Mondo Gaslini Aprile 2015

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Mondo Gaslini Aprile 2015
Gaslini: l'eccellenza
per prendersi cura
e per curare bambini
da tutto il mondo
Anno10
Anno1
0 - N.1 2015
2015
MONDO GASLINI
Mondo Gaslini Comunicare la salute
Anno 10 - N.1 2015
Pubblicazione trimestrale
di informazione dell’Istituto
G.Gaslini di Genova
Proprietaria ed Editrice:
Istituto Giannina Gaslini
Via G. Gaslini 5
16147 Genova
( 010.56361
www.gaslini.org
Presidente:
Vincenzo Lorenzelli
Direttore Generale:
Paolo Petralia
Direttore Responsabile:
L’Istituto Gaslini si apre all’utenza attraverso i suoi account sui principali Social media,
il GasliniBlog, e la piattaforma di educazione sanitaria GasliniSpring
Grafica e impaginazione:
L’Istituto Gaslini ha scelto di rendere più facile e accessibile alle famiglie e a i professionisti la conoscenza della sua ampissima offerta di servizi e prestazioni sanitarie, gli studi innovativi dei suoi ricercatori
clinici e scientifici sempre all’avanguardia, le sue campagne di prevenzione e educazione alla salute,
gli incontri e i seminari di sostegno e approfondimento spirituale, insieme alle esperienze dei suoi molteplici professionisti e dei genitori che hanno generosamente scelto di condividere con gli altri le loro
esperienze “gasliniane” di malattia, ma anche di speranza. Tutto questo “mondo gasliniano” trova sviluppo nei diversi strumenti di comunicazione di cui il Gaslini si è dotato.
Si tratta degli account su Youtube, Twitter e Facebook che quotidianamente vengono implementati
e aggiornati dall’Ufficio Media con i post, le gallerie fotografiche e le video interviste che realizza, e
che recentemente hanno raggiunto i 10.000 fan su Facebook. Mondo Gaslini, che ampliata e rinnovata
è arrivata al suo 10° anno di pubblicazione, distribuita gratuitamente in 120 mila copie in ospedale e
presso le 302 farmacie genovesi aderenti a Federfarma, che insieme al nuovo canale web GasliniBlog
raccoglie in modo complementare articoli e novità d’interesse sugli aspetti clinici dell’Istituto Gaslini,
ma anche su esperienze dirette di pazienti, casi clinici, aspetti di innovazione e sviluppo, nonché temi
di salute e benessere. Ad essi si aggiunge, direttamente collegato al sito web Istituzionale (gaslini.org)
il nuovo strumento di “educazione sanitaria” GasliniSpring, dove è possibile seguire corsi di educazione e prevenzione on line e approfondire la presentazione dei reparti e delle tecniche e ricerche
d’avanguardia.
A tutti i professionisti, le famiglie, i volontari, gli amici e sostenitori del Gaslini chiediamo di aiutare
l’ospedale ad essere sempre più aperto, accessibile e condiviso: buona lettura e ...passaparola!
Maura Macciò
GGallery Publishing
www.gallerygroup.it
Fotografie:
Laboratorio fotografico Gaslini
Stampa:
Giuseppe Lang Arti Grafiche srl
Reg. Trib. di Genova
n. 24 del 27/07/2006
Per l’invio di notizie
e segnalazioni:
( 010 3742970
[email protected]
Numero stampato in 30.000 copie
e distribuito gratuitamente
Gaslini
internazionale:
per bimbi tunisini
e kosovari
Percorso nascita:
i servizi per la
mamma
e il bambino
Ricerca al top:
le nuove scoperte
Sport
e Alimentazione
nei bambini
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Paolo Petralia
Direttore Generale
1 - Dal discorso tenuto da S.E. Card. Angelo Bagnasco in occasione del Seminario:
“Riflessioni nel mondo della salute” presso l’Istituto Gaslini il 17 marzo 2015.
Solidarietà
Chiedilo al Gaslini
Fedefarma informa
Noi Gasliniani
Umanizzare le cure e orientarle sempre di più e meglio
ai bisogni delle persone, specie se bambini, rappresenta
fin dalle origini la missione prima dell’Istituto Gaslini,
tanto da poter affermare nella prassi quotidiana che davvero “prendersi cura precede e potenzia il curare”.
Anche l’eccellenza della ricerca, della clinica e della formazione – obiettivi fondamentali del nostro Istituto
Scientifico, Ospedale Pediatrico e di Insegnamento – si
realizzano a partire e nell’ambito di un’accoglienza integrale e umanizzante verso il bambino e la sua famiglia.
“Questa è una sfida che ci interpella continuamente per poter sempre meglio adeguare l’accoglienza dei bambini e delle loro famiglie, in ordine alla cura dei bambini
e quindi alla loro salute: poter offrire non soltanto cure eccellenti, ma anche un ambiente, un contesto, un personale sempre più adatto e consapevole, che in questo
nostro mondo multiculturale e multireligioso crediamo sia anche profondamente
terapeutico.”1
E per delineare contestualmente tutto ciò nell’agire di ogni giorno e nello stile “gasliniano” che connota e valorizza il lavoro di ogni Operatore del Gaslini, l’Istituto
da sempre ha curato e cura percorsi di attenzione, formazione e sostegno alle
buone prassi umanizzanti.
Incontri culturali e testimonianze autorevoli si succedono nei mesi rivolte a lavoratori, studenti e famigliari; servizi di presa in carico globale per i bisogni socio sanitari
e non solo sono offerti attraverso il “Centro di Accoglienza Bambino e Famiglia –
CABEF”; percorsi di reingegnerizzazione delle attività sanitarie fondate sulla centralità del bambino e della sua famiglia sono stati studiati, sperimentati, presentati
e pubblicati anche a livello internazionale negli ultimi tre anni.
“C’è una sanità che ha bisogno di un rapporto empatico: il rapporto interpersonale
dei medici e del personale con i bambini e le famiglie possiamo dire che è la prima
cura. Insieme alla partecipazione di tutti i soggetti: il malato ci deve mettere non
soltanto la sua malattia, ma tutta la sua voglia di vivere e di reagire, questo è importantissimo perché i farmaci e l’ambiente, insieme possano essere efficaci”.1
Ecco allora che eccellenza e umanità non si escludono a vicenda, ma anzi, si potenziano reciprocamente, recependo nella dignità del malato la prospettiva ontologica del compatire e del curare, espressa da sempre con dedizione e competenza
da ogni Operatore del Gaslini ed apprezzata da sempre dalle Famiglie che da ogni
parte d’Italia e da molte altre nazioni lo raggiungono.
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Editoriale
Primo Piano
APRILE 2015
MONDO GASLINI
Prosegue l’internazionalizzazione dell’Istituto Gaslini
La Direzione Generale sigla accordi di collaborazione con l’Ospedale
Pediatrico Bèchir Hamza di Tunisi e con il Ministero della Salute del Kosovo
L’Istituto Giannina Gaslini di Genova nello scorso febbraio
ha sottoscritto un accordo bilaterale di cooperazione sanitaria internazionale con la Direzione dell’Ospedale Pediatrico Bèchir Hamza di Tunisi. Obiettivo della
collaborazione è contribuire alla formazione clinica, all’acquisizione e al perfezionamento delle tecniche mediche
e infermieristiche dell’Ospedale tunisino. Attraverso tale
Convenzione il personale sanitario dell’Ospedale tunisino
potrà svolgere periodi di formazione e tirocinio presso
l’Istituto Gaslini - in particolare nell’ambito della Medicina
d’Urgenza, della Chirurgia Pediatrica, della Microbiologia e Laboratorio Analisi e nell’Informatizzazione e Gestione amministrativa - e i professionisti del Gaslini
faciliteranno il trasferimento di competenze tecniche
presso l’Ospedale tunisino.
Alla firma della Convenzione erano presenti l’Ambasciatore della Tunisia a Roma Naceur Mestiri ed il Console
della Tunisia a Genova Zied Bouzouita con il presidente
Vincenzo Lorenzelli, il direttore generale Paolo Petralia
e tutta la Direzione dell’Istituto Gaslini, oltre all’alta Direzione dell’Ospedale Pediatrico Bèchir Hamza.
Il costante sostegno da parte del Consolato di Tunisia a
Genova, il cui impegno è stato evidenziato dalla presenza
alla firma dell’accordo di Sua Eccellenza Naceur Mestiri
Ambasciatore di Tunisia in Italia, proietta la collaborazione
tra i due Ospedali anche su di un piano più generale di relazioni e rapporti tra Tunisi e Genova, quasi una sorta di
“ponte sul Mediterraneo”, in previsione della prima missione del Gaslini a Tunisi il prossimo Maggio in occasione
delle celebrazioni del 50° di fondazione dell’Ospedale Pe-
diatrico.
La collaborazione con l’Ospedale tunisino si inserisce
nell’ampio network di partnership del Gaslini con Ospedali e Ministeri della Salute localizzati in Paesi del Mediterraneo, dei Balcani e in via di sviluppo o in aree
post-conflitto, a favore dei quali il Gaslini mette a disposizione la propria professionalità offrendo prestazioni e percorsi formativi, nella logica di una crescita professionale e
solidaristica.
Nel network di partnership del Gaslini, nel marzo scorso,
è stato firmato il rinnovo dell’accordo quadro di collaborazione sanitaria tra l'Istituto Gaslini e il Ministero della
Salute del Kosovo, in occasione della visita all’ospedale
del Ministro della Salute del Kosovo Imet Rrahmani.
L’accordo di cooperazione era stato attivato il 1° giugno
del 2012 con il duplice obiettivo di offrire ai pazienti pediatrici kosovari non curabili in loco, prestazioni sanitarie
di alta specializzazione presso l'Istituto Gaslini nell'ambito della cardiochirurgia, cardiologia, oncologia e ortopedia. L’accordo prevede inoltre di offrire al personale
medico e infermieristico kosovaro l'opportunità di svolgere attività formative, tirocini, site visit, presso l'Istituto
Gaslini nelle seguenti aree cliniche: cardiologia diagnostica
(ecocardiografia standard e fetale) e cardiologia invasiva.
Grazie all’accordo di collaborazione inoltre, nel biennio
2013-2014, 3 professionisti kosovari della Clinica Pediatrica
di Pristina (2 cardiologi e 1 neurologo) hanno potuto effettuare un periodo di formazione di 2 settimane circa ciascuno presso l’Istituto Gaslini.
Primo Piano
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aprire un Centro di Cardiochirurgia pediatrica e l’arrivo dei vostri medici sarà
fondamentale per la crescita professionale del nostro personale sanitario” ha
detto il Ministro.
“Siamo a disposizione non solo per la
cura dei bambini a Genova, ma anche
per contribuire all’alta formazione dei
sanitari, anche attraverso il nostro avanzato servizio di Telemedicina pediatrica” ha spiegato il direttore generale
del Gaslini Paolo Petralia.
L’intenzione di entrambe le parti è
estendere la collaborazione ad ulteriori
discipline pediatriche, in primis Ortopedia, Emato – Oncologia, Ortopedia, Rianimazione, Ostetricia e
Ginecologia e Patologia Neonatale
attraverso successivi protocolli operative per le singole aree assistenziali.
La collaborazione con il network “Guariamoli” e l’Associazione Ana Moise
ONLUS sono stati fondamentali per organizzare il viaggio e l’accoglienza dei
piccoli pazienti. Essere in “rete” ha permesso di avere in tempo reale le informazioni cliniche e amministrative che
hanno agevolato l’iter logistico che sta
dietro il viaggio e il percorso clinico e
umano di ogni bambino, oltre naturalmente al sostegno ed alla solidarietà
umana ed economica fornita dalla
Onlus.
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Negli anni sono stati circa 90 i pazienti
kosovari pervenuti al Gaslini, mentre
solo nell’anno 2014 sono stati presi in
carico 18 pazienti della Repubblica del
Kosovo, prevalentemente per il Dipartimento di Cardiochirurgia Vascolare.
Il Ministro Imet Rrahmani, che ha visitato l’Istituto Gaslini insieme al suo staff
e al direttore della Clinica Pediatrica
dell’Ospedale Universitario di Pristina,
si è detto molto soddisfatto della collaborazione tra l’Istituto Gaslini e il sistema di cure pediatriche del Kosovo
che trovano nell’Ospedale di Pristina il
principale Centro di riferimento.
”Vogliamo crescere grazie a questa collaborazione: abbiamo in progetto di
MONDO GASLINI
Dalla diagnosi prenatale
agli interventi chirurgici pre e post natali
Gravidanza fisiologica e patologica: tutti i servizi
dell’Istituto Gaslini per proteggere e curare una
nuova vita dal concepimento alla nascita
Sabato 7 marzo presso l’Aula Magna dell’Istituto Gaslini
di Genova sono stati presentati i risultati ottenuti dalla
nuova attività di Medicina e Chirurgia Fetale realizzata
dall’ospedale pediatrico genovese, ad un anno dalla partenza del servizio, che va ad arricchire e completare l’insieme di prestazioni d’eccellenza offerte alla mamma e al
bimbo fin dalla sua vita in grembo.
Non solo il massimo livello di cure durante e dopo la
nascita, che da sempre caratterizza il Gaslini - unico centro in Italia che permette alla mamma di partorire in un
Ospedale in grado di offrire tutte le discipline pediatriche, incluse quelle ultra specialistiche – ma anche la possibilità di curare il feto in utero, qualora si renda
necessario. “L’Istituto G. Gaslini contiene al suo interno
tutte le specialità mediche e chirurgiche dedicate al feto,
al neonato ed al paziente pediatrico, ed è l’unico ospedale pediatrico a livello nazionale che, con queste specifiche competenze, contiene al suo interno un Reparto
di Ostetricia ed un Centro di Medicina e Chirurgia Fetale, dedicati alla prematurità ed alle patologie congenite
chirurgiche complesse” – spiega il dottor Paolo Petralia
direttore generale dell’Istituto.
“Curare una nuova vita fin dal concepimento è una
scelta identitaria per il Gaslini che coerentemente alla
sua storia di accoglienza e presa in cura di tutti i bambini
senza distinzione di condizione economica, civile e sociale, oggi allarga i suoi orizzonti attraverso l’applicazione
della scienza medica più avanzata per offrire le migliori
cure al bambino ancora prima che venga alla luce” conclude Petralia.
La sicurezza per il bambino e la mamma
“L’UOC Ostetricia e Ginecologia “ha cura” della donna
dal concepimento fino alla terza età; infatti non è solo
Ostetricia, ma “ha cura” anche dell’infanzia e adolescenza (Ambulatorio Adolescenza), della ricerca di una
maternità (Ambulatorio per i difetti riproduttivi), dei problemi molteplici che possono insorgere nelle varie fasi
della vita (Ambulatorio di Ginecologia, Diagnostica precoce e Terapia di patologie infettive e oncologiche) con
il supporto del Reparto e delle Sale Operatorie della Ginecologia. Per la futura mamma il percorso è disegnato
e controllato fin dai primi momenti con la Diagnostica invasiva e non (coadiuvata dal Servizio di Genetica), e con
la programmazione di un accompagnamento fino al momento del parto” spiega il direttore del reparto professor
Giorgio Bentivoglio.
Ovviamente il Gaslini è il “rifugio” di tutte le “gravidanze ad alto rischio”, gravidanze che spesso compor-
tano gravi problemi non solo per il nascituro, ma anche
per la futura mamma (preeclampsia, diabete, pPROM,
infezioni…). “Per garantire la sicurezza di casi tanto
complessi, da circa 4 anni, collocata fra le Sale Parto e le
Sale Operatorie, è stata creata una “Recovery room”,
cioè una Terapia Sub-Intensiva per la donna, dotata delle
attrezzature adeguate per stabilizzare la paziente in fase
critica. Quando si evidenziano parametri clinici e strumentali che dimostrano la necessità di una terapia intensiva
la paziente, dopo stabilizzazione, viene trasferita (secondo protocolli interaziendali) nella Rianimazione dell’Ospedale S. Martino” spiega il dottor Tuo direttore del
Dipartimento Alta Intensità di Cure e Percorso Nascita.
La Centralizzazione regionale delle patologie legate alla prematurità aumenta sicurezza e appropriatezza delle cure
Negli ultimi anni la regionalizzazione delle cure neonatali
è sensibilmente migliorata in Liguria, comportando un aumento delle nascite di bambini prematuri al Gaslini. Ciò
ha migliorato enormemente la prognosi di questi bambini, immediatamente assistiti alla nascita dal personale
della Patologia e Terapia Intensiva del Gaslini. La centralizzazione regionale delle patologie legate alla prematurità ed alle malformazioni congenite è gestita con
successo dal’Istituto Gaslini, attraverso la rete neonatale
ed ostetrica regionale. “Oggi in Liguria il 97% dei neonati pretermine nasce al Gaslini. Ricordiamo che una Terapia Intensiva Neonatale per legge è tale se gestisce
almeno 50 neonati vlbw all’anno (very low birth weight:
neonati al di sotto dei 1500 gr, che corrispondono a neonati con età gestazionale media inferiore alle 30 settimane di gestazione) spiega il professor Luca Ramenghi
direttore della UOC Patologia e Terapia Intensiva Neo-
La nuova frontiera nella cura
della vita: la Medicina Fetale
Da un anno al Gaslini, nel contesto del
Dipartimento di Alta Intensità di Cure
e Percorso Nascita, è stata attivata
l’Unità Dipartimentale di Medicina e
Chirurgia Fetale che rappresenta uno
dei soli tre centri di riferimento riconosciuti dalla Società Italiana di
Ecografia Ostetrico-Ginecologica esistenti in Italia per tale tipologia di chirurgia fetale.
“Nel primo anno della sua attività,
sono stati eseguiti 9 interventi di Laserablazione delle anastomosi placentari per Trasfusione Feto-Fetale
(TTTS), patologia che rappresenta una
temibile complicanza della gravidanza
gemellare monocoriale biamniotica
gravata – se non trattata in utero – dà
una mortalità feto-neonatale che
giunge fino al 90%, secondo dati della
letteratura. L’unica terapia dimostrata
efficace è l’ablazione laser in utero capace di migliorare significativamente
l’esito atteso, con circa il 30-35% di
doppie sopravvivenze, il 30-35% di singole sopravvivenze ed il 30-35% di
doppie perdite fetali. Queste ultime
sono dovute ad architettura vasculare
placentare sfavorevole ed ad insuccesso tecnico della laserterapia”
spiega il responsabile della USD prof.
Dario Paladini. L’Unità Dipartimentale
di Medicina e Chirurgia Fetale, assieme all’Unità di Rianimazione, all’UOC Cardiologia Pediatrica e
all’UOC Cardiochirurgia ha eseguito il
primo intervento di valvuloplastica
I professori Dario Paladini, Pietro Tuo, Luca Ramenghi e Giorgio Bentivoglio.
aortica fetale – altra procedura di chirurgia fetale. L’intervento è tecnicamente riuscito, la gravidanza ha
raggiunto il termine ed il neonato è
stato ora operato ed è in degenza
presso la Rianimazione dell’Istituto. In
Italia, erano stati eseguiti precedentemente altri 3 interventi in altra struttura, tutti purtroppo esitati in morte
fetale. Infine, sono stati eseguite due
procedure di pericardiocentesi in un
caso di teratoma cardiaco associato ad
elevato rischio di mortalità in utero: il
neonato è stato poi operato, il teratoma rimosso, ed il neonato è attual-
mente in perfette condizioni fisiche a
1 anno di vita.
L’approccio diagnostico e terapeutico
verso la mamma e il neonato viene discusso nell’ambito di riunioni periodiche multidisciplinari che raccolgono
tutti gli specialisti coinvolti. Le attuali
collaborazioni in merito a questi percorsi di medicina fetale e perinatale si
sviluppano con i partners Children Hospital di Boston e con l’Hôpital Universitaire Necker Enfants Malades di
Parigi.
Maura Macciò
Resp. Ufficio Stampa
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natale. “Nel 2014 al Gaslini sono nati
circa 1300 bambini: la Patologia e Terapia Intensiva Neonatale ne ha gestito 116, dei quali il 97% nato al
Gaslini, al pari di Centri come la Clinica Mangiagalli RCCS Policlinico di
Milano che ha gestito 118 pazienti a
fronte di 7000 nati” conclude Ramenghi.
Il Servizio di Trasporto di Emergenza
Neonatale (STEN) della Liguria costituisce uno dei punti cardine della Regionalizzazione delle cure perinatali:
attivo dal 1° febbraio 1995 a tutt’oggi
ha effettuato più di 5.000 trasporti
di neonati critici dai Centri nascita
periferici al Gaslini. E’ attivo 24 ore su
24. Attualmente il numero complessivo di trasporti annui si è stabilizzato
intorno a 220, mediamente 5 dei quali
in elicottero.
Primo Piano
APRILE 2015
MONDO GASLINI
Dona al Gaslini il tuo 5 per mille!
a sostegno della ricerca
La speranza di guarigione di tanti bimbi
dipende dalla ricerca
e da nuove scoperte mediche.
Il tuo aiuto può fare la differenza!
La Ricerca biomedica è l’unico vero motore del
progresso nella cura delle malattie. Purtroppo
però in Italia, la Ricerca sta vivendo un periodo
difficile, dovuto alla scarsità dei finanziamenti
(circa la metà della media Europea). C’è il rischio
concreto di vedere dissipati il notevole patrimonio
culturale e le eccellenze scientifiche raggiunte da
ricercatori italiani che si sono affermati nel mondo
grazie soprattutto a finanziamenti privati (ad
esempio AIRC e Telethon), assegnati in base a criteri di merito. Recentemente la ricerca biomedica
ha avuto un aiuto importante dallo Stato: i fondi
del 5xmille, vale a dire la quota-parte delle imposte sul reddito che i contribuenti possono decidere di assegnare alla Ricerca. Assegnatari dei
fondi del 5xmille sono Istituti di Ricerca, Ospedali, Università ed Enti vari, soprattutto quelli che
danno ampie garanzie di sostenere la Ricerca e la
cura dei pazienti. La grande autorevolezza della ricerca al Gaslini ha fatto sì che circa 80.000 persone abbiano scelto di sostenere la ricerca
dell’Istituto attraverso il 5x1000, ponendo il Gaslini tra i primissimi Istituti in Italia, tutti di vera
eccellenza. E’ evidente che contribuenti hanno
un’ottima percezione delle Istituzioni che funzionano meglio e che sono punti di riferimento per le cure
migliori. Infatti una Ricerca eccellente è sempre garanzia
di un’assistenza molto qualificata: i medici-ricercatori
con produzione scientifica di rilievo internazionale sono
anche ottimi medici, aggiornati sulle terapie più idonee
ed efficaci. E questo è particolarmente evidente al Gaslini!
Il Gaslini ha speso molto bene i fondi del 5x1000. L’attività di ricerca è in continua crescita dal 2000. L’ “impact
factor” (indice che misura in maniera oggettiva il valore
delle pubblicazioni internazionali) è triplicato negli ultimi
15 anni.
Inoltre, ben 37 scienziati o clinici che lavorano al Gaslini sono nella lista dei Top Italian Scientists
(http://www.topitalianscientists.org/Top_italian_scientists_VIA-Academy.aspx). Per quanto riguarda le ricerche principali portate avanti al Gaslini, studi sulle
malattie rare, immunologia, reumatologia, oncologia,
ematologia, nefrologia, malattie muscolari e metaboliche, raggiungono da anni livelli di eccellenza internazionale.
I progressi nella ricerca sono stati possibili grazie alla
dedizione, all’entusiasmo e all’intelligenza di tanti ricercatori, molti dei quali precari. Il 5x1000 ha permesso a questi ricercatori di continuare a lavorare,
grazie a contratti o borse di studio e alla possibilità di
acquisire quanto è necessario per svolgere le loro ricerche. In alcuni casi è già stato possibile applicare i risultati delle nostre ricerche alla diagnosi e alla cura di
gravi malattie dei bambini. Ad esempio, la sperimentazione di nuovi farmaci biologici ha permesso di cambiare la qualità di vita futura di bambini con una
malattia invalidante quale l’artrite reumatoide giovanile. Inoltre scoperte di grande rilievo sulle cellule “Natural Killer” hanno fornito la base per un nuovo tipo di
trapianto di cellule staminali del sangue per la cura di
leucemie altrimenti mortali. Sono state salvate così
centinaia di vite.
Grazie davvero per la vostra sensibilità ed intelligenza e
per aver voluto affidare al nostro Istituto il compito di
offrire ai nostri bimbi cure sempre migliori!
Lorenzo Moretta
Direttore Scientifico
Vuoi sostenere la ricerca pediatrica … a costo zero?
La speranza di guarigione di tanti bimbi dipende da nuove
scoperte mediche: Il tuo aiuto può fare la differenza
Primo Piano
APRILE 2015
Tutti per uno… 5 per mille!
Dona all’Istituto Gaslini il 5 per mille dell’Irpef a sostegno della ricerca
Come destinare il 5 per mille
al Gaslini
All’interno della “Scheda della destinazione del
5 per mille dell’IRPEF” apporre la propria firma nel
riquadro “Finanziamento della ricerca sanitaria”.
Inserire nello stesso riquadro il codice fiscale
dell’Istituto Giannina Gaslini: 005775000101.
Consegnare con la dichiarazione dei redditi la
“Scheda della destinazione del 5 per mille dell’IRPEF”.
I successi più recenti dei ricercatori del Gaslini
L’eccellenza di molte linee di ricerca
svolte dal Gaslini nell’ultimo triennio è
documentata, tra gli altri indicatori,
anche dal numero di articoli pubblicati
su riviste internazionali di primissimo
piano. Si considerano, ad esempio, le
pubblicazioni con impact factor superiore ad 8, queste sono state complessivamente 137 nel triennio 2011-2013.
Alcuni di questi studi rappresentano
vere e proprie pietre miliari nella ricerca pediatrica e, più in generale,
nella ricerca biomedica e hanno avuto
importanti ricadute sulla salute.
Tra i successi più recenti dei ricercatori
del Gaslini la caratterizzazione delle
cellule ILC3: le sentinelle che ci proteggono dai microbi nelle mucose,
realizzata da ricercatori del Gaslini
(Elisa Montaldo e Lorenzo Moretta),
dell’Università di Genova e del S. Martino-I.S.T. (Maria Cristina Mingari), in
collaborazione con il Deutsches
Rheuma-Forschungszentrum (DRFZ)
di Berlino, pubblicati lo scorso dicem-
bre sull’ultimo numero di “Immunity”,
una rivista scientifica internazionale di
grandissimo prestigio.
Lo studio identifica sia i precursori che
i siti di “produzione” delle ILC3, cellule dell’immunità innata che giocano
un ruolo rilevante nelle difese contro
le infezioni da batteri e virus a livello
delle mucose, quali intestino, tonsille,
vie respiratorie. Le nuove importanti
informazioni sulle ILC3, potranno
avere applicazioni rilevanti: un deficit
di ILC3 può essere alla base di malattie intestinali caratterizzate da infezioni ricorrenti che potrebbero in
futuro essere curate con farmaci capaci di stimolare le ILC3 o i loro precursori. Inoltre, la possibilità di
riconoscere i precursori delle ILC3 può
risultare molto importante nel trapianto di cellule staminali emopoietiche per la cura di gravi forme di
leucemia.
Uno studio realizzato dalle dottoresse
Valeria Capra, Patrizia De Marco e
Elisa Merello della UOC di Neurochirurgia del Gaslini, diretta dal dottor Armando Cama, in collaborazione con il
CHU Sainte-Justine Research Center
di Montreal ha individuato nuovi geni
responsabili della Spina Bifida. I risultati dello studio sono stati pubblicati a
marzo dalla rivista Journal of Medical
Genetics. I ricercatori dei due centri
hanno esaminato il DNA di bambini
affetti e quello dei genitori sani mediante tecnologie di Sequenziamento di Nuova Generazione, allo
scopo di determinare l’impatto di mutazioni de novo, non ereditate, che determinano una perdita di funzione
della proteina. Il risultato è stato l’individuazione di 42 mutazioni de novo
che permetterà di chiarire, nel tempo,
tutti i meccanismi biologici, ancora in
gran parte sconosciuti, che portano all'insorgenza della Spina Bifida per
mettere a punto nuove e più mirate
strategie di prevenzione primaria.
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Negli ultimi mesi sono stati scoperti nuovi geni responsabili della Spina Bifida
e caratterizzate le cellule ILC3 che ci proteggono dai microbi nelle mucose
MONDO GASLINI
I nuovi gadget della Gaslini Onlus
Un grazie speciale ad Andrea Giachero, amministratore delegato di Priano Marchelli, società leader nel mercato delle spedizioni
internazionali, che da diversi anni devolve interamente ai progetti della Gaslini Onlus quanto
destinato ad acquistare le caratteristiche
strenne natalizie o altri doni di rappresentanza.
In questo modo la società Priano Marchelli
contribuisce due volte alla realizzazione degli
importanti progetti della Gaslini Onlus: attraverso la donazione diretta, e attraverso l’effetto emulativo che le lettere inviate ai propri
partners possono creare, laddove viene spiegato il gesto di solidarietà verso l’Ospedale
Gaslini. In questo modo si può contribuire concretamente a diffondere l’importanza della donazione, e aiutare la Gaslini Onlus a farsi
conoscere, per realizzare al più presto tutti i
progetti in attesa di finanziamento.
Le bomboniere solidali per tutte le ricorrenze
Scegli anche tu di donare l'equivalente della spesa per l'acquisto delle
bomboniere "tradizionali", in occasione di eventi lieti come battesimi,
comunioni, lauree, cresime, matrimoni o anniversari. Con questo gesto
puoi dare il tuo contributo per aiutare
i bambini dell’Istituto Gaslini, condividendo con loro la gioia del tuo giorno
speciale. Per prenotazioni e informazioni sulle nostre bomboniere, contattaci direttamente presso la nostra
Bottega Solidale o via e-mail
[email protected].
Per i tuoi ordini, puoi utilizzare l'apposito modulo d'ordine scaricabile dal
sito della Onlus www.gaslinionlus.it.
La “linea bebè” della Gaslini Onlus
Pagliaccetti, bavaglini, magliette e
cappellini: c’è da sbizzarrirsi negli accostamenti possibili per fare un regalo d’amore ai più piccoli.
Fare dono a un neonato di uno dei
completini coordinati firmati Gaslini
Onlus significa: da un lato fare un regalo grazioso e sicuro, grazie all’ottimo cotone utilizzato per la
realizzazione dei capi, e al tempo
stesso contribuire ad aiutare l’Istituto Gaslini a mantenersi all’avanguardia, nel servizio ai bambini e alle
famiglie, per continuare a offrire loro
una struttura di assistenza sanitaria
altamente specializzata e professionale che assicuri, ove necessario,
l’eccellenza della cura in un contesto
umanamente accogliente e responsabile.
APRILE 2015
Abbracci, sorrisi, autografi: ieri pomeriggio Antonio Conte, CT della Nazionale di Calcio Italiana si è intrattenuto
a lungo nei reparti di Neurochirurgia e
Pneumologia dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova, per la gioia dei piccoli
ospiti dell’ospedale pediatrico e dei
loro famigliari. C’è chi è rimasto stupefatto, quasi “intimorito” dalla presenza
del famoso allenatore, chi non si è
fatto problemi a chiedere cappellini e
palloni della Nazionale autografati per
tutta la famiglia, un bimbo nel reparto
di Fibrosi Cistica lo ha accolto estasiato con tanto di maglia della Juventus sopra al pigiama. Un pomeriggio
davvero speciale per tanti piccoli ricoverati e per i loro genitori, che hanno
accolto Antonio Conte e la moglie Elisabetta con grandissimo entusiasmo.
“Mi ha fatto veramente piacere ritornare al Gaslini, c’ero già stato con la
Juventus e l’ho trovato ancora più moderno e accogliente” ha detto durante
la visita l’allenatore della Nazionale,
accolto dal direttore generale del-
l’ospedale pediatrico Paolo Petralia,
che gli ha regalato il libro fotografico
dell’Istituto Gaslini, e dopo la firma del
libro storico (che racchiude le firme di
tutti i personaggi illustri che vi si sono
recati in visita), lo ha accompagnato ad
incontrare i piccoli ricoverati.
“Apprezziamo molto la visita di Antonio Conte oggi al Gaslini: il CT che
porta in campo undici campioni, che
devono essere d’esempio ai bambini,
mentre altrettanti sono gli ospedali pediatrici italiani che ogni giorno “combattono” per fornire ai nostri piccoli le
cure più avanzate e sicure” ha commentato Paolo Petralia presidente dell’Associazione che racchiude gli 11
Ospedali Pediatrici Italiani (AOPI) e direttore generale dell’Istituto Gaslini.
“Tra questi il Gaslini è sicuramente un
fuoriclasse, che presta le sue cure a pazienti provenienti da oltre 90 Paesi del
Mondo, l’ospedale italiano con la
maggiore mobilità da tutte le Regioni,
con il 41% di ricoveri da fuori regione”
ha concluso il direttore del Gaslini.
Solidarietà
Il CT della Nazionale di Calcio Antonio Conte
ha visitato i piccoli ricoverati dell’Istituto Gaslini
In occasione degli incontri di Federation Cupdell 7-8 Febbraio al 105 Stadium di Genova le ragazze della
nazionale di tennis sono venute in visita all’Istituto Gaslini. Mercoledì 5
febbraio ricevute dalla dirigenza dell’Istituto, Sara Errani e Roberta Vinci,
attualmente numero uno del mondo
nella classifica di doppio, insieme alle
compagne di squadra Camilla Giorgi
e Karin Knapp sono state accolte all’Ospedale di Giorno, l’avveniristico
padiglione dell’Istituto Pediatrico dedicato al day hospital e alle attività
ambulatoriali, per poi visitare l’adiacente reparto di Ortopedia. Grazie di
cuore alle azzurre che hanno trovato
uno spazio nel loro fitto programma,
per portare un sorriso ai bambini del
Gaslini.
10 11
Le ragazze della nazionale di tennis in visita all’Istituto Giannina Gaslini
Chiedilo
MONDO GASLINI
Scrivi le tue domande:
Il primo approccio allo sport
nel bambino
“Quale è lo sport migliore per mio figlio?” è una domanda
che frequentemente si ripropone, da parte dei genitori,
nel corso della professione di un Ortopedico che si occupi
di età evolutiva.
Tale richiesta viene posta riguardo a bambini sempre più
piccoli, spesso guidata dalla volontà degli adulti di
“creare” un campione in erba. Non esiste un’età cronologica corretta per l’inizio di una pratica sportiva, in quanto
ogni soggetto è unico dal punto di vista maturativo fisico
e psicologico.
Si può, invece, stabilire un’età minima, prima della quale,
si debba prediligere lo sviluppo di aspetti motori di base
che, se non acquisiti, precludono un’attività fisica che richiede, in ogni caso, una discreta coordinazione motoria
ed un rilevante impegno psicologico legato alla imprescindibile natura competitiva dello sport. Tale età potrebbe essere posta a 4-5 anni. Al di sotto dei 6 anni
sarebbe opportuno parlare di attività ludico-motoria, in
quanto al di sotto di tale età il bambino non ha ancora sufficientemente sviluppato la coordinazione e la capacità di
concentrazione necessaria per un gesto atletico organizzato e per il rispetto di regole precise durante il gioco. Al
di sotto degli 11 anni, poi, i bambini non possiedono
ancora una visione di insieme, che gli permetta di gestire le dinamiche di gioco al di là dell’azione in corso,
e la capacità di concentrazione che gli permetta di praticare un allenamento in cui venga esaltata la ripetizione del
gesto atletico.
Dal punto di vista delle modalità di “allenamento” occorre
tenere presente che il bambino è un soggetto in crescita,
con un continuo cambiamento della morfologia e della
biologia corporea. Gli effetti biologici delle sollecitazioni
applicate sono diversi a seconda dell’età. È, quindi, importante che nei primissimi anni l’attività fisica sia volta a
sviluppare la coordinazione motoria globale dei bambini;
il gesto atletico, non dovrebbe essere impostato in modo
troppo ripetitivo, pur tenendo conto della natura pre-sportiva dell’allenamento.
Non esiste uno sport ideale per un particolare soggetto.
Occorre tenere, comunque, presente le caratteristiche fisiche di ognuno (ad esempio un fisico alto e slanciato potrebbe far propendere per un’attività sportiva di salto),
l’essere predisposto per un dato sport facilita la sensazione
di buoni risultati, di “far bene” e quindi stimola la volontà
a proseguire nell’attività fisica.
Sono da sfatare le capacità terapeutiche o gli effetti particolarmente dannosi attribuiti ai singoli sport; nello
specifico, ad esempio, nulla dimostra scientificamente che
il nuoto abbia potere curativo su una scoliosi o, per contro,
il tennis favorisca tale patologia. Un’attività fisica svolta
correttamente ha un grande e positivo impatto sullo sviluppo psicomotorio di un bambino; si potrebbe avanzare
l’ipotesi che l’unico sport che fa male sia quello che non
viene praticato.
È, quindi, essenziale tenere conto della propensione del
bambino stesso, verso un particolare sport, verificare che
la pratica dell’attività sportiva ed il relativo allenamento
venga svolto tenendo conto del particolare momento evolutivo del bambino e che vi sia una sana, ma non eccessiva competizione.
F Becchetti, S. Gregorio, S. Boero
U.O.C. Ortopedia
AL GASLINI
APRILE 2015
[email protected]
l’esposizione ad un’alta temperatura
esterna, sia quando svolgono un’intensa attività fisica.
Alcuni consigli.
Se, come noto, la colazione rappresenta un momento importante della
giornata alimentare, diventa un pasto
fondamentale per un organismo che
deve affrontare una giornata impegnata
sia dall’attività intellettuale scolastica,
sia da un’attività fisica regolare e impegnativa.
Il latte e lo yogurt – alimenti fondamentali per l’apporto in proteine nobili e calcio – uniti a fette biscottate oppure,
meglio, pane tostato (con marmellata o
miele) o biscotti secchi oppure cereali
da colazione non zuccherati, contribuiscono a fornire all’atleta l’energia giusta
per l’attività fisica giornaliera. In caso di
particolare appetito si può consumare
in aggiunta un frutto di stagione o una
spremuta di arance.
Il pasto prima dell’allenamento pomeridiano, deve fornire energia senza affaticare troppo l’organismo nella
digestione, può essere composto alimenti ricchi in zuccheri complessi, quali
pasta o riso conditi in modo semplice,
accompagnati da verdure e patate
cotte al vapore e condite con olio extravergine di oliva ed infine un frutto. L’alternativa è un piatto di pasta e una fetta
di crostata, magari con uno spuntino di
metà mattina un po’ più sostanzioso. In
tutti questi casi l’intervallo di attesa tra
pasto e attività fisica può ridursi a due
ore, altrimenti, con un pasto completo,
vale la regola delle tre ore di attesa.
Nel caso – come accade con sempre
maggior frequenza – l’allenamento
fosse posto immediatamente a ridosso
dell’attività scolastica occorrerà rinforzare la colazione e, soprattutto, fornire
un “robusto” spuntino per fine mattinata, tipo panino imbottito con poco
formaggio, verdure e prosciutto e un
poco di frutta. Per chi si allena nel
tardo pomeriggio, sarà necessario un
robusto spuntino pomeridiano almeno
due ore prima dell’allenamento/gara
(pane con prosciutto o salmone o bresaola, oppure yogurt e frutta), mentre la
cena (un’ora dalla fine dell’allenamento)
dovrà essere più leggera. Se la gara – o
l’allenamento – è in notturna si potrà
consumare la cena un paio di ore prima,
affidandosi a digeribili piatti unici completi.
Maria Paola IERARDI, Paolo FIORE
UOSD Centro Nutrizionale
CORSO ON LINE
Il Centro Nutrizionale dell'Istituto Gaslini sta preparando un corso online
sulla corretta alimentazione di bambini
e adolescenti, con un approfondimento sul rapporto tra nutrizione, attività fisica e sport.
Il focus sul calcio sarà realizzato in collaborazione con la Virtus Entella.
Il corso sarà presto disponibile gratuitamente su SPRING, la piattaforma di
educazione alla salute dedicata a tutte
le famiglie italiane.
Vieni a trovarci su www.gaslinispring.it
12 13
La corretta alimentazione dei bambini
e degli adolescenti che praticano
sport riveste un ruolo fondamentale nel
garantire benessere psico-fisico. Non
sono necessarie alchimie nutrizionali indotte da sirene mediatiche, ma risulta
fondamentale impostare una seria educazione alimentare – propositiva e mai
coercitiva – finalizzata a evitare sia l’iperalimentazione, sia carenze nutrizionali. Per i bambini, soggetti in età
evolutiva, è necessario oltre a favorire
apporti nutrizionali corretti ed equilibrati, assicurare all’organismo l’energia
necessaria sia per l’accrescimento, sia
per l’aumentato dispendio energetico
dovuto all’attività fisica.
L’ideale schema dietetico, per soddisfare con buon equilibrio i fabbisogni
nutrizionali ed energetici del giovane
che fa attività fisica, deve comprendere
i cinque gruppi fondamentali di alimenti: cereali e tuberi come base fondamentale per fornire energia; frutta
e verdure per zuccheri semplici, vitamine, sali minerale e acqua; carni, prodotti della pesca, uova e legumi per
proteine di elevato valore biologico e
micronutrienti; latte e derivati per lo
stesso motivo e per l’apporto in calcio
e vitamine; grassi di condimento di
buon valore nutrizionale, come olio
extra vergine di oliva e burro, per l’apporto energetico.
Da sottolineare, quanto sia importante,
soprattutto per i bambini, la necessità
di assumere abbondante acqua nell’arco della giornata, in relazione alle
perdite legate alla pratica sportiva e
quindi, alle condizioni climatiche ed ambientali in cui viene svolta l’attività fisica.
Se questo fabbisogno non è soddisfatto, oltre alla riduzione di alcune prestazioni e funzioni psico-fisiche, i
soggetti in età evolutiva presentano
maggiori rischi di disidratazione sia al-
Chiedilo al Gaslini
Alimentazione e sport
MONDO GASLINI
Raccolta del farmaco, batte forte
il grande cuore dei genovesi e dei liguri
Un’iniziativa della Fondazione
Banco Farmaceutico con Federfarma Genova
In una giornata donati a 10.921 confezioni di medicinali da banco a 46 enti caritatevoli.
Edoardo Schenardi, segretario di Federfarma Genova: “Un plauso ai nostri concittadini, che ancora una
volta hanno dimostrato la loro generosità”.
IL grande cuore dei genovesi, e dei liguri, è tornato a
battere forte per una giornata, quella dedicata alla raccolta dei farmaci destinati alle associazioni e agli enti
benefici e, naturalmente, ai loro assistiti. Nelle quattro
province liguri, così come nel resto d’Italia, si è tenuta
recentemente la quindicesima edizione del “Banco farmaceutico”, l’iniziativa benefica di raccolta dei farmaci
da banco promossa dalla Fondazione Banco farmaceutico onlus e, nella provincia genovese, patrocinata da
Federfarma Genova, l’associazione della 302 farmacie
private presenti sul territorio provinciale. Nonostante
la crisi economica, che morde in modo trasversale in
ogni settore e in ogni fascia sociale, i genovesi ed i liguri
ancora una volta hanno dimostrato tutta la loro generosità, doppiando un risultato che alla vigilia era insperato. Da Ventimiglia a Sarzana, nel complesso sono
state raccolte 10.921 confezioni di farmaci da banco,
destinate a 46 enti caritatevoli. Questo risultato è stato
raggiunto grazie alla collaborazione dei titolari di 118
farmacie private che hanno aperto le porte ai volontari
della Fondazione Banco farmaceutico e invitato i cittadini a donare un farmaco per i più bisognosi. Il primato
di adesione all’iniziativa benefica è stato raggiunto ancora una volta da Federfarma Genova: ben 70 titolari
di farmacia si sono messi a disposizione per la raccolta
dei farmaci. Al termine della giornata di raccolta nel capoluogo sono state raccolte 6621 confezioni di farmaci
distribuite a 36 enti caritatevoli. A Savona hanno aderito
22 farmacie, raccogliendo 1944 farmaci destinati a 12
enti caritatevoli. Quindi, 18 farmacisti imperiesi hanno
garantito a 9 enti benefici 1535 confezioni di farmaci.
Infine, fanalino di coda, in provincia della Spezia hanno
aderito 8 farmacie, raccogliendo 821 confezioni di farmaci distribuiti a 7 enti benefici.
I cittadini genovesi hanno confermato appieno la loro
generosità ed il loro buon cuore, donando nel complesso lo stesso numero si farmaci rispetto al 2014. Nel
complesso, invece, in Liguria, si è registrata una lieve
flessione nella raccolta, che nel 2014 era stata di 11.631
confezioni di farmaci in 114 farmacie sul territorio regio-
nale. “I genovesi si sono ancora una volta dimostrati cittadini consapevoli e generosi - commenta il segretario
di Federfarma Genova Edoardo Schenardi - Nonostante le difficoltà che attanagliano la regione ed i suoi
cittadini, la raccolta dei farmaci per i più poveri e deboli
è giunta ad ottimi risultati, che speriamo possano ulteriormente incrementarsi il prossimo anno”.
Anche a livello nazionale gli italiani si sono confermati
campioni di solidarietà. Infatti, in occasione della giornata di raccolta del farmaco sono stati donati 360mila
farmaci da automedicazione destinati a più di 400mila
persone in stato di povertà quotidianamente assistite
dai 1.638 enti caritatevoli convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico onlus. L’iniziativa è stata realizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus in
collaborazione con Federfarma e Cdo Opere Sociali in
3.673 farmacie in 97 province e in più di 1.200 comuni
italiani e nella Repubblica di San Marino. Oltre 14.000
volontari, singole persone o appartenenti ad associazioni e movimenti, che hanno donato il loro tempo e la
loro disponibilità a un grande gesto di gratuità e dato
concreta testimonianza di “carità in opera”. “Quello che
è accaduto sabato è un segno di speranza – spiega
Paolo Gradnik, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus – per tutto il nostro Paese. In un momento di crisi gli italiani hanno dimostrato che credono
ancora nei valori della solidarietà e che con un semplice
gesto si possono aiutare tante persone, soprattutto famiglie, in difficoltà”.
“Un grazie speciale – aggiunge Gradnik – ai farmacisti,
ai volontari e ai media, tv, radio, stampa quotidiana e
periodica, che hanno dato voce e visibilità alla giornata
di raccolta del farmaco 2015”.
APRILE 2015
Noi gasliniani
Silvio Boero all’U.O.C. Ortopedia e Traumatologia
Il dottor Silvio Boero si è laureato in Medicina e Chirurgia con lode e specializzato con il massimo dei voti
presso l‘Università degli Studi di Genova. Dal novembre
1981 iniziò a frequentare la II Divisione di Ortopedia e
Traumatologia dell’Istituto Gaslini allora diretta dal professor Silvano Mastragostino, successivamente divenne
Contrattista per lo studio e l’applicazione dei fissatori
esterni e in particolar modo di quello di Ilizarov per la
correzione delle deviazioni assiali e l’allungamento degli
arti nelle eterometrie e nelle basse stature disarmoniche. Questi campi dell’ortopedia pediatrica insieme a
quello del m. di Perthes, del piede torto congenito e
della lussazione dell’anca sono stati quelli in cui si particolarmente distinto. Dal 1989 è stato Assistente e dal
1995 Aiuto a tempo indeterminato. Dopo il pensionamento del professor Mastragostino ha seguito il dottor
Gilberto Stella dedicandosi all’approfondimento delle
osteocondrodisplasie, successivamente con il professor
Stelvio Becchetti ha avuto, dal gennaio 09 l’incarico di
direzione di struttura semplice: “Deviazioni assiali ed
ipometrie degli arti”; dal novembre 2010 ha avuto la responsabilità, in qualità di ff, dell’U.O.C. Ortopedia e
Traumatologia del Gaslini, infine, la piena Direzione
della stessa struttura dal gennaio 2015.
Ha dato alle stampe oltre 200 articoli scientifici, ha partecipato in qualità di relatore o moderatore a centinaia
di congressi italiani e internazionali e ne ha organizzati
alcuni sulla fissazione esterna e sulla correzione delle deformità. Ha l’incarico di insegnamento di Ortopedia nel
Corso di Laurea per psicomotricisti all’Università degli
Studi di Genova. Dal 1985, si reca ogni anno, con l’Associazione Silvano Mastragostino – G.O.A. Onlus in
Kenya, presso le missioni di Ol’Kalou e Naro Moru per
portare assistenza chirurgico ortopedica ai bambini handicappati ivi ricoverati eseguendo un centinaio di interventi per ogni missione.
Diamo il benvenuto a:
Di Donato Valentina
Coadiutore Amministrativo
Di Vicino Luana
Coadiutore Amministrativo
Ceccaroni Carlotta
Coadiutore Amministrativo
Pesce Michele
Ass. Tecnico Inform.
Villa Luca
Ass. Tecnico Inform.
Salutiamo e ringraziamo:
Personale dipendente a tempo indeterminato collocato in pensione dal 01/01/2015 al 31/03/2015
Rabagliati Anna Maria
Dirigente Sanitario Biologo
Gennari Ferruccio
Assistente Amministr.
Punturieri Maria
Operatore Tecnico
Galli Rita
Operatore Socio Sanitario
Brillante Lucia Rita
Operatore Tecnico
Musetti Virginia
Ausiliario Spec.Economato
Sacceddu Maria Bonaria
Operatore Socio Sanitario
Ierardi Aldo
Operatore Tecnico
Callegari Marina
Coll.Prof.San. Esperto
Ricci Claudia
Coll.Prof.San. Esperto
Noi Gasliniani
Rossi Diletta
Coll.Prof.San.Inferm. Ped.
Spadaro Giusi
Coll.Prof.San.Inferm. Ped.
Rotolo Patrizia
Operatore Socio Sanitario
Galasso Luigia
Operatore Socio Sanitario
Canepa Eva
Coadiutore Amministrativo
Cosulich Lena M.
Coadiutore Amministrativo
14 15
Ronchetti Anna
Dirigente Medico
Dato Andrea
Dirigente Medico
Pezzato Stefano
Dirigente Medico
Aurigo Antonella
Coll.Pr.S.Tecn.Neurofisiopatol
Barbieri Miriam
Coll.Prof.San.Inferm. Ped.
Bonfiglio Roberta
Coll.Prof.San.Inferm. Ped.
Fedefarma informa
Personale dipendente assunto a tempo indeterminato dal 01/01/2015 al 31/03/2015
Spazio bimbo
I nostri piccoli pazienti
a scuola di Robotica Creativa!
Dal 1976 la Scuola Statale è presente al Gaslini per
garantire ai bambini e ai ragazzi ricoverati il diritto
allo studio e al gioco. La scuola si rivolge a bambini
e ragazzi di ogni età, in quanto è presente con tutti
gli ordini scolastici: scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola media. Dall’anno scolastico
2007/08, vengono proposte esperienze di Robotica Educativa e Creativa che nascono dalla collaborazione con la Scuola di Robotica di Genova,
rivolte ad una fascia di età molto eterogenea, che
va dai 4 ai 14 anni e oltre. Nell’U.O.C. di Day Hospital Emato-oncologico del Gaslini, dal 2007 sono
state avviate attività di Robotica Creativa, durante
le quali i degenti sono impegnati nella costruzione
di robottini attraverso l’utilizzo di materiali di riciclo, prevalentemente chip, parti elettroniche che,
eventualmente, possono essere meccanizzati e/o
programmabili al pc. Questa attività di lavoro manuale favorisce gli apprendimenti più classici come
la matematica e la chimica ma incoraggia anche
l’inclusione scolastica e sociale del piccolo paziente. Il tipo di relazione che si instaura tra l’insegnante che accompagna e sostiene il bambino nel
suo processo creativo si basa su di un tipo di comunicazione centrata sul “fare”, che risulta coinvolgente perché legata all’atto creativo. Anche la
valenza del rapporto robot-malattia non è da sottovalutare: il robot, nell’immaginario collettivo, è
un personaggio, per lo più divertente, che ha un
forte legame con la sofferenza, lasciando ampio
spazio al manifestarsi di vissuti empatici da parte
del bambino malato. I termini come “rotto”, ”malato” e “guasto”, nell’utilizzo semantico della nostra lingua, hanno spesso valenze simili. La figura
del robottino creato da oggetti rotti e riciclati
viene percepita dal piccolo paziente come una
“rinascita”, che assume un’importante valenza
anche dal punto di vista psicologico, nell’affrontare
il decorso della malattia. Il tipo di malattia ematooncologica lascia evidenti segni sul corpo dei pazienti (perdita dei capelli, immobilità temporanea o
permanente, tremolio degli arti, ecc.) e lo stato psicologico positivo è fondamentale per il percorso clinico da affrontare. Il bambino scopre, giocando,
che tutti i pezzetti di oggetti rotti e riciclati possono essere riassemblati e dare vita a nuovi manufatti belli e funzionanti. Il bambino si immedesima
e vede con positività il percorso di cura che lo
porterà alla guarigione. Tra i riconoscimenti ricevuti dalla Scuola in Ospedale del Gaslini in questo
ambito ricordiamo il Premio Smau Smart City Roadshow per aver realizzato un progetto innovativo
e per essere un esempio virtuoso nello sviluppo
delle moderne città intelligenti; il Premio Smau
Smart Communities.