I racconti di Lucignano

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I racconti di Lucignano
ASSOCIAZIONE TOSCANA IDROCEFALO E SPINA BIFIDA
(A.T.I.S.B.) - O.N.L.U.S.
I RACCONTI DI LUCIGNANO
“MERLINO”
C’era una volta un mago di nome Merlino, che nel suo laboratorio
preparava delle pozioni per diventare molto, molto forti.
Merlino si mise in cerca degli ingredienti: peli di leone, foglie di ortica, pochi
milligrammi di limatura di ferro, una piuma di fenice, zampe di tarantola, occhi di
vedova nera, ecc…LA POZIONE ERA RESA PIU’ GRADEVOLE DALL’AGGIUNTA DI
CIOCCOLATA.
Mentre Merlino era intento a preparare la sua pozione per diventare
fortissimi sentì bussare giù in basso la sua porta. Chiese: “ Chi è?”. Gli fu
risposto:”Sono Rosa, aprimi Merlino!”
Fata Rosa si rivolgeva a merlino per aiutare una cantante di nome Laura,
che aveva improvvisamente perso la voce.
Ma che fine aveva fatto la sua voce? Fino al giorno prima era così bella,
limpida e gioiosa!
Successe così: mentre Laura stava cantando a voce piena davanti a 20.000 fans
scatenati, convenuti lì per il concerto di ferragosto, piombò improvvisamente sul
palco ( non si sa da dove ) una tigre tremenda. Lo spavento fu totale e Laura
perse la voce! A niente valsero le cure del Pronto soccorso.
Vi immaginate come si poteva sentire Laura senza la sua bellissima voce?
Era a pezzi … piangeva da mattina a sera. Era triste, ma che dico triste: era
sconvolta! Disperata! Tant’è che, fuggendo via da quel maledetto palco, aveva
solo voglia di fuggire da tutti e non farsi più vedere in giro da nessuno.
Senza più concerti da fare, né sale di incisione dove cantare nuove canzoni,
Laura va alla Biblioteca Comunale per leggersi in silenzio i libri sulle vite di celebri
cantanti.
Fu così che quel giorno, timido di sole primaverile dopo quel gelido
inverno,mentre Laura prelevava dallo scaffale, a sinistra entrando, la biografia di
Duncan James, successe qualcosa di STRAORDINARIO.
Prelevò il libro…. Non fece in tempo ad aprirlo che si trovò, non si sa come,
scaraventata in una fossa sudicia, lercia e maleodorante. Non poteva neanche
gridare “aiuto”, perché non aveva più la voce.
Anche il libro era caduto nella fossa e Laura, nel tentativo di raccoglierlo, si chinò,
lo prese e il libro si trasformò in un’orripilante strega!
La strega Mortisia, che era entrata quell’anno nel Guinness dei Primati per la
cattiveria: era la strega più cattiva del mondo!
Laura stremata, ma arrabbiatissima trova la forza per avventarsi contro la
strega e, afferrandole la collana che questa cattivona portava al collo, le dice
gridandole con le corde vocali secche: “ Cattiva! Ora capisco chi mi ha rubato la
voce per eliminarmi dalla scena della canzone!”
Così gridando a voce fioca, strappa il ciondolo della collana di Mortisia e … con
grande stupore dal ciondolo si libera Rosa, la piccola fata buona.
Rosa, rivolgendosi a Laura, disse: “ Grazie di avermi liberato da questo
incantesimo nero. Mortisia mi aveva imprigionata nel ciondolo per annientarmi.
Dimmi Laura, cosa posso fare per te?”
Laura le rispose:” Se puoi, Rosa,fammi tornar e la voce! Cara Rosa, la mia voce è
più importante di ogni cosa!”
… e faceva anche rima!
Ecco perché Rosa si rivolse a Merlino: lei non aveva soluzioni per la sua
voce. Sapeva curare il mal di testa, i calli infiammati, le dermatiti allergiche e
10.000 altri problemi, ma non la voce!
Merlino guardandola da dietro quelle sue lenti polverose, ma limpide, le
disse: “ Ma… Rosa … non lo sai che per la voce basta un bel bacio?...”
P.S Un bacio, per funzionare, deve essere:
☺ Puro
☺ Tenero
☺ Bollente
☺ Appassionato
☺ Intrigante
☺ Espressivo
☺ Caliente
☺ Umido!
Laura, Giovanni, Giulia
“IL GIALLO DELLE
SARDINE”
C’era una volta un gatto di nome Fiocchino, che aveva bisogno di aiuto
perché gli era stata rubata una scatola di sardine all’olio extra-vergine d’oliva.
Erano sardine prelibate dalle Bahamas.
Fiocchino pensò di mandare una e-mail a Sherlock Holmes per farsi aiutare a
ritrovare la squisita scatola di sardine.
L’agente segreto fissò subito un appuntamento con il gatto derubato e si fece
raccontare un po’ di cose per capire da che parte iniziare le indagini.
Il gatto era solito tenere dentro alla sua dispensa la squisita scatola di sardine che,
in genere, si mangiava all’ora di pranzo. Quel giorno si assentò intorno alle 11 del
mattino, perché, avendo invitato a pranzo Miranda, la farfalla, voleva farle
trovare sulla tavola un mazzo di rose.
Cosa successe, dunque, mentre Fiocchino era dal fioraio per comprare le
rose per Miranda ? Ora ve lo dico subito!
Dobbiamo tornare un attimo indietro: infatti Fiocchino, incalzato dalle domande
del detective, ricordò che un postino gli aveva consegnato un telegramma ed
era entrato in casa sua per fargli firmare la ricevuta.
Gli venne in mente anche un altro episodio strano( ma che lì per lì gli era apparso
normale ): e cioè che il gatto, di ritorno dalla fioraia con l’ingombro di un fascio da
26 rose, incontrò per le scale un tizio che gli disse di essere un ispettore dei tubi
dell’acquedotto e che doveva verificare la pressione dell’acqua dei rubinetti del
suo appartamento.
Bh3, l’agente segreto comincia a ragionare su chi avrebbe potuto rubare la
scatola di sardine di Fiocchino. In casa sua erano entrate, quel giorno, 3 persone e
in questo ordine di tempo: l’ispettore idraulico, il postino e Miranda la farfalla…..
Andrea, Linda B., Linda G., Irene
Questa storia non è conclusa perché il detective si è talmente ingarbugliato con
gli indizi che non ne riesce venire a capo. Non c’è stato tempo di farlo rilassare e
riflettere: provate ad aiutarlo voi dandogli un consiglio ed una probabile
conclusione a questo mistero?
……( SENZA TITOLO ) …
C’era una volta una storia che aveva delle incertezze ad uscire….
Fu così che il prispolen sollecitò gli autori a …buttarsi!!!
Franco, allora disse:” E se poi ci si fa male?”
Intervenne allora il gatto Ciccio: “ Chi non risica, non rosica ….”
“ Ma questa è un’affermazione di topi” intervenne il prispolen !
All’alba di una mattina tiepida Matteo, Franco e Veruska si svegliarono dopo una
notte di bevute, balli, risate su una spiaggia bellissima a Malta.
Apparve loro un delfino che poi scoprirono essere una dolcissima delfina e, da
pochi metri sulla riva, fischiò per attirare la loro attenzione e chiese:” Oh! Cosa ci
fate qui?”
“ Affaracci nostri” esordì Franco che con quel suo caratteraccio che saltava fuori
la mattina presto avrebbe potuto dire qualcosa ancora” più pesa”
La delfina non se la prese affatto e schizzò con la sua coda un po’ d’acqua di
mare sul viso di Matteo, che assonnato e umido si guardava intorno,” cotto come
un fegatello”, dopo una notte da leoni.
Matteo la guarda:” Che ci fai da queste parti?” La delfina risponde:”Sono in giro a
cercare il mio amico delfino, non è che lo avete visto passare? E’ un tipo
simpatico e si chiama Arzurio”
I nostri eroi, affascinati da quella bellissima delfina, pensano di aiutarla nella
ricerca, ma ognuno reagisce a suo modo:
Matteo: - Ma io …iersera di delfini, ne ho visti a centinaia… ma, stamani, “punti”!
Franco: - Ma ‘icchè tuavei bevuto iersera, Nanni??
Veruska: - Forza ragazzi, riprendetevi! Altrimenti non vi invito in giro per feste e
discoteche. Se non avete il fisico, ditelo! Quel gatto lì è più figo e brillante di voi!
Ciccio, il gatto, si gonfiò tutto nell’udire il complimento di Veruska. Con passo da
gancetto attraversò la spiaggia e, con il torace in fuori, si posizionò di fronte ai due
ragazzi e, rivolto a Veruska: “ E te credo! So’ Ciccio, er gatto de Torvaianica. So’
qui a Marta pe’ rimorchia’ e famme una strippata de sardine, che qui a Marte so’
tutte ‘bbone!”
Matteo, Alessandro, Veruska, Valentina
Questa storia senza titolo è finita così, perché gli autori erano davvero esausti
dopo una notte insonne di scrittura…avete da suggerire un titolo ?