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CONVEGNO SULLA
“FILIERA PER UN FRUMENTO BIOLOGICO DI QUALITÀ ”
Villa Chiozza, 28 luglio 2010
1
COSA INTENDIAMO PER QUALITÀ
MERCEOLOGICA: caratteristiche fisiche della
granella
peso ettolitrico, peso di mille semi, ecc.
TECNOLOGICA: quantità, qualità e caratteristiche
delle proteine di riserva: indici alveografici, farinografici, ecc.
SANITARIA: salubrità dei prodotti alimentari
derivati
contenuto di micotossine, allergeni, sostanze antinutrizionali.
ANALISI GENERALE DEL SETTORE (1)
Preferenza verso colture piu’ remunerative.
Si semina con la speranza che i problemi di fondo che hanno
penalizzato le contrattazioni si risolvano al momento della
raccolta. Ma i problemi di fondo restano immutati a meno che non
… seminiamo il frumento che vogliono i
molini.
Conoscenza dell’evoluzione del settore dell’industria molitoria:
rigorosa programmazione per lotti grandi ed omogenei per qualità
e consegnati in tempi predeterminati.
Seminare varietà che si adattano alla propria azienda senza tenere
conto della destinazione d’uso del grano penalizza sempre piu’ il
produttore al momento della vendita.
Scelta delle varietà verificando che le caratteristiche di quelle
prescelte corrispondano alle aspettative del trasformatore
Programmare la scelta per partite omogenee
Gestire le coltivazioni dal punto di vista nutrizionale e fitosanitario
Stoccaggio per lotti omogenei
Utilizzo di sili dotati di moderne tecniche di conservazione
Forniture ai molini ripartite nei mesi
ANALISI GENERALE DEL SETTORE (2)
Gli orientamenti della politica agricola europea che ispirano la PAC e di conseguenza
la destinazione degli aiuti economici sono decisamente indirizzati verso un modello di
agricoltura che non si limita più solo a produrre.
L’agricoltore, infatti, deve essere fortemente e direttamente coinvolto su altri
fronti:
la tutela e la salvaguardia ambientale;
la qualità certificata e rintracciabile e la salubrità degli alimenti;
la messa a punto di nuovi progetti territoriali con il coinvolgimento sempre più
allargato e sistematico di altri attori economici per valorizzare risorse naturali,
prodotti tipici e così via.
L’intento è senza dubbio lodevole almeno per due
motivi:
1.
il consumatore non è più disposto ad acquistare al buio e a caro
prezzo prodotti di qualità non ben identificata;
2.
Il consumatore è sempre piu’ attento all’origine delle materie prime
(vedi il successo del KM 0).
“ PENSARE GLOBALE MANGIARE LOCALE”
Principali produttori
mondiali di cereali
400
Principali Paesi produttori - media ( 2005-06 2006-07 2007-08)
mioT
350
Orzo
Mais
Altri
Mexico
Grano
Ukraine
300
250
200
150
100
50
ASSINCER - Roma, 28
Gennaio, 2009
Others
Australia
Turkey
Argentina
Brazil
Russia
India
Canada
Fonte: IGC
China
EUR27
USA
0
GRANO
Principali esportatori/importatori netti - media 2005-2007(Mt)
USA
CANADA
AUSTRALIA
RUSSIAN
ARGENTINA
EUR27
UKRAIN*
KAZAKHSTAN*
SYRIA*
Other exporters
SUDAN*
TUNISIA
YEMEN
PERU
MALAYSIA
PHILIPPINES*
MOROCCO*
MEXICO
KOREA
INDONESIA
JAPAN
BRAZIL
EGYPT
ALGERIA*
Other importers
-17
-12
ASSINCER - Roma, 28
Gennaio, 2009
-7
-2
3
6
8
13
18
23
MAIS
Principali esportatori/importatori netti (Mio t) 2005-07
USA
ARGENTINA
CHINA
BRAZIL
UKRAIN*
PARAGUAY*
SERBIA
INDIA*
Other Exporters
SOUTH.AFRICA
ISRAEL
CHILE*
SYRIA*
IRAN*
MOROCCO*
PERU
SAUD.ARABIA
CANADA
ALGERIA*
MALAYSIA
COLOMBIA
EUR27
EGYPT
OTH.ASIA*
MEXICO
KOREA
Other Importers
JAPAN
-18
ASSINCER - Roma, 28
Gennaio, 2009
-8
2
12
22
7
32
42
52
Italia - Frumento tenero 2009/10
FRUMENTO TENERO 2009/ 10
Regione
Emilia Romagna
Veneto
Piemonte
Lombardia
Umbria
Toscana
FV Giulia
Abruzzo
Marche
Campania
Lazio
Basilicata
Calabria
Puglia
Molise
TOTALE ITALIA
2009/ 10
Produzione (q)
10.486.301
5.538.799
4.635.334
3.557.759
1.593.943
765.870
85.760
362.517
351.663
293.574
151.088
147.058
72.298
34.832
25.505
2 8 .1 0 2 .3 0 1
Resa (q/ Ha
56,93
58,28
52,73
60,05
46,84
41,09
62,26
41,77
39,51
34,28
32,23
29,50
25,05
15,62
29,38
5 2 ,9 4
Descrizione
2008
Superficie
(ha)
2009
Superficie
(ha)
2009/ 2008
Fr umento dur o
1.479.594
1.301.819
-12%
Fr umento tener o
714.075
530.804
-26%
Or zo
345.829
293.884
-15%
Avena
159.426
133.560
-16%
Totale
2 .6 9 8 .9 2 4
2 .3 0 1 .1 8 1
-15%
Area (Ha)
184.212
95.033
87.906
59.250
34.029
18.637
9.936
8.679
8.901
8.564
4.688
4.985
2.886
2.230
868
TREND STORICI: SUPERFICI E IMPORT/EXPORT
5 3 0 .8 0 4
FONTE AGRIT - Mipaaf
Bollettino giugno 2010
8
Import/export di cereali, i dati dei primi quattro mesi del 2010
19 LUGLIO 2010
Cereali: i dati Anacer sull'import/export nei primi 4 mesi del 2010
•
•
•
Le importazioni in Italia dell'intero settore cerealicolo nei primi quattro
mesi del 2010 sono aumentate di 360.000 tonnellate (+10,6%) rispetto allo
stesso periodo dell'anno precedente.
Tra i cereali in granella aumenta l’import di grano tenero (+315.000 t), di
orzo (+82.000 t) e di altri cereali minori (+12.000 t). Risultano in
diminuzione gli acquisti dall’estero di mais (-76.000 tonnellate), mentre si
confermano sostanzialmente stabili le importazioni di grano duro.
Tra gli altri prodotti destinati all’alimentazione animale aumentano le
importazioni dei prodotti trasformati/sostitutivi (+40.000 t), dei mangimi a
base di cereali (+4.550 t) e della crusca (+4.300 t).
Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti
9
UNIVERSITÀ DI UDINE – Scienze degli Alimenti
ERSA
Ersagricola e Del Forno Denis
APROBIO e dott. Braghin
Il progetto è svolto a cura dell’ ERSA - Agenzia Regionale per lo sviluppo Rurale , UNIVERSITÀ DI UDINE – Scienze degli alimenti e APROBIO – Ass.ne Produttori Biologici
10 e
Biodinamici del FVG, con il contributo della L.R. 26/2005, art. 17, progetto di innovazione denominato “FILIERA PER UN FRUMENTO BIOLOGICO DI QUALITÀ ”.
Il progetto è svolto a cura dell’ ERSA - Agenzia Regionale per lo sviluppo Rurale , UNIVERSITÀ DI UDINE – Scienze degli alimenti e APROBIO – Ass.ne Produttori Biologici
11 e
Biodinamici del FVG, con il contributo della L.R. 26/2005, art. 17, progetto di innovazione denominato “FILIERA PER UN FRUMENTO BIOLOGICO DI QUALITÀ ”.
(*) attività di ricerca e sperimentazione
(**) attività di promozione e divulgazione
12
OBIETTIVI GENERALI
a) Identificazione di frumenti teneri adatti alla coltivazione biologica.
b) Valutazione di sistemi agricoli in grado di garantire, attraverso
l’impiego di prodotti a basso impatto ambientale, produzioni
cerealicole quanti-qualitative tali da soddisfare la redditività
dell’agricoltore, le esigenze dei trasformatori e dei consumatori.
c) Aumentare il valore aggiunto delle produzioni cerealicole biologiche
attraverso il miglioramento nutrizionale, tecnologico e salutistico della
granella prodotta e la valorizzazione dei prodotti alimentari derivati.
d) Sviluppare sistemi di tracciabilità in grado di garantire la provenienza
biologica della granella prodotta e dei prodotti derivati.
13
PROBLEMATICHE DELLA CEREALICOLTURA BIOLOGICA
-1
La tecnica colturale delle cerealicoltura biologica presenta le
stesse problematiche di quella convenzionale quali:
Disponibilità dell’azoto
Lisciviazione dell’azoto
Resistenza avversità biotiche ed abiotiche
Controllo delle infestanti
14
PROBLEMATICHE DELLA CEREALICOLTURA BIOLOGICA
-2
Anche per l’aspetto qualitativo le problematiche sono simili a
quelle del convenzionale
Qualità tecnologiche delle farine
Inquinamento da micotossine
Accumulo di metalli pesanti
15
ALLA BASE DEL PROGETTO STA:
• Un’agricoltura che applica regole del
“biologico”
• Che utilizza varietà di frumento ben
identificate e rispondenti alle seguenti
caratteristiche:
Resistenza alle principali malattie fungine;
Grande qualità molitoria: GRANI DI FORZA
Stabilità al variare dei terreni e al variare
dell’andamento climatico.
17
Si sono scelte 4 varietà di GRANI DI FORZA
con il seguente criterio:
•la varietà BOLOGNA, praticamente l’unica
di questa categoria di FF del catalogo
nazionale, che in questi anni è stata
apprezzata per la sua qualità;
•le 3 le più importate varietà di frumento
austriache quali CAPO, LUDWIG e RENAN,
da anni sono un punto di riferimento dei
nostri molini come frumenti di forza per
migliorare le nostre farine.
Visione delle prove parcellari
Visione delle prove in parcelloni
Az. Agr. Del Forno Denis - Pasian di Prato (UD) - giugno 2009
Visione delll’inerbimento delle parcelle al momento della
raccolta
Organizzazione giornata di visite guidate alle prove parcellari
19
CONFRONTO FRA LE DIVERSE TAGLIE DI
FRUMENTO
Si rileva l’altezza della varietà Ludwig (sn) rispetto alla varietà
Bologna (dx)
20
PROVE VARIETALI PARCELLARI 2009
Colloredo di Prato (Ud)
Parcelle inerbite corrispondenti alle varietà a taglia bassa Bologna.
o
21
PROVE VARIETALI SU PARCELLONI 2009
Colloredo di Prato (Ud)
Evidente l’inerbimento delle parcelle di varietà a bassa taglia
22
Annata 2007/08
Caratterizzata da diffusa
piovosità nel periodo
autunnale ma soprattutto
diffusa e cospicua piovosità
primaverile
Annata 2008/09
Caratterizzata da diffusa e
cospicua piovosità periodo
autunnale/invernale. Piu’
freddo invernale, siccità
primaverile con elevate
temperature in
fioritura/spigatura.
23
(*) 2008 media di tre località: Palazzolo, Pasian di Prato e Prata di Pn
2009 valori riferiti alla sola località di Pasian di Prato
24
1.
2.
3.
Prove parcellari in convenzionale in località Basiliano (Ud) presso az. Agr. fabbris
Prove parcellari in biologico in località Pasian di Prato (Ud) presso az. Agr. Del Forno Denis
Medesima data di semina e raccolta.
25
Tab. 4.- Analisi alveografiche sulla produzioni di frumento biologico ottenute dalle
prove varietali a Pasian di Prato (Ud) 2008/09
Va rietà
Umidità
Proteine
Peso ett.
P/L
W
CAPO
15.30
8.5-9
78.10
0.82
91
RENAN
14.70
8.4-8.9
72.50
0.70
45
LUDWIG
15.70
7.2-7.7
73.70
0.68
42
BOLOGNA
14.00
7-7.5
72.50
0.44
31
26
Tab. 5.- Prove varietà x date di semina.(Parcelloni di mq. 1.150)
data semina
varietà
18/11/2008
9/12/2008
resa t/ha
Peso ett.
res a t/ha
Pes o ett.
CAPO
5.46
78,0
4,19
77.5
BOLOGNA
4.15
75,5
3,85
74.8
27
28
Tab. 6.- Schema dei piani di concimazione impostati.
tipo
frazionata
unica
prodotto
Power Korn
Biofert il
ti tolo
(8.8.0)
(12,5% N)
unità azotate
(Kg /Ha)
110
40
Power Korn
Biofert il
(8.8.0)
(12,5% N)
110
40
%
epoca
p re-semin a
in copertura (16/02)
75%
25%
p re-semin a
100%
Tab. 7.- Risultati delle prove di concimazione su frumento biologico seminato il 18
novembre 2008
tipo
varietà
frazi onata
CAPO
5.46
78.00
BOLOGNA
4.15
75.50
media
4.81
76.75
CAPO
3.90
76.80
BOLOGNA
2.54
74.40
media
3.22
75.60
unica
resa t/ha
peso ett.
29
30
Tab. 1. Prove parcellari di frumento tenero biologico eseguite in 3 località
rispettivamente Palazzolo dello Stella (Ud), Pasian di Prato e Prata di Pn - annata
2007/08
Varietà'
Produzione t/ha
(13% di umidità)
% umidità
alla raccolta
Peso hl.
Altezza pianta
cm
BOLOGNA
5.02
13.67
77.43
81.20
LUDWIG
4.10
13.80
70.53
107.33
RENAN
3.74
13.30
71.53
86.53
CAPO
4.05
13.77
79.23
106.33
medie
4.23
13.64
74.68
95.35
31
Tab. 2. Prove parcellari di frumento tenero biologico eseguite in località Pasian di
Prato (Ud) - annata 2008/09
BIO
Varietà'
Produzione t/ha
(13% di umidità)
% umidità
alla raccolta
Peso hl.
Altezza pianta
cm
LUDWIG
4.18
13.05
72.65
93.50
CAPO
3.73
13.57
76.15
97.50
RENAN
3.23
12.45
71.63
72.25
BOLOGNA
medie
2.32
13.27
74.05
69.75
3.36
13.09
73.62
83.25
Tab. 3. Prove parcellari di frumento tenero convenzionale eseguite in località
Basiliano - annata 2008/09
CONV.
Varietà'
Produzione t/ha
(13% di umidità)
% umidità
alla raccolta
Peso hl.
Altezza pianta
cm
LUDWIG
5.08
13.00
73.80
97.00
CAPO
5.46
13.45
76.90
106.00
RENAN
4.89
12.34
72.60
77.00
BOLOGNA
medie
4.30
13.32
75.00
73.00
4.93
13.02
74.58
88.25
32
(*) 2008 media di tre località: Palazzolo, Pasian di Prato e Prata di Pn
2009 valori riferiti alla sola località di Pasian di Prato
33
PROVE “BIO” SU PARCELLONI 2009
DEL FORNO DENIS (Colloredo di
Prato)
varietà
resa t/ha
Peso ett.
CAPO
BOLOGNA
RENAN
ANTONIUS
5,46
4,15
5,19
3,55
78,0
75,5
72,4
75,6
media
4,59
75,38
Data di semina: 18/11/2008
Data di raccolta: 13/07/2009
34
Data raccolta: 13/07/2009
35
Data semina: 18/11/2008
Data raccolta : 13/07/2009
36
37
ORGANIZZAZIONE RITIRO FRUMENTO BIOLOGICO SU CENTRO RACCOLTA
CERTIFICATO BIO IN MERETO DI TOMBA (UD)
Grano 2008
Grano 2009
38
39
Agriest 2010
Coltivare il futuro
40
Filiera per un pane
biologicodi qualità
BIO
41 e
Il progetto è svolto a cura dell’ ERSA - Agenzia Regionale per lo sviluppo Rurale , UNIVERSITÀ DI UDINE – Scienze degli alimenti e APROBIO – Ass.ne Produttori Biologici
Biodinamici del FVG, con il contributo della L.R. 26/2005, art. 17, progetto di innovazione denominato “FILIERA PER UN FRUMENTO BIOLOGICO DI QUALITÀ ”.
IN FUTURO: MIGLIOREREMO LA CAPACITÀ DI
STOCCAGGIO
SILOS ORIZZONTALI IN POLIETILENE:
possibilità di ampliare le capacità dei centri di stoccaggio già esistenti?
Minimo investimento iniziale
Per stoccaggi piccoli lotti, differenziazione e
valorizzazione dei prodotti
Idoneo per stoccaggi di cereali biologici
Sistema ad elevata capacità oraria sia in entrata che in
estrazione
Sistema ideale sia per aziende agricole che per centri di
stoccaggio
Non necessita di autorizzazioni edilizie
Non necessita di trattamenti antiparassitari
Bassissimi costi di manutenzione e pulizie
Capacità di stoccaggio di 3 tonnellate per metro lineare
borazione
a
ll
o
c
la
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e
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personale
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43