Il Trivial Pursuit del ciellino doc

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Il Trivial Pursuit del ciellino doc
DENTRO IL MEETING
15
23 agosto
Il Trivial Pursuit
del ciellino doc
Un’ex insegnante di religione mette in commercio il gioco in scatola
del Meeting. “La molla mi è scattata mentre passeggiavo in fiera”
Chi ricorda il nome dei due dissidenti russi che nel 1980, ospiti al
Meeting per l’amicizia tra i popoli a
Rimini, trattarono il tema dei diritti
dell’uomo in Unione Sovietica? Se
lo sapete, avete buone possibilità di
vincere al Gioca Meeting, una delle
novità uscite in occasione del trentennale della manifestazione.
In realtà, quella citata (a proposito: la risposta è: “Bukovskij e Maximov”) è solo una delle 120 domande di cui il passatempo da tavolo si
serve per sfidare i veri appassionati
del Meeting, quelli che per nessun
motivo se ne perderebbero un’edi-
zione. Un’altra, di cui non vi sveliamo la risposta, chiede qual era il colore del vestito indossato da Emilia
Guarnieri, presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia tra i
popoli, durante la visita di Giovanni
Paolo II nel 1982. Ma le 120 domande ce ne fanno venire un’altra: a chi
è venuto in mente di ingegnarsi a
realizzare e vendere un gioco dedicato alla storia del Meeting?
Si chiama Cristina Griner e vive a
Milano. È sposata, ha quattro figli e,
dopo aver insegnato per anni religione a scuola, da tre lavora nel mondo
dei giocattoli. E’ proprio nella testa
di Cristina che un giorno si è accesa
la lampadina del Gioca Meeting, i
cui proventi (a parte una piccola copertura per le spese di produzione)
saranno devoluti alla manifestazione.
«La molla – racconta - è scattata
lo scorso anno proprio in visita tra i
padiglioni della Fiera. L’idea vuole
sposare il desiderio della Fondazione
di rispolverare la memoria storica di
trenta anni di incontri, spettacoli, testimonianze».
Interessante, ma qual è il target di
acquirenti a cui il Gioca Meeting, in
vendita presso lo shop al prezzo di
15 euro, si rivolge? «Ci rivolgiamo –
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La creatrice del gioco Cristina Griner
precisa Cristina – alle famiglie perché nonostante la difficoltà di alcune
domande anche i bambini si divertono a giocare e ci rivolgiamo soprattutto al pubblico degli affezionati. E’
un’occasione per ricordare i fatti accaduti e scoprire, tra l’altro, che proprio qui a Rimini si sono affrontati in
tempi non sospetti delle tematiche
che stanno diventando di grande attualità».
Per arrivare a concretizzare la sua
intuizione, Cristina ha trascorso mesi su mesi a studiare e i risultatri si
vedono visto che il Gioca Meeting
conta già diversi fan affezionati e ri-
serva anche qualche sorpresa: «Ci
ho giocato con i miei due figli di otto e undici anni – racconta Angelica
Costa, volontaria da 26 anni – ed è
stato il più piccolo a sbaragliare tutti».
Un idea semplice ma geniale,
quella di un “trivial pursuit” del
Meeting. E che contiene anche un
difetto originario: «La domanda su
dove si è svolta la prima edizione del
Meeting dà come risposta esatta “in
spiaggia”; in realtà c’è un errore
perché quell’anno è stata alla Fiera
vecchia».
Filomena Armentano