Racconto con finale a sorpresa :Binda Milena(1b).docx
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UNA CAMPESTRE INDIMENTICABILE Racconto con finale a sorpresa: Binda Milena (1b) E’ estate. Dopo una settimana di caldo afoso,Laura si prepara alla campestre più importante dell’ anno. Laura è una ragazza di sedici anni,studiosa ed amante degli spazi aperti. Nel tempo libero passa tanto tempo nei boschi; a volte raccoglie castagne,altre volte passeggia con il cane oppure corre a piedi. Stamattina la sveglia suona presto. Sono le sei e Laura fa una colazione non troppo abbondante. Fuori il tempo è brutto, l’ennesimo temporale estivo, ma Laura non ha paura della pioggia; lei con qualsiasi condizione di tempo corre. La colazione è terminata ed ora Laura inizia a vestirsi. Oltre ai pantaloncini e alla maglietta oggi sarà necessaria una mantellina. Dopo quasi mezz’ ora persa per cercare il pettorale,che si era infilato in fondo al cassetto,Laura finalmente esce di casa. Ad attenderla la sua amica del cuore Martina, di qualche anno più grande, già con la macchina accesa. Destinazione: Brenta. In questo piccolo paese ogni anno si tiene una corsa campestre, piuttosto faticosa. Sette chilometri e mezzo di percorso totale: di cui tre chilometri di partenza in salita, poi un percorso sali-scendi e poi per finire altra salita. Laura si sentiva agitata… temeva che potesse strapparsi,cadere e non soddisfare l’idea dell’allenatore. Però, in verità lei sapeva benissimo di essersi allenata duramente, tre volte a settimana, facendo molti esercizi,correndo nei boschi vicino casa e soprattutto sapeva che lei,Laura ce la poteva fare benissimo. La sua amica Martina anche lei atleta,durante i continui allenamenti faticosi, non smetteva mai di incoraggiarla ,le dava degli ottimi consigli e la tranquillizzava. Quando toccò alla categoria ragazze, Laura partì e cercò di stare tra le prime. Questo era un po’ difficile, perché tante davano spintoni,sgambetti e con le scarpe infangavano le gambe delle avversarie. Vicino alla sua amica Martina, Laura non era spaventata,anzi era molto sicura e viaggiava veloce. La prima salita era stata percorsa,ora mancava soltanto il saliscendi e poi una piccola salita. Martina aveva il fiatone,mentre Laura era più arzilla. Il terreno era un po’instabile:chiazze di ghiaccio qua e là, fango e radici che facevano inciampare e sporcare le ragazze. Gli spettatori osservavano dalle tribune a cielo aperto, con un viso sorpreso…. Una signora vicino ai genitori di Laura disse:-”Mi chiedo io come fanno tutte queste ragazze a correre sotto l’acqua!” La mamma di Laura,Irene rispose:-”Quando qualcuno ha una passione così forte per lo sport, può partecipare anche quando piove o nevica, significa che quella persona è una vera atleta”poi si sedette e non parlò più, fino alla fine della campestre. Al contrario,Giorgio il padre di Laura,continuava a fare il tifo:”Dai Laura,ce la puoi fare,mancano solo due chilometri all’arrivo!” Mentre Sergio,l’allenatore era pensieroso. Dopo un po’ di tempo smise di piovere e Laura finalmente giunse al traguardo,inciampò facendosi una lieve spelatura, un lacrimone le scese dalla guancia, ma poi alzò gli occhi al cielo e vide uno splendido arcobaleno che le fece tornare il sorriso.