SEO (Search Engine Optimization) - Corso di elementi di informatica
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SEO (Search Engine Optimization) - Corso di elementi di informatica
UNIVERSITÀ FACOLTÀ DI DEGLI STUDI SOCIOLOGIA - CORSO DI DI NAPOLI – FEDERICO II LAUREA IN CULTURE DIGITALI E DELLA COMUNICAZIONE SEO (Search Engine Optimization) Elementi di informatica e web – a.a. 2012/2013 di Guido Fusco Licenza Creative Commons Il presente materiale è pubblicato con licenza Creative Commons 3.0 Italia “Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo” http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/deed.it Le fonti di visibilità Visibilità Visibilità on line Visibilità mediante "Mercato delle ricerche" S.E.M. (Search Engine Marketing) Keyword adverstirng Immagini, news, mappe, motori partners di Google S.E.O. (Search Engine Optimization) Visibilità off line Visibilità mediante "Mercato dei contenuti" Altri tipi di promozioni Annunci di Google Affiliation program Directory Social media Ottimizzazione interna SEO in site Ottimizzazione esterna SEO off site Forum e Newsgroup Comunicati stampa Articles Marketing E-mail SERP Link SPONSORIZZATI attività di keyword adversiting SERP (Search Engine Results Page) Risultati ORGANICI attività di S.E.O Link SPONSORIZZATI attività di keyword adversiting S.E.M. (Search Engine Marketing) S.E.M. (Search Engine Marketing): L’insieme delle attività volte a migliorare la posizione di un sito web all’interno dei motori di ricerca attraverso una scelta ponderata di visibilità naturale (SEO), e di visibilità a pagamento (Keyword Adversiting), al fine di raggiungere gli obiettivi di marketing di un’impresa SEO e PPC: vantaggi e svantaggi SEO Vantaggi Svantaggi PPC • Costo inferiore • Genera traffico quasi istantaneamente • Risultati di lungo periodo • Più semplice da implementare • Favorisce una crescita naturale del sito • Più semplice da gestire • Maggiore fiducia percepita per i risultati di ricerca • Tassi di conversione maggiori • I primi risultati non sono immediati • Può consumare velocemente il budget • Richiede maggiore sforzo di implementazione • Non ci sono garanzie di successo pur avendo bassi tassi di conversione • Storica diffidenza da parte degli utenti • Il traffico sparisce quando si smette di investire S.E.O. (Search Engine Optimization) La SEO (Search Engine Optimization) può essere definita come l’insieme delle di tutte le attività per generare il massimo numero possibile di visite provenienti dai risultati organici dei motori di ricerca, dalle web directory e da altri siti, con il fine ultimo di rendere un sito conosciuto. La SEO richiede: • analisi interna del sito; • analisi esterna del sito; • sviluppo ottimale dei links in ingresso ; • analisi della concorrenza; • adozione di una corretta architettura informativa; • opportune tecniche di sviluppo; • scelta accurata delle parole chiave • redazione dei contenuti accurata • continuo monitoraggio dei risultati ottenuti • …e altro ancora. Le sfide della SEO La sfide da affrontare sono: Competizione Assenza di garanzie Fluttuazione di posizionamento Fattori temporali Le sfide della SEO: Competizione Secondo la società inglese Netcraft (1), nell’aprile 2011 sono risultati registrati 314 milioni di dominio sotto a quelli di primo livello. Sebbene questi numeri sembrano sbalorditivi, probabilmente sono solo una stima prudenziale, visto che spesso ciascun dominio ha spesso altri sotto-domini Con questi numeri bisogna sicuramente abbandonare l’idea di realizzare un sito che non abbia concorrenza, anche nei settori di nicchia A questa considerazione sconfortante, bisogna però aggiungere che molti siti non utilizzano tecniche SEO (1) http://news.netcraft.com/archives/category/web-server-survey/ Le sfide della SEO: Assenze di garanzie ma… Nessuno potrà garantire di riuscire a posizionare un sito in cima ai risultati di Google, Yahoo o Bing. E’ semplicemente impossibile poter garantire in tal senso, visto che troppe sono le variabili in gioco Comunque sia, i vantaggi della SEO sono reali. Se si applica una strategia SEO con competenza si raggiungerà ben presto sia una buona popolarità che un buon posizionamento, Sempre se sia abbaimo contenuti di qualità Le sfide della SEO: Fluttuazione di posizionamento Grazie ai continui sviluppi delle tecnologie di ricerca, i motori utilizzano centinaia di parametri per costruire gli algoritmi di ordinamento dei risultati. A volte basta che uno di questi parametri cambi perché un sito precipiti o ancora peggio sparisca del tutto dai risultati Sebbene nessuno conosca la “formula magica” per un buon posizionamento, esistono dei fattori positivi che aiutano ad un buon posizionamento, mentre dei fattori negativi che lo penalizzano Pesi positivi Fiducia Contenuti Titoli pagina Link in ingresso Autorevolezza Keyword Età Link non contestuali Contenuti duplicati Alto tasso di rimbalzo SEO Spam Pesi negativi Le sfide della SEO: Fattori temporali Ogni sito è diverso e quindi ogni sito ha bisogno di una propria strategia SEO specifica. I fattori in gioco sono così tanti che sarebbe ingenuo dare un tempo esatto affinché una strategia SEO porti ai risultati attesi L’attività di SEO non finisce quando si inizia a vederne i risultati. Anche quando si arriva in cima ai risultati di Google, il lavoro non è terminato, visto che bisognerà fare in modo di mantenere il posizionamento raggiunto per rimanere davanti alla concorrenza Le fasi della SEO Il processo della SEO può essere definito in sei fasi generali: Ricerca Pianificazione e strategia Implementazione Monitoraggio Valutazione NO Problemi emersi sono semplici? SI Manutenzione Le fasi della SEO: RICERCA La fase di ricerca d’implementazione della SEO riguarda la raccolta d’informazioni sul: q Settore di riferimento Prima di iniziare qualsiasi attività, è necessario conoscere a fondo come il proprio business viene trattato on line. Stabilire se orientarsi ad un mercato geografico o demografico. Quali sono i risultati attesi. Qual è il budget da investire. q Analisi competitiva E’ importante capire chi sono gli altri “attori” presenti on line nel vostro settore e che posizione occupano. Capire quali siti linkano i vostri concorrenti, analizzando la qualità e la quantità. Stima del traffico e conoscenza delle parole chiave utilizzate per le ricerche aiutano a raccogliere ulteriori informazioni sui siti concorrenti. q Stato del sito questa fase risulta utile su un sito già esistente. Le attività da svolgere sono del tutto similari a quelle effettuate sui siti concorrenti, soltanto che cambia l’oggetto in questione q Parole chiave La ricerca delle parole consiste nell’individuare e nel definire i termini più significativi per cui i motori di ricerca dovrebbero restituire dei risultati che portano al sito. La ricerca delle parole chiave non riguardano solo i contenuti ma anche nomi dominio, menù. Le fasi della SEO: PIANIFICAZIONE STRATEGICA La fase di pianificazione strategica deve rispondere ad alcune domande che derivano dai risultati della fase di ricerca. q Contenuti La strategia della redazione dei contenuti deve riguardare tutto il ciclo di vita: creazione, modifica, divulgazione e archiviazione. Valutare poi quali devono essere indicizzati e quali no q Sviluppo dei link Uno dei pilastri della SEO è la strategia di sviluppo dei link. I contenuti senza link non vanno lontano, e i buoni contenuti linkati opportunamente favoriscono la crescita naturale del traffico in ingresso q Social media Coinvolgere i propri utenti anche su siti social media, se fatto in modo corretto, può essere utile per premiare un traffico in ingresso q Motori di ricerca L’individuazione dei motori di ricerca sui quali voler comparire è un aspetto fondamentale. q Keyword advertising: Spesso una sinergia con una pubblicità a pagamento porta numerosi vantaggi per la visibilità del sito q Piattaforma tecnologica Sviluppare software ad hoc quali browser dovranno visualizzare il sito, scelta de server, sono solo alcuni aspetti di questa fase. I fattori che influiscono a livello di pagina IMPLEMENTAZIONE Ottimizzazione interna Ottimizzazione pagine Ottimizzazione esterna Ottimizzazione sito Strategia per ottenere link da fonti autorevoli Compilazione dei TAG Title Selezione del dominio Studio dei Social Media (SEM Social Media Optimization) Compilazione dei TAG meta (RI) design del sito Sviluppo links in ingresso Parole chiave nell’URL (RI) configurazione del server Sottomissione alle directory Riscrittura degli URL Target geografici Sottomissione ai blog Densità delle parole chiave Architettura dei link Sottomissione ai forum Prossimità delle parole chiave File robots.txt Article manager File sitemap.XML Comunicati stampa ..e molto altro RSS Risalto delle parole chiave Parole chiave complesse Parole chiave semplici Testi delle ancore dei link ..e molto altro ..e molto altro Le fasi della SEO: FASE DI MONITORAGGIO La fase monitoraggio riguarda la verifica nel tempo di molte cose, tra le quali: q Le attività degli spider ovvero il controllo della frequenza delle visite da parte degli spider dei singoli motori di ricerca che abbiamo scelto. q Lo studio della web analytics ovvero Il complesso di strumenti e di metodi che mediante metriche qualitative e quantitative mira a dare un profilo del navigatore del sito che si sta monitorando e a modellare il sito in funzione delle sue necessità . • • • • • • • • • • Visite; frequenze di visite; Nuovi visitatori; Origine dei visitatori; Visitatori di ritorno; Visitatori unici; Frequenze di rimbalzo; Pagine visitate; Richieste per pagina; …e molto altro ancora Le fasi della SEO: VALUTAZIONE E MANUTENZIONE La fase valutazione utilizza i dati raccolti durante la fase di monitoraggio. Il punto cruciale è capire cosa funziona e cosa non rispetto a quanto definito nel SEO plan. Questa fase può portare alla luce molti problemi.: q I problemi più semplici vengono affrontati nella fase successiva di manutenzione, ; q I problemi più complessi spesso richiedono un approccio differente e possono richiedere di dover ritornare indietro nella fase di ricerca La fase manutenzione si occupa della manutenzione del sito web, ovvero monitorare quanto fatto durante la fase di implementazione ed eventualmente occuparsi di problemi meno gravi emersi nella fase di valutazione Gli OUTPUT delle fasi della SEO Rispetto a tutte la varie fasi viste in precedenza, per ciascun di essa bisogna produrre un output, che si conclude con una stesura di un documento In particolare, per quanto riguarda la fase di pianificazione strategica, l’output è un SEO Plan ossia una guida che documenta ciò che è necessario per migliorare il posizionamento del sito e i passi e le procedure previste per l’aggiornamento dei contenuti. Il SEO Plan, va rivisto ed aggiornato periodicamente, poiché i motori di ricerca cambiano le loro modalità di indicizzazione Le fasi della SEO: RIEPILOGO Ricerca 1 Settore di riferimento Stato del sito Analisi competitiva Parole chiave Output Pianificazione strategica 2 Contenuti Sviluppo link Social media Scelta dei motori di ricerca SEM Piattaforma tecnologica Output Implementazione Ottimizzazione interna 3 Ottimizzazione pagine Ottimizzazione esterna Ottimizzazione sito 5 Output Valutazione Output Monitoraggio 4 Attività degli spider WEB ANALYTICS Output 6 Manutenzione Output Le fonti di visibilità Visibilità Visibilità on line Visibilità mediante "Mercato delle ricerche" S.E.M. (Search Engine Marketing) Keyword adverstirng Immagini, news, mappe, motori partners di Google S.E.O. (Search Engine Optimization) Visibilità off line Visibilità mediante "Mercato dei contenuti" Altri tipi di promozioni Annunci di Google Affiliation program Directory Social media Ottimizzazione interna SEO in site Ottimizzazione esterna SEO off site Forum e Newsgroup Comunicati stampa Articles Marketing E-mail SERP Link SPONSORIZZATI attività di keyword adversiting SERP (Search Engine Results Page) Risultati ORGANICI attività di S.E.O Link SPONSORIZZATI attività di keyword adversiting S.E.M. (Search Engine Marketing) S.E.M. (Search Engine Marketing): L’insieme delle attività volte a migliorare la posizione di un sito web all’interno dei motori di ricerca attraverso una scelta ponderata di visibilità naturale (SEO), e di visibilità a pagamento (Keyword Adversiting), al fine di raggiungere gli obiettivi di marketing di un’impresa Le fasi della SEO Il processo della SEO può essere definito in sei fasi generali: Ricerca Pianificazione e strategia Implementazione Monitoraggio Valutazione NO Problemi emersi sono semplici? SI Manutenzione I fattori che influiscono a livello di pagina IMPLEMENTAZIONE Ottimizzazione interna Ottimizzazione pagine Ottimizzazione esterna Ottimizzazione sito Strategia per ottenere link da fonti autorevoli Compilazione dei TAG Title Selezione del dominio Studio dei Social Media (SEM Social Media Optimization) Compilazione dei TAG meta (RI) design del sito Sviluppo links in ingresso Parole chiave nell’URL (RI) configurazione del server Sottomissione alle directory Riscrittura degli URL Target geografici Sottomissione ai blog Densità delle parole chiave Architettura dei link Sottomissione ai forum Prossimità delle parole chiave File robots.txt Article manager File sitemap.XML Comunicati stampa ..e molto altro RSS Risalto delle parole chiave Parole chiave complesse Parole chiave semplici Testi delle ancore dei link ..e molto altro ..e molto altro Le tipologie dei motori di ricerca e le directory Tipologie dei motori di ricerca Su internet esistono molti motori di ricerca. TIPOLOGIE DI MOTORI DI RICERCA Motori Principali Motori locali Motori per argomenti specifici (verticali) Meta motori Web directory Motori principali – Motori di ricerca locali – Motori di ricerca verticali Google, Yahoo, Bing sono considerati i motori di ricerca principali A seconda del target dei vostri siti, potrebbe essere utile ottimizzare motori di ricerca locali. Un elenco di motori di ricerca locali sono consultabili ai seguenti indirizzi: § http://www.philb.com/countryse.htm § http://www.searchenginecolossus.com I motori di ricerca verticali si concentrano su argomenti specifici. Gli argomenti sono i più vari: arte, business, accademia, letteratura, medicina, musica, scienze, sport. I seguenti sono alcuni dei principali motori verticali disponibili: § http://www.yellow.com § http://www.britannica.com § http://www.artnet.com § http://www.worldexcecutive.com § http://www.kids.yahoo.com I metamotori Se si effettua una ricerca con più motori, utilizzando la stessa keyword, può capitare di ottenere risultati differenti. La caratteristica dei meta motori è quella di aggregare risultati provenienti da più motori. Tra i più famosi metamotori troviamo Dogpile.com Query di ricerca con www.dogpile.com Risultati aggregati Le web directory Le web directory non sono dei motori di ricerca veri e propri, ma delle raccolte di link, organizzati manualmente. Il loro vantaggio è che l’organizzazione dei link deriva dal lavoro di una redazione di esperti e quindi dovrebbero garantire maggiore qualità Le web directory più famosa è Open Directory Project (http://www.dmoz.org) La parola "Open" nel nome del progetto, indica un approccio assai diverso rispetto ad altre directory esistenti, di natura strettamente commerciale: A differenza delle directory di tipo commerciale, ODP non accetta denaro per l'iscrizione di un sito all'interno del catalogo. I criteri seguiti per decidere se inserire o meno un sito in catalogo sono dunque scevri da pressioni commerciali e si basano esclusivamente sui contenuti dei siti stessi 5,024,673 siti web catalogati su 1,010,952 categorie E’ necessario documentarsi prima della sottomissione del proprio sito http://www.dmoz.org/World/Italiano/about.html Web directory di Google Non esistono rapporti diretti tra ODP e i motori di ricerca, tuttavia diversi motori di ricerca usufruiscono della possibilità di ripubblicare liberamente i contenuti della directory, creando così dei "cloni" di quanto si trova su dmoz.org. Google, ad esempio, possiede una propria directory ed essa non è altro che una copia leggermente modificata di DMOZ. Tale copia conduce spesso la gente a ritenere che Google e ODP collaborino in qualche modo o addirittura che si tratti della medesima entità, quando in realtà Google si è limitato a riprodurre i contenuti di ODP sul proprio sito. http://directory.google.com/ E’ svantaggioso essere iscritto a DMOZ? È vero che esistono dei vantaggi ad essere stati catalogati in ODP, ma si tratta di vantaggi che influiscono sul posizionamento solo indirettamente e solo in maniera marginale. ü Diversi motori di ricerca iniziano a scandagliare il web partendo proprio dalla lista dei siti elencati in ODP. Quindi per quanto riguarda la semplice possibilità di essere archiviati dai motori di ricerca, i siti presenti in ODP possono essere abbastanza sicuri di essere facilmente individuati prima o poi da parte degli spider. ü Essere presenti in ODP significa ottenere anche un link verso il proprio sito. Nella maggioranza dei casi, questo link non è considerato in maniera speciale da parte dei motori di ricerca, ma rappresenta pur sempre un link in più verso il proprio sito. ü Le pagine delle categorie di una directory, sono solitamente ben focalizzate su temi o argomenti precisi. Essere presenti con un link su una pagina strettamente tematizzata può in teoria comportare un miglioramento della posizione del sito su quei motori di ricerca che prendono in considerazione la tematicità delle pagine. Web directory a pagamento Non tutte le directory sono gratuite. Alcune ad esempio richiedono un abbonamento annuale o per categoria L a d i r e c t o r y d i Ya h o o ! R i c h i e d e u n abbonamento di circa 300 $ Google non vede di buon occhio le directory a pagamento! http://dir.yahoo.com/ Elenco di alcune web directory • Business Search Engine and Business Directory (http://www.business.com/) • Clush (http://www.clush.com/) • Family Friendly Sites (http://www.familyfriendlysites.com/) • JoeAnt (http://www.joeant.com/) • Links2go (http://www.links2go.com/) • The Librarians’ Internet Index (http://www.lii.org/) • Best of the web (http://www.botw.org/) Ricerca e analisi della concorrenza Ricerca ed analisi della concorrenza E’ importante analizzare come si comporta la concorrenza. Esaminando le parole chiave, le strategie di sviluppo dei link che utilizzano e tanti altri fattori, risulta importante per capire i punti di forza e di debolezza. L’obiettivo è capire da dove deriva il posizionamento dei siti concorrenti. Un modo per scoprire chi sono i propri concorrenti, è trovare i siti che puntano sulle vostre parole chiave. Ovviamente è da considerarsi concorrente anche chi vende prodotti o servizi simili Un esempio di approccio manuale per individuare i siti concorrenti Utilizzare le parole chiave individuate, fare una ricerca sui principali 1. 2. motori di ricerca per iniziare a scremare gli eventuali competitor. Annotare le URL dei siti concorrenti, si può iniziare ad utilizzare un comando di Google per effettuare una ricerca più più a tappeto, cercando eventuali siti simili 3. Utilizzo di alcuni comandi Google per estendere ulteriormente la ricerca di domini allinurl - allinanchor - allintitle - allintext 4. Con i dati a disposizione stilare una lista di siti concorrenti, raggruppati in LOCALI e GLOBALI 10-‐20 si( concorren( 10-‐20 si( concorren( …alcuni comandi Google RELATED Related è un comando di google tramite cui è possibile ricavare le pagine che secondo il motore di ricerca sono simili al sito indicato. Esempio: related:www.salmone.org ALLINURL Allinurl è un comando di Google che permette di ottenere tutte le pagine web che presentano delle determinate keywords nell’url. Esempio: allinurl:ogm ALLINANCHOR Allinanchor è un comando di Google che permette di interrogare il motore di ricerca al fine di ottenere tutte le pagine che vengono linkate tramite un determinato anchor. Esempio: allinanchor:ogm ALLINTITLE Allintitle è un comando di Google tramite il quale è possibile conoscere tutte le pagine web che contengono delle determinate keywords nel title. Esempio: allintitle:ogm ALLINTEXT Allintext è un comando di Google attraverso cui è possibile interrogare il motore per conoscere tutte le pagine web che contengono delle determinate keywords nel testo, escludendo quindi quelle che lo contengono solo nel title o nell’url o negli anchor dei backlinks. Esempio: allintext:ogm Alcuni dei principali elementi da analizzare Per ogni sito concorrente è di fondamentale importanza analizzare alcune caratteristiche appartenenti ai fattori di posizionamento interni ed esterni 1. Meta tag Title, keywords e description 2. Presenza o meno dei file robots.txt e sitemap.xml 3. Età del dominio 4. Google index (numero di pagine presenti nell’indice di Google) 5. Numero di BackLinks (BLs) L’implementazione Pagina HTML/XHTML Caratteri generali HTML (X)HTML è un linguaggio per descrivere la struttura di una pagina web, ma non definisce il suo aspetto grafico (X)HTML è costituto da un insieme di stili: Titoli, paragrafi, elenchi, tabelle, formattazione caratteri. Ciascuno di questi stili vengono indicati all’interno dei documenti HTML, utilizzando i tag (X)HTML è un linguaggio di markup. Scrivere un linguaggio di Markup significa che si comincia con il testo della pagina e si aggiungono man mano i tag intorno a certe parole o paragrafi. I tag indicano le diverse parti della pagina e producono differenti effetti nel browser Tag HTML di base Pagina HTML <!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 "> <html> <head> <title>...</title> In questa sezione vanno informazioni di servizio <html>...</html> Definisce l’apertura e chiusura di un documento in HTML </head> <head>...</head> Definisce le informazioni di intestazione: come titolo della pagina, meta-tag e altro… <body> <title>...</title> Definisce il titolo che appare in cima alla finestra del browser. Vanno inseriti all’interno del tag <head>...</head> In questa sezione vanno i contenuti visualizzati dal browser </body> </html> Meta tags I Meta tags sono dei comandi HTML che vengono inseriti Pagina HTML all'interno delle pagine di un sito per fornire maggiori <!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 "> informazioni riguardanti il contenuto della pagina stessa. <html> Questi tag sono invisibili ai navigatori, ma vengono letti e tenuti in considerazione dai motori di ricerca e dai browser <head> <meta name="description" content=“contenuto" /> <meta name="keywords" content=”parola1,parola2" /> </head> <meta name="description" content=“contenuto" /> <body> <meta name="keywords" content=”parola1,parola2" /> In questa sezione vanno i contenuti visualizzati dal browser </body> </html> I TAG h1. h2…h6 I tag h1, h2, h3, h4, h5,h6 sono tag che vengono usati per Pagina HTML definire i titoli e sottotitoli. <!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 "> Il titolo più importante della pagina sarà <h1> <html> <head> <meta name="description" content=“contenuto" /> <meta name="keywords" content=”parola1,parola2" /> I tag h1, h2 e h3 sono tag che apparentemente </head> modificano solo la grandezza o lo stile del testo, in realtà <body> esattamente come per gli utenti, Google e i motori di ricerca interpretano il testo contenuto all’interno di questi <h1> una prova di titolo</h1> <h2> una prova di sottotitolo</h2> tag come meritevole di maggiore attenzione. <h1> una prova di titolo</h1> <h2> una prova di sottotitolo</h2> </body> </html> SEO (Search Engine Optimization) Ottimizzazione a livello di pagina W3C (World Wide Web Consortium) Il World Wide Web Consortium (W3C) è una comunità internazionale in cui le Organizzazioni Membro, uno staff full time, e gli utenti lavorano insieme per http://www.w3.org/ sviluppare standard Web. Guidato dall'inventore del Web Tim Berners-Lee e dal CEO Jeffrey Jaffe, la missione del W3C è di portare il Web fino al massimo del suo potenziale. La missione del W3C è quella di portare il web alle sue massime potenzialità , fornendo supporto alle tecnologie (specifiche, linee guida, applicazioni, e programmi di supporto) creando di fatto un punto d’incontro per informazioni, collaborazioni commerciali, ispirazione ed in generale per comprendere le potenzialità del web. http://validator.w3.org/ http://jigsaw.w3.org/css-validator/ I fattori che influiscono a livello di pagina IMPLEMENTAZIONE Ottimizzazione interna Ottimizzazione pagine Ottimizzazione esterna Ottimizzazione sito Strategia per ottenere link da fonti autorevoli Compilazione dei TAG Title Selezione del dominio Studio dei Social Media (SEM Social Media Optimization) Compilazione dei TAG meta (RI) design del sito Sviluppo links in ingresso Parole chiave nell’URL (RI) configurazione del server Sottomissione alle directory Riscrittura degli URL Target geografici Sottomissione ai blog Densità delle parole chiave Architettura dei link Sottomissione ai forum Prossimità delle parole chiave File robots.txt Article manager File sitemap.XML Comunicati stampa ..e molto altro RSS Risalto delle parole chiave Parole chiave complesse Parole chiave semplici Testi delle ancore dei link ..e molto altro ..e molto altro Parole chiave nel tag <title> Il titolo che si assegna alle pagine comparirà nelle SERP, quindi renderle coincisi e rilevanti q Tutte le pagine devono avere un titolo e tutti i titoli devono essere diversi. Scegliere inoltre i titoli in modo che contengono le parole chiave più importanti utilizzate nel testo delle pagine q I titoli dovrebbero essere descrittivi. L’uso semplice di un nome di un’azienda non è sufficiente e andrebbe accompagnato da un breve testo che descrive il prodotto, il servizio o l’argomento in questione q I titoli che appaiono nei risultati di ricerca, hanno una lunghezza massima. Un titolo lungo non è controproducente, ma sarebbe auspicabile che la parte che dovrà apparire contenga almeno le parole chiave. q I titoli devono essere pertinenti al contenuto della pagina. Bisogna fare in modo che una gran parte delle parole che compaiono nel tag <title></title> compaiano anche nel corpo della pagina Esempi di <title></title> Un esempio di titolo coinciso e precido <title>AIS Napoli – Associazione Sommelier – Servizi e Corsi Sommelier</title> Esempi di titoli che non sarebbero producenti: <title>http://www.aisnapoli.it</title> <title>i migliori modo per diventare esperto di vino, scegli come diventare il più bravo sommelier</title> <title>In questa pagina troverete tutte le informazioni relative al mondo dell’enogastronomia ed in particolare del vino. Per tutti gli appassionati, semplici curiosi, cultori della materia i nostri servizi offrono una svariata gamma di professionalità. I nostri corsi per sommelier si svolgono presso i migliori Hotel di Napoli </title> Esempi di titoli che sono ciò che di peggio possano essere: <title></title> <title>Default title</title> Non sono solo inutili, ma possono addirittura influire negativamente Parole chiave nei tag: <meta> Il contenuto nel tag <meta> non viene visualizzato dal browser, ma compare all’interno della SERP, dei risultati delle ricerche. La sintassi è la seguente: <meta name="description" content=“……." /> <meta name=”keywords" content=“……." /> Ecco un buon esempio di tag <meta name="description" > <meta name="description" content="Sito ufficiale dell’associazione italiana sommelier sezione di Napoli. Corsi per sommelier, eventi enogastronomici, notizie dal mondo del vino a Napoli, in campania ed in tutta Italia." /> Ecco un cattivo esempio di tag <meta name="description" > non orientato agli utenti <meta name="description" content=“vino, corsi sommelier, enogastronomia, cibo, ristoranti, " /> Ecco un buon esempio di tag <meta name=”keywords" > <meta name="description" content=“sommelier napoli, corsi sommelier campania, corsi sommelier napoli, sommelier campania" /> E’ fortemente sconsigliata l’uso di tag <meta name=”keywords" > non contestuali <meta name="description" content=“sesso, video, MP3, scaricare video" /> Gli snippet Gli snippet (frammento) sono le informazioni (title e description) della pagine web visualizzata nei motori di ricerca. Esempio: <title>AIS Napoli – Associazione Sommelier – Servizi e Corsi Sommelier</title> <meta name="description" content="Sito ufficiale dell’associazione italiana sommelier sezione di Napoli. Corsi per sommelier, eventi enogastronomici, notizie dal mondo del vino a Napoli, in campania ed in tutta Italia." /> Snippet URL “sporche” Le URL descrivono spesso percorsi molto complessi, ricchi di caratteri speciali, numeri e altri elementi. Quando le URL diventano troppo complesse spesso vengono chiamate dirty URL(URL sporche). Queste URL portano con sé una serie di problemi e risvolti negativi: http://www.example.com/cgi-bin/gen.pl?id=4&view=basicare q Sono complicate da trascrivere. La lunghezza, l’utilizzo di caratteri di punteggiatura indicano spesso l’utente in errore. q Sono poco usabili. Non solo solo poco usabili dal punto di vista pratico, ma non permettono di comprendere a quale tipo di contenuto si riferiscono e sono scarsamente memorizzabili q Sono pericolose. Il carattere che segue il ”?” in una URL complessa contiene un comando, che viene spesso modificato da hacker con l’intento di forzare la URL per compiere un azione non consentita q Ostacolano l’indicizzazione da parte dei motori di ricerca. La complessità delle URL sporche portano con se una serie di dettagli tecnologici ostacolando gli spider nel loro recupero URL rewriting Per URL pulita si intende, quindi, un indirizzo internet costituito a partire da nomi di file e cartelle chiari e comprensibili. Per esempio, la pagina del sito web del corso “appunti corso” era rintracciabile al seguente URL http://www.corso-informatica-web.com/?page_id=2 Adottando una tecnica di riscrittura la si è trasformata nella seguente http://www.corso-informatica-web.com/appunti-corso/ parole chiave nei tag h1, h2,…,h6 Sebbene sia possibile usare fino a sei intestazioni diverse, è bene considerare quanto segue: Per una pagina che ha contenuti specifici, per un determinato argomento, tre intestazioni possono essere più che sufficienti: § Tag <h1>…</h1> deve essere usato per il titolo principale, poi segue il paragrafo; § Tag <h2>…</h2>per un eventuale sottotitolo; § Tag <h2>…</h2>per una lista di links, o informazioni non prettamente rilevanti per il contenuto dello stesso; corpo pagina densità, prossimità e prominenza delle parole chiave nel Tra le varie azioni che permettono di migliorare il posizionamento nei risultati organici dei motori di ricerca è lo studio della: q Densità: q Prossimità; q Prominenza (posizione) che fanno riferimento alle parole chiave nel corpo delle pagine Densità delle parole chiave nel corpo pagina Per densità si intende il rapporto tra il numero di parole chiave presenti nella pagina (quelle sulle quali si vogliono ottenere i risultati) e tutte le altre parole presenti nella stessa pagina. Il rapporto si misura in genere in percentuale 1. Si inizia ad analizzare la pagina web a cui si sta facendo riferimento ed individuare le parole chiave su cui puntare 2. Il passo successivo è quello di integrare le parole chiave scelte in un discorso di senso compiuto, giacché non bisogna dimenticare che è l’utente finale a leggere il testo 3. Ciò che bisogna poi verificare in ultima analisi è un lavoro di estrema precisione ed equilibrio: da un lato bisogna aumentare la densità agli “occhi” del motore di ricerca, dall’altro bisogna far in modo che l’eccessiva ridondanza non lo rende pesante o addirittura illeggibile Prossimità delle parole chiave nel corpo pagina Per prossimità si intende la vicinanza delle parole chiave su cui ci si vuole concentrare per il posizionamento Quando si lavoro sull’adiacenza delle parole chiave, bisogna considerare che il primo luogo su cui questa ha una forte efficacia è sul titolo della pagina Concentrandosi appunto sul titolo pagina possiamo iniziare a costruire la prossimità, evitando, laddove è possibile congiunzioni Esempio: L’AIS si prefigge lo scopo di qualificare la figura professionale del sommelier. Organizza corsi sommelier a Napoli…. Prominenza delle parole chiave nel corpo pagina Per prominenza si intende la posizione delle parole chiave, rispetto all’intero contenuto della pagina Una regola di base è che i motori di ricerca gradiscono maggiormente le keywords che si trovano in alto nelle pagine. Il motivo principale risiede nel fatto che gli spider, quando trovano una pagina con un alto contenuto informativo, non lo scorrono del tutto Osservazione: Quando le parole chiave sono inserite in tabelle, queste vengono spostate direttamente verso il basso. Dunque è bene essere parsimoniosi sull’uso delle tabelle nelle pagine web I link nelle pagine: ipertesto referenziale I link all’interno delle pagine web, servono a fare in modo che gli utenti possono muoversi agilmente tra una pagina e l’altra, oppure, quando si parla di links verso l’esterno, lasciando il sito per navigare su altri siti segnalati In primo luogo va detto che un sito dovrebbe essere progettato come un "ipertesto autoreferenziale", ovvero fare in modo di mantenere il più possibile i propri visitatori al suo interno attraverso collegamenti che rimandano ad altre parti della pagina che si sta visionando oppure ad altre pagine all'interno del medesimo sito. Lo scopo deve essere quello di mettere un utente nella condizione di poter scoprire l'intero contenuto di un sito web, ovvero non lasciarlo andar via con la sensazione di aver visto tutto quello che c'era da vedere quando in realtà non è così. Questa operazione strategica non dovrebbe essere affidata ad un semplice menù riassuntivo o ad una mappa, ma dovrebbe essere programmata quando si elaborano i contenuti, lavorando per rendere un sito il più interessante possibile. Esempio di ipertesto autoreferenziale Pagina 4 Guida alla coltivazione dei pomodori “Allevate le piante a cordone, staccando i getti che si formano alle ascelle delle Pagina 1 Ricetta per salsa di pomodoro foglie. Pagina 3 Questa operazione fa crescere i La vitamina C nei vegetali pomodori più sani pronti per “la vitamina C è presente essere cucinati…” soprattutto nei vegetali a foglia verde, peperoni, “In una grande pentola pomodori, kiwi e altri agrumi mettere 6 cucchiai di olio, i …” pomodori tagliati a grossi pezzi e le verdure tagliate a fettine Pagina 2 sottili, tranne il basilico ed il Le doti medicinali del prezzemolo prezzemolo che triterete “venti grammi di prezzemolo grossolanamente…” al giorno sono sufficienti a proteggere l’organismo dalle malattie infettive, data l’alta concentrazione di vitamina C. Sarebbe dunque auspicabile che …” Anchor text L'anchor text è molto semplicemente il testo che contiene un collegamento o link a un'altra pagina. Normalmente in un sito, l'Anchor text indica l'oggetto principale della pagina linkata ESEMPIO: Il termine Organismi Geneticamente Modificati non è un termine usato dalla comunità scientifica in quanto troppo generico. Il termine OGM è spesso infarcito da luoghi comuni , dove in un dibattito mediatico come quello sugli OGM valgono le regole dei media, non quelle della scienza. Spesso le parole chiave usate nel testo del link sono molto più importanti del contenuto della pagina e dei meta tag. La presenza delle keyword nell'Anchor text migliora la pertinenza alle keyword usate della pagina di destinazione. Quando nella pagina A viene usato un Anchor text con keyword K che punta alla pagina B, la pagina A guadagna qualcosa (poiché usa la keyword k), ma il vero beneficiario è la pagina B di destinazione. I link rivolti ai motori di ricerca Un collegamento attivo mediante link, dovrebbe essere: q descrittivo e pertinente, non essere affidato a frasi ermetiche o generiche Non descrittivo Descrittivo Fai click qui Leggi il documento relativo a….. Scarica il pdf Scaricati il documento relativo…. q contenere le parole chiavi, in genere tutte le “ancore link” dovrebbero avere ancore contenenti parole chiave Parole chiave:…in grassetto Un altro elemento da curare ai fini di una efficace ottimizzazione on-page è rappresentato dalla formattazione del testo bold, attraverso l'impiego dell'opportuno tag a livello del codice HTML. q Rilevanza minore. al fine di un miglior posizionamento nella SERP, e rispetto ad altre tipologie di accorgimenti, l'impiego del grassetto ha sicuramente una rilevanza marginale. q Parole chiavi in grassetto. tuttavia, se proprio lo si vuol usare a questo scopo, le parolechiave presenti già a livello dei titoli e dei meta tag sarebbero quelle da privilegiare . q Migliore leggibilità. D'altro canto è facilmente verificabile che il grassetto ha un impatto non indifferente sulla pulizia del testo rivolto all'utente, per cui va usato con molta cura altrimenti può dare un senso di confusione o rendere faticosa la lettura. Il giusto “peso” delle pagine La rapida diffusione della connessione ADSL ha determinato una crescita spesso notevole della dimensione delle pagine web. In questo senso i progettisti, in un certo senso, hanno smesso di fare attenzione al “peso” delle pagine, convinti che oggigiorno tutti più o meno hanno una connessione ADSL Però, se solo si guarda la seguente tabella: Tempo di caricamento della pagina Percentuale degli utenti che continua ad aspettare 10 secondi 84% 15 secondi 51% 20 secondi 20% 30 secondi 5% Si capisce che ridurre le dimensione della pagina ha un effetto notevole per gli utenti finali Inoltre dal solo fatto che gli spider, spesso raccolgono solo una certa quantità di informazioni dalle pagine, si capisce che mettere a !dieta” le pagine sia produttivo anche per quanto riguarda la SEO SEO (Search Engine Optimization) Ottimizzazione a livello di sito I fattori che influiscono a livello di pagina IMPLEMENTAZIONE Ottimizzazione interna Ottimizzazione pagine Ottimizzazione esterna Ottimizzazione sito Strategia per ottenere link da fonti autorevoli Compilazione dei TAG Title Selezione del dominio Studio dei Social Media (SEM Social Media Optimization) Compilazione dei TAG meta (RI) design del sito Sviluppo links in ingresso Parole chiave nell’URL (RI) configurazione del server Sottomissione alle directory Riscrittura degli URL Target geografici Sottomissione ai blog Densità delle parole chiave Architettura dei link Sottomissione ai forum Prossimità delle parole chiave File robots.txt Article manager File sitemap.XML Comunicati stampa ..e molto altro RSS Risalto delle parole chiave Parole chiave complesse Parole chiave semplici Testi delle ancore dei link ..e molto altro ..e molto altro Nomi dominio Il nome scelto per un dominio ricopre oggi un ruolo molto importante, e la sua formulazione andrebbe ricompresa tra le pratiche di SEO. Infatti se questo coincide con la parola chiave primaria da ottimizzare, si ottiene un grande vantaggio in termini di popolarità del sito. In quest’ottica, vista la vastità dei domini oggi in uso, ottenere un dominio contenente una o più parole chiave comuni, risulta quasi impossibile Nel caso di parole chiavi di “nicchia”, metà della battaglia è già vinta se, dopo aver registrato un dominio contenente le parole chiavi, si costrusice una buona home page con un buon contenuto ottimizzato per queste parole chiavi in un periodo abbastanza breve si potrà scalare velocemente le SERP di Google Brand e SEO: due cose diverse Le grandi aziende e non solo, spendono moltissimi soldi per fare brand awareness , ovvero per rendere evidente e riconoscibile il proprio marchio agli occhi degli utenti. Nel campo della SEO però bisogna saper distinguere tra il valore di un brand e la sua reale utilità. Usare un nome dominio che ricalca precisamente il brand sembra essere una scelta ovvia, ma chi si occupa di SEO sa invece che il dominio deve appunto saper convogliare sul sito a cui è collegato gli utenti che non conoscono il brand. 1. Registrare un dominino all’interno del quale ci siano parole chiave su cui si vuole ottimizzare il sito 2. Registrare un dominino con il nome del brand usandolo come redirect. Dimensione e quantità dei contenuti In questo contesto, quando si parla di dimensioni dei contenuti, ci si riferisce quasi sempre al numero di pagine indicizzate appartenenti allo stesso dominio Per analizzare le dimensioni dei contenuti del sito basta: Dovrebbe essere del tutto evidente che più un sito è di grandi dimensioni, più facilmente sarà ottimizzato. La dimensione di un sito implica in un certo qual senso la sua autorevolezza, naturalmente ciò non basta il tutto deve essere affiancato da contenuti di qualità Sitemap.xml Le Sitemap consentono di indicare a Google delle pagine del tuo sito che altrimenti potrebbero non essere rilevate. In parole semplici, una Sitemap XML (generalmente chiamata Sitemap, con la S maiuscola) è un elenco delle pagine del tuo sito web. La creazione e l'invio di una Sitemap consente di accertarsi che Google sia a conoscenza di tutte le pagine del tuo sito, compresi gli URL che non possono essere individuati tramite la normale procedura di scansione di Google. Le Sitemap sono particolarmente utili se: • Il sito presenta contenuti dinamici. • Il sito contiene pagine che non sono facilmente individuabili da Googlebot durante il processo di scansione, ad esempio pagine con contenuti AJAX o immagini. • Il sito è nuovo e pochi siti contengono link al tuo sito. Googlebot esegue la scansione del Web seguendo i link da una pagina a un'altra, pertanto se pochi link puntano al tuo sito potrebbe essere difficile individuarlo. • Il sito dispone di un archivio consistente di pagine di contenuti che non sono molto ben collegate l'una all'altra oppure non sono per nulla collegate tra di loro. Robots.txt Il file robots.txt contiene delle regole utilizzate dai crawler (detti anche spider) per applicare restrizioni di analisi sulle pagine di un sito internet. Gli spider sono dei software automatici programmati per effettuare ricerche ed indicizzazioni periodiche. Nella prima fase di analisi di un sito web controllano l'esistenza del file robots.txt per applicare eventuali restrizioni richieste dal progettista del sito. User-agent: * Disallow: /pagina.html User-agent: Googlebot-Image Disallow: / User-agent: Googlebot Disallow: /*.gif$ Architettura e distribuzione dei link interni L’architettura dei link interni è molto importante dal punto di vista delle SEO, in particolare per i siti web con molte pagine o in continua crescita in termini di contenuti. Per creare una struttura ottimale per i link, spesso conviene suddividere i siti in sezioni o sottosezioni, in modo da avere una struttura gerarchica (argomento tipo dell’architettura informativa) La dimostrazione del buon funzionamento del sito in termini di SEO si può capire da come è distribuita la popolarità dei link interni. Se questa popolarità (PR) cala rapidamente man mano che ci si allontana dalla home page, significa allora che c’è molto lavoro da fare Idealmente bisognerebbe fare in modo che il PageRank delle pagine interne fosse lo stesso, se non più alto, di quello della Home. Esempio di distribuzione della popolarità (PR) dei links interni Home Page PR=7 Page A Page B PR=7 Page C PR=5 PR=8 PR aumenta Page A1 Page C1 PR=6 PR=1 PR diminuisce rapidamente Page A2 PR=5 PR diminuisce gradualmente Le parole chiave La coda lunga E’ la coda lunga (long tail)(1) del mercato, una molteplicità di nicchie che, considerate unità vendute da uno stesso prodo7o globalmente, competono con il mercato dei prodotti e della distribuzione di massa(1) 1. Testa della Coda: è il mercato delle hits, così come lo conosciamo e lo abbiamo sempre conosciuto; 2. la Coda: è il mercato delle nicchie più produttive e profittevoli; hit prodo: di nicchia prodo0 differen( Le aree colorate rappresentano i fatturati (prodotti x unità vendute) La scoperta innovativa è che l’area rossa e l’area arancione, grazie all’allungarsi del numero di prodotti, sono uguali e dunque generano lo stesso fatturato. (1) Chris Anderson – 2004 Wired Magazine SEO e coda lunga La teoria della “coda lunga” può essere usata efficacemente nel mondo della SEO, in particolar modo pensando a un argomento che è per la maggior parte il terreno di scontro delle strategie dei diversi siti web: le parole chiave L’approccio può avvenire in due modi diversi: q (un sito già esistente) monitorando il traffico in entrata di un sito web si noterà che la maggior parte degli utenti che arrivano dai motori di ricerca lo fa attraverso le keyword più importanti, quelle per cui si è puntato nella fase di ricerca. C’è però un “sottobosco” di utenti che approda al sito attraverso altre parole chiave, che non avevamo contemplato q (un sito nuovo) Durante la fase di ricerca di una strategia SEO, nell’osservare le statistiche delle parole chiave che hanno maggiore traffico, per vedere quali utilizzare per il nostro sito, si nota una moltitudine di parole chiave che benché non abbiano i volumi di utilizzo delle prime godono di altri vantaggi. SEO e coda lunga II § La massa critica di utenti che approdano su un sito attraverso parole parola chiave ad 1 termine chiave che non avevamo considerato, 2 termini può diventare più importante da 3 termini 4 termini 5 termini 6 termini 7 termini quella composta tramite le parole chiave ottimizzate. Popolarità § II tasso di conversione delle parole costituite da 1-2 termini è inferiore a quelle parole a chiave long tail, conseguenza del fatto che chi le usa nelle ricerche sta cercando risultati concreti e quindi è più pronto ad agire § Coda lunga Implementare una strategia a chiave long tail non implica ad ottimizzare il Parole chiave sito con solo parole di lunghezza pari a 5-6 termini. Bisogna trovare un giusto Parole chiave già ottimizzate compromesso tra quelle che sono le le parole Hit e quelle relegate più a nicchia Classi correlate alle parole chiave Una parola chiave in un sito può essere un qualsiasi termine che compare ovunque in un sito. Può essere un nome, un verbo, o un aggettivo, oppure un insieme di parole o una frase Accanto alle parole chiavi, possiamo considerare altre classi di parole (correlate con le parole chiavi di utilizzo) utili per l’ottimizzazione. Parole derivate Modificatori di significato generici monetari Parole correlate nicchia Parole derivate Le parola derivate sono variazioni di una parola a partire da una stessa radice. Questo concetto è importante poiché l’utilizzo di parole derivate nelle pagine web può aiutare ad aumentare la rilevanza rispetto ai termini di ricerca e quindi ottenere più traffico proveniente dalle SERP. Questo semplice esempio ci fa capire l’importanza che hanno le radici grammaticali dei termini di ricerca. Nel calcolare il posizionamento e la rilevanza delle pagine web, Google non considera solo i termini così come vengono mostrati, ma anche le loro derivazioni. Se, quindi, una pagina contiene più derivazioni di una stesso termine, il suo posizionamento sarà probabilmente migliore. Modificatori di significato I modificatori di significato delle parole chiave sono termini che compaiono immediatamente prima o dopo una parola chiave. Sono importanti perché possono rendere più efficaci le strategie per le parole chiavi long tail. § I modificatori generici possono essere utilizzati in qualsiasi sito e sono normalmente termini che compaiono spesso nelle ricerche effettuate § I modificatori monetari indicano invece una intenzione d’acquisto Asta Affare Migliore Acquisto Comprare Economici Più economici Classificato Liquidazione Confornto Confronta Spedizione Sconto Caratteristiche Tassa Preclusione Regalo Locazione Periodo di tempo limitato Prezzo Acquisto Tasso di… Vednita al dettaglio Gratis Recensione Vendita Seconda mano Vendere Acquisti Negozio Economico Più basso Autentico Prodotto Preventivo Marca Modificatori di nicchia: Keyword Permutation Matrix I modificatori di nicchia sono termini specifici di un dato settore. A partire da i termini di ricerca iniziali di un settore specifico si possono escogitare diverse variazioni di termini di parole correlate tenendo conto di eventuali caratterizzazioni geografiche e di sottocategorie significative Concessionaria auto Radice Variazioni Correlate Geografiche macchina camion fuorgone SUV Jeep …. macchine camions fuorgoni SUVS automobil rivenditori vecioli concessionari offerte ….. automobili auto trasporto distributore concessionari semovente leasing locazione affi7o sintonia mutuo pres(to vendita motrice velocità ….. via ci7à paese provicnia regione nazione Modello premiato consumi economica risparmio carburante basso chilometraggio lusso piccola spor(va la più votata ….. Colori blue rossa verde nera bianca grigia bianca …. Termini specifici Anno Marchio Tipo Garanzia 2000 BMW compa7a di base 2001 Ford mini furto 2002 jaguar spor(va incendio 2003 volvo sta(on vagon furto radio 2004 porche scasso 2005 nissan 2006 toyota 2007 …. 2008 2009 2010 2011 Op(onal clima(zzatore chiusura centr gps le7ore MP3 le7ore DVD airbag airbag posteriore sistema satellitare …. …… Condizione nuova semi nuova usata Parole correlate I parole correlate sono sinonimi o termini appartenenti allo stesso universo concettuale Una ricerca delle parole correlate alla parola chiave su cui si sta puntando per l’ottimizzazione è di notevole importanza, in quanto più la parole chiave che vogliamo posizionare è legata all’insieme di keyword che solitamente sono ricercate insieme ad essa, più sarà possibile posizionarla in maniera migliore. parola chiave: Colloquio di lavoro parola correlate: Colloquio lavoro consigli Lettera di colloquio colloquio Curriculum vitae Curriculum europeo Contenuti di un sito web in chiave SEO alcune considerazioni Contenuti unici, interessanti e di qualità Il principale problema che tutti i siti devono affrontare riguarda l’aere contenuti unici, interessanti e di qualità. I buoni contenuti vanno pianificati, studiati, redatti con cura, devono essere rilevanti e poter durare nel tempo. Sono i contenuti che quasi sempre determinano il successo o il fallimento di un sito web. Ciò non significa tuttavia che, l’avere contenuti in abbondanza determini automaticamente un buon posizionamento sulle pagine dei risultati dei motori di ricerca. Contenuti: a breve e a lungo termine I contenuti di un sito possono essere suddivisi in due grandi categorie q Contenuti a breve termine sono quelli che seguono le mode del momento, per esempio quelli sui blog, sui forum e sui siti di notizie. Sono importanti per dare un immagine di freschezza e tempestività q Contenuti a lungo termine sono quelli che durano nel tempo. Sono le pagine che gli utenti aggiungono ai propri bookmark e che vengono visitati molte volte. La rilevanza dei contenuti a vita lunga non diminuisce nel tempo SEO predittiva Indipendentemente dal tipo di contenuti, è importante, in una strategia SEO, a seconda del propri e mercato di riferimento, tener conto delle parole chiave di eventi che devono ancora accadere. Quella che si chiama in gergo strategia di SEO predittiva In quest’ottica, Google Trends risulta uno strumento molto utile per capire come sul web cambiano nel tempo le mode. Sapere quali sono gli schemi d’uso delle parole chiave aiuta anche a prepararsi per eventi che accadranno nel futuro SEO predittiva: eventi futuri Molti siti devono essere sviluppati con molto anticipo rispetto al momento in cui verranno messi on line. Se per esempio, un sito gestisce informazioni ed eventi sportivi, molto probabilmente si occuperà delle prossime olimpiadi che si terranno a Londra nel 2012. E’ bene dunque che sin da ora dovrebbe iniziare a creare sezioni dedicate all’evento, in modo da essere pronto per l’inaugurazione, e nel frattempo aggiungere gradualmente nuovi contenuti e fare in modo che i motori di ricerca associno al dominio il fattore fiducia derivante dall’anzianità. SEO Predittiva: stagionalità degli acquisti Nel mondo occidentale esistono ben note stagionalità legate agli acquisti Se per esempio, utilizziamo la parola “regali” in Google trends, essa ha un picco di utilizzo che inizia ai primi di novembre e termina dopo natale I siti di commercio elettronico lo sanno e cercano di sfruttare al massimo tendenza di questo tipo. Dal punto di vista della SEO, è opportuno che i siti vengono ottimizzati ben in anticipo, in modo che i motori di ricerca abbiano tutto il tempo per indicizzare i nuovi contenuti appositamente creati per sfruttare le stagionalità della sdomanda Contenuti a breve termine: mode improvvise Abbiamo detto che i contenuti a breve termine sono quelli che seguono le mode improvvise. Il trucco consiste nel cavalcare l’onda delle mode, ma sarebbe ancora meglio anticiparle. Dall’esame in Google trends, se si scrive Susan Boyle, una delle partecipanti al programma TV “Britain’s got talent” emerge che dall’inizio 2004 fino ad aprile 2009, questa parola chiave non compare proprio. Dal 20 aprile 2009, dopo solo nove giorni la sua esibizione, i video su youtube sono stati visionati oltre cento milioni di utenti. Mode improvvise: essere tempestivi Sono bastati solo pochi mesi affinché l’interesse tornasse pressoché a zero Esaminando lo stesso grafico, ma su scala di 12 mesi si scopre un interessante dato Massimo numero di ricerche Il volume di ricerca per Susan Boyle ha un picco all’inizio del grafico (punto A) Se si osserva invece il grafico inferiore, che mostra il volume degli articoli legati alla parola chiave (in questo caso al personaggio), si osserva che i blog, i siti di news ci hanno messo un po’ di tempo per rispondere agli Massimo del numero di articoli interessi degli utenti come indicato dal primo picco Questo esempio sottolinea l’importanza di riuscire ad essere tra i primi a soddisfare con contenuti originali una moda improvvisa Contenuti a breve termine: mode prevedibili Le cose sono diverse se si può prevedere l’avverarsi di un eventi. Se ad esempio vediamo il trends della parola wimbledon Massimo relativo numero di ricerche Massimo assoluto numero di ricerche Il volume di ricerca per wimbledon ha un picco relativo (inizio del torneo). Un picco assoluto (punto B) lo si ha verso la fine di giugno, ovvero a cavallo delle finale. Osservando il tutto notiamo che i due picchi, quello relativo all’uso della parola e quello che indica il volume di articoli e notizie, in questo caso Massimo del numero di articoli coincidono Naturalmente preparare contenuti per sfruttare picchi di interesse prevedibili è molto più facile ma la concorrenza sarà sicuramente più intensa. Contenuti a lungo termine Abbiamo detto che i contenuti a lungo termine sono quelli che durano nel tempo, I contenuti possono riguardare qualsiasi argomento. Se ad esempio si tratta di un sito web dedicato ai software per computer e il loro sviluppo, All’interno di esso sarebbe cosa auspicabile inserire un tutorial di linguaggio HTML, infatti: Il volume di ricerche è pressoché costante. Dunque avere un sito di qualità che tratta questo argomento in modo esaustivo, di facile comprensione, si può star certi che il sito inizierà ad avere traffico proveniente dai motori di ricerca Contenuti verticali Il traffico verso un sito web non sempre arriva dai motori di ricerca principali. Tutti i grandi motori forniscono funzionalità per effettuare ricerche mirate, per esempio immagini, news, prodotti, mappe e così via. Ciascuna di questa ricerca su contenuti detti più propriamente contenuti verticali avviene tramite algoritmi di indicizzazione specializzati Google images La psicologia delle ricerche immagini è molto diversa da quelle delle ricerche normali. Chi crea immagini, infatti, di solito è più paziente, ma allo stesso tempo, anche più esigente. E’ quindi opportuno ottimizzare anche le immagini del sito Per controllare se le immagini del sito sono indicizzate: Per una buona ottimizzazione delle immagini bisogna: q nominare le immagini con parole chiave separate da trattini q assicurarsi che il file robots.txt non le blocchi l’indicizzazione Istruzione per bloccare l’indicizzazione delle immagini da parte di Google User-agent: Googlebot-Image Disallow: / Google news Google News è il più grande aggregatore di notizie fornito da Google in oltre 40 nazioni e con oltre 19 lingue. Google News è diviso per categorie ed ogni categoria ha le sue notizie. Per far comparire gli articoli di un sito web in Google news, bisognerà dapprima inviare i links a Google per l’approvazione Farsi accettare da Google News non è semplice e non tutti ci riescono. Google , giustamente, selezione i siti più interessanti, in modo da dare ai lettori la qualità che meritano. Linee guida per inserire contenuti in Google news Linee guida consigliate dal Google http://www.bit.ly/4xXQ3Y § Mantenere il corpo del testo pulito dal punto di vista tipografico; § Assicurare che gli URL agli articoli siano unici e permanenti; § Sfruttare le funzionalità per i titoli fornite dalle sitemap; § Verificate che la pagina usi la codifica dei caratteri corretta § Rendere esplicita la data di pubblicazione degli articoli § Tenere separati gli articoli dai comunicati stampa § Formattare opportunamente le immagini § Assicurarsi che il titolo degli articoli compaia sia nel tag <title> che nel titolo prima del corpo del testo Google shopping La piattaforma Google shopping, permette ai siti di commercio elettronico di fornire feed sui propri prodotti e di incrementare traffico e vendite. La creazione di una account è gratuita e può essere effettuata registrandosi con un semplice account Google