Finemiro - Diesse Shop
Transcript
Finemiro - Diesse Shop
As/400-iSeries Finemiro estende al Web l’ambiente di analisi L’istituto di credito bolognese basa sulla suite Brio.Enterprise le proprie attività di customer management. E dal controllo di gestione, la piattaforma di business intelligence deve giungere a supportare la multicanalità richiesta dallo sviluppo di funzioni di banca virtuale. D ✱ alla pianificazione e dal controllo di gestione al customer management, il passo non è certo breve. Soprattutto se in mezzo c’è l’espansione, graduale e sistematica, di una società che mira a traguardi sempre nuovi. Ecco allora che la scelta di itinerari tecnologici capaci di supportare gli sviluppi attesi rappresenta senza dubbio una pratica obbligata. «Nel nostro caso - dice Claudio Lodi, responsabile organizzazione e sistemi di Finemiro Banca - è anche un preciso indirizzo. Applicando una filosofia di estrema attenzione e flessibilità nei confronti del mercato, dobbiamo necessariamente ricorrere a quegli strumenti che consentono di verificare ipotesi e situazioni di mercato, prevedendone altresì gli sviluppi». Il business di Finemiro, infatti, è dato da prodotti e servizi finanziari, che spaziano dai prestiti personali all’emissione di carte di credito, passando per leasing e conti correnti. «Inoltre prosegue Lodi - soddisfare le esigenze dei clienti, le famiglie e le aziende, e continuare a rappresentare il riferimento per l’universo dei partner convenzionati, significa impostare una politica di customer management rigorosa, adeguatamente supportata dall’infrastruttura informativa». Cui non può certamente essere estranea la business intelligence, che proprio per questo ha già fatto il suo ingresso in Finemiro. Inizialmente per rispondere alle esigenze di programmazione e controllo in ambito contabile, con un progetto mirato a rendere disponibili analisi e report ai vari livelli direttivi. «Due anni fa afferma il responsabile di Finemiro - abbiamo cominciato a valutare i pacchetti Olap che potevano adattarsi allo scopo. Allora non disponevamo di un vero datawarehouse (che solo oggi, peraltro, è in fase di realizzazione), cosicché abbiamo provveduto a costruire una base di dati già preordinati e aggregati secondo precisi criteri, sulla quale avviare l’attività di modellazione». Si tratta di dati forniti dalla piattaforma di produzione, un As/400 9406-730, collegata in rete Ethernet, sulla quale insistono diverse centinaia di pc, comprendendo sia le postazioni della sede di Bologna che quelle dislocate negli 80 punti informativi di Progetti di sviluppo cui «dare credito» F ondata nel 1971 come società finanziaria, Finemiro, già parte del gruppo Cassa di Risparmio di Bologna, inizia negli anni ’90 lo sviluppo che ne ha determinato l’attuale profilo di business. Un’evoluzione passata attraverso la trasformazione, poco più di due anni or sono, in istituto bancario, e che oggi la vede presentarsi all’intero mercato nazionale con un’ampia gamma di prodotti e servizi finanziari indirizzati sia alle famiglie che alle aziende. Dai prestiti personali al leasing, dalle carte di credito ai conti correnti, che rappresentano l’ultima e più recente proposta della società. La quale, nel 2000, ha finanziato attività per 2700 miliardi, di cui ben il 60% appannaggio del credito al consumo. Gravitante nell’orbita del Gruppo Cardine, Finemiro è una banca monosportello che può contare, però, per la vendita dei prodotti finanziari, su 80 punti informativi distribuiti sull’intero territorio nazionale. Questi sono incaricati di mantenere e sviluppare i rapporti sia con la clientela sia con gli esercenti convenzionati. Quei soggetti, circa 50mila, nei cui pdv i consumatori possono acquistare beni e servizi con l’opportunità di usufruire di finanziamenti da parte di Finemiro. L’azienda, impegnata a sviluppare un progetto di banca virtuale, si sta ora strutturando per sfruttare appieno le molteplici opportunità di business legate al Web. Finemiro, che rappresentano l’interfaccia dell’azienda sul territorio. Un server Nt, invece, ospita il pacchetto di business intelligence, Brio.Enterprise, fornito da Diesse Shop e «adottato perché - spiega Lodi - oltre a vantare un ventaglio completo di tool, ha dato l’impressione di un’estrema semplicità d’uso. Un fattore chiave, se si considera che ad aprire il campo alle attività di analisi e reporting in azienda sono stati gli utenti stessi, in modo autonomo». Poco dopo, l’impiego della soluzione si è esteso anche ad altre aree aziendali, prima fra tutte quella responsabile dell’emissione delle carte di credito, al fine di controllare e analizzare gli utilizzi, nonché per monitorare con apposite statistiche i comportamenti fraudolenti. Con l’implementazione dei moduli Broadcast Server e OnDemand Server, integrati in Brio.Enterprise, Finemiro da un lato ha automatizzato il processo di schedulazione delle interrogazioni e di distribuzione dei risultati, trasmissibili anche via Web e tramite email; dall’altro ha dotato gli utenti della capacità di interrogare la piattaforma via Internet, e di usare una modalità di reporting adattativa, che si conforma ai profili di utente o di gruppo nel consentire l’accesso alle informazioni di competenza, a tutto beneficio, dunque, della sicurezza. «In seguito - riprende il responsabile dell’istituto di credito emiliano - abbiamo sviluppato una procedura di gestione degli agenti affidando il front-end a Brio.Enterprise Report. Il modulo comunica anch’esso con l’Udb Db2/400 tramite Odbc e i risultati vengono spediti a tutti gli interessati per mezzo dei Server Broadcast e OnDemand. Qualora siano necessarie, oltre ai prospetti analitici, anche le informazioni di dettaglio, è sufficiente interrogare il database della piattaforma host». Distribuire l’intelligenza Presto anche i punti informativi cominceranno a ricevere con regolarità le analisi di competenza: «è la distribuzione della business intelligence che si realizza», commenta Lodi. Ad attivare il processo di elaborazione di analisi e report è puntualmente un utente esperto o un addetto all’edp, che ne valuta la fattibilità prima di passare all’impostazione del modello richiesto. Vengono poi creati i filtri e decise le abilitazioni, prima di procedere alla distribuzione dei risultati. Che consentono di traguardare margini, rischi e profitti delle attività aziendali per Punto informativo, per periodo, per area geografica, per prodotto, per esercente convenzionato, e così via. «È in corso lo sviluppo del datawarehouse - aggiunge Lodi - che si inquadra in un più ampio progetto di Crm: qui siamo alle fasi preliminari, ma gli obiettivi sono già chiari: ricomprendere l’intera gestione dei contatti e dei rapporti con i clienti, con i responsabili dei punti infromativi, nonché con i convenzionati, qualunque sia il mezzo utilizzato per l’interazione». Ciò rappresenta un presupposto fondamentale per l’avvio di un business realmente multicanale, come nei programmi di Finemiro. Il cui management già pensa non solo a sviluppare le funzioni di banca virtuale (indispensabili per una banca dotata di un solo sportello), tramite telefono e Web, ma anche ad avviare un’iniziativa di e-marketplace che raccolga all’interno del medesimo contesto di business gli esercizi già convenzionati, con una presentazione unitaria al pubblico dei consumatori dei beni e dei servizi acquistabili godendo dei finanziamenti della banca bolognese. DIEGO MARIN LINEA EDP 22 - 18 GIUGNO 2001 30