ROTEX Systema 70: Sistema di distribuzione del calore per la

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ROTEX Systema 70: Sistema di distribuzione del calore per la
Documentazione tecnica
ROTEX Systema 70:
Sistema di distribuzione del
calore per la combinazione diretta
di riscaldamento a pavimento e
radiatori.
IT 12/2007
Sommario
Premessa
Nelle moderne abitazioni ci si orienta sempre
più spesso verso soluzioni impiantistiche che
comprendano sia zone riscaldate a pavimento
che zone riscaldate a radiatori a seconda delle
esigenze e degli utilizzi.
L'installazione dei due sistemi comporta costi
molto elevati in quanto nella maggior parte dei
casi sono necessarie temperature di mandata
diverse e quindi è necessario installare due
circuiti di alimentazione, due pompe e due
regolazioni separate, in pratica due impianti.
La soluzione è Systema 70 di ROTEX: un
sistema di distribuzione del calore con il quale
riscaldamento a pavimento e radiatori
funzionano con la stessa temperatura
dell'acqua di mandata (fino ad un massimo di
70°C) senza superare le temperature
superficiali del pavimento consentite dalla
normativa in vigore. Tutti i costi fino ad ora
indispensabili per la combinazione dei due tipi
di riscaldamento sono azzerati.
Infinite possibilità di scelta delle
superfici riscaldanti
Nelle abitazioni mono- o plurifamigliari
ambienti come mansarde o seminterrati
vengono riscaldati a radiatori in quanto adibiti
ad uso saltuario. Nelle zone di soggiorno,
cucine e nelle stanze da letto il comfort del
riscaldamento a pavimento è un must
irrinunciabile. Nei bagni l'integrazione dei due
sistemi permette di sommarne i vantaggi.
Il riscaldamento a pavimento offre insieme
comfort termico e libertà nella scelta
dell'arredamento. Grazie al basso livello delle
temperature, alla trasmissione del calore che
avviene per un'alta percentuale per
irraggiamento (oltre il 60%) e una parte ridotta
per convezione (circa 1/3), si crea un clima
ideale con pareti calde, basse temperature
dell'aria e ridotta velocità di movimento
dell'aria.
Descrizione breve
Sommario
Istituti di sviluppo e ricerca
Norme e prescrizioni
Descrizione del sistema
System 70 mini
System 70 mini per riscaldamento a parete
Dati tecnici delle piastre sistema
Piastre sistema
Nastro permetrale
Sezioni pavimento
Systema 70 - sistema umido
Systema 70 - sistema secco
Sezioni pavimento Systema 70 secco
Tubi riscaldanti in PEX
Tubo riscaldante DUO 17 AL
Collettori QuickFix
Combi-Box
Cassette da incasso a muro
Cassette esterne
Regolazione temperatura singoli ambienti
Regolazione in radiofrequenza
Raffrescamento a pavimento
Collegamento radiatori
Valvole
Collettori per radiatori
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Progettazione e calcolo
Progettazione riscaldamento a pavimento
Progettazione radiatori
Tabelle di resa Systema 70 mini
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Lo sviluppo degli ultimi decenni verso una
politica che promuove il risparmio energetico
va incontro al riscaldamento a pavimento. Oggi
è considerato normale un fabbisogno termico
di 50W/m2 (calcolato sulla base del giorno più
freddo dell'anno per cui la temperatura
superficiale del pavimento è molto inferiore al
limite imposto per legge di 29°C durante tutto
l'anno.
Il riscaldamento a pavimento è la soluzione
migliore per ogni edificio moderno. Non
esistono limiti per il tipo di pavimentazione ne
per il tipo di costruzione. Systema 70 è adatto
a case mono- e plurifamiliari, edifici
amministrativi, piscine e palestre, alberghi,
ospedali, capannoni industriali, magazzini
offrendo vantaggi inarrivabili con altri sistemi
di riscaldamento.
Tabelle di resa Systema 70 secco
Grafici di resa sistema umido
Grafici di resa sistema secco
Grafici di resa sistema a muro
Curve di resa Systema 70 a parete
con clip fissatubo
Grafici di perdite di carico tubi
riscaldanti/collettori
Grafici di perdite di carico termostati
e raccordi del ritorno
Progettazione computerizzata
Posa in opera dell’impianto
a pavimento
Posa in opera dei tubi
Massetti
Giunti di dilatazione
Riscaldamento/pavimentazione
Posa in opera del sistema a secco
Collegamento dei radiatori
Collegamento del radiatore
Accessori
Verbale di collaudo del riscaldamento
Systema 70 Industria
Aree di utilizzo e progettazione
Piastra e tubo industriale
Collettori e cassette
Calcolo e cronologia dell’intervento
Verbale di collaudo del
Systema 70 Industria
Garanzia
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Systema 70 non conosce limiti nemmeno per
quanto riguarda l'utilizzo delle fonti di calore.
Funziona con caldaie a gasolio o a gas, anche
a condensazione o con impianti centralizzati.
ROTEX può contare su una esperienza
ventennale nella produzione di milioni e
milioni di metri di tubo per il riscaldamento a
pavimento. I metodi di produzione sono stati
continuamente migliorati e adattati alle
esigenze del mercato, anzi molte volte è stata
ROTEX a fare da pioniere, per cui chi sceglie
Systema 70 può stare tranquillo di ricevere un
impianto di avanzata tecnologia che offre
soluzioni innovative per ogni esigenza.
Documentazione tecnica-aggiornata al 12/2007.
Modifiche tecniche riservate.
[2]
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Istituti di sviluppo e ricerca
I seguenti dati tecnici di Systema 70 sono
certificati dai seguenti istituti:
Resa termica
Università di Stoccarda, IKE-Reparto
riscaldamento, Aerazione, tecnica climatica
Prof. Dr. Ing. H. Bach
La resa termica è determinata secondo
DIN/EN 1264
Valori di isolamento acustico
Istituto Fraunhofer per la fisica edilizia,
Stoccarda Prof. Dr. Ing. K. Gertis,
Miglioramento dell'isolamento acustico della
piastra sistema con isolamento acustico
integrato secondo DIN 52210
Isolamento termico
Istituto Fraunhofer per la fisica edilizia,
Stoccarda Prof. Dr. Ing. K. Gertis
Conducibilità termica e resistenza al passaggio
di calore nelle piastre sistema secondo DIN
52612
Norme e prescrizioni per la progettazione e la
realizzazione di impianti di riscaldamento a
pavimento:
DIN
1055
Ipotesi di carico del
pavimento
DIN
4102
Resistenza al fuoco
DIN
4108
Protezione termica
DIN
4109
Isolamento acustico
EN
1264
Riscaldamento a
pavimento
DIN EN 13162 - Materiali isolanti
13171 per edifici
DIN
18195 Isolamento degli edifici
DIN
18202 Tolleranze in costruzioni
alte
DIN
18336 Lavori di isolamento
DIN
18353 VOB, parte C: disposizioni
tecniche per la
realizzazione dei massetti
DIN
18560 Massetti nell'edilizia
DIN EN 12831 Procedura per il calcolo
del fabbisogno termico
degli edifici
EnEV
Regolamento per il
risparmio energetico
del 01.02.2002
Protezione antincendio
Istituto per la ricerca ed il collaudo dei
materiali per l'edilizia (FMPA), Stoccarda
Controllo permanente della qualità
Istituto di ricerca per l'isolamento termico
(FIW), Monaco,
Centro per i materiali sintetici (SKZ) Wuerzburg,
Certificato per la sicurezza della qualità
secondo DIN ISO 9001
Tubo riscaldante
Centro per i materiali sintetici SKZ, Wuerzburg
Collaudo secondo DIN 4726/4729
Ente statale per il collaudo dei materiali
Nordrhein-Westfalia (MPA NRW), Dortmund,
collaudo dell'impermeabilità all'ossigeno
Controllo del sistema
Controllo continuo secondo RAL GZ963/1 WTP
(società per i controlli termotecnici) Berlino
Laboratorio accreditato per il collaudo di
radiatori, superfici riscaldanti e contabilizzatori
di calore
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
[3]
Descrizione del sistema
Systema 70 permette la realizzazione di un
impianto misto a pavimento e radiatori
utilizzando una sola pompa, una sola colonna
montante, una sola temperatura di mandata.
Tubo di protezione 17 mm
Distanziatori
Strato d'aria isolante
Cuore di Systema 70 è il tubo DUO, realizzato
in polietilene reticolato elettronicamente ed
impermeabile all'ossigeno. La caratteristica
che rende tubo DUO unico è la costruzione
coassiale. Il tubo interno serve al trasporto
dell'acqua, il tubo esterno assolve al compito
di ridurre la temperatura a contatto col
massetto ed inoltre assicura un preciso
isolamento termico. Con tubo DUO si possono
realizzare sia i circuiti del riscaldamento a
pavimento che i collegamenti ai radiatori che
possono essere effettuati in maniera più
semplice utilizzando tubo DUO AL che grazie
allo strato di alluminio e all'ulteriore
protezione superficiale può essere piegato a
mano.
29 °C
Il riscaldamento a pavimento
22 °C
Oltre al tubo DUO Systema 70 utilizza le
piastre sistema per il riscaldamento a
pavimento. Il tubo DUO è posto in opera nelle
piastre sistema seguendo l'interasse di posa
indicato dal progetto. Il tubo DUO è concepito
in modo che le temperature di mandata,
maggiori rispetto ai sistemi di riscaldamento a
pavimento tradizionali, vengano assorbite
completamente dal tubo di copertura.
La temperatura sulla superficie del tubo e la
distribuzione del calore nel pavimento è quindi
uguale a quella di un altro riscaldamento a
pavimento.
Il collaudo termotecnico dimostra che alle
temperature di mandata più alte di Systema 70
non corrispondono temperature più alte sulla
superficie del pavimento (vedi grafico).
Nei piani in cui è previsto il solo riscaldamento
a pavimento o la combinazione
riscaldamento/radiatori il tubo DUO viene
posto in opera fra le nocche delle piastre
sistema. Queste hanno il vantaggio di
contenere già tutti gli elementi necessari per
l'impianto base:
– Isolamento acustico
– Isolamento termico
– Fissaggio tubi
– Distanziatori per l'interasse di posa
[4]
Barriera antidiffusione
ossigeno in EVOH
Il tubo ROTEX DUO
17/12 x 2 PE-Xb
PE-X 12 x 2 mm
Istituto per il collaudo di riscaldamento-aerazione-tecnica climatica Stoccarda
θmandata = 60 °C
28 °C
q
R␭,B
27 °C
26 °C
= 56 W/m2
=0,10 m2K/W
Produttore: ROTEX
Interasse di posa: 300
25 °C
24 °C
23 °C
21 °C
20 °C
0
10
20
30
Rispetto ai sistemi convenzionali il
riscaldamento a pavimento Systema 70 offre
diversi vantaggi:
• Con Systema 70 l'emissione termica e la
temperatura della superficie dipendono
essenzialmente dall'interasse di posa: alla
medesima temperatura dell'acqua una posa
stretta dei tubi corrisponde a temperature
maggiori della superficie del pavimento
rispetto ad una posa più ampia. In questo
modo si possono riscaldare di più le zone
perimetrali di un ambiente rispetto alla parte
centrale.
40 cm
Variazione della
temperatura sulla
superficie del pavimento
(perpendicolare rispetto ai
tubi)
• Il contenuto d'acqua del riscaldamento a
pavimento con Systema 70 è solo il 40% circa
di quello di un sistema a pavimento
convenzionale.
La forte influenza dell'interasse di posa sulla
temperatura della superficie rende
indispensabile seguire rigorosamente le
indicazioni del progetto termotecnico (vedi
"Progettazione e calcoli")!
• Grazie alla maggiore temperatura dell'acqua
la riduzione dell'emissione termica (causata ad
esempio da tappeti) è inferiore rispetto ad altri
sistemi convenzionali.
• Il differenziale di temperatura fra mandata e
ritorno consentito con Systema 70 è oltre 20 K.
Di norma viene scelto un differenziale di 15 K
ottenendo una riduzione della portata d'acqua
nei tubi e, di conseguenza la potenza
necessaria per la pompa diminuisce rispetto
ad impianti a pavimento convenzionali.
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
System 70 mini
NUOVO: Systema 70 mini il riscaldamento a pavimento ideale per
la ristrutturazione.
Durante la ristrutturazione di edifici esistenti
nasce spesso il desiderio di integrare un
sistema di riscaldamento pavimento. Il rialzo
aggiuntivo necessario del pavimento e la
temperatura dell'acqua del riscaldamento
esistente rendono spesso questo intervento
impegnativo, costoso e a volte impossibile.
In questo caso il Systema 70 mini di ROTEX
offre una soluzione: con il tubo DUO 13
sviluppato appositamente per tali situazioni è
possibile realizzare impianti di riscaldamento a
pavimento con un rialzo minimale.
Contemporaneamente il Systema 70 mini offre
tutti i vantaggi del Systema 70. Ciò significa
che il riscaldamento a pavimento può essere
allacciato direttamente alla rete di
riscaldamento esistente, senza che il
pavimento si surriscaldi. Non servono ulteriori
miscelatori. Si tratta quindi di un impianto di
riscaldamento perfettamente funzionante
senza compromessi tecnici che, al contrario di
sistemi con limitazione della temperatura di
ritorno, permette di ottenere una temperatura
omogenea su tutta la superficie.
Posa
La Protect mini solo (altezza minima 29 mm)
viene posata su una vecchia copertura di
piastrelle esistente o su un pavimento
qualsiasi grazie al collante speciale, numero
d'ordine 171129. Normalmente occorrono
0,6 kg di collante per mq che vengono poi stesi
con un rullo per vernici. Le piastre possono
essere riposizionate per circa due ore dalla
posa prima che il collante si asciughi.
Il collante applicato alle vecchie piastrelle
Il nastro perimetrale per il Systema 70 mini è
autoadesivo e ha un’altezza di 7 cm, numero
d'ordine 171131. Il cemento posato può essere
riscaldato dopo 7 giorni e dopo successivi
3 giorni, effettuato un controllo della
costruzione, può essere posata l'effettiva
copertura del pavimento. Il massetto liquido
non è utilizzabile con Protect mini solo a causa
dell'eccessiva fluidità.
Le piastre Protect mini solo vengono
normalmente posate su un isolamento
preesistente (altezza minima 54 mm) ad
esempio isolamento acustico. La piastra non
possiede alcun isolamento proprio , sia
acustico che termico.
E’ possibile realizzare un massetto di 30 mm
utilizzando l’additivo per massetti Estrotherm S
e un massetto CT-F ≥ 5 (ZE 30).
Costruzioni basse – 29 mm
L'elemento di supporto della Protect mini solo
di ROTEX può essere fatto aderire
direttamente al pavimento, alle piastrelle o ad
altre coperture grazie ad una colla speciale.
In seguito viene steso il tubo DUO 13 nella
piastra. Il cemento speciale che viene aggiunto
rimane molto sottile. L'altezza minima del
Systema 70 mini è di 29 mm su un massetto
già isolato.
Si può iniziare la stesa del tubo circa 5 ore
dopo la posa delle piastre. Come cemento
viene utilizzato il normale cemento per
riscaldamento. Se è necessario realizzare una
costruzione molto bassa viene steso sulla
Protect mini solo un cemento tipo ZE 20 (CT-F4)
con l’aggiunta di Staboform numero d'ordine
171130. Per tale costruzione occorrono 0,5 kg
di cemento per mq.
Le piastrelle rese ruvide e ricoperte dal
collante per la Protect mini solo
Costruzione con Protect mini:
Costruzione con Protect mini solo:
30
54
24
b
Uno strato di cemento di 12 millimetri è possibile solo se le
piastre Protect mini solo vengono posate senza isolamento.
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12
17 29
d
L’indicazione è data dal progettista:
a Progetto secondo DIN 18195
b Pellicola in PE contro l’umidità residua dal solaio
c Il costruttore deve applicare 20 mm di schiuma estrusa solida
d Collante
[5]
Sistema 70 mini per riscaldamento a parete
Sistema 70 mini per riscaldamento a
parete
Il sistema 70 mini di ROTEX può essere
installato anche come riscaldamento a parete.
In questo caso il tubo DUO 13 offre il
vantaggio che il riscaldamento a parete può
essere collegato direttamente alla rete di
riscaldamento esistente con abbinamenti delle
temperature di progetto fino a 70/55 C°, senza
il rischio di un surriscaldamento della parete
riscaldata.
L'effetto del tubo DUO permette, grazie
all'isolamento offerto dal tubo esterno, che
temperature troppo alte si riducano. Così viene
utilizzato il riscaldamento a parete,
particolarmente confortevole con una grande
capacità di induzione termica, in quei casi in
cui non è possibile utilizzare il riscaldamento
pavimento o quando, a causa di particolarità
strutturali, la superficie del pavimento non è
sufficiente a riscaldare l'intero ambiente. Così,
attraverso l'utilizzo , anche solo localizzato, del
riscaldamento a parete è possibile riscaldare
anche ambienti particolari come ad esempio il
bagno senza integrazione di radiatori.
Il fissaggio delle piastra viene fatto mediante
particolari viti in plastica ( 6 pezzi/mq ) numero
d'ordine 171128 che si ancorano alla parete.
L'armatura per l'intonaco deve essere scelta
dall'imbianchino a seconda del tipo di
intonaco, intorno viene disposto il nostro
perimetrale, numero d'ordine 171131. Come
per gli altri intonaci, anche nel caso si utilizzi
un intonaco argilloso occorre applicarne due
strati. Il secondo strato dovrà essere steso
solo quando il primo sarà asciutto. Nel
secondo strato si inserisce un’armatura. Dato
il peso della struttura è molto importante porre
particolare attenzione alla solidità
dell’ancoraggio alla parete. Dal momento che
occorre inserire come base una pellicola in PE
è necessario che il primo strato sia ben
asciutto prima di procedere alle altre fasi di
lavoro. In caso l’impianto di riscaldamento sia
già funzionante può essere riacceso subito
dopo la stesura dell’intonaco per abbreviare i
tempi di asciugatura.
[6]
Systema 70 mini come riscaldamento a
parete
Il riscaldamento a parete viene utilizzato ad
esempio in costruzioni già esistenti o quando
non è possibile installare un impianto a
pavimento a causa dell'altezza di costruzione o
quando non è possibile modificare il
pavimento. Oggi comunque il riscaldamento a
parete viene utilizzato anche in edifici nuovi
come fonte di calore per l'intero edificio. Il
riscaldamento a parete riscalda per induzione
principalmente le aree di contorno della
stanza. Le pareti così riscaldate creano un
clima piacevole della stanza dal momento che
il corpo viene riscaldato in modo omogeneo da
tutti i lati. Grazie al riscaldamento omogeneo
delle superfici nella stanza non c'è circolazione
di aria e di conseguenza nemmeno di polvere
così si ottiene aria respirabile pressoché libera
da polveri.
In questa costruzione tutta la parete funziona
da stoccaggio di calore. Nel caso di utilizzo
dell'impianto a muro in una parete interna non
è possibile individuare esattamente la quantità
di calore emanata per una sola stanza. Quindi
è consigliabile un utilizzo equivalente delle
stanze adiacenti. Nel caso di installazione su
pareti esterne occorre aggiungere un
isolamento sufficiente secondo le norme ENEV.
Accanto al vantaggio del comfort il
riscaldamento a parete è preferibile al
riscaldamento con radiatori anche per quanto
riguarda il risparmio energetico. Con il
riscaldamento a parete si può ottenere la
stessa temperatura, avvertita in una stanza
con il riscaldamento tradizionale, ma tenendo
la temperatura dell'aria più bassa di 2-3 gradi.
Il riscaldamento a parete ROTEX viene posato
e fissato, nel sistema umido, direttamente alla
parete mediante i sostegni a incastro. La
distanza dei sostegni non dovrebbe superare i
50 cm. Il sostegno, numero d'ordine 171224
serve al fissaggio del tubo DUO 13 e viene
ricoperto da un intonaco adeguato. Come
nastro perimetrale si utilizza l’RDS-M numero
d'ordine 171131.
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ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
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55
94
79
Altezza gobbe incluse
Altezza totale con intonaco normale
Altezza totale con Estrotherm S
1200 x 600
Misure di posa
17 10 01
2
Numero d'ordine
B1
Classe di protezione antincendio secondo DIN 4102
14 piastre = 10,08m
–
Carico al 10% di compressione
Unità d'imballo
–
Carico al 5% di compressione
s < 30 MN/m2
Resistenza alla compressione
7 KN
0,75 m2 K/W
Isolamento termico
Carico al 2% di compressione
ca. 0,98 kg
Peso per mq
29dB
ca. 0,7kg
Peso piastra
Indice incrementale dell'isolamento acustico ∅LW
–
ca.32 kg/m2
Strato isolante in EPS
Copertura
ca.12 kg/m2
Isolamento acustico in PST
Peso schiuma
DES sm
55/110/165/
220/275
Griglia di posa diagonale
Tipo di utilizzo secondo DIN 4108 T10
75/150/225/300
Griglia di posa 90 gradi
Altezza totale con Staboform
33/30
Basis-Integral
33-3
Altezza dell'isolamento
Descrizione
(misure espresse in mm)
Dati tecnici delle piastre sistema
17 10 10
2
17 10 30
7 piastre = 10,25 m
B1
–
–
7 KN
29dB
s < 30 MN/m2
0,75 m2 K/W
ca. 1,9 kg
ca. 2,8 kg
PS
ca.32 kg/m2
ca.12 kg/m2
DES sm
1220 x 1200
55/110/165/
220/275
75/150/225/300
79
94
55
33/30
Protect 33-3
2
17 10 31
11 Platten = 16,10 m
B1
–
–
7 KN
18dB
–
0,28 m2 K/W
ca 1,7 kg
ca. 2,5 kg
PS
ca.32 kg/m2
DEO
1220 x 1200
55/110/165/
220/275
75/150/225/300
59
74
32
10
Protect 10
2
17 10 35
10 piastre = 14,64 m
B1
–
–
–
–
–
–
ca. 1,08 kg
ca. 1,58 kg
PS
–
1220 x 1200
55/110/165/
220/275
75/150/225/300
49
64
22
–
Protect solo
69
54
24
7
Protect mini
2
17 10 37
10 piastre = 14,64 m
B1
–
–
–
–
–
0,20 m2 K/W
ca. 1,28 kg
ca. 1,88 kg
PS
ca.32 kg/m2
DEO
1220 x 1200
55/110/165/
220/275
75/150/225/300
Sezioni di impianti di riscaldamento a pavimento completi secondo EN-1264 T4 vedi pagina 10 - 12
17 10 17
20 piastre = 14,40 m
8 piastre = 5,76 m
2
B1
2
–
–
7 KN
18dB
–
0,43 m2 K/W
ca. 0,8 kg
ca. 0,55 kg
–
ca.32 kg/m2
DEO
1200 x 600
55/110/165/
220/275
75/150/225/300
64
79
38
15
Mono 15
B1
–
–
99 KN
19dB
–
1,28 m2 K/W
ca. 2,1 kg
ca.1,5 kg
–
ca.32 kg/m2
DEO
1200 x 600
55/110/165/
220/275
75/150/225/300
93
108
67
45
Compact 45
17 10 38
10 piastre= 14,64 m2
B1
–
–
–
–
–
–
ca. 0,90 kg
ca. 1,32 kg
PS
–
1220 x 1200
55/110/165/
220/275
75/150/225/300
29
–
–
17
–
Protect mini solo
Piastre sistema
Con le piastre sistema Standard e Protect
possono essere utilizzati tubi riscaldanti
ROTEX DUO 17, DUO 17 AL, Monopex 14,
Monopex 14 AL e varioflex 17.
grado minimo di isolamento termico è
1,25 m2 K/W. In questi casi si può utilizzare
Compact 45. L'altezza totale incluso il
massetto è di 108 mm.
Piastre Standard
Per ambienti con pavimenti a contatto con
l'esterno il grado minimo di isolamento
termico è di 2,0 m2 K/W.
In questi casi è possibile integrare Compact 45
con una piastra isolante aggiuntiva di 30 mm.
L'altezza totale incluso il massetto è di
138 mm.
Le piastre sistema Standard sono realizzate
esclusivamente in polistirolo.
Basis-Integral 33-3
Grazie ad un procedimento brevettato ci è
stato possibile realizzare con lo stesso
processo due strati di schiuma con differente
densità. Quella inferiore, più morbida, ottiene
un maggiore isolamento acustico. Lo strato
superiore, più denso, nel quale sono integrate
anche le nocche, ha la solidità necessaria per
trattenere e guidare con precisione i tubi.
Grazie a questo speciale procedimento di
realizzazione si annulla la necessità di una
pellicola aggiuntiva perché la superficie di
schiuma densa delle piastre sistema forma un
efficace barriera vapore. Le nocche sono
inserite nelle piastre ad una distanza di
75 mm.
Quindi i tubi possono essere posti in opera ad
una distanza di 75, 150, 225 mm ecc. Le
nocche sono formate in modo da offrire un
sostegno sicuro ai tubi mantenendo in modo
perfetto la loro curvatura. Grazie a dei listelli
integrati i tubi sono sollevati dalle piastre in
modo da essere in seguito completamente
avvolti dal cemento del pavimento garantendo
una distribuzione ottimale del calore nel
pavimento. Durante la posa in opera le piastre
vengono collegate perfettamente una all'altra
grazie a speciali giunzioni a forma di coda di
rondine. Una scanalatura a gradino che gira
tutt'intorno alla piastra evita in modo efficace
eventuali rumori di calpestìo. La piastra base
viene utilizzata per impianti di riscaldamento a
pavimento a contatto con ambienti riscaldati.
Il suo isolamento termico supera il valore di
0,75 m2 K/W richiesto da EN 1264. Lo
spessore totale a partire dal bordo inferiore
della piastra base fino al bordo superiore del
massetto è di circa 94 mm.
Mono 15
Piastra di polistirolo con nocche ad altezza
ridotta senza isolamento acustico utilizzata
preferibilmente per impianti ad altezza ridotta,
come per esempio in edifici da ristrutturare.
Con un massetto normale l'altezza totale è di
circa 79 mm. Con lo speciale additivo
Estrotherm S l'altezza totale può essere ridotta
di circa 15 mm.
Piastre Protect
Le piastre Protect sono costruite a doppio
strato. L'isolamento termico ed acustico e la
base delle nocche sono in polistirolo ricoperti
da una lamina grigia di polistirolo ad alta
densità. Le piastre si collegano per
sovrapposizione parziale creando uno strato
impermeabile anche ad un massetto molto
liquido.
Protect-Integral 33-3
Grazie ad un procedimento particolare è
possibile produrre una piastra di polistirolo a
doppio strato con due livelli di densità in
un'unica lavorazione. La parte inferiore più
morbida realizza l'isolamento termico e
acustico richiesto da DIN 4109.
Protect-Integral 33-3 viene utilizzata per
impianti a contatto con ambienti riscaldati e
l'altezza totale incluso il massetto è di circa
94 mm.
Protect 10
Piastra in Styropor con nocche,
particolarmente bassa e senza isolamento
acustico. Protect 10 è particolarmente indicata
per impianti ad altezza ridotta o per
ristrutturazioni. Con massetto normale l'altezza
tortale è di circa 74 mm. Con l'additivo
speciale Estrotherm S l'altezza dell'impianto
può essere ulteriormente ridotta di 15 mm.
Nastro perimetrale
Pavimentazione
Collante
Massetto
Tubo DUO
Piastra
sistema
Compact 45
Pellicola PE contro
l'umidità residua del solaio
Ambienti il cui pavimento sia a contatto con
stanze non riscaldate o terreno necessitano
generalmente di un isolamento termico
maggiore. Secondo DIN/EN 1264 parte 4 il
Solaio
[8]
Grazie alla particolare struttura delle nocche il
tubo riscaldante può essere posato ad angolo
retto (interassi possibili 75, 150, 225 e
300 mm) ma anche in diagonale (interassi
possibili 55, 110, 165, 220 e 275 mm). Non
sono necessari ulteriori fissaggi.
ROTEX Systema 70
Costruzione umida
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Nastro perimetrale
Dati tecnici
RDS-FP
RDS
RDS-F
RDS-M
DFP
Materiale
Schiuma di PE
Schiuma di PE
Schiuma di PE
Cartone ondulato
Cartone ondulato
Spessore
10 mm
8 mm
10 mm
5 mm
6 mm
Altezza
150 mm
150 mm
150 mm
70 mm
100 mm
Copertura
Guarnizione/
Pellicola di PE
Piede adesivo/
–
–
perimetrale
pellicola PE
Comprimibilità
fino a 2 mm
fino a 2 mm
fino a 2 mm
fino a 2 mm
fino a 2 mm
25 m
25 m
25 m
25 m
25 pz. x 1 m
17 11 26
17 11 01
17 11 07
17 11 31
17 11 08
Unità d'imb.
Codice
Il massetto di un riscaldamento a pavimento
deve essere realizzato galleggiante senza
collegamenti fissi con il corpo dell'edificio.
Perciò il nastro perimetrale deve essere
montato in modo continuo senza interruzioni
lungo tutte le strutture verticali attorno
all'impianto a pavimento. In questo modo si
evitano crepature del pavimento in fase di
asciugatura ed eventuali ponti acustici.
Il nastro perimetrale tipo RDS è dotato di una
pellicola PE che serve a coprire le fughe
perimetrali al fine di evitare infiltrazioni del
massetto sotto le piastre ed evitare ponti
acustici. Il fissaggio del nastro con i chiodi in
dotazione o con ganci e con morsetti deve
avvenire sempre al di sotto della pellicola. Il
nastro di schiuma PE di 8 mm dovrà sempre
essere installato all'altezza delle piastre
sistema. Eventuali piastre isolanti aggiuntive
dovranno essere appoggiate direttamente ai
muri ed il nastro dovrà essere montato sopra
di esse.
pellicola PE
Nastro perimetrale per massetti liquidi
Il nastro perimetrale RDS viene usato per
pavimenti tradizionali, mentre per la posa con
cementi liquidi si deve utilizzare il nastro tipo
RDS-F con piede adesivo.
Durante la realizzazione di massetti liquidi è
essenziale adottare misure speciali (ad es.
utilizzando schiume) per evitare infiltrazioni di
liquido sotto al profilo.
Nelle zone dei giunti di dilatazione, zone di
passaggio o simili si usa uno speciale profilo
per giunti di dilatazione tipo DFP di cartone
ondulato con piede adesivo che si può
incollare direttamente sulle piastre sistema.
Nel caso si utilizzi del massetto autolivellante
occorre adottare accorgimenti adeguati in
maniera che il massetto liquido non si infiltri
sotto la piastra.
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
[9]
Sezioni di pavimento con Systema 70 (umido)
Basis-Integral 33-3:
Costruzione contro ambienti riscaldati
(ambienti con utilizzi simili)
Protect 10 isolamento aggiuntivo 20-2 mm EPS 045 DESsg:
Costruzione contro ambienti riscaldati
(ambienti con utilizzi simili)
DIN EN 1264-4: R␭, ins = 0,75 m2 k/W, N° di reg. 7F029-F
DIN EN 1264-4: R␭, ins = 0,75 m2 k/W, N° di reg. 7F029-F
2
2
3
16
15
4
5
8
14
7
3
16
13
15
4
5
12
14
7
13
45
45
94
32
20
52
1
1
17a
Protect-Integral 33-3:
Costruzione contro ambienti riscaldati
(ambienti con utilizzi simili)
94
17a
Compact 45:
Costruzione contro ambienti non riscaldati e terreno
DIN EN 1264-4: R␭, ins = 1,25 m2 k/W, N° di reg. 7F029-F
DIN EN 1264-4: R␭, ins = 0,75 m k/W, N° di reg. 7F029-F
2
2
2
3
16
16
15
3
4
5
11
14
7
13
15
4
5
9
14
7
13
45
45
94
67
52
1
1
17a
Mono 15 con isolamento aggiuntivo 15-2 mm EPS 045 DESsg:
Costruzione contro ambienti riscaldati
(ambienti con utilizzi simili)
108
17
Basis-Integral 33-3 con isolamento aggiuntivo EPS 040 DEO:
Costruzione contro ambienti non riscaldati e terreno
DIN EN 1264-4: R␭, ins = 1,25 m2 k/W, N° di reg. 7F029-F
DIN EN 1264-4: R␭, ins = 0,75 m k/W, N° di reg. 7F029-F
2
2
2
3
16
16
15
3
4
5
10
14
7
15
13
4
5
8
14
7
13
45
45
38
15
1
[ 10 ]
94
17a
52
114
20
1
17a
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Sezioni di pavimento con Systema 70 (umido)
Protect-Integral 33-3 con isolamento aggiuntivo EPS 040 DEO:
Costruzione contro ambienti non riscaldati e terreno
Basis-Integral 33-3 con isolamento aggiuntivo EPS 040 DEO:
Costruzione contro ambienti con utilizzi diversi DIN EN 1264-4: R␭, ins =
DIN EN 1264-4: R␭, ins = 1,25 m2 k/W, N° di reg. 7F029-F
1,25 m2 k/W, N° di reg. 7F029-F
2
2
3
16
16
15
3
4
5
11
14
7
13
15
4
5
8
14
7
13
45
45
52
114
52 124
30
20
1
Mono 15 con isolamento aggiuntivo EPS 035 DEO:
Costruzione contro ambienti non riscaldati e terreno
3
2
16
15
4
5
10
14
7
13
3
16
15
45
4
6
10
14
7
13
30
38 109
64
38
30
1
1
17a
Protect 10 con isolamento aggiuntivo EPS 040 DEO:
Costruzione contro ambienti non riscaldati e terreno
3
2
16
15
4
5
12
14
7
13
3
16
45
15
4
5
12
14
7
32 114
13
45
40
1
1
2
3
4
5
6
7
8
9
17a
Protect 10:
Costruzioni particolarmente basse
(ad es. ristrutturazioni)
Isolamento aggiuntivo richiesto da DIN EN 1264-4
DIN EN 1264-4: R␭, ins = 1,25 m2 k/W, N° di reg. 7F029-F
2
17a
Mono 15:
Costruzioni particolarmente basse ((ad es. ristrutturazioni).
Isolamento aggiuntivo richiesto da DIN EN 1264-4. Massetto cementizio
speciale con Estrotherm S ZE 30*: 30 mm sopra il tubo DIN EN 7 F 030
DIN EN 1264-4: R␭, ins = 1,25 m2 k/W, N° di reg. 7F029-F
2
1
17
Solaio portante
Parete
Intonaco
Nastro perimetrale
Massetto cementizio
(standard: ZE 20, 45 mm
sopra il tubo)
Massetto cementizio
(speciale con Estrotherm S ZE
30*, 30mm sopra il tubo)
Tubo DUO 17/12 x 2 DD
Piastra Integral Basis
Compact 15
10
11
12
13
14
15
16
17
17a
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
1
17a
Piastra Mono
Protect Integral 33-3
Protect 10
Collante
Rivestimento
Fuga di dilatazione
Battiscopa
Isolamento edificio
Isolamento contro l'umidità
residua dell'edificio (ad es.
foglio in PE da 0,2 mm)
74
32
17a
* per carichi fino a 1,5 kN/m2 (ad es. soggiorni)
Per carichi fino a 5 kN/m2 servono massetti più spessi:
- Massetto standard (ZE 20/5 kN/m2): 65 mm sopra il tubo
- Massetto speciale con Estrotherm S (CT-F ≥ 5/5 KN/m2):
50 mm sopra il tubo
[ 11 ]
Sezioni di pavimento con Systema 70 (umido)
Costruzione su massetti esistenti o rivestimenti in pietra
Protect mini solo
Costruzione bassa per edifici nuovi e ristrutturazioni
Protect mini
2
3
16
15
2
19
4
3
18
6
14
1
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
[ 12 ]
21
14
13
15
12
17 29
17a
Solaio portante
Parete
Intonaco
Nastro perimetrale
Massetto cementizio
(standard: ZE 20, 45 mm
sopra il tubo)
Massetto cementizio
(speciale con Estrotherm S ZE
30*, 30mm sopra il tubo)
Tubo DUO 17/12 x 2 DD
Piastra Integral Basis
Compact 15
Piastra Mono
Protect Integral 33-3
Protect 10
Collante
Rivestimento
Fuga di dilatazione
Battiscopa
20
16
13
30
54
24
1
2
3
4
5
18
d
Collante
1
17 Isolamento edificio
17a Isolamento contro l'umidità
residua dell'edificio (ad es.
foglio in PE da 0,2 mm)
18 DUO 13/9,5x1,2
19 Protect mini
20 Protect mini solo
21 Massetto cementizio CT-F4
con additivo per massetti
cementizi Staboform (può
essere utilizzato solo quando
le piastre Protect Mini Solo
vengono incollate su un
massetto già esistente o su
un pavimento adatto ad es.
piastrelle)
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Systema 70 secco
Spesso costruttori e restauratori si trovano di
fronte alla necessità di scegliere fra un
sistema di riscaldamento a pavimento
tradizionale umido con massetto cementizio e
un sistema a secco.
Confrontando i due sistemi Systema 70 secco
offre i seguenti vantaggi:
쑺 Systema 70 secco è ideale per la
integrazione in edifici già esistenti
쑺 Systema 70 secco è realizzato in assoluta
assenza di acqua eliminando i tempi di
asciugatura
쑺 Per questo motivo non servono più i tempi di
asciugatura (fino a 40 giorni)
쑺 In questo modo si evita l'umidità in casa
쑺 L'assenza di acqua rende Systema 70 secco
ideale per la realizzazione di impianti a
pavimento in edifici prefabbricati o di legno
쑺 Dopo la posa in opera delle piastre
Fermacell si può procedere immediatamente
alla posa del rivestimento
쑺 Systema 70 secco è molto più leggero di un
sistema umido (ca 30kg/m2) per cui
appesantisce molto meno il solaio (sistema
umido 130 kg/m2)
쑺 Systema 70 secco, avendo una minore
capacità di accumulare calore, il
riscaldamento ha anche una minore inerzia
쑺 Systema 70 secco utilizza le stesse piastre
del sistema umido
쑺 I tubi di collegamento dei radiatori possono
essere posati direttamente fra le nocche
delle piastre
Principio di funzionamento
Nell'utilizzo del Systema 70 ROTEX secco il
primo passo prevede la posa delle piastre di
sistema idonee al grado di isolamento termico
richiesto.
È necessario tagliare il bordo delle piastre
sistema a contatto col nastro perimetrale
(precedentemente fissato alla parete) in modo
da creare una perfetta aderenza al muro.
Appena posata la prima fila di piastre le
lamiere in latta zincata ROTEX vengono fissate
a pressione nelle piastre in polistirolo. In
questo modo si evita che le nocche delle
piastre di polistirolo si rovinino camminandoci
sopra e si assicura una perfetta tenuta delle
lamiere.
Per lo stesso motivo è necessario posare le
piastre nelle zone di maggior passaggio, come
per esempio i corridoi, solo verso la fine dei
lavori e poco prima della posa delle lamiere,
fornite in unità da 1200 millimetri e
400 millimetri. Grazie ai pezzi più piccoli
compresi nella fornitura è possibile ricoprire
completamente il pavimento.
Solo nella zona delle due curve e necessario
considerare una distanza di posa di
22 centimetri. I collegamenti ai circuiti, così
come i collegamenti davanti ai collettori,
dovrebbero rispettare possibilmente
l'interasse di posa scelto ma in ogni modo
devono essere posati tra le nocche della
piastra.
Le parti di impianto dove non sono posate
lamiere verranno ricoperte con lamiere di
acciaio fornite insieme all'impianto.
La distanza minima di posa delle piastre è di
75 millimetri. Quindi con ROTEX secco è
possibile utilizzare le distanza di posa standard
di 150, 225 e di 300 millimetri. Il tubi DUO 17
AL vengono preferibilmente posati a meandri.
Come massetto secco si utilizzano esclusivamente le piastre di gessofibra della Xella
Trockenbau-Systeme Gmbh (Fermacell) tipo
2 E22. Gli elementi del massetto sono
costituiti da due piastre in gessofibra da
12,5 millimetri ognuna, incollate insieme.
Queste vengono prima incollate ad incastro poi
avvitate insieme. Appena finita la posa è
possibile fissare direttamente su di esse la
pavimentazione scelta. Per la pavimentazione
sono idonei quasi tutti i consueti materiali
utilizzati per impianti a pavimento. Per la
scelta della pavimentazione è quindi
necessario attenersi alle indicazioni della ditta
produttrice delle piastre Xella TrockenbauSysteme GmbH.
Dati tecnici
Lamiera WLE 17
Larghezza
372 mm
Lunghezza
1200 mm
Spessore
0,5 mm
Materiale
Lamiera in acciaio zincato
5,35 m2
Unità di imballaggio
Contenuto
Tubo riscaldante
8 pezzi WLE lunghi 1200 mm
6 pezzi WLE lunghi 400 mm
2 pezzi lamiera liscia 1200 x 372 mm
DUO 17 AL
(non consentito DUO 17/12x2DD o Monopex 17)
Codice
Piastra sistema ROTEX
17 11 13
Carico massimo concentrato
Settore d'utilizzo
Piastra Mono 15
1,5 kN
1+2
Piastra Compact 45
1,5 kN
1+2
Piastra Basis-Integral 33-3
1,0 kN
1
I carichi massimi concentrati (≥ 10 cm2) devono essere collocati ad una distanza minima
di 50 cm. Distanza dall'angolo ≥ 25 cm o superficie di carico ≥ 100 cm2. La somma dei singoli
carichi non deve superare il carico massimo consentito per il solaio.
Il settore di utilizzo 1 riguarda soggiorni, corridoi e mansarde in edifici residenziali,
il settore di utilizzo 2 comprende uffici, corridoi e mansarde in edifici amministrativi, negozi
fino a 50 m2 di superficie in edifici residenziali.
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
[ 13 ]
Sezioni di pavimento Systema 70 secco
Mono 15:
Impianto su pavimenti a contatto con ambienti riscaldati
(ambienti con utilizzi simili)
DIN EN 1264-4: R␭, ins = 0,75 m2 k/W, N° di reg. 7 F 036
2
15
14
Indicazioni Fermacell:
• per eventuali livellamenti utilizzare solo materiali di riempimento
Fermacell
• posare una barriera contro l'umidità residua
• non utilizzare materiali d isolamento in PUR o in polistirolo PS 20
Pannello Fermacell
2E22 (2 x 12,5 mm)
3
4
5
6
8
7
12
13
Nota bene:
• Il fondo deve essere assolutamente piano
• Sul pavimento non devono essere posati tubi o cavi elettrici
25
38
63
1
16a
I massimi spessori consentiti per l'isolamento, incluse le
piastre sistema ROTEX sono:
• con polistirolo PS 30: massimo 90 mm
• con schiuma solida estrusa ad es. Styrodur: massimo 120 mm
Sollecitazioni
Basis-Integral 33-3:
Impianto su pavimenti a contatto con ambienti
con utilizzi simili
Piastra sistema ROTEX Carico massimo
concentrato
Piastra Mono 15
Piastra Compact 45
Piastra Basis-Integral 33-3
DIN EN 1264-4: R␭, ins = 0,75 m2 k/W, N° di reg. 7 F 036
2
Pannello Fermacell
2E22 (2 x 12,5 mm)
3
15
14
4
5
6
9
25
77
52
1
16a
Compact 45:
Impianto su pavimenti a contatto con ambienti non
riscaldati eterreno
Pannello Fermacell
2E22 (2 x 12,5 mm)
3
15
14
4
5
6
10
12
7 13
25
67
1
[ 14 ]
Settore di utilizzo 1
Soggiorni, corridoi, mansarde in edifici residenziali
Settore di utilizzo 2
Uffici, corridoi e mansarde in edifici amministrativi. Negozi fino a 50 m2
di superficie in edifici residenziali
1
2
3
4
5
DIN EN 1264-4: R␭, ins = 1,25 m2 k/W, N° di reg. 7 F 036
2
1+2
1+2
1
I punti di carico massimo consentito (≥ 10 cm2) possono essere
distribuiti a distanza di almeno 50 cm. Distanza dagli angoli ≥ 25 cm
oppure superficie di carico ≥ 100 cm2. La somma dei singoli carichi non
deve superare il carico massimo consentito per il solaio.
12
7 13
1,5 kN
1,5 kN
1,0 kN
Settore d'utilizzo
92
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
16a
Solaio grezzo portante
Parete
Intonaco
Nastro perimetrale
Massetto secco con piastre di cartongesso Fermacell 2 E 22
(2 x 12,5 mm)
Lamiera per la conduzione termica
Tubo DUO 17 AL
Piastra Mono 15
Piastra Basis-Integral 33-3
Piastra Compact 45
Piastra isolante aggiuntiva 20 mm di schiuma estrusa rigida
Collante
Rivestimento
Giunto elastico
Fascia battiscopa
Isolamento dell'edificio secondo DIN 18 195
Barriera contro l'umidità residua (ad es. pellicola di PE da 0,2 mm)
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Tubi riscaldanti in PEX
Cuore di un riscaldamento a pavimento è il
tubo riscaldante. ROTEX è una delle più
importanti ditte produttrici di tubi PE-X e
possiede l'esperienza di milioni di metri di
tubo.
Per produrre un tubo da riscaldamento a
pavimento è opportuno partire dal presupposto
di una durata di circa 50 anni e rispettare le
seguenti caratteristiche di qualità ed i
seguenti fattori di sicurezza:
1. Ottimo comportamento a lungo termine
per quanto riguarda la pressione interna,
cioè eccezionale resistenza nel tempo.
2. Alta resistenza alla pressione ed al calore
(per breve tempo fino a 95°C e 10 bar).
3. Buona stabilità contro l'invecchiamento da
calore
4. Resistenza contro formazione di fessure
5. Inalterabilità chimica, cioè resistenza
contro tutti gli additivi eventualmente
aggiunti all'acqua riscaldante, come per
esempio sostanze anticalcare ed inibitori.
6. Possibilità di posa in opera a freddo senza
riempire d'acqua calda i tubi anche se
formano curve relativamente strette.
7. Resistenza alla corrosione
8. Bassa perdita di carico, niente
incrostazioni.
9. Alta resistenza alla fessurazione e contro
l'usura
10. Resistenza elevata agli urti e soprattutto
contro urti a freddo.
11. Sicurezza della qualità dei tubi mediante
controlli interni ed esterni.
Le richieste secondo DIN 16 892 e DIN 4726/
4729 per tubi riscaldanti in PE-X sono state
rispettate ed in molti punti superate.
Materiale
La materia prima è il lupolene, un polietilene
ad alta efficienza della BASF, estremamente
resistente al calore grazie all'aggiunta di
alcuni additivi speciali.
Reticolazione
Il tubo base in PE, prodotto per estrusione,
viene modificato durante il procedimento di reticolazione.
Le catene molecolari del polietilene creano
una fitta rete che migliora sensibilmente le caratteristiche termiche, chimiche e meccaniche
del materiale di partenza.
Dati tecnici
Utilizzo
DUO 13
DUO 17
DUO 25
Riscald. a pavimento Riscald. a pavimento
e collegamento
a radiatori
Riscald. a pavimento
grandi superfici/
industria e
collegamento a radiatori
Diametro tubo esterno in mm
13,8-14
17,5
25
Diametro tubo interno in mm
9,5
12
18
Spessore parete tubo interno in mm
1,2
2
2
Materiale
PE-Xb
PE-X
PE-X
Impermeabilità all’ossigeno
EVOH
EVOH
EVOH
Temperatura massima consentita
90 °C
90 °C
90 °C
Temperatura massima a breve
110 °C
110 °C
110 °C
Pressione massima di esercizio
7 bar (a 70 °C)
7 bar (a 70 °C)
7 bar (a 70 °C)
B2
B2
B2
Contenuto d’acqua
0,04 l/m
0,05 l/m
0,15 l/m
Raggio minimo di curvatura
60 mm
60 mm
90 mm
Lunghezza massima circuito
60 m
80 m
200 m
1700 W
2500 W
7000 W
0,15 mm/mK
0,15 mm/mK
0,15 mm/mK
N° di registrazione
3V292
3V292 PE-X
3V292 PE-X
Unità di imballaggio
120/240
120/240/600 m
200/440/1400 m
Codice
17 90 11/
17 90 12
17 00 68/
17 00 61
17 00 50/17 00 02/
17 00 51
Classe di protezione al fuoco
Max. potenza termica per circuito
Coefficiente di dilatazione
Collaudato DIN
I tubi DUO sono collaudati secondo le norme
DIN 4726/29 Reg. Nr. 3V216PE-Xc. Le
caratteristiche richieste da DIN 4726 riguardo
la impermeabilità all'ossigeno sono
ampiamente superate. Infatti la permeabilità
del tubo DUO è solo 1/10 del valore indicato
come limite da DIN 4726 per i tubi sintetici con
barriera
ossigeno.
Impermeabilità all'ossigeno
Impermeabilità all'ossigeno in g/(m3d)
Generalità
0,2
0,1
0,1
0,008
Valore limite
secondo
DIN 4726
Valore misurato per il
tubo DUO/DD
L'impermeabilità all'ossigeno della parete del
tubo è minima e trascurabile. Qualsiasi
corrosione delle parti in ferro presenti
nell'impianto per questo motivo può essere
esclusa. Per evitare l'infiltrazione di ossigeno
nei punti di giunzione, a causa di vasi di
espansione mal dimensionati o non
correttamente montati, devono essere
rispettate rigorosamente le indicazioni di
progetto per la scelta e per il montaggio del
vaso di espansione.
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
[ 15 ]
Tubo riscaldante DUO 17 AL
Generalità
Nel ROTEX DUO 17 AL e nel MONOPEX 14 AL
il tubo interno che conduce l'acqua è in PEX
ricoperto di alluminio secondo la disposizione
DIN EN ISO 15875.
L'alluminio da la giusta rigidità al tubo
sintetico. La lunga durata e la sicurezza,
elementi distintivi di questo tipo di tubo, sono
state comprovate negli anni.
Grazie alla copertura in alluminio, fissata a
laser, il tubo è completamente impermeabile
all'ossigeno, facendo seguito alla disposizione
DIN 4726.
Tubo interno in
PE-Xb
Collante
Dati tecnici
Area di utilizzo
DUO 17 AL
Monopex 14 AL
Risc. a pavimento e
Collegamento
collegamento radiatori
radiatori
Diam. esterno in mm
17,5
21
Diam. interno in mm
12
14
Spessore parete tubo
interno in PE-Xb in mm
1,8
1,8
Spessore tot. parete
tubo interno PE-Xb in mm
2
2
Materiale
Tubo base in PE-Xb
Tubo base in PE-Xb
tubo interno
Alluminio/PE
Alluminio/PE
Impermabilità
Mantello in alluminio Mantello in alluminio
all'ossigeno
saldato al laser
saldato al laser
testa-testa
testa-testa
Temperatura massima
consentita
90 °C
90 °C
Temperatura massima
di spunto
110 °C
110 °C
Pressione max. esercizio 7 bar (con 70 °C)
7 bar (con 70 °C)
Contenuto d'acqua
0,05 l/m
0,08 l/m
Raggio minimo
60 mm o 30 mm
70 mm o 30 mm
con pinza piegatubi
con pinza piegatubi
Coefficiente di
dilatazione
max 0,03 mm/mK
max 0,03 mm/mK
Unità di imballaggio
120/240 m
75 m
Codice
17 06 01 / 17 06 02
17 06 07
Curvatura
Il vantaggio più
importante dei tubi AL
è nella posa. I tubi
DUO 17 AL e Monopex
14 AL possono essere
piegati a mano senza
l'ausilio di alcun
attrezzo mantenendo
perfettamente la piega,
rendendo semplice la
realizzazione di
collegamenti estetici
dei radiatori.
Un'apposita pinza
piegatubi aiuta a
realizzare piegature
perfettamente
uniformi.
Questo può essere di
grande aiuto nel
collegare i collettori
durante la posa del
tubo riscaldante.
Un criterio importante
del collegamento dei
collettori è la piegatura
omogenea dei tubi di collegamento per dare
un senso di ordine all'impianto. Un effetto
ottico piacevole può essere ottenuta grazie
alla pinza piega tubi.
Collante
Raggi minimi di piegatura:
60 mm o 70 mm senza pinza piegatubi
30 mm con pinza piegatubi.
Alluminio 0,2 mm
Saldato al laser testa-testa
Impermeabilità all'ossigeno
100%
Strato protettivo PE
Resistente ai raggi UV
Tubo esterno in PE
Con DUO 17 AL e Monopex 14 AL costosi
raccordi, curve guida e mezzi di fissaggio sono
superflui.
Dilatazione
Un grande vantaggio del mantello di alluminio
rispetto alle normali plastiche è la ridotta
dilatazione.
Il coefficiente di dilatazione per il tubi AL è al
massimo di 0,03 mm/mK.
Non sono quindi possibili modifiche nella
lunghezza dei tubi in seguito a cambiamenti
della temperatura di esercizio quando il tubo è
già inserito nel massetto.
[ 16 ]
Invecchiamento
La stessa cosa vale anche per i collegamenti ai
radiatori quando il tubo è inserito direttamente
nel massetto.
Anche quando il tubo dell'impianto a
pavimento è inserito nel tubo corrugato o nel
tubo isolante, grazie alla sua particolare
conformazione, non è necessario tenere in
considerazione un’eventuale dilatazione del
tubo.
È possibile eliminare qualsiasi dilatazione
collegando i radiatori almeno in tre punti ad
angolo retto.
Molti materiali sintetici invecchiano
precocemente a causa dei raggi UV a onde
corte.
Al contrario il tubo sintetico protetto dallo
strato di alluminio non è esposto a questo
fattore di invecchiamento.
Inoltre la pellicola sintetica che avvolge il tubo
contiene sostanze UV stabilizzanti ad alta
efficienza che proteggono il tubo di alluminio
dai raggi dannosi. Nel massetto o nel muro il
tubo è ben protetti dal tubo esterno (DUO o
tubo corrugato).
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Collettore
Descrizione
Il sistema QuickFix
I principali vantaggi di QuickFix:
Il collettore, costruito in poliamide rinforzato
con fibra di vetro esente da corrosione, è
costituito da una barra di mandata e una di
ritorno e due fissaggi. La costruzione di HKV
QUICK-FIX è modulare ed è disponibile nelle
versioni da 2 a 14 vie. Grazie alla realizzazione
in materiale sintetico non esistono problemi di
corrosione. I moduli di mandata sono dotati di
valvole d'arresto.
Il sistema QuickFix a montaggio rapido è stato
sviluppato per semplificare l'installazione del
collettore nelle cassette da incasso WEK o
APK.
쑺
Montaggio:
1
Un tappo di chiusura applicato in fabbrica
protegge le filettature esterne da danni
meccanici. Avvitando il tappo si esclude un
circuito senza modificare la regolazione della
quantità d'acqua sulla valvola di ritorno.
montaggio semplice e rapido del collettore
nella cassetta da incasso
쑺 collettore di mandata regolabile in altezza
쑺 collettore scorrevole lateralmente per facilitare il collegamento dei tubi
쑺 guida per il fissaggio dei tubi
2
Montaggio
raccordo a
croce e
rubinetto a
sfera
3
Inserire il
collettore
nella sua
guida
metallica
4
Fare scorrere
il collettore
Premere i
pulsanti della
guida ad
incastro
Togliendo il tappo e avvitando al suo posto il
servocomando elettrico SAT 5 si predispone il
circuito per la regolazione ambiente.
I moduli di ritorno sono dotati di valvole per la
regolazione esatta della quantità d'acqua
necessaria.
Sono disponibili set di raccordi a pressione per
tutti i tipi di tubo normalmente in commercio.
108
45
Ritorno
215
350
Set di collegamento
88
Mandata
140
51
75
97
63
Collettore per riscaldamento a pavimento e
radiatori
Fissaggio del collettore direttamente sul
muro senza cassetta
Sul supporto del collettore sono posizionati
due fori di 8 mm in alto e in basso. Il collettore
va fissato al muro con tasselli ad espansione.
Per potere accedere ai due fori superiori vanno
tolte le guide ad incastro facendole scorrere
verso l'alto.
Dati tecnici
Numero circuiti
Interasse raccordi dei tubi
Collegamento per mandata e ritorno
Massima portata
Massima pressione di esercizio
Massima temperatura dell'acqua
Detentore regolazione ritorno
Diametro dei tubi collegabili
Materiale di costruzione
Isolamento acustico
Codici
HKV QuickFix
2 – 14
63 mm
R 1’’ femmina
1600 l/h
6 bar
90 °C
16 posizioni
12, 14, 17 e 18 mm
Poliamide resistente alle alte temperature
Gomma sui fissaggi
17 25 02 - 17 25 14
Dimensioni dei collettori, misure in mm
Numero dei circuiti
2
Dimensioni collettore con
315
raccordo a croce e rubinetto a sfera
Dimensioni collettore
175
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
3
380
4
445
5
510
6
570
7
635
8
700
9
760
10
820
11
890
12
13
14
950 1020 1080
240
305
370
430
495
560
620
680
750
810
880
940
[ 17 ]
Combi-Box - piccolo e flessibile
Combi-Box è stato ideato per collegare
2 circuiti a pavimento e un radiatore.
7 cm
15 cm
28,5 cm
In questo modo è possibile collegare i due
circuiti direttamente ai collegamenti del
radiatore esistente in modo invisibile a incasso
nel muro dietro il radiatore. Si potrà così
collegare oltre al radiatore preesistente il
riscaldamento a pavimento senza alcuna
difficoltà. Il servomotore gestisce quindi la
temperatura della stanza, accendendo o
spegnendo sia l’eventuale radiatore che
l’impianto a pavimento.
Dati tecnici Combi-Box
Lunghezza
Larghezza
Tiefe
Raccordi
Euroconus
28,5 cm
15,0 cm
7,0 cm
Combi-Box con servocomando
3
/4“
adatti per
DUO 13 e DUO 17
Consegna
Il collettore è montato all’interno di una
scatola, incluso set coperchi, materiale di
fissaggio e due tappi di chiusura. Non
compresi sono servocomandi elettrici e blocco
valvole. Montando il blocco valvole è possibile
realizzare una separazione fra impianto
idraulico e Combi-Box.
Attenzione: quando si collegano due circuiti di
riscaldamento ad un combi-box, entrambi i
circuiti devono essere di pari lunghezza e
dimensione.
[ 18 ]
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Cassette da incasso
Per l'installazione del collettore sono disponibili
cassette da incasso in 4 diverse misure. La
cassetta WEK è costruita in lamiera di acciaio
zincato di 1mm. Porta e frontale sono verniciati
a polvere epossidica in RAL 9010 a grana fine.
La cassetta va appoggiata direttamente sul
pavimento grezzo ed inserita nel muro.
La cassetta, regolabile in altezza da 670 a
740 mm ed in profondità necessita di una
nicchia profonda almeno 120 mm per poter
accogliere il collettore con la regolazione
ambiente.
110
95
Dimensioni cassetta da incasso
Tipo
Dimensioni in mm:
Altezza H:
Larghezza B:
Profondità T:
Larghezza cornice Rb:
Altezza cornice Rh:
Profondità cornice Rt:
Altezza porta Th:
Larghezza porta Tb:
Foro pretranciato mandata AV:
Foro pretranciato ritorno AR:
Altezza nicchia:
Larghezza nicchia:
Numero massimo dei circuiti con
raccordo a croce e rubinetto a sfera:
Numero massimo dei circuiti con
raccordo a croce e WMZ
orizzontale e verticale:
Codici
QuickFix: fissaggio del collettore in pochi
secondi
WEK 05
WEK 10
WEK 15
WEK 20
WEK 25
670 – 740
495
110 – 170
525
495
14
435
465
285 – 355
480 – 550
700 – 770
505
670 – 740
700
110 – 170
750
495
14
435
692
285 – 355
480 – 550
700 – 770
710
670 – 740
850
110 – 170
900
495
14
435
842
285 – 355
480 – 550
700 – 770
860
670 – 740
1150
110 – 170
1200
495
14
435
1142
285 – 355
480 – 550
700 – 770
1160
670 – 740
1450
110 – 170
1500
495
14
435
1442
285 – 355
480 – 550
700 – 770
1460
4
7
10
14
–
2
17 72 05
3
17 72 10
6
17 72 15
10
17 72 20
14
17 72 25
Collegamento dei tubi nella cassetta
Durante la posa è importante evitare che i tubi
siano troppo tesi all'interno della cassetta.
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Un collegamento preciso permette di fissare i
tubi alla cassetta con le fascette in dotazione.
È buona norma evitare un eccessivo
raggruppamento dei tubi all' altezza del
collettore.
[ 19 ]
Cassetta per montaggio esterno
La soluzione ideale per il montaggio del
collettore direttamente sulla parete è la
cassetta APK.
Schienale
amovibile
Lo schienale con supporto e fissaggi per il
collettore viene fissato sulla parete per primo.
Poi viene inserito il collettore. In seguito si
installa il riscaldamento a pavimento e si
realizza il massetto. Solo alla fine dei lavori, per
evitare graffiature o altri danni, si applica la
cassetta allo schienale.
mind. 60 mm
Dimensioni della cassetta APK
Tipo
Dimensioni in mm:
Altezza H:
Larghezza B:
Profondità T:
Altezza sportello Th:
Larghezza sportello Tb:
Profondità sportello Tt:
Numero massimo dei circuiti con
raccordo a croce e rubinetto a sfera:
Numero massimo dei circuiti
con raccordo a croce e WMZ
orizzontale e verticale:
Codici
In alcuni casi è opportuno fare passare parte
dei tubi nella parete dietro al collettore. Per
evitare rischi di surriscaldamento nella zona
davanti al collettore conviene dotare i tubi di
[ 20 ]
APK 110
APK 115
APK 120
APK 125
665
750
128
468
725
14
665
900
128
468
875
14
665
1200
128
468
1175
14
665
1500
128
468
1475
14
7
10
14
–
3
17 41 10
6
17 41 15
10
17 41 20
14
17 41 25
mandata di un isolamento termico
supplementare (tubo corrugato) fino al
raggiungimento del passo previsto.
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Regolazione elettrica di singoli ambienti
L'installazione di termostati ambiente
permette la regolazione individuale della
temperatura in ogni singolo ambiente.
Il termostato rileva il calore emesso dalle
superfici riscaldanti e da altre fonti di calore
come il sole, l'illuminazione, il calore delle
persone, di un caminetto ecc.
Il termostato confronta continuamente la
temperatura richiesta con quella reale e regola
la temperatura aprendo e chiudendo i singoli
circuiti di riscaldamento dotati di
servocomandi elettrici.
La regolazione apri/chiudi del termostato è in
grado di garantire una temperatura più
costante degli ambienti rispetto ad una
regolazione continua dell'impianto a
pavimento.
Servocomando elettrico SAT 5
Termostato ambiente (con cavo)
Il montaggio del servocomando sulla valvola di
mandata del collettore avviene come segue:
1. Aprire completamente la valvola di
mandata (svitare il tappo rosso)
2. Avvitare l'adattatore del servocomando
3. Inserire il servocomando
4. Collegare il cavo alla morsettiera
Per la regolazione individuale della
temperatura ambiente (con cavo) sono
disponibili i termostati RTR 4 e RTZ 1.
Nota bene: sia il collettore sia il
servocomando devono essere montati in
verticale (barra della mandata in basso).
Inoltre termostati ambiente e servocomandi
devono essere coordinati con lo stesso
ambiente (quindi non c'è un ambiente
rappresentativo per tutti i circuiti).
I termostati ambiente oggi obbligatori per tutti
gli impianti a pavimento migliorano il grado di
comfort e contribuiscono al risparmio
energetico. L'impianto a pavimento a volte è
accusato di eccessiva inerzia e queste critiche
spesso derivano da esperienze negative con
impianti funzionanti senza regolazione
ambiente.
Per la regolazione della temperatura nei
singoli ambienti di norma è utilizzato il
termostato RTR 4. L'abbassamento notturno è
affidato alla regolazione climatica della
caldaia.
RTR 4 possiede una riconduzione termica che
permette una regolazione precisa e duratura
della temperatura sul livello impostato
evitando pericoli di oscillazione della
temperatura. RTR4 evita altresì uno
scostamento continuo della temperatura
consentendo il mantenimento a lungo termine
del livello di temperatura impostato.
Per un funzionamento corretto il montaggio è
di importanza fondamentale.
È importante che il termostato sia installato in
una posizione non esposta al sole, lontano da
fonti di calore e da correnti d'aria. Anche
angoli privi di circolazione d'aria non sono
indicati.
I componenti principali della regolazione:
Collettore
Servocomando elettrico
쑺 Termostato ambiente
쑺 Morsettiera
쑺
쑺
Si distingue fra due tipi di termostati:
쑺
쑺
Termostato a 230V con cavo elettrico
Termostato (senza cavo) satellitare
Ambedue i modelli funzionano con i
servocomandi SAT 5 per cui sul collettore deve
essere presente un accesso alla corrente a
230V AC.
Dati tecnici
SAT 5
Voltaggio
230 V AC
Tempo di apertura
circa 3 mm
Tempo di chiusura
circa 3 minuti
Potenza
90 N
Potenza di
2W
mantenimento
Cavo di collegamento
1m
Protezione elettrica
con Varistor
Chiusura
In assenza di corrente
Altezza
47 mm
Diametro
43 mm
Codice
17 51 10
L'altezza ideale di montaggio: ca. 1-1,5 m
sopra il pavimento.
La funzione del termostato RTZ 1 con orologio
programmatore è identica a RTR 4.
Grazie all'orologio programmatore è possibile
programmare tempi di abbassamento della
temperatura in uno o più ambienti.
In questo modo può essere regolata la
temperatura di ambienti riscaldati solo a
pavimento e ambienti riscaldati sia a
pavimento sia a radiatori.
Schema di cablaggio RTR 4
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
[ 21 ]
Regolazione singoli ambienti
Morsettiera
La morsettiera KKL (installata sopra il collettore
HKV) permette un cablaggio elettrico perfetto
della regolazione del termostato ambiente.
Dati tecnici
Voltaggio
Collegamento
Corrente
Num. max. di servocomandi
elettrici collegabili
Fascia di regolazione temp.
Tolleranza
Fascia d'abbassamento
RTR 4
230 V AC 50/60 Hz
4 x 1,5
10 A
10 unità/RTR
5 °C – 30 °C
ca. 0,5 K
ca. 5 K
(comandata da orologio esterno)
Grado di precisione
controllo termico
Dimensioni (lung. x larg. x alt.)
75 x 75 x 27
Colore
bianco
Codice
17 51 11
Dati tecnici
Voltaggio
Fusibile
Collegamento
Protezione di sovraccarico
KKL-1
230 V AC
T 4 AH
3 x 1,5
50 W
N. max. di servocomandi
elettrici collegabili
N. max. di RTR o RTZ 1
Dim.i (lung. x larg. x alt.)
Codice
14 unità
KKL-2
230 V AC
T 4 AH
3 x 1,5
50 W
insieme alla Basis
8 unità
6 unità
238 x 75 x 70
17 51 31
2 unità
88 x 75 x 70
17 51 32
RTZ 1
230 V AC 50/60 Hz
5 x 1,5
4A
10 unità/RTZ 1
5 °C – 30 °C
lineare
2–7K
continuo
160 x 80 x 36
bianco
17 51 12
Modulo aggiuntivo KKL-2
Elemento base KKL-1
L'utilizzo di moduli aggiuntivi KK-2 alla
morsettiera base KKL-1 non consente di
superare il numero massimo di
14 servocomandi collegabili.
Schema di cablaggio RTZ 1
Schema di cablaggio RTR 4
blau
braun
schwarz
Brücke
Schema di cablaggio RTZ 1
[ 22 ]
blu
marone
nero
ponte
Collegamenti possibili
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Regolazione satellitare
Regolazione ambiente in radiofrequenza
Il principale vantaggio della regolazione in
radiofrequenza è l'eliminazione di tutti i
collegamenti dal termostato ambiente al
servocomando elettrico.
Un altro vantaggio è la possibilità di cambiare
facilmente posizione al termostato ambiente e
di aggiungere anche in un secondo tempo
ulteriori termostati. Ogni termostato di
regolazione necessita di un proprio canale di
frequenza. È disponibile un ricevitore
monocanale oppure da 1 a 4 canali. Per
entrambi è utilizzato lo stesso termostato RFT.
Il termostato ambiente FRT
Il modulo di ricezione (FEM 1 o FEM 4) va
installato preferibilmente sopra il collettore e
collegato alla corrente 230 V-AC.
Si possono collegare più servocomandi al
modulo FEM 1. Al modulo FEM 4 è integrata
una morsettiera.
Dati tecnici
Modulo di ricezione FEM 1
Corrente di esercizio
230 V AC
Antenna
interna
Uscita
Relais, 1 contatto pulito
Numero max di servocomandi
10 unità
Misure (lxbxh)
71 x 71 x 26
Colore
Bianco
Codice
17 51 21
È una trasmittente monocanale a batteria con
funzione di abbassamento notturno. L'uso del
termostato è molto semplice.
Modulo di ricezione FEM 4
230 V AC
interna
4 contatti puliti
10 unità
372 x 57 x 52
Bianco
17 51 22
Load
2
9
N
LN
Modulo di ricezione FEM 1
FRT
Batteria 2 x 1,5 V
Circa 3 anni
Continuo
Circa 10 minuti
Giorno/notte/
spento/riscaldamento
Abbassamento notturno con interruttore 2 o 4K
(mediante ponte)
Frequenza
868 MHZ
Modulazione di frequenza
FM
Antenna
interna
Intervallo di
< 10 Min. (i dati
trasmissione
sono inviati più volte)
Raggio d'azione
100 m linea d'aria o
Due soffitti o tre pareti
Misure (l x b x h)
75 x 75 x 29
Colore
Bianco
Codice N°
17 51 20
Schema di cablaggio FEM 1
Dati tecnici
Corrente di esercizio
Durata
Modo di regolazione
Interv. di misurazione
Interruttore
Modulo di ricezione FEM 4
Chiuso in assenza
di corrente
Chiuso in assenza
di corrente
Chiuso in assenza
di corrente
Chiuso in assenza
di corrente
Schema di cablaggio FEM 4
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
[ 23 ]
Il riscaldamento a pavimento che raffresca
ROTEX Systema 70 in estate diventa un ideale
sistema di raffrescamento a pavimento.
I vantaggi sono gli stessi che Systema 70 offre
per il riscaldamento.
Grazie alla particolarità del tubo DUO la
temperatura di mandata dell’acqua in
raffrescamento può essere inferiore di 6-8 K
rispetto ad un impianto di raffrescamento
concepito con un tubo in polietilene
tradizionale e quindi il controllo dell’umidità
relativa può essere ottenuto con un semplice
fan-coil collegato direttamente al collettore
dell’impianto a pavimento senza necessità di
creare un secondo circuito idrico e di installare
una seconda regolazione.
Termostato ambiente
Riscaldare e raffreddare
Il termostato ambiente RTK 1 offre la
possibilità di commutare manualmente il
riscaldamento in raffrescamento.
Normalmente, durante il periodo estivo, le
testine elettriche collegate al collettore sono
chiuse (funzione chiuso in assenza di corrente).
Se sul selettore sopra menzionato si sceglie la
funzione raffrescamento, la funzione del
termostato ambiente viene invertita. Ciò
significa che, se la temperatura ambiente
impostata per lo spegnimento viene superata,
la testina elettrica non viene chiusa, come
accadrebbe per il riscaldamento, ma rimane
aperta.
Raffrescamento naturale
Avviso importante:
La temperatura inferiore dell’acqua di mandata
di Systema 70 permette un differenziale
maggiore fra mandata e ritorno riducendo la
portata di acqua e di conseguenza la potenza
necessaria della pompa.
La particolare costruzione del tubo DUO riduce
notevolmente l’influenza dei rivestimenti sulla
temperatura superficiale del pavimento
minimizzando il pericolo di scendere sotto il
punto di rugiada.
Grazie a questa particolarità Systema 70
raffrescamento a pavimento è poco sensibile
ad eventuali oscillazioni di temperatura
dell’acqua.
Occorre fare attenzione alla condensa che si
forma su queste parti:
-collegamento del collettore
- porta della cassetta collettore
Per tale motivo è necessario scegliere un
massetto o rivestimento non sensibili
all'umidità.
Stanze come il bagno, la cucina o simili non
possono essere raffrescati per il rischio che
l'aumento improvviso dell'umidità dell'aria crei
condensa sul pavimento.
Dati tecnici
Corrente di esercizio
Collegamento
Corrente
Numero massimo
di servocomandi
Fascia di regolazione
temperatura
Tolleranza
Grado di precisione
Misure (l x b x h)
Colore
Codice
RTK
230 V AC 50/60 Hz
4 x 1,5
10 A
10 unità/RTR
5 °C-30 °C
ca. 0,5 K
controllo termico
75x75x27
bianco
17 51 25
Selettore per il riscaldamento/
raffrescamento
Testina elettrica
Schema di cablaggio RTK
[ 24 ]
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Collegamento radiatori
Collegamento radiatori
Con Systema 70 i radiatori sono collegati ad
un collettore centrale per ogni piano
dell'edificio.
Si utilizza il tubo DUO 17 AL.
La distribuzione a stella comporta un
bilanciamento idraulico quasi totale delle varie
superfici scaldanti aumentando la sicurezza di
funzionamento e la qualità di regolazione delle
valvole termostatiche.
Collegamento radiatore a parete
Nei piani in cui sono previsti solo radiatori, si
può evitare il pannello ed il tubo DUO di
collegamento può essere posato e fissato
direttamente sul pavimento grezzo.
Systema 70 permette il collegamento di tutti i
modelli di radiatori. Il collegamento diretto non
necessita di raccordi dalla parete o dal
pavimento. Con questa tecnica si possono
effettuare tutti i tipi di collegamento di
radiatori sia dalla parete che dal pavimento.
Il collegamento dalla parete può essere
effettuato in modo unilaterale o bilaterale o
anche con radiatore con valvola termostatica.
Collegamento radiatore con valvola integrata a
parete
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Valvola termostatica
Per andare incontro alle esigenze estetiche
delle moderne abitazioni è stato sviluppato un
sistema di collegamento radiatori di alta
qualità e dal gradevole design.
Il tubo interno in cui scorre l'acqua è collegato
direttamente alla valvola e solo un tubo
metallico di protezione è visibile dall'esterno.
Questo sistema permette il collegamento
diretto dalla parete evitando raccordi
all'interno della parete o nel massetto.
Collegamento radiatore con valvola integrata a
pavimento
[ 25 ]
Valvole
Valvola termostatica
Blocco valvole
Valvola di ritorno
Per la regolazione della temperatura ambiente
si utilizzano le valvole termostatiche ROTEX
collaudate da tanti anni di buon funzionamento.
Da più di vent'anni la ditta ROTEX produce
valvole termostatiche. Dal programma
produttivo sono state scelte per il Systema 70
le due valvole R ½" a squadro e
squadro/laterale.
Radiatori a valvola possono essere collegati
anche mediante uno speciale blocco valvole.
Per il collegamento del ritorno dal radiatore si
impiega una valvola di ritorno a squadro.
Utilizzando questa valvola si ottiene la stessa
distanza dal muro come con la valvola
termostatica. Anche con la valvola di ritorno il
tubo riscaldante viene collegato direttamente
all'interno della valvola. Il corpo è di ottone
cromato.
La vite della valvola è raggiungibile dopo aver
svitato il coperchio. Può essere regolata con
un normale cacciavite. La fascia di regolazione
comprende quattro giri interi (regolazione vedi
pag. 30).
Blocco valvole
Valvola a squadro
Set raccordi a pressione per blocco valvole
VK 12 / VK 14
Valvola squadro/laterale
Regolatore termostatico
Tubo metallico di protezione
Queste due valvole possono essere dotate di
tre differenti regolatori. Accanto ai regolatori
fissi possono essere impiegati anche
regolatori con sensore a distanza o regolatori
centralizzati. Tutti i tipi di regolatore possono
essere scambiati senza problemi fra di loro.
I regolatori ROTEX hanno sensori a liquido che
gli conferiscono proprietà regolatrici
particolarmente precise. La fascia di
regolazione è fra 5°C ed i 30°C con una
precisione di ± 0,5 °C.
I sensori a distanza ed i regolatori centralizzati
si utilizzano quando la temperatura all'altezza
della valvola del radiatore non corrisponde alla
temperatura ambiente e quindi una
regolazione diretta dalla valvola non è
possibile, come ad esempio dietro a tende,
rivestimenti o in caso di convettori incassati.
Il collegamento del radiatore con il tubo
riscaldante è protetto dalla luce e da danni
meccanici da un tubo di protezione di metallo
nichelato lucido. Il tubo di protezione (diametro
15 x 1 mm per il tubo DUO 17 AL e 17 x 1 mm
per HKflex 14 AL) è fornito in lunghezze di
50 mm, 80 mm e 1 metro. Può essere tagliato
in cantiere secondo le necessità.
Valvola di ritorno R 1/2"
Set raccordi a pressione KS 1 / KS 2
Rosette
Per coprire l'attacco a terra o a muro sono
disponibili due tipi di rosette. La rosetta piatta,
tipo FR ed una rosetta universale, tipo UR. La
rosetta universale è variabile nel diametro (per
il tubo DUO e per il tubo HKflex) e in altezza
(15,30 e 40 mm).
Valvola termostatica
[ 26 ]
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Collettore per radiatori
Per il collegamento di radiatori viene utilizzato
un collettore di ottone fuso nichelato. Ne
esistono tipi con due o tre uscite. Per il
collegamento di più di tre radiatori i singoli
moduli possono essere uniti insieme.
Dati tecnici
Dimensioni delle cassette a muro WEK
Attacco principale
R 1" maschio
e R 1" femmina
Il corpo del collettore ha una filettatura R1"
maschio e una R1" femmina. Le singole uscite
hanno una filettature R ¾" maschio con cono
per il collegamento con raccordi ad anello
MV 12 e MV 14.
Attacco raccordi
R 3/4" maschio
Interasse raccordi
eurokonus 50 mm
Per il collettore dei radiatori è disponibile una
cassetta a muro speciale (WEK 50/55/60) con
staffa di fissaggio
Rispettivi set di raccordi
ad anelli
HAV
Materiale
Tipo
Ottone fuso
Pressione di collaudo
10 bar
WEK 50
WEK 55
WEK 60
Lunghezza
310
465
615
Altezza
360
360
360
Altezza
nicchia
495
495
495
Misure fornite
2 e 3 uscite
Profondità
90/140
90/140
90/140
Guarnizione dei
collegamenti
o-ring
N° max di
circuiti con
rubinetto
3
6
9
Senza
rubinetto
a sfera
4
7
10
MV 12 per tubo
DUO 17 AL
e MV 14 per tubo
Monopex 14 AL
Set raccordi a pressione per collegamento radiatori
Sul collettore si può
montare una valvola a
sfera, tipo KH, nella
quale sia il dado
pressatreccia che il
rubinetto a sfera
hanno filettature R 1"
HAV
femmina.
Dati tecnici
per tubo DUO 17 e
tubo DUO 17 AL
per tubo
Monopex 14 AL
Collegamento a
Rispett. accessori
Collett. radiatori HAV
MV 12
MV 14
Chiusino
Valvola termostatica
KS 1
KS 2
Tubo met. di prot.
1
Valvola di ritorno R ⁄2"
Valvola di ritorno R 1⁄2" x 3⁄4"
KS 1
KS 2
Tubo met. di prot.
KS 1
KS 2
Tubo met. di prot.
Gruppo valv. d'arresto
VK 12
VK 14
Tubo met. di prot.
Cassetta a muro per HAV
Per l'inserimento nel muro del collettore per
radiatori si utilizza una cassetta a muro
speciale. Questa si distingue per la minore
profondità e la minore altezza. Con le cassette
164
114
90-140
15
min 80
40
a muro di tipo WEK 50 - 60 il collettore HAV
può essere montato anche in muri poco spessi.
La cassetta è di lamiera d'acciaio zincato. Lo
sportello e l'incastellatura di sostegno sono
laccati bianchi. Per il montaggio la cassetta
viene appoggiata direttamente sul pavimento
grezzo ed inserita nella nicchia predisposta per
il collettore. Nella cassetta è già installato il
supporto metallico per il collettore di ottone.
La fornitura comprende anche due riduttori con
valvole di sfiato.
min 80
min 135
Raccordi a pressione
50
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
76
Per il collegamento
del tubo DUO e del
tubo HKflex al
radiatore e al
rispettivo collettore
sono stati sviluppati
speciali raccordi a
MV 12 e MV 14
pressione. Systema 70
è essenzialmente strutturato in modo che in
nessun punto nel pavimento o nel muro si
trovino raccordi. I tubi riscaldanti vengono
collegati direttamente al collettore e allo
valvole dei radiatori.
[ 27 ]
Calcolo del riscaldamento a pavimento
Di seguito saranno illustrate le basi del calcolo
termotecnico di Systema 70. Per calcoli
approssimativi del riscaldamento a pavimento
si possono utilizzare i valori indicati nelle
tabelle allegate. Valori esatti si possono invece
determinare con ausilio delle curve di resa.
I valori di resa del riscaldamento a pavimento
si basano sui risultati dell'esame termotecnico
secondo EN 1264 per:
Systema 70
7 F 029
Systema 70 secco
7 F 036
und Systema 70 Industria 7 F 041
Il controllo è stato eseguito dall'Università di
Stoccarda, IKE, reparto riscaldamento,
aerazione, tecnologia climatica guidato dal Prof.
Dr. lng. H. Bach. Base del calcolo è il fabbisogno
termico secondo DIN 4701.
Il calcolo dell'emissione termica secondo EN
1264: sistemi di riscaldamento a pavimento e
componenti, parte 3.: resa termica e calcolo.
Dal fabbisogno termico normale Qfabb.ter.nor., di
ogni ambiente deve essere detratto il flusso
termico verso l'ambiente sottostante
Qflus.amb.sott.. Si ottiene così il bisogno di calore
corretto
Qfabb.ter.nor.,pav.:
Qfabb.ter.nor.,pav. = Qfabb.ter.nor – Qflus.amb.sott.
Per calcolare il fabbisogno termico specifico
qfabb.ter.spec. si divide questa quantità di calore
per la superficie del pavimento Apav.:
prevedere una zona ad interasse più fitto sui
muri esterni. Nel caso che la resa non sia
ancora sufficiente si devono aggiungere altre
superfici riscaldanti come radiatori, convettori
o simili.
Nel caso in cui le superfici del pavimento
vengano coperte completamente dai mobili,
l'emissione termica in queste zone si riduce.
I mobili non rappresentano una costante fissa e
la riduzione dell'emissione termica è di solito
relativamente bassa, per cui di norma non si
tiene conto dei mobili per il calcolo. In casi
estremi (oltre il 50%) le superfici coperte
dovrebbero essere valutate per un 50% di
diminuzione della resa.
In caso di richiesta di impianto a pavimento e
radiatori è consigliato l'utilizzo di Systema 70
per la facile combinazione di riscaldamento a
pavimento e radiatori.
Dal punto di calcolo ottenuto nel diagramma di
resa si può rilevare l'aumento di temperatura
Δθmezzo scald. sulla linea inferiore in K (Kelvin).
Sommando ad esso la temperatura
dell'ambiente θtemp.amb. si ottiene la necessaria
temperatura media dell'acqua θt.m.a..
La potenza termica complessiva Qcirc., che deve
essere raggiunta dall'acqua del circuito si
compone della potenza termica verso l'alto
Qpav. più quella verso l'ambiente sottostante
Qflus.amb.sott.. QU sta fra il 10 e 15%. Per
semplificare si calcola il 15%.
La portata d'acqua nel circuito è:
.
1,15 · Qpav. · 3600
Vport. =
4180 · (θmandata - θritorno)
perciò:
Scelta dell'interasse di posa
Vport. ≈
Per questo calcolo dovrebbe essere noto il tipo
di rivestimento del pavimento. Se non è noto, sì
presume una resistenza alla conduttività
termica di RλB = 0,1 m2 K/W (corrispondente
ad una moquette di medio peso). Per la scelta
dell'interasse di posa si usano le curve di resa.
Partendo dall'interasse più grande possibile si
verifica se il punto d'intersezione del
fabbisogno termico con la curva di resa
indicata dal rivestimento del pavimento si trova
al di sotto della linea limite. Se si, questo
interasse può essere scelto, se no si ripete la
stessa prova per l'interasse successivo (più
piccolo), ecc.
Se non è possibile soddisfare il fabbisogno
termico con nessun' interasse, occorre
[ 28 ]
Regolazione idraulica
Si ottiene la lunghezza del tubo di un circuito
moltiplicando la superficie del circuito con la
quantità di tubo dell'interasse di posa:
Lcirc. = Acirc. · Tcirc.
Acirc. in m2
Tcirc. in m/m2
Lcirc. in m2
Si aggiunge due volte la lunghezza del
collegamento Lcoll. dal collettore all'ambiente
da riscaldare:
Lcirc.tot. = Lcirc. + 2 · Lcoll.
Calcolo della portata d'acqua
Qfabb.ter.nor., pav.
Apav.
qfabb.ter.spec. in W/m2
Qfabb.ter.nor.,pav in W
A
in m2
qfabb.ter.spec. =
Superficie massima per circuito
Interasse di posa
con Systema 70
150 mm
10,5 m2
225 mm
16,0 m2
300 mm
21,0 m2
375 mm
26,0 m2
Dal diagramma della perdita di carico si
ottiene, per la portata dell'acqua Vw calcolata,
la perdita di carico per metro di tubo
riscaldante. Moltiplicando per la lunghezza
complessiva del tubo del circuito Lcirc.tot. si
avrà la perdita di carico totale:
∅prit., tot. = RL · Lcirc.
Questa perdita di carico deve essere
necessariamente inferiore alla prevalenza
della pompa scelta, altrimenti si deve
provvedere ad una ulteriore divisione dei
circuiti di riscaldamento. La valvola regolatrice
del collettore di ritorno deve ora essere
regolata in modo che la somma della perdita di
carico del circuito e la perdita di carico dalla
valvola regolatrice siano pari alla perdita di
carico complessiva al collettore ∅pcollett..
∅pvalvola.rit. = ∅p collett. – ∅prit.collet., tot.
Qpav.
(θmandata — θritorno)
Dal diagramma di perdita di carico per la
valvola di ritorno si sceglie la linea più vicina
al punto di funzionamento calcolato.
in W
Qpav.
θmandata — θritorno in K
Vport.
in l/h
Vaso di espansione
Per limitare a perdita di carico è utile non
superare la lunghezza di 8O m del tubo
riscaldante con Systema 70. Questa lunghezza
massima indica per i singoli interassi di posa i
limiti delle superfici di ogni circuito:
Per la lunghezza dei collegamenti si calcola
2 x 5 m.
Se il pavimento è più grande dei limiti
sopraindicati, la superficie del pavimento deve
essere suddivisa per due o più circuiti.
Seguire le indicazioni di DIN 4807 per evitare
infiltrazioni di ossigeno nell'impianto causati da
maldimensionamento o errato montaggio del
vaso di espansione.
Il tubo riscaldante è ricoperto da uno strato con
barriera ossigeno (secondo DIN 4729).
Attraverso le pareti del tubo non passano che
quantità minime di ossigeno nell acqua
riscaldante per cui la corrosione delle parti in
ferro contenute nell'impianto è praticamente
esclusa.
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Calcolo dei radiatori
Con Systema 70 possono essere utilizzati tutti
i tipi di radiatori. Perciò è possibile scegliere
fra una vasta gamma di prodotti di forma e
colore diversi.
Quando non è possibile soddisfare il
fabbisogno termico normale di ogni stanza con
il riscaldamento a pavimento è necessario
compensare la differenza con radiatori. Se per
la marca di radiatore che si intende scegliere
esistono tabelle di resa per le temperature
70/55, il radiatore può essere scelto
direttamente su questa base. Se però esiste
soltanto la tabella per la resa normale, prima
di scegliere il radiatore si deve calcolare
quanto segue:
Q
=Q
· 1,57
rad,n
fabb.ter.nor.,t
(Qfabb.ter.nor.: resa di calore normale con 90/70
4701 Qfabb.ter.nor.,t : fabbisogno termico normale
di un ambiente)
Questo nostro calcolo si basa su una
temperatura di mandata di 700 C, un
differenziale di 15 K ed un coefficiente di resa
del radiatore di n = 1,3. Fino ad una resa del
2,5 kW (pari ad una resa normale di 3,9 kW) il
radiatore viene collegato con il tubo DUO. Per
corpi riscaldanti maggiori fino ad un massimo
di 3,9 kW (resa normale di 5,2 kW) si utilizza il
tubo HKflex (21/14 x 2 nel tubo corrugato).
Per radiatori con collegamento monotubo si
può calcolare una riduzione della resa globale
del 5%.
Bilanciamento idraulico dei collegamenti
ai radiatori
Con il differenziale di 15K si può calcolare
direttamente dalla potenza del radiatore Qrad.
la portata d'acqua:
.
Vrad =
Q. rad · 3600
4180 · 15
.
.
=Q
· 0,057 con Q
in W
rad
rad
.
e V in l/h
rad
.
Con Vrad si può determinare dal
diagramma della perdita di carico
per il tubo riscaldante la perdita
di carico riferita ad 1 m di tubo.
Moltiplicando per la lunghezza
totale delle vie di mandata e
ritorno si ottiene la perdita di
carico totale nei tubi:
∅p
Questa pressione differenziale deve essere
equilibrata nella valvola termostatica e nella
valvola di ritorno. Per determinare il
posizionamento preliminare della valvola di
ritorno si disegna il punto nel rispettivo
diagramma della perdita di carico della valvola
di ritorno.
Si sceglie la linea più vicina a questo ponte e
si procede alla regolazione idraulica con il
numero di giri da essa indicato.
Stanza 2
Stanza 1
= R · (L
+L
)
tubo. L mandata ritorno
La pressione differenziale che si
sviluppa nella zona delle valvole
dei radiatori risulta dalla
pressione differenziale al
collettore meno la perdita di
carico dei tubi di congiunzione:
∅p = ∅p
- ∅p
rad
coll.
tubo
Q
=Q
· 1,65
rad.,n,monotubo
fabb.ter.nor.,t
Calcolo in combinazione di riscaldamento a pavimento e radiatori
Stanza 3
Stanza 4
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Caldaia A1
US 150
Pompa di circolazione
Valvola a tre vie
Valvola di by-pass
Vaso di espansione
Sonda esterna
Mandata collettore
Ritorno collettore
Per combinare diversi corpi riscaldanti si
devono determinare per prima cosa le
percentuali di resa. Come divisione normale
consigliamo di coprire il fabbisogno termico
per il 60% con il riscaldamento a pavimento ed
il 40% con i radiatori. Moltiplicando le parti
con il normale fabbisogno termico di una
stanza si ottengono le rese dei singoli corpi
scaldanti. Queste si calcoleranno poi ognuna
singolarmente per il riscaldamento a
pavimento e per i radiatori. Un minimo
sovradimensionamento del radiatore può
influenzare positivamente il comportamento
della regolazione di tutto il sistema.
Piano terra Stanza 1
Qfabb.ter.nor.,t = 1368 W, rivestimento: piastrelle (0,02)
Piano terra Stanza 2
Qfabb.ter.,t = 1720 W, rivestimento: sughero (Rλ,β = 0,1m2 K/W)
Piano terra Stanza 4
Qfabb.ter.nor. = 1500 W
Apav. = 18 m2
Zona esterna
Aperim. = 4 m2
Int. posa 150
qperim = 125 W/m2
Qmezz.scald.,perim. = 500 W
V.= 33 l/h
Apav. = 23 m2
Riscaldamento a pavimento (60%) Radiatori (40%)
Qpav. = 1032 W
Qrad. = 688 W
q = 45 W/m2
Qrad.,n = 1080 W
Int. posa 300
V.rad. = 40 l/h
V.= 68 l/h
2 Radiatori con ciascuno
Qrad. = 750 W
Qrad.,n = 1178 W
V. = 43 l/h
Zona soggiorno
Asoggiorno = 14 m2
Int. posa 300
qsoggiorno = 62 W/m2
Qmezz.scald.,soggiorno = 868 W/m2
V.= 57 l/h
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
[ 29 ]
Tabelle di resa Systema 70, Systema 70 mini
Tabella di resa sistema umido Systema 70 DIN/EN Reg.Nr. 7 FO 29
Temp. Ambiente in °C
Rivestimento Rλ,B
in m2 K/W
Temp.
di mandata °C VA
75
150
50
225
300
75
150
55
225
300
75
150
60
225
300
75
150
70
225
300
20 °C
Sup. (massetto) = 45 mm
22 °C
0,15
0,00
0,05
24 °C
0,00
0,05
0,1
0,1
0,15
0,00
0,05
0,1
0,15
100
68
50
39
125
84
63
49
149
101
75
58
196
132
98
77
80
57
44
35
100
71
55
44
119
85
65
52
156
112
86
69
Emissione termica in W/m² con differenziale di ( θV – θR ) = 15 K
66
57
91
73
60
52
81
65
50
44
62
52
45
40
55
46
39
35
46
40
36
32
41
36
32
29
36
32
29
27
32
28
83
71
115
92
76
65
106
84
62
55
78
66
57
51
71
60
49
44
58
50
45
41
53
46
40
37
45
40
37
34
41
37
99
84
139
111
92
79
130
103
74
65
94
79
69
61
88
74
58
53
70
61
54
49
65
57
48
44
55
49
44
41
51
45
130
111
187
149
124
106
177
141
97
86
126
106
92
82
120
101
77
69
94
82
73
66
89
77
63
58
73
65
60
55
69
62
54
40
32
26
70
52
41
34
86
64
51
41
117
88
69
57
46
36
29
24
60
46
37
31
74
57
46
38
101
78
63
52
Tabella di Systema 70 mini
Temp. Ambiente in °C
Rivestimento Rλ,B
in m2 K/W
Temp.
di mandata °C RA
75
150
50
225
300
75
150
55
225
300
75
150
60
225
300
75
150
65
225
300
75
150
70
225
300
[ 30 ]
20 °C
22 °C
0,00
0,05
24 °C
0,00
0,05
0,1
0,15
0,1
0,15
0,00
0,05
0,1
0,15
95
63
46
36
118
79
58
45
141
94
69
54
163
109
80
62
186
124
91
71
76
54
41
33
95
67
51
41
113
80
61
48
131
92
70
56
149
105
80
64
64
47
37
30
80
59
46
37
95
70
55
44
110
81
63
51
125
92
72
59
Emissione termica in W/m² con differenziale di 15K
55
86
69
58
50
77
62
42
57
49
43
38
51
44
33
42
37
33
30
38
33
28
33
30
27
25
29
26
68
109
88
74
63
100
81
52
73
62
54
48
67
57
42
54
47
42
39
49
43
35
42
38
34
32
38
34
81
132
106
89
76
123
99
62
88
75
65
58
82
70
50
65
57
51
47
60
53
41
50
45
42
38
47
42
94
155
124
104
89
146
117
72
103
87
76
68
97
82
58
76
67
60
54
71
63
48
59
53
49
45
56
50
107
177
142
119
102
168
135
82
118
100
88
78
112
95
66
87
76
69
62
82
72
54
67
61
56
52
64
58
52
38
30
24
67
50
39
32
83
61
48
39
98
72
56
46
113
83
65
53
45
34
27
22
58
44
35
29
71
54
43
36
84
64
51
42
97
74
59
49
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Tabelle di resa Systema 70 secco
Tabelle di resa Systema 70 secco DIN/EN Reg.Nr. 7 FO 36
Temp. Ambiente in °C
Rivestimento Rλ,B
in m2 K/W
Temp.
di mandata °C VA
150
50
225
300
150
55
225
300
150
60
225
300
150
70
225
300
Sup. (massetto) = 25 mm
20 °C
0,00
0,05
57
41
31
71
52
39
84
62
46
111
81
61
50
37
28
62
47
35
74
56
42
98
73
56
22 °C
0,1
0,15
0,00
0,05
0,1
24 °C
0,15
0,00
0,05
Emissione termica in W/m² con differenziale di ( θV – θR ) = 15K
45
41
52
45
41
38
46
40
35
33
38
34
32
30
34
30
27
26
28
26
25
23
25
23
57
52
65
57
52
48
60
53
44
41
48
43
40
37
44
40
34
32
36
33
31
29
33
30
67
61
79
69
63
57
73
65
52
48
58
52
49
45
54
49
40
38
43
40
38
36
40
37
89
81
106
93
84
77
100
88
68
64
77
70
65
61
73
66
53
50
58
53
50
48
55
50
0,1
0,15
37
28
22
48
37
28
59
45
35
80
62
48
34
26
21
44
34
27
54
42
33
73
58
45
I dati sui rendimenti sono stati rilevati dalle pagine 27 e 28.
Non sono state considerate le temperature massime di superficie di 29°C/35°C.
Valore di riferimento: con circa 100W/m² si supera la temperatura media della
superficie di 29°C.
Rivestimenti del pavimento Rλ,B in m2 K/W
0,00
0,05
0,1
0,15
=
=
=
=
piastrelle
PVC, Linoleum
Moquette di 6 mm
Moquette di 11 mm
Interasse di posa e quantità di tubo
VA
VA
VA
VA
75
150
225
300
=
=
=
=
13,0 m/m2
6,7 m/m2
4,4 m/m2
3,3 m/m2
Lunghezza massima del circuito 80 m
Superficie massima del circuito
Interasse di posa
con Systema 70
VA
VA
VA
VA
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
75
150
225
300
=
=
=
=
Esempio Systema 70
Temperatura ambiente
Rivestimento moquette
Temperatura di mandata
Emissione termica di progetto
20 °C
0,1m2 K/W
70 °C
60 W/m2
Letture:
Interasse di posa
Emissione termica
300 mm
63 W/m2
5,3 m2
10,5 m2
16,0 m2
21,0 m2
[ 31 ]
Curve di resa di Systema 70 (sistema umido)
DIN
Interasse di posa 75 mm
0,05
Geprüft
7F 034
EN 1264
Limite zone perimetrali
(T pav,max - T a )= 15K
0,10
Emissione termica in W/m2
Emissione termica in W/m2
Rλ,B = 0,00
Rλ,B
DIN
Interasse di posa 150 mm
Geprüft
7F 034
EN 1264
0,00
0,15
0,05
Limite zone di soggiorno e bagni
(T pav,max - T a ) = 9K
Limite zone di soggiorno e bagni
(T pav,max - T a ) = 9K
0,10
0,15
in
in
m2K
W
m2K
W
Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante ΔθH in K
Rλ,B
DIN
Interasse di posa 225 mm
Geprüft
7F 034
EN 1264
Limite zone di soggiorno e bagni
(T pav,max - T a ) = 9K
Emissione termica in W/m2
Emissione termica in W/m2
Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante ΔθH in K
Rλ,B
DIN
Interasse di posa 300 mm
Geprüft
7F 034
EN 1264
0,00
0,05
0,10
0,00
Limite zone di soggiorno e bagni
(T pav,max - T a ) = 9K
0,15
Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante ΔθH in K
[ 32 ]
0,05
0,10
0,15
in
in
m2K
W
m2K
W
Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante ΔθH in K
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
200
Rλ,B
Interasse di posa 150 mm
150
Emissione termica in W/m2
Emissione termica in W/m2
Curve di resa di Systema 70 secco
200
Rλ,B
Interasse di posa 225 mm
150
0,00
0,05
0,10
100
0,15
Limite zone di soggiorno e bagni
(T pav,max - T a ) = 9K
Grenzlinie Aufenthaltszonen
und Bäder ( θ F, m a x - θ i ) = 9K
0,00
Grenzlinie Aufenthaltszonen
) = 9K zone di soggiorno e bagni
und Bäder ( θ F, m a x - θ i Limite
(T pav,max - T a ) = 9K
0,05
0,10
0,15
50
50
in
in
m2K
W
m2K
W
0
0
0
10
20
30
40
0
50
Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante ΔθH in K
Emissione termica in W/m2
100
200
10
20
30
40
50
Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante ΔθH in K
Rλ,B
Interasse di posa 300 mm
150
100
Grenzlinie Aufenthaltszonen
und Bäder ( θ F, m a x - θ i ) = 9K
Limite zone di soggiorno e bagni
(T pav,max - T a ) = 9K
0,00
0,05
0,10
0,15
50
in
m2K
W
0
0
10
20
30
40
50
Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante ΔθH in K
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
[ 33 ]
Tabella di resa Systema 70 a parete con piastra (Protect mini)
Emissione termica in W/mq
Interasse di posa
75 mm
150 mm
225 mm
300 mm
Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante ΔθH in K
Tabella di resa Systema 70 DUO 13 a parete con piastra di sistema secondo DIN EN 1264 Su= 15 mm
[ 34 ]
20 °C
135
93
66
47
167
115
81
58
199
137
97
70
231
159
112
81
262
181
128
92
22 °C
Emissione termica in W/mq con differenziale di =15K
122
84
59
43
154
106
75
54
186
128
91
65
218
150
106
76
250
172
122
87
24 °C
109
75
53
38
141
97
69
49
174
120
84
61
205
141
100
72
237
163
115
83
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
*Temperatura di mandata °C
Temp. ambiente in °C
Temp.* °C
VA
75
150
50
225
300
75
150
55
225
300
75
150
60
225
300
75
150
65
225
300
75
150
70
225
300
Curve di resa Systema 70 a parete con clip fissatubo
Emissione termica in W/mq
Interasse di posa
100 mm
150 mm
200 mm
300 mm
Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante ΔθH in K
Tabella di resa
Systema 70 DUO 13 con clip fissatubo secondoDIN EN 1264 Su= 15 mm
20 °C
120
94
75
48
148
116
93
60
177
139
110
71
205
161
128
82
233
183
145
93
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
22 °C
Emissione termica in W/mq con differenziale di =15K
108
85
68
43
137
108
85
55
165
130
103
66
193
152
121
78
221
174
138
89
24 °C
96
76
60
39
125
99
78
50
154
121
96
62
182
143
114
73
210
165
131
84
*Temperatura di mandata °C
Temp. ambiente in °C
Temp.* °C
VA
100
150
50
200
300
100
150
55
200
300
100
150
60
200
300
100
150
65
200
300
100
150
70
225
300
[ 35 ]
Curve caratteristiche dei tubi e collettori
Posizionamento
Perdita di carico in kPa
Diagramma delle perdite di carico per il
collettore QuickFix ai diversi numeri di
riferimento della valvola di ritorno
Portata in l/h
Perdite di carico lineari dei tubi 9,5, 12, 14, 17 e 18 mm
Temperatura media della superficie del pavimento
Dipendenza della resa termica (secondo curva di base
DIN 4725 T2)
Temperatura media della superficie del pavimento in °C
(con 20°C di temperatura ambiente)
700
600
500
400
18 x
2
100
90
80
mm
DUO
25
DUO
17
12 x
2 mm
30
200
9,5 x
1,2 m
m DU
O 13
300
20
Perdita di carico lineare in Pa/m
Velocità di flusso in m/s
1000
900
800
70
60
50
40
30
20
400
500
600
700
800
900
1000
300
200
50
60
70
80
90
100
40
10
10
Portata in l/h
[ 36 ]
Emissione termica media in W/m2
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Curve caratteristiche termostati e detentori
6
6
5
5
4
4
3
3
2
2
100
9
8
7
6
5
4
4
3
3
2
2
0,5
1
0,03 0,06
0,03 0,06
2
0,12
0,12
3
0,18
0,18
4
0,23
0,25
5
0,28
0,32
6
0,33
0,38
7
0,38
0,44
8*
0,41
0,51
* impostato in fabbrica
4 5 6 7 8 10
2
3 4 5 6 7 8 100
1000
2
3 4
Portata in kg/h
100
90
80
70
60
50
0,5
Numero di giri
1 234
40
30
Diagramma di regolazione per blocco valvole
Parte di radiatori in %
3
2
Diagramma delle perdite di carico per la combinazione valvola
termostatica/detentore con una tolleranza per la valvola
termostatica di 2 K. Curve caratteristiche per varie
impostazioni.
Perdita di carico in kPa
Preregolazione
P-Band 2 K
Valore kvs
10000
9
8
7
6
5
10
Perdita di carico in Pa
(10 Pascal ~ 1 mm WS ~ 0,1 mbar)
Perdita di carico in mbar
Diagramma di flusso per radiatori con valvola termostatica integrata
0
10
20
30
20
40
50
10
9
8
7
6
5
60
70
4
3
80
2
90
100
1
30
40
50
70
100
200
300
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
400 500
Portata in l/h
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
Numero di giri dalla posizione „chiuso“ verso sinistra
[ 37 ]
Progettazione computerizzata
Per la progettazione termotecnica del Systema
70 è stato sviluppato uno speciale programma
computerizzato. Con questo programma è
possibile calcolare l'intero impianto di
riscaldamento di un edificio con Systema 70.
Progetto calcolato con HT 2000
Per eseguire i calcoli sono necessarie alcune
indicazioni basilari:
– Tipo di costruzione (edificio adibito ad
abitazione, uffici, ecc.)
– Planimetria
– Progetto di costruzione (piante dei piani e
sezioni)
– Struttura delle pareti (materiali, spessore
strati)
Calcolo del materiale per impianto a pavimento
Bilanciamento dell'impianto a pavimento
Calcolo singoli ambienti
Dati per la posa in opera
– Temperature desiderate nei singoli ambienti
– Rivestimenti previsti per i pavimenti
(eventualmente resistenza alla conduzione del
calore)
– Tipo di corpi scaldanti dei singoli ambienti
(riscaldamento a pavimento, radiatori,
combinazione riscaldamento a pavimento/
radiatori)
– Posizione del collettore dei circuiti riscaldanti
Con l'ausilio di queste indicazioni l'impianto
viene dimensionato secondo le norme vigenti e
le regole tecniche. È compreso il calcolo del
fabbisogno termico secondo DIN 4701 e il
calcolo di tutti i corpi riscaldanti. Nello stesso
tempo viene calcolata l'interasse di posa ed i
numeri di riferimento, necessari per il
bilanciamento idraulico dal collettore. Con il
programma è possibile redigere direttamente
capitolati d'appalto.
[ 38 ]
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Montaggio
Preparazione
Il progettista determina le condizioni di umidità
dell'edificio e le misure necessarie ad evitare
infiltrazioni di umidità residua dal pavimento.
Queste misure devono essere eseguite nel
rispetto delle norme DIN 18195 "Isolamenti di
edifici". I lavori di intonacatura devono essere
completati.
L'intonaco delle pareti deve essere eseguito
fino al solaio portante (solaio in calcestruzzo o
legno).
La superficie portante deve essere adatta alla
costruzione dell'impianto di riscaldamento a
pavimento e al suo peso. Altezza e livello della
superficie devono rispettare le norme DIN
18202, tabella 2 e 3, riga 2. Per verificare
l'altezza della superficie portante, della sezione
di impianto a pavimento e dello spazio per i
tubi di collegamento in ogni stanza va
effettuato un controllo del livello.
Per eseguire questo calcolo si parte da un
punto di riferimento in altezza determinato dal
progettista o dal costruttore. Tubi di
collegamento, elettrici o simili posati sul
pavimento grezzo devono essere fissati. Poi si
deve ricostruire il piano sul quale poi
appoggiare lo strato di isolamento. In fase di
progettazione si deve tenere conto di questo
spazio. Non utilizzare materiali di riempimento
sabbiosi!
Se è richiesto un pavimento in pendenza ad
esempio nei bagni, l'inclinazione (>1,5%) deve
essere ottenuta con uno strato di materiale (ad
es. malta calcina) posto sopra il solaio di base
perché il massetto al contrario deve avere lo
stesso spessore in ogni punto.
Fughe presenti nell'edificio devono avere
larghezza e bordi regolari, devono essere diritte
e seguire il giusto punto di fuga. Le fughe
dell'edificio devono essere riprodotte anche
nello strato di isolamento e nel massetto. Il
pavimento portante deve apparire asciutto e
pulito.
Nota bene: in caso di utilizzo di PVC o
materiali isolanti contenenti solventi
lo strato di polistirolo deve essere
protetto da una pellicola di polietilene
per evitare che le sostanze solventi
distruggano il polistirolo.
Strati isolanti
Eventuali pannelli isolanti supplementari posti
sotto alle piastre sistema devono essere
posati ben uniti. Le piastre sistema vengono
posate in modo sfalsato rispetto alle piastre
aggiuntive.
È importante che non siano posati isolamenti
acustici sotto alle piastre Basis. Secondo DIN
18560, parte 2 la comprimibilità di tutti gli
strati isolanti è limitata a 5 mm.
Nastro perimetrale
Il nastro perimetrale deve essere applicato
senza interruzioni lungo i muri circostanti,
attorno alle aperture per le porte e attorno ad
eventuali colonne. La pellicola PE che si trova
sulla striscia deve essere sul lato rivolto verso
la stanza. Chiodi per fissaggio devono essere
piantati sotto la pellicola PE per non creare
ponti acustici fra la struttura dell'edificio ed il
pavimento. Le parti sporgenti della striscia
devono essere tagliate soltanto dopo i lavori di
rifinitura. La fuga del battiscopa deve essere
poi riempita con materiali elastici.
Fughe presenti nell'edificio devono avere
larghezza e bordi regolari, devono essere diritte
e seguire il giusto punto di fuga. Le fughe
dell'edificio devono essere riprodotte anche
nello strato di isolamento e nel massetto. Il
pavimento portante deve apparire asciutto e
pulito.
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
[ 39 ]
Si inizia la posa sistemando il primo pannello
con l'angolo contrassegnato da una "A"
nell'angolo destro della stanza.
Posa in opera delle piastre standard
Le piastre sistema vengono posate o
direttamente sulla base portante oppure sopra
una base preparata appositamente contro
l'umidità.
Si iniziano i lavori di posa in opera delle
piastre dal lato destro della stanza. Per un
migliore orientamento, sulle nocche è
impressa una “A” che indica l'inizio della posa.
Per migliorare l'appoggio, alle piastre che
vanno sistemate contro la parete si taglia la
scanalatura. I ritagli delle piastre saranno
utilizzati sulla parete opposta.
Il fissaggio delle piastre fra di loro avviene
mediante sei incastri a coda di rondine. Se
necessario le piastre possono essere
facilmente tagliate con un coltello a lama
seghettata.
La lamina di copertura grigia sporge in due lati
di qualche centimetro oltre il bordo del
Copertura dello strato isolante
La copertura dello strato isolante secondo
DIN 18 560 parte 2 ha il compito di evitare
l'infiltrazione di umidità proveniente dal
massetto. Questa copertura non è necessaria
con l'impianto di riscaldamento a pavimento
ROTEX perché sia il materiale che la
costruzione escludono infiltrazioni di umidità
dal massetto negli strati isolanti.
pannello bianco per agevolare il collegamento
fra le piastre creando una superficie unita che
evita efficacemente le infiltrazioni di massetti
anche molto liquidi.
Posa delle piastre Protect
Il montaggio delle piastre Protect, semplice e
pratico, può essere eseguito direttamente sul
solaio o sopra uno strato isolante
supplementare. Il fondo del solaio deve essere
sufficientemente solido, asciutto e pulito.
Dopo la posa del nastro perimetrale si
sistemano lungo le pareti le strisce di
polistirolo in dotazione con ogni scatola di
pannelli Protect.
[ 40 ]
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Posa in opera dei tubi riscaldanti
Isolamento acustico
Esempi di posa
L'isolamento acustico di un edificio ha una
notevole influenza sul comfort abitativo per cui
è necessario al momento della costruzione di
un edificio progettare e realizzare un buon
isolamento acustico.
Un massetto liquido, con o senza
riscaldamento a pavimento, migliora
l'isolamento acustico del solaio riducendo la
trasmissione dei rumori attraverso la struttura
cementizia del pavimento. Devono inoltre
essere rispettate le norme DIN 4109.
Il miglioramento dell'isolamento acustico
ottenuto anche evitando ponti acustici,
dipende da una esecuzione accurata dei lavori.
L'isolamento deve essere eseguito su tutto il
piano di lavoro. I materiali di isolamento
acustico (ad es. le piastre PST) servono anche
come isolamento termico. Bisogna tenere
presente che non tutti i materiali di isolamento
termico sono adatti all'isolamento acustico.
Le norme vigenti sull'isolamento termico sono
determinate da DIN 4109. Nella tabella 3 sono
contenute le norme sull'isolamento da rumori
provenienti da altre unità abitative o altri
settori di lavoro in varie tipologie di edifici che
riguardano anche il riscaldamento a
pavimento.
Posa forma concentrica.
Posa in opera del tubo
I tubi devono essere maneggiati con cura.
Devono essere protetti dal sole, da oli, grassi e
vernici. È quindi opportuno togliere
l'imballaggio soltanto poco prima della posa in
opera.
Durante la posa del tubo DUO non si deve
superare la curvatura massima di 5x dR =
60 mm.
Quando tutti i radiatori sono collegati si
procede alla posa in opera del riscaldamento a
pavimento. L'estremità del tubo viene
collegata alla mandata del collettore. Poi il
tubo viene portato fino al locale da riscaldare
ed inserito fra le nocche delle piastre secondo
l'interasse di posa calcolato. Si deve prestare
attenzione a non danneggiare il bordo
superiore delle nocche in modo da poter
assicurare il bloccaggio del tubo. Perciò è
opportuno portare scarpe senza tacco (ad es.
scarpe da ginnastica) durante il lavoro.
Zona perimetrale e zona di soggiorno con due circuiti separati.
Entrambi con posa concentrica.
Combinazione riscaldamento a pavimento e radiatori.
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[ 41 ]
Massetti
"Galleggiante" significa che il massetto non ha
contatti con la struttura muraria dell'edificio. Il
nastro perimetrale posato lungo tutte le strutture
verticali (pareti, colonne, tubi, scale…) evita
questo contatto. Il nastro deve permettere un
movimento di 5 mm.
Il nastro perimetrale non deve essere
tagliato prima che la posa del
rivestimento non sia completamente
conclusa. Solo dopo può essere tagliato.
Danni ai tubi
Messa in pressione dell' impianto
Tubi difettosi devono essere sostituiti. Il tubo
PE-X non può essere né incollato né saldato.
Se un tubo viene danneggiato, ad esempio
durante la realizzazione del massetto, e non
esiste la possibilità di sostituirlo, si può
riparare il tubo eliminando la parte
danneggiata e ricollegando le due estremità
con un bicono. È opportuno che questo punto
del tubo sia raggiungibile per eventuali
controlli. Raccomandiamo di non coprire il
punto con il massetto ma di installare una
scatola di protezione con coperchio.
Dopo la posa in opera dei tubi l'impianto deve
essere riempito d'acqua e spurgato.
L'impianto installato e riempito deve essere
sottoposto ad una prova di pressione di circa
6 bar che deve essere mantenuta per 24 ore.
Prima di sistemare il massetto tutti i raccordi
devono essere ricontrollati.
Nota bene:
Non inserire mai raccordi in prossimità
di una curva.
Il collegamento al collettore
Nella zona vicino al collettore i tubi sono
sistemati in modo più stretto rispetto a quanto
calcolato per i singoli circuiti di riscaldamento.
Per evitare il surriscaldamento di questa zona i
tubi devono essere dotati di un isolamento
termico supplementare mediante inserimento in
un tubo corrugato. IL tubo DUO inserito nel tubo
corrugato può essre fissato sulla piastra con le
clips fissatubo.
[ 42 ]
Il nastro perimetrale serve anche ad evitare la
creazione di ponti acustici. Il nastro perimetrale
crea fughe perimetrali che fungono anche da
fughe di dilatazione.
Riscaldandosi il massetto si dilata e la fuga
perimetrale compensa questa dilatazione in tutti
i lati senza problemi.
Lo spessore nominale del massetto dipende dal
carico statico e dal materiale usato per il
massetto.
Punti per la misurazione dell'umidità
Massetti per riscaldamento
Per verificare se il pavimento è pronto per la posa
del rivestimento si deve determinare l'umidità
residua contenuta nel massetto.
Si devono determinare almeno tre punti su una
superficie di 200 m2 in cui il grado di umidità del
pavimento a malta è presumibilmente maggiore.
Per la misurazione serve uno spazio di circa
18 x 18 cm. Il punto ideale potrebbe essere ad
esempio il centro di un stanza. Il punto di
misurazione deve essere distante almeno 10 cm
(diametro 20 cm) dai tubi riscaldanti più vicini. Si
misura l'umidità e si segna il valore in una
piantina da consegnare al progettista.
Massetti e distribuzione calore
Nel riscaldamento a pavimento il massetto non è
solo la parte che distribuisce il carico ma anche
la superficie addetta alla distribuzione del
calore. Nella maggior parte dei casi questo
strato è realizzato in cemento ma cresce la
percentuale di massetti liquidi in solfato di
calcio.
L'intera costruzione è chiamata "massetto
galleggiante". Le norme DIN 18 560 parte 2 per
massetti galleggianti contengono le regole per la
realizzazione dei massetti galleggianti per
riscaldamento a pavimento.
Massetti per il riscaldamento a pavimento non si
distinguono da massetti normali, possono essere
realizzati in cemento o solfato di calcio (ad es.
anidrite) dalla classe di solidità 20 in su.
Massetti liquidi in cemento o solfato di calcio
sono adatti ai sistemi di riscaldamento a
pavimento umidi di ROTEX.
Massetti di cemento
Il massetto cementizio al momento della posa
deve avere una consistenza morbida. La
plasticità del materiale può essere aumentata
notevolmente utilizzando l'additivo Estrolith H.
La copertura dei tubi deve essere spessa almeno
45 mm. Un'eccezione è l'uso di materiali speciali
come il cemento con additivo Estrotherm S. Con
l'uso di questo additivo lo spessore dello strato
di copertura può essere ridotto fino a 30 mm.
Con l'uso di ZE 20 o AE 20 ed una copertura di
45 mm i carico mobile consentito è di 1,5 kN/m2.
La stessa capacità di carico si ha con un
pavimento di cemento ZE 30 più Estrotherm S.
Per carichi mobili maggiori lo spessore del
pavimento deve essere determinato dall'esperto
di statica.
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Fughe
Massetti di solfato di calcio
Prima di scegliere un massetto di solfato di
calcio si deve tenere presente che la maggior
parte dei produttori limita le temperature del
massetto ad una temperatura inferiore ai 60°C
imposta dalla norma DIN 18 560 parte 2. Con
Systema 70 questo limite è sempre rispettato
grazie all'isolamento termico offerto
dall'intercapedine d'aria fra tubo interno e
tubo esterno del tubo DUO. Anche con questo
tipo di massetto è necessario realizzare fughe
di dilatazione.
In fase di preparazione la temperatura del
massetto non deve scendere al di sotto dei
5°C dopo di che deve essere mantenuta ad
almeno 5°C per due giorni e deve essere
protetta da influenze negative quali calore,
pioggia battente e correnti d'aria.
Il massetto di solfato di calcio deve avere la
possibilità di asciugare bene e non deve
essere esposto ad umidità continua.
Non camminare sopra un massetto di solfato
di calcio prima di 2 giorni dalla realizzazione e
non caricare il massetto prima di 5 giorni.
Massetti galleggianti di solfato di calcio
Massetti galleggianti di solfato di calcio
devono essere realizzati seguendo le istruzioni
dei produttori di sostanze leganti per massetti
da riscaldamento. Se si usa il cemento liquido
si devono prendere misure per evitare ogni
contatto tra il pavimento e le strutture murarie
dell'edificio. Si deve prestare particolare
attenzione ai giunti fra le singole piastre
sistema ed alle zone perimetrali. Con il
cemento liquido si usa il nastro perimetrale
RDS-F che, dotato di un piede adesivo in PE,
evita efficacemente l'infiltrazione di cemento
nei bordi.
Durante la preparazione del massetto
l'impianto di riscaldamento deve essere pieno
d'acqua e sotto pressione (ca. 6 bar).
Giunti di dilatazione
La posizione dei giunti di dilatazione
va segnata dal progettista in una
piantina dalla quale si può rilevare
anche il tipo di fughe realizzate.
Additivi per massetti
Per ottenere la migliore capacità di conduzione
del calore da un massetto, il cemento deve
ricoprire completamente il tubi riscaldanti. Per
rendere il cemento sufficientemente fluido si
consiglia di aggiungere l'additivo Estrolith H.
Con il nostro additivo Temporex invece si può
abbreviare il tempo di asciugatura dei massetti
da 20 giorni a 10 giorni. Per il dosaggio della
miscela seguire le istruzioni.
Gli additivi Estrolith H, Estrotherm S e
Temporex non sono indicati con cementi
liquidi.
Armatura
In genere non è necessario armare i massetti
posati sopra uno strato isolante. Può essere
utile però armare pavimenti di cemento per i
quali è previsto un rivestimento in pietra o
ceramica.
In un massetto mal eseguito anche
l'armatura non può evitare crepe.
Le armature dei massetti devono essere
realizzate in modo da non danneggiare la
costruzione. Devono essere protette dalla
corrosione specialmente se sono usate con
pavimenti di anidrite. L'armatura deve avere
interruzioni in prossimità dei giunti di
dilatazione e va posata nel terzo intermedio
dello spessore del pavimento.
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Per determinare la distanza tra le fughe e le
dimensioni del massetto fra le fughe si deve
tenere conto del tipo di additivo, del
rivestimento e del tipo di sollecitazioni
previste, ad es. la temperatura. Di norma la
superficie di singoli massetti senza fughe di
dilatazione può arrivare fino ad un'estensione
di 40 m2. Superfici inferiori con una lunghezza
laterale oltre 8 m devono essere dotate di
fughe di dilatazione. Il rapporto fra larghezza e
lunghezza non dovrebbe essere superiore a
1:2. Le fughe di dilatazione non devono
attraversare unità riscaldanti.
In corrispondenza delle porte normalmente si
incontrano superfici diverse. In questi punti si
applicano fughe di dilatazione o fughe finte.
I circuiti riscaldanti non devono incrociare le
fughe di dilatazione.
I tubi riscaldanti possono incrociare le fughe di
dilatazione solo la dove sono protetti, ad es.
da tubo corrugato. Per evitare un rialzo in
quella zona e per non ostacolare la dilatazione
orizzontale si devono unire i pannelli di
massetto con tasselli.
Realizzazione delle fughe di dilatazione
Le fughe devono essere costruite in modo che
lo spazio comprimibile sia di almeno 5 mm.
Le fughe incidono il pavimento dal bordo
superiore dell'isolamento termico fino al bordo
superiore del rivestimento. Dopo la
realizzazione devono essere riempite con
materiali elastici.
Fughe finte
Le fughe finte servono ad ammortizzare i
movimenti dei materiali e ad evitare la
formazione di crepe. Per evitare spaccature,
qualsiasi il massetto fresco viene tagliato dal
massettista ad un terzo circa del suo spessore.
In questo modo la dilatazione o la contrazione
del massetto è assorbita dalla fuga. Quando il
massetto è pronto per la posa del rivestimento
si possono chiudere le fughe con resina
artificiale.
[ 43 ]
Riscaldamento/Rivestimenti
Riscaldamento a pavimento per edifici in
ristrutturazione
Spesso le strutture di edifici vecchi non
consentono la realizzazione di impianti di
riscaldamento a pavimento tradizionali, o
perché manca l'altezza necessaria o perché
solai di legno non sopportano forti carichi di
peso. Per un impianto convenzionale servono
circa 65mm di massetto, che corrisponde ad un
carico di circa 130 kg/m2. Proprio per queste
situazioni è stato sviluppato Systema 70 secco
che carica il pavimento di solo 30 kg/m2.
Riscaldamento del massetto
A questo punto esistono due tipi di esigenza:
quella dell'installatore e quella del posatore
del rivestimento. Per poter corrispondere ad
entrambe le esigenze il riscaldamento del
massetto è stato differenziato in
• a) Riscaldamento funzionale
• b) Riscaldamento per la posa del
rivestimento
a) Riscaldamento funzionale
Il riscaldamento funzionale serve
all'installatore come prova della perfetta
riuscita dell'impianto.
Il riscaldamento funzionale (identico con il
"riscaldamento" secondo DIN 4725-4,
paragrafo 5.2) non serve a raggiungere la
maturità del massetto per la posa in opera del
rivestimento. Per questo serve un
riscaldamento che asciughi meccanicamente il
massetto.
Il riscaldamento di massetti di cemento non
dovrebbe avvenire prima di 21 giorni e quello
di massetti di anidrite secondo le istruzioni del
produttore non prima di 7 giorni dopo la posa
in opera. Il primo periodo dì riscaldamento
inizia con una temperatura di mandata di 25°C
che va mantenuta per 3 giorni. Dopo si regola
il riscaldamento sulla massima temperatura di
mandata per 4 giorni. Con Systema 70 si inizia
il primo riscaldamento con una temperatura di
mandata di circa 38°C. Questa corrisponde a
25°C nel riscaldamento a pavimento
tradizionale. Anche questa temperatura deve
essere mantenuta costante per 3 giorni.
Poi si alza la temperatura alla massima
mandata di 70°C e la si mantiene per 4 giorni.
Limite massimo di umidità residua in % rilevato con apparecchio CM
Rivestimento
1 rivestimenti elastici
rivestimenti tessili
2 Parquet
3 Laminato
4 Piastrelle ceramica
o pietra naturale o
in calcestruzzo
Massetto di cemento Massetto di anidrite
impermeabili al vapore
permeabili al vapore
Impasto cementizio
spesso
Impasto cementizio
sottile
Dopo il procedimento di riscaldamento
descritto non si è ancora certi che il massetto
abbia il giusto grado di umidità! necessario
per la posa in opera del pavimento.
Prima di procedere alla posa del pavimento
deve essere misurato il grado di umidità
residua.
b) Riscaldamento per la posa del
rivestimento
Il processo di asciugatura del massetto non è
del tutto prevedibile. Con alto grado di umidità
dell' aria può fermarsi del tutto. È possibile
accelerare l'asciugatura mettendo in funzione
il riscaldamento a pavimento oppure
asciugando il massetto meccanicamente.
Il riscaldamento per asciugare il pavimento
deve essere appositamente richiesto dal
costruttore dell'edificio.
Prima di iniziare la posa in opera del
rivestimento il massetto deve essere
sufficientemente asciutto.
Grado di umidità del massetto
Nella tabella in alto in questa pagina è
indicato il limite massimo di umidità residua
necessaria per iniziare la posa in opera del
rivestimento.
1,8
1,8
3,0
1,8
1,8
0,3
0,3
1,0
0,3
0,3
3,0
–
2,0
0,3
Rivestimenti
Pavimenti con bassa resistenza termica sono i
più adatti per il riscaldamento a pavimento.
Per esempio rivestimenti di pietra naturale o
sintetica, mattonelle o piastrelle. La resistenza
termica per principio non deve superare
0,15 m2 k/W. Inoltre è consigliabile utilizzare
solo prodotti di marca per i quali è segnalata
l'idoneità per il riscaldamento a pavimento. Un
pavimento in parquet richiede una cura
particolare. Deve essere incollata tutta la
superficie del pavimento.
Sono sconsigliati il legno di faggio, acero o
frassino perché subiscono variazioni di forma
più evidenti.
Rivestimenti in legno o laminato galleggianti
spessi 10-22 mm non sono molto indicati
perché di norma vengono installati sopra uno
strato di Tarkofoam o di Cellofoam, per cui la
resistenza alla conduzione termica supera i
0,15 m2/kW.
Osservate le temperature massime indicate
dai produttori dei rivestimenti per la superficie
del pavimento, che generalmente è di circa
26°C.
Questo vale anche per le zone perimetrali e a
volte è necessario integrare il riscaldamento
con altre superfici scaldanti (ad es. davanti a
finestre).
Rivestimenti in legno o sughero devono
essere incollati su tutta la superficie.
Verbale di collaudo
I mastici e le colle devono resistere ad una
temperatura continua di 50°C (DIN 4725T4).
Il verbale stilato dall'installatore deve
contenere le seguenti indicazioni:
1. I dati per il riscaldamento con le rispettive
temperature di mandata
2. La massima temperatura di mandata
raggiunta
3. Lo stato di funzionamento e le temperature
esterne al momento della consegna.
Un esempio di verbale di collaudo è riportato
alla pagina 49 di questo fascicolo.
[ 44 ]
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Systema a secco - Posa in opera
Premesse
Posa dei tubi
Il pavimento grezzo deve essere
assolutamente piano e resistente. Non ci
devono essere ne tubi, ne cavi oppure se la
loro presenza è inevitabile si deve pareggiare
il piano con materiali di riempimento.
Solai che dividono appartamenti devono
essere protetti dall'umidità residua con una
pellicola di PE.
Solai che appoggiano sul terreno devono
essere dotati di isolamento termico secondo
DIN 18 195.
(vedi indicazioni particolari a pagina 12).
Con Systema 70 secco i tubi vanno posati a
meandri nelle scanalature delle lamiere per la
conduzione termica. Sono omologati i tubi
DUO 17 e DUO 17 AL (non omologato
17 x 2 mm).
La distanza fra le scanalature è di 75 mm che
permettono interassi di posa di 150, 225 e
300 mm. Come base per la posa serve un
calcolo termotecnico per il sistema scelto dal
quale si rileva l'interasse di posa adatto per
ottenere la resa termica necessaria e le
indicazioni per il bilanciamento idraulico. La
lunghezza massima di un circuito di tubo DUO
17/12 x 2 e DUO 17 AL è di 80 m.
Posa in opera delle lamiere per la
conduzione termica
Posa delle piastre di cartongesso
Le lamiere di ROTEX per la conduzione termica
sono in lamiera di acciaio zincato vanno
montate immediatamente dopo la posa della
prima fila di piastre sistema, inserendole a
pressione fra le nocche delle piastre. Questo
procedimento ha il vantaggio che camminando
sopra l'impianto le nocche non si rovinano.
Per lo stesso motivo le zone di passaggio,
come ad esempio i corridoi, dovrebbero essere
posate per ultime, cioè appena prima della
posa dei tubi. Gli elementi sono disponibili
nelle lunghezze 1200 mm e 400 mm. Con le
lamiere più piccole in dotazione si può
completare al posa nelle zone perimetrali o
negli angoli. Solo la zona delle curve dei tubi
non deve essere coperta per uno spazio di
almeno 22 cm. Tubi di collegamento dei circuiti
e tubi di collegamento dei collettori devono
essere posati per quanto possibile secondo
l'interasse di posa de progetto nelle lamiere o
almeno nelle piastre. Superfici parziali non
coperte da lamiere vanno coperte dopo la posa
dei tubi con le lamiere lisce fornite insieme
alle lamiere sagomate. Generalmente si riesce
a coprire tutta la superficie con le lamiere
senza bisogno di tagliarle. Possono essere
anche parzialmente sovrapposte. Se è
necessario tagliarle si devono eseguire tagli
netti faccendo attenzione a realizzare bordi
lisci per evitare danni ai tubi.
Prima della posa del cartongesso si deve
applicare il nastro perimetrale lungo le pareti,
le lamiere devono essere posate con cura fra
le nocche delle piastre sistema ed
l'impermeabilità dei tubi deve essere stata
testata con i tubi in pressione a 6 bar.
Mantenere la pressione nei tubi durante
la posa in opera delle piastre in
cartongesso.
Per la posa del cartongesso seguire le
istruzioni fornite dalla ditta Fels Werke GmbH
(Fermacell®). Per il sistema a secco è stato
omologato esclusivamente la piastra 2 E 22.
La piastra consiste in due pannelli di 12,5 mm
incollati insieme sfalsati. Prima della posa
leggere e poi seguire le istruzioni della ditta
Fels Werke. Per eventuali domande è
disponibile una hotline telefonica di Fels
Werke con il numero 0049/53 81/7 64 00.
Copertura con
lamiere lisce
Bilanciamento idraulico
Quando tutte le superfici scaldanti sono state
installate e collegate l'impianto va messo e
mantenuto per almeno un giorno in pressione
a 6 bar.
Durante la prova di pressione si può già
procedere al bilanciamento idraulico dei
singoli circuiti regolando sul collettore la
valvola di ritorno secondo le indicazioni del
progetto o secondo il diagramma delle perdite
di carico. Si chiudono le valvole
completamente, poi si aprono girando le
manopole per tanti giri quanti ne sono indicati
dal progetto. Eseguire questa operazione per
tutti i circuiti.
Tubi di collegamento nelle
Lamiera per
scanalature delle lamiere
la conduzione termica
1200 x 372 x 0,5 mm
Lamiera
per la
conduzione
termica
400 x 372 x
0,5 mm
Collettore
HKV
X = distanza minima fra le
lamiere e le pareti nella
zona delle curve con
Systema 70 secco 220 mm
x più tubo di collegamento
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
[ 45 ]
Collegamento dei radiatori
Per prima cosa si installano le colonne
montanti con il collettore, poi tutti i radiatori.
Se è previsto il collegamento dal muro occorre
segnare le tracce prima di montare i radiatori.
Per il collegamento si inizia sempre dal
radiatore. Qui di seguito viene descritto il
collegamento dalla parete con valvole a
squadro ½". Con altri tipi di collegamento il
procedimento è praticamente uguale.
Il procedimento descritto nelle immagini
seguenti deve essere seguito in modo
cronologico:
1. Taglio del tubo esterno con la speciale pinza
tagliatubi.
2. Piegatura a mano del tubo da 12 PEX-AL.
3. Taglio del tubo PEX-AL con pinza tagliatubi
lasciando sporgere il tubo PEX-AL di 20mm dal
tubo di protezione.
4. Inserimento del set raccordi a pressione.
5. Collegamento della valvola termostatica.
6. Stringere il raccordo a dado.
7. Collegamento di radiatore con valvola integrata
a parete.
[ 46 ]
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Collegamento al collettore
1. Taglio del tubo DUO.
2. Eliminazione del tubo esterno a 10 cm dalla
terminazione del tubo AL.
3. Inserimento della rosetta terminale (fornita con
set E1).
4. Inserimento del raccordo sintetico del set
raccordi a pressione.
5. Avvitamento al collettore.
6. Stringere il raccordo sintetico con la chiave in
dotazione.
7. Tubi di collegamento con tubo corrugato di
protezione.
8. Tubi fissati al collettore con fascette.
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
[ 47 ]
Accessori
Nastro perimetrale RDS
Tubo di protezione
Di schiuma di polietilene con pellicola PE
larga 25 cm ad essa saldata. La pellicola viene
appoggiata sopra le piastre sistema per
evitare l'infiltrazione di malta nella zona dei
bordi lungo le pareti. In questo modo si evitano
ponti acustici.
Guaina corrugata 19 x 25 mm di materiale
sintetico. Per la protezione dei tubi riscaldanti
nelle zone di collegamento e dei
giunti di dilatazione.
Raccordi doppi per tubi riscaldanti secondo
DIN 8076, per tubi in PE-X 12, 14 e 18 x 2 mm
Unità di imballaggio:
25 m
Codice: 17 00 53
Unità di imballaggio: 2 pezzi
Codice: 17 72 12 (12 x 2)
Codice: 17 72 14 (14 x 2)
Codice: 17 72 17 (14 x 2)
Codice: 17 72 18 (18 x 2)
Altezza: 150 mm
Spessore: 8 mm,
comprimibile fino a
2 mm
Unità di imballaggio: 25 m
Codice: 17 11 01
Nastro perimetrale per massetti liquidi
RDS-F
Di schiuma di polietilene con pellicola PE e
piede adesivo largo 18 cm ad essa saldati. La
pellicola viene appoggiata sopra le piastre
sistema il piede adesivo sotto la piastra. In
questo modo si evitano infiltrazioni di cemento
sotto le piastre nella zona delle pareti.
Altezza: 150 mm
Spessore: 10 mm,
comprimibile fino a
2 mm
Unità di imballaggio: 25 m
Codice: 17 11 07
Nastro perimetrale per massetto liquido
RDS-FP
Con piastre Protect
Schiuma in PE con foglio
in PE saldato, e
guarnizione aggiuntiva.
Altezza 150 mm.
Spessore 10 mm
Unità di imballaggio: 25 m
Codice: 17 11 26
Profilo di dilatazione DFP
Per la realizzazione di
fughe di dilatazione
sotto le porte. Cartono
ondulato paraffinato
con piede adesivo.
Lunghezza: 100 cm, Altezza totale: 10 cm
Altezza reale: 7 mm, Spessore: 6 mm
Unità di imballaggio: 25 pezzi
Codice: 17 11 08
[ 48 ]
Raccordi doppi per tubi riscaldanti
SK 12/14/17/18
Pinza tagliatubi combinata RAZ 1
Per il taglio del mantello e del tubo DUO-AL
con inserto
calibratore
Codice:
17 11 10
Estrolith viene mescolato al cemento nella
misura di 1% in rapporto alla quantità di
cemento. Partendo da una quantità di 350 kg
di cemento PZ 35 F per m3 di massetto, con
una copertura dei tubi di 45 mm, servono
0,150 kg di Estrolith H per m2. Per
ogni ulteriore cm di spessore del
massetto si deve considerare un
aggiunta di 0,035 kg/m2.
Unità di imballaggio: 10 kg.
Codice: 17 11 02
Per ridurre lo spessore del massetto si usa il
10% di Estrotherm in relazione al peso del
cemento. Ciò corrisponde circa a
1,3 kg/m2 di Estrotherm S con
30 mm di spessore del massetto.
Per accorciare il periodo di asciugatura del
massetto cementizio da 21 a 10-14 giorni.
Dosaggio con 45mm di spessore
del massetto ca. 0,250 kg/m2.
Clips fissatubo RHC 17/25
Per il fissaggio dei tubi ad es. nelle curve o in
caso di nocche rotte
Unità di imballaggio:
50 pezzi
Codice: 17 11 17 (DUO 17)
Codice: 17 11 25 (DUO 25)
Srotolatore RAW 240
Additivo Estrotherm S
Additivo Temporex
per tubi in PE-X 12, 14
e 18 x 2 mm con
raccordo femmina da ½"
Unità di imballaggio: 2 pezzi
Codice: 17 73 12 (12 x 2)
Codice: 17 73 14 (14 x 2)
Codice: 17 73 17 (14 x 2)
Codice: 17 73 18 (18 x 2)
Additivo Estrolith H per massetti di
cemento
Unità di imballaggio: 10kg
Codice: 17 11 06
Raccordi con terminale a vite
AR 12/14/17/18
Per una posa in opera razionale dei tubi
riscaldanti DUO 17/DUO17 AL e Monopex 14,
diametro 17 mm, adatto per rotoli di 240 e
120 m, girevole di 360°.
Unità di imballaggio:
1 pezzo
Codice: 17 10 06
Srotolatore RA4 600
Per una posa in opera razionale dei tubi
riscaldanti DUO 17 adatto per rotoli da 600 m
e per DUO 25 in rotoli da
200 m e 440 m.
Unità di imballaggio: 1 pezzo
Codice: 17 10 07
Unità di imballaggio: 10 kg
Codice: 17 11 11
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Verbale di collaudo
Verbale di collaudo per riscaldamento a pavimento
ROTEX secondo EN 1264, parte 4
Prima della posa in opera di un qualsiasi pavimento il riscaldamento a pavimento deve essere riscaldato secondo un preciso
procedimento. Questo verbale certifica il riscaldamento cosiddetto funzionale. Non garantisce che il massetto sia
sufficientemente asciutto per la posa in opera del rivestimento.
Cantiere:
Ditta di installazione:
Posatore del massetto:
(Nome, indirizzo)
Indicazioni per
Impianto:
Systema 70
Monopex®
varioperfect
Massetto:
cemento (ZE)
anidrite (AE)
Solfato di calcio
Estrotherm S
Temporex
Altre sostanze
Additivo massetto
Estrolith H
Altre sostanze
Data di fine realizzazione massetto:
Monopex®
Non iniziare
prima di
Data
inizio
Systema 70
Temp. mandata
richiesta
Temp. mandata
richiesta
Temp. mandata Tempo
misurata
necessario
21 gg. con cemento
7 gg. con anidrite nat.
25 °C
38 °C*
°C
3 giorni
dopo
Max. temperatura
di mandata
Max. temperatura
di mandata
°C
4 giorni
alla fine
Lasciare raffreddare
Lasciare raffreddare
Data
fine
* 38 °C nel Systema 70 corrispondono a 25°C di temperatura di mandata in impianti di riscaldamento a pavimento tradizionali.
Prova di pressione:
Consegna:
si
Temp. esterna
°C
Riscald. a pavimento in funzione
no
Temp. di mandata
°C
si
pressione
no
bar
Note:
Conferma
(località/timbro/firma):
Costruttore/committente
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Progettista/architetto
Ditta di installazione
specializzata
[ 49 ]
ROTEX Systema 70 Industria:
riscaldamento a pavimento di grandi superfici.
[ 50 ]
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Systema 70 Industria
Superfici riscaldanti industriali
Combinazione con altri corpi riscaldanti
Il riscaldamento di capannoni industriali
richiede un sistema riscaldante
particolarmente efficiente. Le grandi altezze, la
ventilazione causata dall'apertura e chiusura
di porte e grandi portoni, la notevole differenza
di calore richiesta dalle zone centrali e dalle
zone esterne, l'alto grado di attività degli
operai ed il rischio di correnti d'aria
permanenti sono difficoltà, alle quali deve fare
fronte un sistema di riscaldamento moderno.
Gli edifici industriali sono in genere formati da
capannoni, ma anche da uffici, e zone per l'uso
sociale e sanitario. Per il riscaldamento di
questi ambienti sono richiesti sia sistemi di
riscaldamento a pavimento che con altri corpi
riscaldanti. Systema 70 Industria prevede per
questi settori l'utilizzo del ROTEX Systema 70
con il tubo DUO-17 (17/12 x 2). Entrambi i
sistemi lavorano con la stessa temperatura di
mandata, per cui è sufficiente per tutto
l'edificio un solo circuito di distribuzione
dell'acqua con un'unica regolazione della
temperatura dell'acqua di mandata.
La grande altezza dei capannoni industriali
richiede un riscaldamento uniforme che sia
nello stesso tempo economico. Zone più calde
in alto vanno evitate. Il riscaldamento a
pavimento con la sua distribuzione uniforme
del calore dal pavimento al soffitto è in questi
casi una soluzione ideale. Inoltre il
riscaldamento a pavimento, invisibile, lascia
libero e sfruttabile tutto lo spazio. Esiste poi
spesso la richiesta di poter utilizzare in punti
particolarmente esposti altri corpi riscaldanti
come le barriere d'aria, i radiatori o apparecchi
di riscaldamento ad aria. Systema 70 Industria
offre sia l'alto grado di comfort di un
riscaldamento a pavimento sia la possibilità di
collegare allo stesso collettore diversi tipi di
corpi riscaldanti.
Questo è possibile grazie alla particolare
struttura del tubo riscaldante utilizzato per il
Systema 70 Industria, il tubo DUO 25.
Questo significa che ad un unico collettore si
possono collegare contemporaneamente
circuiti riscaldanti a servizio del settore
industriale ed a servizio del settore
amministrativo. Il montaggio e la gestione
dell'impianto sono, in questo modo,
notevolmente semplificati.
Alto grado di comfort a bassi costi
La libera scelta dei corpi riscaldanti per i
settori industriali e per quelli amministrativi
rende possibile un riscaldamento di ottima
qualità nel rispetto delle esigenze dei
consumatori ed offre il massimo comfort.
Grazie alla semplicità di montaggio di questo
sistema di riscaldamento i costi per la sua
installazione sono di conseguenza ridotti.
lnoltre il consumo d'energia è inferiore grazie
al riscaldamento adattabile settore per
settore. La massima temperatura di mandata
in Systema 70 Industria riscaldamento a
pavimento è di 70°C. La temperatura più alta
dell'acqua offre, oltre alla possibilità di
combinare vari tipi di corpi riscaldanti, una serie
di altri vantaggi.
Vantaggi
• Il tuboesterno del tubo-DUO protegge il
tubo interno in cui circola l'acqua, da danni
meccanici (ad esempio l'uso di vibratori per
cemento non crea alcun problema).
• Ridotto contenuto d'acqua
Grazie al piccolo diametro del tubo interno il
contenuto d'acqua è minore in tutto
l'impianto, e di conseguenza i vasi di
espansione sono più piccoli e si riduce
l'inerzia del sistema.
• Grande differenziale della temperatura,
nel caso di 20 K, si riduce la portata
dell'acqua e si possono utilizzare pompe di
circolazione più piccole.
• Non è necessario proteggere il tubo
esterno nell'attraversamento dei giunti di
dilatazione.
• Semplice posa in opera
grazie all'uso delle piastre sistema oppure
con il facile fissaggio a sostegni di acciaio.
• Possibilità di perforare in profondità
per fissare macchine ed impianti in caso di
uso delle piastre sistema. Perciò è possibile
utilizzare tutta la superficie del pavimento.
Schema dell'impianto:
Systema 70 Industria:
Capannone industriale con
riscaldamento a pavimento e
barriera d'aria
gemeinsame
Collettore
comune
Heizkreisverteiler
Tubo DUO 25
DUO-25-Rohr
Tubo DUO 17
DUO-17-Rohr
System 70:
Settore amministrativo adiacente
con riscaldamento a pavimento e
radiatori
Entrambi i sistemi sono combinati
direttamente, cioè sono collegati
allo stesso collettore.
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
[ 51 ]
Aree di utilizzo e progettazione
Cappanone industriale della ditta Schneider e figli, Friburgo
Systema 70 Industria può essere utilizzato in
tutti gli edifici in cui è richiesta la realizzazione
di grandi superfici pavimentate riscaldate. Il
sistema è utile per superfici con una misura
minima di 200 m2. Per superfici più piccole si
impiega invece il Systema 70 con il tubo
riscaldante DUO 17. Le principali aree di
utilizzo del Systema 70 Industria sono:
• Capannoni di montaggio e produzione
• Autorimesse
• Magazzini di vario genere
• Capannoni per la manutenzione di autobus,
tram, treni, aerei ecc.
• Grandi atrii e ridotti di locali ad uso pubblico
• Ambienti adibiti a sport e riunioni
• Piscine coperte e all'aperto.
Il dimensionamento del massetto industriale è
fatto dall'esperto in statica. Base per il calcolo
sono l'uso a cui è destinato il cantiere e il
carico previsto per il pavimento in particolare il
peso di scafalature e macchine pesanti. Il
carico in impianti industriale è molto maggiore
rispetto a quello medio calcolato per edifici
[ 52 ]
residenziali: 1,5 kN/m2 contro 7,0 fino a
30 kN/m2 nel settore industriale.
L'impianto di riscaldamento è adatto
praticamente a tutti i tipi di pavimento
industriale:
1. Il materiale normalmente utilizzato per
pavimenti industriali è il cemento armato con
doppia armatura in ferro. Il tubo riscaldante si
installa sulla rete metallica inferiore.
4. Il cemento sottovuoto viene sottoposto ad
un trattamento speciale dopo la posa. Può
essere realizzato con cemento armato,
calcestruzzo precompresso oppure cemento
armato con fibre d'acciaio. Il trattamento
finale sotto vuoto sottrae al cemento buona
parte dell'acqua contenuta accelerando il
processo di asciugatura del cemento.
2. Il calcestruzzo precompresso viene
realizzato con un'armatura in acciaio
precompresso combinato con un'armatura di
rete. L'armatura in acciaio viene precompressa
creando una tensione nel calcestruzzo che
previene la formazione di crepe.
3. Nel cemento armato con fibre d'acciaio
queste ultime fanno la funzione dell'armatura
d'acciaio per cui manca una base di sostegno
per il tubo riscaldante che deve essere quindi
aggiunta.
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Aree di utilizzo e progettazione
Isolamento termico
È buona regola installare un isolamento
termico sotto il riscaldamento a pavimento a
parte alcune eccezioni:
• Capannoni industriali con una temperatura
interna normale di ␩ 12°C
• Capannoni industriali con una temperatura
interna normale di > 12°C e < 19°C che
siano riscaldati per meno di 4 mesi all'anno
• Fabbriche e capannoni se, per la natura del
loro utilizzo, devono restare aperti a lungo
e hanno grandi portoni che con una
temperatura normale < 19°C.
• Capannoni industriali per il cui utilizzo un
isolamento termico rappresenti una misura
inadeguata secondo il paragrafo 14.
Nota bene:
Strati di isolamento termico sotto al massetto
industriale appoggiati sul terreno devono
essere omologati secondo DIN 4108-2.
Tenere presente:
nel caso in cui la temperatura sia < 19°C
e non sia stato adottato un isolamento
termico in virtù del paragrafo 14 è
comunque obbligatorio rispettare un
valore k di ␩ 0,93 W/m2K.
Queste eccezioni riguardano la maggior parte
degli utilizzi nel settore industriale. Si
consiglia comunque l'uso della piastra sistema
ISODUR perché essa limita notevolmente la
dispersione di calore verso il basso. Per
ottenere un valore k max = 0,35 W/m2 K
occorre installare una piastra isolante
supplementare le cui caratteristiche dovranno
essere determinate secondo l'utilizzazione dei
locali e le norme tecniche in vigore. Per
superfici con grandi carichi si deve valutare
attentamente la resistenza alla pressione delle
singole sostanze isolanti. Al posto della
piastra PS 30 può essere utilizzata la Styrodur
5000 S.
Schneider und Söhne, scafalatura industriale
Temp. progetto:
Temp. esterna:
Temp. mandata:
70°C
-4°C
42°C
Tetto, pareti
e pavimento sono
isolati secondo
WSVO '95
Altezza capannone in m
In tutti questi casi il riscaldamento a
pavimento offre una serie di vantaggi notevoli
rispetto ad altri tipi di riscaldamento:
La maggior parte del calore viene trasmessa
per irraggiamento, per cui a poca distanza dal
pavimento si raggiunge la temperatura ideale.
Nelle zone alte la temperatura ambiente si
riduce, contrariamente a quanto avviene nel
riscaldamento convettivo, per cui le dispersioni
diminuiscono e di conseguenza si riducono i
consumi d'energia.
• La velocità dell'aria, rimane minima, perciò
si evitano correnti d'aria ed il trasporto
della polvere.
• Grazie a questa caratteristica di ridurre al
minimo il movimento dell'aria, si riducono
anche i disturbi arrecati alle persone da
polveri o sostanze dannose liberate da certi
impianti produttivi.
• La temperatura di un' ambiente, costituito
da diverse zone, può essere regolata in
modo indipendente per ognuna delle zone
che lo costituiscono.
• Il calore, nonostante una temperatura
dell'aria inferiore rispetto a quella prodotta
da altri sistemi di riscaldamento, è avvertito
come confortevole ed uniforme.
Temperatura ambiente in °C
Sviluppo in verticale della temperatura in capannoni industriali riscaldati
a pavimento
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
[ 53 ]
Piastra Isodur/Tubo riscaldante
Dati tecnici piastra ISODUR
Altezza dell'isolamento
25 mm
Altezza incluse le nocche
55 mm
Larghezza del bordo
15 mm
Interasse di posa:
Nr. dei fissaggi a coda di rondine
100/200/
300/400/500
6
Densità dello strato isolante
35 kg/m3
Utilizzo secondo DIN 4108 T.
10/DEO
Resistenza termica R
0,85 m2 k/W
Peso
ca 1000 g
Peso al m2
ca 1,4 kg
Classe di protezione al fuoco
Dimensione
Unità di imballaggio:
Codice
B1
120 x 60 mm
14 piastre
= 10,08 m2
17 10 13
La piastra ISODUR
La piastra ISODUR è contemporaneamente
sostegno per i tubi ed isolamento termico. È
una piastra di polistirolo con nocche che sono
formate in modo da fissare il tubo riscaldante
senza l'uso di altri mezzi di bloccaggio pur
realizzando una curvatura perfetta. La distanza
fra le nocche permette un' interasse dei tubi di
100, 200, 300, 400, e 500 mm. Fra le nocche
sono inseriti dei listelli di 5 mm di altezza che
alzano i tubi dall'isolamento e garantiscono il
loro avvolgimento completo nel cemento del
pavimento. Il bordo della piastra ISODUR ha un
doppio scalino e degli incastri a coda di
rondine che permettono il fissaggio delle
piastre fra loro. La piastra ISODUR è
insensibile all'umidità e molto resistente.
Piastra sistema ISODUR
Capacità di carico
La resistenza alla compressione meccanica
della piastra ISODUR è stata collaudata presso
l'istituto di Ricerca e Collaudo dei Materiali
della regione Baden-Wurttemberg.
La piastra ISODUR I ha ottenuto i seguenti
risultati:
Compressione:
2%
5%
10 %
Carico:
49 kN/m2
93 kN/m2
160 kN/m2
Tensione in kN/m2
Il tubo DUO
Il tubo riscaldante DUO (25/18 x 2 mm)
appositamente progettato è il cuore di
Systema 70 Industria. La costruzione del tubo
è effettuata in due fasi; al tubo interno in cui
scorre il fluido scaldante (acqua), viene
sovrapposto un'ulteriore tubo di protezione
che assolve a diverse funzioni pratiche.
200
Dati tecnici DUO 25
150
100
50
0
Diametro esterno in mm
25 mm
Diametro interno in mm
18 mm
Spessore parete
2 mm
Materiale tubo esterno
HDPE
Materiale tubo interno
PE-Xc
Impermeabilità all'ossigeno
EVOH
Temperatura max. consentita 90°C con 2,5 bar
0
5
10
15
Compressione in %
Peso
0,22 kg/m
Contenuto d'acqua
0,15 l/m
Raggio min. piegatura tubo
150 mm
Massima lunghezza circuito
200 ml
Massima potenza riscaldante
per circuito
7000 W
Tubo di protezione 25 mm
Il tubo riscaldante DUO 25
Distanziatori
Intercapedine d'aria isolante
Unità di imballaggio
200/440/1400 m
Barriera ossigeno EVOH
PE-X 18 x 2 mm
[ 54 ]
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Costruzione del sistema
Il riscaldamento a pavimento Systema 70
Industria può essere realizzato in due versioni:
• con piastra sistema ISODUR
• con fissaggio dei tubi riscaldanti ad
armatura d'acciaio
Preparazione
Indipendentemente dal tipo di impianto, con
piastra sistema ISODUR o con armatura
d'acciaio, sono indispensabili i seguenti
preparativi:
• Livellamento e addensamento del
pavimento base
• Inserimento di uno strato di cemento
armato minerale
• Inserimento di una pellicola PE come
isolamento contro l'umidità ascendente
• Sistemazione della striscia isolante di
bordo sul perimetro della zona
• Montaggio dei collettori dei circuiti
riscaldanti
Montaggio con la piastra sistema ISODUR
La piastra sistema ISODUR è
contemporaneamente isolamento termico e
sostegno per i tubi. Viene montata
direttamente sullo strato di pellicola PE. Le
nocche delle piastre sistema sono costruite in
modo da fissare i tubi riscaldanti senza l'aiuto
di altri mezzi.
Se necessita un isolamento ancora maggiore
di quello fornito dalla piastra ISODUR, si può
aggiungere uno strato isolante supplementare
prima della posa in opera delle piastre
sistema.
Quando si usano le piastre ISODUR la lastra di
cemento può essere armata con rete d'acciaio
o tondino d'acciaio. Si possono utilizzare
tranquillamente vibratori per cemento.
Costruzione con piastra ISODUR e isolamento
termico
Costruzione con fissaggio del tubo all'armatura d'acciaio
Impianto con armatura d'acciaio
Riscaldamento
Nel montaggio senza piastra sistema ISODUR
il tubo riscaldante DUO viene fissato
direttamente all'armatura con del filo di ferro
ricoperto di plastica utilizzando l'apposita
barenatrice.
La posa in opera del tubo DUO inizia dopo la
sistemazione dello strato inferiore
dell'armatura vicino al collettore. L' interasse
di posa può essere calcolato facilmente
basandosi sui quadrati formati dall'armatura.
L'inizio del riscaldamento dipende dalla qualità
e dallo spessore del massetto per è necessario
seguire le istruzioni del posatore. Non prima
di 21 giorni dalla realizzazione del massetto
si inizia a riscaldare il massetto con una
temperatura di mandata superiore di 5 K
rispetto alla temperatura del calcestruzzo.
In seguito la temperatura di mandata viene
aumentata ogni giorno di 5 K fino al
raggiungimento della temperatura di progetto.
Questa viene mantenuta per 4 giorni
dopodiché si abbassa l'impianto di 10 k al
giorno fino al raggiungimento della temperatura di esercizio.
Il riscaldamento va registrato in un apposito
modulo di collaudo (prestampati vedi pagina
58).
Lo spessore del massetto viene determinato
dall'esperto in statica. Il riscaldamento a
pavimento non incide sulla statica dell'edificio
perché il grado di riscaldamento del
calcestruzzo è assolutamente trascurabile.
A due - tre giorni dalla realizzazione, sul
massetto vengono incise fughe di dilatazione,
che evitano la formazione di crepe durante
l'asciugatura. Le fughe vengono riempite con
materiali elastici.
Gettata del cemento
Quando tutti i tubi riscaldanti sono stati
sistemati e collegati al collettore il tubo
riscaldante viene riempito d'acqua e caricato
con una pressione minima di 2,5 bar.
Successivamente si aggiungono altri strati di
armatura. Poi si può procedere alla gettata del
cemento. Durante questi lavori il tubo
riscaldante deve essere costantemente sotto
pressione.
DIN/EN N° di reg. 7 F 041
Costruzione con piastra ISODUR
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Armatura d'acciaio
Calestruzzo
Tubo riscald. DUO 25/18 x 2
Distanziatore
Isolamento termico
secondo EnEV/EN 1264
Piastra ISODUR
Pellicola
Calcestruzzo
minerale
Terreno
Costruzione con armatura d'acciaio
[ 55 ]
Collettore e cassetta a muro
Per il collegamento dei tubi riscaldanti viene
utilizzato il collettore HKV QuickFix descritto a
pagina 15, disponibile nelle versioni da 2 a 14
vie.
La regolazione elettrica per singoli ambienti è
spiegata alle pagine 18 e 21.
I collettori vanno installati in apposite cassette
a muro descritte qui di seguito.
Per i collettori sono disponibili due tipi di
cassette. Un tipo senza schienale si fissa
direttamente sul muro dov'è posizionato il
collettore. L'altro, di tipo autoportante, può
essere installato libero da pareti anche prima
della costruzione delle stesse. Le cassette
possono essere fissate al muro o libere.
Fare attenzione durante la posa in opera del
massetto a non chiudere la parte sotto il
collettore (proteggere con polistirolo o altro)
per lasciare la possibilità di collegare
successivamente altri corpi scaldanti.
Cassetta per montaggio esterno
A: altezza consolle del bordo superiore da pavimento finito
B: asole di fissaggio per fascette fissatubo.
Attenzione!! L'imballaggio protegge da sporco e polvere durante i lavori.
Cassetta a muro per collettore del HKV
Dimensioni dei collettori e abbinamento delle cassette
(adatti al montaggio a parete o libero)
STK/WEK 45
STK/WEK 40
Numero dei circuiti
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
Dimensioni collettore con raccordo
a croce e rubinetto a sfera
335
400
465
530
590
655
720
780
840
910
970
1020
1080
Dimensioni collettore
175
240
305
370
430
495
560
620
680
750
810
880
940
Distanza fori di fissaggio
140
203
266
330
393
457
520
584
647
711
774
838
901
Altezza cassetta
750
750
750
750
750
750
750
750
750
750
750
750
750
Larghezza cassetta
1100
1100
1100
1100
1100
1100
1400
1400
1400
1400
1400
1400
1400
Profondità cassetta
180
180
180
180
180
180
180
180
180
180
180
180
180
Misure in mm
[ 56 ]
Nota bene: La distanza tra il bordo superiore della cassetta e il pavimento deve essere fra 700 e 750 mm.
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Progettazione e posa in opera
Dati necessari per il calcolo termotecnica:
• Calcolo del fabbisogno termico dell'edificio
da riscaldare
• Temperatura ambiente richiesta
• Rivestimento previsto per il pavimento
• Spessore del massetto
• Ripartizione della distribuzione del calore
fra impianto a pavimento ed altri corpi
scaldanti
stampato come elenco materiali completo con
testo per capitolati.
La posa in opera di Systema 70 Industria
avviene nel seguente modo:
posare le piastre ISODUR e poi il tubo come
indicato nella tabella seguente:
Il tubo DUO è fornito in rotoli da 200, 440 e
1400 m. Si consiglia di servirsi dello
srotolatore appositamente sviluppato per
La posa in opera di Systema 70 Industria
avviene nel seguente modo: posare le piastre
ISODUR e poi il tubo come indicato nella
tabella seguente: Il tubo DUO è fornito in rotoli
da 200, 440 e 1400 m. Si consiglia di servirsi
dello srotolatore appositamente sviluppato per
questo tipo di posa (modello RWT). Per grandi
superfici è disponibile uno srotolatore a
tamburo con svolgitubo con 1400 m di tubo.
Per il trasporto di questo srotolatore è
indispensabile un carrello elevatore. Il tubo va
steso a forma di serpentine o a chiocciola. Con
interassi inferiori a 300 mm le curve si posano
a forma di omega e quindi il diametro della
curva è maggiore dell'interasse di posa.
Systema 70 Industria si progetta con un
software specifico sviluppato appositamente
per questo tipo di applicazione. Il reparto
progettazione di ROTEX è a disposizione per
eventuali informazioni e per supportare i lavori
di calcolo termotecnico. Il programma di
calcolo fornisce l'interasse di posa del tubo
per le singole zone, la regolazione dei collettori per ogni circuito, la lunghezza e le portate
dei singoli circuiti. Il risultato può essere
*Installatore qualificato
Stesura della pellicola PE
Fissaggio del nastro perimetrale
questo tipo di posa (modello RWT). Per grandi
superfici è disponibile uno srotolatore a
tamburo con svolgitubo con 1400 m di tubo.
Per il trasporto di questo srotolatore è
indispensabile un carrello elevatore. Il tubo va
steso a forma di serpetine o a chiocciola. Con
interassi inferiori a 300 mm le curve si posano
a forma di omega e quindi il diametro della
curva è maggiore dell'interasse di posa.
Tipo di lavoro
A cura di chi
Lavori del terreno, del fondo
Costruttore
Isolamento dell'edificio
Costruttore
Applicazione del nastro perimetrale su tutte le strutture verticali
Installatore qualificato*
Montaggio collettore
Installatore qualificato*
Posa piastre ISODUR
Installatore qualificato*
Oppure posa della rete metallica inferiore
Costruttore
Posa del tubo DUO 25/18 x 2 e collegamento al collettore
Installatore qualificato*
Messa in pressione fin’ dopo la posa del massetto
Installatore qualificato*
Posa del massetto
Costruttore
Applicazione dei tagli per i giunti di dilatazione
Costruttore
Riempimento delle fughe con materiali elastici
Costruttore
Riscaldamento del massetto da iniziare dopo almeno 21 giorni
dalla posa come indicato nel verbale di collaudo a pagina 58
Installatore qualificato*
Posa delle piastre ISODUR
Posa del tubo
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Montaggio del collettore e collegamento
del tubo al collettore
[ 57 ]
Verbale di collaudo
Verbale di collaudo per riscaldamento a pavimento
ROTEX Systema 70 Industria
Prima della posa in opera di un qualsiasi pavimento il riscaldamento a pavimento deve essere riscaldato secondo un preciso
procedimento. Questo verbale certifica il riscaldamento cosiddetto funzionale. Non garantisce che il massetto sia sufficientemente
asciutto per la posa in opera del rivestimento.
Cantiere:
Ditta di installazione:
Posatore del massetto:
(Nome, indirizzo)
Dati sul cantiere:
Spessore calcestruzzo
Inizio riscaldamento:
21 giorni dopo la realizzazione del massetto
Procedimento:
Aumento temperatura di mandata 5 K al giorno fino alla temperaura massima di progetto,
mantenere per 4 giorni, poi ridurre la temperatura.
Riduzione temperatura:
Ridurre la temperatura di mandata di 10 K al giorno
Temperatura di mandata:
Con Systema 70 e Systema 70 Industria (tubo DUO) il riscaldamento inizia con 38°C.
(corrisponde a 25°C con impianti a pavimento convenzionali.
Temperatura di mandata
Riscaldamento
Temp. di progetto
Riduzione temp.
mm
Spessore massetto sopra tubo
Temp. di mandata rilevata
Data
mm
Durata richiesta
38 °C
43 °C
48 °C
53 °C
58 °C
63 °C
70 °C
60 °C
50 °C
40 °C
30 °C
1 giorno
1 giorno
1 giorno
1 giorno
1 giorno
1 giorno
4 giorni
1 giorno
1 giorno
1 giorno
1 giorno
Spegnimento o regolazione climatica
Prova di pressione:
Consegna:
si
Temperatura esterna
°C
Riscaldamento a pavimento in funzione
no
Temp. di mandata
si
no
°C
pressione
bar
Note:
Conferma
(località/timbro/firma):
[ 58 ]
Costruttore/Commitente
Progettista/architetto
Installatore qualificato
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Certificato di garanzia
CERTIFICATO DI GARANZIA
Il diritto alla garanzia
speciale seguente è
accordato agli installatori
dei nostri sistemi di
riscaldamento a pavimento
senza utilizzazione di parti
estranee e che siano, nel
periodo dell'installazione,
iscritti all'albo delle
imprese artigiane,
industriali o altre
organizzazioni riconosciute
operanti nel settore
termoidraulico.
Il diritto alla garanzia è
vincolato allo scrupoloso
rispetto delle nostre
istruzioni sulla
progettazione, montaggio,
collaudo e manutenzione.
Nel quadro di questa
garanzia ROTEX sostituirà
gratuitamente per un
periodo di dieci anni
dall'installazione o di dieci
anni e mezzo dalla
consegna dell'impianto,
tutte quelle parti, tubi,
pannelli, collettori e tutte
le componenti di sua
produzione che
presentassero difetti di
fabbricazione.
Nel quadro di questa
garanzia ROTEX rimborserà
all'installatore i danni
risultanti dalla fondata
richiesta del committente,
a patto che il danno derivi
da un difetto di
fabbricazione di cui sia
responsabile. Questo è
particolarmente valido per i
danni causati per nostra
colpa su beni del
committente e/o per danni
conseguenti su terzi.
Verranno altresì rimborsati
i danni inerenti lo
smontaggio, la
sostituzione, la posa dei
nuovi componenti e la
messa in opera di parti non
difettose coinvolte nel
danno.
Per ogni cantiere la nostra
responsabilità a riparare
danni è limitata ad un
ammontare massimo di
5.000.000 di Euro.
La garanzia speciale da noi
accordata con questo
documento non è
applicabile a danni
derivanti da un difetto
delle parti di collegamento
dei tubi.
Trascorso il periodo della
garanzia l'installatore non
potrà pretendere alcun
diritto sulla stessa.
L'utilizzo di componenti
non originali ROTEX,
comporta la decadenza
della garanzia in quanto
le componenti estranee
non sono omologate
al sistema ROTEX e
quindi non ne è stata in
alcun modo verificata la
compatibilità.
Ditta installatrice:
Stempel:
Oggetto:
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
Data d’installazione:
[ 59 ]
Holzhausen-Palais, Frankfurt a.M.
Villa, Berlin
Fa. Zambelli, Italien
Deutsche Welle, Bonn
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DAIKIN AIR CONDITIONING ITALY S.p.A.
Sede operativa
Via G. Menghi 19/b · 47039 Savignano sul Rub. (FC)
Tel: +39(0541)94 44 99 · Fax: +39(0541)94 48 55
e-mail [email protected] · www.rotexitalia.it
Numero verde ROTEX 800-886699
ROTEX Systema 70: Documentazione tecnica · 12/2007
©ROTEX · 008.1701339_01 · Errori e variazioni tecniche possibili · 12/2007
ROTEX Systema 70:
una soluzione collaudata.