Kostner paga caro l`amore Squalificata 1 anno e 4 mesi
Transcript
Kostner paga caro l`amore Squalificata 1 anno e 4 mesi
60 Sport Varie L’ECO DI BERGAMO SABATO 17 GENNAIO 2015 Kostner paga caro l’amore Squalificata 1 anno e 4 mesi Freestyle, Bertoncini pronta per i Mondiali dopo tanta sfortuna Giorgia Bertoncini ai mondiali c’è già stata. Erano quelli juniores del 2012 a Chiesa Valmalenco da cui la freestyler di Bergamo in forza allo Sci Club Selvino è tornata con una medaglia di legno proprio nello slopestyle, la specialità che la vedrà protagonista martedì prossimo nei Campionati del Mondo assoluti di freestyle in programma a Kreischberg in Austria. Doping: la campionessa sospesa per complicità con Schwazer «Ho subìto un’ingiustizia» Un giorno amaro. Caro- tissime telecamere che cercano di lina Kostner paga per doping, un scorgerla in viso, non riesce a tratanno e quattro mesi di squalifica tenersi: «Contenta di certo non che inizia da oggi e terminerà il 16 sono, anzi sono molto amareggiamaggio 2016. Così, salvo ribalta- ta, molto delusa. Ma molto determenti in appello, starà scritto nel minata nell’andare fino all’ultimo suo curriculum, sulle pagine di grado di giustizia. Di più non agwikipedia e sulle sue pur brillanti giungo perché voglio prima leggebiografie sparse ovunque sul web. re le motivazioni e poi ci saranno Che poi sia stato un caso d’amore, altre cose da dire. Se penso di aver legato al suo ex fidanzato Alex subito un’ingiustizia? Sì». Schwazer, lui sì dopato, al TribuContestualmente, il Tna affernale Nazionale Antidoping è inte- ma la responsabilità della pattinaressato relativamente. Diciamo trice di bronzo a Sochi 2014 per la niente. violazione dell’art. Due magre consola2.8 delle Nsa (2.9 del zioni: la prima in matnuovo Csa 2015) che tinata quando il procu- «Sono molto punisce chi è colpevole ratore capo della pro«fornire assistenza, delusa di cura Antidoping, Tamincoraggiamento e maro Maiello, concluma faremo aiuto, istigare, dissideva la sua requisitoria o assicurare ricorso mulare abbassando la richieogni altro tipo di comsubito plicità intenzionale in sta di pena da 4 anni e 3 mesia2annie3mesiin aunaqualin appello» riferimento base alla «Lex mitior», siasi violazione o tenlegata al passaggio daltata violazione» delle le vecchie Nsa (Norme Sportive Norme Sportive Antidoping. E’ Antidoping) al nuovo Codice Csa. proprio il caso dell’aiuto dato ad La seconda, forse ancora più Alex Schwazer nell’eludere il conimportante dal punto di vista mo- trollo del Dco della Wada il 30 lurale, è la stessa sentenza del Tna glio 2012 a Oberstdorf. Per questo presieduto da Luigi Fumagalli, il Tribunale, in rapporto all’articoche la scagiona dalla violazione lo 4.3.4, non si è limitato ad applidell’art. 3.3 delle vecchie Nsa, vale care il minimo edittale di pena (da a dire «omessa denuncia» relati- 2 anni fino ad un massimo di 4 vamente alla frequentazione di anni) ma ha riconosciuto a CaroliSchwazer con il medico inibito, na anche l’attenuante dell’articolo Michele Ferrari. 4.5.2.1 e cioè il «non aver agito con Insomma, resta solo quella colpa o negligenza significativa». squalifica... per amore. Dura da Per questo da 2 anni, Carolina si digerire, tanto che la pur glaciale è vista abbassare la squalifica ad Carolina nel farsi largo tra le tan- un anno e quattro mesi (8 mesi in La delusione di Carolina Kostner, squalificata 1 anno e 4 mesi FOTO ANSA Carolina Kostner, 27 anni meno) con decorrenza dal 16 gennaio 2015 fino al 16 maggio 2016. Sommando i due «sconti», Carolina si è vista decurtare ben 11 mesi e - semmai fosse stato in dubbio - le medaglie sono salvate. Una sentenza che sembra a prova di Tas di Losanna, dove la Kostner si appellerà, anche se il legale di Carolina, Giovanni Fontana, avverte: «Ingiustizia? Io certamente la ritengo tale, ma questa è una mia considerazione, non ci aspettavamo una condanna. Abbiamo citato delle sentenze del Tas che dicono che ci vuole la piena consapevolezza dell’illecito e non c’era nessuna piena consapevolezza. Ricorso scontato al Tas? Sì, assolutamente». A nulla invece è servita la testimonianza di Giuseppe Gambardella, nuovo manager di Carolina. Era stato incaricato di contattare il Dco del 30 luglio, ma quanto detto nel corso della loro telefonata il 3 gennaio scorso, lo stesso Dco (sentito peraltro anche dalla Procura Antidoping a fine 2014) non avrebbe dato l’ok per mettere a verbale. Dunque, testimonianza non valida. Archiviata la stressante pratica con la giustizia sportiva, la Kostner ora partirà per una tournée in Giappone. Con i suoi fan tra i più appassionati del mondo, sarà l’occasione per ricaricare anche le batterie in vista dei prossimi passi legali. 1 E si spera non finisca lì, perché se tutto andrà per il verso giusto il giorno dopo alle 14 ci sarà spazio per andare a caccia di gloria nelle run di finale dove cercherà di trasformare quel legno in un metallo prezioso. Enfant prodige di uno sport di nicchia ma molto trendy tra i giovanissimi - i concorrenti scendono con gli sci lungo un percorso in cui tra salti, evoluzioni, rails (binari in metallo) e Giorgia Bertoncini in azione tubi, vince chi ottiene la miglior valutazione dei giudici – la quasi gna essere perfettamente in forventenne atleta cittadina del ma prima di affrontare le diffiquartiere di Longuelo è entrata coltà di una gara. Bruciare le nel giro azzurro nel 2008. A di- tappe sarebbe stato rischioso. ciassette anni con quel piazza- Quindi addio sogni olimpici e mento iridato, unito al 2° posto rientro soft alle competizioni assoluto in Coppa Europa, sem- «tastando» di nuovo la coppa del brava lanciata verso l’Olimpo mondo dove, arrivando vicino della specialità tant’è che la sta- alla top ten ha convinto il Diretgione successiva grazie ai risul- tore Sportivo del Freestyle, il tati ottenuti in Coppa del Mon- bergamasco Cesare Pisoni, a do si era guadagnata il biglietto convocarla per i mondiali della proprio per le Olimprossima settimana. piadi di Sochi dove lo «Ho iniziato a sciaSlopestyle avrebbe Un grave re con il papà a Marildebuttato come spe- ci ha raccontato infortunio leva cialità a cinque cer- ma quasi mai in pichi. nel 2013 ha sta: boschi, salti, neve Ma non sempre i slalom tra i picondizionato fresca, sogni vanno per il ni, ci divertivamo un verso giusto e quelle il rendimento sacco. Da lì è nata la gare Giorgia le ha vimia passione per il ste in televisione. Infatti l’otto freestyle, prima il moguls (le febbraio del 2013, all’atterraggio gobbe) e poi lo slopestyle la lida un salto nella tappa svizzera bertà ed il divertimento allo stadella Coppa del Mondo la gamba to puro uniti ad un’adrenalina sinistra ha fatto crack, il femore pazzesca. Ero forse l’unica al si è rotto e da lì, dopo un lungo mondo a praticare ad alto livello stop fatto di intervento, conva- entrambe le discipline ma ora è lescenza e riabilitazione è dovu- venuto il momento della scelta ta ripartire. e ai mondiali sarò in pista solo Il rientro alle competizioni è nello slopestyle». 1 durato più del previsto, ma il Mauro de Nicola freestyle è impegnativo e biso©RIPRODUZIONE RISERVATA I big si preparano. Vanotti: «Io al Tour per il bis di Nibali» Ciclismo Ciclocross Per i corridori dell’Astana il piacevole periodo delle vacanze si è definitivamente chiuso. In Spagna è in corso la preparazione che vede coinvolti, tra gli altri, oltre al capofila Vincenzo Nibali, l’orobico Alessandro Vanotti, i due bergamaschi di adozione Paolo Tiralongo e Fabio Aru. Il bergamasco di Almenno ma da alcuni anni cittadino di Brembate Sopra, l’abbiamo incontrato il giorno prima della partenza per la terra spagnola: ha parlato dei suoi programmi, di Nibali, di Aru, della squadra, degli obiettivi, soprattutto ha tenuto a sottolineare, se ancora ce ne fosse bisogno, le grandi qualità del suo capitano Nibali, probabilmente infastidito della chiacchiere che si sono diffuse in relazione ai «pesci piccoli» della squadra che si sono impigliati nella rete dell’antidoping. «Sono situazioni che non ci toccano assolutamente, comunque danno fastidio in Alessandro Vanotti, «spalla» di Nibali nelle grandi corse quanto danno corso a illazioni che non esistono. Nibali, per fare un esempio, ha vinto Tour, Giro e Vuelta in modo pulitissimo: di questo non si discute nemmeno. Punto e basta». Parliamo dei programmi... «L’abbiamo avuto in visione in questi giorni. In relazioni alle grandi corse a tappe non ci sono novità nel senso che Nibali correrà il Tour mentre Aru verrà schierato al Giro, quanto ci attende dopo verrà valutato di volta in volta». Nibali e Aru saranno ovviamente le punte di diamante della squadra. «Di Vincenzo non c’è nulla da scoprire, è un grande corridore I BERGAMASCHI AL GUERCIOTTI L’emozionante debutto in maglia tricolore per l’esordiente Marta Zanga è oggi, all’Idroscalo di Milano, dove va in scena il prestigioso Trofeo Papà e Mamma Guerciotti, cui partecipano i leader, italiani e no, di più categorie. Bergamo come al solito è ben rappresentata: oltre che la giovanissima Marta Zanga, 13enne di Albino, il direttore sportivo della i.idro DrainBianchi Andrea Ferrero ha deciso di schierare Chiara Teocchi, vicecampionessa italiana delle under, e Giorgio Rossi che, dopo il 6° posto all’italiano, intende risalire la china. Oltretutto sia la Teocchi che Rossi sono chiamati a perfezionare la condizione in vista dei prossimi due grandi appuntamenti che sono domenica 25 gennaio, l’ultima prova di Coppa del mondo in Olanda e, il 31 e l’1 febbraio i Mondiali a Tabor, nella Repubblica Ceca. BRESCIANI AL TROFEO TRIVENETO C’è dell’altro a tenere in alto l’interesse nel weekend ciclocrossistico. Ci riferiamo a Nicoletta Bresciani categoria donne open (Scott Racing Team) impegnata nel Trofeo Triveneto di cui l’ultima prova è in programma domani a Vittorio Veneto. Nicoletta comanda la classifica generale. (R. F.) e una grande persona. L’obiettivo della stagione è puntato sul Tour e dovrà guardarsi da Froome, dallo stesso Contador che non dovrebbe mancare alla grande corsa a tappe transalpina nonostante abbia dato la propria disponibilità al Giro. Aru invece è la piacevole sorpresa. Diciamo che ha anticipato i tempi. Lo si aspettava al top della maturazione sui 27-28 anni ma l’esplosione è avvenuta nella passata stagione (24 anni, ndr), alla seconda stagione tra i professionisti. È entrato a fare parte di una squadra importante e, meritandoselo, ha saputo attirarsi consensi e attenzioni. Personalmente sono convinto che abbia espresso solo in parte il potenziale di cui è in possesso. Non gli fanno difetto lo spirito di sacrificio, la determinazione, la grinta. Un mastino non c’è che dire. Poi, se mi è consentito, Fabio, è sotto lo stretto controllo di Tiralongo che lo segue con attenzione ed è pro- digo di consigli: come fosse suo fratello. Come io ritengo di essere per Vincenzo. Una seria ed esperta guida nella crescita di un giovane emergente può essere determinante agli effetti della carriera. I risultati raccolti da Aru lo stanno a confermare». Alessandro Vanotti ha compiuto 34 anni a settembre, è professionista dal 2004, ed è votato alla «causa Nibali». Lo conferma lui stesso. «Proprio così. Tra noi è subito stata sintonia, il rapporto di amicizia continua, anche tra le nostre famiglie. Certo che in corsa devo fare la mia parte come del resto ho sempre fatto. Anche nella fase agonistica che precede il Tour dovrò coltivare la migliore preparazione per essere d’aiuto e in Francia, ci sarà sicuramente da sgobbare». Primo impegno in febbraio, a Dubai, negli Emirati Arabi. 1 Renato Fossani ©RIPRODUZIONE RISERVATA