La lista distillati

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La lista distillati
distillati
IL RUM
Un buon rum nasce sin dalla raccolta
e dalla molinatura della canna da zucchero. La raccolta, avviene nella stagione
secca, tra febbraio e giugno, quando la
concentrazione degli zuccheri è altissima e
le piante sono ormai mature. Per ottenere la
massima produzione e garantire la migliore
qualità di succo, le piante sono esaminate
di frequente e raccolte non appena il contenuto zuccherino è ai massimi livelli.
La canna da zucchero è tagliata a mano
nella maggior parte delle piantagioni perché solo così si possono mondare efficacemente i fusti dalle foglie e dalle estremità.
Trasportato ai mulini meccanici, il raccolto
è sottoposto a un lavaggio per rimuovere sporco, polvere e tutte quelle parti che
non contengono zucchero. La canna entra
nei mulini: frantumata meccanicamente in
piccoli pezzi e liberata dalla fibra, è pronta
per essere premuta sotto il peso di grandi e
pesanti cilindri. Durante la torchiatura si aggiunge acqua, per diluire il succo e separarlo dalle parti solide.
Dopo il passaggio alle macine del mulino,
il succo è filtrato e ripulito da ogni residuo,
quindi è sottoposto a chiarificazione per rimuovere le particelle solide in sospensione.
Primo risultato e prodotto di queste fasi è il
succo ottenuto: di colore giallo o bruno, ottimo da bere fresco con una fetta di lime
e viene chiamato, a secondo del luogo di
produzione, vesou, guarapo, garapa, guarab, guarapa, papero o caldo de cana.
La prima distinzione da fare è quella tra
RHUM AGRICOLE e RHUM INDUSTRIELLE,
ovvero rum agricolo e rum industriale; i
primi vengono preparati con il succo di
canna da zucchero i secondi con le melasse.
Il rum agricolo è ottenuto dalla distillazione
di succo fresco fermentato di canna da
zucchero al 100% e viene prodotto nelle Indie francesi occidentali tra San Bartolomeo,
Guadalupa e Martinica. Nel 1996 il RHUM
AGRICOLE di Martinica, per un decreto
della Repubblica Francese, ottiene l’APPELATION d’ORIGINE CONTRÔLEE: “AOC
Martinique Rhum Agricole” è la dicitura in
etichetta.
Questi si dividono in tre categorie:
RHUM AGRICOLE
AOC MARTINIQUE BLANC:
dopo il riposo per tre mesi in enormi tini di
legno, per diventare più armonico, viene
diluito con acqua di sorgente fino alla gradazione di 40% vol.;
RHUM AGRICOLE
AOC MARTINIQUE ÉLEVÉ SOUS BOIS:
stoccato almeno dodici mesi in barile, ambratom deve il suo nome al colore preso dal
legno di quercia e può essere corretto con
caramello di zucchero di canna nobile;
RHUM VIEUX AGRICOLE
AOC MARTINIQUE:
deve invecchiare in barili di quercia almeno
tre anni per essere considerato un VO (very
old) rhum vieux; quattro anni per un VSOP
(very superior old pale) rhum trés vieux e più
di sei per un vintage XO (extra old) rhum
hors d’âge.
La maggior parte dei rum prodotti nel mon-
do appartengono alla categoria di rum
industriali che sono ottenuti da mosti di melasse che le distillerie acquistano dagli zuccherifici. La melassa è una sostanza ricca
di sali minerali, potassio, calcio, ferro, sodio
e magnesio oltre che di vitamine e si presenta come un liquido denso e vischioso,
molto simile al miele, di colore bruno scuro
ambrato.
La differenza all’assaggio tra un rhum
agricole e un rhum industrielle è notevole, ma le due categorie non devono essere considerate sinonimo di migliore o
peggiore. E’ infatti la diversità delle materie
prime e dei processi di produzione e invecchiamento adottati a determinare quella
eterogeneità, quelle sfumature aromatiche,
quelle persistenze e sensazioni variabili, che
riconducono al territorio.
Per la produzione di rum si versano nel distillatore i mosti di melasse diluite in acqua o il
vesou. L’alcool, che evapora alla temperatura di 78,4°C, è il primo elemento del mosto
a divenire aeriforme e, opportunamente
guidato nell’alambicco da un sistema di
tubi o di colonne, è ricondotto per mezzo
del raffreddamento alla forma liquida: si
ottiene così il raw rum, rum grezzo o aguardiente.
Gli alambicchi impiegati per produrre rum
sono di due tipi: POT STILL, o discontinui, simili ai distillatori da cognac e da armagnac;
PATENT STILL, o continui, come quelli in uso
per produrre gin e vodka.
Il POT STILL si compone di tre parti: la caldaia
entro cui bolle il mosto, il condensatore che
porta allo stato liquido i vapori alcolici, che
si alzano dalla caldaia e il “collo di cigno”,
un tubo che connette i due. Una volta che
i vapori alcolici del mosto si sono trasformati
in acquavite, l’impianto viene fermato, la
caldaia pulita e riempita con altro mosto.
Il distillato subisce una seconda distillazione
che lo purifica e permette di raggiungere il
tenore alcolico necessario per le sucessive
fasi di affinamento e invecchiamento.
Il processo di distillazione continua è stato ideato allo scopo di ottenere maggiori
quantitativi di rum in tempi più brevi e ridurre
la mole di lavoro necessaria a ogni singola
infornata in un alambicco discontinuo.
Il PATENT STILL è in effetti un distillatore a colonna, molto simile a un labirinto verticale, e
si compone di un certo numero di piatti orizzontali collocati a diversi livelli della colonna.
Quindi si versa il mosto nella colonna al livello più alto e dal livello più basso si introduce
il vapore. Quando il mosto, scorrendo giù
per la colonna, incontra il vapore che sale,
si arricchisce dei vapori alcolici volatilizzati.
Raggiunto il fondo della colonna, il mosto
esce dal distillatore attraverso una valvola
di scarico, ormai depurato dalle particelle
alcoliche che il vapore cattura, mentre il
vapore, saturo di alcool, è fatto raffreddare
fino alla condensa.
Nessun distillato è pronto all’imbottigliamento o all’invecchiamento. Le molecole
odorose risultano scomposte e necessitano
di un periodo di quiete per poi ricomporsi in
una nuova catena aromatica. Il rum riposa
per breve tempo, giusto al fine di ricomporre l’essenza.
Alcuni rum carta blanca industriali vengono
depurati dalle particelle residue coloranti,
sapide e odorose, per mezzo di un filtro con
carbone attivo, in tal modo il pungente e
poco “rotondo” distillato di melasse è reso
soave.
La maggior parte dei rum light è povera di
congeneri, quei composti chimici che si producono durante la fermentazione e donano
alla bevanda gusto, colore, odore e aroma.
I rum più forti, gli agricole in particolar modo,
pretendono un tempo di maturazione che
li renda amabili al palato: può succedere
che riposino in barile più di trent’anni. Tra i diversi tipi di legno, quello di quercia bianca è
il più influente sulla maturazione e sui sentori
finali di rum, perché contiene un’alta quantità di tannini, di Sali di calcio e il pigmento
quercitina. Il legno bruciato ha un effetto
preciso sul gusto del rum, si trasformano e si
fissano alcune sostanze che cedono al rum
gli aromi di vaniglia, cocco, buccia d’arancia, caramello e così via e il rum si depura di
sgradevoli sentori.
La maggior parte dei barili impiegati per
l’invecchiamento del rum è di provenienza
statunitense e ha già ospitato bourbon e
whiskey, mentre una piccola parte è costruita con doghe di botti di cognac e brandy.
METODO SOLERA: è un sistema di invecchiamento “a cascata”: si chiama infatti
solera la struttura composta da almeno
quattro file di barili, una sovrapposta all’altra. La batteria di barili più in alto contiene
una miscela di rum leggeri e di diverse età,
prodotti in alambicchi di rame discontinui.
Quando il distillato ha raggiunto la maturità,
si travasa metà del contenuto dei barili della
quarta batteria in quelli della terza. Dopo un
secondo periodo di maturazione, metà del
distillato viene travasato nei barili del piano
inferiore. Si procede così fino al travaso nella
fila a terra, la solera vera e propria, versando
sempre solo metà del rum pronto. Terminato
il processo, s’imbottiglia quanto conservato
nella fila di barili al suolo; parte dell’eccedenza di rum maturo torna nella fila più alta,
a “insegnar la via” al nuovo rum.
La geografia dei Caraibi si divide in tre
regioni ideali: spagnola, inglese e francese che corrispondono a tre stili differenti
di produzione di rum.
Nelle isole di lingua spagnola i RON prodotti per tradizione sono bianchi con un gusto
pulito. Sono i ron di Cuba, Portorico e Repubblica Dominicana che si possono assimilare ai ron del Nicaragua; considerevole
è il Flor de Caňa, invecchiato lentamente e
ricco di aromi.
Nelle British Islands troviamo i RUM più scuri dal gusto pieno come quelli di Jamaica,
Bermuda e Demerara.
Le terre francesi sono celebri per i RHUM
AGRICOLE. Sono in genere i più costosi e
provengono da Guadalupa, Haiti, e Martinica.
FLOR DE CANA
EL DORADO
La famiglia Pellas, originaria di Genova,
si è stabilita in Nicaragua alla fine del
1800. In 100 anni ha creato l’Azienda più
importante del paese, che opera nel
settore bancario, dei computers, delle
automobili e, naturalmente, del Ron.
Sei colonne di distillazione producono
un distillato a 77,5% che viene messo in
barili di bourbon da 135 lt. e stivato negli
almacen condizionati a 28° di temperatura. La Flor de Caña è l’unica azienda
al mondo che produce nell’Ingenio San
Antonio, adiacente alla distilleria, tutta
la melassa necessaria per la produzione
del ron.
La Guyana è uno degli ultimi paesi ancora incontaminati, ricoper to quasi integralmente dalla foresta vergine amazzonica. È attraversata dal rio Demerara,
sulle cui rive viene coltivata l’omonima
varietà di canna da zucchero che è
considerata la migliore del mondo ed è
utilizzata per la produzione dello zucchero Demerara e dei rum della Guyana. È
grazie a questa materia prima eccezionale che i rum Demerara sono considerati una categoria a par te nell’universo
del rum. La Demerara Distillers, fondata
nel 1770, è l’unica produttrice di rum Demerara.
FLOR DE CANA 18 Y.O. 40°
EL DORADO WHITE 37,5°
EL DORADO 15 Y.O. 43°
color rame al naso profumi di caramello
e noci con sentori di spezie. In entrata
morbido e lussuoso con corpo pieno. Al
palato offre sapori di cioccolato fondente, noci caramellate e frutta secca.
La finitura è apparentemente infinita
con carattere di legno affumicato legato a vaniglia e caramello. Molto secco e
ben curato.
un rum bianco superiore. Secco e incredibilmente sottile. Un rum con tutti i suoi
sapori in perfetta armonia.
al naso sentori di caramello, miele e melassa. L’ingresso è asciutto con un tocco
di miele. Il corpo ha un sapore di tabacco, quercia e melassa. La finitura è lunga e agrodolce con note di caramello e
un carattere simile al brandy. Ottimo!
DICTADOR
DIPLOMATICO
MOUNT GILBOA
La Destilería Colombiana è stata fondata nel 1913 da Don Julio Arango y Parra
ed è oggi condotta da suo nipote Don
Hernan. I rones sono distillati in parte in
alambicco di ramediscontinuo e in parte
in colonna continua. Invecchiati in barili
ex bourbon utilizzando il metodo Solera.
La complessità e armonia di questi rones
sono secondo noi la massima espressione attualmente sul mercato dello stile
spagnolo.
La Distilerias Unidas (DUSA), sita nella cittadina di La Miel, nello stato di Lara in
Venezuela ha fatto nascere l’idea di Ron
Diplomatico nel 1983 e la prima goccia
è datata 1989. L’impianto è da decenni
all’avanguardia per varietà di materie
prime da utilizzare e per tipologie di distillazione praticate. L’unicità di Diplomatico nel mondo latino è di essere un
blend di tipologie di Ron completamente differenti, dalla materia prima alla
fermentazione alla distillazione. La cittadina di La Miel e più in generale lo stato
di Lara hanno un clima tropicale, caldo
di giorno e fresco di notte, alta umidità,
piogge abbondanti e terreno ricco per
la coltivazione della canna.
Mount Gilboa è uno dei 5 Pure Single
Rum* del mondo, ed è l’unico marchio
ufficiale di Pure Single Rum di melassa
presente sul mercato italiano! Mount
Gilboa è un nuovissimo Rum di 300 anni.
La distilleria Mount Gay Rum Refinery è
nientedimeno che la più antica distilleria di Rum ancora operativa esistente,
datata 1703, nella parte settentrionale di Barbados, nel parish di St.Lucy. La
proprietà della distilleria è ancora della
famiglia Ward che produce da sempre il
Rum Mount Gay, dal 1989 brand di proprietà del gruppo Remy Cointreau. Dal
2005 Frank Ward Jr., attuale discendente della quarta generazione, ha creato
questo nuovo marchio di altissima qualità.
DICTADOR 20 Y.O. 40°
DIPLOMATICO RES. EXCLUSIVA 40°
MOUNT GILBOA 40°
prodotto dalla fermentazione di miscele
di miele vergine e da canna da zucchero e poi distillata in alambicchi di rame e
acciaio infine invecchiato in botti di rovere. Mescolato da rum di età compresa tra i 14 e i 24 anni per ottenere un’età
media di 20 anni. Colore ambrato scuro
al naso caramello e vaniglia affumicata con miele. Sapori che in bocca si mischiano a caffè, cacao e miele tostato.
color rame. Al naso profumi di caramello, vaniglia, creme fondenti e spezie. In
ingresso è morbido e rotondo con corpo
asciutto e fruttato. I sapori che emergono sono di crema e caffè, banane e
spezie. In finitura è ricca e tendente al
minerale con dolcezze in dissolvenza.
Il Pure Single Rum è prodotto esclusivamente da alambicco tradizionale
discontinuo (Pot Still) e invecchiato almeno tre anni nel luogo di produzione.
L’utilizzo del solo alambicco discontinuo
dà al prodotto intensità e complessità
aromatica e pienezza nel corpo. È l’equivalente dei Pure Single Malts Scozzesi.
WORTHY PARK ESTATE
NEISSON
BALLY
Worthy Park Estate è una piccola ed antichissima tenuta datata 1670, nel cuore
della Jamaica, nel parish di St.Catherine,
sessanta chilometri a nord di Kingston.
Gestita da solo tre famiglie in 340 anni,
produce zucchero da sempre, mentre
la distilleria interrompe la produzione
negli anni 50 per riprendere l’attività solo
nel 2005, con l’attuale famiglia Clarke.
È una delle piccole realtà dei Caraibi,
dal forte attaccamento alla tradizione e
allo stesso tempo dal grande potenziale
orientato al futuro. Fondamentale nello
stile jamaicano è la fermentazione della
melassa e la selezione dei lieviti: qui vengono fatte due fermentazioni diverse,
Light e Heavy, a seconda dei lieviti usati,
allevati in tini di rovere con processi tradizionali e segreti.
Perché NEISSON è considerato il miglior
rhum agricole della Martinica?Una piccola distilleria all’entrata di un villaggio
di pescatori, l’unica di proprietà di una
donna, è oggi reputata la miglior distilleria della Martinica e la famosa bottiglia
rettangolare “zépol karé” ha una domanda nettamente superiore all’offerta. La Neisson utilizza varietà di canna
da zucchero coltivate nella plantation
di proprietà a bassa resa ma estremamente profumate. La lenta fermentazione, 72 ore, la più lunga di tutte le Antille, sviluppa una complessità aromatica
unica. La distillazione è effettuata nella
mitica colonna di rame Savalle del 1938
a 73°: una distillazione a basso grado alcolico nello spirito di produrre un rhum di
grande struttura.
Grazie all’intuizione del fondatore, da
più di settant’anni, a Carbet, zona d’elezione per la coltivazione della canna da
zucchero, la Bally produce i suoi splendidi rhum millesimati. Grandi rhum come i
grandi vini; infatti la canna da zucchero
ha caratteristiche diverse per ogni raccolto che necessitano distillazione ed invecchiamento peculiari. Gli stessi Rhum,
che grazie all’affinamento in barriques
diventano i grandi millesimati della Bally. Il fondatore Jaques Bally nel 1917 ha
seguito l’ispirazione della produzione del
cognac ed ebbe l’idea di invecchiare i
rhum in botti di quercia.
RUM-BAR RUM 65°
NEISSON EXTRA VIEUX 45°
BALLY AMBRE’ 1999 43°
intenso Overproof, prodotto di stile costruito per il mercato interno e insolito da
trovare in Italia.
colore ambrato, morbido, si raccomanda di lasciarlo a riposo per qualche
minuto, prima di degustarlo in purezza.
Prodotto con puro succo di canna, sprigiona sentori di vaniglia e noce di cocco. Privo di aromi forti e dolci si mantiene
equilibrato, consistente ma non complesso.
colore ambrato, delicata fragranza di
caramello che solo il tempo e la quercia
posso dare.
APPLETON
L’Appleton è tra le distillerie di Giamaica
più conosciute al mondo; usa alambicchi discontinui o di piccola infornata,
che danno al rum un carattere particolare e inconfondibile. Sulle sponde del
Black River Appleton è la più datata tra
le piantagioni di canna da zucchero.
APPLETON WHITE 40°
APPLETON SPECIAL 40°
APPLETON V/X 40°
incolore, in entrata è pulito con sentori
di agrumi e vaniglia, il corpo è medio e
amabile con note di mou e vaniglia. Sentori di minerale nel finale con dissolvenza
pulita. Ottimo per colade o daiquiri.
olor ambrato, note di spezie e frutta
sono prevalenti sul palato. Ottimo abbinato alla cola.
è un rum molto morbido, di lungo invecchiamento che gli assicura corpo pieno,
appena dolce, molto gradevole. Di colore oro, è ricco di carattere, al pari dei
migliori rum prodotti con la tecnica della doppia distillazione. Profuma di frutta
con una punta di spezie esotiche: zenzero, noce moscata e vaniglia. Facile al
palato, delicato e morbido.
CARONI
BACARDI
Una combinazione fortunata, unica, irripetibile: la Distilleria Caroni di Trinidad, di
proprietà dello stato, viene messa in liquidazione le botti più vecchie, degli anni
Ottanta, che servivano per tagliare i rum
più giovani commercializzati da Caroni,
si rendono improvvisamente disponibili.
Un tesoro inestimabile di Light e Heavy
Rum di un’epoca che non c’è più.
Bacardi ha la sua sede principale Hamilton, nelle Bermuda. La storica azienda produttrice di rum, di origine cubana, dopo la rivoluzione castrista, lasciò
Cuba e trasferì la propria produzione
a Porto Rico. Nel 1993, grazie all’acquisizione dell’italiana Martini&Rossi, storica
casa torinese, Bacardi è diventata una
tra le più grandi aziende mondiali per
produzione e distribuzione di bevande
alcoliche.
HEAVY 1992 55°
SUPERIOR 40°
8 ANOS RESERVA SUPERIOR 40°
i rum vengono imbottigliati a grado elevato per mantenere tutte le sue armonie. E’ consigliabile degustarlo diluito
con acqua.
rum chiaro distillato da melassa. Distillato
ad un’elevata purezza, dopo un anno di
invecchiamento viene filtrato nel carbone per dargli un gusto pulito.
color rame dorato, subito intenso. Al
palato si ingentilisce in uan sensazione
dolce e piena simile al cioccolato, al caramello e alle nocciole tostate. Ricco di
sentori speziati, di tabacco e un ricordo
persistente di caramello bruciato e tenui
spezie.
HAVANA CLUB
Havana Club è una celebre marca
di rum cubani, prodotti nelle distillerie
di Santa Cruz del Norte (L’Avana) e San
Josè de Las Lajas (L’Avana) dalla Havana Club International S.A.
ANEJO BLANCO 40°
ANEJO 3 ANOS 40°
ANEJO 7 ANOS 40°
chiaro con tonalità di luce provocata
dal processo di invecchiamento in botti
di quercia bianca. Al naso aroma fresco, facile, che ricordano di vaniglia e
ciliegia con un pizzico di cacao. Al palato ha un gusto equilibrato, sottile, dolce
e fruttato.
colore leggermente dorato e brillante,
grazie all’accurata filtrazione, ha un profumo aromatico e leggermente zuccherino, rafforzato da fragranze di caramello, vaniglia, banana e legno affumicato,
che al gusto si arricchiscono di cacao.
premium scuro esce dai barili accompagnato da un insieme delicato di profumi.
Ha un caldo color mogano, trasparente
e molto nitido. L’aroma potente ma non
aggressivo, con note di legno, vaniglia
e toni leggeri di frutta secca, lo designa
per una degustazione con ghiaccio o in
purezza: dona al palato gusti morbidi di
cacao, vaniglia, canna da zucchero e
spezie.
ZACAPA
Una combinazione fortunata, unica, irripetibile: la Distilleria Caroni di Trinidad, di
proprietà dello stato, viene messa in liquidazione le botti più vecchie, degli anni
Ottanta, che servivano per tagliare i rum
più giovani commercializzati da Caroni,
si rendono improvvisamente disponibili.
Un tesoro inestimabile di Light e Heavy
Rum di un’epoca che non c’è più.
SOLERA GRAN RESERVA 15 40°
SOLERA GRAN RESERVA 23 40°
XO SOLERA GRAN RES. ESPECIAL 40°
distillato dal puro succo di canna da
zucchero. Invecchiato in botti di rovere
che hanno precedentemente ospitato
bourbon, whisky, sherry e vini Pedro Ximenez. Intenso e di carattere, con sentori di mandorle, ananas, frutta matura
e miele, al palato si apre con piacevoli
sensazioni dolci e speziate.
ecco un agricole piuttosto appariscente.
Da bere puro o con ghiaccio, se allungato con acqua sprigiona un piacevole
e gradevole aroma di incenso. Ambrato,
è di colore bruno scuro, e il naso prima di
bere avverte profumi di barile molto rotondi. Al palato si scoprono man mano il
gusto di nocciola tostata e un accenno
di caramello. Pungente e aromatico, è
colmo di aromi dolci. Molto seducente,
ma quanti amano un po’ di mistero lo
dicono forse troppo facile da bere.
l’ultima fase dell’invecchiamento avviene in barili di cognac francese che
conferiscono al prodotto personalità e
finezza aromatica. Di grande struttura,
profondo, capolavoro di equilibrio ed
armonia. Intenso e morbido, con un ampia gamma di note di legno, frutta matura, spezie, cacao amaro e sentori di
mandorle e vaniglia. Finale nobile, pieno
di emozioni da scoprire lentamente.
IL WHISKY
Indipendentemente dal Paese di produzione, gli elementi essenziali per la realizzazione del whisky sono sempre gli stessi:
l’acqua, i cereali e i lieviti.
L’acqua si può considerare l’ingrediente
base per la realizzazione di un buon whisky,
sia perché costituisce un’elevata percentuale del prodotto finale, sia perché contribuisce a determinarne le caratteristiche
organolettiche.
Vi sono diverse tipologie di torbiere: quelle “alte”, concentrate nelle regioni più umide, fredde e piovose dell’Europa e del Nord
America, che sono costituite in prevalenza
da sfagno (una sorta di muschio spugnoso
e permeabile che si è perfettamente adattato a sopravvivere in zone paludose), cui
sono associate altre specie vegetali come
felci ed equiseti; la torba non si estrae da
queste aree è molto acida e povera di sali.
I processi di produzione del whisky si articolano generalmente in cinque stadi:
E’ inoltre un fattore essenziale per le operazioni di macerazione e distillazione dei
cereali. Infatti il fattore predominante per
la costruzione di una distilleria è stato la
vicinanza di corsi d’acqua o bacini idrici.
L’acqua entra in numerosi passaggi del processo di produzione del whisky.
il primo consiste nella preparazione dei cereali, detta anche maltaggio o malting, che
a sua volta si suddivide in infusione, germinazione ed essicazione; seguono il mashing
(macerazione) e la fermentazione, dopodiché si procede alla distillazione. L’ultima
fase è l’invecchiamento.
Si usa nella prima fase del maltaggio, l’infusione, durante la quale i cereali riposano
per alcuni giorni in grandi vasche piene
d’acqua ed è determinante nel successivo
passaggio, il mashing, quando il malto è posto a macerare in tini pieni di acqua calda.
Fondamentale è poi il ruolo dell’acqua nella distillazione, poiché è proprio all’interno
dell’alambicco che avviene la complessa interazione tra acqua e alcool, il cui
risultato è un liquido trasparente ad alta
gradazione alcolica.
Ma il processo non può dirsi completo senza
la filtrazione e la diluizione, che di norma precedono l’imbottigliamento, determinando
in maniera considerevole la qualità del
prodotto.
L’acqua di distillazione viene utilizzata per
abbassare la gradazione del prodotto, che
poi raggiunge il tenore alcolico desiderato
durante la fase dell’invecchiamento in botte.
I lieviti sono particolari tipologie di funghi
microscopici responsabili della fermentazione degli zuccheri.
In particolare agiscono sul wort, il mosto, attivando la trasformazione degli zuccheri in
amidi con produzione di anidride carbonica. Non appena il wort incomincia a ribollire
inizia la fermentazione, una fase nevralgica del processo di lavorazione.
I cereali sono determinanti nel conferire
note distintive ai whisky: frumento, orzo, segale e mais sono la base da cui sapienti distillatori sanno estrarre una variegata gamma di sapori, dal dolce più accattivante
allo speziato più intenso.
L’orzo è il più diffuso per la produzione dei distillati poiché contiene un’alta percentuale
di amido, fattore essenziale per la resa alcolica del prodotto finale: è infatti l’amido a
trasformarsi in zucchero e quest’ultimo, a
sua volta, in alcool.
Inoltre l’orzo presenta un’elevata attitudine
a germogliare, caratteristica indispensabile
per la produzione del malto, che si ottiene
appunto mediante germinazione dei semi
del cereale.
Tra gli elementi che influenzano il carattere di un whisky non si può non menzionare la torba, sebbene sia una peculiarità della produzione scozzese.
Si tratta di una sostanza di origine organica,
che si è formata circa 5000-7000 anni fa, in
ambienti umidi e acquitrinosi o in bacini idrici di varia natura, per effetto della parziale
trasformazione di residui vegetali, poi accumulatasi in aree dette torbiere.
Il maltaggio è la fase in cui l’orzo viene lasciato macerare per 2-3 giorni in vasche
piene d’acqua. Durante l’infusione il cereale viene mescolato regolarmente.
Quando l’orzo assume la consistenza più
morbida il processo viene interrotto. L’orzo
prende il nome di malto verde e per bloccare la germinazione viene trasferito su un
piano provvisto di fori e fatto essiccare grazie ad un forno sottostante. Il risultato finale
è il malto vero e proprio.
Il malto viene macinato al molino, per
rompere i chicchi producendo una farina
grossolana detta grist. Posto in un tino in infusione con acqua calda, il grist innesca una
nuova reazione: gli amidi dell’orzo maltato si
sciolgono e si trasformano in zuccheri.
Si aggiunge più volte acqua, a una temperatura di partenza di 60-68° fino a 80°. Il
mosto di malto così ottenuto (detto wort),
dall’aspetto colloso e dal sapore dolciastro,
attraverso il fondo forato della vasca passa
in un’altra vasca (under back).
Una volta raffreddato, il wort viene introdotto in grandi tini detti washback; in questi
contenitori vengono aggiunti i lieviti che a
20°C innescano la fermentazione del mosto.
Per la distillazione dei whisky di malto scozzesi si usa il pot still che viene riscaldato fino
al punto d’ebollizione dell’alcool. I vapori
più leggeri risalgono il collo del recipiente,
mentre quelli più pesanti ricadono sul fondo
e vengono ridi stillati.
La distillazione si svolge in due tempi: dapprima il wash viene immerso in un primo alambicco di grosse dimensioni, dal collo lungo e
stretto e munito di oblò, dove avviene una
prima distillazione.
La miscela portata all’ebollizione tramite un
tubo a serpentina che contiene vapore. Lo
scopo della prima fase è separare la maggior quantità di alcool dall’acqua. Il vapore
alcolico arriva nel condensatore, dove la
differenza di temperatura trasforma il vapore in liquido.
I prodotti ottenuti sono il low wine (che ha
una gradazione di circa il 23%) e il pot ale
(residuo acquoso proteico che viene scartato e destinato all’industria foraggiera).
Il low wine viene raccolto in un serbatoio
e giunge nello spirit safe, uno scomparto
di vetro e legno che consente di verificare
con precisione la densità del liquido.
Il low wine è sottoposto a una seconda distillazione, passando attraverso un caricatore
che permette di trasferire il liquido nel low
wine still, un alambicco di piccole dimensioni.
La seconda distillazione serve a separare
l’alcol etilico da altri alcoli dannosi per l’uomo. Il middle cut passa nello spirit safe e poi
nello spirit still, dove il distillato subisce un’ulteriore cottura e viene pompato nel tino di
caricamento.
Il cuore viene diluito una prima volta in acqua demineralizzata per abbassare il tenore
alcolico di circa 6°.
Segue la fase dell’invecchiamento che
influisce sul sapore finale del whisky.
L’età del whisky fa riferimento al solo invecchiamento in botte.
Le botti utilizzate sono in legno di rovere, una
varietà di quercia; perlopiù si impiegano la
quercia bianca americana o la varietà europea conosciuta come farnia.
Le specie europee danno al whisky caratteristiche resinose e maggio fragranza, mentre le americane sono responsabili degli
aromi forti.
Per lo scotch whisky si impiegano botti usate, negli stati uniti si devono utilizzare botti
vergini.
Le botti usate per la stagionatura dei single
malt scozzesi hanno già contenuto bourbon, porto, sherry, madeira, brandy o cognac.
THE FAMOUS GROUSE
MACALLAN
The Famous Grouse è il whisky preferito
dagli scozzesi, e gli scozzesi se ne intendono…
Ci sono molte ragioni che permettono il
titolo “famous” e gli permettono di mantenere lo scettro in Scozia. L’attenzione
e l’artigianalità di un gruppo d’esperti
“produttori” è vitale per mantenere un livello di qualità così elevato. The Famous
Grouse utilizza un’alta percentuale di
botti di ex Sherry per l’invecchiamento
(costano dieci volte di più rispetto alle
botti ex Bourbon) che donano morbidezza e rotondità uniche, come aveva
già intuito William Gloag nel 1870. La formula di The Famous Grouse è assolutamente segreta
L’eccellenza di The Macallan si fonda su
sei pilastri: elementi unici, distintivi, la cui
combinazione rende The Macallan così
speciale. Il centro spirituale La Easter Elchies House sorveglia orgogliosamente
la distilleria The Macallan nello Speyside. Costruito nel 1700, questo maniero
giacobita rappresenta ancora oggi il
“centro spirituale” di The Macallan. Gli
alambicchi di rame, particolarmente
piccoli e dalla forma unica, permettono di preservare e concentrare gli aromi
durante la distillazione. Il taglio è la parte
di distillato che, uscito dagli alambicchi,
viene raccolto e destinato all’invecchiamento. The Macallan utilizza uno dei migliori tagli tra tutte le distillerie scozzesi.
THE FAMOUS GROUSE 40°
THE BLACK GROUSE 40°
EL DORADO 15 Y.O. 43°
è il whisky numero uno in Scozia ed il
quinto blended al mondo. Matura per
sei mesi in botti di rovere. Bello, delicato e floreale al naso, cereali e malti che
lavorano in perfetta armonia. Ingannevolmente ricco e pieno per quello che
è davvero una miscela di luce. Fruttato,
con un tocco di fumo. Spezie, insieme
ad un pizzico di grano, nel finale medio.
‘Grouse’ riesce abilmente a suggerire
che i componenti del suo whisky sono
più vecchi di quello che realmente possano essere.
ultimo nato della famiglia Famous Grouse, whisky ricco e saporito di sentori fumosi
sposa il marchio di qualità e la morbidezza
del The Famous Grouse con profumi tipici
degli aromi del malto delle Islay. Al naso,
profumi iniziali di fumo di falò, sovrapposti al
ricco, morbido, fruttato, carattere di cereali. Il sentore di falò diventa più morbido con
l’esposizione all’aria. Corposo e vellutato
in bocca, fumoso e fruttato, con spezie e
una spina dorsale di quercia soddisfacente. Fumo persistente e agrumi nel finale,
complesso, cremoso ed equilibrato.
al naso sentori di caramello, miele e melassa. L’ingresso è asciutto con un tocco
di miele. Il corpo ha un sapore di tabacco, quercia e melassa. La finitura è lunga e agrodolce con note di caramello e
un carattere simile al brandy. Ottimo!
HIGHLAND PARK
GRANT’S
Fondata nel 1798 nelle isole Orcadi, la
distilleria di Highland Park è una delle più
remote al mondo. L’esposizione agli elementi della natura e la posizione estrema costituiscono il cuore di questo single
malt. Da oltre 200 anni la distilleria unisce
tradizioni antiche e la migliore cura artigianale per raggiungere la perfezione e
produrre una gamma di single malt.
Grazie al suo gusto eccellente e all’iconica bottiglia triangolare, Grant’s blended scotch whisky, così complesso e
così morbido, è sul podio dei blended
più venduti al mondo. Prodotto generazione dopo generazione nello stesso
spirito di William Grant’s, è sempre di
proprietà della famiglia fondatrice. David Stewart, il master blender da più di
40 anni, seleziona i migliori single malts e
grain scotch whiskies.
HIGHLAND PARK 12 Y.O. 40°
HIGHLAND PARK 18 Y.O. 43°
GRANT’S THE FAMILY RESERVE 40°
al naso è fragrante e floreale, con note
di spezie. Liscio e miele al palato, con
agrumi, toni di malto e di torba. In finitura
è pieno, deciso, con aroma di mandorla
e torba e fini sentori di spezie.
ricco e corposo in bocca, è comunque
molto morbido ed elegante, con caramello, frutta cotta e cioccolato al latte,
oltre a un accenno di fumo dolce. Il finale è lungo e sofisticato, con malto e
torba.
ha un colore dorato, i profumi richiedono
tempo per aprirsi nel bicchiere. Inizialmente
è pieno di cereali (che ricorda un biscotto
a base di cereali come un digestivo) e vaniglia, ma a questi si aggiungono altri elementi. Ciò si traduce in una combinazione
di caldo e di aromi, un pò di miele dolce e
lievito, alcuni agrumi (immaginate canditi o
buccia d’arancia) e solo il minimo sentore
di qualche fumo di terra. Al palato è leggero, delicato e morbido. C’è dolcezza iniziale
(vaniglia, miele e caramello) e fruttato di
pere e mele con alcuni interessanti caratteri
amari di frutta secca.
GLENFIDDICH
THE BALVENIE
GLEN GRANT
Glenfiddich è il single malt della famiglia
Grant’s. William Grant costruì la sua prima distilleria nel 1886, nella Glen of Fiddich, la valle del cervo in gaelico.
Il primo distillato uscì nel 1887. Glenfiddich è il single malt più venduto nel
mondo.
La Balvenie si trova a Dufftown Keith, nel
Banffshire. The Balvenie è diverso da tutti
gli altri malti grazie a una combinazione unica di abilità umane e di alchimia
naturale. È sicuramente il single malt più
artigianale ancora in commercio. Vediamo perché:
Un tempo i componenti della famiglia
Grant erano degli smugglers, ovvero
contrabbandieri di acquaviti di malto.
Nel 1840 James Grant, avvocato, fondò
insieme al fratello minore John la Glen
Grant, come sede venne scelto il piccolo villaggio di Rothes. Nel 1977 furono
allestiti nuovi locali destinati a ospitare
quattro alambicchi a campana di prima distillazione e quattro di seconda,
tutti previsti di convogliatori di riflusso e
raffreddati ad acqua.
Ciò che rende unico il Balvenie
• Coltivazione propria dell’orzo
• Maltaggio tradizionale in distilleria
• Mastri ramai per la manutenzione
degli alambicchi
• Mastri bottai per la fabbricazione
e cura di tutti i barili
• Il master distiller più esperto
del settore: David Stewart.
GLENFIDDICH 15 Y.O. 40°
DOUBLEWOOD 12 Y.O. 43°
GLEN GRANT 5 Y.O. 40°
la Glenfiddich ha adottato un metodo speciale di invecchiamento per il suo 15 anni, il
Solera System. Questo procedimento prevede che il whisky maturi in botti di tre diverse
essenze lignee (barili di rovere europeo, contenitori di quercia americana, botti spagnoli
utilizzati per lo Sherry), fino a subire un’ultima
stagionatura nella cosidetta “Grande Botte”, alta circa tre metri e realizzata a mano
con legno di quercia europea. Poi il distillato viene fatto riposare in piccoli barilotti per
alcuni mesi e infine viene imbottigliato. Il
risultato è un’acquavite di corpo, contraddistinta da un aroma particolare.
al naso profumi di arancia seguita da sherry, in ingresso dolce ricco di noci e cannella, il corpo è pieno e rotondo, mentre la
finitura è sostenuta, lunga e piacevole.
dopo una duplice distillazione in otto
grossi alambicchi di rame, matura in piccole botti di rovere. Color giallo paglierino luminoso, aroma di orzo e malto, con
note di fieno e miele. Gusto armonico
con retrogusto alquanto secco.
JACK DANIEL’S
CHIVAS REGAL
Fondata nel 1798 nelle isole Orcadi, la
distilleria di Highland Park è una delle più
remote al mondo. L’esposizione agli elementi della natura e la posizione estrema costituiscono il cuore di questo single
malt. Da oltre 200 anni la distilleria unisce
tradizioni antiche e la migliore cura artigianale per raggiungere la perfezione e
produrre una gamma di single malt.
Il primo Chivas Regal venne prodotto
nel 1801 dalla famiglia degli Sheves. Le
origini di questa dinastia risalgono al
1066. Nei secoli successivi le tracce degli
Sheves si fanno confuse, per riapparire
più tardi con il cognome modificato in
Chivas.
JACK DANIEL’S OLD No. 7 40°
JACK DANIEL’S SINGLE BARREL 47°
CHIVAS REGAL 12 Y.O. 40°
è il whiskey più famoso d’America, proveniente dal Tennessee, conosciuto per il
suo sapore liscio. Addolcito col carbone
e invecchiato in botti di quercia bianca
che gli danno un ricco colore ambrato.
Sapore caratteristico.
al naso profumi di grano e corda bagnata, si sviluppa con sentori di caramello e quercia. In ingresso è amabile
con alcuni riflessi metallici. Al palato è
saporito e scuro con carbonizzazione e
granulosità. Emergono alcuni frutti. La
finitura è affumicato e tabacco dolce
sulla dissolvenza.
si trova al settimo posto tra i 15 migliori blended al mondo, dotato di aroma complesso
con chiare note fruttate, floreali e di miele.
Gusto pastoso, armonico e leggermente
dolce, che lascia un retrogusto di malto.
BALLANTINE’S
CANADIAN CLUB
LAPHROAIG
Creato intorno alla metà dell’Ottocento
in Scozia, viene creato con la miscelazione di almeno 20-25 tipologie di malt
e in parte preponderante grain whisky.
I blended sono caratterizzati da una
morbidezza di sapori spesso difficile da
riscontrare nei single malt: questa prerogativa li rende grati anche ai palati
meno esigenti e ha decretato lo straordinario successo mondiale di celebri
etichette.
Patria del whisky canadese più venduto
al mondo è la cittadina di Walkerville.
La sua storia cominciò nel lontano 1856,
quando un giovane mercante di cereali
acquistò 400 acri in una zona ideale per
avviare una distilleria, grazie all’abbondanza di grano di segale e alla presenza
di agevoli vie di trasporto, soprattutto
fluviali.
Incastonata in una piccola baia che si
apre nella parte meridionale di Islay, lungo la strada che da Port Ellen conduce
ad Ardbeg, sorge la distilleria Laphroaig, che in gaelico significa “località sul
pendio”. Intorno al 1820 i fratelli Donald
e Alec Johnston, figli del fondatore della Lagavulin, fondarono l’azienda. Una
parte della costruzione originaria (compreso il maltatoio) è intatta e tuttora utilizzata. Alla Laphroaig tradizione e qualità sono fondamentali: ciascuna fase
della lavorazione, infatti, presenta un
tocco di artigianalità che contribuisce
a rendere unici i whisky prodotti, il che
comporta tempi e costi elevati.
BALLANTINE’S FINEST 40°
CANADIAN CLUB 6 Y.O. 40°
LAPHROAIG 10 Y.O. 40°
blended di punta dell’azienda, è realizzato con una miscela di circa 40 tipologie di malt whisky. Il suo aroma è sottile
e delicato, di malto, e il gusto è molto
morbido, con sentori di frutta e persistenti note dolci e cremose.
la miscelazione prima dell’invecchiamento gli conferisce un sapore sottile di segale,
malto, orzo e mais. Invecchiato in seguito
in botti di quercia bianca. Si sviluppa con
un sapore liscio, morbido e leggero. Utilizzato per il Manhattan cocktail.
si presenta intenso, torbato, con note di
iodio, salsedine, alghe e fumo.
LAGAVULIN
ARDBEG
JAMESON
La Lagavulin, il cui nome in gaelico significa “mulino della piccola valle”,
sorge nelle vicinanze di un pascolo che
si estende lungo la costa sud di Islay,
presso Port Ellen. Il Lagavulin ha una
complessa personalità, contraddistinta
specialmente dalle note di torba; ciò si
deve alla particolare distillazione, che
utilizza un’acqua che, prima di essere
convogliata in fabbrica, scorre attraverso terreni ricchi di giacimenti di questi
vegetali fossili.
I distillati che vi si producono sono intensi, di media e grande corposità, caratterizzati da spiccati sentori di torba spesso piuttosto accentuati, note di fumo,
fenolo, iodio e intensi ricordi salmastri:
peculiarità uniche nel panorama delle
acquaviti scozzesi. In questa terra selvaggia, si produce un distillato di assoluta eccellenza, l’Ardbeg, contraddistinto
dall’armonico connubio fra i sentori salmastri del mare e l’aroma deciso della
torba. Il sapore unico dei whisky della
Ardbeg è dovuto all’essicazione del
malto, effettuata con fuoco di torba, e
all’impiego dell’acqua attinta dai laghi
Arinambeast e Uigeadale, adagiati tra
colline ricoperte di erica a circa 3 miglia
dallo stabilimento.
E’ uno dei marchi irlandesi più celebri,
casa fondata nel 1780 a Dublino. Ancora oggi viene realizzato secondo la
ricetta che il suo creatore inventò oltre 200 anni fa: prima di tutto ha luogo
un’attenta selezione del miglior orzo, poi
si sottopone il cereale all’essicamento in
forni chiusi; successivamente si esegue
una triplice distillazione, dalla quale deriva la peculiare morbidezza di questo
pregevole whiskey.
LAGAVULIN 16 Y.O. 40°
ARDBEG 10 Y.O. 46°
JAMESON 40°
colore ambrato scuro e aroma deciso di
torba, con sentori floreali e di iodio. Il guusto è deciso, piuttosto secco, con marcati sentori di torba, sfumature salmastre
e note di acido fenico, così caratteristico da dare una sorta di “assuefazione”.
effervescente torba piccante al limone
e succo di lime, pepe nero che si apre
con la frizzante spezia di cannella e caramello. Questa è seguita da un’ondata
di salamoia infusa con banane mature
e ribes. La torba gradualmente sgorga
al palato portando una boccata di caldo. Il gusto si allunga e si approfondisce
con sapori di radice di liquirizia e fumi
catramosi sviluppano un rivestimento
gommoso al palato, con oli di torba.
colore oro pallido e aroma ampio, morbido di malto. Il gusto è morbido, rotondo e
molto armonioso, con sfumature cremose.
Ottimo come base nell’Irish Coffee.
OBAN
J&B
EVAN WILLIAMS
La distilleria si trova a Oban, località
poco distante in linea d’aria dall’isola di
Jura. I whisky prodotti dalla Oban, che
opera con due alambicchi e utilizza
l’acqua del Loch Gleann a’Bherraidh,
presentano caratteristiche organolettiche che li qualificano come l’anello di
congiunzione tra i distillati delle Highlands e quelli delle isole.
la storia di questo whisky è legata al nome
del bolognese Giacomo Giusterini (Justerini), che nel 1749 giunse a Londra spinto
dall’amore per una cantante d’opera
e dalla volontà di “fare fortuna”. Qui incontrò George Johnson, con cui decise
di entrare in società ed insieme aprirono,
nel quartiere di Paul Mall, un negozio di
alcolici, realizzati seguendo le ricette che
Giacomo aveva ereditato da uno zio
distillatore. Il successo fu immediato. Nel
1831 Augustus Johnson jr. decise di cedere la sua quota ad Alfred Brooks (da
cui il nome attuale della società: Justerini
& Brooks). Il nuovo proprietario acquistò
partite di distillati giacenti in depositi doganali per realizzare la miscela destinata
a dar vita al pluricelebrato J&B.
Deve il suo nome al fondatore dell’omonima distilleria che sorge su un terreno
sottratto ai Pellerossa dopo aspri combattimenti. Le fasi di lavorazione sono
contraddistinte dall’utilizzo di alambicchi di piccole dimensioni, che permettono di far risaltare in modo unico aromi
e sapori.
OBAN 14 Y.O. 43°
J&B 40°
BOURBON EVAN WILLIAMS 7 Y.O.
è un eccellente single malt connotato da un
colore dorato pieno e da un aroma dolce
con note di vaniglia e miele in cui affiorano
ricordi di affumicato e sfumature salmastre.
Il gusto si presenta inizialmente dolce, con
note di spezie e frutta, ma nel finale regala
a sorpresa sentori di torba.
colore oro chiaro con sfumature verde brillante e aroma piacevolmente tostato, con
note di lampone e limone. Il gusto è morbido, sottilmente dolce e regala piacevoli
sfumature che ricordano la marmellata di
lamponi.
colore oro antico e molto luminoso, ha
un aroma rotondo, di frutta, di malto,
con note di cereali e legno affumicato;
il gusto è ben strutturato, con evidenti
sentori di cereali e di fumo.
ELIJAH CRAIG
Nel 1789, Craig, un reverendo battista
educatore e capitalista, fondò una distilleria.Si crede che sia lui l’inventore del
whiskey Bourbon per essere stato il primo
a far invecchiare il distillato botti di rovere carbonizzate, un processo che dà al
bourbon il suo colore rossastro e dal sapore unico. Il nome Bourbon deriva dalla zona dove si stabili originariamente la
famiglia reale francese dei Borboni.
BOURBON ELIJAH CRAIG 12 Y.O. 47°
al naso sentori di miele e cacao. In bocca fruttato, tono legnoso con spezie e
fumo. Finitura piccante, caldo e pieno.
LA VODKA
La vodka (dal russo “voda” che significa
acqua) fu originariamente usata per definire i distillati di cereali che erano usati
a scopi medicinali.
Quando le tecniche di distillazione migliorarono la vodka divenne gradualmente il termine accettato per la bevanda alcolica.
E’ il principale distillato dell’Europa dell’est,
ed è prodotta fermentando e quindi distillando gli zuccheri sempolici di un infuso di
cereali o altri prodotti vegetali.
La vodka viene prodotta da cereali, patate, melassa, barbabietole ed una varietà
di altre piante. La segale ed il grano sono i
cereali più utilizzati.
Gran parte delle migliori vodke russe
sono ottenute dal grano, che è preferito
anche dai distillatori svedesi e francesi,
mentre in Polonia sono fatte soprattutto
con segale, anche se alcuni distillatori
tengono in conto le patate.
La melassa è largamente usata per fare
vodka di basso prezzo destinata ad un consumo di massa.
La scelta dell’alambicco discontinuo o del
distillatore a colonna ha un effetto fondamentale sul carattere finale della vodka.
Tutte le vodke escono dall’alambicco
come un distillato chiaro ed incolore, ma la
vodka che esce da un alambicco discontinuo (dello stesso tipo usato per il cognac)
conterrà alcuni dei delicati e aromatici
elementi delle materie con le quali è stata
prodotta.
Nella produzione l’acqua è importantissima e viene demineralizzata, eliminando
così gli elementi indesiderati.
I cereali sono segale, frumento ed altre granaglie di qualità, infine i lieviti sono selezionati e fondamentali per una buona riuscita.
STOLICHNAYA
La formulazione è quella originaria, sancita dal brevetto del 1945. Il proprietario del marchio, SPI Group, mantiene il
controllo diretto dell’intero processo di
produzione, dalla coltivazione dei cereali fino all’imbottigliamento. Il Gruppo ha
effettuato investimenti importanti in ogni
fase della produzione. Grande attenzione viene prestata alla selezione della
migliore materia prima (vengono usate
circa 100.000 tonnellate di cereali all’anno, attentamente valutati dagli esperti).
Raduga, il settore agricolo di SPI Group,
coltiva 5.600 ettari nella regione di Tambov in Russia (sud-est di Mosca) con i
metodi piú innovativi. La distillazione avviene nel modernissimo impianto di proprietà nella stessa città di Tambov.
STOLICHNAYA RED 40°
STOLICHNAYA BLUE 50°
STOLINCHNAYA ELIT 40°
al naso sentori di minerali e crema. In
bocca è pulita, con un corpo pieno e
tondo e secco. Sapori di crema e pasta
di lievito con punte speziate. La finitura
è calda e piccante con una dissolvenza
cremosa e dolce. Liscia e sofisticata.
i pesi massimi della Stoli, non è per i deboli
di cuore. Per essere una vodka di questa
gradazione incredibilmente liscia, soprattutto quando servita ghiacciata.
al naso profumi di anice, terra e crema.
In bocca è oleosa, asciutta di medio
corpo. Sapori di crema, polvere e dragoncello con sentori di limone e miele.
Il finale è lungo e tendente al minerale
con un dove crema e limone sbiadiscono. Eccellente e di classe mondiale.
POTOCKI
VERTICAL
BELUGA
Il ritorno della wodka Potocki. La famiglia Potocki è una delle più rappresentative della storia della Polonia. Proprietari
dello storico castello Lancut produssero
wodka dal 1784 sino al 1944. La distilleria
fu nazionalizzata nel 1945 ed incorporata nel monopolio di stato Polmos. Fu
chiusa nel 1992, privatizzata nel 2002 e
rivenduta nel 2004 all’attuale proprietario. La Potocki Wodka è distillata esclusivamente da segale coltivata nella
regione, fermentata lentamente e distillata due volte in una doppia colonna
continua. Jan-Roman Potocki ha deciso
di riprendere la produzione della wodka
di famiglia nel 1999. Rilanciata in UK nel
2002 e negli Stati Uniti nel 2004.
Vodka di puro grano, distillata quattro
volte, in alambicco di rame stagnato
del 19° secolo che apporta al prodotto
una morbidezza e delicatezza unica.
Ottenuta da orzo biologico e arricchita
da un’erba siberiana la Silybum Marianum. Distillata in alambicchi continui e
poi rettificata 5 volte. Filtrata 1 volta con
sabbia di quarzo e lasciata maturare
per 1 mese.
POTOCKI 40°
VERTICAL 40°
BELUGA 40°
in un primo momento è morbida e leggermente dolce, sulla lingua. La sua
consistenza è ricca e avvolge la bocca,
a poco a poco suscitando le papille gustative. Il sapore si sposta verso la parte
posteriore, trasformando in un finale lungo e secco con note di nocciola, che
è marchio di vodka di segale polacca.
Ottima per il vodka tini.
gusto pulito, elegante, con sfumature di
cumino e anice. E’ liscia come la seta,
gustata ghiacciata.
colore oro pallido e aroma ampio, morbido di malto. Il gusto è morbido, rotondo e
molto armonioso, con sfumature cremose.
Ottimo come base nell’Irish Coffee.
GREY GOOSE
BELVEDERE
ABSOLUT
nasce all’insegna alinsegna della tradizionale regione del Cognac, sotto
l’occhio vigile del Maître de Chai, che
utilizza un processo di distillazione brevettato articolato in 5 fasi, durante le
quali il miglior grano francese e le pure
acque artesiane di sorgente , vengono
trasformate nella vodka con il miglior sapore al mondo.
Ingredienti purissimi e distillazione eccellente in una bottiglia elegante e inimitabile: il
biglietto da visita di Belvedere Vodka, nata
dalla sapienza della tradizione e arricchita
da un fascino tutto contemporaneo. Il DNA
di questa preziosa bevanda viene da Polmos Zyrardóv, inPolonia. Ancora oggi viene
distillata con la sapienza secolare di metodi
che risalgono a 600 anni fa, utilizzando soltanto materie prime di altissima qualità. Il
principe degli ingredienti è la segale Dankowskie Gold Rye, cereale dolcissimo di origine autoctona che cresce solo nelle pianure della Mazovia. L’acqua per la distillazione
proviene da profondi pozzi artesiani e viene
filtrata undici volte per garantirne l’estrema
purezza attraverso quattro esclusivi processi
di distillazione per ottenere la massima morbidezza di gusto e l’unicità dell’aroma.
Il simbolo di Absolut s’ispira alla fiaschetta
medicinale del XVIII secolo trovata in un
negozio di antiquariato a Stoccolma. E’
composta esclusivamente di ingredienti
naturali ed è priva di zucchero aggiunto. Nel 1879 Lars Olsson Smith introdusse
la distillazione continua che gli consentì
di produrre la Absolut Rent Bränvin (Vodka assolutamente pura). Invece di venire distillata tre o quattro volte come si
usava fare, con il nuovo procedimento
la vodka era distillata un numero infinito
di volte. Cento anni dopo è stata reintrodotta come ABSOLUT. E come allora,
ABSOLUT viene prodotta ad Åhus, la città natale di L. O. Smith, che è anche il
posto dove viene coltivato il frumento
utilizzato per fare la vodka.
GREY GOOSE 40°
BELVEDERE 40°
ABSOLUT VODKA 40°
aroma chiaro, fresco, con un elegante
fragranza floreale di primavera e una
sottile nota di agrumi. Il gusto è soffice e
lievemente dolce al primo sorso; sapore
ben bilanciato al palato con note di prugna verde e semi di anice. Il retrogusto,
infine, è durevole e soddisfacente con
sapore che ricorda una delicata pasta
di mandorle.
all’olfatto rivela un accenno di vaniglia
e panna, al palato ha un gusto pieno,
rotondo e vellutato. Una punta decisa
di pepe bianco e spezie e un retrogusto con note di mandorla e noci brasiliane completano il bouquet. il tappo in
sughero è imbevuto di vodka per prevenire eventuali contaminazioni del gusto
e del profumo.
gusto ricco, corposo e complesso, nonché
morbido e maturo, con il carattere netto del
frumento seguito dalle note di frutta secca.
LA TEQUILA
Dal 7000 a.C. la pianta di agave è stata
usata per cibo e fibre.
L’Agave è erroneamente chiamato cactus. Si tratta di una succulenta pianta appartenente alla famiglia del giglio.
L’Agave blu si trova negli altopiani di Jalisco,
in Messico.
La più bella agave, Agave Blu Weber,
prende il nome dal suo scopritore e dal
suo colore.
L’Agave deve maturare per 6 o 7 anni, prima di poter utilizzare il suo contenuto di zuccheri, il che la rende matura per il raccolto
di tequila.
La Tequila è fatta di solo cuore dolce di
agave, chiamato piña. Il piña viene raccolto da operai specializzati chiamati
“jimadors.” Competenza nella raccolta
si tramanda di padre in figlio. L’acuto, con
un manico lungo è lo strumento utilizzato
dal Jimador alla raccolta che si chiama
“coa”.
I germogli amari vengono rimossi a mano
per rivelare la piña dolce della pianta
dell’agave.
I migliori Piñas vengono selezionati e tagliati
e messi in forni in muratura tradizionale.
I Piñas stanno lentamente a vapore, in piccoli lotti, per 79 ore. Il vapore dell’agave
piña è dolce e ricco e una volta ammorbiditi i piña si strappano e vengono triturati.
L’agave triturato viene posto in una fossa
poco profonda in pietra tradizionale, in cui
viene pigiato per mezzo di ruote in pietra
naturale. La ruota, chiamato “Tahona”,
è ricavata da una pietra presa da una
montagna vicina. Questa è l’antica tradizione della pigiatura agave.
Il succo di agave viene posto in vasche di
fermentazione in legno per 72 ore.
La miscela che ne deriva è chiamata
“deve”.
Il mosto viene distillato due volte in una tradizionale pentola di rame.
La prima distillazione produce una dolce birra a basso livello alcolico.
La seconda distillazione è meno dolce e
produce una più alta gradazione alcolica.
Dopo la distillazione, ogni lotto viene filtrato
ed equilibrato sotto la supervisione di mastro
distillatore.
PATRON
L’intero processo per produrre Patron Tequila ha luogo presso la spettacolare Hacienda del Patrono, situato sugli altopiani
di Jalisco, in Messico. Parte fabbrica, parte
palazzo, l’Hacienda, è progettato per catturare lo spirito e la grazia della tradizionale
azienda messicana e comprende abitazioni, sale riunioni, cucine tradizionali messicane. La Hacienda del Patrón rivela il cuore
e lo spirito dell’ azienda: i dipendenti. Per
far diventare Patron la migliore tequila del
mondo richiede non solo tempo e abilità,
ma anche cuore. La Società Patrón Spirits
sta lavorando con la comunità locale per
costruire una scuola per i bambini della città. Mastro distillatore Patrón, Francisco Alcaraz, usa le sue abilità di vista, il tatto e il gusto
con le ultime tecnologie per selezionare
l’agave perfetto. PATRON SILVER 40°
PATRON REPOSADO 40°
PATRO ANEJO 40°
olore chiaro, ambrato e caldo. Ha un
aroma di quercia, vaniglia e uvetta con
leggero sentore di agrumi. Il gusto è liscio, dolce con sentori di legno di quercia ben distinto dove viene completato
da vaniglia, miele, uvetta e un pizzico
di melone. In finitura caramello e note
fumè.
colore ambrato e luminoso. Per chi vuole degustare una tequila più complessa e con una morbidezza di gusto. Invecchiato in botti di rovere per oltre
due mesi, si mescola il sapore fresco e
pulito della Silver con il sapore legnoso
della Añejo. L’agave fresco e il legno di
quercia con sottili note di frutta, agrumi
e miele la rendono un’ottima tequila. Il
colore è ambrato e luminoso. In finitura
floreale e vanigliato.
una delicata miscela di tequila di uniche
annate, invecchiate tutte in piccole botti di
rovere bianco per un minimo di 12 mesi. Simile alla vinificazione, ogni annata di Patrón
Añejo è accuratamente miscelata per
produrre una superficie liscia e una dolce
degustazione. Ha sentori di rovere distinto
completato da vaniglia, uva passa, miele e
caramello e con una finitura di torba che la
rende perfetta da sorseggiare.
LEGUAS
ORENDAIN
Originaria di Atotonilco el Alto in Jalisco,
Messico, la Casa 7 Leguas ha più di 50 anni
ed è una casa produttrice di Tequila, con la
caratteristica principale di produrlo secondo i metodi tradizionali di preparazione. Il
risultato più importante è di aver ottenuto
un distillato artigianale, con un eccellente
corpo, di alta qualità e raffinato sapore.
Un personaggio centrale della rivoluzione
messicana fu Francisco “Pancho” Villa,
che percorse sul suo cavallo ”Siete Leguas”
gran parte del territorio messicano. Non gli
mancarono i detrattori, ma ebbe anche
ammiratori: Ignacio Gonzáles Vargas fu
uno di questi. Don Ignacio, imprenditore
ed orgogliosamente messicano, volle dare
testimonianza del suo affetto imponendo il
nome del cavallo del “Centauro del Nord”
alla propria Tequila.
Fondata nel 1926 da Don Eduardo Orendain, è prodotta nella distilleria Mexicana
a Jalisco patria della Tequila. Orendain
utilizza l’agave coltivata nella Hacienda di
famiglia. Tutto inizia selezionando scrupolosamente gli “hijuelo”, i polloni che crescono
alla base delle agavi che hanno tra i 3 e i
6 anni e che vengono ripiantati nei nuovi
campi. Bisognerà aspettare tra gli 8 e i 10
anni per poter raccogliere l’ananas come
viene chiamata la parte centrale dell’agave liberata delle foglie spinose dal “jimador”, un esperto vendemmiatore che utilizza la “coa”, un attrezzo speciale simile ad
un largo cucchiaio.
LEGUAS ANEJO 38°
ORENDAIN BLANCO 38°
ORENDAIN JOVEN EXTRA 38°
24 mesi di amorevoli cure sono presenti
in questo Añejo, profumi sottili di agave
cotto che lentamente si mescolano con
sentori di quercia delicata dopo un invecchiamento di due anni.
colore cristallino, il sapore di agave è
molto pronunciato ed è considerato il
miglior mixer per bevande e cocktail.
ambrata gusto giovane e morbido al palato. E ‘molto versatile, in quanto può essere
gustata da sola o in cocktails.
HERENCIA DE PLATA
Ha avuto inizio nel 1997. Il suo nome allude alla tradizione e ai valori della famiglia e alla qualità dell’argento messicano. HERENCIA DE PLATA REPOSADO 38°
HERENCIA DE PLATA ANEJO 38°
HISTORICO ANEJO SOLERA 38°
colore luminoso, giallo oro, corpo appetitoso di personalità. Al naso sentori di
frutta come pesca, mela, albicocca e
ciliegia, l’agave è delicato, finendo sulle
note gioiose di vaniglia, noce di cocco
e caramello che riflettono il tempo trascorso in botti. Ha il sapore di una personalità ben sviluppata,la frutta, l’agave
e la vaniglia si soffermano in bocca, è
mite, con un finale secco.
colore giallo paglierino, grande corpo. Il
naso è frutta elegante e armonia floreale con un intenso profumo di agave cotto. In bocca è floreale, lasciando note
di caramello e agave con un retrogusto
leggermente amarognolo.
nel giorno in cui l’Unione Europea riconobbe
la Denominazione di Origine della Tequila
vennero riempite 100 botti di rovere, provenienti dalla Spagna, con 500 litri per botte di
una selezionata tequila fatta con il 100% di
agave blu. Si è così creata una nuova fusione di sapori tradizionali: sherry invecchiato e
tequila puro agave. Il risultato è uno spirito
straordinario con un colore dorato.
IL COGNAC
Si chiama Cognac il distillato di vino prodotto nella regione francese della Charente, sulla costa occidentale atlantica a
nord di Bordeaux.
La zona di produzione è divisa in sei sottozone:
Grande Champagne: il cru fornisce acqueviti di corpo, fini, ricche di bouquet e
con la caratteristica di migliorare con il
lungo invecchiamento. Sono la base delle
grandi riserve.
Petite Champagne: le sue acqueviti sono
delicate, profumate e maturano prima; per
i loro pregi vengono spesso miscelate con
acqueviti della Grande Champagne per
formare cognac definiti “Fine Champagne”.
Les Borderies: producono acqueviti reputate per il loro aroma e la loro dolcezza, che
però invecchiano più rapidamente di quelle della Grande e della Petite Champagne
e sono meno fini.
Fine Bois: le acqueviti di questo territorio
non eguagliano le precedenti e invecchiano più rapidamente.
Bons Bois: le acqueviti sono di livello inferiore a quelle dei Fins Bois.
Bois Ordinaires: le acqueviti sono robuste, adatte a chi ha palato forte.
Le migliori acqueviti provengono da uve
allevate su ceppi con medio/elevato rendimento in modo da ottenere vini con il giusto
equilibrio alcool-acidità.
I vini della Charente necessitano di tre
elementi importanti per la loro perfetta
conservazione: giusta alcolicità, adeguata acidità fissa e bassa temperatura
delle cantine, dove vengono conservati
prima della distillazione. La produzione
del cognac si contraddistingue dalla doppia distillazione che permette di concentrare gli aromi e i sapori più delicati del vino,
seguendo un metodo tradizionale che dura
dal XVII secolo. Con la prima distillazione di
vino non filtrato si ottiene un distillato conosciuto come “brouillis”.
I più puri vapori d’alcool che si possono
estrarre dal vino, con una gradazione alcolica tra 28 e 32% in volume. Il brouillis viene
versato nella caldaia per una seconda
distillazione, conosciuta come “bonne
chauffe”: solo il suo cuore sarà conservato,
ottenendo così l’”eau de vie” che diventerà, dopo l’invecchiamento, cognac. Per
acquisire la denominazione di cognac, la
gradazione alcolica dell’eau de vie deve
essere compresa tra il 70 e 72% in volume.
Segue la fase dell’invecchiamento: all’inizio
si usano botti nuove che cedono velocemente e in abbondanza il colore all’eau
de vie; il periodo deve essere di alcuni mesi
(6/8) in modo da impedire che un’eccessiva quantità di tannino ceduto dal legno
possa produrre un sapore amarognolo. Poi
passa in botti che hanno già contenuto
cognac. Durante questo periodo viene travasata da una botte ad un’altra, secondo
il gusto e il bouquet che si vuole sviluppare.
Il rovere bianco delle foreste del Limousin e
di Troncais possiede le qualità perfette, alta
porosità e contenuto di tannino piuttosto
basso, per la fabbricazione delle botti utiliz-
zate. Un cognac può essere commercializzato solo se il più giovane del melange ha
almeno 30 mesi, contati a partire dal 1° ottobre dell’anno della vendemmia. Nei cognac VS o TROIS ETOILES, il più giovane del
melange ha meno di 4 anni e mezzo; per un
cognac RESERVE, VO o VSOP, il più giovane
del melange deve avere un’ età compresa tra 4 anni e mezzo e 6 anni e mezzo; per
un cognac EXTRA, XO, NAPOLEON, VIEUX,
VIEILLE RESERVE, HORS D’AGE, il più giovane
deve avere almeno 6 anni e mezzo.
quasi da champagne. Con il lungo invecchiamento si domano e si armonizzano gli
elementi più aspri dell’armagnac; a tale
scopo, si effettua l’invecchiamento nelle
botti da 400 litri di quercia di grana grossa
della Guascogna. Questo legno è più scuro
di quello del Limousin, usato per il cognac,
e contiene più elementi che intervengono
nel sapore. Ne deriva che un armagnac invecchiato in botte per dieci anni sarà scuro
come un cognac che vi è invecchiato per
trenta.
L’ARMAGNAC
IL CALVADOS
Armagnac è il nome di una regione che
si trova a sud-est di Bordeaux, caratterizzata da un clima miete e temperato e
con un terreno fertile, che con le sue varietà, caratterizza le diverse qualità delle
acqueviti.
l calvados è un’acquavite prodotta in
Normandia (nord-ovest della Francia), ottenuta dalla doppia distillazione di sidro,
una bevanda derivata prevalentemente
da succo di mele fermentato.
Vi troviamo tre differenti “terroir”, che costituiscono un insieme a forma di foglia di vite:
Bas-Armagnac: terreno argillo-siliceo povero di calcare, di ossido di ferro, che gli da
una tonalità “rossiccia”. Vi si producono i migliori distillati, morbidi, fruttati e raffinati.
Armagnac-tenareze: terreno argillocalcareo. Fornisce armagnac alcolici e corposi, che dopo un lungo invecchiamento
apportano calore e maturità.
Haut-armagnac: terreno calcareo. Fornisce gli armagnac più rudi e meno profumati.
Dopo la vendemmia, nel mese di ottobre, il
mosto messo a fermentare in modo naturale, si trasforma in un vino di elevata acidità
e bassa alcolicità, che possiede una buona
capacità di conservare, fino alla distillazione, tutta la sua freschezza e i suoi aromi. Per
la distillazione, che si effettua durante l’inverno, si utilizza un alambicco specifico, detto
“Armagnacais”, realizzato in rame puro,
brevettato nel 1818 e in seguito adattato,
modificato e migliorato dai distillatori della
regione. In questo alambicco industriale,
ad alimentazione continua e generalmente composto da due o tre caldaie sovrapposte, il vino da distillare viene versato senza
interruzioni e senza interruzioni sgorga l’eau
de vie, bianca e con gradazione tradizionalmente compresa tra il 52 e 60% vol. Questa acquavite viene poi versata in fusti nuovi
di quercia nera della Guascogna, la cui
capacità è di circa 400 litri. Inzia così la delicata fase dell’invecchiamento in cantine la
cui temperatura oscilla intorno ai 15°. L’età
riportata in etichetta, 10, 15, 20 o più anni è
sempre quella dell’eau de vie più giovane
presente nel melange. Nell’Hors d’Age la
più giovane ha oltre dieci anni di invecchiamento. In etichetta, il millesimo indica l’anno
di raccolta e quindi di distillazione, è vietato
ogni taglio al di fuori della stessa annata. I
Trois Etoiles hanni più di 2 anni, i VSOP più di 5
anni e gli XO più di 6 anni.
L’Armagnac rispetto al cognac comincia
con un sapore e un profumo più intenso,
la sua caratteristica peculiare è quella
di essere morbidamente vellutato e contemporaneamente anche secco.
L’armagnac ha una fragranza più pungente che permane per un po’ in bocca;
la fierezza e l’energia sono quelle del cognac. L’unica qualità dei migliori cognac
che non possiede è la brillante finezza,
In Normandia le mele sono classificate in 5
grandi famiglie:
Acide: garantiscono una fermentazione
omogenea ed evitano l’ossidazione;
Acidule: ricche di acido malico che blocca lo sviluppo dei batteri nel mosto e gli
conferisce tutta la sua freschezza;
Dolci: ricche di zucchero, garantiscono il
tasso alcolico;
Dolci-amare: stabilizzano il grado alcolico
del sidro;
Amare: ricche di tannino, danno corpo al
sidro.
La scelta delle mele è fondamentale per
la qualità del sidro e dunque del Calvados.
Per ottenere il sidro, le diverse varietà di mele
vengono mischiate, poi accuratamente
lavate, quindi pressate per estrarre da una
parte la polpa e dall’altra il succo del mosto che dovrà fermentare per almeno sei
settimane prima di raggiungere il 4,5% di
alcool in volume, richiesto per la distillazione.
L’acquavite si ottiene da alambicchi simili a
quelli impiegati per il cognac. La distillazione
avviene in due tempi: prima si ottiene quella che è chiamata “petite eau”, al 25% di
alcool in volume, che viene messa in cantina per un primo invecchiamento. Dopo
qualche mese si passa alla seconda distillazione, si eliminano le teste e le code e si
ottiene un’acquavite al 70% circa di alcool
in volume. Successivamente si riduce la percentuale di alcool a circa 60% in volume,
poi l’aquavite viene posta in fusti di quercia
per l’invecchiamento. Con il passare degli anni, fino a venti, il calvados acquisterà
morbidezza e perderà naturalmente parte
dei gradi alcolici.
I calvados si distinguono in due categorie: MILLESIMATI e ASSEMBLATI. Per il millesimato s’intende un calvados prodotto da
una sola distillazione. Nei calvados assemblati, l’età indicata in etichetta rappresenta
l’età del distillato più giovane. Come per i
precedenti le classificazioni sono: TROIS
ETOILES, TROIS POMMES: minimo due anni in
botte; VIEUX, RESERVE: minimo tre anni; VIEILLE RESERVE, VO: minimo quattro anni; VSOP:
minimo cinque anni; EXTRA, XO NAPOLEON,
HORS D’AGE: sei anni o oltre in botte; MILLESIME: indica l’anno di distillazione; in retro
etichetta è indicato anche l’anno di imbottigliamento.
WILLIAMS & HUMBERT
CHÂTEAU DU BREUIL
La storia di Williams & Humbert, iniziata oltre 130 anni fa, è strettamente collegata
con la creazione della Denominazione
di Origine di Jerez – Xéres – Brandy ed è
oggi riconosciuta come una delle cantine produttrici più prestigiose al mondo.
Fondata nel 1877 da Sir Alexander Williams e Arthur Humbert è attualmente di
proprietà della famiglia Medina. I brandy sono fatti con gli spiriti di uva di vini
bianchi a base di Airen e uva Palomino.
Invecchiati in botti di rovere americano
con il sistema tradizionale Solera fino a
quando non raggiunge l’età minima richiesta ad un Brandy Solera Reserva, tre
anni.
Si presta la massima attenzione a tutte
le fasi di produzione del calvados, partendo fin dalla material prima: le mele. Il
clima, mite e umido, il suolo argilloso del
Pays d’Auge, ricco di azoto e di potassio,
offrono a Chateau du Breuil il contesto
ideale per la coltivazione degli alberi da
frutto. La scelta delle diverse varietà di
mele è fatta con una cura particolare,
perché dalla loro qualità dipenderà la
qualità del sidro e quindi del calvados.
Essendo un A.O.C. si possono utilizzare
solo mele provenienti dall’area geografica stessa.
1877 SOLERA RESERVA 38°
GRAN DUQUE D’ALBA GRAN RES. 40°
CALVADOS FINE 40°
color ambra con sfumature d’oro. Al
naso ha il complesso “Estery” che è caratteristica della distillazione buona, con
una nota di frutta secca e legno bruciato. Al palato è equilibrato e persistente,
morbido e un finale leggermente amarognolo.
colore mogano con riflessi dorati. Bouquet complesso di quercia, prugna secca e sherry. Consistenza vellutata con
ricordi di caramello, cioccolato e arancio, con un lungo finale.
la maturazione avviene per due anni in botti
di rovere di Limousin o Troncais.
FRANCOIS PEYROT
L’attività di distillazione ha inizio nel 1956
ad opera di Jean e Mathilde Peyrot; allora
il cognac era per lo più destinato al commercio locale. Nel 1970, Francois e Gisele
Peyrot decisero di lanciare il loro marchio; la
prima bottiglia di cognac (un VSOP) con il
loro marchio fu venduta nel 1971. Da allora lo spirito Peyrot si ritrova nei cognac che
sono frutto di tanta passione, fatica e perseveranza. Il loro orgoglio consiste nel seguire il
cognac in tutte le sue fasi, dalla coltivazione
della vite alla raccolta delle uve, dalla distillazione all’invecchiamento fino all’inbottigliamento.
CALVADOS VSOP 40°
COGNAC VSOP 40°
LIQUEUR AU COGNAC POIRE 30°
invecchiamento minimo di quattro anni
in botti di rovere che gli conferisce morbidezza e colore ambrato. Elegante e
fruttato.
colore ambrato brillante. Il gusto è morbido, flessibile e rotondo. Questo cognac
ha una classe paragonabile a quella di
un champagne d’annata.
inimitabile, è il risultato di un’insieme di aromi
naturali della pera Williams e del Cognac.
E’ testimonianza di un’arte familiare incomparabile. Il cognac è al 100% di denominazione “Grande Fine Champagne 1er cru
de cognac”. E’ invecchiato nelle botti di
rovere bianco per un minimo di due anni.
L’aroma di pere è ottenuto dalla macerazione delle pere nel loro succo.
Le pere sono colte a maturazione.
Ogni bottiglia contiene 14 chili di pere.
JEAN FILLIOUX
A.E. DOR
SAMALENS
Nel cuore delle terre più belle e tipiche
della “Grande Champagne” si estende
la Domaine de la Pouyade a Juillac Le
Coq che dal 1894 appartiene alla famiglia Fillioux. Produce delle acqueviti di
rara finezza, le più equilibrate della denominazione “Premier Cru du Cognac”
il cui invecchiamento avviene sotto la
guida esclusiva del proprietario. Nei
prodotti Fillioux sono conosciuto per freschezza, complessità, eleganza, potenza, persistenza in bocca, aromi floreali e
fruttati.
Nel 1858, Amédée Edouard Dor fondò
l’monima casa produttrice di cognac.
Le migliori acquevite vennero lasciate
invecchiare per oltre 70 anni in fusti di
rovere di limousin, senza alcun melange. Alcune di queste sono state accuratamente colte nella pienezza dei loro
aromi e poste in bonbonnes sigillati con
cera. Oggi riposano in una cantina segreta chiamata “paradis”. Rappresentano un patrimonio incomparabile, infatti conservano cognac distillati prima
del 1874. Oggi la casa segue la via tracciata dai suoi predecessori e unisce la
tradizione secolare che ha fatto la fama
della Maison alla conoscenza di un mercato in pieno sviluppo.
Fondata nel 1882 da Jean Samalens,
questa azienda fonda le sue radici in
una tradizione ancora più profonda,
poiché già suo padre, suo nonno e forse
il bisnonno, bottai e distillatori, avevano
passato la loro vita al servizio dell’Armagnac. La nuova distilleria costruita nel
1973, è una delle più importanti della
regione delimitata di origine controllata, con ben 8 alambicchi: 4 a “getto
continuo” che sono nella Maison da prima del 1900; 4 a “doppia distillazione”
installati nel 1973. I vini, tutti selezionati,
provengono dalla regione di origine
delimitata dal Bas Armagnac e da un
piccolo territorio denominato Grand Bas
Armagnac.
COGNAC CIGAR CLUB 40°
COGNAC A.E. DOR VS 40°
ARMAGNAC VSOP 40°
un ricco, corposo Cognac, appositamente miscelato da Jean Fillioux da
accoppiare ad un ottimo sigaro. Al naso
è mielato e dolce con note di foglie di
sigari, marzapane e vaniglia, prugna e
frutta cotta. Al palato è pieno e ricco,
con note di spezie invernali, cacao, prugne, uva sultanina e frutta cotta. Il finale
è lungo e dolce speziato.
colore giallo luminoso che mostra la purezza del prodotto. Al naso è intenso ma
senza essere aggressivo. Fresco e fruttato. Cognac fine con profumi fruttati.
Molto maturo ed elegante al palato.
la maturazione avviene per due anni in botti
di rovere di Limousin o Troncais.
ARMAGNAC RES. IMPERIALE XO 40°
la parte più giovane ha 6 anni, affinati in
botte per 12 mesi. Colore giallo chiaro. Fruttato con sentori di uva e frutti rossi. Rotondo,
morbido ed equilibrato.
progetto grafico | daniel trifirò design | www.danieltrifiro.com
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