Inzaghi,parola di “highlander” «Promesso:rientrerò presto»

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Inzaghi,parola di “highlander” «Promesso:rientrerò presto»
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Sport
LIBERTÀ
Martedì 29 marzo 2011
La nostalgia della partita
«Ho bisogno di non dormire la notte
prima, di sentire lo stomaco chiuso»
LA GIORNATA DI SUPERPIPPO
QUANDO IL BOMBER TORNA A CASA
Alcuni momenti della giornata
piacentina di Pippo Inzaghi.A sinistra:
giovani fans all’incontro nella palestra
(Fotografie Spreafico)
Inzaghi,parola di “highlander”
«Promesso:rientrerò presto»
Il bagno di folla e gli applausi: ma quanto affetto dalla “sua” gente
«Punto a tornare in campo prima della fine di questo campionato»
SAN NICOLÒ - L’highlander Pippo
Inzaghi, per tutti Superpippo, accolto da un boato stile stadio dalla foltissima platea, in gran parte
composta da tanti giovani fans,
nella palestra della scuola media
di San Nicolò. Pippo non solo
nelle vesti di campionissimo, ma
anche in qualità di maestro di vita per i tanti giovani che sognano
di emularne, magari anche in
piccolo, le gesta. Un’iniziativa a
cura dell’amministrazione provinciale e che più in là vedrà nelle vesti di illustre interlocutrice una campionessa dello sport al
femminile, Giorgia Bronzini.
Gli onori di casa spettano al
primo cittadino di San Nicolò,
Giulio Maserati, nonché all’assessore alle politiche giovanili
della provincia, Massimiliano
Dosi. Scrosciano poi gli applausi,
ad ogni battuta del bomberissimo di casa, sollecitato dalle domande del moderatore, il giornalista di Libertà Paolo Gentilotti. Si
parte dall’imminente derby di
Milano. Pippo, suo malgrado, lo
vedrà da spettatore più che interessato. Ma quanto peseranno,
nelle file rossonere, la sua assenza e quella di Ibra?
«Sarebbe stato meglio se fossimo stati disponibili anche noi osserva Pippo -, ma il Milan è comunque squadra ricca di campioni e saprà sicuramente farsi
valere. Certo, il derby possiamo
vincerlo».
Come stai vivendo questo
frangente che ti vede costretto,
dal serio infortunio al ginocchio, a bordo campo?
«Con la giusta serenità. Chiaro
che ne avrei fatto volentieri a meno, ma nella vita ci sono cose ben
peggiori rispetto alla rottura di
un menisco e dei legamenti del
ginocchio. Io resto una persona
comunque fortunata visto che
ho coronato il grande sogno che
coltivavo fin da bambino».
Ormai prossimo ai 38 anni (li
compirà in agosto), Superpippo
si sta allenando due volte al giorno per cercare di battere il record
in termini di tempi di recupero e
per riproporsi al più presto al suo
consueto grande livello.
«La speranza - spiega Pippo - è
di poter tornare a disposizione di
Allegri nel giro di 20-30 giorni. ne della sconfitta nella mia priSarà difficile, ma ci sto provando ma finale di Champions, mi sono
con tutte le mie forze a rientrare rifatto con gli interessi vincendo
prima della fine del campionato. le altre due. Indimenticabile reComunque sia, non ho certo in- sta soprattutto la notte di Atene,
tenzione di mollare. Però voglio ma anche quella di Manchester.
continuare a giocare solo se mi A quel punto tutti si sono accorti
renderò conto di potermi espri- che ero un giocatore vincente ed
mere come facevo prima del- in grado di segnare gol decisivi
l’infortunio, quando ho vissuto negli appuntamenti più imporl’ennesima nottanti».
te magica conPippo ricorda
tro il Real Ma- I gol in Champions
che tutti i prodrid. Lì sono ar- «Se Raul mi scavalcherà
venti del libro
rivato a 70 gol
sono devoluti al
nelle coppe eu- vedrò di superarlo ancora reparto dell’oropee. Se Raul nella prossima stagione»
spedale di Monmi supera, veza che assiste i
drò di rimettere
giovani malati di
la freccia nei suoi confronti la sta- leucemia.
gione ventura».
E dire che Inzaghi, tra le altre
Poi il discorso scivola sul libro cose campione del mondo a Ber“300” (cioé i gol segnati da Pippo lino, sognava unicamente di gioin ambito professionistico) e sul- care nel Piace e biancorossi eral’insegnamento che Inzaghi ha no i suoi idoli giovanili, insieme a
colto da un campionissimo co- Pablito Rossi. Un altro segnale di
me Paolo Maldini: «Da Paolo ho come sia forte il suo attaccamenappreso che si impara a vincere to alle radici, come quello alla faanche dalle sconfitte. Così, dopo miglia «un punto di riferimento
aver provato la cocente delusio- costante per me e mio fratello,
che abbiamo la fortuna di avere
due genitori ancora innamorati
come il primo giorno».
Fra i segreti dei suoi tanti successi, il bomber rossonero indica anche la capacità di gestire la
tensione: «Ho bisogno di non
dormire la notte prima della partita, di sentire lo stomaco chiuso,
sensazioni che mi abbandonano
per incanto quando mi avvicino
a San Siro. Allora mi sembra tutto facile, non ho più paura di
niente». Torna a parlare del Piacenza rammentando il suo primo gol in A: «Giocavo nel Parma,
sono entrato dalla panchina e ho
segnato il gol del 3-2 proprio al
mio Piace. Non me la sono proprio sentita di esultare, ma con
un altro avversario avrei fatto il
giro del campo dieci volte».
In chiusura c’è spazio anche
per il ricordo di un grande amico,
Nicola Pinotti, tra l’altro collegato al grande Piace del ritorno in
A. Poi un nuovo bagno di folla e
altri applausi per il bomber tornato a casa.
Marco Villaggi
Sport
LIBERTÀ
Martedì 29 marzo 2011
L’unica condizione
«Continuerò soltanto se riuscirò a
giocare come prima dell’infortunio»
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Parla il sindaco Maserati
«Non posso che ringraziare
Pippo e la sua famiglia»
Qui a sinistra:foto di gruppo per i ragazzini di San Nicolò con Pippo Inzaghi nel
nuovo campetto realizzato nei giardini di San Giuseppe e regalato alla
comunità dall’attaccante rossonero
SAN NICOLO’ - La dedica “Campioni del mondo 2006” sulla
barriera laterale del campo
da calcetto, seguita dalla firma, è il sigillo che Filippo Inzaghi pone in modo indelebile sul rettangolo verde che
porterà il suo stesso nome.
Ieri, il campo “Filippo Inzaghi” di San Nicolò, a lato dei
giardini San Giuseppe, è nato
ufficialmente. Il campione
del Milan, nativo proprio di
Rottofreno, non poteva certo
mancare al taglio del nastro
sulla struttura che ha finanziato insieme all’Associazione italiana calciatori. Dopo la
vittoria del mondiale di Berlino, i 23 della spedizione azzurra si riproposero di realizzare qualcosa di concreto a
ricordo dell’evento. Ecco l’idea del “mini-pitch”, il campo da calcetto che i campioni del mondo hanno co-finanziato a San Nicolò.
«Non posso che ringraziare
Inaugurato il campetto “firmato”
E S.Nicolò ringrazia il campione
Taglio del nastro ufficiale per il mini-impianto realizzato ai giardini San Giuseppe
Donato da Pippo, porterà il suo nome. «Un onore, la mia carriera è partita da qui»
Pippo e la sua famiglia, con il
padre Giancarlo in particolare, per quello che hanno donato al nostro territorio», afferma il sindaco di Rottofreno, Giulio Maserati, poco prima del taglio del nastro tricolore. A pochi metri di loro ci
sono diverse autorità piacentine come l’assessore provinciale Maurizio Parma, il presidente del Coni Stefano Teragni, il comandante dei carabinieri della compagnia di
Piacenza, capitano Helios
Scarpa. Arriva la benedizione
del parroco di San Nicolò,
don Pierluigi Dallavalle, e
Pippo mette piede sull’erba
sintetica: sommerso da una
folla composita di giornalisti,
bambini in cerca di autografi, tifosi che sventolano la
maglia del Milan, il goleador
si lascia andare ai ricordi di
una trentina d’anni fa.
«Mi ritrovo - spiega Pippo , dopo tutti questi anni, ad i-
naugurare un campetto che
porta il mio nome, negli stessi luoghi in cui ho tirato i primi calci al pallone. Ricordo
quando giocavo sul campetto
dell’oratorio e, come pali della porta, io ed i miei amici usavamo le borse da calcio del
San Nicolò. Spero che questo
campo sia di buon auspicio e
che possa uscire dal mio paese un altro campione. Sono
molto legato a questi luoghi:
quando posso torno qui a
trovare la mia famiglia. Per di
più, devo ammettere che non
avevo ancora visto il campo:
mi sembra molto carino».
Entro un mese e mezzo, la
nuova zona di gioco dovrebbe essere accessibile di giorno, gratuitamente, a tutti i
bambini del paese.
Parlare con Superpippo, inevitabilmente, vuol dire anche parlare del presente. Si
parla dei tempi del rientro in
campo dopo il brutto infor-
tunio al ginocchio che sta tenendo fuori Pippo dal novembre scorso, quando il
bomber sannicolino si fece
male durante la sfida tra Milan e Palermo.
Ma si parla anche della situazione del Piacenza del
Mindo, squadra che ovviamente sta nel cuore del nostro.
«Madonna - considera Inzaghi - ha fatto un grande lavoro da quando è arrivato. Le
ultime partite sono andate
male ma posizione di classifica è buona. Sono molto felice
per Cacia e per quello che sta
facendo vedere a suon di gol:
all’inizio dell’anno ci siamo
sentiti e mi è sembrato un po’
giù di morale. Ora, sicuramente, si sarà ricreduto. E’ un
giocatore con tanta qualità
ed ha tutte le carte in regola
per tornare a giocare in Serie
A».
Riccardo Delfanti