Un vero campione Ayrton Senna non ci mise molto a farsi notare in

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Un vero campione Ayrton Senna non ci mise molto a farsi notare in
Un vero campione
Ayrton Senna non ci mise molto a
farsi notare in Formula Uno.
A Montecarlo quel ragazzo brasiliano
di 24 anni si classificò alle spalle del
vincitore e si annunciò come suo
futuro grande rivale. Solo sette
secondi di distacco.
Ayrton fu il primo a presentarsi sul
palco della premiazione. Era lì tutto
educato e timido. Parlava benissimo
l’italiano e si scoprì che in Italia aveva
vissuto a lungo. Era già allora
professionale e preciso. Senna mandò
subito un messaggio: lui non aveva fronzoli per la testa, era un ragazzo
normale e gli piaceva parlare di tutto.
Suscitò subito simpatia per questa disponibilità: all’epoca non era facile
parlare con i campioni. Erano divi, inseguiti e ricercati. Senna era giovane,
era nuovo, era fresco e così diverso dagli altri: carattere riservato,
eppure aperto, sincero, leale.
Diventò un caro amico di tutti e il miglior pilota cui chiedere un parere
tecnico, una riflessione, una battuta.
Cominciò a vincere, ad essere conteso a suon di dollari, si fece la fama del
“re della pioggia” perché come guidava lui sul bagnato non ce n’erano altri.
Con lui tutti si divertivano, tutti si sentivano a proprio agio. Sulle piste la
sua fama cresceva non solo per le vittorie o le “pole position”, ma perché
era il più freddo, il più preciso, quello che non sbaglia mai, ma anche il più
coraggioso, quello che non si tira mai indietro davanti al cronometro o a un
avversario. Nella sua vita Senna ha avuto ventidue incidenti. Ha vinto la
morte spesso, senza perdere la voglia di correre. Stava ai box anche la
notte, andava a letto presto, non faceva mai bisboccia nelle discoteche.
Per lui il resto della vita, o almeno quel poco che rimane dopo le corse, era
tutto in famiglia a San Paolo.
La madre Niede era il massimo degli affetti; il padre Milton lo aiutava
nelle prime trattative di affari e di contratti. La sorella era la sua
confidente.
Da La Repubblica, 3 maggio 1994
1. Questo è un testo biografico: cioè l’autore parla
in________persona della vita di un altro.
2. Chi viene descritto in questo testo?
3. Dove è nato?
4. In quale sport è stato un grande campione?
5. Perché veniva chiamato il “ re della pioggia”?
6. Com’era il suo carattere?
7. Cosa significa l’espressione”non aveva fronzoli per la
testa”?
8. Cosa significa “non faceva mai bisboccia?”
9. Questo testo biografico è:
o Un articolo di giornale
o Un testo narrativo
o Un regolamento
10.
È stato scritto il_______________L’autore ha
descritto soprattutto l’aspetto________________di
Ayrton Senna.
Analizzo
Senna era giovane e aveva un carattere riservato.
Ebbe ventidue incidenti automobilistici.