Burundi - Focsiv

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Burundi - Focsiv
CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI – Africa Centro Orientale 2014
SCHEDA BURUNDI - CISV
Volontari richiesti : N 2
SEDE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: NYABIKERE
INTRODUZIONE
FOCSIV è la più grande Federazione italiana di ONG che da oltre 40 anni lavora nei sud del mondo
realizzando progetti di cooperazione internazionale. Punto fermo di tutti gli interventi è stato ed è quello di
contribuire, attraverso il lavoro di partenariato e la promozione dell’autosviluppo, al superamento di quelle
condizioni di ingiustizia che potenzialmente sarebbero potuti essere, sono o sono stati fonte di conflitti e di
maggiori ingiustizie, costruendo percorsi di pace. Per dare continuità al lavoro di prevenzione dei conflitti
così intesi e volendo offrire la possibilità ai giovani italiani di sperimentarsi come operatori privilegiati della
solidarietà internazionale, Volontari nel mondo FOCSIV in collaborazione con l’Associazione Papa Giovanni
XXIII, la Caritas Italiana e il GAVCI ha presentato nel febbraio del 2007 all’UNSC il progetto madre “Caschi
Bianchi” che intende collocare la progettualità relativa al servizio civile all’estero come intervento di
costruzione di processi pace nelle aree di crisi e di conflitto (armato, sociale, economico, religioso, culturale,
etnico…) con mezzi e metodi non armati e nonviolenti, attraverso l’implementazione di progetti di sviluppo. I
conflitti infatti trovano terreno fertile dove la povertà è di casa, dove i diritti umani non sono tutelati, i processi
decisionali non sono democratici e partecipati e dove alcune comunità sono emarginate. Il presente progetto
di servizio civile vuole essere una ulteriore testimonianza dell’impegno della Federazione nella costruzione
della pace nel mondo e vuol far sperimentare concretamente ai giovani in servizio civile che la migliore
terapia per la costruzione di una società pacificata è lottare contro la povertà, la fame, l’esclusione sociale, il
degrado ambientale; e che le conflittualità possono essere dipanate attraverso percorsi di negoziazione,
mediazione e di riconoscimento della positività dell’altro.
DESCRIZIONE DEL CONTESTO SOCIO POLITICO ED ECONOMICO DEL PAESE DOVE SI REALIZZA
IL PROGETTO:
BURUNDI
Il Burundi, prima colonia tedesca e in seguito belga, ha raggiunto l’indipendenza nel 1962. Dal 1966 è una
repubblica presidenziale ma la vita politica del paese è stata travagliata, segnata da colpi di stato e guerre
etniche: infatti i militari tutsi consolidarono il loro potere sulla maggioranza della popolazione, di etnia hutu,
reprimendo con la forza ogni tentativo di ribellione. L’apice del conflitto fu nel 1972, quando, col pretesto di
un tentativo di colpo di stato hutu, il governo si rese responsabile del genocidio più grande della storia del
Burundi. Vi fu una strage selettiva di tutti i quadri hutu a tutti i livelli: amministratori, magistrati, insegnanti,
militari, religiosi. Le vittime furono 400.000 e 500.000 i profughi costretti a fuggire nello Zaire e in Tanzania.
A questo episodio seguirono una serie di colpi di stato, prima di arrivare, nel 1993, al primo presidente eletto
democraticamente, l’hutu Melchior Ndadave, che venne però assassinato appena 100 giorni dopo l’inizio del
suo mandato, nell’ottobre 1993. L’episodio innescò una violenta guerra tra le etnie Hutu e Tutsi, che in 12
anni causò più di 200.000 morti, 140.000 di sfollati e 48.000 rifugiati nei paesi limitrofi. La risoluzione ONU
1545 del maggio 2004, visto il proseguire dei combattimenti, stabilì la costituzione della missione United
Nations Operation in Burundi (UNOB) con l'invio di forze di peace-keeping per supportare i processi di
democratizzazione. Un accordo di condivisione del potere tra le due etnie permise da un lato di approvare
con referendum la nuova costituzione e, dall’altro, l’elezione, nel 2005, di un governo condiviso guidato dal
presidente attualmente in carica Nkurunziza. Secondo quanto fu stabilito dagli accordi di pace le cariche
istituzionali sono ripartite per il 60% agli hutu e per il 40% ai tutsi. Tuttavia il presidente Pierre Nkurunziza si
è rivelato inadatto al ruolo, per il coinvolgimento in scandali e per aver tenuto atteggiamenti dittatoriali. Il
governo inoltre non riesce ad affrontare il problema dell’impunità delle forze armate: nel 2011 è stata
proposta una legge per l’istituzione di una Commissione per la Verità e la Riconciliazione, che indaghi sui
crimini contro l’umanità commessi dal 1962. La bozza legislativa, però, non prevede l’istituzione di un
tribunale speciale.
Dal punto di vista economico, il Paese è fortemente dipendente dagli aiuti internazionali (42% del PIL).
Settore trainante dell’economia è l’agricoltura, in maggior misura di sussistenza, che impegna circa il 90%
della popolazione attiva. Lo sfruttamento delle risorse minerarie è fortemente limitato dall’assenza di
infrastrutture e il settore industriale è sottosviluppato.
Inoltre, l’instabilità politica e sociale hanno reso particolarmente difficile l’attuazione di riforme strutturali utili
per il miglioramento socio-economico del paese, che risultano disastrose: speranza di vita intorno ai 44 anni,
reddito pro capite poco sopra ai 600 dollari annui (a parità di potere d’acquisto), tasso di inflazione dell’8%,
povertà all’81,3%, mortalità infantile prossima al 7%, circa metà della popolazione analfabeta.
Particolarmente preoccupanti i dati riguardanti la sicurezza alimentare: il 58% della popolazione è
cronicamente malnutrita e solo il 28% è in condizione di sicurezza alimentare.
Il basso indice di sviluppo umano emerso dal Rapporto di UNDP del 2013, non è altro che il riflesso di
queste problematiche. Il Burundi si colloca al 178° posto, con un ISU dello 0,355.
Il Paese, infine, si trova a dover affrontare una sfida urgentissima: il tasso medio di deforestazione è di 64
km² l’anno e si stima che, mantenendo questo ritmo, le foreste burundesi spariranno in soli 29 anni. Ad ogni
modo, gli effetti sono già molto evidenti in termini di distruzione degli ecosistemi e cambiamenti climatici, che
si ripercuotono negativamente sulle condizioni di vita della popolazione.
DESCRIZIONE DELLE ONG E DEI PARTNER TERRITORIALI CHE COLLABORANO CON LE ONG:
CISV presente da anni nell’ambito della cooperazione allo sviluppo in alcuni paesi africani e dell’America
Latina, per promuovere lo sviluppo locale, la promozione della donna, la protezione dell’infanzia, l’istruzione
di base e la formazione professionale, con particolare riferimento alle comunità in ambiente rurale.
La CISV è presente in Burundi con continuità dal 1973 con azioni di vario genere, dalla formazione
professionale al sostegno di associazioni agro zootecniche, passando per progetti di riabilitazione di
infrastrutture (acqua, scuole, piste, ponti) nel periodo post emergenza.
Le prospettive per il triennio 2013 – 2015 vogliono rilanciare la presenza della CISV in Burundi
principalmente attraverso azioni su 3 assi d’intervento:
1. Sviluppo Rurale e Sicurezza Alimentare: rafforzamento e professionalizzazione delle organizzazioni
contadine, sviluppo di filiere - es. riso –, sostegno alla diffusione del credito rurale, appoggio alle
attività di commercializzazione.
2. Diritti Umani: rafforzamento istituzionale delle amministrazioni comunali, accompagnamento delle
Organizzazioni della società civile, alfabetizzazione degli adulti, diritto alla terra
3. Gestione dell’acqua: potabile e agricola
Per ciascuno di questi tre assi di intervento l’équipe CISV Burundi ha elaborato dei documenti strategici
completi che dovranno essere concretizzati attraverso dei piani operativi.
Nel periodo 2013 – 2015 CISV ha in corso due progetti macro nel settore sicurezza alimentare e sviluppo
rurale. Ma con prospettive di rilanciare azioni simili, vista l’esperienza maturata durante tutta la storia di CISV
in Burundi.
Si tratta di un progetto co-finanziato dalla Unione europea di appoggio all’organizzazione e alla
strutturazione di organizzazioni contadine di base in quattro province. È in esecuzione anche un altro
progetto, sempre co-finanziato dalla Ue, di appoggio agli agricoltori di Isare (Bujumbura Rural), in cui la
CISV é un partner strategico.
Partner
Il partner con il quale saranno realizzate le attività è BIRATURABA, una ONG burundese riconosciuta nell’
agosto 2002. Ha un’esperienza specifica nel settore della reintegrazione e nel rinforzo di capacità. Lavora
nella provincia di Karusi dal 2004. Ha già una grande esperienza specifica nella formazione e
accompagnamento dei gruppi di organizzazioni di contadine e di donne. Attualmente appoggia circa 9.000
persone in 4 comuni tra cui Nyabikere dove ha installato dei pozzi per l’acqua potabile con un sistema
comunitario di gestione, ha diffuso essenze forestali per aumentare la disponibilità di legna, fatto
alfabetizzazione, formato su tecniche agricole avanzate. Biraturaba ha un’ottima collaborazione con le
autorità locali con i quali collabora per la realizzazione delle attività sul territorio. Ha inoltre delle importanti
competenze in materia di sviluppo delle capacità attraverso approcci formativi innovativi con le persone
analfabete.
NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI: 35
GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI: 5
MESI DI PERMANENZA ALL’ESTERO:
I volontari in servizio civile permarranno all’estero mediamente dieci (10) mesi.
EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO:
Ai volontari in servizio si richiede:
¾ elevato spirito di adattabilità;
¾ flessibilità oraria;
¾ eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana;
¾ attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di
riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi
sociali, ambientali e di tutela della salute;
¾ comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la quelli già programmati
e previsti dal progetto;
¾ partecipazione a situazioni di vita comunitaria;
¾ rispettare i termini degli accordi con le controparti locali;
¾ trasferimenti in città e distretti diversi da quelli di residenza nell’ambito dello stesso Paese di
assegnazione;
¾ partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà
internazionale al termine della permanenza all’estero;
¾ scrivere almeno tre (3) articoli sull’esperienza di servizio e/o sull’analisi delle problematiche settoriali
locali, da pubblicare sul sito “Antenne di Pace”, portale della Rete Caschi Bianchi;
¾ partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l’estero.
¾ partecipare alla valutazione finale progettuale
Inoltre, per la sede di attuazione di seguito riportata, si richiede:
BURUNDI- Nyabikere (CISV 76883)
¾ Si richiede ai volontari di seguire le regole comportamentali di sicurezza, prudenza e riservatezza
dettate dal referente/OLP a garanzia del regolare svolgimento delle attività e nel rispetto della
mission dell’Ente sul territorio
¾ Si richiede ai/alle volontari/e la disponibilità a spostarsi fuori dalla sede del progetto in caso di
necessità
PARTICOLARI CONDIZIONI DI RISCHIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL
PROGETTO:
BURUNDI- Nyabikere (CISV 76883)
Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari in servizio civile impiegati nel progetto sono soggetti alle
seguenti condizioni di rischio:
Rischi politici e di ordine pubblico:
¾ Contesto politico sociale attualmente abbastanza stabile , anche se resta alto il livello di guardia
dovuto al persistere di una diffusa criminalità legata alle difficoltà economiche che il Burundi continua
ad attraversare. Si segnala la presenza di bande armate nello specifico nelle zone nord ovest del
paese al confine con il Congo e in in generale in tutto il paese. Vi è la possibilità di ritrovarsi in
territori caratterizzati da forti contrapposizioni politiche e/o etniche, e/o religiose;
Rischi sanitari:
¾ Le malattie endemiche sono le seguenti: malaria, (anche clorochina-resistente), TBC, AIDS,
bilharzia, dissenteria bacillare e la meningite
ACCORGIMENTI ADOTTATI PER GARANTIRE I LIVELLI MINIMI DI SICUREZZA E DI TUTELA DEI
VOLONTARI A FRONTE:
Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi Politici e di ordine
pubblico
RISCHIO
ACCORGIMENTO
¾ Comunicare alle Rappresentanze Diplomatiche d’Italia nel Paese
ATTI TERRORISTICI
d’invio dei volontari, la loro residenza abituale e il tipo di progetto in cui
saranno impegnati;
¾ Contattare le Autorità Nazionali Italiane (inserendo i nomi dei volontari
in SCN sul sito https://www.dovesiamonelmondo.it) per permettere loro
di pianificare interventi di assistenza.
¾ Contattare le rappresentanze consolari Italiane in loco o l’Unità di Crisi
¾
¾
MANIFESTAZIONI DI
PROTESTA / SOMMOSSE
¾
¾
¾
¾
MICROCRIMINALITÀ
¾
¾
presso la Farnesina per fornire ed ottenere aggiornamenti adeguati e
puntuali rispetto alla situazione dei volontari eventualmente interessati
dagli atti.
ai volontari saranno sconsigliati spostamenti extraurbani di qualunque
genere nelle aree a rischio, sia su mezzi pubblici che privati;
ai volontari sarà sconsigliata la partecipazione diretta autonoma a
qualsiasi tipo di manifestazione politica o di protesta o l’esposizione in
luogo pubblico di opinioni politiche;
La partecipazione a manifestazioni è ammessa solo qualora esse
siano a carattere espressamente nonviolento;
La partecipazione a manifestazioni, da parte del volontario, potrà
avvenire solo in caso di coerenza con quanto previsto a progetto ed in
presenza di personale di riferimento;
ogni spostamento locale del volontario/a sarà pianificato con gli
operatori responsabili;
ai volontari saranno sconsigliati spostamenti in orari notturni e in zone
isolate della città.
i volontari saranno invitati a non circolare da soli e a non portare con
sé oggetti di valore (Ipad, macchine fotografiche,...) o grossi
quantitativi di denaro;
i volontari saranno invitati a dotarsi di fotocopie dei propri documenti
personali ed a custodire in luogo sicuro gli originali.
Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi sanitari:
RISCHIO
ACCORGIMENTO
PROFILASSI E
¾ Profilassi malaria
¾ Nessuna vaccinazione obbligatoria
VACCINAZIONI
I centri ospedalieri più vicini sono:
¾ a Nyabikere è presente un dispensario medico per le prime cure ad una distanza di circa 300 mt dalla
casa dei volontari CISV.
¾ l’ospedale provinciale più vicino si trova a Gitega a circa 45 minuti di strada asfaltata e facilmente
percorribile.
PARTICOLARI CONDIZIONI DI DISAGIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL
PROGETTO:
Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari impiegati all’estero nel presente progetto sono soggetti alle
seguenti condizioni di disagio:
¾ il disagio di ritrovarsi immersi in una realtà diversa da quella conosciuta e non avere le giuste
coordinate per comprenderla, per capire come relazionarsi e comportarsi sia nei confronti delle
controparti locali che delle istituzioni locali;
¾ il disagio di dover utilizzare quotidianamente particolari accorgimenti sanitari resi necessari dal
vivere in territori in cui sono presenti patologie endemiche (malaria, aids e/o tubercolosi, ..)
¾ il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe situazioni, ostacolare
o/e ritardare le attività previste dal progetto
¾ il disagio di vivere in territori dove le comunicazioni telefoniche ed il collegamento internet non è
sempre continuo ed assicurato.
Inoltre, per la sede di attuazione, si elencano i dettagli delle condizioni di disagio aggiuntivi:
BURUNDI- Nyabikere (CISV 76883)
¾ Il disagio di ritrovarsi in zone ove si verificano interruzioni di servizi quali l’energia elettrica,
l’erogazione di acqua per periodi di breve durata (in genere si risolve in una giornata) ma che a volte
possono durare anche qualche giorno. DESCRIZIONE SEDE:
DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE:
BURUNDI – NYABIKERE
Burundi è classificato 172°secondo l'Indice di Sviluppo Umano dell'UNDP nel 2008 con un HDI di 0.382. Il
Paese ha un PIL di $ 700 pro capite e 40,9% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà.
Questo si traduce in un quasi crescente deficit alimentare strutturale (48% nel 1992 al 67% nel 2003). Uno
dei principali problemi che il paese deve affrontare è la prolungata situazione di insicurezza alimentare.
Migliorare la sicurezza alimentare è inoltre un contributo diretto agli sforzi per consolidare la pace in Burundi
(BINUB 2008). Un limite importante rimane la densità della popolazione del paese (3% di crescita della
popolazione all'anno).
Il settore agricolo impiega oltre il 90% della popolazione ed è considerato come una garanzia di sicurezza
alimentare, attualmente il polmone dell'economia nazionale.
Tuttavia, l’agricoltura è in gran parte caratterizzata da una produzione di sussistenza praticata da circa 1,2
milioni di famiglie (7-8 membri ) su terreno coltivabile di meno di 1h ettari , effettivamente insufficiente a
sfamare la famiglia in modo corretto tutto l’anno.
Il Comune di Nyabikere, uno dei 7 comuni che fanno parte della provincia di Karuzi ha circa 50.000 abitanti
e poco più di 8.000 famiglie.
Si estende quasi interamente nella zona geografica del Kirimiro (circa il 70%) e del Buyogoma, è confinante
Parco Ruvubu, zona turistica sempre più frequentata ed è diviso in tre zone amministrative: Rugwiza,
Gatonde e Maramvya a loro volta divise in 13 colline.
L'area naturale Kirimiro copre comune Nyabikere si trova ad un'altitudine di 1.500 m con una pioggia tra
1.200 millimetri e 1.500mm con una temperatura media compresa tra 17 e 20 ° c.
Nel 2008 il tasso di nuclei familiari ritenuti vulnerabili è stato stimato in media del 20-30% (con punte, in
alcune sottozone particolarmente disagiate, che sfiorano il 40%) mentre la media nazionale è del 14%. Nel
contesto territoriale di Nyabikere un problema maggiore è stato causato dall’innalzamento dei prezzi dei
prodotti agricoli di questi ultimi anni.
L’attività principale della popolazione è l’agricoltura (al 99%) . Il numero dei pasti è di solito due al giorno,
che corrisponde alla media nazionale. Durante i mesi di marzo, aprile, ottobre, novembre e dicembre, vi è
una carenza di cibo per la maggior parte degli agricoltori. In questo periodo, il numero dei pasti si riduce e la
popolazione sviluppa strategie di sopravvivenza come la migrazione temporanea in altre province come
Makamba o il consumo di cibo diventa più economico e meno nutriente.
Secondo i dati del 2010, il tasso medio di malnutrizione acuta è inferiore al 5%.
Nel comune di Nyabikere si pratica principalmente agricoltura di sussistenza diversificata : fagioli, mais, riso,
manioca, patate dolci, banane da cuocere e da birra e l’allevamento dei piccoli ruminanti e degli animali da
cortile.
I principali limiti alla sicurezza alimentare del comune sono soprattutto collegati alla scarsa produzione dei
diversi prodotti agricoli durante l’arco di tutto l’anno dati essenzialmente da difficoltà di accesso ai fattori di
produzione, alle tecniche agricole inefficienti, arcaiche e poco innovative, alla mancanza di supporto tecnico
reale da parte dello stato e la mancanza di organizzazione da parte dei contadini, alla carenza di terre
coltivabili.
Ci sono inoltre concause che contribuiscono a ridurre sempre più la già precaria sicurezza alimentare del
comune e sono anche i problemi che il presente intervento prevede di affrontare, la carenza di sementi
selezionate, di concimi e fertilizzanti, la mancanza di crediti agricoli, la non conoscenza di tecniche agricole
efficaci e mancanza di appoggio tecnico per una corretta gestione delle risorse idriche per l’agricoltura, il
debole grado di associazionismo e la mancanza di un’organizzazione appropriata del mondo rurale.
Molti studi hanno dimostrato che è possibile migliorare la produttività, la commercializzazione e la qualità del
prodotto attraverso la professionalizzazione delle organizzazioni di produttori e attraverso la loro
strutturazione e messa in rete locale.
Nel territorio di Nyabikere si interviene nel settore Sicurezza Alimentare.
DESCRIZIONE DEL CONTESTO SETTORIALE:
SICUREZZA ALIMENTARE
Nella provincia di Karuzi, il territorio del Comune di Nyabikere è fortemente soggetto a insicurezza
alimentare, una famiglia media (composta da 6 persone) ha a disposizione circa 0.7 ettari in media di terra,
spazio del tutto insufficiente per far fronte alle proprie esigenze alimentari.
Di conseguenza l’eccessivo sfruttamento della terra degrada la fertilità del suolo rendendo più fragili le
risorse naturali e la biodiversità. Inoltre la cattiva gestione dell’acqua causa erosione e inondazioni durante la
stagione delle piogge e carenza d’acqua nella stagione secca. Questa situazione è anche dovuta ed
aggravata, nella zona di intervento, dalla pressoché totale scomparsa di boschi. Buona parte della superficie
boschiva e a prato son quasi tutti gli anni dati alle fiamme.
Lo studio fatto dalla FAO indica tre livelli di problemi per OPA burundesi : a) organizzativa (funzionamento, il
livello di formazione dei dirigenti e amministratori, quadro giuridico, ..); b) ambientale (degrado del suolo,
bassa produttività causata dalla mancanza di accesso ai fattori di produzione, ...); c) (risorse socioeconomiche basse interno, accesso al credito, la mancanza di strategie di marketing ...).
Nel comune di Nyabikere ci sono ancora molte organizzazioni di produttori deboli che soffrono di mancanza
di capacità di gestione interna e di scarsa produttività agricola. Il progetto ha identificato le 4 più vulnerabili
ma anche più dinamiche con le quali poter lavorare per lo sviluppo della sicurezza alimentare della
popolazione locale.
Le 4 organizzazioni di produttori identificate saranno accompagnate sugli aspetti legati a: aumento della
produzione e conservazione dei prodotti, organizzazione e gestione interna di un OPA, gestione di un
magazzini di stoccaggio, alla gestione e organizzazione per l’acquisto di sementi selezionate ed utilizzo
ance di concime e input agricoli in comune (ciò che abbasserebbe i prezzi), sulle modalità di acquisti e
commercializzazione in comune attraverso una rete di OPA a livello provinciale.
L’intervento proposto attiverà una dinamica "virtuosa" nelle zone rurali di intervento che accompagnano le
OPA nel loro cammino di "appropriazione " delle dinamiche di sviluppo economico di settori promettenti. Il
processo di rafforzamento, consolidamento e professionalizzazione delle OP permetterà loro di lavorare in
un ambiente più solido e organizzato per garantire i migliori risultati economici.
Oltre al processo di rafforzamento istituzionale è necessario sostenere un tentativo di migliorare la
produzione e la commercializzazione di prodotti per aumentare i ricavi per rendere l'azione delle OP più
efficaci e sostenibili.
Nel settore Sicurezza Alimentare si interviene nel comune di Nyabikere con i seguenti destinatari diretti e
beneficiari.
I destinatari diretti delle azioni saranno 4 OPA (organizzazioni contadine) così composte;
¾ OPA “ISHAKA” (221 membri,),
¾ OPA “SHIRUKUBUTE” (150 membri), ,
¾ OPA “ DUSHIGIKIRANE” (142 membri),
¾ OPA “MUSHOGNA”MUSHONYA” (300 membri a Nyabikere),
I beneficiari sono:
¾ le famiglie delle 4 organizzazioni contadine (circa 5.000 persone).
OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO DI IMPIEGO:
BURUNDI- Nyabikere (CISV 76883)
¾ Rafforzamento la strutturazione e la messa in rete a livello provinciale di 4 OPA, organizzazioni
contadine attive sul territorio, migliorando la trasparenza e il funzionamento dei suoi organi di
gestione.
¾ Migliorare le competenze produttive di 800 membri delle Organizzazioni
DESCRIZIONE DEL PROGETTO:
Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
BURUNDI- Nyabikere (CISV 76883)
Azione 1. Rafforzamento della rete di OPA a livello del Consiglio Provinciale Agricolo
1. Organizzazione di 12 incontri per la sensibilizzazione degli agricoltori sull’utilità di questo
comitato
2. Organizzazione di 4 incontri con le autorità locali per promuovere l’utilità di questo comitato
3. Verifica dello statuto e del regolamento interno
4. Organizzazione di 3 incontri per illustrare ai membri l’organizzazione e il funzionamento del
comitato (quote, gestione, regolamento, etc)
Azione 2. Appoggio alla strutturazione dell’organizzazione di Contadini (OPA)
1. Organizzazione di 3 cicli di formazioni sul funzionamento istituzionale delle OPA, ai quali
parteciperanno circa 300 membri selezionati all’interno di ogni OPA
2. 12 giornate di scambio tra le OPA per monitorare il lavoro svolto da ogni OPA e dare dei consigli
per migliorare la gestione e la trasparenza delle OPA
Azione 3. Formazione sulle tecniche agricole di produzione innovanti per i 800 membri delle OPA
1. Organizzazione di 25 incontri formativi con i responsabili delle OPA sulle tecniche innovanti, in
campo agricolo
2. 30 missioni di valutazione da parte degli animatori sul terreno per appoggiare il lavoro dei
contadini e migliorare l’utilizzo delle tecniche apprese
3. Creazione di 15 campi pilota costituiti con i contadini più performanti al fine di mostrare a tutti
l’efficacia delle tecniche innovanti utilizzate
4. Organizzazione di 4 incontri di visibilità per la diffusione dei risultati del progetto
Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica
delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
¾ 1 tecnico agronomo , responsabile del progetto e degli aspetti tecnici della formazioni. Responsabile
dei rapporti con i partner e le autorità locali. Azione 1+2+3
¾ 1 animatore per filiera ( 4 animatori) sul terreno per la formazione continuativa degli agricoltori sul
terreno – Appoggio all’organizzazione delle formazioni . Azione 1 e 2
¾ 1 esperto in economia per l’appoggio alla strutturazione delle organizzazioni contadine ed alla
gestione delle loro attività commerciali – responsabile formazione specifiche e suivi degli animatori
Azione 2
Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto:
BURUNDI- Nyabikere (CISV 76883)
Il volontario/a in servizio civile n° 1 sarà di supporto nelle seguenti attività:
¾ Collaborazione alle sessioni di sensibilizzazione degli agricoltori sull’utilità dei comitati di
raggruppamento provinciale di contadini e delle sessioni di sensibilizzazione che vedono il
coinvolgimento delle autorità sull’utilità di questo comitato
¾ Supporto per la verifica dello statuto e del regolamento interno rispetto alla regolamentazione del
Burundi
¾ Collaborazione alla preparazione e realizzazione di 3 incontri per illustrare ai membri
l’organizzazione e il funzionamento del comitato (quote, gestione, regolamento, etc)
¾ Partecipazione alle riunioni di terreno per seguire e monitorare il reale funzionamento istituzionale
delle OPA
¾ Partecipazioni alle assemblee generali delle organizzazioni contadine OPA per assicurarsi della
qualità della gestione interna e della trasparenza delle OPA
¾ Collaborare alla organizzazione logistica delle attività sul terreno
¾ Supportare la preparazione dei i rapporti di missione delle diverse azioni svolte sul terreno
¾ Collaborare alla stesura del contenuto tecnico di tutte le formazioni riguardanti il rinforzo strutturale
delle OPA
Il volontario/a in servizio civile n° 2 sarà di supporto nelle seguenti attività:
¾ Partecipazione alla preparazione dei moduli tecnici per la creazione di documenti in favore dei
contadini su tecniche innovanti, in campo agricolo, principalmente all’organizzazione delle filiere
prioritarie (da identificare)
¾ Appoggio all’organizzazione delle sessioni di formazione sulle tecniche innovanti
¾ Organizzazione logistica degli incontri sul terreno per l’applicazione delle tecniche innovative
apprese nella formazione
¾ Contribuzione tecnica alla creazione di campi pilota (in relazione alle filiere)
¾ Appoggio alla creazione di documenti riportanti i risultati delle azioni da portare al Consiglio
Provinciale Agricolo
¾ Partecipazione alle riunioni di monitoraggio delle azioni a livello del Comitato provinciale per
valutarne l’effettivo impatto globale delle tecniche innovative
¾ Partecipazione alle riunioni di coordinamento del progetto e supporto alla preparazione di rapporti di
riunione
REQUISITI:
I seguenti requisiti sono suddivisi tra requisiti generici, ricercati genericamente in tutti i candidati, e i preferibili
requisiti specifici, inerenti aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i volontari
andranno ad implementare:
Generici:
¾ Esperienza nel mondo del volontariato;
¾ Conoscenza della FOCSIV o di uno degli Organismi soci e delle attività da questi promossi;
¾ Competenze informatiche di base e di Internet.
Specifici:
BURUNDI- Nyabikere (CISV 76883)
Volontario n. 1 e n. 2
¾ Buona conoscenza lingua francese scritta e parlata;
¾ Preferibili studi nel settore agronomico
¾ Eventuale esperienza precedente nei PVS.
¾ Preferibile patente A e B
DOVE INVIARE LA CANDIDATURA
¾
tramite posta “raccomandata A/R”: la candidatura dovrà pervenire direttamente all’indirizzo
sotto riportato.(Nota Bene: non farà fede il timbro postale di invio, ma la data di ricezione in sede
delle domande)
ENTE
CITTA’
INDIRIZZO
TELEFONO
SITO
CISV
Torino
Corso Chieri, 121/6 10132
011 8993823
www.cisvto.org
¾ tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l'interessato, allegando la
documentazione richiesta in formato pdf, a [email protected] e avendo cura di specificare nell'oggetto il
paese e il titolo del progetto (es. CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI
– Est Europa 2014 - Albania - CELIM). Nota Bene: per inviare la candidatura via PEC
• è necessario possedere un indirizzo PEC di invio (non funziona da una mail normale),
• non è possibile utilizzare indirizzi di pec gratuiti con la desinenza "postacertificata.gov.it",
utili al solo dialogo con gli Enti pubblici.