Audio Cinema

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Audio Cinema
LIBRO BIANCO
Audio Cinema:
Come le nuove tecnologie
stanno aiutanto a realizzare
le specifiche audio DCI
A partire dall’introduzione degli
standard Digital Cinema Initiative1 (DCI)
nel 2002, gli spettatori hanno goduto
della massima qualità dell’esperienza
visiva mai offerta dagli esercenti. Con
innovazioni come high-frame-rate , 4K
digitale e proiezione in 3D mostrate con
schermi di dimensioni più grandi e sale
dalle maggiori capacità, i registi sono
stati in grado di utilizzare le migliorie
delle tecnologie di presentazione visiva
per spingersi ai confini della creatività e
dell’espressione cinematografica.
sviluppati e rilasciati nuovi e coinvolgenti
formati audio digitali, questi sistemi
sono limitati nella loro capacità di
riprodurre accuratamente questi
nuovi formati. Ciò significa che c’è
un’opportunità per gli esercenti di
attrezzare le propre sale con sistemi
audio all’avanguardia per un’esperienza
audio coerente e migliorata.
Tuttavia, nonostante i progressi della
proiezione, l’aspetto dell’esperienza
cinematografica audio deve ancora
raggiungere il potenziale dello standard
audio DCI. I sistemi audio datati, basati
sulle tecnologie a pellicola, sono ancora
lo standard nella sale cinematografiche
di oggi. Inoltre, mentre vengono
Parte 1 - Sistemi audio datati
I sistemi audio per il cinema sono
tradizionalmente divisi in due sezioni: lo
schema A e lo schema B. Lo schema A è
data dal sistema che contiene la “colonna
sonora” stampata sulla pellicola o sul
supporto esterno e il sistema di controllo
per riprodurre le tracce audio. Questo
include tutta la decodifica richiesta,
ri-equalizzazione/de-equalizzazione
( pre-emphasis/de-emphasis) e
sincronizzazione. I cinema standard di
oggi impiegano sistemi antiquati per lo
schema B2 basati sulla tecnologia che è
stata sviluppata durante l’era del 35mm.
La Figura 1 mostra lo schema a blocchi del
sistema audio completo della proiezione
su pellicola.
diffusori utilizzano driver a compressione a
tromba per le alte frequenze con driver a
cono, sia come radiatori diretti o in alcuni
casi caricati a tromba, per le frequenze
più basse. Gli altoparlanti surround sono
di solito a due vie utilizzando trasduttori
simili a quelli usati per i canali schermo.
Gli altoparlanti sono alimentati con
amplificatori di potenza a transistor
in classe AB, molti dei quali utilizzano
alimentatori lineari.
Lo schema B nelle installazioni
precedenti si riferisce a crossover, postequalizzazione, amplificatori e altoparlanti.
Questi sistemi hanno in genere un design
degli altoparlanti a due, tre e in alcuni casi
a quattro vie per canali schermo. Questi
Figura 1 – Schema completo della riproduzione audio cinema - proiezione su pellicola
Schema – B
Schema – A
Trasduttore
fotografico
analogico
Pre-amplificatore
ottico
De-emphasis
o decoder
riduzione rumore
Lettore
fotografico
digitale
Decoder
digitale
Testina
magnetica
Pre-amplificatore
magnetico
Decoder
matrice
(se usato)
De-emphasis
o decoder
riduzione rumore
Ingresso selettore
di sorgente
Equalizzazione
sala e fader
1
Crossover
attivo (se usato)
Media
esterno
sincronizzato
Amplificatore(i)
Crossover passivi
(se usati)
Senza
sincronizzazione
Unità
altoparlanti
Acustiche
sala
Schermo
AUDIO CINEMA
Introduzione
Schema – A
Playback file
audio digitale
Schema – B
Ingresso selettore
di sorgente
Crossover
attivo
(se usato)
Equalizzazione
sala e fader
Amplificatore(i)
Crossover
passivi
(se usati)
Unità altoparlanti
Acustiche
sala
Schermo
Senza
sincronizzazione
AUDIO CINEMA
Figura 2 – Schema completo della riproduzione audio cinema – cinema digitale
Formati audio datati
Lo standard audio DCI
La qualità complessiva dei primi formati
audio digitali, come il Dolby Digital3,
DTS (ora Datasat Digital Sound4) e
Sony Dynamic Digital Audio (SDDS)5,
è stata limitata dalla larghezza di
banda disponibile sul supporto di
memorizzazione, la pellicola, che ha
richiesto l’uso di una compressione
audio digitale con una risoluzione
massima effettiva compresa tra 16 e 18
bit per campione a una frequenza di
campionamento tra 44,1 a 48 kHz.
DCI è stato creato nel 2002 ed è una
joint venture tra Disney, Fox, Paramount,
Sony Pictures Entertainment, Universal e
Warner Bros. Studios. La specifica audio
DCI, creata nel 2005, permette formati
audio non compressi e di altissima qualità
PCM6 lineari con una risoluzione massima
di 24 bit per campione e fino ad una
frequenza di campionamento di 96 kHz.
Con la gamma dinamica teorica di 144
dB e una profondità di 24 bit specifici,
le richieste nei sistemi cinema più datati
sono ancora più estreme di quelle dei
precedenti formati audio digitali. La
parte audio di un film è confezionata
con quella visiva, sottotitoli e metadati
in un pacchetto cinema digitale (DCP)
conforme DCI.
L’intervallo dinamico teorico massimo
per un segnale audio profondo di 16 bit
è 96dB, mentre per una profondità audio
di 18-bit è 108 dB. La più ampia gamma
dinamica offerta dai formati audio digitali,
va oltre lle migliori tracce ottiche su
35mm, anche con riduzione di rumore
Dolby, pone nuove esigenze per i sistemi
audio nei cinema. Per alcuni sistemi
audio cinema, le esigenze dei contenuti
DCI erano, e per alcuni sono, al limite e
talvolta oltre le loro prestazioni.
Lo standard DCI è stato sviluppato per
fornire agli esercenti un pacchetto comune
che comprende un formato audio che ha il
potenziale per mostrare una riproduzione
più accurata del materiale originale.
Per molti cinema con sistemi di proiezione
digitale, come si vede nella figura 2, solo
lo schema A del sistema audio cinema è
stato aggiornato. L’apparecchiatura dello
schema B è la stessa di quello usato prima
del passaggio alla proiezione digitale.
The DCI audio standards
• 20 o 24 bit per campione, 48kHz o 96kHz
frequenza campionamento
• Fino a16 canali a larghezza di banda
completa
• Contenitore WAV, PCM audio non
compresso
http://www.dcimovies.com/
The B-chain is anything from the output of the sound processor to the loudspeakers, including the amplifiers, signal processors, and cabling.
http://www.dolby.com/us/en/consumer/technology/home-theater/dolby-digital.html
4 http://www.datasatdigital.com/cinema/
5 https://en.wikipedia.org/wiki/Sony_Dynamic_Digital_Sound
6 https://en.wikipedia.org/wiki/Pulse-code_modulation
1
2
3
2
AUDIO CINEMA
Opportunità di miglioramento: S
ei problemi comuni di performance con i sistemi audio datati
Molte sale cinematografiche odierne non sono in grado di realizzare il potenziale dell’audio non compresso DCI,
perché utilizzano ancora componenti datate nella tecnologia audio. I sei problemi di prestazioni più comuni con
i sistemi audio standard antiquati sono:
1 C
ompressione di potenza nei
driver degli altoparlanti
Nonostante il migliorato design a
motore magnetico, driver e woofer a
compressione hanno le loro bobine
racchiuse in una stretta struttura
magnetica. Anche con i migliori
elementi di design, la temperatura
di funzionamento delle bobine può
raggiungere i 392˚F (200˚C). Siccome
la temperatura della bobina aumenta,
aumenta anche l’impedenza della
bobina in modo tale che il driver
emette meno potenza e il volume del
suono emesso tende verso il basso.
Modelli di dispersione dei driver
2 C
ontrollo direzionale (altoparlanti)
Molti altoparlanti cinema datati
utilizzano trombe collegate al driver
a compressione per il controllo
direzionale. Queste trombe possono
utilizzare diversi metodi per il
controllo direzionale, ma qualunque
sia il metodo, il controllo è efficace
solo fino ad una certa frequenza
minore, determinata dalle dimensioni
dell’apertura della tromba. Inoltre, la
direzionalità a frequenze più alte può
variare nel range di media frequenza
del passa banda progettato nel
dispositivo. In un sistema a tre vie, la
direzionalità dei driver può differire
alla frequenza dei cross-over tra i
driver a bassa e media frequenza e tra
i driver a media e alta frequenza con
conseguente copertura frastagliata
e irregolare. Un sistema a due vie ha
un disallineamento della direzionalità
simile tra i driver, anche se uno solo.
Come funzionano i driver
Compressione driver e tromba
Propagazione sferica
Compression driver and horn (point source)
Christie ribbon driver (line source)
Dispersion
pattern of adriver
typical
compression
Una compressione
standard
ha un
driver
is spherical,
sending sound
bouncing
modello
di propagazione
sferica,
che risulta
offnella
the ceiling
and walls
for reduced
claritye pareti,
riflessione
del suono
su soffitto
Christie
ribbonidriver
dispersionnella
pattern
Nonostante
miglioramenti
riducendo la chiarezza complessiva dell’audio.
3
Cylindrical propagation
isprogettazione
cylindrical,
a more focused
e neiincomponenti,
driver a
Christie
ribbonresulting
driver
linear
sound with e
full
clarity sono suscettibili di
compressione
trombe
+ –
problemi di prestazioni come compressione
di potenza, distorsione intrinseca e nonlinearità. Inoltre, vi è un interazione dannosa
tra driver a tromba e schermi forati, con
una conseguente ulteriore distorsione e
non linearità.
3 Distorsione
I driver a compressione utilizzati con le
trombe generano livelli sonori molto
elevati nella loro membrana. I livelli
sonori al diaframma in genere iniziano
circa a 120dB e possono raggiungere
154dB e oltre. A questi livelli elevati,
anche se con motore magnetico,
rifasatore e diaframma sono perfetti,
la propagazione del suono nell’aria (al
diaframma, all’interno del rifasatore,
e nella gola) non è molto lineare a
causa del livello sonoro elevato. Come
risultato, la propagazione del suono in
sé genera prodotti di distorsione prima
che il suono entri nella tromba e questi
prodotti di distorsione si ingrandiscono
tanto quanto si propaga il suono
più lontano. Diaframmi più grandi,
rapporti di compressione più bassi e
compromessi nella progettazione che
possono essere usati per abbassare
questi prodotti di distorsione hanno
a loro volta i loro problemi. Questi
problemi includono per i grandi
diaframmi maggiori potenzialità di
rottura e un’uscita inferiore associata a
rapporti di compressione più bassi.
AUDIO CINEMA
4 N
on-linearities
I driver a cono usati per la
riproduzione delle frequenze
medie e i driver a compressione
tipicamente utilizzati per la
riproduzione ad alta frequenza
soffrono di non-linearità, ovvero di
suoni/imperfezioni indipendenti che
sono causa della rottura del cono o
della compressione del diaframma
driver. Questa non-linearità diventa
significativa a livelli sonori medi e
diventa progressivamente peggiore
a livelli di potenza superiori. Inoltre,
vi è il rumore dalle altre parti mobili
del driver, come il surround, e lo
spider per i driver a cono, nonché le
intrinseche non-linearità del sistema
a motore magnetico, le quali limitano
la gamma dinamica del driver e
diventano sostanziali con l’aumentare
della produzione del driver. La nonlinearità impatta sull’esperienza
d’ascolto, in particolare: la gamma
dinamica, la differenza di segnalerumore, spazio in altezza e risposta
ai transienti.
La gamma dinamica è la differenza tra
il livello sonoro più elevato del sistema
audio e il livello sonoro più basso.
La gamma dinamica è limitata dalla
distorsione causata ad elevati livelli
sonori e in fondo anche da rumori
“autoprodotti” dal driver dovuti,
ma non soltanto, al materiale della
membrana o del cono, i cavi e bobina.
Una limitata gamma dinamica significa
una limitata differenza di segnalerumore tra il livello medio del segnale
e rumore. Questo influenza anche
l’altezza libera, che è la differenza
tra il livello di uscita di picco (il limite
superiore della gamma dinamica) e il
livello medio del segnale.
6 E
fficienza nell’Amplificazione
La risposta transitoria è una misura
della capacità di un dispositivo di
rispondere ai rapidi cambiamenti
del segnale, come quello del suono
di un effetto speciale, ed è funzione
della forza motore del driver, la massa
delle parti in movimento del driver e il
design della bobina. Coni e diaframmi
hanno una massa e questa massa
richiede energia per metterli in moto.
Una volta in movimento la massa delle
parti in movimento ha uno slancio
e questo limita la risposta ad alta
frequenza del driver, poiché il tempo
per cambiare il movimento delle
parti mobili del driver aumenta con la
massa.
5 E
ffetti dello Schermo
Nella maggior parte delle sale
cinematografiche i sistemi di
altoparlanti per canale schermo
sono montati dietro uno schermo
perforato. Anche con trattamenti quali
micro perforazioni, lo schermo non è
completamente trasparente al suono.
L’isolamento acustico dallo schermo
inizia alle frequenze superiori e basse
e questa attenuazione aumenta
all’aumentare della frequenza. Inoltre,
la distanza degli altoparlanti ad alta e
media frequenza dallo schermo può
anche causare effetti indesiderati. La
separazione fra lo schermo e il driver
causa riflessioni tra i due, quindi si
aggiunge una versione ritardata del
segnale, causando un’interferenza
costruttiva e distruttiva.
Ogni driver in un sistema altoparlanti
per cinema bi-amp, tri-amp o quadamp richiede un alimentazione
dedicata per l’amplificazione da
collegare solo a tale driver. Molti
cinema stanno usando amplificatori
datati che utilizzano un tipo di
topologia di Classe AB, che può avere
una scarsa risposta ai transienti e una
bassa efficienza energetica. Una scarsa
risposta ai transienti significa che gli
amplificatori sono più lenti a reagire
ai rapidi cambiamenti nei segnali
in ingresso. Una bassa efficienza di
potenza, o efficienza di conversione,
significa che gran parte della potenza
in ingresso viene sprecata sotto
forma di calore e non viene erogata
al carico. Mentre questo non può
essere considerato costoso in termini
di energia elettrica consumata, il
carico termico può avere implicazioni
di costo più gravi, in quanto il calore
deve essere controllato dal sistema
HVAC - in termini di maggiore capacità
dell’unità HVAC, canali di maggiori
dimensioni e maggiori costi operativi.
4
AUDIO CINEMA
Parte 2 – Realizzare il potenziale
Requisiti di prestazione chiave per l’audio al cinema e vantaggi dei sistemi audio con driver a nastro
Un approccio da sistema integrato,
utilizzando nuovi design e tecnologie,
può consentire al cinema di realizzare
il potenziale della colonna sonora
audio DCI. Per realizzare il potenziale
dell’audio DCI, ogni anello della catena
del segnale, a partire dalla fonti dei
contenuti, attraverso l’elaborazione audio
e amplificazione, fino all’estesa gamma di
diffusori e subwoofer, deve essere preso
in considerazione.
Le specifiche caratteristiche delle
prestazioni che compongono il sistema
audio cinema integrato dovrebbero
includere:
1 F
onti Contenuto
Archiviazione – Un blocco multimediale
integrato (IMB) o server cinema (che
decodifica il contenuto DCP), e per
lo schema B, fornisce PCM lineare
codificato non compresso, fino a 24-bit,
e frequenza di campionamento fino a
96kHz, conforme DCI, fino a 16 canali nel
pacchetto (DCP). L’IMB è alla fine dello
schema A e all’inizio dello schema B.
Fonti contenuto alternative –
Includono, ma senza limitarsi, gli ultimi
formati audio lossless ad alta qualità
come Dolby TrueHD7, DTS HD-Master
Audio8 e altri formati lineari PCM.
L’audio proveniente da queste fonti
può avere fino a 24 bit di profondità e
una frequenza di campionamento fino a
192kHz. Il numero di canali può variare a
seconda della fonte e del materiale.
2 E
laborazione audio
Il segnale audio DCP è un flusso
multicanale codificato in uno o in
molti tra i diversi schemi di codifica
audio disponibili oggi. L’apparecchio
DCP utilizza il Material Exchange
Format (MXF)9 per il confezionamento
dell’audio PCM, che può essere una
versione compressa dell’audio originale.
I requisiti di elaborazione del segnale
dei segnali audio PCM includono:
• Supporto fino a 16 canali di
ingresso audio DCI
• Capacità di decodifica formati audio
per contenuti alternativi lossless
• Conversione ad alta qualità da digitale
ad analogico a 24-bit per campione
• Elevato rapporto segnale-rumore
• Elevata gamma dinamica
• Linearità di fase
3 A
mplificatori
Gli amplificatori in Classe D10 offrono
vantaggi sulla performance per una risposta
più rapida ai transienti, uscita ad alta
potenza e alta efficienza rispetto alla Classe
AB e altri design ora utilizzati in molte sale.
Una risposta più rapida ai transienti –
Una risposta più rapida ai transienti
permette una distorsione ridotta, in modo
che il materiale in programma venga
riprodotto con maggiore precisione, senza
la fragilità riscontrata in amplificatori con
una risposta transitoria lenta.
Uscita a elevata potenza – Il formato
più piccolo di un amplificatore in Classe
D significa che potenze superiori sono
possibili con meno spazio di quanto sia
necessario per l’equivalente in un sistema
analogico.
Maggiore efficienza – Rispetto alla Classe
AB e altri design di amplificazione del
transistor analogici in cui l’efficienza e
generalmente circa il 50%, gli amplificatori
in Classe D possono raggiungere
efficienze pratiche vicino al 90%.
http://www.dolby.com/us/en/consumer/technology/home-theater/dolby-truehd.html
http://www.dts.com/professionals/sound-technologies/codecs/dts-hd-master-audio.aspx
http://www.digitalpreservation.gov/formats/fdd/fdd000013.shtml
10 http://www.irf.com/technical-info/appnotes/an-1071.pdf
7
8
9
5
Una maggiore efficienza significa che
più potenza in ingresso viene portata
agli altoparlanti e meno potenza è
generata come calore sprecato dagli
amplificatori, riducendo direttamente
il consumo di energia e con un minor
costo di esercizio. Inoltre, un minore
accumulo di calore dagli amplificatori
può anche ridurre indirettamente i
consumi energetici e creare ulteriori
risparmi, grazie ai requisiti ridotti per la
climatizzazione allo scopo di rimuovere il
calore di scarto.
4 A
ltoparlanti
Gli altoparlanti per il cinema di
norma impiegano tecnologie driver a
compressione, tuttavia, le tecnologie
line array e con driver a nastro sono
riconosciute per fornire un audio di
qualità superiore per i sistemi nelle
applicazioni cinematografiche. Un
diaframma driver a nastro offre una
bassa massa, membrana flessibile con
una bobina stampata o montata su di
esso. La bobina è piatta (su un piano) e
interagisce con il campo magnetico dei
magneti posti ai lati della membrana
planare. Gli altoparlanti del driver a nastro
offrono diversi vantaggi prestazionali
rispetto al driver a compressione/tromba
e altoparlanti a cono.
Compressione a potenza minima –
I driver a nastro hanno una compressione
di potenza inferiore rispetto a quella
dei driver a cono e a compressione,
dove la bobina è in uno spazio vincolato
con flusso d’aria limitato. La struttura
è aperta su un diaframma del driver
a nastro e sebbene l’aria non sia un
buon conduttore di calore, la maggiore
superficie aperta per i conduttori, rispetto
a driver a compressione e a cono, offrono
un miglior trasferimento di calore dal
diaframma all’ambiente circostante, così le
temperature di esercizio possono essere
inferiori per un dato livello sonoro.
AUDIO CINEMA
Bassa distorsione – A differenza dei driver a
compressione, i driver nastro non soffrono
di rotture ad alta frequenza, in parte a
causa della massa inferiore del diaframma
- generalmente circa 1/30 della massa di un
driver a compressione. Poiché la bobina è in
contatto con la membrana planare, la forza
motrice copre una grande percentuale della
superficie della membrana piatta, cosa che
riduce ulteriormente la distorsione dovuta
alla rottura della membrana e altri problemi
rilevati in cupole driver a compressione, in
cui la bobina è al perimetro del diaframma.
Risposta più veloce ai transienti – Siccome
un diaframma driver a nastro ha meno
massa di un driver a compressione, il tasso
complessivo di accelerazione/decelerazione
del diaframma del driver a nastro può
essere più veloce, dovuto alla quantità di
moto inferiore, portando ad una migliore
risposta verso i transienti. Questo è l’ideale
per i contenuti per il cinema digitale con un
elevato fattore di cresta.
Gamma dinamica superiore – La risposta
più rapida ai transienti che un driver
a nastro offre, grazie al design directdrive a bassa massa, aumenta la gamma
dinamica a disposizione da circa 10 a 12
dB rispetto al driver a compressione, in
cui la quantità di moto del diaframma
deve essere superata per accelerare il
diaframma e poi superarla di nuovo per
cambiare direzione.
Risposta estesa ad alta frequenza –
I driver a nastro offrono una risposta in
frequenza più estesa rispetto ai driver
a compressione. Ciò è dovuto alla
trasmissione diretta della bobina piatta
attaccata direttamente alla membrana
planare. Rispetto alle perdite riscontrate
nei driver a compressione, le vibrazioni
della bobina devono prima percorrere la
bobina, attraverso il giunto tra la bobina
e il diaframma, l’interferenza del suono
che sta transitando e poi di nuovo verso
la membrana. Inoltre, la bobina avvolta
usata nei driver a compressione è un
induttore, così la bobina stessa ha delle
perdite che aumentano all’aumentare
della frequenza. In un driver a nastro,
l’induttanza dei conduttori piatti planari è
molto più bassa.
5 L
ine array su driver a nastro
I driver a nastro sono elementi ideali per
il line array, grazie alle loro intrinseche
caratteristiche di propagazione cilindrica.
Il fattore della forma permette una
precisa e continua colonna a matrice
verticale dei driver nastro. Un line
array in colonna dei driver a nastro
offre dei vantaggi rispetto alla tromba
utilizzata a compressione e con driver
a cono. La maggior parte dei sistemi
caricati a tromba ha una dispersione
irregolare orizzontale e verticale,
quindi la copertura irregolare alla
periferia dell’area di ascolto e una
differenza di livello sonoro tra la parte
anteriore e la parte posteriore della sala
cinematografica.
Un line array a colonna composto da
driver a nastro e da piccoli driver a
cono offre una direzionalità altamente
controllata e con un’estrema copertura.
Se la lunghezza della colonna aumenta,
la copertura verticale in coda alla
larghezza di banda della colonna diventa
più stretta. Curvando la linea matrice,
e variando il segnale di ciascuno dei
driver nella matrice, la dispersione
di una matrice a colonna può essere
meglio abbinata alla zona di ascolto e
può avere una copertura migliore e più
uniforme. In teoria, un sistema line array
ha solo 3dB di attenzione per unità di
distanza, rispetto ad un sistema sorgente
puntiforme, che ha 6dB di attenuazione
per unità di distanza.
Come risultato di questa attenuazione
ridotta a distanza, un sistema line array
basato su driver a nastro può subire una
variazione dei livelli sonori di soli ± 2dB
sull’intera area di ascolto in una sala
standard.
6 S
ubwoofer
Riproducendo la porzione a bassa
frequenza delle colonne sonore
cinematografiche, i subwoofer forniscono
un impatto significativo. I subwoofer ad
alte prestazioni presentano le seguenti
caratteristiche: elevata tenuta in potenza,
compressione di potenza ridotta ed elevata
disposizione cubica dei box, un estesa
risposta alle basse frequenze. Utilizzando
i subwoofer per estendere l’ampiezza di
banda dei canali dello schermo e dei canali
surround, si consente una riproduzione dei
contenuti a bassa frequenza presenti nelle
colonne sonore del cinema, che altrimenti
andrebbero persi.
La nuova era:
L’incontro del suono con le immagini
Le tecnologie di proiezione cinematografica
hanno drasticamente migliorato
l’esperienza visiva negli ultimi anni.
Tuttavia, c’è stato un ritardo nel settore
riguardo alla realizzazione di sistemi
audio cinematografici che possono
trarre vantaggio dall’alto potenziale di
rendimento dello standard audio DCI. Così
come il pubblico si è abituato a immagini
impressionanti, sono aumentate le loro
aspettative anche per un’esperienza audio
coinvolgente.
Dal momento che il tutto è spesso di più
della somma delle sue parti, gli esercenti
che cercano di realizzare il potenziale
dell’audio DCI devono utilizzare un
approccio di sistema completamente
integrato. Sfruttando soluzioni basate sulla
tecnologia del driver a nastro, design di
altoparlanti line array, subwoofer ad alte
prestazioni e amplificazione in Classe
D per fornire sistemi audio in grado di
realizzare l’enorme potenziale dell’audio
DCI. Gli esercenti sono ora in grado di
offrire un’esperienza audio avanzata per
i propri clienti, migliorando l’esperienza
degli spettatori e differenziandosi dalla
concorrenza.
6
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