"Maternity Blues" a Controcampo italiano

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"Maternity Blues" a Controcampo italiano
 "Maternity Blues" a Controcampo italiano
Cinema e salute si incrociano alla Mostra del cinema in un film diretto da
Fabrizio Cattani sul difficile tema della depressione post-partum
Simone Locatelli -­‐ 06 settembre 2011 Andrea Osvart, protagonista del film "Maternity Blues" Sarà presentato domani alla Mostra del cinema di Venezia nella sezione Controcampo italiano Maternity Blues, film diretto da Fabrizio Cattani con Andrea Osvart, Monica Birladeanu, Chiara Martegiani, Marina Pennafina, incentrato su quattro donne rinchiuse in un ospedale psichiatrico giudiziario per infanticidio. Una pellicola che affronta il tema difficile della depressione post-­‐partum, malattia spesso trascurata e sottodiagnosticata che colpisce il 16% delle neomamme (il 13% fin dalle prime settimane il 14.5% nei primi tre mesi postnatali e il 20% nel primo anno dopo la nascita). Nel 2011 sono stati 7 finora i casi di infanticidio, un numero drammatico ma in calo rispetto ai 15 del primo semestre del 2010. A dimostrazione che le campagne di prevenzione e sensibilizzazione funzionano. Come A Smile for Moms, un sorriso per le mamme, voluta da O.N.Da (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna) con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute. «Le campagne di sensibilizzazione stanno iniziando a dare i loro frutti – spiega Claudio Mencacci, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze A.O. Fatebenefratelli Oftalmico Melloni di Milano – E film come questi possono solo aiutarci nel nostro difficile lavoro. I dati sulla riduzione degli infanticidi rappresentano una iniziale conferma che la prevenzione della depressione post-­‐partum si può e si deve attuare riconoscendo i fattori di rischio e i segnali. Si deve intervenire tempestivamente prima che la condizione degeneri con la psicoterapia, terapia di gruppo, ansiolitici o antidepressivi a seconda della gravità. La malattia non se ne va da sola». E a questo proposito è in dirittura d’arrivo la pubblicazione delle prime Linee Guida sulla prevenzione di questa malattia grazie a una rete di eccellenza che vede impegnati sei tra i migliori centri italiani (il Fatebenefratelli di Milano, Le Molinette di Torino, l’A.O. Università Pisana, gli Ospedali Riuniti di Ancona, l’Università di Napoli SUN e il Policlinico Rodolico di Catania).