ROTEX Systema 70: Sistema di distribuzione del calore per la
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ROTEX Systema 70: Sistema di distribuzione del calore per la
Documentazione tecnica ROTEX Systema 70: Sistema di distribuzione del calore per la combinazione diretta di riscaldamento a pavimento e radiatori. IT 12/2007 Sommario Premessa Nelle moderne abitazioni ci si orienta sempre più spesso verso soluzioni impiantistiche che comprendano sia zone riscaldate a pavimento che zone riscaldate a radiatori a seconda delle esigenze e degli utilizzi. L'installazione dei due sistemi comporta costi molto elevati in quanto nella maggior parte dei casi sono necessarie temperature di mandata diverse e quindi è necessario installare due circuiti di alimentazione, due pompe e due regolazioni separate, in pratica due impianti. La soluzione è Systema 70 di ROTEX: un sistema di distribuzione del calore con il quale riscaldamento a pavimento e radiatori funzionano con la stessa temperatura dell'acqua di mandata (fino ad un massimo di 70°C) senza superare le temperature superficiali del pavimento consentite dalla normativa in vigore. Tutti i costi fino ad ora indispensabili per la combinazione dei due tipi di riscaldamento sono azzerati. Infinite possibilità di scelta delle superfici riscaldanti Nelle abitazioni mono- o plurifamigliari ambienti come mansarde o seminterrati vengono riscaldati a radiatori in quanto adibiti ad uso saltuario. Nelle zone di soggiorno, cucine e nelle stanze da letto il comfort del riscaldamento a pavimento è un must irrinunciabile. Nei bagni l'integrazione dei due sistemi permette di sommarne i vantaggi. Il riscaldamento a pavimento offre insieme comfort termico e libertà nella scelta dell'arredamento. Grazie al basso livello delle temperature, alla trasmissione del calore che avviene per un'alta percentuale per irraggiamento (oltre il 60%) e una parte ridotta per convezione (circa 1/3), si crea un clima ideale con pareti calde, basse temperature dell'aria e ridotta velocità di movimento dell'aria. Descrizione breve Sommario Istituti di sviluppo e ricerca Norme e prescrizioni Descrizione del sistema System 70 mini System 70 mini per riscaldamento a parete Dati tecnici delle piastre sistema Piastre sistema Nastro permetrale Sezioni pavimento Systema 70 - sistema umido Systema 70 - sistema secco Sezioni pavimento Systema 70 secco Tubi riscaldanti in PEX Tubo riscaldante DUO 17 AL Collettori QuickFix Combi-Box Cassette da incasso a muro Cassette esterne Regolazione temperatura singoli ambienti Regolazione in radiofrequenza Raffrescamento a pavimento Collegamento radiatori Valvole Collettori per radiatori 2 3 3 3 4 5 6 7 8 9 10 13 14 15 16 17 18 19 20 21 23 24 25 26 27 Progettazione e calcolo Progettazione riscaldamento a pavimento Progettazione radiatori Tabelle di resa Systema 70 mini 28 29 30 Lo sviluppo degli ultimi decenni verso una politica che promuove il risparmio energetico va incontro al riscaldamento a pavimento. Oggi è considerato normale un fabbisogno termico di 50W/m2 (calcolato sulla base del giorno più freddo dell'anno per cui la temperatura superficiale del pavimento è molto inferiore al limite imposto per legge di 29°C durante tutto l'anno. Il riscaldamento a pavimento è la soluzione migliore per ogni edificio moderno. Non esistono limiti per il tipo di pavimentazione ne per il tipo di costruzione. Systema 70 è adatto a case mono- e plurifamiliari, edifici amministrativi, piscine e palestre, alberghi, ospedali, capannoni industriali, magazzini offrendo vantaggi inarrivabili con altri sistemi di riscaldamento. Tabelle di resa Systema 70 secco Grafici di resa sistema umido Grafici di resa sistema secco Grafici di resa sistema a muro Curve di resa Systema 70 a parete con clip fissatubo Grafici di perdite di carico tubi riscaldanti/collettori Grafici di perdite di carico termostati e raccordi del ritorno Progettazione computerizzata Posa in opera dell’impianto a pavimento Posa in opera dei tubi Massetti Giunti di dilatazione Riscaldamento/pavimentazione Posa in opera del sistema a secco Collegamento dei radiatori Collegamento del radiatore Accessori Verbale di collaudo del riscaldamento Systema 70 Industria Aree di utilizzo e progettazione Piastra e tubo industriale Collettori e cassette Calcolo e cronologia dell’intervento Verbale di collaudo del Systema 70 Industria Garanzia 31 32 33 34 35 36 37 38 39 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 52 54 56 57 58 59 Systema 70 non conosce limiti nemmeno per quanto riguarda l'utilizzo delle fonti di calore. Funziona con caldaie a gasolio o a gas, anche a condensazione o con impianti centralizzati. ROTEX può contare su una esperienza ventennale nella produzione di milioni e milioni di metri di tubo per il riscaldamento a pavimento. I metodi di produzione sono stati continuamente migliorati e adattati alle esigenze del mercato, anzi molte volte è stata ROTEX a fare da pioniere, per cui chi sceglie Systema 70 può stare tranquillo di ricevere un impianto di avanzata tecnologia che offre soluzioni innovative per ogni esigenza. Documentazione tecnica-aggiornata al 12/2007. Modifiche tecniche riservate. [2] ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Istituti di sviluppo e ricerca I seguenti dati tecnici di Systema 70 sono certificati dai seguenti istituti: Resa termica Università di Stoccarda, IKE-Reparto riscaldamento, Aerazione, tecnica climatica Prof. Dr. Ing. H. Bach La resa termica è determinata secondo DIN/EN 1264 Valori di isolamento acustico Istituto Fraunhofer per la fisica edilizia, Stoccarda Prof. Dr. Ing. K. Gertis, Miglioramento dell'isolamento acustico della piastra sistema con isolamento acustico integrato secondo DIN 52210 Isolamento termico Istituto Fraunhofer per la fisica edilizia, Stoccarda Prof. Dr. Ing. K. Gertis Conducibilità termica e resistenza al passaggio di calore nelle piastre sistema secondo DIN 52612 Norme e prescrizioni per la progettazione e la realizzazione di impianti di riscaldamento a pavimento: DIN 1055 Ipotesi di carico del pavimento DIN 4102 Resistenza al fuoco DIN 4108 Protezione termica DIN 4109 Isolamento acustico EN 1264 Riscaldamento a pavimento DIN EN 13162 - Materiali isolanti 13171 per edifici DIN 18195 Isolamento degli edifici DIN 18202 Tolleranze in costruzioni alte DIN 18336 Lavori di isolamento DIN 18353 VOB, parte C: disposizioni tecniche per la realizzazione dei massetti DIN 18560 Massetti nell'edilizia DIN EN 12831 Procedura per il calcolo del fabbisogno termico degli edifici EnEV Regolamento per il risparmio energetico del 01.02.2002 Protezione antincendio Istituto per la ricerca ed il collaudo dei materiali per l'edilizia (FMPA), Stoccarda Controllo permanente della qualità Istituto di ricerca per l'isolamento termico (FIW), Monaco, Centro per i materiali sintetici (SKZ) Wuerzburg, Certificato per la sicurezza della qualità secondo DIN ISO 9001 Tubo riscaldante Centro per i materiali sintetici SKZ, Wuerzburg Collaudo secondo DIN 4726/4729 Ente statale per il collaudo dei materiali Nordrhein-Westfalia (MPA NRW), Dortmund, collaudo dell'impermeabilità all'ossigeno Controllo del sistema Controllo continuo secondo RAL GZ963/1 WTP (società per i controlli termotecnici) Berlino Laboratorio accreditato per il collaudo di radiatori, superfici riscaldanti e contabilizzatori di calore ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 [3] Descrizione del sistema Systema 70 permette la realizzazione di un impianto misto a pavimento e radiatori utilizzando una sola pompa, una sola colonna montante, una sola temperatura di mandata. Tubo di protezione 17 mm Distanziatori Strato d'aria isolante Cuore di Systema 70 è il tubo DUO, realizzato in polietilene reticolato elettronicamente ed impermeabile all'ossigeno. La caratteristica che rende tubo DUO unico è la costruzione coassiale. Il tubo interno serve al trasporto dell'acqua, il tubo esterno assolve al compito di ridurre la temperatura a contatto col massetto ed inoltre assicura un preciso isolamento termico. Con tubo DUO si possono realizzare sia i circuiti del riscaldamento a pavimento che i collegamenti ai radiatori che possono essere effettuati in maniera più semplice utilizzando tubo DUO AL che grazie allo strato di alluminio e all'ulteriore protezione superficiale può essere piegato a mano. 29 °C Il riscaldamento a pavimento 22 °C Oltre al tubo DUO Systema 70 utilizza le piastre sistema per il riscaldamento a pavimento. Il tubo DUO è posto in opera nelle piastre sistema seguendo l'interasse di posa indicato dal progetto. Il tubo DUO è concepito in modo che le temperature di mandata, maggiori rispetto ai sistemi di riscaldamento a pavimento tradizionali, vengano assorbite completamente dal tubo di copertura. La temperatura sulla superficie del tubo e la distribuzione del calore nel pavimento è quindi uguale a quella di un altro riscaldamento a pavimento. Il collaudo termotecnico dimostra che alle temperature di mandata più alte di Systema 70 non corrispondono temperature più alte sulla superficie del pavimento (vedi grafico). Nei piani in cui è previsto il solo riscaldamento a pavimento o la combinazione riscaldamento/radiatori il tubo DUO viene posto in opera fra le nocche delle piastre sistema. Queste hanno il vantaggio di contenere già tutti gli elementi necessari per l'impianto base: – Isolamento acustico – Isolamento termico – Fissaggio tubi – Distanziatori per l'interasse di posa [4] Barriera antidiffusione ossigeno in EVOH Il tubo ROTEX DUO 17/12 x 2 PE-Xb PE-X 12 x 2 mm Istituto per il collaudo di riscaldamento-aerazione-tecnica climatica Stoccarda θmandata = 60 °C 28 °C q R,B 27 °C 26 °C = 56 W/m2 =0,10 m2K/W Produttore: ROTEX Interasse di posa: 300 25 °C 24 °C 23 °C 21 °C 20 °C 0 10 20 30 Rispetto ai sistemi convenzionali il riscaldamento a pavimento Systema 70 offre diversi vantaggi: • Con Systema 70 l'emissione termica e la temperatura della superficie dipendono essenzialmente dall'interasse di posa: alla medesima temperatura dell'acqua una posa stretta dei tubi corrisponde a temperature maggiori della superficie del pavimento rispetto ad una posa più ampia. In questo modo si possono riscaldare di più le zone perimetrali di un ambiente rispetto alla parte centrale. 40 cm Variazione della temperatura sulla superficie del pavimento (perpendicolare rispetto ai tubi) • Il contenuto d'acqua del riscaldamento a pavimento con Systema 70 è solo il 40% circa di quello di un sistema a pavimento convenzionale. La forte influenza dell'interasse di posa sulla temperatura della superficie rende indispensabile seguire rigorosamente le indicazioni del progetto termotecnico (vedi "Progettazione e calcoli")! • Grazie alla maggiore temperatura dell'acqua la riduzione dell'emissione termica (causata ad esempio da tappeti) è inferiore rispetto ad altri sistemi convenzionali. • Il differenziale di temperatura fra mandata e ritorno consentito con Systema 70 è oltre 20 K. Di norma viene scelto un differenziale di 15 K ottenendo una riduzione della portata d'acqua nei tubi e, di conseguenza la potenza necessaria per la pompa diminuisce rispetto ad impianti a pavimento convenzionali. ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 System 70 mini NUOVO: Systema 70 mini il riscaldamento a pavimento ideale per la ristrutturazione. Durante la ristrutturazione di edifici esistenti nasce spesso il desiderio di integrare un sistema di riscaldamento pavimento. Il rialzo aggiuntivo necessario del pavimento e la temperatura dell'acqua del riscaldamento esistente rendono spesso questo intervento impegnativo, costoso e a volte impossibile. In questo caso il Systema 70 mini di ROTEX offre una soluzione: con il tubo DUO 13 sviluppato appositamente per tali situazioni è possibile realizzare impianti di riscaldamento a pavimento con un rialzo minimale. Contemporaneamente il Systema 70 mini offre tutti i vantaggi del Systema 70. Ciò significa che il riscaldamento a pavimento può essere allacciato direttamente alla rete di riscaldamento esistente, senza che il pavimento si surriscaldi. Non servono ulteriori miscelatori. Si tratta quindi di un impianto di riscaldamento perfettamente funzionante senza compromessi tecnici che, al contrario di sistemi con limitazione della temperatura di ritorno, permette di ottenere una temperatura omogenea su tutta la superficie. Posa La Protect mini solo (altezza minima 29 mm) viene posata su una vecchia copertura di piastrelle esistente o su un pavimento qualsiasi grazie al collante speciale, numero d'ordine 171129. Normalmente occorrono 0,6 kg di collante per mq che vengono poi stesi con un rullo per vernici. Le piastre possono essere riposizionate per circa due ore dalla posa prima che il collante si asciughi. Il collante applicato alle vecchie piastrelle Il nastro perimetrale per il Systema 70 mini è autoadesivo e ha un’altezza di 7 cm, numero d'ordine 171131. Il cemento posato può essere riscaldato dopo 7 giorni e dopo successivi 3 giorni, effettuato un controllo della costruzione, può essere posata l'effettiva copertura del pavimento. Il massetto liquido non è utilizzabile con Protect mini solo a causa dell'eccessiva fluidità. Le piastre Protect mini solo vengono normalmente posate su un isolamento preesistente (altezza minima 54 mm) ad esempio isolamento acustico. La piastra non possiede alcun isolamento proprio , sia acustico che termico. E’ possibile realizzare un massetto di 30 mm utilizzando l’additivo per massetti Estrotherm S e un massetto CT-F ≥ 5 (ZE 30). Costruzioni basse – 29 mm L'elemento di supporto della Protect mini solo di ROTEX può essere fatto aderire direttamente al pavimento, alle piastrelle o ad altre coperture grazie ad una colla speciale. In seguito viene steso il tubo DUO 13 nella piastra. Il cemento speciale che viene aggiunto rimane molto sottile. L'altezza minima del Systema 70 mini è di 29 mm su un massetto già isolato. Si può iniziare la stesa del tubo circa 5 ore dopo la posa delle piastre. Come cemento viene utilizzato il normale cemento per riscaldamento. Se è necessario realizzare una costruzione molto bassa viene steso sulla Protect mini solo un cemento tipo ZE 20 (CT-F4) con l’aggiunta di Staboform numero d'ordine 171130. Per tale costruzione occorrono 0,5 kg di cemento per mq. Le piastrelle rese ruvide e ricoperte dal collante per la Protect mini solo Costruzione con Protect mini: Costruzione con Protect mini solo: 30 54 24 b Uno strato di cemento di 12 millimetri è possibile solo se le piastre Protect mini solo vengono posate senza isolamento. ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 12 17 29 d L’indicazione è data dal progettista: a Progetto secondo DIN 18195 b Pellicola in PE contro l’umidità residua dal solaio c Il costruttore deve applicare 20 mm di schiuma estrusa solida d Collante [5] Sistema 70 mini per riscaldamento a parete Sistema 70 mini per riscaldamento a parete Il sistema 70 mini di ROTEX può essere installato anche come riscaldamento a parete. In questo caso il tubo DUO 13 offre il vantaggio che il riscaldamento a parete può essere collegato direttamente alla rete di riscaldamento esistente con abbinamenti delle temperature di progetto fino a 70/55 C°, senza il rischio di un surriscaldamento della parete riscaldata. L'effetto del tubo DUO permette, grazie all'isolamento offerto dal tubo esterno, che temperature troppo alte si riducano. Così viene utilizzato il riscaldamento a parete, particolarmente confortevole con una grande capacità di induzione termica, in quei casi in cui non è possibile utilizzare il riscaldamento pavimento o quando, a causa di particolarità strutturali, la superficie del pavimento non è sufficiente a riscaldare l'intero ambiente. Così, attraverso l'utilizzo , anche solo localizzato, del riscaldamento a parete è possibile riscaldare anche ambienti particolari come ad esempio il bagno senza integrazione di radiatori. Il fissaggio delle piastra viene fatto mediante particolari viti in plastica ( 6 pezzi/mq ) numero d'ordine 171128 che si ancorano alla parete. L'armatura per l'intonaco deve essere scelta dall'imbianchino a seconda del tipo di intonaco, intorno viene disposto il nostro perimetrale, numero d'ordine 171131. Come per gli altri intonaci, anche nel caso si utilizzi un intonaco argilloso occorre applicarne due strati. Il secondo strato dovrà essere steso solo quando il primo sarà asciutto. Nel secondo strato si inserisce un’armatura. Dato il peso della struttura è molto importante porre particolare attenzione alla solidità dell’ancoraggio alla parete. Dal momento che occorre inserire come base una pellicola in PE è necessario che il primo strato sia ben asciutto prima di procedere alle altre fasi di lavoro. In caso l’impianto di riscaldamento sia già funzionante può essere riacceso subito dopo la stesura dell’intonaco per abbreviare i tempi di asciugatura. [6] Systema 70 mini come riscaldamento a parete Il riscaldamento a parete viene utilizzato ad esempio in costruzioni già esistenti o quando non è possibile installare un impianto a pavimento a causa dell'altezza di costruzione o quando non è possibile modificare il pavimento. Oggi comunque il riscaldamento a parete viene utilizzato anche in edifici nuovi come fonte di calore per l'intero edificio. Il riscaldamento a parete riscalda per induzione principalmente le aree di contorno della stanza. Le pareti così riscaldate creano un clima piacevole della stanza dal momento che il corpo viene riscaldato in modo omogeneo da tutti i lati. Grazie al riscaldamento omogeneo delle superfici nella stanza non c'è circolazione di aria e di conseguenza nemmeno di polvere così si ottiene aria respirabile pressoché libera da polveri. In questa costruzione tutta la parete funziona da stoccaggio di calore. Nel caso di utilizzo dell'impianto a muro in una parete interna non è possibile individuare esattamente la quantità di calore emanata per una sola stanza. Quindi è consigliabile un utilizzo equivalente delle stanze adiacenti. Nel caso di installazione su pareti esterne occorre aggiungere un isolamento sufficiente secondo le norme ENEV. Accanto al vantaggio del comfort il riscaldamento a parete è preferibile al riscaldamento con radiatori anche per quanto riguarda il risparmio energetico. Con il riscaldamento a parete si può ottenere la stessa temperatura, avvertita in una stanza con il riscaldamento tradizionale, ma tenendo la temperatura dell'aria più bassa di 2-3 gradi. Il riscaldamento a parete ROTEX viene posato e fissato, nel sistema umido, direttamente alla parete mediante i sostegni a incastro. La distanza dei sostegni non dovrebbe superare i 50 cm. Il sostegno, numero d'ordine 171224 serve al fissaggio del tubo DUO 13 e viene ricoperto da un intonaco adeguato. Come nastro perimetrale si utilizza l’RDS-M numero d'ordine 171131. ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 [7] 55 94 79 Altezza gobbe incluse Altezza totale con intonaco normale Altezza totale con Estrotherm S 1200 x 600 Misure di posa 17 10 01 2 Numero d'ordine B1 Classe di protezione antincendio secondo DIN 4102 14 piastre = 10,08m – Carico al 10% di compressione Unità d'imballo – Carico al 5% di compressione s < 30 MN/m2 Resistenza alla compressione 7 KN 0,75 m2 K/W Isolamento termico Carico al 2% di compressione ca. 0,98 kg Peso per mq 29dB ca. 0,7kg Peso piastra Indice incrementale dell'isolamento acustico ∅LW – ca.32 kg/m2 Strato isolante in EPS Copertura ca.12 kg/m2 Isolamento acustico in PST Peso schiuma DES sm 55/110/165/ 220/275 Griglia di posa diagonale Tipo di utilizzo secondo DIN 4108 T10 75/150/225/300 Griglia di posa 90 gradi Altezza totale con Staboform 33/30 Basis-Integral 33-3 Altezza dell'isolamento Descrizione (misure espresse in mm) Dati tecnici delle piastre sistema 17 10 10 2 17 10 30 7 piastre = 10,25 m B1 – – 7 KN 29dB s < 30 MN/m2 0,75 m2 K/W ca. 1,9 kg ca. 2,8 kg PS ca.32 kg/m2 ca.12 kg/m2 DES sm 1220 x 1200 55/110/165/ 220/275 75/150/225/300 79 94 55 33/30 Protect 33-3 2 17 10 31 11 Platten = 16,10 m B1 – – 7 KN 18dB – 0,28 m2 K/W ca 1,7 kg ca. 2,5 kg PS ca.32 kg/m2 DEO 1220 x 1200 55/110/165/ 220/275 75/150/225/300 59 74 32 10 Protect 10 2 17 10 35 10 piastre = 14,64 m B1 – – – – – – ca. 1,08 kg ca. 1,58 kg PS – 1220 x 1200 55/110/165/ 220/275 75/150/225/300 49 64 22 – Protect solo 69 54 24 7 Protect mini 2 17 10 37 10 piastre = 14,64 m B1 – – – – – 0,20 m2 K/W ca. 1,28 kg ca. 1,88 kg PS ca.32 kg/m2 DEO 1220 x 1200 55/110/165/ 220/275 75/150/225/300 Sezioni di impianti di riscaldamento a pavimento completi secondo EN-1264 T4 vedi pagina 10 - 12 17 10 17 20 piastre = 14,40 m 8 piastre = 5,76 m 2 B1 2 – – 7 KN 18dB – 0,43 m2 K/W ca. 0,8 kg ca. 0,55 kg – ca.32 kg/m2 DEO 1200 x 600 55/110/165/ 220/275 75/150/225/300 64 79 38 15 Mono 15 B1 – – 99 KN 19dB – 1,28 m2 K/W ca. 2,1 kg ca.1,5 kg – ca.32 kg/m2 DEO 1200 x 600 55/110/165/ 220/275 75/150/225/300 93 108 67 45 Compact 45 17 10 38 10 piastre= 14,64 m2 B1 – – – – – – ca. 0,90 kg ca. 1,32 kg PS – 1220 x 1200 55/110/165/ 220/275 75/150/225/300 29 – – 17 – Protect mini solo Piastre sistema Con le piastre sistema Standard e Protect possono essere utilizzati tubi riscaldanti ROTEX DUO 17, DUO 17 AL, Monopex 14, Monopex 14 AL e varioflex 17. grado minimo di isolamento termico è 1,25 m2 K/W. In questi casi si può utilizzare Compact 45. L'altezza totale incluso il massetto è di 108 mm. Piastre Standard Per ambienti con pavimenti a contatto con l'esterno il grado minimo di isolamento termico è di 2,0 m2 K/W. In questi casi è possibile integrare Compact 45 con una piastra isolante aggiuntiva di 30 mm. L'altezza totale incluso il massetto è di 138 mm. Le piastre sistema Standard sono realizzate esclusivamente in polistirolo. Basis-Integral 33-3 Grazie ad un procedimento brevettato ci è stato possibile realizzare con lo stesso processo due strati di schiuma con differente densità. Quella inferiore, più morbida, ottiene un maggiore isolamento acustico. Lo strato superiore, più denso, nel quale sono integrate anche le nocche, ha la solidità necessaria per trattenere e guidare con precisione i tubi. Grazie a questo speciale procedimento di realizzazione si annulla la necessità di una pellicola aggiuntiva perché la superficie di schiuma densa delle piastre sistema forma un efficace barriera vapore. Le nocche sono inserite nelle piastre ad una distanza di 75 mm. Quindi i tubi possono essere posti in opera ad una distanza di 75, 150, 225 mm ecc. Le nocche sono formate in modo da offrire un sostegno sicuro ai tubi mantenendo in modo perfetto la loro curvatura. Grazie a dei listelli integrati i tubi sono sollevati dalle piastre in modo da essere in seguito completamente avvolti dal cemento del pavimento garantendo una distribuzione ottimale del calore nel pavimento. Durante la posa in opera le piastre vengono collegate perfettamente una all'altra grazie a speciali giunzioni a forma di coda di rondine. Una scanalatura a gradino che gira tutt'intorno alla piastra evita in modo efficace eventuali rumori di calpestìo. La piastra base viene utilizzata per impianti di riscaldamento a pavimento a contatto con ambienti riscaldati. Il suo isolamento termico supera il valore di 0,75 m2 K/W richiesto da EN 1264. Lo spessore totale a partire dal bordo inferiore della piastra base fino al bordo superiore del massetto è di circa 94 mm. Mono 15 Piastra di polistirolo con nocche ad altezza ridotta senza isolamento acustico utilizzata preferibilmente per impianti ad altezza ridotta, come per esempio in edifici da ristrutturare. Con un massetto normale l'altezza totale è di circa 79 mm. Con lo speciale additivo Estrotherm S l'altezza totale può essere ridotta di circa 15 mm. Piastre Protect Le piastre Protect sono costruite a doppio strato. L'isolamento termico ed acustico e la base delle nocche sono in polistirolo ricoperti da una lamina grigia di polistirolo ad alta densità. Le piastre si collegano per sovrapposizione parziale creando uno strato impermeabile anche ad un massetto molto liquido. Protect-Integral 33-3 Grazie ad un procedimento particolare è possibile produrre una piastra di polistirolo a doppio strato con due livelli di densità in un'unica lavorazione. La parte inferiore più morbida realizza l'isolamento termico e acustico richiesto da DIN 4109. Protect-Integral 33-3 viene utilizzata per impianti a contatto con ambienti riscaldati e l'altezza totale incluso il massetto è di circa 94 mm. Protect 10 Piastra in Styropor con nocche, particolarmente bassa e senza isolamento acustico. Protect 10 è particolarmente indicata per impianti ad altezza ridotta o per ristrutturazioni. Con massetto normale l'altezza tortale è di circa 74 mm. Con l'additivo speciale Estrotherm S l'altezza dell'impianto può essere ulteriormente ridotta di 15 mm. Nastro perimetrale Pavimentazione Collante Massetto Tubo DUO Piastra sistema Compact 45 Pellicola PE contro l'umidità residua del solaio Ambienti il cui pavimento sia a contatto con stanze non riscaldate o terreno necessitano generalmente di un isolamento termico maggiore. Secondo DIN/EN 1264 parte 4 il Solaio [8] Grazie alla particolare struttura delle nocche il tubo riscaldante può essere posato ad angolo retto (interassi possibili 75, 150, 225 e 300 mm) ma anche in diagonale (interassi possibili 55, 110, 165, 220 e 275 mm). Non sono necessari ulteriori fissaggi. ROTEX Systema 70 Costruzione umida ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Nastro perimetrale Dati tecnici RDS-FP RDS RDS-F RDS-M DFP Materiale Schiuma di PE Schiuma di PE Schiuma di PE Cartone ondulato Cartone ondulato Spessore 10 mm 8 mm 10 mm 5 mm 6 mm Altezza 150 mm 150 mm 150 mm 70 mm 100 mm Copertura Guarnizione/ Pellicola di PE Piede adesivo/ – – perimetrale pellicola PE Comprimibilità fino a 2 mm fino a 2 mm fino a 2 mm fino a 2 mm fino a 2 mm 25 m 25 m 25 m 25 m 25 pz. x 1 m 17 11 26 17 11 01 17 11 07 17 11 31 17 11 08 Unità d'imb. Codice Il massetto di un riscaldamento a pavimento deve essere realizzato galleggiante senza collegamenti fissi con il corpo dell'edificio. Perciò il nastro perimetrale deve essere montato in modo continuo senza interruzioni lungo tutte le strutture verticali attorno all'impianto a pavimento. In questo modo si evitano crepature del pavimento in fase di asciugatura ed eventuali ponti acustici. Il nastro perimetrale tipo RDS è dotato di una pellicola PE che serve a coprire le fughe perimetrali al fine di evitare infiltrazioni del massetto sotto le piastre ed evitare ponti acustici. Il fissaggio del nastro con i chiodi in dotazione o con ganci e con morsetti deve avvenire sempre al di sotto della pellicola. Il nastro di schiuma PE di 8 mm dovrà sempre essere installato all'altezza delle piastre sistema. Eventuali piastre isolanti aggiuntive dovranno essere appoggiate direttamente ai muri ed il nastro dovrà essere montato sopra di esse. pellicola PE Nastro perimetrale per massetti liquidi Il nastro perimetrale RDS viene usato per pavimenti tradizionali, mentre per la posa con cementi liquidi si deve utilizzare il nastro tipo RDS-F con piede adesivo. Durante la realizzazione di massetti liquidi è essenziale adottare misure speciali (ad es. utilizzando schiume) per evitare infiltrazioni di liquido sotto al profilo. Nelle zone dei giunti di dilatazione, zone di passaggio o simili si usa uno speciale profilo per giunti di dilatazione tipo DFP di cartone ondulato con piede adesivo che si può incollare direttamente sulle piastre sistema. Nel caso si utilizzi del massetto autolivellante occorre adottare accorgimenti adeguati in maniera che il massetto liquido non si infiltri sotto la piastra. ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 [9] Sezioni di pavimento con Systema 70 (umido) Basis-Integral 33-3: Costruzione contro ambienti riscaldati (ambienti con utilizzi simili) Protect 10 isolamento aggiuntivo 20-2 mm EPS 045 DESsg: Costruzione contro ambienti riscaldati (ambienti con utilizzi simili) DIN EN 1264-4: R, ins = 0,75 m2 k/W, N° di reg. 7F029-F DIN EN 1264-4: R, ins = 0,75 m2 k/W, N° di reg. 7F029-F 2 2 3 16 15 4 5 8 14 7 3 16 13 15 4 5 12 14 7 13 45 45 94 32 20 52 1 1 17a Protect-Integral 33-3: Costruzione contro ambienti riscaldati (ambienti con utilizzi simili) 94 17a Compact 45: Costruzione contro ambienti non riscaldati e terreno DIN EN 1264-4: R, ins = 1,25 m2 k/W, N° di reg. 7F029-F DIN EN 1264-4: R, ins = 0,75 m k/W, N° di reg. 7F029-F 2 2 2 3 16 16 15 3 4 5 11 14 7 13 15 4 5 9 14 7 13 45 45 94 67 52 1 1 17a Mono 15 con isolamento aggiuntivo 15-2 mm EPS 045 DESsg: Costruzione contro ambienti riscaldati (ambienti con utilizzi simili) 108 17 Basis-Integral 33-3 con isolamento aggiuntivo EPS 040 DEO: Costruzione contro ambienti non riscaldati e terreno DIN EN 1264-4: R, ins = 1,25 m2 k/W, N° di reg. 7F029-F DIN EN 1264-4: R, ins = 0,75 m k/W, N° di reg. 7F029-F 2 2 2 3 16 16 15 3 4 5 10 14 7 15 13 4 5 8 14 7 13 45 45 38 15 1 [ 10 ] 94 17a 52 114 20 1 17a ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Sezioni di pavimento con Systema 70 (umido) Protect-Integral 33-3 con isolamento aggiuntivo EPS 040 DEO: Costruzione contro ambienti non riscaldati e terreno Basis-Integral 33-3 con isolamento aggiuntivo EPS 040 DEO: Costruzione contro ambienti con utilizzi diversi DIN EN 1264-4: R, ins = DIN EN 1264-4: R, ins = 1,25 m2 k/W, N° di reg. 7F029-F 1,25 m2 k/W, N° di reg. 7F029-F 2 2 3 16 16 15 3 4 5 11 14 7 13 15 4 5 8 14 7 13 45 45 52 114 52 124 30 20 1 Mono 15 con isolamento aggiuntivo EPS 035 DEO: Costruzione contro ambienti non riscaldati e terreno 3 2 16 15 4 5 10 14 7 13 3 16 15 45 4 6 10 14 7 13 30 38 109 64 38 30 1 1 17a Protect 10 con isolamento aggiuntivo EPS 040 DEO: Costruzione contro ambienti non riscaldati e terreno 3 2 16 15 4 5 12 14 7 13 3 16 45 15 4 5 12 14 7 32 114 13 45 40 1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 17a Protect 10: Costruzioni particolarmente basse (ad es. ristrutturazioni) Isolamento aggiuntivo richiesto da DIN EN 1264-4 DIN EN 1264-4: R, ins = 1,25 m2 k/W, N° di reg. 7F029-F 2 17a Mono 15: Costruzioni particolarmente basse ((ad es. ristrutturazioni). Isolamento aggiuntivo richiesto da DIN EN 1264-4. Massetto cementizio speciale con Estrotherm S ZE 30*: 30 mm sopra il tubo DIN EN 7 F 030 DIN EN 1264-4: R, ins = 1,25 m2 k/W, N° di reg. 7F029-F 2 1 17 Solaio portante Parete Intonaco Nastro perimetrale Massetto cementizio (standard: ZE 20, 45 mm sopra il tubo) Massetto cementizio (speciale con Estrotherm S ZE 30*, 30mm sopra il tubo) Tubo DUO 17/12 x 2 DD Piastra Integral Basis Compact 15 10 11 12 13 14 15 16 17 17a ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 1 17a Piastra Mono Protect Integral 33-3 Protect 10 Collante Rivestimento Fuga di dilatazione Battiscopa Isolamento edificio Isolamento contro l'umidità residua dell'edificio (ad es. foglio in PE da 0,2 mm) 74 32 17a * per carichi fino a 1,5 kN/m2 (ad es. soggiorni) Per carichi fino a 5 kN/m2 servono massetti più spessi: - Massetto standard (ZE 20/5 kN/m2): 65 mm sopra il tubo - Massetto speciale con Estrotherm S (CT-F ≥ 5/5 KN/m2): 50 mm sopra il tubo [ 11 ] Sezioni di pavimento con Systema 70 (umido) Costruzione su massetti esistenti o rivestimenti in pietra Protect mini solo Costruzione bassa per edifici nuovi e ristrutturazioni Protect mini 2 3 16 15 2 19 4 3 18 6 14 1 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 [ 12 ] 21 14 13 15 12 17 29 17a Solaio portante Parete Intonaco Nastro perimetrale Massetto cementizio (standard: ZE 20, 45 mm sopra il tubo) Massetto cementizio (speciale con Estrotherm S ZE 30*, 30mm sopra il tubo) Tubo DUO 17/12 x 2 DD Piastra Integral Basis Compact 15 Piastra Mono Protect Integral 33-3 Protect 10 Collante Rivestimento Fuga di dilatazione Battiscopa 20 16 13 30 54 24 1 2 3 4 5 18 d Collante 1 17 Isolamento edificio 17a Isolamento contro l'umidità residua dell'edificio (ad es. foglio in PE da 0,2 mm) 18 DUO 13/9,5x1,2 19 Protect mini 20 Protect mini solo 21 Massetto cementizio CT-F4 con additivo per massetti cementizi Staboform (può essere utilizzato solo quando le piastre Protect Mini Solo vengono incollate su un massetto già esistente o su un pavimento adatto ad es. piastrelle) ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Systema 70 secco Spesso costruttori e restauratori si trovano di fronte alla necessità di scegliere fra un sistema di riscaldamento a pavimento tradizionale umido con massetto cementizio e un sistema a secco. Confrontando i due sistemi Systema 70 secco offre i seguenti vantaggi: 쑺 Systema 70 secco è ideale per la integrazione in edifici già esistenti 쑺 Systema 70 secco è realizzato in assoluta assenza di acqua eliminando i tempi di asciugatura 쑺 Per questo motivo non servono più i tempi di asciugatura (fino a 40 giorni) 쑺 In questo modo si evita l'umidità in casa 쑺 L'assenza di acqua rende Systema 70 secco ideale per la realizzazione di impianti a pavimento in edifici prefabbricati o di legno 쑺 Dopo la posa in opera delle piastre Fermacell si può procedere immediatamente alla posa del rivestimento 쑺 Systema 70 secco è molto più leggero di un sistema umido (ca 30kg/m2) per cui appesantisce molto meno il solaio (sistema umido 130 kg/m2) 쑺 Systema 70 secco, avendo una minore capacità di accumulare calore, il riscaldamento ha anche una minore inerzia 쑺 Systema 70 secco utilizza le stesse piastre del sistema umido 쑺 I tubi di collegamento dei radiatori possono essere posati direttamente fra le nocche delle piastre Principio di funzionamento Nell'utilizzo del Systema 70 ROTEX secco il primo passo prevede la posa delle piastre di sistema idonee al grado di isolamento termico richiesto. È necessario tagliare il bordo delle piastre sistema a contatto col nastro perimetrale (precedentemente fissato alla parete) in modo da creare una perfetta aderenza al muro. Appena posata la prima fila di piastre le lamiere in latta zincata ROTEX vengono fissate a pressione nelle piastre in polistirolo. In questo modo si evita che le nocche delle piastre di polistirolo si rovinino camminandoci sopra e si assicura una perfetta tenuta delle lamiere. Per lo stesso motivo è necessario posare le piastre nelle zone di maggior passaggio, come per esempio i corridoi, solo verso la fine dei lavori e poco prima della posa delle lamiere, fornite in unità da 1200 millimetri e 400 millimetri. Grazie ai pezzi più piccoli compresi nella fornitura è possibile ricoprire completamente il pavimento. Solo nella zona delle due curve e necessario considerare una distanza di posa di 22 centimetri. I collegamenti ai circuiti, così come i collegamenti davanti ai collettori, dovrebbero rispettare possibilmente l'interasse di posa scelto ma in ogni modo devono essere posati tra le nocche della piastra. Le parti di impianto dove non sono posate lamiere verranno ricoperte con lamiere di acciaio fornite insieme all'impianto. La distanza minima di posa delle piastre è di 75 millimetri. Quindi con ROTEX secco è possibile utilizzare le distanza di posa standard di 150, 225 e di 300 millimetri. Il tubi DUO 17 AL vengono preferibilmente posati a meandri. Come massetto secco si utilizzano esclusivamente le piastre di gessofibra della Xella Trockenbau-Systeme Gmbh (Fermacell) tipo 2 E22. Gli elementi del massetto sono costituiti da due piastre in gessofibra da 12,5 millimetri ognuna, incollate insieme. Queste vengono prima incollate ad incastro poi avvitate insieme. Appena finita la posa è possibile fissare direttamente su di esse la pavimentazione scelta. Per la pavimentazione sono idonei quasi tutti i consueti materiali utilizzati per impianti a pavimento. Per la scelta della pavimentazione è quindi necessario attenersi alle indicazioni della ditta produttrice delle piastre Xella TrockenbauSysteme GmbH. Dati tecnici Lamiera WLE 17 Larghezza 372 mm Lunghezza 1200 mm Spessore 0,5 mm Materiale Lamiera in acciaio zincato 5,35 m2 Unità di imballaggio Contenuto Tubo riscaldante 8 pezzi WLE lunghi 1200 mm 6 pezzi WLE lunghi 400 mm 2 pezzi lamiera liscia 1200 x 372 mm DUO 17 AL (non consentito DUO 17/12x2DD o Monopex 17) Codice Piastra sistema ROTEX 17 11 13 Carico massimo concentrato Settore d'utilizzo Piastra Mono 15 1,5 kN 1+2 Piastra Compact 45 1,5 kN 1+2 Piastra Basis-Integral 33-3 1,0 kN 1 I carichi massimi concentrati (≥ 10 cm2) devono essere collocati ad una distanza minima di 50 cm. Distanza dall'angolo ≥ 25 cm o superficie di carico ≥ 100 cm2. La somma dei singoli carichi non deve superare il carico massimo consentito per il solaio. Il settore di utilizzo 1 riguarda soggiorni, corridoi e mansarde in edifici residenziali, il settore di utilizzo 2 comprende uffici, corridoi e mansarde in edifici amministrativi, negozi fino a 50 m2 di superficie in edifici residenziali. ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 [ 13 ] Sezioni di pavimento Systema 70 secco Mono 15: Impianto su pavimenti a contatto con ambienti riscaldati (ambienti con utilizzi simili) DIN EN 1264-4: R, ins = 0,75 m2 k/W, N° di reg. 7 F 036 2 15 14 Indicazioni Fermacell: • per eventuali livellamenti utilizzare solo materiali di riempimento Fermacell • posare una barriera contro l'umidità residua • non utilizzare materiali d isolamento in PUR o in polistirolo PS 20 Pannello Fermacell 2E22 (2 x 12,5 mm) 3 4 5 6 8 7 12 13 Nota bene: • Il fondo deve essere assolutamente piano • Sul pavimento non devono essere posati tubi o cavi elettrici 25 38 63 1 16a I massimi spessori consentiti per l'isolamento, incluse le piastre sistema ROTEX sono: • con polistirolo PS 30: massimo 90 mm • con schiuma solida estrusa ad es. Styrodur: massimo 120 mm Sollecitazioni Basis-Integral 33-3: Impianto su pavimenti a contatto con ambienti con utilizzi simili Piastra sistema ROTEX Carico massimo concentrato Piastra Mono 15 Piastra Compact 45 Piastra Basis-Integral 33-3 DIN EN 1264-4: R, ins = 0,75 m2 k/W, N° di reg. 7 F 036 2 Pannello Fermacell 2E22 (2 x 12,5 mm) 3 15 14 4 5 6 9 25 77 52 1 16a Compact 45: Impianto su pavimenti a contatto con ambienti non riscaldati eterreno Pannello Fermacell 2E22 (2 x 12,5 mm) 3 15 14 4 5 6 10 12 7 13 25 67 1 [ 14 ] Settore di utilizzo 1 Soggiorni, corridoi, mansarde in edifici residenziali Settore di utilizzo 2 Uffici, corridoi e mansarde in edifici amministrativi. Negozi fino a 50 m2 di superficie in edifici residenziali 1 2 3 4 5 DIN EN 1264-4: R, ins = 1,25 m2 k/W, N° di reg. 7 F 036 2 1+2 1+2 1 I punti di carico massimo consentito (≥ 10 cm2) possono essere distribuiti a distanza di almeno 50 cm. Distanza dagli angoli ≥ 25 cm oppure superficie di carico ≥ 100 cm2. La somma dei singoli carichi non deve superare il carico massimo consentito per il solaio. 12 7 13 1,5 kN 1,5 kN 1,0 kN Settore d'utilizzo 92 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 16a Solaio grezzo portante Parete Intonaco Nastro perimetrale Massetto secco con piastre di cartongesso Fermacell 2 E 22 (2 x 12,5 mm) Lamiera per la conduzione termica Tubo DUO 17 AL Piastra Mono 15 Piastra Basis-Integral 33-3 Piastra Compact 45 Piastra isolante aggiuntiva 20 mm di schiuma estrusa rigida Collante Rivestimento Giunto elastico Fascia battiscopa Isolamento dell'edificio secondo DIN 18 195 Barriera contro l'umidità residua (ad es. pellicola di PE da 0,2 mm) ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Tubi riscaldanti in PEX Cuore di un riscaldamento a pavimento è il tubo riscaldante. ROTEX è una delle più importanti ditte produttrici di tubi PE-X e possiede l'esperienza di milioni di metri di tubo. Per produrre un tubo da riscaldamento a pavimento è opportuno partire dal presupposto di una durata di circa 50 anni e rispettare le seguenti caratteristiche di qualità ed i seguenti fattori di sicurezza: 1. Ottimo comportamento a lungo termine per quanto riguarda la pressione interna, cioè eccezionale resistenza nel tempo. 2. Alta resistenza alla pressione ed al calore (per breve tempo fino a 95°C e 10 bar). 3. Buona stabilità contro l'invecchiamento da calore 4. Resistenza contro formazione di fessure 5. Inalterabilità chimica, cioè resistenza contro tutti gli additivi eventualmente aggiunti all'acqua riscaldante, come per esempio sostanze anticalcare ed inibitori. 6. Possibilità di posa in opera a freddo senza riempire d'acqua calda i tubi anche se formano curve relativamente strette. 7. Resistenza alla corrosione 8. Bassa perdita di carico, niente incrostazioni. 9. Alta resistenza alla fessurazione e contro l'usura 10. Resistenza elevata agli urti e soprattutto contro urti a freddo. 11. Sicurezza della qualità dei tubi mediante controlli interni ed esterni. Le richieste secondo DIN 16 892 e DIN 4726/ 4729 per tubi riscaldanti in PE-X sono state rispettate ed in molti punti superate. Materiale La materia prima è il lupolene, un polietilene ad alta efficienza della BASF, estremamente resistente al calore grazie all'aggiunta di alcuni additivi speciali. Reticolazione Il tubo base in PE, prodotto per estrusione, viene modificato durante il procedimento di reticolazione. Le catene molecolari del polietilene creano una fitta rete che migliora sensibilmente le caratteristiche termiche, chimiche e meccaniche del materiale di partenza. Dati tecnici Utilizzo DUO 13 DUO 17 DUO 25 Riscald. a pavimento Riscald. a pavimento e collegamento a radiatori Riscald. a pavimento grandi superfici/ industria e collegamento a radiatori Diametro tubo esterno in mm 13,8-14 17,5 25 Diametro tubo interno in mm 9,5 12 18 Spessore parete tubo interno in mm 1,2 2 2 Materiale PE-Xb PE-X PE-X Impermeabilità all’ossigeno EVOH EVOH EVOH Temperatura massima consentita 90 °C 90 °C 90 °C Temperatura massima a breve 110 °C 110 °C 110 °C Pressione massima di esercizio 7 bar (a 70 °C) 7 bar (a 70 °C) 7 bar (a 70 °C) B2 B2 B2 Contenuto d’acqua 0,04 l/m 0,05 l/m 0,15 l/m Raggio minimo di curvatura 60 mm 60 mm 90 mm Lunghezza massima circuito 60 m 80 m 200 m 1700 W 2500 W 7000 W 0,15 mm/mK 0,15 mm/mK 0,15 mm/mK N° di registrazione 3V292 3V292 PE-X 3V292 PE-X Unità di imballaggio 120/240 120/240/600 m 200/440/1400 m Codice 17 90 11/ 17 90 12 17 00 68/ 17 00 61 17 00 50/17 00 02/ 17 00 51 Classe di protezione al fuoco Max. potenza termica per circuito Coefficiente di dilatazione Collaudato DIN I tubi DUO sono collaudati secondo le norme DIN 4726/29 Reg. Nr. 3V216PE-Xc. Le caratteristiche richieste da DIN 4726 riguardo la impermeabilità all'ossigeno sono ampiamente superate. Infatti la permeabilità del tubo DUO è solo 1/10 del valore indicato come limite da DIN 4726 per i tubi sintetici con barriera ossigeno. Impermeabilità all'ossigeno Impermeabilità all'ossigeno in g/(m3d) Generalità 0,2 0,1 0,1 0,008 Valore limite secondo DIN 4726 Valore misurato per il tubo DUO/DD L'impermeabilità all'ossigeno della parete del tubo è minima e trascurabile. Qualsiasi corrosione delle parti in ferro presenti nell'impianto per questo motivo può essere esclusa. Per evitare l'infiltrazione di ossigeno nei punti di giunzione, a causa di vasi di espansione mal dimensionati o non correttamente montati, devono essere rispettate rigorosamente le indicazioni di progetto per la scelta e per il montaggio del vaso di espansione. ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 [ 15 ] Tubo riscaldante DUO 17 AL Generalità Nel ROTEX DUO 17 AL e nel MONOPEX 14 AL il tubo interno che conduce l'acqua è in PEX ricoperto di alluminio secondo la disposizione DIN EN ISO 15875. L'alluminio da la giusta rigidità al tubo sintetico. La lunga durata e la sicurezza, elementi distintivi di questo tipo di tubo, sono state comprovate negli anni. Grazie alla copertura in alluminio, fissata a laser, il tubo è completamente impermeabile all'ossigeno, facendo seguito alla disposizione DIN 4726. Tubo interno in PE-Xb Collante Dati tecnici Area di utilizzo DUO 17 AL Monopex 14 AL Risc. a pavimento e Collegamento collegamento radiatori radiatori Diam. esterno in mm 17,5 21 Diam. interno in mm 12 14 Spessore parete tubo interno in PE-Xb in mm 1,8 1,8 Spessore tot. parete tubo interno PE-Xb in mm 2 2 Materiale Tubo base in PE-Xb Tubo base in PE-Xb tubo interno Alluminio/PE Alluminio/PE Impermabilità Mantello in alluminio Mantello in alluminio all'ossigeno saldato al laser saldato al laser testa-testa testa-testa Temperatura massima consentita 90 °C 90 °C Temperatura massima di spunto 110 °C 110 °C Pressione max. esercizio 7 bar (con 70 °C) 7 bar (con 70 °C) Contenuto d'acqua 0,05 l/m 0,08 l/m Raggio minimo 60 mm o 30 mm 70 mm o 30 mm con pinza piegatubi con pinza piegatubi Coefficiente di dilatazione max 0,03 mm/mK max 0,03 mm/mK Unità di imballaggio 120/240 m 75 m Codice 17 06 01 / 17 06 02 17 06 07 Curvatura Il vantaggio più importante dei tubi AL è nella posa. I tubi DUO 17 AL e Monopex 14 AL possono essere piegati a mano senza l'ausilio di alcun attrezzo mantenendo perfettamente la piega, rendendo semplice la realizzazione di collegamenti estetici dei radiatori. Un'apposita pinza piegatubi aiuta a realizzare piegature perfettamente uniformi. Questo può essere di grande aiuto nel collegare i collettori durante la posa del tubo riscaldante. Un criterio importante del collegamento dei collettori è la piegatura omogenea dei tubi di collegamento per dare un senso di ordine all'impianto. Un effetto ottico piacevole può essere ottenuta grazie alla pinza piega tubi. Collante Raggi minimi di piegatura: 60 mm o 70 mm senza pinza piegatubi 30 mm con pinza piegatubi. Alluminio 0,2 mm Saldato al laser testa-testa Impermeabilità all'ossigeno 100% Strato protettivo PE Resistente ai raggi UV Tubo esterno in PE Con DUO 17 AL e Monopex 14 AL costosi raccordi, curve guida e mezzi di fissaggio sono superflui. Dilatazione Un grande vantaggio del mantello di alluminio rispetto alle normali plastiche è la ridotta dilatazione. Il coefficiente di dilatazione per il tubi AL è al massimo di 0,03 mm/mK. Non sono quindi possibili modifiche nella lunghezza dei tubi in seguito a cambiamenti della temperatura di esercizio quando il tubo è già inserito nel massetto. [ 16 ] Invecchiamento La stessa cosa vale anche per i collegamenti ai radiatori quando il tubo è inserito direttamente nel massetto. Anche quando il tubo dell'impianto a pavimento è inserito nel tubo corrugato o nel tubo isolante, grazie alla sua particolare conformazione, non è necessario tenere in considerazione un’eventuale dilatazione del tubo. È possibile eliminare qualsiasi dilatazione collegando i radiatori almeno in tre punti ad angolo retto. Molti materiali sintetici invecchiano precocemente a causa dei raggi UV a onde corte. Al contrario il tubo sintetico protetto dallo strato di alluminio non è esposto a questo fattore di invecchiamento. Inoltre la pellicola sintetica che avvolge il tubo contiene sostanze UV stabilizzanti ad alta efficienza che proteggono il tubo di alluminio dai raggi dannosi. Nel massetto o nel muro il tubo è ben protetti dal tubo esterno (DUO o tubo corrugato). ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Collettore Descrizione Il sistema QuickFix I principali vantaggi di QuickFix: Il collettore, costruito in poliamide rinforzato con fibra di vetro esente da corrosione, è costituito da una barra di mandata e una di ritorno e due fissaggi. La costruzione di HKV QUICK-FIX è modulare ed è disponibile nelle versioni da 2 a 14 vie. Grazie alla realizzazione in materiale sintetico non esistono problemi di corrosione. I moduli di mandata sono dotati di valvole d'arresto. Il sistema QuickFix a montaggio rapido è stato sviluppato per semplificare l'installazione del collettore nelle cassette da incasso WEK o APK. 쑺 Montaggio: 1 Un tappo di chiusura applicato in fabbrica protegge le filettature esterne da danni meccanici. Avvitando il tappo si esclude un circuito senza modificare la regolazione della quantità d'acqua sulla valvola di ritorno. montaggio semplice e rapido del collettore nella cassetta da incasso 쑺 collettore di mandata regolabile in altezza 쑺 collettore scorrevole lateralmente per facilitare il collegamento dei tubi 쑺 guida per il fissaggio dei tubi 2 Montaggio raccordo a croce e rubinetto a sfera 3 Inserire il collettore nella sua guida metallica 4 Fare scorrere il collettore Premere i pulsanti della guida ad incastro Togliendo il tappo e avvitando al suo posto il servocomando elettrico SAT 5 si predispone il circuito per la regolazione ambiente. I moduli di ritorno sono dotati di valvole per la regolazione esatta della quantità d'acqua necessaria. Sono disponibili set di raccordi a pressione per tutti i tipi di tubo normalmente in commercio. 108 45 Ritorno 215 350 Set di collegamento 88 Mandata 140 51 75 97 63 Collettore per riscaldamento a pavimento e radiatori Fissaggio del collettore direttamente sul muro senza cassetta Sul supporto del collettore sono posizionati due fori di 8 mm in alto e in basso. Il collettore va fissato al muro con tasselli ad espansione. Per potere accedere ai due fori superiori vanno tolte le guide ad incastro facendole scorrere verso l'alto. Dati tecnici Numero circuiti Interasse raccordi dei tubi Collegamento per mandata e ritorno Massima portata Massima pressione di esercizio Massima temperatura dell'acqua Detentore regolazione ritorno Diametro dei tubi collegabili Materiale di costruzione Isolamento acustico Codici HKV QuickFix 2 – 14 63 mm R 1’’ femmina 1600 l/h 6 bar 90 °C 16 posizioni 12, 14, 17 e 18 mm Poliamide resistente alle alte temperature Gomma sui fissaggi 17 25 02 - 17 25 14 Dimensioni dei collettori, misure in mm Numero dei circuiti 2 Dimensioni collettore con 315 raccordo a croce e rubinetto a sfera Dimensioni collettore 175 ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 3 380 4 445 5 510 6 570 7 635 8 700 9 760 10 820 11 890 12 13 14 950 1020 1080 240 305 370 430 495 560 620 680 750 810 880 940 [ 17 ] Combi-Box - piccolo e flessibile Combi-Box è stato ideato per collegare 2 circuiti a pavimento e un radiatore. 7 cm 15 cm 28,5 cm In questo modo è possibile collegare i due circuiti direttamente ai collegamenti del radiatore esistente in modo invisibile a incasso nel muro dietro il radiatore. Si potrà così collegare oltre al radiatore preesistente il riscaldamento a pavimento senza alcuna difficoltà. Il servomotore gestisce quindi la temperatura della stanza, accendendo o spegnendo sia l’eventuale radiatore che l’impianto a pavimento. Dati tecnici Combi-Box Lunghezza Larghezza Tiefe Raccordi Euroconus 28,5 cm 15,0 cm 7,0 cm Combi-Box con servocomando 3 /4“ adatti per DUO 13 e DUO 17 Consegna Il collettore è montato all’interno di una scatola, incluso set coperchi, materiale di fissaggio e due tappi di chiusura. Non compresi sono servocomandi elettrici e blocco valvole. Montando il blocco valvole è possibile realizzare una separazione fra impianto idraulico e Combi-Box. Attenzione: quando si collegano due circuiti di riscaldamento ad un combi-box, entrambi i circuiti devono essere di pari lunghezza e dimensione. [ 18 ] ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Cassette da incasso Per l'installazione del collettore sono disponibili cassette da incasso in 4 diverse misure. La cassetta WEK è costruita in lamiera di acciaio zincato di 1mm. Porta e frontale sono verniciati a polvere epossidica in RAL 9010 a grana fine. La cassetta va appoggiata direttamente sul pavimento grezzo ed inserita nel muro. La cassetta, regolabile in altezza da 670 a 740 mm ed in profondità necessita di una nicchia profonda almeno 120 mm per poter accogliere il collettore con la regolazione ambiente. 110 95 Dimensioni cassetta da incasso Tipo Dimensioni in mm: Altezza H: Larghezza B: Profondità T: Larghezza cornice Rb: Altezza cornice Rh: Profondità cornice Rt: Altezza porta Th: Larghezza porta Tb: Foro pretranciato mandata AV: Foro pretranciato ritorno AR: Altezza nicchia: Larghezza nicchia: Numero massimo dei circuiti con raccordo a croce e rubinetto a sfera: Numero massimo dei circuiti con raccordo a croce e WMZ orizzontale e verticale: Codici QuickFix: fissaggio del collettore in pochi secondi WEK 05 WEK 10 WEK 15 WEK 20 WEK 25 670 – 740 495 110 – 170 525 495 14 435 465 285 – 355 480 – 550 700 – 770 505 670 – 740 700 110 – 170 750 495 14 435 692 285 – 355 480 – 550 700 – 770 710 670 – 740 850 110 – 170 900 495 14 435 842 285 – 355 480 – 550 700 – 770 860 670 – 740 1150 110 – 170 1200 495 14 435 1142 285 – 355 480 – 550 700 – 770 1160 670 – 740 1450 110 – 170 1500 495 14 435 1442 285 – 355 480 – 550 700 – 770 1460 4 7 10 14 – 2 17 72 05 3 17 72 10 6 17 72 15 10 17 72 20 14 17 72 25 Collegamento dei tubi nella cassetta Durante la posa è importante evitare che i tubi siano troppo tesi all'interno della cassetta. ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Un collegamento preciso permette di fissare i tubi alla cassetta con le fascette in dotazione. È buona norma evitare un eccessivo raggruppamento dei tubi all' altezza del collettore. [ 19 ] Cassetta per montaggio esterno La soluzione ideale per il montaggio del collettore direttamente sulla parete è la cassetta APK. Schienale amovibile Lo schienale con supporto e fissaggi per il collettore viene fissato sulla parete per primo. Poi viene inserito il collettore. In seguito si installa il riscaldamento a pavimento e si realizza il massetto. Solo alla fine dei lavori, per evitare graffiature o altri danni, si applica la cassetta allo schienale. mind. 60 mm Dimensioni della cassetta APK Tipo Dimensioni in mm: Altezza H: Larghezza B: Profondità T: Altezza sportello Th: Larghezza sportello Tb: Profondità sportello Tt: Numero massimo dei circuiti con raccordo a croce e rubinetto a sfera: Numero massimo dei circuiti con raccordo a croce e WMZ orizzontale e verticale: Codici In alcuni casi è opportuno fare passare parte dei tubi nella parete dietro al collettore. Per evitare rischi di surriscaldamento nella zona davanti al collettore conviene dotare i tubi di [ 20 ] APK 110 APK 115 APK 120 APK 125 665 750 128 468 725 14 665 900 128 468 875 14 665 1200 128 468 1175 14 665 1500 128 468 1475 14 7 10 14 – 3 17 41 10 6 17 41 15 10 17 41 20 14 17 41 25 mandata di un isolamento termico supplementare (tubo corrugato) fino al raggiungimento del passo previsto. ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Regolazione elettrica di singoli ambienti L'installazione di termostati ambiente permette la regolazione individuale della temperatura in ogni singolo ambiente. Il termostato rileva il calore emesso dalle superfici riscaldanti e da altre fonti di calore come il sole, l'illuminazione, il calore delle persone, di un caminetto ecc. Il termostato confronta continuamente la temperatura richiesta con quella reale e regola la temperatura aprendo e chiudendo i singoli circuiti di riscaldamento dotati di servocomandi elettrici. La regolazione apri/chiudi del termostato è in grado di garantire una temperatura più costante degli ambienti rispetto ad una regolazione continua dell'impianto a pavimento. Servocomando elettrico SAT 5 Termostato ambiente (con cavo) Il montaggio del servocomando sulla valvola di mandata del collettore avviene come segue: 1. Aprire completamente la valvola di mandata (svitare il tappo rosso) 2. Avvitare l'adattatore del servocomando 3. Inserire il servocomando 4. Collegare il cavo alla morsettiera Per la regolazione individuale della temperatura ambiente (con cavo) sono disponibili i termostati RTR 4 e RTZ 1. Nota bene: sia il collettore sia il servocomando devono essere montati in verticale (barra della mandata in basso). Inoltre termostati ambiente e servocomandi devono essere coordinati con lo stesso ambiente (quindi non c'è un ambiente rappresentativo per tutti i circuiti). I termostati ambiente oggi obbligatori per tutti gli impianti a pavimento migliorano il grado di comfort e contribuiscono al risparmio energetico. L'impianto a pavimento a volte è accusato di eccessiva inerzia e queste critiche spesso derivano da esperienze negative con impianti funzionanti senza regolazione ambiente. Per la regolazione della temperatura nei singoli ambienti di norma è utilizzato il termostato RTR 4. L'abbassamento notturno è affidato alla regolazione climatica della caldaia. RTR 4 possiede una riconduzione termica che permette una regolazione precisa e duratura della temperatura sul livello impostato evitando pericoli di oscillazione della temperatura. RTR4 evita altresì uno scostamento continuo della temperatura consentendo il mantenimento a lungo termine del livello di temperatura impostato. Per un funzionamento corretto il montaggio è di importanza fondamentale. È importante che il termostato sia installato in una posizione non esposta al sole, lontano da fonti di calore e da correnti d'aria. Anche angoli privi di circolazione d'aria non sono indicati. I componenti principali della regolazione: Collettore Servocomando elettrico 쑺 Termostato ambiente 쑺 Morsettiera 쑺 쑺 Si distingue fra due tipi di termostati: 쑺 쑺 Termostato a 230V con cavo elettrico Termostato (senza cavo) satellitare Ambedue i modelli funzionano con i servocomandi SAT 5 per cui sul collettore deve essere presente un accesso alla corrente a 230V AC. Dati tecnici SAT 5 Voltaggio 230 V AC Tempo di apertura circa 3 mm Tempo di chiusura circa 3 minuti Potenza 90 N Potenza di 2W mantenimento Cavo di collegamento 1m Protezione elettrica con Varistor Chiusura In assenza di corrente Altezza 47 mm Diametro 43 mm Codice 17 51 10 L'altezza ideale di montaggio: ca. 1-1,5 m sopra il pavimento. La funzione del termostato RTZ 1 con orologio programmatore è identica a RTR 4. Grazie all'orologio programmatore è possibile programmare tempi di abbassamento della temperatura in uno o più ambienti. In questo modo può essere regolata la temperatura di ambienti riscaldati solo a pavimento e ambienti riscaldati sia a pavimento sia a radiatori. Schema di cablaggio RTR 4 ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 [ 21 ] Regolazione singoli ambienti Morsettiera La morsettiera KKL (installata sopra il collettore HKV) permette un cablaggio elettrico perfetto della regolazione del termostato ambiente. Dati tecnici Voltaggio Collegamento Corrente Num. max. di servocomandi elettrici collegabili Fascia di regolazione temp. Tolleranza Fascia d'abbassamento RTR 4 230 V AC 50/60 Hz 4 x 1,5 10 A 10 unità/RTR 5 °C – 30 °C ca. 0,5 K ca. 5 K (comandata da orologio esterno) Grado di precisione controllo termico Dimensioni (lung. x larg. x alt.) 75 x 75 x 27 Colore bianco Codice 17 51 11 Dati tecnici Voltaggio Fusibile Collegamento Protezione di sovraccarico KKL-1 230 V AC T 4 AH 3 x 1,5 50 W N. max. di servocomandi elettrici collegabili N. max. di RTR o RTZ 1 Dim.i (lung. x larg. x alt.) Codice 14 unità KKL-2 230 V AC T 4 AH 3 x 1,5 50 W insieme alla Basis 8 unità 6 unità 238 x 75 x 70 17 51 31 2 unità 88 x 75 x 70 17 51 32 RTZ 1 230 V AC 50/60 Hz 5 x 1,5 4A 10 unità/RTZ 1 5 °C – 30 °C lineare 2–7K continuo 160 x 80 x 36 bianco 17 51 12 Modulo aggiuntivo KKL-2 Elemento base KKL-1 L'utilizzo di moduli aggiuntivi KK-2 alla morsettiera base KKL-1 non consente di superare il numero massimo di 14 servocomandi collegabili. Schema di cablaggio RTZ 1 Schema di cablaggio RTR 4 blau braun schwarz Brücke Schema di cablaggio RTZ 1 [ 22 ] blu marone nero ponte Collegamenti possibili ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Regolazione satellitare Regolazione ambiente in radiofrequenza Il principale vantaggio della regolazione in radiofrequenza è l'eliminazione di tutti i collegamenti dal termostato ambiente al servocomando elettrico. Un altro vantaggio è la possibilità di cambiare facilmente posizione al termostato ambiente e di aggiungere anche in un secondo tempo ulteriori termostati. Ogni termostato di regolazione necessita di un proprio canale di frequenza. È disponibile un ricevitore monocanale oppure da 1 a 4 canali. Per entrambi è utilizzato lo stesso termostato RFT. Il termostato ambiente FRT Il modulo di ricezione (FEM 1 o FEM 4) va installato preferibilmente sopra il collettore e collegato alla corrente 230 V-AC. Si possono collegare più servocomandi al modulo FEM 1. Al modulo FEM 4 è integrata una morsettiera. Dati tecnici Modulo di ricezione FEM 1 Corrente di esercizio 230 V AC Antenna interna Uscita Relais, 1 contatto pulito Numero max di servocomandi 10 unità Misure (lxbxh) 71 x 71 x 26 Colore Bianco Codice 17 51 21 È una trasmittente monocanale a batteria con funzione di abbassamento notturno. L'uso del termostato è molto semplice. Modulo di ricezione FEM 4 230 V AC interna 4 contatti puliti 10 unità 372 x 57 x 52 Bianco 17 51 22 Load 2 9 N LN Modulo di ricezione FEM 1 FRT Batteria 2 x 1,5 V Circa 3 anni Continuo Circa 10 minuti Giorno/notte/ spento/riscaldamento Abbassamento notturno con interruttore 2 o 4K (mediante ponte) Frequenza 868 MHZ Modulazione di frequenza FM Antenna interna Intervallo di < 10 Min. (i dati trasmissione sono inviati più volte) Raggio d'azione 100 m linea d'aria o Due soffitti o tre pareti Misure (l x b x h) 75 x 75 x 29 Colore Bianco Codice N° 17 51 20 Schema di cablaggio FEM 1 Dati tecnici Corrente di esercizio Durata Modo di regolazione Interv. di misurazione Interruttore Modulo di ricezione FEM 4 Chiuso in assenza di corrente Chiuso in assenza di corrente Chiuso in assenza di corrente Chiuso in assenza di corrente Schema di cablaggio FEM 4 ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 [ 23 ] Il riscaldamento a pavimento che raffresca ROTEX Systema 70 in estate diventa un ideale sistema di raffrescamento a pavimento. I vantaggi sono gli stessi che Systema 70 offre per il riscaldamento. Grazie alla particolarità del tubo DUO la temperatura di mandata dell’acqua in raffrescamento può essere inferiore di 6-8 K rispetto ad un impianto di raffrescamento concepito con un tubo in polietilene tradizionale e quindi il controllo dell’umidità relativa può essere ottenuto con un semplice fan-coil collegato direttamente al collettore dell’impianto a pavimento senza necessità di creare un secondo circuito idrico e di installare una seconda regolazione. Termostato ambiente Riscaldare e raffreddare Il termostato ambiente RTK 1 offre la possibilità di commutare manualmente il riscaldamento in raffrescamento. Normalmente, durante il periodo estivo, le testine elettriche collegate al collettore sono chiuse (funzione chiuso in assenza di corrente). Se sul selettore sopra menzionato si sceglie la funzione raffrescamento, la funzione del termostato ambiente viene invertita. Ciò significa che, se la temperatura ambiente impostata per lo spegnimento viene superata, la testina elettrica non viene chiusa, come accadrebbe per il riscaldamento, ma rimane aperta. Raffrescamento naturale Avviso importante: La temperatura inferiore dell’acqua di mandata di Systema 70 permette un differenziale maggiore fra mandata e ritorno riducendo la portata di acqua e di conseguenza la potenza necessaria della pompa. La particolare costruzione del tubo DUO riduce notevolmente l’influenza dei rivestimenti sulla temperatura superficiale del pavimento minimizzando il pericolo di scendere sotto il punto di rugiada. Grazie a questa particolarità Systema 70 raffrescamento a pavimento è poco sensibile ad eventuali oscillazioni di temperatura dell’acqua. Occorre fare attenzione alla condensa che si forma su queste parti: -collegamento del collettore - porta della cassetta collettore Per tale motivo è necessario scegliere un massetto o rivestimento non sensibili all'umidità. Stanze come il bagno, la cucina o simili non possono essere raffrescati per il rischio che l'aumento improvviso dell'umidità dell'aria crei condensa sul pavimento. Dati tecnici Corrente di esercizio Collegamento Corrente Numero massimo di servocomandi Fascia di regolazione temperatura Tolleranza Grado di precisione Misure (l x b x h) Colore Codice RTK 230 V AC 50/60 Hz 4 x 1,5 10 A 10 unità/RTR 5 °C-30 °C ca. 0,5 K controllo termico 75x75x27 bianco 17 51 25 Selettore per il riscaldamento/ raffrescamento Testina elettrica Schema di cablaggio RTK [ 24 ] ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Collegamento radiatori Collegamento radiatori Con Systema 70 i radiatori sono collegati ad un collettore centrale per ogni piano dell'edificio. Si utilizza il tubo DUO 17 AL. La distribuzione a stella comporta un bilanciamento idraulico quasi totale delle varie superfici scaldanti aumentando la sicurezza di funzionamento e la qualità di regolazione delle valvole termostatiche. Collegamento radiatore a parete Nei piani in cui sono previsti solo radiatori, si può evitare il pannello ed il tubo DUO di collegamento può essere posato e fissato direttamente sul pavimento grezzo. Systema 70 permette il collegamento di tutti i modelli di radiatori. Il collegamento diretto non necessita di raccordi dalla parete o dal pavimento. Con questa tecnica si possono effettuare tutti i tipi di collegamento di radiatori sia dalla parete che dal pavimento. Il collegamento dalla parete può essere effettuato in modo unilaterale o bilaterale o anche con radiatore con valvola termostatica. Collegamento radiatore con valvola integrata a parete ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Valvola termostatica Per andare incontro alle esigenze estetiche delle moderne abitazioni è stato sviluppato un sistema di collegamento radiatori di alta qualità e dal gradevole design. Il tubo interno in cui scorre l'acqua è collegato direttamente alla valvola e solo un tubo metallico di protezione è visibile dall'esterno. Questo sistema permette il collegamento diretto dalla parete evitando raccordi all'interno della parete o nel massetto. Collegamento radiatore con valvola integrata a pavimento [ 25 ] Valvole Valvola termostatica Blocco valvole Valvola di ritorno Per la regolazione della temperatura ambiente si utilizzano le valvole termostatiche ROTEX collaudate da tanti anni di buon funzionamento. Da più di vent'anni la ditta ROTEX produce valvole termostatiche. Dal programma produttivo sono state scelte per il Systema 70 le due valvole R ½" a squadro e squadro/laterale. Radiatori a valvola possono essere collegati anche mediante uno speciale blocco valvole. Per il collegamento del ritorno dal radiatore si impiega una valvola di ritorno a squadro. Utilizzando questa valvola si ottiene la stessa distanza dal muro come con la valvola termostatica. Anche con la valvola di ritorno il tubo riscaldante viene collegato direttamente all'interno della valvola. Il corpo è di ottone cromato. La vite della valvola è raggiungibile dopo aver svitato il coperchio. Può essere regolata con un normale cacciavite. La fascia di regolazione comprende quattro giri interi (regolazione vedi pag. 30). Blocco valvole Valvola a squadro Set raccordi a pressione per blocco valvole VK 12 / VK 14 Valvola squadro/laterale Regolatore termostatico Tubo metallico di protezione Queste due valvole possono essere dotate di tre differenti regolatori. Accanto ai regolatori fissi possono essere impiegati anche regolatori con sensore a distanza o regolatori centralizzati. Tutti i tipi di regolatore possono essere scambiati senza problemi fra di loro. I regolatori ROTEX hanno sensori a liquido che gli conferiscono proprietà regolatrici particolarmente precise. La fascia di regolazione è fra 5°C ed i 30°C con una precisione di ± 0,5 °C. I sensori a distanza ed i regolatori centralizzati si utilizzano quando la temperatura all'altezza della valvola del radiatore non corrisponde alla temperatura ambiente e quindi una regolazione diretta dalla valvola non è possibile, come ad esempio dietro a tende, rivestimenti o in caso di convettori incassati. Il collegamento del radiatore con il tubo riscaldante è protetto dalla luce e da danni meccanici da un tubo di protezione di metallo nichelato lucido. Il tubo di protezione (diametro 15 x 1 mm per il tubo DUO 17 AL e 17 x 1 mm per HKflex 14 AL) è fornito in lunghezze di 50 mm, 80 mm e 1 metro. Può essere tagliato in cantiere secondo le necessità. Valvola di ritorno R 1/2" Set raccordi a pressione KS 1 / KS 2 Rosette Per coprire l'attacco a terra o a muro sono disponibili due tipi di rosette. La rosetta piatta, tipo FR ed una rosetta universale, tipo UR. La rosetta universale è variabile nel diametro (per il tubo DUO e per il tubo HKflex) e in altezza (15,30 e 40 mm). Valvola termostatica [ 26 ] ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Collettore per radiatori Per il collegamento di radiatori viene utilizzato un collettore di ottone fuso nichelato. Ne esistono tipi con due o tre uscite. Per il collegamento di più di tre radiatori i singoli moduli possono essere uniti insieme. Dati tecnici Dimensioni delle cassette a muro WEK Attacco principale R 1" maschio e R 1" femmina Il corpo del collettore ha una filettatura R1" maschio e una R1" femmina. Le singole uscite hanno una filettature R ¾" maschio con cono per il collegamento con raccordi ad anello MV 12 e MV 14. Attacco raccordi R 3/4" maschio Interasse raccordi eurokonus 50 mm Per il collettore dei radiatori è disponibile una cassetta a muro speciale (WEK 50/55/60) con staffa di fissaggio Rispettivi set di raccordi ad anelli HAV Materiale Tipo Ottone fuso Pressione di collaudo 10 bar WEK 50 WEK 55 WEK 60 Lunghezza 310 465 615 Altezza 360 360 360 Altezza nicchia 495 495 495 Misure fornite 2 e 3 uscite Profondità 90/140 90/140 90/140 Guarnizione dei collegamenti o-ring N° max di circuiti con rubinetto 3 6 9 Senza rubinetto a sfera 4 7 10 MV 12 per tubo DUO 17 AL e MV 14 per tubo Monopex 14 AL Set raccordi a pressione per collegamento radiatori Sul collettore si può montare una valvola a sfera, tipo KH, nella quale sia il dado pressatreccia che il rubinetto a sfera hanno filettature R 1" HAV femmina. Dati tecnici per tubo DUO 17 e tubo DUO 17 AL per tubo Monopex 14 AL Collegamento a Rispett. accessori Collett. radiatori HAV MV 12 MV 14 Chiusino Valvola termostatica KS 1 KS 2 Tubo met. di prot. 1 Valvola di ritorno R ⁄2" Valvola di ritorno R 1⁄2" x 3⁄4" KS 1 KS 2 Tubo met. di prot. KS 1 KS 2 Tubo met. di prot. Gruppo valv. d'arresto VK 12 VK 14 Tubo met. di prot. Cassetta a muro per HAV Per l'inserimento nel muro del collettore per radiatori si utilizza una cassetta a muro speciale. Questa si distingue per la minore profondità e la minore altezza. Con le cassette 164 114 90-140 15 min 80 40 a muro di tipo WEK 50 - 60 il collettore HAV può essere montato anche in muri poco spessi. La cassetta è di lamiera d'acciaio zincato. Lo sportello e l'incastellatura di sostegno sono laccati bianchi. Per il montaggio la cassetta viene appoggiata direttamente sul pavimento grezzo ed inserita nella nicchia predisposta per il collettore. Nella cassetta è già installato il supporto metallico per il collettore di ottone. La fornitura comprende anche due riduttori con valvole di sfiato. min 80 min 135 Raccordi a pressione 50 ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 76 Per il collegamento del tubo DUO e del tubo HKflex al radiatore e al rispettivo collettore sono stati sviluppati speciali raccordi a MV 12 e MV 14 pressione. Systema 70 è essenzialmente strutturato in modo che in nessun punto nel pavimento o nel muro si trovino raccordi. I tubi riscaldanti vengono collegati direttamente al collettore e allo valvole dei radiatori. [ 27 ] Calcolo del riscaldamento a pavimento Di seguito saranno illustrate le basi del calcolo termotecnico di Systema 70. Per calcoli approssimativi del riscaldamento a pavimento si possono utilizzare i valori indicati nelle tabelle allegate. Valori esatti si possono invece determinare con ausilio delle curve di resa. I valori di resa del riscaldamento a pavimento si basano sui risultati dell'esame termotecnico secondo EN 1264 per: Systema 70 7 F 029 Systema 70 secco 7 F 036 und Systema 70 Industria 7 F 041 Il controllo è stato eseguito dall'Università di Stoccarda, IKE, reparto riscaldamento, aerazione, tecnologia climatica guidato dal Prof. Dr. lng. H. Bach. Base del calcolo è il fabbisogno termico secondo DIN 4701. Il calcolo dell'emissione termica secondo EN 1264: sistemi di riscaldamento a pavimento e componenti, parte 3.: resa termica e calcolo. Dal fabbisogno termico normale Qfabb.ter.nor., di ogni ambiente deve essere detratto il flusso termico verso l'ambiente sottostante Qflus.amb.sott.. Si ottiene così il bisogno di calore corretto Qfabb.ter.nor.,pav.: Qfabb.ter.nor.,pav. = Qfabb.ter.nor – Qflus.amb.sott. Per calcolare il fabbisogno termico specifico qfabb.ter.spec. si divide questa quantità di calore per la superficie del pavimento Apav.: prevedere una zona ad interasse più fitto sui muri esterni. Nel caso che la resa non sia ancora sufficiente si devono aggiungere altre superfici riscaldanti come radiatori, convettori o simili. Nel caso in cui le superfici del pavimento vengano coperte completamente dai mobili, l'emissione termica in queste zone si riduce. I mobili non rappresentano una costante fissa e la riduzione dell'emissione termica è di solito relativamente bassa, per cui di norma non si tiene conto dei mobili per il calcolo. In casi estremi (oltre il 50%) le superfici coperte dovrebbero essere valutate per un 50% di diminuzione della resa. In caso di richiesta di impianto a pavimento e radiatori è consigliato l'utilizzo di Systema 70 per la facile combinazione di riscaldamento a pavimento e radiatori. Dal punto di calcolo ottenuto nel diagramma di resa si può rilevare l'aumento di temperatura Δθmezzo scald. sulla linea inferiore in K (Kelvin). Sommando ad esso la temperatura dell'ambiente θtemp.amb. si ottiene la necessaria temperatura media dell'acqua θt.m.a.. La potenza termica complessiva Qcirc., che deve essere raggiunta dall'acqua del circuito si compone della potenza termica verso l'alto Qpav. più quella verso l'ambiente sottostante Qflus.amb.sott.. QU sta fra il 10 e 15%. Per semplificare si calcola il 15%. La portata d'acqua nel circuito è: . 1,15 · Qpav. · 3600 Vport. = 4180 · (θmandata - θritorno) perciò: Scelta dell'interasse di posa Vport. ≈ Per questo calcolo dovrebbe essere noto il tipo di rivestimento del pavimento. Se non è noto, sì presume una resistenza alla conduttività termica di RλB = 0,1 m2 K/W (corrispondente ad una moquette di medio peso). Per la scelta dell'interasse di posa si usano le curve di resa. Partendo dall'interasse più grande possibile si verifica se il punto d'intersezione del fabbisogno termico con la curva di resa indicata dal rivestimento del pavimento si trova al di sotto della linea limite. Se si, questo interasse può essere scelto, se no si ripete la stessa prova per l'interasse successivo (più piccolo), ecc. Se non è possibile soddisfare il fabbisogno termico con nessun' interasse, occorre [ 28 ] Regolazione idraulica Si ottiene la lunghezza del tubo di un circuito moltiplicando la superficie del circuito con la quantità di tubo dell'interasse di posa: Lcirc. = Acirc. · Tcirc. Acirc. in m2 Tcirc. in m/m2 Lcirc. in m2 Si aggiunge due volte la lunghezza del collegamento Lcoll. dal collettore all'ambiente da riscaldare: Lcirc.tot. = Lcirc. + 2 · Lcoll. Calcolo della portata d'acqua Qfabb.ter.nor., pav. Apav. qfabb.ter.spec. in W/m2 Qfabb.ter.nor.,pav in W A in m2 qfabb.ter.spec. = Superficie massima per circuito Interasse di posa con Systema 70 150 mm 10,5 m2 225 mm 16,0 m2 300 mm 21,0 m2 375 mm 26,0 m2 Dal diagramma della perdita di carico si ottiene, per la portata dell'acqua Vw calcolata, la perdita di carico per metro di tubo riscaldante. Moltiplicando per la lunghezza complessiva del tubo del circuito Lcirc.tot. si avrà la perdita di carico totale: ∅prit., tot. = RL · Lcirc. Questa perdita di carico deve essere necessariamente inferiore alla prevalenza della pompa scelta, altrimenti si deve provvedere ad una ulteriore divisione dei circuiti di riscaldamento. La valvola regolatrice del collettore di ritorno deve ora essere regolata in modo che la somma della perdita di carico del circuito e la perdita di carico dalla valvola regolatrice siano pari alla perdita di carico complessiva al collettore ∅pcollett.. ∅pvalvola.rit. = ∅p collett. – ∅prit.collet., tot. Qpav. (θmandata — θritorno) Dal diagramma di perdita di carico per la valvola di ritorno si sceglie la linea più vicina al punto di funzionamento calcolato. in W Qpav. θmandata — θritorno in K Vport. in l/h Vaso di espansione Per limitare a perdita di carico è utile non superare la lunghezza di 8O m del tubo riscaldante con Systema 70. Questa lunghezza massima indica per i singoli interassi di posa i limiti delle superfici di ogni circuito: Per la lunghezza dei collegamenti si calcola 2 x 5 m. Se il pavimento è più grande dei limiti sopraindicati, la superficie del pavimento deve essere suddivisa per due o più circuiti. Seguire le indicazioni di DIN 4807 per evitare infiltrazioni di ossigeno nell'impianto causati da maldimensionamento o errato montaggio del vaso di espansione. Il tubo riscaldante è ricoperto da uno strato con barriera ossigeno (secondo DIN 4729). Attraverso le pareti del tubo non passano che quantità minime di ossigeno nell acqua riscaldante per cui la corrosione delle parti in ferro contenute nell'impianto è praticamente esclusa. ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Calcolo dei radiatori Con Systema 70 possono essere utilizzati tutti i tipi di radiatori. Perciò è possibile scegliere fra una vasta gamma di prodotti di forma e colore diversi. Quando non è possibile soddisfare il fabbisogno termico normale di ogni stanza con il riscaldamento a pavimento è necessario compensare la differenza con radiatori. Se per la marca di radiatore che si intende scegliere esistono tabelle di resa per le temperature 70/55, il radiatore può essere scelto direttamente su questa base. Se però esiste soltanto la tabella per la resa normale, prima di scegliere il radiatore si deve calcolare quanto segue: Q =Q · 1,57 rad,n fabb.ter.nor.,t (Qfabb.ter.nor.: resa di calore normale con 90/70 4701 Qfabb.ter.nor.,t : fabbisogno termico normale di un ambiente) Questo nostro calcolo si basa su una temperatura di mandata di 700 C, un differenziale di 15 K ed un coefficiente di resa del radiatore di n = 1,3. Fino ad una resa del 2,5 kW (pari ad una resa normale di 3,9 kW) il radiatore viene collegato con il tubo DUO. Per corpi riscaldanti maggiori fino ad un massimo di 3,9 kW (resa normale di 5,2 kW) si utilizza il tubo HKflex (21/14 x 2 nel tubo corrugato). Per radiatori con collegamento monotubo si può calcolare una riduzione della resa globale del 5%. Bilanciamento idraulico dei collegamenti ai radiatori Con il differenziale di 15K si può calcolare direttamente dalla potenza del radiatore Qrad. la portata d'acqua: . Vrad = Q. rad · 3600 4180 · 15 . . =Q · 0,057 con Q in W rad rad . e V in l/h rad . Con Vrad si può determinare dal diagramma della perdita di carico per il tubo riscaldante la perdita di carico riferita ad 1 m di tubo. Moltiplicando per la lunghezza totale delle vie di mandata e ritorno si ottiene la perdita di carico totale nei tubi: ∅p Questa pressione differenziale deve essere equilibrata nella valvola termostatica e nella valvola di ritorno. Per determinare il posizionamento preliminare della valvola di ritorno si disegna il punto nel rispettivo diagramma della perdita di carico della valvola di ritorno. Si sceglie la linea più vicina a questo ponte e si procede alla regolazione idraulica con il numero di giri da essa indicato. Stanza 2 Stanza 1 = R · (L +L ) tubo. L mandata ritorno La pressione differenziale che si sviluppa nella zona delle valvole dei radiatori risulta dalla pressione differenziale al collettore meno la perdita di carico dei tubi di congiunzione: ∅p = ∅p - ∅p rad coll. tubo Q =Q · 1,65 rad.,n,monotubo fabb.ter.nor.,t Calcolo in combinazione di riscaldamento a pavimento e radiatori Stanza 3 Stanza 4 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Caldaia A1 US 150 Pompa di circolazione Valvola a tre vie Valvola di by-pass Vaso di espansione Sonda esterna Mandata collettore Ritorno collettore Per combinare diversi corpi riscaldanti si devono determinare per prima cosa le percentuali di resa. Come divisione normale consigliamo di coprire il fabbisogno termico per il 60% con il riscaldamento a pavimento ed il 40% con i radiatori. Moltiplicando le parti con il normale fabbisogno termico di una stanza si ottengono le rese dei singoli corpi scaldanti. Queste si calcoleranno poi ognuna singolarmente per il riscaldamento a pavimento e per i radiatori. Un minimo sovradimensionamento del radiatore può influenzare positivamente il comportamento della regolazione di tutto il sistema. Piano terra Stanza 1 Qfabb.ter.nor.,t = 1368 W, rivestimento: piastrelle (0,02) Piano terra Stanza 2 Qfabb.ter.,t = 1720 W, rivestimento: sughero (Rλ,β = 0,1m2 K/W) Piano terra Stanza 4 Qfabb.ter.nor. = 1500 W Apav. = 18 m2 Zona esterna Aperim. = 4 m2 Int. posa 150 qperim = 125 W/m2 Qmezz.scald.,perim. = 500 W V.= 33 l/h Apav. = 23 m2 Riscaldamento a pavimento (60%) Radiatori (40%) Qpav. = 1032 W Qrad. = 688 W q = 45 W/m2 Qrad.,n = 1080 W Int. posa 300 V.rad. = 40 l/h V.= 68 l/h 2 Radiatori con ciascuno Qrad. = 750 W Qrad.,n = 1178 W V. = 43 l/h Zona soggiorno Asoggiorno = 14 m2 Int. posa 300 qsoggiorno = 62 W/m2 Qmezz.scald.,soggiorno = 868 W/m2 V.= 57 l/h ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 [ 29 ] Tabelle di resa Systema 70, Systema 70 mini Tabella di resa sistema umido Systema 70 DIN/EN Reg.Nr. 7 FO 29 Temp. Ambiente in °C Rivestimento Rλ,B in m2 K/W Temp. di mandata °C VA 75 150 50 225 300 75 150 55 225 300 75 150 60 225 300 75 150 70 225 300 20 °C Sup. (massetto) = 45 mm 22 °C 0,15 0,00 0,05 24 °C 0,00 0,05 0,1 0,1 0,15 0,00 0,05 0,1 0,15 100 68 50 39 125 84 63 49 149 101 75 58 196 132 98 77 80 57 44 35 100 71 55 44 119 85 65 52 156 112 86 69 Emissione termica in W/m² con differenziale di ( θV – θR ) = 15 K 66 57 91 73 60 52 81 65 50 44 62 52 45 40 55 46 39 35 46 40 36 32 41 36 32 29 36 32 29 27 32 28 83 71 115 92 76 65 106 84 62 55 78 66 57 51 71 60 49 44 58 50 45 41 53 46 40 37 45 40 37 34 41 37 99 84 139 111 92 79 130 103 74 65 94 79 69 61 88 74 58 53 70 61 54 49 65 57 48 44 55 49 44 41 51 45 130 111 187 149 124 106 177 141 97 86 126 106 92 82 120 101 77 69 94 82 73 66 89 77 63 58 73 65 60 55 69 62 54 40 32 26 70 52 41 34 86 64 51 41 117 88 69 57 46 36 29 24 60 46 37 31 74 57 46 38 101 78 63 52 Tabella di Systema 70 mini Temp. Ambiente in °C Rivestimento Rλ,B in m2 K/W Temp. di mandata °C RA 75 150 50 225 300 75 150 55 225 300 75 150 60 225 300 75 150 65 225 300 75 150 70 225 300 [ 30 ] 20 °C 22 °C 0,00 0,05 24 °C 0,00 0,05 0,1 0,15 0,1 0,15 0,00 0,05 0,1 0,15 95 63 46 36 118 79 58 45 141 94 69 54 163 109 80 62 186 124 91 71 76 54 41 33 95 67 51 41 113 80 61 48 131 92 70 56 149 105 80 64 64 47 37 30 80 59 46 37 95 70 55 44 110 81 63 51 125 92 72 59 Emissione termica in W/m² con differenziale di 15K 55 86 69 58 50 77 62 42 57 49 43 38 51 44 33 42 37 33 30 38 33 28 33 30 27 25 29 26 68 109 88 74 63 100 81 52 73 62 54 48 67 57 42 54 47 42 39 49 43 35 42 38 34 32 38 34 81 132 106 89 76 123 99 62 88 75 65 58 82 70 50 65 57 51 47 60 53 41 50 45 42 38 47 42 94 155 124 104 89 146 117 72 103 87 76 68 97 82 58 76 67 60 54 71 63 48 59 53 49 45 56 50 107 177 142 119 102 168 135 82 118 100 88 78 112 95 66 87 76 69 62 82 72 54 67 61 56 52 64 58 52 38 30 24 67 50 39 32 83 61 48 39 98 72 56 46 113 83 65 53 45 34 27 22 58 44 35 29 71 54 43 36 84 64 51 42 97 74 59 49 ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Tabelle di resa Systema 70 secco Tabelle di resa Systema 70 secco DIN/EN Reg.Nr. 7 FO 36 Temp. Ambiente in °C Rivestimento Rλ,B in m2 K/W Temp. di mandata °C VA 150 50 225 300 150 55 225 300 150 60 225 300 150 70 225 300 Sup. (massetto) = 25 mm 20 °C 0,00 0,05 57 41 31 71 52 39 84 62 46 111 81 61 50 37 28 62 47 35 74 56 42 98 73 56 22 °C 0,1 0,15 0,00 0,05 0,1 24 °C 0,15 0,00 0,05 Emissione termica in W/m² con differenziale di ( θV – θR ) = 15K 45 41 52 45 41 38 46 40 35 33 38 34 32 30 34 30 27 26 28 26 25 23 25 23 57 52 65 57 52 48 60 53 44 41 48 43 40 37 44 40 34 32 36 33 31 29 33 30 67 61 79 69 63 57 73 65 52 48 58 52 49 45 54 49 40 38 43 40 38 36 40 37 89 81 106 93 84 77 100 88 68 64 77 70 65 61 73 66 53 50 58 53 50 48 55 50 0,1 0,15 37 28 22 48 37 28 59 45 35 80 62 48 34 26 21 44 34 27 54 42 33 73 58 45 I dati sui rendimenti sono stati rilevati dalle pagine 27 e 28. Non sono state considerate le temperature massime di superficie di 29°C/35°C. Valore di riferimento: con circa 100W/m² si supera la temperatura media della superficie di 29°C. Rivestimenti del pavimento Rλ,B in m2 K/W 0,00 0,05 0,1 0,15 = = = = piastrelle PVC, Linoleum Moquette di 6 mm Moquette di 11 mm Interasse di posa e quantità di tubo VA VA VA VA 75 150 225 300 = = = = 13,0 m/m2 6,7 m/m2 4,4 m/m2 3,3 m/m2 Lunghezza massima del circuito 80 m Superficie massima del circuito Interasse di posa con Systema 70 VA VA VA VA ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 75 150 225 300 = = = = Esempio Systema 70 Temperatura ambiente Rivestimento moquette Temperatura di mandata Emissione termica di progetto 20 °C 0,1m2 K/W 70 °C 60 W/m2 Letture: Interasse di posa Emissione termica 300 mm 63 W/m2 5,3 m2 10,5 m2 16,0 m2 21,0 m2 [ 31 ] Curve di resa di Systema 70 (sistema umido) DIN Interasse di posa 75 mm 0,05 Geprüft 7F 034 EN 1264 Limite zone perimetrali (T pav,max - T a )= 15K 0,10 Emissione termica in W/m2 Emissione termica in W/m2 Rλ,B = 0,00 Rλ,B DIN Interasse di posa 150 mm Geprüft 7F 034 EN 1264 0,00 0,15 0,05 Limite zone di soggiorno e bagni (T pav,max - T a ) = 9K Limite zone di soggiorno e bagni (T pav,max - T a ) = 9K 0,10 0,15 in in m2K W m2K W Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante ΔθH in K Rλ,B DIN Interasse di posa 225 mm Geprüft 7F 034 EN 1264 Limite zone di soggiorno e bagni (T pav,max - T a ) = 9K Emissione termica in W/m2 Emissione termica in W/m2 Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante ΔθH in K Rλ,B DIN Interasse di posa 300 mm Geprüft 7F 034 EN 1264 0,00 0,05 0,10 0,00 Limite zone di soggiorno e bagni (T pav,max - T a ) = 9K 0,15 Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante ΔθH in K [ 32 ] 0,05 0,10 0,15 in in m2K W m2K W Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante ΔθH in K ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 200 Rλ,B Interasse di posa 150 mm 150 Emissione termica in W/m2 Emissione termica in W/m2 Curve di resa di Systema 70 secco 200 Rλ,B Interasse di posa 225 mm 150 0,00 0,05 0,10 100 0,15 Limite zone di soggiorno e bagni (T pav,max - T a ) = 9K Grenzlinie Aufenthaltszonen und Bäder ( θ F, m a x - θ i ) = 9K 0,00 Grenzlinie Aufenthaltszonen ) = 9K zone di soggiorno e bagni und Bäder ( θ F, m a x - θ i Limite (T pav,max - T a ) = 9K 0,05 0,10 0,15 50 50 in in m2K W m2K W 0 0 0 10 20 30 40 0 50 Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante ΔθH in K Emissione termica in W/m2 100 200 10 20 30 40 50 Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante ΔθH in K Rλ,B Interasse di posa 300 mm 150 100 Grenzlinie Aufenthaltszonen und Bäder ( θ F, m a x - θ i ) = 9K Limite zone di soggiorno e bagni (T pav,max - T a ) = 9K 0,00 0,05 0,10 0,15 50 in m2K W 0 0 10 20 30 40 50 Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante ΔθH in K ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 [ 33 ] Tabella di resa Systema 70 a parete con piastra (Protect mini) Emissione termica in W/mq Interasse di posa 75 mm 150 mm 225 mm 300 mm Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante ΔθH in K Tabella di resa Systema 70 DUO 13 a parete con piastra di sistema secondo DIN EN 1264 Su= 15 mm [ 34 ] 20 °C 135 93 66 47 167 115 81 58 199 137 97 70 231 159 112 81 262 181 128 92 22 °C Emissione termica in W/mq con differenziale di =15K 122 84 59 43 154 106 75 54 186 128 91 65 218 150 106 76 250 172 122 87 24 °C 109 75 53 38 141 97 69 49 174 120 84 61 205 141 100 72 237 163 115 83 ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 *Temperatura di mandata °C Temp. ambiente in °C Temp.* °C VA 75 150 50 225 300 75 150 55 225 300 75 150 60 225 300 75 150 65 225 300 75 150 70 225 300 Curve di resa Systema 70 a parete con clip fissatubo Emissione termica in W/mq Interasse di posa 100 mm 150 mm 200 mm 300 mm Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante ΔθH in K Tabella di resa Systema 70 DUO 13 con clip fissatubo secondoDIN EN 1264 Su= 15 mm 20 °C 120 94 75 48 148 116 93 60 177 139 110 71 205 161 128 82 233 183 145 93 ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 22 °C Emissione termica in W/mq con differenziale di =15K 108 85 68 43 137 108 85 55 165 130 103 66 193 152 121 78 221 174 138 89 24 °C 96 76 60 39 125 99 78 50 154 121 96 62 182 143 114 73 210 165 131 84 *Temperatura di mandata °C Temp. ambiente in °C Temp.* °C VA 100 150 50 200 300 100 150 55 200 300 100 150 60 200 300 100 150 65 200 300 100 150 70 225 300 [ 35 ] Curve caratteristiche dei tubi e collettori Posizionamento Perdita di carico in kPa Diagramma delle perdite di carico per il collettore QuickFix ai diversi numeri di riferimento della valvola di ritorno Portata in l/h Perdite di carico lineari dei tubi 9,5, 12, 14, 17 e 18 mm Temperatura media della superficie del pavimento Dipendenza della resa termica (secondo curva di base DIN 4725 T2) Temperatura media della superficie del pavimento in °C (con 20°C di temperatura ambiente) 700 600 500 400 18 x 2 100 90 80 mm DUO 25 DUO 17 12 x 2 mm 30 200 9,5 x 1,2 m m DU O 13 300 20 Perdita di carico lineare in Pa/m Velocità di flusso in m/s 1000 900 800 70 60 50 40 30 20 400 500 600 700 800 900 1000 300 200 50 60 70 80 90 100 40 10 10 Portata in l/h [ 36 ] Emissione termica media in W/m2 ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Curve caratteristiche termostati e detentori 6 6 5 5 4 4 3 3 2 2 100 9 8 7 6 5 4 4 3 3 2 2 0,5 1 0,03 0,06 0,03 0,06 2 0,12 0,12 3 0,18 0,18 4 0,23 0,25 5 0,28 0,32 6 0,33 0,38 7 0,38 0,44 8* 0,41 0,51 * impostato in fabbrica 4 5 6 7 8 10 2 3 4 5 6 7 8 100 1000 2 3 4 Portata in kg/h 100 90 80 70 60 50 0,5 Numero di giri 1 234 40 30 Diagramma di regolazione per blocco valvole Parte di radiatori in % 3 2 Diagramma delle perdite di carico per la combinazione valvola termostatica/detentore con una tolleranza per la valvola termostatica di 2 K. Curve caratteristiche per varie impostazioni. Perdita di carico in kPa Preregolazione P-Band 2 K Valore kvs 10000 9 8 7 6 5 10 Perdita di carico in Pa (10 Pascal ~ 1 mm WS ~ 0,1 mbar) Perdita di carico in mbar Diagramma di flusso per radiatori con valvola termostatica integrata 0 10 20 30 20 40 50 10 9 8 7 6 5 60 70 4 3 80 2 90 100 1 30 40 50 70 100 200 300 ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 400 500 Portata in l/h 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 Numero di giri dalla posizione „chiuso“ verso sinistra [ 37 ] Progettazione computerizzata Per la progettazione termotecnica del Systema 70 è stato sviluppato uno speciale programma computerizzato. Con questo programma è possibile calcolare l'intero impianto di riscaldamento di un edificio con Systema 70. Progetto calcolato con HT 2000 Per eseguire i calcoli sono necessarie alcune indicazioni basilari: – Tipo di costruzione (edificio adibito ad abitazione, uffici, ecc.) – Planimetria – Progetto di costruzione (piante dei piani e sezioni) – Struttura delle pareti (materiali, spessore strati) Calcolo del materiale per impianto a pavimento Bilanciamento dell'impianto a pavimento Calcolo singoli ambienti Dati per la posa in opera – Temperature desiderate nei singoli ambienti – Rivestimenti previsti per i pavimenti (eventualmente resistenza alla conduzione del calore) – Tipo di corpi scaldanti dei singoli ambienti (riscaldamento a pavimento, radiatori, combinazione riscaldamento a pavimento/ radiatori) – Posizione del collettore dei circuiti riscaldanti Con l'ausilio di queste indicazioni l'impianto viene dimensionato secondo le norme vigenti e le regole tecniche. È compreso il calcolo del fabbisogno termico secondo DIN 4701 e il calcolo di tutti i corpi riscaldanti. Nello stesso tempo viene calcolata l'interasse di posa ed i numeri di riferimento, necessari per il bilanciamento idraulico dal collettore. Con il programma è possibile redigere direttamente capitolati d'appalto. [ 38 ] ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Montaggio Preparazione Il progettista determina le condizioni di umidità dell'edificio e le misure necessarie ad evitare infiltrazioni di umidità residua dal pavimento. Queste misure devono essere eseguite nel rispetto delle norme DIN 18195 "Isolamenti di edifici". I lavori di intonacatura devono essere completati. L'intonaco delle pareti deve essere eseguito fino al solaio portante (solaio in calcestruzzo o legno). La superficie portante deve essere adatta alla costruzione dell'impianto di riscaldamento a pavimento e al suo peso. Altezza e livello della superficie devono rispettare le norme DIN 18202, tabella 2 e 3, riga 2. Per verificare l'altezza della superficie portante, della sezione di impianto a pavimento e dello spazio per i tubi di collegamento in ogni stanza va effettuato un controllo del livello. Per eseguire questo calcolo si parte da un punto di riferimento in altezza determinato dal progettista o dal costruttore. Tubi di collegamento, elettrici o simili posati sul pavimento grezzo devono essere fissati. Poi si deve ricostruire il piano sul quale poi appoggiare lo strato di isolamento. In fase di progettazione si deve tenere conto di questo spazio. Non utilizzare materiali di riempimento sabbiosi! Se è richiesto un pavimento in pendenza ad esempio nei bagni, l'inclinazione (>1,5%) deve essere ottenuta con uno strato di materiale (ad es. malta calcina) posto sopra il solaio di base perché il massetto al contrario deve avere lo stesso spessore in ogni punto. Fughe presenti nell'edificio devono avere larghezza e bordi regolari, devono essere diritte e seguire il giusto punto di fuga. Le fughe dell'edificio devono essere riprodotte anche nello strato di isolamento e nel massetto. Il pavimento portante deve apparire asciutto e pulito. Nota bene: in caso di utilizzo di PVC o materiali isolanti contenenti solventi lo strato di polistirolo deve essere protetto da una pellicola di polietilene per evitare che le sostanze solventi distruggano il polistirolo. Strati isolanti Eventuali pannelli isolanti supplementari posti sotto alle piastre sistema devono essere posati ben uniti. Le piastre sistema vengono posate in modo sfalsato rispetto alle piastre aggiuntive. È importante che non siano posati isolamenti acustici sotto alle piastre Basis. Secondo DIN 18560, parte 2 la comprimibilità di tutti gli strati isolanti è limitata a 5 mm. Nastro perimetrale Il nastro perimetrale deve essere applicato senza interruzioni lungo i muri circostanti, attorno alle aperture per le porte e attorno ad eventuali colonne. La pellicola PE che si trova sulla striscia deve essere sul lato rivolto verso la stanza. Chiodi per fissaggio devono essere piantati sotto la pellicola PE per non creare ponti acustici fra la struttura dell'edificio ed il pavimento. Le parti sporgenti della striscia devono essere tagliate soltanto dopo i lavori di rifinitura. La fuga del battiscopa deve essere poi riempita con materiali elastici. Fughe presenti nell'edificio devono avere larghezza e bordi regolari, devono essere diritte e seguire il giusto punto di fuga. Le fughe dell'edificio devono essere riprodotte anche nello strato di isolamento e nel massetto. Il pavimento portante deve apparire asciutto e pulito. ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 [ 39 ] Si inizia la posa sistemando il primo pannello con l'angolo contrassegnato da una "A" nell'angolo destro della stanza. Posa in opera delle piastre standard Le piastre sistema vengono posate o direttamente sulla base portante oppure sopra una base preparata appositamente contro l'umidità. Si iniziano i lavori di posa in opera delle piastre dal lato destro della stanza. Per un migliore orientamento, sulle nocche è impressa una “A” che indica l'inizio della posa. Per migliorare l'appoggio, alle piastre che vanno sistemate contro la parete si taglia la scanalatura. I ritagli delle piastre saranno utilizzati sulla parete opposta. Il fissaggio delle piastre fra di loro avviene mediante sei incastri a coda di rondine. Se necessario le piastre possono essere facilmente tagliate con un coltello a lama seghettata. La lamina di copertura grigia sporge in due lati di qualche centimetro oltre il bordo del Copertura dello strato isolante La copertura dello strato isolante secondo DIN 18 560 parte 2 ha il compito di evitare l'infiltrazione di umidità proveniente dal massetto. Questa copertura non è necessaria con l'impianto di riscaldamento a pavimento ROTEX perché sia il materiale che la costruzione escludono infiltrazioni di umidità dal massetto negli strati isolanti. pannello bianco per agevolare il collegamento fra le piastre creando una superficie unita che evita efficacemente le infiltrazioni di massetti anche molto liquidi. Posa delle piastre Protect Il montaggio delle piastre Protect, semplice e pratico, può essere eseguito direttamente sul solaio o sopra uno strato isolante supplementare. Il fondo del solaio deve essere sufficientemente solido, asciutto e pulito. Dopo la posa del nastro perimetrale si sistemano lungo le pareti le strisce di polistirolo in dotazione con ogni scatola di pannelli Protect. [ 40 ] ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Posa in opera dei tubi riscaldanti Isolamento acustico Esempi di posa L'isolamento acustico di un edificio ha una notevole influenza sul comfort abitativo per cui è necessario al momento della costruzione di un edificio progettare e realizzare un buon isolamento acustico. Un massetto liquido, con o senza riscaldamento a pavimento, migliora l'isolamento acustico del solaio riducendo la trasmissione dei rumori attraverso la struttura cementizia del pavimento. Devono inoltre essere rispettate le norme DIN 4109. Il miglioramento dell'isolamento acustico ottenuto anche evitando ponti acustici, dipende da una esecuzione accurata dei lavori. L'isolamento deve essere eseguito su tutto il piano di lavoro. I materiali di isolamento acustico (ad es. le piastre PST) servono anche come isolamento termico. Bisogna tenere presente che non tutti i materiali di isolamento termico sono adatti all'isolamento acustico. Le norme vigenti sull'isolamento termico sono determinate da DIN 4109. Nella tabella 3 sono contenute le norme sull'isolamento da rumori provenienti da altre unità abitative o altri settori di lavoro in varie tipologie di edifici che riguardano anche il riscaldamento a pavimento. Posa forma concentrica. Posa in opera del tubo I tubi devono essere maneggiati con cura. Devono essere protetti dal sole, da oli, grassi e vernici. È quindi opportuno togliere l'imballaggio soltanto poco prima della posa in opera. Durante la posa del tubo DUO non si deve superare la curvatura massima di 5x dR = 60 mm. Quando tutti i radiatori sono collegati si procede alla posa in opera del riscaldamento a pavimento. L'estremità del tubo viene collegata alla mandata del collettore. Poi il tubo viene portato fino al locale da riscaldare ed inserito fra le nocche delle piastre secondo l'interasse di posa calcolato. Si deve prestare attenzione a non danneggiare il bordo superiore delle nocche in modo da poter assicurare il bloccaggio del tubo. Perciò è opportuno portare scarpe senza tacco (ad es. scarpe da ginnastica) durante il lavoro. Zona perimetrale e zona di soggiorno con due circuiti separati. Entrambi con posa concentrica. Combinazione riscaldamento a pavimento e radiatori. ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 [ 41 ] Massetti "Galleggiante" significa che il massetto non ha contatti con la struttura muraria dell'edificio. Il nastro perimetrale posato lungo tutte le strutture verticali (pareti, colonne, tubi, scale…) evita questo contatto. Il nastro deve permettere un movimento di 5 mm. Il nastro perimetrale non deve essere tagliato prima che la posa del rivestimento non sia completamente conclusa. Solo dopo può essere tagliato. Danni ai tubi Messa in pressione dell' impianto Tubi difettosi devono essere sostituiti. Il tubo PE-X non può essere né incollato né saldato. Se un tubo viene danneggiato, ad esempio durante la realizzazione del massetto, e non esiste la possibilità di sostituirlo, si può riparare il tubo eliminando la parte danneggiata e ricollegando le due estremità con un bicono. È opportuno che questo punto del tubo sia raggiungibile per eventuali controlli. Raccomandiamo di non coprire il punto con il massetto ma di installare una scatola di protezione con coperchio. Dopo la posa in opera dei tubi l'impianto deve essere riempito d'acqua e spurgato. L'impianto installato e riempito deve essere sottoposto ad una prova di pressione di circa 6 bar che deve essere mantenuta per 24 ore. Prima di sistemare il massetto tutti i raccordi devono essere ricontrollati. Nota bene: Non inserire mai raccordi in prossimità di una curva. Il collegamento al collettore Nella zona vicino al collettore i tubi sono sistemati in modo più stretto rispetto a quanto calcolato per i singoli circuiti di riscaldamento. Per evitare il surriscaldamento di questa zona i tubi devono essere dotati di un isolamento termico supplementare mediante inserimento in un tubo corrugato. IL tubo DUO inserito nel tubo corrugato può essre fissato sulla piastra con le clips fissatubo. [ 42 ] Il nastro perimetrale serve anche ad evitare la creazione di ponti acustici. Il nastro perimetrale crea fughe perimetrali che fungono anche da fughe di dilatazione. Riscaldandosi il massetto si dilata e la fuga perimetrale compensa questa dilatazione in tutti i lati senza problemi. Lo spessore nominale del massetto dipende dal carico statico e dal materiale usato per il massetto. Punti per la misurazione dell'umidità Massetti per riscaldamento Per verificare se il pavimento è pronto per la posa del rivestimento si deve determinare l'umidità residua contenuta nel massetto. Si devono determinare almeno tre punti su una superficie di 200 m2 in cui il grado di umidità del pavimento a malta è presumibilmente maggiore. Per la misurazione serve uno spazio di circa 18 x 18 cm. Il punto ideale potrebbe essere ad esempio il centro di un stanza. Il punto di misurazione deve essere distante almeno 10 cm (diametro 20 cm) dai tubi riscaldanti più vicini. Si misura l'umidità e si segna il valore in una piantina da consegnare al progettista. Massetti e distribuzione calore Nel riscaldamento a pavimento il massetto non è solo la parte che distribuisce il carico ma anche la superficie addetta alla distribuzione del calore. Nella maggior parte dei casi questo strato è realizzato in cemento ma cresce la percentuale di massetti liquidi in solfato di calcio. L'intera costruzione è chiamata "massetto galleggiante". Le norme DIN 18 560 parte 2 per massetti galleggianti contengono le regole per la realizzazione dei massetti galleggianti per riscaldamento a pavimento. Massetti per il riscaldamento a pavimento non si distinguono da massetti normali, possono essere realizzati in cemento o solfato di calcio (ad es. anidrite) dalla classe di solidità 20 in su. Massetti liquidi in cemento o solfato di calcio sono adatti ai sistemi di riscaldamento a pavimento umidi di ROTEX. Massetti di cemento Il massetto cementizio al momento della posa deve avere una consistenza morbida. La plasticità del materiale può essere aumentata notevolmente utilizzando l'additivo Estrolith H. La copertura dei tubi deve essere spessa almeno 45 mm. Un'eccezione è l'uso di materiali speciali come il cemento con additivo Estrotherm S. Con l'uso di questo additivo lo spessore dello strato di copertura può essere ridotto fino a 30 mm. Con l'uso di ZE 20 o AE 20 ed una copertura di 45 mm i carico mobile consentito è di 1,5 kN/m2. La stessa capacità di carico si ha con un pavimento di cemento ZE 30 più Estrotherm S. Per carichi mobili maggiori lo spessore del pavimento deve essere determinato dall'esperto di statica. ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Fughe Massetti di solfato di calcio Prima di scegliere un massetto di solfato di calcio si deve tenere presente che la maggior parte dei produttori limita le temperature del massetto ad una temperatura inferiore ai 60°C imposta dalla norma DIN 18 560 parte 2. Con Systema 70 questo limite è sempre rispettato grazie all'isolamento termico offerto dall'intercapedine d'aria fra tubo interno e tubo esterno del tubo DUO. Anche con questo tipo di massetto è necessario realizzare fughe di dilatazione. In fase di preparazione la temperatura del massetto non deve scendere al di sotto dei 5°C dopo di che deve essere mantenuta ad almeno 5°C per due giorni e deve essere protetta da influenze negative quali calore, pioggia battente e correnti d'aria. Il massetto di solfato di calcio deve avere la possibilità di asciugare bene e non deve essere esposto ad umidità continua. Non camminare sopra un massetto di solfato di calcio prima di 2 giorni dalla realizzazione e non caricare il massetto prima di 5 giorni. Massetti galleggianti di solfato di calcio Massetti galleggianti di solfato di calcio devono essere realizzati seguendo le istruzioni dei produttori di sostanze leganti per massetti da riscaldamento. Se si usa il cemento liquido si devono prendere misure per evitare ogni contatto tra il pavimento e le strutture murarie dell'edificio. Si deve prestare particolare attenzione ai giunti fra le singole piastre sistema ed alle zone perimetrali. Con il cemento liquido si usa il nastro perimetrale RDS-F che, dotato di un piede adesivo in PE, evita efficacemente l'infiltrazione di cemento nei bordi. Durante la preparazione del massetto l'impianto di riscaldamento deve essere pieno d'acqua e sotto pressione (ca. 6 bar). Giunti di dilatazione La posizione dei giunti di dilatazione va segnata dal progettista in una piantina dalla quale si può rilevare anche il tipo di fughe realizzate. Additivi per massetti Per ottenere la migliore capacità di conduzione del calore da un massetto, il cemento deve ricoprire completamente il tubi riscaldanti. Per rendere il cemento sufficientemente fluido si consiglia di aggiungere l'additivo Estrolith H. Con il nostro additivo Temporex invece si può abbreviare il tempo di asciugatura dei massetti da 20 giorni a 10 giorni. Per il dosaggio della miscela seguire le istruzioni. Gli additivi Estrolith H, Estrotherm S e Temporex non sono indicati con cementi liquidi. Armatura In genere non è necessario armare i massetti posati sopra uno strato isolante. Può essere utile però armare pavimenti di cemento per i quali è previsto un rivestimento in pietra o ceramica. In un massetto mal eseguito anche l'armatura non può evitare crepe. Le armature dei massetti devono essere realizzate in modo da non danneggiare la costruzione. Devono essere protette dalla corrosione specialmente se sono usate con pavimenti di anidrite. L'armatura deve avere interruzioni in prossimità dei giunti di dilatazione e va posata nel terzo intermedio dello spessore del pavimento. ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Per determinare la distanza tra le fughe e le dimensioni del massetto fra le fughe si deve tenere conto del tipo di additivo, del rivestimento e del tipo di sollecitazioni previste, ad es. la temperatura. Di norma la superficie di singoli massetti senza fughe di dilatazione può arrivare fino ad un'estensione di 40 m2. Superfici inferiori con una lunghezza laterale oltre 8 m devono essere dotate di fughe di dilatazione. Il rapporto fra larghezza e lunghezza non dovrebbe essere superiore a 1:2. Le fughe di dilatazione non devono attraversare unità riscaldanti. In corrispondenza delle porte normalmente si incontrano superfici diverse. In questi punti si applicano fughe di dilatazione o fughe finte. I circuiti riscaldanti non devono incrociare le fughe di dilatazione. I tubi riscaldanti possono incrociare le fughe di dilatazione solo la dove sono protetti, ad es. da tubo corrugato. Per evitare un rialzo in quella zona e per non ostacolare la dilatazione orizzontale si devono unire i pannelli di massetto con tasselli. Realizzazione delle fughe di dilatazione Le fughe devono essere costruite in modo che lo spazio comprimibile sia di almeno 5 mm. Le fughe incidono il pavimento dal bordo superiore dell'isolamento termico fino al bordo superiore del rivestimento. Dopo la realizzazione devono essere riempite con materiali elastici. Fughe finte Le fughe finte servono ad ammortizzare i movimenti dei materiali e ad evitare la formazione di crepe. Per evitare spaccature, qualsiasi il massetto fresco viene tagliato dal massettista ad un terzo circa del suo spessore. In questo modo la dilatazione o la contrazione del massetto è assorbita dalla fuga. Quando il massetto è pronto per la posa del rivestimento si possono chiudere le fughe con resina artificiale. [ 43 ] Riscaldamento/Rivestimenti Riscaldamento a pavimento per edifici in ristrutturazione Spesso le strutture di edifici vecchi non consentono la realizzazione di impianti di riscaldamento a pavimento tradizionali, o perché manca l'altezza necessaria o perché solai di legno non sopportano forti carichi di peso. Per un impianto convenzionale servono circa 65mm di massetto, che corrisponde ad un carico di circa 130 kg/m2. Proprio per queste situazioni è stato sviluppato Systema 70 secco che carica il pavimento di solo 30 kg/m2. Riscaldamento del massetto A questo punto esistono due tipi di esigenza: quella dell'installatore e quella del posatore del rivestimento. Per poter corrispondere ad entrambe le esigenze il riscaldamento del massetto è stato differenziato in • a) Riscaldamento funzionale • b) Riscaldamento per la posa del rivestimento a) Riscaldamento funzionale Il riscaldamento funzionale serve all'installatore come prova della perfetta riuscita dell'impianto. Il riscaldamento funzionale (identico con il "riscaldamento" secondo DIN 4725-4, paragrafo 5.2) non serve a raggiungere la maturità del massetto per la posa in opera del rivestimento. Per questo serve un riscaldamento che asciughi meccanicamente il massetto. Il riscaldamento di massetti di cemento non dovrebbe avvenire prima di 21 giorni e quello di massetti di anidrite secondo le istruzioni del produttore non prima di 7 giorni dopo la posa in opera. Il primo periodo dì riscaldamento inizia con una temperatura di mandata di 25°C che va mantenuta per 3 giorni. Dopo si regola il riscaldamento sulla massima temperatura di mandata per 4 giorni. Con Systema 70 si inizia il primo riscaldamento con una temperatura di mandata di circa 38°C. Questa corrisponde a 25°C nel riscaldamento a pavimento tradizionale. Anche questa temperatura deve essere mantenuta costante per 3 giorni. Poi si alza la temperatura alla massima mandata di 70°C e la si mantiene per 4 giorni. Limite massimo di umidità residua in % rilevato con apparecchio CM Rivestimento 1 rivestimenti elastici rivestimenti tessili 2 Parquet 3 Laminato 4 Piastrelle ceramica o pietra naturale o in calcestruzzo Massetto di cemento Massetto di anidrite impermeabili al vapore permeabili al vapore Impasto cementizio spesso Impasto cementizio sottile Dopo il procedimento di riscaldamento descritto non si è ancora certi che il massetto abbia il giusto grado di umidità! necessario per la posa in opera del pavimento. Prima di procedere alla posa del pavimento deve essere misurato il grado di umidità residua. b) Riscaldamento per la posa del rivestimento Il processo di asciugatura del massetto non è del tutto prevedibile. Con alto grado di umidità dell' aria può fermarsi del tutto. È possibile accelerare l'asciugatura mettendo in funzione il riscaldamento a pavimento oppure asciugando il massetto meccanicamente. Il riscaldamento per asciugare il pavimento deve essere appositamente richiesto dal costruttore dell'edificio. Prima di iniziare la posa in opera del rivestimento il massetto deve essere sufficientemente asciutto. Grado di umidità del massetto Nella tabella in alto in questa pagina è indicato il limite massimo di umidità residua necessaria per iniziare la posa in opera del rivestimento. 1,8 1,8 3,0 1,8 1,8 0,3 0,3 1,0 0,3 0,3 3,0 – 2,0 0,3 Rivestimenti Pavimenti con bassa resistenza termica sono i più adatti per il riscaldamento a pavimento. Per esempio rivestimenti di pietra naturale o sintetica, mattonelle o piastrelle. La resistenza termica per principio non deve superare 0,15 m2 k/W. Inoltre è consigliabile utilizzare solo prodotti di marca per i quali è segnalata l'idoneità per il riscaldamento a pavimento. Un pavimento in parquet richiede una cura particolare. Deve essere incollata tutta la superficie del pavimento. Sono sconsigliati il legno di faggio, acero o frassino perché subiscono variazioni di forma più evidenti. Rivestimenti in legno o laminato galleggianti spessi 10-22 mm non sono molto indicati perché di norma vengono installati sopra uno strato di Tarkofoam o di Cellofoam, per cui la resistenza alla conduzione termica supera i 0,15 m2/kW. Osservate le temperature massime indicate dai produttori dei rivestimenti per la superficie del pavimento, che generalmente è di circa 26°C. Questo vale anche per le zone perimetrali e a volte è necessario integrare il riscaldamento con altre superfici scaldanti (ad es. davanti a finestre). Rivestimenti in legno o sughero devono essere incollati su tutta la superficie. Verbale di collaudo I mastici e le colle devono resistere ad una temperatura continua di 50°C (DIN 4725T4). Il verbale stilato dall'installatore deve contenere le seguenti indicazioni: 1. I dati per il riscaldamento con le rispettive temperature di mandata 2. La massima temperatura di mandata raggiunta 3. Lo stato di funzionamento e le temperature esterne al momento della consegna. Un esempio di verbale di collaudo è riportato alla pagina 49 di questo fascicolo. [ 44 ] ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Systema a secco - Posa in opera Premesse Posa dei tubi Il pavimento grezzo deve essere assolutamente piano e resistente. Non ci devono essere ne tubi, ne cavi oppure se la loro presenza è inevitabile si deve pareggiare il piano con materiali di riempimento. Solai che dividono appartamenti devono essere protetti dall'umidità residua con una pellicola di PE. Solai che appoggiano sul terreno devono essere dotati di isolamento termico secondo DIN 18 195. (vedi indicazioni particolari a pagina 12). Con Systema 70 secco i tubi vanno posati a meandri nelle scanalature delle lamiere per la conduzione termica. Sono omologati i tubi DUO 17 e DUO 17 AL (non omologato 17 x 2 mm). La distanza fra le scanalature è di 75 mm che permettono interassi di posa di 150, 225 e 300 mm. Come base per la posa serve un calcolo termotecnico per il sistema scelto dal quale si rileva l'interasse di posa adatto per ottenere la resa termica necessaria e le indicazioni per il bilanciamento idraulico. La lunghezza massima di un circuito di tubo DUO 17/12 x 2 e DUO 17 AL è di 80 m. Posa in opera delle lamiere per la conduzione termica Posa delle piastre di cartongesso Le lamiere di ROTEX per la conduzione termica sono in lamiera di acciaio zincato vanno montate immediatamente dopo la posa della prima fila di piastre sistema, inserendole a pressione fra le nocche delle piastre. Questo procedimento ha il vantaggio che camminando sopra l'impianto le nocche non si rovinano. Per lo stesso motivo le zone di passaggio, come ad esempio i corridoi, dovrebbero essere posate per ultime, cioè appena prima della posa dei tubi. Gli elementi sono disponibili nelle lunghezze 1200 mm e 400 mm. Con le lamiere più piccole in dotazione si può completare al posa nelle zone perimetrali o negli angoli. Solo la zona delle curve dei tubi non deve essere coperta per uno spazio di almeno 22 cm. Tubi di collegamento dei circuiti e tubi di collegamento dei collettori devono essere posati per quanto possibile secondo l'interasse di posa de progetto nelle lamiere o almeno nelle piastre. Superfici parziali non coperte da lamiere vanno coperte dopo la posa dei tubi con le lamiere lisce fornite insieme alle lamiere sagomate. Generalmente si riesce a coprire tutta la superficie con le lamiere senza bisogno di tagliarle. Possono essere anche parzialmente sovrapposte. Se è necessario tagliarle si devono eseguire tagli netti faccendo attenzione a realizzare bordi lisci per evitare danni ai tubi. Prima della posa del cartongesso si deve applicare il nastro perimetrale lungo le pareti, le lamiere devono essere posate con cura fra le nocche delle piastre sistema ed l'impermeabilità dei tubi deve essere stata testata con i tubi in pressione a 6 bar. Mantenere la pressione nei tubi durante la posa in opera delle piastre in cartongesso. Per la posa del cartongesso seguire le istruzioni fornite dalla ditta Fels Werke GmbH (Fermacell®). Per il sistema a secco è stato omologato esclusivamente la piastra 2 E 22. La piastra consiste in due pannelli di 12,5 mm incollati insieme sfalsati. Prima della posa leggere e poi seguire le istruzioni della ditta Fels Werke. Per eventuali domande è disponibile una hotline telefonica di Fels Werke con il numero 0049/53 81/7 64 00. Copertura con lamiere lisce Bilanciamento idraulico Quando tutte le superfici scaldanti sono state installate e collegate l'impianto va messo e mantenuto per almeno un giorno in pressione a 6 bar. Durante la prova di pressione si può già procedere al bilanciamento idraulico dei singoli circuiti regolando sul collettore la valvola di ritorno secondo le indicazioni del progetto o secondo il diagramma delle perdite di carico. Si chiudono le valvole completamente, poi si aprono girando le manopole per tanti giri quanti ne sono indicati dal progetto. Eseguire questa operazione per tutti i circuiti. Tubi di collegamento nelle Lamiera per scanalature delle lamiere la conduzione termica 1200 x 372 x 0,5 mm Lamiera per la conduzione termica 400 x 372 x 0,5 mm Collettore HKV X = distanza minima fra le lamiere e le pareti nella zona delle curve con Systema 70 secco 220 mm x più tubo di collegamento ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 [ 45 ] Collegamento dei radiatori Per prima cosa si installano le colonne montanti con il collettore, poi tutti i radiatori. Se è previsto il collegamento dal muro occorre segnare le tracce prima di montare i radiatori. Per il collegamento si inizia sempre dal radiatore. Qui di seguito viene descritto il collegamento dalla parete con valvole a squadro ½". Con altri tipi di collegamento il procedimento è praticamente uguale. Il procedimento descritto nelle immagini seguenti deve essere seguito in modo cronologico: 1. Taglio del tubo esterno con la speciale pinza tagliatubi. 2. Piegatura a mano del tubo da 12 PEX-AL. 3. Taglio del tubo PEX-AL con pinza tagliatubi lasciando sporgere il tubo PEX-AL di 20mm dal tubo di protezione. 4. Inserimento del set raccordi a pressione. 5. Collegamento della valvola termostatica. 6. Stringere il raccordo a dado. 7. Collegamento di radiatore con valvola integrata a parete. [ 46 ] ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Collegamento al collettore 1. Taglio del tubo DUO. 2. Eliminazione del tubo esterno a 10 cm dalla terminazione del tubo AL. 3. Inserimento della rosetta terminale (fornita con set E1). 4. Inserimento del raccordo sintetico del set raccordi a pressione. 5. Avvitamento al collettore. 6. Stringere il raccordo sintetico con la chiave in dotazione. 7. Tubi di collegamento con tubo corrugato di protezione. 8. Tubi fissati al collettore con fascette. ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 [ 47 ] Accessori Nastro perimetrale RDS Tubo di protezione Di schiuma di polietilene con pellicola PE larga 25 cm ad essa saldata. La pellicola viene appoggiata sopra le piastre sistema per evitare l'infiltrazione di malta nella zona dei bordi lungo le pareti. In questo modo si evitano ponti acustici. Guaina corrugata 19 x 25 mm di materiale sintetico. Per la protezione dei tubi riscaldanti nelle zone di collegamento e dei giunti di dilatazione. Raccordi doppi per tubi riscaldanti secondo DIN 8076, per tubi in PE-X 12, 14 e 18 x 2 mm Unità di imballaggio: 25 m Codice: 17 00 53 Unità di imballaggio: 2 pezzi Codice: 17 72 12 (12 x 2) Codice: 17 72 14 (14 x 2) Codice: 17 72 17 (14 x 2) Codice: 17 72 18 (18 x 2) Altezza: 150 mm Spessore: 8 mm, comprimibile fino a 2 mm Unità di imballaggio: 25 m Codice: 17 11 01 Nastro perimetrale per massetti liquidi RDS-F Di schiuma di polietilene con pellicola PE e piede adesivo largo 18 cm ad essa saldati. La pellicola viene appoggiata sopra le piastre sistema il piede adesivo sotto la piastra. In questo modo si evitano infiltrazioni di cemento sotto le piastre nella zona delle pareti. Altezza: 150 mm Spessore: 10 mm, comprimibile fino a 2 mm Unità di imballaggio: 25 m Codice: 17 11 07 Nastro perimetrale per massetto liquido RDS-FP Con piastre Protect Schiuma in PE con foglio in PE saldato, e guarnizione aggiuntiva. Altezza 150 mm. Spessore 10 mm Unità di imballaggio: 25 m Codice: 17 11 26 Profilo di dilatazione DFP Per la realizzazione di fughe di dilatazione sotto le porte. Cartono ondulato paraffinato con piede adesivo. Lunghezza: 100 cm, Altezza totale: 10 cm Altezza reale: 7 mm, Spessore: 6 mm Unità di imballaggio: 25 pezzi Codice: 17 11 08 [ 48 ] Raccordi doppi per tubi riscaldanti SK 12/14/17/18 Pinza tagliatubi combinata RAZ 1 Per il taglio del mantello e del tubo DUO-AL con inserto calibratore Codice: 17 11 10 Estrolith viene mescolato al cemento nella misura di 1% in rapporto alla quantità di cemento. Partendo da una quantità di 350 kg di cemento PZ 35 F per m3 di massetto, con una copertura dei tubi di 45 mm, servono 0,150 kg di Estrolith H per m2. Per ogni ulteriore cm di spessore del massetto si deve considerare un aggiunta di 0,035 kg/m2. Unità di imballaggio: 10 kg. Codice: 17 11 02 Per ridurre lo spessore del massetto si usa il 10% di Estrotherm in relazione al peso del cemento. Ciò corrisponde circa a 1,3 kg/m2 di Estrotherm S con 30 mm di spessore del massetto. Per accorciare il periodo di asciugatura del massetto cementizio da 21 a 10-14 giorni. Dosaggio con 45mm di spessore del massetto ca. 0,250 kg/m2. Clips fissatubo RHC 17/25 Per il fissaggio dei tubi ad es. nelle curve o in caso di nocche rotte Unità di imballaggio: 50 pezzi Codice: 17 11 17 (DUO 17) Codice: 17 11 25 (DUO 25) Srotolatore RAW 240 Additivo Estrotherm S Additivo Temporex per tubi in PE-X 12, 14 e 18 x 2 mm con raccordo femmina da ½" Unità di imballaggio: 2 pezzi Codice: 17 73 12 (12 x 2) Codice: 17 73 14 (14 x 2) Codice: 17 73 17 (14 x 2) Codice: 17 73 18 (18 x 2) Additivo Estrolith H per massetti di cemento Unità di imballaggio: 10kg Codice: 17 11 06 Raccordi con terminale a vite AR 12/14/17/18 Per una posa in opera razionale dei tubi riscaldanti DUO 17/DUO17 AL e Monopex 14, diametro 17 mm, adatto per rotoli di 240 e 120 m, girevole di 360°. Unità di imballaggio: 1 pezzo Codice: 17 10 06 Srotolatore RA4 600 Per una posa in opera razionale dei tubi riscaldanti DUO 17 adatto per rotoli da 600 m e per DUO 25 in rotoli da 200 m e 440 m. Unità di imballaggio: 1 pezzo Codice: 17 10 07 Unità di imballaggio: 10 kg Codice: 17 11 11 ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Verbale di collaudo Verbale di collaudo per riscaldamento a pavimento ROTEX secondo EN 1264, parte 4 Prima della posa in opera di un qualsiasi pavimento il riscaldamento a pavimento deve essere riscaldato secondo un preciso procedimento. Questo verbale certifica il riscaldamento cosiddetto funzionale. Non garantisce che il massetto sia sufficientemente asciutto per la posa in opera del rivestimento. Cantiere: Ditta di installazione: Posatore del massetto: (Nome, indirizzo) Indicazioni per Impianto: Systema 70 Monopex® varioperfect Massetto: cemento (ZE) anidrite (AE) Solfato di calcio Estrotherm S Temporex Altre sostanze Additivo massetto Estrolith H Altre sostanze Data di fine realizzazione massetto: Monopex® Non iniziare prima di Data inizio Systema 70 Temp. mandata richiesta Temp. mandata richiesta Temp. mandata Tempo misurata necessario 21 gg. con cemento 7 gg. con anidrite nat. 25 °C 38 °C* °C 3 giorni dopo Max. temperatura di mandata Max. temperatura di mandata °C 4 giorni alla fine Lasciare raffreddare Lasciare raffreddare Data fine * 38 °C nel Systema 70 corrispondono a 25°C di temperatura di mandata in impianti di riscaldamento a pavimento tradizionali. Prova di pressione: Consegna: si Temp. esterna °C Riscald. a pavimento in funzione no Temp. di mandata °C si pressione no bar Note: Conferma (località/timbro/firma): Costruttore/committente ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Progettista/architetto Ditta di installazione specializzata [ 49 ] ROTEX Systema 70 Industria: riscaldamento a pavimento di grandi superfici. [ 50 ] ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Systema 70 Industria Superfici riscaldanti industriali Combinazione con altri corpi riscaldanti Il riscaldamento di capannoni industriali richiede un sistema riscaldante particolarmente efficiente. Le grandi altezze, la ventilazione causata dall'apertura e chiusura di porte e grandi portoni, la notevole differenza di calore richiesta dalle zone centrali e dalle zone esterne, l'alto grado di attività degli operai ed il rischio di correnti d'aria permanenti sono difficoltà, alle quali deve fare fronte un sistema di riscaldamento moderno. Gli edifici industriali sono in genere formati da capannoni, ma anche da uffici, e zone per l'uso sociale e sanitario. Per il riscaldamento di questi ambienti sono richiesti sia sistemi di riscaldamento a pavimento che con altri corpi riscaldanti. Systema 70 Industria prevede per questi settori l'utilizzo del ROTEX Systema 70 con il tubo DUO-17 (17/12 x 2). Entrambi i sistemi lavorano con la stessa temperatura di mandata, per cui è sufficiente per tutto l'edificio un solo circuito di distribuzione dell'acqua con un'unica regolazione della temperatura dell'acqua di mandata. La grande altezza dei capannoni industriali richiede un riscaldamento uniforme che sia nello stesso tempo economico. Zone più calde in alto vanno evitate. Il riscaldamento a pavimento con la sua distribuzione uniforme del calore dal pavimento al soffitto è in questi casi una soluzione ideale. Inoltre il riscaldamento a pavimento, invisibile, lascia libero e sfruttabile tutto lo spazio. Esiste poi spesso la richiesta di poter utilizzare in punti particolarmente esposti altri corpi riscaldanti come le barriere d'aria, i radiatori o apparecchi di riscaldamento ad aria. Systema 70 Industria offre sia l'alto grado di comfort di un riscaldamento a pavimento sia la possibilità di collegare allo stesso collettore diversi tipi di corpi riscaldanti. Questo è possibile grazie alla particolare struttura del tubo riscaldante utilizzato per il Systema 70 Industria, il tubo DUO 25. Questo significa che ad un unico collettore si possono collegare contemporaneamente circuiti riscaldanti a servizio del settore industriale ed a servizio del settore amministrativo. Il montaggio e la gestione dell'impianto sono, in questo modo, notevolmente semplificati. Alto grado di comfort a bassi costi La libera scelta dei corpi riscaldanti per i settori industriali e per quelli amministrativi rende possibile un riscaldamento di ottima qualità nel rispetto delle esigenze dei consumatori ed offre il massimo comfort. Grazie alla semplicità di montaggio di questo sistema di riscaldamento i costi per la sua installazione sono di conseguenza ridotti. lnoltre il consumo d'energia è inferiore grazie al riscaldamento adattabile settore per settore. La massima temperatura di mandata in Systema 70 Industria riscaldamento a pavimento è di 70°C. La temperatura più alta dell'acqua offre, oltre alla possibilità di combinare vari tipi di corpi riscaldanti, una serie di altri vantaggi. Vantaggi • Il tuboesterno del tubo-DUO protegge il tubo interno in cui circola l'acqua, da danni meccanici (ad esempio l'uso di vibratori per cemento non crea alcun problema). • Ridotto contenuto d'acqua Grazie al piccolo diametro del tubo interno il contenuto d'acqua è minore in tutto l'impianto, e di conseguenza i vasi di espansione sono più piccoli e si riduce l'inerzia del sistema. • Grande differenziale della temperatura, nel caso di 20 K, si riduce la portata dell'acqua e si possono utilizzare pompe di circolazione più piccole. • Non è necessario proteggere il tubo esterno nell'attraversamento dei giunti di dilatazione. • Semplice posa in opera grazie all'uso delle piastre sistema oppure con il facile fissaggio a sostegni di acciaio. • Possibilità di perforare in profondità per fissare macchine ed impianti in caso di uso delle piastre sistema. Perciò è possibile utilizzare tutta la superficie del pavimento. Schema dell'impianto: Systema 70 Industria: Capannone industriale con riscaldamento a pavimento e barriera d'aria gemeinsame Collettore comune Heizkreisverteiler Tubo DUO 25 DUO-25-Rohr Tubo DUO 17 DUO-17-Rohr System 70: Settore amministrativo adiacente con riscaldamento a pavimento e radiatori Entrambi i sistemi sono combinati direttamente, cioè sono collegati allo stesso collettore. ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 [ 51 ] Aree di utilizzo e progettazione Cappanone industriale della ditta Schneider e figli, Friburgo Systema 70 Industria può essere utilizzato in tutti gli edifici in cui è richiesta la realizzazione di grandi superfici pavimentate riscaldate. Il sistema è utile per superfici con una misura minima di 200 m2. Per superfici più piccole si impiega invece il Systema 70 con il tubo riscaldante DUO 17. Le principali aree di utilizzo del Systema 70 Industria sono: • Capannoni di montaggio e produzione • Autorimesse • Magazzini di vario genere • Capannoni per la manutenzione di autobus, tram, treni, aerei ecc. • Grandi atrii e ridotti di locali ad uso pubblico • Ambienti adibiti a sport e riunioni • Piscine coperte e all'aperto. Il dimensionamento del massetto industriale è fatto dall'esperto in statica. Base per il calcolo sono l'uso a cui è destinato il cantiere e il carico previsto per il pavimento in particolare il peso di scafalature e macchine pesanti. Il carico in impianti industriale è molto maggiore rispetto a quello medio calcolato per edifici [ 52 ] residenziali: 1,5 kN/m2 contro 7,0 fino a 30 kN/m2 nel settore industriale. L'impianto di riscaldamento è adatto praticamente a tutti i tipi di pavimento industriale: 1. Il materiale normalmente utilizzato per pavimenti industriali è il cemento armato con doppia armatura in ferro. Il tubo riscaldante si installa sulla rete metallica inferiore. 4. Il cemento sottovuoto viene sottoposto ad un trattamento speciale dopo la posa. Può essere realizzato con cemento armato, calcestruzzo precompresso oppure cemento armato con fibre d'acciaio. Il trattamento finale sotto vuoto sottrae al cemento buona parte dell'acqua contenuta accelerando il processo di asciugatura del cemento. 2. Il calcestruzzo precompresso viene realizzato con un'armatura in acciaio precompresso combinato con un'armatura di rete. L'armatura in acciaio viene precompressa creando una tensione nel calcestruzzo che previene la formazione di crepe. 3. Nel cemento armato con fibre d'acciaio queste ultime fanno la funzione dell'armatura d'acciaio per cui manca una base di sostegno per il tubo riscaldante che deve essere quindi aggiunta. ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Aree di utilizzo e progettazione Isolamento termico È buona regola installare un isolamento termico sotto il riscaldamento a pavimento a parte alcune eccezioni: • Capannoni industriali con una temperatura interna normale di 12°C • Capannoni industriali con una temperatura interna normale di > 12°C e < 19°C che siano riscaldati per meno di 4 mesi all'anno • Fabbriche e capannoni se, per la natura del loro utilizzo, devono restare aperti a lungo e hanno grandi portoni che con una temperatura normale < 19°C. • Capannoni industriali per il cui utilizzo un isolamento termico rappresenti una misura inadeguata secondo il paragrafo 14. Nota bene: Strati di isolamento termico sotto al massetto industriale appoggiati sul terreno devono essere omologati secondo DIN 4108-2. Tenere presente: nel caso in cui la temperatura sia < 19°C e non sia stato adottato un isolamento termico in virtù del paragrafo 14 è comunque obbligatorio rispettare un valore k di 0,93 W/m2K. Queste eccezioni riguardano la maggior parte degli utilizzi nel settore industriale. Si consiglia comunque l'uso della piastra sistema ISODUR perché essa limita notevolmente la dispersione di calore verso il basso. Per ottenere un valore k max = 0,35 W/m2 K occorre installare una piastra isolante supplementare le cui caratteristiche dovranno essere determinate secondo l'utilizzazione dei locali e le norme tecniche in vigore. Per superfici con grandi carichi si deve valutare attentamente la resistenza alla pressione delle singole sostanze isolanti. Al posto della piastra PS 30 può essere utilizzata la Styrodur 5000 S. Schneider und Söhne, scafalatura industriale Temp. progetto: Temp. esterna: Temp. mandata: 70°C -4°C 42°C Tetto, pareti e pavimento sono isolati secondo WSVO '95 Altezza capannone in m In tutti questi casi il riscaldamento a pavimento offre una serie di vantaggi notevoli rispetto ad altri tipi di riscaldamento: La maggior parte del calore viene trasmessa per irraggiamento, per cui a poca distanza dal pavimento si raggiunge la temperatura ideale. Nelle zone alte la temperatura ambiente si riduce, contrariamente a quanto avviene nel riscaldamento convettivo, per cui le dispersioni diminuiscono e di conseguenza si riducono i consumi d'energia. • La velocità dell'aria, rimane minima, perciò si evitano correnti d'aria ed il trasporto della polvere. • Grazie a questa caratteristica di ridurre al minimo il movimento dell'aria, si riducono anche i disturbi arrecati alle persone da polveri o sostanze dannose liberate da certi impianti produttivi. • La temperatura di un' ambiente, costituito da diverse zone, può essere regolata in modo indipendente per ognuna delle zone che lo costituiscono. • Il calore, nonostante una temperatura dell'aria inferiore rispetto a quella prodotta da altri sistemi di riscaldamento, è avvertito come confortevole ed uniforme. Temperatura ambiente in °C Sviluppo in verticale della temperatura in capannoni industriali riscaldati a pavimento ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 [ 53 ] Piastra Isodur/Tubo riscaldante Dati tecnici piastra ISODUR Altezza dell'isolamento 25 mm Altezza incluse le nocche 55 mm Larghezza del bordo 15 mm Interasse di posa: Nr. dei fissaggi a coda di rondine 100/200/ 300/400/500 6 Densità dello strato isolante 35 kg/m3 Utilizzo secondo DIN 4108 T. 10/DEO Resistenza termica R 0,85 m2 k/W Peso ca 1000 g Peso al m2 ca 1,4 kg Classe di protezione al fuoco Dimensione Unità di imballaggio: Codice B1 120 x 60 mm 14 piastre = 10,08 m2 17 10 13 La piastra ISODUR La piastra ISODUR è contemporaneamente sostegno per i tubi ed isolamento termico. È una piastra di polistirolo con nocche che sono formate in modo da fissare il tubo riscaldante senza l'uso di altri mezzi di bloccaggio pur realizzando una curvatura perfetta. La distanza fra le nocche permette un' interasse dei tubi di 100, 200, 300, 400, e 500 mm. Fra le nocche sono inseriti dei listelli di 5 mm di altezza che alzano i tubi dall'isolamento e garantiscono il loro avvolgimento completo nel cemento del pavimento. Il bordo della piastra ISODUR ha un doppio scalino e degli incastri a coda di rondine che permettono il fissaggio delle piastre fra loro. La piastra ISODUR è insensibile all'umidità e molto resistente. Piastra sistema ISODUR Capacità di carico La resistenza alla compressione meccanica della piastra ISODUR è stata collaudata presso l'istituto di Ricerca e Collaudo dei Materiali della regione Baden-Wurttemberg. La piastra ISODUR I ha ottenuto i seguenti risultati: Compressione: 2% 5% 10 % Carico: 49 kN/m2 93 kN/m2 160 kN/m2 Tensione in kN/m2 Il tubo DUO Il tubo riscaldante DUO (25/18 x 2 mm) appositamente progettato è il cuore di Systema 70 Industria. La costruzione del tubo è effettuata in due fasi; al tubo interno in cui scorre il fluido scaldante (acqua), viene sovrapposto un'ulteriore tubo di protezione che assolve a diverse funzioni pratiche. 200 Dati tecnici DUO 25 150 100 50 0 Diametro esterno in mm 25 mm Diametro interno in mm 18 mm Spessore parete 2 mm Materiale tubo esterno HDPE Materiale tubo interno PE-Xc Impermeabilità all'ossigeno EVOH Temperatura max. consentita 90°C con 2,5 bar 0 5 10 15 Compressione in % Peso 0,22 kg/m Contenuto d'acqua 0,15 l/m Raggio min. piegatura tubo 150 mm Massima lunghezza circuito 200 ml Massima potenza riscaldante per circuito 7000 W Tubo di protezione 25 mm Il tubo riscaldante DUO 25 Distanziatori Intercapedine d'aria isolante Unità di imballaggio 200/440/1400 m Barriera ossigeno EVOH PE-X 18 x 2 mm [ 54 ] ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Costruzione del sistema Il riscaldamento a pavimento Systema 70 Industria può essere realizzato in due versioni: • con piastra sistema ISODUR • con fissaggio dei tubi riscaldanti ad armatura d'acciaio Preparazione Indipendentemente dal tipo di impianto, con piastra sistema ISODUR o con armatura d'acciaio, sono indispensabili i seguenti preparativi: • Livellamento e addensamento del pavimento base • Inserimento di uno strato di cemento armato minerale • Inserimento di una pellicola PE come isolamento contro l'umidità ascendente • Sistemazione della striscia isolante di bordo sul perimetro della zona • Montaggio dei collettori dei circuiti riscaldanti Montaggio con la piastra sistema ISODUR La piastra sistema ISODUR è contemporaneamente isolamento termico e sostegno per i tubi. Viene montata direttamente sullo strato di pellicola PE. Le nocche delle piastre sistema sono costruite in modo da fissare i tubi riscaldanti senza l'aiuto di altri mezzi. Se necessita un isolamento ancora maggiore di quello fornito dalla piastra ISODUR, si può aggiungere uno strato isolante supplementare prima della posa in opera delle piastre sistema. Quando si usano le piastre ISODUR la lastra di cemento può essere armata con rete d'acciaio o tondino d'acciaio. Si possono utilizzare tranquillamente vibratori per cemento. Costruzione con piastra ISODUR e isolamento termico Costruzione con fissaggio del tubo all'armatura d'acciaio Impianto con armatura d'acciaio Riscaldamento Nel montaggio senza piastra sistema ISODUR il tubo riscaldante DUO viene fissato direttamente all'armatura con del filo di ferro ricoperto di plastica utilizzando l'apposita barenatrice. La posa in opera del tubo DUO inizia dopo la sistemazione dello strato inferiore dell'armatura vicino al collettore. L' interasse di posa può essere calcolato facilmente basandosi sui quadrati formati dall'armatura. L'inizio del riscaldamento dipende dalla qualità e dallo spessore del massetto per è necessario seguire le istruzioni del posatore. Non prima di 21 giorni dalla realizzazione del massetto si inizia a riscaldare il massetto con una temperatura di mandata superiore di 5 K rispetto alla temperatura del calcestruzzo. In seguito la temperatura di mandata viene aumentata ogni giorno di 5 K fino al raggiungimento della temperatura di progetto. Questa viene mantenuta per 4 giorni dopodiché si abbassa l'impianto di 10 k al giorno fino al raggiungimento della temperatura di esercizio. Il riscaldamento va registrato in un apposito modulo di collaudo (prestampati vedi pagina 58). Lo spessore del massetto viene determinato dall'esperto in statica. Il riscaldamento a pavimento non incide sulla statica dell'edificio perché il grado di riscaldamento del calcestruzzo è assolutamente trascurabile. A due - tre giorni dalla realizzazione, sul massetto vengono incise fughe di dilatazione, che evitano la formazione di crepe durante l'asciugatura. Le fughe vengono riempite con materiali elastici. Gettata del cemento Quando tutti i tubi riscaldanti sono stati sistemati e collegati al collettore il tubo riscaldante viene riempito d'acqua e caricato con una pressione minima di 2,5 bar. Successivamente si aggiungono altri strati di armatura. Poi si può procedere alla gettata del cemento. Durante questi lavori il tubo riscaldante deve essere costantemente sotto pressione. DIN/EN N° di reg. 7 F 041 Costruzione con piastra ISODUR ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Armatura d'acciaio Calestruzzo Tubo riscald. DUO 25/18 x 2 Distanziatore Isolamento termico secondo EnEV/EN 1264 Piastra ISODUR Pellicola Calcestruzzo minerale Terreno Costruzione con armatura d'acciaio [ 55 ] Collettore e cassetta a muro Per il collegamento dei tubi riscaldanti viene utilizzato il collettore HKV QuickFix descritto a pagina 15, disponibile nelle versioni da 2 a 14 vie. La regolazione elettrica per singoli ambienti è spiegata alle pagine 18 e 21. I collettori vanno installati in apposite cassette a muro descritte qui di seguito. Per i collettori sono disponibili due tipi di cassette. Un tipo senza schienale si fissa direttamente sul muro dov'è posizionato il collettore. L'altro, di tipo autoportante, può essere installato libero da pareti anche prima della costruzione delle stesse. Le cassette possono essere fissate al muro o libere. Fare attenzione durante la posa in opera del massetto a non chiudere la parte sotto il collettore (proteggere con polistirolo o altro) per lasciare la possibilità di collegare successivamente altri corpi scaldanti. Cassetta per montaggio esterno A: altezza consolle del bordo superiore da pavimento finito B: asole di fissaggio per fascette fissatubo. Attenzione!! L'imballaggio protegge da sporco e polvere durante i lavori. Cassetta a muro per collettore del HKV Dimensioni dei collettori e abbinamento delle cassette (adatti al montaggio a parete o libero) STK/WEK 45 STK/WEK 40 Numero dei circuiti 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 Dimensioni collettore con raccordo a croce e rubinetto a sfera 335 400 465 530 590 655 720 780 840 910 970 1020 1080 Dimensioni collettore 175 240 305 370 430 495 560 620 680 750 810 880 940 Distanza fori di fissaggio 140 203 266 330 393 457 520 584 647 711 774 838 901 Altezza cassetta 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 Larghezza cassetta 1100 1100 1100 1100 1100 1100 1400 1400 1400 1400 1400 1400 1400 Profondità cassetta 180 180 180 180 180 180 180 180 180 180 180 180 180 Misure in mm [ 56 ] Nota bene: La distanza tra il bordo superiore della cassetta e il pavimento deve essere fra 700 e 750 mm. ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Progettazione e posa in opera Dati necessari per il calcolo termotecnica: • Calcolo del fabbisogno termico dell'edificio da riscaldare • Temperatura ambiente richiesta • Rivestimento previsto per il pavimento • Spessore del massetto • Ripartizione della distribuzione del calore fra impianto a pavimento ed altri corpi scaldanti stampato come elenco materiali completo con testo per capitolati. La posa in opera di Systema 70 Industria avviene nel seguente modo: posare le piastre ISODUR e poi il tubo come indicato nella tabella seguente: Il tubo DUO è fornito in rotoli da 200, 440 e 1400 m. Si consiglia di servirsi dello srotolatore appositamente sviluppato per La posa in opera di Systema 70 Industria avviene nel seguente modo: posare le piastre ISODUR e poi il tubo come indicato nella tabella seguente: Il tubo DUO è fornito in rotoli da 200, 440 e 1400 m. Si consiglia di servirsi dello srotolatore appositamente sviluppato per questo tipo di posa (modello RWT). Per grandi superfici è disponibile uno srotolatore a tamburo con svolgitubo con 1400 m di tubo. Per il trasporto di questo srotolatore è indispensabile un carrello elevatore. Il tubo va steso a forma di serpentine o a chiocciola. Con interassi inferiori a 300 mm le curve si posano a forma di omega e quindi il diametro della curva è maggiore dell'interasse di posa. Systema 70 Industria si progetta con un software specifico sviluppato appositamente per questo tipo di applicazione. Il reparto progettazione di ROTEX è a disposizione per eventuali informazioni e per supportare i lavori di calcolo termotecnico. Il programma di calcolo fornisce l'interasse di posa del tubo per le singole zone, la regolazione dei collettori per ogni circuito, la lunghezza e le portate dei singoli circuiti. Il risultato può essere *Installatore qualificato Stesura della pellicola PE Fissaggio del nastro perimetrale questo tipo di posa (modello RWT). Per grandi superfici è disponibile uno srotolatore a tamburo con svolgitubo con 1400 m di tubo. Per il trasporto di questo srotolatore è indispensabile un carrello elevatore. Il tubo va steso a forma di serpetine o a chiocciola. Con interassi inferiori a 300 mm le curve si posano a forma di omega e quindi il diametro della curva è maggiore dell'interasse di posa. Tipo di lavoro A cura di chi Lavori del terreno, del fondo Costruttore Isolamento dell'edificio Costruttore Applicazione del nastro perimetrale su tutte le strutture verticali Installatore qualificato* Montaggio collettore Installatore qualificato* Posa piastre ISODUR Installatore qualificato* Oppure posa della rete metallica inferiore Costruttore Posa del tubo DUO 25/18 x 2 e collegamento al collettore Installatore qualificato* Messa in pressione fin’ dopo la posa del massetto Installatore qualificato* Posa del massetto Costruttore Applicazione dei tagli per i giunti di dilatazione Costruttore Riempimento delle fughe con materiali elastici Costruttore Riscaldamento del massetto da iniziare dopo almeno 21 giorni dalla posa come indicato nel verbale di collaudo a pagina 58 Installatore qualificato* Posa delle piastre ISODUR Posa del tubo ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Montaggio del collettore e collegamento del tubo al collettore [ 57 ] Verbale di collaudo Verbale di collaudo per riscaldamento a pavimento ROTEX Systema 70 Industria Prima della posa in opera di un qualsiasi pavimento il riscaldamento a pavimento deve essere riscaldato secondo un preciso procedimento. Questo verbale certifica il riscaldamento cosiddetto funzionale. Non garantisce che il massetto sia sufficientemente asciutto per la posa in opera del rivestimento. Cantiere: Ditta di installazione: Posatore del massetto: (Nome, indirizzo) Dati sul cantiere: Spessore calcestruzzo Inizio riscaldamento: 21 giorni dopo la realizzazione del massetto Procedimento: Aumento temperatura di mandata 5 K al giorno fino alla temperaura massima di progetto, mantenere per 4 giorni, poi ridurre la temperatura. Riduzione temperatura: Ridurre la temperatura di mandata di 10 K al giorno Temperatura di mandata: Con Systema 70 e Systema 70 Industria (tubo DUO) il riscaldamento inizia con 38°C. (corrisponde a 25°C con impianti a pavimento convenzionali. Temperatura di mandata Riscaldamento Temp. di progetto Riduzione temp. mm Spessore massetto sopra tubo Temp. di mandata rilevata Data mm Durata richiesta 38 °C 43 °C 48 °C 53 °C 58 °C 63 °C 70 °C 60 °C 50 °C 40 °C 30 °C 1 giorno 1 giorno 1 giorno 1 giorno 1 giorno 1 giorno 4 giorni 1 giorno 1 giorno 1 giorno 1 giorno Spegnimento o regolazione climatica Prova di pressione: Consegna: si Temperatura esterna °C Riscaldamento a pavimento in funzione no Temp. di mandata si no °C pressione bar Note: Conferma (località/timbro/firma): [ 58 ] Costruttore/Commitente Progettista/architetto Installatore qualificato ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Certificato di garanzia CERTIFICATO DI GARANZIA Il diritto alla garanzia speciale seguente è accordato agli installatori dei nostri sistemi di riscaldamento a pavimento senza utilizzazione di parti estranee e che siano, nel periodo dell'installazione, iscritti all'albo delle imprese artigiane, industriali o altre organizzazioni riconosciute operanti nel settore termoidraulico. Il diritto alla garanzia è vincolato allo scrupoloso rispetto delle nostre istruzioni sulla progettazione, montaggio, collaudo e manutenzione. Nel quadro di questa garanzia ROTEX sostituirà gratuitamente per un periodo di dieci anni dall'installazione o di dieci anni e mezzo dalla consegna dell'impianto, tutte quelle parti, tubi, pannelli, collettori e tutte le componenti di sua produzione che presentassero difetti di fabbricazione. Nel quadro di questa garanzia ROTEX rimborserà all'installatore i danni risultanti dalla fondata richiesta del committente, a patto che il danno derivi da un difetto di fabbricazione di cui sia responsabile. Questo è particolarmente valido per i danni causati per nostra colpa su beni del committente e/o per danni conseguenti su terzi. Verranno altresì rimborsati i danni inerenti lo smontaggio, la sostituzione, la posa dei nuovi componenti e la messa in opera di parti non difettose coinvolte nel danno. Per ogni cantiere la nostra responsabilità a riparare danni è limitata ad un ammontare massimo di 5.000.000 di Euro. La garanzia speciale da noi accordata con questo documento non è applicabile a danni derivanti da un difetto delle parti di collegamento dei tubi. Trascorso il periodo della garanzia l'installatore non potrà pretendere alcun diritto sulla stessa. L'utilizzo di componenti non originali ROTEX, comporta la decadenza della garanzia in quanto le componenti estranee non sono omologate al sistema ROTEX e quindi non ne è stata in alcun modo verificata la compatibilità. Ditta installatrice: Stempel: Oggetto: ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 Data d’installazione: [ 59 ] Holzhausen-Palais, Frankfurt a.M. Villa, Berlin Fa. 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(FC) Tel: +39(0541)94 44 99 · Fax: +39(0541)94 48 55 e-mail [email protected] · www.rotexitalia.it Numero verde ROTEX 800-886699 ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007 ©ROTEX · 008.1701339_01 · Errori e variazioni tecniche possibili · 12/2007 ROTEX Systema 70: una soluzione collaudata.