Grazie campioni! - Comune di Talamona

Transcript

Grazie campioni! - Comune di Talamona
T
alamonese
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Settembre 2013
periodico di informazione del Comune di Talamona
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Elia Silvestri
Gioele Bertolini
Oscar Vairetti
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Federico Bar
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Francesco Gavazzi
Matteo e Michele Cucchi
il
Talamonese
Dal Sindaco
TELERISCALDAMENTO
E NUOVA TUBAZIONE ACQUE BIANCHE
D
al
2011
l ’A m m i n i strazione
del Comune di
Talamona ha interessato la Sem
di Morbegno per
il potenziamento della rete di distribuzione del teleriscaldamento sul territorio comunale.
Quest’anno, precisamente alla fine di
giugno, questa Società ha deciso di effettuare un potenziamento della rete che
andrà ad interessare nuove zone e permetterà di realizzare nuovi allacciamenti
agli utenti talamonesi. Il progetto prevede la costruzione di una nuova cabina
di pompaggio presso il parcheggio del
campo sportivo e di proseguire nella
posa delle tubazioni partendo dalla via
Colombera continuando per Via Erbosta e
interessando le vie del centro.
I lavori inizieranno a partire dai due poli
scolastici di via Turazza e di via Combattenti e Reduci con l’obiettivo di collegare
le strutture pubbliche: scuole medie, la
scuola per l’infanzia e il polo sanitario..
Dall’altra parte si inizierà dalla Palestra
e dalle scuole elementari. Le due linee si
congiungeranno alla Cappelletta di Caravaggio provenendo rispettivamente la
prima da Via Erbosta e la seconda da Via
T
il alamonese
Registrazione N. 278 del 10.5.1997
stampa Lito Polaris - Sondrio
Direttore Responsabile:
Renato Ciaponi
DIRETTORE EDITORIALE:
Federico Gusmeroli
Comitato di redazione:
Alessandro Cian, Oscar Duca,
Alessandro Gusmeroli
Gli articoli firmati non impegnano
il bollettino e rispecchiano soltanto
il pensiero dell’autore.
La data ultima di consegna
per il prossimo numero
è fissata per il 15 novembre 2013.
Ciaponi Carlo. Gli scavi continueranno
lungo l’asse delle vie Erbosta / Colombera fino all’incrocio del campo sportivo.
Una diramazione partirà dall’incrocio con
la Via Maffezzini percorrendola nel primo
tratto fino all’incrocio delle Orsoline per
poi risalire per via Vanoni fino in Piazza
IV Novembre. L’altra dall’incrocio del lavatoio scenderà fino all’incrocio con via
Nervi. L’importanza di questo progetto,
che darà la possibilità di allacciamento al teleriscaldamento delle strutture
pubbliche e di tutti i privati che lo richiederanno, sarà quello di realizzare, in
concomitanza con la collaborazione della
Società Secam, una condotta fognaria
per acque bianche che collegherà il
tubo esistente in via Erbosta con il
fosso scolatore parallelo al fiume Adda. Per effettuare tale collegamento si
dovrà procedere all’attraversamento del
sottopasso della statale e della ferrovia, che non potendo essere realizzato
appendendo la tubazione sul manufatto, si realizzerà con la tecnologia della
spinta del tubo, perpendicolarmente alla
SS38 e ferrovia. La divisione delle acque bianche dalle acque nere, oltre
a perseguire una finalità di valenza
ambientale inserita nel nuovo P.G.T.,
permetterà di togliere notevole carico
alle fognature e di risolvere i problemi
di esondazione delle acque nelle zone basse del paese e del sottopasso
per Paniga. La posa in contemporanea
di nuove caditoie e camerette di compensazione eviterà la forte pressione nei
tubi e l’apertura incontrollata dei tombini soprattutto nei periodi di forte e
continua pioggia.
Queste operazioni prevedono una spesa a
carico del Comune di circa € 250.000,00
che saranno in parte coperte da fondi
del piano delle opere pubbliche ed in
parte andranno in ammortamento nella
gestione del servizio Idrico da parte di
Secam. I lavori di scavo e di ripristino
del manto stradale saranno invece a carico della Società Sem.
Non sono certo i tempi di grandi investimenti, ma riteniamo fondamentale
approfittare degli scavi della Società
Sem per la posa dei tubi del teleriscaldamento.
Durante le operazioni di scavo saranno
ripristinati o sostituiti anche eventuali tratti ammalorati di acquedotto. La
gestione con il teleriscaldamento delle
strutture pubbliche permetterà un risparmio sui consumi e sulle manutenzioni
che, in alcuni casi, avevano raggiunto
costi non più sostenibili.
Il Sindaco
Italo Riva
Piano di Governo del Territorio (P.G.T.)
Mercoledi 7 agosto presso il Municipio di Talamona si è conclusa la seconda conferenza per la Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) relativa al P.G.T.
La Legge regionale attribuisce alla VAS il compito di porre in evidenza la congruità
delle scelte rispetto agli obiettivi del piano, contestualmente alla individuazione
delle possibili sinergie con gli altri strumenti di pianificazione e programmazione,
e delle alternative assunte nell’ elaborazione del piano insieme alla individuazione
dei possibili impatti e le misure di mitigazione o compensazione che devono essere
recepite per le finalità di equilibrio.
Alcuni Enti hanno espresso il loro parere circa la proposta di Documento di Piano
ed il Rapporto Ambientale. Se alcune esprimono preoccupazione perché propongono oneri aggiuntivi al normale iter procedurale, altre sono state recepite
dall’Amministrazione comunale che si è resa disponibile a rivedere la previsione
del numero degli Ambiti di trasformazione che erano stati inseriti nel piano.
Pubblicate le relazioni ed i verbali della Conferenza, si procederà alla stesura del
Piano dei Servizi e del Piano delle Regole che daranno efficacia, sotto il profilo
giuridico, alla tavola delle previsioni di Piano. In seguito, anticipato da un’assemblea pubblica, sarà sottoposto al Consiglio Comunale l’adozione del P.G.T.
nella sua completezza.
2
Dal Comune
3
il
Talamonese
il
Talamonese
Dal Comune
???
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
DI TALAMONA È REALTÀ
È
ufficiale: il
Comune di
Talamona ha
la sua scuola statale dell’infanzia
associata all’ISTITUTO COMPRENSIVO DI TALAMONA
G. Gavazzeni.
La notizia era già nell’aria da quando il
Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale con decreto MIUR AOOUSPSO R.U.
in data 11/07/2013 aveva attribuito tre
insegnanti di scuola dell’infanzia in più
(11 anziché 8) all’ISTITUTO COMPRENSIVO di Talamona.
La notizia è stata ufficializzata da una
recente comunicazione (Prot. MIUR AOODRLO R.U.10040 del 02/08/2013) del
Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale
alla Prefettura di Sondrio, che si era attivata a favore della Ns. scuola, e che così
dice letteralmente “In riferimento alla
nota di codesto ufficio si comunica che
questa direzione, già
in fase di organico di
diritto, ha provveduto
ad assegnare n. 3 posti all’I.C. di Talamona
per la scuola dell’infanzia per venire incontro alle esigenze
dell’utenza. In fase di
adeguamento dell’organico alla situazione di fatto, l’Ufficio
Territoriale di Sondrio
ha provveduto in data
11/07/2013 all’assegnazione di ulteriori 3 posti per un totale complessivo
di n.6 posti, come richiesto dall’Amministrazione Comunale”.
Le sei insegnanti assicurano quindi il funzionamento delle tre sezioni già costituite dallo scorso anno scolastico. Questo
importante risultato è stato ottenuto attraverso la volontà sinergica di genitori,
scuola e Comune.
Il percorso durato tre anni è stato molto
complicato e difficile. Ma, convinti come
tutti eravamo, di dover perseguire un diritto sacrosanto della nostra comunità,
non ci si è fatta sfuggire alcuna occasione utile per perorare la nostra giusta
causa.
Chi di amministrazione comunale si occupa da decenni ci riferisce che le prime
richieste di scuola dell’infanzia statale da
COMUNE DI TALAMONA
BANDO DI CONCORSO PER L’ASSEGNAZIONE DI ASSEGNI PREMIO A FAVORE DI STUDENTI UNIVERSITARI E DI GIOVANI VINCITORI DI PREMI IN CONCORSI CULTURALI SOVRACOMUNALI
CHE DEPOSITERANNO LE PROPRIE TESI DI LAUREA O I PROPRI
TESTI PRESSO LA BIBLIOTECA COMUNALE DI TALAMONA.
all’Ufficio Protocollo del Comune di Talamona, in carta libera,
entro le ore 12 del 31 dicembre dell’anno in corso”
Articolo 3 - CRITERI DI ASSEGNAZIONE
NEOLAUREATI
Articolo 1 - ISTITUZIONE
Sono istituite a favore di giovani meritevoli (con età massima
pari a 30 anni compiuti), residenti nel Comune di Talamona, neolaureati o vincitori di premi in concorsi culturali sovracomunali
che depositeranno la propria Tesi di Laurea o i propri testi, in
formato idoneo alla conservazione, presso la Biblioteca Comunale
di Talamona, i seguenti assegni-premio:
a) S tanziamento annuale massimo di € 1.000,00
per un contributo di € 250,00
per ogni tesi/testo depositato.
Articolo 2 - MODALITÀ PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
Le richieste di partecipazione all’assegnazione degli assegni-premio relativi all’anno accademico 2012/2013 dovranno pervenire
VINCITORI DI CONCORSO
Lode
5 punti I^ classificato
6 punti
da 101 a 110
3 punti II^ classificato
4 punti
da 91 a 100
2 punti III^ classificato
2 punti
da 81 a 90
1 punto Concorso di ambito
Internazionale
4 punti
Tesi riguardanti il
territorio provinciale
3 punti Concorso di ambito
Nazionale 3 punti
Laurea magistrale
2 punti Concorso di ambito
Regionale
2 punti
Laurea triennale
1 punto Concorso di ambito
Provinciale
1 punto
Talamona, 14.08.2013
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
f.to Bianchini Dott. Valter
4
il
Dal Comune
???
parte dei cittadini risalgono alla prima
metà degli anni Settanta. Com’è noto a
tutti poi, negli anni recenti una trentina
di bambini talamonesi venivano iscritti
alle scuole statali di Morbegno anche se
ciò procurava alle famiglie un aggravio
di tempo, di fatica e di spese.
Tante sono state le autorità da noi sollecitate e che si sono attivate a favore
della nostra scuola. Le ringraziamo tutte
sentitamente, ma qui cito solo l’intervento delle due che hanno contribuito
a sbloccare definitivamente gli ultimi
Talamonese
ostacoli e cioè il Dirigente dell’ Istituto
Comprensivo di Talamona dott. Pelucchi,
che ci ha sempre sostenuto, e il Presidente della Provincia Massimo Sertori
che è intervenuto personalmente, al fine
di farci ottenere questo risultato che, a
ragione, può essere definito “storico” per
la nostra comunità.
Anche alle famiglie di Talamona è data quindi la possibilità di scegliere tra
due offerte formative diversificate, ma
ugualmente valide, quelle cioè offerte da
scuola statale e dalla scuola paritaria.
Con questa buona notizia e nell’imminenza dell’inizio del nuovo anno scolastico auguro, anche a nome dell’Amministrazione Comunale a bambini, scolari
e studenti, ai loro insegnanti, alle loro
famiglie e a tutti gli operatori che, a vario titolo contribuiscono alla formazione
dei nostri futuri cittadini un sereno e
proficuo anno scolastico.
Ernestina Cerri
Assessore all’Istruzione
BANDO DI CONCORSO PER L’ASSEGNAZIONE DI BORSE DI
STUDIO A FAVORE DI STUDENTI MERITEVOLI DELLE SCUOLE
SECONDARIE STATALI O PARITARIE DI II° E UNIVERSITARI.
ANNO 2013 (A.S. 2012/2013)
€ 250,00= per le borse di studio di cui alle lettere a);
€ 500,00= per le borse di studio di cui alla lettera b);
€ 1.000,00= per le borse di studio di cui alla lettera c).
Articolo 3 - CRITERI DI ASSEGNAZIONE
Ai fini dell’assegnazione dei predetti benefici, verranno valutati:
a) Criteri di merito:
– gli studenti devono essere stati iscritti per la prima volta alla classe frequentata nell’anno scolastico 2012/2013 e non
aver ripetuto alcuna classe nell’ambito della Scuola Secondaria,
intendendo così che l’età anagrafica dello studenti sia quella
riferita all’anno scolastico frequentato;
– per gli studenti delle Scuole Secondarie di II° la media dovrà
essere almeno di 7,50/10; (punteggio da 6 a 12-non verrà
preso in considerazione, ai fini della media, il voto relativo
alla Religione)
Media tra
7,50 e 7,99
6 punti
Media tra
8,00 e 8,49
8 punti
Media tra
8,50 e 9,00
10 punti
Media oltre
9,00
12 punti
– per i licenziati di Scuole Secondarie di II° la votazione complessiva di almeno 80/100 (punteggio da 4 a 10-non verrà
preso in considerazione, ai fini della media, il voto relativo alla
Religione)
Articolo 1 - ISTITUZIONE
Sono istituite a favore di studenti e studentesse residenti nel
Comune di Talamona, che siano iscritti ad una Scuola di ordine
superiore statale o paritaria, le seguenti Borse di Studio:
a)n. 6 assegni di studio annuali a favore degli studenti frequentanti una classe di Scuola Secondaria di II° Statale o paritaria
di ogni tipo;
b)n. 1 assegni di studio a favore degli studenti di Scuola Secondaria di II° che frequentano Istituti non presenti in Provincia
e che usufruiscono di Convitto;
c)n. 1 assegni di studio annuali a favore di licenziati di Scuola
Secondaria di II° che si iscrivono e frequentano studi universitari, corsi para-universitari (laurea breve).
Gli assegni verranno erogati al superamento della metà degli esami
previsti dal piano di studio (nell’Anno Accademico di competenza).
Articolo 2 - IMPORTO DEI SUSSIDI
Gli importi da erogare non sono cumulabili con altre borse di
studio o forme di sostegno (escluso i Buoni Regionali Dote Scuola
e vengono di anno in anno individuati nel Piano per il Diritto
allo Studio.
Non è erogata più di una borsa di studio per famiglia.
Per l’anno 2013 (riferimento alle valutazioni dell’a.s. 2012/2013)
gli importi vengono così fissati:
Media tra
Media tra
Media tra
Media tra
5
80,00 e 85,00
85,01 e 90,00
90,01 e 95,00
95,01 e 100,00
4 punti
6 punti
8 punti
10 punti
il
Talamonese
Dal Comune
I ragazzi delle medie di Talamona
festeggiano l’ultimo giorno di scuola
con le associazioni di volontariato
D
urante l’ultimo giorno di
scuola i ragazzi delle medie
di Talamona hanno festeggiato la fine dell’anno scolastico
con alcune associazioni di volontariato e
l’Oratorio. Nella primavera, i ragazzi delle
classi seconde sono stati coinvolti dalla
Rete Prevenzione Talamona nel progetto
“Diventa Protagonista del volontariato”.
La Rete Prevenzione promossa dal Comune di Talamona e coordinata dalla Cooperativa Insieme ha effettuato nei mesi di
febbraio-giugno una serie di eventi per
promuovere la cultura della solidarietà e
lo sviluppo del protagonismo giovanile,
come forma di rafforzamento dei fattori
protettivi e di prevenzione del disagio.
Lo sviluppo di determinate capacità, valorizzando ad esempio il protagonismo,
l’autostima, la relazione con gli adulti e
con il territorio, è una valida via per fare
prevenzione.
L’azione “Diventa protagonista del volontariato” è stato un percorso teso a favorire la nascita di una rete di giovani
volontari che mettano a disposizione
dell’altro, tempo, passioni, interessi e
attitudini personali e che al contempo possano creare delle relazioni con
adulti che diventino un riferimento nello
sviluppo di uno stile di vita sano, che
riceva gratificazioni dal fare insieme e
per gli altri.
Pur essendo la Rete più ampia, i gruppi
che si sono impegnati ad accogliere e
accompagnare i ragazzi in esperienze di
volontariato sono stati la Biblioteca, il
Gruppo della Gioia e la Uildm, sostenuti
da Lavops (Centro Servizi Volontariato
Provincia di Sondrio). I volontari hanno presentato l’iniziativa all’interno del
catechismo. I ragazzi coinvolti hanno
dimostrato molto entusiasmo nei confronti dell’attività svolta. Un momento
importante è stato quello della cerimonia
di consegna dei diplomi di giovani volon-
tari. I 24 ragazzi che hanno partecipato
al progetto hanno infatti ricevuto gli
applausi dai compagni di tutte le classi
e hanno potuto dimostrare, con il loro
entusiasmo, la bellezza di sperimentarsi
in attività di questo tipo.
La biblioteca ha dato vita insieme ai
giovani volontari alla creazione di un
giornale culturale online intitolato “I
tesori alla fine dell’arcobaleno”. “Viviamo in un epoca altamente tecnologica,
dove le notizie si diffondono soprattutto
attraverso la multimedialità, un “linguaggio” tanto comune e vicino ai giovani.
I ragazzi volontari impegnati nella realizzazione di questo giornale, hanno la
possibilità, di conoscere tante cose nuove,
di trovare un luogo di positivo confronto,
di riflessioni e discussioni sugli più svariati
argomenti: storia, arte, musica, cucina,
moda, sport, viaggi, tecnologia, letteratura e tanto altro ancora. Questo è un
progetto che poggia le fondamenta non
solo sulla fiducia nelle capacità letterarie
e artistiche dei giovani volontari, ma anche nella consapevolezza che noi, adulti,
abbiamo tanto da imparare da loro, se
solo sappiamo ascoltarli.”
Il Gruppo della Gioia va in aiuto alle famiglie con componenti affetti da
disabilità, creando momenti ludici, di
svago, di aggregazione o attività per i
ragazzi. Il gruppo, attraverso i volontari, si occupa inoltre di creare in ludoteca
un pomeriggio settimanale di svago, di divertimento anche per persone anziane,
persone con qualche disagio e/o disa-
6
bilità, desiderose di passare del tempo
in compagnia con musica, animazione,
merenda ecc. “Gli utenti sono stati felicissimi di interagire con i giovani volontari
che si sono avvicendati nei vari pomeriggi,
portando loro tanta gioia ed entusiasmo!”
Uno degli obiettivi della Uildm è promuovere l’integrazione sociale dei
disabili con proposte per il tempo libero e occasioni di incontri e socializzazione. In questo progetto la Uildm
ha proposto “Bicinsieme”, una bellissima
Biciclettata con lo scopo di raccogliere
fondi che saranno utilizzati per aiutare
le persone affette da distrofia muscolare
e malattie neuromuscolari. “I giovanissimi volontari sono stati abili camerieri
nel servire ben 215 persone!!!Inoltre i
ragazzi hanno partecipato alla giornata
nazionale Uildm con tanto entusiasmo
coinvolgendo tante persone ad acquistare le farfalle simbolo dell’associazione.”
Un obiettivo dell’assessorato servizi
sociali in questi anni è sempre stato
quello di creare e rafforzare i legami
tra enti, associazioni e persone della
comunità per divenire sempre più una
comunità che educa e si educa. La Rete
di prevenzione con questa iniziativa si è
espressa in questa logica, sviluppando
relazioni tra giovani e adulti ed offrendo
ai ragazzi la possibilità per far emergere
le loro potenzialità e il loro valore come
parti di una comunità in cui tutti possono e devono fare la loro parte.
Marco Duca
Assessore ai Servizi sociali
Dal Comune
il
Talamonese
Ri-ambientiamoci:
ARTISTI DELLA TERRA e “STUDIO GNOMO”
L
a buona riuscita della tredicesima
edizione conferma, ancora una volta, il valore della collaborazione tra
Comune, Cooperativa e associazioni del
territorio, a favore di un servizio animativo ad alto valore educativo. L’attività
estiva, anche quest’anno ha fatto divertire le bambine e i bambini di Talamona con tanti laboratori artistici, incontri
con le associazioni e giochi di squadra.
Filo conduttore delle attività è stato la
scoperta del mondo degli gnomi, l’amore
per la terra e le sue arti. Oltre ai giochi i
bambini hanno potuto sperimentarsi nei
laboratori artistici denominati “Le arti
degli gnomi” cimentandosi in attività
di teatro, cinema, yoga, danze e giochi
magici degli gnomi, pittura e creatività
accompagnati da educatori e esperti.
Inoltre un gruppo di 15 bambini ha partecipato all’attività denominata “Compiti
all’ombra dell’albero”, attività di sostegno nei compiti.
Come ogni anno le associazioni del paese hanno dato un forte contributo alla
realizzazione delle attività e ad esse si
sono aggiunti un buon numero di giovani ragazzi(dalla seconda media fino alle
scuole superiori) che hanno dato un supporto agli educatori per la buona riuscita
dell’iniziativa. Lunedì 22 luglio vi è stata
poi la festa di conclusione. Sono stati
esposte le opere dei bimbi piccoli che
han frequentato il laboratorio di pittura
e creatività, sono stati proiettati i video
realizzati dai laboratori di cinema, e tutti
i gruppi sono stati coinvolti in una danza
collettiva che ha animato il villaggio degli
gnomi per un’ultima fantastica serata.
Infine un ringraziamento sincero, non è
di forma, a tutti i volontari e a tutte le
associazioni che come ogni anno hanno
dato un supporto prezioso per lo svolgimento delle attività: UILDM, MO.I.CA.,
GFB ONLUS, PROTEZIONE CIVILE, GRUPPO
DELLA GIOIA, AMICI DEGLI ANZIANI, BOCCIOFILA, ALPINI, ARCIDEMOS, PRO LOCO,
VIGILI DEL FUOCO, GRUPPO CINOFILI, U.S.
TALAMONESE.
Le foto dell’attività sono presenti sul blog
della Cooperativa Insieme all’indirizzo :
www.blocconoteeducatori.blogspot.it
Una nota inoltre rispetto al futuro di
questa attività: per colpa dei continui
tagli, più che negli altri anni è stato
estremamente impegnativo trovare i
canali di finanziamento, che insieme
al contributo comunale, permettono la
realizzazione di questa iniziativa (essendo venuti meno i finanziamenti dell’Ufficio di Piano) ma la sinergia tra il Comune
e la Cooperativa Insieme ha permesso di
ottenere i fondi necessari attraverso la
partecipazione ad un bando della Fondazione Provaltellina. Per dare seguito
a questa tradizione che è divenuta servizio, capace di coinvolgere i bambini, le
famiglie, i volontari e le associazioni del
nostro territorio, sarà importante anche
nei prossimi anni perseguire tutte le possibilità di finanziamento.
Marco Duca
Assessore Servizi Sociali
Rossana Ciaponi
Cooperativa Insieme
Un grazie speciale…
Il Comune di Talamona desidera esprimere un sentito ringraziamento ai giovani che hanno aiutato e contribuito
notevolmente alla buona riuscita del
progetto: Elisabetta Raschetti, Mara
Bertolini, Anna Cerri, Alessandro Cerri,
Giulia Cerri, Emanuele Petrelli, Luca Toma, Anita Luzzi, Francesco Antonelli,
Giulia Dell’Oca, Ilaria Volpini, Sara Fognini, Petra Colzada, Greta Duca, Anna
Maggi, Moira Scortaioli.
7
il
Talamonese
Dal Comune
BIBLIOTECA VIVA:
UNO SPAZIO PER TUTTI
I
n biblioteca, in alcune giornate,
specie nel fine
settimana, c’è
un formicolio di
utenti che varca
il portone e si
distribuisce per tutte le sale e gli spazi
a disposizione, tanto da far dire a chi se
ne occupa che… manca posto.
Potrebbe bastare questo per sottolineare
quanto la biblioteca stia riuscendo a farsi
largo tra i talamonesi, sempre più consapevoli di poter contare su una struttura
efficiente e aperta alle loro necessità.
A fine agosto, grazie all’intervento della
Provincia mirato a modernizzare il volto della rete bibliotecaria valtellinese,
verranno posizionati gli ultimi arredi e
sistemate le stanze a pian terreno.
Ma non sono i mobili a far la differenza, anche se nel nostro caso permettono
l’ottimale sfruttamento del contesto della
Casa della Cultura. La quintessenza del
successo della biblioteca talamonese è
da ricercare nella presenza di volontari
VALIDI E MOTIVATI, così da favorire la
messa in opera di AZIONI che possono
dirsi VITALI:
• v itali, perché tali azioni (mostre, visite,
convegni, collaborazioni...) hanno dimostrato che il nuovo stabile ha preso
davvero VITA; una biblioteca non solo
ricca di libri, spazi ed oggetti, ma soprattutto di persone, grazie all'attrazione di nuovi utenti le cui necessità sono
state raccolte, ascoltate e vagliate per
dare risposta pratica alle esigenze di
grandi e piccoli.
• v itali, grazie alla sinergia che si è creata tra gli stessi volontari, le figure
già presenti o referenti alla Casa della
Cultura, non che altri gruppi locali.
• vitali, per il ventaglio di proposte che
in pochi mesi si sono alternate (tra
pomeriggi, serate e settimane mirate)
che hanno avvicinato la biblioteca alla gente e han reso familiare a molti
passare il tempo negli spazi della Casa
della Cultura
Volontari segnalati dal progetto provinciale “Io volontario per la Cultura” –
che verrà riproposto in autunno dato il
successo dell’intera iniziativa – e figure
sensibili che, in itinere, sono andate ad
aggiungersi permettendo l’avvio di una
sinergia di contesti diversi operanti sul
nostro territorio, soprattutto tra cultura e
sociale – è il caso della pubblicazione del
giornalino on line della biblioteca, nato
nel contesto della Rete Prevenzione, delle
tante azioni in supporto agli studenti in
difficoltà, stranieri e non, e la fiabesca
premiazione del concorso SuperElle.
Un lavoro di incontro e coordinazione
aperta ha permesso di mettere in comune interessi e conoscenze e di sfruttare
le personali attitudini di ognuno per la
valorizzazione delle nostre ricchezze culturali. Il risultato ultimo vuole essere la
promozione, nel contesto del prossimo
dicembre con il venticinquesimo dei nostri presepi, di una serie di iniziative –
convegno, festa, mostra – che si è voluto chiamare VOLONTARI…AMO per unire
azioni e, soprattutto, rendere merito a
chi lavora dietro le quinte e permette
la realizzazione di progetti importanti
per l’immagine del paese e per il bene
di tutti.
A tale proposto, si ricorda ad associazioni, rappresentanti dei presepi o quanti
volessero partecipare, di far pervenire
in biblioteca entro la prima settimana
8
di settembre foto, filmati testi di azioni
realizzate nello spirito del volontariato, o
materiale che possa servire a raccontare
la propria storia di associazione/gruppo
impegnata/o, così da iniziare a preparare una mostra collettiva all’insegna del
“insieme si può fare”, anche vivere uniti
i bisogni della nostra comunità.
Ulteriore appello a quanti volessero partecipare è per il 29 settembre, Giornata
Europea del Patrimonio: in progetto c’è
l’allestimento di una mostra sulla scultura
sacra e sulla lavorazione del legno. Appassionati d’intaglio o quanti possedessero attrezzi o sculture utili per l’allestimento, o volessero fornire informazioni
sull’antico mestiere della scultura lignea,
possono lasciare il proprio nominativo in
biblioteca quanto prima.
Ma torniamo all’impegno silenzioso dei
volontari che si esprime in un caleidoscopio di attività; semplicisticamente,
gli occhi dei più potrebbero convogliarlo
nella realizzazione di serate; un esempio
per tutte – dato il successo e la richiesta di un’edizione autunnale – “I viaggi
in biblioteca” che ci hanno permesso di
abbracciare il mondo portando realtà lontane in casa. Certo, sono le più visibili e
pubblicizzate. Non va dimenticato, però,
l’altrettanto prezioso apporto di chi si
mette a disposizione per aperture extra o
in sostituzione del responsabile, chi spolvera o riordina i libri, o attacca etichette.
Anche questo è biblioteca. E mille altri
sono i lavori che richiedono attenzione
e riconoscimento.
E maggiore attenzione e, in alcuni casi
rispetto, viene richiesto a quanti si prendono la libertà di ritenere come propri gli
spazi di tutti: va ribadito soprattutto agli
utenti più giovani che, usufruire della biblioteca è un diritto, ma è altrettanto un
dovere rispettare alcune regole minimali
di comportamento per evitare a bibliotecari e volontari il fastidioso compito del
richiamo, o l’ingrata sorpresa di ritrovare
pavimenti e strutture rovinati.
Vivere al meglio la biblioteca significa
farla vivere.
Simona Duca
Assessore alla Cultura
il
Dal Comune
Talamonese
Bilancio stagione culturale 2012/2013
BIBLIOTECA VIVA
Il riassunto degli eventi
culturali di questa ricca
stagione proposti dalla
biblioteca (ma non
solo) come spunto di
riflessione sulla cultura
in generale come mezzo
di crescita di una
comunità nonche di un
intero paese.
U
na stagione ricca e variegata quella che si è appena conclusa dopo
essersi protratta dal settembre del
2012 al giugno del 2013. Una stagione
che ha significato una sorta di risveglio
per la comunità circa la consapevolezza
di come la cultura sia e debba sempre
essere il motore fondamentale della vita,
linfa di ogni civiltà e progresso, cio per
cui ci si distingue dal resto del creato. Un
risveglio tanto più importante quanto più
purulenta diventa ogni giorno la piaga
dello stato di abbandono in cui la cultura versa nel nostro Paese (il patrimonio
materiale, quello immateriale, le associazioni e i circoli). Una stagione scandita
da una molteplicità di eventi compresi i
concerti della banda cittadina e gli spettacoli al piccolo teatro dell’oratorio. Ma
è stata soprattutto la biblioteca il cuore
pulsante di questo risveglio culturale a
partire dall’inaugurazione, nel mese di
settembre appunto, della sala conferenze
intitolata a Clemente Valenti, che della
cultura nella nostra piccola comunità è
stata una figura fondamentale, un evento
che è stato l’occasione per arricchire di
qualche sfumatura in più il racconto delle
nostre origini e che ha dato l’avvio a una
successiva serie di incontri a scadenza
più o meno bimestrale. Una stagione preparata con cura grazie all’entusiasmo dei
volontari per la cultura che, per realizzare
gli appuntamenti, si sono premuniti di
conoscere le preferenze della popolazione
attraverso un sondaggio al quale, per la
verità, hanno risposto in pochi fornendo
dunque un campione parziale della comunità talamonese. Soprattutto studenti, casalinghe e pensionati più qualche
professionista di età compresa tra gli 11
e i 76 anni per una età media di 46 ben
distribuiti tra chi ha conseguito un istruzione di livello medio-alto e chi, per vari
motivi, ha studiato meno, con una netta
maggioranza di donne rispetto agli uomini senza che però questo abbia creato
discrepanza tra le preferenze espresse tra
i due generi. Il questionario proponeva
una serie di argomenti e si chiedeva quali
tra quelli si sarebbe voluto veder trattati
nel corso delle serate culturali: si trattava perlopiù di musica, viaggi, cinema,
letteratura, storia locale, cucina, sport,
filosofia, arte, lingue e religione con la
possibilità di fare aggiunte personali. La
cucina è stato uno degli argomenti più
votati tra le donne e, strano a dirsi, anche lo sport. Storia locale e viaggi sono
state in assoluto le maggiori preferenze
tra tutti i votanti in modo trasversale.
Qualche piccola differenza per titolo
di studio e impiego si è registrata per
esempio per quanto riguarda l’argomento
cinema (gettonato tra studenti e diplomati con impiego under 30) la letteratura
(gettonata tra i pensionati over 60 con
licenza elementare) e ancora una volta
la cucina (gettonata, oltreché dalle donne, in particolar modo casalinghe over
40 con titoli di studio che vanno dalla
licenza elementare al diploma, anche dai
diplomati con impiego over 30 sia donne che uomini con una lieve prevalenza
femminile). Un’ indagine che ha qualche
affinità con quelle di mercato delle grandi aziende, ma che in questo caso aveva
solo lo scopo di essere orientativa per
i volontari che hanno fatto il possibile
per accontentare i gusti di tutti. Va da
sé che nel corso della stagione le serate che hanno riscosso maggior successo
sono state quelle che hanno trattato gli
argomenti più votati nel sondaggio, forse
anche perché tali argomenti sono stati
trattati in modo che la popolazione si
sentisse coinvolta direttamente. La serie
dei viaggi in biblioteca ad esempio ha
9
potuto avere luogo perché ci sono stati dei talamonesi che hanno proposto i
viaggi da loro stessi effettuati e così le
serate letterarie sono state una sorta di
vetrina per tutti i compaesani che amano
esprimere pensieri, memorie e sentimenti attraverso poesie e/o racconti senza
avere per forza scopi di pubblicazione o
desiderio di notorietà. Per quanto riguarda la storia locale essa è stata trattata
coinvolgendo direttamente i bambini delle scuole elementari in tutta una serie di
ricerche divertenti e chiamando in causa
direttamente i nos regiur che hanno raccontato la storia più recente attraverso
la testimonianza viva della loro infanzia e
giovinezza (uno su tutti il signor Antonio
Franceschini detto il Togn).
Anche se non inizialmente previste dal
sondaggio non sono mancate serate di
approfondimento delle tematiche sociali
(con le testimonianze dirette dei volontari di due importanti ONG quali EMERGENCY e SAVE THE CHILDREN) e persino
l’organizzazione di corsi, anzi di un corso
di lingua latina, che ha riunito un gruppo
di eterogenei appassionati desiderosi di
colmare le lacune scolastiche o più semplicemente ritrovare nozioni già apprese.
Insomma una serie di serate scelte non
solo sulla base dei gusti espressi, ma
anche del particolare periodo dell’anno
in cui si svolgevano (persino la festa di
Halloween ha trovato la sua sfumatura
didattico culturale nel corso della brillante serata intitolata DRACULA INCONTRA
VLAD L’IMPALATORE).
Il risultato di tutto cio è stato la creazione di una biblioteca viva, fatta non solo
di libri, ma anche di persone, volontari
e popolazione, che lavorano insieme per
rendere la cultura un qualcosa di più che
un semplice concetto astratto, bensì essa
stessa un organismo vivo così come deve
naturalmente essere. La cultura infatti
non è un qualcosa di altro da se bensì
una parte di noi stessi che pulsa dentro
al cuore e che è bene non dimenticare
mai soprattutto in vista della prossima
stagione che si spera possa essere altrettanto fortunata come la prima.
Antonella Alemanni
il
Talamonese
Dal Comune
Inaugurato il primo tratto
della Nuova SS 38
N
on amo ripetere gli
argomenti
già trattati nel
nostro periodico ma, vista
l’importanza
dell’evento, è
doveroso evidenziare questo vitale risultato ottenuto dall’Amministrazione
Provinciale e dagli altri Enti e Organismi che facendo sistema hanno lavorato
alacremente.
Dopo più di 30 anni di chiacchiere, di
progetti rifatti anche più volte, idee ed
opinioni sentite e lette sui giornali ma
mai realizzate, finalmente grazie al lavoro svolto negli ultimi 2 lustri possiamo
vedere e giudicare concretamente che le
promesse fatte nelle campagne elettorali
sono state mantenute.
A fine luglio è stato inaugurato il primo lotto (1° stralcio) della Variante di
Morbegno della SS38, dallo svincolo di
Fuentes allo svincolo di Cosio. L`opera
è costata parecchio (circa 240 milioni
di euro) ed è stato difficoltoso concretarla, ma riveste sul territorio valtellinese e lombardo un ruolo strategico. Il tratto stradale permette di separare il
traffico locale da quello di attraversamento, evitando i centri abitati di Piantedo,
Delebio, Rogolo e in parte Cosio Valtellino. Certo, non è la panacea per i mali
dell’economia valtellinese. Ma sicuramente la nuova infrastruttura darà maggior
impulso alle attività economiche e al
turismo e permetterà di ridurre costi e
soprattutto incidenti stradali soprattutto quando sarà ultimato anche il 2°
stralcio, quello che andrà dallo svincolo di Cosio Valtellino allo svincolo
del Tartano (entro fine anno dovrebbero
partire i lavori).
Con una domanda retorica mi chiedo se,
senza la Provincia di Sondrio, sarebbe stato possibile raggiungere questo risultato?
vigente è sempre più aleatoria, i governi
cambiano disposizioni più volte durante
l’anno e impediscono una attenta programmazione.
Di norma in un Paese normale poche “poste contabili” sono determinate sulla base
di presunzioni e di stime e una volta approvato il Bilancio di Previsione nel corso
dell’anno è possibile modificarlo attraverso le variazioni di bilancio, ossia delle
modifiche in aumento o in diminuzione
delle voci di bilancio. Le variazioni possono essere operate fino al 30 novembre
di ciascun esercizio. Entro tale data viene
effettuato l’assestamento di bilancio ossia viene fatta una Variazione di Bilancio
che allinea il bilancio di previsione con
le entrate realmente incassate e con le
spese realmente sostenute. – questo in
uno Stato Normale peraltro è normato dal
Testo Unico degli Enti Locali del 2000.
Il Comune di Talamona, come la maggior parte delle Amministrazioni locali, ha stato approvato il bilancio preventivo 2013 a metà del 2013. Se pensiamo che esistono diversi Comuni che
addirittura ad oggi (mese di settembre
2013) non l’hanno ancora approvato
comprendiamo come ci sia qualche cosa
di strano. Ad oggi mese di settembre non è dato
sapere che destino avrà l’IIMU sulla prima
casa; non è neppure possibile sapere se,
nei prossimi mesi, dovremo occuparci di
Tares (tributo introdotto nel 2013) oppure
della service tax che potrebbe inglobare
QUALI SCELTE IN UN CONTESTO CRITICO
Tendenzialmente in un Paese Normale il
bilancio (preventivo) è lo strumento con
il quale si programma le attività e i servizi per l’anno successivo. Questo in Italia
non è possibile in quanto la normativa
10
anche l’imu (peraltro IMU è l’acronimo di
IMPOSTA municipale UNICA – che ha gran
poco di municipale, e sicuramente non è
l’unica imposta; la cui vita attualmente
non supera 2 anni e sarà destinata ad essere modificata o come predetto inglobata
in qualche altro balzello).
Se consideriamo che i bilanci sono
pesantemente influenzati da provvedimenti normativi che hanno imposto
tagli progressivi alla spesa e introdotto
il Patto di Stabilità, lo Stato Centrale
ha centralizzato la tesoreria degli Enti
(cioè assorbito per semplificare i conti
correnti di tutti gli Enti pubblici) e non
sta versando con regolarità né le imprese fornitrici, né gli stessi Comuni (solo
a Talamona nell’ultimo anno, c’è un disavanzo di 500.000 €) comprendiamo come
sia di fatto impossibile programmare con
coscienza tenendo in considerazione che
per legge il bilancio di previsione deve
risultare in pareggio.
Per compensare i tagli senza tagliare
servizi primari ai cittadini il Comune ha
scelto la strada del risparmio cercando
di contenere le spese di funzionamento
dell’ente (personale, utenze, acquisti,
contributi, ecc.. già peraltro ridotti
all’osso). Purtroppo non essendo uno
Stato normale si rimane in attesa ancora
dei dati dal Ministero sui trasferimenti di
pertinenza del nostro comune. Ad oggi
ovviamente non è dato sapere …
Diego Simonetta
Assessore al Bilancio
il
Talamonese
Dal Comune
il
Talamonese
T.A.R.E.S, la nuova imposta
che sostituisce la T.A.R.S.U…
E lo Stato se ne prende una parte
C
ome anticipato
nell’ultimo
consiglio comunale nei mese
di settembre verrà approvato il “Regolamento per l’istituzione e l’applicazione
del tributo sui rifiuti e sui servizi”.
In queste pagine si propongono le novità
che la bozza di regolamento prevede riferite principalmente alle utenze domestiche rimandando al prossimo numero quelle riguardanti le utenze non domestiche.
Va subito precisato che per la maggior
parte dei contribuenti non ci saranno sostanziali aumenti, anzi, per diversi contribuenti il nuovo tributo porterà a una
diminuzione rispetto alla Tarsu.
Presupposto per l’applicazione del tributo
è il possesso, l’occupazione o la detenzione, a qualsiasi titolo e anche, di fatto,
di locali o di aree scoperte a qualunque
uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti
urbani e assimilati.
Le principali novità della TARES (Tributo
Comunale sui Rifiuti e sui Servizi) sono:
• c opertura del 100% dei costi relativi
al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo
smaltimento;
•u
tenze domestiche: calcolo del tributo oltre che sui metri quadri anche
sul numero degli occupanti l’immobile;
• utenze non domestiche: le tariffe sono differenziate sulla base della potenziale produzione di rifiuti connessa alla
tipologia di attività esercitata;
• maggiorazione per i costi dei servizi
indivisibili da versare direttamente a
favore dello STATO. Per l’anno 2013 alla tariffa determinata dal Comune si
applica una maggiorazione standard
di 0,30 €/mq che dovrà essere versata direttamente allo Stato unitamente
all’ultima rata».
Tale maggiorazione a carico dei contribuenti di Talamona e da versarsi allo
Stato èdi € 70.199,90.
Il tributo è istituito a copertura dei costi
relativi al servizio di gestione RSU e assimilati avviati allo smaltimento (Taresrifiuti) e ai servizi indivisibili dei comuni
(Tares servizi).
Questa nuova tassa sostituisce la TARSU (Tassa raccolta e smaltimento rifiuti
solidi urbani).
La tariffa è composta da una parte fissa (componenti essenziali del costo del
servizio) e da una parte variabile (rapportata alle quantità dei rifiuti conferiti, al
servizio fornito ecc.).
Per le utenze domestiche la parte fissa
viene calcolata sulla base dei componenti del nucleo famigliare e la superficie
dell’utenza mentre la parte variabile applicando un coefficiente previsto dal DPR
158/99.
Per le utenze non domestiche, sia per la
parte fissa che per quella variabilesi utilizzano i coefficienti previsti dallo stesso
DPR applicati nella misura minima.
In attesa dell’approvazione del relativo
regolamento e delle nuove tariffe per
l’annualità corrente, la normativa vigente
prevede che il nuovo tributo venga corrisposto in acconto sulla base della tassa
smaltimento rifiuti solidi urbani dovuta
per l’anno 2012.
Il consiglio comunale il 2 luglio scorso
ha stabilito di emettere 2 rate di acconto, applicando alle superfici occupate le
tariffe vigenti al 31.12.2012 ai fini TARSU, oltre il tributo provinciale, suddivise
come segue:
• 1 ª RATA “acconto”, con scadenza
16/09/2013: importo relativo a circa
il 35% del dovuto, così come sopra
calcolato, oltre il tributo provinciale. • 2 ª RATA “acconto”, con scadenza
16/10/2013: importo relativo a circa
il 35% del dovuto, così come sopra
calcolato, oltre il tributo provinciale.
SALDO/CONGUAGLIO con scadenza
16/12/2013: sulla base delle tariffe TA-
11
RES al netto degli importi richiesti per
gli acconti.
Alla stessa scadenza della rata di saldo/conguaglio, in aggiunta all’importo complessivo del tributo, il contribuente sarà tenuto al versamento, in
unica soluzione, della maggiorazione
standard pari a 0,30 euro per metro
quadrato che andrà direttamente allo
Stato.
Tutti i cittadini hanno ricevuto gli avvisi di pagamento contenete l’informativa
con l’importo delle rate di acconto, scadenza e specifica della superficie tassata e due modelli F24 precompilati per il
versamento del tributo in acconto della
prima e seconda rata.
La somma richiesta in acconto sarà poi
portata in detrazione della Tares dovuta
per l’anno 2013, che verrà comunicata al
contribuente con successivo atto entro
la scadenza del 16 Dicembre 2013, dopo
l’approvazione del regolamento comunale
che verrà presentato nel consiglio comunale a settembre e che potrebbe interessare anche la seconda rata con scadenza
16 ottobre.
Si invitano pertanto i cittadini a pagare la prima rata entro il 16 settembre e
posticipare la seconda rata alla sua scadenza regolare (entro il 16 ottobre) per
evitare che il comune debbaprocedere a
conguagli.
Il regolamento, che dovrà essere approvato dal Consiglio Comunale, è costituito
da 44 articoli derivanti dal Decreto Legge
il
Talamonese
Dal Comune
???
autorimesse 80%, porticati liberi
90%, balconi/terrazzi 100%, cantine
90%,soffitte 90%, ripostigli adirettoservizio dei locali 90%,ripostigli/
depositi 80%,
Art. 14 – Articolazione della Tariffa
6 dicembre 2011che stabilisce le condizioni, modalità e obblighi i per la sua
applicazione.
In queste pagine si prendono in considerazione gli articoli più significativi per
il contribuente.
Art. 6 – Presupposto
per l’applicazione del tributo
L’articolo delinea il presupposto del tributo che si applica al possesso, l’occupazione o la detenzione, a qualsiasi titolo e
anche di fatto, di locali o di aree scoperte a qualunque uso adibiti, suscettibili di
produrre rifiuti urbani e assimilati
La presenza di arredo oppure l’attivazione
anche di uno solo dei pubblici servizi di
erogazione idrica, elettrica, calore, gas,
telefonica o informatica costituiscono
presunzione semplice dell’occupazione
o conduzione dell’immobile e della conseguente attitudine alla produzione di
rifiuti.
Art. 8 – Esclusioni per inidoneità
a produrre rifiuti
Si rimarca in particolare che la non imponibilità si applica alle sole abitazioni
che risultino congiuntamente prive di
mobili e suppellettili e altresì sprovviste
di contratti attivi di fornitura dei servizi
pubblici a rete.
Art. 11 – Superficie degli immobili
L’articolo prevede che nel calcolo delle
superfici vanno calcolate tutte quelle
calpestabili con esclusione della parte
dei locali di altezza inferiore a mt 1,50
In considerazione della minore potenzialità a produrre rifiuti, per le utenze
domestiche vengono comunque stabilite
le seguenti riduzioni della superficie imponibile:
La tariffa è composta da una quota fissa,
determinata in relazione alle componenti
essenziali del costo del servizio, riferite
in particolare agli investimenti per opere
e ai relativi ammortamenti e una quota
variabile, rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, alle modalità del servizio
fornito e all’entità dei costi di gestione,
in modo che sia assicurata la copertura
integrale dei costi di investimento e di
esercizio, compresi i costi di trattamento
e smaltimento.
La tariffa è articolata nelle fasce di utenza domestica e di utenza non domestica.
Per le utenze domestiche deve essere
assicurata un’agevolazione per la raccolta differenziata, che viene annualmente
stabilito in base al risultatodi rifiuti differenziati ottenuto procapite annuo per
abitante.
I costi variabili attribuibili alle utenze
domestiche saranno diminuiti di una
percentuale non superiore all’incremento
dell’indice di raccolta differenziata effettivamente raggiunto e comunque fino al
massimo del 5%.
Art. 16 – Tariffa per le utenze
domestiche
La quota fissa della tariffa per le utenze
domestiche è determinata applicando alla
superficie dell’alloggio e dei locali che
ne costituiscono pertinenza le tariffe per
unità di superficie parametrate al numero
degli occupanti, in modo da privilegiare
i nuclei familiari più numerosi.
La quota variabile della tariffa per le
utenze domestiche è determinata invece
in relazione al numero degli occupanti,
Art. 17 – Occupanti per le utenze
domestiche
L’articolo è diretto a individuare la composizione del nucleo familiare che occupa
le utenze domestiche.
Per i residenti il numero degli occupanti è quello del nucleo familiare risultante
all’Anagrafe del Comune, salva diversa e
documentata dichiarazione dell’utente.
Sono considerati presenti nel nucleo fa-
12
miliare anche i membri temporaneamente
domiciliati altrove.
Per i non residenti (e alloggi a disposizione di enti diversi dalle persone fisiche occupati da soggetti non residenti)
si assume come numero degli occupanti
quello indicato di seguito : per superfici
inferiori o uguali a 70 metri quadrati: 1
occupante ,da 70 a 100 metri :2 occupati, da 100 a 130 metri :3 occupanti, da
130 a 150 metri :4 occupanti, da 150 a
170 metri :5 occupanti, otre 170 metri
:6 occupanti
Per le unità abitative di proprietà o
possedute a titolo di usufrutto, uso o
abitazione da soggetti già ivi anagraficamente residenti , tenute a disposizione
dagli stessi dopo avere trasferito la residenza/domicilio in residenze sanitarie
assistenziali (R.S.A) o istituti sanitari e
non locate o comunque utilizzate a vario
titolo :n.1 occupati
Per le unità abitative tenute a disposizione (seconde case)dai soggetti anagraficamente residenti e per le baite abitabili: n.1 occupante.
Art. 23 – Riduzioni per le utenze
domestiche
L’articolo disciplina nei commi le riduzioni che il comune può attivare per le utenze domestiche, in misura non superiore al
30%, ai sensi dell’art. 14, comma 15, d.l.
201/2011. Trattandosi di riduzioni facoltative, è possibile non attivare alcuna di
queste riduzioni o attivarne soloalcune.
Nonè invece possibile aumentare la percentuale massimadi riduzione.
La tariffa si applica in misura ridotta,
nella quota fissa e nella quota variabile, alle utenze domesticheche si trovano
nelle seguenti condizioni:
• abitazioni tenute a disposizione per
uso stagionale od altro uso limitato e
discontinuo, non superiore a 183 giorni
nell’anno solare: riduzione del 30%;
• abitazioni occupate esclusivamente
da soggetti che risiedano o abbiano la
dimora, per più di sei mesi all’anno,
all’estero, a condizione che l’alloggio
non sia occupato da altri soggetti: riduzione del 30%.
• utenze domestiche che abbiano avviato il compostaggio dei propri scarti
organici ai fini dell’utilizzo in sito del
materiale prodotto: riduzione del 10%.
Dal Comune
???
Art. 26 – Riduzione per inferiori livelli
di prestazione del servizio
Zone in cui non è effettuata la raccolta:
il tributo è ridotto di una percentuale
pari al 60%.
Nelle frazioni/nuclei sparsi montani: nei
quali la raccolta avviene con sistemi diversi dal metodo del porta a porta (es.
raccolta tramite cassonetti, punti sparsi
di conferimento, ecc): il tributo viene
ridotto del 30%.
• si dovràessere in regola con i pagamenti TARES anno 2013 e TARSU anni
precedenti;
• il rimborso riguarderà l’immobile ad uso
abitativo ove l’utente è residente.
Inoltre:
• l’importo massimo del rimborso sarà
pari al 50% della TARES versata per il
2013 (questo per poter permettere a
più contribuenti di accedere al fondo);
• non verranno effettuati rimborsi per
importi inferiori ad € 12,00;
• in caso di insufficienza di fondi il rimborso verrà proporzionalmente ridotto;
• alla domanda andrà allegata copia
dell’attestazione ISEE;
• il termine per la presentazione delle
Art. 27 – Agevolazioni
L’articolo dà attuazione alla facoltà per il
comune, prevista dall’art. 14, comma 19,
d.l.201/2011, di deliberare agevolazioni
ulteriori rispetto a quelle prefigurate dalla legge come facoltative o obbligatorie,
che possono anche giungere alla totale
esenzione. Si tratta quindi di previsione
assolutamente opzionale che consente
all’ente locale di individuare le fattispecie agevolative e l’entità della riduzione,
che può giungere anche al 100%, con
ampia discrezionalità, nel limite della comunque della ragionevolezza e della meritevolezza delle situazioni contemplate
e nel rispetto dell’obbligo della copertura
finanziaria.
A tal fine il comune emanerà un BANDO
AGEVOLAZIONI T.A.R.e.S.» attraverso il
quale, nei limiti e con le modalità fissate
nello stesso atto, si procederà al rimborso di quota parte del tributo sulla base
dell’indicatore ISEE dell’utente richiedente. L’importo iscritto a bilancio 2013 per
le agevolazioni è pari ad € 4.000,00, ed
è notevolmente superiore rispetto alle
esenzioni/agevolazioni accordate con la
TARSU.
Per poter accedere al Bando, oltre a non
superare il limite ISEE che verrà stabilito
in fase di approvazione del bando:
• si dovrà essere residenti;
13
il
Talamonese
domande di rimborso è stabilito al 31
dicembre 2013.
Art. 28 – Cumulo di riduzioni
ed agevolazioni
La facoltatività delle riduzioni e delle
agevolazioni comporta la facoltà per il
comune di disciplinare l’ipotesi in cui si
rendano applicabili una pluralità di riduzioni e agevolazioni.
L’articolo proposto le ammette col limite
di n. 2 riduzioni applicabili, individuate
tra quelle più favorevoli al contribuente.
Renato Ciaponi
Assessore all’Ambiente e al Turismo
il
Talamonese
Dai Gruppi Consiliari
GRUPPO TALAMONA - PROGETTO COMUNE
LA TELENOVELA DELLE PROVINCE:
una riforma che mette ancora più in difficoltà i Comuni
D
opo un
continuo
alternarsi, quasi una
telenovela, riguardo il tema
“province sì,
province no”,
ecco apparire
a tempo di record il nuovo
disegno di legge volto alla
soppressione
di questi enti: entro sei mesi dall’entrata in vigore
della legge costituzionale lo Stato dovrà
formulare una legge che definirà criteri
e requisiti generali per le modalità e le
forme di esercizio delle funzioni da parte
dei nuovi enti (che saranno di secondo
livelli, costituiti dunque da un’assemblea di sindaci sullo stile delle Comunità
Montane), che poi le regioni tradurranno
operativamente.
Nei mesi passati si è calata a dura forza
la mannaia sui trasferimenti ai Comuni,
accusati di spendere troppo e male. Ora
invece pare che l’origine dei problemi finanziari italiani siano le province. Tutti
d’accordo: Governo, Parlamento, forze
politiche e stampa sostengono in coro la
necessità di abolire le province. Questo
argomento, di facile presa su buona parte
dell’elettorato, è trattato con paginoni in
prima, inchieste, ospitate nelle televisioni mostrando, spesso, di non conoscere
per nulla quali funzioni svolgano le province e di quanto realmente costi la loro
soppressione o il loro riordino rispetto
a benefici finanziari stimati nell’1,35%
della spesa pubblica complessiva (lo ha
confermato pochissimi giorni fa la Procura della Corte dei conti nel suo giudizio
di parificazione del bilancio dello Stato).
Certo, è possibile abolirle e il Parlamento
in ciò è sovrano: ma il percorso per la
loro eliminazione, se l’intenzione reale è
seria e davvero finalizzata a razionalizza-
re, semplificare e risparmiare, dovrebbe
essere graduale e partire dall’analisi delle
funzioni svolte per decidere, di volta in
volta, quale altro ente dovrebbe gestirle
e come finanziarle.
Noi Talamonesi, abitanti di un Comune
popoloso nella nostra area ma piccolo se
confrontato ad altri territori, abbiamo
sempre sentito la Provincia come l’ente sovra comunale più vicino a noi: la
Provincia è stata ed è tuttora un ente di
grande supporto sempre presente nelle
calamità sul territorio alle manifestazioni culturali e sportive –locali (come ad
esempio per la biblioteca, la manifestazione dei presepi, …).
Limitandosi a sottrarre alle province
le funzioni senza nessuna analisi, nessun percorso graduale e nessun conferimento di funzioni, il processo non
potrebbe che risultare traumatico e caotico come sarà se si insisterà nella linea
tracciata già col decreto “salva Italia”.
ALCUNI PUNTI POSITIVI…
Nello stesso provvedimento però sono inseriti anche alcuni punti molto interessanti che cercano di aiutare le varie forme
aggregative intercomunali. Il passaggio
da province a “enti di area vasta” dovrebbe consentire una immediata revisione
delle norme legislative attuali nel quadro di una riorganizzazione più generale
del sistema-Paese. Lo scopo di fondo di
questo sforzo di riorganizzazione e chiarificazione, esteso anche alle Unioni di
comuni, è essenzialmente quello di fare
di queste forme associative strumenti a
disposizione dei Comuni affinché questi possano esercitare, anche al di là
delle loro dimensioni e dei vincoli che
queste comportano, le loro funzioni in
un modo più efficiente e più corrispondente alle esigenze dei cittadini. Coerente con questa finalità di fondo è anche la
rivisitazione dell’istituto delle fusioni
di comuni, finalizzato a facilitare l’accorpamento di più comuni in una pro-
14
spettiva dichiaratamente orientata a
pervenire a dimensioni più accettabili
e coerenti del livello comunale.
Si tratta dunque di una legge composita
che persegue risultati ambiziosi e che,
pur nel suo apparente carattere contingente, specialmente per quanto riguarda
la ristrutturazione delle provincie, ha
però ambizioni rilevanti di carattere sistematico.
Da questo disegno emerge un nuovo schema istituzionale, di orientamento federale e basato su due soli livelli territoriali
di piena rappresentanza del territorio: le
Regioni e i Comuni. Le province verranno
sostituite da un organismo di raccordo di
secondo livello che sarà chiamato a gestire alcune funzioni (decise dalle Regioni)
e rappresentare l’area vasta territoriale.
Quale ente di area vasta si vedrà attribuite, almeno in teoria, tutte le funzioni,
principalmente di gestione del territorio,
che non possono essere svolte dai comuni: viabilità, trasporti, tutela dell’ambiente, formazione professionale, politiche del
lavoro, protezione civile, pianificazione
territoriale di coordinamento, istruzione
scolastica superiore, organizzazione dei
servizi pubblici locali (rifiuti, servizio
idrico, trasporto pubblico locale), ecc.
Aspettiamo di vedere come da Roma vorranno ridisegnare il livello periferico: dopo i severi tagli ai Comuni, sarebbe paradossale togliere pure l’ultimo collettore di
rappresentanza politica per il territorio.
Graziella Bertolini
capogruppo Talamona progetto Comune
Dai Gruppi Consiliari
il
Talamonese
GRUPPO VIVERE TALAMONA
IL LIBRO DEI SOGNI...
N
ell’ultimo consiglio comunale l’amministrazione ha presentato e portato in approvazione il bilancio di
previsione triennale ed il relativo piano
delle opere. Il nostro gruppo, al di la della lettura sterile dei numeri riportati nel
bilancio, ha constatato che la gran parte
delle opere previste non ha copertura finanziaria nei prossimi anni. Le varie voci
indicate sembrano più dei promemoria
per gli amministratori piuttosto che degli
obiettivi raggiungibili.
Pur riconoscendo la difficoltà dell’attuale momento economico, che di fatto ha
ridotto le risorse a disposizione dei comuni, riteniamo che sarebbe più utile ed
onesto nei confronti dei cittadini avere
un programma, almeno nel breve termine,
che sia basato su interventi concreti e
fattibili nell’attesa di “tempi migliori”. In
questi anni di amministrazione Riva tutte
le risorse disponibili e possibili sono state destinate sul progetto del nuovo asilo
statale che tuttora non ha però ancora
una copertura completa per permetterne
la cantierizzazione.
La scelta dell’amministrazione è legittima
ma a nostro avviso discutibile perché in
questo modo sono state congelate delle
risorse che altrimenti avrebbero potuto
essere spese per progetti ed interventi
di minore entità ma comunque utili per
i Talamonesi.
Ne è un esempio il mancato completamento del piano primo e della vecchia
palestrina del “palazzo dei medici” che
se terminati potrebbero da un lato dare
spazio ad attività economiche a carattere
medico/sanitario e dall’altro soddisfare le
esigenze di alcune associazioni o gruppi
che non trovano spazi per le loro attività.
L’insediamento di un ambulatorio per visite specialistiche, ad esempio, potrebbe
fornire un servizio ai cittadini e nello
stesso tempo garantire un’entrata nelle
casse comunali sottoforma di affitto.
Altro capitolo trascurato nel programma
triennale è la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio comunale.
In questi anni
abbiamo assistito
ad un progressivo
“invecchiamento” degli stabili
di proprietà del
comune senza
che l’amministrazione intervenisse per porvi
rimedio.
Le scuole medie
versano in condizioni a dir poco
indecorose (vedi
15
foto) e necessitano urgentemente di una
riqualificazione degli esterni e perché no
di un efficientamento energetico. L’intervento potrebbe consistere nella realizzazione di un cappotto esterno e nella
sostituzione dei serramenti con conseguente notevole risparmio nei costi di
riscaldamento.
Anche le nuove scuole elementari sono
state abbandonate e se stesse. Ci sono
degli evidenti problemi con la pavimentazione esterna (vedi foto) che potrebbero
essere risolti con facili interventi che ne
fermerebbero il degrado. Ci piace pensare
che le opere pubbliche sono di tutti indipendentemente da chi le ha realizzate e
che è compito di chi amministra curarne
la manutenzione ed il decoro a favore dei
cittadini che ne fruiscono.
Questi sono solo alcuni esempi a sostegno delle nostre convinzioni e della
nostra contrarietà al programma dell’amministrazione. E’ vero che sognare non
costa niente (almeno finché non ci applicano una tassa), forse però sarebbe
meglio rimanere con i piedi per terra perché inseguire i sogni spesso non porta a
niente…
Gruppo Vivere Talamona
il
Talamonese
Varie
???
DA TALAMONA A RIO, UN PERCORSO DI FEDE
ALL’OMBRA DELLA GMG
I
nnanzitutto… cos’è una giornata
mondiale della gioventù (GMG)?
Gianpaolo: Tutto è cominciato con
l’incontro promosso da Papa Giovanni
Paolo II nel 1984. E’ stato un incontro
di Amore, sognato da Dio e accolto dai
giovani, desiderosi di essere ascoltati e
di trovare un cuore pronto ad accoglierli. La Giornata Mondiale della Gioventù, come è stata chiamata a partire dal
1985, continua a presentare al mondo la
testimonianza di una fede viva, trasformatrice, e a mostrare il volto di Cristo in
ogni giovane. La GMG ha per obiettivo
principale far conoscere a tutti i giovani
il messaggio di Cristo.
La Giornata Mondiale della Gioventù, la
quale si svolge annualmente alla domenica delle palme nelle diocesi di tutto
il mondo, prevede ogni 2 o 3 anni un
incontro internazionale dei giovani con
il Papa, della durata di circa una settimana. In questa settima sono previste
catechesi, testimonianze, condivisioni,
esempi di amore verso il prossimo e la
Chiesa, festival della musica e attività
culturali. Insomma, un incontro di cuori
che credono, mossi dalla stessa speranza che la fratellanza nella diversità è
possibile.
Bisogna essere cattolici praticanti per
partecipare alla GMG? quali sono i requisiti?
Sabrina: Non bisogna essere cattolici praticanti per partecipare alla GMG. Io fin’ora
non avevo mai partecipato a questo tipo
di eventi religiosi. Io ero una ragazza
che andava a messa saltuariamente, non
partecipavo al catechismo e frequentavo
pochissimo l’oratorio. Avevo personalizzato la fede in base alle mie comodità
e ai miei ritmi quotidiani. Poi un giorno ho sentito che dovevo fare qualcosa.
Sentivo il bisogno di fare questo viaggio
16
per vedere, sentire, parlare e capire cosa
devo fare della mia vita. È stato come se
qualcuno mi avesse bussato dall’interno
dicendomi: “vai e vedi con i tuoi occhi”.
Per cui non servono requisiti specifici:
serve “solo” la voglia di incontrare Cristo.
Cos’ha avuto di particolare la GMG di Rio?
Gianpaolo: Ogni GMG ha la sua particolarità, ma quella di Rio de Janeiro è stata
quella che mi ha dato di più. A Colonia
ed a Madrid ho assistito agli eventi principali previsti dall’evento (catechesi, via
crucis, veglia e messa conclusiva) e sono
stati momenti sempre commoventi. A Rio
però ho potuto partecipare anche alla
“settimana missionaria”. Questa settimana consisteva nel vivere alcuni giorni in
una comunità brasiliana e osservare le
loro abitudini e la loro cultura. Noi, con
altri ragazzi della diocesi di Como, Lodi e Vigevano, siamo stati ospitati nella
città di Hortolandia (stato di San Paolo),
nella comunità di Ns. S. Aparecida. L’aver
dormito nelle loro case ed aver vissuto
intere giornate con loro ci ha permesso di
capire al meglio il modo di vivere la loro
quotidianità. Durante la settimana precedente la domenica della Messa conclusiva
siamo stati accolti in un favela di Rio de
Janeiro ed abbiamo dormito tutti assieme
in un piccolo asilo nido. In questi giorni
abbiamo partecipato alle consuete catechesi approfondendo il tema della GMG
“Andate e fate discepoli tutti i popoli”
Iniziative
???
il
Talamonese
e partecipato alle cerimonie previste dal
programma. Nonostante il fatto che tornavamo agli alloggi scortati dalla polizia, nonostante dormissimo in una stanza
umida e priva di finestre, senza doccia e
con un gallo che cominciava a cantare
alle 4 del mattino, sono state giornate
bellissime e piene di emozioni. Gli ultimi
5 giorni della nostra permanenza a Rio
li abbiamo trascorsi visitando la città e
godendoci le spiagge locali.
Come vi siete trovati in Brasile? Cosa vi
ha colpito di più?
Sabrina: Siamo partiti con un certo timore di trovare un Brasile con tanta malavita e questo per le “chiacchiere” che si
sentono da noi. Appena arrivati abbiamo
dovuto immediatamente ricrederci. In
tutti i luoghi in cui in cui siamo passati
siamo stati accolti con grande ospitalità,
gentilezza e cordialità. Ci hanno messo
subito a nostro agio regalandoci tanti
abbracci calorosi e accogliendoci sempre
con una tavola piena di cibo buono tipico
del posto. Ciò che ci ha maggiormente
colpito è proprio il loro modo di vivere il
cristianesimo in maniera gioiosa e spensierata. Nonostante le notevoli difficoltà
con cui devono convivere, come la grande
contraddizione sociale che caratterizza
questa città, la delinquenza e l’alta densità della popolazione, i brasiliani riescono a vivere la giornata con il sorriso
e con quella gioia di vivere che forse noi
europei abbiamo un po’ smarrito.
a noi giovani non ce li scorderemo molto
facilmente. Non ci dimenticheremo mai
anche il Brasile e i brasiliani per il loro
grande entusiasmo. Credo sia importante
sottolineare che questo loro modo di vivere lo esprimono in ogni occasione, per
esempio anche nelle celebrazioni delle
sante Messe sempre molto partecipate
e gioiose. Infine questa esperienza mi
ha aiutato a capire che ognuno di noi,
aiutati dallo spirito santo, ha il potere di
cambiare il mondo nel proprio ambito e
costruirne uno migliore. Del resto anche
Papa Giovanni Paolo II era solo uno, ma
con la preghiera e la voglia di andare
controcorrente è riuscito a creare questo
grande evento mondiale e riunire 3 milioni di giovani in una sola città per pregare
e vivere una grande esperienza di fede.
Tre motivi per i quali ricorderete questa
esperienza...
Gianpaolo: Sintetizzare in tre motivi tutto
quanto abbiamo provato in questi giorni
intensi ed indimenticabili è molto difficile. Sicuramente i discorsi coinvolgenti ed
emozionanti che ha fatto Papa Francesco
17
…e tre motivi per i quali consigli ai
giovani talamonesi o no di non perdere
la prossima GMG di Cracovia nel 2016.
Sabrina: Consiglio vivamente tutti i giovani e meno giovani a partecipare almeno ad
una GMG. è un’esperienza in cui capisci la
bellezza del vivere in armonia con tutto il
mondo. L’atmosfera che si respira in questo evento servirà ad arricchirvi a livello
personale; ti insegna ad affrontare le difficoltà della vita quotidiana. Vi sembrerà
strano, ma i momenti che ho vissuto in
quei pochi giorni mi hanno cambiata molto perché solo a Rio ho avuto la possibilità
di riflettere, ascoltare e confrontarmi per
ore con dei miei coetanei su cosa significa
essere Cristiani. Fra tre anni sarà il decimo
anniversario della morte del fondatore di
questo immenso evento e, guarda caso, la
prossima meta della GMG sarà proprio nella
sua terra d’origine: Polonia. Anche questa
sarà un’occasione per partecipare ad un
evento storico e provare esperienza nuova
con giovani di tutto il mondo. Infine vorremmo informarvi che è nostra intenzione
organizzare in oratorio un incontro aperto
a tutti per portare altre testimonianze vissute durante questa splendida avventura.
Siete tutti invitati già da ora.
Gianpaolo e Sabrina
il
Talamonese
Varie
???
La notte ed il giorno:
lettera aperta sulla libertà d’espressione
L
o scorso sabato notte il murales
sul diritto ad amare realizzato dal
Gruppo Arte Libera nel sottopassaggio della Stazione di Talamona,
progetto proposto dal circolo culturale
Arci Demos e realizzato con il sostegno del Comune di Talamona e di Arci
Sondrio, è stato imbrattato. Protetti
dal buio, ignoti hanno cosparso di
svastiche e croci celtiche i personaggi
del murales, dedicandosi in particolar
modo a quelli più distanti da come qualcuno pensa debba essere una coppia di
innamorati. Non solo: i sedicenti fascisti.
prendendo a modo loro posizione, hanno
scritto anche alcuni insulti e brevi commenti. Hanno poi concluso l’opera in sala
d’aspetto, dove hanno sporcato il muro
con gli immancabili slogan razzisti. Ho
scelto di scrivere questa lettera, appena
ho avuto la garanzia che lo schifo sarà ripulito entro una settimana. Fin qui i fatti.
Concediamoci ora qualche riflessione. Potremmo relegare questo gesto a semplice
vandalismo, solo l’ultimo di una serie di
danni subiti dal nostro circolo nel corso
della sua storia: adolescenti annoiati si
armano di un pennarello dalla punta fine
e chiedono alla notte di dar loro qualche
brivido. Scriverne significa dare pubblici-
tà, forse anche un
motivo di vanto,
qualcosa da raccontare al bar; se
scegliamo di farlo,
è perché crediamo
che questo gesto
chiami in causa,
una volta di più,
la nostra società. O meglio, la
nostra idea di società. Una società
che il circolo Arci
Demos non vuole
immaginare ricattata dalla paura.
Perché quello che
questi eroi della
notte ci urlano in
faccia ha un nome
preciso: xenofobia.
La xenofobia è la
profonda paura del
diverso, è il terrore ancestrale che il
mondo cambi, che
il mondo si evolva
in forme diverse;
genera odio, crea
violenza, innalza
muri.
Avere delle idee è legittimo, come lo è
esprimerle, metterle sul tavolo, criticarle, cambiarle, abbandonarle. Noi abbiamo
voluto farlo alla luce del Sole, dipingendo e firmando un’opera di tutti. Perché
il murales è un’opera pubblica, realizzato e pagato da alcuni gruppi, non solo
per raccontare un’idea, ma anche per
abbellire il sottopassaggio, donargli un
tocco di colore, addolcire qualche metro
dei pendolari che ogni giorno ci passano. Sfregiarlo è una buona metafora:
significa urlare istericamente che il
sottopassaggio (e la società) non deve
cambiare, deve rimanere sporco, brutto, buio, nero. In gioco, quindi, non ci
sono semplicemente due idee politiche,
ma due idee inconciliabili di quello che
è la libertà d’espressione. La xenofobia
più autentica si esprime così: di notte,
quando nessuno ti vede e puoi sentir-
18
Varie
???
il
Talamonese
Per duu curgnin
Camini per nä strado pulveruso
Ghè ‘ngir negügn mä po ‘ncuntri nä tüso
Ghe disi: u da ‘nda in piazzo, de ‘nduè ‘ndui?
“Giù ‘n funt a la discieso ghe tri rui,
tu svoltet a sinistro e ti ‘ndee avänti,
es pöl mingo sbaglià, ghnè mingo tänti.”
Ul sul el pico abee che l’è amò bas
Mä u preso da rivà e slunghi ‘l pas.
ti qualcuno, regalandoti qualche
piccolo momento di espressione.
Anche a noi piace molto la notte, ma la usiamo per altro. Perché
noi crediamo, invece, che sia bello
confrontarsi apertamente alla luce del Sole, senza temere chi la
pensa diversamente, dibattendo,
argomentando, offrendo spunti e
cambiando idea, quando ci accorgiamo che abbiamo sbagliato.
La prevedibile obiezione a queste
riflessioni è che si tratta solo di
belle parole. Ma questa storia, proprio in un posto di confine come la
Valtellina, continua, non si molla; la
paura di notte, noi di giorno. Siamo abituati a rispondere coi fatti
concreti. A questi gesti anonimi
rispondiamo con la “Festa di Fine
estate” del 14 e 15 settembre:
scegliamo di invitare le persone
a venire ai nostri eventi, a conoscere il nostro spazio, a suggerirci come possiamo renderlo
sempre più accogliente, più
aperto, migliore. In un certo senso, quest’atto ci lusinga ed inorgoglisce, in quanto ci fa pensare
che stiamo facendo qualcosa di
significativo, qualcosa di bello,
qualcosa a cui ci si può opporre
solo con il silenzio rassicurante
del buio. Ed è proprio quello che,
di concerto con chi ci ha dimostrato solidarietà e stima in questi
giorni luminosi, in primis il Comune di Talamona, continueremo a
fare.
Simone Benazzo
Presidente del circolo culturale
Arci Demos
Ghe meti puuch e cumè su rivàa
Ghe ün um che ‘l pciänsc (chisà cusè che ‘l gaa),
ghe pcee de gent che uso, ciu tiro sass,
in mez a luur nä femno gliò giu bass.
Dumändi: mä se fii, sel sucedü?
“digul a quel che’l pciänsc che la sa lü”
Lü ‘l sero gli öcc e ‘l me fa vedè i pügn
Ei dis che glia vedüdo ‘nsemo a ügn”
Apeno drè a mi ‘l rivo gliò ün um
La barbo, i cavei lunch, du öcc da bun
Ei tass giù tücc e po ei se tiro indrèe
Glià sa che l’è ün um che ‘l parlo bee.
El dis: “sti fermi tücc e po ei se tiro ‘ndree
Glia saa che l’è ün um che ‘l parlo bee.
El dis: “sti fermi tucc, laghilo stà
Si mingo votri che a da giüdicà
Se ghnè da dumò ügn che a mäi pecaa
El tiri pür ul sas che ‘l gaa scià in mää.
L’a gnä feni che dopu du segunt
El sent nä bota propri sù la frunt
L’è mingo staa vergügn infularmää,
el sa giamò de chi che l’è la mää
el volso i öcc, glia vet, le la vee ruso,
“tu mee viaa a sänch, ‘l me vee l’angusa
Tul see m mämo te da ‘mparà a mirà
Po t’ivi dicc de stà a tuo cà”.
Adess nun en gaa tüt, en sta tücc bee
Mä la mural l’è ‘ndada sut ai pee
I coregn che ghè ‘n gir ai fa amò dagn
Abee che iè pasaa du milo agn.
A.M.I.C.I.
19
il
Talamonese
Varie
???
Il Coro Valtellina e non solo…
A
nche quest’anno il Coro Valtellina
ha assunto e portato avanti con
successo molti impegni.
Ha da poco preso parte alla 5^ Edizione
della Settimana del Canto Lombardo - l’importantissima rassegna itinerante nelle
province della Lombardia, che persegue
l’ambizioso obiettivo di far conoscere e
tutelare le tradizioni e le culture canore
locali - rappresentando con orgoglio, in
Valcamonica, l’intera Provincia di Sondrio.
Si è esibito, sabato 8 giugno, presso il
Centro Polivalente di Edolo proponendo
un interessante repertorio di canti tradizionali e di brani originali - in italiano e
in dialetto talamonese - opportunamente
scelti per divertire un pubblico attento e
coinvolto offrendo un valido contributo
alla divulgazione di un ricco patrimonio
culturale. Sempre in Valcamonica ha poi
partecipato all’intera giornata domenicale
conclusiva dell’evento a Breno, un’altra
bellissima località alpina, particolarmente
addobbata a festa per la rinomata e sentita occasione.
L’accurato programma, perfettamente in
linea con il regolamento regionale della
manifestazione, ha previsto pure l’esecuzione del pezzo inedito A mia madre. Le
parole - dell’amico Remo Mossini, ex corista che purtroppo ci ha lasciato, armonizzate, come sovente accade, dal direttore maestro Mariarosa Rizzi - delineano
con semplicità e grande affetto la figura
di una donna, fragile e forte al contempo, quotidianamente occupata nei lavori
agricoli e nelle faccende domestiche. Ri-
mandano ad un’immagine personale e,
contemporaneamente, universale; quasi
un omaggio, un giusto riconoscimento
a tutte le donne che, in genere, anche
nei momenti più critici e di profondo
dolore, sanno far fronte a mille difficoltà per sostenere il peso della famiglia.
I concerti, molto ben riusciti, hanno testimoniato concretamente l’ottima intesa fra i componenti - veterani e non -,
sintonia raggiunta grazie ad un intreccio
di passione, volontà, studio, sensibilità,
desiderio e gioia di stare insieme.
In chiusura, facendomi portavoce dei numerosi spettatori, mi sento autorizzata a
dire che il Coro Valtellina raccontando in
musica episodi, spaccati di vita della gente comune - parlando di lavoro, di amicizia, di divertimento, di relazioni familiari,
20
di amori, di legami viscerali con la propria
terra, di stucchevoli bellezze naturali, di
problemi, della fatica del vivere -, abbia
meritatamente e degnamente rappresentato la nostra Provincia.
Ma non è tutto: affezionati sostenitori
del Coro avevano avuto la fortuna di gustare in anteprima in casa, esattamente
il 20 aprile all’Auditorium Comunale di
Talamona, le canzoni proposte poi nel
bresciano.
In quella sede, alla presenza vigile e commossa di tante persone, erano stati invitati a presentare la loro ultima produzione
- dal titolo Suta ‘n otra lüna - anche gli
Zèrbet che, a titolo informativo, hanno
preso il nome dal termine dialettale indicante un terreno incolto.
Gli Zèrbet sono un creativo e piacevole
gruppo musicale - Alberto Ronconi al contrabbasso; Claudio Palo alle percussioni
e marimba; Fabio Rabbiosi alle chitarre,
mandolino, bouzuky e voce; Gervasio Sosio all’organetto diatonico e voce; Luciano Vola alla chitarra, banjio e voce - del
posto che, con le loro affascinanti storie
- fissate sulla carta da Athos Livio sulla
base di ricordi, ideali, impressioni, suggestioni di personaggi e situazioni reali
e fantastiche, in un’abile commistione di
magia -, si impegnano a valorizzare, a
conservare nella memoria, a tramandare
curiosità frammenti misteri del grosso e,
spesso sconosciuto, bagaglio popolare.
Permettetemi di constatare con soddisfazione che, ancora una volta, la vena
artistica di Talamonesi - in questo caso mi riferisco ad Athos, l’autore dei
testi, e Luciano, il compositore delle
musiche nonché cantante - ha colpito
nel segno, lasciando un’apprezzabile e
significativa traccia.
Ringrazio - anche a nome degli altri partecipanti - i protagonisti delle diverse
esibizioni, per averci condotto nello sconfinato mondo della musica, regalandoci
deliziosi momenti che, ci auguriamo, non
dovranno mancare neppure in futuro!
Infine grazie di cuore a tutti coloro che,
con competenze e ruoli differenti, si rendono sempre disponibili e dedicano parte
del loro tempo per la buona riuscita dei
vari spettacoli.
Cinzia Spini
il
Varie
Talamonese
ASD VALTELLINA FUTSAL
STORIA E OBIETTIVI
L’
A.S.D. Valtellina Futsal nasce nel
maggio del 2010 dalla volontà di
un gruppo di ragazzi di dare il proprio contributo al mondo dello sport,
contributo che attraverso i giovani vuole
valorizzare il territorio a cui apparteniamo: il motivo principale per cui è
stato scelto il nome “Valtellina” è un
omaggio alla nostra terra e soprattutto un modo per essere un’ associazione sportiva a livello provinciale, non
più quindi la squadra di paese ma una
società aperta a tutti i giovani.
L’Associazione non persegue fini di lucro, ha per scopo l’organizzazione e
l’esercizio di attività sportive dilettantistiche, la formazione e la preparazione di squadre nella disciplina sportiva
calcistica compresa l’attività didattica
per l’avvio, l’aggiornamento e il perfezionamento della medesima attività
sportiva nel quadro con le finalità e con
l’osservanza delle norme e delle direttive
emanate dal C.O.N.I. e dalla Federazione
Italiana Giuoco Calcio - Lega Nazionale
Dilettanti.
Mossi i primi passi attraverso l’organizzazione di piccoli tornei estivi per i
giovani, il gruppo è cresciuto arrivando
nel 2010 all’iscrizione di una squadra
di calcio a cinque (Futsal) nella serie
C2 Girone B regionale del campionato LND-FIGC, al primo anno la squadra
si è classificata al 7° posto confermato
nella stagione successiva mentre nella
terza stagione sportiva sono stati raggiunti il 2° posto del campionato e il
2° posto anche nella Coppa Lombardia
di categoria.
I colori sociali sono l’azzurro e il verde,
un forte ed ambito richiamo alle limpide
sorgenti alpine e al grande parco verde
nel cuore delle Alpi, che unicamente appartengono alla Valtellina. Il campo di gioco della Futsal è stato
inizialmente la palestra di Piantedo ma
dalla scorsa stagione la sua nuova casa
per le gare interne è diventata la PALESTRA COMUNALE DI TALAMONA e lo
sarà anche per la prossima stagione:
il venerdì sera alle 21. Lo scorso giugno si è tenuta la terza
edizione della Valtellina Futsal Cup
QUARTA EDIZIONE DELLA VALTELLINA FUTSAL FEST A TALAMONA Come ogni anno torna l’appuntamento con la Valtellina Futsal Fest in programma
per domenica 15 settembre con un torneo amichevole in preparazione al campionato con 10 squadre al via: VALTELLINA FUTSAL, LUGANO PRO FUTSAL, FUTURA MORBEGNO, DOMUS BRESSO, CBG BRUGHERIO, ACCADEMIA CALCIO CORBETTA
VITTU0NE, DERVIESE, KENNEDY, SAINTS PAGNANO UNDER 21, FUTSAL SEREGNO.
Per tutti gli appassionati che volessero assistere al torneo, l’appuntamento è
per le 9 e 30 presso la palestra comunale di Talamona, si giocherà per tutta la
giornata con la finalissima che avrà inizio alle 19 e 15: la Valtellina Futsal
Fest oltre al torneo prevede un pranzo con prodotti tipici nell’ area feste
attigua alla palestra.
21
che ha visto coinvolti Morbegno e Talamona con un numerosissimo gruppo di volontari che hanno favorito un
grande successo in tutti gli ambiti del
torneo: quello sportivo che ha visto partecipare 24 squadre maschili e 3 femminili, quello della solidarietà con 10.400
euro devoluti alle onlus La Centralina
e Amici del bambino di Morbegno,
Centro ricreativo Casa Do Sol di Cosio
Valtellino e Gruppo della Gioia di Talamona e anche per quello culturale e
dello spettacolo. www.valtellinafutsal.com
http://facebook.com/valtellina.futsal
Matteo Vairetti
il
Talamonese
CONSIGLIO DIRETTIVO
PRESIDENTE: FERNANDO PERETTI
VICE PRESIDENTE: OMAR BORLA
SEGRETARIO: MATTEO VAIRETTI
CONSIGLIERI: DANILO ONGARO,
LUCA DELLA SALE,
ILARIA SPANDRIO
STAFF TECNICO
ALLENATORE: DEVIS COLOMBINI
DIRETTORE SPORTIVO
E VICE ALLENATORE:
LIVIO PEREGALLI
PREPARATORE PORTIERI:
ERMINIO GUSMEROLI
ROSA 2013/2014
BIANCHINI ALESSANDRO (’92), BONGIO LUCA (‘85), CHISTOLINI NICOLA (’92), COLOMBINI NICOLA (‘86),
CORNAGGIA FABIO (’78), LANZA FABIO (’92), MAINO DAVIDE (’80), MARASTONI GIANLUCA (‘77), MARIOLI
MARCO (’86), PEREGALLI LUCA (’85),
REDAELLI PAOLO (’80), TACCHINI MICHELE (’86), VANINETTI GIOVANNI
(’81), ZUCCALLI ALAN (’88).
Varie
Principali differenze
tra calcio a 5 (futsal) e calcio a 11
• Le dimensioni dei campi di calcio a 5 (40 m X 20 m in media) sono notevolmente inferiori a quelli di calcio a 11 (110 m X 55 m in media), e varia anche
il numero dei giocatori per squadra in campo (5), di conseguenza come si
può immaginare nel FUTSAL (sinonimo che sta a indicare il calcio a 5 e che
è associato al nome di diverse squadre) i giocatori hanno molto meno tempo
per pensare, di contro nel calcio a 11 tendono ad essere sviluppati in maniera
più consistente altri fattori come la velocità.
• Nel calcio a 5 le superfici di gioco (che possono variare dall'erba sintetica fino
ai nuovi materiali in gomma) collegate con le caratteristiche del pallone (a
rimbalzo controllato) determinano in modo evidente il modo di giocare palla
a terra molto velocemente utilizzando spesso parti del piede come pianta e
interno, meno presente è il gioco aereo che invece spicca nel calcio a 11.
• Le dimensioni ridotte delle porte nel Futsal (3m X 2m) rispetto a quelle
del calcio a 11(7,32m X 2,40m) implicano una precisione di tiro e potenza
maggiore, il portiere di calcio a 5 deve essere molto più reattivo di quello di
calcio a 11 che a suo vantaggio ha la spettacolarità della parata.
• Nel calcio a 5 non è prevista la regola del fuorigioco presente invece a 11.
• Nel calcio a 5 quando una squadra subisce più di 5 falli in un tempo ha diritto
alla possibilità di tirare un TIRO LIBERO: questa punizione da posizione centrale a 10 metri dalla linea di porta assomiglia quasi ad un rigore del calcio
a 11 in quanto nessun giocatore avversario escluso il portiere può deviare
questo tiro, anche nel futsal c'è comunque il rigore con il dischetto segnato
però a 6 metri dalla linea di porta.
IL TORNEO DELLE CONTRADE 2013
A
nche quest’anno grazie all’impegno
e alla dedizione di molti appassionati si è svolto il Torneo delle
Contrade, come sempre seguitissimo dai
cittadini talamonesi. Grazie alla colla-
borazione tra il Comune, la parrocchia e l’US Talamonese tutti i
cittadini hanno potuto assistere
alle partite in centro al paese,
sul nuovo campo in sintetico
de l l ’ O ra t o r io .
Dopo un torneo
molto serrato
ed equilibrato,
in semifinale si
sono presentate Via Mazzoni
contro Case Giovanni e contrada Piazza
contro XX Settembre. Al
termine di due partite
molto combattute, la prima delle quali terminata
solo ai supplementari, si
sono imposte Via Mazzoni
22
e contrada Piazza (nelle due foto). La
finale del torneo ha visto imporsi largamente Via Mazzoni che così si aggiudica
il trofeo per il secondo anno di fila, grazie soprattutto a, Alan Zuccalli (Bogo)
capocannoniere della manifestazione, e
Marco Pili miglior giocatore.
il
Iniziative
Talamonese
L’Iperal sostiene il gfb onlus IL SENSO
DEI TALAMONESI
PER LA SOLIDARIETÀ
La seconda parte della nostra
riflessione antropologica
N
D
a Pochi mesi si è costituito a Talamona il GFB ONLUS, organizzazione
di volontariato che ha l’obiettivo di stimolare la ricerca scientifica sulla
LGMD2E, una malattia rara che al momento è poco conosciuta e sulla
quale non ci sono studi promettenti per arrivare a una cura efficace.
Il Gruppo Familiari Beta-sarcoglicanopatie Onlus, GFB Onlus, www.lgmd2e.org
, è stato inserito nel catalogo Iperal valido fino al 14 Febbraio 2014. Dalla
Carta Amica si possono destinare 500 punti all’associazione, inserendo il codice
833. Il GFB Onlus riceverà un contributo compreso tra 500 e 30.000 euro,
che dipenderà dalle preferenze accumulate, più 2 euro per ogni preferenza
ricevuta. Il contributo servirà a promuovere la ricerca scientifica sulla distrofia
muscolare LGMD2E.
Si possono sostenere le attività dell’associazione anche con altre modalità:
• 5x1000 al GFB, inserendo il codice fiscale 91015450140.
• Raccolta di libri usati, consegnandoli presso i punti di raccolta: Pancaffè,
Tempo delle Mele, Immagine acconciature e Intimo Perlini.
• Pranzo di beneficenza “Happy Fish” tutto a base di pesce, si terrà il 20
Ottobre presso il Ristorante Boschetto di Gera Lario.
• Salvadanai nei luoghi pubblici e magliette GFB.
• Donazione con bollettino postale C/C n. 001012232672
donazione con bonifico bancario C/C postale
IBAN IT41O0760111000001012232672
e C/C banca Credito Valtellinese IBAN IT71J0521652270000000002059
intestati a Gruppo Familiari Beta-sarcoglicanopatie Onlus.
Per ulteriori informazioni www.beta-sarcoglicanopatie.it
on di rado, il senso dei talamonesi per
la collettività assume una sfumatura di
vera e propria utilità sociale. Lo stare
insieme non ha più dunque soltanto scopi
di divertimento o di commemorazione, ma
diventa anche una forma di aiuto concreto.
Con questo spirito molto spesso nascono i
gruppi che ormai sono una vera e propria
tradizione della nostra comunità. L’esempio
più efficace di questa socialità a tutto campo
è il Gruppo della Gioia, un’associazione di
volontariato che da diversi anni a Talamona
offre assistenza e intrattenimento ai soggetti
diversamente abili e alle loro famiglie, un
aiuto indispensabile per garantire a queste
persone una vita il più possibile normale,
un aiuto che si manifesta nell’organizzazione delle loro vacanze, in spazi ricreativi con
attività ludiche e il più possibile formative.
Un senso di solidarietà che coinvolge anche
lo sport, un aspetto onnipresente e capillare
della nostra vita comunitaria. Significativi
da questo punto di vista sono il Peruvolley
organizzato ogni anno nel mese di giugno
nell’ambito dell’operazione Mato Grosso, una
ONLUS che ha come scopo l’aiuto mirato alle
popolazioni del Sudamerica, e la camminata
non competitiva a favore dell’AIDO l’associazione dei donatori di organi e tessuti che si
avvale dell’aiuto del Comune di Talamona,
della Pro Loco, della Provincia di Sondrio della podistica del gruppo alpini e altri gruppi
talamonesi. Significativo anche il numero di
talamonesi che sempre più danno la loro adesione diretta ad associazioni di volontariato
più o meno importanti sia a livello locale che
nazionale, come appunto il gruppo della gioia oppure EMERGENCY, SAVE THE CHILDREN,
associazioni per le quali il volontariato è una
vera e propria linfa vitale e che dunque viene
promosso molto spesso nell’ambito di serate
informative volte a stimolare il già naturale
senso dei talamonesi per la solidarietà.
Antonella Alemanni
23
il
Talamonese
Polizia
???Locale
IL CAMBIO DI RESIDENZA E LA PATENTE:
NUOVE REGOLE
I tagliandi della patente non verranno più recapitati tramite posta per mancanza di
fondi. Per la crisi arriva il fai da te dei rinnovi e cambi di residenza del documento
di guida. Chi va all’estero potrà richiedere il duplicato (a sue spese!)
La crisi c’è eccome! E non è solo percepita come la calura estiva che attanaglia la gola, questa è reale si ramifica in tutte le direzioni come un’erba infestante che pregiudica qualsiasi raccolto.
Pesa sulle tasche dei cittadini, sui giovani in cerca di lavoro, sui pensionati e, a pioggia, su tutta la società.
Pesa anche sullo Stato, se è vero che in questi giorni è arrivata una circolare del Ministero dei Trasporti (n° 6878 del 9 marzo
2012) che spiega in parole semplici che non ci sono più le possibilità economiche per spedire a casa, tramite il servizio postale,
i tagliandi delle patenti per i rinnovi, i cambi di residenza o per la decurtazione di punti a seguito di infrazioni.
Il testo recita: “Come è noto a codesti Uffici, da qualche tempo l’erogazione del servizio di postalizzazione dei tagliandi relativi al
rinnovo di validità della patente di guida, all’annotazione sulla stessa dell’avvenuto cambio di residenza, nonché di comunicazione
dell’avvenuta decurtazione di punteggio, è sospeso a causa dell’indisponibilità delle necessarie risorse finanziarie. Sono altresì noti
i disagi che ciò arreca all’utenza, che legittimamente reclama l’erogazione di un servizio che questa Amministrazione - per causa di
forza maggiore e fino all’assegnazione di nuove risorse - non è allo stato in grado di corrispondere”.
Viva la sincerità! Senza tanti giri di parole si ammette la mancanza di soldi e si chiede la disponibilità (un’altra volta) dei cittadini
ad “arrangiarsi”.
Per quanto concerne i punti della patente la Circolare suggerisce di andare sul sito internet e di stampare il punteggio del
proprio documento, sempre che si abbia a disposizione un computer che, se nella società moderna è diventato comune come una
macchinetta per il caffè, altrettanto fruibile non è per anziani e famiglie a basso reddito.
Per andare all’estero, invece, è pronta un’altra soluzione sempre, ovviamente, con spese a carico del cittadino: il duplicato della
patente.
Questo recita la circolare: “Con riferimento a tali procedure, la prima delle quali ha particolare rilevanza in caso di circolazione al
di fuori del territorio nazionale, non esiste documentazione alternativa a quella dell’emissione del rispettivo tagliando, che di fatto
è emesso dal sistema informatico del CED ancorché non consegnato all’indirizzo di residenza del titolare della patente per le ragioni
esposte in premessa. Pertanto - qualora a giudizio dell’utente, sussistano ragioni di necessità e/o urgenza che non gli consentano
di attendere la consegna dei predetti tagliandi ma richiedano la regolarizzazione della patente di guida a mezzo dell’annotazione
di quanto su indicato - non residua altra soluzione che procedere all’emissione di un duplicato di patente. Pertanto, a fronte di rituale richiesta, codesti Uffici - previo accesso al sistema informatico e verifica la registrazione del dato relativo al rinnovo di validità
ovvero all’annotazione del cambio di residenza - procederanno, con ogni sollecitudine possibile, all’emissione del duplicato richiesto
aggiornato all’esito delle predette registrazioni. Si specifica che, in tal caso, saranno dall’utente dovuti gli importi di diritti e tariffe
previsti dalla legislazione vigente.
Il cittadino dovrà pagare quello che gli sarebbe spettato di diritto visto che all’atto del rinnovo della patente lo stesso deve versare
la cifra di 9 euro per costi che prevedono anche la spedizione del tagliando.
Un dettaglio non secondario: ma da tutto questo non deriveranno anche problemi nei controlli su strada da parte delle forze di
polizia che dovranno approfondire se una patente è veramente scaduta o no, che si potranno trovare di fronte a due residenze
diverse fra la carta di circolazione e la patente, nonostante che il conducente abbia fatto tutto quanto doveva? Una situazione a
dir poco imbarazzante.
Non è certamente una situazione sulla quale scherzare o fare ironia, la disarmante sincerità con la quale si avverte la comunità
della mancanza di fondi fa riflettere. Vogliamo soltanto far presente che, come al solito, è sempre l’anello più debole ad essere
sollecitato dalle tensioni e sono sempre i cittadini che alla fine devono arrangiarsi ed andare al portafogli. Certo che se questa è
semplificazione...!
(da “Il portale della sicurezza stradale”)
Per quanto concerne la variazione della toponomastica effettuata dal Comune nel 2010, si ribadisce che circolare con
la patente o carta di circolazione con allegata la comunicazione di variazione dell’indirizzo spedita a suo tempo dagli
uffici comunali ai residenti di Talamona, è regolare; tutto cio’ è stabilito dalla circolare del Ministero dei Trasporti n.
6916-6917/4600 del 16/06/1994.
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il
Lettere alla Redazione
Talamonese
Il mondo cambia.
Adeguarsi o essere emarginati e perire
Q
uando avevamo il monopolio della
tecnica vendevamo cari i nostri prodotti, ed essendo gli unici acquirenti,
acquistavamo le materie prime per poco.
Adesso i popoli emergenti ci fanno concorrenza, sia nella vendita dei nostri prodotti, che nell’acquisto delle materie prime. Dobbiamo non fare debiti, ridurre con
equità il nostro tenore di vita materiale e
arricchirlo spiritualmente. Interessante un
vecchio articolo sui nuovi equilibri mondiali: http://insiemeperconoscere.forumfree.
it/?t=55366435
Jared Diamond nel libro “COLLASSO Come
le società scelgono di morire o vivere” (c’è
in biblioteca) racconta, tra l’altro, che a
contatto con l’occidente, la Cina, ricca,
civilissima e corrotta si chiuse nel suo
splendido isolamento a tutela dei privilegi
di alcune caste e risorse solo dopo milioni
di morti per fame e una sanguinosissima
rivoluzione, mentre il povero e austero
Giappone si adeguò alle novità e fu uno
dei protagonisti del 1900. Oggi abbiamo
a disposizione mezzi di comunicazione più
o meno liberi e più possibilità di capire i
tempi. Possiamo curare i fiori e gli animali
domestici, interessarci di sport e/o cercare
quali sono i nostri doveri nel mondo globalizzato. Andiamo verso una guerra globale
o verso la federazione mondiale? Che cosa
dobbiamo fare per il nostro futuro?
Le volontarie della Casa della Cultura cambiano lo stile della biblioteca e, con le loro
iniziative raccolgono i talamonesi. Potrebbe la Casa della Cultura anche denunciare
le disinformazioni correnti, trattare l’economia e la politica? Capire e conoscere gli
extracomunitari che sono in numero crescente tra di noi? La sovranità, che appartiene al popolo, implica una responsabilità
tremenda. Non possiamo occuparci di tutto.
Dovremmo però migliorare la nostra moralità alle radici. Rinunciare alla mentalità del
1500: “Francia o Spagna pur che se magna”.
Potrebbe ancora interessare un vecchio articolo sugli ultimi secoli della storia della
Cina: http://insiemeperconoscere.forumfree.it/?t=42228058
Molti insistono su quello (1) che l’Europa può e deve fare per uscire dalla crisi
e portare avanti la federazione europea,
ma questo non deve essere un pretesto per
tevano più fare le svalutazioni competitive
della lira e avevano una mentalità sindacale
troppo arretrata per fare come loro.
Economia
dimenticare quello che noi dobbiamo fare
per eliminare i nostri difetti nazionali per
essere soci graditi per gli altri europei. Il
confronto con gli altri europei ci può aiutare a correggere i nostri difetti. Non che gli
altri ne siano privi. Per es. alcune banche
tedesche hanno fatto peggio di molte italiane (2) e il filosofo di origine tedesca, Ulrich Beck, in un suo interessantissimo libro
EUROPA TEDESCA (3) critica i connazionali.
(1) www.eci-sviluppoeoccupazioneineuropa.blogspot.it
(2) http://noisefromamerika.org/articolo/
fondazioni-bancarie-sistema-bancarioriassunto-convegno
(3) h t t p : / / a l e s s i o p i s a n o .
com/2013/08/15/german-europe-nograzie
Nel seguito segnalerò dove potremmo migliorare con vantaggio nostro e della Unione Europea.
Per il rispetto della dignità della persona
umana, i lavoratori dovrebbero eleggere
un rappresentante nel consiglio di amministrazione della loro impresa e conoscere
le prospettive economiche, ma ci sono delle
difficoltà: la tutela di segreti commerciali
e tecnici della ditta, necessità commerciali
possono imporre fondi per la corruzione,
rivalità e strategie interne inconfessabili
e molto dannose. I proprietari accampano
anche la piccola percentuale di laureati in
economia tra i sindacalisti italiani rispetto ai tedeschi. Anche i sindacati non mi
sembrano ansiosi di entrare in consiglio di
amministrazione in tempo di crisi, perché
dovrebbero partecipare alla decisione di
sacrifici. Per es., quando entrammo nell’€,
industriali e sindacati tedeschi in alcune
ditte si accordarono per ridurre le paghe e
aumentare le ore lavorate e così fregarono
i clienti ai concorrenti italiani, che non po-
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Gallegati, professore universitario di economia, è stato consulente del movimento 5
stelle e ha affermato: “Insieme a Jean-Paul
Fitoussi abbiamo scoperto che, se oggi il Pil
del mondo si fermasse, ogni abitante avrebbe un reddito di 400 dollari l’anno”. Parole
mie: poco più di un dollaro al giorno.
Goulard e Monti nel loro libro LA DEMOCRAZIA IN EUROPA scrivono che per che
per guidare l’Europa oltre la crisi occorre
“guardare lontano” e che il cammino verso
l’uguaglianza è inarrestabile. Parole mie:
diventeremo giustamente più poveri.
Il pontificio Consilio per la giustizia e per
la pace scrive: <<La solidarietà tra le generazioni richiede che nella “pianificazione globale” si agisca secondo il principio
dell’universale destinazione dei beni, che
rende illecito moralmente e controproducente economicamente scaricare i costi
attuali sulle future generazioni: illecito
moralmente perché significa non assumersi
le dovute responsabilità, controproducente
economicamente perché la correzione dei
guasti è più dispendiosa della prevenzione.
Questo principio va applicato soprattutto – anche se non solo – nel campo delle
risorse della terra e della salvaguardia del
creato, reso particolarmente delicato dalla
globalizzazione, la quale riguarda tutto il
pianeta, inteso come unico ecosistema.>>
Parole mie: Non possiamo sperare che la
“pianificazione globale” la facciano i governanti da noi eletti se non la decidiamo
ed effettuiamo prima noi.
Secondo l’ONU, gli uomini denutriti, alcuni anni or sono, erano un miliardo e 50
milioni e il numero continua a crescere.
La popolazione mondiale, una volta, era
stazionaria perché, negli anni di carestia,
molti morivano di stenti. Adesso, grazie
alla tecnica, superiamo le carestie, ma distruggiamo il pianeta. Se andiamo avanti
così, non arriviamo al 2.100. Nel 1997 i
vescovi cattolici tedeschi pubblicarono un
libro che, tra l’altro, afferma che l’aumento della popolazione mondiale va fermato
prontamente, ma poi ritrattarono, sia pure
il
Talamonese
osservando che molte gravidanze del terzo
mondo, causa dell’aumento della popolazione, sono indesiderate. Giovanni Paolo
II sostenne l’elezione di Bush, che subito
tolse all’ONU i fondi che dava Clinton per
fornire gratis i contraccettivi ai popoli poveri. Il papa affermò che l’aumento della
popolazione va fermato, non con i contraccettivi, ma con il progresso. Era egli sicuro
che i popoli progrediti vivano castamente?
La CEI, per quanto io sappia, si è limitata a
raccomandare <<di avere cura del creato>>.
Essa è l’unica confederazione episcopale
al mondo dove il capo, per imposizione di
Giovanni Paolo II, viene scelto dal papa e
non eletto dai vescovi.
Il ministro francese Attali: <<se non si vuole essere dipendenti, allora non bisogna
fare debiti, altrimenti si deve rendere conto al creditore, è normale e non ha nulla
a che vedere con la democrazia. Per non
essere dipendenti dai mercati, bisogna
eliminare i propri debiti.>>
Si possono fare debiti per investimenti
produttivi. In tal caso il debito può essere
pagato con i guadagni dell’investimento. I
capitalisti finanziano le industrie dei paesi
laboriosi dove c’è una maggiore possibilità
di guadagno e di non perdere il capitale.
Finanziarono le industrie giapponesi ed
europee nel dopoguerra. Poi si rivolsero al
sud est asiatico e all’America latina. La loro
azione è amorale, ma è più potente delle
operazioni MATO GROSSO e analoghe. Accelera l’inarrestabile cammino verso l’uguaglianza globale, che si spera pacifico.
Quando avevamo la Lira, pagavamo alte
cedole sui titoli di stato per l’interesse sul
capitale e per la svalutazione. Adesso, con
l’Euro, che svaluta pochissimo, risparmieremmo molto, come i popoli nordici, se gli
acquirenti non temessero che l’Italia non
onori i suoi debiti e fallisca. Se fossimo
più onesti, l’Italia risparmierebbe molti
interessi. L’onestà, alle volte, è un grande
affare. Se un politico promette di abolire
delle tasse (questo significa fare debiti) e
ritornare alla lira, spaventa gli acquirenti
e aumentano gli interessi che dobbiamo
pagare. Questo giova alla Germania. Angela Merkel dovrebbe fare un bel regalo al
suo amico e ammiratore Silvio Berlusconi.
Collaborai senza obbiezioni alla raccolta
di firme per ridurre gli stipendi dei politici, perché il meglio è nemico del bene,
ma, per un’azione più profonda e duratura,
sarebbe da modificare la nostra Costituzione che all’art. 69 afferma: <<I membri del
parlamento ricevono una indennità stabilita per legge.>> in barba alla sovranità del
popolo. Da studente ammirai Ernst Abbe,
Lettere alla Redazione
un genio dell’ottica, che con i proventi dei
suoi brevetti acquistò tutte le azioni della
Carl Zeiss di Jena e la donò ai dipendenti, fissando nello statuto il rapporto tra lo
stipendio medio degli operai e quello dei
dirigenti, legandolo così all’andamento
aziendale. Similmente gli stipendi dei nostri politici potrebbero avere, con il reddito
medio italiano, un rapporto fissato dalla
Costituzione e variabile solo con un referendum costituzionale del popolo sovrano e
seguirebbero l’andamento di detto reddito.
Crisi, disoccupazione, scala mobile
delle paghe e delle pensioni
Per risolvere la crisi economica e la disoccupazione, soprattutto giovanile, dobbiamo
accettare l’idea che abbiamo perso il monopolio della tecnica, abbiamo dei nuovi validissimi concorrenti, le risorse terrestri sono
limitate e dobbiamo ridurre il nostro tenore
di vita per avvicinarci a quello mondiale.
Gino Strada insegna: “I diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini, proprio di tutti, sennò chiamateli privilegi”.
Se fossimo cristiani autentici, per “tutti”
intenderemmo l’umanità intera. Dobbiamo
eliminare i privilegi dei lavoratori anziani
e permettere, nei settori pubblico e privato, di assumere e licenziare per la massima
efficienza a vantaggio dell’economia.
I cittadini hanno diritto a un reddito dignitoso di cittadinanza, ma hanno anche il
dovere di lavorare per la società. Chi rifiuta
2 offerte ragionevoli di lavoro deve perdere
il reddito di cittadinanza, come avviene in
Germania.
Abbiamo bisogno della istruzione tecnica, economica, lingue straniere e di molti
lavori come la trasformazione ecologica
dell’industria e delle abitudini sociali. Rimediare il dissesto idrogeologico. Sostituire
la moneta cartacea con l’elettronica contro l’evasione fiscale e per eliminare molto
lavoro di routine. Riforma della giustizia.
Acquedotti, fogne e reti di distribuzione
acqua e gas perdono. Informatizzazione sia
come impianti, che come insegnamento.
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Catasto. Reti metropolitane. Infrastrutture
varie. Ecc.
Il ritardo di questi lavori danneggia l’economia mentre la cassa integrazione guadagni e le sovvenzioni ai disoccupati dissipano grandi somme.
Occorre una nuova scala mobile, che
riduca automaticamente paghe e pensioni,
incominciando dalle più elevate, per aumentare la nostra competitività commerciale e l’occupazione, rendere meno costose
le riforme e diminuire, meglio eliminare,
la cassa integrazione e la disoccupazione.
Fondazioni bancarie
e patti parasociali
Le fondazioni bancarie potrebbero svolgere meglio la loro azione filantropica
senza avere interesse alcuno nel sistema bancario. Accettare che chi siede nei
consigli delle fondazioni bancarie eserciti
un’influenza determinante sul sistema del
credito in cambio di un po’ di erogazioni
al territorio e’ scellerato. Molte fondazioni
bancarie enfatizzano, su eleganti riviste, i
loro finanziamenti allo sport, alla cultura e
alle opere benefiche senza aggiungere che
hanno anche lo scopo di rendere amovibili i capi delle banche e intoccabili i loro
stipendi. Vedere: http://noisefromamerika.
org/articolo/fondazioni-bancarie-sistemabancario-riassunto-convegno
Similmente scellerati sono i patti parasociali delle grandi società per azioni. Vedere
l’articolo “Una rivoluzione contro il declino
del capitalismo italiano”
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-06-23/rivoluzione-contro-declino-capitalismo-081531.
shtml?uuid=AbCEVe7H
Sarebbe molto interessante che un esperto
ci informasse nella Casa della Cultura.
Energia elettrica
L’unione Europea, molti anni or sono,
impose all’Italia di rompere il monopolio
dell’ENEL nella produzione dell’energia elettrica perché essa ha un costo maggiore che
negli altri stati europei e penalizza le nostre industrie. L’Italia doveva ubbidire, ma
gli italiani sono molto furbi e nei contratti
di vendita delle centrali ENEL misero la
clausola che gli acquirenti dovevano mantenere il contratto di lavoro dell’ENEL e non
potevano licenziare il personale esuberante
assunto per ragioni politiche ai tempi della
nazionalizzazione. Così le centrali furono
cedute, e il costo dell’energia non calò.
La Siemens tedesca e la ABB svedese misero a punto dei generatori di energia, che
Lettere alla Redazione
producevano più energia dei vecchi con la
stessa quantità di metano e avevano pochissimi guasti (meno di uno all’anno), così
che le ditte produttrici garantivano la tele
manutenzione, permettendo di licenziare
tutti i tecnici, che fino ad allora era necessario avere in centrale per le riparazioni. La
Siemens e la ABB vendevano molto cari i
loro generatori e c’era interesse ad installarli solo se oltre al risparmio di metano si
licenziava il personale, cosa contrattualmente impossibile in Italia. Il consumo di
metano, il relativo inquinamento e il prezzo
dell’energia elettrica non calarono. In Italia
non conviene produrre i pannelli fotovoltaici e la ALCOA va all’estero a produrre l’alluminio, perché occorrono grandi quantità
di energia elettrica. Così, per mantenere
il posto ai dipendenti ENEL, rinunciamo a
delle produzioni convenienti. Anche altre
attività sono più o meno danneggiate dal
costo dell’energia elettrica.
Ufficio brevetti
Negli anni 80 andai a Roma a fare una ricerca all’ufficio brevetti. C’era un capo ufficio
con quattro impiegate. Avevano cessato
di esaminare e catalogare le richieste di
brevetto perché il lavoro sarebbe stato da
rifare secondo le nuove norme dell’Unione
Europea, che erano ancora da scrivere. Se le
richieste fossero state catalogate secondo
le norme italiane, sarebbe stato molto utile
per me. Romano Prodi fu a capo della Commissione europea fino al 2004 e non riuscì
a varare il regolamento europeo dei brevetti perché i francesi volevano che fossero
scritti in francese e altri in inglese. L’ufficio brevetti era nell’immenso palazzo di
un ministero nel quale erano in corso altre
mie pratiche che avevano gravi ritardi. Le
impiegate dell’ufficio brevetti alla mattina
arrivavano, timbravano, poi conversavano,
uscivano a fare la spesa, poi rientravano
e giocavano a carte. Il capufficio restava
spesso solo e non si moveva perché qualcuno doveva sempre rispondere al telefono.
Con il suo aiuto, in alcuni giorni portai a
termine malamente la mia ricerca. Io provai
a suggerire di andare a aiutare gli altri uffici. Mi risposero che se gli altri uffici erano
scarsi di personale, dovevano assumere e
loro non avrebbero mai rubato il posto a
dei potenziali impiegati.
il
Talamonese
QUINDICESIMA
NOTTURNA
ALLA CROCE
S
ono arrivati alla spicciolata, da
soli ed a gruppetti di due o tre
persone; scarponcini e zaini.
Volti conosciuti ed amici, qualche viso nuovo: presentazioni e saluti.
Li accomuna una maglietta azzurra con
la scritta “NOTTURNA ALLA CROCE 19992013 15° EDIZIONE”.
La “notturna alla croce” è diventata ormai una classica di inizio estate: ritrovo
a Morbegno, nel piazzale davanti a Cicli
Mino, alle 17; trasferimento in quota in
macchina sino ai rifugi Lago o Piazzo,
camminata sui monti tra Talamona ed
Albaredo con la traversata sulle creste
tra la cima di Lago e la “Croce” sulla
cima Pisello per tornare con il buio al
rifugio di partenza per gustare in compagnia una cena a base di prodotti nostrani.
Iniziata per scherzo tra sei amici nel
1999, si è allargata ad altri amici e conoscenti come una catena di Sant’An-
Potrei elencare tanti altri difetti della nostra economia, alcuni gravissimi e grandissimi, da riempire altrettante pagine, ma
ho già abusato troppo della pazienza dei
lettori, se pure qualcuno è arrivato fino qui.
Carlo Ceruti
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tonio, sino a coinvolgere 103 persone
nell’arco delle quindici edizioni.
Quest’anno si sono contati trentacinque partecipanti per una gita anticipata ai primi di giugno proprio perché,
viste le abbondanti nevicate invernali e la tanta neve ancora presente in
quota, l’escursione sarebbe stata inedita e sicuramente affascinante, come
in realtà è stato. Si è infatti scelto di
partire dal rifugio Lago, salire all’omonimo alpeggio e quindi portarsi verso
l’Alpe Piazzo e Pedroria. La molta neve
presente in quota nella conca e sulla
via di salita alla Croce, spettacolo meraviglioso ampiamente previsto prima
della salita, ci ha portato a scegliere un
il
Talamonese
percorso alternativo: questa variazione e
una buona mezzora di pioggia e grandine
non ci hanno impedito di raggiungere la
nostra “Croce” per la classica foto con la
maglietta della ricorrenza.
Poi giù in scivolata sulla neve fino a Pedroria e via di buon passo con le luci
frontali per tornare al rifugio Lago dove
abbiamo affrontato l’ultima fatica della
giornata: l’assalto agli affettati e ai pizzoccheri. Al termine, esausti, dopo una
lotteria in cui qualcuna ha anche vinto
una stecca rotta di torrone natalizio o
un buono omaggio per visita ortopedica
“….. solo per traumi e fratture” siamo
tornati a valle con il cuore contento nella
nostra maglietta azzurra… e già si pensa
alla prossima edizione!
Enzo
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