Grazie campioni! - Comune di Talamona
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Grazie campioni! - Comune di Talamona
T alamonese il a onic Ver Ber Settembre 2013 periodico di informazione del Comune di Talamona i tolin Elia Silvestri Gioele Bertolini Oscar Vairetti e i z a Gr ampioni! c ri David Federico Bar e Gav azzi co Mar inti Miliv Francesco Gavazzi Matteo e Michele Cucchi il Talamonese Dal Sindaco TELERISCALDAMENTO E NUOVA TUBAZIONE ACQUE BIANCHE D al 2011 l ’A m m i n i strazione del Comune di Talamona ha interessato la Sem di Morbegno per il potenziamento della rete di distribuzione del teleriscaldamento sul territorio comunale. Quest’anno, precisamente alla fine di giugno, questa Società ha deciso di effettuare un potenziamento della rete che andrà ad interessare nuove zone e permetterà di realizzare nuovi allacciamenti agli utenti talamonesi. Il progetto prevede la costruzione di una nuova cabina di pompaggio presso il parcheggio del campo sportivo e di proseguire nella posa delle tubazioni partendo dalla via Colombera continuando per Via Erbosta e interessando le vie del centro. I lavori inizieranno a partire dai due poli scolastici di via Turazza e di via Combattenti e Reduci con l’obiettivo di collegare le strutture pubbliche: scuole medie, la scuola per l’infanzia e il polo sanitario.. Dall’altra parte si inizierà dalla Palestra e dalle scuole elementari. Le due linee si congiungeranno alla Cappelletta di Caravaggio provenendo rispettivamente la prima da Via Erbosta e la seconda da Via T il alamonese Registrazione N. 278 del 10.5.1997 stampa Lito Polaris - Sondrio Direttore Responsabile: Renato Ciaponi DIRETTORE EDITORIALE: Federico Gusmeroli Comitato di redazione: Alessandro Cian, Oscar Duca, Alessandro Gusmeroli Gli articoli firmati non impegnano il bollettino e rispecchiano soltanto il pensiero dell’autore. La data ultima di consegna per il prossimo numero è fissata per il 15 novembre 2013. Ciaponi Carlo. Gli scavi continueranno lungo l’asse delle vie Erbosta / Colombera fino all’incrocio del campo sportivo. Una diramazione partirà dall’incrocio con la Via Maffezzini percorrendola nel primo tratto fino all’incrocio delle Orsoline per poi risalire per via Vanoni fino in Piazza IV Novembre. L’altra dall’incrocio del lavatoio scenderà fino all’incrocio con via Nervi. L’importanza di questo progetto, che darà la possibilità di allacciamento al teleriscaldamento delle strutture pubbliche e di tutti i privati che lo richiederanno, sarà quello di realizzare, in concomitanza con la collaborazione della Società Secam, una condotta fognaria per acque bianche che collegherà il tubo esistente in via Erbosta con il fosso scolatore parallelo al fiume Adda. Per effettuare tale collegamento si dovrà procedere all’attraversamento del sottopasso della statale e della ferrovia, che non potendo essere realizzato appendendo la tubazione sul manufatto, si realizzerà con la tecnologia della spinta del tubo, perpendicolarmente alla SS38 e ferrovia. La divisione delle acque bianche dalle acque nere, oltre a perseguire una finalità di valenza ambientale inserita nel nuovo P.G.T., permetterà di togliere notevole carico alle fognature e di risolvere i problemi di esondazione delle acque nelle zone basse del paese e del sottopasso per Paniga. La posa in contemporanea di nuove caditoie e camerette di compensazione eviterà la forte pressione nei tubi e l’apertura incontrollata dei tombini soprattutto nei periodi di forte e continua pioggia. Queste operazioni prevedono una spesa a carico del Comune di circa € 250.000,00 che saranno in parte coperte da fondi del piano delle opere pubbliche ed in parte andranno in ammortamento nella gestione del servizio Idrico da parte di Secam. I lavori di scavo e di ripristino del manto stradale saranno invece a carico della Società Sem. Non sono certo i tempi di grandi investimenti, ma riteniamo fondamentale approfittare degli scavi della Società Sem per la posa dei tubi del teleriscaldamento. Durante le operazioni di scavo saranno ripristinati o sostituiti anche eventuali tratti ammalorati di acquedotto. La gestione con il teleriscaldamento delle strutture pubbliche permetterà un risparmio sui consumi e sulle manutenzioni che, in alcuni casi, avevano raggiunto costi non più sostenibili. Il Sindaco Italo Riva Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) Mercoledi 7 agosto presso il Municipio di Talamona si è conclusa la seconda conferenza per la Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) relativa al P.G.T. La Legge regionale attribuisce alla VAS il compito di porre in evidenza la congruità delle scelte rispetto agli obiettivi del piano, contestualmente alla individuazione delle possibili sinergie con gli altri strumenti di pianificazione e programmazione, e delle alternative assunte nell’ elaborazione del piano insieme alla individuazione dei possibili impatti e le misure di mitigazione o compensazione che devono essere recepite per le finalità di equilibrio. Alcuni Enti hanno espresso il loro parere circa la proposta di Documento di Piano ed il Rapporto Ambientale. Se alcune esprimono preoccupazione perché propongono oneri aggiuntivi al normale iter procedurale, altre sono state recepite dall’Amministrazione comunale che si è resa disponibile a rivedere la previsione del numero degli Ambiti di trasformazione che erano stati inseriti nel piano. Pubblicate le relazioni ed i verbali della Conferenza, si procederà alla stesura del Piano dei Servizi e del Piano delle Regole che daranno efficacia, sotto il profilo giuridico, alla tavola delle previsioni di Piano. In seguito, anticipato da un’assemblea pubblica, sarà sottoposto al Consiglio Comunale l’adozione del P.G.T. nella sua completezza. 2 Dal Comune 3 il Talamonese il Talamonese Dal Comune ??? LA SCUOLA DELL’INFANZIA DI TALAMONA È REALTÀ È ufficiale: il Comune di Talamona ha la sua scuola statale dell’infanzia associata all’ISTITUTO COMPRENSIVO DI TALAMONA G. Gavazzeni. La notizia era già nell’aria da quando il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale con decreto MIUR AOOUSPSO R.U. in data 11/07/2013 aveva attribuito tre insegnanti di scuola dell’infanzia in più (11 anziché 8) all’ISTITUTO COMPRENSIVO di Talamona. La notizia è stata ufficializzata da una recente comunicazione (Prot. MIUR AOODRLO R.U.10040 del 02/08/2013) del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale alla Prefettura di Sondrio, che si era attivata a favore della Ns. scuola, e che così dice letteralmente “In riferimento alla nota di codesto ufficio si comunica che questa direzione, già in fase di organico di diritto, ha provveduto ad assegnare n. 3 posti all’I.C. di Talamona per la scuola dell’infanzia per venire incontro alle esigenze dell’utenza. In fase di adeguamento dell’organico alla situazione di fatto, l’Ufficio Territoriale di Sondrio ha provveduto in data 11/07/2013 all’assegnazione di ulteriori 3 posti per un totale complessivo di n.6 posti, come richiesto dall’Amministrazione Comunale”. Le sei insegnanti assicurano quindi il funzionamento delle tre sezioni già costituite dallo scorso anno scolastico. Questo importante risultato è stato ottenuto attraverso la volontà sinergica di genitori, scuola e Comune. Il percorso durato tre anni è stato molto complicato e difficile. Ma, convinti come tutti eravamo, di dover perseguire un diritto sacrosanto della nostra comunità, non ci si è fatta sfuggire alcuna occasione utile per perorare la nostra giusta causa. Chi di amministrazione comunale si occupa da decenni ci riferisce che le prime richieste di scuola dell’infanzia statale da COMUNE DI TALAMONA BANDO DI CONCORSO PER L’ASSEGNAZIONE DI ASSEGNI PREMIO A FAVORE DI STUDENTI UNIVERSITARI E DI GIOVANI VINCITORI DI PREMI IN CONCORSI CULTURALI SOVRACOMUNALI CHE DEPOSITERANNO LE PROPRIE TESI DI LAUREA O I PROPRI TESTI PRESSO LA BIBLIOTECA COMUNALE DI TALAMONA. all’Ufficio Protocollo del Comune di Talamona, in carta libera, entro le ore 12 del 31 dicembre dell’anno in corso” Articolo 3 - CRITERI DI ASSEGNAZIONE NEOLAUREATI Articolo 1 - ISTITUZIONE Sono istituite a favore di giovani meritevoli (con età massima pari a 30 anni compiuti), residenti nel Comune di Talamona, neolaureati o vincitori di premi in concorsi culturali sovracomunali che depositeranno la propria Tesi di Laurea o i propri testi, in formato idoneo alla conservazione, presso la Biblioteca Comunale di Talamona, i seguenti assegni-premio: a) S tanziamento annuale massimo di € 1.000,00 per un contributo di € 250,00 per ogni tesi/testo depositato. Articolo 2 - MODALITÀ PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA Le richieste di partecipazione all’assegnazione degli assegni-premio relativi all’anno accademico 2012/2013 dovranno pervenire VINCITORI DI CONCORSO Lode 5 punti I^ classificato 6 punti da 101 a 110 3 punti II^ classificato 4 punti da 91 a 100 2 punti III^ classificato 2 punti da 81 a 90 1 punto Concorso di ambito Internazionale 4 punti Tesi riguardanti il territorio provinciale 3 punti Concorso di ambito Nazionale 3 punti Laurea magistrale 2 punti Concorso di ambito Regionale 2 punti Laurea triennale 1 punto Concorso di ambito Provinciale 1 punto Talamona, 14.08.2013 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO f.to Bianchini Dott. Valter 4 il Dal Comune ??? parte dei cittadini risalgono alla prima metà degli anni Settanta. Com’è noto a tutti poi, negli anni recenti una trentina di bambini talamonesi venivano iscritti alle scuole statali di Morbegno anche se ciò procurava alle famiglie un aggravio di tempo, di fatica e di spese. Tante sono state le autorità da noi sollecitate e che si sono attivate a favore della nostra scuola. Le ringraziamo tutte sentitamente, ma qui cito solo l’intervento delle due che hanno contribuito a sbloccare definitivamente gli ultimi Talamonese ostacoli e cioè il Dirigente dell’ Istituto Comprensivo di Talamona dott. Pelucchi, che ci ha sempre sostenuto, e il Presidente della Provincia Massimo Sertori che è intervenuto personalmente, al fine di farci ottenere questo risultato che, a ragione, può essere definito “storico” per la nostra comunità. Anche alle famiglie di Talamona è data quindi la possibilità di scegliere tra due offerte formative diversificate, ma ugualmente valide, quelle cioè offerte da scuola statale e dalla scuola paritaria. Con questa buona notizia e nell’imminenza dell’inizio del nuovo anno scolastico auguro, anche a nome dell’Amministrazione Comunale a bambini, scolari e studenti, ai loro insegnanti, alle loro famiglie e a tutti gli operatori che, a vario titolo contribuiscono alla formazione dei nostri futuri cittadini un sereno e proficuo anno scolastico. Ernestina Cerri Assessore all’Istruzione BANDO DI CONCORSO PER L’ASSEGNAZIONE DI BORSE DI STUDIO A FAVORE DI STUDENTI MERITEVOLI DELLE SCUOLE SECONDARIE STATALI O PARITARIE DI II° E UNIVERSITARI. ANNO 2013 (A.S. 2012/2013) € 250,00= per le borse di studio di cui alle lettere a); € 500,00= per le borse di studio di cui alla lettera b); € 1.000,00= per le borse di studio di cui alla lettera c). Articolo 3 - CRITERI DI ASSEGNAZIONE Ai fini dell’assegnazione dei predetti benefici, verranno valutati: a) Criteri di merito: – gli studenti devono essere stati iscritti per la prima volta alla classe frequentata nell’anno scolastico 2012/2013 e non aver ripetuto alcuna classe nell’ambito della Scuola Secondaria, intendendo così che l’età anagrafica dello studenti sia quella riferita all’anno scolastico frequentato; – per gli studenti delle Scuole Secondarie di II° la media dovrà essere almeno di 7,50/10; (punteggio da 6 a 12-non verrà preso in considerazione, ai fini della media, il voto relativo alla Religione) Media tra 7,50 e 7,99 6 punti Media tra 8,00 e 8,49 8 punti Media tra 8,50 e 9,00 10 punti Media oltre 9,00 12 punti – per i licenziati di Scuole Secondarie di II° la votazione complessiva di almeno 80/100 (punteggio da 4 a 10-non verrà preso in considerazione, ai fini della media, il voto relativo alla Religione) Articolo 1 - ISTITUZIONE Sono istituite a favore di studenti e studentesse residenti nel Comune di Talamona, che siano iscritti ad una Scuola di ordine superiore statale o paritaria, le seguenti Borse di Studio: a)n. 6 assegni di studio annuali a favore degli studenti frequentanti una classe di Scuola Secondaria di II° Statale o paritaria di ogni tipo; b)n. 1 assegni di studio a favore degli studenti di Scuola Secondaria di II° che frequentano Istituti non presenti in Provincia e che usufruiscono di Convitto; c)n. 1 assegni di studio annuali a favore di licenziati di Scuola Secondaria di II° che si iscrivono e frequentano studi universitari, corsi para-universitari (laurea breve). Gli assegni verranno erogati al superamento della metà degli esami previsti dal piano di studio (nell’Anno Accademico di competenza). Articolo 2 - IMPORTO DEI SUSSIDI Gli importi da erogare non sono cumulabili con altre borse di studio o forme di sostegno (escluso i Buoni Regionali Dote Scuola e vengono di anno in anno individuati nel Piano per il Diritto allo Studio. Non è erogata più di una borsa di studio per famiglia. Per l’anno 2013 (riferimento alle valutazioni dell’a.s. 2012/2013) gli importi vengono così fissati: Media tra Media tra Media tra Media tra 5 80,00 e 85,00 85,01 e 90,00 90,01 e 95,00 95,01 e 100,00 4 punti 6 punti 8 punti 10 punti il Talamonese Dal Comune I ragazzi delle medie di Talamona festeggiano l’ultimo giorno di scuola con le associazioni di volontariato D urante l’ultimo giorno di scuola i ragazzi delle medie di Talamona hanno festeggiato la fine dell’anno scolastico con alcune associazioni di volontariato e l’Oratorio. Nella primavera, i ragazzi delle classi seconde sono stati coinvolti dalla Rete Prevenzione Talamona nel progetto “Diventa Protagonista del volontariato”. La Rete Prevenzione promossa dal Comune di Talamona e coordinata dalla Cooperativa Insieme ha effettuato nei mesi di febbraio-giugno una serie di eventi per promuovere la cultura della solidarietà e lo sviluppo del protagonismo giovanile, come forma di rafforzamento dei fattori protettivi e di prevenzione del disagio. Lo sviluppo di determinate capacità, valorizzando ad esempio il protagonismo, l’autostima, la relazione con gli adulti e con il territorio, è una valida via per fare prevenzione. L’azione “Diventa protagonista del volontariato” è stato un percorso teso a favorire la nascita di una rete di giovani volontari che mettano a disposizione dell’altro, tempo, passioni, interessi e attitudini personali e che al contempo possano creare delle relazioni con adulti che diventino un riferimento nello sviluppo di uno stile di vita sano, che riceva gratificazioni dal fare insieme e per gli altri. Pur essendo la Rete più ampia, i gruppi che si sono impegnati ad accogliere e accompagnare i ragazzi in esperienze di volontariato sono stati la Biblioteca, il Gruppo della Gioia e la Uildm, sostenuti da Lavops (Centro Servizi Volontariato Provincia di Sondrio). I volontari hanno presentato l’iniziativa all’interno del catechismo. I ragazzi coinvolti hanno dimostrato molto entusiasmo nei confronti dell’attività svolta. Un momento importante è stato quello della cerimonia di consegna dei diplomi di giovani volon- tari. I 24 ragazzi che hanno partecipato al progetto hanno infatti ricevuto gli applausi dai compagni di tutte le classi e hanno potuto dimostrare, con il loro entusiasmo, la bellezza di sperimentarsi in attività di questo tipo. La biblioteca ha dato vita insieme ai giovani volontari alla creazione di un giornale culturale online intitolato “I tesori alla fine dell’arcobaleno”. “Viviamo in un epoca altamente tecnologica, dove le notizie si diffondono soprattutto attraverso la multimedialità, un “linguaggio” tanto comune e vicino ai giovani. I ragazzi volontari impegnati nella realizzazione di questo giornale, hanno la possibilità, di conoscere tante cose nuove, di trovare un luogo di positivo confronto, di riflessioni e discussioni sugli più svariati argomenti: storia, arte, musica, cucina, moda, sport, viaggi, tecnologia, letteratura e tanto altro ancora. Questo è un progetto che poggia le fondamenta non solo sulla fiducia nelle capacità letterarie e artistiche dei giovani volontari, ma anche nella consapevolezza che noi, adulti, abbiamo tanto da imparare da loro, se solo sappiamo ascoltarli.” Il Gruppo della Gioia va in aiuto alle famiglie con componenti affetti da disabilità, creando momenti ludici, di svago, di aggregazione o attività per i ragazzi. Il gruppo, attraverso i volontari, si occupa inoltre di creare in ludoteca un pomeriggio settimanale di svago, di divertimento anche per persone anziane, persone con qualche disagio e/o disa- 6 bilità, desiderose di passare del tempo in compagnia con musica, animazione, merenda ecc. “Gli utenti sono stati felicissimi di interagire con i giovani volontari che si sono avvicendati nei vari pomeriggi, portando loro tanta gioia ed entusiasmo!” Uno degli obiettivi della Uildm è promuovere l’integrazione sociale dei disabili con proposte per il tempo libero e occasioni di incontri e socializzazione. In questo progetto la Uildm ha proposto “Bicinsieme”, una bellissima Biciclettata con lo scopo di raccogliere fondi che saranno utilizzati per aiutare le persone affette da distrofia muscolare e malattie neuromuscolari. “I giovanissimi volontari sono stati abili camerieri nel servire ben 215 persone!!!Inoltre i ragazzi hanno partecipato alla giornata nazionale Uildm con tanto entusiasmo coinvolgendo tante persone ad acquistare le farfalle simbolo dell’associazione.” Un obiettivo dell’assessorato servizi sociali in questi anni è sempre stato quello di creare e rafforzare i legami tra enti, associazioni e persone della comunità per divenire sempre più una comunità che educa e si educa. La Rete di prevenzione con questa iniziativa si è espressa in questa logica, sviluppando relazioni tra giovani e adulti ed offrendo ai ragazzi la possibilità per far emergere le loro potenzialità e il loro valore come parti di una comunità in cui tutti possono e devono fare la loro parte. Marco Duca Assessore ai Servizi sociali Dal Comune il Talamonese Ri-ambientiamoci: ARTISTI DELLA TERRA e “STUDIO GNOMO” L a buona riuscita della tredicesima edizione conferma, ancora una volta, il valore della collaborazione tra Comune, Cooperativa e associazioni del territorio, a favore di un servizio animativo ad alto valore educativo. L’attività estiva, anche quest’anno ha fatto divertire le bambine e i bambini di Talamona con tanti laboratori artistici, incontri con le associazioni e giochi di squadra. Filo conduttore delle attività è stato la scoperta del mondo degli gnomi, l’amore per la terra e le sue arti. Oltre ai giochi i bambini hanno potuto sperimentarsi nei laboratori artistici denominati “Le arti degli gnomi” cimentandosi in attività di teatro, cinema, yoga, danze e giochi magici degli gnomi, pittura e creatività accompagnati da educatori e esperti. Inoltre un gruppo di 15 bambini ha partecipato all’attività denominata “Compiti all’ombra dell’albero”, attività di sostegno nei compiti. Come ogni anno le associazioni del paese hanno dato un forte contributo alla realizzazione delle attività e ad esse si sono aggiunti un buon numero di giovani ragazzi(dalla seconda media fino alle scuole superiori) che hanno dato un supporto agli educatori per la buona riuscita dell’iniziativa. Lunedì 22 luglio vi è stata poi la festa di conclusione. Sono stati esposte le opere dei bimbi piccoli che han frequentato il laboratorio di pittura e creatività, sono stati proiettati i video realizzati dai laboratori di cinema, e tutti i gruppi sono stati coinvolti in una danza collettiva che ha animato il villaggio degli gnomi per un’ultima fantastica serata. Infine un ringraziamento sincero, non è di forma, a tutti i volontari e a tutte le associazioni che come ogni anno hanno dato un supporto prezioso per lo svolgimento delle attività: UILDM, MO.I.CA., GFB ONLUS, PROTEZIONE CIVILE, GRUPPO DELLA GIOIA, AMICI DEGLI ANZIANI, BOCCIOFILA, ALPINI, ARCIDEMOS, PRO LOCO, VIGILI DEL FUOCO, GRUPPO CINOFILI, U.S. TALAMONESE. Le foto dell’attività sono presenti sul blog della Cooperativa Insieme all’indirizzo : www.blocconoteeducatori.blogspot.it Una nota inoltre rispetto al futuro di questa attività: per colpa dei continui tagli, più che negli altri anni è stato estremamente impegnativo trovare i canali di finanziamento, che insieme al contributo comunale, permettono la realizzazione di questa iniziativa (essendo venuti meno i finanziamenti dell’Ufficio di Piano) ma la sinergia tra il Comune e la Cooperativa Insieme ha permesso di ottenere i fondi necessari attraverso la partecipazione ad un bando della Fondazione Provaltellina. Per dare seguito a questa tradizione che è divenuta servizio, capace di coinvolgere i bambini, le famiglie, i volontari e le associazioni del nostro territorio, sarà importante anche nei prossimi anni perseguire tutte le possibilità di finanziamento. Marco Duca Assessore Servizi Sociali Rossana Ciaponi Cooperativa Insieme Un grazie speciale… Il Comune di Talamona desidera esprimere un sentito ringraziamento ai giovani che hanno aiutato e contribuito notevolmente alla buona riuscita del progetto: Elisabetta Raschetti, Mara Bertolini, Anna Cerri, Alessandro Cerri, Giulia Cerri, Emanuele Petrelli, Luca Toma, Anita Luzzi, Francesco Antonelli, Giulia Dell’Oca, Ilaria Volpini, Sara Fognini, Petra Colzada, Greta Duca, Anna Maggi, Moira Scortaioli. 7 il Talamonese Dal Comune BIBLIOTECA VIVA: UNO SPAZIO PER TUTTI I n biblioteca, in alcune giornate, specie nel fine settimana, c’è un formicolio di utenti che varca il portone e si distribuisce per tutte le sale e gli spazi a disposizione, tanto da far dire a chi se ne occupa che… manca posto. Potrebbe bastare questo per sottolineare quanto la biblioteca stia riuscendo a farsi largo tra i talamonesi, sempre più consapevoli di poter contare su una struttura efficiente e aperta alle loro necessità. A fine agosto, grazie all’intervento della Provincia mirato a modernizzare il volto della rete bibliotecaria valtellinese, verranno posizionati gli ultimi arredi e sistemate le stanze a pian terreno. Ma non sono i mobili a far la differenza, anche se nel nostro caso permettono l’ottimale sfruttamento del contesto della Casa della Cultura. La quintessenza del successo della biblioteca talamonese è da ricercare nella presenza di volontari VALIDI E MOTIVATI, così da favorire la messa in opera di AZIONI che possono dirsi VITALI: • v itali, perché tali azioni (mostre, visite, convegni, collaborazioni...) hanno dimostrato che il nuovo stabile ha preso davvero VITA; una biblioteca non solo ricca di libri, spazi ed oggetti, ma soprattutto di persone, grazie all'attrazione di nuovi utenti le cui necessità sono state raccolte, ascoltate e vagliate per dare risposta pratica alle esigenze di grandi e piccoli. • v itali, grazie alla sinergia che si è creata tra gli stessi volontari, le figure già presenti o referenti alla Casa della Cultura, non che altri gruppi locali. • vitali, per il ventaglio di proposte che in pochi mesi si sono alternate (tra pomeriggi, serate e settimane mirate) che hanno avvicinato la biblioteca alla gente e han reso familiare a molti passare il tempo negli spazi della Casa della Cultura Volontari segnalati dal progetto provinciale “Io volontario per la Cultura” – che verrà riproposto in autunno dato il successo dell’intera iniziativa – e figure sensibili che, in itinere, sono andate ad aggiungersi permettendo l’avvio di una sinergia di contesti diversi operanti sul nostro territorio, soprattutto tra cultura e sociale – è il caso della pubblicazione del giornalino on line della biblioteca, nato nel contesto della Rete Prevenzione, delle tante azioni in supporto agli studenti in difficoltà, stranieri e non, e la fiabesca premiazione del concorso SuperElle. Un lavoro di incontro e coordinazione aperta ha permesso di mettere in comune interessi e conoscenze e di sfruttare le personali attitudini di ognuno per la valorizzazione delle nostre ricchezze culturali. Il risultato ultimo vuole essere la promozione, nel contesto del prossimo dicembre con il venticinquesimo dei nostri presepi, di una serie di iniziative – convegno, festa, mostra – che si è voluto chiamare VOLONTARI…AMO per unire azioni e, soprattutto, rendere merito a chi lavora dietro le quinte e permette la realizzazione di progetti importanti per l’immagine del paese e per il bene di tutti. A tale proposto, si ricorda ad associazioni, rappresentanti dei presepi o quanti volessero partecipare, di far pervenire in biblioteca entro la prima settimana 8 di settembre foto, filmati testi di azioni realizzate nello spirito del volontariato, o materiale che possa servire a raccontare la propria storia di associazione/gruppo impegnata/o, così da iniziare a preparare una mostra collettiva all’insegna del “insieme si può fare”, anche vivere uniti i bisogni della nostra comunità. Ulteriore appello a quanti volessero partecipare è per il 29 settembre, Giornata Europea del Patrimonio: in progetto c’è l’allestimento di una mostra sulla scultura sacra e sulla lavorazione del legno. Appassionati d’intaglio o quanti possedessero attrezzi o sculture utili per l’allestimento, o volessero fornire informazioni sull’antico mestiere della scultura lignea, possono lasciare il proprio nominativo in biblioteca quanto prima. Ma torniamo all’impegno silenzioso dei volontari che si esprime in un caleidoscopio di attività; semplicisticamente, gli occhi dei più potrebbero convogliarlo nella realizzazione di serate; un esempio per tutte – dato il successo e la richiesta di un’edizione autunnale – “I viaggi in biblioteca” che ci hanno permesso di abbracciare il mondo portando realtà lontane in casa. Certo, sono le più visibili e pubblicizzate. Non va dimenticato, però, l’altrettanto prezioso apporto di chi si mette a disposizione per aperture extra o in sostituzione del responsabile, chi spolvera o riordina i libri, o attacca etichette. Anche questo è biblioteca. E mille altri sono i lavori che richiedono attenzione e riconoscimento. E maggiore attenzione e, in alcuni casi rispetto, viene richiesto a quanti si prendono la libertà di ritenere come propri gli spazi di tutti: va ribadito soprattutto agli utenti più giovani che, usufruire della biblioteca è un diritto, ma è altrettanto un dovere rispettare alcune regole minimali di comportamento per evitare a bibliotecari e volontari il fastidioso compito del richiamo, o l’ingrata sorpresa di ritrovare pavimenti e strutture rovinati. Vivere al meglio la biblioteca significa farla vivere. Simona Duca Assessore alla Cultura il Dal Comune Talamonese Bilancio stagione culturale 2012/2013 BIBLIOTECA VIVA Il riassunto degli eventi culturali di questa ricca stagione proposti dalla biblioteca (ma non solo) come spunto di riflessione sulla cultura in generale come mezzo di crescita di una comunità nonche di un intero paese. U na stagione ricca e variegata quella che si è appena conclusa dopo essersi protratta dal settembre del 2012 al giugno del 2013. Una stagione che ha significato una sorta di risveglio per la comunità circa la consapevolezza di come la cultura sia e debba sempre essere il motore fondamentale della vita, linfa di ogni civiltà e progresso, cio per cui ci si distingue dal resto del creato. Un risveglio tanto più importante quanto più purulenta diventa ogni giorno la piaga dello stato di abbandono in cui la cultura versa nel nostro Paese (il patrimonio materiale, quello immateriale, le associazioni e i circoli). Una stagione scandita da una molteplicità di eventi compresi i concerti della banda cittadina e gli spettacoli al piccolo teatro dell’oratorio. Ma è stata soprattutto la biblioteca il cuore pulsante di questo risveglio culturale a partire dall’inaugurazione, nel mese di settembre appunto, della sala conferenze intitolata a Clemente Valenti, che della cultura nella nostra piccola comunità è stata una figura fondamentale, un evento che è stato l’occasione per arricchire di qualche sfumatura in più il racconto delle nostre origini e che ha dato l’avvio a una successiva serie di incontri a scadenza più o meno bimestrale. Una stagione preparata con cura grazie all’entusiasmo dei volontari per la cultura che, per realizzare gli appuntamenti, si sono premuniti di conoscere le preferenze della popolazione attraverso un sondaggio al quale, per la verità, hanno risposto in pochi fornendo dunque un campione parziale della comunità talamonese. Soprattutto studenti, casalinghe e pensionati più qualche professionista di età compresa tra gli 11 e i 76 anni per una età media di 46 ben distribuiti tra chi ha conseguito un istruzione di livello medio-alto e chi, per vari motivi, ha studiato meno, con una netta maggioranza di donne rispetto agli uomini senza che però questo abbia creato discrepanza tra le preferenze espresse tra i due generi. Il questionario proponeva una serie di argomenti e si chiedeva quali tra quelli si sarebbe voluto veder trattati nel corso delle serate culturali: si trattava perlopiù di musica, viaggi, cinema, letteratura, storia locale, cucina, sport, filosofia, arte, lingue e religione con la possibilità di fare aggiunte personali. La cucina è stato uno degli argomenti più votati tra le donne e, strano a dirsi, anche lo sport. Storia locale e viaggi sono state in assoluto le maggiori preferenze tra tutti i votanti in modo trasversale. Qualche piccola differenza per titolo di studio e impiego si è registrata per esempio per quanto riguarda l’argomento cinema (gettonato tra studenti e diplomati con impiego under 30) la letteratura (gettonata tra i pensionati over 60 con licenza elementare) e ancora una volta la cucina (gettonata, oltreché dalle donne, in particolar modo casalinghe over 40 con titoli di studio che vanno dalla licenza elementare al diploma, anche dai diplomati con impiego over 30 sia donne che uomini con una lieve prevalenza femminile). Un’ indagine che ha qualche affinità con quelle di mercato delle grandi aziende, ma che in questo caso aveva solo lo scopo di essere orientativa per i volontari che hanno fatto il possibile per accontentare i gusti di tutti. Va da sé che nel corso della stagione le serate che hanno riscosso maggior successo sono state quelle che hanno trattato gli argomenti più votati nel sondaggio, forse anche perché tali argomenti sono stati trattati in modo che la popolazione si sentisse coinvolta direttamente. La serie dei viaggi in biblioteca ad esempio ha 9 potuto avere luogo perché ci sono stati dei talamonesi che hanno proposto i viaggi da loro stessi effettuati e così le serate letterarie sono state una sorta di vetrina per tutti i compaesani che amano esprimere pensieri, memorie e sentimenti attraverso poesie e/o racconti senza avere per forza scopi di pubblicazione o desiderio di notorietà. Per quanto riguarda la storia locale essa è stata trattata coinvolgendo direttamente i bambini delle scuole elementari in tutta una serie di ricerche divertenti e chiamando in causa direttamente i nos regiur che hanno raccontato la storia più recente attraverso la testimonianza viva della loro infanzia e giovinezza (uno su tutti il signor Antonio Franceschini detto il Togn). Anche se non inizialmente previste dal sondaggio non sono mancate serate di approfondimento delle tematiche sociali (con le testimonianze dirette dei volontari di due importanti ONG quali EMERGENCY e SAVE THE CHILDREN) e persino l’organizzazione di corsi, anzi di un corso di lingua latina, che ha riunito un gruppo di eterogenei appassionati desiderosi di colmare le lacune scolastiche o più semplicemente ritrovare nozioni già apprese. Insomma una serie di serate scelte non solo sulla base dei gusti espressi, ma anche del particolare periodo dell’anno in cui si svolgevano (persino la festa di Halloween ha trovato la sua sfumatura didattico culturale nel corso della brillante serata intitolata DRACULA INCONTRA VLAD L’IMPALATORE). Il risultato di tutto cio è stato la creazione di una biblioteca viva, fatta non solo di libri, ma anche di persone, volontari e popolazione, che lavorano insieme per rendere la cultura un qualcosa di più che un semplice concetto astratto, bensì essa stessa un organismo vivo così come deve naturalmente essere. La cultura infatti non è un qualcosa di altro da se bensì una parte di noi stessi che pulsa dentro al cuore e che è bene non dimenticare mai soprattutto in vista della prossima stagione che si spera possa essere altrettanto fortunata come la prima. Antonella Alemanni il Talamonese Dal Comune Inaugurato il primo tratto della Nuova SS 38 N on amo ripetere gli argomenti già trattati nel nostro periodico ma, vista l’importanza dell’evento, è doveroso evidenziare questo vitale risultato ottenuto dall’Amministrazione Provinciale e dagli altri Enti e Organismi che facendo sistema hanno lavorato alacremente. Dopo più di 30 anni di chiacchiere, di progetti rifatti anche più volte, idee ed opinioni sentite e lette sui giornali ma mai realizzate, finalmente grazie al lavoro svolto negli ultimi 2 lustri possiamo vedere e giudicare concretamente che le promesse fatte nelle campagne elettorali sono state mantenute. A fine luglio è stato inaugurato il primo lotto (1° stralcio) della Variante di Morbegno della SS38, dallo svincolo di Fuentes allo svincolo di Cosio. L`opera è costata parecchio (circa 240 milioni di euro) ed è stato difficoltoso concretarla, ma riveste sul territorio valtellinese e lombardo un ruolo strategico. Il tratto stradale permette di separare il traffico locale da quello di attraversamento, evitando i centri abitati di Piantedo, Delebio, Rogolo e in parte Cosio Valtellino. Certo, non è la panacea per i mali dell’economia valtellinese. Ma sicuramente la nuova infrastruttura darà maggior impulso alle attività economiche e al turismo e permetterà di ridurre costi e soprattutto incidenti stradali soprattutto quando sarà ultimato anche il 2° stralcio, quello che andrà dallo svincolo di Cosio Valtellino allo svincolo del Tartano (entro fine anno dovrebbero partire i lavori). Con una domanda retorica mi chiedo se, senza la Provincia di Sondrio, sarebbe stato possibile raggiungere questo risultato? vigente è sempre più aleatoria, i governi cambiano disposizioni più volte durante l’anno e impediscono una attenta programmazione. Di norma in un Paese normale poche “poste contabili” sono determinate sulla base di presunzioni e di stime e una volta approvato il Bilancio di Previsione nel corso dell’anno è possibile modificarlo attraverso le variazioni di bilancio, ossia delle modifiche in aumento o in diminuzione delle voci di bilancio. Le variazioni possono essere operate fino al 30 novembre di ciascun esercizio. Entro tale data viene effettuato l’assestamento di bilancio ossia viene fatta una Variazione di Bilancio che allinea il bilancio di previsione con le entrate realmente incassate e con le spese realmente sostenute. – questo in uno Stato Normale peraltro è normato dal Testo Unico degli Enti Locali del 2000. Il Comune di Talamona, come la maggior parte delle Amministrazioni locali, ha stato approvato il bilancio preventivo 2013 a metà del 2013. Se pensiamo che esistono diversi Comuni che addirittura ad oggi (mese di settembre 2013) non l’hanno ancora approvato comprendiamo come ci sia qualche cosa di strano. Ad oggi mese di settembre non è dato sapere che destino avrà l’IIMU sulla prima casa; non è neppure possibile sapere se, nei prossimi mesi, dovremo occuparci di Tares (tributo introdotto nel 2013) oppure della service tax che potrebbe inglobare QUALI SCELTE IN UN CONTESTO CRITICO Tendenzialmente in un Paese Normale il bilancio (preventivo) è lo strumento con il quale si programma le attività e i servizi per l’anno successivo. Questo in Italia non è possibile in quanto la normativa 10 anche l’imu (peraltro IMU è l’acronimo di IMPOSTA municipale UNICA – che ha gran poco di municipale, e sicuramente non è l’unica imposta; la cui vita attualmente non supera 2 anni e sarà destinata ad essere modificata o come predetto inglobata in qualche altro balzello). Se consideriamo che i bilanci sono pesantemente influenzati da provvedimenti normativi che hanno imposto tagli progressivi alla spesa e introdotto il Patto di Stabilità, lo Stato Centrale ha centralizzato la tesoreria degli Enti (cioè assorbito per semplificare i conti correnti di tutti gli Enti pubblici) e non sta versando con regolarità né le imprese fornitrici, né gli stessi Comuni (solo a Talamona nell’ultimo anno, c’è un disavanzo di 500.000 €) comprendiamo come sia di fatto impossibile programmare con coscienza tenendo in considerazione che per legge il bilancio di previsione deve risultare in pareggio. Per compensare i tagli senza tagliare servizi primari ai cittadini il Comune ha scelto la strada del risparmio cercando di contenere le spese di funzionamento dell’ente (personale, utenze, acquisti, contributi, ecc.. già peraltro ridotti all’osso). Purtroppo non essendo uno Stato normale si rimane in attesa ancora dei dati dal Ministero sui trasferimenti di pertinenza del nostro comune. Ad oggi ovviamente non è dato sapere … Diego Simonetta Assessore al Bilancio il Talamonese Dal Comune il Talamonese T.A.R.E.S, la nuova imposta che sostituisce la T.A.R.S.U… E lo Stato se ne prende una parte C ome anticipato nell’ultimo consiglio comunale nei mese di settembre verrà approvato il “Regolamento per l’istituzione e l’applicazione del tributo sui rifiuti e sui servizi”. In queste pagine si propongono le novità che la bozza di regolamento prevede riferite principalmente alle utenze domestiche rimandando al prossimo numero quelle riguardanti le utenze non domestiche. Va subito precisato che per la maggior parte dei contribuenti non ci saranno sostanziali aumenti, anzi, per diversi contribuenti il nuovo tributo porterà a una diminuzione rispetto alla Tarsu. Presupposto per l’applicazione del tributo è il possesso, l’occupazione o la detenzione, a qualsiasi titolo e anche, di fatto, di locali o di aree scoperte a qualunque uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati. Le principali novità della TARES (Tributo Comunale sui Rifiuti e sui Servizi) sono: • c opertura del 100% dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento; •u tenze domestiche: calcolo del tributo oltre che sui metri quadri anche sul numero degli occupanti l’immobile; • utenze non domestiche: le tariffe sono differenziate sulla base della potenziale produzione di rifiuti connessa alla tipologia di attività esercitata; • maggiorazione per i costi dei servizi indivisibili da versare direttamente a favore dello STATO. Per l’anno 2013 alla tariffa determinata dal Comune si applica una maggiorazione standard di 0,30 €/mq che dovrà essere versata direttamente allo Stato unitamente all’ultima rata». Tale maggiorazione a carico dei contribuenti di Talamona e da versarsi allo Stato èdi € 70.199,90. Il tributo è istituito a copertura dei costi relativi al servizio di gestione RSU e assimilati avviati allo smaltimento (Taresrifiuti) e ai servizi indivisibili dei comuni (Tares servizi). Questa nuova tassa sostituisce la TARSU (Tassa raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani). La tariffa è composta da una parte fissa (componenti essenziali del costo del servizio) e da una parte variabile (rapportata alle quantità dei rifiuti conferiti, al servizio fornito ecc.). Per le utenze domestiche la parte fissa viene calcolata sulla base dei componenti del nucleo famigliare e la superficie dell’utenza mentre la parte variabile applicando un coefficiente previsto dal DPR 158/99. Per le utenze non domestiche, sia per la parte fissa che per quella variabilesi utilizzano i coefficienti previsti dallo stesso DPR applicati nella misura minima. In attesa dell’approvazione del relativo regolamento e delle nuove tariffe per l’annualità corrente, la normativa vigente prevede che il nuovo tributo venga corrisposto in acconto sulla base della tassa smaltimento rifiuti solidi urbani dovuta per l’anno 2012. Il consiglio comunale il 2 luglio scorso ha stabilito di emettere 2 rate di acconto, applicando alle superfici occupate le tariffe vigenti al 31.12.2012 ai fini TARSU, oltre il tributo provinciale, suddivise come segue: • 1 ª RATA “acconto”, con scadenza 16/09/2013: importo relativo a circa il 35% del dovuto, così come sopra calcolato, oltre il tributo provinciale. • 2 ª RATA “acconto”, con scadenza 16/10/2013: importo relativo a circa il 35% del dovuto, così come sopra calcolato, oltre il tributo provinciale. SALDO/CONGUAGLIO con scadenza 16/12/2013: sulla base delle tariffe TA- 11 RES al netto degli importi richiesti per gli acconti. Alla stessa scadenza della rata di saldo/conguaglio, in aggiunta all’importo complessivo del tributo, il contribuente sarà tenuto al versamento, in unica soluzione, della maggiorazione standard pari a 0,30 euro per metro quadrato che andrà direttamente allo Stato. Tutti i cittadini hanno ricevuto gli avvisi di pagamento contenete l’informativa con l’importo delle rate di acconto, scadenza e specifica della superficie tassata e due modelli F24 precompilati per il versamento del tributo in acconto della prima e seconda rata. La somma richiesta in acconto sarà poi portata in detrazione della Tares dovuta per l’anno 2013, che verrà comunicata al contribuente con successivo atto entro la scadenza del 16 Dicembre 2013, dopo l’approvazione del regolamento comunale che verrà presentato nel consiglio comunale a settembre e che potrebbe interessare anche la seconda rata con scadenza 16 ottobre. Si invitano pertanto i cittadini a pagare la prima rata entro il 16 settembre e posticipare la seconda rata alla sua scadenza regolare (entro il 16 ottobre) per evitare che il comune debbaprocedere a conguagli. Il regolamento, che dovrà essere approvato dal Consiglio Comunale, è costituito da 44 articoli derivanti dal Decreto Legge il Talamonese Dal Comune ??? autorimesse 80%, porticati liberi 90%, balconi/terrazzi 100%, cantine 90%,soffitte 90%, ripostigli adirettoservizio dei locali 90%,ripostigli/ depositi 80%, Art. 14 – Articolazione della Tariffa 6 dicembre 2011che stabilisce le condizioni, modalità e obblighi i per la sua applicazione. In queste pagine si prendono in considerazione gli articoli più significativi per il contribuente. Art. 6 – Presupposto per l’applicazione del tributo L’articolo delinea il presupposto del tributo che si applica al possesso, l’occupazione o la detenzione, a qualsiasi titolo e anche di fatto, di locali o di aree scoperte a qualunque uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati La presenza di arredo oppure l’attivazione anche di uno solo dei pubblici servizi di erogazione idrica, elettrica, calore, gas, telefonica o informatica costituiscono presunzione semplice dell’occupazione o conduzione dell’immobile e della conseguente attitudine alla produzione di rifiuti. Art. 8 – Esclusioni per inidoneità a produrre rifiuti Si rimarca in particolare che la non imponibilità si applica alle sole abitazioni che risultino congiuntamente prive di mobili e suppellettili e altresì sprovviste di contratti attivi di fornitura dei servizi pubblici a rete. Art. 11 – Superficie degli immobili L’articolo prevede che nel calcolo delle superfici vanno calcolate tutte quelle calpestabili con esclusione della parte dei locali di altezza inferiore a mt 1,50 In considerazione della minore potenzialità a produrre rifiuti, per le utenze domestiche vengono comunque stabilite le seguenti riduzioni della superficie imponibile: La tariffa è composta da una quota fissa, determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio, riferite in particolare agli investimenti per opere e ai relativi ammortamenti e una quota variabile, rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, alle modalità del servizio fornito e all’entità dei costi di gestione, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio, compresi i costi di trattamento e smaltimento. La tariffa è articolata nelle fasce di utenza domestica e di utenza non domestica. Per le utenze domestiche deve essere assicurata un’agevolazione per la raccolta differenziata, che viene annualmente stabilito in base al risultatodi rifiuti differenziati ottenuto procapite annuo per abitante. I costi variabili attribuibili alle utenze domestiche saranno diminuiti di una percentuale non superiore all’incremento dell’indice di raccolta differenziata effettivamente raggiunto e comunque fino al massimo del 5%. Art. 16 – Tariffa per le utenze domestiche La quota fissa della tariffa per le utenze domestiche è determinata applicando alla superficie dell’alloggio e dei locali che ne costituiscono pertinenza le tariffe per unità di superficie parametrate al numero degli occupanti, in modo da privilegiare i nuclei familiari più numerosi. La quota variabile della tariffa per le utenze domestiche è determinata invece in relazione al numero degli occupanti, Art. 17 – Occupanti per le utenze domestiche L’articolo è diretto a individuare la composizione del nucleo familiare che occupa le utenze domestiche. Per i residenti il numero degli occupanti è quello del nucleo familiare risultante all’Anagrafe del Comune, salva diversa e documentata dichiarazione dell’utente. Sono considerati presenti nel nucleo fa- 12 miliare anche i membri temporaneamente domiciliati altrove. Per i non residenti (e alloggi a disposizione di enti diversi dalle persone fisiche occupati da soggetti non residenti) si assume come numero degli occupanti quello indicato di seguito : per superfici inferiori o uguali a 70 metri quadrati: 1 occupante ,da 70 a 100 metri :2 occupati, da 100 a 130 metri :3 occupanti, da 130 a 150 metri :4 occupanti, da 150 a 170 metri :5 occupanti, otre 170 metri :6 occupanti Per le unità abitative di proprietà o possedute a titolo di usufrutto, uso o abitazione da soggetti già ivi anagraficamente residenti , tenute a disposizione dagli stessi dopo avere trasferito la residenza/domicilio in residenze sanitarie assistenziali (R.S.A) o istituti sanitari e non locate o comunque utilizzate a vario titolo :n.1 occupati Per le unità abitative tenute a disposizione (seconde case)dai soggetti anagraficamente residenti e per le baite abitabili: n.1 occupante. Art. 23 – Riduzioni per le utenze domestiche L’articolo disciplina nei commi le riduzioni che il comune può attivare per le utenze domestiche, in misura non superiore al 30%, ai sensi dell’art. 14, comma 15, d.l. 201/2011. Trattandosi di riduzioni facoltative, è possibile non attivare alcuna di queste riduzioni o attivarne soloalcune. Nonè invece possibile aumentare la percentuale massimadi riduzione. La tariffa si applica in misura ridotta, nella quota fissa e nella quota variabile, alle utenze domesticheche si trovano nelle seguenti condizioni: • abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e discontinuo, non superiore a 183 giorni nell’anno solare: riduzione del 30%; • abitazioni occupate esclusivamente da soggetti che risiedano o abbiano la dimora, per più di sei mesi all’anno, all’estero, a condizione che l’alloggio non sia occupato da altri soggetti: riduzione del 30%. • utenze domestiche che abbiano avviato il compostaggio dei propri scarti organici ai fini dell’utilizzo in sito del materiale prodotto: riduzione del 10%. Dal Comune ??? Art. 26 – Riduzione per inferiori livelli di prestazione del servizio Zone in cui non è effettuata la raccolta: il tributo è ridotto di una percentuale pari al 60%. Nelle frazioni/nuclei sparsi montani: nei quali la raccolta avviene con sistemi diversi dal metodo del porta a porta (es. raccolta tramite cassonetti, punti sparsi di conferimento, ecc): il tributo viene ridotto del 30%. • si dovràessere in regola con i pagamenti TARES anno 2013 e TARSU anni precedenti; • il rimborso riguarderà l’immobile ad uso abitativo ove l’utente è residente. Inoltre: • l’importo massimo del rimborso sarà pari al 50% della TARES versata per il 2013 (questo per poter permettere a più contribuenti di accedere al fondo); • non verranno effettuati rimborsi per importi inferiori ad € 12,00; • in caso di insufficienza di fondi il rimborso verrà proporzionalmente ridotto; • alla domanda andrà allegata copia dell’attestazione ISEE; • il termine per la presentazione delle Art. 27 – Agevolazioni L’articolo dà attuazione alla facoltà per il comune, prevista dall’art. 14, comma 19, d.l.201/2011, di deliberare agevolazioni ulteriori rispetto a quelle prefigurate dalla legge come facoltative o obbligatorie, che possono anche giungere alla totale esenzione. Si tratta quindi di previsione assolutamente opzionale che consente all’ente locale di individuare le fattispecie agevolative e l’entità della riduzione, che può giungere anche al 100%, con ampia discrezionalità, nel limite della comunque della ragionevolezza e della meritevolezza delle situazioni contemplate e nel rispetto dell’obbligo della copertura finanziaria. A tal fine il comune emanerà un BANDO AGEVOLAZIONI T.A.R.e.S.» attraverso il quale, nei limiti e con le modalità fissate nello stesso atto, si procederà al rimborso di quota parte del tributo sulla base dell’indicatore ISEE dell’utente richiedente. L’importo iscritto a bilancio 2013 per le agevolazioni è pari ad € 4.000,00, ed è notevolmente superiore rispetto alle esenzioni/agevolazioni accordate con la TARSU. Per poter accedere al Bando, oltre a non superare il limite ISEE che verrà stabilito in fase di approvazione del bando: • si dovrà essere residenti; 13 il Talamonese domande di rimborso è stabilito al 31 dicembre 2013. Art. 28 – Cumulo di riduzioni ed agevolazioni La facoltatività delle riduzioni e delle agevolazioni comporta la facoltà per il comune di disciplinare l’ipotesi in cui si rendano applicabili una pluralità di riduzioni e agevolazioni. L’articolo proposto le ammette col limite di n. 2 riduzioni applicabili, individuate tra quelle più favorevoli al contribuente. Renato Ciaponi Assessore all’Ambiente e al Turismo il Talamonese Dai Gruppi Consiliari GRUPPO TALAMONA - PROGETTO COMUNE LA TELENOVELA DELLE PROVINCE: una riforma che mette ancora più in difficoltà i Comuni D opo un continuo alternarsi, quasi una telenovela, riguardo il tema “province sì, province no”, ecco apparire a tempo di record il nuovo disegno di legge volto alla soppressione di questi enti: entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge costituzionale lo Stato dovrà formulare una legge che definirà criteri e requisiti generali per le modalità e le forme di esercizio delle funzioni da parte dei nuovi enti (che saranno di secondo livelli, costituiti dunque da un’assemblea di sindaci sullo stile delle Comunità Montane), che poi le regioni tradurranno operativamente. Nei mesi passati si è calata a dura forza la mannaia sui trasferimenti ai Comuni, accusati di spendere troppo e male. Ora invece pare che l’origine dei problemi finanziari italiani siano le province. Tutti d’accordo: Governo, Parlamento, forze politiche e stampa sostengono in coro la necessità di abolire le province. Questo argomento, di facile presa su buona parte dell’elettorato, è trattato con paginoni in prima, inchieste, ospitate nelle televisioni mostrando, spesso, di non conoscere per nulla quali funzioni svolgano le province e di quanto realmente costi la loro soppressione o il loro riordino rispetto a benefici finanziari stimati nell’1,35% della spesa pubblica complessiva (lo ha confermato pochissimi giorni fa la Procura della Corte dei conti nel suo giudizio di parificazione del bilancio dello Stato). Certo, è possibile abolirle e il Parlamento in ciò è sovrano: ma il percorso per la loro eliminazione, se l’intenzione reale è seria e davvero finalizzata a razionalizza- re, semplificare e risparmiare, dovrebbe essere graduale e partire dall’analisi delle funzioni svolte per decidere, di volta in volta, quale altro ente dovrebbe gestirle e come finanziarle. Noi Talamonesi, abitanti di un Comune popoloso nella nostra area ma piccolo se confrontato ad altri territori, abbiamo sempre sentito la Provincia come l’ente sovra comunale più vicino a noi: la Provincia è stata ed è tuttora un ente di grande supporto sempre presente nelle calamità sul territorio alle manifestazioni culturali e sportive –locali (come ad esempio per la biblioteca, la manifestazione dei presepi, …). Limitandosi a sottrarre alle province le funzioni senza nessuna analisi, nessun percorso graduale e nessun conferimento di funzioni, il processo non potrebbe che risultare traumatico e caotico come sarà se si insisterà nella linea tracciata già col decreto “salva Italia”. ALCUNI PUNTI POSITIVI… Nello stesso provvedimento però sono inseriti anche alcuni punti molto interessanti che cercano di aiutare le varie forme aggregative intercomunali. Il passaggio da province a “enti di area vasta” dovrebbe consentire una immediata revisione delle norme legislative attuali nel quadro di una riorganizzazione più generale del sistema-Paese. Lo scopo di fondo di questo sforzo di riorganizzazione e chiarificazione, esteso anche alle Unioni di comuni, è essenzialmente quello di fare di queste forme associative strumenti a disposizione dei Comuni affinché questi possano esercitare, anche al di là delle loro dimensioni e dei vincoli che queste comportano, le loro funzioni in un modo più efficiente e più corrispondente alle esigenze dei cittadini. Coerente con questa finalità di fondo è anche la rivisitazione dell’istituto delle fusioni di comuni, finalizzato a facilitare l’accorpamento di più comuni in una pro- 14 spettiva dichiaratamente orientata a pervenire a dimensioni più accettabili e coerenti del livello comunale. Si tratta dunque di una legge composita che persegue risultati ambiziosi e che, pur nel suo apparente carattere contingente, specialmente per quanto riguarda la ristrutturazione delle provincie, ha però ambizioni rilevanti di carattere sistematico. Da questo disegno emerge un nuovo schema istituzionale, di orientamento federale e basato su due soli livelli territoriali di piena rappresentanza del territorio: le Regioni e i Comuni. Le province verranno sostituite da un organismo di raccordo di secondo livello che sarà chiamato a gestire alcune funzioni (decise dalle Regioni) e rappresentare l’area vasta territoriale. Quale ente di area vasta si vedrà attribuite, almeno in teoria, tutte le funzioni, principalmente di gestione del territorio, che non possono essere svolte dai comuni: viabilità, trasporti, tutela dell’ambiente, formazione professionale, politiche del lavoro, protezione civile, pianificazione territoriale di coordinamento, istruzione scolastica superiore, organizzazione dei servizi pubblici locali (rifiuti, servizio idrico, trasporto pubblico locale), ecc. Aspettiamo di vedere come da Roma vorranno ridisegnare il livello periferico: dopo i severi tagli ai Comuni, sarebbe paradossale togliere pure l’ultimo collettore di rappresentanza politica per il territorio. Graziella Bertolini capogruppo Talamona progetto Comune Dai Gruppi Consiliari il Talamonese GRUPPO VIVERE TALAMONA IL LIBRO DEI SOGNI... N ell’ultimo consiglio comunale l’amministrazione ha presentato e portato in approvazione il bilancio di previsione triennale ed il relativo piano delle opere. Il nostro gruppo, al di la della lettura sterile dei numeri riportati nel bilancio, ha constatato che la gran parte delle opere previste non ha copertura finanziaria nei prossimi anni. Le varie voci indicate sembrano più dei promemoria per gli amministratori piuttosto che degli obiettivi raggiungibili. Pur riconoscendo la difficoltà dell’attuale momento economico, che di fatto ha ridotto le risorse a disposizione dei comuni, riteniamo che sarebbe più utile ed onesto nei confronti dei cittadini avere un programma, almeno nel breve termine, che sia basato su interventi concreti e fattibili nell’attesa di “tempi migliori”. In questi anni di amministrazione Riva tutte le risorse disponibili e possibili sono state destinate sul progetto del nuovo asilo statale che tuttora non ha però ancora una copertura completa per permetterne la cantierizzazione. La scelta dell’amministrazione è legittima ma a nostro avviso discutibile perché in questo modo sono state congelate delle risorse che altrimenti avrebbero potuto essere spese per progetti ed interventi di minore entità ma comunque utili per i Talamonesi. Ne è un esempio il mancato completamento del piano primo e della vecchia palestrina del “palazzo dei medici” che se terminati potrebbero da un lato dare spazio ad attività economiche a carattere medico/sanitario e dall’altro soddisfare le esigenze di alcune associazioni o gruppi che non trovano spazi per le loro attività. L’insediamento di un ambulatorio per visite specialistiche, ad esempio, potrebbe fornire un servizio ai cittadini e nello stesso tempo garantire un’entrata nelle casse comunali sottoforma di affitto. Altro capitolo trascurato nel programma triennale è la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio comunale. In questi anni abbiamo assistito ad un progressivo “invecchiamento” degli stabili di proprietà del comune senza che l’amministrazione intervenisse per porvi rimedio. Le scuole medie versano in condizioni a dir poco indecorose (vedi 15 foto) e necessitano urgentemente di una riqualificazione degli esterni e perché no di un efficientamento energetico. L’intervento potrebbe consistere nella realizzazione di un cappotto esterno e nella sostituzione dei serramenti con conseguente notevole risparmio nei costi di riscaldamento. Anche le nuove scuole elementari sono state abbandonate e se stesse. Ci sono degli evidenti problemi con la pavimentazione esterna (vedi foto) che potrebbero essere risolti con facili interventi che ne fermerebbero il degrado. Ci piace pensare che le opere pubbliche sono di tutti indipendentemente da chi le ha realizzate e che è compito di chi amministra curarne la manutenzione ed il decoro a favore dei cittadini che ne fruiscono. Questi sono solo alcuni esempi a sostegno delle nostre convinzioni e della nostra contrarietà al programma dell’amministrazione. E’ vero che sognare non costa niente (almeno finché non ci applicano una tassa), forse però sarebbe meglio rimanere con i piedi per terra perché inseguire i sogni spesso non porta a niente… Gruppo Vivere Talamona il Talamonese Varie ??? DA TALAMONA A RIO, UN PERCORSO DI FEDE ALL’OMBRA DELLA GMG I nnanzitutto… cos’è una giornata mondiale della gioventù (GMG)? Gianpaolo: Tutto è cominciato con l’incontro promosso da Papa Giovanni Paolo II nel 1984. E’ stato un incontro di Amore, sognato da Dio e accolto dai giovani, desiderosi di essere ascoltati e di trovare un cuore pronto ad accoglierli. La Giornata Mondiale della Gioventù, come è stata chiamata a partire dal 1985, continua a presentare al mondo la testimonianza di una fede viva, trasformatrice, e a mostrare il volto di Cristo in ogni giovane. La GMG ha per obiettivo principale far conoscere a tutti i giovani il messaggio di Cristo. La Giornata Mondiale della Gioventù, la quale si svolge annualmente alla domenica delle palme nelle diocesi di tutto il mondo, prevede ogni 2 o 3 anni un incontro internazionale dei giovani con il Papa, della durata di circa una settimana. In questa settima sono previste catechesi, testimonianze, condivisioni, esempi di amore verso il prossimo e la Chiesa, festival della musica e attività culturali. Insomma, un incontro di cuori che credono, mossi dalla stessa speranza che la fratellanza nella diversità è possibile. Bisogna essere cattolici praticanti per partecipare alla GMG? quali sono i requisiti? Sabrina: Non bisogna essere cattolici praticanti per partecipare alla GMG. Io fin’ora non avevo mai partecipato a questo tipo di eventi religiosi. Io ero una ragazza che andava a messa saltuariamente, non partecipavo al catechismo e frequentavo pochissimo l’oratorio. Avevo personalizzato la fede in base alle mie comodità e ai miei ritmi quotidiani. Poi un giorno ho sentito che dovevo fare qualcosa. Sentivo il bisogno di fare questo viaggio 16 per vedere, sentire, parlare e capire cosa devo fare della mia vita. È stato come se qualcuno mi avesse bussato dall’interno dicendomi: “vai e vedi con i tuoi occhi”. Per cui non servono requisiti specifici: serve “solo” la voglia di incontrare Cristo. Cos’ha avuto di particolare la GMG di Rio? Gianpaolo: Ogni GMG ha la sua particolarità, ma quella di Rio de Janeiro è stata quella che mi ha dato di più. A Colonia ed a Madrid ho assistito agli eventi principali previsti dall’evento (catechesi, via crucis, veglia e messa conclusiva) e sono stati momenti sempre commoventi. A Rio però ho potuto partecipare anche alla “settimana missionaria”. Questa settimana consisteva nel vivere alcuni giorni in una comunità brasiliana e osservare le loro abitudini e la loro cultura. Noi, con altri ragazzi della diocesi di Como, Lodi e Vigevano, siamo stati ospitati nella città di Hortolandia (stato di San Paolo), nella comunità di Ns. S. Aparecida. L’aver dormito nelle loro case ed aver vissuto intere giornate con loro ci ha permesso di capire al meglio il modo di vivere la loro quotidianità. Durante la settimana precedente la domenica della Messa conclusiva siamo stati accolti in un favela di Rio de Janeiro ed abbiamo dormito tutti assieme in un piccolo asilo nido. In questi giorni abbiamo partecipato alle consuete catechesi approfondendo il tema della GMG “Andate e fate discepoli tutti i popoli” Iniziative ??? il Talamonese e partecipato alle cerimonie previste dal programma. Nonostante il fatto che tornavamo agli alloggi scortati dalla polizia, nonostante dormissimo in una stanza umida e priva di finestre, senza doccia e con un gallo che cominciava a cantare alle 4 del mattino, sono state giornate bellissime e piene di emozioni. Gli ultimi 5 giorni della nostra permanenza a Rio li abbiamo trascorsi visitando la città e godendoci le spiagge locali. Come vi siete trovati in Brasile? Cosa vi ha colpito di più? Sabrina: Siamo partiti con un certo timore di trovare un Brasile con tanta malavita e questo per le “chiacchiere” che si sentono da noi. Appena arrivati abbiamo dovuto immediatamente ricrederci. In tutti i luoghi in cui in cui siamo passati siamo stati accolti con grande ospitalità, gentilezza e cordialità. Ci hanno messo subito a nostro agio regalandoci tanti abbracci calorosi e accogliendoci sempre con una tavola piena di cibo buono tipico del posto. Ciò che ci ha maggiormente colpito è proprio il loro modo di vivere il cristianesimo in maniera gioiosa e spensierata. Nonostante le notevoli difficoltà con cui devono convivere, come la grande contraddizione sociale che caratterizza questa città, la delinquenza e l’alta densità della popolazione, i brasiliani riescono a vivere la giornata con il sorriso e con quella gioia di vivere che forse noi europei abbiamo un po’ smarrito. a noi giovani non ce li scorderemo molto facilmente. Non ci dimenticheremo mai anche il Brasile e i brasiliani per il loro grande entusiasmo. Credo sia importante sottolineare che questo loro modo di vivere lo esprimono in ogni occasione, per esempio anche nelle celebrazioni delle sante Messe sempre molto partecipate e gioiose. Infine questa esperienza mi ha aiutato a capire che ognuno di noi, aiutati dallo spirito santo, ha il potere di cambiare il mondo nel proprio ambito e costruirne uno migliore. Del resto anche Papa Giovanni Paolo II era solo uno, ma con la preghiera e la voglia di andare controcorrente è riuscito a creare questo grande evento mondiale e riunire 3 milioni di giovani in una sola città per pregare e vivere una grande esperienza di fede. Tre motivi per i quali ricorderete questa esperienza... Gianpaolo: Sintetizzare in tre motivi tutto quanto abbiamo provato in questi giorni intensi ed indimenticabili è molto difficile. Sicuramente i discorsi coinvolgenti ed emozionanti che ha fatto Papa Francesco 17 …e tre motivi per i quali consigli ai giovani talamonesi o no di non perdere la prossima GMG di Cracovia nel 2016. Sabrina: Consiglio vivamente tutti i giovani e meno giovani a partecipare almeno ad una GMG. è un’esperienza in cui capisci la bellezza del vivere in armonia con tutto il mondo. L’atmosfera che si respira in questo evento servirà ad arricchirvi a livello personale; ti insegna ad affrontare le difficoltà della vita quotidiana. Vi sembrerà strano, ma i momenti che ho vissuto in quei pochi giorni mi hanno cambiata molto perché solo a Rio ho avuto la possibilità di riflettere, ascoltare e confrontarmi per ore con dei miei coetanei su cosa significa essere Cristiani. Fra tre anni sarà il decimo anniversario della morte del fondatore di questo immenso evento e, guarda caso, la prossima meta della GMG sarà proprio nella sua terra d’origine: Polonia. Anche questa sarà un’occasione per partecipare ad un evento storico e provare esperienza nuova con giovani di tutto il mondo. Infine vorremmo informarvi che è nostra intenzione organizzare in oratorio un incontro aperto a tutti per portare altre testimonianze vissute durante questa splendida avventura. Siete tutti invitati già da ora. Gianpaolo e Sabrina il Talamonese Varie ??? La notte ed il giorno: lettera aperta sulla libertà d’espressione L o scorso sabato notte il murales sul diritto ad amare realizzato dal Gruppo Arte Libera nel sottopassaggio della Stazione di Talamona, progetto proposto dal circolo culturale Arci Demos e realizzato con il sostegno del Comune di Talamona e di Arci Sondrio, è stato imbrattato. Protetti dal buio, ignoti hanno cosparso di svastiche e croci celtiche i personaggi del murales, dedicandosi in particolar modo a quelli più distanti da come qualcuno pensa debba essere una coppia di innamorati. Non solo: i sedicenti fascisti. prendendo a modo loro posizione, hanno scritto anche alcuni insulti e brevi commenti. Hanno poi concluso l’opera in sala d’aspetto, dove hanno sporcato il muro con gli immancabili slogan razzisti. Ho scelto di scrivere questa lettera, appena ho avuto la garanzia che lo schifo sarà ripulito entro una settimana. Fin qui i fatti. Concediamoci ora qualche riflessione. Potremmo relegare questo gesto a semplice vandalismo, solo l’ultimo di una serie di danni subiti dal nostro circolo nel corso della sua storia: adolescenti annoiati si armano di un pennarello dalla punta fine e chiedono alla notte di dar loro qualche brivido. Scriverne significa dare pubblici- tà, forse anche un motivo di vanto, qualcosa da raccontare al bar; se scegliamo di farlo, è perché crediamo che questo gesto chiami in causa, una volta di più, la nostra società. O meglio, la nostra idea di società. Una società che il circolo Arci Demos non vuole immaginare ricattata dalla paura. Perché quello che questi eroi della notte ci urlano in faccia ha un nome preciso: xenofobia. La xenofobia è la profonda paura del diverso, è il terrore ancestrale che il mondo cambi, che il mondo si evolva in forme diverse; genera odio, crea violenza, innalza muri. Avere delle idee è legittimo, come lo è esprimerle, metterle sul tavolo, criticarle, cambiarle, abbandonarle. Noi abbiamo voluto farlo alla luce del Sole, dipingendo e firmando un’opera di tutti. Perché il murales è un’opera pubblica, realizzato e pagato da alcuni gruppi, non solo per raccontare un’idea, ma anche per abbellire il sottopassaggio, donargli un tocco di colore, addolcire qualche metro dei pendolari che ogni giorno ci passano. Sfregiarlo è una buona metafora: significa urlare istericamente che il sottopassaggio (e la società) non deve cambiare, deve rimanere sporco, brutto, buio, nero. In gioco, quindi, non ci sono semplicemente due idee politiche, ma due idee inconciliabili di quello che è la libertà d’espressione. La xenofobia più autentica si esprime così: di notte, quando nessuno ti vede e puoi sentir- 18 Varie ??? il Talamonese Per duu curgnin Camini per nä strado pulveruso Ghè ‘ngir negügn mä po ‘ncuntri nä tüso Ghe disi: u da ‘nda in piazzo, de ‘nduè ‘ndui? “Giù ‘n funt a la discieso ghe tri rui, tu svoltet a sinistro e ti ‘ndee avänti, es pöl mingo sbaglià, ghnè mingo tänti.” Ul sul el pico abee che l’è amò bas Mä u preso da rivà e slunghi ‘l pas. ti qualcuno, regalandoti qualche piccolo momento di espressione. Anche a noi piace molto la notte, ma la usiamo per altro. Perché noi crediamo, invece, che sia bello confrontarsi apertamente alla luce del Sole, senza temere chi la pensa diversamente, dibattendo, argomentando, offrendo spunti e cambiando idea, quando ci accorgiamo che abbiamo sbagliato. La prevedibile obiezione a queste riflessioni è che si tratta solo di belle parole. Ma questa storia, proprio in un posto di confine come la Valtellina, continua, non si molla; la paura di notte, noi di giorno. Siamo abituati a rispondere coi fatti concreti. A questi gesti anonimi rispondiamo con la “Festa di Fine estate” del 14 e 15 settembre: scegliamo di invitare le persone a venire ai nostri eventi, a conoscere il nostro spazio, a suggerirci come possiamo renderlo sempre più accogliente, più aperto, migliore. In un certo senso, quest’atto ci lusinga ed inorgoglisce, in quanto ci fa pensare che stiamo facendo qualcosa di significativo, qualcosa di bello, qualcosa a cui ci si può opporre solo con il silenzio rassicurante del buio. Ed è proprio quello che, di concerto con chi ci ha dimostrato solidarietà e stima in questi giorni luminosi, in primis il Comune di Talamona, continueremo a fare. Simone Benazzo Presidente del circolo culturale Arci Demos Ghe meti puuch e cumè su rivàa Ghe ün um che ‘l pciänsc (chisà cusè che ‘l gaa), ghe pcee de gent che uso, ciu tiro sass, in mez a luur nä femno gliò giu bass. Dumändi: mä se fii, sel sucedü? “digul a quel che’l pciänsc che la sa lü” Lü ‘l sero gli öcc e ‘l me fa vedè i pügn Ei dis che glia vedüdo ‘nsemo a ügn” Apeno drè a mi ‘l rivo gliò ün um La barbo, i cavei lunch, du öcc da bun Ei tass giù tücc e po ei se tiro indrèe Glià sa che l’è ün um che ‘l parlo bee. El dis: “sti fermi tücc e po ei se tiro ‘ndree Glia saa che l’è ün um che ‘l parlo bee. El dis: “sti fermi tucc, laghilo stà Si mingo votri che a da giüdicà Se ghnè da dumò ügn che a mäi pecaa El tiri pür ul sas che ‘l gaa scià in mää. L’a gnä feni che dopu du segunt El sent nä bota propri sù la frunt L’è mingo staa vergügn infularmää, el sa giamò de chi che l’è la mää el volso i öcc, glia vet, le la vee ruso, “tu mee viaa a sänch, ‘l me vee l’angusa Tul see m mämo te da ‘mparà a mirà Po t’ivi dicc de stà a tuo cà”. Adess nun en gaa tüt, en sta tücc bee Mä la mural l’è ‘ndada sut ai pee I coregn che ghè ‘n gir ai fa amò dagn Abee che iè pasaa du milo agn. A.M.I.C.I. 19 il Talamonese Varie ??? Il Coro Valtellina e non solo… A nche quest’anno il Coro Valtellina ha assunto e portato avanti con successo molti impegni. Ha da poco preso parte alla 5^ Edizione della Settimana del Canto Lombardo - l’importantissima rassegna itinerante nelle province della Lombardia, che persegue l’ambizioso obiettivo di far conoscere e tutelare le tradizioni e le culture canore locali - rappresentando con orgoglio, in Valcamonica, l’intera Provincia di Sondrio. Si è esibito, sabato 8 giugno, presso il Centro Polivalente di Edolo proponendo un interessante repertorio di canti tradizionali e di brani originali - in italiano e in dialetto talamonese - opportunamente scelti per divertire un pubblico attento e coinvolto offrendo un valido contributo alla divulgazione di un ricco patrimonio culturale. Sempre in Valcamonica ha poi partecipato all’intera giornata domenicale conclusiva dell’evento a Breno, un’altra bellissima località alpina, particolarmente addobbata a festa per la rinomata e sentita occasione. L’accurato programma, perfettamente in linea con il regolamento regionale della manifestazione, ha previsto pure l’esecuzione del pezzo inedito A mia madre. Le parole - dell’amico Remo Mossini, ex corista che purtroppo ci ha lasciato, armonizzate, come sovente accade, dal direttore maestro Mariarosa Rizzi - delineano con semplicità e grande affetto la figura di una donna, fragile e forte al contempo, quotidianamente occupata nei lavori agricoli e nelle faccende domestiche. Ri- mandano ad un’immagine personale e, contemporaneamente, universale; quasi un omaggio, un giusto riconoscimento a tutte le donne che, in genere, anche nei momenti più critici e di profondo dolore, sanno far fronte a mille difficoltà per sostenere il peso della famiglia. I concerti, molto ben riusciti, hanno testimoniato concretamente l’ottima intesa fra i componenti - veterani e non -, sintonia raggiunta grazie ad un intreccio di passione, volontà, studio, sensibilità, desiderio e gioia di stare insieme. In chiusura, facendomi portavoce dei numerosi spettatori, mi sento autorizzata a dire che il Coro Valtellina raccontando in musica episodi, spaccati di vita della gente comune - parlando di lavoro, di amicizia, di divertimento, di relazioni familiari, 20 di amori, di legami viscerali con la propria terra, di stucchevoli bellezze naturali, di problemi, della fatica del vivere -, abbia meritatamente e degnamente rappresentato la nostra Provincia. Ma non è tutto: affezionati sostenitori del Coro avevano avuto la fortuna di gustare in anteprima in casa, esattamente il 20 aprile all’Auditorium Comunale di Talamona, le canzoni proposte poi nel bresciano. In quella sede, alla presenza vigile e commossa di tante persone, erano stati invitati a presentare la loro ultima produzione - dal titolo Suta ‘n otra lüna - anche gli Zèrbet che, a titolo informativo, hanno preso il nome dal termine dialettale indicante un terreno incolto. Gli Zèrbet sono un creativo e piacevole gruppo musicale - Alberto Ronconi al contrabbasso; Claudio Palo alle percussioni e marimba; Fabio Rabbiosi alle chitarre, mandolino, bouzuky e voce; Gervasio Sosio all’organetto diatonico e voce; Luciano Vola alla chitarra, banjio e voce - del posto che, con le loro affascinanti storie - fissate sulla carta da Athos Livio sulla base di ricordi, ideali, impressioni, suggestioni di personaggi e situazioni reali e fantastiche, in un’abile commistione di magia -, si impegnano a valorizzare, a conservare nella memoria, a tramandare curiosità frammenti misteri del grosso e, spesso sconosciuto, bagaglio popolare. Permettetemi di constatare con soddisfazione che, ancora una volta, la vena artistica di Talamonesi - in questo caso mi riferisco ad Athos, l’autore dei testi, e Luciano, il compositore delle musiche nonché cantante - ha colpito nel segno, lasciando un’apprezzabile e significativa traccia. Ringrazio - anche a nome degli altri partecipanti - i protagonisti delle diverse esibizioni, per averci condotto nello sconfinato mondo della musica, regalandoci deliziosi momenti che, ci auguriamo, non dovranno mancare neppure in futuro! Infine grazie di cuore a tutti coloro che, con competenze e ruoli differenti, si rendono sempre disponibili e dedicano parte del loro tempo per la buona riuscita dei vari spettacoli. Cinzia Spini il Varie Talamonese ASD VALTELLINA FUTSAL STORIA E OBIETTIVI L’ A.S.D. Valtellina Futsal nasce nel maggio del 2010 dalla volontà di un gruppo di ragazzi di dare il proprio contributo al mondo dello sport, contributo che attraverso i giovani vuole valorizzare il territorio a cui apparteniamo: il motivo principale per cui è stato scelto il nome “Valtellina” è un omaggio alla nostra terra e soprattutto un modo per essere un’ associazione sportiva a livello provinciale, non più quindi la squadra di paese ma una società aperta a tutti i giovani. L’Associazione non persegue fini di lucro, ha per scopo l’organizzazione e l’esercizio di attività sportive dilettantistiche, la formazione e la preparazione di squadre nella disciplina sportiva calcistica compresa l’attività didattica per l’avvio, l’aggiornamento e il perfezionamento della medesima attività sportiva nel quadro con le finalità e con l’osservanza delle norme e delle direttive emanate dal C.O.N.I. e dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio - Lega Nazionale Dilettanti. Mossi i primi passi attraverso l’organizzazione di piccoli tornei estivi per i giovani, il gruppo è cresciuto arrivando nel 2010 all’iscrizione di una squadra di calcio a cinque (Futsal) nella serie C2 Girone B regionale del campionato LND-FIGC, al primo anno la squadra si è classificata al 7° posto confermato nella stagione successiva mentre nella terza stagione sportiva sono stati raggiunti il 2° posto del campionato e il 2° posto anche nella Coppa Lombardia di categoria. I colori sociali sono l’azzurro e il verde, un forte ed ambito richiamo alle limpide sorgenti alpine e al grande parco verde nel cuore delle Alpi, che unicamente appartengono alla Valtellina. Il campo di gioco della Futsal è stato inizialmente la palestra di Piantedo ma dalla scorsa stagione la sua nuova casa per le gare interne è diventata la PALESTRA COMUNALE DI TALAMONA e lo sarà anche per la prossima stagione: il venerdì sera alle 21. Lo scorso giugno si è tenuta la terza edizione della Valtellina Futsal Cup QUARTA EDIZIONE DELLA VALTELLINA FUTSAL FEST A TALAMONA Come ogni anno torna l’appuntamento con la Valtellina Futsal Fest in programma per domenica 15 settembre con un torneo amichevole in preparazione al campionato con 10 squadre al via: VALTELLINA FUTSAL, LUGANO PRO FUTSAL, FUTURA MORBEGNO, DOMUS BRESSO, CBG BRUGHERIO, ACCADEMIA CALCIO CORBETTA VITTU0NE, DERVIESE, KENNEDY, SAINTS PAGNANO UNDER 21, FUTSAL SEREGNO. Per tutti gli appassionati che volessero assistere al torneo, l’appuntamento è per le 9 e 30 presso la palestra comunale di Talamona, si giocherà per tutta la giornata con la finalissima che avrà inizio alle 19 e 15: la Valtellina Futsal Fest oltre al torneo prevede un pranzo con prodotti tipici nell’ area feste attigua alla palestra. 21 che ha visto coinvolti Morbegno e Talamona con un numerosissimo gruppo di volontari che hanno favorito un grande successo in tutti gli ambiti del torneo: quello sportivo che ha visto partecipare 24 squadre maschili e 3 femminili, quello della solidarietà con 10.400 euro devoluti alle onlus La Centralina e Amici del bambino di Morbegno, Centro ricreativo Casa Do Sol di Cosio Valtellino e Gruppo della Gioia di Talamona e anche per quello culturale e dello spettacolo. www.valtellinafutsal.com http://facebook.com/valtellina.futsal Matteo Vairetti il Talamonese CONSIGLIO DIRETTIVO PRESIDENTE: FERNANDO PERETTI VICE PRESIDENTE: OMAR BORLA SEGRETARIO: MATTEO VAIRETTI CONSIGLIERI: DANILO ONGARO, LUCA DELLA SALE, ILARIA SPANDRIO STAFF TECNICO ALLENATORE: DEVIS COLOMBINI DIRETTORE SPORTIVO E VICE ALLENATORE: LIVIO PEREGALLI PREPARATORE PORTIERI: ERMINIO GUSMEROLI ROSA 2013/2014 BIANCHINI ALESSANDRO (’92), BONGIO LUCA (‘85), CHISTOLINI NICOLA (’92), COLOMBINI NICOLA (‘86), CORNAGGIA FABIO (’78), LANZA FABIO (’92), MAINO DAVIDE (’80), MARASTONI GIANLUCA (‘77), MARIOLI MARCO (’86), PEREGALLI LUCA (’85), REDAELLI PAOLO (’80), TACCHINI MICHELE (’86), VANINETTI GIOVANNI (’81), ZUCCALLI ALAN (’88). Varie Principali differenze tra calcio a 5 (futsal) e calcio a 11 • Le dimensioni dei campi di calcio a 5 (40 m X 20 m in media) sono notevolmente inferiori a quelli di calcio a 11 (110 m X 55 m in media), e varia anche il numero dei giocatori per squadra in campo (5), di conseguenza come si può immaginare nel FUTSAL (sinonimo che sta a indicare il calcio a 5 e che è associato al nome di diverse squadre) i giocatori hanno molto meno tempo per pensare, di contro nel calcio a 11 tendono ad essere sviluppati in maniera più consistente altri fattori come la velocità. • Nel calcio a 5 le superfici di gioco (che possono variare dall'erba sintetica fino ai nuovi materiali in gomma) collegate con le caratteristiche del pallone (a rimbalzo controllato) determinano in modo evidente il modo di giocare palla a terra molto velocemente utilizzando spesso parti del piede come pianta e interno, meno presente è il gioco aereo che invece spicca nel calcio a 11. • Le dimensioni ridotte delle porte nel Futsal (3m X 2m) rispetto a quelle del calcio a 11(7,32m X 2,40m) implicano una precisione di tiro e potenza maggiore, il portiere di calcio a 5 deve essere molto più reattivo di quello di calcio a 11 che a suo vantaggio ha la spettacolarità della parata. • Nel calcio a 5 non è prevista la regola del fuorigioco presente invece a 11. • Nel calcio a 5 quando una squadra subisce più di 5 falli in un tempo ha diritto alla possibilità di tirare un TIRO LIBERO: questa punizione da posizione centrale a 10 metri dalla linea di porta assomiglia quasi ad un rigore del calcio a 11 in quanto nessun giocatore avversario escluso il portiere può deviare questo tiro, anche nel futsal c'è comunque il rigore con il dischetto segnato però a 6 metri dalla linea di porta. IL TORNEO DELLE CONTRADE 2013 A nche quest’anno grazie all’impegno e alla dedizione di molti appassionati si è svolto il Torneo delle Contrade, come sempre seguitissimo dai cittadini talamonesi. Grazie alla colla- borazione tra il Comune, la parrocchia e l’US Talamonese tutti i cittadini hanno potuto assistere alle partite in centro al paese, sul nuovo campo in sintetico de l l ’ O ra t o r io . Dopo un torneo molto serrato ed equilibrato, in semifinale si sono presentate Via Mazzoni contro Case Giovanni e contrada Piazza contro XX Settembre. Al termine di due partite molto combattute, la prima delle quali terminata solo ai supplementari, si sono imposte Via Mazzoni 22 e contrada Piazza (nelle due foto). La finale del torneo ha visto imporsi largamente Via Mazzoni che così si aggiudica il trofeo per il secondo anno di fila, grazie soprattutto a, Alan Zuccalli (Bogo) capocannoniere della manifestazione, e Marco Pili miglior giocatore. il Iniziative Talamonese L’Iperal sostiene il gfb onlus IL SENSO DEI TALAMONESI PER LA SOLIDARIETÀ La seconda parte della nostra riflessione antropologica N D a Pochi mesi si è costituito a Talamona il GFB ONLUS, organizzazione di volontariato che ha l’obiettivo di stimolare la ricerca scientifica sulla LGMD2E, una malattia rara che al momento è poco conosciuta e sulla quale non ci sono studi promettenti per arrivare a una cura efficace. Il Gruppo Familiari Beta-sarcoglicanopatie Onlus, GFB Onlus, www.lgmd2e.org , è stato inserito nel catalogo Iperal valido fino al 14 Febbraio 2014. Dalla Carta Amica si possono destinare 500 punti all’associazione, inserendo il codice 833. Il GFB Onlus riceverà un contributo compreso tra 500 e 30.000 euro, che dipenderà dalle preferenze accumulate, più 2 euro per ogni preferenza ricevuta. Il contributo servirà a promuovere la ricerca scientifica sulla distrofia muscolare LGMD2E. Si possono sostenere le attività dell’associazione anche con altre modalità: • 5x1000 al GFB, inserendo il codice fiscale 91015450140. • Raccolta di libri usati, consegnandoli presso i punti di raccolta: Pancaffè, Tempo delle Mele, Immagine acconciature e Intimo Perlini. • Pranzo di beneficenza “Happy Fish” tutto a base di pesce, si terrà il 20 Ottobre presso il Ristorante Boschetto di Gera Lario. • Salvadanai nei luoghi pubblici e magliette GFB. • Donazione con bollettino postale C/C n. 001012232672 donazione con bonifico bancario C/C postale IBAN IT41O0760111000001012232672 e C/C banca Credito Valtellinese IBAN IT71J0521652270000000002059 intestati a Gruppo Familiari Beta-sarcoglicanopatie Onlus. Per ulteriori informazioni www.beta-sarcoglicanopatie.it on di rado, il senso dei talamonesi per la collettività assume una sfumatura di vera e propria utilità sociale. Lo stare insieme non ha più dunque soltanto scopi di divertimento o di commemorazione, ma diventa anche una forma di aiuto concreto. Con questo spirito molto spesso nascono i gruppi che ormai sono una vera e propria tradizione della nostra comunità. L’esempio più efficace di questa socialità a tutto campo è il Gruppo della Gioia, un’associazione di volontariato che da diversi anni a Talamona offre assistenza e intrattenimento ai soggetti diversamente abili e alle loro famiglie, un aiuto indispensabile per garantire a queste persone una vita il più possibile normale, un aiuto che si manifesta nell’organizzazione delle loro vacanze, in spazi ricreativi con attività ludiche e il più possibile formative. Un senso di solidarietà che coinvolge anche lo sport, un aspetto onnipresente e capillare della nostra vita comunitaria. Significativi da questo punto di vista sono il Peruvolley organizzato ogni anno nel mese di giugno nell’ambito dell’operazione Mato Grosso, una ONLUS che ha come scopo l’aiuto mirato alle popolazioni del Sudamerica, e la camminata non competitiva a favore dell’AIDO l’associazione dei donatori di organi e tessuti che si avvale dell’aiuto del Comune di Talamona, della Pro Loco, della Provincia di Sondrio della podistica del gruppo alpini e altri gruppi talamonesi. Significativo anche il numero di talamonesi che sempre più danno la loro adesione diretta ad associazioni di volontariato più o meno importanti sia a livello locale che nazionale, come appunto il gruppo della gioia oppure EMERGENCY, SAVE THE CHILDREN, associazioni per le quali il volontariato è una vera e propria linfa vitale e che dunque viene promosso molto spesso nell’ambito di serate informative volte a stimolare il già naturale senso dei talamonesi per la solidarietà. Antonella Alemanni 23 il Talamonese Polizia ???Locale IL CAMBIO DI RESIDENZA E LA PATENTE: NUOVE REGOLE I tagliandi della patente non verranno più recapitati tramite posta per mancanza di fondi. Per la crisi arriva il fai da te dei rinnovi e cambi di residenza del documento di guida. Chi va all’estero potrà richiedere il duplicato (a sue spese!) La crisi c’è eccome! E non è solo percepita come la calura estiva che attanaglia la gola, questa è reale si ramifica in tutte le direzioni come un’erba infestante che pregiudica qualsiasi raccolto. Pesa sulle tasche dei cittadini, sui giovani in cerca di lavoro, sui pensionati e, a pioggia, su tutta la società. Pesa anche sullo Stato, se è vero che in questi giorni è arrivata una circolare del Ministero dei Trasporti (n° 6878 del 9 marzo 2012) che spiega in parole semplici che non ci sono più le possibilità economiche per spedire a casa, tramite il servizio postale, i tagliandi delle patenti per i rinnovi, i cambi di residenza o per la decurtazione di punti a seguito di infrazioni. Il testo recita: “Come è noto a codesti Uffici, da qualche tempo l’erogazione del servizio di postalizzazione dei tagliandi relativi al rinnovo di validità della patente di guida, all’annotazione sulla stessa dell’avvenuto cambio di residenza, nonché di comunicazione dell’avvenuta decurtazione di punteggio, è sospeso a causa dell’indisponibilità delle necessarie risorse finanziarie. Sono altresì noti i disagi che ciò arreca all’utenza, che legittimamente reclama l’erogazione di un servizio che questa Amministrazione - per causa di forza maggiore e fino all’assegnazione di nuove risorse - non è allo stato in grado di corrispondere”. Viva la sincerità! Senza tanti giri di parole si ammette la mancanza di soldi e si chiede la disponibilità (un’altra volta) dei cittadini ad “arrangiarsi”. Per quanto concerne i punti della patente la Circolare suggerisce di andare sul sito internet e di stampare il punteggio del proprio documento, sempre che si abbia a disposizione un computer che, se nella società moderna è diventato comune come una macchinetta per il caffè, altrettanto fruibile non è per anziani e famiglie a basso reddito. Per andare all’estero, invece, è pronta un’altra soluzione sempre, ovviamente, con spese a carico del cittadino: il duplicato della patente. Questo recita la circolare: “Con riferimento a tali procedure, la prima delle quali ha particolare rilevanza in caso di circolazione al di fuori del territorio nazionale, non esiste documentazione alternativa a quella dell’emissione del rispettivo tagliando, che di fatto è emesso dal sistema informatico del CED ancorché non consegnato all’indirizzo di residenza del titolare della patente per le ragioni esposte in premessa. Pertanto - qualora a giudizio dell’utente, sussistano ragioni di necessità e/o urgenza che non gli consentano di attendere la consegna dei predetti tagliandi ma richiedano la regolarizzazione della patente di guida a mezzo dell’annotazione di quanto su indicato - non residua altra soluzione che procedere all’emissione di un duplicato di patente. Pertanto, a fronte di rituale richiesta, codesti Uffici - previo accesso al sistema informatico e verifica la registrazione del dato relativo al rinnovo di validità ovvero all’annotazione del cambio di residenza - procederanno, con ogni sollecitudine possibile, all’emissione del duplicato richiesto aggiornato all’esito delle predette registrazioni. Si specifica che, in tal caso, saranno dall’utente dovuti gli importi di diritti e tariffe previsti dalla legislazione vigente. Il cittadino dovrà pagare quello che gli sarebbe spettato di diritto visto che all’atto del rinnovo della patente lo stesso deve versare la cifra di 9 euro per costi che prevedono anche la spedizione del tagliando. Un dettaglio non secondario: ma da tutto questo non deriveranno anche problemi nei controlli su strada da parte delle forze di polizia che dovranno approfondire se una patente è veramente scaduta o no, che si potranno trovare di fronte a due residenze diverse fra la carta di circolazione e la patente, nonostante che il conducente abbia fatto tutto quanto doveva? Una situazione a dir poco imbarazzante. Non è certamente una situazione sulla quale scherzare o fare ironia, la disarmante sincerità con la quale si avverte la comunità della mancanza di fondi fa riflettere. Vogliamo soltanto far presente che, come al solito, è sempre l’anello più debole ad essere sollecitato dalle tensioni e sono sempre i cittadini che alla fine devono arrangiarsi ed andare al portafogli. Certo che se questa è semplificazione...! (da “Il portale della sicurezza stradale”) Per quanto concerne la variazione della toponomastica effettuata dal Comune nel 2010, si ribadisce che circolare con la patente o carta di circolazione con allegata la comunicazione di variazione dell’indirizzo spedita a suo tempo dagli uffici comunali ai residenti di Talamona, è regolare; tutto cio’ è stabilito dalla circolare del Ministero dei Trasporti n. 6916-6917/4600 del 16/06/1994. 24 il Lettere alla Redazione Talamonese Il mondo cambia. Adeguarsi o essere emarginati e perire Q uando avevamo il monopolio della tecnica vendevamo cari i nostri prodotti, ed essendo gli unici acquirenti, acquistavamo le materie prime per poco. Adesso i popoli emergenti ci fanno concorrenza, sia nella vendita dei nostri prodotti, che nell’acquisto delle materie prime. Dobbiamo non fare debiti, ridurre con equità il nostro tenore di vita materiale e arricchirlo spiritualmente. Interessante un vecchio articolo sui nuovi equilibri mondiali: http://insiemeperconoscere.forumfree. it/?t=55366435 Jared Diamond nel libro “COLLASSO Come le società scelgono di morire o vivere” (c’è in biblioteca) racconta, tra l’altro, che a contatto con l’occidente, la Cina, ricca, civilissima e corrotta si chiuse nel suo splendido isolamento a tutela dei privilegi di alcune caste e risorse solo dopo milioni di morti per fame e una sanguinosissima rivoluzione, mentre il povero e austero Giappone si adeguò alle novità e fu uno dei protagonisti del 1900. Oggi abbiamo a disposizione mezzi di comunicazione più o meno liberi e più possibilità di capire i tempi. Possiamo curare i fiori e gli animali domestici, interessarci di sport e/o cercare quali sono i nostri doveri nel mondo globalizzato. Andiamo verso una guerra globale o verso la federazione mondiale? Che cosa dobbiamo fare per il nostro futuro? Le volontarie della Casa della Cultura cambiano lo stile della biblioteca e, con le loro iniziative raccolgono i talamonesi. Potrebbe la Casa della Cultura anche denunciare le disinformazioni correnti, trattare l’economia e la politica? Capire e conoscere gli extracomunitari che sono in numero crescente tra di noi? La sovranità, che appartiene al popolo, implica una responsabilità tremenda. Non possiamo occuparci di tutto. Dovremmo però migliorare la nostra moralità alle radici. Rinunciare alla mentalità del 1500: “Francia o Spagna pur che se magna”. Potrebbe ancora interessare un vecchio articolo sugli ultimi secoli della storia della Cina: http://insiemeperconoscere.forumfree.it/?t=42228058 Molti insistono su quello (1) che l’Europa può e deve fare per uscire dalla crisi e portare avanti la federazione europea, ma questo non deve essere un pretesto per tevano più fare le svalutazioni competitive della lira e avevano una mentalità sindacale troppo arretrata per fare come loro. Economia dimenticare quello che noi dobbiamo fare per eliminare i nostri difetti nazionali per essere soci graditi per gli altri europei. Il confronto con gli altri europei ci può aiutare a correggere i nostri difetti. Non che gli altri ne siano privi. Per es. alcune banche tedesche hanno fatto peggio di molte italiane (2) e il filosofo di origine tedesca, Ulrich Beck, in un suo interessantissimo libro EUROPA TEDESCA (3) critica i connazionali. (1) www.eci-sviluppoeoccupazioneineuropa.blogspot.it (2) http://noisefromamerika.org/articolo/ fondazioni-bancarie-sistema-bancarioriassunto-convegno (3) h t t p : / / a l e s s i o p i s a n o . com/2013/08/15/german-europe-nograzie Nel seguito segnalerò dove potremmo migliorare con vantaggio nostro e della Unione Europea. Per il rispetto della dignità della persona umana, i lavoratori dovrebbero eleggere un rappresentante nel consiglio di amministrazione della loro impresa e conoscere le prospettive economiche, ma ci sono delle difficoltà: la tutela di segreti commerciali e tecnici della ditta, necessità commerciali possono imporre fondi per la corruzione, rivalità e strategie interne inconfessabili e molto dannose. I proprietari accampano anche la piccola percentuale di laureati in economia tra i sindacalisti italiani rispetto ai tedeschi. Anche i sindacati non mi sembrano ansiosi di entrare in consiglio di amministrazione in tempo di crisi, perché dovrebbero partecipare alla decisione di sacrifici. Per es., quando entrammo nell’€, industriali e sindacati tedeschi in alcune ditte si accordarono per ridurre le paghe e aumentare le ore lavorate e così fregarono i clienti ai concorrenti italiani, che non po- 25 Gallegati, professore universitario di economia, è stato consulente del movimento 5 stelle e ha affermato: “Insieme a Jean-Paul Fitoussi abbiamo scoperto che, se oggi il Pil del mondo si fermasse, ogni abitante avrebbe un reddito di 400 dollari l’anno”. Parole mie: poco più di un dollaro al giorno. Goulard e Monti nel loro libro LA DEMOCRAZIA IN EUROPA scrivono che per che per guidare l’Europa oltre la crisi occorre “guardare lontano” e che il cammino verso l’uguaglianza è inarrestabile. Parole mie: diventeremo giustamente più poveri. Il pontificio Consilio per la giustizia e per la pace scrive: <<La solidarietà tra le generazioni richiede che nella “pianificazione globale” si agisca secondo il principio dell’universale destinazione dei beni, che rende illecito moralmente e controproducente economicamente scaricare i costi attuali sulle future generazioni: illecito moralmente perché significa non assumersi le dovute responsabilità, controproducente economicamente perché la correzione dei guasti è più dispendiosa della prevenzione. Questo principio va applicato soprattutto – anche se non solo – nel campo delle risorse della terra e della salvaguardia del creato, reso particolarmente delicato dalla globalizzazione, la quale riguarda tutto il pianeta, inteso come unico ecosistema.>> Parole mie: Non possiamo sperare che la “pianificazione globale” la facciano i governanti da noi eletti se non la decidiamo ed effettuiamo prima noi. Secondo l’ONU, gli uomini denutriti, alcuni anni or sono, erano un miliardo e 50 milioni e il numero continua a crescere. La popolazione mondiale, una volta, era stazionaria perché, negli anni di carestia, molti morivano di stenti. Adesso, grazie alla tecnica, superiamo le carestie, ma distruggiamo il pianeta. Se andiamo avanti così, non arriviamo al 2.100. Nel 1997 i vescovi cattolici tedeschi pubblicarono un libro che, tra l’altro, afferma che l’aumento della popolazione mondiale va fermato prontamente, ma poi ritrattarono, sia pure il Talamonese osservando che molte gravidanze del terzo mondo, causa dell’aumento della popolazione, sono indesiderate. Giovanni Paolo II sostenne l’elezione di Bush, che subito tolse all’ONU i fondi che dava Clinton per fornire gratis i contraccettivi ai popoli poveri. Il papa affermò che l’aumento della popolazione va fermato, non con i contraccettivi, ma con il progresso. Era egli sicuro che i popoli progrediti vivano castamente? La CEI, per quanto io sappia, si è limitata a raccomandare <<di avere cura del creato>>. Essa è l’unica confederazione episcopale al mondo dove il capo, per imposizione di Giovanni Paolo II, viene scelto dal papa e non eletto dai vescovi. Il ministro francese Attali: <<se non si vuole essere dipendenti, allora non bisogna fare debiti, altrimenti si deve rendere conto al creditore, è normale e non ha nulla a che vedere con la democrazia. Per non essere dipendenti dai mercati, bisogna eliminare i propri debiti.>> Si possono fare debiti per investimenti produttivi. In tal caso il debito può essere pagato con i guadagni dell’investimento. I capitalisti finanziano le industrie dei paesi laboriosi dove c’è una maggiore possibilità di guadagno e di non perdere il capitale. Finanziarono le industrie giapponesi ed europee nel dopoguerra. Poi si rivolsero al sud est asiatico e all’America latina. La loro azione è amorale, ma è più potente delle operazioni MATO GROSSO e analoghe. Accelera l’inarrestabile cammino verso l’uguaglianza globale, che si spera pacifico. Quando avevamo la Lira, pagavamo alte cedole sui titoli di stato per l’interesse sul capitale e per la svalutazione. Adesso, con l’Euro, che svaluta pochissimo, risparmieremmo molto, come i popoli nordici, se gli acquirenti non temessero che l’Italia non onori i suoi debiti e fallisca. Se fossimo più onesti, l’Italia risparmierebbe molti interessi. L’onestà, alle volte, è un grande affare. Se un politico promette di abolire delle tasse (questo significa fare debiti) e ritornare alla lira, spaventa gli acquirenti e aumentano gli interessi che dobbiamo pagare. Questo giova alla Germania. Angela Merkel dovrebbe fare un bel regalo al suo amico e ammiratore Silvio Berlusconi. Collaborai senza obbiezioni alla raccolta di firme per ridurre gli stipendi dei politici, perché il meglio è nemico del bene, ma, per un’azione più profonda e duratura, sarebbe da modificare la nostra Costituzione che all’art. 69 afferma: <<I membri del parlamento ricevono una indennità stabilita per legge.>> in barba alla sovranità del popolo. Da studente ammirai Ernst Abbe, Lettere alla Redazione un genio dell’ottica, che con i proventi dei suoi brevetti acquistò tutte le azioni della Carl Zeiss di Jena e la donò ai dipendenti, fissando nello statuto il rapporto tra lo stipendio medio degli operai e quello dei dirigenti, legandolo così all’andamento aziendale. Similmente gli stipendi dei nostri politici potrebbero avere, con il reddito medio italiano, un rapporto fissato dalla Costituzione e variabile solo con un referendum costituzionale del popolo sovrano e seguirebbero l’andamento di detto reddito. Crisi, disoccupazione, scala mobile delle paghe e delle pensioni Per risolvere la crisi economica e la disoccupazione, soprattutto giovanile, dobbiamo accettare l’idea che abbiamo perso il monopolio della tecnica, abbiamo dei nuovi validissimi concorrenti, le risorse terrestri sono limitate e dobbiamo ridurre il nostro tenore di vita per avvicinarci a quello mondiale. Gino Strada insegna: “I diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini, proprio di tutti, sennò chiamateli privilegi”. Se fossimo cristiani autentici, per “tutti” intenderemmo l’umanità intera. Dobbiamo eliminare i privilegi dei lavoratori anziani e permettere, nei settori pubblico e privato, di assumere e licenziare per la massima efficienza a vantaggio dell’economia. I cittadini hanno diritto a un reddito dignitoso di cittadinanza, ma hanno anche il dovere di lavorare per la società. Chi rifiuta 2 offerte ragionevoli di lavoro deve perdere il reddito di cittadinanza, come avviene in Germania. Abbiamo bisogno della istruzione tecnica, economica, lingue straniere e di molti lavori come la trasformazione ecologica dell’industria e delle abitudini sociali. Rimediare il dissesto idrogeologico. Sostituire la moneta cartacea con l’elettronica contro l’evasione fiscale e per eliminare molto lavoro di routine. Riforma della giustizia. Acquedotti, fogne e reti di distribuzione acqua e gas perdono. Informatizzazione sia come impianti, che come insegnamento. 26 Catasto. Reti metropolitane. Infrastrutture varie. Ecc. Il ritardo di questi lavori danneggia l’economia mentre la cassa integrazione guadagni e le sovvenzioni ai disoccupati dissipano grandi somme. Occorre una nuova scala mobile, che riduca automaticamente paghe e pensioni, incominciando dalle più elevate, per aumentare la nostra competitività commerciale e l’occupazione, rendere meno costose le riforme e diminuire, meglio eliminare, la cassa integrazione e la disoccupazione. Fondazioni bancarie e patti parasociali Le fondazioni bancarie potrebbero svolgere meglio la loro azione filantropica senza avere interesse alcuno nel sistema bancario. Accettare che chi siede nei consigli delle fondazioni bancarie eserciti un’influenza determinante sul sistema del credito in cambio di un po’ di erogazioni al territorio e’ scellerato. Molte fondazioni bancarie enfatizzano, su eleganti riviste, i loro finanziamenti allo sport, alla cultura e alle opere benefiche senza aggiungere che hanno anche lo scopo di rendere amovibili i capi delle banche e intoccabili i loro stipendi. Vedere: http://noisefromamerika. org/articolo/fondazioni-bancarie-sistemabancario-riassunto-convegno Similmente scellerati sono i patti parasociali delle grandi società per azioni. Vedere l’articolo “Una rivoluzione contro il declino del capitalismo italiano” http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-06-23/rivoluzione-contro-declino-capitalismo-081531. shtml?uuid=AbCEVe7H Sarebbe molto interessante che un esperto ci informasse nella Casa della Cultura. Energia elettrica L’unione Europea, molti anni or sono, impose all’Italia di rompere il monopolio dell’ENEL nella produzione dell’energia elettrica perché essa ha un costo maggiore che negli altri stati europei e penalizza le nostre industrie. L’Italia doveva ubbidire, ma gli italiani sono molto furbi e nei contratti di vendita delle centrali ENEL misero la clausola che gli acquirenti dovevano mantenere il contratto di lavoro dell’ENEL e non potevano licenziare il personale esuberante assunto per ragioni politiche ai tempi della nazionalizzazione. Così le centrali furono cedute, e il costo dell’energia non calò. La Siemens tedesca e la ABB svedese misero a punto dei generatori di energia, che Lettere alla Redazione producevano più energia dei vecchi con la stessa quantità di metano e avevano pochissimi guasti (meno di uno all’anno), così che le ditte produttrici garantivano la tele manutenzione, permettendo di licenziare tutti i tecnici, che fino ad allora era necessario avere in centrale per le riparazioni. La Siemens e la ABB vendevano molto cari i loro generatori e c’era interesse ad installarli solo se oltre al risparmio di metano si licenziava il personale, cosa contrattualmente impossibile in Italia. Il consumo di metano, il relativo inquinamento e il prezzo dell’energia elettrica non calarono. In Italia non conviene produrre i pannelli fotovoltaici e la ALCOA va all’estero a produrre l’alluminio, perché occorrono grandi quantità di energia elettrica. Così, per mantenere il posto ai dipendenti ENEL, rinunciamo a delle produzioni convenienti. Anche altre attività sono più o meno danneggiate dal costo dell’energia elettrica. Ufficio brevetti Negli anni 80 andai a Roma a fare una ricerca all’ufficio brevetti. C’era un capo ufficio con quattro impiegate. Avevano cessato di esaminare e catalogare le richieste di brevetto perché il lavoro sarebbe stato da rifare secondo le nuove norme dell’Unione Europea, che erano ancora da scrivere. Se le richieste fossero state catalogate secondo le norme italiane, sarebbe stato molto utile per me. Romano Prodi fu a capo della Commissione europea fino al 2004 e non riuscì a varare il regolamento europeo dei brevetti perché i francesi volevano che fossero scritti in francese e altri in inglese. L’ufficio brevetti era nell’immenso palazzo di un ministero nel quale erano in corso altre mie pratiche che avevano gravi ritardi. Le impiegate dell’ufficio brevetti alla mattina arrivavano, timbravano, poi conversavano, uscivano a fare la spesa, poi rientravano e giocavano a carte. Il capufficio restava spesso solo e non si moveva perché qualcuno doveva sempre rispondere al telefono. Con il suo aiuto, in alcuni giorni portai a termine malamente la mia ricerca. Io provai a suggerire di andare a aiutare gli altri uffici. Mi risposero che se gli altri uffici erano scarsi di personale, dovevano assumere e loro non avrebbero mai rubato il posto a dei potenziali impiegati. il Talamonese QUINDICESIMA NOTTURNA ALLA CROCE S ono arrivati alla spicciolata, da soli ed a gruppetti di due o tre persone; scarponcini e zaini. Volti conosciuti ed amici, qualche viso nuovo: presentazioni e saluti. Li accomuna una maglietta azzurra con la scritta “NOTTURNA ALLA CROCE 19992013 15° EDIZIONE”. La “notturna alla croce” è diventata ormai una classica di inizio estate: ritrovo a Morbegno, nel piazzale davanti a Cicli Mino, alle 17; trasferimento in quota in macchina sino ai rifugi Lago o Piazzo, camminata sui monti tra Talamona ed Albaredo con la traversata sulle creste tra la cima di Lago e la “Croce” sulla cima Pisello per tornare con il buio al rifugio di partenza per gustare in compagnia una cena a base di prodotti nostrani. Iniziata per scherzo tra sei amici nel 1999, si è allargata ad altri amici e conoscenti come una catena di Sant’An- Potrei elencare tanti altri difetti della nostra economia, alcuni gravissimi e grandissimi, da riempire altrettante pagine, ma ho già abusato troppo della pazienza dei lettori, se pure qualcuno è arrivato fino qui. Carlo Ceruti 27 tonio, sino a coinvolgere 103 persone nell’arco delle quindici edizioni. Quest’anno si sono contati trentacinque partecipanti per una gita anticipata ai primi di giugno proprio perché, viste le abbondanti nevicate invernali e la tanta neve ancora presente in quota, l’escursione sarebbe stata inedita e sicuramente affascinante, come in realtà è stato. Si è infatti scelto di partire dal rifugio Lago, salire all’omonimo alpeggio e quindi portarsi verso l’Alpe Piazzo e Pedroria. La molta neve presente in quota nella conca e sulla via di salita alla Croce, spettacolo meraviglioso ampiamente previsto prima della salita, ci ha portato a scegliere un il Talamonese percorso alternativo: questa variazione e una buona mezzora di pioggia e grandine non ci hanno impedito di raggiungere la nostra “Croce” per la classica foto con la maglietta della ricorrenza. Poi giù in scivolata sulla neve fino a Pedroria e via di buon passo con le luci frontali per tornare al rifugio Lago dove abbiamo affrontato l’ultima fatica della giornata: l’assalto agli affettati e ai pizzoccheri. Al termine, esausti, dopo una lotteria in cui qualcuna ha anche vinto una stecca rotta di torrone natalizio o un buono omaggio per visita ortopedica “….. solo per traumi e fratture” siamo tornati a valle con il cuore contento nella nostra maglietta azzurra… e già si pensa alla prossima edizione! Enzo 28