Programma elettorale M5S Montelupo Fno
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Programma elettorale M5S Montelupo Fno
PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 5 ANNI A 5 STELLE Montelupo Fiorentino Elezioni amministrative Maggio 2014 Movimento 5 Stelle Montelupo Fiorentino Programma di Governo della Città Indice Democrazia diretta e Trasparenza Connettività Acqua Pubblica Mobilità Ambiente e Rifiuti Agricoltura Impresa, Artigianato e Commercio Pubblica Amministrazione Bilancio Urbanistica Energia Politiche e Reti sociali Scuola Turismo Cultura Sicurezza Sport e Salute Democrazia diretta e Trasparenza Occupati della politica, altrimenti la politica si occuperà di te Premessa I cittadini sono stati progressivamente estromessi dalle decisioni che sono sempre più percepite come imposte dall’alto sulla base di logiche incomprensibili. Molti studi sociologici e una parte significativa delle accademie politiche ed economiche evidenziano come la partecipazione dei cittadini aiuti gli amministratori a prendere decisioni più equilibrate e che una componente importante della felicità delle comunità passi attraverso la partecipazione popolare diretta. La partecipazione non filtrata dal potere, consente infatti di concorrere concretamente alla gestione della cosa pubblica, aumentando il senso di consapevolezza dei cittadini, anche attraverso percorsi formativi di educazione civica. Si tratta di introdurre norme in linea col principio elementare della democrazia, idonee per introdurre equità e giustizia sociale al fine di consentire ai cittadini di decidere, dove e come destinare risorse della comunità. In ambito locale le norme (art. 8 supplemento ordinario N. 162 del D. Lgs. 267 del 18 agosto 2000) prevedono l’introduzione di strumenti di democrazia diretta, ma anche quando gli Statuti degli Enti locali sono stati aggiornati spesso mancano le norme attuative e gli amministratori scoraggiano la partecipazione popolare. Azioni Modificare lo Statuto comunale e strumenti d’iniziativa popolare per inserire il referendum deliberativo propositivo senza quorum e il bilancio partecipativo deliberativo, rendendoli strumenti non solo consultivi, ma vincolanti per il Consiglio Comunale. Per l’iniziativa referendaria, analogamente alle altre iniziative, sarà necessaria la raccolta firme adeguata al corpo elettorale, ma non il quorum di validità: il quorum scoraggia la democrazia e contraddice il principio democratico per il quale “chi partecipa decide”. Istituzione di Consulte territoriali a tema (urbanistica, scuola, salute e mobilità) col fine di stimolare la partecipazione dal basso e raccogliere le proposte popolari per farne argomento di discussione anche nel Consiglio Comunale. Una volta raccolte le idee più votate una delegazione popolare, insieme all'amministrazione del Sindaco, valuterà l’introduzione delle priorità emerse dal basso e le introdurrà nel piano dei lavori pubblici e dei servizi. La delegazione popolare avrà il compito di controllare il processo, avrà accesso a tutti gli atti e riferirà l’andamento dei lavori, nelle assemblee popolari. Creazione di un registro on-line in cui raccogliere tutte le istanze inviate alla pubblica amministrazione e dove si consultare le risposte ricevute. Istituzione di forme di coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali che riguardano questioni particolarmente rilevanti per l'interesse collettivo. Le sedute del Consiglio Comunale e delle Commissioni saranno trasmesse in diretta streaming e reperibili sul sito istituzionale del Comune. Connettività Un'amministrazione sempre connessa Premessa La copertura della Rete è fondamentale, perché può essere utilizzata per lavorare, comunicare, formare comunità e informarsi. La Rete è trasparenza e rappresenta l'infrastruttura base su cui far viaggiare idee, opinioni, servizi. Portare internet in ogni casa è un processo culturale e partecipativo, poiché il web dà voce a tutti ed è quindi libero dalle manipolazioni dei pochi a danno dei molti. Internet agevola la comunicazione e la trasparenza dell'Amministrazione. Ne consegue quindi un risparmio di carta e tempo con la possibilità di offrire servizi che evitino lunghe code agli sportelli. L'incremento della connettività non deve comunque ledere il diritto alla salute. Mentre le compagnie telefoniche cercano la massimizzazione dei profitti, e hanno interesse a installare poche antenne ad alta potenza, l'amministrazione comunale ha il dovere di tutelare i propri cittadini identificando le collocazioni più adatte per le antenne e riducendone la potenza. Le leggi nazionali e regionali permettono ai Comuni di realizzare un piano antenne, offrendo gli strumenti per ridefinire sia le installazioni future che quelle pregresse. Inoltre in un Paese con una elevata diffusione di smartphone come l'Italia, le pubbliche Amministrazioni non sfruttano a pieno l' opportunità di interagire e collaborare coi cittadini. Azioni Sviluppare APP civiche che semplifichino la vita quotidiana del cittadino nell'accesso a servizi fra i quali vi possono essere: - segnalazione personalizzata pulizia strada, lavori pubblici; - segnalazione di degrado urbano, come l'abbandono rifiuti; - prenotazione libri nelle biblioteche comunali; - segnalazione eventi e manifestazioni culturali; Ristrutturazione dei siti istituzionali dei Comuni con l'obiettivo di fornire immediata accessibilità e fruibilità uniformando la struttura grafica e funzionale con cui vengono fornite le informazioni ai cittadini e ai professionisti. Trasformazione del sito del Comune in un vero e proprio portale informativo tramite il quale accedere alle principali notizie d'interesse per il territorio. Accesso rapido agli atti pubblici e servizi via internet. Intraprendere la riconversione al software libero e gratuito risparmiando risorse economiche oggi spese per l'acquisto di software proprietario. Completa rivisitazione dei portali istituzionali, circoli didattici, musei, promozione territoriale, con l'obiettivo di uniformarli ad uno standard condiviso. Creazione di un piano intercomunale antenne, per la mitigazione dell'inquinamento elettromagnetico. Acqua Pubblica Acqua bene comune Premessa Il programma sull’acqua pubblica è stato scritto per il Movimento 5 stelle da 27 milioni di italiani che il 12 e il 13 giugno 2011 hanno sancito il primato del concetto di bene comune sulle logiche del mercato. Si faranno quindi tutti i passi necessari perché l’acqua torni ad essere gestita dall’amministrazione pubblica e per tale percorso sarà preziosa la collaborazione con il Coordinamento nazionale e provinciale dell’acqua a cui abbiamo aderito sin dai primi passi e con cui collaboriamo tuttora attivamente con l’obiettivo di rispettare la volontà popolare così fortemente espressa. L’ i m p e g n o i n t a l s e n s o h a un’importanza che va ben oltre la pubblicizzazione del servizio idrico, ma è il primo passo concreto e simbolico, verso la tutela di tutti i beni comuni attualmente oggetto di svendita da parte delle amministrazioni di ogni colore. Inoltre la formula stessa di SpA lega l’azienda a fare utili per statuto, e non a reinvestirli come sarebbe legittimo aspettarsi da un’azienda che gestisce il monopolio dell’acqua. I Sindaci sono anche soci di acque SpA, e quindi beneficino dei dividenti derivati da tale Spa. Dopo il referendum, Acque SpA, continuando ad applicare le vecchie tariffe, ha fatto pagare a tutti noi 25 milioni di euro non dovuti, come confermato dal TAR nell'aprile 2013. Ad Aprile 2013 c’è stato il giudizio del TAR su tali tariffe, e le ha dichiarate ILLEGITTIME. La motivazione è che tra i costi continuava a figurare la remunerazione del capitale investito (ovvero gli interessi dei prestiti chiesti alle banche e il guadagno d’impresa), che era invece stata abolita col referendum tramite l’abrogazione del comma 1 dell’articolo 154 della legge152 del 2006 (“Testo unico ambientale”). Sotto il governo Monti il controllo delle tariffe è passato dal Ministero dell’Ambiente all'Autorità per l’energia elettrica e del gas. Questa ha deciso di RADDOPPIARE il capitale dell’azienda attraverso un trucco, procedendo con gli ammortamenti delle proprietà societarie su venti anni e non su dieci. Questo comporta che, se lo Stato volesse comprare il 45% di Acque SpA, dovrebbe pagare il doppio rispetto a quanto lo aveva venduto. In dieci anni i privati in Acque SpA hanno guadagnato 100 MILIONI, mentre per acquisire il 45% della quota hanno messo sul tavolo poco più di 18 milioni. Azioni Il primo passo sarà quello di modificare lo Statuto Comunale affinché sancisca la non rilevanza economica del servizio idrico integrato. Sarà una priorità della nostra amministrazione far rispettare il volere popolare anche per quanto concerne il secondo quesito referendario. indigenti, garantendo il diritto all’acqua. L’acqua è fondamentale per la vita, non per gli interessi di pochi privati. Proponiamo di garantire 50 litri al giorno alle persone che vivono dietro ai contatori staccati, che non sono dei semplici numeri insolventi ma persone in difficoltà. Promozione uso di acqua potabile comunale, attraverso un maggior numero di fontanelli pubblici che distribuiscano acqua depurata liscia e gassata, e dove sia indicata la qualità dell’acqua. Introdurre una tariffa che tenga conto dei membri del nucleo familiare oltre al mero calcolo del contatore, per agevolare le famiglie numerose, che sono sempre di più a causa della crisi economica. La situazione di morosità in cui vengono a trovarsi un numero sempre crescente di famiglie ha portato un aumento notevole delle utenze cui è stato tolto il servizio idrico. Il fondo di solidarietà (che paghiamo tutti in bolletta) serve ad aiutare i casi più Ridurre il prelievo idrico mediante l’adozione di sistemi di ottimizzazione dei consumi e di riutilizzo delle acque. Mobilità Muoversi è libertà Premessa Il progetto di Mobilità a 5 Stelle nasce dalla constatazione di come la mobilità coinvolga moltissimi aspetti della vita quotidiana di tutti noi. Essa infatti influisce direttamente sullo sviluppo e sulla valorizzazione del territorio, che può essere letteralmente ridisegnato da un valido progetto di mobilità, sull’ambiente e la salute, sulla sicurezza, sull’economia, sull’occupazione e sul turismo. per godere degli spazi urbani come beni comuni, e come tali appartenenti a tutti senza privilegi. Cambiare la mobilità significa cambiare stili di vita. Le scelte urbanistiche devono privilegiare la salvaguardia del territorio e l'utilizzo di infrastrutture leggere e di spazi vivibili e sicuri per pedoni e ciclisti. Nessun progetto organico è stato mai fatto per questo territorio ma solo interventi occasionali: è quindi necessario sviluppare un Progetto di Mobilità Empolese-Valdelsa 2020 creando una forte struttura con poteri di decisione e controllo unitamente a criteri di applicazione graduali e flessibili. La mobilità, ovvero la possibilità di muoversi liberamente sul territorio, non è solo una necessità del cittadino al fine di permettere il libero svolgersi delle proprie attività di studio, lavoro e tempo libero, ma anche un diritto previsto dalla Costituzione (Art. 16). In particolare, la libertà di movimento è la condizione necessaria al cittadino Garantire la mobilità ai cittadini si traduce in una riconquista della città, dei suoi spazi e delle sue funzioni da parte di tutti gli abitanti e in particolare delle categorie più deboli. Inoltre il tema della mobilità non può essere disgiunto dal tema della salvaguardia della salute dei cittadini e dell’ambiente: necessità irrinunciabili e prioritarie per una Comunità. Più auto, strade, ponti, svincoli e rotonde non rappresentano la nostra ricchezza, prosperità e felicità, ma devono essere funzionali e sicuri. La mobilità che arricchisce è quella liberamente scelta non quella obbligata. L’obiettivo non è di dissuadere l’uso dell’auto ma di renderlo di fatto superfluo e superare l’attuale situazione nella quale mobilità significa automobile in quanto di fatto indispensabile. Azioni Mobility Manager Il Mobility Manager deve essere il punto di partenza e costituisce uno dei punti salienti delle azioni di Mobilità sostenibile. Occorre partire da un pieno censimento della mobilità per realizzare un piano di spostamento totale dei cittadini sia lavoratori che studenti per avere una prospettiva precisa delle esigenze. Bisogna capire i flussi di traffico, stabilire chi si sposta, i punti di partenza e di arrivo, in quali orari e con che mezzi. Dal 2000 la normativa nazionale ha introdotto il Mobility Manager di area, figura di supporto e coordinamento dei responsabili della mobilità aziendale, istituita presso l'Ufficio Tecnico del Traffico di ogni Comune. Il Mobility Manager deve mantenere i collegamenti con le strutture comunali e le aziende di trasporto locale, promuovere le iniziative di mobilità di area e monitorare gli effetti delle misure adottate. L'obiettivo è di ridurre l'uso dell'auto privata favorendo soluzioni di trasporto alternativo a ridotto impatto ambientale (car-pooling, car sharing, bike sharing, trasporto a chiamata). La linea ferroviaria Empoli-Granaiolo deve essere raddoppiata, ed istituite molte più fermate tra Empoli e Certaldo per creare una TRANVIA DELLA VALDELSA, cioè una linea tranviaria a frequenza 15 minuti che sostituisca il servizio bus e colleghi anche Terrafino, Ponte ad Elsa, Brusciana S. Andrea e Fontanella, Cambiano, Castelfiorentino, Petrazzi e Certaldo. Istituire una nuova fermata in via Bonistallo in modo che gli studenti possono prendere il treno all’uscita da scuola. Trasporto Pubblico Utilizzo di veicoli elettrici per i servizi a chiamata ed adeguamento del parco veicoli esistenti a sistemi meno inquinanti o emissioni zero. Rendere il mezzo pubblico competitivo rispetto al mezzo privato in termini di velocità, comfort ed economia. Gli attuali mezzi sono troppo grandi e troppo vecchi per servire frazioni troppo piccole, spesso sono vuoti ed inquinano. La rete del servizio pubblico deve essere revisionata ed integrata sia con adeguati interscambi tra diversi mezzi realizzando punti /isole di interscambio bici/bus Bus/treno bici/ treno. Lotta all’evasione con la previsione di sconti progressivi del servizio con l’aumento dell’utilizzo dei mezzi da parte dell’utente, con costi decrescenti di biglietti ed abbonamenti. Tariffe agevolate per gli studenti e per le famiglie: abbonamenti familiari scontati, sconti crescenti sugli abbonamenti per i figli oltre il primo. Piano mobilità per disabili / fasce deboli sia con piano di interventi deciso in un tavolo con i disabili sia mettendo a norma le fermate autobus. Utilizzo dei pannelli già presenti per indicazioni sull’inquinamento e per sensibilizzare all'utilizzo dei mezzi pubblici. Mobilità Ciclabile In linea con gli obiettivi europei lo scopo è di elevare al 20% il numero di cittadini che si spostano usando le due ruote entro il 2020. Sottoscrizione della campagna Salvaciclisti che regolarizza e salvaguarda la mobilità su due ruote. Sviluppo della rete ciclabile secondo standard di mobilità moderna, vedendo lo spostamento in bici come un trasporto e non solo come una gita di piacere, e garantendo percorsi protetti, diretti, veloci e senza interruzioni e tortuosità su tutte le direttrici di scorrimento; eventualmente trasformare parte delle carreggiata in percorsi ciclabili. Mobilità Privata Progressiva conversione all'elettrico del parco veicoli del Comune e degli altri enti pubblici. Studio di fattibilità per la promozione di sistemi di car sharing, possibilmente di auto elettriche o a basso impatto ambientale, che consentano alle famiglie di rinunciare ad almeno un'auto, con un risparmio significativo (2000-3000 euro annui) sul bilancio familiare; promuovere il servizio tramite l'offerta per famiglie dove ci sono due lavoratori che hanno una sola macchina; incrementare auto a disposizione e numero piazzole in vicinanza di fermate bus, bike sharing o parcheggio per biciclette Introdurre e incentivare il Car pooling come ulteriore strumento per ridurre il traffico veicolare. Completamento della rete delle piste ciclabile ed integrazione tra pista extraurbane e piste urbane, creando anche una rete ciclabile che colleghi le scuole con Fibbiana, il centro e la biblioteca. Abbattimento delle barriere architettoniche, ove possibile, per il corretto transito sulle piste (dehors, paletti, scalini, ecc). Promozione delle bici elettriche e pieghevoli con appositi incentivi. Istituzione del servizio di bike sharing. Modulazione intelligente dei limiti di velocità riducendoli a 30 km/h ("zone 30") nelle zone residenziali, presso scuole ed attraversamenti ciclopedonali, grazie anche a strumenti di dissuasione psicologica e fisica quali incroci rialzati, restringimenti della carreggiata. Educazione all'uso della bici e delle piste ciclabili in collaborazione con associazioni e Polizia Municipale, soprattutto per bambini e famiglie con la doppia funzione di aumentare la sicurezza stradale e di avvicinare i cittadini a questo importante corpo municipale. Per disincentivare i furti istituire depositi bici presso tutti gli uffici pubblici (Comune, USL, scuole, biblioteche) e privati con più di 20 dipendenti e in tutte le aree di grande afflusso. Incentivare gli investimenti nella manutenzione stradale (strade, piste ciclabili, marciapiedi, parcheggi) piuttosto che quelli in nuova viabilità. Ambiente e Rifiuti L'oro sporco del XXI secolo Premessa Nell'Empolese-Valdelsa il metodo di raccolta rifiuti è un porta a porta semi-integrale. L’obiettivo principale della raccolta dei rifiuti, se fatta coscientemente, è duplice: RIDURRE I RIFIUTI e RICICLARE MAGGIORMENTE. I metodi per attuare questi punti sono, rispettivamente: - FA R PA G A R E M E N O C H I PRODUCE MENO RIFIUTI; - FA R PA G A R E M E N O C H I RICICLA DI PIÙ. Al di là delle celebrazioni dei risultati riguardanti il porta a porta, il dato preoccupante resta quello della quantità dei rifiuti prodotti, praticamente invariata. Mentre l'Amministrazione dovrebbe preoccuparsi di diminuire i rifiuti prodotti, una SpA come Publiambiente ha interesse a gestirne quanti più possibile, per aumentare il proprio profitto. Questo è un errore, in quanto l’obiettivo politico principale viene tristemente eluso: è la politica che deve dettare l'agenda al gestore non il contrario. Azioni È necessario agire sulla produzione: le amministrazioni comunali devono intavolare un dialogo con le grandi strutture commerciali per la riduzione del packaging e la promozione di prodotti sfusi o riutilizzabili. Tutto ciò potrebbe indurre le aziende a cambiare la propria politica produttiva, abbattendo all’origine la produzione degli imballaggi. Impedire l'incenerimento di ogni genere di rifiuti e di residui di produzione sul territorio comunale. Portare la plastica a tariffa. L'attuale Tares non è una tariffa, ma una tassa. La TARIFFA permetterebbe di premiare chi crea un volume minore di rifiuti andando a farlo pagare meno. La TASSA permette di fare solo alcuni sconti. Introdurre METODI DI PESO dei rifiuti permetterebbe di sommare a una TASSA MINIMA DIVISA TRA TUTTI che coprirà i costi di pulizia delle strade e quant’altro, una TARIFFA che premi chi produce meno rifiuti e penalizzi chi ne produce molti. L’obiettivo è responsabilizzare il cittadino nella gestione dei rifiuti fin dal contesto domestico. Si premia così chi compie scelte virtuose, come l’utilizzo dell’acqua del fontanello, dei piatti di porcellana, dei pannolini lavabili e in generale i comportamenti virtuosi che non creano rifiuti. distributore di detersivi biologici alla spina, latte alla spina, ecc…). La vendita dei prodotti andrebbe a coprire integralmente i costi dell'isola ecologica. Separare la raccolta dallo smaltimento, procedendo a fare due distinte gare d'appalto: una per la raccolta e l'altra per lo smaltimento. Due gare d'appalto diverse consentirebbero di spezzare il meccanismo perverso che attualmente impedisce un effettiva riduzione della produzione di rifiuti. Seguendo l’esempio di alcuni comuni virtuosi, tra cui Capannori, si potrebbero allestire centri di recupero per elettrodomestici, dove quest'ultimi siano riparati per poi essere venduti o semplicemente donati a chi ne ha bisogno. La loro collocazione dovrebbe coincidere con le isole ecologiche di area e sarebbero realizzati attraverso fondi europei. Passare dalla cesta ai sacchetti/ bidoncini, come avviene già in tutta Italia. Questo passaggio cambierebbe la percezione del rifiuto, agevolando la percezione della quantità del rifiuto prodotto; inoltre, si renderebbe certamente più pratica la gestione dei contenitori. Creare un programma di sensibilizzazione sull’amianto, volto a formare i privati cittadini circa le giuste norme da seguire per la rimozione dell’amianto in piccole quantità. Creazione dell'Isola ecologica di quartiere: la sostituzione senza criterio delle campane multimateriale con quelle per il conferimento del vetro ha creato delle piccole discariche di quartiere. L'alternativa è creare delle Isole ecologiche di quartiere dove si possano conferire, gratuitamente e senza burocrazia, vetro, olio esausto, batterie, toner, farmaci ecc. e contestualmente si possano trovare prodotti finalizzati alla riduzione del rifiuto (per esempio: fontanello dell’acqua, Ottenere certificazione ambientale (EMAS), che da una parte stimola ad impegnarsi per migliorare la propria ecosostenibilità, dall'altra fissa standard qualitativi elevati immediatamente identificabili. La certificazione avrebbe un effetto deterrente frenando eventuali politiche dannose con la minaccia di perdere il riconoscimento. Agricoltura Sostenibilità alimentare con filiera corta e solidarietà Premessa È importante sviluppare politiche comunali volte a incentivare e favorire i produttori locali in quanto i prodotti agricoli coltivati in zona generano un ciclo virtuoso per l’economia locale. Politiche volte a favorire i prodotti locali: • Creano di posti di lavoro sul territorio, tema fondamentale in un momento di crisi come questa; • Contribuiscono a contrastare il dissesto idrogeologico con un terreno controllato e curato; • Aumentano la ricchezza del territorio in quanto comprando un prodotto locale il produttore spenderà la maggior parte del suo guadagno nel territorio; • Migliorano la qualità, poiché il prodotto non percorre migliaia di chilometri prima di arrivare sulla nostra tavola, l’origine e la qualità sono certi e verificabili e si evita l’inquinamento da trasporto. Promozione e supporto dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) anche mettendo a disposizione locali per poter organizzare riunioni, punti di incontro e luoghi di consegna per piccole e medie aziende biologiche per superare il limite della consegna 1 volta a settimana. Azioni Agevolare i produttori locali introducendo i loro prodotti nelle mense comunali. Creare una struttura condivisa per la vendita, il trasporto e la lavorazione dei prodotti agricoli tipici come la Cipolla di Certaldo e il carciofo empolese e promuoverli nel mercato italiano e straniero. A ff i a n c a r e i p r o d u t t o r i s u l l e possibilità di finanziamenti regionali ed europei, nella costituzione di consorzi, mettere in contatto produttori e clienti promuovendo i GAS e facendo educazione alimentare. Promuovere una mozione che vieti la coltivazione di colture geneticamente modificate (OGM) all’interno del territorio comunale. Attualmente in Italia ne è vietata la coltivazione, ma nei prossimi anni le lobbies del settore spingeranno per introdurli. Incentivare i metodi di produzione biologica e biodinamica dando la priorità alle aziende condotte da giovani e da donne, il cui reddito totale derivi principalmente da agricoltura. Individuazione di terreni vocati all’orticoltura per poterli destinare a orti urbani col vincolo di coltivare con metodi sostenibili. Favorire la nascita di un consorzio di preservazione e divulgazione di specie autoctone. Il consorzio avrà l’obbligo di mantenere la purezza delle specie e fungere da rete di scambio. colturale, e quindi un prezzo fissato in partenza, e la sicurezza al consumatore per quanto riguarda un approvvigionamento e un controllo sui prodotti, ponendo particolare attenzione ai metodi produttivi. Questo creerebbe inoltre un vantaggio economico ad entrambe le parti grazie alla filiera corta. Promuovere corsi di formazione gratuiti aperti a persone di ogni età, per fare educazione alimentare alla cittadinanza trattando ad esempio il tema dei prodotti di stagione e autoctoni oppure il riconoscimento di prodotti naturali. Estendere i mercati di soli produttori in ogni quartiere (i cosiddetti farmer market) e in zone strategiche della città destinando loro anche strutture coperte. Favorire il rapporto tra produttore e consumatore approntando veri e propri programmi pre-semina che diano la sicurezza al produttore di una pianificazione a medio-lungo termine sul piano Moratoria sul consumo del suolo (cementificazione) sul territorio comunale in modo particolare per le aree agricole. Agevolazioni fiscali agli esercizi commerciali di quartiere ed ai ristoranti che si riforniscano da filiere agricole corte e di trasformazione locale. Impresa, Artigianato e Commercio Piccole e medie imprese: la nostra vera forza Premessa È sotto gli occhi di tutti che sia il settore secondario che quello terziario stiano vivendo un momento di difficoltà senza precedenti. Le imprese cercano di sopravvivere ad uno scenario in cui la domanda interna è in forte calo, mentre i mercati dai confini sempre più ampi stanno portano la concorrenza su un piano di riduzione dei costi, che vede inevitabilmente in posizione di svantaggio quei Paesi che hanno sempre fatto dell’innovazione e della qualità il loro punto di forza. La crisi che produce la moria delle piccole e medie imprese e favorisce nello stesso tempo le imprese più grandi, fa sì che si producano sul mercato vere e proprie oligarchie economiche a tutto svantaggio del lavoro. Il tessuto economico italiano è sempre stato solido proprio grazie alla piccola e media impresa, che perciò è una risorsa da tutelare. Le imprese però negli ultimi anni sono schiacciate non solo dalla competizione, ma anche dalla difficoltà di accesso al credito; per questo motivo, il Comune deve cercare di creare tutte quelle condizioni che permettano alla piccola media e impresa di sopravvivere e svilupparsi. La Grande Distribuzione Organizzata (GDO) non scoraggiata, ma anzi sostenuta dalle precedenti amministrazioni che hanno acconsentito l'aumento esponenziale del rapporto tra GDO e numero di abitanti, ha prodotto una difficoltà certa anche per il commercio locale. La nostra visione è di un territorio che deve riportare i suoi abitanti a fare acquisti nelle attività locali, creando un circolo virtuoso che genererà benefici per tutta la popolazione. L’obiettivo dell’amministrazione comunale deve quindi essere quello di favorire il commercio locale, e la direzione verso la quale il Comune deve cercare di indirizzare tutte le attività economico-produttive è quella del benessere attuale e futuro, puntando allo stesso tempo a una crescita sostenibile. Le attività locali devono lavorare nel pieno rispetto dell’ambiente e del tessuto sociale della nostra città. Azioni Stop alla costruzione di nuovi centri commerciali. Promozione di un'economia etica e solidale all'interno del territorio con particolare attenzione alle realtà che perseguono la filiera corta. Addizionale IMU al minimo per gli esercizi commerciali sotto i 150 mq. Agevolazioni fiscali per nuove attività di giovani fino a 30 anni. Creazione di un fondo di incentivi per le aziende sotto i 15 dipendenti che sperimenteranno il telelavoro. Creare un Commissione di imprenditori, artigiani, commercianti (non necessariamente rappresentanti delle categorie) a supporto della Giunta, che proponga azioni per lo sviluppo delle attività produttive comunali. Lo squilibrio in essere fra grande distribuzione e commercio di vicinato, contribuisce negativamente sia sulle attività commerciali locali che sulla vita della città, i suoi spazi e le forme della sua socialità. Sono necessarie quindi iniziative che spostino questo squilibrio verso un rapporto di forza che preservi invece il commercio locale, le produzioni locali, l’ambiente e la socialità della nostra città. Ridurre la burocrazia nelle risposte alle imprese, agli artigiani e ai commercianti a tutti i livelli. L’ottimizzazione dei tempi di gestione delle pratiche deve essere raggiunta attraverso la creazione di un sistema di parametrizzazione dei loro tempi di gestione e attraverso l’attribuzione di specifiche responsabilità ai funzionari comunali, che andranno costantemente monitorate e valutate. Il riordino e miglioramento dei servizi di trasporto pubblico, misure di urbanistica sul centro storico che non ne sviliscano la bellezza e la fruizione, si devono aggiungere all’integrazione degli attuali percorsi culturali e all’azione condivisa tra pubblico e privato rivolta a rafforzare adeguatamente il commercio cosiddetto di vicinato. Puntualità da parte dell'amministrazione nel pagamento ai fornitori. Rivedere il sistema delle gare economicamente vantaggiose, introducendo un sistema di valutazione delle offerte con l’utilizzo di parametri oggettivi, e non soggettivi, da parte della stazione appaltante. Se di fatto i grandi centri commerciali sono la riproposizione artefatta degli antichi mercati, ma coordinati e spinti dall’aggiunta di considerevoli progetti di marketing strutturati e avanzati, è altrettanto necessario munire anche il commercio locale e di vicinato di strumenti altrettanto pronti e capaci di incidere, creando una rete coordinata. Pubblica Amministrazione Una chimera da rivoluzionare Premessa Occorre cambiare le persone per cambiare le cose: chiunque abbia amministrato e gestito questa città a tutti i livelli dal 1994 al 2014 va sostituito per portare Montelupo nel 2020 ad essere una città adeguata alle esigenze dei montelupini e che possa affrontare la sfida delle riforme istituzionali previste come il riassetto delle funzioni dovuto alla soppressione delle province. Azioni Comune Assessori non espressione delle correnti di partito. Ricambio della dirigenza con selezioni meritocratiche per una gestione manageriale e moderna dei servizi. Meritocrazia e premialità negli incarichi di responsabilità tra i dipendenti. Unione dei Comuni Stato attuale: dopo quindici anni questo ente non ha ancora un ruolo definito, svolge poche funzioni proprie (polizia municipale, protezione civile e servizi sociali) che da sole non giustificano la sua esistenza. Non svolge ancora le funzioni essenziali utili per risparmi in un ottica di economia di scala (gestione edilizia, viaria, gare ed appalti, legale). Non ha personale proprio ma solo personale prestato da provincia e comuni. La proposta: con una reale volontà dei Comuni è possibile dare finalmente un’identità ed uno scopo a questo ente, in caso contrario è sopprimerlo del tutto. Assunzione delle funzioni delle società partecipate a partire da quelle di Publicasa per la gestione dell’edilizia di tutto il patrimonio pubblico dell’Empolese Valdelsa. Assunzione della gestione del servizio idrico. Gestione di tutte le strade presenti sul territorio. Gestione degli uffici del giudice di Pace, una volta riportati a Empoli. Creazione di un proprio ufficio legale interno che consenta di risparmiare eliminando gli incarichi esterni agli avvocati. Creazione di un unico ufficio progettazione e gare ed appalti che consenta di partecipare ai bandi di finanziamento europei, nazionali e regionali per tutti i comuni. Gestione delle funzioni provinciali di area a seguito della soppressione delle province (agricoltura, ambiente, difesa del suolo, istruzione e formazione). Dirigenti e dipendenti propri con un autonomo contratto decentrato. Bilancio Partecipazione dal basso alle scelte Il bilancio socio-partecipato, supportato dall'Autorità Regionale per la Partecipazione, nasce dalla combinazione del bilancio sociale, il documento che il Comune usa per rendere conto ai cittadini dei servizi erogati e delle attività realizzate nel corso dell'anno, e il bilancio partecipato, un processo di democrazia diretta attraverso il quale la popolazione può decidere come utilizzare una parte delle risorse del Comune per realizzare opere pubbliche. L’obiettivo principale del percorso di partecipazione è quello di creare nuovi spazi di discussioni che consentano ai cittadini di incidere nella definizione delle politiche del Comune. Il bilancio partecipato consente infatti: a) conoscere e valutare le attività realizzate e i servizi erogati dal Comune; b) indirizzare gli interventi del Comune in base alle richieste della cittadinanza; c) progettare e scegliere opere pubbliche da realizzare sul territorio comunale. Il bilancio partecipato si articola in diverse fasi: Fase 1. Selezione dei partecipanti mediante sorteggio Vi e n e s e l e z i o n a t o u n n u m e r o adeguato di abitanti per ogni frazione, sulla base dei criteri stabiliti dal Comitato di Garanzia e rappresentativi di tutte le componenti sociali della realtà cittadina. Fase 2. Conoscere, discutere e valutare I cittadini selezionati partecipano congiuntamente a quattro incontri di discussione. Attraverso la tecnica del world café i cittadini analizzano il rendiconto delle attività svolte dal Comune nel biennio precedente, discutono fra loro e danno un giudizio sulle politiche comunali. Tali giudizi serviranno a indirizzare le attività comunali per l'anno successivo, concorrendo alla definizione degli obiettivi gestionali del Comune. Fase 3. Progettare I cittadini selezionati vengono suddivisi in gruppi per ciascuna frazione in base alla residenza. Per ogni gruppo vengono organizzati due laboratori di progettazione partecipata, nei quali i cittadini sorteggiati individuano, sulla base delle informazioni ricevute e delle proprie conoscenze, alcune idee progettuali di opere pubbliche da realizzare concretamente nell'anno successivo. Fase 4. Definizione dei progetti Successivamente, gli uffici comunali interessati analizzano le idee progettuali elaborate dai gruppi di cittadini, esprimendo per ciascuna di esse un giudizio di fattibilità. Le idee progettuali che ottengono un giudizio di fattibilità positivo, vengono trasformate in schede progettuali che illustrano le caratteristiche dell’opera pubblica e le risorse economiche necessarie alla sua realizzazione. vengono organizzate assemblee territoriali (una per ciascuna delle frazioni), nelle quali sono presentati i progetti elaborati dai cittadini. Anche in quella sede viene data la possibilità agli intervenuti di esprimere il loro voto. Fase 6. Realizzare Fase 5. Decidere I progetti così elaborati dai cittadini, in collaborazione con gli uffici comunali, vengono presentati congiuntamente nell’ambito di un’iniziativa unitaria. Per ciascuna frazione, viene stilata una lista di priorità in base ai voti assegnati dai cittadini ai vari progetti: i più votati, verranno realizzati dal Comune nell'anno successivo. I residenti del Comune saranno chiamati a scegliere i progetti da realizzare nell'anno successivo tra quelli elaborati per la propria frazione. Le votazioni si svolgeranno nell'arco di una settimana, anche via internet. Nella stessa settimana, Il comitato di garanzia, composto da cinque cittadini e tre consiglieri comunali, ha la funzione di garantire la neutralità e l'imparzialità del processo partecipato sovrintendendo a tutte le fasi. Urbanistica Una città a misura di cittadino Premessa Occorre fermare la cementificazione scriteriata privilegiando il recupero della aree dimesse o inutilizzate. Le nostre periferie sono piene di capannoni vuoti ed i nostri centri storici di fondi sfitti. Con un tassazione che incentivi l’occupazione dei fondi vuoti e possibile ridare vita ai centri cittadini e favorire le attività produttive e commerciali. L’effetto diretto della selvaggia cementificazione è il dissesto idrogeologico dovuto ad un errato deflusso delle acque con frequenti allagamenti e conseguenti danni ingenti per il pubblico ed i privati. La sostenibilità dell’insediamento urbanistico si verifica col mantenimento dell’integrità dell’ambiente naturale, con il corretto funzionamento delle reti tecnologiche e con la qualità delle soluzioni spaziali. L’urbanistica si deve confrontare con queste tre principali problematiche. Si tratta di proporre nuove forme di organizzazione dello spazio urbano fondate sull’esigenza di contenere il consumo di suolo, promuovendo forme di riuso del patrimonio edilizio esistente e garantendo la massima permeabilità del terreno. Questo diverso sistema insediativo deve perseguire l’obiettivo dell’autosufficienza energetica del sistema residenziale, con accorgimenti bioclimatici e ponendo nel progetto stesso le premesse per una utilizzazione massima delle fonti energetiche rinnovabili. Ampliare la prospettiva su “area vasta ”, interessando più Comuni, consente di chiamare in gioco temi e materiali che non sono tipicamente compresi nel progetto urbanistico e possono contribuire ad affrontare anche altre problematiche ambientali: le aree agricole, le zone fluviali, gli ambienti naturali protetti, i parchi urbani e suburbani. Azioni Promuovere un referendum sulla realizzazione del nuovo ponte fra Limite e Fibbiana, in modo da informare i cittadini su vantaggi e svantaggi di un'opera importante come questa. Dobbiamo valutare bene l’effettiva necessità di un’opera molto costosa e sovradimensionata che collegherebbe due frazioni di 4000 abitanti e che attirerebbe traffico sulla tratta Empoli-Vinci senza alcun beneficio. Dobbiamo valutare soluzioni alternative meno costose come il raddoppio del sottopasso o la creazione di un secondo sottopasso tra piazza Vittorio Veneto ed il nuovo parcheggio della Stazione in modo da eliminare gli ingorghi ma non privare il centro di Montelupo di una utenza di transito. Modifica del piano urbanistico per evitare la costruzione sul territorio comunale di nuovi impianti altamente inquinanti e pericolosi per la salute dei cittadini Il Consiglio comunale più in generale deve adeguare i propri strumenti urbanistici alle conoscenze moderne che misurano il consumo di risorse (energia, materiali, acqua) e la riduzione dell’inquinamento (aria, acqua, rifiuti) per realizzare spazi di vita confortevoli e salubri. I nuovi progetti di intervento locale, capaci di offrire un miglioramento della sostenibilità dell’ambiente costruito, devono essere visti come percorsi di partecipazione della visione strategica che tenga conto di tutto: ambiente, salute umana, materiali, risorse. Acquisto e messa in funzione di centraline di misurazione della qualità dell'aria su tutto il territorio comunale. In città si dovranno preferire linee elettriche di collegamento interrate anziché aeree. Restituzione di viale fratelli Cervi alla cittadinanza attraverso la completa riqualificazione della sede stradale, con la realizzazione di marciapiedi e piantumazioni e il rifacimento degli arredi urbani. Gran parte del patrimonio edilizio esistente è dal nato dal boom del cemento a cavallo degli anni '60 e '70. Questo è oggi inadeguato sotto il profilo sismico ed energetico. È dovere delle nostre amministrazioni mettere in campo tutti gli strumenti necessari, anche prevedendo meccanismi di premialità sulle volumetrie e sugli oneri di urbanizzazione, che si sommano agli incentivi statali per chi fa interventi di ristrutturazione urbanistica. Messa in sicurezza degli accessi alla S.S. 67, attraverso la realizzazione di rotonde all'incrocio con via I maggio a Montelupo e all'incrocio con viale fratelli Cervi a Fibbiana. Riqualificazione totale di viale Umberto I, con la creazione di un viale dell'artigianato che funga da centro commerciale naturale e con il completamento dell'acquisto e conseguente ristrutturazione dei locali della ex-Fanciullacci come spazio per la cittadinanza. Apertura di un percorso aperto e davvero partecipativo a Fibbiana per decidere insieme ai fibbianesi il destino della ZTL. Riconvertire quartieri, frazioni e piccoli Comuni in "isole ambienti" con densità abitativa equilibrata anche attraverso l’impiego di materiali biocompatibili. Collegare tra loro con percorsi ciclopedonali percorribili in sicurezza le isole ambientali, gli spazi verdi e i parchi urbani. Energia Un passo per volta Ogni euro speso per l'energia, anche rinnovabile, senza conoscere il reale fabbisogno energetico degli edifici, è un Euro speso male che finisce spesso nella voragine degli sprechi. sovracomunale ad un "Bilancio Energetico di Area", che ad oggi ancora non esiste. Dopo aver ottenuto una misura del reale fabbisogno energetico degli edifici pubblici, questa amministrazione, senza sbandierare un'anima ecologista di facciata, si muoverà nella direzione della messa in opera a livello di EmpoleseValdelsa di tutte le azioni necessarie a, da un lato, tagliare ed eliminare gli sprechi e la dispersione energetica dei nostri edifici pubblici (e anche privati attraverso vincoli urbanistici), dall'altro a ridurre progressivamente la produzione energetica derivante da fonti non rinnovabili per sostituirla con energia derivante da fonti davvero pulite. Prima di procedere con qualsiasi azione di risparmio ed efficientazione energetica, tema che il Movimento 5 Stelle porta avanti come suo elemento fondante, il passo propedeutico è capire il fabbisogno energetico effettivo. Parlare di energia a livello comunale, oggi, ha poco senso; le politiche energetiche, per le loro caratteristiche intrinseche, devono essere portate avanti in una visione di area. Per arrivare a questo risultato e lavorare su dati certi che possano portare a interventi mirati, è necessario lavorare a livello Politiche e Reti sociali Nessuno deve rimanere indietro Premessa La crisi che va avvitandosi e che dal 2007 ha distrutto il comparto industriale italiano pone nuove sfide ai Comuni. Il Comune, da sempre, rappresenta l'Istituzione che collega al livello più basso i cittadini con la politica, e proprio in virtù di questo ruolo, ha sempre rappresentato, il luogo primo cui rivolgersi per trovare risposta ai problemi. Tuttavia, gli strumenti tradizionali è una pura e semplice illusione. È nostra convinzione che, per non lasciare nessuno indietro e avere davvero una Comunità, ognuno nel contesto sociale debba avere il suo ruolo. Nonostante che le politiche sociali siano gestite dall'Unione dei Comuni, è sempre più evidente che i Comuni, neanche in forma associata, non riescono ad arrivare dappertutto, sopratutto visto che i trasferimenti statali sulle politiche sociali vanno azzerandosi, e per questo l'azione di questa Amministrazione intenderà muoversi su due binari: da un lato, rafforzare il dialogo e la collaborazione con le Associazioni e le Istituzioni assistenziali del territorio per costruire un sistema di reti sociali che riesca a coprire il numero maggiore di bisogni dei cittadini, dall'altro lato passare dalla concezione tradizionale di welfare assistenziale al più adatto welfare generativo: non più un aiuto fine a se stesso, ma una concreta assistenza che vada oltre l'assistenzialismo e che sia in grado di valorizzare tutte quelle energie che la crisi ha tagliato fuori dalla realtà sociale e dal mondo del lavoro, nell'ottica di ricostruire col tempo quelle connessioni sociali che fanno davvero una Comunità di cittadini. Azioni Istituzione di un Patto di Cittadinanza con cui superare l'assistenzialismo che spesso è inadatto a raggiungere tutti coloro che davvero necessitano di aiuto: il Patto di Cittadinanza si innesta sul tradizionale aiuto economico, ma in cambio di questo, i beneficiari si impegnano a mettere il proprio tempo a disposizione del Comune per lavori di pubblica utilità. Rafforzamento del dialogo con le Associazioni di volontariato, anche attraverso la creazione di una piattaforma pubblica digitale in cui registrare e coordinare tutti coloro che vogliano mettersi a disposizione della collettività. Progetto intercomunale di avvicinamento di giovani e anziani attraverso la ripresa e la cura degli orti comunali. Piano intercomunale sull'edilizia popolare e recupero dell'edilizia popolare già esistente. Creazione del Consiglio Comunale dei Bambini per sensibilizzare all'educazione civica i più piccoli. Aumentare la governance e il controllo comunale sulle cooperative che gestiscono i servizi sociali comunali. Realizzazione di una piattaforma comunale del volontariato sul modello della Banca delle Ore. Creazione di spazi di aggregazione sociale, cioè di strutture nelle quali varie tipologie di utenza (giovani, anziani, stranieri, disabili etc.) possano incontrarsi, in modo da favorire la creazione di reti sociali e l’integrazione reciproca. All'interno di questi spazi sarà possibile creare una Ludoteca pubblica con il contributo di volontari. Adesione comunale alla lotta nazionale contro il degrado sociale, slot-machines per prime. Organizzazione di corsi sull'alfabetizzazione informatica. Scuola Degli studenti per gli studenti Premessa economici quando è sufficiente solo una sua diversa articolazione. La scuola sul nostro territorio presenta dei problemi strutturali e dei problemi organizzativi. Le scuole superiori si concentrano per la maggior parte sul Comune di Empoli e le infrastrutture sono del tutto inadeguate. Molti edifici non sono a norma , non hanno palestre ne laboratori ed oltretutto non sono di proprietà ma in affitto. Tutto questo comporta una spreco di circa 1 milione di Euro ogni anno: circa 750.000 per l’affitto, altri 100.000 per il trasporto alle palestre e l’affitto delle palestre ed altri 150.000 per manutenzioni ed utenze in quanto si tratta di edifici vecchi, spesso prefabbricati che sprecano un sacco di energia. L’organizzazione ottimale dell’attività didattica può essere armonizzata con l'ottimale sfruttamento del tempo e dello spazio, al fine di ottenere significativi risparmi sull'energia, sui trasporti e sulle pulizie, oltre ad ottimizzare la qualità dell'insegnamento e l'utilizzo delle risorse; siamo infatti fermamente contrari ad una riduzione della durata del ciclo scolastico per motivi Azioni Riteniamo indispensabile dotare Empoli di un vero polo scolastico sul modello campus che sia di riferimento sia per la Valdelsa che per il Valdarno, con strutture e servizi adeguati per una formazione al passo con le esigenze della società: laboratori, impianti sportivi, biblioteche, reti wifi, mensa, deposito bici coperto e custodito. Gli edifici dovranno essere ad impatto zero ed energeticamente autosufficienti. Aprire la scuola agli studenti: lasciare l'utilizzo delle strutture ai ragazzi oltre l'orario didattico per permettere lo sviluppo delle attitudini personali e rendere la scuola una fucina di creatività che vada al di là del tradizionale nozionismo. Il polo dovrà essere collegato alla città da piste ciclo-pedonali ed agli altri Comuni da un terminal bus. Manutenzione degli asili comunali. Turismo Una risorsa fondamentale per la città del Domani Premessa L’Empolese-Valdelsa è un territorio ricchissimo di risorse turistiche. Immerso nella campagna toscana con una estensione notevole: da Empoli, punto di riferimento infrastrutturale, fino a Certaldo, Gambassi e Montaione, borghi medievali ricchi di storia e e cultura. L'Empolese-Valdelsa è un vero e proprio crocevia nel cuore della Toscana, in mezzo a centri di enorme interesse turistico come Firenze, Siena, Pisa, Lucca, San Gimignano e Volterra. Questo patrimonio ad alto potenziale turistico è stato fino ad oggi completamente trascurato e organizzato senza una visione di area; una delle ragioni della mal gestione, che ovviamente risente anche della congiuntura economica, è l’elevata frammentazione dell’offerta turistica sul territorio, proposta in modo scordinato da troppi attori. Allo stato attuale, non esiste una strategia condivisa e il prodotto "Empolese-Valdelsa" non viene proposto come pacchetto completo e uniforme, e non vengono messe in evidenza quelle che sono le sue attrattive principali: cultura, cibo, musica ed eventi. Partendo dal presupposto che le due componenti principali del turismo sono marketing e accoglienza, dal lato accoglienza gli operatori privati svolgono un ottimo lavoro che non trova adeguata risposta dal lato marketing degli enti pubblici all'estero e nelle zone di maggiore interesse strategico. Nel nostro territorio esiste inoltre una tradizione alimentare apprezzata in tutto il mondo; occorre tuttavia coltivarla orientando i visitatori a recarsi direttamente nei luoghi di produzione, per conoscere come nascono i prodotti, assaggiare i cibi e valorizzare le diversità culinarie presenti sul territorio. Azioni Destagionalizzazione: proporre eventi al di fuori dei periodi di maggiore affluenza turistica per favorire durante tutto l'arco dell'anno, la presenza turistica sul territorio. Potrebbe essere sfruttata per esempio la raccolta di olive e uva, anche ipotizzando forme di baratto tra turista e agriturismi. Marketing: concentrare la sponsorizzazione della zona, prevalentemente a mezzo internet, sulle città di provenienza dei voli low-cost dei terminal. Portale multilingue: creare un unico portale per tutta la zona empolesevaldelsa, che punti fortemente sulla posizione baricentrica rispetto alle principali mete turistiche, sia disponibile in un vasto numero di lingue e che sia snello e immediato. Ufficio turistico: localizzare in zona stazione ad Empoli un unico ufficio turistico come punto nevralgico dell'intero territorio. L'ufficio si occuperà di tutte le funzioni di gestione e coordinamento quali noleggio mezzi, prenotazioni alberghiere, eventi, ecc. alla posizione strategica della zona, l'amministrazione strutturerà una rete di percorsi interni all'EmpoleseValdelsa per ampliare l'afflusso turistico, come ad esempio percorsi enogastronomico, percorsi culturali su ville, dimore storiche e musei. Tassa di soggiorno: indirizzare, insieme agli operatori turistici, l'introito della tassa in servizi rivolti agli operatori stessi: una tassa degli operatori per gli operatori. Creare in sinergia con i Comuni limitrofi una sorta di "Cammino degli antichi" che valorizzi i numerosi resti archeologici della zona, con recupero della Villa Romana del Virginio. Car sharing: pensare a un sistema di noleggio auto a breve e medio termine presso la stazione, in modo il turista possa raggiungere liberamente zone non coperte dal servizio pubblico. Creare aree di sosta attrezzate per i camper. Riqualificazione della stazione ferroviaria, porta di accesso alla città e biglietto da visita di Montelupo. Attraverso accordi con gli enti proprietari e gestori (Fs e Provincia) sarà possibile rendere più appetibile e funzionale la stazione ferroviaria. Bike sharing: creare un sistema di bike sharing che permetta al turista di apprezzare gli itinerari ciclabili sul Montalbano e nelle vicine campagne. Contestualmente alle azioni volte allo sviluppo dell'attrattiva turistica legata Cultura Una cultura al presente per un futuro migliore Premessa Azioni La cultura è soprattutto conservazione della memoria storica di una comunità. Negli ultimi anni, le nostre amministrazioni hanno spesso considerato la cultura più come un fine che come un mezzo; passare da una visione materiale della cultura che ha portato al moltiplicarsi di Musei spesso chiusi e impolverati, a una visione più alta di cultura come codice genetico di ciò che oggi siamo, costituirebbe prima di tutto una rivoluzione, e in secondo luogo, porterebbe i cittadini a riappropriasi del bene comune primario: il ricordo delle proprie radici. L'amministrazione del bene culturale deve quindi sapersi muovere lontana da logiche affaristiche che hanno trasformato la cultura in merce, il cui corollario naturale è lo snaturamento dei luoghi e bellezze cittadine. Per evitare una deriva di questo genere, l'amministrazione deve puntare sapientemente sulla valorizzazione del patrimonio culturale cittadino, senza disperdere la ricchezza storica accumulata dalla città e nella città in inutili fronzoli retorici: saper dunque conservare la nostra identità per allargare i confini culturali, che in questo momento più che mai, si spostano velocemente. La cultura sarà l'immagine sicura che la città presenterà di sé nell'incontro con le altre culture: solo così, dall'incontro con "altro da noi" scaturirà una inestimabile ricchezza. È assoluta priorità rivitalizzare il MMAB: il Museo della Ceramica deve essere agganciato attraverso convenzioni che introducano la formula del biglietto multi-ingressi, sia al circuito museale fiorentino che a quello dell'Empolese-Valdelsa. Il Museo non deve essere più avvertito come corpo estraneo, e per questo nei suoi locali dovranno essere organizzati eventi social e mostre tematiche. Anche l'approccio al visitatore va cambiato, rendendo più viva ed incisiva la visita museale attraverso laboratori in grado di coinvolgere il visitatore. Restituire alla cittadinanza la Villa Medicea dopo lo smantellamento dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario. Una parte del plesso verrà lasciata allo studio, essendo la Villa Medicea di Montelupo unica nel suo genere e mai studiata a causa della presenza dell'OPG. Un'altra parte della Villa, potrebbe ospitare, anche a ricordo del suo drammatico passato, un Museo della Follia unico nel suo genere. Infine, la Villa Medicea potrebbe prestarsi ad ospitare i fondi di magazzino che gli Uffizi non riescono ad esporre per mancanza di spazio, creando così un vero e proprio Museo degli Uffizi 2 a Montelupo. Restituire la festa della ceramica alla sua antica funzione culturale di far conoscere l'arte della ceramica e della terracotta, concordando durata e organizzazione con gli operatori e i negozi del centro. Sicurezza Una città dei cittadini Premessa La sicurezza, a livello comunale, viene generalmente affrontata dalle forze politiche solo in modo molto demagogico e spesso prima di una tornata elettorale. Troviamo infatti, in ogni programma elettorale, provvedimenti spot privi di qualsiasi fondamento, e che mirano più alla "sicurezza percepita" - come ad esempio, l'aumento sul territorio delle forze di polizia o carabinieri oppure l'installazione massiccia di telecamere - piuttosto che alla "sicurezza reale": è bene ricordare che polizia e carabinieri infatti, dipendono dai Ministeri e non dai Comuni, mentre le telecamere hanno spesso un costo elevato e dubbia efficacia (Londra, ad esempio, è la città più videosorvegliata e, allo stesso tempo, la città meno sicura al mondo). Il Movimento 5 Stelle vuole quindi agire in maniera concreta, implementando la sicurezza reale e concentrarsi sulla prevenzione alla criminalità. Anche seguendo diversi studi in materia, vogliamo lavorare su tre strumenti cardine, e che sopratutto il Comune ha in mano, per implementare la reale sicurezza cittadina: Polizia Municipale, Urbanistica e Illuminazione. Azioni - Polizia Municipale La scelta di affidare la Polizia Municipale all'Unione dei Comuni, ha messo insieme più una debolezza che una forza: il corpo è rimasto infatti fortemente sotto organico. Ad aggravare la situazione è anche la mancanza di una reale volontà politica di gestire collettivamente la Polizia Municipale: sono stati mantenuti infatti, undici diversi Comandanti e undici diversi ponti radio e non si è dotata la Polizia Municipale degli strumenti che consentano una reale gestione associata; insomma, la sola cosa che è cambiata è l'etichetta del gestore sulle multe elevate (da "Comune" a "Unione dei Comuni"). In attesa di poter procedere a nuove assunzioni, il Movimento 5 Stelle intende liberare risorse dagli Uffici e destinarle all'azione sul territorio. Equipaggiare la Polizia Municipale con strumenti adeguati, anche prevedendo l'acquisto di mezzi (come le biciclette elettriche) che permettano spostamenti veloci ed efficienti nei centri cittadini. Fornire apposite strumentazioni alla Polizia Municipale per effettuare tutti i controlli ambientali sul territorio. - Urbanistica La sicurezza di un territorio dipende anche dalle scelte urbanistiche operate dalla politica: da un lato infatti, si deve incidere sull'ambiente urbano, sui servizi, sulle attività, sugli usi degli spazi e della città, dall'altro, le scelte urbanistiche devono necessariamente integrarsi con politiche di prevenzione sociale e controllo del territorio. L'urbanistica deve infatti rafforzare la griglia di sicurezza e assicurarne la continuità. proposte soluzioni sempre più innovative che permettono di disegnare nuovi scenari notturni della città, per migliorarla e renderla più vivibile e allo stesso tempo più vitale. La riqualificazione o la progettazione di uno spazio fisico dovrà essere funzionale alla vitalità del quartiere: le diverse attività della città (commercio, attività ricreative culturali e sociali, trasporti) devono essere distribuite razionalmente e non concentrate in pochi punti. Proponiamo quindi di istituire il PRIC: Il piano regolatore della luce. Uno strumento urbanistico in grado di regolamentare tutte le tipologie di illuminazione per la città, una vera e propria guida alla progettazione della città dal punto di vista illuminotecnico. Un buon PRIC è in grado di assicurare la sicurezza del traffico e delle persone, una buona economia di gestione e un miglioramento degli arredi urbani, tutto nel rispetto e nella tutela dell'ambiente. Un piano razionale dell'illuminazione permette di illuminare correttamente tutta la città, valorizzare strade, aree verdi, piazze e zone pedonali, rinnovare progressivamente gli impianti, limitare l'inquinamento luminoso e aumentare quindi il risparmio energetico. Devono essere favorite, attraverso interventi strutturali, la coesione sociale, l'organizzazione degli abitanti e le relazioni di vicinato per generare meccanismi virtuosi di controllo informale del territorio. - Illuminazione Per diversi anni l’illuminazione urbana è stata considerata come uno strumento di semplice funzionalità, in grado di garantire esclusivamente sicurezza e orientamento per i cittadini. Oggi invece, vengono Sport e salute Mens sana in corpore sano Premessa Azioni Lo svolgimento di un’attività sportiva deve essere considerato un fattore importante in ogni fascia di età. Nell’infanzia è essenziale fonte di divertimento e di sviluppo psicofisico. Nell’adolescenza contribuisce in modo importante alla socializzazione e all’educazione. Nell’età adulta è decisivo nella prevenzione di molte malattie. Ogni euro investito per favorire l’attività sportiva è un investimento in prevenzione e cura della salute ed una forma di contrasto alle forme violente di espressione del disagio giovanile. Pertanto favorire lo sport in tutte le sue discipline deve essere considerato un'elemento fondamentale per compensare lo stress che deriva dal ritmo di vita e le patologie ad esso legate ed è per questo di importanza primaria per promuovere il benessere collettivo. Attualmente le iniziative di promozione sono poche e gli impianti fruibili sono insufficienti, spesso in cattivo stato di manutenzione o lontani dai quartieri: non è pensabile che i ragazzi debbano andare lontano da casa per fare una partitella. Per molte discipline molto amate dai ragazzi quali BMX, skateboard o il tradizionale tamburello non esiste neppure un impianto in tutto il territorio dell’Empolese Valdelsa. La pratica sportiva deve essere favorita a cominciare da quella di base e “spontanea”, con tutti gli strumenti disponibili. Prevedere una serie di piccoli impianti distribuiti all’interno delle aree verdi di ogni quartiere e frazione liberamente fruibili, dove sia possibile praticare sia sport di squadra quali calcio, basket e pallavolo, ma anche discipline individuali come pattinaggio e skateboard. Per favorire l’attività sportiva degli adulti sono necessari dei percorsi salute all'interno del parco dell'Ambrogiana dove potersi allenare a costo zero con attrezzature di vario genere e difficoltà. Per tutte le attività e discipline che richiedono impianti adeguati e degli istruttori è necessario favorire le associazioni sportive senza scopo di lucro, con previsione di agevolazioni fiscali e tariffarie per potere consentire la più ampia partecipazione possibile. Per le discipline che necessitano di impianti più grandi, è necessario prevederne alcuni con un bacino sovracomunale dove praticare sport anche a livello agonistico, come un velodromo, una pista BMX, un impianto coperto per l’atletica. Studio di fattibilità sulla realizzazione di una piscina comunale. Montelupiadi Prevedere in collaborazione con scuole di ogni ordine e grado e associazioni una grande manifestazione annuale dove tutti gli atleti, agonisti e non agonisti, si confrontino in diverse discipline sportive e che possa anche portare alla emersione di nuovi talenti. L’evento patrocinato dal Comune può essere realizzato senza oneri grazie a sponsor privati.