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SCUOLA PRIMARIA “BRUNO CIARI” di
SCUOLA PRIMARIA “BRUNO CIARI” di CHIUGIANA
... dagli ominidi all’Homo sapiens sapiens
a cura della classe IIIB
anno scolastico 2012-2013
SCUOLA PRIMARIA “BRUNO CIARI”- CHIUGIANA
CLASSE IIIB
anno scolastico 2012-2013
CHIUGIANA 6/3/2013
A conclusione del lavoro svolto su: 1)Nascita dell’Universo; 2)Evoluzione della Terra e
della vita animale-vegetale; 3)Approfondimento dell’era Mesozoica-dinosauri (vedi la
nostra pubblicazione “L’era Mesozoica”) ora conosciamo ...
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
INFORMAZIONE
La Preistoria è il periodo che inizia con la comparsa dell’Umanità sulla Terra fino al
momento in cui è stata inventata la scrittura (intorno al 3.000 a.C.). Prima dell’invenzione
della scrittura, ogni società affidava la propria memoria storica alla tradizione orale.
Racconti, miti, conoscenze del passato venivano quindi tramandati di generazione in
generazione, richiedendo notevoli sforzi di memoria da parte delle comunità. Lo studio
della Preistoria si occupa DELL’EVOLUZIONE DELL’UOMO (trasformazione del fisico e
delle capacità) e del suo modo di soddisfare i BISOGNI PRIMARI(nutrirsi, dissetarsi,
ripararsi dal freddo e dai pericoli).
Per rappresentare il tempo del lontanissimo passato dalla comparsa dell’uomo fino ai
nostri giorni, stabiliamo un rapporto di somiglianza con gli ultimi due minuti delle 24 ore
di un giorno.
Precisamente
- dal primo secondo alle ore 23:58 = Big-bang - nascita della Terra ed evoluzione della
vita
- dalle 23.58 alle 23:59 e 30 secondi = comparsa dell’Umanità - inizio della storia;
- dagli ultimi 30 secondi fino alla mezzanotte = inizio della storia (scrittura) - oggi.
-dalla mezzanotte all’inizio di un nuovo giorno: il FUTURO dell’Umanità.
I bambini hanno poi disegnato sul quaderno L’OROLOGIO CHE RAPPRESENTA il tempo
dal Big-bang ad oggi.
In seguito, abbiamo consultato il libro ”DINOSAURI E PREISTORIA”- LARUS EDITORE-, DOVE SI
IMMAGINA IL TEMPO DELLA TERRA E DELLA VITA COME SE AVESSE LA DURATA DI UN ANNO (ricerca
l’illustrazione sul quaderno” Un’avventura lunga miliardi di anni” ). Noi abbiamo registrato i seguenti
momenti evolutivi:
 1 gennaio (5- 4,5 miliardi di anni fa) nascita della Terra
 23 marzo (3,5 miliardi di anni fa ) prime forme di vita unicellulari
 fine ottobre-13 novembre (600 milioni di anni fa, cioè 600 maf) primi animali in
mare( trilobiti...)
 1 dicembre (370 maf) primi vertebrati terrestri (anfibi)
 4 dicembre (340 maf) primi rettili terrestri
 12 dicembre (235 maf) comparsa dinosauri
 14 dicembre (210 maf) comparsa mammiferi
 26 dicembre (65 maf) scomparsa dinosauri
 27 dicembre ( 55 maf) comparsa primati
 28 dicembre ( 34 maf) prime scimmie
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




31 dicembre –ore 16:00- ( 5 maf) primi australopitechi
31 dicembre –ore 19:00- (2,4 maf) Homo habilis
31 dicembre – ore 23:30 (1,8 maf) Homo erectus
31 dicembre -ore 23:50 (250 mila anni fa) Homo sapiens
31 dicembre - ore 23:55 ( 60 mila anni fa) Homo sapiens-sapiens; poi inizia l’età
futura!
INFORMAZIONE
L'archeologia e la Paleontologia, non essendoci documenti scritti, costituiscono gli unici
mezzi per ricostruire gli eventi preistorici attraverso l'esame delle testimonianze
materiali lasciate dai popoli: abitazioni, tombe, urne cinerarie, utensili, fossili, ecc ...
(ricerca sul quaderno lo schema “Come lavora lo storico”)
FASI DEL LAVORO SVOLTO DALLA CLASSE:
1. rivisitazione della tabella che rappresenta la suddivisione dei tempi geologici, per
collocare nel tempo la comparsa dell’Umanità sulla Terra (era Quaternaria o
Neozoica: periodi Pliocene, Pleistocene,Olocene)
2. lettura e decodifica collettiva del testo” L’archivio del tempo” –Ediz. Lattes per
avere una visione generale della Preistoria
3. Suddivisione dei periodi preistorici ed analisi a cura dei vari Gruppi di Lavoro.
Durante il lavoro di gruppo, si sono sviluppate le capacità di video scrittura
(apertura e salvataggio doc in una cartella prestabilita; allenamento nel
riconoscere lettere e simboli della tastiera; dal menu: inserisci simbolo (È);
Inserimento delle immagini scelte da un documento ad un altro o da internet al
documento (Google-immagini)
L’ultima parte del programma di questo anno scolastico (Il periodo Neolitico e inizio Età
del metalli), sarà svolta in seguito e si concluderà con la “pubblicazione” del fascicolo
apposito.
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da “Preistoria e la vita sulla Terra” Giunti Junior
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CONSEGNA: 1)lettura silenziosa del “falco”, per trovare parti e argomenti del testo; 2)lettura del
“segugio” a voce alta a turno, per analizzare il testo e trovare insieme alla classe le informazioni
importanti; 3) auto dettato collettivo delle frasi-chiave
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CACCIA AGLI ERRORI ORTOGRAFICI! CHI LI TROVA?
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CONSEGNA: Ora, divisi in piccoli gruppi, rappresentate le informazioni ricavate dal testo
nel modo che ritenete opportuno.
Potete usare mappe, schemi, disegni e didascalie .... Lo scopo è quello di aiutare il vostro
studio e il ricordo dei concetti appresi.
I bambini e le bambine, abituati a questo lavoro sia in ambito linguistico-storico, che
geografico-scientifico, hanno scelto due modi di rappresentazione:
* la maggior parte di loro ha scelto la griglia di comparazione con titoli-concetti
guida,
* due gruppi la mappa mentale ( mappa concettuale a forma di sole, numerando le
informazioni, per dare un ordine cronologico).
Qui viene riportata la griglia più utilizzata dalla classe. La scelta del quaderno è casuale.
SEGUE GRIGLIA
(A turno, a fine anno scolastico, i bambini e le bambine si cimenteranno nell’uso del
programma Cmap Tools, per digitare la versione informatica della mappe concettuali
realizzate).
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Il testo sulle ere preistoriche (“Le età della pietra”- tratto da “le grandi civiltà del passato” Ed.Lattes) è
stato compreso attraverso domande, che hanno portato alla scrittura delle informazioni fondamentali.
Cosa significa “Preistoria”?
In quali periodi è divisa la Preistoria?
Cosa significa “L’uomo dipendeva dall’ambiente”?
Perché nel Paleolitico gli uomini erano NOMADI?
Nel Paleolitico gli uomini vivevano nelle grotte e avevano l’abitudine di
incidere o pitturare scene di caccia sulle rocce. Perché?
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Perché i Paleolitici seppellivano i loro morti insieme agli oggetti che
avevano usato nella vita quotidiana?
Perché nel Mesolitico l’Uomo rimase nello stesso luogo e non fu più
nomade?
Nel Neolitico l’Uomo affinò la capacità di costruire strumenti. Quali
arnesi, inerenti l’agricoltura e l’alimentazione, inventò ?
CONSEGNA: Costruzione, per ogni periodo preistorico, di una mappa concettuale. In
base ai concetti-chiave ricavati dalle domande, abbiamo costruito alla lavagna le mappe
concettuali: si danno consigli, suggerimenti di correzioni e di aggiunte alzando la mano...
ma non sempre! La voglia di partecipare con le proprie idee, spesso fa “urlare” i
bambini impazienti ...
SEGUONO LE MAPPE RICAVATE, CHE POI SONO STATE UTILI, NEL MOMENTO DELLO
STUDIO, PER RICORDARE TUTTI I CONCETTI IMPORTANTI. MA PRIMA DI STUDIARE,
BISOGNA LEGGERE TANTE VOLTE IL TESTO (LE RISPOSTE ALLE DOMANDE)!!
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PALEOLITICO(paleos = antico)
età della pietra antica
caratteristiche
3 maf -12 mila anni fa
raccoglitori di erbe e cacciatori
volevano propiziarsi una
buona caccia
credevano nell’aldilà e
avevano rispetto dei defunti
defunti
e credevano nell’aldilà
MESOLITICO (mesos= medio)
età della pietra di mezzo
12 000 – 10 000 anni fa
caratteristiche
di conseguenza
di conseguenza
di conseguenza
clima mite, prime forme di :
- agricoltura
- allevamento
prime imbarcazioni (spostamenti
su fiumi)
nomadi
(si spostavano per seguire mandrie o
quando esaurivano frutti e bacche )
creavano pitture rupestri
seppellivano i loro morti
di conseguenza
non più nomadi
quindi
prime abitazioni stabili(palafitte)
dove
perché
zone con
acqua dolce
perché?
nella catena
alimentare, l’acqua
è essenziale alla vita
perché
nutre
NEOLITICO (neo=nuovo)
età della pietra nuova(levigata)
caratteristiche
10 000 – 8 000 anni fa
seguendo gli animali, si
spinsero verso nord, ma
selvaggina scarsa
quindi
sviluppo tecniche agricole e di
miglioramento alimentazione,
lavorazione dei cereali:
di conseguenza
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CIARI”- CHIUGIANA prolungamento
CLASSE IIIB delle
anno
vita,scolastico 2012-2013
inventarono
nuovi
strumenti“BRUNO
di
maggiori nascite
pietra (falcetto, zappa, macina,
pesto )
piante
che
disseta
nutrono
animali
persone
INFORMAZIONE: L’età paleolitica fu un’era lunghissima, perciò gli storici la dividono in
tre periodi. Riassumiamo.
PREISTORIA:
1. Paleolitico (inferiore, medio, superiore)
2. Mesolitico
3. Neolitico( che si sviluppa in Età dei metalli)
4.
ABBIAMO APPROFONDITO IL PALEOLITICO E IL MESOLITICO. OGNI GRUPPO DI LAVORO
PRIMA HA SCELTO IL PROPRIO LIBRO IN BIBLIOTECA, POI IN CLASSE HA RICAVATO LE
INFORMAZIONI PIÚ IMPORTANTI, ADOTTANDO LA TECNICA DEL FALCO (per capire di cosa
si tratta, vedere capitoli, paragrafi, immagini e didascalie in generale), DELLA RANA
(saltare le parti che non interessano), DEL SEGUGIO(individuate le parti che ci
interessavano, le abbiamo analizzate per ricavare le informazioni necessarie).
GRUPPO: ALESSANDRO, LAURA
LE DONNE NELL’ETÀ DELLA PIETRA
L’era della Preistoria comprende un arco di tempo lungo due grandi epoche: il Paleolitico
e il Neolitico.
Queste due epoche sono separate -10 000 anni fa – da un evento importante: i nostri
antenati impararono a coltivare e ad addomesticare
gli animali, quindi non furono più nomadi, ma
divennero stanziali... e cambiarono la vita.
Durante il Paleolitico, gli uomini mangiavano gli
animali cacciati. Si spostavano a seconda del cibo
che trovavano, quindi erano nomadi. In questo
periodo, i nomadi si mantenevano con la caccia.
Essendo la caccia insicura, perché le belve spesso
rubavano le prede all’uomo, le donne nutrivano
tutta la tribù raccogliendo i frutti della natura.
Esse raccoglievano erbe, frutti, bacche. Ecco perché
le donne erano molto importanti nella società degli
uomini della pietra. in mancanza di carne per
cibarsi, loro nutrivano tutta la famiglia grazie alla
loro conoscenza dei luoghi e dei frutti. Sapevano, infatti, dove trovare i frutti e quando
trovarli.
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Sapevano come raccoglierli senza danneggiare la pianta, stavano ben attente a non
estirpare la radice, per veder crescere di nuovo i frutti. Sapevano forse potare i rami
usando i loro “coltelli” di pietra o di osso. Sapevano eliminare le erbacce per far crescere
bene le piante commestibili (mangiabili).
il gruppo si spostava in base ad una sorta di “mappa” tracciata secondo la reperibilità
delle piante durante le varie stagioni dell’anno.
Il gruppo, quindi, si spostava seguendo le indicazioni delle donne-raccoglitrici.
PALEOLITICO INFERIORE
(1 MILIONE – 130 000 ANNI FA)
LAVORO DI GRUPPO DI: ELENA ED ELISA
1/3 L’HOMO ABILIS e L’HOMO ERECTUS
L’uomo che viveva nel Paleolitico inferiore aveva caratteristiche molto antiche. L’Homo
abilis (l’ esemplare più antico) viveva nell’ Africa e aveva:
 la posizione eretta
 era alto circa 131 cm
 il cranio era ancora scimmiesco
 aveva il cranio che era la metà di quello di un adulto di oggi
L’ homo abilis , che era onnivoro, iniziò a costruire utensili di pietra. Con questi utensili
ci tagliava, squartava e ci sbriciolava soprattutto le ossa da cui ricavava il midollo.
Il suo successore fu L’ homo erectus , che viveva in Europa e in Asia e aveva/era:
 alto circa 180 cm
 cranio sviluppato del 74%
2/3 LA LAVORAZIONE DELLA PIETRA
Gli strumenti utilizzati erano ottenuti mediante la scheggiatura di blocchi o ciottoli . Le
pietre scheggiate, avendo forma e modi diversi di scheggiatura, venivano chiamate con il
nome della località in cui erano stati ritrovati per primi. I più recenti venivano chiamati
ACHEULEANA, dalla località francese chiamata Saint-Acheul ,che fu il primo luogo di
ritrovamento. Nello stesso periodo, ci fu la lavorazione del CHOPPER (solo da un lato) e
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dopo la lavorazione della AMIGDALA (a forma di mandorla).
Dopo la lavorazione delle pietre, le schegge che avanzavano venivano usate come
raschiatori e schegge denticolate. Le pietre usate erano il quarzo, la quarzite, il calcare
e la selce.
3/3 LA VITA QUOTIDIANA DURANTE IL PALEOLITICO INFERIORE
L’homo Erectus si adattò con:
 la conoscenza del fuoco
 l’utilizzo di nuove tecniche di caccia
L’homo Erectus da 450 000 a 200 000 anni fa aveva già scoperto il fuoco e ora aveva
imparato a conservarlo per mangiare cibo cotto, per illuminare la notte, per riscaldarsi.
Gli studiosi, dai reperti antichi degli scheletri, hanno capito che in quel periodo avevano
già inventato il giavellotto di legno, trappole e il fuoco stesso.
Con questi strumenti potevano mangiare tanto perché potevano uccidere mammuth e
rinoceronti. Spesso si trovavano mammuth e rinoceronti neonati e quindi la carne era più
tenera. Quotidianamente l’homo Erectus - nel Paleolitico Inferiore - le carcasse le
macellava fuori dalle aree abitate. Utilizzava solo gli arti anteriori e posteriori, mentre il
resto l’abbandonavano. Gli studiosi hanno capito che facevano un foro nel cranio delle
prede per consumare il cervello. Visto che l’homo Erectus, cacciava animali grandi doveva
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chiamare tutta la tribù: ciò dimostra che avevano iniziato ad organizzarsi in gruppi per
raggiungere uno scopo comune: procacciarsi il cibo con la caccia .
IL PALEOLITICO MEDIO (130 000- 30 000 anni fa)
LAVORO DI GRUPPO DI: EMANUELE, GIANLUCA, PATRICK
CLIMA, AMBIENTE NATURALE,
UOMO DI NEANDERTAL - HOMO SAPIENS
Dopo un clima caldo e umido nel Mediterraneo, segue un
raffreddamento causato dalla glaciazione würmiana , che
causa in un primo momento un clima freddo-umido e poi un
clima freddo-arido. Durante la glaciazione, il bosco scompare lasciando una vegetazione
secca.
La glaciazione si espande e forma un cambiamento climatico naturale che costringe gli
animali a scappare.
Alcuni mammiferi non si adattano al clima e muoiono.
Contemporaneamente, mammut, il rinoceronte lanoso, l’alce, la renna, il bue e piccoli
roditori migrano verso l’Europa centrale e meridionale. Qui Il clima della glaciazione
risulta lieve, infatti, nell’ area mediterranea resistono varie faune.
Homo sapiens
L’Homo sapiens è un umano che apparve circa 200 000 anni fa in Africa.
Dopo l’ultima era glaciale, questi uomini si spostarono verso l’Eurasia (Europa ed Asia),
terre ora libere dal ghiaccio.
Gli Homo Sapiens entrarono a contatto con un'altra specie umana, quella degli Homo di
Neandertal (100mila-30mila anni fa) ), a cui tolsero il dominio sui territori di caccia
provocandone l'estinzione.
Un’ altra teoria dice che l ‘Homo di Neanderthal non si estinse,ma si uní al’Homo sapiens
sapiens e con il passare del tempo ebbero una vera somiglianza.
L’Homo di Neanderthal è ritenuto ” cugino”dell’Homo Sapiens. Si chiama così, perché in
Germania - a Neanderthal- furono ritrovati dei resti di una specie umana vissuta tra 130
000 e 35 000 anni fa circa: da qui il nome dell’homo di Neandertal. Esso era caratterizzato
da bassezza, dal peso tra i 60 e gli 80 kg e da una corporatura robusta che lo proteggeva
dal clima glaciale.
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TECNOLOGIA
Nel Paleolitico medio si sviluppano le tecniche di scheggiatura e pietre: Musteriano viene
dalla località omonima (Francia), che rappresenta il Paleolitico medio. Qui il Neandertal
era vissuto e aveva costruito i suoi utensili per rendere meno disagevole la vita.
Nel paleolitico inferiore svilupparono il perfezionamento della tecnica di scheggiatura….
CARATTERISTICHE, ABITUDINI E VITA QUOTIDIANA NEL PALEOLITICO MEDIO.
L’Homo di Neanderthal, costruiva utensili in pietra ed osso per la caccia e la lavorazione
delle pelli per ripararsi dal freddo glaciale e della carne per nutrirsi. La vita era difficile e
faticosa: se non si cacciavano gli animali, si moriva. Egli era faceva la raccolta di vegetali
selvatici anche se scarseggiavano a causa del clima rigido.
I MANUFATTI
I manufatti in pietra dell’ Homo di Neanderthal erano particolari. I metodi di
scheggiatura erano ”levallois”: battendo sulla pietra, ricavavano una grande scheggia
laminare. Tra i manufatti sono stati trovati: punte, ritoccate o no … raschiatoi, grattatoi e
bulini (arnesi appuntiti). Essi facevano segni simbolici sulle ossa, forse per propiziarsi una
buona fortuna.
LA CURA DEI DEFUNTI
Il Neandertal ha praticato le più antiche sepolture nella storia umana. La sua sensibilità
è testimoniata indiscutibilmente dalla devozione e dalla tenerezza con cui seppelliva i
suoi morti, deposti in posizione fetale (accovacciati) in fosse all'interno di grotte, insieme
in alcuni casi a strumenti o offerte floreali.
Estinzione
Intorno a 35.000-30.000 anni fa questa paleo specie (antica-specie),
diffusa nell'area centro-occidentale dell'Europa, si estingue,
sostituita da un'altra forma umana con origine probabilmente medio
- orientale, L'HOMO SAPIENS SAPIENS”. Uomini di Neanderthal a
caccia
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PALEOLITICO SUPERIORE
LAVORO DI GRUPPO: LENDITA, SARA
Il Paleolitico superiore 30 000-10 000 anni fa clima, ambiente,Homo Sapiens Sapiens
In Europa, quando l’Homo di Neanderthal si estinse,
comparve l’Homo Sapiens Sapiens: questo fatto segna la
distinzione tra il Paleolitico medio e il Paleolitico
Superiore.
In questo periodo ci fu la glaciazione di Würm. Di conseguenza le catene montuose piene
di ghiaccio dividono le popolazioni.
A causa dell’isolamento dei popoli ci furono diverse culture:
-ABITUDINI
-LINGUA
-RELIGIONE
-CONOSCENZE
La fine della glaciazione di Würm parte da 10 000 anni da oggi.
Questo limite cronologico segna la fine del Paleolitico superiore e il passaggio al
Mesolitico.
L’economia era basata sulla caccia.
Essi usavano una pietra legata ad un bastone:
L’IMMANICATURA.
Gli strumenti che usavano erano:
-ARMI DA GETTO
-PUNTE DI OSSO O DI AVORIO
Gli uomini molto spesso vivevano in grotte oppure in
capanne a volte seminterrate, e a volte sul suolo.
Essi si suddividevano i lavori.
Sono state ritrovate numerose sepolture del Paleolitico
Superiore, così gli studiosi hanno molti reperti per
studiare la loro civiltà.
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Nel Paleolitico superiore c’erano molti riti e uno di questi era seppellire i defunti con gli
oggetti quotidiani alla vita.
Gli oggetti ritrovati sono manufatti in osso e corno; alcuni sono ornamentali( conchiglie e
denti di animali forati ( forse erano dei ciondoli).
Quando seppellivano il defunto lo cospargevano di ocra
rossa.
I cacciatori del Paleolitico superiore avevano fatto numerose
pitture rupestri e statuine, che erano fatte di:
-SASSI
-PIETRE
-CORNI
-OSSI
-AVORIO
Tutto questo succedeva nelle grotte coperte, dove il clima è
stabile e le pitture si mantengono.
Come pitture rupestri disegnavano
-MAMMUT
-CAVALLI
-BISONTI
-………
Forse per propiziarsi una buona caccia.
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MESOLITICO 10 000 – 8/7000 ANNI FA - fonte: Giunti scuola. it
GRUPPO DI LAVORO: LUCA, DAVID, SOFIA
Diffusione dell’homo sapiens sapiens(cro-magnon)che era comparso nel Paleolitico
superiore.
quando dove
Mesolitico significa ”età della pietra di mezzo” (da mesos=in mezzo).
Durante la glaciazione di Wurm,l’homo sapiens di Neanderthal scomparve dall’Europa e
venne sostituito dall’ homo sapiens sapiens , detto Cro-Magnon.
L’uomo Cro-Magnon era comparso già 20mila anni prima, ma ora si diffonde in Europa .
In questo periodo il clima divenne mite, quindi si liberò la natura dal ghiaccio e quindi si
sviluppò la caccia.
Mentre in Europa, si svilupparono le tecniche di caccia e di raccolta dei vegetali, tra
all’Egitto e il Golfo Persico, nella zona chiamata ”Mezza luna fertile “ impararono a non
essere più nomadi: a costruire villaggi .
CRO-MAGNON: COME ERA
Il nuovo tipo umano era apparso probabilmente in Europa 35 00 anni fa, nel Paleolitico
superiore e poi nel periodo Mesolitico in tutti i continenti, anche in Australia.
L’ Uomo di Cro-magnon aveva il cranio alto, la fronte dritta, la faccia piatta; il cervello gli
consentì di pensare e la forma del mento e della gola di parlare. Imparando a parlare,
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cominciò a comunicare con gli altri e da allora fu
più facile trasmettersi le conoscenze e diventarono
sempre più intelligenti.
L’Homo sapiens sapiens o di Cro-Magnon, fabbricò
archi, scuri, bulini (attrezzi appuntiti per praticare
fori in diversi materiali), arpioni dentati; usava aghi
per cucire i propri vestiti e pare sapesse realizzare
asole e bottoni; masticava la pelle degli animali per ammorbidirla e la usava, oltre che
per farne abiti, per realizzare otri, cioè contenitori per l’acqua. Costruì capanne estive e
invernali usando rami, pietre, ossa di mammut e pelli di animali, ma utilizzò anche le
caverne naturali come abitazioni.
Ma soprattutto l'Homo sapiens sapiens aveva una sensibilità religiosa ed artistica, come si
vede dalle incisioni e dalle pitture trovate sulle pareti delle grotte di Altamira in Spagna e
di Lascaux in Francia. Qui egli dipinse bisonti, renne, cervi e cavalli in movimento.
Queste figure, erano un rito magico per assicurarsi il successo nella caccia; forse si
credeva che colpire l’animale rappresentato nel dipinto avrebbe favorito la sua cattura.
Il Cro-magnon era bravo nell'arte del fuoco: accendeva focolari per cucinare e riscaldarsi,
si faceva luce con lampade che contenevano uno stoppino. Cro-magnon per un rito
propiziatorio,
si
augurava
la
cattura
degli
animali
raffigurati.
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CRO-MAGNON: dal PALEOLITICO SUPERIORE AL NEOLITICO
LAVORO DI GRUPPO: ANDREA, LORENZO, TOMMASO V.
Estinto l’homo di Neandertal erano venuti altri uomini quasi simili a noi chiamati HOMO
SAPIENS- SAPIENS .
L’HOMO SAPIENS – SAPIENS aveva popolato le Americhe, l’Australia ,le isole dell’Oceania
e tutta l’Europa.
Questo accadde 35 mila anni fa.
Il sapiens sapiens è chiamato anche UOMO DI CRO-MAGNON, perché venne scoperto in
Francia, in un anfratto (CRO in dialetto) da un uomo che si chiamava MAGNON mentre
scavava nel suo terreno.
CARATTERISTICHE
L’uomo di cro-magnon era cacciatore per procurarsi cibo, ma praticava anche la pesca e
la raccolta di vegetali.
Modificò e perfezionò i metodi per tagliare la pietra, facendone armi efficaci; utilizzava
osso e avorio; inventò l’ago con cruna, la lampada ad alimentazione a grasso e l’ amo
per la pesca.
Il freddo e il vento lo costrinsero a cercare riparo. Se aveva la possibilità, si metteva
all’entrata di una grotta. Visto che il fondo della grotta era spesso umida e buia, la
sceglieva esposta al sole al riparo dei venti, collocata su un’alta altura per difendersi e
vicina a un corso d’acqua .
L’uomo di Cro –magnon faceva dei lavori per fare la caverna più accogliente. Evitava,
infatti, le correnti d’aria isolando l’ingresso con muretti di pietra o pelli di animali.
Quando l’UOMO DI CROMAGNON non trovava una grotta,
costruiva capanne in pianure o valli, sempre vicino ad acqua
dolce. L’UOMO CRO-MAGNON nelle grandi valli d’ Europa costruiva
le case con le zanne dei mammut che ricopriva con pelli di animali
e sterpi .
Quando mancava il cibo, abbandonava le capanne e cercava nuovi
posti per vivere.
Durante gli spostamenti, usavano tende col la struttura fatta di
pali e pelli che venivano fissati.
Questa tenda è l’antenata di quella degli indiani !
I Cro-magnon non conoscevano l’agricoltura e l’allevamento, mangiavano tutto quello
che offriva la natura.
A quei tempi le bocche da sfamare erano poche e la selvaggina era abbondante, c’erano
solo alcune di decine di migliaia di persone in tutta Europa!
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La dieta variava da zona a zona. La conosciamo dalle migliaia di ossa trovate negli antichi
luoghi di abitazione. Il mammut dava da mangiare per la tribù per un po’di tempo,
un'altra volta era la renna, il rinoceronte, il bisonte, il cavallo ... un'altra volta ancora era
la lepre, la marmotta, l’ antilope, la trota o un salmone.
E le piante? CRO-MAGNON mangiava bacche, mirtilli, fragole, more. Forse funghi,
castagne e nocciole e alcune radici….
Gli capitava di cogliere uova e miele.
Il Cromagnon era un artista! Gli piaceva dipingere e incidere sulle pareti della caverna cui
si fermava per un po’. Disegnava figure di animali da soli o in branchi, oppure faceva
strani segni.
Dove abitava l’uomo Cro-magnon, i ricercatori hanno trovato armi e utensili. La maggior
parte di strumenti era ricavata dalla selce,un materiale che offre vantaggi: la selce è
molto dura, ma si spezza in tante schegge taglienti. Da una scheggia ricava una punta
capace di forare le pelli, l'osso. Ogni scheggia ha un uso ben preciso, ma noi siamo ben
lontani dal conoscerli tutti.
IL FUOCO
La tecnica per accendere il fuoco consisteva nello strofinare con forza un pezzo di legno
dolce contro un legno duro, ricavandone una fine polvere ardente con cui dar fuoco al
muschio e ai licheni molto secchi. Non appena era riuscito ad accendere il fuoco, l'uomo
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di Cro- Magnon lo alimentava in continuazione con la legna e lo circondava di grosse
pietre per proteggerlo dalle correnti d'aria. Attorno a questo focolare si organizzava la
maggior parte delle attività della tribù: si faceva a pezzi la selvaggina, si raschiavano le
pelli, si tagliavano la pietra e l'osso, si arrostivano la carne, si affumicava il pesce... Scesa
la notte, il fuoco dava luce e riscaldava.
L'uomo di Cro-Magnon faceva anche uso di lampade ricavate da blocchi di calcare o di
arenaria, al cui centro conservavano il fuoco. Alcune sono state ritrovate intatte.
ARTE PREISTORICA
GRUPPO DI LAVORO: ALISA - YLENIA
La nascita dell’ arte è un impresa difficile.
È possibile far risalire al Paleolitico superiore i primi oggetti creati dall’uomo. Quegli
oggetti l’avevano costruiti per le loro esigenze
di bellezza .
La produzione artistica è di due tipi: la più
antica è la piccola scultura di statuette (30.000
anni fa ), poi ci furono le pitture e le incisioni
nelle grotta (15.000 – 20.000 anni fa ). Le
raffigurazioni umane per la maggior parte sono
figure femminili (all’ incirca 30.000 anni fa).
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Degli studiosi datano nello stesso
periodo anche le incisioni presenti su
utensili di osso e di corno
che
secondo ad alcuni, sarebbero più
antichi e risalirebbero al Paleolitico
medio.
Le figure a tutto tondo (statuine) erano
realizzate con differenti materiali: con
avorio, osso, pietra e raffigurano
animali o donne .
Sono state ritrovate nelle grotte preistoriche e solo raramente in sepolture. Spesso
hanno una base piatta per appoggiarlo, oppure hanno una forma che lascia pensare che
fossero appese (ciondoli?) .
La celebre “ Venere “ di Brassempoy questa è la più antica e
rappresenta un viso umano.
Risale ha 25.000 anni fa , misura 3,6 cm . È conservata presso il
Musée des Antiquités Nationales di St Germain en Laye.
Sono famose anche le statuine chiamte “veneri” ritrovate in tutta
Europa tra 25.000 a 15.000 anni fa .
Le figure femminili, quasi sempre con
le mani appoggiate sul petto,
rappresentano la fecondità: l’ uomo preistorico riteneva
la donna molto importante perché da lei nasce la vita.
Ci sono poi le pitture rupestri, graffiate e colorate, tra
20.000 e 15.000 anni fa, che servivano ad augurarsi una
buona caccia.
L’ uomo prima di tutto rappresentava ciò che aveva
intorno: gli animali, che cacciava per vivere, che inseguiva e
che desiderava catturare.
Verso la fine del Paleolitico superiore , nel 15.000 – 14.000 anni fa, la figura cambia: ora
ci sono mandrie intere e gli animali sono in movimento, sembra che corrano:
rappresentano ciò che vivevano i cacciatori durante la battaglia .
I colori, tratti dalla terra sono l’ocra, poi ci sono i pigmenti (polveri) formati da minerali
“grattugiati” che si trovano nella natura. In questo periodo si producevano anche rilievi
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ed incisioni su lastrine di osso, avorio e pietra forate, forse pendagli di collane: si tratta
di ornamenti astratti , decorazione senza riferimenti alla realtà.
INFORMAZIONE
TRA ARTE E RELIGIONE
Gli antichi preistorici, per pregare gli dei ed onorare i loro morti, costruivano spesso il
loro tempio o le tombe con grossi blocchi di pietra, disposti in verticale sui quali erano
appoggiati altri blocchi in orizzontale. Questi templi si chiamano “dolmen”.
Il dolmen , presente in molti stati dell’Europa (anche in Italia: Sicilia, Sardegna, Puglia),
insieme al sito di Stonehenge in Gran Bretagna, costituisce il più noto tra i monumenti
megalitici della Preistoria (mega= grande; litici= pietre).
Stonehenge è anche un osservatorio
astronomico, le cui pietre, disposte in
corrispondenza degli astri in certi
periodi dell’anno, permettevano di
prevedere e seguire eventi celesti,
quali il sorgere ed il tramontare del
Sole in momenti chiave dell’anno
(solstizi, equinozi, eclissi di sole e di
luna), oppure semplicemente
permetteva di conoscere l’ora del giorno e di riconoscere gli astri della notte in base alla
stagione.
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BIBLIOGRAFIA
Preistoria, l’evoluzione della vita sulla Terra-Giunti Junior
Dinosauri e Preistoria- Larus Editore
LEONARDO.IT
Orso3 –Ardea editrice
Atlante della Terra- Mondadori
L’archivio del tempo- ediz. Lattes
DienneTi, Portale e directory per l’educazione e la didattica; VB.Scuola
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