I^ parte - Aido Vicenza
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I^ parte - Aido Vicenza
I 35 anni dell’Aido Vicentina Il saluto del presidente del NITp prof. Rigotti L’assemblea provinciale annuale 150 anni dell’Unità d’Italia a Vicenza (foto di Cesare Gerolimetto) Con il contributo finanziario del Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Vicenza Anno 23 • N. 48 • maggio 2011 • poste italiane S.P.A. spedizione in Abbonamento postale – d.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 nº 46) art. 1, comma2, dcb vicenza NOTIZIARIO SEMESTRALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATORI ORGANI VICENTINA • In caso di mancato recapito, si prega di restituire presso VICENZA CPO al mittente, che si impegna a pagare quanto dovuto • 11-0190 Rivivere_48.indd 1 05/05/11 16:19 Sommario In questo numero NOTIZIARIO SEMESTRALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATORI ORGANI VICENTINA Anno 23– Nr. 48 – Maggio 2011 Periodico semestrale dell’AIDO Provinciale di Vicenza Registrazione Tribunale di Vicenza n. 572/1987 Direttore: Bruno Zamberlan Direttore responsabile: Giandomenico Cortese Comitato di redazione: Sig. Giovanni Bianchi Ing. Fabrizio Busnardo Rag. Ugo Capraro Dr. Giandomenico Cortese Comm. Luigi Gino Rigon Comm. Bruno Zamberlan Direzione, redazione, amministrazione: Sede provinciale AIDO Viale Trento, 128 – 36100 Vicenza tel/fax 0444/543379 Conto corrente postale nr. 11968369 Codice fiscale: 95016090243 Associazione con personalità giuridica (art. 12 c.c.) delibera Giunta Regionale Veneto nr. 7176/12.12.1989; iscritta Registro Regionale del Volontariato posiz. VI-0048 dal 18/2/1986. Associazione ONLUS D.L. 04/12/1997 nr. 460. Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 2, DCB Vicenza Stampa: Tipografia Rumor S.r.l. – Vicenza Tiratura 45.000 copie. Sono spedite gratuitamente alle famiglie dei Soci Aido della Provincia di Vicenza e distribuite agli 8.000 studenti che l’Aido incontra annualmente. Altre copie sono destinate ai Comuni, alle Parrocchie, agli ambulatori medici, alle Sedi Aido Nazionale, Regionali e Provinciali. Chiuso in tipografia il 30 aprile 2011 La nostra storia: Le nostre origini da Asiago, a Bassano, a Vicenza 3 NITp: Il Nord Italia Transplant trasferito nel Veneto: il saluto del presidente, prof. Paolo Rigotti 5 Editoriale: Se qualcosa può sostituire l’amore, questa è la memoria di Giandomenico Cortese6 Relazione: L’Assemblea Aido Provinciale, 10 aprile 2011 di Bruno Zamberlan8 Riflessione: “Rivivere”: una rivista, una parola di Giampiero Mattarolo 12 Iniziative: Gli incontri con gli studenti nell’anno scolastico 2010/2011 La pagina del sorriso di Livio Binato Ispirazione: Se questa è una donna … di Giannina Gaspari 13 16 17 Notizie:18 Ricordiamo i nostri donatori e amici 21 Ricordo: Ad un amico …. di Bruno Zamberlan23 Vita dei gruppi 24 Hanno dato un contributo: Serenissima Ristorazione SpA-Vicenza- e Putin Mario e Sandra; Dr. Francesco Trivellato della Trivellato SpA-Torri di Quartesolo-in memoria di Amalia Maltauro; Associazione Nazionale Dialisi Peritoneale c/o De Preto Pieranna–Vicenza; Banca di Romano e S. Caterina–Romano d’Ezzelino; Cassa di Risparmio del Veneto–Vicenza; Grafiche Fantinato– Romano d’Ezzelino; Ippino Giovanna e Famiglia Gavin in memoria di Gavin Tiziano–Grantorto; Faccin Olinto in memoria di Marchesin Edvige–Vicenza; Alessio Zelia in memoria di Battaglia Francesco–Cassola; Asnicar Giuliano; Battistella Crepaldi Carolina; Beltrame Pomè Loredana; Bertinazzi Siro; Bonomo Lorenzo; Bracco Domenico; Bragiola Alessandra; Brunetti Sergio; Carta Aldo; Cavalli Raffaele; Ceccon Laura; Chiminello Olga; Ciampanelli Michele; Cingano Angelo; Comberlato Vinicio; Cremonini Luciano; Crosara Silvio; Dalla Costa Maurizio; Dal Prà Gilberto; Dal Santo Fiorangela; De Fraja Mario; Della Rovere Arnaldo Paolo; Fabrello Mauro; Favrin Dario; Gianesin Anna; Gianesin Claudio; Girardi Annalisa; Imoli Paolo; Lain Luciano; Lizzeri Maria Maddalena; Mastella Antonio; Minuzzo Margherita; Padrin Fabrizio; Parise Stella; Peruzzo Emanuele; Pilastro Gisella; Ponchio Paola; Radin Silvana; Rago Gianluigi; Rigo Giampaolo; Rizzato Giovanni Alessio; Saccardo Maria Vittoria; Scandian Francesco; Sonda Gaetano; Stefani Giovanni; Stella Giovanni; Tasca Silvana; Tezza Ernesto; Toffolon Ornella; Toldo Giorgio; Vicentin Rosanna; Vignaga Raffaello; Vivian Renato; Zanotto Alessandra; Zanotto Massimo; Zonta Sergio; Zovico Fabio; altri soci e privati cittadini. Contributo straordinario dei Gruppi Aido per spedizione Rivivere: Gruppi della Zona di Bassano; Arsiero-Laghi-Posina-Tonezza; Carrè; Costabissara; Lugo di Vicenza; Mason Vicentino; Molvena; Montebello e Zermeghedo; Montorso Vicentino; Recoaro Terme; Sandrigo. SITO INTERNET: CASELLA E-MAIL: WWW.AIDOVICENZA.IT [email protected] [email protected] Grazie agli iscritti e benefattori Prima di copertina: “150 anni dell’unità d’Italia a Vicenza” (foto di Cesare Gerolimetto) Qui sopra: “Giardino Salvi” a Vicenza (foto di Cesare Gerolimetto) Ultima di copertina: “Rivivere è anche riscoprire l’ambiente naturale” (foto di Cesare Gerolimetto) Foto di Cesare Gerolimetto, Roberto Costa, Giampiero Mattarolo, Giulia Ceccato e altri Il vostro sostegno è stato determinante per superare il forte aumento delle spese postali. Rivivere esce ancora. Ci appelliamo ancora alla vostra generosità. 2 11-0190 Rivivere_48.indd 2 05/05/11 16:19 La nostra storia Le nostre origini da Asiago, a Bassano, a Vicenza “Vicenza, Viale Roma” (Foto di Cesare Gerolimetto Asiago l’apripista. E Bassano del Grappa subito dopo. La storia dell’Aido Vicentina si arricchisce tra Altopiano e Pedemontana. Il Grappa, col suo massiccio, è lì, baluardo e testimone. E in riva al Brenta, riuniti nel patronato di San Vito, a fianco del Santuario della Madonna della Salute che si riuniscono, per ascoltare una relazione del bellunese Aldo Coronati, allora ancora curiosi, le prime “penne nere”, quelli del Reparto Donatori di Sangue dell’Ana “Monte Grappa”, richiamati dall’infaticabile cap. Edmondo Orio e dal mitico presidente degli Alpini, il prof. Uti Fabris a domandarsi cosa mai potesse fare la neonata Aido, l’Associazione Italiana dei Donatori d’Organi. Al richiamo di Edmondo Orio i primi a rispondere sono Attilio Moro di Cassola e Domenico Chemello di Romano d’Ezzelino, subito affiancati da decine di volontari generosi. L’8 gennaio 1976 Orio, Chemello e Moro incontrano a Vicenza, nella tavernetta della sua casa (che sarà la prima sede provinciale), il primo presidente provinciale dell’Aido, Mario Battistella, presenti l’avv. Gianfranco Geremia, Giovanni Bianchi, il dott. Paolo Ciriani, Bruno Gambarotto, Claudio Caldognetto, Ugo Capraro e pochi altri. C’è subito qualche inevitabile distinguo. La sezione provinciale, spiega Battistella ai bassanesi, non può che aver sede nel capoluogo berico. Chemello e Moro accon- 3 11-0190 Rivivere_48.indd 3 05/05/11 16:19 La nostra storia sentono, Orio, tenace propugnatore dell’autonomia bassanese ha qualche difficoltà ad accettare. Gli Alpini tengono alla loro identità localistica. Ma se formalmente l’animatore dei Donatori di sangue dell’Ana “Monte Grappa” fa le sue rimostranze, di fatto, sostiene con ogni mezzo e grande volontà l’azione di Moro e Chemello. Ed è proprio Domenico Chemello a ricordare come Edmondo Orio mai mancò ad un appuntamento, ad una iniziativa, ad un impegno della neonata Aido. Il suo cuore batteva forte per ogni appello alla generosità e lui era sempre in prima linea, con un meritato e doveroso posto d’onore. Fu Orio a prodigarsi per primo per costruire il grande striscione da parata dei Donatori d’Organi, per affiancarlo a quello dei Donatori di Sangue. Ricorda ancora Domenico Chemello come si moltiplicassero subito incontri e serate informative, a Romano d’Ezzelino già il 19 gennaio 1976, subito dopo a Mussolente, poi a Cassola. Le prime tessere le fece il fratello di Atti- lio, il generale degli Alpini. Ermenegildo Moro. Ancora Attilio Moro trovò il consenso e l’adesione di molti suoi colleghi insegnanti, il maestro Antonio Signorini a Bassano, il maestro Bortolo Cortese a Rosà. Liliana Rossi fu una delle prime donne ad impegnarsi nel Bassanese a favore dell’Aido. Florio Stolcis contribuì per oltre vent’anni a gestire la cassa, ad alimentare i tesseramenti che avvenivano nell’autonomia dei singoli gruppi, sempre in stretta relazione con la sezione provinciale. E Stolcis – ricorda ancora Chemello – “rimase sempre infaticabile nel cercare e trovare chi poteva aiutarci e sostenerci”. Tra i benemeriti un posto speciale lo merita il Gr. Uff. Bruno Calmonte, l’imprenditore che non mancò mai di dotare ogni singolo gruppo nascente di relativi gagliardetti e labari. La generosa storia dell’Aido nel Bassanese ha visto succedersi ed alternarsi nelle maggiori responsabilità i dirigenti Attilio Moro, Domenico Chemello, Pierdaniele Donazzan, Moreno Zurlo, Fabrizio Busnardo, Claudio Bellò. L’osmosi tra Aido e Ana Monte Grappa è stata continua e produttiva, generando stretta collaborazione ed entusiastiche adesioni. Un rappresentante dell’Aido è sempre stato nel direttivo sezionale dell’Associazione Alpini (lo stesso Chemello ha fatto da trait d’union per più di 25 anni). E come non dimenticare l’impegno dei medici, di famiglia e ospedalieri, che hanno fatto grande l’Aido Vicentina. Qualche nome, tratto dalla lunga lista? I nefrologi Giuseppe La Greca, Gianmaria Tonini, Aldo Fabris, Stefano Chiaramonte, gli oculisti Massimo Pedrotti, Salvatore Carlentini, Giuseppe Faggion, il rianimatori Giuseppe Segato, Remigio Verlato, Stefano Marafon, il cardiologo Francesco Cucchini, il chirurgo Franco Favretti, a sottolineare una consuetudine di rapporti che ha alimentato la “cultura del dono” e arricchito di entusiasmo migliaia e migliaia di iscritti all’Aido. La redazione “Il tempietto del Parco Querini” (Foto di Cesare Gerolimetto) 4 11-0190 Rivivere_48.indd 4 05/05/11 16:19 Nord Italia Transplant La direzione del Nord Italia Transplant trasferita nel Veneto IL SALUTO DEL PRESIDENTE, PROF. PAOLO RIGOTTI di Paolo Rigotti * Il prof. Paolo Rigotti, presidenre NITp Dopo anni di attività come chirurgo trapiantatore, quest’anno ho avuto il privilegio di essere nominato Presidente del Nord Italia Transplant. Ho ritenuto giusto occuparmi anche di aspetti organizzativi e non solo clinici perchè ritengo che nell’attività di trapianto la componente organizzativa sia fondamentale. Questa attività ha, infatti, la prerogativa di necessitare di modelli gestionali che coinvolgono strutture multidisciplinari, non solo all’interno del singolo ospedale, ma anche tra più strutture sia regionali che extraregionali. Nella Rete Nazionale Trapianti, Il NITp è un elemento fondamentale: è stata la prima organizzazione di trapianto ad essere costituita in Italia ed ha la peculiarità di unificare e centralizzare processi fondamentali dell’attività di trapianto come la valutazione immunologica, la gestione della lista d’attesa o l’allocazione degli organi. Attualmente il NITp serve un’area dove risiedono circa 19 milioni di abitanti ed è costituito da 129 Rianimazioni (oltre 80 procurano regolarmente donatori), 42 Unità di Trapianto (15 di rene, 5 di renepancreas, 9 di fegato, 6 di cuore, 2 di cuore-polmoni e 5 di polmoni) in 16 Ospedali, 5 Coordinamenti Regionali ed uno della Provincia Autonoma di Trento. Nell’anno 2010 nell’ambito del NITp sono stati eseguiti 1254 trapianti d’organo. Il Nitp è guidato da un Consiglio Direttivo, dal Presidente e dal Direttore del Centro Immunologico di riferimento. Quest’anno, oltre alla mia Presidenza, altri tre Veneti sono stati eletti nel Consiglio Direttivo: la Dr.ssa Patrizia Burra (Responsabile del S.S.D. “Trapianto Multiviscerale”dell’Azienda Ospedaliera di Padova), il Dr. Francesco Procaccio (Direttore della T.I. di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona) e Roberto Tognon (Responsabile Infermieristico del Coordinamento Regionale Trapianti Veneto). Questo successo è sicuramente dovuto anche all’impegno che la Regione Veneto e l’AIDO hanno profuso in questi anni nell’attività del prelievo e trapianto d’organo e tessuti e che hanno posto il Veneto tra le Regioni leader in Italia per la quantità e qualità dei risultati ottenuti in questo campo. Il mio augurio è che il nuovo Direttivo possa dare un contributo importante non solo alla gestione del NITp ma anche a tutta l’attività trapiantologica Italiana. * Professore associato Università di Padova, Direttore del Centro Trapianti rene e pancreas Ospedale di Padova, Presidente del NITp dal 2011 ************** 5 PER MILLE ************** La Legge finanziaria ha confermato la possibilità di destinare la quota del 5 x mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a finanziamenti rivolti al volontariato. I fondi raccolti dall’AIDO saranno destinati alle esigenze di tutta l’Associazione. Invitiamo i soci e gli amici ad indicare il codice fiscale dell’Aido Nazionale: 800 23 51 01 69 5 11-0190 Rivivere_48.indd 5 05/05/11 16:19 Editoriale I 35 anni dell’Aido, a Vicenza Se qualcosa può sostituire l’amore questa è la memoria di Giandomenico Cortese « Allora, questa è la fine, ma è anche l’inizio di una storia che è la mia vita e di cui mi piacerebbe ancora parlare con te per vedere insieme se, tutto sommato, c’è un senso». La fine è il mio inizio è un libro (pubblicato postumo) di Tiziano Terzani scritto a quattro mani con il figlio Folco. «… e se io e te ci sedessimo ogni giorno per un’ora e tu mi chiedessi le cose che hai sempre voluto chiedermi e io parlassi a ruota libera di tutto quello che mi sta a cuore dalla storia della mia famiglia a quella del grande viaggio della vita?». Con queste parole Tiziano Terzani, un coraggioso e controverso giornalista e scrittore toscano (morto nel luglio del 2004), che scelse di vivere senza confini, invita il figlio Folco ad ascoltare il suo ultimo racconto, una rivisitazione della sua vita passata in giro per il mondo (Cina e Asia in primis), un diario di memorie, una sorta di testamento spirituale. In un altro dei suoi ultimi lavori, in “Un altro giro di giostra”, il racconto dell’incontro con il morbo implacabile e fatale, si legge: «Viaggiare era sempre stato per me un modo di vivere e ora avevo preso la malattia come un altro viaggio: un viaggio involontario, non previsto, per il quale non avevo carte geografiche, per il quale non mi ero in alcun modo preparato, ma che di tutti i viaggi fatti fino ad allora era il più impegnativo, il più intenso.» Il sofferto percorso all’interno di un vortice gli dava nuova energia vitale, la forza di raccontare, oltre ogni speranza. Era la fede nella vita. Mi piace ricordare Terzani, oggi, che la nostra Aido, si appresta a celebrare una data, la gioia di un traguardo ambizioso, i 35 anni di attività nel Vicentino, e si ritrova carica di freschezza e di entusiasmo, con noi qui a ripassare il desiderio di volare alti, di lanciarsi in nuove sfide, di non temere intoppi e sgambetti, di guardare oltre l’ostacolo, perché la motivazione che ne sottende ogni attività è quella più nobile: la cultura del dono, del dono di sé, del farsi altro da sé. La nostra storia, fatta di infinite storie di solidarietà, di generosità, di volontariato, è già stata scritta. Ciascuno di noi è pronto a continuare sulla strada tracciata, consapevole che resta in salita, e proprio per questo è più gratificante il percorrerla, il conquistare passo su passo, verso l’emozione del traguardo, posto lassù nella vetta. Date poca cosa, se date le vostre ricchezze – suggeriva Kahlil Gibran, filosofo, poeta, teologo libanese morto non ancora cinquantenne negli scorsi anni Ottanta -; è quando date voi stessi che date veramente. E aggiungeva Gibran ne “Il profeta”: Quando l’amore vi chiama, seguitelo. Anche se le sue vie sono dure e scoscese. E quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui. Anche se la sua lama, nascosta tra le piume, vi può ferire”. “Rivivere” ci accompagna ancora in questa esplorazione quotidiana dei nostri giorni, in questo sentire il battito del cuore, alla ricerca di una riposta all’eterno interrogativo del “Cos’è, chi è l’uomo?”, nella costante proiezione verso l’Assoluto. Il dono supera ogni tragedia, va oltre la paura, resta la gioia della festa. La sapienza dell’amore conduce oltre il mistero del soffrire. Il compleanno, ancor più per la nostra Aido, resta una tappa, capace di rinsaldare l’universo dei legami. E la festa celebrativa diventa l’orgogliosa rivendicazione di un legame che unisce e ricolma di amicizia non solo le anime, ma ci rende pure amici per la pelle. Qualcuno invita a riscoprire buone ragioni per vivere insieme, per allargare le ragioni della nostra associazione. “La nostra società – sostiene con insistenza, e ottime ragioni persino civili, il patriarca di Venezia, Angelo Scola – ha bisogno di relazioni buone e pratiche virtuose”. E così lo spazio pubblico ha bisogno di rinnovati protagonisti. I soci dell’Aido hanno tutti i titoli per muoversi in prima fila. Una poetessa laica qual è stata la milanese Alda Merini, scomparsa nel 2009, dopo una vita drammaticamente travagliata e tormentata, nella sua antologia “Mistica d’amore” ricorda che: “La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori”. Trentacinque anni di esperienza, dunque, quella dell’Aido a Vicenza, spesa a promuovere la cultura della vita, la cultura del dono. Vale la pena farne memoria. “Se qualcosa può sostituire l’amore – per il poeta russo, naturalizzato americano, Josif Alexandrovic Brodskij, insignito nel 1987 del Nobel della Letteratura – questa è la memoria”. I ricordi, sfogliando le pagine della memoria individuale e collettiva, testimoniano quanto si è fatto per restituire vita alla vita. Talora pure le cronache hanno il sapore di una favola, tanto è ricca la storia dell’associazione. L’ultima riga delle favole resta sempre quella che dà speranza e suggerisce la felicità. In una società complessa e fluida come quella che stiamo vivendo ha ancora bisogno delle fiabe, della loro funzione educativa, didattica, capace di indurre riflessione, infondere coraggio, superare le illusioni e le angosce. Le fiabe sono una lezione contro l’egoismo. Non per nulla siamo tutti fatti di 6 11-0190 Rivivere_48.indd 6 05/05/11 16:19 Editoriale cielo. E fatti per il cielo. Vivere un anniversario è ancora un viaggio – per dirla con Tiziano Terzani - attraverso sogni, delusioni, speranze, ricordi e solitudini, che spesso ci passano accanto mute, una lunga passeggiata lungo l’argine di un fiume nel quale è scorsa, tra anse e cascate, la nostra vita. Ad ogni sosta il racconto di una fiaba. Fra le tante ci aiuta a coglierne qualcuna il gruppo Aido di Lusiana. Le ha raccolte, recentemente, e pubblicate, traendole dagli appunti, scritti, con una penna intinta nelle effusioni del cuore, da una giovane donna dell’Altopiano, Margy, Margherita Soster, il suo nome, mancata ormai da tempo. Una ragazza di straordinaria bontà, di eccelsa generosità, che continua a darci lezione senza mai pretendere di essere stata maestra. Di lei ha detto Nicoletta Martelletto, su “Il giornale di Vicenza”, in un meraviglioso racconto di Natale (24 dicembre 2002): “Era una donna col cuore di bambina. Aveva la leggerezza di una farfalla nel posarsi sulle cose del mondo, lei che ha portato sulle spalle il peso di un dolore straziante. Vi ha “Vicenza, Il torrione di Porta Castello” (Foto di Cesare Gerolimetto) convissuto, duellato, a volte gridato per oltre 15 anni”. A Margherita – per Nicoletta – andrebbe dedicato “un piccolo Nobel della generosità”! Anche le fiabe di Margherita Soster, illustrate dai bimbi del suo paese, sono ingenue, operose, consapevoli. “Le fantastiche fiabe” si rincorrono e ci rincorrono, sfiorando i nostri occhi, stuzzicando la fantasia, alimentando il sorriso, dando felicità. Animali fantastici, luoghi incantati, la magia delle parole e dei silenzi, un mondo incredibile, fatto di arcobaleni, di musica e colori, di grazia e giustizia, di scogli verdi, di regni incredibili di foche parlanti, di sirene sinuose, di coniglietti subacquei, di scoiattoli laboriosi e curiosi, di orsetti invaghiti dalle armonie della musica, di laghi azzurri, di missioni eccezionalmente proibite, di storie senza fine, ma sempre a lieto fine, capaci di divertire i bimbi e di far riflettere quelli che bimbi non lo sono più. Abbiamo bisogno di fantasticare ancora. La magia della fantasia impone di credere che è sempre primavera, che lo sfavillio della bellezza della natura, l’ordine del creato, la freschezza dello spirito, l’eleganza della bontà, il difficile equilibrio della realtà trovano sempre un motivo per emergere. La vita sa riprendersi sempre con entusiasmo soprattutto se ci lasciamo prendere dall’amore, principale, forse unico, rimedio contro le malattie del nostro tempo, le malattie che ci impediscono di sognare, di stupirci, di creare, di evocare, di donare. Quando il cielo è spento dalle nuvole – scriveva il poeta e diplomatico francese Paul Claudel – la superficie del lago è piatta e metallica; quando brilla il sole essa si trasforma in uno specchio mirabile dalle tinte del cielo e della terra. Così è pure della nostra vita, quando si accende l’amore.Questione di cuore, e non solo. Non c’è nulla di più sincero di una favola, raccontata proprio il giorno in cui celebriamo il nostro nuovo compleanno. Vogliamo condividerla con il piacere. la passione, il dono della vita. Auguri, Aido! 7 11-0190 Rivivere_48.indd 7 05/05/11 16:19 La relazione Assemblea Provinciale 10 aprile 2011 35° anniversario della fondazione di Bruno Zamberlan Un mese fa, il 17 marzo, si è celebrato il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ciascuno evidenziando gli aspetti che ha ritenuto più rilevanti: i problemi e le debolezze di ordine istituzionale e politico; le condizioni storiche e gli avvenimenti; le strutture sociali e civili. I fattori determinanti della nostra identità culturale, il patrimonio storico-artistico, che “sono forse (come ha detto il Presidente della Repubblica) il principale segreto dell’attrazione e simpatia che l’Italia suscita nel mondo”. Per noi volontari del settore sociosanitario, quello che ci dovrebbe maggiormente interessare è il progresso avuto dalla sanità, che non può certo giocare un aspetto di secondo piano visto il ruolo di “rete” che ha svolto su tutto il territorio nazionale, dando un contributo decisivo alla sua unificazione di fatto: la donazione del sangue, degli organi e l’assistenza sanitaria gratuita e universale. La nostra rete tra- piantologica ha fatto dell’Italia in dieci anni uno dei primi paesi in Europa e nel mondo. Donazione di sangue: oggi vi sono 1.600.000 volontari donatori Avis, Croce Rossa, Fidas, Fratres (e in Provincia ancora RDS, Adosalvi, gruppo Trevisan), migliaia di operatori sanitari, oltre 300 servizi trasfusionali, quattro milioni di trasfusioni annue. Siamo quasi all’autosufficienza. Donazione di organi: I risultati sono notevoli: si passa da 392 donatori utilizzati nel 1992 a 1167 nel 2009, per un totale complessivo di 14.862 donatori e 43.521 trapianti effettuati. Poi ci sono migliaia di trapianti di cornee, tessuti e midollo osseo. Senza riferirsi a questo specifico evento, ma al volontariato in genere, ha scritto recentemente Umberto Curi, noto filosofo dell’Università di Padova - collega e sodale di Massimo Cacciari -: “L’idea di un Nord Est popolato esclusivamente da piccoli e medi “Basilica di Monte Berico, Il saluto al Vescovo Pietro Nonis” imprenditori totalmente insensibili alle questioni sociali andrebbe quanto meno corretto e reso meno unilaterale. Il Veneto rivela una volta di più una identità molto più mossa e articolata, certamente non riconducibile senza residui a quello che viene definito l’«egoismo proprietario». Una regione, al contrario, nella quale la diffusione perfino imponente del volontariato è testimonianza incisiva della presenza di valori e di idealità che nulla hanno a che vedere con lo squallore e il deserto morale che si rappresenta. Questo potenziale - sano, onesto, altruistico - è da troppo tempo in attesa di una voce che sappia rappresentarlo, senza volgari interessi utilitaristici, ma per autentica consonanza di scelte etiche e di progettualità. Vi sarà qualcuno capace di corrispondere a questo appello, e di essere all’altezza di ciò che esso comporta?” Sono passati 15 anni da quando per la prima volta Giannantonio Stella, originario di Asiago, ha scritto sullo stesso argomento “Schei”, con ben diverso tono. Pare un secolo fa. Ad Asiago il 1 settembre 1972 nasce il primo gruppo dei donatori d’organi, aderente al D.O.B (Donatori Organi Bergamo), poi AIDO, fondato dal friulano Giorgio Brumat. L’esempio di Asiago fu successivamente seguito dai gruppi di Romano d’Ezzelino, di Cassola, di Valdagno e di Vicenza. E nel giugno 1976 essi costituirono la sezione provinciale di Vicenza. Quest’anno la sezione celebra il suo trentacinquesimo anno di vita. Sono convinto davvero che, al di là del merito dei singoli volontari, che pure vi è stato e vi è, il bilancio di questi anni possa essere decisamente positivo per l’impegno costante di molti. La nostra presenza come Aido nel Volontariato Vicentino e come Sezione Provinciale nell’Aido non è stata 8 11-0190 Rivivere_48.indd 8 05/05/11 16:19 La relazione scialba né passiva. Abbiamo dato tutto quello che potevamo dare, senza calcoli né vantaggi personali, cercando di fare semplicemente del bene nel settore che ci siamo scelti: costruire qualche cosa di utile per gli altri, in particolare per chi soffre per la propria malattia e disabilità. La situazione dei trapianti in Italia Da un paio d’anni il ritmo di crescita del numero dei trapianti si è arrestato dopo dieci anni. Siamo preoccupati anche noi, in particolare per l’aumento delle opposizioni: nel Veneto sono aumentate dal 20% al 30% in due anni e in alcune regioni è del 50%. L’ultima voce allarmata, in ordine di tempo, è stata la voce del più importante cardiochirurgo italiano, il prof. Mario Viganò del Policlinico San Matteo di Pavia con all’attivo 1.400 “Monte Berico, Il piccolo coro di S. Bortolo di Arzignano” trapianti di cuore e polmoni. La battuta d’arresto deriva dall’osservazione di alcuni dati, non positivi, trapianti eseguiti 2932 3163 2874 da vivente 143 160 184 che fa squillare un campanello di allarme: la diminuzione nel 2010 è stata del 9,1% sul 2009: Italia anno 2008 anno 2009 anno 2010 donatori segnalati 2298 2328 2276 liste attesa 9790 9834 9880 Veneto anno 2008 anno 2009 anno 2010 donatori segnalati 208 (45,9 per milione abitanti) 198 (39,1 per milione abitanti) 173 (38,4 per milione abitanti) opposizioni 32,6 % 30,5 % 31,5 % opposizioni 21,6 % 28,6 % 31,2 % Valutazione di qualità dell’attività di trapianto nel periodo 2000-2008. Il 31 marzo scorso sono stati pubblicati gli aggiornamenti. I risultati per tutti gli organi sono ottimi. In particolare i dati relativi all’attività di trapianto di rene confermano e rafforzano l’ottima qualità degli interventi eseguiti in Italia e l’efficienza di tutti i Centri. Nel nostro ospedale di Vicenza: eseguiti in nove anni nr. 265 trapianti: sopravvivenza dei pazienti ad un anno 96,8%; dell’organo 90,5%. Il 90% dei pazienti è tornato al lavoro o è in condizione di farlo. Le liste d’attesa sono sempre elevate: 9.880 pazienti. “70 i gruppi Aido presenti all’assemblea” 9 11-0190 Rivivere_48.indd 9 05/05/11 16:19 La relazione “Assemblea provinciale, la sala” Trapianti nel Veneto: la ricerca, l’organizzazione, la Banca degli Occhi e dei Tessuti. A dimostrazione, peraltro, che si può e si deve crescere, si sono verificati recentemente due fatti che fanno del Veneto il polo di riferimento dei trapianti in Italia: 1) valvole cardiache: trapianti più sicuri grazie alla scoperta di un’equipe di ricercatori dell’Università di Padova. Ora trapianti d’organo senza rigetto? E’ stato messo a punto il primo test al mondo per riconoscere la presenza dell’antigene alfa-gal, responsabile della reazione di rigetto. Il gruppo coordinato dal prof. Gino Gerosa, direttore del Centro di cardiochirurgia Gallucci di Padova, e costituito dal prof. Michele Spina e dai ricercatori Filippo Naso, Alessandro Gandaglia e Laura Iop, ha messo a punto il primo test al mondo per riconoscere nei tessuti molli degli animali la presenza dell’antigene alfa-gal che, se presente nei tessuti o negli organi trapiantati nell’uomo, è responsabile della reazione di rigetto. Tutti ricorderanno il nome di Vincenzo Gallucci che il 14 novembre 1985 ha eseguito a Padova il primo trapianto di cuore in Italia. Oggi un altro importante passo avanti. 2) Il Nord Italia Transplant ( NITp) è l’organizzazione interregionale di coordinamento per i trapianti che unisce Lombardia, Veneto, Trentino, Friuli-Venezia Giulia, Liguria e Marche. Di gran lunga la più importante della Rete Italiana dei Trapianti e tra le più importanti d’Europa. Costituita nel 1976 dal prof. Girolamo Sirchia già Ministro della Salute, ha effettuato fin’ora oltre 25.000 trapianti di organi vitali, oltre a molte decine di migliaia di cornee, valvole cardiache, ed altri tessuti. La direzione del NITp è stata fin’ora a Milano: l’ultimo direttore è stato il prof. Mario Scalamogna, grande estimatore dei volontari. Ebbene, dopo 34 anni il Veneto diventa la capitale italiana dei trapianti con la sede operativa trasferita da Milano a Padova: il responsabile sarà il prof. Paolo Rigotti e la struttura il Centro Regionale Trapianti. Un riconoscimento importantissimo alla qualità dei Centri Trapianti del Nordest, che pure devono fare i conti con qualche problema (in particolare l’aumento delle opposizioni alla donazione, che negli ultimi due anni è passato da 20 al 30%, pur restando in pole position in Italia). Ciò ci deve stimolare – noi tutte associazioni del dono – ad un sempre maggiore impegno. E poi si conferma l’assoluta eccellenza della Banca degli Occhi di Mestre. Nel 2010 la Banca ha raccolto e lavorato complessivamente 3.137 cornee (dal Veneto 2.917; dal Friuli 220) e 647 bulbi (dal Veneto 643; dal Friuli 4) per la disponibilità di 1.952 famiglie. 2.550 persone hanno ritrovato una qualità di vita migliore grazie al trapianto di cornea. Sono state così distribuite: nel Veneto 857; in altre regioni 1.330; all’estero 363. Di gran lunga la prima regione italiana: oltre il 30% del totale nazionale. Nella nostra Provincia sono state prelevate nr. 657, in aumento rispetto al 2009, così suddivise: Asiago: 6 - Arzignano: 72 - Bassano del Grappa: 140 - Montecchio Maggiore: 6 - Noventa Vicentina: 29 - Schio: 4 Thiene: 40 - Vicenza: 360 Banca dei Tessuti Regionale di Treviso: E’ un settore che va seguito e valorizzato sempre più, non più con una visione marginale, ma con interesse primario. Questi i punti di forza: dalla istituzione nel 2000, in 10 anni sono stati 28.680 i pazienti trattati con tessuti raccolti e lavorati dalla Banca. Nel corso del 2010 sono stati distribuiti 5.131 tessuti, di cui il 28% distribuito fuori Regione Veneto. I donatori viventi nel 2010 sono stati 1.350, con un incremento sul 2009 del 9%. Dichiarazioni di volontà a favore della donazione degli organi Al 31.12.2010 i cittadini che hanno espresso il loro consenso alla donazione sono di cui 1.150.740 iscritti all’Aido e nr. 103.179 mediante la registrazione presso le ASL. Nel Veneto sono 207.751, di cui all’Aido 196.285. Volontà registrate presso le ASL 11.466 positive e nr. 1.775 negative (pari al 13,4%). A Vicenza ad oggi gli iscritti sono 10 11-0190 Rivivere_48.indd 10 05/05/11 16:19 La relazione 45.000 compresi i minorenni (erano 44.346: + 650): attualmente emettiamo le tessere con il numero superiore a 57.000. E’ di gran lunga la percentuale più elevata d’Italia sulla popolazione residente. I nostri iscritti sono aggiornati anche a mezzo dei resi di Rivivere: l’ultimo numero spedito alle famiglie (dicembre 2010) è stato di 40.000 copie. I resi sono stati 300 (lo 0.7%): significa che tutti gli indirizzi degli iscritti sono assolutamente aggiornati. Attività 2010 dell’Aido Vicentina Molto intensa e partecipata l’attività dei Gruppi.. Che poi è lo specifico impegno che ci siamo dati e la finalità della nostra presenza, nei diversi segmenti della nostra comunità. Nell’anno in corso abbiamo registrato almeno un centinaio di iniziative varie promosse dai nostri Gruppi e di cui abbiamo dato un breve resoconto nei due numeri di maggio e dicembre di Rivivere. -Molti gruppi hanno mantenuto la tradizione della festa della rosa o del donatore o chiamata in altro modo. Riteniamo tutti che tale iniziativa sia insostituibile per presentarci almeno una volta all’anno alla comunità comu- “La presidenza dell’assemblea” nale, zonale e/o parrocchiale; -settore scuola: è il nostro impegno prioritario. Abbiamo avvicinato 8.000 studenti in perfetto accordo con le quattro Ulss e con le altre associazioni di donatori. Ne abbiamo diffusamente parlato nel nostro notiziario; -per l’Aido Vicentina un avvenimento davvero eccezionale è stato il Concerto del Coro della SAT di Trento: domenica 7 marzo 2010, una data storica. Nel teatro non c’era un posto libero: il tutto esaurito era già raggiunto dieci giorni prima. Il concerto del celebre Coro è stato la magnifica conclusione della campagna di sensibilizzazione 2009/2010 che l’Aido Vicentina ha promosso in particolare rivolta al mondo della scuola. Rivivere: tiratura 90.000 copie annue: è sempre più apprezzato e, di conseguenza, sostenuto. Siamo l’unica Sezione in Italia che, senza obblighi né abbonamenti, riesce ad avvicinare i propri iscritti due volte all’anno. Il costo quest’anno, già notevole, è stato aggravato dal fortissimo aumento delle tariffe postali: cinque volte di più del precedente. Ce l’abbiamo fatta anche per il numero di dicembre e di questo numero, dedicati al 35^ anniversario della fondazione della Sezione. Per il futuro non sappiamo, ma credo che, come sempre, ci dovremmo arrangiare, grazie soprattutto ai piccoli contribu- “Il presidente Bruno Zamberlan” ti volontari dei nostri associati, che hanno risposto in tanti al nostro appello su Rivivere. Organizzazione territoriale: L’attività di cordinamento delle Zone in Provincia funziona bene. Se non avessimo pensato a questo tipo di organizzazione territoriale, il coordinamento dei 120 gruppi a livello sezionale sarebbe una cosa impossibile. Ringrazio per questo quanti si stanno adoperando ed in particolare i Coordinatori di Zona. Abbiamo alcuni nuovi presidenti di Gruppo Comunale: - Dal Pra Romilda – Chiuppano; - Zordan Monica – Cogollo del Cengio; - Alba Lino – Creazzo; - Vidale Simone – Salcedo; - Bruttomesso Ivana – San Bortolo di Arzignano; - Bittante Giuseppe – Solagna; - Lovato Valerio – Trissino; - Miotto Renzo - Zanè. In conclusione, pur con qualche segno di preoccupazione e necessaria riflessione, auspicando una sempre maggiore presenza e inserimento dei giovani nelle nostre fila – che pure c’è stata in alcuni gruppi -, possiamo ancora fare un bilancio di quest’anno di segno positivo e di convinta speranza che il nostro impegno è stato e potrà essere utile. 11 11-0190 Rivivere_48.indd 11 05/05/11 16:19 Riflessione Nel 35° anniversario di fondazione del Gruppo Aido di Romano d’Ezzelino “RIVIVERE”: una rivista, una parola di Giampiero Mattarolo Sabato 26 marzo ho avuto la gradevole opportunità di partecipare, presso l’Auditorium Vivaldi di Cassola, alla serata dedicata ai 35 anni di fondazione del Gruppo Comunale AIDO di Romano d’Ezzelino. E’ stata una di quelle occasioni che riscaldano il cuore, allietano lo spirito e ricaricano l’entusiasmo. Un entusiasmo accarezzato dal concerto dell’orchestra “Symphoniae” diretta dal prof. Marcello Godi, nobilitato dalla garbata e colta presentazione di Eva Farronato, e, soprattutto, dalla soddisfazione e gioia che sprizzavano dal viso di Domenico Chemello, storico e imperituro presidente del gruppo. La mia presenza era del tutto occasionale, durante la serata, infatti, erano previsti interventi di saluto e di partecipazione dei sindaci di Romano e Cassola, di Bruno Zamberlan e del direttore responsabile di “Rivivere” Giandomenico Cortese. Ma Giandomenico era, suo malgrado, impegnato altrove senza possibilità di scelta. Per questo mi è stato chiesto di intervenire in sua vece. L’ho fatto volentieri anche se, per farlo, non avevo particolari titoli oltre all’amicizia che mi lega a Cortese e a Zamberlan, e al fatto che, da qualche anno, la rivista “Rivivere” riporta sempre una mia riflessione che cerca di esporre temi in equilibrio tra significati religiosi e considerazioni di ragionevole umanità. “Rivivere” è una bella pubblicazione, un meritato vanto di Cortese e di Zamberlan per lo stile e l’impegno che vi riversano assieme a tanti altri collaboratori. E’ da decenni un organo di comunicazione che stabilisce una rete di informazioni e di collegamenti tra i vari gruppi AIDO della provincia di Vicenza. E’ un riferimento, un punto “Mare verde” (Foto di Cesare Gerolimetto) di incontro culturale, e nello stesso tempo concreto per le operatività che vengono attuate e determinante per il senso di appartenenza che favorisce. Anche attraverso “Rivivere”, ogni volontario e ogni gruppo si sentono parte di una aggregazione che dà valore e significato alle singolarità. Non sono soli, ma partecipano, appunto. Ogni gruppo ha caratteristiche proprie che dipendono dalla località, dalle persone che lo compongono, dalla storia sociale e dello stesso gruppo, ma fa parte della dimensione provinciale. Questa appartenenza sarebbe molto più flebile e meno sentita se non esistesse “Rivivere”. La rivista, che raggiunge più di quarantamila destinatari, è anche un modo per tener vivo, diffondere, far conoscere e quindi arricchire di efficacia, una realtà così ricca di impegno e di generosità com’è l’AIDO. “Rivivere” poi, è una parola molto bella che ben esprime sia l’attività dell’AIDO che il significato e lo scopo della rivista. “Rivivere” è un invito che riconosce la presenza di grossi problemi, ma che propone, suggerisce, stimola ad andare oltre, a continuare a vivere, non solo a rinascere. La rinascita può essere un atto singolare, fermo nel tempo. Rivivere invece richiama una continuità, invita a vivere ancora oggi, domani e oltre. La parola poi è anche un augurio non formale, ricco di generosità, perché coinvolge chi lo fa ed è testimonianza di una volontà di donazione. Non sarebbe, infatti, generoso né accettabile augurare ad una persona di rivivere e poi continuare per la propria strada senza lasciarsi prendere da quello stesso augurio. La parola porta con sé anche il senso di una disponibilità a non lasciarsi prendere dalla tristezza, a non afflosciarsi pensando alle poche o tante disavventure, a non ripensare continuamente alle cose che non vanno, ma rivivere, appunto, cercando nella vita tutti quelli aspetti che la rendono comunque e sempre uno straordinario miracolo. Il nostro fisico anche se limitato, condizionato e provato, rimane un miracolo di straordinaria complessità ed efficacia, tant’è vero che riusciamo a pensare, a imparare, ad amare. Riusciamo a percepire lo spazio, la luce, l’aria, il sole, la pioggia, il cielo, le montagne, le nuvole. Riusciamo a tenere tra mani quelle di un fratello, di un amico, di una mamma, di un padre. Se dovessimo ringraziare Dio per tutto quello che ci ha dato, per tutto quello che ha messo attorno a noi, forse non ci rimarrebbe il tempo né la ragione per piangere per quello che non abbiamo. Rivivere con generosità e con le braccia aperte è il modo migliore per vivere e ringraziare Dio. 12 11-0190 Rivivere_48.indd 12 05/05/11 16:19 Iniziative Incontri con gli studenti, anno scolastico 2010/2011 In collaborazione con tutte le Associazione dei Donatori (Fidas, Avis, RDS Bassano, Admo) e le quattro Ulss della nostra Provincia, anche in questo anno scolastico abbiamo realizzato un vasto programma di incontri. Gli studenti interessati sono stati ad oggi circa 8.000. Ne diamo il resoconto completo per ciascuna Ulss, con l’indicazione delle scuole e degli insegnanti referenti, che hanno aderito alla proposta, e dei medici ed operatori sanitari che hanno partecipato: ULSS 3 “Bassano”: progetto “Qualcosa da donare”: organizzazione Servizio Educazione e Promozione della Salute: Medici partecipanti dr.Annacatia Miola (dirigente responsabile del Dipartimento S.E.P.S.), dr. Chiara Giurgevich, dr. Luigi Rossato (zona Asiago) e le assistenti sanitarie Lionella Lorenzi e Paola Dal Zotto: nr. 11 Istituti partecipanti per 46 sezioni delle 4ª e 5ª superiori, per un totale di 1.140 studenti e nr. 92 insegnanti coinvolti: - Asiago: Liceo Scientifico, ITCommerciale , IPSIA; - Bassano: BDG Brocchi, G.A.Remondini, ITIS Fermi-S. Croce, IPSIA Scotton, IPSSA Parolini, Istituto Einaudi; - Nove: Liceo Artistico. Su iniziativa dei Gruppi Aido Comunali del comprensorio (responsabili di zona: Caterina Rovere Donazzan e Claudio Bellò, con la collaborazione di Roberto e Remigio Donazzan): scuole medie e primarie per 250 alunni a Bassano; Cartigliano; Cassola; Mason Vicentino; Pove; Romano d’Ezzelino e Rossano Veneto. Ed inoltre l’Istituto English Inter- “Al pascolo” (Foto di Cesare Gerolimetto) mational School di Rosà, diretta dalla prof. Francesca Eger. Altri incontri sono in programma. ULSS 4 “Alto Vicentino”: progetto “Donazioni: una scelta consapevole” del Servizio Educazione e Promozione. Medici e dirigenti partecipanti: dr. Flavio Banovich, dr. Pantaleo Corlianò, dr. Paolo Bevilacqua, dr. Rosadele Danza, dr. Giuseppe Giannico, dr. Luigi Ongaro, dr. Fabio Sandonà, dr. Corrado Sardella, dr. Paolo Seraglio, dr. Germano Zaro, Ass. Sanit. Matilde Tomasi. Scuole superiori partecipanti nr. 15 per un totale di 1.400 studenti: - Breganze: IPSIA Scotton; - Schio: Liceo Classico Zanella, Liceo Scientifico Tron, ITIS De Pretto, ITC- G.Pasini, IPC Garbin, IPSIA Garbin, CFP Don Bosco; - Thiene: CFP S.Gaetano, ITCG Ceccato, ITIS Chilesotti, IPSIA Garbin, CFP Saugo, Liceo Corradini; - Tonezza: ENGIN Scuola Alberghiera. Su iniziativa dei Gruppi Aido del comprensorio: nr. 8 scuole medie e 5ª elementari per 1.000 alunni: Arsiero, Breganze, Fara, Lugo, Pedemonte, Piovene Rocchette, Valdastico, Velo d’Astico. Responsabili Aido di Zona: prof. Alessandro Sammartano e Augusta Luca, Roberto Guolo, Eligio Munari, Roberto Pigato, Gobbetto Giovanni e Toniolo Nadia. ULSS 5 “Ovest Vicentino”: progetto “Informazione e sensibilizzazione” Medici partecipanti: il dr. Dario Mastropasqua, coordinatore locale trapianti; dr. Lorenzo Magrin -responsabile formazione; dr. Cristina Olivieri, psicologa; ed inoltre i dr. Antonio Fiandaca e dr. Guido Signorin medici in pensione e dirigenti Aido. Scuole superiori e medie parteci- 13 11-0190 Rivivere_48.indd 13 05/05/11 16:19 Iniziative panti per circa 1.000 studenti: - Arzignano: Liceo Scientifico “Da Vinci” (referente prof. Giuseppe Corato); ITIS Galilei (prof. G.Paolo Fracasso); - Lonigo: Istituto Agrario Trentin (prof. Giuseppe Rossetto) e Istituto di Istruzione Superiore (prof. Livio Velgi); Scuola Media Melotto (prof. Noemi Bolla); - Sarego: Istituto comprensivo (prof. Maria Santagiuliana); - Recoaro Terme: Istituto Alberghie- “Immaturo di cincia dal ciuffo” (Foto di Roberto Costa) ro Artusi (prof. Giorgio Guerra). Sono state raccolte 65 dichiarazioni a favore della donazione e due contrarie. Altre scuole hanno chiesto l’intervento: programma in corso. ULSS 6 “Vicenza”: progetto “Preparare ad una scelta consapevole e solidale”: Medici partecipanti: Centro trapianti: dr. Silvio Marafon, dr. Rizieri Carraro, dr. Stefano Marcante, dr. Stefano Chiaramonte; Ematologia: dr. Carlo Borghero; Centro trasfusionale: dr. Leopolda Zampieri, dr.ssa Antonelli; sig.ra Bertolini. Volontari Aido: Urbani Chiara, Barato Giovanna, Binato Livio, Boscari Laura, Grignolo Roberta, Pinton Edda, Zamberlan Bruno. Al progetto, fino al 31 marzo, hanno aderito 19 istituti ed ha interessato 2.500 studenti delle 4ª e 5ª superiori: - Vicenza: Liceo Pigafetta (referente prof. Nicoletta Doro), Liceo Lioy (prof. Lucia Zamberlan), Liceo Quadri (prof. Rosanna Chiericati), Istituto Boscardin (prof. Livia Lupo), Istituto Canova -normale e serale(prof. Caliari), Istituto Da Schio (normale: prof. Francesca Calomeni; serale: prof. Carmen Piccolo), Fogazzaro (prof. Anna Maria Anesini), Istituto Fusinieri (prof. Sartori), Istituto Lampertico (prof. Cenzi), Istituto Montagna (prof. Boatta), Istituto Piovene (prof. Lucia Messina), Istituto Rossi (prof. Roberta Segna); Istituto Baronio (prof. Massaro), Istituto Farina (prof. Gaspari), Istituto San Gaetano (prof. Faccin), Patronato Leone XIII (prof. Pasquale); - Noventa Vicentina: IPSIA da Vinci; Istituto Tecnico Casotto (prof. Carlo Alberto Formaggio e dr. Antonio Fiandaca). Su iniziativa della Sezione Provinciale e dei Gruppi Aido comunali, fino ad oggi hanno aderito le scuole primarie e medie di: Camisano Vicentino, Monticello Conte Otto e Sovizzo. Per gli altri incontri, fino alla fine dell’anno scolastico, daremo riscontro nel prossimo numero di Rivivere. ***************** Riportiamo, quale semplice esempio, l’esperienza di una volontaria Aido, insegnante in pensione, che da anni si dedica con passione a trasmettere ai ragazzi il buon messaggio. “Incontro con le classi 5^ di Camisano Vicentino” Per Cristian, alunno della 5^/A della Scuola Primaria di Camisano, oggi 26 febbraio 2011, è stata una giornata davvero “speciale”. Nell’aula magna della scuola sono 14 11-0190 Rivivere_48.indd 14 05/05/11 16:19 Iniziative arrivati i volontari dell’Aido per informare sulla tematica della donazione. Lui si è seduto in prima fila, pronto a partecipare perché anche se ha dichiarato subito di non andare a scuola volentieri sapeva che, sull’argomento, avrebbe potuto dire qualcosa di più dei compagni e, per una volta, avrebbe potuto essere proprio lui il primo della classe. La presidente dell’Aido, Giovanna Barato, ha presentato il gruppo che, a Camisano, è stato fondato 25 anni fa, che conta più di 500 iscritti e 31 donatori e che ha, tra le più belle tradizioni, quella di incontrare i ragazzi di V elementare e di II media, per parlare a loro di solidarietà, di salute, di cittadinanza. Di solito i ragazzi della scuola li incontriamo a Febbraio, durante il Mese per la Vita, che, da 18 anni il Gruppo dedica alla riflessione, all’amicizia, alla festa, attraverso dibattiti, concerti, recital, serate medico-informative. E oggi, a conclusione di questo Mese per la Vita sul tema: La vita è un dono… il dono è vita, è stato il giorno dell’incontro con i ragazzi. Il dott. Paolo Magagna, attraverso diapositive, ha raccontato la storia dei trapianti, ha mostrato quali organi si possono trapiantare, ha dato ai ragazzi dei suggerimenti utili, per potersi con- “Campagna Vicentina” (Foto di Cesare Gerolimetto) “Scuole Medie di Monticello Conte Otto: il dr. Stefano Chiaramonte incontra gli studenti” servare in buona salute. Paolo e Davide hanno proiettato un filmato sulla donazione di midollo osseo. Io ho raccontato alcune storie che rimandavano all’idea della solidarietà e del dono agganciandole poi a delle storie vere accadute qui nel nostro paese, in due contrade di Camisano, Via Seghe e Via Alpiero con protagoniste due giovani donne Silvia e Michela. Storie che il nostro Cristian conosceva bene perché Silvia è la sorella di sua mamma e Michela è la sorella di suo papà. Piccole storie di vita che il nostro Cristian ha respirato in famiglia, storie di straordinaria solidarietà che lui ha vissuto come normalità nel quotidiano. La zia Silvia ha ricevuto esattamente un mese fa un rene donatole dalla sua mamma Gigliola e così per lei, già iscritta con il desiderio di poter fare molto per gli altri come già aveva fatto il suo papà Ugo (uno dei 31 tra i nostri donatori) già trapiantato anni fa (il sogno di avere una vita normale è durato solo un anno e mezzo), è ricominciata la speranza. La zia Michela, l’estate scorsa, ha potuto donare il midollo osseo ad un bambino svizzero. Lei, che ha lo sguardo dolce e sorridente di una bambina ma che è già mamma di due ragazzini, quando ha ricevuto la telefonata che le comunicava che solo lei, su 100.000, avrebbe potuto salvare questo bambino, non ci ha pensato due volte e ha detto subito di sì. Unico rimpianto è quello di non poter sapere il nome di questo bimbo che lei considera il terzo figlio, e di non poter donare un’altra volta il midollo. Ecco perché oggi per Cristian è stata una giornata speciale. Perché si è sentito l’erede di 2 famiglie generose e solidali. Laura Boscari – Camisano 15 11-0190 Rivivere_48.indd 15 05/05/11 16:19 Il sorriso La pagina del sorriso - parte quinta - di Livio Binato • Una coppia decide di passare le ferie nei Caraibi, nello stesso albergo dove erano andati trenta anni fa in viaggio di nozze. Per un imprevisto impegno di lavoro, la moglie non può partire e raggiungerà il marito dopo qualche giorno. Il marito arriva e nella stessa stanza dell’hotel di nuovo trova solo un computer collegato ad internet. Decide così di inviare una mail alla moglie, ma sbaglia l’indirizzo e la invia ad altra persona. La mail viene ricevuta da una vedova che era appena rientrata dal funerale del marito e aveva deciso di vedere i messaggi di cordoglio che le erano giunti. Il figlio della vedova rientra subito dopo e trova la madre svenuta davanti al computer. Nel video legge la mail che dice: “Cara Assunta, sono arrivato. Tutto bene. Probabilmente sarai sorpresa di ricevere notizie via internet. Ma anche qui ora ci sono i computer per inviare i messaggi. Cara, appena sono arrivato, mi sono assicurato che sia tutto a posto anche per te, per quando arrivi venerdì prossimo. Non vedo l’ora di vederti e spero che il tuo viaggio sia tranquillo come il mio. A presto. P. S. Non portare tanti vestiti perché qui fa un caldo infernale”. • Con le nuove disposizioni a tutti i delinquenti condannati vengono legati i piedi, altrimenti sono a piede libero. • Due amici vanno a caccia in un bosco fitto. Ad un tratto uno vede che si muove qualcosa in un cespuglio e spara. L’amico corre a vedere cosa ha colpito. “Cosa ho preso?” – chiede all’amico. “Ma, dalle piume mi sembra un fagiano”. In un altro cespuglio c’è del movimento e il secondo cacciatore spara. “Cosa ho preso?” “Ma, dalle orecchie sembra una lepre” risponde l’amico. Movimento in un altro cespuglio e nuovo sparo. “Cosa ho preso?” Risponde l’amico: “Ma, dai documenti mi sembra un guardia-caccia”. • Si racconta che il cannibale di Rotenburg prima dell’arresto fosse andato in aereo in classe turistica. Alla hostess che gli porgeva il menù avrebbe detto: “No, no, grazie. Mi dia piuttosto la lista dei passeggeri”. • Una signora va dalla chiromante a farsi leggere le carte. “Signora, le devo dare una brutta notizia. Tra poco perderà il marito”. “Ma guardi che sono già vedova”, precisa la signora. “Be! Allora vorrà dire che perderà l’ombrello”. • Due amici stanno passeggiando in centro città. Uno dice all’altro: “Vedi quell’uomo che ci viene incontro? Ebbene, ogni volta che mi vede, mi chiede soldi in prestito che non restituisce mai”. Infatti, all’incontro l’uomo saluta e chiede: “Hai 100 euro da prestarmi?” “Guarda qui in tasca non ho niente.” “E a casa?” “A casa tutti bene”. Grazie.” • L’ultimo giorno di scuola, Pierino torna a casa e trova il papà che gli chiede: “Come è andata?” E Pierino: “Devo darti due notizie: una bella e una brutta. Quale vuoi che ti dica per prima?” “La bella” risponde il papà. “Ebbene, sì. Sono stato promosso”. “Magnifico; sono veramente contento. “Ciliegi in fiore a Marostica” Ma quale è quella brutta?” “Che quel(Foto di Cesare Gerolimetto) lo che ti ho detto, non è vero niente!” 16 11-0190 Rivivere_48.indd 16 05/05/11 16:19 Ispirazioni “Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, considerate se questo è un uomo …” “Se questo è un uomo”, di Primo Levi Se questa è una donna … Noi che viviamo sicure nelle nostre tiepide case, consideriamo se questa è una donna … la minuta ragazza dal sorriso sdentato che vedo fin dal mattino, giocarsi la vita col fumo e il bicchiere di vino … la giovane madre, alla slot machine, che ai piccoli figli, smarriti nel viso, non dona il sapore di casa e neppure il sorriso … la “piccola luce” che nelle buie strade vende amore, amore, amore, “Bocche di leone” (Foto di Roberto Costa) e rincasa al mattino col vuoto nel cuore … la professionista della lap guardata, ammirata, toccata, regina dei riflettori, preda triste di falsi signori … la “ragazza streap”, che, nei giorni della merla, non si ripara dal gelo di tramontana ma per stupire si getta in una pubblica fontana … la “bellezza” prescelta “e scort”ata alla villa per una sera importante: promesse di gloria, e intanto buffetti, gioielli e denaro contante … “Aquilegia” (Foto di Roberto Costa) Dove vai, donna? Cosa cerchi? Quale il tuo nome? Sorella? Cugina? Sposa? Nipote? Madre? Scappa amica, sei ancora in tempo! Travèstiti o, meglio, vèstiti! Recupera i tuoi frammenti di eternità! Scappa, amica! Ti ho trovato, se vuoi, un nome nuovo, un nome sacro che ti rende libera; indossalo, donna, con regalità, e fatti chiamare, d’ora in poi, semplicemente Dignità Giannina Gaspari, 27 gennaio 2011 17 11-0190 Rivivere_48.indd 17 05/05/11 16:19 Notizie campagna di prevenzione: Quest’anno meno alcol PIU’ GUSTO festeggia i primi 10 anni di attività con lo slogan: “enjoy your choice !” I traguardi raggiunti sono stati molti a cominciare dal fatto che a Vicenza si può tranquillamente parlare di analcolico senza suscitare ilarità e derisioni. Di questo dobbiamo ringraziare tutte le persone che ci hanno creduto e ci hanno sostenuto con coerenza, diventando “testimonial”: dalle Amministrazioni Pubbliche alle Associazioni, dalle Scuole ai Centri Giovanili, dai Circoli NOI alle Feste Rock, dai mass-media locali ai network nazionali. Per tale occasione si è organizzato, il 30 Marzo scorso, il Convegno “10 anni di meno alcol PIU’ GUSTO” dove si sono approfondite, con esperti del settore, tematiche inerenti la “prevenzione universale” in campo alcologico e la possibili- “Piccola serra” (Foto di Cesare Gerolimetto) tà di promozione della Campagna anche in altre realtà territoriali della nostra Regione e non solo. Si è svolta, inoltre, una tavola rotonda a cui parteciperanno alcuni testimonial del Progetto. Riparte, quindi, la campagna “meno alcol PIU’ GUSTO” registrando, anche per l’edizione 2011, un ulteriore allargamento della “RETE” dei promotori di iniziative: 135 gli Enti, Associazioni, Gruppi, persone che hanno aderito (+14% rispetto al 2010) realizzando un totale di 203 giornate-evento (più di 6 mesi di attività !) che si avvicenderanno da Aprile ad Ottobre. Da quest’anno, grazie al progetto “Vera Festa con la Testa”, ben 25 sono le feste paesane che hanno deciso di offrire un momento di divertimento senza dimenticarsi della salute delle persone, in particolar modo dei giovani e della prevenzione degli incidenti stradali. Si tratta di 10 idee per promuovere, all’interno di una festa che prevede la somministrazione di alcolici, un messaggio di moderazione e consapevolezza nell’uso di alcol, nonché favorire stili di consumo “alternativi” che privilegino drinks e cocktails analcolici. Come per le passate edizioni, molto importante risultano le adesioni da parte delle scuole di ogni ordine e grado (+30% anche nel 2011), in quanto sono gli Enti educativi per eccellenza dove attuare progetti di educazione alla salute per i bambini e genitori, di corretta informazione sull’alcol per i giovani, nonchè di promozione di drinks analcolici nelle feste delle scuole, soprattutto laddove è prevista anche la presenza dei genitori. Si rafforza, inoltre, la sinergia attivata con il Progetto provinciale “Sballando-ballando” che, attraverso il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole superiori, offre una originale occasione di sano divertimento e “sballo”. Prosegue l’attenzione della campagna anche su “GUIDA e ALCOL”, che, per l’edizione 2011, ha portato all’aggiornamento delle rispettive comunicazioni grafiche. In tale ottica si rafforza la sinergia con il progetto “Scimmia al volante, pericolo costante” del Coordinamento Feste Rock di Vicenza in collaborazione con il Comune di Vicenza. Ricordiamo, infine, che tutti gli eventi sono gratuiti e si possono scaricare dal sito www.menoalcolpiugusto.it , dove è possibile prenotare anche il nuovo gadget 2011: la shopper “enjoy your choice”. Seguiteci su Facebook. 18 11-0190 Rivivere_48.indd 18 05/05/11 16:20 Notizie I finanzieri mettono la firma come donatori di organi Aido in caserma. Un’iniziativa organizzata dal Comando provinciale di Vicenza Nella sede del Comando provinciale della Guardia di finanza si è svolto un incontro tra il personale del corpo (circa 100 i militari intervenuti) ed i rappresentanti dell’Aido di Vicenza. Alla discussione - organizzata nel quadro della promozione delle iniziative orientate a tematiche di ampio interesse sociale - hanno partecipato, oltre ai comandanti provinciali della Guardia di Finanza, Col. Antonio Morelli, e del Nucleo Operativo, Ten. Col. Paolo Borrelli, Mar. Cristiano Barison e Alessandro Rapposelli, il presidente provinciale dell’Aido Bruno Zamberlan ed i dirigenti Giovanni Bianchi e Ugo Capraro, il primario di rianimazione dell’ospedale Pasquale Piccinni. Durante l’incontro, un ispettore del corpo ha inteso testimoniare un’intensa e commovente esperienza di recente vissuta, al riguardo, in ambito familia- re. L’iniziativa si è rivelata utile, tra l’altro, al fine di fornire agli interessati le necessarie informazioni sia sull’importanza della donazione quale opportunità per salvare la vita a chi non ha altre possibilità di sopravvivenza sia sulle modalità attraverso le quali esprimere il proprio consenso alla donazione. L’attività di sensibilizzazione permette, infatti, oltre che di mantenere alta l’attenzione sul tema della solidarietà, anche di conoscere gli aspetti clinici, tecnici e normativi del prelievo e del trapianto di organi, per poter effettuare una scelta maturata e consapevole. A seguito delle indicazioni fornite dai relatori molti militari hanno già espresso, sottoscrivendo i moduli ufficiali, il consenso alla donazione dei propri organi. Italiani creano la prima retina artificiale organica Una retina artificiale perfettamente funzionante, compatibile con i tessuti circostanti grazie a inserimenti di materiale organico. E’ quanto messo a punto dal Dipartimento di Neuroscienze e Neurotecnologie (NBT), dal Centro di Nanoscienze e Tecnologie dell’Istituto Italiano di Tecnologia, e dal Dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano, autori dell’importante scoperta. La premessa che ha guidato il gruppo è stata la ricerca di una soluzione ai problemi legati al malfunzionamento della retina umana. La retina è composta da un insieme di fotorecettori neuronali, chiamati coni e bastoncelli, capaci di captare i segnali luminosi, trasformarli in impulsi elettrici che vengono trasportati al cervello attraverso il nervo ottico. Mancanze, difetti o patologie di questi fotorecettori portano a conseguenze più o meno gravi e debilitanti, dal daltonismo alla cecità. Il gruppo di lavoro è riuscito a creare una retina artificiale in grado di sostituire questo tessuto e le sue funzioni. In questo modo, la stimolazione luminosa dell’interfaccia provoca l’attivazione dei neuroni, mimando il processo a cui sono deputati i fotorecettori presenti nella retina. Il campo delle bio-nanotecnologie studia la possibilità di creare materiali artificiali che possano sostituire i tessuti umani. Tra le maggiori sfide in questo campo, così nuovo e multidisciplinare, si trova la capacità di rendere il materiale artificiale compatibile sia con i tessuti collegati a esso, sia con i tessuti circostanti l’impianto, limite posto dai materiali inorganici come i metalli e il silicio. “L’utilizzo di questo materiale organico semiconduttore è stato decisivo nel superare diversi problemi, afferma Guglielmo Lanzani del CNST. Il fatto di essere organico lo rende soffice, leggero e flessibile, garantendo una buona biocompatibilità ed evitando complicazioni ai tessuti circostanti. Inoltre, essendo un polimero semiconduttore, ha la capacità di trasmettere impulsi elettronici e ionici senza una grande dispersione di calore, che potrebbe causare diversi danni al sistema nel suo complesso”. (da Fatti e Cifre, CNT, febbraio 2011) Gli organi viaggiano sul Frecciarossa “da Pradipaldo” (Foto di Cesare Gerolimetto) La corsa contro il tempo che accompagna ogni intervento di trapianto 19 11-0190 Rivivere_48.indd 19 05/05/11 16:20 Notizie d’organi, da oggi potrà contare su un nuovo alleato: il treno. Hanno viaggiato, per la prima volta, su un treno Frecciarossa due reni destinati al trapianto. Il rene prelevato a Napoli è arrivato a Bologna, dove è stato eseguito l’intervento su un 47enne, mentre l’altro rene è stato prelevato a Trento e trapiantato a Modena su un 56enne. I due interventi hanno dato il via al programma nazionale di trapianto di rene in pazienti di difficile trapiantabilità, lanciato ieri dalla rete nazionale dei trapianti. Il programma, fortemente voluto dal Centro Nazionale Trapianti, rappresenta un concreto passo in avanti nella risposta terapeutica offerta ai pazienti con elevatissime problematiche immunologiche e per questo in attesa da molti anni. Entrambi i riceventi, infatti, erano in lista d’attesa da oltre 10 anni. Nella nota diffusa, i responsabili ringraziano in primo luogo le famiglie dei donatori, che con grande generosità compiono un gesto di immenso valore umano e sociale, e inoltre Trenitalia S.p.A. per aver messo a disposizione un Frecciarossa, “permettendo di contenere i tempi di realizzo dell’intervento”. Il treno ad alta velocità che collega Napoli a Milano Malpensa permette di coprire la tratta Napoli-Bologna in poco meno di 4 ore. “Cervo nella tormenta” (Foto di Roberto Costa) Il team fu guidato da Joseph Murray che poi ha vinto il premio Nobel. L’operazione ha dimostrato che i trapianti erano possibili e ha portato a migliaia di altri trapianti di reni di successo, e dopo ha portato al trapianto di altri organi. “Prima dell’operazione di Ronald Lee Herrick medici di tutto il mondo avevano provato a effettuare trapianti, ma senza successo”, ha detto Murray, che ha continuato a svolgere altri 18 trapianti tra gemelli identici. “Questa operazione ha ringiovanito l’intero campo dei trapianti”, ha detto Murray, 91 anni, che vive a Wellesley, nel Massachusetts. “C’erano altre persone che studiavano i trapianti in quattro o cinque paesi diversi, ma il fatto che ha funzionato così bene con i gemelli identici è stato uno stimolo enorme”. Trapianti: morto il primo donatore di rene da vivente L’operazione Cervo nella tormenta: pionieristica avvenne la foto che vince il 56 anni fa, il 23 “Rigoni Stern” dicembre del 1954 Asiago: Il 1°concorso E’ morto all’età di 79 anni Ronald bandito dal Cai Lee Herrik: il primo essere umano che ha salvato la vita a un’altra persona donando un proprio organo. L’uomo che ha donato un rene a suo fratello gemello di 8 anni, nel primo trapianto al mondo di organo che ha avuto successo, è deceduto negli Stati Uniti. Roberto Costa già premiato dalla giuria di esperti con il gallo cedrone. È l’amico Roberto Costa di Asiago, che da anni dona a Rivivere le sue splendide foto, il vincitore del trofeo Mario Rigoni Stern per la fotografia naturalistica indetto dal Cai. Il successo è stato decretato dal giudizio popolare espresso dai frequentatori della mostra itinerante che ha portato 65 scatti in 10 diverse località del Veneto nell’ultimo anno. Una mostra che ha visto quasi 20 mila frequentatori, a dimostrazione dell’interesse della fotografia naturalistica. Il concorso, istituito dal Comitato scientifico veneto friulano giuliano del Cai, era dedicato ai grandi animali selvatici delle montagne italiane. Quasi 150 foto sono state inviate, da cui sono state selezionate le 65 che hanno fatto parte della mostra. Nell’inverno scorso una giuria di esperti aveva già assegnato il premio tecnico a Roberto Costa per uno scatto che ritraeva un gallo cedrone durante il rito di corteggiamento. Ora il pubblico, con 793 schede su quasi 12 mila, ha confermato il fotografo ma non l’opera premiando lo scatto di un cervo nella tormenta. Con l’assegnazione del trofeo il Comitato scientifico ha dato il via anche al 2° concorso fotografico “Mario Rigoni Stern”. Il tema questa volta sarà “Arboreo Salvatico”, ovvero alberi e boschi delle montagne italiane. G.R. Le due foto “Il gallo cedrone” e “Il cervo nella tormenta” sono già state pubblicate in Rivivere ai numeri 36/2005 e 45/2009. Congratulazioni vivissime, Roberto. 20 11-0190 Rivivere_48.indd 20 05/05/11 16:20 Ricordo RICORDIAMO I NOSTRI DONATORI E AMICI deceduti da novembre 2010 ad aprile 2011 (*): Argentin Maria Grazia - Schiavon Berti Virtuosa Maria - Zugliano Bertolin Roberto - Molvena Bertozzo Livio Settimo - Bassano – San Lazzaro Biolo Giovanni - Arzignano Bontorin Cesario - Romano d’Ezzelino Ceccato Claudia - Dueville – Vivaro Comin Adriana - Rosà Dalla Pozza Roberto - Costabissara Dalla Vecchia Giovanni - Vicenza – Circ. 5 Dal Molin Sabrina - Crespadoro Donà Ernesto - Dueville Ferraro Maria Cristina - Bolzano Vic. Gasparin Paolo - Costabissara Gavin Tiziano - Grantorto Pd Guarda Matteo - Montebello Vic. Guazzo Andrea - Romano d’Ezzelino Lotti Gianfranco - Arcugnano Marchesin Edvige - Vicenza – Circ. 5 Mecenero Rosanna - Arzignano Nervo Moreno - Valli del Pasubio Peron Antonio - Marano Vic. Pertile Primo - Caltrano Poli Alessia - Montebello Vic. Rigotto Caterina - Zanè Tamiello Lino - Quinto Vic. Terzo Virgilio - Lugo di Vicenza Vescovi Ennio - Asiago - Camporovere Volpato Marco - Lonigo Zampese Giuseppe - Lusiana – S.Caterina Bertolin Roberto Molvena Ceccato Claudia Dueville – Vivaro Berti Virtuosa Maria Zugliano Dalla Pozza Roberto Costabissara Bertozzo Livio Settimo Bassano – San Lazzaro Dal Molin Sabrina Crespadoro Biolo Giovanni Arzignano Donà Ernesto Dueville Bontorin Cesario Romano d’Ezzelino Ferraro Maria Cristina Bolzano Vic. *Agli altri – circa 200 nello stesso periodo – donatori di organi, cornee o tessuti, di cui non conosciamo i nomi, una preghiera ed un grazie! Nota della redazione: Ai sensi del D.Lgs nr. 196/2003 (ex L. 675/1996) e della L. 91/1999 si precisa che le informazioni riportate in questa rubrica sono state desunte dalla stampa locale o fornite direttamente dalle famiglie dei donatori. 21 11-0190 Rivivere_48.indd 21 05/05/11 16:20 Ricordo Gavin Tiziano Grantorto Pd Guarda Matteo Montebello Vic. Guazzo Andrea Romano d’Ezzelino Lotti Gianfranco Arcugnano Marchesin Edvige Vicenza – Circ. 5 Mecenero Rosanna Arzignano Peron Antonio Marano Vic. Poli Alessia Montebello Vic. Rigotto Caterina Zanè Tamiello Lino Quinto Vic. Terzo Virgilio Lugo di Vicenza Vescovi Ennio Asiago - Camporovere Volpato Marco Lonigo Zampese Giuseppe Lusiana – S.Caterina 22 11-0190 Rivivere_48.indd 22 05/05/11 16:20 A un Amico Addio a Romano Muttin, presidente del Gruppo di Marostica Il pomeriggio del 18 aprile stavo mettendo giù alcune note nella rubrica “Vita dei Gruppi”, concernenti l’ultima assemblea del Gruppo Aido di Marostica, che si è svolta domenica 20 febbraio. Mi chiama il Vicepresidente Roberto Giacomazzi per comunicarmi la ferale notizia. Il presidente Muttin aveva subito in mattinata un grave incidente stradale e a nulla era valso il lungo intervento chirurgico al San Bassiano per tentare di salvargli la vita. Romano ha donato le cornee e tutto quello che gli è stato possibile. Romano Muttin è stato dirigente dell’Aido Vicentina per molti anni: dal 10 marzo 2004 è stato presidente del Gruppo di Marostica e dal 2008 consigliere provinciale. Sempre partecipe ed appassionato alle iniziative dell’Aido, la quale, una volta in pensione, ha ritenuto il suo reale ed autentico scopo di vita. Alla signora Teresina, che lo accompagnava con dedizione dovunque, e a tutti i Famigliari, il cordoglio più profondo di tutta l’Aido Vicentina e ai tanti chi gli hanno voluto bene. Anche partecipando numerosissimi all’estremo saluto nella sua chiesa di S. Antonio Abate. Ciao, Romano. Bruno Giovanni Dalla Vecchia è andato avanti E’ andato avanti il comm. Giovanni Dalla Vecchia, presidente per alcuni anni della sezione alpini di Vicenza. Aveva 90 anni. Era una figura assai nota in città, anche per essere stato funzionario della Banca Popolare di Vicenza, nella centrale Contrà Porti, di fronte alla mia sede di lavoro. Nel 1986 ha assunto l’incarico di presidente della Sezione ANA di Vicenza riuscendo, grazie ad una forte determinazione, ad organizzare nel maggio del 1991 la 64ª adunata nazionale, che ha regalato giornate indimenticabili di emozioni e di partecipazione della città e della provincia. Era la prima volta che l’adunata si faceva a Vicenza, pur avendo aperto nel 1920 con il Pellegrinaggio sull’Ortigara e ripreso nel 1948 a Bassano del Grappa, dopo la guerra. Per sfatare preoccupazioni e riserve che avevano resistito per quattro decenni, Giovanni aveva bisogno di tutto l’appoggio non solo dei suoi alpini, ma in modo incondizionato anche dall’Amministrazione Comunale di Vicenza, rappresentata dal sindaco Antonio Corazzin e dall’assessore delegato Bruno Zamberlan, che insieme a lui firmarono la lettera di richiesta. Le giornate dell’11 e 12 maggio, indimenticabili di emozioni e di partecipazione della città e della provincia, le hanno dato – al di fuori della famiglia – la gioia più grande della sua vita. Quattro mesi dopo, il 7 e 8 settembre, la stessa organizzazione, coordinata dalla Chiesa Vicentina, ha operato per preparare la prima visita di un Papa a Vicenza, Giovanni Paolo II – Karol Wojtyla -, che il 1° maggio 2011 salirà agli onori dell’altare. I due eventi sono nella memoria dei vicentini e della nostra città. Ciao e grazie, Giovanni, anche per l’adesione ed il sostegno che hai dato all’Aido. Bruno Thiene dice addio all’alpino e donatore Matteo Miotto “Era alpino. Era vicentino di Zanè e frequentava la parrocchia dei Cappuccini della Madonna dell’Olmo di Thiene. Era un ragazzo d’oro. Possedeva valori forti. Amava la famiglia. La divisa e l’Italia». Si chiamava Matteo Miotto: i suoi amici con la penna nera, quelli del plotone esploratori, così lo hanno voluto ricordare. A giugno dello scorso anno, quando la partenza per la missione di pace in Aghanistan era ormai imminente, Matteo, tra gli impegni ed il fermento dei preparativi, aveva trovato il tempo per un gesto d’altruismo. Era iscritto al locale gruppo della Fidas e all’Aido: pochi giorni prima di prendere il volo e conscio che poi per sei mesi non avrebbe più potuto recarsi all’ospedale per il prelievo periodico, aveva deciso di donare il sangue. Il 4 gennaio sono state celebrate le esequie nel duomo di Thiene, con la partecipazione di almeno duemila alpini e di tanti gagliardetti delle associazioni. “Arrivato in Afghanistan aveva meravigliato tutti citando don Gnocchi e dicendo: Ora dobbiamo stare in prima linea. Timido, discreto, ma pronto ad agire. Forse per questa sua disponibilità era così amato e stimato da tutti”: così lo ha ricordato mons. Livio Destro. E’ il pensiero di tutti noi che rivolgiamo ai genitori Anna e Francesco, con le condoglianze più sentite. La redazione 23 11-0190 Rivivere_48.indd 23 05/05/11 16:20