153
12 luglio 1930 - 20 novembre 1931
Idem dal Comune di San Chirico Nuovo.
fasc. 175 [ I ]
24 novembre 1930 - 6 febbraio 1931
Idem dal Comune di Sasso di Castalda.
fasc. 176 [ I ]
21 febbraio 1950 - 1 aprile 1954
Idem dal Comune di Viggiano.
fasc. 177 [ I ]
3 febbraio 1930 - 26 giugno 1943
Idem dalla Confederazione Fascista degli Agricoltori e dalla Federazione Provinciale dei Sindacati
Fascisti degli Agricoltori.
fasc. 178 [ I ]
26 maggio 1945 - 3 settembre 1960
Idem dalla Federazione Provinciale Agricoltori di Matera, dall’Unione Provinciale Agricoltori di
Matera e dall’Unione Provinciale Agricoltori di Potenza, aderenti alla Confederazione Generale
dell’Agricoltura Italiana.
fasc. 179 [ I ]
11 dicembre 1940 - 11 giugno 1943
Idem da Mattia Consalvo.
fasc. 180 [ I ]
14 dicembre 1932 - 10 aprile 1943
Idem dal Consiglio e Ufficio Provinciale dell’Economia Corporativa di Matera.
fasc. 181 [ I ]
20 marzo 1930 - 3 ottobre 1936
Idem dal Consorzio agrario cooperativo del materano.
fasc. 182 [ I ]
2 settembre 1958 - 27 marzo 1961
Idem dal Consorzio agrario provinciale di Bari.
fasc. 183 [ I ]
15 maggio 1952 - 19 agosto 1955
Idem dal Consorzio di bonifica della valle del Bradano.
fasc. 184 [ I ]
154
1 aprile 1930 - 5 aprile 1932
Idem dal Consorzio di trasformazione fondiaria della valle del Bradano.
fasc. 185 [ I ]
3 giugno 1957
Idem dal Consorzio provinciale d’incremento agricolo di Bari.
fasc. 186 [ I ]
24 giugno 1940 - 23 maggio 1946
Idem dal Consorzio provinciale tra i produttori dell’agricoltura.
BUSTA 10
fasc. 187 [ I ]
9 giugno 1946 - 14 aprile 1947
Idem dalla Cooperativa Provinciale degli Agricoltori di Matera.
fasc. 188 [ I ]
30 giugno 1941
Idem dal Credito Italiano.
fasc. 189 [ I ]
20 settembre 1927 - 10 aprile 1943
Idem da Domenico Crichigno, meccanico.
fasc. 190 [ I ]
24 novembre, 1944
Idem dalla Croce Rossa Italiana.
fasc. 191 [ I ]
27 aprile 1915
Idem da Nicola D’Agostino.
fasc. 192 [ I ]
13 febbraio 1922
Idem da Pasquale D’Agostino.
fasc. 193 [ I ]
3 luglio 1910 - 2 maggio 1939
Idem da Arcangelo D’Alessandro, amministratore.
fasc. 194 [ I ]
155
26 maggio 1947
Idem da Luca D’Amati
fasc. 195 [ I ]
6 novembre 1940
Idem da Giuseppe D’Apreda.
fasc. 196 [ I ]
30 maggio 1934 - 20 novembre 1942
Idem da Nunzio Danzi.
fasc. 197 [I]
16 novembre 1934 - 8 giugno 1935
Idem da Vincenzo De Amicis, commerciante di lane.
fasc. 198 [ I ]
19 gennaio 1945 - 16 marzo 1946
Idem da Antonio De Angelis, avvocato.
fasc. 199 [ I ]
1 dicembre 1920 - 5 settembre 1949
Idem da Giuseppe e Giovanni De Blasiis.
fasc. 200 [ I ]
1 agosto 1913
Idem da Nicola De Blasio.
fasc. 201 [ I ]
26 settembre 1922
Idem da Domenico De Bonis.
fasc. 202 [ I ]
18 aprile 1946 - 30 novembre 1946
Idem da Giulio De Caroli.
fasc. 203 [ I ]
8 gennaio 1955 - 28 settembre 1958
Idem da Paolo De La Tour Corio.
fasc. 204 [ I ]
156
3 gennaio 1939 - 9 febbraio 1939
Idem da Maria De Leonardis.
fasc. 205 [ I ]
4 settembre 1922 - 19 maggio 1938
Idem da Antonio De Luca.
fasc. 206 [ I ]
28 maggio 1945 - 17 giugno 1945
Idem da Pietro De Luca.
fasc. 207 [ I ]
11 marzo 1915 - 21 settembre 1924
Idem da Biagio Demestria, veterinario.
fasc. 208 [ I ]
27 novembre 1931 - 24 gennaio 1939
Idem da Nicola De Meis.
fasc. 209 [ I ]
14 ottobre 1924 - 12 aprile 1946
Idem da Vincenzo Del Monte.
fasc. 210 [ I ]
22 maggio 1922 - 2 novembre 1922
Idem da Luigi De Palma.
fasc. 211 [ I]
1 dicembre 1925 - 12 agosto 1938
Idem da Filippo De Ruggieri.
fasc. 212 [ I ]
17 febbraio 1926 - 12 febbraio 1951
Idem da Francesco Di Battista, commerciante in prodotti lattiero-caseari.
fasc. 213 [ I ]
9 ottobre 1940
Idem da Antonio Di Ciocia.
fasc. 214 [ I ]
157
15 giugno 1945 - 14 luglio 1945
Idem da Francesco Di Fuccio.
fasc. 215 [ I ]
23 agosto 1925 - 13 luglio 1946
Idem da Donato Di Marzo, meccanico.
fasc. 216 [ I ]
30 marzo 1942 - 12 marzo 1943
Idem da Francesco Di Mola.
fasc. 217 [ I ]
17 febbraio 1930 - 8 marzo 1941
Idem da Nicola Di Mola.
fasc. 218 [ I ]
29 dicembre 1945 - 22 gennaio 1946
Idem da Luigi Dinonno.
fasc. 219 [ I ]
8 marzo 1934
Idem dalla Direzione di Commissariato Militare del Corpo d’Armata di Roma.
fasc. 220 [ I ]
24 maggio 1945 - 4 luglio 1954
Idem da Giuseppe, Giovanni e Michele Di Trana.
fasc. 221 [ I ]
11 agosto 1931 - 17 settembre 1934
Idem da Francesco D’Onofrio, Provveditore agli Studi di Bari.
fasc. 222 [ I ]
28 ottobre 1946 - 5 novembre 1946
Idem da Michele D’Onofrio.
fasc. 223 [ I ]
28 novembre 1943
Idem da Luigi Dragonetti.
fasc. 224 [ I ]
158
22 gennaio 1953 - 28 ottobre 1956
Idem da Luigi Dresda, commerciante di lane.
BUSTA 11
fasc. 225 [ I ]
2 marzo 1930 - 26 dicembre 1946
Idem da Clemente e Rodolfo Durso.
fasc. 226 [ I ]
25 settembre 1942 - 18 giugno 1943
Idem dall’Ente Economico della Zootecnia e della Pastorizia.
fasc. 227 [ I ]
23 luglio 1910
Idem da Nicola Fanelli.
fasc. 228 [ I ]
s.d.
Idem dal Fascio Irsinese di Combattimento.
fasc. 229 [ I ]
29 dicembre 1945
Idem dalla Federazione nazionale delle mutue di malattia per i lavoratori agricoli.
fasc. 230 [ I ]
29 aprile 1915 - 21 maggio 1915
Idem da Emilio Ferrari.
fasc. 231 [ I ]
9 marzo 1924 - 27 giugno 1924
Idem da Tommaso Fiore.
fasc. 232 [ I ]
7 luglio 1943
Idem da Giuseppe Fiorentino, rivenditore di macchine agricole e industriali.
fasc. 233 [ I ]
29 giugno 1944 - 20 luglio 1944
Idem da Michelangelo Flori, colonnello.
159
fasc. 234 [ I ]
23 giugno 1930 - 19 maggio 1938
Idem da Francesco Forgione.
fasc. 235 [ I ]
21 ottobre 1944 - 24 giugno 1945
Idem da Nicola Forgione.
fasc. 236 [ I ]
5 settembre 1935 - 31 agosto 1946
Idem da Lorenzo Gaeta, commerciante di lane.
fasc. 237 [ I ]
15 novembre 1926 - 30 ottobre1931
Idem da Francesco Galgano.
fasc. 238 [ I ]
28 gennaio 1937 - 6 febbraio 1937
Idem da Angelo Galletta.
fasc. 239 [ I ]
1 giugno 1937 - 11 marzo 1946
Idem da Nicola Garzone.
fasc. 240 [ I ]
1 febbraio 1931 - 12 dicembre 1935
Idem da Vincenzo e Serafino Gatti, commercianti di lane.
fasc. 241 [ I ]
11 giugno 1943 - 4 marzo 1945
Idem da Rocco Gerardi.
fasc. 242 [ I ]
13 novembre 1933 - 27 maggio 1935
Idem da Lorenzo Giusti.
fasc. 243 [ I ]
5 maggio 1923 - 5 settembre 1955
Idem da Prospero Grande, avvocato.
160
fasc. 244 [ I ]
7 giugno 1934 - 6 ottobre 1936
Idem da Vincenzo Granieri.
fasc. 245 [ I ]
3 ottobre 1929 - 3 marzo 1952
Idem da Domenico e Nicola Graziadei.
fasc. 246 [ I ]
6 luglio 1938 - 13 ottobre 1942
Idem da Anna Maria e VincenzoGrieco.
fasc. 247 [ I ]
12 febbraio 1935 - 19 marzo 1937
Idem da Alessandro Guarini.
fasc. 248 [ I ]
20 settembre 1935 - 10 novembre 1935
Idem da Venanzio Guida, commeriante di lane.
fasc. 249 [ I ]
10 maggio 1928 - 26 aprile 1958
Idem dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro e dalla Cassa Nazionale
d’Assicurazione per gli Infortuni sul Lavoro.
fasc. 250 [ I ]
13 agosto 1951 - 5 ottobre 1951
Idem dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro le Malattie.
fasc. 251 [ I ]
20 ottobre 1942 - 17 settembre 1946
Idem dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e dall’Istituto Nazionale Fascista della Previdenza
Sociale.
fasc. 252 [ I ]
24 giugno 1922 - 9 giugno 1930
Idem da Stefano Iosa.
fasc. 253 [ I ]
3 dicembre 1945
Idem dall’Ispettorato Agrario Compartimentale di Potenza.
161
fasc. 254 [ I ]
3 febbraio 1937 - 23 giugno 1959
Idem dall’Ispettorato Agrario Provinciale di Matera.
fasc. 255 [ I ]
s.d.
Idem dall’Ispettorato migrazioni per l’Italia meridionale e la Sicilia.
fasc. 256 [ I ]
22 maggio 1946
Idem dall’Istituto Nazionale Gestione Imposte di consumo.
fasc. 257 [ I ]
26 novembre 1935
Idem dall’Istituto di vigilanza privata M. Lacalamita.
fasc. 258 [ I ]
26 maggio 1923 - 26 agosto 1925
Idem dall’Istituto Sieroterapico Milanese.
fasc. 259 [ I ]
26 maggio 1935 - 26 gennaio 1960
Idem da Michele Labellarte, tosatore.
fasc. 260 [ I ]
22 gennaio 1931 - 24 aprile 1931
Idem da “La Filatrice”, industria di lane.
fasc. 261 [ I ]
23 maggio 1925 - 1 maggio 1950
Idem da Pasquale Lamparelli, commerciante.
fasc. 262 [ I ]
9 giugno 1943 - 23 luglio 1946
Idem da Giovanni Landini, officine meccaniche.
fasc. 263 [ I ]
5 aprile 1922 - 10 novembre 1950
Idem da Giuseppe e Giovanni Laronga.
162
fasc. 264 [ I ]
21 ottobre 1935 - 11 giugno 1946
Idem da “L’Abeille”, compagnia d’assicurazione.
fasc. 265 [ I ]
14 luglio 1910
Idem da “L’Assicuratrice Italiana”.
fasc. 266 [ I ]
20 marzo 1946
Idem dalla Società di assicurazioni “La Terra”.
fasc. 267 [ I ]
24 giugno 1925
Idem da Vincenzo Laudati.
fasc. 268 [ I ]
22 giugno 1926 - 1 luglio 1926
Idem da Francesco Lauria, avvocato.
fasc. 269 [ I ]
29 settembre 1924 - 15 marzo 1955
Idem da Domenico Lisanti.
fasc. 270 [ I ]
29 marzo 1931
Idem da Giuseppe Loglisci.
fasc. 271 [ I ]
23 giugno 1915
Idem da Carlo Loiudice.
fasc. 272 [ I ]
28 maggio 1943 - 3 luglio 1943
Idem da Donato Lo Sasso.
fasc. 273 [ I ]
2 aprile 1943 - 4 agosto 1943
Idem da Paolo Lotito.
163
fasc. 274 [ I ]
15 luglio 1949
Idem da Benedetto Mario Luciani.
fasc. 275 [ I ]
2 aprile 1931 - 9 novembre 1935
Idem da Enrico Luciani.
fasc. 276 [ I ]
6 luglio 1910
Idem da “L’Union - Compagnia di Assicurazioni contro l’incendio”.
fasc. 277 [ I ]
18 luglio 1944 - 17 ottobre 1946
Idem da Leonardo Luongo, veterinario.
fasc. 278 [ I ]
24 luglio 1921 - 19 agosto 1935
Idem da Rocco Maddaluno, massaro.
Corrispondenza pervenuta a Rocco Maddaluno.
fasc. 279 [ I ]
s.d.
Idem da Gennaro Magnante.
fasc. 280 [ I ]
8 febbraio 1938 - 11 maggio 1959
Idem da Modestino Mancini.
fasc. 281 [ I ]
17 aprile 1920 - 25 aprile 1922
Idem da F.lli Mannarone.
fasc. 282 [ I ]
3 agosto 1932 - 30 ottobre 1934
Idem da G. Marani.
fasc. 283 [ I ]
17 dicembre 1946 - 28 febbraio 1947
Idem da Vincenzo Marchese.
164
fasc. 284 [ I ]
26 aprile 1928 - 24 settembre 1933
Idem da Carlo e Nicola Marsico.
fasc. 285 [ I ]
10 maggio 1933 - 26 aprile 1934
Idem da Gerardo Marsico.
fasc. 286 [ I ]
10 novembre 1941
Idem da Vincenzo Marvulli.
BUSTA 12
fasc. 287 [ I ]
11 settembre 1913 - 18 agosto 1954
Idem da Rocco e Luigi Mastromarco.
fasc. 288 [ I ]
21 dicembre 1943 - 1 giugno1944
Idem da Domenico Mastromarino.
fasc. 289 [ I ]
6 aprile 1916 - 6 giugno 1928
Idem da Enrico, Pasquale e Vittorio Materi.
fasc. 290 [ I ]
1 luglio 1919 - 31 dicembre 1919
Idem da Raffaele Mazzarella.
fasc. 291 [ I ]
30 dicembre 1936
Idem da Pasquale Mecca, ingegnere.
fasc. 292 [ I ]
19 agosto 1926
Idem da Vincenzo Melodia.
165
fasc. 293 [ I ]
8 novembre 1917
Idem da Edoardo Messore.
fasc. 294 [ I ]
20 novembre 1956 - 1 giugno 1960
Idem da Vincenzo Miadonna.
fasc. 295 [ I ]
13 gennaio 1930 - 13 agosto 1946
Idem dal Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste - Sezione Provinciale dell’Alimentazione – Matera.
fasc. 296 [ I ]
29 maggio 1937 - 16 luglio 1943
Idem dal Ministero delle Corporazioni - Ufficio Combustibili Liquidi.
fasc. 297 [ I ]
29 febbraio 1936 - 28 ottobre 1946
Idem da Francesco Miraglia Quero.
fasc. 298 [ I ]
28 aprile 1947
Idem da Arcangelo Moles.
fasc. 299 [ I ]
2 novembre 1942 - 2 maggio 1952
Idem da Rocco Giuseppe Moles.
fasc. 300 [ I ]
19 marzo 1911
Idem da Pietro Molfese.
fasc. 301 [ I ]
5 novembre 1941
Idem da Gerardo Catalano.
fasc. 302 [ I ]
24 settembre 1922 - 28 ottobre 1922
Idem da Giovanni Moramarco.
166
fasc. 303 [ I ]
17 maggio 1922
Idem da Francesco Nardone.
fasc. 304 [ I ]
24 gennaio 1955 - 14 agosto 1955
Idem da Vincenzo Nardone.
fasc. 305 [ I ]
7 luglio 1921 - 5 luglio 1959
Idem da Giuseppe Nicola e Rocco Nigro, massari.
fasc. 306 [ I ]
8 febbraio 1946
Idem da Giuseppe Ninivaggi.
BUSTA 13
fasc. 307 [ I ]
8 agosto 1953
Idem da Enzo Nocera.
fasc. 308 [ I ]
13 gennaio 1940
Idem da Giuseppe Nuzzolese.
fasc. 309 [ I ]
13 novembre 1914
Idem da Filippo Orlandi.
fasc. 310 [ I ]
11 maggio 1953
Idem da Giacinto Padula.
fasc. 311 [ I ]
18 giugno 1934 - 5 settembre 1935
Idem da Giovanni Padula, commerciante di lane.
fasc. 312 [ I ]
167
8 giugno 1937 - 20 giugno 1938
Idem da Biagio Paolicelli.
fasc. 313 [ I ]
13 settembre 1955 - 10 ottobre 1956
Idem da Domenico Pepe, capo di gabinetto della Questura di Matera.
fasc. 314 [ I ]
30 giugno 1941 - 16 aprile 1943
Idem da Giuseppe e Nicola Papangelo.
fasc. 315 [ I ]
12 marzo 1938 - 24 gennaio 1945
Idem da Vincenzo Patarino.
fasc. 316 [ I ]
11 maggio 1927
Idem dal Patronato Nazionale medico - legale per gli infortuni agricoli - industriali e per le assicurazioni
sociali.
fasc. 317 [ I ]
13 febbraio 1946 - 4 agosto 1947
Idem da Antonietta Perretta Sandri.
fasc. 318 [ I ]
14 aprile 1921 - 24 gennaio 1933
Idem da Francesco Perretti, pastore.
fasc. 319 [ I ]
9 gennaio 1946
Idem da Luigi Persiani.
fasc. 320 [ I ]
31 settembre 1931 - 18 settembre 1944
Idem da Giovanni e Paolo Petrone.
fasc. 321 [ I ]
2 gennaio 1921
Idem da Giuseppe Petruzzellis.
fasc. 322 [ I ]
168
28 settembre 1941 - 9 gennaio 1948
Idem da Vincenzo Piancazzi.
fasc. 323 [ I ]
8 giugno 1944 - 1 luglio 1947
Idem da Renato Pignatelli.
fasc. 324 [ I ]
31 agosto 1913 - 30 giugno 1931
Idem da Paolo Pinna, avvocato.
fasc. 325 [ I ]
30 gennaio 1939
Idem da Rocco Pirretti.
fasc. 326 [ I ]
25 maggio 1936 - 9 marzo 1946
Idem da Francesco Pisani, avvocato.
fasc. 327 [ I ]
21 dicembre 1931 - 14 agosto 1933
Idem dal Partito Nazionale Fascista - Fascio di Irsina - Ente Opere Assistenziali.
fasc. 328 [ I ]
30 ottobre 1942 - 7 novembre 1942
Idem da Ferdinando Polini.
fasc. 329 [ I ]
26 aprile 1954 - 20 maggio 1954
Idem dalla Prefettura di Matera.
fasc. 330 [ I ]
6 giugno 1935 - 20 settembre 1936
Idem da Salvatore Priore.
fasc. 331 [ I ]
4 gennaio 1937 - 17 febbraio 1947
Idem dalla Provincia di Matera.
fasc. 332 [ I ]
169
7 febbraio 1939
Idem dal Regio Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Matera.
fasc. 333 [ I ]
29 settembre 1916 - 13 agosto 1947
Idem da Alberto e Andrea Rigirone.
fasc. 334 [ I ]
2 settembre 1937 - 15 novembre 1937
Idem dalla Regia Soprintendenza per le Antichità e l’Arte del Bruzio e della Lucania - Reggio Calabria.
fasc. 335 [ I ]
27 giugno 1915 - 3 giugno 1935
Idem dalla Riunione Adriatica di Sicurtà (RAS).
fasc. 336 [ I ]
3 aprile 1921 - 4 gennaio 1936
Idem da Francesco Rizzi, fattore.
fasc. 337 [ I ]
1 febbraio 1933 - 29 marzo 1933
Idem da Michele Rizzi.
fasc. 338 [ I ]
11 agosto 1910 - 12 febbraio 1926
Idem da Gerardo Rizzi, amministratore.
fasc. 339 [ I ]
27 gennaio 1936
Idem da Paolo Rizzi.
fasc. 340 [ I ]
28 marzo 1921 - 28 febbraio 1955
Idem da Egidio e Rocco Robertaccio, massari.
fasc. 341 [ I ]
22 maggio 1928 - 22 ottobre 1935
Idem da Vincenzo Robilotta.
fasc. 342 [ I ]
1 agosto 1942 - 30 ottobre 1946
170
Idem da Carmine Romano.
fasc. 343 [ I ]
30 dicembre 1921 - 31 ottobre 1951
Idem da Giuseppe Romano.
fasc. 344 [ I ]
9 agosto 1915 - 31 dicembre 1918
Idem da Marco Romano.
fasc. 345 [ I ]
4 dicembre 1930 - 1 luglio 1932
Idem da Alfredo Rossi, avvocato.
fasc. 346 [ I ]
5 marzo 1943 - 28 gennaio 1946
Idem da Francesco Saccomandi.
fasc. 347 [ I ]
28 luglio 1947
Idem da Rocco Giuseppe Santomauro.
fasc. 348 [ I ]
19 marzo 1935 - 1 aprile 1952
Idem da Michele e Giovanni Saponaro.
fasc. 349 [ I ]
8 novembre 1945
Idem da Martino Schiavone.
fasc. 350 [ I ]
14 novembre 1936
Idem da Vincenza Scorpione La Capra.
fasc. 351 [ I ]
2 settembre 1960
Idem dalla Scuola Secondaria Statale d’Avviamento Professionale “N. Buonsanti Lanzillotti Ferrandina”.
fasc. 352 [ I ]
171
3 agosto 1946 - 17 ottobre 1957
Idem dall’Ufficio Servizio Contributi Unificati in Agricoltura.
fasc. 353 [ I ]
29 agosto 1956
Idem dal Sindacato Autonomo Provinciale Trebbiatori – Matera.
fasc. 354 [ I ]
16 luglio 1919 - 1 maggio 1921
Idem dal Sindacato Pugliese di Mutua Assicurazione contro gli Infortuni degli operai sul lavoro.
fasc. 355 [ I ]
24 giugno 1935 - 23 gennaio 1937
Idem dalla Società Italiana per le Strade Ferrate nel Mediterraneo.
fasc. 356 [ I ]
28 luglio 1910 - 7 ottobre 1915
Idem dalla Società Prodotti chimici Colla e Concimi – Barletta.
fasc. 357 [ I ]
15 maggio 1949 - 9 giugno 1949
Idem da Pietro Spadafino.
fasc. 358 [ I ]
17 aprile 1947 - 1 maggio 1947
Idem da Salvatore Starna.
fasc. 359 [ I ]
25 settembre 1944
Idem da Vito Stasolla.
fasc. 360 [ I ]
25 settembre 1936 - 22 dicembre 1944
Idem da Beniamino e Domenico Straziuso.
fasc. 361 [ I ]
24 novembre 1931 - 11 ottobre 1936
Idem da Vito e Vittorio Tamburrino.
fasc. 362 [ I ]
11 aprile 1922 - 5 agosto 1946
172
Idem da Gioacchino Torre, marchese.
fasc. 363 [ I ]
8 settembre 1928 - 15 marzo 1937
Idem da Camillo Toscano.
fasc. 364 [ I ]
18 settembre 1913 - 20 novembre 1913
Idem dall’azienda “Antonio Tremontani e figli”, macchine agricole.
fasc. 365 [ I ]
28 febbraio 1926 - 8 giugno 1937
Idem da Donatangelo Tritto.
fasc. 366 [ I ]
28 aprile 1928 - 28 settembre 1928
Idem da Vito Tricarico.
fasc. 367 [ I ]
8 aprile 1923 - 17 marzo 1947
Idem da Girolamo Trotta.
fasc. 368 [ I ]
5 maggio 1922 - 31 agosto 1922
Idem da Paolo Trotta.
fasc. 369 [ I ]
26 aprile 1939
Idem da Sergio Trotta.
fasc. 370 [ I ]
25 aprile 1941 - 27 aprile 1941
Idem da Silvio Turati.
fasc. 371 [ I ]
17 settembre 1942 - 6 marzo 1943
Idem dall’Ufficio Controllo Formaggi di Napoli.
fasc. 372 [ I ]
20 marzo 1923
173
Idem dall’Ufficio di Attivazione del Nuovo Catasto di Tricarico.
fasc. 373 [ I ]
2 marzo 1943 - 29 marzo 1943
Idem dall’Ufficio Ricerche Araldiche Storiche Genealogiche.
fasc. 374 [ I ]
21 ottobre 1934 - 7 giugno 1936
Idem dall’Ufficio Unico Provinciale di Collocamento della Manodopera Agricola e Disoccupata.
fasc. 375 [ I ]
21 ottobre 1944
Idem dall’Ufficio Provinciale del Lavoro di Matera.
fasc. 376 [ I ]
15 giugno 1945 - 10 agosto 1947
Idem dall’Ufficio Provinciale Statistico Economico dell’Agricoltura e dall’Ufficio Comunale Statistico
Economico di Ferrandina.
fasc. 377 [ I ]
7 luglio 1946
Idem dall’Ufficio Provinciale Assistenza post-bellica.
fasc. 378 [ I ]
15 ottobre 1942
Idem dall’Ufficio Provinciale della Cerealicoltura di Matera.
fasc. 379 [ I ]
16 settembre 1925 - 8 aprile 1943
Idem dall’Unione Provinciale Fascista dei Commercianti.
fasc. 380 [ I ]
6 maggio 1939
Idem da F. Valluzzi.
fasc. 381 [ I ]
2 agosto 1945
Idem da Giuseppe Ventricelli.
fasc. 382 [ I ]
18 novembre 1921 - 1 maggio 1923
174
Idem da Felice Ventura, avvocato.
fasc. 383 [ I ]
9 marzo 1920 - 30 maggio 1936
Idem da Donato Verrastro.
fasc. 384 [ I ]
2 novembre 1946 - 8 luglio 1947
Idem da Salvatore Viggiano.
fasc. 385 [ I ]
22 marzo 1930 - 21 giugno 1946
Idem da Domenico Visciola, commerciante di lane.
fasc. 386 [ I ]
2 agosto 1945 - 27 giugno 1946
Idem da Enrico Vita.
fasc. 387 [ I ]
8 agosto 1928
Idem da Francesco Volpe.
BUSTA 15
fasc. 388 [ I ]
1910 - 1955
Corrispondenza pervenuta a don Eugenio d’Amato Cantorio da privati ed enti diversi.
fasc. 389 [ I ]
22 febbraio 1895 - 28 luglio 1958
Corrispondenza indirizzata a diversi destinatari.
Nota
Trattasi di corrispondenza rinvenuta nell’archivio privato d’Amato Cantorio ma indirizzata a diversi destinatari non
appartenenti ai componenti della famiglia. Non è stato possibile stabilire quale fosse la motivazione della presenza di tali
lettere, tuttavia non si deve trascurare il fatto che don Giuseppe prima, e don Eugenio successivamente, intrattenevano
numerosi e molteplici rapporti con privati ed enti e che il loro giudizio in merito ad affari di natura diversa era tenuto in
grande considerazione.
fasc. 390 [ F- I ]
Biglietti da visita e annunzi diversi.
175
ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO
STAMPE E CARTOLINE
STAMPE (1901 – 1956)
BUSTA 1
fasc. 1 [ I ]
1922 – 1927
N. 14 Esemplari della rivista “Terra Lucana” - Organo mensile della Cattedra provinciale di Potenza e
delle altre istituzioni agrarie e zootecniche della provincia.
fasc. 2 [ I ]
1929 – 1932
N. 17 Esemplari della rivista “Agricoltura Materana” – Organo della Cattedra ambulante di agricoltura e
di tutte le istituzioni agrarie della provincia.
fasc. 3 [ I ]
1933 – 1934
176
N. 12 Esemplari della rivista “Agricoltura Materana” – Organo della Cattedra ambulante di agricoltura e
di tutte le istituzioni agrarie della provincia.
BUSTA 2
fasc. 1 [ I ]
1901 – 1956
Cataloghi a stampa, opuscoli, pieghevoli e listini con immagini e descrizioni tecniche di prodotti,
macchine, sementi e attrezzature diverse utili alla gestione e conduzione di attività agricole e
zootecniche.
fasc. 2 [ I ]
Calendari illustrati.
Immaginette votive.
COLLEZIONE DI CARTOLINE
Nell’archivio d’Amato Cantorio vi è una considerevole quantità di cartoline illustrate, sia redatte che non
compilate, rinvenute raccolte in pacchetti fermati da sottili fettucce o da fili di spago oppure, in
moltissimi casi, inserite in buste commerciali e divise per soggetto. Circostanza quest’ultima che ha
fatto pensare al tentativo da parte di un componente della famiglia di costituire una collezione. Dal
momento che gran parte delle cartoline compilate sono state inviate ad Eugenio dai fratelli e dalle sorelle
è possibile dedurre che il collezionista fosse proprio quest’ultimo. Le cartoline sono state, dunque,
suddivise per soggetto, così come in origine era intenzione del collezionista. Si rilevano cartoline
illustrate di città italiane ed estere riordinate in ordine alfabetico delle località. Ve ne sono diverse con
soggetti femminili, floreali e religiosi ed altre ancora raffiguranti animali e paesaggi, commemorative e
pubblicitarie.
BUSTA 1
fasc. 1 [ F - I ]
Cartoline raffiguranti città italiane: località dalla A alla C (da Acerenza a Cremona).
177
fasc. 2 [ F - I ]
Cartoline raffiguranti città italiane: località dalla F alla L (da Ferrandina a L’Aquila).
fasc. 3 [ F - I ]
Cartoline raffiguranti città italiane: località dalla L alla P (da La Spezia a Padova).
fasc. 4 [ F - I ]
Cartoline raffiguranti città italiane: località dalla P alla S (da Parma a Savona).
fasc. 5 [ F - I ]
Cartoline raffiguranti città italiane: località dalla S alla V (da Senigallia a Voghera).
fasc. 6 [ F - I ]
Cartoline raffiguranti città estere.
Cartoline raffiguranti paesaggi con versi poetici d’autore.
fasc. 7 [ F - I ]
Cartoline raffiguranti soggetti femminili, religiosi, animali e floreali; cartoline illustrate di paesaggi
marini, di commemorazione (del risorgimento italiano, della IV guerra d’Indipendenza italiana, della
prima guerra mondiale), di fanciulli, di paesaggi urbani e rurali, di quadri di artisti celebri; cartoline
augurali e pubblicitarie.
178
ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO
Appendice
Acta Preambuli pro D. Josepho de Amato
Il documento più antico riferibile al fondo d’Amato Cantorio risulta essere un fascicolo provvisto di
copertina in pergamena che reca, sul piatto superiore, l’intitolazione Acta Preambuli p. D. Iosepho
Amato. Su quello inferiore si riscontrano alcune annotazioni del tenore seguente: Fogl. N° 38 Fascicolo
2 N. 1 Preambolo attinente alla compra della morata di Capua V.° Corniola. Anche sul dorso si legge la
seguente indicazione Montepeloso 1749 Acta Preamboli et legitimatio num. 28 Pro Magnifico D.
Iosepho. Il fascicolo è costituito da 26 carte cartulate a partire dalla n. 37 sino alla n. 56 con un quinterno
di fogli cuciti nella parte finale, aggiunto da un ignoto redattore sicuramente in epoca seriore,
probabilmente della prima metà del XX secolo, che riassume il contenuto del documento e descrive
singolarmente ogni atto di cui esso è composto. Il fatto che la prima carta sia cartulata con il n. 37
farebbe supporre che il complesso di documenti sia parte di un’unità archivistica più voluminosa, forse
un protocollo notarile, dal quale, appunto, il preambolo sarebbe stato estrapolato per poi essere
condizionato da una copertina e costituire un fascicolo a sé. Del resto, se l’identificazione dell’unità
creata, così come si ravvisa nelle indicazioni di copertina, era un preambolo cioè un inizio di qualcosa,
lo era, probabilmente, di un instrumento di compravendita di un bene di cui era necessario accertare e
stabilire chi ne fosse il vero e legale proprietario.
Il fascicolo, infatti, raccoglie una serie di testimonianze, fedi giurate, attestati, decreti, instrumenti,
articoli e deposizioni, databili tra il 1740 ed il 1749, che concorrono a dimostrare la legittima
179
discendenza e successione di tale Giuseppe Amato in un processo d’eredità discusso nella Corte
marchesale di Montepeloso (oggi Irsina).
Il processo prende le mosse da un’istanza datata 21 aprile 1749 inoltrata da Giuseppe Amato alla corte
marchesale di Montepeloso con la quale il suddetto istante - provvisto di un decreto emanato il 17 luglio
1741 che lo dichiarava erede universale dei beni paterni e materni - chiede che tale riconoscimento sia
corroborato da una notificazione pubblica per editto mediante banditore con invito agli eventuali altri
pretendenti all’eredità a farsi avanti per contestare tale dichiarazione. A sostegno della legittima
discendenza di don Giuseppe Amato viene inserito tra i documenti un dettagliato albero genealogico sia
illustrato che descritto in forma narrativa. Da esso si trae l’informazione che la casata dei d’Amato
proverebbe dalli nobili di Catanzaro con diversi illustri personaggi appartenenti al mondo ecclesiastico
ed un famoso Manilio, Maggiore della Compagnia del Principe d’Ascoli, alfiere della Compagnia della
Sacchetta del Reparto di Venosa, nominato nel 1647 Comandante Maggiore e Capo di tutte le
compagnie di fanteria. Costui tenne la piazza di Montepeloso durante alcune sollevazioni popolari
dimostrando straordinaria fedeltà al re Ferdinando.
In nessuno dei documenti facenti parte dell’acta preambuli viene mai menzionata l’entità o la natura
dell’eredità paterna e materna per cui l’istante è ricorso alla corte marchesale, tuttavia, l’indicazione
posta sul dorso del fascicolo, che parla della compra della morata di Capua, potrebbe lasciare supporre
che tale bene ne faccia parte o la si stia acquisendo. Il processo, comunque, si conclude con il pieno
accoglimento delle istanze di Giuseppe Amato che con decreto del 3 maggio 1749 viene dichiarato
legittimo erede del padre Geronimo e della madre Isabella nonchè di tutti i suoi antenati.
180
Acta Preambuli pro D. Josepho de Amato (1740 – 1749)
181
Trascrizione
1. (37 r – 37 v)
Die undecimo Mensis Julii 1741. In Montepelusio et cetera presente et comparente et cetera et ad fidem
N. La Curcia
Nella Marchesal Corte di questa Città di Montepeloso comparisce D. Giu / seppe Amati della medesima,
e dice come si trova spedito da questa / medesima Corte decreto di Preambolo col quale fu dichiarato
erede universale / e particolare delli quondam Geronimo Amati ed Isabella Amati suoi / genitori ab
intestato, e col beneficio della lege, ed anche fu dichia / rato legitimo successore e discendente delli
quondam Angelo Amati e / Perna Carulli suoi abavi per parte del quondam sudetto Geronimo Ama / ti
suo padre figlio legitimo e naturale delli quondam Domenico Antonio / Amati e Ruccia Trentacinque
coniugi, quale Domenico Antonio fu figlio legittimo e naturale delli quondam Alfiero Manilio / Amati e
Catarina Acciani coniugi, che fu d. Alfiero Mani / lio Amati fratello delli quondam Arcidiacono Dr D
Giovanni Battista, / Dr Geronimo ed Antonio Amati figli legitimi e naturali delli detti / quondam Angelo
Amati e Perna Carulli coniugi come questo ed altro chiaramente apparisce da copia di detto decreto di
Preambolo / che in atto presente, come ancora presenta copia d’informazione / accappata nella Curia
Vescovile di detta Città per causa del matri / monio contratto tra il sudetto quondam Antonio Amati e
quondam Paula Lom / bardi della quale informazione chiaramente apparisce detto quondam An / gelo
Amati esser stato figlio legittimo e naturale del quondam Dottor / Giovanni Berardino Amati figlio
legittimo e naturale del quondam Am / brusio Amati fratello utrique congionto colla quondam Domenica
/ Amati di questa medesima Città di Montepeloso, per ciò fa istanza esser dichiarato legitimo successore
e discendente delli / predetti quondam Dottore Giovanni Berardino ed Ambrosio Amati / padre ed avo
rispettivo di detto quondam Angelo Amati ed an / che pigliarsi sommaria informazione d’esser stato
detto quondam Antonio Amati marito della detta quondam Paula Lombardi, quale / Antonio Amati fu
fratello germano delli predetti quondam Arcidicono / Dottor D Giovanni Battista, Dottor Geronimo ed
Alfiero Manilio Amati / come dalle scritture che in atto presenta così dice e fa istanza / non solo in
questo ma in ogni altro miglior modo. Die undecimo Mensis Iulii 1741. In Montepelusio et cetera. Per
Marchesalem Curiam civitatis Montepelusii fuit pronunciatum et decretatum quod de contenutis in
supradicta comparitione capiatam summaria informatio ad fines providendi testes habe / ant pro citatis et
ixa per hoc suum et cetera.
2. (38 r – 38 v)
Die undecimo Mensis Julii 1741. In Montepelusio comparente Magnificus D. Ioseph Amati et ad fidem
et cetera N. La Curcia Actuarius.
Copia. In causa preamboli et legitimationis descendentie petiti per magnificum D. Iosephus Amati /
huius civitatis fuit intepositus sequens decretus. Die decima mensis / martii millesimo septicentesimo
quadragesimo in civitate Montipelusii et cetera. / pro / visis comparitione presente magnificus D.
Iosephus d’Amati fol. 1. fide D. Barto / lomei Haroi y Porsel olim presidis huius Province Basilicate fol.
2. Instr / mento dotali quondam magnifica D. Caterina Acciani f. 3. e 4. Instromento dotali quondam
magnifica D. Perna Carullo a f. 5 ad 7., Fide R. Parochi D. Nicolai Ferrara / fol. 8., Instromento
satisfactionis legati facti per quondam Canonicus Sancte Ostuno / f. 9 e 10., actis preamboli expediti in
182
beneficius D. Pompei d’Amati / a f. 11 ad 26., instromento dotali quondam magnifica D. Ruccia
Trentacinque a / f. 27 ad 31. Articulis per dictum D. Ioseph presentis f. 32. Testius depositioni / bus af.
33. ad 44., visis denique videndis. Per Marchionale Curiam civitatis / Montepelusiis eiusque subscriptus
Dominus Gubernatore et Iudice fuit pronunciatum et decretatum / predictus magnificus D. Ioseph
d’Amati fore et esse declarandus prout presenti decre / to declarantur heres universalis et particularis
quondam magnificus D. Hieronymi d’Amati, et / D. Isabella d’Amati eorum genitorum ab intestato et
cum beneficio legis tantus ad suc / cedendus in omnibus bonis in hereditatibus predictis remansis,
mobilibus, stabilibus / auro, argento, recolligentiis omnibus et nominibus debitorum cum facultate
exigent / di credita incusandi quascumque obligatione instrumenta liquidandi aliaque omnia fa / ciendi
que citra ius et nomen heredis fieri non possunt et que veris here / dibus permicti solent salvis in iuribus
Reverendi utroque iure doctoris D. Dominici et Canonici / D. Saverii d’Amati eius fratrum quando
comparverint; nec non predictus / magnificus D. fore et esse declarandus prout declaratur legitimus /
successor et descendens quondam magnificus D. Angeli d’Amato, et D. Perne Ca / rullo coniugus eius
ab avorum ex parte dicti quondam D. Hieronymi sui patris / filii legitimi et naturalis quondam
magnificus coniugus D. Ruccie Trentacinque et D. / Dominici Antonii d’Amati filii legitimi et naturalis
quondam magnificus coniugum / D. Catherine Acciani filii et heredis quondam Doctoris D. Horatii
Acciani et D. Vittorie Volpe et Alferii D. Manilii Amati fractris utrinque / coniuncti quondam Doctoris
Ioannis Battiste Archidiaconi, Doctoris D. Hieronymi et D. / Antonii d’Amati filii legitimi et naturalis
dictum quondam congiugum D. Angeli d’Amati / et D. Perne Carullo ac heredis in triente ex testamento
quondam Reverendi Canonici / Sancti d’Ostuno nipotis et heredis quondam Doctoris Ioannis Antonii
Brunelli / et insuper predittus D. Iosephus fore et esse declarandus prout declarantur / filius legitimus et
naturalis dicta quondam D. Isabella filie legitime et naturalis quondam magnificus / D. Iacobi d’Amati et
Catherine Carreggia coniugum ac sororis utin /que coniuncta quondam Canonici D. Donati, Angeli,
Lucii et utroque iure doctoris D. / Sancti d’Amati Archipresbiteris et ultimi rectoris ac compatroni be /
neficii sub titulo Sancte Catherine et ita per hoc suus utroque iure doctoris Ianuar / rius Vitale
Gebernatore et Iudex. Notarius Thomas La Curcia acturius. Supreadictum decretum fuisse subscriptum
propria manu supradicti / utroque iure doctoris D. Ianuarii Vitale actualis Gubernator et Iudicis in mei
pre / sentia et per me predittus Actuarius civitatis Montepelusii testor ego / predictus notarius Thomas La
Curcia ut sipra actuaries et ad fidem / rogatus signavi. Adest signum notarii. Extracta est presens copia a
suo originali in hac Curia presentem per magnificum D. Ioseph Amati cum potes / tate relaxandi copia
eisdemque restituto, factaque collatione, licet aliena manu, concor / dat meliori semper salva, et ad fidem
ego Notarius Thomas La Curcia Actuarius Curie dicte civitatis / rogatus signavi.
3. (39 r – 39 v)
Die Undecima Mensis Julii 1741. In Montepelusio comparente magnificus D Ioseph Amati et ad fidem
N. La Curcia Actuarius.
Copia. Philippus Dei gratia Rex et cetera. Don Bartolomeo de Harroy Porsel Canaro / del habito de
Alcantara Preside, Capitano a guerra et Commissario / di campagna in questa Provincia di Basilicata.
Signor Manilio / d’Amato Alfiero della compagnia d’uomini d’arme dell’illustre / Principe d’Ascoli et
capitano della compagnia della Sacchetta del dipartimento / di Venosa vi facciam sapere come havemo
ricevuto altr’ / ordine espresso da Sua Eccellenza Vicerè e Capitano generale di questo Re / gno che
subito dovessimo far marciare tutte le compa / gnie così della fanteria come della cavalleria delli
battaglioni di / questa a noi destinata Provincia la volta di Napoli per / servirsene nell’affari presenti di
guerra, con ordine anco / ra espresso che dovessimo prescegliere uno de Capitani per Maggiore / quale
possa governare e dirigere dette compagnie e suoi offi / ziali per il buon regolamento militare affinché
tutti detti / officiali dipendano da un solo comandante, havendomo / giudicato che nella persona di voi
nobile Manilio d’ / Amato vi concorrono tutte le qualità e di confidenza / valore et esperienza per quello
che per tanti avete fe / delmente dimostrato del servizio di Sua Maestà n’è parso / far la presente colla
quale vi eligiamo per Maggiore e Capo / comandante di tutta detta compagnia, dandovi tutta quella /
183
autorità che a noi è stata concessa da Sua Eccellenza Vicerè per mezzo di suo veneratissimo dispaccio e
tutti gli emolumenti, / prerogative, onori, distinzioni, ed ogn’altro che vi possa / spettare in virtù delli
privilegii militari di quella maniera / che anno goduto e godono tutti gl’altri Comandanti e Maggiori del /
Regno e colla dovuta brevità possibile dobbiate, con tutte dette compagnie, / marciare la volta di Capua
dove sta il Tenente Gene / rale D. Vincenzo Tuttavilla, ed ivi obbedire li suoi ordini, che / per servizio di
Sua Maestà in nome di Sua Eccellenza vi si daranno, atteso / con questa ordinamo a tuttii soldati ed
officiali di dette compagnie / capitani, sindaci ed eletti a baroni di qualsiasi grado e condizione / di tutte
le città, terre e luoghi dove capiterete che vi / tenghino, reputino, e trattino come Maggiore e primo /
comandante di dette compagnie, ubedendo tutti gl’ordini che li darete / per servizio di Sua Maestà che
Dio guardi, da tutti si esegua sen / za farsi il contrario sottopena della disgratia regia e della con /
fissazione de beni da applicarsi alla cassa militare. Mon / tepeloso dalla nostra residenza li dieci sette
novembre mille sei cento quarantasette. Don Bartolomeo da / Haroy Porsel. Notarius Marchese Paggetta
de ordine segretario / adest sigillus. Patente di Maggiore e primo Comandante / della compagnia di
questa Provincia di Basilicata in persona del / signor Alfiero Manilio d’Amato della città di
Montepeloso. Extracta est presens copia a suo originali in actis presente per magnificum D. Ioseph
Amati cum potestate / relaxandi copiam, eisdem restituto, factaque collatione, licet aliena manu con /
cordat meliori semper salva, et ad fidem ego Notarius Thomas La Curcia Actuarius Curie / dicte
civitatis rogatus signavi.
4. (40 r – 43 r)
Die undecimo Mensis Iulii 1741. In Montepelusio comparente magnificus D. Ioseph Amati et ad fidem
N. La Curcia Actuarius.
Copia. Die 15 mensis novembris 1640, Montipelusii et cetera presentata / per comparentes que et cetera.
Coram duo generali Vicario Montipelusis de / legato apostolico ad infrascripta per Sanctissimum
Dominum Urbanum VIII comparent do / minos Antonium de Amato et paulam Lombardo predicte ci /
vitati set dicunt qualiter contractis inter eosdem sponsalitiis super / matrimonio inter eos contrahendo, et
scivissent inter eosdem vin / culus consanguinitatis in quarto gradua desse obtinuerunt a Sancta Se / de
apostolica dispensatione super dicto quarto consanguinitate gradu / cum aliis requisiti set supplicatis
apuddictu SS. Dominum prout in dicta apostolica dispensatione clarius contineur appare quam
originaliter / presentant ea propter instant super contentis in dispensatione pre / dicta sommarie informari
et constito preces dicto Summo Pontefi / ci porrectas veritati nitio eosdem comparentes ad contrahendum
/ juxta legitimum matrimonium per verba de presenti, juxta jux / tam dispensatione servata forma in
omnibus S. C. T. et prius S. R. E. admitti, isto et omni meliori modo et cetera. Capiatur de / predictis
expositis sommaria informatio, qua capta ut iuris et cetera per / hoc suum et cetera. Pompeo
Trentacinque vicarius generalis et delegatus Apo / stolicus. Datum et cetera die 15 novembris, quo supra
et cetera Curia et cetera. Die 15 mensis novembris 1640. Montipelusii et cetera presentata per Antoni /
um de Amato et Paulam Lombardo civitatis Montipelusii coram domino generali vi / cario eiusdem
civitatis super supplicatis Sanctissimo Domino Urbano VIII et / apostolica dispensatione inde ostenta,
super quarto consanguinitatis / gradu inter eosdem pro matrimonio contrahendo per verba de / presenti et
alias proutt in dicta apostolica dispensatione et cetera. In primis poneno et volono provare come li
quondam Ambrosio d’Ama / to e Domenica d’Amato di detta città erano fratello e sorella / carnali nati
di legitimo matrimonio da padre comune, quale gli è di Catanzaro e costa a quelli che lo sanno. Item
comè dallo sopradetto quondam Ambrosio d’Amato ne nacque / il quondam dottore Giovan Berardino
d’Amato, dal quale Giovan Berardino / ne nacque il quondam Angelo d’Amato, dal quale ne è nato /
Antonio d’Amato a presente vivo, e similmente dalla sopra / detta quondam Domenica d’Amato ne
nacque il quondam Antonio / Lombardo dal quale ne nacque Giovan Lombardo al presen / te vino dal
qual Giovan Lombardo ne è nata PaolaLombardo / al presente viva, tutti di legitimo matrimonio, quod
est verum / e costa a quelli che lo sanno et cetera di maniera, che evidentemen / te appare lo sopradetto
Antonio d’ Amato e la sopradetta / Paola Lombardo essere in quarto grado di consanguineità fra di loro.
184
Item poneno et cetera intendendo essi Antonio d’ Amato e Pao / la Lombardi di contrahere tra di loro
legitimo e sollenne / matrimonio servata la forma delli decreti del S. C. T. / mediante consenso loro e del
padre di essa Paola anno ferma / ti li capitoli matrimoniali con le promesse trattati e condizioni in essi
capitoli contenuti liberamente e senza forza / veruna ne ratto, come costa a quelli che lo sanno et est ve /
rum et cetera. Item hec et alia et cetera. Intem litteris attenti set cetera non / se adstringentes et cetera.
Testes esaminati coram domino generali Vicario Episcopalis Curie civitatis Montispelusii ad instantiam
Antonii de Amato et Paula Lombardo super articulis per / eosdem presentatis. Die 15 mensis novembris
1640 Montispelusii et coram eodem domino generali Vicario apostolico delegato ad infrascripta. /
Johannes Palmerius utroque jure doctor civitatis Montispelusii aetatis sue annorum sep / tuaginta
duorum in circa ut dixit testis suo medio iuramento interrogatus et examinatus super articulis presentatis
pro supradictus Antoni / um de Amato et Paulam Lombardo et primo. /
Super primo articolo Respondit: Io so benissimo che li sopradetti quondam Ambro /gio d’Amato e
Domenica d’Amato di questa città erano fratello / e sorella utrique coniuncti nati da legittimo
matrimonio da padre e madre comune, e questo lo so benissimo per essere dè pri / marii le sopradette
persone nobili e dipendente da padre da / Catanzaro in Calabria. / Super 2° Respondit. Similmente io so
che dal predetto Ambrogio ne nacque / il quondam dottor Giovan Berardino d’Amato suo figlio, dal /
quale quondam Giovan Berardino ne nacque parimenti il quondam Angelo / d’Amato, dal quale
quondam Angelo d’Amato n’è nato il predetto / Antonio d’Amato, e similmente dalla predetta domenica
d’Ama / to ne nacque il quondam Antonio Lombardo, dal quale Antonio Lom / bardo ne è nato il dottor
Fisico Giovan Lombardo al presente / vivente, dal qual ottor Fisico Giovan Lombardo ne è nata / la
sopradetta Paola, di modochè fra li detti Antonio e Paola / vi è parentela di quarto grado di
consanguinità, / come si scorge dalla discendenza delli sopradetti Gentiluomini. / Super 3° Respondit. Io
so che il matrimonio predetto de futuro / è stato contratto fra li predetti Antonio e Paola intervenienti / e
consenzienti il sopradetto dottor Fisico Giovan Lombardi suo pa / dre e madre e fratelli mediante
contratto di capitoli e sollemnità regolare / conforme li decreti del Sacro Concilio Tridentino, ed il tutto
so de / causa scientie e comè cosa notoria e pubblica a tutti. / De causa scientie loco et tempore. Dixit
quia scit et in / terfuit, audivit ut supra il tutto in questa nostra città predetta. / Io Giovan Palmieri ho
deposto quanto di sopra. Tren / tacinque Vicarius generalis et delegatus apostolicus. / Eodem die et
cetera et coram eodem et cetera. Ioannes Berardinus de / Magistris eiusdem civitatis etatis sue annorum
septuaginta duo / rum in circa, ut dixit testis suo medio iuramento interro / gatus et exatus super presente
causa et articulis presentatis per Anto / ium da Amato et Paulam Lombardo toto facto et cetera et primo.
/ Super primo respondit ch’esso testimone si ricorda e sa benissimo li quondam / Ambrosio d’Amato e
Domenica d’Amato di questa città predetta / che erano fratello e sorella nati in costanza di legitimo matri
/ monio da padre comune stabile da Catanzaro Provincia di / Calabria. Super 2° respondit. Io so
benissimo che il predetto / quondam Ambrosio d’Amato ebbe per figlio legitimo e naturale il dottore /
Giovan Berardino d’Amato dal quale ne nacque il quondam Angelo d’ / Amato, dal quale ne è nato il
quondam Antonio d’Amato al presente vivo; / ed ancora so bene che dalla sopradetta quondam
Domenica d’Amato ne / nacque il quondam Antonio Lombardo dal quale ne nacque Gio / van Lombardo
al presente vivo e da detto Giovan Lombardo ne / è nata ultimo loco Paola Lombardi al presente viva,
dimodochè gli / predetti Antonio e Paola sono di quarto in quarto grado di con / sanguinità fra di loro,
come chiaramente si scorge dalla sopra / detta discendenza d’essi signori Gentiluomini. / Super 3°
respondit. È vero ed io so molto bene che fra li detti An / tonio e Paola si è trattato far parentela e che
sopra di ciò / si sono fatti li capitoli matrimoniali liberamente e senza fora veruna / concorrente la
volontà d’ambedue le parti e particolarmente / del dottor Fisico Giovan Lombardo padre di detta Paola
quali capi / toli e patti matrimoniali si sono fatti con tutte le condi / zioni necessarie, conforme comanda
il rito della S. Chiesa e / servata la forma del Sacro Concilio Tridentino e con la volontà ancora / di
madre, fratelli e tutti, sapendo io tutto ciò da causa scien / tie perché cossì è la verità e costà a tutta
questa città. / De causa scientie et cetera. Dixit quia scit, vidit, interfuit, audivit et cetera, ut / supra. De
loco et tempore dicti. In questa città di Montepeloso, / ut supra et cetera. Io Giovan Berardino de
Magistris ho deposto / ut supra et cetera. Trentacinque Vicarius generali set delegatus apostolicus. / Al
signor Vicario generale di Montepeloso delegato apostolico. Die quarto / mensis decembris 1640
185
Montispelusii et cetera presentata per comparentes coram / illustrissimi et admodum Reverendi domini
generali Vicarii civitatis Montispelusii, et apostolico / delegato per Sanctissimum Dominum vigore
brevis apostolici super dispensatione / ut in actis et cetera. Antonio d’Amato e Paola Lombardi di detta /
città espongono a vostra signoria come avendo ottenuto dispenzazione apostolica / sopra la congiunzione
del quarto grado di loro consanguinità / già presentata a vostra signoria per potere fra di loro effettuare il
matri / monio per verba de presenti servata la forma del Sacro Concilio Tridentino / costandogli la
scomunica contratta per essi supplicanti per l’ingesto fra / di loro commessi ed espressamente in detta
apostolica dispensatione giac / chè gli viene benignamente concessa nel breve apostolico che / affinchè
possano effettuare detto matrimonio umilmente supplicando in genu / flexis si degni concederli detta
assoluzione et constito delli requisi / ti espressi in detto Breve siano parimenti ammessi a potere
liberamente / contraere detto matrimonio servata la forma di detta dispensa / zione apostolica che lo
riceveranno gratia ut Deus. / Urbanus PP VIII. Pompeus Trentacinque utroque iure doctoris Vicarius
generalis / Montispelusii et delegatus apostolicus et cetera. Tibi admodum Reverendo domino /
Francisco Antonio utroque iure doctoris Canonico Abbate nostre Cathedralis ecclesie / salutem et cetera.
Quum non valentibus Antonio de Amato / et Paula Lombardo predicte civitatis matrimonialer se
conjungere ob / quarti consangiunitatis impedimentum cum huiusmodi dispensa / tionis eam nobis a
Santa Sede Apostolica commissa fuerit quod si / preces summo Pontifici porrectas veritati nitantur re /
cepto ab iisdem iuramento quod non spe facilius prefa / tam apostolicam dispensationem obtinendi
copulam car / nalem habuerunt prout expresserunt ab excommunica / tionis sententia, quam ob incestus
eiusmodi commissi / reatum imposta eisdem salutari penitentia absolveremus / et postmodum cum
eisdem ad contraendum legitimum ma / trimonium servatis Sacri Concilii Tridentini dispensationis
Apostolica / Authoritate similiter dispensaremus cuius rescripti vigore / summariam cepimus
informationem non valentes ob legi / timum aliud nostrum impedimentum supradictorum supplican /
tium depositionem habere. Confisi igitur de vestra scien / tia, integritate, et exsperientia per presentes
tibi committimus / qualiter recepito parte ab eisdem Antonio et Paula iurame / nto quod predita carnalem
copulam non spe facilius obtinen / di dispensationem predictam commiserint, eorum depositionem in
scri / ptis recipias et postmodum servata forma supradicta apostolica dispensationis rescripti quod ad te
mittimus pro supradicta exem / tione in hac parte eosdem Antonium et Paulam a supradicta ex /
comunicationis sententia quam ob huiusmodi reatum incestus / incurrerunt prout nobis umiliter
supplicarunt injuncta cuili / bet ipsorum salutari penitentia absolvas. Quibus omnibus / peractis
quecumque acta que facta fuerint ad Nos transmit / tas ut Deo adjuvate ad huiusmodi dispensationem
servata forma / supradicti apostolici rescripti procedere valeamus, dantes tibi in premissis, et circa
premissa vices et voces nostras, imo veri / us apostolicas in hac parte et cetera. In quorum fidem et
cetera. Datum in / episcopali Palatio Montispelusii die quarta mensis decembris 1640. / Pompeius
Trentacinque Vicarius generalis Montispelusii et delega / tus apostolicus. Adest sigillum. / Extracta est
presens copia a suo proprio originali sistente in Archi / vio Reverendissime episcopalis Curie huius
civitatis Montispelusii cum quo, fa / cta collazione, concordat meliori semper salva et ad fidem et cetera.
/ Datum in Montepelsio die vigesima quarta mensis Maii / millesimi septigentesimi quadragesimi primi
1741. / Subditus Francisus Antonius de Maestria cancellarius et archivarius episcopalis / Curie civitatis
predicte. / Supradictus subditus Franciscus Antonius de Maestria cancellarius et archivarius / episcopalis
Curie civitatis Montispelusii ut supra qui supradicta copia scripsit / subscripsit eius proprie manu testor
ego notarius Cesar Morano a / Montepelusio esse tales quales se facit et ad fidem rogatus signavi.
5. (44 r – 44 v)
Die undecimo mensis Iulii 1741. In Montepelusis presentata pro magnifico D. Ioseph Amati et ad fidem
et cetera.
Copia. Noi D. Bartolomeo d’Haroy Porsel Canaro dell’habito d’Alcantara Preside, Governatore / et
Capitan a guerra in questa Provincia di Basilicata facemo piena et indubitata fe / de a chi la presente
186
spetterà vedere, o sarà in qualsivoglia modo presentata in / giudizio et estra come il Nobile Manilio
d’Amato Magiore della Compagnia / dell’illustre Principe d’Ascoli nobili dottor Geronimo et Antonio
Amati / fratelli di questa città in tutte le occasioni si sono presentati per servizio di Sua Maestà et /
particolarmente nella prossima passata delle sollevationi et revolutioni populari con / straordinario zelo
et affetto verso il servitio della Real Corona si sono mo / strati portati et mantenuti et essendosi da noi
dato ordine su li principii / in esecuzione di quelli di Sua Eccellenza che ciaschedun officiale di
compagnia doves / se accudire con la sua obbligatione et col seguito di loro soldati nella / piazza d’arme
ordinata dell’Eccellenza del Regno, detto Magiore Manilio sen / za frapporvi momento di tempo s’avviò
con suoi creati et cavalli per / radunare la sua compagnia e per camino s’incontrò col signor Conte di /
Conversano che andava con la sua gente a piazza d’arme col quale / si unì et continuatamente have
accudito con molta finezza et pun / tualità in essa piazza d’arme sotto lo comando del signor D. Vin /
cenzo Tuttavilla, ne sono a pieno informato in tutte le / occasioni di scaramuccie, pilee et rise che si sono
offerte / per lo chè dell’asserti officiali della supposta Repubblica / ne fu dichiarato ribelle et levati li
molti animali dalla / compagna di questo territorio et in particolare sopra li mille ducati / di porci che
stavano alle ghiande nel bosco di S. Chirico e / poi con l’occasione che si ritirò da detta piazza d’arme il
detto / signor Conte di Conversano, detto Magiore con licenza dell’illustre signore Duca d’Arcas olim
Vicerè in questo Regno, accompagnatosici ar / rivò in questa città predette di Montepeloso nel mese di
Febraro / dove unitamente con detti suoi fratelli dando calore ad essa città / et suoi cittadini che già si
mantenevano fedeli per il Re nostro signore fe / ce accrescere la fedeltà col tenerli infervorati nel
mantenimento / di questa piazza soccorrendono et contribuendono in tutto quello si / offeriva et con
l’armi in mano continuandono la difesa, tenendo corrispon / denza con il signor Conte di Conversano et
signor Duca de martina acciò stesse / ro intesi et intraprendessero la difesa di questa città in caso di
nuovo / assedio che si minacciava dalli popoli ribelli comè delle lettere respon / sive di detti signori a noi
originalmente presentate appare. Perlochè volen / do poi sul principio di Aprile prossimo passato il
signor Duca de / Gravina entrare nella sua città per catturare il Conte Salazar, / che vi assisteva per il
popolo, chiamati tutti da detto signor Duca, con / prestezza e puntualità l’assistirono et accudirono col
numero / di due cento persone in circa di questa piazza d’arme et con questa / gente detto signor lo Duca
hebbe il suo intento in entrarci e per ulti / mo acclamata che fu la pace et il Re nostro signore che Dio
guardi / s’unirono col signor Duca di Martina nell’ingresso che fece in Ba / silicata per estirpar li ribelli
et tanto detto Magiore quanto suo / fratello Antonio che servì da Capitanio appresso detto signor Du / ca
accudirono con non meno valore che prontezza et puntua / lità così comè in tutte le altre occasioni
l’habbiamo tutti / detti fratelli trovai pronti et fedeli nel servizio di Sua Maestà cattolica / et in testimonio
di tutta questa verità ne l’abbiamo fatta scrivere / la presente, firmata di nostra propria mano et signata
col sigillo di nostre / armi. Montepeloso venti settembre mille sei cento quarant’ / otto. Don Bartolmeo
de Haroi Porsel. Giuseppe Mangie / ri segretario demandato. Adest sigillum. / Extracta est presens copia
a suo originali in hac Curia predicta per magnificum D. Ioseph Amati cum protestate / relaxandi copiam,
eidemque restituto, factaque collatione, licet aliena manu, concordat meliori / semper salva, et ad fidem
ego Notarius Iohannes La Curcia Actuarius Curie dicte civitatis rogatus signavi.
6. (45 r – 45 v)
Die undecimo mensis Iulii 1741. In Montepelusio et cetera presentata pro magnifico D. Ioseph Amati et
ad fidem et cetera N. La Curcia Actuarius.
Articoli sopra de quali devono esaminarsi l’infrascritti testimo / nii nella causa di legitima discendenza e
successione di D. Giu / seppe Amati di questa città di Montepeloso che intende di / chiararsi legitimo
successore e discendente dell’infranota / te persone sopra de quali fa istanza esaminarsi i testimonii colla
potestà d’aggiungere e sminuire. / Primo pone e vuol provare come detto D. Giuseppe Amati è / figlio
legitimo e naturale ed erede delli quondam D. Geronimo Ama / ti ed Isabella Amati coniugi, quale
Geronimo Amati / fu figlio legitimo e naturale delli quondam Domenico Antonio Amati / e Ruccia
Trentacinque coniugi ed il sudetto Domenico / Antonio Amati fu figlio legitimo e naturale delli
187
quondam Al / fiero Manilio Amati e Caterina Acciani coniugi, quale / Alfiero Manilio Amati fu figlio
legitimo e naturale delli / quondam Angelo Amati e Perna Carulli da quali coniugi ne / nacquero
parimente li quondam Dr. D. Giovan Battista Arcidiacono / Dr. Geronimo ed Antonio Amati fratelli
utrique / congiunti di detto quondam Alfiero Manilio Amati, come / da decreto di preambolo spedito
della Corte Marchesale / di questa città di Montepeloso sotto il giorno delli 10 mar / zo 1740. Copia del
quale decreto in atto si presenta. / Secondo pone e vuol provare come il sopra detto quondam Angelo d’ /
Amati fu figlio legitimo e naturale del quondam Dr. Giovan Berardi / no Amati quale Dr. Giovan
Berardino Amati fu figlio / legitimo e naturale del quondam Ambrosio Amati che fu fratello / utrique
congiunto colla quondam Domenica Amati di questa / città di Montepeloso come da copia autentica
d’infor / mazione presa nella Curia vescovile di questa città di / Montepeloso nell’anno 1640 per il
matrimonio con / tratto tra il sopra detto quondam Antonio Amati e quondam Paola / Lombardi per la
dispenza del quarto grado di consanguinità / nel qual’anno se ne fece la discendenza qual copia auten /
tica in atto si presenta. / Terzo pone e vuol provare come detto quondam Antonio Amati / f legitimo
marito della quondam Paula Lombardi quale / Antonio Amati fu fratello del sopra detto Alfiero /
Manilio Amati testibus et scripturis e fratelli si / milmente delli predominati quondam Arcidiacono Dr.
D. Giovan / Battista e Dr. Geronimo Amati.
7. (46 r)
Die undecimo mensis Iulii 1741. In Montepelusis, et coram Domino Gubernatore.
Il magnifico Giovan Pietro Mangieri di questa città di Montepeloso / dice esser persona nobile e vive del
suo d’età sua d’an / ni ottantaquattro incirca, ut dictus testis sommarie pro / ductus cum juramento
interest et exactus super articulis / presentatis per magnificum D. Ioseph Amati sibi lectis et per ip / sum
bene auditis et cetera. / Interest super tertio articulo, relictis aliis precedentibus de / voluntate producentis
dicto signore per esser vecchio mi / ricordo e conosco benissimo le persone delli quondam Anto / nio
Amati e Paola Lombardi coniugi persone no / bili di questa predetta città, da quali ne nacquero più fi /
gli, e per publica voce e fama ho inteso dire, come / si è detto sempre e si continua a dire, che detto
quondam Antonio / Amati fu fratello germano delli quondam Alfiero Manilio, / Dr. Geronimo ed
Archidiacono Dr. Giovan Battista Amati anche / nobili di questa città e il magnifico D. Giuseppe Amati
have / la dependenza da detto quondam Alfiero Manilio, e questo è / quanto so e posso deponere in
causa scientie dicta predicta / omnia scire per modum ut scripto de loco et tempore dicti / ut supra. / Io
Giovan Pietro Mangieri ò deposto come di sopra.
8. (46 v)
Eodem regreditur die, ibidem, et coram eodem.
Donato Antonio Altiero di questa città di Montepeloso dice / esser uomo di piazza d’età sua d’anni 74 in
circa / ut dictus testis sommarie productus cum juramento interest et exactus super articulis presentatis
per magnificum D. Ioseph / Amati sibi lectis et per ipsum bene auditis et cetera. / Interest super tertio
articulo relictis aliis precedentibus / de voluntate producentis dicto signore ho inteso publica / mente dire
e discorrere dalle genti e fra la genti / a maggior parte da cittadini di questa città di Montepeloso / sin dal
tempo che ho avuto l’uso della raggione in / appresso siccome al presente si continua a dire che il /
quondam Antonio d’Amati fu marito della quondam Paola / Lombardi da quali ne nacquero più figli e
che detto / quondam Antonio era fratello utriuque congiunti delli / quondam Archidiacono Dr. Giovan
Battista, Dr. Geronimo ed fiero / Manilio Amati, e dal medesimo Alfiero Manilio have / la discendenza
il magnifico D. Giusepe Amati oggi viventi / e questo è quanto so e posso deponere in causa scientie /
188
detta predetta omnia scire per modum ut supra de loco et tempore / dicti ut supra. / Io Donato Antonio
Altieri ò deposto come sopra.
9. (47 r)
Die undecimo tertio mensis Iulii 1741. In Montepelusis, et coram Domino Gubernatore.
Il magnifico Francesco Paolo Caravelli di questa predetta città di Montepeloso / dice essere persona
civile e vive del suo d’età sua / d’anni cinquanta incirca ut dictus testis summarie pro / ductus cum
juramento interest et exactus super articulis / presentatis per magnificum D. Ioseph Amati sibi lectis et
per / ipsum bene auditis et cetera. / Interest super terbio articolo relictis aliis precedentibus / de
voluntate producentis dicto signore come cittadino ho / inteso sempre publicamente dire in questa città
sin dal / tempo che ho avuto la raggione in appresso / siccome al presente publicamente si dice che il
quondam Anto / nio Amati fu marito della quondam Paola Lombardi / e che in costanza di legitimo
matrimonio prochrearo / no più figli e che detto quondam Antonio era fratello ger / mano delli quondam
Dr. Geronimo Archidiacono Dr. Giovan Battista / ed Alfiero Manilio Amati nobili di questa città e dal /
medesimo quondam Alfiero il magnifico D. Giuseppe Amati have la / dependenza e questo e quanto so e
posso deponere. / In causa scientie dicta predicta omnia scire per modum ut supra de lo / co et tempore
dicti ut supra. / Io Francesco Paulo Caravelli ho deposto come sopra.
10. (47 v)
Eodem regreditur die, ibidem, et coram eodem.
Il magnifico Michele Viola di questa città di Montepeloso dice esser per /sona civile, e vive del suo d’età
sua d’anni cinquanta / incirca ut dictus testis sommarie pro / ductus cum juramento interest et exactus
super articulis / presentatis per magnificum D. Ioseph / Amati sibi lectis et per ipsum bene auditis et
cetera. Interest super tertio articulo relictis aliis precedentibus de / voluntate producentis dicto signore
per essere cittadino di / questa città ho inteso sempre publicamente dire e discor / rere da tutti cittadini
che il quondam Antonio Amati e / ra marito della quondam Paola Lombardi di questa medesima / città e
che in costanza di legitimo matrimonio pro / crearono più, e parimenti che detto quondam Antonio era /
fratello germano delli quondam Alfiero Manilio, Dr. Ge / ronimo ed Archidiacono Dr. Giovan Battista
Amati persone / nobili di questa città, e che il magnifico D. Giuseppe Amati ha / ve la sua descendenza
da detto quondam Alfiero Manilio / e questo è quanto so e posso deponere in causa / scientie dicta
predicta omnia scire per modum, ut supra de lo / co et tempore dicto ut supra. / Io Michele Viola ho
deposto come sopra.
11. (48 r)
Die decimo quarto mensis Iulii 1741. In Montepelusis, et coram Domino Gubernatore.
Mastro Vito Altieri di questa predetta città di Montepeloso dice esser / persona di piazza d’età sua d’anni
69. incirca / ut dictus testis sommarie productus cum juramento interest / et exactus super articulis
presentatis per magnificum D. / Ioseph Amati sibi lectis et per ipsum bene auditis et cetera / Interest
super tertio articulo relictis aliis precedentibus / de voluntate producentis dicto signore, è vero e
verissimo / ed io sempre dal tempo [che] ho avuto l’uso della raggione / continuamente sino al presente
ho inteso pubblicamente dire / discorrere da tutti cittadini di questa città che il quondam / Antonio Amati
189
era marito della quondam Paola Lombar / di di questa medesima città e che delli medesimi ne nacque /
ro più figli e similmente ho inteso dire publicamente / nel modo suddetto che detto quondam Antonio
Amati era / fratello utriuque congionti colli quondam Dr. Geronimo / Archidiacono Dr. Giovan Battista
ed Alfiero Manilio Amati / ed il magnifico D. Giuseppe Amati tiene la sua descendenza / da detto
quondam Alfiero Manilio Amati e questo è quanto / so e posso deponere in causa / scientie dicta predicta
omnia scire per modum, ut supra de lo / co et tempore dicto ut supra. / Io Vito Altiero ò deposto come
sopra.
12. (48 v)
Eodem regreditur die, ibidem, et coram eodem.
Domenico Santo Mauro di questa predetta città di Montepeloso / dice esser persona di piazza d’età sua
d’anni cin / quanta incirca ut dictus testis sommarie productus cum / juramento interest et exactus super
articulis presentatis per / magnificum D. Ioseph / Amati sibi lectis et per ipsum bene / auditis et cetera. /
Interest super tertio articulo relictis aliis precedentibus de voluntate / producentis dicto signore per essere
cittadino di questa città / sin dalla fanciullezza e continuamente dopo sin al presente / ho inteso
publicamente dire e discorrere da tutti / i cittadini di questa città che il quondam Antonio Amati / ebbe
per moglie la quondam Paola Lombardi e che da medesimi / coniugi in costanza di legitimo matrimonio
ne nacque / ro più figli e parimente ho inteso in detto modo che il / suddetto quondam Antonio Amati era
fratello germano del / li quondam Alfiero Manilio, Archidiacono Dr. Giovan Battista, Dr. Ge / ronimo
Amati dal quale quondam Alfiero Manilio / Amati il magnifico D. Giuseppe Amati oggi vivente tiene la
/ discendenza e questo è quanto so e posso deponere / in causa / scientie dicta predicta omnia scire per
modum, ut supra de lo / co et tempore dicto ut supra. / Io Domenico Santo Mauro ho deposto ut supra.
13. (49 r)
Eodem regreditur die, ibidem, et coram eodem.
Mastro Giovan Battista Martelli di questa predetta città di Montepeloso dice / esser fabricatore d’età sua
d’anni settanta nove in / circa ut dictus testis sommarie productus cum juramento in / terest et exactus
super articulis presentatis per magnificum D. / Ioseph Amati sibi lectis et per ipsum bene auditis et
cetera. / Interest super tertio articulo relictis aliis de voluntate / producentis, dicto signore come cittadino
e vecchio è vero / quanto in detto articolo si contiene a causa che / dal tempo ho avuto l’uso della
raggione continuamente / in appresso ho inteso publicamente dire in questa città / siccome attualmente si
dice che il quondam Antonio d’ / Amati ebbe per moglie la quondam Paola Lombardi / ambedue di
questa città, da quali ne nacquero in / constanza di legitimo matrimonio più figli, ed ho in / teso ancora
così publicamente che detto quondam Antonio d’Amati era fratello germano delli quondam
Archidiacono Dr. / Giovan Battista, Dr. Geronimo ed Alfiero Manilio Ama / ti, dal quale Alfiero
Manilio Amati il magnifico / D. Giuseppe Amati have la sua descendenza, e questo / è quanto so e posso
deponere in causa scientie dicta predicta / omnia scire per modum, ut supra de loco et tempore dicto / ut
supra. / Io Giovan Battista Martelli ò deposto ut supra.
14. (49 v – 50 r)
In causa legitimationis descendentie petita per magnificum D. Ioseph Amati huius / civitatis
Montispelusii fuit interpositus infrascriptum decretum. / Die decima septima mensis Iulii 1741. In
civitate Montispelusii et cetera. / Visa comparitione presentata per magnificum D. Ioseph Amati folio
primo, copia decreti / preamboli per hanc Curiam expositi ad favorem dicti magnifici D. Iosephi / in quo
190
fuit declaratus heres universalis et particularis quondam D. Hiero / nimi Amati et D. Isabella Amati
eorum genitorum nobilum ab in / testato, et cum beneficio legis tantum, ac fuit pariter declaratus /
legitimus successor et descendens quondam magnificum Angeli Amati et Per / ne Carullio coniugum
eius abavorum ex parte dicti quondam Hieronymi sui / patris filii legitimi et naturalis quondam
magnificum coniugum Ca / therine Acciano et Manilii Amati fra tris utriusque coniuncti / quondam
Archidiaconi doctoris D. Ioannis Battiste, doctoris Hieronymi et Antonimi Amati / filii legitimi et
naturalis dictis quondam coniugum Angeli et Perne Ca / rullo nobilium huius predictis civitatis, necton
declaratus filius legitimus / et naturalis dicti quondam Isabelle Amati filia legitima et naturalis quondam
magnificum / Iacobi Amati et Catherine Carreggia coniugum ac sororis utriuque coniuncta quondam
Canonici D. Donati, Angeli, Lucii e utroque iure doctoris D. Sancti / Amati Archipresbiteris et ultimi
Rectoris et compatroni beneficii sub ti / tulo Sancte Catherine f. 2. Copia actorum factorum in Curia
Episcopali / huius predictis civitatis pro matrimonio contracto intus predictus quondam Antonio Amati /
et Paula Lombardi, ex quibus clara si qui predictum quondam Angelus Amati / esse filium legitimum et
naturalem quondam Dominis Iohannis Berardini Amati filii le / gitimi et naturalis quondam Ambrosii
d’Amati fra tris utrinque coniuncti quondam / Dominice Amati nobilium predicte civitatis Montispelusii
f. 4, 5, 6, e 7. Pa / tente presidis huius Province in persona predicti quondam Alferii Manilii pro / servitio
regio fol. 3. Certificatoria dicti presidis ad favorem dicti Alfe / rii Manilii pro servitisi eundem prestitis
Sue Catholice Maiestati / sommaria informatione capta per hanc predictam Curiam, ex qua constat /
predictum quondam Alferium Manilium esse germanum cum dicto quondam Antonio Amati viro / Paula
Lombardi, visis videndis et cetera. Per Marchesalem Curiam civitatis Mon / tispelusii, eiusque suo
predictum dominum Gubernatorem et Iudicem fuit pronunciatum et declaratum / predictum magnificum
D. Ioseph Amati nobilem fore et esse declarandus prout / presenti decreto declaratorio legitimus
successor et descendens predicti quondam Alferii / Manilii eius proavi fra tris utrinque coniuncti
predictis quondam Antonimi / Amati viri predicte Paule Lombardi, dominis Hieronymi et Archidiaconis
doctoris Ioannis / Battiste Amati, necnon legitimus successor et descendens quondam Ioannis / Berardini
Amati filii legitimi et naturalis quondam Ambrosii Amati fra tris / utrinque coniuncti quondam
Dominice Amati huius civitatis Montispelusii qui / quidem quondam Angelus Amati abaviis dicti
magnifici D. Iosephi Amati fuit filium / legitimus et naturalis dicti quondam doctoris Ioannis Berardini
Amati filii dicti quondam Am / brosii et ita per hoc suum et cetera. U. I. D. Mattheus De Carriis
Gubernator et Iudex. Suprascripta acta et declaratoria diffinitivam fuisse subscripta propria manu /
suprascripti magnifici utroque iure doctoris Matthei De Carriis Gubernatoris et Iudicis huius / predicte
civitatis in mei presentiam et per me per predictum Notarium uti Rectorem dicte Episcopali Curie / et ad
fidem ego predictus Notarius Thomas La Curcia rogatus signavi.
15. (51 r – 51 v)
Die vigesima prima mensis Aprilis 1749. Montispelusii et cetera. Presentata per magnificum et cetera
comparentes et cetera et ad fidem De Ciotti Actuarius.
Nella Marchesal Corte di questa città di Montepeloso compare D. Giuseppe Amato della / medesima e
dice come si trova spedito da questa medesima Corte decreto di preambolo sot / to il dì decimo del mese
di marzo 1740 col quale fu dichiarato erede universale delli quondam D. Geronimo Amato e D. Isabella
Amato suoi genitori / ab intestato col beneficio della legge ed anche fu dichiarato legitimo succes / sore
e discendente delli quondam D. Angiolo Amato e D. Perna Carulli suoi / abavi per parte del quondam
sudetto D. Geronimo Amato suo padre figlio legitimo e naturale delli quondam D. Domenico Antonio
Amato e D. Ruc / cia Trentacinque coniugi, quale D. Domenico Antonio Amato fu figlio legiti / mo e
naturale delli quondam Alfiero e Capitano D. Manilio Amato e D. Ca / tarina Acciano coniugi che fu
detto D. Manilio Amato fratello germano delli quondam Arcidiacono Dottore D. Giovan Battista,
Dottore D. Geronimo e D. An / tonio Amato figli legitimi e naturali delli quondam D. Angelo Ama / to e
D. Perna Carullo coniugi, come questo ed altro chiaramente appare / da copia in forma valida di detto
191
decreto di preambolo che sta in atti / presentata come pure copia d’informazione accappata dalla Ve /
scovile di questa città, dalla quale informazione chiaramente apparisce detto quondam / D. Angelantonio
esser stato figlio legitimo e naturale del quondam Dottore D. / Giovan Berardino Amato figlio legitimo e
naturale del quondam D. Am / brosio Amato utinque congionto con la quondam D. Domenica Amato /
di questa medesima città di Montepeloso e come che intende farsi dichiarare / legitimo successore e
discendente delli predetti Dottore quondam D. Giovan / Berardino ed Ambrosio Amato padre ed avo
rispettive di detto / quondam D. Angelo Amato, ed anche fa istanza colla quale si prese sum / maria
informazione da questa Marchesal Corte d’esser stato detto quondam D. / Antonio Amato marito della
quondam D. Paula Lombardo quale Antonio / Amato fu fratello germano delli predetti quondam
Arcidicono Dottore / D. Giovan Battista, Dottore D. Geronimo ed Alfiero D. Manilio Ama / to et
servatis servandis con scrittura e testimoni, si procede dalla / mentovata Corte al decreto di preambolo
sotto il di 17 del mese / di Luglio 1741. e come che tal decreto fu fatto senza publico / e ditto e volendo
quello roborare col medesimo presenta tutta l’ informa / zione decreto e scrittura in forma valida in essa
Corte acciò / inerendo a tali atti possa spedire citazione per edictum su tal pe / tita dichiarazione e di poi
venire a decreto di preambolo, perciò / fa istanza dichiararsi erede e successore de beni paterni e fra /
terni, inerendo agl’altri dice decreti di preambolo spediti da / essa medesima Corte a favore di esso
comparente e presentati detto, ed omni / modo meliori et cetera.
Die vigesima prima mensis Aprilis 1749. Montispelusii et cetera. Per Marchional Curia huius civitatis
fuit provisus et decretatus / quod stante informatione capta per ipsa Curia super expo / sitis ut exactis fiat
citatio per edictum super petita et probata per comparentes D. Iosephus Amato ad fines providen / di, et
ita per hoc huius Viccari Gubernator et Iudex.
Dè Ciotti Actuarius.
16. (52 r)
Die vigesima prima mensis Aprilis 1749. huius Marchesali Curia civitatis / Montispelusii non fuit
accusata contumacia obfestus in cala / nario et cetera.
Dè Ciotti Actuarius.
Die secunda mensis mai 1749 in civitate Montispelusii Curia Marchesali / instante parte et petente fuit
accusta pro ut accusatur / prima contumacia contra interesse pretendentes infrascripti / et in fidem.
Dè Ciotti Actuarius.
Die quarta mensis mai 1749. Curia et cetera obfestus dominicus adfuit / accusata seconda et ultima
contumacia unde et cetera.
Dè Ciotti actuarius.
Die quinta mensis mai 1749. In civitate Montispelusii Marchesali Curia et cetera / instante parte et
patente fuit accusata secunda et ultima contumacia consta dictos interesse preten / dentes et medesimi
comparentes infrascripti et in fidem.
Dè Ciotti Actuarius.
Infrascriptus magnificus Berardus dè Ciotti actuarius ut supra, qui retroscriptum / edictus ad contumaciis
subscripsit eius propria manu testor ego nos Cesar / Morano a Montepelusio esse tales quale se facit et
ad fidem rogatus signavi / nec non roboratus propria manu Utroque Iure Doctor D. Philippi Vicari
Gubernatoris et Iudicis et / ad fidem.
192
17. (carta sciolta)
De Mandato Curie Marchionali Civitatis Montispelusii.
Servientes nominis et cetera signamus qualiter in hac Curia Magnifico D. Iosepho Amati patritio huius
civitatis fuit presentata comparitione tenore seguentis et cetera. Die vigesima / prima mensis Aprilis
1749 Montispelusii presentata per magnificum comparentes et cetera et ad fidem et cetera Dè Ciotti
actuarius. / Nella Marchesal Corte di questa città di / Montepeloso compare D. Giuseppe Amato della
medesima e dice come si trova spedito da questa medesima Corte decreto di preambolo sotto / il dì
decimo del mese di marzo del 1740 col quale fu dichiarato erede universale e particolare delli quondam
D. Geronimo Amato ed Isabella / Amato suoi genitori ab intestato col beneficio della legge ed anche fu
dichiarato legitimo successore e discendente delli quondam D. Angelo / e D. Perna Carulli suoi abavi per
parte del quondam D. Geronimo Amato suo padre, figlio legitimo e naturale delli quondam D. Dome /
nico Antonio Amato e D. Ruccia Trentacinque coniugi, quale D. Domenico Antonio Amato fu figlio
legitimo e naturale delli quondam Alfiero, / e capitano D. Manilio Amato e D. Catarina Acciano coniugi
che fu detto D. Manilio Amato fratello germano delli quondam Arcidiacono / Dottore D. Giovan
Battista, Dottore D. Geronimo e D. Antonio Amato figli legitimi e naturali delli detti quondam D.
Angelo Amato e D. / Perna Carulli coniugi, come questo ed altro chiaramente appare da copia in forma
valida di detto decreto di preambolo, che stà / in atti presentati, come pure copia d’informazione
accappata dalla Curia Vescovile di detta Città, dalla quale informazione chiaramente appa / risce detto
quondam D. Angelo Amato esser stato figlio legitimo e naturale del quondam Dottore D. Giovan
Berardino Amato figlio legitimo e naturale / del quondam D. Ambrosio Amato fratello utrinque
congionto con la quondam D. Domenica Amato di questa medesima città di Montepeloso, e comè / che
intende farsi dichiarare legitimo successore e discendente delli predetti Dottore quondam D. Giovan
Berardino e D. Ambrosio Ama / to padre ed avo rispettive di detto quondam D. Angelo Amato, ed anche
fà istanza colla quale si prese sommaria informazione da essa Mar / chesal Corte d’esser stato detto
quondam D. Antonio Amato marito della quondam D. Paula Lombardo, quale D. Antonio Amato fu
fratello ger / mano delli predetti quondam Arcidiacono Dottore D. Giovan Battista, Dottore D. Geronimo
ed Alfiero D. Manilio Amato et servatis servandis / con scrittura e testimonii si procede dalla mentovata
Corte al decreto di preambolo sotto il dì 17 del mese di Luglio 1741; e / come che tal decreto fu fatto
senza publico editto, e volendo quello robborare col medesimo presente tutta l’informazione, decreto / e
scrittura in forma valida in essa carta acciò inerendo a tali atti possa spedire citatione per edictum su tal
petita dichiarazione / e di poi venire a decreto di preambolo, acciò fà istanza dichiararsi erede e
successore dè beni paterni e materni, inerendo / agl’altri due decreti di preambolo spediti da essa
medesima Corte a favore di esso comparente, e presentati. Isto ad omni / modo meliori et cetera. Die
vigesima prima mensis Aprilis 1749. Montispelusii et cetera. Per Marchionale Curia huius civitatis fuit /
provisus et decretatus quod stante informatione capta per ipsam Curiam super expositis ut ex actis fiat
citatio per edictum super / petita et probata comparentes D. Iosephum Amato ad fines providendi et ita
per hoc suus et cetera. Vicari Gubernator et / Iudex. Dè Ciotti Actuarius. Ideo nobis ut supra id dictis
dicimus, committimus, et mandamus quatenus receptis presentibus ad omnes / istantiam dicti exponentis
per supra dicta comparitionem, decretum et omnia et singola in discontenta notificatis et intimatis / per
proclama voce preconis ut moris est per loca solita consueta omnibus et quibuscumque interesse preten /
nentibus in ereditata predicta ac in successione omnium annotatorum quatenus infra dies novem, quarum
tres / pro primo, tres pro secundo, tres pro tertio et ultimo perentorio termino assegnamus ut in dicta
Curia Marchio / nali huius civitatis Montispelusii compareant ad dicendum que voluerint adversus
petitionem predictam et quare / contenta in ea exequi non habeant et debeant ad beneficium exponentis
alias pro citatis et referatis in forma et / affincatis in loco solito huius civitatis predicte. Datum in
Montepelusio in ipsius Curia Marchionali / sub die viggesima prima mensis Aprilis 1749.
U.I.D. Philippus Vicari Gubernator et Iudex.
Citatio per edictum contra pretennentes in ereditate / Magnificus D. Hieronimi Amati et D. Elisabette /
Amati coniugum ac in successione ascendentium / omnium ut sunt annotati.
193
Eodem supra scripto die viggessima prima mensis Aprilis 1749 in / Montepelusio per Ioseph Matera
unus ex servientibus dicte Curie retulit mihi sé pubblicasse citationem supra dictam alta et intelligibili /
voce, ut moris est per loca solita et consueta dicte civitatis. Con dire chi dà / interesse nell’eredità delli
quondam magnifici D. Geronimo Amato e D. Isa / bella Amato coniugi e loro ascendenti compariscano
alla Corte / che li fatta giustizia et fuit affixa copia in publica / platea ut in moris est, presentibus pro
testibus magnifici Franciscus Paulus Cava / nelli et Antonius Miseo, et in fidem Dè Ciotti Actuarius.
Gerardus de Ciotti Actuarius. Odie die vigesima nona mensis Aprilis 1749. In Montepelusio per Ioseph /
Matera unus ex servientibus huius Curie dicte civitatis retulit / mihi infrascriptus actuarius defixisse
super scriptum bannum a publica platea / loco solito affixionis bannorum presentibus pro testibus
magnifico Antonio / miseo et Miceli Santomauro et in fidem Dè Ciotti Actuarius.
18. (53 r)
Die vigesima seconda mensis Aprilis 1749. Montispelusii et cetera presentata / per magnificum
dominum comparentem, et ad fidem Dè Ciotti actuarius.
Cunctis presentem visuris, lecturis, paritarque audituris fidem / facio, atque in Domino testor ego
infrascriptus Parochus substi / tutus ecclesie Cathedralis civitatis Montispelusii qualiter, perqui / sito
libro in quo nomina et cognomina defunctorum adnonan / tur, in folio 7 à tergo particulam sequenter
inveni N 3 Anno / Domini 1726 die 12 decembris Elisabeta Amati uxor Hyeronimi / Amati etatis sue
anno facti 50, in comunione S. Matris Ec / clesie, refacta omnibus Sacramentis obiit, cuius corpus sepul /
tum fuit in ecclesia Cathedrale et ad fidem et cetera. Datum in Mon / tepelusio die 24 Aprilis 1749.
Item testor ego infrascriptus qualiter pervoluto libro defuncto / rum pares me esistente in folio 10 a facie
particulam / have tenoris sequentis inveni N 7 Anno Domini 1729 die 4 Octo / bris Hyeronimus Amati
maritus Elisabeta Amati / etatis sue anni circiter 56 in comunione S. Ma tris Ec / clesie animam Deo
reddidit, nullis expiatus Sacramentis / quia repentino morbo correptus, cuius corpus in ecclesia /
Cathedrale sepultum fuit, toto comitante Capitulo. In cuius / fidem et cetera. Datum in Monteplusio die
24 Aprilis 1749. Et proprio sigillo munivi.
Michael Ferrara Parochus substitutus.
Suprascriptus reverendus d. Michaele Ferrara Parochus subtitutus ut / supra, qui suprascriptas fides
scripsit et subscripsit eius propria manu / et cum suo solito et consueto sigillo munivit / testor ego
Notarius Cesar Morano a Montepelusio esse tales quales se facit, et ad fidem rogatus signavi.
19. (54 r – 54 v)
Die vigesima seconda mensis Aprilis 1749 Montispelusii. presentata per magnificum / dominum
Iosephum Amati et ad fidem et cetera. Dè Ciotti Actuarius.
Copia. Philippus 4 Dei gratia Rex Hispaniarum et cetera. D. Vincenzo Duca Tut / tavilla Grande di
Spagna, del conseglio di Sua Maestà e suo Tenente / Generale dell’esercito in questo Regno di Napoli et
cetera. Parte / colla nostra permissione da questa piazza d’arme il sig. Ma / nilio d’Amato, nobile della
città di Montepeloso, Maggiore / e Comandante per Sua Maestà con tutte le compagnie ed offi / ziali di
cavalleria e fanteria della Provincia di Basilicata / in soccorso di essa, atteso il popolo ribelle, in
detrimento gravissimo / dè vassalli e del Re nostro signore, minaccia dare l’assedio / a diversi luoghi
della suddetta Provincia; che però confidando nell’ / integrità e valore sperimentato di voi predetto
signor Maggiore / Manilio d’Amato sì rilevante affare, per cui vi destinia / mo Comandante in detta
Provincia ove,sollecitandola marcia, / vi porterete con tutta la sopradetta espressa compagnia di Basili /
cata e loro bandiere destinate sotto il nostro comando / per reprimere e disfare detti ribelli della Maestà
194
del / nostro invitto Monarca, che il Signore feliciti e guardi. Dando / vi con questa nommeno tutta
l’autorità che si ricerca / vices et voces nostra atque rogatus di fare ad modum belli / su quanto
negl’affari presenti di guerra stimerete opportuno / per l’adempimento del Regal servitio e sollievo dè
medesimi / vassalli che tutte le prerogative onori ed emolumenti / che vi spettano in virtù dè nostri
privilegi militari ed a / tal’oggetto ordiniamo e comandiamo in nome della prefata / Maestà a tutti
gl’officiali e soldati delle sopra riferite / compagnie governatoriali così regali come baronali, loro
luogotenenti, / sindici, ed eletti ed ogni altro a chi spetterà di tutte / le città, terre e luoghi della suddetta
Provincia di Basi / licata ed estra dove capiterete e vi converrà far or / dine per la contribuzione dè viveri
ed altro bisognevole / che tale vi riconoschino, trattino e con prontezza adempischino e faccino adempire
tutti gl’ordini che li darete / per il servitio della Corona sotto pena della confiscatione dè loro be / ni e
della disgrazia Regia, senza che possano addurre senza o / allegare causa d’ignoranza in caso di
trasgressione d’ordine, / così dunque si esegua da tutti et cetera. Capoa, dalla nostra resi / denza lì 20
decembre 1647. Il Duca D. Vincenzo / Tuttavilla. Francesco de Blasiios segretario. Registrato / fo. 95.
Adest sigillum. Ordine per la marcia degl’ / officiali e compagnie di Basilicata in soccorso di detta
Provincia / e destinatione del loro comandante in persona del signor Manilio / d’Amato della città di
Montepeloso.
Extracta est presene copia à suo originali exhibito in hac Curia / Marchesali civitate Montispelusii per
magnificum comparente dominum Iosephum Amato / cum protestate relaxandi copia et exhibendi
restituto sub quo facto / collatione, licet aliena mano, concordat meliori sempre salva et cetera, et in
fidem et cetera. Gerardus de Ciotti Actuarius.
Suprascriptus magnificum Hyerardus dè Ciotti, qui presente propria subscripsit esse talem / qualem sé
facit, nemper Actuarius Marchionali Curie huius civitatis Montispelusii, testor / ego Notarius Antonius
Trabace a dicta civitate, et in fidem rogatus signavi, at / que requisitus.
20. (55 r – 56 r)
Die sexta mensis Maii 1749. Montispelusii et cetera presentata per magnificum dominum comparente et
ad fidem / Dè Ciotti.
Nella Marchesal Corte di questa di città di Montepeloso comparendo D. Giuseppe Amato della
medesima e dice come, costando benis / simo in essa Corte essere il comparente legitimo erede del fu D.
Geronimo Amato e D. Isabella Amato co / niugi padre e madre rispettive e discendente dell’abavi e
tritavi e maggiori di essi ancora ut ex actis et cetera, / ed essendo scorso il termine dell’editto con cui si
sono citati tutti gl’interessati sopra detta eredità / e discendenza e non è comparso nessuno e
legitimamente incusate le contumacie iuris ordine servato / e presentata ogni cautela di morte e
sepultura, per tanto fà istanza venirsi a speditione del decreto / di preambolo ab intestato per edictum
acciò sia dichiarato legitimo erede delli sopra detti padre e / madre e legitimo successore di essi
ascendenti, isto et omni modo meliori et cetera.
In causa preambuli et legitimationi descendentie petitis per magnificum D. Iosephum Amati / patri eius
huius civitatis per edictus fuit interpositum sequentem decretum.
Textus
Die sexta mensis Maii 1749, in civitate Montispelusii et cetera. Visis comparitione presentata per
magnificum D. Iosephum Amati fol. 15, actis originalibus preambuli / fol. 1 usque ad fol. 14 per hanc
Curiam expeditis sub die 17 mensis Iulii pro / Gubernatore et Iudice assistente in dicta Curia U. I. D.
Mattheo de Caniis / ad favorem dicti D. Iosephi Amati, in quo fuit declaratus heres universalis / et
particularis quondam magnifici D. Hyeronimi Amati et D. Isabella Amati / eius genitoris legitimis
successor et descendens quondam magnifici D. Angeli A / mati et D. Perna Carulli coniugum eius
195
abavorum ex parte dicti quondam D. / Hyeronimi Amati sui patris filii legitimi et naturalis quondam
magnifici D. Ruccia / Trentacinque et D. Dominici Antonii Amati filii legitimi et naturalis quondam
magnifici / coniugum D. Catharine Acciano et Alferii D. Manilii Amati fratris / utrinque coniuncti
quondam Arcidiaconi doctoris D. Ioannis Baptiste, doctoris D. Hye / ronimi et D. Antonii Amati filii
legitimi et naturalis dictarum quondam magnifici / coniugum D. Perne Carullo, et D. Angeli Amati filii
legitimi et naturalis quondam doctoris magnifici D. Ioannis Berardini Amati filii legitimi et naturalis
quondam / magnifici D. Ambrosii Amati fratris utrinque coniuncti quondam magnifici D. Dominici A /
mati, nobilium huius predicte civitate ac pervenientium a nobili famiglia Amati / civitate Catanzare
Province Calabrie Ulterioris, ut clare apparet a copia / actos factos in Curia Episcopali huius predicte
civitatis pro matrimonio contracto inter / predictis quondam D. Antonio Amati et D. Paula Lombardi, ut
ex eisdem actis preambuli / fol. 4 – 5 – 6 et 7, summaria informatione capta per hanc predicta Curia, ex
qua / constat predictus quondam magnificus Alferius D. Manilius Amati esse girmanus cum dicto /
quondam D. Antonio Amato viro dicte D. Paule Lombardi, ut a fol. 9 usuqe ad fol. 19 / edicto cum quo
petit notificari omnes interesse habentis supra dicta ereditate / et descendentia fol. 16. Contumacii
notificatis in banea iuris contra pre / tendentis in dicta hereditate ac in successione ascendentius fol 13.
Fide mortis et / sepulture dictorum quondam D. Hyeronimi Amati et D. Elisabette Amati coniugum /
robborare a reverendo paroco substituto D. Michaele Ferrara fol. 18. Patente spedita / a D. Vincentio
Tuttavilla tenente generalis armorum S. M. Philippi 4 Hispaniarum / Regis in persona dicti D. Manilii
Amati pro carica maioris comandantis fol. 19. Visis denique videndis et consideratis de iure
considerandis per hanc Marchesalem / Curiam civitate Montispelusii eiusue subscriptus dominus
gubernatore et iudice fuit pronunciatum / et declaratum quod magnificus suprascriptus D. Iosephus
Amati fore et esse declarandus pro / ut presenti decreto declaratus heres universalis et particularis
predictorum D. quondam magnifici D. Hyeronimi Amati et D. Elisabette Amati eius genitorum ab
intestato, / et ad dictam hereditatem esse admictendus prout admictitus cum beneficio leggis et / cum
iuribus semper salvis et cetera, in bonis remansis hereditate predicta mobilibus, sta / bilibus, auro,
argento, recolligentis omnibus, et nominibus debitorum eum facultate / exigendi credita et incusandi
quascumque obligationis, instrumenta liquidanda, / alioqui omnia facienda, que citra ius et nomen
heredis fieri non possunt, et / que veris heredibus permictatur. Nec non presentatus magnificus D.
Iosephus Amati / fore et esse declarandus, prout declaratus, legitimus successor et descendetes /
dictorum quondam magnifici D. Angelo Amati et D. Perne Carulli coniugum eius / abavorum ex parte
dicti quondam D. Hyeronimi Amati sui patris filii legitimi, / et naturalis dictorum quondam coniugum D.
Ruccie Trentacinque et D. Dominici Antonii / Amati filii legitimi et naturalis dictorum quondam
magnificorum coniugum D. Catharine / Acciani et Alferii D. Manilii Amati fratris utrinque coniuncti
dictorum quondam / D. Antonii Amati viri dicta Paule Lombardi, doctoris D. Hyeronimi et Archidiaconi
doctoris / D. Ioannis Baptiste Amati filii legitimi et natuarlis dictorum quondam coniugum D. Angeli
Amati / et D. Perne Carulli. Nec non legitimus successor et descendens dicti doctoris D. / Ioannis
Berardini Amati filii legitimi et naturalis quondam dicti D. Ambrosii Amati / fratris utrinque coniuncti
dictorum quondam D. Dominice Amati nobilium huius civitate / Montispelusii, qui quidem dominus
quondam D. Angelus Amati abavius ex parte dicti / quondam D. Hyeronimi Amati patris dicti D. Iosephi
Amati fuit filius legitimus / et naturalis dicti quondam dominis D. Ioannis Berardini Amati filii dicti
quondam D. Ambrosii / Amati et ita decernomus et diffinitive sententiamus. U I. D. Philippus Viccari
Gubernator et Iudex.
Lectus, latus et promulgatus est / presens hoc diffinitive decretus in / hac Curia Marchesali civitatis
Montispelusii, Curia ipsa pro I. S. hac die sexta mensis Maii / millesimi septigentesimi quadragesimi
noni et cetera / In Montepelusio et cetera presentatibus pro testi / bus magnificis Antonio Miseo et
Francisco / Schiavi et ad fidem Gerardus dè Ciotti Actuarius.
Suprascriptis magnifici U.I.D. Philippus Viccari Gubernator et Iudex et Ieradus dè Ciotti Actuarius /
super qui sprascriptum decretum preambulum subscripserunt eorum proprie manibus testor ego Notarius
Cesar Morano a Montepelusio esse tales quales se faciunt, et in fidem rogatus signavi.
196
Riassunto del contenuto del fascicolo: Acta Preamboli p. D. Iosepho Amato
Il fascicolo che porta l’intestazione Acta Preamboli p. D. Iosepho Amato è contrassegnato dal n. 2 e fa
parte d’un processo d’eredità, svoltosi nel decennio 1740 – 1750 per successione legittima a favore di D.
Giuseppe Amato.
Il fascicolo comprende i fogli da n. 37 a 56. E’ premesso un albero genealogico chiarissimo, in cui è
dimostrata la discendenza di Giuseppe Amato, padre di Dom. Antonio per otto generazioni fino al
capostipite Ambrosio Amato, discendente dei nobili di Catanzaro.
Foglio n. 37. E’ un verbale in data 11 luglio 1741, in cui D. Giuseppe Amato, comparso nella Corte
Marchesale di Montepeloso, dopo aver richiamato un altro decreto della stessa Corte del 10 Marzo 1740,
col quale fu dichiarato erede universale e particolare di Geronimo Amato ed Isabella Amato, suoi
genitori ab intestato – come pure legittimo successore e discendente di Angelo Amato e Perna Carulli,
suoi Abavi – fa istanza per essere dichiarato legittimo successore e discendente di
Giov. Bernardino ed Ambrogio Amato
All’uopo alliga i documenti, che sono racchiusi nei fascicoli che seguono:
Foglio 38. Copia del decreto 10 marzo 1740, in cui si dice che
Vista la richiesta di D. Giuseppe Amato
Vista la testimonianza e fede di D. Bartolomeo Harei Porsel, già Preside di Basilicata (fogl. 2)
visto lo strumento dotale di D. Caterina Acciani (f. 3 e 4)
visto lo strumento dotale di Perna Carullo (f. 5 e 7)
visto l’attestato del Parroco D. Nicola Ferrara (f. 8)
visto lo strumento di adempimento del legato fatto dal canonico D. Sante Ostuno (f. 9 – 10)
visti gli atti rilasciati in beneficio di D. Pompeo Amato (f. 11 – 26)
visto lo strumento dotale di D. Ruccia Trentacinque (f. 27 – 31)
visti gli articoli riferentisi al predetto D. Giuseppe Amato (f. 32)
viste le deposizioni dei testi
si dichiara il predetto Magnifico D. Giuseppe Amato erede universale e particolare di D. Geronimo
Amato e D. Isabella Amato suoi genitori, e perciò dover succedere in tutti i beni della predetta eredità,
salvi i diritti dei RR. D. Domenico e D. Saverio Amato, suoi fratelli, come pure si dichiara legittimo
successore e discendente di Angelo Amato e D. Perna Carullo, suoi abavi per parte D. Geronimo suo
padre, figlio a sua volta di D. Ruccia Trentacinque e D. Domenico Antonio Amato il quale fu figlio
legittimo di D. Caterina Acciani e D. Manilio Amato, fratello de Dott. D. Giov. Battista Arcidiacono, D.
Geronimo e D. Antonio Amato e figlio di D. Angelo Amato e Perna Carullo ed erede per testamento del
Canonico D. Sante Ostuno suo nipote come pure erede di D. Antonio Brunelli come pure si dichiara
legittimo successore di D. Isabella Amato, di D. Giacomo Amato e Caterina Carreggio e sorella di D.
Donato, Angelo, Lucio e D. Sante d’Amato, Arciprete e ultimo Rettore e Compatrono del Beneficio di
Santa Caterina.
Fogl. 39. Copia di un decreto di nomina fatta dal Preside della Provincia di Basilicata Don Bartolomeo
de Haroy Porsel nella persona di D. Manilio Amato, alfiero della Compagnia d’arme della sacchetta del
Reparto di Venosa e comandante, e Comandante Maggiore e Capo di tutte le Compagnie di fanteria e
cavalleria dei Battaglioni della Provincia, con ordine di marciare alla volta di Napoli per gli affari della
guerra con tutta l’autorità e gli onori che competono ecc.
Tale decreto di nomina porta la data del 17 Nov. 1647. La copia, rilasciata dalla Curia Marchesale e
dell’11 luglio 1741.
197
Fogl. 40 - 43. Attestato della Curia Vescovile del 24 Maggio 1741 circa gli atti riguardanti il matrimonio
di D. Antonio Amati e Paola Lombardi e la dispensa ottenuta dal Papa Urbano VIII il 15 Nov. 1640
dell’impedimento di 4° grado di consanguineità intercedente tra gli sposi.
Fogl. 44. Copia in data 11 Luglio 1741 di una dichiarazione o attestato di D. Bartolomeo d’Haroy Porsel
Preside, Governatore e Capitano di Guerra della Provincia di Basilicata, in cui si attesta che il nobile
Manilio Amato maggiore della Compagnia del Principe d’Ascoli e i nobili Dott. Geronimo e Antonio
Amato fratelli in tutte le occasioni di sono prestati per servizio D. S. Maestà e particolarmente nella
prossima occasione passata delle sollevazioni e rivoluzioni con straordinario zelo ed affetto verso il
servizio della Real Corona. In particolare si fa menzione dell’opera di D. Manilio Amato in diversi fatti
d’arme e nel mantenimento della piazza di Montepeloso.
Fogl. 45. Si indicano gli articoli sui quali dovranno esaminarsi i testimoni nella causa di legittima
discendenza e successione di D. Giuseppe Amato
1°) Che D. Giuseppe Amato è figlio legittimo e naturale ed erede di Geronimo e Isabella Amato coniugi
2°) Che Angelo Amato fu figlio legittimo di Giov. Bernardino
3°) Che il fu Antonio Amato fu legittimo marito di Paola Lombardi, e fratello di Alfiero Manilio e
dell’Arcidiacono Giov. Battista e Dott. Geronimo Amato.
Fogl. 46 Deposizione del Magnifico Giov. Pietro Mangieri sul 3° articolo
Fog. 46 bis Deposizione di Donato Antonio Alfieri sul 3° articolo
Fogl. 47 Deposizione del Magnifico Francesco Paolo Caravelli sul 5° articolo
Fogl. 47 bis Deposizione del magnifico Michele Viola sul 3° articolo
Fog. 48 Deposizione del Mastro Vito Altiero sul 3° articolo
Fogl. 48 bis Deposizione di Domenico Santomauro sul 3° articolo
Fogl. 49 Deposizione di Mastro Giov. Battista Martelli sul 3° articolo
Fogl. 49 bis – 50 Decreto della Curia Marchesale del 17 luglio 1741, con cui
Vista la petizione di D. Giuseppe Amato
Vista la copia del preambolo, con cui fu dichiarato erede universale e particolare di Geronimo Amato e
Isabella Amato, e discendente di Angelo Amato ecc. ecc.
Visis videndis
Si dichiara che D. Giuseppe Amato è da ritenersi nobile successore e discendente di Alfiero Manilio suo
Proavo, fratello di D. Antonio Amato e marito di D. Paola Lombardi; come pure successore del Dott.
Geronimo e dell’Arcidiacono D. Giov. Battista Amato come pure successore e discendente di D. Giov.
Bernardino Amato, figlio di Ambrosio ecc.
Fogl. 51 Istanza di D. Giuseppe Amato, che chiede che il decreto del 17 luglio 1741 si esegue con
pubblico editto e quindi corroborato e dichiarato successore dei beni paterni. L’istanza fatta alla Corte
Marchesale è del 21 Aprile 1749
Fog. 52 Decreto della Corte Marchesale, con cui si ordina la citazione per editto, per cui si notifica il
contenuto dei decreti sopra riportati per mezzo del banditore more solito, invitando i pretendenti a
198
comparire fra nove giorni per dire quel che vorranno circa le richieste di Giuseppe Amato. 21 aprile
1749
Fogl. 53. Attestato del Parroco Michele Ferrara in cui si attesta della morte avvenuta il 12 Dic. 1726
della madre Elisabetta Amato e del padre Girolamo Amato avvenuta il 4 Ottobre 1729
Fogl. 54 Ordine del Duca D. Vincenzo Tuttavilla Grande di Spagna, Tenente Generale dell’Esercito,
impartito per la marcia degli Ufficiali e Compagnie di Basilicata in soccorso di detta Provincia ribelle e
destinazione a loro Comandante di D. Manilio Amato. 20 Dicembre 1647
Fogl. 55 Decreto del 3 Maggio 1749, in cui D. Giuseppe Amato vien dichiarato legittimo erede del
Padre Geronimo e della madre Isabella e di tutti gli Ascendenti ecc. Vi è la dichiarazione di
promulgazione di detto decreto.
199
Bibliografia
AA.VV., Ferrandina, recupero di un’identità culturale, a cura di Nuccia Barbone Pugliese e Francesco
Lisanti, Congedo Editore, 1987.
Carucci Paola, Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione, La Nuova Italia Scientifica, Roma
1983.
Centola Salvatore, Ferrandina e le sue remote origini elleniche – lucane, Stabil. Tipo – Lito Manzoni &
De Lucia, Napoli 1931.
Ianora Michele, Memorie storiche, critiche e diplomatiche della città di Montepeloso (oggi Irsina), Tip.
Conti, 1901. Ristampa anastatica, Edizioni La Bautta, Tipografia Artigiana F.lli Dasi, Matera,
Ferrara 1987.
Morano Michelangelo, Storia di una società rurale, La Basilicata nell’ottocento, Laterza, Bari, 1994
Pedio Tommaso, Dizionario dei patrioti lucani, Artefici e oppositori, Stabil. Tipografico Editoriale
Vecchi & C., Trani 1969.
200