berra – ospitalese 5 – 2
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berra – ospitalese 5 – 2
Domenica 13 ottobre BERRA – OSPITALESE 5–2 BRUTTA PRESTAZIONE DA DIMENTICARE * CINQUE GOL SUBITI DA UNA SQUADRA IRRICONOSCIBILE E BRUTTO SPETTACOLO OFFERTO AI TIFOSI * RESPONSABILITA’ DA DIVIDERSI EQUAMENTE TRA SQUADRA E PANCHINA * SERVE SUBITO IL RISCATTO CAMPIONATO SECONDA CATEGORIA GIRONE O 2013-14 Berra - Ospitalese Laghese - Ostellatese Molinella F.C - Quartiere Pontelangorino - Argenta Roese - Bosco S. Giovannese - Ol. Quartesana San Nicolò - Dogatese 5-2 3-1 2-0 2-2 0-0 1-2 2-2 marcatori Maiani, Tessarin Ospitalese: Kalogeropoulos, Vanni, Mazarese (66' Bandiera), Zama, Bosi (46' A. Mainardi), Bonomo, Cappello M., Brunelli, Mainardi P. (37' Cappello A.), Tessarin, Maiani a disp: Mazzoni, Ciampagna, Pazi, Muto All. Brancalion La cronaca della partita su http://lospitales.blogspot.it/ Kalogeropoulos: Non prendeva cinque gol dal campionato esordienti 2006-07 e questo lo fa andare su tutte le furie. Vorrebbe fare giustizia sommaria coi responsabili di tale disonore ma dopo la doccia si calma, si cala il berretto in testa e se ne va . Vanni: Cerca di arginare con tutta la sua veemenza le incursioni del forte e veloce giocoliere che si aggira dalle sue parti ma viene impallinato subito. Da allora vive poco sereno e cerca di limitare i danni contenendosi alquanto nella fase offensiva. Mazarese: Il ragazzino cerca di mostrare tutta la sua grinta e determinazione ma davanti all’irruenza degli avversari riesce a combinare ben poco di costruttivo. Viene sostituito per motivi tattici ma questo non lo rende felice. (66’ Bandiera): Mossa della disperazione per riagguantare il risultato. Tutto inutile perché viene inserito in un ambito divenuto confuso e inconcludente. Non può certo fare miracoli. Zama: Partita dubleface , primo tempo nel mezzo a dettare i ritmi per cercare il pareggio, secondo non proprio all’altezza quando è richiamato al centro della difesa per rimpiazzare Bosi. E’ incerto in qualche uscita e viene infilzato dagli avversari Bosi: Partenza non brillante forse frenato dai dolori per i quali si fa massaggiare negli spogliatoi da Uva. Premonizione che si avvera alla fine del primo tempo, speriamo sia niente di grave. (46’ A. Mainardi): Accomodatosi in panca nel primo tempo con la tuta vintage dell’Ospitalese di diversi anni fa, si fa trovare pronto ad entrare in un difficile momento. Mai pericoloso non riesce a gestire al meglio la superiorità numerica. Bonomo: La roccia della difesa questa volta viene intaccata da interventi duri e rudi verso le sue articolazioni inferiori. Si riprende anche quando prende una botta alla testa ma a lungo andare risente della faticosa giornata. M. Cappello: L’altro ragazzino turbolento questa volta si manifesta in un processo tattico che lo porta a girare per tutto il campo ritrovandosi a far la punta. E’ comunque involuto sembrando confuso in parecchie occasioni. Brunelli: Deve essersi alzato col piede sbagliato perché non ne azzecca una che una, in più manifesta il suo sconforto verso un arbitro tra i più permalosi che almeno non lo sanziona. Termina la partita in evidente disagio e poco lucido. P. Mainardi: Fino a che la squadra non adotterà un modulo per favorire le sue caratteristiche resterà prigioniero della morsa dei difensori di turno. E’ difficile reggere l’urto con una difesa bene organizzata. Sacrificato per sfruttare la superiorità numerica esce prima la fine della frazione. (37’ A. Cappello): Immesso nello scacchiere del centrocampo dovrebbe razionalizzare il gioco e consentire al fratello di giostrare in attacco. Non da i frutti sperati e si ritrova soprattutto a difendere. Tessarin: Movimento e partecipazione al gioco vanno bene, quando viene imbeccato sulla profondità è murato dalla difesa oppure non è mai in situazioni da far male. Guadagna tuttavia buone punizioni e anche il rigore finale che trasforma con sicurezza. Maiani: Parte dall’inizio e sembra ben stimolato dal clima della gara. Finalmente va a segno per la prima volta con precisa staffilata a mezza altezza. Poi col passare dei minuti si placa, forse i troppi rientri gli provocano difficoltà di resistenza. Per non infierire sulla opaca prestazione della squadra la redazione si esime dal mettere i voti in maniera nominale. Tuttavia li propone scrivendoli alla rinfusa per titolari panchina e allenatore.. Sarebbero questi: 4.5 * 5/6 * 4 * 5 * 5.5 * 5 * 4 * 4.5 * 4 * 5 * 5/6 * 5 * 5 * 4.5 * 5 Mazzoni: Resta stupefatto dalla grandinata che coinvolge il suo collega e gli è solidale nel finale di partita. Ciampagna: Resta in panchina ad incitare i compagni Pazi: Rimandato ancora una volta l’esordio, lui aspetta fiducioso. Muto: Si dimostra pronto ma gli eventi della gara gli precludono un eventuale ingresso All. Brancalion: Si dimostra tattico impulsivo e sanguigno. Quando vede la possibilità di far male, causa la superiorità numerica creatasi, rimodella la squadra. Ma un conto è la teoria e un conto la pratica. In campo non lo assecondano e viene sonoramente punito. UNA DELLE DUE NOTIZIE E’ FALSA Eddie Guerrero è vivo E’ stata una delle lettere più luminose del wrestling, un personaggio carismatico e coinvolgente, del tutto unico. Ritrovato morto nel 2005, si è presentato stamattina sotto i riflettori. Eddie Guerrero è vivo, e le sue dichiarazioni sono sconvolgenti. “Viva la Raza!”. E’ stato con queste parole che il campione di Wrestling mondiale, Eddie Guerrero, che nel 2005 era stato trovato morto nella sua camera d’ albergo da suo nipote, ha aperto la conferenza stampa di stamattina. Davanti allo sconcerto di chi non avevano alcun dubbio della sua morte e alle loro domande, ha dato una risposta semplice e sconvolgente allo stesso tempo: “Si, Eddie Guerrero è vivo. Pene finto all'antidoping, chiesta la squalifica per Licciardi La vicenda che vede coinvolto Devis Licciardi, siepista di Arcisate e tesserato per l'Aeronautica Militare - da cui si è dimesso - sorpreso a utilizzare un pene finto con urina "pulita" durante un controllo antidoping al termine di una gara podistica disputata a Molfetta a metà settembre. La notizia torna oggi d'attualità perché la procura antidoping del Coni ha deferito oggi l'atleta al Ttribunale Nazionale Antidoping e ha chiesto che venga squalificato per un periodo di due anni e sei mesi. Oltre a Licciardi il procuratore ha chiesto di sanzionare anche la sua fidanzata, Sara Malpetti, che ha ammesso l'acquisto del pene finto su un sito web specializzato e che avrebbe anche fornito l'urina che il siepista ha cercato di utilizzare nell'ambulatorio di Molfetta.