LO SCUDO maggio 2014 - Diocesi di Brindisi

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LO SCUDO maggio 2014 - Diocesi di Brindisi
Maggio
2014
N° 5
Mensile cattolico d'informazione fondato nel 1921
Poste Italiane sped. in abb. post. DL 353/2003 (conv. in Legge 27/2/2004 n° 46) Art. 1, comma 1, S1/BR - Aut. Trib. BR n. 38 del 21.7.1956 - Iscriz. R O C n° 5673
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Ostuni: il voto è tutto un quiz
“Giungemmo: è il Fine. O sacro araldo, squilla!”. Insomma, ci siamo. Prendo in prestito il magnifico incipit della poesia “Alexandros” di Giovanni Pascoli,
per commentare la presentazione delle innumerevoli liste che si contenderanno i (pochi) posti in
Consiglio nella grande sfida elettorale del 25 maggio, con possibile prolungamento all’8 giugno. Ventiquattro liste per cinque candidati a Sindaco, 559
“nomination” e una serie di situazioni che fanno venire in mente i titoli di famose trasmissioni TV, e di
telequiz in particolare. Sarà “Avanti un altro!” perchè il Sindaco uscente Tanzarella dovrà lasciare la
carica che ha tenuto, a più riprese, per quattordici
degli ultimi ventidue anni; sarà “L’eredità” (per fortuna senza “ghigliottina”) per il rilevante numero di
figli, coniugi e parenti di vari big della politica ostunese di oggi e degli anni passati presenti in lista;
sarà “Rischiatutto” per chi si giocherà il futuro politico in queste elezioni; sarà “Lascia o raddoppia?”
per chi ha amministrato in questi anni e si propone
per la riconferma e per chi vuole prenderne il posto;
sarà “Un posto al sole” per molti giovani che si affacciano alla politica; speriamo che nessuno voglia
fare un “remake” del film “Il peccato e la vergogna”,
o che gli elettori invochino il titolo della fiction “Che
Dio ci aiuti!”. “Scherzi a parte”, concedeteci alcune
brevissime considerazioni: di tutto il gigantesco dibattito pre-elettorale non è quasi rimasta traccia
nelle liste dei candidati; di tutti coloro che su “Facebook” pubblicavano decine di considerazioni al
giorno con vari interventi, alcuni puntuali ed opportuni, altri velleitari o fumosi, solo uno o due sono
candidati; l’appello che, fin dal numero di febbraio
del nostro giornale, le varie associazioni cattoliche
della città avevano rivolto alle forze politiche sollevando una serie di problemi e di possibili soluzioni
non è stato ritenuto degno di risposta da nessuno
degli aspiranti Sindaci; al mondo cattolico si guarda come portatore di voti, come fornitore di servizi,
per quante concrete opere di carità, di solidarietà e
di promozione sociale esprime, ma non si stabilisce un dialogo nè un sereno confronto perchè la
nostra comunità possa crescere e provare a superare disagi palesi o nascosti. Il 25 maggio si espri-
Il
me anche un importantissimo voto per le Europee;
e se la politica internazionale guarda ai mercati,
quella ostunese guarda al mercato, con i crocicchi
dei candidati che fermano tranquilli e innocenti
clienti delle bancarelle del sabato; ognuno di noi ha
già almeno dieci bigliettini di colore diverso in tasca: tutti abbiamo parenti, cognati, tutti abbiamo
amici (si spera) ma alcuni di loro si ricordano di noi
solo ogni cinque anni; capiamo quanti locali commerciali vuoti ci sono in città (tanti, purtroppo) perchè per un mese sono occupati dai comitati e comitatini (tre sedie, un manifesto, una bella ragazza
seduta e il gioco è fatto) e quella è l’unica concreta occupazione che le elezioni riescono a portare;
c’è chi ha schedato le famiglie e sa già quanti voti
gli verranno fuori da ciascuna sezione (ma se trova un voto in meno che succederà?) e si sa che,
quando l’elettore, nonostante tutto, esce di casa
per recarsi al seggio, prima di raggiungere la cabina dovrà superare uno sbarramento di candidati
che lo guardano sorridenti o grifagni con le braccia
conserte, ma con l’aria di dire “mi raccomando...”.
Dicono tutti che questo impegno, che a tratti ha del
sovrumano, non è per il loro interesse, ma per il nostro: sogniamo che sia vero. “Il sogno è l’infinita
ombra del vero” diceva Pascoli nella stessa poesia.
Proviamo a votare il candidato che, di qualunque
colore sia, ci fa sognare di più. Magari funziona.
FERDINANDO SALLUSTIO
LA SCOMPARSA DI
SANDRINO MASSARI
Lo Scudo si associa al sincero cordoglio
della famiglia, degli amici e di tutta la comunità cittadina (e non solo) per la scomparsa del prof. Alessandro Massari, avvenuta il 23 aprile scorso all’età di 92 anni.
Ricordiamo Sandrino, che fino all’ultimo
era stato nostro ottimo collaboratore a
pag. 3.
VILLANOVA: ABBATTUTO L'"ECOMOSTRO"
gigantesco braccio meccanico afferra con un'enorme pinza le colonne del terzo
piano, e le sbriciola: piano
piano, come un dinosauro ferito a morte, l'"ecomostro di
Villanova" viene giù un pezzo
alla volta, tra gli applausi di
una grande folla di scolaresche, cittadini, giornalisti, associazioni ed autorità. E' la
mattina del 12 aprile 2014:
cinque ore dopo non resta
più nulla della struttura che
doveva essere un albergo e
che fu eretta nei suoi tre piani circa trent'anni fa. Il Comune l' ha fatta demolire con un
finanziamento di circa 200mila euro, per metà sostenuto dalla Regione, dopo la sentenza definitiva contro i proprietari, coniugi Marzio, che ora, tuttavia, avanzano al Comune una richiesta di risarcimento di più di tre milioni di euro.
L'abbattimento concludeva la "Settimana della bellezza" promossa da Legambiente, ed è stato presieduto da una cerimonia alla quale hanno preso parte, oltre al Sindaco Tanzarella, al Prefetto e al Questore
di Brindisi, anche il presidente della Regione, Nichi Vendola, e l'Assessore regionale all'Urbanistica Angela Barbanente. Il Presidente Vendola ha sottolineato: "Sono pervenute alla Regione solo due rischieste di finanziamento per l'abbattimento di queste strutture, una dalla Procura di Lecce, l'altra dal Comune di Ostuni. Siamo ben lieti di avere accolto la richiesta di Ostuni e di essere qui presenti nel momento
in cui la comunità locale si riappropria di un pezzo del suo territorio, della sua vita e della sua storia, con
una grande festa popolare".
La tecnica usata è stata di alta specializzazione (la ditta incaricata veniva dall'Umbria) proprio perchè
quest'azione venisse fatta nel minor tempo possibile, salvaguardando l'ambiente circostante e con un
corretto smaltimento della notevolissima quantità di macerie risultante dall'abbattimento. Macerie che testimoniano il successo in una battaglia, anche se vincere la guerra contro l'abusivismo e l'assalto al territorio sarà lungo e complicato (e si spera che, in questa "santissima" guerra, tutti abbiano voglia di continuare a combattere dalla parte giusta).
Cambieranno i suonatori, ma quale
sarà la musica? Il Sindaco uscente
Domenico Tanzarella, nella vignetta del nostro
Enzo
bravissimo
Farina, dà il “LA”
ai 5 candidati alla
sua
successione,
tutti rivolti verso di
lui: Nicola Santoro
(col violino), Gianfranco Coppola (coi
piatti), Paolo Mariani (col contrabasso), Franco Colizzi (col piffero) e
Vito Semerano (colla tuba). Ognuno
vuole suonargliela a
modo suo...
D
€ 2,00
una copia
Due giganti sugli altari
di Mimmo Sacco
atto carico di forte siue autentici gignificato. Commovente
ganti della recenl’abbraccio tra i due. I
te storia della Chiesa
due Papi santi sono
– Wojtyla e Roncalli –
accumunati non solo
sono santi. La canodalla santità di vita ma
nizzazione è stata deanche da una visione
cisa da Papa Francedi Chiesa Conciliare.
sco che li considera
Entrambi i pontefici sodue “uomini coraggiono stati convinti e tenasi”.
ci fautori del dialogo
È stato un avveniecumenico ed interrelimento universalmengioso.
te partecipato. Un
grande abbraccio di Queste raffigurazioni dei due amatissimi Papi Santi sono ope- La canonizzazione dei
popolo, (circa un mi- ra dell'artista Salvatotre De Pasquale (Depsa), che è un ap- due Papi rappresenta
lione di persone), una prezzato pittore, oltre che notissimo autore di canzoni (come l’espressione più augrande folla multilin- "Champagne") e programmi TV. Depsa è legatissimo alla no- tentica di una Chiesa
gue e multicolore. Un stra Ostuni, dove spesso dimora. Le immagini sono disponi- che cammina accanto
bili in tutte le edicole nella collana "Ritratti dei pontefici".
all’uomo. E ancora ,
evento pienamente
religioso, ancorato anzitutto alla fede, al culto e alla dato fondamentale, il loro insegnamento passa attraspiritualità popolare. Papa Francesco ha offerto al verso l’eredità del Concilio Vaticano II che ha visto in
mondo un segno forte proponendo come “cristiani Giovanni XXIII (un Papa che, in occasione della sua
esemplari” due Papi – Giovanni XXIII e Giovanni elezione fu considerato “di transizione”) il coraggioPaolo II - che sono ancora nel cuore di tanti perché so ideatore e in Giovanni Paolo II un fedele attuatore. L’avvenimento offre anche l’opportunità di valohanno guardato avanti, precorrendo i tempi.
E di Papa Wojtyla a tutt’oggi non si è spenta l’eco del rizzare il Concilio e il suo messaggio ancora da scoprire nella sua interezza.
suo forte invito: “non abbiate paura”.
Coinvolgendo nella canonizzazione il suo predecessore Benedetto XVI Papa Bergoglio ha compiuto un
(segue a pag. 8)
I 90 ANNI DI MONS. TODISCO
Il
Auguri don Settimio
nostro arcivescovo emerito mons. Settimio Todisco, per tutti “don Settimio”, ha compiuto 90 anni:
una vita intera donata alla testimonianza della Fede,
con competenza, intelligenza e doti pastorali unanimemente riconosciute. Tanti sinceri auguri, don Settimio, da tutti noi de “Lo Scudo”: Ti vogliamo bene.
N
***
ato a Brindisi il 10 maggio 1924, ha compiuto gli
studi nel seminario diocesano di Ostuni ed in
quello regionale di Molfetta. Viene ordinato presbitero il 27 luglio 1947, nella cattedrale di Ostuni, dall'arcivescovo di Brindisi Francesco De Filippis.
Inizia il ministero in qualità di docente e di vice rettore nel seminario di Ostuni; contemporaneamente insegna religione nelle classi del Ginnasio ed è coadiutore nella parrocchia della cattedrale di Ostuni.
Nell'ottobre del 1950 viene trasferito, con la nomina
di rettore del seminario, nella rinnovata sede di Brindisi, tornando nella città natale. In questi anni colla-
bora con la FUCI
e l'Istituto Magistrale di Brindisi.
L'arcivescovo Nicola
Margiotta,
nel giugno 1957,
lo richiama a
Ostuni nominandolo
canonico
teologo, prefetto
di curia, delegato
vescovile per l'Azione Cattolica ed assistente del
Movimento Laureati. Nel 1962 gli viene affidato l'ufficio di vicario generale, e, l'anno successivo, riceve
la nomina pontificia di Protonotario Apostolico. È arciprete del capitolo cattedrale, insegnante di religione nel Liceo classico e membro della Consulta dell'Istituto pastorale pugliese.
(segue a pag. 8)
2
CITTà
MAGGIO
2014
Non c’è più un euro?
Europa, imprese e redditi degli ostunesi
OTTANT’ANNI VERSO IL FUTURO
E’
Festeggiati gli ottant’anni dalla istituzione
del Liceo Classico “A. Calamo”
di Enza Aurisicchio
stata una festa per gli studenti, un nostalgico ricordo per ex liceali ed ex docenti,
un invito a considerare la formazione classica come qualcosa di vivo e di attuale, da tesaurizzare e proiettare nel futuro.
Sono stati questi i punti di forza
della prima giornata celebrativa
degli 80 anni del Liceo Classico, intitolato ad Antonio Calamo, oggi più esattamente sezione classica dell’Istituto
d’Istruzione Secondaria Superiore “Pepe - Calamo”. Un orario insolito, quello scelto dalla
dirigente scolastica, prof.ssa
Annunziata Ferrara, per aprire
la scuola alla città e a quanti hanno voluto condividere con tutto il personale scolastico questo storico
momento.
Una citazione dotta, il titolo del romanzo di Ippolito
Nievo pubblicato nel 1867, ha segnato questa prima giornata di riflessione su un percorso formativo
che attraversa tutto il Novecento, sempre in prima
fila per la partecipazione alla vita sociale e culturale della città, riflettendone problematiche e aspirazioni al nuovo. Il Liceo è un ottuagenario che può
raccontare una lunga esperienza e se si estende il
ciclo scolastico alle classi ginnasiali, l’istituzione
può ritenersi più che centenaria. La dirigente scolastica prof.ssa Annunziata Ferrara, ha tracciato con
un rapido excursus, le principali tappe significative
della storia del nostro liceo, nel discorso di apertura alla celebrazione. Dall’istituzione nel 1933, all’intitolazione nel 1957, al ridimensionamento successivo alla legislazione sull’autonomia scolastica e all’accorpamento con il Liceo Scientifico “L. Pepe”
nell’Istituto d’Istruzione Secondaria “Pepe-Calamo”, i vari momenti che hanno scandito la vita scolastica dell’istituto sono stati abilmente sintetizzati e
messi a fuoco nel loro intrinseco valore formativo e
culturale. Sede prescelta da tanti studenti non solo
ostunesi ma anche dei paesi limitrofi, Cisternino,
Carovigno, San Vito e Ceglie Messapica, il liceo ha
rappresentato un punto di riferimento importante e
costante per la crescita culturale e civile della nostra città. La “storia” dell’istituto si è intrecciata con
le “storie” personali di tanti alunni, di tante famiglie.
Le carte ingiallite del primo registro degli studenti
iscritti al ginnasio pareggiato nel 1865, i verbali dei
consigli di classe del liceo del 1933 con rigorose
annotazioni sulla disciplina e sul profitto, i tabelloni
orari tracciati in bella grafia e tanto altro materiale,
sono stati esposti per i visitatori. Sfogliando quelle
pagine i liceali, oggi genitori o professionisti, hanno
ripercorso anni dimenticati, riconoscendo i compagni di classe, facendo riaffiorare ricordi sbiaditi dal
tempo che le numerosissime fotografie, raccolte dal
1944 quando i ragazzi indossavano la divisa fascista fino alle stampe a colori degli anni 90 del secolo scorso, hanno riacceso. Successi e risultati non
solo disciplinari ma anche sportivi. Il gruppo sportivo poteva fregiarsi di tute su cui campeggiava a
stampa Liceo Classico Ostuni e i diplomi affissi alle
bacheche testimoniano i traguardi raggiunti dagli
atleti. Non c’è stata soltanto una rievocazione del
passato. Il presente, l’attualità, le numerose attività
e l’impegno degli studenti nei diversi ambiti disciplinari hanno preso forma nei laboratori dell’espressività. Nel laboratorio scientifico i video realizzati dagli alunni delle prime liceali, partecipi di un progetto
promosso dal CNR, hanno evidenziato il loro interesse su argomenti complessi e altamente specialistici come le nanotecnologie o l’attenzione per le
problematiche connesse con l’alimentazione. Letture d’amore, curato dalla prof.ssa Maria Colacicco,
ha riproposto in un’atmosfera suggestiva, ricreata
dalla visione dei petali di rosa che emanavano un
dolce profumo, l’eterno tema dell’amore, nei toni e
negli accenti più diversi espressi in alcune delle più
belle liriche scritte da autori greci e latini, declamati e commentati dagli studenti. Particolare interesse
ha destato lo spazio destinato alle Persone- libro
per la scenografia realizzata con cura e passione
dai protagonisti, brani letterari essi stessi da diffondere e far conoscere in un toccante coinvolgimento
emotivo. E ancora il laboratorio dedicato al Maggiore Antonio Ayroldi, martire delle Fosse Ardeatine, al
quale è dedicata un’aula del liceo, con i reportage
fotografici dei numerosi interventi del nostro istituto
alla manifestazione romana del 24 marzo e alla sede di via Tasso dove il maggiore fu tenuto prigioniero. Per questa occasione la Banca Carime ha fatto
dono all’istituto di una bacheca Gli occhi della memoria, dove rimarrà in mostra permanente e a monito dell’orrore della guerra, la vicenda umana e familiare di Antonio Ayroldi: le lettere dalla prigionia,
le foto della famiglia, gli attestati militari. Il cimento
con l’elaborazione di pezzi giornalistici e le copie
“storiche” dei numerosi “fogli” pubblicati dagli studenti del classico, dal Raglio firmato nel 1957 dal
compianto locorotondese Giuseppe Giacovazzo,
asceso poi al ruolo di direttore della Gazzetta del
Mezzogiorno e conduttore del TG1, a Buone notizie
fino all’odierno Odissea, hanno avuto testimonianza nel laboratorio del giornalino scolastico. Dopo i
saluti del sindaco avv. Domenico Tanzarella, del
presidente del Consiglio d’Istituto avv. Nicola Santoro e del dirigente scolastico prof. Filippo Tarantino, un vivace dibattito ha suscitato l’intervento del
prof. Luigi Miraglia presidente e creatore dell’accademia Vivarium Novum di Roma. L’istituzione, che
raccoglie studenti provenienti da tutta Europa, sostenendoli con borse di studio, promuove l’insegnamento delle lingue classiche, latina e greca, in maniera nuova, concependole non come lingue esclusivamente letterarie ma vive, parlate e capaci di far
dialogare persone di paesi diversi. Il principio da cui
si parte è il metodo naturale, un apprendimento
che ha inizio con la lingua parlata per procedere alla comprensione dei testi, superando la tradizionale assimilazione delle regole e delle strutture grammaticali, cercando di penetrare il contenuto e il
messaggio che i testi e gli autori classici ci hanno
trasmesso. Il prof. Miraglia ha dato dimostrazione
dell’efficacia di questo metodo, leggendo un brano
in latino di Cicerone, scelto a caso da un rappresentante del pubblico da un’antologia di testi classici, e formulando a due allievi dell’accademia dei
quesiti riguardanti il testo letto. Chiara, immediata e
fluente la risposta in latino di costoro, esposta con
una scioltezza e una naturalezza davvero sorprendenti. Anche la metrica, può suscitare l’interesse
degli studenti, ha proseguito Miraglia, se si ripropone, in musica, l’alternarsi di quantità brevi e lunghe
presenti nella poesia greca e latina. Gli accademici
hanno così dimostrato, cantando brani catulliani e
oraziani, la bellezza, l’armonia, la modernità di un
testo scritto in metrica, lavorando sull’estensione e
sull’apertura della vocalità. Nell’insegnamento tradizionale si ripropone attraverso l’uso dell’accento,
l’alternanza sillabica di quantità brevi e lunghe, allontanandosi in questo dalla sensibilità degli antichi
che basavano la metrica su un fondamento quantitativo e non accentuativo.
Con le voci di Angela Semerano, giovane promessa della musica, di Marcella Notarpietro e di Marika
Moro si è conclusa la serata. Il prossimo appuntamento è fissato per l’anno scolastico 2014-2015,
durante il quale sarà presentato il volume sugli 80
anni della storica istituzione ostunese.
Il direttore del TG4, Mario Giordano ha di recente
pubblicato il volume “Non vale una lira - Euro, sprechi, follie: così l’Europa ci affama” (Mondadori).
Senza nulla togliere all’indubbio valore dell’autore,
che ha spesso dimostrato competenze ed indipendenza di giudizio al di là dei confini della sua scuderia, il pur ragguardevole elenco di vizi (certi) delle
istituzioni economiche e politiche dell’Unione Europea non può far venir meno le altrettanto ragguardevoli virtù che l’Europa assicura e può ancora assicurare.
Ricorrono quest’anno i settant’anni dal Manifesto di
Ventotene, redatto dai grandi Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi “per un’Europa libera e unita”. Per i due
antifascisti confinati in piena guerra sembrava un
sogno che si potessero chiamare contemporaneamente alle urne 500 milioni di persone per un evento, le elezioni europee, che sarà comunque l’appuntamento libero e democratico più importante di tutta
la storia del pianeta, alla pari con le elezioni recentemente tenutesi in India.
La protesta è spesso giusta, ma non dimentichiamo
l’assoluta importanza di questo voto, che non deve
diventare sfogo di tensioni nazionali o esercizio di
demagogia o di indifferenza. Magari si arrivasse ad
elezioni democratiche anche per le istituzioni europee che detengono il reale potere decisionale
(Commissione e Consiglio), intanto non rinunciamo
al nostro residuo potere di scelta. E’ meglio una società democratica di una società “democritica”. Nell’attesa di trovare nuovi scenari per la rappresentanza popolare non dimentichiamo che Churchill diceva: “La democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si
sono sperimentate finora”. Il buon sir Winston, pochi giorni dopo la fine della seconda guerra mondiale, dovette accettare una inattesa sconfitta elettorale cedendo la carica di Primo Ministro.
***
Sul tema del possibile ritorno alla
Lira vagheggiato
da alcune forze (o
debolezze) politiche come la Lega
Nord, il Nuovo
Quotidiano di Puglia ha intervistato
il 27 aprile scorso
chi se ne intende
davvero,
alcuni
Imprenditori (la I
maiuscola non è
un errore di stampa) tra i quali Alfonso Casale, patron della Telcom spa: “Trovo questa polemica ridi-
E’
cola: l’euro ha certamente avuto più effetti positivi
che negativi sui consumi e sull’efficienza delle
aziende. Addebitare alla moneta unica le nostre disgrazie mi pare irrazionale”. Secondo Casale i veri
problemi sono piuttosto da ricercare altrove: “Dal fisco rapace, agli sprechi in molti settori, la burocrazia lenta, una classe politica spesso inadeguata e
infine la crisi finanziaria ed internazionale. L’euro ha
avuto il merito di avvicinarci al resto d’Europa ed
evita speculazioni sui cambi, semplificando molte
operazioni in ambito commerciale. Oggi le aziende
competono su fattori reali e non monetari in ambito
europeo. Mettere in discussione un traguardo raggiunto con tanta fatica è assurdo, quando invece bisognerebbe forse andare verso una moneta unica
mondiale. Chi parla di possibili benefici per il Mezzogiorno non ha lavorato probabilmente ai tempi
della Lira, oppure sogna una Repubblica del Sud,
un po’ fuori dalla storia”.
***
Diffusi i dati ufficiali dei redditi degli ostunesi nel
2012: la cifra pro capite media è di 15.909 euro annui, al secondo posto nella Provincia dopo Brindisi
(18.889 euro) e prma di Mesagne (14.935 euro).
Staccati gli altri Comuni: ultima Erchie con 11.878
euro. E’ però da dire che la distribuzione del reddito non è ovviamente uguale per tutti. Il Sindaco Tanzarella ha così commentato i dati: “La mia è una città di risorse e capacità. Il dato sulla disuguaglianza
è un po’ lo specchio del nostro Paese, dove la ricchezza è concentrata spesso nelle tasche di pochi,
ma è uno stimolo per continuare a contribuire a rendere più equa la distribuzione delle risorse. Nei periodi di crisi, le differenze aumentano e noi dobbiamo sforzarci di trovare occasioni di lavoro. Lo abbiamo fatto con i servizi e le opere pubbliche”.
***
Il prof. Gilberto
Muraro, cittadino
onorario di Ostuni
e ex presidente
dell’Associazione
Amici di Ostuni, è
stato eletto Presidente della Banca
Cariveneto,
facente parte del
gruppo
IntesaSanPaolo. Muraro
è professore emerito di Scienza
delle Finanze, ex Rettore dell'Universita' di Padova,
ha maturato varie esperienze in campo bancario e
istituzionale. Ci felicitiamo con l’amico Gilberto per
il nuovo prestigioso e meritato incarico ottenuto.
MEMORIE DI UN NONAGENARIO:
LA CLASSE DI MIMINO COLUCCI
sicuramente, tra quanti hanno frequentato i primi anni del Liceo Classico, il più longevo degli “studenti”. Il nome del professore Domenico Colucci, classe 1922, non compare nell’elenco dei maturati nel Liceo di Ostuni
nel 1940. Seguendo una prassi abbastanza consolidata a quei tempi, reintrodotta nel 2009 dal ministro Maria Stella Gelmini, alcuni studenti particolarmente dotati decidevano nel corso della seconda liceale di presentarsi da privatisti agli esami di maturità, dopo aver ottenuto l’idoneità per la terza liceale. Era naturalmente una prova impegnativa e difficile, che richiedeva una
buona preparazione non solo delle materie dell’anno in corso ma anche di
quelle dell’anno successivo. E che Mimino fosse bravo lo attesta un verbale
del consiglio di classe del Tutti i professori sono d’accordo nel ritenere tra i
migliori gli alunni: M.T. Nobile (poi laurata in Medicina e Chirurgia), Semeraro Nunzia (poi laureata in Lettere moderne), Colucci Domenico e Bagnulo
Clemente. Racconta che si recò a Conversano, in alternativa a Monopoli, dove aveva sostenuto gli esami di passaggio dalla V ginnasiale alla I liceale (aboliti nel 1965), per affrontare gli esami di idoneità al
terzo liceo, dal momento che nel Liceo di Ostuni, ancora parificato nel 1939, non erano certificabili quelle procedure. Erano anni critici, sentori di guerra erano nell’aria e molti per non essere arruolati si presentavano agli esami sprovvisti di qualsiasi conoscenza, sfidando la fortuna e sperando nella benevolenza e nell’umanità della commissione. Si tentava qualsiasi cosa pur di evitare una chiamata alle armi.
In quell’anno furono presentate 107 domande di ammissione e tra i “maturandi” figuravano barbieri, piccoli artigiani, calzolai, falegnami, alcuni dei quali avevano già moglie e figli. Raggiunse Conversano dapprima in bicicletta per consegnare la documentazione necessaria mentre per le prove scelse il treno,
l’unico mezzo pubblico di collegamento con la cittadina barese che costringeva, però, a un lungo percorso. Partito il giorno prima della prova e arrivato a Bari, trasbordò sulla linea della Sud Est per giungere dopo molte ore di viaggio a Conversano dove pernottò in una pensione. Al termine dell’orale riprese il treno da Conversano per Ceglie e poi con il pullman giunse in Ostuni. Il risultato gli fu comunicato
grazie all’interessamento del vescovo di Conversano che gli comunicò: avete conseguito concordemente sette in tutte le materie. In quella sessione furono promossi in sei o sette, ricorda il prof. Colucci.
Si
UN PENSIERO PER GLI ANZIANI:
AL FOCOLARE IL 5 PER MILLE
avvicinano le scadenze per la presentazione dei modelli 730 e della Dichiarazione dei redditi: come sappiamo lo Stato destina il 5 per mille del gettito fiscale alle associazioni culturali e di promozione sociale. Chi volesse destinare la propria quota al Focolare di Ostuni può indicare nell’apposita casella il Codice fiscale 81002130748. Per quanto riguarda la destinazione dell’8 per mille alla Chiesa cattolica occorre firmare la casella già predisposta: è opportuno che lo facciano anche i titolari del solo
CUD, consegnandolo ai patronati o ai parroci, per consentire il sostegno alle opere della Chiesa.
3
Terza Pagina
A
OSTUNI Patrimonio
dell’umanità?
Intervista di Ferdinando Sallustio
Cristina Franco, nella quale è espressanche Ostuni potrebbe rientramente detto che all’interno di tale candire nel “Patrimonio dell’umanidatura potrebbero essere collocate addità” censito dal 1972 dall’UNErittura le grotte carsiche della Puglia preiSCO, l’Organizzazione delle Nastorica; allo stesso titolo, dunque, uliveti,
zioni Unite per l’Educazione, la
masserie, gravine e grotte che connotaScienza e la Cultura. Nell’elenco
no il Salento e parte delle Murge, purché
delle 981 bellezze universalmencostituiscano elementi “strutturali” della
te riconosciute figurano 49 siti
formazione complessa e complessiva
italiani, tre dei quali in Puglia (Cadel territorio, come tali risalenti nel temstel del Monte, Alberobello e
po e saldamente integrati nella sua imMonte Sant’Angelo) e ormai da
magine storica. E’ da dire che, almeno fiquasi otto anni Ostuni aspira ad
nora, ci si è mossi verso una dimensione
inserirvi il Centro Storico, individella rete che abbraccia per il solo Baduato assieme alle città antiche
rocco i centri del Salento geografico. Nel
di Lecce, Galatina, Galatone,
corso della convention rotariana sopra
Nardò, Martina Franca e Francavilla Fontana. Nel marzo scorso Il prof. Raffaele Coppola nominata, peraltro, si è riusciti a spingere verso la consapevolezza che, per
un importante convegno a Lecce
ha fatto il punto della situazione con la presenza proseguire sulla via dell’ambito riconoscimento codei rappresentanti di nove Rotary Club del Salen- me Patrimonio dell’Umanità, occorre più impegno
to: l’incaricato del Rotary Club per i rapporti con e duttilità, senza mancare di allargare i confini dell’UNESCO è il prof. Raffaele Coppola, ordinario di la proposta, ponendosi anche in rete “con altri siti
Diritto ecclesiastico all’Università di Bari e Promo- contigui, dotati di adeguate caratteristiche”
tore di Giustizia della Corte d’Appello dello Stato Quanti siti sono presenti nella “tentative list” italiadella Città del Vaticano, su nomina diretta da parte na? E quanti ne vengono scelti ogni anno?
Nella Tentative List UNESCO sono presenti 41 siti
di Papa Francesco.
Il Rotary Club, con i suoi un milione e duecentomi- italiani, fra cui il nostro, che oggi non è più ai primi
la soci, è il più grande Club di servizio al mondo, e posti a cagione della lentezza e dell’indecisione
riunisce componenti delle varie comunità per la con cui finora si è operato. Ogni anno vengono
promozione della solidarietà e di eminenti attività scelti non più di un sito culturale e di uno naturale.
culturali e sociali. Da tempo, anche attraverso l’at- Qual è il ruolo del Rotary Club nell’elaborazione di
tività del progetto distrettuale pluriennale “Trulli questo complesso ed ambizioso progetto?
Mare”, il sodalizio si batte per l’inclusione delle bel- Il Rotary può far molto in questa direzione, specie
lezze naturali e architettoniche della Puglia nel Pa- se prenderà piede il progetto di promozione del
dialogo interculturale attraverso un Memorandum
trimonio UNESCO.
of Understanding fra UNESCO e Rotary, di cui è
Abbiamo rivolto tre domande al prof. Coppola:
La candidatura all’ìnserimento del territorio di fra i principali promotori il Governatore del DistretOstuni nel Patrimonio mondiale dell’umanità rico- to 2100, Maria Rita Acciardi, che ha ottenuto la
nosciuto dall’UNESCO è compresa nella dizione pronta adesione del Governatore del Distretto
“Paesaggi del Salento e centri del Barocco lecce- 2120 ( Puglia e Basilicata), Renato Cervini, anche
se”. E’ possibile che questa formula possa ricom- con la mia collaborazione. Molti dei principi fondaprendere anche la spettacolare presenza di uliveti, mentali che il Rotary potrebbe attuare come piano
masserie, gravine e grotte che connotano il Salen- di azione corrispondono a ciò che da tempo stiamo
tentando di fare, al livello del nostro Distretto, anto e parte delle Murge?
“ Il territorio di Ostuni è senz’altro compreso nella che con la delega a chi scrive per i rapporti con
dizione “Paesaggi del Salento e Centri del Baroc- l’UNESCO. Credo che l’interclub del 29 marzo, nel
co leccese”. Nel corso dell’interclub rotariano del delicato gioco patrimonio culturale e paesaggio,
29 marzo 2014 è stato riproposto il dilemma della possa considerarsi addirittura antesignano di tale
estensione della candidatura, se debba limitarsi al- Memorandum o, almeno, perfettamente conforme
le sole espressioni dell’architettura barocca o se al suo spirito. Il testo esplicativo del sito “Paesaggi
queste debbano più correttamente intendersi co- del Salento e Centri del Barocco leccese”, specie
me l’ornato, il culmine di tutto il costruito e finanzia- nella traduzione italiana da me curata, insiste sul
to, alla cui base vi sono i nostri ulivi millenari ed il prodigioso movimento che, legando valori materiasistema grottale ( gravine e frantoi ipogei). I com- li ed immateriali, prospettive di valorizzazione e
petenti uffici UNESCO si manifestano giustamente gestione del patrimonio culturale e paesaggistico,
riservati sul punto. Alcune interpretazioni del- distingue in modo speciale (direi inimitabile) le tel’odierno Ministero per i beni e le attività culturali stimonianze del Barocco degli edifici religiosi e delvanno nel senso proposto da te proposto, come di- le architetture civili ricollegabili alla sua fioritura nel
mostra la lettera del 18 giugno 2004, a firma del Basso e nell’Alto Salento.
dott. Giuseppe Proietti, esibita a Lecce da Maria
Il
Rotary: 30 anni del Progetto “Trulli-Mare”
3 maggio al Palazzo Ducale di
Martina Franca ha avuto luogo
la condivisione dell’anniversario
del progetto "Trulli Mare" - creato
trenta anni fa dal Rotary Club per
iniziativa del compianto Franco Anglani, ex Sindaco di Ostuni ed ex
Governatore del Distretto 2120 del
Rotary.
A presentare le caratteristiche di
questa invenzione, Gianni Lanzilotti, delegato distrettuale del progetto
Trulli Mare. I club che ne fanno parte oggi sono dodici: Brindisi, Brindisi Appia Antica, Brindisi Valesio,
Ceglie Messapica, Fasano, Francavilla Fontana, Grottaglie, Manduria, Martina Franca, Monopoli, Ostuni e Putignano.
Lanzilotti redasse il progetto di mobilità sostenibile
“Le vie di mare e di terra” per consentire i collegamenti fra i porti, le strade e le strutture turistiche e
ambientali anche dell’entroterra. Il progetto valorizza gli uliveti secolari, l’agroalimentare, il riutilizzo e
la promozione dell’architettura rurale.
Angela Barbanente, vice presidente della giunta
regionale e assessore alla qualità del territorio della regione Puglia, ha sviluppato il tema "Ambiti di
paesaggio: le vie del Trulli-Mare": “Dev’esserci una
coscienza collettiva dei valori del paesaggio; spesso accade che sono i visitatori esterni che ci fanno
apprezzare i nostri beni, il loro valore, il loro incanto. Negli ultimi decenni la città ha letteralmente
“mangiato” la campagna. Si sono dunque perse
consapevolezze e valori importanti. Studenti quali-
ficati, nel campo e non, non sono
a conoscenza di concetti fondamentali, alla base non solo delle
radici ma di elementi che sono
stati parte integrante della storia;
un esempio potrebbe essere la lama: chi fra i giovani può dire di conoscerla? La cultura di luogo plasma l’esperienza e la persona.
Occorre la consapevolezza dell’abitare il territorio, ambiente di
vita. E’ questa la “tutela del paesaggio” di cui parla l’articolo 9 della nostra Costituzione”.
Gianfranco Ciola, direttore del
Parco delle Dune costiere ha sottolineato l’importanza di “nuove
forme di economia intorno alla conoscenza e alla
corretta fruizione di questo patrimonio, con il coinvolgimento e la sinergia di molti interventi singoli
che possono far superare i problemi in luogo dell’intervento di un “salvatore della Patria”: io dico di
venire a trovarci undici mesi l’anno, tranne che in
agosto, quando, spesso, il turismo lascia solo ceneri fumanti. Per me - ha concluso Ciola - il turismo
è: bellezza che diventa denaro”.
Presente anche Gianpietro Vigorelli, presidente e
direttore creativo dell’agenzia internazionale pubblicitaria D’Adda-Lorenzini-Vigorelli BBDO, che ha
firmato campagne pubblicitarie per i più famosi
marchi italiani e stranieri (Campari, Swatch, Coop,
BMW e Barilla) ottenendo numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali.
MAGGIO
2014
N
Saluto a Sandro Massari
di Lorenzo Cirasino
essuno di noi, caro SANDRO, avrebbe potuto immaginare che il tuo cuore forte e
generoso potesse inaspettatamente cominciare a fare strani
capricci e cessare, senza possibilità di appello, i suoi battiti.
E forse tu stesso, nonostante
qualche acciacco, non avevi avuto il
tempo di pensare ad una tale evenienza. Sorretto dalla forza della
fede e confortato dall’amorevole
cura dei tuoi figli ti sentivi al sicuro. D’altronde la tua voglia di
vivere per poter essere utile agli altri era ancora tale e tanta che avevi un’agenda di impegni abbastanza ricca, fra cui al primo posto la pubblicazione di
un interessante e puntuale profilo autobiografico
che riassume i passaggi fondamentali della tua lunga e intensa vita.
Una vita lunga che ha attraversato quasi tutto il ‘900
e conosciuto sacrifici privazioni e rischi ma anche
soddisfazioni piaceri ed onori. Una vita lunga ed intensa spesa al servizio di alcuni ideali e valori per te
irrinunciabili:la famiglia, l’insegnamento e l’impegno religioso civile e sociale.
Valori che tu Sandro hai incarnato e testimoniato
con grande spirito di servizio e che oggi rappresentano per noi una sorta di testamento spirituale, raccolto in alcuni capitoli di un libro che merita di essere pubblicato e diffuso.
Si tratta di memorie il cui valore va oltre il mero
racconto delle vicende umane, familiari e professionali o la rievocazione dei momenti più significativi
del proprio impegno sul versante politico-amministrativo e di quello civile e culturale: è una vera e
propria lezione di umanità e di fede di cui oggi si
avverte un grande bisogno.
Il valore della famiglia al primo posto !
Anzitutto quella di origine della quale tu ci hai raccontato - e lo hai scritto pure nel numero di febbraio de Lo Scudo – diversi episodi rivelatori del collante affettivo che vi univa e grazie al quale eravate
pronti ad affrontare qualsiasi sacrificio e rischio.
Mi riferisco alla circostanza che vide te, tuo fratello
Donato,
ancora bambino, e la vostra mamma in piena guerra salire a bordo di un treno merci che da Ostuni doveva portarvi a Foggia con lo scopo di poter riabbracciare il vostro Papà che lavorava nel Gargano.
Ti assicuro che fa venire i brividi pensare come il
desiderio di rivedere la famiglia unita fosse più forte del rischio connesso al divieto assoluto delle autorità militari di far viaggiare persone su un carro
merci.
E dopo la famiglia di origine quella costruita insieme con la tua inseparabile e premurosa Tina che doveva diventare la mamma dei tuoi 4 figli - Adriana,
Fabio, Marco e Marcella - che sono stati la ragione
principale delle vostra vita.
E poi il lavoro, come studio prima e insegnamento
dopo , che ti portò a Roma agli inizi della seconda
guerra mondiale per conseguire la laurea a prezzo di
grandi sacrifici e poi nel mondo della scuola per
istruire e formare alla vita tante generazioni di giovani ostunesi .
E quindi la risposta all’impegno missionario lanciato dalla Azione Cattolica subito dopo la guerra con
un progetto denominato ‘ Per un’aratura sociale e
Lettere al Direttore
religiosa del Mezzogiorno ‘ che
ti consentì, in qualità di Presidente della GIAC, di conoscere
– rimanendone giustamente orgoglioso - Giuseppe Lazzati, i
cui meriti agli occhi di Dio e della Chiesa gli sono valsi l’avvio
del processo di beatificazione lo
scorso 5 luglio su impulso di Papa Francesco.
Una esperienza comune a tanti
giovani laureati, particolarmente
brillanti, chiamati a vivere da
protagonisti il riscatto civile culturale e sociale dell’Italia, ed in
particolare del Mezzogiorno,
che si era incamminato da poco sulla difficile ma
esaltante strada della democrazia. Una fucina preziosa per la formazione di buona parte di quella
classe dirigente e di governo che ha retto le sorti del
nostro Paese per quasi 50 anni.
E poi la lunga pagina che tu Sandro hai potuto e saputo scrivere da amministratore comunale nella fase cruciale dello sviluppo della nostra Città, dotandola di strumenti urbanistici e di servizi infrastrutturali (dalle case alle scuole , dall’ospedale al porto)
per aiutarla a crescere ed affermarsi come uno dei
centri più importanti della nostra Regione dal punto
di vista del richiamo turistico, così come oggi viene conosciuta in Italia e all’estero.
E ultimo, ma non per ultimo, l’aspetto religioso e
culturale che ha animato il tuo impegno civile e sociale. Da componente la Consulta Pastorale della
Parrocchia dell’Annunziata a te particolarmente cara a collaboratore assiduo e qualificato de Lo Scudo
e infine a Presidente ultraventennale della Università della Terza Età prima e delle Tre Età dopo.
Grazie alla tua tenacia e ad una fiducia incrollabile
nella cultura come leva per lo sviluppo di una persona libera e consapevole, sei stato capace, con
l’aiuto e la collaborazione di molti, di tenere in vita
e dare lustro ad un’Associazione che ha rappresentato un luogo di crescita culturale di alto profilo non
solo per i docenti impegnati ma per il pubblico coinvolto.
All’UNITRE, caro Sandrino, hai dedicato tempo e
risorse incalcolabili, il cui valore oggi siamo in grado di apprezzare sempre più e meglio e di custodire
e rilanciare nel tuo nome.
L’ispirazione e la ragione di tutto questo penso si
possa trovare in quello che tu annotavi acutamente
tra gli appunti, che servivano da guida alle tue lezioni nel 1947, nel capitolo dedicato a “L’uomo e il
cittadino”: “ Il valore dell’uomo è dato dalla sua
anima che si manifesta come intelligenza, sentimento, ragione ed amore… L’uomo non è perfetto se
non è membro cosciente di una società da cui riceve ed a cui deve donare, superando il proprio egoismo” . E tu caro Sandro hai saputo ricevere e donare tanto alla tua famiglia, ai tuoi amici e alla comunità ostunese tutta.
Per questo ti diciamo grazie e forti della idea, che tu
stesso scrivevi sempre in quegli appunti, secondo la
quale “ in Cristo ripariamo le nostre iniquità e ritroviamo la nostra salute e la nostra felicità” ti salutiamo per questo viaggio ultraterreno dove potrai ricongiungerti alla tua cara Tina che non ha mai
smesso di starti accanto e di aspettarti.
CIAO AMICO SANDRO
Gentile sig. Direttore,
Sono la pronipote di un “personaggio” al quale il suo giornale ha dedicato un articolo in uno scorso numero del giornale: “Zze Pìtte”.
Mi dispiace inviarLe questa lettera che vuole, innanzitutto, trasmettere la mia più profonda tristezza e dispiacere che ha seguito la lettura del predetto articolo. L’autore, oltre a riportare inesattezze, ha anche mostrato dubbi riguardo all’esistenza o meno del suddetto, cercando, invece, tutti i modi per evidenziare i lati peggiori di quest’uomo ridicolizzandolo e facendolo passare, per chi non lo ha mai conosciuto, per lo
“scemo del paese” o, peggio, per un imbroglione. Non so ancora per quale motivo abbia infierito sulla sua
memoria dal momento che nella nostra famiglia era invece beneamato e apprezzato per la sua bontà e
generosità.
Zio Benedetto (Locorotondo) era un uomo che, come tanti altri, si è adeguato al semplice e popolare stile di vita della sua epoca e non è mai salito agli onori della cronaca per fatti gravi. Al contrario, e queste
sono fonti certe (!!), era un uomo estremamente sensibile, generoso e socievole oltre che un abile “paretare” e mostrava, oltretutto, un apprezzabile desiderio di conoscenza.
Invito, quindi, il sig. Carmelo Zurlo a verificare prima l’autenticità delle sue informazioni qualora dovesse
decidere di presentare un altro “personaggio” da lui ritenuto degno di attenzione solo per fini grotteschi o
ricerca di effimera notorietà.
Cordiali saluti
DOMENICA FRANCIOSO
4
Cultura
MAGGIO
2014
ORTI EXTRAMOENIA TRA PASSATO,
PRESENTE E FUTURO
GLI... ODORI DELLA CRONACA
Dal Consorzio Torre San Leonardo riceviamo e pubblichiamo
L’11 Aprile 2014, si è tenuto nella sala convegni dell’Hotel Monte Sarago il dibattito pubblico “L’ultima
spiaggia libera! Una vasca di liquami in spiaggia…
grazie alle deroghe”, organizzato dal Consorzio Villaggio Torre San Leonardo, il cui tema è stato già
oggetto di un approfondito articolo pubblicato sul
numero di marzo de Lo Scudo, a firma dell’arch.
Eliana Pecere.
Moltissime persone hanno affollato l’aula ed è stato quindi raggiunto l’obiettivo principale del convegno: informare gli ostunesi circa l’assurda ubicazione, a ridosso della spiaggia del Pilone, di una vasca
di raccolta e rilancio liquami, approvata favorevolmente dalla Giunta Comunale e , “grazie allo strumento della Deroga“, dalla Giunta Regionale.
Al dibattito pubblico erano stati invitati il Sindaco e i
consiglieri comunali; presenti tutti e cinque i candidati Sindaci.
Ha aperto i lavori il Presidente del Consorzio, col.
Vitantonio Laricchia, noto meteorologo di Rai3, che
ha inquadrato il problema e che ha dovuto chiarire
alcune questioni rivoltegli nella conferenza stampa
del 10 Aprile indetta dal Sindaco, assente al dibattito pubblico organizzato dal Consorzio.
Il Vicepresidente di Legambiente di Bari, dott. Gianfranco Algeri, ha evidenziato il fatto che il caso presentato è di ampio interesse non solo per la comunità locale, ma anche per quella regionale. La difesa della bellezza del territorio è in linea con la politica di Legambiente e va sostenuta proprio laddove
è promossa dai cittadini che vivono quei luoghi.
L’avv. Anna Rita Marasco, esperta amministrativista, ha rilevato sia la “potenza” eccessiva che la deroga ha nel superare, sul momento, ogni altro strumento di tutela e di governo del territorio, sia la “debolezza” che ne consegue quando, il tempo, rivela
l’inadeguatezza di alcune scelte opere. L’esistenza
di alternative localizzative rende impossibile l’applicazione della deroga e l’evoluzione legislativa regionale (PPTR) ne prevede il ricorso solo se le opere pubbliche non abbiano né alternative localizzative né progettuali, condizione ben più restrittiva rispetto a quella in questione.
L’ing. Primo Stasi, consulente tecnico del Consorzio nel ricorso al TAR, ha dimostrato che localizzando tale vasca in posizione più baricentrica rispetto
ai villaggi turistici serviti, è possibile non solo giun-
gere ad una soluzione tecnicamente migliorativa e
più rispettosa del paesaggio e dell’ambiente, ma
anche economicamente più vantaggiosa sui successivi costi di gestione dell’impianto.
L’arch. Maurizio Marinazzo, Presidente dell’Ordine
degli Architetti della Provincia di Brindisi, ha sottolineato che proprio le opere pubbliche dovrebbero
dare un segnale di correttezza e di rispetto delle
procedure, di compatibilità ambientale e di sostenibilità e non risolversi in ferite inferte al territorio.
Il Presidente WWF di Ostuni-Cisternino-Fasano,
dott. Roberto Zizzi, ha segnalato alcuni punti di
grande criticità del progetto di AQP e ha ricordato
che un analogo impianto, ubicato a Torre Canne,
puntualmente ad agosto, nel periodo di massimo
utilizzo, va in tilt, con conseguenti sversamenti di
fogna sulla strada.
Nel successivo dibattito hanno preso la parola alcuni intervenuti.
Il sig. Giancarlo Scalone, a nome del Comitato di
salvaguardia della spiaggia del Pilone, ha ricordato
che nel mese di giugno 2012, furono ben 2.000 i cittadini che dimostrarono il loro dissenso, firmando
un documento contro questo grave attacco all’ambiente.
L’ing. Raffaele Pecere ha evidenziato l’incongruenza progettuale di un impianto che “porta a passeggio” (andata e ritorno) i liquami che da Cala di Rosa Marina (a sud) giungono al Pilone (a nord) per
poi essere rilanciati verso Diana Marina (molto più
a sud). Anche nell’ipotesi di dotare ogni villaggio turistico di un proprio impianto di sollevamento, comunque il sito predetto è da escludersi per l’alta criticità idro-geologica e paesaggistica.
In chiusura, il prof. Alfredo Anglani ha voluto precisare che l’atteggiamento del Consorzio sarà sempre quello della ricerca del confronto, proprio perché l’interesse alla realizzazione dell’impianto fognario è alto.
Pertanto ci si augura che gli Enti coinvolti (AQP, Comune di Ostuni, Regione Puglia), senza aspettare
l’esito del ricorso pendente al Consiglio di Stato, si
impegnino a ricercare soluzioni ubicazionali che tutelino la bellezza del paesaggio e che rispettino
l’ambiente.
ARCH. ELIANA PECERE
PROF. ING. ALFREDO ANGLANI
IL GABBIANO atterra dopo il volo invernale
Il
di Teresa Lococciolo
nostro piccolo stormo atterra, dopo le
fatiche invernali, al Cinema Teatro Roma il
22 maggio alle ore
20,30 presentando la
spettacolo
teatrale
Perfettamente imperfetto, ideato e preparato dall’ormai collaudata compagnia
teatrale de La luna nel
pozzo.
L’associazione”
IL
GABBIANO” costituita
nell’ormai
lontano
2004, presso la parrocchia Madonna del
Pozzo, da un gruppo
di genitori, adulti e ragazzi sensibili ai problemi dei disabili e
motivati da due principi fondanti della nostra società e cioè
l’art. 4 della Costituzione che recita: “Ogni
cittadino ha il dovere di svolgere secondo le proprie scelte un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società.” e dal comandamento “ Amatevi come io ho
amato voi.”
I volontari del Gabbiano sono adulti e numerosi
ragazzi che con la loro presenza hanno reso
possibile l’avvio di un’attività teatrale che si è rivelata molto efficace per la socializzazione,
l’espressione della creatività e, soprattutto, nel
rendere visibile la reciprocità tra chi dona e chi riceve consentendo a tutti un cammino di crescita
relazionale e spirituale.
Guardarci nella nostra limitatezza, nelle nostre
personali “disabilità” può aprirci a visioni altre da
quella con cui leggiamo normalmente la realtà.
Contattare i nostri limiti, ammetterli ed accettarli
può essere la chiave
per rinunciare alla nostra onnipotenza ed
affidare fiduciosamente le nostre sorti in mani altrui o di Dio, per
chi crede. Cambiare
lenti può aprire strani
scenari dove può succedere di scoprire che
la menomazione e la
conseguente disabilità, spesso procura serenità, accettazione,
buona relazionalità,
benessere, salute, oppure può succedere di
capire che al fondo di
tutto ci sono solo le nostre paure dell’altro e
della sua diversità.
E’ poco quello che facciamo rispetto ai diritti
e ai bisogni di questi
ragazzi e delle loro famiglie, ma ci consola
quanto ha detto Madre
Teresa di Calcutta: Quello che noi facciamo è
solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno.
Per consentire tutto ciò vi invitiamo a venire numerosi a vedere il nostro spettacolo Perfettamente imperfetto.
CULLA
La sorellina Angela Maria Trinchera con i genitori Roberta e Giuseppe, i nonni, gli zii e la cuginetta Annamaria accolgono e annunciano con grande gioia la nascita
del piccolo
CARLO
avvenuta sabato 3 maggio 2014 presso l’Ospedale
“Perrino” di Brindisi.
Lo
spazio è una risorsa e va utilizzata al meglio.
Pertanto è necessario un confronto tra ciò
che gli orti, in questo caso, erano in passato e ciò
che si vorrebbe diventassero in futuro, ossia delle
aree utilizzate ex novo con funzioni non necessariamente agricole, nonostante questa sia una vocazione apparentemente condivisa.
La Biblioteca comunale di Ostuni, sabato 26 aprile
2014, è stata teatro di interventi produttivi e di un intenso dibattito circa questa tematica indubbiamente
molto cara a tutti gli ostunesi. Fotografie e slide
hanno permesso ad un pubblico molto vario di viaggiare tra la storia degli orti e lo stato dei lavori attuali, per approdare infine ad una serie di ipotesi intorno alle possibili prospettive di gestione futura, con
la consapevolezza che molto lavoro ancora ci sarà
da svolgere.
Oggi ci troviamo, grazie ad interventi della pubblica
amministrazione e finanziamenti della regione Puglia, di fronte a circa 4 ettari di orti divenuti una
grande proprietà unica e pubblica, liberata progressivamente da una condizione di degrado che, dopo
l’abbandono da parte dei proprietari a causa di un
processo di modernizzazione e nuove richieste di
mercato, si stava manifestando con un’ingente presenza di rifiuti ed erbacce. Per continuare a contrastare tale situazione e sfruttare al meglio questo patrimonio prezioso che il paese possiede, i protagonisti del workshop invitano la collettività a riflettere
su alcune ipotesi aperte e suscettibili di cambiamento, in merito all’utilizzazione di queste aree che
potrebbero riprendere a coltivare prodotti tradizionali come finocchi, viti, susine o nuove colture, di
nicchia, particolari con un proprio marchio, risolvendo i problemi riguardanti la risorsa idrica. L’ area potrebbe restare nella disponibilità del comune che
provvederebbe alla manutenzione e alla costruzione (già in parte avvenuta) di terrazzamenti collegati con gradini in pietra, camminamenti, piccoli par-
Il
cheggi, usufruibili da cittadini e turisti alla stregua di
altri luoghi pubblici. In tal modo verrebbe enfatizzata una funzione estetico-ornamentale e ricreativa,
oltre che strettamente agricola dell’area, inserita nel
tessuto della città. In passato questo paesaggio dava reddito alla popolazione; ora è importante anche
per dare supporto al turismo e generare profitto sufficiente per continuare a gestirlo. Altra ipotesi potrebbe essere un’utilizzazione di tipo sociale, terapeutica o didattica degli orti, divisi per lotti da destinare ad anziani, meno abbienti, associazioni, scuole. Queste ultime hanno partecipato attivamente alle iniziative di recupero, sommate a moltissimi altri
progetti prolifici. Il liceo classico “Calamo” ha condotto una ricerca di tipo storico degli orti grazie ad
un ingente mole di antichi documenti; l’istituto agrario “Pantanelli” ha studiato vecchie varietà coltivate.
Qualsiasi progetto non può chiudersi positivamente
se di pari passo non si ragiona sulla gestione, punto più delicato del futuro degli orti, i quali oltre che
essere proprietà comunale, devono essere pubblici
in modo tale che tutti i cittadini si sentano proprietari e possano averne cura. A tal fine sarebbe opportuno realizzare da parte degli interessati un regolamento (di cui esiste già una bozza).
L’essenza di vera e propria cornice tra centro storico e piana olivetana conferisce alla zona degli orti
un’immensa bellezza che, assieme alla grande memoria storica che conservano, dovrebbero spronarci a unire le nostre competenze e a non abbandonare mai il desiderio e la volontà di restituire loro
una nuova funzionalità.
Nel prossimo numero del giornale approfondiremo il
tema, ripercorrendo il filo rosso del recupero che
parte nel 1994 con un progetto di un gruppo di tecnici, che cominciò a dare corpo ad un sogno, che
forse potrà a breve realizzarsi.
ILARIA SANTORO
Progetto Salvamare 2014
19 aprile si è svolta la prima giornata di pulizia delle spiagge e dei
fondali organizzata da: Apnea Energy; ARIF; Borgo Ostuni; Casa della
Musica; Circolo della Vela di Ostuni;
Ciuchino Biricchino; Croce Rossa
Italiana; Diving Puglia; GAIA Environmental Tours, Education &
Events; Immergibili; Lido Morelli; Lido Stella; Luzzart; Madera Bike; Parco Naturale Regionale delle Dune
Costiere da Torre Canne a Torre San
Leonardo; Rotary Club “Ostuni - Valle d’Itria - Rosamarina”; Salviamo Il
Bianco; Serapia; e Slow Food Condotta Piana degli Ulivi.
L’obiettivo degli ideatori del Progetto
Salvamare 2014 è quello di ripulire la nostra meravigliosa costa e di sensibilizzare contestualmente
gli utenti (soprattutto le nuove generazioni), a mezzo di incontri tematici ed apposita cartellonistica, sul
concetto di “mare pulito” e sull’importanza che esso
ha per la nostra salute. La spiaggia, infatti, è innanzitutto un ambiente naturale: rami, porzioni di tronchi e radici, foglie di posidonia depositati dalle mareggiate non rendono la spiaggia sporca, perché si
tratta di materiale organico che contribuisce ad alimentare e conservare le dune costiere; lo sporco è
ben altro ed è rappresentato solo da tappi, bottiglie,
cassette di polistirolo e tutto quello che la “civiltà” riversa in mare.
Il primo intervento ha interessato la zona marina di
Lido Stella, in località Pilone, ad Ostuni ed ha permesso l’eliminazione di decine di sacchi di rifiuti di
vario genere.
Durante la mattinata alcuni dei materiali spiaggiati,
prima di essere differenziati e smaltiti, sono stati utilizzati dall’artista Marzia Ghezzo (Gran teatro del
Click) per realizzare con i bambini presenti una
scultura sulla sabbia raffigurante un enorme pesce.
Nel pomeriggio, invece, Amalia Franco e Alberto
Cacopardi hanno rappresentato sulla spiaggia del
Camping Villaggio Il Pilone uno spettacolo teatrale
molto suggestivo: “Maggio”.
Il prossimo appuntamento è fissato per il 10 di questo mese sempre in località Pilone.
G. P.
5
Speciale
Elezioni
S
MAGGIO
2014
OSTUNI - ELEZIONI COMUNALI 25 MAGGIO 2014
ono ventiquattro le liste dei candidati che concorreranno alle elezioni amministrative del 25
maggio prossimo (si vota solo la domenica, dalle 7
alle 23): undici a sostegno di Gianfranco Coppola,
nove schierate per Nicola Santoro, due che sostengono Franco Colizzi, una per Vito Semerano e
una per Paolo Mariani. Accanto a partiti tradizionali, vi sono movimenti e liste civiche: con Coppola “La
Puglia prima di tutto”, il “Movimento politico Schittulli” che prende il nome dall’oncologo presidente della Provincia di Bari, “Fratelli d’Italia”, “No Euro”,
“Forza Italia”, che precisa “Berlusconi per Ostuni”, il
“Partito delle Aziende”, “Ostuni Tricolore”, “Futuro
giovani”, “Noi ora”, “Democrazia Cristiana” e “Coppola Sindaco per il cambiamento”; con Santoro ci
sono il PD, Sinistra Ecologia e Libertà, il PSI, “Tanzarella per Ostuni”, “Ostuni che lavora”, il “Circolo
Liberal”, il movimento “17 marzo liberi”, “Ostuni in
movimento” e una lista congiunta “Italia dei valoriProgetto città”. Con Colizzi “Ostuni Città Nuova” e
“Ostuni Bene Comune”; con Semerano “Forte Tutuccio”, con Paolo Mariani fa il suo esordio nelle elezioni amministrative il Movimento 5 stelle.
I candidati sono in totale 559: 332 uomini e 227
donne, molte di più della “quota rosa” di un terzo
prevista per legge.
Novità assoluta e molto importante è quella della
“doppia preferenza di genere”: si possono votare,
scrivendone il cognome, due candidati della stessa
lista invece di uno, purché di sesso diverso, altrimenti la seconda preferenza non sarà valida. Restano in vigore le norme che consentono il voto disgiunto (si può indicare un candidato Sindaco e dare la preferenza a candidati consiglieri di altro schieramento); si può votare solo per un candidato Sindaco, o solo per una lista o per un candidato consigliere (nel qual caso il voto si estende al candidato
Sindaco); se nessun candidato otterrà al primo tur-
no la maggioranza assoluta si terrà il ballottaggio il
prossimo 8 giugno; in questo caso vi potranno essere apparentamenti fra i candidati ammessi al ballottaggio e quelli esclusi; la coalizione che vincerà il
ballottaggio (o al primo turno) otterrà il sessanta per
cento dei seggi (14 su 24) se avrà superato la soglia del quaranta per cento; se un gruppo di liste supererà il cinquanta per cento al primo turno ma il
suo candidato Sindaco, che non avrà superato la
soglia, perderà il ballottaggio il premio di maggioranza a favore del vincitore non scatterà (si tratta
della cosiddetta “anatra zoppa”). E’ stato introdotto
uno sbarramento al 3 per cento che ciascuna coalizione o lista isolata deve ottenere per avere seggi,
e soprattutto è stato ridotto il numero dei consiglieri
da eleggere (da 30 a 24) e degli assessori da nominare (da 10 a 6).
Dei trenta consiglieri comunali uscenti se ne ripresentano ventuno: nel PD Angelo Melpignano, Pier
Luigi Sozzi, Giuseppe Colucci e Madia Cariulo; in
“Tanzarella per Ostuni” Antonio Calamo, Renato
Flore e Vittorio Tagliente; in “Ostuni che lavora” Giovanni Parisi e Giuseppe Zurlo; nel PSI Antonio Indiano, Luisa Danese e Vincenzo Nacci, nei “Liberal”
Fabrizio Putignano, in Forza Italia Guglielmo Cavallo, nei “Fratelli d’Italia” Christian Continelli e Antonio
Galizia, in “Noi ora” Ernesto Camassa, Antonio Molentino e Salvatore De Pasquale; anche Gianfranco
Coppola e Vito Semerano sono consiglieri uscenti.
Si ripresentano sei assessori in carica: nel PD Francesco Prudentino, in “Tanzarella per Ostuni” Niki Lo
Tesoriere e Tommaso Moro, in “Ostuni che lavora”
Antonio Blasi e Andrea Pinto, nei “Liberal” Angela
Matarrese, più il Sindaco uscente, capolista di “Tanzarella per Ostuni”; cinque consiglieri (Montanaro e
Pomes del PD, Moro del PSI, Adele Milone di Forza Italia e Carparelli) e tre assessori (Buongiorno
del PD, Francioso dei “17marzo liberi” e Santoro del
LE LISTE
Nell’ordine in cui compaiono sulla scheda
Candidato Sindaco
Francesco Colizzi
Nato ad Ostuni il 22 dicembre 1954, medico psicoterapeuta, consigliere comunale del PCI-PDS-DS dal
1984 al 2002, assessore all'Urbanistica dal 1990 al
1993, consigliere regionale
nel 1995-96, segretario provinciale dei DS, presidente
nazionale dell'Associazione italiana Amici di Raoul
Follereau (AIFO) dal 2005 al 2011, ha seguito e promosso progetti di solidarietà in vari Paesi del mondo. Nel 2013 ha fondato il movimento "Ostuni Città
Nuova".
OSTUNI BENE COMUNE: Nicola Andriola, Carlo
Balestra, Gregorio Carella detto Rino, Leonardo Cirasino, Danilo Coppola, Federica Farina, Veruska
Geri, Francesco Greco, Laura Greco, Giovanni Greco, Marina Jellamo, Danilo Leggiero, Concetta Nacci, Leonardo Antonio Nicoletti, Letizia Pacifico, Carlo Italo Pasquale Pais, Alessandro Prezioso, Giuseppe Saponaro, Giancarlo Scalone, Anna Maria
Sternativo, Alberto Vannetti, Anna Maria Vitale, Maria Concetta Vitale, Vincenzo Pignatelli.
“OSTUNI CITTÀ NUOVA CON COLIZZI SINDACO”: Isabella Asciano detta Isa, Marianna Calamo,
Francesco Caroli detto Ciccio, Roberta Cisternino,
Angelo Clarizia, Isabella Faggiano, Luigi Francioso
detto Gino, Giacinto Giglio, Maurizio Lococciolo,
Rosa Lofino, Paolo Moro, Giovanni Narracci, Maria
Isabella Notaro detta Marisa, Antonella Orsi, Carmela Palmisano detta Carmen, Vera Palmisano,
Altomare Pomarico detta Mara, Giulio Saponaro,
Giuseppina Saponaro detta Giusy, Leonardo Antonio Semeraro detto Leonardo, Giovanna Sgura, Nicola Giovanni Solari detto Nico, Pietro Tanzarella,
Sabrina Trucchi
Candidato Sindaco
Nicola Santoro
Nato ad Ostuni il 10 agosto 1955, avvocato, consigliere comunale nelle liste
dei DS nel 1998, fu poi per
sei anni Difensore civico.
Componente del consorzio
dell'ASI (Area di sviluppo
industriale) di Brindisi, e
presidente del GNA (Gruppo assistenza neoplastici) di Ostuni. Il 30 marzo
scorso ha vinto le primarie di coalizione del centrosinistra ostunese, ottenendo la candidatura a Sindaco.
“PARTITO DEMOCRATICO”: Angelo Malpignano,
Marina Buongiorno, Carmela Cariulo, Patrizia Chie-
co, Giovanna Ciaccia detta Gianna, Mariangela Cirasino, Giuseppe Colucci detto Peppino, Giovanna
Epifani, Angelo Giannotte, Fabio Giorgino, Eugenio
Greco, Anna Labbate, Gianna Caterina Matarrese
detta Giovanna, Fabrizio Monopoli, Maria Nacci,
Anna Maria Palma, Angelo Pomes, Francesco Prudentino, Vincenzo Putignano, Annalisa Siena, Pierluigi Sozzi, Giuseppe Tagliente, Mariangela Ugenti,
Gabriele Zuccalà
“CIRCOLO LIBERAL OSTUNI”: Angela Matarrese, Giovanni Andriola, Grazia Andriola, Marco Brunetti, Maria Grazia Buongiorno, Vincenzo Ciacciola,
Vitalba Conserva, Alessandra De Rinaldis, Giuliano
Carmelo Ghionda, Priscilla Gustapane, Donato Marangi, Eugenio Martucci, Cataldo Melpignano, Vincenzo Molendino, Nicola Napoleone, Fabrizio Putignano, Carlo Francesco Rodio, Oronzo Semeraro,
Simona Simone, Pasquale Strada, Marco Vignola.
“OSTUNI IN MOVIMENTO”: Alessandra Barletta,
Marilena Demitri, Donatella Fedele, Angela Greco,
Rosalia Quaranta, Maria Luigia Salvatori, Silvia Saponaro, Angela Trisciuzzi, Palma Zaccaria, Annalisa Zizza, Vincenzo Baccaro detto Enzo, Alessandro Rocco
Ancona, Pasquale Del Prete detto Lino, Francesco
D’Errico, Valdimiro Vincenzo Giannotte, Andrea Mele,
Francesco Monopoli, Domenico Saponaro, Marco
Semeraro, Doriana Gallone, Agostino Valente, Violetta Vitti, Giuseppe De Pasquale detto Pippo.
“MOVIMENTO 17 MARZO-LIBERI”: Isabella D’Attoma, Maria Aportone, Maria Cavallo, Emilia Francioso, Camilla Laporta, Carola Marolo, Rosanna
Rosselli, Assunta Vita, Angelo Brescia, Rocco Caliandro, Martino Cito, Sebastiano Marco Aurelio Devincentis detto Ninì, Pietro Legrottaglie, Giuliano
Martini, Cataldo Mola, Manuel Moro, Angelo Semeraro, Giuseppe Sgura, Daniele Talliente, Errico Turi,
Donato Ugenti, Domenico Vincenti, Giampiero Vitale, Francesco Zaccaria.
“PARTITO SOCIALISTA ITALIANO”: Roberto Maria Calamo Specchia, Antonio Cellie, Annapaola Ciraci, Luisa Danese, Domenico Del Grosso, Luigi
Benedetto Cosimo Epifani detto Luigi, Simone Geri,
Carmelo Greco, Domenico Greco, Antonio Indiano,
Maristella Laveneziana, Pasquale Lavolta, Vincenzo Nacci detto Enzo, Luigi Parisi, Maria Concetta
Proto, Cosimo Sacco, Niny Santoro, Graziano
Schiavone, Raffaella Specchia, Isabella Taliente,
Giuseppe Tanzarella, Grazio Antonio Turi, Francesco Paolo Ungaro, Floriana Zizza.
“TANZARELLA PER OSTUNI”: Domenico Tanzarella, Vita Apruzzi, Raffaele Calabrese, Antonio Calamo, Madia Canzio, Andrea Capone, Marco Carani, Rita Cavallo, Stefania Cestelli, Angela Dalia, Cosimo Fanizzi, Renato Flore, Anna Maria Galizia, Antonio Ivano Laveneziana, Nicola Lotesoriere detto
Niki, Filomena Marzio, Angelo Melpignano, Tommaso Moro, Angelo Bartolo Pacifico, Caterina Petraroli detta Catia, Caterina Proto, Concetta Saponaro,
PSI) lasciano il posto in lista a figli, mogli, fratelli o
cognati: candidato (in una lista diversa da quella del
padre) anche il figlio del Sindaco, Giuseppe Tanzarella (PSI). Candidato per Santoro anche Andrea
Mele (Ostuni in movimento) figlio del Sindaco di Carovigno.
Molti gli ex amministratori e candidati sindaci che ritornano in gara: con Coppola ci sono Elio Spennati
(Movimento Schittulli) e Rocco Colucci (DC), con
Santoro Roberto Calamo (PSI), Luca Marzio e Augusto Iaia (IDV-Progetto Città), Vincenzo Putignano
(PD) Giulia Anglani (SEL), Ermanno Pepe (Ostuni
che lavora); con Colizzi c’è Leonardo Nicoletti
(Ostuni Bene Comune).
La più anziana fra i candidati è Maria Vittoria Galeone (No Euro) nata il 7 novembre 1937, la più giovane è Katia Vincenti della lista “Futuro Giovani” nata
il 12 gennaio 1996. In quest’ultima formazione tutci
candidati hanno meno di 21 anni.
Gli elettori chiamati alle urne sono 27484. Lo spoglio per le europee partirà alle 23 di domenica; quello per le comunali alle 14 di lunedì 26.
Riccardo Semerano, Vittorio Tagliente.
“SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ”: Giulia Anglani, Massimo Anglani, Luigi Salvatore, Luigi Calò,
Mimma Cavallo, Luana Colucci Moro, Francesco
Farina, Stefania Farina, Francesco Gatti, Agostino
Grassi, Mario Liso, Antonia Rosa Lodeserto, Raffaele Martucci, Giacomo Melpignano, Gianfranco
Moro, Marcello Pacifico, Florindo Perrini, Dora Rodano, Emilio Rossano, Davide Giovanni Saccomanno, Anna Maria Semerano, Carmine Specchia, Pietro Spennati, Debora Zaccaria.
“OSTUNI CHE LAVORA”: Antonio Blasi, Antonella Brucoli, Angelo Cariulo, Filomena Caroli, Maria
Cavallo, Lucio Clemente, Alberto D’Amico, Angelo
Raffaele Flore, Vincenzo Iaia, Angela Lacorte, Angelo Minetti, Carmine Moro, Giovanni Orlandino, Nicoletta Palma, Vincenzo Palmisano, Giovanni Parisi, Filomena Passiatore, Ermanno Pepe, Andrea
Pinto, Rosa Santoro, Mariella Sasso, Clara Venza,
Rosa Zizzi, Giuseppe Zurlo
“ITALIA DEI VALORI – PROGETTO CITTÀ”: Antonio Ayroldi, Angelica Anglani, Vincenza Barnabà,
Pasqua Cappello, Elisabetta Cervellera, Leonardo
Coletta, Marisa Colucci, Pietro Cucci detto Piero,
Rosa Fenech, Patrizia Gentile, Francesca Greco,
Agostino Iaia detto Augusto, Daniele Lacorte, Luca
Oronzo Francesco Marzio detto avvocato Luca, Roberto Marzio, Manuel Raffaele Miccoli, Domenico
Pascale, Doriana Punzi, Andrea Roma, Graziana
Roma, Maria Teresa Santoro, Crocifissa Schena
detta Isa, Candida Sciannocchia, Stella Suma.
re comunale dal 2002. Nell'autunno scorso è stato
designato candidato sindaco della coalizione di
centrodestra.
“FUTURO GIOVANI OSTUNI”: Lorenzo Sgura, Andrea Cuman, Leonardo Cavigliano, Angelo Palmisano, Angelo Francesco Colucci, Valerio Caroli, Angelo Lococciolo, Simone Epifani, Alberto Roma,
Giuseppe Melpignano, Edoardo Grado, Katia Vincenti, Martina Pastore, Claudia Tuttolomondo, Marisa Fumarola, Flavia Melpignano.
“MOVIMENTO POLITICO SCHITTULLI”: Antonio
Andriola, Antonio Buttiglione, Giovanni Cesario,
Mariagiovanna Rita D’Amico, Vincenzo Lanzillotti,
Serafina Laveneziana, Francesca Macchitella, Stella Mangieri, Meri Marabini, Angelo Menna, Maria
Fedela Monopoli, Ivan Moro, Cosimo Giuseppe Palmisano, Salvatore Pecere, Claudio Raffaele Peciccia, Giulio Petraroli, Graziana Prete, Francesco
Proto, Filomena Prudentino, Valentina Saponaro,
Giuseppe Semerano, Elio Spennati, Anna Sumerano, Leonardo Zito.
“COPPOLA SINDACO PER IL CAMBIAMENTO”:
Giuseppe Bagnulo, Giuseppe Francioso, Francesco
Semerano, Laura Specchia, Valeria Cervellera, Michele Conenna, Angelo Emidio D’Amico,Valeria Fedele, Antonio Lococciolo, Carmen Lofino, Cosimo
Marcellini, Leonardo Marseglia, Francesco Miccoli,
Leonardo Monopoli, Romualdo Parisi, Loredana Pecere, Margherita Penta, Antonio Pignatelli, Paolo
Pinna, Alessandra Schiavone, Laura Sgura, Francesco Summa, Gianfranco Tanzariello, Michele Tattoli.
“FRATELLI D’ITALIA”: Christian Continelli, Antonio Raffaele Galizia, Alessandro Antelmi, Luigi
Barletta, Enrica Bruno, Giovanna Cariulo, Maria Antonella Cavallo, Sara Ciola, Marika Corona, Agostino Francioso, Paolo Frallonardo, Antonia Greco,
Luigi Indiano, Piergiuseppe Mola, Graziella Nannavecchia, Mariangela Petraroli, Grazia Roma, Pierangelo Semeraro, Emanuel Domenico Scarafile,
Valeria Sozzi, Giorgio Specchia, Antonella Spina,
Franco Strada, Lucrezia D’Aversa.
“NO EURO”: Giovanni Angiolla, Salvatore Colella,
Daniele Epifani, Tonino Dell’Orso, Umberto Fanelli,
Maria Vittoria Galeone, Alessandro Fanelli, Cosimo
Giacovelli, Vita Maria Moro, Luigi Maida, Amedeo
Turi, Salvatore Sbano, Daniele Stanisci, Dario Stanisci, Anna Rita Stefano, Emanuela Monaco, Michelina Piccigallo, Teresa Carmela Sgura, Raffaele
Palmisano, Andrea Monachino, Francesca Lorenzina Scaligeri, Pietro Scaligeri, Francesco Semeraro,
Antonia Locorotondo
“FORZA ITALIA – BERLUSCONI PER OSTUNI”:
Guglielmo Cavallo, Maria Emanuela Baccaro detta
Manuela, Angela Maria Bari, Marcella Calamo, Vittorio Carparelli, Giulio Ciotola, Rita Antonella De Anna, Salvatore Di Franco detto Salvo, Mario Fanelli,
Giovanbattista Farina, Luigi Francioso, Simona Ladisa, Antonio Maiorano, Olga Manna, Elisabetta
Melchiorre della Elisa, Maurizio Melpignano, Guido
Milone, Rosanna Pinto, Leonardo Puppi, Claudio
Santoro, Massimo Saponaro detto Max, Francesco
Strozza, Valeria Zizza, Marilena Zurlo.
Candidato Sindaco
Paolo Mariani
Nato a Milano il 3 settembre
1969, infermiere del 118, è il
più giovane dei candidati a
sindaco. Componente di varie associazioni di volontariato, tra i fondatori del gruppo ostunese del Movimento
5Stelle.
“MOVIMENTO 5 STELLE”:
Alessandro Cavallo, Angelo Consoli, Angelo Turi,
Antonia Nacci, Domenico D’Errico, Donato Tanzarella, Elisa Ferrari, Francesco Palmisano, Giovanni
Roma, Giuseppe Tagliente, Isabella Dentamaro,
Isabella Moro, Lucia Cisternino, Marcello Fortunato
Manelli, Maria Giovanna Furone, Onofrio Fortunato,
Oronzo Turchiarulo, Paola Loparco, Pasqua Bagnulo, Pierluigi Santorsola, Pietro Claudio Ancona.
Candidato Sindaco
Gianfranco Coppola
Nato a Stigliano (Matera) il
2 febbraio 1954, generale
dell'Esercito Italiano, ha
svolto numerose missioni in
varie parti del mondo. Fratello dell'indimenticato Michele, sindaco di Ostuni negli anni Ottanta, è consiglie-
(segue a pag. 6)
6
Speciale
Elezioni
MAGGIO
2014
(continua da pag. 5)
“NOI ORA”: Francesco Anglani, Martino Bagnardi,
Giuseppe Andrea Bax, Francesco Blonda, Ernesto Camassa, Luca Cavallo, Rosa Cirasino, Salvatore De Pasquale, Sabrina Fama, Luigi Frallonardo, Elena Lanzillotti, Cosimo Lavecchia, Cosimo Maldarella, Antonio
Molentino, Miriam Morelli, Anna Pastore, Madia Rapanà, Giuseppina Rizzo, Angelo Semerano, Cosimo Semeraro, Leonardo Antonio Suma, Raffaella Tanzarella,
Francesca Tanzariello, Elena Claudia Trifan.
“LA PUGLIA PRIMA DI TUTTO”: Cosimo Lubes,
Rosalia Andriola, Bruno Biancofiore, Mariangela
Buongiorno, Maria Cesario, Anna Danese, Marco
Elia, Cosimo Errico, Raffaella Formica, Antonio Iaia,
Angela Lofino, Arcangelo Lotesoriere, Salvatore
Mingolla, Gianpiero Mongelli, Roberto Pastore, Vitantonio Pecere, Mary Cosma Petraroli, Gianluca
Piacentini, Alessandro Puppi, Luigi Putignano, Antonio Spezzaferro, Giuseppe Sofia, Marika Suma,
Massimo Taliente.
“DEMOCRAZIA CRISTIANA”: Rocco Colucci,
Francesco Marzio, Erminia Alosa, Francesco Barnaba, Giuseppe Calamo, Marco Cardone, Domeni-
co Cavallo, Michele De Luca, Elisa D’Urso, Vito Iaia, Nicoletta Leoci, Giovanni Lococciolo, Daniela
Locorotondo, Maria Locorotondo, Leonardo Marseglia, Giovanni Massimo Melpignano, Lea Nicoletti,
Giovanni Petraroli, Concetta Piccoli, Angela Semeraro, Giuseppe Sgura, Stella Speciale, Domenico
Antonio Tina, Nunzia Totero.
“OSTUNI TRICOLORE”: Lucia Andriola, Francesco Beato, Egidio Bruno, Maria Stella Francesca
Buongiorno, Gianna Ciaccia, Giuseppe Cisternino,
Valentina Colucci, Giuseppe Corona, Elena Anna
Maria De Marinis, Manuela Epifani, Giovanni Fedele, Donato Francioso, Caterina Giannotti, Massimo
Giannotti, Francesco Guitti, Gessica Puppi, Giovanni Puteo, Francesco Roma, Salvatore Schirosi,
Giuseppe Alessandro Sorada, Laura Spalluto, Pietro Specchia, Pierluigi Veneziano, Angela Zizzi.
“Partito delle aziende”: Michele Piccirillo, Cosimo
Giorgio Semeraro, Domenico Zurlo, Antonella Ayroldi, Romina Capone, Maristella Cariulo, Domenico Conte, Rosaria Fumarola, Mariangela Legrottaglie, Loredana Prodi, Alessandro Saponaro, Alessia
Valente, Oronzo Zurlo, Donata Maria Biasi, Francesco Bolli, Giuseppe Cervellera, Giuseppe Di Turi,
Vincenzo Ingellis, Pasquale Lancellotti, Pasquale
Rendina, Rocca Macchia, Giovanna Vitucci.
Candidato Sindaco
Vito Semerano
Nato a Ostuni il 21 marzo
1946, imprenditore edile,
eletto in Consiglio comunale dal 1972 ad oggi per la
DC e poi per varie liste di
centrodestra e civiche, fu
candidato sindaco con la lista "Forte" nel 2002. E' stato anche vicepresidente della Giunta provinciale.
“FORTE TUTUCCIO”: Claudio Cardone, Sante
Antelmi, Francesco Argentieri, Angela Cavallo, Rita
Cavallo,, Isabella Clarizia, Roberto Colucci, Pietro
Convertini, Oronzo De Iure, Giuseppe Epifani detto
Pino, Giuseppe Flore, Paola Flore, Vito Lanzilotti,
Giuseppe Marzio, Maria Elena Milone, Dario Saponaro, Massimo Saponaro, Alessandro Semerano,
Carmine Semerano, Silvana Simone, Maria Carmela Sternatia, Giulio Pasquale Tanzarella, Lucia Testone, Rosanna Flore.
LISTE ELEZIONI EUROPEE 2014 – CIRCOSCRIZIONE SUD
(Campania, Puglia, Calabria, Abruzzo, Basilicata, Molise)
Il 25 maggio si vota anche per l’elezione dei 73
rappresentanti italiani nel Parlamento europeo.
L’elettore può esprimere fino a tre preferenze.
Nel caso di più preferenzeespresse, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda e della terza
preferenza. Ecco i candidati della Circoscrizione Sud che comprende la Puglia.
PARTITO DEMOCRATICO: Pina Picierno, Gianni
Pittella, Anna Petrone, Elena Gentile, Andrea Cozzolini, Pino Arlacchi, Massimo Paolucci, Mario Pirillo, Giuseppe Ferrandino, Mario Serpillo, Stefano
Minerva, Roberta Capone, Maria Saladino, Mario
Maiolo, Milena Miranda, Rosaria Leserri, Nicola Caputo.
FORZA ITALIA: Raffaele Fitto, Raffaele Baldassarre, Mario Clemente Mastella, Barbara Matera, Aldo
Patriciello, Crescenzio Rivellini, Sergio Paolo F. Silvestris, Domenico Giovanni Arena, Simona Capasso, Alessandro Cecchi Paone, Johnny D’Andrea,
Federica De Benedetto, Marzia Ferraioli, Fulvio
Martusciello, Santo Raffaele Mercuri, Iris Savastano, Maria Tripodi.
MOVIMENTO 5 STELLE: Isabella Adinolfi, Daniela
Aiuto, fabio Alemagna, Paolo Angelini, Michele
Cammarano, Cristian Casili, Pasquale Casmirro,
Valeria Ciarambino, Rosa D’Amato, Luigia Embrice,
C'
Laura Ferrara, Maria Ipri, Antonella LaricI 28 Paesi dell’Unione
chia, Piernicola Pedicini, Melania Pomante,
Alfredo Ronzino, Vincenzo Viglione.
Europea
Lega Nord: Matteo Salvini, Angelo Attaguile, Antonio Coppola, Marco Cristiano, Gianfranco Vestuto, Luigi Pergamo, Teresa Vittoria Cataldi, Ferdinando De Francesco,
Paolo Colangelo, Claudia Taini, Francesco
Montanino, Susanna Anvar Susanna, Enrica Giovanna Brambilla, Michela Callegari,
Giovanna Oltolini, Massimiliana Spinelli,
Ilaria Villa.
NUOVE CENTRO DESTRA-UDC: Lorenzo
Cesa, Massimo Cassano, Giuseppe Gargani, Gino Trematerra, Angelo Cera, Filippo
Piccone, Giuseppe Scopelliti, Paolo Romano, Gerardo Brusco, Andrea Caroppo, Pasquale D’Acunzi, Vincenzo DI Pierro, Massimo Ferrarese, Luigi Melica, Denis Domenico Nesci, Tommaso Scotto Diminico, Loredana Strianese.
SCELTA EUROPEA: Bruno Tabacci, Stefania Schipani, Sergio Barile, Nicola Benedetto, Maria Rosaria Arrighi, Rossella CaL’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS: Ermanno Rea,
stellano, Gennaro Cirillo, Manuela Formicola, Anna- Barbara Spinelli, Gano Cataldo, Antonia Battaglia,
maria Frullini, Pietro Funaro, Raffaele Picardi, Enri- Silvana Arbia, Franco Mario Arminio, Costanza
co Pierangeli, Raffaele Podromo, Antonia Sallustio, Boccardi, Anna-Lucia Bonanni, Antonio Di Luca,
Massimiliano Stellato, Daniele Toto, Antonio Turdò.
Riccardo Di Palma, Enzo Di Salvatore, Raffaele
Elezioni da favola
C’era una svolta (o una conferma?)
era una volta, un
re? No!
Una
principessa? Neppure; un castello incantato con torri altissime
e oscure segrete animate da lamentosi
fantasmi? Non credo.
E un bosco tenebroso
dimora di un orco
malvagio? Non per
questa volta. Ma, allora, si domanderanno,
impazienti, i miei tre
lettori, cos'è, che
c'era una volta? Miei
cari,abbiate un po’ di pazienza: iniziamo prima di tutto
ad eliminare i draghi con tanto di fumo e fiamme, che,
oggi, non farebbero paura neanche ai più piccoli, anzi, sarebbero protetti dagli animalisti come specie in
via di estinzione. Non prendiamo poi in considerazione le ragazzine con il cappuccio rosso che per andare a trovare la nonna prendono la via della foresta invece del tram,e poi, incontrano il lupo cattivo; delle sirenette dei mari del nord innamorate perse di belli e
impossibili ne parlano anche troppo i settimanali che
trovate dalle vostre sciampiste, e mettiamo da parte le
cenerentole che, povere e sfortunate che sono, una
volta tanto che erano riuscite a farsi invitare alla serata danzante aziendale, perdono pure la scarpetta e
passano tutta la notte sospirando e sperando che la
riporti il ragioniere di turno.
Ma, e finalmente ci siamo, ho trovato: c'era una volta
una Città, conosciuta come la Città Bianca per il candore delle sue case e delle sue antiche strade, che
era molto famosa nelle terre più lontane del mondo di
allora e meta ambita di viaggiatori. Un incantesimo,
emanato da un potentissimo Mago del Tempo, la teneva avvinta, ormai da decenni. La Bianca Città era
come una bella fanciulla che dormiva,
candida e algida,
adagiata mollemente sui colli.
Ma anche i maghi,
invecchiando, diventano sentimentali: così un sortilegio legislativo stabiliva che si svolgesse un voto per la
scelta di un nuovo
mago. Ne arrivarono da più parti, da
centro, da sinistra e
da destra: un gruppo di saggi veggenti (il mago in carica più tre maghetti) scelse un apprendista, che voleva però subito fare nuovi incantesimi con un principe
rosso che ora vuole svegliare la bella addormentata.
Giammai! Rispose il mago uscente, e l’apprendista rinunciò a qualsiasi magia. Si presentarono quindi altri
due candidati principi ed una fata, e il popolo della loro parte di regno ne scelse uno come mago designato; poi ne arrivarono altri: un generale con le stellette,
un candidato con cinque stelle, un costruttore di castelli, e col principe rosso divennero così cinque gli
aspiranti incantatori. Chiamarono poi 559 folletti,
ognuno dei quali chiedeva di essere votato: non c’erano più né orchi né lupi cattivi, ma c’erano molti gnomi
e molti figli e figlie degli eroi che avevano animato le
parti precedenti della fiaba. Ventiquattro liste di pozioni, leggende e mappe del tesoro. Come finirà? Chi
avrà in mano la bacchetta magica? Chi lo sa. Noi non
ce l’abbiamo, la sfera di cristallo. Perciò, amici maghi,
fate, elfi, principi di ogni colore, non prendetevela: per
una volta, siamo noi cittadini a raccontare le favole…
IL PASSATOR CORTESE
La parola allo psicologo
S
Ì viste quanda liste?
Na scappa giurne ca na ssènde
ca li cunzigghjére e l’assèssure
so’ cumme bandiére a vviènde,
so’ tipe ca cangene culure.
Ma po', nu' tutte ime viste
ca pe lli vutazione a mmagge
so’ vvinde e cchjù li liste:
sajètta…ca nge vò curagge!
Sarà ca pe lli buche de la strata
nge volne propi’assà progètte;
e ppe vète la villa alluminata
li cunzìgghje on’a jèsse arména sètte.
Artesane, giuvene disoccupate,
ngunune pe ll’attane s’à menate,
mbiècate, mièdece, avvucate,
tutte quande s’one candidate.
Agnune lu motive sua téne
pe vvulè jèsse elètte a llu comune.
I’ vulèva la promèssa cu mmanténe
de penzà, pe' prima cosa, a Stune.
ROSARIO SANTORO
Ferrara, Eleonora Forenza, Teresa Masciopinto,
Valeria Parella, Antonio Maria Perna, Claudio Riccio.
FRATELLI D’ITALIA-AN: Giorgia Meloni, Giovanni
Alemanno, Luca Belmonte, Maria Adele Bottaro,
Fausto De Angelis, Giuseppe Gallo, Antonio Iannone, Giovanna Maietta, Giovanni Mirarchi, Vincenzo
Pagano, Giandomenico Pilolli, Mariolina Pizzuto,
Luigi Rispoli, Elisa Russo, Antonio Tavani, Pietro
Venezia, Domenico Zeoli.
GREEN ITALIA-VERDI EUROPEI: Fornaro Vincenzo, Bonelli Angelo, Sansone Maria Anna, Romano
Giusy Elisa, Brindisi Gaetano, Cuconato Francesco, De Bartholomaeis Bemedetta Cecilia detta Cecilia, Della Seta Roberto, Esposito Antonella, Esposito Luigi detto Gigi, Lomelo Domenico detto Mimmo, Mazzotti Francesca, Millich Enzo, Palladino
Elena Giovanna, Pulita Nabil, Ruocco Roberto,
Granata Benedetto detto Fabio.
Voto... a perdere?
del dott. Franco Sponziello
ere fa (siamo a fine aprile), Ferdinando Sallustio mi propone di scrivere qualcosa sulle
prossime elezioni amministrative. Gli ricordo che
in questo spazio scrivo argomenti che riguardano
la psiche e i disturbi psicologici. Lui sorride sardonico, io intuisco l’ironia e accetto. In realtà le
elezioni, anche quelle amministrative, dovrebbero essere prese molto più sul serio di quanto negli ultimi anni siamo stati abituati a fare. Si tratta
di un diritto-dovere che molti di noi, però, vivono
sempre più solo come dovere. Ci aspettiamo che
le cose cambino in maniera netta: niente più favoritismi e nepotismi; una giustizia allo stesso
tempo imparziale e incisa; stop alle ‘ruberie’ da
parte dei politici; benessere economico e vivibilità decente (meno criminalità, soprusi, ecc.). Insomma, se da una parte questi elementari principi del vivere in comunità sembrano scontati, d’altro canto ogni giorno sono calpestati. Ci prende
un senso d’inadeguatezza e di sopraffazione, affossando qualsiasi speranza di cambiamento,
per cui meglio disinteressarsi e astenersi dal votare. Oppure, votare uno qualsiasi, magari perché è un conoscente o un parente più o meno
prossimo o è simpatico o perché lo fa qualcuno
della mia famiglia o… Quello dell’astensione, è
un atteggiamento mentale che mi ricorda cosa ci
poteva capitare quando eravamo piccoli: sarà
successo a molti di non essere scelti, se non addirittura rifiutati, per un certo gioco di gruppo. Le
aspettative erano di partecipare come tutti gli altri e si poteva vivere quell’esclusione come completa disfatta, una riprova della nostra inadeguatezza. Alcuni reagivano e facevano di tutto per
essere reintegrati, molti altri si convincevano di
non essere all’altezza e rimuginavano sull’ingiustizia subita: meglio disinteressarsi, tanto… Appartenere a un altro mondo, rispetto a chi ci governerà o affidarsi a un leader che fa e provvede,
è una forma di delega comune a molti. È un po’
come se ammettessimo di non essere in grado di
gestirci e demandassimo ad altri questo compito.
Lo voto perché mi è simpatico…
In Italia, in particolare, vige una strana abitudine
che è talmente radicata da apparire scontata: affidarsi a una persona solo perché simpatica o apparentemente sicura di sé o, ancora, simbolo di
potenza. Spesso, infatti, votiamo per simpatia più
che per ponderata valutazione delle reali capacità del candidato e, soprattutto, della fattibilità delle proposte. Chi si candida lo sa bene e, anche in
buona fede, sorride e si rende disponibile al di là
del verosimile. Non è quello che più o meno consciamente, ci aspettavamo dai nostri genitori o
da chi rappresentava l’autorità? Benevolenza e
attenzione ci facevano (e ci fanno tuttora) sentire
meno anonimi, più unici e valorizzati, salvo poi rimanere delusi per la nostra fiducia mal riposta.
Superfluo sottolineare che non mi riferisco a nessuno degli attuali candidati che personalmente
stimo, benché anch’io abbia le mie ben precise
preferenze. Il consiglio è di fare un piccolo sforzo
per votare consapevolmente, da persone mature
che, almeno in queste occasioni, non si fermano
all’apparenza. Trascuriamo, per quanto possibile, l’aspetto esteriore, le simpatie parentali, il piacere a ‘pelle’. Se non siamo sicuri, perché non
conosciamo le capacità e la professionalità (in
una parola la storia) di chi votiamo, cerchiamo di
leggere attentamente le proposte e valutarne la
fattibilità. Insomma, teniamo bene a mente che
chi ci rappresenterà deve possedere le qualità
adatte e il giusto senso della democrazia, tale da
non farci sentire ancora una volta esclusi dal…
gioco.
Per inviare domande: dott. Franco Sponziello [email protected] oppure direttamente alla
redazione de “Lo Scudo”.
7
Attualità
N
Intravedo l’Arte e l’Anima
el mese di aprile si sono svolti i primi due
eventi della rassegna dedicata ad Arte,
Musica, Cultura, Spiritualità, Beni culturali,
Ambiente e Natura “Intravedo l’Arte e l’Anima”, organizzata dalle associazioni Arteorema, Amici della Biblioteca Diocesana “R. Ferrigno”, Italia Nostra - Sez. Messapia e
M.E.I.C. - Gruppo di Ostuni, con il patrocinio
del Parco delle Dune Costiere da Torre Canne
a Torre San Leonardo e la direzione artistica
della Prof.ssa Antonella Cavallo.
Il primo evento si è svolto sabato 12 aprile
presso la chiesa del Purgatorio. Protagonista
della serata il Maestro Marco Falgheri (18711918), nato da una nobile famiglia ostunese Cartolina ricordo della prima rappresentazione di Maricca a
ed emigrato a Taranto dove ebbe un enorme Torino (11.10.1902)
successo, dirigendo la Filarmonica Paisiello.
Domenica, infatti, a Piazza San Pietro a Roma 4 paNella prima parte della manifestazione l’Avv. Gian- pi hanno monopolizzato l’attenzione del mondo intemichele Pavone ha ripercorso la storia della famiglia ro: Papa Francesco, alla presenza del Papa emeriFalgheri, giunta ad Ostuni nel XVI secolo, soffer- to Benedetto XVI, ha celebrato la messa per la ca-
Opera di Daniela Marzio raffigurante Giovanni Paolo II
mandosi poi sul profilo del compositore con dati inediti rintracciati sulla stampa dell’epoca. La Stampa e
La Gazzetta di Bari, infatti, riportavano ogni reazione del pubblico alle rappresentazioni delle opere e,
in particolare, di Maricca, ospitata per la prima volta
nel teatro Vittorio Emanuele di Torino nel 1902.
Subito dopo la Prof.ssa Cavallo ha accompagnato
al pianoforte il soprano Teresa Panuzio, facendo apprezzare alla platea le bellissime melodie composte
dal Falgheri.
Al termine della manifestazione, i presenti hanno
avuto modo di visitare la mostra allestita presso
l’oratorio della chiesa con fotografie, strumenti e
spartiti originali del Maestro, gentilmente concessi
per l’occasione dai suoi discendenti tuttora residenti a Taranto, città che – auspicabilmente – ospiterà
presto una nuova cerimonia in suo ricordo.
Sabato 26 aprile, invece, alla vigilia di una giornata
storica, presso il Monastero delle suore oblate Benedettine di Villa Specchia si è tenuto un oratorio
musicale sul tema “Pacem in Terris” tra gli scritti di
Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II per preparare gli
animi all’evento dell’indomani.
M
nonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni
Paolo II (al secolo Angelo Giuseppe Roncalli
e Karol Wojtyla). Papa
Francesco, peraltro, ha
scelto per l’occasione,
come pastorale, la croce astile di Paolo VI.
In entrambe le circostanze sono state
esposte le opere dell’artista Daniela Marzio,
alcune delle quali sono
state gentilmente concesse alle associazioni
organizzatrici per devolvere il ricavato della
vendita a favore delle
iniziative di valorizzazione e restauro degli
edifici religiosi che hanno ospitato e ospiteranno il calendario degli
eventi.
I prossimi appuntamenti sono i seguenti:
- Domenica 11 maggio
ore 10:00, laboratorio di liuteria (a cura di M. Augusta Di Leonardo e M. Ornella Ceci) – Centro di
Cultura D. Cirignola
ore 19:30, riscoperta della Chiesa dello Spirito
Santo e concerto di musica classica (violino A.
Cavallo, pianoforte G. Mazzoni)
- Domenica 8 giugno
ore 17:00, sonvegno “La piana oivetata tra minacce, prospettive di tutela e valorizzazione” (intervengono: Dott. Gianfranco Ciola, Dott. Felice Suma, Dott. Franco Nigro e Antonio Laera) – Masseria Morrone
ore 19:00, spettacolo di musica delle piante “Segreto canto” (con la partecipazione di Alfonso De
Filippis) – Masseria Morrone
- Lunedì 9 giugno
ore 19:30, 6° Saggio Finale degli allievi Arteorema
- Teatro Slow Cinema
- Sabato 14 giugno
ore 19:30, riscoperta della Chiesa di San Francesco di Paola e concerto (pianista M. D’Ippolito)
Jubilate Deo Associazione onlus
avvia le sue attività per l’Africa
olti amici da anni
collaboravano, a livello privato, all’opera
missionaria in Costa
d’Avorio (1999) e in
Congo (Repubblica Democratica) dal 2004.
In questi anni, grazie ai
nostri sacrifici, tanti giovani hanno potuto realizzare la loro vocazione, 3 sono già Sacerdoti e altri già laureati e diplomati.
La gioia più grande è stata la ricostruzione della
Chiesa parrocchiale a Buisegha – Kamango (RdC),
dove purtroppo c’è di nuovo la guerra.
L’idea di realizzare l’Associazione onlus mi è proposta da un amico al ritorno dal viaggio nella Diocesi
di Bunia (RdC), vissuto per 1 mese con me nel giugno 2011.
Il 9 maggio 2013 l’idea diventa realtà e alcuni amici
Ostunesi decidono di costituire l’Associazione onlus, affinchè questa opera di beneficenza privata
possa essere ricosciuta dallo Stato Italiano.
Il logo e il nome scelto parlano da soli.
L’arcobaleno segno di speranza che unisce tutti i
popoli nella reciproca
solidarietà, con l’intercessione dello Spirito
Santo, inneggiando a
Dio.
La finalità unica è intervenire a favore dei
più bisognosi ovunque.
Praticamente
nel
2013-’14 con le quote
dei soci e offerte varie,
diano a 31 giovani di
Bunia (RdC) la possibilità di studiare.
Questo può avvenire anche adottando un bambino
a distanza.
Consapevoli del periodo difficile che noi stessi viviamo, i soci valutano la possibilità di intervenire a favore di alcune famiglie in difficoltà del nostro territorio, collaborando con altre associazioni che hanno
le medesime finalità caritative.
Tante gocce d’acqua riempiono quel bicchiere da
porgere ai fratelli più assetati di noi… ovunque!
Per informazioni, iscrizioni, adozioni a distanza o
eventuali contributi rivolgersi presso la Parrocchia
“Madonna del Pozzo”- Ostuni.
D. FRANCO LEGROTTAGLIE
MAGGIO
2014
“B
Ostuni è doppiamente felice
di Giacomo Mindelli
ecause I’m happy…” (Perché sono felice) è il
refrain del singolo Happy di Pharrell Williams,
pubblicato il 21 novembre scorso ed ancora in vetta
a tutte le classifiche musicali mondiali.
Il video del brano, ambientato per le strade di Los
Angeles, riprende non solo il celebre cantante statunitense, ma anche le esibizioni di gente comune, di
ogni sesso, colore, età e condizione sociale, che
canta e balla sulle note della canzone, celebrando
così un vero e proprio inno alla felicità.
Sulla scia del noto video di Pharrell Williams, sono
stati realizzati tantissimi altri videoclip in città e paesi di tutto il mondo: New York, Londra, Parigi, etc.
La nostra cittadina però è doppiamente
felice, perché può vantare due video: un
primo video amatoriale; ed un secondo
video, professionale, realizzato dal videomaker ostunese Beppe Blasi e sovvenzionato dall’Amministrazione Comunale.
Naturalmente, ben si comprende che la
realizzazione di questo secondo videoclip, dal titolo “Ostuni is Happy too” (Anche Ostuni è felice), proposta dall’associazione “Progetto Skaddia” e da “Ostuni
Shopping”, nasce da un intento di carattere promozionale sulla città di Ostuni,
giusta delibera della Giunta Comunale
del 7 aprile scorso con cui si approvava lo stanziamento di euro 2.750,00 per la sua produzione.
La clip infatti riprende gli elementi caratteristici del nostro territorio, il centro storico, la piana degli ulivi e
diverse attività commerciali, nonché alcuni personaggi significativi, quali il maestro Alfredo Lofino (min.
2.54), l’ex sindaco Vittorio Ciraci (min. 3.15) e il primo cittadino in carica Domenico Tanzarella (min. 4.03)
che si esibisce in un’inaspettata spaccata.
Sia il video amatoriale (realizzato da Giuseppe Semeraro e Michele Conenna) che quello “professionale”
sono visibili su You Tube e sul sito www.comune.ostuni.br.it, nella sezione “Foto e video gallery”.
Informa di Giovanna Turco, dipendente BCC Ostuni
D
Eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione
omenica 13 aprile si è svolta presso la Biblioteca Comunale l’assemblea annuale soci (che
sono più di 1.200, aumentati di quasi 150 nel solo
anno 2013) della Banca di Credito Cooperativo di
Ostuni per esaminare il bilancio dell’esercizio 2013
e per rinnovare le cariche sociali.
La riunione è stata partecipatissima, a testimoniare l’interesse che suscita l’Istituto di Credito presso la propria base sociale.
I principali risultati del bilancio dell’esercizio 2013
sono: utile oltre 963.000 euro (il più alto risultato
d’esercizio fin dalla nascita della Banca, nel lontano 1957). Le Banche di credito cooperativo non distribuiscono dividendi, per cui il risultato d’esercizio comporta l’incremento del patrimonio della
stessa Banca, che attualmente ammonta a 20 milioni di euro. La raccolta complessiva (ossia il danaro che i risparmiatori versano in banca) è di 134
milioni di euro, decisamente in crescita se si pensa che era di 85 milioni di euro del 2004. Ciò dimostra la fiducia che la clientela ripone nell’Istituto di
Credito. Gli impieghi (ossia il danaro che la Banca
concede alla propria clientela sotto forma di erogazione di mutui, aperture di credito in conto corrente, sconti commerciali, ecc.) sono cresciuti dai poco più di 30 milioni del 2004 agli attuali 73 milioni
del 2013. Questo dato dimostra il sostegno che la
Banca di Credito Cooperativo di Ostuni dà al tessuto economico e alle famiglie del proprio territorio, mentre altre banche riducono il credito e costringono al rientro i propri clienti.
Pur osservando una rigorosa politica di contenimento dei costi la Banca, nel corso dell’ultimo anno, dopo aver installato uno sportello bancomat a
Villanova, ha aperto una nuova filiale a Montalbano di Fasano, realizzando in questo modo il principio di servizio proprio delle cooperative e consentendo lo sviluppo di un territorio contiguo al nostro,
dove è l’unica presenza bancaria. La nuova filiale
sta già dando i primi buoni risultati ed è in costan-
te crescita.
Il rinnovo delle cariche ha visto, nel consiglio di
amministrazione, la riconferma del Presidente,
dott. Francesco Zaccaria, da due anni alla guida
dell’Istituto di credito, e dei Consiglieri Francesco
Moro, Angelo Legrottaglie, Mario Guagliani,
Gianni Pace e a Gian Piero Calò, e il nuovo ingresso di tre donne: si tratta delle imprenditrici
Giusy Tamborrino, Federica Milone ed Elena
Martucci. Il collegio sindacale ha visto la riconferma del suo Presidente dott. Filippo Marseglia e
della componente prof.ssa Rita Cavallo e il nuovo ingresso della dott.ssa Rosa Parisi.
Nel corso del suo discorso, il Presidente ha rivolto
un sentito ringraziamento al Direttore Generale
Rag. Paolo Mecantonio e a tutto il Personale della
Banca nonché, per il proficuo impegno, ai consiglieri che non si sono ricandidati, ossia l’imprenditore Titino Anglani, l’imprenditore di Carovigno Pietro Melpignano e il dott. Lino Argentieri di Brindisi.
Un vivo ringraziamento è stato rivolto anche alla
dott.ssa Madia Ciola, componente del collegio sindacale negli ultimi sei anni.
Il Presidente Zaccaria ha sintetizzato il programma
del nuovo Consiglio di Amministrazione, basato
sullo sviluppo delle filiali (è la prima volta che la
BCC di Ostuni ha quattro filiali) con, ad esempio,
dotazione di un’area self alla filiale di Carovigno
(per consentire le operazioni di versamento e prelievo 24 ore su 24), sull’incremento delle operazioni di piccolo e medio importo, sullo sviluppo dei
prodotti previdenziali, assicurativi e di accrescimento del risparmio (come i piani di accumulo).
Nella Banca di Credito cooperativo di Ostuni riponiamo tutta la nostra fiducia per uno sviluppo sostenibile e solidaristico del credito nel territorio dove sono presenti le filiali di Ostuni, Carovigno,
Brindisi e Montalbano. Ne abbiamo davvero bisogno.
8
Cronaca
Chiesa
MAGGIO
2014
E’
Il restauro del Calvario
dell’Annunziata
stato presentato venerdì 11
aprile u.s. al pubblico convenuto nella chiesa di Maria Ss. Annunziata il restauro del gruppo del
Crocifisso collocato nell’ultima
cappella della navata destra, conosciuto come il Calvario dell’Annunziata. La scelta del giorno non
è stata casuale. Don Giovanni
Apollinare nel venerdì che ha
preceduto la Settimana Santa ha
voluto così sottolineare il valore
spirituale trasmesso dall’opera,
messaggio di salvezza e di speranza per gli uomini che soffrono
e che possono trovare un riscatto
ai dolori della vita. L’intervento di
restauro, finanziato con grande
generosità e con spirito di solidarietà da alcune famiglie della parrocchia, è stato realizzato nel corso di due anni dalla dott.ssa Francesca Marzano di Brindisi, sotto
l’alta sorveglianza della Sovrintendenza ai Beni Storici nella persona della dott.ssa Rosa Lorusso. Alla cerimonia di presentazione sono intervenuti l’Arcivescovo mons. Domenico Caliandro, il sindaco avv. Domenico Tanzarella e in sostituzione della restauratrice,
assente per motivi di salute, la sorella dott.ssa Chiara
Marzano. La serata è stata introdotta dalla dott.ssa A.
Moro direttrice della Biblioteca Comunale ed è stata
pausata da brani musicali eseguiti da Davide Saccomanno. Il Crocifisso si può ritenere realizzato dal frate Angelo da Pietrafitta, un francescano laico vissuto
nella seconda metà del XVII secolo, per affinità stilistiche riscontrabili con il Crocifisso della chiesa di San
Francesco a Lequile (Le). Diverse per fattura e per
qualità, le figure della Madonna e di San Giovanni, comunque prodotte dalla composita bottega che faceva
capo al frate francescano, pronta a soddisfare le numerose richieste provenienti da diverse istituzioni ecclesiastiche pugliesi. L’intervento richiesto dall’opera è
stato lungo e laborioso. Le tre statue erano state manomesse da precedenti restauri e si mostravano in
precarie condizioni di conservazione, attaccate da insetti xilofagi che avevano letteralmente consunto le dita di San Giovanni. Il gusto estetico di un certo momento storico aveva anche attenuato il crudo e drammatico realismo dei segni della Passione, alterando la
primitiva definizione delle piaghe. Per renderle meno
realistiche sono state asportate, in un momento imprecisato, le elaborazioni a rilievo, tipiche della maniera di
fra’ Angelo, ricavate con cartapesta, carta pergamena
e con stucco lavorato, in modo da rimarcare con particolare verismo i margini sanguinolenti delle ferite sul
corpo. Un procedimento analogo era stato riservato
alla ferita del costato con versamento di sangue coagulato e alle numerose tumefazioni disseminate sul
corpo di Gesù, anche queste livellate e appiattite. Il
colorito del volto di Cristo, oscurato da verniciature posticce, è stato riportato alla coloritura primitiva, sulla
quale ombreggiature blu e grigie aggravavano lo stato
di sofferenza fisica. Maggiori i danni rilevati sulla statua dell’Addolorata: parte della testa era stata completamente ricostruita, aumentando la volumetria della fi-
MOVIMENTO PER LA VITA
gura, perché compromessa dal
tarlo, ugualmente responsabile
della consunzione di parti delle
braccia, del piede destro, del
mantello e della mano sinistra.
Strati sovrapposti di porporina e
di verniciature avevano modificato l’originaria lamina d’argento
che rivestiva la superficie della
veste sulla quale era disteso uno
strato pittorico in lacca rossa del
quale si è persa ogni traccia. Nel
mantello sono stati individuati
ben sei livelli pittorici per cui si è
proceduto ad una coloritura applicata a velature e a piccoli tratteggi. Nella figura di San Giovanni, saggi eseguiti sul rivestimento cromatico degli abiti, anch’essi frutto di numerose ridipinture, hanno rivelato una primitiva colorazione in verde della
veste sopra della lamina argentea e del manto in rosso sempre disteso su di una sottostante lamina argentea. Non essendo possibile ripristinare gli antichi colori, le cui tracce erano poco consistenti, il metodo seguito è stato quello di rimuovere
lo sporco e le vernici successive, operazione che ha
riportato alla luce la cintura e i risvolti delle maniche in
foglia d’oro. Il gruppo del Calvario torna così a rappresentare l’eterno rinnovarsi della vita dalla morte, infondendo speranza e pace per quanti credono nella bellezza della creazione. Durante la manifestazione è
stato presentato un opuscolo curato dalla comunità
parrocchiale con il patrocinio della Presidenza del
Consiglio Regionale, dell’Amministrazione Comunale
e del Banco di Credito Cooperativo dal titolo Il restauro del Calvario dell’Annunziata in Ostuni. Dopo alcune
riflessioni introduttive proposte dal Presidente del
Consiglio regionale della Puglia, del Sindaco, dall’Arcivescovo e dalla comunità parrocchiale il testo si sviluppa ripercorrendo l’itinerario teologico della Passione, sintetizzando le vicende storiche della cappella
che accoglie il gruppo del Calvario e tracciando un
profilo storico ed artistico della figura di fra’Angelo da
Pietrafitta. Le complesse problematiche affrontate durante il restauro sono contenute nella parte finale del
testo che si conclude con un pensiero del dott. Aldo
Scalera sull’esperienza del dolore. Prezioso corredo
dell’opuscolo, l’ottimo commento fotografico e il progetto grafico sono stati affidati al fotografo Giuseppe Sacchi di San Vito dei Normanni. Un plauso alla sensibilità dei benefattori che oggi come ieri si fanno interpreti
della bellezza e della tutela del patrimonio storico-artistico della chiesa, all’arch. Vincenzo Lorusso, membro
del consiglio pastorale e consulente tecnico della parrocchia, per l’alacre e premurosa attività di coordinamento in merito al restauro e alla pubblicazione del fascicolo e infine un ringraziamento a Don Giovanni
Apollinare che in continuità con quanto hanno realizzato i suoi predecessori, è costantemente impegnato nella cura e nella custodia dell’apparato liturgico della parrocchia, per consegnarlo come testimonianza di operosità e di fede alle future generazioni.
ENZA AURISICCHIO
RAGAZZI OSTUNESI VINCONO IL CONCORSO EUROPEO
Si sono conclusi i lavori della Commissione costituita per decretare i vincitori
del 27° concorso scolastico europeo
dal tema “Matrimonio, vuoi unire la tua
vita alla mia?”. La competizione ha visto coinvolti oltre 320 elaborati pugliesi,
tra disegni, tesi letterarie, riflessioni
personali e materiale audiovisivo.
Ai partecipanti che hanno superato la
prima selezione è stato assegnato un
credito formativo, stimato in circa 30
ore di studio ed impegno per la progettazione e realizzazione; coloro che
hanno invece oltrepassato il secondo
vaglio della giuria si imbarcheranno per
un viaggio–premio al Parlamento Europeo di Strasburgo.
Novità introdotta nell’ultima edizione è
l’attribuzione di un riconoscimento extra - concorsuale ad un lavoro particolarmente apprezzato dalla commissione ma non rientrante nella rosa dei vincitori.
L’11 maggio presso la sala “Fellini” del
Nicotel di Corato saranno premiati i ragazzi vincitori. La scelta della data non
è casuale, in quanto si celebrerà anche
la ricorrenza della festa della mamma.
«I ragazzi hanno avuto difficoltà a rimanere sul tema, spostando l’attenzione
su altre tematiche come divorzio ed
omosessualità. Le argomentazioni non
avevano vie di mezzo. I giovani autori
hanno visto o idealizzato il matrimonio
come una catastrofe, leggendo in chiave pessimistica la realtà sociale che li
circonda. Si è inoltre notato un impoverimento dei valori, confusione e mancanza di punti di riferimento», ha commentato a fine lavori Maria Grazia Sasso.
Il dirigente scolastico Angela Adduci afferma invece che «nonostante tutto c’è
stata una notevole partecipazione da
parte delle scuole, con elaborati di
buon livello che hanno rivelato un’apertura significativa alle tematiche di recente discussione, come per esempio
la costituzione delle coppie di fatto. Effettivamente i lavori non erano incentrati sul matrimonio, ma in particolar modo
sull’amore nella sua accezione più ampia».
Tra i vincitori della sezione crediti
concorso europeo 2014 ci sono gli
alunni ostunesi: Serena Marzio e Antonio Nisi del Liceo Classico “A. Calamo” e Adriana Pugliese e Loredana Lobefaro dell’Istituto Tecnico “J.
Monnet”.
(segue da pag. 1)
Due giganti sugli altari
(segue da pag. 1)
Auguri don Settimio
Il 15 dicembre 1969 viene eletto vescovo titolare
di Bigastro ed ammiistratore apostolico sede plena delle diocesi di Molfetta, Giovinazzo e Terlizzi.
Viene ordinato vescovo nella cattedrale di Ostuni il 15 febbraio 1970, dal cardinale Corrado Ursi, coconsacranti l'arcivescovo Nicola Margiotta
ed il vescovo Achille Salvucci.
Il 24 maggio 1975 diviene arcivescovo della sede metropolitana di Brindisi: sotto il suo episcopato avviene l'unificazione della diocesi di Ostuni e dell'arcidiocesi metropolitana di Brindisi.
Diventa arcivescovo emerito, il 5 febbraio 2000,
per raggiunti limiti di età. I suoi successori sono
stati mons. Rocco Talucci (2000-2012) e l'attuale
arcivescovo mons. Domenico Caliandro.
***
Nel 1970 il prof. Silvio Carrino, in occasione della nomina episcopale, dedicò a don Settimio
questa bella poesia:
Don Settimie Menzegnore
Oh ce ppriésce! Siènde li cambane
cumme sunene a ffesta vedemmane,
pare ca ì Pasca iosce a stu paise,
ma cumme vone amare li stunise!
Lu Papa, cu la ggioia jinda llu core
à ffatte don Settimie Menzegnore,
e Vèscheve a Molfetta l'à mannate,
lassanne stu paise scunzulate.
Na sse putva fà li fatte sove?
E,ce a 'ngunune era scì rrompe l'ove,
propria qquà bbasce era zzeppà li muse?
Na nne stàvene prièvete cchjù suse?
Ma ie sarà ca so' nu capacchjone!..
Ca cumme a don Settimie na nne stone,
peddenne l'one fatte Menzegnore.
Agghja cercà perdone a llu Segnore!
Ce mu li uèchje achiute nu muménde
e picca picca rete me tremende,
quanda recorde, agne angulu, agne via,
me fasce penzà sémbe a Segneria.
E te véche a lla scola prefessore,
o péte péte ca sta scive fore,
o de settembre 'nnanze a lla casédda,
ncugghj'alla mamma tova vecchjarédda.
Sembe fuscinne, sembe tise tise,
sobb'alla faccia sembe lu surrise,
ciò ca descive era cu llu core,
peddenne t'one fatte Menzegnore.
Lu Papa ì nu crestiane de ggedizie,
e benga l'ì vvenute cusse spizzie
e don Settimie a nnu n'ave arrebbate,
certe ca cu lla cape l'à penzate!
Lu Menzegnore ì jomme de cusciénza,
deve tenè lu core e tanda sciènza;
e ce li manca a Don Settimie nueste?
Propia a llu poste gghjuste l'one puéste.
Benga lu core na mme disce vola,
sièndeme, Don Settì, n'anda parola:
pure mu ca sì fatte Menzegnore,
nì pertà sembe a tutte jinda llu core?
Cu llu penziere ì corre sembe a Stune?
Ce te serve l'aiute de 'ngunune,
mena nu fiscche, senza seggezzione,
e nu venime tutte a pregessione.
Parte cundende a chjine d'allerìa,
lu Segnore t'à mmise jinda sta via;
fatte curagge e mmà na tt'assermae,
E l'anno prossimo anche il continuatore
del Concilio, Paolo VI, verrà dichiarato
santo, e questo il volere di Papa Francesco, annunciato dal Vaticano.
Wojtyla e Roncalli hanno aiutato la grande famiglia cristiana ad affrontare la sfida
della disaffezione dei giovani e di vaste
zone dell’Occidente e la sfida della modernità. Entrambi strenui difensori della
pace: la considerano una conquista indispensabile per l’umanità. Va detto che la
sua realizzazione è, purtroppo, lenta e faticosa. Lo confermano, oggi, le gravi e
cruente crisi in Siria ed Ucraina e l’annoso conflitto tra Israele e Palestina.
Due Papi che “hanno conosciuto la tragedia del XX secolo ma non ne sono stati
sopraffatti”. Sono parole di Papa Bergoglio che auspica che i due nuovi santi
possano insegnarci ad addestrarci nel mistero della misericordia. Quest’ultima, assieme a gioia e speranza, vengono considerate, giustamente, le coordinate della
sua azione pastorale.
Francesco, il Papa più popolare della storia, parla una lingua nuova, detesta
l’avanzata, in molti Paesi, del “pensiero
unico”. Un uomo provvisto di un forte carisma naturale che suscita, spontaneamente, attrazione e fascinazione su cui si
Criste l'aiuta chide buene assae.
Vite sta fodda, uarda sti crestiane,
sté ssiènde cumm'abbattene li mane?
tutte pe Ssegneria, cu devuzione,
so' currute qqua josce a pregessione.
Ce 'ngunune sté cchjange a lla scunnuta,
senza cu pènza manghe a lla veduta,
lassa cu sfoga, lassa cu rrepìta,
pure de priésce se chiange 'nda la vita.
***
Ecco una testimonianza che gli dedica la
prof.ssa Silvana Giovene Marseglia.
In
Sulla mia Cetra
innalzerò il mio canto
quelle tre o quattro volte in cui la vita ci offre
l’opportunità di scegliere tra l’avere un’anima di tutti i giorni e il vivere per un ideale, se lungo la nostra strada si fa passo un uomo intelligente e per giunta innamorato dell’Assoluto, è
sempre una benedizione della Provvidenza.
Negli anni Sessanta in Ostuni un sacerdote autorevole, don Settimio Todisco, uomo di fede capace di dare senso ai gesti dell’esistere, serviva la
sua comunità rendendosi disponibile al dialogo,
all’ascolto, alla guida spirituale.
In un’epoca di transizione tra il pre e il post Concilio si respirava già aria di orizzonti sconfinati, di
libertà dei figli di Dio; il sacro si sposava con il
profano della vita quotidiana, la responsabilità
con il rischio, l’amore per la Chiesa con quello
per la comunità degli uomini.
Un laicato consapevole del proprio ruolo nella
Chiesa e nella città degli uomini maturava un comune sentire, operava strappi con ogni forma di
clericalismo, si poneva in dialogo con il mondo.
Questo sacerdote profeta guardava lontano ed
educava a saper leggere i segni dei tempi, a fare discernimento, a riconoscere l’irrepetibile valore del proprio tassello nel grande mosaico della
storia sacra e profana, in un momento in cui le
certezze interiori andavano riconquistate con fatica e coerenza.
Divenuto Vescovo, l’erede diretto degli apostoli di
Gesù Cristo, era normale che nel Pastore di anime prevalesse il tratto che più lo avvicinava al
suo Maestro… “SI VIS” (Se vuoi…) nel quale la
rispettosa libertà della scelta di seguire il Risorto,
diveniva maturità di Fede, unità di intenti, comunione di servizio.
Lavorare incessantemente per costruire una
Chiesa incarnata nella storia degli uomini, adulta
nella Fede, proiettata a definire il Volto di Cristo
nel terzo millennio, è quanto di più sacrosanto si
possa chiedere a chi è stato scelto dalla Provvidenza a guidare quel Resto d’Israele presente in
questo microcosmo diocesano.
Temo che questa Chiesa locale che negli anni
spesso si è sfilacciata e dove molti vivono la solitudine della diaspora, abbia avuto un Padre che
non meritava: autorevole senza voler essere autoritario, amorevole senza voler essere paternalista, suscitatore dell’eterna novità della Fede in
Gesù Cristo per non avere appunto un’anima di
tutti i giorni.
Per noi tutti che abbiamo avuto il grande privilegio di percorrere insieme un tratto del faticoso
cammino della vita, Sua Eccellenza Monsignor
Settimio Todisco resta ieri come oggi sempre
semplicemente don Settimio perché nella Chiesa
di Dio chi siede a capotavola “sia come l’ultimo
dei servitori”.
innesta una profonda fede. La sua azione
pastorale incarna la “rivoluzione della tenerezza” incentrata sui poveri e sui sofferenti e la radicalità del messaggio cristiano ma nel segno della gioia e della speranza. Si può ormai dire tranquillamente
che la sua popolarità riveste un carattere
straordinario, come straordinaria è la sua
“auctoritas”. Questa la si conquista nel
mondo attuale puntando nella direzione
opposta alla “volontà di potenza”.
La Chiesa di Francesco sa prendere l’iniziativa senza paura, sa cercare chi è lontano ed arrivare agli incroci delle strade
per invitare gli esclusi. Con i suoi gesti, le
sue parole, ed esortazioni, mira a costruire un modo nuovo di essere Chiesa. Però
va detto, anche: più il suo aratro scava in
profondità, più la terra, secca e riarsa,
tende ad opporre resistenza. Fuori metafora si avverte una sorta di sorda opposizione che si alimenta e cresce “non solo
nella vecchia Curia ma anche in qualcuno
che non vuole perdere i suoi privilegi”.
(Sono parole del Cardinale Maradiaga,
uno dei più vicini a Papa Francesco).
Un Papa dalla forte sensibilità verso i
problemi sociali, pronto a sostenere i bisogni dei lavoratori come ha fatto recentemente difendendo i quattromila operai
dell’acciaieria di Piombino a rischio chiusura. Sempre in quest’ottica è opportuno
segnalare la visita di Papa Francesco
nella nostra terra, a Taranto e all’Ilva, l’anno prossimo. La notizia è stata data dall’Arcivescovo della città, Mons. Santoro.
(Il suo predecessore, Benedetto XVI era
venuto a Brindisi nel 2008). Merita anche
ricordare l’imminente viaggio di Papa
Francesco in Terra Santa alla fine di maggio. (Ne avevamo già parlato su questo
mensile e vi ritorniamo solo per segnalare
che il Papa sarà raggiunto anche da un
gruppo di pellegrini pugliesi).
Non si può parlare di Papa Francesco
senza soffermarsi anche su un aspetto
“esterno”: la sconfinata pubblicistica sul
pontefice. Questo fenomeno editoriale lo
si può considerare la conseguenza di una
personalità nuova “spiazzante” e analizzata senza tregua.
Una rapida notazione finale. Guardando
globalmente alla sua azione pastorale si
ha la sensazione che nella sua “teologia
del popolo” di derivazione latino-americana, una certa cultura italiana e curiale, impastata di erudizione ed elitaria quasi per
antonomasia, si inserisca come un’esperienza a lui piuttosto estranea. E ancora,
senza toni trionfalistici (un atteggiamento
ben lontano dal suo stile sobrio e familiare) si può constatare che la Chiesa sta vivendo una nuova, autentica Primavera.
MIMMO SACCO
9
RICORDI
Il rituale delle benedizioni
e la religiosità popolare (13ª parte)
di Dino Ciccarese
BENEDIZIONE DELLE ARMI
E DEGLI ESERCITI PER CONTRASTARE
I NEMICI DELLA CHIESA
Sequenza Santo Vangelo secondo Matteo (Mt.
24,3-8; Mc. 13,3-8; Lc. 21,7-9)
In quel tempo (sedutosi sul
Monte degli Ulivi), i discepoli
si avvicinarono a Gesù e in
disparte gli dissero: Dicci
quando accadranno queste
cose e quale sarà il segno
della tua venuta e della fine
del mondo; e rispondendo
Gesù disse loro: io sono il
Cristo. Guardatevi che nessuno vi inganni. Molti verranno in mio nome dicendo: Io
sono il Cristo; e sedurranno
molti. Sentirete parlare di
guerre e di pensieri di guerre. Guardate di non allarmarvi. E’ necessario che ciò avvenga, ma non è ancora la fine. Si solleverà infatti popolo
contro popolo e regno contro
regno; vi saranno epidemie,
carestie e terremoti in vari
luoghi; ma queste cose rappresentano l’inizio delle sofferenze.
“Lode a te o Cristo. Signore
non secondo i nostri peccati;
né retribuiscici secondo le
nostre iniquità: conosciamo
da sempre la tua misericordia: perché siamo fatti eccessivamente miseri. Aiutaci Dio che sei nostra salvezza, e per la gloria del tuo nome, o Dio liberaci e
sii comprensivo verso i nostri peccati, per il tuo nome. Tu sei Dio che fai solo cose mirabili, portasti
nelle genti la tua virtù: liberasti col tuo braccio il tuo
DEFUNTI
Popolo, i figli di Israele e Giuseppe. Sappiano le
genti perché il tuo nome è Dio. Tu solo l’Altissimo
sopra tutta la terra, Dio mio ponili come carro e siano canna avanti la faccia del vento.
Preghiamo
Imploriamo la tua clemenza, Onnipotente Dio, affinché queste armi che i tuoi
soldati si apprestano a cingere per sconfiggere gli avversari della fede, siano ricolme, della tua immensa
benedizione, non nuocciano loro per niente; ma servano per la vittoria sulla terra e per conseguire il premio dell’eternità nei Cieli.
Preghiamo
Dio, ai popoli che credono
in te, consenti di non essere
presi da terrori, di insegnare
loro le preci e che il popolo
nemico si consacri a te e ti
riverisca; affinché la pace
consentita dalla tua pietà,
renda sicuri da ogni nemico
i confini dei Cristiani.
Dio che contrasti la guerra e
che sconfiggi con la potenza della tua difesa coloro
che sperano di assalirti, aiuta i tuoi servi imploranti la
tua misericordia: affinché
sconfitta la violenza dei tuoi
nemici, lodiamo te per l’incessabile azione della grazia. Benedicendo l’esercito si dica: Vi benedica
Dio, Dio nostro. Vi benedica Dio e lo temano tutti i
paesi della terra. Non sia turbato il vostro cuore, né
atterrito. Fortificatevi e siate vivi e saldi. Ricevete
l’armatura di Dio, affinché possiate resistere nella
4 maggio 1916
17 aprile 2014
«Io vi lascio, ma sono sicura
che porterete nei vostri cuori
un ricordo che non cancellerete mai».
Donna di una fede incrollabile, ricca di sani valori morali, religiosi e sociali.
La sua infinita bontà e la sua grande generosità si
sono diffuse per tutta la città di San Benedetto.
La famiglia ed i suoi cari erano alla base della sua esistenza e del suo amore e, pur nella sofferenza, non dimenticava quelle persone che erano state
più sfortunate di lei.
Un ricordo ed una preghiera perché possa riposare fra le braccia della
Mamma di tutte le Mamme.
I tuoi cari
ved. Tanzarella
amante della vita, piena di entusiasmo per
il futuro che immaginava in Ostuni, ha
sempre reagito con forza e con determinazione ai momenti critici, infondendo fiducia e ottimismo ai suoi cari. Irene con
i figli Giulia e Roberto e Manfredi con la
moglie Adriana e i figli Paolo e Silvia,
conserveranno immutato nel tempo il suo
sorriso, la sua dedizione per la famiglia,
la sua grande voglia di vivere.
ANNIVERSARI
RICCARDO
APRILE
16 aprile 1989
16 aprile 2014
È giunto il 25° anniversario della morte di
GIUSEPPE TANZARELLA
Con affetto Natalia
Signore,
leggi nei nostri cuori e nei nostri pensieri il dolce ricordo che conserviamo per il nostro caro e trasmettilo a lui che vive nella Grazia
del Padre per la sua vita terrena che da tutti viene ancora ricordata
integerrima, onesta e virtuosa; osserva le lacrime dei nostri occhi
per il dolore ed il ricordo dolcissimo che conserviamo, malgrado il
trascorrere del tempo. Giuseppe, ripensa ai giorni vissuti insieme a
noi e continua a proteggerci dal Cielo affinché anche noi possiamo giungere alla meta divina in perfetta sintonia con quell’amore che non ci hai mai risparmiato.
Un affettuoso abbraccio dai tuoi cari: tua moglie Domenica, i figli Lina, Anna e Matteo, i generi Enzo e Nicola, la nuora Lucia ed i magnifici nipoti.
6 giugno 2005
La signora
6 giugno 2014
MARGHERITA SANTORO
Costantemente rivolgiamo il nostro pensiero e le nostre preghiere affinché tu
possa dimorare nella Patria Celeste ed
ottenere dall’Eterno Iddio benedizioni
per noi che continuiamo a vivere su questa terra. La tua gioia nel godere l’amore del
Padre è anche la nostra gioia che ci dà la forza
di vivere.
La moglie Giovanna, il figlio Gianni, la nuora Antonella, il nipote Simone lo custodiscono nei propri cuori con immenso amore.
Una Santa Messa di suffragio verrà celebrata nella chiesa parrocchiale di San Luigi Gonzaga venerdì 6 giugno 2014 alle ore 19,00.
6 maggio 1974
Aprile 2006: Sua Eccellenza l’Arcivescovo Rocco Talucci incontra la Redazione nella sede de Lo Scudo; Sandro Massari
è il secondo da sinistra.
vedova Mataresse si è spenta il 27 aprile u.s. Lascia un vuoto incolmabile nei figli Manuela, Giovanna e Silvio, nel genero Andrea, nella nuora Rosaria, nei nipoti Aldo, Giorgia, Enzo, Sara e Davide, nel
fratello Peppino e nella sorella Teresa e i nipoti tutti.
La nipote Giorgia così ricorda la nonna:
Rossetto rosso, scarpe alte, una donna estroversa e stravagante a noi
piace ricordarti così.
La tua storia è una bella storia di vita e non basterà una lettera per
descriverla. I tuoi consigli saggi e pacati, le tue domande curiose, la
tua pazienza inaudita, il tuo essere modesta e sicura, il tuo gusto per il bello resterà nei nostri
cuori e continueremo a custodire tutto ciò come un tesoro che continuerà a far parte di noi, e
sarà un modo per averti più vicina. Qui tutti hanno qualcosa da raccontare sul tuo conto, sono
nostalgici, ma io so che tu non vorresti fosse così, già immagino il tuo volto dispiaciuto.
Mi ha sempre affascinato il tuo modo di guardare il mondo, dicevi di essere alla ricerca della
verità e allora, adesso, prometti di guidarci, di continuare a essere con noi la sera qui a casa
tua, sii con noi sempre perché noi continueremo ad essere al tuo fianco e a fare tutto quello
che prima facevamo con te. Fai buon viaggio e abbi cura di splendere.
FELICE GHIONDA
sarto
BENEDIZIONE DEI FANCIULLI
“Ti chiediamo Onnipotente Dio, di degnarti benedire questi fanciulli, per i quali imploriamo la tua clemenza e con la forza dello Spirito Santo fortifica i
loro cuori, santifica e decora con purezza di costumi la loro vita, proteggi e informa le loro coscienze
con opere buone, dispensa fortunate occasioni,
concedi pace, elargisci salute, dona carità, difendili sempre (con la tua protezione e forza) da tutte le
diaboliche e umane insidie.
Preghiamo
Signore Gesù Cristo, tu che abbracciavi i fanciulli a
te offerti e che venivano da te (il sacerdote impone
le mani sul capo dei fanciulli) e benedicevi imponendo le mani sopra di loro, dicendo: “lasciate che
i fanciulli vengano da me e non glielo vietate; tale è
infatti il Regno dei Cieli e i loro Angeli vedano sempre il volto di mio Padre”, ti imploriamo di assicurare al fanciullo/a presente soprattutto l’innocenza ed
ai loro familiari la devozione. Con clemenza benedicili oggi per il tramite del mio ministero, affinché
progrediscano sempre nella tua grazia e misericordia e pervengano felicemente al traguardo desiderato; per te Salvatore del mondo.
La benedizione di Dio Onnipotente, del Padre, figlio e Spirito Santo scenda su di voi, vi custodisca
e diriga e rimanga sempre con voi”.
Prof. SANDRO MASSARI
Signore Gesù,
oggi hai chiamato a te Sandrino, che ha
vissuto la sua vita moltiplicando i talenti da te ricevuti.
È stato testimone fedele del tuo amore;
ha scelto, come diceva Paolo VI, la Politica come testimonianza migliore della
carità. Ha vissuto tutti i suoi giorni nell’esprimere la fede ordinando le cose
terrene secondo Dio. La sua testimonianza diventi esempio per tutti di fedeltà al Vangelo e di amore alla propria comunità civile ed ecclesiale.
(Preghiera letta da Lucia Marseglia durante il funerale).
+ 25 aprile 2014
Ha dedicato la sua vita alla famiglia e al lavoro.
Ha sofferto moltissimo per la
perdita del marito prima, degli
adorati figli Tonino e Bruno, della nuora Franca e del genero Giulio.
Siamo sicure però che risorgerà in Paradiso nello splendore della gloria di Gesù, tenendosi per mano con i suoi cari.
Le tue figlie Pina ed Anna, il genero Titino, la nuora Maria, i nipoti ed i pronipoti che non potranno mai dimenticarti.
2 giugno 2002
2 giugno 2014
Malgrado gli anni
passino velocemente il mio pensiero è
rivolto sempre a Te,
a mamma e a Peppino ed è impossibile dimenticarvi.
Mi mancate tanto
BENEDIZIONE DELLA BANDIERA DI GUERRA
– BANDIERA MILITARE
“Onnipotente sempre eterno Dio, che sei la benedizione di tutti quanti e la forza dei trionfanti; accogli benevolo le preghiere della nostra pochezza e
santifica con celeste benedizione questa bandiera,
preparata per uso bellico; affinché sia efficace contro le nemiche e ribelli nazioni e forte della tua protezione, incuta timore al nemico del popolo cristiano e mercè i tuoi Santi intercessori, sia fondamento e sicura fiducia nella vittoria. Tu infatti sei Dio,
contrasti le guerre e assicuri l’ausilio del celeste
aiuto a coloro che sperano in te.
Si asperga e a chi è consegnata in mano si dica:
Prendi la bandiera santificata dalla celeste benedizione e possa intimorire il nemico del popolo cristiano; Dio ti dia la grazia che nel suo nome ed onore,
possa potentemente incunearti incolume e sicuro
tra i nemici”.
ISABELLA
LACORTE
MARIA CALABRESE
N.D. NINETTA
GIOVENE
circostanza sfavorevole ed in ogni caso rimanere
fermi. Tenete perciò armati i vostri lombi nella verità; indossate la corazza della giustizia ed incamminatevi per la promozione della pace Evangelica.
Sempre agendo secondo la fede, con la quale possiate eliminare tutte le malevoli armi ed indossare
l’elmo della salvezza e la spada che è lo spirito e la
parola di Dio”.
Giovedì Santo 17 aprile si è addormentata nel Signore
Giovedì 6 marzo 2014 in San Benedetto del Tronto, con l’animo sereno e circondata dall’amore
dei suoi cari, ha raggiunto il Cielo
A Padova il 15 aprile scorso ci ha lasciato all’età di 91 anni la
MAGGIO
2014
6 maggio 2014
«Coloro che ci hanno lasciato
non sono degli assenti,
sono solo degli invisibili.
Tengono i loro occhi pieni di gloria
puntati nei nostri pieni di lacrime»
S. Agostino
TITINO CAVALLO
Lieve è il ricordo delle tue carezza perché
breve è il tempo che ci hai dato.
Forte è la tua assenza ma più forte è il tuo richiamo d'amore che
scandisce ogni battito del nostro cuore.
Carmela, Domenico con i piccoli Pietro ed Edoardo.
8 maggio 2008
8 maggio 2014
È stato ricordato il 6° anniversario della
scomparsa di
CARMELO PACIFICO
Non è possibile dimenticare chi si è amato
tanto e noi ti abbiamo amato enormemente
perché sei stato un esempio luminoso di onestà, correttezza e garbo.
Dal cielo dove il Signore ti ha chiamato per
avvolgerti nel suo eterno amore, ricordati dei
tuoi cari e proteggili lungo il loro cammino; fa che essi camminano
sempre nella pace e che non vacilli mai il loro piede e prega la Vergine
che venga allontanato da loro ogni sorta di male.
La moglie Lucrezia, i figli ed i nipoti lo custodiscono nel proprio cuore ed elevano preghiere.
22 maggio 2012
22 maggio 2014
Dott. GINO MILONE
Quando eri con noi ci hai donato i valori
più belli, ora invece ci hai lasciati per un
mondo certamente migliore dove tutti ti
sorridono, dove non ci sono più sofferenze
fisiche ma solo tanta serenità e beatitudini.
Ti ricordiamo con immutato affetto tua
moglie Antonietta, i tuoi figli Adele con
Piero, Marilena con Fabio, Angela con
Bonaventura, Domenico con Valentina, Guido e gli adorati nipoti.
Una S. Messa sarà celebrata sabato 24 maggio 2014 alle ore 19,00
nella chiesa di San Luigi Gonzaga.
10
CRONACA
BREVE
MAGGIO
2014
E’
Calcio: campionato concluso
di Tonino La Centra
calato il sipario sulla 23ª edizione del
massimo torneo regionale, ”L’Eccellenza”, interpretato dall’Ostuni Sport sin dalla
sua istituzione nel lontano 1991. Durante tutti questi anni, per il sodalizio ostunese, ci sono state più rose che spine. Una sola retrocessione avvenuta nell’anno successivo alla
sua istituzione e in seguito, tutti ottimi piazzamenti e promozioni nella serie superiore fino
al campionato di serie “D” del 2011, anno in
cui avvenne la sciagurata radiazione per
mancata iscrizione al campionato di Eccellenza. E mentre tutti gli sportivi credevano
che il calcio nella “Città Bianca” sarebbe
scomparso, ecco, come per incanto, si ricominciò a parlare di calcio, non più come
Ostuni Sport, ma come ASD Ostuni 1945. Il
merito lo si deve ad un calciofilo, l’avvocato
Luca Marzio, che acquistò il titolo di 1ª categoria dal Montalbano nel 2011 e vinse il campionato. Partecipò al campionato di Promozione nel 2012 e per l’ottimo piazzamento
viene ammesso per la 14ª volta nel massimo
torneo regionale. Ma tornando all’attualità, il
campionato appena concluso si è dimostrato
essere uno dei più difficili della sua storia. E’
stato un torneo avvincente. Ha avuto la meglio il Gallipoli con tre punti di vantaggio sull’Andria. Ma in partenza erano ben più le
squadre che avrebbero meritato il salto di categoria, dal Mola al Molfetta, dalla Virtus
Francavilla al Vieste e al Casarano. Anche
l’Ostuni, partito in ritardo con la preparazione, ma rinforzatosi strada facendo, avrebbe
potuto dire la sua. Almeno avrebbe potuto far
parte di quel gruppetto di squadre che parteciperanno ai play-off se avesse avuto più
continuità nei risultati. Infatti a partite disputate ad alto livello, (vedi la vittoria sul blasonato Andria, sulla Virtus Francavilla, sul Vieste,
il pareggio conseguito contro il Casarano, le
ottime prestazione contro il Gallipoli), hanno
fatto seguito partite, contro squadre modeste, disputate senza mordente, senza carattere, senza voglia di voler far bene. Eppure
gli ingredienti, se così li vogliamo chiamare
c’erano. In porta aveva Francesco Musacco,
uno dei migliori portieri della categoria; una
D
Notizie flash
di Danilo Santoro
difesa attrezzatissima con elementi di categoria superiore come Ciaramitaro e Camassa; centrocampisti del calibro di Quaresimale
e Giorgetti; gli attaccanti Volpicelli e Turitto
che in due hanno messo a segno più della
metà dei gol realizzati dall’intera squadra,
senza contare i giovani Zizzi, Solidoro, Caputo e quant’altri. E allora ci si chiede perché la
squadra ha retto atleticamente fino in fondo,
ma non ha saputo interpretare mentalmente
come gestire partite molto facili. Si notava in
alcuni giocatori uno stato abulico, di discontinuità: in una equipe che si rispetti soltanto
uno poteva far cambiare questo stato di cose
e questi era l’allenatore. Luciano Bruni, allenatore dell’ASD Ostuni 1945, ex giocatore di
alte qualità, oltre a saper preparare le partite
a seconda degli avversari che incontra, oltre
a saper preparare gli schemi, oltre a saper
preparare i giocatori atleticamente, la dove
non esiste un preparatore atletico, ma, ed è
la cosa più importante deve saper gestire nel
migliore dei modi uno spogliatoio che nel caso dell’ASD Ostuni 1945 stava dando segni
di insofferenza. L’allenatore, considerato da
tutti il padre dei calciatori, colui che deve dare l’esempio a tutti, è colui che dopo tutte le
gare e gli allenamenti deve rendersi conto
dello stato psico fisico degli atleti. Ciò il buon
Luciano Bruni non lo ha fatto, ma siamo certi che in seguito lo farà, ad Ostuni ha fatto la
sua prima esperienza da allenatore di queste
categorie. Ha tutte le carte in regola per essere un ottimo tecnico. In chiusura, proponiamo,in sintesi,ai nostri assidui lettori,un quadro completo del campionato appena trascorso.Nelle gare dei play-off, l’Andria,seconda classificata incontra in casa propria il
Molfetta quinta classificata, mentre il Mola,
terzo classificato incontra in casa propria il
Casarano quarto classificato. Le squadre si
incontrano in una partita unica con eventuali
tempi supplementari. In caso di parità passa
al turno successivo la migliore classificata in
campionato. Il seguito dei risultati dei play-off
ed il risultato dei play-out al prossimo numero de “Lo Scudo”.
ue anni di energia elettrica praticamente gratis,
22.000 euro di ammanco alle casse dell’ Enel. I
carabinieri della Stazione di Ostuni hanno tratto in arresto in flagranza di reato per furto aggravato continuato in concorso, due fratelli ostunesi, nelle vesti rispettivamente di legale rappresentante della ditta “Petrol Service Esso” e gestore del distributore di carburanti denominato “Menga Petroli”, sulla strada fra
Ostuni e Carovigno I militari, nel corso di verifiche effettuate con il personale ispettivo dell’Enel, hanno accertato che i due, mediante l’apposizione di magneti,
avevano manomesso due contatori elettronici per
l’erogazione di elettricità di proprietà di “Enel distribuzione S.p.A. I magneti sono stati sottoposti a sequestro. Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, gli arrestati sono stati condotti le
presso rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari.
***
intervento della Corte Costituzionale, che ha modificato le linee guida della legge Fini-Giovanardi,
ha permesso a cinque ostunesi arrestati nell’operazione Pantera (marzo 2012) di ottenere uno sconto di pena in appello. Caduta l’equiparazione dell’"erba "alla
cocaina, i presunti spacciatori di mariuana hanno ottenuto, così, la revisione della loro condanna in primo
grado.
***
apinata, il 2 maggio scorso, la sede del Banco di
Napoli in Via Vittorio Continelli: due malviventi armati di pistole giocattolo hanno fatto irruzione in banca dopo le 16, in prossimità dell'orario di chiusura, dopo essersi creati un varco da un locale attiguo a quelli dell'istituto di credito.
***
carsa illuminazione del centro storico: l’Associazione “Salviamo Il Bianco” interroga l’amministrazione Comunale. Attraverso una lettera dai toni estremamente pacati ed ispirati ad un senso di leale collaborazione, gli associati chiedono al sindaco Domenico
Tanzarella e agli Assessori competenti, un intervento
mirato per risolvere il problema. in particolare verso
Viale Oronzo Quaranta, la cinta muraria e la parte sovrastante la stessa, con affaccio panoramico. Grave,
secondo i rappresentanti di “Salviamo Il Bianco” è soprattutto la situazione di buio presente nella zona del-
L’
R
S
F
CESTISTICA OSTUNI: INIZIANO I PLAY OFF
di Domenico Moro
Antonio Caloia, espulso nell’ultima
inalmente i tanto sognati
partita di campionato, che dovrà sconplay off sono arrivati: la luntare due turni di squalifica, e Carlo
ga cavalcata di Morena e comMenzione, infortunato proprio nell’ultipagni giunge al momento decisimo turno di campionato. Assenze pevo della stagione. Dopo aver
santi per il roster della Città bianca
terminato la regular season del
che dovrà ricorrere a tutta la sua especampionato regionale di serie C
rienza ed al calore della sua tifoseria
di basket, la Cestistica Ostuni,
per superare questo primo ostacolo
giunta al secondo posto a soli
che si presenta abbastanza ostico e
due punti dalla capolista e neo
pieno di insidie.
promossa Udas Cerignola, si tufLa formazione biancorossa naturalfa nella nuova avventura che la
mente ha dalla sua lo sfavore dei provedrà impegnata nei quarti al
nostici, non avendo nulla da perdere,
meglio di due vittorie su tre conma tutto da guadagnare cercando di
tro la Cestistica Barletta, formaben figurare dopo un girone di ritorno
zione guidata da coach Gino Dequasi del tutto negativo, cercando angni, che ha terminato la sua avcora una volta come già accaduto in
ventura stagionale al nono pocampionato di creare e mettere in diffisto in classifica dopo aver dispucoltà i ragazzi di Beppe Vozza per tentato un girone di ritorno abbatare un eventuale sgambetto alla Cestanza deludente (nove gare con
stistica Ostuni che gode dei favori dei
sette sconfitte).
Mimmo Morena
pronostici, essendo sulla carta una squaE’ una formazione, quella barlettana, che può vantarsi di avere fra le proprie fila Diego dra di caratura superiore ai barlettani.
Onetto, un classe ‘73 che durante l’arco della stagione ha La prima gara dei play off ha visto un inizio combattuto fra
avuto una media punti di 23,7 e che gli sportivi della Cit- i due quintetti con gli ospiti desiderosi di ben figurare nel
tà bianca ricordano bene per il suo passato da avversario palasport ostunese, ma i ragazzi gialloblu, pur privi di Casempre combattivo e sempre decisivo sul rettangolo di loia e Menzione hanno iniziato a gestire tranquillamente la
gioco; inoltre i bravi ed agguerriti Maurizio Vorzillo, Pino partita e per il Barletta è stata notte fonda, anche se gli
Auricchio, Nicola Degni, Gianluca Balducci e la guardia ospiti hanno tentato con qualche fallo al limite di innervoGatta che rientra dopo due giornate di squalifica, che si- sire Morena e compagni, ma i gialloblu non sono caduti
nella trappola portando a casa la vittoria (98 – 73).
curamente daranno il loro valido contributo.
Nelle due gare di campionato Menzione e compagni han- Giovedì 8 maggio si replica in quel di Barletta e sarà il
no vinto entrambe le partite, al Pala Gentile i barlettani rettangolo di gioco a dare il suo verdetto e se sarà necessfiorarono il colpaccio dopo una gara tiratissima fra i due sario la Cestistica ha dalla sua la possibilità di giocarsi la
quintetti, mentre in quel di Barletta fu necessario ricor- gara decisiva al Pala Gentile, per decretare la formaziorere all’over time per sancire la vittoria dei ragazzi di Bep- ne che andrà alle semifinali di questi play off per affrontare la vincente fra Diamond Foggia – Technoacque Fasape Vozza.
I gialloblu nelle prime due gare non potranno utilizzare no.
R
Un impegno
per gli amministratori
e
iceviamo
pubblichiamo
questa foto commentata da parte
di un giovanissimo lettore: “Ecco
cosa resta in Villa
ad Ostuni lì dove
c'erano i giochi
per noi bambini!!!!”.
Antonio
Francesco Sallustio. Lo so che è il
figlio del direttore
di questo giornale, che sono io, ma la sua segnalazione interessa tutti i bambini ostunesi
e che passano ad Ostuni le vacanze. Speriamo che venga al più presto ripristinato il parco giochi della Villa comunale dove il passaggio dei vandali ha lasciato solo una specie di patibolo al posto delle altalene.
(F.S.)
la Cattedrale e del suo caratteristico campanile.
***
arà un mese davvero intenso
per il Centro Sportivo Italiano,
comitato di Ostuni. L’11 maggio in
Piazza Libertà ci sarà il “Csi Day”,
una giornata interamente dedicata
al connubio bambini e sport. Inoltre
per i 70 anni del Centro Sportivo
Italiano ci sarà un appuntamento
memorabile sabato 8 giugno: l’incontro in piazza San Pietro con Papa Francesco. A questo appuntamento sarà presente anche una
delegazione che partirà dalla Città
bianca
***
E’ previsto per il 4 giugno il rinnovo del consiglio direttivo e del Collegio sindacale dell’Unitre di Ostuni. Ecco il programma delle prossime settimane, il venerdì
alle 18,30 in biblioteca: il 9 maggio “Assassini, duelli e
briganti-Note storiche sui crimini ostunesi dal XVI al
XIX secolo” con l'Avv.Gianmichele Pavone, cultore di
storia locale; il 16 maggio, “Voci e immagini della Puglia” - Prof.ssa Milena D'Amore; il 23 maggio, “Coltivare la passione per le cose belle e buone-L'esempio di
Nicoletta Petrachi” a cura della Prof.ssa Luisa Prudentino (Università del Salento); il 30 maggio, “Francesco
Trinchera, storico dell'economia e patriota-Una nuova
stagione di studi” Prof. Pierangelo Buongiorno (Università del Salento); il 6 giugno, “Un triennio si chiude
e...” con il Prof. Lorenzo Cirasino (Presidente UNITRE.
***
Giovedì 15 maggio alle 18.30 al Cinema Roma, il Concerto di primavera lirico sinfonico della Soc coop "Il
pentagramma" concluderà la stagione concertistica
del Comune (Ingresso gratuito).
***
Dal 13 al 16 maggio nuovo appuntamento con il concorso nazionale musicale intitolato alla memoria di Antonio Legrottaglie (1979-2001). Il 13 alle 19 serata
inaugurale al Cine Teatro Roma con l'esibizione dell'orchestra giovanile "S.G. Bosco", vincitrice del 3°
Premio al Concorso Nazionale "Mennella" di Ischia,
due brani assieme al Coro Legrottaglie ed esibizione
di diversi ospiti. Il 16 alle 17 sempre al Cinema serata
di premiazione con le esibizioni delle orchestre vincitrici e assegnazione Premi e borse di studio
***
S
Sabato 17 maggio alle 18:30, Biblioteca comunale,
Auditorium “G. Semerano” la Sala Studio della Biblioteca comunale, verrà dedicata alla memoria del prof.
Luigi Greco “custode del sapere senza tempo, affinché resti segno tangibile della continuità delle nostre
radici storiche”.
***
Si concludono gli appuntamenti con la lettura dell’Inferno di Dante (21 maggio alle 18,30 in biblioteca) e
con “Una serata all’opera, una serata in concerto”, organizzate dal tenore Joe Fallisi: il 12 maggio allo Slow
Cinema alle 21 “Il barbiere di Siviglia” diretto da Claudio Abbado, il 19 alle 21 lo storico concerto di Fabrizio
De Andrè al teatro Brancaccio di Roma. Un gruppo di
appassionati ha rivolto alla futura Amministrazione
una petizione perché possano proseguire le letture di
Dante con il Purgatorio ed il Paradiso.
OGGI SPOSI
Mercoledì 23 aprile 2014
ROMANO PENTASSUGLIA
e MARGARYTA KALASHNYKOVA
Mensile Cattolico d'Informazione
Anno XCII - Numero 5 - MAGGIO 2014
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