Speciale L`automazione nei trasporti

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Speciale L`automazione nei trasporti
In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio- Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN:0392/8829
www.ilb2b.it
AO
Rassegna
Plc su piattaforma PC
Organo ufficiale di
343 Marzo 2011 Anno 28 7 4.50
Speciale
L’automazione
nei trasporti
Panorama Industria
del packaging
AO
Open automation
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Asem completa la propria proposta commerciale per le applicazioni
di automazione industriale con soluzioni hardware e software
integrate che coprono esigenze di supervisione e controllo
U
n’azienda attenta all’innovazione, alla ricerca e
allo sviluppo di soluzioni concretamente tese a
‘semplificare la vita’ dei propri clienti, aiutandoli a
rendere i loro prodotti più competitivi sul mercato: è questo quello che Automazione Oggi ha
trovato ad Artegna, in provincia di Udine dove ha sede Asem.
Ecco in sintesi tutte le più recenti novità, raccontate proprio da
chi le ha rese reali: Renzo Guerra (amministratore delegato di
Asem), Renato Forza (marketing strategico), Maurizio Fumagalli
(software & solutions manager), Massimo Ugoni (product manager embedded & industrial PC), Marco Mantovani (responsabile R&D).
Domanda: Qual è il vostro punto di vista sul mercato dell’automazione industriale nel 2010?
D.: Qual è stato l’andamento di Asem?
R.G.: “Nel contesto descritto nel 2010 Asem ha registrato una
crescita dei ricavi del 47%, recuperando quasi in un solo esercizio il calo del 39% del 2009. La dinamica dell’azienda è risultata
migliore, rispetto alla media del settore, grazie soprattutto agli
investimenti in attività di ricerca e sviluppo che, negli ultimi anni,
hanno permesso ad Asem di proporsi al mercato non solo come
produttore di piattaforme hardware, ma anche come azienda
specializzata nella progettazione e produzione di sistemi di supervisione e controllo industriale. Attraverso un mirato programma di investimento in risorse specializzate, Asem è oggi in
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Renato Forza
grado di dominare direttamente le tecnologie dell’hardware, del
software e della comunicazione”.
D.: Quali sono i programmi di Asem per il prossimo futuro?
R.G.: “I programmi per il 2011 e per il prossimo triennio prevedono un tasso di crescita annua dei ricavi del 25%. Peraltro, per
soddisfare l’aumento della capacità produttiva, è stato acquisito
di recente uno stabilimento di 3.000 m2 adiacente alla sede principale della società. L’obiettivo dell’azienda è quello di affermarsi
come protagonista della ‘open automation’ nel mercato europeo”.
D.: Perché i risultati di Asem sono stati migliori di quelli di
altri?
Renato Forza, marketing strategico di Asem:“I buoni risultati
raggiunti dalla nostra società stanno a indicare che abbiamo interpretato correttamente e forse prima di altri le esigenze del
mercato e i clienti stanno riconoscendo ad Asem gli sforzi fatti,
vedendo in noi il partner ideale, specializzato, competente e fles-
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Iniziativa realizzata in collaborazione con la direzione marketing
Renzo Guerra, amministratore delegato di Asem: “Nel 2010
il mercato italiano dell’automazione industriale, dopo il crollo
del 2009, ha registrato un andamento migliore del previsto, trainato soprattutto dagli investimenti in macchine automatiche e
robot nei Paesi emergenti, quali Cina, India e Brasile, e dall’uscita
dalla fase di recessione di alcune economie dei Paesi avanzati,
quali la Germania. La ripresa non ha ancora interessato il mercato manifatturiero interno e riteniamo che, a causa dei problemi strutturali che affliggono l’Italia, le posizioni perse nel
2009 saranno purtroppo recuperate in più anni.
I costruttori italiani di macchine automatiche con strutture di
vendita consolidate nei mercati esteri hanno già ripreso i ritmi
del 2007 e del 2008, mentre i costruttori meno strutturati, anche
finanziariamente, sono ancora in crisi e in qualche caso è in discussione la continuità dell’attività degli stessi”.
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sibile, in grado di accompagnarli in modo sicuro verso la open
automation. La nostra cultura informatica, legata alla forte specializzazione maturata in oltre 20 anni nella progettazione di
piattaforme hardware PC/X86 dedicate alle applicazioni industriali, ci ha abituato ai veloci cambiamenti tecnologici del mercato. È sempre più chiaro che anche il mercato dell’automazione
industriale, costretto dalla competizione globale, ha un bisogno
crescente di rinnovamento tecnologico, ma soprattutto d’innovazione. Servono nuove idee, nuove metodologie di lavoro ed è
fondamentale per i costruttori di macchine automatiche progettare e costruire in modo diverso. Lo stress competitivo del
‘fare sempre più presto’, del ‘fare tutto con qualcosa in meno’, del
‘deve costare meno’ è quotidiano. Bisogna
avere più coraggio, guardare oltre e affidarsi un po’ di più alle nuove tecnologie
che avanzano. Da diversi anni la nostra
strategia è stata quella di spostare il focus
dell’azienda dalla progettazione del singolo componente hardware alla progettazione del sistema integrato. In tal senso,
l’azienda ha effettuato importanti investimenti nella progettazione del software,
che rappresenta l’elemento d’integrazione
delle diverse infrastrutture tecnologiche”.
D.: Come sta cambiando lo scenario del
mercato dell’automazione industriale?
chine automatiche. Noi crediamo molto in questo fenomeno e
siamo convinti che proprio sulle tematiche dell’HMI ci sarà un
notevole sviluppo nel prossimo futuro.
Da questa convinzione nasce la nostra nuova piattaforma di visualizzazione Premium HMI 3. Più in generale, stiamo lavorando
allo sviluppo di un framework software di automazione integrato, Asem Automation Framework - AAF, completo di tutte le
macro-funzionalità di cui i produttori di macchine automatiche
necessitano per la realizzazione delle applicazioni di visualizzazione e controllo. Il software sta assumendo un ruolo da protagonista della scena mondiale anche nel settore delle
macchine automatiche”.
Sede Asem di Artegna
R.F.:“Il processo di globalizzazione dei mercati e la pesante crisi
del 2009 stanno producendo effetti anche sul mercato dell’automazione industriale. I produttori di macchine automatiche e
di robot devono sempre più soddisfare richieste di personalizzazione, tempi di consegna ridotti e costi contenuti. Il focus dei
produttori europei si è quindi spostato dalle grandi produzioni
di serie, sempre più appannaggio dei produttori dei Paesi emergenti, a produzioni di macchine ‘speciali’,
con quantità più limitate, ma con elevati
contenuti tecnologici. La crisi ha inoltre
costretto le aziende a ridurre i costi di
struttura e a recuperare efficienza con processi di ristrutturazione che hanno indebolito anche gli organici dedicati ad attività di ricerca e sviluppo.
A nostro parere i produttori dovrebbero ora concentrarsi maggiormente sullo sviluppo delle tecnologie distintive dei propri
macchinari e sul software applicativo”.
D.: Qual è il vostro contributo a questo cambiamento?
R.F.: “L’integrazione delle Information & Communication Technologies nei macchinari è ormai una necessità funzionale e
non è più pensabile produrre macchine automatiche non integrabili in reti informatiche più ampie e complesse. La condivisione dei dati e la fruibilità degli stessi è anche agevolata da
interfacce grafiche uomo–macchina moderne, evolute ed ergonomiche. L’evoluzione ergonomica dell’interfaccia HMI dei
dispositivi ‘mobile’ (telefonini, tablet, gaming ecc.) sta trascinando inesorabilmente anche l’evoluzione dell’HMI delle mac-
D.: Cos’è la piattaforma software Premium HMI 3?
R.F.:“Per risolvere le tematiche di visualizzazione i produttori di
macchine automatiche acquisiscono prevalentemente i ‘pannelli operatore’, selezionati considerando il rapporto prezzo/funzioni. I software di visualizzazione dei pannelli operatore sono
funzionalmente limitati dalle caratteristiche dell’hardware, peraltro tipicamente proprietario. Qualora
un produttore di macchine automatiche
senta il bisogno di offrire ulteriori funzioni e maggiore flessibilità all’interfaccia
uomo-macchina, acquisisce prevalentemente un PC Industriale
e affronta in due diverse modalità, comunque costose, lo sviluppo del software di visualizzazione. In particolare, progetta in
proprio attraverso l’utilizzo di linguaggi procedurali o seleziona
sul mercato una piattaforma software Scada, concentrandosi
maggiormente sulle caratteristiche della componente HMI della
stessa. Asem è conosciuta e apprezzata da tempo quale produttore di architetture hardware PC/X86 open e standard. La
grande novità è che ora Asem è anche un produttore di software, grazie all’acquisto della disponibilità dei sorgenti della
piattaforma Premium HMI dalla società Progea, produttrice della
piattaforma Scada denominata Movicon 11, e all’implementazione di un proprio team di sviluppo software. Asem presenta
quindi al mercato nuove famiglie di sistemi HMI completi del
software di visualizzazione Premium HMI 3, uno strumento di
sviluppo di interfacce uomo-macchina potenti, flessibili e scalabili. Siamo più che convinti che un costruttore di macchine automatiche debba preferire l’acquisto di sistemi HMI di alto livello
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progetto con runtime Win CE e Win 32, senza bisogno di alcuna
modifica o impostazione nel tool di sviluppo. Tale caratteristica
è ovviamente ben vista dai costruttori di macchine, che conoscono gli oneri degli investimenti in software e che possono così
concentrarsi nello sviluppo delle caratteristiche distintive dei
loro macchinari, senza perdere tempo a ricompilare e integrare
parti di codice. Premium HMI 3 è altresì una piattaforma con architettura aperta, che consente l’integrazione di componenti
software di terze parti.
Segnaliamo alcune delle principali caratteristiche funzionali di
Premium HMI 3:
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Maurizio Fumagalli
da un unico fornitore, che sia responsabile dell’integrazione e
del supporto. In tal senso, Asem è il fornitore ideale perché ora
domina e supporta direttamente tutte le tecnologie”.
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D.: Quali sono le altre componenti del framework software?
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R.F.: “Oltre alla componente software di visualizzazione, abbiamo sviluppato anche il software di comunicazione con le reti
di automazione, il software per la gestione delle logiche di controllo (Soft PLC) e il software per la gestione della tele-assistenza.
Asem è concentrata nello sviluppo di soluzioni ‘ready to application’, che consentono ai clienti di realizzare più velocemente,
in modo sicuro e con tempi certi, il software
applicativo per la gestione delle macchine automatiche”.
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importazione delle variabili direttamente dal software di
programmazione dei PLC senza necessità di riscriverle nel
software di HMI;
grafica vettoriale;
gli oggetti grafici di libreria possono avere codice VBA integrato per l’animazione degli oggetti;
visualizzazione dei trend sia real time che storici;
visualizzazione dei valori storici in formato tabellare o grafico;
Web server integrato per la pubblicazione del progetto
HMI;
invio di sms/e-mail in caso di allarme;
memorizzazione dati in locale o in remoto su database tramite Odbc;
linguaggio VBA integrato;
apertura e integrazione di componenti software OCX, ActiveX, DLL;
driver di comunicazione per i PLC più diffusi sul mercato
(anche OPC client);
simulatore integrato per debug del progetto senza il trasferimento sul target;
possibilità di debug remoto e aggiornamento del progetto
durante l’esecuzione”.
D.: Quali sono le novità introdotte dalla
piattaforma software Premium HMI 3?
Maurizio Fumagalli, software & solutions
manager:“La piattaforma software Premium
HMI 3 è composta prima di tutto dal tool di
sviluppo Premium HMI Studio 2011, che è lo
strumento grazie al quale è possibile creare
progetti HMI per i runtime Win CE e Win 32.
Con l’obiettivo di fornire al mercato sistemi di
supervisione con un rapporto prezzo/funzioni corretto per le diverse esigenze, sono
state definite due versioni di runtime per Win
CE (Basic e Advanced) e tre versioni di runtime per Win 32 (Basic, Pro e Advanced). Tutte le versioni di runtime saranno fornibili esclusivamente in abbinamento ai sistemi
Asem. La trasversalità è il punto di forza della piattaforma software Premium HMI 3, in quanto permette l’impiego dello stesso
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D.: E relativamente al software per la tele-assistenza?
M.F.: “Quando un costruttore di macchine automatiche deve
elaborare un’offerta, i servizi più onerosi e spesso difficili da
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D.: Per le applicazioni HMI che prodotti proponete?
Massimo Ugoni
quantificare in termini di costo, anche a causa dei possibili imprevisti, sono l’installazione e la messa in servizio del macchinario e la gestione del post-vendita. Peraltro, l’aumento della
competizione, che ha costretto i costruttori a riprogettare e rinnovare i macchinari per ridurne i costi di costruzione, ha aumentato sensibilmente l’incidenza del costo di questi servizi
nell’offerta globale.
Inoltre, durante la fase d’installazione e messa in servizio, i
clienti richiedono spesso modifiche o personalizzazioni. L’esigenza di soddisfare le richieste dei clienti nelle varie fasi
del processo di vendita contrasta normalmente con la
quantità e la qualità delle risorse tecniche disponibili,
che dovrebbero spesso possedere il dono dell’ubiquità.
Oggi, grazie alle moderne tecnologie informatiche e di
telecomunicazione, è possibile soddisfare buona parte
di queste esigenze con la tele-assistenza, che consente
a un costruttore di macchine di annullare le distanze, limitare le trasferte e operare e intervenire sui sistemi di
supervisione e controllo dei macchinari installati presso
i clienti come fossero ancora nella propria sede, con il
vantaggio della disponibilità di tutte le competenze
aziendali. Da questa analisi nasce la decisione strategica
di sviluppare e integrare nell’Asem Automation Framework un innovativo modulo software per la tele-assistenza e il telecontrollo che, diversamente dalle
soluzioni esistenti sul mercato, non necessita di alcun
dispositivo hardware aggiuntivo e permetterà ai costruttori di macchine la gestione trasparente dei sistemi
remoti, come se gli stessi fossero collegati alla propria rete
aziendale, escludendo l’intervento dell’amministratore di rete
dei clienti su eventuali NAT, proxy, firewall, IP pubblici o porte
riservate. Il modulo software sarà disponibile nelle versioni per
i sistemi operativi Win CE e Win 32 e sarà ufficialmente presentato nel mese di maggio alla fiera SPS di Parma”.
Massimo Ugoni, product manager embedded & industrial
PC: “Asem è convinta che sui sistemi HMI di fascia alta l’integrazione dell’hardware, della comunicazione e del software sia
compito di chi propone e non di chi acquista e, come nei pannelli operatore, il software deve essere un componente della
distinta base del sistema.
Con la presentazione di due nuove famiglie di HMI con sistema
operativo Windows Embedded Standard (XPE), HMI 1100 e HMI
1200, oltre alla consolidata famiglia HMI 600 con sistema operativo Win CE, Asem si pone tra i produttori mondiali con un
portafoglio completo di soluzioni HMI di fascia alta con sistemi
operativi Win CE e Win 32.
I sistemi HMI 600, con processore LX 800 da 500 MHz e size di
LCD da 6,5” a 12”, sono disponibili nelle versioni Basic e Advanced e integrano le corrispondenti versioni di runtime Premium
HMI 3 Win CE.
La versione Basic comprende tutte le funzioni necessarie allo
sviluppo di un sistema di visualizzazione con un numero limitato di variabili e un prezzo contenuto. La versione Advanced
comprende tutte le funzioni disponibili nella piattaforma, inclusa la funzione di Web server, che permette la connessione
contemporanea di due client in modo trasparente.
HMI 1100, con processori Atom Z510P e Z530P e size di LCD da
12” a 19”, e HMI 1200, con processori Celeron ULV a 1 GHz e size
di LCD da 8,4” a 19”, sono disponibili in tre versioni, Basic, Pro e
Advanced, e integrano le corrispondenti versioni di runtime
Premium HMI 3 Win 32.
Anche in questo caso, le versioni Basic consentono progetti con
un numero limitato di variabili e hanno un prezzo aggressivo,
mentre le versioni Pro e Advanced sono adatte allo sviluppo di
HMI 1200
progetti più complessi. La versione Pro offre anche la flessibilità
d’integrazione di software di terze parti e la capacità di storicizzare i dati di produzione e gli allarmi su database locali o remoti. La versione Advanced dispone anche della funzione Web
server, che rende accessibile il progetto HMI da remoto e della
possibilità di inviare sms o email in caso di allarmi”.
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D.: Per applicazioni di controllo cosa proponete?
M.U.: “Anche il controllo, attività principale ed essenziale della
gestione di una macchina automatica e, più in generale, dei processi, spesso delegato ai classici
PLC, è una fase durante la quale
è necessario fornire e condividere informazioni. La soluzione
sono i PAC, sistemi aperti e flessibili che integrano il determinismo del controllore logico
(PLC) e la grande flessibilità
della piattaforma PC X86. Asem
presenta PAC Logic 300, che risponde a tutte le nuove esigenze di controllo dei sistemi di
automazione industriale. È un
sistema PC based aperto e flessibile, con processore Intel
Atom Z530P da 1,6 GHz, funzionalità hardware e software
dei più moderni PLC, sistema
operativo realtime, Soft PLC CoLogic 300
DeSys, networking e comunicazione verso i principali fieldbus industriali. Asem con Logic
300 conferma che il futuro dell’automazione è aperto: open PC
automation.
D.: Quali sono le nuove piattaforme hardware su cui state
lavorando?
Marco Mantovani, responsabile R&D: “L’azienda è costantemente e fortemente impegnata in attività di ricerca, innovazione
e sviluppo per la progettazione di soluzioni e sistemi basati sulla
piattaforme tecnologiche PC X86 e Risc ARM, prevalentemente
concepite per supportare le condizioni di lavoro ambientali se-
Marco Mantovani
vere tipiche dell’automazione industriale. La piattaforma hardware e software PC X86, ormai da tempo, rappresenta la spinta
all’evoluzione verso sistemi basati su tecnologie standard e
aperte, rispetto ai sistemi basati su tecnologie proprietarie, ed è
il motore del processo di convergenza tecnologica e integrazione digitale tra il mondo dell’Information & Communication
Technology e della factory automation. Asem dispone in proprio dell’esperienza e di tutte le competenze tecnologiche che
le consentono di essere una delle poche realtà europee in grado
di sviluppare sistemi integrati per la supervisione e il controllo industriale.
Le nuove piattaforme hardware che stiamo sviluppando sono
le seguenti:
Pannelli frontali inox TrueFlat: la soluzione
per applicazioni farmaceutiche e alimentari
Per rispondere ai requisiti richiesti dalle normative
dei settori farmaceutico e alimentare, Asem ha realizzato dei pannelli frontali in acciaio inox TrueFlat
per le famiglie dei panel PC e dei monitor industriali. Grazie a uno studio approfondito sulle tecnologie dei materiali e sulle loro lavorazioni, Asem
è riuscita a ottenere una soluzione esteticamente
elegante, che vede un perfetto accoppiamento tra
il pannello frontale, la pellicola protettiva e il sensore
touchscreen. I pannelli hanno un grado di protezione frontale IP66K e sono disponibili per tutti i sistemi con display da 12”, 15”, 17” e 19”.
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MT: il monitor
touch
intelligente,
quasi un PC
Ingresso VGA o DVI-I,
1 porta USB ad
accesso frontale e 3
ad accesso posteriore, con scheda di
remotazione
integrata.
- piattaforma Intel Tunnelcreek (E6xx): rappresenta lo
stato dell’arte dell’architettura
X86 relativamente al basso
consumo e all’integrazione.
Per la prima volta tutto il core
della piattaforma X86 è realizzato su un singolo die di silicio
a tecnologia 45 nm con frequenze da 0,6 GHz a 1,6 GHz.
Con i processori Tunnelcreek
(E6xx) stiamo realizzando IPC e
sistemi HMI a basso costo.
- piattaforma Intel Huron
River: comprende la seconda
generazione dei microprocessori della famiglia core denominata ‘Sandy Bridge’, nella
quale Intel ha realizzato una
nuova micro-architettura, che
include le istruzioni AVX (Advanced Vector Extension), che permettono un incremento delle prestazioni del 20% rispetto ai
processori precedenti. I processori Sandy Bridge sono realizzati
con tecnologia del silicio a 32 nm e integrano anche il processore grafico precedentemente realizzato su un die di silicio separato. Asem utilizzerà sui propri sistemi schede madri con
processori dual-core ULV da 17 W (dal Celeron all’i7) e quadcore da 45 W SV (i7), che integrano fino a 6 MB di cache e un
controllore di memoria dual-channel per DDR3-1333. La piattaforma Huron River insieme ai processori prevede il nuovo
Platform Controller HUB Cougar Point (HM67), nel quale è presente una ricca dotazione di interfacce, fra le quali 8 PCIe Generation 2 (5 Gbps), 4 Sata 2 (3 Gbps), 2 Sata 3 (6 Gbps) e 14
porte USB 2.0. Nelle famiglie di processori Sandy Bridge è integrata anche la Turbo Boost Technology, che permette al processore di eseguire istruzioni più velocemente di quanto
stabilito dalla frequenza base,
se lo stesso funziona sotto i limiti prescritti di potenza e
temperatura. Con la piattaforma Huron River stiamo
realizzando IPC fanless ad altissime prestazioni.
- piattaforma ARM Cortex
A8: le nuove generazioni di
processori Risc basati sull’architettura ARM v7 con estensione Neon, pur mantenendo
consumi ridotti a circa 1,5 W,
consentono alte prestazioni e
l’integrazione di memoria e
interfacce precedentemente
esclusive dell’architettura
X86. Sono ora disponibili con
frequenza fino a 1,5 GHz, 64
Vesa PC VPC 15”
Sistema fanless con
fissaggio standard Vesa
75/100, che coniuga
design raffinato e
robustezza industriale.
kB cache L1, 256 kB cache L2, unità Floating Point, motore grafico 2D e 3D e possibilità di pilotaggio di 2 display, controllore
di memoria integrato per Dram DDR2 e DDR3 fino a 2 GB, 2 controllori Ethernet Gigabit, 2 PCIe Generation 2 (5 Gbps), 2 porte
Sata 2 (3 Gbps), USB 2.0, Uart, SPI/I2C, CAN, watchdog timer,
RTC e audio. L’evoluzione delle piattaforme Risc ARM ha subito
una forte accelerazione con la diffusione dei prodotti mobile,
quali tablet PC e telefoni, sul mercato consumer. Fornitori quali
Samsung, Texas Instruments e Freescale stanno proponendo
versioni di queste piattaforme anche per le applicazioni industriali. Con i processori Risc ARM Cortex A8 stiamo realizzando
sistemi HMI ad alte prestazioni e basso costo, sui quali è integrata la piattaforma software Premium HMI 3 con sistema operativo Windows CE 7”.
MARZO 2011 AUTOMAZIONE OGGI 343
di Tiziano Lotti
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