Il nostro catalogo di sabbiatrici e granigliatrici

Transcript

ENGINEERING s.r.l.
ITA
Ingegneria della sabbiatura e trattamento per impatto delle superfici
www.promecoengineering.it
[email protected]
Strada antica di Cassano, 11
20063 Cernusco s/N. Milano - Italy
tel. 02.92103571/2
fax 02.92103642
ITA
ENGINEERING s.r.l.
PROMECO ENGINEERING SRL è nata nell’Aprile 1991 acquistando dalla Promeco Spa il know how comprendente tutta la
tecnologia riguardante la costruzione di macchine ed impianti
per il trattamento per impatto delle superfici, il marchio ed il
diritto di vendita in esclusiva degli stessi.
Grazie a questa acquisizione la società PROMECO
ENGINEERING SRL ha potuto ereditare tutto il bagaglio
tecnologico e di conoscenze maturati in più di 30 anni di
esperienza essendo a sua volta,la società Promeco Spa,
scaturita nel 1985, dalla fusione di due società ben affermate
nel settore: la AMECO Srl e la divisione PROMOBLAST della
PROMOTEC Spa.
Oggi la PROMECO ENGINEERING SRL ha modo di allargare il
proprio orizzonte, a tutte le metodologie di trattamento delle
superfici per impatto (aria compressa e turbina) ad oggi esistenti.
Pertanto possiamo affermare di essere tra i pochi in grado di
ricoprire una così vasta gamma di applicazioni, consentendoci
di presentarci alla clientela mondiale come un interlocutore
ideale per analizzare, studiare e risolvere, i più svariati problemi legati al trattamento delle superfici per impatto.
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tel. 02.92103571/2
fax 02.92103642
Carpenterie, Caldarerie,
Costruzioni navali
Industria ferroviaria,
Produzione e manutenzione
Fonderia, Siderurgia,
Mineraria, Petrolifera
Lavorazione Inox
e arredamento
Industria aeronautica
Trattamenti termici, Riporti
di metallo, Meccanica
Industria automobilistica
e motoristica
Sabbiatura esterna ed interna
di tubi e corpi cilindrici
Plastica, Gomma, Galvanica
Imprese ed impianti di
verniciatura
Industria vetraria
Costruzioni edilizie e
stradali
Energia nucleare
Armamenti e munizioni
Elettromeccanica ed
elettronica
01.00
02.00
03.00
04.00
05.00
06.00
07.00
08.00
09.00
10.00
11.00
12.00
13.00
14.00
15.00
Settori di applicazione
A circuito
chiuso in
pressione
A circuito
chiuso in
aspirazione
Cassa
sabbia
Cabine ad
aspirazione
4
[email protected]
3
2
1
Cabine a
pressione
5
7
Cabine
attrezzate
personalizzate
8
Attrezzature
granigliatura
interna tubi
9
Macchine per
shot peening
Cabine a
recupero
pneumatico
6
Azionamento ad aria compressa
ENGINEERING s.r.l.
11
12
Braccio per
interni
multijet
13
Macchine a
tamburo
rotante
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Portale multijet
Cabine e
automatico e
camere semi
e automatiche programmabile
10
Camere a
recupero
meccanico
14
MACCHINE ED IMPIANTI REALIZZATI
ITA
Costruzioni navali
Lavorazione Inox
e arredamento
e motoristica
verniciatura
Industria vetraria
stradali
Energia nucleare
Elettromeccanica ed
elettronica
01.00
02.00
03.00
04.00
05.00
06.00
07.00
08.00
09.00
10.00
11.00
12.00
13.00
14.00
15.00
Macchine a
tavola
rotante
Macchine a
rulli
Macchine a
gancio
Macchine a
tamburo
rotante
18
[email protected]
17
16
15
Granigliatrice
per bombole
GPL
19
21
Trattamento
lamiere
verticali
22
Sterrogranigliatrice
con recupero
sabbia
23
Preparazione
sbozzati
siderurgici
Turbine mobili
autoalimentate
20
Azionamento a lancio meccanico (turbina)
ENGINEERING s.r.l.
25
26
27
Granigliatrice Granigliatrice
esterna tubi per applicazioni
speciali
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Impianti misti Linea completa
aria e turbina
24
MACCHINE ED IMPIANTI REALIZZATI
ITA
ITA
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SCHEDA TECNICA
Cassa Sabbia (o sabbiatrice a getto libero)
01
1
01.00
Costruzioni navali
02.00
03.00
04.00
Lavorazione Inox
e arredamento
05.00
06.00
07.00
e motoristica
08.00
09.00
Caratteristiche
fotografia della cassa sabbia
Modelli
Caratteristiche
10.00
11.00
12.00
13.00
14.00
15.00
1
2
3
150
220
300
verniciatura
Capacità nominale
Industria vetraria
Pressione di esercizio max.
Ate
7
7
7
Carica max. sabbia
Kg
150
250
350
stradali
Carica max. graniglia metallica
Kg
490
810
1120
Energia nucleare
(con ugello diam. 6 mm.)
con sabbia
min.
23
37
52
con graniglia metallica
min.
29
48
66
Altezza da terra senza tramoggia
mm
1020
1220
1470
Altezza da terra con tramoggia
mm
1450
1650
1900
Diametro serbatoio
mm
630
630
630
Elettromeccanica ed
elettronica
lt
Autonomia max.
Le nostre sabbiatrici funzionano con sistema a compressione e con qualsiasi tipo di abrasivo.
Vengono vendute provviste di certificati di collaudo dell’ ente italiano preposto alla vigilanza degli apparecchi in pressione.
Sono costruite in tre versioni:
> Tipo M: con comando manuale di immissione dell’aria compressa.
> Tipo P: con comando pneumatico a distanza, posto sull’impugnatura (come nella foto).
> Tipo EP: con comando elettropneumatico (24V) a distanza, posto sull’impugnatura o sulla cintura.
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SCHEDA TECNICA
Cassa Sabbia (o sabbiatrice a getto libero)
01
2
Dotazioni e accessori
Dotazioni comuni:
Accessori optional:
> regolatore dell’afflusso di abrasivo
> Ugelli in carburo di tungsteno da diam. 5 a diam 12
> tramoggia con setaccio estraibile a rete
> Ugelli speciali (a gola Venturi, a più uscite, ecc.)
> manometro di controllo
> Tubo di lancio in gomma diam. 30 mm. (per ugello Venturi).
> rubinetto a sfera di intercettazione generale
Lunghezza max. 30 m.
> attacco per maschera operatore
> Separatore di condensa con rubinetto di spurgo
> portaugello con ghiera
> Tubi in gomma per alimentazione maschera e per comando
> Valvola di sicurezza a molla tarata e collaudata
per 7 Ate
a distanza
> Riduttore di pressione
> Controllo elettronico a sonda per il riempimento del serbatoio
> Casco di protezione con corpetto (richiedere ns. prospetto)
> Guanti di protezione
> Carrello con ruote gommate
> Riduttore di pressione e manometro per casco
Dispositivo antintasamento
Col diagramma qui a fianco si può determinare rapidamente, in funzione dell’ugello scelto e della pressione disponibile:
Esempio:Ugello ø 7; pressione 6 kg/cmq
Potenza ass. 22 CV; Consumo, 3200 litri/min
CV 70
> il consumo dell’aria compressa
ø14
ø13
65
> la potenza assorbita dal compressore
ø12
60
10000
55
ita
6000
5000
4000
9
8
35
ø10
30
25
20
18
16
14
12
10
ø9
ø8
ø7
7
6
3000
1000
granello di abrasivo impiegato. Per evitare intasamenti si consiglia un
rapporto di almeno 5:1 tra diametro ugello e dimensione grano.
ø6
5
2000
L’ugello dovrà essere scelto in funzione della dimensione massima del
ø11
Diametro ugello in mm.
so
as
a
7000
50
45
40
rb
8000
Po
te
nz
Consumo in litri al minuto
in
CV
9000
4
ø5
3
ø4
2
CV 1
0
1
2
3
4
5
6
7
Pressione in Kg/cmq
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SCHEDA TECNICA
Sabbiatrice a circuito chiuso PR2 - in aspirazione
02
1
01.00
Costruzioni navali
02.00
03.00
04.00
Lavorazione Inox
e arredamento
05.00
06.00
07.00
e motoristica
08.00
09.00
Caratteristiche
fotografia della PR2
Dati tecnici:
10.00
11.00
12.00
13.00
14.00
15.00
verniciatura
> Consumo aria compressa asciutta a 7 atm
2 m3/min
> Lunghezza
1 mt
Industria vetraria
> Larghezza
0,5 mt
> Altezza
1,5 mt
stradali
> Peso senza abrasivo
125 kg
> Sistema di recupero
eiettore d’aria
Energia nucleare
> Ugello sabbiante
3/8” (9,5 mm.)
> Lunghezza manichette (dotazione standard)
3 mt.
> Capacità abrasivo
50 kg
> Tipo e grado di abrasivo raccomandato
corindone
microsfere di vetro
Elettromeccanica ed
elettronica
> Ciclo sabbiatura
continuo
Importante:
Questa macchina necessita solo di aria compressa per il proprio funzionamento
Altre applicazioni:
> Preparazione alla saldatura, lavori navali
> Sverniciatura parziale carrozze ferroviarie
> Pulizia di stampi e trafile
> Irruvidimento cilindri industria molitoria e grafica
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SCHEDA TECNICA
Sabbiatrice a circuito chiuso PR2 - in aspirazione
02
2
Informazioni generali
La macchina “PR 2” è una sabbiatrice di tipo portatile, che funziona ad aria compressa in aspirazione con sistema integrale sottovuoto per il recupero e la rigenerazione dell’abrasivo.
E’ prevista per l’impiego con la testa sabbiante a spazzola. Quando si adotta la testa sabbiante a spazzola, l’operazione di sabbiatura e dal recupero istantaneo dell’abrasivo sono confinate entro il corpo della testa sabbiante: tale peculiarità
permette di effettuare una sabbiatura in perfetta assenza di polvere, in località aperte, senza necessità di paraventi e tute
speciali o protezioni in genere, consentendo il proseguimento di operazioni e funzioni normali nelle immediate vicinanze. Per
l’erogazione dell’abrasivo impiega un sistema di alimentazione in aspirazione, in cui il vuoto, creato dall’eiettore d’aria posto
nel complesso dell’ugello sabbiante, aspira una certa quantità di abrasivo dalla tramoggia di alimentazione e la immette nella
linea d’aria dei getto sabbiante.
La tramoggia non è pressurizzata e la macchina può operare continuamente ma con un getto di intensità inferiore a
quella che si ottiene nelle macchine con alimentazione a pressione. Grazie alla continuità di lavoro questa macchina è adatta
per lunghe e continue operazioni di sabbiatura dove è richiesto un attacco costante.
La testa sabbiante è di facile manovra manuale. E’ previsto l’utilizzo di svariati tipi di adesivo quali gorindone o microsfere
di vetro. In alternativa si possono utilizzare anche abrasivi metallici (solo granulometrie medio fini), graniglia metallica o di
ghisa (sferica o angolosa). Il modello comprende il generatore-ricuperatore e il raccoglitore di polvere montati unitamente sul
carrello.
Il sistema di ricupero dell’abrasivo impiega una linea d’aria in aspirazione generata dall’eiettore d’aria incorporato nel raccoglitore di polvere.
La macchina viene fornita con una testa sabbiante alimentata in aspirazione e completa di valvola di comando sabbiatura e manichette di esercizio da 10 ft. (mt.3), viene montata su ruote e non richiede utilizzo di energia elettrica.
Spazzola a circuito chiuso
Spazzola a circuito chiuso:
La spazzola a circuito chiuso comprende:
> il corpo che unitamente alla spazzola trattiene
l’abrasivo e i detriti durante la sabbiatura
> il cono interno che crea una parete fra il flusso
di abrasivo uscente dall’ugello e il flusso d’aria di recupero
dell’abrasivo e i detriti raccolti dalla superficie di lavoro.
> L’ugello di sabbiatura posto sulla sommità del
corpo pistola è inserito unitamente con l’eiettore d’aria, in
un apposito blocchetto portaugello provvisto di attacchi per
i tubi di alimentazione dell’aria od erogazione abrasivo
> Di norma viene fornita una spazzola piana per le
superfici piane o leggermente irregolari
> Allo scopo di prevenire l’usura della “bocca” del
corpo della spazzola, vengono forniti appositi inserti in
gomma.
la spazzola a circuito chiuso
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fax 02.92103642
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SCHEDA TECNICA
Sabbiatrice a circuito chiuso PR3 - in pressione
03
1
01.00
Costruzioni navali
02.00
03.00
04.00
Lavorazione Inox
e arredamento
05.00
06.00
07.00
e motoristica
08.00
09.00
Caratteristiche
fotografia della PR3
Dati tecnici:
10.00
11.00
12.00
13.00
verniciatura
> Lunghezza
1100 mm.
> Larghezza
700 mm.
Industria vetraria
> Altezza
1600 mm.
> Peso senza abrasivo
150 kg.
stradali
>consumo aria compressa
2,8 m3 min.
> Sistema di recupero
eiettore d’aria
Energia nucleare
> Ugello di sabbiatura (in carburo di tungste-
Ø 5 mm.
no) (in carburo di boro per ossido di alluminio,
14.00
15.00
se richiesto)
Elettromeccanica ed
elettronica
> Lunghezza manichette standard
6 mt.
> Capacità della sabbiatrice
24 lt.
materiali ferrosi
100 kg.
materiali non ferrosi
50 kg.
> Ciclo di sabbiatura
Importante:
materiali ferrosi
10 ÷ 12 min.
Questa macchina necessita solo di aria compres-
materiali non ferrosi
10 ÷ 15 min.
sa per il proprio funzionamento
> Granulometria abrasivo
Altre applicazioni:
ghisa angolosa
G12.G07.G05.G02
graniglia metallica sferica
S390.S340.S240
> Preparazione alla saldatura, lavori navali
> Sverniciatura parziale carrozze ferroviarie
S170.S120.S07
ossido di alluminio
> Pulizia di stampi e trafile
30/40 40/60
> Irruvidimento cilindri industria molitoria e
sferica
14/24 24/30
(60/80)
microsfere di vetro
400/800 400/600
250/400
(175/300)
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SCHEDA TECNICA
Sabbiatrice a circuito chiuso PR3 - in pressione
03
2
DESCRIZIONE GENERALE
> GENERATORE: contiene ed invia l’abrasivo alla spazzola, contenente l’ugello sabbiante.
> RECUPERATORE: ha il compito di separare i detriti e la polvere dall’abrasivo, rimettendolo in circolazione pulito.
> EIETTORE: produce il vuoto necessario per recuperare l’abrasivo ed i detriti dalla superficie di lavoro.
> FILTRO: filtra l’aria polverosa espellendola depurata attraverso il silenziatore.
> TESTA SABBIANTE: effettua la sabbiatura localizzata ed il recupero dell’abrasivo e dei detriti.
> TUBI: in gomma per la sabbiatura, per il comando e per il recupero.
> STRUTTURA DI SOSTEGNO: montata su ruote.
FUNZIONAMENTO
L’abrasivo contenuto nel serbatoio in pressione viene dosato dall’apposita valvola di alimentazione, ed inviato all’ugello di sabbiatura. Durante le operazioni di sabbiatura, l’abrasivo, le polveri ed i detriti prodotti, vengono recuperati pneumaticamente
ed inviati attraverso gli appositi tubi al recuperatore. L’aspirazione per il recupero è prodotta da un eiettore. Tutti i materiali
che arrivano al gruppo recuperatore, passano attraverso un ciclone che provvede a separare l’abrasivo dalle polveri e dai detriti più fini che vengono convogliati al filtro: L’abrasivo pulito viene setacciato, per separarlo dai detriti più grossi, ed inviato
alla tramoggia, pronto per essere rimesso in circolazione. Le operazioni di sabbiatura e recupero dell’abrasivo sono confinate
dentro il corpo della testa a spazzola, garantendo così l’assenza di polvere senza necessità di particolari protezioni. Le sabbiatrici “PR 3” , per la loro versatilità ed il facile trasporto, trovano sempre maggior impiego nei processi di finitura per intere
superfici o parti di esse.
Spazzola a circuito chiuso
Spazzola a circuito chiuso:
La spazzola a circuito chiuso comprende:
> il corpo che unitamente alla spazzola trattiene
l’abrasivo e i detriti durante la sabbiatura
> il cono interno che crea una parete fra il flusso di
abrasivo uscente dall’ugello e il flusso d’aria di recupero che
convoglia l’abrasivo e i detriti raccolti dalla superficie di lavoro
> L’ugello montato sulla parte superiore del corpo,
è stato disegnato e costruito in modo tale da avere la più
alta efficienza e la maggior durata dell’abrasione. L’ugello è
avvitato in un manicotto che funge anche da attacco al tubo
di sabbiatura rendendo il gruppo solidale alla testa sabbiante.
> Di norma viene fornita una spazzola piana per le
superfici piane o leggermente irregolari
> Allo scopo di prevenire l’usura della “bocca” del corpo della spazzola, vengono forniti appositi inserti in gomma.
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la spazzola a circuito chiuso
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SCHEDA TECNICA
Cabine ad aspirazione
04
1
01.00
Costruzioni navali
02.00
03.00
04.00
Lavorazione Inox
e arredamento
05.00
06.00
07.00
e motoristica
08.00
09.00
10.00
11.00
Caratteristiche
Principio sistema in
aspirazione
fotografia della CS100E
verniciatura
Media:
Applicazione tipica:
> Graniglia angolosa in
> Asportazione di ruggine e scaglie di T.T.
ghisa ed acciaio
> Preparazione alla verniciatura o
all’applicazione di strati protettivi.
Industria vetraria
> Graniglia sferica
12.00
13.00
> Pallinatura per migliorare la resistenza alla
fatica
stradali
> Ossido di alluminio
non ferrose
Energia nucleare
> Microsfere di vetro
14.00
> Asportazione di contaminanti da superfici
> Finitura superficiale, pallinatura, sbavature,
preparazione alla placcatura elettrolitica.
> Pulizia di stampi molto delicati
15.00
> Mezzi pulenti speciali
Elettromeccanica ed
elettronica
e leggeri
Dati tecnici:
unità:
CS 60 E:
CS 100 E:
CS 150 E:
> Dimensioni interne utili
mm
600 x 600 x 600h
1000 x 1000 x 800h
1500 x 1500 x 1100h
> Dimensioni esterne
mm
640 x 1310 x 1830h
1040 x 1750 x 2010h
1540 x 2250 x 2400h
> Peso
kg
280
425
650
> Consumo aria
m3/m
0,72
1,02
1,02
> Potenza aspiratore
kw
0,25
0,55
0,55
> Diametro ugello standard
mm
7,9
9,5
9,5
CARTUCCE FILTRANTI A LAVAGGIO PNEUMATICO
> Filtrazione
> Sup filtrante
> Abrasivi consigliati
m
2
5
20
40
microsfere di vetro, corindone, graniglie metalliche
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SCHEDA TECNICA
Cabine ad aspirazione
04
2
Più filtrazione, più silenzio, più rendimento
• Le cabine PROMOBLASTER sono utilizzate in un crescente numero di casi per operazioni di finitura superficiale:
> satinatura di pezzi in materiali ferrosi e non ferrosi
> eliminazione dell’ossidazione
> preparazione alla verniciatura e sverniciatura e ai rivestimenti galvanici
> pallinatura controllata
> finitura con corindone a rugosità controllata
> smerigliatura del vetro
• Oltre 40 anni di esperienza hanno permesso di risolvere i principali problemi connessi al loro impiego.
• E’ possibile utilizzare tutti i tipi di media:
> graniglia angolosa in ghisa ed acciaio
> graniglia sferica in acciaio
> ossido di alluminio “corindono”
> microsfere di vetro
> abrasivi vegetali (guscio di nocciolo)
> ceramica
• ALIMENTAZIONE
> in aspirazione
> in pressione
• AMBIENTE DI LAVORO
> perfetta separazione delle polveri con un efficiente filtro statico, automatico temporizzato
• VISIBILITA’ DELL’OPERATORE
> aspirazione ad alto rendimento con elevato numero di ricambi d’aria in cabina e illuminazione ergonomica
• USURA
> parti d’usura in leghe speciali
> protezioni antiabrasive totali
• LIVELLO SONORO
> struttura antivibrante e antirumore
> rumorosità max 78 dBa
• TEMPO DI TRATTAMENTO
> ugelli e pistole ad elevata resa superficiale. Con alimentazione a pressione diretta la resa è quadruplicata rispetto al
tipo di alimentazione in aspirazione (modelli CP)
• QUALITA DEL RISULTATO
> triplo stadio di separazione degli scarti
> rigenerazione continua con costanza di granulometria
• CONSUMO DI ABRASIVO
> limitato alle quantità frantumate
• FACILITA DI INSTALLAZIONE
> assenza di fondazione
> costruzioni monoblocco
> raccordi rapidi
• OTTIMA FINITURA
> con fondo antiruggine su superfici accuratamente spazzolate e sgrassate, mani successive di bucciato e smalto a finire
con possibilità di scelta tra i seguenti colori: verde RAL6011, blu RAL5015, giallo RAL1021, bianco RAL9010, grigio RAL7035
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SCHEDA TECNICA
Cabine a pressione
05
1
Caratteristiche
01.00
Costruzioni navali
02.00
03.00
04.00
Lavorazione Inox
e arredamento
Principio
05.00
pressione
06.00
07.00
e motoristica
08.00
09.00
10.00
11.00
sistema in
fotografia della CP100E
verniciatura
Media:
Applicazione tipica:
> Graniglia angolosa in
> Asportazione di ruggine e scaglie di T.T.
ghisa ed acciaio
> Preparazione alla verniciatura o all’applicazione di strati protettivi.
Industria vetraria
> Graniglia sferica
12.00
13.00
> Pallinatura per migliorare la resistenza alla
fatica
stradali
> Ossido di alluminio
non ferrose
Energia nucleare
> Microsfere di vetro
14.00
> Asportazione di contaminanti da superfici
> Finitura superficiale, pallinatura, sbavature,
preparazione alla placcatura elettrolitica.
> Pulizia di stampi molto delicati
15.00
> Mezzi pulenti speciali
Elettromeccanica ed
elettronica
e leggeri
Dati tecnici:
unità:
CP 60 E:
CP 100 E:
CP 150 E:
> Dimensioni interne utili
mm
600 x 600 x 500h
1000 x 1000 x 850h
1500 x 1500 x 1100h
> Dimensioni esterne
mm
640 x 1300 x 2300h
1640 x 1800 x 2800h
2140 x 2300 x 2800h
> Peso
kg
500
725
950
> Consumo aria
m3/m
1
2,5
2,5
> Potenza aspiratore
kw
0,37
2,2
4
> Diametro ugello standard
mm
4,7
6,4
6,4
CARTUCCE FILTRANTI A LAVAGGIO PNEUMATICO
> Filtrazione
> Sup filtrante
> Abrasivi consigliati
m
2
20
40
40
microsfere di vetro, corindone, graniglie metalliche
[email protected]
tel. 02.92103571/2
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SCHEDA TECNICA
Cabine a pressione
05
2
Più filtrazione, più silenzio, più rendimento
• Le cabine PROMOBLASTER sono utilizzate in un crescente numero di casi per operazioni di finitura superficiale:
> satinatura di pezzi in materiali ferrosi e non ferrosi
> eliminazione dell’ossidazione
> preparazione alla verniciatura e sverniciatura e ai rivestimenti galvanici
> pallinatura controllata
> finitura con corindone a rugosità controllata
> smerigliatura del vetro
• Oltre 40 anni di esperienza hanno permesso di risolvere i principali problemi connessi al loro impiego.
• E’ possibile utilizzare utti i tipi di media:
> graniglia angolosa in ghisa ed acciaio
> graniglia sferica in acciaio
> ossido di alluminio “corindono”
> microsfere di vetro
> abrasivi vegetali (guscio di nocciolo)
> ceramica
• ALIMENTAZIONE
> in aspirazione
> in pressione
• AMBIENTE DI LAVORO
> perfetta separazione delle polveri con un efficiente filtro statico, automatico temporizzato
• VISIBILITA’ DELL’OPERATORE
> aspirazione ad alto rendimento con elevato numero di ricambi d’aria in cabina e illuminazione ergonomica
• USURA
> parti d’usura in leghe speciali
> protezioni antiabrasive totali
• LIVELLO SONORO
> struttura antivibrante e antirumore
> rumorosità max 78 dBa
• TEMPO DI TRATTAMENTO
> ugelli e pistole ad elevata resa superficiale. Con alimentazione a pressione diretta la resa è quadruplicata rispetto al
tipo di alimentazione in aspirazione (modelli CP)
• QUALITA DEL RISULTATO
> triplo stadio di separazione degli scarti
> rigenerazione continua con costanza di granulometria
• CONSUMO DI ABRASIVO
> limitato alle quantità frantumate
• FACILITA DI INSTALLAZIONE
> assenza di fondazione
> costruzioni monoblocco
> raccordi rapidi
• OTTIMA FINITURA
> con fondo antiruggine su superfici accuratamente spazzolate e sgrassate, mani successive di bucciato e smalto a finire
con possibilità di scelta tra i seguenti colori: verde RAL6011, blu RAL5015, giallo RAL1021, bianco RAL9010, grigio RAL7035
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SCHEDA TECNICA
Camera a recupero pneumatico
06
1
01.00
Costruzioni navali
02.00
03.00
04.00
Lavorazione Inox
e arredamento
05.00
06.00
07.00
e motoristica
08.00
09.00
Caratteristiche
Fotografia della Cella di decontaminazione
Il principio della cella di
10.00
11.00
verniciatura
DECONTAMINAZIONE DRY DECONTAMINATION SYSTEM
Industria vetraria
chiuso.
(D.D.S.), deriva da un sistema di sabbiatura pneumatica a circuito
La trasformazione del sistema di sabbiatura in cella di decontamina-
stradali
zione ha reso necessaria l’adozione di particolari tecniche ed accor-
13.00
Energia nucleare
nell’ambiente nucleare.
14.00
12.00
gimenti. Essa è ora accettata dalle autorità della sicurezza sul lavoro
DECONTAMINAZIONE
15.00
Elettromeccanica ed
elettronica
L’azione di decontaminazione avviene mediante il lancio di materiale
inerte (corindone AL2 03) contro la superficie del pezzo contaminato.
La forza di impatto dell’abrasivo riesce ad asportare lo strato superficiale di ossido nel quale sono incorporati gli elementi radioattivi
contaminati. L’asportazione completa dello strato ossidato assicura la
rimozione in esercizio della superficie contaminata, mentre la granulometria dell’abrasivo, l’angolo di impatto, la distanza di lancio, etc.,
assicurano che il pezzo non venga intaccato ma solamente l’ossidazione superficiale venga asportata.
L’ossido contaminato, ridotto in polvere, e l’abrasivo frantumato vengono separati e raccolti in speciali “rotocelle” che possono poi essere
mandate allo “scarico nucleare”.
Camera a getto libero
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SCHEDA TECNICA
06
2
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
La cella di decontaminazione è costituita da una camera nella quale vengono introdotti i pezzi da decontaminare.
L’operatore aziona a mano un getto di abrasivo (ossido di alluminio) che dirige contro la superficie da decontaminare. L’azione
di impatto dell’abrasivo asporta in pochi secondi l’ossido superficiale inquinato. L’operatore procede dirigendo il getto in modo
da ripulire tutta la superficie del pezzo.
L’ossido asportato dalla superficie e l’abrasivo vengono trascinati verso il pavimento da una corrente d’aria verticale che entra
dal tetto ed esce dal pavimento.
Il pavimento, DELTA FLOOR, è costituito in modo che la polvere e l’abrasivo si raccolgano in speciali tramogette e quindi vengano convogliati in un circuito pneumatico di separazione e ricircolazione.
Dal pavimento l’abrasivo e la polvere vengono trasportati in un generatore recuperatore. La polvere e l’abrasivo rotto vengono
separati e trasferiti nelle rotocelle di scarico. L’abrasivo di granulometria costante viene trasferito nella tramoggia di raccolta,
poi nel tramoggia in pressione, e quindi rilanciato attraverso l’ugello contro il pezzo da decontaminare.
Il ciclo è quindi un circuito chiuso nel quale viene convogliato sempre lo stesso abrasivo. Solo l’abrasivo frantumato, che viene
scartato assieme alla polvere contaminata, deve essere di tanto in tanto sostituito per ripristinare la quantità originaria.
L’aria che serve da veicolo di trasporto dell’abrasivo viene aspirata da un solo ventilatore posto a valle di tutto il circuito. Dopo
aver separato le polveri e l’abrasivo frantumato, l’aria passa attraverso un filtro principale a cartucce, che arresta la polvere,
e successivamente attraverso una batteria di filtri assoluti e filtri a carbone attivo, prima di essere immessa nella condotta di
scarico della centrale.
Al termine di una operazione di decontaminazione, tutta la polvere contaminata e l’abrasivo frantumato si trovano raccolti
nelle rotocelle posizionate sotto il filtro principale e pronte a essere scaricate.
ESECUZIONE COSTRUTTIVA
La cella di decontaminazione è l’elemento principale.
Essa è posizionata all’interno della centrale di fianco alla turbina.
I pezzi contaminati vengono introdotti nella cella in modi diversi a seconda delle loro caratteristiche (peso, forma, dim.).
La cella è stata studiata in modo da avere il tetto apribile per facilitare l’accesso dall’alto dei rotori della turbina.
In una sola operazione il carroponte solleva il rotore dai supporti della turbina e lo deposita sui cuscinetti (esterni) della cella
di decontaminazione. Vengono sigillate le scanalature dell’albero, sulle pareti della cella, viene richiuso il tetto e comincia
l’operazione di decontaminazione.
La durata dell’operazione di decontaminazione dipende dalla superficie del pezzo e dalle capacità dell’operatore.
Al termine dell’operazione si riapre il tetto, si liberano le scanalature dell’albero e il carroponte è in grado di prelevare il rotore
decontaminato dai supporti della cella e depositarlo sui supporti della turbina.
Con due soli spostamenti, il rotore è pronto per la decontaminázione.
Per gli altri pezzi, quali tubi, flange, profilati, telai, corpi di pompe e altri corpi metallici o di plastica contaminati, si è provveduto ad eseguire un portone apribile sulla parete frontale attraverso il quale possono essere facilmente introdotti pezzi di
qualsiasi forma.
L’operatore, prima di entrare nella cella, passa in una anticamera ove indossa una speciale tuta protettiva. Il piano operativo è
costituito da una piattaforma per i rotori, la quale poi viene ribaltata contro la parete.
Per tutti gli altri pezzi il piano operativo è costituito dal pavimento stesso della cella.
Tutti gli altri componenti dei sistema sono distribuiti intorno alla cella in una collocazione compatta che assicura il minimo
ingombro.
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SCHEDA TECNICA
06
3
I componenti principali sono:
a) compressore capace di generare aria compressa a 8 bar
b) condotte di aspirazione abrasivo
c) generatore recuperatore
d) filtro principale con cartucce a secco
e) filtro assoluto
f) aspiratore principale
Tutte le parti di contenimento sono in aspirazione. Così oltre al circuito di aspirazione principale, vi è un circuito di aspirazione
del locale delle rotocelle e del locale sottostante al generatore recuperatore. Detti circuiti assicurano che durante l’asportazione delle polveri contaminate queste non si spargano all’interno e così pure durante l’eventuale estrazione dell’abrasivo dal
generatore, esso non si sparga all’esterno.
VANTAGGI
I vantaggi di un sistema di decontaminazione a secco sono già noti a tutti gli addetti alle centrali nucleari, specialmente in
termini di tempo e di efficacia.
Il nostro D.D.S. ha reso possibile adottare il sistema a secco per tutti i componenti metallici e rende l’operazione possibile
all’interno dell’edificio della centrale stessa.
Non sono necessarie attrezzature speciali per trasporto ed handling.
Riduce al minimo il tempo necessario per la decontaminazione (in termini di pochi minuti/ mq.)
Un sistema unico per tutti i tipi di contaminazione a base di ossidi su superfici di qualsiasi metallo (acciaio, inox, ottone,
rame, etc.)
Il volume e il peso dei materiale residuo contaminato è facile da raccogliere e da discaricare nei modi e nei luoghi specializzati.
La conduzione dei D.D.S. è molto semplice dopo un adeguato training al personale addetto. La manutenzione è ridotta quasi
esclusivamente ai danni provocati dall’usura durante l’esercizio. E’ sufficiente un accurato programma di manutenzione preventiva per assicurarsi la disponibilità continua dell’impianto stesso.
CAMERA A FUNZIONAMENTO PNEUMATICO SENZA FOSSA - DELTA FLOOR
Tecnica di recupero pneumatico dell’abrasivo attraverso il pavimento a mini tramogge, passaggio in concentratore, recuperatore/separatore, ciclone e generatore in pressione.
L’aspirazione dell’aria avviene attraverso lo stesso circuito poichè l’aria stessa è il veicolo di trasporto dell’abrasivo fino al recuperatore/separatore e poi detta aspirazione assicura il trascinamento delle polveri depositandole sulle cartucce dei filtro.
Il pavimento è costituito da tante piccole tramogge in quantità proporzionale alla superficie dei pavimento stesso.
L’abrasivo cade per gravità sul pavimento, nelle piccole tramogge.
L’aria viene aspirata attraverso aperture sul tetto della camera stessa e convogliata verticalmente verso il basso.
Il flusso d’aria, attraverso le piccole tramogge solleva l’abrasivo, percorre i condotti trasversali e lo trasporta nel concentratore.
L’abrasivo viene separato dalle parti più leggere e l’aria con la polvere va ai filtri. L’abrasivo, separato sul fondo dal concentratore viene a sua volta aspirato da un’altra corrente e passa nel recuperatore, giunto in un ciclone dall’abrasivo rotto, viene
separato dall’abrasivo e dalle polveri intermedie, setacciato dalle parti grosse e depositato nella tramoggia di raccolta.
Dalla tramoggia di raccolta passa poi nella tramoggia in pressione, pronto ad essere nuovamente lanciato attraverso l’ugello.
La circolazione dell’aria dall’alto verso il basso ha un grande effetto di abbattimento delle polveri e produce una ottima visibilità.
In caso di necessità di installazione di binari, essi vengono appoggiati su robusti longheroni saldati alle piccole tramogge ed
appoggiati sul fondo di cemento.
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06
4
IMPORTANTE:
con questa camera si possono usare, oltre agli abrasivi leggeri quali ossido di alluminio (corindone) o microsfere di vetro,
anche gli abrasivi ferrosi al di sotto di una certa granulometria.
SEZIONE SCHEMATICA INDICANTE IL PASSAGGIO DELL’ARIA E DELL’ABRASIVO
La camera di sabbiatura Delta Floor impiega un sistema pneumatico di recupero che provvede alla ventilazione ed alla raccolta
dell’abrasivo.
L’abbattimento delle polveri e la visibilità entro la camera è così eccellente che può servire al doppio scopo di impianto di sabbiatura e verniciatura a spruzzo; in tal caso viene sempre impiegato un abbattitore di polvere ad umido.
L’aria di ventilazione entra dal soffitto, attraverso appositi deflettori completi di filtri, e scende rapidamente, attraverso la
camera e le innumerevoli tramoggette trasportando l’abrasivo le polveri ed i detriti prodotti dalla sabbiatura.
Negli impianti per abrasivi ferrosi il tutto viene convogliato al concentratore dove l’abrasivo precipita ed è conseguentemente
recuperato, mentre tutte le parti più leggere sono trasportate all’abbattitore di polvere.
Per gli abrasivi non ferrosi il pavimento è collegato al recuperatore, montato sopra il generatore, e l’abrasivo ed i detriti vengono convogliati ad esso direttamente, viene quindi meno la necessità di impiego del concentratore.
SEZIONE AL PIANO DEL PAVIMENTO DELTA FLOOR
Il pavimento DELTA FLOOR è costituito integralmente da tramoggette, normalmente di 30 cm. in quadro, coperte da lastre di
lamiera forata. Gli spazi tra le tramogge sono utilizzati come condotte lungo le quali l’abrasivo ed i prodotti della sabbiatura
sono convogliati al concentratore.
La profondità totale delle tramogge e delle condotte è normalmente di 178 mm. cosicchè tutta la camera di sabbiatura può
essere posata sul pavimento esistente senza bisogno di scavi. Solo quando è indispensabile che il pavimento della camera sia
pari al livello del pavimento dell’ambiente circostante, è richiesta una piccola fossa di 178 mm. di profondità.
Fotografia della Cella di decontaminazione
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SCHEDA TECNICA
Cabine attrezzate personalizzate
07
1
01.00
Costruzioni navali
02.00
03.00
04.00
Lavorazione Inox
e arredamento
05.00
06.00
07.00
e motoristica
08.00
09.00
10.00
verniciatura
11.00
Industria vetraria
12.00
stradali
13.00
Energia nucleare
14.00
15.00
Elettromeccanica ed
elettronica
Schema di una cabina attrezzata
Si tratta di un gruppo di macchine difficilmente schematizzabili a differenza di quelle degli altri raggruppamenti.
In questo raggruppamento si annoverano realizzazioni le più varie, e qui si concentra principalmente la capacità e il know how
di una società di engineering.
In questo raggruppamento si sono toccati i più svariati settori; vorremmo citarne solo uno per tutti, quello che a nostro
parere rappresenta l’apice di questa categoria di macchine e impianti: il settore nucleare.
Per questo settore si è messo a punto la tecnologia di decontaminazione superficiale dei rotori delle turbine di A.P. e B.P. di
centrale nucleare.
La stessa tecnologia può essere utilizzata per tutti quegli organi componenti il circuito secondario di una centrale nucleare,
che vengono in contatto con il fluido acqua/vapore.
Esemplari di questi impianti sono tuttora in funzione.
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SCHEDA TECNICA
Attrezzature varie per granigliatura interna tubi
08
1
01.00
Costruzioni navali
02.00
03.00
04.00
Lavorazione Inox
e arredamento
05.00
06.00
07.00
e motoristica
08.00
09.00
Schema delle attrezzature
La società Promeco Engineering S.r.l. è in grado di proporre varie
soluzioni di problemi di decapaggio meccanico facendo ricorso alla
granigliatura interna dei tubi, soluzioni che possono essere anche
10.00
11.00
verniciatura
ampiamente dissimili tra loro in funzione delle varie applicazioni e
Industria vetraria
Ciò si ottiene in linea di massima mediante un ugello rotante che
della produttività.
procede lungo l’asse del tubo ad una velocità opportunamente scelta
12.00
in funzione dello spessore delle scorie da rimuovere, oltre che dei
stradali
13.00
Energia nucleare
14.00
15.00
Elettromeccanica ed
elettronica
diametri del tubo.
Informazioni tecniche
Recupero abrasivo
Il sistema più efficace per il recupero dell’abrasivo è quello di far ricorso ad un flusso di aria lungo il tubo, avente una velocità sufficiente a trascinare l’abrasivo e le scorie. Mediante questo sistema è possibile trattare i tubi in posizione orizzontale o
addirittura “in situ”. Naturalmente ciò è possibile in funzione del diametro del tubo ed è possibile giungere a diametri di circa
150 mm senza dispositivi ausiliari.
Per estendere l’operazione ai diametri superiori possono essere adottati tre sistemi:
1) si può operare il recupero per gravità
2) si può far ricorso ad un flusso d’aria supplementare
3) laddove il diametro del tubo superi i 450 mm, è possibile cominciare ad usare il sistema di sabbiatura o granigliatura a circuito chiuso, introducendo al suo interno una particolare testa sabbiante, la cui tenuta con la superficie da trattare è affidata
ad una spazzola circolare.
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SCHEDA TECNICA
08
2
Diametro dei tubi
Il diametro dei tubi, come sopra precisato, influenza il tipo di attrezzatura da usare.
Intensità delle incrostazioni
Questo fattore non influenza tanto la scelta dell’impianto quanto quella dell’ugello e dell’abrasivo, unitamente all’angolo di
lavoro dell’ugello.
Tecniche disponibili
Per giungere ad un soddisfacente grado di pulizia dei tubi e per ridurre gli effetti delle limitazioni già menzionate, sono state
sviluppate diverse tecniche operative.
Nella tabella sotto riportata si riassumono le varie metodologie di sabbiatura e recupero dell’abrasivo in funzione del diametro
e della forma dei tubi.
METODO
DIAMETRO TUBI
FORMA TUBI
RECUPERO DELL’ABRASIVO
> Soffiaggio
fino a 76 mm
diritti o curvi
normalmente pneumatico sotto vuoto. In funzione della
capacità della macchina, i tubi più piccoli richiedono il
soffiaggio con aria compressa
> Passaggio
da 38 a 127 mm
diritti o curvi
normalmente pneumatico sotto vuoto, in funzione della
capacità della macchina
> Testa ro-
da 76 a 150 mm
diritti
pneumatico sotto vuoto
da 150 a 610 mm
diritti o leggermente
pneumatico sotto vuoto oppure a gravità con il tubo
curvi ma solo per
inclinato
tante orbitale
> Testa rotante
diametri maggiori
> Testa ro-
da 610 a 915 mm
diritti
da 50 a 915 mm
diritti
oltre i 457 mm
diritti per i diametri
mediante testa in circuito chiuso derivata da macchine
inferiori, indifferente
testa - spazzola PR 2 e PR 3. Per informazioni circa testa
per i grandi diametri
spazzola PR 2 ricercare:
tante speciale
> Lancia
rigida
> Testa a circuito chiuso
prodotti - macchine ad aria compressa.
2 - Sabbiatrici a circuito chiuso in aspirazione
3 - sabbiatrici a circuito chiuso in pressione
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SCHEDA TECNICA
Macchine per shot peening
09
1
01.00
Costruzioni navali
02.00
03.00
04.00
Lavorazione Inox
e arredamento
05.00
06.00
07.00
e motoristica
08.00
09.00
Schema della shot peening
Macchine per shot peening
Promeco Engineering S.r.l. ha realizzato svariati impianti e
macchine di shot peening sia nel settore aeronautico che dei
trasporti e della generazione di energia.
10.00
11.00
verniciatura
Sarebbe difficile, in questa sede, la presentazione delle ns.
Industria vetraria
Vi invitiamo pertanto a contattarci per sottoporci le Vs.
realizzazioni, trattandosi di macchine molto specializzate.
specifiche necessità: [email protected]
12.00
stradali
13.00
Energia nucleare
14.00
15.00
Elettromeccanica ed
elettronica
Informazioni tecniche
L’operazione o il trattamento di shot peening consente, mediante il bombardamento con graniglia di tipo sferico di una particolare superficie di un pezzo, la deformazione plastica per compressione delle fibre della superficie stessa.
Il trattamento peening, italianizzato “pallinatura”, ha dimostrato l’aumento della resistenza alla sollecitazione a fatica con conseguente aumento della vita dei componenti.
Il trattamento di shot peening è sempre l’ultima operazione da farsi, ovviamente mascherando zone e lavorazioni, le quali non
debbono venire danneggiate dal bombardamento.
L’efficienza è in stretta relazione a diversi fattori, quali:
•durata del processo •velocità di lancio della graniglia •distanza del pezzo dal sistema di proiezione •angolo di impatto •uniformità della graniglia •portata costante della stessa •diametro della graniglia
La profondità superficiale raggiunta in genere varia da 0,15 a 0,5 mm.
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SCHEDA TECNICA
Cabine e camere semi e automatiche
10
1
01.00
02.00
Sabbiatura automatica in orizzontale
Costruzioni navali
tipo
di
macchina
03.00
04.00
Lavorazione Inox
e arredamento
CS 120 LV
AUT / T
CS 100 LV
AUT / T
05.00
06.00
sistema in
aspirazione
07.00
e motoristica
08.00
09.00
CS 60 LV
AUT / T
500
1000
Larghezza
sabbiatrice mm
1200
Caratteristiche
10.00
11.00
12.00
13.00
verniciatura
Dimensioni
Industria vetraria
esterne
CS 60 LV
CS 100 LV
CS 120 LV
AUT/T
AUT/T
AUT/T
> larghezza (mm)
3200
5500
6000
stradali
> profondità (mm)
1300
2200
2500
> altezza (mm)
2100
3000
3500
Energia nucleare
> potenza tot.
1.1
5
6.5
> peso tot. (kg)
installata (kw)
14.00
> sistema di
15.00
850
2100
2
1 filtro 20 m
2600
2
1 filtro 40 m
1 filtro 40 m2
filtrazione
Elettromeccanica ed
elettronica
Caratteristiche
> Macchina per la sabbiatura o decorazione automatica in orizzontale delle lastre di vetro con due ugelli alimentati
in aspirazione.
> Reciprocatore orizzontale - trasportatore lastra di vetro a tappeto, velocità variabile.
> Precamera e post camera - filtro e cartucce autopulenti.
In opzione:
> 4/6 ugelli in aspirazione.
> Variazione della velocità di reciprocazione ugelli.
> Trasporto lastre mediante cinghiette intervallate.
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SCHEDA TECNICA
10
2
CS 100 LV AUT/C - Sabbiatura automatica in verticale
> Macchina per la sabbiatura o decorazione automatica in verticale
delle lastre di vetro con due ugelli alimentati in aspirazione.
> Reciprocatore verticale, cinghia dentata per il trasporto delle lastre
di vetro, dimensione max standard 3000 x 2000 mm, velocità di lavoro variabile, apertura sul tetto per consentire il passaggio di lastre
di vetro più alte di 2000 mm.
> Peso max delle lastre di vetro 250 kg.
> Filtro a cartucce autopulente.
sistema in
aspirazione
In opzione:
> N. 4 ugelli in aspirazione.
> N. 1 ugello in aspirazione a comando manuale.
> Velocità di reciprocazione ugelli variabile.
> Altezza sabbiabile maggiore di 2000 mm fino a 2600 mm.
> Possibilità di preselezionare la zona da sabbiare per fasce verticali.
preselezione delle zone da sabbiare
y
Esempio di preselezione delle zone da sabbiare
per fasce verticali:
y2
y1
x1
x2
x3
x4
x5
numero di ascisse xi
con
i = 1....90
numero delle ordinate yi
con
i=1e2
x
Dimensioni esterne:
Dimensioni interne:
> Larghezza 7000 mm
> Larghezza 1200 mm
> Profondità 2500 mm
> Altezza 3300 mm
> Altezza 2400 mm
Potenza tot. installata
Peso totale
> 2,5 kw
> 1850 kg
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SCHEDA TECNICA
10
3
EVOLUTION - Sabbiatura automatica in verticale
> Macchina per la sabbiatura o decorazione automatica in verticale
delle lastre di vetro con 1 ugello alimentato in aspirazione.
> Reciprocatore verticale, cinghia piana per il trasporto delle lastre di
vetro, dimensione max standard 1500 x 1300 mm, velocità di lavoro
variabile, apertura sul tetto per consentire il passaggio di lastre di vetro
più alte di 1300 mm.
> Peso max delle lastre di vetro 200 Kg.
sistema in
aspirazione
In opzione:
> N. 2 ugelli in aspirazione.
> N. 1 ugello in aspirazione a comando manuale.
> Velocità di reciprocazione ugelli variabile.
CS
LVMAN
MAN
CS100
100 LV
CS
SEM
CS100
100 LV
LV SEM
E
V
O
L
U
T
EVOLUTION
EVOLUTION
I
O
N
Dimensioni esterne:
Dimensioni interne:
> Larghezza 3000 mm
> Larghezza 1000 mm
> Altezza 2750 mm
> Altezza 1300 mm
Peso totale
> 1,42 kw
> 670 kg
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SCHEDA TECNICA
10
4
CP 100 LV AUT - Sabbiatura automatica in verticale
> Macchina per la sabbiatura o incisione automatica in
verticale delle lastre di vetro con n° 1 ugello alimentato
in pressione di Ø 6,5 mm.
> Reciprocatore verticale, cinghia dentata per il trasporto
delle lastre di vetro, dimensioni max standard 3200 x
2200 mm, velocità di lavoro variabile, apertura sul tetto
per consentire il passaggio di lastre di vetro più alte di
2200 mm.
> Peso max delle lastre di vetro 300 kg.
> Cassa sabbia di capacità 300 lt, autonomia di lavoro di
circa 60 min.
sistema in
pressione
> Sistema di recupero pneumatico dell’abrasivo mediante ciclone
> Doppio sistema aspirante con filtro a cartucce autopulente.
> Precamera e post camera
In opzione:
> Ugello in pressione per sabbiatura manuale.
> Possibilità di preselezionare la zona di sabbiatura per
fasce verticali.
> Cassa sabbia a funzionamento continuo.
> Utilizzo di ugelli di diverso diametro
Ugello alimentato in pressione
Ø mm
lit./ 1’
5
1500
6,5
2500
9,5
4500
Dimensioni esterne:
Dimensioni interne:
> Larghezza 9800 mm
> Larghezza 1600 mm
> Altezza 4260 mm
> Altezza 3300 mm
Peso totale
> 9,5 kw
> 4900 kg
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fax 02.92103642
ITA
ENGINEERING s.r.l.
SCHEDA TECNICA
Portale Multijet automatico e programmabile
11
1
01.00
Costruzioni navali
02.00
03.00
04.00
Lavorazione Inox
e arredamento
05.00
06.00
07.00
e motoristica
08.00
09.00
10.00
verniciatura
11.00
Industria vetraria
12.00
stradali
13.00
Energia nucleare
14.00
15.00
Elettromeccanica ed
elettronica
Fotografie del Portale Multijet
Interno camere granigliatura container con portale
impianto completo di granigliatura container
portale di granigliatura per containers e carrozze ferroviarie
Il “PORTALE” è un meccanismo che permette di granigliare o sverniciare containers o carrozze ferroviarie senza l’intervento
dell’uomo all’interno della camera.
La carrozza o il container, rimangono fermi, completamente contenuti in camere di depressione. La camera è leggermente più
larga e più lunga della carrozza per permettere al portale di scorrere lungo i fianchi e le testate.
La velocità di spostamento del “PORTALE” può essere programmata mediante PLC, a seconda dei parametri richiesti al fine di
risolvere le diverse problematiche (tipo di materiale, grado di ossidazione, rugosità superficiale, tipo di finitura, ecc.).
Il portale è il supporto sul quale sono collocati gli ugelli, movimentati in modo tale da garantire la copertura di tutti i punti
della superficie (fiancate, tetto, testate).
Il numero di ugelli oscillanti che possono essere installati sul portale varia da caso a caso a seconda dell’applicazione.
La velocità dei portale è variabile a mezzo inverter.
Contemporaneamente uno o più ugelli possono essere esclusi mediante preselezione del quadro elettrico.
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SCHEDA TECNICA
Braccio per interni Multijet orientabile e programmabile
12
1
01.00
Costruzioni navali
02.00
03.00
04.00
Lavorazione Inox
e arredamento
05.00
06.00
07.00
e motoristica
08.00
09.00
10.00
verniciatura
11.00
Industria vetraria
12.00
stradali
13.00
Energia nucleare
14.00
15.00
Elettromeccanica ed
elettronica
Schema tecnico del braccio per interni
fotografia della testata per granigliatura
Descrizione del braccio per interni
Questa apparecchiatura viene adottata nelle camere a recupero pneumatico o meccanico per automatizzare l’operazione di
granigliatura interna di corpi cavi di grandi dimensioni. Studiata appositamente per la granigliatura interna dei containers,
essa può essere facilmente adattata ad altre applicazioni anche ferroviarie.
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SCHEDA TECNICA
Camere a recupero meccanico
14
1
01.00
Costruzioni navali
02.00
03.00
04.00
Lavorazione Inox
e arredamento
05.00
06.00
07.00
e motoristica
08.00
09.00
10.00
verniciatura
11.00
Industria vetraria
12.00
stradali
13.00
Energia nucleare
14.00
15.00
Elettromeccanica ed
elettronica
Fotografia e schemi
Caratteristiche
Tecnica di recupero meccanico dell’abrasivo con convogliamento a raschiatori, coclea, elevatore, separatore meccanico o
magnetico. Aspirazione dell’aria con un circuito separato e depolverazione mediante passaggio su filtri. Il pavimento viene
alloggiato su una superficie di cemento opportunamente livellato e levigato della profondità di circa 20 - 30 cm., suddisivo
in sezioni longitudinali costituite da apparati raschiatori azionati in moto alternativo “avanti” e “indietro”. Ognuna di queste
sezioni longitudinali comprende un certo numero di racle a raschiatori. Il loro numero è determinato dalla lunghezza del
pavimento. Il funzionamento della racla è semplice, rimane rigido in posizione verticale quando deve spingere l’abrasivo e si
solleva, mediante rotazione, quando compie il movimento di ritorno. Il susseguirsi di questi movimenti alternativi, trasferisce
l’abrasivo lungo tutta la camera e lo travasa in una coclea posta sulla testata di fondo della camera stessa.
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SCHEDA TECNICA
Camere a recupero meccanico
14
2
Decorazione artistica
> Camera di sabbiatura manuale per decorazione artistica del vetro e forti rese in incisione; dimensioni da
definire in accordo con le esigenze operative e logistiche.
sistema in
pressione
> Cassa sabbia da 150 lt.
> Recupero e rigenerazione pneumatica dell’abrasivo.
> Ugello
6,5 mm.
> Indumenti protettivi per l’operatore.
In opzione:
> Cassa sabbia da 220 o 300 lt. di capacità.
> Recupero continuo dell’abrasivo.
> Ugello
9,5 mm.
Camera di sabbiatura
Esempio di decorazione artistica
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SCHEDA TECNICA
Macchine a gancio
15
1
01.00
Costruzioni navali
02.00
03.00
04.00
Lavorazione Inox
e arredamento
05.00
06.00
07.00
e motoristica
08.00
09.00
Disegno e descrizione
Esistono 4 modelli base delle macchine a gancio (riassunti nella
tabella qui sotto).
10.00
Promeco Engineering può anche sviluppare progetti specifici di
verniciatura
11.00
Industria vetraria
12.00
stradali
13.00
Energia nucleare
14.00
15.00
Elettromeccanica ed
elettronica
macchine a gancio.
Modelli base delle Macchine a gancio
VANGUARD
VR12/18
VR10/3
VR20/4
> n. turbine
2o3
3
3
4
> potenza in kw
4 kw
5,5 kw
7,5 kw
15 kw
> dim. cilindro ideale Øxh (mm)
900 x 1300
1200 x 1800
1200 x 2500
2500 x 3500
> portata al gancio (kg)
da 500 a 1500
da 500 a 1500
da 1200 a 3000
3000
> n.ganci in dotazione
1/2
1/2
1/2
1/2
> lungh. monorotaia fuori macchina
2m
2m
2m
2m
> disp. di rotaz. e
si - corsa 400 mm
si - corsa 400 mm
si - corsa 400 mm
si - corsa 400 mm
>filtro:n. cartucce
4
6
6
12
portata (q)m3/h
4500 q
5000 q
5000 q
12000 q
reciprocazione gancio
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SCHEDA TECNICA
Macchine a rulli
16
1
01.00
Costruzioni navali
02.00
03.00
04.00
Lavorazione Inox
e arredamento
05.00
06.00
07.00
e motoristica
08.00
09.00
Disegno e descrizione
Altamente affidabili linee di trattamento per lamiere e profilati - econo10.00
11.00
verniciatura
miche di alto rendimento - robuste di costruzione accurata.
Industria vetraria
filati, tubi, prefabbricati e strutture similari, etc. scorrevoli su un piano
Macchine per granigliare in modo automatico e continuo lamiere, proorizzontale costituito da convogliatori a rulli.
12.00
13.00
stradali
I materiali grezzi ed ossidati entrano in un breve tunnel ed escono
Energia nucleare
completamente granigliati al grado richiesto dal cliente.
Velocità di produzione regolabile.
14.00
Lancio meccanico dell’abrasivo mediante turbine.
15.00
Elettromeccanica ed
elettronica
Rapporto energia consumata / lavoro eseguito: molto favorevole.
Efficiente sistema di soffiatura e spazzolatura dei pezzi in uscita.
Efficace separazione e classificazione dell’abrasivo eseguita di continuo.
Turbine di lancio graniglia con pre-accelerazione centrifuga, ad alto
rendimento.
Cabina centrale di granigliatura internamente costruita in acciaio al
manganese a doppio spessore nei punti di maggiore usura.
Robusta rulliera per trasporto materiale con motorizzazione in c.c. (a
richiesta).
Vestiboli di entrata e uscita con cortine superiori e inferiori in gomma
antiusura atte a trattenere il più possibile la fuoriuscita di abrasivo
anche su profilati.
Quadro elettrico ed impianto elettrico a norme CE con sistema di avviamento “in cascata” di ogni organo meccanico.
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SCHEDA TECNICA
Macchine a rulli
16
2
Tabella dei modelli di macchine a rulli
Macchina tipo
n. turbine
potenza
Velocità
Potenza to-
turbina produzione tale instal-
Portata
filtro m3/
Dimensioni passaggio Dimensioni ingombro max
pezzi in mm L X H
fuori fossa in mm.
kw
m/min
lata kw
min
lamiere
travi
lung.
alt.
larg.
ROLL 8
4
5,5
0,8 - 1
29,4
60
1000x30
800x300
6150
4850
2200
ROLL 15 PRO
4
7,4
0,8 - 1
46,2
130
1250x30
900x300
6800
4900
2450
ROLL 155 PRO
4
14,8
1 - 1,5
81
200
1500x30 1200x300 7450
5200
4100
ROLL
4
22
1-2
120,6
300
2500x30 1300x400 8810
5870
4900
6
18,4
1-2
142,6
300
2500x30 1600x400 8810
5870
4900
6
22
1-2
175
320
3000x40 1700x500 10400
6100
5200
205/4/HD
ROLL
205/6/HD
ROLL 307 SP
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SCHEDA TECNICA
Macchine a tavola rotante
17
1
01.00
Costruzioni navali
02.00
03.00
04.00
Lavorazione Inox
e arredamento
05.00
06.00
07.00
e motoristica
08.00
09.00
10.00
verniciatura
11.00
Industria vetraria
12.00
stradali
13.00
Energia nucleare
14.00
15.00
Elettromeccanica ed
elettronica
Fotografie della doppia tavola rotante
Fotografie
tavola rotante
tavole rotanti fisse
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tavole rotanti fisse
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SCHEDA TECNICA
17
2
Tavole rotanti estraibili su porte
TE (S) 14
> N. 1 tavola con dimensioni di 1400 mm. solidali con la porta *
TE (S) 17
> N.1 tavola con dimensioni di 1700 mm. solidali con la porta *
(*) Possibilità di caricamento pezzi mediante carro ponte
TE (D) 14
> N. 2 porte di accesso
> N. 2 tavole con dimensioni di 1400 mm. ognuna solidale alla porta *
TE (D) 17
> N. 2 porte di accesso
> N. 2 tavole con dimensioni di 1700 mm. ognuna solidale alla porta *
> Abbattimento dei tempi di carico e scarico
(*) Possibilità di caricamento pezzi mediante carro ponte
TTE (D) 17
> N. 2 tavole di Ø 1000 mm. montate sui due lati di una porta girevole motorizzata
> Possibilità di carico e scarico mediante paranco o carro ponte
> Abbattimento dei tempi di carico e scarico
Tavole rotanti fisse
GT 10
GT 14
GT 14
> Dimensioni tavola: 1000 mm
> Sabbiatura di pezzi di piccola e media
> Sabbiatura di pezzi di media dimen-
> Sabbiatura di pezzi di media / grande
dimensione
sione con possibilità di carico e scarico
dimensione con possibilità di carico e
> Sabbiatura impostabile mediante
mediante paranco o carro ponte
scarico mediante paranco o carro ponte
temporizzatore
temporizzatore
temporizzatore
> Turbina con pot. 5,5 Kw
Opzioni:
Opzioni:
> Bordo tavola per contenimento pezzi
piccoli e leggeri
piccoli e leggeri
piccoli e leggeri
Opzioni:
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SCHEDA TECNICA
17
3
Tavole rotanti estraibili su porte - caratteristiche
CARATTERISTICHE
unità
N. e potenza turbine
Turbina tipo
TE(s) 14
TE(s) 17
kw
1x4
-
TB 360
TE(d) 14
TE(d) 17
TTE(d) 17
2 x 7,5
1x4
2 x 7,5
2 x 7,5
TB 360
TB 360
TB 360
TB 360
Diametro turbina
mm
360
360
360
360
360
N. e diametro tavola/e rotante/i
mm
1 - 1400
1 - 1700
2 - 1400
2 - 1700
2 - 1700
N. giri della tavola rotante
Carico uniforme max. ammesso
giri/1’
1
0,8
1
0,8
0,8
kg
1500
1500
1500
1500
1500
Altezza massima sabbiabile
mm
400
800
400
800
800
Luce porta
mm
1450x770
1750x800
1450x770
1750x800
1750x800
Tempo medio di granigliatura
min
2 - 15
2 - 15
2 - 15
2 - 15
2 - 15
m3/1’
41,6
50
41,6
50
100
- profondità (porte aperte)
mm
2650
3150
2650
3150
4970
- larghezza
mm
2450
3200
2450
3200
4975
- altezza
mm
3850
5000
3850
5000
6500
kg
4950
5300
5350
5850
7970
Portata d’aria di depolverizzazione
Dimensioni corpo macchina:
Peso totale della macchina
Tavole rotanti fisse - caratteristiche
CARATTERISTICHE
unità
GT 10
N. e potenza turbine
kw
-
Turbina tipo
GT 14
GT 17
1x4
1x4
2 X 7,5
TC33
TB360
TB360
Diametro turbina
mm
330
360
360
Diametro tavola
mm
1000
1400
1700
giri/1’
4,7
1
0,8
kg
300
1500
1500
Altezza massima sabbiabile
mm
200
400
800
Luce porta
mm
1020x520
1450x770
1850x800
Tempo medio di granigliatura
min
2 - 10
2 - 15
2 - 15
m3/1’
37,5
41,6
50
Kw
8,285
8,5
17,5
- profondità (porte aperte)
mm
2710*
2650
3150
- larghezza
mm
2135*
2450
3200
- altezza
mm
3450*
3850
5000
kg
1300
4500
4800
N. giri della tavola
Carico uniforme max. ammesso
Portata d’aria di depolverizzazione
Potenza installata (con depolveratore)
Dimensioni corpo macchina:
Peso totale della macchina
NESSUNA FONDAZIONE NECESSARIA
(*) per la GT 10 le dimensioni di ingombro includono anche il filtro, essendo questa macchina l’unica che viene costruita di serie
con il filtro incorporato (su richiesta il filtro può essere scorporato).
N.B.: Le nostre macchine granigliatrici a tavola rotante possono essere dotate sia di tavola rotante composta da setti in ghisa
N.H. che di tavola rotante in lamiera perforata di grosso spessore ricoperta da gomma perforata ad alta resistenza all’abrasione.
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fax 02.92103642
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SCHEDA TECNICA
Granigliatrice per rigenerazione bombole GPL
19
1
Caratteristiche tecniche
01.00
Costruzioni navali
02.00
03.00
04.00
Lavorazione Inox
e arredamento
05.00
06.00
07.00
e motoristica
08.00
09.00
GRANIGLIATRICE A TURBINA MOD. 2 GR 360/900
10.00
verniciatura
> Dimensioni delle bombole:
Industria vetraria
- diametro max. 350 mm.
11.00
- diametro min. 250 mm.
- altezza min. 400 mm.
12.00
stradali
- altezza max. 900 mm.
13.00
Energia nucleare
> Disposizione di sabbiatura: avanzamento con rotazione su due
rulli rotanti con assi sghembi
14.00
> N. turbine: 2 diam. 360 mm.
15.00
Elettromeccanica ed
elettronica
> Potenza per ogni turbina: 5,5 kw
> Produzione oraria indicativa: 40 ÷ 60 bombole
> Grado di sabbiatura: SA 2.1/2 norme SIS
> Sabbiatura: con due turbine centrifughe contrapposte
> Filtro: 4 cartucce, portata 3.600 m3/h
> Graniglia max. ammissibile: materiale acciaio
- sferica S280 (SAE)
- angolosa G40 (SAE)
> Potenza installata: 33 kw
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SCHEDA TECNICA
Trattamento lamiere verticali
21
1
01.00
Costruzioni navali
02.00
03.00
04.00
Lavorazione Inox
e arredamento
05.00
06.00
07.00
e motoristica
08.00
09.00
TOLEPRO “675V” TOLEPRO “815V”
> altezza max granigliabile
10.00
11.00
verniciatura
da entrambi i lati
Industria vetraria
lamiere
> lunghezza minima delle
> spessore minimo delle
12.00
13.00
stradali
lamiere
Energia nucleare
lamiere
> spessore max delle
> dimensioni max. dei pro-
14.00
2700 mm
1500 mm
1500 mm
3 mm
4 mm
30 mm
50 mm
400 x 1000 mm
400 x 1000 mm
0,3 - 1,5 m/1’
0,3 - 1,5 m/1’
4+2
6+2
5,5 kw
5,5 kw
8
8
filati accettati
> velocità di lavoro
15.00
1850 mm
> n. turbine disponibili
Elettromeccanica ed
elettronica
> potenza di ogni turbina
> n. cartucce depolveratore
> portata del depolveratore
> potenza max installata
8000
m3/h
51 kw
8000 m3/h
64 kw
Descrizione
Questo tipo di granigliatura, che per determinate condizioni operative può essere preferito a quello delle lamiere in orizzontale
(consultare il n. 16), viene realizzato, con la macchina definita “TOLEPRO”, per la quale sono disponibili due modelli:
mod. “675 V” e “875 V”.
Una particolarità di queste macchine è che dispongono di una feritoia sul tetto, che consente di far passare anche lamiere più
alte rispetto l’altezza max. sabbiabile.
Si possono altresì granigliare profilati entro certi limiti attivando solo le 4 turbine poste in basso.
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SCHEDA TECNICA
Granigliatrici esterne tubi
26
1
01.00
Costruzioni navali
02.00
03.00
04.00
Lavorazione Inox
e arredamento
05.00
06.00
07.00
e motoristica
08.00
09.00
Granigliatrice a tubi biconici tipo Helygo
10.00
verniciatura
tipo
Industria vetraria
Helygo 5-35
50 - 350
2
0,8 - 2,4
Helygo 6-38
60 - 380
2
0,8 - 2,4
350 - 600
2
0,8 - 2,4
11.00
dim. min -
n. turbine
max mm
12.00
stradali
Helygo 35-50
13.00
Energia nucleare
- granigliatura bombole, tubi ecc.
Produzione
m/min
- efficace pulitura dei pezzi
14.00
15.00
Elettromeccanica ed
elettronica
- bancali di carico e scarico
Descrizione
Le granigliatrici in oggetto sono essenzialmente costituite da:
> Un corpo macchina comprendente una pre e una post camera
> Una via a rulli in entrata ed in uscita
> Un gruppo per il recupero e la rigenerazione dell’abrasivo
> Un gruppo di filtrazione a cartucce (separato dalla macchina)
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SCHEDA TECNICA
Granigliatrici per applicazioni speciali
27
1
01.00
Costruzioni navali
02.00
03.00
04.00
Lavorazione Inox
e arredamento
05.00
06.00
07.00
e motoristica
08.00
09.00
Descrizione
In questa categoria di macchine granigliatrici ci sono due modelli:
“VPT 75” e “VPT 150”.
10.00
verniciatura
Si tratta di impianti specificamente studiati per quanto riguarda i lanci
11.00
Industria vetraria
delle turbine.
12.00
stradali
Si fa normalmente ricorso a queste tipologie di impianti, nei casi di
13.00
Energia nucleare
fabbricate, etc.
14.00
Su richiesta sarà possibile dotare entrambi i modelli di una camera di
granigliatura verticale di pannelli, tralicci, strutture, telai, pareti pre-
granigliatura manuale per le finiture
15.00
Elettromeccanica ed
elettronica
CARATTERISTICHE
> dimensione max sezione di
VPT 75
VPT 150
VPT 250
VPT 300
750 X 2500 mm
1500 x 2500 mm
2500 x 2500 mm
3000 x 3000 mm
passaggio
> n. turbine
> potenza cad. turbina
> peso max. sopportabile ai ganci
8
8
16
12
5,5 kw
7,5 kw
5,5 kw
11 kw
3000 kg x 2
3000 kg x 2
6000 kg x 2
6000 kg x 2
16
20
36
36
17000 m3/h
20000 m3/h
32400 m3/h
36000 m3/h
69 kw
84 kw
138 kw
148 kw
(2 ganci)
> n. cartucce depolveratore
> portata depolveratore
>potenza installata
[email protected]
tel. 02.92103571/2
fax 02.92103642

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