Golden Parsi da rosa®

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Golden Parsi da rosa®
Golden Parsi da rosa®
primi risultati ed
esperienze in Alto Adige
Walter Guerra, Centro di Sperimentazione Agraria di
Laimburg, Josef Österreicher, Centro di Consulenza
Con quasi 5 milioni di t, la varietà Golden Delicious occupa la prima posizione nella classifica mondiale della produzione di mele –
Cina esclusa – e, secondo le previsioni della rinomata World Apple
Review, manterrà questo primato anche nel 2020. Originatasi nel
1890 negli Stati Uniti da un semenzale casuale, nella seconda metà
del secolo scorso ha iniziato il suo percorso di successo in Europa ed altrove. Nel corso dei decenni sono stati identificati alcuni
mutanti, ma negli ultimi anni si sono registrati scarsi progressi nel
processo di ottimizzazione clonale. Un nuovo mutante interessante
è Golden Parsi.
Origine ed impianti
sperimentali
Nella parte apicale di una pianta di Golden Delicious di oltre 10 anni in un frutteto ubicato a Parcines (da cui il nome
Parsi) in Val Venosta a oltre 500 m s.l.m.
sono stati notati nel corso di un rilievo
eseguito nel 2005 alcuni frutti con una
faccetta rossa più estesa. I primi innesti
derivati da questa pianta madre sono
stati messi a dimora, nel 2007, anche
nella collezione varietale del Centro di
Sperimentazione Agraria di Laimburg.
Nel 2009 sono sorti in diverse località
della nostra Provincia i primi impiantipilota con piante di 1 anno. Per consentire un confronto diretto con i mutanti
consigliati Golden Delicious clone B e
Golden Reinders®, nei suddetti impianti
pilota sono state messe a dimora piante
Knip di almeno uno di questi due mutanti (grafico 1). In questi siti negli ultimi
anni è stato possibile effettuare valutazioni e misure che hanno consentito
una caratterizzazione abbastanza vasta e
solida di questo nuovo mutante. Gli Autori sono inoltre in stretto contatto con
istituti sperimentali esteri ed altre regioni
nelle quali Golden Parsi è pure in prova.
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Profilo agronomico
I più importanti risultati conseguiti finora nelle sunnominate zone dell’Alto Adige sono riassunti in tabella 1.
Il periodo di fioritura e la produttività
del gruppo di piante più datate sono
comparabili a quelli dei mutanti Golden Delicious di riferimento. Nel corso dei rilievi effettuati negli impiantipilota di 2 e 3 anni è stato contato,
su Golden Parsi, un numero di frutti
per pianta sempre inferiore rispetto a
Golden Reinders o a clone B. Questo
fatto è probabilmente da ricondurre al
materiale vivaistico di partenza diverso (piante di un anno contro piante
Knip). Il fogliame non è fitto come
quello del clone B, l’albero ha quindi
un portamento più leggero e trasparente rispetto a Clone B e Reinders,
inoltre il legno ha una tonalità del
colore diversa. In alcuni siti si aveva
l’impressione che la cascola di Golden
Parsi fosse leggermente più consistente del clone B, pertanto va considerato
un programma di diradamento specifico per questo mutante.
Per il gruppo Golden Delicious, la buccia liscia è un parametro qualitativo
Golden Parsi nel campo sperimentale di Laces.
molto importante: da questo punto di
vista, Reinders presenta indubbi vantaggi rispetto al clone B e per questo
motivo gli è stato preferito, nel passato, per impianti in zone nelle quali la
rugginosità del clone B era eccessiva.
I rilievi effettuati nel corso degli anni
mostrano chiaramente che la sensibilità alla rugginosità di Golden Parsi è
paragonabile a quella di Golden Reinders, sebbene a seconda della zona
e dell’annata il risultato è altalenante
(tabella 2). Le condizioni del 2009
non hanno favorito, in generale, la
comparsa di rugginosità e quindi le tabelle riportano soltanto i dati relativi al
2010 e al 2011.
Per quanto concerne il calibro e la
forma del frutto, non sono state verificate differenze significative tra i 3
mutanti. Soprattutto il mercato mediterraneo richiede, come ideotipo di
Golden Delicious, un frutto con lenticelle marcate. Le dimensioni ed il
numero di lenticelle su Golden Parsi
sono generalmente comparabili con
quelle del clone B, mentre su Reinders sono meno visibili.
Nelle zone di fondovalle sfavorite
dal punto di vista climatico, che non
3/2012
Grafico 1: impianti sperimentali di Golden Parsi in Alto Adige
(anno d’impianto 2007 – 2009).
Tabella 1: riassunto delle caratteristiche di Golden Parsi al confronto con
clone B e Reinders®.
Golden Klon B
Golden Reinders®
Golden Parsi
periodo di fioritura
uguale
sensibilità alla rugginosità
elevata
scarsa
calibro dei frutti
uguale
forma dei frutti
uguale
lenticelle
marcate
poche
marcate
percentuale di faccetta
media
scarsa
elevata
finestra di raccolta (gg)
18
14
sconosciuta
serbevolezza
comparabile (a uguale maturazione fisiologica)
colorazione di fondo
schiarita
verdastra
schiarita
da rossa a marroncino
generalmente rosso
tipo di faccetta
ad altitudine maggiore
attraente
vengono consigliate per l’impianto
di Golden Delicious, nessuno dei 3
mutanti ha sviluppato una faccetta
interessante. Negli impianti collinari
e di montagna, tale caratteristica si
evidenzia, su Golden Parsi, in misura maggiore che sul clone B, mentre
la percentuale minima si registra per
Reinders (grafico 2).
Nella zona di coltivazione dell’associazione Vi.P (Val Venosta), la finestra
di raccolta prevista è di regola di 18
giorni per Golden Delicious clone B
e di 14 giorni per Reinders. L’entità
della finestra di raccolta per Golden
Parsi è ancora da chiarire. Finora è
stata condotta un’unica prova a riguardo nell’impianto di Sluderno e
da essa non si possono certo dedurre indicazioni definitive. Per il futuro
sono quindi assolutamente necessarie ulteriori prove, che fino ad ora
non erano effettuabili vista l’assenza
di impianti pluriennali con i 3 mutanti
nella medesima zona. È noto che allo
stesso grado di maturazione fisiologica (valore d’amido), le caratteristiche
organolettiche (compattezza, contenuto in zuccheri e acidità) di tutti e
tre i mutanti sono simili tra loro alla
raccolta e dopo conservazione. Profili sensoriali sviluppati dal gruppo
di assaggiatori di Laimburg hanno
confermato che se degustati ad uno
stesso stadio fisiologico di maturazione i 3 mutanti risultano indistinguibili
tra loro; tendenzialmente i frutti di
Golden Parsi assomigliano a quelli di
clone B.
È davvero impressionante quante categorie di cernita si applichino, presso
le nostre cooperative, per una varietà
gialla come Golden Delicious. Oltre al
calibro, alla forma, alla percentuale di
faccetta e alla rugginosità, si utilizza
anche la colorazione di fondo come
parametro di cernita. I rilievi eseguiti
finora negli impianti-pilota mostrano
chiaramente che il colore di fondo di
Golden Parsi si schiarisce similmente
a quanto avviene per il clone B, mentre Reinders, alla raccolta, è caratterizzato da una tonalità di fondo più
verdastra che permane così anche
dopo conservazione.
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Grafico 2: esito della selezione 2011 nel frutteto pilota di Parcines.
100
7
6
25
0,1
80
17
60
40
rosso
sovramaturo
giallo
81
56
chiaro
20
0
verde
5
Reinders
Golden Parsi
Una delle meno recenti parcelle sperimentali di Golden Parsi al 3° anno d’impianto
(Laces, anno d’impianto 2007).
La valutazione dei
cloni dal punto di vista
commerciale
Con le attuali tecnologìe, la tonalità
di colore della faccetta di Golden Delicious, che può variare da un leggero
rosa-rosso patinato fino al marrone scuro, non è misurabile e quantificabile.
È evidente che una faccetta marrone,
su Golden Delicious, è poco attraente.
La tonalità della colorazione di Golden
Parsi varia nel corso della stagione e dipende dalla zona di produzione. Quanto
maggiore è l’altitudine, tanto più tale tonalità passa da rossastra a marroncina.
È fondamentale osservare e valutare
la tonalità della faccetta alla raccolta e
dopo conservazione. Con l’avvicinarsi
dell’epoca di raccolta il colore marron-
Tabella 2: risultati delle valutazioni sulla rugginosità tra i cloni a confronto.
Località
Laimburg
Laces
Sluderno
Cornaiano
Rasa
Lazfons
100
anno
2010
2011
2010
2011
2010
2011
2010
2011
2011
2011
Golden clone B Golden Parsi
29
6
23
18
2
1
2
3
2
2
4
1
3
0
15
1
0
1
2
2
Reinders®
2
3
1
1
2
1
cino della faccetta si attenua, tra l’altro
per lo schiarimento del colore di fondo.
Nell’autunno del 2010 e del 2011 la dirigenza del consorzio VOG ha sottoposto
ad un confronto campioni anonimi di
Golden Parsi, Golden clone B e Reinders suddivisi per provenienza. In generale, la faccetta di Golden Parsi dei campioni esposti è stata valutata meglio di
quella del clone B e di Reinders. In zone
di altitudine molto elevata, la faccetta di
Golden Parsi è risultata, come nel 2010,
poco convincente presumibilmente a
causa della colorazione marroncina.
Per questo la coltivazione del mutante
è consigliata, nel territorio VOG, soprattutto nelle zone di transizione o collinari
fino a 700 m s.l.m. Nell’autunno 2010 e
2011 anche i responsabili commerciali
Vi.P hanno raccolto le proprie opinioni
sull’apparenza ed in particolar modo sulla faccetta delle partite a confronto dei
3 mutanti provenienti dalla Val Venosta.
Gli impianti pilota in Val Venosta sono
nati appena pochi anni fa e risulta tuttora difficile prevedere il comportamento
di questo mutante in piena produzione
in zone alte. In Val Venosta, Golden Parsi è considerato un mutante interessante che viene mantenuto sotto stretta
osservazione per poter, in futuro, esprimere un chiaro parere. Poiché finora ciò
non è ancora accaduto, in Val Venosta
Golden Parsi deve essere conferita separatamente dagli altri cloni.
Diritti varietali
La ditta KIKU srl ha seguito con interesse fin da subito l’evoluzione di questo
mutante, ne è il detentore e nel 2009
ha richiesto la protezione varietale a livello europeo. La denominazione Golden Parsi deriva dalla zona di origine,
Parcines, mentre il marchio “da rosa®” è
stato coniato e registrato appositamente per questo mutante. Sono già state
concesse licenze di moltiplicazione ad
alcuni vivaisti; è disponibile materiale
virus-esente. Le caratteristiche di questo
mutante contribuiscono in combinazione con un’intensa gestione varietale ad
un vivace interessamento nei suoi confronti.
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