10 Percorso sull`amore - Parrocchia Santi Lorenzo e Giovanni

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10 Percorso sull`amore - Parrocchia Santi Lorenzo e Giovanni
“Rispondere all’amore con amore si può”
Incontri gvs I fascia gennaio/febbraio 2015
Obiettivo generale e descrizione del percorso
Ai giovanissimi verrà proposto un piccolo cammino sull’amore. Il primo incontro
sarà destinato a provare a dare una definizione alla parola AMORE. Spesso tale
parola viene associata a ciò che amore non è, oppure ci limitiamo ad accostarla
solamente alla nostra lei o al nostro lui. Ma l’AMORE è qualcosa di ben più ampio,
che abbraccia l’amicizia, la famiglia, la solidarietà e in generale le relazioni. Proprio
alle relazioni verrà dedicato un incontro a mò di provocazione per spronare i
giovanissimi a riflettere sull’autenticità delle relazioni che essi stringono nei “loro
ambienti”. L’AMORE non è chiusura, non è possesso, non è amore se si limita
solamente alla corporeità. In questo incontro verrà dato ampio spazio alla “voce”
dei giovanissimi e si incentrerà la riflessione sul fatto che non si può pretendere
che una persona sia nostra, che l’amore è cosa ben più ampia dell’attrazione fisica,
e che in un rapporto, che sia d’amore o d’amicizia non bisogna estraniarsi dalla
“società” limitandosi a condividere la vita con un piccolo gruppo di persone o
addirittura con una sola persona, ma far partecipi anche gli altri delle nostre
emozioni, positive o negative che siano.
Il percorso può chiudersi con un incontro nel quale presentare ai giovanissimi la
forza dell’amore, ciò che è capace di scatenare un piccolo gesto. Al termine di
quest’incontro può essere affidata ai giovanissimi una missione: “compiere piccoli
gesti d’amore nella vita di tutti i giorni”.
Prima tappa: PROVIAMO A DEFINIRE L’AMORE (martedì 27 gennaio)
Verrà proposto ai gvs un dibattito, dettato da una domanda provocatoria: “Che
cos’è l’amore?”. Diverse saranno le definizioni, diverse le visioni. Si porteranno i
giovanissimi a capire che l’amore è qualcosa di ben più ampio della “prima cotta”
che caratterizza la nostra vita nelle situazioni che ci troviamo a vivere ogni giorno.
Canzone: “Il cielo immenso” di Jovanotti.
Seconda tappa: LA BELLEZZA DELLE RELAZIONI (domenica 8 febbraio)
Video: spezzone film Cast Away in cui il protagonista, naufrago su un’isola deserta,
per il suo bisogno di comunicare dipinge un pallone e inizia a parlarci.
L’essere umano non è fatto per una solitudine forzata!
Attività: Costruisci la tua rete delle relazioni. L’essere umano ha bisogno di
interagire con qualcuno. Ha sete di relazioni, ha necessità, bisogno di relazionarsi
con l’altro. Immagina di dover creare una rete, con la tua fantasia, e dover
rappresentare i tuoi rapporti in questa rete, dando, a tuo piacimento, anche dei
segni che distinguano le relazioni più importanti, più autentiche, da quelle che lo
sono meno. Segue:Condivisione
Siamo creati per essere in relazione. E’ un bisogno innato dell’uomo quello di
riconoscersi in un “tu” che gli sia simile. Dal nostro essere chiamati alla relazione
nasce il bisogno di comunicare con l’altro attraverso dei segni: la nostra
corporeità, la parola, il silenzio. Persino il silenzio un modo per comunicare
qualcosa.
“L’amore è possibile e noi siamo in grado di praticarlo perché creati ad immagine e
somiglianza di Dio. Vivere l’amore in questo modo è far entrare la luce di Dio nel
mondo” Benedetto XVI
Terza tappa: L’AMORE COS’E’, COSA NON E’
L’amore non è chiusura.
Da due “io” si deve passare al “noi”. “io e te” non può significare escludere il mondo
e tutti gli altri. L’amore non chiude, apre: orizzonti, strade nuove. Condivide, dona
quello che riceve. Quando sono in relazione con un “tu” dobbiamo fare ricchi gli altri
grazie alla nostra relazione. Se il bene che voglio a un’altra persona rimane tra me
e lei finisce.
L’amore non è possesso
Lo diventa quando voglio mettere sull’altro un timbro con scritto “tu sei solo mio”.
L’altro non è un oggetto, l’altro non è nostro. L’unico che può mettere su di noi “un
sigillo” con scritto “Tu sei mio” è Dio e il suo marchio è un marchio di libertà. Senza
la libertà l’amore non respira, si entra in una spirale che ci avvolge su noi stessi. Al
centro di questa spirale c’è solo la parola “io” con le mie aspettative su come l’altro
dovrebbe essere. Come noi vogliamo essere amati per quello che siamo, così l’altro
ha il diritto di essere amato così com’è, che sia il nostro migliore amico o il nostro
ragazzo.
L’amore non è amore quando si riduce solo alla corporeità.
“L’uomo è un insieme di tanti elementi. La mente con la capacità di ragionare, il
cuore, sede dell’affettività, la volontà con la capacità di scegliere liberamente, e il
corpo con tutte le energie fisiche da mettere in gioco. “
La capacità d’amare, che contraddistingue proprio l’essere umano, deve
coinvolgere tutto di lui. Se una relazione con una persona si riduce solo al “piacere
fisico” solo all’aspetto più istintivo, è come se si considerasse il proprio corpo e
quello dell’altro un “oggetto” di cui si può disporre senza implicazioni con il resto
della persona.
Discussione insieme
Canzone: Fatti avanti amore, Nek (“Siamo fatti per amare”)
Quarta tappa: L’AMORE CI RENDE SENTINELLE (venerdì 20 febbraio)
Ai giovanissimi verranno presentate diverse situazioni (con dei video) che
ripercorrono possibili gesti d’amore:
Primo video: Bambina scrive TI AMO alla mamma cieca
https://www.youtube.com/watch?v=VZKgAX2xC9A
Dal video possiamo ricavare che AMARE non ha età. Se amiamo veramente
qualcuno siamo disposti a tutto pur di rendere felice quella persona. I gesti di
amore devono essere semplici e concreti, ma soprattutto spontanei e
disinteressati.
Secondo video: Medico di Emergency malato di ebola, guarito, torna in Africa
https://www.youtube.com/watch?v=5UQa_sJbewU
Da questo video possiamo invece riconoscere l’ampiezza dell’AMORE. Amare
significa condividere ciò che si ha (in questo caso le competenze mediche poiché
vissuti in un paese avanzato) con chi non ha, mettere a rischio la propria vita pur di
salvare vite umane. E dopo aver sperimentato sulla propria pelle la malattia e
essere vicini parecchio alla morte, avere la voglia di ripartire. Se non è amore
questo, cos’è amore?
Terzo video: Cosa è capace di fare un gesto d’amore
https://www.youtube.com/watch?v=BWzM7ATQGjY
Da questo video possiamo riconoscere la FORZA dell’AMORE. E che non serve fare
chissà cosa per mettere in moto la “macchina dell’amore” ma bastano piccoli gesti
che ognuno di noi deve sentire e portare avanti nella vita di tutti i giorni.
Preghiera:
7 Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è
generato da Dio e conosce Dio. 8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è
amore. 9 In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo
unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui. 10 In questo sta
l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato
il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.
11 Carissimi, se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.
12 Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e
l'amore di lui è perfetto in noi. 13 Da questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed
egli in noi: egli ci ha fatto dono del suo Spirito. 14 E noi stessi abbiamo veduto e
attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo.
15 Chiunque riconosce che Gesù è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio.
16 Noi abbiamo riconosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio è amore;
chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui.
17 Per questo l'amore ha raggiunto in noi la sua perfezione, perché abbiamo
fiducia nel giorno del giudizio; perché come è lui, così siamo anche noi, in questo
mondo. 18 Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amore perfetto scaccia il
timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell'amore.
19 Noi amiamo, perché egli ci ha amati per primo. 20 Se uno dicesse: «Io amo
Dio», e odiasse il suo fratello, è un mentitore. Chi infatti non ama il proprio fratello
che vede, non può amare Dio che non vede. 21 Questo è il comandamento che
abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche il suo fratello.