“chicas bondi” 200 foto (rubate) delle ragazze che viaggiano
Transcript
“chicas bondi” 200 foto (rubate) delle ragazze che viaggiano
esteri “CHICAS BONDI” 200 FOTO (RUBATE) DELLE RAGAZZE CHE VIAGGIANO BUENOS AIRES - Esperimento artistico fotografico o violazione della privacy? È il dilemma che pone "Chicas Bondi", una collezione di immagini di ragazze (e anche qualche ragazzo) pubblicate da un anonimo ritrattista che si dedica ad immortalare le passeggere femminili degli autobus di Buenos Aires, noti come "bondi" nell'argot locale, per poi pubblicarle su una pagina web, diventata molto popolare. L'allarme è partito dal Centro di Protezione di Dati Personali (Cpdp) dell'ombudsman della capitale argentina, secondo il quale l'album "Chicas Bondi" - pubblicato su Tumblr, Facebook e Twitter - è un "progetto che danneggia l'intimità personale, così come viene definita dalla normativa", GERMANIA: VIA AI TEST PER BUS A INDUZIONE La Primove, azienda controllata dal colosso dei trasporti Bombardier, ha annunciato l'intenzione di testare un sistema di ricarica elettrica a induzione su alcuni mezzi pubblici nella città di Manheim, in Germania. Nel giro di pochi mesi entreranno in servizio due autobus con tecnologia induttiva che li alimenterà grazie ad un sistema di barre installato, lungo le 38 | inoltre "si tratta di foto di persone perfettamente identificabili". L'anonimo ritrattista degli autobus non è d'accordo con queste critiche, e in una intervista alla rivista Conexion Brando ha raccontato come "Chicas Bondi" sia nato per caso, dopo che nell'ottobre del 2011 si è comperato un telefono cellulare e ha iniziato a fotografare ragazze mentre viaggiava attraverso la città. "È stato un esperimento senza alcuna premeditazione: io facevo le foto, le caricavo su Facebook e i miei amici lasciavano commenti e 'likè. Pochi mesi dopo ho fatto un album, ed è lì che è nato il nome di 'Chicas Bondì e che ho organizzato l'archivio di immagini su Tumblr, con lo stesso nome, dove ormai ci sono più di 200 foto", ha raccontato. In quanto alla presunta invasione della privacy, il fotografo anonimo ha raccontato che "non è mai successo che qualcuno si sia reso conto di qualcosa sull'autobus, o mi abbia detto qualcosa", e solo in due occasioni gli hanno chiesto di togliere foto dalla sua pagina: "Una volta era una ragazza alla quale non era piaciuta l'immagine e l'altra era una che voleva evitare un guaio con un fidanzato geloso". "Io non faccio soldi con questo progetto, e cerco sempre di assicurarmi che le ragazze vengano bene, credo che sia facile notarlo guardando l'album. Anzi, a volte succede che le stesse ragazze ritratte le scoprano e le etichettano, perchè vogliono che si sappia che sono 'chicas bondì, immagino che per loro è un commento positivo sulla loro bellezza", ha aggiunto il ritrattista dei mezzi pubblici. "Chicas Bondi" è in realtà la versione di Buenos Aires di un'idea già sperimentata nella metropolitane di New York ("Subwaycrush") e Londra ("Tubecrush"), solo che in questo caso le immagini non sono riprese da anonimi pendolari che le inviano a un sito, bensì da un solo fotografo tratte interessate, sotto il manto stradale. In questo modo i bus rigenereranno le batterie durante il tragitto oppure anche stando fermi in prossimità dei corpi conduttori che, qualora non vi fosse alcun veicolo, rimangono inattivi. Secondo Primove le sue barre di induzione non interferiranno con i telefoni cellulari o i pacemaker, mentre le condizioni climatiche non inficeranno questa tecnologia che, se risulterà assolutamente efficace e non dannosa per gli esseri umani, sembra in grado di poter offrire diversi vantaggi. Primo, che l'autobus elettrico non ha necessità di fermarsi per ricaricare le batterie, ma lo può fare continuando il suo servizio. Secondo, potendo approvvigionarsi di corrente elettrica costantemente, si possono ridurre gli ingombri per le batterie e quindi consentire un numero di passeggeri trasportati superiore. Terzo, vengono ridotti i costi di gestione in quanto un bus elettrico che rientra dal servizio è già pronto per il turno successivo. (da improntaecologica.it)