Il Battesimo. - Lourdes Toctoc

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Il Battesimo. - Lourdes Toctoc
21° CATECHESI
IL BATTESIMO
Il Battesimo
Bisogna ora cominciare a toccare, e a meditare… sulle tappe più importanti della vita di
ogni cristiano.
Mi riferisco ai Sette Sacramenti, senza dei quali la fede non può crescere, l’anima non può
guarire e non si può ricevere alcun dono di missione.
Il fondamento della vita cristiana lo si riceve: prima con il Battesimo, poi con la Cresima e
poi con l’Eucarestia.
Essere battezzati, vuol dire “rinascere” e diventare meritevoli di gustare sempre più i tesori
della vita divina, progredire nella fede e perfezionarsi nella carità.
Il Battesimo libera dal peccato e, restituendo la purezza, rigenera quali figli di Dio.
Attraverso l’immersione nell’acqua, il battezzando rivive il seppellimento nella morte del
Signore, dalla quale risorgerà, come Lui, a vita nuova.
E questa “rigenerazione” avviene
attraverso l’opera dello Spirito Santo, senza la quale nessuna creatura
<<può entrare nel Regno di Dio>>.
(Giovanni 3, 5)
Il Battesimo è uno dei più grandi e importanti doni del Signore.
Il Battesimo è una luce sfolgorante, che indica il cammino della fede.
In questo Sacramento, l’acqua segna la morte del peccato e l’inizio di una vita nuova.
Il Signore stesso dà inizio alla Sua vita pubblica, dopo essersi fatto battezzare da San
Giovanni Battista, nel Giordano.
E poi, dopo la Sua Risurrezione, affida la missione di “battezzare”, proprio agli Apostoli.
<<Andate… ammaestrate tutte le nazioni,
battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo,
insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato>>.
(Matteo 28, 19-20)
Gli Apostoli cominciarono, così, a battezzare tutti quelli che credevano in Gesù e volevano
salvarsi.
Lo stesso carceriere di San Paolo, a Filippi, chiese di essere battezzato con i suoi. (Atti 16,
31-33).
La purificazione che avviene attraverso questo Sacramento, apre le porte che conducono
alla santità: il bagno con l’acqua benedetta rende VIVA la Parola di Dio.
In genere, il Battesimo si riceve da piccoli: è quindi necessario uno sviluppo della grazia
battesimale, nella crescita spirituale di ogni persona.
E questo sviluppo, lo favorisce proprio il Catechismo, che fa raggiungere, poi, gli altri due
Sacramenti che completano l’iniziazione cristiana: la Cresima e l’Eucarestia.
Che significato hanno i gesti diversificati nel Battesimo?
1) Il segno di Croce significa che la redenzione di quell’anima, avviene attraverso la grazia che
Gesù è riuscito ad ottenere dal Padre, attraverso la Croce.
2) L’annuncio della Parola di Dio significa che, per essere cristiani, s’intende essere illuminati
dalla Verità.
3) L’unzione con olio santo significa venire liberati dal maligno, per iniziare a professare la
fede della Chiesa che, come una mamma, accoglie con il Battesimo quella nuova creatura.
4) La consacrazione dell’acqua battesimale significa che il Sacerdote chiede allo Spirito
Santo di scendere su quell’acqua, con tutta la Sua potenza santificante.
5) Poi, durante il rito essenziale del Battesimo, avviene una ulteriore unzione con il sacro
crisma, che è un olio profumato, consacrato da un Vescovo, che significa che lo Spirito
Santo ha elargito il Suo dono al nuovo battezzato.
6) La veste bianca, che, in genere, viene appoggiata sul corpo del battezzato, significa che
quella creatura si è investita di Cristo ed è risorta con Lui.
In Cristo, i battezzati, diventano “la luce del mondo”.(Matteo 5, 14)
7) La benedizione solenne conclude il rito del Battesimo, coinvolgendo soprattutto la madre
del battezzato, che, in questo Sacramento, occupa un posto predominante.
Appartenere alla famiglia di Cristo (appartenenza confermata con il Battesimo) significa
prendersi l’impegno di vivere una vita di fede, di speranza, di carità.
E i genitori che non hanno privato i propri figli della grazia di diventare figli di Dio, con il
Battesimo, hanno anche questa grande responsabilità di vivere la fede in modo coerente.
I figli non devono essere alimentati solo nel corpo, ma anche, e soprattutto, nello spirito.
All’inizio la fede è imperfetta e immatura… poi deve svilupparsi.
Ed è per questo che la Chiesa, ogni anno, nella notte di Pasqua, fa rinnovare le promesse
battesimali.
La salvezza dell’anima è legata al Sacramento del Battesimo.
Ma chi muore, prima di essere battezzato, ma desiderandolo, porta con sé i doni del Battesimo.
Si salva anche chi (pur non conoscendo il Vangelo), cerca la Verità e compie la volontà di Dio,
così come la conosce. I bambini che muoiono senza battesimo, vengono affidati alla misericordia di
Dio che vuole salvi tutti gli uomini… e che predilige proprio i bimbi.
Il Battesimo cancella tutti i peccati: originale e personali, e libera anche da ogni pena del
peccato.
Non libera, però, dalle prove della vita… sofferenze, malattie, fragilità varie del proprio
carattere.
Sono previste lotte nella vita di ognuno, per meritare il Paradiso.
La Santissima Trinità dona la grazia santificante a che si battezza:
1) gli dà la capacità di credere in Dio, di sperare in Lui e di amarLo;
2) gli dà la capacità di comprendere e usufruire dei doni dello Spirito Santo;
3) lo aiuta a crescere, desiderando e cercando il bene, sollecitato dalle virtù morali.
Per mezzo del Battesimo si diventa partecipi del sacerdozio di Cristo e della Sua missione
profetica.
Si diventa <<pietre vive… per un sacerdozio santo>> (1 Pietro 2, 5).
Così come il Battezzato inizia ad avere dei doveri verso la Chiesa, ad ubbidire e ad essere
rispettoso e caritatevole verso i suoi Ministri…, allo stesso modo comincia ad usufruire anche dei
diritti: di ricevere i Sacramenti, di essere nutrito dalla Parola di Dio, e di essere sostenuto dai vari
aiuti spirituali della Chiesa stessa.
Il Battezzato è tenuto anche a partecipare all’attività apostolica e missionaria dei fedeli,
esercitando il suo “Sacerdozio battesimale” con la testimonianza di una vita santa.
In caso di necessità, chiunque può battezzare, purché nel suo cuore ci sia l’intenzione della
Chiesa. Si deve versare l’acqua sul capo del battezzando, dicendo: <<Io ti battezzo, nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo>>.
Gesù parla al cuore di chi Lo segue
Miei cari fratelli,
voi, chiamati ad essere i “nuovi Missionari”,
dovete imparare a camminare,
sempre più insieme e in sintonia,
per trasformarvi in una “forza organizzata”,
capace di estirpare tutta la “zizzania”,
che mina di deteriorare quanto di veramente buono
si sta seminando, spiritualmente parlando, nel vostro mondo.
Le difficoltà, le opposizioni… non devono spingervi a rinunciare al vostro mandato… ma,
casomai, devono agguerrirvi fino al punto di scuotervi e spronarvi a ricominciare l’ascesa verso il
sole della vostra vita spirituale.
I tesori che, ora, a questo punto del cammino, possedete… li avete faticosamente
conquistati…, sarebbe un delitto imperdonabile, quindi, perderli… solo per un memento di
sconforto!
Quando lo scrigno del vostro cuore sarà colmo, allora dovrete “andare”, “andare”, ovunque
Io vi manderò, per condividere i vostri tesori… e più darete… e più il vostro cuore si riempirà
nuovamente.
IO vi ho eletti Miei collaboratori: voi, ora, dovete impegnarvi a crescere sempre più nella
fede, per fare poi crescere il mondo che vi circonda… fino alla Mia statura.
L’umanità deve essere che tutta la Terra è pulsante del Mio Sangue, che sgorga, sempre e per
sempre, dal Mio corpo crocifisso, per la sua salvezza.
E con altrettanta certezza, deve sapere che IO, risorgendo dai morti, sono il sole che brilla e
brillerà nella sua esistenza, perché la sete spirituale non possa venire mai meno, facendo
precipitare tutti nel caos delle tenebre.
Il futuro è nelle mani della Divina Provvidenza… ma l’intervento della Divina Provvidenza
deve essere sollecitato dagli uomini, spinti da una totale fiducia nel Signore e animati a da una
profonda speranza.
Voi, cari Missionari, avete un grande compito:
quello di eliminare ogni “sapore amaro” dalla vita dei fratelli…
alterato dallo sconforto, dai dubbi, dalle paure.
Lo zucchero che dovrete usare, per modificare “quei sapori”, dovrà essere la Mia Parola di
salvezza.
E quando raggiungerete la pienezza della vostra missione?
Nel momento in cui i vostri gesti, le vostre parole, le stesse intenzioni che maturerete nel
vostro cuore… non saranno altro che il linguaggio del preludio del dono totale di voi stessi.
Voi dovete, non solo essere ispirati dall’Amore, ma dovrete rivestirvi totalmente d’Amore…
fino a collaborare per i fratelli, soprattutto sofferenti, come se lo faceste a Me:
<<In Verità vi dico che tutto quello che farete
a uno dei più piccoli tra i miei fratello, lo farete a Me>>.
(Matteo 25, 40)
Questo è vivere la carità… e la carità è la vera àncora della fede, senza della quale si rischia
di essere sommersi dalle tempestose acque della vita.
IO, figli cari, vi chiedo di trasformarvi, con la vostra presenza e il vostro operato, nelle stelle
luminose… che riusciranno a illuminare lo scuro cielo di chi è nella disperazione, nello sconforto,
nell’ottusità di una vita senza Dio.
Dovete essere l’eco di nuovi, ma eterni ideali… che la società, la famiglia, la scuola… non
riescono quasi più a dare.
Dovete seminare, generosamente, la Mia Parola, perché germogli un ricco e produttivo senso
dell’amicizia con Me, in ogni cuore.
Dovete coinvolgere, con il Mio Amore, senza temere il giudizio o il “forzato sarcasmo” di
chi cerca, con ogni mezzo, di demoralizzarvi e bloccare la vostra missione.
Non devono essere i riti “ad effetto”, che devono trascinare a Dio le anime, ma una fede
sempre più in crescita.
E la fede si alimenta, sì con la conoscenza, ma anche e soprattutto: con la preghiera, con la
carità, con l’amore.
La fede s’incarna nel cuore semplice, umile… che non domanda mai per sé, e che fa della
sua vita un costante inno di ringraziamento, anche nella prova più dura.
La fede è la scala luminosa che porta al cielo, e più si avanza, più, insieme, ci si stacca dal
mondo materiale e dai pericoli dello stesso.
I valori eterni riprendono la loro vitalità, nel cuore di chi fa progressi nella fede e il silenzio
diventa amico, perché s’incomincia a cercare, e trovare, la voce di Dio.
Spesso l’uomo si sforza di operare una fusione, tra intelligenza e cuore, per conquistare una
fetta di Verità.
Ma c’è una Verità, quella Suprema, che si raggiunge, almeno in minima parte, solo con il
cuore.
Questo, Missionari cari, è il messaggio che dovete divulgare:
la Verità non la si può conquistare, ma, quando la si cerca,
si deve essere pronti a lascarsi “possedere” da Lei,
fino a che è entrata persino nei pori della pelle.
Respirare la Verità, vuole dire: sconfiggere la morte e non temere più alcuna cosa.
Figli cari, considerate che la Verità è scritta nel cielo e che ogni sofferenza, accettata con
pazienza e serenità di cuore, permette di scoprire un sempre più grande lembo di cielo.
E’ così che si deve crescere spiritualmente.
Dio, fratelli cari, vi sta dando tanti doni… sono fiori che, se non li distribuite agli altri, si
intristiscono e sono destinati a morire.
Dite, dunque, al Signore, di non negarvi mai: i sacrifici, le rinunce, le sofferenze.
Solo così avrete sempre la gerla sulle spalle, carica di fiori variopinti, per colorare la vita
grigia di chi non conosce l’indistruttibile “salvagente” dell’amore di Dio.
Ricordatevi, miei cari, che dovete compiere ogni vostra azione, nella missione che vi è stata
affidata, in modo che, non solo sia gradita a Dio, ma porti giovamento spirituale anche a voi
stessi… perché, quando si opera per il Signore, si ha sempre diritto a frutti di conversione… non
solo nella Vera Vita, ma anche immediati.
Siate, dunque, disposti a mutare, a perfezionarvi nell’amore, nella disponibilità, nella
bontà… in modo che IO possa plasmare il vostro cuore e voi possiate essere sempre più sinceri nel
proposito e nella volontà di fare tutto quello che dipende da voi, per realizzare il progetto del vostro
Signore
Camminate nella speranza, discepoli cari,
anche in mezzo alle tribolazioni e alle sofferenze…
perché così completerete quanto manca ai Miei patimenti,
a vantaggio della Chiesa.
Siate ora benedetti,
nel nome del Padre, Mio e dello Spirito Santo.
Vi Amo
Maria parla al cuore di chi segue Gesù
Creature mie,
ho chiesto al Padre il tempo di una carezza, per ognuno di voi.
Sempre nel silenzio, ho seguito il Mio Gesù… ho ascoltato ammirata il Suoi insegnamenti, ho visto
con gioia le Sue guarigioni, sono stata disperatamente testimone delle Sue atroci sofferenze, ho
esultato, quasi incredula, della Sua, però, preannunciata e tanto attesa risurrezione.
Quando Gesù è tornato dal Padre, ho sentito mia, come non mai, la Sua missione d’amore.
Dovevo e volevo rompere il Mio silenzio… e usare la Parola per distribuire generosamente
la forza di credere in Dio.
Non avevo una grande dialettica, né un’istruzione che Mi permettesse di sostenere lunghe
omelie… ma dovevo riuscire a parlare, per dire alla gente che il Padre l’amava oltre ogni confine.
Il Signore, che tutto vede e tutto sa, provvide allora ad inviarMi il Suo Spirito… e così fece
con tutti gli Apostoli… perché, con il nuovo carisma della parola potessimo radunare le genti e
fondare così la prima Chiesa, per la Sua gloria.
La Mia carezza, oggi, cari nuovi Missionari, deve raggiungere il vostro cuore… così come
lo raggiunse, quel giorno, l’effusione dello Spirito Santo.
Desidero darvi una carica nuova, desidero incoraggiarvi ad andare avanti, desidero nuovamente
rivelarvi che il Signore conta su di voi, per una nuova rinascita della Sua Chiesa.
Non temete: i doni e gli strumenti necessari, per compiere questa missione, ve li darà Lui…
voi mantenete il vostro impegno, ricchi di entusiasmo e di speranza.
<<Le opere del Signore sono tutte molto belle,
ogni Suo comando si compie a Suo tempo>>.
(Siracide 39, 16)
Vi stringo al Mio cuore materno,
e vi amo