Programma elettorale M5S Montelupo Fno

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Programma elettorale M5S Montelupo Fno
PROGRAMMA
AMMINISTRATIVO
5 ANNI A 5 STELLE
Montelupo Fiorentino
Elezioni amministrative
Maggio 2014
Movimento 5 Stelle
Montelupo Fiorentino
Programma di Governo della Città
Indice
Democrazia diretta e Trasparenza
Connettività
Acqua Pubblica
Mobilità
Ambiente e Rifiuti
Agricoltura
Impresa, Artigianato e Commercio
Pubblica Amministrazione
Bilancio
Urbanistica
Energia
Politiche e Reti sociali
Scuola
Turismo
Cultura
Sicurezza
Sport e Salute
Democrazia diretta e Trasparenza
Occupati della politica, altrimenti la politica si occuperà di te
Premessa
I cittadini sono stati progressivamente
estromessi dalle decisioni che sono
sempre più percepite come imposte
dall’alto sulla base di logiche
incomprensibili.
Molti studi sociologici e una parte
significativa delle accademie
politiche ed economiche evidenziano
come la partecipazione dei cittadini
aiuti gli amministratori a prendere
decisioni più equilibrate e che una
componente importante della felicità
delle comunità passi attraverso la
partecipazione popolare diretta.
La partecipazione non filtrata dal
potere, consente infatti di concorrere
concretamente alla gestione della
cosa pubblica, aumentando il senso di
consapevolezza dei cittadini, anche
attraverso percorsi formativi di
educazione civica.
Si tratta di introdurre norme in linea
col principio elementare della
democrazia, idonee per introdurre
equità e giustizia sociale al fine di
consentire ai cittadini di decidere,
dove e come destinare risorse della
comunità.
In ambito locale le norme (art. 8
supplemento ordinario N. 162 del D.
Lgs. 267 del 18 agosto 2000)
prevedono l’introduzione di strumenti
di democrazia diretta, ma anche
quando gli Statuti degli Enti locali
sono stati aggiornati spesso mancano
le norme attuative e gli
amministratori scoraggiano la
partecipazione popolare.
Azioni
Modificare lo Statuto comunale e
strumenti d’iniziativa popolare per
inserire il
referendum deliberativo propositivo
senza quorum e il bilancio
partecipativo deliberativo, rendendoli
strumenti non solo consultivi, ma
vincolanti per il Consiglio Comunale.
Per l’iniziativa referendaria,
analogamente alle altre iniziative,
sarà necessaria la raccolta firme
adeguata al corpo elettorale, ma non il
quorum di validità: il quorum
scoraggia la democrazia e contraddice
il principio democratico per il quale
“chi partecipa decide”.
Istituzione di Consulte territoriali a
tema (urbanistica, scuola, salute e
mobilità) col fine di stimolare la
partecipazione dal basso e raccogliere
le proposte popolari per farne
argomento di discussione anche nel
Consiglio Comunale. Una volta
raccolte le idee più votate una
delegazione popolare, insieme
all'amministrazione del Sindaco,
valuterà l’introduzione delle priorità
emerse dal basso e le introdurrà nel
piano dei lavori pubblici e dei servizi.
La delegazione popolare avrà il
compito di controllare il processo,
avrà accesso a tutti gli atti e riferirà
l’andamento dei lavori, nelle
assemblee popolari.
Creazione di un registro on-line in cui
raccogliere tutte le istanze inviate alla
pubblica amministrazione e dove si
consultare le risposte ricevute.
Istituzione di forme di
coinvolgimento dei cittadini nei
processi decisionali che riguardano
questioni particolarmente rilevanti per
l'interesse collettivo.
Le sedute del Consiglio Comunale e
delle Commissioni saranno trasmesse
in diretta streaming e reperibili sul
sito istituzionale del Comune.
Connettività
Un'amministrazione sempre connessa
Premessa
La copertura della Rete è
fondamentale, perché può essere
utilizzata per lavorare, comunicare,
formare comunità e informarsi.
La Rete è trasparenza e rappresenta
l'infrastruttura base su cui far
viaggiare idee, opinioni, servizi.
Portare internet in ogni casa è un
processo culturale e partecipativo,
poiché il web dà voce a tutti ed è
quindi libero dalle manipolazioni dei
pochi a danno dei molti.
Internet agevola la comunicazione e
la trasparenza dell'Amministrazione.
Ne consegue quindi un risparmio di
carta e tempo con la possibilità di
offrire servizi che evitino lunghe code
agli sportelli.
L'incremento della connettività non
deve comunque ledere il diritto alla
salute.
Mentre le compagnie telefoniche
cercano la massimizzazione dei
profitti, e hanno interesse a installare
poche antenne ad alta potenza,
l'amministrazione comunale ha il
dovere di tutelare i propri cittadini
identificando le collocazioni più
adatte per le antenne e riducendone la
potenza.
Le leggi nazionali e regionali
permettono ai Comuni di realizzare
un piano antenne, offrendo gli
strumenti per ridefinire sia le
installazioni future che quelle
pregresse.
Inoltre in un Paese con una elevata
diffusione di smartphone come
l'Italia, le pubbliche Amministrazioni
non sfruttano a pieno l' opportunità di
interagire e collaborare coi cittadini.
Azioni
Sviluppare APP civiche che
semplifichino la vita quotidiana del
cittadino nell'accesso a servizi fra i
quali vi possono essere:
- segnalazione personalizzata pulizia
strada, lavori pubblici;
- segnalazione di degrado urbano,
come l'abbandono rifiuti;
- prenotazione libri nelle biblioteche
comunali;
- segnalazione eventi e manifestazioni
culturali;
Ristrutturazione dei siti istituzionali
dei Comuni con l'obiettivo di fornire
immediata accessibilità e fruibilità
uniformando la struttura grafica e
funzionale con cui vengono fornite le
informazioni ai cittadini e ai
professionisti.
Trasformazione del sito del Comune
in un vero e proprio portale
informativo tramite il quale accedere
alle principali notizie d'interesse per il
territorio.
Accesso rapido agli atti pubblici e
servizi via internet.
Intraprendere la riconversione al
software libero e gratuito
risparmiando risorse economiche oggi
spese per l'acquisto di software
proprietario.
Completa rivisitazione dei portali
istituzionali, circoli didattici, musei,
promozione territoriale, con
l'obiettivo di uniformarli ad uno
standard condiviso.
Creazione di un piano intercomunale
antenne, per la mitigazione
dell'inquinamento elettromagnetico.
Acqua Pubblica
Acqua bene comune
Premessa
Il programma sull’acqua pubblica è
stato scritto per il Movimento 5 stelle
da 27 milioni di italiani che il 12 e il
13 giugno 2011 hanno sancito il
primato del concetto di bene comune
sulle logiche del mercato. Si faranno
quindi tutti i passi necessari perché
l’acqua torni ad essere gestita
dall’amministrazione pubblica e per
tale percorso sarà preziosa la
collaborazione con il Coordinamento
nazionale e provinciale dell’acqua a
cui abbiamo aderito sin dai primi
passi e con cui collaboriamo tuttora
attivamente con l’obiettivo di
rispettare la volontà popolare così
fortemente espressa.
L’ i m p e g n o i n t a l s e n s o h a
un’importanza che va ben oltre la
pubblicizzazione del servizio idrico,
ma è il primo passo concreto e
simbolico, verso la tutela di tutti i
beni comuni attualmente oggetto di
svendita da parte delle
amministrazioni di ogni colore.
Inoltre la formula stessa di SpA lega
l’azienda a fare utili per statuto, e non
a reinvestirli come sarebbe legittimo
aspettarsi da un’azienda che gestisce
il monopolio dell’acqua. I Sindaci
sono anche soci di acque SpA, e
quindi beneficino dei dividenti
derivati da tale Spa.
Dopo il referendum, Acque SpA,
continuando ad applicare le vecchie
tariffe, ha fatto pagare a tutti noi 25
milioni di euro non dovuti, come
confermato dal TAR nell'aprile 2013.
Ad Aprile 2013 c’è stato il giudizio
del TAR su tali tariffe, e le ha
dichiarate ILLEGITTIME. La
motivazione è che tra i costi
continuava a figurare la
remunerazione del capitale investito
(ovvero gli interessi dei prestiti
chiesti alle banche e il guadagno
d’impresa), che era invece stata
abolita col referendum tramite
l’abrogazione del comma 1
dell’articolo 154 della legge152 del
2006 (“Testo unico ambientale”).
Sotto il governo Monti il controllo
delle tariffe è passato dal Ministero
dell’Ambiente all'Autorità per
l’energia elettrica e del gas. Questa ha
deciso di RADDOPPIARE il capitale
dell’azienda attraverso un trucco,
procedendo con gli ammortamenti
delle proprietà societarie su venti anni
e non su dieci. Questo comporta che,
se lo Stato volesse comprare il 45%
di Acque SpA, dovrebbe pagare il
doppio rispetto a quanto lo aveva
venduto.
In dieci anni i privati in Acque SpA
hanno guadagnato 100 MILIONI,
mentre per acquisire il 45% della
quota hanno messo sul tavolo poco
più di 18 milioni.
Azioni
Il primo passo sarà quello di
modificare lo Statuto Comunale
affinché sancisca la non rilevanza
economica del servizio idrico
integrato.
Sarà una priorità della nostra
amministrazione far rispettare il
volere popolare anche per quanto
concerne il secondo quesito
referendario.
indigenti, garantendo il diritto
all’acqua. L’acqua è fondamentale per
la vita, non per gli interessi di pochi
privati. Proponiamo di garantire 50
litri al giorno alle persone che vivono
dietro ai contatori staccati, che non
sono dei semplici numeri insolventi
ma persone in difficoltà.
Promozione uso di acqua potabile
comunale, attraverso un maggior
numero di fontanelli pubblici che
distribuiscano acqua depurata liscia e
gassata, e dove sia indicata la qualità
dell’acqua.
Introdurre una tariffa che tenga conto
dei membri del nucleo familiare oltre
al mero calcolo del contatore, per
agevolare le famiglie numerose, che
sono sempre di più a causa della crisi
economica.
La situazione di morosità in cui
vengono a trovarsi un numero sempre
crescente di famiglie ha portato un
aumento notevole delle utenze cui è
stato tolto il servizio idrico. Il fondo
di solidarietà (che paghiamo tutti in
bolletta) serve ad aiutare i casi più
Ridurre il prelievo idrico mediante
l’adozione di sistemi di
ottimizzazione dei consumi e di
riutilizzo delle acque. Mobilità
Muoversi è libertà
Premessa
Il progetto di Mobilità a 5 Stelle
nasce dalla constatazione di come la
mobilità coinvolga moltissimi aspetti
della vita quotidiana di tutti noi. Essa
infatti influisce direttamente sullo
sviluppo e sulla valorizzazione del
territorio, che può essere
letteralmente ridisegnato da un valido
progetto di mobilità, sull’ambiente e
la salute, sulla sicurezza,
sull’economia, sull’occupazione e sul
turismo.
per godere degli spazi urbani come
beni comuni, e come tali appartenenti
a tutti senza privilegi. Cambiare la
mobilità significa cambiare stili di
vita.
Le scelte urbanistiche devono
privilegiare la salvaguardia del
territorio e l'utilizzo di infrastrutture
leggere e di spazi vivibili e sicuri per
pedoni e ciclisti.
Nessun progetto organico è stato mai
fatto per questo territorio ma solo
interventi occasionali: è quindi
necessario sviluppare un Progetto di
Mobilità Empolese-Valdelsa 2020
creando una forte struttura con poteri
di decisione e controllo unitamente a
criteri di applicazione graduali e
flessibili.
La mobilità, ovvero la possibilità di
muoversi liberamente sul territorio,
non è solo una necessità del cittadino
al fine di permettere il libero
svolgersi delle proprie attività di
studio, lavoro e tempo libero, ma
anche un diritto previsto dalla
Costituzione (Art. 16).
In particolare, la libertà di movimento
è la condizione necessaria al cittadino
Garantire la mobilità ai cittadini si
traduce in una riconquista della città,
dei suoi spazi e delle sue funzioni da
parte di tutti gli abitanti e in
particolare delle categorie più deboli.
Inoltre il tema della mobilità non può
essere disgiunto dal tema della
salvaguardia della salute dei cittadini
e dell’ambiente: necessità
irrinunciabili e prioritarie per una
Comunità.
Più auto, strade, ponti, svincoli e
rotonde non rappresentano la nostra
ricchezza, prosperità e felicità, ma
devono essere funzionali e sicuri.
La mobilità che arricchisce è quella
liberamente scelta non quella
obbligata. L’obiettivo non è di
dissuadere l’uso dell’auto ma di
renderlo di fatto superfluo e superare
l’attuale situazione nella quale
mobilità significa automobile in
quanto di fatto indispensabile.
Azioni
Mobility Manager
Il Mobility Manager deve essere il
punto di partenza e costituisce uno
dei punti salienti delle azioni di
Mobilità sostenibile.
Occorre partire da un pieno
censimento della mobilità per
realizzare un piano di spostamento
totale dei cittadini sia lavoratori che
studenti per avere una prospettiva
precisa delle esigenze.
Bisogna capire i flussi di traffico,
stabilire chi si sposta, i punti di
partenza e di arrivo, in quali orari e
con che mezzi.
Dal 2000 la normativa nazionale ha
introdotto il Mobility Manager di
area, figura di supporto e
coordinamento dei responsabili della
mobilità aziendale, istituita presso
l'Ufficio Tecnico del Traffico di ogni
Comune.
Il Mobility Manager deve mantenere i
collegamenti con le strutture
comunali e le aziende di trasporto
locale, promuovere le iniziative di
mobilità di area e monitorare gli
effetti delle misure adottate.
L'obiettivo è di ridurre l'uso dell'auto
privata favorendo soluzioni di
trasporto alternativo a ridotto impatto
ambientale (car-pooling, car sharing,
bike sharing, trasporto a chiamata).
La linea ferroviaria Empoli-Granaiolo
deve essere raddoppiata, ed istituite
molte più fermate tra Empoli e
Certaldo per creare una TRANVIA
DELLA VALDELSA, cioè una linea
tranviaria a frequenza 15 minuti che
sostituisca il servizio bus e colleghi
anche Terrafino, Ponte ad Elsa,
Brusciana S. Andrea e Fontanella,
Cambiano, Castelfiorentino, Petrazzi
e Certaldo. Istituire una nuova
fermata in via Bonistallo in modo che
gli studenti possono prendere il treno
all’uscita da scuola.
Trasporto Pubblico
Utilizzo di veicoli elettrici per i
servizi a chiamata ed adeguamento
del parco veicoli esistenti a sistemi
meno inquinanti o emissioni zero.
Rendere il mezzo pubblico
competitivo rispetto al mezzo privato
in termini di velocità, comfort ed
economia.
Gli attuali mezzi sono troppo grandi e
troppo vecchi per servire frazioni
troppo piccole, spesso sono vuoti ed
inquinano.
La rete del servizio pubblico deve
essere revisionata ed integrata sia con
adeguati interscambi tra diversi mezzi
realizzando punti /isole di
interscambio bici/bus Bus/treno bici/
treno.
Lotta all’evasione con la previsione di
sconti progressivi del servizio con
l’aumento dell’utilizzo dei mezzi da
parte dell’utente, con costi
decrescenti di biglietti ed
abbonamenti.
Tariffe agevolate per gli studenti e per
le famiglie: abbonamenti familiari
scontati, sconti crescenti sugli
abbonamenti per i figli oltre il primo.
Piano mobilità per disabili / fasce
deboli sia con piano di interventi
deciso in un tavolo con i disabili sia
mettendo a norma le fermate autobus.
Utilizzo dei pannelli già presenti per
indicazioni sull’inquinamento e per
sensibilizzare all'utilizzo dei mezzi
pubblici.
Mobilità Ciclabile
In linea con gli obiettivi europei lo
scopo è di elevare al 20% il numero
di cittadini che si spostano usando le
due ruote entro il 2020.
Sottoscrizione della campagna
Salvaciclisti che regolarizza e
salvaguarda la mobilità su due ruote.
Sviluppo della rete ciclabile secondo
standard di mobilità moderna,
vedendo lo spostamento in bici come
un trasporto e non solo come una gita
di piacere, e garantendo percorsi
protetti, diretti, veloci e senza
interruzioni e tortuosità su tutte le
direttrici di scorrimento;
eventualmente trasformare parte delle
carreggiata in percorsi ciclabili.
Mobilità Privata
Progressiva conversione all'elettrico
del parco veicoli del Comune e degli
altri enti pubblici.
Studio di fattibilità per la promozione
di sistemi di car sharing,
possibilmente di auto elettriche o a
basso impatto ambientale, che
consentano alle famiglie di rinunciare
ad almeno un'auto, con un risparmio
significativo (2000-3000 euro annui)
sul bilancio familiare; promuovere il
servizio tramite l'offerta per famiglie
dove ci sono due lavoratori che hanno
una sola macchina; incrementare auto
a disposizione e numero piazzole in
vicinanza di fermate bus, bike sharing
o parcheggio per biciclette Introdurre
e incentivare il Car pooling come
ulteriore strumento per ridurre il
traffico veicolare.
Completamento della rete delle piste
ciclabile ed integrazione tra pista
extraurbane e piste urbane, creando
anche una rete ciclabile che colleghi
le scuole con Fibbiana, il centro e la
biblioteca.
Abbattimento delle barriere
architettoniche, ove possibile, per il
corretto transito sulle piste (dehors,
paletti, scalini, ecc).
Promozione delle bici elettriche e
pieghevoli con appositi incentivi.
Istituzione del servizio di bike
sharing.
Modulazione intelligente dei limiti di
velocità riducendoli a 30 km/h ("zone
30") nelle zone residenziali, presso
scuole ed attraversamenti ciclopedonali, grazie anche a strumenti di
dissuasione psicologica e fisica quali
incroci rialzati, restringimenti della
carreggiata.
Educazione all'uso della bici e delle
piste ciclabili in collaborazione con
associazioni e Polizia Municipale,
soprattutto per bambini e famiglie con
la doppia funzione di aumentare la
sicurezza stradale e di avvicinare i
cittadini a questo importante corpo
municipale.
Per disincentivare i furti istituire
depositi bici presso tutti gli uffici
pubblici (Comune,
USL, scuole,
biblioteche) e privati con più di 20
dipendenti e in tutte le aree di grande
afflusso.
Incentivare gli investimenti nella
manutenzione stradale (strade, piste
ciclabili, marciapiedi, parcheggi)
piuttosto che quelli in nuova viabilità.
Ambiente e Rifiuti
L'oro sporco del XXI secolo
Premessa
Nell'Empolese-Valdelsa il metodo di
raccolta rifiuti è un porta a porta
semi-integrale.
L’obiettivo principale della raccolta
dei rifiuti, se fatta coscientemente, è
duplice: RIDURRE I RIFIUTI e
RICICLARE MAGGIORMENTE.
I metodi per attuare questi punti sono,
rispettivamente:
- FA R PA G A R E M E N O C H I
PRODUCE MENO RIFIUTI;
- FA R PA G A R E M E N O C H I
RICICLA DI PIÙ.
Al di là delle celebrazioni dei risultati
riguardanti il porta a porta, il dato
preoccupante resta quello della
quantità dei rifiuti prodotti,
praticamente invariata.
Mentre l'Amministrazione dovrebbe
preoccuparsi di diminuire i rifiuti
prodotti, una SpA come
Publiambiente ha interesse a gestirne
quanti più possibile, per aumentare il
proprio profitto. Questo è un errore,
in quanto l’obiettivo politico
principale viene tristemente eluso: è
la politica che deve dettare l'agenda al
gestore non il contrario.
Azioni
È necessario agire sulla produzione:
le amministrazioni comunali devono
intavolare un dialogo con le grandi
strutture commerciali per la riduzione
del packaging e la promozione di
prodotti sfusi o riutilizzabili.
Tutto ciò potrebbe indurre le aziende
a cambiare la propria politica
produttiva, abbattendo all’origine la
produzione degli imballaggi.
Impedire l'incenerimento di ogni
genere di rifiuti e di residui di
produzione sul territorio comunale.
Portare la plastica a tariffa. L'attuale
Tares non è una tariffa, ma una tassa.
La TARIFFA permetterebbe di
premiare chi crea un volume minore
di rifiuti andando a farlo pagare
meno. La TASSA permette di fare
solo alcuni sconti.
Introdurre METODI DI PESO dei
rifiuti permetterebbe di sommare a
una TASSA MINIMA DIVISA TRA
TUTTI che coprirà i costi di pulizia
delle strade e quant’altro, una
TARIFFA che premi chi produce
meno rifiuti e penalizzi chi ne
produce molti.
L’obiettivo è responsabilizzare il
cittadino nella gestione dei rifiuti fin
dal contesto domestico. Si premia
così chi compie scelte virtuose, come
l’utilizzo dell’acqua del fontanello,
dei piatti di porcellana, dei pannolini
lavabili e in generale
i
comportamenti virtuosi che non
creano rifiuti.
distributore di detersivi biologici alla
spina, latte alla spina, ecc…). La
vendita dei prodotti andrebbe a
coprire integralmente i costi dell'isola
ecologica.
Separare la raccolta dallo
smaltimento, procedendo a fare due
distinte gare d'appalto: una per la
raccolta e l'altra per lo smaltimento.
Due gare d'appalto diverse
consentirebbero di spezzare il
meccanismo perverso che attualmente
impedisce un effettiva riduzione della
produzione di rifiuti.
Seguendo l’esempio di alcuni comuni
virtuosi, tra cui Capannori, si
potrebbero allestire centri di recupero
per elettrodomestici, dove
quest'ultimi siano riparati per poi
essere venduti o semplicemente
donati a chi ne ha bisogno. La loro
collocazione dovrebbe coincidere con
le isole ecologiche di area e sarebbero
realizzati attraverso fondi europei.
Passare dalla cesta ai sacchetti/
bidoncini, come avviene già in tutta
Italia. Questo passaggio cambierebbe
la percezione del rifiuto, agevolando
la percezione della quantità del rifiuto
prodotto; inoltre, si renderebbe
certamente più pratica la gestione dei
contenitori.
Creare un programma di
sensibilizzazione sull’amianto, volto
a formare i privati cittadini circa le
giuste norme da seguire per la
rimozione dell’amianto in piccole
quantità.
Creazione dell'Isola ecologica di
quartiere: la sostituzione senza
criterio delle campane multimateriale
con quelle per il conferimento del
vetro ha creato delle piccole
discariche di quartiere. L'alternativa è
creare delle Isole ecologiche di
quartiere dove si possano conferire,
gratuitamente e senza burocrazia,
vetro, olio esausto, batterie, toner,
farmaci ecc. e contestualmente si
possano trovare prodotti finalizzati
alla riduzione del rifiuto (per
esempio: fontanello dell’acqua,
Ottenere certificazione ambientale
(EMAS), che da una parte stimola ad
impegnarsi per migliorare la propria
ecosostenibilità, dall'altra fissa
standard qualitativi elevati
immediatamente identificabili. La
certificazione avrebbe un effetto
deterrente frenando eventuali
politiche dannose con la minaccia di
perdere il riconoscimento.
Agricoltura
Sostenibilità alimentare con filiera corta e solidarietà
Premessa
È importante sviluppare politiche
comunali volte a incentivare e
favorire i produttori locali in quanto i
prodotti agricoli coltivati in zona
generano un ciclo virtuoso per
l’economia locale.
Politiche volte a favorire i prodotti
locali:
• Creano di posti di lavoro sul
territorio, tema fondamentale in un
momento di crisi come questa;
• Contribuiscono a contrastare il
dissesto idrogeologico con un terreno
controllato e curato;
• Aumentano la ricchezza del
territorio in quanto comprando un
prodotto locale il produttore spenderà
la maggior parte del suo guadagno nel
territorio;
• Migliorano la qualità, poiché il
prodotto non percorre migliaia di
chilometri prima di arrivare sulla
nostra tavola, l’origine e la qualità
sono certi e verificabili e si evita
l’inquinamento da trasporto.
Promozione e supporto dei Gruppi di
Acquisto Solidale (GAS) anche
mettendo a disposizione locali per
poter organizzare riunioni, punti di
incontro e luoghi di consegna per
piccole e medie aziende biologiche
per superare il limite della consegna 1
volta a settimana.
Azioni
Agevolare i produttori locali
introducendo i loro prodotti nelle
mense comunali.
Creare una struttura condivisa per la
vendita, il trasporto e la lavorazione
dei prodotti agricoli tipici come la
Cipolla di Certaldo e il carciofo
empolese e promuoverli nel mercato
italiano e straniero.
A ff i a n c a r e i p r o d u t t o r i s u l l e
possibilità di finanziamenti regionali
ed europei, nella costituzione di
consorzi, mettere in contatto
produttori e clienti promuovendo i
GAS e facendo educazione
alimentare.
Promuovere una mozione che vieti la
coltivazione di colture geneticamente
modificate (OGM) all’interno del
territorio comunale. Attualmente in
Italia ne è vietata la coltivazione, ma
nei prossimi anni le lobbies del
settore spingeranno per introdurli.
Incentivare i metodi di produzione
biologica e biodinamica dando la
priorità alle aziende condotte da
giovani e da donne, il cui reddito
totale derivi principalmente da
agricoltura.
Individuazione di terreni vocati
all’orticoltura per poterli destinare a
orti urbani col vincolo di coltivare
con metodi sostenibili.
Favorire la nascita di un consorzio di
preservazione e divulgazione di
specie autoctone. Il consorzio avrà
l’obbligo di mantenere la purezza
delle specie e fungere da rete di
scambio.
colturale, e quindi un prezzo fissato in
partenza, e la sicurezza al
consumatore per quanto riguarda un
approvvigionamento e un controllo
sui prodotti, ponendo particolare
attenzione ai metodi produttivi.
Questo creerebbe inoltre un vantaggio
economico ad entrambe le parti grazie
alla filiera corta.
Promuovere corsi di formazione
gratuiti aperti a persone di ogni età,
per fare educazione alimentare alla
cittadinanza trattando ad esempio il
tema dei prodotti di stagione e
autoctoni oppure il riconoscimento di
prodotti naturali.
Estendere i mercati di soli produttori
in ogni quartiere (i cosiddetti farmer
market) e in zone strategiche della
città destinando loro anche strutture
coperte. Favorire il rapporto tra
produttore e consumatore
approntando veri e propri programmi
pre-semina che diano la sicurezza al
produttore di una pianificazione a
medio-lungo termine sul piano
Moratoria sul consumo del suolo
(cementificazione) sul territorio
comunale in modo particolare per le
aree agricole.
Agevolazioni fiscali agli esercizi
commerciali di quartiere ed ai
ristoranti che si riforniscano da filiere
agricole corte e di trasformazione
locale.
Impresa, Artigianato e Commercio
Piccole e medie imprese: la nostra vera forza
Premessa
È sotto gli occhi di tutti che sia il
settore secondario che quello terziario
stiano vivendo un momento di
difficoltà senza precedenti.
Le imprese cercano di sopravvivere
ad uno scenario in cui la domanda
interna è in forte calo, mentre i
mercati dai confini sempre più ampi
stanno portano la concorrenza su un
piano di riduzione dei costi, che vede
inevitabilmente in posizione di
svantaggio quei Paesi che hanno
sempre fatto dell’innovazione e della
qualità il loro punto di forza.
La crisi che produce la moria delle
piccole e medie imprese e favorisce
nello stesso tempo le imprese più
grandi, fa sì che si producano sul
mercato vere e proprie oligarchie
economiche a tutto svantaggio del
lavoro.
Il tessuto economico italiano è
sempre stato solido proprio grazie alla
piccola e media impresa, che perciò è
una risorsa da tutelare.
Le imprese però negli ultimi anni
sono schiacciate non solo dalla
competizione, ma anche dalla
difficoltà di accesso al credito; per
questo motivo, il Comune deve
cercare di creare tutte quelle
condizioni che permettano alla
piccola media e impresa di
sopravvivere e svilupparsi.
La Grande Distribuzione Organizzata
(GDO) non scoraggiata, ma anzi
sostenuta dalle precedenti
amministrazioni che hanno
acconsentito l'aumento esponenziale
del rapporto tra GDO e numero di
abitanti, ha prodotto una difficoltà
certa anche per il commercio locale.
La nostra visione è di un territorio che
deve riportare i suoi abitanti a fare
acquisti nelle attività locali, creando
un circolo virtuoso che genererà
benefici per tutta la popolazione.
L’obiettivo dell’amministrazione
comunale deve quindi essere quello di
favorire il commercio locale, e la
direzione verso la quale il Comune
deve cercare di indirizzare tutte le
attività economico-produttive è quella
del benessere attuale e futuro,
puntando allo stesso tempo a una
crescita sostenibile.
Le attività locali devono lavorare nel
pieno rispetto dell’ambiente e del
tessuto sociale della nostra città.
Azioni
Stop alla costruzione di nuovi centri
commerciali.
Promozione di un'economia etica e
solidale all'interno del territorio con
particolare attenzione alle realtà che
perseguono la filiera corta.
Addizionale IMU al minimo per gli
esercizi commerciali sotto i 150 mq.
Agevolazioni fiscali per nuove
attività di giovani fino a 30 anni.
Creazione di un fondo di incentivi per
le aziende sotto i 15 dipendenti che
sperimenteranno il telelavoro.
Creare un Commissione di
imprenditori, artigiani, commercianti
(non necessariamente rappresentanti
delle categorie) a supporto della
Giunta, che proponga azioni per lo
sviluppo delle attività produttive
comunali.
Lo squilibrio in essere fra grande
distribuzione e commercio di
vicinato, contribuisce negativamente
sia sulle attività commerciali locali
che sulla vita della città, i suoi spazi e
le forme della sua socialità. Sono
necessarie quindi iniziative che
spostino questo squilibrio verso un
rapporto di forza che preservi invece
il commercio locale, le produzioni
locali, l’ambiente e la socialità della
nostra città.
Ridurre la burocrazia nelle risposte
alle imprese, agli artigiani e ai
commercianti a tutti i livelli.
L’ottimizzazione dei tempi di
gestione delle pratiche deve essere
raggiunta attraverso la creazione di un
sistema di parametrizzazione dei loro
tempi di gestione e attraverso
l’attribuzione di specifiche
responsabilità ai funzionari comunali,
che andranno costantemente
monitorate e valutate.
Il riordino e miglioramento dei servizi
di trasporto pubblico, misure di
urbanistica sul centro storico che non
ne sviliscano la bellezza e la
fruizione, si devono aggiungere
all’integrazione degli attuali percorsi
culturali e all’azione condivisa tra
pubblico e privato rivolta a rafforzare
adeguatamente il commercio
cosiddetto di vicinato.
Puntualità
da
parte
dell'amministrazione nel pagamento
ai fornitori.
Rivedere il sistema delle gare
economicamente vantaggiose,
introducendo un sistema di
valutazione delle offerte con l’utilizzo
di parametri oggettivi, e non
soggettivi, da parte della stazione
appaltante.
Se di fatto i grandi centri commerciali
sono la riproposizione artefatta degli
antichi mercati, ma coordinati e spinti
dall’aggiunta di considerevoli progetti
di marketing strutturati e avanzati, è
altrettanto necessario munire anche il
commercio locale e di vicinato di
strumenti altrettanto pronti e capaci di
incidere, creando una rete coordinata.
Pubblica Amministrazione
Una chimera da rivoluzionare
Premessa
Occorre cambiare le persone per
cambiare le cose: chiunque abbia
amministrato e gestito questa città a
tutti i livelli dal 1994 al 2014 va
sostituito per portare Montelupo nel
2020 ad essere una città adeguata alle
esigenze dei montelupini e che possa
affrontare la sfida delle riforme
istituzionali previste come il riassetto
delle funzioni dovuto alla
soppressione delle province.
Azioni
Comune
Assessori non espressione delle
correnti di partito.
Ricambio della dirigenza con
selezioni meritocratiche per una
gestione manageriale e moderna dei
servizi.
Meritocrazia e premialità negli
incarichi di responsabilità tra i
dipendenti.
Unione dei Comuni
Stato attuale: dopo quindici anni
questo ente non ha ancora un ruolo
definito, svolge poche funzioni
proprie (polizia municipale,
protezione civile e servizi sociali) che
da sole non giustificano la sua
esistenza. Non svolge ancora le
funzioni essenziali utili per risparmi
in un ottica di economia di scala
(gestione edilizia, viaria, gare ed
appalti, legale). Non ha personale
proprio ma solo personale prestato da
provincia e comuni.
La proposta: con una reale volontà
dei Comuni è possibile dare
finalmente un’identità ed uno scopo a
questo ente, in caso contrario è
sopprimerlo del tutto.
Assunzione delle funzioni delle
società partecipate a partire da quelle
di Publicasa per la gestione
dell’edilizia di tutto il patrimonio
pubblico dell’Empolese Valdelsa.
Assunzione della gestione del
servizio idrico.
Gestione di tutte le strade presenti sul
territorio.
Gestione degli uffici del giudice di
Pace, una volta riportati a Empoli.
Creazione di un proprio ufficio legale
interno che consenta di risparmiare
eliminando gli incarichi esterni agli
avvocati.
Creazione di un unico ufficio
progettazione e gare ed appalti che
consenta di partecipare ai bandi di
finanziamento europei, nazionali e
regionali per tutti i comuni.
Gestione delle funzioni provinciali di
area a seguito della soppressione delle
province (agricoltura, ambiente,
difesa del suolo, istruzione e
formazione).
Dirigenti e dipendenti propri con un
autonomo contratto decentrato.
Bilancio
Partecipazione dal basso alle scelte
Il bilancio socio-partecipato,
supportato dall'Autorità Regionale
per la Partecipazione, nasce dalla
combinazione del bilancio sociale, il
documento che il Comune usa per
rendere conto ai cittadini dei servizi
erogati e delle attività realizzate nel
corso dell'anno, e il bilancio
partecipato, un processo di
democrazia diretta attraverso il quale
la popolazione può decidere come
utilizzare una parte delle risorse del
Comune per realizzare opere
pubbliche.
L’obiettivo principale del percorso di
partecipazione è quello di creare
nuovi spazi di discussioni che
consentano ai cittadini di incidere
nella definizione delle politiche del
Comune. Il bilancio partecipato
consente infatti:
a) conoscere e valutare le attività
realizzate e i servizi erogati dal
Comune;
b) indirizzare gli interventi del
Comune in base alle richieste della
cittadinanza;
c) progettare e scegliere opere
pubbliche da realizzare sul territorio
comunale.
Il bilancio partecipato si articola in
diverse fasi:
Fase 1. Selezione dei partecipanti
mediante sorteggio
Vi e n e s e l e z i o n a t o u n n u m e r o
adeguato di abitanti per ogni frazione,
sulla base dei criteri stabiliti dal
Comitato di Garanzia e
rappresentativi di tutte le componenti
sociali della realtà cittadina.
Fase 2. Conoscere, discutere e
valutare
I cittadini selezionati partecipano
congiuntamente a quattro incontri di
discussione. Attraverso la tecnica del
world café i cittadini analizzano il
rendiconto delle attività svolte dal
Comune nel biennio precedente,
discutono fra loro e danno un giudizio
sulle politiche comunali. Tali giudizi
serviranno a indirizzare le attività
comunali per l'anno successivo,
concorrendo alla definizione degli
obiettivi gestionali del Comune.
Fase 3. Progettare
I cittadini selezionati vengono
suddivisi in gruppi per ciascuna
frazione in base alla residenza. Per
ogni gruppo vengono organizzati due
laboratori di progettazione
partecipata, nei quali i cittadini
sorteggiati individuano, sulla base
delle informazioni ricevute e delle
proprie conoscenze, alcune idee
progettuali di opere pubbliche da
realizzare concretamente nell'anno
successivo.
Fase 4. Definizione dei progetti
Successivamente, gli uffici comunali
interessati analizzano le idee
progettuali elaborate dai gruppi di
cittadini, esprimendo per ciascuna di
esse un giudizio di fattibilità. Le idee
progettuali che ottengono un giudizio
di fattibilità positivo, vengono
trasformate in schede progettuali che
illustrano le caratteristiche dell’opera
pubblica e le risorse economiche
necessarie alla sua realizzazione.
vengono organizzate assemblee
territoriali (una per ciascuna delle
frazioni), nelle quali sono presentati i
progetti elaborati dai cittadini. Anche
in quella sede viene data la possibilità
agli intervenuti di esprimere il loro
voto.
Fase 6. Realizzare
Fase 5. Decidere
I progetti così elaborati dai cittadini,
in collaborazione con gli uffici
comunali, vengono presentati
congiuntamente nell’ambito di
un’iniziativa unitaria.
Per ciascuna frazione, viene stilata
una lista di priorità in base ai voti
assegnati dai cittadini ai vari progetti:
i più votati, verranno realizzati dal
Comune nell'anno successivo.
I residenti del Comune saranno
chiamati a scegliere i progetti da
realizzare nell'anno successivo tra
quelli elaborati per la propria
frazione. Le votazioni si svolgeranno
nell'arco di una settimana, anche via
internet. Nella stessa settimana,
Il comitato di garanzia, composto da
cinque cittadini e tre consiglieri
comunali, ha la funzione di garantire
la neutralità e l'imparzialità del
processo partecipato sovrintendendo a
tutte le fasi.
Urbanistica
Una città a misura di cittadino
Premessa
Occorre fermare la cementificazione
scriteriata privilegiando il recupero
della aree dimesse o inutilizzate. Le
nostre periferie sono piene di
capannoni vuoti ed i nostri centri
storici di fondi sfitti.
Con un tassazione che incentivi
l’occupazione dei fondi vuoti e
possibile ridare vita ai centri cittadini
e favorire le attività produttive e
commerciali.
L’effetto diretto della selvaggia
cementificazione è il dissesto
idrogeologico dovuto ad un errato
deflusso delle acque con frequenti
allagamenti e conseguenti danni
ingenti per il pubblico ed i privati.
La sostenibilità dell’insediamento
urbanistico si verifica col
mantenimento dell’integrità
dell’ambiente naturale, con il corretto
funzionamento delle reti tecnologiche
e con la qualità delle soluzioni
spaziali.
L’urbanistica si deve confrontare con
queste tre principali problematiche. Si
tratta di proporre nuove forme di
organizzazione dello spazio urbano
fondate sull’esigenza di contenere il
consumo di suolo, promuovendo
forme di riuso del patrimonio edilizio
esistente e garantendo la massima
permeabilità del terreno.
Questo diverso sistema insediativo
deve perseguire l’obiettivo
dell’autosufficienza energetica del
sistema residenziale, con
accorgimenti bioclimatici e ponendo
nel progetto stesso le premesse per
una utilizzazione massima delle fonti
energetiche rinnovabili.
Ampliare la prospettiva su “area vasta
”, interessando più Comuni, consente
di chiamare in gioco temi e materiali
che non sono tipicamente compresi
nel progetto urbanistico e possono
contribuire ad affrontare anche altre
problematiche ambientali: le aree
agricole, le zone fluviali, gli ambienti
naturali protetti, i parchi urbani e
suburbani.
Azioni
Promuovere un referendum sulla
realizzazione del nuovo ponte fra
Limite e Fibbiana, in modo da
informare i cittadini su vantaggi e
svantaggi di un'opera importante
come questa. Dobbiamo valutare bene
l’effettiva necessità di un’opera molto
costosa e sovradimensionata che
collegherebbe due frazioni di 4000
abitanti e che attirerebbe traffico sulla
tratta Empoli-Vinci senza alcun
beneficio. Dobbiamo valutare
soluzioni alternative meno costose
come il raddoppio del sottopasso o la
creazione di un secondo sottopasso
tra piazza Vittorio Veneto ed il nuovo
parcheggio della Stazione in modo da
eliminare gli ingorghi ma non privare
il centro di Montelupo di una utenza
di transito.
Modifica del piano urbanistico per
evitare la costruzione sul territorio
comunale di nuovi impianti altamente
inquinanti e pericolosi per la salute
dei cittadini
Il Consiglio comunale più in generale
deve adeguare i propri strumenti
urbanistici alle conoscenze moderne
che misurano il consumo di risorse
(energia, materiali, acqua) e la
riduzione dell’inquinamento (aria,
acqua, rifiuti) per realizzare spazi di
vita confortevoli e salubri.
I nuovi progetti di intervento locale,
capaci di offrire un miglioramento
della sostenibilità dell’ambiente
costruito, devono essere visti come
percorsi di partecipazione della
visione strategica che tenga conto di
tutto: ambiente, salute umana,
materiali, risorse.
Acquisto e messa in funzione di
centraline di misurazione della qualità
dell'aria su tutto il territorio
comunale.
In città si dovranno preferire linee
elettriche di collegamento interrate
anziché aeree.
Restituzione di viale fratelli Cervi alla
cittadinanza attraverso la completa
riqualificazione della sede stradale,
con la realizzazione di marciapiedi e
piantumazioni e il rifacimento degli
arredi urbani.
Gran parte del patrimonio edilizio
esistente è dal nato dal boom del
cemento a cavallo degli anni '60 e '70.
Questo è oggi inadeguato sotto il
profilo sismico ed energetico. È
dovere delle nostre amministrazioni
mettere in campo tutti gli strumenti
necessari, anche prevedendo
meccanismi di premialità sulle
volumetrie e sugli oneri di
urbanizzazione, che si sommano agli
incentivi statali per chi fa interventi di
ristrutturazione urbanistica.
Messa in sicurezza degli accessi alla
S.S. 67, attraverso la realizzazione di
rotonde all'incrocio con via I maggio
a Montelupo e all'incrocio con viale
fratelli Cervi a Fibbiana.
Riqualificazione totale di viale
Umberto I, con la creazione di un
viale dell'artigianato che funga da
centro commerciale naturale e con il
completamento dell'acquisto e
conseguente ristrutturazione dei locali
della ex-Fanciullacci come spazio per
la cittadinanza.
Apertura di un percorso aperto e
davvero partecipativo a Fibbiana per
decidere insieme ai fibbianesi il
destino della ZTL.
Riconvertire quartieri, frazioni e
piccoli Comuni in "isole ambienti"
con densità abitativa equilibrata
anche attraverso l’impiego di
materiali biocompatibili.
Collegare tra loro con percorsi
ciclopedonali percorribili in sicurezza
le isole ambientali, gli spazi verdi e i
parchi urbani.
Energia
Un passo per volta
Ogni euro speso per l'energia, anche
rinnovabile, senza conoscere il reale
fabbisogno energetico degli edifici, è
un Euro speso male che finisce spesso
nella voragine degli sprechi.
sovracomunale ad un "Bilancio
Energetico di Area", che ad oggi
ancora non esiste.
Dopo aver ottenuto una misura del
reale fabbisogno energetico degli
edifici pubblici, questa
amministrazione, senza sbandierare
un'anima ecologista di facciata, si
muoverà nella direzione della messa
in opera a livello di EmpoleseValdelsa di tutte le azioni necessarie
a, da un lato, tagliare ed eliminare gli
sprechi e la dispersione energetica dei
nostri edifici pubblici (e anche privati
attraverso vincoli urbanistici),
dall'altro a ridurre progressivamente
la produzione energetica derivante da
fonti non rinnovabili per sostituirla
con energia derivante da fonti
davvero pulite.
Prima di procedere con qualsiasi
azione di risparmio ed efficientazione
energetica, tema che il Movimento 5
Stelle porta avanti come suo elemento
fondante, il passo propedeutico è
capire il fabbisogno energetico
effettivo. Parlare di energia a livello
comunale, oggi, ha poco senso; le
politiche energetiche, per le loro
caratteristiche intrinseche, devono
essere portate avanti in una visione di
area. Per arrivare a questo risultato e
lavorare su dati certi che possano
portare a interventi mirati, è
necessario lavorare a livello
Politiche e Reti sociali
Nessuno deve rimanere indietro
Premessa
La crisi che va avvitandosi e che dal
2007 ha distrutto il comparto
industriale italiano pone nuove sfide
ai Comuni. Il Comune, da sempre,
rappresenta l'Istituzione che collega al
livello più basso i cittadini con la
politica, e proprio in virtù di questo
ruolo, ha sempre rappresentato, il
luogo primo cui rivolgersi per trovare
risposta ai problemi. Tuttavia, gli
strumenti tradizionali è una pura e
semplice illusione. È nostra
convinzione che, per non lasciare
nessuno indietro e avere davvero una
Comunità, ognuno nel contesto
sociale debba avere il suo ruolo.
Nonostante che le politiche sociali
siano gestite dall'Unione dei Comuni,
è sempre più evidente che i Comuni,
neanche in forma associata, non
riescono ad arrivare dappertutto,
sopratutto visto che i trasferimenti
statali sulle politiche sociali vanno
azzerandosi, e per questo l'azione di
questa Amministrazione intenderà
muoversi su due binari: da un lato,
rafforzare il dialogo e la
collaborazione con le Associazioni e
le Istituzioni assistenziali del
territorio per costruire un sistema di
reti sociali che riesca a coprire il
numero maggiore di bisogni dei
cittadini, dall'altro lato passare dalla
concezione tradizionale di welfare
assistenziale al più adatto welfare
generativo: non più un aiuto fine a se
stesso, ma una concreta assistenza
che vada oltre l'assistenzialismo e che
sia in grado di valorizzare tutte quelle
energie che la crisi ha tagliato fuori
dalla realtà sociale e dal mondo del
lavoro, nell'ottica di ricostruire col
tempo quelle connessioni sociali che
fanno davvero una Comunità di
cittadini.
Azioni
Istituzione di un Patto di Cittadinanza
con cui superare l'assistenzialismo
che spesso è inadatto a raggiungere
tutti coloro che davvero necessitano
di aiuto: il Patto di Cittadinanza si
innesta sul tradizionale aiuto
economico, ma in cambio di questo, i
beneficiari si impegnano a mettere il
proprio tempo a disposizione del
Comune per lavori di pubblica utilità.
Rafforzamento del dialogo con le
Associazioni di volontariato, anche
attraverso la creazione di una
piattaforma pubblica digitale in cui
registrare e coordinare tutti coloro che
vogliano mettersi a disposizione della
collettività.
Progetto intercomunale di
avvicinamento di giovani e anziani
attraverso la ripresa e la cura degli
orti comunali.
Piano intercomunale sull'edilizia
popolare e recupero dell'edilizia
popolare già esistente.
Creazione del Consiglio Comunale
dei Bambini per sensibilizzare
all'educazione civica i più piccoli.
Aumentare la governance e il
controllo comunale sulle cooperative
che gestiscono i servizi sociali
comunali.
Realizzazione di una piattaforma
comunale del volontariato sul
modello della Banca delle Ore.
Creazione di spazi di aggregazione
sociale, cioè di strutture nelle quali
varie tipologie di utenza (giovani,
anziani, stranieri, disabili etc.)
possano incontrarsi, in modo da
favorire la creazione di reti sociali e
l’integrazione reciproca. All'interno di
questi spazi sarà possibile creare una
Ludoteca pubblica con il contributo di
volontari.
Adesione comunale alla lotta
nazionale contro il degrado sociale,
slot-machines per prime.
Organizzazione di corsi
sull'alfabetizzazione informatica.
Scuola
Degli studenti per gli studenti
Premessa
economici quando è sufficiente solo
una sua diversa articolazione.
La scuola sul nostro territorio
presenta dei problemi strutturali e dei
problemi organizzativi.
Le scuole superiori si concentrano per
la maggior parte sul Comune di
Empoli e le infrastrutture sono del
tutto inadeguate.
Molti edifici non sono a norma , non
hanno palestre ne laboratori ed
oltretutto non sono di proprietà ma in
affitto. Tutto questo comporta una
spreco di circa 1 milione di Euro ogni
anno: circa 750.000 per l’affitto, altri
100.000 per il trasporto alle palestre e
l’affitto delle palestre ed altri 150.000
per manutenzioni ed utenze in quanto
si tratta di edifici vecchi, spesso
prefabbricati che sprecano un sacco di
energia.
L’organizzazione ottimale dell’attività
didattica può essere armonizzata con
l'ottimale sfruttamento del tempo e
dello spazio, al fine di ottenere
significativi risparmi sull'energia, sui
trasporti e sulle pulizie, oltre ad
ottimizzare la qualità
dell'insegnamento e l'utilizzo delle
risorse; siamo infatti fermamente
contrari ad una riduzione della durata
del ciclo scolastico per motivi
Azioni
Riteniamo indispensabile dotare
Empoli di un vero polo scolastico sul
modello campus che sia di
riferimento sia per la Valdelsa che per
il Valdarno, con strutture e servizi
adeguati per una formazione al passo
con le esigenze della società:
laboratori, impianti sportivi,
biblioteche, reti wifi, mensa, deposito
bici coperto e custodito. Gli edifici
dovranno essere ad impatto zero ed
energeticamente autosufficienti.
Aprire la scuola agli studenti: lasciare
l'utilizzo delle strutture ai ragazzi
oltre l'orario didattico per permettere
lo sviluppo delle attitudini personali e
rendere la scuola una fucina di
creatività che vada al di là del
tradizionale nozionismo.
Il polo dovrà essere collegato alla
città da piste ciclo-pedonali ed agli
altri Comuni da un terminal bus.
Manutenzione degli asili comunali.
Turismo
Una risorsa fondamentale per la città del Domani
Premessa
L’Empolese-Valdelsa è un territorio
ricchissimo di risorse turistiche.
Immerso nella campagna toscana con
una estensione notevole: da Empoli,
punto di riferimento infrastrutturale,
fino a Certaldo, Gambassi e
Montaione, borghi medievali ricchi di
storia e e cultura.
L'Empolese-Valdelsa è un vero e
proprio crocevia nel cuore della
Toscana, in mezzo a centri di enorme
interesse turistico come Firenze,
Siena, Pisa, Lucca, San Gimignano e
Volterra.
Questo patrimonio ad alto potenziale
turistico è stato fino ad oggi
completamente trascurato e
organizzato senza una visione di area;
una delle ragioni della mal gestione,
che ovviamente risente anche della
congiuntura economica, è l’elevata
frammentazione dell’offerta turistica
sul territorio, proposta in modo
scordinato da troppi attori.
Allo stato attuale, non esiste una
strategia condivisa e il prodotto
"Empolese-Valdelsa" non viene
proposto come pacchetto completo e
uniforme, e non vengono messe in
evidenza quelle che sono le sue
attrattive principali: cultura, cibo,
musica ed eventi.
Partendo dal presupposto che le due
componenti principali del turismo
sono marketing e accoglienza, dal
lato accoglienza gli operatori privati
svolgono un ottimo lavoro che non
trova adeguata risposta dal lato
marketing degli enti pubblici
all'estero e nelle zone di maggiore
interesse strategico.
Nel nostro territorio esiste inoltre una
tradizione alimentare apprezzata in
tutto il mondo;
occorre tuttavia coltivarla orientando
i visitatori a recarsi direttamente nei
luoghi di produzione, per conoscere
come nascono i prodotti, assaggiare i
cibi e valorizzare le diversità culinarie
presenti sul territorio.
Azioni
Destagionalizzazione: proporre eventi
al di fuori dei periodi di maggiore
affluenza turistica per favorire
durante tutto l'arco dell'anno, la
presenza turistica sul territorio.
Potrebbe essere sfruttata per esempio
la raccolta di olive e uva, anche
ipotizzando forme di baratto tra
turista e agriturismi.
Marketing: concentrare la
sponsorizzazione della zona,
prevalentemente a mezzo internet,
sulle città di provenienza dei voli
low-cost dei terminal.
Portale multilingue: creare un unico
portale per tutta la zona empolesevaldelsa, che punti fortemente sulla
posizione baricentrica rispetto alle
principali mete turistiche, sia
disponibile in un vasto numero di
lingue e che sia snello e immediato.
Ufficio turistico: localizzare in zona
stazione ad Empoli un unico ufficio
turistico come punto nevralgico
dell'intero territorio. L'ufficio si
occuperà di tutte le funzioni di
gestione e coordinamento quali
noleggio mezzi, prenotazioni
alberghiere, eventi, ecc.
alla posizione strategica della zona,
l'amministrazione strutturerà una rete
di percorsi interni all'EmpoleseValdelsa per ampliare l'afflusso
turistico, come ad esempio percorsi
enogastronomico, percorsi culturali
su ville, dimore storiche e musei.
Tassa di soggiorno: indirizzare,
insieme agli operatori turistici,
l'introito della tassa in servizi rivolti
agli operatori stessi: una tassa degli
operatori per gli operatori.
Creare in sinergia con i Comuni
limitrofi una sorta di "Cammino degli
antichi" che valorizzi i numerosi resti
archeologici della zona, con recupero
della Villa Romana del Virginio.
Car sharing: pensare a un sistema di
noleggio auto a breve e medio
termine presso la stazione, in modo il
turista possa raggiungere liberamente
zone non coperte dal servizio
pubblico.
Creare aree di sosta attrezzate per i
camper.
Riqualificazione della stazione
ferroviaria, porta di accesso alla città
e biglietto da visita di Montelupo.
Attraverso accordi con gli enti
proprietari e gestori (Fs e Provincia)
sarà possibile rendere più appetibile e
funzionale la stazione ferroviaria.
Bike sharing: creare un sistema di
bike sharing che permetta al turista di
apprezzare gli itinerari ciclabili sul
Montalbano e nelle vicine campagne.
Contestualmente alle azioni volte allo
sviluppo dell'attrattiva turistica legata
Cultura
Una cultura al presente per un futuro migliore
Premessa
Azioni
La cultura è soprattutto conservazione
della memoria storica di una
comunità. Negli ultimi anni, le nostre
amministrazioni hanno spesso
considerato la cultura più come un
fine che come un mezzo; passare da
una visione materiale della cultura
che ha portato al moltiplicarsi di
Musei spesso chiusi e impolverati, a
una visione più alta di cultura come
codice genetico di ciò che oggi siamo,
costituirebbe prima di tutto una
rivoluzione, e in secondo luogo,
porterebbe i cittadini a riappropriasi
del bene comune primario: il ricordo
delle
proprie
radici.
L'amministrazione del bene culturale
deve quindi sapersi muovere lontana
da logiche affaristiche che hanno
trasformato la cultura in merce, il cui
corollario naturale è lo snaturamento
dei luoghi e bellezze cittadine. Per
evitare una deriva di questo genere,
l'amministrazione deve puntare
sapientemente sulla valorizzazione
del patrimonio culturale cittadino,
senza disperdere la ricchezza storica
accumulata dalla città e nella città in
inutili fronzoli retorici: saper dunque
conservare la nostra identità per
allargare i confini culturali, che in
questo momento più che mai, si
spostano velocemente. La cultura sarà
l'immagine sicura che la città
presenterà di sé nell'incontro con le
altre culture: solo così, dall'incontro
con "altro da noi" scaturirà una
inestimabile ricchezza.
È assoluta priorità rivitalizzare il
MMAB: il Museo della Ceramica
deve essere agganciato attraverso
convenzioni che introducano la
formula del biglietto multi-ingressi,
sia al circuito museale fiorentino che
a quello dell'Empolese-Valdelsa. Il
Museo non deve essere più avvertito
come corpo estraneo, e per questo nei
suoi locali dovranno essere
organizzati eventi social e mostre
tematiche. Anche l'approccio al
visitatore va cambiato, rendendo più
viva ed incisiva la visita museale
attraverso laboratori in grado di
coinvolgere il visitatore.
Restituire alla cittadinanza la Villa
Medicea dopo lo smantellamento
dell'Ospedale Psichiatrico
Giudiziario. Una parte del plesso
verrà lasciata allo studio, essendo la
Villa Medicea di Montelupo unica nel
suo genere e mai studiata a causa
della presenza dell'OPG. Un'altra
parte della Villa, potrebbe ospitare,
anche a ricordo del suo drammatico
passato, un Museo della Follia unico
nel suo genere. Infine, la Villa
Medicea potrebbe prestarsi ad
ospitare i fondi di magazzino che gli
Uffizi non riescono ad esporre per
mancanza di spazio, creando così un
vero e proprio Museo degli Uffizi 2 a
Montelupo.
Restituire la festa della ceramica alla
sua antica funzione culturale di far
conoscere l'arte della ceramica e della
terracotta, concordando durata e
organizzazione con gli operatori e i
negozi del centro.
Sicurezza
Una città dei cittadini
Premessa
La sicurezza, a livello comunale,
viene generalmente affrontata dalle
forze politiche solo in modo molto
demagogico e spesso prima di una
tornata elettorale. Troviamo infatti, in
ogni programma elettorale,
provvedimenti spot privi di qualsiasi
fondamento, e che mirano più alla
"sicurezza percepita" - come ad
esempio, l'aumento sul territorio delle
forze di polizia o carabinieri oppure
l'installazione massiccia di telecamere
- piuttosto che alla "sicurezza reale":
è bene ricordare che polizia e
carabinieri infatti, dipendono dai
Ministeri e non dai Comuni, mentre
le telecamere hanno spesso un costo
elevato e dubbia efficacia (Londra, ad
esempio, è la città più
videosorvegliata e, allo stesso tempo,
la città meno sicura al mondo). Il
Movimento 5 Stelle vuole quindi
agire in maniera concreta,
implementando la sicurezza reale e
concentrarsi sulla prevenzione alla
criminalità. Anche seguendo diversi
studi in materia, vogliamo lavorare su
tre strumenti cardine, e che sopratutto
il Comune ha in mano, per
implementare la reale sicurezza
cittadina: Polizia Municipale,
Urbanistica e Illuminazione.
Azioni
-
Polizia Municipale
La scelta di affidare la Polizia
Municipale all'Unione dei Comuni,
ha messo insieme più una debolezza
che una forza: il corpo è rimasto
infatti fortemente sotto organico. Ad
aggravare la situazione è anche la
mancanza di una reale volontà
politica di gestire collettivamente la
Polizia Municipale: sono stati
mantenuti infatti, undici diversi
Comandanti e undici diversi ponti
radio e non si è dotata la Polizia
Municipale degli strumenti che
consentano una reale gestione
associata; insomma, la sola cosa che è
cambiata è l'etichetta del gestore sulle
multe elevate (da "Comune" a
"Unione dei Comuni").
In attesa di poter procedere a nuove
assunzioni, il Movimento 5 Stelle
intende liberare risorse dagli Uffici e
destinarle all'azione sul territorio.
Equipaggiare la Polizia Municipale
con strumenti adeguati, anche
prevedendo l'acquisto di mezzi (come
le biciclette elettriche) che
permettano spostamenti veloci ed
efficienti nei centri cittadini.
Fornire apposite strumentazioni alla
Polizia Municipale per effettuare tutti
i controlli ambientali sul territorio.
-
Urbanistica
La sicurezza di un territorio dipende
anche dalle scelte urbanistiche
operate dalla politica: da un lato
infatti, si deve incidere sull'ambiente
urbano, sui servizi, sulle attività, sugli
usi degli spazi e della città, dall'altro,
le scelte urbanistiche devono
necessariamente integrarsi con
politiche di prevenzione sociale e
controllo del territorio. L'urbanistica
deve infatti rafforzare la griglia di
sicurezza e assicurarne la continuità.
proposte soluzioni sempre più
innovative che permettono di
disegnare nuovi scenari notturni della
città, per migliorarla e renderla più
vivibile e allo stesso tempo più vitale.
La riqualificazione o la progettazione
di uno spazio fisico dovrà essere
funzionale alla vitalità del quartiere:
le diverse attività della città
(commercio, attività ricreative
culturali e sociali, trasporti) devono
essere distribuite razionalmente e non
concentrate in pochi punti.
Proponiamo quindi di istituire il
PRIC: Il piano regolatore della luce.
Uno strumento urbanistico in grado di
regolamentare tutte le tipologie di
illuminazione per la città, una vera e
propria guida alla progettazione della
città dal punto di vista
illuminotecnico. Un buon PRIC è in
grado di assicurare la sicurezza del
traffico e delle persone, una buona
economia di gestione e un
miglioramento degli arredi urbani,
tutto nel rispetto e nella tutela
dell'ambiente. Un piano razionale
dell'illuminazione permette di
illuminare correttamente tutta la città,
valorizzare strade, aree verdi, piazze e
zone pedonali, rinnovare
progressivamente gli impianti,
limitare l'inquinamento luminoso e
aumentare quindi il risparmio
energetico.
Devono essere favorite, attraverso
interventi strutturali, la coesione
sociale, l'organizzazione degli abitanti
e le relazioni di vicinato per generare
meccanismi virtuosi di controllo
informale del territorio.
-
Illuminazione
Per diversi anni l’illuminazione
urbana è stata considerata come uno
strumento di semplice funzionalità, in
grado di garantire esclusivamente
sicurezza e orientamento per i
cittadini. Oggi invece, vengono
Sport e salute
Mens sana in corpore sano
Premessa
Azioni
Lo svolgimento di un’attività sportiva
deve essere considerato un fattore
importante in ogni fascia di età.
Nell’infanzia è essenziale fonte di
divertimento e di sviluppo psicofisico. Nell’adolescenza contribuisce
in modo importante alla
socializzazione e all’educazione.
Nell’età adulta è decisivo nella
prevenzione di molte malattie. Ogni
euro investito per favorire l’attività
sportiva è un investimento in
prevenzione e cura della salute ed una
forma di contrasto alle forme violente
di espressione del disagio giovanile.
Pertanto favorire lo sport in tutte le
sue discipline deve essere considerato
un'elemento fondamentale per
compensare lo stress che deriva dal
ritmo di vita e le patologie ad esso
legate ed è per questo di importanza
primaria per promuovere il benessere
collettivo.
Attualmente le iniziative di
promozione sono poche e gli impianti
fruibili sono insufficienti, spesso in
cattivo stato di manutenzione o
lontani dai quartieri: non è pensabile
che i ragazzi debbano andare lontano
da casa per fare una partitella. Per
molte discipline molto amate dai
ragazzi quali BMX, skateboard o il
tradizionale tamburello non esiste
neppure un impianto in tutto il
territorio dell’Empolese Valdelsa.
La pratica sportiva deve essere
favorita a cominciare da quella di
base e “spontanea”, con tutti gli
strumenti disponibili.
Prevedere una serie di piccoli
impianti distribuiti all’interno delle
aree verdi di ogni quartiere e frazione
liberamente fruibili, dove sia
possibile praticare sia sport di squadra
quali calcio, basket e pallavolo, ma
anche discipline individuali come
pattinaggio e skateboard.
Per favorire l’attività sportiva degli
adulti sono necessari dei percorsi
salute all'interno del parco
dell'Ambrogiana dove potersi allenare
a costo zero con attrezzature di vario
genere e difficoltà.
Per tutte le attività e discipline che
richiedono impianti adeguati e degli
istruttori è necessario favorire le
associazioni sportive senza scopo di
lucro, con previsione di agevolazioni
fiscali e tariffarie per potere
consentire la più ampia
partecipazione possibile.
Per le discipline che necessitano di
impianti più grandi, è necessario
prevederne alcuni con un bacino
sovracomunale dove praticare sport
anche a livello agonistico, come un
velodromo, una pista BMX, un
impianto coperto per l’atletica.
Studio di fattibilità sulla realizzazione
di una piscina comunale.
Montelupiadi
Prevedere in collaborazione con
scuole di ogni ordine e grado e
associazioni una grande
manifestazione annuale dove tutti gli
atleti, agonisti e non agonisti, si
confrontino in diverse discipline
sportive e che possa anche portare
alla emersione di nuovi talenti.
L’evento patrocinato dal Comune può
essere realizzato senza oneri grazie a
sponsor privati.