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Teatro Europa
Stagione teatrale 2016/ 2017
Rassegna teatrale
per la Scuola Secondaria di I e II Grado
Sabato 4
febbraio 2017
ore 10.00
I TEATRI SOFFIATI
Sabato 1
aprile 2017
ore 10.00
TEATRO TELAIO
CUORE
ospitalità
di e con Alessio Kogoj
regia Angelo Facchetti e Alessio Kogoj
disegno luci Mariano Detassis
costumi Chiara Defant
organizzazione Saba Burali
FOLLOWING IAGO
ospitalità
con Alessandro Mor e la partecipazione in video di Michele D'Aquila,
Massimo Politi, Abderrahim El Hadiri e Uta Kargel
drammaturgia Silvia Mazzini e Angelo Facchetti da W. Shakespeare
scene e video Giuseppe Luzzi
scenotecnica Mauro Faccioli
regia Angelo Facchetti
Inizio spettacoli ore 10.00 (salvo variazioni per repliche doppie)
(durata spettacoli 60’ circa)
Si pregano le classi di arrivare a Teatro almeno 15 minuti prima dell’inizio dello spettacolo.
Prenotazioni e modalità di pagamento
La prenotazione è obbligatoria e deve essere effettuata entro il 21 novembre 2016 (salvo casi
eccezionali da concordare) preferibilmente inviando un'email a [email protected]
oppure un fax di conferma al Teatro Europa 0521/243377.
Le scuole dovranno provvedere alla raccolta delle quote per i biglietti e al pagamento da
effettuarsi presso la cassa del teatro il giorno stesso della rappresentazione. La cifra deve
comprendere tutti i posti richiesti all'atto della prenotazione.
Costo del biglietto e luogo delle rappresentazioni
Il prezzo del biglietto d’ingresso è fissato a € 6,00.
L’omaggio è riservato agli insegnanti, agli accompagnatori e agli alunni con disabilità.
Tutti gli spettacoli si svolgeranno presso il Teatro Europa di via Oradour 14 – Parma.
Il Teatro Europa è raggiungibile con l’autobus n.8 fermata via Terracini, oppure con il n. 5
fermata in via Sidoli in prossimità di via Oradour.
Per ulteriori informazioni rivolgersi presso:
Europa Teatri tel./fax 0521.243377 – [email protected] - www.europateatri.it.
Orari ufficio: mattina h 9.00/14.00 – pomeriggio h 15.00/18.00
Possono essere richiesti materiali informativi sugli spettacoli: testi, dépliants, foto, rassegne
stampa.
a EUROPA TEATRI
Via Oradour, 14
43123 Parma
SCHEDA DI PRENOTAZIONE SPETTACOLI
Nome insegnante
Indirizzo
Tel.
SCUOLA
data
SPETTACOLO
classe
n. alunni
n. disabili
DA INVIARE VIA MAIL A [email protected]
n. insegnanti
TEATRO TELAIO
FOLLOWING IAGO
Una rilettura contemporanea dell'Otello di Shakespeare per parlare di relazioni, invidie, gelosie,
stati d'animo che inducono al desiderio di vendetta e di prevaricazione
Protagonista Iago, che prende la parola per raccontare la sua versione dei fatti: il
punto di vista del persecutore, della mente spietata che muove chi gli sta intorno come se
fosse il suo branco. È lui il sibillino tessitore di false voci e dicerie abilmente
architettate, che fa cadere ad uno ad uno i suoi avversari, che conquista la fiducia di Otello
allo scopo di farlo precipitare dall’alto del suo successo, che sacrifica l’innocente Desdemona,
colpevole di avergli preferito i suoi avversari. Il centro attorno a cui ruota il suo universo di
senso, quasi come una falena attirata dal fuoco, è l’onore, o, detto in termini contemporanei,
l’immagine: qualcosa che non si può rubare per sé, ma togliendola al proprio avversario lo si
annichilisce. In questo sta l'universalità di questo personaggio.
In scena un attore e le sue proiezioni mentali, il suo delirio solipsistico e le trame del suo piano
che si materializzano come una partita a scacchi. Sugli schermi che sono scenografia ma allo
stesso tempo fisica proiezione interiore di beckettiana memoria e metafora del prolungamento
“virtuale” vissuto dagli adolescenti di oggi in un ambiente in cui si spia e si è spiati, si segue il
branco in maniera passiva e inconsapevole, senza interrogarsi su chi sia e cosa provi
realmente la vittima. La funzione della luce non è quella di illuminare, ma di confondere, la
musica, pervasiva, si sovrappone alle parole, e incatena gli spettatori con le sue vibrazioni.
Note di regia
Ci è sembrato interessante utilizzare un’opera teatrale classica per avvicinarci ad un argomento, così
apparentemente “moderno”, come quello dei rapporti di prevaricazione, tra adolescenti come tra adulti.
La forza della parola shakespeariana, che ha saputo giungere intatta, potente ed evocativa anche ai
nostri giorni, non fa altro che mostrare come tutto sia, da sempre, insito nella natura umana che solo
attraverso la cultura e l’educazione può essere resa cosciente di sé e plasmata. Al pubblico non si vuole
offrire né una cronaca della situazione attuale né, tantomeno, soluzioni o consigli, perché per questo vi
sono mezzi e modi più adatti del teatro. Al pubblico si vuole offrire una metafora. E, oltre al racconto di
Otello, l’uso del teatro diviene esso stesso metafora: perché ambiente in cui le azioni avvengono
realmente e non virtualmente e perché luogo in cui l’immedesimazione ci spinge a un grado di
coinvolgimento profondo. Infine il teatro come forma di espressione comunitaria, da cui quella forma di
condivisione che i greci chiamavano catarsi, contrapposta ad uno degli effetti devastanti di tanti rapporti
socialmente deviati: l’ostracismo di un singolo da parte di una comunità, reale o virtuale che sia.
con Alessandro Mor
partecipazione in video di Michele D'Aquila, Massimo Politi, Abderrahim El Hadiri e Uta
Kargel
drammaturgia Silvia Mazzini e Angelo Facchetti da W. Shakespeare
scene e video Giuseppe Luzzi
scenotecnica Mauro Faccioli
regia Angelo Facchetti
"La regia di Angelo Facchetti non crea una sorta di vicenda parallela, ma rimane fedele al telaio testuale,
lavorando di fino sui dettagli: scava nel sottosuolo del personaggio, mette in risalto i coni d'ombra di un
uomo comune, gioca con la relatività e l'assoluto, con l'arbitrarietà del senso dell'onore, alludendo ad
un'epoca ad alta esposizione (la nostra ovviamente), in cui gli altri ci guardano e i followers sono più
importanti delle persone. Solo sulla scena, ma interattivo tramite video, Alessandro Mor fornisce una
prova all'altezza, ricordandoci in calce che la nostra storia siamo noi" (N. Dolfo, Corriere della Sera
19/01/2016)
Tema dello spettacolo: il prevaricare
Info: Europa Teatri via Oradour, 14 – 43123 Parma – tel. 0521.243377
[email protected] – www.europateatri.it
I Teatri Soffiati
CUORE
Questa è la storia di un signore che ha deciso di togliersi il cuore e di metterlo nel
cassetto più alto del suo armadio per non pensarci più.
Da quel momento però le sue giornate cominciano a trascorrere più lente e il signore ha
sempre meno energia.
Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato…solo il telefono sembra non tacere mai e
il computer diventa un rifugio sicuro fino a tarda notte. La solitudine e la fatica si fanno sentire
sempre di più, ma anche il cuore fa sentire la sua mancanza.
Uno spettacolo senza parole lieve e profondo, un teatro di melanconica comicità dove le
sceneggiate si alternano alle paure, ai desideri, ai sorrisi e alle lacrime che sbocciano come fiori
tra palco e platea. Quando tutto sembra a portata di mano c’è ancora qualcosa che sfugge...
“Già… a volte capita di soffrire proprio perché il cuore ci connette direttamente alle
emozioni e non solo a quelle che fanno stare bene. Allora togliere il cuore può essere una
soluzione alle preoccupazioni, un antidoto e una protezione per il malessere”.
“Ancora parliamo di emozioni, di sentimenti o semplicemente di sensazioni.
Si, forse è solo una grande sensazione quella che abbiamo indagato attraverso lo spettacolo:
l’assenza. Il senso di mancanza, il fatto che manchi del tutto qualcosa o non ve ne sia in
misura sufficiente. L’assenza nel nostro caso è quella del cuore: punto di connessione tra il
mondo interiore e quello esterno. Il contatto che permette di leggere la realtà come nostra,
unica e personalmente vera. Il cuore è qui naturalmente inteso come sede del sentire.
La nostra è una storia semplice, un breve racconto con cui proponiamo
una originale pedagogia del sentimento, suggerimenti per un possibile dialogo sui temi
dell’affettività soprattutto nella relazione con le proprie emozioni. Temi delicati in cui si
riflettono le capacità cognitive e quelle affettive e dove il teatro è solo un ponte tremolante per
raggiungere qualche istantanea di senso. Ma non c’è intento educativo o morale nel presentare
la nostra storia teatrale piuttosto il tentativo di evitare l’ascolto distratto, a favore di una
naturale e personale attenzione alla vita”.
di e con Alessio Kogoj
regia Alessio Kogoj
disegno luci Mariano Detassis
costumi Chiara Defant
organizzazione Saba Burali
Tema dello spettacolo: le emozioni
Durata 50 minuti
Info: Europa Teatri via Oradour, 14 – 43123 Parma – tel. 0521.243377
[email protected] – www.europateatri.it