La candela
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La candela
La storia romantica di un genio La chimica attraverso la storia di una candela M. Moret 1791 - M. Faraday nasce a Londra 1804 - assunto da G. Riebau come fattorino e apprendista rilegatore 1812/1830 - determinazione della composizione di argille, calce naturale, acqua, polvere da sparo, ruggine, pesce essiccato, gas, liquidi, solidi 1813 - viene assunto grazie a H. Davy come assistente alla Royal Institution 1813/1815 - viaggio scientifico con H. Davy (Francia, Svizzera, Italia) 1815 - riprende servizio presso la Royal Institution 1816 - lampada di sicurezza per i minatori (con H. Davy) 1818/1824 - preparazione e proprietà delle leghe di acciaio; metallografia 1821 - sposa S. Barnard; primi esperimenti sulle rotazioni magnetiche 1821/1822 - scopre due cloruri di carbonio 1823/1845 - liquefazione di alcuni gas (Cl2, NH3, CO2, SO2, N2O, HCl, H2S, (CN)2, C2H4); dimostrazione dell’esistenza della temperatura critica 1825/1826 - isola e identifica benzene, isobutene, tetracloroetene, esaclorobenzene, acidi naftalensolfonici, isomeri degli alcheni; preparazioni fotochimiche 1825/1831 - miglioramento nella produzione di vetro di qualità ottica 1829 - professore a tempo parziale presso la Royal Military Academy di Woolwich 1831 - scopre l’induzione elettromagnetica 1832 - natura unica dell’elettricità di origine voltaica, statica, termica e animale 1833/1836 - formula le leggi dell’elettrolisi; sali fusi come elettroliti; conduttori superionici 1834 - catalisi eterogenea; avvelenamento delle superfici; adsorbimento; bagnabilità dei solidi 1835 - studi sulle scariche elettriche in gas rarefatti (plasma) 1836 - studi su elettrostatica (gabbia di Faraday) e dielettrici; costante dielettrica; permittività 1840 - viene eletto “anziano” della chiesa sandemaniana 1845 - relazione tra luce, elettricità e magnetismo (magneto-ottica); diamagnetismo, paramagnetismo 1849 - tentativo di unificazione di gravità ed elettricità 1857 - tempo e magnetismo; metalli in stato colloidale 1861 - dimissioni da professore alla Royal Institution 1862 - studi degli effetti dei campi magnetici sulle linee spettrali; linee di forza e concetto di campo 1867 - muore nella casa di Hampton Court http://www.bing.com Faraday tiene le Christmas Lectures della Royal Institution dal 1827 al 1861 La storia chimica della candela prima stampa Londra 1861 traduzioni: Parigi 1865, Milano 1866 (ultima stampa italiana 1982), Berlino 1871, ... oltre 70 edizioni in lingua giapponese “Non c’è infatti legge che governi le varie parti dell’universo che non si manifesti in questo fenomeno. E non c’è mezzo migliore, né piu efficace, per entrare nel dominio delle scienze naturali che studiare il fenomeno fisico di una candela che arde” La candela dinastia Qin (221-206 a.C.) antichi romani: candele rudimentali (cordoni di canapa immersi nella pece o nella cera animale) VIII secolo: prime prove storiche dell'uso di candele vere e proprie fino al 1850 candele di cera d'api o grasso animale (odore sgradevole, fuliggine) successivamente vengono introdotte la stearina e la paraffina composizione candela: miscela solida contenente un materiale di base e additivi materiali di base: cera d’api, stearina (1818), paraffina (1831), gel (miscela di resina e oli minerali), cere vegetali (di palma, di soia o cera carnauba) additivi: cera microcristallina, cere dure, opacizzanti, coloranti, polietilene, resine, profumi paraffina: raffinazione del petrolio (miscela di normal-paraffine, isoparaffine e cicloparaffine); è il materiale di base più utilizzato stearina: origine animale o vegetale; aumenta il punto di fusione, rende più rigido il materiale e aumenta l’opacità stoppino: cotone intrecciato (1825) al quale vengono aggiunti sali di ammonio, cloruro e/o nitrato di potassio, borace, acido borico per ottimizzare la combustione della candela Le cere miscele di esteri di acidi a catena lunga con glicerolo o alcoli a catena lunga (J. von Liebig) stearina: acido stearico C17H35COOH legato a glicerolo C3H5(OH)3 La chimica in una candela, S. Carrà, http://www.treccani.it/scuola/dossier/2007/faraday/mainArea.html temperatura di fusione dei diversi polimorfi: esagonale 54,5 °C ortorombico 64,5 °C triclino 72,5 °C stearina calce spenta 2(C17H35COO)3(C3H5) stearato di calcio (C17H35COO)2Ca + 3Ca(OH)2 acido solforico + H2SO4 glicerina 2C3H5(OH)3 acido stearico 2C17H35COOH temperatura di fusione di alcuni acidi a catena lunga: Acido palmitico C15H31COOH Acido stearico C17H35COOH Acido oleico C17H33COOH 63,1 °C 68,8 °C 16,0 °C stearato di calcio + 3(C17H35COO)2Ca solfato di calcio + CaSO4 Cosa accade quando una candela brucia? http://www.oroboro.eu/blog/2013/06/08/Candele-2-come-interpretarne-la-combustione-licnomanzia-e-ceromanzia.aspx LICNOMANZIA, COME INTERPRETARE LA COMBUSTIONE DELLE CANDELE Le forze intermolecolari e la bagnabilità delle superfici acqua mercurio vasi comunicanti h1 h1 h2 h3 { { {{ h 1 < h2 < h3 P. Atkins, L. Jones, Principi di chimica, Zanichelli ed., Copyright © 2012 Illuminare la fiamma con una sorgente luminosa La candela di Faraday, un bell’esempio di diffusione della cultura scientifica, P. Cerreta, Giornale di Fisica, vol LIII, n.1 Gennaio Marzo 2012 La candela di Faraday, un bell’esempio di diffusione della cultura scientifica, P. Cerreta, Giornale di Fisica, vol LIII, n.1 Gennaio Marzo 2012 Leonardo di ser Piero da Vinci, Del moto della fiamma, foglio 728 del Codice Atlantico PV=nRT n/V=P/RT nM/V=MP/RT d=MP/RT La candela di Faraday, un bell’esempio di diffusione della cultura scientifica, P. Cerreta, Giornale di Fisica, vol LIII, n.1 Gennaio Marzo 2012 La fiamma è cava La candela di Faraday, un bell’esempio di diffusione della cultura scientifica, P. Cerreta, Giornale di Fisica, vol LIII, n.1 Gennaio Marzo 2012 Perché l’acqua viene richiamata all’interno della camera? http://invitoallanatura.it/2013/la-candela-sotto-il-barattolo/ C17H36(g) + 26O2(g) 27 molecole C17H36(g) + 26O2(g) 27 molecole 17CO2(g) + 18H2O(g) 35 molecole 17CO2(g) + 18H2O(l ) 17 molecole gifh.wordpress.com/2011/12/19/tutto-ilfascino-della-chimica-nelle-candele-dinatale Cosa accade quando una candela brucia? La candela di Faraday, un bell’esempio di diffusione della cultura scientifica, P. Cerreta, Giornale di Fisica, vol LIII, 2012 zona I: porzione oscura all’interno della fiamma; le molecole di paraffina evaporano dalla superficie dello stoppino e vengono scisse termicamente. Nonostante la piccola distanza che separa lo stoppino dalle zone calde II e III, la temperatura dello stoppino arriva solo a 600°C (processo di evaporazione della cera fortemente endotermico) zona II: una regione luminosa con tonalità blu che corre lungo i bordi laterali e inferiori della fiamma zona III: l’unica parte luminosa della zona di reazione, la si trova lungo i bordi superiori esterni zona IV: l’area gialla luminosa e pallida che si estende dal centro fino alla punta visibile della fiamma Bilancio dell'energia contenuta nei legami chimici della paraffina: ca. 23% diventa calore ca. 4% per fondere la cera solida ca. 73% per produrre luce una candela media produce 12,6 lumen + 40 W dissipati come calore una lampadina a incandescenza da 40W produce 500 lumen O. Sacks, Zio Tungsteno, Gli Adelfi 2006, (no. 422) p. 338 O pirometro a filamento sottile (emissione radiativa) fibra in SiC 14 mm diametro en.wikipedia.org/wiki/Thin_filament_pyrometry www.mwit.ac.th/~physicslab/hbase/wien.html nella regione blu, molto calda, l’idrogeno si separa dalle molecole del combustibile e brucia producendo vapore acqueo CH4 La chimica in una candela, S. Carrà, http://www.treccani.it/scuola/dossier/2007/faraday/mainArea.html La fiamma in assenza di gravità www.nasa.gov/centers/glenn/about/fs09grc.html Esperimenti con microgravità fatti in “casa” metabolismo C6H12O6 + 6O2 6CO2 + 6H2O fotosintesi https://it.wikipedia.org/wiki/Ciclo_di_Krebs Quanto tempo impiegherebbe una candela a consumare tutto l’ossigeno presente in una stanza perfettamente sigillata? Volume stanza : Volume barattolo = Tempo stanza : Tempo barattolo Vs = volume stanza Vb = volume barattolo = 2,5 dm³ Ts = tempo consumo totale ossigeno nella stanza Tb = tempo consumo totale ossigeno nel barattolo = 55 s Vs : Vb = Ts : Tb stanza di 4 m × 5 m × 3 m 60000 : 2,5 = Ts : 55 Vs = 4 × 5 × 3 = 60 m³ = 60000 dm³ (ovvero 24 000 barattoli ) Ts = 60000 × 55 : 2,5 = 1320000 s = ~15 giorni invitoallanatura.it/2013/la-candela-sotto-il-barattolo/ Produzione annua di CO2: 32 miliardi di tonnellate ovvero 32000 miliardi di chilogrammi equivalenti a circa 300000 miliardi di candele Prima conferenza. Una candela: la fiamma, di cosa è fatta, la sua struttura, la mobilità, lo splendore Le candele primitive, la candela di legno resinoso, candele ad immersione di sego, candele dei minatori, candele di cera, di stearina e di paraffina, candele ornamentali. Il modo in cui una candela brucia. La similitudine con la lampada ad olio e il formarsi della ciotola. Candele di forma irregolare. Le cause del gocciolamento. Come sale il fluido nello stoppino e gli accomodamenti tra le parti della candela. L’attrazione capillare. L’azione di un asciugamano come sifone. La salita di un fluido attraverso una canna di bambù. Perché la fiamma non raggiunge la ciotola. Il vapore combustibile proveniente da una candela e «la striscia di fuoco». La brillantezza della fiamma. La forma della fiamma. La corrente ascendente di aria calda. L’ombra della fiamma. Perché un oggetto così luminoso getta la propria ombra su un foglio di carta. L’ascensione della fiamma. Cambio di direzione della fiamma. Fiamme di forme differenti. Il gioco dello snapdragon. L’analisi della fiamma. Seconda conferenza. Splendore della fiamma di una candela, l’aria necessaria per la combustione, la produzione di acqua Che fine fa la materia di cui è composta una candela? I prodotti della combustione. Il vapore uscente dalla parte interiore della fiamma. Il vapore combustibile della cera. La combustione del vapore. La distribuzione del calore in una fiamma. L’aria necessaria alla combustione. La Lampada di Argand. Il nerofumo proveniente da una combustione imperfetta. Differenti condizioni di una fiamma. Combustione con e senza fiamma. La combustione del Licopodio. Il nerofumo proveniente da una fiamma luminosa. Cause della luminosità di una fiamma. La «luce di calce», luce bianca usata nei teatri. Combustione del fosforo. Combustione dello zinco. Luminosità del «gas illuminante». I differenti risultati della combustione. Il Fire-balloon. L’acqua, un prodotto della combustione. Terza conferenza. Prodotti: l’acqua dalla combustione, la natura dell’acqua, un composto, l’idrogeno Sostanze prodotte dalla candela. Test per la presenza di acqua. L’acqua prodotta dalla candela, uno dei risultati della combustione. Differenti condizioni dell’acqua. Acqua che congela. La forza espansiva dell’acqua che ghiaccia. Conversione di acqua in vapore. Contrazione del vapore quando condensa. Volumi relativi di acqua e vapore. Azione del potassio sull’acqua. Combustione dello zinco e del ferro. Azione del ferro sul vapore. Prodotti della decomposizione del vapore. Azione dello zinco sull’acqua. L’idrogeno. La «candela del filosofo». Preparazione dell’idrogeno. Prodotto di combustione dell’idrogeno. Leggerezza dell’idrogeno: bolle di sapone gonfiate con l’idrogeno. Palloni all’idrogeno. La batteria voltaica Quarta conferenza. L’idrogeno nella candela, bruciando si trasforma in acqua, l’altro elemento dell’acqua, l’ossigeno L’azione dell’acido nitrico sul rame. Decomposizione voltaica di un sale. Accensione voltaica del platino. Decomposizione voltaica. Riduzione del rame. Decomposizione dell’acqua. Sintesi dell’acqua. I risultati della decomposizione dell’acqua. L’idrogeno dall’acqua. L’ossigeno dall’acqua. Preparazione dell’ossigeno. Quinta Conferenza. L’ossigeno presente nell’aria, la natura dell’atmosfera, sue proprietà, altri prodotti della candela, l’acido carbonico, sue proprietà. Idrogeno e ossigeno. Prove per la presenza di ossigeno. Come mai nell’aria la candela brucia meno bene che nell’ossigeno? L’ossigeno e l’azoto presenti nell’aria. L’importanza dell’azoto nell’aria. Le proprietà dell’azoto. La composizione dell’atmosfera. Un metodo per pesare i gas. Il peso dell’atmosfera. La ventosa. La pressione dell’atmosfera. La pistola giocattolo. La compressibilità e l’elasticità dell’aria. Altri prodotti della candela. Prodotti gassosi della combustione. Proprietà del nuovo gas. Acido carbonico dalla candela e da altre fonti. Preparazione dell’acido carbonico. La solubilità in acqua dell’acido carbonico. La densità dell’acido carbonico. Sesta Conferenza. Il carbonio o carbone di legna, gas dal carbon fossile, la respirazione e la sua analogia con la combustione della candela, conclusione Le candele giapponesi. L’acido carbonico. Il carbonio nell’acido carbonico. La formazione dell’acido carbonico. Combustione del carbonio. Il carbonio brucia emettendo scintille. Composizione dell’acido carbonico. Analisi dell’acido carbonico e dimostrazione che è composto di carbonio e ossigeno. Il carbonio nel legno e nel gas illuminante. I prodotti di combustione gassosi. Combustione del piroforo di piombo. Prodotti solidi della combustione. Combustione e respirazione. L’alito estingue la combustione. I prodotti della respirazione. L’importanza della ventilazione. Azione dell’aria emessa dai polmoni sull’acqua di calce. Cosa è la respirazione? L’acido carbonico formato dalla respirazione. Il carbonio presente nel cibo. Il carbonio bruciato durante la respirazione. L’importanza dell’acido carbonico per le piante. Crescita degli alberi e delle piante. Il piombo brucia subito. Il carbonio ritarda la sua azione. Respira zione e combustione. Letture consigliate: Michael Faraday: la storia romantica di un genio, J. M. Thomas (traduzione L. Dei), Firenze university press, 2006 The chemical history of a candle: a course of six lectures delivered before a juvenile auditory at the Royal Institution of Great Britain during the Christmas holidays of 1860-1 , M. Faraday, Mineola, N.Y., Dover, 2002 Michael Faraday: a very short introduction, F. A. J. L. James, Oxford university press, 2010 La candela di Faraday, un bell’esempio di diffusione della cultura scientifica, P. Cerreta, Giornale di Fisica, vol LIII, n.1 Gennaio-Marzo 2012 Wikipedia https://archive.org/details/acoursesixlectu01croogoog www.treccani.it/scuola/tesine/faraday_e_la_diffusione_della_scienza/1.html gifh.wordpress.com/2011/12/19/tutto-il-fascino-della-chimica-nelle-candele-di-natale/ www.itis.arezzo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=297:michael-faraday-qla-storia-chimica-di-unacandela-q&catid=85:storiachimica&Itemid=98 invitoallanatura.it/2013/la-candela-sotto-il-barattolo/ www.cosediscienza.it/metodo/08_osservazioni_ed_esperimenti.htm www.funsci.com/fun3_it/candela/piatto.htm www.chimicaspettacolare.it/fiammacandelacome.htm www.nasa.gov/mov/196821main_056_Combustion_Experiments.mov www.youtube.com/watch?v=aEjR4EbZosY dott. Esposito www.youtube.com/watch?v=EKwYmmOkwBg dott. Esposito www.youtube.com/watch?v=swVfNLlu8s0 Lecture1 (Geoffrey Ritchey) www.youtube.com/watch?v=c-WOGFo4zJg Lecture2 (Geoffrey Ritchey) www.youtube.com/watch?v=NBrBt3jcen Ian Russell