Cevoti ai rag azzi: (Fate come Valentino Rossi>
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Cevoti ai rag azzi: (Fate come Valentino Rossi>
Lunroì 9 NovEveRE 2015 -peEAlPff{i,*d413d INGOI{TRO CON I LICEALI DEL PASCAL Cevoti ai rag azzi: (Fate come Valentino Rossi> - "Ragazzi, volete avere successo nella vita? Seguite l'esempio diValentino Rossi". Parola di Paolo Cevoli, attore comico, noto al pubblico televisivo di Zelig, ma anche regista, capace di riflessioni acute e mai banali. Cevoli è arrivato a Busto per proporre il suo spettacolo "Perché non parli", scritto ed interpretato da lui con la regia di Daniele Sala, andato in scena ieri sera al Teatro Fratello Sole, a favore del Banco di Solidarietà cittadino. E ha incontrato, in mattinata, gli studenti del liceo Blaise Pascal, per una lezione "diversa", nella quale ha raccontato la propria esperienza rispondendo alle curiosità dei ragazzi. Cevoli, romagnolo doc, da imprenditore diventa comico quasi per caso, All'età di 11 anni aiutava i genitori nella gestione della pensione al mare: "Ho iniziato a lavorare da bambino, questaè stata la miafortuna. Ho capito subito quello che voleva dire il lavoro facendo un mestiere umile come BUSTO ARSlzlO quello del cameriere. Mio padre mi diceva sempre: quando sono contenti i clienti, lo siamo anche noi. Così lo scopo del mio lavoro, iericome oggi, è quello di rendere felici gli altri. Ho fre- quentato il liceo scientifico comevoi, studiavo poco però mi piacevatanto leggere, ero un divoratore di libri e avevo una grande curiosità di conoscere, questa è stata la miafortuna". Dopo averfrequentato I'università di Bologna, si laurea in giurisprudenza, vuole fare il giornalista, ma la vita gli riserva altri incontri ed altre sorprese, lavora come manager per il Grand Hotel di Rìmini e apre una catena di fast-food. Si sposa con Elisabetta e nascono due figli. Poi I'incontro con Gino e Michele che lo catapulta nel mondo dello spettacolo : "Ho d ebuttato aZelig a 40 anni, poi ho iniziato a fare teatro e sono cresciuto professionalmente. Pensavo che il talento fosse qualcosa in cui eccellere, in realtà consiste nel riconoscere le proprie capacità, da mettere a disposizione agli altri. Mi hanno detto: tu fai ridere se hai questo talento, Io devi coltivare. Ma per avere successo, oltre a questo, occorre la capacità di lavorare e di costruire relazioni.. E qui racconta della sua amicizia con il pilota diTavullia: "Valentino massimizza queste tre regole d'oro: è un fenomeno, lavora tantissimo, ha un talento mostruoso e un'immensa capacità di comunicazione. Dico avoi ragazzi, come ai mieifigli, iniziate acapire i meccanismi del mondo del lavoro. Poi studiate e siate curiosi. Solo cosìsiva avanti". ll dirioente scolastico Gianni Bianchi ha coòì commen-tato I'incontro: "L'obiettivo è aiutare i ragazzi a essere liberi e non piegatiall'immagine di una schiavitù rispetto alI'indiizzo universitario scelto dopo il liceo. La vita, come insegna Cevoli, ci riservatante so[p[ese". Silvia Bellezza