Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015

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Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
GRUPPO WIND
TELECOMUNICAZIONI
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
GRUPPO WIND
TELECOMUNICAZIONI
Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2015
SOMMARIO
IL GRUPPO WIND TELECOMUNICAZIONI ...................................................................................... 3 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO DI WIND TELECOMUNICAZIONI SPA ................................... 4 DATI PRINCIPALI DEL GRUPPO WIND AL 31 DICEMBRE 2015 ............................................................. 5 IL MERCATO ITALIANO DEI SERVIZI DI TELECOMUNICAZIONI ............................................................... 6 LA RETE ............................................................................................................................ 20 ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO ............................................................................................. 23 RISORSE UMANE .................................................................................................................. 25 CORPORATE RESPONSIBILITY .................................................................................................. 28 SCENARIO REGOLAMENTARE AL 31 DICEMBRE 2015....................................................................... 30 GESTIONE ECONOMICA, PATRIMONIALE E FINANZIARIA CONSOLIDATA.................................................. 48 DATI DI SINTESI DELLA CAPOGRUPPO WIND TELECOMUNICAZIONI SPA E DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE ...... 57 FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO ....................................................... 59 PRESIDIO DEI RISCHI ............................................................................................................ 59 RAPPORTI CON ENTITÀ CORRELATE ........................................................................................... 59 INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 2497 TER DEL CODICE CIVILE ....................................................... 59 EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE ................................................................................. 60 PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DELLA CAPOGRUPPO WIND TELECOMUNICAZIONI SPA ........... 60 GLOSSARIO ........................................................................................................................ 61 Relazione sulla gestione
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IL GRUPPO WIND TELECOMUNICAZIONI
Il Gruppo WIND Telecomunicazioni (di seguito anche il Gruppo WIND o il Gruppo) è un operatore leader nel settore
delle telecomunicazioni in Italia ed offre servizi di telefonia mobile, telefonia fissa, ed Internet ai clienti consumer e
corporate.
Il Gruppo commercializza i propri servizi di telefonia mobile attraverso il marchio “WIND” e fornisce voce, accesso alla
rete, roaming internazionale e servizi a valore aggiunto (o VAS), così come i servizi Internet attraverso: (i) GSM
(“Global System for Mobile Communications) e GPRS (“General Packet Radio Services”) che consentono la
connessione continua a Internet, (conosciute come “seconda generazione o tecnologie “2G”), e (ii) sistemi universali
di telecomunicazione mobile, che sono progettati per fornire una vasta gamma di servizi voce, servizio dati ad alta
velocità e servizi multimediali (‘‘UMTS’’) e la tecnologia high-speed downlink packet access (‘‘HSDPA’’) (conosciute
come “terza generazione” o tecnologie “3G e 4G”). In linea con il mercato italiano delle telecomunicazioni la
maggioranza dei clienti di telefonia mobile di WIND sono clienti pre-pagati.
WIND inoltre è il principale operatore alternativo nel mercato delle telecomunicazioni fisse in Italia e commercializza i
suoi servizi di telefonia fissa, broadband e servizi dati attraverso il marchio “Infostrada”.
Si riporta di seguito l’elenco delle sedi della Capogruppo WIND Telecomunicazioni SpA:
Sede Legale
Via Cesare Giulio Viola, 48 - 00148 Roma
Sede Secondaria
Via Lorenteggio, 257 - 20152 Milano
La Capogruppo WIND Telecomunicazioni SpA (di seguito anche WIND o la Capogruppo) è controllata da Wind
Telecom SpA, per il tramite di WIND Acquisition Holdings Finance SpA che ne detiene il 100% del capitale. Alla data
di redazione del presente documento, Wind Telecom SpA è a sua volta controllata da VimpelCom Amsterdam BV per
il 92.24%, quest’ultima è controllata da VimpelCom Ltd, società quotata sul mercato NASDAQ.
Nel mese di agosto VimpelCom Ltd e CK Hutchison Holdings Ltd, la società controllante di 3 Italia, hanno annunciato
di aver siglato un accordo per la creazione di una joint venture paritetica che controllerà i rispettivi business delle
telecomunicazioni in Italia, WIND e 3 Italia. Tale joint venture, la quale è soggetta ad approvazione dei relativi organi
regolatori ed antitrust Europei ed Italiani, potrebbe dare vita ad uno dei principali operatori di telecomunicazioni
convergenti in Italia.
Il diagramma seguente illustra la struttura del Gruppo WIND al 31 dicembre 2015.
WIND
Telecomunicazioni
SpA
100%
WIND Retail Srl
27%
Wind Acquisition
Finance II SA
27%
WIND Finance SL SA
100%
W ind Acquisition
Finance SA
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ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO DI WIND TELECOMUNICAZIONI SPA
Consiglio di Amministrazione (1)
Presidente
Andrew Mark Davies
Consiglieri
Maximo Ibarra, Amministratore Delegato
Vincenzo Nesci
Albert Hollema
Alexander Dean Lemke
Collegio sindacale (2)
Presidente
Giancarlo Russo Corvace
Sindaco effettivo
Roberto Colussi
Sindaco effettivo
Maurizio Paternò di Montecupo
Sindaco supplente
Lelio Fornabaio
Sindaco supplente
Stefano Zambelli
(1)
L'Assemblea degli azionisti del 18 aprile 2014 ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione di WIND che rimarrà in carica per due
esercizi, ovvero sino alla data di approvazione da parte dell’Assemblea del bilancio al 31 dicembre 2015. Il Consiglio di Amministrazione di WIND
riunitosi il 18 aprile 2014 ha riconfermato il dottor Maximo Ibarra, nella carica di Amministratore Delegato della Società sino allo scadere del
mandato dell’attuale CdA. Il CDA riunitosi il 30 luglio 2015 ha nominato per via di cooptazione il signor Alexander Dean Lemke in sostituzione del
Consigliere dimissionario Felix Saratovsky.
(2)
L’assemblea degli azionisti del 12 aprile 2013 ha nominato il Collegio Sindacale della Società che rimarrà in carica sino alla data in cui
l'Assemblea degli azionisti si riunirà per approvare il bilancio d'esercizio della Società al 31 dicembre 2015.
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DATI PRINCIPALI DEL GRUPPO WIND AL 31 DICEMBRE 2015
I dati economici, patrimoniali e finanziari nel seguito riportati derivano dal bilancio consolidato del Gruppo chiuso al
31 dicembre 2015, redatto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea.
Di seguito si riportano i principali indicatori del Gruppo WIND al 31 dicembre 2015 messi a confronto con i
corrispondenti valori del 2014.
Al 31 dicembre
2015
Al 31 dicembre
2014
21,1
11,3
2,8
27,9
21,6
11,3
2,8
29,4
99,86%
6.814
99,86%
6.894
Dati economici (milioni di euro)
2015
2014
Ricavi
EBITDA (1)
Risultato operativo
4.428
1.671
945
4.633
1.804
573
Oneri finanziari netti
Risultato d'esercizio di Gruppo
(510)
428
(1.346)
(709)
Dati operativi
Clienti di telefonia mobile (milioni di SIM Card)
ARPU clienti telefonia mobile (euro/mese)
Clienti di telefonia fissa (milioni di linee)
ARPU clienti telefonia fissa (euro/mese)
Copertura rete mobile(1)
Dipendenti (nr.)
(1)
(1)
percentuale della popolazione italiana.
Risultato operativo ante ammortamenti, ripristini/svalutazioni di attività non correnti e plusvalenze/minusvalenze da realizzo di attività non correnti
Al 31 dicembre
2015
Al 31 dicembre
2014
14.887
14.758
di pertinenza del Gruppo
547
111
di pertinenza di terzi
0,0
0,0
14.340
8.777
14.647
9.654
Dati patrimoniali (milioni di euro)
Totale attivo
Patrimonio netto
Totale passività
Indebitamento finanziario netto
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IL MERCATO ITALIANO DEI SERVIZI DI TELECOMUNICAZIONI
Quadro generale di mercato
L'Italia è il quarto principale mercato europeo dei servizi di telecomunicazione in termini di fatturato; nel 2015 il
valore stimato del mercato italiano di telefonia mobile ammonta a circa 13 miliardi di euro, in calo rispetto al 2014,
per effetto della contrazione dei servizi voce, solo in parte compensata da un aumento nei servizi internet e
contenuti. Il valore del mercato italiano di fonia fissa (Voce e VAS) nel 2015 è stimato in circa 6 miliardi di euro, in
diminuzione rispetto al 2014 principalmente a causa della riduzione del traffico voce. Il valore del mercato di accesso
ad Internet, per il 2015 è stimato in circa 4,6 miliardi di euro con il segmento broadband che vale l’intero mercato.
Nel 2015 gli operatori italiani hanno continuato a concentrarsi sui servizi a valore aggiunto e sui contenuti,
sviluppando l’offerta di servizi innovativi complementari alla connettività, in ambito TV, ICT e Internet of Things, in
nuovi bundle focalizzati sull’offerta dati, con l’obiettivo di attrarre nuovi clienti e premiare quelli più fedeli.
Le offerte bundle hanno incluso quantità di traffico crescenti, talvolta senza limiti o con roaming, per voce, SMS,
Internet, contenuti d’intrattenimento e servizi a sostegno della trasformazione digitale delle imprese. Gli operatori
hanno proseguito nel percorso di razionalizzazione delle tariffe, puntando su profili componibili con opzioni
aggiuntive, traffico dati, piani convergenti con servizi di rete fissa-mobile e contenuti video. Gli operatori, inoltre
hanno promosso tariffe rivolte a specifiche tipologie di utenti, in particolare ai più giovani, e, nella seconda metà
dell'anno, sono tornati a fare leva sull'offerta di terminali.
La navigazione in mobilità su rete 4G è diventata la componente fondamentale delle offerte, insieme alle applicazioni
innovative e ai contenuti multimediali in streaming, che dal secondo semestre hanno affiancato nei bundle le grandi
quantità di traffico. La qualità e la velocità della navigazione, oltre alla copertura delle reti LTE, sono state al centro
della comunicazione degli operatori. Dal secondo semestre, poi, è stata lanciata l'offerta di servizi LTE Advanced,
Broadcast e Voice over LTE, per le chiamate in 4G.
Prosegue lo sviluppo del portafoglio prodotti focalizzato sugli smartphone con prezzi di fascia medio alta e sulle
novità, mentre i prodotti meno recenti sono oggetto di sconti. Dal secondo semestre gli operatori hanno inserito
anche nei listini Consumer opzioni per l'assistenza e la possibilità, dopo 1 anno o poco più, di cambiare lo smartphone
con uno più recente o di restituirlo senza costi aggiuntivi.
I principali operatori hanno razionalizzato l’offerta per il mercato Business, con novità riguardanti terminali e tariffe
ricaricabili con rilevanti quantitativi di traffico voce fra numeri aziendali. Anche le offerte per il mercato Consumer
sono state razionalizzate con maggior attenzione verso tariffe componibili, nuovi terminali e contenuti in streaming,
spesso rivolti ad una clientela selezionata per fascia d’età. Sono stati inoltre offerti profili di navigazione con crescenti
quantitativi di traffico, offerte congiunte fisso-mobile e tariffe quadruple-play inclusive di voce e Internet di rete fissa
e TV.
I servizi innovativi a valore aggiunto sono diventati centrali nelle strategie degli operatori. Sono state riviste e
ampliate le offerte di contenuti per l’archiviazione di dati e l’intrattenimento, in particolare per quanto riguarda
cinema, TV, sport e musica. Le partnership con i principali fornitori di contenuti, OTT e broadcaster, sono state
oggetto di numerosi comunicati durante tutto l'anno. Sono state inoltre sviluppate alcune iniziative in ambito Internet
of Things, Mobile POS e Smart City, rivolte alle imprese e organizzazioni italiane.
Infine, durante l'anno gli operatori hanno proseguito ad investire per ampliare la copertura LTE e LTE Advanced.
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Nel 2015 il mercato dei servizi di telecomunicazioni di rete fissa ha continuato ad essere caratterizzato da offerte
bundle voce e Internet, sempre più spesso basate su fibra ottica. L'offerta per la navigazione ultra-broadband si è
sviluppata, includendo una sempre più ampia gamma di servizi di accesso a contenuti digitali, in particolare video
streaming, e servizi innovativi ICT.
Gli operatori hanno continuato a promuovere i piani voce e dati scontando il canone e l’attivazione e includendo
chiamate verso i cellulari o soluzioni per la navigazione da mobile. In particolare, l'offerta al mercato residenziale si è
evoluta con pacchetti triple-play, che includono accesso a contenuti di Internet TV e quadruple-play, e che
aggiungono alle precedenti i servizi di rete mobile. Le partnership fra i fornitori di contenuti digitali e gli operatori di
rete fissa sono stati oggetto di comunicati stampa tutto l'anno, e le offerte si sono sviluppare dopo la primavera.
L’offerta per la clientela Business ha visto l’introduzione di diverse novità nell’ambito dei servizi Cloud e, in
particolare, nelle aree dell’Unified Communicaton & Collaboration, fatturazione elettronica e basic storage. Oltre a
questi servizi, per attrarre i clienti Business e le PMI con servizi tecnologici complementari alla connettività, gli
operatori hanno stretto nuove partnership e lanciato nuovi servizi web di marketplace ICT, customer care, customer
engagement, soluzioni di business intelligence e smart cities, queste ultime rivolte alle grandi organizzazioni.
Telecomunicazioni mobili
Il mercato italiano della telefonia mobile rappresenta il quarto maggior mercato europeo in termini di fatturato dopo
Regno Unito, Francia e Germania. In Italia sono presenti quattro operatori infrastrutturali che offrono servizi di
telecomunicazione mobile a circa 86 milioni di SIM registrate al 31 dicembre 2015, pari a un tasso di penetrazione di
circa il 141% della popolazione italiana. Il dato di penetrazione è distorto dal diffuso utilizzo di più SIM da parte di
molti clienti. Si stima che più del 78% dei clienti mobili italiani abbia sottoscritto un servizio di telefonia mobile
prepagato, che presenta bassi costi di acquisizione dei clienti.
Escludendo gli MVNO, al 31 dicembre 2015, WIND detiene una quota di mercato stimata del 24,7%, mentre Telecom
Italia, Vodafone ed H3G hanno una quota rispettivamente del 35,0%, del 28,5% e dell’11,8%.
Mercato dei servizi di fonia fissa
Voce
Il mercato italiano dei servizi di telecomunicazioni su linea fissa è il quarto principale mercato in Europa per valore,
preceduto da Germania, Regno Unito e Francia. Telecom Italia domina tale mercato sebbene questo sia stato
liberalizzato nel 1998. I principali attori oltre a Telecom Italia e WIND sono Fastweb, Vodafone/Teletu, Tiscali e BT
Italia.
Internet
Al 31 dicembre 2015, gli accessi ad internet a banda larga hanno raggiunto una penetrazione del 73% sul totale linee
fisse in Italia. I servizi broadband in Italia sono cresciuti rapidamente negli ultimi anni, raggiungendo
approssimativamente 14,2 milioni di connessioni pari a circa il 23% della popolazione italiana. Nonostante la recente
forte crescita della banda larga, l'Italia è ancora in ritardo rispetto agli altri paesi europei.
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ANDAMENTO DELLE ATTIVITÀ COMMERCIALI ED OPERATIVE
Telefonia Mobile
WIND registra, al 31 dicembre 2015, 21,1 milioni di clienti di telefonia mobile, in diminuzione rispetto al 31 dicembre
2014, ma mantenendo stabile la propria quota di mercato (calcolata escludendo gli operatori MVNO) al 24,7%.
La seguente tabella evidenzia i principali indicatori dei servizi di telefonia mobile.
Telefonia mobile
Base clienti (mln di SIM Card)
Ricavi (mln di euro)
2015
12 M
2014
12 M
Variazione
21,1
21,6
(2,31%)
3.203
3.196
0,22%
Traffico voce (mld di minuti)
69,0
69,4
(0,58%)
ARPU (euro/mese)
11,3
11,3
0,0%
42,0%
39,1%
% ARPU Dati su ARPU Totale
Offerta Consumer
Le offerte WIND rispecchiano i valori di chiarezza, semplicità e trasparenza propri dell’azienda, garantendo la libertà
di comunicare senza scatto alla risposta e con il “Minuto vero”, ovvero una tariffazione in base agli effettivi secondi di
conversazione, senza scatti anticipati, con possibilità di tenere sempre sotto controllo minuti, messaggi e GIGA
disponibili attraverso l’applicazione MyWIND App o un numero dedicato.
Nel 2015 WIND ha rinnovato la propria offerta ricaricabile proponendo due soluzioni All Inclusive con 500 minuti, 500
SMS, una con 1 GIGA e una più completa con 2 GIGA.
Le offerte sono inoltre personalizzabili con gli Optional per garantire anche a chi è già cliente WIND la massima
flessibilità.
Nel mercato ricaricabile WIND ha proposto grandi innovazioni per soddisfare tutte le esigenze dei clienti, pensando
anche alle loro passioni. All Inclusive Music e All Inclusive Games sono le prime offerte WIND che includono
streaming musicale illimitato e download illimitato di giochi oltre ad avere 2 GIGA, minuti e SMS verso tutti, grazie a
prestigiosi partners commerciali come Napster e Gameloft. A queste si aggiungono a partire da novembre 2015 la All
Inclusive Movies con 4 film in streaming inclusi in ogni rinnovo, in partnership con Wuaki, e la All Inclusive 2 giga con
Sky Online incluso per 6 mesi (con contenuti a scelta tra cinema, intrattenimento e calcio). A giugno 2015 WIND ha
introdotto nel proprio portafoglio di offerta soluzioni dedicate ai clienti di tutte le età: All Inclusive Young, dedicato
agli under 30, con 3 GIGA, 3000 minuti e 3000 SMS verso tutti e 3 euro di credito incluso da spendere sul Google
Play Store per l’acquisto di App, film, musica e giochi; e All Inclusive Senior, per gli over 60, con minuti illimitati verso
2 numeri preferiti, 200 minuti ed 200 SMS verso tutti e 500 MB per cominciare ad utilizzare internet ed un servizio
gratuito di assistenza telefonica privilegiata tutti i giorni dalle 10 alle 13. Inoltre, WIND ha pensato di dare ai suoi
clienti over 60, la possibilità di imparare ad utilizzare Internet per comunicare con amici, colleghi e parenti,
organizzando nei suoi punti vendita sessioni formative dedicate proprio all’apprendimento dei nuovi modi di interagire
sul web.
WIND non dimentica chi l’ha già scelta proponendo delle offerte dedicate ai suoi clienti per avere più GIGA: per
Natale la promozione Porta i Tuoi Amici in WIND, dedicata ai clienti che presentavano amici di altri operatori e agli
amici che passavano in WIND, raddoppiava da 1 GIGA a 2 GIGA di Internet gratis, con la possibilità di creare anche
un effetto virale: più amici si portavano, più GIGA si ottenevano. La promo offriva anche uno sconto fino a 100 euro
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sull’acquisto dei migliori smartphone. Inoltre, con la promozione, Christmas Ricarica i già clienti che effettuavano una
ricarica ricevevano 3 GIGA in regalo.
A dicembre WIND, per essere più vicina alla quotidianità e al divertimento dei propri clienti, ha lanciato la nuova
offerta WIND Due per Uno; attraverso una APP dedicata, i già clienti con un piccolo contributo, in promozione per i
nuovi, possono usufruire di uno sconto del 50% su hotel, ristoranti, cinema e attrazioni convenzionati.
A novembre 2015 WIND ha rinnovato il portafoglio Open Internet, in linea con l’esigenza del mercato rivolta verso un
uso sempre crescente di traffico dati, con tagli da 4 e 8 GB, con una grande innovazione: la possibilità di condividere
i GIGA della propria Open Internet con altri dispositivi mobili (Smartphone, Tablet, Internet Key) e con i propri
familiari. Le nuove offerte Internet offrono la possibilità, in caso di esaurimento dei GIGA inclusi, di far ripartire in
maniera anticipata l’opzione attraverso il servizio Restart o di poter cambiare la propria Open Internet senza costo di
variazione.
WIND è il primo operatore di telecomunicazioni in Italia che ha lanciato il concept Digital Home&Life aprendo in uno
dei suoi negozi a Roma, in Largo Apollinare, uno spazio interamente dedicato alla nuova gamma di accessori
tecnologici: un ambiente sensoriale, accogliente ed innovativo in cui l’esperienza da virtuale diventa reale. La gamma
“Digital Home & Life” è suddivisa in 4 categorie: Smartwatch, Wellness, Music e Smart Home, per avere gli ultimi
accessori hi-tech per la domotica. Sono disponibili 16 prodotti, dagli smart-watch alle cuffie Bluetooth, dalla bilancia
intelligente alla videocamera. Il nuovo stile, le linee grafiche ed il carattere deciso e tecnologico del neonato brand
fanno da guida ad un mini-sito interamente dedicato al progetto.
Da tempo WIND mette a disposizione dei propri clienti, soluzioni che consentono di acquistare a rate a prezzi
esclusivi un nuovo Smartphone e i nuovissimi accessori digitali della gamma Digital Home&Life con addebito su carta
di credito e RID bancario. Con Telefono Incluso inoltre è possibile sostituire il proprio Smartphone con uno di nuova
generazione dopo 18 mesi senza il pagamento di alcuna penale.
Telefono Incluso continua ad essere una forte leva per il mondo “in abbonamento” insieme alle offerte integrate con
Infostrada per garantire la continua acquisizione di nuovi clienti.
Da ottobre, in linea con il posizionamento “più vicini” ai clienti stranieri che vivono in Italia, WIND rinnova il
portafoglio d’offerta Call Your Country e offre più mega e giga per navigare in Internet. Oltre a dedicare loro già da
tempo un servizio di call center e il sito internet in diverse lingue, WIND propone la nuova Call Your Country Super
che prevede 500 mega a settimana, SMS nazionali e Internazionali a 10 centesimi di euro, chiamate verso l’estero a
partire da 1 centesimo al minuto e, in Italia, chiamate illimitate verso WIND e 50 minuti a settimana verso tutti, al
costo complessivo di 2,50 euro a settimana.
Ai clienti che vogliono comunicare verso l’estero e in Italia con Call Your Country, WIND offre 100 MEGA a settimana
per navigare, SMS nazionali e internazionali a 10 centesimi, chiamate verso l’estero a partire da 1 centesimo al
minuto e minuti illimitati verso WIND al costo complessivo di 2 euro a settimana.
Continuando a soddisfare le diverse esigenze dei clienti, WIND ha inoltre pensato alle persone straniere che utilizzano
“tanto internet” proponendo un’offerta dedicata per avere più GIGA: GIGA International che offre 4 GIGA di Internet
a settimana a soli 6 euro.
Le opzioni Noi International, in tre livelli di personalizzazione, puntano a soddisfare le singole esigenze di chiamata
verso il proprio paese di origine a prezzi estremamente competitivi. Inoltre, i clienti con offerta Call Your Country
WIND e Call Your Country Super possono sottoscrivere l’offerta telefono incluso per acquistare uno Smartphone con
piccole rate mensili o acquistare modelli dedicati a prezzi estremamente vantaggiosi.
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Ad aprile WIND lancia WIND Magnum, l’innovativa offerta No Tax per abbonamento con 2 SIM, minuti ed sms
sempre illimitati e la scelta tra 2, 4, 8 o 14 GIGA da condividere su Smartphone e tablet per soddisfare le esigenze di
navigazione dei clienti; il Tablet Alcatel Pixi3 (8 pollici) 3G è incluso.
Inoltre, per coloro che scelgono WIND Magnum, ci sono offerte esclusive e vantaggiose: per la casa, Powered
Infostrada Magnum, offre ADSL Vera fino a 20 mega e telefonate a 0 cent al minuto verso tutti i fissi e mobili
nazionali e fissi di Europa Occidentale, USA e Canada, al costo di 17,95 euro al mese.
Durante il 2015, in base ai trend del momento, l’offerta WIND Magnum è stata abbinata a terminali innovativi
acquistabili a condizioni vantaggiose: il Tablet incluso è stato sostituito con il nuovo “WIND Tab 8” da 8 pollici e rete
4G. Nel mese di Novembre, per cavalcare l’onda mediatica del “Black Friday” e “Cyber Monday”, è stata realizzata
una forte sponsorship con Amazon (principale portale di e-commerce in Italia). Durante l’iniziativa, denominata
“WIND Orange Week”, i clienti che sceglievano WIND Magnum potevano acquistare lo smartwatch Samsung Gear S2
a 0 euro al mese ed un anticipo di 49,90 euro. A queste attività si è aggiunta la promozione con Sky Online incluso
per 6 mesi (con contenuti a scelta tra cinema, intrattenimento e calcio).
Offerta voce aziendale
WIND fornisce un’ampia gamma di servizi voce alla clientela corporate, alle piccole e medie imprese (PMI) ed ai
professionisti (SOHO), con offerte specifiche per ciascun segmento di mercato.
Per le grandi aziende, che spesso richiedono offerte su base competitiva, WIND offre servizi personalizzati ed
adeguati ai loro specifici requisiti. Le grandi aziende risultano sempre più orientate verso offerte in modalità
prepagata, per aumentare ulteriormente il controllo sulla spesa di telecomunicazioni. WIND offre un’offerta basata sul
borsellino aziendale con servizi a canone “tutto incluso”: il cliente definisce a livello azienda la propria spesa
telefonica identificando pacchetti di traffico condivisi tra tutte le SIM, e mantenendo il controllo del borsellino sia a
livello globale che di singola SIM. A fronte del crescente interesse nei riguardi di applicazioni su mobile (APP)
finalizzate a portare in mobilità alcuni processi aziendali, WIND ha inoltre lanciato gli Enterprise Mobility Services
attraverso partnership strategiche ed accordi System Integrator verticali.
Per il mondo dei professionisti, lavoratori autonomi e piccole imprese tramite il canale di vendita “pull” (WIND Retail,
Dealer, Franchising, GDO) e per le piccole e medie imprese tramite il canale di vendita “push” (agenzie, agenti,
venditori diretti WIND), WIND Business si propone sul mercato con un nuovo posizionamento basato su tre “pillars”:

Best Assistance, la garanzia di avere sempre un livello di assistenza adeguato alle esigenze dei clienti
Business

Smart Offer, un’offerta chiara, semplice e completa al giusto prezzo

Smart Innovation, gli strumenti per la digitalizzazione e lo smart working
Per quanto riguarda Best Assistance, dal 9 novembre è disponibile gratuitamente per tutti i clienti WIND Business il
servizio di assistenza tecnica avanzata WIND Smart Assistance, un supporto efficace, immediato e gratuito per la
configurazione e gestione da remoto di apparati e applicazioni.
Con riferimento a Smart Offer, dal 12 ottobre per il canale Push e dal 9 novembre per il canale Pull, viene lanciata la
promo GIGA Boost sui servizi dati che sconta del 50% i prezzi dei piani tariffari Internet se abbinati ai servizi voce di
WIND Business.
I clienti WIND Business che viaggiano spesso per lavoro e scelgono le offerte All Inclusive Unlimited Premium e All
Inclusive Top Mondo dal 9 novembre hanno rispettivamente 3 GB e 2 GB di traffico Internet incluso all’estero nei
paesi previsti dai singoli piani tariffari.
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Per i clienti WIND Business che sottoscrivono un’offerta All Inclusive presso un negozio WIND dal 12 ottobre è
disponibile la Special Edition Partita IVA, la quale prevede alcuni smartphone “top di gamma” con un anticipo iniziale
di soli 99,90 euro. In più per tutte le attivazioni All Inclusive Partita IVA effettuate tra il 9 novembre e il 10 gennaio
2016 è incluso un ticket Sky Online Cinema o Intrattenimento valido per 6 mesi oppure un ticket Sky Online per tutte
le partite della propria squadra del cuore (a scelta tra Juventus, Roma, Lazio, Inter, Milan, Fiorentina, Napoli e
Genoa) fino alla fine del campionato di Serie A.
Per quanto riguarda Smart Innovation, il portafoglio All Inclusive offre a condizioni vantaggiose ed esclusive anche il
servizio innovativo Mobile POS sviluppato in collaborazione con BNL e BNL Positivity, che consente ai professionisti e
alle PMI di poter accettare ovunque i pagamenti effettuati con carta sui circuiti nazionali e internazionali.
Dal 9 novembre l’offerta di servizi digitali disponibili presso i negozi WIND si arricchisce anche del nuovo servizio
Spotonway che consente ai clienti WIND Business di creare il proprio programma di fedeltà digitale in modo da
conoscere meglio le esigenze e le abitudini dei propri clienti, al fine di incrementare il proprio business. I nuovi Servizi
Digitali Cre@sito, Pec Smart, Mobile POS, WIND Smart Control, Windlex e Servizi 4 Mobility completano l’offerta
mobile dedicata alle imprese, garantendo una proposizione commerciale innovativa e vicina alle esigenze della
clientela business. Il servizio Cre@sito offre la possibilità di creare autonomamente un sito web attraverso un
interfaccia user friendly, di avere un Dominio di II livello ed una casella di posta. La Pec Smart è un servizio di posta
elettronica certificata obbligatoria a norma di legge per professionisti ed aziende con valore legale equiparato ad una
raccomandata con ricevuta di ritorno.
WIND Smart Control è l’innovativa soluzione di Mobile Device Management di WIND Business pensata per tutte le
piccole e medie aziende che hanno necessità di mettere in sicurezza, configurare e monitorare, in maniera semplice,
rapida ed efficace, Smartphone e tablet utilizzati dai dipendenti con un canone di soli 2 euro al mese. A marzo 2015
grazie alla partnership con 4Mobility nascono i nuovi servizi per la gestione ottimale delle attività lavorative in
mobilità: organizzare al meglio gli interventi della giornata e documentarli con rapporti, foto e video; gestire i contatti
e pianificare le visite, avere cataloghi, prodotti e documenti digitali in mobilità; digitalizzare e gestire in modo
semplice le note spese creandole e trasferendole in tempo reale.
Al fine di ampliare il portafoglio di offerte e servizi dedicati alle PMI viene siglata una partnership di rilevante
importanza con Microsoft per offrire ai propri clienti Office 365, la suite di produttività nel Cloud di Microsoft. Con
Office 365 le aziende hanno a disposizione tutti gli strumenti necessari per lavorare in mobilità al meglio e ovunque,
su qualsiasi dispositivo (smartphone, tablet, laptop, PC, Mac) per gestire, modificare e condividere documenti in
tempo reale, all’insegna della massima sicurezza.
WIND Business propone i servizi Microsoft Office 365 in tre pacchetti: Basic, Plus e Top per rispondere alle diverse
esigenze delle aziende a partire da 4 euro al mese per singolo account. Inoltre, per le aziende che scelgono anche
WIND Smart Office, la nuova soluzione di centralino virtuale di WIND Business, sono incluse in promozione fino al 10
gennaio 2016 3 licenze gratuite di Office 365 Basic.
Servizi innovativi
WIND ha mantenuto la sua proposizione di offerta di contenuti digitali come app, giochi, musica, film, e-books e
magazine digitali che il cliente può scaricare da Google Play Store e Windows Phone Store utilizzando il proprio conto
telefonico quale strumento di pagamento, senza bisogno di carta di credito. La partnership con Google è stata
ulteriormente rafforzata grazie all’inserimento all’interno dell’offerta All Inclusive Young di 3 euro mensili da spendere
nello store e da alcune iniziative promozionali che hanno consentito ai clienti di scaricare contenuti a un prezzo
vantaggioso. Il Mobile Ticketing ha raggiunto le 40 città in cui il servizio è attivo, tra cui Firenze, Genova, Padova e
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Milano, dove è stato possibile acquistare anche il biglietto per raggiungere Expo. WIND ha promosso il primo “WIND
Ticket Day”, che prevedeva per tutti i clienti WIND, il biglietto gratuito dei mezzi di trasporto pubblici nelle città in cui
era attivo il servizio per l’intera giornata del 16 settembre, giorno di riapertura delle scuole. L’iniziativa ha ottenuto
riscontri molto positivi sui canali Social ed è stata segnalata dalle principali testate di stampa locale e nazionale,
dando un forte contributo alla diffusione della conoscenza del servizio. L’iniziativa è stata replicata anche sulla sola
città di Firenze in occasione della visita del Papa.
WIND è inoltre intervenuta per evitare ai clienti l’attivazione inconsapevole di servizi a valore aggiunto durante la
navigazione su Internet da telefono, introducendo un’ulteriore step di conferma nel processo di attivazione e un
messaggio di alert prima del pagamento dell’abbonamento attivo.
Roaming Internazionale
I clienti WIND possono utilizzare i loro servizi di telefonia mobile, compresi SMS, MMS e servizi dati (GPRS, EDGE, 3G,
HSDPA), ove disponibili, in altri paesi attraverso il roaming garantito da accordi con 496 operatori in 219 paesi di cui
207 coperti da roaming terrestre e 12 da satellitare e 22 da LTE.
Sono state lanciate offerte All Inclusive per chi viaggia nel mondo per promuovere l’utilizzo degli Smartphone anche
in roaming ed estendere il concetto di “roam like home” alle offerte per i clienti alto spendenti. Tutta l’offerta
roaming è conforme alle norme stabilite dalla regolamentazione Europea.
Vendite e distribuzione
Nell’ambito della propria strategia, che vede la distribuzione come un fattore sempre più cruciale per la propria
crescita, WIND continua a migliorare la qualità dei suoi canali di distribuzione ed a rafforzare la propria rete di
vendita. WIND commercializza i propri prodotti e servizi mobili, comprese schede SIM, scratch card e cellulari,
attraverso una serie di punti vendita esclusivi che, al 31 dicembre 2015, includono 153 negozi di proprietà e 481
punti vendita in franchising operanti in esclusiva col marchio WIND. La rete di vendita non esclusiva è composta da
949 rivenditori WIND, 631 punti vendita nelle catene di negozi di elettronica e 4.133 altri punti vendita nelle più
piccole città italiane gestiti da SPAL SpA, il più grande distributore WIND in termini di punti vendita.
Dal sito www.wind.it, ottimizzato sia per la navigazione da desktop che da mobile, è possibile attivare offerte e
servizi, acquistare telefoni, Smartphone e tablet, ed aderire alle esclusive offerte “All Digital”, disponibili solo online,
pensate proprio per clienti con una forte propensione all’utilizzo dei canali digitali. Inoltre, è possibile ricaricare online
da tutti i cellulari pagando tramite Carta di Credito, PayPal o addebito sul proprio Conto Telefonico Infostrada o
WIND con un semplice click. Il sito è stato arricchito con la possibilità di visualizzare online le mappe di copertura di
WIND, integrate con Google Map. In tal modo si può verificare lo stato della copertura 2G, 3G e 4G sul territorio.
Dal sito www.infostrada.it è possibile inoltre richiedere direttamente l’attivazione di una nuova linea telefonica.
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Telefonia Fissa e Internet
WIND offre ai clienti consumer e microbusiness una vasta gamma di servizi di rete fissa diretta e indiretta, internet a
banda larga e servizi di trasmissione dati commercializzati attraverso il marchio Infostrada.
WIND offre servizi a banda larga sia ai clienti diretti (unbundling), noleggiando da Telecom Italia il cosiddetto “ultimo
miglio” della rete di accesso che viene disconnesso dagli apparati di Telecom Italia e connesso agli apparati WIND
presenti nella centrale telefonica, che a quelli indiretti dove WIND rivende ai propri clienti un servizio che acquista
all’ingrosso da Telecom Italia.
In risposta alle tendenze in atto nel mercato, WIND ha concentrato i propri sforzi sulla crescita del numero di
abbonati ai servizi diretti voce (unbundling) ed ai servizi Internet in banda larga.
Inoltre, WIND vende servizi ultra-broadband in modalità FTTH nella città di Milano dove commercializza offerte in
fibra ottica che consentono all’utente finale di raggiungere velocità fino a 100 Mega in download e 10 Mega in
upload.
E’ stato esteso anche ai siti unbundling di recente apertura il nuovo servizio di ADSL Vera che consente di stabilizzare
la linea del cliente alla massima velocità supportata, fino ad un massimo di 20 Mega in download, fornendo le migliori
prestazioni disponibili e garantendo una linea sempre stabile. Continua il piano di espansione della propria Rete in
Accesso Diretto iniziato a gennaio 2015 che porterà a coprire in unbundling oltre il 70% delle linee rafforzando
ulteriormente il posizionamento di WIND come operatore alternativo a Telecom Italia nel mondo del Fisso.
Servizi voce
La base clienti voce di rete fissa WIND è pari, al 31 dicembre 2015, a 2,8 milioni di abbonati, in diminuzione del 2,4%
rispetto al 31 dicembre 2014; la componente dei clienti voce diretti aumenta dello 0,9% rispetto all’esercizio
precedente. La tabella seguente riporta i principali indicatori di rete fissa.
Telefonia fissa
2015
12 M
2014
12 M
Variazione
Base clienti (migliaia di linee)
2.754
2.823
(2,4%)
2.395
2.373
0,93%
di cui ULL (migliaia)(1)
Ricavi (mln di euro)
1.101
1.197
(8%)
Traffico voce (mld di minuti)
11,1
12,9
(14%)
ARPU (euro/mese)
27,9
29,4
(5,1%)
(1) Include clienti in Virtual ULL.
Internet e dati
WIND offre una vasta gamma di servizi internet e trasmissione dati sia per i clienti consumer che per i clienti
business. Al 31 dicembre 2015, WIND ha 2,3 milioni di clienti internet a banda larga e 0,01 milioni di abbonati a
banda stretta. La tabella seguente riporta i principali indicatori di accesso a internet.
Relazione sulla gestione
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Servizi internet e dati
2015
12 M
2014
12 M
Variazione
Internet Customer Base ('000)
2.266
2.199
3,0%
di cui Narrowband ('000)
di cui Broadband ('000)
di cui ULL ('000)
7
8
(12,5%)
2.259
2.191
3,1%
2.045
1.911
7,0%
7
9
(22,2%)
di cui Shared Access ('000)
Servizi a pacchetto e convergenti
WIND è tra i principali fornitori in Italia di servizi Internet, voce e dati su linea fissa e servizi di telefonia mobile con
un'infrastruttura integrata ed una copertura di rete che si estende in tutto il paese consentendole di offrire pacchetti
integrati di servizi che combinano questi prodotti.
Per rendere ancora più esclusivo il posizionamento di WIND nell’ambito dei servizi integrati continua il push
sull’offerta Powered Infostrada rivolta a tutti i clienti mobili prepagati di WIND con un abbonamento All Inclusive,
NOI e Call Your Country a cui viene offerto a prezzo speciale uno dei prodotti di telefonia fissa a scelta tra Absolute e
All Inclusive Unlimited. A novembre la Powered Infostrada si arricchisce di una promozione esclusiva che, oltre a
garantire ai clienti WIND che sottoscrivono un’offerta ADSL un prezzo assolutamente competitivo, aggiunge 20 giga
di traffico internet ogni anno al bundle dati da poter utilizzare sul proprio smartphone; continua la promozione
Internet Everywhere indirizzata alla clientela che vuole navigare da casa con l’ADSL e in mobilità con la Internet Key
o con il Tablet grazie anche all’offerta Super Tablet, che prevede un Tablet a partire da 3 euro al mese con 1 GIGA di
traffico incluso. Inoltre, per rafforzare ulteriormente l’offerta ADSL tutti i nuovi clienti Infostrada (consumer e micro)
potranno scegliere gratuitamente uno dei tre pacchetti di Sky on line; Squadra del cuore, Intrattenimento o Cinema:
la visione gratuita avrà la durata di 6 mesi.
A novembre è stata lanciata la nuova offerta in Fibra (tecnologia FTTC) sui principali comuni Italiani; l’offerta prevede
velocità fino a 30 Mega in download e 3 Mega in upload. Gli stessi servizi sono disponibili attraverso il canale di
vendita negozi anche nella versione“Affari” dedicata ai clienti del segmento Microbusiness/SOHO. Nel portafoglio
“Affari” sono inoltre sempre incluse le chiamate verso fissi e mobili aziendali. La spinta all’acquisizione di clienti sia
fissi che mobili viene sostenuta con la nuova proposizione commerciale Powered Magnum, che combina l’offerta di
telefonia fissa e connettività ADSL con la nuova offerta di telefonia mobile WIND Magnum.
Prosegue la vendita presso i negozi WIND della soluzione completa SMART HOME PACK per la sicurezza e protezione
della propria abitazione: Smart Plug, Motion Sensor, Videocamera e SIM Dati inclusa nell’offerta a soli 3 euro mese.
Per i clienti WIND Business dal 9 novembre è disponibile nella gamma dei servizi digitali, il nuovo Servizio Hotspot
Wi-Fi, che consente ai clienti con Partita IVA di offrire ai propri clienti finali una connessione Wi-Fi gratuita presso la
propria attività commerciale, garantendo oltre alla fidelizzazione della clientela, anche una più accurata conoscenza
tramite il portale di gestione sul quale vengono storicizzati gli accessi degli utenti registrati.
Offerta voce e dati aziendale
WIND fornisce alle aziende del mercato Large Business servizi voce su rete fissa PSTN, ISDN e VoIP, servizi dati, VAS
e connettività, capitalizzando l’esperienza sviluppata con ENEL e utilizzando un call center dedicato. Su tale segmento
WIND è anche in grado di personalizzare la propria offerta in base alle esigenze specifiche ed ai requisiti stabiliti dalle
gare d'appalto. Le offerte rivolte alle aziende prevedono anche soluzioni di tipo flat, con tariffazione basata sul
numero di utenti, che permettono il completo controllo della spesa.
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Alle grandi aziende l'accesso diretto alla rete è garantito tramite collegamenti in ponte radio, connessioni dirette in
fibra ottica o accesso diretto ULL; nelle zone in cui tale accesso diretto non è disponibile, si utilizzano linee dedicate
affittate da Telecom Italia.
Inoltre, sempre per il mercato delle grandi aziende, WIND sta ampliando la propria offerta attraverso servizi Cloud,
allargando la propria proposta commerciale con soluzioni ICT e Managed Services, sia su rete fissa che su rete
mobile. WIND ha una partnership con la divisione Enterprise di Google che le consente di proporre alle Aziende
soluzioni di collaborazione e comunicazione basate su Cloud Google Apps. WIND ha predisposto un’offerta, WIND
Cloud per Aziende, composta da un ricco catalogo di servizi IaaS e, in particolare per le aziende di medie dimensioni,
da bundle pre-configurati di servizi Data Center e connettività, in grado di soddisfare le esigenze di questa clientela
ed essere disponibili in tempi brevissimi.
Inoltre, facendo leva sui propri asset aziendali ed in particolare in relazione ai paradigmi dell’enterprise mobility e del
cloud, WIND ha lanciato sia il prodotto WIND Cloud Line, soluzione di IP PBX in cloud, che integra il mondo mobile e
quello fisso, che la soluzione Work & Life, nata per dare una risposta integrata alle richieste di Smart Working
emergente nelle aziende.
Il portafoglio d’offerta su rete fissa PSTN rivolta al mercato delle Partite IVA, ed in particolare agli studi professionali
e piccole imprese che richiedono fino a quattro linee fisse analogiche o 2 ISDN, è composto da listini bundle voce e
ADSL (All Inclusive Business L e All Inclusive Business Unlimited) che offrono chiamate illimitate verso tutti i fissi e
mobili nazionali e ADSL illimitata, dai listini Absolute ADSL Business che offrono connettività ADSL illimitata e
chiamate voce a consumo e dai listini Noi Unlimited Affari che offrono chiamate illimitate verso tutti i fissi e mobili
nazionali, chiamate illimitate verso i fissi e telefonini del conto telefonico WIND-Infostrada ed ADSL a consumo.
L’intero portafoglio di offerta è disponibile in copertura di rete WIND sia su linea già attiva con altro operatore che su
nuova linea.
Per tutti i clienti con Partita IVA sia nuovi che già acquisiti continua la possibilità di sottoscrivere la nuova offerta
seconda linea, che prevede una linea solo voce aggiuntiva, utilizzabile anche per ricevere ed inviare fax, ed utilizzare
il POS. I clienti Telecom ISDN e Fastweb o Vodafone con numerazione aggiuntiva possono così finalmente scegliere
di passare ad Infostrada senza perdere i propri numeri telefonici.
I piani Absolute ADSL Business e All Inclusive Business Unlimited, diventano più vantaggiosi grazie alle corrispondenti
versioni “Super” : soluzioni integrate tra telefono fisso, ADSL, fonia mobile e Dati.
A completamento dell’offerta vengono proposti, a prezzi estremamente concorrenziali, dei pack “plug&play” per
rispondere alle esigenze più comuni: l’Internet Pack, composto da un Router Wi-Fi, da una Internet key 3G, offerto in
abbinamento ad una SIM dati con due mesi di traffico incluso completamente gratuito, consente di navigare su rete
mobile in attesa dell’attivazione del servizio ADSL e di avere una linea di back-up su rete mobile ad attivazione
completata; l’Internet-&-Video Pack contiene invece oltre al Router Wi-Fi ed alla internet Key, una videocamera IP
per consentire al cliente di video-controllare il proprio ambiente professionale, di registrare le immagini ed accedervi
da PC o dispositivi mobili.
Per le PMI, WIND offre un’ampia gamma di prodotti dual-play (voce + internet) con piani tariffari basati su tecnologia
VoIP con traffico senza limiti verso numeri fissi e mobili nazionali e verso rete fissa Internazionale (Europa
Occidentale, USA e CANADA), ADSL senza limiti fino a 20MB con una banda minima garantita di 300kbps e indirizzo
IP statico. L’offerta è disponibile sia in versione con 2 linee (All Inclusive Aziende Smart), che in versione da 3 a 8
linee (All Inclusive Aziende). L’offerta VoIP diventa ancora più vantaggiosa grazie alla Super All Inclusive Aziende, se
combinata con i piani mobili Unlimited sia in Abbonamento che Ricaricabile fino ad un massimo di 10 SIM e con
Super Internet, se combinata con le nuove offerte dati. Disponibile inoltre WIND Smart Office, la nuova offerta che
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include un centralino virtuale pensata per le piccole e medie imprese, basata su tecnologia VoiP. WIND Smart Office
è disponibile in due profili: Small, che consente di attivare fino a 10 interni fissi o mobili con 3 chiamate in
contemporanea, e Large per le aziende che hanno necessità di avere fino a 100 interni, di cui al massimo 25 fissi,
con 6 chiamate in contemporanea. Anche con Super Smart Office è possibile usufruire di sconti sulla connettività se
si attivano anche le offerte mobili.
Dal 7 settembre è disponibile inoltre Netride Smart, una soluzione che offre notevoli possibilità di personalizzazione e
flessibilità ideata per soddisfare le esigenze dei clienti SME. Nel portafoglio offerte è sempre attivabile anche l’offerta
WIND Impresa che offre da un minimo di 6 a un massimo di 60 chiamate in contemporanea ed offre la possibilità di
sottoscrivere un servizio di noleggio, gestione e manutenzione dei centralini telefonici.
Vendita e distribuzione servizi di rete fissa
La strategia distributiva è basata sul concetto di omnicanalità (negozi, web o telefono) seguendo le esigenze del
cliente che sceglie autonomamente il canale di vendita a lui più congeniale.
In termini di performance il canale di vendita più rilevante è il retail (negozi monomarca e multimarca) che attraverso
le offerte integrate continua a crescere di peso. A seguire c’è il call center 159 ed il web, mentre sono ormai residuali
le attività dei call center outbound, utilizzati per lo più per attività di acquisizione su segmenti molto specifici di
clientela.
Servizi di Interconnessione
WIND offre ad altri Operatori i propri servizi wholesale, attraverso i quali mette a disposizione la propria capacità di
rete e gestisce il traffico di terminazione di chiamata in entrata e in uscita sulla propria rete per operatori nazionali ed
internazionali. Come corrispettivo per la gestione delle chiamate che terminano sulla propria rete mobile o fissa,
WIND riceve dagli altri Operatori un compenso. Allo stesso modo, WIND è tenuta a pagare tariffe di terminazione agli
altri Operatori per le chiamate che terminano sulle loro reti di telefonia mobile o fissa. Le tariffe di interconnessione
da mobile a mobile, da mobile a fisso, da fisso a mobile e da fisso a fisso, sono regolate dall’AGCOM.
Servizio Clienti e Caring
Le attività del servizio assistenza clienti WIND sono coordinate dalla Direzione Customer Management, organizzata al
fine di supportare le diverse esigenze: clienti con ricaricabile (mobile), abbonamenti (telefonia fissa, mobile ed
Internet) e clientela aziendale. Al fine di fornire un servizio su misura, per alcuni segmenti di clientela particolarmente
rilevanti come le comunità etniche, WIND offre il servizio assistenza clienti anche in lingua straniera. I call center
dedicati alla clientela residenziale sono dislocati su tutto il territorio nazionale.
Il servizio clienti WIND prosegue nell’evoluzione della propria organizzazione operativa focalizzandosi, oltre che sulla
fase di attivazione anche sulla sempre crescente necessità di assistenza multiservizio Mobile-Fisso-Internet. Continua
inoltre l’integrazione tra i propri Customer Care e le strutture di vendita al fine di offrire un servizio di assistenza al
cliente diffuso capillarmente anche attraverso i propri punti vendita sul territorio, rendendolo così più diretto e
trasparente.
In un mercato saturo, con forti dinamiche e con un incessante rinnovo e ampliamento del portafoglio offerta, occorre
detenere una visione che ponga il cliente al centro del proprio business. E’ cruciale realizzare delle politiche di
gestione del cliente, coerenti e sinergiche tra i vari settori che costituiscano un fattore discriminante e di successo.
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Questa visione rappresenta un patrimonio storico di WIND, una filosofia che coinvolge ed unisce tutti i settori
aziendali, dal marketing alle vendite, dall’assistenza clienti alle funzioni tecniche della rete e dell’information
technology.
E’ stato predisposto un articolato set di attività di monitoraggio dei diversi punti di contatto tra il Cliente e l’Azienda
per misurare la soddisfazione e la raccomandabilità di WIND, attraverso la metodologia di rilevazione NPS. Così da
rilevare prontamente le esigenze dei clienti, fornire risposte specifiche e mirate e, più in generale, individuare le
principali aree di sviluppo in linea con le attese raccolte dai clienti stessi.
La direzione Customer Relationship Management di WIND si pone così l’obiettivo di comprendere, anticipare e
rispondere ai bisogni dei clienti attuali e potenziali con l'obiettivo di accrescere il valore della relazione su tutti i
segmenti presidiati, sul consumer (mobile e fisso) e sul mercato aziende, con una struttura organizzativa focalizzata
per mercato.
Un fattore di successo per le iniziative di CRM che ha acquisito maggior rilievo nel corso del 2015, è la capacità di
saper intercettare real-time il cliente, durante il suo ciclo di vita ed in particolare in presenza di determinati
comportamenti di consumo. Questo è stato possibile grazie alla sofisticazione e l’evoluzione degli strumenti di analisi
e campaign management.
In coerenza con la rilevazione dei bisogni del cliente, il CRM WIND offre opportune soluzioni in termini di prodotto e
offerta, veicolate attraverso canali di relazione tradizionali e digitali. Le azioni commerciali sulla clientela sono
condotte ricorrendo anche alla propria rete distributiva che si è evoluta da canale di acquisizione di nuovi contratti a
canale che cura anche di gestione del cliente.
WIND pone molta attenzione alla gestione dei punti di contatto digitali e agli strumenti di assistenza clienti online
garantendo standard qualitativi elevati e spingendone l’utilizzo.
L’APP MyWIND, che ormai si avvicina ai 10 milioni di download, rappresenta il punto di contatto digitale privilegiato
con i clienti WIND in possesso di uno smartphone o Tablet. La versione 4.0 ha visto una profonda rivisitazione grafica
e funzionale ed un notevole miglioramento della user experience, riscontrando un notevole successo da parte dei
clienti che hanno confermato MyWIND come App con il miglior rating del mercato sugli store.
Oltre al Widget Android, è ora disponibile anche quello per iOS, che consente di avere le informazioni principali sullo
stato della propria offerta direttamente dal Centro Notifiche del proprio iPhone, e la funzione “tile” per visualizzare i
dati sulla schermata principale del Windows Phone. Il 2015 è stato anche l’anno della WIND Talk, una App di
messaggistica integrata che rappresenta un nuovo modo di interagire con il cliente e di proporre servizi esclusivi. La
WIND Talk, infatti, oltre ad offrire le medesime potenzialità delle principali App di messaggistica già presenti sul
mercato, offre la possibilità di contattare via Chat l’Assistenza Clienti WIND o alcuni negozi WIND. Tramite WIND Talk
si può inoltre richiedere biglietti per il trasporto pubblico e trasferire credito telefonico in maniera semplice ai propri
contatti in possesso di linea prepagata WIND.
Anche i Social Network continuano ad essere per WIND un importante punto di contatto, di ascolto e di gestione dei
clienti, registrando una crescita della fan base fino ad avvicinarsi al milione di Fan su Facebook, ma soprattutto del
numero di contatti. WIND continua a mantenere livelli di eccellenza nelle speciali classifiche di Social care “Top
Brands” di Facebook e Twitter pubblicate mensilmente da Blogmeter (Blogmeter.com) nella rapidità di gestione dei
contatti.
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Marketing e Branding
Advertising Offline
WIND consolida la propria strategia Advertising e apre l’anno con una nuova campagna TV con il format “movie” ed il
genere cinematografico della fantascienza. Durante tutto il primo trimestre 2015 Giorgio Panariello e il suo compagno
Giovanni Esposito sono protagonisti di una avventura nello spazio a bordo della tecnologica stazione orbitante WIND
che, a partire da marzo, in seguito ad un ammaraggio di fortuna, li sposterà su un’isola deserta. Durante tutto il
secondo trimestre continua la pubblicità dedicata all’offerta All Inclusive Music con l'on air realizzato con stralci di
videoclip del DJ di Calvin Harris. Dal 6 giugno la campagna estiva, con un trattamento “Action anni 80”, lancia una
coppia inedita 'Rosario Fiorello-Carlo Conti', on air fino a fine luglio. A settembre Fiorello e Conti chiudono la saga con
due spot: ADSL Infostrada e All Inclusive Young. In autunno WIND torna in TV con Giorgio Panariello, che interpreta,
nel format Movies, l’Agente 320: dopo il lancio con un teaser, la campagna continua con i prodotti All Inclusive 2
Giga, Passa a WIND, Porta i tuoi amici e Christmas Ricarica. Si aggiunge inoltre un’affissione nazionale a supporto
dell’offerta in abbonamento WIND Magnum, con testimonial Vanessa Incontrada. Sempre in ambito “Out Of Home”
(OOH), WIND è presente in Stazione Centrale a Milano con due soggetti: il primo dedicato alla Orange Week, cui
segue un soggetto Porta i tuoi amici, on air fino al 31 dicembre. Durante il 2015, a supporto del lancio della All
Inclusive Music, WIND è presente in una serie di trasmissioni a tema musicale: Forte Forte Forte, Sanremo, The
Voice, WIND Music Awards e, da settembre, XFactor 9. Nel 2015 il segmento business ed in particolare le offerte All
Inclusive Unlimited sono promosse tramite una serie di campagne radio con testimonial Vanessa Incontrada. A
maggio, nell’area Nord Est Italia parte una campagna radio e affissioni, rivolta al target delle piccole e medie aziende,
con l’obiettivo di aumentare l’awareness del brand WIND Business in un territorio con un’alta concentrazione di
imprese. Tra le iniziative più significative a livello locale da maggio ad ottobre WIND è presente a Milano, in
occasione dell’EXPO 2015, con l’iniziativa WIND Ti Dona che punta a diffondere l’awareness del brand Digital Home &
Life.
Advertising Online
Sono significativi e costanti, durante tutto l’anno, gli investimenti nei media digitali volti a garantire una awareness
continuativa di tutti i Brand aziendali e di tutte le tipologie di offerte a portafoglio. Le pianificazioni coprono tutti i
principali siti desktop e mobile, con l’utilizzo di formati standard, impact e video, i social media, la search adv e le
attività unconventional. Per quanto riguarda il brand WIND si segnalano, oltre alle campagne display a supporto delle
principali offerte mobili, le attività di engagement online riferite ai programmi musicali The Voice e XFactor9 che
hanno garantito al brand e all’offerta All Inclusive Music una visibilità cross mediale. A novembre, in occasione del
Black Friday, WIND ha proposto inoltre, attraverso impattanti posizioni sul sito Amazon.it, una speciale promozione
rivolta al target tech.
Con particolare riferimento ai brand Infostrada e WIND Business sono da segnalare le attività no stop mirate alla
conversion online, nel caso del brand di telefonia fissa e adsl, e la lead generation nel caso del brand partita iva e
SME.
Continuativi sono anche gli investimenti online a supporto delle offerte a target Etnico, che hanno goduto ad ottobre
di un forte push, nonché le campagne tattiche a supporto delle promozioni riservate a chi ricarica online. Tone of
voice e format di comunicazione delle attività di online advertising, pur adattandosi ai diversi target di riferimento,
garantiscono continuità con quanto pubblicizzato sui mezzi offline al fine di massimizzare gli investimenti aziendali
nella comunicazione.
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Corporate Advertising e Progetti Speciali
Il percorso strategico istituzionale di lungo periodo intrapreso nel 2014, per ribadire il valore della vicinanza alle
persone alla base del posizionamento WIND, è stato ribadito in occasione della Festa del Papà, il 19 marzo 2015,
quando WIND è stata “più vicina” ai suoi clienti proponendo, solo per un giorno in prime-time, due inediti passaggi
televisivi del cortometraggio “Papà”. La campagna è stata rilanciata anche on line sui principali social network e blog
in target e ha ottenuto buoni apprezzamenti dal popolo del web raggiungendo importanti risultati: circa 2 milioni di
visualizzazioni, il premio NC come ‘Miglior Campagna Istituzionale dell'anno’, il primo premio nella categoria ‘Migliore
Viral/Mobile Marketing Campaign’ ed il secondo premio nella categoria ‘Migliore Brand Content/ Entertainment’. Il
cortometraggio ha inoltre ricevuto altri 3 prestigiosi bronzi all’Eurobest, all’Epica Awards e al New York Festival e 4
riconoscimenti agli NC Digital Awards.
Ad agosto l’Azienda è tornata ad esplorare la vicinanza e il rapporto fra uomo e tecnologia con il lancio del nuovo
corto ‘Una grande giornata’. Nel nuovo film per il web, WIND ha scelto di raccontare ancora una storia che parla di
comunicazione e di vicinanza tra le persone. Protagonista è un ragazzino che deve scegliere se trascorrere un
pomeriggio con i videogame, davanti allo schermo di un tablet, o uscire e giocare a pallone con i suoi amici del
cuore. Il lancio è stato supportato da una campagna sui canali social e da un piano stampa sui principali quotidiani
nazionali. A solo un mese dal lancio, il video ha totalizzato oltre 8 milioni e mezzo di visualizzazioni su Facebook e più
di 1 milione e 200 mila visualizzazioni su Youtube confermando l’apprezzamento del Web per una formula narrativa di
maggior respiro rispetto agli standard della comunicazione.
A novembre il cortometraggio WIND ha vinto il bronzo agli Eurobest Awards nella categoria Film come “Viral Film”.
Giunti alla nona edizione, i WIND MUSIC AWARDS sono tornati, il 4 giugno, nel magnifico scenario dell’Arena di
Verona e sono stati trasmessi in diretta in prima serata su Rai 1 raggiungendo uno share del 26,3%. Per ribadire la
vicinanza di WIND alla musica e promuovere l’offerta All Inclusive Music by Napster in sinergia con l’evento WMA,
quest’anno l’Azienda ha ideato e promosso un contest indirizzato a tutti gli utenti del web che consentiva ai
partecipanti di aggiudicarsi dei pass per il backstage della serata e l’offerta All Inclusive Music gratis per 12 mesi.
In ambito istituzionale prosegue il contributo di WIND ai giovani imprenditori attraverso il progetto WIND Business
Factor. Dopo aver premiato a febbraio i vincitori dello Startup Award 2014 WIND ha aperto a marzo le qualificazioni
al WIND Green Award, competizione dedicata a tutte le iniziative di sviluppo imprenditoriale, culturale e sociale con
obiettivo la sostenibilità. A giugno l’incubatore virtuale di WIND ha lanciato l’edizione 2015 del WIND Startup Award
contest rivolto alle startup innovative nei principali settori della digital economy.
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LA RETE
WIND ha sviluppato un'infrastruttura integrata di rete trasmissiva ad alta capacità su tutto il territorio nazionale
fornendo una importante copertura sia per servizi fissi che mobili.
Al 31 dicembre 2015, la rete fissa di WIND copre con servizi a larga banda ADSL il 64,5% della popolazione italiana,
mentre la rete mobile copre il 99,9% della popolazione italiana. In particolare, le reti UMTS/HSPA ed LTE sono
rispettivamente disponibili sul 98,5% e sul 56,3% della popolazione italiana.
Il grafico rappresenta la copertura mobile della popolazione italiana al 31 dicembre 2015:
Al 31 dicembre 2015 le reti mobile e fissa utilizzano 22.300 km di backbone e 5.091 km di rete MAN su cavo in fibra
ottica. Le reti mobile e fissa di WIND utilizzano una piattaforma di rete intelligente, la cui capacità è stata ampliata
così da fornire servizi integrati anche su rete IP. L’integrazione della rete fissa e mobile permette di offrire servizi ai
clienti di telefonia mobile, rete fissa, Internet e VAS. WIND ha circa 496 accordi di roaming con altri operatori di
telecomunicazioni italiani e internazionali in tutto il mondo.
Fixed-Line Network
La rete di trasporto fissa è costituita da fibra ottica con 22.300
km di backbone e 5.091 km di rete MAN che collega tutti i
capoluoghi di provincia e le principali città d'Italia e una rete di
trasmissione radio con 16.193 collegamenti radio.
La rete nazionale di commutazione consiste di una rete
NGN/IMS costituita da 4 Call Control nodes, 4 Media Gateway
Controller e 42 Trunking Gateway. La rete nazionale è
supportata da una rete NGN (Next Generation Network)
dedicata all’interconnessione con gli operatori internazionali
costituita da 2 Media Gateway Controller e 8 Trunking
Gateway. WIND è in grado di gestire tutto il traffico di
backbone su infrastrutture proprie, con scarsa necessità di
affittare ulteriore capacità da terze parti.
Al 31 dicembre 2015 WIND ha 1.636 siti LLU per le connessioni ad abbonati diretti, con una capacità pari a circa 3,37
milioni di linee, ed è interconnessa con 613 SGUs, che permettono la Carrier Selection “indirect” in tutta Italia, così
come i servizi WLR.
Relazione sulla gestione
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Nel 2015 Wind ha investito sulla fibra attivando i servizi a banda ultra larga su circa il 10% della popolazione
sfruttando le tecnologie Fiber To The Cabinet e Fiber To The Home. A Milano è attivo il servizio FTTH ed in
prospettiva verrà esteso ad altre città sfruttando l’accordo di intenti firmato con Metroweb. Nel corso dell’anno si è
inoltre sostanzialmente completata la migrazione del traffico voce di interconnessione con altri operatori nazionali in
tecnologia IP.
La rete WIND per l’accesso ad Internet è costituita da una rete IP, con oltre 50 POP (Point of Presence), attraverso i
quali è possibile accedere ai servizi Internet diretti (xDSL) e indiretti nonché alla rete privata virtuale per servizi
aziendali (xDSL, Fibra Ottica). I nodi d’accesso alla rete IP sono costituiti da 53 BRAS per i servizi Consumer e da 75
Edge Routers per l’utenza Business, dislocati nei PoP per garantire la copertura ottimale del territorio nazionale.
Mobile Network
WIND offre servizi di telefonia mobile attraverso tre differenti reti di Copertura 2G, 3G, 4G. Lo sviluppo della rete 2G
è iniziato nel 1998 e fornisce servizi voce e dati su piattaforma EDGE.
La rete 3G fornisce servizi voce e dati sfruttando la tecnologia HSPA+.
WIND nel 2015 ha completato un significativo piano di refarming a
900MHz della rete UMTS. Cambiando l'uso di una parte del suo
spettro, precedentemente utilizzato per il servizio GSM (un blocco di 5
MHz), è stato possibile migliorare la copertura indoor dei servizi 3G
grazie ad una migliore propagazione delle frequenze a basso spettro.
WIND ha inoltre messo in atto un intenso piano di roll out della rete
4G LTE (long term evolution), rete di ultima generazione per fornire
servizi mobili a larga banda.
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
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La tabella fornisce un'analisi della rete mobile GSM / GPRS e UMTS / HSDPA di WIND al 31 dicembre 2015.
GSM/GPRS
Radiating sites
BSC (Base Station Controllers)
MSC (Mobile Switching Centers)
HLR/HSS (Home Location Register)*
SGSN (Service GPRS Support Node)
GGSN (Gateway GPRS Support Node)*
14.793
233
22
12
6
12
UMTS
Node B
RNC (Radio Network Controller)
MSC-Server
MGW (mediagateway)
SGSN (Service GPRS Support Node)*
LTE
Enodeb
MME
HSS
PDN-GW
S-GW
14.105
127
26
29
12 (6 dual access; 6 triple access)
2.789
6
2
6
6
* Condiviso con UMTS/LTE
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
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ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO
Al fine di selezionare le migliori tecnologie e le migliori soluzioni architetturali, per la rete fissa e mobile, WIND ha
continuato a mantenere un forte presidio per studiare e sperimentare nuove soluzioni volte a incrementare le
prestazioni e la “customer experience” per i clienti a banda larga per la rete mobile e fissa con particolare attenzione
agli aspetti “green”: a titolo di esempio si riporta la predisposizione della Rendicontazione Energetica per poter
accedere a sgravi previsti dal MISE (a partire dal 2016). Sulla rete mobile, nel 2015 WIND ha continuato ad investire
sul 3G per l’ottimizzazione della rete, l’incremento di copertura realizzando nuovi siti anche per aumentare la
‘customer experience’ dei propri clienti. WIND ha già introdotto nel corso del 2015, in aree ad alto traffico, delle
soluzioni small cell, valutandone i benefici sia in termini di consumi energetici che soddisfazione della clientela. Nel
corso del 2016 saranno valutate e approfondite tali soluzioni per migliorare sempre di più la qualità offerta dalla rete
mobile.
Nel corso del 2015 WIND ha continuato a sviluppare un importante piano di roll-out della tecnologia 4G LTE
sfruttando le frequenze in banda 800 MHz e 2600MHz acquisite nel corso dell’asta del 2011 con un’attenta analisi
delle dotazioni spettrali per ottimizzazioni e per riuso delle frequenze GSM 900 e 1800. Lo sviluppo della rete mobile
broadband sia HSPA che LTE passa attraverso l’utilizzo di tecnologie di nuova generazione quali la Single RAN (ossia
una sola infrastruttura per le diverse tecnologie radio 2G, 3G, LTE) che è ormai il riferimento per la rete WIND ed il
costante potenziamento del backhauling in fibra ottica delle BTS e dei ponti radio IP ad alta capacità. Studi per
migliorare l’applicabilità di uno scenario di virtualizzazione e centralizzazione dei servizi VAS (SMS, MMS, VMS, IVR)
sono stati condotti nel corso del 2015. Data l’importanza dei nuovi servizi e della necessità di standardizzazione per le
soluzioni M2M, WIND partecipa alle valutazioni qualitative su scenari di national roaming tra gli operatori e valuta i
vantaggi delle soluzioni su piattaforme centralizzate. Sulla rete fissa di accesso, WIND ha continuato a mantenere la
leadership sul mercato ADSL impostando un piano di ulteriore potenziamento della copertura nazionale con
infrastrutture proprietarie il cui roll-out si realizzerà anche nel corso del 2016. Sull’area di Milano è continuato lo
sviluppo commerciale dei servizi FTTH (Fiber To The Home) di ultima generazione che verrà esteso nel corso del
2016 ad altre aree nazionali.
WIND ha proseguito il percorso di selezione ed introduzione in rete di nuove tecnologie al fine di semplificare ed
ottimizzare l'architettura di rete globale verso un paradigma "all-IP" e “future proof” che comprenda tutti i livelli di
rete (fissa, mobile, trasporto e core).
Confermando la propria vocazione, nel corso del 2015, WIND ha promosso l’introduzione di soluzioni volte a
migliorare le potenzialità di offerta e di business dell’azienda nonché di ottimizzazione dei processi interni. Dopo gli
approfondimenti e test dell’anno precedente, nel 2015 sono state implementate soluzioni relative alle aree
tecnologiche:
1.
Mobility: rafforzate le soluzioni per l’offerta di nuovi servizi di mobile personal cloud mobile commerce (“Crea
il tuo sito”), localizzazione di persone e oggetti, controllo per domotica e videosorveglianza, machine-tomachine (es. soluzioni Digital Home & Life), mobile device management (App MyWind), dematerializzazione
contratti;
2.
Big Data: approfondite nel rispetto delle norme vigenti nuove soluzioni per la sentiment analysis, semantic
analytics, social network analysis, network and service experience analytics;
3.
Customer Experience Management: soluzioni di customer insight con arricchimento da dati social, tavoli
interattivi per miglioramento dell’esperienza di vendita, nuove soluzioni text-to-speech, mobile service
experience e qualità della rete E2E (end to end).
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Nel 2015 WIND ha continuato ad allargare la ricerca di soluzioni innovative al mondo delle start-up italiane con
particolare riferimento a quelle dei programmi Wind Business Factor e LUISS EnLabs che WIND sostiene e promuove;
inoltre, WIND partecipa nel gruppo VimpelCom al progetto “Make Your Mark” per aiutare i giovani in nuove iniziative.
Nel corso del 2015 WIND ha partecipato attivamente a diversi progetti di ricerca, in grado di sfruttare le opportunità
di finanziamento disponibili a livello di Comunità Europea, nonché a livello Pubblica Amministrazione locale
concentrando la propria attenzioni sui temi di interesse:
1.
Soluzioni per la Mobilità sostenibile mediante l’uso di dati raccolti dalla rete mobile e da sensori distribuiti per
applicazioni di geo-localizzazione, sicurezza, pianificazione traffico e turismo sostenibile e sviluppo di
soluzioni per analisi BIG DATA in collaborazione con enti di ricerca, normativi ed università;
2.
Soluzioni per la gestione della sicurezza e della privacy per l’accesso ai dati nel caso di uso di terminal mobili
secondo il modello “BYOD” (Bring Your Own Device);
3.
Soluzioni volte alla Green ICT con particolare attenzione ai data center “green” realizzati secondo nuove
regole volte al miglioramento dell’uso dell’energia sia grazie all’uso di apparati innovativi che grazie a
processi ottimizzati di produzione e controllo presso il data center che coinvolgono anche i fornitori di
energia.
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RISORSE UMANE
Il personale presente nel Gruppo WIND al 31 dicembre 2015 è pari a 6.814 unità.
Consistenza al
Num. medio dipendenti nel
Periodo
31/12/2015
31/12/2014
2015
2014
Dirigenti
120
124
122
127
Quadri
630
621
626
623
6.064
6.149
6.117
6.204
6.814
6.894
6.865
6.954
Impiegati
Totale Gruppo WIND
Nel corso del 2015 nella Capogruppo si sono registrate complessivamente 119 assunzioni e 135 cessazioni. Inoltre
con decorrenza 26 marzo, 67 risorse della società Galata SpA sono uscite dal gruppo.
Di seguito sono illustrate le caratteristiche del personale del gruppo WIND.
Età media: 42
Laureati escl. Call Center: 26%
La presenza femminile è pari al 47%.
Dal punto di vista geografico l’allocazione del personale WIND vede oltre il 74% del personale distribuito tra le sedi di
Milano, Roma, Napoli e Ivrea.
Sedi
Milano*
31/12/2015
31/12/2014
13%
12%
Ivrea
9%
9%
Roma
34%
34%
Napoli*
18%
18%
Altro
26%
27%
100,0%
100,0%
Totale
(*) Milano include la sede di Rho, Napoli include la sede di Pozzuoli
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Di seguito la distribuzione del personale per dipartimenti:
Dipartimenti
31/12/2015
31/12/2014
Network
35%
34%
Information Technology
11%
6%
Customer Care
17%
23%
Marketing & Vendite
25%
25%
Staff
12%
12%
100%
100%
Totale
Organizzazione
Con decorrenza 18 febbraio 2015, è stato conferito alla nuova società Galata SpA il ramo aziendale delle attività di
gestione e manutenzione di parte delle torri di telecomunicazione WIND.
Nel corso del mese di maggio, in continuità con il percorso teso all’innovazione digitale, WIND ha costituito la nuova
Business Unit Digital con l’obiettivo di definire le offerte commerciali rivolte al crescente segmento di clientela “fully
digital”.
Nel corso del terzo trimestre 2015 sono state ri-organizzate le funzioni di marketing e sviluppo prodotti consumer e
SME in ottica di una maggiore focalizzazione di prodotto; inoltre, al fine di potenziare l’offerta rivolta al mercato
Large, sono state razionalizzate le funzioni di supporto alla vendita per migliorarne l’efficacia e l’efficienza operativa.
Nel corso del quarto trimestre infine, con l’obiettivo di massimizzare la focalizzazione e il presidio strategico delle
piattaforme e dei sistemi informativi e di rete e in coerenza con l’evoluzione del business, sono state costituite le
Direzioni tecniche di Information Technology e Network a diretto riporto dell’Amministratore Delegato.
Sviluppo
A fine gennaio 2015 è stato avviato l’annuale processo di valutazione, che si conferma come strumento orientato allo
sviluppo individuale e alla gestione della prestazione. Al 30 settembre 2015, il 99,94% della popolazione ha ricevuto
la valutazione ed il 92,10 % ha concluso il processo di feedback.
Formazione
Nel corso del 2015 sono state erogate 40.155 giornate di formazione/uomo, riconducibili principalmente alle attività
di formazione del New Sourcing Model per WIND.
In merito alle attività formative di reskilling, conseguenti all’accordo sindacale firmato nel mese di luglio 2014, sono
state realizzate nel 2015 per i progetti New Sourcing Model 28.816 giornate di formazione/uomo, che hanno
coinvolto un totale di 647 dipendenti, realizzate sia da parte di fornitori specializzati esterni (70%), sia con la
collaborazione dei dipendenti interni afferenti alle aree sopraindicate, esperti delle tematiche più specifiche del
mondo WIND. Alcune attività formative sono ancora in corso e verranno realizzate nei prossimi mesi. Il 23% delle
attività organizzate con i fornitori sono state finanziate, utilizzando i fondi disponibili, predisponendo 7 piani
presentati e già approvati in termini di rendiconto finale da Fondimpresa.
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Il progetto di formazione on line del Modello 231 ha coinvolto durante l’anno un totale di 545 dipendenti; in totale a
fine 2015 risulta formata il 98% della popolazione aziendale per quanto riguarda il modulo generale, e il 97% della
popolazione target per quanto riguarda la fase formativa, sempre on line, focalizzata alle aree di rischio del modello
peculiari rispetto al business e indirizzata a quadri e dirigenti.
Nel mese di ottobre 2015 è partita la formazione on line sul Codice di Condotta, che ha già coinvolto 487 dipendenti.
Tutte le attività on line di cui sopra proseguiranno, fino a completamento, nel prossimo anno.
Relazioni industriali
Nel corso dell’anno si sono tenuti diversi incontri tra l’Azienda e le OO.SS. – sia a livello nazionale che territoriale - nel
corso dei quali è stato analizzato l’avanzamento dei processi finalizzati al new sourcing model, così come previsto dall’
accordo sindacale del 29 luglio 2014.
In questa sede l’Azienda ha illustrato nel dettaglio le attività oggetto di internalizzazione e le iniziative di formazione a
sostegno del personale interessato dai processi di riqualificazione e mobilità professionale.
Inoltre, sono stati sottoscritti una serie di accordi tra l’Azienda e le OO.SS. per richiedere a Fondimpresa, fondo
interprofessionale per la formazione, il finanziamento di piani formativi finalizzati a sostenere le iniziative di
riconversione professionale previste dall’accordo del 29 luglio 2014.
Nel mese di febbraio è stata esperita la procedura ex art. 47 della Legge 428/90 relativa al conferimento della
struttura Towers Development in Galata SpA, società per il cui sviluppo WIND ha individuato un primario operatore di
settore specializzato nelle infrastrutture di rete. A valle della procedura è stato sottoscritto un verbale di accordo tra
l’Azienda e l’OO.SS. che ha previsto per il personale interessato dal conferimento, il mantenimento dei principali
trattamenti economici e normativi attualmente in essere in WIND, fermo restando quanto previsto dall’art. 2112 del
Codice Civile.
Nel quadro delle iniziative mirate al contenimento del costo del lavoro è stato firmato un accordo finalizzato a
facilitare l’utilizzo delle ferie attraverso la definizione di un programma di chiusure collettive.
Nel corso dell’anno non si sono registrate iniziative di sciopero e, comunque, non si sono avuti impatti sull’operatività
aziendale per effetto di iniziative sindacali. In data 9 febbraio 2016 è stato firmato un accordo con il sindacato per
rendere più efficiente il modello di business dell’Azienda attraverso il completamento del piano di internalizzazione di
attività già avviato e le conseguenti azioni di riqualificazione del personale. A sostegno di questo processo è stata
concordata l’applicazione dei contratti di solidarietà per ulteriori 18 mesi, con l’obiettivo di riassorbire completamente
le eccedenze, anche utilizzando strumenti innovativi quali il telelavoro ed altre forme flessibili di lavoro.
Inoltre è stata condivisa l’applicazione della procedura prevista dalla legge Fornero per consentire la risoluzione
consensuale del rapporto di lavoro ad un massimo di 50 lavoratori che, entro il 2016, si trovino a non più di quattro
anni dal perfezionamento dei requisiti per la pensione.
Da ultimo è stato deciso che, per l’anno 2017, verrà istituito un sistema di “flexible benefits” tramite il quale i
dipendenti potranno accedere, entro limiti di spesa definiti, ad un portafoglio di beni e servizi in convenzione
beneficiando, in al modo, dei vantaggi riconosciuti dalla nuova normativa fiscale (artt. 51 e 100 del TUIR).
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CORPORATE RESPONSIBILITY
WIND ha avuto fin dalla sua costituzione un’attenzione particolare per le attività di corporate responsibility, finalizzate
ad adottare un comportamento responsabile nei confronti di tutti gli stakeholder interni ed esterni e ad integrare
sempre meglio gli aspetti sociali ed ambientali con le proprie attività di business. Questo approccio è continuato
anche nel 2015 con una serie di attività ormai consolidate affiancate a nuovi progetti.
A giugno 2015, WIND ha pubblicato il proprio dodicesimo Bilancio di Sostenibilità, per rendicontare ai propri
stakeholders le performance economiche, sociali ed ambientali realizzate l’anno precedente. Con un approccio
innovativo, il Bilancio ha coinvolto direttamente rappresentanti delle diverse categorie di stakeholders, per definire
insieme a loro le aspettative nei confronti dell’azienda nel quadro delle principali sfide future del settore
telecomunicazioni. Integrando l’obiettivo di trasparenza con quello di fruibilità, il Bilancio, redatto secondo le linee
guida G4 della Global Reporting Initiative, è disponibile in versione web, in un mini-sito integrato con il sito
istituzionale Windgroup.
Nel corso del 2015 WIND ha sviluppato ulteriormente il proprio impegno in iniziative a sostegno delle giovani
generazioni e di tutte quelle forme di “innovazione sociale” che nascono grazie alle nuove tecnologie digitali.
E’ continuata con successo l’iniziativa Wind Business Factor - piattaforma web nata nel 2011 che aiuta gli aspiranti
imprenditori a trasformare la propria idea di business in una concreta attività imprenditoriale – che con il “WIND
Green Award” ha voluto premiare progetti di sviluppo imprenditoriale e sociale che avessero obiettivi di sostenibilità.
Sono, inoltre, proseguite la partnership con l’incubatore LUISS Enlabs di Roma, nata nel 2013, e quella nata nel 2014
con Sistemi Informativi Confindustria ne “Latuaidead’impresa”, iniziativa rivolta a diffondere la cultura imprenditoriale
nelle scuole superiori. Il lancio, a Gennaio, del brand VimpelCom “Make Your Mark”, del quale Wind Business Factor e
Latuaideadimpresa sono entrati a far parte, testimonia l’interesse per tali temi a livello di Gruppo.
A marzo si è tenuta la prima edizione dei “WIND Transparency Awards”, i premi della trasparenza, dedicati alle
iniziative innovative di openness in Italia, selezionate da un apposito Comitato Scientifico. L’evento ha ospitato anche
la premiazione del concorso riservato agli utenti di Wind Transparency Forum, la piattaforma web lanciata da WIND a
ottobre 2014 che raccoglie e racconta in un magazine digitale le iniziative innovative di trasparenza che nascono sul
web grazie alla condivisione aperta di dati e informazioni ed alle nuove forme di collaborazione on-line.
Infine, sempre in tema di innovazione a impatto sociale legata alle tecnologie digitali, a dicembre l’azienda ha
lanciato la piattaforma Wind For Fund. Si tratta di una piattaforma di crowdfunding, creata in partnership con Derev,
che consente a coloro che creano e vogliono promuovere un progetto non solo di finanziarsi in modo pubblico e
trasparente, ma anche di testare direttamente la validità della propria idea di fronte al giudizio della community. La
piattaforma è dedicata a iniziative di valore sociale selezionate in tre grandi aree: no profit, startup e tecnologia,
progetti civici.
Dal punto di vista della tutela dell’ambiente, WIND ha dato seguito nel corso dell’anno alla partnership con WWF su
clima ed energia avviata sul finire dell’anno precedente. Grazie agli investimenti in efficienza energetica, l’azienda nel
2015 ha registrato una riduzione del 36% delle proprie emissioni di CO2 per unità di traffico rispetto alla “baseline” di
due anni prima. Inoltre, dal 2015 WIND ha incrementato in modo sostanziale l’utilizzo di energie rinnovabili,
portandole al 70% dell’energia elettrica acquistata.
Dal punto di vista delle iniziative di charity e solidarietà sociale, infine, WIND ha continuato nel 2015 la propria
strategia di coinvolgimento attivo di clienti e dipendenti, coerentemente con il suo claim istituzionale “più vicini”.
Relazione sulla gestione
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L’iniziativa All Inclusive Solidale, lanciata a dicembre 2013, ha registrato la nuova partnership con il progetto
“Illuminiamo il Futuro” promosso da Save The Children a sostegno dei bambini a rischio di emarginazione educativa
in Italia. I clienti WIND possono contribuire a sostenere i “punti luce”, centri per il recupero scolastico di Save The
Children, direttamente attraverso il proprio piano tariffario, con WIND che raddoppia le somme donate.
Con “WIND adotta una scuola”, realizzata dal 2013 in collaborazione della fondazione Sodalitas, anche nel 2015
l’azienda ha consentito ai propri dipendenti di essere “mentori” nei confronti degli studenti di tre istituti tecnici delle
periferie di Milano, Roma e Napoli, città nelle quali WIND ha le proprie sedi principali, seguendoli in quella fase
importantissima della vita individuale che dalla scuola li avvicina al mondo del lavoro o alle scelte universitarie. In
termini di volontariato aziendale, hanno inoltre confermato un notevole successo le donazioni del sangue svolte nelle
principali sedi aziendali, e la partecipazione alla “Race for the cure”, la corsa per la lotta contro i tumori al seno.
Infine è proseguito, grazie al progetto “Insieme Si Può”, nato nel 2014, il coinvolgimento diretto dei dipendenti WIND
nel proporre e votare, attraverso la intranet aziendale, le iniziative di solidarietà che l’azienda contribuirà a finanziare.
Una modalità di scelta partecipata della charity, che dà preferenza alle iniziative vicine alle sedi aziendali alle quali i
dipendenti possano partecipare anche come volontari.
Relazione sulla gestione
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SCENARIO REGOLAMENTARE AL 31 DICEMBRE 2015
Mercato Fisso
Attività Antitrust
Procedimento I761
In data 4 aprile 2013, l’AGCM ha avviato un procedimento per possibile intesa nel mercato dei servizi tecnici accessori
all’ingrosso alla rete telefonica fissa sulla base di una segnalazione effettuata da WIND nel 2012. Il procedimento,
denominato I761, è stato inizialmente volto ad accertare l’esistenza di violazioni dell’articolo 101 del TFUE (intese tra
società tecniche che forniscono servizi tecnici accessori all’ingrosso alla rete telefonica fissa di Telecom Italia). In data
10 luglio 2013, il procedimento è stato esteso dall’Antitrust anche a Telecom Italia (TI) per l’attività di influenza da
quest’ultima esercitata sull’operato delle società tecniche. Il procedimento è stato successivamente prorogato
dall’Antitrust fino al 31 dicembre 2015 per poter attuare una serie di approfondimenti. Il 6 ottobre 2015 si è svolta
dinnanzi all’Autorità l’Audizione finale.
L’Autorità il 23 dicembre 2015 ha chiuso il procedimento pubblicando nel proprio bollettino il provvedimento finale.
sanzionando Telecom Italia e 6 System (Alpitel, Ceit Impianti, Sielte, Sirti, Site, Valtellina) dopo aver accertato la
violazione dell’articolo 101 del TFUE. La sanzione complessiva è stata di circa 28 milioni di euro.
Il provvedimento del 10 luglio 2013, con cui l’AGCM ha esteso il procedimento I761 nei confronti di Telecom Italia, è
stato da quest’ultima impugnato dinanzi al TAR Lazio. In occasione dell’udienza dell’11 giugno 2014, Telecom Italia
ha chiesto la cancellazione ed il rinvio dell’udienza. Il TAR ha accolto la richiesta di Telecom Italia ed ha pertanto
disposto la cancellazione della causa dal ruolo.
Procedimento A428C
In data 15 luglio 2015, l’AGCM ha avviato un procedimento nei confronti di Telecom Italia contestandole la violazione
di cui all'articolo 15, comma 2, della legge n.287/90 per inottemperanza alle lettere a) e c) del provvedimento
dell'Autorità n. 24339 del 9 maggio 2013 (provvedimento emesso a conclusione del procedimento A428). L’Autorità
ha, infatti, ritenuto che i nuovi elementi acquisiti, a fronte di segnalazione di alcuni operatori, evidenzino il
perpetuarsi di condotte anticoncorrenziali nello svolgimento delle attività di fornitura di servizi di accesso all’ingrosso,
nei confronti degli operatori alternativi e che tali comportamenti violano la diffida ad astenersi dal porre in essere
comportamenti analoghi a quelli oggetto dell’infrazione accertata per abuso di posizione dominante con il sopra citato
provvedimento n. 24339/2013. Il 4 gennaio 2016, l’AGCM ha pubblicato la propria decisione di prorogare il termine di
conclusione del procedimento fino al 31 luglio 2016.
Offerte di Riferimento di Telecom Italia
Nel mese di settembre 2014 è stata pubblicata la consultazione pubblica sull’offerta di riferimento di Telecom Italia
relativa all’interconnessione fissa per l’anno 2013 (delibera 71/14/CIR). AGCOM ha sottoposto al vaglio della
Commissione Europea il proprio schema di decisione. Successivamente AGCOM ha pubblicato in data 26 giugno 2015
la decisione finale (delibera 52/15/CIR).
Relazione sulla gestione
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Alla fine del mese di dicembre 2014 è stata avviata con la delibera 135/14/CIR la consultazione pubblica relativa
all’offerta di riferimento ULL e co-locazione 2014 di Telecom Italia per tutte le tematiche di carattere tecnico e
procedurale oltre che le condizioni economiche dei servizi soggetti ad orientamento al costo, quali i contributi una
tantum e i servizi di co-locazione secondo quanto prospettato nello schema di provvedimento di analisi di mercato.
In data 7 gennaio 2015 è stata avviata con la delibera 136/14/CIR la consultazione pubblica relativa all’offerta di
riferimento WLR 2014 di Telecom Italia per tutte le tematiche di carattere tecnico e procedurale oltre che le
condizioni economiche dei servizi in essa inclusi. Tali condizioni economiche sono valutate sulla base
dell’orientamento al costo per contributi e servizi accessori, in linea con i preliminari orientamenti della nuova analisi
di mercato che ne prevede la valutazione annuale nel procedimento di approvazione dell’offerta di riferimento. La
decisione finale sull’OR WLR 2014 è stata pubblicata da AGCOM con la decisione 168/15/CIR, mentre la decisione
sull’OR ULL 2014 è stata pubblicata da AGCOM con la decisione 169/15/CIR. Per i canoni di accesso sia del WLR che
dell’ULL 2014 la valutazione è stata svolta nell’ambito dell’analisi di mercato dell’accesso fisso.
A febbraio 2015 con la delibera 17/15/CIR, AGCOM ha avviato la Consultazione pubblica concernente l’approvazione
dell’offerta di riferimento di Telecom Italia per l’anno 2014 relativa ai servizi trasmissivi a capacità dedicata (circuiti
terminating, flussi di interconnessione e raccordi interni di centrale). Anche in tale consultazione sono state valutate
tutte le tematiche di carattere tecnico e procedurale oltre che le condizioni economiche dei servizi soggetti ad
orientamento al costo, quali i contributi una tantum e i flussi di interconnessione lasciando invece la definizione dei
canoni dei servizi terminating all’approvazione della relativa analisi di mercato in corso. La decisione finale sull’OR
terminating 2014 è stata adottata da AGCOM con la decisione 167/15/CIR.
Successivamente è stata avviata, la consultazione pubblica sullo schema di provvedimento di approvazione delle due
offerte di riferimento di Telecom Italia per l’anno 2014 relative ai servizi di accesso alle infrastrutture NGAN e al
servizio di accesso End-to-End. La decisione finale sulle OR appena citate è stata adottata da AGCOM con la delibera
171/15/CIR.
A luglio 2015 è stata avviata la consultazione pubblica sullo schema di provvedimento di approvazione delle due
offerte di riferimento di Telecom Italia per l’anno 2014 relative ai servizi bit-stream su rete in rame e ai servizi
bitstream NGA (e VULA). Le consultazioni sono ancora in corso.
Nel mese di ottobre 2015 con la delibera 119/15/CIR, AGCOM ha avviato la consultazione pubblica sull’OR di
interconnessione 2014 di Telecom Italia. In tale consultazione AGCOM sottopone alle osservazioni del mercato anche
una revisione delle tempistiche sottostanti la procedura di Number Portability pura del fisso. La consultazione è in
corso.
Nel mese di gennaio 2015, AGCOM ha avviato la consultazione pubblica per la revisione delle OR ULL 2015 e 2016 di
Telecom Italia. La Consultazione è in corso.
Nel mese di marzo 2014, Telecom Italia ha notificato i ricorsi per l’annullamento delle delibere 746/13/CONS e
747/13/CONS, contestando in massima parte l’approccio adottato dall’Autorità per la determinazione del WACC, il
parametro che indica la remunerazione del capitale investito su cui, tra l’altro, si basa il prezzo ULL. WIND si è
costituita in giudizio, in difesa di AGCOM, in entrambi i procedimenti. Anche Fastweb, per motivi diversi, ha
impugnato le predette delibere per il 2013. BT ha impugnato invece soltanto la delibera 746/13/CONS, relativa alla
determinazione del prezzo per il WBA 2013.
Il ricorso di BT non è stato notificato ma WIND ha deciso di intervenire nel predetto procedimento.
L’udienza per la discussione del merito, relativa sia ai ricorsi presentati da Telecom Italia per l’annullamento delle
delibere 747/13/CONS e 746/13/CONS, sia ai ricorsi presentati da Fastweb per l’annullamento delle medesime
delibere e da BT per l’annullamento parziale della delibera 746/13/CONS era prevista per il 19 novembre 2014.
Relazione sulla gestione
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Con sentenza del 18 febbraio 2015, il TAR Lazio ha respinto i ricorsi presentati da Telecom Italia, Fastweb e BT per
l’annullamento della delibera 746/13/CONS (approvazione dell’Offerta di Riferimento di Telecom Italia per l’anno 2013
relativa ai servizi bitstream). Con sentenza del 9 marzo 2015, il TAR Lazio ha respinto i ricorsi presentati da Telecom
Italia e Fastweb per l’annullamento della delibera 747/13/CONS (approvazione dell’Offerta di Riferimento di Telecom
Italia per l’anno 2013 per i servizi di accesso ULL).
Il 18 maggio 2015 Telecom Italia e Fastweb hanno notificato a WIND il ricorso in appello al Consiglio di Stato per la
riforma o l’annullamento della sentenza del TAR di rigetto del ricorso presentato per l’annullamento della delibera
746/13/CONS (WBA 2013). WIND si è costituita in giudizio il 5 giugno 2015 e, a valle dell’udienza svoltasi il 24
settembre 2015, le cause sono state trattenute in decisione. Siamo quindi in attesa della sentenza del Consiglio di
Stato.
Il 9 giugno 2015 Telecom Italia e l’11 giugno Fastweb hanno anche notificato a WIND il ricorso in appello al Consiglio
di Stato per la riforma o l’annullamento della sentenza del TAR di rigetto del ricorso presentato per l’annullamento
della delibera 747/13/CONS (ULL 2013). Il 24 giugno 2015 WIND si è costituita in giudizio e, a valle dell’udienza
svoltasi il 24 settembre 2015, le cause sono state trattenute in decisione. Siamo quindi in attesa della sentenza del
Consiglio di Stato.
BT ha presentato ricorso in appello al Consiglio di Stato per la riforma o l’annullamento della sentenza del TAR di
rigetto del ricorso presentato per l’annullamento della delibera 746/13/CONS (WBA 2013). In data 6 giugno 2015
WIND ha notificato a BT l’atto di intervento in giudizio. L’udienza si è svolta il 24 settembre e la causa è stata
trattenuta in decisione. Siamo quindi in attesa della sentenza del Consiglio di Stato. Telecom Italia ha inoltre
impugnato nel mese di novembre 2014 le delibere 67-68-69-70/14/CIR relative al prezzo per il WLR 2013, accesso
NGAN 2013, NGA bit-stream e VULA 2013 e servizi trasmissivi a capacità dedicata 2013. WIND si è costituita in tutti i
giudizi a sostegno della posizione di AGCOM. Anche Fastweb ha impugnato la delibera 67/14/CIR e WIND si è
costituita in giudizio. Le date delle udienze non sono ancora fissate.
FTTCab e tavolo tecnico subloop unbundling
Recentemente è stato istituito da AGCOM il tavolo tecnico sul sub-loop unbundling, allo scopo di definire tematiche
sia tecniche che procedurali inerenti questo servizio, che fornisce la base per l’erogazione da parte degli operatori
alternativi di servizi NGA di tipo FTTCab.
Nei primi quattro incontri (21 febbraio e 7, 21 e 28 marzo 2014), gli operatori hanno fatto le loro proposte sulle
specifiche tecniche dei cabinet che accoglieranno gli apparati degli OLO (affiancati agli esistenti cabinet di Telecom
Italia) e dei sopralzi (sia sul cabinet OLO che sul cabinet di Telecom Italia). Inoltre, sono state presentate proposte
sulle procedure di annuncio per l’alloggiamento di uno o più unità ottiche (ONU) degli OLO nei sopra citati cabinet e
sopralzi. In base agli elementi emersi sul tavolo, l’Autorità ha pubblicato la delibera 155/14/CONS (impugnata da
Telecom Italia e da Fastweb con motivi aggiunti ai ricorsi principali presentati al TAR Lazio per l’annullamento delle
delibere 747/13/CONS e 746/13/CONS, che, come detto, sono stati respinti dal TAR Lazio con sentenze del 18
febbraio 2015 e del 9 marzo 2015), in cui di fatto è stato riconosciuto un principio di modularità per gli OLO che
entreranno nel processo di infrastrutturazione solo in un momento successivo: il cabinet multi-operatore dovrà essere
realizzato prevedendo un modulo base per 1 OLO e moduli da sopralzo aggiuntivi da 1 OLO. Tutti i moduli, base e
sopralzo, disporranno di una porta di accesso autonoma. Ogni operatore dovrà poter accedere alla sua parte in modo
autonomo. Gli OLO che abbiano realizzato, per il tramite di Telecom Italia, un armadio adiacente dovranno in seguito
fornire accesso agli altri OLO interessati ad installare il proprio sopralzo senza opporre ostacoli, seppure nei limiti
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
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della fattibilità tecnica ed integrità della rete. Per il solo anno 2014 è prevista una procedura transitoria applicabile
agli armadi per i quali Telecom Italia ha già avviato i lavori di predisposizione. Dal 2015 si applicherà la procedura a
regime. I lavori del tavolo tecnico stanno proseguendo con la definizione di un requisito per il cosiddetto Multi
Operator Vectoring (MOV). Un primo documento di specifiche MOV è stato inviato dall’Autorità alle imprese
manifatturiere.
A luglio 2015, in un comunicato stampa inerente lo schema di delibera di analisi dei mercati dell’accesso all’ingrosso
alle rete fissa di Telecom Italia, l’Autorità ha anticipato di aver definito regole per l’uso del vectoring, in modalità MOV
(Multi-Operator Vectoring), nel caso di accesso al cabinet. La Commissione Europea ha accolto favorevolmente
l’intenzione dell’Autorità di elaborare un processo inteso a diffondere il MOV in Italia, basato sui requisiti tecnici
approvati dall’Autorità ed ha osservato che gli eventuali obblighi simmetrici che ne deriveranno dovranno essere
conformi all’articolo 5 della direttiva accesso. La Commissione ha chiesto all’Autorità di rispettare tale disposizione
nell’elaborare i futuri accordi per la realizzazione del MOV in Italia, il cui ambito d’applicazione, secondo la
Commissione, deve essere notificato a norma dell’articolo 7 della direttiva quadro. In delibera 623/15/CONS,
l’Autorità ha stabilito che a far data dalla pubblicazione delle proprie specifiche tecniche inerenti al MOV, Telecom
Italia e gli operatori che intendono adottare sistemi di trasmissione vectoring si conformino alle prescrizioni tecniche
e procedurali nelle stesse contenute.
Test di replicabilità delle offerte di Telecom Italia
Con la delibera n. 537/13/CONS avente ad oggetto “Obblighi di non discriminazione: aggiornamento della
metodologia dei test di replicabilità” – pubblicata in data 15 ottobre 2013 – AGCOM ha dato avvio al procedimento
istruttorio finalizzato all’adeguamento dei metodi e degli strumenti alla base dei test di prezzo volti ad accertare la
replicabilità economica delle offerte al dettaglio di Telecom Italia. Tali test mirano a verificare se i prezzi retail
praticati dall’operatore regolato sono sostenibili da un operatore alternativo efficiente che adopera i servizi
all’ingrosso regolati, al fine di garantire l’applicazione del principio di parità di trattamento interno-esterno ed evitare
fenomeni di compressione dei margini a danno della concorrenza.
Nell’ambito del procedimento avviato con la delibera 537/13/CONS, nel mese di novembre 2013, AGCOM ha dato
avvio ad una fase di studio volta a valutare: le procedure ed i termini del procedimento di test di prezzo e gli
strumenti da impiegare allo scopo di accertare la replicabilità economica delle offerte retail dell’operatore con
significativo potere di mercato (SMP) ovvero Telecom Italia. WIND ha inviato ad AGCOM il proprio posizionamento in
data 20 gennaio 2014 ed è stata successivamente udita dall’Autorità. Inoltre, in data 21 maggio 2014, l’AGCOM ha
richiesto agli operatori fissi i costi di alcune componenti di rete nell’ambito delle attività di aggiornamento dei modelli
di replicabilità ai sensi della Delibera 499/10/CONS.
In data 31 luglio 2014, l’AGCOM ha proposto l’aggiornamento del cosiddetto Mix produttivo per la valutazione della
replicabilità delle offerte al dettaglio a banda ultra-larga su fibra ottica.
Si evidenzia infine che ad ottobre 2014, WIND ha inviato un contributo al BEREC in merito ad una consultazione
pubblica sugli aspetti operativi del test di replicabilità delle offerte retail.
Ad aprile 2015, AGCOM ha pubblicato la Delibera 119/15/CONS che sospende i termini del procedimento istruttorio di
cui alla delibera n. 537/13/CONS fino ad una nuova data da definirsi (successiva alla conclusione dell’analisi dei
mercati dei servizi di accesso alla rete fissa avviato con delibera n. 390/12/CONS) che verrà comunicata mediante
apposita delibera pubblicata sul sito web dell’
Relazione sulla gestione
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Autorità. In data 24 dicembre 2015 AGCOM ha pubblicato la delibera n. 660/15/CONS per il riavvio del procedimento
istruttorio avente ad oggetto l’aggiornamento della metodologia dei test di replicabilità di cui alla delibera n.
537/13/CONS e l’avvio della consultazione pubblica relativa.
Analisi di Mercato – Accesso Fisso
In data 4 aprile 2013, è stata pubblicata la consultazione pubblica 238/13/CONS relativa alle analisi dei mercati 1-4-5.
WIND ha inviato il proprio posizionamento.
In data 1 agosto 2013, AGCOM, con la delibera 453/13/CONS, ha prorogato il procedimento relativo all’analisi dei
mercati 1, 4 e 5 per tenere in considerazione il progetto di separazione della rete di accesso prospettato da Telecom
Italia.
In data 24 febbraio 2014, l’AGCOM con la delibera 65/14/CONS, ha prorogato di ulteriori 90 giorni il termine di
conclusione del procedimento istruttorio di cui alla delibera n. 390/12/CONS. E’ stata concessa agli operatori la
possibilità di inviare integrazioni alla documentazione già presentata in relazione a fatti ed elementi fortemente
innovativi avvenuti a partire dal secondo semestre 2013. Inoltre, AGCOM in data 20 marzo 2014 ha richiesto agli
operatori una serie di informazioni supplementari sulle linee d’accesso retail e wholesale relativamente agli anni 2012
e 2013. Durante il mese di marzo 2015, facendo seguito alla consultazione 238/13/CONS e degli elementi emersi nel
frattempo, con la delibera 42/15/CONS AGCOM ha avviato una ulteriore consultazione relativa all’analisi di mercato
dei servizi di accesso fisso per il periodo 2014-2017.
A luglio 2015, in un comunicato stampa, AGCOM ha comunicato di aver approvato per i successivi commenti della
Commissione Europea, lo schema di delibera di analisi dei mercati dell’accesso all’ingrosso alle rete fissa di Telecom
Italia, valido per il periodo 2014-2017. Con questa decisione, AGCOM intende definire regole e prezzi per l’accesso
alla rete di Telecom Italia in rame e fibra da parte degli operatori concorrenti, uniformi su tutto il territorio nazionale.
Dopo il parere della Commissione Europea, AGCOM ha pubblicato in data 22 dicembre 2015 la decisione finale
623/15/CONS relativa ai servizi di accesso fisso Wholesale di Telecom Italia per il periodo 2014-2017.
Relativamente ai servizi di accesso per gli anni 2010-2012, AGCOM ha avviato in data 11 novembre 2013 con la
delibera 563/13/CONS un apposito procedimento di esecuzione delle sentenze del Consiglio di Stato relative alle
delibere n. 731/09/CONS e n. 578/10/CONS concernenti i prezzi dei servizi di accesso all’ingrosso alla rete fissa di
Telecom Italia. In data 20 giugno 2014, AGCOM con la delibera 258/14/CONS ha avviato la consultazione pubblica
contenente gli orientamenti relativi all’ottemperanza alle sentenze del Consiglio di Stato. In data 15 dicembre 2014,
AGCOM ha comunicato che nella riunione tenutasi in pari data “La decisione, adottata dal Consiglio stabilisce che: i) il
canone di unbundling per l’anno 2012 si riduce a 9,05 euro/mese, per effetto della rideterminazione dei costi di
manutenzione correttiva;ii) i contributi per il servizio di unbundling si collocano in un paniere distinto da quello dei
canoni e sottoposto a un diverso price cap. La riduzione del canone del servizio di unbundling si riflette anche sui
valori relativi agli anni 2010 e 2011, che scendono rispettivamente a 8,65 ed 8,90 euro/mese. Per i profili relativi ai
canoni dei servizi bitstream e WLR, si dovrà attendere invece l’esecuzione di un’altra sentenza del Consiglio di Stato,
riguardante il canone del servizio bitstream naked per il 2009, il cui esame è all’ordine del giorno di una delle
prossime riunioni del Consiglio.”. Successivamente come sopra anticipato, a seguito del confronto anche con la
commissione Europea e della ulteriore sentenza del consiglio di Stato sul bitstream Naked 2009, con il comunicato
stampa del 25 febbraio 2015 AGCOM ha reso noto che “Il Consiglio dell’Autorità [..] ha approvato [..] la proposta [..]
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con cui si dà esecuzione alle Sentenze del Consiglio di Stato nn. 1837/13, 1645/13, 1856/13, relative ai prezzi dei
servizi d’accesso all’ingrosso alla rete fissa per gli anni 2010-2012.” In particolare AGCOM ha evidenziato di aver
rivisto le tariffe dei canoni ULL e dei contributi ULL.
A marzo 2015 con la delibera 68/15/CONS, AGCOM ha poi avviato la Consultazione pubblica in merito all'esecuzione
della sentenza del Consiglio di Stato n. 5733/2014 relativa alla delibera n. 71/09/CIR concernente l'approvazione
dell'offerta di riferimento di Telecom Italia per l'anno 2009 relativa ai servizi bitstream. A seguito della consultazione
AGCOM ha poi notificato in Commissione Europea la propria proposta di decisione finale inerentemente i servizi WLR
e Bitstream per il periodo 2010-2012 e per il canone del Bitstream Naked per l’anno 2009. Le decisioni sono state
vagliate dalla Commissione Europea. Le decisione finali sono state pubblicate da AGCOM in data 11 novembre 2015
con le delibere 578/15/CONS (bitstream Naked 2009) e 579/15/CONS (WLR e bitstream 2010-2012).
In data 9 aprile 2105, AGCOM ha pubblicato la delibera 86/15/CONS relativa all’approvazione finale delle tariffe dei
canoni ULL e dei contributi ULL per il periodo 2010-2012 a seguito delle Sentenze del Consiglio di Stato nn. 1837/13,
1645/13, 1856/13 sopra citate.
La delibera 86/15/CONS è stata recentemente impugnata dagli operatori Fastweb e Telecom Italia. In particolare,
Fastweb ha notificato a WIND il 5 giugno 2015 ricorso al Consiglio di Stato lamentando l’inottemperanza sostanziale
di AGCOM, con la delibera 86/15/CONS, a quanto stabilito nelle precedenti sentenze. Nell’ambito del medesimo
procedimento Telecom Italia ha notificato a WIND, lo scorso 5 agosto, ricorso incidentale, lamentando
l’inottemperanza dell’Autorità. WIND si è costituita in giudizio il 24 giugno 2015 e l’udienza, inizialmente fissata per il
giorno 8 ottobre 2015, è stata posticipata al 22 ottobre 2015. Con sentenza n. 5708/2015 del 17.12.2015 il Consiglio
di Stato ha rigettato i ricorsi presentati da FW e da TI (in via incidentale) confermando la validità della delibera n.
86/15/CONS.
Fastweb ha anche notificato ricorso al TAR chiedendo l’annullamento della delibera 86/15/CONS per i medesimi vizi
lamentati nel ricorso innanzi al Consiglio di Stato. Il ricorso è stato notificato a WIND in data 8 giugno 2015 e WIND
si è costituita in giudizio il 26 giugno 2015. Si è in attesa di fissazione della data d’udienza.
Anche Telecom Italia ha notificato ricorso al TAR chiedendo l’annullamento della delibera 86/15/CONS. Il ricorso è
stato notificato a WIND in data 8 giugno 2015 e WIND si è costituita in giudizio il 26 giugno 2015. Si è in attesa di
fissazione della data d’udienza.
Linee guida per le condizioni di accesso wholesale alle reti a banda ultra larga destinatarie di contributi
pubblici
Ad ottobre 2015 AGCOM ha indetto, con delibera 575/15/CONS una consultazione pubblica concernente le linee
guida per le condizioni di accesso wholesale alle reti a banda ultra larga destinatarie di contributi pubblici.
Una varietà di soggetti sia pubblici che privati è coinvolta nell'implementazione di rete in fibra ottica, pertanto
l’Autorità ha ritenuto essenziale definire un quadro di regole a livello wholesale che garantisca a tutti (operatori che
realizzano l’infrastruttura e soggetti che operano nel mercato a valle) la giusta remunerazione degli investimenti, così
da incentivarne la rapida diffusione dei servizi. Il termine per la presentazione delle comunicazioni di risposta alla
consultazione pubblica è stato fissato, con delibera 635/15/CONS, al 7 gennaio 2016.
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Indagine conoscitiva sulle piattaforme digitali e i servizi di comunicazione elettronica
Con la delibera 357/15/CONS AGCOM ha indetto un’indagine conoscitiva sulle piattaforme digitali rivolta a tutti i
soggetti che operano lungo la catena del valore dei nuovi servizi digitali erogati attraverso internet. L’indagine si
propone di i) comprendere i modelli di business impiegati da tali soggetti; ii) definire strumenti a tutela degli utenti e
del mercato nel suo complesso; iii) valutare l’opportunità di definire regole volte a stabilire un “level playing field” tra
i nuovi soggetti e i soggetti tradizionali; iv) comprendere il funzionamento delle piattaforme di distribuzione delle app
e delle tecnologie sottostanti alle app; v) comprendere quale ruolo rivestano nel nuovo ecosistema digitale le app
sociali di comunicazione (es. Whatsapp, Viber, WeChat, Facebook Messanger, Skype). L’indagine è ancora in corso.
Analisi di Mercato – Accesso Fisso: Linee Affittate – segmenti Terminating Mercato 6
Il 4 novembre 2013, AGCOM ha avviato con delibera 603/13/CONS il procedimento di identificazione ed analisi del
mercato della fornitura all'ingrosso di segmenti terminali di linee affittate, indipendentemente dalla tecnologia
utilizzata per fornire la capacità affittata o riservata (Mercato n. 6 della Raccomandazione della Commissione europea
n. 2007/879/CE). A seguito della raccolta informativa, nel mese di novembre 2014 è stata avviata la consultazione
pubblica 559/14/CONS, relativamente alla quale WIND ha inviato le proprie osservazioni. Con la delibera
412/15/CONS AGCOM ha pubblicato la decisione finale relativamente al mercato della fornitura all'ingrosso di
segmenti terminali di linee affittate.
Terminazione fissa
La delibera 229/11/CONS stabiliva che dal 1 gennaio 2012 le tariffe di terminazione sarebbero state simmetriche tra
Telecom Italia e gli altri operatori, in particolare le tariffe di terminazione TDM saranno simmetriche a livello SGU,
mentre le tariffe di terminazione IP saranno simmetriche e definite a seguito di due procedimenti uno tecnico su
interconnessione IP e uno economico per la definizione del modello BULRIC. Successivamente, a seguito di una
sentenza del Consiglio di Stato del 15 febbraio 2013, la simmetria tra terminazione fissa di Telecom Italia e degli OLO
è stata annullata. Successivamente i valori di terminazione degli OLO per l’anno 2012 sono stati approvati a marzo
2013 da AGCOM con la delibera 187/13/CONS. Il valore di terminazione fissa sulla rete di Telecom Italia ai vari livelli
di interconnessione sono stati decisi con la delibera 92/12/CIR.
La delibera 187/13/CONS è stata impugnata dinanzi al Tar Lazio da Telecom Italia per cercare di ottenere un prezzo
di terminazione OLO più basso rispetto a quello stabilito da AGCOM. Fastweb ha invece impugnato la stessa delibera
per cercare di ottenere un prezzo più alto. A seguito dell’udienza di merito, svoltasi il 23 aprile 2014, il TAR ha
respinto entrambi i ricorsi di Telecom Italia e Fastweb. Con ricorso notificato a WIND in data 14 ottobre 2014,
Fastweb ha proposto appello avverso tale sentenza del TAR. Anche Telecom Italia ha impugnato detta sentenza.
WIND si è costituita a supporto di AGCOM. Il 22 gennaio 2015 si è svolta l’udienza dinanzi al Consiglio di Stato. Con
sentenza del 30 settembre 2015 il Consiglio di Stato ha respinto entrambi gli appelli.
Nel mese di dicembre 2013, AGCOM, con la delibera 668/13/CONS, ha deciso definitivamente i prezzi dei servizi
wholesale di interconnessione fissa per gli anni 2013-2015 applicabili alle reti degli operatori Telecom Italia e
operatori alternativi, indipendentemente dalla tipologia di rete sottostante (TDM o IP).
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Con la delibera n. 182/15/CONS, AGCOM ha riavviato nel mese di maggio 2015 il nuovo ciclo di analisi di mercato
relativamente ai servizi di interconnessione nella rete telefonica pubblica fissa. Il procedimento è in corso e al
momento si è conclusa la fase di prima fornitura delle informazioni quantitative e qualitative richieste da AGCOM e
sono state avviate da AGCOM richieste di informazioni aggiuntive.
Procedure di Migrazione e di Number Portability pura
A seguito di un tavolo tecnico tra operatori presso AGCOM per l’aggiornamento delle procedure di migrazione
tenendo conto dei servizi di sub-loop ULL, della possibilità di gestire operatori virtuali nel fisso e della necessità di
gestire le migrazioni sulle offerte NGA di Telecom Italia nel fisso ed a seguito di apposita consultazione pubblica
(31/13/CIR) in data 20 novembre 2013, tramite la delibera 611/13/CONS, AGCOM ha emesso le integrazioni alle
procedure di attivazione, migrazione e cessazione nei servizi di accesso per servizi NGAN (VULA FTTCab-FTTH,
Bitstream FTTCab naked e condiviso, bitstream FTTH, End to End, Accesso al segmento di terminazione in fibra
ottica) e subloop di Telecom Italia (fornendo le nuove matrici di sovrascrittura) e per la rivendita a livello wholesale
dei servizi di accesso (cd. Procedure OLO retail/OLO wholesale).
In merito alle procedure di attivazione/migrazione, si segnala che in data 17 luglio 2014, AGCOM ha emesso la
delibera 309/14/CONS nella quale ha diffidato Telecom Italia a rispettare le regole che governano le procedure di
trasferimento delle utenze. E’ in corso un monitoraggio da parte di AGCOM in merito all’implementazione da parte di
Telecom Italia delle disposizioni contenute nella delibera 309/14/CONS.
Durante il mese di marzo 2015, AGCOM ha reso noto agli operatori una prima informativa sulle indagini svolte dal
gruppo di lavoro AGCOM inerente l’attività di monitoraggio sul fenomeno della migrazione della clientela di rete fissa.
Relativamente a tale informativa ed agli elementi riscontrati AGCOM ha richiesto agli operatori del mercato le proprie
osservazioni. Il procedimento di valutazione da parte di AGCOM è ancora in corso. Inoltre, nel mese di ottobre 2015
con la delibera 119/15/CIR AGCOM ha sottoposto a consultazione una revisione delle tempistiche sottostanti la
procedura di Number portability pura del fisso. La consultazione è in corso.
Decisioni e consultazioni pubbliche della Commissione Europea e del BEREC
Nel corso del 2015 WIND ha partecipato inviando i propri contributi e posizionamenti alle consultazioni pubbliche
della Commissione europea e del BEREC. In particolare si segnalano di seguito le principali:

risposta al questionario sull’analisi e regolazione degli Oligopoli (BEREC – Gennaio 2015 ) e risposta alla
draft opinion sull’analisi e regolazione degli Oligopoli (BEREC – Agosto 2015);

risposta alla survey sulla Copertura Broadband in UE (Commissione Marzo 2015);

risposta alla Report Lamy e futuro uso della frequenza UHF TV (Commissione Aprile 2014);

risposta a consultazione sui Report su Virtual Access Products e sull’ analisi dei mercati Oligopolistici e
regolazione (BEREC – Agosto 2015);

risposta alla consultazione sui report relativi a gli OTT services e IoT- M2M (BEREC – Novembre 2015);

risposta alle consultazioni sulla Revisione del Framework Regolamentare delle Telecomunicazioni, sulle
esigenze in termini di velocità e qualità di Internet oltre il 2020, sul quadro normativo per le piattaforme, gli
intermediari online, i dati e il cloud computing e l’economia collaborativa in seno alla Digital Single Market
strategy adottata dalla Commissione (Commissione – Dicembre 2015).
Relazione sulla gestione
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Inoltre, a novembre 2015, a seguito di un processo legislativo di più di 18 mesi è stato adottato il Regolamento
“Connected Continent” Telecom Single Market, avente in oggetto disposizioni sul Roaming (vedi punto
corrispondente) e sulla Net Neutrality. Le principali disposizioni in merito alla Net Neutrality prevedono: il principio
relativo alla garanzia degli Internet end-users rights, che richiede il trattamento egualitario di tutto il traffico e una
Rete aperta a tutela dei diritti del cittadino di non discriminazione e di accessibilità della Rete stessa.
Mercato Mobile
Attività antitrust - Procedimento I757
Nel settembre 2012, l’AGCM aveva avviato nei confronti di Telecom Italia, Vodafone e WIND il procedimento I757
che, sulla base di una segnalazione del provider di servizi mobili BIP Mobile, aveva ipotizzato una presunta intesa
orizzontale restrittiva della concorrenza finalizzata ad ostacolare l’accesso al mercato di BIP Mobile. In data 23
gennaio 2013 e 27 giugno 2013, l’AGCM aveva inviato due richieste di informazioni a cui WIND ha fornito le proprie
risposte. Nel gennaio 2014, l’AGCM aveva poi contestato alle sole Telecom Italia e WIND un’intesa verticale. WIND
ha dunque presentato impegni il 4 aprile 2014 e la successiva consultazione pubblica (market test), la quale ha visto
la partecipazione di due intervenienti, ha confermato la piena attitudine delle misure proposte da WIND a rimuovere
efficacemente le preoccupazioni concorrenziali.
Conseguentemente il 22 dicembre 2014, a chiusura del procedimento I757 (previsto per il 31 dicembre 2014),
l’AGCM ha pubblicato sul proprio sito sia il provvedimento di archiviazione sulla presunta intesa orizzontale finalizzata
ad ostacolare l’accesso al mercato di BIP Mobile, sia il provvedimento di accoglimento dei rispettivi impegni presentati
da WIND e da Telecom Italia con riferimento al profilo di intesa verticale. Il procedimento si è dunque concluso per
WIND dimostrando la correttezza e trasparenza del proprio operato e quindi senza infrazioni né sanzioni.
Il 30 marzo 2015, WIND ha inviato in AGCM la propria relazione di ottemperanza agli impegni approvati dall’Autorità.
L’Autorità il 20 maggio 2015 ha preso atto della relazione di ottemperanza agli Impegni di WIND e l’ha ritenuta
conforme con gli impegni assunti e resi obbligatori nel provvedimento di chiusura del procedimento I757.
Analisi di Mercato - Terminazione Mobile
La delibera 621/11/CONS del 4/1/2012 i) ha individuato 4 mercati distinti (uno per ciascuna rete dei 4 operatori
mobili), ii) al momento dell‘attività di monitoraggio ha evidenziato che non ci sono MVNO con archi di numerazione
propria e infrastrutturali, iii) ha confermato la notifica di significativo potere di mercato (SMP) per i 4 MVNO, ciascuno
sul proprio mercato di riferimento, iv) ha confermato per i 4 SMP gli obblighi di: Accesso e di uso di determinate
risorse di rete (OR pubblica), Trasparenza (OR pubblica), Non Discriminazione (OR pubblica), Contabilità regolatoria e
Controllo dei prezzi (definiti sulla base del modello di costo BU LRIC adottato con delibera 60/11/CONS), e v) ha
calcolato i prezzi di terminazione tramite il modello BULRIC adottato con delibera 60/11/CONS il quale include un
ragionevole tasso di remunerazione del capitale impiegato (WACC) pari a 10,4% (nella 667/08/CONS era 12,4%). Il
30 settembre 2015 l’Autorità, con la delibera 497/15/CONS, dopo il vaglio della proposta di decisione da parte della
Commissione Europea, ha pubblicato la decisione finale sull’analisi di mercato della terminazione mobile nel
quadriennio 2014/17, avviata con la delibera 16/15/CONS regolando il valore di terminazione mobile applicabile al
traffico originato da clienti di operatori EU/EEA fino al 2017.
Relazione sulla gestione
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E’ stata anche avviata da AGCOM, come anche indicato nel comunicato stampa del 5 febbraio 2015, un’attività di
monitoraggio da parte dell’Autorità mirata all’analisi delle condizioni di fornitura dei servizi di accesso all’ingrosso da
parte degli operatori di rete mobile agli operatori mobili virtuali. L’attività di monitoraggio è in corso.
Diversi Operatori hanno impugnato la delibera 621/11/CONS. Il principale motivo degli appelli proposti,
separatamente, da WIND, Vodafone e Telecom Italia è stata l’asimmetria concessa da AGCOM ad H3G anche oltre la
fine del 2012 e fino alla prima metà del 2013. Il Tar Lazio, accogliendo in parte i ricorsi, ha ordinato ad AGCOM di
fornire al riguardo un’adeguata motivazione ed ha parzialmente annullato la delibera 621/11/CONS con riferimento
alla previsione relativa all’asimmetria tariffaria di H3G. L’AGCOM, al fine di ottemperare alle suddette sentenze del
Tar, ha emesso la delibera 11/13/CONS confermando i contenuti della delibera 621/11/CONS. WIND, Telecom Italia,
Poste Mobile e Vodafone hanno così proposto ricorso, per gli stessi motivi, dinanzi al Tar Lazio, per l’annullamento
della delibera 11/13/CONS. WIND, Vodafone, Fastweb ed H3G hanno inoltre proposto appello, dinanzi al Consiglio di
Stato, per la riforma delle sentenze del Tar Lazio sulla delibera 621/11/CONS sopra citate. A seguito di tale sentenza,
l’AGCOM ha adottato la delibera 259/14/CONS. WIND, Vodafone e Telecom hanno proposto ricorso, dinanzi al
Consiglio di Stato, per l’ottemperanza alla sentenza 725/2014. In aggiunta, WIND, Vodafone e Telecom hanno
proposto ricorso al TAR Lazio per l’annullamento in sede di legittimità della delibera 259/14/CONS. Anche H3G, per
motivi opposti, ha proposto analoghi ricorsi per l’ottemperanza dinanzi al Consiglio di Stato e di legittimità dinanzi al
TAR. L’udienza relativa ai ricorsi di WIND, Telecom, Vodafone e H3G dinanzi al Consiglio di Stato per l’ottemperanza
alla sentenza 725/14 si è svolta il 17 dicembre 2014. Il 23 gennaio 2015 il Consiglio di Stato ha respinto tutti i ricorsi
per ottemperanza. L’udienza dinanzi al TAR Lazio non è ancora fissata.
Inoltre, in accoglimento alle sentenze del consiglio di Stato n. 21 del 7 gennaio 2013 e n. 3636 del 9 luglio 2013, è
stato riavviato il procedimento per la rideterminazione della terminazione mobile sulla rete di H3G nel periodo 1
novembre 2008 – 30 giugno 2009. All’avvio del procedimento è seguita una consultazione pubblica emessa da
AGCOM nel mese di novembre 2013 dove la stessa AGCOM ha proposto a consultazione un range di possibili valori
per la terminazione sulla rete mobile di H3G. WIND ha partecipato alla consultazione pubblica. Con la delibera
365/14/CONS pubblicata ad ottobre 2014, AGCOM ha dato esecuzione alle sentenze del Consiglio di Stato n. 21 del 7
gennaio 2013 e n. 3636 del 9 luglio 2013. Tale delibera è stata impugnata sia da WIND che dagli altri operatori
dinanzi al TAR Lazio per l’annullamento in sede di legittimità e dinanzi al CDS per ottemperanza. L’udienza dinanzi al
CDS si è svolta il 23 aprile 2015. Con sentenza del 21 luglio 2015 il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso per
ottemperanza proposto da H3G e dichiarato inammissibili quelli proposti da WIND, Vodafone e Telecom. L’udienza
dinanzi al TAR Lazio non è ancora fissata.
Analisi di mercato: Servizi di messaggistica – Terminazione SMS
Nel mese di marzo 2013, AGCOM, a valle del parere positivo della Commissione Europea sulla proposta di decisione
di AGCOM di non regolare tale mercato, ha pubblicato la sua decisione finale (delibera 185/13/CONS), che conferma
la non regolazione del mercato all’ingrosso dei servizi di terminazione SMS. BIP mobile ha impugnato, dinanzi al TAR
Lazio, la delibera 185/13/CONS. L’udienza di merito si è tenuta il 26 marzo 2014. Il TAR ha respinto il ricorso. Rimane
l’impegno espresso da AGCOM di un monitoraggio dell’andamento del mercato. Con la recente decisione
497/15/CONS sulla terminazione mobile relativa al quadriennio 2014/17 AGCOM ha ribadito le conclusioni già
raggiunte nella delibera 185/13/CONS.
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
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Roaming Regulation
Il 30 maggio 2012, il Consiglio Europeo ha approvato il testo della III Roaming Regulation in cui è previsto
l’inserimento di soluzioni strutturali volte ad aumentare il livello di concorrenza nella fornitura dei servizi di roaming
internazionale nonché l’obbligo di fornitura di una offerta di accesso wholesale per i servizi di roaming. È inoltre
confermata la progressiva riduzione dei cap sia wholesale che retail a partire dal 1 luglio 2012, con l’inserimento di
cap retail anche per la fornitura dei servizi dati.
Il 30 giugno 2012 è stata pubblicata la nuova regolamentazione Roaming 531/12 che introduce le misure di
separazione strutturale dei sevizi di roaming dalla fornitura dei servizi domestici (decoupling, più Local break Out –
LBO - per i soli servizi dati). Tali misure sono operative dal 1 luglio 2014 e la Commissione ha definito attraverso
l’”Implementation Act“, pubblicato il 14 dicembre 2012, i principi sottostanti le modalità di realizzazione.
A luglio 2013, il BEREC, a conclusione della relativa consultazione pubblica, ha pubblicato le linee guida relative
all’implementazione delle soluzioni strutturali di Decoupling e LBO. Dal 1 luglio 2014 sono entrati in vigore i nuovi cap
per voce, sms e dati previsti dalla regolamentazione Roaming 531/12.
Nel frattempo il BEREC, in risposta alla proposta sul Roaming contenuta nella bozza di regolamento “Connected
Continent” emesso dalla Commissione Europea l’11 settembre 2013 e alla prima lettura adottata dal Parlamento
Europea il 4 aprile 2014, ha continuato l’azione di analisi del mercato per l’individuazione dei criteri di fair use
associato alla possibile introduzione futura del roaming like at home (RLAH), sia a livello retail che wholesale. In tale
ambito, a novembre 2014, WIND ha fornito il suo contributo alla “Preliminary Analysis of a RLAH scenario based on
the proposal of the European Parliament adopted on 3 April 2014”. Il BEREC il 17 dicembre 2014 ha pubblicato il suo
documento “Analysis of the impacts of “Roam Like at Home” (RLAH)” dove ha sottolineato la difficoltà di una equa
introduzione del “Roaming like at Home” alla luce delle significative variazioni in diversi parametri di mercato, nei vari
paesi Europei, e sottolinea come la regolamentazione vigente preveda già la revisione delle regole a metà 2016.
Il Consiglio di Europa il 4 marzo 2015 ha emesso una proposta di introduzione graduale del “Roaming Like at Home”
per la negoziazione con il Parlamento Europeo e la Commissione, che prevede un periodo transitorio in cui si
ammette un surcharge, seppur limitato, per i servizi di il Roaming regolati dalla cd. RIII in EU. Dopo diversi incontri
tra Commissione Europea, Consiglio Europeo e Parlamento Europeo, il 30 giugno 2015 attraverso un comunicato
stampa la Commissione Europea ha annunciato che è stato raggiunto un accordo di massima, per una introduzione
del Roaming Like at Home a partire dal 15 giugno 2017, limitatamente a volumi di traffico definiti “Fair use”. Oltre tali
volumi (da definirsi) sarà possibile applicare un surcharge. Dal 30 aprile 2016 è annunciato un regime transitorio che
prevede prezzi massimi per i servizi di roaming regolati pari a quelli domestici maggiorati di un surcharge pari
all’attuale cap wholesale previsto dalla regolamentazione Roaming III.
Entro giugno 2016 la Commissione Europea proporrà modifiche ai cap wholesale che decorreranno dal 15 giugno
2017 al fine di rendere possibile l’applicazione del Roaming Like at Home. Verranno inoltre previsti ulteriori obblighi
informativi verso i clienti finali in ragione della nuova struttura di pricing.
Il 23 settembre 2015 il Consiglio dell’Unione Europea ha pubblicato la versione della proposta di modifica della
regolamentazione Roaming III (n. 531/12), votata dal Parlamento EU, senza emendamenti, in data 27 ottobre 2015.
Il 26 novembre 2015 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea la regolamentazione n. 2015/2120 che
modifica la Roaming Regulation n. 531/12 che ufficializza le modifiche già sopra anticipate.
Inoltre, il 17 dicembre 2015 la Commissione Europea ha pubblicato il regolamento di esecuzione n. 2015/2352 del 16
Dicembre 2015 che definisce la media ponderata delle tariffe massime di terminazione delle chiamate mobili in tutta
l'Unione da utilizzare come valore di surcharge minutario massimo per le chiamate ricevute in roaming nell’EEA.
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
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Indagine conoscitiva AGCOM su Machine to Machine (M2M)
Nel mese di aprile 2015 AGCOM ha pubblicato con la delibera n. 120/15/CONS i risultati dell’Indagine conoscitiva
concernente i servizi di comunicazione machine to machine (M2M). In tale delibera l’AGCOM pur non prevedendo
alcuna disposizione di tipo regolamentare ha comunicato l’istituzione di un comitato permanente sul M2M e di attività
di vigilanza e Monitoraggio dei servizi e del mercato M2M.
Il 28 luglio 2015 l'Autorità ha istituito, con la delibera n. 459/15/CONS, il "Comitato permanente per lo sviluppo dei
servizi di comunicazione Machine To Machine", ossia un gruppo di lavoro multilaterale con funzioni consultive, aperto
alla partecipazione dei principali soggetti interessati (pubblici e privati), che ha l'obiettivo di approfondire ed
individuare le eventuali opzioni regolamentari, in coerenza con le iniziative promosse a livello europeo ed
internazionale per favorire lo sviluppo dei servizi M2M.
Il 6 novembre 2015 WIND ha inviato il proprio contributo alla consultazione pubblica emessa dal BEREC sul draft di
report relativo ai fattori abilitanti l’Internet of Things di prossima pubblicazione nella sua versione finale.
Inoltre in data 15 dicembre 2015 presso l’AGCOM si è tenuta la prima sessione tematica del Comitato Permanente
per lo sviluppo dei servizi di comunicazione Machine To Machine.
Settore dei media audiovisivi
Con delibera 286/15/CONS del 12 maggio 2015, AGCOM ha avviato un procedimento volto all’individuazione del
mercato rilevante, nonché all’accertamento di posizioni dominanti nel settore dei servizi di media audiovisivi. Il
procedimento è in corso.
Frequenze
Con la pubblicazione della delibera 259/15/CONS, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha concluso il
procedimento avviato a febbraio 2015 con la delibera 18/15/CONS la consultazione pubblica sulle procedure per
l’assegnazione di diritti d’uso di frequenze radioelettriche da destinare a servizi di comunicazione elettronica mobili
per applicazioni del tipo Supplemental Down Link (SDL) con l’utilizzo della banda 1452-1492 MHz. Il Ministero dello
Sviluppo Economico, con determina DGSCERP 1 luglio 2015, ha dato avvio alla procedura per il rilascio dei diritti
d’uso delle frequenze per sistemi terrestri di comunicazioni elettroniche, secondo quanto previsto dalla delibera
AGCOM 259/15/CONS con termine previsto per la presentazione delle domande in data 08 settembre 2015.
L’esamina delle offerte ha evidenziato solo due domande pervenute con le seguenti aggiudicazioni: Telecom per il
lotto A (frequenze 1452 - 1472 MHZ) per 230 milioni di euro (importo a base d’asta); Vodafone per il lotto B
(frequenze 1472 -1492 MHZ) per 232 milioni di euro.
Con la delibera 321/15/CONS AGCOM, a seguito del piano banda ultra larga del Governo e del “Radio Spectrum
Policy Programme” Europeo, ha avviato in data 1 luglio 2015 la consultazione pubblica sulle procedure per
l’assegnazione di diritti d’uso delle frequenze nella banda 3.600-3.800 MHz (c.d. banda 3.7 GHz). La consultazione si
è conclusa con pubblicazione della delibera 659/15/CONS “Procedure e regole per l’assegnazione e l’utilizzo delle
frequenze disponibili nella banda 3.600-3.800 MHz per sistemi terrestri di comunicazioni elettroniche”.
Con la delibera 659/15/CONS AGCOM ha pubblicato nel mese di Dicembre 2015 la decisione finale sulle procedure di
assegnazione delle frequenze 3.600-3.800 MHz. Le procedure di assegnazione dovranno essere avviate dal Ministero
dello Sviluppo Economico.
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
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In data 23 marzo 2015, l’International Telecommunication Union (ITU) ha aperto un Conference Preparatory Meeting
(CPM) per la prossima World Radiocommunications Conference 2015 (WRC-15). Il meeting ha consolidato un report
che è stato presentato al WRC-15.
In data 19 giugno 2015, l’International Telecommunication Union, organizzazione che si occupa di definire gli
standard nelle telecomunicazioni, ha elaborato un cronoprogramma per definire i principali requisiti della quinta
generazione mobile (5G). L’obiettivo è arrivare alla composizione completa del quadro entro il 2020, con i primi test
sul campo già nel 2016.Tra il 2 ed il 27 novembre 2015 si è tenuta a Ginevra la World Radiocommunication
Conference 2015 nella quale è stata rivista la “Radio Regulation”, ovvero il trattato internazionale che governa
l’utilizzo dello spettro radio.
Su Gazzetta Ufficiale del 23 giugno 2015, n. 143, è stato pubblicato il Decreto Ministeriale del 27 maggio 2015 del
MISE recante “Approvazione del nuovo Piano Nazionale di Ripartizione delle frequenze da 0 a 3000 GHz”.
Su Gazzetta Ufficiale del 3 Agosto 2015, n. 178, è stata pubblicata la Legge del 29 luglio 2015, n. 115 “Disposizioni
per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea – Legge Europea 2014”,
che apporta delle modifiche al Codice delle Comunicazioni Elettroniche (D. Lgs. n. 70/2012) ed in particolare l’art. 5
“Disposizioni relative ai costi amministrativi a carico dei fornitori di servizi di comunicazioni elettroniche. Procedura di
infrazione n. 2013/4020” modifica la determinazione dei diritti amministrativi.
Ulteriori Tematiche
Piano Nazionale di Numerazione e Alias su SMS/MMS
In data 20 febbraio 2015, a seguito della consultazione pubblica 62/14/CIR, AGCOM ha pubblicato la delibera
8/15/CIR, recante l’adozione del nuovo piano di numerazione nel settore delle telecomunicazioni e disciplina
attuativa, che modifica ed integra il precedente piano di numerazione di cui alla delibera n.52/12/CIR. A seguito della
pubblicazione della delibera sono ripresi i lavori del “Tavolo tecnico sulle tematiche del Piano di numerazione”.
Il 26 giugno 2015 è stata pubblicata la delibera 56/15/CIR, che integra l’articolo 22 della delibera n. 8/15/CIR in
relazione alle modalità d’uso dei codici 499, associati ai servizi di raccolta fondi per campagne che promuovono la
partecipazione alla vita politica.
Mel mese di dicembre 2015, con delibera 166/15/CIR, AGCOM ha prorogato, fino al 31 marzo 2017, i termini della
sperimentazione di indicatori alfanumerici (alias) per l'identificazione del soggetto chiamante negli SMS/MMS
impiegati per servizi di messaggistica aziendale già in corso.
Banca di dati di tutte le reti di accesso ad internet
Al fine di elaborare soluzioni innovative volte a colmare il divario digitale tra banda larga e ultralarga e conseguire
una mappatura della rete di accesso ad internet, AGCOM ha avviato, ad ottobre 2015, una consultazione pubblica
sulle specifiche tecniche per la realizzazione di una banca di dati di tutte le reti di accesso ad internet di proprietà sia
pubblica sia privata esistenti nel territorio nazionale (ai sensi dell’art. 6, comma 5-bis, del decreto-legge 23 dicembre
2013, n. 145, “Destinazione Italia”, convertito con modifiche dalla legge n. 9 del 2014). E’ previsto che siano
dettagliate le relative tecnologie nonché il grado di utilizzo delle stesse.
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
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Servizio Universale
AGCOM, con la delibera 46/13/CIR e con la delibera 100/14/CIR, ha definito un costo netto del servizio universale
nullo sia per l’anno 2006 che per l’anno 2007, le quote di contribuzione degli operatori per il 2006 e il 2007 sono
relative al solo costo di revisione. Telecom Italia ha impugnato tali delibera. WIND si è costituita a sostegno di
AGCOM. Le udienze non sono state ancora fissate.
Non sono ancora disponibili le risultanze del procedimento istruttorio, avviato da AGCOM nel settembre 2014,
concernente l’individuazione dei criteri per la designazione di uno o più operatori incaricati di fornire il servizio
universale nelle comunicazioni elettroniche.
Nel mese di maggio 2014, il TAR Lazio ha accolto i ricorsi di Vodafone sulla rinnovata contribuzione del servizio
universale per gli anni 1999/2000/2002/2003 che era stata confermata da AGCOM, con il supporto del parere
dell’AGCM; il giudice ha annullato le relative delibere nelle parti relative alle quote di contribuzione di Vodafone per gli
anni in questione. AGCOM e Telecom Italia hanno presentato appelli contro la suddetta sentenza del TAR dinanzi al
Consiglio di Stato. Con sentenza del 7 luglio 2015, il Consiglio di Stato ha respinto gli appelli di Telecom Italia ed
AGCOM ed in data 25 settembre 2015, Telecom ha notificato ricorso in Cassazione avverso la sentenza del Consiglio
di Stato.
Inoltre, con sentenza del 22 gennaio 2015, il TAR Lazio ha accolto il ricorso di Telecom presentato ad aprile 2008 per
l’annullamento della delibera n. 1/08/CIR in cui AGCOM aveva definito la nuova metodologia di calcolo del costo netto
del Servizio Universale.
A marzo 2015 WIND, AGCOM e Vodafone hanno presentato appello al Consiglio di Stato per chiedere l’annullamento
della sentenza del TAR Lazio. Con sentenza del 2 ottobre 2015 il Consiglio di Stato ha accolto parzialmente gli appelli
proposti da WIND, Vodafone e AGCOM. Il Consiglio di Stato ha confermato l’annullamento dei nuovi criteri di calcolo
fissati dalla delibera limitatamente all’applicazione al periodo 2004-2007 mentre ha riconosciuto la legittimità della
delibera a partire dall’esercizio 2008.
Diritto D’Autore
WIND, in qualità di operatore di accesso e di operatore che fornisce servizi di hosting e che ospita sulle proprie
piattaforme contenuti caricati da soggetti terzi, è soggetta al regolamento che definisce la procedura di tutela del
diritto d’autore ed i ruoli dei singoli soggetti coinvolti, pubblicato a dicembre 2013 dall’AGCOM. Il regolamento è
entrato in vigore il 31 marzo 2014.
Principali novità regolamentari a tutela del consumatore
Con delibera 602/13/CONS l’AGCOM ha disciplinato le modalità di realizzazione e gestione del Sistema Informativo
Nazionale Banda larga (SINB). Tale sistema è stata adottato al fine di garantire uno standard minimo di trasparenza
verso gli utenti finali sulla copertura geografica dei servizi di accesso ad internet a banda larga e ultralarga
indipendentemente dalla piattaforma utilizzata (rame, fibra ottica, radiomobile, WiMax, WiFi/Hyperlan). A tal fine è
stata disposta la realizzazione di uno strumento interattivo fruibile dall’utenza che, attraverso l’accesso organico alle
informazioni relative alla copertura di rete fissa e mobile sul territorio nazionale, contribuisca all’incremento del livello
di conoscenza delle offerte dei servizi a banda larga disponibili sul territorio.
Diversamente da quanto accade per le reti fisse e mobili, per altre tipologie di reti (ad esempio Wifi, WiMax ecc.) non
sono disponibili per l’utenza informazioni chiare sulla copertura della rete a banda larga. Al fine di rendere disponibili
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
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all’utenza tutte le informazioni sulla copertura di rete in un unico portale, l’AGCOM ha ritenuto necessaria un’attività
di integrazione e di interoperabilità dei diversi database di copertura dei vari operatori per realizzare una mappatura
geografica della disponibilità delle offerte di servizi a banda larga e ultra-larga. A tale scopo, la delibera impone agli
operatori di fornire i dati necessari per alimentare la base informativa del SINB e consentire l’interoperabilità dello
stesso con i propri sistemi informativi relativi alla copertura broadband del territorio nazionale. Da gennaio 2015 è
stato riavviato il tavolo tecnico tra gli operatori, l’AGCOM e la FUB allo scopo di individuare una soluzione
soddisfacente per tutti che tenga conto dei costi di implementazione di detto sistema e delle novità nel frattempo
introdotte dalla normativa (cd. RING “Registro delle Infrastrutture di Nuova Generazione”).
Il 13 giugno 2014 sono entrate in vigore le modifiche al Codice del Consumo, introdotte dal D.Lgs. n. 21/2014,
relative ai contratti a distanza e ai contratti conclusi fuori dai locali commerciali. In considerazione delle novità
introdotte dal D.Lgs 21/2014 l’Autorità ha posto in consultazione un nuovo Regolamento del. 645/14/CONS Regolamento recante disposizioni a tutela dell’utenza in materia di contratti relativi alla fornitura di beni e servizi di
comunicazioni elettroniche. WIND ha risposto alla consultazione nel febbraio 2015. E’ stato presentato anche tramite
AssTel un posizionamento comune ai principali operatori.
La consultazione si è conclusa con l’adozione della delibera 519/15/CONS inerente il “Regolamento recante
disposizioni a tutela dell’utenza in materia di contratti relativi alla fornitura di servizi di comunicazioni elettroniche” e
con la delibera 520/15/CONS con cui sono stati approvati alcuni orientamenti per il mercato per la conclusione
tramite telefono di contratti per la fornitura di servizi di comunicazione elettronica. L’AGCOM ha inteso così rafforzare
le tutele offerte agli utenti di comunicazioni elettroniche dal d.lgs. 259/2003 e, in generale, dal novellato Codice del
consumo intervenendo sugli obblighi informativi previsti in capo agli operatori, in particolare nel caso di contratti
conclusi a distanza o fuori dai locali commerciali, sulle modalità di comunicazione delle rimodulazioni tariffarie.
Relativamente al tema della durata del contratto (art.5) e sua entrata in vigore, l’Autorità, a seguito delle istanze
degli operatori, ha riconosciuto la proroga al 1 luglio 2016.
Con delibera 276/13/CONS, l’Autorità ha approvato le linee guida relative all’attribuzione delle deleghe ai Corecom in
materia di risoluzione delle controversie tra utenti ed operatori. Al fine di garantire una sostanziale uniformità
nell’applicazione del regolamento conciliativo su tutto il territorio, l’AGCOM ha ribadito l’ambito, soggettivo ed
oggettivo, di applicazione dello stesso.
Con la delibera 712/13/CONS l’AGCOM ha avviato tre progetti di ricerca che saranno svolti dalla Fondazione Ugo
Bordoni tra cui il progetto “Comparazione dei prezzi dei servizi di comunicazione elettronica”. Il progetto ha l’obiettivo
di realizzare un sito internet AGCOM per la comparazione delle offerte commerciali di servizi di comunicazione
elettronica forniti dagli operatori e sottoscrivibili dalla clientela attraverso contratti per adesione. A marzo 2014,
l’AGCOM ha avviato il tavolo tecnico che vede la presenza degli operatori e della Fondazione Ugo Bordoni. L’Autorità
ha abbandonato tale tavolo tecnico avviando una successiva consultazione pubblica per la revisione delle previsioni
normative in tema di trasparenza e comparazione delle condizioni economiche dell’offerta dei servizi di
comunicazione elettronica (delibera 181/15/CONS in seguito dettagliata).
Con delibera 414/14/CONS, è stata avviata una consultazione pubblica su modifiche alla delibera 244/08/CSP recante
“Ulteriori disposizioni in materia di qualità e carte dei servizi di accesso a internet da postazione fissa ad integrazione
della delibera n. 131/06/CSP”. A dicembre 2014 è stata pubblicata la delibera 656/14/CONS, recante “Modifiche ed
integrazioni alla delibera 244/08/CSP in materia di qualità e carte dei servizi di accesso ad internet da postazione
fissa”.
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
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Con delibera 410/14/CONS, l’AGCOM ha approvato il nuovo Regolamento in materia di sanzioni amministrative e
impegni che disciplina l’attività preistruttoria e istruttoria finalizzata all’accertamento delle violazioni e all’irrogazione
delle sanzioni amministrative di competenza dell’Autorità, nonché l’istituto degli impegni. Con tale delibera, inoltre,
l’Autorità ha avviato una Consultazione pubblica sul documento recante linee guida per l’applicazione dei criteri
dettati dalla legge 24 novembre 1981, n. 689, sulle sanzioni amministrative, per la quantificazione concreta delle
sanzioni pecuniarie irrogate dall’AGCOM. WIND ha depositato il proprio contributo anche per il tramite di Asstel
partecipando all’audizione.
Con delibera 23/15/CONS l’Autorità ha avviato una consultazione pubblica per la modifica della delibera
n.418/07/cons, recante “disposizioni in materia di trasparenza della bolletta telefonica, sbarramento selettivo di
chiamata e tutela dell’utenza” ai fini dell’adozione di ulteriori misure di trasparenza contrattuale per l’utilizzo dei nuovi
servizi digitali. L’Autorità ha ritenuto necessario un intervento di aggiornamento e modifica dei temi relativi alla
trasparenza della bolletta telefonica, blocco selettivo mobile, attivazione servizi a sovrapprezzo. Wind ha risposto alla
consultazione nel marzo 2015. E’ stato presentato anche tramite AssTel un posizionamento comune ai principali
operatori.
Con delibera 227/15/CONS l’AGCOM ha avviato una consultazione pubblica per la modifica del sistema di indennizzi
per i disservizi nel settore delle comunicazioni elettroniche. L’AGCOM propone alcune modifiche ed integrazioni del
Regolamento in materia di indennizzi applicabili nella definizione delle controversie tra utenti ed operatori, approvato
con la delibera 73/11/CONS del 16 febbraio 2011. Sono previsti indennizzi maggiorati per i disservizi che coinvolgono
clienti di reti a banda ultra-larga. Si propone, inoltre, di rendere più operativo il meccanismo dell’indennizzo
automatico. Infine, sono messi a consultazione meccanismi volti a facilitare l’individuazione della responsabilità degli
operatori. WIND sta predisponendo il documento di risposta. E’ in corso di definizione anche un posizionamento
comune ai principali operatori che verrà presentato tramite AssTel.
Con delibera 181/15/CONS l’AGCOM ha avviato una consultazione pubblica per la revisione delle previsioni normative
in tema di trasparenza e comparazione delle condizioni economiche dell’offerta dei servizi di comunicazione
elettronica oggi disciplinate dalle delibera 96/07/CONS e 126/07/CONS. L’AGCOM intende intervenire nella gestione di
un proprio motore di calcolo per la comparazione tariffaria proponendo un nuovo flusso e nuovo format per la
fornitura delle informazioni destinate alla fornitura del servizio di comparazione tariffaria.
Da segnalare il decreto legislativo 6 agosto 2015, n. 130 recante l’attuazione della direttiva 2013/11/UE sulla
risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori, che modifica il regolamento (CE) n. 2006/2004 e la
direttiva 2009/22/CE (direttiva sull'ADR per i consumatori). La Direttiva 2013/11/UE ha lo scopo di armonizzare le
procedure ADR esistenti nei singoli Stati membri. Tra tali procedure viene inclusa anche la Conciliazione Paritetica tra
Aziende e Associazioni Consumatori. Al fine di recepire la direttiva nell'ordinamento italiano, il decreto attuativo ha
previsto integrazioni e modifiche al Codice del consumo.
A seguito di una serie di lavori svolti tra gli operatori mobili, l’AGCOM e la Fondazione Ugo Bordoni nell’ambito del
tavolo tecnico, è stata pubblicata la nuova delibera 580/15/CONS di modifica alla delibera 154/12/CONS recante
disposizioni in materia di qualità e carte dei servizi di comunicazioni mobili e personali.
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
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Privacy
Con il decreto legislativo 69/12, con il quale l’Italia ha recepito la Direttiva Europea 136/2009 (c.d. e – Privacy) in
materia di Telecomunicazioni, sono state introdotte novità di rilievo in ambito privacy.
Tale decreto ha introdotto con l’art 32-bis del D.Lgs. 196/2003 (Codice Privacy) la definizione di “Violazione dei dati
personali” (Data Breach) e un obbligo di comunicazione all’Autorità e agli abbonati nel caso in cui si manifesti una
violazione dei dati personali dell’utente e comunque, nel caso in cui si verifichi un pregiudizio dei dati. In data 4 aprile
2013, il Garante privacy ha emanato il provvedimento in materia di attuazione della disciplina sul Data Breach, WIND
ha quindi adottato le relative procedure ed ha concluso la formazione per i responsabili del trattamento.
Il decreto citato ha altresì modificato l’art. 122 del Codice Privacy introducendo il regime di opt-in per gli e–cookies,
distinguendoli in “cookies tecnici” (e.g. monitoraggio di sessioni, esecuzione di autenticazioni informatiche, ecc.),
necessari per l’erogazione del servizio e non soggetti a tale regime, e “cookies non tecnici” (e.g. monitoring dei siti
web visitati, raccolta dati dell’utente ecc.), utilizzati per finalità di marketing e che, presentando particolari criticità in
materia di privacy, necessitano del consenso preventivo ed informato da parte del contraente/utente. Mediante
Provvedimento n.229/2014, il Garante Privacy ha individuato delle modalità semplificate per l’informativa privacy e
l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie, a seguito del quale è stato aperto un tavolo di lavoro sia interno che
inter-operatore, volto ad adempiere a quanto prescritto dall’Autorità entro il termine di adeguamento previsto pari ad
un anno.
Nel corso del 2013 è stato riaperto il tavolo di lavoro inter-operatori per la costituzione di un Data Base dei morosi in
ambito delle telecomunicazioni, quale strumento complementare ai Sistemi di Informazione Creditizia (SIC), per il
contrasto alla morosità anche in ambito comunicazioni elettroniche. Nel mese di aprile 2014 è stata avviata una
consultazione pubblica su uno schema di Provvedimento del Garante Privacy, allo scopo di acquisire contributi e
suggerimenti sul tema, forniti lato AssTel nel mese di maggio 2014. Successivamente si è riaperto il workshop con il
Garante, al quale sono intervenute anche le associazioni dei consumatori per la protezione dei dati personali. In data
8 ottobre 2015, è stato adottato un provvedimento, pubblicato in G.U. del 4 novembre 2015, per la costituzione di
una banca data relativa a morosità intenzionali della clientela nel settore telefonico (S.I.Mo.I.Tel.) al quale WIND sta
dando attuazione.
Con provvedimento pubblicato in G.U. del 3 gennaio 2014, è stata avviata una consultazione pubblica, diretta a tutti
gli operatori che operano nell’ambito del Mobile Remote Payment, allo scopo di acquisire contributi ed osservazioni
sul tema. A tal proposito, è stato inviato al Garante per la privacy un documento che ha recepito le osservazioni
condivise durante il tavolo di lavoro inter-operatore, a seguito del quale l’Autorità ha pubblicato un Provvedimento
riguardante sia il servizio di Mobile Remote Payment che i cd. Servizi VAS (Servizi a valore aggiunto).
E’ stato aperto un nuovo tavolo di lavoro sia interno che inter-operatore, volto ad analizzare gli impatti e le potenziali
criticità connessi all’attuazione di quanto disposto dall’Autorità, a seguito del quale si è convenuto di inviare
un’istanza interpretativa e di riesame con particolare riferimento alle misure di sicurezza (crittografia/PIN adult) da
adottare ed alla modalità di acquisizione del consenso per finalità promozionali da parte dei clienti.
A seguito del riscontro da parte dell’Autorità in merito all’istanza, è stata inviata una richiesta di proroga dei termini
entro i quali adempiere alle prescrizioni previste dal Provvedimento, la quale è stata accolta, concedendo il termine al
31 marzo 2015. Con Provvedimento del Garante privacy n. 53/2014 è stato previsto un aggiornamento delle
prescrizioni in tema di profilazione. A tal proposito, è stato aperto un tavolo di lavoro interno.
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
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Con provvedimento pubblicato in G.U. del 23 maggio 2014 è stata avviata una consultazione pubblica, diretta a tutti i
titolari di trattamenti biometrici, riguardo ad uno schema di provvedimento in tema di riconoscimento biometrico e
firma grafometrica, allo scopo di acquisire contributi ed osservazioni sul tema.
A tal proposito, è stato inviato al Garante privacy un documento che ha recepito le osservazioni condivise durante il
tavolo di lavoro inter-operatore, a seguito del quale è stato emanato dal Garante Privacy apposito Provvedimento.
Con provvedimento pubblicato in G.U. del 4 maggio 2015 è stata avviata dal Garante per la protezione dei dati
personali una consultazione pubblica finalizzata ad acquisire osservazioni e proposte riguardo alle nuove tecnologie
classificabili come “Internet of Things”. A tal proposito è stato aperto un tavolo di lavoro sia interno che interoperatore, volto all’invio di un documento che ha recepito le osservazioni condivise durante il tavolo di lavoro interoperatore entro i termini stabiliti dall’Autorità.
Con provvedimento pubblicato in G.U. del 30 settembre 2015 il Garante per la protezione dei dati personali ha
avviato una consultazione pubblica volta ad acquisire osservazioni e commenti sull'adeguatezza delle misure
ipotizzate nonché eventuali ed ulteriori proposte operative a cura di tutti i soggetti che operano nell’ambito del Mobile
Ticketing. A tal proposito è stato aperto un tavolo di lavoro sia interno che inter- operatore, finalizzato a valutare
l’opportunità di inviare un documento di contributo entro i termini stabiliti dall’Autorità mediante AssTel.
Nel mese di dicembre a WIND è stato notificato il Provvedimento di autorizzazione del Garante Privacy in risposta alla
procedura di Prior Checking su nuovi modelli di analisi dei dati per profilazione della clientela, caratterizzandosi come
il lavoro più innovativo e importante fatto negli ultimi anni in materia privacy, costituendone una nuova frontiera
regolamentare in Italia.
Controversie tra operatori dinanzi AGCOM
Con delibera 64/14/CIR, in riferimento alla controversia instaurata da WIND nei confronti di Telecom Italia relativa
alla migrazione del traffico sull’interconnessione IP e relativi servizi, l’AGCOM ha disposto a favore di WIND la
migrazione amministrativa da dicembre 2013 a luglio 2014 secondo un décalage predefinito e la migrazione tecnica
del traffico TDM verso l’interconnessione IP entro giugno 2015. Per effetto della migrazione amministrativa, WIND, a
far data da agosto 2014, non sosterrà più alcun costo per i canoni relativi ai flussi e alle porte di interconnessione alla
rete TDM di Telecom Italia).
Nel mese di luglio 2014, Telecom Italia ha avviato dinanzi l’AGCOM nei confronti di WIND due controversie, ancora
pendenti, rispettivamente in materia di interventi di fornitura e manutenzione a vuoto e in materia di condizioni
economiche del servizio di raccolta delle chiamate verso numerazioni non geografiche di Telecom Italia originate da
rete fissa WIND. Per quanto riguarda gli interventi di fornitura e manutenzione a vuoto, a fine luglio 2015 con la
determina 6/DRS/15, l’AGCOM ha archiviato la controversia per incompetenza dell’Autorità in merito all’oggetto del
contendere. La controversia sulle condizioni economiche di raccolta verso le numerazioni geografiche di Telecom
Italia ha formato oggetto di un accordo transattivo tra le parti; pertanto il procedimento verrà a breve archiviato
dall‘AGCOM per rinuncia da parte di Telecom Italia a tutte le ragioni e pretese indicate nella sua istanza di apertura
della controversia.
Ad agosto 2015 è stata pubblicata sul sito dell’AGCOM la delibera 226/15/CONS recante il nuovo Regolamento
concernente la risoluzione delle controversie tra operatori con cui viene abrogata la precedente delibera
352/08/CONS.
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
47
GESTIONE ECONOMICA, PATRIMONIALE E FINANZIARIA CONSOLIDATA
Nei prospetti seguenti sono riportati i principali dati economici, patrimoniali e finanziari di Gruppo relativi all’esercizio
2015, redatti in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea e messi a confronto con i corrispondenti valori del
2014.
Dati economici (milioni di euro)
2015
2014
Ricavi
4.428
4.633
1.671
1.804
EBITDA
(1)
Risultato operativo
945
573
(510)
(1.346)
Risultato prima delle imposte
419
(812)
Risultato d'esercizio di Gruppo
428
(709)
Saldo dei proventi e (oneri) finanziari
(1)
Risultato operativo ante ammortamenti, ripristini/svalutazioni di attività non correnti e plusvalenze/minusvalenze da realizzo di
attività non correnti
2015
2014
787
784
31/12/2015
31/12/2014
14.887
14.758
di pertinenza del Gruppo
547
111
di pertinenza di terzi
0,0
0,0
14.340
14.647
8.777
9.654
Investimenti (milioni di euro)
Dati patrimoniali (milioni di euro)
Totale attivo
Patrimonio netto
Totale passività
Indebitamento finanziario netto
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
48
La Gestione Economica
Nel prospetto seguente si riportano i risultati economici conseguiti dal Gruppo nel 2015, confrontati con quelli relativi
al 2014.
2015
2014
4.304
124
4.428
4.393
240
4.633
(89)
(116)
(205)
(2,0)%
(48,3)%
(4,4)%
Acquisti di materiali e servizi esterni
Altri costi operativi
Costi del personale
Costi di ristrutturazione
Risultato operativo ante ammortamenti,
ripristini/svalutazioni di attività non correnti e
plusvalenze/minusvalenze da realizzo di attività non
correnti
(2.290)
(154)
(294)
(19)
(2.338)
(178)
(313)
0
48
24
19
(19)
2,1%
13,5%
6,1%
n.s.
1.671
1.804
(133)
(7,4)%
Ammortamenti
Ripristini (svalutazioni) di attività non correnti
Plusvalenze (minusvalenze) da realizzo di attività non correnti
Risultato operativo
(1.177)
(31)
482
945
(1.214)
(13)
(4)
573
37
(18)
486
372
3,0%
100,0%
n.s.
64,9%
157
(667)
(16)
68
(1.414)
(39)
89
747
23
n.s.
54,6%
n.s.
419
(812)
1.231
n.s.
9
103
(94)
(91,3)%
428
(709)
1.137
n.s.
0
0
0
n.s.
428
(709)
1.137
n.s.
(milioni di euro)
Ricavi
Altri ricavi
Totale ricavi
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Utili (perdite) su cambi – nette
Risultato prima delle imposte
Imposte
Risultato d'esercizio
Risultato attribuibile agli azionisti terzi
Risultato d'esercizio di Gruppo
Variazioni
Assolute
%
Ricavi
Nel 2015, il Gruppo ha realizzato ricavi totali per 4.428 milioni di euro, in diminuzione di 205 milioni di euro rispetto al
2014.
I Ricavi ammontano nel 2015 a 4.304 milioni di euro, in decremento di 89 milioni di euro (-2,0%) rispetto al
precedente esercizio. Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce in analisi e le variazioni rispetto al 2014.
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
49
2015
2014
296
3.465
380
39
6
118
220
3.641
381
36
6
109
76
(176)
(1)
3
0
9
4.304
4.393
(89)
(milioni di euro)
Ricavi da vendite
Servizi di telefonia
Traffico da interconnessione
Roaming internazionale
Prestazioni autorità giudiziarie
Altri ricavi da prestazioni
Totale
Variazioni
assolute
%
34,5%
(4,8)%
(0,3)%
8,3%
0,0%
8,3%
(2,0)%
Il trend negativo è legato principalmente al decremento dei ricavi per servizi di telefonia attribuibile al difficile
contesto macroeconomico ed alla contrazione del mercato, con una diminuzione che si è mantenuta pari a circa 4,8%
nei dodici mesi del 2015 grazie all’aumento della base clienti mobile e allo sviluppo di offerte dedicate alla
navigazione internet sul mobile.
Inoltre, è stato registrato un lieve decremento nei ricavi per traffico di interconnessione principalmente per effetto
della riduzione delle tariffe unitarie solo parzialmente compensata dai maggiori volumi di traffico mobile e dai
maggiori ricavi relativi al traffico dei servizi VAS Not Voice principalmente conseguenti all’incremento dei relativi
volumi di traffico.
I ricavi da vendita si incrementano nel 2015 principalmente per l’incremento della vendita dei terminali di telefonia
mobile di fascia alta. I ricavi per roaming internazionale nonostante la riduzione delle tariffe della voce e dei dati
mostrano un incremento del volume.
Gli Altri ricavi ammontano a 124 milioni di euro nel 2015 (240 milioni di euro nel 2014), e si riferiscono
essenzialmente agli effetti derivanti dalla chiusura di accordi transattivi con alcuni fornitori.
Costi operativi
I costi operativi, pari nel 2015 a 2.757 milioni di euro, presentano un decremento di 72 milioni di euro rispetto al
precedente esercizio.
Gli Acquisti di materiali e servizi esterni ammontano nel 2015 a 2.290 milioni di euro, in decremento di 48
milioni di euro rispetto al 2014. Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce in analisi per il 2015,
confrontato con il precedente esercizio.
(milioni di euro)
Traffico da interconnessione
Affitti
Costi di acquisizione clienti
Costo delle merci vendute e consumi di materiali
Outsourcing, consulenze e prestazioni professionali
Pubblicità e servizi promozionali
Costi di manutenzione e riparazione
Utenze
Roaming nazionale ed internazionale
Altro
Totale
2015
2014
561
568
168
288
293
84
52
106
28
142
2.290
608
674
193
226
160
96
86
130
30
135
2.338
Variazioni
assolute
%
(47)
(106)
(25)
62
133
(12)
(34)
(24)
(2)
7
(48)
(7,7)%
(15,7)%
(13,0)%
27,4%
83,1%
(12,5)%
(39,5)%
(18,5)%
(6,7)%
5,2%
(2,05)%
La variazione della voce è dovuta essenzialmente a:
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
50

decremento di 106 milioni di euro nei costi per Affitti principalmente come effetto derivante dalla cessione
finalizzata il 26 marzo 2015 del 90% di Galata SpA, società costituita il 18 febbraio 2015 ed alla quale era stata
conferita la Business Unit “Tower development” composta da 7.377 torri insieme ai relativi contratti di affitto
oltre che ad una diminuzione dei volumi per quanto riguarda i servizi WLR, ULL e Bitstream;

decremento di 47 milioni di euro nei costi per Traffico da interconnessione principalmente dovuto alla
diminuzione delle tariffe ed al decremento dei volumi degli SMS uscenti;

incremento netto di 62 milioni di euro nel Costo delle merci vendute e consumi di materiali riconducibile
principalmente ad un decremento delle vendite di terminali di telefonia mobile solo parzialmente compensato
dall’incremento dei costi unitari di acquisto dovuto ad uno spostamento delle vendite verso terminali di fascia
alta;

incremento di 133 milioni di euro nei costi per Outsourcing, consulenze e prestazioni professionali principalmente
dovuto al contratto di servizi con Galata SpA sottoscritto nell’ambito dell’accordo con Cellnex Telecom oltre che
alle consulenze e prestazioni professionali.
I Costi del personale presentano un decremento pari a 19 milioni di euro (6,1%) rispetto al 2014. La variazione
rispetto all’esercizio precedente è riconducibile principalmente agli effetti derivanti dall’accordo sindacale del 29 luglio
2014 che ha previsto l’attivazione di contratti di solidarietà per un periodo di 18 mesi (a partire da settembre 2014)
nonché dalla diminuzione del numero medio dei dipendenti durante il 2015, principalmente come effetto derivante
dalla cessione finalizzata il 26 marzo 2015 del 90% di Galata SpA. Tali effetti sono stati solo parzialmente compensati
dagli aumenti dei minimi contrattuali da aprile 2014, come previsto dal Contratto Nazionale di Lavoro in vigore fino al
31 dicembre 2014 e dall’incremento della stima dell’onere riferibile al piano di compensation finalizzato alla retention
ed incentivazione a lungo termine del management.
EBITDA
Nel 2015, il risultato operativo ante ammortamenti, ripristini e svalutazioni di attività non correnti e plusvalenze e
minusvalenze da realizzo di attività non correnti (EBITDA) ammonta a 1.671 milioni di euro, in diminuzione di 133
milioni di euro rispetto al 2014.
Risultato operativo
L’utile operativo ammonta nel 2015 a 945 milioni di euro, in aumento di 372 milioni di euro rispetto al precedente
esercizio. Il decremento dell’EBITDA per 133 milioni di euro è stato compensato dalla plusvalenza di 491 milioni di
euro derivante dalla cessione del 90% di Galata SpA oltre che dal decremento della voce Ammortamenti relativi sia
agli Immobili impianti e macchinari (decremento di 8 milioni di euro rispetto al 2014), principalmente a fronte della
cessione del 90% di Galata SpA che alle Attività immateriali (decremento di 29 milioni di euro rispetto al 2014)
essenzialmente a fronte del trend decrescente delle capitalizzazioni dei costi acquisizioni clienti.
Proventi e oneri finanziari
La situazione finanziaria del Gruppo ha generato nell’esercizio 2015 un saldo negativo tra proventi e oneri per 510
milioni di euro (1.346 milioni di euro nel 2014). Il decremento netto è principalmente riconducibile ai minori oneri
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
51
finanziari quale conseguenza delle operazioni di rifinanziamento concluse dal gruppo nel corso dell’esercizio
precedente.
Risultato di esercizio di Gruppo
Il 2015 chiude con un utile di 428 milioni di euro, che si confronta con una perdita di 709 milioni di euro nel 2014.
La Gestione Patrimoniale
Il seguente stato patrimoniale riclassificato aggrega secondo criteri gestionali i valori attivi e passivi dello schema
predisposto in conformità agli IFRS.
Al 31 dicembre
2015
Al 31 dicembre
2014
Capitale immobilizzato
Immobili, impianti e macchinari
Attività immateriali
Attività finanziarie valutate al costo
Partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto
Totale Capitale immobilizzato
2.855
8.038
2
77
10.972
3.273
8.283
15
0
11.571
(418)
(245)
(13)
77
(599)
(12,8)%
(3,0)%
(86,7)%
n.s.
(5,2)%
Capitale di esercizio netto
Rimanenze
Crediti commerciali
Debiti commerciali
Attività e passività per imposte sul reddito
Altre attività
Altre passività
Totale Capitale di esercizio netto
30
996
(1.609)
(318)
224
(787)
(1.464)
23
949
(1.661)
(342)
273
(813)
(1.571)
7
47
52
24
(49)
26
107
30,4%
5,0%
3,1%
7,0%
(17,9)%
3,2%
6,8%
(66)
(118)
(60)
(176)
(6)
58
(10,0)%
33,0%
9.324
9.765
(441)
(4,5)%
547
0
547
111
0
111
436
0
436
n.s.
0,0%
n.s.
Indebitamento finanziario netto
8.777
9.654
(877)
(9,1)%
Totale Coperture
9.324
9.765
(441)
(4,5)%
(milioni di euro)
Benefici per i dipendenti
Fondi
Capitale investito netto
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo
Patrimonio netto di pertinenza di Terzi
Totale Patrimonio netto
Variazioni
assolute
%
Il capitale immobilizzato che presenta un saldo positivo per 10.972 milioni di euro, si riduce per 599 milioni di
euro essenzialmente per effetto degli ammortamenti di periodo il cui importo è risultato superiore agli investimenti a
cui si somma l’effetto della cessione di Galata SpA.
Il capitale di esercizio, che presenta un saldo negativo per 1.464 milioni di euro, si riduce di 107 milioni di euro
principalmente quale effetto dell’incremento dei Crediti Commerciali e del decremento dei Debiti Commerciali.
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
52
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2015 ammonta a 547 milioni di euro. La seguente tabella mostra le principali
movimentazioni del patrimonio netto consolidato nel 2015 e nel 2014.
(milioni di euro)
2015
2014
Inizio esercizio
111
787
Risultato dell'esercizio
428
(709)
Variazione della riserva di Cash Flow Hedge
14
39
Riserva attuariale
(6)
(5)
Altre variazioni
(6)
(1)
547
111
Fine esercizio
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
53
La tabella seguente mostra la composizione dell’indebitamento finanziario netto consolidato al 31 dicembre
2015 e le variazioni rispetto al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
2015
Al 31 dicembre
2014
Variazioni
assolute
%
PASSIVITA' FINANZIARIE
Passività finanziarie non correnti
Prestiti obbligazionari
10.135
8.844
1.291
14,6%
Finanziamenti da banche
671
1.722
(1.051)
(61,0)%
Finanziamenti da altri
128
228
(100)
(43,9)%
36
74
(38)
(51,4)%
158
142
16
11,3%
8
166
(158)
(95,2)%
Finanziamenti da altri
19
105
(86)
(81,9)%
Strumenti di finanza derivata
18
-
18
n.s.
11.173
11.281
(108)
(1,0)%
985
412
573
n.s.
1.109
991
118
11,9%
20
21
(1)
(4,8)%
282
203
79
38,9%
TOTALE ATTIVITA' FINANZIARIE (B)
2.396
1.627
769
47,3%
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (A-B)
8.777
9.654
(877)
(9,1)%
Strumenti di finanza derivata
Passività finanziarie correnti
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti da banche
INDEBITAMENTO FINANZIARIO LORDO
TOTALE (A)
ATTIVITA' FINANZIARIE
Attività finanziarie non correnti
Strumenti di finanza derivata
Crediti finanziari
Attività finanziarie correnti
Crediti finanziari
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
L’indebitamento finanziario netto si decrementa di 877 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2014, essenzialmente
per effetto della vendita di Galata SpA il cui provento è stato utilizzato per ridurre il debito oltre che quale
conseguenza delle variazioni nella composizione delle passività finanziarie e delle operazioni effettuate nel corso del
2014 per i cui dettagli si rinvia alla nota 14 del Bilancio Consolidato.
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
54
Rendiconto finanziario
I flussi finanziari consolidati del 2015 sono rappresentati nel seguente rendiconto finanziario e sono posti a confronto
con quelli relativi al 2014.
Al 31 dicembre
2015
Al 31 dicembre
2014
(milioni di euro)
Variazioni
assolute
%
Flussi di cassa da/(per) attività operativa
Risultato delle attività in funzionamento
428
(709)
1.137
n.s.
1.208
1.227
(19)
(1,5)%
(44)
(98)
54
55,1%
9
4
5
n.s.
(491)
0
(491)
n.s.
n.s.
Rettifiche per riconciliare il risultato al flusso
di cassa da/per attività operativa
Ammortamenti, svalutazioni di attività non correnti
Variazione netta dei fondi e benefici per i dipendenti
(Plusvalenze) minusvalenze da realizzo di attività non
correnti
(Plusvalenze) minusvalenze da cessione di
investimenti
Pro-quota del risultato delle partecipazioni valutate
con il metodo del patrimonio netto
Variazione attività correnti
Variazione passività correnti
Flusso di cassa da attività operativa
13
0
13
(68)
(16)
(52)
n.s.
(180)
375
(555)
n.s.
875
783
92
11,7%
(559)
(555)
(4)
(0,7)%
(221)
(201)
(20)
(10,0)%
Flussi di cassa da attività di investimento
Acquisizioni di immobili, impianti e macchinari
Acquisizioni di attività immateriali
Dismissioni di partecipazioni in controllate
669
0
669
n.s.
Raccolta/(uscite) di prestiti concessi
(31)
(775)
744
96,0%
(142)
(1.531)
1.389
90,7%
Flusso di cassa per attività di investimento
Flussi di cassa da attività di finanziamento
Variazioni dei finanziamenti
(654)
810
(1.464)
n.s.
(654)
810
(1.464)
n.s.
79
62
17
27,4%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti a inizio
esercizio
203
141
62
44,0%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti a fine
esercizio
282
203
79
38,9%
Flusso di cassa per attività di finanziamento
Flusso netto complessivo d'esercizio
Il flusso di cassa generato dall’attività operativa, pari a 875 milioni di euro nei dodici mesi del 2015, si è incrementato
di 92 milioni di euro rispetto al precedente esercizio principalmente per effetto delle variazioni del capitale circolante
legate al regolamento di attività e passività correnti.
L’attività d’investimento ha assorbito cassa durante l’esercizio 2015 per un ammontare complessivo di 142 milioni di
euro, in decremento di 1.389 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, principalmente per effetto della cessione
di Galata SpA, per l’incremento negli investimenti in immobilizzazioni per 24 milioni di euro principalmente nella
tecnologia LTE e per l’erogazione alla controllante WIND Acquisition Holdings Finance SpA di circa 31 milioni di euro
(durante l’esercizio 2014 erano stati erogati a WIND Acquisition Holdings Finance SpA 938 milioni di euro solo
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
55
parzialmente compensati dalla chiusura del credito finanziario della Capogruppo verso la controllante indiretta Wind
Telecom SpA per 163 milioni).
Nel corso dell’esercizio 2015 l’attività di finanziamento ha assorbito cassa per 654 milioni di euro principalmente per
effetto:

del rimborso delle tranche Senior Facility Agreement in essere al 30 marzo 2015 per 1.782 milioni di euro;

dell’emissione il 30 marzo 2015 di obbligazioni Senior Secured Notes per un importo complessivo pari a 775
milioni di euro e scadenza 2020, tramite una combinazione di obbligazioni a tasso variabile Euribor
maggiorato del 4,125% per 400 milioni di euro (Floating Rate Notes) ed un emissione tap delle obbligazioni
Senior Secured Notes 2020, attualmente in circolazione, per 375 milioni di euro con cedola al 4%;

della rinegoziazione di nuove senior facilities con scadenza 2018 (pari a 700 milioni di euro) effettuata in
data 12 marzo 2015;

del rimborso di 100 milioni di euro della tranche Revolving del Senior Facility Agreement;

del pagamento di 19 milioni di euro di fee principalmente correlate all’operazione di rifinanziamento
finalizzata il 30 marzo 2015;

del rimborso, di 20 milioni di euro, di parte del debito verso istituti finanziari a fronte del piano di rimborso
differito del fair value degli strumenti derivati estinti nell’ambito del rifinanziamento del debito di gruppo del
26 novembre 2010;

del rimborso di 162 milioni di euro della totalità del debito verso il Ministero dello Sviluppo Economico acceso
nel 2011 a seguito dell’assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze mobili.
Inoltre, l’attività di finanziamento include al 31 dicembre 2015 il rimborso dello scoperto di conto corrente pari a 42
milioni di euro.
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
56
DATI DI SINTESI DELLA CAPOGRUPPO WIND TELECOMUNICAZIONI SPA E DELLE
SOCIETÀ CONTROLLATE
I dati economici e patrimoniali esposti nelle due tabelle seguenti si riferiscono al bilancio separato della Capogruppo
WIND Telecomunicazioni SpA al 31 dicembre 2015, redatto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea.
Dati economici (milioni di euro)
2015
2014
Ricavi
4.428
4.633
EBITDA(1)
1.659
1.801
Risultato operativo
941
570
(695)
(870)
Risultato prima delle imposte
230
(301)
Risultato dell'esercizio
297
(349)
Saldo dei proventi e (oneri) finanziari
(1)
Risultato operativo ante ammortamenti. ripristini/svalutazioni di attività non correnti e plusvalenze/minusvalenze da realizzo di
attività non correnti
Dati patrimoniali (milioni di euro)
Totale attivo
Patrimonio netto
Totale passività
31/12/2015
31/12/2014
13.835
14.213
743
422
13.092
13.791
Si riportano di seguito i principali dati economici e patrimoniali relativi all’esercizio 2015 delle società controllate da
WIND Telecomunicazioni SpA. Tali dati si riferiscono ai bilanci o reporting delle controllate, redatti in conformità agli
IFRS adottati dall’Unione Europea.
WIND Retail Srl
Dati economici (milioni di euro)
Ricavi
2015
2014
81
80
EBITDA(1)
6
4
Risultato operativo
4
3
Saldo dei proventi e (oneri) finanziari
(0)
(0)
Risultato prima delle imposte
4
3
Risultato dell'esercizio
2
2
(1)
Risultato operativo ante ammortamenti, ripristini/svalutazioni di attività non correnti e plusvalenze/minusvalenze da realizzo di attività non correnti
31/12/2015
31/12/2014
Totale attivo
83
68
Patrimonio netto
36
34
Totale passività
47
34
Dati patrimoniali (milioni di euro)
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
57
WIND Acquisition Finance SA
Dati economici (milioni di euro)
Ricavi
2015
2014
0
0
EBITDA(1)
(2)
(1)
Risultato operativo
(2)
(1)
Saldo dei proventi e (oneri) finanziari
185
(477)
Risultato prima delle imposte
183
(515)
Risultato dell'esercizio
129
(365)
(1)
Risultato operativo ante ammortamenti, ripristini/svalutazioni di attività non correnti e plusvalenze/minusvalenze da realizzo di attività non correnti
Dati patrimoniali (milioni di euro)
Totale attivo
Patrimonio netto
Totale passività
31/12/2015
31/12/2014
10.213
8.789
(133)
(245)
10.347
9.034
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
58
FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
Relativamente agli eventi successivi al 31 dicembre 2015 si rimanda alla nota 41 del Bilancio consolidato e alla nota
38 del Bilancio separato di WIND Telecomunicazioni SpA al 31 dicembre 2015.
PRESIDIO DEI RISCHI
Per quanto riguarda l’informativa sulla gestione dei rischi finanziari, si prega di fare riferimento a quanto riportato alla
nota 2.5 del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 e alla nota 2.4 del Bilancio separato di WIND
Telecomunicazioni SpA al 31 dicembre 2015.
RAPPORTI CON ENTITÀ CORRELATE
Si specifica che i rapporti con entità correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, rientrano nella normale attività
di gestione e che, dal punto di vista economico, sono stati contrattualizzati a condizioni di mercato e sono dovuti
prevalentemente a rapporti con operatori telefonici. Inoltre, la fiscalità del Gruppo e la sua rappresentazione
contabile recepiscono gli effetti derivanti dall’esercizio, avvenuto nel 2006 e rinnovato nel 2009, 2012 e 2015 da
parte della controllante italiana Wind Telecom SpA, dell’opzione di adesione alla procedura di consolidato fiscale
nazionale.
Le informazioni sui rapporti con entità correlate sono presentate nella nota 37 del Bilancio consolidato e nella nota 34
del Bilancio separato di WIND Telecomunicazioni SpA al 31 dicembre 2015, alle quali si rimanda.
Le società del Gruppo non detengono al 31 dicembre 2015, né hanno detenuto nel corso dell’esercizio, azioni proprie
della Capogruppo WIND Telecomunicazioni SpA né direttamente, né per il tramite di fiduciarie, né azioni della
controllante WIND Acquisition Holdings Finance SpA o della controllante indiretta Wind Telecom SpA.
INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 2497 TER DEL CODICE CIVILE
Non ci sono eventi da segnalare ai sensi dell'articolo 2497 ter codice civile italiano, con riferimento all'attività di
gestione e coordinamento su WIND.
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
59
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
La buona performance commerciale ed il continuo processo di ottimizzazione della struttura dei costi ha consentito al
Gruppo di confermare la propria posizione competitiva nel 2015, in un contesto di mercato in leggera contrazione e in
uno scenario macroeconomico che, seppur difficile, mostra segnali di lenta ripresa. L’integrazione con il Gruppo
VimpelCom continua a supportare il suddetto processo di efficienza e contenimento dei costi attraverso lo sviluppo
delle sinergie realizzabili. Nel corso dei primi tre mesi dell’anno, il Gruppo ha portato a termine, la vendita del 90%
della propria società di gestione del parco torri Galata SpA a Cellnex Telecom (precedentemente denominata Abertis).
I proventi dell’operazione sono stati utilizzati per ridurre ulteriormente il debito dell’azienda. Nel mese di agosto
VimpelCom e CK Hutchison Holdings Ltd, la società controllante di 3 Italia, hanno annunciato di aver siglato un
accordo per la creazione di una joint venture paritetica che controllerà i rispettivi business delle telecomunicazioni in
Italia, WIND e 3 Italia. Tale joint venture, la quale è soggetta ad approvazione dei relativi organi regolatori ed
antitrust Europei ed Italiani, darà vita ad uno dei principali operatori di telecomunicazioni convergenti in Italia.
Nel corso del 2016, il Gruppo continuerà ad esplorare e sviluppare le opportunità più promettenti derivanti dalla
combinazione di nuove tecnologie e nuove esigenze espresse dal mercato, in particolare sviluppando i canali digitali
sia nello sviluppo dei propri servizi, che nei canali di interazione con i clienti, che nell’efficienza dei processi. Un
maggiore focus verrà posto anche sul segmento Business. Il Gruppo continuerà a rafforzare la propria posizione nei
segmenti mobile, fisso-voce e internet e continuerà a sviluppare il proprio modello di business convergente. Una forte
attenzione sarà posta sulla crescita dell’efficienza e sull’ulteriore ottimizzazione della struttura dei costi.
PROPOSTA
DI
DESTINAZIONE
DEL
RISULTATO
DELLA
CAPOGRUPPO
WIND
TELECOMUNICAZIONI SPA
La Capogruppo WIND Telecomunicazioni SpA chiude l’esercizio 2015 con un utile di 297 milioni di euro.
Il Consiglio di Amministrazione propone agli Azionisti di approvare il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 e di
riportare l’utile ad incremento della riserva di Utili e Perdite a nuovo.
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
60
GLOSSARIO
ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line): tecnologia che, attraverso un modem, utilizza il normale doppino
telefonico e trasforma la linea telefonica tradizionale in una linea di collegamento digitale ad alta velocità per il
trasferimento di dati multimediali in modalità asimmetrica.
ATM (Asynchronous Transfer Mode): tecnologia di commutazione che permette la trasmissione di diversi tipi di
informazione quali voce, dati e video.
Backbone: parte della rete di telecomunicazioni che sopporta il traffico più intenso e da cui si estendono le
diramazioni della rete necessarie a servire determinate aree locali.
Base station controller (BSC): interfaccia con la centrale di commutazione MSC. Ha funzioni di supervisione e
controllo delle risorse radio sia nella fase di instaurazione della chiamata sia nella fase di mantenimento.
Bitstream: servizio consistente nella fornitura, da parte dell’incumbent all’operatore alternativo, della capacità
trasmissiva tra la postazione di un cliente finale ed un punto di interconnessione o PoP (Point of Presence)
dell’operatore alternativo che vuole offrire servizi a banda larga ai propri clienti finali.
Broadband: servizi caratterizzati da una velocità di trasmissione pari ad almeno 2 Mbit/s.
Centrale di commutazione: nodi di rete che gestiscono l’avvio e l’instradamento del segnale verso la destinazione
desiderata.
Cloud Computing: rappresenta il modello emergente di sviluppo, implementazione delle infrastrutture ICT che
supportano l’erogazione e la distribuzione dei Cloud Services, ovvero di servizi in cui il bene “immateriale” offerto è
acquistabile e fruibile in tempo reale attraverso Internet.
Commutazione di pacchetto: tecnica di trasmissione di informazioni in base alla quale ogni messaggio è suddiviso
in pacchetti, che sono poi inviati verso la destinazione (non necessariamente secondo lo stesso percorso).
Crowdsourcing: neologismo che identifica un modello con cui un’azienda o un’istituzione demanda lo svolgimento
di un’attività assegnata normalmente a dipendenti ad un gruppo, generalmente numeroso e non predeterminato, in
modalità “open call” utilizzando internet (facendo outsourcing).
EDGE (Enhanced Data rates for GSM Evolution): evoluzione dello standard GPRS per il trasferimento dati sulla
rete GSM che permette di raggiungere maggiori velocità di trasferimento.
EIR (Equipment Identity Register): database che contiene i dati per convalidare l'accesso alla rete da parte di
un telefono cellulare attraverso il suo codice IMEI.
ESP (Enhanced Service Provider): operatore che fornisce al pubblico servizi di telecomunicazioni avvalendosi di
un accordo con un operatore di rete mobile licenziatario.
FEMTO Cell: stazioni base a bassa potenza per accesso cellulare in aree indoor. Le FEMTO Cell permettono di
connettere terminali mobili standard alla rete di un operatore mobile utilizzando la rete casalinga DSL o broadband
via cavo.
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
61
FNR: (Flexible Numbering Register): modulo nel quale vengono allocati i numeri telefonici del vecchio e nuovo
operatore rispetto ad uno stesso cliente
FR (Frame Relay): tecnica di trasmissione a commutazione di pacchetto.
Gateway: nodo di rete che permette di interfacciarsi con un’altra rete che utilizza protocolli diversi.
GGSN (Gateway GPRS Support Node): nodo che funge da gateway tra una rete wireless GPRS e una rete
Internet o privata.
GPON (Gigabit Passive Optical Network): rete ottica di accesso.
GPRS (General Packet Radio Service): sistema di trasmissione dati a pacchetto sulla rete GSM per il
trasferimento di dati a media velocità.
GSM (Global System for Mobile Communications): architettura standard per le comunicazioni cellulari digitali
operante su banda 900 MHz e 1800 MHz. E’ attualmente lo standard di telefonia mobile più diffuso del mondo.
HLR (Home Location Register): database centralizzato che contiene i dettagli relativi a ciascun cliente di telefonia
mobile autorizzato ad accedere alla rete GSM.
HSDPA (High Speed Downlink Packet Access): protocollo che permette di migliorare le prestazioni delle reti
UMTS aumentandone la capacità ed ampliando la larghezza di banda.
Internet: rete di computer mondiale ad accesso pubblico. Internet costituisce l’interfaccia per reti basate su
differenti tecnologie ma che usano il protocollo TCP/IP.
ISP (Internet Service Provider): operatore che fornisce l’accesso a Internet.
IP (Internet Protocol): protocollo di rete a pacchetto che permette di interconnettere reti con caratteristiche
tecniche eterogenee.
IPTV (Internet Protocol Television): sistema che veicola contenuti audiovisivi in formato digitale attraverso
connessione internet broadband.
ISDN (Integrated Services Digital Network): tecnologia a commutazione di circuito che permette di trasmettere
voce e dati su linee telefoniche tradizionali.
MAN (Metropolitan Area Network): infrastruttura di rete telematica che si estende all’interno del territorio
urbano.
MGW (Media Gateway): collega diversi tipi di reti, (es. PSTN; Next Generation Networks; 2G e 3G) una delle sue
principali funzioni è quella di convertire tra le diverse tecniche di codifica e trasmissione.
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
62
MSC (Mobile Switching Center): elemento della rete di telefonia mobile GSM che, oltre a fungere da interfaccia di
rete svolge funzioni di controllo delle chiamate, commutazione del traffico e emissione di cartellini (utilizzatiper la
tariffazione del traffico).
MSC-Server: elemento del core network della rete 3G.
MMS (Mobile Multimedia Services): servizio di messaggi multimediali per telefoni cellulari.
Modem: dispositivo che permette la modulazione e la demodulazione dei segnali contenenti le informazioni,
consentendo la trasmissione di dati digitali su canali analogici.
MVNO (Mobile Virtual Network Operator): operatore di telefonia mobile che non possiede una propria rete
telefonica né dispone di frequenze proprie, e per offrire servizi di telefonia mobile utilizza l’infrastruttura e le
frequenze di altri operatori di telefonia mobile.
NGN/IMS: (Next-Generation Networks/ IP multimedia subsystem) consente il trasporto di tutte le
informazioni ed i servizi (voce, dati, comunicazioni multimediali) incapsulando le stesse in pacchetti: le reti di tipo
NGN sono basate sul protocollo IP.
Nodo: giunzione topologica della rete, comunemente un centro di commutazione o una stazione.
Node B: termine che, nella tecnologia UMTS, denota la stazione radio base per mezzo della quale viene realizzata la
copertura della cella.
Nodo SGSN: è l’elemento della rete di telefonia mobile che si occupa del trasferimento dei pacchetti dati da e per
stazioni mobili all'interno dell’area di sua competenza.
Nodi MNP/FNR: (Mobile Number Portability/ Flexible Number Ring) vedi FNR
PoP (Point of Presence): punto di accesso alla rete fornito da un ISP per instradare il traffico dei clienti finali ad
esso connessi.
RNC (Radio Network Controller): elemento della rete UMTS che ha funzioni di supervisione e controllo dei Node
B.
Roaming: servizio mediante il quale gli operatori di telefonia mobile permettono ai propri clienti di collegarsi
utilizzando una rete non di loro proprietà. Il servizio si attiva quando il terminale è utilizzato all’estero (se gli operatori
del paese ospitante aderiscono alla rete GSM), oppure quando il cliente si trova nel paese di origine del proprio
operatore ma questo non ha una copertura totale della nazione.
SGSN (Serving GPRS Support Node): gestisce il trasferimento dei pacchetti di dati da e verso le stazioni mobile
all’interno della propria area di competenza.
Shared Access: indica la condivisione dell’accesso al doppino dell'utente tra l’incumbent e un altro fornitore di
servizi LLU.
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
63
SIM (Subscriber Identity Module): chip al quale è associato un numero seriale che sui sistemi informativi di un
operatore telefonico consente di risalire a un determinato cliente dei propri servizi di telefonia mobile, e che consente
al cliente l’accesso ai servizi.
SME (Small and Medium Enterprises): piccole e medie imprese (o PMI).
SMS: brevi messaggi di testo da e verso telefoni cellulari su rete GSM.
Softswitch: dispositivo centrale di una rete telefonica che gestisce l’instradamento delle chiamate tra le varie linee
interamente per mezzo di software (anziché mediante centralini fisici).
TDM (Time-Division Multiplexing): tecnica di condivisione di un canale di comunicazione in base alla quale due o
più segnali sono trasmessi in modo apparentemente simultaneo all’interno del canale, ma che prevede in realtà, a
turno, un uso esclusivo del canale stesso per un breve lasso di tempo.
Trunking Gateway: interfaccia tra la rete VoIP e la rete telefonica tradizionale.
UMTS (Universal Mobile Telecommunications System): è la tecnologia di telefonia mobile di terza generazione
(3G), successore del GSM, consistente in un sistema di trasmissione a larga banda in cui i dati viaggiano su una
larghezza di banda di circa 2Mb al secondo.
Unbundling: vedi LLU.
LLU (Unbundling del Local Loop): indica l’accesso disaggregato alla rete locale, ossia la possibilità per gli
operatori alternativi di usufruire, a fronte del pagamento di un canone, delle infrastrutture dell’incumbent per offrire
ai clienti servizi propri.
Short Message Service Center: elemento della rete di telefonia mobile che consegna i messaggi SMS.
Siti di accesso radio (o BTS, Base Transceiver Station): trasmettitore di segnale radio che invia, tramite
antenna, il segnale radio GSM per la copertura di un’area (cella).
VAS: acronimo di Value Added Service (servizi a valore aggiunto).
VDSL2: (Very High Digital Subscriber Loop): Sistema trasmissivo ad alta velocità su cavo in rame.
VMS (Voicemail System): sistema centralizzato di gestione dei messaggi telefonici.
Virtual Unbundling: il VULL cioè "LLU virtuale" è un completo distacco della linea del vecchio gestore solo ai fini
amministrativi. La fonia continua ad essere servita dalla centrale del vecchio gestore, mentre il servizio dati e internet
è fornito dal nuovo gestore.
VoIP: tecnologia che rende possibile effettuare una conversazione telefonica sfruttando una connessione Internet o
un'altra rete dedicata che utilizza il protocollo IP, anziché passare attraverso la rete telefonica tradizionale.
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
64
Web 2.0: termine che indica genericamente un’evoluzione del World Wide Web, e si riferisce all’insieme delle
applicazioni online caratterizzato da un elevato livello di interazione tra il sito e l’utente.
WAP (Wireless Application Protocol): Protocollo che consente di connettersi ad internet tramite telefono
cellulare.
Webmail: applicazione che permette di gestire un account di posta elettronica attraverso un browser (navigatore)
web.
Wholesale Line Rental (WLR): servizio mediante il quale un operatore telefonico alternativo all’incumbent può
instaurare un rapporto commerciale esclusivo con i propri clienti, anche al di fuori delle aree di copertura del servizio
LLU, prendendo a nolo a condizioni d'ingrosso le linee dei clienti stessi dall’incument.
WiMax (Worldwide Interoperability for Microwave Access): tecnologia che consente l’accesso senza fili a reti
di telecomunicazioni a banda larga.
Relazione sulla gestione
31 dicembre 2015
65
GRUPPO WIND
Bilancio consolidato relativo
all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015
PROSPETTI CONTABILI E NOTE ESPLICATIVE
SOMMARIO
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA ........................................................................................... 69 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO ................................................................................................................................... 70 PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO .................................................................................... 71 RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO ........................................................................................................................ 72 INFORMAZIONI AGGIUNTIVE AL RENDICONTO FINANZIARIO .............................................................................................. 72 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO ............................................................................. 73 NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO WIND TELECOMUNICAZIONI AL 31 dicembre 2015 ................ 74 1 PREMESSA .......................................................................................................................................................... 74 2 CRITERI GENERALI DI REDAZIONE ...................................................................................................................... 75 3 ACQUISIZIONI E DISMISSIONI ............................................................................................................................ 96 4 IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI ................................................................................................................... 97 5 ATTIVITÀ IMMATERIALI ...................................................................................................................................... 98 6 ATTIVITA’ FINANZIARIE .................................................................................................................................... 101 7 PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO .................................................. 102 8 ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE/PASSIVITÀ PER IMPOSTE DIFFERITE ......................................................... 103 9 RIMANENZE ...................................................................................................................................................... 104 10 CREDITI COMMERCIALI ..................................................................................................................................... 104 11 CREDITI PER IMPOSTE SUL REDDITO ................................................................................................................ 105 12 ALTRI CREDITI ................................................................................................................................................. 106 13 DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ............................................................................................... 107 14 PATRIMONIO NETTO ......................................................................................................................................... 107 15 RISULTATO PER AZIONE ................................................................................................................................... 109 16 PASSIVITÀ FINANZIARIE ................................................................................................................................... 109 17 STRUMENTI DI FINANZA DERIVATA ................................................................................................................... 112 18 BENEFICI PER I DIPENDENTI ............................................................................................................................. 114 19 FONDI .............................................................................................................................................................. 115 20 ALTRE PASSIVITA’ ............................................................................................................................................. 116 21 DEBITI COMMERCIALI ....................................................................................................................................... 116 22 ALTRI DEBITI ................................................................................................................................................... 117 23 DEBITI PER IMPOSTE SUL REDDITO .................................................................................................................. 119 24 RICAVI ............................................................................................................................................................. 119 25 ALTRI RICAVI ................................................................................................................................................... 119 26 ACQUISTI DI MATERIALI E SERVIZI ESTERNI ..................................................................................................... 120 27 ALTRI COSTI OPERATIVI ................................................................................................................................... 121 28 COSTI DEL PERSONALE ..................................................................................................................................... 121 29 COSTI DI RISTRUTTURAZIONE .......................................................................................................................... 122 30 AMMORTAMENTI ............................................................................................................................................... 122 31 SVALUTAZIONI /RIPRISTINI DI ATTIVITA’ NON CORRENTI ................................................................................. 123 32 PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) DA REALIZZO DI ATTIVITA’ NON CORRENTI ..................................................... 123 33 PROVENTI FINANZIARI...................................................................................................................................... 124 34 ONERI FINANZIARI ........................................................................................................................................... 124 Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
67
35 UTILI (PERDITE) SU CAMBI - NETTE .................................................................................................................. 125 36 IMPOSTE .......................................................................................................................................................... 126 37 RAPPORTI CON ENTITÀ CORRELATE .................................................................................................................. 127 38 INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO .............................................................................................................. 129 39 RENDICONTO FINANZIARIO .............................................................................................................................. 129 40 ALTRE INFORMAZIONI ...................................................................................................................................... 131 41 EVENTI SUCCESSIVI .......................................................................................................................................... 134 Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
68
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
Al 31 dicembre
2015
Al 31 dicembre
2014
4
5
6
7
8
2.855
8.038
2.097
77
251
13.318
3.273
8.283
1.420
308
13.284
9
10
6
11
12
13
30
996
23
18
220
282
1.569
14.887
23
949
23
7
269
203
1.474
14.758
147
752
16
(368)
547
547
147
752
8
(796)
111
111
16
18
19
20
8
10.970
66
118
138
544
11.836
10.867
60
176
160
634
11.897
16
21
22
23
203
1.609
649
43
2.504
413
1.661
653
23
2.750
Totale passività
14.340
14.647
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’
14.887
14.758
(milioni di euro)
Attività
Immobili, impianti e macchinari
Attività immateriali
Attività finanziarie
Partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto
Attività per imposte anticipate
Totale attività non correnti
Rimanenze
Crediti commerciali
Attività finanziarie
Crediti per imposte sul reddito
Altri crediti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Totale attività correnti
TOTALE ATTIVITA’
Patrimonio netto e Passività
Patrimonio netto
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Altre Riserve
Risultati portati a nuovo
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo
Patrimonio netto di pertinenza di Terzi
Totale Patrimonio netto
Passività
Passività finanziarie
Benefici per i dipendenti
Fondi
Altre passività
Passività per imposte differite
Totale passività non correnti
Passività finanziarie
Debiti commerciali
Altri debiti
Debiti per imposte sul reddito
Totale passività correnti
Note
14
14
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
69
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
(milioni di euro)
Note
2015
2014
12 mesi
12 mesi
4.393
Ricavi
24
4.304
Altri ricavi
25
124
240
4.428
4.633
Totale ricavi
Acquisti di materiali e servizi esterni
26
(2.290)
(2.338)
Altri costi operativi
27
(154)
(178)
Costi del personale
28
(294)
(313)
Costi di ristrutturazione
Risultato operativo ante ammortamenti, ripristini/svalutazioni di
attività non correnti e plusvalenze/minusvalenze da realizzo di
attività non correnti
29
(19)
-
1.671
1.804
Ammortamenti
30
(1.177)
(1.214)
Ripristini (svalutazioni) di attività non correnti
31
(31)
(13)
Plusvalenze (minusvalenze) da realizzo di attività non correnti
32
482
(4)
945
573
Risultato operativo
Proventi finanziari
33
157
68
Oneri finanziari
34
(667)
(1.414)
Utili (perdite) su cambi – nette
35
(16)
(39)
419
(812)
9
103
428
(709)
-
-
428
(709)
2,93
(4,85)
Risultato prima delle imposte
Imposte
36
Risultato di esercizio
Risultato attribuibile agli azionisti terzi
Risultato di esercizio di Gruppo
Risultato per azione (in euro) - base e diluito:
Risultato per azione delle attività in funzionamento
15
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
70
PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO
(milioni di euro)
Note
Risultato di esercizio
2015
2014
12 mesi
12 mesi
428
(709)
7
56
7
(18)
14
38
(8)
(7)
2
2
(6)
(5)
8
33
436
(676)
436
-
(676)
-
Altre componenti del conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nel risultato di esercizio
Utili/(Perdite) su strumenti di cash flow hedge
Effetto fiscale relativo alle altre componenti di conto economico complessivo
che saranno successivamente riclassificate nel risultato di esercizio
Totale Altre componenti del conto economico complessivo che
saranno successivamente riclassificate nel risultato di esercizio
14
Altre componenti del conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nel risultato di esercizio
Utili/(Perdite) da rimisurazione sui piani a benefici definiti
Effetto fiscale relativo alle altre componenti di conto economico complessivo
che non saranno successivamente riclassificate nel risultato di esercizio
Totale Altre componenti del conto economico complessivo che non
saranno successivamente riclassificate nel risultato di esercizio
14
Totale Altre componenti del conto economico complessivo
di esercizio, al netto degli effetti fiscali
Totale conto economico complessivo di esercizio
14
Attribuibile a:
Azionisti della controllante
Azionisti terzi
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
71
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
2015
12 mesi
2014
12 mesi
428
(709)
39
1.208
(44)
9
(491)
13
(68)
(180)
875
1.227
(98)
4
(16)
375
783
Flussi di cassa da attività di investimento
Acquisizioni di immobili, impianti e macchinari
Dismissioni di immobili, impianti e macchinari
Acquisizioni di attività immateriali
Dismissioni di partecipazioni in controllate
Raccolta/(uscite) di prestiti concessi
Flusso di cassa per attività di investimento
39
(559)
(221)
669
(31)
(142)
(555)
(201)
(775)
(1.531)
Flussi di cassa da attività di finanziamento
Variazioni dei finanziamenti
Flusso di cassa da / (per) attività di finanziamento
39
(654)
(654)
810
810
79
62
203
141
282
203
(milioni di euro)
Note
Flussi di cassa da attività operativa
Risultato di esercizio
Rettifiche per riconciliare il risultato al flusso di cassa da/per
attività operativa
Ammortamenti, svalutazioni / (ripristini) di attività non correnti
Variazione netta dei fondi e benefici per i dipendenti
Minusvalenze da realizzo di attività non correnti
(Plusvalenze) minusvalenze da cessione di investimenti
Svalutazione partecipazioni
Variazione attività correnti
Variazione passività correnti
Flusso di cassa da attività operativa
Flusso netto complessivo di esercizio
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti a inizio esercizio
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti a fine esercizio
39
INFORMAZIONI AGGIUNTIVE AL RENDICONTO FINANZIARIO
(milioni di euro)
Imposte sul reddito pagate
Interessi pagati su finanziamenti/bond
Interessi (pagati)/incassati su strumenti derivati di copertura
2015
12 mesi
(78)
(659)
63
2014
12 mesi
(207)
(777)
(21)
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
72
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo
(milioni di euro)
Saldi al 1 gennaio 2014
Totale conto economico
complessivo di esercizio
Riserva
Sovrapprezzo
azioni
Capitale
sociale
Patrimonio
netto di
pertinenza
di Gruppo
Risultati
portati a
nuovo
Altre
Riserve
Patrimonio
netto di
pertinenza
di Terzi
Totale
Patrimonio
netto
147
752
(25)
(87)
787
-
787
-
-
33
(709)
(676)
-
(676)
(709)
- Risultato di esercizio
-
-
-
(709)
(709)
-
- Cash Flow hedge
-
-
38
-
38
-
38
- Rimisurazione piani a benefici definiti
-
-
(5)
(5)
-
(5)
Operazioni con gli azionisti
Saldi al 31 dicembre 2014
Totale conto economico
complessivo di esercizio
-
-
-
-
-
-
-
147
752
8
(796)
111
-
111
-
-
8
428
436
-
436
- Risultato di esercizio
-
-
-
428
428
-
428
- Cash Flow hedge
-
-
14
-
14
-
14
(6)
-
(6)
-
(6)
- Rimisurazione piani a benefici definiti
Operazioni con gli azionisti
Saldi al 31 dicembre 2015
-
-
-
-
-
-
-
147
752
16
(368)
547
-
547
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
73
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO WIND TELECOMUNICAZIONI
AL 31 dicembre 2015
1
PREMESSA
WIND Telecomunicazioni SpA (di seguito anche “WIND”, la “Capogruppo” o la “Società”) è una Società per Azioni
avente sede legale in Roma (Italia), Via Cesare Giulio Viola, 48, controllata da Wind Telecom SpA, per il tramite di
WIND Acquisition Holdings Finance SpA che ne detiene il 100% del capitale. Alla data di redazione del presente
documento, Wind Telecom SpA è a sua volta controllata per il 92,24% da Vimpelcom Amsterdam BV, quest’ultima è
controllata da Vimpelcom Ltd società quotata sul mercato NASDAQ.
Nel mese di agosto VimpelCom Ltd e CK Hutchison Holdings Ltd, la società controllante di 3 Italia, hanno annunciato
di aver siglato un accordo per la creazione di una joint venture paritetica che controllerà i rispettivi business delle
telecomunicazioni in Italia, WIND e 3 Italia. Tale joint venture è soggetta ad approvazione dei relativi organi
regolatori ed antitrust Europei ed Italiani.
WIND Telecomunicazioni SpA e le sue controllate (di seguito anche il “Gruppo” o il “Gruppo Wind”) operano in Italia,
nel settore delle telecomunicazioni fisse e mobili, rispettivamente con i marchi “Infostrada” e “Wind”.
Il diagramma seguente illustra la struttura del Gruppo WIND al 31 dicembre 2015.
W IND
T e le com unica zioni
S pA
10 0%
W IN D R e ta il S rl
27 %
W ind A cquisitio n
F ina nce II SA
27 %
W IND F ina nce SL SA
100 %
W in d A c q u isit io n
Fin an c e S A
Il Gruppo nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 ha registrato utile ante imposte da attività in funzionamento pari
a 419 milioni di euro (perdita di 812 milioni di euro nell’esercizio 2014) e un utile netto dalle attività in funzionamento
pari a 428 milioni di euro (perdita di 709 milioni di euro nell’esercizio 2014). Tale risultato riflette l’incremento nel
risultato operativo dovuto principalmente alla plusvalenza derivante dalla cessione di Galata SpA e i minori oneri
finanziari netti come effetto delle operazioni di rifinanziamento concluse nel 2014 ed a marzo 2015 che hanno
compensato l’effetto negativo derivante dalla maggior pressione competitiva sui ricavi.
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
74
In data 26 marzo 2015, la Capogruppo ha finalizzato l’operazione per la cessione a Cellnex Telecom SA
(precedentemente denominata Abertis Telecom terrestre SAU) per un corrispettivo pari a 693 milioni di euro
utilizzato per ridurre ulteriormente il debito dell’azienda, del 90% di Galata SpA (società costituita il 18 febbraio 2015
attraverso il conferimento della Business Unit “Tower Development” composta da 7.377 torri insieme alle relative
funzioni, dipendenti e contratti). La Capogruppo nell’ambito dell’accordo siglato con Cellnex Telecom ha sottoscritto
un contratto di servizi con Galata, per un periodo iniziale di 15 anni, per la fornitura di una vasta gamma di servizi sui
siti conferiti e su quelli successivamente costruiti da Galata e che ospiteranno attrezzature di WIND.
In data 30 marzo 2015, la controllata Wind Acquisition Finance SA ha emesso obbligazioni Senior Secured Notes per
un importo complessivo pari a 775 milioni di euro e scadenza 2020, tramite una combinazione di obbligazioni a tasso
variabile Euribor maggiorato del 4,125% per 400 milioni di euro (Floating Rate Notes) ed un emissione tap delle
obbligazioni Senior Secured Notes 2020 (emesse a luglio 2014) per 375 milioni di euro con cedola al 4%. Il Gruppo
ha utilizzato la liquidità ottenuta dalle nuove emissioni obbligazionarie, dalla rinegoziazione di nuove senior facilities
con scadenza 2019 (pari a circa 700 milioni di euro) e una parte del corrispettivo derivante dalla cessione di Galata
SpA (per circa 500 milioni di euro) per rifinanziare il precedente Senior Facility Agreement.
La buona performance commerciale ed il continuo processo di ottimizzazione della struttura dei costi ha consentito al
Gruppo di confermare la propria posizione competitiva nel 2015, in un contesto di mercato in leggera contrazione e in
uno scenario macroeconomico che, seppur difficile, mostra segnali di lenta ripresa. L’integrazione con il Gruppo
VimpelCom continua a supportare il suddetto processo di efficienza e contenimento dei costi attraverso lo sviluppo
delle sinergie realizzabili. Nel corso dei primi tre mesi dell’anno, il Gruppo ha portato a termine, la vendita del 90%
della propria società di gestione del parco torri Galata SpA a Cellnex Telecom (precedentemente denominata Abertis).
I proventi dell’operazione sono stati utilizzati per ridurre ulteriormente il debito dell’azienda. Nel mese di agosto
VimpelCom e CK Hutchison Holdings Ltd., la società controllante di 3 Italia, hanno annunciato di aver siglato un
accordo per la creazione di una joint venture paritetica che controllerà i rispettivi business delle telecomunicazioni in
Italia, WIND e 3 Italia. Tale joint venture, la quale è soggetta ad approvazione dei relativi organi regolatori ed
antitrust Europei ed Italiani, darà vita ad uno dei principali operatori di telecomunicazioni convergenti in Italia.
Nel corso del 2016, il Gruppo continuerà ad esplorare e sviluppare le opportunità più promettenti derivanti dalla
combinazione di nuove tecnologie e nuove esigenze espresse dal mercato, in particolare sviluppando i canali digitali
sia nello sviluppo dei propri servizi, che nei canali di interazione con i clienti, che nell’efficienza dei processi. Un
maggiore focus verrà posto anche sul segmento Business. Il Gruppo continuerà a rafforzare la propria posizione nei
segmenti mobile, fisso-voce e internet e continuerà a sviluppare il proprio modello di business convergente. Una forte
attenzione sarà posta sulla crescita dell’efficienza e sull’ulteriore ottimizzazione della struttura dei costi.
2
CRITERI GENERALI DI REDAZIONE
2.1
Modalità di presentazione
Il presente Bilancio Consolidato di WIND Telecomunicazioni SpA relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015
redatto sul presupposto della continuità aziendale, è stato predisposto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione
Europea.
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
75
Per IFRS si intendono tutti gli “International Financial Reporting Standards”, tutti gli International Accounting
Standards (“IAS”), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”),
tutte le interpretazioni dello Standing Interpretations Committee (“SIC”), ad oggi adottati dall’Unione Europea e
contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati.
Nel corso dell’esercizio non si sono verificati casi eccezionali che abbiano reso necessario il ricorso alle deroghe di cui
allo IAS 1.
Il Bilancio Consolidato è espresso in Euro, moneta corrente nell’economia in cui il Gruppo opera. Tutti i valori indicati
nei prospetti e nelle note esplicative, sono espressi in milioni di euro, salvo ove diversamente indicato.
Relativamente alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per lo stato patrimoniale è stato adottato il
criterio di distinzione delle attività e passività tra “corrente/non corrente”, per il conto economico è stato adottato lo
schema scalare con la classificazione dei costi per natura e per il rendiconto finanziario il metodo di rappresentazione
indiretto.
Ai fini della comparabilità dei dati, nei prospetti di stato patrimoniale sono state operate laddove necessarie
opportune riclassifiche dei saldi comparativi. Tali riclassifiche, per i cui dettagli si rimanda alla nota 39, non hanno
comportato effetti sul risultato netto e sul patrimonio netto del Gruppo.
Il presente bilancio consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 12
febbraio 2016.
2.2
Criteri e metodologie di consolidamento
Il presente Bilancio Consolidato include i bilanci di WIND Telecomunicazioni SpA e delle entità sulle quali la stessa
esercita, direttamente o indirettamente, il controllo, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla
data in cui è cessato. Il controllo è esercitato sia in forza del possesso azionario diretto o indiretto della maggioranza
delle azioni con diritto di voto, sia per effetto dell’esercizio di un’influenza dominante espressa dal potere di
determinare, anche indirettamente, in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali delle
entità, ottenendone i benefici relativi, a prescindere da rapporti di natura azionaria. Al fine della determinazione del
controllo, si tiene conto dell’esistenza di potenziali diritti di voto effettivamente esercitabili o convertibili alla data di
riferimento.
Le situazioni contabili predisposte ai fini del consolidamento sono redatte al 31 dicembre 2015, data di riferimento del
presente Bilancio Consolidato, e sono quelli predisposti dalle singole entità del Gruppo in conformità agli IFRS
uniformi rispetto a quelli utilizzati ai fini della predisposizione del presente documento dalla Capogruppo e approvati
dai rispettivi Consigli di Amministrazione.
I criteri adottati per il consolidamento integrale delle partecipate sono i seguenti:

le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle entità consolidate integralmente sono assunti linea per linea,
attribuendo ai soci di minoranza, ove applicabile, la quota di patrimonio netto e di risultato netto dell’esercizio di
loro spettanza; tali voci sono evidenziate separatamente nell’ambito del patrimonio netto e del conto economico
consolidato;

le operazioni di aggregazione di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di un’entità sono
contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto (“purchase method”). Il costo di acquisizione corrisponde al
valore corrente (“fair value”) alla data di acquisto delle attività cedute, delle passività assunte e degli strumenti
di capitale emessi; la eventuale differenza tra il costo di acquisizione ed il valore corrente delle attività e passività
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
76
acquistate, se positiva, è iscritta nelle attività immateriali alla voce “Avviamento”, ovvero, se negativa, dopo aver
riverificato la corretta misurazione dei valori correnti delle attività e passività acquisite e del costo di acquisizione,
é contabilizzata a conto economico;

le operazioni di aggregazione di imprese in forza delle quali viene trasferito il controllo di un’entità in modo che
prima e dopo il trasferimento non si modifica l’identità della controllante non sono considerate operazioni di
acquisizione ma operazioni “under common control”. In assenza di un principio contabile di riferimento, in
applicazione dello IAS 8, sono consolidati i valori contabili dell’entità trasferita. Eventuali plusvalori emersi in
sede di trasferimento sono annullati contro patrimonio netto;

le acquisizioni di quote di minoranza relative ad entità per le quali esiste già il controllo non sono considerate tali,
bensì operazioni sul patrimonio netto. Pertanto, la differenza tra il costo sostenuto per l’acquisizione e le relative
quote di patrimonio netto contabile è rilevata direttamente a patrimonio netto;

gli utili e le perdite, con i relativi effetti fiscali, derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate
integralmente e non ancora realizzati nei confronti di terzi, sono eliminati, se significativi, come pure i reciproci
rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;

gli utili o le perdite derivanti dalla cessione di quote di partecipazione in società consolidate sono imputati a
conto economico per l’ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente
frazione di patrimonio netto consolidato ceduta.
Nella tabella di seguito riportata viene fornita una rappresentazione delle partecipazioni del Gruppo con evidenza del
criterio di consolidamento e di valutazione.
Capitale
Sociale
Euro
31.12.2015
31.12.2014
Italia
Lussemburgo
Lussemburgo
Lussemburgo
1.026.957
60.031.000
31.000
31.000
100
100
27
27
100
100
27
27
Integrale
Integrale
Integrale
Integrale
Integrale
Integrale
Integrale
Integrale
Italia
1.000.000
10
-
Patrimonio
netto
N/A
Italia
Italia
Italia
Italia
Italia
Italia
Italia
dismessa
dismessa
99.000
51.000
13.717.365
500.000
30.000
9,75
1
17
10
33,33
33,33
33
9,75
1
17
10
-
N/A
N/A
Costo
Costo
Costo
Costo
Costo
Costo
Costo
Costo
Costo
Costo
Costo
N/A
Sede Legale
Controllate
WIND Retail Srl
Wind Acquisition Finance SA
WIND Finance SL SA
Wind Acquisition Finance II SA
% di possesso
Criterio di
consolidamento/valutazione
31.12.2015
31.12.2014
Collegate
Galata SpA
Altre
Consorzio Wind Team
SPAL TLC SpA
MIX Srl
Consel
Janna Scarl
QXN
Dono per…Scarl
Rispetto al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2014, non si evidenziano variazioni nell’area di consolidamento
ad eccezione di quanto descritto in nota 3 relativamente alla costituzione e cessione di Galata SpA.
Le partecipate WIND Finance SL SA e Wind Acquisition Finance II SA, in cui la Capogruppo detiene una quota di
possesso pari al 27%, sono considerate controllate e quindi consolidate integralmente in quanto “special purpose
entities”.
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
77
2.3
Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati
Di seguito sono indicati i principali principi contabili e criteri di valutazione adottati.

Immobili, impianti e macchinari
Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo d’acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti
accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri direttamente sostenuti per predisporre le
attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smantellamento e di rimozione che verranno sostenuti
conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni originarie.
Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati a
conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento,
ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui
essi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività, applicando il
criterio del “component approach”, secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un’autonoma valutazione
della vita utile e del relativo valore deve essere trattata individualmente. Il valore di iscrizione è rettificato
dall’ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all’uso,
in funzione della stimata vita utile.
La vita utile degli immobili, impianti e macchinari ed il loro valore residuo sono rivisti ed aggiornati, ove necessario,
almeno alla chiusura di ogni esercizio. I terreni non sono ammortizzati. Quando l’attività oggetto di ammortamento è
composta da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre
parti che compongono l’attività, l’ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione
del metodo del component approach.
La vita utile stimata dal Gruppo per le varie categorie di immobili, impianti e macchinari è la seguente.
Impianti e macchinari
5-20 anni
Costi di progettazione e sviluppo della rete di telefonia fissa e mobile
Durata residua delle rispettive licenze
Attrezzature
4 anni
Altri beni
5-10 anni
Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di attività sono determinati per differenza fra il ricavo di vendita
ed il valore netto contabile dell’attività dismessa o alienata e sono imputati al conto economico dell’esercizio di
competenza alla voce “Plusvalenze (minusvalenze) da realizzo di attività non correnti”.
Gli immobili, impianti e macchinari detenuti in virtù di contratti di locazione finanziaria, attraverso i quali sono
sostanzialmente trasferiti al Gruppo tutti i rischi e benefici legati alla proprietà del bene, sono iscritti come attività al
loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, inclusa l’eventuale
somma da pagare per l’esercizio dell’opzione di acquisto. La corrispondente passività verso il locatore è iscritta in
bilancio nelle passività finanziarie.
I beni in locazione finanziaria sono ammortizzati su un periodo pari al minore fra la durata del contratto di locazione e
la vita utile del bene stesso.
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
78
Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà dei beni
sono classificati come leasing operativi. I canoni riferiti a leasing operativi sono rilevati a conto economico in quote
costanti negli esercizi di durata del contratto di leasing.

Attività immateriali
Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili
ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione,
comprensivo delle spese direttamente attribuibili sostenute per predisporre l’attività al suo utilizzo, al netto degli
ammortamenti cumulati, nei casi in cui è previsto un processo d’ammortamento, e delle eventuali perdite di valore.
L’ammortamento ha inizio nel momento in cui l’attività è disponibile all’uso ed è ripartito sistematicamente in
relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa, ossia sulla base della stimata vita utile.

Diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell’ingegno, concessioni, licenze, marchi e diritti simili
I costi relativi all’acquisizione di diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell’ingegno, di concessioni, licenze,
marchi e di diritti simili sono capitalizzati. L’ammortamento è calcolato con il metodo lineare, in modo da allocare il
costo sostenuto per l’acquisizione del diritto lungo il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e la durata dei
relativi contratti a partire dal momento in cui il diritto acquisito diviene esercitabile. I marchi non vengono
ammortizzati in quanto considerati a vita utile indefinita.

Software
I costi riguardanti lo sviluppo e la manutenzione dei programmi software sono contabilizzati come costi a conto
economico. I costi che sono direttamente associati alla produzione di prodotti software unici ed identificabili,
controllati dal Gruppo e che genereranno benefici economici futuri con orizzonte temporale superiore ad un anno
vengono contabilizzati come attività immateriali. I costi diretti – ove identificabili e misurabili – includono l’onere
relativo ai dipendenti che sviluppano il software, nonché l’eventuale appropriata quota di costi generali.
L’ammortamento è calcolato in base alla relativa vita utile del software, stimata in 5 anni.

Avviamento
L’avviamento è rappresentato dall’eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto alla quota di interessenza
nel fair value, alla data di acquisto, delle attività e passività delle aziende o dei rami aziendali. Quello relativo alle
partecipazioni valutate al patrimonio netto è incluso nel valore delle partecipazioni. L’avviamento non è soggetto ad
ammortamento sistematico, bensì ad un test periodico di verifica sull’adeguatezza del relativo valore di iscrizione in
bilancio. Tale test viene effettuato, con cadenza annuale o più frequentemente nel caso in cui si verifichino eventi o
cambiamenti di circostanze che possano far emergere eventuali perdite di valore, con riferimento all’unità
organizzativa generatrice dei flussi finanziari (di seguito anche “cash generating unit” o “CGU”) a cui l’avviamento è
attribuito. L’eventuale riduzione di valore dell’avviamento viene rilevata nel caso in cui il valore recuperabile
dell’avviamento risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio. Per valore recuperabile si intende il maggiore tra
il fair value della CGU, al netto degli oneri di vendita, ed il valore d’uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di
cassa stimati per gli esercizi di operatività della CGU e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile. Il
valore d’uso è determinato applicando la metodologia descritta al successivo paragrafo “Riduzione di valore delle
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
79
attività”. Non è consentito il ripristino di valore dell’avviamento nel caso di una precedente svalutazione per perdita di
valore.
Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell’avviamento allocato alla CGU,
l’ammontare residuo viene allocato alle attività incluse nella CGU in proporzione al loro valore di carico. Tale
allocazione ha come limite minimo l’ammontare più alto tra il relativo fair value dell’attività al netto delle spese di
vendita e il relativo valore in uso, come sopra definito.

Customer list
Accolgono i costi delle anagrafiche clienti identificati in sede di allocazione degli avviamenti generati dalle acquisizioni
effettuate dal Gruppo. L’ammortamento è calcolato in base alla relativa vita utile stimata tra i 5 e 15 anni.

Costi acquisizione clienti
Accolgono principalmente i costi derivanti dalle commissioni erogate alla rete di vendita e vengono capitalizzati
dall’esercizio 2010, in linea con la prassi del settore, tra le immobilizzazioni immateriali secondo i criteri previsti nei
principi di riferimento e ammortizzati lungo la durata minima contrattuale.

Riduzione di valore delle attività
A ciascuna data di riferimento, gli immobili, impianti e macchinari e le attività immateriali con vita definita sono
analizzate al fine di identificare l’esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore. Se è identificata la
presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle attività interessate, imputando
l’eventuale svalutazione a conto economico. Per le attività immateriali a vita utile indefinita, tale test viene effettuato
con cadenza annuale o più frequentemente nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che
possano far emergere eventuali perdite di valore. Il valore recuperabile di un’attività è il maggiore tra il suo fair
value, ridotto dei costi di vendita, e il suo valore d’uso, laddove quest’ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari
futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati con un
tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro, rapportato al
periodo dell’investimento ed ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari indipendenti,
il valore di realizzo è determinato in relazione alla CGU cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è
riconosciuta a conto economico quando il valore di iscrizione dell’attività, ovvero della relativa CGU a cui essa è
allocata, è superiore al valore recuperabile. Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente
effettuata, il valore contabile dell’attività, salvo il caso di avviamento, è ripristinato con imputazione a conto
economico, nei limiti del valore netto di carico che l’attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la
svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

Partecipazioni
Le partecipazioni in società controllate non consolidate sono valutate al costo. Le partecipazioni in società nelle quali
il Gruppo ha un’influenza notevole (di seguito “società collegate”), che si presume sussistere quando la percentuale di
partecipazione è compresa tra il 20% ed il 50%, sono valutate con il metodo del patrimonio netto.
Il metodo del patrimonio netto è di seguito descritto:

gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono contabilizzati nel conto economico dalla data in cui l’influenza
notevole o il controllo ha avuto inizio fino alla data in cui l’influenza notevole o il controllo è cessato; nel caso in
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
80
cui, per effetto delle perdite, la società valutata con il metodo in oggetto evidenzi un patrimonio netto negativo,
il valore di carico della partecipazione è annullato e l’eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo, laddove
quest’ultimo si sia impegnato ad adempiere ad obbligazioni legali o implicite dell’impresa partecipata, o
comunque a coprirne le perdite, è rilevata in un apposito fondo; le variazioni patrimoniali delle società valutate
con il metodo del patrimonio netto non rappresentate dal risultato di conto economico sono contabilizzate
direttamente a rettifica delle riserve di patrimonio netto;

gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/società controllate e la
partecipata valutata con il metodo del patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di
partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, ad eccezione del
caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.
Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; qualora
il fair value non possa essere attendibilmente determinato, tali partecipazioni sono valutate al costo. Tale valore è
rettificato nei casi in cui sia accertata l’esistenza di perdite di valore, identificate come descritto nella nota relativa a
“Riduzione di valore delle attività”. Qualora vengano meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono
rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione del relativo effetto a conto economico. Il rischio
derivante da eventuali perdite eccedenti il valore di carico delle partecipazioni è rilevato in un apposito fondo del
passivo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti
dell’impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite. Le partecipazioni destinate alla vendita o alla
liquidazione nel breve termine sono esposte tra le attività correnti, al minore tra il valore di carico e il fair value, al
netto dei costi di vendita.

Strumenti finanziari
Gli strumenti finanziari includono le attività e passività finanziarie la cui classificazione è determinata al momento
della loro iniziale rilevazione, in funzione dello scopo per cui gli stessi sono stati acquisiti. Gli acquisti e le vendite di
strumenti finanziari vengono rilevati per data di regolamento (“settlement date”).

Attività finanziarie
Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie sono iscritte al fair value, classificate in una delle
seguenti quattro categorie e successivamente valutate come segue:
i)
Attività finanziarie valutate al fair value con variazioni di valore imputate a conto economico: tale categoria
include le attività finanziarie acquisite principalmente per essere rivendute nel breve termine, quelle
designate nella categoria in oggetto al momento della rilevazione iniziale, qualora ricorrano i presupposti per
tale designazione, ovvero sia esercitabile la fair value option, e gli strumenti di finanza derivata, salvo la
parte efficace di quelli designati come strumenti di copertura dei flussi di cassa “cash flow hedge”. Le
attività finanziarie appartenenti alla categoria in oggetto sono valutate al fair value; le relative variazioni
durante il periodo di possesso sono imputate a conto economico come proventi o oneri finanziari. Gli
strumenti finanziari di questa categoria sono classificati nell’attivo corrente se sono “detenuti per la
negoziazione” o ne è prevista la cessione entro dodici mesi rispetto alla data di bilancio. I derivati sono
trattati come attività o passività, a seconda che il fair value sia positivo o negativo; i fair value positivi e
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negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte sono compensati, ove previsto
contrattualmente.
ii)
Crediti: sono strumenti finanziari, prevalentemente relativi a crediti verso clienti, non-derivati e non quotati
in un mercato attivo, dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. Vengono inclusi nell’attivo
corrente, ad eccezione di quelli con scadenza contrattuale superiore ai dodici mesi rispetto alla data di
bilancio, che sono classificati nell’attivo non corrente. Tali attività sono valutate al costo ammortizzato sulla
base del metodo del tasso effettivo di interesse. Se vi è un’obiettiva evidenza di elementi che indicano
riduzioni di valore, l’attività è ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi di cassa
ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono
meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza
del valore che sarebbe derivato dall’applicazione del costo ammortizzato.
iii)
Attività finanziarie detenute fino alla scadenza: sono strumenti finanziari non-derivati, con pagamenti fissi o
determinabili e scadenza fissa, che il Gruppo ha l’intenzione e la capacità di detenere sino a scadenza. Tali
attività sono valutate secondo il metodo del costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di
interesse, rettificato in caso di riduzione di valore. Nel caso di perdite di valore, si applicano gli stessi principi
sopra descritti in relazione ai crediti finanziari.
iv)
Attività finanziarie disponibili per la vendita: sono strumenti finanziari non-derivati esplicitamente designati
in questa categoria, ovvero che non trovano classificazione in nessuna delle precedenti categorie. Tali
attività finanziarie sono valutate al fair value e gli utili o perdite da valutazione vengono imputati a una
riserva di patrimonio netto; la loro imputazione a conto economico è effettuata solo nel momento in cui
l’attività finanziaria viene effettivamente ceduta, o, nel caso di variazioni cumulate negative, quando si
valuta che la riduzione di valore già rilevata a patrimonio netto non potrà essere recuperata in futuro.
Limitatamente ai titoli di debito, se, in un periodo successivo, il fair value aumenta come oggettiva
conseguenza di un evento verificatosi dopo che la perdita di valore era stata rilevata nel conto economico, il
valore dello strumento finanziario è ripristinato con accredito dell’importo a conto economico. Inoltre,
sempre per i titoli di debito, la rilevazione dei relativi rendimenti in base al criterio del costo ammortizzato
avviene con effetto sul conto economico, analogamente agli effetti relativi alle variazioni dei tassi di cambio,
mentre le variazioni dei tassi di cambio relative agli strumenti di capitale disponibili per la vendita sono
rilevate nell’ambito della specifica riserva del patrimonio netto. La classificazione come attività corrente o
non corrente dipende dalle scelte strategiche circa la durata di possesso dell’attività e dalla reale
negoziabilità della stessa, posto che sono rilevate tra le attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro
12 mesi dalla data di riferimento.
Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo
strumento si è estinto ed il Gruppo ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso
ed il relativo controllo.

Passività finanziarie
Le passività finanziarie, relative a finanziamenti, debiti commerciali ed altre obbligazioni a pagare, sono inizialmente
rilevate al fair value, al netto dei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutate al costo ammortizzato,
applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se vi è un cambiamento dei flussi di cassa attesi ed esiste la
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possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei prestiti è ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del
valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato. Le passività
finanziarie sono classificate fra le passività correnti, salvo che il Gruppo abbia un diritto incondizionato a differire il
loro pagamento per almeno 12 mesi dopo la data di riferimento.
Le passività finanziarie vengono rimosse dallo stato patrimoniale al momento in cui sono estinte ed il Gruppo
trasferisce tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.

Strumenti di finanza derivata
Alla data di stipula del contratto, gli strumenti di finanza derivata sono inizialmente contabilizzati al fair value e le
variazioni del fair value rilevate successivamente alla prima iscrizione sono trattate quali componenti finanziarie del
risultato economico dell’esercizio. Ove si sia invece deciso di applicare l’hedge accounting, nei casi ovvero in cui si
ritenga di evidenziare la relazione di copertura le successive variazioni del fair value vengono contabilizzate seguendo
gli specifici criteri di seguito indicati. Di ciascun strumento di finanza derivata qualificato per la rilevazione come
strumento di copertura, è documentata la sua relazione con l’oggetto della copertura, compresi gli obiettivi di
gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell’efficacia. La verifica dell’efficacia di
ciascuna copertura è fatta sia al momento di accensione di ciascuno strumento di finanza derivata, sia durante la sua
vita.
Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda fair value hedge, sia le variazioni
del fair value dello strumento di copertura, sia le variazioni dell’oggetto della copertura sono imputate al conto
economico. Qualora la copertura non sia perfettamente efficace, ovvero siano rilevate differenze tra le suddette
variazioni, la parte “non efficace” rappresenta un onere o provento finanziario dell’esercizio.
Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento di finanza derivata registrate successivamente
alla prima rilevazione sono contabilizzate, limitatamente alla sola quota efficace, in una specifica riserva di patrimonio
netto (“riserva da cash flow hedge”). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all’inizio che
durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l’elemento coperto sono sostanzialmente
compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando si manifestano gli effetti economici
originati dall’oggetto della copertura, la riserva è riversata a conto economico congiuntamente agli effetti economici
dell’elemento coperto. Qualora la copertura non sia altamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di
copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, é immediatamente rilevata tra le componenti finanziarie del
conto economico dell’esercizio. Nell’ambito del cash flow hedging sono incluse anche le operazioni di copertura del
rischio cambio delle operazioni emesse in USD. Tali obbligazioni sono controvalutate al cambio di fine esercizio e gli
utili e perdite su cambi risultanti vengono neutralizzati a conto economico dalla variazione di fair value del derivato di
copertura.
Se, durante la vita di uno strumento di finanza derivata, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti ed oggetto della
copertura non è più considerato altamente probabile, la quota della “riserva da cash flow hedge” relativa a tale
strumento viene riversata tra le componenti finanziarie del conto economico dell’esercizio. Viceversa, nel caso lo
strumento di finanza derivata sia ceduto o non sia più qualificabile come strumento di copertura efficace, la “riserva
da cash flow hedge”, sino a quel momento rilevata, viene mantenuta quale componente del patrimonio netto ed è
riversata a conto economico seguendo il criterio di classificazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi
dell’operazione originariamente oggetto della copertura.
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
Determinazione fair value
Per la determinazione del fair value di attività e passività finanziarie quotate su mercati attivi si ha riguardo alla
relativa quotazione di mercato alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un mercato
attivo, il fair value è determinato facendo riferimento a prezzi forniti da operatori esterni ed utilizzando modelli di
valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei
prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili. Per la determinazione del fair
value dei derivati impliciti il Gruppo utilizza input non osservabili.

Cessione dei crediti
Il gruppo effettua cessioni di crediti ai sensi della legge n. 52/1991 sul factoring. Tali cessioni sono caratterizzate dal
trasferimento a terzi sostanzialmente di tutti i rischi e benefici relativi ai crediti, rispondendo in tal modo ai requisiti
dello IAS 39 per lo storno degli stessi. Appositi contratti di servicing, in virtù dei quali gli acquirenti hanno conferito
mandato alla Società di gestire le attività di incasso e gestione dei crediti, lasciano intatta l’attuale relazione tra WIND
Telecomunicazioni SpA e la propria clientela.

Imposte
Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell’esercizio e della normativa di riferimento,
applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di rendicontazione.
Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una
attività o passività ed il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali, stabilite da provvedimenti in vigore o
sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio, che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei
quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte, e le perdite fiscali riportabili a nuovo riversate. Fanno
eccezione a tale principio le imposte differite relative alla rilevazione iniziale dell’avviamento e quelle connesse a
differenze temporanee rivenienti dalle partecipazioni in società controllate, nel caso in cui il Gruppo sia in grado di
controllare i loro tempi di annullamento o è probabile che le differenze non si annullino.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente
addebitate o accreditate a patrimonio netto; in tal caso, l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente nella specifica
voce del patrimonio netto.
Le attività e passività fiscali, nonché quelle differite relative alle imposte sul reddito, sono compensate quando le
stesse sono applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d’imposta, che ha il diritto,
legalmente esercitabile, di compensare gli importi rilevati e che intende esercitare tale diritto. Inoltre, relativamente
alle imposte correnti, la compensazione è effettuata qualora diversi soggetti passivi hanno il diritto, legalmente
esercitabile, ed intendono regolare le passività e le attività fiscali su base netta.
La fiscalità del Gruppo e la sua rappresentazione contabile recepiscono gli effetti derivanti dall’esercizio dell’opzione di
adesione alla procedura di consolidato fiscale nazionale, avvenuto nel 2006 e rinnovato prima nel 2009 e poi nel
2012, da parte della controllante italiana Wind Telecom SpA.
L’applicazione della disciplina relativa all’adozione del consolidato fiscale, cui la Capogruppo ha aderito, comporta la
determinazione, in capo alla consolidante che ne ha esercitato l’opzione ed ai fini dell’Imposta sul Reddito delle
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Società (IRES), di un unico reddito complessivo globale costituito dalla somma algebrica dei redditi della società
controllante e delle società controllate interessate dalla procedura e quindi la liquidazione di un’unica imposta da
versare o di un’unica eccedenza a credito rimborsabile o riportabile a nuovo a cura della controllante.
Pertanto, il bilancio espone il saldo verso la società controllante a credito od a debito rispettivamente in caso di
trasferimento di una perdita fiscale o di un reddito imponibile, in luogo dei relativi crediti o debiti tributari maturati
dalle società del Gruppo che hanno aderito alla procedura.

Rimanenze
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo d’acquisto o produzione ed il valore netto di presumibile
realizzo. Relativamente ai beni fungibili ed alle merci destinate alla vendita, il costo è determinato utilizzando il
metodo del costo medio ponderato. A fronte del valore così determinato, ove necessario, sono effettuati
accantonamenti per tener conto delle rimanenze considerate obsolete o a lento utilizzo o rigiro.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono iscritte al fair value e sono rappresentate da investimenti a breve
termine (generalmente non superiori a tre mesi) liquidi, facilmente convertibili in ammontari noti di denaro, soggetti
ad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore.

Fondi
I fondi sono iscritti a fronte di perdite ed oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali,
tuttavia, non sono determinabili precisamente l’ammontare e/o la data di accadimento. L’iscrizione viene rilevata solo
quando esiste un’obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura uscita di risorse economiche come risultato
di eventi passati ed è probabile che tale uscita sia richiesta per l’adempimento dell’obbligazione. Tale ammontare
rappresenta la miglior stima attualizzata della spesa richiesta per estinguere l’obbligazione. Il tasso utilizzato nella
determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico
associabile a ciascuna passività.
I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono indicati nell’apposita sezione
informativa relativa alle “Attività e passività potenziali” e non si procede ad alcuno stanziamento.

Benefici per i dipendenti

Benefici a breve termine
I benefici a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cui viene prestata l’attività lavorativa.

Benefici successivi al rapporto di lavoro
I benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: 1) programmi con
contribuzione definita e 2) programmi con benefici definiti. Nei programmi con contribuzione definita gli oneri
contributivi sono imputati al conto economico quando essi sono sostenuti, in base al relativo valore nominale. Nei
programmi con benefici definiti, essendo quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro
l’ammontare del beneficio da erogare, il relativo onere è imputato al conto economico di competenza in base a
calcolo attuariale.
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I programmi con benefici definiti, tra i quali rientra anche il trattamento di fine rapporto (“TFR”) dovuto ai dipendenti
ai sensi dell’articolo 2120 del Codice Civile e maturato fino al 31 dicembre 2006, sono basati sulla vita lavorativa dei
dipendenti e sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso del periodo di servizio. La passività relativa è
proiettata al futuro per calcolare l’ammontare probabile da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro
ed è poi attualizzata con il “metodo della proiezione unitaria” (Projected Unit Credit Method) per tener conto del
tempo che trascorrerà prima dell’effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta nello stato patrimoniale è
affidata ad attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate
ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: il tasso di interesse, che deve riflettere il rendimento
di mercato di titoli di aziende primarie con una scadenza coerente con quella attesa dell’obbligazione e il turnover dei
dipendenti.
A seguito dell’approvazione della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 “Legge Finanziaria 2007” e successivi Decreti e
Regolamenti, le quote di TFR maturate a decorrere dal 1° gennaio 2007, nel caso di destinazione al Fondo di
Tesoreria presso l’INPS, e dal 30 giugno 2007 o data di adesione se antecedente, nel caso di opzione per la
previdenza complementare, sono qualificabili come premi a contribuzione definita e il trattamento contabile è quindi
assimilato a quello in essere per i versamenti contributivi di altra natura. Il TFR maturato a tali date rimane, al
contrario, un programma con benefici definiti con la conseguente necessità di effettuare conteggi attuariali.
Ad ogni scadenza di bilancio, gli utili e le perdite attuariali, definiti quale differenza tra il valore di bilancio della
passività ed il valore attuale degli impegni del Gruppo a fine periodo, dovuto al modificarsi dei parametri attuariali
appena descritti, sono iscritti nel conto economico complessivo conformemente a quanto previsto dall’emendamento
allo IAS 19 in vigore da gennaio 2013.

Benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro e per piani di incentivazione
I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando il Gruppo è
impegnato, in modo comprovabile, ad interrompere il rapporto di lavoro di un dipendente o di un gruppo di
dipendenti prima del normale pensionamento o a erogare benefici per la cessazione del rapporto di lavoro a seguito
di una proposta per incentivare dimissioni volontarie per esuberi. I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del
rapporto di lavoro non procurano al Gruppo benefici economici futuri e pertanto vengono rilevati immediatamente a
conto economico.

Traduzione di voci espresse in valuta diversa dall’Euro
Le transazioni in valuta diversa da quella di conto vengono tradotte in Euro in base ai tassi di cambio correnti alla
data della transazione. Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla
traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta diversa da quella di
conto vengono contabilizzate a conto economico.
Con riferimento alle operazioni in valuta il cui rischio di cambio è coperto da contratti derivati, si rinvia al precedente
paragrafo Strumenti finanziari.

Riconoscimento dei ricavi
I ricavi sono rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei ribassi e degli sconti. I ricavi relativi alla
vendita dei beni sono rilevati quando il Gruppo ha trasferito all’acquirente i rischi significativi ed i benefici connessi
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alla proprietà dei beni. I ricavi per prestazioni di servizi sono rilevati a conto economico con riferimento allo stadio di
completamento delle stesse e solo quando il relativo risultato può essere attendibilmente stimato.
In particolare i criteri sulla base dei quali avviene la rilevazione dei ricavi relativi alla gestione caratteristica sono i
seguenti:

i ricavi da traffico post-pagato, da interconnessione e da roaming sono rilevati in ragione dell’effettivo utilizzo del
servizio da parte di ciascun cliente ed operatore telefonico ed includono i proventi derivanti dall’accesso e
dall’utilizzo della rete delle società del Gruppo da parte di clienti e di altri operatori telefonici nazionali ed
internazionali;

i ricavi per la vendita delle schede ricaricabili e delle ricariche sono rilevati per la sola quota di traffico pre-pagato
usufruito dai clienti nell’esercizio di competenza. La parte di traffico pre-pagato non ancora utilizzato alla fine
dell’esercizio è iscritta alla voce del passivo corrente “Altri debiti – Debiti per traffico pre-pagato da utilizzare”;

i ricavi per la vendita dei terminali per la telefonia fissa e mobile e dei relativi accessori sono rilevati al momento
della cessione degli stessi;

i ricavi da contributi una tantum derivanti da attivazione/sostituzione fisso e mobile (post e prepagato),
attivazione di nuovi servizi/piani tariffari, sono rilevati a conto economico per l’intero importo al momento
dell’attivazione del servizio/piano tariffario nei limiti dei relativi costi sostenuti, ovvero differiti lungo la durata
minima del rapporto con la clientela. Nel caso di promozioni con piano di accumulo in essere alla fine
dell’esercizio, il canone di attivazione è contabilizzato per competenza al fine di correlare il ricavo al periodo di
usufruibilità del servizio;

i corrispettivi una tantum ricevuti a fronte di concessioni di diritto d’uso su fibra ottica di proprietà sono rilevati al
momento del trasferimento del diritto sottostante e, quindi, dei rischi e benefici ad esso connessi.

Contributi
I contributi, in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte dell’ente erogante in caso di contributi
pubblici, sono rilevati per competenza in diretta correlazione con i costi sostenuti. In particolare, i contributi in conto
esercizio vengono accreditati al conto economico nella voce “Altri ricavi”, mentre i contributi in conto capitale che si
riferiscono ad immobili, impianti e macchinari sono registrati come ricavi differiti nel passivo dello stato patrimoniale.
Il ricavo differito è imputato a conto economico come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita
utile del bene cui il contributo ricevuto è direttamente riferibile.
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
Proventi ed oneri finanziari
I proventi e gli gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base del metodo del tasso effettivo di interesse,
utilizzando cioè il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti tutti i flussi in entrata ed in uscita che
compongono una determinata operazione.
Gli oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente trascorre un determinato
periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri
finanziari) sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni cui essi si riferiscono.
I proventi e gli oneri finanziari includono principalmente:

i proventi e gli oneri su conti correnti bancari, su prestiti e obbiligazioni;

l’effetto della variazioni di fair value dei derivati non designati di copertura e di altre attività per le quali sia
richiesta la valutazione al fair value secondo gli IFRS;

la porzione non efficace degli strumenti di finanza derivata di copertura che risultano non pienamente efficaci.

Costi di ricerca e sviluppo e costi di pubblicità
I costi di ricerca e sviluppo e quelli di pubblicità vengono spesati direttamente a conto economico consolidato
nell’esercizio in cui vengono sostenuti ad eccezione dei costi di sviluppo riferibili alle immobilizzazioni immateriali –
software.

Risultato per azione

Base
Il risultato base per azione è calcolato dividendo il risultato d’esercizio del Gruppo, da attività in funzionamento e da
attività cessate, per la media ponderata delle azioni ordinarie della Capogruppo in circolazione durante l’esercizio.

Diluito
Il risultato diluito per azione è calcolato dividendo il risultato d’esercizio del Gruppo per la media ponderata delle
azioni ordinarie della Capogruppo in circolazione durante l’esercizio, ove, rispetto all’utile di base, la media ponderata
delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi effetto diluitivo,
mentre il risultato d’esercizio del Gruppo è rettificato per tener conto degli effetti, al netto delle imposte, della
conversione. Il risultato per azione diluito non viene calcolato nel caso di perdite, in quanto qualunque effetto
diluitivo determinerebbe un miglioramento del risultato per azione.

Nuovi principi contabili ed interpretazioni
Il Gruppo ha adottato tutti i principi nuovi od emendati emessi dallo IASB e le interpretazioni emesse dall’IFRIC,
omologati dall’Unione Europea, applicabili alle operazioni del Gruppo ed efficaci per i bilanci degli esercizi che hanno
inizio l’1 gennaio 2015.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2015
Di seguito sono brevemente illustrati i nuovi principi ed interpretazioni adottati dal Gruppo per la redazione del
bilancio consolidato al 31 dicembre 2015.
Bilancio consolidato
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
Annual Improvements to IFRSs 2011 – 2013 Cycle
I principali miglioramenti agli IFRS nel periodo 2011-2013 adottati dall’Unione Europea il 18 dicembre 2014 con
efficacia dal 1° gennaio 2015 sono: i) la modifica allo IAS 40 – Investimenti immobiliari; ii) la modifica all’IFRS 3 –
Aggregazioni aziendali (che chiarisce che l’IFRS 3 non si applica in caso di costituzione di un accordo per un controllo
congiunto nel bilancio dello stesso) e iii) la modifica all’IFRS 13 – Valutazione del fair value (che chiarisce
l’applicazione di alcune eccezioni dal principio di valutare le attività e le passività finanziarie basandosi sull’esposizione
netta di portafoglio. La adozione di tali miglioramenti non ha prodotto alcun effetto sul bilancio consolidato di gruppo
al 31 dicembre 2015.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni adottati dall’Unione Europea e non applicati in via
anticipata dal Gruppo
Si evidenzia che alla data della presente informativa sono stati emessi i seguenti principi ed interpretazioni non
efficaci per la redazione del presente bilancio consolidato al 31 dicembre 2015.
PRINCIPIO/INTERPRETAZIONE
EFFICACIA
Annual Improvements to IFRSs 2010 – 2012 Cycle
dal 1° febbraio 2015 *
Amendments to IAS 19 – Defined benefit Plans: Employee Contributions
dal 1° febbraio 2015 *
Amendments to IFRS 11 – Accounting for Acquisitions of Interests in Joint
Operations
dal 1° gennaio 2016
Amendments to IAS 16 and IAS 38: Clarification of Acceptable Methods of
Depreciation and Amortization
dal 1° gennaio 2016
Amendments to IAS 16 and IAS 41: Bearer Plants
dal 1° gennaio 2016
Amendments to IAS 1: Disclosure Initiative
dal 1° gennaio 2016
Annual Improvements to IFRSs 2012 – 2014 Cycle
dal 1° gennaio 2016
Amendments to IAS 27: Equity Method in Separate Financial Statements
dal 1° gennaio 2016
(*) principio efficace per il Gruppo per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2016
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non adottati dall’Unione Europea
Alla data della presente informativa gli organi competenti dell’UE non hanno ancora concluso il processo di
omologazione necessario per l’adozione dei seguenti principi.
PRINCIPIO/INTERPRETAZIONE
Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28: Investment Entities:
Applying the Consolidation Exception
EFFICACIA
dal 1° gennaio 2016
IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts
dal 1° gennaio 2016
IFRS 9 – Financial Instruments
dal 1° gennaio 2018
IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers
dal 1° gennaio 2018
Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets
between an Investor and its Associate or Joint Venture
dal 1° gennaio 2016 (potrebbe essere rinviata)
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
89
Il Gruppo sta valutando l’eventuale impatto che i nuovi principi e interpretazioni, qualora applicabili, potranno
determinare sui bilanci nell’esercizio in cui diverranno efficaci.
2.4
Uso di stime
La redazione del presente documento ha richiesto l’applicazione di principi e metodologie contabili che a volte si
basano su complesse valutazioni soggettive e stime legate all’esperienza storica, e su assunzioni che vengono di volta
in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L’applicazione di tali stime ed
assunzioni influenza gli importi riportati nello stato patrimoniale, nel conto economico e nel rendiconto finanziario,
nonché l’informativa fornita. I valori finali delle voci del bilancio consolidato per le quali sono state utilizzate le
suddette stime ed assunzioni possono differire da quelli riportati nel presente documento a causa dell’incertezza che
caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.
In tale ambito si segnala che la situazione causata dalle persistenti difficoltà del contesto economico e finanziario
nell’Eurozona hanno comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l’andamento futuro caratterizzate da
significativi livelli di incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel futuro, di risultati diversi da quanto
stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente ne stimabili ne prevedibili, anche
significative, al valore contabile delle attività e passività. Le voci di bilancio principalmente interessate da tali
situazioni di incertezza sono le attività non correnti (attività immateriali e materiali), le imposte differite attive, i fondi,
le passività potenziali e i fondi svalutazione.
Le stime e le assunzioni utilizzate sono verificate periodicamente e regolarmente dal Gruppo. In caso di diverso
andamento degli elementi considerati in tale processo, le stime che si consuntiveranno potrebbero differire da quelle
originarie e richiedere di essere modificate. Gli effetti di ogni variazione di stima sono riflessi a conto economico nel
periodo in cui avviene la revisione se questa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la
revisione ha effetti sia sull’esercizio corrente, sia su quelli futuri.
Di seguito vengono brevemente descritti i principi contabili che richiedono più di altri una maggiore soggettività
nell’elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe
avere un impatto significativo sul bilancio consolidato di Gruppo.

Avviamento: l’avviamento è almeno annualmente oggetto di verifica al fine di accertare l’esistenza di eventuali
riduzioni di valore da rilevare a conto economico. In particolare, la verifica in oggetto comporta l’allocazione
dell’avviamento alle CGU e la successiva determinazione del relativo fair value; se il fair value del relativo
capitale impiegato netto risulta inferiore al valore contabile delle CGU, si deve procedere ad una svalutazione
dell’avviamento allocato alle stesse. L’allocazione dell’avviamento alle CGU e la determinazione del fair value di
queste ultime comporta l’assunzione di stime che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo, con
potenziali conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effettuate dagli Amministratori;

Svalutazione degli attivi non correnti: gli attivi non correnti sono oggetto di verifica al fine di accertare
un’eventuale riduzione di valore, che va rilevata tramite una svalutazione, in presenza di indicatori che facciano
prevedere difficoltà per il recupero tramite l’uso del relativo valore netto contabile. La verifica dell’esistenza dei
suddetti indicatori richiede valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili all’interno del Gruppo e sul
mercato, nonché sull’esperienza storica. Inoltre, quando si ritiene che possa essersi generata una potenziale
riduzione di valore, il Gruppo procede alla sua determinazione con adeguate tecniche valutative. La corretta
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
90
identificazione degli elementi indicatori dell’esistenza di una potenziale riduzione di valore, nonché le stime per la
loro determinazione, dipendono da fattori che possono variare nel tempo, riflettendosi nelle valutazioni e stime
effettuate;

Ammortamento delle attività non correnti: il costo di immobili, impianti e macchinari è ammortizzato a quote
costanti lungo la vita utile stimata dei relativi beni. La vita utile economica delle attività non correnti è
determinata nel momento in cui esse vengono acquistate ed è basata sull’esperienza storica per analoghe
attività, condizioni di mercato ed anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere un impatto, tra i
quali le variazioni nella tecnologia. L’effettiva vita utile economica, pertanto, può differire dalla vita utile
economica stimata. Il Gruppo valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di
smantellamento ed il valore di recupero per aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento periodico
potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche nella quota di ammortamento
degli esercizi futuri;

Imposte differite: la contabilizzazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito
imponibile per gli esercizi futuri. La valutazione dei redditi imponibili attesi ai fini della contabilizzazione delle
imposte anticipate dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla
valutazione di questa posta contabile;

Passività potenziali e fondi: gli accantonamenti connessi a contenziosi giudiziari, arbitrali, e fiscali sono frutto di
un processo di stima complesso che si basa anche sulla probabilità di soccombenza. La determinazione di tali
accantonamenti comporta l’assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono cambiare
nel tempo, potendo dunque generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella
redazione della presente informativa.
2.5
Presidio dei rischi
Gestione del rischio di credito
Il rischio di credito gestito dal Gruppo afferisce principalmente ai crediti commerciali che al 31 dicembre 2015
ammontano a 996 milioni di euro. Il Gruppo minimizza il rischio tramite un’attività preventiva di credit check che
consiste nella verifica dell’affidabilità e solvibilità di tutti i clienti che richiedono nuovi prodotti e servizi o l’incremento
di servizi già esistenti, favorendo altresì contratti di vendita che prevedono metodi di pagamento inerziali con la
finalità di ridurre il rischio di credito sottostante. Tale controllo viene effettuato in fase di accettazione del cliente
stesso con l’ausilio di fonti dati esterne ed interne.
Il Gruppo effettua tempestive attività post acquisizione mirate al recupero del credito, quali:

azioni di sollecito verso i clienti;

azioni di recupero del credito scaduto diversificate per strategia, portafoglio e profilo cliente;

misurazione e monitoraggio dello stato dei crediti tramite strumenti di reportistica.
In linea generale, si rileva una limitata concentrazione dei crediti grazie alla diversificazione del portafoglio di prodotti
e servizi offerti alla clientela. In particolare, si riscontra una leggera concentrazione di credito nel volume di affari
effettuato da WIND Telecomunicazioni SpA con i dealers e con gli operatori sia nazionali che esteri. WIND
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
91
Telecomunicazioni SpA è inoltre garantita da fideiussioni attive rilasciate da primari istituti di credito a garanzia delle
obbligazioni derivanti sia da crediti verso dealers che da forniture.
Con riferimento all’esposizione del rischio di credito nei confronti delle controparti finanziarie, WIND rispetta quanto
previsto dalla Treasury Policy del Gruppo Vimpelcom controllando ed eventualmente modificando, di concerto con la
Holding, i Credit Limit stabiliti per ciascun gruppo bancario nazionale ed internazionale.
Tali Credit Limit tengono conto della sommatoria (denominata NFA – Net Financial Assets) dei seguenti elementi:
i) disponibilità su ciascun conto corrente bancario e postale; ii) depositi o investimenti finanziari similari a breve
termine; iii) Mark to Market positivo relativo ai contratti derivati di copertura; e iv) fidejussioni bancarie rilasciate in
favore della Società.
Al 31 dicembre 2015 il saldo netto dei conti correnti è attivo per 282 milioni di euro. Quanto ai contratti derivati,
l’esposizione al rischio di credito per il Gruppo è rappresentata dal valore di realizzo degli stessi, ovvero il fair value,
ove positivo. Al 31 dicembre 2015 il fair value dell’intero portafoglio è positivo per un importo pari ad 916 milioni di
euro (per i cui dettagli si rimanda alla nota di commento 17).
Gestione del rischio di liquidità
Il rischio di liquidità gestito dal Gruppo deriva prevalentemente dai flussi finanziari generati dal servizio del debito, in
termini di interessi e di capitale, nonché da tutte le obbligazioni a pagare derivanti dalla operatività aziendale.
Nello specifico il debito gestito dal Gruppo è composto da:

un contratto di finanziamento a medio-lungo termine a tasso variabile (Senior Facility Agreement) stipulatoil 24 novembre 2010 dalla Capogruppo e rinegoziato in data 12 marzo 2015, per i cui effetti si rinvia alla
nota 16, denominato in Euro, con rimborso totale a scadenza nel 2019 e con valore nominale complessivo di
700 milioni di euro al quale si aggiungono 400 milioni di euro di linea revolving non utilizzata al 31 dicembre
2015;

le obbligazioni emesse dalla controllata Wind Acquisition Finance SA di seguito riportate:
(milioni di euro)
Data di
emissione
Valuta
Valore
nominale
Scadenza
Tasso di interesse
Senior Notes 2021 €
23/04/2014
EUR
1.750
23/04/2021
7,00%
Senior Notes 2021 $
23/04/2014
USD
2.800
23/04/2021
7,375%
Senior Secured Notes 2020 €
10/07/2014
EUR
2.475
15/07/2020
4,00%
Senior Secured Notes 2020 $
10/07/2014
USD
1.900
15/07/2020
4,75%
Senior Secured Floating Rate Notes 2020 €
10/07/2014
EUR
575
15/07/2020
Eur3M+4,00%
Senior Secured Floating Rate Notes 2020 €
30/03/2015
EUR
400
15/07/2020
Eur3M+4,125%
Senior Secured Floating Rate Notes 2019 €
29/04/2013
EUR
150
30/04/2019
Eur3M+5,25%
Senior Secured Fixed Rate Notes 2020 $
29/04/2013
USD
550
30/04/2020
6,50%
Al riguardo, si evidenzia che le obbligazioni sono soggette a ripagamento obbligatorio: i) nel caso avvenga
un cambio di controllo tutti i possessori di obbligazioni avranno il diritto di chiedere il riacquisto totale o
parziale delle obbligazioni detenute ad un prezzo di riacquisto pari al 101% del nozionale più gli interessi
maturati alla data di riacquisto, e ii) nel caso di vendita di beni i proventi non investiti nella forma prevista
dall’Offering Memorandum e che eccedono l’importo di 25 milioni di euro dovranno essere utilizzati per
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
92
effettuare un’offerta di riacquisto rivolta ai possessori delle obbligazioni e dell’indebitamento pari-passu ad
un prezzo pari al 100% del nozionale più gli interessi maturati alla data di riacquisto.

Altri finanziamenti di tipo amortizing in Euro contratti dalla Capogruppo verso: i) altri istituti finanziari
(annuity) a fronte del piano di rimborso del fair value degli strumenti derivati estinti nel 2010 nell’ambito del
rifinanziamento del debito; e ii) Terna a fronte della capitalizzazione del diritto di appoggio del backbone.
I flussi dei ripagamenti, previsti nei contratti sopra menzionati, con riferimento ai soli importi utilizzati, valorizzando le
tranche in USD al tasso di cambio dei contratti di copertura, ove presenti, sono i seguenti.
(milioni di euro)
Senior Facility Agreement
2016
2017
2018
2019
2020
2021
dal 2022 al
2035
Totale
-
-
-
700
-
-
-
17
-
-
-
-
-
-
17
1
1
1
2
2
2
120
129
Senior Notes Euro
-
-
-
-
-
1.750
-
1.750
Senior Notes USD
-
-
-
-
-
2.030
-
2.030
Senior Secured Notes Euro
-
-
-
-
2.475
-
-
2.475
Senior Secured Notes USD
-
-
-
-
1.413
-
-
1.413
975
-
-
975
-
-
-
150
Annuity
Terna
700
Senior Notes 2021
Senior Secured Notes 2020
Senior Secured Floating Rate Notes
Senior Secured Floating Rate Notes 2019
Senior Secured Fixed Rate Notes 2020
Totale
-
-
-
150
-
-
-
-
420
-
18
1
1
852
5.285
3.782
-
420
120
10.059
Il contratto di finanziamento Senior Facility Agreement rinegoziato prevede nuovi parametri economico-finanziari
(“Financial Covenant”) che il Gruppo deve testare nel caso in cui il tiraggio della Revolving Credit Facility (“RCF”)
superi il 35% del suo totale ammontare. Al 31 dicembre 2015 non è stato effettuato alcun tiraggio della RCF.
Le tranches delle obbligazioni denominate in USD sono coperte con contratti di cross currency swap che, con
riferimento al rischio di liquidità, comportano uno scambio dei capitali a scadenza.
Le seguenti tabelle riportano i valori, calcolati al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014, delle scadenze
contrattuali delle passività finanziarie compresi gli interessi da versare.
In milioni di euro
Valore
contabile
31.12.2015
flussi
finanziari
contrattuali
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022/2035
Passività finanziarie non
derivate
Finanziamenti da banche
679
(825)
(30)
(30)
(30)
(735)
-
-
Prestiti obbligazionari
10.293
(13.178)
(575)
(575)
(575)
(721)
(6.247)
(4.485)
Finanziamenti da altri
147
(201)
(31)
(13)
(13)
(12)
(12)
(12)
(5.002)
(237)
(218)
(212)
(212)
(2.031)
(2.092)
-
6.445
306
306
306
305
2.548
2.674
-
(12.761)
(567)
(530)
(524)
(1.375)
(5.742)
(3.915)
Passività finanziarie
nette derivate
(916)
Flussi in uscita
Flussi in entrata
Totale
(108)
10.203
(108)
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
93
In milioni di euro
Valore
contabile
31.12.2014
flussi
finanziari
contrattuali
2015
2017
2018
2019
(86)
(85)
(259)
(1.698)
-
(514)
(513)
(513)
(659)
(5.185)
(4.211)
(115)
(13)
(13)
(12)
(12)
(12)
(240)
(240)
(221)
(215)
(215)
(2.034)
(2.092)
278
277
276
276
276
2.286
2.400
(784)
(678)
(556)
(724)
(2.308)
(4.945)
(3.915)
Passività finanziarie
non derivate
Finanziamenti da
banche
1.888
(2.314)
(186)
Prestiti obbligazionari
8.986
(12.111)
(516)
Finanziamenti da altri
333
(525)
(120)
(5.257)
6.069
(14.138)
Passività finanziarie
nette derivate
2020
2021
2022/2035
(228)
(331)
Flussi in uscita
Flussi in entrata
Totale
2016
10.876
(228)
Il Gruppo ha valutato la concentrazione del rischio in relazione al rifinanziamento del debito e basandosi sulla liquidità
dei mercati ai quali ha accesso e ai recenti rifinanziamenti ha concluso che essa sia bassa. Il Gruppo ritiene che
l'accesso alle diverse fonti di finanziamento sia sufficientemente disponibile e la politica del gruppo tende a
diversificare le fonti di finanziamento ove possibile.
Gestione del rischio di mercato
La strategia del Gruppo per la gestione dei rischi di tasso di interesse e di cambio mira sia alla gestione che al
controllo di tali rischi finanziari: in particolare, ove possibile, l’obiettivo è l’eliminazione del rischio di cambio e
l’ottimizzazione del costo del debito, tenendo conto degli interessi degli Stakeholders.
Oggetto della gestione del rischio di mercato sono le passività finanziarie delle società del Gruppo WIND nel
momento in cui tali passività risultino effettivamente accese o in cui esista un’alta probabilità che esse vengano
accese.
In particolare, con riguardo ai rischi di mercato vengono monitorati e gestiti i seguenti rischi:

Cash flow risk – è il rischio che movimenti nella curva dei tassi di interesse possano impattare il Conto
Economico, in termini di maggiori oneri finanziari;

Fair value risk – è il rischio che movimenti nella curva dei tassi di interesse possano impattare il valore di
mercato dello stock del debito.

Currency risk – è il rischio che il valore di mercato di strumenti finanziari non denominati in euro ovvero i flussi di
cassa da essi generati nonché il valore di debiti o crediti generati dalla gestione caratteristica ma non denominati
in euro subiscano variazioni negative derivanti da variazioni del tasso di cambio.
Gli obiettivi principali che il Gruppo intende raggiungere sono i seguenti: i) perseguire la difesa dello scenario del
piano strategico dagli effetti causati dall’esposizione ai rischi di tasso di cambio, di interesse e di inflazione,
individuando, con riferimento alle passività finanziarie, una combinazione ottimale tra tasso fisso e tasso variabile
comprendente anche la componente inflattiva; ii) ridurre il costo del debito; e iii) gestire le operazioni in derivati nel
rispetto delle strategie approvate, tenuto conto delle diverse implicazioni a conto economico e a stato patrimoniale
che le operazioni derivate potranno comportare.
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
94
Al 31 dicembre 2015 è stato coperto il rischio tasso d’interesse per un livello pari al 82% circa, con una durata
massima inferiore ai cinque anni. Complessivamente ad oggi sono in essere contratti derivati a copertura del rischio
di tasso per 1.370 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2015, l’outstanding dei finanziamenti a lungo termine (escluso Terna) ammonta a 9.930 milioni di
euro (le passività in valuta sono state convertite ai tassi previsti nei relativi CCS) con il seguente rapporto di
copertura fisso/variabile.
In milioni di euro
Outstanding al
31.12.2015
% al
31.12.2015
Tasso fisso
Tasso variabile
8.046
1.884
81%
19%
E’ stato coperto al 100% il rischio di cambio derivante dalle emissioni obbligazionarie della controllata Wind
Acquisition Finance SA con operazioni di cross currency swap per un nozionale complessivo pari a USD 5.250 milioni.
Tutti i contratti derivati stipulati sono stati conclusi in base ai parametri di mercato, senza pagare o incassare up-front
(zero cost), con l’applicazione di un margine di credito.
Si stima che un aumento di 100 punti base della curva dei tassi di interesse euro (mantenendo costanti le altre
variabili) comporterebbe un incremento degli oneri finanziari, con riguardo alla porzione del debito a tasso variabile
non coperta, pari a circa 9 milioni di euro e della riserva di cash flow hedge per circa 167 milioni di euro.
Livelli gerarchici di valutazione del fair value
In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l’IFRS 13 richiede
che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati
nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;

Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o
indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;

Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
La seguente tabella evidenzia le attività e passività finanziarie che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2015,
per livello gerarchico di valutazione del fair value.
In milioni di euro
Nota
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Totale
Attività valutate al fair value
Strumenti finanziari derivati
17
Totale attività
-
970
15
985
-
970
15
985
Passività valutate al fair value
Strumenti finanziari derivati
Totale passività
17
-
54
-
54
-
54
-
54
Nel corso dell’esercizio 2015 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 e viceversa, ne dal Livello 3 ad
altri livelli e viceversa.
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
95
3
ACQUISIZIONI E DISMISSIONI
In data 26 marzo 2015, la Capogruppo ha finalizzato l’operazione a seguito dell’accordo stipulato il 27 febbraio 2015 per
la cessione del 90% di Galata SpA a Cellnex Telecom SA per un corrispettivo pari a 693 milioni di euro.
Galata SpA era una società controllata costituita dalla Capogruppo in data 18 febbraio 2015, con l’obiettivo di sviluppare
reti di comunicazione e commercializzare servizi di ospitalità, condivisione/manutenzione e servizi a valore aggiunto da
proporre ad altri operatori del settore delle comunicazioni, attraverso il conferimento della Business Unit “Tower
Development” composta da 7.377 torri insieme alle relative funzioni, dipendenti e contratti.
La Capogruppo nell’ambito dell’accordo siglato con Cellnex Telecom ha sottoscritto un contratto di servizi con Galata,
per un periodo iniziale di 15 anni, per la fornitura di una vasta gamma di servizi sui siti conferiti e su quelli
successivamente costruiti da Galata e che ospiteranno attrezzature di WIND.
Il dettaglio, alla data della cessione, delle attività nette cedute per voce di bilancio è riportato nella seguente tabella.
(milioni di euro)
Valore contabile
Attività
Immobili, impianti e macchinari
234
Attività per imposte anticipate
1
Crediti commerciali
1
Altri crediti
50
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
24
Passività
Fondi
14
Debiti commerciali
19
Altri debiti
5
Attività nette cedute
272
La cessione della partecipata Galata SpA ha comportato la rilevazione di una plusvalenza di 490 milioni di euro, al netto
degli oneri di cessione e degli effetti derivanti dalla rilevazione del 10% residuo della partecipata, per i cui dettagli si
rinvia alla nota 7.
Il flusso di cassa generato dalla cessione di Galata SpA è di seguito rappresentato.
(milioni di euro)
Corrispettivo della cessione
693
(Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ceduti)
(24)
Flusso di cassa generato dalla cessione
669
Si segnala inoltre che il 15 luglio 2015 è stata dismessa la partecipazione in SPAL TLC SpA, il cui valore contabile al
31 dicembre 2014 era di 13 milioni di euro.
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
96
4
IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI
Nella seguente tabella è fornita la movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari durante l’esercizio
2015.
(milioni di euro)
Terreni e fabbricati
Impianti e
macchinari
Valore
netto al
31
dicembre
2014
Investimenti
Ammortamenti
Svalutazioni
Dismissioni
Variazione
area di
consolid.to
Altre
variazioni
Valore
netto al
31
dicembre
2015
1
-
-
-
-
-
-
1
3.023
454
(686)
(4)
(9)
(234)
134
2.678
Attrezzature
22
7
(11)
-
-
-
1
19
Altri beni
49
10
(19)
-
-
-
8
48
178
95
-
(24)
-
-
(140)
109
3.273
566
(716)
(28)
(9)
(234)
3
2.855
Attività in corso
Totale
Il costo storico, le svalutazioni per riduzione di valore e gli ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2015 sono così
riepilogati.
(milioni di euro)
Costo storico
Terreni e fabbricati
Impianti e macchinari
Al 31 dicembre 2015
Svalutazioni
Fondo
cumulate
Ammortamento
Valore netto
1
-
-
1
10.703
81
7.944
2.678
Attrezzature
162
-
143
19
Altri beni
505
-
457
48
Attività in corso
133
24
-
109
11.504
105
8.544
2.855
Totale
Il costo storico, le svalutazioni per riduzione di valore e gli ammortamenti cumulati al 1 gennaio 2015 erano così
riepilogati.
(milioni di euro)
Costo storico
Terreni e fabbricati
Impianti e macchinari
Al 1 gennaio 2015
Svalutazioni
cumulate
Fondo
Ammortamento
Valore netto
1
11.256
101
8.132
1
3.023
Attrezzature
159
-
137
22
Altri beni
519
-
470
49
Attività in corso
Totale
179
1
-
178
12.114
102
8.739
3.273
La voce Impianti e macchinari si è decrementata rispetto all’esercizio precedente per 345 milioni di euro
essenzialmente per l’effetto derivante dalla cessione finalizzata il 26 marzo 2015 del 90% di Galata SpA, per i cui
dettagli si rinvia alla nota 3. Gli investimenti più significativi dell’esercizio sono relativi a ponti radio ed apparati ad
alta frequenza per sviluppi della rete di accesso mobile, centrali ed impianti elettronici e impianti e macchinari in
corso (maggiormente tecnologia LTE).
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
97
Nell’ambito del piano di sviluppo della struttura produttiva del Gruppo sono stati operati decrementi per dismissioni di
apparecchiature, infrastrutture e sistemi di trasmissione non più utilizzabili per un valore netto contabile di 9 milioni
di euro, riguardanti prevalentemente ponti radio ed apparecchiature ad alta frequenza.
Al 31 dicembre 2015 risultano in uso presso clienti apparati trasmissivi, sistemi telefonici e centralini di commutazione
appartenenti alla Capogruppo per un valore netto di 99 milioni di euro (122 milioni di euro al 31 dicembre 2014) e in
deposito presso Telecom Italia SpA apparecchiature trasmissive per l’accesso diretto mediante “Unbundling del Local
Loop”, per un valore netto di 4 milioni di euro (8 milioni di euro al 31 dicembre 2014).
Infine, si segnala che la voce include i costi relativi all’acquisizione di diritti di uso esclusivi su cavidotti e fibra ottica
per un importo complessivo di 74 milioni di euro al 31 dicembre 2015 (79 milioni di euro al 31 dicembre 2014).
La voce Attrezzature si decrementa rispetto all'esercizio precedente per 3 milioni di euro principalmente per effetto
degli ammortamenti dell’esercizio solo parzialmente compensati dagli investimenti. A fine esercizio risultano in uso
presso terzi, prevalentemente rivenditori autorizzati, attrezzature commerciali per un valore netto di 14 milioni di euro
(15 milioni di euro al 31 dicembre 2014).
La voce Attività in corso comprende prevalentemente impianti e macchinari in corso di completamento e collaudo e
diminuiscono durante l’esercizio oltre che per effetto dei passaggi in esercizio, solo parzialmente compensati dai
nuovi investimenti, per effetto delle svalutazioni per 24 milioni di euro di impianti e macchinari in corso per i quali
non si ritiene ci siano più i presupposti di recuperabilità.
5
ATTIVITÀ IMMATERIALI
Nella seguente tabella è fornita la movimentazione delle Attività immateriali durante l’esercizio 2015.
(milioni di euro)
Diritti di brevetto e utilizzazione
delle opere dell'ingegno
Concessioni, licenze, marchi e
diritti simili
Altre attività immateriali
Avviamenti
Attività in corso
Totale
Valore netto
al 31
dicembre
2014
Investimenti
Ammortamenti
(Svalutazioni)
/Ripristini
Altre variazioni
Valore netto
al 31
dicembre
2015
260
108
(112)
-
18
274
3.970
-
(191)
-
-
3.779
412
77
(158)
-
16
347
3.605
-
-
(1)
-
3.604
36
36
-
(2)
(36)
34
8.283
221
(461)
(3)
(2)
8.038
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
98
Il costo storico, le svalutazioni per riduzione di valore e gli ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2015 sono così
riepilogati.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2015
Costo storico
Diritti di brevetto e di utilizzazione delle
opere dell'ingegno
Concessioni, licenze, marchi e diritti
simili
Svalutazioni
cumulate
Fondo
ammortamento
Valore netto
1.848
13
1.561
274
3.779
5.779
1
1.999
Altre attività immateriali
1.895
-
1.548
347
Avviamenti
3.609
5
-
3.604
Attività in corso
Totale
36
-
-
34
13.167
21
5.108
8.038
Il costo storico, le svalutazioni per riduzione di valore e gli ammortamenti cumulati al 1 gennaio 2015 erano così
riepilogati.
(milioni di euro)
Al 1 gennaio 2015
Costo storico
Diritti di brevetto e di utilizzazione delle
opere dell'ingegno
Concessioni, licenze, marchi e diritti
simili
Svalutazioni
cumulate
Fondo
ammortamento
Valore netto
1.892
13
1.620
259
3.970
5.779
1
1.808
Altre attività immateriali
1.803
-
1.391
412
Avviamenti
3.609
3
-
3.606
Attività in corso
Totale
36
-
-
36
13.119
17
4.819
8.283
I diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno includono il costo per l’acquisto a titolo di
proprietà e a titolo d’uso a tempo indeterminato delle licenze del software applicativo, nonché i costi capitalizzati per
personale della Capogruppo impiegato in attività di progettazione sviluppo e implementazione di sistemi informatici
per 14 milioni di euro al 31 dicembre 2015 (pari a 12 milioni di euro al 31 dicembre 2014).
Le concessioni, licenze, marchi e diritti simili includono le licenze individuali per l’installazione di reti e le concessioni
per l’esercizio delle attività regolamentate nel settore delle telecomunicazioni rilasciate dalle Autorità competenti alle
società del gruppo, come di seguito rappresentate.
Bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
99
Periodo di
rilascio
Periodo di
termine (*)
Installazione di una rete di telecomunicazioni allo scopo di prestare il servizio di telefonia vocale nei limiti di
copertura del territorio nazionale italiano (**).
febbraio 1998
febbraio 2018
Installazione e fornitura di reti di telecomunicazioni pubbliche nei limiti della copertura del territorio nazionale
italiano.
aprile 1998
aprile 2018
Prestazione del servizio radiomobile pubblico di comunicazione numerico in tecnica DCS 1800, ivi inclusa la
possibilità di utilizzare frequenze nella banda 900MHz in tecnica GSM, sul territorio italiano, ai sensi dell’art. 6,
comma 6, lett. c) del DPR 19 settembre 1997, n. 318.
giugno 1998
giugno 2018
Installazione e fornitura di reti di telecomunicazioni aperte al pubblico nei limiti di copertura del territorio
nazionale italiano rilasciato all’incorporata Infostrada SpA.
aprile 1999
aprile 2019
Prestazione del servizio pubblico di comunicazioni mobili di terza generazione secondo lo standard UMTS della
famiglia IMT-2000 e l’installazione della relativa rete sul territorio italiano, ai sensi dell’art. 6 comma 6 lett. C),
del DPR 19 settembre 1997, n. 318.
gennaio 2001
(***)
dicembre 2029
Uso di frequenze per reti radio a larga banda punto-multiplo nella banda di frequenza 24,5-26,5 GHz per l’area
di estensione geografica corrispondente alla regione/provincia autonoma italiana specificata (****).
luglio 2002
luglio 2022
Uso di frequenze nelle bande 800 e 2600 MHz, su base nazionale, per l’utilizzo per l’offerta di servizi pubblici
terrestri di comunicazione elettronica a larga banda
febbraio 2012
dicembre 2029
Licenza individuale o Autorizzazioni Generali o Diritti d’uso delle Frequenze
WIND Telecomunicazioni SpA
(*****)
(*) Conformemente alle norme vigenti, le licenze individuali sono rinnovabili previa richiesta da presentarsi almeno sessanta giorni prima della
scadenza (Art.25 comma 6, del D.Lgs. 259/03)
(**) La Capogruppo è assegnataria di due licenze per l’installazione della rete ed erogazione dei servizi di telefonia fissa a seguito dell’incorporazione
di Infostrada SpA
(***) La durata della licenza decorre dal 1° gennaio 2002
(****) Nel complesso sono state assegnate 21 licenze individuali punto multiplo
(*****) La durata decorre dal 1° gennaio 2013
La voce Concessioni, licenze, marchi e diritti simili si riferisce per 1.300 milioni di euro ai marchi, considerati a vita
utile indefinita. I diritti simili consistono in diritti di passaggio su proprietà di terzi per un periodo di tempo
determinato e sono iscritti al costo una-tantum, comprensivo dei relativi oneri accessori, sostenuto per la loro
acquisizione. I diritti iscritti in tale voce sono principalmente relativi all’acquisizione, perfezionata dalla incorporata
Infostrada SpA nel 1998, del diritto di passaggio sulla rete ferroviaria italiana nonché per l’acquisizione del diritto
d’uso delle fibre ottiche esistenti su tale rete e, dall’esercizio 2013, alla capitalizzazione del diritto di appoggio del
backbone di TERNA/TELAT con un valore netto al 31 dicembre 2015 di 118 milioni di euro.
Le altre attività immateriali comprendono essenzialmente il valore residuo della lista clienti (customer list), pari a 263
milioni di euro, identificata in sede di allocazione del disavanzo generato al 31 dicembre 2006 dall’incorporazione
dell’ex controllante Wind Acquisition Finance SpA e i costi acquisizione clienti capitalizzati pari a 78 milioni di euro.
Le attività immateriali in corso comprendono i costi interni ed esterni sostenuti per l’acquisizione o la realizzazione di
attività immateriali, per le quali a fine esercizio non è ancora stata acquisita la piena titolarità del diritto o relative a
progetti non ancora completati, e gli anticipi versati a fornitori per l’acquisizione di attività immateriali. In particolare,
le attività immateriali in corso si riferiscono ai costi sostenuti per l’attività di progettazione sviluppo e
implementazione di sistemi informatici o di loro specifici moduli.
Il saldo della voce Avviamento è allocabile per 24 milioni di euro a WIND Retail Srl e per 3.580 milioni di euro alla
Capogruppo WIND Telecomunicazioni SpA. La diminuzione di 1 milione di euro è dovuta alla svalutazione della quota
parte dell’avviamento attribuibile ai punti vendita oggetto della razionalizzazione della rete commerciale della
controllata WIND Retail, deliberata nel 2014 e in parte già effettuata.
Bilancio consolidato 100
al 31 dicembre 2015
Il valore contabile al 31 dicembre 2015 degli avviamenti iscritti e delle attività immateriali a vita utile indefinita è stato
assoggettato ad impairment test al fine di verificare eventuali perdite di valore. Il test è stato condotto confrontando
il valore di carico ed il valore recuperabile. In particolare, il valore recuperabile è stato determinato applicando il
metodo del discounted cash flow ai flussi di cassa risultanti dal Piano industriale 2015-2019. Per gli anni non
compresi nel Piano industriale è stato utilizzato un tasso di crescita del 1%. Il tasso di attualizzazione utilizzato per
scontare i flussi di cassa, pari al 8,24%, è il costo medio ponderato del capitale al netto dell’effetto fiscale (WACC
post tax– Weighted Average Cost Of Capital), determinato secondo il criterio del Capital Asset Pricing Model. È stata
inoltre effettuata una sensitivity simulando dei flussi di cassa rettificati stimando, rispetto alle ipotesi di base, un
tasso di crescita dello 0,5% per gli anni non compresi nel Piano industriale. In tutti i casi, il valore recuperabile delle
attivita nette prese in esame continua ad essere superiore al valore contabile.
6
ATTIVITA’ FINANZIARIE
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle Attività finanziarie al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2015
Non corrente
Corrente
Attività finanziarie valutate al costo
Strumenti di finanza derivata
Crediti finanziari
Totale Attività finanziarie
Al 31 dicembre 2014
Totale
Non Corrente
Corrente
Totale
2
-
2
15
-
15
985
-
985
412
-
412
1.110
23
1.133
993
23
1.016
2.097
23
2.120
1.420
23
1.443
Le Attività finanziarie valutate al costo includono le partecipazioni di minoranza in società e consorzi di cui alla
seguente tabella.
(milioni di euro)
Società/Consorzio
Al 31 dicembre 2015
Al 31 dicembre
2014
% di possesso
Janna Scarl
17,00%
2
2
SPAL TLC
33,00%
-
13
2
15
Totale Attività finanziarie valutate al costo
La variazione rispetto al 31 dicembre 2014 è essenzialmente attribuibile alla dismissione della partecipazione in SPAL
TLC SpA, il cui valore contabile al 31 dicembre 2014 era di 13 milioni di euro.
La voce Strumenti di finanza derivata accoglie il fair value positivo degli strumenti di finanza derivata, come di
seguito dettagliato: i) derivati impliciti sui prestiti obbligazionari per 15 milioni di euro (6 milioni di euro al 31
dicembre 2014), e ii) derivati di copertura del rischio di cambio sulle passività finanziarie per 970 milioni di euro (406
milioni di euro al 31 dicembre 2014). Per ulteriori dettagli circa la composizione e variazione nel saldo della voce si
rimanda a quanto commentato alla nota 17.
I Crediti finanziari, pari a 1.133 milioni di euro al 31 dicembre 2015, includono essenzialmente:

per 1.122 milioni di euro i finanziamenti erogati dalla Capogruppo alla controllante WIND Acquisition
Holdings Finance SpA a seguito di due accordi intercompany stipulati rispettivamente in data 23 aprile 2014
e 4 agosto 2014 (di cui 20 milioni di euro per interessi maturati). In particolare, il primo finanziamento del
valore nominale pari a 1.057 milioni di euro comprensivo degli interessi maturati e capitalizzati presenta un
Bilancio consolidato 101
al 31 dicembre 2015
tasso annuo di interesse del 9% e rimborso ad aprile 2024. Il secondo finanziamento del valore nominale
pari a 75 milioni di euro (tasso annuo di interesse del 8,5% e rimborso ad agosto 2024), al 31 dicembre
2015 risulta utilizzato solo per 45 milioni di euro, pari al valore contabile alla stessa data comprensivo degli
interessi maturati e capitalizzati;

valore residuo dei costi di transazione sulla parte non utilizzata dei finanziamenti bancari (tranche revolving,
per i cui dettagli si rimanda al commento della nota 16) per un importo pari a 6 milioni di euro (7 milioni di
euro al 31 dicembre 2014), il cui effetto a conto economico viene determinato linearmente sulla base delle
scadenze contrattuali.
L’esigibilità temporale dei crediti finanziari è riportata nella seguente tabella.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2015
<1 anno
1<x<5 anni
Depositi cauzionali
Crediti verso controllanti
Altri crediti
Totale
Al 31 dicembre 2014
>5 anni
Totale
<1 anno
1<x<5 anni
>5 anni
Totale
3
1
1
5
2
2
-
4
20
-
1.102
1.122
17
-
980
997
-
6
-
7
4
11
-
15
23
7
1.103
1.133
23
13
980
1.016
Si evidenzia che il valore di mercato delle Attività finanziarie
al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014
approssima il valore contabile.
7
PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO
Il saldo al 31 dicembre 2015 delle Partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, pari a 77 milioni di
euro, è relativo alla partecipazione in Galata SpA per i cui dettagli si rinvia alla nota 3.
Bilancio consolidato 102
al 31 dicembre 2015
8
ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE/PASSIVITÀ PER IMPOSTE DIFFERITE
Nelle seguenti tabelle è fornita la movimentazione delle Attività per imposte anticipate e Passività per imposte
differite, suddivisa per origine, per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2014
Decrementi
Incrementi
Al 31 dicembre 2015
46
Fondo svalutazione crediti tassato
69
50
27
Fondi rischi tassati
26
12
13
27
163
33
-
130
50
16
13
47
-
-
1
1
308
111
54
251
Valutazione attività/passività finanziarie
Ammortamenti attivo non corrente
Ricavi
Totale Attività per imposte anticipate
Personale
Ammortamenti anticipati
Fair value degli immobili, impianti e
macchinari
Ammortamento beni PPA
Ricavi
Totale Passività per imposte differite
2
-
-
2
12
2
-
10
57
31
-
26
563
60
2
505
-
-
1
1
634
93
3
544
La variazione evidenziata nel 2015 nelle attività per imposte anticipate e passività per imposte differite è dovuta
principalmente ai decrementi dell’esercizio nelle imposte anticipate relative essenzialmente alle variazioni nelle
passività finanziarie e nel fondo svalutazione crediti ed al decremento delle imposte differite relative
all’ammortamento beni PPA. La riduzione delle voci è in parte imputabile all’adeguamento dell’aliquota IRES dal
27,5% al 24% per le differenze temporanee che si riverseranno dopo il 31 dicembre 2016.
Nella seguente tabella è fornita l’analisi delle Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite
con scadenza entro ed oltre i dodici mesi, al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
-entro 12 mesi
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
49
2014
63
-oltre 12 mesi
202
245
Totale Attività per imposte anticipate
251
308
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
(milioni di euro)
-entro 12 mesi
37
36
-oltre 12 mesi
507
598
Totale Passività per imposte differite
544
634
I crediti per imposte anticipate sono stati iscritti tenendo conto del relativo recupero nei limiti in cui gli Amministratori
ritengono ragionevolmente certo il loro assorbimento con redditi imponibili futuri, compatibilmente con i limiti
temporali previsti dalla normativa tributaria vigente.
Non sono state rilevate imposte anticipate su differenze temporanee illimitatamente riportabili per un importo
complessivo di 249 milioni di euro (197 milioni di euro al 31 dicembre 2014) riconducibili agli oneri finanziari non
Bilancio consolidato 103
al 31 dicembre 2015
deducibili per i limiti posti dalla normativa vigente, non essendovi la ragionevole certezza dell’esistenza della relativa
recuperabilità. Inoltre, seppur trasferite al consolidato fiscale, coerentemente a quanto previsto dal relativo accordo,
non sono stati iscritti crediti verso la controllante indiretta Wind Telecom SpA. Infatti, in base a tale accordo, nel caso
di trasferimento al consolidato nazionale di eccedenze di interessi passivi, alla società trasferente è riconosciuto il
diritto ad una remunerazione corrispondente al beneficio fiscale teorico trasferito, solo se e nella misura in cui la
società che ha trasferito tali eccedenze di interessi passivi trasferisca al consolidato l’eccedenza di risultato operativo
lordo (ROL) non sfruttata nel periodo d’imposta per la deduzione degli interessi passivi di cui all’art. 96 commi 1, 2 e
7 del TUIR.
9
RIMANENZE
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle Rimanenze al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
Prodotti finiti
Svalutazioni
Totale Valore netto
30
24
-
(1)
30
23
I prodotti finiti si riferiscono prevalentemente a terminali per la telefonia mobile, kit e relativi accessori. La variazione
avvenuta nell’esercizio 2015 è riconducibile essenzialmente ad un incremento delle giacenze in magazzino di terminali
di telefonia mobile, kit e relativi accessori riferibile ad una composizione del magazzino di prodotti tecnologicamente
avanzati e di valore unitario superiore all’esercizio precedente.
10
CREDITI COMMERCIALI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio dei Crediti commerciali al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
1.036
927
Crediti verso operatori telefonici
197
174
Crediti verso rivenditori autorizzati
106
118
Crediti verso clienti
Crediti verso consociate
2
3
Altri crediti commerciali
34
34
(379)
(307)
996
949
(Fondo svalutazione crediti)
Totale Crediti commerciali
L’incremento dei crediti commerciali al 31 dicembre 2015 è pari a 47 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 ed è
essenzialmente dovuto all’incremento dei crediti verso clienti di 109 milioni di euro solo parzialmente compensato
dall’incremento del fondo svalutazione crediti di 72 milioni di euro.
I Crediti verso clienti sono originati prevalentemente dalla fornitura di traffico di telefonia fissa e mobile a clienti con
contratti di abbonamento e si incrementano conseguentemente all’incremento delle vendite legate all’offerta Telefono
incluso. I Crediti verso operatori telefonici sono relativi prevalentemente alle prestazioni di interconnessione e
Bilancio consolidato 104
al 31 dicembre 2015
roaming, i Crediti verso rivenditori autorizzati sono relativi alle vendite di terminali radiomobili, di telefonia fissa e
relativi accessori, oltre alle SIM e alle schede ricaricabili.
I Crediti verso consociate si riferiscono ai crediti nei confronti di società appartenenti al Gruppo VimpelCom. Per
maggiori dettagli si rinvia alle note 6 e 37.
Nella seguente tabella è fornita l’analisi, al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014, dei crediti commerciali e del
relativo fondo svalutazione crediti, per fasce di scaduto.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2015
Al 31 dicembre 2014
Credito lordo
Svalutazione
Credito lordo
Svalutazione
678
(17)
636
(14)
- da 1 a 30 giorni
79
(2)
63
(1)
- da 31 a 120 giorni
41
(3)
52
(3)
- da 121 a 150 giorni
19
(1)
26
(1)
558
(356)
479
(288)
1.375
(379)
1.256
(307)
Non scaduto
Scaduto da:
- oltre 150 giorni
Totale
Nella seguente tabella è fornita l’analisi, al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014, dei crediti commerciali al netto
del relativo fondo svalutazione crediti, con scadenza entro ed oltre i dodici mesi.
(milioni di euro)
-entro 12 mesi
-oltre 12 mesi
Totale Crediti commerciali
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
988
905
8
44
996
949
Nella seguente tabella è fornita la movimentazione del fondo svalutazione crediti nell’esercizio 2015.
(milioni di euro)
Al 31
dicembre 2014
Incrementi
(Utilizzi)
Al 31
dicembre 2015
307
103
(31)
379
Fondo svalutazione crediti
11
CREDITI PER IMPOSTE SUL REDDITO
Il saldo al 31 dicembre 2015 dei Crediti per imposte sul reddito, pari a 18 milioni di euro (7 milioni di euro al 31
dicembre 2014), si riferisce prevalentemente ai crediti per imposte versate in esercizi precedenti a cui si aggiunge la
quota residua degli acconti IRAP versati nell’esercizio.
Bilancio consolidato 105
al 31 dicembre 2015
12
ALTRI CREDITI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio degli Altri crediti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
Risconti commerciali
53
92
Altri crediti verso terzi
73
98
7
9
Anticipi a fornitori
40
42
Altri crediti verso controllanti
48
30
Altri crediti verso consociate
1
2
Altri crediti verso collegate
1
-
(3)
(4)
220
269
Crediti tributari
(Fondo svalutazione altri crediti verso terzi)
Totale Altri crediti
Nella seguente tabella è fornita l’analisi, al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014 degli altri crediti e del relativo
fondo svalutazione, per fasce di scaduto.
(milioni di euro)
Non scaduto
Al 31 dicembre 2015
Al 31 dicembre 2014
Credito lordo
Svalutazione
Credito lordo
Svalutazione
174
-
224
-
Scaduto da:
-da 1 a 30 giorni
2
-
1
-
-da 31 a 120 giorni
1
-
3
-
-da 121 a 150 giorni
-
-
2
-
46
(3)
43
(4)
223
(3)
273
(4)
-oltre 150 giorni
Totale
Nella seguente tabella è fornita l’analisi al 31 dicembre 2015 e 2014 degli altri crediti, al netto del relativo fondo
svalutazione crediti, con scadenza entro ed oltre i dodici mesi.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
-entro 12 mesi
190
240
-oltre 12 mesi
30
29
220
269
Totale Altri crediti
I Risconti commerciali sono relativi principalmente a canoni dei siti civili e tecnici e ai canoni di affitto dei circuiti
telefonici. La diminuzione rispetto all’esercizio precedente è principalmente attribuibile alla cessione finalizzata il 26
marzo 2015 del 90% di Galata SpA, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3.
Gli Altri crediti verso terzi sono relativi essenzialmente a crediti di natura non commerciale.
Al 31 dicembre 2015, gli Altri crediti verso controllanti accolgono i crediti verso Wind Telecom SpA, Wind Acquisition
Holdings Finance SpA, Vimpelcom Ltd e Vimpelcom Amsterdam BV. L’incremento rispetto al 31 dicembre 2014 è
principalmente derivante dal trasferimento da parte della Capogruppo di un credito di 13 milioni di euro verso la
controllante indiretta Wind Telecom SpA in applicazione della procedura del consolidato fiscale nazionale (debito di
circa 12 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Gli Altri crediti verso consociate accolgono i crediti verso società del
gruppo Wimpelcom. Per maggiori dettagli si rinvia alle note 6 e 37.
Bilancio consolidato 106
al 31 dicembre 2015
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce Crediti tributari al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
IVA
4
6
Altri crediti tributari
3
3
Totale Crediti tributari
7
9
Nella seguente tabella è fornita la movimentazione del fondo svalutazione altri crediti nel corso dell’esercizio 2015.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2014
Fondo svalutazione altri crediti
13
Incrementi
4
(Utilizzi)/Altre
variazioni
-
Al 31 dicembre 2015
(1)
3
DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 31 dicembre 2015
ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Depositi bancari e assegni
Denaro liquido e valori bollati
Totale Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
282
203
-
-
282
203
Tali disponibilità sono determinate dalle eccedenze di cassa connesse alla gestione operativa e variano
prevalentemente per effetto dei flussi derivanti dalle normali regolazioni finanziarie. Per maggiori dettagli si rimanda
al commento del Rendiconto Finanziario in nota 39.
14
PATRIMONIO NETTO
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della composizione del Patrimonio Netto al 31 dicembre 2015 e al 31
dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
Capitale sociale
147
147
Riserva Sovrapprezzo azioni
752
752
(352)
(788)
Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) dell'esercizio
- Riserva per rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS19)
- Riserva di cash flow hedge
- Riserva legale della Capogruppo
- Riserve diverse e utili (perdite) accumulati, incluso l’utile (perdita) dell'esercizio
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo
Patrimonio netto di pertinenza di Terzi
Totale Patrimonio netto
(6)
(1)
(40)
(54)
29
29
(335)
(762)
547
111
-
-
547
111
Bilancio consolidato 107
al 31 dicembre 2015
Al 31 dicembre 2015 il capitale sociale della Capogruppo WIND Telecomunicazioni SpA, costituito da n. 146.100.000
azioni ordinarie senza valore nominale possedute dall’azionista unico WIND Acquisition Holdings Finance SpA, è
interamente sottoscritto e versato. Durante l’esercizio non ci sono stati cambiamenti nel numero di azioni della
Capogruppo.
A seguito della costituzione in pegno delle azioni rappresentative del capitale sociale della Capogruppo di proprietà di
WIND Acquisition Holdings Finance SpA si segnala che, in deroga a quanto previsto dall’art. 2352, primo comma, del
Codice Civile e per espressa pattuizione contrattuale, il diritto di voto nelle Assemblee della Capogruppo permane in
capo alla controllante diretta WIND Acquisition Holdings Finance SpA nonostante i vincoli pignoratizi sui titoli azionari.
Nella seguente tabella è riportata la riconciliazione del risultato dell’esercizio e del patrimonio netto consolidato con i
valori del bilancio della Capogruppo.
Risultato dell'esercizio
(milioni di euro)
Patrimonio Netto al 31.12
2015
2014
2015
2014
Patrimonio Netto e Risultato d'esercizio di
WIND Telecomunicazioni SpA
297
(349)
743
422
Patrimonio Netto e Risultato d'esercizio delle imprese
consolidate al netto della quota di pertinenza di azionisti Terzi
131
(364)
(98)
(212)
(93)
(93)
Rettifiche di consolidamento:
eliminazione valore di carico partecipazioni
altre rettifiche di consolidamento
Patrimonio Netto e Risultato di esercizio attribuibile alla
controllante
Patrimonio Netto e Risultato di esercizio attribuibile alle partecipazioni di
minoranza
Patrimonio Netto e Risultato di esercizio del Bilancio
Consolidato
0
4
(5)
(6)
428
(709)
547
111
0
0
0
0
428
(709)
547
111
La delibera dell’Assemblea degli azionisti della Capogruppo del 6 marzo 2015, in seduta ordinaria, ha approvato il
bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014 e la contestuale destinazione della perdita di esercizio, pari a 349 milioni di
euro a Risultati portati a nuovo.
Nel corso dell’esercizio il patrimonio netto del Gruppo, oltre che per il risultato, si è movimentato principalmente per:

l’incremento della riserva di cash flow hedge per l’effetto dei proventi e gli oneri rilevati tra le Altre
Componenti del Conto Economico Complessivo, che si riferiscono all’operatività degli strumenti di finanza
derivata posti a copertura dei flussi di cassa, per i cui dettagli si rimanda alla nota 17. Al riguardo, di
seguito è riportata la movimentazione dell’esercizio della riserva su Cash Flow Hedge;
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2014
Variazioni di fair value
Riserva
lorda
Rischio interesse
effetto
fiscale
Totale
Riserva
lorda
Rischio cambio
effetto
fiscale
Totale
Riserva di
Cash Flow
Hedge
(67)
-
(67)
20
(6)
14
(54)
20
-
20
61
(18)
43
63
Giro a conto economico
10
-
10
(84)
25
(59)
(49)
Al 31 dicembre 2015
(37)
-
(37)
(3)
1
(2)
(40)
Bilancio consolidato 108
al 31 dicembre 2015

il decremento della riserva attuariale per l’effetto dei proventi e gli oneri rilevati tra le Altre Componenti del
Conto Economico Complessivo, che si riferiscono alla rimisurazione dei piani per i dipendenti a benefici
definiti.
WIND si dota del capitale necessario per finanziare i fabbisogni di sviluppo dei business ed il funzionamento
operativo; le fonti di finanziamento si articolano in un mix di capitale di rischio e di capitale di debito. Il capitale di
debito è strutturato in diverse scadenze e valute in modo da garantire un’adeguata diversificazione delle fonti di
provvista e un accesso efficiente alle fonti esterne di finanziamento.
15
RISULTATO PER AZIONE
Per la determinazione del risultato per azione è stato assunto il risultato netto attribuito agli azionisti della
Controllante, sia delle attività in funzionamento che di quelle cessate o da cessare. Il denominatore utilizzato nel
calcolo è rappresentato dalla media ponderata delle azioni in circolazione durante l’esercizio, sia nel calcolo dell’Utile
Base che dell’Utile Diluito, non esistendo elementi diluitivi né al 31 dicembre 2015 né al 31 dicembre 2014.
I dati assunti a base del calcolo sono i seguenti.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
428
(709)
146.100.000
146.100.000
2,93
(4,85)
Risultato delle attività in funzionamento attribuibile agli azionisti della Controllante
Media ponderata azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio (unità)
Risultato per azione delle attività in funzionamento – base e diluito (in Euro)
16
PASSIVITÀ FINANZIARIE
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle Passività finanziarie al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2015
Al 31 dicembre 2014
Non corrente
Corrente
Totale
Non corrente
Corrente
Totale
10.135
158
10.293
8.843
142
8.985
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti da banche
671
8
679
1.722
166
1.888
Finanziamenti da altri
128
19
147
228
105
333
36
18
54
74
-
74
10.970
203
11.173
10.867
413
11.280
Strumenti di finanza derivata
Totale Passività finanziarie
In data 30 marzo 2015, la controllata Wind Acquisition Finance SA ha emesso obbligazioni Senior Secured Notes,
garantite da WIND Telecomunicazioni SpA, per un importo complessivo pari a 775 milioni di euro e scadenza 2020,
tramite una combinazione di obbligazioni a tasso variabile Euribor maggiorato del 4,125% per 400 milioni di euro
(Floating Rate Notes) ed un emissione tap delle obbligazioni Senior Secured Notes 2020, attualmente in circolazione,
per 375 milioni di euro con cedola al 4%.
Bilancio consolidato 109
al 31 dicembre 2015
Il Gruppo ha utilizzato la liquidità ottenuta dalle nuove emissioni obbligazionarie e dalla rinegoziazione di nuove
senior facilities con scadenza 2019 (pari a circa 700 milioni di euro) effettuata in data 12 marzo 2015, e una parte del
corrispettivo derivante dalla cessione di Galata SpA finalizzata il 26 marzo 2015 (per circa 500 milioni di euro), per
rifinanziare l’attuale Senior Facility Agreement rimborsando le tranches in essere al 30 marzo 2015 per 1.782 milioni
di euro.
Il contratto di finanziamento Senior Facility Agreement rinegoziato prevede nuovi parametri economico-finanziari
(“Financial Covenant”) che il Gruppo deve testare nel caso in cui il tiraggio della Revolving Credit Facility (“RCF”)
superi il 35% del suo totale ammontare. Al 31 dicembre 2015 non è stato effettuato alcun tiraggio della RCF.
La variazione nel saldo dei Finanziamenti da altri è riconducibile principalmente agli effetti derivanti da: i) il rimborso
anticipato effettuato dalla Capogruppo il 29 aprile 2015, per un importo pari a 162 milioni di euro, della totalità del
debito verso il Ministero dello Sviluppo Economico acceso nel 2011 a seguito dell’assegnazione dei diritti d'uso delle
frequenze mobili, e ii) il rimborso di 20 milioni di euro relativo alla quota capitale del debito verso istituti finanziari a
fronte del piano di rimborso differito del fair value degli strumenti derivati estinti nell’ambito del rifinanziamento del
debito di gruppo del 26 novembre del 2010.
Per i dettagli circa la composizione e variazione nel saldo degli Strumenti di finanza derivata si rimanda a quanto
commentato alla nota 17.
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle Passività finanziarie con indicazione dei periodi di pagamento al 31
dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2015
<1 anno
1<x<5 anni
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti da
banche
158
5.814
8
Finanziamenti da altri
Strumenti di finanza
derivata
Totale Passività
finanziarie
19
>5 anni
Totale
Al 31 dicembre 2014
<1 anno
1<x<5 anni
4.321
10.293
142
671
-
679
166
5
123
147
105
18
36
-
54
203
6.526
4.444
11.173
147
>5 anni
Totale
8.696
8.985
1.722
-
1.888
103
125
333
-
50
24
74
413
2.022
8.845
11.280
Nella seguente tabella è fornita la scomposizione per tassi di interesse effettivi e valuta di denominazione, al netto
degli strumenti di finanza derivata, dei finanziamenti in essere al 31 dicembre 2015.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2015
<5%
5%<x<7,5%
Euro
3.480
Dollari USA
1.778
5.258
Totale
7,5%<x<10%
10%<x<12,5%
12,5%<x<15%
Totale
2.615
19
129
-
6.243
506
2.592
-
-
4.876
3.121
2.611
129
-
11.119
Nella seguente tabella è fornito il confronto tra valore contabile e relativo valore di mercato delle Passività finanziarie
non correnti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. Per le Passività finanziarie correnti, il valore di mercato
approssima il valore contabile.
Bilancio consolidato 110
al 31 dicembre 2015
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2015
Al 31 dicembre 2014
Valore contabile
Fair value
Valore contabile
Fair value
10.135
9.881
8.843
8.516
Finanziamenti da banche
671
692
1.722
1.758
Finanziamenti da altri
128
128
228
228
36
36
74
74
10.970
10.737
10.867
10.576
Prestiti obbligazionari
Strumenti di finanza derivata
Totale Passività finanziarie
Si evidenzia che il saldo delle Passività finanziarie correnti al 31 dicembre 2015 include esclusivamente le quote dei
finanziamenti bancari e dei prestiti obbligazionari per le quali è contrattualmente previsto il pagamento entro la fine
del prossimo esercizio, con riferimento sia al capitale che agli interessi maturati.
Per i dettagli circa la composizione e variazione nel saldo degli Strumenti di finanza derivata si rimanda a quanto
commentato alla nota 17.
Prestiti Obbligazionari
La seguente tabella riporta le principali informazioni relative ai Prestiti obbligazionari in essere al 31 dicembre 2015.
(milioni di euro)
Valore
contabile al
31/12/2015
Valore
contabile al
31/12/2014
Valore
nominale al
31/12/2015
Prezzo di
emissione
Valuta
Scadenza
Senior Secured Floating Rate Notes 2020 €
399
-
400
100%
EUR
15/07/2020
Senior Secured Notes tap 2020 €
383
-
375
100%
USD
15/07/2020
Senior Secured Floating Rate Notes 2019 €
149
149
150
100%
EUR
Senior Secured Fixed Rate Notes 2020 $
506
452
506
100%
USD
Senior Notes 2021 €
1.755
1.752
1.750
100%
Senior Notes 2021 $
2.611
2.333
2.579
100%
Senior Secured Notes 2020 €
2.124
2.122
2.100
100%
Senior Secured Notes 2020 $
1.792
1.605
1.750
574
10.293
572
8.985
575
10.185
Floating Rate Senior Secured Notes 2020 €
Totale
Tasso di
interesse
Euribor
3M+4,125%
Prezzo
99,3%
99,8%
30/04/2019
4,00%
Euribor
3M+5,25%
30/04/2020
6,50%
104,8%
EUR
23/04/2021
7,00%
99,1%
USD
23/04/2021
7,38%
94,4%
EUR
15/07/2020
4,00%
99,8%
100%
USD
15/07/2020
4,75%
98,4%
100%
EUR
15/07/2020
Euribor 3M+4%
99,1%
99,8%
Le variazioni dei saldi rispetto al 31 dicembre 2014 sono principalmente riconducibili agli effetti derivanti
dall’operazione di rifinanziamento conclusa a marzo 2015, per i cui dettagli si rinvia a quanto sopra esposto.
Come previsto dalle politiche di gestione del rischio, per i cui dettagli si rimanda alla nota 2.5 con l’obiettivo di
eliminare per intero l’esposizione alla variazione di cambio delle emissioni denominate in USD, il Gruppo ha posto in
essere operazioni di copertura tramite contratti di Cross currency swap per un importo nozionale pari a 3.863 milioni
di euro con fair value positivo al 31 dicembre 2015 di 970 milioni di euro. Inoltre il Gruppo ha posto in essere
operazioni di copertura del rischio di tasso con contratti Interest rate swap plain vanilla per un importo nozionale di
670 milioni di euro con fair value negativo al 31 dicembre 2015 per 31 milioni di euro. La copertura si estende fino al
2020.
Bilancio consolidato 111
al 31 dicembre 2015
Finanziamenti da banche
La seguente tabella riporta le principali informazioni relative ai Finanziamenti da banche in essere al 31 dicembre
2015.
(milioni di euro)
Valore
contabile al
31/12/2015
Valore
contabile al
31/12/2014
Valore
nominale al
31/12/2015
Importo
utilizzabile
Valuta
Scadenza
Tasso di
interesse
Senior Facility Agreement
- Term Loan B1
679
-
700
700
EUR
26/11/2019
Euribor+4,25
- RCF R1
-
-
-
400
EUR
26/11/2019
Euribor+4,25
- Tranche A3
-
3
EUR
26/11/2018
Euribor+4,25
- Tranche A4
-
169
EUR
26/11/2018
Euribor+4,25
- Tranche B3
-
1.089
-
EUR
26/11/2019
Euribor+4,50
- Tranche B4
-
483
-
EUR
26/11/2019
Euribor+4,75
- Revolving
-
100
EUR
19/01/2015
Euribor+4,25
Scoperti c/c bancari
-
42
Altri ratei passivi
Totale
-
-
2
-
679
1.888
700
1.100
La variazioni dei saldi rispetto al 31 dicembre 2014 sono principalmente riconducibili agli effetti derivanti dalla
operazione di rinegoziazione in data 12 marzo 2015 del Senior Facility Agreement con nuove senior facilities con
scadenza 2019 (pari a 700 milioni di euro) ed il rimborso delle tranches in essere al 30 marzo 2015 per 1.782 milioni
di euro.
Con l’obiettivo di ridurre l’esposizione dei finanziamenti bancari alla variazione dei tassi di interesse e di cambio, il
Gruppo ha posto in essere operazioni qualificabili come di copertura sul rischio di tasso, per un importo nozionale pari
a 700 milioni di euro, il cui fair value al 31 dicembre 2015 risulta negativo per 23 milioni di euro. La copertura si
estende fino a settembre 2017 ed è composta da contratti di Interest rate swap plain vanilla.
Finanziamenti da altri
La voce, con saldo al 31 dicembre 2015 pari a 147 milioni di euro (333 milioni di euro al 31 dicembre 2014), accoglie
essenzialmente:

il debito finanziario per 128 milioni di euro (131 milioni di euro al 31 dicembre 2014) a fronte della
capitalizzazione del diritto di appoggio del backbone, per i cui dettagli si rimanda alla nota 5;

il debito versi istituti finanziari per euro 19 milioni di euro in scadenza nel 2016 (37 milioni di euro, di cui 20
milioni di quota corrente, al 31 dicembre 2014) a fronte del piano di rimborso differito del fair value degli
strumenti derivati estinti in quanto a copertura di finanziamenti rimborsati nell’ambito del rifinanziamento del
debito di gruppo effettuato nel 2010.
La diminuzione della voce rispetto al 31 dicembre 2014 è essenzialmente riconducibile al rimborso anticipato per 162
milioni di euro, effettuato il 29 aprile 2015 dalla Capogruppo, della totalità del debito verso il Ministero dello Sviluppo
Economico acceso nel 2011 a seguito dell’assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze mobili.
17
STRUMENTI DI FINANZA DERIVATA
Nelle tabelle che seguono sono evidenziate le posizioni in Strumenti di finanza derivata aperte al 31 dicembre
2015 e le variazioni rispetto al 31 dicembre 2014.
Bilancio consolidato 112
al 31 dicembre 2015
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2015
Fair Value (+)
- Rischio cambio
Fair Value (-)
-
265
-
54
-
74
682
54
265
74
288
-
141
-
288
-
141
-
15
-
6
-
15
-
6
-
985
54
412
74
- Derivati impliciti sui prestiti obbligazionari
Totale derivati non Hedge Accounting
Totale derivati
Fair Value (+)
-
- Rischio cambio
Totale Fair Value Hedge
Fair Value (-)
682
- Rischio tasso
Totale Cash Flow Hedge
Al 31 dicembre 2014
La suddivisione degli strumenti di finanza derivata tra quota corrente e non corrente è riportata nella seguente
tabella.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2015
Al 31 dicembre 2014
Fair Value (+)
Fair Value (-)
Correnti
Fair Value (+)
Fair Value (-)
-
18
-
-
Non correnti
985
36
412
74
Totale derivati
985
54
412
74
Al 31 dicembre 2015 il Gruppo utilizza i seguenti tipi di copertura:

cash flow hedges per la copertura del rischio di variazione del tasso di cambio e del tasso di interesse sui
flussi di cassa futuri;

fair value hedge per la copertura del rischio di variazione del tasso di cambio sul fair value del debito in USD
oggetto di copertura.
Per la determinazione del fair value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi si è fatto riferimento alla relativa
quotazione di mercato alla data di chiusura del presente bilancio consolidato. In assenza di un mercato attivo, il fair
value è stato determinato facendo riferimento a prezzi forniti da operatori esterni ed utilizzando modelli di
valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei
prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili.
Al 31 dicembre 2015 sono in essere complessivamente:

operazioni di copertura, con contratti di cross currency swap, a fronte del rischio di tasso e cambio relativo alle
tranche dei prestiti obbligazionari denominati in USD, per i cui dettagli si rimanda al commento della nota 16, per
un importo nozionale pari a 3.863 milioni di euro (3.863 milioni di euro al 31 dicembre 2014) con fair value
positivo pari a 970 milioni di euro (fair value positivo pari a 405 milioni di euro al 31 dicembre 2014);

operazioni di copertura, con contratti di Interest rate swap plain vanilla, a fronte del rischio di tasso sui
finanziamenti verso banche e sui prestiti obbligazionari per un nozionale pari a 1.370 milioni di euro (1.370
milioni di euro al 31 dicembre 2014) e con fair value negativo pari a 54 migliaia di (negativo pari a 74 milioni di
euro al 31 dicembre 2014);
Bilancio consolidato 113
al 31 dicembre 2015

derivati impliciti per 15 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2014), relativi al fair value delle opzioni
di rimborso anticipato previste in sede di emissione dei prestiti obbligazionari, per i cui dettagli si rimanda alla
nota 16.
18
BENEFICI PER I DIPENDENTI
Nella seguente tabella è fornita la movimentazione dei Benefici per i dipendenti per l’esercizio chiuso al 31
dicembre 2015.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
2014
Accantonamenti
(Utilizzi)
Altri movimenti
Al 31 dicembre
2015
60
20
(3)
(11)
66
Trattamento di fine rapporto
La variazione nelle variabili attuariali ha comportato durante l’esercizio un incremento dei benefici per i dipendenti
della Capogruppo di 8 milioni di euro (7 milioni di euro durante l’esercizio 2014).
Al 31 dicembre 2015 gli altri movimenti includono anche la diminuzione derivante dalla cessione del 90% di Galata
SpA, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3 nonché il trasferimento del trattamento di fine rapporto maturato
nell’esercizio in esame ai fondi di previdenza complementare ovvero al fondo di Tesoreria presso l’INPS (17 milioni di
euro).
Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR sono le seguenti.
Tasso medio
di inflazione
Tasso di
attualizzazione
Incremento
stipendi
Tasso di
rotazione
2,00%
2,32%
N/A
0,5%– 6%
Gli effetti a conto economico sono stati i seguenti.
(milioni di euro)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti
Oneri finanziari
Totale oneri
Rendimento effettivo delle attività a servizio del piano
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
19
19
1
2
20
21
N/A
N/A
Con i benefici definiti per i dipendenti il Gruppo è esposto ad alcuni rischi, tra cui di seguito vengono dettagliati i più
significativi.

Rischio di tasso di interesse. La presente valutazione della passività derivante dai benefici definiti per i
dipendenti è effettuata utlizzando un tasso di attualizzazione determinato con riferimento ad un calcolo
attuariale. Un decremento nel tasso comporterà un incremento della passività.

Aspettative di vita e di servizio. La presente valutazione della passività derivante dai benefici definiti per i
dipendenti è effettuata con riferimento alla migliore stima sulle aspettative di vita e di servizio dei
dipendenti. Un incremento nelle aspettative di vita o di servizio dei dipendenti comporterà un incremento
della passività.
Bilancio consolidato 114
al 31 dicembre 2015
19
FONDI
Nella seguente tabella è fornita la movimentazione dei Fondi per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015.
(milioni di euro)
Incrementi
Utilizzi
Rilasci
Perimetro
consolidamento
Al 31 dicembre 2015
83
10
(20)
(44)
-
29
-
14
(4)
-
-
10
Al 31 dicembre 2014
Contenziosi
Ristrutturazione personale
Contributo servizio universale
17
-
1
1
Assistenza prodotti
(12)
-
5
(1)
-
-
1
Smantellamento e ripristino siti
38
-
-
-
(14)
23
Altri fondi oneri
37
22
(9)
-
-
50
176
47
(35)
(56)
(14)
118
Totale fondi
La tempistica dei pagamenti relativi ai fondi non correnti è, con poche eccezioni, non contrattualmente fissata e non
può essere stimata con certezza.
Contenziosi
Il fondo, alle date rilevanti, rappresenta la stima, basata sulle migliori informazioni a disposizione, dell’onere
complessivo previsto a carico del Gruppo a seguito della chiusura di tutti i contenziosi in essere (per un dettaglio sui
principali procedimenti in corso si rimanda al paragrafo principali procedimenti pendenti della nota 40).
Ristrutturazione personale
Il fondo accoglie la stima degli oneri che la Capogruppo prevede di sostenere negli esercizi futuri per l’attuazione dei
piani di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale costituiti nella prospettiva dell’efficienza e dell’ottimizzazione dei
costi. L’utilizzo del fondo per 4 milioni di euro è interamente riconducibile ad incentivi all’esodo formalizzati al 31
dicembre 2015.
Contributo servizio universale
Il DPR 19 settembre 1997, N. 318 recante il “Regolamento di attuazione di direttive comunitarie”, prevede all’art. 3,
comma 6, un meccanismo atto a ripartire il costo netto del servizio universale, qualora gli obblighi di fornitura di tale
servizio rappresentino un onere iniquo per l’organismo o gli organismi incaricati di fornirlo. Durante l’esercizio a
seguito delle ultime delibere emesse dall’AGCOM e alla luce dell’iter procedurale di alcuni contenziosi in atto è stato
deciso di diminuire il fondo di 12 milioni di euro.
Smantellamento e ripristino siti
La voce accoglie la stima degli oneri di smantellamento e di rimozione di immobili, impianti e macchinari che
verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni
originali. La diminuzione del fondo durante il 2015 è riconducibile alla cessione finalizzata il 26 marzo 2015 del 90%
di Galata SpA, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3.
Altri fondi
La voce accoglie la valutazione di passività certe derivanti da obbligazioni assunte dal Gruppo per le quali alla data
del presente bilancio viene stimato l’importo da corrispondere alla data di estinzione. In particolare, il fondo accoglie
16 milioni di euro per la passività relativa al trattamento di quiescenza connesso ai contratti di agenzia in essere alla
Bilancio consolidato 115
al 31 dicembre 2015
data di bilancio e 15 milioni di euro relativi alla stima dell’onere riferibile al piano di compensation finalizzato alla
retention ed incentivazione a lungo termine del management.
20
ALTRE PASSIVITA’
Le Altre passività non correnti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014 ammontano rispettivamente a 138 e
160 milioni di euro. Al 31 dicembre 2015 la voce accoglie essenzialmente:

per 81 milioni di euro la sospensione dell’effetto economico positivo derivante dall’operazione di sostituzione di
apparati trasmissivi negli esercizi dal 2011 al 2015 che sarà rilasciato nel conto economico lungo la vita utile dei
cespiti;

per 34 milioni di euro il contributo in conto capitale riconosciuto nell’ambito dell'assegnazione delle frequenze
(vedi nota 5) come sconto del 3% sull'ammontare complessivo della gara per l'impegno già assunto per la
realizzazione delle nuove reti di utilizzo per oltre il 50% di apparati che presentano caratteristiche di
ecosostenibilità ambientale. L’importo sarà rilasciato a conto economico tra gli Altri Ricavi nel momento in cui ci
sarà la ragionevole certezza che veranno rispettate le condizioni previste e coerentemente all'ammortamento
degli apparati con caratteristiche ecosotenibili che verranno acquistati e messi in esercizio per lo sviluppo della
rete;

per 11 milioni di euro il contributo in conto capitale riconosciuto nell'ambito della partecipazione della
Capogruppo ad alcuni progetti regionali per la realizzazione di investimenti a sostegno dello sviluppo locale.
L’importo sarà rilasciato a conto economico lungo la vita utile dei relativi cespiti.
21
DEBITI COMMERCIALI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio dei Debiti commerciali al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Debiti verso operatori telefonici
Debiti verso agenti e rivenditori autorizzati
Debiti verso controllanti
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
398
457
58
54
-
3
Debiti verso collegate
32
-
Debiti verso consociate
48
33
Altri debiti commerciali
Totale Debiti commerciali
1.073
1.114
1.609
1.661
La variazione della voce in esame è riconducibile essenzialmente agli effetti derivanti dalle normali regolazioni
finanziarie avvenute durante l’esercizio.
I Debiti verso operatori telefonici sono relativi prevalentemente alle prestazioni di interconnessione e roaming.
I Debiti verso agenti e verso rivenditori autorizzati sono derivanti dalle commissioni da corrispondere agli agenti e i
rivenditori autorizzati.
I Debiti verso consociate si riferiscono prevalentemente: i) al debito della Capogruppo verso Vimpelcom International
Services per l’erogazione di servizi di negoziazione e firma degli accordi relativi alle condizioni economiche del
roaming internazionale e ii) al debito relativo ai rapporti con operatori telefonici appartenenti al gruppo VimpelCom.
Si evidenzia che rispetto al 2014 i debiti verso SPAL TLC SpA sono stati riclassificati nella voce debiti verso rivenditori
Bilancio consolidato 116
al 31 dicembre 2015
autorizzati. Per maggiori dettagli si rinvia alle note 6 e 37. I Debiti verso collegate si riferiscono essenzialmente ai
debiti verso Galata SpA per il contratto di servizi sottoscritto nell’ambito dell’accordo con Cellnex Telecom, per i cui
dettagli si rinvia alla nota 3.
La voce Altri debiti commerciali si riferisce principalmente ai debiti verso fornitori per l’acquisto di beni e servizi.
L’analisi dei debiti commerciali per periodo di pagamento è fornita nella seguente tabella.
(milioni di euro)
-entro 12 mesi
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
1.609
1.529
-oltre 12 mesi
Totale Debiti commerciali
22
-
132
1.609
1.661
ALTRI DEBITI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio degli Altri debiti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
Debiti verso istituti previdenziali
Debiti tributari
21
23
153
164
Debiti verso il personale
22
28
Debiti verso enti governativi per contributi
10
12
Altri debiti verso controllanti
169
168
Debiti per traffico pre-pagato da utilizzare
155
158
Risconti passivi
20
19
Altri debiti
99
81
649
653
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
643
627
Totale Altri debiti
L’analisi degli altri debiti per periodo di pagamento è fornita nella seguente tabella.
(milioni di euro)
-entro 12 mesi
-oltre 12 mesi
Totale Altri debiti
6
26
649
653
I Debiti verso istituti previdenziali si riferiscono essenzialmente al debito per contributi sulle competenze del mese di
dicembre a carico delle società del Gruppo e dei dipendenti ed ai contributi a carico del Gruppo maturati sulle
retribuzioni differite (prevalentemente ferie e permessi maturati e non goduti). La voce accoglie, inoltre, il debito
verso l’INPS per le quote non ancora versate del TFR maturato dai dipendenti che ne hanno scelto la destinazione al
Fondo di Tesoreria secondo quanto previsto dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 “Legge Finanziaria 2007” e
successivi Decreti e regolamenti.
Bilancio consolidato 117
al 31 dicembre 2015
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio dei Debiti tributari per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 e al 31
dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
Tassa concessione governativa
24
26
Ritenute d'acconto
11
11
IVA
91
79
Altri debiti
Totale Debiti tributari
27
48
153
164
Gil altri debiti tributari accolgono, per 26 milioni di euro, di cui 21 milioni a breve termine e 5 milioni a lungo termine,
(46 milioni di euro al 31 dicembre 2014), il debito verso l'Erario a fronte della chiusura dell'avviso di accertamento
per adesione con l'Agenzia delle Entrate, in merito alle ritenute sugli interessi del Senior Facility Agreement del 26
maggio 2005 degli anni precedenti. Il piano di rimborso del debito è di dodici rate trimestrali a partire dal 22 maggio
2014 fino al 22 febbraio 2017, e con un tasso di interesse pari al 1%.
I Debiti verso il personale sono relativi principalmente alla passività nei confronti dei dipendenti per ferie e permessi
maturati e non goduti a fine esercizio. La diminuzione dei debiti verso il personale e dei debiti verso istituti
previdenziali rispetto al 31 dicembre 2014 è dovuta principalmente a minori retribuzioni differite conseguenti
all’accordo con le Organizzazioni Sindacali raggiunto il 10 ottobre 2012 che prevede la revisione dei principali istituti
economici e normativi del costo del lavoro per il periodo 2013-2017.
I Debiti verso enti governativi per contributi sono rappresentati dai contributi dovuti a fronte delle licenze ed
autorizzazioni concesse dagli enti governativi competenti.
Gli Altri debiti verso controllanti si riferiscono principalmente: i) al debito verso la controllante diretta Wind Acquisition
Holdings Finance SpA sorto durante l’ esercizio 2014 nell'ambito del rifinanziamento del gruppo (per 142 milioni di
euro); ii) al debito della Capogruppo verso la controllante Wind Telecom SpA relativo all’erogazione di servizi (IT,
marketing, personale, acquisti, etc) per i cui dettagli si rimanda al commento della nota 37; iii) al debito verso la
controllante indiretta Wind Telecom SpA a seguito del trasferimento da parte delle società del Gruppo dei debiti per
imposte (IRES) in applicazione della procedura del consolidato fiscale nazionale, per 1,7 milioni di euro (12 milioni di
euro al 31 dicembre 2014).
I Debiti per traffico pre-pagato da utilizzare consistono nella quota parte di traffico pre-pagato, venduto dalla
Capogruppo tramite SIM e ricariche, per la parte non ancora utilizzata dagli utenti a fine esercizio.
I Risconti passivi derivano dalla fatturazione anticipata negli esercizi precedenti e nel corso del 2015, nel rispetto
delle condizioni contrattuali, dei canoni e del contributo d’installazione (“Initial Capacity”) relativi all’uso di capacità a
banda larga, con competenza economica successiva al 31 dicembre 2015.
Gli Altri debiti includono principalmente i debiti verso fondi di previdenza complementare, debiti per commissioni
bancarie, i depositi cauzionali ricevuti da clienti, debiti per importi incassati a fronte di crediti ceduti e altre partite
residuali.
Bilancio consolidato 118
al 31 dicembre 2015
23
DEBITI PER IMPOSTE SUL REDDITO
I saldi al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014, pari rispettivamente a 43 milioni e 23 milioni di euro,
rappresentano prevalentemente il debito per imposte sul reddito d’esercizio delle società del Gruppo, al netto degli
acconti versati per i periodi di imposta corrispondenti.
Le partite di credito e debito per IRES sono esposte tra i crediti e debiti verso controllante in quanto le società del
Gruppo aderiscono al consolidato fiscale di Wind Telecom SpA.
24
RICAVI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Ricavi al 31 dicembre 2015 ed al 31
dicembre 2014.
(milioni di euro)
2015
2014
Variazioni
12 mesi
12 mesi
Ricavi da vendita
296
220
76
- Servizi di telefonia
3.465
3.641
(176)
(4,8)%
380
381
(1)
(0,3)%
39
36
3
8,3%
6
6
-
0,0%
- Traffico da interconnessione
- Roaming internazionale
- Prestazioni ad autorità giudiziarie
Assolute
%
34,5%
118
109
9
8,3%
Ricavi da prestazioni di servizi
4.008
4.173
(165)
(4,0)%
Totale Ricavi
4.304
4.393
(89)
(2,0)%
- Altri ricavi da prestazioni
La voce mostra un decremento del 2% nel 2015 rispetto al 2014. Tale effetto è riconducibile principalmente ad un
decremento dei ricavi da servizi di telefonia solo parzialmente compensato dall’incremento dei ricavi da vendita.
I ricavi da Servizi di telefonia risentono del difficile contesto macroeconomico e della contrazione del mercato,
mostrando una diminuzione che si è contenuta ad un 4,8% nel 2015 rispetto al 2014, grazie al sostanziale
mantenimento della base clienti mobile e allo sviluppo di offerte dedicate alla navigazione internet sul mobile.
L’incremento dei ricavi da vendita è principalmente attribuibile alle maggiori vendite dei terminali di telefonia mobile
di fascia alta rispetto al periodo precedente.
25
ALTRI RICAVI
Gli Altri ricavi ammontano a 124 milioni di euro nel 2015 (in decremento di 116 milioni di euro rispetto all’esercizio
2014) e si riferiscono principalmente al rilascio a conto economico di contributi in conto capitale, penali ed agli effetti
derivanti dalla definizione di controversie e relativi accordi commerciali con alcuni fornitori.
Il decremento della voce rispetto al 2014 è attribuibile essenzialmente ai minori effetti dovuti alla definizione di
controversie.
Bilancio consolidato 119
al 31 dicembre 2015
26
ACQUISTI DI MATERIALI E SERVIZI ESTERNI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Acquisti di materiali e servizi esterni al
31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
2015
2014
12 mesi
12 mesi
Assolute
Variazioni
%
Traffico da interconnessione
561
608
(47)
(7,7)%
Costi di acquisizione clienti
168
193
(25)
(13,0)%
Affitti siti civili/tecnici ed altri costi di godimento beni di terzi
186
247
(61)
(24,7)%
Acquisti di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
295
222
73
32,9%
Affitto rete di accesso locale e circuiti
382
427
(45)
(10,5)%
(12,5)%
84
96
(12)
Costi per altri servizi in outsourcing
250
123
127
103,3%
Costi di manutenzione e riparazione
52
86
(34)
(39,5)%
Pubblicità e servizi promozionali
106
130
(24)
(18,5)%
Roaming nazionale ed internazionale
28
30
(2)
(6,7)%
Consulenze e prestazioni professionali
43
37
6
16,2%
Variazione rimanenze
(7)
4
(11)
(275,0)%
Utenze
Altri costi per servizi
Totale Acquisti di materiali e servizi esterni
142
135
7
5,2%
2.290
2.338
(48)
(2,1)%
La variazione della voce è dovuta essenzialmente all’effetto combinato delle seguenti voci rispetto al 31 dicembre
2014:

decremento di 61 milioni di euro nei costi per Affitti siti civili/tecnici ed altri costi di godimento beni di terzi e
di 24 milioni di euro nei costi per Utenze riconducibili essenzialmente all’effetto derivante dalla cessione
finalizzata il 26 marzo 2015 del 90% di Galata SpA, società costituita il 18 febbraio 2015 ed alla quale era
stata conferita la Business Unit “Tower development” composta da 7.377 torri e relativi contratti di affitto
(per i cui dettagli si rinvia alla nota 3);

decremento di 47 milioni di euro nei costi per Traffico da interconnessione principalmente dovuto alla
diminuzione delle tariffe ed al decremento dei volumi degli SMS e MMS uscenti;

decremento di 45 milioni di euro nei costi per Affitti rete di accesso locale e circuiti principalmente dovuto ad
una diminuzione dei volumi per quanto riguarda i servizi WLR, ULL e Bitstream;

decremento di 34 milioni di euro nei costi per Manutenzione e riparazione riconducibile essenzialmente ad
una ottimizzazione dei contratti di manutenzione della rete e dei sistemi informatici;

decremento di 25 milioni di euro nei Costi Acquisizione Clienti a seguito della diminuzione delle commissioni
sulle attivazioni e sulla vendita delle ricariche telefoniche;

incremento di 127 milioni di euro nei costi per Altri servizi in outsourcing principalmente dovuto al contratto
di servizi con Galata SpA sottoscritto nell’ambito dell’accordo con Cellnex Telecom, per i cui dettagli si rinvia
alla nota 3;

incremento netto di 62 milioni di euro nei costi per Acquisti di materie prime, sussidiarie, di consumo e
merci e Variazione rimanenze principalmente dovuto all’incremento dei costi unitari di acquisto come effetto
dello spostamento delle vendite verso terminali di fascia alta.
Bilancio consolidato 120
al 31 dicembre 2015
Si evidenzia che la voce consulenze e prestazioni professionali include i compensi maturati nell’esercizio per le cariche
ricoperte dai membri del Collegio sindacale, pari a 221 migliaia di euro, nonché i compensi maturati nell’esercizio a
fronte delle attività svolte dalla società di revisione, pari a 1.820 migliaia di euro (i corrispettivi spettanti per la
revisione legale del bilancio di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2015 sono pari a 1.055 migliaia di euro).
Nell’Assemblea ordinaria degli azionisti della Capogruppo del 6 marzo 2015 non sono stati riconosciuti compensi agli
Amministratori della Capogruppo.
27
ALTRI COSTI OPERATIVI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Altri costi operativi al 31 dicembre 2015
ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Svalutazione di crediti commerciali e attività correnti
2015
2014
12 mesi
12 mesi
Variazioni
Assolute
%
102
111
(9)
(8,1)%
Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri
(3)
11
(14)
(127,3)%
Contributi annuali su licenze e frequenze
38
34
4
11,8%
Altri costi operativi
17
22
(5)
(22,7)%
154
178
(24)
(13,5)%
Totale Altri costi operativi
La diminuzione rispetto al 2014 degli accantonamenti per rischi e oneri risente del rilascio del fondo per il Contributo
al Servizio Universale per 12 milioni di euro, per i cui dettagli si rinvia alla nota 19, mentre la diminuzione durante
l’esercizio 2015 della svalutazione dei crediti commerciali è in linea con la contrazione dei ricavi.
28
COSTI DEL PERSONALE
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Costi del personale al 31 dicembre 2015
ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
2015
2014
12 mesi
12 mesi
Assolute
%
262
276
(14)
(5,1)%
Oneri sociali
71
73
(2)
(2,7)%
Altri costi del personale
12
13
(1)
(7,7)%
Trattamento di fine rapporto
19
20
(1)
(5,0)%
(Costi capitalizzati per lavori interni)
(70)
(69)
(1)
1,4%
Totale costi del personale
294
313
(19)
(6,1)%
Stipendi
Variazioni
La variazione rispetto all’esercizio precedente è riconducibile principalmente agli effetti derivanti dall’accordo
sindacale del 29 luglio 2014 che ha previsto l’attivazione di contratti di solidarietà per un periodo di 18 mesi (a partire
da settembre 2014) nonché dalla diminuzione del numero medio dei dipendenti di 89 unità durante il 2015,
principalmente come effetto derivante dalla cessione finalizzata il 26 marzo 2015 del 90% di Galata SpA, per i cui
Bilancio consolidato 121
al 31 dicembre 2015
dettagli si rinvia alla nota 3. Tali effetti sono stati solo parzialmente compensati dagli aumenti dei minimi contrattuali
da aprile 2014, come previsto dal Contratto Nazionale di Lavoro in vigore fino al 31 dicembre 2014.
Il numero puntuale dei dipendenti è il seguente.
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
Dirigenti
120
124
Quadri
630
621
6.064
6.149
6.814
6.894
Impiegati
Numero puntuale dipendenti
Il numero medio dei dipendenti è il seguente.
2015
2014
12 mesi
12 mesi
Dirigenti
122
127
Quadri
626
623
6.117
6.204
6.865
6.954
Impiegati
Numero medio dipendenti
29
COSTI DI RISTRUTTURAZIONE
La voce che presenta un saldo di 19 milioni di euro al 31 dicembre 2015 si riferisce prevalentemente alla stima degli
oneri che la Capogruppo prevede di sostenere per l’attuazione dei piani di ristrutturazione e riorganizzazione
aziendale costituiti nella prospettiva dell’efficienza e dell’ottimizzazione della struttura dei costi ed è riconducibile per
14 milioni di euro al fondo per ristrutturazione del personale e per 5 milioni di euro ad altri fondi per contratti
onerosi.
30
AMMORTAMENTI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Ammortamenti al 31 dicembre 2015 ed al
31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
2015
2014
12 mesi
12 mesi
Assolute
Variazioni
%
(0,9)%
Ammortamento Immobili, impianti e macchinari
686
692
(6)
- Attrezzature industriali e commerciali
- Impianti e macchinari
11
11
-
0,0%
- Altri beni
19
21
(2)
(9,5)%
Ammortamenti di Attività immateriali a vita utile definita
- Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione di opere dell'ingegno
112
114
(2)
(1,8)%
- Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
191
191
-
0,0%
- Altre attività immateriali
Totale Ammortamenti
158
185
(27)
(14,6)%
1.177
1.214
(37)
(3,0)%
Bilancio consolidato 122
al 31 dicembre 2015
Gli ammortamenti si decrementano di 37 milioni di euro rispetto al 2014, di cui: 8 milioni di euro relativi agli Immobili
impianti e macchinari per effetto principalmente della cessione del 90% di Galata SpA, per i cui dettagli si rinvia alla
nota 3, e 29 milioni di euro relativi alle Attività immateriali essenzialmente a fronte del trend decrescente delle
capitalizzazioni dei costi acquisizioni clienti.
31
SVALUTAZIONI /RIPRISTINI DI ATTIVITA’ NON CORRENTI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Svalutazioni di Attività non correnti al
31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
2015
2014
12 mesi
12 mesi
Assolute
%
(28)
(12)
(16)
133,3%
Ripristini (Svalutazioni) di immobili, impianti e macchinari
Ripristini (Svalutazioni) di attività immateriali
Totale Ripristini (Svalutazioni) di attività non correnti
Variazioni
(3)
(1)
(2)
200,0%
(31)
(13)
(18)
138,5%
La voce si riferisce principalmente alle svalutazioni delle immobilizzazioni in corso per le quali non si ritiene ci siano
più i presupposti di recuperabilità per 26 milioni di euro, di cui 24 milioni di euro relative a immobili impianti e
macchinari e 2 milioni di euro relativi ad attività immateriali.
32
PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) DA REALIZZO DI ATTIVITA’ NON CORRENTI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Plusvalenze (minusvalenze) da
realizzo di attività non correnti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Plusvalenze da cessione di immobili, impianti e macchinari
Minusvalenze da cessione di immobili, impianti e macchinari
Totale Plusvalenze (minusvalenze) da realizzo di
attività non correnti
Variazioni
2015
2014
12 mesi
12 mesi
Assolute
%
491
-
491
n.s.
(9)
(4)
(5)
125,0%
482
(4)
486
n.s.
La variazione rispetto all’esercizio precedente è riferibile essenzialmente alla plusvalenza di 490 milioni di euro
derivante dalla cessione del 90% di Galata SpA, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3.
Bilancio consolidato 123
al 31 dicembre 2015
33
PROVENTI FINANZIARI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Proventi finanziari al 31 dicembre 2015
ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Proventi da strumenti finanziari derivati no hedge accounting
Altri proventi finanziari
Totale Proventi finanziari
2015
2014
Variazioni
12 mesi
12 mesi
Assolute
%
62
7
55
n.s.
95
61
34
55,7%
157
68
89
130,9%
La voce mostra un incremento riconducibile essenzialmente all’inefficacia positiva rilevata sui derivati di copertura,
per 55 milioni di euro, a cui si somma l’effetto derivante dalla valutazione al fair value dei derivati impliciti sui prestiti
obbligazionari, che durante il 2015 ha comportato la rilevazione di un provento pari a 7 milioni di euro, rispetto ai
proventi per 4 milioni di euro e oneri per 61 milioni di euro durante il 2014.
Gli altri proventi finanziari accolgono essenzialmente al 31 dicembre 2015 interessi finanziari per 95 milioni di euro
maturati sui crediti finanziari verso la controllante Wind Acquistion Holdings Finance SpA (61 milioni di euro al 31
dicembre 2014) in virtù degli accordi intercompany siglati il 23 aprile 2014 e il 4 agosto 2014, per i cui dettagli si
rinvia alla nota 6.
34
ONERI FINANZIARI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Oneri finanziari al 31 dicembre 2015 ed
al 31 dicembre 2014.
2015
2014
12 mesi
12 mesi
Assolute
%
Prestiti obbligazionari
(575)
(1.015)
440
(43,3)%
Finanziamenti bancari
(105)
(163)
58
(35,6)%
Attualizzazione fondi
(1)
(2)
1
(50,0)%
Effetti hedge accounting
86
(152)
238
(156,6)%
Svalutazione di attività finanziarie
Oneri da strumenti finanziari derivati no hedge
accounting
(18)
-
(18)
n.s.
(13)
(61)
48
(78,7)%
Altri
(41)
(21)
(20)
95,2%
(667)
(1.414)
747
(52,8)%
(milioni di euro)
Variazioni
Interessi da:
Totale Oneri finanziari
Il saldo della voce accoglie essenzialmente gli interessi passivi maturati sulle passività finanziarie in essere alla data
del 31 dicembre 2015, per i cui dettagli si rimanda al commento della nota 16, a cui si somma l’effetto positivo
dell’hedge accounting per 86 milioni di euro (152 milioni di effetto negativo al 31 dicembre 2014) e l’inefficacia
negativa rilevata sui derivati di copertura, per 13 milioni di euro.
Bilancio consolidato 124
al 31 dicembre 2015
Gli interessi finanziari sui prestiti obbligazionari si decrementano nel periodo rispetto al 2014 a seguito delle
operazioni di rifinaziamento dei prestiti obbligazionari poste in essere nel 2014 (per i cui dettagli si rimanda a quanto
commentato nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2014) che hanno comportato una diminuzione del tasso di
interesse effettivo sul debito a cui si è aggiunta l’emissione del 30 marzo 2015 di obbligazioni Senior Secured Notes
per un importo complessivo pari a 775 milioni di euro e scadenza 2020, tramite una combinazione di obbligazioni a
tasso variabile Euribor maggiorato del 4,125% per 400 milioni di euro (Floating Rate Notes) ed un emissione tap
delle obbligazioni Senior Secured Notes 2020, già in circolazione, per 375 milioni di euro con cedola al 4%.
La variazione degli interessi da finanziamenti bancari è attribuibile all’operazione di rinegoziazione del Senior Facility
Agreement, effettuata il 30 marzo 2015, che ha comportato: i) la diminuzione del nozionale a 700 milioni di euro
attraverso rimborsi parziali; ii) la rimodulazione della scadenza dal 2018 al 2019, e iii) il rilascio a conto economico di
34 milioni di euro di oneri sospesi relativi alle tranche rimborsate; per maggiori dettagli si rinvia alla nota 16.
Si evidenzia che al 31 dicembre 2014 le operazioni di rifinanziamento concluse ad aprile e ad luglio 2014 avevano
comportato la rilevazione di maggiori oneri finanziari per 629 milioni di euro relativi a premio di rimbroso, rilascio fee
residue incluse nel costo ammortizzato, onere derivante dalla estinzione dei derivati impliciti e rilascio degli oneri
sospesi relativi ai derivati di copertura terminati. Inoltre, al 31 dicembre 2014 la voce Altri oneri finanziari accoglieva
l’effetto positivo di 31 milioni di euro relativo al rilascio di un fondo finanziario rilevato nel 2013.
35
UTILI (PERDITE) SU CAMBI - NETTE
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Utili (perdite) su cambi - nette al 31
dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Utili su cambi realizzati
Utili su cambi da valutazione
Utili su cambi
Perdite su cambi realizzate
Perdite su cambi da valutazione
Perdite su cambi
Utili (perdite) su cambi – nette
Variazioni
2015
2014
12 mesi
12 mesi
Assolute
%
53
14
39
278,6%
1.530
509
1.021
200,6%
1.583
523
1.060
202,7%
305,9%
69
17
52
1.530
545
985
180,7%
1.599
562
1.037
184,5%
(16)
(39)
23
(59,0)%
Bilancio consolidato 125
al 31 dicembre 2015
36
IMPOSTE
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Imposte al 31 dicembre 2015 ed al 31
dicembre 2014.
(milioni di euro)
2015
2014
12 mesi
12 mesi
(75)
(86)
11
(12,79)%
Imposte esercizi precedenti
48
4
44
n.s.
Imposte differite
36
185
(149)
(80,5)%
Totale Imposte
9
103
(94)
(91,3)%
Imposte correnti dell'esercizio
Variazione
Assolute
%
Al 31 dicembre 2015 la voce è costituita:

per 75 milioni di euro da imposte correnti sul reddito (di cui 43 milioni di euro per onere da consolidato fiscale
“IRES” ed 32 milioni di euro per IRAP) maturate sul reddito fiscale consolidato dell’esercizio 2015;

per 48 milioni di euro per gli effetti derivanti dalla revisione delle imposte relative ad esercizi precedenti, di cui
10 milioni di euro di effetto negativo sulle imposte differite, di cui 10 milioni di euro di effetto negativo sulle
imposte differite;

per 36 milioni di euro da imposte differite derivanti dal rilascio di differite attive per 44 milioni di euro,
riconducibili principalmente alla variazione delle differenze temporanee sulla valutazione delle passività
finanziarie, e dal rilascio di differite passive per 80 milioni di euro, riconducibili alla variazione delle differenze
temporanee sulle immobilizzazioni.
Di seguito è rappresentata la riconciliazione tra aliquota di imposta teorica ed effettiva per gli esercizi chiusi al 31
dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Anno 2015
Aliquota fiscale teorica 27,50%
Risultato prima delle imposte
Anno 2014
27,50%
419
(812)
Imposte IRES teoriche
115
(223)
Costi/ricavi non deducibili/non imponibili
(55)
(3)
-
82
Imposte differite attive non rilevate
Effetto cambio aliquota
(53)
-
Rettifica imposte anni precedenti
(48)
(7)
Imposte IRES effettive (correnti e differite)
(41)
Aliquota IRES effettiva (9,73)%
(151)
18,65%
32
IRAP di Gruppo (corrente e differita)
Imposta effettiva da conto economico
48
(9)
Aliquota fiscale complessiva (2,09)%
(103)
12,74%
Con riferimento alla suddetta tabella di riconciliazione dell’aliquota fiscale teorica con quella effettiva, occorre rilevare
che l’analisi è stata svolta con riferimento all’IRES. E’ stato comunque evidenziato il costo addebitato a conto
economico per l’IRAP per consentire una riconciliazione con il saldo riportato alla voce imposte.
Bilancio consolidato 126
al 31 dicembre 2015
37
RAPPORTI CON ENTITÀ CORRELATE
Rapporti economici e patrimoniali con entità correlate
Si specifica che i rapporti con entità correlate rientrano nella normale attività di gestione e che, dal punto di vista
economico, sono stati contrattualizzati a condizioni di mercato e sono dovuti prevalentemente a rapporti con
operatori telefonici.
Con riferimento ai rapporti di WIND con la controllante indiretta Wind Telecom SpA si evidenzia che la Società riceve
servizi relativi principalmente a IT, marketing, personale, acquisti, etc, mentre per quanto riguarda i rapporti con la
società correlata Vimpelcom International Services, WIND riceve servizi di negoziazione e firma degli accordi relativi
alle condizioni economiche del roaming internazionale.
Con riferimento ai rapporti con la controllante Wind Acquisition Holdings Finance SpA, il 23 aprile 2014 e il 4 agosto
2014 sono stati sottoscritti due contratti di finanziamento infragruppo in virtù dei quali la Capogruppo ha concesso
alla controllante rispettivi prestiti per un importo nominale fino a 925 milioni di euro e fino a 75 milioni di euro, di cui
il primo totalmente erogato e il secondo erogato per 43,7 milioni di euro al 31 dicembre 2015. Per maggiori dettagli
si rinvia alla nota 6.
Con riferimento ai rapporti con la società collegata Galata SpA si evidenzia che sono relativi al contratto di servizi
sottoscritto con la Capogruppo per la fornitura di una vasta gamma di servizi per i cui dettagli si rinvia alla nota 3.
Inoltre, si evidenzia che, il 23 aprile 2014, il credito finanziario intercompany sottoscritto il 29 novembre 2010 tra la
Capogruppo e la controllante indiretta Wind Telecom SpA è stato compensato, per 163 milioni di euro, con una parte
del debito per imposte (IRES) trasferito dalla Capogruppo a Wind Telecom SpA a seguito dell'adesione al contratto
consolidato fiscale nazionale con Wind Telecom SpA; il rimanente debito tra WIND e la controllante indiretta Wind
Telecom SpA, per 142 milioni di euro, è stato trasferito nella stessa data da quest’ultima alla controllante diretta
Wind Acquisition Holdings Finance SpA.
Le società del Gruppo non detengono al 31 dicembre 2015, né hanno detenuto nel corso dell’esercizio, azioni proprie
della Capogruppo WIND Telecomunicazioni SpA né direttamente, né per il tramite di fiduciarie, né azioni della
controllante WIND Acquisition Holdings Finance SpA o della controllante indiretta Wind Telecom SpA.
Di seguito si riportano sinteticamente i principali effetti economici e patrimoniali delle operazioni realizzate
nell'esercizio a seguito dei rapporti con entità correlate.
Bilancio consolidato 127
al 31 dicembre 2015
(migliaia di euro)
Esercizio chiuso al 31 dicembre 2015
Ricavi
Proventi
finanziari /
(perdite su
cambi)
Costi
Crediti
com.li
Crediti
diver si
Crediti
finanziari
Debiti
com.li
Debiti diversi
14
-
3
1
-
-
30
-
DiGi(Malaysia)
9
-
2
6
-
-
4
-
DTAC/UCOM(Thailand)
8
-
22
1
-
-
6
-
GrameenPhone(Bangladesh)
79
-
40
29
-
-
45
-
KaR-Tel
91
-
7
7
-
-
35
-
Kievstar
744
-
23.202
658
78
-
9.456
-
-
-
263
-
-
-
72
-
ArmenijaTelefonKompani
MaritimCommunicationPartnerAS
MobitelLLCGeorgia
9
-
7
-
-
-
9
-
160
-
259
178
-
-
17
-
OrascomTelecomBangladeshLtd.
9
-
20
402
-
-
-
-
OrascomTelecomHoldingSAE
-
-
-
336
-
-
1.977
-
93
-
31
267
-
-
-
-
1
-
1
-
-
-
2
-
TelenorMagyarorszagKFT
172
-
125
27
-
-
15
-
TelenorMobileCommunicationsAS
184
-
19
-
-
-
16
-
5
-
2
1
-
-
2
-
59
-
43
49
-
-
49
-
6
-
3
2
-
-
1
-
2.019
-
-
-
4.979
-
-
-
-
-
-
1
-
-
-
-
1.104
-
7.856
-
-
-
1.423
-
OrascomTelecomAlgeriaSpA
PakistanMobileCommunicationsLtd.
SKYMOBILELLC
TelenorPakistan(Pakistan)
TelenorSerbia(Serbia)
Unitel
Vimpelcomltd
VimpelComLaoCo,Ltd
Vympel-Kommunikacii
WeatherCapitalSarl
WINDAcquisitionHoldingsFinanceSpA
WindTelecomSpA*
1
-
-
369
-
-
-
-
44
94.552
-
-
2.103
1.122.262
-
141.985
279
(634)
6.924
-
36.112
-
-
26.410
1.248
-
142.764
-
1.441
-
31.814
90
WindAcquisitionHoldingsFinanceIISA
15
-
-
124
-
-
-
-
WindAcquisitionHoldingsFinanceSA
65
-
-
-
-
-
-
53
99.188
-
9.500
-
-
-
-
-
GalataSpA
SPAL TLC SpA**
VimpelcomInternationalservices
-
-
15.443
-
938
-
35.097
-
TacomLLC(Tajikistan)
33
-
-
-
-
-
-
-
TelenorSverigeAB
15
-
1
-
-
-
10
-
WeatherCapitalSpecialPurposesISA
62
-
-
444
-
-
-
-
KlaroluxInvestmentsSarl
17
-
-
88
-
-
-
-
GlobalLuxembourgSARL
17
-
-
81
-
-
-
-
GlobalTelecomSARL
17
-
-
81
-
-
-
-
GlobalTelecomFinanceSCA
18
-
-
81
-
-
-
-
GlobalLuxembourgFinanceSCA
17
-
-
81
-
-
-
-
GlobalTelecomAcquisition
15
-
-
67
-
-
-
-
GlobalTelecomOneSarl
15
-
-
67
-
-
-
-
GlobalTelecomOscar
25
-
-
116
-
-
-
-
-
-
-
-
4.565
-
-
413
74
-
74
22
-
-
-
-
VimpelComAmsterdamB.V.
CosmoBulgariaMobileEAD
105.931
93.918
206.611
3.586 50.216
1.122.262
80.080
168.951
Totale
* i crediti e debiti verso Wind Telecom SpA si riferiscono rispettivamente per 13.294 e 1.720 migliaia di euro al trasferimento, da parte della Capogruppo e della controllata
WIND Retail Srl dei debiti per imposte (IRES) a seguito dell'adesione al consolidato fiscale nazionale con Wind Telecom SpA.
** i ricavi verso SPAL TLC SpA includono quanto fatturato da WIND Telecomunicazioni SpA per la vendita di ricariche telefoniche (90.186 migliaia di euro). Il 15 luglio 2015 la
Capogruppo ha perso la qualità di socio in SPAL TLC SpA per cui i relativi saldi di credito e debito sono stati riclassificati verso terzi.
Bilancio consolidato 128
al 31 dicembre 2015
Amministratori
Nel 2015 agli Amministratori della Capogruppo, identificati come “Key Management Personnel”, non sono stati
riconosciuti compensi in quanto non deliberati dall’Assemblea ordinaria degli azionisti della Capogruppo.
Nel corso dell’ esercizio 2015 non sono state effettuate operazioni con Amministratori.
38
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
La tabella seguente evidenzia l’ammontare della posizione finanziaria netta del Gruppo con il dettaglio delle sue
principali componenti, già commentate nelle precedenti note 6, 16 e 17 relative alle voci di bilancio patrimoniali
aventi natura finanziaria.
(milioni di euro)
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti da banche
Finanziamenti da altri
Strumenti di finanza derivata
Passività finanziarie non correnti
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti da banche
Finanziamenti da altri
Strumenti di finanza derivata
Passività finanziarie correnti
INDEBITAMENTO FINANZIARIO LORDO TOTALE
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Crediti finanziari
Attività finanziarie correnti
Strumenti di finanza derivata
Crediti finanziari
Attività finanziarie non correnti
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
10.135
671
128
36
10.970
8.844
1.722
228
74
10.868
158
8
19
18
203
142
166
105
0
413
11.173
11.281
(282)
(203)
(20)
(20)
(21)
(21)
(985)
(1.109)
(2.094)
(412)
(991)
(1.403)
8.777
9.654
L’indebitamento finanziario netto non include i depositi cauzionali pari a 5 milioni di euro e a 4 milioni di euro
rispettivamente al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
39
RENDICONTO FINANZIARIO
Il flusso di cassa generato dall’attività operativa, pari a 875 milioni di euro nei dodici mesi del 2015, si è incrementato
di 92 milioni di euro rispetto al precedente esercizio principalmente per effetto delle variazioni del capitale circolante
legate al regolamento di attività e passività correnti.
Bilancio consolidato 129
al 31 dicembre 2015
L’attività d’investimento ha assorbito cassa durante l’esercizio 2015 per un ammontare complessivo di 142 milioni di
euro, in decremento di 1.389 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, principalmente per effetto di: i) la
cessione di Galata SpA, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3, ii) l’incremento negli investimenti in immobilizzazioni per
24 milioni di euro principalmente nella tecnologia LTE e iii) l’erogazione alla controllante Wind Acquisition Holdings
Finance SpA di circa 31 milioni di euro (durante l’esercizio 2014 erano stati erogati a Wind Acquisition Holdings
Finance SpA 938 milioni di euro solo parzialmente compensati dalla chiusura del credito finanziario della Capogruppo
verso la controllante indiretta Wind Telecom SpA per 163 milioni).
Nel corso dell’esercizio 2015 l’attività di finanziamento ha assorbito cassa per 654 milioni di euro principalmente per
effetto:

del rimborso delle tranche Senior Facility Agreement in essere al 30 marzo 2015 per 1.782 milioni di euro;

dell’emissione il 30 marzo 2015 di obbligazioni Senior Secured Notes per un importo complessivo pari a 775
milioni di euro e scadenza 2020, tramite una combinazione di obbligazioni a tasso variabile Euribor
maggiorato del 4,125% per 400 milioni di euro (Floating Rate Notes) ed un emissione tap delle obbligazioni
Senior Secured Notes 2020, attualmente in circolazione, per 375 milioni di euro con cedola al 4%;

della rinegoziazione di nuove senior facilities con scadenza 2019 (pari a 700 milioni di euro) effettuata in
data 12 marzo 2015;

del rimborso di 100 milioni di euro della tranche Revolving del Senior Facility Agreement;

del pagamento di 19 milioni di euro di fee principalmente correlate all’operazione di rifinanziamento
finalizzata il 30 marzo 2015;

del rimborso, di 20 milioni di euro, di parte del debito verso istituti finanziari a fronte del piano di rimborso
differito del fair value degli strumenti derivati estinti nell’ambito del rifinanziamento del debito di gruppo del
26 novembre 2010;

del rimborso di 162 milioni di euro della totalità del debito verso il Ministero dello Sviluppo Economico
acceso nel 2011 a seguito dell’assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze mobili.
Inoltre, l’attività di finanziamento include al 31 dicembre 2015 il rimborso dello scoperto di conto corrente pari a 42
milioni di euro.
Nel corso del 2014 l’attività di investimento aveva generato cassa per 810 milioni di euro, principalmente per effetto
di nuove emissioni obbligazionarie pari ad un valore nominale di 7.845 milioni di euro, il rimborso anticipato di prestiti
obbligazionari e finanziamenti bancari effettuati nel corso del 2014 per un valore nominale complessivamente pari a
6.466 milioni di euro, il pagamento di fee per 458 milioni di euro principalmente correlate all’emissioni delle nuove
Senior Notes con scadenza 2021, 2020 e 2019, il rimborso di 81 milioni di euro del debito verso il Ministero dello
Sviluppo Economico, il rimborso di 52 milioni di euro del debito verso istituti finanziari a fronte del piano di rimborso
differito del fair value degli strumenti derivati estinti nell’ambito del rifinanziamento del debito di gruppo del 26
novembre 2010 e l’incremento di scoperto di conto corrente per 26 milioni di euro.
Si evidenzia che ai fini di assicurare una migliore comparabilità delle voci nei due periodi a confronto, sono state
operate riclassifiche ai saldi al 31 dicembre 2014 delle Informative Aggiuntive al Rendiconto Finanziario con i seguenti
effetti: maggiori Interessi pagati su finanziamenti/bond per 22 milioni di euro.
Bilancio consolidato 130
al 31 dicembre 2015
40
ALTRE INFORMAZIONI
Principali procedimenti pendenti
La Capogruppo è soggetta a diverse procedure giuridiche derivanti dal normale svolgimento delle attività. Di seguito
viene fornita l’informativa sui principali procedimenti pendenti al 31 dicembre 2015, ad eccezione dei casi in cui gli
oneri derivanti dall’eventuale soccombenza non possano essere quantificati e dei casi in cui l’eventuale soccombenza
non sia ritenuta probabile.
Procedimenti con agenti
Risultano pendenti, in diverse fasi di giudizio, alcuni procedimenti relativi alla risoluzione di contratti di agenzia. Gli
agenti lamentano il mancato pagamento da parte di WIND di indennità, tra cui l'indennità prevista dall'art. 1751 del
Codice Civile.
Procedimenti in materia di pubblicità ingannevole e pratiche commerciali scorrette
Ai sensi del Decreto Legislativo n. 146/2007, l’Antitrust ha il potere di avviare procedimenti relativi a pratiche
commerciali scorrette e pubblicità ingannevoli e di erogare sanzioni fino a un massimo di 5 milioni di euro per ciascun
procedimento (importo ridefinito dalla legge n. 135/12 di agosto 2012). Nel corso del 2015 si sono chiusi tre
procedimenti avviati dall’AGCM nei confronti di WIND per pratiche commerciali scorrette con il pagamento di sanzioni
per un totale di euro 1,2 milioni di euro e l’ordine di cessare la presunta pratica scorretta. WIND ha appellato dinanzi
al TAR Lazio le sanzioni. In relazione ad uno dei procedimenti chiusi, AGCM ha avviato e concluso con una ulteriore
sanzione di 350 migliaia di euro nei confronti di WIND un procedimento per inottemperanza all’ordine di cessare la
presunta pratica scorretta; WIND ha provveduto ad impugnare al TAR Lazio anche tale ultimo provvedimento di
inottemperanza. Il relativo procedimento è in corso.
Indagini da parte dell’Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza
L’Agenzia delle Entrate (“ADE”) ha effettuato una verifica fiscale sulle banche finanziatrici del Senior Facility
Agreement del 24 Novembre 2010 (“SFA”) ed ha accertato la mancata applicazione dell’imposta sostitutiva sullo SFA.
Ogni banca finanziatrice è responsabile del versamento dell’imposta sostitutiva accertata sulla propria quota dello SFA
ma può richiedere l’indennizzo a WIND. Il diritto all’indennizzo è già stato esercitato e l’avviso di accertamento sta
per essere impugnato dalle banche finanziatrici del SFA in accordo con WIND. Nel corso del primo semestre del 2015,
ADE ha revocato due avvisi di accertamento emessi nei confronti di alcune Banche Finanziatrici ai sensi dello SFA, in
quanto l’imposta non è dovuta. Conseguentemente ADE ha notificato la rinuncia al contenzioso per tali avvisi di
accertamento.
Durante il quarto trimestre 2013, la Guardia di finanza (“GDF”) ha avviato una verifica su WIND Telecomunicazioni
SpA con riferimento alle imposte sul reddito ed alle ritenute alla fonte. La verifica si è conclusa il 18 aprile 2014 con
un processo verbale di constatazione contestando, ai fini delle imposte sul reddito, la deducibilità di alcuni oneri
finanziari sostenuti da Wind Acquisition Finance SpA (poi fusa in WIND Telecomunicazioni SpA) con riferimento al
periodo d’imposta 2005. Le contestazioni sollevate dalla GDF sono state confermate dall’ADE che in data 17
novembre 2014 ha notificato il relativo avviso di accertamento. L’importo delle maggiori imposte sul reddito
contestate con tale avviso di accertamento è pari a circa 10,5 milioni di euro più sanzioni ed interessi. A seguito della
Bilancio consolidato 131
al 31 dicembre 2015
presentazione dell’istanza di accertamento con adesione, in data 15 aprile 2015 la Società, a soli scopi deflattivi del
contenzioso, ha definito tramite adesione il suddetto rilievo impegnandosi a pagare all’ADE, tramite 12 rate
trimestrali, imposte pari a circa 10,5 milioni di euro più sanzioni (pari a circa 3,5 milioni di euro) ed interessi (pari a
circa 117 migliaia di euro).
Attività e passività potenziali
Di seguito si segnalano le passività potenziali del Gruppo WIND al 31 dicembre 2015.
Procedimenti in materia di campi elettromagnetici
Esistono procedimenti pendenti riguardanti l’installazione di stazioni radio base. I procedimenti sono dovuti alle
emissioni relative ai campi elettromagnetici.
Verifica compensi dealer
Nel 2001 WIND ha ricevuto una contestazione ad opera della Amministrazione finanziaria in merito al trattamento
fiscale adottato negli anni 1999, 2000 e 2001 in relazione ad alcuni compensi corrisposti nei confronti di dealer. Con
riferimento al giudizio relativo agli anni 1999 e 2001 WIND ha ottenuto un giudicato favorevole in Corte di
Cassazione. Rimane pendente il giudizio in Corte di Cassazione per l’anno 2000. Il valore della controversia ammonta
complessivamente a circa 4 milioni di euro più sanzioni ed interessi.
WIND/Crest One SpA
Crest One SpA (“Crest One”) ha avviato un procedimento contro WIND per: (i) il rimborso di un importo di circa 16
milioni di euro precedentemente versati a WIND a titolo di IVA in esecuzione di un contratto di distribuzione tra le
parti, e (ii) il risarcimento dei danni che Crest One asserisce di aver subito relativi al pagamento di tale imposta a
WIND. Il Tribunale di Roma ha rigettato la richiesta di Crest One la quale ha appellato tale decisione dinanzi alla
Corte d’Appello competente. La prossima udienza è fissata per il 30 gennaio 2018.
WIND-Autorità Antitrust (A/357)
Con decisione del 3 agosto 2007, l'Autorità Italiana Antitrust ha chiuso il procedimento A/357 condannando WIND e
Telecom Italia per abuso di posizione dominante nel mercato all'ingrosso della terminazione relativamente
all’applicazione, a favore delle rispettive divisioni interne e a scapito dei concorrenti di rete fissa, di condizioni
economiche e tecniche per le chiamate fisso/mobile on net (chiamate fisso-mobile originate e terminate su rete
WIND) e intercom (chiamate effettuate dai soggetti business all’interno delle rispettive aziende) più favorevoli. Il 31
agosto 2008 WIND ha pagato la sanzione inflittale di 2 milioni di euro e le è stato ordinato di cessare le condotte di
cui sopra. Tutte le vie legali esperite da WIND per ottenere l’annullamento della decisione si sono definitivamente
concluse il 1 ottobre 2015 senza alcuna modifica dell’esito del giudizio.
Fastweb/WIND
In data 2 Gennaio 2014, Fastweb ha notificato a WIND un atto di citazione basato sul procedimento antitrust A/357
che ad Agosto 2007 ha condannato WIND e Telecom Italia per abuso di posizione dominante nel mercato all’ingrosso
della terminazione in favore delle rispettive divisioni commerciali interne e a danno dei concorrenti nel mercato fisso
Bilancio consolidato 132
al 31 dicembre 2015
(cioè applicazione discriminatoria interna-esterna di condizioni economiche e tecniche per le chiamate fisso-mobile on
net e intercom ai clienti business). Tra le varie questioni, WIND ha sollevato eccezione di avvenuta prescrizione per
deposito fuori termine. Il 10 dicembre 2015 il giudice ha deciso di rimettere ogni decisione nel merito sulla pretesa
vantata da Fastweb al Collegio del Tribunale e ha fissato la prossima udienza per il 30 marzo 2016.
Garanzie
Le società del Gruppo non hanno prestato, né direttamente né indirettamente garanzie a favore di controllanti e di
imprese sottoposte a controllo di quest’ultime.
Al 31 dicembre 2015 le garanzie reali prestate dalle Società del Gruppo a fronte di debiti sono rappresentate da:

privilegio speciale, ai sensi dell’art. 46 del T.U.B., su beni, presenti e futuri, della Capogruppo così come
individuati nello specifico atto, a favore delle banche finanziatrici del contratto di finanziamento denominato
Senior Facilities Agreement, come di volta in volta modificato ed integrato, e di altre parti creditrici specificate
nel relativo atto di privilegio;

pegno su marchi e diritti di proprietà intellettuale della Capogruppo, così come identificati nello specifico atto, a
favore delle banche finanziatrici ai sensi del Senior Facilities Agreement, come di volta in volta modificato ed
integrato, e delle altre parti creditrici specificate nel relativo atto di pegno;

pegno su 12.006.200 azioni rappresentative del 100% del capitale sociale della controllata Wind Acquisition
Finance SA possedute da WIND Telecomunicazioni SpA in favore di un pool di banche ai sensi e per gli effetti del
relativo atto di pegno.

pegno di diritto inglese su un conto corrente di WIND Telecomunicazioni SpA, a favore delle banche finanziatrici
ai sensi del Senior Facility Agreement e delle altre parti creditrici specificate nel relativo atto di pegno;

cessione di diritto inglese dei crediti derivanti da contratti di hedging di WIND Telecomunicazioni SpA, a favore
delle banche finanziatrici ai sensi del Senior Facility Agreement e delle altre parti creditrici specificate nel relativo
atto di cessione.
Si evidenzia, infine, che a fronte degli obblighi assunti la Capogruppo ha ceduto in garanzia i crediti commerciali, i
crediti derivanti da finanziamenti infragruppo e i crediti relativi a contratti di assicurazione, presenti e futuri così come
identificati nello specifico atto, a favore delle banche finanziatrici ai sensi del Senior Facility Agreement, come di volta
in volta modificato ed integrato, delle controparti dei contratti di hedging sottoscritti da WIND Telecomunicazioni SpA
e Wind Acquisition Finance SA nonché delle altre parti creditrici specificate nell’atto ricognitivo del relativo contratto
di cessione in garanzia, inclusi i sottoscrittori delle Senior Secured Fixed Rate Notes con scadenza 2020 e delle Senior
Secured Floating Rate Notes con scadenza 2019, emesse da Wind Acquisition Finance SA in data 29 aprile 2013
nonché i sottoscrittori delle Senior Secured Fixed Rate Notes con scadenza 2020 e delle Senior Secured Floating Rate
Notes con scadenza 2020 emesse da Wind Acquisition Finance SA in data 10 luglio 2014 e infine i sottoscrittori delle
Senior Secured Fixed Rate Notes con scadenza 2020 e delle Senior Secured Floating Rate Notes con scadenza 2020
emesse da Wind Acquisition Finance SA in data 30 marzo 2015. Altresì, sono stati ceduti in garanzia in favore dei
creditori del Senior Facility Agreement, come di volta in volta modificato e integrato, delle controparti dei contratti di
hedging sottoscritti da WIND Telecomunicazioni SpA e Wind Acquisition Finance SA e dei sottoscrittori delle Notes
sopra indicate con scadenza 2019 e 2020 i crediti derivanti dal contratto Put and Call del 26 maggio 2005 e dal
contratto di acquisizione di parte del capitale sociale di WIND Telecomunicazioni SpA del 26 maggio 2005.
Bilancio consolidato 133
al 31 dicembre 2015
Di seguito sono illustrate le garanzie personali (fidejussioni) rilasciate principalmente da istituti di credito e
compagnie assicurative nell'interesse del Gruppo a favore di terzi, a fronte di impegni di varia natura assunti. Al 31
dicembre 2015 tali garanzie ammontano a 108 milioni di euro ed includono:

fidejussioni emesse da compagnie assicurative per 21 milioni di euro relative principalmente alla partecipazione a
gare;

fidejussioni emesse da Istituti di credito per 87 milioni di euro, relative principalmente alla partecipazione a gare,
di cui 34 milioni di euro a favore del Ministero dello Sviluppo Economico per la partecipazione alla gara per
l’assegnazione di diritti d’uso di frequenze nelle bande 800, 1800, 2000 e 2600 MHz, a concessioni di scavo,
locazioni immobiliari e operazioni e concorsi a premio.
Si fa presente che la Capogruppo è soggetta all’attività di direzione e coordinamento di VimpelCom Ltd a partire da
novembre 2013.
41
EVENTI SUCCESSIVI
In data 9 febbraio 2016 è stato firmato un accordo con il sindacato per rendere più efficiente il modello di business
dell’Azienda attraverso il completamento del piano di internalizzazione di attività già avviato e le conseguenti azioni di
riqualificazione del personale. A sostegno di questo processo è stata concordata l’applicazione dei contratti di
solidarietà per ulteriori 18 mesi, con l’obiettivo di riassorbire completamente le eccedenze, anche utilizzando
strumenti innovativi quali il telelavoro ed altre forme flessibili di lavoro.
Inoltre è stata condivisa l’applicazione della procedura prevista dalla legge Fornero per consentire la risoluzione
consensuale del rapporto di lavoro ad un massimo di 50 lavoratori che, entro il 2016, si trovino a non più di quattro
anni dal perfezionamento dei requisiti per la pensione.
Da ultimo è stato deciso che, per l’anno 2017, verrà istituito un sistema di “flexible benefits” tramite il quale i
dipendenti potranno accedere, entro limiti di spesa definiti, ad un portafoglio di beni e servizi in convenzione
beneficiando, in al modo, dei vantaggi riconosciuti dalla nuova normativa fiscale (artt. 51 e 100 del TUIR).
Bilancio consolidato 134
al 31 dicembre 2015
WIND Telecomunicazioni SpA
Bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2015
PROSPETTI CONTABILI E NOTE ESPLICATIVE
SOMMARIO
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA ................................................... 137 CONTO ECONOMICO ................................................................................................................ 138 PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO................................................................... 139 RENDICONTO FINANZIARIO ..................................................................................................... 140 INFORMAZIONI AGGIUNTIVE AL RENDICONTO FINANZIARIO ..................................................... 140 PROSPETTO DELLE VARAZIONI DI PATRIMONIO NETTO ............................................................. 141 NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO DI WIND TELECOMUNICAZIONI SPA AL 31 DICEMBRE
2015 ........................................................................................................................... 142 1 PREMESSA ................................................................................................................... 142 2 CRITERI GENERALI DI REDAZIONE................................................................................ 143 3 ACQUISIZIONI E DISMISSIONI ...................................................................................... 160 4 IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI ............................................................................. 161 5 ATTIVITÀ IMMATERIALI................................................................................................ 163 6 ATTIVITA’ FINANZIARIE ............................................................................................... 165 7 PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO ............... 166 8 ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE/PASSIVITÀ PER IMPOSTE DIFFERITE ...................... 167 9 RIMANENZE ................................................................................................................. 168 10 CREDITI COMMERCIALI ................................................................................................ 168 11 CREDITI PER IMPOSTE SUL REDDITO ............................................................................ 169 12 ALTRI CREDITI ............................................................................................................ 169 13 DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ............................................................ 171 14 PATRIMONIO NETTO .................................................................................................... 171 15 PASSIVITÀ FINANZIARIE............................................................................................... 173 16 STRUMENTI DI FINANZA DERIVATA .............................................................................. 176 17 BENEFICI PER I DIPENDENTI ........................................................................................ 177 18 FONDI ......................................................................................................................... 178 19 ALTRE PASSIVITA’ ........................................................................................................ 179 20 DEBITI COMMERCIALI .................................................................................................. 180 21 ALTRI DEBITI .............................................................................................................. 181 22 DEBITI PER IMPOSTE SUL REDDITO .............................................................................. 182 23 RICAVI ........................................................................................................................ 183 24 ALTRI RICAVI .............................................................................................................. 183 25 ACQUISTI DI MATERIALI E SERVIZI ESTERNI ................................................................. 184 26 ALTRI COSTI OPERATIVI .............................................................................................. 185 Bilancio separato 135
al 31 dicembre 2015
27 COSTI DEL PERSONALE ................................................................................................ 185 28 COSTI DI RISTRUTTURAZIONE ..................................................................................... 186 29 AMMORTAMENTI .......................................................................................................... 186 30 SVALUTAZIONI /RIPRISTINI DI ATTIVITA’ NON CORRENTI ............................................. 187 31 PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) DA REALIZZO DI ATTIVITA’ NON CORRENTI .................. 187 32 PROVENTI FINANZIARI ................................................................................................. 187 33 ONERI FINANZIARI ...................................................................................................... 188 34 UTILI (PERDITE) SU CAMBI - NETTE.............................................................................. 189 35 IMPOSTE ..................................................................................................................... 189 36 RAPPORTI CON ENTITÀ CORRELATE ............................................................................. 190 37 INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO ......................................................................... 192 38 RENDICONTO FINANZIARIO.......................................................................................... 192 39 ALTRE INFORMAZIONI.................................................................................................. 194 40 EVENTI SUCCESSIVI ..................................................................................................... 198 Bilancio separato 136
al 31 dicembre 2015
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
Al 31 dicembre
2015
Al 31 dicembre
2014
4
5
6
7
8
2.853
8.020
1.220
77
119
12.289
3.271
8.266
1.108
141
12.786
9
10
6
11
12
13
25
1.029
23
6
226
237
1.546
13.835
19
970
23
1
273
141
1.427
14.213
147
752
21
(177)
743
147
752
(3)
(474)
422
15
17
18
19
8
9.597
66
118
138
544
10.463
9.937
59
176
160
634
10.966
15
20
21
22
358
1.612
646
13
2.629
515
1.659
650
1
2.825
Totale passività
13.092
13.791
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’
13.835
14.213
(milioni di euro)
Attività
Immobili, impianti e macchinari
Attività immateriali
Attività finanziarie
Partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto
Attività per imposte anticipate
Totale attività non correnti
Rimanenze
Crediti commerciali
Attività finanziarie
Crediti per imposte sul reddito
Altri crediti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Totale attività correnti
TOTALE ATTIVITA’
Patrimonio netto e Passività
Patrimonio netto
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Altre Riserve
Risultati portati a nuovo
Totale Patrimonio netto
Passività
Passività finanziarie
Benefici per i dipendenti
Fondi
Altre passività
Passività per imposte differite
Totale passività non correnti
Passività finanziarie
Debiti commerciali
Altri debiti
Debiti per imposte sul reddito
Totale passività correnti
Note
14
Bilancio separato 137
al 31 dicembre 2015
CONTO ECONOMICO
(milioni di euro)
Note
Ricavi
23
Altri ricavi
24
Totale ricavi
2015
2014
12 mesi
12 mesi
4.302
4.390
126
243
4.428
4.633
Acquisti di materiali e servizi esterni
25
(2.317)
(2.355)
Altri costi operativi
26
(154)
(178)
Costi del personale
27
Costi di ristrutturazione
Risultato operativo ante ammortamenti, ripristini/svalutazioni di
attività non correnti e plusvalenze/minusvalenze da realizzo di
attività non correnti
28
(279)
(19)
(299)
-
1.659
1.801
Ammortamenti
29
(1.172)
(1.214)
Ripristini (svalutazioni) di attività non correnti
30
(30)
(12)
Plusvalenze (minusvalenze) da realizzo di attività non correnti
31
484
(5)
941
570
Risultato operativo
Proventi finanziari
32
107
68
Oneri finanziari
33
(802)
(938)
Utili (perdite) su cambi – nette
34
(16)
(1)
230
(301)
67
(48)
297
(349)
Risultato prima delle imposte
Imposte
Risultato di esercizio
35
Bilancio separato 138
al 31 dicembre 2015
PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
(milioni di euro)
Note
Risultato di esercizio
2015
2014
12 mesi
12 mesi
297
(349)
30
(5)
30
(5)
(8)
(7)
2
2
(6)
(5)
24
(10)
321
(359)
Altre componenti del conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nel risultato di esercizio:
Utili/(Perdite) su strumenti di cash flow hedge
Totale Altre componenti del conto economico complessivo che
saranno successivamente riclassificate nel risultato di esercizio
Altre componenti del conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nel risultato di esercizio:
Utili/(perdite) da rimisurazione sui piani a benefici definiti
Effetto fiscale relativo alle Altre componenti del conto economico complessivo
che non saranno successivamente riclassificati nell’utile/(perdita) d’esercizio
Totale Altre componenti del conto economico complessivo che non
saranno successivamente riclassificate nel risultato di esercizio
Totale Altre componenti del conto economico complessivo
di esercizio, al netto degli effetti fiscali
Totale conto economico complessivo di esercizio
14
14
Bilancio separato 139
al 31 dicembre 2015
RENDICONTO FINANZIARIO
2015
12 mesi
2014
12 mesi
297
(349)
1.202
(44)
7
(491)
13
(85)
(73)
826
1.226
(97)
4
79
(17)
846
Flussi di cassa da attività di investimento
Acquisizioni di immobili, impianti e macchinari
Dismissioni di immobili, impianti e macchinari
Acquisizioni di attività immateriali
Dismissioni di partecipazioni in controllate
Raccolta/(uscite) di prestiti concessi
Flusso di cassa per attività di investimento
(558)
(220)
669
(31)
(140)
(554)
(200)
(775)
(1.529)
Flussi di cassa da attività di finanziamento
Variazioni dei finanziamenti
Variazione in c/c corrispondenza
Flusso di cassa da / (per) attività di finanziamento
(607)
17
(590)
698
698
96
15
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti a inizio esercizio
141
126
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti a fine esercizio
237
141
2015
12 mesi
(66)
(610)
(29)
2014
12 mesi
(190)
(710)
(41)
(milioni di euro)
Flussi di cassa da attività operativa
Risultato di esercizio
Rettifiche per riconciliare il risultato al flusso di cassa da/(per)
attività operativa
Ammortamenti, svalutazioni / (ripristini) di attività non correnti
Variazione netta dei fondi e benefici per i dipendenti
Minusvalenze da realizzo di attività non correnti
(Plusvalenze) minusvalenze da cessione di investimenti
Svalutazione partecipazioni
Variazione attività correnti
Variazione passività correnti
Flusso di cassa da attività operativa
Flusso netto complessivo di esercizio
INFORMAZIONI AGGIUNTIVE AL RENDICONTO FINANZIARIO
(milioni di euro)
Imposte sul reddito pagate
Interessi pagati su finanziamenti/bond
Interessi (pagati)/incassati su strumenti derivati di copertura
Bilancio separato 140
al 31 dicembre 2015
PROSPETTO DELLE VARAZIONI DI PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto
(milioni di euro)
Saldi al 1 gennaio 2014
Totale conto economico complessivo di
esercizio
Riserva
Sovrapprezzo
azioni
Capitale
sociale
Totale
Patrimonio
netto
Risultati portati a
nuovo
Altre Riserve
147
752
7
(124)
782
-
-
(10)
(349)
(359)
- Risultato di esercizio
-
-
-
(349)
(349)
- Cash Flow hedge
-
-
(5)
-
(5)
- Rimisurazione piani a benefici definiti
-
-
(5)
-
-
-
(1)
-
-
-
(1)
(1)
147
752
(3)
(474)
422
Operazioni con gli azionisti
- Altri movimenti
Saldi al 31 dicembre 2014
Totale conto economico complessivo di
esercizio
(5)
(1)
-
-
24
297
321
- Risultato di esercizio
-
-
-
297
297
- Cash Flow hedge
-
-
30
-
30
- Rimisurazione piani a benefici definiti
-
-
(6)
-
(6)
Operazioni con gli azionisti
Saldi al 31 dicembre 2015
-
-
-
-
-
147
752
21
(177)
743
Bilancio separato 141
al 31 dicembre 2015
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO DI WIND TELECOMUNICAZIONI SPA AL 31
DICEMBRE 2015
1
PREMESSA
WIND Telecomunicazioni SpA (di seguito anche “WIND” o la “Società”) è una Società per Azioni avente sede legale in
Roma (Italia), Via Cesare Giulio Viola, 48, controllata da Wind Telecom SpA, per il tramite di WIND Acquisition
Holdings Finance SpA che ne detiene il 100% del capitale. Alla data di redazione del presente documento, Wind
Telecom SpA è a sua volta detenuta per il 92,24% da Vimpelcom Amsterdam BV, quest’ultima è controllata da
Vimpelcom Ltd società quotata sul mercato NASDAQ.
WIND Telecomunicazioni SpA opera in Italia, nel settore delle telecomunicazioni fisse e mobili, rispettivamente con i
marchi “Infostrada” e “Wind”.
La Società nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 ha registrato un utile ante imposte da attività in funzionamento
pari a 230 milioni di euro (perdita pari a 301 milioni di euro nell’esercizio 2014) e un utile netto dalle attività in
funzionamento pari a 297 milioni di euro (perdita pari a 349 milioni di euro nell’esercizio 2014). Tale risultato riflette
l’incremento nel risultato operativo dovuto principalmente alla plusvalenza derivante dalla cessione di Galata SpA e i
minori oneri finanziari netti come effetto delle operazioni di rifinanziamento concluse nel 2014 ed a marzo 2015 che
hanno compensato l’effetto negativo derivante dalla maggior pressione competitiva sui ricavi.
Nel mese di agosto VimpelCom Ltd e CK Hutchison Holdings Ltd, la società controllante di 3 Italia, hanno annunciato
di aver siglato un accordo per la creazione di una joint venture paritetica che controllerà i rispettivi business delle
telecomunicazioni in Italia, WIND e 3 Italia. Tale joint venture è soggetta ad approvazione dei relativi organi
regolatori ed antitrust Europei ed Italiani.
In data 26 marzo 2015, la Società ha finalizzato l’operazione per la cessione a Cellnex Telecom SA (precedentemente
denominata Abertis Telecom terrestre SAU) per un corrispettivo pari a 693 milioni di euro utilizzato per ridurre
ulteriormente il debito dell’azienda, del 90% di Galata SpA (società costituita il 18 febbraio 2015 attraverso il
conferimento della Business Unit “Tower Development” composta da 7.377 torri insieme alle relative funzioni,
dipendenti e contratti). La Società nell’ambito dell’accordo siglato con Cellnex Telecom ha sottoscritto un contratto di
servizi con Galata, per un periodo iniziale di 15 anni, per la fornitura di una vasta gamma di servizi sui siti conferiti e
su quelli successivamente costruiti da Galata e che ospiteranno attrezzature di WIND.
In data 30 marzo 2015, la Società ha ottenuto l’erogazione di un nuovo finanziamento intercompany di 775 milioni di
euro dalla controllata Wind Acquistion Finance SA, a seguito dell’operazione di collocamento da parte della controllata
di obbligazioni Senior Secured Notes con scadenza 2020, tramite una combinazione di obbligazioni a tasso variabile
Euribor maggiorato del 4,125% per 400 milioni di euro (Floating Rate Notes) ed un emissione tap delle obbligazioni
Senior Secured Notes 2020 (emesse a luglio 2014) per 375 milioni di euro con cedola al 4%. La società ha utilizzato
la liquidità ottenuta dal nuovo finanziamento intercompany, dalla rinegoziazione di nuove senior facilities con
scadenza 2019 (pari a circa 700 milioni di euro) e una parte del corrispettivo derivante dalla cessione di Galata SpA
(per circa 500 milioni di euro) per rifinanziare il precedente Senior Facility Agreement.
La buona performance commerciale ed il continuo processo di ottimizzazione della struttura dei costi ha consentito
alla Società di confermare la propria posizione competitiva nel 2015, in un contesto di mercato in leggera contrazione
e in uno scenario macroeconomico che, seppur difficile, mostra segnali di lenta ripresa. L’integrazione con il Gruppo
Bilancio separato 142
al 31 dicembre 2015
VimpelCom continua a supportare il suddetto processo di efficienza e contenimento dei costi attraverso lo sviluppo
delle sinergie realizzabili. Nel corso dei primi tre mesi dell’anno, la Società ha portato a termine, la vendita del 90%
della propria società di gestione del parco torri Galata SpA a Cellnex Telecom (precedentemente denominata Abertis).
I proventi dell’operazione sono stati utilizzati per ridurre ulteriormente il debito dell’azienda. Nel mese di agosto
VimpelCom e CK Hutchison Holdings Ltd., la società controllante di 3 Italia, hanno annunciato di aver siglato un
accordo per la creazione di una joint venture paritetica che controllerà i rispettivi business delle telecomunicazioni in
Italia, WIND e 3 Italia. Tale joint venture, la quale è soggetta ad approvazione dei relativi organi regolatori ed
antitrust Europei ed Italiani, darà vita ad uno dei principali operatori di telecomunicazioni convergenti in Italia.
Nel corso del 2016, WIND continuerà ad esplorare e sviluppare le opportunità più promettenti derivanti dalla
combinazione di nuove tecnologie e nuove esigenze espresse dal mercato, in particolare sviluppando i canali digitali
sia nello sviluppo dei propri servizi, che nei canali di interazione con i clienti, che nell’efficienza dei processi. Un
maggiore focus verrà posto anche sul segmento Business. WIND continuerà a rafforzare la propria posizione nei
segmenti mobile, fisso-voce e internet e continuerà a sviluppare il proprio modello di business convergente. Una forte
attenzione sarà posta sulla crescita dell’efficienza e sull’ulteriore ottimizzazione della struttura dei costi.
2
CRITERI GENERALI DI REDAZIONE
2.1
Modalità di presentazione
Il presente bilancio separato di Wind Telecomunicazioni SpA relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 redatto
sul presupposto della continuità aziendale, è stato predisposto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea.
Per IFRS si intendono tutti gli “International Financial Reporting Standards”, tutti gli International Accounting
Standards (“IAS”), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”),
tutte le interpretazioni dello Standing Interpretations Committee (“SIC”), ad oggi adottati dall’Unione Europea e
contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati.
Nel corso dell’esercizio non si sono verificati casi eccezionali che abbiano reso necessario il ricorso alle deroghe di cui
allo IAS 1.
Il bilancio separato è espresso in Euro, moneta corrente nell’economia in cui la Società opera. Tutti i valori indicati
nei prospetti e nelle note esplicative, sono espressi in milioni di euro, salvo ove diversamente indicato.
Relativamente alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per lo stato patrimoniale è stato adottato il
criterio di distinzione delle attività e passività tra “corrente/non corrente”, per il conto economico è stato adottato lo
schema scalare con la classificazione dei costi per natura e per il rendiconto finanziario il metodo di rappresentazione
indiretto.
Ai fini della comparabilità dei dati, nei prospetti di stato patrimoniale sono state operate laddove necessarie
opportune riclassifiche dei saldi comparativi. Tali riclassifiche, per i cui dettagli si rimanda alla nota 38, non hanno
comportato effetti sul risultato netto e sul patrimonio netto del Gruppo.
Il presente bilancio separato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 12 febbraio
2016.
Bilancio separato 143
al 31 dicembre 2015
2.2
Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati
Di seguito sono indicati i principali principi contabili e criteri di valutazione adottati.

Immobili, impianti e macchinari
Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo d’acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti
accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri direttamente sostenuti per predisporre le
attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smantellamento e di rimozione che verranno sostenuti
conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni originarie.
Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati a
conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento,
ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui
essi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività, applicando il
criterio del “component approach”, secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un’autonoma valutazione
della vita utile e del relativo valore deve essere trattata individualmente. Il valore di iscrizione è rettificato
dall’ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all’uso,
in funzione della stimata vita utile.
La vita utile degli immobili, impianti e macchinari ed il loro valore residuo sono rivisti ed aggiornati, ove necessario,
almeno alla chiusura di ogni esercizio. I terreni non sono ammortizzati. Quando l’attività oggetto di ammortamento è
composta da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre
parti che compongono l’attività, l’ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione
del metodo del component approach.
La vita utile stimata dalla Società per le varie categorie di immobili, impianti e macchinari è la seguente.
Impianti e macchinari
5-20 anni
Costi di progettazione e sviluppo della rete di telefonia fissa e mobile
Durata residua delle rispettive licenze
Attrezzature
4 anni
Altri beni
5-10 anni
Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di attività sono determinati per differenza fra il ricavo di vendita
ed il valore netto contabile dell’attività dismessa o alienata e sono imputati al conto economico dell’esercizio di
competenza alla voce “Plusvalenze (minusvalenze) da realizzo di attività non correnti”.
Gli immobili, impianti e macchinari detenuti in virtù di contratti di locazione finanziaria, attraverso i quali sono
sostanzialmente trasferiti alla Società tutti i rischi e benefici legati alla proprietà del bene, sono iscritti come attività al
loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, inclusa l’eventuale
somma da pagare per l’esercizio dell’opzione di acquisto. La corrispondente passività verso il locatore è iscritta in
bilancio nelle passività finanziarie.
I beni in locazione finanziaria sono ammortizzati su un periodo pari al minore fra la durata del contratto di locazione e
la vita utile del bene stesso.
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Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà dei beni
sono classificati come leasing operativi. I canoni riferiti a leasing operativi sono rilevati a conto economico in quote
costanti negli esercizi di durata del contratto di leasing.

Attività immateriali
Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili
ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione,
comprensivo delle spese direttamente attribuibili sostenute per predisporre l’attività al suo utilizzo, al netto degli
ammortamenti cumulati, nei casi in cui è previsto un processo d’ammortamento, e delle eventuali perdite di valore.
L’ammortamento ha inizio nel momento in cui l’attività è disponibile all’uso ed è ripartito sistematicamente in
relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa, ossia sulla base della stimata vita utile.

Diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell’ingegno, concessioni, licenze, marchi e diritti simili
I costi relativi all’acquisizione di diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell’ingegno, di concessioni, licenze,
marchi e di diritti simili sono capitalizzati. L’ammortamento è calcolato con il metodo lineare, in modo da allocare il
costo sostenuto per l’acquisizione del diritto lungo il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e la durata dei
relativi contratti a partire dal momento in cui il diritto acquisito diviene esercitabile. I marchi non vengono
ammortizzati in quanto considerati a vita utile indefinita.

Software
I costi riguardanti lo sviluppo e la manutenzione dei programmi software sono contabilizzati come costi a conto
economico. I costi che sono direttamente associati alla produzione di prodotti software unici ed identificabili,
controllati dalla Società e che genereranno benefici economici futuri con orizzonte temporale superiore ad un anno
vengono contabilizzati come attività immateriali. I costi diretti – ove identificabili e misurabili – includono l’onere
relativo ai dipendenti che sviluppano il software, nonché l’eventuale appropriata quota di costi generali.
L’ammortamento è calcolato in base alla relativa vita utile del software, stimata in 5 anni.

Avviamento
La voce si compone dei disavanzi di fusione derivanti dalle operazioni di fusione per incorporazione di Infostrada SpA
(2002) e Wind Acquisition Finance SpA (2006) e dell’avviamento pagato in sede di acquisizione del ramo d’azienda di
Blu SpA (2002). L’avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico, bensì ad un test periodico di verifica
sull’adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio. Tale test viene effettuato, con cadenza annuale o più
frequentemente nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che possano far emergere eventuali
perdite di valore, con riferimento all’unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (di seguito anche “cash
generating unit” o “CGU”) a cui l’avviamento è attribuito. L’eventuale riduzione di valore dell’avviamento viene
rilevata nel caso in cui il valore recuperabile dell’avviamento risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio. Per
valore recuperabile si intende il maggiore tra il fair value della CGU, al netto degli oneri di vendita, ed il valore d’uso,
rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa stimati per gli esercizi di operatività della CGU e derivanti dalla sua
dismissione al termine della vita utile. Il valore d’uso è determinato applicando la metodologia descritta al successivo
paragrafo “Riduzione di valore delle attività”. Non è consentito il ripristino di valore dell’avviamento nel caso di una
precedente svalutazione per perdita di valore.
Bilancio separato 145
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Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell’avviamento allocato alla CGU,
l’ammontare residuo viene allocato alle attività incluse nella CGU in proporzione al loro valore di carico. Tale
allocazione ha come limite minimo l’ammontare più alto tra il relativo fair value dell’attività al netto delle spese di
vendita e il relativo valore in uso, come sopra definito.

Customer list
Accolgono i costi delle anagrafiche clienti identificati in sede di allocazione degli avviamenti generati dalle acquisizioni
effettuate dalla Società. L’ammortamento è calcolato in base alla relativa vita utile stimata tra i 5 e 15 anni.

Costi acquisizione clienti
Accolgono principalmente i costi derivanti dalle commissioni erogate alla rete di vendita e vengono capitalizzati
dall’esercizio 2010, in linea con la prassi del settore, tra le immobilizzazioni immateriali secondo i criteri previsti nei
principi di riferimento e ammortizzati lungo la durata minima contrattuale.

Riduzione di valore delle attività
A ciascuna data di riferimento, gli immobili, impianti e macchinari e le attività immateriali con vita definita sono
analizzate al fine di identificare l’esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore. Se è identificata la
presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle attività interessate, imputando
l’eventuale svalutazione a conto economico. Per le attività immateriali a vita utile indefinita, tale test viene effettuato
con cadenza annuale o più frequentemente nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che
possano far emergere eventuali perdite di valore. Il valore recuperabile di un’attività è il maggiore tra il suo fair
value, ridotto dei costi di vendita, e il suo valore d’uso, laddove quest’ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari
futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati con un
tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro, rapportato al
periodo dell’investimento ed ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari indipendenti,
il valore di realizzo è determinato in relazione alla CGU cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è
riconosciuta a conto economico quando il valore di iscrizione dell’attività, ovvero della relativa CGU a cui essa è
allocata, è superiore al valore recuperabile. Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente
effettuata, il valore contabile dell’attività, salvo il caso di avviamento, è ripristinato con imputazione a conto
economico, nei limiti del valore netto di carico che l’attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la
svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

Partecipazioni
Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono valutate al costo. Le partecipazioni in altre imprese sono
valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; qualora il fair value non possa essere
attendibilmente determinato, tali partecipazioni sono valutate al costo.
Tali valori sono rettificati nei casi in cui sia accertata l’esistenza di perdite di valore, identificate come descritto nella
nota relativa a “Riduzione di valore delle attività”. Qualora vengano meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le
partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione del relativo effetto a conto
economico. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il valore di carico delle partecipazioni è rilevato in un
apposito fondo del passivo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o
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implicite nei confronti dell’impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite. Le partecipazioni destinate alla
vendita o alla liquidazione nel breve termine sono esposte tra le attività correnti, al minore tra il valore di carico e il
fair value, al netto dei costi di vendita.

Strumenti finanziari
Gli strumenti finanziari includono le attività e passività finanziarie la cui classificazione è determinata al momento
della loro iniziale rilevazione, in funzione dello scopo per cui gli stessi sono stati acquisiti. Gli acquisti e le vendite di
strumenti finanziari vengono rilevati per data di regolamento (“settlement date”).

Attività finanziarie
Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie sono iscritte al fair value, classificate in una delle
seguenti quattro categorie e successivamente valutate come segue:
i)
Attività finanziarie valutate al fair value con variazioni di valore imputate a conto economico: tale categoria
include le attività finanziarie acquisite principalmente per essere rivendute nel breve termine, quelle
designate nella categoria in oggetto al momento della rilevazione iniziale, qualora ricorrano i presupposti per
tale designazione, ovvero sia esercitabile la fair value option, e gli strumenti di finanza derivata, salvo la
parte efficace di quelli designati come strumenti di copertura dei flussi di cassa “cash flow hedge”. Le
attività finanziarie appartenenti alla categoria in oggetto sono valutate al fair value; le relative variazioni
durante il periodo di possesso sono imputate a conto economico come proventi o oneri finanziari. Gli
strumenti finanziari di questa categoria sono classificati nell’attivo corrente se sono “detenuti per la
negoziazione” o ne è prevista la cessione entro dodici mesi rispetto alla data di bilancio. I derivati sono
trattati come attività o passività, a seconda che il fair value sia positivo o negativo; i fair value positivi e
negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte sono compensati, ove previsto
contrattualmente.
ii)
Crediti: sono strumenti finanziari, prevalentemente relativi a crediti verso clienti, non-derivati e non quotati
in un mercato attivo, dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. Vengono inclusi nell’attivo
corrente, ad eccezione di quelli con scadenza contrattuale superiore ai dodici mesi rispetto alla data di
bilancio, che sono classificati nell’attivo non corrente. Tali attività sono valutate al costo ammortizzato sulla
base del metodo del tasso effettivo di interesse. Se vi è un’obiettiva evidenza di elementi che indicano
riduzioni di valore, l’attività è ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi di cassa
ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono
meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza
del valore che sarebbe derivato dall’applicazione del costo ammortizzato.
iii)
Attività finanziarie detenute fino alla scadenza: sono strumenti finanziari non-derivati, con pagamenti fissi o
determinabili e scadenza fissa, che la Società ha l’intenzione e la capacità di detenere sino a scadenza. Tali
attività sono valutate secondo il metodo del costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di
interesse, rettificato in caso di riduzione di valore. Nel caso di perdite di valore, si applicano gli stessi principi
sopra descritti in relazione ai crediti finanziari.
iv)
Attività finanziarie disponibili per la vendita: sono strumenti finanziari non-derivati esplicitamente designati
in questa categoria, ovvero che non trovano classificazione in nessuna delle precedenti categorie. Tali
attività finanziarie sono valutate al fair value e gli utili o perdite da valutazione vengono imputati a una
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riserva di patrimonio netto; la loro imputazione a conto economico è effettuata solo nel momento in cui
l’attività finanziaria viene effettivamente ceduta, o, nel caso di variazioni cumulate negative, quando si
valuta che la riduzione di valore già rilevata a patrimonio netto non potrà essere recuperata in futuro.
Limitatamente ai titoli di debito, se, in un periodo successivo, il fair value aumenta come oggettiva
conseguenza di un evento verificatosi dopo che la perdita di valore era stata rilevata nel conto economico, il
valore dello strumento finanziario è ripristinato con accredito dell’importo a conto economico. Inoltre,
sempre per i titoli di debito, la rilevazione dei relativi rendimenti in base al criterio del costo ammortizzato
avviene con effetto sul conto economico, analogamente agli effetti relativi alle variazioni dei tassi di cambio,
mentre le variazioni dei tassi di cambio relative agli strumenti di capitale disponibili per la vendita sono
rilevate nell’ambito della specifica riserva del patrimonio netto. La classificazione come attività corrente o
non corrente dipende dalle scelte strategiche circa la durata di possesso dell’attività e dalla reale
negoziabilità della stessa, posto che sono rilevate tra le attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro
12 mesi dalla data di riferimento.
Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo
strumento si è estinto e la Società ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso
ed il relativo controllo.

Passività finanziarie
Le passività finanziarie, relative a finanziamenti, debiti commerciali ed altre obbligazioni a pagare, sono inizialmente
rilevate al fair value, al netto dei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutate al costo ammortizzato,
applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se vi è un cambiamento dei flussi di cassa attesi ed esiste la
possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei prestiti è ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del
valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato. Le passività
finanziarie sono classificate fra le passività correnti, salvo che la Società abbia un diritto incondizionato a differire il
loro pagamento per almeno 12 mesi dopo la data di riferimento.
Le passività finanziarie vengono rimosse dallo stato patrimoniale al momento in cui sono estinte ed la Società
trasferisce tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.

Strumenti di finanza derivata
Alla data di stipula del contratto, gli strumenti di finanza derivata sono inizialmente contabilizzati al fair value e le
variazioni del fair value rilevate successivamente alla prima iscrizione sono trattate quali componenti finanziarie del
risultato economico dell’esercizio. Ove si sia invece deciso di applicare l’hedge accounting, nei casi ovvero in cui si
ritenga di evidenziare la relazione di copertura le successive variazioni del fair value vengono contabilizzate seguendo
gli specifici criteri di seguito indicati. Di ciascun strumento di finanza derivata qualificato per la rilevazione come
strumento di copertura, è documentata la sua relazione con l’oggetto della copertura, compresi gli obiettivi di
gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell’efficacia. La verifica dell’efficacia di
ciascuna copertura è fatta sia al momento di accensione di ciascuno strumento di finanza derivata, sia durante la sua
vita.
Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda fair value hedge, sia le variazioni
del fair value dello strumento di copertura, sia le variazioni dell’oggetto della copertura sono imputate al conto
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economico. Qualora la copertura non sia perfettamente efficace, ovvero siano rilevate differenze tra le suddette
variazioni, la parte “non efficace” rappresenta un onere o provento finanziario dell’esercizio.
Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento di finanza derivata registrate successivamente
alla prima rilevazione sono contabilizzate, limitatamente alla sola quota efficace, in una specifica riserva di patrimonio
netto (“riserva da cash flow hedge”). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all’inizio che
durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l’elemento coperto sono sostanzialmente
compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando si manifestano gli effetti economici
originati dall’oggetto della copertura, la riserva è riversata a conto economico congiuntamente agli effetti economici
dell’elemento coperto. Qualora la copertura non sia altamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di
copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, é immediatamente rilevata tra le componenti finanziarie del
conto economico dell’esercizio. Nell’ambito del cash flow hedging sono incluse anche le operazioni di copertura del
rischio cambio delle operazioni emesse in USD. Tali obbligazioni sono controvalutate al cambio di fine esercizio e gli
utili e perdite su cambi risultanti vengono neutralizzati a conto economico dalla variazione di fair value del derivato di
copertura.
Se, durante la vita di uno strumento di finanza derivata, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti ed oggetto della
copertura non è più considerato altamente probabile, la quota della “riserva da cash flow hedge” relativa a tale
strumento viene riversata tra le componenti finanziarie del conto economico dell’esercizio. Viceversa, nel caso lo
strumento di finanza derivata sia ceduto o non sia più qualificabile come strumento di copertura efficace, la “riserva
da cash flow hedge”, sino a quel momento rilevata, viene mantenuta quale componente del patrimonio netto ed è
riversata a conto economico seguendo il criterio di classificazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi
dell’operazione originariamente oggetto della copertura.

Determinazione fair value
Per la determinazione del fair value di attività e passività finanziarie quotate su mercati attivi si ha riguardo alla
relativa quotazione di mercato alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un mercato
attivo, il fair value è determinato facendo riferimento a prezzi forniti da operatori esterni ed utilizzando modelli di
valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei
prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili. Per la determinazione del fair
value dei derivati impliciti la Società utilizza input non osservabili.

Cessione dei crediti
La Società effettua cessioni di crediti ai sensi della legge n. 52/1991 sul factoring. Tali cessioni sono caratterizzate dal
trasferimento a terzi sostanzialmente di tutti i rischi e benefici relativi ai crediti, rispondendo in tal modo ai requisiti
dello IAS 39 per lo storno degli stessi. Appositi contratti di servicing, in virtù dei quali gli acquirenti hanno conferito
mandato alla Società di gestire le attività di incasso e gestione dei crediti, lasciano intatta l’attuale relazione tra WIND
Telecomunicazioni SpA e la propria clientela.

Imposte
Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell’esercizio e della normativa di riferimento,
applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di rendicontazione.
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Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una
attività o passività ed il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali, stabilite da provvedimenti in vigore o
sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio, che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei
quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte, e le perdite fiscali riportabili a nuovo riversate. Fanno
eccezione a tale principio le imposte differite relative alla rilevazione iniziale dell’avviamento.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente
addebitate o accreditate a patrimonio netto; in tal caso, l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente nella specifica
voce del patrimonio netto.
Le attività e passività fiscali, nonché quelle differite relative alle imposte sul reddito, sono compensate quando le
stesse sono applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d’imposta, che ha il diritto,
legalmente esercitabile, di compensare gli importi rilevati e che intende esercitare tale diritto. Inoltre, relativamente
alle imposte correnti, la compensazione è effettuata qualora diversi soggetti passivi hanno il diritto, legalmente
esercitabile, ed intendono regolare le passività e le attività fiscali su base netta.
La fiscalità della Società e la sua rappresentazione contabile recepiscono gli effetti derivanti dall’esercizio dell’opzione
di adesione alla procedura di consolidato fiscale nazionale, avvenuto nel 2006 e rinnovato prima nel 2009 e poi nel
2014 da parte della controllante italiana Wind Telecom SpA.
L’applicazione della disciplina relativa all’adozione del consolidato fiscale, cui la Società ha aderito, comporta la
determinazione, in capo alla consolidante che ne ha esercitato l’opzione ed ai fini dell’Imposta sul Reddito delle
Società (IRES), di un unico reddito complessivo globale costituito dalla somma algebrica dei redditi della società
controllante e delle società controllate interessate dalla procedura e quindi la liquidazione di un’unica imposta da
versare o di un’unica eccedenza a credito rimborsabile o riportabile a nuovo a cura della controllante.
Pertanto, il bilancio espone il saldo verso la società controllante a credito od a debito rispettivamente in caso di
trasferimento di una perdita fiscale o di un reddito imponibile, in luogo dei relativi crediti o debiti tributari maturati
dalla Società.

Rimanenze
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo d’acquisto o produzione ed il valore netto di presumibile
realizzo. Relativamente ai beni fungibili ed alle merci destinate alla vendita, il costo è determinato utilizzando il
metodo del costo medio ponderato. A fronte del valore così determinato, ove necessario, sono effettuati
accantonamenti per tener conto delle rimanenze considerate obsolete o a lento utilizzo o rigiro.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono iscritte al fair value e sono rappresentate da investimenti a breve
termine (generalmente non superiori a tre mesi) liquidi, facilmente convertibili in ammontari noti di denaro, soggetti
ad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore.
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
Fondi
I fondi sono iscritti a fronte di perdite ed oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali,
tuttavia, non sono determinabili precisamente l’ammontare e/o la data di accadimento. L’iscrizione viene rilevata solo
quando esiste un’obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura uscita di risorse economiche come risultato
di eventi passati ed è probabile che tale uscita sia richiesta per l’adempimento dell’obbligazione. Tale ammontare
rappresenta la miglior stima attualizzata della spesa richiesta per estinguere l’obbligazione. Il tasso utilizzato nella
determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico
associabile a ciascuna passività.
I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono indicati nell’apposita sezione
informativa relativa alle “Attività e passività potenziali” e non si procede ad alcuno stanziamento.

Benefici per i dipendenti

Benefici a breve termine
I benefici a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cui viene prestata l’attività lavorativa.

Benefici successivi al rapporto di lavoro
I benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: 1) programmi con
contribuzione definita e 2) programmi con benefici definiti. Nei programmi con contribuzione definita gli oneri
contributivi sono imputati al conto economico quando essi sono sostenuti, in base al relativo valore nominale. Nei
programmi con benefici definiti, essendo quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro
l’ammontare del beneficio da erogare, il relativo onere è imputato al conto economico di competenza in base a
calcolo attuariale.
I programmi con benefici definiti, tra i quali rientra anche il trattamento di fine rapporto (“TFR”) dovuto ai dipendenti
ai sensi dell’articolo 2120 del Codice Civile e maturato fino al 31 dicembre 2006, sono basati sulla vita lavorativa dei
dipendenti e sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso del periodo di servizio. La passività relativa è
proiettata al futuro per calcolare l’ammontare probabile da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro
ed è poi attualizzata con il “metodo della proiezione unitaria” (Projected Unit Credit Method) per tener conto del
tempo che trascorrerà prima dell’effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta nello stato patrimoniale è
affidata ad attuari esterni alla Società. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate
ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: il tasso di interesse, che deve riflettere il rendimento
di mercato di titoli di aziende primarie con una scadenza coerente con quella attesa dell’obbligazione e il turnover dei
dipendenti.
A seguito dell’approvazione della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 “Legge Finanziaria 2007” e successivi Decreti e
Regolamenti, le quote di TFR maturate a decorrere dal 1° gennaio 2007, nel caso di destinazione al Fondo di
Tesoreria presso l’INPS, e dal 30 giugno 2007 o data di adesione se antecedente, nel caso di opzione per la
previdenza complementare, sono qualificabili come premi a contribuzione definita e il trattamento contabile è quindi
assimilato a quello in essere per i versamenti contributivi di altra natura. Il TFR maturato a tali date rimane, al
contrario, un programma con benefici definiti con la conseguente necessità di effettuare conteggi attuariali.
Ad ogni scadenza di bilancio, gli utili e le perdite attuariali, definiti quale differenza tra il valore di bilancio della
passività ed il valore attuale degli impegni della Società a fine periodo, dovuto al modificarsi dei parametri attuariali
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appena descritti, sono iscritti nel conto economico complessivo conformemente a quanto previsto dall’emendamento
allo IAS 19 in vigore da gennaio 2013.

Benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro e per piani di incentivazione
I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando la Società
è impegnato, in modo comprovabile, ad interrompere il rapporto di lavoro di un dipendente o di un gruppo di
dipendenti prima del normale pensionamento o a erogare benefici per la cessazione del rapporto di lavoro a seguito
di una proposta per incentivare dimissioni volontarie per esuberi. I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del
rapporto di lavoro non procurano alla Società benefici economici futuri e pertanto vengono rilevati immediatamente a
conto economico.

Traduzione di voci espresse in valuta diversa dall’Euro
Le transazioni in valuta diversa da quella di conto vengono tradotte in Euro in base ai tassi di cambio correnti alla
data della transazione. Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla
traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta diversa da quella di
conto vengono contabilizzate a conto economico.
Con riferimento alle operazioni in valuta il cui rischio di cambio è coperto da contratti derivati, si rinvia al precedente
paragrafo Strumenti finanziari.

Riconoscimento dei ricavi
I ricavi sono rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei ribassi e degli sconti. I ricavi relativi alla
vendita dei beni sono rilevati quando la Società ha trasferito all’acquirente i rischi significativi ed i benefici connessi
alla proprietà dei beni. I ricavi per prestazioni di servizi sono rilevati a conto economico con riferimento allo stadio di
completamento delle stesse e solo quando il relativo risultato può essere attendibilmente stimato.
In particolare i criteri sulla base dei quali avviene la rilevazione dei ricavi relativi alla gestione caratteristica sono i
seguenti:

i ricavi da traffico post-pagato, da interconnessione e da roaming sono rilevati in ragione dell’effettivo utilizzo del
servizio da parte di ciascun cliente ed operatore telefonico ed includono i proventi derivanti dall’accesso e
dall’utilizzo della rete della Società da parte di clienti e di altri operatori telefonici nazionali ed internazionali;

i ricavi per la vendita delle schede ricaricabili e delle ricariche sono rilevati per la sola quota di traffico pre-pagato
usufruito dai clienti nell’esercizio di competenza. La parte di traffico pre-pagato non ancora utilizzato alla fine
dell’esercizio è iscritta alla voce del passivo corrente “Altri debiti – Debiti per traffico pre-pagato da utilizzare”;

i ricavi per la vendita dei terminali per la telefonia fissa e mobile e dei relativi accessori sono rilevati al momento
della cessione degli stessi.

i ricavi da contributi una tantum derivanti da attivazione/sostituzione fisso e mobile (post e prepagato),
attivazione di nuovi servizi/piani tariffari, sono rilevati a conto economico per l’intero importo al momento
dell’attivazione del servizio/piano tariffario nei limiti dei relativi costi sostenuti, ovvero differiti lungo la durata
minima del rapporto con la clientela. Nel caso di promozioni con piano di accumulo in essere alla fine
dell’esercizio, il canone di attivazione è contabilizzato per competenza al fine di correlare il ricavo al periodo di
usufruibilità del servizio.

i corrispettivi una tantum ricevuti a fronte di concessioni di diritto d’uso su fibra ottica di proprietà sono rilevati al
momento del trasferimento del diritto sottostante e, quindi, dei rischi e benefici ad esso connessi.
Bilancio separato 152
al 31 dicembre 2015

Contributi
I contributi, in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte dell’ente erogante in caso di contributi
pubblici, sono rilevati per competenza in diretta correlazione con i costi sostenuti. In particolare, i contributi in conto
esercizio vengono accreditati al conto economico nella voce “Altri ricavi”, mentre i contributi in conto capitale che si
riferiscono ad immobili, impianti e macchinari sono registrati come ricavi differiti nel passivo dello stato patrimoniale.
Il ricavo differito è imputato a conto economico come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita
utile del bene cui il contributo ricevuto è direttamente riferibile.

Proventi ed oneri finanziari
I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base del metodo del tasso effettivo di interesse,
utilizzando cioè il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti tutti i flussi in entrata ed in uscita che
compongono una determinata operazione.
Gli oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente trascorre un determinato
periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri
finanziari) sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni cui essi si riferiscono.
I proventi e gli oneri finanziari includono principalmente:

i proventi e gli oneri su conti correnti bancari, su prestiti e obbiligazioni;

l’effetto della variazioni di fair value dei derivati non designati di copertura e di altre attività per le quali sia
richiesta la valutazione al fair value secondo gli IFRS;

la porzione non efficace degli strumenti di finanza derivata di copertura che risultano non pienamente efficaci.

Costi di ricerca e sviluppo e costi di pubblicità
I costi di ricerca e sviluppo e quelli di pubblicità vengono spesati direttamente a conto economico separato
nell’esercizio in cui vengono sostenuti ad eccezione dei costi di sviluppo riferibili alle immobilizzazioni immateriali –
software.

Nuovi principi contabili ed interpretazioni
La Società ha adottato tutti i principi nuovi od emendati emessi dallo IASB e le interpretazioni emesse dall’IFRIC,
omologati dall’Unione Europea, applicabili alle operazioni della Società ed efficaci per i bilanci degli esercizi che hanno
inizio il 1° gennaio 2015.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2015
Di seguito sono brevemente illustrati i nuovi principi ed interpretazioni adottati dalla Società per la redazione del
bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015.

Annual Improvements to IFRSs 2011 – 2013 Cycle
I principali miglioramenti agli IFRS nel periodo 2011-2013 adottati dall’Unione Europea il 18 dicembre 2014 con
efficacia dal 1° gennaio 2015 sono: i) la modifica allo IAS 40 – Investimenti immobiliari; ii) la modifica all’IFRS 3 –
Aggregazioni aziendali (che chiarisce che l’IFRS 3 non si applica in caso di costituzione di un accordo per un controllo
congiunto nel bilancio dello stesso) e iii) la modifica all’IFRS 13 – Valutazione del fair value (che chiarisce
Bilancio separato 153
al 31 dicembre 2015
l’applicazione di alcune eccezioni dal principio di valutare le attività e le passività finanziarie basandosi sull’esposizione
netta di portafoglio.
L’adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio separato al 31 dicembre 2015.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni adottati dall’Unione Europea e non applicati in via
anticipata dalla Società
Si evidenzia che alla data della presente informativa sono stati emessi i seguenti principi ed interpretazioni non
efficaci per la redazione del presente bilancio separato al 31 dicembre 2015.
PRINCIPIO/INTERPRETAZIONE
EFFICACIA
Annual Improvements to IFRSs 2010 – 2012 Cycle
dal 1° febbraio 2015*
Amendments to IAS 19 – Defined benefit Plans: Employee Contributions
dal 1° febbraio 2015*
Amendments to IFRS 11 – Accounting for Acquisitions of Interests in Joint
Operations
dal 1° gennaio 2016
Amendments to IAS 16 and IAS 38: Clarification of Acceptable Methods of
Depreciation and Amortization
dal 1° gennaio 2016
Amendments to IAS 16 and IAS 41: Bearer Plants
dal 1° gennaio 2016
Amendments to IAS 1: Disclosure Initiative
dal 1° gennaio 2016
Annual Improvements to IFRSs 2012 – 2014 Cycle
dal 1° gennaio 2016
Amendments to IAS 27: Equity Method in Separate Financial Statements
dal 1° gennaio 2016
(*) principio efficace per la Società per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2016
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non adottati dall’Unione Europea
Alla data della presente informativa gli organi competenti dell’UE non hanno ancora concluso il processo
di omologazione necessario per l’adozione dei seguenti principi.
PRINCIPIO/INTERPRETAZIONE
Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28: Investment Entities:
Applying the Consolidation Exception
EFFICACIA
dal 1° gennaio 2016
IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts
dal 1° gennaio 2016
IFRS 9 – Financial Instruments
dal 1° gennaio 2018
IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers
dal 1° gennaio 2018
Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets
between an Investor and its Associate or Joint Venture
dal 1° gennaio 2016 (rinviata)
La Società sta valutando l’eventuale impatto che i nuovi principi e interpretazioni, qualora applicabili, potranno
determinare sui bilanci nell’esercizio in cui diverranno efficaci.
Bilancio separato 154
al 31 dicembre 2015
2.3
Uso di stime
La redazione del presente documento ha richiesto l’applicazione di principi e metodologie contabili che a volte si
basano su complesse valutazioni soggettive e stime legate all’esperienza storica, e su assunzioni che vengono di volta
in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L’applicazione di tali stime ed
assunzioni influenza gli importi riportati nello stato patrimoniale, nel conto economico e nel rendiconto finanziario,
nonché l’informativa fornita. I valori finali delle voci del bilancio separato per le quali sono state utilizzate le suddette
stime ed assunzioni possono differire da quelli riportati nel presente documento a causa dell’incertezza che
caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.
In tale ambito si segnala che la situazione causata dalle persistenti difficoltà del contesto economico e finanziario
nell’Eurozona hanno comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l’andamento futuro caratterizzate da
significativi livelli di incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel futuro, di risultati diversi da quanto
stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente ne stimabili ne prevedibili, anche
significative, al valore contabile delle attività e passività. Le voci di bilancio principalmente interessate da tali
situazioni di incertezza sono le attività non correnti (attività immateriali e materiali), le imposte differite attive, i fondi,
le passività potenziali e i fondi svalutazione.
Le stime e le assunzioni utilizzate sono verificate periodicamente e regolarmente dal Gruppo. In caso di diverso
andamento degli elementi considerati in tale processo, le stime che si consuntiveranno potrebbero differire da quelle
originarie e richiedere di essere modificate. Gli effetti di ogni variazione di stima sono riflessi a conto economico nel
periodo in cui avviene la revisione se questa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la
revisione ha effetti sia sull’esercizio corrente, sia su quelli futuri.
Di seguito vengono brevemente descritti i principi contabili che richiedono più di altri una maggiore soggettività
nell’elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe
avere un impatto significativo sul bilancio separato della Società.

Avviamento: l’avviamento è almeno annualmente oggetto di verifica al fine di accertare l’esistenza di eventuali
riduzioni di valore da rilevare a conto economico. In particolare, la verifica in oggetto comporta l’allocazione
dell’avviamento alle CGU e la successiva determinazione del relativo fair value; se il fair value del relativo
capitale impiegato netto risulta inferiore al valore contabile delle CGU, si deve procedere ad una svalutazione
dell’avviamento allocato alle stesse. L’allocazione dell’avviamento alle CGU e la determinazione del fair value di
queste ultime comporta l’assunzione di stime che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo, con
potenziali conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effettuate dagli Amministratori;

Svalutazione degli attivi non correnti: gli attivi non correnti sono oggetto di verifica al fine di accertare
un’eventuale riduzione di valore, che va rilevata tramite una svalutazione, in presenza di indicatori che facciano
prevedere difficoltà per il recupero tramite l’uso del relativo valore netto contabile. La verifica dell’esistenza dei
suddetti indicatori richiede valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili all’interno della Società e
sul mercato, nonché sull’esperienza storica. Inoltre, quando si ritiene che possa essersi generata una potenziale
riduzione di valore, la Società procede alla sua determinazione con adeguate tecniche valutative. La corretta
identificazione degli elementi indicatori dell’esistenza di una potenziale riduzione di valore, nonché le stime per la
loro determinazione, dipendono da fattori che possono variare nel tempo, riflettendosi nelle valutazioni e stime
effettuate;
Bilancio separato 155
al 31 dicembre 2015

Ammortamento delle attività non correnti: il costo di immobili, impianti e macchinari è ammortizzato a quote
costanti lungo la vita utile stimata dei relativi beni. La vita utile economica delle attività non correnti è
determinata nel momento in cui esse vengono acquistate ed è basata sull’esperienza storica per analoghe
attività, condizioni di mercato ed anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere un impatto, tra i
quali le variazioni nella tecnologia. L’effettiva vita utile economica, pertanto, può differire dalla vita utile
economica stimata. La Società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di
smantellamento ed il valore di recupero per aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento periodico
potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche nella quota di ammortamento
degli esercizi futuri;

Imposte differite: la contabilizzazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito
imponibile per gli esercizi futuri. La valutazione dei redditi imponibili attesi ai fini della contabilizzazione delle
imposte anticipate dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla
valutazione di questa posta contabile;

Passività potenziali e fondi: gli accantonamenti connessi a contenziosi giudiziari, arbitrali, e fiscali sono frutto di
un processo di stima complesso che si basa anche sulla probabilità di soccombenza. La determinazione di tali
accantonamenti comporta l’assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono cambiare
nel tempo, potendo dunque generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella
redazione della presente informativa.
2.4
Presidio dei rischi
Gestione del rischio di credito
Il rischio di credito gestito dalla Società afferisce principalmente ai crediti commerciali che al 31 dicembre 2015
ammontano a 1.029 milioni di euro. La Società minimizza il rischio tramite un’attività preventiva di credit check che
consiste nella verifica dell’affidabilità e solvibilità di tutti i clienti che richiedono nuovi prodotti e servizi o l’incremento
di servizi già esistenti, favorendo altresì contratti di vendita che prevedono metodi di pagamento inerziali con la
finalità di ridurre il rischio di credito sottostante. Tale controllo viene effettuato in fase di accettazione del cliente
stesso con l’ausilio di fonti dati esterne ed interne.
La Società effettua tempestive attività post acquisizione mirate al recupero del credito, quali:

azioni di sollecito verso i clienti;

azioni di recupero del credito scaduto diversificate per strategia, portafoglio e profilo cliente;

misurazione e monitoraggio dello stato dei crediti tramite strumenti di reportistica.
In linea generale, si rileva una limitata concentrazione dei crediti grazie alla diversificazione del portafoglio di prodotti
e servizi offerti alla clientela. In particolare, si riscontra una leggera concentrazione di credito nel volume di affari
effettuato dalla Società con i dealers e con gli operatori sia nazionali che esteri.
WIND Telecomunicazioni SpA è inoltre garantita da fideiussioni attive rilasciate da primari istituti di credito a garanzia
delle obbligazioni derivanti sia da crediti verso dealers che da forniture.
Bilancio separato 156
al 31 dicembre 2015
Con riferimento all’esposizione del rischio di credito nei confronti delle controparti finanziarie WIND rispetta quanto
previsto dalla Treasury Policy del Gruppo Vimpelcom controllando ed eventualmente modificando, di concerto con la
Holding, i Credit Limit stabiliti per ciascun gruppo bancario nazionale ed internazionale.
Tali Credit Limit tengono conto della sommatoria (denominata NFA – Net Financial Assets) dei seguenti elementi:
i) disponibilità su ciascun conto corrente bancario e postale; ii) depositi o investimenti finanziari similari a breve
termine; iii) Mark to Market positivo relativo ai contratti derivati di copertura; e iv) fidejussioni bancarie rilasciate in
favore della Società.
Al 31 dicembre 2015 il saldo netto dei conti correnti è attivo per 237 milioni di euro. Quanto ai contratti derivati,
l’esposizione al rischio di credito per WIND è rappresentata dal valore di realizzo degli stessi, ovvero il fair value, ove
positivo. Al 31 dicembre 2015 il fair value dell’intero portafoglio è negativo per un importo pari a 54 milioni di euro
(per maggiori dettagli si rinvia alla nota 16).
Gestione del rischio di liquidità
Il rischio di liquidità gestito dalla Società deriva prevalentemente dai flussi finanziari generati dal servizio del debito,
in termini di interessi e di capitale, nonché da tutte le obbligazioni a pagare derivanti dall’operatività aziendale.
Nello specifico il debito gestito dalla Società è composto da:

un contratto di finanziamento a medio-lungo termine a tasso variabile (Senior Facility Agreement) stipulatoil 24 novembre 2010 da WIND Telecomunicazioni SpA e rinegoziato in data 12 marzo 2015, per i cui effetti
si rinvia alla nota 16, denominato in Euro, con rimborso totale a scadenza nel 2019 e con valore nominale
complessivo di 700 milioni di euro al quale si aggiungono 400 milioni di euro di linea revolving non utilizzata
al 31 dicembre 2015;

contratti di finanziamento di tipo bullet denominati in Euro stipulati tra WIND e la controllata di diritto
lussemburghese Wind Acquisition Finance SA come di seguito riportato:
(milioni di euro)
Data di emissione

Valore
nominale
Scadenza
Tasso di interesse
Loan Agreement 2021
23/04/2014
3.780
23/03/2021
6,8500%
Loan Agreement 2020
10/07/2014
4.088
15/06/2020
4,40%
Loan Agreement 2019
29/04/2013
150
30/03/2019
Eur3M+5,70%
Loan Agreement 2020
29/04/2013
420
30/03/2020
Eur6M+5,70%
Loan Agreement 2020
30/03/2015
400
15/06/2020
4,55%
Loan Agreement 2020
30/03/2015
375
15/06/2020
4,125%
Loan Agreement ST
27/10/2015
59
11/01/2016
0,84%
Loan Agreement ST
15/10/2015
31
11/01/2016
0,98%
Loan Agreement ST
15/12/2015
100
13/01/2016
0,86%
Altri finanziamenti di tipo amortizing in Euro contratti dalla Società verso: i) altri istituti finanziari (annuity) a
fronte del piano di rimborso del fair value degli strumenti derivati estinti nel 2010 nell’ambito del
rifinanziamento del debito; e ii) Terna a fronte della capitalizzazione del diritto di appoggio del backbone.
I flussi dei ripagamenti previsti nei contratti sopra menzionati, con riferimento ai soli importi utilizzati, sono i
seguenti.
Bilancio separato 157
al 31 dicembre 2015
(milioni di euro)
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022/20
35
Totale
-
-
-
700
-
-
-
700
Senior Facilities Agreement
Annuity
17
-
-
-
-
-
-
17
Terna
1
1
1
2
2
2
120
129
Intercompany Loan 2021
-
-
-
-
-
3.780
-
3.780
Intercompany Loan June 2020
-
-
-
-
4.863
-
-
4.863
Intercompany Loan 2019
-
-
-
150
-
-
-
150
Intercompany Loan March 2020
-
-
-
-
420
-
-
420
Intercompany Loan ST
190
-
-
-
-
-
-
190
Totale
208
1
1
852
5.285
3.782
120
10.249
Il contratto di finanziamento Senior Facility Agreement rinegoziato prevede nuovi parametri economico-finanziari
(“Financial Covenant”) che la Società deve testare nel caso in cui il tiraggio della Revolving Credit Facility (“RCF”)
superi il 35% del suo totale ammontare. Al 31 dicembre 2015 non è stato effettuato alcun tiraggio della RCF.
Le seguenti tabelle riportano i valori, calcolati al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014, delle scadenze
contrattuali delle passività finanziarie compresi gli interessi da versare.
(milioni di euro)
Valore
contabile
31.12.2015
Totale flussi
finanziari
contrattuali
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022/
2035
-
Passività finanziarie non derivate
Finanziamenti da banche
Finanziamenti da controllate
Finanziamenti da altri
Passività finanziarie nette derivate
(674)
(843)
(36)
(36)
(36)
(735)
-
-
(9.080)
(11.950)
(703)
(509)
(509)
(653)
(5.666)
(3.910)
-
(147)
(201)
(31)
(13)
(13)
(12)
(12)
(12)
(108)
(59)
(31)
(13)
(6)
(6)
(3)
-
-
(54)
Flussi in uscita
Flussi in entrata
Totale
(milioni di euro)
(9.955)
Valore
contabile
31.12.2014
-
-
-
-
-
-
-
-
(13.053)
(801)
(571)
(564)
(1.406)
(5.681)
(3.922)
(108)
Totale
flussi
finanziari
contrattuali
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022/2035
Passività finanziarie non derivate
Finanziamenti da banche
(1.877)
(2.357)
(198)
(97)
(97)
(267)
(1.698)
-
-
Finanziamenti da controllate
(8.168)
(11.455)
(619)
(480)
(476)
(476)
(620)
(4.874)
(3.910)
(333)
(405)
(120)
(115)
(13)
(13)
(12)
(12)
(12)
(92)
(31)
(31)
(13)
(6)
(7)
(4)
-
-
8
2
2
1
1
2
-
-
-
(14.301)
(966)
(721)
(598)
(761)
(2.335) (4.890)
(3.922)
Finanziamenti da altri
Passività finanziarie nette derivate
(108)
(74)
Flussi in uscita
Flussi in entrata
Totale
-
(10.452)
(108)
La Società ha valutato la concentrazione del rischio in relazione al rifinanziamento del debito e basandosi sulla
liquidità dei mercati ai quali ha accesso e ai recenti rifinanziamenti ha concluso che essa sia bassa. La Società ritiene
che l'accesso alle diverse fonti di finanziamento sia sufficientemente disponibile e la politica della Società tende a
diversificare le fonti di finanziamento ove possibile.
Bilancio separato 158
al 31 dicembre 2015
Gestione del rischio di mercato
La strategia della Società per la gestione dei rischi di tasso di interesse e di cambio mira sia alla gestione che al
controllo di tali rischi finanziari: in particolare, ove possibile, l’obiettivo è l’eliminazione del rischio di cambio e
l’ottimizzazione del costo del debito, tenendo conto degli interessi degli Stakeholders.
Oggetto della gestione del rischio di mercato sono le passività finanziarie della Società nel momento in cui tali
passività risultino effettivamente accese o in cui esista un’alta probabilità che esse vengano accese.
In particolare, con riguardo ai rischi di mercato vengono monitorati e gestiti i seguenti rischi:

Cash flow risk – è il rischio che movimenti nella curva dei tassi di interesse possano impattare il Conto
Economico, in termini di maggiori oneri finanziari;

Fair value risk – è il rischio che movimenti nella curva dei tassi di interesse possano impattare il valore di
mercato dello stock del debito.

Currency risk – è il rischio che il valore di mercato di strumenti finanziari non denominati in euro ovvero i flussi di
cassa da essi generati nonché il valore di debiti o crediti generati dalla gestione caratteristica ma non denominati
in euro subiscano variazioni negative derivanti da variazioni del tasso di cambio.
Gli obiettivi principali che la Società intende raggiungere sono i seguenti: i) perseguire la difesa dello scenario del
piano strategico dagli effetti causati dall’esposizione ai rischi di tasso di cambio, di interesse e di inflazione,
individuando, con riferimento alle passività finanziarie, una combinazione ottimale tra tasso fisso e tasso variabile
comprendente anche la componente inflattiva; ii) ridurre il costo del debito; iii) gestire le operazioni in derivati nel
rispetto delle strategie approvate, tenuto conto delle diverse implicazioni a conto economico e a stato patrimoniale
che le operazioni derivate potranno comportare.
Al 31 dicembre 2015 è stato coperto il rischio tasso d’interesse per un livello odierno pari al 82% circa, con una
durata massima inferiore ai cinque anni. Complessivamente ad oggi sono in essere contratti derivati a copertura del
rischio di tasso per 1.370 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2015, l’outstanding dei finanziamenti a lungo termine (escluso Terna) ammonta a 9.930 milioni di
euro con il seguente rapporto di copertura fisso/variabile.
(milioni di euro)
Tasso fisso
Tasso variabile
Outstanding al
31.12.2015
% al
31.12.2015
9.630
300
97%
3%
Tutti i contratti derivati stipulati sono stati conclusi in base ai parametri di mercato, senza pagare o incassare up-front
(zero cost), con l’applicazione di un margine di credito.
Si stima che un aumento di 100 punti base della curva dei tassi di interesse euro (mantenendo costanti le altre
variabili) comporterebbe un incremento degli oneri finanziari, con riguardo alla porzione del debito a tasso variabile
non coperta, pari a circa 4 milioni di euro e della riserva di cash flow hedge per circa 24 milioni di euro.
Bilancio separato 159
al 31 dicembre 2015
Livelli gerarchici di valutazione del fair value
In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l’IFRS 13 richiede
che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati
nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;

Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o
indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;

Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
La seguente tabella evidenzia le attività e passività finanziarie che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2015,
per livello gerarchico di valutazione del fair value.
(milioni di euro)
Nota
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Totale
Attività valutate al fair value
Strumenti finanziari derivati
16
Totale attività
-
-
15
15
-
-
15
15
Passività valutate al fair value
Strumenti finanziari derivati
Totale passività
16
-
54
-
54
-
54
-
54
Nel corso dell’esercizio 2015 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 e viceversa, ne dal Livello 3 ad
altri livelli e viceversa.
3
ACQUISIZIONI E DISMISSIONI
In data 18 febbraio 2015 con l’obiettivo di sviluppare reti di comunicazione e commercializzare servizi di ospitalità,
condivisione/manutenzione e servizi a valore aggiunto da proporre ad altri operatori del settore delle comunicazioni, è
stata costituita Galata SpA, attraverso il conferimento della Business Unit “Tower Development” composta da 7.377 torri
insieme alle relative funzioni, dipendenti e contratti.
Il dettaglio, delle attività nette conferite per voce di bilancio al 18 febbraio 2015 è riportato nella seguente tabella.
(milioni di euro)
Valore contabile
Attività
Immobili, impianti e macchinari
Attività per imposte anticipate
Altri crediti
239
2
43
Passività
Fondi
Benefici per i dipendenti
Altri debiti
Attività nette cedute
14
1
1
268
Bilancio separato 160
al 31 dicembre 2015
In data 26 marzo 2015, la Società ha finalizzato l’operazione a seguito dell’accordo stipulato il 27 febbraio 2015 per la
cessione del 90% di Galata SpA a Cellnex Telecom SA, per un corrispettivo pari a 693 milioni di euro.
La Società nell’ambito dell’accordo siglato con Cellnex Telecom ha sottoscritto un contratto di servizi con Galata, per
un periodo iniziale di 15 anni, per la fornitura di una vasta gamma di servizi sui siti conferiti e su quelli
successivamente costruiti da Galata e che ospiteranno attrezzature di WIND.
Alla data della cessione, la partecipazione in Galata SpA è stata valutata in 770 milioni di euro. Conseguentemente, la
cessione della partecipata ha comportato la rilevazione di una plusvalenza di 490 milioni di euro, al netto degli oneri di
cessione e degli effetti derivanti dalla rilevazione del 10% residuo della partecipata per 77 milioni di euro.
Si segnala inoltre che il 15 luglio 2015 è stata dismessa la partecipazione in SPAL TLC SpA, il cui valore contabile al
31 dicembre 2014 era di 13 milioni di euro.
4
IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI
Nella seguente tabella è fornita la movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari durante l’esercizio
2015.
(milioni di euro)
Terreni e fabbricati
Impianti e
macchinari
Al 31
dicembre
2014
Investimenti
Ammortamenti
(Svalutazioni)
/Ripristini
Dismissioni
Altre
variazioni
Al 31
dicembre
2015
1
-
-
-
-
-
1
3.021
454
(681)
(4)
(249)
135
2.676
Attrezzature
22
7
(11)
-
-
1
19
Altri beni
49
10
(19)
-
-
7
47
178
95
-
(24)
-
(139)
110
3.271
566
(711)
(28)
(249)
4
2.853
Attività in corso
Totale
Il costo storico, le svalutazioni per riduzione di valore e gli ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2015 sono così
riepilogati.
(milioni di euro)
Costo storico
Terreni e fabbricati
Al 31 dicembre 2015
Svalutazioni
Fondo
cumulate
ammortamento
Valore netto
1
-
-
1
10.699
81
7.942
2.676
Attrezzature
161
-
142
19
Altri beni
506
-
459
47
Attività in corso
134
24
-
110
11.501
105
8.543
2.853
Impianti e macchinari
Totale
Il costo storico, le svalutazioni per riduzione di valore e gli ammortamenti cumulati al 1 gennaio 2015 erano così
riepilogati.
Bilancio separato 161
al 31 dicembre 2015
(milioni di euro)
Costo storico
Terreni e fabbricati
Impianti e macchinari
Al 1 gennaio 2015
Svalutazioni
cumulate
Fondo
ammortamento
Valore netto
1
-
-
1
11.251
100
8.129
3.021
Attrezzature
158
-
137
21
Altri beni
519
-
470
49
Attività in corso
178
-
-
178
12.107
100
8.736
3.271
Totale
La voce Impianti e macchinari si è decrementata rispetto all’esercizio precedente per 345 milioni di euro
principalmente per effetto delle dismissioni relative al conferimento della Business Unit “Tower Development”
composta da 7.377 torri a Galata SpA, società successivamente ceduta al gruppo Cellnex Telecom e per i cui dettagli
si rinvia alla nota 3. Gli investimenti più significativi dell’esercizio sono relativi a ponti radio ed apparati ad alta
frequenza per sviluppi della rete di accesso mobile, centrali ed impianti elettronici e impianti e macchinari in corso
(maggiormente tecnologia LTE).
Nell’ambito del piano di sviluppo della struttura produttiva della Società sono stati operati decrementi per dismissioni
di apparecchiature, infrastrutture e sistemi di trasmissione non più utilizzabili per un valore netto contabile di 9
milioni di euro, riguardanti prevalentemente ponti radio ed apparecchiature ad alta frequenza.
Al 31 dicembre 2015 risultano in uso presso clienti apparati trasmissivi, sistemi telefonici e centralini di commutazione
appartenenti alla Società per un valore netto di 99 milioni di euro (122 milioni di euro al 31 dicembre 2014) e in
deposito presso Telecom Italia SpA apparecchiature trasmissive per l’accesso diretto mediante “Unbundling del Local
Loop”, per un valore netto di 4 milioni di euro (8 milioni di euro al 31 dicembre 2014).
Infine, si segnala che la voce include i costi relativi all’acquisizione di diritti di uso esclusivi su cavidotti e fibra ottica
per un importo complessivo di 74 milioni di euro al 31 dicembre 2015 (79 milioni di euro al 31 dicembre 2014).
La voce Attrezzature si decrementa rispetto all'esercizio precedente per 3 milioni di euro principalmente per effetto
degli ammortamenti dell’esercizio solo parzialmente compensati dagli investimenti. A fine esercizio risultano in uso
presso terzi, prevalentemente rivenditori autorizzati, attrezzature commerciali per un valore netto di 14 milioni di euro
(15 milioni di euro al 31 dicembre 2014).
La voce Attività in corso comprende prevalentemente impianti e macchinari in corso di completamento e collaudo e
diminuiscono durante l’esercizio oltre che per effetto dei passaggi in esercizio, solo parzialmente compensati dai
nuovi investimenti, per effetto delle svalutazioni per 24 milioni di euro di impianti e macchinari in corso per i quali
non si ritiene ci siano più i presupposti di recuperabilità.
Bilancio separato 162
al 31 dicembre 2015
5
ATTIVITÀ IMMATERIALI
Nella seguente tabella è fornita la movimentazione delle Attività immateriali durante l’esercizio 2015.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
2014
Investimenti
Ammortamenti
(Svalutazioni)
/Ripristini
Altre variazioni
Al 31 dicembre
2015
259
108
(111)
-
17
273
3.980
-
(192)
-
-
3.788
412
77
(158)
-
15
346
3.580
-
-
-
-
3.580
Diritti di brevetto e utilizzazione
delle opere dell'ingegno
Concessioni, licenze, marchi e
diritti simili
Altre attività immateriali
Avviamenti
Attività in corso
Totale
35
35
-
(2)
(35)
33
8.266
220
(461)
(2)
(3)
8.020
Il costo storico, le svalutazioni per riduzione di valore e gli ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2015 sono così
riepilogati.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2015
Costo storico
Svalutazioni cumulate
Fondo
ammortamento
Valore netto
1.846
7
1.566
273
3.788
Diritti di brevetto e di utilizzazione delle
opere dell'ingegno
Concessioni, licenze, marchi e diritti
simili
5.790
1
2.001
Altre attività immateriali
1.894
-
1.548
346
Avviamenti
3.580
-
-
3.580
Attività in corso
Totale
35
2
-
33
13.145
10
5.115
8.020
Il costo storico, le svalutazioni per riduzione di valore e gli ammortamenti cumulati al 1 gennaio 2015 erano così
riepilogati.
(milioni di euro)
Al 1 gennaio 2015
Costo storico
Svalutazioni cumulate
Fondo
ammortamento
Valore netto
1.891
7
1.625
259
5.790
1
1.809
3.980
Altre attività immateriali
1.803
-
1.391
412
Avviamenti
3.580
-
-
3.580
Diritti di brevetto e di utilizzazione delle
opere dell'ingegno
Concessioni, licenze, marchi e diritti
simili
Attività in corso
Totale
35
-
-
35
13.099
8
4.825
8.266
I diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno includono il costo per l’acquisto a titolo di
proprietà e a titolo d’uso a tempo indeterminato delle licenze del software applicativo, nonché i costi capitalizzati per
personale della società impiegato in attività di progettazione sviluppo e implementazione di sistemi informatici per 14
milioni di euro al 31 dicembre 2015 (pari a 12 milioni di euro al 31 dicembre 2014).
Le concessioni, licenze, marchi e diritti simili includono le licenze individuali per l’installazione di reti e le concessioni
per l’esercizio delle attività regolamentate nel settore delle telecomunicazioni rilasciate dalle Autorità competenti alla
Società, come di seguito rappresentate.
Bilancio separato 163
al 31 dicembre 2015
Periodo di
rilascio
Periodo di
termine (*)
Installazione di una rete di telecomunicazioni allo scopo di prestare il servizio di telefonia vocale nei limiti di
copertura del territorio nazionale italiano (**).
febbraio 1998
febbraio 2018
Installazione e fornitura di reti di telecomunicazioni pubbliche nei limiti della copertura del territorio nazionale
italiano.
aprile 1998
aprile 2018
Prestazione del servizio radiomobile pubblico di comunicazione numerico in tecnica DCS 1800, ivi inclusa la
possibilità di utilizzare frequenze nella banda 900MHz in tecnica GSM, sul territorio italiano, ai sensi dell’art. 6,
comma 6, lett. c) del DPR 19 settembre 1997, n. 318.
giugno 1998
giugno 2018
Installazione e fornitura di reti di telecomunicazioni aperte al pubblico nei limiti di copertura del territorio
nazionale italiano rilasciato all’incorporata Infostrada SpA.
aprile 1999
aprile 2019
Prestazione del servizio pubblico di comunicazioni mobili di terza generazione secondo lo standard UMTS della
famiglia IMT-2000 e l’installazione della relativa rete sul territorio italiano, ai sensi dell’art. 6 comma 6 lett. C),
del DPR 19 settembre 1997, n. 318.
gennaio 2001
(***)
dicembre 2029
Uso di frequenze per reti radio a larga banda punto-multiplo nella banda di frequenza 24,5-26,5 GHz per l’area
di estensione geografica corrispondente alla regione/provincia autonoma italiana specificata (****).
luglio 2002
luglio 2022
Uso di frequenze nelle bande 800 e 2600 MHz, su base nazionale, per l’utilizzo per l’offerta di servizi pubblici
terrestri di comunicazione elettronica a larga banda
febbraio 2012
dicembre 2029
Licenza individuale o Autorizzazioni Generali o Diritti d’uso delle Frequenze
WIND Telecomunicazioni SpA
(*****)
(*) Conformemente alle norme vigenti, le licenze individuali sono rinnovabili previa richiesta da presentarsi almeno sessanta giorni prima della
scadenza (Art.25 comma 6, del D.Lgs. 259/03)
(**) La Società è assegnataria di due licenze per l’installazione della rete ed erogazione dei servizi di telefonia fissa a seguito dell’incorporazione di
Infostrada SpA
(***) La durata della licenza decorre dal 1° gennaio 2002
(****) Nel complesso sono state assegnate 21 licenze individuali punto multiplo
(*****) La durata decorre dal 1° gennaio 2013
La voce Concessioni, licenze, marchi e diritti simili si riferisce per 1.300 milioni di euro ai marchi, considerati a vita
utile indefinita. I diritti simili consistono in diritti di passaggio su proprietà di terzi per un periodo di tempo
determinato e sono iscritti al costo una-tantum, comprensivo dei relativi oneri accessori, sostenuto per la loro
acquisizione. I diritti iscritti in tale voce sono sostanzialmente relativi all’acquisizione, perfezionata dalla incorporata
Infostrada SpA nel 1998, del diritto di passaggio sulla rete ferroviaria italiana nonché per l’acquisizione del diritto
d’uso delle fibre ottiche esistenti su tale rete e, dall’esercizio 2013, alla capitalizzazione del diritto di appoggio del
backbone di TERNA/TELAT con un valore netto al 31 dicembre 2015 pari a 118 milioni di euro.
Le altre attività immateriali comprendono essenzialmente il valore residuo della lista clienti (customer list), pari a 263
milioni di euro, identificata in sede di allocazione del disavanzo generato al 31 dicembre 2006 dall’incorporazione
dell’ex controllante Wind Acquisition Finance SpA e i costi acquisizione clienti capitalizzati pari ad 78 milioni di euro.
Le attività immateriali in corso comprendono i costi interni ed esterni sostenuti per l’acquisizione o la realizzazione di
attività immateriali, per le quali a fine esercizio non è ancora stata acquisita la piena titolarità del diritto o relative a
progetti non ancora completati, e gli anticipi versati a fornitori per l’acquisizione di attività immateriali. In particolare,
le attività immateriali in corso si riferiscono ai costi sostenuti per l’attività di progettazione sviluppo e
implementazione di sistemi informatici o di loro specifici moduli.
Il valore contabile al 31 dicembre 2015 degli avviamenti iscritti e delle attività immateriali a vita utile indefinita è stato
assoggettato ad impairment test al fine di verificare eventuali perdite di valore. Il test, che non ha evidenziato perdite
di valore, è stato condotto confrontando il valore di carico con il valore recuperabile. In particolare, il valore
recuperabile è stato determinato applicando il metodo del “discounted cash flow” ai flussi di cassa risultanti dal Piano
industriale 2015-2019. Per gli anni non compresi nel Piano industriale è stato utilizzato un tasso di crescita del 1%. Il
tasso di attualizzazione utilizzato per scontare i flussi di cassa, pari al 8,24%, è il costo medio ponderato del capitale
Bilancio separato 164
al 31 dicembre 2015
al netto dell’effetto fiscale (WACC post tax– Weighted Average Cost Of Capital), determinato secondo il criterio del
Capital Asset Pricing Model. È stata inoltre effettuata una sensitivity simulando dei flussi di cassa rettificati stimando,
rispetto alle ipotesi di base, un tasso di crescita dello 0,5% per gli anni non compresi nel Piano industriale. In tutti i
casi, il valore recuperabile delle attivita nette prese in esame continua ad essere superiore al valore contabile.
6
ATTIVITA’ FINANZIARIE
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle Attività finanziarie al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2015
Al 31 dicembre 2014
Non corrente
Corrente
Totale
Non Corrente
Corrente
Totale
95
-
95
108
-
108
Attività finanziarie valutate al costo
Strumenti di finanza derivata
15
-
15
6
-
6
1.110
23
1.133
994
23
1.017
1.220
23
1.243
1.108
23
1.131
Crediti finanziari
Totale Attività finanziarie
Le Attività finanziarie valutate al costo includono le partecipazioni in società controllate e partecipazioni di minoranza
in consorzi. La variazione rispetto al 31 dicembre 2014 è essenzialmente attribuibile alla dismissione della
partecipazione in SPAL TLC SpA, il cui valore contabile al 31 dicembre 2014 era di 13 milioni di euro.
Le partecipazioni in società controllate sono dettagliate nella seguente tabella.
(migliaia di euro)
Sede Legale
Denominazione
WIND Retail Srl
Wind Acquisition Finance SA
Wind Acquisition Finance II SA
WIND Finance SL S.A.
Capitale sociale
al 31/12/2015
Patrimonio
netto al
31/12/2015(*)
Risultato
dell’esercizio
chiuso al
31/12/2015(*)
1.027
36
2
60.031
(133)
31
(213)
31
78
(52)
Roma - Via Cesare Giulio
Viola, 48
Lussemburgo - 125 Avenue
du X September, L-2551
Lussemburgo - Boulevard
Grande Duchesse Charlotte,
65
Lussemburgo - 125 Avenue
du X September, L-2551
Quota
posseduta al
31/12/2015
Valore di carico
al 31/12/2015
100%
31.103
129
100%
61.797
(44)
27,0%
8
27,0%
8
( )
* Dati desunti dai bilanci predisposti dagli Amministratori delle partecipate per l'approvazione delle rispettive Assemblee dei Soci, modificati dagli
Amministratori stessi, ove necessario, per uniformarli ai criteri di valutazione adottati dalla Società per la redazione del presente bilancio d'esercizio.
Le partecipazioni in Wind Acquisition Finance II SA e WIND Finance SL SA sono considerate società controllate in
quanto “special purpose entities”.
Le partecipazioni di minoranza in società e consorzi sono riportate di seguito.
(migliaia di euro)
Denominazione
Sede Legale
Consel - Consorzio Elis per la formazione
professionale superiore a r.l.
Roma - Via Sandro Sandri, 45
QXN Società consortile per azioni
Roma - Via Bissolati n.76
Consorzio Janna
Cagliari - Loc. Sa Illetta, Strada Statale 195
Km 2.3
MIX srl
Dono per … S.c.a.r.l.
Milano - Via Caldera, 21
Roma - Via di Santa Maria in Via, 12
Capitale sociale
Fondo consortile
Quota posseduta al
31 dicembre 2015
Valore di carico al
31 dicembre 2015
51
1%
1
500
10%
50
13.717
17,0%
2.072
99
9,75%
10
30
33,33%
10
La voce Strumenti di finanza derivata accoglie il fair value positivo dei derivati impliciti sui Loan Agreement 2019,
2020 e 2021, per 15 milioni di euro (6 milioni di euro sui Loan Agreement in essere al 31 dicembre 2014).
Bilancio separato 165
al 31 dicembre 2015
I Crediti finanziari pari a 1.133 milioni di euro al 31 dicembre 2015 includono essenzialmente:

per 1.122 milioni di euro i finanziamenti erogati dalla Società alla controllante WIND Acquisition Holdings
Finance SpA a seguito di due accordi intercompany stipulati rispettivamente in data 23 aprile 2014 e 4
agosto 2014 (di cui 20 milioni di euro per interessi maturati). In particolare, il primo finanziamento del
valore nominale pari a 1.057 milioni di euro comprensivo degli interessi maturati e capitalizzati presenta un
tasso annuo di interesse del 9% e rimborso ad aprile 2024. Il secondo finanziamento del valore nominale
pari a 75 milioni di euro (tasso annuo di interesse del 8,5% e rimborso ad agosto 2024), al 31 dicembre
2015 risulta utilizzato solo per 45 milioni di euro, pari al valore contabile alla stessa data comprensivo degli
interessi maturati e capitalizzati;

valore residuo dei costi di transazione sulla parte non utilizzata dei finanziamenti bancari (tranche revolving,
per i cui dettagli si rimanda al commento della nota 15) per un importo pari a 6 milioni di euro (7 milioni di
euro al 31 dicembre 2014), il cui effetto a conto economico viene determinato linearmente sulla base delle
scadenze contrattuali.
L’esigibilità temporale dei crediti finanziari è riportata nella seguente tabella.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2015
Al 31 dicembre 2014
<1 anno
1<x<5 anni
3
1
1
20
-
1.102
Depositi cauzionali
Crediti verso controllanti
Altri crediti
Totale
>5 anni
Totale
<1 anno
1<x<5 anni
>5 anni
Totale
5
2
2
-
4
1.122
17
-
980
997
-
6
-
6
4
12
-
16
23
7
1.103
1.133
23
14
980
1.017
Si evidenzia che il valore di mercato delle Attività finanziarie
al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014
approssima il valore contabile.
7
PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO
Il saldo al 31 dicembre 2015 delle Partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, pari a 77
milioni di euro, è relativo alla partecipazione in Galata SpA per i cui dettagli si rinvia alla nota 3.
Bilancio separato 166
al 31 dicembre 2015
8
ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE/PASSIVITÀ PER IMPOSTE DIFFERITE
Nelle seguenti tabelle è fornita la movimentazione delle Attività per imposte anticipate e Passività per imposte
differite, suddivisa per origine, per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2014
Decrementi
Incrementi
Al 31 dicembre 2015
Fondo svalutazione crediti tassato
69
50
27
46
Fondi rischi tassati
26
12
13
27
Ammortamenti attivo non corrente
46
15
14
45
-
-
1
1
141
77
55
119
Ricavi
Totale Attività per imposte anticipate
Personale
Ammortamenti anticipati
Fair value degli immobili, impianti e macchinari
2
-
-
2
12
2
-
10
57
30
-
27
Ammortamento beni PPA
563
60
2
505
Totale Passività per imposte differite
634
92
2
544
La variazione evidenziata nel 2015 nelle attività per imposte anticipate e passività per imposte differite è dovuta
principalmente ai decrementi dell’esercizio nelle imposte anticipate relative essenzialmente al fondo svalutazione
crediti ed al decremento delle imposte differite relative agli ammortamenti. La riduzione delle voci è in parte
imputabile all’adeguamento dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24% per le differenze temporanee che si riverseranno
dopo il 31 dicembre 2016.
Nella seguente tabella è fornita l’analisi delle Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite
con scadenza entro ed oltre i dodici mesi, al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
-entro 12 mesi
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
19
2014
30
-oltre 12 mesi
100
111
Totale Attività per imposte anticipate
119
141
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
(milioni di euro)
-entro 12 mesi
37
36
-oltre 12 mesi
507
598
Totale Passività per imposte differite
544
634
I crediti per imposte anticipate sono stati iscritti tenendo conto del relativo recupero nei limiti in cui gli Amministratori
ritengono ragionevolmente certo il loro assorbimento con redditi imponibili futuri, compatibilmente con i limiti
temporali previsti dalla normativa tributaria vigente.
Non sono state rilevate imposte anticipate su differenze temporanee illimitatamente riportabili per un importo
complessivo di 249 milioni di euro (197 milioni di euro al 31 dicembre 2014) riconducibili agli oneri finanziari non
deducibili per i limiti posti dalla normativa vigente, non essendovi la ragionevole certezza dell’esistenza della relativa
recuperabilità. Inoltre, seppur trasferite al consolidato fiscale, coerentemente a quanto previsto dal relativo accordo,
non sono stati iscritti crediti verso la controllante indiretta Wind Telecom SpA. Infatti, in base a tale accordo, nel caso
di trasferimento al consolidato nazionale di eccedenze di interessi passivi, alla società trasferente è riconosciuto il
Bilancio separato 167
al 31 dicembre 2015
diritto ad una remunerazione corrispondente al beneficio fiscale teorico trasferito, solo se e nella misura in cui la
società che ha trasferito tali eccedenze di interessi passivi trasferisca al consolidato l’eccedenza di risultato operativo
lordo (ROL) non sfruttata nel periodo d’imposta per la deduzione degli interessi passivi di cui all’art. 96 commi 1, 2 e
7 del TUIR.
9
RIMANENZE
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle Rimanenze al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Prodotti finiti
Svalutazioni
Totale Valore netto
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
25
19
-
-
25
19
I prodotti finiti si riferiscono prevalentemente a terminali per la telefonia mobile, kit e relativi accessori. La variazione
avvenuta nell’esercizio 2015 è riconducibile essenzialmente ad un incremento delle giacenze in magazzino di terminali
di telefonia mobile, kit e relativi accessori riferibile ad una composizione del magazzino di prodotti tecnologicamente
avanzati e di valore unitario superiore all’esercizio precedente.
10
CREDITI COMMERCIALI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio dei Crediti commerciali al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
1.036
927
Crediti verso operatori telefonici
197
174
Crediti verso rivenditori autorizzati
106
118
Crediti verso controllate
34
21
Crediti verso consociate
2
3
Altri crediti commerciali
33
34
(379)
(307)
1.029
970
Crediti verso clienti
(Fondo svalutazione crediti)
Totale Crediti commerciali
L’incremento dei crediti commerciali al 31 dicembre 2015 è pari a 59 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 ed è
essenzialmente dovuto all’incremento dei crediti verso clienti di 109 milioni di euro solo parzialmente compensato
dall’incremento del fondo svalutazione crediti di 72 milioni di euro.
I Crediti verso clienti sono originati prevalentemente dalla fornitura di traffico di telefonia fissa e mobile a clienti con
contratti di abbonamento e si incrementano conseguentemente all’incremento delle vendite legate all’offerta Telefono
incluso. I Crediti verso operatori telefonici sono relativi prevalentemente alle prestazioni di interconnessione e
roaming, i Crediti verso rivenditori autorizzati sono relativi alle vendite di terminali radiomobili, di telefonia fissa e
relativi accessori, oltre alle SIM e alle schede ricaricabili.
I Crediti verso controllate accolgono al 31 dicembre 2015 i crediti verso WIND Retail.
I Crediti verso consociate si riferiscono ai crediti nei confronti di società appartenenti al Gruppo VimpelCom. Per
maggiori dettagli si rinvia alle note 6 e 36.
Bilancio separato 168
al 31 dicembre 2015
Nella seguente tabella è fornita l’analisi dei crediti commerciali e del relativo fondo svalutazione crediti, per fasce di
scaduto al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2015
Al 31 dicembre 2014
Credito lordo
Svalutazione
Credito lordo
Svalutazione
712
(17)
658
(14)
-da 1 a 30 giorni
78
(2)
63
(1)
-da 31 a 120 giorni
42
(3)
52
(3)
-da 121 a 150 giorni
18
(1)
26
(1)
558
(356)
478
(288)
1.408
(379)
1.277
(307)
Non scaduto
Scaduto da:
-oltre 150 giorni
Totale
Nella seguente tabella è fornita l’analisi dei crediti commerciali, al netto del relativo fondo svalutazione crediti, con
scadenza entro ed oltre i dodici mesi, al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
-entro 12 mesi
952
926
-oltre 12 mesi
77
44
1.029
970
Totale Crediti commerciali
Nella seguente tabella è fornita la movimentazione del fondo svalutazione crediti nell’esercizio 2015.
Fondo svalutazione crediti
11
Al 31
dicembre 2014
Incrementi
(Utilizzi)
Al 31
dicembre 2015
307
103
(31)
379
CREDITI PER IMPOSTE SUL REDDITO
Il saldo al 31 dicembre 2015 dei Crediti per imposte sul reddito, pari a 6 milioni di euro (1 milione di euro al 31
dicembre 2014), si riferisce prevalentemente ai crediti per la quota residua degli acconti IRAP versati nell’esercizio
mentre al 31 dicembre 2014 si riferiva prevalentemente ai crediti per imposte versate in esercizi precedenti.
12
ALTRI CREDITI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio degli Altri crediti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
Risconti commerciali
52
91
Altri crediti verso terzi
74
98
7
9
Anticipi a fornitori
39
41
Altri crediti verso controllanti
48
30
Altri crediti verso consociate
1
1
Altri crediti verso controllate
7
7
Altri crediti verso collegate
1
-
(3)
(4)
226
273
Crediti tributari
(Fondo svalutazione altri crediti verso terzi)
Totale Altri crediti
Bilancio separato 169
al 31 dicembre 2015
Nella seguente tabella è fornita l’analisi degli altri crediti e del relativo fondo svalutazione, per fasce di scaduto al 31
dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2015
Al 31 dicembre 2014
Credito lordo
Svalutazione
Credito lordo
Svalutazione
180
-
228
-
-da 1 a 30 giorni
2
-
1
-
-da 31 a 120 giorni
1
-
3
-
Non scaduto
Scaduto da:
-da 121 a 150 giorni
-oltre 150 giorni
Totale
-
-
2
-
46
(3)
43
(4)
229
(3)
277
(4)
Nella seguente tabella è fornita l’analisi al 31 dicembre 2015 e 2014 degli altri crediti, al netto del relativo fondo
svalutazione crediti, con scadenza entro ed oltre i dodici mesi.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
-entro 12 mesi
196
244
-oltre 12 mesi
30
29
226
273
Totale Altri crediti
I Risconti commerciali sono relativi principalmente a canoni dei siti civili e tecnici e ai canoni di affitto dei circuiti
telefonici. La diminuzione rispetto all’esercizio precedente è principalmente attribuibile al conferimento avvenuto il 18
febbraio 2015 della Business Unit “Tower Development” composta da 7.377 torri e le relative funzioni, dipendenti e
contratti in Galata SpA per i cui dettagli si rinvia alla nota 3.
Gli Altri crediti verso terzi sono relativi essenzialmente a crediti di natura non commerciale.
Al 31 dicembre 2015, gli Altri crediti verso controllanti accolgono i crediti verso Wind Telecom SpA, Wind Acquisition
Holdings Finance SpA, Vimpelcom Ltd e Vimpelcom Amsterdam BV. L’incremento rispetto al 31 dicembre 2014 è
principalmente derivante dal trasferimento da parte della Società di un credito di 13 milioni di euro verso la
controllante indiretta Wind Telecom SpA in applicazione della procedura del consolidato fiscale nazionale (debito di
circa 11 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Gli Altri crediti verso consociate accolgono i crediti verso società del
gruppo Wimpelcom. Per maggiori dettagli si rinvia alle note 6 e 36.
Al 31 dicembre 2015, gli Altri crediti verso controllate accolgono i crediti verso WIND Retail, Wind Acquisition Finance
SA e WIND Finance SL SA. Per maggiori dettagli si rinvia alle note 6 e 36.
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce Crediti tributari al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
IVA
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
4
6
Altri crediti tributari
3
3
Totale Crediti tributari
7
9
Bilancio separato 170
al 31 dicembre 2015
Nella seguente tabella è fornita la movimentazione del fondo svalutazione altri crediti nel corso dell’esercizio 2015.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2014
Fondo svalutazione altri crediti
13
Incrementi
4
(Utilizzi)
Al 31 dicembre 2015
-
(1)
3
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti” al 31 dicembre 2015
ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Depositi bancari e assegni
Denaro liquido e valori bollati
Totale Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
237
141
-
-
237
141
Tali disponibilità sono determinate dalle eccedenze di cassa connesse alla gestione operativa e variano
prevalentemente per effetto dei flussi derivanti dalle normali regolazioni finanziarie. Per maggiori dettagli si rimanda
al commento del Rendiconto Finanziario in nota 38.
14
PATRIMONIO NETTO
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della composizione del Patrimonio Netto al 31 dicembre 2015 e al 31
dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
Capitale sociale
147
147
Riserva Sovrapprezzo azioni
752
752
(156)
(477)
(6)
(1)
- Riserva di cash flow hedge
(36)
(66)
- Riserva legale della Società
29
29
(143)
(439)
743
422
Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita)dell'esercizio
- Riserva per rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS19)
- Riserve diverse e utili (perdite) accumulati, incluso l’utile (perdita)dell'esercizio
Totale Patrimonio netto
Al 31 dicembre 2015 il capitale sociale di WIND Telecomunicazioni SpA, costituito da n. 146.100.000 azioni ordinarie
senza valore nominale possedute dall’azionista unico WIND Acquisition Holdings Finance SpA, è interamente
sottoscritto e versato. Durante l’esercizio non ci sono stati cambiamenti nel numero di azioni della Società.
A seguito della costituzione in pegno delle azioni rappresentative del capitale sociale della Società di proprietà di
WIND Acquisition Holdings Finance SpA si segnala che, in deroga a quanto previsto dall’art. 2352, primo comma, del
Bilancio separato 171
al 31 dicembre 2015
Codice Civile e per espressa pattuizione contrattuale, il diritto di voto nelle Assemblee della Società permane in capo
alla controllante diretta WIND Acquisition Holdings Finance SpA nonostante i vincoli pignoratizi sui titoli azionari.
La delibera dell’Assemblea degli azionisti della Società che il 6 marzo 2015, in seduta ordinaria, ha approvato il
bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014 e la contestuale destinazione della perdita di esercizio, pari a 349 milioni di
euro a Risultati portati a nuovo.
Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 il patrimonio netto del Società, oltre che per il risultato, si è
movimentato principalmente per:

il decremento della riserva attuariale per l’effetto dei proventi e gli oneri rilevati tra le Altre Componenti del
Conto Economico Complessivo, che si riferiscono alla rimisurazione dei piani per i dipendenti a benefici definiti;

l’incremento della riserva di cash flow hedge per l’effetto dei proventi e gli oneri rilevati tra le Altre Componenti
del Conto Economico Complessivo, che si riferiscono per intero all’operatività degli strumenti di finanza derivata
posti a copertura dei flussi di cassa, per i cui dettagli si rimanda alla nota 16. Al riguardo, di seguito è riportata la
movimentazione dell’esercizio della riserva su Cash Flow Hedge.
(milioni di euro)
Rischio interesse
effetto
fiscale
(66)
-
Variazioni di fair value
20
-
Giro a conto economico
10
-
Al 31 dicembre 2015
(36)
-
Al 31 dicembre 2014
Riserva
lorda
Rischio cambio
Totale
Riserva
lorda
effetto
fiscale
Totale
Riserva di
Cash Flow
Hedge
(66)
-
-
-
(66)
20
-
-
-
20
10
-
-
-
10
(36)
-
-
-
(36)
A completamento dell’informativa sul patrimonio netto si fornisce di seguito il prospetto ex art. 2427, n.7 – bis,
riportante le voci di patrimonio netto distinte in base alla loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità,
nonchè della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi.
Natura/descrizione
Possibilità di
utilizzo
Importo
Riepilogo degli utilizzi effettuati nei
precedenti esercizi (*)
Copertura
perdite
Altro
Quota disponibile
(milioni di euro)
Capitale
147
B
-
-
-
Riserva da sovrapprezzo delle azioni
752
A-B-C
752
(752)
-
57
Riserve
Altre riserve
Riserva per derivati Cash Flow Hedge
Utili portati a nuovo
Totale
A-B-C
-
-
-
(36)
B
-
-
-
(474)
A-B-C
(652)
-
-
446
100
Quota non distribuibile
36 (**)
Residua quota distribuibile
64
Legenda:
A: per aumento di capitale
B: per copertura perdite
C: per distribuzione soci
* Gli utilizzi sono quelli effettuati a partire dall’anno 2007, ovvero successivamente all’incorporazione per fusione inversa della ex-controllante Wind
Acquisition Finance SpA
** Rappresenta l’ammontare della quota non distribuibile per effetto della riserva negativa di CFH (36 milioni di euro)
Bilancio separato 172
al 31 dicembre 2015
WIND si dota del capitale necessario per finanziare i fabbisogni di sviluppo dei business ed il funzionamento
operativo; le fonti di finanziamento si articolano in un mix di capitale di rischio e di capitale di debito. Il capitale di
debito è strutturato in diverse scadenze e valute in modo da garantire un’adeguata diversificazione delle fonti di
provvista e un accesso efficiente alle fonti esterne di finanziamento.
15
PASSIVITÀ FINANZIARIE
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di stato patrimoniale Passività finanziarie al 31 dicembre
2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Finanziamenti da società controllate
Al 31 dicembre 2015
Al 31 dicembre 2014
Non corrente
Corrente
Totale
Non corrente
Corrente
Totale
8.767
313
9.080
7.924
244
8.168
Finanziamenti da banche
666
8
674
1.711
166
1.877
Finanziamenti da altri
128
19
147
228
105
333
36
18
54
74
-
74
9.597
358
9.955
9.937
515
10.452
Strumenti di finanza derivata
Totale Passività finanziarie
In data 30 marzo 2015, la Società ha ottenuto l’erogazione di un nuovo finanziamento intercompany di 775 milioni di
euro dalla controllata Wind Acquisition Finance SA a seguito dell’operazione di collocamento da parte della controllata
di obbligazioni Senior Secured Notes, garantite da WIND Telecomunicazioni SpA, per un importo complessivo pari a
775 milioni di euro e scadenza 2020, tramite una combinazione di obbligazioni a tasso variabile Euribor maggiorato
del 4,125% per 400 milioni di euro (Floating Rate Notes) ed un emissione tap delle obbligazioni Senior Secured Notes
2020, attualmente in circolazione, per 375 milioni di euro con cedola al 4%.
La Società ha utilizzato la liquidità ottenuta dal nuovo finanziamento intercompany e dalla rinegoziazione di nuove
senior facilities con scadenza 2019 (pari a circa 700 milioni di euro) effettuata in data 12 marzo 2015, e una parte del
corrispettivo derivante dalla cessione di Galata SpA finalizzata il 26 marzo 2015 (per circa 500 milioni di euro), per
rifinanziare l’attuale Senior Facility Agreement rimborsando le tranches in essere al 30 marzo 2015 per 1.782 milioni
di euro.
Il contratto di finanziamento Senior Facility Agreement rinegoziato prevede nuovi parametri economico-finanziari
(“Financial Covenant”) che la Società deve testare nel caso in cui il tiraggio della Revolving Credit Facility (“RCF”)
superi il 35% del suo totale ammontare. Al 31 dicembre 2015 non è stato effettuato alcun tiraggio della RCF.
La variazione nel saldo dei Finanziamenti da altri è riconducibile principalmente agli effetti derivanti da: i) il rimborso
anticipato effettuato dalla Società il 29 aprile 2015, per un importo pari a 162 milioni di euro, della totalità del debito
verso il Ministero dello Sviluppo Economico acceso nel 2011 a seguito dell’assegnazione dei diritti d'uso delle
frequenze mobili, e ii) il rimborso di 20 milioni di euro relativo alla quota capitale del debito verso istituti finanziari a
fronte del piano di rimborso differito del fair value degli strumenti derivati estinti nell’ambito del rifinanziamento del
debito di gruppo del 26 novembre del 2010.
Per i dettagli circa la composizione e variazione nel saldo degli Strumenti di finanza derivata si rimanda a quanto
commentato alla nota 16.
Bilancio separato 173
al 31 dicembre 2015
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle Passività finanziarie con indicazione dei periodi di pagamento al 31
dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2015
1<x<5 anni
Finanziamenti da società
controllate
313
5.166
3.601
9.080
244
149
7.775
8.168
Finanziamenti da banche
8
666
-
674
166
1.711
-
1.877
19
5
123
147
105
103
125
333
18
36
-
54
-
50
24
74
358
5.873
3.724
9.955
515
2.013
7.924
10.452
Finanziamenti da altri
Strumenti di finanza
derivata
Totale Passività
finanziarie
>5 anni
Totale
Al 31 dicembre 2014
<1 anno
<1 anno
1<x<5 anni
>5 anni
Totale
Nella seguente tabella è fornita la scomposizione per tassi di interesse effettivi e valuta di denominazione, al netto
degli strumenti di finanza derivata, dei finanziamenti in essere al 31 dicembre 2015.
(migliaiadieuro)
Al 31dicembre2015
<5%
5%<x<7,5%
7,5%<x<10%
10%<x<12,5%
12,5%<x<15%
Totale
Euro
997
5.102
3.673
129
-
9.901
Totale
997
5.102
3.673
129
-
9.901
Nella seguente tabella è fornito il confronto tra valore contabile e relativo valore di mercato delle Passività finanziarie
non correnti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. Per le Passività finanziarie correnti, il valore di mercato
approssima il valore contabile.
(milioni di euro)
Finanziamenti da società controllate
Al 31 dicembre 2015
Al 31 dicembre 2014
Valore contabile
Fair value
Valore contabile
Fair value
8.767
9.089
7.924
8.334
Finanziamenti da banche
666
692
1.711
1.758
Finanziamenti da altri
128
128
228
228
36
36
74
74
9.597
9.945
9.937
10.394
Strumenti di finanza derivata
Totale Passività finanziarie
Si evidenzia che il saldo delle Passività finanziarie correnti al 31 dicembre 2015 include esclusivamente le quote dei
finanziamenti bancari, da società controllate e da altri per le quali è contrattualmente previsto il pagamento entro la
fine del prossimo esercizio, con riferimento sia al capitale che agli interessi maturati.
Per i dettagli circa la composizione e variazione nel saldo degli Strumenti di finanza derivata si rimanda a quanto
commentato alla nota 16.
Bilancio separato 174
al 31 dicembre 2015
Finanziamenti da banche
La seguente tabella riporta le principali informazioni relative ai Finanziamenti da banche in essere al 31 dicembre
2015.
(milioni di euro)
Valore
contabile al
31 dicembre
2015
Valore
contabile al 31
dicembre 2014
Valore
nominale al
31 dicembre
2015
-
700
700
EUR
26/11/2019
Euribor+4,25
400
Importo
utilizzabile
Valuta
Scadenza
Tasso di
interesse
Senior Facility Agreement
- Term Loan B1
674
- RCF R1
-
-
-
EUR
26/11/2019
Euribor+4,25
- Tranche A3
-
3
-
EUR
26/11/2018
Euribor+4,25
- Tranche A4
-
168
-
EUR
26/11/2018
Euribor+4,25
- Tranche B3
-
1.083
-
EUR
26/11/2019
Euribor+4,50
- Tranche B4
-
480
-
EUR
26/11/2019
Euribor+4,75
- Revolving
-
100
-
EUR
19/01/2015
Euribor+4,25
Scoperti c/c bancari
-
42
-
Altri ratei passivi
Totale
0
1
-
674
1.877
700
1.100
La variazioni dei saldi rispetto al 31 dicembre 2014 sono principalmente riconducibili agli effetti derivanti
dall’operazione di rinegoziazione in data 12 marzo 2015 del Senior Facility Agreement con nuove senior facilities con
scadenza 2019 (pari a 700 milioni di euro) ed il rimborso delle tranches in essere al 30 marzo 2015 per 1.782 milioni
di euro.
Con l’obiettivo di ridurre l’esposizione dei finanziamenti bancari alla variazione dei tassi di interesse e di cambio, la
Società ha posto in essere operazioni qualificabili come di copertura sul rischio di tasso, per un importo nozionale pari
a 700 milioni di euro, il cui fair value al 31 dicembre 2015 risulta negativo per 23 milioni di euro. La copertura si
estende fino a settembre 2017 ed è composta da contratti di Interest rate swap plain vanilla.
Finanziamenti da società controllate
La seguente tabella riporta le principali informazioni relative ai Finanziamenti da società controllate in essere al 31
dicembre 2015.
(milioni di euro)
Valore
contabile al
31.12.2015
Valore
nominale al
31.12.2015
Valore
contabile al
31.12.2014
Residual
Commitment
Valuta
Scadenza
Tasso di
interesse
Loan Agreement 2020
Purple III
Loan Agreement 2020 C
397
-
400
400
EUR
15/06/2020
4,55%
374
-
375
375
EUR
15/06/2020
4,13%
Loan Agreement 2020 A
540
535
575
575
EUR
15/06/2020
4,40%
Loan Agreement 2020 B
3.299
3.256
3.513
3.513
EUR
15/06/2020
4,40%
Loan Agreement 2021
3.673
3.646
3.780
3.780
EUR
23/03/2021
6,85%
ICL 2016 Depo I
31
-
31
31
EUR
11/01/2016
0,98%
ICL 2016 Depo II
ICL 2016 Depo III
59
-
59
59
EUR
11/01/2016
0,84%
100
-
100
100
EUR
13/01/2016
0,85%
ICL 2015 Depo I
-
40
EUR
12/01/2015
1,27%
ICL 2015 Depo II
-
50
EUR
12/01/2015
1,39%
ICL 2015 Depo III
-
50
EUR
12/01/2015
1,06%
Loan Agreement 2019
149
149
150
150
EUR
30/03/2019
5,57%
Loan Agreement 2020
423
424
420
420
EUR
30/03/2020
5,73%
9.045
8.150
8.528
8.528
Totale
Bilancio separato 175
al 31 dicembre 2015
Le variazioni dei saldi rispetto al 31 dicembre 2014 sono principalmente riconducibili agli effetti derivanti
dall’operazione di rifinanziamento conclusa dalla Società e la controllata Wind Acquistion Finance SA a marzo 2015,
per i cui dettagli si rinvia a quanto sopra esposto.
Al 31 dicembre 2015 i rapporti di conto corrente di corrispondenza aventi scadenza a vista e sui quali maturano
interessi con cadenza trimestrale a tassi allineati a quelli di mercato ammontano a 35 milioni di euro.
La quota corrente dei finanziamenti da società controllate accoglie anche al 31 dicembre 2015 un importo pari a 190
milioni di euro relativo ai depositi a breve verso la controllata Wind Acquisition Finance SA (Loan Agreement a breve
termine) tutti con scadenza gennaio 2016. I depositi a breve verso la controllata stessa al 31 dicembre 2014 sono
stati rimborsati il 11 gennaio 2015 e avevano un valore netto contabile pari 140 milioni di euro.
Con l’obiettivo di ridurre l’esposizione dei finanziamenti da società controllate alla variazione dei tassi di interesse e di
cambio, la Società ha posto in essere operazioni qualificabili come di copertura sul rischio di tasso, per un importo
nozionale pari a 670.000 milioni di euro, il cui fair value al 31 dicembre 2015 risulta negativo per 31 milioni di euro.
La copertura si estende fino al 2020 ed è composta da contratti di Interest rate swap plain vanilla.
Finanziamenti da altri
La voce, con saldo al 31 dicembre 2015 pari a 147 milioni di euro (333 milioni di euro al 31 dicembre 2014), accoglie
essenzialmente:

il debito finanziario per 128 milioni di euro (131 milioni di euro al 31 dicembre 2014) a fronte della
capitalizzazione del diritto di appoggio del backbone, per i cui dettagli si rimanda alla nota 5;

il debito versi istituti finanziari per euro 19 milioni di euro in scadenza nel 2016 (37 milioni di euro, di cui 20
milioni di quota corrente, al 31 dicembre 2014) a fronte del piano di rimborso differito del fair value degli
strumenti derivati estinti in quanto a copertura di finanziamenti rimborsati nell’ambito del rifinanziamento del
debito della Società effettuato nel 2010.
La diminuzione della voce rispetto al 31 dicembre 2014 è essenzialmente riconducibile al rimborso anticipato per 162
milioni di euro, effettuato il 29 aprile 2015 dalla Società, della totalità del debito verso il Ministero dello Sviluppo
Economico acceso nel 2011 a seguito dell’assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze mobili.
16
STRUMENTI DI FINANZA DERIVATA
Nelle tabelle che seguono sono evidenziate le posizioni in Strumenti di finanza derivata aperte al 31 dicembre
2015 e le variazioni rispetto al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2015
Fair Value (+)
Al 31 dicembre 2014
Fair Value (-)
Fair Value (+)
Fair Value (-)
- Rischio cambio
-
-
-
-
- Rischio tasso
-
54
-
74
-
54
-
74
15
-
6
-
Totale derivati non Hedge Accounting
15
-
6
-
Totale derivati
15
54
6
74
Totale Cash Flow Hedge
- Derivati impliciti sui Loan Agreements
Bilancio separato 176
al 31 dicembre 2015
La suddivisione degli strumenti di finanza derivata tra quota corrente e non corrente è riportata nella seguente
tabella.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre 2015
Al 31 dicembre 2014
Fair Value (+)
Fair Value (-)
Correnti
Fair Value (+)
Fair Value (-)
-
18
-
-
Non correnti
15
36
6
74
Totale derivati
15
54
6
74
Per la determinazione del fair value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi si è fatto riferimento alla relativa
quotazione di mercato alla data di chiusura del presente bilancio separato. In assenza di un mercato attivo, il fair
value è stato determinato facendo riferimento a prezzi forniti da operatori esterni ed utilizzando modelli di
valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei
prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili.
Non risultano in essere operazioni a copertura del rischio di cambio in quanto al 31 dicembre 2015 la Società non
risulta essere indebitata in valuta differente dall’Euro.
Al 31 dicembre 2015 sono in essere complessivamente:

operazioni di copertura, con contratti di Interest rate swap plain vanilla a fronte del rischio di tasso sui
finanziamenti verso banche e controllate per un nozionale pari a 1.370 milioni di euro (1.370 milioni di euro al 31
dicembre 2014) e con fair value negativo pari a 54 milioni di euro (negativo pari a 74 milioni di euro al 31
dicembre 2014);

derivati impliciti per 15 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2014), relativi al fair value delle opzioni
di rimborso anticipato sui Loan Agreement 2019, 2020 e 2021, per i cui dettagli si rimanda alla nota 15.
17
BENEFICI PER I DIPENDENTI
Nella seguente tabella è fornita la movimentazione dei Benefici per i dipendenti per l’esercizio chiuso al 31
dicembre 2015.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
2014
Accantonamenti
(Utilizzi)
Altri movimenti
Al 31 dicembre
2015
59
20
(3)
(10)
66
Trattamento di fine rapporto
La variazione nelle variabili attuariali ha comportato durante l’esercizio un incremento dei benefici per i dipendenti
della Società di 8 milioni di euro (7 milioni di euro durante l’esercizio 2014).
Al 31 dicembre 2015 gli altri movimenti includono essenzialmente la diminuzione attribuibile al conferimento
avvenuto il 18 febbraio 2015 della Business Unit “Tower Development” composta da 7.377 torri e le relative funzioni,
dipendenti e contratti in Galata SpA per i cui dettagli si rinvia alla nota 3 nonché il trasferimento del trattamento di
fine rapporto maturato nell’esercizio in esame ai fondi di previdenza complementare ovvero al fondo di Tesoreria
presso l’INPS (17 milioni di euro).
Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR sono le seguenti.
Bilancio separato 177
al 31 dicembre 2015
Tasso medio
di inflazione
Tasso di
attualizzazione
Incremento
stipendi
Tasso di
rotazione
2,00%
2,32%
N/A
0,5%– 6%
Gli effetti a conto economico sono stati i seguenti.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
19
18
Costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti
Oneri finanziari
Totale oneri
Rendimento effettivo delle attività a servizio del piano
1
2
20
20
N/A
N/A
Con i benefici definiti per i dipendenti la Società è esposta ad alcuni rischi, tra cui di seguito vengono dettagliati i più
significativi.

Rischio di tasso di interesse. La presente valutazione della passività derivante dai benefici definiti per i
dipendenti è effettuata utlizzando un tasso di attualizzazione determinato con riferimento ad un calcolo
attuariale. Un decremento nel tasso comporterà un incremento della passività.

Aspettative di vita e di servizio. La presente valutazione della passività derivante dai benefici definiti per i
dipendenti è effettuata con riferimento alla migliore stima sulle aspettative di vita e di servizio dei
dipendenti. Un incremento nelle aspettative di vita o di servizio dei dipendenti comporterà un incremento
della passività.
18
FONDI
Nella seguente tabella è fornita la movimentazione dei Fondi per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015.
(milioni di euro)
Contenziosi
Ristrutturazione personale
Contributo servizio universale (DPR 19/09/1997, N. 318)
Assistenza prodotti
Al 31
dicembre
2014
Incrementi
Utilizzi
Rilasci
Al 31
dicembre
2015
83
10
(20)
(44)
29
-
14
(4)
-
10
17
-
-
(12)
5
1
1
(1)
-
1
24
Smantellamento e ripristino siti
38
-
(14)
-
Altri fondi oneri
37
22
(10)
-
49
176
47
(49)
(56)
118
Totale fondi
La tempistica dei pagamenti relativi ai fondi non correnti è, con poche eccezioni, non contrattualmente fissata e non
può essere stimata con certezza.
Contenziosi
Il fondo, alle date rilevanti, rappresenta la stima, basata sulle migliori informazioni a disposizione, dell’onere
complessivo previsto a carico della Società a seguito della chiusura di tutti i contenziosi in essere (per un dettaglio sui
principali procedimenti in corso si rimanda al paragrafo principali procedimenti pendenti della nota 39).
Bilancio separato 178
al 31 dicembre 2015
Ristrutturazione personale
Il fondo accoglie la stima degli oneri che la Società prevede di sostenere negli esercizi futuri per l’attuazione dei
piani di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale costituiti nella prospettiva dell’efficienza e dell’ottimizzazione dei
costi. L’utilizzo del fondo per 4 milioni di euro è interamente riconducibile ad incentivi all’esodo formalizzati al 31
dicembre 2015.
Contributo servizio universale
Il DPR 19 settembre 1997, N. 318 recante il “Regolamento di attuazione di direttive comunitarie”, prevede all’art. 3,
comma 6, un meccanismo atto a ripartire il costo netto del servizio universale, qualora gli obblighi di fornitura di tale
servizio rappresentino un onere iniquo per l’organismo o gli organismi incaricati di fornirlo. Durante l’esercizio a
seguito delle ultime delibere emesse dall’AGCOM e alla luce dell’iter procedurale di alcuni contenziosi in atto è stato
deciso di diminuire il fondo di 12 milioni di euro.
Smantellamento e ripristino siti
La voce accoglie la stima degli oneri di smantellamento e di rimozione di immobili, impianti e macchinari che
verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni
originali. La diminuzione del fondo durante il 2015 è riconducibile al conferimento in Galata SpA avvenuto il 18
febbraio 2015 della Business Unit “Tower Development” composta da 7.377 torri e le relative funzioni, dipendenti e
contratti, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3.
Altri fondi
La voce accoglie la valutazione di passività certe derivanti da obbligazioni assunte dalla Società per le quali alla data
del presente bilancio viene stimato l’importo da corrispondere alla data di estinzione. In particolare, il fondo accoglie
16 milioni di euro per la passività relativa al trattamento di quiescenza connesso ai contratti di agenzia in essere alla
data di bilancio e 15 milioni di euro relativi alla stima dell’onere riferibile al piano di compensation finalizzato alla
retention ed incentivazione a lungo termine del management.
19
ALTRE PASSIVITA’
Le Altre passività non correnti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014 ammontano rispettivamente a 138 e
160 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2015 la voce accoglie essenzialmente:

per 81 milioni di euro la sospensione dell’effetto economico positivo derivante dall’operazione di sostituzione
di apparati trasmissivi negli esercizi dal 2011 al 2015 che sarà rilasciato nel conto economico lungo la vita
utile dei cespiti;

per 34 milioni di euro il contributo in conto capitale riconosciuto nell’ambito dell'assegnazione delle
frequenze (vedi nota 5) come sconto del 3% sull'ammontare complessivo della gara per l'impegno già
assunto per la realizzazione delle nuove reti di utilizzo per oltre il 50% di apparati che presentano
caratteristiche di ecosostenibilità ambientale. L’importo sarà rilasciato a conto economico tra gli Altri Ricavi
nel momento in cui ci sarà la ragionevole certezza che veranno rispettate le condizioni previste e
Bilancio separato 179
al 31 dicembre 2015
coerentemente all'ammortamento degli apparati con caratteristiche ecosotenibili che verranno acquistati e
messi in esercizio per lo sviluppo della rete;

per 11 milioni di euro il contributo in conto capitale riconosciuto nell'ambito della partecipazione della
Società ad alcuni progetti regionali per la realizzazione di investimenti a sostegno dello sviluppo locale.
L’importo sarà rilasciato a conto economico lungo la vita utile dei relativi cespiti.
20
DEBITI COMMERCIALI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio dei Debiti commerciali al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
398
457
58
54
Debiti verso controllanti
-
3
Debiti verso controllate
6
9
Debiti verso operatori telefonici
Debiti verso agenti e rivenditori autorizzati
Debiti verso collegate
32
-
Debiti verso consociate
48
34
Altri debiti commerciali
Totale Debiti commerciali
1.070
1.102
1.612
1.659
La variazione della voce in esame è riconducibile essenzialmente agli effetti derivanti dalle normali regolazioni
finanziarie avvenute durante l’esercizio.
I Debiti verso operatori telefonici sono relativi prevalentemente alle prestazioni di interconnessione e roaming.
I Debiti verso agenti e verso rivenditori autorizzati sono derivanti dalle commissioni da corrispondere agli agenti e i
rivenditori autorizzati.
I Debiti verso consociate si riferiscono prevalentemente: i) al debito della Società verso Vimpelcom International
Services per l’erogazione di servizi di negoziazione e firma degli accordi relativi alle condizioni economiche del
roaming internazionale e ii) al debito relativo ai rapporti con operatori telefonici appartenenti al gruppo VimpelCom.
Si evidenzia che rispetto al 2014 i debiti verso SPAL TLC SpA sono stati riclassificati nella voce debiti verso rivenditori
autorizzati. Per maggiori dettagli si rinvia alle note 6 e 36. I Debiti verso collegate si riferiscono essenzialmente ai
debiti verso Galata SpA per il contratto di servizi sottoscritto nell’ambito dell’accordo con Cellnex Telecom, per i cui
dettagli si rinvia alla nota 3.
I Debiti verso controllate si riferiscono ai debitii verso WIND Retail, Wind Acquisition Finance SA e Wind Acquisition
Finance II SA. Per maggiori dettagli si rinvia alle note 6 e 36.
La voce Altri debiti commerciali si riferisce principalmente ai debiti verso fornitori per l’acquisto di beni e servizi.
L’analisi dei debiti commerciali per periodo di pagamento è fornita nella seguente tabella.
(milioni di euro)
-entro 12 mesi
-oltre 12 mesi
Totale Debiti commerciali
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
1.612
1.527
-
132
1.612
1.659
Bilancio separato 180
al 31 dicembre 2015
21
ALTRI DEBITI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio degli Altri debiti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
Debiti verso istituti previdenziali
20
22
152
163
Debiti verso il personale
20
27
Debiti verso enti governativi per contributi
10
11
Altri debiti verso controllanti
167
167
Altri debiti verso controllate
1
1
Altri debiti verso consociate
-
-
155
158
21
20
Debiti tributari
Debiti per traffico pre-pagato da utilizzare
Risconti passivi
Altri debiti
100
81
Totale Altri debiti
646
650
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
640
624
L’analisi degli altri debiti per periodo di pagamento è fornita nella seguente tabella.
(milioni di euro)
-entro 12 mesi
-oltre 12 mesi
Totale Altri debiti
6
26
646
650
I Debiti verso istituti previdenziali si riferiscono essenzialmente al debito per contributi sulle competenze del mese di
dicembre a carico della Società e dei dipendenti ed ai contributi a carico della Società maturati sulle retribuzioni
differite (prevalentemente ferie e permessi maturati e non goduti). La voce accoglie, inoltre, il debito verso l’INPS per
le quote non ancora versate del TFR maturato dai dipendenti che ne hanno scelto la destinazione al Fondo di
Tesoreria secondo quanto previsto dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 “Legge Finanziaria 2007” e successivi
Decreti e regolamenti.
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio dei Debiti tributari per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 e al 31
dicembre 2014.
(milioni di euro)
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
2015
2014
Tassa concessione governativa
24
26
Ritenute d'acconto
10
11
IVA
91
78
Altri debiti
27
48
152
163
Totale Debiti tributari
Gil altri debiti tributari accolgono, per 26 milioni di euro, di cui 21 milioni a breve termine e 5 milioni a lungo termine,
(46 milioni di euro al 31 dicembre 2014), il debito verso l'Erario a fronte della chiusura dell'avviso di accertamento
per adesione con l'Agenzia delle Entrate, in merito alle ritenute sugli interessi del Senior Facility Agreement del 26
maggio 2005 degli anni precedenti. Il piano di rimborso del debito è di dodici rate trimestrali a partire dal 22 maggio
2014 fino al 22 febbraio 2017, e con un tasso di interesse pari al 1%.
Bilancio separato 181
al 31 dicembre 2015
I Debiti verso il personale sono relativi principalmente alla passività nei confronti dei dipendenti per ferie e permessi
maturati e non goduti a fine esercizio. La diminuzione dei debiti verso il personale e dei debiti verso istituti
previdenziali rispetto al 31 dicembre 2014 è dovuta principalmente a minori retribuzioni differite conseguenti
all’accordo con le Organizzazioni Sindacali raggiunto il 10 ottobre 2012 che prevede la revisione dei principali istituti
economici e normativi del costo del lavoro per il periodo 2013-2017.
I Debiti verso enti governativi per contributi sono rappresentati dai contributi dovuti a fronte delle licenze ed
autorizzazioni concesse dagli enti governativi competenti.
Gli Altri debiti verso controllanti si riferiscono principalmente: i) al debito verso la controllante diretta Wind Acquisition
Holdings Finance SpA sorto durante l’esercizio 2014 nell'ambito del rifinanziamento del gruppo (per 142 milioni di
euro); ii) al debito della Società verso la controllante indiretta Wind Telecom SpA relativo all’erogazione di servizi (IT,
marketing, personale, acquisti, etc) per i cui dettagli si rimanda al commento della nota 36.
Si evidenzia che al 31 dicembre 2014 la voce accoglieva anche il debito verso la controllante indiretta Wind Telecom
SpA a seguito del trasferimento da parte della Società dei debiti per imposte (IRES) in applicazione della procedura
del consolidato fiscale nazionale 12 milioni di euro (credito di 13 milioni di euro al 31 dicembre 2015 per i cui dettagli
si rinvia alla nota 12).
I Debiti per traffico pre-pagato da utilizzare consistono nella quota parte di traffico pre-pagato, venduto dalla Società
tramite SIM e ricariche, per la parte non ancora utilizzata dagli utenti a fine esercizio.
I Risconti passivi derivano dalla fatturazione anticipata negli esercizi precedenti e nel corso del 2015, nel rispetto
delle condizioni contrattuali, dei canoni e del contributo d’installazione (“Initial Capacity”) relativi all’uso di capacità a
banda larga, con competenza economica successiva al 31 dicembre 2015.
Gli Altri debiti includono principalmente i debiti verso fondi di previdenza complementare, debiti per commissioni
bancarie, i depositi cauzionali ricevuti da clienti, debiti per importi incassati a fronte di crediti ceduti e altre partite
residuali.
22
DEBITI PER IMPOSTE SUL REDDITO
I saldi al 31 dicembre 2015, pari a 13 milioni di euro, di cui 6 milioni a breve termine e 7 milioni a lungo termine, (1
milione di euro al 31 dicembre 2014), rappresenta prevalentemente il debito per imposte sul reddito d’esercizio della
Società, al netto degli acconti versati per i periodi di imposta corrispondenti.
Le partite di credito e debito per IRES sono esposte tra i crediti e debiti verso controllante in quanto la Società
aderisce al consolidato fiscale di Wind Telecom SpA.
Bilancio separato 182
al 31 dicembre 2015
23
RICAVI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Ricavi al 31 dicembre 2015 ed al 31
dicembre 2014.
(milioni di euro)
2015
2014
12 mesi
12 mesi
Ricavi da vendita
293
216
77
- Servizi di telefonia
3.466
3.642
(176)
(4,8)%
380
381
(1)
(0,3)%
39
36
3
8,3%
6
6
-
0,0%
- Traffico da interconnessione
- Roaming internazionale
- Prestazioni ad autorità giudiziarie
- Altri ricavi da prestazioni
Variazioni
Assolute
%
35,6%
118
109
9
8,3%
Ricavi da prestazioni di servizi
4.009
4.174
(165)
(4,0)%
Totale Ricavi
4.302
4.390
(88)
(2,0)%
La voce mostra un decremento del 2% nel 2015 rispetto al 2014. Tale effetto è riconducibile principalmente ad un
decremento dei ricavi da servizi di telefonia solo parzialmente compensato dall’incremento dei ricavi da vendita.
I ricavi da Servizi di telefonia risentono del difficile contesto macroeconomico e della contrazione del mercato,
mostrando una diminuzione che si è contenuta ad un 4,8% nel 2015 rispetto al 2014, grazie al sostanziale
mantenimento della base clienti mobile e allo sviluppo di offerte dedicate alla navigazione internet sul mobile.
L’incremento dei ricavi da vendita è principalmente attribuibile alle maggiori vendite dei terminali di telefonia mobile
di fascia alta rispetto al periodo precedente.
24
ALTRI RICAVI
Gli Altri ricavi ammontano a 126 milioni di euro nel 2015 (in decremento di 117 milioni di euro rispetto all’esercizio
2014) e si riferiscono principalmente al rilascio a conto economico di contributi in conto capitale, penali ed agli effetti
derivanti dalla definizione di controversie e relativi accordi commerciali con alcuni fornitori.
Il decremento della voce rispetto al 2014 è attribuibile essenzialmente ai minori effetti dovuti alla definizione di
controversie.
Bilancio separato 183
al 31 dicembre 2015
25
ACQUISTI DI MATERIALI E SERVIZI ESTERNI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Acquisti di materiali e servizi esterni al
31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
2015
2014
12 mesi
12 mesi
Assolute
%
Traffico da interconnessione
561
609
(48)
(7,9)%
Costi di acquisizione clienti
181
209
(28)
(13,4)%
Affitti siti civili/tecnici ed altri costi di godimento
169
240
(71)
(29,6)%
Acquisti di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
295
222
73
32,9%
Affitto rete di accesso locale e circuiti
382
427
(45)
(10,5)%
Pubblicità e servizi promozionali
100
109
(9)
(8,3)%
Costi per altri servizi in outsourcing
272
122
150
123,0%
Costi di manutenzione e riparazione
Utenze
Variazioni
51
85
(34)
(40,0)%
101
130
(29)
(22,3)%
(6,7)%
Roaming nazionale ed internazionale
28
30
(2)
Consulenze e prestazioni professionali
42
36
6
16,7%
Variazione rimanenze
(6)
3
(9)
(300,0)%
Altri costi per servizi
141
133
8
6,0%
2.317
2.355
(38)
(1,6)%
Totale Acquisti di materiali e servizi esterni
La variazione della voce è dovuta essenzialmente all’effetto combinato delle seguenti voci rispetto al 31 dicembre
2014:

decremento di 71 milioni di euro nei costi per Affitti siti civili/tecnici ed altri costi di godimento beni di terzi e
di 29 milioni di euro nei costi per Utenze riconducibili essenzialmente all’effetto derivante dal conferimento
avvenuto il 18 febbraio 2015 della Business Unit “Tower Development” composta da 7.377 torri e le relative
funzioni, dipendenti e contratti in Galata SpA, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3;

decremento di 48 milioni di euro nei costi per Traffico da interconnessione principalmente dovuto alla
diminuzione delle tariffe ed al decremento dei volumi degli SMS e MMS uscenti;

decremento di 45 milioni di euro nei costi per Affitti rete di accesso locale e circuiti principalmente dovuto ad
una diminuzione dei volumi per quanto riguarda i servizi WLR, ULL e Bitstream;

decremento di 34 milioni di euro nei costi per Manutenzione e riparazione riconducibile essenzialmente ad
una ottimizzazione dei contratti di manutenzione della rete e dei sistemi informatici;

decremento di 28 milioni di euro nei Costi Acquisizione Clienti a seguito della diminuzione delle commissioni
sulle attivazioni e sulla vendita delle ricariche telefoniche;

incremento di 150 milioni di euro nei costi per Altri servizi in outsourcing principalmente dovuto al contratto
di servizi con Galata SpA sottoscritto nell’ambito dell’accordo con Cellnex Telecom, per i cui dettagli si rinvia
alla nota 3;

incremento netto di 64 milioni di euro nei costi per Acquisti di materie prime, sussidiarie, di consumo e
merci e Variazione rimanenze principalmente dovuto all’incremento dei costi unitari di acquisto come effetto
dello spostamento delle vendite verso terminali di fascia alta.
Bilancio separato 184
al 31 dicembre 2015
Si evidenzia che la voce consulenze e prestazioni professionali include i compensi maturati nell’esercizio per le cariche
ricoperte dai membri del Collegio sindacale, pari a 166 migliaia di euro, nonché i compensi maturati nell’esercizio a
fronte delle attività svolte dalla società di revisione, pari a 1.244 migliaia di euro (i corrispettivi spettanti per la
revisione legale del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015 sono pari a 887 migliaia di euro). Nell’Assemblea
ordinaria degli azionisti della Società del 6 marzo 2015 non sono stati riconosciuti compensi agli Amministratori della
stessa.
26
ALTRI COSTI OPERATIVI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Altri costi operativi al 31 dicembre 2015
ed al 31 dicembre 2014.
2015
2014
12 mesi
12 mesi
Assolute
%
102
111
(9)
(8,1)%
(125,0)%
(milioni di euro)
Svalutazione di crediti commerciali e attività correnti
Variazioni
Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri
(3)
12
(15)
Contributi annuali su licenze e frequenze
38
33
5
15,2%
Altri costi operativi
17
22
(5)
(22,7)%
154
178
(24)
(13,5)%
Totale Altri costi operativi
La diminuzione rispetto al 2014 degli accantonamenti per rischi e oneri risente del rilascio del fondo per il Contributo
al Servizio Universale per 12 milioni di euro, per i cui dettagli si rinvia alla nota 18, mentre la diminuzione durante
l’esercizio 2015 della svalutazione dei crediti commerciali è in linea con la contrazione dei ricavi.
27
COSTI DEL PERSONALE
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Costi del personale al 31 dicembre 2015
ed al 31 dicembre 2014.
2015
2014
12 mesi
12 mesi
Assolute
%
244
259
(15)
(5,8)%
Oneri sociali
67
69
(2)
(2,9)%
Altri costi del personale
11
12
(1)
(8,3)%
Trattamento di fine rapporto
18
18
-
0,0%
(Costi capitalizzati per lavori interni)
(61)
(59)
(2)
3,4%
Totale costi del personale
279
299
(20)
(6,7)%
(milioni di euro)
Stipendi
Variazioni
La variazione rispetto all’esercizio precedente è riconducibile principalmente agli effetti derivanti dall’accordo
sindacale del 29 luglio 2014 che ha previsto l’attivazione di contratti di solidarietà per un periodo di 18 mesi (a partire
da settembre 2014) nonché dalla diminuzione del numero medio dei dipendenti di 89 unità durante il 2015,
principalmente come effetto derivante dal conferimento avvenuto il 18 febbraio 2015 della Business Unit “Tower
Development” composta da 7.377 torri e le relative funzioni, dipendenti e contratti in Galata SpA, per i cui dettagli si
Bilancio separato 185
al 31 dicembre 2015
rinvia alla nota 3. Tali effetti sono stati solo parzialmente compensati dagli aumenti dei minimi contrattuali da aprile
2014, come previsto dal Contratto Nazionale di Lavoro in vigore fino al 31 dicembre 2014.
Il numero puntuale dei dipendenti è il seguente.
2015
2014
12 mesi
12 mesi
Dirigenti
119
123
Quadri
619
617
5.413
5.473
6.151
6.213
Impiegati
Numero puntuale dipendenti
Il numero medio dei dipendenti è il seguente.
2015
2014
12 mesi
12 mesi
Dirigenti
121
126
Quadri
614
619
5.437
5.494
6.172
6.239
Impiegati
Numero medio dipendenti
28
COSTI DI RISTRUTTURAZIONE
La voce che presenta un saldo di 19 milioni di euro al 31 dicembre 2015 si riferisce prevalentemente alla stima degli
oneri che la Società prevede di sostenere per l’attuazione dei piani di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale
costituiti nella prospettiva dell’efficienza e dell’ottimizzazione della struttura dei costi ed è riconducibile per 14 milioni
di euro al fondo per ristrutturazione del personale e per 5 milioni di euro ad altri fondi per contratti onerosi.
29
AMMORTAMENTI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Ammortamenti al 31 dicembre 2015 ed al
31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
2015
2014
12 mesi
12 mesi
Assolute
Variazioni
%
(1,4)%
Ammortamento Immobili, impianti e macchinari
681
691
(10)
- Attrezzature industriali e commerciali
- Impianti e macchinari
11
11
-
0,0%
- Altri beni
19
21
(2)
(9,5)%
111
114
(3)
(2,6)%
192
192
-
0,0%
Ammortamenti di Attività immateriali a vita utile definita
- Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione di opere
dell'ingegno
- Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
- Altre attività immateriali
Totale Ammortamenti
158
185
(27)
(14,6)%
1.172
1.214
(42)
(3,5)%
Bilancio separato 186
al 31 dicembre 2015
Gli ammortamenti si decrementano di 42 milioni di euro rispetto al 2014, di cui: 12 milioni di euro relativi agli
Immobili impianti e macchinari per effetto principalmente dal conferimento avvenuto il 18 febbraio 2015 della
Business Unit “Tower Development” composta da 7.377 torri e le relative funzioni, dipendenti e contratti in Galata
SpA, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3, e 30 milioni di euro relativi alle Attività immateriali essenzialmente a fronte
del trend decrescente delle capitalizzazioni dei costi acquisizioni clienti.
30
SVALUTAZIONI /RIPRISTINI DI ATTIVITA’ NON CORRENTI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Svalutazioni di Attività non correnti al
31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Ripristini (Svalutazioni) di immobili, impianti e macchinari
Ripristini (Svalutazioni) di attività immateriali
Totale Ripristini (Svalutazioni) di attività non correnti
2015
2014
12 mesi
(28)
12 mesi
(12)
Variazioni
Assolute
(16)
%
133,3%
(2)
-
(2)
n.s.
(30)
(12)
(18)
150,0%
La voce si riferisce principalmente alle svalutazioni delle immobilizzazioni in corso per le quali non si ritiene ci siano
più i presupposti di recuperabilità per 26 milioni di euro, di cui 24 milioni di euro relative a immobili impianti e
macchinari e 2 milioni di euro relativi ad attività immateriali.
31
PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) DA REALIZZO DI ATTIVITA’ NON CORRENTI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Plusvalenze (minusvalenze) da
realizzo di attività non correnti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Plusvalenze da cessione di immobili, impianti e macchinari
Minusvalenze da cessione di immobili, impianti e macchinari
Totale Plusvalenze (minusvalenze) da realizzo di
attività non correnti
Variazioni
2015
2014
12 mesi
12 mesi
Assolute
%
493
-
493
n.s.
(9)
(5)
(4)
80,0%
484
(5)
489
n.s.
La variazione rispetto all’esercizio precedente è riferibile essenzialmente alla plusvalenza di 490 milioni di euro
derivante dalla cessione del 90% di Galata SpA, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3.
32
PROVENTI FINANZIARI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Proventi finanziari al 31 dicembre 2015
ed al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
2015
2014
12 mesi
12 mesi
Variazioni
Assolute
%
71,4%
Proventi da strumenti finanziari derivati no hedge accounting
12
7
5
Altri proventi finanziari
95
61
34
55,7%
107
68
39
57,4%
Totale Proventi finanziari
Bilancio separato 187
al 31 dicembre 2015
Gli altri proventi finanziari accolgono essenzialmente al 31 dicembre 2015 interessi finanziari per 95 milioni di euro
maturati sui crediti finanziari verso la controllante Wind Acquistion Holdings Finance SpA (61 milioni di euro al 31
dicembre 2014) in virtù degli accordi intercompany siglati il 23 aprile 2014 e il 4 agosto 2014, per i cui dettagli si
rinvia alla nota 6.
La voce mostra anche un incremento riconducibile essenzialmente all’inefficacia positiva rilevata sui derivati di
copertura, per 5 milioni di euro, a cui si somma l’effetto derivante dalla valutazione al fair value dei derivati impliciti
sui Loan Agreement 2019, 2020 e 2021, che durante il 2015 ha comportato la rilevazione di un provento pari a 7
milioni di euro, rispetto ai proventi per 4 milioni di euro e oneri per 61 milioni di euro durante il 2014.
33
ONERI FINANZIARI
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Oneri finanziari al 31 dicembre 2015 ed
al 31 dicembre 2014.
2015
2014
12 mesi
12 mesi
Assolute
%
Finanziamenti bancari
(117)
(176)
59
(33,5)%
Finanziamenti da società controllate
(580)
(634)
54
(8,5)%
(1)
(2)
1
(50,0)%
Effetti hedge accounting
Oneri da strumenti finanziari derivati no hedge
accounting
(31)
(42)
11
(26,2)%
(13)
(61)
48
(78,7)%
Svalutazione di attività finanziarie
(18)
-
(18)
n.s.
(milioni di euro)
Variazioni
Interessi da:
Attualizzazione fondi
Altri
Totale Oneri finanziari
(42)
(23)
(19)
82,6%
(802)
(938)
136
(14,5)%
Il saldo della voce accoglie essenzialmente gli interessi passivi maturati sulle passività finanziarie in essere alla data
del 31 dicembre 2015, per i cui dettagli si rimanda al commento della nota 15, a cui si somma l’effetto negativo
dell’hedge accounting per 31 milioni di euro (42 milioni di effetto negativo al 31 dicembre 2014) e l’inefficacia
negativa rilevata sui derivati di copertura, per 13 milioni di euro.
La diminuzione degli interessi da finanziamenti bancari è attribuibile all’operazione di rinegoziazione del Senior Facility
Agreement, effettuata il 30 marzo 2015, che ha comportato: i) la diminuzione del nozionale a 700 milioni di euro
attraverso rimborsi parziali; ii) la rimodulazione della scadenza dal 2018 al 2019, e iii) il rilascio a conto economico di
34 milioni di euro di oneri sospesi relativi alle tranche rimborsate; per maggiori dettagli si rinvia alla nota15.
Gli interessi finanziari da finanziamenti da società controllata si decrementano nel periodo rispetto al 2014 a seguito
delle operazioni di rifinaziamento poste in essere nel 2014 (per i cui dettagli si rimanda a quanto commentato nel
bilancio separato al 31 dicembre 2014) che hanno comportato una diminuzione del tasso di interesse effettivo sul
debito a cui si è aggiunta il nuovo finanziamento intercompany del 30 marzo 2015 per un importo complessivo pari a
775 milioni di euro e scadenza 2020 e per i cui dettagli si rinvia alla nota 15.
Bilancio separato 188
al 31 dicembre 2015
L’incremento degli altri oneri finanziari è principalmente dovuta all’effetto positivo per 31 milioni di euro al 31
dicembre 2014 relativo al rilascio di un fondo finanziario rilevato nel 2013.
34
UTILI (PERDITE) SU CAMBI - NETTE
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Utili (perdite) su cambi - nette al 31
dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
Variazioni
2015
2014
12 mesi
12 mesi
Assolute
%
Utili su cambi realizzati
4
1
3
300,0%
Utili su cambi da valutazione
1
-
1
n.s.
Utili su cambi
5
1
4
400,0%
18
2
16
800,0%
(milioni di euro)
Perdite su cambi realizzate
Perdite su cambi da valutazione
3
-
3
n.s.
21
2
19
950,0%
(16)
(1)
(15)
n.s.
Perdite su cambi
Utili (perdite) su cambi – nette
35
IMPOSTE
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Imposte al 31 dicembre 2015 ed al 31
dicembre 2014.
(milioni di euro)
Imposte correnti dell'esercizio
2015
2014
12 mesi
12 mesi
Variazione
Assolute
%
(58)
(69)
11
Imposte esercizi precedenti
49
4
45
(15,94)%
n.s.
Imposte differite
76
17
59
347,1%
Totale Imposte
67
(48)
115
(239,6)%
Al 31 dicembre 2015 la voce è costituita:

per 58 milioni di euro da imposte correnti sul reddito (di cui 26 milioni di euro per onere da consolidato fiscale
“IRES” ed 32 milioni di euro per IRAP) maturate sul reddito fiscale dell’esercizio 2015;

per 49 milioni di euro per gli effetti derivanti dalla revisione delle imposte relative ad esercizi precedenti, di cui
10 milioni di euro di effetto negativo sulle imposte differite;

per 76 milioni di euro da imposte differite derivanti da rilascio di differite attive per 4 milioni di euro, riconducibili
essenzialmente alla variazione delle differenze temporanee sui fondi e sull’attivo non corrente, e dal rilascio di
differite passive per 80 milioni di euro, riconducibili alla variazione delle differenze temporanee sulle
immobilizzazioni.
Bilancio separato 189
al 31 dicembre 2015
Di seguito è rappresentata la riconciliazione tra aliquota di imposta teorica ed effettiva per gli esercizi chiusi al 31
dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014.
(milioni di euro)
Anno 2015
Aliquota fiscale teorica
Risultato prima delle imposte
Anno 2014
27,50%
27,50%
230
(301)
63
Imposte IRES teoriche
Costi/ricavi non deducibili/non imponibili
(83)
(61)
5
-
83
Effetto cambio aliquota
(53)
-
Rettifica imposte anni precedenti
(48)
(4)
Imposte differite attive non rilevate
Imposte IRES effettive (correnti e differite)
Aliquota IRES effettiva
(99)
1
(42,9)%
(0,2)%
32
IRAP
Imposta effettiva da conto economico
Aliquota fiscale complessiva
47
(67)
(29,0)%
48
(15,9)%
Con riferimento alla suddetta tabella di riconciliazione dell’aliquota fiscale teorica con quella effettiva, occorre rilevare
che l’analisi è stata svolta con riferimento all’IRES. E’ stato comunque evidenziato il costo addebitato a conto
economico per l’IRAP per consentire una riconciliazione con il saldo riportato alla voce imposte.
36
RAPPORTI CON ENTITÀ CORRELATE
Rapporti economici e patrimoniali con entità correlate
Si specifica che i rapporti con entità correlate rientrano nella normale attività di gestione e che, dal punto di vista
economico, sono stati contrattualizzati a condizioni di mercato e sono dovuti prevalentemente a rapporti con
operatori telefonici.
Con riferimento ai rapporti di WIND con la controllante indiretta Wind Telecom SpA si evidenzia che la Società riceve
servizi relativi principalmente a IT, marketing, personale, acquisti, etc, mentre per quanto riguarda i rapporti con la
società correlata Vimpelcom International Services, WIND riceve servizi di negoziazione e firma degli accordi relativi
alle condizioni economiche del roaming internazionale.
Con riferimento ai rapporti con la controllante Wind Acquisition Holdings Finance SpA, il 23 aprile 2014 e il 4 agosto
2014 sono stati sottoscritti due contratti di finanziamento infragruppo in virtù dei quali la Società ha concesso alla
controllante rispettivi prestiti per un importo nominale fino a 925 milioni di euro e fino a 75 milioni di euro, di cui il
primo totalmente erogato e il secondo erogato per 43,7 milioni di euro al 31 dicembre 2015. Per maggiori dettagli si
rinvia alla nota 6.
Con riferimento ai rapporti con la società collegata Galata SpA si evidenzia che sono relativi al contratto di servizi
sottoscritto con la Società per la fornitura di una vasta gamma di servizi per i cui dettagli si rinvia alla nota 3.
Bilancio separato 190
al 31 dicembre 2015
Inoltre, si evidenzia che, il 23 aprile 2014, il credito finanziario intercompany sottoscritto il 29 novembre 2010 tra la
Società e la controllante indiretta Wind Telecom SpA è stato compensato, per 163 milioni di euro, con una parte del
debito per imposte (IRES) trasferito dalla Società a Wind Telecom SpA a seguito dell'adesione al contratto
consolidato fiscale nazionale con Wind Telecom SpA; il rimanente debito tra WIND e la controllante indiretta Wind
Telecom SpA, per 142 milioni di euro, è stato trasferito nella stessa data da quest’ultima alla controllante diretta
Wind Acquisition Holdings Finance SpA.
La Società non detiene al 31 dicembre 2015, né ha detenuto nel corso del periodo, azioni proprie della Società né
azioni della controllante WIND Acquisition Holdings Finance SpA o della controllante indiretta Wind Telecom SpA, né
direttamente, né per il tramite di fiduciarie.
Di seguito si riportano sinteticamente i principali effetti economici e patrimoniali delle operazioni realizzate
nell'esercizio a seguito dei rapporti con entità correlate.
(migliaia di euro)
Armenija Telefon Kompani
DiGi (Malaysia)
DTAC/UCOM (Thailand)
GrameenPhone (Bangladesh)
KaR-Tel
Kievstar
Maritim Communication Partner AS
Mobitel LLC Georgia
Orascom Telecom Algeria SpA
Orascom Telecom Bangladesh Ltd.
Orascom Telecom Holding SAE
Pakistan Mobile Communications Ltd.
SKY MOBILE LLC
Telenor Magyarorszag KFT (Hungary)
Telenor Mobile Communications AS
Telenor Pakistan (Pakistan)
Telenor Serbia (Serbia)
Unitel
Vimpelcom ltd
VimpelCom Lao Co, Ltd
Vympel-Kommunikacii
WIND Acquisition Holdings Finance SpA
Wind Telecom SpA*
Wind Acquisition Finance SA
Wind Acquisition Finance II SA
Wind Finance SL SA
WIND Retail Srl
Galata SpA
SPAL TLC SpA**
Vimpelcom International services
Tacom LLC (Tajikistan)
Telenor Sverige AB
VimpelCom Amsterdam B.V.
Cosmo Bulgaria Mobile EAD
Esercizio chiuso al 31 dicembre 2015
Ricavi
Proventi/
(oneri)
finanziari
Costi
Crediti
comm.
Crediti
diversi
Crediti/(Debiti)
finanziari
Debiti
comm.
Debiti
diversi
14
9
8
79
91
744
9
160
9
93
1
172
184
5
59
6
2.019
1.104
44
279
41.704
1.248
99.188
33
15
74
147.351
94.552
(591.754)
(20)
(497.222)
3
2
22
40
7
23.202
263
7
259
20
31
1
125
19
2
43
3
0
7.856
6.924
26.954
142.764
9.500
15.443
1
74
233.565
1
6
1
29
7
658
178
402
336
267
27
1
49
2
1
34.367
22
36.354
78
4.979
2.103
36.112
2.620
8
4.170
1.441
938
4.565
57.014
1.122.262
(9.040.642)
(35.019)
(7.953.399)
30
4
6
45
35
9.456
72
9
17
1.977
2
15
16
2
49
1
1.423
816
5.178
31.814
35.097
10
86.074
141.985
24.894
1.444
90
413
168.826
Totale
* i crediti verso Wind Telecom SpA si riferiscono per 13.294 migliaia di euro al trasferimento, da parte di WIND Telecomunicazioni SpA dei crediti per imposte (IRES) a seguito
dell'adesione al consolidato fiscale nazionale con Wind Telecom SpA.
** i ricavi verso SPAL TLC SpA includono quanto fatturato da WIND Telecomunicazioni SpA per la vendita di ricariche telefoniche (90.186 migliaia di euro). Il 15 luglio 2015 la
Società ha perso la qualità di socio in SPAL TLC SpA per cui i relativi saldi di credito e debito sono stati riclassificati verso terzi.
Amministratori
Nel 2015 agli Amministratori di WIND Telecomunicazioni SpA, identificati come “Key Management Personnel”, non
sono stati riconosciuti compensi in quanto non deliberati dall’Assemblea ordinaria degli azionisti.
Bilancio separato 191
al 31 dicembre 2015
Nel corso dell’ esercizio 2015 non sono state effettuate operazioni con Amministratori.
37
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
La tabella seguente evidenzia l’ammontare della posizione finanziaria netta della Società con il dettaglio delle sue
principali componenti, già commentate nelle precedenti note 6, 15 e 16 relative alle voci di bilancio patrimoniali
aventi natura finanziaria.
Al 31 dicembre
Al 31 dicembre
(milioni di euro)
2015
2014
Finanziamenti da società controllate
8.767
7.924
Finanziamenti da banche
666
1.711
Finanziamenti da altri
128
228
Strumenti di finanza derivata
36
74
9.597
9.937
313
244
8
166
Finanziamenti da altri
19
105
Strumenti di finanza derivata
18
0
358
515
INDEBITAMENTO FINANZIARIO LORDO TOTALE
9.955
10.452
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
(237)
(141)
Passività finanziarie non correnti
Finanziamenti da società controllate
Finanziamenti da banche
Passività finanziarie correnti
Crediti finanziari
Attività finanziarie correnti
Strumenti di finanza derivata
Crediti finanziari
Attività finanziarie non correnti
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
(20)
(21)
(20)
(21)
(15)
(6)
(1.109)
(992)
(1.124)
(998)
8.574
9.292
L’indebitamento finanziario netto non include i depositi cauzionali pari a 5 milioni di euro e a 4 milioni di euro
rispettivamente al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.
38
RENDICONTO FINANZIARIO
Il flusso di cassa generato dall’attività operativa, pari a 826 milioni di euro nell’esercizio 2015, si è decrementato di 20
milioni di euro rispetto al precedente esercizio principalmente per effetto delle variazioni del capitale circolante legate
al regolamento di attività e passività correnti.
L’attività d’investimento ha assorbito cassa durante l’esercizio 2015 per un ammontare complessivo di 140 milioni di
euro, in decremento di 1.389 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, principalmente per effetto di: i) la
cessione di Galata SpA, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3, ii) l’incremento negli investimenti in immobilizzazioni per
24 milioni di euro principalmente nella tecnologia LTE e iii) l’erogazione alla controllante Wind Acquisition Holdings
Finance SpA di circa 31 milioni di euro (durante l’esercizio 2014 erano stati erogati a Wind Acquisition Holdings
Bilancio separato 192
al 31 dicembre 2015
Finance SpA 938 milioni di euro solo parzialmente compensati dalla chiusura del credito finanziario della Società verso
la controllante indiretta Wind Telecom SpA per 163 milioni).
Nel corso dell’esercizio 2015 l’attività di finanziamento ha assorbito cassa per 590 milioni di euro principalmente per
effetto:

del rimborso delle tranche Senior Facility Agreement in essere al 30 marzo 2015 per 1.782 milioni di euro;

dell’erogazione, il 30 marzo 2015, a favore della Società, di un nuovo finanziamento intercompany di 775
milioni di euro dalla controllata Wind Acquistion Finance SA, a seguito dell’operazione di collocamento da
parte della controllata di obbligazioni Senior Secured Notes con scadenza 2020;

della rinegoziazione di nuove senior facilities con scadenza 2019 (pari a 700 milioni di euro) effettuata in
data 12 marzo 2015;

del rimborso di 100 milioni di euro della tranche Revolving del Senior Facility Agreement;

del pagamento di 24 milioni di euro di fee principalmente correlate all’operazione di rifinanziamento
finalizzata il 30 marzo 2015;

del rimborso, di 20 milioni di euro, di parte del debito verso istituti finanziari a fronte del piano di rimborso
differito del fair value degli strumenti derivati estinti nell’ambito del rifinanziamento del debito di WIND del
26 novembre 2010;

del rimborso a gennaio 2015 dei finanziamenti intercompany a breve termine alla controllata Wind
Acquisition Finance SA per un totale di 840 milioni di euro;

dell’erogazione durante il 2015 di nuovi finanziamenti intercompany a breve termine dalla controllata Wind
Acquisition Finance SA per un totale di 890 milioni di euro;

del rimborso di 162 milioni di euro della totalità del debito verso il Ministero dello Sviluppo Economico
acceso nel 2011 a seguito dell’assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze mobili.
Inoltre, l’attività di finanziamento include al 31 dicembre 2015 il rimborso dello scoperto di conto corrente pari a 42
milioni di euro.
Nel corso del 2014 l’attività di investimento aveva generato cassa per 698 milioni di euro, principalmente per effetto
di nuove emissioni di finanziamenti intercomany dalla controllata Wind Acquisition Finance SA, pari ad un valore
nominale di 7.867 milioni di euro, il rimborso anticipato di finanziamenti intercomany dalla controllata Wind
Acquisition Finance SA e finanziamenti bancari effettuati nel corso del 2014 per un valore nominale
complessivamente pari a 6.462 milioni di euro, il pagamento di fee per 504 milioni di euro principalmente correlate
all’emissioni da parte della controllata delle nuove Senior Notes con scadenza 2021, 2020 e 2019, il rimborso di 81
milioni di euro del debito verso il Ministero dello Sviluppo Economico, il rimborso di 52 milioni di euro del debito verso
istituti finanziari a fronte del piano di rimborso differito del fair value degli strumenti derivati estinti nell’ambito del
rifinanziamento del debito di gruppo del 26 novembre 2010 e l’incremento di scoperto di conto corrente per 26
milioni di euro.
Si evidenzia che ai fini di assicurare una migliore comparabilità delle voci nei due periodi a confronto, sono state
operate riclassifiche ai saldi al 31 dicembre 2014 delle Informative Aggiuntive al Rendiconto Finanziario con i seguenti
effetti: maggiori Interessi pagati su finanziamenti/bond per 22 milioni di euro.
Bilancio separato 193
al 31 dicembre 2015
39
ALTRE INFORMAZIONI
Principali procedimenti pendenti
La Società è soggetta a diverse procedure giuridiche derivanti dal normale svolgimento delle attività. Di seguito viene
fornita l’informativa sui principali procedimenti pendenti al 31 dicembre 2015, ad eccezione dei casi in cui gli oneri
derivanti dall’eventuale soccombenza non possano essere quantificati e dei casi in cui l’eventuale soccombenza non
sia ritenuta probabile.
Procedimenti con agenti
Risultano pendenti, in diverse fasi di giudizio, alcuni procedimenti relativi alla risoluzione di contratti di agenzia. Gli
agenti lamentano il mancato pagamento da parte di WIND di indennità, tra cui l'indennità prevista dall'art. 1751 del
Codice Civile.
Procedimenti in materia di pubblicità ingannevole e pratiche commerciali scorrette
Ai sensi del Decreto Legislativo n. 146/2007, l’Antitrust ha il potere di avviare procedimenti relativi a pratiche
commerciali scorrette e pubblicità ingannevoli e di erogare sanzioni fino a un massimo di 5 milioni di euro per ciascun
procedimento (importo ridefinito dalla legge n. 135/12 di agosto 2012). Nel corso del 2015 si sono chiusi tre
procedimenti avviati dall’AGCM nei confronti di WIND per pratiche commerciali scorrette con il pagamento di sanzioni
per un totale di euro 1,2 milioni di euro e l’ordine di cessare la presunta pratica scorretta. WIND ha appellato dinanzi
al TAR Lazio le sanzioni. In relazione ad uno dei procedimenti chiusi, AGCM ha avviato e concluso con una ulteriore
sanzione di 350 migliaia di euro nei confronti di WIND un procedimento per inottemperanza all’ordine di cessare la
presunta pratica scorretta; WIND ha provveduto ad impugnare al TAR Lazio anche tale ultimo provvedimento di
inottemperanza. Il relativo procedimento è in corso.
Indagini da parte dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate (“ADE”) ha effettuato una verifica fiscale sulle banche finanziatrici del Senior Facility
Agreement del 24 Novembre 2010 (“SFA”) ed ha accertato la mancata applicazione dell’imposta sostitutiva sullo SFA.
Ogni banca finanziatrice è responsabile del versamento dell’imposta sostitutiva accertata sulla propria quota dello SFA
ma può richiedere l’indennizzo a WIND. Il diritto all’indennizzo è già stato esercitato e l’avviso di accertamento sta
per essere impugnato dalle banche finanziatrici del SFA in accordo con WIND. Nel corso del primo semestre del 2015,
ADE ha revocato due avvisi di accertamento emessi nei confronti di alcune Banche Finanziatrici ai sensi dello SFA, in
quanto l’imposta non è dovuta. Conseguentemente ADE ha notificato la rinuncia al contenzioso per tali avvisi di
accertamento.
Durante il quarto trimestre 2013, la Guardia di finanza (“GDF”) ha avviato una verifica su WIND Telecomunicazioni
SpA con riferimento alle imposte sul reddito ed alle ritenute alla fonte. La verifica si è conclusa il 18 aprile 2014 con
un processo verbale di constatazione contestando, ai fini delle imposte sul reddito, la deducibilità di alcuni oneri
finanziari sostenuti da Wind Acquisition Finance SpA (poi fusa in WIND Telecomunicazioni SpA) con riferimento al
periodo d’imposta 2005. Le contestazioni sollevate dalla GDF sono state confermate dall’ADE che in data 17
novembre 2014 ha notificato il relativo avviso di accertamento. L’importo delle maggiori imposte sul reddito
contestate con tale avviso di accertamento è pari a circa 10,5 milioni di euro più sanzioni ed interessi. A seguito della
presentazione dell’istanza di accertamento con adesione, in data 15 aprile 2015 la Società, a soli scopi deflattivi del
Bilancio separato 194
al 31 dicembre 2015
contenzioso, ha definito tramite adesione il suddetto rilievo impegnandosi a pagare all’ADE, tramite 12 rate
trimestrali, imposte pari a circa 10,5 milioni di euro più sanzioni (pari a circa 3,5 milioni di euro) ed interessi (pari a
circa 117 migliaia di euro).
Attività e passività potenziali
Di seguito si segnalano le passività potenziali di WIND al 31 dicembre 2015.
Procedimenti in materia di campi elettromagnetici
Esistono procedimenti pendenti riguardanti l’installazione di stazioni radio base. I procedimenti sono dovuti alle
emissioni relative ai campi elettromagnetici.
Verifica compensi dealer
Nel 2001 WIND ha ricevuto una contestazione ad opera della Amministrazione finanziaria in merito al trattamento
fiscale adottato negli anni 1999, 2000 e 2001 in relazione ad alcuni compensi corrisposti nei confronti di dealer. Con
riferimento al giudizio relativo agli anni 1999 e 2001 WIND ha ottenuto un giudicato favorevole in Corte di
Cassazione. Rimane pendente il giudizio in Corte di Cassazione per l’anno 2000. Il valore della controversia ammonta
complessivamente a circa 4 milioni di euro più sanzioni ed interessi.
WIND/Crest One SpA
Crest One SpA (“Crest One”) ha avviato un procedimento contro WIND per: (i) il rimborso di un importo di circa 16
milioni di euro precedentemente versati a WIND a titolo di IVA in esecuzione di un contratto di distribuzione tra le
parti, e (ii) il risarcimento dei danni che Crest One asserisce di aver subito relativi al pagamento di tale imposta a
WIND. Il Tribunale di Roma ha rigettato la richiesta di Crest One la quale ha appellato tale decisione dinanzi alla
Corte d’Appello competente. La prossima udienza è fissata per il 30 gennaio 2018.
WIND-Autorità Antitrust (procedimento A/357)
Con decisione del 3 agosto 2007, l'Autorità Italiana Antitrust ha chiuso il procedimento A/357 condannando WIND e
Telecom Italia per abuso di posizione dominante nel mercato all'ingrosso della terminazione relativamente
all’applicazione, a favore delle rispettive divisioni interne e a scapito dei concorrenti di rete fissa, di condizioni
economiche e tecniche per le chiamate fisso/mobile on net (chiamate fisso-mobile originate e terminate su rete
WIND) e intercom (chiamate effettuate dai soggetti business all’interno delle rispettive aziende) più favorevoli. Il 31
agosto 2008 WIND ha pagato la sanzione inflittale di 2 milioni di euro e le è stato ordinato di cessare le condotte di
cui sopra. Tutte le vie legali esperite da WIND per ottenere l’annullamento della decisione si sono definitivamente
concluse il 1 ottobre 2015 senza alcuna modifica dell’esito del giudizio.
Fastweb/WIND
In data 2 Gennaio 2014, Fastweb ha notificato a WIND un atto di citazione basato sul procedimento antitrust A/357
che ad Agosto 2007 ha condannato WIND e Telecom Italia per abuso di posizione dominante nel mercato all’ingrosso
della terminazione in favore delle rispettive divisioni commerciali interne e a danno dei concorrenti nel mercato fisso
(cioè applicazione discriminatoria interna-esterna di condizioni economiche e tecniche per le chiamate fisso-mobile on
net e intercom ai clienti business). Tra le varie questioni, WIND ha sollevato eccezione di avvenuta prescrizione per
Bilancio separato 195
al 31 dicembre 2015
deposito fuori termine. Il 10 dicembre 2015 il giudice ha deciso di rimettere ogni decisione nel merito sulla pretesa
vantata da Fastweb al Collegio del Tribunale e ha fissato la prossima udienza per il 30 marzo 2016.
Garanzie
La Società non ha prestato, né direttamente né indirettamente garanzie a favore di controllanti e di imprese
sottoposte a controllo di quest’ultime.
Al 31 dicembre 2015 le garanzie reali prestate dalla Società a fronte di debiti sono rappresentate da:

privilegio speciale, ai sensi dell’art. 46 del T.U.B., su beni, presenti e futuri, della Società così come individuati
nello specifico atto, a favore delle banche finanziatrici del contratto di finanziamento denominato Senior Facilities
Agreement, come di volta in volta modificato ed integrato, e di altre parti creditrici specificate nel relativo atto di
privilegio;

pegno su marchi e diritti di proprietà intellettuale della Società, così come identificati nello specifico atto, a
favore delle banche finanziatrici ai sensi del Senior Facility Agreement, come di volta in volta modificato ed
integrato, e delle altre parti creditrici specificate nel relativo atto di pegno;

pegno su 12.006.200 azioni rappresentative del 100% del capitale sociale della controllata Wind Acquisition
Finance SA possedute da WIND Telecomunicazioni SpA in favore di un pool di banche ai sensi e per gli effetti del
relativo atto di pegno;

pegno di diritto inglese su un conto corrente di WIND Telecomunicazioni SpA, a favore delle banche finanziatrici
ai sensi del Senior Facility Agreement e delle altre parti creditrici specificate nel relativo atto di pegno;

cessione di diritto inglese di crediti derivanti da contratti di hedging di WIND Telecomunicazioni SpA, a favore
delle banche finanziatrici ai sensi del Senior Facility Agreement, come di volta in volta modificato ed integrato, e
delle altre parti creditrici specificate nel relativo atto di cessione.
Si evidenzia, infine, che a fronte degli obblighi assunti la Società ha ceduto in garanzia i crediti commerciali, i crediti
derivanti da finanziamenti infragruppo e i crediti relativi a contratti di assicurazione, presenti e futuri così come
identificati nello specifico atto, a favore delle banche finanziatrici ai sensi del Senior Facility Agreement, come di
volta in volta modificato ed integrato, delle controparti dei contratti di hedging sottoscritti da WIND
Telecomunicazioni SpA e Wind Acquisition Finance SA nonché delle altre parti creditrici specificate nell’atto ricognitivo
del relativo contratto di cessione in garanzia, inclusi i
sottoscrittori delle Senior Secured Fixed Rate Notes con
scadenza 2020 e delle Senior Secured Floating Rate Notes con scadenza 2019, emesse da Wind Acquisition Finance
SA in data 29 aprile 2013, nonché dei sottoscrittori delle Senior Secured Fixed Rate Notes con scadenza 2020 e delle
Senior Secured Floating Rate Notes con scadenza 2020, emesse da Wind Acquisition Finance S.A in data30 marzo
2015. Altresì, sono stati ceduti in garanzia ai creditori del Senior Facility Agreement, come di volta in volta modificato
ed integrato, e dei sottoscrittori delle Notes sopra indicate con scadenza 2019 e 2020, i crediti derivanti dal contratto
Put and Call del 26 maggio 2005 e dal contratto di acquisizione di parte del capitale sociale di WIND
Telecomunicazioni SpA del 26 maggio 2005.
Di seguito sono illustrate le garanzie personali (fidejussioni) rilasciate principalmente da istituti di credito e
compagnie assicurative nell'interesse della Società a favore di terzi, a fronte di impegni di varia natura assunti. Al 31
dicembre 2015 tali garanzie ammontano a 104 milioni di euro ed includono:
Bilancio separato 196
al 31 dicembre 2015

fidejussioni emesse da compagnie assicurative per 21 milioni di euro relative principalmente alla partecipazione a
gare;

fidejussioni emesse da Istituti di credito per 83 milioni di euro, relative principalmente alla partecipazione a gare,
di cui 34 milioni di euro a favore del Ministero dello Sviluppo Economico per la partecipazione alla gara per
l’assegnazione di diritti d’uso di frequenze nelle bande 800, 1800, 2000 e 2600 MHz, concessioni di scavo,
locazioni immobiliari, operazioni e concorsi a premio.
Si fa presente che la Società è soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Vimpelcom Ltd a partire da
novembre 2013. A tal proposito si riporta di seguito il prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell’ultimo bilancio di
esercizio, chiuso il 31 dicembre 2014, approvato dalla Vimpelcom Ltd.
(in milioni di USD)
Al 31 dicembre
2014
Attività
Immobilizzazioni materiali
Attività immateriali
Attività finanziarie
Totale attività non correnti
Crediti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Totale attività correnti
Totale attività
Patrimonio netto e Passività
Patrimonio netto
Capitale emesso
Riserve
Risultati portati a nuovo
Risultato d'esercizio
Totale Patrimonio netto
9
7
5.575
5.591
99
17
116
5.707
2
5.653
(2)
(647)
5.006
Passività non correnti
561
Passività correnti
140
Totale passività
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’
701
5.707
2014
(in milioni di USD)
Altri oneri, al netto delle imposte
Proventi da partecipazioni in società controllate, al netto delle imposte
Risutato Netto
12 mesi
(211)
(436)
(647)
Bilancio separato 197
al 31 dicembre 2015
40
EVENTI SUCCESSIVI
In data 9 febbraio 2016 è stato firmato un accordo con il sindacato per rendere più efficiente il modello di business
dell’Azienda attraverso il completamento del piano di internalizzazione di attività già avviato e le conseguenti azioni di
riqualificazione del personale. A sostegno di questo processo è stata concordata l’applicazione dei contratti di
solidarietà per ulteriori 18 mesi, con l’obiettivo di riassorbire completamente le eccedenze, anche utilizzando
strumenti innovativi quali il telelavoro ed altre forme flessibili di lavoro.
Inoltre è stata condivisa l’applicazione della procedura prevista dalla legge Fornero per consentire la risoluzione
consensuale del rapporto di lavoro ad un massimo di 50 lavoratori che, entro il 2016, si trovino a non più di quattro
anni dal perfezionamento dei requisiti per la pensione.
Da ultimo è stato deciso che, per l’anno 2017, verrà istituito un sistema di “flexible benefits” tramite il quale i
dipendenti potranno accedere, entro limiti di spesa definiti, ad un portafoglio di beni e servizi in convenzione
beneficiando, in al modo, dei vantaggi riconosciuti dalla nuova normativa fiscale (artt. 51 e 100 del TUIR).
Bilancio separato 198
al 31 dicembre 2015