Copia Tipografia Inventario d`Amato Cantorio
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Copia Tipografia Inventario d`Amato Cantorio
SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA BASILICATA Inventario dell’Archivio privato d’Amato Cantorio a cura di Annunziata Bozza con la collaborazione di Sergio Palagiano 1 INVENTARIO DELL’ARCHIVIO PRIVATO d’AMATO CANTORIO a cura di Annunziata Bozza con la collaborazione di Sergio Palagiano Direttore Scientifico Dott. Michele Durante 2005 2 3 INDICE Premessa L’albero genealogico della famiglia d’Amato Cantorio La famiglia d’Amato Cantorio tra Ferrandina e Montepeloso (oggi Irsina) L’Archivio d’Amato Cantorio: procedure adottate per l’intervento di riordinamento e d’inventariazione Abbreviazioni Indice dell’inventario Documenti personali dei componenti della famiglia pag. Inventari di beni ed animali pag. Documenti relativi all’attività agricola pag. Documenti relativi all’attività zootecnica pag. Personale dipendente pag. Contabilità pag. Amministrazione generale ed atti diversi pag. Piante e progetti pag. Istrumenti notarili e contratti pag. 22 4 Produzioni civili, ricorsi e atti giudiziari pag. Corrispondenza pag. Stampe e cartoline pag. Appendice pag. Bibliografia pag. 5 Premessa 6 Albero genealogico Tav. 1 Tav. 2 7 La famiglia d’Amato Cantorio tra Ferrandina e Montepeloso (oggi Irsina) Le notizie riguardanti le origini della famiglia d’Amato o d’Amati sono piuttosto esigue e per certi aspetti anche controverse. La casata sarebbe attestata sul territorio irsinese tra XVII e XVIII secolo, articolata in diverse ramificazioni, ed in merito alla sua originaria provenienza sono state avanzate solo alcune ipotesi. L’Ufficio Ricerche Araldiche Storiche e Genealogiche in una lettera del 2 marzo 1943, rinvenuta nell’archivio privato degli Amato Cantorio, riferisce che “… i d’Amato, uomini illustri d’arme e di toga sarebbero di origine napoletana, già presenti sin dal IV secolo, nobilitati e con stemma gentilizio depositato nell’Archivio Storico Napoletano” 1. Secondo l’illustre storico Michele Ianora, autore di una monografia sulla cittadina di Montepeloso, oggi Irsina, la famiglia sembrerebbe, invece, provenire dall’ Amantea2 e avrebbe avuto tra i suoi insigni discendenti un Domenico, Vescovo di Castro, ed un Mauro, abate di Montecassino….3 Tra la corrispondenza dello stesso Ianora sono state rinvenute un paio di lettere datate 1906 e 1908, provenienti da Montecassino, nelle quali si risponde a richieste di informazioni relative all’abate Mauro de Amato (1660 – 1746) avanzate dallo storico irsinese. Da esse si evince che il de Amato non fu mai né Abate di Montecassino, né Presidente della Congregazione Cassinese4 e che lo stesso ricoprì la carica di Abate titolare del Monastero di San Michele Arcangelo di Montescaglioso e ancor prima di Priore ed Amministratore dei monasteri di Castrovillari e Ragusa5. Tuttavia, un riferimento a Mauro de Amato Cassinensis Congregationis Abbati, risulta in un’iscrizione lapidea, collocata all’interno della Cattedrale di Irsina, che raffigura uno stemma gentilizio riproducente, nella parte superiore, tre stelle separate, con una fascia, da 1 Archivio privato d’Amato Cantorio, serie Corrispondenza, b. 13 fasc. 373. Notizie tratte da: Ianora Michele, Memorie storiche, critiche e diplomatiche della città di Montepeloso (oggi Irsina), Matera 1987, (ristampa anastatica), pag. 578 . 3 Idem, pagg. 587 – 588. 4 Archivio privato Ianora, serie Corrispondenza, lettera inviata il 9 maggio 1906 dall’archivista capitolare Ambrogio M. Amelli, dell’archivio dell’Abbazia di Montecassino, al prof. Michele Janora. 5 Archivio privato Ianora, serie Corrispondenza, copia di una lettera datata Montecassino, 30 settembre 1908. 2 8 un cuore rappresentato nella parte inferiore, il tutto sormontato da una croce pastorale e dal cappello vescovile. Iscrizione lapidea sita nella Cattedrale d’Irsina Analogo stemma è rilevabile in Irsina sia all’interno del palazzo d’Amato Cantorio (foto 1), sito in via Roma, che sul portale principale della masseria denominata Torre Finizia sita alla contrada Basentello (foto 2), attestata già dagli inizi del XIX secolo di proprietà della stessa famiglia. Fig. 1 Stemma sito all’interno di Palazzo d’Amato Cantorio - Irsina Fig. 2 Stemma sito sul portale di Torre Finizia Tale circostanza, però, potrebbe avvalorare l’ipotesi che l’ecclesiastico abbia fatto parte dello stesso ramo d’Amato presente in Irsina. Il documento più antico riferibile al fondo d’Amato Cantorio “Acta Preamboli p. D. Iosepho Amato”, databile 1740 – 1749, di cui si fornisce la trascrizione integrale in appendice all’inventario, è preceduto da un albero genealogico della famiglia, in cui è indicata la discendenza di un tale Giuseppe Amato per otto generazioni fino al capostipite Ambrosio Amato, discendente dei nobili di Catanzaro. Dallo studio dell’ albero genealogico si evince non solo che, fratello di Giuseppe sarebbe stato quel Domenico (1696 – 1770), prima vicario generale di Velletri e poi Vescovo di Castro citato dallo Ianora, ma anche che un figlio del medesimo Giuseppe, Domenico Antonio, avrebbe contratto matrimonio con una tale Felicia Cantorio Putignano, da cui sarebbe derivato il cognome unito d’Amato Cantorio. I documenti conservati nell’archivio privato consentono, però, di ricostruire in maniera sistematica la storia della famiglia solo a partire 9 dagl’inizi del XIX secolo, quando Nicola d’Amato Cantorio (1820-1895) raccoglie l’eredità del padre Domenicantonio che, deceduto in Nicola d’Amato Cantorio giovane età, aveva affidato il figlio ancora minorenne alle cure della madre e l’amministrazione delle sue proprietà ad un procuratore la cui gestione, poco oculata e incline a facili donazioni nei confronti del clero, aveva determinato il depauperamento delle sostanze. Raggiunta la maggiore età, Nicola non solo si riappropria della sua eredità ma ne determina l’accrescimento. Affiancato, infatti, da Francesco D’Urso, fidato amministratore dei possedimenti siti in Irsina, stipula vantaggiosi contratti di locazione e numerosi istrumenti d’acquisto di terreni. E’ del 28 maggio 1858, ad esempio, un istrumento1 con il quale don Gregorio Ridola di Matera vende a don Nicola una proprietà con vigna, casina, cappella e pozzo sita alla contrada Madonna del Pozzo in agro di Ferrandina. Nel frattempo don Coletto ha sposato Angela Lisanti dalla quale ha avuto due figli: Giuseppe, nato a Ferrandina il 5 aprile 1855, ed Eugenio. Giuseppe d’Amato Cantorio Eugenio d’Amato Cantorio E’ a loro che Nicola affida il proprio patrimonio al momento del suo decesso avvenuto il 25 settembre 1895. Con testamento olografo del 12 aprile 18942 dispone di assegnare al primogenito Giuseppe tutte le proprietà site in Montepeloso, tanto rustiche che urbane ed in più gli concede in eredità alcuni beni siti in Ferrandina come il palazzo un tempo appartenuto a Giacomo De Leonardis sito in Via dei Mille, con le case ad esso limitrofe, le cantine, il fondo denominato Madonna del Pozzo ed altri due terreni. Istituisce, invece, Eugenio erede di tutte le altre proprietà site in Ferrandina escluse quelle assegnate al fratello Giuseppe. L’eredità così divisa viene considerata da Eugenio lesiva dei suoi diritti e, pertanto, cita3 il 1 Archivio privato d’Amato Cantorio, serie Istrumenti e contratti, b. 1 fasc. 10. Idem, serie Istrumenti notarili e contratti, b. 1 fasc. 28. 3 Idem, serie Produzioni civili, ricorsi ed atti giudiziari, b. 1 fasc. 6. 2 10 fratello Giuseppe dinanzi al Tribunale Civile di Matera al fine di vedere reintegrate le quote legittime d’eredità. Palazzo d’Amato Cantorio in Ferrandina Tuttavia, nel tentativo di evitare noie e ingenti spese di giudizio, i due fratelli stipulano di comune accordo un atto di transazione1 - del quale nell’archivio si conserva una minuta - che determina la cessione da parte di Giuseppe ad Eugenio di un fondo in contrada Serra Grande di San Pietro di circa 120 ettari. L’attività agricola e zootecnica, a cui la famiglia si dedica ancora oggi, si sviluppa proprio con Giuseppe e, dalla prima metà del XX secolo, con il figlio di questi, Eugenio, medico chirurgo. Il 20 dicembre 1888 Giuseppe d’Amato Cantorio sposa Vincenza Rago e dal loro matrimonio nascono tredici figli, alcuni dei quali muoiono in tenera età. Don Peppino, come è chiamato dai suoi massari, riscuote grande stima e ossequioso rispetto. Gli si riconosce grande autorità, affidabilità ed equità nelle trattative contrattuali. Conclude affari vantaggiosi con compratori e mediatori, tratta con grossi possidenti quali la marchesa Giuseppina Pignatelli della Leonessa, proprietaria della difesa denominata Matine Soprana, e con Giambattista Turrini padrone della masseria detta Le Piane sita in agro di Ferrandina. Rinomate sono le battute di caccia da lui organizzate con l’impiego di segugi di razza poiché grande è la Vincenza Rago, moglie di Giuseppe sua passione per l’arte venatoria che condivide con fraterni amici come Domenico Ridola, medico ed archeologo, Augusto Murri, illustre scienziato, e Antonio Cardarelli, esimio professore e senatore. 3 Idem, serie Istrumenti notarili e contratti, b. 1 fasc. 28. 11 Battuta di caccia con segugi Proprio quest’ultimo nelle lettere1 che gli invia da Napoli lo chiama “mio caro ed antico amico”, lo ringrazia vivamente per i doni che gli giungono dalla terra di Basilicata e gli confessa che la caccia con lui rappresenta l’unico momento di vero svago durante tutta la villeggiatura. In Giuseppe si ravvisa altrettanto deciso e convinto l’impegno politico: dal 1899 al 1902 è sindaco di Ferrandina e fittissimi sono i rapporti epistolari con noti personaggi politici del tempo come i Materi, Tommaso Senise e Pasquale Grippo. Come padre garantisce a tutti i figli un’ottima educazione scolastica. Nicola, primogenito di Giuseppe e Vincenza, nasce a Ferrandina nel 1882. Frequenta l’Istituto Convitto Argento di Lecce e l’Istituto Collegio Bianchi Montesanto di Napoli dei padri Barnabiti. Muore, a soli 23 anni, il 22 febbraio 1905. Angelo, secondogenito, nasce a Ferrandina il 16 luglio 1883. Studia, come i fratelli Nicola ed Eugenio, a Lecce presso il Collegio Convitto Argento. Si occupa per diversi anni di collaborare con il fratello Eugenio nella gestione e conduzione delle proprietà di Ferrandina. Muore nell’aprile del 1976. Eugenio, nasce a Ferrandina il 5 novembre 1886. Comincia gli studi a Lecce presso il Collegio Argento, frequenta il regio liceo ginnasio del Convitto Nazionale Amedeo di Savoia Duca d’Aosta di Tivoli e si laurea in medicina a Roma il 3 aprile del 1916 con una tesi dal titolo “Importanza diagnostica e terapeutica del prisma in oculistica”2. Partecipa alla Prima Guerra Mondiale come ufficiale medico sul treno attrezzato n. 35. Conclusa l’esperienza militare inizia ad occuparsi della gestione dell’azienda agricola in Irsina e per tale motivo abbandona la sua professione. Dal 1931 al 1938 è Commissario di Sconto presso la filiale del Banco di Napoli in Irsina. Nel 1945 con decreto emanato dal Prefetto di Matera riceve la nomina di commissario governativo per gli alloggi del Comune di Irsina. Muore nel 1981 all’età di 95 anni. Eugenio d’Amato Cantorio, medico Prima delle sorelle d’Amato Cantorio, Angela Maria o Angelina come viene affettuosamente chiamata in famiglia e come lei stessa si firma nelle lettere, nasce a Ferrandina nel 1884. Studia a Lecce presso il Collegio delle Marcelline Vittorio Emanuele dove si distingue per bontà e diligenza. Nel 1918, colpita dall’epidemia di spagnola, muore alla giovane età di 35 anni. Maria o meglio Marietta nasce a Ferrandina il 7 marzo 1890 e vi muore nel 1978. 1 2 Archivio privato d’Amato Cantorio, serie Corrispondenza, b. 6 fasc. 52. Archivio privato d’Amato Cantorio, serie Documenti personali e riservati dei componenti della famiglia, b. 1 fasc. 10. 12 Giovanna Emilia, terza delle sorelle d’Amato Cantorio viene al mondo a Ferrandina nel 1892 e, colpita dalla stessa epidemia di spagnola di sua sorella maggiore, si spegne nel 1918 a soli 26 anni. Penultima delle sorelle d’Amato Cantorio, Clelia nasce a Ferrandina nel 1896 e muore il 15 agosto 1965. Sposa, il 16 gennaio 1929, Michele Potenza, avvocato, dal quale avrà quattro figli: Anna, Vincenzina, Maria e per ultimo, nel 1939, Francesco. Segue Elvira Ester che nasce, sempre a Ferrandina, nel 1900. Dei figli di Giuseppe sarà, nel 1996, l’ultima a decedere. Clelia d’Amato Cantorio Vi è, poi, Lorenzo che nasce il 27 luglio 1901. Intraprende i suoi studi a Bari al Convitto Nazionale, prosegue presso l’Istituto Convitto P. Colonna di Galatina e presso il Collegio Convitto Cagnazzi di Altamura. Per diversi anni gestisce l’esattoria di Ferrandina. Nel 1945 sposa Margherita Fasella dalla quale ha, nel 1950 un’unica figlia, Vincenza. Muore nell’agosto del 1969 all’età di 68 anni. Renato viene al mondo il 17 maggio 1903. Frequenta il Regio liceo ginnasio nell’Istituto Convitto P. Colonna di Galatina e si iscrive poi ad Avellino alla Regia Scuola di Agricoltura, di Viticoltura e di Enologia. Appassionato di caccia muore nell’agosto del 1984. Infine, ultimo dei figli di Giuseppe è Casto. Nasce a Ferrandina il 1° gennaio 1905, compie i suoi studi a Bari, a Galatina presso l’Istituto Convitto P. Colonna e ad Altamura nel Collegio Convitto Cagnazzi. Muore nel 1986. Anno Scolastico 1920 – 1921 Istituto Convitto P. Colonna di Galatina (Le) 13 Tutti i fratelli d’Amato Cantorio contribuiscono alla gestione e conduzione delle attività agricole e zootecniche. Ad ognuno è assegnato un compito preciso: le donne si occupano della casa, vendono i prodotti della terra, le uova ed i formaggi e in assenza degli uomini registrano accuratamente sui libri contabili le entrate e le uscite. Dei fratelli c’è chi ha l’incarico della cantina cioè di provvedere alla tenuta del bottame e alla vendita del vino, chi, invece, del frantoio. Tra tutti, però, è Eugenio che si dedica alla conduzione delle proprietà familiari: già nel giugno del 1919 il padre Giuseppe lo aveva nominato procuratore generale. Ma nell’ottobre del 1933, anche a seguito della morte del genitore, avvenuta il 1° agosto dello stesso anno, riceve dai suoi fratelli la procura generale1 con poteri di amministrare tutti i loro beni e cioè la tenuta Cacciatizzi di Brindisi di Montagna, la masserie denominate Bradano, Trimititi, Magliano, Le Piane, Madonna del Pozzo, Madonna del Piede e soprattutto l’antica azienda agricola di Irsina sita in contrada Basentello denominata Torre Finizia. Masseria Torre Finizia in agro di Irsina (Mt) L’esistenza di tale masseria è attestata in una platea del 1818, conservata nell’Archivio comunale, che descrive i beni della Cappella di S. Antonio da Padova. Nel volume si legge che la Torre, in quell’anno, risulta essere di proprietà di tale donna Finizia Lombardi da cui, probabilmente, la tenuta ha preso il nome. 1 Archivio privato d’Amato Cantorio, serie Istrumenti notarili e contratti, b. 2 fasc. 77. 14 L’attività di gestione e conduzione dell’industria armentizia ed agricola dei d’Amato Cantorio è documentata da libri, registri, fogli riepilogativi, lettere, appunti e piccole agendine da tasca. Attraverso i numerosi documenti che coprono un arco temporale compreso tra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX è possibile rilevare informazioni e dati sugli allevamenti praticati, sulle produzioni agricole, sugli acquisti, sui movimenti di carico e scarico di magazzino, sui prezzi di mercato dei cereali, dei legumi, della carne, della lana, dei latticini, del vino rosso e bianco e di ogni altro genere di prodotto. I numerosi fogli del Registro paga settimanale - relativi al primo cinquantennio del XX secolo e sui quali risultano puntualmente annotati, per ciascun salariato, le giornate di lavoro effettuate, il pane distribuito, l’entità della mercede giornaliera corrisposta, la tipologia di lavoro svolto dai diversi operai - attestano una notevole, continua e diversificata presenza di manodopera, prova evidente della floridezza e dell’importanza sul territorio dell’azienda d’Amato Cantorio. I modelli con l’indicazione dei foraggi occorsi per alimentare il bestiame consentono di conoscere, per ciascun giorno della settimana i consumi di biada, orzo e fave per i diversi animali presenti nella Masseria. Vari fogli sciolti documentano come quotidianamente veniva speso il denaro affidato “dal padrone” agli amministratori o a persone di fiducia. Tutta la documentazione conservata nell’archivio offre una tale quantità di informazioni di tipo economico agricolo da stimolare indagini ed analisi volte a mettere in luce tutte quelle componenti e dinamiche decisionali, organizzative e gestionali che hanno determinato, attraverso il razionale e ottimale impiego delle risorse umane e naturali, il successo dell’azienda agricola d’Amato Cantorio. La masseria Torre Finizia, infatti, è ancora oggi viva ed attiva, affidata alla gestione di chi, con grande laboriosità, dedizione ed amore ne cura la sopravvivenza; di chi ha fatto tesoro della saggezza dei suoi predecessori e che ne è, anche, l’illuminato custode della memoria storica. 15 ARCHIVIO PRIVATO D’AMATO CANTORIO Le carte d’Amato Cantorio: procedure adottate per l’intervento di riordinamento e d’inventariazione Nell’estate dell’anno 2003 la Soprintendenza Archivistica per la Basilicata, nell’ambito della sua attività di vigilanza, rilevava in Irsina la presenza di una parte dell’archivio familiare d’Amato Cantorio che, sia per la tipologia delle carte in esso conservate sia per l’arco di tempo in cui erano state prodotte, evidenziava un indubbio interesse storico. Il materiale documentale in questione era custodito nell’antico palazzo d’Amato Cantorio sito in via Roma ad Irsina di proprietà dei signori Franco e Lena Potenza. Numerosi altri documenti della stessa tipologia, appartenenti allo stesso nucleo familiare, si rinvenivano nella suggestiva residenza di Ferrandina in Via dei Mille di proprietà della signora Anna Potenza Lo Franco e Vincenza d’Amato Cantorio Berliri. L’intero archivio, peraltro abbastanza cospicuo e in ottime condizioni di conservazione, risultava costituito da scritture e testimonianze diverse che consentivano, non soltanto di ricostruire momenti di vita di un’importante famiglia lucana che aveva sviluppato nei propri possedimenti una fiorente attività agricola e zootecnica ultracentennale, ma anche di contribuire allo studio e alla conoscenza delle modalità con cui nei secoli passati si coltivavano le terre, si producevano e vendevano i raccolti, si gestivano e si conducevano le masserie, si stabilivano rapporti di lavoro con contadini ed operai. Per tali fonti documentarie, rinvenute in stato di disordine, la Soprintendenza archivistica per la Basilicata emetteva due dichiarazioni distinte di notevole interesse storico, una per Ferrandina e una per Irsina, a garanzia di tutela e salvaguardia di queste preziose fonti documentali. Nel contempo programmava ed avviava nell’anno 2005 le operazioni di schedatura, riordino e inventariazione che affidava a due archivisti libero professionisti. I documenti rinvenuti a Ferrandina erano collocati tutti nell’antico studio e conservati nei cassetti della scrivania, in un cassettone posto al di sotto di una grossa libreria, in un particolare armadio ligneo a scomparti, alcuni dei quali recavano un etichetta adesiva 16 con l’indicazione dei mesi dell’anno - il che lasciava intuire che in quei settori veniva depositato il carteggio pervenuto mensilmente - e in una sorta di griglia lignea appesa alla parete. Armadio ligneo a scomparti Ferrandina – Scomparti con etichette adesive 17 Ferrandina – Griglia lignea Per Irsina, i documenti si trovavano nel salottino studio conservati nei cassetti della scrivania, sui ripiani di una libreria e nei cassetti sottostanti, in un capiente cassettone ligneo e in una cesta di vimini. Irsina – Antico studio Irsina – Cassettone ligneo Tutta la documentazione sciolta rinvenuta sia a Ferrandina che a Irsina risultava condizionata con la stessa modalità: in un gran numero di buste commerciali, in pacchetti fermati da sottili spaghi o trattenuti da fascette di carta rinforzate da fettucce. In molti casi sulle buste e sulle fascette vi erano delle annotazioni a penna o a matita relative alla tipologia e all’oggetto delle carte raccolte, rivelatesi in seguito parziali e, in alcuni casi, fuorvianti. Pacchetti fermati da sottili spaghi Si è, quindi, provveduto ad estrarre i documenti dalle buste, a stenderli e a fascicolarli. Contemporaneamente si è avviata una schedatura analitica finalizzata all’individuazione di tutte quelle informazioni utili a connotare ed identificare ogni singolo documento. Si è posta molta cura, inoltre, nell’apporre su ogni fascicolo l’indicazione della provenienza del documento: se apparteneva al troncone di Ferrandina si identificava con F, se a quello d’ Irsina con I. Tale procedura si è resa necessaria perché i possessori delle due parti d’archivio potessero in ogni momento individuare i propri documenti. Tuttavia, a mano a mano che gli atti 18 venivano fascicolati e schedati, si comprendeva che le serie, per avere una logica sequenzialità ed una connotazione di aggregazione sistematica omogenea e completa, necessitavano della fusione dei due segmenti di archivio. In effetti le due porzioni d’archivio, tranne per i registri di contabilità, sono complementari poichè descrivono la storia di un’unica famiglia la cui vita e attività si è svolta sia ad Irsina che a Ferrandina. Al termine di queste operazioni il complesso documentario è stato organizzato in serie all’interno delle quali i documenti si trovano ordinati secondo un criterio cronologico. Il fondo risulta, dunque, suddiviso in: Documenti personali e riservati dei componenti della famiglia (1893 – 1966), comprendenti una cospicua quantità di fotografie. Fotografie Più strettamente legata alla conduzione dell’azienda agricola e zootecnica è la documentazione articolata nelle seguenti serie: Inventari di beni ed animali (1869 – 1969); Atti relativi all’attività agricola (1867 – 1962); Atti relativi all’attività zootecnica (1899 – 1962); Personale dipendente (1865 – 1968); Piante e progetti (1917 – 1966); Contabilità generale (1819 – 1982); Amministrazione generale ed atti diversi (1870 – 1968); Piante e progetti (1917 – 1966); Istrumenti notarili e contratti (1844 – 1961); Produzioni civili, ricorsi ed atti giudiziari (1847 – 1958); Corrispondenza (1848 – 1961); Stampe e cartoline da collezione (1901 – 1956). 19 Atti giudiziari Corrispondenza La fase del riordinamento è consistita nel condizionare i fascicoli prodotti in cartelle provviste di lacci, sul dorso delle quali è stata applicata un etichetta adesiva che descrive il contenuto di ogni singola busta. La numerazione di corda di ciascuna busta riparte da uno per ogni serie, così come riprende da uno anche la numerazione dei fascicoli all’interno di ogni serie. Nella redazione dell’inventario, per alcune unità archivistiche, si è convenuto di riportare, tra virgolette, il titolo originario rinvenuto sul documento, provvedendo ad integrare il testo con informazioni più dettagliate quando si è valutato che l’intestazione non fosse sufficientemente esplicativa del contenuto. In corpo minore sono state inserite le note aggiuntive, le informazioni riguardanti la presenza di eventuali allegati ai documenti e le notizie in merito alla consistenza e cartulazione delle carte o numerazione delle pagine. Si è omesso di dare, per ogni documento, notizie relative allo stato dei supporti e degli inchiostri poiché l’intero fondo archivistico risulta in ottimo stato di conservazione. In appendice all’inventario si è ritenuto utile trascrivere integralmente il più antico documento riferibile al complesso archivistico d’Amato Cantorio: un fascicolo denominato“Acta preambuli” (1740 – 1749), relativo ad una causa di legittima discendenza e successione. Per tale documento è stata realizzata una copia in formato digitale in quanto l’originale è conservato da una discendente della famiglia residente a Roma. La schedatura delle fonti documentarie conservate in Ferrandina e le immagini fotografiche a corredo dell’inventario sono state realizzate dal dott. Sergio Palagiano, archivista libero professionista. ANNUNZIATA BOZZA 20 ABBREVIAZIONI ago. a., aa. apr. b., bb. c., cc. cart. cit. c. s. dic. doc., docc. fasc., fascc. feb. gen. giu. id. lug. mag. mar. n., nn. nov. ott. p., pp. reg., regg. ril. cart. ril. perg. s. d. set. v. vol. = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = agosto anno, i aprile busta, e carta, e cartolato citato come sopra dicembre documento, i fascicolo, fascicoli feb. gennaio giugno idem luglio maggio marzo numero, i novembre ottobre pagina, e registro, i rilegatura di cartone rilegatura in pergamena senza data settembre vedi volume 21 ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO DOCUMENTI PERSONALI DEI COMPONENTI DELLA FAMIGLIA (1893 – 1966) La serie raccoglie i documenti personali di ogni membro della famiglia, come ad esempio le tessere di riconoscimento o le carte relative alla carriera scolastica dei giovani d’Amato Cantorio. Tali fonti si sono rivelate particolarmente utili per ricostruire il profilo biografico di ciascun rappresentante della famiglia fornendo interessanti informazioni sulla loro formazione culturale, sugli interessi coltivati nonché sull’attività civile e politica svolta. In questa serie sono confluite anche le numerose fotografie risalenti ai primi del ‘900, rinvenute nell’archivio privato d’Amato Cantorio. In massima parte sono costituite dai ritratti dei componenti della famiglia e dai immagini che raffigurano scene di vita quotidiana in campagna, momenti di svago e circostanze importanti. BUSTA 1 fasc. 1 [ F ] Documenti personali di Giuseppe d’Amato Cantorio: 4 mar. 1927, Ferrandina 1. Carta d’identità rilasciata dal Comune di Ferrandina. 24 ott. 1907 – 23 ott. 1912 2. Tessera per l’uso dei biglietti di abbonamento rilasciata dalle Ferrovie dello Stato. 18 dic. 1912 – 17 dic. 1917 3. Idem. 22 26 feb. 1932 4. Libretto personale per licenze di porto d’armi. s.d. 5. Tessera della Confederazione Nazionale Fascista degli Agricoltori. s.d. 6. N. 3 tessere della Confederazione delle Corporazioni fasciste. 7. Biglietti da visita e carta intestata. fasc. 2 [ F ] 8 ago. 1912 – 7 giu. 1933 Ricette mediche di diagnosi, prescrizioni e preparazioni galeniche. 1 mar. 1917 – 5 ott. 1926 Risultati di analisi cliniche. Materiale pubblicitario di rimedi farmaceutici. fasc. 3 [ F ] 18 giu. 1899 Atti relativi alle elezioni amministrative del 18 giugno 1899. Nota Trattasi di elenchi manoscritti degli elettori finalizzati al conteggio preventivo dei possibili consensi. fasc. 4 [ F ] 1909 Atti relativi alle elezioni del 1909. Nota Trattasi di telegrammi, appunti, carteggio, minute di discorsi, elenchi degli elettori e conteggi dei voti relativi al confronto elettorale tra i candidati Materi e Lichinchi. fasc. 5 [ F ] s.d. Minute dei discorsi pronunciati da Giuseppe d’Amato Cantorio nel corso dei consigli comunali di Ferrandina. s.d. Minute varie. 23 fasc. 6 [ F ] Atti relativi alla carriera scolastica di Nicola d’Amato Cantorio, primogenito di Giuseppe: 21 feb. 1893 – 8 ago. 1894, Napoli 1. Carteggio intercorso tra Giuseppe d’Amato Cantorio e il Rettore dell’Istituto Collegio Bianchi di Napoli presso il quale Nicola, primogenito di Giuseppe, effettua gli studi. 8 nov. 1894, Lecce 2. Lettera del direttore del Collegio Argento di Lecce. 8 dic. 1894 31 lug. 1896 3. N. 2 quietanze rilasciate dall’economo del Collegio Argento di Lecce in merito al pagamento delle rette scolastiche. Novembre 1894 Marzo 1896 4. Medie dei voti ottenuti da Nicola d’Amato Cantorio nel corso degli studi ginnasiali condotti presso l’Istituto Convitto Argento di Lecce. fasc. 7 [ F ] Atti relativi alla carriera scolastica e documenti personali di Angelo d’Amato Cantorio: 1895 – 1896 1. Medie dei voti e risultati finali degli esami ottenuti da Angelo d’Amato Cantorio nel corso degli studi ginnasiali condotti presso l’Istituto Convitto Argento di Lecce. 16 ott. 1937, Ferrandina 2. Libretto di risparmio emesso dalla Banca Ferrandinese a nome di Angelo d’Amato Cantorio. fasc. 8 [ I ] Documenti personali di Eugenio d’Amato Cantorio: 4 mar. 1927, Ferrandina 1. Carta d’identità rilasciata dal Comune di Ferrandina. 1 sett. 1936, Matera 2. Tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione Nazionale Ufficiali in congedo d’Italia Sezione di Matera. 1927 – 1935 3. N. 8 tessere di iscrizione al Partito Nazionale Fascista – Fascio di combattimento di Ferrandina. 1934, Irsina 24 4. Tessera di riconoscimento rilasciata dall’Opera nazionale Dopolavoro - Sezione di Irsina. 1932 – 1959 5. N. 7 tessere di iscrizione alla Confederazione Nazionale Fascista degli Agricoltori poi Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana. 1936 6. Tessera di libera circolazione rilasciata dalla Società Autotrasporti dell’Italia Meridionale. 1936 – 1942 7. Tessera del Touring Club Italiano. 29 nov. 1966, Matera 8. Libretto personale per licenza di porto di fucile rilasciata dalla questura di Matera. 9. Biglietti da visita e carta intestata Nota Trattasi di documenti rinvenuti in una busta sulla quale è stata rilevata la seguente annotazione: “Tessere, ricevute e carte varie tolte dal portafogli”. fasc. 9 [ F ] 1922 – 1957 Ricette mediche di diagnosi, prescrizioni e preparazioni galeniche. fasc. 10 [ F - I ] Atti relativi alla carriera scolastica di Eugenio d’Amato Cantorio: 1895 – 1896 1. Medie dei voti e risultati finali degli esami ottenuti da Eugenio d’Amato Cantorio durante la frequenza della terza classe elementare dell’Istituto Convitto Argento di Lecce. 22 dic. 1897, Lecce Diploma di profitto conseguito nello studio della religione. 4 nov. 1898 Corrispondenza. 22 dic. 1898 Attestato del premio di primo grado per profitto negli studi del Collegio Argento di Lecce assegnato ad Eugenio d’Amato Cantorio. 16 ott. 1898 2. Attestato scolastico del Regio Liceo Ginnasio Amedeo di Savoja Duca d’Aosta di Tivoli. 25 30 giu. 1899 – 13 sett. 1913 Conti e ricevute di pagamento delle rette del Regio Convitto Nazionale di Tivoli. 1898 - 1903 Medie dei voti conseguiti da Eugenio d’Amato Cantorio nel corso degli studi ginnasiali condotti presso il Regio Liceo Ginnasio Amedeo di Savoja Duca d’Aosta di Tivoli. Aprile 1916, Roma [ I ] 3. Copia dattiloscritta della tesi di laurea in medicina e chirurgia redatta da Eugenio d’Amato Cantorio dal titolo “Importanza diagnostica e terapeutica del prisma in oculistica”. fasc. 11 [ F ] 27 ago. 1906 – 5 lug. 1956 Atti relativi alla carriera militare di Eugenio d’Amato Cantorio. fasc. 12 [ F ] 31 dic. 1931 – 7 mar. 1938, Napoli Comunicazioni relative al provvedimento emanato dal Consiglio d’Amministrazione del Banco di Napoli in merito alla nomina di Eugenio d’Amato Cantorio a Commissario di sconto presso la filiale di Irsina. fasc. 13 [ I ] 30 apr. 1939 – 9 ago. 1941 Atti relativi all’istanza inoltrata alla Regia Prefettura di Matera da Eugenio d’Amato Cantorio in merito all’esonero dal richiamo alle armi e relative comunicazioni di accoglimento della richiesta suddetta inviate dal Comando della Difesa Territoriale di Bari. Allegati: - Istanza di esonero dal richiamo alle armi inoltrata dall’Azienda agricola Torre Finizia di Eugenio d’Amato Cantorio per conto di Domenico Crichigno, Giuseppe Nicola Nigro e Domenico Robertaccio, dipendenti. fasc. 14 [ I ] 19 dic. 1945, Matera Decreto emanato dal Prefetto di Matera relativo alla nomina di Eugenio d’Amato Cantorio a Commissario Governativo per gli alloggi del Comune di Irsina. Allegati: - Carteggio ed atti diversi prodotti tra il 21 gennaio 1946 ed il 3 aprile 1946 relativi all’attività di Commissario governativo per gli alloggi esercitata da Eugenio d’Amato Cantorio. Trattasi di pratiche trattenute da Eugenio d’Amato Cantorio oltre il termine dell’incarico avvenuto a seguito dell’abolizione del Commissariato degli alloggi sancito con decreto prefettizio del 1° aprile 1946. 26 - Minuta di una lettera di dimissioni dalla carica di Commissario governativo per gli alloggi redatta da Eugenio d’Amato Cantorio nel gennaio del 1946. fasc. 15 [ F ] Atti relativi alla carriera scolastica di Angelina d’Amato Cantorio: 20 ott. 1896 – 16 ott. 1898 Note di spese e ricevute di pagamento della rette scolastiche dell’Educatorio Vittorio Emanuele di Lecce diretto dalla Società di educazione e di istruzione delle Marcelline. 15 mar. 1898 10 lug. 1898 Pagelle scolastiche di Angelina d’Amato Cantorio. 1 feb. 1900 – 18 lug. 1898 Corrispondenza intercorsa tra Suor Ermenegilda Magnani, direttrice del Collegio delle Marcelline di Lecce, e Giuseppe d’Amato Cantorio, padre di Angelina. fasc. 16 [ F ] Atti relativi alla carriera scolastica di Lorenzo, Renato e Casto d’Amato Cantorio: 6 giu. 1921 – 28 dic. 1927 Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dal rettore del Convitto Paolo Colonna di Galatina in merito alla condotta scolastica dei figli Lorenzo, Renato e Casto. fasc. 17 [ F ] 21 apr. 1921, Voghera s.d. N. 2 Comunicazioni pervenute a Renato d’Amato Cantorio dalla Regia Scuola pratica di agricoltura “Gallini” di Voghera e dalla Regia Scuola di Viticoltura e di Enologia di Avellino in merito alle modalità d’iscrizione ai corsi ed ai programmi di studio. fasc. 18 [ F ] 23 feb. 1905, Ferrandina Elogio funebre composto da G. Giuliani, professore, in occasione dei funerali di Nicola d’Amato Cantorio, figlio di Giuseppe, scomparso prematuramente a soli 23 anni il 22 febbraio 1905. BUSTA 2 27 FOTOGRAFIE Il materiale fotografico rinvenuto sciolto, privo di indicazioni relative ai soggetti rappresentati e di riferimenti cronologici, risale alla fine dell’800 ed ai primi del ‘900 poiché risulta costituito, in massima parte, dai ritratti dei componenti della famiglia, nonché da immagini di amici e parenti della stessa per i quali è risultata alquanto difficile l’identificazione. Alcuni esemplari fotografici ritraggono i luoghi in cui i d’Amato Cantorio hanno dimorato per brevi periodi - cioè quelle masserie o tenute dove erano soliti trasferirsi per il periodo estivo - i momenti della vita in campagna connessi all’attività lavorativa ma anche quelli legati alla distensione ed alle distrazioni, i particolari eventi vissuti dalla famiglia. fasc. 1 [ F – I ] - Ritratti di Giuseppe d’Amato Cantorio in età giovanile e matura; foto cartoline inviate da Giuseppe d’Amato Cantorio dalla località termale di Fiuggi dove era solito passare le acque; foto delle battute di caccia organizzate da Giuseppe; foto di Giuseppe con amici durante la colazione sui prati; foto dei segugi utilizzati per la caccia; foto del funerale di Giuseppe avvenuto a Ferrandina il 1 agosto 1933 con in allegato l’annuncio funebre della sua morte; ritratti di Eugenio d’Amato Cantorio da giovane e in età matura; foto di Eugenio durante la guerra con i compagni del treno attrezzato n. 35; foto delle masserie denominate Trimititi e Torre Finizia e degli armenti al pascolo; foto della cappella cimiteriale di famiglia. 28 ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO INVENTARI DI BENI ED ANIMALI (1869 – 1969) Gli inventari venivano redatti quando l’amministrazione e la gestione dell’attività di campagna, sia agricola che zootecnica, era affidata, con atto ufficiale di procura, a diversi fattori che, nell’avvicendamento e quindi nel consueto passaggio delle consegne, erano tenuti a rendere conto ai proprietari di ogni cosa fosse stata loro affidata. Tra i diversi fattori succedutisi, autori degli inventari, si annoverano: Nicola Rizzi, Matteo Grassani di Salandra (Mt), Arcangelo D’Alessandro, Francesco Paolo Cassone, Francesco Rizzi, Raffaele Mazzarella, Giuseppe Nicola Nigro, Rocco Maddaluno e Vincenzo Piancazzi. BUSTA 1 fasc. 1 [ F ] 4 ago. 1869, Montepeloso “Vantaria (sic) delle vacche del Sig.r D: Nicola Damato fatta in Agosto a Montepeloso 1869”. cc. 4 Nota Si rileva che l’inventario è stato da realizzato da Nicola Rizzi. fasc. 2 [ F ] ago. 1873 “Inventaria (sic) di Vacche del Sig.r D. Nicola d’Amato fatta in Agosto 1873”. cc. 2 fasc. 3 [ I ] 4 lug. 1896, Irsina “Oggetti di cantina ricevute (sic) in consegna dal Signor Nicola Rizzo”. cc. 2 29 4 lug. 1896, Irsina “Notamento dei piccoli oggetti, stoviglie ed altro che sono nelle due camere riservato al padrone”. cc. 2 Nota Gli inventari sono redatti da Matteo Grassani, amministratore, incaricato da don Giuseppe d’Amato Cantorio con procura speciale del 18 ottobre 1896. Nato a Salandra e domiciliato in Ferrandina, presso la casa di don Giuseppe d’Amato Cantorio, risulta ricoprire tale incarico sino al 1901. fasc. 4 [ I ] 9 feb. 1897, Irsina “Notamento di tutti i pezzi dei legnami ricavati dalla noce (sic) e depositati nel lamione del casino”. c. 1 Nota Inventario redatto da Matteo Grassani. fasc. 5 [ I ] 3 giu. 1901- 31 ago. 1902 “Libbretta giornaliera di tutti i lavori dal 1 settembre 1901 e dell’inventario della masseria, animali ed attrezzi che ci sono alla masseria Torre Finizia”. pagg. 44 Nota Trattasi di un registro nel quale si trovano annotati, oltre agli inventari, anche spese diverse e conti relativi alla semina e alle giornate lavorative degli operai impiegati nelle attività della masseria denominata Torre Finizia. Si segnalano: “Introito Biada dal 10 giugno 1901”, “Esito Biada Giumenta dal 9 Giugno 1901 al 1902”, “Consumo Biada muletti dal 21 Giugno 1901 al 26 aprile 1902” , “Giornatieri comuni dal 1 settembre 1901 al 31 Agosto 1902”, “Semina in orzo 1901”. fasc. 6 [ I ] s. d. “Nota degli oggetti esistenti nel palazzo, nella cantina e nel magazzino consegnati dal Sig.r Arcangelo D’Alessandro ed a lui consegnati in parte dal Sig.r Matteo Grassani in parte acquistati dopo”. cc. 2 Nota Arcangelo d’Alessandro subentra nel 1902 a Matteo Grassani nella gestione della masseria Torre Finizia. 1 giu. 1901 “Notamento di tutti gli oggetti esistenti nel palazzo, nel magazzino e nella cantina ricevuto (sic) in consegna dal Signor Matteo Grassani”. cc. 2 s. d. “Notamento di tutti gli oggetti esistenti nel palazzo, nel magazzino e nella cantina ricevuti in consegna da Matteo Grassani”. cc. 2 Nota I tre inventari si riferiscono alle suppellettili conservate nel palazzo sito in Irsina. 30 fasc. 7 [ F ] 1904 Prospetto inventario dei vini prodotti dalla vendemmia del 1904. cc. 6 Nota Il prospetto è articolato in finche che riportano il numero assegnato a ciascuna botte, la capacità in barili, la qualità del vino, la località in cui è sito il vigneto e varie annotazioni relative, in gran parte, alle condizioni meteorologiche verificatesi durante il periodo di produzione delle uve. fasc. 8 [ I ] 5 sett. 1914, Irsina “Inventario degli attrezzi e macchinari della masseria Torre Finizia”. cc. 6 3 sett. 1914, Irsina “Biancheria esistente ad Irsina in casa”. cc. 2 fasc. 9 [ I ] 22 ago. 1916, Irsina - 1 nov. 1918, Irsina “Consegna cereali, macchinari, attrezzi rurali e quant’altro mi consegnato (sic) dal Signor D. Angelo Cantorio il 22 agosto 1916”. pagg. 90 Nota Trattasi di un libretto di conti e di spese diverse nel quale sono annotati gli inventari degli oggetti, animali e macchinari presenti alla masseria Torre Finizia al momento della nomina del nuovo amministratore, incaricato della gestione delle attività della masseria stessa: compaiono, nell’ordine, Francesco Paolo Cassone, Francesco Rizzi e Raffaele Mazzarella. Si segnalano gli inventari di macchinari e attrezzi, delle giumente al pascolo, degli animali da stalla, degli equini da lavoro e da sella, dei bovi e degli oggetti esistenti nel palazzo di Irsina fasc. 10 [ I ] 8 giu. 1919, Irsina “Inventario delle vacche - 8 giugno 1919”. cc. 2 Nota Nell’unità documentaria, firmata personalmente da Eugenio d’Amato Cantorio, si rileva una bozza del medesimo inventario. 7 sett. 1919, Irsina “Inventario degli attrezzi consegnati il 7/9 1919 a Giuseppe Coniglio massaro della masseria Morena”. cc. 2 Nota Si rileva la presenza dell’inventario del bestiame. 31 fasc. 11 [ I ] 12 dic. 1919, Irsina “Oggetti esistenti nella cucina - 12/12 1919”. cc. 2 Nota Si segnala la presenza sullo stesso foglio di un inventario della “Porcellana Ginori esistente nella cristalliera della casa in Irsina”, datato 16 gennaio 1921. 16 gen.1921, Irsina “Inventario biancheria esistente in Irsina (casa) - 16/1 1921 cc. 1 16 gen. 1921, Irsina “Mobili della sala d’ingresso” - 16/1 1921 cc. 2 fasc. 12 [ I ] 4 mar. 1920, Irsina “Torre Finizia. Inventario piatti - 4 - 3 - 1920” cc. 1 21 mag. 1920, Irsina “Inventario delle vacche. 21 Maggio 1920” cc. 2 Nota Nell’inventario è riportata la distinzione delle vacche in “annicchiariche”, “figliate con vitelle” e “figliate con vitelli”, “gravide”, “svitellate”, “sterpe”, “giovenche”, “tori”, “annecchie” e “annecchi”. Si rileva, all’interno dell’unità documentaria, la presenza della bozza del medesimo inventario. fasc. 13 [ I ] 11 mag. 1921, Irsina “Torre Finizia - Inventario delle pecore 11 Maggio 1921” cc. 1 Nota Nell’inventario, redatto da Giuseppe Nicola Nigro, si rileva la presenza del conto della tosatura delle pecore del maggio 1921, con annotazioni relative al numero di capi presenti in ogni gregge, al numero assegnato a ciascuna balla di lana raccolta, al peso, al tipo di lana e al numero di capi morti o venduti. 29 mag. 1921, Irsina “Inventario delle vacche - 29 Maggio 1921” cc. 2 Nota E’ presente all’interno dell’unità documentaria una bozza del medesimo inventario. 8 sett. 1921, Irsina “Attrezzi della masseria Bradano consegnati a Nicola di Nardo 8 - 9 - 1921” 32 cc. 2 fasc. 14 [ I ] 10 mag. 1922, Irsina “Inventario ovini 10 Maggio 1922”. cc. 2 Allegati: - Conto della tosatura relativo al periodo 6 maggio - 10 maggio 1922. 10 mag. 1922, Irsina “Torre Finizia - Inventario delle pecore 10/5 1922” c. 1 Nota Nell’unità documentaria si rilevano annotazioni relative agli animali venduti o morti. 27 mag. 1922, Irsina “Inventario delle vacche - 27 Maggio 1922” cc. 2 Allegati: - Bozza dell’inventario. fasc. 15 [ I ] 6 mag. 1923, Irsina “Inventario delle pecore. 6 Maggio 1923” cc. 2 Allegati: - Conto della tosatura delle pecore relativo al periodo 30 aprile - 5 maggio 1923. 31 mag. 1923, Irsina “Inventario vacche - 31 Maggio - 1923.” cc. 2 Allegati: - Bozza dell’inventario. fasc. 16 [ I ] 5 mag. 1924, Irsina “Inventario degli animali ovini. Torre Finizia, 5 Maggio 1924” Allegati: - Conto della tosatura svoltasi dal 28 aprile al 5 maggio 1924. 22 mag. 1924, Irsina “Inventario vacche - 22 Maggio 1924” cc. 2 fasc. 17 [ I ] 33 22 mag. 1924, Irsina - 1 giu. 1941, Irsina Registro degli inventari di vacche, pecore, giumente, bovi, animali da lavoro e da sella dal 24 maggio 1924 al 1 giugno 1941. pagg. 78 Nota Il registro, costituito da 78 pagine numerate precedute da un indice, riporta trascritti tutti gli inventari relativi agli anni 1924 1941 redatti precedentemente su carte sciolte. fasc. 18 [ I ] 28 mag. 1925, Irsina “Inventario degli animali ovini e caprini. Torre Finizia, 6 maggio 1925” c.1 Allegati: - Conto della tosatura svoltasi dal 1 maggio al 6 maggio 1925. 30 mag. 1925, Irsina “Inventario delle vacche. 30 Maggio 1925”. cc. 2 fasc. 19 [ I ] 4 mag. 1926, Irsina “Inventario degli animali ovini e caprini. Torre Finizia, 4 maggio 1926” c.1 Allegati: - Conto della tosatura svoltasi dal 26 aprile al 3 maggio 1926. 28 mag. 1926, Irsina “Inventario delle vacche. 28 Maggio 1926”. cc. 2 fasc. 20 [ I ] 26 mag. 1927, Irsina “Inventario Ovini - Torre Finizia 4/5 - 1927” cc. 2 Allegati: - Conto della tosatura svoltasi dal 29 aprile al 6 maggio. fasc. 21 [ I ] 24 mag. 1927, Irsina “Inventario vacche - 24 maggio 1927” cc. 2 34 fasc. 22 [ I ] 23 mag. 1928, Irsina “Inventario delle vacche 23 maggio 1928” cc. 2 31 mag. 1928, Irsina “Inventario ovini - Torre Finizia 4/5 1928” cc. 2 Allegati: - Conto della tosatura svoltasi tra il 27 aprile e il 4 maggio 1928. fasc. 23 [ I ] 28 mag. 1929, Irsina “Inventario vacche 28 Maggio 1929” cc. 2 30 mag. 1929, Irsina “Inventario Torre Finizia, 2/5 1929” “Inventario ovini - M. del Piede 6/5 1929” cc. 2 fasc. 24 [ I ] 31 mag. 1930, Irsina “Inventario ovini Torre Finizia. 2/5 1930” cc. 2 Nota Nell’inventario, redatto da Giuseppe Nicola Nigro, si rileva la presenza del conto della tosatura delle pecore svoltasi tra il 27 aprile e il 30 aprile 1930. 24 mag. 1930, Irsina “Inventario vacche 24 Maggio 1930” cc. 2 fasc. 25 [ I ] 2 mag. 1930, Irsina “Inventario vacche - Corrado di Piedi 7/6 1931” cc. 2 28 ago. 1931, Irsina “Vacche M. del Piede 28/8 1931” cc.2 fasc. 26 [ I ] 1 giu. 1931, Irsina - 2 giu. 1931, Irsina 35 “Inventario ovini - Torre Finizia 1/5 1931” “Inventario Ovini - M. del Piede 1931-5/5”. cc. 2 Nota Gli inventari risultano redatti rispettivamente dai due massari Giuseppe Nicola Nigro e Rocco Maddaluno. 1 giu. 1932, Irsina - 6 giu. 1932, Irsina “Inventario Torre 9/5 1932” “Inventario R.cco Maddaluno 9/5 1932” “Inventario caprini che vanno alla montagna - 6 giugno 1932” Nota Gli inventari risultano redatti rispettivamente da Giuseppe Nicola Nigro e Rocco Maddaluno. cc. 3 1 giu. 1933, Irsina “Inventario 6 Maggio 1933. Torre Finizia” cc. 2 Nota Trattasi dell’inventario di animali ovini e caprini redatto da Giuseppe Nicola Nigro. 31 mag. 1934, Irsina “Inventario Ovini e Caprini. 7 Maggio 1934” cc. 2 Nota L’inventario risulta redatto da Giuseppe Nicola Nigro. 1 giu. 1935, Irsina “Inventario ovini e caprini - 30 Aprile 1935” cc. 2 Nota Idem 1 giu. 1936, Irsina “Inventario Ovini 30 Aprile 1936” cc. 2 Nota Idem 1 giu. 1937, Irsina 36 “Inventario Ovini - 9 Maggio 1937” cc. 2 Nota Idem 2 giu. 1938, Irsina “Inventario ovini e caprini - 7 Maggio 1938” cc. 2 Nota Idem s. d “Inventario 1939 - 9 Maggio” cc. 2 Nota Trattasi dell’inventario degli ovini e dei caprini redatto da Giuseppe Nicola Nigro. 7 giu. 1940, Irsina “Inventario 1940 - 3 Giugno” cc. 2 Nota Idem 2 giu. 1941, Irsina “Inventario 1941” cc. 2 Nota L’inventario degli ovini e dei caprini è redatto da Giuseppe Nicola Nigro e firmato da don Eugenio d’Amato Cantorio. 1 giu. 1942, Irsina “Inventario 1942” cc. 2 2 giu. 1943, Irsina “Inventario 1943” cc. 2 Nota L’inventario degli ovini e dei caprini è redatto da Giuseppe Nicola Nigro e firmato da don Eugenio d’Amato Cantorio. 1 giu. 1944, Irsina “Inventario ovini 1944” 37 c. 1 Nota L’inventario degli ovini e dei caprini è redatto da Giuseppe Nicola Nigro. 30 mag. 1945, Irsina “Inventario 1945 - 9 Maggio” c. 1 Nota Idem 29 mag. 1946, Irsina “Inventario ovini - 8 Maggio 1946” c. 1 Nota L’inventario degli ovini e dei caprini è redatto da Rocco Nigro. 4 giu. 1947, Irsina “Inventario Ovini 1947 (9 Maggio) c. 1 Nota L’inventario degli ovini e dei caprini è redatto da Giuseppe Nicola Nigro. 1 giu. 1948, Irsina “Inventario ovini 1948 - (9 Maggio)” c. 1 Nota L’inventario degli ovini e dei caprini è redatto da Giuseppe Nicola Nigro. 31 mag. 1949, Irsina “Inventario ovini e caprini 7/ 1949” cc.2 Nota L’inventario degli ovini e dei caprini è redatto da Giuseppe Nicola Nigro ed in allegato si rileva il conto della tosatura svoltasi dal 4 al 7 maggio 1949. 1 giu. 1950, Irsina “Inventario ovini 8/5 1950” c. 1 38 Nota L’inventario degli ovini e dei caprini risulta redatto da Giuseppe Nicola Nigro. 31 mag. 1951, Irsina “Inventario ovini e caprini - 8/5 1951” c. 1 Nota Idem 7 mag. 1952, Irsina “Inventario 1952 - 7/5” c. 1 Nota Idem 1 giu. 1953, Irsina “Inventario 1953 - 7 Maggio” c. 1 Nota Trattasi dell’inventario degli ovini e dei caprini redatto da Giuseppe Nicola Nigro. 6 giu. 1954, Irsina “Inventario ovini e caprini 1954 (10 Maggio)” c. 1 Nota Idem 4 giu. 1955, Irsina “Inventario ovini e caprini 1955 (14 Maggio)” c. 1 Nota Idem 2 giu. 1956, Irsina “Inventario 1956 - 14 Maggio” c. 1 Nota Idem 5 giu. 1957, Irsina “Inventario 1957 15/6” c. 1 Nota 39 Idem fasc. 27 [ I ] 31 mag. 1932, Irsina “Inventario vacche 31/5 1932” c. 1 15 sett. 1932, Irsina “Inventario giumente 15/9 1932” c.1 fasc. 28 [ I ] 29 mag. 1933, Irsina “Inventario vacche 29 Maggio 1933 Corrado da Piedi” cc. 2 15 sett. 1933, Irsina “Inventario giumente 15/9 1933” c. 1 fasc. 29 [ I ] 31 mag. 1934, Irsina “Inventario vacche 31 Maggio 1934” cc. 2 18 sett. 1934, Irsina “Inventario giumente 18/9 1934” c. 1 fasc. 30 [ I ] 30 mag. 1935, Irsina “Inventario vacche 30 Maggio 1935” cc. 2 10 nov. 1935, Irsina “Inventario giumente 15 Novembre 1935” c. 1 fasc. 31 [ I ] 2 giu. 1936, Irsina “Inventario vacche 2 Giugno 1936” cc. 2 7 ott. 1936, Irsina “Inventario giumente - 7 Ottobre 1936” c. 1 40 fasc. 32 [ I ] 20 mag. 1937, Irsina “Inventario vacche 20 Maggio 1937” cc. 2 fasc. 33 [ I ] 28 mag. 1938, Irsina “Inventario vacche - Corrado di Piedi 28/5 1938” cc. 2 fasc. 34 [ I ] 28 mag. 1939, Irsina “Inventario giumente 28 Maggio 1939” c. 1 6 giu. 1939, Irsina “Inventario vacche 1939 - 6 Giugno” cc. 2 fasc. 35 [ I ] 29 mag. 1940, Irsina “Inventario vacche 1940 - 29 Maggio” cc. 2 13 sett. 1940, Irsina “Inventario giumente 15/9/1940” c. 1 fasc. 36 [ I ] 1 giu. 1941, Irsina “Inventario vacche 1941 - 1 Giugno” cc. 2 31 ott. 1941, Irsina “Inventario giumente 31/10 1941” c. 1 fasc. 37 [ I ] 30 mag. 1942, Irsina “Inventario vacche 1942 - 30 Maggio” cc. 2 20 dic. 1942, Irsina “Inventario giumente 20/12 1942” c. 1 41 fasc. 38 [ I ] 30 mag. 1942 – 1969, Irsina Registro degli inventari del bestiame. All’interno sono contenuti gli inventari delle vacche, delle pecore, delle giumente, dei bovi, degli asini e degli animali da lavoro. pagg. 118 Nota Il registro è costituito da 118 pagine numerate precedute da un indice. fasc. 39 [ I ] 27 mag. 1943, Irsina “Inventario vacche 1943 - 27 Maggio.”. cc. 2 15 ott. 1943, Irsina “Inventario giumente 1943 15/10”. c. 1 fasc. 40 [ I ] 28 mag. 1944, Irsina “Inventario vacche 1944 - 28 Maggio.”. cc. 2 25 ott. 1944, Irsina “Inventario giumente 25/10 1944”. c. 1 fasc. 41 [ I ] 24 mag. 1945, Irsina “Inventario vacche 1945 - 24 Maggio.”. cc. 2 5 nov. 1945, Irsina “Inventario giumente 5 Novembre 1945”. c. 1 fasc. 42 [ I ] 28 mag. 1946, Irsina “Inventario vacche 1946 - 28 Maggio.”. cc. 2 fasc. 43 [ F ] 42 2 mag. 1947, Irsina “Inventario degli attrezzi da lavoro” c. 1 Nota L’inventario risulta compilato da Vincenzo Piancazzi. fasc. 44 [ I ] 27 mag. 1947, Irsina “Inventario vacche 27 Maggio 1947” cc. 2 14 giu. 1947, Irsina “Inventario giumente 14/6 1947” c. 1 fasc. 45 [ I ] 30 mag. 1948, Irsina “Inventario vacche -1948 (30 Maggio)” cc. 2 3 ott. 1948, Irsina “Inventario giumente 3/10 1948” c. 1 fasc. 46 [ I ] 23 mag. 1949, Irsina “Inventario vacche 23/5 1949” cc. 2 16 nov. 1949, Irsina “Inventario giumente 16/11 1949” c. 1 fasc. 47 [ I ] 30 mag. 1950, Irsina “Inventario vacche 30/5 1950” cc. 2 15 dic. 1950, Irsina “Inventario giumente 15/12 1950” c. 1 fasc. 48 [ I ] 29 mag. 1951, Irsina “Inventario vacche 29-5-1951” 43 cc. 2 fasc. 49 [ I ] 13 mag. 1952, Irsina “Inventario vacche - 13 Maggio 1952” cc. 2 3 nov. 1952, Irsina “Inventario giumente 3/11/1952” c. 1 25 mag. 1953, Irsina “Inventario vacche - 25 Maggio 1953” cc. 2 25 nov. 1953, Irsina “Inventario giumente 25/11 1952” c. 1 28 mag. 1954, Irsina “Inventario vacche - 28 Maggio 1954” cc. 2 1 nov. 1954, Irsina “Inventario giumente 1954 1/11” c. 1 13 mag. 1955, Irsina “Inventario vacche - 2 Giugno 1955” cc. 2 4 giu. 1956, Irsina “Inventario vacche - 4 Giugno 1956” cc. 2 28 mag. 1956, Irsina “Inventario giumente 28 Maggio 1956” c. 1 5 giu. 1957, Irsina “Inventario vacche - 5 Giugno 1957” cc. 2 27 giu. 1957, Irsina 44 “Inventario delle vacche in ordine alfabetico 27/6 1957” c. 1 15 ott. 1957, Irsina “Inventario giumente 1957 (15 Ottobre)” c. 1 5 giu. 1958, Irsina “Inventario vacche - 5 Giugno 1958” cc. 2 13 sett. 1958, Irsina “Inventario giumente 13 settembre 1958” c. 1 8 giu. 1959, Irsina “Inventario vacche - 8 Giugno 1959” cc. 2 “Inventario vacche - 1 Giugno 1960” cc. 2 45 ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO ATTI RELATIVI ALL’ATTIVITA’ AGRICOLA (1867 – 1962) BUSTA 1 fasc. 1 [ F ] 16 mar. 1867 “Misura dè terreni delle tenute Trimititi e Piana d’Oro di Proprietà del Sig. D. Nicoletto Amati Cantorio del 1867”. cc. 2 fasc. 2 [ F ] 1869 - 1871 Atti relativi agli introiti percepiti dalla locazione delle terre di Piana di Buono. cc. 10 fasc. 3 [ F ] 25 mar. 1870 “Elenco delle terre fittate ai coloni sottoscritti della parte a semina nella tenuta della Torre di proprietà del Sig. D. Coletto Amato Cantorio di Ferrandina pel corrente anno 1800 settanta 1870”. cc. 2 Nota Trattasi di un elenco dei coloni ai quali si fittano i terreni seminativi facenti parte della masseria denominata Torre Finizia. L’unità documentaria risulta redatta da Giovanni Savino, agrimensore. fasc. 4 [ F ] 31 mar. 1871 – 8 apr. 1872 “Elenco delle Terre fittate della parte a semina nella tenuta della Torre di proprietà del Sig. D. Coletto Amato Cantorio di Ferrandina à sottoscritti Coloni pel corrente Anno 1800 settantuno 1871” cc. 2 46 Allegati: - N° 2 certificati relativi alla misurazione “…dello strato superficiale ad erba nella tenuta della Torre Fenizia…”. Nota Elenco dei fittuari e certificati di misurazione redatti da Giovanni Savino, agrimensore. fasc. 5 [ I ] 10 apr. 1892 “Elenco delle terre fittate a semina nella Tenuta Torre Fenizia di proprietà del Signor D. Coletto Amato Cantorio di Ferrandina, posta nell’Agro di Montepeloso, locato ai sottoscritti Coloni pel corrente anno 1892”. cc. 2 Allegati: - Certificato relativo alla misurazione “…dello strato superficiale dell’erba chiusa ed aperta nella sua tenuta di proprietà denominata Torre Fenizia…”. Nota Elenco dei fittuari e certificati di misurazione redatti da Giovanni Savino, agrimensore. fasc. 6 [ I ] 1896 “Stato di terraggiera del Sig. D. Peppino D’Amato Cantorio di tutte le terre seminate dai sotto indicati coloni nella tenuta Torre Fenizia, agro di Montepeloso, ora Irsina, per l’anno 1896”. cc. 8 Nota L’unità documentaria risulta redatta da Nicola Romaniello, geometra. “Stato di terraggiera del Sig. D. Peppino D’Amato Cantorio di tutte le terre seminate dai sotto indicati coloni nella tenuta Torre Fenizia, agro di Montepeloso, ora Irsina, per l’anno 1896”. cc. 6 Nota Idem “Esazione della tenuta Torre Fenizia di proprietà del Signor D. Peppino d’Amato Cantorio fatta in Agosto 1896". cc. 2 fasc. 7 [ I ] 1897 “Stato di Terraggiera della Tenuta Torre Finizia per l’anno 1897”. cc. 8 Nota L’unità documentaria è redatta da Andrea Janora, agrimensore. fasc. 8 [ I ] 1898 47 “Stato di Terraggiera della Tenuta Torre Finizia per l’anno 1898”. cc. 6 “Partite rimisurate”. cc. 8 Nota Idem fasc. 9 [ I ] 1899 “Stato di Terraggiera della Tenuta Torre Finizia per l’anno 1899”. cc. 6 “Risultato delle misure delle due vigne a S. Marco, del Sig. D. Peppino D’Amato Cantorio, eseguite il 27 marzo 1899”. cc. 2 Nota Le misurazioni risultano eseguite da Andrea Janora, agrimensore. fasc. 10 [ I ] 1900 N° 2 Stati di terraggiera della tenuta Torre Finizia per l’anno 1900. cc. 12 Nota Idem fasc. 11 [ I ] 1911 - 1912 Elenco nominativo, con relativo importo in lire, degli appezzamenti di terreno fittati a diversi coloni relativo agli anni 1911 – 1912. cc. 2 Allegati: - Elenco delle partite di terreno da rimisurare. fasc. 12 [ I ] 7 apr. 1914 – 12 apr. 1920 Misurazioni dell’erbaggio della masseria Torre Finizia e di Iscatonna effettuate da vari agrimensori su domanda di don Giuseppe d’Amato Cantorio relative agli anni 1914 – 1920. cc. 20 fasc. 13 [ I ] 1922 - 1959 Stati di terraggiera relativi agli anni 1922 – 1959. Nota Trattasi di carte sciolte Allegato - Certificati di misurazione dei terreni. - Elenchi dei terreni fittati ai coloni. 48 - Certificati di esigenza. fasc. 14 [ I ] 22 nov. 1946 – 31 mag. 1947 Atti relativi al fitto della Difesa comunale Corrado da Capo in agro di Irsina. Nota Trattasi di corrispondenza e cartelle di pagamento del canone locativo. fasc. 15 [ F ] 10 dic. 1954 Misurazione del terratico degli appezzamenti in colonia della masseria denominata “Cervallo” eseguita da Rocco Oliva, geometra, su incarico di don Casto d’Amato Cantorio. Allegati: - Prospetti d’esazione di terraggiera per gli anni 1955 – 1958 relativi alla masseria denominata Cervallo. fasc. 16 [ I ] 1897 - 1932 N° 2 estratti del Catasto Rustico di Irsina rilasciati dalla Agenzia delle Imposte Dirette di Tricarico. Estratti partitari rilasciati dai comuni di Irsina e Ferrandina relativi ai terreni ed ai fabbricati appartenenti alla ditta d’Amato Cantorio. Tariffe d’estimo stabilite dalla Commissione Censuaria Centrale per i comuni della Provincia di Potenza. fasc. 17 [ I ] 10 lug. 1908 – 14 ago. 1956 Atti relativi alla manutenzione, controllo e disattivazione della caldaia a vapore della trebbiatrice Clayton. N° 2 libretti delle visite e prove eseguite al generatore di vapore. Rapporto annuale a stampa dell’Associazione fra gli Utenti di Caldaie a Vapore nelle Province Napoletane. Corrispondenza intercorsa tra don Eugenio d’Amato Cantorio e l’Associazione Nazionale per il controllo della combustione – servizio di sorveglianza degli apparecchi a pressione – in merito alla manutenzione della caldaia a vapore: visite periodiche e prove di funzionalità. Elenchi degli oggetti consegnati al meccanico. fasc. 18 [ I ] 49 1916 - 1960 Note di sfarinato. fasc. 19 [ I ] 1918 - 1945 Atti relativi alla trebbiatura: - Denuncia delle superfici seminate a grano, segale, orzo, avena, granturco e riso rilasciate al Commissariato generale per gli approvvigionamenti e i consumi della provincia di Potenza. - Bollettario della Commissione Provinciale Requisizione Cereali per il controllo giornaliero dei cereali trebbiati a macchina. - N° 11 bollettari dell’Istituto Centrale di Statistica per la denuncia obbligatoria del grano trebbiato a macchina, dell’orzo, dell’avena, della segale, del granturco, del riso. - Licenza d’esercizio per la trebbiatura a macchina rilasciata a don Giuseppe d’Amato Cantorio dalla Cattedra Ambulante di Agricoltura per la Provincia di Matera. - N° 7 istanze inoltrate all’Ufficio Comunale per gli Accertamenti Agricoli di Irsina da vari salariati fissi alle dipendenze dell’azienda agricola d’Amato Cantorio in merito al rilascio della bolletta di macinazione definitiva. - Bolletta di macinazione definitiva rilasciata a don Eugenio d’Amato Cantorio dalla Sezione Provinciale dell’Alimentazione di Matera – Comune di Irsina. - Denuncia rilasciata da don Eugenio d’Amato Cantorio all’Ufficio Nazionale Statistico Economico dell’Agricoltura del Comune di Irsina relativa alle colture praticata sui terreni della masseria Torre Finizia nel corso dell’annata agraria 1944 – 1945. Allegati: - Minute di conti relativi alla quantità di cereali prodotti per ogni partita di terreno. fasc. 20 [ I ] 12 sett. 1919 – 15 sett. 1924 “Specchi riepilogativi del consumo ed esito dell’avena, dell’orzo, delle fave e delle cicerchie” relativi alle annate agrarie 1919 – 1924. fasc. 21 [ I ] 1941 - 1942 N° 2 copie delle denunce di produzione di grano inoltrate da don Eugenio d’Amato Cantorio e don Casto d’Amato Cantorio all’Ente Economico della Cerealicoltura. Allegati: - Note relative alla quantità di cereali portati all’ammasso di Irsina nel 1941. - Appunti relativi alle denunce di bestiame e di semina di cereali per l’annata agraria 1941 – 1942 ai fini della riscossione del premio di produzione. 50 fasc. 22 [ I ] 1941 - 1947 Licenze per l’esercizio della trebbiatura e della sgranatura a macchina rilasciate dal Regio Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Matera. fasc. 23 [ I ] 1913 - 1950 Ricevute relative alla consegna di grano, avena, orzo, legumi e lino ai centri di ammasso del Consorzio Agrario Cooperativo – Matera. Ricevute di consegna del grano ai magazzini di Gravina. fasc. 24 [ I ] 1867 – 1962 Dichiarazioni di diverso genere relative all’attività agricola. Nota Si rileva la presenza di una dichiarazione con la quale i germani d’Amato Cantorio delegano il fratello Eugenio a rappresentarli, con facoltà di prendere parte alle votazioni, alle assemblee generali del Consorzio di Trasformazione fondiaria del Bradano. L’unità documentaria è corredata da una copia del mandato, datato 14 giugno 1919, con la quale don Giuseppe d’Amato Cantorio nomina il figlio Eugenio procuratore generale. 51 ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO ATTI RELATIVI ALL’ATTIVITA’ ZOOTECNICA (1899 – 1962) BUSTA 1 fasc. 1 [ F – I ] 1899 - 1943 Certificati di monta equina rilasciati dal Direttore del Regio Deposito Cavalli Stalloni di Santa Maria Capua Vetere - Stazioni di monta di Ferrandina e Irsina. fasc. 2 [ I ] 1916 - 1957 Conti relativi alla tosatura degli ovini delle masserie Torre Finizia e Madonna del Piede relativi agli anni 1916, 1927 – 1929, 1931 – 1948 e 1950 – 1957. fasc. 3 [ I ] 1919 - 1931 Prospetti relativi ai foraggi occorsi per alimentare il bestiame. Nota Trattasi di prospetti, articolati in finche, con annotazioni relative al consumo giornaliero di biada, avena, orzo, fave e cicerchie. fasc. 4 [ I ] 1920 - 1941 Certificati sanitari e di origine degli animali bovini rilasciati a don Eugenio d’Amato Cantorio dal Servizio Veterinario dei comuni di Irsina e Ferrandina. fasc. 5 [ I ] 10 e 29 ago. 1920, Altamura 52 12 sett. 1920, Irsina N° 2 note relative alla vendita di porcelli lattonzoli. fasc. 6 [ I ] 1921 – 1961 Bollettari di consegna del formaggio e della ricotta prodotti nell’Azienda d’Amato Cantorio. Nota I bollettari si riferiscono alla produzione effettuata negli anni: 1921; 1926; 1927; 1929; 1931; 1932; 1935; 1937; 1938; 1939; 1940; 1941; 1944; 1947; 1950; 1951; 1952; 1953; 1954; 1955; 1957; 1958; 1959; 1960; 1961. fasc. 7 [ I ] 1926 - 1961 Ricevute relative alla consegna di formaggi e ricotta rilasciate da: - Corrado Di Battista dal 20 gennaio 1926 al 27 maggio 1926 Grazia Morelli dal 17 gennaio 1927 al 31 maggio 1939 Francesco Di Battista dal 4 febbraio 1939 al 5 giugno 1940 Pasquale Bitetto dal 30 novembre 1940 al 1 giugno 1942 Francesco Di Battista dal 18 giugno 1943 al 13 giugno 1957 F.lli Amendolara dal 23 gennaio 1958 al 7 giugno 1958 Michele Bitetto dal 21 gennaio 1961 al 1 giugno 1961 Allegati: - Corrispondenza intercorsa tra don Eugenio d’Amato Cantorio e i compratori. fasc. 8 [ I ] 1933 – 1945 N. 2 Bollettari di consegna della produzione di uova. Nota I bollettari di consegna delle uova si riferiscono alla produzione del 1933 – 1935 e del 1935 – 1945. fasc. 9 [ I ] 1938 - 1945 Bollette di consegna della lana al centro di ammasso provinciale di Matera. Nota Manca il bollettario relativo l’anno 1942. fasc. 10 [ I ] 1939 - 1962 N. 5 Bollettari di monta privata rilasciati dal Consiglio provinciale delle Corporazioni di Matera Commissione Provinciale per l’Approvazione dei Tori. Nota Risultano compilati solamente due bollettari individuati con i nn. 11459 e il 11461. 53 Note manoscritte relative alla monta delle giumente. Note manoscritte e certificati relativi alla monta asinina. fasc. 11 [ I ] 1940 - 1943 Cartoline - precetto relative al conferimento obbligatorio di bestiame ovino e caprino da macello e bollettini di consegna di bestiame bovino ai raduni di Irsina rilasciati a don Eugenio d’Amato Cantorio dal Consorzio tra i Produttori dell’Agricoltura di Matera - Settore Zootecnia. fasc. 12 [ I ] 1940 - 1942 Moduli relativi alla denuncia di bestiame compilati da don Eugenio d’Amato Cantorio da inviare al Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste - Ufficio Centrale di Statistica per l’Alimentazione ai fini del censimento nazionale. fasc. 13 [ I ] 2 e 5 apr. 1941, Foggia Certificati di partecipazione al 3° concorso mercato ovino di Foggia. fasc. 14 [ I ] s. d. “Giumente venduto (sic) a Montepeloso”. fasc. 15 [ F ] s. d. “Nota degli animali morti nella Difesa di Monte Piano della partita del Sig. Laudati”. 54 ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO PERSONALE DIPENDENTE (1865 - 1968) BUSTA 1 reg. 1 [ F ] 1865 - 1893 “Libro dei salariati dal 1 settembre 1865 in poi”. cc. 178 Ril. perg. Nota Appartiene ad una serie di registri, rinvenuti sia ad Irsina che a Ferrandina, aventi una struttura omogenea: nella parte iniziale si rilevano gli indici onomastici dei salariati con l’indicazione, affianco a ciascun nome, del numero della pagina corrispondente. Per ogni dipendente risultano annotati, nella pagina di dettaglio, la qualifica, il periodo di tempo in cui ha prestato servizio, la paga pattuita, la quantità di generi spettanti e ricevuti, il dare e l’avere. Tra le pagine dei registri si conservano, inoltre, numerose carte sciolte con note, lettere, conti, tabelle e appunti di ogni genere. reg. 2 [ F ] 1894 - 1896 Libro dei salariati. cc. 72 Ril. cart. Nota Tra le pagine del registro si rileva la presenza di numerosi fogli sciolti con note, conti, tabelle e appunti di ogni genere. reg. 3 [ F ] 1914 - 1915 Libro dei salariati. cc. 59 Ril. cart. Nota Trattasi di una rubrica onomastica con l’annotazione di ciascun salariato, dell’attività da lui svolta, del luogo ove tale attività viene svolta (alle masserie Le Piane, Magliano, Turrini, Madonna del Pozzo), dei periodi di tempo in cui il servizio è stato 55 prestato, delle quantità di generi spettanti, delle somme percepite e della motivazioni per le quali le dette somme sono state erogate. reg. 4 [ F ] 1933 - 1942 “Salariati del 1933-34 in poi”. cc. 103 Ril cart. Nota Registro alla cui prima pagina di ogni gruppo di fogli, riguardante uno o più anni, risultano riportati gli indici onomastici dei salariati con l’indicazione del numero della pagina corrispondente a ciascuno di essi. Per ogni dipendente risultano annotati la qualifica, il periodo di tempo in cui ha prestato servizio, le date in cui le somme sono state percepite, le quantità di generi spettanti e ricevute, il dare e l’avere. Nelle ultime pagine risultano annotate le somme ricavate dalla vendita di formaggio (anni 1935-1941) e ricotta (anno 1936). reg. 5 [ F ] 1941 - 1955 “Salariati dal 1 Settembre 1941-1942 in poi”. cc. 85 Ril. cart. Nota Tra le pagine del registro si rileva la presenza di numerosi fogli sciolti con note, conti, tabelle e appunti di ogni genere. reg. 6 [ F ] 1955 - 1959 Libro dei salariati. cc. 20 Ril. cart. Nota Tra le pagine del registro si rileva la presenza di numerosi fogli sciolti con note, conti, tabelle e appunti di ogni genere. reg. 7 [ F ] 1959 - 1991 Libro dei salariati. cc. 105 Ril. cart. Nota Tra le pagine del registro si rileva la presenza di numerosi fogli sciolti con note, conti, tabelle e appunti di ogni genere. reg. 8 [ F ] s.d. Libro dei salariati. cc. 49 Ril. cart. Nota Tra le pagine del registro si rileva la presenza di numerosi fogli sciolti con note, conti, tabelle e appunti di ogni genere. BUSTA 2 reg. 1 [ I ] 1913 - 1914 “Libbro dei foresi dal 9/9 1913 al 8/9 1914”. cc. 101 Ril. cart. 56 Nota Tra le pagine del registro si rileva la presenza di numerosi fogli sciolti con note, conti, tabelle e appunti di ogni genere. reg. 2 [ I ] 1914 - 1915 Libro dei salariati. cc. 98 Ril. cart. Nota Sulla prima carta si rileva l’annotazione di un elenco onomastico di 20 salariati con le relative qualifiche e con una tabella delle quantità di grano, orzo e fave costituente il “seminato del personale della masseria”. Sulle carte successive, articolate in rubrica, per ogni lettera dell’alfabeto a cui corrisponde il cognome di ciascun dipendente sono annotati il dare e l’avere di ogni salariato, la qualifica e il periodo nel quale ha prestato servizio. All’interno del registro si rileva la presenza di numerosi fogli sciolti con note e conti di diverso genere. reg. 3 [ I ] 1919 - 1920 “Salariati 1919-1920”. cc. 42 Ril. cart. Nota Sulla prima carta si rileva l’annotazione di un elenco onomastico di 18 salariati, 15 impiegati alla masseria Torre Finizia e i restanti 3 alla masseria Bradano, con le relative qualifiche e con una tabella delle quantità di grano, orzo e fave costituente il “seminato del personale della masseria”. Sulle carte successive, articolate in rubrica, per ogni lettera dell’alfabeto a cui corrisponde il cognome di ciascun dipendente sono annotati il dare e l’avere di ogni salariato, la qualifica e il periodo nel quale ha prestato servizio. All’interno del registro si rileva la presenza di numerosi fogli sciolti con note e conti di diverso genere. reg. 4 [ I ] 1920 - 1923 Libro dei salariati. cc. 60 Ril. cart. Nota Sulla prima pagina è riportato un indice con i nomi dei salariati e l’indicazione del numero delle pagine corrispondenti, su cui risultano annotati il dare e l’avere, la qualifica del dipendente, il periodo di tempo trascorso alle dipendenze dell’azienda e la paga pattuita. Si rileva, inoltre, la presenza in prima pagina di un prospetto relativo alle tariffe dei salariati, distinti, a seconda delle qualifiche, in: “Massaro, Sotto-massaro, Caporale, Capo gualano, Mulattiere e bovaro, Soprascapoli”. reg. 5 [ I ] 1923 - 1925 Libro dei salariati. cc. 40 Ril. cart. Nota Tra le pagine del registro si rileva la presenza di numerosi fogli sciolti con note, conti, tabelle e appunti di ogni genere. reg. 6 [ I ] 1925 - 1929 Libro dei salariati. cc. 99 Ril. cart. reg. 7 [ I ] 1929 - 1934 Libro dei salariati. cc. 96 Ril. cart. 57 BUSTA 3 reg. 8 [ I ] 1934-1935 Libro dei salariati. cc. 48 Ril. cart. Nota Il registro è articolato in rubrica onomastica sulla quale per ciascun dipendente risultano annotati la qualifica, il periodo di svolgimento dell’attività lavorativa, il dare e l’avere, la paga pattuita, la quantità di generi alimentari spettanti e ricevuti. Tra le pagine del registro si rileva la presenza di numerosi fogli sciolti con note, conti, tabelle, e appunti di ogni genere relativi alla gestione contabile dei salariati. reg. 9 [ I ] 1935-1936 Libro dei salariati. cc. 48 Ril. cart. Nota Il registro è articolato in rubrica onomastica sulla quale per ciascun dipendente risultano annotati la qualifica, il periodo di svolgimento dell’attività lavorativa, il dare e l’avere, la paga pattuita, la quantità di generi alimentari spettanti e ricevuti. Tra le pagine del registro si rileva la presenza di numerosi fogli sciolti con note, conti, tabelle, e appunti di ogni genere relativi alla gestione contabile dei salariati. reg. 10 [ I ] 1936-1938 Libro dei salariati. cc. 40 Ril. cart. reg. 11 [ I ] 1938-1943 Libro dei salariati. cc. 99 Ril. cart. reg. 12 [ I ] 1943-1953 Libri dei salariati. cc. 101 Ril. cart. reg. 13 [ I ] 1953-1981 Libri dei salariati. cc. 130 Ril. cart. BUSTA 4 reg. 1 [ I ] 1916 - 1917 Libro dei pastori di Irsina. cc. 60 Ril. cart. 58 Nota Tra le pagine del registro si rileva la presenza di corrispondenza e di numerosi fogli sciolti con note, conti, tabelle e appunti di ogni genere. reg. 2 [ I ] 1920 - 1924 Libro dei pastori. cc. 60 Ril. cart. Nota Trattasi di un registro su cui risultano annotati per ciascun pastore, massaro o casaro il salario percepito e i generi alimentari spettanti (grano, olio, sale, formaggio duro, minestra). Si rilevano, inoltre, altri movimenti di contabilità quali gli introiti dell’industria ovina derivanti dalla vendita del bestiame e dei prodotti caseari, le spese per il pane, il grano, gli spostamenti di mezzi e uomini. Tra le pagine del registro si conservano numerosi fogli sciolti con note e conti di vario tipo. reg. 3 [ I ] 1925 - 1927 Libro dei pastori e dei vaccari. cc. 38 Ril. cart. Nota Tra le pagine del registro si conservano numerosi fogli sciolti con note e conti di vario tipo. reg. 4 [ I ] 1927 - 1932 Libro dei pastori e dei vaccari. cc. 38 Ril. cart. Nota Tra le pagine del registro si conservano numerosi fogli sciolti con note, conti e fatture di vario tipo. fasc. 5 [ I ] 1932 - 1968 Libro dei pastori e dei vaccari. cc. 148 Ril. cart. Nota All’interno del registro si rileva la presenza di numerose carte sciolte con annotazioni, conti e appunti diversi. BUSTA 5 reg. 1 [ F ] 1881 Quaderno sul quale sono riportati i nomi degli operai, la data di assunzione, il periodo durante il quale è stato prestato il servizio e il salario in denaro corrisposto. cc. 34 Ril. cart. Nota Si rileva la presenza all’interno del registro di numerose carte sciolte con annotazioni di diverso tipo. reg. 2 [ F ] 1892 59 Quaderno di annotazioni, per ogni singolo operaio, della data di assunzione, del periodo di servizio prestato e del salario in denaro corrisposto. cc. 23 Ril. cart. reg. 3 [ F ] 1914 - 1919 Quaderno dei “meseruoli”. cc. 34 Ril. Nota Si rileva la presenza di annotazioni relative ai nomi degli operai occasionali, impiegati per un mese, alla data di assunzione, alle assenze effettuate e alla mercede spettante. Il libretto fa riferimento esclusivamente agli anni 1914 e 1919. reg. 4 [ F ] 1915 - 1916 “Registro delle mancanze di tutti gli animali e misaruoli”. cc. 34 Ril. Nota Trattasi di un piccolo registro nel quale sono annotate, per ogni lavoratore avventizio, le assenze dal servizio e la mercede da corrispondergli. reg. 5 [ F ] 1916 “Libretto di quanto prentono (sic) serviziio i meseruoli”. cc. 34 Ril. Nota Trattasi di un quadernetto nel quale sono annotati i nomi degli operai impiegati per un mese, la data di assunzione e le giornate di assenza effettuate reg. 6 [ I ] 1921 - 1966 Quaderni di spese giornaliere. Nota Trattasi di quaderni sui quali sono annotate le spese giornaliere sostenute da Eugenio d’Amato Cantorio e saldate a fine anno (per lo più trattasi riguardano spese fatte al negozio di Raffaele Gurrado) reg. 7 [ F ] 1935 Registro quindicinale nel quale sono annotate, per ogni operaio, le giornate lavorative effettivamente compiute e le relative assenze. cc. 42 Ril. cart. reg. 8 [ I ] 1949 - 1950 “Quaderno di sovvenzioni date ai mezzadri 1949 - 1950”. Nota 60 Trattasi di acconti in denaro e grano anticipati ai mezzadri reg. 9 [ F ] 1957 Registro quindicinale nel quale sono annotate, per ogni operaio, le giornate lavorative effettivamente compiute e le relative assenze. cc. 57 Ril. cart. reg. 10 [ F ] 1913 - 1914 Rubrica onomastica degli operai per l’annotazione degli acconti percepiti in denaro sul salario. cc. 40 Ril. cart. Nota La rubrica viene utilizzata anche per registrare somme di denaro affidate al massaro Gerardo Rizzi per pagare spese occorse alla conduzione della masseria. reg. 11 [ I ] 1915 - 1916 Rubrica onomastica degli operai per l’annotazione degli acconti percepiti in denaro e in generi sul salario. cc. 38 Ril. cart. reg. 12 [ I ] 1924 - 1949 “Quindicinale di presenza e Paga operai”. cc. 42 Ril. cart. Nota Il registro è articolato in finche nelle quali è rilevabile il numero d’ordine progressivo assegnato a ciascun operaio, il nome e cognome, gli acconti percepiti e le giornate lavorative effettuate. Si segnala che non vi è continuità cronologica e riporta i dati relativi al periodo 1 giugno - 15 giugno 1915 e 6 agosto - 7 settembre 1949. All’interno vi si trovano numerosi carte sciolte. reg. 13 [ I ] 1922 - 1924 “Quindicinale di presenza e Paga operai”. cc. 42 Ril. cart. Nota Il registro è articolato in finche nelle quali è rilevabile il numero d’ordine progressivo assegnato a ciascun operaio, il nome e cognome, gli acconti percepiti, le giornate lavorative e le assenze effettuate nell’arco dei quindici giorni di riferimento. Si segnala che non vi è continuità cronologica e riporta i dati relativi al periodo 30 aprile 1922 - 30 luglio 1922 e 12 luglio - 3 dicembre 1924. All’interno vi si trovano numerosi carte sciolte. reg. 14 [ I ] 1924 - 1935 N. 7 quaderni nei quali trovansi annotati, per ciascun operaio, gli acconti in denaro percepiti sul salario. reg. 15 [ F ] 61 1959 - 1963 Registro mensile di annotazione delle giornate lavorative e delle assenze effettuate da ciascun operaio. cc. 80 Ril. cart. Nota All’interno si rileva la presenza di numerose carte sciolte con appunti di diverso genere. reg. 16 [ I ] 1950 - 1952 Registro di conti con i mezzadri. cc. 32 Ril. Nota Trattasi di un quaderno nel quale, preceduto da un elenco onomastico dei mezzadri di Irsina, sono indicate, per ogni mezzadro, le somme pagate ed esatte sia in denaro che in generi alimentari. All’interno si rileva la presenza di numerose carte sciolte con appunti di diverso genere. reg. 17 [ I ] 1953 - 1959 Registro di conti con i mezzadri. cc. 83 Ril. cart. Nota Trattasi di un quaderno nel quale, preceduto da un elenco onomastico dei mezzadri di Irsina, sono indicate, per ogni mezzadro, le somme pagate ed esatte sia in denaro che in generi alimentari. All’interno si rileva la presenza di numerose carte sciolte con corrispondenza e appunti di diverso genere. reg. 18 [ I ] s. d. “Compagnia d’Irsina a sarchiare i seminati”. cc. 34 Ril. Nota Trattasi di un quaderno nel quale sono annotati i nomi degli operai impiegati nella sarchiatura dei seminati, ovvero nell’attività di estirpazione delle erbacce nei campi seminati, e gli acconti in denaro pagati. BUSTA 6 fasc. 1 [ I ] 14 giu. 1918- 6 sett. 1931 Prospetti relativi alla paga settimanale degli operai impiegati nelle masserie Torre Finizia e Bradano. Allegato - Ricevute di pagamento e fatture. Nota Trattasi di fogli sciolti numerati, articolati in finche, con annotazioni relative al nome e cognome dell’operaio, al pane consegnato quotidianamente, al conto delle giornate lavorative svolte e all’ammontare in denaro di ogni giornata lavorativa. 62 BUSTA 7 fasc. 2 [ I ] 5 sett. 1931 - 20 giu. 1951 Prospetti relativi alla paga settimanale degli operai. Nota Mancano i prospetti relativi all’annata agraria 1946-1947. Trattasi di fogli sciolti numerati, articolati in finche, con annotazioni relative al nome e cognome dell’operaio, al pane consegnato quotidianamente, al conto delle giornate lavorative svolte e all’ammontare in denaro di ogni giornata lavorativa. BUSTA 8 fasc. 1 [ I ] 1933 - 1959 Elenchi dei salariati fissi ed avventizi. Nota Si rileva la presenza di un libro di matricola intonso relativo al personale dipendente. fasc. 2 [ I ] 1939 - 1949 Nulla osta per l’avviamento al lavoro rilasciati dall’Ufficio di collocamento della Confederazione Fascista degli agricoltori, poi Ufficio Provinciale del Lavoro, di Matera. fasc. 3 [ I ] 1936 - 1957 Fogli di avviamento al lavoro rilasciati dall’Ufficio di collocamento di Irsina. fasc. 4 [ I ] 1921 - 1957 Atti di natura amministrativa relativi alla gestione del personale e dell’azienda “d’Amato Cantorio” con l’Ufficio Provinciale del Lavoro e della massima occupazione e con la Commissione Comunale per la massima occupazione in agricoltura (MOA). fasc. 5 [ I ] 1933 - 1943 Carteggio intercorso tra l’Istituto Nazionale fascista della Previdenza Sociale ed Eugenio d’Amato Cantorio in merito al versamento dei contributi previdenziali per gli operai impiegati nell’azienda agricola Torre Finizia . Allegati: 63 - Richieste di assunzione di manodopera agricola forestiera inoltrate da Eugenio d’Amato Cantorio all’Ufficio di collocamento della Provincia di Matera. fasc. 6 [ I ] 1937 - 1956 Certificati di matrimonio e stati di famiglia rilasciati da vari comuni per uso assegni familiari. fasc. 7 [ I ] 1938 - 1944 Atti relativi alla corresponsione degli assegni familiari agli operai in agricoltura. fasc. 8 [ I ] 12 lug. 1918, Bari Quietanze rilasciate dal Sindacato Pugliese contro gli infortuni sul lavoro relative al pagamento di contributi assicurativi. fasc. 9 [ I ] 1 nov. 1917, Bari Elenco dei militari di milizia territoriale impiegati presso l’Azienda agricola d’Amato Cantorio per i quali si richiede la dichiarazione di esonero temporaneo dal servizio effettivo sotto le armi in tempo di guerra. fasc. 10 [ I ] 20 mag. 1943, Irsina Ordinanza podestarile con la quale si chiede ad Eugenio d’Amato Cantorio di rendere disponibili alcuni operai impiegati nell’azienda di Torre Finizia per la costituzione di squadre di pronto intervento per l’estinzione di eventuali incendi agricoli. fasc. 11 [ I ] s. d. Libretti di lavoro. BUSTA 9 fasc. 1 [ I ] 1932 - 1948 Tabelle delle tariffe giornaliere per i lavoratori avventizi. Elenco dei salari spettanti alle diverse categorie di operai in agricoltura. fasc. 2 [ I ] 64 1913 - 1956 Note e conti delle giornate lavorative effettuate, della paga spettante, dei generi alimentari e degli acconti erogati ai salariati, ai foresi e ai giornatieri impiegati in varie attività nell’azienda agricola Torre Finizia. fasc. 3 [ I ] 1947-1966 Elenchi e prospetti relativi ai conti dei salari spettanti agli operai avventizi. fasc. 4 [ F ] 1954 - 1964 Note di pagamento degli operai di Ferrandina. fasc. 5 [ I ] 1916 - 1942 Conti dei mietitori. Allegato: - Dichiarazioni e ricevute di pagamento fasc. 6 [ I ] 1948 - 1957 Mesate di grano assegnate ai foresi. fasc. 7 [ I ] 1927 - 1945 Elenchi delle vettovaglie assegnate ai pastori. 65 ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO CONTABILITA’ (1819 – 1982) La documentazione contabile, costituita in massima parte da registri ma anche da numerose carte sciolte, si articola in: Registri d’introito ed esito di Ferrandina (1819 – 1957) e di Irsina (1881 – 1963); Registri di fitto di case e terreni (1880 – 1982); Registri diversi (1910 – 1966); Agendine da tasca (1912 – 1966); Atti di contabilità (1884 – 1961) ed Imposte e tasse (1884 – 1961). Da quanto si è potuto rilevare dai documenti presenti in archivio, la contabilità, era, in prima battuta, annotata, sia dai proprietari che dagli amministratori opportunamente delegati, su piccoli quaderni o registrini o anche su singoli fogli e, successivamente, riportata sul registro ufficiale o generale. Anche le carte sciolte, spesso conservate all’interno dei registri, consistono in note di spesa, fatture, ricevute e conti che documentano le entrate e le uscite successivamente registrate nei libri contabili. Le numerose agendine da tasca rinvenute, una per ogni anno, venivano utilizzate per appuntare giornalmente le spese sostenute (personali e dell’azienda), gli spostamenti, gli incontri, gli impegni di lavoro e quant’altro riguardasse la conduzione delle proprietà della famiglia. La contabilità risulta curata direttamente da persone di famiglia. Grafie diverse si alternano nell’annotazione delle entrate e delle spese. Oltre a Giuseppe d’Amato Cantorio, anche sua moglie e alcuni dei suoi figli più grandi vergano di proprio pugno la registrazione dei movimenti di danaro. In alcuni casi è stata rilevata la presenza di una contabilità separata relativa alla gestione di una o due proprietà terriere in particolare, come nel caso delle masserie di Trimititi e Magliano che la famiglia d’Amato Cantorio conduceva in fitto. 66 REGISTRI DI INTROITO ED ESITO – FERRANDINA (1819 – 1957) BUSTA 1 reg. 1 [ F ] 4 marzo 1819 – 1° settembre1849 «Libbro di Cassa D’Introito ed Esito in Moneta per conto di D. Domenico Antonio D’Amato Cantorio dal primo marzo 1819». cc. 167. Ril. in pelle. Nota Il voluminoso registro presenta le prime carte numerate a coppia da 1 a 59. Sulla carta di sinistra sono annotati tutti gli introiti, su quelle di destra sono annotati gli esiti. La contabilità, che risulta curata da Andrea Vallesi, si apre il 1° marzo 1819 e si chiude il 7 settembre 1820. Riprende, però, sulle carte successive con altra grafia a partire dal mese di aprile dell’anno 1842 e si conclude il 7 settembre 1849. All’interno del registro si conservano fogli sciolti con appunti di diversa natura: - Inventari di animali; - «Notamento di fatiche fatte da Mastro Giovanni Battista e compagni falegnami… dall’8 settembre 1819 al 7 settembre 1820 »; - «Compra della masseria di pecore e capre di don Gasparino Laudati fatta da don Nicoletto Amati il 31 maggio 1846»; - «Conto della lana di Domenico Padula»; - Analisi comparativa sui costi di costruzione di “una canna di fabbrica” in pietra e in tufo. (I calcoli sono elaborati il 21 giugno 1831 dal perito architetto Giovanni Antonio Mascolo. - Ricevute varie; - Copia di un atto notificato il 20 agosto 1853 con cui il servente comunale comunica a don Nicola d’Amato Cantorio che non avendo pagato la quantità di 53 tomoli di grano all’amministrazione del Monte frumentario subirà la “pignorazione e la vendita dei mobili”. reg. 2 [ F ] 1° maggio 1870 – 31 agosto 1870 «Libro dei Conti dalla 1° Maggio 1870 e termina a tutto Agosto del detto anno 1870». cc. 4 Trattasi di appena due fogli cuciti insieme. reg. 3 [ F ] 3 giugno 1903 – 31 luglio 1906 Registro di introiti ed esiti. cc. 92. Ril. cart. reg. 4 [ F ] 11 novembre 1913 – 11 luglio 1915 «Introiti ed esiti 1913 - 14». cc. 92. Ril. cart. Nota Trattasi della gestione delle attività in Ferrandina. All’interno del registro si conservano fogli sciolti con appunti di diversa natura: - Note di spese per lavori effettuati; - Preventivo della semina del 1916 nelle masserie denominate Piane, Turrini e Magliano. 67 reg. 5 [ F ] 5 gennaio 1923 – 25 febbraio 1926 «Cassa 1923». cc. 80. Ril. cart. reg. 6 [ F ] 1° marzo 1939 – 31 dicembre 1957 «Introiti ed esiti dal 1° Marzo 1939». cc. 97. Ril. cart. REGISTRI DI INTROITO ED ESITO – IRSINA (1881 – 1963) BUSTA 2 fasc. 1 [ I ] 1881 – 1922 Libri giornale di introito ed esito redatti da diversi amministratori dell’Azienda agricola d’Amato Cantorio: - «Libro di conti principia (sic) da primo settembre 1881 e termina li 1° maggio 1882» redatto da Gerardo Rizzi, amministratore. cc. 8 - «Libro di conti dal 28 ottobre 1894 sino al 31 Maggio 1895». cc. 5 - «Conti dal 1 luglio 1896 al 7 giugno 1897». cc. 10 All’interno si rileva “Inventario delle rendite maturato al 1896 a tutto maggio 1897” compilato da Matteo Grassani, amministratore - «Libro cc. 10 dei conti dal 7 giugno al 4 giugno 1898» compilato da Matteo Grassani, amministratore. - «Libro dei conti dal 4 giugno 1898 al 10 giugno 1899». cc. 15 - «Conto dal 10 giugno 1899 al 31 maggio 1900». cc. 8 All’interno si rileva “Inventario delle rendite maturate e rimaste dopo i conti 10 giugno 1899” compilato da Matteo Grassani, amministratore. - Entrate ed uscite dal 31 maggio 1900 al 31 maggio 1901. cc. 8 - «Introito ed Esito del sig. Cantorio dal 23 aprile ». cc. 21 - Conti dal 15 novembre al 31 dicembre 1917 redatti da Raffaele Mazzarella, amministratore. cc. 6 68 - Conti dal 3 marzo al 31 dicembre 1918 redatti da Raffaele Mazzarella. cc. 21 - Nota della Masseria Torre Finizia dal 29 settembre al 29 novembre 1919. cc. 9 - Introiti ed Esiti dal 1 dicembre 1919 all’11 marzo 1920 redatti da Francesco Rizzi, amministratore. cc. 8 - Registro dei conti dall’11 marzo al 26 agosto 1920. cc. 16 - Registro dei conti dall’8 settembre 1920 al 25 settembre 1921. cc. 18 - Registro dei conti dal 26 settembre 1921 al 30 settembre 1922. cc. 16 reg. 1 [ I ] 15 ottobre 1896 – 31 ottobre 1900 «Bilancio Annuale». cc. 31. Ril. cart. Nota Trattasi del registro generale di introito ed esito che abbraccia diversi anni contabili. In esso sono raggruppate tutte le entrate ed uscite annotate per ciascun anno sui libri giornale. Il registro si apre con “l’Inventario delle rendite maturate al 1886 a tutto maggio 1897”. reg. 2 [ I ] 1° giugno 1901 – 31 luglio 1903 «Giornale di entrata e spesa». cc. 63. Ril. cart. reg. 3 [ I ] 5 luglio 1907 – ottobre 1907 1 luglio 1908 – dicembre 1908 Giornale di entrata ed uscita. cc. 49. Ril. cart. Nota In coda al registro si rilevano delle annotazioni relative a: - “Grano mandato ad Irsina 1908”. - “Grano mandato a Gravina 1908”. - “Grano chiuso nel magazzino di Gravina”. - “Appunti diversi”. - “Note diverse 1907”. reg. 4 [ I ] 8 settembre 1913 – 8 settembre 1914 «Reggistro endrata (sic) esito dal settembre 1913 all’8 settembre 1914». cc. 93 69 Trattasi della gestione contabile delle attività in Irsina curata da Arcangelo D’Alessandro, amministratore. All’interno del registro , tra le pagine, si conservano numerose carte sciolte con: - Note di spesa per lavori effettuati nelle masserie o nella “casa palazziata”; Ricevute di spedizioni di merci con le Ferrovie dello Stato; Fatture e note di beni acquistati; Conti dei consumi del pane; Introiti ed esiti di orzo, grano, fave, biada; Ricevute di merci lavorate al molino a gas dei fratelli Favale. reg. 5 [ I ] 21 agosto 1915 – 22 aprile 1916 Registro di introito ed esito. cc. 28. Ril. cart. Trattasi della gestione contabile curata da uno degli amministratori. reg. 6 [ I ] 8 settembre 1916 – 8 settembre 1917 Registro di introito ed esito. cc. 77. Ril. cart. Trattasi della gestione contabile delle attività in Irsina curata da Arcangelo D’Alessandro, amministratore. all’interno del registro, tra le pagine, si conservano: - N. 7 “Note delle giornate dei Gravinesi…”; N. 2 note di lavori eseguiti alla masseria Torre Finizia. reg. 7 [ I ] 4 luglio 1917 – 31 ottobre 1918 «Mastro 8 settembre 1917 – 7 settembre 1918». cc. 38. Ril. cart. La gestione contabile è curata sino al 5 novembre da Francesco Rizzi, amministratore, che abbandona l’incarico a seguito della chiamata alle armi. Il registro viene affidato, dunque, dal 13 novembre 1917, così come si rileva da una nota scritta, a Raffaele Mazzarella, nuovo amministratore. BUSTA 3 reg. 8 [ I ] 1° ottobre 1918 – 25 settembre 1919 Registro di introito ed esito. cc. 55. Ril. cart. Le spese annotate nella precedente unità, relative al periodo dal 1° al 31 ottobre, risultano non coincidere con quelle annotate in questo registro riferite allo stesso periodo. Le pagine del registro risultano numerate da 1 sino a 113. reg. 9 [ I ] 70 18 ottobre 1913 – 4 ottobre 1923 «Cassa». cc. 144. Ril. cart. Trattasi del registro generale di introito ed esito curato personalmente da Eugenio d’Amato Cantorio che racchiude la contabilità annotata nei registri precedenti. reg. 10 [ I ] 8 settembre 1923 – 27 ottobre 1928 «Cassa». cc. 97. Ril. cart. Il registro abbraccia più anni: a pagina 29 comincia la gestione relativa all’anno 1924 – 1925; a pagina 105 inizia quella dell’anno 1926 – 1927 e a pagina 145 quella del 1927 – 1928. All’interno si conservano numerosi fogli sciolti relativi a: - Note pagate per acquisti di generi diversi e animali; - Ricevute; - Prospetti dei conti delle giornate di lavoro effettuate dagli operai. reg. 11 [ I ] 8 settembre 1928 – 22 settembre 1938 «Libro Cassa». cc. 245. Ril. cart. Il registro abbraccia più anni: a pagina 28 comincia la registrazione delle entrate e delle uscite per l’anno 1929 – 1930; a pagina 77 quella del 1931 – 1932; a pagina 104 quella del 1932 – 1933; a pagina 155 quella del 1934 - 1935; a pagina 180 si rileva la contabilità dell’anno 1935 – 1936; a pagina 201 quella dell’anno 1936 – 1937 ed, infine, a pagina 225 quella dell’anno 1937 – 1938. Le spese annotate nella precedente unità, relative al periodo compreso tra l’8 settembre 1928 e il 27 ottobre 1928, risultano non coincidere con quelle annotate in questo registro riferite allo stesso periodo. BUSTA 4 reg. 12 [ I ] 9 settembre 1938 – 6 novembre 1947 «Libro Cassa». cc. 138 Ril. cart. Il registro abbraccia più anni: a pagina 22 comincia la registrazione delle entrate e delle uscite per l’anno 1939 – 1940; a pagina 43 quella del 1940 – 1941; a pagina 64 quella del 1941 – 1942; a pagina 81 quella del 1942 - 1943; a pagina 95 si rileva la contabilità dell’anno 1943 – 1944; a pagina 105 quella dell’anno 1944 – 1945. Le spese annotate nella precedente unità, relative al periodo compreso tra l’8 settembre 1938 e il 22 settembre 1928, risultano non coincidere con quelle annotate in questo registro riferite allo stesso periodo. reg. 13 [ I ] 8 ottobre 1947 – 18 settembre 1963 «Libro Cassa». cc. 190. Ril. cart. Il registro contiene la registrazione delle entrate e delle uscite di più anni: a pag. 15 l’anno 1948 -1949; a pag. 31 l’anno 1949 – 1950; a pag. 45 l’anno 1950 – 1951; a pag. 59 l’anno 1951 – 1952; a pag. 71 l’anno 1952 – 1953; a pag. 84 l’anno 1953 – 1954; a pag. 95 l’anno 1954 – 1955; a pag. 108 l’anno 1955 – 1956; a pag. 120 l’anno 1956 – 1957; a pag. 131 l’anno 1957 – 1958; a pag. 141 l’anno 1958 – 1959; a pag. 151 l’anno 1959 – 1960; a pag. 162 l’anno 1960 – 1961; a pag. 171 l’anno 1961 – 1962; a pag. 170 l’anno 1962 – 1963. 71 Le spese annotate nella precedente unità, relative al periodo compreso tra l’8 ottobre 1947 e il 6 novembre 1947, risultano non coincidere con quelle annotate in questo registro riferite allo stesso periodo. reg. 14 [ I ] 1920 – 1944 Introiti ed esiti. cc. 48 Trattasi di un registro acefalo che contiene l’annotazione di diverse voci. L’ampio lasso di tempo a cui si riferisce fa pensare ad una unità archivistica utilizzata per registrarvi provvisoriamente dei dati da riportare, in un secondo momento, su un registro idoneo. reg. 15 [ F ] 1 settembre 1933 – 11 settembre 1938 «Gestione masserie Trimititi e Magliano». cc. 17. Ril. cart. Si tratta di un registro nel quale sono annotate le entrate e le uscite relative a due masserie che la famiglia d’Amato Cantorio aveva in fitto. Il registro si apre con i dati contabili relativi al 1933; a pagina 10 si rileva la gestione 1934 – 1935; a pagina 13 quella del 1935 – 1936; a pagina 15 quella del 1936 – 1937 limitatamente alla masseria denominata Magliano; a pagina 17 quella del 1937 – 1938 sempre della masseria Magliano. REGISTRI DI FITTO DI CASE E TERRENI (1880 – 1982) BUSTA 5 reg. 1 [ F ] 1880 – 1 maggio 1916 «Libro di memorie». cc. 61. Ril. cart. Trattasi di un volume, in discrete condizioni di conservazione, sul quale sono annotati i nominativi dei soggetti a cui sono state affittate le case in Ferrandina. L’unità documentaria contiene notizie in merito all’importo del canone locativo applicato, alla data di decorrenza del contratto, ai depositi cauzionali e agli acconti versati. reg. 2 [ F ] 1916 – 5 giugno 1979 Libro di fitti di case. cc. 86. Ril. cart. 85 reg. 3 [ F ] 1888 - 1896 «Registro dei fitti dei terreni e delle esazioni fatte in contanti dal 1887 in poi». cc. 25. Ril. cart. All’interno si conservano: - Misurazioni dei terreni eseguite negli anni 1894, 1895 e 1896. - Notamenti delle esazioni in grano relative agli anni 1895 e 1896. 72 reg. 4 [ I ] 8 luglio 1919 – 10 gennaio 1982 «Fitti di case dal 1919 – 20 e fitti di terreni». cc. 10. Ril. cart. Trattasi di un registro relativo alla locazione di immobili siti in Irsina. Lo si deduce dal nome delle strade in cui sono situate le case date in fitto. BUSTA 6 REGISTRI DIVERSI (1910 – 1966) fasc. 1 [ I ] 1910 – 1914 1915 – 1916 1924 - 1966 N. 3 Registri dei cereali. Trattasi di registri sui quali veniva annotata la quantità di cereali seminati e il raccolto effettuato. fasc. 2 [ I ] 1918 – 1932 Registro dei cereali raccolti nelle diverse masserie. Trattasi di un piccolo quaderno sul quale è annotata la produzione di cereali effettuata nelle masserie Piane, Magliano, Turrini, Marsilio, Trimititi condotte in fitto dalla famiglia d’Amato Cantorio. fasc. 3 [ F - I ] 1922 – 1932 N. 7 Libretti di memorie diverse. Si tratta di piccoli taccuini e quaderni sui quali vi sono annotati appunti di diverso genere. fasc. 4 [ F ] 73 1911 – 1912 1924 N. 2 Libretti di annotazione del raccolto delle olive. fasc. 5 [ I ] 1926 – 1935 Libretto di annotazione della produzione del formaggio e dei latticini. fasc. 6 [ I ] 1936 – 1959 «Magazzino Irsina». Si tratta di un libretto nel quale sono registrati gli introiti ed esiti dei cereali del magazzino. fasc. 7 [ I ] 9 settembre 1914 – 8 settembre 1915 9 settembre 1915 – 8 settembre 1916 N. 2 Registri di consegna del pane dalla panettiera. fasc. 8 [ F - I ] gennaio 1914 – novembre 1919 1923 – 1936 N. 2 Scadenziari. Trattasi di n. 2 registri nei quali sono annotate le scadenze relative ad impegni con le banche. All’interno tra le pagine si rileva, appunto, la presenza di corrispondenza pervenuta dalla Banca Commerciale italiana e dal Credito italiano. AGENDINE DA TASCA (1912 – 1966) Nell’archivio d’Amato Cantorio sono state ritrovate numerose agendine da tasca che, soprattutto Eugenio utilizzava per annotare ogni anno, giorno per giorno, le spese sostenute (personali e dell’azienda), gli spostamenti, gli incontri, gli impegni di lavoro e quant’altro riguardava la sua attività di amministrazione delle proprietà di famiglia. BUSTA 7 fasc. 1 [ I ] 1912 – 1966 74 N. 48 Agendine da tasca. Nota Mancano le agendine relative agli anni 1913; 1915; 1918; dal 1925 al 1929; 1931; 1961. Vi sono, invece, due agendine per gli anni 1934; 1940; 1942. ATTI DI CONTABILITA’ (1884 – 1961) BUSTA 1 fasc. 1 [ I ] 1895 – 1936 Note, conti, fatture e ricevute di pagamento. BUSTA 2 fasc. 2 [ I ] 1937 – 1960 Note, conti, fatture e ricevute di pagamento. IMPOSTE E TASSE (1884 – 1961) BUSTA 1 fasc. 1 [ F – I ] 1 febbraio 1884 – 11 dicembre 1948 Imposte e tasse. Nota Trattasi di cartelle di pagamento e ricevute relative alla tassa fondiaria, all’imposta comunale su terreni e fabbricati, al versamento dei contributi agricoli unificati, alla tassa patente, alla tassa d’esercizio, all’imposta sul patrimonio, all’imposta sui redditi da ricchezza mobile ed altre tassazioni particolari. fasc. 2 [ F – I ] 12 aprile 1949 – 16 ottobre 1960 Imposte e tasse. Nota Idem BUSTA 2 75 fasc. 3 [ I ] luglio 1913 – 19 ottobre 1961 Imposte e tasse. Nota Trattasi di cartelle di pagamento e ricevute relative alla fida pascolo e alla tassa bestiame. fasc. 4 [ I ] 7 dicembre 1926 – 8 aprile 1927, Irsina Avviso e ricevute di pagamento emesse dall’Ufficio del Registro di Irsina in merito alla tassa suppletiva sull’atto di affrancazione di censo del 10 luglio 1922 tra Eugenio d’Amato Cantorio ed il Capitolo e Clero di Irsina. fasc. 5 [ I ] 22 novembre 1923 – 28 novembre 1929 Imposta sul vino. Nota Trattasi di avvisi di pagamento. fasc. 6 [ I ] 1 maggio 1923 – 18 febbraio 1938 Tassa sui cani. Nota Trattasi di notifiche e ricevute di pagamento. 76 ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO AMMINISTRAZIONE GENERALE ATTI AMMINISTRATIVI (1879 - 1968) BUSTA 1 fasc. 1 [ F ] 1879 - 1922 Atti relativi alla concessione del mutuo n° 5502 D. G.. Trattasi di: - N° 7 certificati catastali storici e relativi due allegati; - Certificato di denunziata successione; - N° 3 certificati del Comune di Irsina; - Atto di notorietà; - Atto di consenso alla cancellazione dell’ipoteca rilasciato dal Banco di Napoli; - Atto n° 1538 di matrice rilasciato dall’Amministrazione del Demanio - Ufficio di Napoli; - Atto di rinunzia al ricorso in Cassazione; - Copia della sentenza del Tribunale di Potenza del 15 marzo 1898; - Atto di deposito di testamento del 30 ottobre 1895; - Atto di deposito di scrittura del 18 ottobre 1897; - Atto di divisione rogato dal notaio Trabace l’11 ottobre 1884; - Atto di compravendita rogato dal notaio Santomauro il 28 agosto 1879; - Atto di affitto a mezzadria rogato dal notaio Piccinni il 12 maggio 1903; - Atto di vendita rogato dal notaio Beneventi il 23 ottobre 1912; 77 - Atto di rinnovazione rogato dal notaio Beneventi il 4 settembre 1903; - Atto di affrancazione di diritto di pascolo rogato dal notaio Beneventi il 4 settembre 1903; - N° 5 certificati ipotecari e note di trascrizione; - N° 2 planimetrie; - Atto di affrancazione; - Borderò di trascrizione dell’acquisto dei terreni del Reverendo Capitolo di Irsina; - Atto di affrancazione del censo spettante al Reverendo Capitolo di Irsina; - Atto di trascrizione della vendita dell’appezzamento Cirillo a Luigi Garzone. fasc. 2 [ F ] 29 ago. 1902 - 28 dic. 1938 Visure ipotecarie relative alle iscrizioni contro Casto Rago, Giovanbattista Trifogli, Irene Lisanti, Clorinda Trifogli, Emilio Bozza ed altri. fasc. 3 [ I ] 1915 - 1968 Certificati di polizze stipulate da don Eugenio d’Amato Cantorio con le sotto elencate compagnie di assicurazione contro gli incendi di granaglie e gli infortuni sul lavoro dei dipendenti: - Assicurazioni Generali (1947 – 1949) - Cassa Depositi e Prestiti dell’Intendenza di Finanza di Matera (1940) - L’Abeille (1946 – 1968) - La Fondiaria (1917 – 1938) - La Previdente (1918) - L’Assicuratrice Italiana (1923 – 1929) - La Reale (1919 – 1921) - Riunione Adriatica di Sicurtà (1922 – 1948) - Sindacato Assicurazioni Sociali (1927) - Sindacato Pugliese di Mutua Assicurazione contro gli infortuni degli operai sul lavoro (1915 – 1928). Allegati: - Le polizze sono corredate da relazioni di perizia e da corrispondenza intercorsa tra don Eugenio d’Amato Cantorio e le agenzie delle medesime compagnie assicurative. fasc. 4 [ I ] 1916 - 1956 Effetti cambiari. fasc. 5 [ I ] 3 giu. 1919 Certificato di azioni definitive del valore di L. 25 emesse dal Consorzio Agrario Cooperativo di Irsina a nome di don Giuseppe d’Amato Cantorio. fasc. 6 [ I ] 25 mar. 1929 - 10 ago. 1937 Certificati relativi alla verifica e taratura periodica delle stadere. 78 fasc. 7 [ I ] 1936 - 1968 Atti relativi alla cancellazione dell’ipoteca contro Lorenzo d’Amato Cantorio e i germani d’Amato Cantorio a favore di Enti per cauzione dell’Esattoria di Ferrandina. fasc. 8 [ F ] 14 mag. 1936 - 29 gen. 1937 N° 2 copie di verbali di accordi definitivi tra la Società Italiana per le strade ferrate nel Mediterraneo e la ditta d’Amato Cantorio in merito all’indennità di espropriazione dei terreni siti in agro di Irsina per la costruzione della Ferrovia di Basilicata e Calabria. Linea Avigliano Gravina - Tronco Acerenza – Irsina. fasc. 9 [ I ] 18 apr. 1945, Tricarico – 9 mar. 1946, Matera Atti relativi alla Cooperativa Agricola di Irsina. - Copia della richiesta di omologazione dell’atto costitutivo della Cooperativa Agricola di Irsina inoltrata da Alessandro Bruni, avvocato, al Presidente e ai Giudici del Tribunale Civile di Matera, in merito all’iscrizione nel registro delle imprese di Matera. Allegati: - Copia dell’atto costitutivo della Cooperativa Agricola di Irsina rogato a Tricarico il 18 aprile 1945 dal notaio Raffaele Barile. Il documento riporta l’elenco dei soci, con l’indicazione per ciascuno di essi della quantità di azioni sottoscritte, e la composizione del Consiglio d’Amministrazione presieduto da don Eugenio d’Amato Cantorio. - Elenco manoscritto dei soci della Cooperativa Agricola di Irsina. - Verbale dell’assemblea generale dei soci del 26 agosto 1946. - Copia e minuta dell’istanza di omologazione della delibera di scioglimento della Cooperativa Agricola di Irsina, datata 26 agosto 1945, inoltrata al Presidente del Tribunale Civile di Matera da don Eugenio d’Amato Cantorio, in qualità di presidente della cooperativa. fasc. 10 [ F ] 7 ago. 1945 Certificato nominativo di n° 10 azioni definitive emesse dalla Cooperativa Provinciale degli Agricoltori di Matera a favore di don Eugenio d’Amato Cantorio. fasc. 11 [ I ] 6 ott. 1945, Potenza – 5 nov. 1945, Irsina Atti relativi al risarcimento di danni di guerra subiti da diversi appezzamenti di terreno. Allegati: - Elenco delle particelle su cui si sono verificati i danni. 79 fasc. 12 [ F ] 1950 - 1968 Atti relativi all’espropriazione di terreni siti in località Siggiano in agro di Irsina di proprietà di Casto d’Amato Cantorio in applicazione delle leggi di Riforma Fondiaria. fasc. 13 [ I ] 1952 - 1955 Conto consuntivo relativo all’anno 1952 e bilancio di previsione dell’anno 1954 del Consorzio di bonifica della Media Valle del Bradano. Stralcio del “Piano Generale di Bonifica” relativo alle direttive per la trasformazione fondiaria. ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO ATTI DIVERSI (1870 - 1942) BUSTA 1 fasc. 1 [ F ] 13 ago. 1870 Verbale del guardiaboschi del distretto silvano di Tricarico - Ripartimento Forestale di Potenza - in merito all’assegnazione di legname da destinare alla costruzione di siepi di divisione. fasc. 2 [ F ] 25 sett. 1897 Elenco dei sacerdoti secolari e regolari invitati a concelebrare una messa in suffragio di don Nicola d’Amato Cantorio. fasc. 3 [ I ] 9 nov. 1915 Precetto per la requisizione dei quadrupedi occorrenti per l’Esercito mobilitato notificato a don Giuseppe d’Amato Cantorio dal Ministero della Guerra. fasc. 4 [ F ] 12 mar. 1925 80 Autorizzazione concessa da S. E. Anselmo Pecci, Arcivescovo di Acerenza e Matera, alla celebrazione della Santa Messa nella cappella privata sita nell’abitazione di Ferrandina. fasc. 5 [ I ] 10 feb. 1942 Autorizzazione per la caccia alla volpe ed al lupo “…con cani da seguito…” concessa a don Eugenio d’Amato Cantorio dal Prefetto della Provincia di Matera. fasc. 6 [ F ] s. d. Relazione redatta da don Giuseppe d’Amato Cantorio, nell’esercizio delle funzioni di sindaco di Ferrandina, relativa alle operazioni demaniali di vigilanza nel comune. fasc. 7 [ F ] s. d. Minuta dello Statuto e del Regolamento del Gabinetto di lettura di Ferrandina. fasc. 8 [ F ] s. d. Copia manoscritta dell’albero genealogico della famiglia Ridola di Matera. fasc. 9 [ F – I ] s. d. Atti diversi. 81 ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO PIANTE E PROGETTI ( 1917 - 1966 ) BUSTA 1 fasc. 1 [ I ] 22 settembre 1917, Irsina Pianta “dell’appezzamento Cirillo di Luigi Garzone fu Raffaele venduto al Sig. Giuseppe d’Amato Cantorio per affrancamento del dritto d’erba esistente su tutto l’appezzamento Cirillo dell’estensione di tom. 80 – Estensione venduta tom. 12.”. Nota Trattasi di un rilievo planimetrico su lucido relativo all’appezzamento denominato Cirillo sito in agro di Irsina eseguito da Nicola d’Amato, incaricato di occuparsi del frazionamento del suddetto terreno. fasc. 2 [ I ] 19 agosto 1957 – 28 agosto 1957, Pisa Atti relativi a sondaggi e rilevazioni geoelettriche per il reperimento di falde acquifere eseguite nella masseria Torre Finizia dalla società NEMBIFER di Pisa per conto di don Eugenio d’Amato Cantorio. Allegati: - N. 3 saggi geoelettrici. 82 fasc. 3 [ F – I ] 1902 - 1966 Progetto per la costruzione di un bovile eseguito da Andrea Janora, geometra. Progetti e disegni, computi metrici e stime relativi alla costruzione di ovili, fabbricati rustici e colonici e strade poderali nelle proprietà della famiglia d’Amato Cantorio ad Irsina e a Brindisi di Montagna, nell’ambito delle opere di miglioramento fondiario ai sensi dell’articolo 18 della Legge 910/66. fasc. 4 [ I ] s. d. Schizzo a matita del prospetto della cappella cimiteriale della famiglia d’Amato Cantorio in Ferrandina. fasc. 5 [ I ] s. d. Pianta del palazzo di proprietà della famiglia d’Amato Cantorio sito in Montepeloso. Nota La pianta non risulta datata. Tuttavia il fatto che si citi quale luogo di ubicazione del palazzo la città di Montepeloso, colloca la realizzazione della piantina ad una data precedente al 1895, anno in cui il toponimo è stato cambiato in Irsina. 83 ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO ISTRUMENTI NOTARILI E CONTRATTI (1844 - 1961) La serie comprende documenti rinvenuti raccolti in pacchetti fermati da sottili fettucce relativi ad un arco cronologico compreso tra il 1844 ed il 1961. Si tratta, in massima parte, di istrumenti di compravendita di masserie o singoli appezzamenti di terreno, di transazioni e, soprattutto, di contratti di locazione di case e terreni da destinare alla semina e al pascolo per il bestiame. Si segnala la presenza di una trascrizione integrale del testamento olografo di don Nicola d’Amato Cantorio, peraltro non rinvenuto in archivio in originale, inserito in un certificato di denunziata successione dei beni immobili lasciati in eredità ai figli, da cui è possibile ricavare informazioni in merito alle quote d’eredità spettanti a Giuseppe ed Eugenio. cc. 4 Nota Si è convenuto di inserire il certificato di successione nella serie: Istrumenti notarili e Contratti poiché non esiste in archivio l’originale del testamento e questo atto rappresenta l’unico documento utile per conoscerne le disposizioni. Allegati: - Descrizione delle quote dell’eredità spettanti a Giuseppe ed Eugenio; inventario dei mobili esistenti nella masseria denominata Madonna del Pozzo ed elenchi di suppellettili, mobili e biancheria oggetto di divisione tra i fratelli d’Amato Cantorio (s.d.). Bozza dell’istrumento di transazione concordato tra i germani Giuseppe ed Eugenio d’Amato 84 BUSTA 1 fasc. 1 [ F ] 1844 apr. 18, Gravina Contratto con il quale don Domenico Tamburino e don Francesco de Mattia di Vaglio fittuari «…di tutti i terreni siti nella tenuta della masseria del sig. Amati Cantorio al di qua del Basento…» cedono in sublocazione i medesimi al sig. Vincenzo Pellicciari di Gravina. cc. 2 fasc. 2 [ F ] 1847 set. 20, Montepeloso Contratto di fitto stipulato tra don Nicola d’Amato Cantorio di Ferrandina e Luigi Garzone relativo a cinque carra di erbaggio da tagliarsi nella difesa denominata Torre sita alla contrada Destre in agro di Montepeloso. cc. 2 fasc. 3 [ F ] 1848 ott. 25, Montepeloso 1848 dic. 3, Montepeloso N. 2 Contratti di fitto stipulati tra Francesco d’Urso di Laurenzana, procuratore di don Nicola d’Amato Cantorio, e Michele Menzano relativi a due terreni siti nella difesa denominata Torre Finizia in agro di Montepeloso. cc. 4 fasc. 4 [ F ] 1848 dic. 3, Montepeloso Contratto di fitto stipulato tra Francesco d’Urso di Laurenzana, procuratore di don Nicola d’Amato Cantorio, e Francesco Mavillonio relativo a terreni siti nella difesa denominata la Torre in agro di Montepeloso. cc. 2 fasc. 5 [ F ] 1849 mar. 2, Montepeloso Contratto di locazione stipulato tra Francesco d’Urso di Laurenzana, procuratore di don Nicola d’Amato Cantorio, e don Nicola Guida di Gravina relativo a due stanze del palazzo padronale in Montepeloso. cc. 2 fasc. 6 [ F ] 1849 ott. 25, Gravina Contratto di locazione stipulato tra Francesco d’Urso di Laurenzana, procuratore di don Nicola d’Amato Cantorio, e donna Maria Giuseppa Livulpi, vedova di don Giuseppe Pellicciari, relativo a terreni siti nella masseria denominata Torre Finizia in agro di Montepeloso. 85 cc. 2 fasc. 7 [ F ] 1850 gen. 20, Montepeloso Contratto di locazione stipulato tra Francesco d’Urso di Laurenzana, procuratore di don Nicola d’Amato Cantorio, e Antonio Greco relativo ad una parte della casa palazziata padronale sita in Montepeloso. cc. 2 fasc. 8 [ F ] 1851 lug. 16, Montepeloso Contratto di fitto stipulato tra Francesco d’Urso di Laurenzana, procuratore di don Nicola d’Amato Cantorio, e Michele Mensano relativo ad un terreno sito nella difesa denominata Torre Finizia in agro di Montepeloso. cc. 2 fasc. 9 [ F ] 1853 ott. 4, Ferrandina Contratto con il quale don Francesco Montemurro di Montepeloso cede a don Nicola d’Amato Cantorio il diritto di fidare nel pascolo denominato Pantano e Coste dell’Abate. cc. 2 fasc. 10 [ F ] 1858 mag. 28, Ferrandina Copia di un istrumento con il quale don Gregorio Ridola di Matera vende a don Nicola d’Amato Cantorio una vigna con casina, cappella e pozzi sita alla contrada denominata Madonna del Pozzo e un terreno sito alla contrada denominata Padula in agro di Ferrandina. cc. 4 fasc. 11 [ F ] 1871 apr. 30, Ferrandina Copia di un istrumento con il quale Angelo, Arcangela e Maddalena Recchia, quest’ultima con l’autorizzazione del marito Angelo La Raja, vendono a don Battista Trifogli un terreno seminatorio sito alla contrada denominata Pescemarino e una vigna, di proprietà del La Raja, sita in contrada Muscio in agro di Ferrandina. cc. 2 fasc. 12 [ F ] 1871 ago. 17, Ferrandina Contratto di fida del pascolo denominato Coste dell’Abate sito in agro di Ferrandina stipulato tra don Nicola d’Amato Cantorio di Ferrandina e Vincenzo Albano di Moliterno. cc. 2 fasc. 13 [ F ] 86 1879 ago. 28, Montepeloso Copia di un istrumento con il quale Giuseppe Materi, in qualità di presidente della Congregazione di Carità di Montepeloso e Michele Barbarini, tesoriere, vendono a Gerardo Rizzi, procuratore speciale di don Nicola d’Amato Cantorio, un fondo rustico denominato Sant’Antonio sito alla contrada Basento o Torre Finizia in agro di Montepeloso. cc. 4 fasc. 14 [ F ] 1881 gen. 1, Ferrandina Dichiarazione resa da don Nicola d’Amato Cantorio con la quale determina di assegnare in favore dei suoi due figli, Giuseppe ed Eugenio, una rendita annua in denaro. cc. 2 fasc. 15 [ F ] 1886 apr. 12, Ferrandina Contratto con il quale don Eugenio d’Amato Cantorio cede in fitto a suo fratello Giuseppe la metà delle proprietà terriere denominate Trimititi, Piana d’Oro, Ferrandiello, Don Berardino e Serre di Don Pietro in agro di Ferrandina assegnate loro in parti uguali dal padre don Nicola d’Amato Cantorio. cc. 2 fasc. 16 [ F ] 1888 gen. 6, Montepeloso Contratto di fitto stipulato tra don Nicola d’Amato Cantorio e Giuseppe Schingo di Montepeloso relativo a terreni sativi siti nella masseria denominata Torre Finizia. cc. 2 fasc. 17 [ F ] 1889 nov. 11, Ferrandina Copia di un istrumento di transazione con il quale Vincenzo De Romita di Bari, in qualità di speciale procuratore di Antonietta Amarelli, vedova Lisanti, da una parte, le germane Maria, Giovannina e Luigia Lisanti, proprietarie di Ferrandina, don Nicola d’Amato Cantorio, don Giuseppe e don Eugenio d’Amato Cantorio, dall’altra, in qualità di eredi di Angelina Lisanti, rispettivamente consorte e madre, si obbliga al pagamento in solido delle quote dell’eredità del defunto Lorenzo Lisanti. cc. 9 fasc. 18 [ F ] 1893 ago. 8, Ferrandina Contratto di fitto con il quale Domenico Caputi cede in fitto a don Giuseppe d’Amato Cantorio per uso di pascolo una tenuta di terreni in contrada Le Piane in agro di Ferrandina. cc. 2 fasc. 19 [ F ] 87 1893 set. 2, Ferrandina Dichiarazione rilasciata da don Eugenio d’Amato Cantorio attestante la locazione a suo fratello Giuseppe della tenuta denominata Trimititi in agro di Ferrandina. cc. 2 fasc. 20 [ F ] 1894 mar. 27, Ferrandina Copia di un istrumento con il quale i germani Giuseppe ed Eugenio d’Amato Cantorio vendono a Raffaele Pecora e Benedetta Volpe, coniugi, una vigna sita alla contrada denominata San Biagio in agro di Ferrandina. cc. 2 fasc. 21 [ F ] 1894 ott. 22, Montepeloso Copia di un contratto con il quale Nicola Rizzi, procuratore di don Nicola d’Amato Cantorio, cede in fitto a Marcantonio Tommaso, procuratore di Capece Saverio, Marino Felice e Tomasiello Domenico, l’erbaggio della masseria denominata Torre Finizia sita alla contrada Basentello in agro di Montepeloso. cc. 2 fasc. 22 [ F ] 1895 mar. 11, Montepeloso Contratto con il quale don Nicola d’Amato Cantorio cede in fitto a Giuseppe Dipasquale alcuni terreni sativi siti nella masseria denominata Torre Finizia in agro di Montepeloso. cc. 4 fasc. 23 [ F ] 1895 mag. 27, Ferrandina Contratto con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio si costituisce in società con Leonardo Di Biase per seminare, secondo l’uso della rotazione agraria triennale, i terreni della tenuta denominata Appetto del Principe in agro di Ferrandina. cc. 2 fasc. 24 [ F ] 1895 nov. 6, Irsina Denunzia di contratto verbale di fitto stipulato tra don Giuseppe d’Amato Cantorio e Agostino Pennacchio relativo ad un pezzo di terreno sito nella masseria denominata Torre Finizia in agro di Irsina. c. 1 fasc. 25 [ F ] 1895 dic. 15, Potenza 88 Nota per trascrizione di compravendita in favore di don Giuseppe d’Amato Cantorio a carico di Teresa Salerno e Isabella Lo Izzo relativa all’acquisto di un fondo sito alla contrada denominata Coste dell’Abate in agro di Irsina. cc. 2 fasc. 26 [ I ] 1896 gen. 2, Irsina – 1953, Irsina N. 58 Contratti con i quali Matteo Grassani, in qualità di amministratore di don Giuseppe d’Amato Cantorio, prima, e don Eugenio d’Amato Cantorio, poi, cedono in fitto a diversi locatari numerosi appezzamenti di terreno siti nelle contrade denominate Torre Finizia, Destre, Forgione, Iscatonna, Cirillo e San Marco in agro di Irsina. cc. 161 Nota Nella gran parte dei contratti si richiamano i locatari all’obbligo di lasciare i terreni seminati con le stoppie come concime, di far pascolare in essi il bestiame di proprietà del locatore non appena terminato il raccolto e fino alla successiva semina. fasc. 27 [ F ] 1896 gen. 17, Irsina Contratto con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio cede in fitto a Giuseppe e Antonio Marino un pezzo di terreno sativo sito nella masseria denominata Torre Finizia in agro di Irsina. cc. 2 fasc. 28 [ F ] 1896 gen. 21, Ferrandina Trascrizione integrale del testamento olografo di don Nicola d’Amato Cantorio, redatto il 12 aprile 1894, inserito in un certificato, rilasciato dall’Ufficio del Registro di Ferrandina, di denunziata successione dei beni immobili lasciati in eredità ai figli Giuseppe ed Eugenio. cc. 4 Nota Si è convenuto di inserire il certificato di successione nella serie: Istrumenti notarili e Contratti poiché non esiste in archivio l’originale del testamento e questo atto rappresenta l’unico documento utile per conoscerne le disposizioni. Allegati: - Descrizione delle quote dell’eredità spettanti a Giuseppe ed Eugenio; inventario dei mobili esistenti nella masseria denominata Madonna del Pozzo ed elenchi di suppellettili, mobili e biancheria oggetto di divisione tra i fratelli d’Amato Cantorio (s.d.). - Bozza dell’istrumento di transazione concordato tra i germani Giuseppe ed Eugenio d’Amato Cantorio in merito alla divisione dell’eredità paterna (s.d.). - Minuta dell’istrumento di transazione, da redigersi tra i germani d’Amato Cantorio, Vincenza Rago moglie di don Giuseppe d’Amato Cantorio e i coniugi Marietta Lisanti e Casto Rago, zii dei suddetti germani, relativo alla divisione dei beni ereditari del defunto don Nicola d’Amato Cantorio (s.d.). fasc. 29 [ F ] 1896 feb. 8, Potenza Nota per trascrizione di compravendita in favore di don Giuseppe d’Amato Cantorio a carico di Loreta Mazzone, Giovanna, Rosa ed Arcangela Serafino relativa all’acquisto di un fondo sito alla contrada denominata Coste dell’Abate in agro di Ferrandina. cc. 2 89 fasc. 30 [ F ] 1896 lug. 28, Ferrandina Contratto con il quale Francesco e Vincenzo Tilena, fratelli, concedono in fitto a don Giuseppe d’Amato Cantorio la loro tenuta sita alla contrade denominate Spineto e Cugno di Miglionico in agro di Ferrandina. cc. 2 Allegati: - Ricevute di pagamento del canone locativo. - N. 2 misurazioni dell’estensione della masseria Tilena effettuate in data 14 agosto 1897 e 28 agosto 1897. - Contratto datato Ferrandina 25 agosto 1897 con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio cede in subaffitto a Casto Rago la masseria Tilena sita in agro di Ferrandina fasc. 31 [ F ] 1900 mag. 29, Ferrandina Convenzione stipulata tra Vincenzo Cattaneo, Pasquale Montemurro e don Giuseppe d’Amato Cantorio relativa all’acquisto, a seguito di asta pubblica indetta dal Tribunale di Matera, delle cantine di proprietà del defunto Giacomo De Leonardis. cc. 2 Allegati: - Quietanza dell’8 nov. 1915 rilasciata da Salvatore Ferrazzani, avvocato, a don Giuseppe d’Amato Cantorio per nota di collocazione del Cancelliere del Tribunale di Matera per l’espropriazione in danno di Vincenzo Melodia e Maria De Laurentis. - N. 2 avvisi di pagamento del 20 luglio 1917 e relative ricevute rilasciate dall’Ufficio del Registro di Ferrandina in data 29 luglio 1917 per tasse dovute da don Giuseppe d’Amato Cantorio sul prezzo d’aggiudicazione dei beni immobili acquistati nell’espropriazione in danno di Melodia, De Laurentis e De Leonardis. fasc. 32 [ F ] 1902 lug. 14 – 1916 ott. 9 Atti contrattuali relativi alla locazione del pascolo della difesa denominata Matine Soprana di proprietà della marchesa Giuseppina Pignatelli della Leonessa sita in agro di Grottole: 1902 lug. 14, Laurenzana 1. Contratto di società, in doppio originale, stipulato tra Rocco e Giuseppe Robertaccio, Angela Perretta, vedova di Francesco Robertaccio, da una parte, e don Giuseppe d’Amato Cantorio, dall’altra, relativo al pascolo di animali vaccini nella difesa denominata Matine Soprana in agro di Grottole. cc. 4 1908 dic. 12, Napoli 2. Copia del contratto di locazione con il quale il marchese Gioacchino Torre di Civitaretenga, amministratore delle proprietà della consorte marchesa Giuseppina Pignatelli della Leonessa, figlia del defunto principe Monteroduni, concede in fitto a Giuseppe, Rocco, Egidio Robertaccio e Perretta Angela, vedova di Francesco Robertaccio, la difesa denominata Matine Soprana sita alla contrada Matine in agro di Grottole. cc. 16 1910 ott. 5, Ferrandina 90 3. Contratto con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio e Lorenzo Rago si costituiscono in società con Giuseppe, Rocco, Egidio Robertaccio e Angela Perretta per la conduzione della difesa Matine Soprana sita in agro di Grottole. cc. 2 1915 gen. 27, Napoli 4. Contratto con il quale il marchese Giocchino Torre di Civitaretenga concede in fitto per sei anni a Lorenzo Rago di Ferrandina, a don Giuseppe d’Amato Cantorio, a Giuseppe, Egidio e Giovanni Robertaccio la difesa denominata Matine Soprana sita alla contrada Matine in agro di Grottole. cc. 2 1916 apr. 19, Gravina 5. Contratto di società di locazione stipulato tra don Giuseppe d’Amato Cantorio, Lorenzo Rago e Giuseppe Robertaccio relativo all’uso dei pascoli della difesa denominata Matine Soprana, di proprietà della marchesa Giuseppina Torre Pignatelli, in agro di Grottole. cc. 2 1922 apr. 18, Gravina 6. Contratto con il quale don Eugenio d’Amato Cantorio e Lorenzo Rago ammettono come soci Giuseppe, Giovanni ed Egidio Robertaccio per la terza parte del fitto della difesa denominata Matine Soprana in agro di Grottole. [ I ] cc. 2 1898 apr. 15 – 1916 ott. 9 7. Ricevute rilasciate dalla casa Torre Pignatelli Monteroduni a Francesco, Giuseppe, Rocco e Angela Perretta relative al pagamento del canone locativo della difesa denominata Matine Soprana in agro di Grottole. cc. 63 Allegati: - Corrispondenza. fasc. 33 [ F ] 1903 mag. 14 – 1914 apr. 6 Atti riguardanti l’acquisto del fondo denominato Iscatonna da parte di don Giuseppe d’Amato Cantorio: 1903 mag. 14 – 1914 apr. 6 1. Carteggio relativo alla richiesta di mutuo avanzata da don Giuseppe d’Amato Cantorio all’Istituto Italiano di Credito Fondiario per l’acquisto del fondo denominato Iscatonna in agro di Irsina e corrispondenza con il Banco di Napoli in merito alla vendita suddetta. cc. 11 Nota Si segnala la presenza di una lettera inviata da Eduardo Sassone, avvocato, a don Giuseppe d’Amato Cantorio relativa ad alcune indagini, effettuate su incarico dello stesso don Giuseppe presso l’Archivio di Stato provinciale e la Conservatoria della Ipoteche di Potenza, relative a possedimenti e mutui accesi da suo nonno Domenicantonio d’Amato Cantorio. 1909 sett. 26, Irsina 2. Verbale di consegna, in doppio originale, del fondo rustico denominato Iscatonna sito in agro di Irsina acquistato da don Giuseppe d’Amato Cantorio dall’Istituto di Credito Fondiario del Banco di Napoli, proprietario del fondo suddetto per effetto dell’esproprio eseguito ai danni di Rosina Orlandi, moglie di Francesco Ingallati. cc. 2 91 Allegati: - N. 2 Copie dell’atto di divisione, datato Montepeloso 11 ottobre 1884, dei beni urbani e rustici fra i fratelli Ingallati. - Copia esecutiva, datata Matera 10 settembre 1892, dell’ordinanza presidenziale di sequestro giudiziario contro Rosina Orlandi Ingallati. - Nota per trascrizione ipotecaria del 12 gennaio 1898 a favore dell’Istituto del credito Fondiario del Banco di Napoli contro Rosina Orlandi Ingallati. - Contratto di locazione stipulato il 15 luglio 1907 tra il Credito fondiario del Banco di Napoli e Antonietta Verrascina relativo a terreni in precedenza appartenuti a Rosina orlandi Ingallati. fasc. 34 [ I ] 1904 dic. 27, Irsina 1916 gen. 23, Gravina 1917 apr. 17, Irsina 1918 mar. 13, Modugno 1920 apr. 7, Gravina 1921 mar. 10, Irsina N. 6 contratti stipulati tra Mario Romano e Giovanni Losito e tra Vito e Michele Tricarico di Modugno, fratelli, e don Eugenio d’Amato Cantorio relativi al reclutamento dei mietitori necessari per la mietitura dei campi della masseria denominata Torre Finizia in agro di Irsina. cc. 11 fasc. 35 [ F ] 1909 sett. 25, Ferrandina Contratto di locazione con il quale Alfredo Caputi concede in fitto a don Giuseppe d’Amato Cantorio l’intera tenuta di terreni siti in contrada Serra Trimestre e Pizzo in agro di Ferrandina. cc. 2 fasc. 36 [ F ] 1910 lug. 7, Ferrandina Contratto con il quale Domenico Lisanti concede in fitto a don Giuseppe d’Amato Cantorio l’erbaggio ad uso di pascolo ovino e caprino degli appezzamenti denominati Morrone, Pantanello, Salicara, Pantone della Croce e Piane della Varisana in agro di Ferrandina. cc. 2 fasc. 37 [ I ] 1911 mag. 8, Irsina – 1918 ago. 20, Irsina N. 6 contratti relativi al fitto dell’erbaggio vernotico della masseria denominata Torre Finizia stipulati da Giuseppe e Eugenio d’Amato Cantorio, proprietari, Arcangelo D’Alessandro e Raffaele Mazzarella, procuratori generali dei suddetti d’Amato Cantorio, con vari locatari. cc. 14 fasc. 38 [ F ] 1911 sett. 17, Potenza 92 Nota per trascrizione di compravendita in favore di don Giuseppe d’Amato Cantorio a carico di Antonio Lategana relativa all’acquisto di un terreno sito alle contrade denominate Padula e Santa Maria del Pozzo in agro di Ferrandina. cc. 2 fasc. 39 [ F ] 1912 apr. 24, Ferrandina Contratto con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio si impegna a vendere a Giuseppe Campobasso di Stigliano la lana prodotta dalle pecore nel mese di maggio. cc. 2 Allegati: - Conto della lana consegnata a Giuseppe Campobasso il 18 maggio 1912. - Lettera datata Stigliano 28 marzo 1913 inviata da Giuseppe Campobasso a don Giuseppe d’Amato Cantorio relativa al pagamento della partita di lana consegnata. fasc. 40 [ F ] 1913 apr. 1, Ferrandina – 1913 ott. 24, s. l. N. 2 Contratti stipulati tra don Giuseppe d’Amato Cantorio e il cav. Francesco De Blasio, titolare dello Stabilimento Meccanico e Fonderie di Bari, relativi alla fornitura e messa in opera di macchinari per il trappeto di Ferrandina. cc. 4 Allegati: - N. 4 Effetti cambiari. - Ricevute di pagamento del 16 agosto 1913 e del 22 ottobre 1913 per rate di pagamento dei macchinari acquistati. - Lettera datata Bari, 24 ottobre 1913 inviata a don Giuseppe d’Amato Cantorio dal De Blasio relativa ad istruzioni in merito alle rate di pagamento dei macchinari acquistati. - Materiale pubblicitario su lucido delle pressette , del torchio e delle macine da frantoio. fasc. 41 [ F ] 1913 apr. 22, Ruoti Contratto con il quale Francesco Salinardi di Ruoti, avvocato ed amministratore del principe di Sant’Antimo Gioacchino Ruffo di Fabrizio, concede in fitto a don Giuseppe d’Amato Cantorio e a Lorenzo Rago, dottore di Ferrandina, la fida statonica per cento vacche lattanti e novanta sterpe nella difesa denominata Foij e Boscogrande in tenimento di Ruoti. cc. 2 Allegati: - 1913 apr. 11 – 1917 ago. 17 Carteggio relativo ad accordi per la fida del pascolo intercorsi tra Francesco Salinardi, amministratore del principe di Sant’Antimo, don Giuseppe d’Amato Cantorio e Lorenzo Rago di Ferrandina. fasc. 42 [ F ] 1913 nov. 30, Potenza Nota per trascrizione di compravendita in favore di don Giuseppe d’Amato Cantorio a carico di Gaetano De Lizza relativa all’acquisto di una vigna sita alla contrada denominata Marciano in agro di Ferrandina. cc. 2 fasc. 43 [ F ] 93 1914 sett. 10, Grottaglie Contratto con il quale Giambattista Turrini, proprietario, concede in fitto a don Giuseppe d’Amato Cantorio la masseria denominata Le Piane sita in agro di Ferrandina. cc. 4 Allegati: - N. 4 inventari degli attrezzi, dei macchinari di campagna, delle maggesi, degli animali bovini, degli animali pecorini e caprini della masseria Le Piane che Francesco Carducci Artenisio, genero di Giambattista Turrini, consegna a don Giuseppe d’Amato Cantorio. - Carteggio intercorso tra il 1915 ed il 1920 tra don Giuseppe d’Amato Cantorio e Giambattista Turrini in merito al pagamento delle rate di canone locativo e alla conduzione della masseria. - Verbale di riconsegna degli attrezzi e degli animali della masseria Turrini datato Ferrandina 23 novembre 1920 da parte di don Eugenio d’Amato Cantorio. fasc. 44 [ I ] 1915 mag. 12, Cerignola Contratto con il quale la ditta Natale e Pasquale Bellifemine, officina meccanica a vapore e magazzino di macchine agricole ed accessori, vende a don Giuseppe d’Amato Cantorio un grancrivello. cc. 2 fasc. 45 [ F ] 1915 ago. 16, Ferrandina Copia dell’istanza di registrazione del testamento di Irene Lisanti avanzata da Giuseppe La Capra, ingegnere, in qualità di incaricato da don Giuseppe e don Eugenio d’Amato Cantorio, Vincenzo Scorpione e Maria Lisanti, eredi beneficiati della suddetta Lisanti, tutti proprietari domiciliati in Ferrandina. cc. 4 Allegati: - Estratto del testamento pubblico di Irene Lisanti, deceduta il 30 giugno 1915, stilato in data 22 ottobre 1906. - Minuta di un ricorso avanzato da don Giuseppe d’Amato Cantorio in merito al pagamento delle tasse di successione per l’eredità Lisanti. fasc. 46 [ F ] 1916 ott. 3, Ferrandina Contratto con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio cede in sublocazione a Giuseppe Console l’erbaggio di una parte della tenuta denominata Appetto del Principe sita in agro di Ferrandina. cc. 2 fasc. 47 [ I ] [1916 – 1919], Irsina Minuta di un contratto con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio concede in fitto ad Arcangelo d’Alessandro di Pisticci e a Rocco Albano da Tolve, che nel contempo si costituiscono in società, l’erbaggio vernotico della tenuta denominata Torre Finizia. cc. 4 94 fasc. 48 [ F ] 1917 lug. 20, Ferrandina Contratto, in doppio originale, con il quale Fedele Bitonti concede in locazione ad Oronzio Bonora la propria attività di tesoriere della Congregazione di Carità del comune di Ferrandina e si obbliga a corrispondergli un compenso mensile. cc. 4 fasc. 49 [ I ] 1917 dic. 22, Irsina Copia autentica del mandato con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio nomina Raffaele Mazzarella di Irsina suo procuratore generale con facoltà di compiere gli atti relativi all’amministrazione di tutti i suoi beni immobili. cc. 2 fasc. 50 [ I ] 1918 gen. 1, Irsina Contratto con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio concede in fitto a mezzadria a Vito Santo Coniglio e ad Antonio e Giuseppe Manarelli due vigne site nelle contrade denominate San Marco e Carpinelli in agro di Irsina. cc. 2 fasc. 51 [ I ] 1918 sett. 16 – 1918 nov. 1, Irsina Contratto con il quale Giovannina Garzone in Morena concede in fitto a Raffaele Mazzarella, amministratore generale dei beni di Irsina di don Giuseppe d’Amato Cantorio, l’erbaggio della masseria di sua proprietà denominata Bradano – Bosco Verrutoli in agro di Irsina. cc. 4 Allegati: - Ricevute di pagamento del canone locativo dal 20 dicembre 1919 al 10 set. 1922. fasc. 52 [ I ] 1919 giu. 14, Ferrandina Copia del mandato con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio nomina il figlio don Eugenio d’Amato Cantorio suo procuratore generale con facoltà di compiere tutti gli atti “…che riguardano l’interesse del mandante medesimo, tanto d’amministrazione, quanto di disposizione relativi all’amministrazione di tutti i suoi beni immobili…”. cc. 2 BUSTA 2 fasc. 53 [ F – I ] 95 1919 lug. 5, Ferrandina 1922 feb. 15, Ferrandina 1924 ott. 1, Ferrandina 1925 ago. 1, Ferrandina N. 6 minute del testamento di don Giuseppe d’Amato Cantorio. cc. 16 Nota Trattasi delle diverse stesure delle disposizioni testamentarie elaborate dallo stesso don Giuseppe d’Amato Cantorio nel corso degli anni; per due minute mancano i riferimenti cronologici. fasc. 54 [ F ] 1919 lug. 8, Potenza Copia di un’annotazione di cancellazione d’ipoteca rilasciata dalla Conservatoria delle ipoteche di Potenza a favore di Gaspare Trifogli contro don Giuseppe d’Amato Cantorio. cc. 2 fasc. 55 [ I ] 1919 set. 4, Irsina Verbale di acquisto emesso dalla Commissione Provinciale Requisizione Cereali – Ministero per gli approvvigionamenti e per i consumi alimentari relativo ad una partita di grano duro offerta da don Eugenio d’Amato Cantorio. c. 1 fasc. 56 [ I ] 1922 feb. 23, Gravina Contratto con il quale don Eugenio d’Amato Cantorio vende a Domenico Desiante tutta la produzione di formaggio e ricotta degli ovini della masseria denominata Torre Finizia in agro di Irsina. cc. 2 fasc. 57 [ F ] 1922 apr. 7, Potenza Nota per trascrizione di compravendita in favore di don Giuseppe d’Amato Cantorio a carico di Vincenzo Filazzola ed altri relativa all’acquisto di un terreno sito alla contrada denominata Santa Maria del Pozzo in agro di Ferrandina. cc. 2 fasc. 58 [ I ] 1923 lug. 6, Grassano Copia autentica del contratto di divisione bonaria stipulato tra don Giuseppe d’Amato Cantorio e Luigi Garzone relativo all’appezzamento di terreno denominato Cirillo sito alla contrada Destre in agro di Irsina cc. 2 Nota Il contratto originale datato 4 dicembre 1917 stabilisce che a don Giuseppe d’Amato Cantorio è riservata una parte del terreno per esercitare il diritto di pascolo ed al Garzone un’altra ad uso di coltivazione. All’uopo le parti affidano a Nicola D’Amato, perito geometra, il compito di procedere alla divisione del terreno denominato Cirillo realizzandone la pianta che si conserva in archivio. 96 Allegati: - Minute del contratto di divisione stipulato tra don Giuseppe d’Amato Cantorio e Luigi Garzone relativo al terreno denominato Cirillo. [F] - Conto triennale delle rendite derivanti dal fondo denominato Cirillo. [F] - Copia conforme, datata Montepeloso 30 aprile 1875, dell’atto di commutazione delle prestazioni a danaro della terraggiera della Commenda di San Giovanni stipulato tra il Demanio dello Stato, da una parte, e don Nicola d’Amato Cantorio, i germani Garzone ed altri. [F] - Copia del dispositivo della sentenza emessa il 4 giugno 1884 dal Tribunale Civile di Matera per la causa tra Raffaele Garzone e don Nicola d’Amato Cantorio relativa all’esercizio del pascolo sull’appezzamento denominato Cirillo. [F] - N. 2 lettere datate 3 giugno 1923 e 10 aprile 1924 inviate dall’Agenzia delle Imposte di Tricarico a don Giuseppe d’Amato Cantorio relative alla registrazione della variazione di possesso scaturita dal contratto di divisione bonaria. fasc. 59 [ F ] 1923 nov. 1, Potenza Nota per trascrizione di compravendita in favore di don Giuseppe d’Amato Cantorio a carico di Marco La Tegana relativa all’acquisto di un terreno boscoso sito alle contrade denominate Padula e Santa Maria del Pozzo in agro di Ferrandina. cc. 2 fasc. 60 [ I ] 1924 mar. 17, Laurenzana Contratto con il quale don Eugenio d’Amato Cantorio, in qualità di aggiudicatario dell’appalto del bosco denominato Abetina in agro di Laurenzana, concede in fitto a Giuseppe De Blasiis di Viggiano il ghiandaggio e la fida del pascolo del suddetto bosco. cc. 2 Allegati: - Corrispondenza intercorsa tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Giuseppe De Blasiis in merito a controversie sorte per il pascolo dell’Abetina. fasc. 61 [ I ] 1924 apr. 17, Gravina Contratto con il quale Vito Tricarico di Gravina si impegna a fornire a don Eugenio d’Amato Cantorio dodici paranze di mietitori per i seminati della masseria denominata Torre Finizia in agro di Irsina. c. 1 fasc. 62 [ I ] 1923 mag. 22, Gravina 1925 gen. 18, Gravina 1926 gen. 18, Gravina 1926 feb. 5, Ferrandina N. 4 contratti stipulati tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Corrado e Francesco Di Battista relativi alla vendita del formaggio e della ricotta prodotti nella masseria denominata Torre Finizia in agro di Irsina. cc. 8 97 fasc. 63 [ I ] 1925 mar. 30, Irsina Contratto stipulato tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Domenico Altieri relativo alla costruzione di un ovile con ricovero per gli animali, casa per i pastori, stalla e locale per la confezione del formaggio in località Iscatonna in agro di Irsina. cc. 2 Allegati: - Prospetti delle misure. - Note di pagamento degli operai impiegati nello scavo delle fondamenta. fasc. 64 [ I ] 1925 apr. 25, Irsina Contratto di prestazione di manodopera stipulato tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Domenico Crichigno di Irsina relativo alla riparazione delle attrezzature agricole e alla conduzione e manutenzione dei macchinari per la trebbiatura. c. 1 fasc. 65 [ I ] 1928 mag. 16, Potenza Contratto di fitto stipulato tra don Eugenio d’Amato Cantorio, locatario, e Vito Marsico di Pignola, locatore, relativo al pascolo della difesa denominata Arioso. cc. 2 Allegati: - Ricevuta di pagamento del fitto del pascolo della difesa Arioso datata Potenza 23 ottobre 1928. - Lettera di Nicola Marsico, locatore. fasc. 66 [ I ] 1926 giu. 10, Gravina Contratto con il quale Angelo Nolasco e Michele Picciallo entrambi di Gravina, procuratori di Andrea Vitale, Gaetano Sardone, Filippo Fiore, Angelo Colavito ed altri, concedono in fitto a don Eugenio d’Amato Cantorio la parte erbosa della tenuta denominata Madonna del Piede sita in agro di Gravina e Genzano. cc. 4 Allegati: - N. 17 ricevute di pagamento di rate di fitto dal 31 agosto 1926 al 18 settembre del 1932. - Corrispondenza. fasc. 67 [ I ] 1926 ott. 21, Irsina 98 Contratto di società stipulato tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Giuseppe Lerose, Francesco Buonamassa, Domenico Straziuso, Arcangelo Moles ed altri relativo al fitto del pascolo delle difese messe all’asta dal Comune di Irsina denominate Corrado di capo, Corrado di piede e Matinelle.. cc. 2 fasc. 68 [ I ] 1926 ott. 26, Irsina Contratto con il quale don Eugenio d’Amato Cantorio, in qualità di aggiudicatario della difesa denominata Corrado di Piede sita in agro di Irsina, concede in locazione a Lerose Giuseppe, Matteo Tamburrino, Domenico Stigliano, Rocco Moles ed altri la suddetta difesa. cc. 2 Allegati: - Ricevute e conti relativi al pagamento delle rate di locazione della difesa denominata Corrado di Piede dal 26 ottobre 1926 al 7 feb. 1930. fasc. 69 [ I ] 1920 apr. 27, Irsina 1921 mag. 20, Irsina N. 2 Contratti con i quali don Eugenio d’Amato Cantorio concede in subaffitto a Nicola Centola la parte a levante del Bosco Verrutoli, di proprietà del Comune di Irsina, ad uso di pascolo. cc. 4 fasc. 70 [ F ] 1927 ott. 15, Ferrandina Copia di un istrumento con il quale don Giuseppe d’Amato Cantorio cede a titolo di permuta una casa a Domenica Montano di Ferrandina in cambio di un’altra di proprietà della suddetta Montano. cc. 2 fasc. 71 [ I ] 1927 ott. 15, Irsina – 1941 sett. 5, Irsina N. 4 denunzie di contratti verbali di affitto stipulati tra don Eugenio d’Amato Cantorio, in qualità di locatore, e diversi locatari relativi ad appezzamenti di terreno siti nelle contrade denominate San Marco e Forgione in agro di Irsina. cc. 8 N. 1 denunzia di contratto verbale di affitto stipulato tra don Eugenio d’Amato Cantorio, locatore, e Gerardo Pedota, locatario, relativo ad un quarto di fabbricato sito in Irsina. cc. 2 fasc. 72 [ I ] 1927 nov. 16, Irsina – 1937 ago. 12, Tricarico N. 2 contratti per l’affitto dei tratturi del Tavoliere di Puglia ad uso di pascolo stipulati tra don Giuseppe e don Eugenio d’Amato Cantorio e l’Amministrazione del demanio – Azienda dei Tratturi. 99 cc. 4 Allegati: - Corrispondenza intercorsa tra don Eugenio d’Amato Cantorio e l’Intendenza di Finanza di Matera in merito al perfezionamento dei contratti d’affitto dei pascoli. - Ricevute di pagamento del fitto dei tratturi dal 1927 al 1946. fasc. 73 [ F ] 1929 gen. 16, Ferrandina Copia autentica del contratto di matrimonio stipulato tra Michele Potenza figlio di Francesco, avvocato, e Anna Ferrara, gentildonna proprietaria, e Clelia d’Amato Cantorio, figlia di don Giuseppe fu Nicola e Vincenza Rago fu Casto. cc. 8 fasc. 74 [ I ] 1932 mag. 7, Gravina Minuta del contratto con il quale Antonio Ventura di Altamura cede in fitto a don Eugenio d’Amato Cantorio la parte erbosa della masseria denominata Inchiancata, di proprietà di Maria Sottile Mininni, sita in agro di Gravina. cc. 2 Allegati: - Misurazione dell’estensione dell’erboso della masseria denominata Inchiancata del 27 maggio 1931. - Ricevute di pagamento del fitto dal 1932 al 1941. - Descrizione al 7 febbraio 1933 dello stato di conservazione della masseria all’atto della consegna al locatario. fasc. 75 [ I] 1932 mag. 20, Laurenzana Minuta del contratto stipulato tra Clemente D’Urso e Giuseppe Nicola Nigro, massaro di pecore di don Giuseppe d’Amato Cantorio, relativo al fitto del pascolo dell’erbaggio, del ghiandaggio e di altri alberi fruttiferi della tenuta Lata località Ierarsa in agro di Laurenzana. cc. 2 fasc. 76 [ I ] 1932 dic. 4, Gravina Contratto con il quale don Eugenio d’Amato Cantorio vende alla ditta Amendolara di Gravina l’intera produzione di formaggio e ricotta prodotta dal 6 dicembre del 1932 al 31 maggio 1933. c. 1 fasc. 77 [ I ] 1933 ott. 20, Ferrandina N. 4 Copie legali dell’atto, rogato dal notaio Francesco Piccinni, con il quale i germani Angelo, Lorenzo, Renato, Casto, Maria ed Elvira d’Amato Cantorio costituiscono e nominano il fratello Eugenio, medico chirurgo, loro procuratore generale con il potere di “...amministrare i beni, tenerli in economia, trarne la fruttificazione, provvedere per la conservazione e il miglioramento degli stessi...acquistare, vendere, permutare, donare...contrarre mutui, costituire rendite perpetue o vitalizie...senza escludere qualsiasi facoltà non specificata nell’atto stesso...”. cc. 19 fasc. 78 [ F ] 1934 gen. 1, Ferrandina 100 Dichiarazione rilasciata dai germani Angelo, Eugenio, Lorenzo, Casto, Maria ed Elvira d’Amato Cantorio con la quale, in esecuzione del testamento olografo del loro defunto genitore don Giuseppe datato 20 novembre 1930, si obbligano a corrispondere in parti uguali a fine agosto di ogni anno a Vincenza Rago, loro madre, una somma di denaro. cc. 4 1934 gen. 1, Ferrandina Dichiarazione rilasciata dai germani Angelo, Eugenio, Lorenzo e Casto d’Amato Cantorio con la quale, assecondando il desiderio di Vincenza Rago, loro madre, circa la divisione del capitale corrispondente alla rendita attribuitale, stabiliscono di assegnare in proporzione un sesto della somma per ognuna delle sorelle ed i rimanenti quattro sesti in parti uguali ai fratelli. cc. 2 fasc. 79 [ F ] 1934 gen. 23, Ferrandina Istanza di cancellazione d’ipoteca dotale accesa in favore di Vincenza Rago, vedova di don Giuseppe d’Amato Cantorio, inoltrata da Francesco Piccinni, notaio. cc. 2 fasc. 80 [ F ] 1934 mar. 2, Potenza Nota per trascrizione, inoltrata alla Regia Conservatoria delle Ipoteche per la Lucania, del certificato di denunziata successione dei beni immobili siti in agro di Ferrandina ed Irsina a favore dei germani d’Amato Cantorio, eredi del defunto don Giuseppe. cc. 3 fasc. 81 [ I ] 1935 set. 16, Irsina Contratto con il quale don Eugenio d’Amato Cantorio permuta a Francesco Portagnuolo una carrozza con mantice di pelle a quattro posti in cambio di una “ ...charette costruita con le ruote, l’asse,... le molle della parte posteriore...i fanali, il mantice ed il cuscino ... della carrozza...”. c. 1 fasc. 82 [ I ] 1936 gen. 20, Irsina – 1936 sett. 28, Irsina N. 4 denunzie di contratti verbali affitto stipulati tra don Eugenio d’Amato Cantorio, locatore, e diversi locatari relativi a fabbricati in agro di Irsina. cc. 4 fasc. 83 [ I ] 1936 dic. 8, Irsina Contratto di prestazione di manodopera stipulato tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Vincenzo Piancazzi relativo alla riparazione di attrezzi e macchinari agricoli, alla conduzione ed assistenza della caldaia durante la trebbiatura. cc. 2 fasc. 84 [ I ] 1938 apr. 10, Laurenzana 101 Bozza del contratto con il quale Francesco Rizzo di Laurenzana vende a Giuseppe Nicola Nigro, massaro di don Eugenio d’Amato Cantorio, l’erbaggio della sua masseria sita alla contrada denominata Abetina. c. 1 Allegati: - Corrispondenza intercorsa tra don Eugenio d’Amato Cantorio, il Podestà del Comune di Laurenzana e Giuseppe Nicola Nigro, massaro, in merito alla fida del pascolo del bosco comunale dell’Abetina in agro di Laurenzana. fasc. 85 [ F ] 1941 feb. 4, Ferrandina Copia di un atto di compravendita con il quale Francesco Montemurro cede a don Casto d’Amato Cantorio un fondo rustico sito alla contrada denominata Fascinella in agro di Ferrandina. cc. 2 Allegati: - Ricevuta di pagamento datata 4 febbraio 1941 rilasciata da Francesco Montemurro a don Casto d’Amato Cantorio. - Nota per trascrizione di ipoteca datata 11 febbraio 1941 relativa all’atto di compravendita stipulato tra don Casto d’Amato Cantorio e Francesco Montemurro. fasc. 86 [ F ] 1941 mar. 14, Ferrandina Copia di un atto di compravendita con il quale Tommaso De Leonardis cede a don Casto d’Amato Cantorio un fondo rustico olivetato sito alla contrada denominata Marciano in agro di Ferrandina. cc. 2 Allegati: - Ricevuta di pagamento datata 14 febbraio 1941 rilasciata da Tommaso De Leonardis a don Casto d’Amato Cantorio. - Dichiarazione rilasciata in data 14 marzo 1941 da don Casto d’Amato Cantorio in merito ad un obbligazione di pagamento in favore del De Leonardis. - Nota per trascrizione di ipoteca datata 27 marzo 1941 relativa all’atto di compravendita stipulato tra don Casto d’Amato Cantorio e Tommaso De Leonardis. - Domanda di cancellazione d’ipoteca del 26 luglio 1941 iscritta a favore di Michele La Capra e Concetta La Sala, coniugi, contro Tommaso De Leonardis. fasc. 87 [ F ] 1941 ott. 1, Ferrandina Copia di un atto di compravendita con il quale Antonio Grieco cede a don Casto d’Amato Cantorio un terreno sito alla contrada denominata Madonna del Pozzo in agro di Ferrandina. cc. 2 Allegati: - Nota per trascrizione di ipoteca datata 10 ottobre 1941 relativa all’atto di compravendita stipulato tra don Casto d’Amato Cantorio e Antonio Grieco. fasc. 88 [ I ] 1942 nov. 30, Roma – 1955 lug. 25, Losanna 102 Atti contrattuali e corrispondenza relativa al fitto del pascolo denominato Cugno del Salice sito in agro di Calvello di proprietà di donna Carolina Corio fu Giuseppe, principessa di Castelcicala, duchessa di Calvello: 1. Minuta della convenzione stipulata tra donna Carolina Corio, principessa di Castelcicala e duchessa di Calvello, e don Eugenio d’Amato Cantorio relativa al fitto del pascolo denominato Cugno del Salice in agro di Calvello per gli anni 1943 – 1944. cc. 2 Nota Il documento, privo di data, si trova allegato ad una lettera datata Roma 30 novembre 1942 inviata a don Eugenio d’Amato Cantorio da Paolo de La Tour Corio, figlio e procuratore della duchessa di Calvello. Da essa si rileva che la tenuta denominata Cugno del Salice sita in agro di Calvello era costituita da 206 ettari di bosco ad alto fusto e 310 ettari circa di pascolo nudo o cespugliato. 1943 gen. 31, Roma 1944 nov. 12, Roma 1945 dic. 26, Roma 2. N. 3 contratti stipulati tra donna Carolina Corio, duchessa di Calvello, e don Eugenio d’Amato Cantorio relativi al fitto del pascolo denominato Cugno del Salice in agro di Calvello per gli anni 1943 – 1946. cc. 6 Allegati: - Ricevute di pagamento del canone locativo e corrispondenza. 1942 nov. 19, Roma – 1955 lug. 25, Losanna 3. Ricevute e corrispondenza intercorsa tra donna Carolina Corio, duchessa di Calvello, Paolo de La Tour Corio, figlio ed amministratore dei beni della suddetta , Eugenio d’Amato Cantorio ed altri in merito alla conduzione del pascolo denominato Cugno del Salice in agro di Calvello. fasc. 89 [ I ] 1944 feb. 10, Castrovillari Contratto con il quale Clemente D’Urso concede in fitto a don Eugenio d’Amato Cantorio il pascolo estivo della zona denominata Ierarsa appartenente alla tenuta Lata in agro di Laurenzana. cc. 2 1945 mag. 20, Laurenzana Contratto con il quale Michele Pellettieri, avvocato e sequestratario dei beni dei germani D’Urso, concede in fitto a don Eugenio d’Amato Cantorio il pascolo estivo della zona denominata Ierarsa appartenente alla tenuta Lata in agro di Laurenzana. cc. 2 Allegati: - Corrispondenza intercorsa dal 1943 al 1945 tra don Eugenio d’Amato Cantorio, i fratelli D’Urso e Michele Pellettieri. - Ricevute di pagamento del canone locativo. 103 fasc. 90 [ I ] 1945 feb. 27, Gravina Contratto con il quale don Eugenio d’Amato Cantorio vende a Francesco Di Battista l’intera produzione di formaggio e ricotta per l’anno 1945. cc. 2 fasc. 91 [ I ] 1945 mag. 29, Anzi – 1954 set. 22, Irsina Atti relativi all’acquisto e alla conduzione da parte di don Eugenio, don Renato e don Casto d’Amato Cantorio della tenuta denominata Cacciatizzi in agro di Brindisi di Montagna di proprietà di Giacomo Lacava, colonnello. cc. 92 Nota Trattasi di corrispondenza intercorsa tra Giacomo Lacava, colonnello, e don Eugenio d’Amato Cantorio relativa alla proposta, prima, e alla definizione, poi, dell’acquisto della tenuta di Cacciatizzi in agro di Brindisi di Montagna. La tenuta di Cacciatizzi, dell’estensione di 156 ettari circa, comprendente una parte di terreni seminativi ed un’altra più cospicua di pascoli, venne venduta dal Lacava a don Eugenio, don Renato e don Casto il 29 agosto 1946. Vi era, inoltre, un fabbricato rurale con stalla, magazzino, stanze destinate ad abitazione ed un abbeveratoio in mattoni e cemento collegata ad una sorgente perenne. Tra gli atti non è stata rilevata la presenza dell’istrumento di acquisto ma è stato possibile ricavare i dati relativi alla compravendita da una dichiarazione di cautela rilasciata dal Lacava in merito al reale prezzo pagato da don Eugenio. Tra gli altri documenti si conservano n. 4 contratti con i quali il Lacava, prima della vendita, concede in fitto alcuni appezzamenti di terreno di Cacciatizzi a vari fittavoli con in allegato estratti partitari e ricevute diverse. Vi sono, inoltre, contratti di fida pascolo stipulati tra don Eugenio d’Amato Cantorio, ormai proprietario della tenuta denominata Cacciatizzi, e Arcangelo Moles e Vito Tamburrino. Dagli atti rivenuti nel fascicolo si evince che i terreni di Cacciatizzi, negli anni tra il 1948 ed il 1949, furono oggetto di un istanza di esproprio avanzata dalla Cooperativa Agricola di Produzione e Lavoro “Patria e Famiglia” di Potenza alla Commissione per la concessione delle terre incolte con la quale si chiedeva di assegnare diversi ettari della tenuta ai contadini di Brindisi di Montagna per avviarne la coltivazione. E’ da rilevare, all’interno del fascicolo, un carteggio intercorso negli anni 1953-1954 tra don Eugenio d’Amato Cantorio, del quale si conservano le minute, e Maria Zampaglione, proprietaria dei terreni confinanti con la tenuta di Cacciatizzi, in merito al pagamento di tasse e a proposte di vendita di terreni limitrofi. Allegati: - Foglio di mappa catastale. - Pianta della tenuta di Cacciatizzi. - Cartelle e ricevute di pagamento del 1937 relative a quote di sottoscrizione di un prestito redimibile acceso da Giulia Fittipaldi, vedova Lacava. fasc. 92[ I ] 1946 lug. 19, Potenza Compromesso con il quale Francesco Macchi di Cellere di Roma, conte, in qualità di mandatario generale della madre Luisa Quarto di Belgioioso, vedova del conte Macchi di Cellere, promette di vendere a Vincenzo Marchese e a don Eugenio d’Amato Cantorio la tenuta denominata Lata in agro di Laurenzana e una parte del Castello sito nell’abitato del suddetto comune. cc. 4 Allegati: - Copia del contratto datato Laurenzana 10 agosto 1945 con il quale Francesco Macchi di Cellere di Roma, conte, in qualità di mandatario generale della madre Luisa Quarto di Belgioioso, vedova del conte Macchi di Cellere, concede in fitto a Giulio De Caroli, presidente e legale rappresentante della Cooperativa fra gli agricoltori di Laurenzana, a don Eugenio d’Amato Cantorio ed altri l’intera tenuta denominata Lata in agro di Laurenzana. 104 - Corrispondenza intercorsa dal 1945 al 1949 tra Francesco Macchi di Cellere, conte, Giulio De Caroli presidente della “Alleanza Cooperativa Laurenzanese”, don Eugenio d’Amato Cantorio ed altri in merito alla conduzione della tenuta denominata Lata. Nota La tenuta denominata Lata in agro di Laurenzana era costituita da una parte boschiva ed una di pascolo dell’estensione di 1360 ettari circa. Comprendeva un casone denominato San Leonardo ed uno “...scariazzo denominato Cesine di sopra adibito a pascolo vernotico e statonico ...ed una parte adibita a conduzione agraria in masserie denominate Baruncolo Grande, Baruncolo Piccolo e di sotto, Cesine ,Nuova Fazzatore, Fantasia e Piano Le Case...”. fasc. 93 [ I ] 1948 giu. 18, Irsina Contratto di fida pascolo stipulato tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Giuseppe Ninivaggi relativo a terreni siti nella tenuta denominata Torre Finizia in agro di Irsina. c. 1 fasc. 94 [ I ] 1949 sett. 8, Gravina – 1955 sett. 3, Gravina N. 16 contratti di mezzadria stipulati tra don Eugenio d’Amato Cantorio e diversi coloni relativi a terreni seminativi siti nella masseria denominata Torre Finizia in agro di Irsina. cc. 80 Allegati: - Dichiarazioni rilasciate dai coloni con cui si accettano le condizioni e i patti stabiliti nei contratti di mezzadria. fasc. 95 [ I ] 1949 nov. 14, Irsina Convenzione stipulata tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Gerardo Pedata in merito all’allacciamento di una derivazione della conduttura dell’acqua all’impianto idrico di un fabbricato di proprietà di don Renato d’Amato Cantorio. c. 1 BUSTA 3 fasc. 96 [ I ] 1951 apr. 18, Gravina Contratto di acquisto di una lanciapaglia stipulato tra don Eugenio d’Amato Cantorio e la ditta Officine Meccaniche Losacco di Gravina. cc. 2 fasc. 97 [ F ] 1951 ago. 29, Ferrandina Copia autentica del contratto con il quale Giovanni Serafino, in qualità di mandatario di Lategana Raffaele, vende a don Casto d’Amato Cantorio un appezzamento di terreno sito alla contrada denominata Madonna del Pozzo in agro di Ferrandina. cc. 2 105 Allegati: - Nota per trascrizione dell’atto di compravendita stipulato tra Raffaele Lategana e don Casto d’Amato Cantorio datata Potenza 29 settembre 1951. - Ricevuta del 19 settembre 1953 rilasciata dall’Ufficio del Registro di Pisticci. fasc. 98 [ F ] 1952 gen. 15, Irsina Minuta di un contratto di compravendita di una casa stipulato tra Antonio Trabace, da una parte, e Gerardo Antonicelli e Maria Di Pasquale, coniugi, e Vito Altieri, dall’altra. c. 1 fasc. 99 [ F ] 1952 ott. 7, Potenza Nota di trascrizione, all’Ufficio dei Registri Immobiliari di Potenza, dell’atto di compravendita stipulato tra don Casto d’Amato Cantorio e Pasquale D’Onofrio relativo alla metà di un fondo sito alla contrada denominata Marciano in agro di Ferrandina. cc. 2 Allegati: - N. 2 copie di scritture private di rinunzia ad un patto di riscatto quinquennale stabilito sul fondo denominato Marciano datate 10 giugno 1953. fasc. 100 [ F] 1952 dic. 13, Ferrandina Nota di trascrizione, all’Ufficio dei Registri Immobiliari di Potenza, dell’atto di compravendita stipulato tra Pasquale D’Onofrio e don Casto d’Amato Cantorio relativo alla metà di un fondo olivetato sito alla contrada denominata Vasilesca in agro di Ferrandina. cc. 2 Allegati: - Dichiarazione datata 10 novembre 1952 rilasciata da Pasquale D’Onofrio in merito al prezzo di vendita del terreno. - Ricevuta dell’Ufficio del Registro di Matera dell’1° ottobre 1953. fasc. 101 [ F ] 1953 mag. 1, Ferrandina Contratto con il quale don Lorenzo d’Amato Cantorio cede in fitto a Mario Pugliese una casa per uso d’abitazione. cc. 2 fasc. 102 [ F ] 1953 mag. 2, Potenza Nota per trascrizione, all’Ufficio dei Registri Immobiliari di Potenza, dell’istrumento di permuta stipulato tra don Casto d’Amato Cantorio e Domenica Cerabona relativo ad un fondo sito alla contrada Madonna del Pozzo in agro di Ferrandina. cc. 2 Allegati: - Ricevuta di pagamento dell’imposta di registro rilasciata in data 11 gennaio 1954 dall’Ufficio del Registro di Matera. - Certificato catastale del 14 agosto 1954. 106 fasc. 103 [ F ] 1953 mag. 28, Potenza Nota per trascrizione, all’Ufficio dei Registri Immobiliari di Potenza, del contratto di compravendita stipulato tra don Casto d’Amato Cantorio e Luigi Filazzola relativo ad un fondo sito alla contrada denominata San Giovanni ed una casa di cinque vani in Ferrandina. cc. 2 Allegati: - Dichiarazione rilasciata in data 30 aprile 1953 da Antonio Filazzola in merito al prezzo di vendita degli immobili. - Ricevuta del 25 gennaio 1951 rilasciata dall’Ufficio del Registro di Matera relativa al pagamento dell’imposta di registro. - Lettera datata Taranto 21 giugno 1953 di Luigi Filazzola indirizzata a don Casto d’Amato Cantorio. fasc. 104 [ F ] 1953 giu. 20, Ferrandina Contratto con il quale don Lorenzo d’Amato cantorio concede in fitto ad Angelo Centonze una casa per uso d’abitazione in Ferrandina. c. 1 fasc. 105 [ I ] 1953 ott. 12, Gravina 1955 apr. 19, Gravina N. 2 Contratti con i quali Carolina Pomarici Santomasi vedova Federici, contessa, concede in fitto a don Eugenio d’Amato Cantorio la masseria denominata Caprarizza sita alla contrada Alto Palese in agro di Gravina. cc. 4 Allegati: - Corrispondenza intercorsa tra il 1948 ed il 1950 tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Domenico Capone Spalluti in merito al fitto della masseria denominata Caprarizza. - Ricevute di pagamento del canone locativo. fasc. 106 [ I ] 1954 apr. 30, Calvello Contratto con il quale Francesco Esselta, sindaco di Calvello, a seguito di licitazione privata esperita per l’appalto dei pascoli della tenuta denominata Tangia e delle ristoppie dei terreni coltivati in località Tampalaposta nuova e Tempalaposta vecchia, concede a don Eugenio d’Amato Cantorio, aggiudicatario, i suddetti beni. cc. 8 Allegati: - Corrispondenza e ricevute di pagamento delle rate di fitto del pascolo denominato Tangia – Tempalaposta del 1965. fasc. 107 [ F ] 1955 mar. 24, Potenza Nota di trascrizione, all’Ufficio dei Registri immobiliari di Potenza, del contratto di compravendita stipulato tra don Casto d’Amato Cantorio e Marco Lategana relativo ad un fondo sito alla contrada denominata Madonna del Pozzo in agro di Ferrandina. cc. 2 107 Allegati: - Dichiarazione datata 30 novembre 1959 rilasciata da Pasqua Lategana in merito al prezzo di vendita del terreno. fasc. 108 [ I ] 1955 apr. 24, Candela 1956 mag. 11, Candela N. 2 contratti stipulati tra don Eugenio d’Amato Cantorio e l’Officina Meccanica dei fratelli Pennella di Candela relativi all’acquisto di un grancrivello completo di cinghie ed accessori e di un elevalimentatore. cc. 4 Allegati: - Fatture e corrispondenza. fasc. 109 [ F ] 1955 apr. 29, Ferrandina Contratto con il quale Giovannina Laudati vende a don Casto d’Amato Cantorio un fondo olivetato sito alla contrada denominata Marciano in agro di Ferrandina. cc. 2 Allegati: - Nota di trascrizione, all’Ufficio dei Registri Immobiliari di Potenza, datata 23 maggio 1956 dell’atto di compravendita. fasc. 110 [ I ] 1955 ott. 9 Irsina – 1958 gen. 22, Gravina N. 6 copie di promesse di vendita stipulate tra don Eugenio d’Amato Cantorio e diversi acquirenti relative ad appezzamenti di terreno siti alla contrada denominata Torre Finizia, sponda sinistra del Basentello, in agro di Irsina. cc. 21 1958 gen. 22, Gravina N. 4 contratti di compravendita stipulati tra Eugenio d’Amato Cantorio e diversi acquirenti relativi ad appezzamenti di terreno siti alla contrada Serra Fredda e Basentello in agro di Irsina. cc. 69 1958 gen. 22, Gravina Scrittura privata con il quale don Eugenio d’Amato Cantorio concede ad Antonio Pepe una proroga al pagamento di un debito commutato in natura. cc. 2 1958 gen. 22, Gravina N. 3 copie autentiche dell’atto con il quale don Eugenio d’Amato Cantorio e Nicola Tarricone ed altri costituiscono una servitù di passaggio da esercitarsi su una strada sita alla contrada denominata Serra Fredda e Basentello in agro di Irsina. cc. 12 Allegati: - Preventivo datato 8 settembre 1955 della ditta Semer di Altamura relativo alla proposta di vendita di sementi. - Certificati ed estratti catastali rilasciati dall’Ufficio Tecnico Erariale. 108 - Corrispondenza. Scritture private stipulate tra don Eugenio d’Amato Cantorio e vari acquirenti in merito ad obbligazioni di pagamento relative all’acquisto dei terreni siti alla contrada Basentello. Conti e dichiarazioni rilasciate da diversi acquirenti in merito al pagamento delle rate d’acquisto dei terreni. Volture catastali e contributi di bonifica del 1960. fasc. 111 [ F ] 1955 dic. 5, Ferrandina Copia di una promessa di vendita stipulata tra don Casto d’Amato Cantorio e Vincenzo Montemurro relativa ad un fondo sito alla contrada denominata Vallone Cupo in agro di Ferrandina. cc. 2 Allegati: - Nota di trascrizione, all’Ufficio dei Registri Immobiliari di Potenza, datata 9 dicembre 1955 dell’atto di compravendita. fasc. 112 [ F ] 1955 dic. 12, Potenza Nota di trascrizione dell’atto di compravendita stipulato tra don Casto d’Amato Cantorio e Gioacchino Ciaurri relativo ad un terreno sito alla contrada denominata Serra delle Fergole in agro di Ferrandina. cc. 2 Allegati: - Dichiarazione rilasciata in data 27 ottobre 1955 da Gioacchino Ciaurri in merito al prezzo di vendita del terreno. - Ricevuta rilasciata a don Casto d’Amato Cantorio dall’Ufficio del Registro di Matera in data 13 aprile 1956 relativa al pagamento dell’imposta di registro. fasc. 113 [ I ] 1956 feb. 20, Ferrandina Copia autentica della permuta stipulata tra i germani don Eugenio d’Amato Cantorio e Maria ed Elvira d’Amato Cantorio, sorelle, relativa a terreni siti nella tenuta denominata Torre Finizia corredata dalle note di trascrizione all’Ufficio dei Registri immobiliari di Potenza. cc. 10 Allegati: - Certificato catastale. - Ricevute di pagamento dell’anno 1959 relative all’imposta complementare di registro dovute sull’atto. [F] fasc. 114 [ I ] 1956 mar. 15, Gravina Denunzia di contratto verbale per l’affitto di una casa per abitazione stipulato tra Michele Calderoni e Michele Raganello. c. 1 fasc. 115 [ F ] 1956 mar. 20, Ferrandina 109 Contratto con il quale Michele Di Noia, direttore del Centro di colonizzazione di Ferrandina, in nome e per conto della Sezione Speciale per la Riforma Fondiaria di Bari, vende ai fratelli d’Amato Cantorio l’erba dei pascoli facenti parte di appezzamenti di terreno siti in località Monte Morrone in agro di Ferrandina. cc. 2 fasc. 116 [ I ] 1956 mag. 30, Calvello Contratto di appalto dei pascoli della tenuta denominata Tangia, di proprietà del comune di Calvello, stipulato tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Francesco Mazzei Labanca, sindaco del suddetto comune. cc. 10 Allegati: - Estratto della delibera del consiglio comunale n. 13 del 12 febbraio 1956 relativa all’appalto dei pascoli comunali. - Verbale di aggiudicazione dei pascoli della tenuta Tangia di proprietà del comune di Calvello. 1957 mag. 12, Calvello Contratto di appalto dei pascoli della tenuta denominata Tangia, di proprietà del comune di Calvello, stipulato tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Salvatore Pietrantuono, assessore delegato del suddetto comune. cc. 10 Allegati: - Estratto della delibera del consiglio comunale n. 5 del 10 febbraio 1957 relativa all’appalto dei pascoli comunali. - Verbale di aggiudicazione dei pascoli della tenuta Tangia di proprietà del comune di Calvello. fasc. 117 [ F ] 1957 feb. 6, Potenza Nota di trascrizione presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari di Potenza dell’atto di compravendita stipulato tra don Casto d’Amato Cantorio e Domenico Centola relativo ad un fondo rustico sito alla contrada denominata Vallone Cupo in agro di Ferrandina. cc. 2 Allegati: - Ricevuta di pagamento. - Copia di una scrittura privata di vendita stipulata tra don Casto d’Amato Cantorio e Domenico Centola del 16 gennaio 1967. fasc. 118 [ I ] 1957 mag. 12, Calvello Copia del contratto d’appalto per l’utilizzazione, come pascolo per gli ovini, delle ristoppie dei terreni coltivati siti alla contrada denominata Tempolaposta Vecchia in agro di Calvello stipulato tra don Eugenio d’Amato Cantorio e Nicola La Rocca, sindaco del suddetto comune. cc. 4 Allegati: 110 - Estratto della delibera del consiglio comunale n. 40 del 26 agosto 1956 relativa all’appalto dei pascoli comunali. fasc. 119 [ F ] 1957 dic. 19, Potenza Nota di trascrizione presso l’Ufficio dei Registri Immobiliari di Potenza dell’atto di compravendita stipulato tra don Casto d’Amato Cantorio e Michele Pierfelice, medico chirurgo, relativo ad un fondo rustico sito alla contrada denominata Marciano in agro di Ferrandina. cc. 2 fasc. 120 [ F ] 1959 gen. 29, Potenza Nota di trascrizione dell’atto di compravendita stipulato tra don Casto d’Amato Cantorio e Rocco D’Onofrio relativo ad un terreno sito alla contrada denominata Marciano in agro di Ferrandina. cc. 2 Allegati: - Dichiarazione rilasciata in data 18 gennaio 1959 da Rocco D’Onofrio in merito al prezzo di vendita del terreno. fasc. 121 [ F ] 1959 dic. 29, Potenza Nota di trascrizione dell’atto di compravendita stipulato tra don Casto d’Amato Cantorio e Pasqua Lategana relativo ad appezzamenti di terreno siti alle contrade denominata Farneto e Madonna del Pozzo in agro di Ferrandina. cc. 2 fasc. 122 [ I ] 1961 ott. 30, Bari N. 5 Convenzioni stipulate tra le Ferrovie Calabro Lucane – Direzione dell’ Esercizio di Roma e i germani d’Amato Cantorio relative all’uso di passaggi a livello privati situati in diversi punti della linea ferroviaria Altamura Avigliano. cc. 45 fasc. 123 [ F ] s.d. Minuta di un compromesso di vendita stipulato tra Gaspare Trifogli e Stefano Pirretti. c. 1 s.d. Minuta di un contratto di cessione a mutuo di denaro stipulato tra don Nicola Candela e Stefano e Margherita Pirretti. c. 1 Allegati: - Corrispondenza. 111 fasc. 124 [ I ] s.d. N. 2 Minute di contratti stipulati tra don Giuseppe d’Amato Cantorio e Domenico Altieri relativo alla costruzione di un bovile. cc. 2 fasc. 125 [ F – I ] s.d. Minute di contratti diversi. cc. 9 fasc. 126 [ I ] Moduli in bianco per la compilazione e presentazione di istanze di mutuo. Moduli in bianco di contratti di mezzadria. ARCHIVO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO PRODUZIONI CIVILI, RICORSI E ATTI GIUDIZIARI (1847 - 1958) La documentazione confluita in questa serie riguarda, esclusivamente, procedimenti di natura civile. Tale documentazione si è presentata, in origine, piuttosto rimaneggiata e corredata da numerosi allegati che risultavano in estremo disordine. L’attenta analisi degli elementi intrinseci ed estrinseci degli atti ha consentito di recuperare il vincolo tra essi e di ricostruire i fascicoli originari. Nella stessa serie si è ritenuto opportuno inserire un cospicuo nucleo di materiale archivistico relativo a ricorsi e reclami di natura fiscale. BUSTA 1 fasc. 1 [ F ] 13 dic. 1847, Montepeloso Atti relativi alla causa intentata da don Nicola d’Amato Cantorio e Francesco Scafarelli innanzi al Giudice del Circondario di Montepeloso ai danni di Fedele, Girolamo, Beniamino, Michele e Rachele Gramegna, in merito all’arbitraria immissione del bestiame, di proprietà dei Gramegna, nel pascolo della tenuta denominata Torre Finizia. cc. 8 Allegato: - Lettera, datata 18 maggio 1853, inviata a don Nicola d’Amato Cantorio da Pasquale Amati. 112 fasc. 2 [ F ] [...] feb. 1889, Ferrandina Minuta di un atto di citazione dinanzi al Tribunale Circondariale di Matera notificato al sindaco del comune di Ferrandina su istanza di don Nicola d’Amato Cantorio relativo all’acquisto del palazzo di Ferrandina. cc. 2 Nota Nella minuta viene riportato l’istrumento, rogato dal notaio Schiavone il 15 maggio 1886, con il quale don Nicola d’Amato Cantorio acquista da Giacomo de Leonardis “...una casa palazziata in tre piani...con tutte le sue pertinenze ed annessioni interne ed esterne...sita alla contrada S. Chiara (ora via dei Mille)...confinata dal lato di mezzo dì col monastero di S. Chiara...”. fasc. 3 [ F ] [...] mar. 1889, Ferrandina Compendio a stampa dell’arringa difensiva pronunciata, in sede di appello, da Enrico Schiavone, avvocato, a favore del suo assistito Beniamino Schiavone nella causa contro Letizia Berardi e Vincenzo Calderazzi. pagg. 27 fasc. 4 [ F ] [...] ott. 1895, Ferrandina - 8 gen. 1896, Ferrandina Relazione a stampa del reclamo, presentato alla Giunta Provinciale Amministrativa di Potenza da Domenico cav. Spirito, avverso la deliberazione del Consiglio Comunale di Ferrandina con la quale, a seguito del ricorso presentato da Battista Trifogli, viene dichiarato ineleggibile alla carica di Consigliere Comunale. pagg. 61 fasc. 5 [ F ] 1 mar. 1898 Memorie difensive a stampa redatte da Gennaro Carissimi, Michelangelo Soria Pisanelli, Nicola Marciano e Antonio Orilia, avvocati, in favore del Consorzio delle Province di Salerno, Campobasso, Cosenza, Bari e Foggia contro Maria Nicotera, vedova Ricco, relative al ricorso innanzi alla III Sezione della Corte d’Appello di Napoli in merito alla gestione del Manicomio Interprovinciale “Vittorio Emanuele” di Nocera Inferiore. pagg. 164 fasc. 6 [ F ] [28] feb. 1897, Potenza - [...] ago. 1898, Ferrandina N. 3 minute dell’atto di citazione ad istanza di don Giuseppe d’Amato Cantorio da inoltrarsi contro il fratello don Eugenio d’Amato Cantorio. cc. 11 Nota Trattasi di tre stesure dello stesso atto che presentano lievi variazioni dispositive. 113 Memoria difensiva a stampa redatta da Emanuele Giocoli ed Ernesto Ciccotti, avvocati, in favore di don Eugenio d’Amato Cantorio contro don Giuseppe d’Amato Cantorio relativa al ricorso prodotto dal primo alla Sezione di Corte d’Appello di Potenza in merito alla divisione dell’eredità paterna e materna. pagg. 61 Nota Il libello riporta il dispositivo del testamento di don Nicola d’Amato Cantorio, la scrittura privata tra don Giuseppe d’Amato Cantorio ed il fratello don Eugenio relativa alla transazione di beni, l’atto di citazione ad istanza di don Giuseppe d’Amato Cantorio ai danni del fratello, diretta a far tradurre in atto pubblico il precedente atto di transazione. Lettera inviata da Umberto Marchesiello a don Giuseppe d’Amato Cantorio. cc. 2 Allegato: - Dispositivo della sentenza 22-29 marzo 1898 con la quale la Corte di Appello di Potenza rigetta l’appello di don Eugenio d’Amato Cantorio e lo condanna alle spese di giudizio. Precetto di pagamento delle spese processuali redatto da Prospero Pizzolla, Usciere presso la Pretura Mandamentale di Ferrandina, su istanza di don Giuseppe d’Amato Cantorio ai danni del fratello don Eugenio d’Amato Cantorio. cc. 2 fasc. 7 [ F ] [...] sett. 1899, Potenza Memoria difensiva a stampa redatta da Mario Schiavone, avvocato, a favore della Congregazione di Carità di Tricarico contro l’Intendente di Finanza di Potenza relativa al ricorso presentato alla Giunta Provinciale della Basilicata contro la richiesta di rimborso avanzata dall’Intendenza ai danni della Congregazione per le spese sostenute per l’assistenza di un degente. pagg. 15 fasc. 8 [ F ] [...] feb. 1900, Potenza Memoria difensiva a stampa redatta da Francesco Perrone, avvocato, a favore di Cesare Amodio, avvocato, Antonio Amodio e Francesco Onorato ai danni di Giovanni Labbate e il Consiglio Provinciale della Basilicata in merito al ricorso presentato alla Corte d’Appello di Potenza contro l’elezione di quest’ultimo a Consigliere Provinciale. pagg. 28 fasc. 9 [ F ] 26 mar. 1900, Matera - 23 gen. 1904, Napoli Estratto del bando per vendita giudiziale forzata ordinata dalla Corte di Appello di Napoli - Sezione di Potenza - in danno di Vincenzo Melodia e della madre Maria de Laurentiis, debitori espropriati da Angela Mestria, amministratrice dell’eredità del marito Vincenzo Trifogli. cc. 4 Relazione a stampa redatta da S. De Pilato, G. Cannada - Bartoli e V. Janfolla relativa al ricorso alla Corte di Appello di Napoli - Sezione di Potenza - in favore di Angela Mestria contro Maria e Agostino de Laurentiis, Francesco Arcieri e Gaspare Trifogli. fasc. 10 [ F ] 4 dic. 1900, Napoli 114 Relazione a stampa del ricorso in Cassazione prodotto dal comune di Irsina, rappresentato dal sindaco Andrea d’Amato, per mezzo di Eugenio Ballerini, avvocato, contro la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Potenza relativa alla causa tra l’Amministrazione comunale di Irsina e Francesco Scafarelli in merito alla validità di un contratto di compravendita di grano. pagg. 28 fasc. 11 [ F ] 8 nov. 1901, Matera “Memoria per il comune di Ferrandina contro Vincenzo Ferrante” relativa alla causa intentata dal Ferrante in seguito al suo licenziamento dall’incarico di maestro del Corpo musicale del detto comune. pagg. 28 fasc. 12 [ F ] 12 giu. 1902, Potenza - 3 lug. 1902, Potenza Atti relativi ad un ricorso elettorale presentato da Mario Schiavone, avvocato, alla Corte d’Appello di Napoli Sezione di Potenza avverso l’iscrizione nelle liste elettorali politiche e amministrative del comune di Ferrandina, approvata dalla Commissione elettorale Provinciale di Potenza, di Lucantonio Canosa, Luigi Panarella, Felice De Gemmis, tutti di Ferrandina. cc. 18 Nota Cartulato da c. 1 a c. 6; c. 13; da c. 18 a c. 21. Mancano le cc. dalla 7 alla 12 e la c. 14. Allegati: - Certificato datato 12 febbraio 1902, rilasciato da don Giuseppe d’Amato Cantorio, sindaco di Ferrandina, attestante l’iscrizione di Mario Schiavone, avvocato, nelle liste elettorali politiche ed amministrative del suddetto comune. - N. 2 certificati datati 12 febbraio 1902, rilasciati dalla Direzione delle Scuole Elementari del Comune di Ferrandina, attestanti la promozione dalla seconda alla terza classe elementare di Lucantonio Canosa e Luigi Panarella. - N.2 certificati datati 12 giugno 1902, rilasciati dal Cancelliere della Pretura di Ferrandina, attestanti, a seguito d’esame, l’idoneità al conseguimento del diritto di voto politico di Lucantonio Canosa e Luigi Panarella. - Certificato datato 7 giugno 1902, rilasciato da don Giuseppe d’Amato Cantorio, sindaco di Ferrandina, attestante l’iscrizione, per la durata di 19 anni, di Felice De Gemmis negli elenchi riservati ai dipendenti comunali delle liste elettorali del medesimo comune. - Nota per trascrizione d’ipoteca datata 16 ottobre 1900, presso la Conservatoria delle Ipoteche di Potenza, a favore di Giuseppe Carone contro Rosaria Montefinese, di Ferrandina, in merito alla vendita di una casa sita in via dei Mille n. 14 in Ferrandina. - Nota per trascrizione d’ipoteca datata 4 giugno 1901, presso la Conservatoria delle Ipoteche di Potenza, a favore di Giuseppe Carone contro Eleonora Cristiano, di Ferrandina, in merito alla vendita di una casa sita in via dei Mille n. 19 in Ferrandina e ricevute rilasciate dall’Ufficio del Registro di Ferrandina e dall’Agenzia delle Imposte di Pisticci relative alle domande di voltura catastale presentate da Giuseppe Carone. Atti relativi al ricorso presentato da Mario Schiavone, avvocato, alla Corte d’Appello di Napoli Sezione di Potenza contro l’iscrizione nelle liste elettorali politiche ed amministrative del comune di Ferrandina, approvata dalla Commissione elettorale Provinciale di Potenza, di Pasquale Provinzano, di Ferrandina. cc. 11 Note Cartulato da c. 1 a c. 9 Allegati: - Certificato di esame elettorale datato 12 giugno 1902, rilasciato dal Cancelliere della Pretura di Ferrandina, attestante l’idoneità al conseguimento del diritto dell’elettorato politico di Pasquale Provinzano. 115 - Copia della deliberazione della Commissione Elettorale di Ferrandina datata 27 maggio 1902 relativa all’approvazione definitiva delle liste elettorali politiche ed amministrative del comune di Ferrandina. Duplice copia del ricorso presentato da Giuseppe De Grandis al Presidente della Corte d’Appello di Potenza avverso l’iscrizione nelle liste elettorali politica ed amministrativa del comune di Ferrandina di Pasquale Bottega, Vincenzo Gesualdi e Leonardo Asmundo. cc. 4 Allegati: - Copia della dichiarazione con la quale l’Usciere Giudiziario della Pretura di Ferrandina invita don Giuseppe d’Amato Cantorio, nella qualità di sindaco di Ferrandina, a trasmettere alla Procura Generale di Potenza o alla Cancelleria della Corte di Potenza le certificazioni relative all’iscrizione di Pasquale Bottega, Vincenzo Gesualdi e Leonardo Asmundo nelle liste elettorali permanenti di Ferrandina. Mandato con il quale Filippo Pirretti nomina a suoi procuratori speciali Carlo cav. Salvia e Mario Schiavone, avvocati, nel ricorso presentato da Alessandro De Grandis innanzi alla Corte d’Appello di Napoli - Sezione di Potenza il 28 giugno 1902. cc.2 Copia della dichiarazione con la quale l’Usciere Giudiziario della Pretura di Ferrandina invita don Giuseppe d’Amato Cantorio, sindaco di Ferrandina, a trasmettere alla Procura Generale di Potenza o alla Cancelleria della Corte di Potenza le certificazioni relative all’iscrizione di Antonio, Pietro e Michele Galgano, di Nicola Pirretti e di Angelo De Grottole nelle liste elettorali permanenti di Ferrandina. cc. 2 Allegati: - N. 2 certificati datati 29 giugno 1902 rilasciati da don Giuseppe d’Amato Cantorio, sindaco di Ferrandina, relativi all’iscrizione d’ufficio di Angelo e Michele De Grottole, Nicola e Filippo Pirretti nelle liste elettorali politiche ed amministrative del comune di Ferrandina. Ricorso presentato da Francesco Santoro di Ferrandina avverso l’iscrizione nelle liste elettorali permanenti politiche ed amministrative del Comune di Ferrandina di Giambattista Galtieri, Domenico Carabona, Raffaele Taranto ed altri. cc.2 fasc. 13 [ F ] 6 sett. 1902, Potenza Protesto cambiario, con relativa trascrizione dell’effetto, redatto da Gerardo Ricciuti, notaio, su richiesta della Banca d’Italia - succursale di Potenza - ai danni di don Eugenio d’Amato Cantorio per il mancato pagamento di una cambiale alla scadenza prevista. cc. 2 fasc. 14 [ F ] 29 dic. 1902, Ferrandina 116 Atto di citazione in duplice copia emesso dall’Usciere addetto alla Pretura Mandamentale di Ferrandina su istanza della Banca d’Italia - succursale di Potenza - ai danni di don Giuseppe d’Amato Cantorio, don Eugenio d’Amato Cantorio e di Giuseppe Lacapra relativa al mancato pagamento di una cambiale alla scadenza prevista. cc. 4 fasc. 15 [ F ] 6 mag. 1903, Napoli Sentenza a stampa relativa al ricorso presentato da Domenicantonio Galante, Brigida d’Ambrosio, Concetta, Amelia ed Adelaide Correale alla Corte di Cassazione di Napoli contro le due sentenze pronunciate dalla Sezione di Corte di Appello di Potenza nella causa “Correale e Galante contro Leone”. pagg. 54 fasc. 16 [ F ] 22 mag. 1904, Matera Memoria difensiva a stampa redatta da Francesco Sinisgalli e Raffaele Paladino, avvocati, a favore di Gaspare Trifogli relativa ad un ricorso presentato da Nicola Gioscia, ingegnere, alla Corte di Appello di Potenza. pagg. 16 fasc. 17 [ F ] 1 lug. 1904, Ferrandina - 1 ago. 1909, Ferrandina Tre precetti di pagamento, con relativa trascrizione dell’effetto, notificati da Giuseppe Maglione, Ufficiale Giudiziario della Regia Pretura Mandamentale di Ferrandina, su istanza della Banca Popolare Cooperativa Ferrandinese ai danni di don Giuseppe d’Amato Cantorio, nella qualità di avallante, relativi al mancato pagamento di una cambiale alla scadenza prevista. cc. 6 fasc. 18 [ F ] 19 mag. 1905, Potenza Ingiunzione intimata dalla Conservatoria delle Ipoteche di Potenza a don Giuseppe d’Amato Cantorio relativa al pagamento della tassa ipotecaria. cc. 2 fasc. 19 [ F ] 17 gen. 1906, Ferrandina Copia della sentenza emanata dall’Ufficio di Conciliazione di Ferrandina relativa alla causa tra Vincenzo Cattaneo, direttore della Banca Popolare Cooperativa Ferrandinese, contro Leonardo Labriola, Grillo Francesco e don Giuseppe d’Amato Cantorio. cc. 2 fasc. 20 [ F ] 27 gen. 1906, Ferrandina - 20 nov. 1914, Ferrandina Copia dell’atto di pignoramento, con inclusa istanza di comparizione, notificato da Giuseppe Maglione, Ufficiale Giudiziario della Regia Pretura di Ferrandina, a Gaspare Trifogli, don Giuseppe d’Amato Cantorio, Vincenzo Cattaneo, Pasquale Tremamundo e Pasquale Montemurro, debitori terzi, su istanza dei germani CarloVittorio e Gaetano Ciccarelli, attori, in merito alla causa intentata contro Vincenzo Melodia, barone, e Maria De Laurentiis, convenuti. 117 cc.. 2 Copia della sentenza, e relativa notifica, emessa dal Pretore del Mandamento di Ferrandina nella medesima causa civile, con la quale viene dichiarata l’incompetenza a giudicare. cc.4 Copia della sentenza emessa dal Tribunale Civile di Matera nella medesima causa civile con la quale viene dichiarata la validità dell’atto di pignoramento del 27 gentile. 1906. cc. 6 Copie di due atti di comparizione dinanzi al giudice graduatore del Tribunale di Matera emesso dall’Ufficiale Giudiziario della Pretura di Ferrandina, su istanza di Emilio, Angelo, Grazia, Elisa, Eugenio Bozza, nonchè di Emilia Cittadini, vedova di Giovannantonio Bozza, notificato a Concetta D’Artizio, Francesco Lerose Trifogli, Giuseppe La Capra, don Giuseppe d’Amato Cantorio, Pasquale Tremamundo, Vincenzo Cattaneo e Pasquale Montemurro. cc. 4 Nota I due atti si riferiscono alle composizione delle graduatorie definitive dei creditori a carico dei debitori Barone Melodia e Maria De Laurentiis e alla nomina e giuramento del perito liquidatore. fasc. 21 [ F ] 25 apr. 1906, Potenza Protesto cambiario, con relativa trascrizione dell’effetto, redatto da Enrico Pietri, notaio, su richiesta della Banca d’Italia - succursale di Potenza - ai danni don Giuseppe d’Amato Cantorio per il mancato pagamento di una cambiale alla scadenza prevista. cc.2 fasc. 22 [ F ] 15 lug. 1908, Matera - 12 ago. 1908, Matera Due comparse conclusionali a stampa redatte da Francesco Sinisgalli, avvocato e procuratore, relative alla causa civile intentata da don Giuseppe d’Amato Cantorio contro Francesco Ferrara, in merito al mancato pagamento degli estagli dovuti per la conduzione di alcuni appezzamenti di terreno della masseria Torre Finizia. pagg. 29 fasc. 23 [ F ] 30 nov. 1908, Roma Memoria difensiva a stampa redatta da Pasquale Materi, a favore di Cipriano Calamiello relativa al ricorso presentato alla 2° Sezione della Corte di Cassazione di Roma in difesa di Cipriano Calamiello. pagg. 8 fasc. 24 [F ] [...] apr. 1909, Potenza Comparsa conclusionale a stampa redatta da Rocco Rivelli, avvocato, a favore di Raffaella Lavigna relativa al ricorso presentato alla Regia Corte d’Appello di Potenza nella causa contro Donato Lavigna. pagg. 21 118 fasc. 25 [ F ] [...] ago. 1909, Potenza Relazione a stampa redatta da Enrico Frascolla, avvocato, a favore del barone Onofrio Ferrara relativa al ricorso presentato alla Corte d’Appello di Potenza nella causa contro l’Amministrazione delle Ferrovie dello Stato. pagg. 37 fasc. 26 [ F ] 20 nov. 1909, Taranto Relazione a stampa redatta da Enrico Frascolla, avvocato, a difesa dei germani Franco nella causa civile innanzi al Tribunale di Taranto contro Luigi Perrone, avvocato, relativa al pagamento dell’estaglio delle masserie Lupoli e Coppola. pagg. 67 fasc. 27 [ F ] [...] ago. 1910, Napoli Memoria difensiva a stampa redatta da Vincenzo Janfolla, avvocato, a difesa di Giuseppe Motta, Grassani Goffredo, Dinella Pasquale ed altri nel ricorso presentato da Pasquale d’Alessandro alla Corte di Cassazione di Napoli. pagg. 26 fasc. 28 [ F ] 2 feb. 1915, Matera - [...] apr. 1915, Matera ”Allegazione aggiunta pel Sig. Laudati contro Amarelli Lisanti”. pagg. 22 Nota In funzione della causa in corso, viene riportata la contabilità per gli anni 1894-1903, durante i quali Vincenzo Laudati amministrò i beni e le proprietà della Baronessa Antonietta Amarelli, vedova di Francesco Lisanti in prime nozze e di Gaspare Laudati in seconde, in nome e per conto anche dei figli minori Anna, Maria e Domenico Lisanti. “Memoria per la baronessa Antonietta Amarelli ed i figli Sigg. Lisanti Anna, Maria e Domenico contro Vincenzo Laudati”. pagg. 319 Nota Il volume, che copre gli anni dell’amministrazione Laudati, è diviso in parti, tra le quali si segnalano quelle relative alla contabilità di cassa, del grano, dell’avena, della biada, del vino e dei mattoni con i relativi conti e le conclusioni di Felice Ventura, avvocato e procuratore del Tribunale Civile di Matera. BUSTA 2 119 fasc. 29 [ F ] 21 sett. 1918, Matera - 27 nov. 1931, Matera Produzione civile relativa alla causa intentata da Maria Sottile Mininni, attore, ai danni di don Giuseppe d’Amato Cantorio, convenuto, relativa alla risarcimento dei danni provocati dall’incendio appiccato da Giuseppe Coniglio, dipendente del convenuto. Nota L’incendio, appiccato per bruciare le stoppie su un terreno della masseria Torre Finizia, si propagò “...per negligenza, imperizia e inosservanza del regolamento...” ai terreni circostanti, provocando, fra gli altri, ingenti danni ai terreni e alle colture della Masseria Pescarella, di proprietà dell’attore. BUSTA 3 fasc. 30 [ F ] 28 nov. 1918, Roma Relazione a stampa redatta da Pasquale Materi, avvocato, in favore di Michele Mazzarella relativa al ricorso alla Corte di Cassazione di Roma nella causa contro l’Amministrazione Comunale di Irsina. pagg. 16 fasc. 31 [ F ] 30 nov. 1918, Matera Relazione a stampa redatta in nome e per conto di Giacinto Padula, titolare della ditta Padula fu Giovanni e figli, relativa al reclamo presentato alla Commissione Provinciale delle Imposte Dirette per i Profitti di Guerra. pagg. 33 fasc. 32 [ F ] 3 lug. 1919, Napoli Memoria difensiva a stampa redatta da Pasquale Materi, avvocato, in favore di Rocco Tomacci contro Mancino Donato ed il comune di San Chirico Nuovo relativa al ricorso alla Corte di Cassazione di Napoli. pagg. 14 fasc. 33 [ F ] 22 ago. 1920, Ferrandina Convocazione redatta da Giuseppe Maglione, Ufficiale Giudiziario della Regia Pretura di Ferrandina, su istanza di don Giuseppe d’Amato Cantorio, diretta a Michele Ventura. cc. 2 fasc. 34 [ F ] 17 feb. 1922, Ferrandina Copia dell’atto di comparizione redatto da Giuseppe Maglione, Ufficiale Giudiziario della Pretura Mandamentale di Ferrandina, su istanza dei coniugi Giuseppina Pignatelli della Leonessa fu Principe Luigi e Gioacchino Torre, Marchese di Civitaretenga, ai danni di don Giuseppe d’Amato Cantorio e Lorenzo Rago. cc. 2 fasc. 35 [ I ] 27 feb. 1922, Grottole - 15 dic. 1960, Potenza 120 Notifiche di contravvenzione emesse dal comune di Grottole, dal Real Corpo delle Foreste, dalla Milizia Nazionale Forestale e dal Corpo Forestale dello Stato relative ad infrazioni alle leggi forestali, alle Prescrizioni Forestali di massima e al Regolamento di Polizia Forestale commesse da don Giuseppe d’Amato Cantorio, don Eugenio d’Amato Cantorio e dai loro dipendenti. cc. 25 fasc. 36 [ F ] 3 apr. 1924, Ferrandina Copia del precetto di pagamento di cambiale, con relativa trascrizione dell’effetto, notificato da Giuseppe Maglione, Ufficiale Giudiziario della Regia Pretura Mandamentale di Ferrandina, su istanza di Michele Venezia, in qualità di Direttore della Banca Cooperativa Ferrandinese, ai danni di don Angelo d’Amato Cantorio, avallante dell’effetto. cc. 2 fasc. 37 [ F ] 6 dic. 1924, Firenze - 16 ott. 1928, Potenza Atti relativi alla causa intentata da Pasquale Materi, onorevole e avvocato, ai danni del fratello Vittorio in merito alla nullità, in quanto simulato, dell’atto di compravendita con il quale il primo alienava al fratello la sua quota dei beni facenti parte dell’eredità paterna. - Parere “pro veritate” chiesto al prof. Francesco Ferrara, avvocato, in tema di nullità di vendita per simulazione assoluta. - Memoria difensiva in tema di convalida di sequestro conservativo inoltrato al Tribunale di Matera da Vincenzo Santoro e da Tomaso Mosca, avvocati. - Verbale d’interrogatorio di Vittorio Materi nell’udienza del 24 novembre 1925 innanzi alla Corte d’Appello di Potenza. - Estratto della sentenza della Corte di Cassazione del Regno n. 935 del 1-30 marzo 1926. - Comparsa conclusionale a stampa per Pasquale Materi contro il fratello Vittorio innanzi alla Corte d’Appello di Potenza redatta da Erberto Stolfi, Leonardo Morlino e Tomaso Mosca, legali di Pasquale Materi. - Verbale di prova testimoniale nell’udienza del 24 settembre 1926 innanzi alla Camera di Consiglio del Tribunale di Matera, nel quale viene riportata la testimonianza di don Giuseppe d’Amato Cantorio. - Controricorso presentato dai legali di Pasquale Materi, Ferdinando Schifini e Luigi Capaldo, avvocati, alla Corte di Cassazione del Regno a seguito del ricorso presentato da Vittorio Materi contro la sentenza della Corte d’Appello di Potenza in data 6-20 luglio 1926. - Comparsa conclusionale a stampa presentata in appello dai legali di Pasquale Materi contro il fratello Vittorio e contro Michele Vignola. - Due comparse conclusionali a stampa presentate dai legali di Pasquale Materi contro Vittorio Materi innanzi al Tribunale di Matera relative all’impugnativa di vendita per simulazione assoluta e di comparsa in incidente. - Comparsa conclusionale a stampa presentata dai legali di Pasquale Materi, Erberto Stolfi e Luigi Capaldo, avvocati, innanzi alla Regia Corte d’Appello di Potenza. - Comparsa conclusionale a stampa presentata dai legali di Pasquale Materi contro Vittorio Materi innanzi al Tribunale di Matera. cc. 160 fasc. 38 [ F ] [...] mag. 1925, Potenza 121 Comparsa conclusionale a stampa redatta da Michele Padula, avvocato, in favore dei germani Lorenzo, Vincenzina, Maddalena, Rosa e Giovanna Rago contro le germane Clorinda, Maria, Emilia e Rosa Trifogli relativa al ricorso alla Corte d’Appello di Potenza. pagg. 25 fasc. 39 [ F ] 30 mar. 1928, Ferrandina - 2 apr. 1928, Ferrandina Verbale di giuramento e perizia, con relativo rilievo, redatta da Antonio Milano, perito geometra, su istanza di don Giuseppe d’Amato Cantorio in merito all’apposizione dei termini di confine tra il Demanio Farnetto ed il fondo di proprietà di don Giuseppe d’Amato Cantorio in agro di Ferrandina. cc. 4 fasc. 40 [ I ] 17 giu. 1929, Irsina Precetto mobiliare, con relativa trascrizione della cambiale, redatto dall’Ufficiale Giudiziario della Pretura di Irsina su istanza di don Eugenio d’Amato Cantorio ai danni di Principio Bergamasco. cc. 2 Nota Acclusa una lettera inviata da Antonio Nisco con ricevuta. fasc. 41 [ I ] 7 gen. 1930, Potenza Comparsa conclusionale in favore di Maria Quarto di Belgioioso, marchesa, contro Nicola Gioscia, tutore dei minorenni Leonardo, Egidio ed Emma Di Mase del fu Lorenzo, e procuratore generale delle germane Maria e Teresa Di Mase, nel ricorso alla Corte d’Appello di Potenza relativo al fitto di alcuni fondi di proprietà della marchesa in agro di Laurenzana e Castelmezzano. pagg. 58 fasc. 42 [ I ] 26 giu. 1926, Irsina - 17 nov. 1934, Bari Atti relativi all’accertamento da parte del Regio Commissariato per la Liquidazione degli Usi Civici e alla restituzione al comune di Irsina del demanio Terzi di Carpiniello, occupato dalla ditta d’Amato Cantorio. pagg. 15 Allegati: - Corrispondenza. fasc. 43 [ I ] 11 dic. 1929, Ferrandina - 9 nov. 1943, Potenza Corrispondenza, copia dell’atto di citazione, comparse conclusionali e sentenza relativi alla causa intentata dall’Ente Comunale di Assistenza di Ferrandina dinanzi al Tribunale Civile di Matera ai danni di Vincenza Scorpione, in qualità di erede di Giovannina Lisanti, germani Lorenzo, Angelo, Eugenio, Renato, Casto, Clelia, Elvira e Maria d’Amato Cantorio, Lorenzo Rago, in qualità di erede della madre Maria Lisanti, in merito all’eredità di Irene Lisanti. fasc. 44 [ I ] 122 [...] nov. 1930, Potenza Comparsa conclusionale a stampa, in duplice copia, in favore di Giuseppe Masarone nella causa contro il Banco di Napoli - Sede di Potenza - innanzi al Tribunale Civile di Potenza. pagg. 12 fasc. 45 [ I ] 21 gen. 1931, Potenza “Note aggiunte Trezza contro Mugno” redatte da Alfredo Rossi, avvocato. pagg. 7 fasc. 46 [ I ] 3 apr. 1931, Gravina in Puglia Copia dell’ingiunzione di pagamento notificata dall’Ufficiale Esattoriale del comune di Gravina su istanza delle Banca Cooperativa Agraria di Gravina ai danni di don Eugenio d’Amato Cantorio. c. 1 fasc. 47 [ I ] 12 apr. 1931, Potenza Memorie difensive a stampa redatte da Alfredo Rossi, avvocato e procuratore, dirette a Domenico Nucci, giudice delegato al fallimento Bergamasco. pagg. 26 fasc. 48 [ I ] 14 lug. 1935, Irsina Atto di nomina dei periti e verbale di sopralluogo relativo all’incendio di messi assicurate dalla Società di Assicurazioni “Il Duomo” a favore di Piero Amato. cc. 3 fasc. 49 [ I ] 2 giu. 1937, Matera Copia del decreto ingiuntivo emesso dal Giudice Conciliatore di Matera su istanza di Michele Lacalamita, titolare dell’omonimo istituto di vigilanza privata, ai danni di don Eugenio d’Amato Cantorio relativo al mancato pagamento di alcune rate di abbonamento. cc. 2 fasc. 50 [ I ] 7 apr. 1941, Laurenzana Copia della diffida emessa della Regia Pretura di Laurenzana su istanza del Podestà del medesimo comune ai danni di don Eugenio d’Amato Cantorio in merito al divieto di pascolo nel demanio “Abetina”. cc. 2 Allegato: - Comunicato dattiloscritto della Confederazione Fascista dell’Agricoltura. fasc. 51 [ I ] 2 mar. 1946, Irsina - 31 mar. 1947, Matera 123 Atti relativi alla causa intentata, innanzi al Tribunale Civile di Matera, da don Eugenio d’Amato Cantorio ed altri ai danni dell’Amministrazione Comunale di Irsina, relativa all’opposizione ad un ingiunzione per pagamento della fida pascolo emessa dal medesimo comune. fasc. 52 [ I ] 29 ott. 1948, Irsina - 4 giu. 1949, Irsina N. 2 decreti di condanna penale, con relative citazioni, emessi dalla Pretura di Irsina ai danni di don Eugenio d’Amato Cantorio ed altri. cc. 4 fasc. 53 [ I ] 28 feb. 1950, Irsina - 12 ago. 1950, Irsina Velina della denuncia ai Carabinieri di Irsina e domanda di reintegra in possesso presentata da don Eugenio d’Amato Cantorio alla Pretura di Irsina relativi all’occupazione abusiva di alcuni terreni della masseria Torre Finizia. cc. 13 Allegati: - Elenchi degli occupanti abusivi dei terreni. fasc. 54 [ I ] 30 giu. 1952, Irsina Decreto di condanna penale emesso dal Pretore di Irsina ai danni di Santorso Vito, Lavagna Ferdinando, Iannuzzi Rocco ed altri. c. 1 fasc. 55 [ I ] 3 apr. 1953, Roma - 7 ago. 1955, Roma Atti relativi alla causa intentata da don Eugenio d’Amato Cantorio innanzi al Tribunale di Matera ai danni del Servizio Centrale per gli Elenchi Nominativi dei Lavoratori Agricoli e per i Contributi Agricoli Unificati (S.E.N.L.C.U.A.). fasc. 56 [ I ] 28 nov. 1953, Matera Copia dell’atto di citazione a testimoniare emesso dal Tribunale Civile di Matera su istanza di Alberto Rigirone, in qualità di presidente pro tempore dell’Unione Provinciale degli Agricoltori di Matera, nei confronti di don Eugenio d’Amato Cantorio, in merito alla causa Lolaico - Unione Provinciale degli Agricoltori di Matera. c. 1 fasc. 57 [ I ] 31 giu. 1955, Potenza Atto di comparizione emesso dal Tribunale di Potenza nei confronti di don Eugenio d’Amato Cantorio, in qualità di testimone a favore di Vincenzo Marchese. c.1 fasc. 58 [ I ] s.d. 124 Relazione a stampa del ricorso inoltrato dal comune di Ferrandina al Consiglio di Stato - IV Sezione contro il decreto del Prefetto di Potenza del 9 ottobre 1902 per iscrizione alla Cassa Pensioni dei medici condotti. pagg. 14 RECLAMI E RICORSI fasc. 59 [ F ] 11 ago. 1911, Ferrandina Minuta di un ricorso dattiloscritto, con note manoscritte, inoltrato alla Commissione Provinciale delle Imposte di Potenza in merito ad un accertamento sui profitti di guerra derivanti da industria armentizia e affitto di fondi rustici. fasc. 60 [I] 7 dic. 1926, Pisticci - 28 mar. 1928, Ferrandina Atti relativi al ricorso inoltrato da don Giuseppe d’Amato Cantorio alla Commissione Provinciale di ricchezza mobile di Matera in merito ai redditi da ricchezza mobile del 1927. Allegati: - Rendiconti, certificati, materiale a stampa. fasc. 61 [ I ] 4 gen. 1927, Pisticci - 11 giu. 1930, Ferrandina Notifiche di decisione inviate dall’Agenzia delle Imposte di Pisticci a don Giuseppe d’Amato Cantorio relative ai reclami sui redditi da ricchezza mobile. Allegati: - Lettera inviata all’Intendenza di Finanza di Matera. - Estratto partitario della ditta Marsico Raffaele. fasc. 62 [ I ] 8 ago. 1928, Pisticci Avviso di rimborso inviato dall’Ufficio Distrettuale delle imposte di Pisticci a don Giuseppe d’Amato Cantorio relativo all’imposta sui profitti di guerra del 1918. fasc. 63 [ I ] 8 dic. 1928, Irsina - 6 feb. 1929, Irsina Notifica del comune di Irsina consegnata a don Giuseppe d’Amato Cantorio in merito all’iscrizione nella matricola dei contribuenti la tassa di esercizio e rivendita per l’anno 1928. Ricevuta attestante la presentazione da parte di don Giuseppe d’Amato Cantorio del reclamo avverso la tassa di esercizio e rivendita per l’anno 1928. fasc. 64 [ I ] 125 27 dic. 1928, Laurenzana - 19 sett. 1929, Laurenzana Atti relativi al ricorso inoltrato da don Eugenio d’Amato Cantorio all’Intendente di Finanza di Potenza avverso l’accertamento sui redditi da ricchezza mobile effettuato dall’Agenzia delle Imposte di Laurenzana in merito alla fida dell’erbaggio e del ghiandaggio nel bosco Abetina. fasc. 65 [ I ] 4 mar. 1933, Pisticci Atti relativi al ricorso inoltrato da Eugenio d’Amato Cantorio alla Commissione Centrale per le imposte sui fabbricati in merito all’imposta per il reddito da fabbricati per l’anno 1932. fasc. 66 [ I ] 20 dic. 1933, Pisticci - 16 giu. 1934, Ferrandina Atti relativi al reclamo presentato da don Lorenzo d’Amato Cantorio, in nome e per conto suo e dei fratelli, all’Intendente di Finanza di Matera contro l’accertamento di valore dei beni ceduti in successione da don Giuseppe d’Amato Cantorio. fasc. 67 [ I ] 10 mag. 1935, Pisticci Notificazione di decisione inviata dall’Ufficio Distrettuale delle imposte di Pisticci a don Lorenzo d’Amato Cantorio in merito all’imposta progressiva sul reddito per l’anno 1934. fasc. 68 [ F ] 30 mar. 1935, Ferrandina - 16 mag. 1935, Ferrandina Avviso di accertamento e reclamo inoltrato da donna Vincenzina Rago alla Commissione di I Istanza per le Imposte di Ferrandina relativo al reddito di ricchezza mobile per l’anno 1935. fasc. 69 [ F ] 23 dic. 1937, Ferrandina Minuta del reclamo presentato da don Eugenio d’Amato Cantorio alla Commissione di I Istanza per l’Imposta di ricchezza mobile di Pisticci. fasc. 70 [ I ] 6 feb. 1945, Matera - 7 nov. 1945, Matera Carteggio, minute di corrispondenza e atti relativi ai ricorsi presentati da don Eugenio d’Amato Cantorio all’Ufficio Comunale del Lavoro di Irsina, al Prefetto di Matera e al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale in merito al pagamento dei contributi agricoli unificati per l’anno 1945. fasc. 71 [ I ] 19 mar. 1945, Irsina - 7 apr. 1954, Irsina Carteggio, minute di corrispondenza, cartelle e avvisi di pagamento, e atti relativi ai reclami inoltrati da don Eugenio d’Amato Cantorio alle Commissioni comunali per le tasse di Laurenzana, Irsina, Brindisi di Montagna e Viggiano e al sindaco di Gravina in Puglia avverso la tassa sul bestiame. fasc. 72 [ I ] 24 ago. 1945, Irsina - [...] ott. 1948, Irsina 126 Minute di ricorsi, atti giudiziari, corrispondenza, conti e cartelle di pagamento relativi ai reclami inoltrati da don Eugenio d’Amato Cantorio al Commissario comunale e al sindaco di Irsina, e al Prefetto di Matera i merito al godimento del diritto all’esercizio degli usi civici nelle difese comunali “Matinelle”, “Currado da Capo”, “Currado da Piedi” e “Irsi” in agro di Irsina. fasc. 73 [ I ] 27 gen. 1947, Irsina - 25 mar 1947, Irsina Corrispondenza e minuta del ricorso inoltrato da don Eugenio d’Amato Cantorio al sindaco di Irsina e al Prefetto di Matera relativi all’assunzione di manodopera agricola disoccupata. fasc. 74 [ I ] 21 mag. 1947, Irsina - 7 mag. 1948, Irsina Atti relativi al ricorso inoltrato da don Eugenio d’Amato Cantorio alla Giunta Amministrativa Provinciale di Matera in merito all’importo della tassa di famiglia. fasc. 75 [ I ] 3 mag. 1948, Irsina - 11 mag. 1948, Irsina Atti relativi al ricorso inoltrato da don Eugenio d’Amato Cantorio al Prefetto di Matera in merito alla tassa sui cani. fasc. 76 [ I ] 30 ago. 1948, Irsina - 9 dic. 1949, Irsina Atti relativi al ricorso inoltrato da don Eugenio d’Amato Cantorio alla Commissione di I Istanza per i tributi comunale di Irsina in merito alla imposta di famiglia per l’anno 1949. fasc. 77 [ I ] 6 ott. 1948, Matera Notifica di decisione inviata dal Prefetto di Matera a don Eugenio d’Amato Cantorio relativo al versamento dei contributi agricoli unificati a Egidio Garramone. fasc. 78 [ I ] 14 mar. 1949, Matera Avviso di accertamento inviato dall’Ufficio Distrettuale delle Imposte di Matera a don Eugenio d’Amato Cantorio relativo all’imposta complementare progressiva sul reddito per l’anno 1949. fasc. 79 [ I ] 2 nov. 1949, Matera - 29 nov. 1949, Irsina Atti relativi al ricorso inoltrato da don Eugenio d’Amato Cantorio alla Commissione di I Istanza per i profitti di contingenza di Matera avverso l’accertamento dei profitti di contingenza per gli anni 19431945. 127 fasc. 80 [ I ] 6 sett. 1951, Irsina - 2 sett.. 1958, Irsina Atti relativi ai ricorsi inoltrati da don Eugenio d’Amato Cantorio alla Commissione per la massima occupazione in agricoltura di Irsina (MOA) e di Gravina avverso il calcolo dell’imponibile di manodopera agricola impiegata su vari fondi. fasc. 81 [ I ] 12 mag. 1952, Roma “Memoria illustrativa dei Sig.ri d’Amato Cantorio Eugenio e fratelli” presentata alla Commissione Centrale per i Contributi Agricoli Unificati in Agricoltura del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale relativa ai carichi contributivi assegnati alla ditta con il provvedimento dell’Ufficio Centrale per i contributi unificati in agricoltura. fasc. 82 [ I ] 5 dic. 1952, Irsina - 9 gen. 1953, Irsina Atti relativi al ricorso inoltrato da don Eugenio d’Amato Cantorio alla Commissione comunale per le tasse di Irsina contro l’ammontare della tassa di famiglia per l’anno 1952. fasc. 83 [ I ] 1 feb. 1956, Matera - 1 gen. 1957, Matera Atti relativi al ricorso inoltrato da don Eugenio d’Amato Cantorio alla Commissione Distrettuale di Matera avverso l’accertamento di valore sui beni oggetto dell’atto di permuta con la sorella donna Elvira d’Amato Cantorio del 19 gennaio 1956. fasc. 84 [ I ] 30 gen. 1958, Matera - 26 mar. 1958, Matera Atti relativi al ricorso inoltrato da don Eugenio d’Amato Cantorio alla Commissione Provinciale delle Imposte Dirette di Matera avverso la decisione della Commissione di I Istanza in merito a trasferimento di ricchezza. 128 ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO CORRISPONDENZA (1848 – 1961) La serie più cospicua è rappresentata dalla corrispondenza: numerosissime sono, infatti, le lettere indirizzate a Giuseppe ed Eugenio, figlio di quest’ultimo, dal 1848 al 1961. Per esse si sono individuati i diversi mittenti optando per un ordinamento alfabetico dei cognomi. La corrispondenza di ogni esponente della famiglia si apre con le lettere di tenore privato provenienti dai familiari ed a seguire quelle dei diversi corrispondenti. La considerevole quantità di missive documenta un’intensa varietà di relazioni e rapporti instaurati dai d’Amato Cantorio tra cui emergono quelli con autorevoli esponenti del panorama politico e culturale tra ‘800 e ‘900 sia a livello regionale che nazionale. La serie si apre con la corrispondenza pervenuta a Nicola d’Amato Cantorio (*1820 – †1895), cui segue quella arrivata a Giuseppe (*1855 – †1933), alla moglie ed ai figli, in particolare ad Eugenio d’Amato Cantorio (*1886 – †1981). BUSTA 1 fasc. 1 [ F ] 12 febbraio 1866 – 3 aprile 1895 Corrispondenza pervenuta a Nicola d’Amato Cantorio (1820 – 1895) da: 129 Ruggiero Lisanti Gerardo Rizzi, fattore. Agostino Morani Battista Trifogli fu Gaspare Luigi Materi Gaspare De Romita Domenico Ridola Lorenzo Rago Giuseppe Ippoliti Nicola Rizzi Giulio Santomauro fasc. 2 [ F ] 4 luglio 1848 – 29 agosto 1849, Ferrandina Corrispondenza inviata da Nicola d’Amato Cantorio a Francesco D’Urso, procuratore e amministratore delle proprietà site in Montepeloso. fasc. 3 [ F ] 21 marzo 1893, Casina di Madonna del Pozzo Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dal padre Nicola. Giuseppe d’Amato Cantorio nasce a Ferrandina il 5 aprile 1855 e ivi muore il 1° agosto 1933. fasc. 4 [ F ] 13 agosto 1895 – 25 settembre 1928, Ferrandina Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dalla moglie Vincenza Rago (1861-1948). Giuseppe d’Amato Cantorio sposa Vincenza Rago il 20 dicembre 1888 e dal loro matrimonio nascono tredici figli: Nicola, Angelo, Casto (deceduto all’età di 2 anni), Eugenio, Angela Maria, Marietta, Casto (deceduto alla nascita), Giovanna Emilia, Clelia, Elvira Ester, Lorenzo, Renato e Casto Angelo. fasc. 5 [ F ] 26 aprile 1910 – 11 novembre 1922 Corrispondenza inviata da Giuseppe d’Amato Cantorio alla moglie Vincenza Rago. fasc. 6 [ F – I ] 17 luglio 1909 – 5 marzo 1942 Corrispondenza pervenuta a Vincenza Rago dai figli Lorenzo, Renato, Casto e Maria; dalla sorella Giovannina, dal cognato Eugenio, da amiche e parenti. 130 fasc. 7 [ F – I ] 3 luglio 1886 – 12 marzo1929 Minute di lettere redatte da Giuseppe d’Amato Cantorio. fasc. 8 [ F – I ] 20 giugno 1900 – 2 gennaio 1921 Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dal fratello Eugenio. fasc. 9 [ F ] 3 aprile 1881 – 31 maggio 1911 Corrispondenza inviata da Giuseppe al fratello Eugenio d’Amato Cantorio. fasc. 10 [ F ] 14 novembre 1894 – 24 dicembre 1895 Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dal figlio Nicola. Nicola d’Amato Cantorio, primogenito di Giuseppe e Vincenza, nasce a Ferrandina nel 1882. Frequenta i suoi primi studi presso l’Istituto Collegio Bianchi Montesanto di Napoli dei padri barnabiti e li prosegue, per le classi ginnasiali, presso l’Istituto Convitto Argento. Di cagionevole salute muore, a soli 23 anni, il 22 febbraio 1905. fasc. 11 [ F – I ] 12 aprile 1896 – 9 dicembre 1913 Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dal figlio Angelo. Angelo d’Amato Cantorio nasce a Ferrandina il 16 luglio 1883. Studia, come i fratelli Nicola ed Eugenio, a Lecce presso il Collegio - Convitto “Argento”. Si occupa per diversi anni di collaborare con il fratello Eugenio nella gestione e conduzione delle proprietà di Ferrandina. Muore nell’aprile del 1976. fasc. 12 [ F - I ] 13 luglio 1908 – 30 agosto 1920 Corrispondenza inviata da Giuseppe al figlio Angelo d’Amato Cantorio. fasc. 13 [ F - I ] 24 giugno 1904 – 13 luglio 1960 Corrispondenza pervenuta ad Angelo d’Amato Cantorio dai fratelli e dalle sorelle; da Arcangelo D’Alessandro, amministratore dei terreni siti in agro di Irsina. fasc. 14 [ F – I ] 8 novembre 1896 – 4 febbraio 1929 Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dal figlio Eugenio. 131 Nato a Ferrandina il 5 novembre 1886, comincia gli studi a Lecce presso il collegio “Argento”. Frequenta il regio liceo ginnasio presso il Convitto Nazionale Amedeo di Savoja Duca d’Aosta di Tivoli. Si laurea in medicina a Roma nel 1916 e partecipa alla Prima Guerra Mondiale come ufficiale medico. Conclusa l’esperienza militare inizia ad occuparsi della gestione dell’azienda agricola in Irsina e per tale motivo abbandona la sua professione. Nell’ottobre del 1933 Eugenio riceve dai suoi fratelli la procura generale con poteri di amministrare tutti i loro beni sia di Ferrandina che di Irsina. Muore nel 1981 all’età di 95 anni. fasc. 15 [ F – I ] 9 luglio 1908 – 19 settembre 1924 Corrispondenza inviata da Giuseppe al figlio Eugenio d’Amato Cantorio. La corrispondenza intercorsa tra Giuseppe e il figlio Eugenio è stata fittissima. Numerose, infatti, sono lettere rinvenute, soprattutto ad Irsina, che quasi giornalmente giungevano ad Eugenio da Ferrandina. In alcuni casi nella stessa giornata il padre Giuseppe ne elaborava più d’una annotando vicino alla data l’ora esatta della redazione. Il tenore di esse è sempre improntato nel dare informazioni sullo stato di salute di ogni membro della famiglia e nel richiedere di contro quelle riguardanti il figlio. Importante per l’attività agricola e zootecnica che la famiglia d’Amato Cantorio svolgeva erano le notizie metereologiche che Giuseppe non dimenticava mai di rilevare. Seguivano, poi, le indicazioni sullo stato delle campagne, degli animali e le istruzioni su specifiche situazioni legate alla conduzione e gestione degli affari di famiglia. BUSTA 2 fasc. 16 [ I ] 16 gennaio 1925 – 15 giugno 1933 Idem Una parte della corrispondenza relativa agli anni 1932 – 1933 è stata rinvenuta avvolta in una fascetta di carta sulla quale Eugenio vi ha annotato “Ultime lettere di papà”. Sono, infatti, le ultime volontà espresse da Giuseppe al figlio. Proprio nella missiva datata 15 giugno 1933 si legge: “ Carissimo figlio, quest’ultima ricaduta mi ha buttato giù…la pelle si è colorita di giallo più intensamente, l’appetito è scomparso completamente, la debolezza aumentata molto. La temperatura si è ridotta intorno ai 37 (senza chinino), ma l’anoressia persiste e le condizioni generali sono tali che non solo non mi permettono di muovermi ma neppure di pensare ad affrontare un viaggio qualsiasi, anche breve che fosse. Oh! Quanto desidero una tua visita, anche brevissima, che potrebbe rianimarmi un tantino e poi intenderci su alcune cose urgenti e necessarie, fra le quali il fatto della trebbiatura…Qui la campagna prosegue meravigliosamente, in quanto a piena, (siamo a 15 giugno) e non si miete. Con Casto, abbiti abbracci da tutti e da tuo padre”. fasc. 17 [ F - I ] 19 gennaio 1911 – 15 marzo 1917 Corrispondenza pervenuta ad Eugenio d’Amato Cantorio dalla madre Vincenza Rago. fasc. 18 [ F - I ] 17 marzo 1911 – 12 luglio 1921 Corrispondenza inviata da Eugenio alla madre Vincenza Rago. 132 fasc. 19 [ F - I ] 3 agosto 1915 – 2 giugno 1922 Corrispondenza pervenuta ad Eugenio d’Amato Cantorio dallo zio Eugenio. fasc. 20 [ F - I ] 7 maggio 1911 – 3 maggio 1954 Corrispondenza pervenuta ad Eugenio dal fratello Angelo. fasc. 21 [ F - I ] 3 aprile 1911 – 18 novembre 1916 Corrispondenza pervenuta ad Eugenio dalla sorella Angela Maria. Prima delle sorelle d’Amato Cantorio, Angela Maria o Angelina come viene affettuosamente chiamata in famiglia e come lei stessa si firma nelle lettere, nasce a Ferrandina. Studia a Lecce presso il Collegio delle Marcelline Vittorio Emanuele dove si distingue per bontà e diligenza. Nel 1918, colpita dall’epidemia di spagnola, muore alla giovane età di 35 anni. fasc. 22 [ I ] 7 novembre 1921 Corrispondenza pervenuta ad Eugenio dalla sorella Maria. Maria o meglio Marietta nasce a Ferrandina il 7 marzo 1890 e vi muore nel 1978. fasc. 23 [ I ] 19 febbraio 1911 Corrispondenza pervenuta ad Eugenio dalla sorella Giovanna Emilia. Terza delle sorelle d’Amato Cantorio, Giovannina nasce a Ferrandina nel 1892. Colpita dalla stessa epidemia di spagnola di sua sorella maggiore, Angelina, muore nel 1918 a soli 26 anni. fasc. 24 [ F-I ] 21 settembre 1916 – 14 marzo 1938 Corrispondenza pervenuta ad Eugenio dalla sorella Clelia. Penultima delle sorelle d’Amato Cantorio, Clelia nasce a Ferrandina nel 1896 e muore il 15 agosto 1965. Sposa, il 16 gennaio 1929, Michele Potenza, avvocato, dal quale avrà quattro figli: Anna, Vincenzina, Franca Maria e per ultimo, nel 1939, Francesco. fasc. 25 [ F- I ] 9 agosto 1913 – 10 maggio 1961 133 Corrispondenza pervenuta ad Eugenio dal fratello Lorenzo. Lorenzo d’Amato Cantorio nasce a Ferrandina il 27 luglio 1901. Intraprende i suoi studi a Bari al Convitto Nazionale, poi presso il Convitto P. Colonna di Galatina e presso il Collegio Convitto Cagnazzi di Altamura. Per diversi anni gestisce l’esattoria di Ferrandina. Nel 1945 sposa Margherita Fasella dalla quale avrà, nel 1950, un’unica figlia, Vincenza. Muore nell’agosto del 1969 all’età di 68 anni. BUSTA 3 fasc. 26 [ I ] 21 maggio 1919 – 9 settembre 1953 Corrispondenza pervenuta ad Eugenio dal fratello Renato. Nasce a Ferrandina il 17 maggio 1903. Frequenta l’Istituto Convitto P. Colonna, annesso al regio liceo ginnasio, di Galatina e si iscrive poi ad Avellino alla Regia Scuola di Agricoltura, di Viticoltura e di Enologia. Appassionato di caccia muore nell’agosto del 1984. fasc. 27 [ I ] 20 novembre 1920 – 16 gennaio 1959 Corrispondenza pervenuta ad Eugenio dal fratello Casto. Ultimo dei figli di Giuseppe, Casto nasce a Ferrandina il 1° gennaio 1905. Compie i suoi studi a Bari, presso l’Istituto Convitto P. Colonna di Galatina e nel Collegio Convitto Cagnazzi di Altamura. Muore nel 1986. BUSTA 5 fasc. 28 [ I ] 22 aprile 1916 – 24 aprile 1961 Minute di lettere di Eugenio d’Amato Cantorio inviate a persone di famiglia, collaboratori, privati ed enti. Gran parte di queste lettere attestano la varietà e molteplicità dei rapporti intrattenuti da Eugenio, documentano l’operosa conduzione dell’attività agricola e zootecnica degli Amato Cantorio e le modalità con le quali si era soliti trattare gli affari. Significativa è una lettera inviata da Eugenio a Giovanni Padula di Trivigno, Venanzio Guida di Lagonegro, Lorenzo Gaeta di Bella, Enrico Luciani di Roma, Vincenzo Granieri di Potenza, Francesco Visciola di Foggia ed Eduardo Ventola di Spinazzola, tutti compratori di lana o titolari di lanifici, ai quali si rivolge proponendo la vendita, alle sue condizioni, di una partita del prezioso filato. Si legge, infatti, “…Premesso che ho avuto moltissime richieste e tutte da persone alle quali mi dispiacerebbe far torto o metterle in gara fra loro, giusta mia promessa, vi informo che ora sarei disposto a cedere la mia partita di lana, senza impegno, alle seguenti condizioni: lana maggiorina L.2200 per quintale, lana agnellina saltata L. 1650, lana sudicia di agnelloni L. 1470. Consegna e pesatura della lana alla mia masseria…””…Vogliate, se vi interessa, farmi a stretto giro di posta, la vostra migliore offerta, che, se di mio gradimento sarà accettata, ma non comunicata a nessuno per evitare che altro acquirente aumentando la vostra offerta possa acquistare la lana…”. Nota Per lana saltata si intendeva quella del vello di una pecora che era stata spinta a saltare nel fiume e a percorrerlo per alcuni metri allo scopo di eliminarne la sporcizia. 134 fasc. 29 [ F - I ] 27 marzo 1909 – 12 maggio 1961 Corrispondenza pervenuta ad Eugenio da familiari: 27 marzo 1909 – 29 novembre 1935 Girolamo Macchiarelli, zio e sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione del Regno; 17 settembre 1930 – 8 giugno 1948 Rocco e Giuseppe d’Amato Cantorio, cugini; 31 marzo 1943 – 25 agosto 1948 Casto, Franco e Tommaso Rago, cugini; 12 novembre 1939 – 20 dicembre 1960 Michele Potenza, marito della sorella Clelia ed avvocato; 11 febbraio 1954 – 12 maggio 1961 Franco Potenza, nipote. fasc. 30 [ F ] 15 gennaio 1896 – 16 giugno 1911 Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio e alla madre Vincenza dalla figlia Angelina. fasc. 31 [ F ] 25 settembre 1907 – 8 giugno 1917 Corrispondenza pervenuta ad Angelina d’Amato Cantorio dal fratello Eugenio, dalla zia Giovanna, da parenti e amiche. fasc. 32 [ F] 25 gennaio 1911 Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dalla figlia Maria. fasc. 33 [ F ] 1 settembre 1908 – 23 settembre 1942 Corrispondenza pervenuta a Maria d’Amato Cantorio dalle sorelle, dai fratelli, da parenti e amiche. fasc. 34 [ F ] 6 febbraio 1907 – 30 dicembre 1910 Corrispondenza pervenuta a Giovanna Emilia d’Amato Cantorio dalla madre, dal fratello Eugenio, da parenti ed amiche. fasc. 35 [ F ] 9 gennaio 1907 – 11 novembre 1939 135 Corrispondenza pervenuta a Clelia d’Amato Cantorio dalla madre Vincenza Rago, dalle sorelle Elvira e Maria, dal fratello Eugenio e Lorenzo, dalla cugina Giuseppina e da parenti. fasc. 36 [ F ] 3 dicembre 1929 – 2 dicembre 1954 Corrispondenza pervenuta a Clelia d’Amato Cantorio e Michele Potenza, coniugi. Trattasi in massima parte di telegrammi di felicitazione per la nascita dei loro figli. All’interno si conservano anche due cartoline indirizzate alla loro primogenita Anna e due lettere indirizzate al loro unico figlio maschio Franco Potenza. fasc. 37 [ F ] 30 marzo 1907 – 27 novembre 1941 Corrispondenza pervenuta ad Elvira Ester d’Amato Cantorio dalla nipote Anna, dai fratelli Lorenzo e Casto e dalla cugina Giuseppina. fasc. 38 [ I - F ] 9 novembre 1910 – 8 ottobre 1916 Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dal figlio Lorenzo. fasc. 39 [ I - F ] 9 settembre 1917 – 22 agosto 1948 Corrispondenza pervenuta a Lorenzo d’Amato Cantorio dai fratelli, da Domenico Lisanti , da Casto Rago, da parenti e da Girolamo Scandiffio, avvocato e curatore di alcuni suoi affari. fasc. 40 [ I ] 25 giugno 1924 Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dal figlio Renato. fasc. 41 [ I ] 2 aprile 1933 Corrispondenza inviata da Giuseppe al figlio Renato d’Amato Cantorio. fasc. 42 [ I - F ] 9 settembre 1929 – 14 dicembre 1951 Corrispondenza pervenuta a Renato d’Amato Cantorio dai fratelli Eugenio e Casto, dalla nipote Zina (Vincenzina), da parenti e da Luigi Filazzola, emigrato all’estero. fasc. 43 [ I – F ] 136 13 gennaio 1929 – 17 novembre 1930 Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio dal figlio Casto. fasc. 44 [ I - F ] 5 marzo 1931 – 14 aprile 1932 Corrispondenza inviata da Giuseppe al figlio Casto d’Amato Cantorio. fasc. 45 [ I - F ] 24 novembre 1918 – 29 dicembre 1960 Corrispondenza pervenuta a Casto: 4 luglio 1932 – 7 maggio 1940 dal fratello Angelo [ I – F ]; 11 giugno 1931 – 14 marzo 1941 dal fratello Eugenio [ I ]; 16 novembre 1934 – 16 luglio 1959 dal fratello Lorenzo [ I ]; 11 marzo 1937 – 24 giugno 1947 dal fratello Renato [ I ]; 24 novembre 1918 – 30 luglio 1960 da privati ed enti [ I – F ]. fasc. 46 [ I ] 13 agosto 1947 Lettere inviate da Casto. fasc. 47 [ F - I ] 13 settembre 1888 – 7 gennaio 1948 Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio da diversi familiari: 14 febbraio 1923 – 7 dicembre 1928 dal nipote Giuseppe, figlio del fratello Eugenio [ F ]; 3 aprile 1920 – 7 gennaio 1948 dal nipote Rocco, figlio del fratello Eugenio [ F ]; 20 febbraio 1905 – 13 marzo 1930 da Girolamo Macchiarelli, cognato [ F ]; 26 febbraio 1886 - 9 marzo 1917 137 da Andrea Rigirone, cognato; 20 gennaio 1893 – 25 agosto 1916 da Lorenzo Rago, cognato [ F ]; 5 giugno 1895 da Tommaso Rago, cognato [ F ]; 3 ottobre 1920 – 3 gennaio 1930 da Alberto Rigirone, nipote [ F ]; 18 marzo 1928 – 23 gennaio 1932 da Casto, Franco, Tommaso Rago, nipoti [ F ]; 28 marzo 1867 – 29 gennaio 1911 da Gaspare Trifogli, zio [ F ]; 28 febbraio 1896 – 8 luglio 1900 da Battista Trifogli, zio [ F ]; 10 settembre 1902 da Giovanna Lisanti, zia [ F ]; 30 maggio 1887 – 15 novembre 1892 da Antonio Scorpione, zio [ F ]; 31 agosto 1928 – 31 gennaio 1929 da Michele Potenza, genero [F – I ]; 26 gennaio 1928 – 19 marzo 1928 da Francesco Potenza, consuocero [ F ]; 12 aprile 1904 6 agosto 1916 da Rocco e Vito Magnante [ F ]. BUSTA 6 fasc. 49 [ I ] 28 febbraio 1911 – 2 giugno 1915 Corrispondenza inviata a Giuseppe d’Amato Cantorio da Donato Abate, massaro di vacche. fasc. 50 [ F ] 17 gennaio 1904 – 20 ottobre 1918 Idem da Antonio Arcieri. 138 fasc. 51 [ I ] 12 maggio 1916 Idem dal Banco di Napoli. fasc. 52 [ F ] 26 dicembre 1896 – 17 febbraio 1926 Idem da Antonio Cardarelli, senatore e medico. Nasce a Civitanova del Sannio il 29 marzo 1831 e compie i primi studi nel seminario di Trivento, poi si trasferisce a Napoli, dove si laurea in medicina e chirurgia ad appena ventidue anni. Le sue doti non comuni gli consentono una carriera rapida e brillante. Nel 1890 vince la cattedra di patologia speciale medica alla Regia Università di Napoli, passando poi in quella di clinica medica: il suo prestigio è tale da rendere il concorso una pura formalità. Il suo insegnamento universitario, caratterizzato da eccezionali doti didattiche e umane che lo fanno venerare dai suoi allievi, dura, ininterrotto, fino al 1923, oltre i limiti d’età, grazie ad un’apposita legge, per i suoi meriti straordinari. Il suo metodo diagnostico, in netto contrasto con la pratica medica allora imperante, si basava su un’adeguata valutazione dell’approccio con il soggetto bisognoso di cure e una minuziosa osservazione della sua sintomatologia. Sintetizzava il suo metodo con questo motto latino “observatio atque ratio”. Molte delle sue lezioni, mirabili per acutezza e chiarezza, sono state raccolte e riordinate dal prof. Tommaso Senise in cinque volumi, un immane lavoro iniziato nel 1907 e terminato nel 1928. Ebbe pazienti illustri come Giuseppe Verdi, Benedetto Croce, il Re Vittorio Emanuele II ed anche Giuseppe Garibaldi. Come politico, ha vissuto intensamente l’Unità d’Italia. Liberale convinto, nel 1880 è stato eletto deputato nel collegio d’Isernia per cinque legislature, fino al 1° maggio 1895, interessandosi fondamentalmente di problemi di legislazione sanitaria, di questioni legate all’insegnamento universitario ed in particolare dell’Università di Napoli. Nel 1896 il ministro Rudinì gli concede il laticlavio: senatore a vita. Muore a Napoli l’8 gennaio 1927 all’età di 95 anni. A lui è intitolato il più grande Ospedale di Napoli e di tutto il Mezzogiorno, nel quale egli, peraltro, non ebbe la possibilità di lavorare. Il progetto per la costruzione nel nuovo ospedale, infatti, è del 1927, anno appunto della sua morte. Antonio Cardarelli chiama Giuseppe d’Amato Cantorio nelle sue lettere “mio caro ed antico amico” testimonianza di familiarità e di stima affettuosa. Lo ringrazia vivamente per i doni che gli giungono dalla terra di Basilicata. Dice, infatti, “…mi proponevo ringraziarti degli eccellenti ed inimitabili ulivi secchi di Ferrandina”…quando mi è arrivato anche l’olio, che è per la mia famiglia un vero balsamo di salute in questi tempi di mistificazioni…”. Con Giuseppe d’Amato Cantorio condivide la passione per l’arte venatoria considerata dall’esimio professore l’unico momento di vero svago durante tutta la villeggiatura. Spesso sono i cani utilizzati per le battute di caccia ad essere argomento delle lettere per i quali il Cardarelli dispone il trasferimento da Napoli a Ferrandina e viceversa. fasc. 53 [ F ] 19 marzo 1910 Idem da Nicola Candela, medico. fasc. 54 [ F ] 14 febbraio 1897 – 15 marzo 1909 Idem da Giovanni e Michele Caputi. fasc. 55 [ I ] 18 agosto 1913 – 6 settembre 1913 139 Idem dalla Cassa Agraria e Consorzio Agrario Cooperativo di Grassano. fasc. 56 [ I ] 14 luglio 1915 – 2 aprile 1930 Idem dal Comune di Irsina. fasc. 57 [ F ] 1 settembre 1928 – 2 settembre 1929 Idem dal Credito italiano. fasc. 58 [ F ] 28 febbraio 1910 – 6 luglio 1910 Idem da Enrico Coucourde. fasc. 59 [ F ] 24 marzo 1932 – 15 aprile 1933 Idem dal Consorzio della Bonifica di Metaponto. fasc. 60 [ F – I ] 6 novembre 1899 – 19 aprile 1916 Idem da Arcangelo D’Alessandro, fattore. fasc. 61 [ F ] 16 maggio 1926 – 14 agosto 1926 Idem da Nicola d’Alessio, avvocato e deputato al Parlamento. fasc. 62 [ F ] 18 aprile 1895 – 15 agosto 1922 Idem da Vincenzo e Corrado De Romita, segretario generale dell’amministrazione della Provincia di terra di Bari. fasc. 63 [ F ] 140 15 aprile 1917 – 17 novembre 1926 Idem da Biagio Demestria, farmacista di Irsina. fasc. 64 [ F ] 15 gennaio 1896 – 1 marzo 1896 Idem da Giuseppe De Nigris, pittore. fasc. 65 [ F ] 22 ottobre 1894 – 28 gennaio 1922 Idem da Enrico Frascolla, avvocato. fasc. 66 [ F ] 30 giugno 1898 – 23 marzo 1902 Idem da Pasquale Grippo, avvocato e professore. L’avvocato Grippo di Napoli viene incaricato di esprimere un parere in merito alla controversia sorta tra Giuseppe e suo fratello Eugenio relativa alla divisione dell’eredità paterna. fasc. 67 [ F ] 5 aprile 1904 – 4 marzo 1918 Idem dall’Istituto Italiano di Credito Fondiario. fasc. 68 [ I – F ] 28 giugno 1902 – 29 dicembre 1923 Idem da Francesco Jula, medico chirurgo. fasc. 69 [ F ] 29 ottobre 1906 – 22 febbraio 1920 Idem da Giuseppe La Capra. fasc. 70 [ F ] 30 giugno 1881 – 19 agosto 1897 Idem da Giuseppe Lacovara, avvocato. fasc. 71 [ F ] 23 settembre 1892 – 19 aprile 1917 Idem da Nicola Lanzillotti Buonsanti, veterinario. 141 Nasce a Ferrandina il 16 ottobre 1846 da modestissima famiglia restando ben presto orfano di padre. Nel 1865 vince per concorso un posto gratuito alla Scuola Veterinaria di Napoli dove si distingue per profondità di cultura e acutezza di giudizio. Si laurea nel 1869 con il massimo dei voti. Nel 1871 lascia Napoli e si reca a Milano dove è nominato assistente alla Clinica Chirurgica della Scuola Veterinaria. Dopo appena un anno vive a Milano in Corso Buenos Aires e ricopre la carica di direttore della Clinica Chirurgica della Regia Scuola Superiore di Medicina Veterinaria. Con lui la Scuola di veterinaria di Milano diventa la prima in Italia sia per indirizzo scientifico che per organizzazione amministrativa. Muore a Bergamo il 29 aprile 1924 fasc. 72 [ F ] 23 marzo 1894 – 24 febbraio 1928 Idem da Vincenzo Laudati. fasc. 73 [ F ] 5 ottobre 1897 – 30 maggio 1929 Idem da Filippo Laviani e Pietro Laviani. fasc. 74 [ F ] 4 giugno 1902 – 6 agosto 1908 Idem da Vincenzo Lichinchi, presidente della Deputazione provinciale di Basilicata. fasc. 75 [ F – I ] 17 novembre 1910 – 9 novembre 1922 Idem da Domenico Lisanti. fasc. 76 [ F ] 3 ottobre 1895 – 11 settembre 1906 Idem da Francesco ed Egidio Marone, notaio in Ferrandina. fasc. 77 [ F ] 5 giugno 1896 – 20 novembre 1900 Idem da Ferdinando Materi. Originario di Grassano, Ferdinando Materi è il padre di Pasquale Materi, deputato al Parlamento. fasc. 78 [ F – I ] 16 aprile 1894 – 18 marzo 1931 Idem da Pasquale Materi, deputato al Parlamento. Fittissima è la corrispondenza tra Giuseppe d’Amato Cantorio e Pasquale Materi, noto uomo politico lucano originario di Grassano. fasc. 79 [ F ] 8 maggio 1909 Idem da Vittorio Materi. 142 Trattasi del fratello di Pasquale Materi. fasc. 80 [ F ] 19 luglio 1894 – 13 maggio 1909 Idem da Francesco Paolo Materi, presidente della Deputazione provinciale di Basilicata e deputato al Parlamento. Francesco Paolo Materi nasce a Grassano il 30 novembre 1842. Nel 1886 decide di presentarsi alle elezioni e viene eletto a scrutinio di lista e a suffragio allargato. E’ deputato dalla XVI alla XXII legislatura dal 10 giugno 1886 all’8 febbraio 1909. Espleta i sette mandati parlamentari con “la coscienza di compiere un dovere”. Fa parte della Commissione per l’emigrazione e di altre Commissioni per l’agricoltura. Il 10 luglio 1902 è nominato cavaliere del lavoro. Muore a Roma il 10 febbraio 1910. fasc. 81 [ F ] 5 aprile 1901 Idem da Luigi Materi, padre di Francesco Paolo. fasc. 82 [ F ] 6 maggio 1893 – 7 gennaio 1898 Idem da Teresa Materi. fasc. 83 [ F ] 24 febbraio 1914 – 27 aprile 1914 Idem da Giambattista Mendaia, deputato al Parlamento. fasc. 84 [ F ] 21 novembre 1920 – 22 maggio 1928 Idem da Luigi Morelli. fasc. 85 [ F ] 19 giugno 1897 – 23 giugno 1897 Idem da Augusto Murri, medico. Considerato uno tra i più insigni medici Augusto Murri nasce a Fermo l’8 settembre 1841. Studia medicina a Firenze ed a Camerino dove si laurea. Segue corsi di specializzazione a Parigi e Berlino. Ottenuta la condotta medica a San Severino, esercita successivamente l’attività di medico condotto anche a Civitavecchia e Fabriano fino a quando nel 1870 è nominato aiuto alla cattedra di clinica medica dell’Università di Bologna retta dal celebre prof. Guido Baccelli del quale cinque anni dopo prende il posto. Per la sua comunicativa e per il suo innovativo metodo didattico si guadagna il titolo di “sommo dei clinici medici”. Murri pubblica decine di saggi e di studi che, tradotti in varie lingue, rappresentano, tuttora fondamenti di medicina e patologia. Fu in stretto rapporto con il mondo culturale del tempo, in particolare con Giovanni Pascoli e con Giosuè Carducci. Cittadino onorario di Bologna, Rettore all’Università, nel 1891 è eletto deputato in Parlamento e nominato Consigliere Superiore della Pubblica Istruzione. All’inizio del secolo è segnato, insieme, alla sua famiglia, da una grave sciagura: l’omicidio a sfondo passionale del genero Bommartini da parte del figlio Tullio, istigato dalla sorella Linda. E’ lui stesso a denunciare il figlio. Il “caso Murri” divide l’Italia fra colpevolisti ed innocentisti, ed è il primo processo “spettacolo” sfruttato anche a fini politici. Augusto Murri è 143 terribilmente segnato dal fatto e dalla condanna dei due figli, nonostante il grande movimento di stima ed affetto nei suoi confronti da parte dei personaggi più in vista del tempo. Augusto Murri muore, all’età di 91 anni, l’11 novembre 1932. fasc. 86 [ F ] 26 gennaio 1922 – 22 marzo 1922 Idem da Giuseppe Nicola Nigro, massaro di vacche. fasc. 87 [ F ] 25 febbraio 1911 – 8 marzo 1911 Idem da Egidio Perretti. fasc. 88 [ F ] 20 maggio 1891 – 24 luglio 1928 Idem da Francesco Piccinni, avvocato. fasc. 89 [ F ] 10 aprile 1907 Idem da Paolo Pinna, avvocato. fasc. 90 [ F ] 15 aprile 1906 – 4 marzo 1916 Idem da Rocco Pirretti. fasc. 91 [ F ] 11 gennaio 1922 Idem da Stefano Pirretti, prefetto di Matera. fasc. 92 [ I – F ] 12 luglio 1885 – 30 ottobre 1930 Idem da Domenico Ridola, medico e archeologo. Domenico Ridola nasce a Ferrandina il 13 ottobre del 1841 da Gregorio e da Camilla De Gemmis. Frequenta con profitto il seminario Lanfranchi prima di iscriversi all’Università di Napoli alla facoltà di Medicina e Chirurgia. Si laurea brillantemente nel 1865 e continua a frequentare i luoghi di cura partenopei impegnandosi nella traduzione di riviste scientifiche in francese, inglese e tedesco. Si reca a Bologna, Milano, Monaco e Vienna dove viene in contatto con eminenti scienziati dell’epoca. Rientra a Matera a seguito dell’infermità del padre e avvia il suo studio medico in Via Duomo. Nel 1878 è eletto all’unanimità consigliere comunale e più volte riconfermato. Nel 1878 è sindaco di Matera ed in seguito anche consigliere provinciale, carica che detiene per ben 36 anni. Per due volte è eletto deputato al Parlamento e nel 1913 viene nominato senatore. Autorevole e prestigiosa è la sua competenza in campo archeologico. E’ unanime, infatti, per lui il riconoscimento di doti non comuni di rettitudine e disponibilità sul piano politico e di grande scienziato su quello professionale e culturale. Muore, compianto da tutti, la sera del 13 giugno del 1932. 144 fasc. 93 [ I ] 7 marzo 1922 – 24 settembre 1928 Idem da Francesco Rizzi, fattore. fasc. 94 [ I ] 2 ottobre 1914 – 1 aprile 1915 Idem da Gerardo Rizzi, amministratore. fasc. 95 [ F ] 13 aprile 1893 Idem da Nicola Rizzi, fattore. BUSTA 7 fasc. 96 [ I – F ] 27 febbraio 1911 – 12 ottobre 1915 Idem da Giuseppe Robertaccio, massaro. fasc. 97 [ F ] 3 marzo 1909 – 9 maggio 1930 Idem da Luigi Romano, avvocato. fasc. 98 [ F ] 24 settembre 1906 – 27 novembre 1906 Idem da Nicola Rossi. fasc. 99 [ F ] 23 marzo 1902 – 5 aprile 1915 Idem da Giuseppe San Mauro. fasc. 100 [ F ] 3 febbraio 1897 – 18 giugno 1897 Idem da Giuseppe Santomauro. fasc. 101 [ F ] 22 aprile 1896 – 16 febbraio 1920 Idem da Tommaso Senise, medico e senatore. 145 Nato a Corleto Perticara, Tommaso Senise rappresenta una delle figure più rilevanti del mondo politico lucano. Laureatosi in Medicina e Chirurgia si avvia ben presto ad una carriera professionale e politica brillante ricoprendo numerosi incarichi di prestigio. E’, infatti, Consigliere Superiore dell’Istruzione, Deputato al Parlamento, Direttore del 2° Istituto di Patologia Medica Dimostrativa della Regia Università di Napoli, Presidente del Consiglio provinciale di Napoli ed, infine, Senatore. Cospicuo è il carteggio con Giuseppe d’Amato Cantorio, testimonianza di profonda e antica amicizia. Spesso lo chiama “…mio amatissimo e dilettissimo Peppino”…e aggiunge nel rispondergli: “… non sono gli onori quelli che mi confortano nella mia onesta vita di lavoro, ma il sapermi sempre amato e ricordato dai miei vecchi e cari amici…”. All’interno del fascicolo si conservano, anche, n. 2 lettere destinate a Senise ed una scritta da quest’ultimo all’onorevole Pasquale Grippo. fasc. 102 [ F ] 2 ottobre 1895 – 20 gennaio 1897 Idem da Francesco Sinisgalli, avvocato. fasc. 103 [ F ] 9 gennaio 1893 – 14 marzo 1894 Idem da Agostino Tarantini, professore. fasc. 104 [ F ] 7 novembre 1929 – 28 luglio 1932 Idem da Felice Ventura, avvocato. fasc. 105 [ F ] 15 gennaio 1920 – 30 luglio 1920 Idem da Cesare Vivante, avvocato. s.d. fasc. 106 [ F ] Idem da Giuseppe Zanardelli, ministro. Trattasi di un telegramma inviato dal ministro Zanardelli che annuncia l’elargizione di lire mille per porgere i primi soccorsi ai sinistrati colpiti dalla frana di Ferrandina. fasc. 107 [ F - I ] 17 marzo 1869 – 25 agosto 1931 Corrispondenza pervenuta a Giuseppe d’Amato Cantorio da privati ed enti diversi. CORRISPONDENZA DI EUGENIO d’AMATO CANTORIO 146 BUSTA 8 fasc. 108 [ I ] 9 giugno 1914 - 7 ottobre 1944 Corrispondenza inviata ad Eugenio d’Amato Cantorio da Donato Abate e dal figlio Nunzio, massari di vacche. fasc. 109 [ I ] 21 ottobre 1920 - 16 novembre 1942 Idem da Donato Abriola, pastore. fasc. 110 [ I ] 18 luglio 1922 Idem dall’Alleanza fra le Cooperative di consumo e di produzione. fasc. 111 [ I ] 27 giugno 1928 Idem da Peppino Amato. fasc. 112 [ I ] 27 luglio 1944 - 15 dicembre 1944 Idem da Domenico Amendolara. fasc. 113 [ I ] 21 giugno 1946 - 20 settembre 1955 Idem dall’Amministrazione delle Poste e dei Telegrafi. fasc. 114 [ I ] 10 novembre 1932 - 18 novembre 1932 Idem da Rocco Andretta, avvocato. fasc. 115 [ I ] 24 febbraio 1915 - 3 marzo 1915 Idem da Francesco Angrisani. fasc. 116 [ I ] 4 febbraio 1935 - 3 maggio 1937 Idem da Michele e Francesco Aquila, commerciali in cereali. fasc. 117 [ I ] 147 28 aprile 1922 - 7 luglio 1935 Idem da C. Arcieri. fasc. 118 [ I ] 30 novembre 1927 Idem da Giuseppe Arpaia, professore di lettere latine e greche nel Seminario Regionale di Molfetta. fasc. 119 [ I ] 26 agosto 1943 - 13 luglio 1945 Idem dall’Associazione Nazionale fra gli Enti Economici dell’Agricoltura. fasc. 120 [ I ] 26 marzo 1945 - 21 dicembre 1946 Idem dall’Associazione Provinciale degli Agricoltori di Matera. fasc. 121 [ I ] 5 marzo 1959 Idem dall’Associazione Provinciale degli Allevatori di Matera. fasc. 122 [ I ] 27 luglio 1933 Idem dalla Banca Commerciale Italiana. fasc. 123 [ I ] 16 luglio 1936 - 22 marzo 1960 Idem dalla Banca Cooperativa Agraria di Gravina. fasc. 124 [ I ] 4 maggio 1946 - 26 novembre 1956 Idem dalla Banca d’Italia. fasc. 125 [ I ] 4 febbraio 1935 - 30 ottobre 1938 Idem dal Banco di Napoli. fasc. 126 [ I ] 10 novembre 1937 Idem dal Banco di Roma. fasc. 127 [ I ] 148 31 marzo 1937 - 26 aprile 1938 Idem da Carlo Banfi, commerciante. fasc. 128 [ I ] 8 luglio 1932 - 16 luglio 1953 Idem da Vito Rocco Barile. Nota Acclusa alla corrispondenza vi sono delle ricevute relative al fitto dei magazzini di Gravina, utilizzati come deposito di cereali, e alcune lettere di Giacomo e Maria Lacalamita, anch’esse relative al fitto dei medesimi magazzini, rinvenuti insieme in un unica busta. fasc. 129 [ I ] 26 ottobre 1942 Idem da Raffaele Basile. fasc. 130 [ I ] 8 giugno 1931 - 10 luglio 1937 Idem da Principio Bergamasco. fasc. 131 [ I ] 22 maggio 1936 - 29 aprile 1947 Idem da Michele Bitetto, mediatore di manodopera agricola. fasc. 132 [ I ] 4 novembre 1927 - 11 marzo 1936 Idem da Angela Boccia, massara. fasc. 133 [ I ] 9 marzo 1938 - 6 marzo 1952 Idem da Arcangelo e Domenico Bronzino. fasc. 134 [ I ] 2 marzo 1946 - 29 giugno 1948 Idem da Nicola Buonfiglio, commerciante di lane. fasc. 135 [ I ] 7 novembre 1946 - 25 dicembre 1954 Idem da Giovanni Cafarelli. 149 fasc. 136 [ I ] 20 agosto 1948 - 16 marzo 1953 Idem dalla Camera di Commercio Industria e Agricoltura di Matera - Commissione Provinciale Approvazione Tori. fasc. 137 [ I ] 4 dicembre 1944 - 7 dicembre 1944 Idem dalla Camera del Lavoro di Irsina. fasc. 138 [ I ] 25 agosto 1945 Idem da Biagio Calculli, medico e commissario prefettizio di Matera. fasc. 139 [ I ] 4 settembre 1931 - 5 dicembre 1957 Idem da Domenico Capone – Spalluti. fasc. 140 [ I ] 17 aprile 1946 Idem da Francesco Carabona. Nota Deputato al Parlamento, scrive ad Eugenio per chiedere il suo “...autorevole appoggio nelle prossime elezioni per la Costituente….” fasc. 141 [ I ] 15 ottobre 1945 Idem da Antonio Carbone. fasc. 142 [ I ] 4 agosto 1945 - 15 settembre 1945 Idem da Egidio Carbone. fasc. 143 [ I ] 22 maggio 1935 - 1 dicembre 1935 Idem da Giovanni Casamassima. fasc. 144 [ I ] 11 febbraio 1943 - 19 novembre 1943 Idem dalla Cassa Mutua Pugliese per gli Infortuni sul Lavoro in Agricoltura. 150 fasc. 145 [ I ] 6 aprile 1929 - 24 novembre 1931 Idem dalla Cassa Nazionale per le Assicurazioni Sociali. fasc. 146 [ I ] 30 novembre 1918 - 28 dicembre 1918 Idem dalla Cassa Provinciale di Credito Agrario per la Basilicata. fasc. 147 [ I ] 1 maggio 1923 - 12 febbraio 1946 Idem da Carlo e Nicola Castoro. fasc. 148 [ I ] 24 ottobre 1940 - 15 giugno 1947 Idem da Nicola Catalani. fasc. 149 [ I ] 22 luglio 1913 - 3 maggio 1940 Idem da Vincenzo Catapano. fasc. 150 [ I ] 17 febbraio 1931 Idem dalla Cattedra Ambulane di Agricoltura per la Provincia di Matera. fasc. 151 [ I ] 5 settembre 1922 - 20 luglio 1946 Idem da Pietro Cianci, commerciante di lane. fasc. 152 [ I ] 26 febbraio 1930 - 11 maggio 1944 Idem da Vincenzo Ciasca. fasc. 153 [ I ] 19 giugno 1922 - 8 settembre 1922 Idem da F. Ciminale, ingegnere. fasc. 154 [ I ] 8 dicembre 1920 - 3 giugno 1921 Idem da Giuseppe Clemente, commerciante. 151 fasc. 155 [ I ] 27 gennaio 1928 - 13 gennaio 1947 Idem da Cesare Colasuonno, pittore. fasc. 156 [ I ] 8 agosto 1913 - 24 luglio 1915 Idem da A. Colorni, ingegnere, rivenditore di macchine agricole e industriali. fasc. 157 [ I ] 29 febbraio 1920 Idem dal Comando del Presidio Militare di Potenza - Commissione Bovini e Foraggi per la Provincia di Potenza. fasc. 158 [ I ] 7 maggio 1959 Idem dal Comitato Nazionale Assistenziale dell’Ordine Militare e Ospitaliero di S. Maria di Betlemme. fasc. 159 [ I ] 28 aprile 1928 - 5 settembre 1944 Idem dalla Commissione Provinciale di Appello per le Imposte Dirette. fasc. 160 [ I ] 25 marzo 1946 - 23 maggio 1946 Idem da Egidio Comodo. BUSTA 9 fasc. 161 [ I ] 16 marzo 1941 Idem dal Comune di Abriola. fasc. 162 [ I ] 5 maggio 1951 - 14 giugno 1954 Idem dal Comune di Anzi. fasc. 163 [ I ] 17 ottobre 1953 Idem dal Comune di Brindisi di Montagna. 152 fasc. 164 [ I ] 6 marzo 1941 - 26 luglio 1960 Idem dal Comune di Calvello. fasc. 165 [ I ] 28 aprile 1929 - 3 agosto 1936 Idem dal Comune di Corleto Perticara. fasc. 166 [ I ] 5 gennaio 1930 Idem dal Comune di Ferrandina. fasc. 167 [ I ] 16 maggio 1923 - 13 settembre 1960 Idem dal Comune di Gravina in Puglia. fasc. 168 [ I ] 21 luglio 1923 - 19 agosto 1950 Idem dal Comune di Irsina. fasc. 169 [ I ] 1 marzo 1924 - 9 maggio 1954 Idem dal Comune di Laurenzana. fasc. 170 [ I ] 4 settembre 1940 - 10 marzo 1946 Idem dal Comune di Marsiconuovo. fasc. 171 [ I ] 24 maggio 1929 - 28 maggio 1947 Idem dal Comune di Montemurro. fasc. 172 [ I ] 21 marzo 1923 - 31 maggio 1951 Idem dal Comune di Pignola. fasc. 173 [ I ] 12 marzo 1937 Idem dal Comune di Potenza. fasc. 174 [ I ] 153 12 luglio 1930 - 20 novembre 1931 Idem dal Comune di San Chirico Nuovo. fasc. 175 [ I ] 24 novembre 1930 - 6 febbraio 1931 Idem dal Comune di Sasso di Castalda. fasc. 176 [ I ] 21 febbraio 1950 - 1 aprile 1954 Idem dal Comune di Viggiano. fasc. 177 [ I ] 3 febbraio 1930 - 26 giugno 1943 Idem dalla Confederazione Fascista degli Agricoltori e dalla Federazione Provinciale dei Sindacati Fascisti degli Agricoltori. fasc. 178 [ I ] 26 maggio 1945 - 3 settembre 1960 Idem dalla Federazione Provinciale Agricoltori di Matera, dall’Unione Provinciale Agricoltori di Matera e dall’Unione Provinciale Agricoltori di Potenza, aderenti alla Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana. fasc. 179 [ I ] 11 dicembre 1940 - 11 giugno 1943 Idem da Mattia Consalvo. fasc. 180 [ I ] 14 dicembre 1932 - 10 aprile 1943 Idem dal Consiglio e Ufficio Provinciale dell’Economia Corporativa di Matera. fasc. 181 [ I ] 20 marzo 1930 - 3 ottobre 1936 Idem dal Consorzio agrario cooperativo del materano. fasc. 182 [ I ] 2 settembre 1958 - 27 marzo 1961 Idem dal Consorzio agrario provinciale di Bari. fasc. 183 [ I ] 15 maggio 1952 - 19 agosto 1955 Idem dal Consorzio di bonifica della valle del Bradano. fasc. 184 [ I ] 154 1 aprile 1930 - 5 aprile 1932 Idem dal Consorzio di trasformazione fondiaria della valle del Bradano. fasc. 185 [ I ] 3 giugno 1957 Idem dal Consorzio provinciale d’incremento agricolo di Bari. fasc. 186 [ I ] 24 giugno 1940 - 23 maggio 1946 Idem dal Consorzio provinciale tra i produttori dell’agricoltura. BUSTA 10 fasc. 187 [ I ] 9 giugno 1946 - 14 aprile 1947 Idem dalla Cooperativa Provinciale degli Agricoltori di Matera. fasc. 188 [ I ] 30 giugno 1941 Idem dal Credito Italiano. fasc. 189 [ I ] 20 settembre 1927 - 10 aprile 1943 Idem da Domenico Crichigno, meccanico. fasc. 190 [ I ] 24 novembre, 1944 Idem dalla Croce Rossa Italiana. fasc. 191 [ I ] 27 aprile 1915 Idem da Nicola D’Agostino. fasc. 192 [ I ] 13 febbraio 1922 Idem da Pasquale D’Agostino. fasc. 193 [ I ] 3 luglio 1910 - 2 maggio 1939 Idem da Arcangelo D’Alessandro, amministratore. fasc. 194 [ I ] 155 26 maggio 1947 Idem da Luca D’Amati fasc. 195 [ I ] 6 novembre 1940 Idem da Giuseppe D’Apreda. fasc. 196 [ I ] 30 maggio 1934 - 20 novembre 1942 Idem da Nunzio Danzi. fasc. 197 [I] 16 novembre 1934 - 8 giugno 1935 Idem da Vincenzo De Amicis, commerciante di lane. fasc. 198 [ I ] 19 gennaio 1945 - 16 marzo 1946 Idem da Antonio De Angelis, avvocato. fasc. 199 [ I ] 1 dicembre 1920 - 5 settembre 1949 Idem da Giuseppe e Giovanni De Blasiis. fasc. 200 [ I ] 1 agosto 1913 Idem da Nicola De Blasio. fasc. 201 [ I ] 26 settembre 1922 Idem da Domenico De Bonis. fasc. 202 [ I ] 18 aprile 1946 - 30 novembre 1946 Idem da Giulio De Caroli. fasc. 203 [ I ] 8 gennaio 1955 - 28 settembre 1958 Idem da Paolo De La Tour Corio. fasc. 204 [ I ] 156 3 gennaio 1939 - 9 febbraio 1939 Idem da Maria De Leonardis. fasc. 205 [ I ] 4 settembre 1922 - 19 maggio 1938 Idem da Antonio De Luca. fasc. 206 [ I ] 28 maggio 1945 - 17 giugno 1945 Idem da Pietro De Luca. fasc. 207 [ I ] 11 marzo 1915 - 21 settembre 1924 Idem da Biagio Demestria, veterinario. fasc. 208 [ I ] 27 novembre 1931 - 24 gennaio 1939 Idem da Nicola De Meis. fasc. 209 [ I ] 14 ottobre 1924 - 12 aprile 1946 Idem da Vincenzo Del Monte. fasc. 210 [ I ] 22 maggio 1922 - 2 novembre 1922 Idem da Luigi De Palma. fasc. 211 [ I] 1 dicembre 1925 - 12 agosto 1938 Idem da Filippo De Ruggieri. fasc. 212 [ I ] 17 febbraio 1926 - 12 febbraio 1951 Idem da Francesco Di Battista, commerciante in prodotti lattiero-caseari. fasc. 213 [ I ] 9 ottobre 1940 Idem da Antonio Di Ciocia. fasc. 214 [ I ] 157 15 giugno 1945 - 14 luglio 1945 Idem da Francesco Di Fuccio. fasc. 215 [ I ] 23 agosto 1925 - 13 luglio 1946 Idem da Donato Di Marzo, meccanico. fasc. 216 [ I ] 30 marzo 1942 - 12 marzo 1943 Idem da Francesco Di Mola. fasc. 217 [ I ] 17 febbraio 1930 - 8 marzo 1941 Idem da Nicola Di Mola. fasc. 218 [ I ] 29 dicembre 1945 - 22 gennaio 1946 Idem da Luigi Dinonno. fasc. 219 [ I ] 8 marzo 1934 Idem dalla Direzione di Commissariato Militare del Corpo d’Armata di Roma. fasc. 220 [ I ] 24 maggio 1945 - 4 luglio 1954 Idem da Giuseppe, Giovanni e Michele Di Trana. fasc. 221 [ I ] 11 agosto 1931 - 17 settembre 1934 Idem da Francesco D’Onofrio, Provveditore agli Studi di Bari. fasc. 222 [ I ] 28 ottobre 1946 - 5 novembre 1946 Idem da Michele D’Onofrio. fasc. 223 [ I ] 28 novembre 1943 Idem da Luigi Dragonetti. fasc. 224 [ I ] 158 22 gennaio 1953 - 28 ottobre 1956 Idem da Luigi Dresda, commerciante di lane. BUSTA 11 fasc. 225 [ I ] 2 marzo 1930 - 26 dicembre 1946 Idem da Clemente e Rodolfo Durso. fasc. 226 [ I ] 25 settembre 1942 - 18 giugno 1943 Idem dall’Ente Economico della Zootecnia e della Pastorizia. fasc. 227 [ I ] 23 luglio 1910 Idem da Nicola Fanelli. fasc. 228 [ I ] s.d. Idem dal Fascio Irsinese di Combattimento. fasc. 229 [ I ] 29 dicembre 1945 Idem dalla Federazione nazionale delle mutue di malattia per i lavoratori agricoli. fasc. 230 [ I ] 29 aprile 1915 - 21 maggio 1915 Idem da Emilio Ferrari. fasc. 231 [ I ] 9 marzo 1924 - 27 giugno 1924 Idem da Tommaso Fiore. fasc. 232 [ I ] 7 luglio 1943 Idem da Giuseppe Fiorentino, rivenditore di macchine agricole e industriali. fasc. 233 [ I ] 29 giugno 1944 - 20 luglio 1944 Idem da Michelangelo Flori, colonnello. 159 fasc. 234 [ I ] 23 giugno 1930 - 19 maggio 1938 Idem da Francesco Forgione. fasc. 235 [ I ] 21 ottobre 1944 - 24 giugno 1945 Idem da Nicola Forgione. fasc. 236 [ I ] 5 settembre 1935 - 31 agosto 1946 Idem da Lorenzo Gaeta, commerciante di lane. fasc. 237 [ I ] 15 novembre 1926 - 30 ottobre1931 Idem da Francesco Galgano. fasc. 238 [ I ] 28 gennaio 1937 - 6 febbraio 1937 Idem da Angelo Galletta. fasc. 239 [ I ] 1 giugno 1937 - 11 marzo 1946 Idem da Nicola Garzone. fasc. 240 [ I ] 1 febbraio 1931 - 12 dicembre 1935 Idem da Vincenzo e Serafino Gatti, commercianti di lane. fasc. 241 [ I ] 11 giugno 1943 - 4 marzo 1945 Idem da Rocco Gerardi. fasc. 242 [ I ] 13 novembre 1933 - 27 maggio 1935 Idem da Lorenzo Giusti. fasc. 243 [ I ] 5 maggio 1923 - 5 settembre 1955 Idem da Prospero Grande, avvocato. 160 fasc. 244 [ I ] 7 giugno 1934 - 6 ottobre 1936 Idem da Vincenzo Granieri. fasc. 245 [ I ] 3 ottobre 1929 - 3 marzo 1952 Idem da Domenico e Nicola Graziadei. fasc. 246 [ I ] 6 luglio 1938 - 13 ottobre 1942 Idem da Anna Maria e VincenzoGrieco. fasc. 247 [ I ] 12 febbraio 1935 - 19 marzo 1937 Idem da Alessandro Guarini. fasc. 248 [ I ] 20 settembre 1935 - 10 novembre 1935 Idem da Venanzio Guida, commeriante di lane. fasc. 249 [ I ] 10 maggio 1928 - 26 aprile 1958 Idem dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro e dalla Cassa Nazionale d’Assicurazione per gli Infortuni sul Lavoro. fasc. 250 [ I ] 13 agosto 1951 - 5 ottobre 1951 Idem dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro le Malattie. fasc. 251 [ I ] 20 ottobre 1942 - 17 settembre 1946 Idem dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e dall’Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale. fasc. 252 [ I ] 24 giugno 1922 - 9 giugno 1930 Idem da Stefano Iosa. fasc. 253 [ I ] 3 dicembre 1945 Idem dall’Ispettorato Agrario Compartimentale di Potenza. 161 fasc. 254 [ I ] 3 febbraio 1937 - 23 giugno 1959 Idem dall’Ispettorato Agrario Provinciale di Matera. fasc. 255 [ I ] s.d. Idem dall’Ispettorato migrazioni per l’Italia meridionale e la Sicilia. fasc. 256 [ I ] 22 maggio 1946 Idem dall’Istituto Nazionale Gestione Imposte di consumo. fasc. 257 [ I ] 26 novembre 1935 Idem dall’Istituto di vigilanza privata M. Lacalamita. fasc. 258 [ I ] 26 maggio 1923 - 26 agosto 1925 Idem dall’Istituto Sieroterapico Milanese. fasc. 259 [ I ] 26 maggio 1935 - 26 gennaio 1960 Idem da Michele Labellarte, tosatore. fasc. 260 [ I ] 22 gennaio 1931 - 24 aprile 1931 Idem da “La Filatrice”, industria di lane. fasc. 261 [ I ] 23 maggio 1925 - 1 maggio 1950 Idem da Pasquale Lamparelli, commerciante. fasc. 262 [ I ] 9 giugno 1943 - 23 luglio 1946 Idem da Giovanni Landini, officine meccaniche. fasc. 263 [ I ] 5 aprile 1922 - 10 novembre 1950 Idem da Giuseppe e Giovanni Laronga. 162 fasc. 264 [ I ] 21 ottobre 1935 - 11 giugno 1946 Idem da “L’Abeille”, compagnia d’assicurazione. fasc. 265 [ I ] 14 luglio 1910 Idem da “L’Assicuratrice Italiana”. fasc. 266 [ I ] 20 marzo 1946 Idem dalla Società di assicurazioni “La Terra”. fasc. 267 [ I ] 24 giugno 1925 Idem da Vincenzo Laudati. fasc. 268 [ I ] 22 giugno 1926 - 1 luglio 1926 Idem da Francesco Lauria, avvocato. fasc. 269 [ I ] 29 settembre 1924 - 15 marzo 1955 Idem da Domenico Lisanti. fasc. 270 [ I ] 29 marzo 1931 Idem da Giuseppe Loglisci. fasc. 271 [ I ] 23 giugno 1915 Idem da Carlo Loiudice. fasc. 272 [ I ] 28 maggio 1943 - 3 luglio 1943 Idem da Donato Lo Sasso. fasc. 273 [ I ] 2 aprile 1943 - 4 agosto 1943 Idem da Paolo Lotito. 163 fasc. 274 [ I ] 15 luglio 1949 Idem da Benedetto Mario Luciani. fasc. 275 [ I ] 2 aprile 1931 - 9 novembre 1935 Idem da Enrico Luciani. fasc. 276 [ I ] 6 luglio 1910 Idem da “L’Union - Compagnia di Assicurazioni contro l’incendio”. fasc. 277 [ I ] 18 luglio 1944 - 17 ottobre 1946 Idem da Leonardo Luongo, veterinario. fasc. 278 [ I ] 24 luglio 1921 - 19 agosto 1935 Idem da Rocco Maddaluno, massaro. Corrispondenza pervenuta a Rocco Maddaluno. fasc. 279 [ I ] s.d. Idem da Gennaro Magnante. fasc. 280 [ I ] 8 febbraio 1938 - 11 maggio 1959 Idem da Modestino Mancini. fasc. 281 [ I ] 17 aprile 1920 - 25 aprile 1922 Idem da F.lli Mannarone. fasc. 282 [ I ] 3 agosto 1932 - 30 ottobre 1934 Idem da G. Marani. fasc. 283 [ I ] 17 dicembre 1946 - 28 febbraio 1947 Idem da Vincenzo Marchese. 164 fasc. 284 [ I ] 26 aprile 1928 - 24 settembre 1933 Idem da Carlo e Nicola Marsico. fasc. 285 [ I ] 10 maggio 1933 - 26 aprile 1934 Idem da Gerardo Marsico. fasc. 286 [ I ] 10 novembre 1941 Idem da Vincenzo Marvulli. BUSTA 12 fasc. 287 [ I ] 11 settembre 1913 - 18 agosto 1954 Idem da Rocco e Luigi Mastromarco. fasc. 288 [ I ] 21 dicembre 1943 - 1 giugno1944 Idem da Domenico Mastromarino. fasc. 289 [ I ] 6 aprile 1916 - 6 giugno 1928 Idem da Enrico, Pasquale e Vittorio Materi. fasc. 290 [ I ] 1 luglio 1919 - 31 dicembre 1919 Idem da Raffaele Mazzarella. fasc. 291 [ I ] 30 dicembre 1936 Idem da Pasquale Mecca, ingegnere. fasc. 292 [ I ] 19 agosto 1926 Idem da Vincenzo Melodia. 165 fasc. 293 [ I ] 8 novembre 1917 Idem da Edoardo Messore. fasc. 294 [ I ] 20 novembre 1956 - 1 giugno 1960 Idem da Vincenzo Miadonna. fasc. 295 [ I ] 13 gennaio 1930 - 13 agosto 1946 Idem dal Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste - Sezione Provinciale dell’Alimentazione – Matera. fasc. 296 [ I ] 29 maggio 1937 - 16 luglio 1943 Idem dal Ministero delle Corporazioni - Ufficio Combustibili Liquidi. fasc. 297 [ I ] 29 febbraio 1936 - 28 ottobre 1946 Idem da Francesco Miraglia Quero. fasc. 298 [ I ] 28 aprile 1947 Idem da Arcangelo Moles. fasc. 299 [ I ] 2 novembre 1942 - 2 maggio 1952 Idem da Rocco Giuseppe Moles. fasc. 300 [ I ] 19 marzo 1911 Idem da Pietro Molfese. fasc. 301 [ I ] 5 novembre 1941 Idem da Gerardo Catalano. fasc. 302 [ I ] 24 settembre 1922 - 28 ottobre 1922 Idem da Giovanni Moramarco. 166 fasc. 303 [ I ] 17 maggio 1922 Idem da Francesco Nardone. fasc. 304 [ I ] 24 gennaio 1955 - 14 agosto 1955 Idem da Vincenzo Nardone. fasc. 305 [ I ] 7 luglio 1921 - 5 luglio 1959 Idem da Giuseppe Nicola e Rocco Nigro, massari. fasc. 306 [ I ] 8 febbraio 1946 Idem da Giuseppe Ninivaggi. BUSTA 13 fasc. 307 [ I ] 8 agosto 1953 Idem da Enzo Nocera. fasc. 308 [ I ] 13 gennaio 1940 Idem da Giuseppe Nuzzolese. fasc. 309 [ I ] 13 novembre 1914 Idem da Filippo Orlandi. fasc. 310 [ I ] 11 maggio 1953 Idem da Giacinto Padula. fasc. 311 [ I ] 18 giugno 1934 - 5 settembre 1935 Idem da Giovanni Padula, commerciante di lane. fasc. 312 [ I ] 167 8 giugno 1937 - 20 giugno 1938 Idem da Biagio Paolicelli. fasc. 313 [ I ] 13 settembre 1955 - 10 ottobre 1956 Idem da Domenico Pepe, capo di gabinetto della Questura di Matera. fasc. 314 [ I ] 30 giugno 1941 - 16 aprile 1943 Idem da Giuseppe e Nicola Papangelo. fasc. 315 [ I ] 12 marzo 1938 - 24 gennaio 1945 Idem da Vincenzo Patarino. fasc. 316 [ I ] 11 maggio 1927 Idem dal Patronato Nazionale medico - legale per gli infortuni agricoli - industriali e per le assicurazioni sociali. fasc. 317 [ I ] 13 febbraio 1946 - 4 agosto 1947 Idem da Antonietta Perretta Sandri. fasc. 318 [ I ] 14 aprile 1921 - 24 gennaio 1933 Idem da Francesco Perretti, pastore. fasc. 319 [ I ] 9 gennaio 1946 Idem da Luigi Persiani. fasc. 320 [ I ] 31 settembre 1931 - 18 settembre 1944 Idem da Giovanni e Paolo Petrone. fasc. 321 [ I ] 2 gennaio 1921 Idem da Giuseppe Petruzzellis. fasc. 322 [ I ] 168 28 settembre 1941 - 9 gennaio 1948 Idem da Vincenzo Piancazzi. fasc. 323 [ I ] 8 giugno 1944 - 1 luglio 1947 Idem da Renato Pignatelli. fasc. 324 [ I ] 31 agosto 1913 - 30 giugno 1931 Idem da Paolo Pinna, avvocato. fasc. 325 [ I ] 30 gennaio 1939 Idem da Rocco Pirretti. fasc. 326 [ I ] 25 maggio 1936 - 9 marzo 1946 Idem da Francesco Pisani, avvocato. fasc. 327 [ I ] 21 dicembre 1931 - 14 agosto 1933 Idem dal Partito Nazionale Fascista - Fascio di Irsina - Ente Opere Assistenziali. fasc. 328 [ I ] 30 ottobre 1942 - 7 novembre 1942 Idem da Ferdinando Polini. fasc. 329 [ I ] 26 aprile 1954 - 20 maggio 1954 Idem dalla Prefettura di Matera. fasc. 330 [ I ] 6 giugno 1935 - 20 settembre 1936 Idem da Salvatore Priore. fasc. 331 [ I ] 4 gennaio 1937 - 17 febbraio 1947 Idem dalla Provincia di Matera. fasc. 332 [ I ] 169 7 febbraio 1939 Idem dal Regio Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Matera. fasc. 333 [ I ] 29 settembre 1916 - 13 agosto 1947 Idem da Alberto e Andrea Rigirone. fasc. 334 [ I ] 2 settembre 1937 - 15 novembre 1937 Idem dalla Regia Soprintendenza per le Antichità e l’Arte del Bruzio e della Lucania - Reggio Calabria. fasc. 335 [ I ] 27 giugno 1915 - 3 giugno 1935 Idem dalla Riunione Adriatica di Sicurtà (RAS). fasc. 336 [ I ] 3 aprile 1921 - 4 gennaio 1936 Idem da Francesco Rizzi, fattore. fasc. 337 [ I ] 1 febbraio 1933 - 29 marzo 1933 Idem da Michele Rizzi. fasc. 338 [ I ] 11 agosto 1910 - 12 febbraio 1926 Idem da Gerardo Rizzi, amministratore. fasc. 339 [ I ] 27 gennaio 1936 Idem da Paolo Rizzi. fasc. 340 [ I ] 28 marzo 1921 - 28 febbraio 1955 Idem da Egidio e Rocco Robertaccio, massari. fasc. 341 [ I ] 22 maggio 1928 - 22 ottobre 1935 Idem da Vincenzo Robilotta. fasc. 342 [ I ] 1 agosto 1942 - 30 ottobre 1946 170 Idem da Carmine Romano. fasc. 343 [ I ] 30 dicembre 1921 - 31 ottobre 1951 Idem da Giuseppe Romano. fasc. 344 [ I ] 9 agosto 1915 - 31 dicembre 1918 Idem da Marco Romano. fasc. 345 [ I ] 4 dicembre 1930 - 1 luglio 1932 Idem da Alfredo Rossi, avvocato. fasc. 346 [ I ] 5 marzo 1943 - 28 gennaio 1946 Idem da Francesco Saccomandi. fasc. 347 [ I ] 28 luglio 1947 Idem da Rocco Giuseppe Santomauro. fasc. 348 [ I ] 19 marzo 1935 - 1 aprile 1952 Idem da Michele e Giovanni Saponaro. fasc. 349 [ I ] 8 novembre 1945 Idem da Martino Schiavone. fasc. 350 [ I ] 14 novembre 1936 Idem da Vincenza Scorpione La Capra. fasc. 351 [ I ] 2 settembre 1960 Idem dalla Scuola Secondaria Statale d’Avviamento Professionale “N. Buonsanti Lanzillotti Ferrandina”. fasc. 352 [ I ] 171 3 agosto 1946 - 17 ottobre 1957 Idem dall’Ufficio Servizio Contributi Unificati in Agricoltura. fasc. 353 [ I ] 29 agosto 1956 Idem dal Sindacato Autonomo Provinciale Trebbiatori – Matera. fasc. 354 [ I ] 16 luglio 1919 - 1 maggio 1921 Idem dal Sindacato Pugliese di Mutua Assicurazione contro gli Infortuni degli operai sul lavoro. fasc. 355 [ I ] 24 giugno 1935 - 23 gennaio 1937 Idem dalla Società Italiana per le Strade Ferrate nel Mediterraneo. fasc. 356 [ I ] 28 luglio 1910 - 7 ottobre 1915 Idem dalla Società Prodotti chimici Colla e Concimi – Barletta. fasc. 357 [ I ] 15 maggio 1949 - 9 giugno 1949 Idem da Pietro Spadafino. fasc. 358 [ I ] 17 aprile 1947 - 1 maggio 1947 Idem da Salvatore Starna. fasc. 359 [ I ] 25 settembre 1944 Idem da Vito Stasolla. fasc. 360 [ I ] 25 settembre 1936 - 22 dicembre 1944 Idem da Beniamino e Domenico Straziuso. fasc. 361 [ I ] 24 novembre 1931 - 11 ottobre 1936 Idem da Vito e Vittorio Tamburrino. fasc. 362 [ I ] 11 aprile 1922 - 5 agosto 1946 172 Idem da Gioacchino Torre, marchese. fasc. 363 [ I ] 8 settembre 1928 - 15 marzo 1937 Idem da Camillo Toscano. fasc. 364 [ I ] 18 settembre 1913 - 20 novembre 1913 Idem dall’azienda “Antonio Tremontani e figli”, macchine agricole. fasc. 365 [ I ] 28 febbraio 1926 - 8 giugno 1937 Idem da Donatangelo Tritto. fasc. 366 [ I ] 28 aprile 1928 - 28 settembre 1928 Idem da Vito Tricarico. fasc. 367 [ I ] 8 aprile 1923 - 17 marzo 1947 Idem da Girolamo Trotta. fasc. 368 [ I ] 5 maggio 1922 - 31 agosto 1922 Idem da Paolo Trotta. fasc. 369 [ I ] 26 aprile 1939 Idem da Sergio Trotta. fasc. 370 [ I ] 25 aprile 1941 - 27 aprile 1941 Idem da Silvio Turati. fasc. 371 [ I ] 17 settembre 1942 - 6 marzo 1943 Idem dall’Ufficio Controllo Formaggi di Napoli. fasc. 372 [ I ] 20 marzo 1923 173 Idem dall’Ufficio di Attivazione del Nuovo Catasto di Tricarico. fasc. 373 [ I ] 2 marzo 1943 - 29 marzo 1943 Idem dall’Ufficio Ricerche Araldiche Storiche Genealogiche. fasc. 374 [ I ] 21 ottobre 1934 - 7 giugno 1936 Idem dall’Ufficio Unico Provinciale di Collocamento della Manodopera Agricola e Disoccupata. fasc. 375 [ I ] 21 ottobre 1944 Idem dall’Ufficio Provinciale del Lavoro di Matera. fasc. 376 [ I ] 15 giugno 1945 - 10 agosto 1947 Idem dall’Ufficio Provinciale Statistico Economico dell’Agricoltura e dall’Ufficio Comunale Statistico Economico di Ferrandina. fasc. 377 [ I ] 7 luglio 1946 Idem dall’Ufficio Provinciale Assistenza post-bellica. fasc. 378 [ I ] 15 ottobre 1942 Idem dall’Ufficio Provinciale della Cerealicoltura di Matera. fasc. 379 [ I ] 16 settembre 1925 - 8 aprile 1943 Idem dall’Unione Provinciale Fascista dei Commercianti. fasc. 380 [ I ] 6 maggio 1939 Idem da F. Valluzzi. fasc. 381 [ I ] 2 agosto 1945 Idem da Giuseppe Ventricelli. fasc. 382 [ I ] 18 novembre 1921 - 1 maggio 1923 174 Idem da Felice Ventura, avvocato. fasc. 383 [ I ] 9 marzo 1920 - 30 maggio 1936 Idem da Donato Verrastro. fasc. 384 [ I ] 2 novembre 1946 - 8 luglio 1947 Idem da Salvatore Viggiano. fasc. 385 [ I ] 22 marzo 1930 - 21 giugno 1946 Idem da Domenico Visciola, commerciante di lane. fasc. 386 [ I ] 2 agosto 1945 - 27 giugno 1946 Idem da Enrico Vita. fasc. 387 [ I ] 8 agosto 1928 Idem da Francesco Volpe. BUSTA 15 fasc. 388 [ I ] 1910 - 1955 Corrispondenza pervenuta a don Eugenio d’Amato Cantorio da privati ed enti diversi. fasc. 389 [ I ] 22 febbraio 1895 - 28 luglio 1958 Corrispondenza indirizzata a diversi destinatari. Nota Trattasi di corrispondenza rinvenuta nell’archivio privato d’Amato Cantorio ma indirizzata a diversi destinatari non appartenenti ai componenti della famiglia. Non è stato possibile stabilire quale fosse la motivazione della presenza di tali lettere, tuttavia non si deve trascurare il fatto che don Giuseppe prima, e don Eugenio successivamente, intrattenevano numerosi e molteplici rapporti con privati ed enti e che il loro giudizio in merito ad affari di natura diversa era tenuto in grande considerazione. fasc. 390 [ F- I ] Biglietti da visita e annunzi diversi. 175 ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO STAMPE E CARTOLINE STAMPE (1901 – 1956) BUSTA 1 fasc. 1 [ I ] 1922 – 1927 N. 14 Esemplari della rivista “Terra Lucana” - Organo mensile della Cattedra provinciale di Potenza e delle altre istituzioni agrarie e zootecniche della provincia. fasc. 2 [ I ] 1929 – 1932 N. 17 Esemplari della rivista “Agricoltura Materana” – Organo della Cattedra ambulante di agricoltura e di tutte le istituzioni agrarie della provincia. fasc. 3 [ I ] 1933 – 1934 176 N. 12 Esemplari della rivista “Agricoltura Materana” – Organo della Cattedra ambulante di agricoltura e di tutte le istituzioni agrarie della provincia. BUSTA 2 fasc. 1 [ I ] 1901 – 1956 Cataloghi a stampa, opuscoli, pieghevoli e listini con immagini e descrizioni tecniche di prodotti, macchine, sementi e attrezzature diverse utili alla gestione e conduzione di attività agricole e zootecniche. fasc. 2 [ I ] Calendari illustrati. Immaginette votive. COLLEZIONE DI CARTOLINE Nell’archivio d’Amato Cantorio vi è una considerevole quantità di cartoline illustrate, sia redatte che non compilate, rinvenute raccolte in pacchetti fermati da sottili fettucce o da fili di spago oppure, in moltissimi casi, inserite in buste commerciali e divise per soggetto. Circostanza quest’ultima che ha fatto pensare al tentativo da parte di un componente della famiglia di costituire una collezione. Dal momento che gran parte delle cartoline compilate sono state inviate ad Eugenio dai fratelli e dalle sorelle è possibile dedurre che il collezionista fosse proprio quest’ultimo. Le cartoline sono state, dunque, suddivise per soggetto, così come in origine era intenzione del collezionista. Si rilevano cartoline illustrate di città italiane ed estere riordinate in ordine alfabetico delle località. Ve ne sono diverse con soggetti femminili, floreali e religiosi ed altre ancora raffiguranti animali e paesaggi, commemorative e pubblicitarie. BUSTA 1 fasc. 1 [ F - I ] Cartoline raffiguranti città italiane: località dalla A alla C (da Acerenza a Cremona). 177 fasc. 2 [ F - I ] Cartoline raffiguranti città italiane: località dalla F alla L (da Ferrandina a L’Aquila). fasc. 3 [ F - I ] Cartoline raffiguranti città italiane: località dalla L alla P (da La Spezia a Padova). fasc. 4 [ F - I ] Cartoline raffiguranti città italiane: località dalla P alla S (da Parma a Savona). fasc. 5 [ F - I ] Cartoline raffiguranti città italiane: località dalla S alla V (da Senigallia a Voghera). fasc. 6 [ F - I ] Cartoline raffiguranti città estere. Cartoline raffiguranti paesaggi con versi poetici d’autore. fasc. 7 [ F - I ] Cartoline raffiguranti soggetti femminili, religiosi, animali e floreali; cartoline illustrate di paesaggi marini, di commemorazione (del risorgimento italiano, della IV guerra d’Indipendenza italiana, della prima guerra mondiale), di fanciulli, di paesaggi urbani e rurali, di quadri di artisti celebri; cartoline augurali e pubblicitarie. 178 ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA D’AMATO CANTORIO Appendice Acta Preambuli pro D. Josepho de Amato Il documento più antico riferibile al fondo d’Amato Cantorio risulta essere un fascicolo provvisto di copertina in pergamena che reca, sul piatto superiore, l’intitolazione Acta Preambuli p. D. Iosepho Amato. Su quello inferiore si riscontrano alcune annotazioni del tenore seguente: Fogl. N° 38 Fascicolo 2 N. 1 Preambolo attinente alla compra della morata di Capua V.° Corniola. Anche sul dorso si legge la seguente indicazione Montepeloso 1749 Acta Preamboli et legitimatio num. 28 Pro Magnifico D. Iosepho. Il fascicolo è costituito da 26 carte cartulate a partire dalla n. 37 sino alla n. 56 con un quinterno di fogli cuciti nella parte finale, aggiunto da un ignoto redattore sicuramente in epoca seriore, probabilmente della prima metà del XX secolo, che riassume il contenuto del documento e descrive singolarmente ogni atto di cui esso è composto. Il fatto che la prima carta sia cartulata con il n. 37 farebbe supporre che il complesso di documenti sia parte di un’unità archivistica più voluminosa, forse un protocollo notarile, dal quale, appunto, il preambolo sarebbe stato estrapolato per poi essere condizionato da una copertina e costituire un fascicolo a sé. Del resto, se l’identificazione dell’unità creata, così come si ravvisa nelle indicazioni di copertina, era un preambolo cioè un inizio di qualcosa, lo era, probabilmente, di un instrumento di compravendita di un bene di cui era necessario accertare e stabilire chi ne fosse il vero e legale proprietario. Il fascicolo, infatti, raccoglie una serie di testimonianze, fedi giurate, attestati, decreti, instrumenti, articoli e deposizioni, databili tra il 1740 ed il 1749, che concorrono a dimostrare la legittima 179 discendenza e successione di tale Giuseppe Amato in un processo d’eredità discusso nella Corte marchesale di Montepeloso (oggi Irsina). Il processo prende le mosse da un’istanza datata 21 aprile 1749 inoltrata da Giuseppe Amato alla corte marchesale di Montepeloso con la quale il suddetto istante - provvisto di un decreto emanato il 17 luglio 1741 che lo dichiarava erede universale dei beni paterni e materni - chiede che tale riconoscimento sia corroborato da una notificazione pubblica per editto mediante banditore con invito agli eventuali altri pretendenti all’eredità a farsi avanti per contestare tale dichiarazione. A sostegno della legittima discendenza di don Giuseppe Amato viene inserito tra i documenti un dettagliato albero genealogico sia illustrato che descritto in forma narrativa. Da esso si trae l’informazione che la casata dei d’Amato proverebbe dalli nobili di Catanzaro con diversi illustri personaggi appartenenti al mondo ecclesiastico ed un famoso Manilio, Maggiore della Compagnia del Principe d’Ascoli, alfiere della Compagnia della Sacchetta del Reparto di Venosa, nominato nel 1647 Comandante Maggiore e Capo di tutte le compagnie di fanteria. Costui tenne la piazza di Montepeloso durante alcune sollevazioni popolari dimostrando straordinaria fedeltà al re Ferdinando. In nessuno dei documenti facenti parte dell’acta preambuli viene mai menzionata l’entità o la natura dell’eredità paterna e materna per cui l’istante è ricorso alla corte marchesale, tuttavia, l’indicazione posta sul dorso del fascicolo, che parla della compra della morata di Capua, potrebbe lasciare supporre che tale bene ne faccia parte o la si stia acquisendo. Il processo, comunque, si conclude con il pieno accoglimento delle istanze di Giuseppe Amato che con decreto del 3 maggio 1749 viene dichiarato legittimo erede del padre Geronimo e della madre Isabella nonchè di tutti i suoi antenati. 180 Acta Preambuli pro D. Josepho de Amato (1740 – 1749) 181 Trascrizione 1. (37 r – 37 v) Die undecimo Mensis Julii 1741. In Montepelusio et cetera presente et comparente et cetera et ad fidem N. La Curcia Nella Marchesal Corte di questa Città di Montepeloso comparisce D. Giu / seppe Amati della medesima, e dice come si trova spedito da questa / medesima Corte decreto di Preambolo col quale fu dichiarato erede universale / e particolare delli quondam Geronimo Amati ed Isabella Amati suoi / genitori ab intestato, e col beneficio della lege, ed anche fu dichia / rato legitimo successore e discendente delli quondam Angelo Amati e / Perna Carulli suoi abavi per parte del quondam sudetto Geronimo Ama / ti suo padre figlio legitimo e naturale delli quondam Domenico Antonio / Amati e Ruccia Trentacinque coniugi, quale Domenico Antonio fu figlio legittimo e naturale delli quondam Alfiero Manilio / Amati e Catarina Acciani coniugi, che fu d. Alfiero Mani / lio Amati fratello delli quondam Arcidiacono Dr D Giovanni Battista, / Dr Geronimo ed Antonio Amati figli legitimi e naturali delli detti / quondam Angelo Amati e Perna Carulli coniugi come questo ed altro chiaramente apparisce da copia di detto decreto di Preambolo / che in atto presente, come ancora presenta copia d’informazione / accappata nella Curia Vescovile di detta Città per causa del matri / monio contratto tra il sudetto quondam Antonio Amati e quondam Paula Lom / bardi della quale informazione chiaramente apparisce detto quondam An / gelo Amati esser stato figlio legittimo e naturale del quondam Dottor / Giovanni Berardino Amati figlio legittimo e naturale del quondam Am / brusio Amati fratello utrique congionto colla quondam Domenica / Amati di questa medesima Città di Montepeloso, per ciò fa istanza esser dichiarato legitimo successore e discendente delli / predetti quondam Dottore Giovanni Berardino ed Ambrosio Amati / padre ed avo rispettivo di detto quondam Angelo Amati ed an / che pigliarsi sommaria informazione d’esser stato detto quondam Antonio Amati marito della detta quondam Paula Lombardi, quale / Antonio Amati fu fratello germano delli predetti quondam Arcidicono / Dottor D Giovanni Battista, Dottor Geronimo ed Alfiero Manilio Amati / come dalle scritture che in atto presenta così dice e fa istanza / non solo in questo ma in ogni altro miglior modo. Die undecimo Mensis Iulii 1741. In Montepelusio et cetera. Per Marchesalem Curiam civitatis Montepelusii fuit pronunciatum et decretatum quod de contenutis in supradicta comparitione capiatam summaria informatio ad fines providendi testes habe / ant pro citatis et ixa per hoc suum et cetera. 2. (38 r – 38 v) Die undecimo Mensis Julii 1741. In Montepelusio comparente Magnificus D. Ioseph Amati et ad fidem et cetera N. La Curcia Actuarius. Copia. In causa preamboli et legitimationis descendentie petiti per magnificum D. Iosephus Amati / huius civitatis fuit intepositus sequens decretus. Die decima mensis / martii millesimo septicentesimo quadragesimo in civitate Montipelusii et cetera. / pro / visis comparitione presente magnificus D. Iosephus d’Amati fol. 1. fide D. Barto / lomei Haroi y Porsel olim presidis huius Province Basilicate fol. 2. Instr / mento dotali quondam magnifica D. Caterina Acciani f. 3. e 4. Instromento dotali quondam magnifica D. Perna Carullo a f. 5 ad 7., Fide R. Parochi D. Nicolai Ferrara / fol. 8., Instromento satisfactionis legati facti per quondam Canonicus Sancte Ostuno / f. 9 e 10., actis preamboli expediti in 182 beneficius D. Pompei d’Amati / a f. 11 ad 26., instromento dotali quondam magnifica D. Ruccia Trentacinque a / f. 27 ad 31. Articulis per dictum D. Ioseph presentis f. 32. Testius depositioni / bus af. 33. ad 44., visis denique videndis. Per Marchionale Curiam civitatis / Montepelusiis eiusque subscriptus Dominus Gubernatore et Iudice fuit pronunciatum et decretatum / predictus magnificus D. Ioseph d’Amati fore et esse declarandus prout presenti decre / to declarantur heres universalis et particularis quondam magnificus D. Hieronymi d’Amati, et / D. Isabella d’Amati eorum genitorum ab intestato et cum beneficio legis tantus ad suc / cedendus in omnibus bonis in hereditatibus predictis remansis, mobilibus, stabilibus / auro, argento, recolligentiis omnibus et nominibus debitorum cum facultate exigent / di credita incusandi quascumque obligatione instrumenta liquidandi aliaque omnia fa / ciendi que citra ius et nomen heredis fieri non possunt et que veris here / dibus permicti solent salvis in iuribus Reverendi utroque iure doctoris D. Dominici et Canonici / D. Saverii d’Amati eius fratrum quando comparverint; nec non predictus / magnificus D. fore et esse declarandus prout declaratur legitimus / successor et descendens quondam magnificus D. Angeli d’Amato, et D. Perne Ca / rullo coniugus eius ab avorum ex parte dicti quondam D. Hieronymi sui patris / filii legitimi et naturalis quondam magnificus coniugus D. Ruccie Trentacinque et D. / Dominici Antonii d’Amati filii legitimi et naturalis quondam magnificus coniugum / D. Catherine Acciani filii et heredis quondam Doctoris D. Horatii Acciani et D. Vittorie Volpe et Alferii D. Manilii Amati fractris utrinque / coniuncti quondam Doctoris Ioannis Battiste Archidiaconi, Doctoris D. Hieronymi et D. / Antonii d’Amati filii legitimi et naturalis dictum quondam congiugum D. Angeli d’Amati / et D. Perne Carullo ac heredis in triente ex testamento quondam Reverendi Canonici / Sancti d’Ostuno nipotis et heredis quondam Doctoris Ioannis Antonii Brunelli / et insuper predittus D. Iosephus fore et esse declarandus prout declarantur / filius legitimus et naturalis dicta quondam D. Isabella filie legitime et naturalis quondam magnificus / D. Iacobi d’Amati et Catherine Carreggia coniugum ac sororis utin /que coniuncta quondam Canonici D. Donati, Angeli, Lucii et utroque iure doctoris D. / Sancti d’Amati Archipresbiteris et ultimi rectoris ac compatroni be / neficii sub titulo Sancte Catherine et ita per hoc suus utroque iure doctoris Ianuar / rius Vitale Gebernatore et Iudex. Notarius Thomas La Curcia acturius. Supreadictum decretum fuisse subscriptum propria manu supradicti / utroque iure doctoris D. Ianuarii Vitale actualis Gubernator et Iudicis in mei pre / sentia et per me predittus Actuarius civitatis Montepelusii testor ego / predictus notarius Thomas La Curcia ut sipra actuaries et ad fidem / rogatus signavi. Adest signum notarii. Extracta est presens copia a suo originali in hac Curia presentem per magnificum D. Ioseph Amati cum potes / tate relaxandi copia eisdemque restituto, factaque collatione, licet aliena manu, concor / dat meliori semper salva, et ad fidem ego Notarius Thomas La Curcia Actuarius Curie dicte civitatis / rogatus signavi. 3. (39 r – 39 v) Die Undecima Mensis Julii 1741. In Montepelusio comparente magnificus D Ioseph Amati et ad fidem N. La Curcia Actuarius. Copia. Philippus Dei gratia Rex et cetera. Don Bartolomeo de Harroy Porsel Canaro / del habito de Alcantara Preside, Capitano a guerra et Commissario / di campagna in questa Provincia di Basilicata. Signor Manilio / d’Amato Alfiero della compagnia d’uomini d’arme dell’illustre / Principe d’Ascoli et capitano della compagnia della Sacchetta del dipartimento / di Venosa vi facciam sapere come havemo ricevuto altr’ / ordine espresso da Sua Eccellenza Vicerè e Capitano generale di questo Re / gno che subito dovessimo far marciare tutte le compa / gnie così della fanteria come della cavalleria delli battaglioni di / questa a noi destinata Provincia la volta di Napoli per / servirsene nell’affari presenti di guerra, con ordine anco / ra espresso che dovessimo prescegliere uno de Capitani per Maggiore / quale possa governare e dirigere dette compagnie e suoi offi / ziali per il buon regolamento militare affinché tutti detti / officiali dipendano da un solo comandante, havendomo / giudicato che nella persona di voi nobile Manilio d’ / Amato vi concorrono tutte le qualità e di confidenza / valore et esperienza per quello che per tanti avete fe / delmente dimostrato del servizio di Sua Maestà n’è parso / far la presente colla quale vi eligiamo per Maggiore e Capo / comandante di tutta detta compagnia, dandovi tutta quella / 183 autorità che a noi è stata concessa da Sua Eccellenza Vicerè per mezzo di suo veneratissimo dispaccio e tutti gli emolumenti, / prerogative, onori, distinzioni, ed ogn’altro che vi possa / spettare in virtù delli privilegii militari di quella maniera / che anno goduto e godono tutti gl’altri Comandanti e Maggiori del / Regno e colla dovuta brevità possibile dobbiate, con tutte dette compagnie, / marciare la volta di Capua dove sta il Tenente Gene / rale D. Vincenzo Tuttavilla, ed ivi obbedire li suoi ordini, che / per servizio di Sua Maestà in nome di Sua Eccellenza vi si daranno, atteso / con questa ordinamo a tuttii soldati ed officiali di dette compagnie / capitani, sindaci ed eletti a baroni di qualsiasi grado e condizione / di tutte le città, terre e luoghi dove capiterete che vi / tenghino, reputino, e trattino come Maggiore e primo / comandante di dette compagnie, ubedendo tutti gl’ordini che li darete / per servizio di Sua Maestà che Dio guardi, da tutti si esegua sen / za farsi il contrario sottopena della disgratia regia e della con / fissazione de beni da applicarsi alla cassa militare. Mon / tepeloso dalla nostra residenza li dieci sette novembre mille sei cento quarantasette. Don Bartolomeo da / Haroy Porsel. Notarius Marchese Paggetta de ordine segretario / adest sigillus. Patente di Maggiore e primo Comandante / della compagnia di questa Provincia di Basilicata in persona del / signor Alfiero Manilio d’Amato della città di Montepeloso. Extracta est presens copia a suo originali in actis presente per magnificum D. Ioseph Amati cum potestate / relaxandi copiam, eisdem restituto, factaque collatione, licet aliena manu con / cordat meliori semper salva, et ad fidem ego Notarius Thomas La Curcia Actuarius Curie / dicte civitatis rogatus signavi. 4. (40 r – 43 r) Die undecimo Mensis Iulii 1741. In Montepelusio comparente magnificus D. Ioseph Amati et ad fidem N. La Curcia Actuarius. Copia. Die 15 mensis novembris 1640, Montipelusii et cetera presentata / per comparentes que et cetera. Coram duo generali Vicario Montipelusis de / legato apostolico ad infrascripta per Sanctissimum Dominum Urbanum VIII comparent do / minos Antonium de Amato et paulam Lombardo predicte ci / vitati set dicunt qualiter contractis inter eosdem sponsalitiis super / matrimonio inter eos contrahendo, et scivissent inter eosdem vin / culus consanguinitatis in quarto gradua desse obtinuerunt a Sancta Se / de apostolica dispensatione super dicto quarto consanguinitate gradu / cum aliis requisiti set supplicatis apuddictu SS. Dominum prout in dicta apostolica dispensatione clarius contineur appare quam originaliter / presentant ea propter instant super contentis in dispensatione pre / dicta sommarie informari et constito preces dicto Summo Pontefi / ci porrectas veritati nitio eosdem comparentes ad contrahendum / juxta legitimum matrimonium per verba de presenti, juxta jux / tam dispensatione servata forma in omnibus S. C. T. et prius S. R. E. admitti, isto et omni meliori modo et cetera. Capiatur de / predictis expositis sommaria informatio, qua capta ut iuris et cetera per / hoc suum et cetera. Pompeo Trentacinque vicarius generalis et delegatus Apo / stolicus. Datum et cetera die 15 novembris, quo supra et cetera Curia et cetera. Die 15 mensis novembris 1640. Montipelusii et cetera presentata per Antoni / um de Amato et Paulam Lombardo civitatis Montipelusii coram domino generali vi / cario eiusdem civitatis super supplicatis Sanctissimo Domino Urbano VIII et / apostolica dispensatione inde ostenta, super quarto consanguinitatis / gradu inter eosdem pro matrimonio contrahendo per verba de / presenti et alias proutt in dicta apostolica dispensatione et cetera. In primis poneno et volono provare come li quondam Ambrosio d’Ama / to e Domenica d’Amato di detta città erano fratello e sorella / carnali nati di legitimo matrimonio da padre comune, quale gli è di Catanzaro e costa a quelli che lo sanno. Item comè dallo sopradetto quondam Ambrosio d’Amato ne nacque / il quondam dottore Giovan Berardino d’Amato, dal quale Giovan Berardino / ne nacque il quondam Angelo d’Amato, dal quale ne è nato / Antonio d’Amato a presente vivo, e similmente dalla sopra / detta quondam Domenica d’Amato ne nacque il quondam Antonio / Lombardo dal quale ne nacque Giovan Lombardo al presen / te vino dal qual Giovan Lombardo ne è nata PaolaLombardo / al presente viva, tutti di legitimo matrimonio, quod est verum / e costa a quelli che lo sanno et cetera di maniera, che evidentemen / te appare lo sopradetto Antonio d’ Amato e la sopradetta / Paola Lombardo essere in quarto grado di consanguineità fra di loro. 184 Item poneno et cetera intendendo essi Antonio d’ Amato e Pao / la Lombardi di contrahere tra di loro legitimo e sollenne / matrimonio servata la forma delli decreti del S. C. T. / mediante consenso loro e del padre di essa Paola anno ferma / ti li capitoli matrimoniali con le promesse trattati e condizioni in essi capitoli contenuti liberamente e senza forza / veruna ne ratto, come costa a quelli che lo sanno et est ve / rum et cetera. Item hec et alia et cetera. Intem litteris attenti set cetera non / se adstringentes et cetera. Testes esaminati coram domino generali Vicario Episcopalis Curie civitatis Montispelusii ad instantiam Antonii de Amato et Paula Lombardo super articulis per / eosdem presentatis. Die 15 mensis novembris 1640 Montispelusii et coram eodem domino generali Vicario apostolico delegato ad infrascripta. / Johannes Palmerius utroque jure doctor civitatis Montispelusii aetatis sue annorum sep / tuaginta duorum in circa ut dixit testis suo medio iuramento interrogatus et examinatus super articulis presentatis pro supradictus Antoni / um de Amato et Paulam Lombardo et primo. / Super primo articolo Respondit: Io so benissimo che li sopradetti quondam Ambro /gio d’Amato e Domenica d’Amato di questa città erano fratello / e sorella utrique coniuncti nati da legittimo matrimonio da padre e madre comune, e questo lo so benissimo per essere dè pri / marii le sopradette persone nobili e dipendente da padre da / Catanzaro in Calabria. / Super 2° Respondit. Similmente io so che dal predetto Ambrogio ne nacque / il quondam dottor Giovan Berardino d’Amato suo figlio, dal / quale quondam Giovan Berardino ne nacque parimenti il quondam Angelo / d’Amato, dal quale quondam Angelo d’Amato n’è nato il predetto / Antonio d’Amato, e similmente dalla predetta domenica d’Ama / to ne nacque il quondam Antonio Lombardo, dal quale Antonio Lom / bardo ne è nato il dottor Fisico Giovan Lombardo al presente / vivente, dal qual ottor Fisico Giovan Lombardo ne è nata / la sopradetta Paola, di modochè fra li detti Antonio e Paola / vi è parentela di quarto grado di consanguinità, / come si scorge dalla discendenza delli sopradetti Gentiluomini. / Super 3° Respondit. Io so che il matrimonio predetto de futuro / è stato contratto fra li predetti Antonio e Paola intervenienti / e consenzienti il sopradetto dottor Fisico Giovan Lombardi suo pa / dre e madre e fratelli mediante contratto di capitoli e sollemnità regolare / conforme li decreti del Sacro Concilio Tridentino, ed il tutto so de / causa scientie e comè cosa notoria e pubblica a tutti. / De causa scientie loco et tempore. Dixit quia scit et in / terfuit, audivit ut supra il tutto in questa nostra città predetta. / Io Giovan Palmieri ho deposto quanto di sopra. Tren / tacinque Vicarius generalis et delegatus apostolicus. / Eodem die et cetera et coram eodem et cetera. Ioannes Berardinus de / Magistris eiusdem civitatis etatis sue annorum septuaginta duo / rum in circa, ut dixit testis suo medio iuramento interro / gatus et exatus super presente causa et articulis presentatis per Anto / ium da Amato et Paulam Lombardo toto facto et cetera et primo. / Super primo respondit ch’esso testimone si ricorda e sa benissimo li quondam / Ambrosio d’Amato e Domenica d’Amato di questa città predetta / che erano fratello e sorella nati in costanza di legitimo matri / monio da padre comune stabile da Catanzaro Provincia di / Calabria. Super 2° respondit. Io so benissimo che il predetto / quondam Ambrosio d’Amato ebbe per figlio legitimo e naturale il dottore / Giovan Berardino d’Amato dal quale ne nacque il quondam Angelo d’ / Amato, dal quale ne è nato il quondam Antonio d’Amato al presente vivo; / ed ancora so bene che dalla sopradetta quondam Domenica d’Amato ne / nacque il quondam Antonio Lombardo dal quale ne nacque Gio / van Lombardo al presente vivo e da detto Giovan Lombardo ne / è nata ultimo loco Paola Lombardi al presente viva, dimodochè gli / predetti Antonio e Paola sono di quarto in quarto grado di con / sanguinità fra di loro, come chiaramente si scorge dalla sopra / detta discendenza d’essi signori Gentiluomini. / Super 3° respondit. È vero ed io so molto bene che fra li detti An / tonio e Paola si è trattato far parentela e che sopra di ciò / si sono fatti li capitoli matrimoniali liberamente e senza fora veruna / concorrente la volontà d’ambedue le parti e particolarmente / del dottor Fisico Giovan Lombardo padre di detta Paola quali capi / toli e patti matrimoniali si sono fatti con tutte le condi / zioni necessarie, conforme comanda il rito della S. Chiesa e / servata la forma del Sacro Concilio Tridentino e con la volontà ancora / di madre, fratelli e tutti, sapendo io tutto ciò da causa scien / tie perché cossì è la verità e costà a tutta questa città. / De causa scientie et cetera. Dixit quia scit, vidit, interfuit, audivit et cetera, ut / supra. De loco et tempore dicti. In questa città di Montepeloso, / ut supra et cetera. Io Giovan Berardino de Magistris ho deposto / ut supra et cetera. Trentacinque Vicarius generali set delegatus apostolicus. / Al signor Vicario generale di Montepeloso delegato apostolico. Die quarto / mensis decembris 1640 185 Montispelusii et cetera presentata per comparentes coram / illustrissimi et admodum Reverendi domini generali Vicarii civitatis Montispelusii, et apostolico / delegato per Sanctissimum Dominum vigore brevis apostolici super dispensatione / ut in actis et cetera. Antonio d’Amato e Paola Lombardi di detta / città espongono a vostra signoria come avendo ottenuto dispenzazione apostolica / sopra la congiunzione del quarto grado di loro consanguinità / già presentata a vostra signoria per potere fra di loro effettuare il matri / monio per verba de presenti servata la forma del Sacro Concilio Tridentino / costandogli la scomunica contratta per essi supplicanti per l’ingesto fra / di loro commessi ed espressamente in detta apostolica dispensatione giac / chè gli viene benignamente concessa nel breve apostolico che / affinchè possano effettuare detto matrimonio umilmente supplicando in genu / flexis si degni concederli detta assoluzione et constito delli requisi / ti espressi in detto Breve siano parimenti ammessi a potere liberamente / contraere detto matrimonio servata la forma di detta dispensa / zione apostolica che lo riceveranno gratia ut Deus. / Urbanus PP VIII. Pompeus Trentacinque utroque iure doctoris Vicarius generalis / Montispelusii et delegatus apostolicus et cetera. Tibi admodum Reverendo domino / Francisco Antonio utroque iure doctoris Canonico Abbate nostre Cathedralis ecclesie / salutem et cetera. Quum non valentibus Antonio de Amato / et Paula Lombardo predicte civitatis matrimonialer se conjungere ob / quarti consangiunitatis impedimentum cum huiusmodi dispensa / tionis eam nobis a Santa Sede Apostolica commissa fuerit quod si / preces summo Pontifici porrectas veritati nitantur re / cepto ab iisdem iuramento quod non spe facilius prefa / tam apostolicam dispensationem obtinendi copulam car / nalem habuerunt prout expresserunt ab excommunica / tionis sententia, quam ob incestus eiusmodi commissi / reatum imposta eisdem salutari penitentia absolveremus / et postmodum cum eisdem ad contraendum legitimum ma / trimonium servatis Sacri Concilii Tridentini dispensationis Apostolica / Authoritate similiter dispensaremus cuius rescripti vigore / summariam cepimus informationem non valentes ob legi / timum aliud nostrum impedimentum supradictorum supplican / tium depositionem habere. Confisi igitur de vestra scien / tia, integritate, et exsperientia per presentes tibi committimus / qualiter recepito parte ab eisdem Antonio et Paula iurame / nto quod predita carnalem copulam non spe facilius obtinen / di dispensationem predictam commiserint, eorum depositionem in scri / ptis recipias et postmodum servata forma supradicta apostolica dispensationis rescripti quod ad te mittimus pro supradicta exem / tione in hac parte eosdem Antonium et Paulam a supradicta ex / comunicationis sententia quam ob huiusmodi reatum incestus / incurrerunt prout nobis umiliter supplicarunt injuncta cuili / bet ipsorum salutari penitentia absolvas. Quibus omnibus / peractis quecumque acta que facta fuerint ad Nos transmit / tas ut Deo adjuvate ad huiusmodi dispensationem servata forma / supradicti apostolici rescripti procedere valeamus, dantes tibi in premissis, et circa premissa vices et voces nostras, imo veri / us apostolicas in hac parte et cetera. In quorum fidem et cetera. Datum in / episcopali Palatio Montispelusii die quarta mensis decembris 1640. / Pompeius Trentacinque Vicarius generalis Montispelusii et delega / tus apostolicus. Adest sigillum. / Extracta est presens copia a suo proprio originali sistente in Archi / vio Reverendissime episcopalis Curie huius civitatis Montispelusii cum quo, fa / cta collazione, concordat meliori semper salva et ad fidem et cetera. / Datum in Montepelsio die vigesima quarta mensis Maii / millesimi septigentesimi quadragesimi primi 1741. / Subditus Francisus Antonius de Maestria cancellarius et archivarius episcopalis / Curie civitatis predicte. / Supradictus subditus Franciscus Antonius de Maestria cancellarius et archivarius / episcopalis Curie civitatis Montispelusii ut supra qui supradicta copia scripsit / subscripsit eius proprie manu testor ego notarius Cesar Morano a / Montepelusio esse tales quales se facit et ad fidem rogatus signavi. 5. (44 r – 44 v) Die undecimo mensis Iulii 1741. In Montepelusis presentata pro magnifico D. Ioseph Amati et ad fidem et cetera. Copia. Noi D. Bartolomeo d’Haroy Porsel Canaro dell’habito d’Alcantara Preside, Governatore / et Capitan a guerra in questa Provincia di Basilicata facemo piena et indubitata fe / de a chi la presente 186 spetterà vedere, o sarà in qualsivoglia modo presentata in / giudizio et estra come il Nobile Manilio d’Amato Magiore della Compagnia / dell’illustre Principe d’Ascoli nobili dottor Geronimo et Antonio Amati / fratelli di questa città in tutte le occasioni si sono presentati per servizio di Sua Maestà et / particolarmente nella prossima passata delle sollevationi et revolutioni populari con / straordinario zelo et affetto verso il servitio della Real Corona si sono mo / strati portati et mantenuti et essendosi da noi dato ordine su li principii / in esecuzione di quelli di Sua Eccellenza che ciaschedun officiale di compagnia doves / se accudire con la sua obbligatione et col seguito di loro soldati nella / piazza d’arme ordinata dell’Eccellenza del Regno, detto Magiore Manilio sen / za frapporvi momento di tempo s’avviò con suoi creati et cavalli per / radunare la sua compagnia e per camino s’incontrò col signor Conte di / Conversano che andava con la sua gente a piazza d’arme col quale / si unì et continuatamente have accudito con molta finezza et pun / tualità in essa piazza d’arme sotto lo comando del signor D. Vin / cenzo Tuttavilla, ne sono a pieno informato in tutte le / occasioni di scaramuccie, pilee et rise che si sono offerte / per lo chè dell’asserti officiali della supposta Repubblica / ne fu dichiarato ribelle et levati li molti animali dalla / compagna di questo territorio et in particolare sopra li mille ducati / di porci che stavano alle ghiande nel bosco di S. Chirico e / poi con l’occasione che si ritirò da detta piazza d’arme il detto / signor Conte di Conversano, detto Magiore con licenza dell’illustre signore Duca d’Arcas olim Vicerè in questo Regno, accompagnatosici ar / rivò in questa città predette di Montepeloso nel mese di Febraro / dove unitamente con detti suoi fratelli dando calore ad essa città / et suoi cittadini che già si mantenevano fedeli per il Re nostro signore fe / ce accrescere la fedeltà col tenerli infervorati nel mantenimento / di questa piazza soccorrendono et contribuendono in tutto quello si / offeriva et con l’armi in mano continuandono la difesa, tenendo corrispon / denza con il signor Conte di Conversano et signor Duca de martina acciò stesse / ro intesi et intraprendessero la difesa di questa città in caso di nuovo / assedio che si minacciava dalli popoli ribelli comè delle lettere respon / sive di detti signori a noi originalmente presentate appare. Perlochè volen / do poi sul principio di Aprile prossimo passato il signor Duca de / Gravina entrare nella sua città per catturare il Conte Salazar, / che vi assisteva per il popolo, chiamati tutti da detto signor Duca, con / prestezza e puntualità l’assistirono et accudirono col numero / di due cento persone in circa di questa piazza d’arme et con questa / gente detto signor lo Duca hebbe il suo intento in entrarci e per ulti / mo acclamata che fu la pace et il Re nostro signore che Dio guardi / s’unirono col signor Duca di Martina nell’ingresso che fece in Ba / silicata per estirpar li ribelli et tanto detto Magiore quanto suo / fratello Antonio che servì da Capitanio appresso detto signor Du / ca accudirono con non meno valore che prontezza et puntua / lità così comè in tutte le altre occasioni l’habbiamo tutti / detti fratelli trovai pronti et fedeli nel servizio di Sua Maestà cattolica / et in testimonio di tutta questa verità ne l’abbiamo fatta scrivere / la presente, firmata di nostra propria mano et signata col sigillo di nostre / armi. Montepeloso venti settembre mille sei cento quarant’ / otto. Don Bartolmeo de Haroi Porsel. Giuseppe Mangie / ri segretario demandato. Adest sigillum. / Extracta est presens copia a suo originali in hac Curia predicta per magnificum D. Ioseph Amati cum protestate / relaxandi copiam, eidemque restituto, factaque collatione, licet aliena manu, concordat meliori / semper salva, et ad fidem ego Notarius Iohannes La Curcia Actuarius Curie dicte civitatis rogatus signavi. 6. (45 r – 45 v) Die undecimo mensis Iulii 1741. In Montepelusio et cetera presentata pro magnifico D. Ioseph Amati et ad fidem et cetera N. La Curcia Actuarius. Articoli sopra de quali devono esaminarsi l’infrascritti testimo / nii nella causa di legitima discendenza e successione di D. Giu / seppe Amati di questa città di Montepeloso che intende di / chiararsi legitimo successore e discendente dell’infranota / te persone sopra de quali fa istanza esaminarsi i testimonii colla potestà d’aggiungere e sminuire. / Primo pone e vuol provare come detto D. Giuseppe Amati è / figlio legitimo e naturale ed erede delli quondam D. Geronimo Ama / ti ed Isabella Amati coniugi, quale Geronimo Amati / fu figlio legitimo e naturale delli quondam Domenico Antonio Amati / e Ruccia Trentacinque coniugi ed il sudetto Domenico / Antonio Amati fu figlio legitimo e naturale delli 187 quondam Al / fiero Manilio Amati e Caterina Acciani coniugi, quale / Alfiero Manilio Amati fu figlio legitimo e naturale delli / quondam Angelo Amati e Perna Carulli da quali coniugi ne / nacquero parimente li quondam Dr. D. Giovan Battista Arcidiacono / Dr. Geronimo ed Antonio Amati fratelli utrique / congiunti di detto quondam Alfiero Manilio Amati, come / da decreto di preambolo spedito della Corte Marchesale / di questa città di Montepeloso sotto il giorno delli 10 mar / zo 1740. Copia del quale decreto in atto si presenta. / Secondo pone e vuol provare come il sopra detto quondam Angelo d’ / Amati fu figlio legitimo e naturale del quondam Dr. Giovan Berardi / no Amati quale Dr. Giovan Berardino Amati fu figlio / legitimo e naturale del quondam Ambrosio Amati che fu fratello / utrique congiunto colla quondam Domenica Amati di questa / città di Montepeloso come da copia autentica d’infor / mazione presa nella Curia vescovile di questa città di / Montepeloso nell’anno 1640 per il matrimonio con / tratto tra il sopra detto quondam Antonio Amati e quondam Paola / Lombardi per la dispenza del quarto grado di consanguinità / nel qual’anno se ne fece la discendenza qual copia auten / tica in atto si presenta. / Terzo pone e vuol provare come detto quondam Antonio Amati / f legitimo marito della quondam Paula Lombardi quale / Antonio Amati fu fratello del sopra detto Alfiero / Manilio Amati testibus et scripturis e fratelli si / milmente delli predominati quondam Arcidiacono Dr. D. Giovan / Battista e Dr. Geronimo Amati. 7. (46 r) Die undecimo mensis Iulii 1741. In Montepelusis, et coram Domino Gubernatore. Il magnifico Giovan Pietro Mangieri di questa città di Montepeloso / dice esser persona nobile e vive del suo d’età sua d’an / ni ottantaquattro incirca, ut dictus testis sommarie pro / ductus cum juramento interest et exactus super articulis / presentatis per magnificum D. Ioseph Amati sibi lectis et per ip / sum bene auditis et cetera. / Interest super tertio articulo, relictis aliis precedentibus de / voluntate producentis dicto signore per esser vecchio mi / ricordo e conosco benissimo le persone delli quondam Anto / nio Amati e Paola Lombardi coniugi persone no / bili di questa predetta città, da quali ne nacquero più fi / gli, e per publica voce e fama ho inteso dire, come / si è detto sempre e si continua a dire, che detto quondam Antonio / Amati fu fratello germano delli quondam Alfiero Manilio, / Dr. Geronimo ed Archidiacono Dr. Giovan Battista Amati anche / nobili di questa città e il magnifico D. Giuseppe Amati have / la dependenza da detto quondam Alfiero Manilio, e questo è / quanto so e posso deponere in causa scientie dicta predicta / omnia scire per modum ut scripto de loco et tempore dicti / ut supra. / Io Giovan Pietro Mangieri ò deposto come di sopra. 8. (46 v) Eodem regreditur die, ibidem, et coram eodem. Donato Antonio Altiero di questa città di Montepeloso dice / esser uomo di piazza d’età sua d’anni 74 in circa / ut dictus testis sommarie productus cum juramento interest et exactus super articulis presentatis per magnificum D. Ioseph / Amati sibi lectis et per ipsum bene auditis et cetera. / Interest super tertio articulo relictis aliis precedentibus / de voluntate producentis dicto signore ho inteso publica / mente dire e discorrere dalle genti e fra la genti / a maggior parte da cittadini di questa città di Montepeloso / sin dal tempo che ho avuto l’uso della raggione in / appresso siccome al presente si continua a dire che il / quondam Antonio d’Amati fu marito della quondam Paola / Lombardi da quali ne nacquero più figli e che detto / quondam Antonio era fratello utriuque congiunti delli / quondam Archidiacono Dr. Giovan Battista, Dr. Geronimo ed fiero / Manilio Amati, e dal medesimo Alfiero Manilio have / la discendenza il magnifico D. Giusepe Amati oggi viventi / e questo è quanto so e posso deponere in causa scientie / 188 detta predetta omnia scire per modum ut supra de loco et tempore / dicti ut supra. / Io Donato Antonio Altieri ò deposto come sopra. 9. (47 r) Die undecimo tertio mensis Iulii 1741. In Montepelusis, et coram Domino Gubernatore. Il magnifico Francesco Paolo Caravelli di questa predetta città di Montepeloso / dice essere persona civile e vive del suo d’età sua / d’anni cinquanta incirca ut dictus testis summarie pro / ductus cum juramento interest et exactus super articulis / presentatis per magnificum D. Ioseph Amati sibi lectis et per / ipsum bene auditis et cetera. / Interest super terbio articolo relictis aliis precedentibus / de voluntate producentis dicto signore come cittadino ho / inteso sempre publicamente dire in questa città sin dal / tempo che ho avuto la raggione in appresso / siccome al presente publicamente si dice che il quondam Anto / nio Amati fu marito della quondam Paola Lombardi / e che in costanza di legitimo matrimonio prochrearo / no più figli e che detto quondam Antonio era fratello ger / mano delli quondam Dr. Geronimo Archidiacono Dr. Giovan Battista / ed Alfiero Manilio Amati nobili di questa città e dal / medesimo quondam Alfiero il magnifico D. Giuseppe Amati have la / dependenza e questo e quanto so e posso deponere. / In causa scientie dicta predicta omnia scire per modum ut supra de lo / co et tempore dicti ut supra. / Io Francesco Paulo Caravelli ho deposto come sopra. 10. (47 v) Eodem regreditur die, ibidem, et coram eodem. Il magnifico Michele Viola di questa città di Montepeloso dice esser per /sona civile, e vive del suo d’età sua d’anni cinquanta / incirca ut dictus testis sommarie pro / ductus cum juramento interest et exactus super articulis / presentatis per magnificum D. Ioseph / Amati sibi lectis et per ipsum bene auditis et cetera. Interest super tertio articulo relictis aliis precedentibus de / voluntate producentis dicto signore per essere cittadino di / questa città ho inteso sempre publicamente dire e discor / rere da tutti cittadini che il quondam Antonio Amati e / ra marito della quondam Paola Lombardi di questa medesima / città e che in costanza di legitimo matrimonio pro / crearono più, e parimenti che detto quondam Antonio era / fratello germano delli quondam Alfiero Manilio, Dr. Ge / ronimo ed Archidiacono Dr. Giovan Battista Amati persone / nobili di questa città, e che il magnifico D. Giuseppe Amati ha / ve la sua descendenza da detto quondam Alfiero Manilio / e questo è quanto so e posso deponere in causa / scientie dicta predicta omnia scire per modum, ut supra de lo / co et tempore dicto ut supra. / Io Michele Viola ho deposto come sopra. 11. (48 r) Die decimo quarto mensis Iulii 1741. In Montepelusis, et coram Domino Gubernatore. Mastro Vito Altieri di questa predetta città di Montepeloso dice esser / persona di piazza d’età sua d’anni 69. incirca / ut dictus testis sommarie productus cum juramento interest / et exactus super articulis presentatis per magnificum D. / Ioseph Amati sibi lectis et per ipsum bene auditis et cetera / Interest super tertio articulo relictis aliis precedentibus / de voluntate producentis dicto signore, è vero e verissimo / ed io sempre dal tempo [che] ho avuto l’uso della raggione / continuamente sino al presente ho inteso pubblicamente dire / discorrere da tutti cittadini di questa città che il quondam / Antonio Amati 189 era marito della quondam Paola Lombar / di di questa medesima città e che delli medesimi ne nacque / ro più figli e similmente ho inteso dire publicamente / nel modo suddetto che detto quondam Antonio Amati era / fratello utriuque congionti colli quondam Dr. Geronimo / Archidiacono Dr. Giovan Battista ed Alfiero Manilio Amati / ed il magnifico D. Giuseppe Amati tiene la sua descendenza / da detto quondam Alfiero Manilio Amati e questo è quanto / so e posso deponere in causa / scientie dicta predicta omnia scire per modum, ut supra de lo / co et tempore dicto ut supra. / Io Vito Altiero ò deposto come sopra. 12. (48 v) Eodem regreditur die, ibidem, et coram eodem. Domenico Santo Mauro di questa predetta città di Montepeloso / dice esser persona di piazza d’età sua d’anni cin / quanta incirca ut dictus testis sommarie productus cum / juramento interest et exactus super articulis presentatis per / magnificum D. Ioseph / Amati sibi lectis et per ipsum bene / auditis et cetera. / Interest super tertio articulo relictis aliis precedentibus de voluntate / producentis dicto signore per essere cittadino di questa città / sin dalla fanciullezza e continuamente dopo sin al presente / ho inteso publicamente dire e discorrere da tutti / i cittadini di questa città che il quondam Antonio Amati / ebbe per moglie la quondam Paola Lombardi e che da medesimi / coniugi in costanza di legitimo matrimonio ne nacque / ro più figli e parimente ho inteso in detto modo che il / suddetto quondam Antonio Amati era fratello germano del / li quondam Alfiero Manilio, Archidiacono Dr. Giovan Battista, Dr. Ge / ronimo Amati dal quale quondam Alfiero Manilio / Amati il magnifico D. Giuseppe Amati oggi vivente tiene la / discendenza e questo è quanto so e posso deponere / in causa / scientie dicta predicta omnia scire per modum, ut supra de lo / co et tempore dicto ut supra. / Io Domenico Santo Mauro ho deposto ut supra. 13. (49 r) Eodem regreditur die, ibidem, et coram eodem. Mastro Giovan Battista Martelli di questa predetta città di Montepeloso dice / esser fabricatore d’età sua d’anni settanta nove in / circa ut dictus testis sommarie productus cum juramento in / terest et exactus super articulis presentatis per magnificum D. / Ioseph Amati sibi lectis et per ipsum bene auditis et cetera. / Interest super tertio articulo relictis aliis de voluntate / producentis, dicto signore come cittadino e vecchio è vero / quanto in detto articolo si contiene a causa che / dal tempo ho avuto l’uso della raggione continuamente / in appresso ho inteso publicamente dire in questa città / siccome attualmente si dice che il quondam Antonio d’ / Amati ebbe per moglie la quondam Paola Lombardi / ambedue di questa città, da quali ne nacquero in / constanza di legitimo matrimonio più figli, ed ho in / teso ancora così publicamente che detto quondam Antonio d’Amati era fratello germano delli quondam Archidiacono Dr. / Giovan Battista, Dr. Geronimo ed Alfiero Manilio Ama / ti, dal quale Alfiero Manilio Amati il magnifico / D. Giuseppe Amati have la sua descendenza, e questo / è quanto so e posso deponere in causa scientie dicta predicta / omnia scire per modum, ut supra de loco et tempore dicto / ut supra. / Io Giovan Battista Martelli ò deposto ut supra. 14. (49 v – 50 r) In causa legitimationis descendentie petita per magnificum D. Ioseph Amati huius / civitatis Montispelusii fuit interpositus infrascriptum decretum. / Die decima septima mensis Iulii 1741. In civitate Montispelusii et cetera. / Visa comparitione presentata per magnificum D. Ioseph Amati folio primo, copia decreti / preamboli per hanc Curiam expositi ad favorem dicti magnifici D. Iosephi / in quo 190 fuit declaratus heres universalis et particularis quondam D. Hiero / nimi Amati et D. Isabella Amati eorum genitorum nobilum ab in / testato, et cum beneficio legis tantum, ac fuit pariter declaratus / legitimus successor et descendens quondam magnificum Angeli Amati et Per / ne Carullio coniugum eius abavorum ex parte dicti quondam Hieronymi sui / patris filii legitimi et naturalis quondam magnificum coniugum Ca / therine Acciano et Manilii Amati fra tris utriusque coniuncti / quondam Archidiaconi doctoris D. Ioannis Battiste, doctoris Hieronymi et Antonimi Amati / filii legitimi et naturalis dictis quondam coniugum Angeli et Perne Ca / rullo nobilium huius predictis civitatis, necton declaratus filius legitimus / et naturalis dicti quondam Isabelle Amati filia legitima et naturalis quondam magnificum / Iacobi Amati et Catherine Carreggia coniugum ac sororis utriuque coniuncta quondam Canonici D. Donati, Angeli, Lucii e utroque iure doctoris D. Sancti / Amati Archipresbiteris et ultimi Rectoris et compatroni beneficii sub ti / tulo Sancte Catherine f. 2. Copia actorum factorum in Curia Episcopali / huius predictis civitatis pro matrimonio contracto intus predictus quondam Antonio Amati / et Paula Lombardi, ex quibus clara si qui predictum quondam Angelus Amati / esse filium legitimum et naturalem quondam Dominis Iohannis Berardini Amati filii le / gitimi et naturalis quondam Ambrosii d’Amati fra tris utrinque coniuncti quondam / Dominice Amati nobilium predicte civitatis Montispelusii f. 4, 5, 6, e 7. Pa / tente presidis huius Province in persona predicti quondam Alferii Manilii pro / servitio regio fol. 3. Certificatoria dicti presidis ad favorem dicti Alfe / rii Manilii pro servitisi eundem prestitis Sue Catholice Maiestati / sommaria informatione capta per hanc predictam Curiam, ex qua constat / predictum quondam Alferium Manilium esse germanum cum dicto quondam Antonio Amati viro / Paula Lombardi, visis videndis et cetera. Per Marchesalem Curiam civitatis Mon / tispelusii, eiusque suo predictum dominum Gubernatorem et Iudicem fuit pronunciatum et declaratum / predictum magnificum D. Ioseph Amati nobilem fore et esse declarandus prout / presenti decreto declaratorio legitimus successor et descendens predicti quondam Alferii / Manilii eius proavi fra tris utrinque coniuncti predictis quondam Antonimi / Amati viri predicte Paule Lombardi, dominis Hieronymi et Archidiaconis doctoris Ioannis / Battiste Amati, necnon legitimus successor et descendens quondam Ioannis / Berardini Amati filii legitimi et naturalis quondam Ambrosii Amati fra tris / utrinque coniuncti quondam Dominice Amati huius civitatis Montispelusii qui / quidem quondam Angelus Amati abaviis dicti magnifici D. Iosephi Amati fuit filium / legitimus et naturalis dicti quondam doctoris Ioannis Berardini Amati filii dicti quondam Am / brosii et ita per hoc suum et cetera. U. I. D. Mattheus De Carriis Gubernator et Iudex. Suprascripta acta et declaratoria diffinitivam fuisse subscripta propria manu / suprascripti magnifici utroque iure doctoris Matthei De Carriis Gubernatoris et Iudicis huius / predicte civitatis in mei presentiam et per me per predictum Notarium uti Rectorem dicte Episcopali Curie / et ad fidem ego predictus Notarius Thomas La Curcia rogatus signavi. 15. (51 r – 51 v) Die vigesima prima mensis Aprilis 1749. Montispelusii et cetera. Presentata per magnificum et cetera comparentes et cetera et ad fidem De Ciotti Actuarius. Nella Marchesal Corte di questa città di Montepeloso compare D. Giuseppe Amato della / medesima e dice come si trova spedito da questa medesima Corte decreto di preambolo sot / to il dì decimo del mese di marzo 1740 col quale fu dichiarato erede universale delli quondam D. Geronimo Amato e D. Isabella Amato suoi genitori / ab intestato col beneficio della legge ed anche fu dichiarato legitimo succes / sore e discendente delli quondam D. Angiolo Amato e D. Perna Carulli suoi / abavi per parte del quondam sudetto D. Geronimo Amato suo padre figlio legitimo e naturale delli quondam D. Domenico Antonio Amato e D. Ruc / cia Trentacinque coniugi, quale D. Domenico Antonio Amato fu figlio legiti / mo e naturale delli quondam Alfiero e Capitano D. Manilio Amato e D. Ca / tarina Acciano coniugi che fu detto D. Manilio Amato fratello germano delli quondam Arcidiacono Dottore D. Giovan Battista, Dottore D. Geronimo e D. An / tonio Amato figli legitimi e naturali delli quondam D. Angelo Ama / to e D. Perna Carullo coniugi, come questo ed altro chiaramente appare / da copia in forma valida di detto 191 decreto di preambolo che sta in atti / presentata come pure copia d’informazione accappata dalla Ve / scovile di questa città, dalla quale informazione chiaramente apparisce detto quondam / D. Angelantonio esser stato figlio legitimo e naturale del quondam Dottore D. / Giovan Berardino Amato figlio legitimo e naturale del quondam D. Am / brosio Amato utinque congionto con la quondam D. Domenica Amato / di questa medesima città di Montepeloso e come che intende farsi dichiarare / legitimo successore e discendente delli predetti Dottore quondam D. Giovan / Berardino ed Ambrosio Amato padre ed avo rispettive di detto / quondam D. Angelo Amato, ed anche fa istanza colla quale si prese sum / maria informazione da questa Marchesal Corte d’esser stato detto quondam D. / Antonio Amato marito della quondam D. Paula Lombardo quale Antonio / Amato fu fratello germano delli predetti quondam Arcidicono Dottore / D. Giovan Battista, Dottore D. Geronimo ed Alfiero D. Manilio Ama / to et servatis servandis con scrittura e testimoni, si procede dalla / mentovata Corte al decreto di preambolo sotto il di 17 del mese / di Luglio 1741. e come che tal decreto fu fatto senza publico / e ditto e volendo quello roborare col medesimo presenta tutta l’ informa / zione decreto e scrittura in forma valida in essa Corte acciò / inerendo a tali atti possa spedire citazione per edictum su tal pe / tita dichiarazione e di poi venire a decreto di preambolo, perciò / fa istanza dichiararsi erede e successore de beni paterni e fra / terni, inerendo agl’altri dice decreti di preambolo spediti da / essa medesima Corte a favore di esso comparente e presentati detto, ed omni / modo meliori et cetera. Die vigesima prima mensis Aprilis 1749. Montispelusii et cetera. Per Marchional Curia huius civitatis fuit provisus et decretatus / quod stante informatione capta per ipsa Curia super expo / sitis ut exactis fiat citatio per edictum super petita et probata per comparentes D. Iosephus Amato ad fines providen / di, et ita per hoc huius Viccari Gubernator et Iudex. Dè Ciotti Actuarius. 16. (52 r) Die vigesima prima mensis Aprilis 1749. huius Marchesali Curia civitatis / Montispelusii non fuit accusata contumacia obfestus in cala / nario et cetera. Dè Ciotti Actuarius. Die secunda mensis mai 1749 in civitate Montispelusii Curia Marchesali / instante parte et petente fuit accusta pro ut accusatur / prima contumacia contra interesse pretendentes infrascripti / et in fidem. Dè Ciotti Actuarius. Die quarta mensis mai 1749. Curia et cetera obfestus dominicus adfuit / accusata seconda et ultima contumacia unde et cetera. Dè Ciotti actuarius. Die quinta mensis mai 1749. In civitate Montispelusii Marchesali Curia et cetera / instante parte et patente fuit accusata secunda et ultima contumacia consta dictos interesse preten / dentes et medesimi comparentes infrascripti et in fidem. Dè Ciotti Actuarius. Infrascriptus magnificus Berardus dè Ciotti actuarius ut supra, qui retroscriptum / edictus ad contumaciis subscripsit eius propria manu testor ego nos Cesar / Morano a Montepelusio esse tales quale se facit et ad fidem rogatus signavi / nec non roboratus propria manu Utroque Iure Doctor D. Philippi Vicari Gubernatoris et Iudicis et / ad fidem. 192 17. (carta sciolta) De Mandato Curie Marchionali Civitatis Montispelusii. Servientes nominis et cetera signamus qualiter in hac Curia Magnifico D. Iosepho Amati patritio huius civitatis fuit presentata comparitione tenore seguentis et cetera. Die vigesima / prima mensis Aprilis 1749 Montispelusii presentata per magnificum comparentes et cetera et ad fidem et cetera Dè Ciotti actuarius. / Nella Marchesal Corte di questa città di / Montepeloso compare D. Giuseppe Amato della medesima e dice come si trova spedito da questa medesima Corte decreto di preambolo sotto / il dì decimo del mese di marzo del 1740 col quale fu dichiarato erede universale e particolare delli quondam D. Geronimo Amato ed Isabella / Amato suoi genitori ab intestato col beneficio della legge ed anche fu dichiarato legitimo successore e discendente delli quondam D. Angelo / e D. Perna Carulli suoi abavi per parte del quondam D. Geronimo Amato suo padre, figlio legitimo e naturale delli quondam D. Dome / nico Antonio Amato e D. Ruccia Trentacinque coniugi, quale D. Domenico Antonio Amato fu figlio legitimo e naturale delli quondam Alfiero, / e capitano D. Manilio Amato e D. Catarina Acciano coniugi che fu detto D. Manilio Amato fratello germano delli quondam Arcidiacono / Dottore D. Giovan Battista, Dottore D. Geronimo e D. Antonio Amato figli legitimi e naturali delli detti quondam D. Angelo Amato e D. / Perna Carulli coniugi, come questo ed altro chiaramente appare da copia in forma valida di detto decreto di preambolo, che stà / in atti presentati, come pure copia d’informazione accappata dalla Curia Vescovile di detta Città, dalla quale informazione chiaramente appa / risce detto quondam D. Angelo Amato esser stato figlio legitimo e naturale del quondam Dottore D. Giovan Berardino Amato figlio legitimo e naturale / del quondam D. Ambrosio Amato fratello utrinque congionto con la quondam D. Domenica Amato di questa medesima città di Montepeloso, e comè / che intende farsi dichiarare legitimo successore e discendente delli predetti Dottore quondam D. Giovan Berardino e D. Ambrosio Ama / to padre ed avo rispettive di detto quondam D. Angelo Amato, ed anche fà istanza colla quale si prese sommaria informazione da essa Mar / chesal Corte d’esser stato detto quondam D. Antonio Amato marito della quondam D. Paula Lombardo, quale D. Antonio Amato fu fratello ger / mano delli predetti quondam Arcidiacono Dottore D. Giovan Battista, Dottore D. Geronimo ed Alfiero D. Manilio Amato et servatis servandis / con scrittura e testimonii si procede dalla mentovata Corte al decreto di preambolo sotto il dì 17 del mese di Luglio 1741; e / come che tal decreto fu fatto senza publico editto, e volendo quello robborare col medesimo presente tutta l’informazione, decreto / e scrittura in forma valida in essa carta acciò inerendo a tali atti possa spedire citatione per edictum su tal petita dichiarazione / e di poi venire a decreto di preambolo, acciò fà istanza dichiararsi erede e successore dè beni paterni e materni, inerendo / agl’altri due decreti di preambolo spediti da essa medesima Corte a favore di esso comparente, e presentati. Isto ad omni / modo meliori et cetera. Die vigesima prima mensis Aprilis 1749. Montispelusii et cetera. Per Marchionale Curia huius civitatis fuit / provisus et decretatus quod stante informatione capta per ipsam Curiam super expositis ut ex actis fiat citatio per edictum super / petita et probata comparentes D. Iosephum Amato ad fines providendi et ita per hoc suus et cetera. Vicari Gubernator et / Iudex. Dè Ciotti Actuarius. Ideo nobis ut supra id dictis dicimus, committimus, et mandamus quatenus receptis presentibus ad omnes / istantiam dicti exponentis per supra dicta comparitionem, decretum et omnia et singola in discontenta notificatis et intimatis / per proclama voce preconis ut moris est per loca solita consueta omnibus et quibuscumque interesse preten / nentibus in ereditata predicta ac in successione omnium annotatorum quatenus infra dies novem, quarum tres / pro primo, tres pro secundo, tres pro tertio et ultimo perentorio termino assegnamus ut in dicta Curia Marchio / nali huius civitatis Montispelusii compareant ad dicendum que voluerint adversus petitionem predictam et quare / contenta in ea exequi non habeant et debeant ad beneficium exponentis alias pro citatis et referatis in forma et / affincatis in loco solito huius civitatis predicte. Datum in Montepelusio in ipsius Curia Marchionali / sub die viggesima prima mensis Aprilis 1749. U.I.D. Philippus Vicari Gubernator et Iudex. Citatio per edictum contra pretennentes in ereditate / Magnificus D. Hieronimi Amati et D. Elisabette / Amati coniugum ac in successione ascendentium / omnium ut sunt annotati. 193 Eodem supra scripto die viggessima prima mensis Aprilis 1749 in / Montepelusio per Ioseph Matera unus ex servientibus dicte Curie retulit mihi sé pubblicasse citationem supra dictam alta et intelligibili / voce, ut moris est per loca solita et consueta dicte civitatis. Con dire chi dà / interesse nell’eredità delli quondam magnifici D. Geronimo Amato e D. Isa / bella Amato coniugi e loro ascendenti compariscano alla Corte / che li fatta giustizia et fuit affixa copia in publica / platea ut in moris est, presentibus pro testibus magnifici Franciscus Paulus Cava / nelli et Antonius Miseo, et in fidem Dè Ciotti Actuarius. Gerardus de Ciotti Actuarius. Odie die vigesima nona mensis Aprilis 1749. In Montepelusio per Ioseph / Matera unus ex servientibus huius Curie dicte civitatis retulit / mihi infrascriptus actuarius defixisse super scriptum bannum a publica platea / loco solito affixionis bannorum presentibus pro testibus magnifico Antonio / miseo et Miceli Santomauro et in fidem Dè Ciotti Actuarius. 18. (53 r) Die vigesima seconda mensis Aprilis 1749. Montispelusii et cetera presentata / per magnificum dominum comparentem, et ad fidem Dè Ciotti actuarius. Cunctis presentem visuris, lecturis, paritarque audituris fidem / facio, atque in Domino testor ego infrascriptus Parochus substi / tutus ecclesie Cathedralis civitatis Montispelusii qualiter, perqui / sito libro in quo nomina et cognomina defunctorum adnonan / tur, in folio 7 à tergo particulam sequenter inveni N 3 Anno / Domini 1726 die 12 decembris Elisabeta Amati uxor Hyeronimi / Amati etatis sue anno facti 50, in comunione S. Matris Ec / clesie, refacta omnibus Sacramentis obiit, cuius corpus sepul / tum fuit in ecclesia Cathedrale et ad fidem et cetera. Datum in Mon / tepelusio die 24 Aprilis 1749. Item testor ego infrascriptus qualiter pervoluto libro defuncto / rum pares me esistente in folio 10 a facie particulam / have tenoris sequentis inveni N 7 Anno Domini 1729 die 4 Octo / bris Hyeronimus Amati maritus Elisabeta Amati / etatis sue anni circiter 56 in comunione S. Ma tris Ec / clesie animam Deo reddidit, nullis expiatus Sacramentis / quia repentino morbo correptus, cuius corpus in ecclesia / Cathedrale sepultum fuit, toto comitante Capitulo. In cuius / fidem et cetera. Datum in Monteplusio die 24 Aprilis 1749. Et proprio sigillo munivi. Michael Ferrara Parochus substitutus. Suprascriptus reverendus d. Michaele Ferrara Parochus subtitutus ut / supra, qui suprascriptas fides scripsit et subscripsit eius propria manu / et cum suo solito et consueto sigillo munivit / testor ego Notarius Cesar Morano a Montepelusio esse tales quales se facit, et ad fidem rogatus signavi. 19. (54 r – 54 v) Die vigesima seconda mensis Aprilis 1749 Montispelusii. presentata per magnificum / dominum Iosephum Amati et ad fidem et cetera. Dè Ciotti Actuarius. Copia. Philippus 4 Dei gratia Rex Hispaniarum et cetera. D. Vincenzo Duca Tut / tavilla Grande di Spagna, del conseglio di Sua Maestà e suo Tenente / Generale dell’esercito in questo Regno di Napoli et cetera. Parte / colla nostra permissione da questa piazza d’arme il sig. Ma / nilio d’Amato, nobile della città di Montepeloso, Maggiore / e Comandante per Sua Maestà con tutte le compagnie ed offi / ziali di cavalleria e fanteria della Provincia di Basilicata / in soccorso di essa, atteso il popolo ribelle, in detrimento gravissimo / dè vassalli e del Re nostro signore, minaccia dare l’assedio / a diversi luoghi della suddetta Provincia; che però confidando nell’ / integrità e valore sperimentato di voi predetto signor Maggiore / Manilio d’Amato sì rilevante affare, per cui vi destinia / mo Comandante in detta Provincia ove,sollecitandola marcia, / vi porterete con tutta la sopradetta espressa compagnia di Basili / cata e loro bandiere destinate sotto il nostro comando / per reprimere e disfare detti ribelli della Maestà 194 del / nostro invitto Monarca, che il Signore feliciti e guardi. Dando / vi con questa nommeno tutta l’autorità che si ricerca / vices et voces nostra atque rogatus di fare ad modum belli / su quanto negl’affari presenti di guerra stimerete opportuno / per l’adempimento del Regal servitio e sollievo dè medesimi / vassalli che tutte le prerogative onori ed emolumenti / che vi spettano in virtù dè nostri privilegi militari ed a / tal’oggetto ordiniamo e comandiamo in nome della prefata / Maestà a tutti gl’officiali e soldati delle sopra riferite / compagnie governatoriali così regali come baronali, loro luogotenenti, / sindici, ed eletti ed ogni altro a chi spetterà di tutte / le città, terre e luoghi della suddetta Provincia di Basi / licata ed estra dove capiterete e vi converrà far or / dine per la contribuzione dè viveri ed altro bisognevole / che tale vi riconoschino, trattino e con prontezza adempischino e faccino adempire tutti gl’ordini che li darete / per il servitio della Corona sotto pena della confiscatione dè loro be / ni e della disgrazia Regia, senza che possano addurre senza o / allegare causa d’ignoranza in caso di trasgressione d’ordine, / così dunque si esegua da tutti et cetera. Capoa, dalla nostra resi / denza lì 20 decembre 1647. Il Duca D. Vincenzo / Tuttavilla. Francesco de Blasiios segretario. Registrato / fo. 95. Adest sigillum. Ordine per la marcia degl’ / officiali e compagnie di Basilicata in soccorso di detta Provincia / e destinatione del loro comandante in persona del signor Manilio / d’Amato della città di Montepeloso. Extracta est presene copia à suo originali exhibito in hac Curia / Marchesali civitate Montispelusii per magnificum comparente dominum Iosephum Amato / cum protestate relaxandi copia et exhibendi restituto sub quo facto / collatione, licet aliena mano, concordat meliori sempre salva et cetera, et in fidem et cetera. Gerardus de Ciotti Actuarius. Suprascriptus magnificum Hyerardus dè Ciotti, qui presente propria subscripsit esse talem / qualem sé facit, nemper Actuarius Marchionali Curie huius civitatis Montispelusii, testor / ego Notarius Antonius Trabace a dicta civitate, et in fidem rogatus signavi, at / que requisitus. 20. (55 r – 56 r) Die sexta mensis Maii 1749. Montispelusii et cetera presentata per magnificum dominum comparente et ad fidem / Dè Ciotti. Nella Marchesal Corte di questa di città di Montepeloso comparendo D. Giuseppe Amato della medesima e dice come, costando benis / simo in essa Corte essere il comparente legitimo erede del fu D. Geronimo Amato e D. Isabella Amato co / niugi padre e madre rispettive e discendente dell’abavi e tritavi e maggiori di essi ancora ut ex actis et cetera, / ed essendo scorso il termine dell’editto con cui si sono citati tutti gl’interessati sopra detta eredità / e discendenza e non è comparso nessuno e legitimamente incusate le contumacie iuris ordine servato / e presentata ogni cautela di morte e sepultura, per tanto fà istanza venirsi a speditione del decreto / di preambolo ab intestato per edictum acciò sia dichiarato legitimo erede delli sopra detti padre e / madre e legitimo successore di essi ascendenti, isto et omni modo meliori et cetera. In causa preambuli et legitimationi descendentie petitis per magnificum D. Iosephum Amati / patri eius huius civitatis per edictus fuit interpositum sequentem decretum. Textus Die sexta mensis Maii 1749, in civitate Montispelusii et cetera. Visis comparitione presentata per magnificum D. Iosephum Amati fol. 15, actis originalibus preambuli / fol. 1 usque ad fol. 14 per hanc Curiam expeditis sub die 17 mensis Iulii pro / Gubernatore et Iudice assistente in dicta Curia U. I. D. Mattheo de Caniis / ad favorem dicti D. Iosephi Amati, in quo fuit declaratus heres universalis / et particularis quondam magnifici D. Hyeronimi Amati et D. Isabella Amati / eius genitoris legitimis successor et descendens quondam magnifici D. Angeli A / mati et D. Perna Carulli coniugum eius 195 abavorum ex parte dicti quondam D. / Hyeronimi Amati sui patris filii legitimi et naturalis quondam magnifici D. Ruccia / Trentacinque et D. Dominici Antonii Amati filii legitimi et naturalis quondam magnifici / coniugum D. Catharine Acciano et Alferii D. Manilii Amati fratris / utrinque coniuncti quondam Arcidiaconi doctoris D. Ioannis Baptiste, doctoris D. Hye / ronimi et D. Antonii Amati filii legitimi et naturalis dictarum quondam magnifici / coniugum D. Perne Carullo, et D. Angeli Amati filii legitimi et naturalis quondam doctoris magnifici D. Ioannis Berardini Amati filii legitimi et naturalis quondam / magnifici D. Ambrosii Amati fratris utrinque coniuncti quondam magnifici D. Dominici A / mati, nobilium huius predicte civitate ac pervenientium a nobili famiglia Amati / civitate Catanzare Province Calabrie Ulterioris, ut clare apparet a copia / actos factos in Curia Episcopali huius predicte civitatis pro matrimonio contracto inter / predictis quondam D. Antonio Amati et D. Paula Lombardi, ut ex eisdem actis preambuli / fol. 4 – 5 – 6 et 7, summaria informatione capta per hanc predicta Curia, ex qua / constat predictus quondam magnificus Alferius D. Manilius Amati esse girmanus cum dicto / quondam D. Antonio Amato viro dicte D. Paule Lombardi, ut a fol. 9 usuqe ad fol. 19 / edicto cum quo petit notificari omnes interesse habentis supra dicta ereditate / et descendentia fol. 16. Contumacii notificatis in banea iuris contra pre / tendentis in dicta hereditate ac in successione ascendentius fol 13. Fide mortis et / sepulture dictorum quondam D. Hyeronimi Amati et D. Elisabette Amati coniugum / robborare a reverendo paroco substituto D. Michaele Ferrara fol. 18. Patente spedita / a D. Vincentio Tuttavilla tenente generalis armorum S. M. Philippi 4 Hispaniarum / Regis in persona dicti D. Manilii Amati pro carica maioris comandantis fol. 19. Visis denique videndis et consideratis de iure considerandis per hanc Marchesalem / Curiam civitate Montispelusii eiusue subscriptus dominus gubernatore et iudice fuit pronunciatum / et declaratum quod magnificus suprascriptus D. Iosephus Amati fore et esse declarandus pro / ut presenti decreto declaratus heres universalis et particularis predictorum D. quondam magnifici D. Hyeronimi Amati et D. Elisabette Amati eius genitorum ab intestato, / et ad dictam hereditatem esse admictendus prout admictitus cum beneficio leggis et / cum iuribus semper salvis et cetera, in bonis remansis hereditate predicta mobilibus, sta / bilibus, auro, argento, recolligentis omnibus, et nominibus debitorum eum facultate / exigendi credita et incusandi quascumque obligationis, instrumenta liquidanda, / alioqui omnia facienda, que citra ius et nomen heredis fieri non possunt, et / que veris heredibus permictatur. Nec non presentatus magnificus D. Iosephus Amati / fore et esse declarandus, prout declaratus, legitimus successor et descendetes / dictorum quondam magnifici D. Angelo Amati et D. Perne Carulli coniugum eius / abavorum ex parte dicti quondam D. Hyeronimi Amati sui patris filii legitimi, / et naturalis dictorum quondam coniugum D. Ruccie Trentacinque et D. Dominici Antonii / Amati filii legitimi et naturalis dictorum quondam magnificorum coniugum D. Catharine / Acciani et Alferii D. Manilii Amati fratris utrinque coniuncti dictorum quondam / D. Antonii Amati viri dicta Paule Lombardi, doctoris D. Hyeronimi et Archidiaconi doctoris / D. Ioannis Baptiste Amati filii legitimi et natuarlis dictorum quondam coniugum D. Angeli Amati / et D. Perne Carulli. Nec non legitimus successor et descendens dicti doctoris D. / Ioannis Berardini Amati filii legitimi et naturalis quondam dicti D. Ambrosii Amati / fratris utrinque coniuncti dictorum quondam D. Dominice Amati nobilium huius civitate / Montispelusii, qui quidem dominus quondam D. Angelus Amati abavius ex parte dicti / quondam D. Hyeronimi Amati patris dicti D. Iosephi Amati fuit filius legitimus / et naturalis dicti quondam dominis D. Ioannis Berardini Amati filii dicti quondam D. Ambrosii / Amati et ita decernomus et diffinitive sententiamus. U I. D. Philippus Viccari Gubernator et Iudex. Lectus, latus et promulgatus est / presens hoc diffinitive decretus in / hac Curia Marchesali civitatis Montispelusii, Curia ipsa pro I. S. hac die sexta mensis Maii / millesimi septigentesimi quadragesimi noni et cetera / In Montepelusio et cetera presentatibus pro testi / bus magnificis Antonio Miseo et Francisco / Schiavi et ad fidem Gerardus dè Ciotti Actuarius. Suprascriptis magnifici U.I.D. Philippus Viccari Gubernator et Iudex et Ieradus dè Ciotti Actuarius / super qui sprascriptum decretum preambulum subscripserunt eorum proprie manibus testor ego Notarius Cesar Morano a Montepelusio esse tales quales se faciunt, et in fidem rogatus signavi. 196 Riassunto del contenuto del fascicolo: Acta Preamboli p. D. Iosepho Amato Il fascicolo che porta l’intestazione Acta Preamboli p. D. Iosepho Amato è contrassegnato dal n. 2 e fa parte d’un processo d’eredità, svoltosi nel decennio 1740 – 1750 per successione legittima a favore di D. Giuseppe Amato. Il fascicolo comprende i fogli da n. 37 a 56. E’ premesso un albero genealogico chiarissimo, in cui è dimostrata la discendenza di Giuseppe Amato, padre di Dom. Antonio per otto generazioni fino al capostipite Ambrosio Amato, discendente dei nobili di Catanzaro. Foglio n. 37. E’ un verbale in data 11 luglio 1741, in cui D. Giuseppe Amato, comparso nella Corte Marchesale di Montepeloso, dopo aver richiamato un altro decreto della stessa Corte del 10 Marzo 1740, col quale fu dichiarato erede universale e particolare di Geronimo Amato ed Isabella Amato, suoi genitori ab intestato – come pure legittimo successore e discendente di Angelo Amato e Perna Carulli, suoi Abavi – fa istanza per essere dichiarato legittimo successore e discendente di Giov. Bernardino ed Ambrogio Amato All’uopo alliga i documenti, che sono racchiusi nei fascicoli che seguono: Foglio 38. Copia del decreto 10 marzo 1740, in cui si dice che Vista la richiesta di D. Giuseppe Amato Vista la testimonianza e fede di D. Bartolomeo Harei Porsel, già Preside di Basilicata (fogl. 2) visto lo strumento dotale di D. Caterina Acciani (f. 3 e 4) visto lo strumento dotale di Perna Carullo (f. 5 e 7) visto l’attestato del Parroco D. Nicola Ferrara (f. 8) visto lo strumento di adempimento del legato fatto dal canonico D. Sante Ostuno (f. 9 – 10) visti gli atti rilasciati in beneficio di D. Pompeo Amato (f. 11 – 26) visto lo strumento dotale di D. Ruccia Trentacinque (f. 27 – 31) visti gli articoli riferentisi al predetto D. Giuseppe Amato (f. 32) viste le deposizioni dei testi si dichiara il predetto Magnifico D. Giuseppe Amato erede universale e particolare di D. Geronimo Amato e D. Isabella Amato suoi genitori, e perciò dover succedere in tutti i beni della predetta eredità, salvi i diritti dei RR. D. Domenico e D. Saverio Amato, suoi fratelli, come pure si dichiara legittimo successore e discendente di Angelo Amato e D. Perna Carullo, suoi abavi per parte D. Geronimo suo padre, figlio a sua volta di D. Ruccia Trentacinque e D. Domenico Antonio Amato il quale fu figlio legittimo di D. Caterina Acciani e D. Manilio Amato, fratello de Dott. D. Giov. Battista Arcidiacono, D. Geronimo e D. Antonio Amato e figlio di D. Angelo Amato e Perna Carullo ed erede per testamento del Canonico D. Sante Ostuno suo nipote come pure erede di D. Antonio Brunelli come pure si dichiara legittimo successore di D. Isabella Amato, di D. Giacomo Amato e Caterina Carreggio e sorella di D. Donato, Angelo, Lucio e D. Sante d’Amato, Arciprete e ultimo Rettore e Compatrono del Beneficio di Santa Caterina. Fogl. 39. Copia di un decreto di nomina fatta dal Preside della Provincia di Basilicata Don Bartolomeo de Haroy Porsel nella persona di D. Manilio Amato, alfiero della Compagnia d’arme della sacchetta del Reparto di Venosa e comandante, e Comandante Maggiore e Capo di tutte le Compagnie di fanteria e cavalleria dei Battaglioni della Provincia, con ordine di marciare alla volta di Napoli per gli affari della guerra con tutta l’autorità e gli onori che competono ecc. Tale decreto di nomina porta la data del 17 Nov. 1647. La copia, rilasciata dalla Curia Marchesale e dell’11 luglio 1741. 197 Fogl. 40 - 43. Attestato della Curia Vescovile del 24 Maggio 1741 circa gli atti riguardanti il matrimonio di D. Antonio Amati e Paola Lombardi e la dispensa ottenuta dal Papa Urbano VIII il 15 Nov. 1640 dell’impedimento di 4° grado di consanguineità intercedente tra gli sposi. Fogl. 44. Copia in data 11 Luglio 1741 di una dichiarazione o attestato di D. Bartolomeo d’Haroy Porsel Preside, Governatore e Capitano di Guerra della Provincia di Basilicata, in cui si attesta che il nobile Manilio Amato maggiore della Compagnia del Principe d’Ascoli e i nobili Dott. Geronimo e Antonio Amato fratelli in tutte le occasioni di sono prestati per servizio D. S. Maestà e particolarmente nella prossima occasione passata delle sollevazioni e rivoluzioni con straordinario zelo ed affetto verso il servizio della Real Corona. In particolare si fa menzione dell’opera di D. Manilio Amato in diversi fatti d’arme e nel mantenimento della piazza di Montepeloso. Fogl. 45. Si indicano gli articoli sui quali dovranno esaminarsi i testimoni nella causa di legittima discendenza e successione di D. Giuseppe Amato 1°) Che D. Giuseppe Amato è figlio legittimo e naturale ed erede di Geronimo e Isabella Amato coniugi 2°) Che Angelo Amato fu figlio legittimo di Giov. Bernardino 3°) Che il fu Antonio Amato fu legittimo marito di Paola Lombardi, e fratello di Alfiero Manilio e dell’Arcidiacono Giov. Battista e Dott. Geronimo Amato. Fogl. 46 Deposizione del Magnifico Giov. Pietro Mangieri sul 3° articolo Fog. 46 bis Deposizione di Donato Antonio Alfieri sul 3° articolo Fogl. 47 Deposizione del Magnifico Francesco Paolo Caravelli sul 5° articolo Fogl. 47 bis Deposizione del magnifico Michele Viola sul 3° articolo Fog. 48 Deposizione del Mastro Vito Altiero sul 3° articolo Fogl. 48 bis Deposizione di Domenico Santomauro sul 3° articolo Fogl. 49 Deposizione di Mastro Giov. Battista Martelli sul 3° articolo Fogl. 49 bis – 50 Decreto della Curia Marchesale del 17 luglio 1741, con cui Vista la petizione di D. Giuseppe Amato Vista la copia del preambolo, con cui fu dichiarato erede universale e particolare di Geronimo Amato e Isabella Amato, e discendente di Angelo Amato ecc. ecc. Visis videndis Si dichiara che D. Giuseppe Amato è da ritenersi nobile successore e discendente di Alfiero Manilio suo Proavo, fratello di D. Antonio Amato e marito di D. Paola Lombardi; come pure successore del Dott. Geronimo e dell’Arcidiacono D. Giov. Battista Amato come pure successore e discendente di D. Giov. Bernardino Amato, figlio di Ambrosio ecc. Fogl. 51 Istanza di D. Giuseppe Amato, che chiede che il decreto del 17 luglio 1741 si esegue con pubblico editto e quindi corroborato e dichiarato successore dei beni paterni. L’istanza fatta alla Corte Marchesale è del 21 Aprile 1749 Fog. 52 Decreto della Corte Marchesale, con cui si ordina la citazione per editto, per cui si notifica il contenuto dei decreti sopra riportati per mezzo del banditore more solito, invitando i pretendenti a 198 comparire fra nove giorni per dire quel che vorranno circa le richieste di Giuseppe Amato. 21 aprile 1749 Fogl. 53. Attestato del Parroco Michele Ferrara in cui si attesta della morte avvenuta il 12 Dic. 1726 della madre Elisabetta Amato e del padre Girolamo Amato avvenuta il 4 Ottobre 1729 Fogl. 54 Ordine del Duca D. Vincenzo Tuttavilla Grande di Spagna, Tenente Generale dell’Esercito, impartito per la marcia degli Ufficiali e Compagnie di Basilicata in soccorso di detta Provincia ribelle e destinazione a loro Comandante di D. Manilio Amato. 20 Dicembre 1647 Fogl. 55 Decreto del 3 Maggio 1749, in cui D. Giuseppe Amato vien dichiarato legittimo erede del Padre Geronimo e della madre Isabella e di tutti gli Ascendenti ecc. Vi è la dichiarazione di promulgazione di detto decreto. 199 Bibliografia AA.VV., Ferrandina, recupero di un’identità culturale, a cura di Nuccia Barbone Pugliese e Francesco Lisanti, Congedo Editore, 1987. Carucci Paola, Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1983. Centola Salvatore, Ferrandina e le sue remote origini elleniche – lucane, Stabil. Tipo – Lito Manzoni & De Lucia, Napoli 1931. Ianora Michele, Memorie storiche, critiche e diplomatiche della città di Montepeloso (oggi Irsina), Tip. Conti, 1901. Ristampa anastatica, Edizioni La Bautta, Tipografia Artigiana F.lli Dasi, Matera, Ferrara 1987. Morano Michelangelo, Storia di una società rurale, La Basilicata nell’ottocento, Laterza, Bari, 1994 Pedio Tommaso, Dizionario dei patrioti lucani, Artefici e oppositori, Stabil. Tipografico Editoriale Vecchi & C., Trani 1969. 200