1965 il traforo del Monte Bianco

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1965 il traforo del Monte Bianco
DANIEL ORSI
16 luglio 1965 : i presidenti De Gaulle e Saragat inaugurano il traforo del Monte Bianco
16 luglio 1965. I presidenti De Gaulle e Saragat inaugurano il traforo del Monte Bianco;
esso sarà aperto alla circolazione tre giorni dopo, diventando in breve una delle maggior vie di
trasporto transalpine: oggi vi transita un terzo delle merci italiane destinate al Nord Europa. Al
momento della sua apertura, era il tunnel stradale più lungo al mondo (11,6 km).
Una galleria a doppia carreggiata collega l'Alta Savoia e la Valle d'Aosta, due regioni che
per «sangue, lingua e sentimento», come ricorda De Gaulle durante l'inaugurazione, sono da sempre
legate. Ma di più, il tunnel collega l'Italia alla Francia, il Nord al Sud, simboleggiando la crescente
integrazione europea. Eppure, se i lavori ebbero inizio nel 1957, lo stesso anno in cui venne firmato
il Trattato di Roma, si conclusero durante una forte crisi delle giovani istituzioni comunitarie. I
rappresentanti francesi le avevano abbandonate, pochi giorni prima dell'inaugurazione del tunnel,
essendo insoddisfatti delle proposte avanzate dagli altri stati-membri sul futuro del mercato
comune.
De Gaulle non poteva accettare che vi aderisse il
Regno Unito, considerato la longa manus degli Stati Uniti;
auspicava invece un'Europa unita dall'Atlantico agli Urali,
cappeggiata dall'asse franco-tedesca. In piena Guerra fredda,
tale proposta non poteva che sembrare utopistica: difatti, così
venne descritta dall'inviato del Corriere della Sera che,
scrivendo dell'apertura del traforo, riferì i discorsi pronunziati
dai due presidenti durante le cerimonie ufficiali, e le diverse
Entrata lato italiano visioni d'Europa che ne derivavano. Saragat, interpretando la
posizione italiana e degli altri stati-membri, eccetto la
Francia, aveva caldeggiato un'Europa che non fosse «antiamericana», e si era augurato che la strada dell'integrazione
economica, di cui il traforo era monumento, portasse ad
1 Entrata lato francese un'integrazione politica in senso federale. Anche su questo punto la Francia non era d'accordo, e De
Gaulle lo aveva ribadito, parlando dinanzi all'ingresso italiano del tunnel: la Francia si sarebbe
guardata bene dal cedere poteri nazionali alle istituzioni europee. I tre quarti d'ora di discussione
privata tra De Gaulle e Saragat prima dell'inaugurazione non erano bastati a rimediare alla crisi in
cui versava il mercato comune; essa si sarebbe risolta solo l'anno successivo, mediante il cosiddetto
Compromesso di Lussemburgo.
Caratteristiche del traforo
Lunghezza: 11,6 km
Larghezza alla base: 8,6 m
Larghezza della carreggiata: 7 m
Altitudine dei piazzali di ingresso: 1274 m (Francia) e 1381 m (Italia)
Altitudine massima: 1395,5 m (a metà galleria)
Spessore della roccia sulla verticale: superiore a 2 km (su più della metà della lunghezza)
Durata della traversata: 12 minuti a 60 km/ora
Fonte: tunnelmb.net
2 Cronologia
1946 Perforazione di una galleria di un centinaio di metri sul versante italiano, segnando
l’inizio del progetto.
1949 Firma di una convezione italo-francese per lo scavo di un traforo stradale sotto il
Monte Bianco.
1953 Firma di una Carta nazionale della costruzione del traforo, che verrà ratificata nel
1954 dal parlamento italiano e nel 1957 dal parlamento francese.
1959 Inizio ufficiale dei lavori.
1962 Gli operai dei due paesi si incontrano abbattendo l'ultimo diaframma. Il traforo è
perfettamente riuscito: sull'asse stradale lo scarto sarà inferiore ai 13 cm.
1965 16 luglio. Il presidente della Repubblica Italiana, Giuseppe Saragat, e il presidente
della Repubblica Francese, Charles De Gaulle, inaugurano il traforo.
Francobollo italiano (1965)
19 luglio. Il traforo viene aperto alla circolazione.
1973 Sul versante francese viene aperta la prima sezione dell'Autoroute Blanche.
1978 È installata una rete di telecamere di sorveglianza, una ogni 300 m. La capacità di
alimentazione dell'aria nel traforo è portata a 900 m3/s.
1999 Prende fuoco un camione diretto in Italia. Muoiono nell'incendio 39 persone.
2002 Il traforo viene riaperto progressivamente alla circolazione dopo lunghi lavori di
riparazione e ristrutturazione durati tre anni.
Fonte: atmb.com
3 Incendio del 1999
Il 24 marzo 1999 prende fuoco un
autoarticolato, carico di farina e margarina,
che era entrato nel traforo dal lato francese.
Non è il primo incendio che scoppia
sotto il Monte Bianco; difatti, si erano
registrati 16 casi simili sin dal 1965, anno in
cui venne inaugurato il traforo. Ma se nel
passato si era riusciti a domare
immediatamente le fiamme, spegnendole
senza incidente, stavolta la situazione
precipita.
Scatta l'allarme. Le autorità chiudono
l'ingresso al traforo. Le vetture che vi erano
entrate dal lato italiano riescono a sorpassare l'autoarticolato infuocato e raggiungere l'uscita,
mettendosi in salvo; ma quelle entrate dal lato francese, trovandosi bloccate dall'autoarticolato, non
possono fuggire. Alcune fanno inversione, imboccando la carreggiata opposta e dirigendosi verso la
Francia. I mezzi più pesanti, non potendo fare altrettanto per carenza di spazio, invece rimangono
intrappolati.
In pochi minuti il traforo diventa un inferno. Il carico di margarina, altamente combustibile,
alimenta il rogo. Il vento, che spira dal lato italiano, cioè contro l'autoarticolato, respinge il fumo
velenoso nel traforo. Le alte temperature fondono i circuiti dell'impianto elettrico, sprofondando il
tunnel nel buio pesto. Infine, la mancanza d'ossigeno provoca lo spegnimento dei motori.
Gli autisti intrappolati non possono raggiungere l'uscita a piedi viste le condizioni. Non resta
loro che rinchiudersi nei propri mezzi ed aspettare i soccorsi. Alcuni riescono a raggiungere i
cosiddetti rifugi, luoghi sicuri all'interno del traforo, dove ripararsi in caso d'incendio. Ma essi erano
stati progettati per accogliere i sinistrati per non più di quattro ore ed il rogo arderà per oltre due
giorni.
I vigili del fuoco avranno bisogno di 53 ore per spegnere l'incendio. Al suo termine, vi
saranno 39 morti, tra cui alcuni pompieri, e Pierlucio Tinazzi, addetto alla sicurezza, il quale, a
bordo della moto di servizio, era entrato nel traforo per soccorrere i sinistrati. Tinazzi è morto
accompagnandoli verso i rifugi, e viene insignito postumamente della Medaglia d'oro al valor civile.
In seguito all'incendio, il traforo rimane
chiuso per tre anni, durante i quali viene riparato
e ristrutturato. Intanto, i governi francesi ed
italiani avviano le proprie commissioni
d'inchiesta. Il 27 luglio 2005, in Alta Savoia,
viene emessa una prima condanna per omicidio
involontario, in quanto l'incendio era ritenuto
evitabile: 12 persone fisiche e altre 4 morali sono
citate, tra cui l'autista dell'autoarticolato, il
sindaco di Chamonix, assieme alle società gestori
del traforo ed i loro vertici.
Il traforo viene riaperto nel 2002. Se dal
lato francese si erano alzate voci contrarie,
auspicando la chiusura definitiva, o perlomeno il rimando della riapertura, dal lato italiano non vi
sono tergiversazioni: il tunnel è uno delle maggiori vie commerciali del Belpaese e dunque
d'importanza vitale alla sua economia.
Tuttavia, la continua esistenza del collegamento transalpino è contestata da gruppi
ambientalisti in ambi paesi.
4 Altrove in rete
tunnelmb.net
atmb.com
sitmb.com
arsmb.com
Sito ufficiale
Società gestore francese
Società gestore italiana
Gruppo ambientalista per il rispetto del Monte Bianco
Popular Science, rivista divulgativa americana, con articolo sul traforo (dicembre 1959):
http://books.google.ch/books?id=wyoDAAAAMBAJ&pg=PA121&dq=popular+science+19
30&hl=en&sa=X&ei=RV_9TvnvLI7iggemrO2gAg&redir_esc=y#v=onepage&q&f=true
Studio sull'incendio del 1999, Università di Manchester (UK):
http://www.mace.manchester.ac.uk/project/research/structures/strucfire/CaseStudy/HistoricF
ires/InfrastructuralFires/mont.htm
Structurae, banca dati internazionale del patrimonio d'ingegneria civile. Scheda del traforo:
http://fr.structurae.de/structures/data/index.cfm?ID=s0003177
Incontro sotto il Monte Bianco, cinegiornale Settimana INCOM (1962), sul canale
dell'Istituto Luce:
http://www.youtube.com/watch?v=PDhkGyvuVYQ
5 

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