Piano d`attuazione del programma nazionale per la protezione dell

Transcript

Piano d`attuazione del programma nazionale per la protezione dell
Dipartimento federale dell’interno DFI
Ufficio federale delle assicurazioni sociali UFAS
Famiglia, generazioni e società FGS
Piano d’attuazione del programma nazionale per la protezione dell’infanzia e
della gioventù dai rischi dei media e la
promozione delle competenze mediali
Gennaio 2011
Inhalt
1
Introduzione
3
2
Obiettivi
4
3
Strutture del programma: organo di gestione strategica e comitato
tecnico
4
4
Attuazione dei progetti
4.1
Progetto «Allestimento di un portale di informazione centralizzato» .......................................7
4.2
Progetto «Potenziamento dell’offerta di materiale di formazione e garanzia della qualità» .....8
4.3
Progetto «Elaborazione e attuazione di strategie finalizzate al raggiungimento dei
gruppi a rischio e all’impiego di peer groups» .......................................................................10
4.4
Progetto «Giornata nazionale delle competenze mediali e Forum nazionale per la
protezione dell’infanzia e della gioventù dai rischi dei media e per le competenze
mediali » ...............................................................................................................................11
4.5
Progetto «Monitoraggio dell'autoregolamentazione e della regolamentazione statale» ........12
4.6
Studio sulle buone pratiche a livello internazionale...............................................................13
5
Valutazione del programma
13
6
Comunicazione e visibilità del programma
14
7
Collaborazione con i partner
14
8
Basi e bibliografia
15
9
Appendice: composizione degli organi del programma
16
9.1
Membri dell’organo di gestione strategica (stato gennaio 2011) ...........................................16
9.2
Membri del comitato tecnico (stato gennaio 2011)................................................................16
9.3
Composizione dei gruppi di progetto (proposta gennaio 2011) .............................................18
6
2/19
1 Introduzione
Basandosi sul rapporto «I giovani e la violenza» del maggio 2009, l’11 giugno 2010 il Consiglio federale ha adottato due programmi nazionali (il Programma nazionale di prevenzione «I giovani e la violenza» e il Programma nazionale per la protezione dell’infanzia e della gioventù dai rischi dei media e la
promozione delle competenze mediali), il primo inteso a creare i presupposti per una prevenzione
della violenza fondata su basi scientifiche Svizzera e il secondo a proteggere i bambini e i giovani
nell’utilizzo dei media. A partire dal 2011 la Confederazione sosterrà i due programmi con 8,65 milioni
di franchi nell’arco di cinque anni, sulla base dell’ordinanza dell’11 giugno 2010 sui provvedimenti per
la protezione dei fanciulli e dei giovani e il rafforzamento dei diritti del fanciullo1.
Il programma per la protezione dai rischi dei media mira in primo luogo a far sì che bambini e giovani
utilizzino i media in maniera sicura, adeguata alla loro età e responsabile e venga rafforzata la funzione educativa e di sostegno di genitori, docenti e altri educatori. A questo scopo dovranno essere offerte informazioni e corsi mirati. La Confederazione farà capo alle numerose offerte esistenti delle organizzazioni private e del settore dei media e coopererà con il mondo economico, le ONG e gli organi
competenti a livello cantonale e locale; verranno promossi i contatti tra gli addetti ai lavori e sviluppate
ulteriormente le offerte.
Contestualmente alla sua decisione, il Consiglio federale ha incaricato il DFI (UFAS) di assumere la
guida della gestione e dell’attuazione operativa del programma nazionale, della durata di cinque anni,
per la protezione dell’infanzia e della gioventù dai rischi dei media e la promozione delle competenze
mediali in collaborazione con i settori, i Cantoni e gli organi federali interessati. La Confederazione
stanzierà complessivamente 3 milioni di franchi, compresi i costi di personale (1,5 unità).
Tabella: panoramica dei mezzi federali a disposizione all’anno
Programma nazionale per la protezione dell’infanzia e della gioventù dai rischi dei media e la promozione delle competenze mediali, mezzi finanziari della Confederazione (in
franchi)
2011
2012
2013
2014
2015
Totale
Costi per beni e
servizi* Confederazione
515’000
515’000
425’000
235’000
185’000
1'875’000
Personale Confederazione
(1,5 unità)
225’000
225’000
225’000
225’000
225’000
1’125’000
Totale Confederazione
740’000
740’000
650’000
460’000
410’000
3’000’000
*nella fase iniziale del programma, che prevede una serie di attività nell’ambito dell’informazione e della formazione, questi costi
sono maggiori
Il Consiglio federale ha inoltre incaricato l’UFAS di chiarire la forma della futura cooperazione con le
associazioni e le imprese interessate nonché la loro partecipazione finanziaria al programma. Sono in
preparazione relativi accordi quadro con la Swiss Interactive Entertainment Association e Swisscom.
L’UFAS intende ampliare la cerchia dei partner.
Il presente documento descrive, facendo riferimento al piano concettuale dell’11 giugno 2010, le strutture e le singole fasi di attuazione del programma definite d’intesa con l’organo di gestione strategica
e il comitato tecnico.
1
RS 311.039.1
3/19
2 Obiettivi
Insieme ai suoi partner di programma, la Confederazione persegue la visione e l’obiettivo seguenti:
mettere in grado, entro la fine del 2015, tutti i bambini e i giovani, i loro genitori, i docenti e gli
altri educatori di cogliere le opportunità offerte dai media audiovisivi, elettronici e interattivi e
di comprendere i pericoli connessi al loro uso.
A tal fine è essenziale che tutte le forze rilevanti in questo ambito in Svizzera cooperino in maniera
ottimale. Il programma nazionale per la protezione dell’infanzia e della gioventù dai rischi dei
media e la promozione delle competenze mediali è inteso a creare le condizioni necessarie e
mira a:
 concentrare le offerte di sensibilizzazione relative alle opportunità e ai pericoli legati
all’uso dei media audiovisivi, elettronici e interattivi da parte di bambini e giovani;
 sviluppare e garantire la qualità dei materiali e dei corsi;
 elaborare e testare strategie innovative che consentano di raggiungere i gruppi a rischio e
di impiegare i gruppi di pari;
 creare una piattaforma per promuovere i contatti e la collaborazione tra gli addetti ai lavori in Svizzera e all’estero;
 pubblicare e applicare nella pratica le conoscenze scientifiche acquisite;
 monitorare l’attuazione delle misure di regolamentazione promosse dal settore dei media
e dai Cantoni;
 monitorare lo sviluppo dei media e individuare precocemente i pericoli.
3 Strutture del programma: organo di gestione strategica e comitato tecnico
Sul piano strategico, il programma è dotato di un organo di gestione strategica e, sul piano tecnico, di
un comitato di consulenza. Per seguire i progetti descritti al numero 4 sono previsti diversi gruppi di
progetto. Dal punto di vista operativo, la direzione generale è affidata all’UFAS, mentre alcuni compiti
di gestione dei progetti vengono assunti dai partner.
4/19
Quadro sinottico 1: panoramica delle strutture del programma
Organo di gestione strategica
L’organo di gestione strategica decide in merito a tutte le questioni centrali inerenti l’attuazione. Vi
fanno parte le associazioni e le imprese cofinanziatrici del settore dei media e gli organi federali e
cantonali (CDPE e CDDGP) competenti in materia di protezione dell’infanzia e della gioventù dai rischi
dei media. La cooperazione con i rami cofinanziatori del settore dei media è concordata per iscritto.
Composizione, compiti e modo di procedere dell’organo di gestione strategica
1) Composizione:
-
organi federali: UFAS, UFCOM, UFG, SCOCI (fedpol);
-
associazioni di settore e imprese cofinanziatrici (SIEA, Swisscom, situazione nel gennaio
2011);
-
organi cantonali: CDPE, CDDGP.
2) Compiti
-
decidere in merito a tutte le questioni centrali inerenti l’attuazione;
-
provvedere al coordinamento generale di tutte le attività;
-
preparare le sedute del comitato tecnico e definirne i contenuti.
3) Direzione e sedute
La direzione delle sedute e la segreteria sono di competenza dell’UFAS. L’organo di gestione strategica si riunisce 2-3 volte all’anno; se necessario le decisioni vengono prese, senza riunirsi, mediante
procedura scritta.
Comitato tecnico
Il comitato tecnico ha il compito di seguire l’attuazione dei vari progetti. In esso saranno presenti rappresentanti di tutti gli attori principali che operano nell’ambito della protezione dell’infanzia e della gioventù dai rischi dei media e della promozione delle competenze mediali.
5/19
La composizione, i compiti e il modo di procedere proposti per il comitato tecnico sono i seguenti (situazione nel gennaio 2011):
1) Composizione :
-
organi federali: UFAS (protezione della gioventù), UFCOM (società dell’informazione), UFG
(diritto penale e questioni legate alla regolamentazione), SCOCI (fedpol) (ufficio di notifica di
contenuti illegali);
-
organi cantonali: CDPE, CDDGP;
-
associazioni di settore e imprese: asut, SIEA, ASV, SIMSA, SAVASS, ICT Switzerland, Swisscom, Microsoft/security4kids;
-
mondo scientifico e alte scuole pedagogiche (ZHAW, alte scuole pedagogiche di Zurigo e di
Friburgo);
-
educa, associazioni di docenti, esperti (Pro Juventute, Fondazione Svizzera per la Protezione
dell’Infanzia, Federazione Svizzera delle Associazioni Giovanili FSAG, Action Innocence).
2) Compiti
-
accompagnamento tecnico delle attività del programma;
-
scambio di opinioni su attività in corso ed eventuale coordinamento;
-
comunicazione delle attività del programma all’interno dell’ambito operativo (ruolo di moltiplicatore).
3) Direzione e sedute
La direzione delle sedute e la stesura dei verbali sono di competenza dell’UFAS. Il comitato tecnico si
riunisce almeno una volta all’anno, se necessario con maggiore frequenza. Le date delle sedute devono essere comunicate tempestivamente e la documentazione per la seduta deve essere resa disponibile almeno due settimane prima.
4) Indennità
Su richiesta, l’UFAS concede un gettone di presenza e rimborsa le spese di viaggio2.
5) Perizie
Se necessario, l’UFAS può invitare anche altri esperti svizzeri o stranieri alle sedute del comitato tecnico e far eseguire delle perizie.
4 Attuazione dei progetti
Nell’approvare il piano concettuale del programma, il Consiglio federale ha definito cinque progetti
centrali:
Progetto 1: Allestimento di un portale di informazione centralizzato per la protezione
dell’infanzia e della gioventù dai rischi dei media;
Progetto 2: Potenziamento dell’offerta di materiale di formazione e garanzia della qualità;
Progetto 3: Elaborazione e attuazione di strategie finalizzate al raggiungimento dei gruppi a
rischio e all’impiego di peer groups;
Progetto 4: Giornata nazionale delle competenze mediali e forum nazionale per la protezione
dell’infanzia e della gioventù dai rischi dei media e per le competenze mediali
Progetto 5: Monitoraggio dell’autoregolamentazione e della regolamentazione statale
2
In base al regolamento sulle spese dell’UFAS.
6/19
Per ognuno di questi progetti è previsto un gruppo di progetto. La direzione del progetto 4 (Giornata
delle competenze mediali) è affidata alla SIEA che si è dichiarata disponibile ad assumere, in collaborazione con la ZHAW, la direzione dei lavori preparatori concettuali per la prima attuazione, prevista
per il 2011. Swisscom ha da parte sua presentato una proposta concreta di collaborazione per lo sviluppo di un «Set di apprendimento per la formazione mediale» (progetto 2).
Oltre a questi progetti centrali, l’UFAS prevede un mandato esterno per uno «Studio sulle buone
pratiche a livello internazionale».
Qui di seguito sono illustrate le singole fasi di attuazione sulla base del piano concettuale dell’11 giugno 2010 (capitolo 5).
4.1
to»
Progetto «Allestimento di un portale di informazione centralizza-
Descrizione del progetto e obiettivi:
Lo strumento d'informazione più importante sarà una piattaforma Internet centralizzata per la protezione dell’infanzia e della gioventù dai rischi dei media. La piattaforma, che avrà funzione di
biblioteca, raccoglierà e permetterà di diffondere a livello nazionale sia informazioni generali sulle
offerte per la promozione delle competenze mediali e sull'utilizzo consono all’età, responsabile e creativo dei nuovi media, sia indicazioni aggiornate circa i rischi e le possibilità di protezione. Con la piattaforma si intende creare un punto di riferimento nazionale che fornisce informazioni aggiornate e affidabili. L’offerta è diretta soprattutto a genitori, docenti e moltiplicatori (polizia, operatori nell’ambito
3
delle attività giovanili, personale medico ed educatori, consulenti ).
Nel contempo dovrà essere creato un sito di informazione a misura dei bambini e dei giovani e dovranno essere pubblicati, a seconda delle necessità, opuscoli e guide per vari gruppi target su vari
temi e in varie lingue.
Prodotti del progetto
-
offerta di informazioni centralizzata per la protezione dell’infanzia e della gioventù dai rischi
dei media;
-
sito di informazione a misura dei bambini e dei giovani;
-
opuscoli e guide specifici per gruppi target su temi attuali (ad es. guida per i genitori, opuscolo
informativo per docenti ed esperti).
Piano d’attuazione:
Prima fase di lavoro, fino a ottobre 2011
3
•
Assegnazione di un mandato: rilevamento di tutte le offerte informative esistenti in Svizzera
suddivise per temi, fasce di età, gruppi target, distribuzione geografica, lingue nazionali e altre
lingue, rilevamento delle offerte internazionali rilevanti per la Svizzera.
•
Raccolta delle informazioni esistenti, discussione dei criteri di qualità, identificazione di lacune
nell’offerta informativa (per temi, fasce di età, gruppi target, distribuzione geografica, lingue
nazionali) nel quadro di un seminario che si terrà nella primavera del 2011.
•
Scelta di informazioni per il sito della Confederazione, lavoro redazionale.
•
Decisione in merito ai lavori da svolgere e agli opuscoli da pubblicare. Deve essere inoltre verificato su quali altri temi elaborare contributi (p. es. nuovi media e violenza, nuovi media e
Cfr. Programma nazionale per la protezione dell’infanzia e della gioventù dai rischi dei media e la promozione delle competen-
ze mediali, n. 3.4, p. 13 e segg.
7/19
sessualità, nuovi media e amicizie, nuovi media e dipendenza, nuovi media e apprendimento,
diritto sui media, diritti d’autore e protezione dei dati).
Obiettivo:
Disporre entro la fine di ottobre 2011 di una buona offerta informativa di base online (l’attivazione avverrà in occasione della Giornata delle competenze mediali).
Verifica dello stato dei lavori, autunno 2011:
Rapporto al comitato tecnico, ulteriore pianificazione dettagliata per la fase di lavoro successiva.
Seconda fase di lavoro, fino alla fine del 2013
•
eliminazione mirata delle lacune esistenti;
•
ampliamento e aggiornamento continuo dell’offerta di informazione;
•
elaborazione di offerte attuali su temi specifici.
Terza fase di lavoro, fino alla fine del 2015
•
consolidamento e valutazione.
Composizione del gruppo di progetto: 4-6 esperti.
Direzione del progetto: UFAS
Mezzi finanziari della Confederazione:
2011
2012
2013
2014
2015
Totale
Allestimento, pubblicizzazione
ed
esercizio
della
piattaforma online
150’000
150’000
50’000
50’000
50’000
450’000
Opuscoli: contenuti, layout, stampa,
traduzione
100’000
100’000
100’000
10’000
10’000
320’000
4.2
Progetto «Potenziamento dell’offerta di materiale di formazione e
garanzia della qualità»
Descrizione del progetto e obiettivi
Nell’ambito del secondo progetto verrà fatta una panoramica dei materiali didattici e dei corsi esistenti.
Si tratta di definire standard di qualità per i contenuti e l'attuazione di misure di formazione destinate a
bambini, giovani, genitori, docenti e moltiplicatori e di colmare le lacune nell’offerta di formazione sviluppando materiali che possono essere utilizzati da docenti e da vari operatori esterni. Parallelamente
dovranno essere offerte agli esperti, mediante una community of practice, possibilità di scambio e
supporto mirate.
Prodotti del progetto
-
panoramica delle offerte esistenti;
-
materiali di formazione;
-
community of practice
Piano d’attuazione:
8/19
Prima fase di lavoro, fino a novembre 2011
•
Assegnazione di un mandato: rilevamento di tutte le offerte di formazione esistenti in Svizzera
per temi, fasce di età, gruppi target, distribuzione geografica, lingue nazionali e altre lingue.
•
Raccolta delle offerte di formazione esistenti, discussione dei criteri di qualità, identificazione
delle lacune nell’offerta di formazione (per temi, fasce di età, gruppi target, distribuzione geografica, lingue nazionali, tipo di formazione) nel quadro di un seminario che si terrà nella primavera del 2011.
•
Scelta di informazioni per il sito della Confederazione, lavoro redazionale.
•
Decisione in merito a ulteriori lavori da svolgere e opuscoli da pubblicare.
•
Creazione di una community of practice virtuale (scambio e supporto reciproco).
•
Realizzazione del progetto «Set di apprendimento per la formazione mediale» sotto la guida di
Swisscom. Il set dovrà permettere di integrare l’educazione all’uso dei media in varie materie
di insegnamento, contribuendo all'eliminazione di un deficit ben noto. L’offerta dovrà supportare le alte scuole pedagogiche nella formazione e nel perfezionamento e, nel contempo, fornire un prezioso strumento per la discussione del tema a scuola.
Obiettivo:
Rendere disponibile entro la fine di ottobre 2011 una panoramica delle offerte/dei fornitori esistenti
(l’attivazione avverrà in occasione della Giornata delle competenze mediali). Definire e pubblicare i
criteri di qualità per le offerte di formazione ed elaborare il set di apprendimento per la formazione
mediale destinato alle scuole.
Verifica dello stato dei lavori , autunno 2011:
Rapporto al comitato tecnico, ulteriore pianificazione dettagliata per la fase di lavoro successiva.
Seconda fase di lavoro, fino alla fine del 2013
•
eliminazione mirata delle lacune esistenti (per temi, fasce di età, gruppi target, distribuzione
geografica, lingue nazionali) tramite lo sviluppo di moduli modello e progetti pilota.
Terza fase di lavoro, fino alla fine del 2015
•
consolidamento e valutazione.
Composizione del gruppo di progetto: 4-6 esperti.
Direzione del progetto: UFAS
Mezzi finanziari della Confederazione:
Mandato esterno,
sviluppo di standard e materiale
formativo
2011
2012
2013
100’000
100’000
100’000
2014
2015
Totale
300’000
9/19
4.3
Progetto «Elaborazione e attuazione di strategie finalizzate al raggiungimento dei gruppi a rischio e all’impiego di peer groups»
Descrizione del progetto e obiettivi:
Il terzo progetto mira a sviluppare strategie finalizzate al raggiungimento dei gruppi a rischio e alla
creazione di offerte di formazione destinate ai moltiplicatori. L’obiettivo è far sì che i moltiplicatori acquistino consapevolezza dei legami esistenti tra gruppi a rischio e consumo problematico dei media,
trasmettano informazioni e forniscano consulenza. Dopo una fase di sviluppo, le varie strategie saranno testate allo stadio di modello e, in base alle esperienze che se ne saranno tratte, verranno elaborate raccomandazioni per l’attuazione su larga scala. Nel contempo si dovranno verificare ed elaborare
strategie e modelli per l’impiego di peer groups.
Prodotti del progetto:
-
metodi e materiali sperimentati finalizzati al raggiungimento dei gruppi a rischio.
Piano d’attuazione:
Prima fase di lavoro, fino a novembre 2011
•
Assegnazione di un mandato preparatorio (rapporto peritale) con i seguenti compiti: definizione dei gruppi a rischio, panoramica delle strategie esistenti finalizzate al raggiungimento dei
gruppi a rischio in questo o in altri ambiti tematici, identificazione di moltiplicatori, rappresentazione delle strategie e dei metodi per l’impiego di peer groups.
•
Verifica dei risultati del mandato e se necessario adeguamenti.
•
Determinazione delle strategie promettenti che potrebbero eventualmente essere sviluppate o
ampliate.
•
Se necessario, sviluppo di nuove strategie testate mediante progetti modello.
Obiettivo:
Elaborare entro novembre 2011 un piano con possibili strategie e identificare i progetti modello.
Verifica dello stato dei lavori, autunno 2011:
Rapporto all’organo di gestione strategica e al comitato di consulenza tecnica, ulteriore pianificazione
dettagliata per la fase di lavoro successiva.
Seconda fase di lavoro, fino alla fine del 2013
•
attuazione dei progetti modello;
•
adeguamento del piano concettuale;
Terza fase, fino alla fine del 2015
•
elaborazione di proposte/raccomandazioni per l’attuazione della strategia su ampia scala;
•
consolidamento e valutazione.
Composizione del gruppo di progetto: 4-6 esperti.
Direzione del progetto UFAS
Mezzi finanziari della Confederazione:
2011
Elaborazione
e
attuazione di stra-
50’000
2012
2013
2014
100’000
100’000
100’000
2015
Totale
350’000
10/19
tegie finalizzate al
raggiungimento dei
gruppi a rischio
4.4
Progetto «Giornata nazionale delle competenze mediali e Forum
nazionale per la protezione dell’infanzia e della gioventù dai rischi
dei media e per le competenze mediali »
Descrizione del progetto e obiettivi:
Un programma nazionale che punta sulla sensibilizzazione di ampie fasce della popolazione deve
poter catturare costantemente l’attenzione dell’opinione pubblica. A questo scopo sarà organizzata
ogni anno una Giornata nazionale delle competenze mediali di forte impatto mediatico che dovrà
essere pubblicizzata nella Svizzera tedesca, francese e italiana.
Il Consiglio federale ha proposto di finanziare questa campagna nazionale mediante contributi integrativi del settore dei media. Rappresentanti della Swiss Interactive Entertainment Association, della Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften, di Security4Kids e di Pro Familia hanno già preso
l’iniziativa per l’elaborazione di un piano di realizzazione. Dalle riflessioni fatte finora emerge l'intenzione di rivolgersi in maniera diretta ai diversi gruppi target: bambini, giovani, genitori, docenti, altri
educatori ed esperti che operano nel campo dei media. Sono previsti diversi formati per permettere la
sperimentazione di nuovi media e favorire la riflessione sul loro uso ragionevole e consono all’età.
Oltre alla giornata nazionale, appare necessario organizzare anche altre attività a livello regionale e
tenere conto delle diverse lingue nazionali.
Se sarà possibile garantirne il finanziamento, la prima giornata nazionale si svolgerà in ottobre / novembre 2011. In quella occasione dovrà essere data visibilità alle offerte esistenti in Svizzera
nell’ambito della promozione delle competenze mediali.
Parte integrante della Giornata delle competenze mediali sarà il forum nazionale per la protezione
dell’infanzia e della gioventù dai rischi dei media e per le competenze mediali progettato dalla Confederazione.
Il forum funge da piattaforma nazionale che mette in contatto gli attori e gli esperti che operano
nell’ambito della protezione dell’infanzia e della gioventù dai rischi dei media e deve consentire di:
-
discutere le attuali tendenze, le opportunità e i potenziali di rischio dei nuovi media;
-
presentare i risultati intermedi delle attività di programma e le buone pratiche;
-
analizzare i risultati scientifici attuali e le problematiche specifiche;
-
promuovere lo scambio, i contatti e il coordinamento delle attività.
Composizione del gruppo di progetto: esperti, rappresentanti del settore, organi federali
Direzione del progetto: SIEA (Giornata delle competenze mediali), UFAS (forum nazionale)
Mezzi finanziari della Confederazione (forum):
2011
Forum nazionale /
forum internazionale (2012)
50’000
2012
2013
50’000
2014
2015
50’000
Totale
150’000
11/19
4.5
Progetto «Monitoraggio dell'autoregolamentazione e della regolamentazione statale»
Descrizione del progetto e obiettivi:
L’UFAS istituirà un gruppo di progetto che si dovrà riunire almeno una volta all’anno per monitorare gli
sviluppi e i risultati nel campo della regolamentazione e dell’autoregolamentazione dei media audiovisivi, elettronici e interattivi. Nel quadro di questo gruppo di progetto dovranno essere favoriti gli scambi
e discusse le problematiche attuali e le proposte per aumentare l'efficacia della protezione dell’infanzia
e della gioventù dai rischi dei media. Il monitoraggio includerà un’analisi regolare della situazione a
livello dei contenuti per individuare tempestivamente l’evoluzione nell’uso dei media e i pericoli che
può comportare.
Il gruppo di progetto dovrà inoltre cercare di prendere contatto con i settori che non hanno finora intrapreso alcuno sforzo degno di nota per migliorare la protezione dell’infanzia e della gioventù, tra cui,
con assoluta urgenza, quello dei media online, e verificare le potenzialità di utilizzo di accorgimenti
tecnici di protezione (programmi di protezione della gioventù, filtri di facile installazione nei motori di
ricerca, restrizioni d’accesso a Internet attraverso il telefono cellulare per i minorenni ecc.).
Nel lavoro del gruppo di progetto dovranno inoltre confluire i risultati dei lavori di analisi svolti attualmente dal DFGP (UFG), dove vengono esaminate in maniera approfondita diverse questioni legate
all’ambito dei nuovi media, tra cui la possibilità di limitare il libero accesso da parte di bambini e giovani a rappresentazioni di violenza online.
I lavori del gruppo di progetto forniranno al Consiglio federale un quadro della situazione attuale in
merito alla protezione dell’infanzia e della gioventù dai rischi dei media. Qualora i Cantoni e le associazioni di settore dovessero assolvere i propri compiti in maniera insufficiente o le misure da essi
adottate si rivelassero inefficaci, il Governo introdurrà a livello federale le misure di regolamentazione
necessarie, proponendo se del caso la creazione di opportune basi costituzionali in materia di protezione dell’infanzia e della gioventù dai rischi dei media.
Piano d’attuazione:
Prima fase di lavoro, fino a novembre 2011
- Nel quadro di un mandato esterno, l’UFAS farà elaborare una visione d’insieme di tutte le prescrizioni cantonali in materia di media audiovisivi, elettronici e interattivi (incluse quelle in fase di progetto)
nonché dello stato di attuazione delle misure di autoregolamentazione da parte del settore dei media.
In questa panoramica dovranno essere considerati anche i settori che finora non hanno preso alcuna
specifica misura in tal senso (p. es. l'industria musicale, il settore dei servizi erotici, Internet ecc.). Ciò
costituirà la base per il lavoro del gruppo di progetto. Nel 2011 il gruppo di progetto avrà il compito di
accompagnare l’elaborazione di questa panoramica, di mettere a disposizione le necessarie informazioni e di analizzare criticamente i risultati.
Seconda fase di lavoro, fino alla fine del 2014
- Sulla base delle sedute annuali del gruppo di progetto, l’UFAS aggiornerà il rapporto sulla situazione.
Terza fase di lavoro, fino alla fine del 2015
- Sulla base dei rapporti annuali, il gruppo di lavoro analizzerà i progressi fatti nel campo della (auto)regolamentazione.
- Dovrà inoltre presentare al Consiglio federale una valutazione delle misure prese che specifichi se
raggiungono gli obiettivi prefissati e se risultano efficaci e quali interventi normativi siano ancora necessari a livello federale.
Composizione del gruppo di progetto: organi federali e cantonali competenti in materia di regolamentazione, rappresentanti del settore dei media.
12/19
Le sedute sono dirette e documentate dall’UFAS.
4.6
Studio sulle buone pratiche a livello internazionale
Negli anni 2011-2012 l’UFAS commissionerà uno studio sulle buone pratiche attuate all’estero
nell’ambito della protezione dell’infanzia e della gioventù dai rischi dei media.
Lo studio analizzerà diversi modelli e approcci internazionali (focalizzandosi in particolare sull’Europa)
per identificare esempi adatti a un confronto con la situazione svizzera. Insieme al mandatario incaricato di effettuare lo studio, l’UFAS procederà a una prima selezione dei Paesi che dispongono di modelli interessanti (tra i quali rientrano, secondo lo stato attuale delle conoscenze, Olanda, Polonia,
Danimarca, Svezia e Gran Bretagna). Data la prossimità linguistica e la possibilità di importazione di
supporti elettronici dovranno essere rappresentati i sistemi di protezione di tutti i Paesi confinanti (Austria, Germania, Francia, Italia).
Lo studio illustrerà sia le misure di regolamentazione e di autoregolamentazione sia le misure e le
strutture esistenti per la promozione delle competenze mediali.
Considererà inoltre il ruolo e l’influenza della UE e del Consiglio d’Europa.
In base all’analisi degli studi di EU Kids Online evidenzierà, infine, le attuali tendenze nell’uso dei media e nella gestione dei rischi. Se necessario, andranno contattati i ricercatori e gli organi competenti
dei rispettivi Paesi.
Lo studio verrà presentato nel 2013 nel quadro di un forum internazionale sulla protezione dell’infanzia
e della gioventù dai rischi dei media e la promozione delle competenze mediali.
2011
Studio
modelli
esteri (mandato)
40’000
2012
40’000
2013
2014
2015
Totale
80’000
Quadro sinottico 2: panoramica della pianificazione dei progetti fino a novembre 2011
5 Valutazione del programma
Nel 2014 e nel 2015 l’UFAS commissionerà tramite mandato esterno una valutazione del programma. Come abbozzato nel piano concettuale dell’11 giugno 2010 la valutazione del programma dovrà
comprendere i seguenti punti fondamentali:
13/19
 risultati ed efficacia delle attività svolte (per questa valutazione l’organo di gestione strategica definirà i necessari strumenti di misurazione e indicatori);
 analisi della situazione al termine del programma per quanto concerne la promozione delle competenze mediali nonché l’autoregolamentazione e le regolamentazioni di supporto adottate a livello
cantonale, raccomandazioni concernenti gli interventi normativi necessari a livello federale;
 quadro istituzionale e ulteriore collaborazione.
Un’importante base per la valutazione sarà costituita dai rapporti annuali sulla situazione presentati
dai gruppi di progetto.
6
Comunicazione e visibilità del programma
Comunicazione
L’UFAS ha intenzione di diffondere regolarmente informazioni sul programma e le attività ad esso
connesse utilizzando diversi canali:
-
informazioni generali sul programma e la sua attuazione sul sito dell’UFAS, rubrica Questioni
dell’infanzia e della gioventù;
-
allestimento di un portale di informazioni centralizzato che verrà regolarmente aggiornato e
sul quale saranno rese disponibili anche informazioni dettagliate sul programma;
-
presenza sul web attraverso le communities più diffuse quali Facebook, Twitter, Youtube e
utilizzo di tutte le opportunità di marketing (in particolare Facebook);
-
allestimento di una lista di distribuzione e-mail e di newsletter periodiche sul programma, se necessario differenziate in base alle esigenze dei gruppi specifici (partner del programma ed esperti del settore, genitori e docenti).
All’inizio del 2011 l’UFAS elaborerà un progetto di comunicazione dettagliato.
Visibilità
Per ottenere un’ampia visibilità si dovrà mirare a svolgere un lavoro attivo con i media e dovranno
essere creati link ai siti dei partner.
Elaborazione di un marchio specifico
L’UFAS ritiene necessario elaborare un marchio specifico per le attività del programma, indipendente
dai legami istituzionali e utilizzabile come strumento di riconoscimento e distintivo di qualità comune a
livello nazionale.
L’UFAS incaricherà un’agenzia di comunicazione di presentare diverse proposte, corredate di un
layout e di idee per l'attuazione.
7 Collaborazione con i partner
Nel quadro dell’attuazione del programma, il Consiglio federale mira a collaborare con i principali attori
svizzeri nel campo della protezione dell’infanzia e della gioventù dai rischi dei media. Essi andranno
coinvolti sia negli organi di accompagnamento che nei lavori di attuazione (gruppi di progetto).
L’UFAS dovrà chiarire le modalità della collaborazione con il settore dei media e stabilirne la partecipazione finanziaria. Finora sono state fatte offerte concrete da parte di Swisscom e della SIEA.
L’UFAS concluderà con questi partner un accordo in forma di contratto quadro per tutta la durata del
programma (principi su cui si basa la collaborazione, ripartizione dei compiti e dei ruoli, comunicazione
verso l’esterno) e di contratti di progetto annuali (finanziamento e attuazione delle singole misure).
14/19
L’UFAS mira a concludere accordi anche con altri partner del settore dei media, il che li autorizzerebbe a far parte dell’organo di gestione strategica.
Per quanto riguarda la collaborazione internazionale, l’UFAS ha già preso contatto con altri organi che
si occupano della sicurezza in Internet nei Paesi confinanti e intende intensificare questi contatti in
futuro.
8 Basi e bibliografia
Decisione del Consiglio federale dell’11 giugno 2010: I giovani e la violenza – Programma nazionale di
prevenzione, Programma nazionale per la protezione dell’infanzia e della gioventù dai rischi dei
media e la promozione delle competenze mediali, ordinanza dell’11 giugno 2010 sui provvedimenti
per la protezione dei fanciulli e dei giovani e il rafforzamento dei diritti del fanciullo (RS 311.039.1)
Rapporto del Consiglio federale del 20 maggio 2009: «I giovani e la violenza – per una prevenzione
efficace nella famiglia, nella scuola, nello spazio sociale e nei media».
Eisner M., Ribeaud D., Locher R. (2009): Prävention von Jugendgewalt. In: Beiträge zur Sozialen
Sicherheit. Rapporto peritale n. 5/09. Ufficio federale delle assicurazioni sociali UFAS.
Steiner O. (2009). Neue Medien und Gewalt. Überblick zur Forschungslage hinsichtlich der Nutzung
von gewaltdarstellenden Inhalten Neuer Medien und Wirkung auf Kinder und Jugendliche. In: Beiträge zur Sozialen Sicherheit. Rapporto peritale n. 4/09. Ufficio federale delle assicurazioni sociali
UFAS.
I rapporti possono essere consultati al sito www.bsv.admin.ch > Temi > Questioni dell’infanzia e della
gioventù > Protezione della gioventù
15/19
9 Appendice: composizione degli organi del programma
9.1
Membri dell’organo di gestione strategica (stato gennaio 2011)
Ufficio federale responsabile:
Ludwig Gärtner, capo dell’ambito Famiglia, generazioni e società e vicedirettore dell’Ufficio federale
delle assicurazioni sociali UFAS
Muriel Langenberger, responsabile del settore Questioni dell’infanzia e della gioventù UFAS
Thomas Vollmer, responsabile di progetto Protezione della gioventù UFAS
Claudia Paiano, collaboratrice scientifica UFAS
Imprese e associazioni di settore cofinanziatrici:
Peter Züger, presidente Swiss Interactive Entertainment Association
Michael In Albon, incaricato della protezione della gioventù, Swisscom
…
Altri organi federali coinvolti:
Ka Schuppisser, Servizio di coordinamento Società dell’informazione, Ufficio federale delle comunicazioni UFCOM
Tobias Bolliger, Servizio di coordinazione per la lotta contro la criminalità su Internet SCOCI (fedpol)
Dott.ssa. Grace Schild Trappe, capo del settore Diritto penale e diritto di procedura penale, Ufficio
federale di giustizia UFG
Cantoni:
Roger Schneeberger, segretario generale della Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia CDDGP
Heinz Rhyn, responsabile della divisione Sviluppo della qualità, Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione CDPE
9.2
Membri del comitato tecnico (stato gennaio 2011)
Organi federali:
Ludwig Gärtner, vicedirettore UFAS, ambito Famiglia, generazioni e società
Muriel Langenberger, responsabile del settore Questioni dell’infanzia e della gioventù UFAS
Thomas Vollmer, responsabile di progetto Protezione della gioventù UFAS
Claudia Paiano, collaboratrice scientifica UFAS (da febbraio 2011)
Charlotte Sgier de Cerf UFCOM
Mathieu Simonin, collaboratore SCOCI (fedpol)
Christine Hauri, collaboratrice Diritto penale e diritto di procedura penale UFG
Cantoni:
Marcel Riesen-Kupper, capo della magistratura dei minorenni del Cantone di Zurigo (CDDGP)
Marc Flückiger, capodivisione, dipartimento dell’educazione del Cantone di Basilea Città, Gioventù,
famiglia e sport, Promozione della gioventù e della famiglia (CDDGP)
16/19
Daniele Lenzo, responsabile del servizio specializzato per le questioni dell’infanzia, della gioventù e
della famiglia del Cantone di Turgovia (CDPE)
Christian
Georges, collaboratore
scientifico,
unità
«Médias
et
Conférence intercantonale de l'instruction publique de la Suisse romande et du
(CIIP) Neuchâtel (CDPE)
TIC»
Tessin
Associazioni di settore e imprese
Peter Züger, presidente e amministratore della SIEA
Nicolas Akladios, Community Affairs Romandie, SIEA
Michael In Albon, incaricato della protezione della gioventù, Swisscom
Claudia Balocco, Microsoft, Security4kids
Franz Woodtli, presidente dell’Association suisse du vidéogramme ASV
Fulvio Caccia, presidente dell’Association Suisse des Télécommunications asut
Ruedi Noser, presidente di ICT Switzerland
Swiss Internet Industry Association, Simsa
Hans-Ulrich Hunziker, amministratore della Suisse Association Value Added Services, SAVASS
Società svizzera di radiotelevisione, SRG (contattata)
Mondo scientifico, alte scuole pedagogiche
Prof. Dott. Daniel Süss, insegnamento e ricerca nell’ambito della promozione delle competenze mediali e della socializzazione mediale alla Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften ZHAW
e all’università di Zurigo
Prof. Dott. Thomas Merz, responsabile del settore specialistico Formazione nel campo dei media,
Pädagogische Hochschule Zürich
Stephanie Burton, collaboratrice pedagogica di fri-tic, Pädagogische Hochschule Freiburg
Marc Bodmer, responsabile deli progetto Promozione delle competenze mediali, ZHAW
Esperti, organizzazioni, associazioni
Tiziana Bellucci, direttrice Action Innocence
Caroline Delacrétaz Zaugg, educa
Martin Hermida, responsabile dell’ambito tematico Media/consumo, Pro Juventute
Ronja Tschümperlin, settore Protezione dell’infanzia e della gioventù dai rischi dei media, vicedirettrice, Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia
Matthias Fiechter, responsabile della comunicazione della Federazione Svizzera delle Associazioni
Giovanili
Associazioni di docenti CDPE/ECH (contattate)
17/19
9.3
Composizione dei gruppi di progetto (proposta gennaio 2011)
Gruppo di progetto Portale di informazione centralizzato
Sedute 3-4 all’anno
Possono essere coinvolti esperti dei seguenti ambiti: fornitori di informazioni, alte scuole pedagogiche,
settore dei media, mondo scientifico, Confederazione, Cantoni, polizia
Ka Schuppisser, UFCOM
Tobias Bolliger, fedpol
Marc Bodmer, ZHAW
Martin Hermida, Pro Juventute
Thomas Merz PH Zürich
Nadia Garcia, Elternet
Martin Boess, Schweizerische Kriminalprävention
Martin Neuenschwander, Berner Gesundheit
Gruppo di progetto Potenziamento dell’offerta di materiale di formazione e garanzia della qualità
Sedute 3-4 all’anno
Possono essere coinvolti esperti dei seguenti ambiti: organizzatori di corsi, alte scuole pedagogiche,
settore dei media, servizi specializzati
Claudia Balocco, security4kids
Wolfgang Waeber Meuwly, pädag. Hochschule Fribourg
Daniele Lenzo, CDPE Svizzera orientale
Bernard Baumberger, responsabile dell’unité Médias et TIC della HEP Vaud
Rappresentante di un'alta scuola pedagogica della Svizzera tedesca
Caroline Delacrétaz Zaugg, educa.ch
Tiziana Belluci Action Innocence/Netcity
Joachim Zahn, zischtig.ch
Gruppo di progetto Raggiungimento dei gruppi a rischio e impiego di peer groups
Sedute 3-4 all’anno
Possono essere coinvolti esperti dei seguenti ambiti: mondo scientifico, Cantoni, protezione
dell’infanzia, attività giovanili, promozione dell’integrazione e della salute
Marc Flückiger, Cantone di Basilea
Prof. Klaus Neumann-Braun, Università di Basilea
Claudia Hengstler, Kinderschutzzentrum St. Gallen
Matthias Fichter, FSAG
18/19
Sybille Brunner, responsabile FemmesTISCHE Zurigo
Olivier Steiner, FHNW
Rappresentante di AFAJ, gruppo specializzato Nuovi media
Gruppo di progetto Monitoraggio della regolamentazione e pericoli dei media
Sedute 1-2 all’anno
Responsabili del settore dei media
Responsabili dei Cantoni e della Confederazione
Ricercatori
Gruppo di progetto Giornata delle competenze mediali /Forum nazionale protezione
dell’infanzia e della gioventù dai rischi dei media
Esperti
Rappresentanti del settore dei media
Organi federali
19/19