tavolo da ping pong usati
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tavolo da ping pong usati
www.profumodisvolta.it Dicono che per cambiare il mondo prima occorra cam biare se stessi, come se le due cose fossero separate da barriere invalicabili. Forse per incoscienza dovuta all'età, o magari solo per una giusta intuizione, da qualche mese abbiamo deciso di provare a fare entrambe le cose con temporaneamente. "Mondo" per noi significa soprattutto una città, Matera, che amia mo. Un luogo con potenziali tà immense ed in buona parte tuttora inespresse, che merita di essere vissuto e gestito meglio. Non si tratta di un compito interamente de legabile ad amministratori, ma di una missione che deve partire dai cittadini. Vogliamo impegnarci per rendere Matera più accogliente e verde, maggiormente ri spondente alle necessità dei cittadini, meglio inserita in una dimensione internazio nale, vicina ai principali cir cuiti artistici e culturali. Lo facciamo perchè l'Italia ed il suo Meridione in particolare non sono più luoghi in cui aspettare che le cose giuste vengano realizzate da altri. Lo facciamo, da giovani, anche per riprenderci una fetta del nostro futuro. L'unica nostra certezza, in tutto que sto, è che non ce la faremo andando da soli. Per questo animiamo un blog (www.profumodisvolta.it) e da oggi proviamo a diffondere le poche certezze ed i tanti dubbi che stringiamo fra le mani anche con l'ausilio della carta stampata. Scriveva Antonio Machado: "Viandante, non c'è via/ la via si fa con l'andare". Speriamo di, cuore, di avervi come compagni di viaggio. A P P R O F O N D I ME N T I e RIFERIMENTI A PAG. 2 MATERA, (2.4.2013) Conoscete quella sensazio ne di quando vorreste dire qualcosa di importante, ma stranamente non ci riuscite? Quando senti il dovere di far ascoltare la tua voce, ma qualcosa ti blocca? Quando vuoi far qualcosa per te e per gli altri, ma trovi un mu ro d’innanzi a te? Bene. Se hai mai provato una sensa zione simile, allora dovresti sentirti come tutti o quasi, i cittadini di Matera. Piazza linkbi.wordpress.com V. Veneto, ore 17:15 il gruppo di profumodisvolta.it organizza una “assemblea pubblica“, una sem plice discussione su temi di at tualità in piazza. Niente megafoni, niente flashmob, niente cortei, nulla per attirare l’attenzione. Sol tanto parole e idee. Un sano e semplice dibattito a cui può par tecipare chi vuole, alla luce del sole e sotto gli occhi di tutti. I parchi materani: una questione di civiltà di Roberto Colucci Quella dei parchi e delle aree verdi è una questione dal peso specifico rilevante nella città di Matera. Negli ultimi anni le amministrazioni comunali han no impiegato notevoli risorse economiche la cre azione e la ristruttura zione di questi spazi... CONTINUA A PAG. 3 Storie materane. Alla mensa dei poveri di Piccianello di Giulio Traietta Ogni mattina quattro anziane si gnore, con il viso segnato dall’età e dalla stanchezza, si alzano pre sto per offrire il loro aiuto al mon do. Questa è una storia di donne che mettono da parte i loro... CONTINUA A PAGG. 23 [MATERA. 2.4.2013] E così oggi siamo in piazza Vittorio Veneto con uno scatolone bianco, che Paola e Giulio avevano persona lizzato scrivendo ASSEMBLEA PUB BLICA – PROFUMODISVOLTA.IT (sarebbe stato il nostro silenzio so moderatore, che avremmo cominciato a passarci per pren dere la parola e per rispettare il nostro turno… oppure semplice mente il nostro palchet to mini malista, come l’avrebbe descritto poi Vittoria). Giovanni B. ha ap pena sfidato il nostro coraggio, proponendoci di metterci in cer chio di fronte alla fontana Ferdi nandea, guadagnando il centro di gravità della piazza, ma tro vando qualche scusa abbiamo preferito un posto più defilato andando oltre l’edicola, accanto agli ipogei. Giulio, l’ultimo arri vato (nel gruppo), è stato inca strato e ha dovuto rompere il ghiaccio, cominciando a leggere il famoso discorso di Pietro Ca lamandrei sulla Costituzione: un discorso pronunciato da un pa dre costituente agli studenti di un liceo, un pilastro dal quale ci sa rebbe piaciuto cominciare. “… d o vu n q u e è m o r t o u n i t a l i a n o , per riscattare la libertà e la di gnità: andate lì, o giovani, col pensiero, perché li è nata la no stra Costituzione.” E mentre si concludeva il nostro applauso ri volto a Calamandrei, ma so prattutto al coraggio di Giulio, ci rendevamo conto che qualcuno di coloro che passeggiando si erano accorti che qualcosa di inusuale stava accadendo, si era fermato affianco a noi. Ci è volu to poco a cominciare e già due signori anziani ci hanno chiesto la parola, è stato un piacere spostare davanti a loro il cartone (che per evitare volasse via con il vento, ci abbiamo messo lo zaino di Vittorio). Avevano ascol CONTINUA DALLA PRIMA ... tempo libero, per dare una mano al prossimo. Adiacente alla chiesa di Piccianello (Matera), c’è un piccolo lo cale dove, ogni giorno, vengono ospi tati a pranzo i più bisognosi e viene dato loro un pasto caldo. La giornata per le nostre quattro instancabili eroine inizia molto presto: si recano nella cu cina del locale (di poco più di 75 mq) verso le 7:00 di mattina. Con la forza di volontà di quattro leonesse, con tutti gli acciacchi dell’età e con la gioia nel cuore, preparano un pasto completo a base di primo, secondo, contorno e dolce. Naturalmente dolci e frutta sono donati spontaneamente da fruttiven doli e bar della zona. Instancabilmente non si fermano mai per preparare ogni giorno un piatto diverso: non solo per le tante persone che si recano alla mensa, ma anche per le molte famiglie che dal retro vanno a ritirare il pasto in piccoli contenitori portatili. Anzi riesco no a preparare anche piatti diversi per coloro che professano la religione mu sulmana. (Per chi non lo sapesse i mu sulmani non possono mangiare carne di maiale). Ecco sono le 11:15 tra poco più di 15 minuti inizieranno ad entrare da quella porta tante persone. Forse troppe per loro, e ogni giorno il numero di quelle persone aumenta. Italiani, slavi, marochini e tanti altri. Persone che non si conoscono e hanno poco in comune tra di loro. Forse molti di loro hanno fatto scelte sbagliate nella vita. Altri hanno solo avuto sfortuna. Altri si sono ritrovati in questo paese con la speranza di trovare lavoro, ma PAG.3 > tato i riferimenti alle guerre di li berazione, al sacrificio e alla fatica di lavori e situazioni non sempre desiderate e volevano dirci la loro; provando a tra smetterci un po’ di esperienza, ma soprattutto cercando un po’ di attenzione. Purtroppo– so che non è stato bello – ho dovuto cominciare a far valere la scor tesia di un moderatore e, anche interrompendoli, ho dovuto ri portare la discussione sui valori della Costituzione e sull’attualità di un Italia che vede il suo terzo potere, quello esecutivo, nelle mani di un governo dimissionario e di dieci “saggi”, tutto questo a poco più di un mese dalle ele zioni, e delle forze politiche parl amentari, in un equilibrio troppo stabile da riuscire a smuovere la situazione e ridare al Paese la dignità di un governo stabile e pronto a affrontare le proble matiche sociali, le riforme istitu zionali della legge elettorale e quelle relative all’economia rea le. Ho lanciato così un sasso che è stato presto raccolto da Mari na, appena arrivata insieme a Nel tentativo di stimolare ulteriormente il altri ragazzi, che con lucidità ha dibattito già in corso sulla promozione detto la sua e ha obbligato tutti a essere chiari e concisi almeno della cultura a Matera–in vista della can quanto lei. Il numero dei parteci didatura a Capitale Europea e non solo – panti alla nostra assemblea au in questo articolo provo a sviluppare un mentava pian piano, forse la approccio dinamico al concetto in que calma della discussione ispirava stione, accostando “cultura” e “parteci o forse era soltanto merito del pazione”. Propongo quindi un possibile palchetto minimal. Certo, quan modo per favorire contemporanea do il numero di coloro che vole mente, nella città dei Sassi, il soddisfa vano condividere la propria opi cimento dei bisogni culturali e di quelli di nione (spesso anche vergognan carattere più concreto della cittadinanza, dosi di chiedere la parola o utilizzando la cassetta degli attrezzi impazienti di aspettare il proprio della democrazia partecipativa; in parti turno) è aumentato, è aumentata colare, considero l’eventualità di adotta anche la confusione e lo scomo do moderatore è dovuto interve re il bilancio partecipato, un processo nire più di una volta. Per questo che coinvolge in modo determinante i chiedo scusa adesso se sono cittadini nell’ allocazione di parte delle stato un po’ avventato,(CONTINUA) finanze pubbliche locali. (CONTINUA) di Franco Palazzi di Giuseppe Cicchetti @giuseppecik www.profumodisvolta.it/propostabilancio www.profumodisvolta.it/assemblea12 < PAG.2 sono rimasti delusi. Ognuno di loro ha una storia diversa da raccontare. Chissà quali pensieri annidano le loro menti. Quali spe ranze, sogni e rimpianti portano con loro. Ma per quanto possano esse re diversi, si ritrovano tutti a quello stesso tavolo per cercare di avere ciò che c’è di più sacro al mondo: un pezzo di pane. La tavola è ormai pie na. Oggi [domenica 14 aprile] siamo 38. Pochi, rispetto al più alto nu mero di gente che di solito vedi arrivare. E se molte volte non vedi una faccia nota, per chi come me, domenica dopo domenica ha imparato a conoscerli, inizi a preoccuparti. Provi una sensazione di compassione e ti chiedi: “Chissà che fine ha fatto..! Spero stia bene…”.Sono le 12:00, è ora di iniziare. Se ci sono volontari, cosa sporadica, è un bene per le nostre anziane amiche: così possono rilassarsi, dopo una gran fatica. Mentre porgi loro il piatto, potrai sentire nel loro “grazie” una sottile nota di ma linconia, ma quel grazie è detto davvero con il cuore. Poi nient’altro. Se sei fortunato e alcuni di loro sono di buon umore, avrai la fortuna di scambiare due chiacchere. Allora conoscerete un signore slavo, laureato in scienzetermonucleari. Oppure un marochino furbacchione che porta ogni giorno dei fiori alla responsabile della mensa. O anche un signore sulla cinquantina che ha raccontato, un giorno, di aver perso la sua azienda ed essersi ritrovato da un giorno all’altro in mezzo la strada. Altrimenti passi il piatto ad un altro. E colui al quale hai dato il piatto pre cedentemente non alza più lo sguardo. Si chiude nel suo stesso si lenzio. Però vi invito a venire soltanto per un motivo: conoscere un bellissimo bambino di 3 anni! Ora mi sfugge il suo nome e non ricordo di che nazione sia, ma non dimentico il suo sorriso ogni volta che entra da quella porta: in una mano un giocattolo e con l’altra stringe forte la mano della sua mamma. Lui porta gioia, anche solo per un attimo, nei cuori di coloro che gli tirano un pizzicotto sulla guancia. Ogni volta che lo vedo, ogni volta che gli sorrido penso che vorrei fare qualcosa per lui. E non solo offrirgli un piatto di pasta, ma un aiuto vero. Accudirlo, essergli accanto e cercare per lui un futuro migliore, rispetto al presente che sta vivendo. Per ora posso solo sperare per lui il meglio. Sapete quale’è il mio sogno? Il sogno più bello è quello che una domenica, da quella porta, non entri asso lutamente nessuno. Forse è impossibile, forse è irrealizzabile. Ma è un sogno. E lo sapete qual’è un altro sogno? (questo, però, E’ REALIZZABILE!) Vorrei che la politica fosse più vicina al popolo. Vorrei che la politica toccasse con mano la povertà, che non (CONTINUA) di Giulio Traietta www.profumodisvolta.it/mensapoveripiccianello Ti servono degli pneumatici nuovi? Tua moglie ha bisogno di un’esteti sta? Il tuo cane non ha i croccantini che merita? Partecipa anche tu al concorso “W La Regione Basilicata” e potrai, anche tu, godere di questi privilegi, che fin ora erano destinati solo a grigi individui con il cappello a cilindro e il frack. Il concorso è patro cinato da illustri individui della nostra Regione, che noi tutti conosciamo. Giustamente i suddetti individui, dopo un estenuante travaglio elettorale, si sono meritati un giusto rimborso per il loro assiduo impegno per la Patria. Non hanno nulla da invidiare agli operai che in Val Basento ormai da un anno e più devono soppravvivere con 300 euro al mese o alle tante fa miglie che la crisi economica ha messo in ginocchio e che sempre più spesso sono costrette a gesti estre mi. I nostri eroici minatori, dopo le tante ore passate al sole ad attende re un pezzo di pane si sono guada gnati un bel posto al fresco. Nella campagna elettorale 2013 è stato sollevato il problema del disinteresse dei giovani dalla politica. E oggi più che mai, i politici nostrani hanno di mostrato, dando ragione a chi ha fatto del qualunquismo un’arma elettorale, che la politica è una cosa sporca e che il detersivo usato per lavare via l’impianto marcio della Pri ma Repubblica non ha funzionato, anzi ha fortificato i privilegi delle caste clientelari lucane indebolendo sem pre di più i cittadini. Chiedetelo a Vincenzo, uno studente materano, il quale grazie ai sacrifici della sua fa miglia riesce a malapena a usufruire dei servizi scolastici e non della Re gione; chiedetelo a Luca, che da un anno ha perso il lavoro ed è costretto a infinite peregrinazioni su tutto il suolo lucano, rendendo ciò che è un diritto: il lavoro, qualcosa che non è. “Unprivilegioperpochi“.(CONTINUA) di Vittorio Ventura www.profumodisvolta.it/ terremotolucano siderando che noi materani lamentia mo la relativa assenza di posti dove sia possibile passare il tempo libero e divertirsi, il risultato di questa piccola esperienza incivile è una sconfitta sia per l’amministrazione comunale, che per i materani stessi.(CONTINUA) di Roberto Colucci @rcolucci58 (CONTINUA DALLA PRIMA) ...segno di una cultura del tempo libero e della pratica sportiva sicuramente apprezzabile. Tuttavia, le risposte giunte dalla cittadinanza sono state probabilmente dissonanti e deludenti rispetto a quelli che erano i nobili intenti di chi volle e poi realizzò questi parchi. Molto spesso, infatti, questi sono stati abbandonati alle “cure popolari”, che si sono manifestate attraverso alti esempi di menefreghismo, vandalismo e inciviltà dei predoni della Città dei Sassi. Guardiamo il parco "Quattro Evangelisti”, sito nei pressi della Zona Paip, esattamente alle spalle delle abitazioni di Via Taranto. Un parco enorme, bellissimo, dotato di un po’ di verde e di tantissime giostrine per bambini, attrezzature per fare attività fisica, una pista da jogging che si estende attorno al parco stesso, un tavolo da ping pong ed un campo da calcio a cinque. Proprio quest’ultimo, però, può essere considerato l'emblema della situazione di incuria generale vigente nell’area: le porte da calcio, infatti, sono state rubate e le reti che circoscrivono il campo da gioco sono state strappate. Oltretutto una piccola frana ha procurato un dislivello tra le due metà del campo. Considerando che per la realizzazione di questi parchi ci sono voluti soldi pubblici (e quindi soldi di tutti), è quantomeno irritante conoscere il destino di queste zone. E’ ovvio che aree simili non possono mancare ed anzi, sono necessarie per tanti scopi: ad esempio forniscono un’alternativa al camposcuola ed alle strade asfaltate per l’attività fisica; immergono i più piccoli nel verde avvicinandoli a una cultura ecologica attraverso il gioco ed il divertimento; infine, permettono ai residenti di Matera Nord di passare il tempo libero in una zona tranquilla e frequentata. Inoltre, con www.profumodisvolta.it/ parchi Scorcio di secolo Siamo giovani che hanno voglia di cambiamento. Siamo nati in Ba silicata: una terra ignorata dal resto d’Italia, ma amata dai suoi abi tanti. Siamo cresciuti nel calore della gente del Sud, con la meraviglia dei Sassi di Matera, dei vicoli stretti di paesini sconosciuti e dei paesaggi incontaminati della provincia. Abbiamo studiato nelle nostre modeste scuole, dove l’eccellenza è la passione e la compe tenza di maestri e professori. Abbiamo vissuto la nostra città, i nostri paesi. Ognuno di noi ha un pezzo di Matera nel cuore, un luogo di Matera a cui è affezionato, un desiderio per Matera che spera si realizzerà. Abbiamo viaggiato, ci siamo guardati intorno. Città di verse da Matera, paesi diversi da quelli della Basilicata, abitudini di verse dalle nostre: ragazzi e ragazze, uomini e donne uniti nella diversità. Abbiamo conosciuto tante realtà diverse: apprezzato le differenze degli altri e disdegnato i nostri punti deboli. Abbiamo volu to evadere, anche solo per un po’, ma poi siamo tornati. Oggi, alcuni di noi frequentano le scuola superiori a Matera, altri studiano all’università e vivono lontano dalla loro città. Tutti dovremo fare una scelta per la nostra vita. Crescendo, il momento della scelta si avvicina. Vogliamo poter decidere di restare a Matera o di tornarci: di vivere il nostro futuro qui. Non vogliamo essere costretti a anda re via e trovare il nostro posto altrove, nemmeno essere costretti a rimanere e occupare forzatamente un posto che non sentiamo no stro. Vogliamo avere la libertà di poter scegliere. Vogliamo avere la possibilità di scegliere dove studiare, magari decidendo di andare via lo stesso, ma sapendo che per ognuno di noi che parte, qualcun altro potrebbe arrivare. E chi voglia rimanere possa avere le stesse possibilità di chi studia nelle altre città universitarie italia ne. Vogliamo delle buone ragioni per restare, per partire e per poi ritornare. Vogliamo una città che ci accolga e che accolga tutti i suoi cittadini, che faccia sentire a loro agio i giovani, studenti e la voratori, la linfa vitale di qualsiasi territorio. Vogliamo che Matera offra occasioni e opportunità, un’atmosfera viva e un clima stimo lante per tutti. Vogliamo che nella nostra terra si respiri un’aria eu ropea e internazionale, che possa essere terra di incontro e di scambio. Vogliamo respirare un’aria pulita, sana e genuina, dove le sfide del futuro siano affrontate con il rispetto per l’ambiente, le persone e le idee. Vogliamo che anche la politica sia pulita, competente, lungimirante e che gli amministratori siano onesti. Siano onesti oltre che aperti e giovani (non necessariamente d’età, quanto di mente). Abbiamo il diritto di chiedere un luogo migliore in cui vivere. Abbiamo il diritto di esigere e di pretendere un cambia mento. Vogliamo impegnarci noi stessi per far crescere Matera. Pensiamo di essere una risorsa per la nostra terra e vogliamo impegnarci a scrivere per noi e per Matera un destino diverso da quello che spetta agli indifferenti e ai disinteressati. Ci piacerebbe avere il supporto e l’aiuto di chi la pensa come noi. Non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta. If you want to go fast, go alone. If you want to go far, go together. www. Profumo di Svolta .it Chi siamo? > www.profumodisvolta.it/noi Il nostro manifesto > www.profumodisvolta.it/manifesto Cosa facciamo? > www.profumodisvolta.it/oltreilmanifesto Contattaci > [email protected] su facebook > www.facebook.it/profumodisvolta.it Wilslawa Szymborska Doveva essere migliore degli altri il nostro XX secolo. Non farà più in tempo a dimostrarlo, ha gli anni contati, il passo malfermo, il fiato corto. Sono ormai successe troppe cose che non dovevano succedere, e quel che doveva arrivare, non è arrivato. Ci si doveva avviare verso la primavera e la felicità, fra l’altro. La paura doveva abbandonare i monti e le valli, la Verità doveva raggiungere la meta prima della menzogna. Certe sciagure non dovevano più accadere, ad esempio la guerra e la fame, e così via. Doveva essere rispettata l’inermità degli inermi, la fiducia e via dicendo. Chi voleva gioire del mondo si trova di fronte a un compito irrealizzabile. La stupidità non è ridicola. La saggezza non è allegra. La speranza non è più quella giovane ragazza et caetera, purtroppo. Dio doveva finalmente credere nell’uomo buono e forte, ma il buono e il forte restano due esseri distinti. Come vivere? mi ha scritto qualcuno, a cui io intendevo fare la stessa domanda. Da capo e allo stesso modo di sempre, come si è visto sopra, non ci sono domande più pressanti delle domande ingenue. rubrica a cura di Vittoria De Nittis