Banditi a Orgosolo
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Banditi a Orgosolo
IDENTICAZIONE Fondo Tipologia Stato Titolo originale Regia Lingua Produzione Luogo di produzione Casa di produzione Produttore Anno di produzione DESCRIZIONE FISICA Durata Cromatismo originale Audio originale CONTENUTO Cast Interpreti Soggetto Sceneggiatura Fotografia Scenografia Montaggio Musica Direzione musicale Operatore alla macchina Assistente alla macchina Consulente per la fotografia Assistente al montaggio Costumi Note Vittorio De Seta Film Lungometraggio Finito Banditi a Orgosolo Vittorio De Seta Italiano Italia Titanus Vittorio De Seta 1961 98„ Colore Sonoro Michele Cossu: Michele Jossu Peppeddu Cuccu: Giuseppe Jossu Vittorina Pisanu: Mintonia Vera Gherarducci Vittorio De Seta Vera Gherarducci Vittorio De Seta Vittorio De Seta Elio Balletti Jolanda Benvenuti Valentino Bucchi Franco Ferrara Luciano Tovoli Marcello Gallinelli Alberto Rebella Fernanda Papa Marilù Carteny il protagonista Michele Cossu è doppiato dall‟attore Gian Maria Volontè. Sinossi Soggetti Location DOCUMENTAZIONE E‟ il primo lungometraggio del regista siciliano, ispirato alle inchieste di Franco Cagnetta sulla vendetta barbaricina pubblicate su "Nuovi argomenti" sul finire degli anni Cinquanta. Il film si svolge in Barbagia ed è interpretato da attori non professionisti, semplici pastori. Mentre Michele e il fratello Giuseppe, pastori di Orgosolo, pascolano il loro gregge, tre banditi che hanno rubato alcuni maiali si fermano nella loro capanna. Michele vorrebbe che i tre si allontanassero al più presto, quando sopraggiunge una pattuglia dei carabinieri che ha uno scontro a fuoco con i tre briganti. Uno dei carabinieri viene ucciso e un mandato di cattura verrà spiccato nei confronti del protagonista perché sospettato di abigeato e di assassinio. Michele è innocente, ma non pensa neppure lontanamente a denunciare i fatti per far emergere quanto realmente accaduto. Sceglie invece di darsi alla latitanza insieme al fratello minorenne. Grazie all'aiuto che gli viene fornito da due compaesani, riesce a nascondersi tra le montagne della Barbagia ma tutte le sue pecore muoiono. La disperazione da cui è colto lo porta ad aggredire e derubare un altro pastore, trasformandosi da vittima di un'ingiustizia a bandito vero e proprio. Il film si conclude con le urla di vendetta da parte del pastore derubato. Il film è il racconto di una solitudine, una disperata solitudine, quella dell‟uomo innocente e indifeso di fronte a una macchina sociale che è fatta per opprimerlo. De Seta racconta: Ho cercato di tracciare una storia molto semplice, nel tentativo di esprimere in chiave tragica, emblematica, una condizione umana e sociale. Prima di venire a Orgosolo avevo lavorato in altri paesi meridionali: a Riesi, Petralia, Villalba, Gela, Partinico, in Sicilia, e a Bagnara, Africo, Alessandria del Carretto, in Calabria. Sembra di sognare, pensando che questi poveri paesi meridionali appartengono alla stessa Italia del boom, del triangolo industriale, di Cortina d'Ampezzo, di Portofino. Mi ha sempre colpito il fatto che il cinema, tranne poche eccezioni, si sia sempre occupato così poco di questa Italia «altra». Argomenti e temi come quelli affrontati nel mio film vengono regolarmente sconsigliati, sabotati. L‟opera pone in evidenza le regole di comportamento non scritte ma praticate della comunità orgolese, che con facilità fanno di un pastore, innocente o colpevole che sia, un bandito. Abbiamo filmato un'esperienza che era di tanti - aggiunge il regista - ricreandola noi, senza entrare con violenza nella vita della gente, cosa che io non amo fare e invece rispettando i tempi lenti dei pastori. Nel '58 ero già andato a realizzare due cortometraggi, Pastori di Orgosolo e Un giorno in Barbagia. Ci sono tornato alla fine del '59, senza un'idea precisa e ci sono rimasto per alcuni mesi, accompagnando i pastori sul Supramonte, partecipando alla transumanza delle greggi dalla montagna al mare. L‟interesse di De Seta era stato suscitato dalla lettura di un‟inchiesta su Orgosolo di Franco Cagnetta, pubblicata su Nuovi Argomenti, che aveva scatenato dure polemiche per la posizione non moralistica dell‟autore. Non è stato facile per De Seta costruire il cast: per i tre protagonisti – egli racconta - avevo pensato a due fratelli, l'uno di vent'anni, l'altro di dieci, e a una ragazza diciottenne. Abbiamo scattato centinaia di foto, anche nei paesi vicini. Non siamo riusciti a trovare una ragazza disposta a recitare la parte. Così ho scelto una ragazzina che aveva proprio il volto e l'espressione desiderata, ma aveva solo tredici anni. Il protagonista lo conoscevo dai primi tempi del mio sopralluogo; dapprima lo avevo scartato perché non abbastanza giovane. Poi l'esperienza dimostrò la giustezza della scelta di Michele Cossu. Era introverso, di non facile comunicazione, ma aveva tutte le qualità di un vero attore. È morto già da tempo. A volte, siamo stati costretti a girare delle scene senza nemmeno provarle, e lui trovava sempre il ritmo giusto, rendeva sempre credibile ciò che faceva ... Nel mio film ho evitato accuratamente ogni riferimento folkloristico. Mi domando però che cosa faccia la società per questa piccola comunità tanto vituperata quanto sconosciuta. Barbagia Pastori Banditismo sardo Orgosolo - Nuoro Barbagia - Sardegna Premi e riconoscimenti Bibliografia Principali percorsi di fruizione ACCESSO E UTILIZZAZIONE Tipo di acquisizione Luogo di acquisizione Diritti di proiezione Diritti di utilizzo COMPILAZIONE Data Nome Funzionario responsabile Targa d‟oro della rivista “Cinema nuovo “ Premio della Federazione Italiana dei Circoli del Cinema Premio “Rododendro d'oro”Festival Internazionale della Montagna “Nastro d'Argento”per la migliore fotografia in bianco e nero, 1961 Il Cinema di Vittorio De Seta, a cura di Alessandro Rais, 1995 La fatica delle mani : scritti su Vittorio De Seta 1954-1959, a cura di Mario Capello, 2008 MOMA Retrospettiva completa dedicata al regista siciliano, New York 2006 Festival delle culture europee III edizione „‟Lunghe storie d‟amore‟‟, Trieste 2004 Dono dell'autore, 1995 Palermo Consultazione in archivio Eredi De Seta 2013 Sergio Giuseppa Diana Cappugi Laura