SEO (Search Engine Optimization) - Corso di elementi di informatica

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SEO (Search Engine Optimization) - Corso di elementi di informatica
UNIVERSITÀ
FACOLTÀ
DI
DEGLI
STUDI
SOCIOLOGIA - CORSO
DI
DI
NAPOLI – FEDERICO II
LAUREA
IN
CULTURE DIGITALI
E
DELLA COMUNICAZIONE
SEO (Search Engine
Optimization)
Elementi di informatica e web – a.a. 2012/2013
di Guido Fusco
Licenza Creative Commons
Il presente materiale è pubblicato con licenza Creative Commons 3.0 Italia
“Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo”
http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/deed.it
Le fonti di visibilità
Visibilità
Visibilità on line
Visibilità mediante "Mercato
delle ricerche"
S.E.M. (Search Engine
Marketing)
Keyword
adverstirng
Immagini, news, mappe,
motori partners di
Google
S.E.O. (Search Engine
Optimization)
Visibilità off line
Visibilità mediante "Mercato
dei contenuti"
Altri tipi di promozioni
Annunci di Google
Affiliation program
Directory
Social media
Ottimizzazione
interna
SEO in site
Ottimizzazione
esterna
SEO off site
Forum e Newsgroup
Comunicati stampa
Articles Marketing
E-mail
SERP
Link SPONSORIZZATI
attività di keyword adversiting
SERP (Search Engine Results Page)
Risultati ORGANICI
attività di S.E.O
Link SPONSORIZZATI
attività di keyword adversiting
S.E.M. (Search Engine Marketing)
S.E.M. (Search Engine Marketing): L’insieme
delle attività volte a migliorare la posizione di
un sito web all’interno dei motori di ricerca
attraverso una scelta ponderata di visibilità
naturale (SEO), e di visibilità a pagamento
(Keyword Adversiting), al fine di raggiungere
gli obiettivi di marketing di un’impresa
SEO e PPC: vantaggi e svantaggi
SEO
Vantaggi
Svantaggi
PPC
• 
Costo inferiore
• 
Genera traffico quasi istantaneamente
• 
Risultati di lungo periodo
• 
Più semplice da implementare
• 
Favorisce una crescita naturale del sito
• 
Più semplice da gestire
• 
Maggiore fiducia percepita per i risultati di ricerca
• 
Tassi di conversione maggiori
• 
I primi risultati non sono immediati
• 
Può consumare velocemente il budget
• 
Richiede maggiore sforzo di implementazione
• 
Non ci sono garanzie di successo
pur avendo bassi tassi di conversione
• 
Storica diffidenza da parte degli utenti
• 
Il traffico sparisce quando si smette di
investire
S.E.O. (Search Engine Optimization)
La SEO (Search Engine Optimization) può essere definita come l’insieme delle di tutte le attività
per generare il massimo numero possibile di visite provenienti dai risultati organici dei motori di
ricerca, dalle web directory e da altri siti, con il fine ultimo di rendere un sito conosciuto.
La SEO richiede:
•  analisi interna del sito;
•  analisi esterna del sito;
•  sviluppo ottimale dei links in ingresso ;
•  analisi della concorrenza;
•  adozione di una corretta architettura informativa;
•  opportune tecniche di sviluppo;
•  scelta accurata delle parole chiave
•  redazione dei contenuti accurata
•  continuo monitoraggio dei risultati ottenuti
•  …e altro ancora.
Le sfide della SEO
La sfide da affrontare sono:
Competizione
Assenza di garanzie
Fluttuazione di posizionamento
Fattori temporali
Le sfide della SEO: Competizione
Secondo la società inglese Netcraft
(1),
nell’aprile 2011 sono risultati registrati 314 milioni di
dominio sotto a quelli di primo livello. Sebbene questi numeri sembrano sbalorditivi,
probabilmente sono solo una stima prudenziale, visto che spesso ciascun dominio ha spesso
altri sotto-domini
Con questi numeri bisogna sicuramente
abbandonare l’idea di realizzare un sito
che non abbia concorrenza, anche nei
settori di nicchia
A questa considerazione sconfortante,
bisogna però aggiungere che molti siti
non utilizzano tecniche SEO
(1) http://news.netcraft.com/archives/category/web-server-survey/
Le sfide della SEO: Assenze di garanzie ma…
Nessuno potrà garantire di riuscire a posizionare un sito in cima ai risultati di Google, Yahoo o
Bing. E’ semplicemente impossibile poter garantire in tal senso, visto che troppe sono le
variabili in gioco
Comunque sia, i vantaggi della SEO sono
reali. Se si applica una strategia SEO con
competenza si raggiungerà ben presto
sia una buona popolarità che un buon
posizionamento, Sempre se sia abbaimo
contenuti di qualità
Le sfide della SEO: Fluttuazione di posizionamento
Grazie ai continui sviluppi delle tecnologie di ricerca, i motori utilizzano centinaia di parametri
per costruire gli algoritmi di ordinamento dei risultati. A volte basta che uno di questi parametri
cambi perché un sito precipiti o ancora peggio sparisca del tutto dai risultati
Sebbene nessuno conosca la “formula magica” per un buon posizionamento, esistono dei
fattori positivi che aiutano ad un buon posizionamento, mentre dei fattori negativi che lo
penalizzano
Pesi positivi
Fiducia Contenuti
Titoli pagina
Link in ingresso
Autorevolezza
Keyword
Età
Link non contestuali
Contenuti duplicati
Alto tasso di rimbalzo
SEO Spam
Pesi negativi
Le sfide della SEO: Fattori temporali
Ogni sito è diverso e quindi ogni sito ha bisogno di una propria strategia SEO specifica. I fattori
in gioco sono così tanti che sarebbe ingenuo dare un tempo esatto affinché una strategia SEO
porti ai risultati attesi
L’attività di SEO non finisce quando si inizia a
vederne i risultati. Anche quando si arriva in cima
ai risultati di Google, il lavoro non è terminato, visto
che bisognerà fare in modo di mantenere il
posizionamento raggiunto per rimanere davanti
alla concorrenza
Le fasi della SEO
Il processo della SEO può essere definito in sei fasi generali:
Ricerca
Pianificazione e strategia
Implementazione
Monitoraggio
Valutazione
NO
Problemi
emersi
sono
semplici?
SI
Manutenzione
Le fasi della SEO: RICERCA
La fase di ricerca d’implementazione della SEO riguarda la raccolta d’informazioni sul:
q  Settore di riferimento Prima di iniziare qualsiasi attività, è necessario conoscere a fondo come
il proprio business viene trattato on line. Stabilire se orientarsi ad un mercato geografico o
demografico. Quali sono i risultati attesi. Qual è il budget da investire.
q  Analisi competitiva E’ importante capire chi sono gli altri “attori” presenti on line nel vostro
settore e che posizione occupano. Capire quali siti linkano i vostri concorrenti, analizzando la
qualità e la quantità. Stima del traffico e conoscenza delle parole chiave utilizzate per le
ricerche aiutano a raccogliere ulteriori informazioni sui siti concorrenti.
q  Stato del sito questa fase risulta utile su un sito già esistente. Le attività da svolgere sono del
tutto similari a quelle effettuate sui siti concorrenti, soltanto che cambia l’oggetto in
questione
q  Parole chiave La ricerca delle parole consiste nell’individuare e nel definire i termini più
significativi per cui i motori di ricerca dovrebbero restituire dei risultati che portano al sito. La
ricerca delle parole chiave non riguardano solo i contenuti ma anche nomi dominio, menù.
Le fasi della SEO: PIANIFICAZIONE STRATEGICA
La fase di pianificazione strategica deve rispondere ad alcune domande che derivano dai
risultati della fase di ricerca.
q  Contenuti La strategia della redazione dei contenuti deve riguardare tutto il ciclo di vita:
creazione, modifica, divulgazione e archiviazione. Valutare poi quali devono essere indicizzati
e quali no
q  Sviluppo dei link Uno dei pilastri della SEO è la strategia di sviluppo dei link. I contenuti senza
link non vanno lontano, e i buoni contenuti linkati opportunamente favoriscono la crescita
naturale del traffico in ingresso
q  Social media Coinvolgere i propri utenti anche su siti social media, se fatto in modo corretto,
può essere utile per premiare un traffico in ingresso
q  Motori di ricerca L’individuazione dei motori di ricerca sui quali voler comparire è un aspetto
fondamentale.
q  Keyword advertising: Spesso una sinergia con una pubblicità a pagamento porta numerosi
vantaggi per la visibilità del sito
q  Piattaforma tecnologica Sviluppare software ad hoc quali browser dovranno visualizzare il
sito, scelta de server, sono solo alcuni aspetti di questa fase.
I fattori che influiscono a livello di pagina
IMPLEMENTAZIONE
Ottimizzazione interna
Ottimizzazione pagine
Ottimizzazione esterna
Ottimizzazione sito
Strategia per ottenere link da fonti autorevoli
Compilazione dei TAG Title
Selezione del dominio
Studio dei Social Media (SEM Social Media Optimization)
Compilazione dei TAG meta
(RI) design del sito
Sviluppo links in ingresso
Parole chiave nell’URL
(RI) configurazione del server
Sottomissione alle directory
Riscrittura degli URL
Target geografici
Sottomissione ai blog
Densità delle parole chiave
Architettura dei link
Sottomissione ai forum
Prossimità delle parole chiave
File robots.txt
Article manager
File sitemap.XML
Comunicati stampa
..e molto altro
RSS
Risalto delle parole chiave
Parole chiave complesse
Parole chiave semplici
Testi delle ancore dei link
..e molto altro
..e molto altro
Le fasi della SEO: FASE DI MONITORAGGIO
La fase monitoraggio riguarda la verifica nel tempo di molte cose, tra le quali:
q  Le attività degli spider ovvero il controllo della frequenza delle visite da parte degli spider dei
singoli motori di ricerca che abbiamo scelto.
q  Lo studio della web analytics ovvero Il complesso di strumenti e di metodi che mediante
metriche qualitative e quantitative mira a dare un profilo del navigatore del sito che si sta
monitorando e a modellare il sito in funzione delle sue necessità .
• 
• 
• 
• 
• 
• 
• 
• 
• 
• 
Visite;
frequenze di visite;
Nuovi visitatori;
Origine dei visitatori;
Visitatori di ritorno;
Visitatori unici;
Frequenze di rimbalzo;
Pagine visitate;
Richieste per pagina;
…e molto altro ancora
Le fasi della SEO: VALUTAZIONE E MANUTENZIONE
La fase valutazione utilizza i dati raccolti durante la fase di
monitoraggio. Il punto cruciale è capire cosa funziona e cosa non
rispetto a quanto definito nel SEO plan. Questa fase può portare alla
luce molti problemi.:
q  I problemi più semplici vengono affrontati nella fase successiva di
manutenzione, ;
q  I problemi più complessi spesso richiedono un approccio differente
e possono richiedere di dover ritornare indietro nella fase di ricerca
La fase manutenzione si occupa della manutenzione del sito web,
ovvero monitorare quanto fatto durante la fase di implementazione
ed eventualmente occuparsi di problemi meno gravi emersi nella
fase di valutazione
Gli OUTPUT delle fasi della SEO
Rispetto a tutte la varie fasi viste in precedenza, per ciascun di essa bisogna produrre un
output, che si conclude con una stesura di un documento
In particolare, per quanto riguarda la fase di pianificazione strategica, l’output è un SEO Plan
ossia una guida che documenta ciò che è necessario per migliorare il posizionamento del sito
e i passi e le procedure previste per l’aggiornamento dei contenuti.
Il SEO Plan, va rivisto ed aggiornato periodicamente, poiché i motori di ricerca cambiano le
loro modalità di indicizzazione
Le fasi della SEO: RIEPILOGO
Ricerca
1
Settore di riferimento
Stato del sito
Analisi competitiva
Parole chiave
Output
Pianificazione strategica
2
Contenuti
Sviluppo link
Social media
Scelta dei motori di ricerca
SEM
Piattaforma tecnologica
Output
Implementazione
Ottimizzazione interna
3
Ottimizzazione pagine
Ottimizzazione esterna
Ottimizzazione sito
5
Output
Valutazione
Output
Monitoraggio
4
Attività degli spider
WEB ANALYTICS
Output
6
Manutenzione
Output
Le fonti di visibilità
Visibilità
Visibilità on line
Visibilità mediante "Mercato
delle ricerche"
S.E.M. (Search Engine
Marketing)
Keyword
adverstirng
Immagini, news, mappe,
motori partners di
Google
S.E.O. (Search Engine
Optimization)
Visibilità off line
Visibilità mediante "Mercato
dei contenuti"
Altri tipi di promozioni
Annunci di Google
Affiliation program
Directory
Social media
Ottimizzazione
interna
SEO in site
Ottimizzazione
esterna
SEO off site
Forum e Newsgroup
Comunicati stampa
Articles Marketing
E-mail
SERP
Link SPONSORIZZATI
attività di keyword adversiting
SERP (Search Engine Results Page)
Risultati ORGANICI
attività di S.E.O
Link SPONSORIZZATI
attività di keyword adversiting
S.E.M. (Search Engine Marketing)
S.E.M. (Search Engine Marketing): L’insieme
delle attività volte a migliorare la posizione di
un sito web all’interno dei motori di ricerca
attraverso una scelta ponderata di visibilità
naturale (SEO), e di visibilità a pagamento
(Keyword Adversiting), al fine di raggiungere
gli obiettivi di marketing di un’impresa
Le fasi della SEO
Il processo della SEO può essere definito in sei fasi generali:
Ricerca
Pianificazione e strategia
Implementazione
Monitoraggio
Valutazione
NO
Problemi
emersi
sono
semplici?
SI
Manutenzione
I fattori che influiscono a livello di pagina
IMPLEMENTAZIONE
Ottimizzazione interna
Ottimizzazione pagine
Ottimizzazione esterna
Ottimizzazione sito
Strategia per ottenere link da fonti autorevoli
Compilazione dei TAG Title
Selezione del dominio
Studio dei Social Media (SEM Social Media Optimization)
Compilazione dei TAG meta
(RI) design del sito
Sviluppo links in ingresso
Parole chiave nell’URL
(RI) configurazione del server
Sottomissione alle directory
Riscrittura degli URL
Target geografici
Sottomissione ai blog
Densità delle parole chiave
Architettura dei link
Sottomissione ai forum
Prossimità delle parole chiave
File robots.txt
Article manager
File sitemap.XML
Comunicati stampa
..e molto altro
RSS
Risalto delle parole chiave
Parole chiave complesse
Parole chiave semplici
Testi delle ancore dei link
..e molto altro
..e molto altro
Le tipologie dei motori di ricerca e le directory
Tipologie dei motori di ricerca
Su internet esistono molti motori di ricerca.
TIPOLOGIE DI MOTORI DI RICERCA
Motori Principali
Motori locali
Motori per argomenti specifici (verticali)
Meta motori
Web directory
Motori principali – Motori di ricerca locali – Motori di ricerca verticali
Google, Yahoo, Bing sono considerati i motori di ricerca principali
A seconda del target dei vostri siti, potrebbe essere utile ottimizzare motori di ricerca locali. Un
elenco di motori di ricerca locali sono consultabili ai seguenti indirizzi:
§  http://www.philb.com/countryse.htm
§  http://www.searchenginecolossus.com
I motori di ricerca verticali si concentrano su argomenti specifici. Gli argomenti sono i più vari:
arte, business, accademia, letteratura, medicina, musica, scienze, sport. I seguenti sono alcuni
dei principali motori verticali disponibili:
§  http://www.yellow.com
§  http://www.britannica.com
§  http://www.artnet.com
§  http://www.worldexcecutive.com
§  http://www.kids.yahoo.com
I metamotori
Se si effettua una ricerca con più motori, utilizzando la stessa keyword,
può capitare di
ottenere risultati differenti. La caratteristica dei meta motori è quella di aggregare risultati
provenienti da più motori.
Tra i più famosi metamotori troviamo Dogpile.com
Query di ricerca con
www.dogpile.com
Risultati aggregati
Le web directory
Le web directory non sono dei motori di ricerca veri e propri, ma delle raccolte di link,
organizzati manualmente. Il loro vantaggio è che l’organizzazione dei link deriva dal lavoro di
una redazione di esperti e quindi dovrebbero garantire maggiore qualità
Le web directory più famosa è Open Directory Project (http://www.dmoz.org)
La parola "Open" nel nome del progetto, indica un
approccio assai diverso rispetto ad altre directory esistenti,
di natura strettamente commerciale:
A differenza delle directory di tipo commerciale, ODP non
accetta denaro per l'iscrizione di un sito all'interno del
catalogo. I criteri seguiti per decidere se inserire o meno un
sito in catalogo sono dunque scevri da pressioni
commerciali e si basano esclusivamente sui contenuti dei
siti stessi
5,024,673 siti web catalogati su 1,010,952 categorie
E’ necessario documentarsi prima della sottomissione del proprio sito
http://www.dmoz.org/World/Italiano/about.html
Web directory di Google
Non esistono rapporti diretti tra ODP e i motori di ricerca, tuttavia diversi motori di ricerca
usufruiscono della possibilità di ripubblicare liberamente i contenuti della directory, creando
così dei "cloni" di quanto si trova su dmoz.org.
Google, ad esempio, possiede una propria directory ed essa non è altro che una copia
leggermente modificata di DMOZ.
Tale copia conduce spesso la gente a ritenere
che Google e ODP collaborino in qualche
modo o addirittura che si tratti della medesima
entità, quando in realtà Google si è limitato a
riprodurre i contenuti di ODP sul proprio sito.
http://directory.google.com/
E’ svantaggioso essere iscritto a DMOZ?
È vero che esistono dei vantaggi ad essere stati catalogati in ODP, ma si tratta di vantaggi che
influiscono sul posizionamento solo indirettamente e solo in maniera marginale.
ü  Diversi motori di ricerca iniziano a scandagliare il web partendo proprio dalla lista dei siti
elencati in ODP. Quindi per quanto riguarda la semplice possibilità di essere archiviati dai
motori di ricerca, i siti presenti in ODP possono essere abbastanza sicuri di essere facilmente
individuati prima o poi da parte degli spider.
ü  Essere presenti in ODP significa ottenere anche un link verso il proprio sito. Nella
maggioranza dei casi, questo link non è considerato in maniera speciale da parte dei
motori di ricerca, ma rappresenta pur sempre un link in più verso il proprio sito.
ü  Le pagine delle categorie di una directory, sono solitamente ben focalizzate su temi o
argomenti precisi. Essere presenti con un link su una pagina strettamente tematizzata può in
teoria comportare un miglioramento della posizione del sito su quei motori di ricerca che
prendono in considerazione la tematicità delle pagine.
Web directory a pagamento
Non tutte le directory sono gratuite. Alcune ad esempio richiedono un abbonamento annuale
o per categoria
L a d i r e c t o r y d i Ya h o o ! R i c h i e d e u n
abbonamento di circa 300 $
Google non vede di buon occhio le
directory a pagamento!
http://dir.yahoo.com/
Elenco di alcune web directory
•  Business Search Engine and Business Directory (http://www.business.com/)
•  Clush (http://www.clush.com/)
•  Family Friendly Sites (http://www.familyfriendlysites.com/)
•  JoeAnt (http://www.joeant.com/)
•  Links2go (http://www.links2go.com/)
•  The Librarians’ Internet Index (http://www.lii.org/)
•  Best of the web (http://www.botw.org/)
Ricerca e analisi della concorrenza
Ricerca ed analisi della concorrenza
E’ importante analizzare come si comporta la concorrenza. Esaminando
le parole chiave, le strategie di sviluppo dei link che utilizzano e tanti altri
fattori, risulta importante per capire i punti di forza e di debolezza.
L’obiettivo è capire da dove deriva il posizionamento dei siti concorrenti.
Un modo per scoprire chi sono i propri concorrenti, è trovare i siti che
puntano sulle vostre parole chiave.
Ovviamente è da considerarsi concorrente anche chi vende prodotti
o servizi simili
Un esempio di approccio manuale per individuare i siti concorrenti
Utilizzare le parole chiave individuate, fare una ricerca sui principali
1.
2.
motori di ricerca per iniziare a scremare gli eventuali competitor.
Annotare le URL dei siti concorrenti, si può iniziare ad utilizzare un comando di Google
per effettuare una ricerca più più a tappeto, cercando eventuali siti simili
3.
Utilizzo di alcuni comandi Google per estendere ulteriormente la ricerca di domini
allinurl - allinanchor - allintitle - allintext
4.
Con i dati a disposizione stilare una lista di siti concorrenti, raggruppati in LOCALI e
GLOBALI
10-­‐20 si( concorren( 10-­‐20 si( concorren( …alcuni comandi Google
RELATED
Related è un comando di google tramite cui è possibile ricavare le pagine che secondo il motore di ricerca sono simili al sito indicato.
Esempio:
related:www.salmone.org
ALLINURL
Allinurl è un comando di Google che permette di ottenere tutte le pagine web che presentano delle determinate keywords nell’url.
Esempio:
allinurl:ogm
ALLINANCHOR
Allinanchor è un comando di Google che permette di interrogare il motore di ricerca al fine di ottenere tutte le pagine che vengono linkate
tramite un determinato anchor.
Esempio:
allinanchor:ogm
ALLINTITLE
Allintitle è un comando di Google tramite il quale è possibile conoscere tutte le pagine web che contengono delle determinate keywords nel
title.
Esempio:
allintitle:ogm
ALLINTEXT
Allintext è un comando di Google attraverso cui è possibile interrogare il motore per conoscere tutte le pagine web che contengono delle
determinate keywords nel testo, escludendo quindi quelle che lo contengono solo nel title o nell’url o negli anchor dei backlinks.
Esempio:
allintext:ogm
Alcuni dei principali elementi da analizzare
Per ogni sito concorrente è di fondamentale importanza analizzare alcune caratteristiche
appartenenti ai fattori di posizionamento interni ed esterni
1.  Meta tag Title, keywords e description
2.  Presenza o meno dei file robots.txt e sitemap.xml
3.  Età del dominio
4.  Google index (numero di pagine presenti nell’indice di Google)
5.  Numero di BackLinks (BLs)
L’implementazione
Pagina HTML/XHTML
Caratteri generali
HTML
(X)HTML è un linguaggio per descrivere la struttura di una pagina web, ma non definisce il
suo aspetto grafico
(X)HTML è costituto da un insieme di stili: Titoli, paragrafi, elenchi, tabelle, formattazione
caratteri. Ciascuno di questi stili vengono indicati all’interno dei documenti HTML, utilizzando
i tag
(X)HTML è un linguaggio di markup. Scrivere un linguaggio di Markup significa che si
comincia con il testo della pagina e si aggiungono man mano i tag intorno a certe parole o
paragrafi.
I tag indicano le diverse parti della pagina e producono differenti effetti nel browser
Tag HTML di base
Pagina HTML
<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 ">
<html>
<head>
<title>...</title>
In questa sezione vanno informazioni di servizio
<html>...</html>
Definisce l’apertura e chiusura di un documento in HTML
</head>
<head>...</head>
Definisce le informazioni di intestazione: come titolo della
pagina, meta-tag e altro…
<body>
<title>...</title> Definisce il titolo che appare in cima alla finestra del browser.
Vanno inseriti all’interno del tag <head>...</head>
In questa sezione vanno i contenuti
visualizzati dal browser
</body>
</html>
Meta tags
I Meta tags sono dei comandi HTML che vengono inseriti
Pagina HTML
all'interno delle pagine di un sito per fornire maggiori
<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 ">
informazioni riguardanti il contenuto della pagina stessa.
<html>
Questi tag sono invisibili ai navigatori, ma vengono letti e
tenuti in considerazione dai motori di ricerca e dai browser
<head>
<meta name="description" content=“contenuto" />
<meta name="keywords" content=”parola1,parola2" />
</head>
<meta name="description" content=“contenuto" />
<body>
<meta name="keywords" content=”parola1,parola2" />
In questa sezione vanno i contenuti
visualizzati dal browser
</body>
</html>
I TAG h1. h2…h6
I tag h1, h2, h3, h4, h5,h6 sono tag che vengono usati per
Pagina HTML
definire i titoli e sottotitoli.
<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 ">
Il titolo più importante della pagina sarà <h1>
<html>
<head>
<meta name="description" content=“contenuto" />
<meta name="keywords" content=”parola1,parola2" />
I tag h1, h2 e h3 sono tag che apparentemente
</head>
modificano solo la grandezza o lo stile del testo, in realtà
<body>
esattamente come per gli utenti, Google e i motori di
ricerca interpretano il testo contenuto all’interno di questi
<h1> una prova di titolo</h1>
<h2> una prova di sottotitolo</h2>
tag come meritevole di maggiore attenzione.
<h1> una prova di titolo</h1>
<h2> una prova di sottotitolo</h2>
</body>
</html>
SEO (Search Engine Optimization)
Ottimizzazione a livello di pagina
W3C (World Wide Web Consortium)
Il World Wide Web Consortium (W3C) è una comunità internazionale in cui le
Organizzazioni Membro, uno staff full time, e gli utenti lavorano insieme per
http://www.w3.org/
sviluppare standard Web. Guidato dall'inventore del Web Tim Berners-Lee e dal CEO
Jeffrey Jaffe, la missione del W3C è di portare il Web fino al massimo del suo
potenziale.
La missione del W3C è quella di portare il web alle sue massime potenzialità , fornendo
supporto alle tecnologie (specifiche, linee guida, applicazioni, e programmi di supporto)
creando di fatto un punto d’incontro per informazioni, collaborazioni commerciali, ispirazione
ed in generale per comprendere le potenzialità del web.
http://validator.w3.org/
http://jigsaw.w3.org/css-validator/
I fattori che influiscono a livello di pagina
IMPLEMENTAZIONE
Ottimizzazione interna
Ottimizzazione pagine
Ottimizzazione esterna
Ottimizzazione sito
Strategia per ottenere link da fonti autorevoli
Compilazione dei TAG Title
Selezione del dominio
Studio dei Social Media (SEM Social Media Optimization)
Compilazione dei TAG meta
(RI) design del sito
Sviluppo links in ingresso
Parole chiave nell’URL
(RI) configurazione del server
Sottomissione alle directory
Riscrittura degli URL
Target geografici
Sottomissione ai blog
Densità delle parole chiave
Architettura dei link
Sottomissione ai forum
Prossimità delle parole chiave
File robots.txt
Article manager
File sitemap.XML
Comunicati stampa
..e molto altro
RSS
Risalto delle parole chiave
Parole chiave complesse
Parole chiave semplici
Testi delle ancore dei link
..e molto altro
..e molto altro
Parole chiave nel tag <title>
Il titolo che si assegna alle pagine comparirà nelle SERP, quindi renderle coincisi e rilevanti
q  Tutte le pagine devono avere un titolo e tutti i titoli devono essere diversi. Scegliere inoltre i
titoli in modo che contengono le parole chiave più importanti utilizzate nel testo delle
pagine
q  I titoli dovrebbero essere descrittivi. L’uso semplice di un nome di un’azienda non è
sufficiente e andrebbe accompagnato da un breve testo che descrive il prodotto, il
servizio o l’argomento in questione
q  I titoli che appaiono nei risultati di ricerca, hanno una lunghezza massima. Un titolo lungo
non è controproducente, ma sarebbe auspicabile che la parte che dovrà apparire
contenga almeno le parole chiave.
q  I titoli devono essere pertinenti al contenuto della pagina. Bisogna fare in modo che una
gran parte delle parole che compaiono nel tag <title></title> compaiano anche nel
corpo della pagina
Esempi di <title></title>
Un esempio di titolo coinciso e precido
<title>AIS Napoli – Associazione Sommelier – Servizi e Corsi Sommelier</title>
Esempi di titoli che non sarebbero producenti:
<title>http://www.aisnapoli.it</title>
<title>i migliori modo per diventare esperto di vino, scegli come diventare il più bravo sommelier</title>
<title>In questa pagina troverete tutte le informazioni relative al mondo dell’enogastronomia ed in
particolare del vino. Per tutti gli appassionati, semplici curiosi, cultori della materia i nostri
servizi offrono una svariata gamma di professionalità. I nostri corsi per sommelier si svolgono presso
i migliori Hotel di Napoli </title>
Esempi di titoli che sono ciò che di peggio possano essere:
<title></title>
<title>Default title</title>
Non sono solo inutili, ma possono addirittura influire negativamente
Parole chiave nei tag: <meta>
Il contenuto nel tag <meta> non viene visualizzato dal browser, ma compare all’interno della
SERP, dei risultati delle ricerche. La sintassi è la seguente:
<meta name="description" content=“……." />
<meta name=”keywords" content=“……." />
Ecco un buon esempio di tag <meta name="description" >
<meta name="description" content="Sito ufficiale dell’associazione italiana sommelier sezione di
Napoli. Corsi per sommelier, eventi enogastronomici, notizie dal mondo del vino a Napoli, in campania
ed in tutta Italia." />
Ecco un cattivo esempio di tag <meta name="description" > non orientato agli utenti
<meta name="description" content=“vino, corsi sommelier, enogastronomia, cibo, ristoranti, " />
Ecco un buon esempio di tag <meta name=”keywords" >
<meta name="description" content=“sommelier napoli, corsi sommelier campania, corsi sommelier napoli,
sommelier campania" />
E’ fortemente sconsigliata l’uso di tag <meta name=”keywords" > non contestuali
<meta name="description" content=“sesso, video, MP3, scaricare video" />
Gli snippet
Gli snippet (frammento) sono le informazioni (title e description) della pagine web
visualizzata nei motori di ricerca.
Esempio:
<title>AIS Napoli – Associazione Sommelier – Servizi e Corsi Sommelier</title>
<meta name="description" content="Sito ufficiale dell’associazione italiana sommelier sezione di Napoli. Corsi
per sommelier, eventi enogastronomici, notizie dal mondo del vino a Napoli, in campania ed in tutta Italia." />
Snippet
URL “sporche”
Le URL descrivono spesso percorsi molto complessi, ricchi di caratteri speciali, numeri e altri
elementi. Quando le URL diventano troppo complesse spesso vengono chiamate dirty
URL(URL sporche). Queste URL portano con sé una serie di problemi e risvolti negativi:
http://www.example.com/cgi-bin/gen.pl?id=4&view=basicare
q  Sono complicate da trascrivere. La lunghezza, l’utilizzo di caratteri di punteggiatura
indicano spesso l’utente in errore.
q  Sono poco usabili. Non solo solo poco usabili dal punto di vista pratico, ma non
permettono di comprendere a quale tipo di contenuto si riferiscono e sono scarsamente
memorizzabili
q  Sono pericolose. Il carattere che segue il ”?” in una URL complessa contiene un
comando, che viene spesso modificato da hacker con l’intento di forzare la URL per
compiere un azione non consentita
q  Ostacolano l’indicizzazione da parte dei motori di ricerca. La complessità delle URL
sporche portano con se una serie di dettagli tecnologici ostacolando gli spider nel loro
recupero
URL rewriting
Per URL pulita si intende, quindi, un indirizzo internet costituito a partire da nomi di file e
cartelle chiari e comprensibili.
Per esempio, la pagina del sito web del corso “appunti corso” era rintracciabile al
seguente URL
http://www.corso-informatica-web.com/?page_id=2
Adottando una tecnica di riscrittura la si è trasformata nella seguente
http://www.corso-informatica-web.com/appunti-corso/
parole chiave nei tag h1, h2,…,h6
Sebbene sia possibile usare fino a sei intestazioni diverse, è bene considerare quanto segue:
Per una pagina che ha contenuti specifici, per un determinato argomento, tre intestazioni
possono essere più che sufficienti:
§  Tag <h1>…</h1> deve essere usato per il titolo principale, poi segue il paragrafo;
§  Tag <h2>…</h2>per un eventuale sottotitolo;
§  Tag <h2>…</h2>per una lista di links, o informazioni non prettamente rilevanti per il
contenuto dello stesso;
corpo pagina
densità, prossimità e prominenza delle parole chiave nel
Tra le varie azioni che permettono di migliorare
il posizionamento nei risultati organici dei motori
di ricerca è lo studio della:
q Densità:
q Prossimità;
q Prominenza (posizione)
che fanno riferimento alle parole chiave nel
corpo delle pagine
Densità delle parole chiave nel corpo pagina
Per densità si intende il rapporto tra il numero di parole chiave presenti nella pagina (quelle
sulle quali si vogliono ottenere i risultati) e tutte le altre parole presenti nella stessa pagina. Il
rapporto si misura in genere in percentuale
1.  Si inizia ad analizzare la pagina web a cui si sta facendo riferimento ed individuare le
parole chiave su cui puntare
2.  Il passo successivo è quello di integrare le parole chiave scelte in un discorso di senso
compiuto, giacché non bisogna dimenticare che è l’utente finale a leggere il testo
3.  Ciò che bisogna poi verificare in ultima analisi è un lavoro di estrema precisione ed
equilibrio: da un lato bisogna aumentare la densità agli “occhi” del motore di ricerca,
dall’altro bisogna far in modo che l’eccessiva ridondanza non lo rende pesante o
addirittura illeggibile
Prossimità delle parole chiave nel corpo pagina
Per prossimità si intende la vicinanza delle parole chiave su cui ci si vuole concentrare per il
posizionamento
Quando si lavoro sull’adiacenza delle parole chiave, bisogna considerare che il primo luogo
su cui questa ha una forte efficacia è sul titolo della pagina
Concentrandosi appunto sul titolo pagina possiamo iniziare a costruire la prossimità, evitando,
laddove è possibile congiunzioni
Esempio:
L’AIS si prefigge lo scopo di qualificare la figura professionale del sommelier. Organizza corsi sommelier a
Napoli….
Prominenza delle parole chiave nel corpo pagina
Per prominenza si intende la posizione delle parole chiave, rispetto all’intero contenuto della
pagina
Una regola di base è che i motori di ricerca gradiscono maggiormente le keywords che si
trovano in alto nelle pagine. Il motivo principale risiede nel fatto che gli spider, quando
trovano una pagina con un alto contenuto informativo, non lo scorrono del tutto
Osservazione: Quando le parole chiave sono inserite in tabelle, queste vengono spostate
direttamente verso il basso. Dunque è bene essere parsimoniosi sull’uso delle tabelle nelle
pagine web
I link nelle pagine: ipertesto referenziale
I link all’interno delle pagine web, servono a fare in modo che gli utenti possono muoversi
agilmente tra una pagina e l’altra, oppure, quando si parla di links verso l’esterno, lasciando il
sito per navigare su altri siti segnalati
In primo luogo va detto che un sito dovrebbe essere progettato come un "ipertesto
autoreferenziale", ovvero fare in modo di mantenere il più possibile i propri visitatori al suo
interno attraverso collegamenti che rimandano ad altre parti della pagina che si sta
visionando oppure ad altre pagine all'interno del medesimo sito.
Lo scopo deve essere quello di mettere un utente nella condizione di poter scoprire l'intero
contenuto di un sito web, ovvero non lasciarlo andar via con la sensazione di aver visto tutto
quello che c'era da vedere quando in realtà non è così. Questa operazione strategica non
dovrebbe essere affidata ad un semplice menù riassuntivo o ad una mappa, ma dovrebbe
essere programmata quando si elaborano i contenuti, lavorando per rendere un sito il più
interessante possibile.
Esempio di ipertesto autoreferenziale
Pagina 4
Guida alla coltivazione dei pomodori
“Allevate le piante a
cordone, staccando i getti
che si formano alle ascelle
delle
Pagina 1
Ricetta per salsa di pomodoro
foglie.
Pagina 3
Questa
operazione fa crescere i
La vitamina C nei vegetali
pomodori più sani pronti per
“la vitamina C è presente
essere cucinati…”
soprattutto nei vegetali a
foglia verde, peperoni,
“In una grande pentola
pomodori, kiwi e altri agrumi
mettere 6 cucchiai di olio, i
…”
pomodori tagliati a grossi pezzi
e le verdure tagliate a fettine
Pagina 2
sottili, tranne il basilico ed il
Le doti medicinali del prezzemolo
prezzemolo che triterete
“venti grammi di prezzemolo
grossolanamente…”
al giorno sono sufficienti a
proteggere l’organismo dalle
malattie infettive, data l’alta
concentrazione di vitamina C.
Sarebbe dunque auspicabile
che …”
Anchor text
L'anchor text è molto semplicemente il testo che contiene un
collegamento o link a un'altra pagina.
Normalmente in un sito, l'Anchor text indica l'oggetto principale della
pagina linkata
ESEMPIO:
Il termine Organismi Geneticamente Modificati non è un termine usato dalla comunità scientifica in quanto
troppo generico. Il termine OGM è spesso infarcito da luoghi comuni , dove in un dibattito mediatico come
quello sugli OGM valgono le regole dei media, non quelle della scienza.
Spesso le parole chiave usate nel testo del link sono molto più importanti del contenuto
della pagina e dei meta tag.
La presenza delle keyword nell'Anchor text migliora la pertinenza alle keyword usate della
pagina di destinazione.
Quando nella pagina A viene usato un Anchor text con keyword K che punta alla pagina
B, la pagina A guadagna qualcosa (poiché usa la keyword k), ma il vero beneficiario è la
pagina B di destinazione.
I link rivolti ai motori di ricerca
Un collegamento attivo mediante link,
dovrebbe essere:
q  descrittivo e pertinente, non essere affidato a frasi ermetiche o generiche
Non descrittivo
Descrittivo
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Scarica il pdf
Scaricati il documento relativo….
q  contenere le parole chiavi, in genere tutte le “ancore link” dovrebbero avere ancore
contenenti parole chiave
Parole chiave:…in grassetto
Un altro elemento da curare ai fini di una efficace ottimizzazione on-page è rappresentato
dalla formattazione del testo bold, attraverso l'impiego dell'opportuno tag a livello del
codice HTML.
q  Rilevanza minore. al fine di un miglior posizionamento nella SERP, e rispetto ad altre
tipologie di accorgimenti, l'impiego del grassetto ha sicuramente una rilevanza marginale.
q  Parole chiavi in grassetto. tuttavia, se proprio lo si vuol usare a questo scopo, le parolechiave presenti già a livello dei titoli e dei meta tag sarebbero quelle da privilegiare .
q  Migliore leggibilità. D'altro canto è facilmente verificabile che il grassetto ha un impatto
non indifferente sulla pulizia del testo rivolto all'utente, per cui va usato con molta cura
altrimenti può dare un senso di confusione o rendere faticosa la lettura.
Il giusto “peso” delle pagine
La rapida diffusione della connessione ADSL ha determinato una crescita spesso notevole
della dimensione delle pagine web. In questo senso i progettisti, in un certo senso, hanno
smesso di fare attenzione al “peso” delle pagine, convinti che oggigiorno tutti più o meno
hanno una connessione ADSL
Però, se solo si guarda la seguente tabella:
Tempo di caricamento della pagina
Percentuale degli utenti che continua ad aspettare
10 secondi
84%
15 secondi
51%
20 secondi
20%
30 secondi
5%
Si capisce che ridurre le dimensione della pagina ha un effetto notevole per gli utenti finali
Inoltre dal solo fatto che gli spider, spesso raccolgono solo una certa quantità di
informazioni dalle pagine, si capisce che mettere a !dieta” le pagine sia produttivo anche
per quanto riguarda la SEO
SEO (Search Engine Optimization)
Ottimizzazione a livello di sito
I fattori che influiscono a livello di pagina
IMPLEMENTAZIONE
Ottimizzazione interna
Ottimizzazione pagine
Ottimizzazione esterna
Ottimizzazione sito
Strategia per ottenere link da fonti autorevoli
Compilazione dei TAG Title
Selezione del dominio
Studio dei Social Media (SEM Social Media Optimization)
Compilazione dei TAG meta
(RI) design del sito
Sviluppo links in ingresso
Parole chiave nell’URL
(RI) configurazione del server
Sottomissione alle directory
Riscrittura degli URL
Target geografici
Sottomissione ai blog
Densità delle parole chiave
Architettura dei link
Sottomissione ai forum
Prossimità delle parole chiave
File robots.txt
Article manager
File sitemap.XML
Comunicati stampa
..e molto altro
RSS
Risalto delle parole chiave
Parole chiave complesse
Parole chiave semplici
Testi delle ancore dei link
..e molto altro
..e molto altro
Nomi dominio
Il nome scelto per un dominio ricopre oggi un ruolo molto importante, e la sua formulazione
andrebbe ricompresa tra le pratiche di SEO. Infatti se questo coincide con la parola chiave
primaria da ottimizzare, si ottiene un grande vantaggio in termini di popolarità del sito.
In quest’ottica, vista la vastità dei domini oggi in uso,
ottenere un dominio contenente una o più parole
chiave comuni, risulta quasi impossibile
Nel caso di parole chiavi di “nicchia”, metà della
battaglia è già vinta se, dopo aver registrato un
dominio contenente le parole chiavi, si costrusice una
buona home page con un buon contenuto
ottimizzato per queste parole chiavi in un periodo
abbastanza breve si potrà scalare velocemente le
SERP di Google
Brand e SEO: due cose diverse
Le grandi aziende e non solo, spendono moltissimi soldi per fare brand awareness , ovvero
per rendere evidente e riconoscibile il proprio marchio agli occhi degli utenti.
Nel campo della SEO però bisogna saper distinguere tra il valore di un brand e la sua reale
utilità.
Usare un nome dominio che ricalca precisamente il brand sembra essere una scelta ovvia,
ma chi si occupa di SEO sa invece che il dominio deve appunto saper convogliare sul sito a
cui è collegato gli utenti che non conoscono il brand.
1.  Registrare un dominino all’interno del quale ci siano parole chiave su cui si
vuole ottimizzare il sito
2.  Registrare un dominino con il nome del brand usandolo come redirect.
Dimensione e quantità dei contenuti
In questo contesto, quando si parla di dimensioni dei contenuti, ci si riferisce quasi sempre al
numero di pagine indicizzate appartenenti allo stesso dominio
Per analizzare le dimensioni dei contenuti del sito basta:
Dovrebbe essere del tutto evidente che più un sito è di grandi dimensioni, più facilmente sarà
ottimizzato. La dimensione di un sito implica in un certo qual senso la sua autorevolezza,
naturalmente ciò non basta il tutto deve essere affiancato da contenuti di qualità
Sitemap.xml
Le Sitemap consentono di indicare a Google delle pagine del tuo sito
che altrimenti potrebbero non essere rilevate. In parole semplici, una
Sitemap XML (generalmente chiamata Sitemap, con la S maiuscola)
è un elenco delle pagine del tuo sito web. La creazione e l'invio di una Sitemap consente di
accertarsi che Google sia a conoscenza di tutte le pagine del tuo sito, compresi gli URL che
non possono essere individuati tramite la normale procedura di scansione di Google.
Le Sitemap sono particolarmente utili se:
•  Il sito presenta contenuti dinamici.
•  Il sito contiene pagine che non sono facilmente individuabili da Googlebot durante il
processo di scansione, ad esempio pagine con contenuti AJAX o immagini.
•  Il sito è nuovo e pochi siti contengono link al tuo sito. Googlebot esegue la scansione del
Web seguendo i link da una pagina a un'altra, pertanto se pochi link puntano al tuo sito
potrebbe essere difficile individuarlo.
•  Il sito dispone di un archivio consistente di pagine di contenuti che non sono molto ben
collegate l'una all'altra oppure non sono per nulla collegate tra di loro.
Robots.txt
Il file robots.txt contiene delle regole utilizzate dai crawler (detti anche spider)
per applicare restrizioni di analisi sulle pagine di un sito internet.
Gli spider sono dei software automatici programmati per effettuare ricerche
ed indicizzazioni periodiche. Nella prima fase di analisi di un sito web
controllano l'esistenza del file robots.txt per applicare eventuali restrizioni
richieste dal progettista del sito.
User-agent: *
Disallow: /pagina.html
User-agent: Googlebot-Image
Disallow: /
User-agent: Googlebot
Disallow: /*.gif$
Architettura e distribuzione dei link interni
L’architettura dei link interni è molto importante dal punto di vista delle SEO, in particolare per
i siti web con molte pagine o in continua crescita in termini di contenuti. Per creare una
struttura ottimale per i link, spesso conviene suddividere i siti in sezioni o sottosezioni, in modo
da avere una struttura gerarchica (argomento tipo dell’architettura informativa)
La dimostrazione del buon funzionamento del sito in termini di SEO si può capire da come è
distribuita la popolarità dei link interni. Se questa popolarità (PR) cala rapidamente man
mano che ci si allontana dalla home page, significa allora che c’è molto lavoro da fare
Idealmente bisognerebbe fare in modo che il PageRank delle pagine interne fosse lo stesso,
se non più alto, di quello della Home.
Esempio di distribuzione della popolarità (PR) dei links interni
Home Page
PR=7 Page A
Page B
PR=7 Page C
PR=5 PR=8 PR aumenta Page A1
Page C1
PR=6 PR=1 PR diminuisce rapidamente Page A2
PR=5 PR diminuisce gradualmente Le parole chiave
La coda lunga
E’ la coda lunga (long tail)(1) del mercato, una molteplicità di nicchie che, considerate
unità vendute da uno stesso prodo7o globalmente, competono con il mercato dei prodotti e della distribuzione di massa(1)
1.  Testa della Coda: è il mercato delle hits, così
come lo conosciamo e lo abbiamo sempre
conosciuto;
2.  la Coda: è il mercato delle nicchie più
produttive e profittevoli;
hit prodo: di nicchia prodo0 differen( Le aree colorate rappresentano i fatturati (prodotti x unità vendute)
La scoperta innovativa è che l’area rossa e l’area arancione, grazie all’allungarsi del
numero di prodotti, sono uguali e dunque generano lo stesso fatturato.
(1)
Chris Anderson – 2004 Wired Magazine
SEO e coda lunga
La teoria della “coda lunga” può essere usata efficacemente nel mondo della SEO, in
particolar modo pensando a un argomento che è per la maggior parte il terreno di scontro
delle strategie dei diversi siti web: le parole chiave
L’approccio può avvenire in due modi diversi:
q  (un sito già esistente) monitorando il traffico in entrata di un sito web si noterà che la
maggior parte degli utenti che arrivano dai motori di ricerca lo fa attraverso le keyword
più importanti, quelle per cui si è puntato nella fase di ricerca. C’è però un “sottobosco” di
utenti che approda al sito attraverso altre parole chiave, che non avevamo contemplato
q  (un sito nuovo) Durante la fase di ricerca di una strategia SEO, nell’osservare le statistiche
delle parole chiave che hanno maggiore traffico, per vedere quali utilizzare per il nostro
sito, si nota una moltitudine di parole chiave che benché non abbiano i volumi di utilizzo
delle prime godono di altri vantaggi.
SEO e coda lunga II
§ 
La massa critica di utenti che
approdano su un sito attraverso parole
parola chiave ad 1 termine
chiave che non avevamo considerato,
2 termini
può diventare più importante da
3 termini 4 termini 5 termini 6 termini 7 termini
quella composta tramite le parole
chiave ottimizzate.
Popolarità
§ 
II tasso di conversione delle parole
costituite da 1-2 termini è inferiore a
quelle parole a chiave long tail,
conseguenza del fatto che chi le usa
nelle ricerche sta cercando risultati
concreti e quindi è più pronto ad agire
§ 
Coda lunga
Implementare una strategia a chiave
long tail non implica ad ottimizzare il
Parole chiave
sito con solo parole di lunghezza pari a
5-6 termini. Bisogna trovare un giusto
Parole chiave già ottimizzate
compromesso tra quelle che sono le le
parole Hit e quelle relegate più a
nicchia
Classi correlate alle parole chiave
Una parola chiave in un sito può essere un qualsiasi termine che compare ovunque in un sito.
Può essere un nome, un verbo, o un aggettivo, oppure un insieme di parole o una frase
Accanto alle parole chiavi, possiamo considerare altre classi di parole (correlate con le
parole chiavi di utilizzo) utili per l’ottimizzazione.
Parole derivate
Modificatori di significato
generici
monetari
Parole correlate
nicchia
Parole derivate
Le parola derivate sono variazioni di una parola a partire da una stessa radice. Questo
concetto è importante poiché l’utilizzo di parole derivate nelle pagine web può aiutare ad
aumentare la rilevanza rispetto ai termini di ricerca e quindi ottenere più traffico proveniente
dalle SERP.
Questo semplice esempio ci fa capire l’importanza che hanno le radici grammaticali dei
termini di ricerca. Nel calcolare il posizionamento e la rilevanza delle pagine web, Google
non considera solo i termini così come vengono mostrati, ma anche le loro derivazioni. Se,
quindi, una pagina contiene più derivazioni di una stesso termine, il suo posizionamento sarà
probabilmente migliore.
Modificatori di significato
I modificatori di significato delle parole chiave sono termini che compaiono
immediatamente prima o dopo una parola chiave. Sono importanti perché possono rendere
più efficaci le strategie per le parole chiavi long tail.
§  I modificatori generici possono essere utilizzati in qualsiasi sito e sono normalmente
termini che compaiono spesso nelle ricerche effettuate
§  I modificatori monetari indicano invece una intenzione d’acquisto
Asta
Affare
Migliore
Acquisto
Comprare
Economici
Più economici
Classificato
Liquidazione
Confornto
Confronta
Spedizione
Sconto
Caratteristiche
Tassa
Preclusione
Regalo
Locazione
Periodo di tempo limitato
Prezzo
Acquisto
Tasso di…
Vednita al dettaglio
Gratis
Recensione
Vendita
Seconda mano
Vendere
Acquisti
Negozio
Economico
Più basso
Autentico
Prodotto
Preventivo
Marca
Modificatori di nicchia: Keyword Permutation Matrix I modificatori di nicchia sono termini specifici di un dato settore. A partire da i termini di
ricerca iniziali di un settore specifico si possono escogitare diverse variazioni di termini di
parole correlate tenendo conto di eventuali caratterizzazioni geografiche e di
sottocategorie significative
Concessionaria auto Radice Variazioni Correlate Geografiche macchina camion fuorgone SUV Jeep …. macchine camions fuorgoni SUVS automobil rivenditori vecioli concessionari offerte ….. automobili auto trasporto distributore concessionari semovente leasing locazione affi7o sintonia mutuo pres(to vendita motrice velocità ….. via ci7à paese provicnia regione nazione Modello premiato consumi economica risparmio carburante basso chilometraggio lusso piccola spor(va la più votata ….. Colori blue rossa verde nera bianca grigia bianca …. Termini specifici Anno Marchio Tipo Garanzia 2000 BMW compa7a di base 2001 Ford mini furto 2002 jaguar spor(va incendio 2003 volvo sta(on vagon furto radio 2004 porche scasso 2005 nissan 2006 toyota 2007 …. 2008 2009 2010 2011 Op(onal clima(zzatore chiusura centr gps le7ore MP3 le7ore DVD airbag airbag posteriore sistema satellitare …. …… Condizione nuova semi nuova usata Parole correlate
I parole correlate sono sinonimi o termini appartenenti allo stesso universo concettuale
Una ricerca delle parole correlate alla parola chiave su cui si sta puntando per
l’ottimizzazione è di notevole importanza, in quanto più la parole chiave che vogliamo
posizionare è legata all’insieme di keyword che solitamente sono ricercate insieme ad essa,
più sarà possibile posizionarla in maniera migliore.
parola chiave: Colloquio di lavoro
parola correlate: Colloquio lavoro consigli
Lettera di colloquio colloquio
Curriculum vitae
Curriculum europeo
Contenuti di un sito web in chiave SEO
alcune considerazioni
Contenuti unici, interessanti e di qualità
Il principale problema che tutti i siti devono affrontare riguarda l’aere contenuti unici,
interessanti e di qualità. I buoni contenuti vanno pianificati, studiati, redatti con cura, devono
essere rilevanti e poter durare nel tempo.
Sono i contenuti che quasi sempre determinano il
successo o il fallimento di un sito web. Ciò non
significa tuttavia che, l’avere contenuti in
abbondanza determini automaticamente un buon
posizionamento sulle pagine dei risultati dei motori di
ricerca.
Contenuti: a breve e a lungo termine
I contenuti di un sito possono essere suddivisi in due grandi categorie
q  Contenuti a breve termine sono quelli che seguono le mode del momento, per
esempio quelli sui blog, sui forum e sui siti di notizie. Sono importanti per dare un
immagine di freschezza e tempestività
q  Contenuti a lungo termine sono quelli che durano nel tempo. Sono le pagine che gli
utenti aggiungono ai propri bookmark e che vengono visitati molte volte. La rilevanza
dei contenuti a vita lunga non diminuisce nel tempo
SEO predittiva
Indipendentemente dal tipo di contenuti, è importante, in una strategia SEO, a seconda del
propri e mercato di riferimento, tener conto delle parole chiave di eventi che devono ancora
accadere. Quella che si chiama in gergo strategia di SEO predittiva
In quest’ottica, Google Trends risulta uno
strumento molto utile per capire come sul web
cambiano nel tempo le mode. Sapere quali
sono gli schemi d’uso delle parole chiave aiuta
anche a prepararsi per eventi che accadranno
nel futuro
SEO predittiva: eventi futuri
Molti siti devono essere sviluppati con molto anticipo rispetto al momento in cui verranno
messi on line.
Se per esempio, un sito gestisce informazioni ed
eventi sportivi, molto probabilmente si occuperà
delle prossime olimpiadi che si terranno a
Londra nel 2012. E’ bene dunque che sin da ora
dovrebbe iniziare a creare sezioni dedicate
all’evento, in modo da essere pronto per
l’inaugurazione, e nel frattempo aggiungere
gradualmente nuovi contenuti e fare in modo
che i motori di ricerca associno al dominio il
fattore fiducia derivante dall’anzianità.
SEO Predittiva: stagionalità degli acquisti
Nel mondo occidentale esistono ben note stagionalità legate agli acquisti
Se per esempio, utilizziamo la parola “regali” in Google trends, essa ha un picco di utilizzo che
inizia ai primi di novembre e termina dopo natale
I siti di commercio elettronico lo sanno
e cercano di sfruttare al massimo
tendenza di questo tipo. Dal punto di
vista della SEO, è opportuno che i siti
vengono ottimizzati ben in anticipo, in
modo che i motori di ricerca abbiano
tutto il tempo per indicizzare i nuovi
contenuti appositamente creati per
sfruttare le stagionalità della sdomanda
Contenuti a breve termine: mode improvvise
Abbiamo detto che i contenuti a breve termine sono quelli che seguono le mode improvvise.
Il trucco consiste nel cavalcare l’onda delle mode, ma sarebbe ancora meglio anticiparle.
Dall’esame in Google trends, se si scrive
Susan Boyle, una delle partecipanti al
programma TV “Britain’s got talent”
emerge che dall’inizio 2004 fino ad
aprile 2009, questa parola chiave non
compare proprio.
Dal 20 aprile 2009, dopo solo nove
giorni la sua esibizione, i video su
youtube sono stati visionati oltre cento
milioni di utenti.
Mode improvvise: essere tempestivi
Sono bastati solo pochi mesi affinché l’interesse tornasse pressoché a zero
Esaminando lo stesso grafico, ma su scala di 12 mesi si scopre un interessante dato
Massimo numero di ricerche
Il volume di ricerca per Susan Boyle ha
un picco all’inizio del grafico (punto A)
Se si osserva invece il grafico inferiore,
che mostra il volume degli articoli
legati alla parola chiave (in questo
caso al personaggio), si osserva che i
blog, i siti di news ci hanno messo un
po’ di tempo per rispondere agli
Massimo del numero di articoli
interessi degli utenti come indicato dal
primo picco
Questo esempio sottolinea l’importanza di riuscire ad essere tra i primi a soddisfare con
contenuti originali una moda improvvisa
Contenuti a breve termine: mode prevedibili
Le cose sono diverse se si può prevedere l’avverarsi di un eventi.
Se ad esempio vediamo il trends della parola wimbledon
Massimo relativo numero di ricerche
Massimo assoluto numero di ricerche
Il volume di ricerca per wimbledon ha
un picco relativo (inizio del torneo).
Un picco assoluto (punto B) lo si ha
verso la fine di giugno, ovvero a
cavallo delle finale.
Osservando il tutto notiamo che i due
picchi, quello relativo all’uso della
parola e quello che indica il volume di
articoli e notizie, in questo caso
Massimo del numero di articoli
coincidono
Naturalmente preparare contenuti per sfruttare picchi di interesse prevedibili è molto più
facile ma la concorrenza sarà sicuramente più intensa.
Contenuti a lungo termine
Abbiamo detto che i contenuti a lungo termine sono quelli che durano nel tempo, I contenuti
possono riguardare qualsiasi argomento.
Se ad esempio si tratta di un sito web dedicato ai software per computer e il loro sviluppo,
All’interno di esso sarebbe cosa auspicabile inserire un tutorial di linguaggio HTML, infatti:
Il volume di ricerche è pressoché
costante. Dunque avere un sito di
qualità che tratta questo argomento in
modo
esaustivo,
di
facile
comprensione, si può star certi che il
sito inizierà ad avere traffico
proveniente dai motori di ricerca
Contenuti verticali
Il traffico verso un sito web non sempre arriva dai motori di ricerca principali. Tutti i grandi
motori forniscono funzionalità per effettuare ricerche mirate, per esempio immagini, news,
prodotti, mappe e così via.
Ciascuna di questa ricerca su contenuti detti più propriamente contenuti verticali avviene
tramite algoritmi di indicizzazione specializzati
Google images
La psicologia delle ricerche immagini è molto diversa da quelle delle ricerche normali. Chi
crea immagini, infatti, di solito è più paziente, ma allo stesso tempo, anche più esigente. E’
quindi opportuno ottimizzare anche le immagini del sito
Per controllare se le immagini del sito sono indicizzate:
Per una buona ottimizzazione delle immagini bisogna:
q  nominare le immagini con parole chiave separate da trattini
q  assicurarsi che il file robots.txt non le blocchi l’indicizzazione
Istruzione per bloccare l’indicizzazione delle
immagini da parte di Google
User-agent: Googlebot-Image
Disallow: /
Google news
Google News è il più grande aggregatore di notizie fornito da Google in oltre 40 nazioni e
con oltre 19 lingue. Google News è diviso per categorie ed ogni categoria ha le sue notizie.
Per far comparire gli articoli di un sito web in Google news, bisognerà dapprima inviare i links
a Google per l’approvazione
Farsi accettare da Google News non è semplice e non tutti ci riescono. Google ,
giustamente, selezione i siti più interessanti, in modo da dare ai lettori la qualità che meritano.
Linee guida per inserire contenuti in Google news
Linee guida consigliate dal Google http://www.bit.ly/4xXQ3Y
§  Mantenere il corpo del testo pulito dal punto di vista tipografico;
§  Assicurare che gli URL agli articoli siano unici e permanenti;
§  Sfruttare le funzionalità per i titoli fornite dalle sitemap;
§  Verificate che la pagina usi la codifica dei caratteri corretta
§  Rendere esplicita la data di pubblicazione degli articoli
§  Tenere separati gli articoli dai comunicati stampa
§  Formattare opportunamente le immagini
§  Assicurarsi che il titolo degli articoli compaia sia nel tag <title> che nel titolo prima del
corpo del testo
Google shopping
La piattaforma Google shopping, permette ai siti di commercio elettronico di fornire feed sui
propri prodotti e di incrementare traffico e vendite. La creazione di una account è gratuita e
può essere effettuata registrandosi con un semplice account Google