La chitarra magica di Pistillo innamorato di Eric Clapton
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La chitarra magica di Pistillo innamorato di Eric Clapton
4 l’Osservatorio 20centesimi domenica 5 dicembre 2010 Uncora un’eccellenza pugliese nella musica ma trapiantato a Bologna. Con collaborazioni di alto livello Terza pagina I suoi riff sono precisi, versatili, potenti e nel contempo estremamente raffinati. E' un chitarrista di notevole talento, un pugliese (foggiano per la precisione) trapiantanto a Bologna. E' Luigi Pistillo, musicista e insegnante, che suona con successo nelle band di cantautori di grande spessore artistico come Bracco di Graci e Maler. Con il poliedrico cantautore di Mantova si è esibito al teatro Ariston di Sanremo per il prestigioso Premio Tenco nell'edizione 2006 e a Mantova per il Mantova Musica Festival nell'edizione del 2008. Luigi vanta inoltre numerose collaborazioni live con musicisti del calibro di Luca Apidistria (Zucchero, Alexia, Daniele Silvestri), Daniele Bruno (Luca Carboni, Bracco di Graci, Gerardina Trovato) e Giorgio Santisi (Pia Tuccitto, Barbara Cola). Le collaborazioni artistiche del talentuoso chitarrista pugliese proseguono con professionisti quali Antonio Marchesani (che lavora per l'etichetta discografica "Sugar" di Caterina Caselli), Nicola Morali e Giorgio Santisi, riuniti nella Solo6Band, che accompagna on stage il gruppo vocale black, pop, soul r&b, gospel Solo6Fingers. Frabrizio Balzano lo ha scelto inoltre per suonare nella tribute band a Eros Ramazzotti, chiamata CoverApparente. Sentiamolo. Quando si è acceso il tuo amore per la chitarra? “E' una passione che ho sin da ragazzino. La chitarra è uno strumento magico. Il fatto che, a differenza ad esempio del pianoforte, non vedi le note "al volo" mi ha sempre affascinato. Da bambino vidi in tv Eric Clapton e mi innamorai. Riuscii a farmi regalare una chitarra per il mio tredicesimo compleanno e da allora non ho mai smesso di suonare”. Pugliese d'origine e bolognese d'adozione: cosa ti ha spinto a scegliere Bologna come città in cui dedicarti alla musica? “Mia sorella era già in città per l'università. Tantissimi artisti ita- La chitarra magica di Pistillo innamorato di Eric Clapton liani provengono da queste zone. Poi, ad essere sincero, ho un grande feeling con i bolognesi: credo siano persone speciali”. Qual è il genere di musica che preferisci eseguire? “La musica è un amore profondo. Per me è prioritaria l'emozione più che un genere prestabilito. Amo comunque suonare in quelle situazioni in cui c'è un po’ di mix tra le varie sonorità”. Andiamo alla tua formazione artistica da chitarrista. Quali sono stati i tuoi modelli di riferimento? “Nel corso degli anni ho ascoltato e "rubato" da tanti chitarristi; sicuramente i miei favoriti sono Larry Carlton, George Benson, Allan Holdsworth, Frank Gambale, Mark Knopfler, Steve Lukather. Tra gli italiani Luigi Pistillo Andrea Fornili, Mario Manzani e Gigi Cifarelli. Ma ci sono due chitarristi per cui nutro una specie di "venerazione" sin da ragazzino: Eric Clapton e Corrado Rustici. Specie Corrado ha in- fluito pesantemente sulla mia crescita di chitarrista e musicista. Entrambi li sento davvero vicini a me e penso che non smetteranno di emozionarmi”. Com'è nata la collaborazione Culto dell’Angelo e di San Nicola diventino patrimonio culturale d’Europa La richiesta che il Consiglio d'Europa dichiari 'Patrimonio culturale d'Europa i culti dell'Angelo e di San Nicola è stata fatta dai rappresentanti di istituzioni scientifiche e culturali di diversi Paesi che hanno partecipato a un convegno conclusosi a Bari sulle origini del Santo di Myra. In un ordine del giorno si ricorda che il culto dell'Angelo, "accreditato nelle scritture ebraiche e cristiane", ha promosso sul Gargano sin dal quinto secolo "un peculiare fenomeno di fede e di religiosità popolare che si è perpetuato in continuità ideale e storica nel santuario di Mont Saint Michel in Normandia e nella Sacra di san Michele nella valle di Susa". Per quanto riguarda San Nicola, si sottolinea che è "venerato da cattolici e ortodossi del mondo greco, russo e slavo, e che è diventato uno dei simboli più significativi del movimento ecumenico". Il suo "messaggio universale - viene infine rimarcato - è penetrato anche nei Paesi anglosassoni di professione protestante e anglicana, grazie anche alle numerose tradizioni popolari". con Bracco di Graci e con Maler? “In entrambi i casi il mio incontro con loro è avvenuto tramite amici musicisti comuni. Sono due artisti molto diversi, dotati di grande talento che stimo profondamente. Bracco è un cantautore con l'anima rock, gli piace parecchio la chitarra e nei live mi ha sempre lasciato grande spazio. Maler è un cantautore elegante e raffinato, è speciale suonare con lui. Umanamente si è creata una bella amicizia e la band è come una famiglia. Musicalmente è parecchio impegnativo poichè si suonano realmente molte cose diverse allargando i propri confini musicali. Con Maler ho avuto anche l'opportunità di suonare a Sanremo per il Premio Tenco 2006, un' esperienza davvero emozio- nante”. Quando suoni nella band di un artista, di solito, hai la possibilità di introdurre delle influenze personali nel sound? “Di base, quando conosco un nuovo artista entro in punta di piedi. Voglio capire il mondo sonoro che l'artista propone, in modo da interfacciarmi al meglio con la sua musica: dopotutto la mia chitarra deve "esaltare" le emozioni che l'artista vuol dare. Quando si crea un buon feeling e un buon rapporto di fiducia viene naturale introdurre influenze personali e in genere devo dire sono apprezzate”. Che tipo di insegnante sei? Cosa consigli ai tuoi allievi che intendono intraprendere la strada della musica? “Credo di essere un insegnante discreto; sono un po’ "rompi" perchè penso che la musica vada affrontata con grande amore e rispetto. A chi mi chiede consigli sulla - diciamo - "professione", dico che è un lavoro molto duro che necessita di un equilibrio interiore non indifferente. Quindi essere determinati, studiare per cogliere ogni opportunità non devono essere un optional”. www.myspace.com/luigipistillo www.luigipistillo.it Ce. Pa. Cinema, il film su Aldrovandi selezionato tra i migliori documentari italiani del 2010 Il film "E' stato morto un ragazzo" di Filippo Vendemmiati, che ricostruisce la vicenda di Federico Aldrovandi, il ragazzo di 18 anni morto il 25 settembre 2005 durante un intervento di polizia, è stato selezionato fra i migliori documentari italiani del 2010 e quindi parteciperà in concorso al "Bif&StBari International Film&Tv Festival", in programma a Bari dal 22 al 29 gennaio 2011. Della manifestazione Ettore Scola è presidente e Felice Laudadio direttore artistico. Il film del giornalista della Rai di Bologna concorrerà al Premio Vittorio De Seta per il regista del miglior docu- mentario italiano del 2010. Il programma definitivo verrà annunciato nel corso di una conferenza stampa che si terrà lunedì 10 gennaio 2011 alla Casa del Cinema di Roma, presente anche Nichi Vendola, governatore della Regione Puglia che promuove l'evento organizzato dall'Apulia Film Commission. Per la morte di Aldrovandi i quattro poliziotti che fecero il controllo quella mattina sono stati condannati in primo grado per eccesso in omicidio colposo, e altri tre loro colleghi sono stati condannati per il depistaggio delle indagini.