Lo sviato mondo Bratz2

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Lo sviato mondo Bratz2
La ricetta è una sola: ciglia extralong (alla Maxfactor deluxe), minigonne vertiginose, abiti sofisticati, tacchi a
spillo e zeppe altissime, borse, pochette, strass, lustrini, gioielli, acconciature all’ultimo grido e trucchi per
tutti i gusti; strategie mirate a valorizzare il “girl’s power” come sosteneva un noto gruppo femminile..
Insomma, delle piccole Paris Hilton. Questo è il Bratz World, La “Bratz Rule”.
Penso siano ormai note a tutti le colorate bamboline
dalle forme sproporzionate che, non poco tempo fa,
hanno eliminato la concorrenza “Barbie” dal cuore
delle ragazzine di tutto il mondo.
Lavorando occasionalmente come baby-sitter, mi è
capitato fra le mani un “magazine” firmato BRATZ,
appartenente ad una bambina di circa 7 o 8 anni;
sfogliandolo ho trovato le “imperdibili” interviste alle
“note” (come non conoscerle…) Yasmine e Sasha. Le
ammiccanti e seducenti “teenager plastificate”, dai
labbroni alla Alba Parietti fornivano astuti consigli su
come conquistare il ragazzo dei propri sogni e
raccontavano la loro giornata tipo, durante la quale era
indispensabile: curare l’aspetto fisico, per non essere
mai “out” (fuoriposto) e naturalmente l’abbigliamento, step fondamentale prima di uscire da casa. La
materia preferita delle nostre piccole amiche? Lo shopping creativo… bello! Dev’essere una di quelle materie
nuove che sono state inserite nei programmi scolastici con la riforma, perché… sinceramente non pensavo
esistesse… Il loro cibo preferito? Sana dieta mediterranea, povera di grassi, ovviamente, o le barrette
energetiche… (pensa te! E io che pensavo fossero soltanto degli
integratori!).
Continuando a sfogliare le pagine dell’intellettuale rivista, ho scorto
storyboard di pigiama party, all’insegna del pettegolezzo più frivolo e la
pagina dei giochi : “Giochiamo a PEGNO o VERITA’, il gioco preferito dalle
Bratz e da tutte le ragazze “IN”…” recitava il titolo in alto… “Scegli: pegno o
verità? Pegno! Cloe è ora obbligata a baciare il ragazzo figo della porta
accanto! Che divertente!...”.
Sì perché le Bratz conducono una vita divertente: guidano la macchina (a 16
anni in America si può), sono perennemente a fare shopping, vanno a feste,
cambiano ragazzo come i vestiti; cosa volere di più?
Non avevo ancora finito di leggere che la proprietaria reclamava il giornaletto:
“Me lo ridai? Devo vedere quali sono le acconciature delle Bratz che piacciono ai
ragazzi!...”. L’ho guardata allontanarsi ed ho pensato che sono proprio bimbe
come lei lo specchio della nostra società.
Mi hanno detto di essere antiquata e forse è così, tuttavia quello di cui sono
testimone oculare, sono dodicenni che girano per le discoteche fino a mattina,
altri che iniziano precocemente a fumare, altri ancora addirittura a drogarsi e ragazzine che si prostituiscono
per racimolare più soldi con l’intento di comprarsi abiti griffati..Tale visione squallida non è inventata
purtroppo, ma ormai la cosa non stupisce, d'altronde dati determinati modelli da seguire, non si possono
ottenere risultati differenti; non deve sorprendere se al giorno d’oggi il lavoro della velina e quello del
calciatore siano i più gettonati, perché loro sono i modelli vincenti, quelli che hanno tutto: il guadagno facile,
il divertimento, la spensieratezza, compresa l’ammirazione della gente. Cosa potrebbe spingere i ragazzi a
sognare qualcos’altro? Non sono mica stupidi! Sognare? E chi sogna più! Tutti desiderano le medesime cose
che la società , attraverso il potente potere dei media, “inculca” nel libero pensiero umano, spingendolo a
privarsi della capacità di differenziarsi, di staccarsi dal “branco”, di sviluppare conclusioni proprie.
Quindi, fin da piccoli veniamo improntati all’ assidua ricerca del successo facile, della fama ad ogni costo,
dell’egocentrismo selvaggio, con il rischio di sottoporci volontariamente alla umiliante mercificazione del
corpo, a scapito della ricerca di qualcosa di più profondo e duraturo che possa guidarci senza vendere la
nostra dignità.
E’ per questo che desidererei tornare a vedere bambini giocare con re, regine, principesse, fate e draghi, è
per questo che desidererei tanto vedere i bambini disegnare, giocare, assaporare la bellezza dello stare
insieme, del volersi bene; vorrei vederli sognare sogni adatti a loro e non vederli ragionare e pensare come
fossero già adulti.
Restituiamo ai bambini la loro infanzia 
Bedin Sara VB ch