Qui - Centro Rapaci Asiff

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Qui - Centro Rapaci Asiff
LA SICILIA
8.
MARTEDÌ 24 APRILE 2007
Fatti
STATO
D’ALLARME
Dopo Fontanarossa . L’aeroporto
TRAGEDIA NEL TORINESE
catanese domenica è stato chiuso
per uno stormo di rondini
Bimba schiacciata
da un pesante portone
Uccelli troppo vicini
aereo rientra a Palermo
Volo Alitalia per Milano costretto a tornare indietro
LEONE ZINGALES
O UN PROGETTO PER LO SCALO DI CATANIA VENNE PRESENTATO DUE ANNI FA
PALERMO. Non si è resa necessaria la chiusura dell’aeroporto, come è accaduto domenica scorsa all’aerostazione «Fontanarossa» di Catania, ma uno
stormo di uccelli, ieri mattina, ha fatto scattare lo
stesso lo stato di allarme allo scalo palermitano di
Punta Raisi.
L’aeromobile Md-80 dell’Alitalia diretto a Milano
carico di passeggeri, oltre 150 persone, è rientrato
dopo a pochi minuti dal decollo, alle 13,02.
L’ufficio stampa ha reso noto che la decisione è
stata presa perché uno stormo di uccelli si è avvicinato al velivolo. L’Enav ha fatto sapere che non è
scattata alcuna procedura di emergenza ma soltanto lo stato d’allarme.
«Ci hanno detto che saremmo dovuti tornare indietro – ha detto l’onorevole Giusto Catania, europarlamentare del Prc, che si trovava a bordo dell’aereo – dopo pochi minuti dalla partenza». A bordo c’era
anche una scolaresca palermitana (liceo linguistico) che
era diretta a Bordeaux (Francia) per l’annuale viaggio d’istruzione all’estero. I passeggeri sono stati fatti scendere a
terra e sono poi ripartiti nel
primo pomeriggio.
Che cosa è accaduto? Uno
stormo di volatili si è avvicinato pericolosamente all’aeromobile. Forse il comandante del velivolo ha temuto che
un uccello si fosse infilato
dentro ad uno dei reattori. Circostanza che è stata
poi scartata, dopo che i tecnici dello scalo palermitano hanno ispezionato da cima a fondo l’apparato
tecnico-motoristico del velivolo.
Due giorni fa la direzione dell’aeroporto catanese di Fontanarossa era stata costretta a chiudere per
circa un’ora lo scalo etneo per la massiccia presenza di rondini sulle piste e nei prati circostanti. Sia i
funzionari che gli addetti dell’aeroscalo catanese
non ricordavano, a memoria d’uomo, una chiusura
dell’aeroporto Fontanarossa determinata da tale
motivazione. Il rischio che i volatili potessero entrare in contatto con i motori degli aeroplani in fase di
atterraggio o durante il decollo era molto forte. E
anche il comandante del volo Palermo-Milano ha
preferito non rischiare ed è rientrato per consentire l’ispezione dei reattori.
Falchi come «vigilantes» delle piste
LE LINEE GUIDA DEL’ENAC
Sebbene il rischio di collisione tra uccelli e aerei resti
comunque molto limitato, i cosiddetti «bird strike»
comportano comunque ingenti costi all’industria
aeronautica, per milioni di euro all’anno in tutto il
mondo. Ecco perché oggi questo problema viene
affrontato con grande energia e despendio di risorse
dalle autorità preposte. L’Enac (l’Ente che gestice
l’aeronautica civile in Italia) nella direttiva del 20
maggio 1999 sulle «procedure da adottare per la
prevenzione dei rischi di impatto con volatili negli
aeroporti», d’intesa con la BSCI (la
commissione italiana sul bird strike), stabilisce
le linee guida da seguire per contrastare questo
fenonemo e impone la costituzione presso gli
aeorporti di speciali reparti che si occupino di
monitorare la presenza di volatitili e del loro
eventuale allontanamento. Fra le cose più
importanti sottolineate dall’Enac c’è il
controllo della fauna, che prevede, tra l’altro la
progressiva scomparsa di ogni elemento
suscettibile di attrarre volatili (alberi, pozze
d’acqua, cespugli, arbusti, ecc.) nelle aree
circostanti le aree di manovra degli aeromobili;
l’eliminazione o il controllo di discariche, rifiuti
alimentari ecc. Fondamentali anche i rimedi
per allontare i volatili: vi sono diversi mezzi di
disturbo e di allontanamento incruenti, fissi o mobili;
tra questi si segnalano gli artifizi pirotecnici, le armi da
fuoco con munizioni a salve, i richiami bioacustici
(distress call), i cannoni a gas propano, i generatori di
suoni ad alta frequenza, i falchi addestrati, alcuni cani
da pastore (border collie), ecc.
AEROPORTI A MAGGIOR RISCHIO
Roma Fiumicino
Milano Malpensa
Milano Linate
Genova Sestri
Venezia Tessera
Ronchi Dei Legionari
Napoli Capodichino
Palermo Puntaraisi
Catania Fontanarossa
Cagliari Helmas
Bari Palese
Olbia
Alghero Fertilia
Ancona Falconara
dare, e non ha le controindicazioni che
invece comportano onde elettromaCATANIA. «Gendarmi» con becco aguzzo, gnetiche e pesticidi eventualmente
vista acuta e ampie ali a protezione de- usati per fronteggiare questo problegli spazi aerei vicini alle piste degli ae- ma». Sulla questione, in effetti, i pareri
reoporti. In alcuni scali, tra cui Milano sono diversi. La stessa tecnica, in misuLinate e il Marco Polo di Venezia, i falchi ra molto ridotta, viene peraltro adope«difendono» motori e turbine degli ae- rata dallo stesso responsabile dell’Accarei in fase di atterraggio o decollo dalle demia siciliana falconieri a «protezioeventuali pericolose intrusioni di vola- ne» dei depositi alimentari di un grostili quali gabbiani e rondini.
so centro commerciale nella zona delUn sistema di difesa «naturale», per la Plaia. Qui il rischio, diverso e per
allontanare dal sedime aeroportuale i molti versi minore, è quello che i covolatili che avvicinandosi
lombi vengano attirati datroppo agli aerei rischiano
alimenti, ma la sem«E’ una difesa gli
di venire aspirati dai moplice presenza di un paio
tori recando enormi dan- naturale, i rapaci di falchi all’ingresso semni, oltre a ritardare arrivi e
avere in questo caso
non uccidono bra
partenze. Il maestro Agapiù efficacia di un esercito
tino Grillo, dell’Accadegli altri volatili di vigilantes. «Per protegmia Siciliana Falconieri,
l’area di un aeroporto
perché hanno gere
aveva presentato un paio
- aggiunge Agatino Grillo d’anni addietro ai responsi può ricorrere anche a
delle protesi
sabili dello scalo catanese
falchi di diversa specie in
sugli artigli»
di Fontanarossa - bloccato
base alla difesa necessaper un’ora domenica matria. Per scoraggiare i gabtina da uno stormo di rondini - un pro- biani vanno bene i falchi Astore, per la
getto per l’allontanamento dei volatili loro capacità di volare a quote basse,
dal sedime aeroportuale, senza avere mentre per rondini e sparvieri sono inperò risposta. Un sistema basato ap- dicati i falchi pellegrini, piccoli e veloci.
punto sull’azione di «controllo» dei fal- Negli aeroporti in cui sono stati «inchi, uccelli che per loro istinto natura- gaggiati» i falchi stanno su un piccolo e
le sono portati ad aggredire, e dunque anatomico supporto circolare al quale
a tenere lontani i volatili che dovessero sono assicurati da una cordicella. Una
avvicinarsi alla pista. «Il progetto che ho volta al giorno, anche se non c’è necespresentato per la difesa dello scalo di sità operativa, il falconiere fa volare a
Fontanarossa - precisa Grillo - non pre- turno ogni uccello. In caso di avvistavede in alcun modo l’effettiva aggres- menti di volatili il falconiere allerta il
sione dei falchi addestrati ai volatili falco di servizio, s’avvicina al punto di
troppo vicini alla pista, in quanto gli ar- sosta e libera il rapace in caccia, che eftigli dei rapaci sono coperti con protet- fettua la sua azione dissuasiva. Se mai
tori e resi dunque inoffensivi. Però l’a- un falco voleggiasse in futuro a difesa
zione di allontanamento resta efficacis- del nuovo aeroporto di Catania, sarebsima, creando nel tempo una sorta di be felice che lo scalo portasse il nome di
recinto naturale nell’area da salvaguar- Angelo D’Arrigo.
CESARE LA MARCA
LA SETTIMANA DELLA SICUREZZA. In Italia il 44% dei sinistri si registra nei fine settimana. Documento Onu
Incidenti stradali, un’ecatombe mondiale
ROMA. L’obiettivo è ambizioso: dimezzare il numero delle vittime degli incidenti stradali nel 2010. Un appello ai capigruppo del Parlamento e ai singoli parlamentari perchè venga approvato nel minor tempo possibile il disegno di legge
sulla sicurezza stradale è stato fatto dal
ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, in occasione dell’inizio della settimana sulla sicurezza stradale.
INCIDENTI PRIMA CAUSA MORTE TRA
GIOVANISSIMI. I dati forniti ieri in occasione dell’apertura della settimana mondiale dell’Onu, parlano chiaro: gli incidenti stradali sono la prima causa di
morte per i giovani di età compresa tra i
15 e i 19 anni. Diventano la seconda causa di morte per i bambini tra i 10 e i 15
anni e per gli uomini tra i 20 e i 25 anni.
Questi i dati contenuti nel rapporto dell’Oms. Ogni anno sono circa 1,2 milioni le
persone che muoiono nel mondo per incidenti stradali.
IN ITALIA.Secondo i dati Aci, nelle notti tra il venerdì e il sabato si conta il 44%
dei sinistri registrati settimanalmente
nelle ore notturne, con un indice di mortalità doppio rispetto alla media. Durante le notti del week-end si registra sulle
strade un morto ogni 75 minuti e il dato
è più allarmante se si considera che in
quelle fasce orarie si concentra solo il 4%
del traffico. Le cause più ricorrenti per i
giovani sono la velocità (15%), la distrazione (8%) e il mancato rispetto della segnaletica (6%).
Campagna stampa dell’Onu
per la sicurezza stradale
ESCALATION VITTIME SU DUE RUOTE.
Dall’inizio dell’anno, nei giorni del fine
settimana in Italia, sono stati 152 gli in-
cidenti mortali che hanno coinvolto veicoli a due ruote su 478 totali, pari al
31,8%. Lo ha rilevato il presidente dell’Associazione sostenitori della polizia stradale (Asaps), Giordano Biserni.
DICHIARAZIONE GIOVANI DEL MONDO. Quattrocento giovani di tutto il mondo, riuniti in Assemblea sotto l’egida dell’Onu, si sono impegnati ieri a Ginevra a
fare uso delle cinture di sicurezza , indossare il casco, a non guidare dopo aver assunto bevande alcoliche, ad astenersi da
ogni eccesso di velocità. In una dichiarazione approvata in occasione della Settimana mondiale della Sicurezza Stradale
, la giovane Assemblea ha rivolto un appello ai coetanei di tutto il mondo affinchè agiscano per porre fine alla strage».
TORINO. Una bimba di 6 anni è morta l’altra sera
a Torino schiacciata da un pesante portone di
legno. La disgrazia è avvenuta a Candiolo, un
paese a pochi chilometri da Torino. La vittima è
Chiara Villata, che con il padre Giampaolo, 42
anni, la madre e un fratellino di 8 anni, abitava
in una antica cascina alle porte di Candiolo. Si
tratta di un complesso storico, che all’interno
ha un grande cortile. Verso le 21, Chiara stava
giocando al pallone col fratellino, quando
all’improvviso una delle due ante del grande
portone d’ingresso, del peso di circa 6 quintali,
si è staccata dai cardini ed è caduta al suolo.
Chiara è rimasta investita in pieno. Sono stati
avvertiti i vigili del fuoco e il 118. I primi hanno
sollevato il portone estraendo la bimba. Inutile,
purtroppo, la corsa all’ospedale.
IN PROVINCIA DI VENEZIA
Piccina di due anni
annega nella piscina
VENEZIA. Tragedia a Spinea, in provincia di
Venezia. Una bimba di due anni è annegata in
una piscina. Il fatto è accaduto all’ora di pranzo
in una casa privata. Secondo quanto ricostruito
dai carabinieri intervenuti sul posto, la bimba
stava giocando con la mamma quando, al
sopraggiungere di un conoscente, è sfuggita al
controllo e si è allontanata. La tragedia si è
consumata in pochi attimi: la piccina si è
avvicinata alla piscina del giardino ed è caduta
annegando quasi subito. All’arrivo della
mamma, accortasi della scomparsa della
figlioletta, la piccola aveva già ingurgitato
molta acqua; immediato l’intervento
dell’ambulanza, ma la piccina è spirata mentre
i sanitari tentavano di soccorrerla.
OGGI IN CONSIGLIO MINISTRI
Immigrati, la riforma
in dirittura d’arrivo
ROMA. Semplificazione delle procedure per
ottenere il permesso di soggiorno, possibilità di
entrare per cercare lavoro iscrivendosi ad
apposite liste o attraverso una Banca dati di
raccolta delle richieste e delle offerte, nuove
regole per i Cpt che non scompaiono ma
cambiano radicalmente e nuove regole per i
minori. Sono alcune delle novità più interessanti
del ddl Ferrero-Amato sull’immigrazione, che
oggi sarà probabilmente approvato dal Consiglio
dei ministri. Il testo è pronto, restano da limare la
questione dell’autosponsor (cioè la possibilità di
entrare in Italia per cercare lavoro garantendo di
avere le risorse per il sostentamento), le liste di
collocamento all’estero e la questione della
copertura finanziaria.
PAURA NEL NAPOLETANO
Esplode fabbrica fuochi
tre morti e 30 feriti
NAPOLI. Un boato fortissimo che ha fatto
tremare l’intera Gragnano per venti secondi:
«sembrava che fosse esploso il Vesuvio»,
raccontano i testimoni. Altri hanno pensato a
un attentato, altri ancora a un terremoto.
Invece a esplodere è stata una fabbrica di
fuochi d’artificio che si trova sulla statale per
Agerola, fortunatamente lontano dal centro
abitato del paese del Napoletano.
Nell’esplosione, le cui cause sono ancora da
accertare, sono morte almeno tre persone: i
resti umani carbonizzati di alcuni di loro sono
stati recuperati a 200 metri di distanza dalla
fabbrica. Le vittime sarebbero il titolare
dell’azienda Aniello Novellino, il nipote
Alfonso Novellino, e un lavorante, Alberto
Tartaglione. Almeno 30 i feriti.
«SCOOP» DEL SETTIMANALE «CHI»
BLITZ DEI CARABINIERI DEI NAS IN UN’AZIENDA ITTICO-CONSERVIERA DI BAGHERIA
Tonno al mercurio: maxi-sequestro nel Palermitano
PALERMO. Tonno al mercurio nel Palermitano: circa 14.500 confezioni di pesce
inscatolato, per un valore complessivi di
oltre 40 mila euro, sono state sequestrate in un’industria ittico-conserviera
a Bagheria dai carabinieri del Nas. Denunciato l’amministratore dell’azienda.
Dalle analisi di laboratorio è emerso
che il tonno conteneva una percentuale di mercurio superiore ai limiti consentiti. A Palermo, invece, in un deposito all’ingrosso di alimenti, sono stati sequestrati, sempre dai Nas, cinque quintali tra prodotti caseari, ittici e salumi,
L’ESPERTO
«Nel
Mediterraneo
ogni anno si
riversano
almeno 85
tonnellate di
metallo»
scaduti. Il valore della merce ammonta
a circa 10.000 euro.
Nel Mediterraneo ogni anno si riversano almeno 85 tonnellate di mercurio,
in parte per cause naturali e in parte per
l’attività dell’uomo. La stima è di Nicola
Pirrone, direttore dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico (Iia) del Cnr
di Rende (Cs). «Di mercurio nel Mediterraneo ce n’è parecchio – spiega Pirrone
–; una parte viene rilasciata dalle rocce
del fondo in seguito ad attività naturali, mentre l’altro fattore è l’attività umana, specialmente le centrali elettriche e
le discariche. È difficile distinguere i
due fattori, ma in totale ogni anno abbiamo stimato che 25 tonnellate si sciolgono in mare provenendo dall’atmosfera, e 60 vengono rilasciate dal fondo».
Il mercurio è particolarmente pericoloso perchè non viene espulso dall’organismo, ma si accumula nei tessuti. Questo fa sì che risalendo nella catena alimentare la quantità presente negli organismi marini aumenti progressivamente. «Più grosso è il pesce e più mercurio contiene – conferma il ricercatore
–. Inoltre le temperature più calde favo-
riscono la cattura del metallo da parte
del mare».
Il principio della bioaccumulazione
vale anche per l’uomo: sebbene sia molto difficile che mangiando pesce 2-3
volte alla settimana si riesca a raggiungere la soglia ritenuta pericolosa di 0,1
millesimi di milligrammo per chilo corporeo ogni 7 giorni, questo metallo rimane nell’organismo, e i suoi effetti si
manifestano a lungo termine. «L’esposizione al mercurio causa demenza, disordini neurologici e problemi ai reni e
al sistema cardiocircolatorio».
Barbara Berlusconi
aspetta un bambino
ROMA.Barbara Berlusconi aspetta un bambino.
Lo rivela il settimanale «Chi», diretto da Alfonso
Signorini, nel numero in edicola domani. La figlia
di Veronica e Silvio Berlusconi è quasi al termine
del suo terzo mese di gravidanza. «Siamo
davvero felici. Non ce lo aspettavamo, ma non
vediamo l’ora che arrivi», ha confidato Barbara
agli amici, secondo «Chi». Il suo rapporto con il
fidanzato Giorgio Valaguzza si
consolida, dunque,
nonostante la giovane età di
entrambi e la distanza che li
tiene separati (lui lavora a
Londra in una finanziaria, lei
vive a Macherio ma spesso lo
raggiunge).